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Giorno: 14 Gennaio 2016

A Fruitlogistica 2016 di Berlino debutta lo stand Italy più grande di sempre

da: ufficio stampa CSO

Sotto l’ombrello del marchio ITALY, il CSO, FRUITMPRESE e ITALIA ORTOFRUTTA si presentano quest’anno a Fruitlogistica di Berlino con lo stand più grande di sempre. Con un’area che supera i 1.000 metri quadrati nel Padiglione 2.2 Stand A04, il consueto spazio comune che identifica, da sempre, il meglio dell’ortofrutta italiana si amplia ulteriormente per dare spazio alle tante richieste di adesione e si presenta con un layout rinnovato e di grande impatto visivo con una forte attenzione alle tante e differenti realtà produttive presenti.
Lo spazio Italy a Berlino può essere considerato una delle più importanti e riuscite esperienze di sinergia tra azienda concorrenti del settore ortofrutta ed è un progetto realizzato insieme, da tre realtà aggregative come CSO, Fruitimprese e Italia Ortofrutta con il contributo di ICE a cui è dedicato uno spazio eventi e cooking show e l’area Fruit& Veg Experience.
Lo stand Italy, nell’edizione 2016, è un percorso nella immensa e variegata offerta di ortofrutta italiana con una maggiore attenzione alle diversità, alle nuove aggregazioni, alle tipicità, al biologico e alle produzioni di eccellenza locali.
Lo stand è un viaggio nella italianità con spazi personalizzati e differenziati a seconda delle esigenze delle aziende.
Uno stand in cui saranno rappresentate tutte le regioni italiane e tutti i prodotti di qualità dell’offerta nazionale.
Lo spazio sarà, come sempre, caratterizzato da una grande accoglienza ed ospitalità con la possibilità di ricevere i clienti e i visitatori offrendo sfiziose degustazioni a base di prodotti rigorosamente Made in Italy.
Lo spazio Italy a Fruitlogistica sarà occasione di incontro e di confronto con le massime autorità del settore e con i media e i buyer provenienti da tutti il mondo.
Una presentazione in grande stile dell’Italia ortofrutticola che, in questi anni, sta cambiando, puntando sempre di più sulla qualità e la differenziazione dell’offerta.
Numerosi gli eventi previsti nella grande area espositiva tra cui: la conferenza stampa di inaugurazione del Fruit & Veg Experience Mercoledì 3 Febbraio ore 15.30 a cura di ICE; La Presentazione alla stampa del Progetto Europeo Freshness From Europe Mercoledì 3 Febbraio ore 16 a cura di CSO ; la Conferenza Stampa di Origine; la presentazione del Progetto Frutta Nelle Scuole 2016 a cura di Mipaaf e CREA il 4 Febbraio ore 10:30.
IMPRESE PRESENTI NELLO STAND ITALY (in ordine alfabetico):
AGRIBOLOGNA
AGRO T 18 ITALIA
ALEGRA
ALMAVERDE BIO
AOP LUCE
APOFRUIT
APOSCALIGERA
BESANA
BESTACK
BRIO
CENTRO LAZIO
CEOR
CIV
CPR SYSTEM
CULTIVA
D’AVINO
DE LUCIA
DEL GAUDIO
EUROCOMPANY
FOGLIATI
FRUITIMPRESE
GRANFRUTTA ZANI
GRAZIANI
ITALIA ORTOFRUTTA
JINGOLD
KINGFRUIT
MAZZONI
NATURITALIA
OPERA
O.P.O. VENETO
O.P. SAN LIDANO
ORANFRIZER
ORIGINE
OROGEL FRESCO
PEMPACORER
PEVIANI
RUGGIERO
SALVI
SECONDULFO
VALFRUTTA

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Avastin, il Tar del Lazio respinge il ricorso di Novartis. Venturi: “Confermato l’impegno della nostra Regione per il miglior utilizzo delle risorse pubbliche”

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia Romagna

Utilizzando Avastin, dal 2009 spesi dalla Regione 450 mila euro: se si fosse utilizzato un altro farmaco, la spesa sarebbe stata di 12 milioni di euro

“Apprendo con soddisfazione che, ancora una volta, sono confermate la sicurezza e l’efficacia dell’uso del medicinale Bevacizumab-Avastin, utilizzato per la cura della degenerazione maculare correlata all’età. Questa sentenza conferma una volta di più quanto di buono fatto dalla Regione Emilia-Romagna, come impegno e come rigore, per il migliore utilizzo delle risorse pubbliche”.
Così l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi, dopo la sentenza del Tar del Lazio pubblicata il 13 gennaio che ha respinto il ricorso di Novartis contro il provvedimento con cui Aifa (l’Agenzia italiana del farmaco) nel 2014 dispose l’inserimento del medicinale per la cura di questa malattia nell’elenco dei farmaci a carico del Servizio sanitario nazionale.
Fin dal 2009 la Regione Emilia-Romagna, prima in Italia, ha intrapreso una battaglia per utilizzare tale farmaco dal costo più di venti volte inferiore a quello di altri medicinali disponibili per la medesima patologia, a garanzia di un più efficiente uso delle risorse finanziare e a tutela della salute dei cittadini.
Il Tar del Lazio conferma la solidità del percorso disegnato da Aifa nel 2014 e ribadisce la fondatezza degli atti della Regione Emilia-Romagna che hanno consentito – e tuttora incentivano – l’utilizzo di Avastin off-label (per un uso diverso da quanto previsto dalle indicazioni di registrazione) nel trattamento della degenerazione legata all’età nelle strutture sanitarie della regione.
Le disposizioni attuate per prima dall’Emilia-Romagna hanno consentito di trattare complessivamente, dal 2009 ad oggi, oltre 6.000 cittadini con Avastin, con una spesa di circa 450 mila euro. Se fossero stati trattati con Lucentis (altro farmaco ad alto costo) i costi per il Servizio sanitario regionale sarebbero stati di circa 12 milioni di euro.

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Concessione autostradale affidata in house ad una società pubblica, l’assessore Donini: “Così maggiore certezza e velocità nella realizzazione di importanti opere viarie”

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia Romagna

Oggi siglati i protocolli di intesa che definiscono i termini del passaggio della concessione delle tratte autostradali ora affidate ad Autobrennero e ad Autovie a due società interamente pubbliche

«Un passo di grande concretezza che assicura certezza e accelerazione nella realizzazione di importanti opere pubbliche viarie, ma anche di viabilità ordinaria, che per l’Emilia-Romagna significano la Cispadana, la Ferrara-Mare e la Campogalliano-Sassuolo».
Lo ha evidenziato l’assessore regionale ai Trasporti Raffaele Donini soddisfatto per la firma di questa mattina al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di due ‘Protocolli di intesa’ che definiscono i termini del passaggio della concessione delle tratte autostradali attualmente affidate ad Autobrennero e ad Autovie a due società interamente pubbliche.
«Ora, per completare il percorso, ci auguriamo che in tempi rapidi arrivi anche la firma della concessione», ha aggiunto l’assessore Donini.

Procedimento Fotovoltaico Ferrara: il Gup Dott.ssa Marini ha rinviato l’udienza di ieri al 17 febbraio

da: Jacopo Barzellotti

Dichiarazioni dei difensori di Tommaso Franzini, Luca Garioni e Andrea Venturelli

I signori Franzini, Garioni e Venturelli, nel ribadire con rinnovata convinzione la correttezza del loro operato in ogni aspetto della vicenda fotovoltaico, esprimono piena fiducia nel fatto che il Pubblico Ministero, chiamato a valutare la richiesta ieri presentatagli dalla parte civile Fallimento Spal e finalizzata a coinvolgerli in pretestuose contestazioni di reati fallimentari, non ometterà di considerare sia che la società sportiva poi fallita, senza spendere una lira, ha tratto rilevantissimi vantaggi patrimoniali – valutabili in svariati milioni di euro nel corso di vent’anni– da un’operazione che in proprio non aveva mezzi per realizzare, sia che la semplice titolarità dell’autorizzazione alla costruzione degli impianti rilasciata dalla Provincia non avrebbe permesso a Spal di presentare la richiesta di accesso ad alcun incentivo statale se i campi fotovoltaici non fossero stati effettivamente realizzati ed allacciati alla rete elettrica grazie all’impiego degli ingenti capitali di rischio che essi hanno concorso a mettere a disposizione (pari ad circa 50.000.000 € per la sola costruzione degli impianti fotovoltaici, cui vanno sommati i costi per la disponibilità dell’area, a quelli di manutenzione per i vent’anni di esercizio, agli oneri fiscali, ecc.). Appare perciò al di fuori di ogni logica l’ipotesi di considerare responsabile dell’impoverimento del patrimonio della Spal coloro che, al contrario, conformemente alle finalità di un’operazione da altri ideata e concordata con Comune e Provincia, hanno permesso di arricchirlo.
Avv. Jacopo Barzellotti e Avv. Vanni Barzellotti

Petrolchimica, oggi a Roma un incontro tra le Regioni italiane e il ministro Guidi su Eni-Versalis

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia Romagna

Le Regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto hanno chiesto al Governo, consegnando un documento comune, un attento monitoraggio della vicenda Eni Versalis in una logica di rilancio e sviluppo di piano industriale, investimenti e occupazione. Ribadita l’importanza strategica del settore petrolchimico del quadrilatero Padano – Ravenna, Ferrara, Mantova e Venezia – per la competitività di tutto il sistema manifatturiero italiano

Un attento monitoraggio degli sviluppi della vicenda Eni-Versalis valutandolo in una logica di rilancio e sviluppo di piano industriale, investimenti e occupazione nonché per il rafforzamento della competitività e della sostenibilità della chimica in Italia strategica non solo per il manifatturiero italiano, ma per tutte le altre produzioni. È questo quanto chiesto al Governo in un documento congiunto su Eni Versalis delle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto in difesa dell‘industria chimica nel quadrilatero padano di Venezia, Ferrara, Mantova e Ravenna. Il documento è stato consegnato questa mattina al ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi dagli assessori regionali Palma Costi (attività produttive dell’Emilia-Romagna) Elena Donazzan (istruzione e formazione al lavoro del Veneto) e Mauro Parolini (sviluppo economico della Lombardia) durante un incontro, con le Regioni italiane, dove si è fatto il punto sul settore petrolifero in Italia alla presenza anche di Eni.
Il documento consegnato poggia sulla “strategicità del settore petrolchimico per l’intero sistema Paese e di conseguenza necessità di salvaguardare la competitività delle produzioni petrolchimiche italiane, a partire dai poli di Venezia, Ferrara, Mantova e Ravenna”. Per questo risulta indispensabile assicurare: “il mantenimento del cracking di Marghera e la conseguente realizzazione degli investimenti di efficientamento necessari di adeguamento e manutenzione dell’impianto in modo da poter rinnovare l’autorizzazione in scadenza nei prossimi anni; la realizzazione degli investimenti di 1,2 miliardi negli impianti del quadrilatero padano già programmati da Eni e riconfermati anche oggi, assolutamente necessari per lo sviluppo delle potenzialità del mercato e i tempi brevi di realizzazione degli stessi. l’eventuale cessione di quote di Eni-Versalis deve inoltre essere rivolta ad un partner già inserito nel mercato, con impianti in funzione distribuiti nei paesi del mondo, che sia in grado di proiettare la petrolchimica italiana nella competizione dei grandi produttori globali e disposto ad investire e sviluppare forti investimenti a sostegno della ricerca e dell’innovazione, e occupazione come già indicato nella risoluzione dell’On. Martella, approvata dalla X Commissione della Camera”.
«Quello chimico è un settore strategico in Italia che – ha precisato l’assessore Palma Costi illustrando la posizione delle Regioni del quadrilatero petrolchimico padano – necessita di rilancio: non è possibile portarlo fuori dai confini nazionali. Questa posizione l’abbiamo condivisa assieme tra le nostre regioni e l’abbiamo affidata al ministro Guidi affinché ne tenga conto nel percorso decisionale che si è avviato sul futuro di Eni Versalis. Salvaguardare la filiera è fondamentale, e per farlo occorre rilanciarla. Per questo sono importanti gli investimenti sui poli chimici di Ferrara e Ravenna. In Italia la chimica, con i suoi prodotti, non è un mercato finito. Anzi il nostro Paese oggi è un forte importatore di prodotti chimici. Le Regioni stanno sostenendo tutti investimenti nel comparto della chimica verde: ma quest’ultima non è in grado, ad oggi, di sostituire la chimica tradizionale». Sulla ipotesi della vendita di Versalis da parte di Eni l’assessore Costi ha aggiunto che: «tra le ipotesi in campo, occorre valutare se i fondi del super piano industriale della Cassa depositi e prestiti possano essere strategici per rilanciare il settore, per completare gli investimenti, assicurare i lavoratori ed eventualmente accompagnare versalis in un percorso di rilancio».
«Positiva la risposta del ministro – ha aggiunto Costi – che ha ribadito che l’Italia non può perdere né la chimica tradizionale né la chimica verde. Oggi sono stati condivisi coi territori i passaggi del piano, che vanno valorizzati e rivisti ma che devono necessariamente portare al mantenimento e lo sviluppo della chimica e pertanto l’obiettivo del ministro è lavorare per le prospettive del settore sui prossimi 20 anni».
Il settore, in Italia, è composto da 2800 imprese chimiche il cui valore ammonta a circa 52 miliardi di euro che generano occupazione diretta per circa 109 mila unità e occupazione per oltre 350 mila unità.
Lo sviluppo della chimica tradizionale grazie ai necessari ed importanti investimenti in ricerca, rappresenta una leva per lo sviluppo e la progressiva crescita anche della chimica verde. Chimica tradizionale e chimica verde vanno infatti mantenute e sviluppate, in una logica non di competizione ma di complementarietà e sostenibilità reciproca fino a quando si avrà l’idea dei reali spazi di sostituzione dei materiali attuali e quali saranno praticabili o meno. Nel 2013, il consumo di plastiche di origine vegetale è stato in Europa pari a circa 300 mila tonnellate, inferiore all’1% rispetto a quello delle plastiche tradizionali (46,3 milioni di tonnellate) e concentrato essenzialmente nel settore dei sacchetti di plastica. Considerato l’enorme quantità di prodotti finiti ottenibili dalla petrolchimica, plastiche, film, fibre, gomme, e le prestazioni richieste a questi prodotti dal mercato, nella stragrande maggioranza dei casi, a oggi, non ne sarebbe possibile la produzione utilizzando solo plastica di origine vegetale.
Le Regioni Emilia Romagna, Lombardia e Veneto sono impegnate nel sostegno e nella promozione dello sviluppo di investimenti negli innovativi ambiti della chimica verde, promuovono e sostengono le attività del Cluster Chimica verde, denominato Spring, attraverso un apposito accordo di programma sottoscritto in data 12 maggio 2015 insieme ad altre regioni e volto al rilancio della chimica in contesto di sostenibilità ambientale sociale ed economico.

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Comune di Ferrara: tutti i comunicati del 14 gennaio

da: ufficio stampa Comune di Ferrara

CONFERENZA STAMPA – Venerdì 15 gennaio alle 12, nella sala dell’Arengo della residenza municipale

Un appello alla cittadinanza a favore di famiglie in emergenza abitativa

14-01-2016

Venerdì 15 gennaio alle 12, nella sala dell’Arengo della residenza municipale, si terrà una conferenza stampa congiunta tra Comune di Ferrara e Diocesi di Ferrara. Al centro dell’incontro la presentazione di un appello rivolto ai proprietari di abitazioni a concedere appartamenti in comodato gratuito alle associazioni dell’accoglienza, a favore di famiglie in emergenza abitativa.

Per illustrare l’iniziativa alla stampa saranno presenti l’assessora alla Sanità del Comune di Ferrara Chiara Sapigni, don Massimo Manservigi della Diocesi di Ferrara, la dirigente comunale Alessandra Genesini insieme a rappresentanti di realtà associative (Viale K, Filippo Franceschi, Nadiya, Caritas) coinvolte nel progetto.

Il Sindaco scrive a Gramellini sulla vicenda di Ferrara

di Tiziano Tagliani

14-01-2016

Testo della E-mail che il Sindaco Tagliani ha inviato a Massimo Gramellini dopo aver letto l’odierno “Buongiorno”, dedicato alla vicenda relativa al suicidio del giovane nigeriano, pubblicato dal quotidiano “La Stampa” dal titolo “Binario Morto” (link a testo integrale in fondo alla pagina)
Caro Gramellini La ringrazio per il suo “buongiorno” pubblicato oggi (13 gennaio 2016) su La Stampa.
Ferrara è una città civile che deve fare i conti con una insensibilità crescente che preoccupa ed inorridisce.
Nessuno degli odierni problemi di convivenza che l’emergenza immigrazione di questi anni porta in Europa può causare o legittimare tanta ignoranza, tanta superficialità, tanta cattiveria.
Come Sindaco temo che il “seme venefico” possa infettare il lievito di piacevolezza,di cortesia, di benevolenza della nostra generosa città.
Mi auguro che il suo intervento possa motivare tutti quei cittadini – oggi silenziosi- ad intervenire, con coraggio, contro l’indifferenza e la disumanità.
Ferrara non può e non deve perdere i propri valori comunitari, qui dove è sempre stata viva la cultura della solidarietà e dell’accoglienza, realizzata con azioni concrete anche attraverso l’incontro tra uomini e donne di culture diverse.

 

Tiziano Tagliani, sindaco di Ferrara

 

SOLIDARIETA’ E ACCOGLIENZA – Sabato 16 gennaio alle 9,30 nella sala dell’Arengo. Organizzata da Viale K e Agire Sociale

Alla scoperta dell’altro con la conferenza “Alterità e fragilità. Alle ragioni dell’accoglienza”

14-01-2016

(Comunicato a cura degli organizzatori)

 

Chi è l’altro per me? Un nemico, un estraneo, una zona neutra, un peso, un costo sociale, oppure
altro? Fino a che punto la sua fragilità mi riguarda in termini di cura e di responsabilità? che cosa è la fragilità e chi sono i fragili oggi? Queste ed altre sono le domande e le suggestioni al centro della Conferenza dal titolo “Alterità e fragilità. Alle ragioni dell’accoglienza” tenuta dal Prof. Michele Illiceto, in programma sabato 16 gennaio alle 9,30 nella sala dell’Arengo (piazza Municipale, 2). La tematica oggi è particolarmente urgente poichè “In una società caratterizzata dalla liquidità e dalla incertezza come dice Bauman, sono aumentate le situazioni di fragilità. Siamo tutti portatori di fragilità e ci troviamo di fronte a vecchie nuove forme di fragilità, sia a livello individuale che sociale.

Dalla fragilità non sempre si esce da soli: da qui scaturisce il tema dell’alterità come via di prossimità e come via all’accoglienza le cui ragioni non sono riconducibili al modello utilitaristico o aziendalistico, ma in modo nitido al modello personalistico: l’altro è l’altra parte di me” (Michele Illiceto). La Conferenza è organizzata dall’Associazione Viale K e Agire Sociale, aperta a tutta la cittadinanza e soprattutto agli operatori e volontari che – a vario titolo – si occupano di accoglienza.

Essa aprirà un corso di formazione dal titolo “Per una comunità accogliente ed interculturale. Investire nella diversità e nel dialogo” in collaborazione con Agire Sociale, AUSL, Comune di Ferrara, CSII e Associazione Viale K. Il corso consiste in un ciclo di 4 incontri 23 e 30 Gennaio, 6 e 13 febbraio – pubblicato sul sitowww.agiresociale.it
Michele Illecito è docente di filosofia presso la Facoltà teologica Pugliese e Liceo Classico “A. Moro” di Manfredonia (FG), autori di diversi saggi sul tema. Si occupa di formazione e la sua ricerca si muove tra antropologia, etica e teologia.

INTERPELLANZA – Presentata dal gruppo consiliare GOL

Richiesta in merito all’emergenza neve

14-01-2016

Questa l’interpellanza pervenuta:

 

– il  consigliere Rendine (gruppo GOL in Consiglio comunale) ha interpellato il sindaco Tiziano Tagliani in merito all’emergenza neve.

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Incontro venerdì 15 gennaio alle 16,30 in sala Agnelli

‘Le parole della democrazia’: il ciclo di conferenze si apre con la presentazione del programma e l’anticipazione dei temi

14-01-2016

E’ in calendario per venerdì 15 gennaio alle 16,30 nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea l’appuntamento d’apertura del nuovo ciclo di incontri ‘Le parole della democrazia’ promosso dall’Istituto Gramsci e dall’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara. Dopo il saluto del sindaco Tiziano Tagliani, il direttore dell’Istituto Gramsci Fiorenzo Baratelli illustrerà il programma dei successivi quattordici incontri, distribuiti lungo tutto il 2016, sempre alla biblioteca Ariostea e dedicati ciascuno ad una parola legata al tema della democrazia.
L’appuntamento proseguirà con la rappresentazione de “Il teatro della democrazia”, con letture di Piero Stefani (curatore dei testi), Magda Iazzetta e Maria Luisa Sgargetta.
Coordinerà l’incontro la direttrice dell’Istituto di Storia Contemporanea Anna Quarzi.
Per ulteriori dettagli sul ciclo di incontri v. CronacaComune dell’11 gennaio 2016

SALA ESTENSE – Venerdì 15 gennaio alle 17.30 in piazza Municipale 3

Presentazione del libro “Introduzione al Pensiero Plurale: oltre l’uno e i molti” di Antonio Di Bartolomeo

14-01-2016

(Comunicato a cura dell’associazione culturale Lucrezia)
L’associazione culturale Lucrezia organizza e promuove con il patrocinio del Comune di Ferrara la presentazione del libro: “Introduzione al Pensiero Plurale: oltre l’uno e i molti” di Antonio Di Bartolomeo – Este Edition, 2015. L’evento si svolge venerdì 15 gennaio dalle 17.30 alle 19.30 presso la sala Estense del Comune di Ferrara (piazzetta Municipale 3).
Il libro è il frutto di una ricerca condotta in più di dieci anni di studi tra esitazioni, sospensioni e ripensamenti, sintetizzata in un testo di 350 pagine. Di Bartolomeo traccia le vie del Pensiero Plurale secondo criteri interdisciplinari (filosofia, storia, psicologia, arti marziali), accostando saggistica e narrativa. “Introduzione al Pensiero Plurale: oltre l’uno e i molti” è una risposta alla necessità di trovare una centratura in noi stessi, pur sintonizzando mente, corpo e spirito sulla realtà plurale e diveniente.
La presentazione è introdotta da Eleonora Belletti e moderata da Laura Nahum.

Nelle campagne timori per l’arrivo del gelo dopo un gennaio con caldo record

da: ufficio stampa Coldiretti Ferrara

Il previsto abbassamento delle temperature nei prossimi giorni arriva dopo che a gennaio si è registrata sino ad ora una temperatura minima di 3,6 gradi in più della media. Il brusco abbassamento delle temperature può danneggiare le piante, ma è necessario per l’equilibrio biologico. Allarme anche per la carenza di precipitazione con laghi e fiumi ai minimi storici.
Il maltempo si abbatte bruscamente su una natura sconvolta da una finta primavera con le piante che hanno già le gemme rigonfie come in prefioritura e sono quindi particolarmente vulnerabili al freddo. E’ l’allarme lanciato dalla Coldiretti per i raccolti agricoli con l’arrivo della neve e del gelo improvvisi dopo che a gennaio si è registrata in Italia una temperatura minima superiore di ben 3,6 gradi rispetto alla media del periodo secondo i dati Ucea relativi alla prima decade del mese.
L’anomalia del clima a gennaio – sottolinea la Coldiretti – è evidente anche nelle temperature massime che nella Penisola sono risultate superiori di 2 gradi la media mentre le precipitazioni sono praticamente dimezzate (-48%). Una situazione che – continua la Coldiretti – fa seguito peraltro ad un mese di dicembre con 2,7 gradi di temperatura massima in piu’ rispetto alla media ma anche una quasi assenza di pioggia (-87%).
“Anche nella nostra provincia – sottolinea il presidente di Coldiretti Ferrara, Sergio Gulinelli – il risultato è che nei campi ci sono primule, viole e cresce l’erba mentre le mimose sono già fiorite da tempo in netto anticipo rispetto alla festa della donne; anche i cereali vernini, come il grano, hanno sino ad ora vegetato in modo intenso ed anomalo, con esiti sulla futura produttività che si potranno valutare solo nei prossimi mesi e più in generale nelle campagne – continua la Coldiretti – si temono problemi per i raccolti, comprese le colture frutticole, per il forte ed improvviso abbassamento della temperatura preventivato per i prossimi giorni. Temperature basse che per altri versi hanno effettivi positivi nel ridurre le infestazioni di insettinocivi, di funghi patogeni ed anche della popolazione di nutrie, che in assenza del gelo continua il proprio ciclo di vita e di riproduzione, con una proliferazione ormai incontenibile”.
Per non creare problemi – sottolinea la Coldiretti – la colonnina di mercurio dovrebbe scendere lentamente senza restare a lungo sotto lo zero mentre le precipitazioni nondevono essere violente per poter essere meglio assorbite dal terreno. L’Italia – precisa la Coldiretti – si trova infatti ad affrontare una insolita siccità fuori stagione con i livelli dei fiumi estremamente bassi mentre i grandi laghi, dal Maggiore a quello di Como sono prossimi ai minimi storici del periodo.
“Si tratta degli effetti dei cambiamenti climatici che si stanno manifestando negli ultimi anni con ripetuti sfasamenti stagionali ed eventi estremi con pesanti effetti sulla nostra agricoltura che negli ultimi dieci anni – conclude la Coldiretti – ha subito danni per 14 miliardi di euro tra alluvioni e siccità che è stata particolarmente violenta nel 2003, 2007 e 2012, e che anche nella nostra provincia ha significato una pesante riduzione delle produzioni, con parallelo incremento dei costi, comprimendo i redditi delle imprese agricole e mettendo a dura prova il territorio, a partire dagli interventi irrigui e dallo sgrondo delle acque nei canali di bonifica, sino agli smottamenti di argini e strade a seguito degli squilibri idrici ed idraulici in un contesto particolarmente delicato come quello ferrarese. Il che ci deve spronare a ripensare il nostro approccio al territorio ed ad suo più corretto e consapevole utilizzo, non solo per gli aspetti agricoli ma più in generale per l’equilibrio ambientale e produttivo complessivo”.

Domani alla Sala dei Comuni del Castello Estense presentazione del libro di Federica Caneparo “Di molte figure adornato – L’Orlando Furioso nei cicli pittorici fra Cinque e Seicento”

da: Amici dei Musei e Monumenti Ferraresi

Si comunica che Venerdì 15 gennaio 2016 alle ore 17,00 presso la Sala dei Comuni del Castello Estense si terrà la presentazione del volume di Federica Caneparo Di molte figure adornato – L’Orlando Furioso nei cicli pittorici fra Cinque e Seicento.
La studiosa della Normale di Pisa, oggi a Princeton per studiare i temi letterari nell’arte del Rinascimento, muove la sua trattazione ricca di brani ariosteschi dalla corte di Ferrara, Modena e Reggio a quelle di Mantova e Parma analizzando affreschi noti e meno noti, da Lazio a Lombardia e Veneto.
Interverrà il Sindaco Tiziano Tagliani e dialogheranno con l’autrice Vincenzo Farinella, Marialucia Menegatti e Gianni Venturi.
Come di consueto, l’ingresso è gratuito.

Domani all’Hotel Villa Belfiore di Ostellato la presentazione del romanzo “Alceste: una storia d’amore ferrarese. Giorgio de Chirico e Antonia Bolognesi” di Eugenio Bolognesi, evento organizzato dal Rotary di Comacchio e Codigoro

da: organizzatori

E’ in programma domani, venerdì 15 gennaio, a partire dalle ore 20.30 presso l’Hotel Villa Belfiore di Ostellato una nuova presentazione del romanzo “Alceste: una storia d’amore ferrarese. Giorgio de Chirico e Antonia Bolognesi”, di Eugenio Bolognesi, autore del volume edito da Maretti con il patrocinio della Fondazione Giorgio e Isa de Chirico.
La serata, organizzata dal Rotary Club Comacchio-Codigoro-Terre Pomposiane nella propria location ufficiale, seguirà il seguente programma::
ore 20,30 aperitivo
ore 21,00 agape fraterna e frugale
ore 22,00 presentazione libro
ore 22,30 domande/discussione
ore 23,00 chiusura
“Alceste: una storia d’amore ferrarese” include, oltre ai testi di Fabio Benzi, Eugenio Bolognesi, Victoria Noel Johnson, Paolo Picozza, la trascrizione integrale di 125 documenti, 104 lettere e cartoline di Giorgio de Chirico indirizzate ad Antonia Bolognesi, arricchite da numerose fotografie d’epoca e copie anastatiche dei manoscritti.
L’indubbia importanza del carteggio, ritrovato dal pronipote dell’amata, Eugenio Bolognesi, risiede nella diversa prospettiva che accompagnerà da ora in avanti lo studio e l’apprezzamento della figura artistica di de Chirico in quegli anni: quella del retroscena di un rapporto sentimentale finora completamente sconosciuto.

Al via sabato 23 gennaio la seconda parte di stagione per tre mesi di grande jazz, nuove proposte e didattica

da: ufficio stampa Jazz Club Ferrara

Dopo la consueta pausa natalizia il Jazz Club Ferrara riscalda i motori per inaugurare la seconda parte della diciassettesima edizione di Ferrara in Jazz che si svolgerà, dal 23 gennaio al 23 aprile 2016, nell’incantevole cornice del Torrione San Giovanni, bastione rinascimentale iscritto nella lunga lista dei beni UNESCO e tra le location per il cinema di Emilia-Romagna Film Commission.
L’apprezzata rassegna concertistica, organizzata da Jazz Club Ferrara con il contributo di Regione Emilia-Romagna, Comune di Ferrara, Endas Emilia-Romagna e una fitta schiera di partner privati, riserva ad un pubblico trasversale ed in costante crescita altri tre mesi di emozionanti concerti, nuove proposte e didattica, per indossare gli abiti di uno sfarzoso festival che volge lo sguardo al panorama internazionale con radici saldamente affondate nel territorio.
La riapertura, che riconferma le co-produzioni con Ferrara Musica, Crossroads – Jazz e altro in Emilia-Romagna ed il Conservatorio “G. Frescobaldi di Ferrara”, unitamente alla seconda edizione del progetto didattico “The Unreal Book” (realizzato in collaborazione con Endas Emilia-Romagna), spetta – sabato 23 gennaio – al quartetto di un’icona del jazz d’oltreoceano, il contrabbassista portoricano Eddie Gomez.
Con la consueta cadenza di tre concerti settimanali (venerdì, sabato e lunedì), la seconda parte di Ferrara in Jazz 2015 – 2016 consta di quindici Main Concerts tenuti da grandi nomi del panorama nazionale ed internazionale come Kenny Werner, Roberto Gatto, Mark Turner, Michael Blake, Marc Ribot, Joyce Moreno, Nels Cline, Ralph Alessi, Johnny O’Neal, Giovanni Guidi, Donny McCaslin, Jason Lindner, Gianluca Petrella, Jim Black, Cristiano Calcagnile, Jochen Rueckert, Nicole Mitchell, Romero Lubambo, James Carter e molti altri.
Copiose e di assoluta qualità sono anche le “rassegne nella rassegna” che affiancano gli appuntamenti principali. Si parte con gli scatenati lunedì firmati Monday Night Raw che, con un focus sul contemporaneo e le immancabili jam session, propongono quanto di nuovo è in circolazione scandagliando tra giovani protagonisti del panorama jazzistico europeo. Si prosegue con i venerdì di Friday Jazz Dinner, in cui le invitanti proposte culinarie elaborate dal Wine-Bar del Torrione sposano i colori del miglior jazz dal vivo del nostro territorio. A questi ultimi si alterneranno non solo le esibizioni mensili della Tower Jazz Composers Orchestra, la resident band nuova di zecca del Jazz Club Ferrara, ma anche le performance di Jazz Goes To College, che vedono succedersi i migliori allievi del Dipartimento Jazz del Conservatorio estense.
Infine, i solisti della Chamber Orchestra Of Europe – una tra le più importanti orchestre da camera d’Europa – firmano OFF, la rassegna realizzata in collaborazione con Ferrara Musica che, da oltre cinque anni, offre la rara opportunità di poter fruire di ricercati repertori classico-contemporanei tra le mura del Torrione.
Il PALINSESTO di questa seconda parte di stagione si riallaccia ai primi mesi di programmazione, mirando alla qualità delle proposte selezionate dall’universo jazzistico statunitense di area prevalentemente newyorchese, spaziando tra tradizione e avanguardia in un continuo alternarsi di musicisti di nuova e vecchia generazione.
A conferma di quanto sopra è il concerto di riapertura che spetta, sabato 23 gennaio, al quartetto di uno dei contrabbassisti fondamentali della storia del jazz, Eddie Gomez. Accompagnatore e solista di razza, Gomez ha militato lungamente nel trio di Bill Evans, per poi collaborare con Chick Corea e gli Steps Ahead. Qui lo troviamo in compagnia di Salvatore Bonafede e Roberto Gatto – due autentici mostri sacri del jazz italiano – e del giovane e talentuoso trombettista Alessandro Presti.
Proseguendo su sentieri MODERN JAZZ, venerdì 4 marzo, il Torrione sarà avvolto dallo stile elegante e raffinato del Johnny O’Neal Trio, all’insegna di un viaggio sonoro – tra swing e be bop – impreziosito dalla vocalità bluesy del pianista che ha lavorato a fianco di Clark Terry e Art Blackey.
GROOVE FEELING ad alto carico energetico è invece garantito, sabato 6 febbraio, dal James Carter Organ Trio che affonda le radici nel soul jazz degli anni ’60. La formazione del polistrumentista, impostosi fin da giovanissimo sulla scena statunitense per la straordinaria tecnica applicata ad ogni genere di strumento a fiato, è completata da Gerard Gibbs all’organo Hammond e Alex White alla batteria.
TRAIETTORIE CONTEMPORANEE, lungo le quali la scena downtown newyorchese incontra l’avanguardia più pura, definiscono un’articolata mappa sonora ricca di tesori da scoprire. Ancora in bilico tra tradizione e modernità è “Tiddy Boom”, originale lavoro che il sassofonista Michael Blake presenterà al Torrione sabato 27 febbraio, accompagnato da una sezione ritmica forte dell’esperienza di Greg Cohen e della freschezza di Giovanni Guidi e Jeremy Clemons. Altro appuntamento con uno dei principali esponenti del sassofono, presente sulla scena statunitense da oltre vent’anni e recentemente reclutato da David Bowie per il suo ultimo lavoro, è con il Donny McCaslin “Fast Future” Quartet (sabato 19 marzo). Si approda quindi a sabato 16 aprile, quando il Jazz Club ospiterà il batterista tedesco Jochen Rueckert che presenterà “We Make The Rules” a capo di un nuovo eccellente organico nel quale figurano, oltre all’acclamato tenor sassofonista Mark Turner, Mike Moreno alla chitarra e Orlando Le Fleming al contrabbasso.
L’universo delle sei corde gode, in questa parte di stagione, di una sorta di celebrazione. Il 30 gennaio è la volta del solo di Marc Ribot, preceduto dall’esibizione della compositrice, chitarrista e cantante Sara Ardizzoni, mentre sabato 20 febbraio l’anima rock di Nels Cline (ex Wilco) incontra l’estro di Julian Lage in “Room”.
Di taglio contemporaneo sono anche i tre appuntamenti 2016 firmati Crossroads & Ferrara in Jazz, realizzati in collaborazione con la prestigiosa kermesse itinerante. Il taglio del nastro è previsto per sabato 12 marzo con “Baida”, quartetto capitanato dal trombettista Ralph Alessi e completato da Gary Versace (pianoforte), Drew Gress (contrabbasso) e Nasheet Waits (batteria), che presenterà al pubblico del Torrione “Mirror Mind”, secondo lavoro per ECM. Sabato 9 aprile la co-produzione propone il nuovo piano trio del batterista Jim Black (con Elias Stemeseder al pianoforte e tastiere e Thomas Morgan al contrabbasso) che esplora, dopo l’esperienza degli AlasNoAxis, una vena più melodica e swingante. A chiudere l’intrigante trittico (sabato 23 aprile) è un altro quartetto – questa volta da camera – guidato da Nicole Mitchell, una tra le più grandi virtuose di flauto sulla scena mondiale, che con rigore ed immediatezza ci introdurrà il suo universo musicale.
Atmosfere cameristiche saranno anticipate dal talento dei solisti della Chamber Orchestra of Europe lunedì 8 febbraio, quando con OFF – rassegna realizzata in collaborazione con Ferrara Musica – proporranno un programma che spazierà dai Quartetti per pianoforte, clarinetto, violino e violoncello di Knussen e Adès, al Clarinetto solo di Mantovani “Bug”, passando per la Sonata per violino e violoncello di Ravel ed il Duo per clarinetto e pianoforte di Widmann “Five Fragments”.
Quanto di attuale serpeggia nell’universo jazzistico nazionale e oltre è altresì il perno su cui ruota MONDAY NIGHT RAW. Sotto questa sigla, mutuata dal colorito vocabolario del wrestling americano, i lunedì sera del Torrione si trasformeranno in un autentico ring sul quale si sfideranno fino all’ultimo match giovani protagonisti della scena europea, seguiti come di consueto da infuocate jam session. Ecco gli appuntamenti 2016 da appuntare in agenda: Fabio Giachino Trio (25/1), Gaetano Riccobono 5et (1/2), Matteo Bortone Travelers (15/2), Pietro Tonolo 4et (22/2), Carlo Atti Superbalance 4et (29/2), Giulio Corini Libero Motu (7/3), Francesco Diodati Yellow Squeeds (14/3), Francesco Cusa Trio (21/3), Petrina “Lost Angels” (28/3), Greg Burk Expanding Trio (4/4), Marco Colonna MC3 (11/4) e Caterina Palazzi Sudoku Killer (18/4). In apertura di serata l’accattivante selezione musicale di alcuni dei più raffinati dj della città farà da sfondo al goloso aperitivo a buffet del Wine-Bar del Torrione.
L’appuntamento con il GRANDE JAZZ ITALIANO si rinnova con una coppia di progetti originali, guidati rispettivamente dal batterista Cristiano Calcagnile e dal trombettista Gianluca Petrella, che omaggiano due figure fondamentali della storia del jazz come Don Cherry e Sun Ra. Sabato 26 marzo il palco del Torrione si amplierà per accogliere l’Ensemble Multikulti. L’ottetto di Calcagnile attinge alle avanguardie newyorchesi e a quelle europee passando per l’Est Africa, l’India e le sperimentazioni psichedeliche sintetizzando, nello spazio di un concerto, alcuni dei momenti più rilevanti della carriera di Cherry lasciandosi attraversare, piuttosto che possedere, dalla sua musica. Per converso, le forme sonore visionarie e in perenne mutazione della mitica Arkestra chicagoana rivivono – sabato 2 aprile – nelle originali rivisitazioni di “Cosmic Renaissance”, quintetto del vulcanico trombettista torinese completato da Mirco Rubegni (tromba), Francesco Ponticelli (contrabbasso), Federico Scettri (batteria) e Simone Mantovani (percussioni).
Il pubblico del Torrione sarà preso per mano e condotto nei territori della WORLD MUSIC da una delle interpreti di punta della tradizione musicale carioca, Joyce Moreno, accompagnata dal pianista statunitense Kenny Werner (sabato 13 febbraio). Da questo sodalizio è nato “Poesia”, album in cui i due artisti propongono alcune delle più belle canzoni brasiliane e splendide ballate europee e americane, generando una magia che trascende confini geografici e musicali. Immancabili e sgargianti ritmi sud-americani saranno garantiti dalle avventurose interazioni e audaci improvvisazioni del Trio Da Paz (Lubambo-Matta-Da Fonseca) che riunisce tre esponenti di prima fascia del moderno jazz samba della scena carioca di New York (sabato 5 marzo).
Suadenti sonorità latineggianti si potranno assaporare anche con “Tre”, trio di Silvia Donati (5/2) e “As Madalenas”, duo formato da Cristina Renzetti e Tati Valle (8/4), in occasione di FRIDAY JAZZ DINNER “Il Jazz servito nel piatto”, la nuova serie di venerdì gastronomico-musicali in cui le invitanti proposte culinarie elaborate dal Wine-Bar del Torrione sposano i colori del miglior jazz dal vivo in circolazione nel nostro territorio. Gli altri appuntamenti da segnare sono con il Valerio Pontrandolfo Trio (12/2), Marta Raviglia e Tony Cattano “Vocione” (19/2), Nico Menci Trio (11/3) ed il Rossella Graziani – Massimo Mantovani Duo (1/4).
Il Jazz Club Ferrara rinnova anche quest’anno gli APPUNTAMENTI DIDATTICI con la seconda edizione di “The Unreal Book”. Il ciclo di studi diretto da Piero Bittolo Bon e Alfonso Santimone – realizzato grazie al prezioso sostegno di Endas Emilia-Romagna – dedicato all’approfondimento di strategie improvvisative e repertori poco battuti all’interno dei canali “ufficiali” dell’insegnamento jazzistico, si svolgerà a partire dalla fine di febbraio (29/2) fino alla fine di marzo (7/3, 14/3, 21/3) 2016. Gli allievi intraprenderanno un percorso che andrà snodandosi tra la libera improvvisazione ed alcuni elementi della conduction sviluppata da Butch Morris, passando per una serie di esercizi di gruppo volti ad affinare l’ascolto reciproco, il gioco di squadra ed il suono dell’ensemble. Il repertorio verterà su brani originali degli insegnanti, nonché su alcune pagine di importanti compositori/improvvisatori quali Ornette Coleman, Muhal Richard Abrams, Henry Threadgill, Tim Berne ed altri ancora, che verrà eseguito nella cornice delle jam session del Jazz Club alla luce dei nuovi strumenti acquisiti. Infine, a conclusione dell’attività didattica, il gruppo svolgerà un concerto in forma di saggio (25/3) in occasione del quale saranno consegnati gli attestati di partecipazione.
Il 2016 vede altresì la realizzazione di un piccolo sogno del Jazz Club Ferrara, quello di poter presentare – una volta al mese – la propria orchestra residente. Nasce così la Tower Jazz Composers Orchestra, quale naturale evoluzione di due progetti pilota (The Tower Jazz Workshop Orchestra, The Unreal Book) che hanno preso forma durante la scorsa stagione. Ne consegue che l’orchestra rappresenti una sintesi dei precedenti, ma con una formazione e un repertorio più definiti. Sempre sotto la direzione di Piero Bittolo Bon e Alfonso Santimone, il progetto mira alla realizzazione di una big band “elastica” che permetta ai singoli musicisti di sperimentare collettivamente la propria vena compositiva e le proprie idee musicali. Le performance dell’orchestra in programma per il 29/1, 26/2, 25/3 e 22/4 saranno precedute da coinvolgenti opening act (Fried Trio; Venice Connection Quartet; The Unreal Ensamble; Bluastro Duo).
Infine la cornice di JAZZ GOES TO COLLEGE rinnova la collaborazione con il Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara attraverso due produzioni concertistiche originali, Quai Des Brumes (18/3) e Latin Docet (15/4), che vedono protagonisti i docenti del Dipartimento Jazz e i loro migliori allievi.
L’Associazione culturale Jazz Club Ferrara consente di ampliare la propria base sociale attraverso il TESSERAMENTO a Endas che riserva ai propri soci numerose agevolazioni in ambito nazionale insieme alla possibilità di fruire di un sempre crescente numero di appuntamenti di indiscusso valore culturale. Il Jazz Club Ferrara è inoltre parte integrante del circuito MyFe, la carta turistica della città estense.

Storia Naturale News n.162, gennaio 2016

da: ufficio stampa Comune di Ferrara

DARWIN DAY FERRARA 2016: UN MONDO BIODIVERSO. SCOPRIRE E STUDIARE LA BIODIVERSITA’.

Charles DarwinIl Museo di Storia Naturale di Ferrara e il Dipartimento di Scienze della Vita e Biotecnologie dell’Università di Ferrara, con il patrocinio dell’Associazione Nazionale Musei Scientifici (ANMS) e della Società Italiana di Biologia Evoluzionistica (SIBE), presentano la decima edizione del Darwin Day Ferrara.
Il tema conduttore di quest’anno è la grande diversità di specie e di adattamenti che si sono evoluti sul nostro pianeta, e verrà affrontato con diversi esempi di condizioni ambientali o di gruppi di organismi che si possono considerare “estremi”. Ci sposteremo dal Madagascar all’Antartide, dai pipistrelli alle iguane delle Galapagos, sempre ricordando l’importanza dell’esplorazione, della comprensione e della conservazione della biodiversità. E, come sempre, il Darwin Day 2016 Ferrara inizierà con un film-documentario. Quest’anno proietteremo “Il Sale della Terra”, diretto nel 2014 da Juliano Ribeiro Salgado e Wim Wenders, che narra i viaggi e le testimonianze del fotografo Sebastião Salgado sulle tracce di una umanità e un pianeta in piena mutazione. Con questo documentario, Salgado vuole presentare un territorio vergine con paesaggi mozzafiato, un omaggio alla bellezza della Terra. Questo magnifico film ci darà anche l’opportunità di presentare al pubblico l’ampio programma di conferenze del Darwin Day di quest’anno.

P r o g r a m m a

Locandina film "Il sale della terra"Mercoledì 10 febbraio, ore 21 – Sala Boldini:

Buon compleanno, Charles!
Presentazione del programma del Darwin Day Ferrara 2016: “Un mondo biodiverso. Scoprire e studiare la biodiversità.”

Proiezione del film “Il Sale della Terra”,
film-documentario diretto da Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgado,
Brasile, Italia, Francia 2014.

Conferenze

Giovedì 18 febbraio, ore 21 – Museo di Storia Naturale
Madagascar Megadiverso: appunti e note sulla biodiversità e la sua conservazione
con Franco Andreone (Museo Regionale di Scienze Naturali, Torino), canzoni di Olga del Madagascar

Giovedì 25 febbraio, ore 21 – Museo di Storia Naturale
Volare…: storia naturale dei pipistrelli in 52 milioni di anni
con Danilo Russo (Università Federico II, Napoli)

Giovedì 3 marzo, ore 21 – Museo di Storia Naturale
Antartide: la vita sopra e sotto i ghiacci
con Cristiano Bertolucci e Annalaura Mancia (Università di Ferrara)

Giovedì 10 marzo, ore 21 – Museo di Storia Naturale
La nostra Africa: 15 anni di ricerca del MUSE nell’Africa orientale
con Francesco Rovero e Michele Menegon (Museo della Scienza MUSE, Trento)

Giovedì 17 marzo, ore 21 – Museo di Storia Naturale
Bandiera Rosa: la nuova iguana delle Galapagos
con Gabriele Gentile (Università Tor Vergata, Roma)

Giovedì 24 marzo, ore 21 – Museo di Storia Naturale
Bentornato Charles!
con Guido Barbujani (Università di Ferrara) e Marcello Brondi (Ferrara), animazioni scientifiche a cura dell’Associazione didattica DIDO’

Per tutti gli approfondimenti, scaricare il file PDF darwin_day_ferrara_2016.pdf

In collaborazione con
Logo Comune di FerraraLogo Museo FerraraUnifeLogo ARCILogo SVeB Unife

Con il patrocinio di
Logo Società Italiana di Biologia EvoluzionisticaLogo ANMS

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TRAINING 2016 IN ENTOMOLOGIA: I DITTERI SIRFIDI

Anche nel 2016, il Museo di Storia Naturale di Ferrara organizza, nell’ambito di DEST-Distributed European School of Taxonomy, il training in entomologia dedicato ai Ditteri Sirfidi.

Sono state confermate le date del training, che si terrà nei giorni dal 04 all’ 08 luglio 2016.

La scadenza per le domande d’iscrizione è il 1° marzo 2016.

Per tutte le informazioni sull’evento e sulle modalità di partecipazione, cliccare qui oppure collegarsi alla pagina ufficiale dell’evento.

Evento organizzato da:

Logo Museo FerraraLOGO Distributed European School of TaxonomyLogo Comune di FerraraLogo Consorzio Futuro in Ricerca

A.N.B.I. plaude alla nascita del Ministero dell’agroalimentare, Vincenzi: “Bene la scelta del Governo a sostegno del made in Italy”

da: ufficio stampa A.N.B.I.

“La trasformazione del Ministero dell’Agricoltura in Ministero dell’Agroalimentare indica l’importanza assunta da un settore, che fattura 135 miliardi all’anno e di cui l’irrigazione è indispensabile elemento primario. Non possiamo che essere lieti della scelta operata dal Governo, che avvalora il ruolo e la funzione a servizio del settore primario, svolti dai Consorzi di bonifica.”
E’ questo il commento di Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale Consorzi per la Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue, all’imminente nascita del rinnovato ministero, annunciata dal premier, Matteo Renzi.
“Il buon esito di Expo Milano ha confermato due fattori: il successo dell’agroalimentare italiano nel mondo, dove è immagine dell’intero Paese e l’indispensabilità della disponibilità idrica per la qualità dei prodotti: basti pensare che l’84% del made in Italy agroalimentare, divenuto il secondo comparto manifatturiero, dipende dalla disponibilità d’acqua, “trasportata” da circa 135.000 chilometri di canali e condotte tubate, che servono oltre 3.365.000 ettari. Auspichiamo che il dichiarato indirizzo sotteso alla scelta del Governo sia di stimolo all’indispensabile riavvio del Piano Irriguo Nazionale, perché senz’acqua non può esserci agricoltura di qualità.”

movimento5stelle

Gianluca Sassi sull’accoglienza profughi: “La gestione deve passare ai comuni, solo così si potranno evitare sprechi e scandali”

da: ufficio stampa M5S Regione Emilia-Romagna

Gianluca Sassi, consigliere regionale del M5S, ha presentato una risoluzione affinché la gestione dell’accoglienza dei richiedenti asilo politico, in particolare delle famiglie, passi alle amministrazioni comunali. “Oggi il sistema è affidato totalmente a cooperative e associazioni con risultati non sempre positivi. Se la gestione passasse ai Comuni ci sarebbe un controllo più diretto su istruzione e orientamento al lavoro”.

“L’accoglienza delle famiglie di profughi che richiedono asilo politico deve essere gestita dai Comuni e non da soggetti terzi. Solo così si potrebbero evitare sprechi e utilizzi impropri delle risorse destinate all’accoglienza di queste persone, come purtroppo è accaduto anche nella nostra regione, e in più si garantirebbe un percorso sicuro di istruzione e formazione professionale per bambini e adulti”. È questa la proposta di Gianluca Sassi, consigliere regionale del M5S, contenuta in una risoluzione che verrà discussa nelle prossime sedute dell’Assemblea Legislativa che chiede alla Giunta di attivarsi per richiedere a Governo e Parlamento che siano proprio le amministrazioni pubbliche, senza oneri aggiuntivi, a gestire l’accoglienza dei rifugiati che richiedono asilo politico, con particolare attenzione alle famiglie. “Oggi tutto è affidato ad associazioni, onlus e cooperative che gestiscono le risorse stabilite a livello nazionale, poco più di 34 euro al giorno per ogni rifugiato – spiega Gianluca Sassi – Purtroppo non sono mancate le criticità, tra sprechi e utilizzi impropri, per non parlare di ruoli ambigui e collusioni dei gestori anche con la criminalità organizzata. Ecco perché, a nostro avviso, sarebbe più utile che ad occuparsi direttamente dell’accoglienza di queste persone siano i Comuni, senza nessun soggetto terzo a fare da intermediario”. Per il consigliere regionale del M5S i vantaggi di un coinvolgimento diretto dell’accoglienza delle famiglie richiedenti asilo non si esaurirebbero solo in una appropriata e controllata gestione delle risorse, ma potrebbero toccare altri aspetti. “Ci sarebbe sicuramente un miglioramento della gestione dell’accoglienza evitando sovraffollamenti, promiscuità e tensioni spingendo così verso una integrazione più immediata – aggiunge Gianluca Sassi – In più si darebbe l’opportunità alle famiglie inserite nei programmi di accoglienza di sostenere la permanenza presso immobili sfitti, oppure di farsi carico degli oneri relativi all’iscrizione di bambini e ragazzi alla scuola pubblica, così che possa essere garantita l’istruzione e l’apprendimento della lingua italiana e l’integrazione sociale di cui necessitano. In più si potrebbe agevolare l’opportunità per i genitori di partecipare ad attività di volontariato a favore di tutta la comunità, oppure entrare in un percorso di tirocinio presso aziende locali per acquisire competenze professionali o frequentare attività formazione professionale, così da favorire in tal modo l’integrazione, ed in un futuro l’autonomia economica”. Ecco perché la risoluzione presentata dal consigliere regionale del M5S chiede alla Giunta a “costituire tavoli tecnici fra Regione, Comuni, Prefetture ed altre Istituzioni competenti per accompagnare sotto i profili tecnico, giuridico e, sociale ed economico le operazioni di accoglienza diretta di richiedenti asilo realizzate direttamente dai Comuni”.

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Venerdì 15 gennaio a Bosco Mesola incontro pubblico sulla riforma della scuola con l’Assessore regionale Patrizio Bianchi

da: Davide Bertolasi – PD Ferrara

L’Assessore Regionale a coordinamento delle politiche europee allo sviluppo, scuola, formazione professionale, università, ricerca e lavoro Patrizio Bianchi sarà presente all’incontro pubblico, previsto per venerdì 15 Gennaio 2016 alle ore 21 , presso la sala comunale di Via Vittorio Veneto 45 a Bosco Mesola.
L’appuntamento, organizzato dal PD di Mesola, sarà l’occasione per fare il punto sulla riforma della scuola e valutarne le ricadute sul territorio.

Iniziano nelle strade del territorio comunale le operazioni di salatura per la prevenzione delle gelate

da: ufficio comunicazione Comune di Copparo

Salatura delle strade del territorio comunale, come da Piano neve, che prevede l’uscita dei mezzi spargisale in caso di gelo. Salatura capillare, per evitare che le probabili piogge previste da Arpa Emilia-Romagna, possano, gelando, formare una pericolosa lastra di ghiaccio sulle strade.
Si ricorda inoltre che da quest’anno tutte le scuole del territorio di Copparo sono fornite di sacchi di sale, che all’occorrenza, potrà essere utilizzato per mettere in sicurezza marciapiedi e dialetti di accesso alle strutture.

Dal 16 al 18 gennaio al Grand Hotel Majestic di Bologna omaggio in musica al Maestro liutaio Giuseppe Selva

da: organizzatori

Un appuntamento che di anno in anno si arricchisce per rendere omaggio ad uno dei più grandi liutai del Novecento: sarà il violino di Giuseppe Selva il protagonista dei tre concerti di musica classica, il 16, 17 e 18 gennaio, dedicati alla memoria del grande Maestro bolognese, a 47 anni dalla sua scomparsa.
Appuntamento all’ora dell’aperitivo al Grand Hotel Majestic “già Baglioni” di Bologna, nelle sale del Cafè Marinetti: a dar voce e anima al violino di Selva le dita e le interpretazioni del violinista Roberto Sechi, accompagnato al piano da Roland Proll. Tre serate a tema, nell’originale cornice retrò del Cafè dedicato al padre del Futurismo, che vedranno esibirsi i due musicisti di fama internazionale in tre intensi programmi.
Si comincia il 16 gennaio “Dalla Russia con Amore”, con il Concerto in Re maggiore Op. 35 di Tchaikowsky.
Il 17 gennaio la serata “Sturm und Drang” con gli omaggi al grande violinista polacco Henryk Wieniawsky (Romanza Op.22), a Schumann (Sonata in La min. n.1 Op. 105)e Brahms (Sonata in Re min. Op. 108).
Il terzo ed ultimo concerto, in programma il 18 gennaio, condurrà gli ospiti in un indimenticabile “Viaggio a Vienna” sulle note immortali del Concerto in La magg. K219 di Mozart e la Sonata n. 5 Op.24 “La Primavera” di Beethoven.
Giuseppe Selva, nato a Castel San Pietro nel 1894 e vissuto a Bologna, iniziò la propria attività come restauratore di opere d’arte e strumenti musicali a corda, diventando poi vero e proprio costruttore di strumenti unici. L’evento, con inizio alle ore 17.30, è organizzato dalla figlia Paola Selva: “Giuseppe Selva era un restauratore e costruttore abilissimo”, ha raccontato. “Gli amici lo chiamavano il cultore del legno. Lavorava giorno e notte come restauratore per ditte e famiglie di signori e come liutaio per sé, vendendo gli esemplari prodotti”.
grandhotelmajestic.duetorrihotels.com

Sabato 16 gennaio al via “Unijunior Ferrara 2016”, il ciclo di lezioni universitarie per giovanissimi

da: ufficio comunicazione eventi Unife

Storie di persone che ce l’hanno fatta e il segreto nella vita in 4 lettere

Sabato 16 gennaio, alle ore 15 si aprirà il settimo anno accademico di Unijunior Ferrara – Conoscere per crescere, il ciclo di lezioni universitarie per giovani dagli 8 ai 14 anni, organizzato dall’Ufficio Comunicazione ed eventi dell’Ateneo e dall’Associazione culturale FunScience.
Le lezioni di sabato, tenute da docenti Unife e della durata ciascuna di 60 minuti, si svolgeranno al Polo Chimico Bio Medico (via L. Borsari, 46). Per gli accompagnatori sarà possibile parcheggiare gratuitamente presso la struttura, con sala studio e servizio bar aperti per tutta la durata delle lezioni.
Lezioni in programma sabato 16 gennaio:
ore 15 (8-11 anni) e ore 16.30 (10-14 anni): Cosa vogliamo fare da grandi? La storia di Samantha Cristoforetti e di altre persone che ce l’hanno fatta. Docenti: Cristiana Fioravanti e Maria Grazia Campantico;
ore 15 (10-14 anni) e ore 16.30 (8-11 anni): Siamo fatti così: in 4 lettere il segreto della vita. Lezione di genetica, alla scoperta del DNA, il codice della vita. Docente: Mirko Pinotti.
E a fine corso, in occasione della cerimonia finale, consegna del diploma di partecipazione.
Per iscriversi: info@unijunior.it; tel. 051/6850005.
http://www.unijunior.it/ferrara/

Sabato 16 gennaio a Palazzo Turchi di Bagno la premiazione del concorso “Disegna porte aperte”

da: ufficio comunicazione eventi Unife

Sabato 16 gennaio, dalle ore 16 alle ore 17, a Palazzo Turchi di Bagno (c.so Ercole I D’Este, 32), si terrà la premiazione del concorso Disegna Porte Aperte, organizzato in occasione della quinta edizione di Porte Aperte al Polo Scientifico Tecnologico, la manifestazione che apre i laboratori di ricerca universitari di via Saragat a tutta la città, tenutasi dal 6 all’11 ottobre scorso e organizzata dai Dipartimenti di Fisica e Scienze della Terra, Ingegneria, Matematica ed Informatica di Unife, in collaborazione con Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e con il sostegno di Mobyt, Associazione Meccanica, Crayola, Edi Elettronica, Formart, Futura Informatica, La Rotonda, La Terra dell’Orso – e Natura, Stileventi, Zenith Ingegneria
La giornata di assegnazione dei premi, dedicata agli studenti delle scuole primarie del territorio che hanno partecipato all’iniziativa, verrà ospitata nell’ambito della mostra Fisica e Metafisica? La Scienza ai tempi di de Chirico e di Carrà.
Afferma il Comitato organizzatore: “Anche nell’edizione 2015, così come nelle precedenti, l’iniziativa Porte Aperte al Polo Scientifico Tecnologico si è rivelata un successo. Le prenotazioni anticipate hanno richiesto un giorno di apertura extra rispetto allo scorso anno, il numero dei visitatori è costantemente in crescita e si allarga il bacino geografico di utenza: abbiamo infatti ricevuto visitatori provenienti da diverse province dell’Emilia Romagna e del Veneto. Su un totale di 3.254 visitatori nei soli percorsi guidati, 2.215 sono stati i giovani partecipanti al percorso Junior, comprendente la mostra guidata Il gioco e la scienza (realizzato da La Terra dell’Orso – e Natura), il planetario in full HD (in collaborazione con Cooperativa Camelot e Columbia Optics) ed incontri ludico-didattici nei laboratori di Fisica, Scienze della Terra, Matematica ed Ingegneria dell’Ateneo”.
“Grazie alla sorprendente risposta degli under 13 – proseguono gli organizzatori – anche nell’edizione 2015 è stato indetto il concorso a premi Disegna Porte Aperte, nel quale i partecipanti del percorso Junior sono stati invitati a realizzare disegni con tema la loro esperienza durante la visita al Polo Scientifico Tecnologico. Abbiamo accolto le opere di più di 250 partecipanti, che comprendono disegni individuali e lavori di classe. Grazie alla partecipazione di scuole e di privati e al sostegno degli sponsor Crayola, La Terra dell’Orso – e Natura, Fisici Senza Frontiere, sabato saremo lieti di premiare i 7 vincitori nella categoria dei premi per le classi (Scuola primaria di Baura, Scuola primaria di Fondo Reno, Scuola primaria Ganzina Lorreggia, Scuola primaria di Malborghetto di Boara, Scuola primaria di Masi Torello, Scuola primaria Matteotti, Scuola primaria Poledrelli), gli 8 vincitori nella categoria dei lavori individuali a scuola (Angelica Bellettati, Davide Bellinelli, Valentina Brancalion, Francesco de Luigi, Flavio Liccardo, Gaia Sacchi, Giada Torre, Claudia Valoroso) e gli 11 vincitori nella categoria dei visitatori privati (Mia ed Anna Alberghini, Martina e Tommaso Camerani, Margherita e Pietro Castaldini, Valerio Leonardi, Mattia Mingozzi, Lucilla Parisini, Marco ed Emma Piacentini, Sara Pieragostini, Luca Procentese, Alessandro e Sofia Righetto, Giulio Vanara)”.
Per approfondimenti:
http://www.fe.infn.it/fisicaemetafisica/disegnaporteaperte/
http://www.fe.infn.it/fisicisenzafrontiere/eventi/premiazione-del-concorso-disegna-porte-aperte/

“Informare per prevenire”: sabato 16 gennaio a Copparo incontro su dieta e sport

da: ufficio comunicazione Comune di Copparo

Il Centro Esercizio Vita – centro di attività motoria adattata per soggetti con patologie croniche – invita al terzo appuntamento di “Informare X Prevenire”, ciclo di incontri dedicati alla salute in materia di prevenzione alle malattie e corretto stile di vita.
“Dieta e sport come prevenzione delle malattie metaboliche” è l’argomento dell’incontro di sabato 16 gennaio, inizio ore 10, presso il Centro Nuoto Copparo, in via dello Sport 45, con i relatori: prof. Sergio Gullini, gastroenterologo presidente LILT Ferrara, prof. Edgardo Canducci, sezione Nutrizione clinica del Dipartimento di Medicina clinica sperimentale Università di Ferrara. Al termine. stick glicemico e calcolo BMI gratuiti per i partecipanti.
Per informazioni: tel. 345 1118901, info@eserciziovita.it, www.eserciziovita.it

“Una casa per le imprese”: inaugurata oggi la seconda sede cittadina di Ascom Confcommercio

da: ufficio stampa Ascom Ferrara

Una “casa” per le imprese del Terziario (e non solo) di Ferrara e Provincia: è stata presentata stamani (14 gennaio) la seconda sede di Ascom Confcommercio a Ferrara situata in via Bologna al civico 172 lungo l’asse sud della città. Al Taglio del nastro era presente Marcella Zappaterra consigliere regionale mentre per il Comune di Ferrara è intervenuto l’assessore Roberto Serra.
Giulio Felloni, presidente provinciale di Ascom Confcommercio Ferrara commenta “Non c’è modo migliore e più concreto per festeggiare i 70 anni di Ascom Confcommercio Ferrara a fianco delle imprese (1946/2016) che aprendo una seconda sede. Uffici che si uniscono a quelli storici già esistenti di Confcommercio in via Baruffaldi a due passi dal Castello Estense nel cuore storico di Ferrara. Un modo per far sentire la nostra fattiva presenza a fianco delle imprese”. Dal canto suo Davide Urban, direttore generale di Ascom prosegue: “La seconda sede di Ascom sorge in una zona ricca di uffici, attività di piccole e medie dimensioni fittamente popolata e può necessitare dei nostri servizi tradizionali che di quelli più innovativi. L’apertura in via Bologna vede siglare inoltre uno specifico ed esclusivo accordo, che avrà una validità per l’intera provincia, tra la nostra Associazione – prosegue Urban – e Confabitare, Una convenzione che permetterà di mettere in sinergia le reciproche competenze in tema di lavoro, fiscale, immobiliare, diritto condominiale e tributario solo per citarne alcuni offrendo così un ventaglio di prestazioni che coprono ogni esigenza per gli associati tradizionali e nuovi “. Al taglio del nastro è intervenuto Alberto Zanni, presidente nazionale di Confabitare, con al suo fianco Bruno Verdi referente ferrarese della stessa associazione, che spiega: “Credo molto nella sinergia di questo accordo – considera Zanni – in questa maniera saremo in grado di potenziare e sviluppare reciprocamente i servizi da offrire ai nostri associati con prodotti sempre più mirati, efficaci e completi”.
Lavorare in sinergia: “Credo che questo sia il modello vincente – commenta con soddisfazione la consigliere regionale Marcella Zappaterra – e questo lavorare in modo unito sui servizi è davvero la modalità per far crescere le aziende esistenti e svilupparne nuove”
“Un’inaugurazione che è il concreto segnale di una fiducia nella ripresa come ha spiegato l’assessore comunale al Commercio Roberto Serra : “I nuovi uffici che oggi si inaugurano sono un’ ulteriore conferma dell’ impegno e dell’ attenzione di Ascom nei riguardi delle aziende ferraresi. La presenza più radicata anche in via Bologna da parte dell’associazione e’ una scommessa già vinta per tutti. Confcommercio va ancor più incontro ai propri associati contribuendo fattivamente allo sviluppo dell’ imprenditoria”.
Contestualmente è stata presentata una secondo convenzione di Ascom con lo Studio Vega Gestioni, di Chiara Galuppi ( azienda situata anch’essa in via Bologna) società leader a Ferrara nella gestioni immobiliari e condominiali (oltre un’ottantina le realtà abitative seguite) e che mette in fila anche in questo caso servizi ed opportunità offerte dalle due realtà. All’appuntamento sono intervenuti anche Paolo Travagli e Michele Ferioli per Unogas, già partner commerciale di Ascom dall’estate scorsa, per presentare le loro proposte in termini di energia elettrica e gas per aziende, condomini e privati.
Confabitare è nata a Bologna nel novembre 2009 e “riunisce tutti coloro che vogliono che venga tutelato il diritto di proprietà nella piena valorizzazione della funzione sociale che a questa viene attribuita. L’associazione vuole non solo offrire una serie di servizi ai propri associati, legati alla gestione della proprietà immobiliare, garantendo un ‘assistenza in materia legale, tecnica, tributaria, amministrativa, contrattuale, sindacale ed, in generale, in ogni ambito ove risulti coinvolto il diritto di proprietà immobiliare, ma vuole soprattutto essere il riferimento e l’interlocutore principale nei confronti delle Autorità e delle Istituzioni, per discutere di tutte le problematiche legate al mondo della casa e dell’abitare” tratto dal sito confabitare.it.

Con “Comacchio a Teatro” inizia la stagione teatrale a Palazzo Bellini

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

E’ pronta al via la stagione teatrale del Comune di Comacchio, che per il quarto anno consecutivo animerà l’inverno della Sala Polivalente a Palazzo Bellini sotto la direzione artistica ed organizzativa di Massimiliano Venturi. Il cartellone ripropone la formula che ne ha decretato il crescente successo negli ultimi anni, con sette appuntamenti serali di venerdì sera (ad eccezione dello spettacolo inaugurale, che si terrà di sabato), che si inseriscono con continuità nel percorso di crescita della proposta culturale e di accurata selezione degli spettacoli che porteranno sulla scena comacchiese il meglio della drammaturgia contemporanea, del teatro comico brillante, del musical ed del teatro dialettale.
Il primo appuntamento è sicuramente uno dei più attesi, frutto del lavoro di uno dei protagonisti della narrativa e della drammaturgia contemporanea che si è tradotto ed ha preso la forma di uno degli spettacoli rivelazione del panorama teatrale nazionale: è infatti in programma “Le Beatrici”, scritto e diretto da Stefano Benni, con la partecipazione delle attrici di Bottega Rosenguild. Lo spettacolo è un caleidoscopio di quadri, personaggi ed emozioni, che trasporta lo spettatore nel circo della fantasia, dove il travestimento è d’obbligo, e i cliché femminili vengono smontati dando vita a donne che scoprono la propria natura più profonda: una suora senza freni, una donna in attesa, una manager senza scrupoli, una mocciosa esibizionista, la Beatrice di Dante per nulla angelicata, una licantropa romantica.
Un modo di fare teatro graffiante e diretto, quello di Benni, che invita a sorridere, ma soprattutto a riflettere sulla complessità della figura femminile, rompendo gli schemi dell’immaginario comune. La messa in scena asseconda, infatti, lo stile ironico e surreale che contraddistingue la scrittura dell’autore: nel rifrangersi degli specchi non si capisce più chi sogna e chi è sognato e domina un’ambiguità percorsa da fremiti di tragicommedia e da pennellate di sapiente ironia.
L’appuntamento con “Le Beatrici” è fissato per sabato 16 gennaio a partire dalle ore 21, in Sala Polivalente a Palazzo Bellini (via Agatopisto 4, Comacchio). La biglietteria aprirà nel giorno di spettacolo a partire dalle ore 20:00. La prevendita è disponibile anche on-line sul circuito vivaticket.it. Ingresso 10 €, ridotto ragazzi (under 18) 6 €; è possibile sottoscrivere il carnet 3 ingressi (da utilizzare per 3 spettacoli differenti) dedicato ai soci coop, acquistabile direttamente in teatro a 25 €. La prevendita continua ogni martedì dalle ore 15 alle ore 18 in Biblioteca a Palazzo Bellini. Il prossimo appuntamento con la stagione serale è fissato per venerdì 29 gennaio, con il nuovo spettacolo di Debora Villa. Il programma completo è scaricabile su www.comacchioateatro.it; infoline e prenotazioni: 349 0807587 – info@comacchioateatro.it.

“Junior!”, rassegna teatrale per i più piccoli: tutte le domeniche a Palazzo Bellini ritornano gli spettacoli dedicati ai ragazzi

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Ritornano nell’inverno di Palazzo Bellini gli spettacoli della domenica pomeriggio dedicati a ragazzi e famiglie. Il programma si apre con uno spettacolo di grande livello e originalità, presentato da una delle compagnie storiche del panorama nazionale del teatro ragazzi: sul palco della Sala di Palazzo Bellini salirà, infatti, il Teatrombria di Firenze, capitanato dalla capocomica, Grazia Bellucci. La compagnia inizia il suo percorso negli anni ottanta, dedicandosi in particolare al teatro d’ombre, e ricercandone evoluzioni e contaminazioni con pupazzi, maschere ed altri linguaggi ed elementi tipici del teatro di figura. A Comacchio presenteranno la loro ultima produzione: “Hansel e Gretel… ovvero la trappola perfetta”. Al centro della scena vi è la casa di marzapane, nel cuore della foresta: un’immagine che toglie il respiro e fa venire l’acquolina in bocca. Un’immagine attraente e tentatrice, che nessuno dimentica, ma che fa correre un terribile rischio se si cede alla sua tentazione. Grazie ad una ricca messinscena realizzata con pupazzi, ombre, videoproiezioni e attori, lo spettacolo propone allo spettatore di tutte le età una originalissima interpretazione della famosa fiaba tradizionale. La fascinazione del teatro d’ombre si mescola con le immagini rarefatte della proiezione video, dando luogo a un linguaggio nuovo: il ritmo non lascia un attimo di respiro e coinvolge completamente lo spettatore toccando nel profondo le sue corde emotive.
L’appuntamento a teatro per le famiglie è per domenica 17 gennaio a partire dalle ore 16, in Sala Polivalente a Palazzo Bellini (via Agatopisto 4, Comacchio). La biglietteria aprirà nel giorno di spettacolo a partire dalle ore 15:00. Ingresso adulti 6 €, ridotto (over 65 e soci Coop) 5 €, ragazzi fino ai 12 anni 4 €, ingresso gratuito fino ai 3 anni di età. Il prossimo appuntamento è fissato per domenica 24 gennaio, con il nuovo spettacolo di Massimiliano Venturi. Il programma completo è scaricabile su www.comacchioateatro.it; infoline e prenotazioni: 349 0807587 – info@comacchioateatro.it.

LA SEGNALAZIONE
Suore, manager, esibizioniste: a teatro il campionario femminile secondo Stefano Benni

Cinque donne in difesa di se stesse. Questa sera alle 21 al teatro dei Fluttuanti di Argenta, sabato a Comacchio alla sala polivalente di palazzo Bellini sempre alle 21, va in scena “Le Beatrici”, tratto dall’omonimo libro di Stefano Benni, nell’allestimento scenico di Bottega Rosenguild: uno spettacolo di grande successo, ideato e diretto dallo stesso autore, acuto e sferzante osservatore di vezzi e vizi degli italiani. Il racconto si sviluppa attraverso cinque monologhi tragicomici e descrive la figura femminile nelle sue svariate sfaccettature. Le protagoniste hanno tratti caratteriali ben differenti le une dalle altre, ma condividono una fragilità compensata dalla tenacia e la volontà di affermare se stesse salvaguardando la propria personalità.
Brillanti protagoniste dell’opera sono Valentina Chico, Elisa Benedetta Marinoni, Beatrice Pedata, Stefania Medri, Valentina Virando.

“Nel circo della fantasia – è scritto nella scheda di presentazione della ‘pièce’ – il travestimento è d’obbligo e i cliché femminili vengono smontati dando vita a donne che scoprono la propria natura più profonda: una suora senza freni, una donna in attesa, una manager senza scrupoli, una mocciosa esibizionista, la Beatrice di Dante per nulla angelicata, una licantropa romantica. Un modo di fare teatro graffiante e diretto, che invita a sorridere ma soprattutto a riflettere sulla complessità della figura femminile, rompendo gli schemi dell´immaginario comune. Infatti nel rifrangersi degli specchi non si capisce più chi sogna e chi è sognato: domina l’ambiguità, percorsa da fremiti di tragicommedia e da pennellate di sapiente ironia”.

LA STORIA
Il suicidio di Luana, vittima di un sistema marcio

di Salvatore Belcastro

“Luana s’est pendue. Elle n’est plus…” dice il chirurgo di Parigi dove Luana aveva lavorato per un decennio. “Luana s’è impiccata. Luana non c’è più”.
Il dramma di Luana Ricca si è consumato un paio di settimane fa: catanese, chirurga che aveva coniugato talento e capacità, abbandonati su una corda all’età di 38 anni. La notizia sui giornali è scivolata via. Invece c’è tanto da dire. Luana aveva dimostrato ampiamente all’estero le sue qualità di chirurga, ma nelle strutture sanitarie italiane non era riuscita a trovare uno spazio adeguato.
Il suo non è soltanto il dramma di una persona, di una famiglia, di parenti e amici. Non è il caso di una persona depressa che pone fine alla sua esistenza. E’ un dramma che coinvolge l’intera società perché è una sconfitta della meritocrazia.
Luana era una giovane catanese laureata in medicina e specializzata in chirurgia all’Università di Roma. Dopo la specializzazione, era emigrata a Parigi per completare la formazione nella chirurgia dei trapianti d’organo, ma soprattutto per trovare uno spazio dove dimostrare il talento e le capacità. C’era riuscita, e a Parigi aveva lavorato per un decennio guadagnandosi stima e rispetto. Ma il tarlo della nostalgia dell’Italia, della famiglia (intanto s’era sposata e aveva avuto un figlio), la portò a cercare spazi in Italia. Era riuscita a trovare un posto nell’Asl dell’Aquila, anche se di profilo più basso rispetto alle sua aspettative e alle capacità. Ma per scelte aziendali inspiegabili, certamente lontane dalle norme della meritocrazia, Luana era stata trasferita a Sulmona. Era divenuta un semplice numero di un’azienda sanitaria.
Luana non ha retto allo stress. “Luana s’è pendue.” Su quella corda ha lasciato appesi i sogni, ma soprattutto le gravi accuse al sistema. E’ questo l’argomento che propone con forza il drammatico caso della giovane chirurga suicida.
L’Italia è un Paese diviso in lobby. Ormai lo sanno tutti e quasi non fa più notizia. Ma questa verità diventa drammatica quando è applicata a un sistema che ha il compito di proteggere e curare la salute.
Le lobby sono le entità nascoste, apparentemente senza nomi, ma sempre bene individuabili, che dietro le quinte decidono tutto, che stanno dietro tutti i poteri, dalle più alte cariche dello Stato fino alle amministrazioni più periferiche. Assumono, spostano persone da un compito all’altro, da un posto all’altro, nominano dirigenti, promuovono o bocciano senza possibilità di appello.
Di quali lobby parlo? Sono tante, politiche-partitiche, settali interne ai partiti, massoneria, lobby cattoliche di CL o di Opus Dei, finanziarie e professionali utili a chi comanda, ecc, ecc. In passato ci sono stati anche scandali sulle nomine di dirigenti della sanità basate esclusivamente sull’associazione a qualcuno di questi poteri occulti.
Tutte le scelte sono basate sul principio che un associato a una di quelle lobby o un amico va sempre preferito a tutti gli altri, comunque e ovunque.
Qualche giorno fa un amico mi ha informato che ci sono in atto spostamenti e arruolamenti in vista nel mondo della sanità nostrano. Tizio andrà là, Caio verrà qua, il Tal’altro avrà quel compito, ecc. ecc.
Conosco da sempre questo sistema di spartizione dei posti e del potere locale. Ma resto sconcertato ogni volta perché la domanda è sempre la stessa. Viene seguito il criterio delle competenze? La risposta, purtroppo, è sempre No. Viene seguito soltanto il criterio dell’interesse personale e di gruppi. Anche da noi esistono professionalità che altri ci invidiano, ma vengono sacrificate alle logiche delle lobby.
Il punto dolente conclusivo è che il sistema è marcio e non vedo alcuna iniziativa di risanarlo, perché il guasto sta in alto, nella testa di chi lo protegge, che nomina e mantiene lo statu quo. Le amministrazioni locali si accontentano di sentirsi dire che sono bene accette alla gente, ma non hanno alcuna voglia di intervenire, perché sono esse stesse integrate nel sistema.
Siamo tutti addolorati per Luana. Ci stringiamo ai familiari. Ma come si potrà spiegare al figlio, quando sarà adulto, che la madre è stata vittima e martire di questo sistema marcio?

Il tramonto della pubblicità, il trionfo dei consigli fidati: Rudy Bandiera spiega il web reputazionale

Che viviamo in un mondo completamente digitalizzato e regolato dalle dinamiche di internet, oggi, lo abbiamo compreso tutti ed è quasi scontato ricordarlo: Facebook supera il miliardo e mezzo di utenti iscritti, cioè oltre un settimo della popolazione mondiale; nella giacca di chiunque è gelosamente custodito almeno un tablet o uno smartphone; addirittura i bambini, già dalla tenera età, si stupiscono se il giornale cartaceo non si sfoglia scorrendo il dito sulla pagina. Meno scontato è domandarsi se noi, utenti della rete, siamo realmente consapevoli di ciò che facciamo ma soprattutto di ciò che accade in internet. E se questo vale per gli adulti, ancora meno scontato è pensare che i cosiddetti ‘nativi digitali’, oltre alle funzioni, siano perfettamente in grado di capire anche le dinamiche (soprattutto sociali) che caratterizzano il web.

IMG_0329In questo frangente il Comune di Ferrara si è dimostrato particolarmente sensibile e attivo soprattutto grazie a ‘Pane e Internet’, un’iniziativa promossa dalla Regione Emilia-Romagna che, come si legge dal sito ufficiale [vedi], ha come finalità quella di offrire opportunità di prima alfabetizzazione informatica e apprendimento continuo sull’uso delle tecnologie digitali e l’accesso a Internet. Tra gli eventi proposti dal questo progetto e dopo un primo incontro dedicato ai genitori il 28 novembre scorso, mercoledì 13 gennaio è stata la volta dei ragazzi delle scuole superiori: relatore, anche in questo caso, il noto blogger ferrarese Rudy Bandiera, probabilmente tra le figure più qualificate in Italia per affrontare tematiche come questa, soprattutto con i più giovani.
A fare gli onori di casa in una Sala Estense riempita da oltre trecento studenti delle scuole ferraresi sono stati Roberto Serra e Annalisa Felletti, rispettivamente assessore ai servizi informatici e alla pubblica istruzione; il primo si è dimostrato entusiasta di questo evento in quanto “momento fondamentale che Ferrara mette a disposizione dei cittadini per colmare il gap di alfabetizzazione digitale”, la seconda ha ricordato come tali occasioni siano “preziosi incontri dove poter fare vera e propria ‘educazione civica digitale’, necessaria poiché internet è tanto utile quanto pericoloso se utilizzato in maniera scorretta”.

“Oggi viviamo in un mondo completamente incomprensibile. Voi siete il business“. Con queste parole ha debuttato Rudy Bandiera, dedicando doverosamente una lunga prima parte del suo intervento a sette personalità del nostro tempo che hanno letteralmente rivoluzionato il mondo: l’ideatore del World Wild Web Tim Berners Lee, il fondatore di Apple Steve Jobs e quello di Microsoft Bill Gates, Mark Zuckerberg padre di Facebook, Larry Page e Sergey Brin ideatori di Google e Jeff Bezos, proprietario di Amazon. Una carrellata di nomi e marchi oramai molto noti ma che, proprio grazie allo strapotere da loro acquisito, è necessario conoscere a fondo per meglio comprendere la realtà e i dati che padroneggiano il mercato digitale odierno.
Una volta quindi sottolineato come – grazie all’acquisizione di piattaforme quali Instagram e WhatsApp – Facebook si candidi ad essere sempre più “il contenitore con il maggior numero di cose al suo interno“ del mondo, mentre Google con i suoi servizi “sa tutto di noi, compresi spostamenti e interessi e ciò che ci scriviamo in privato”, Bandiera ha ammonito i ragazzi circa il fatto che “tutto ciò che facciamo sui social ha una ricaduta sulla vita delle persone”; per il blogger è quindi necessario ricordarci che fenomeni come il Fomo (Fear of missing out), la dipendenza cioè da social, la paura di essere ‘tagliati fuori’, sono sempre più diffusi e da prevenire, così come importantissimo nell’epoca del digitale è il concetto di reputazione, poiché colossi come quelli citati sopra “hanno successo in quanto ci fidiamo di loro. Questo è un valore assoluto che, comunque, rimane sempre a rischio”.

IMG_0325Quali sono questi rischi? Per elencarne alcuni, cyberbullismo, il cyberbashing (la registrazione video di aggressioni postate sui social), il catfish (la creazione di profili falsi), il sexting (rischio di ricatti dopo l’invio di immagini sessualmente esplicite per vie private) ed infine il furto d’identità. Dati alla mano questi fenomeni sono in costante aumento e, tra i tanti casi citati da Bandiera, spiccano anche note vicende di cronaca avvenute nel nostro Paese.
Tuttavia non vi sono solo negatività in questo mondo iperconesso: “Noi per la prima volta possiamo fare davvero tutto ciò che vogliamo” ha puntualizzato Bandiera riferendosi alle incredibili opportunità che la rete oggi ci offre, anche se per coglierle è necessario “essere il più creativi possibile, essere cioè in grado di non copiare ciò che fanno gli altri ma saper inventare prima degli altri”. Tra i concetti fondamentali anche l’identificazione, il ritorno della centralità dell’individuo e, molto importante soprattutto nell’era dell’informazione, l’auto-formazione. “Tutto questo – ha affermato il blogger – è possibile perché ognuno di noi ha qualcosa di bello da raccontare, quello che conta oggi è saperlo raccontare. Riuscire a fare storytelling oggi è tutto”. A corredo di quanto appena detto, immancabili i numerosissimi esempi di youtuber – nella maggior parte addirittura minorenni – divenuti negli ultimi anni vere e proprie star capaci di racimolare milioni di visualizzazioni.
Per confermare le proprie tesi, Bandiera ha concluso l’evento ricordando che oggi “solo il 14% della popolazione mondiale si fida della pubblicità, mentre i due terzi si fida esclusivamente dei consigli personali”, statistiche che lo inducono ad etichettare il nostro tempo come “rivoluzione TripAdvisor”. E’ la reputazione che fa la differenza.

Tra i tanti applausi dei ragazzi, sicuramente entusiasti e consapevoli dell’importanza delle tematiche affrontate, si è infine concluso questo primo – come più volte specificato dagli organizzatori – ‘esperimento’. Ben vengano quindi esperimenti analoghi, in grado di sensibilizzare e informare in maniera adeguata grandi e meno grandi a un mondo come quello digitale, tanto bello quanto insidioso per le proporzioni raggiunte.
Per concludere, e per dirla con Rudy Bandiera, quasi riprendendo Jobs, “siate creativi, siate consapevoli, siate responsabili”.

A Occhiobello va in scena la danza della vita

“Due donne che ballano” la danza della vita: in queste poche parole sono racchiusi titolo e trama del primo spettacolo del 2016 del Teatro Comunale di Occhiobello, che va in scena venerdì 15 alle 21. Un scontro fra solitudini, che sotto gli occhi del pubblico diventa un incontro di due sofferenze, un dramma minimo di tutti i giorni che si consuma nell’indifferenza generale, la storia di una relazione fra due singolarità. Fino al finale: una sorta di rivincita da parte delle due protagoniste, due donne che potremmo aver incontrato fra gli scaffali di un supermercato di periferia o incrociato per strada di ritorno dal lavoro senza alzare veramente lo sguardo su di loro.

due donne che ballano
Maria Paiato e Arianna Scommegna.
Foto © Marina Alessi

A dare corpo e voce a questi personaggi femminili senza nome, tanto comuni quanto spesso inascoltati o peggio ignorati, sono due grandi interpreti del teatro contemporaneo italiano: Maria Paiato (Premio Ubu 2005 e 2006, Premio Eleonora Duse 2009, Premio Hystrio 2010) e Arianna Scommegna (Premio della Critica Teatrale 2010, Premio Hystrio 2011, Premio Ubu 2014). A dirigerle, in questo testo di Joseph Maria Benet I Jornet, uno dei massimi autori del teatro spagnolo contemporaneo, un altro talento femminile della scena italiana, Veronica Cruciani (finalista Premio Ubu 2008 come regista e produttrice e Premio Hystrio – Associazione Nazionale Critici Italiani 2012). E proprio con Veronica abbiamo parlato alla vigilia della replica di venerdì.

Quella scritta da Benet I Jornet è una storia quotidiana, una di quelle che si svolgono tutti i giorni nella nostra contemporaneità, ma allo stesso tempo è inedita, perché poche volte queste esperienze vengono raccontate. Perché tu hai scelto di farlo?
Sono rimasta colpita dai personaggi femminili: sono complessi e sorprendenti, hanno aspetti di grande forza e anche di grande fragilità. È la storia di due donne sole, mi ha colpito questa loro solitudine, questo loro essere in qualche modo emarginate dalla società per motivi diversi, ma anche il fatto che in questa amicizia riescono a trovare un conforto, una vicinanza, un calore. Inoltre, mettendo in scena solo pezzi di drammaturgia contemporanea, portare in scena storie che non vengono raccontate, storie più nascoste e inascoltate, è un po’ un mio desiderio in generale: raccontare la nostra quotidianità, cercando di narrare quello che c’è di bene e quello che c’è di male, però da un punto di vista che non sia mai superficiale, che possa far nascere una riflessione in chi assiste.

Come avete lavorato tu, Arianna e Maria, per portare in scena questa quotidianità in modo non superficiale appunto?
Il mio modo di intendere la regia è partire da un’analisi del testo e mettermi al servizio del testo, cercando di valorizzarlo e di farne emergere tutti i possibili ‘sensi’. Il mio punto di partenza è stato questo e poi il lavoro grosso che abbiamo fatto è stato sulla relazione fra i personaggi e quindi fra le due attrici: una relazione molto conflittuale all’inizio che poi piano piano nel corso dello spettacolo si scioglie in una vera e propria amicizia e poi infine in un amore quasi fra una madre e una figlia. Il cuore dello spettacolo è proprio in questa relazione, che abbiamo esplorato in profondità per far uscire l’umanità di questi personaggi, la semplicità al tempo stesso la complessità di un dolore, di una solitudine, che è loro e però può essere anche di tante altre donne, cercando di portare quasi all’estremo i conflitti e le vicinanze drammaturgici del testo.

In questo microcosmo femminile mancano i maschi, non ci sono cavalieri in questo ballo?
Beh, in realtà la presenza maschile c’è se pensi che l’autore di “Due donne che ballano” è un uomo, che ha saputo leggere e raccontare aspetti del femminile in modo preciso. E poi è presente nella misura in cui queste sono due donne hanno un rapporto conflittuale con l’universo maschile: emerge dalle vicende tragiche che ha vissuto la più giovane con il marito, mentre la donna più anziana ha vissuto un matrimonio che l’ha lasciata indifferente e ha un figlio che ama molto, ma che non va mai a trovarla.

Come nella danza della vita anche in “Due donne che ballano” il finale non è per nulla scontato, secondo te c’è una morale?
Il finale è una sorta di rivincita, di ribellione verso il mondo e la società, la loro danza può essere considerata una sorta di grido, di urlo contro chi c’è fuori e non le accoglie e non le capisce. Non direi che c’è un messaggio, una morale, è la storia di due persone che vivono una forte sofferenza.

“Due donne che ballano” è la prima produzione del Centro d’Arte Contemporanea Teatro Carcano, fondato recentissimamente, nel gennaio 2015. A quali altri progetti stai lavorando?
A gennaio andrò in scena al Teatro Gobetti di Torino con “Preamleto” di Michele Santeramo, con il quale poi da marzo saremo anche al Teatro Argentina di Roma. È un testo contemporaneo che racconta tutti i personaggi di Amleto prima dell’Amleto: il fantasma del padre non ancora è un fantasma, ma un uomo vecchio e malato, e poi ci sono Amleto, Claudio, Gerturde e Polonio.

LA SEGNALAZIONE
Secondo tempo: tornano a Ferrara i docufilm di Internazionale

Ve li siete persi i film-documentari arrivati dal resto del mondo fino a Ferrara? C’era la ressa, davanti al cinema Boldini, per vederli, questi film. Adesso ritornano, ma quasi nessuno lo sa. I visitatori del festival “Internazionale a Ferrara” hanno fatto la fila per comprarsi il biglietto e poi, all’ultimo, per cercare magari di accaparrarsi qualche posto libero per vedere uno dei documentari fatti in Cina, in Danimarca o al confine fra il Messico e gli Stati Uniti e selezionati tra quelli migliori. Adesso, zitti zitti, alcuni appassionati sono riusciti a riportarli in città per una rassegna a ingresso libero in una piccola sala cinematografica parrocchiale.

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Fotogramma di “Life is sacred” girato in Colombia

Il ciclo è partito un po’ in sordina con il primo dei film proiettato a fine dicembre, ma riprende ora con alcuni documentari assolutamente spettacolari, che raccontano storie che hanno dell’incredibile, eppure sono tutte vere. Come quella di “Life is sacred”, in programma venerdì 26 febbraio 2016, che racconta di un uomo che in Colombia decide di candidarsi (e vincere le elezioni) schierandosi contro narcotraffico e illegalità con una campagna elettorale fatta a colpi di mimi, parole dette al megafono lungo le strade, flashmob e costumi da supereroe. Oppure “Cartel Land”, in proiezione venerdì 11 marzo 2016, che coinvolge lo spettatore nella lotta di un medico messicano per contrastare le sopraffazioni del cartello dei narcotrafficanti e che si affianca a quella di un veterano americano per fermare lo sbarco della criminalità nel suo paese.

Il veterano americano protagonista di "Cartel land", uno dei docu-film di Internazionale
Il veterano americano Tim Nailer Foley protagonista di “Cartel land”, uno dei docu-film di Internazionale

Da non perdere anche “(T)error”, in programma venerdì 15 aprile 2016, che mostra in presa diretta l’attività un agente segreto del Fbi infiltrato nelle reti del terrorismo. Vale la pena poi di segnarsi “En tierra extrana”, mercoledì 23 marzo 2016, storia a più voci di una migrazione all’incontrario: quella di ragazzi che vengono da famiglie benestanti con lauree, master e tante idee creative in testa, che per la prima volta in una Spagna in recessione decidono di andare a cercare maggiore fortuna o – soprattutto – maggiori opportunità, nella bella e storicissima Edimburgo, la città che tanti scozzesi hanno a suo tempo abbandonato per rifarsi magari una vita in America.

Oggi, giovedì 14 gennaio 2016, si comincia con “We are journalists”, il racconto fatto in prima persona da un giornalista iraniano che perde il suo lavoro in Iran e fa di tutto per continuare a informare e a battersi per la libertà e la democrazia di un regime come quello dell’Iran, dove scrivere e parlare vuole dire commettere reato e rischiare la vita.

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Una scena di “We are journalists” dell’iraniano Ahmad Jalali Farahani

A organizzare il ciclo di film Cristiana D’Amore insieme a ragazzi legati a varie associazioni come Libera, Agire Sociale, Amnesty international, Emmaus, Ibo, Intercultura, Movimento nonviolento, Segnidipace, Pax Christi e ovviamente la parrocchia di don Andrea Zerbini.

Il programma della rassegna cinematografica – da stasera 14 e poi 29 gennaio; 12 e 26 febbraio; 4, 11 e 23 marzo; 8 e 15 aprile 2016 – è consultabile su CronacaComune.

“Quando l’uomo si affianca all’uomo”, ingresso libero per tutti gli spettacoli alle 20.30 nella sala della parrocchia di Santa Francesca Romana, via XX Settembre 47, Ferrara.

Dal 16 al 31 gennaio a Ferrara “Quando un pensiero diventa arte”, mostra di taccuini e libri d’artista a cura di Francesca Mariotti

da: organizzatori

Una piccola mostra per piccole opere , ma allo stesso tempo un’ attenta ricerca di quegli “scrigni” preziosi di cui solo gli artisti sanno farci dono…
Iniziare l’anno con questi piccoli/grandi progetti nell’arte contemporanea ci porterà ad un approfondimento per tutto il 2016 sul grande enigma che spesso ci viene posto: COS’E’ L’ARTE OGGI?..PERCHE’ NASCE …E A COSA SERVE?…
Gli artisti che partecipano con due o tre lavori sono una decina circa e saranno solo una piccola parte di una prossima esposizione che si svolgerà entro l’anno con Autori e Artisti italiani per una largo panorama sul mondo della Creatività in fieri.
Avremo anche l’opportunità di diventare noi artisti con un particolare “libro d’Artista” che verrà completato dalla partecipazione attiva di quanti si vorranno cimentare, grazie alla bella idea di Rosa Maiorano, artista incisora.
Parteciperanno con i loro lavori inoltre: Stefano Mariotti, Giulio Crisanti, Mire Le Fay, Roberta Spettoli, Mario Di Giulio, Francoise Calcagno, ed i Taccuini di Vittorio Vecchi in ricordo della sua “frizzante” creatività.
Vi aspettano …cose belle!!!
Spazio D’Arte L’ALTROVE, via de Romei 38 a Ferrara, www.artelaltrove.it

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