Venerdì 8 gennaio, alle ore 21:15, presso la Sala Estense di Ferrara, la Compagnia Teatrale “La Vipera” e il gruppo “Armonie di Danza” del Rione San Paolo dedicheranno a Daniele Bregola e Gianni Brescanzin, storici contradaioli bianconeri recentemente scomparsi, un momento di puro teatro e intermezzi di danza per ricordare i due grandi protagonisti del Palio di Ferrara.
Il programma della serata, interamente ad offerta libera, prevede:
Introduzione con danze medievali a cura del gruppo Armonie di danza;
Chichibio e la gru – libero adattamento a cura di Massimo Bellati di una novella del Boccaccio;
un secondo intermezzo di danze a cura del gruppo Armonie di danza;
la rappresentazione de “Il Processo” scritto da Piero il ferrarese detto Pierino.
Interpreti: il Marchese Niccolò III (Cristian Marchioni Campi), lo scrivano (Sergio Montanari), Volpino (Pier Francesco Perazzolo), Madonna Caterina (Susanna Benini), Madonna Isabella (Giulia Tiozzo), Cecco (Andrea Rimondi), la guardia (Giorgio Vallini), Berta (Serena Costabile) e il boia (Massimo Brescanzin).
Domenica 10 gennaio la Serie A di Tchoukball inaugura il 2016 proponendo l’ultima giornata del girone d’andata. Il Ferrara Tchoukball ospita, nella palestra di Via Venezia a Pontelagoscuro, gli Sgavisc di Rovello Porro (CO) e i Redox di Asti. Per i nostri Los Cornetteros e Conad Foro Boario si tratta di confermare i buoni segnali messi in mostra prima della pausa natalizia, provando a conquistare punti importanti per consolidare una tranquilla stagione di centro classifica. L’impresa appare molto ardua coi lombardi che in questa stagione appaiono gli unici in grado di mettere in difficoltà la corazzata dei Saronno Castor che viaggia a punteggio pieno in testa alla classifica. Per la squadra di Rovello la sconfitta di un solo punto (58 a 57) nella partita coi campioni d’Italia lascia aperta la porta verso il titolo ma indica che arrivare meno che secondi sarebbe un risultato deludente.
Le partite con gli astigiani hanno un esito meno scontato da ascrivere all’incostanza dei Redox che non sempre riescono ad esprimere il proprio potenziale che li colloca fra le pretendenti ai Play Off scudetto a cui spesso hanno preso parte. La classifica attuale indica che le partite con Los Cornetteros e Conad sono scontri diretti per allontanarsi dalle zone basse del ranking nazionale.
La giornata ferrarese si caratterizza anche per un fenomeno che distingue il Tchoukball da tutti gli altri sport: i giocatori delle squadre in trasferta saranno ospiti delle famiglie dei tchoukers ferraresi già dalla sera di sabato. Chiunque incontrasse un gruppo festoso di una quarantina di ragazze e ragazzi che mangiano insieme e sentisse accenti lombardi e piemontesi pensi che sta assistendo al “primo tempo” della Serie A di Tchoukball.
Gli altri tempi seguiranno, domenica 10, questo programma che comprende anche, come sempre, la squadra di Lendinara:
9-30 Los Cornetteros Ferrara – Asti Redox
10.40 Lendinara Celtics – Rovello Sgavisc
12.00 Conad Foro Boario Ferrara – Asti Redox
13.10 Los Cornetteros Ferrara – Rovello Sgavisc
14.30 Lendinara Celtics – Asti Redox
15.40 Conad Foro Boario Ferrara – Rovello Sgavisc
Ha vissuto un’esistenza piena, ricca. E’ stato protagonista di un fertile stagione politica e si è prodigato con impegno, acume, intelligenza per l’emancipazione delle classi più deboli. Da circa un mese e mezzo Paolo Mandini era ricoverato in ospedale e, a seguito di una serie di complicazioni che hanno minato un fisico già provato, oggi il suo cuore ha smesso di battere.
Parlarne con distacco è impossibile. Chiunque lo abbia conosciuto serba di lui un ricordo nitido, gli amici ne custodiranno la memoria. Fin da ragazzo è stato un militante comunista. Ha assunto incarichi prima nelle fila della federazione giovanile poi nel Pci. Ha avuto ruoli anche a livello nazionale, ha frequentato dirigenti di primo piano nel panorama italiano e internazionale. A Ferrara è stato per oltre 15 anni assessore in Comune, prima al Personale poi allo Sport. Era un grande appassionato di calcio e un vero tifoso della Spal. E’ uscito dal Pci nel 1994 a seguito della vicenda connessa al ‘palazzo degli specchi’, combattendo, assieme a un ristretto drappello di oppositori, una rigorosa e intransigente battaglia in nome della questione morale.
Negli anni seguenti ha lavorato con ruoli di vertice in Coop Estense. Era anche giornalista e in questa veste ha diretto il mensile Consumatori e il tg dell’emittente televisiva modenese Trc. Molti lo ricorderanno pure come appassionato organizzatore del Rally della stampa. Proprio la passione era un tratto peculiare, un elemento distintivo del suo temperamento. Era un uomo davvero buono, leale, generoso.
Da un anno e mezzo aveva avviato una collaborazione con Ferraraitalia, ritrovando il gusto di intervenire attraverso i suoi scritti nel dibattito politico. Ricordo con piacere e commozione le lunghe chiacchierate che accompagnavano ogni pubblicazione. Nutro personalmente nei confronti di Paolo un senso profondo di gratitudine per un’amicizia durata più di trent’anni. E ho il rammarico di non avere potuto realizzare ciò che negli ultimi mesi insieme avevamo immaginato: una memoria audiovisiva della sua straordinaria esperienza politica, condita dai mille aneddoti con i quali deliziava gli interlocutori.
Assieme agli amici che attorno a lui si sono stretti anche in queste ultime terribili settimane troveremo la giusta maniera per onorarne e perpetuarne la memoria.
Scrive Fiorenzo Baratelli sulla sua pagina Facebook: “Oggi è morto un amico carissimo e fraterno, Paolo Mandini. E’ stato uno dei dirigenti più amati del Pci. Ora sono troppo commosso per parlare di lui… Sono vicino alla figlia Stefania, alla moglie Paola e al genero Luca che lo hanno assistito con amore e affetto in queste settimane in cui abbiamo in tanti sperato che si riprendesse… La morte ce lo ha strappato fisicamente, ma vivrà sempre nella memoria di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo e il privilegio di essergli amico per tanti anni… E’ morto un uomo di valore, buono e giusto”.
da: ufficio stampa giunta regionale Emilia Romagna
Il Presidente della Regione è intervenuto questa mattina a Reggio Emilia alla Giornata nazionale della Bandiera e 219° anniversario del Primo Tricolore
“Il nostro Paese sa di avere nell’unità e nell’identità nazionale i motori imprescindibili che ci spingono in avanti. Sentiamo l’onore che la storia ci porta, ma sentiamo anche sulle nostre spalle la responsabilità di continuare e rinnovare le scelte fatte dalla Repubblica Cispadana il 7 gennaio del 1797”.
Lo ha detto Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia-Romagna, intervenendo questa mattina alla Festa del Tricolore a Reggio Emilia, nel 219° anniversario del primo tricolore.
Il Presidente, nel corso del proprio intervento, ha ricordato che i padri costituenti scelsero “di inserire la bandiera nella Costituzione: perché l’unità del Paese e la conquistata della democrazia erano beni inalienabili e indissolubili. Nella nostra Carta ritroviamo i valori della libertà, dell’eguaglianza e della fraternità che erano perno della Rivoluzione francese, alla quale guardavano coloro che sedevano nel parlamento Cispadano”.
Nella difesa dei principi di cui la bandiera diventa simbolo, “occorre più Europa – ha detto Bonaccini – occorre muoverci spinti da una coraggiosa voglia di innovare, di capire il futuro per governarlo, nella libertà e nelle differenze che collaborano per il bene comune”.
Il Presidente poi si è soffermato sul tema della legalità, “senza la quale libertà, uguaglianza, fraternità sarebbero parole vuote. La nostra legge sulla legalità, che presto approderà all’Assemblea regionale, è una legge necessaria e giusta, che abbiamo fortemente voluto per dare un contributo concreto alla lotta contro ogni forma di condotta criminosa”.
“Oggi – ha concluso il Presidente Bonaccini – è la giornata del rilancio dell’Italia, di un Paese che cambia passo, che recupera una visione del futuro e un posto nel mondo. Questo noi lo dobbiamo in primo luogo ai giovani italiani, che cercano un loro posto nel futuro. Se non ci sarà un futuro per loro non ci sarà un futuro neppure per l’Italia”.
E’ composto da una doppia anima, letteraria e storica, il volume a cura di Monica Pavani e Graziano Gruppioni dedicato alla ‘Parisina’ di Lord Byron, che venerdì 8 gennaio alle 17 sarà presentato nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea.
LA SCHEDA a cura degli organizzatori
Il volume si compone di due parti, una puramente letteraria a cura di Monica Pavani con la traduzione dell’opera di Byron e testo originale a fronte ed una storica, “Ugo e Parisina. Dopo la leggenda, la storia”, in cui Graziano Gruppioni racconta le tristi vicende che portarono alla morte di Parisina Malatesta, moglie di Niccolò III d’Este, e del figlio di lui Ugo.
Monica Pavani, ferrarese, coltiva in parallelo le passioni per la poesia e per la traduzione. Ha pubblicato tre raccolte di poesia: Fugatincanti (Mobydick), Con la pelle accanto (Mobydick) e Luce ritirata (Premio Senigallia – Spiaggia di Velluto 2005). È presente con una selezione di poesie all’interno dell’antologia I poeti del Duca (Kolibris). Come traduttrice collabora con varie case editrici fra cui Adelphi, Guanda, Il Saggiatore, Mobydick, Rizzoli e Marsilio. Insegna lingua e letteratura inglese alle scuole superiori ed è docente di lingua e letteratura italiana per studenti stranieri.
Graziano Gruppioni collabora attivamente con la stampa locale scrivendo articoli dedicati alla storia di Ferrara e provincia. Le sue più recenti pubblicazioni sono “La nostra storia. Storie di storia ferrarese” e “La Ferrara Nascosta” (2G Editrice).
BIBLIOTECA BASSANI – Esposizione fotografica aperta dal 9 al 31 gennaio a Barco
Hanno come soggetto principale le ‘Architetture in stato di abbandono’ gli scatti fotografici di Andrea Parisi protagonisti della mostra ‘Dance of dust. Urban exploration’ che sarà inaugurata sabato 9 gennaio alle 11 alla biblioteca comunale Bassani di Barco (via Grosoli 42).
L’esposizione sarà visitabile fino a sabato 31 gennaio, con ingresso gratuito durante gli orari di apertura al pubblico della biblioteca, dal martedì al sabato dalle 9 alle 13 e dal martedì al giovedì anche dalle 15 alle 18,30.
MUSEO RISORGIMENTO E RESISTENZA – Cerimonia pubblica sabato 9 gennaio alle 11 in corso Ercole I d’Este 19
Le sale del Museo del Risorgimento e della Resistenza di Ferrara dedicate in particolare al periodo risorgimentale saranno intitolate all’avv. Ugo Veronesi con una cerimonia ufficiale in programma sabato 9 gennaio alle 11 (in corso Ercole I d’Este, 19).
L’appuntamento offrirà l’occasione per ricordare la figura dell’intellettuale e professionista ferrarese che per decenni ha mantenuto viva la memoria del Risorgimento Italiano con iniziative, donazioni e scritti.
La cerimonia vedrà la partecipazione del sindaco Tiziano Tagliani, del presidente dell’Ordine degli avvocati di Ferrara Piero Giubelli e del presidente dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, comitato di Ferrara, L. Davide Mantovani.
“Nell’intento di attribuire all’avvenimento una dimensione di memoria corale che ben illustri la personalità generosa di Ugo Veronesi nei confronti della propria città e dei propri concittadini” gli organizzatori dell’iniziativa invitano “coloro che lo hanno conosciuto e apprezzato ad intervenire portando il proprio personale contributo”.
AREA GIOVANI – Aperte le iscrizioni per le lezioni al via dal 27 gennaio
Grafica, fumetto, makeup, nail art e tanto altro. Il centro comunale Area Giovani di via Labriola 11 riapre dopo le vacanze di Natale con un fitto calendario di appuntamenti dedicati a tutti i giovani ferraresi che vogliono imparare nuove tecniche attraverso l’esperienza diretta.
I corsi “Sapere&Fare” del 2016 cominceranno con “Typographica”, cinque lezioni dedicate alla realizzazione di locandine, cartoline e flyer, a cura di Corradino Janigro – giovane grafico ferrarese, che più volte ha collaborato alle iniziative realizzate dal centro. Le lezioni si terranno a partire da mercoledì 27 gennaio, sempre di mercoledì pomeriggio, dalle 16 alle 18. Si comincerà con un’introduzione teorica al lavoro e si continuerà con la pratica, per questo gli interessati sono invitati già dal secondo incontro a partecipare con il proprio portatile. Gli appuntamenti successivi riguarderanno: formati e programmi, struttura e font, colori e immagini, prove di stampa.
Gli altri corsi in programma tra febbraio e marzo sono: “Comics Time”, dedicato ai fumetti, “Make Up | Hurry Up”, per imparare trucchi particolari o per occasioni speciali, “Non perdere lo smalto”, per scoprire tutti i segreti della nail art, “3P: Power Ping Pong”, per confrontarsi con un professionista e migliorare la tecnica di gioco, “Come frulla”, per tutti i fanatici del calcio balilla.
Tra marzo e aprile invece verranno avviati: “AG ink”, corso propedeutico alla realizzazione di tatuaggi, “Press Play”, per chi vuole avvicinarsi al videomaking, “Lumens”, per realizzare collettivamente un progetto di mapping.
Tutti i corsi Sapere&Fare hanno un costo di partecipazione di 40 euro, 20 euro per i titolari youngERcard, la tessera gratuita realizzata dalla Regione Emilia-Romagna per tutti i ragazzi tra i 14 e i 30 anni di età, che a Ferrara si può richiedere sia al centro Area Giovani, in via Labriola 11, che all’Informagiovani di piazza Municipale.
Per informazioni e iscrizioni è possibile inviare una mail all’indirizzo areagiovani@edu.comune.fe.it oppure telefonare al numero 0532 900852. E’ inoltre possibile contattare direttamente gli operatori di Area Giovani visitando il centro durante gli orari di apertura al pubblico – lunedì, mercoledì e venerdì dalle 15 alle 18, giovedì dalle 15 alle 23 – oppure scrivendo alla pagina Facebook.
ANTICIPAZIONE DEI PREZZI – Dicembre 2015
A Ferrara, nel mese di dicembre 2015, l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) con tabacchi diminuisce dello 0,2% rispetto al mese precedente ed aumenta dello 0,4% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente….. anticipazione_dicembre_2015.pdf
BILANCIO MENSILE DELLA POPOLAZIONE
Pubblichiamo l’ammontare dei flussi registrati nell’Anagrafe Comunale (nati, deceduti, iscrizioni confermate e cancellazioni), rilevati mensilmente con il modello Istat D7B, e il numero degli atti stato civile registrati a Ferrara nel mese, nati, deceduti e matrimoni nella popolazione presente, cioè il modello Istat D7A. Secondo i dati rilevati con il modello Istat D7B, la popolazione residente al 31 novembre 2015 ammonta a 133.119 abitanti. pres2015novembre.xls res2015novembre.xls
Al fine di favorire la diffusione e l’utilizzazione dei dati e delle informazioni è consentita la riproduzione parziale o totale del contenuto delle presenti pubblicazioni, con citazione della fonte: Sistan, Comune di Ferrara, Statistica
I recenti dati della qualità dell’aria hanno destato una grande preoccupazione collettiva. La conseguente adozione di interventi relativi alla mobilità sostenibile è stata doverosa. Ma si tratta di misure temporanee e quindi, seppure necessarie, largamente insufficienti. In particolare per la Pianura Padana. Che è una delle aree più ricche del Pianeta. Ed è perciò, allo stesso tempo, responsabile e vittima in primis del cambiamento climatico in corso. Ciò è ancora più vero per la unitarietà della eco-regione padana, il cui piano aerologico coincide con quello idrologico e dove tutte le sue matrici ambientali, dalle Alpi all’Adriatico, si tengono strettamente interconnesse. Così ad una pessima qualità dell’aria, corrisponde una sempre più difficile gestione della risorsa idrica: è troppa quando serve di meno e troppo poca quando serve di più, come ben sanno i nostri agricoltori. Per non parlare dello stato della costa del Delta del Po e del mare Adriatico. E del dato sull’aspettativa di vita media degli abitanti della Pianura Padana, tristemente molto più basso rispetto alla media europea. Al fine di muoversi in sintonia con le recenti conclusioni parigine di ‘Cop 21’ e le ambiziose strategie dell’Unione Europea (“20+20-20”) in materia di contrasto al climate change, occorre farlo alla giusta scala e – quando è possibile, come nel caso della Pianura Padana – per aree omogenee e con piani organici. Onde evitare, tra l’altro, una deprecabile dispersione a pioggia delle risorse finanziarie necessarie alla loro attuazione. Un problema, questo, che per la sua dimensione quantitativa e qualitativa richiede un’opportuna soluzione di respiro interregionale, nazionale ed europeo. Come ben indicato dalla strategia di sviluppo sostenibile tracciata a Goteborg dal Consiglio Europeo e dai processi di concertazione tripartita tra Comunità Europea, Stati nazionali ed autorità regionali avviati da tempo sulla base del Libro Bianco sulla Governance. La strada maestra da percorrere è quindi quella della promozione di una ‘Intesa di Sostenibilità per il Bacino del Po’ tra le Regioni padane, il Governo italiano e l’Unione Europea, così come giustamente recita il programma elettorale del Sindaco di Ferrara, Tiziano Tagliani, che attualmente è anche Presidente della nostra Provincia. E’ venuto il momento di passare dalle parole ai fatti. Se non ora, quando?
* Coordinatrice provinciale Sinistra ecologia e libertà
Max Giusti in “Pezzi da 90” il nuovo spettacolo al Teatro Duse di Bologna il 12 Gennaio, al Teatro Olimpico di Roma dal 19 al 24 Gennaio e al Teatro Nuovo di Milano dal 13 Gennaio. Da Tale e Quale Show a Quelli Che il Calcio, un nuovo spettacolo in teatro, alle grandi sorprese in serbo per il 2016.
Un nuovo spettacolo “Pezzi da 90”, scritto con Marco Terenzi e Giuliano Rinaldi, in cui tantissimi personaggi, quelli di sempre, quelli attuali e quelli nuovissimi, si alterneranno sia in video che live sul palco.
In scena si avvicenderanno tantissimi personaggi, che appariranno sia in video che live. Gli spettatori diventeranno protagonisti e Max Giusti si ritroverà tra il pubblico in un turbinio di ritmo, sorprese e risate, che lasceranno tutti a bocca aperta!
Uno spettacolo pieno di “Pezzi da 90”, che altri non sono se non i personaggi che Max Giusti interpreta per ironizzare sulla realtà che ci circonda: da Biagio Antonacci all’attore protagonista di “50 sfumature di grigio”, da Terence Hill al Vigile del quartiere a luci rosse di Roma, da Ligabue a Vasco Rossi.
Ma la nostra vita non è fatta solo di “Pezzi da 90”; faranno infatti capolino sul palco, variopinti e multietnici, gli unici che sono riusciti a trovare lavoro in Italia: un egiziano con l’ortofrutta, un cinese “tuttoauneuro” e un prete africano di provincia.
Non mancheranno naturalmente gli amici di sempre, sempre amati dal pubblico e attuali più che mai: Lotito con la sua Lazio, Albano tornato a Sanremo e Cristiano Malgioglio sosia del Presidente Mattarella.
Tutto questo però è solo l’inizio della sorpresa che riserverà il nuovo ed emozionante spettacolo “PEZZI DA 90”.
Showman. Conduttore. Imitatore. Speaker radiofonico. Attore. Cantante. In questa carriera poliedrica passione, animo giocoso, ironia e comicità sono i tratti comuni dei tanti volti di Max Giusti.
Tutto questo in attesa di un 2016 che riserva delle sorprese speciali per il pubblico che da sempre lo ama e lo segue.
Bilancio ottimo per il “temporary shop” natalizio della Melandri nello spazio Ascom di Bagnacavallo: oltre 2500 presenze. Alla degustazione del 30 dicembre presente anche il batterista dei Modà
Si trattava di un esperimento, il “Temporary Shop” dell’azienda Melandri Gaudenzio all’interno dello spazio Ascom di piazza della Libertà a Bagnacavallo, che è stato aperto per quasi tutto il mese di dicembre, dal 5 al 31. Era una novità assoluta: sia per l’Ascom territoriale, che ambiva a sperimentare la validità della formula “temporary shop”; sia per la Melandri, azienda bagnacavallese attiva da quasi settant’anni nel campo della produzione di legumi e cereali – con rapporti commerciali in tutto il mondo e una presenza corposa nella grande distribuzione – ma che non aveva mai attivato un punto vendita a marchio proprio.
Ebbene: complici il periodo natalizio, un adeguato “battage” a livello di web e diverse linee di prodotti appositamente creati dalla Melandri per questo specifico ambito, lo shop ha avuto risultati decisamente eccellenti. Oltre 2.500 persone lo hanno visitato nel corso del mese, affollando in particolare sia l’inaugurazione che i quattro pomeriggi in cui i prodotti della Melandri sono stati la base per la degustazione di squisite e originali ricette proposte in diretta dallo chef faentino Fabrizio Mantovani. Degustazioni molto partecipate, che hanno anche fatto capire come utilizzare al meglio i molteplici prodotti Melandri – dai cereali alle lenticchie, dalla quinoa al sorgo ai ceci – per realizzare pietanze al tempo stesso semplici e gustose.
E la degustazione conclusiva di mercoledì 30 dicembre (inevitabilmente incentrata sulle lenticchie, alla vigilia di Capodanno) ha avuto anche, fra le centinaia di presenti, un ospite speciale come Claudio Dirani, il batterista dei Modà.
“Siamo davvero molto contenti di questo mese di attività – sottolinea Roberta Colla Melandri, nipote di Gaudenzio, che guida l’azienda dalla morte del nonno -: per cui vogliamo ringraziare il Comune di Bagnacavallo, l’Ascom lughese e lo Chef Fabrizio Mantovani per la collaborazione, l’agenzia Pagina per il lavoro svolto a livello di immagine e tutti coloro che sono venuti a visitare il nostro shop in questo mese. I risultati registrati in termini di vendita sono stati significativi, non solo per prodotti più classici come le zuppe e le lenticchie, ma anche per linee particolari come quella dei prodotti “neri”: questi riscontri ci forniscono suggerimenti importanti per il prosieguo della nostra attività. E non escludo, visti i risultati ottenuti in questo mese, che l’idea di un nostro punto vendita diretto – questa volta stabile – oppure altre iniziative analoghe possano concretizzarsi nei prossimi mesi”.
Nuovo appuntamento domani sera, venerdì 8 gennaio, con la rassegna “Jazzalsax” del venerdì al Sax Pub Cafè di Lugo di corso della Repubblica 4, di fronte al Pavaglione.
Sul palco, il Trio guidato dalla cantante faentina Gloria Turrini, poliedrica interprete dalla voce potente che si è costruita una fama sempre crescente in ambito nazionale sia grazie alla sua capacità di passare dal soul, al blues, al jazz con grande versatilità, sia in virtù di collaborazioni con nomi importanti della scena musicale nostrana (Andrea Mingardi, Max Gazzè, Giuliano Palma…).
A Lugo sarà alla guida del Trio composto anche da Lele Veronesi alla batteria e Michele Mecco Guidi alle tastiere.
Il concerto inizierà alle 22.15.
Confagricoltura Ferrara organizza 3 seminari che avranno come temi la canapa, le coltivazioni erbacee e l’innovazione in frutticoltura.
Ritorna l’atteso appuntamento con I Lunedì dell’agricoltura, il ciclo di incontri promosso da gennaio a marzo da Confagricoltura Ferrara e rivolto a tutti gli addetti al settore.
Come è stato per l’edizione 2015, anche quest’anno sono 3 le date individuate per i seminari di approfondimento dedicati rispettivamente a canapa, coltivazioni erbacee e frutticoltura.
Primo appuntamento lunedì 11 gennaio 2016 dalle ore 10.00 alle 12.00 a Cento, presso la sede della Partecipanza Agraria (c.so Guercino 49/1) con l’incontro dal titolo “Canapa: nuove opportunità”. Interverranno come relatori, Gian Paolo Borghi, etnografo e consulente del M.A.F. (Mondo Agricolo Ferrarese) che aprirà i lavori con un excursus storico dedicato all’epopea della canapa nel mondo rurale emiliano-romagnolo; seguirà l’intervento di Romano Giovanardi, agronomo e professore dell’Università degli studi di Udine, con il quale si approfondirà il tema dei principali aspetti agronomici e legislativi legati alla coltivazione della canapa in Italia. Sarà poi l’occasione di parlare di filiera della canapa e delle sue potenzialità con Simone Beda, ideatore e coordinatore di progetti su base partecipativa in ambito ambientale, agronomico ed ingegneristico, e di approfondire il discorso su criticità e prospettive in tema di raccolta e prima trasformazione con Filippo Borgato, consulente meccanico per numerose aziende del settore.
“Visto l’importante riscontro avuto per l’edizione precedente sia in termini di partecipazione che di qualità degli interventi” dichiara Pier Carlo Scaramagli, Presidente di Confagricoltura Ferrara “abbiamo deciso con entusiasmo di riproporre anche quest’anno questi seminari, ideati con il preciso obiettivo di fornire spunti e informazioni utili all’attività agricola”.
L’appuntamento successivo sarà l’1 febbraio a Codigoro (saletta sant’Eurosia, in via Riviera Cavallotti 77) per parlare di “Innovazioni nelle coltivazioni erbacee e prospettive di mercato delle principali commodities”, con gli interventi di Enrico Gambi (Presidente Sezione Cerealicola Provinciale, Regionale e Nazionale di Confagricoltura Ferrara), di Cristiano Salvagnin (Presidente delegazione di Comacchio di Confagricoltura) e di Massimo Salvagnin (Imprenditore Agricolo).
Ultima data quella del 7 marzo a Ferrara, presso la sede di Confagricoltura Ferrara, nella quale saranno presentati i principali risultati delle sperimentazioni nel frutteto dimostrativo della Fondazione Navarra. Il convegno “Innovazione in frutticoltura” sarà infatti tenuto da alcuni rappresentanti della Fondazione Navarra tra cui il Presidente Luigi Fenati, Fabio Galli (responsabile del Coordinamento Attività Sperimentali e Divulgazione) e Michele Mariani (consulente tecnico scientifico Area Frutticola Fondazione Navarra e Consulente “Alimenta SRL”).
Torna nel piazzale del Pala de André a Ravenna il Mercato dell’Usato “La Pulce nel Baule” con finalità di recupero, riciclo e riuso. Appuntamento domenica 10 gennaio 2016, apertura al pubblico dalle 8.00 alle 19.00. L’ingresso ai visitatori è gratuito.
Il mercatino delle occasioni, antiquariato, hobbistica e collezionismo “La Pulce nel Baule” è ormai un appuntamento imperdibile a Ravenna. L’iniziativa – che nei Paesi del Nord Europa rappresenta una tradizione consolidata – sta riscuotendo un grande successo anche in Italia. L’evento è aperto a tutti i privati cittadini che possono svuotare cantine, soffitte e armadi dagli oggetti che non usano più, ma utili ad altri. Si introducono così concetti come il riuso e il riciclo, che hanno un positivo impatto sia a livello ecologico che ambientale allungando la “vita” di tanti oggetti che finirebbero in discarica (… o chissà dove).
Per tutte le info www.lapulcenelbaule.it
da: ufficio stampa giunta regionale Emilia Romagna
Contributi fino al 40% per l’ammodernamento degli impianti. Caselli: un’opportunità, frutto di precedenti economie, per sostenere la competitività.
In arrivo nuove risorse per l’acquacoltura. Si tratta di 500 mila euro stanziati dalla Regione Emilia-Romagna attraverso il Fep, il Fondo europeo per la pesca 2007-2013. Finanzieranno l’acquisto, da parte delle imprese del settore, di attrezzature per l’ampliamento e l’ammodernamento degli impianti di produzione.
“Questo bando coglie un’opportunità offerta da Ue e Ministero in chiusura della programmazione comunitaria 2007-2013 e in attesa di avviare quella relativa al settennato 20014-2020 – spiega l’assessore regionale all’agricoltura, caccia e pesca Simona Caselli – nonostante i tempi ristretti a disposizione la Regione Emilia-Romagna ha deciso di mettere a disposizione ulteriori risorse frutto di precedenti economie, a beneficio delle aziende che hanno realizzato investimenti per rendere più competitiva la propria attività”.
Il bando infatti permette di concedere contributi fino al 40% delle spese sostenute per attrezzature acquistate entro il 31 dicembre 2015. Le domande possono essere presentate da oggi giovedì 7, fino al 27 gennaio. La modulistica è disponibile sul sito E-R Agricoltura e Pesca alla pagina: http://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/fep/temi/fep-fondo-europeo-per-la-pesca/documenti-fep/bando-2015-misura-2-1.1
Nuovo appuntamento a teatro domenica 10 gennaio con “In famiglia al De Micheli”, spettacoli, laboratori e animazioni per tutta la famiglia.
Apre presso la sala grande alle ore 16 lo spettacolo “Nuova Barberia Carloni” del Teatro Necessario, per bambini dai 4 anni in su, con Leonardo Adorni, Jacopo Maria Bianchini, Alessandro Mori, regia Mario Gumina,
Nelle sparute barberie di provincia oggi rimangono specchi rettangolari appannati dal tempo e ricoperti da una ragnatela di graffi, vecchie sedie cigolanti, arnesi arrugginiti, odore di brillantina e impazienti avventori in silenziosa attesa del proprio turno. Ma soltanto mezzo secolo addietro la barberia era nientemeno che il luogo di ritrovo preferito dai signori. Un posto discreto, dove discutere liberamente dei propri affari e delle proprie idee. E c’era la musica, c’era il caffè e c’erano gli aneddoti balzani del fidato barbiere. La barberia era, in poche parole, il punto nevralgico del paese. E il barbiere, faceva sì barba e capelli ma anche cantava, suonava, serviva da bere, consigliava… in una parola, intratteneva i suoi ospiti..
Nel bar del teatro, alle ore 17, “Schiuma, morbida, bianca, lieve lieve, sembra panna, sembra neve” narrazioni di Marcello Brondi e Teresa Fregola, merenda a cura di Lara Tamoni. Sempre alle 17, nel ridotto, il laboratorio a cura di Laura Ori e Linda Bianconi “Bambini e baffi”, e in seconda galleria “Un ponte di libri: in fuga dall’Africa”, visita guidata a cura della Biblioteca Comunale.
Informazioni e biglietteria 0532 864580, www.teatrodemicheli.it
Nuovo importante incarico per Massimiliano Mazzanti, docente di Economia e politiche ambientali presso il Dipartimento di Economia e Management di Unife, eletto neo Presidente dell’Associazione Italiana degli Economisti dell’Ambiente e delle Risorse naturali (AIEAR) per il biennio 2016-2017.
AIEAR è un’associazione senza fini di lucro che si prefigge i seguenti scopi istituzionali: contribuire allo sviluppo ed all’applicazione dell’economia ambientale come scienza, promuovere e migliorare la comunicazione tra tutte le persone e istituzioni universitarie e non interessate ai temi dell’economia ambientale, sviluppare e favorire la cooperazione tra istituti universitari e di ricerca in Italia, mettere al servizio delle istituzioni i risultati della ricerca e incoraggiarne l’uso, sviluppare e favorire la collaborazione con le imprese, i sindacati e le ong ambientali. Gli scopi dell’Associazione si realizzano in particolare attraverso l’organizzazione di workshop, convegni, manifestazioni, esposizioni, seminari, incontri, dibattiti, la collaborazione nell’edizione di riviste professionali e la promozione di corsi post-laurea per giovani laureati. L’Associazione è stata fondata nel 2012 e ha sede a Venezia.
La Quarta Conferenza Annuale AIEAR si terrà dall’11 al 12 febbraio a Bologna. www.iaere.org/it
Proseguono i contributi del team ferrarese alle attività del SEEDS, il Centro di ricerca interuniversitario Sustainability, Environmental Economics and Dynamics Studies, promosso e costituito dai Dipartimenti di Economia e Management delle Università di Ferrara, di Roma “Tor Vergata”, Roma Tre, Cattolica del Sacro Cuore e di Bologna.
Finalità del network, diretto da Massimiliano Mazzanti di Unife, è contribuire, attraverso un approccio interdisciplinare, alla promozione di attività di analisi e ricerca scientifica negli ambiti dell’economia delle risorse naturali e dell’ambiente e in quello più esteso dell’economia ecologica.
Spiega Massimiliano Mazzanti: “ Il team dell’Università di Ferrara impegnato nelle attività del Centro è costituito, assieme a me, da dieci membri, tra docenti e ricercatori del Dipartimento di Economia e Management: Davide Antonioli, Caterina Colombo, Mostafa Deldoost, Claudia Ghisetti, Marianna Gilli, Susanna Mancinelli, Antonio Musolesi, Simonetta Renga, Ugo Rizzo, e offre un contributo particolarmente intenso al network: nel 2015 abbiamo pubblicato 21 working papers e organizzato 7 seminari di ricerca”.
“Sul fronte progettuale – prosegue Mazzanti – gestiamo come partner il topic centre per la EEA, l’Agenzia Europea per l’Ambiente, sulle tematiche Waste material and the Green economy ed il progetto Green.eu – European Global Transition Network on Eco-Innovation, Green Economy and Sustainable Development, uno dei primi Grant H2020 di Unife”.
Annuncia Mazzanti: “Grandi novità ci vedranno coinvolti anche nel nuovo anno: guideremo il network sull’asse SCC-03-2016: New governance, business, financing models and economic impact assessment tools for sustainable cities with nature-based solutions (urban re-naturing), col supporto di IRCRES CNR; con guida dell’organizzazione VITO (BE), partecipiamo con molti partners alla call CIRC-4-2016: New models and economic incentives for circular economy business; con un network a guida UNITO stiamo rivedendo un progetto, non finanziato ma valutato nei primi 4 nel 2014, sull’asse Pathways towards the decarbonisation and resilience of the European economy in the timeframe 2030-2050 and beyond”.
Alle attività network partecipano anche docenti e ricercatori affiliati di altri Atenei, oltre ai promotori, e Istituti di ricerca italiani e francesi, provenienti da IrCRES-CNR di Milano, Università di Padova, Università di Siena, Università di Brescia, Università Bocconi di Milano, Telecome Ecole de Management (FR), Università di Parigi Sud (FR), CNRS (FR) e Università di Nizza Sophia-Antipolis (FR).
SEEDS ha sede a Ferrara, presso il Dipartimento di Economia e Management ( via Voltapaletto, 11).
Contatti: info@sustainability-seeds.org
Tel. 0532 455078 http://www.sustainability-seeds.org/
Siglato il protocollo d’intesa tra Unife e Casa Circondariale di Ferrara, che consentirà alle persone detenute nel carcere cittadino di esercitare il proprio diritto all’istruzione, intraprendendo o completando percorsi di studio in Università.
Il documento, sottoscritto lo scorso 21 dicembre dalla Direttrice della Casa Circondariale dott. Carmela De Lorenzo e dal Rettore Giorgio Zauli, sancisce l’impegno reciproco a favorire le iscrizioni in Ateneo e a rimuovere gli ostacoli economici per garantire l’accesso all’istruzione alle persone sottoposte a privazione di libertà.
In base alle peculiarità dei percorsi formativi e delle attività per acquisire le competenze necessarie per il rilascio del titolo, quali la frequenza di laboratori o altre attività difficilmente effettuabili in regime detentivo, i detenuti potranno iscriversi ai corsi di studio di Giurisprudenza, Studi Umanistici, Economia e Management, Matematica e Informatica.
Per fornire ai futuri studenti informazioni utili sul percorso universitario, l’Ateneo svolgerà un colloquio motivazionale e di orientamento, al fine di illustrare il programma dei vari corsi di studio, le modalità di svolgimento delle attività didattiche, degli esami di profitto e di laurea.
In caso di particolari esigenze, verranno utilizzate speciali modalità per lo svolgimento delle prove di profitto e saranno implementate, nel rispetto della normativa, forme di teledidattica e di videoconferenza. Potrà inoltre essere concordata la sostituzione di prove orali con prove scritte, da effettuarsi presso la Casa Circondariale o in Università, e l’ Ateneo metterà a disposizione i testi necessari per la preparazione degli esami.
Ogni studente contribuirà al costo della sua istruzione universitaria sulla base di quanto previsto dal Regolamento studenti e dalla normativa nazionale e regionale sul Diritto allo studio. L’Ateneo si riserva la possibilità compiere un’attenta valutazione caso per caso, in base a singole situazioni specifiche.
Così commenta la sigla dell’accordo la Prorettrice delegata alle Pari Opportunità, Benessere Organizzativo, Studenti e Disabilità Cristiana Fioravanti: “Finalmente, grazie al deciso impulso della Direttrice della Casa Circondariale, siamo giunti alla firma del Protocollo. Ringrazio Patrizia Grandi, Responsabile della Segreteria Studenti di Lettere e Filosofia del nostro Ateneo, per l’impegno profuso nel garantire la regolarità del percorso di studio di uno studente in regime di detenzione già iscritto ai nostri corsi. Il Protocollo ora in vigore garantirà la piena realizzazione del diritto allo studio a favore dei detenuti del carcere cittadino”.
Aggiunge Patrizia Grandi: “Grazie alla firma del Protocollo, l’Ateneo ha finalmente potuto immatricolare anche un secondo studente, da tempo interessato al percorso universitario. Sono inoltre già pervenute alcune manifestazioni di interesse da parte di altri studenti – che quest’anno sosterranno la maturità – per l’immatricolazione al prossimo anno accademico. La realizzazione di questo importante progetto è stata possibile grazie al lavoro dei tanti colleghi coinvolti e alla guida determinante di Cristiana Fioravanti che ringrazio in modo particolare.”
L’iniziativa rientra nel Piano di Azioni Positive 2014-2016 promosso dalla Prorettrice delegata alle Pari Opportunità, Benessere Organizzativo, Studenti e Disabilità, dal Comitato Unico di Garanzia e dal Consiglio di Parità dell’Università di Ferrara, nell’ambito delle Politiche di Pari Opportunità.
Dal 7 al 19 gennaio 2016 è aperto il bando per la selezione dei 14 gruppi musicali che parteciperanno alla prima edizione di Bonus Track, concorso musicale televisivo che ha l’obiettivo di scoprire e valorizzare la migliore band emergente nel panorama toscano.
La trasmissione Bonus Track sarà composta da 14 puntate – ricche di contenuti – che ogni volta vedranno protagonisti due gruppi, ciascuno con due brani: una canzone propria e una cover di una canzone internazionale.
Al termine della prima fase sarà stilata una classifica. I sette migliori e una ottava band, ripescata grazie al gradimento nei social network, accederanno alla seconda fase. Da una nuova classifica usciranno i tre gruppi che nella finalissima si contenderanno la vittoria.
I partecipanti saranno giudicati da una giuria tecnica composta da noti personaggi del mondo musicale, tra i quali troviamo anche l’ex componente dei Negrita e oggi bassista dei Litfiba Franco Li Causi e l’ex tastierista di Ligabue nonché produttore di fama internazionale Fabrizio Simoncioni.
Presenza scenica, tecnica, originalità e attitudine saranno i criteri secondo i quali verranno valutati i protagonisti.
La trasmissione, condotta da Luigi Alberto Dini per la regia di Luca Farini, Paolo La Cola e Francesco Paterni, sarà registrata all’interno del Karemaski Multi Art Lab di Arezzo e andrà in onda in un’importante rete televisiva regionale, che sarà svelata alla scadenza del bando sulla piattaforma web di Bonus Track.
Di prestigio i premi in palio, dalla produzione di un brano con Fabrizio Simoncioni (alle spalle 57 dischi di platino e una nomination ai XIII Latin Grammy per Album of the Year) alla partecipazione alla prossima edizione del Mengo Music Fest, dal videoclip prodotto dalla Lighting Photographic Solutions alla possibilità di aprire il concerto a una band di livello nazionale nella stagione 2016/17 del Karemaski, fino ai buoni da spendere in strumentazione musicale.
Potranno fare domanda di partecipazione a Bonus Track sia le band, sia i musicisti singoli di qualunque estrazione musicale, senza limiti di età e nazionalità. Gli artisti saranno valutati da una commissione interna che si avvale di professionisti del settore. I 14 selezionati verranno contattati e svelati alla stampa mercoledì 20 gennaio 2016.
All’interno del sito www.bonustrack.it sono scaricabili il regolamento, il bando, il modulo di iscrizione e tutte le informazioni utili per scoprire la trasmissione musicale più fresca e innovativa del 2016.
Bonus Track… resta collegato!
www.bonustrack.it
info@bonustrack.it
L’anno nuovo si apre con diverse offerte interessanti all’Apollo Cinepark.
Lunedì 11 alle ore 21.00 in sala il film “Star Wars – Il Risveglio della Forza” in lingua originale con sottotitoli in italiano.
In sala il nuovo film di Steven Spielberg, “Il Ponte delle Spie”, che affronta i temi della così detta “crisi U 2” fra USA e URSS ai tempi della guerra fredda, con Tom Hanks, Mark Rylance, Amy Ryan.
Risate a crepapelle per “Quo Vado” di Checco Zalone, poesia e speranza ne “Il Piccolo Principe”, l’atteso film d’animazione del 2015 diretto ma Mark Osborne, adattamento cinematografico del celebre romanzo omonimo scritto da Antoine de Saint-Exupéry nel 1943 e presentato fuori concorso al Festival di Cannes 2015.
In sala anche “Carol”, con Cate Blanchett e Rooney Mara diretto da Todd Haynes, prodotto da una sceneggiatura di Phyllis Nagy basata sul romanzo The price of salt della scrittrice americana Patricia Highsmith e “Macbeth” – adattamento cinematografico dell’omonima tragedia di William Shakespeare diretto da Justin Kurzel con protagonisti Michael Fassbender e Marion Cotillard.
Govoni: “Il mezzo fieristico consente alle imprese di sviluppare in proprio la conoscenza diretta dei gusti, delle abitudini, delle esigenze dei vari segmenti di mercato”
E’ andato esaurito il bando della Camera di commercio rivolto alle imprese per far conoscere i propri prodotti e servizi al mercato attraverso le fiere internazionali, in Italia e all’estero. Tra le richieste di supporto più ricorrenti pervenute dagli imprenditori ferraresi, la locazione di spazi espositivi, l’allestimento degli stand, l’acquisto di servizi di interpretariato, le spese di trasporto a destinazione, assicurazione e movimentazione di materiali e prodotti destinati all’esposizione fieristica, la realizzazione di materiale di comunicazione aziendale da esibire o distribuire in fiera come brochure, cataloghi, filmati o presentazioni aziendali e inserzioni pubblicitarie.
Del resto – fa sapere la Camera di commercio – per le imprese il mezzo fieristico consente di sviluppare in proprio la conoscenza diretta dei gusti, delle abitudini, delle esigenze dei vari segmenti di mercato, nonché di migliorare progressivamente l’apprendimento delle differenti modalità di comunicazione con i diversi stakeholder aziendali. In particolare, tra i benefici segnalati dagli imprenditori:
• l’alta concentrazione di pubblico e concorrenti;
• la possibilità concreta di valutare ‘in diretta” le reazioni del potenziale cliente;
• l’incentivazione delle motivazioni all’acquisto;
• l’accesso ad un pubblico non sempre noto;
• il rapporto costo/contatto molto contenuto;
• lo sviluppo dell’immagine dell’azienda;
• l’avvio di relazioni commerciali;
• l’ampliamento della rete di rappresentanti o clienti;
• il confronto con la concorrenza;
• il sondaggio sull’accettazione di nuovi prodotti e servizi;
• la conduzione di una idonea ricerca di mercato;
• la raccolta di ordini e/o la creazione delle le premesse per ottenerli in seguito;
“La risposta delle imprese alle sollecitazioni del bando – sottolinea il presidente della Camera di commercio di Ferrara, Paolo Govoni – esprime il coraggio e l’intraprendenza dei nostri imprenditori, che, nonostante tutto, hanno deciso di destinare risorse per movimentare il mercato e creare nuove opportunità di business”.
L’ultima volta che entrai nel Petrolchimico, nella seconda metà degli anni ’80, fu per capire il funzionamento di un impianto di nuova generazione, in compagnia del responsabile della produzione e di un delegato sindacale. Allora lavoravo all’Unità e mi occupavo spesso dell’industria chimica.
La mia visita fu possibile grazie all’intervento del consiglio di fabbrica. Precedentemente avevo cercato di documentarmi su un librettino, uno dei molti scritti dal sindacato unitario, sulle prospettive dello stabilimento di Ferrara e sulle sorti della chimica italiana e mondiale. Sì, mondiale: perché dal Petrolchimico sono scaturite analisi dettagliate e proposte di alto livello che, spesso, insieme alle iniziative di lotta, hanno costretto i rappresentanti delle aziende a cambiare opinione al tavolo delle trattative e, sovente, a rinunciare a propositi di riduzioni di personale e al taglio di produzioni.
Il sindacato unitario, espressione di Cgil, Cisl e Uil, ha saputo governare periodi di durissima ristrutturazione al “fabbricone” senza mai scendere su un terreno di scontro becero e violento, anche grazie ad un rapporto peculiare tra operai, tecnici, ricercatori, impiegati . Questa, e non un’altra, è la storia di decenni, e questa è la scuola sindacale in cui è cresciuto Luca Fiorini, che conosco da ragazzo e di cui ho sempre apprezzato la serietà, l’educazione, la riservatezza. Io sto con Luca, insieme a tanti altri.
La vicenda di Fiorini, delegato della Filctem-Cgil licenziato da Lyondell Basell per una diatriba al tavolo delle trattative sull’integrativo aziendale, non è un mero fatto personale: è emblematica di come talune aziende vogliono far andare le relazioni industriali a Ferrara e in Italia. Da una parte, con ciò che si conosce sino ad ora, la misura del licenziamento appare spropositata e illogica. Sarà il giudice del lavoro a stabilirne l’esatta portata. Dall’altra, si è rotto nel peggiore dei modi un clima che nei decenni ha permesso che la storia del Petrolchimico continuasse. Ci sono stati momenti molto aspri, nel conflitto sindacale, ma nessuna delle parti è mai andata oltre un limite considerato invalicabile.
Basell ha scelto invece lo scontro. Lo ha fatto dopo aver dichiarato, per esempio, che il Centro ricerche “Giulio Natta” è un’eccellenza a livello mondiale, ma mettendo in sordina che a quel Centro hanno dato intelligenza e vita, oltre che risultati industriali ed economici di valore, centinaia di persone, in diverse forme. Persone come Luca.
Adriano Olivetti ha scritto che i lavoratori traggono indubbiamente un vantaggio dall’impresa, ma che l’impresa, per un altro verso, ha un debito verso di loro. Per questo non credo che aver scelto lo scontro sia lungimirante. Né oggi, né domani.
Ma guarda: ci sono le persone che festeggiano a tavola con fiaschi di vino e piatti ricolmi, i pastori che salgono il sentiero per andare a vedere questo bambino appena nato e la famiglia con il piccolo Gesù in braccio alla Madonna che riceve tre donatori con grandi turbanti in testa. Un presepio grande e composito, accolto in Duomo e presentato ieri ufficialmente alla città dal vescovo Luigi Negri al termine della messa per celebrare la giornata dell’Epifania. “Perché – dice monsignor Negri – riporta alle origini della tradizione cattolica e ho deciso che rimanga perennemente in mostra all’interno della cattedrale”. Le feste sono finite, ma il senso di quello che rappresentano continua in questo racconto in tre dimensioni.
E’ una natività ricca, colorata, piena di dettagli con 86 figure in terracotta modellata da artisti napoletani e abbigliate e decorate fin nei più piccoli particolari. A molti visitatori ferraresi non sono del tutto nuovi questi volti e questo paesaggio che punta a ricreare l’atmosfera che poteva esserci a Betlemme 2016 anni fa. Fino a non molto tempo fa questa composizione di grande dimensioni con montagne, angeli e colonne racchiuse in una teca di vetro era esposta all’ingresso del vecchio ospedale Sant’Anna, a Ferrara in corso Giovecca. Poi, si sa, l’ospedale è stato smobilitato, i reparti trasferiti a Cona e l’azienda sanitaria non porta con sé questa raccolta di valore, donata dal gallerista di arte contemporanea insieme a tanti quadri che accompagnavano i pazienti lungo i corridoi.
L’abbandono non piace a Melotti, che per far valere le sue ragioni fa causa all’azienda ospedaliera che nega il trasloco. I vertici dell’ospedale non vogliono mantenere in mostra nel nuovo complesso la grande ricostruzione artistica: ufficialmente per motivi tecnici, senza negare però quelli economici che avrebbero comportato trasporto e assicurazione. La causa la vince Melotti. Il giudice del tribunale di Ferrara esamina la questione e ordina la restituzione dell’intero “Lascito di quadreria d’arte contemporanea” ravvisando l’inadempimento da parte della direzione ospedaliera “agli obblighi di garantire la libera e completa fruizione delle opere d’arte, lasciate abbandonate nella vecchia sede”.
Era però un peccato che tutto finisse così. Poi è venuta fuori un’altra possibilità, che significa riportare la scena nel cuore centrale della città, dove cittadini e turisti girano e possono andare a vederla. La grande ricostruzione in stile settecentesco napoletano si può ammirare nel Duomo: è esposta sulla navata di destra vicino all’altare di San Lorenzo, che si trova poco prima di arrivare all’altare maggiore.
Il presepe napoletano in Duomo a Ferrara
Bimbo guarda la rappresentazione della natività in Duomo a Ferrara
Madonna con in braccio il bambino nel grande presepe napoletano in Duomo, a Ferrara
“Non potevo immaginare una collocazione migliore”, commenta soddisfatto Renzo Melotti mentre i visitatori si accalcano davanti alla vetrata per osservare quella figura di donna, che solleva un bicchiere di vino rosso, e quell’altro personaggio del popolo con la camicia bianca slacciata, che festeggia suonando una chitarra. Qualcuno scatta foto, ognuno indica la situazione che lo colpisce di più. Sulla destra ci sono le bancarelle del mercato che nel Medio Oriente – spiega il donatore del presepio, Renzo Melotti – “non possono mai mancare, perché non c’è comunità senza che ci sia questo punto di vendita e, soprattutto, di contrattazione e confronto”. Melotti fa notare che gli angeli in cima alle colonne dell’ordine corinzio simboleggiano il trionfo del cristianesimo sul paganesimo della civiltà greca che precede l’avvento. E, senza dimenticare l’aspetto concreto, ricorda che l’opera realizzata per lui da diversi artisti di Napoli e ora donata alla Curia sta avvicinandosi ai 25 anni che danno all’insieme anche un supplementare valore storico.
“Respiro” è il terzo album dei Pablo e il mare, quintetto con predilezione per i timbri acustici e i suoni mediterranei, guidato da Paolo Antonelli, autore dei brani e front man del gruppo. I dieci pezzi di questo ultimo disco confermano la felice vena autoriale di Antonelli, ricca d’intuizioni melodiche e ritmiche che spaziano dal pop al rock, sino alla bossa nova, in una mistura stilistica certamente originale.
“Respiro” è un viaggio tra luoghi reali e immaginari, evocati dalla foto della copertina scattata nelle saline dell’Isola di Mozia, non lontana da Ferdinandea, piccola Atlantide italiana. La nebbia veneziana di “Ammanta” si perde nell’astrazione del “Giappone”, una scelta estetica, ma anche di vita, che aleggia nell’intero disco: “Tu hai bisogno di bandiere… fammi cambiare opinione, voglio provare un nuovo punto di vista, impara l’arte della coltivazione del dubbio, il gioco del possibilista…”.
L’anima pop del gruppo emerge sin dalle prime note di “Tortuga”, il brano di apertura dell’album, colonna sonora del bel video diretto da Fabrizio Vacca, premiato al The Online Film Festival (Best Music Video, settembre 2015) e al The Monthly Film Festival (Best Videoclip, luglio 2015).
“Di più” è il secondo pezzo guida, una dolce e leggera ballata, una riflessione sui ritmi della vita, alla ricerca di un attracco sicuro, prima di essere catturati da una scala mobile, come suggerisce una delle tante metafore amorose di cui è ricco il testo: “Si corre troppo quaggiù, non sei d’accordo anche tu, io e te ci meritiamo di più… a volte dovremmo fermarci a tirare un po’ il fiato, un momento per mordere il freno e saltare giù dal treno…”.
L’isola sottomarina e corsara è “Ferdinandea”, il vulcano emerso soltanto per sei mesi prima di sprofondare nuovamente nel 1832. In quei pochi giorni l’isola fu contesa da borboni, francesi e inglesi. Ora quella terra riposa nel limbo, tra Sciacca e Pantelleria, una perla nera senza padroni, simbolo di libertà, come sottolinea la canzone di Antonelli, accompagnata dallo struggente violino di Francesco Coppotelli.
“Il mio amico Cedro” parla di Luca, hawaiano e un po’ naif, destinato a diventare “musicabile” strisciando e pisciando sui muri di Torino, nel pieno della giovinezza senza fine e della maturità ancora da venire. Un ritratto di amicizia, una sfida all’inesorabilità della vita, con qualche accenno jazz.
Il viaggio prosegue a ritmo di bossa nova con “A Bahia”, profumata di cannella e caffè, e con “A testa alta”, dove si naviga controvento sospinti da un piacevole contrasto musicale, mentre in “Nausicaa”, i capelli di medusa e gli occhi zingari sono quelli di Valeria, la compagna di Paolo. Chitarra e violino accompagnano il cuore sottobraccio di “Sottovoce”, delicato brano di chiusura del disco, che conferma come i Pablo e il mare sappiano: “Dare un posto a una canzone e spazio a un’emozione”.
“Respiro” parla di viaggi, storie, amori e amicizie, attraverso dieci racconti piacevolmente musicati con la leggerezza e l’estro del talento, dote che non manca al gruppo e al suo autore, le cui potenzialità sono ancora da esplorare compiutamente.
Pablo e il mare sono:
Paolo Antonelli (voce, chitarre)
Marco Ostellino (batteria, percussioni e mani)
Andrea Ferraris (pianoforte e sintetizzatori)
Francesco Coppotelli (violino)
Fabrizio “Brisiu” Cerutti (basso elettrico e contrabbasso)
Michele Bernabei, ha suonato tromba e filicorno in “Tortuga” e “Il mio amico Cedro”.
Cinque incontri per imparare a realizzare locandine, cartoline, flyer. Grafica, fumetto, makeup, nail art e tanto altro. Il centro comunale Area Giovani riapre dopo le vacanze di Natale con un fitto calendario di appuntamenti dedicati a tutti i giovani ferraresi che vogliono imparare attraverso l’esperienza diretta.
I corsi Sapere&Fare del 2016 cominceranno con “Typographica”, cinque lezioni dedicate alla realizzazione di locandine, cartoline e flyer, a cura di Corradino Janigro – giovane grafico ferrarese, che più volte ha collaborato alle iniziative realizzate dal centro. Le iscrizioni partono da oggi 7 gennaio, mentre le lezioni si terranno a partire da mercoledì 27 gennaio, sempre di mercoledì pomeriggio, dalle 16 alle 18. Si comincerà con un’introduzione teorica al lavoro e si continuerà con la pratica, per questo gli interessati sono invitati già dal secondo incontro a partecipare con il proprio portatile. Gli appuntamenti successivi riguarderanno: formati e programmi, struttura e font, colori e immagini, prove di stampa.
Gli altri corsi in programma tra febbraio e marzo sono: “Comics Time”, dedicato ai fumetti, “Make Up | Hurry Up”, per imparare trucchi particolari o per occasioni speciali, “Non perdere lo smalto”, per scoprire tutti i segreti della nail art, “3P: Power Ping Pong”, per confrontarsi con un professionista e migliorare la tecnica di gioco, “Come frulla”, per tutti i fanatici del calcio balilla. Tra marzo e aprile invece verranno avviati: “AG ink”, corso propedeutico alla realizzazione di tatuaggi, “Press Play”, per chi vuole avvicinarsi al videomaking, “Lumens”, per realizzare collettivamente un progetto di mapping.
Tutti i corsi Sapere&Fare hanno un costo di 40 euro, 20 euro per i titolari youngERcard, la tessera gratuita realizzata dalla Regione Emilia-Romagna per tutti i ragazzi tra i 14 e i 30 anni di età, che a Ferrara si può richiedere sia presso il centro Area Giovani, in via Labriola 11, che presso l’Informagiovani di piazza Municipale.
Per informazioni e iscrizioni scrivere all’indirizzo areagiovani@edu.comune.fe.it oppure telefonare al numero 0532 900852. Si possono contattare gli operatori di Area Giovani anche visitando il centro durante gli orari di apertura al pubblico – lunedì, mercoledì e venerdì dalle 15 alle 18, giovedì dalle 15 alle 23 – oppure scrivendo alla pagina Facebook dedicata.
7 gennaio 2015, ore 11.30: Attentato terroristico a “Charlie Hebdo”, testata francese fondata nel 1970 che pubblica vignette e articoli caustici e dissacranti. Qualla mattina sono morte dodici persone e undici sono rimaste ferite.
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. (Costituzione della Repubblica Italiana, Art, 21, commi 1-2)