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Giorno: 29 Gennaio 2016

Cali di pressione alla rete idrica del comune di Poggio Renatico e in alcune località del comune di Ferrara

da: ufficio stampa Hera

Hera informa che a seguito di lavori di manutenzione idrica, dalle ore 14 di lunedì 1 febbraio alla notte tra martedì 2 e mercoledì 3 febbraio, si potranno verificare cali di pressione della rete idrica nel comune di Poggio Renatico e nelle località di San Martino, Montalbano e San Bartolomeo in Bosco in comune di Ferrara.

Durante i lavori e nelle ore successive saranno possibili lievi intorbidimenti dell’acqua, che si risolveranno dopo qualche istante di scorrimento.

In caso di maltempo l’intervento sarà eseguito nei giorni successivi.

Bondeno: da lunedì inizia la raccolta dei rifiuti porta a porta

da: relazioni esterne AREA spa

Bondeno, 29 gennaio 2016 – Mancano pochi giorni all’avvio della raccolta rifiuti ‘porta a porta’ a Bondeno: da lunedì 1 febbraio nel capoluogo partirà il nuovo sistema di raccolta, che a regime prevede l’eliminazione dei tradizionali cassonetti (rimarrà solo la campana del vetro) e il ritiro a domicilio in orari e giorni fissati dal calendario consegnato ad ogni utenza insieme al kit per la raccolta

«L’avvio del nuovo sistema di raccolta terrà conto delle esigenze particolari», assicura l’assessore Marco Vincenzi. «A questo riguardo il Comune di Bondeno ha ampliato gli orari di esposizione  dei rifiuti, soprattutto per venire incontro ai cittadini anziani. Nei mesi invernali (dal primo ottobre al 31 marzo) l’esposizione è prevista dalle 20 alle 6, in quelli estivi (dal primo aprile al 30 settembre) dalle 22 alle 6».

«Per consentire a tutti di acquisire familiarità con il nuovo sistema, è previsto un periodo di ‘rodaggio’, durante il quale i cassonetti rimarranno sul territorio e sarà dato modo ai cittadini di prendere dimestichezza e acquisire gli automatismi necessari» ha spiegato il direttore generale di Cmv, Daniele Ceccotto.  «Siamo comunque a completa disposizione per segnalazioni e interventi, anche attraverso il  numero verde 800-774750».

La distribuzione dei kit per la raccolta – composti principalmente da sacchi e bidoni per cinque tipologie di rifiuto  – si sta concludendo in questi giorni. I cittadini che non sono stati trovati in casa al momento della consegna potranno andare a ritirarlo al deposito CMV, Via Tassi, 12 (zona Stazione, con ingresso da via Rossaro) sabato 6 febbraio dalle 8 alle 13, oppure, a partire dal 9 febbraio, tutti i martedì dalle 8 alle 14.

L’avvio del nuovo sistema è stato preparato da un fitto calendario di incontri, tra novembre e dicembre, in cui sono state illustrate le modalità della raccolta porta a porta, alla presenza dell’assessore Vincenzi e dei tecnici Cmv e Area. Il servizio sarà svolto infatti in collaborazione tra le due aziende, che si stanno accingendo alla fusione.

Nelle frazioni – dove sono in corso gli incontri informativi – la partenza del servizio è prevista per il primo
aprile.

Domani sera la voce soul di Giò De Luigi al Sax Pub Cafè

da: organizzatori

Nuovo appuntamento live domani sera, sabato 30 gennaio, al Sax Pub Cafè di Lugo di corso della Repubblica 4, di fronte al Pavaglione.

Sul palco il cantante ravennate Giò De Luigi, voce calda e potente – già finalista da ragazzo al Festival delle Voci Nuove di Castrocaro – che ama da sempre le atmosfere soul e blues, grazie alla timbrica tipicamente “black”. Nel suo curriculum, anche la presenza nella formazione che, all’inizio dello scorso decennio, ha ridato vita allo storico gruppo dei “Giganti”. Lo accompagna alla chitarra Marco Rosetti, per una serata che si preannuncia intensa e coinvolgente.

Il concerto inizierà alle 22.15.

Domenica 31 gennaio le ginnaste ferraresi parteciperanno al Campionato Regionale di Specialità

da: ufficio stampa Associazione Ginnastica Estense “O. Putinati”

Il 2016 agonistico delle ginnaste ferraresi dell’Associazione Ginnastica Estense O. Putinati inizia con il Campionato Regionale di Specialità che si svolgerà domenica 31 Gennaio 2016, con inizio gare alle ore 09:30, presso il Palazzetto dello Sport di Cervia Via Pinarella, 66 a Pinarella di Cervia. Le atlete che rappresenteranno Ferrara in questa importante competizione sono, per la categoria Junior Individuali, Sara Bersanetti, Giulia Perinati, Elisa Maldini, Ester Podiani ed Alice Trombetta. Saranno impegnate, per le coppie al cerchio ed alle clavette Maldini Elisa con Pellielo Irene e Perinati Giulia con Bersanetti Sara.

Cronacacomune: la newsletter del 29 gennaio 2016

da: ufficio stampa del Comune di Ferrara

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Lunedì 1 febbraio alle 17 presentazione della riedizione del libro del duce
Le vicende del bersagliere Benito Mussolini raccontate nel suo ‘diario di guerra’
29-01-2016

E’ curata da Denis Vidale la riedizione, con introduzione storica, del libro di Benito Mussolini del 1923 ‘Il mio diario di guerra’ che lunedì 1 febbraio alle 17 sarà presentata nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea. Nel corso dell’incontro, aperto a tutti gli interessati, dialogherà con il curatore Lisa Bregantin.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
Nel 1915, a guerra già iniziata e dopo diversi tentativi di partire volontario, il trentaquattrenne Benito Mussolini venne chiamato alle armi ed inviato al fronte, dapprima nei pressi di Caporetto, poi in Carnia, ed infine a Doberdò sul Lago. Bersagliere, il futuro duce non visse direttamente le grandi battaglie isontine, ma neppure trascorse i due anni di ferma in un comodo ufficio: la sua esperienza di trincea, bruscamente interrotta a causa di un’esplosione che lo ferì gravemente, venne affidata a note ed articoli pubblicati a gruppi sul “Popolo d’Italia” nel corso del conflitto, e poi raccolte in forma di libro nel 1923.

Denis Vidale (Bassano del Grappa, 1972), ha conseguito la laurea in storia nel 1999/2000 ed il dottorato di ricerca in storia sociale nel 2005, entrambi presso l’Università “Ca’ Foscari” di Venezia; si occupa principalmente di storia contemporanea, ma non tralascia studi particolari che abbracciano sia altri periodi storici sia ambiti particolari (è stato recentemente relatore ad un convegno di storia e falconeria nel Mediterraneo, presso l’università di Abu Dabhi). Non occupando cariche accademiche, porta avanti le sue ricerche in maniera del tutto personale.

CONFERENZA STAMPA – Martedì 2 febbraio alle 11.30 a Palazzo Schifanoia (via Scandiana 21)
Presentazione di nuovi interventi di restauro su altorilievi rinascimentali in cotto policromo
29-01-2016

Martedì 2 febbraio alle 11.30 a Palazzo Schifanoia – Fabbrica Trecentesca (ingresso via Scandiana 21) si terrà una conferenza stampa per presentare i nuovi interventi di restauro su due altorilievi rinascimentali in terracotta policroma: “Il Bambino Bacia la Vergine” e “Madonna con Bambino”.

I recuperi saranno sostenuti dalle associazioni Ambassador Club Ferrara, Ferrariae Decus e Soroptimist International club di Ferrara grazie ad un rapporto di collaborazione con i Musei civici di Arte Antica formalizzato da una recente convenzione.

All’incontro con i giornalisti interverranno l’assessore alla Cultura/Turismo Massimo Maisto, il dirigente Servizio Musei di Arte Antica e Storico-Scientifici Angelo Andreotti, la responsabile Ufficio Conservatori e Storici dell’Arte dei Musei di Arte Antica Elisabetta Lopresti, il responsabile del laboratorio di Restauro C.R.C di Molinella Fabio Bevilacqua e i presidenti delle associazioni culturali sponsor: Pier Giorgio Borasio (Ambassador Club di Ferrara), Michele Pastore (Ferrariae Decus), Daniela Fratti (Soroptimist International Club di Ferrara).

PALAZZO BONACOSSI – Venerdì 29 gennaio alle 17.30 nella sala conferenze di via Cisterna del Follo
Al via il ciclo di conferenze sui marmi antichi protagonisti della mostra ‘Voci dalle Pietre’
29-01-2016

(Comunicato a cura del Gruppo Archeologico Ferrarese)

Venerdì 29 gennaio alle 17.30 nella sala conferenze di Palazzo Bonacossi (via Cisterna del Follo 5) prenderà il via il ciclo di sei conferenze sui marmi antichi di Ferrara, protagonisti della mostra “Voci dalle pietre” ospitata nel salone d’onore del Palazzo ducale di Ferrara, sede del municipio.

“Ferrara, la città bizantina” è l’argomento della prima conferenza inaugurale, affidata ad una grande studiosa di origine ferrarese, l’archeologa Stella Patitucci Uggeri, professore emerito di archeologia cristiana e medievale all’Università di Cassino.
Altri insigni studiosi, docenti universitari ed esperti si dedicheranno ad approfondire vari temi legati alla riscoperta delle testimonianze antiche risalenti all’epoca romana e bizantina, sparse per la Città, molto spesso ignorare dai più, anche se inserite nei monumenti più importanti come la Cattedrale. Fra i contributi attesi vi è la comunicazione di S.E. Monsignor Luigi Negri, arcivescovo di Ferrara, dedicata alla “La cattedrale nella vita della Chiesa universale e particolare, in programma per lunedì 29 febbraio.
Sarcofagi, lapidi funerarie, clipei, capitelli, colonne ed altri manufatti costituiscono un patrimonio semi sconosciuto ma molto interessante in sé, ricco di spunti inediti e curiosità sui risvolti storici che hanno condotto le “antiche pietre” a raggiungere la loro attuale collocazione. Si può parlare di una caccia al tesoro culturale, condotta con l’ausilio delle conferenze che si susseguiranno dal 29 gennaio al 18 marzo, le prime due a Palazzo Bonacossi, poi al Museo Archeologico Nazionale, ospitato a Palazzo Costabili, detto di Ludovico il Moro.

L’iniziativa, promossa dai Comuni di Ferrara e Voghiera, dall’Associazione Ferrariae Decus in collaborazione con Arcidiocesi, Capitolo della Cattedrale, Deputazione Ferrarese di Storia Patria, Polo Museale Emilia Romagna Ferrara e Gruppo Archeologico Ferrarese, è dedicata al ricordo di Ottorino Bacilieri, già ispettore onorario della Soprintendenza Archeologia dell’Emilia Romagna, che ha dato un contributo fondamentale agli scavi archeologici nel sito di Voghenza, dal quale provengono alcuni, importanti, reperti documentati in mostra.

La mostra “Voci dalle Pietre” ospitata nel salone d’onore del Municipio è visitabile fino al 19 febbraio, dal lunedì al venerdì dalle 9,00 alle 18,00.
Nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì (dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18) sono presenti i volontari del Gruppo Archeologico Ferrarese, appositamente preparati per accogliere i visitatori e offrire informazioni e approfondimenti.

Vedi presentazione della mostra su CronacaComune

GARA PUBBLICA – L’avviso consultabile sul sito del Comune
Aperta la selezione per l’affidamento del servizio di refezione scolastica
29-01-2016

Scadranno il 4 marzo prossimo i termini per la partecipazione al bando del Comune di Ferrara per l’‘Affidamento del servizio di refezione con pasti veicolati a nidi, scuole d’infanzia, primarie, secondarie di primo grado, centri estivi e spazi bambino’.
L’apertura delle offerte è prevista per il 7 marzo alle 10 nella Residenza municipale.
L’avviso e la relativa documentazione sono consultabili sul sito www.comune.fe.it alla voce ‘Bandi di gara’

>> Bando di gara integrale (scaricabile)

FONDAZIONE FERRARA ARTE – Attesissima l’esposizione dedicata all’Ariosto e all’Orlando furioso
Il 2016 dell’arte è firmato Ferrara. Tanti nuovi progetti dopo la mostra di De Chirico
29-01-2016

(A cura della Fondazione Ferrara Arte)

Il 2016 dell’arte è firmato Ferrara. In casa ma anche all’estero. Innanzitutto, grazie al successo di De Chirico a Ferrara. Metafisica e avanguardie che, a un mese dalla data di chiusura, ha già superato le 72.000 presenze. Unanime, e mai così esteso, il giudizio positivo della critica e degli addetti ai lavori, e decisamente soddisfatto anche il pubblico che in mostra e sui social network esprime un entusiasmo senza riserve. Conclusa la “prima” ai Diamanti, la rassegna sarà proposta al pubblico tedesco e internazionale, alla Staatsgalerie di Stoccarda, dal 18 marzo al 3 luglio. «Si tratta di un’occasione davvero importante – afferma il vice sindaco Massimo Maisto – per promuovere la conoscenza dell’arte “ferrarese” e di Ferrara città d’arte e dell’arte, nel mondo culturale tedesco.» Per Ferrara Arte si tratta dell’ennesima, prestigiosa partnership internazionale. Alle collaborazioni con i più importanti musei europei e americani per l’organizzazione delle mostre, si affianca l’intensa attività per la promozione della conoscenza del patrimonio artistico e culturale ferrarese. Ad Amsterdam, per esempio, si è conclusa da pochi giorni la terza tappa della mostra su Michelangelo Antonioni, già presentata al Bozar di Bruxelles e alla Cinémathèque française di Parigi. Jaap Guldemond, curatore dell’Eye Filmmuseum, tracciando un bilancio dell’evento, sottolinea in una comunicazione inviata a Maria Luisa Pacelli la soddisfazione per i 27.000 visitatori e soprattutto il riscontro «estremamente positivo» che la mostra ha ottenuto nei media olandesi: «recensioni ottime, con giudizi assolutamente positivi». Per quanto riguarda le attività promosse in città, dopo il successo della presentazione al Castello Estense dei dipinti di Boldini e De Pisis, il prossimo giugno l’allestimento sarà rinnovato per dare spazio ad altri due grandi artisti ferraresi, Previati e Mentessi. Anche queste opere provengono dalle collezioni delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara, oggi non visitabili a causa dei danni del terremoto al complesso di Palazzo Massari. Ma il 2016 ferrarese sarà sicuramente connotato dall’attesissima esposizione dedicata all’Ariosto e all’Orlando furioso. È già noto che si tratterà di una grande mostra d’arte, che riporterà a Ferrara alcuni dei capolavori qui realizzati 500 anni fa. Tra essi Il baccanale degli Andrii di Tiziano, un tempo gioiello dei Camerini Ducali diventato patrimonio del Prado. Una delle straordinarie opere che, anche grazie alla collaborazione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, partner di Ferrara Arte per questa mostra d’eccezione, potranno essere ammirate a Palazzo dei Diamanti. Nel mondo dell’arte, è già grande l’attesa per Orlando furioso 500 anni. Cosa vedeva Ariosto quando chiudeva gli occhi, questo l’emblematico titolo scelto per la mostra. L’appuntamento, da non perdere, sarà a Palazzo dei Diamanti, dal 24 settembre 2016 all’8 gennaio 2017

MUSEO DI STORIA NATURALE – Appuntamento gratuito sabato 30 gennaio alle 16
Le fiabe del bosco raccontate ai più piccoli
29-01-2016

Un pomeriggio di emozioni e atmosfere incantate con ‘Le fiabe del bosco’, raccontate da Liliana Letterese e Andrea Lugli della compagnia teatrale ‘Il Baule volante’. L’appuntamento, riservato ai più piccoli, è per sabato 30 gennaio alle 16 al Museo civico di Storia naturale, per ritrovare i protagonisti di tante fiabe famose ambientate nel bosco, da Cappuccetto Rosso a Pollicino, ai musicanti di Brema.
La partecipazione è gratuita su prenotazione, da effettuare contattando la sezione didattica del Museo (via de Pisis 24, Ferrara) al numero di telefono 0532 203381 o all’indirizzo dido.storianaturale@gmail.com (info su www.comune.fe.it/storianaturale).

4.a COMMISSIONE CONSILIARE – Martedì 2 febbraio alle 15.30 nella sala degli Arazzi
Informativa su situazione CARIFE
29-01-2016

Per un’Informativa sulla situazione Carife, martedì 2 febbraio alle 15.30 nella sala degli Arazzi della Residenza Municipale, si riunirà la 4.a Commissione consiliare – presieduta dal consigliere Bova. Accanto al sindaco Tiziano Tagliani saranno presenti all’incontro l’Amministratore Delegato di Nuova Carife Giovanni Capitanio e Gianluca Vitarelli.

GIORNO DELLA MEMORIA – Sabato 30 gennaio 2016 alle ore 10.30 a Barco
Cerimonia di intitolazione della scuola secondaria di Barco a Ferruccio Mazza
29-01-2016

Sabato 30 gennaio 2016 alle 10.30 in via Battara 51 (Barco – FE) avrà inizio la cerimonia di intitolazione della scuola secondaria di Barco a Ferruccio Mazza, deportato in Germania nel 1944 per aver rifiutato la leva nell’esercito della Repubblica di Salò, prima nella fabbrica dell’AEG a Mannheim e poi nel campo di concentramento di Annweiler. Mazza ha dedicato tutta l’ultima parte della sua vita ad incontrare i giovani delle scuole del territorio ferrarese e delle province vicine per raccontare le proprie vicende e per stimolarli a difendere la pace come bene supremo.

L’ANPI e l’Istituto Comprensivo di Pontelagoscuro intendono in questo modo sia onorare un uomo che ha compiuto una scelta di campo difficile e pericolosa, sia indicare alla comunità e ai giovani che frequentano la scuola la principale scelta educativa.

(Comunicato a cura degli organizzatori)

LAVORI PUBBLICI E VIABILITA’ – I principali cantieri attivi nella settimana dall’1 al 7 febbraio 2016
Proseguono in città gli interventi per la manutenzione di edifici, verde pubblico e reti dei sottoservizi
29-01-2016

Questo l’elenco dei principali interventi e cantieri operativi o in fase di attivazione nel territorio comunale nel periodo nella settimana dall’1 al 7 febbraio, condotti sotto la supervisione dei tecnici e degli operatori del Settore Opere pubbliche e Mobilità del Comune.

Maggiori informazioni sugli interventi più significativi sono disponibili sul sito http://mappaopere.comune.fe.it

>> AVVIO NUOVI LAVORI

VIABILITA’ E VERDE PUBBLICO

In via Panigalli, via Soffritti e via Raspi chiusura al traffico dalle 8,30 alle 17,30 per interventi di potatura di piante

Per consentire l’esecuzione di lavori di potatura di piante a cura di Ferrara Tua, in accordo con l’Ufficio Verde del Comune di Ferrara, è prevista la chiusura al transito, salvo avverse condizioni meteo, dall’1 al 5 e dall’8 al 12 febbraio nella fascia oraria dalle 8,30 alle 17,30 di via Panigalli, nel tratto tra via Massafiscaglia e via Pomposa, via Antenore Soffritti e via Francesco Raspi (ammessi gli autorizzati).

(v. a fondo pagina il programma completo di manutenzione del verde pubblico in via di esecuzione)

INTERVENTI STRADALI E SEGNALETICA

Messa in sicurezza dell’area prospiciente il muro perimetrale della darsena

Sono stati eseguiti nei giorni scorsi gli interventi programmati dall’Amministrazione comunale per la

messa in sicurezza, in termini di segnaletica temporanea, dell’area prospiciente il muro perimetrale della darsena, in parte pericolante ed in parte rovinato a terra, sul lato destro della stessa via Darsena (di fronte ai numeri civici 128/130) in direzione di via Bologna, per una lunghezza complessiva di circa 50 metri.

Obiettivo dell’intervento, predisposto in attesa dei finanziamenti necessari per la sistemazione definitiva della struttura muraria, è quello di salvaguardare la circolazione stradale, inducendo i conducenti dei mezzi in transito a tenere un comportamento adeguato ad una situazione di cantiere stradale non abituale. (in allegato fotografie dell’area a conclusione dell’intervento)

>> PROSECUZIONE DEI LAVORI ATTUALMENTE IN CORSO E AGGIORNAMENTI DAI CANTIERI

VIABILITA’

Chiusura temporanea della rampa che dall’uscita della stazione autostradale di Ferrara Sud immette su via Bologna, per lavori di completamento della Tangenziale Ovest

Per consentire la prosecuzione dei lavori di completamento della nuova Tangenziale Ovest di Ferrara, la società Autostrade per l’Italia comunica che “dalle 9 di martedì 19 gennaio fino alle 21 di domenica 31 gennaio 2016, sulla carreggiata nord della diramazione Ferrara sud verrà chiusa al traffico la rampa che dall’uscita della stazione autostradale di Ferrara Sud immette sulla S.S. 64 Porrettana-via Bologna. In alternativa i veicoli diretti a Ferrara potranno uscire alla stazione autostradale di Ferrara Nord”.

Via della Cembalina chiusa al transito per lavori dalle 7,30 alle 18

Per consentire l’esecuzione di lavori di ripristino e sistemazione dell’alveo in dissesto del canale Cembalina, a cura della Regione Emilia Romagna, dal 25 gennaio fino alla conclusione degli interventi, nella fascia oraria dalle 7,30 alle 18, via della Cembalina resterà chiusa al transito nel tratto compreso tra via del Forno e via Spinazzino e successivamente nel tratto tra via Spinazzino e via Imperiale.

INTERVENTI STRADALI

Un nuovo attraversamento pedonale in via Caretti

Sono in corso i lavori per la realizzazione di un nuovo attraversamento pedonale in via Caretti, di fronte al Borgo “Le Mura”.

L’intervento ha lo scopo di migliorare le condizioni di sicurezza di pedoni e ciclisti che attraversano la via Caretti per raggiungere le piste ciclabili esistenti.

Nel periodo di esecuzione dei lavori, sulla strada interessata saranno possibili rallentamenti, ma resterà comunque garantito il transito veicolare; non sono previste deviazioni né chiusure.

Riqualificazione di piazza Buozzi: in corso la seconda fase dei lavori

E’ in corso la seconda fase dei lavori programmati dall’Amministrazione comunale per la riqualificazione di piazza Buozzi a Pontelagoscuro.

AGGIORNAMENTO (del 15 gennaio 2016)

Dal 7 gennaio si sta lavorando nel controviale del tratto della piazza compreso tra via Risorgimento e corso del Popolo; sono state ultimate le operazione di scavo e sbancamento e si sta procedendo alla realizzazione dell’impianto di smaltimento delle acque meteoriche per poi proseguire con la stesa del pacchetto di sottofondo stradale.

LA SCHEDA a cura del Servizio Infrastrutture

Il progetto complessivo di riqualificazione della piazza prevede il ridisegno degli spazi per disciplinare con chiarezza i percorsi pedonali, carrabili e ciclabili, e comprende, inoltre, il rinnovo dell’obsoleto impianto di illuminazione, la riorganizzazione degli spazi verdi e l’inserimento di elementi di arredo urbano. Nel dicembre 2008 è stato indetto un concorso di progettazione di cui è risultato vincitore lo Studio Tecnico professionale Ing. Bambini e Ing. Lusvarghi di Campogalliano – Modena e il progetto definitivo ed esecutivo dell’intervento, composto di due lotti successivi, è stato sviluppato, partendo proprio dal progetto vincitore del concorso, dai tecnici del Servizio comunale Infrastrutture, Mobilità e Traffico.

Il primo lotto, già realizzato, include l’area più ampia racchiusa tra via Savonuzzi/via Venezia e via Risorgimento che, con la Chiesa e il Centro Civico, è diventata la piazza propriamente detta, ossia il vero luogo di aggregazione sociale a fruizione pedonale. Il secondo lotto, che interessa l’area compresa tra corso del Popolo e via Risorgimento, conserverà la funzione attuale di asse carrabile con aree di sosta ai lati diventando a senso unico.

Le due aree saranno strettamente interrelate grazie alla consequenzialità degli spazi verdi e dei nuovi percorsi pedonali e ciclabili che si attesteranno sul fronte meridionale.

Nel secondo lotto l’attuale controviale verrà convertito in percorso pedonale e ciclabile, protetto dall’ampia area verde che sarà conservata e valorizzata mediante la sostituzione dei cordoli di delimitazione con un bordo-seduta in calcestruzzo armato rivestito in pietra d’Istria bocciardata.

L’attuale unica aiuola verrà tripartita con l’inserimento di due percorsi di attraversamento che consentiranno un diretto collegamento tra la nuova area di socialità, le retrostanti attività commerciali ed i parcheggi posti ai lati della carreggiata.

E’ inoltre previsto il prolungamento della fascia pedonale rivestita in pietra naturale, larga circa 2 metri, che ricorderà simbolicamente, mediante un disegno nella pavimentazione, il ponte in ferro tipo Bailey e con esso la storia di Pontelagoscuro.

Dal lato opposto della carreggiata i parcheggi saranno organizzati in linea, ci sarà un’area riservata ai cassonetti ed il retrostante marciapiede davanti la scuola materna, rifatto in autobloccanti, sarà protetto da siepi. I materiali impiegati per le pavimentazioni saranno il porfido, il granito grigio chiaro, il conglomerato bituminoso per la parte carrabile ed un autobloccante in calcestruzzo.

E’ previsto infine il rifacimento dell’impianto di pubblica illuminazione che sarà dotato di apparecchi illuminanti per sorgenti tipo led.

Durata prevista dei lavori: 100 giorni

Importo complessivo dell’opera 390.000 euro. Finanziata per 100.000 euro con contributo di Terna Rete Italia SpA e per 290.000 euro con fondi comunali (quota di avanzo di amministrazione)

In corso il rifacimento dei sottoservizi e delle pavimentazioni di via Ercole de’ Roberti
Proseguono in via Ercole de’ Roberti gli interventi per il rifacimento delle pavimentazioni stradali e dei sottoservizi.

Dopo la rimozione della pavimentazione in acciottolato, eseguita a cura del Comune di Ferrara, al momento i lavori proseguono con il rifacimento della rete fognaria, della rete idrica e della rete gas, a cura di Hera.

A conclusione di questa fase, il Comune provvederà al rifacimento del manto bituminoso del marciapiedi e al rifacimento della pavimentazione in acciottolato della via.

Durante tutte le fasi dell’intervento, la strada rimarrà chiusa al traffico, con permesso di sosta per i veicoli dei residenti di via Ercole de’ Roberti, muniti di apposita vetrofania, in via Cosmè Tura e in via Dosso Dossi.

EDILIZIA PUBBLICA

Un nuovo spogliatoio per il campo di calcio di Villanova

Sono in corso i lavori per la demolizione dell’immobile adibito a spogliatoio del campo di calcio di Villanova (via Ponte Assa 22), danneggiato dagli eventi sismici del maggio 2012, e la successiva installazione di un nuovo edificio prefabbricato da destinare agli stessi usi.

Si tratta di un modulo prefabbricato completo di impianti elettrici, di riscaldamento, idrici e scarichi, con struttura portante realizzata in profilati di acciaio pressopiegati a freddo. La copertura sarà a

falde con pannelli costituiti da lamiera grecata zincata.

Interventi di riparazione post sisma nella sede dell’associazione Fuoristradisti e del Gruppo speleologico ferrarese.

Sono in corso i lavori di riparazione e rafforzamento post sisma nel fabbricato comunale di via Canal Bianco sede dell’associazione Fuoristradisti e del Gruppo speleologico ferrarese.

Per il consolidamento e la riparazione delle lesioni dell’immobile si prevedono interventi di ‘cuci-scuci’ mirati a ripristinare la continuità strutturale e, successivamente, un intervento diffuso di raddoppio della muratura del secondo piano per ridurre la snellezza delle pareti perimetrali.

E’ inoltre prevista l’installazione di tiranti metallici con tendi cavo e piastre esterne per contrastare l’eventuale innesco di fenomeni di ribaltamento delle pareti, come già verificatosi con l’evento sismico del 2012.

Importo complessivo dell’opera: 54.620 euro

Interventi di monitoraggio e messa in sicurezza degli edifici comunali con presenza di amianto

Sono in corso i lavori per la rimozione di elementi e strutture contenenti amianto in edifici di proprietà comunale.

Al momento i lavori sono in corso al campo sportivo Arginone di via Rambaldi e alla sede della Bocciofila di Pontelagoscuro.

Caserma dei Carabinieri di San Martino

Sono stati ultimati i lavori per il rifacimento dell’impermeabilizzazione della terrazza e sono

in fase di ultimazione quelli per la realizzazione di un bagno per disabili.

LAVORI ALLE RETI GAS, IDRICA E FOGNARIA E TELERISCALDAMENTO A CURA DI HERA

Sono in corso lavori di scavo, a cura di Hera, per la sostituzione di condotte, allacciamenti e impianti sottoservizi, in via Pioppa (tratto da via San Lazzaro a via Crispa) per posa di condotta fognaria e in via Crispa (tratto di 40 m. circa da via Pioppa con direzione Focomorto) per posa di nuova condotta fognaria.

LAVORI ALLE RETI ENEL

Inizieranno lunedì 1 febbraio i lavori di scavo programmati da Enel per la sostituzione di impianti sottoservizi in via Agrifoglio e via Gelsomini a Malborghetto di Boara.

PUBBLICA ILLUMINAZIONE

Nelle prossime settimane il via al rifacimento degli impianti di pubblica illuminazione in viale Po

Dopo l’entrata in funzione, a metà dicembre, del nuovo impianto di pubblica illuminazione della zona cittadina della Stazione ferroviaria, nelle prossime settimane i lavori saranno completati con l’avvio del rifacimento degli impianti di pubblica illuminazione dell’incrocio fra viale Cavour, viale della Costituzione e viale Po, e dell’impianto di illuminazione di viale Po nel tratto compreso tra viale IV Novembre e via Porta Catena.

RIQUALIFICAZIONE MURA ESTENSI

Recupero del Baluardo dell’Amore
Nell’ambito dell’intervento di recupero e restauro del Baluardo dell’Amore, sono in corso i lavori per la messa in sicurezza delle scarpate erbose in terra armata.

VERDE PUBBLICO

Interventi di abbattimento di piante in condizioni precarie

Sono in corso dal 18 gennaio gli interventi programmati dall’Ufficio Verde del Comune e dal Servizio Verde di Ferrara Tua srl per l’abbattimento, nel territorio comunale, di una serie di piante per le quali le indagini di stabilità condotte dai tecnici hanno evidenziato condizioni fitosanitarie precarie. Gli interventi, pianificati a tutela dell’incolumità pubblica, si concluderanno entro la fine del prossimo mese di marzo.

Il programma degli interventi:

>>Zona Giardino Arianuova Doro:

– via Azzi – via Padova parcheggio ACI: abbattimento di un cedro secco

– viale IV Novembre terrapieno in prossimità del monumento ai caduti: abbattimento di un salice secco

– viale XXV Aprile: abbattimento di un ippocastano

>>Zona Centro:

– viale Alfonso d’Este: abbattimento di 4-5 piante in pessime condizioni

– parco Massari: abbattimento di un platano e di un ippocastano con autorizzazione del Soprintendenza

– via Renata di Francia: abbattimento di pioppi

>>Zona via Bologna:

– area attrezzata Ippodromo: abbattimento di 2 bagolari secchi

– via Ippolito Nievo campo da calcio: abbattimento di pioppi

>>Zona Sud:

– via Masi a S. Bartolomeo: abbattimento di un pioppo e potatura altri pioppi

– Sovrappassi Statale 16: via Sammartina da via Chiesa in direzione via Bologna lato dx mt. 250 di pulizia del verde; via S. Domenico dal raccordo in direzione via Ravenna abbattimento 2 robinie + 1 gelso + mt. 10 di sanguinello; in direzione opposta 3 sanguinelli + 1 olmo; via Cà Rossa in direzione via Madonna della Neve mt. 100 di pulizia scarpata + abbattimento di circa 8-10 piante; via Cà Rossa in direzione Gorgo circa mt. 20 di pulizia scarpata.

>>Zona Nord:

– via Pace area verde: abbattimento pioppo

– via Padova, 256: eliminazione piante a rischio caduta

– via Isola Bianca 93 Pontelagoscuro: abbattimento di un fico e pulizia sottobosco

– via Patracchini: potatura platani

– via Storione, Francolino: abbattimento di un olmo, un pioppo e un pino

>>Zona Nord Ovest:

– via Ladino 285 a Borgo Scoline: abbattimento di un platano secco

>>Zona Nord Est:

– via Cà bruciate Codrea: eliminazione arbusti spontanei in carreggiata e mt 200 di pulizia scarpata

– via Ginestra, 227: abbattimento di due olmi

– via Massafiscaglia: potatura o abbattimento di piante in prevalenza robinie a margine carreggiata in prossimità del civico 524

– via Panigalli: interventi nel tratto tra via Massafiscaglia e via Pomposa, con chiusura al transito dall’1 al 5 e dall’8 al 12 febbraio dalle 8,30 alle 17,30

– via del Platano, 46: abbattimento di olmi

>>Zona Est:

– via Copparo, 163: abbattimento di un platano

– piazzale San Giovanni: abbattimento tigli

– via delle Mandriole: abbattimento di piante

– via Pasetta: abbattimento di pianta secca sul ciglio stradale

– via Santa Margherita: abbattimento robinia e eliminazione arbusti invasivi

– via delle Statue: pulizia della banchina stradale

Venerdì 29 gennaio 2016, Anbinforma anno XVIII n. 4

da: ufficio stampa A.N.B.I.

POSITIVO INCONTRO DEL MINISTRO MARTINA CON I VERTICI ANBI
La necessità di sviluppare ogni iniziativa atta all’accelerazione dell’attuazione del Piano di Sviluppo Rurale, in particolare per il riavvio del Piano Irriguo Nazionale, è stata esternata dal Presidente, Francesco Vincenzi e dal Direttore Generale ANBI (Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela Territorio ed Acque Irrigue), Massimo Gargano, nel corso dell’incontro avuto a Roma con il Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Maurizio Martina.
Nel corso del colloquio è stata anche sottolineata la necessità di grande attenzione verso il Mezzogiorno così come presente nello spirito del masterplan, annunciato dal Governo e di cui è necessaria l’urgente determinazione.
“E’ stato un confronto positivo, perché abbiamo trovato grande attenzione da parte del Ministro, con il cui dicastero abbiamo un’interlocuzione costante a servizio del territorio, dell’agricoltura e del made in Italy agroalimentare – ha commentato il Presidente ANBI, Vincenzi – A fine Febbraio ricorderemo a Firenze i 50 anni dell’alluvione con una due giorni dedicata all’acqua, come motore della green economy; contiamo ci possa essere anche il Ministro per ragionare assieme sul futuro di una risorsa determinante non solo per la vita, ma come fulcro economico per un nuovo modello di sviluppo del nostro Paese.”

LOMBARDIA – CRESCE L’ALLARME SICCITA’
“Poca la neve sull’arco alpino e assenza di precipitazioni prolungate determinano l’abbassamento delle falde; il rischio è di trovarsi in una condizione di emergenza idrica già tra pochi mesi.” Questo l’allarme rilanciato dal Consorzio di bonifica Territori del Mincio (con sede a Mantova), che per questo, sul territorio, ha organizzato una serie di incontri con i consorziati per illustrare la situazione assieme al Bilancio di Previsione 2016; titolo: “Siccità: quale stagione irrigua ci aspetta?”. Le riserve idriche in Lombardia sono costituite principalmente da 5 grandi bacini (Lago Maggiore, Lago! di Como, Lago d’Idro, Lago di Garda e Lago d’Iseo) e dalle dighe (invasi artificiali a monte dei suddetti laghi) e in parte, nella stagione primaverile/estiva, dall’apporto d’acqua di scioglimento del manto nevoso montano: così è per l’acqua, che giunge nel mantovano. Purtroppo le informazioni e i dati disponibili vedono il Nord Italia affrontare una fase di siccità autunnale/invernale, che perdura ormai da diversi mesi: così vanno prosciugandosi le riserve idriche. L’ente consortile ha così condiviso l’appello lanciato a tutti soggetti interessati per condividere obbiettivi, modi ed azioni contro le criticità prima dell’arrivo della primavera, quando l’acqua sarà essenziale per l’avvio delle produzioni agricole.

MARCHE – OTTIMIZZATA L’EFFICIENZA DELL’IMPIANTO IRRIGUO NELLA VALLE DEL TENNA: INVESTITI OLTRE 8 MILIONI
VINCENZI: “E’ LA NOSTRA CULTURA DEL FARE. PER QUESTO CHIEDIAMO IL RIAVVIO DEL PIANO IRRIGUO”
“La conclusione dei lavori di ammodernamento dell’impianto irriguo nella Valle del Tenna, nelle Marche, avvalora la nostra richiesta, ribadita recentemente al Ministro, Maurizio Martina, di riavvio del Piano Irriguo Nazionale: questa è la nostra cultura del fare!”
Ha salutato così Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), l’opera realizzata dal Consorzio di bonifica Marche (con sede a Pesaro) che, a soli due mesi dal completamento della condotta in acciaio (lunga oltre 6 chilometri) nella valle dell’Aso, porta a termine un nuovo progetto strategico con un’ulteriore condotta in pressione di altri 6 chilometri, collegata ad una vasca capace di contenere 50.000 metri cubi d’acqua (fondi P.S.R. .2007/2013): si è passati così dalla modalità “a scorrimento” alla distribuzione “in pressione”, dove la risorsa idrica viene convogliata in tubazioni interrate, ottimizzando il servizio irriguo.
Le opere realizzate interessano i comuni di Falerone, Montegiorgio, Fermo, Magliano di Tenna, Belmonte Piceno e Grottazzolina. Tra i manufatti progettati domina proprio la vasca di regolazione e compenso (in territorio di Falerone) su una superficie di circa 12.000 metri quadri; il manufatto funge da serbatoio ed è in grado di garantire, nel caso di interruzione dell’approvvigionamento idrico, un’autonomia nella distribuzione di acqua pari a circa 8 ore di consumo in un giorno di punta. Singolare è l’attraversamento aereo del fiume Tenna, compiuto dall’acquedotto irriguo prima di “dissetare” la campagna di Belmonte Piceno.
“Senza disponibilità d’acqua non c’è agricoltura di qualità – ha ricordato il Presidente ANBI – e l’84% del made in Italy agroalimentare dipende proprio dalla possibilità d’irrigazione. Ricordarlo è quantomai importante alla vigilia di un periodo cruciale per l’attività nei campi e che, soprattutto nel Nord Italia, si preannuncia siccitoso.”
Il costo complessivo dell’intervento ora concluso è stato pari a 8.351.270 euro. Il Consorzio di bonifica Marche sta preparando un ulteriore lotto, che permetterà di alimentare la bassa valle del Tenna e parte della vallata dell’Ete Vivo.

PUGLIA – IN DIFESA DELL’ADRIATICO E DELLE ISOLE TREMITI
A Foggia si sono riuniti in seduta congiunta i Consorzi di bonifica della provincia dauna (“Capitanata” e “Montana del Gargano”, entrambi con sede nella città capoluogo) e le Organizzazioni Professionali Agricole per affermare contrarietà alla ricerca di petrolio nel mare Adriatico a 12 miglia dalle isole Tremiti, autorizzata dal Ministero per lo Sviluppo Economico; una superficie di kmq. 373,70 , un vero paradiso ambientale, ricco di biodiversità marina, verrebbe gravemente compromesso per le ricerche di idrocarburi, finalizzate ad una modesta estrazione di greggio. All’unisono i presenti hanno sostenuto la necessità di valorizzare tesori ambientali, tutelare l’economia della pesca, dell’agrico! ltura e del turismo, messa a rischio da tecniche invasive e distruttive di ricerca.
Pertanto hanno reso noto di unirsi alla richiesta delle altre Istituzioni, affinché venga revocata l’autorizzazione di ricerca di idrocarburi a largo delle Tremiti e si riconsideri tutta la materia sulla base di una ragionata e condivisa pianificazione.

EMILIA-ROMAGNA – A NORD DELLA VIA EMILIA
La siccità attuale non mette al sicuro dal rischio di piogge primaverili, sempre più concentrate ed imprevedibili: le cosiddette “bombe d’acqua”, che accompagnano i cambiamenti climatici in atto. Per questo, l’opera di prevenzione del rischio alluvionale non può rallentare: in quest’ottica stanno partendo i lavori di completamento della Cassa di Trifolce (cassa di espansione a valenza idraulica sovracomunale, necessaria cioè alla sicurezza degli abitati di Castel Guelfo, Castel San Pietro e Medicina) e di riqualificazione di un tratto del Canale di Medicina. Si tratta di opere connesse alla realizzazione dell’Area produttiva ecologicamente attrezzata ! (APEA) del polo industriale San Carlo: infatti, ad ogni trasformazione urbanistica sono collegati interventi necessari a garantire l’invarianza idraulica, cioè il mantenimento delle stesse condizioni di sicurezza preesistenti alla sua realizzazione. I lavori di riqualificazione idraulica del Canale di Medicina si concentreranno nei punti attualmente critici per il deflusso delle acque: sono previsti il risezionamento del canale per circa mille metri al fine di garantire una portata d’acqua sufficiente a tutelare i territori circostanti e la riqualificazione ambientale delle sponde per un tratto di sette chilometri. Inoltre le opere idrauliche saranno elettrificate e dotate di sistema di telecontrollo elettronico. Sulla base degli impegni assunti nella convenzione con le Amministrazioni Comunali, il Consorzio di bonifica Renana (con sede a Bologna) completerà il progetto esecutivo degli interventi entro il prossimo Febbraio; l’obbiettivo ! è di avviare i lavori in primavera e chiuderli entro Giugno 2016. La realizzazione del programma di prevenzione del rischio alluvionale comporta investimenti pubblici per 700.000 euro: 280.000 euro provengono dal finanziamento comunitario specifico per le Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate; 135.202 euro sono stati stanziati dall’Amministrazione Comunale di Castel Guelfo, 262.789 euro da quella di Castel San Pietro Terme, 23.000 euro dall’ente consortile.

TOSCANA – SI LAVORA IN ATTESA DELLE PIOGGE
Il Consorzio di bonifica Medio Valdarno (con sede a Firenze) sta facendo di tutto per accorciare i tempi di avvio dei lavori di manutenzione sui tratti di corsi d’acqua, classificati in II categoria idraulica, di competenza fino all’anno scorso della ex Provincia e poi Città Metropolitana di Firenze: i fiumi Bisenzio, Marina ed Ombrone conosceranno interventi per un importo, suddiviso in 2 lotti, di circa duecentomila euro.
Su tutti i corsi d’acqua saranno eseguite operazioni di manutenzione ordinaria, fondamentali per verificarne lo “stato di salute”: sfalcio della vegetazione infestante, controllo del funzionamento delle chiaviche esistenti e taglio di eventuali piante isolate, che potrebbero ostruire il regolare deflusso delle acque.

UMBRIA – AL VIA NUOVI LAVORI
Sono in fase di aggiudicazione i lavori per la messa in sicurezza del fosso di Ancaiano, in località Palazzo e che vedono il Comune di Spoleto quale beneficiario di un contributo regionale di € 350.000,00 ed il Consorzio Bonificazione Umbra in veste di ente attuatore.
Le opere sono indispensabili per sanare i danni causati da numerose frane presenti lungo la sponda sinistra del fosso di Ancaiano; l’ente consortile interverrà per porre fine alle erosioni spondali, realizzando essenzialmente opere in alveo, consistenti nella sistemazione della sezione idraulica, mettendo in opera anche un rivestimento in massi in grado di rallentare la velocità dell’acqua.
Gli interventi non riguarderanno solo gli aspetti idraulici e di messa in sicurezza del territorio, ma si opererà anche per la valorizzazione ambientale del luogo nel quale si interviene: i numerosi alberi e cespugli, che saranno piantati, oltre a rinforzare le sponde, contribuiranno a valorizzare il paesaggio; con il competente ufficio comunale si procederà a selezionare le specie arboree ed arbustive autoctone più adatte al luogo dell’intervento. L’ente consortile (con sede a Spoleto, in provincia di Perugia), infine, si adopererà per una collaborazione sempre più forte con tutti i Sindaci del comprensorio anche in vista delle progettazioni da realizzare per i prossimi Piani di Sviluppo Rurale.

EMILIA-ROMAGNA – PROGETTO ANTIALLUVIONE
Il Consorzio di bonifica di Piacenza (con sede in città), all’interno del progetto condiviso con AIPo (Agenzia Interregionale per il Po), ha elaborato una serie di opere per mettere in sicurezza Roncaglia attraverso il rialzo degli argini del fiume Nure ed il potenziamento del reticolo del sistema di canali. L’ allagamento dello scorso Settembre, causato dalle straordinarie precipitazioni, provocò danni ingentissimi. In quel frangente di emergenza straordinaria, l’ente consortile si attivò immediatamente per la gestione delle criticità di concerto con la Protezione Civile e la Prefettura. Subito dopo, a seguito di una serie accurata di analisi idra! uliche, l’AIPo, che detiene la competenza gestionale sul corso d’acqua, comunicò, all’ente consorziale, la volontà di realizzare, il più velocemente possibile, un rialzo arginale proprio in corrispondenza delle aree di Roncaglia (comune di Piacenza) e di Fossadello (comune di Caorso); il Consorzio di bonifica di Piacenza dette così il via all’ideazione strutturale di un progetto specifico per l’adeguamento dell’intero reticolo idraulico di Bonifica in grado di fornire ulteriori protezioni e di scolare maggiori quantità di acqua. L’articolato progetto, di cui anche la Regione Emilia-Romagna riconosce l’ assoluta priorità e condiviso con AIPo, ora è pronto ed il suo valore per la parte di competenza del Consorzio di Bonifica di Piacenza è stimato attorno ai novecentomila euro. Tutti i progetti verranno istruiti insieme in un’unica Conferenza dei Servizi per assicurare anche la contestualità della successiva fase esecutiva dei lavori, programmata per l’inizio dell’estate di quest’anno in condizioni di magra del Nure.

VENETO – QUOTIDIANA GESTIONE DEL TERRITORIO
Prosegue l’attività di manutenzione idraulica operata dal Consorzio di bonifica Bacchiglione (con sede a Padova). Nel bacino Pratiarcati è a Cartura per lo scavo del bacino di arrivo presso l’impianto idrovoro Madonnetta. A Maserà si interviene per l’eliminazione di un sifonamento in prossimità del sostegno Barison nello scolo Mediano. Si prosegue inoltre con l’escavo dello scolo Biancolino a Due Carrare.

TOSCANA – CONIUGATA EFFICIENZA IDRAULICA ED ESTETICA
Cresce la sicurezza idraulica del fiume Frigido, a Massa: arrivano infatti a conclusione gli interventi di manutenzione, che il Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord (con sede a Viareggio, lu), in stretta collaborazione con l’Unione dei Comuni Montana Lunigiana, sta realizzando su questa importante arteria idraulica; terminerà nei prossimi giorni il cantiere nel tratto terminale del corso d’acqua (lungo circa un chilometro e settecento metri) alla Marina dove, oltre che ridurre il rischio idraulico, c’è la necessità di assicurare un attento decoro urbano.
Sono invece finiti gli interventi di ricalibratura dell’alveo e di taglio degli alberi, effettuati grazie ad un finanziamento della Regione Toscana. Si tratta di interventi importanti, particolarmente attesi dai cittadini ed i cantieri sono stati realizzati grazie ad una stretta collaborazione tra tutti i soggetti interessati.

CALABRIA – CHIAREZZA E CORRETTEZZA, INNANZITUTTO
Il Consorzio di bonifica Ionio Crotonese (con sede a Crotone) ha ritenuto opportuno ribadire che l’importantissimo lavoro, che si sta effettuando nei pressi dell’opera di presa del Tacina, ha una notevole rilevanza, perchè serve circa dodicimila ettari nei comprensori dei comuni di Isola, Cutro, Crotone, Petilia, Roccabernarda e Mesoraca. Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha favorevolmente accettato la strategica opera, perché prevede la sostituzione delle ormai vetuste canalette “a cielo aperto” con un sistema tubato interrato, che consentirà un efficientamento dell’intero impianto, ponendo le premesse per un più razionale uso della risorsa idrica. Il malfunzionamento delle vecchie canalette, realizzate circa trentacinque anni fa, era anche amplificato da molteplici allacci abusivi, realizzati nel corso dei decenni, proprio perché la tipologia dell’impianto lo consentiva facilmente.
Il progetto presentato per la sostituzione delle canalette non poteva pertanto tenere conto della situazione di fatto creatasi nel tempo anche perchè sulla condotta adduttrice principale non potevano essere realizzati allacci; conoscendo però le complessive esigenze del territorio è stato predisposto un piano operativo, da realizzarsi alla fine del progetto principale e solo dopo il collaudo dello stesso, per la realizzazione di alcuni pozzetti atti a consentir agli agricoltori delle fasce adiacenti al percorso della condotta tubata, di poter chiedere, con regolare contratto, un corretto allaccio per irrigazione.

UMBRIA – GRANDE COLLABORAZIONE FRA CONSORZIO E COMUNI
I vertici del Consorzio di bonifica Tevere Nera hanno incontrato, nella propria sede di Terni, i Sindaci dei comuni del comprensorio; hanno risposto all’invito ben 21 Sindaci in rappresentanza dei seguenti Comuni: Baschi, Stroncone, Montecchio, Montefranco, Acquasparta, Todi, Bomarzo, Attigliano, Guardea, Polino, Alviano, Avigliano Umbro, Otricoli, Lugnano in Teverina, Arrone, Terni, Giove, Massa Martana, Montecastrilli, Amelia, Narni. E’ stata illustrata l’attività svolta dall’ente consortile sul territorio ed i futuri programmi di intervento; ci si è soffermati sull’ammontare degli investimenti previsti per il 2016, pari a circa diciassette milion! i di euro, parte dei quali per gli impianti di irrigazione al fine di migliorarne l’efficienza con il sistema Irriframe. Grande interesse ha suscitato il tema della sicurezza idraulica: si è data notizia che sono stati appaltati altri lavori per sistemazione del fiume Nera. Si è parlato anche della “politica green” avviata dall’ente consorziale con l’installazione di un impianto fotovoltaico da 200 kilowattora a Graffignano, nonché con la progettazione e gli investimenti sulle centraline mini-hydro da installare sui canali: ciò al fine di incrementare il risparmio energetico del Consorzio. Sono state illustrate inoltre altre azioni svolte sul territorio: il SIT (Sistema Informativo Territoriale) consorziale, il progetto formativo Sorella Acqua nelle scuole materne e primarie del comprensorio, l’accordo con il CONI per la fornitura dell’acqua dai canali agli impianti sportivi. E’ stata l’occasione per focalizzare l’attenzione di dirigenti consorziali e Sindaci sugli Accordi di Programma, indispensabili strumenti per un’azione congiunta tra enti sul territorio. A margine dell’incontro è stato firmato un Protocollo d’Intesa tra il Consorzio di bonifica Tevere Nera e l’Amministrazione Comunale di Terni, presente con il Sindaco, Di Girolamo. Altri incontri sono previsti a breve con enti di secondo livello ed associazioni di categoria al fine di ricercare le migliori condizioni per collaborare.

VENETO – PRESENTATI PROGETTI PER IL TERRITORIO
Sala piena per la serata organizzata a Pradelle di Nogarole Rocca da Amministrazione Comunale, Coldiretti Verona, Banca Veronese Credito Cooperativo di Concamarise; tema della serata: le attività ed i lavori che il Consorzio di bonifica Veronese (con sede a Verona) sta realizzando od ha in programma di realizzare nella zona. Il primo intervento illustrato ha riguardato la conversione di un bacino a Grezzana, già dedicato all’itticoltura e che si intende riutilizzare come invaso, nel quale far confluire acqua del torrente Tione dei Monti, ampliando la portata della vasca da 20.000 a 90.000 metri cubi: una preziosa riserva da utilizzare nei periodi di siccità. Il progetto prevede anche la realizzazione di un’isoletta per il ripopolamento della fauna locale in un’ottica di attenzione all’ambito ecologico. Sono stati quindi illustrati altri interventi sul territorio come quelli sulla Fossa Ceresola a Nogarole Rocca, dove è stato aumentato il tubo di portata, risolvendo il problema delle esondazioni o come quello in centro a Pradelle per permettere il regolare deflusso delle acque; si è parlato anche del rifacimento degli argini della Fossa Ricca, di un tratto dei torrenti Tioncello e Tione delle Valli, dove si è anche favorita la realizzazione di un percorso ciclabile in comune di Sorgà. Per il torrente Tione, infine, è pronto un progetto da 3 milioni di euro (si spera venga finanziato dalla Regione Veneto) per un rinforzo arginale su un tratto di 3 chilometri in quanto si verificano spesso frane a causa sia della forte corrente che degli insediamenti d! i nutrie e gamberi d’acqua.

LOMBARDIA – STUDENTI DEL POLITECNICO DI MILANO IN VISITA A PANPERDUTO
Un gruppo di studenti del Corso impianti speciali idraulici del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale del Politecnico di Milano ha visitato l’opera di presa, da cui ha origine l’intero sistema idrico dell’Est Ticino e la centrale idroelettrica consortile appena realizzata a Panperduto. L’area di Panperduto presenta infatti numerosissimi aspetti in grado di stimolare l’interesse e la curiosità di differenti target di visitatori: stavolta il Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi (con sede a Milano) ha presentato i recenti progetti, che in pochi anni hanno cambiato il volto della zona, riqualificandola e valorizzandola.

VINCENZI A VERONA
Il Presidente dell’Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela Territorio ed Acque Irrigue, Francesco Vincenzi, interverrà giovedì 4 Febbraio p.v. al convegno ”Risorsa idrica: dalle emergenze ad una gestione programmata dell’irrigazione in Veneto”, organizzato da ANBI Veneto nell’ambito di Fieragricola a Verona. L’inizio è previsto alle ore 13.00.

Celebrazione del Giorno della Memoria a Comacchio

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Una testimonianza toccante quella che questa mattina, presso la Sala Polivalente S. Pietro di Comacchio, Cesare Moisè Finzi, scrittore ferrarese scampato alla Shoah, ha dato ai ragazzi delle scuole medie comacchiesi. Il “Giorno della memoria” nella Città dei Trepponti era cominciato al Parco della Resistenza, dove il Sindaco Marco Fabbri, insieme all’Assessore alla cultura Alice Carli avevo reso omaggio ai martiri della resistenza ed in particolare, nell’anniversario del loro eccidio, a Giuseppe Ghirardelli, Giovanni Farinelli, Edagardo Fogli (MOVM) e Vittorio Bulgarelli. Il momento clou della giornata, però, è stato sicuramente quello vissuto a Palazzo Bellini.
Di fronte ad una nutrita platea di ragazzi, Cesare Finzi, ha, infatti, raccontato la sua esperienza di ragazzino catapultato nella guerra e diventato vittima delle leggi razziali. “Ero un bambino come tutti gli altri – ha raccontato – andavo scuola e mi piaceva giocare con gli amici, ma il 3 settembre 1938, una data che non dimenticherò mai, sono andato a comprare il giornale per mio padre e il titolo sulla pagina diceva ‘insegnanti e studenti ebrei esclusi dalle scuole governative e pareggiate’. Pensate ad un bambino di 8 anni che legge questa frase e si chiede perché non è degno di andare a scuola con tutti gli altri”.
Nonostante tutte le difficoltà di quegli anni, Finzi è riuscito comunque a continuare gli studi. “Nel giugno del 1940 andai a fare l’esame per accedere alla scuola media – ha proseguito rivolgendosi agli studenti presenti – nella lista il mio nome e quello del mio amico Nello erano gli ultimi, perché neanche i nostri nomi potevano stare con quelli degli altri. Finimmo ovviamente in fondo alla classe, separati dagli altri ragazzi, ma la professoressa pensò bene di spostarci, affermando che tanto non avremmo contagiato nessuno con la nostra malattia”. “Pensate – ha spiegato commosso lo scrittore – una donna laureata, ma plagiata dalla propaganda, credeva veramente che avessimo la coda come gli animali. Per noi fu una vera umiliazione, ma se io sono ancora vivo e ho potuto continuare a studiare, per Nello fu tutto inutile, perché nel marzo del 1945, dopo essere stato consegnato ai nazisti, morì in un campo di concentramento”.
Con l’entrata in guerra dell’Italia, la storia della famiglia Finzi diventa, purtroppo sempre più drammatica. “Con lo sbarco degli alleati, i fascisti si ritirarono nel nord Italia lasciando ai nazisti la possibilità di operare liberamente i rastrellamenti – ha raccontato ancora Finzi – Si era aperta la caccia all’ebreo e i miei parenti a Bolzano furono subito catturati e deportati. Di loro non seppi più nulla per 50 anni, ma poi scoprii che finirono uccisi ad Auschwitz. La loro cattura ci convinse a scappare verso il sud Italia ed solo grazie all’aiuto di alcune famiglie del luogo e di un anonimo che ci fornì documenti falsi che siamo riusciti a scampare alla cattura”. “Quelle persone – ha concluso – erano donne e uomini veri e spero che voi ragazzi possiate diventare come loro quando sarete grandi”.
La giornata commemorativa ha dato spazio anche agli allievi della Scuola Media “A. Zappata” di Comacchio che hanno messo in scena “Storia di Viola”, spettacolo teatrale incentrato sulle sorti e l’amicizia di due ragazzine, Viola, ebrea, e Donatella. “Il fatto di rendere protagonisti in ragazzi in rappresentazioni come queste è un approccio che ci piace – ha voluto sottolineare l’Assessore Alice Carli – occasioni come questa giornata servono a farci ricordare, perché ricordare significa conoscere e la conoscenza può aiutarci a non commettere mai più gli stessi errori”.

Trasporto regionale, 22 treni nuovi per l’Emilia-Romagna

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Presentati oggi in Stazione centrale a Bologna con il ministro Delrio e il presidente Bonaccini i nuovi Stadler ETR 350 e Vivalto per il servizio ferroviario in Emilia-Romagna. La Regione accelera nel rinnovo dell’intero materiale rotabile e interviene con uno stanziamento di 18,6 milioni.

Bologna – Quattordici Stadler ETR 350 e 8 Vivalto bipiano per i pendolari dell’Emilia-Romagna, per un totale di 22 nuovi treni, da qui al 2017. Sono queste le tipologie di treni – due esemplari sono stati presentati ufficialmente stamani in Stazione centrale, a Bologna, alla presenza del ministro alle Infrastrutture e Trasporti Graziano Delrio e del presidente della Regione Stefano Bonaccini – che rientrano nel piano da 150 milioni di euro circa per anticipare il rinnovo dell’intero parco treni dell’Emilia-Romagna, previsto a partire dal 2018 grazie alla “gara del ferro” e che porterà complessivamente sui binari 96 nuovi convogli (totale investimento, 750 milioni).
Al piano per anticipare l’arrivo di nuovi treni, che garantirà da subito a chi viaggia quotidianamente per lavoro e per studio un’alta qualità del servizio, la Regione contribuisce con uno stanziamento di 18,6 milioni di euro.
Con il ministro, sono intervenuti oggi alla presentazione Raffaele Donini, assessore regionale Infrastrutture e Trasporti; Giuseppina Gualtieri, presidente Tper; Barbara Morgante, amministratore delegato Trenitalia; Stefano Bonaccini, presidente Regione Emilia-Romagna.

“Quella di oggi – ha sottolineato il ministro Delrio – è una risposta strutturale, concreta, ai problemi di sostenibilità del nostro territorio, in particolare della Pianura Padana. Credo che lo sforzo compiuto dall’Emilia-Romagna sia davvero grande, qui è stata fatta una gara molto importante. Un esempio per tutto il Paese”.

“Tutto ciò che è alla voce mobilità sostenibile, noi lo portiamo avanti – ha ribadito il presidente Bonaccini – . La gara del ferro, così com’è stata fatta, significa garanzia nella gestione di tutte le tratte, da Piacenza a Rimini. E di un miglioramento tangibile del servizio ferroviario regionale, per i pendolari e coloro che si spostano quotidianamente. Non solo: presentare oggi 22 nuovi treni, tra pochi anni averne un centinaio, tutti nuovi, significa non solo qualità del servizio, ma anche garanzia di lavoro, per le imprese che devono realizzarli e consegnarli, dunque per chi ci lavora. Questo è un pezzo del ‘Patto per il lavoro’, che abbiamo siglato con il coinvolgimento di tutte le parti sociali”.

I 22 treni nuovi
I primi treni nuovi sono i 7 Stadler ETR 350 acquistati da Tper in relazione ai fondi ex Metro – 45,5 milioni circa – : 2 entreranno in servizio sulla linea Porrettana a partire da aprile 2016, 2 sono destinati alla Bologna-Portomaggiore (uno è già in funzione da dicembre 2015, l’altro sarà operativo a fine 2016); altri 2 entreranno in servizio, entro giugno di quest’anno, sulla Bologna-Vignola, mentre il settimo verrà utilizzato come treno di scorta e impiegato sulle diverse linee in caso di guasti del materiale rotabile o altre necessità. A questi si aggiungono altri 7 Stadler e 8 treni Vivalto bipiano (40 carrozze nuove) con il concorso finanziario della Regione Emilia-Romagna. La Regione interviene infatti con 8 milioni circa, come anticipazione per la “gara del ferro”, sul valore totale dell’acquisto (46,5 milioni circa) che verrà effettuato da Tper di questa seconda fornitura degli ETR 350. Destina inoltre 10,6 milioni per l’acquisto da parte di Trenitalia degli 8 treni Vivalto (costo complessivo 57 milioni di euro circa), che verranno utilizzati sulle linee regionali sino alla fine del 2018, quando terminerà l’attuale affidamento transitorio, ed entrerà in funzione il nuovo gestore dei servizi (la nuova società che sarà costituita da Trenitalia/Tper). I primi 3 di questi ultimi 7 Stadler entreranno in servizio a partire da maggio 2017, il quarto in giugno e gli ultimi 3 a ottobre. Tutte le carrozze Vivalto verranno usate sulla dorsale centrale: a luglio 2016 entreranno in funzione 3 nuovi treni, a febbraio 2017 altri 2 e a maggio 2017 i rimanenti 3.
Questo per quanto riguarda i 22 treni nuovi. Va segnalato, inoltre, che da giugno di quest’anno 2 treni ALe 582 entreranno in servizio sulla Modena-Sassuolo in sostituzione del materiale più vecchio, mentre 3 Pesa ATR 220 viaggeranno sulle linee reggiane (i primi due da settembre 2016, il terzo si aggiungerà a dicembre).

Dichiarazioni dell’assessore Donini, Gualtieri (Tper), Morgante (Trenitalia)
“Con la ‘gara del ferro’, tra il 2018 e il 2019 arriveremo a rinnovare la quasi totalità dei treni che circolano in Emilia-Romagna – ha ricordato l’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti, Raffaele Donini – . Ma non ci siamo accontentati: abbiamo voluto anticipare una fornitura di 22 treni, tra quest’anno e l’anno prossimo, per garantire il prima possibile quel salto nella qualità del servizio che i pendolari giustamente ci chiedono. Il primo di questi 22 convogli è già in funzione”. Il rinnovo dell’intero parco treni significa “un investimento da 750 milioni di euro – ha aggiunto l’assessore – che, sommati ai 250 milioni stanziati dalla Regione in questi ultimi anni per comprare materiale rotabile nuovo, significa concretamente 1 miliardo circa di risorse dedicate”.

“E’ un particolare motivo di soddisfazione per Tper, che festeggia in questi giorni i primi 4 anni di vita aziendale, poter annunciare un ulteriore investimento in nuovi rotabili – ha dichiarato la presidente e amministratore delegato di Tper, Giuseppina Gualtieri – . Ai sette elettrotreni recentemente presentati, se ne aggiungono ora altrettanti, per un investimento complessivo di oltre 90 milioni di euro effettuato in pochi anni, grazie anche all’intervento della Regione, che ha contribuito con 8 milioni. Tper si è attivata per ridurre al minimo l’iter per l’acquisto dei treni e i tempi di consegna in modo da anticipare il rinnovo della flotta ferroviaria. Oggi possiamo esprimere la soddisfazione per un risultato non scontato, consapevoli che mettere in servizio treni nuovi significa alzare, di pari passo, il livello qualitativo del servizio offerto, un obiettivo fondamentale per una azienda che punta allo sviluppo del trasporto pubblico al servizio dei tanti utenti di oggi e, auspichiamo, di ulteriori nuovi passeggeri”.

Per Barbara Morgante, amministratore delegato Trenitalia, “avere treni nuovi è fondamentale per garantire più comfort e maggiore regolarità del servizio ai nostri pendolari. Per questo Trenitalia ha indetto, lo scorso agosto, una gara per l’acquisto di 500 nuovi convogli dedicati proprio al servizio regionale, con un investimento complessivo in autofinanziamento di circa 5 miliardi di euro. L’obiettivo non è peraltro solo soddisfare la domanda dei passeggeri attuali, ma stimolarne di nuova con un’offerta di sempre maggiore qualità. Un impegno che è ribadito anche nel nuovo piano industriale del Gruppo FS. Il rinnovo della flotta è una necessità anche in Emilia Romagna, dove i nostri convogli hanno un’età media di circa 30 anni e dove finalmente un nuovo contratto di servizio fra le imprese di trasporto e la Regione ha creato le condizioni per il loro totale rinnovo. Anticipare l’ingresso sui binari dei nuovi convogli è altrettanto importante, perché consentirà ai viaggiatori di sperimentare concretamente già a partire dai prossimi mesi i primi effetti di questo percorso”.

In Emilia-Romagna oltre un terzo dell’energia elettrica è prodotta da fonti rinnovabili e la rete distributiva presenta dati di efficienza doppia rispetto alla media italiana

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

I dati diffusi oggi in Regione nel corso del primo appuntamento del percorso partecipato per la realizzazione al nuovo Piano energetico regionale. L’assessore Costi: “I dati ci dicono che l’Emilia-Romagna è un territorio all’avanguardia anche nell’efficienza del sistema delle infrastrutture per l’energia”.

Bologna – Oltre un terzo (36%) dell’energia elettrica prodotta in Emilia-Romagna nel 2014, deriva da fonti rinnovabili i cui impianti costituiscono il 30% del totale. Una rete elettrica variegata ed efficiente, che ha visto negli anni crescere la diversificazione nella produzione resa possibile anche grazie agli incentivi pubblici rendendo così competitive nuove forme di generazione basate su fonti rinnovabili.
Di reti e distribuzione dell’energia se ne è parlato oggi in Regione nel corso del convegno “Infrastrutture a rete ed evoluzione verso le smart grid”, primo appuntamento del percorso partecipato per la realizzazione del nuovo Piano energetico regionale dell’Emilia-Romagna e che ha visto coinvolti nella giornata di oggi rappresentanti del Ministero dello Sviluppo Economico, del mondo dell’università e della ricerca, delle aziende di produzione e distribuzione dell’energia.
«I dati ci dicono che l’Emilia-Romagna – ha evidenziato Palma Costi, assessore regionale alle Attività produttive e Piano energetico – è un territorio all’avanguardia anche nell’efficienza del sistema delle infrastrutture per l’energia. Il Piano energetico regionale, che nasce come percorso partecipato che stiamo realizzando, ha un obiettivo duplice. Da un lato ottenere risultati di risparmio energetico e di efficienza, aumentare fonti alternativa e ridurre le emissioni, dall’altro, creare opportunità di crescita per le imprese green, uno dei settori maggiormente in espansione in Emilia-Romagna, che ha tenuto il mercato in questi anni di crisi economica».
Sul percorso per il nuovo Piano energetico regionale risulta «fondamentale – ha aggiunto Costi – il ruolo dei consumatori quali protagonisti della transizione energetica, ma anche di ricerca e innovazione per sviluppare tecnologie e reti intelligenti in grado di creare anche nuove opportunità per le imprese».
L’Emilia-Romagna segue così il trend nazionale dell’ultimo decennio, che ha visto una crescente differenziazione del parco di generazione dell’energia, necessaria per garantire la sostenibilità economica ed ambientale del sistema energetico.
In particolare, nel settore elettrico, secondo i dati pubblicati da Terna aggiornati al 2014, gli impianti alimentati da fonti rinnovabili rappresentano circa il 40% della potenza complessiva installata in Italia e il 43% della produzione totale.
Il Piano energetico regionale e il Piano triennale di attuazione puntano a raggiungere entro il 2020 gli obiettivi fissati dall’Unione europea di risparmio energetico e di produzione di energie rinnovabili, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi sull’abbattimento delle emissioni di anidride carbonica.
Secondo i dati diffusi nel corso dell’incontro, l’infrastruttura per la distribuzione elettrica in Emilia-Romagna può contare su un alto grado di efficienza, anche in rapporto alla media nazionale. Infatti se si confrontano la durata media annuale delle interruzioni, senza preavviso, nella fornitura di energia elettrica, l’Emilia-Romagna fa registrare il dato di 38 minuti persi per ogni interruzione, contro i 54 della media nazionale. È poi praticamente dimezzato, rispetto alla media nazionale, il numero medio delle interruzioni lunghe senza preavviso: 2 in Italia, poco più della metà in Emilia-Romagna. Stesso rapporto per quanto riguarda il numero medio delle interruzioni brevi senza preavviso: 2,11 a livello nazionale contro l’1,29 in regione.
La rete che in Emilia-Romagna può contare su 31 chilometri di impianti per l’alta tensione, circa 33 mila chilometri per la media tensione e circa 69 mila chilometri per la bassa tensione. Un ulteriore elemento di modernizzazione della rete è costituito dalla diffusione capillare dei cosiddetti “contatori intelligenti” (smart meters), ormai fondamentali per fornire ai consumatori, ai distributori e ai fornitori di elettricità un accesso agevolato a dati di consumo accurati. Un elemento che favorisce i consumatori mettendoli in condizione di conoscere i propri consumi e ricevere bollette elettriche basate su consumi reali per essere protagonisti del raggiungimento degli obiettivi fissati.
In Italia la quasi totalità dei clienti finali (circa il 98% nel 2014) è equipaggiato con contatori intelligenti. Soltanto Svezia e Finlandia raggiungono tassi così elevati di diffusione degli smart meters, mentre nel resto d’Europa la loro diffusione è notevolmente inferiore.
Questo tipo di misurazione rappresenta solo uno dei tasselli che vanno a comporre le “smart grids” o “reti intelligenti”, una frontiera che la stessa Unione europea indica come strategica per favorire la generazione distribuita dell’energia e l’incremento dell’efficienza delle reti.
Una smart grid si può infatti identificare come un innovativo sistema di trasmissione e di distribuzione dell’energia – interattivo, affidabile, flessibile e sostenibile – incentrato sugli utilizzatori e basato sul mercato dell’energia. Sono infatti molteplici i campi di applicazione delle reti intelligenti sui quali la ricerca sta investendo risorse e intelligenze; si va dall’integrazione tra le fonti energetiche tradizionali e quelle rinnovabili, allo sviluppo di tecnologie di accumulo innovative e più efficienti, all’infrastrutturazione tramite sistemi di ricarica intelligenti a favore dello sviluppo di veicoli elettrici.

Associazioni “Chiara Milla” e “Giulia Onlus” organizzano una cena di gala e uno spettacolo benefico per la Oncoematologia Pediatrica di Cona

da: organizzatori

Animali che curano, le associazioni “Chiara Milla” e “Giulia onlus” invitano alla cena benefica per il progetto di pet therapy nei reparti di oncoematologia pediatrica e medicina riabilitativa dell’ospedale S. Anna di Cona.

Animali che aiutano a sorridere, un grande abbraccio che parte da un bambino della onco-ematologia pediatrica per arrivare al cuore di una persona con lesione al midollo causata da un evento traumatico. L’Associazione ChiaraMilla, in collaborazione con l’Associazione di volontariato “Giulia” Onlus, organizza una cena di gala a scopo benefico sabato 6 febbraio, alle 20.30, presso l’Hotel “Villa Regina” in via Comacchio 402 a Ferrara, per le attività assistite dagli animali portate avanti all’Ospedale S. Anna con il progetto “Con un battito di coda” a favore di molti pazienti, in particolare bambini. Il progetto prevede attività di pet therapy basate sull’interazione uomo-animale, lavorando con cani opportunamente preparati dall’associazione ChiaraMilla, per il benessere dei pazienti dentro la Onco – ematologia pediatrica dell’Ospedale S.Anna a Cona e nel dipartimento di Medicina Riabilitativa del San Giorgio.
L’evento dal titolo #BauMusicGala, all’insegna della solidarietà e della partecipazione, vedrà esibirsi in un grande spettacolo due personaggi d’eccezione: il noto sassofonista Andrea Poltronieri che suonerà con il giovane artista Thomas Cheval, reduce dalla finalissima della trasmissione su Rai 2 “The Voice of Italy 2015”. Tra gli ospiti speciali della serata, condotta da Edoardo Boselli, ci saranno alcuni tra i maggiori giocatori di Spal Ferrara. A seguire una lotteria con ricchi premi.
Prenotazione a cena e concerto obbligatoria telefonando al 392.9813419. Per chi fosse interessato ad entrare dopocena è possibile ritirando il ticket omaggio a numero limitato, che permette tale ingresso dalle 22 ad offerta libera. I ticket e i biglietti saranno in prevendita il giorno sabato 30 gennaio alle 17 durante l’anteprima della serata e, nell’occasione, Andrea Poltronieri e Thomas Cheval saranno presenti presso la galleria del Centro Commerciale il Castello di Ferrara.
Questo il menù della cena di gala: accoglienza con aperitivo, garganelli zafferano e pomodori freschi, lasagne ai funghi, cima ripiena con contorno di patate al forno e verdure pastellate, misto dolci, possibilità di menù a richiesta alternativo per vegetariani e per celiaci.
L’iniziativa benefica ha il patrocinio di Azienda Ospedaliera Sant’Anna di Ferrara, Università di Ferrara, Comune di Ferrara.
L’Associazione ChiaraMilla è una realtà d’eccellenza che si occupa di attivare progetti di PetTherapy sul nostro territorio regionale da oltre dieci anni, dimostrando come animali correttamente formati possano intervenire a migliorare la qualità della vita di persone costrette a vivere disagi di vario genere.
locandina anteprima cena gala

Il significato dell’ ”inscatolatura” delle statue ai Musei Capitolini

da: Federico Di Bisceglie

In questi giorni,giornali,telegiornali,talk show e quant’altro non fanno altro che parlare di quanto accaduto il 25 gennaio a Roma, in occasione dell’incontro tra il presidente iraniano Hassan Rouhani e il premier italiano Matteo Renzi. La bizzarra decisione di coprire i “nudi” , presenti all’interno dei musei capitolini ha scatenato un dibattito mediatico di proporzioni davvero imponenti, che è scaturito in forti prese di posizione di “pro copertura” e “contro copertura”. In tutti i casi ciò che non si è ancora ben capito, e che molto probabilmente è destinato a rimanere nell’ombra è l’attribuzione della responsabilità. Ovvero, chi ha dato mandato di coprire le statue ritenendole offensive per il presidente iraniano? Anche rispetto a questa ambigua controversia le opinioni sono le più disparate e chiaramente è inevitabile che la critica più diretta e più politicamente rilevante sia destinata al presidente del consiglio stesso. La posizione che in misura maggiore ha prevalso rispetto la decisione di inscatolare le statue è stata quella sfavorevole, ed è assolutamente comprensibile e condivisibile. L’Italia ha un patrimonio artistico incommensurabile ed ineguagliabile, che per altro tutti i paesi del mondo ci invidiano, ma che purtroppo non viene valorizzato nella giusta misura e al quale purtroppo non si da un giusto peso, capisco possa sembrare scontato e capisco che molto spesso si attribuisca la causa di ciò alle cattive decisioni della classe politica, ma le ragioni della sottovalutazione del patrimonio artistico è molto più profonda e va ricercata in ognuno di noi. La ragione è antropologica. Gli Italiani considerando come “consueto” ciò che hanno, e quindi abituati a vivere circondati da bellezze uniche e di un valore incommensurabile non riescono a valorizzare nel giusto modo ciò che in realtà meriterebbe molta più cura ed attenzione. Tra le opere d’arte scultoree più importanti per la storia dell’arte mondiale, ci sono anche le statue che ingenuamente sono state coperte ai musei capitolini, forse per un eccesso di zelo, o forse per un falso perbenismo di comodo. Molto probabilmente alla base di tale decisione però si cela anche un velo di ignoranza, in quanto il tema del “nudo” è uno di quei temi più rappresentati e che ha maggiormente caratterizzato il corso della storia dell’arte, sia scultorea che pittorica sin dai tempi dei Greci,la venere capitolina, inscatolata, passando per la venere di Tiziano e quella Botticelli finendo poi, volendo con “L’origine du monde” di Gustave Courbet. Il fatto che tale decisione abbia destato un’indignazione tanto diffusa quanto rapida, ha un aspetto positivo:gli italiani forse,e dico forse, stanno iniziando a rendersi conto che il nostro patrimonio artistico va preservato e promosso. Pertanto, se le scatole che hanno avvolto le statue hanno contribuito ad una sensibilizzazione in campo culturale degli Italiani, ben vengano, ma poi queste scatole vanno tolte e i musei vanno visitati.

Lavoro: Emilia Romagna, giovani puntano su agroalimentare

da: ufficio stampa Coldiretti Emilia-Romagna

Aperte iscrizioni “oscar green”. Premio per imprese innovative.

Per il 2016 in Emilia Romagna hanno presentato domanda di primo insediamento alla guida di una azienda agricola più di 400 giovani. Il dato è di Coldiretti regionale, che rileva come l’interesse dei giovani conferma che l’agricoltura e l’agroalimentare vengono visti come settori con prospettive di occupazione, con un lavoro in cui esprimere creatività e capacità imprenditoriale.
Proprio per premiare le idee innovative, l’attività di ricerca e diversificazione, la capacità di sfidare la globalizzazione, Coldiretti Giovani Impresa ha aperto dal 29 gennaio le iscrizioni all’edizione 2016 di Oscar Green, il concorso con l’alto patrocinio del Presidente della Repubblica riservato agli imprenditori agricoli e agroalimentari under 40 che abbiano realizzato un modello d’impresa originale e innovativo. Le iscrizioni sono aperte fino al 15 marzo e possono essere fatte online sul sito web www.oscargreen.it, dove è possibile trovare anche il regolamento, oppure rivolgendosi alle sedi provinciali di Coldiretti.
L’Oscar Green, arrivato alla decima edizione, è articolato in cinque sezioni: “Campagna Amica”, che premierà le imprese che in maniera innovativa raggiungono direttamente il consumatore finale rispondendo alle esigenze di sicurezza alimentare, qualità dei prodotti tutela ambientale; “Fare rete”, destinato a imprese, dalle cooperative ai consorzi agrari, alle società agricole capaci di fare rete per massimizzare i vantaggi delle aziende agricole, agroalimentari e del consumatore finale; “Impresa 2.terra”, riservato alle aziende agroalimentari che hanno sviluppato una cultura d’impresa esemplare per lo sviluppo e la crescita dell’agricoltura italiana; “Paese Amico”, riservato a istituzioni (Comuni, Ausl, scuole) che hanno dato il loro contributo per l’attuazione dei progetti promossi da Coldiretti; “We green”, riservato alle aziende che pongono particolare attenzione alla tutela dell’ambiente e all’agricoltura sociale con un sviluppo incentrato sulla sostenibilità e il servizio all’intera società.
“La crescita di opportunità lavorative nell’agricoltura – ha detto la delegata di Coldiretti Giovani impresa dell’Emilia Romagna, Valentina Bosco – è dovuta al fatto che negli ultimi anni si sono sviluppati all’interno del settore nuovi mestieri con circa il 70 per cento delle imprese giovani che opera in attività multifunzionali: dall’agriturismo alle fattorie didattiche, dalla vendita diretta dei prodotti tipici e del vino alla trasformazione aziendale del latte in formaggio e yogurt, dell’uva in vino, delle olive in olio, ma anche pane, birra, salumi, e addirittura agricosmetici”.
In Emilia Romagna i giovani under 40 occupati nelle 70 mila aziende agricole regionali sono 17.901, il 31% dei quali (5.800) sono titolari delle proprie imprese.

pd-logo

Ludopatia: Calvano e Zappaterra scrivono ai sindaci

da: ufficio stampa Partito Democratico Emilia-Romagna

“Sostegno agli esercenti che dismettono le attività di gioco d’azzardo e limitazioni alle sale da gioco”.

I Consiglieri regionali PD di Ferrara Paolo Calvano e Marcella Zappaterra hanno scritto una lettera ai Sindaci sulle politiche di contrasto alla ludopatia.

“A dicembre l’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna ha approvato nel bilancio 2016, su proposta del Partito Democratico, lo stanziamento di 150.000 euro per supportare gli esercenti che dismettano le attività di gioco d’azzardo, riconoscendo così il valore sociale di tale scelta. Con questa lettera annunciamo ai Sindaci questa misura e richiamiamo, al contempo, gli strumenti già in vigore per il contenimento del gioco d’azzardo”.

La normativa regionale, già a partire dalla legge n. 5 del 2013, riconosce ai Comuni la facoltà di contenere la proliferazione delle sale da gioco utilizzando strumenti urbanistici e di edilizia.

“Più di recente, grazie al voto dell’Assemblea Legislativa – riportano i Consiglieri democratici citando la L.R. 2/2015 – sono stati implementati i poteri di vigilanza e controllo ex ante ed ex post sul procedimento autorizzatorio degli interventi edili che riguardano le sale da gioco, tale capacità si accompagna all’inasprimento delle sanzioni in caso di abuso o difformità”.

“Negli ultimi anni il fenomeno del gioco d’azzardo, come documentano i dati regionali relativi all’utenza Sert, si è inasprito e restiamo colpiti da fatti quali l’aggressione al barista di Portomaggiore da parte di un avventore che non gli permetteva di chiudere il locale per restare alla macchinetta da gioco. È importante che, a partire dalle amministrazioni locali, si trovino strumenti efficaci e flessibili per contenere il fenomeno. – concludono Calvano e Zappaterra – Abbiamo scritto ai Sindaci dei nostri territori per sensibilizzarli sul tema e soprattutto per informarli che, agendo sulle leve delle autorizzazioni urbanistiche e di edilizia, possono già intervenire nei loro Comuni. Siamo sensibili alla questione, pertanto, in collaborazione con gli enti e le associazioni che si occupano del tema, siamo disponibili ad approfondirla per quanto di nostra competenza”.

Arriva il fondo di sostegno al reddito dell’Ente Bilaterale Terziario di Ferrara: nuove opportunità per lavoratori ed imprese

da: ufficio stampa Ascom

Un doppio strumento per sostenere il mondo del Terziario: è stato presentato oggi (29 gennaio) dall’Ente Bilaterale del Terziario di Ferrara il nuovo Fondo di sostegno al reddito.
“Con questo fondo efficace ed immediato, le imprese, di fronte ad eventi straordinari che generino problematiche alla consueta attività, potranno essere supportate con un primo segnale di sensibilità e sostegno”, ha anticipato il presidente di E.BI.TER Ferrara, Matteo Musacci.
In sintesi, l’accordo siglato – per la parte datoriale alla presenza oltre che di Musacci anche di Davide Urban direttore generale di Ascom Ferrara e del funzionario Ascom Giada Baroni, e per la parte sindacale alla presenza del vicepresidente E.BI.TER., Luca Benfenati (Fisascat – Cisl), oltre che di Fabrizio Tassinati (Filcams – Cgil) e Giorgio Zattoni (Uiltucs – Uil) – prevede un pacchetto innovativo di misure a sostegno del reddito.
Sono in particolare previsti contributi di importo variabile per i lavoratori dimissionari per giusta causa (cioè costretti a dimettersi per comportamenti non corretti dell’azienda) con cifre che variano dai 75 ai 38 euro a settimana (per un massimo di 4 settimane), a seconda che il lavoratore sia full time o part time, oltre a contributi per sostenere gli studi (spese libri scolastici, rette asilo e scuola materna….) e le strutture educative, ad esempio i campi solari estivi, cui partecipino i figli (naturali, adottati, affidati) dei lavoratori (in media il contributo è di 200 euro a figlio per un massimo di 5 anni).
“Con questa intesa si segue il percorso di sostenere i lavoratori attraverso la bilateralità – dichiara sul lato dei lavoratori Luca Benfenati (Fisascat – Cisl), vicepresidente dello stesso Ente Bilaterale – Questo accordo è in linea con quanto, come sindacati in maniera unitaria, vogliamo realizzare a livello generale sul piano delle relazioni sindacali”.
Ma la capacità di intervento del fondo riguarda inoltre il fronte delle imprese con contributi una tantum di 300 euro a fronte di eventi straordinari (ad esempio il maltempo…) che abbiano costretto alla sospensione od al trasferimento per forza maggiore dell’attività stessa, o relativi al furto o incendio purché non coperti già da polizza assicurativa ed ovviamente documentati.

Le conclusioni nelle parole del direttore Ascom Urban: “Siamo impegnati e crediamo fortemente nel welfare contrattuale a fianco dei lavoratori e delle imprese nella loro quotidianità. Come Confcommercio siamo peraltro l’unica organizzazione ad aver firmato il contratto nazionale di lavoro del settore, come segnale di grande responsabilità”
Giulio Felloni in qualità di consigliere nazionale di E.BI.TER ha dal canto suo commentato a margine dell’incontro: “Il valore della bilateralità si sostanzia nell’apprezzamento delle prestazioni che l’Ente offre, e quindi nella percezione positiva che hanno imprese e lavoratori. La capacità di rispondere efficacemente ai bisogni di entrambe le parti è quindi il presupposto stesso della Bilateralità”.

E.BI.TER Ferrara
L’ Ente Bilaterale Terziario di Ferrara (E.BI.TER.FE) è un organismo paritetico costituito nel maggio del 2001 nell’ambito delle relazioni sindacali provinciali, tra ASCOM/ Confcommercio di Ferrara e le Organizzazioni Sindacali provinciali dei lavoratori: FILCAMS/CGIL, FISASCAT/CISL e UILTuCS/UIL, della Provincia di Ferrara, sulla base di quanto stabilito dai rispettivi Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro.

L’ Ente ha natura giuridica di associazione non riconosciuta, non persegue finalità di lucro ed ha tra i suoi obiettivi di incentivare e promuovere iniziative in materia di formazione e riqualificazione professionale, sviluppare iniziative a carattere sociale, promuovere attività di studio e sostegno al reddito, favorire la previdenza complementare ed assolvere a compiti espressamente previsti dalla legislazione, sia essa nazionale che regionale, dai contratti collettivi nazionali o da accordi integrativi provinciali.

Nello specifico, l’E.BI.TER. della Provincia di Ferrara si occupa delle seguenti attività:
SOSTEGNO AL REDDITO
SUSSIDI AI LAVORATORI
COMMISSIONE PARITETICA APPRENDISTATO
FORMAZIONE

Ferrara: Hera estende il porta a porta della raccolta rifiuti nelle aree di Aguscello, Gaibanella e Monestirolo

da: ufficio stampa Hera

Dal 1 febbraio nuovamente in campo i tutor ambientali.

Prosegue, in accordo con l’Amministrazione comunale, la riorganizzazione della raccolta rifiuti nelle zone extra urbane del comune di Ferrara. Prima sono state coinvolte le famiglie che abitano nella zona nord-ovest del comune di Ferrara e ora saranno coinvolte quelle della zona sud est: Aguscello, Gaibanella e Monestirolo.

Dal 1 febbraio, casa per casa, i tutor, personale incaricato da Hera e identificabile da apposito tesserino, forniranno informazioni sul nuovo servizio e consegneranno gratuitamente il kit per effettuare la corretta raccolta differenziata. Il kit è composto da quattro distinte pattumelle per la raccolta domiciliare di carta, plastica, vetro e indifferenziato e da una guida informativa contenente il calendario delle giornate di raccolta. Alle famiglie, inoltre, sarà offerta la possibilità di richiedere una compostiera domestica.

In caso di assenza dell’utente, l’operatore lascerà nella cassetta della posta un avviso con il quale ritirare il kit ai banchetti informativi che si terranno domenica 14 febbraio dalle 9 alle 13, presso sagrato della Chiesa di Aguscello, via Alceste Ricciarelli 48 e mercoledì 17, dalle 9 alle 13, presso il piazzale davanti alla Delegazione Sud, via Sansoni 20 a Gaibanella.
E’ stata inoltre organizzata una serata informativa, il 9 febbraio alle ore 21 presso il Centro Sociale di Aguscello, via Ricciarelli, 72.

Dal 15 di febbraio, dopo il passaggio dei tutor, partirà il servizio di raccolta porta a porta di plastica, carta, vetro, potature, organico e indifferenziato e l’eliminazione dei cassonetti stradali.
Il progetto permetterà di attivare in modo capillare la raccolta differenziata in zone prima sprovviste di tale servizio garantendo un aumento e un miglioramento della raccolta differenziata.

Elemento di grande importanza del progetto è la promozione dell’utilizzo delle compostiere domestiche.
Con il compostaggio dei rifiuti organici è possibile una migliore gestione dei rifiuti di casa, limitandone la produzione e risparmiando in concime per il proprio orto o giardino. Inoltre il Comune di Ferrara riconosce alle utenze domestiche che utilizzeranno la compostiera una riduzione della TARI.

Con 11,6 milioni di euro la Regione rilancia lo spettacolo dal vivo

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Varato dalla Giunta il Programma regionale triennale: ecco i contributi 2016. Ora l’esame dell’Assemblea legislativa.

Bologna – Quasi 11,6 milioni di euro per il sistema dello spettacolo nel 2016, con un aumento dello stanziamento di oltre 700 mila euro rispetto all’anno precedente.
La Giunta regionale ha varato il Programma regionale in materia di spettacolo (L.R.13/99) per il triennio 2016-18 definendo i contributi per l’anno in corso e delineando le finalità generali, le priorità e le modalità di intervento nel settore. L’atto dovrà ora trovare l’approvazione definitiva dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna.

Tra gli obiettivi principali che il Programma intende perseguire c’è la promozione dellospettacolo quale elemento fondamentale dell’identità culturale, dellacrescita individuale e della coesione sociale, ma anche come fattore strategico di sviluppo. Gli indirizzi regionali vanno quindi nella direzione di confermare e potenziare un sistema emiliano-romagnolo dello spettacolo dal vivo che, nel panorama nazionale, si conferma tra i più articolati e dinamici.

I contributi regionali per il 2016
In controtendenza rispetto al dato statale, la Regione Emilia-Romagna a partire dal 2000 ha incrementato significativamente i propri stanziamenti nel settore dello spettacolo. Nel 2015, l’investimento regionale complessivo nel solo settore dello spettacolo dal vivo -cinema escluso – ha superato i 18 milioni di euro. Anche per il 2016 la Regione ha deciso di aumentare di oltre 700.000 euro il proprio stanziamento: quest’anno l’investimento a favore del sistema dello spettacolo in attuazione alla L.R. n. 13/99, per ciò che riguarda la spesa corrente, è pari a 11.595.000 euro a fronte dei 10.845.000 euro stanziati nel 2015.

Le novità 2016/18
Rilevanti le novità introdotte col Programma 2016-18, a partire da nuove modalità di intervento conseguenti al riordino istituzionale che hanno determinato il superamento del modello di concertazione tra Regione e Province per il sostegno allo spettacolo, e dal nuovo assetto del sistema dello spettacolo determinato dal Decreto ministeriale del 1 luglio 2014, relativo all’assegnazione del finanziamento statale.
La Regione Emilia-Romagna, col riordino del sistema di governo regionale e locale, ha deciso di esercitare funzioni di programmazione e gestione dei piani di intervento, quindi un ruolo più incisivo e diretto. Dal 2016 i progetti rispondenti ai requisiti previsti dall’avviso pubblico annuale in attuazione del Programma e considerati prioritari saranno finanziati attraverso lo strumento delle convenzioni o mediante contributi diretti.
Il Programma tiene inoltre in considerazione anche il mutato l’assetto del sistema dello spettacolo in particolare per ciò che riguarda il teatro.
Per il prossimo triennio, il sostegno alle residenze artistiche è confermato tra le azioni prioritarie anche della programmazione regionale.
In continuità con gli anni precedenti, il Programma presta particolare attenzione all’aggregazione tra più soggetti, a diffondere gli spettacoli oltre i confini regionali e nazionali e a garantire la solidità finanziaria complessiva dei progetti.

Successivamente all’approvazione del Programma da parte dell’Assemblea Legislativa, la Giunta approverà l’Avviso per la presentazione dei progetti triennali e, a conclusione della procedura di selezione, l’assegnazione dei contributi.

Il sistema dello spettacolo in Emilia-Romagna
Il sistema regionale dello spettacolo è costituito da una rete diffusa in tutto il territorio, nei capoluoghi come nei piccoli centri.
In Emilia-Romagna sono 377 le sedi attive di spettacolo dal vivo censite (rilevazione Osservatorio dello Spettacolo del 2012), di cui 95 teatri storici. L’offerta è ricca e articolata, con un’affluenza di pubblico fra le più alte d’Italia vantando, nel 2014, quasi il 10% delle recite e l’8,5% dei biglietti venduti a livello nazionale, con una media di 61 biglietti ogni 100 abitanti rispetto ad una media nazionale di 53 (dati Siae).
Tuttavia, anche lo spettacolo dal vivo ha sofferto il peso della crisi finanziaria e della trasformazione economica e sociale in atto in Italia e in Europa. Il trend dell’offerta, con riferimento al periodo 2010-14, presenta una diminuzione costante del numero di spettacoli a livello regionale (-9,6%) e nazionale (-6,3%). Anche l’andamento della domanda presenta un calo progressivo, sebbene maggiormente accentuato in Emilia-Romagna (-12,6%) in comparazione al resto del paese (-3,2%). Si registra infine una riduzione per la spesa al botteghino, che cala del 13,3% in regione e dell’1,4% in Italia, a fronte di una crescita generale osservata nel 2013 (Osservatorio dello Spettacolo su dati Siae).
Così com’è avvenuto per la domanda e l’offerta, anche l’andamento dell’occupazione sta mostrando gli effetti della crisi. I dati dell’Osservatorio regionale dello spettacolo evidenziano un calo del numero dei lavoratori nel settore dello spettacolo dal vivo del 13,6% (oltre mille addetti) tra il 2009 e il 2013, ma registrano una sostanziale tenuta tra il 2011 e il 2013 quando la diminuzione è pari a quasi il 3% degli occupati.
Ciò nonostante, vi sono anche importanti segnali di vitalità e “competitività”. A seguito della recente riforma del Fus del 2014, i finanziamenti statali a operatori della regione (escluse le fondazioni lirico-sinfoniche) sono aumentati del 2,9% a fronte di un ammontare complessivo del Fus sostanzialmente invariato.

Mc Donald’s e l’Hamburger filosofale

da: Movimento 5 Stelle Ferrara

Quale ineffabile alchimia è stata in grado di far confluire nello stesso luogo un dirigente scolastico di istituto comprensivo, un assessore all’urbanistica della giunta comunale e un assegno di 8000 euro staccato dal novello mecenate Mc Donald’s
La magia di tale mirabile sinergia… esiste. E’ stata distillata nelle pletoriche segreterie di partito del mago e apprendista stregone Renzusconi e ha un nome ricco di assonanze: Buona Scuola.
Questa è la causa prima, il vero catalizzatore filantropico che ha permesso ad un istituto scolastico così prestigioso come l’Istituto comprensivo 5 “Dante Alighieri”, il cui Piano di Offerta Formativa si fregia di percorsi didattici ispirati a valori e prassi etici, di essere indirettamente finanziato da una notissima multinazionale del cibo associata nell’immaginario collettivo a valori nutritivi molto lontani, non solo per livelli di colesterolo ma anche quale modello di consumo, da quella sana “educazione alimentare” che proprio i bambini della scuola Dante Alighieri studiano e assimilano fra lavagne luminose e tablet 2.0.
Sentite cosa propone la legge 107 licenziata il 13 luglio 2015, (una legge che di buono ha solo l’aggettivo qualificativo della titolazione, che comunque compare sempre più spesso virgolettato) in tema di finanziamenti, nella sesta sezione. Sentite quali assunti e che premesse: “Le risorse pubbliche non saranno mai sufficienti a colmare le esigenze di investimenti nella nostra scuola”. Ergo: “Sommare risorse pubbliche e interventi privati è l’unico modo per tornare a competere”. Quindi: “ Non c’è nulla da temere dall’idea che , a certe condizioni, risorse private possano contribuire a trasformare la scuola in un vero investimento collettivo”.
Peccato che fra queste condizioni non vi sia quella di un finanziamento “etico” proveniente da realtà private inserite nell’ambiente in modo eco-compatibile. Invece, beata incongruenza della Buona Scuola, l’istituzione di Via Camposabbionario usufruisce di un finanziamento del più grande produttore mondiale di cosiddetto “junk food”.
Del resto, sempre nelle sesta sezione del miracolo legislativo citato si legge: “Anzitutto, per le scuole deve essere facile, facilissimo ricevere risorse”. E cosa c’è di più facile che raccogliere scontrini di Mc Donald’s e registrarne in rete il numero di codice? E più scontrini si registrano più è facile avere soldi per una scuola sempre più povera eticamente e culturalmente ma sempre più ricca di neologismi anglosassoni che abbondano nel mirabile corpus legislativo. Citiamo letteralmente: School Bonus; School Guarantee; Crowdfunding; Matching Fund; Social Impact Bonds, che più americani di così… c’è solo Mc Donald’s. Chissà cosa ne avrebbe pensato Don Milani. E Dante Alighieri? Forse avrebbe ipotizzato una sezione purgatoriale supplementare per gli abusatori di prestiti linguistici.
Si badi bene: non intendiamo criminalizzare alcuno, e ci rendiamo perfettamente conto della contraddizione fra la necessità di finanziamenti che ha la scuola statale e l’incentivo alla corsa verso i supermercati o le multinazionali come fonte di supporto economico. Non abbiamo mai detto che “l’Istituto avrebbe addirittura obbligato le famiglie ad andare a mangiare da Mc Donald’s”, né che “l’Istituto ha stretto un accordo con Mc Donald’s”, come ingiustamente ci accusa il Preside Urbinati. Ma non possiamo accettare le affermazioni della Dottoressa Pellicioni, Presidente del Consiglio d’Istituto, quando dice che “l’Istituto non ha partecipato ad alcuna iniziativa promossa da Mc Donald’s” e che “non ha in alcun modo caldeggiato o sostenuto l’iniziativa”. Se Scuola e Amministrazione sono estranei al premio e non intendono in alcun modo sostenere un modello alimentare o promuovere alcun marchio, come mai Preside, Presidente del Consiglio d’Istituto e Assessora all’Urbanistica hanno sentito il bisogno di prendere parte alla premiazione, che non avrebbe dovuto riguardarli affatto, e farsi fotografare tra palloncini colorati, il titolare del punto vendita di Piazza Trento e Trieste e il gigantesco assegno con tanto di marchio Mc Donald’s in bella evidenza? Nelle dichiarazioni si prendono le distanze da qualsiasi rapporto con la multinazionale ma nei fatti si partecipa ad un evento pubblico al quale è stata invitata anche la stampa. E ancora: perché negare, con tanta determinazione, qualsiasi rapporto con un benefattore che dona 8000 euro alla scuola? Forse perché ci si rende conto che esiste una contraddizione tra i progetti di educazione alimentare che vengono svolti ampiamente in tutti i plessi scolastici dell’ICS 5 e il contributo di Mc Donald’s? Esiste, o dovrebbe esistere, un vincolo etico alla scelta dei finanziatori della scuola? E’ giusto accettare e supportare un modello “più consumo/compro/spendo/mangio più guadagno”? Quali sono le responsabilità degli educatori nei confronti delle scelte alimentari dei giovani e giovanissimi? Ci piacerebbe molto confrontarci con la dirigenza scolastica ed i genitori per chiarire le nostre posizioni e attivare un confronto/percorso di consapevolezza su cibo, salute, ambiente, consumo.
Perché non possiamo dimenticare che In Italia 1 bambino su 5 tra gli 8-9 anni è sovrappeso e 1 su 10 è obeso, secondo il rapporto del Ministero della Salute che fa riferimento al sistema di sorveglianza Okkio. Allarmante la scarsa consapevolezza dei genitori, sempre secondo il rapporto, che nel 40% dei casi non riconoscono lo stato di eccesso ponderale dei propri figli e lo stato di inattività fisica che ad esso contribuisce. Quindi non stupiamoci se ogni anno in Italia ci sono 100 mila nuovi obesi e se ogni giorno quasi 300 persone superano la soglia dell’obesità (100 mila all’anno).
Ecco il vero costo sociale. Ed ecco tutto il “peso” dell’incongruenza fra “Buona” Scuola e Mc Donald’s.

Lamborghini, vespe e topolino al “Salone d’Inverno”, per un weekend di motori d’epoca

da: ufficio stampa Ferrara Fiere Congressi

Weekend di Vespe, bici e motori d’epoca, alla Fiera di Ferrara, dove sabato 30 e domenica 31 gennaio il Salone d’Inverno festeggerà il ventitreesimo compleanno.
Con i suoi 350 espositori e 12mila visitatori, quella organizzata da Marcelloeventi si conferma una delle più importanti manifestazioni nazionali sul motorismo d’antan. E se qualità, stile e raffinatezza della merce esposta sono sempre stati i marchi di fabbrica del Salone, in questa edizione non mancheranno alcune novità di rilievo.
Ricorrendo i 70 anni della Vespa Piaggio, gli 80 della Fiat Topolino e il mezzo secolo dell’Alfa Romeo Duetto, a ciascuno di questi pilastri del made in Italy sarà dedicata in Fiera una mostra. La storia della Vespa, in particolare, verrà ripercorsa e celebrata su una superficie di oltre 1.300 metri quadrati grazie a Mauro Pascoli che, con la sua collezione privata, rappresenta una vera e propria autorità in materia di ricambistica Piaggio. Per quanto riguarda, invece, la Topolino e la Duetto, saranno rispettivamente il Club Vecchie Ruote di Bondeno e il Club Officina Ferrarese a rinverdire i fasti di queste due ‘mitiche’ quattroruote.
Ospite d’eccezione, il Museo Lamborghini, che porterà al Salone d’Inverno diversi ‘gioielli’ della propria scuderia, tra i quali una Miura del 1966 e la Topolino Barchetta con cui Ferruccio Lamborghini, che l’aveva progettata, nel ‘47 prese parte alla 1.000 Miglia.
Un’area dell’esposizione sarà interamente dedicata agli specialisti del settore (sia auto che moto), divisi per marca e modello, per consentire agli appassionati di trovare con facilità ciò che cercano.
Al Registro Italiano Veicoli Storici saranno, poi, affidati i convegni in programma, che forniranno informazioni utili alla gestione burocratica dei mezzi d’epoca, focalizzando, ad esempio, la questione relativa al bollo per i veicoli vintage.
I privati interessati a vendere la propria auto d’epoca potranno esporla al Salone d’Inverno a soli 60 € più IVA, mentre chi arriverà in Fiera in sella a una Vespa entrerà gratis.
Il Salone d’Inverno sarà aperto dalle 9 alle 18 di sabato 30 gennaio (cerimonia inaugurale alle 10.30) e dalle 9 alle 17 di domenica 31 gennaio.
Per informazioni: info@autoemotodelpassato.com, 0425 074089.

Latte: Coldiretti, bene accordo, ora impegno per giusto prezzo

da: ufficio stampa Coldiretti Emilia Romagna

Maggiore informazione ai consumatori sui prodotti a base di latte cento per cento italiano e individuazione di un sistema di indicizzazione per i contratti del latte tra imprese agricole e industriali trasformatori sono i risultati scaturiti dall’incontro tra imprenditori agricoli, industriali e settore della grande distribuzione che si è tenuto al Ministero delle Politiche agricole. Lo rende noto la Coldiretti nel sottolineare che si tratta di un passo avanti nel compimento del protocollo d’intesa per la stabilità e sostenibilità della filiera lattiero-casearia siglato il 26 novembre scorso, anche se le questioni legate al prezzo del latte futuro restano ancora aperte. Si tratta – precisa la Coldiretti – di un ulteriore risultato concreto della mobilitazione che nel novembre scorso ha coinvolto decine di migliaia di allevatori con presidi nelle industrie e nei supermercati. La battaglia della Coldiretti continua per arrivare al piu’ presto alla determinazione di un giusto prezzo da pagare agli allevatori e alla corretta identificazione dei prodotti che lavorano latte italiano con l’indicazione in etichetta, che impedisca di spacciare come Made in Italy il prodotto importato.

A Copparo continua la rassegna “Teatro Ragazzi”

da: ufficio comunicazione Comune di Copparo

Da lunedì 1 a giovedì 4 febbraio, alle ore 10:00, appuntamento al Teatro Comunale De Micheli con la rassegna Teatro Ragazzi, che presenta “Il Piccolo Principe – Storia di un viaggio in aereo” a cura della Compagnia Drammatico Vegetale.
Dedicato ai bambini della scuola primaria, lo spettacolo – di Ezio Antonelli, Pietro Fenati, Elvira Mascalzoni, con Pietro Fenati, Elvira Mascanzoni, Gianfranco Tondini, scene e figure Ezio Antonelli, Elvira Mascalzoni, Musiche originali Luciano Titi, regia Pietro Fenati – parla di un aviatore con l’aereo in panne nel mezzo del deserto del Sahara, che vive uno strano incontro con un bambino, piccolo principe dalla sciarpa d’oro, piovuto dal cielo. L’aviatore vede il mondo con gli occhi dell’adulto sicuro delle proprie conoscenze e della propria esperienza e a queste fa riferimento per riparare l’aereo e salvarsi la vita. Il piccolo principe invece, che sembra debole e indifeso, rivolge al mondo uno sguardo bambino, sincero, senza mediazioni…

Cronacacomune: la newsletter del 28 gennaio 2016

da: ufficio stampa del Comune di Ferrara

INFORMAGIOVANI – Mercoledì 3 febbraio alle 10 nella sala Consiliare del Municipio. Interverrà l’esperto Riccardo Bizzarri
Lavorare nel mondo dello sport, tutte le informazioni in un incontro pubblico
28-01-2016

Mercoledì 3 febbraio (dalle 10 alle 12) nella sala del Consiglio Comunale di Ferrara (piazza Municipale 2), si svolgerà un incontro pubblico e gratuito organizzato dall’Informagiovani della nostra città e rivolto a coloro che sono interessati a lavorare nel mondo dello sport: laureandi e neolaureati in Scienze Motorie, insegnanti di qualche disciplina sportiva o comunque persone interessate che stanno pensando di aprire una propria attività in questo ambito ma non sanno bene da che parte cominciare.

In maniera semplice ed esaustiva Riccardo Bizzarri, esperto della materia, farà un quadro delle possibili alternative, rispondendo anche alle domande del pubblico.
Riccardo Bizzarri è Dottore Commercialista, Consulente del Lavoro e Revisore contabile. In ambito sportivo, su nomina del CONI Nazionale, è stato Revisore Unico del CONI Provinciale di Ferrara (2009-2011) e di quello di Rovigo, nello stesso triennio, formatore CONI e relatore in materia di “Fisco e Sport”. Ha una conoscenza approfondita della legislazione civilistico – fiscale degli enti non commerciali ed Onlus ed è autore di pubblicazioni in materia. Per il CONI Nazionale ha pubblicato il testo guida alle Associazioni sportive ed Onlus (anno 2006).

Per partecipare inviare una mail a informagiovani@comune.fe.it, indicando in oggetto: “LAVORARE NEL MONDO DELLO SPORT”.

Visita il programma sul sito dell’Informagiovani: http://www.informagiovani.fe.ithttp://www.cronacacomune.it/p/274/lavorare-nel-mondo-dello-sport.html

Agenzia Informagiovani Agenzia Locale Eurodesk per la Mobilità Educativa Transnazionale dei giovani Euroguidance piazza Municipale, 23 – 44121 Ferrara tel. 0532.419590 / fax. 0532.419490 – lu, ma, gio e ve: 10.00 – 13.00 – ma e gio: 14.30-17.30 mercoledì e sabato: chiuso luglio e agosto: aperto solo alla mattina.

(Comunicato a cura di Informagiovani del Comune di Ferrara)

BIBLIOTECA ARIOSTEA – ‘Le parole della democrazia’: conferenza venerdì 29 gennaio alle 17
Da Remo Bodei un ‘Elogio della democrazia’
28-01-2016

Sarà affidata a Remo Bodei la prima conferenza del nuovo ciclo ‘Le parole della democrazia’ in programma venerdì 29 gennaio alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea. Il noto filosofo terrà una lectio magistralis sul tema: ‘Elogio della democrazia: ragioni e passioni’. A introdurre l’incontro, inserito nel ciclo di conferenze promosso dall’Istituto Gramsci e dall’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara, sarà Piero Stefani.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
Remo Bodei è uno dei più importanti filosofi europei. E’ il creatore e il direttore scientifico del Festival della Filosofia di Modena. E’ autore di libri e saggi tradotti in tutto il mondo. Tra questi il trittico composto da tre testi fondamentali per capire l’itinerario dell’emergere della società degli individui nel tempo della modernità e della democrazia: “Scomposizioni. Forme dell’individuo moderno” (Einaudi); “Geometria delle passioni. Paura, speranza, felicità: filosofia e uso politico” (Feltrinelli); “Destini personali. L’età della colonizzazione delle coscienze” (Feltrinelli).
E’ professore di filosofia alla University of California, Los Angeles, dopo aver insegnato a lungo alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Tutta la sua vasta e rigorosa opera è all’insegna della definizione che Hegel dava della filosofia: “il proprio tempo appreso mediante il pensiero”.

‘FERRARA MIA’ – Studenti invitati in Municipio alla simulazione di una Conferenza dei Servizi
Prosegue il progetto “Adotta un’aiuola” dell’Istituto GB Aleotti in collaborazione con Urban Center
28-01-2016

(Comunicato a cura degli organizzatori)

Prosegue il progetto “Adotta un’aiuola” a cura dalla IV B CAT dell’Istituto GB Aleotti accompagnata dai docenti Paola Di Stasio, Luca Bondi, Renato Bertelli e Claudio Ghesini, tra le realtà più significative emerse dalla prima fase del percorso “Ferrara mia” promosso dall’Urban Center comunale, una classe che circa un anno fa si è presentata all’Amministrazione con la proposta di ripensare all’utilizzo di un parco pubblico situato nei pressi della loro scuola tra le vie V. Barlaam e V. Leati.
Consapevoli del fatto che il Comune ad oggi non prevede risorse economiche per poter realizzare alcun tipo di intervento in quell’area, i giovani studenti coordinati da un team di professori si sono comunque cimentati in un’attività formativa che ha permesso loro di acquisire alcune competenze teoriche e pratiche utili per predisporre un’ idea progettuale.

Otre ai sopralluoghi e ai rilievi sul campo, i ragazzi hanno realizzato e diffuso un questionario pensato per cogliere alcuni suggerimenti e spunti da parte degli abitanti del quartiere.

Quest’esercitazione ha portato alla definizione di uno spazio concepito come un luogo di incontro frequentato sia dagli abitanti della zona sia dagli studenti stessi, un’area dove si è posta particolare attenzione agli aspetti legati all’inclusività e all’accessibilità, e dove sono stati inseriti alcuni elementi come ad esempio: un chiosco, dei campetti e delle attrezzature sportive.

Lo scorso lunedì 25 gennaio presso la sala Zanotti del Municipio, la classe è stata invitata a partecipare ad una simulazione di una Conferenza dei Servizi realizzata ad hoc per gli studenti. Un ulteriore tassello formativo che ha portato alle revisione dell’idea “Adotta un’aiuola”, un momento educativo pensato per far riflettere i ragazzi sulle criticità progettuali riscontrate e offrire alcune indicazioni e spunti utili per migliorare la loro proposta.

A questo incontro oltre agli alunni e ai professori erano presenti: i membri della Commissione che coinvolge tecnici di diversi settori dell’Amministrazione: la presidente Barbara Bonora e Paola Barillari dell’U.O piani urbanistici attuativi – progettazione e gestione, Fausto Bertoncelli dell’ufficio benessere ambientale, Olga Spisani dell’ufficio urbanizzazione e P.U.M., Modeni Marcello ell’ufficio verde pubblico ed arredo urbano e Fantinuoli Gian Luca dell’ufficio illuminazione pubblica; l’assessora Roberta Fusari e i referenti dell’Urban Center.

Nei prossimi mesi si prevede un ulteriore momento di confronto tra gli studenti e la Commissione, nel frattempo verrà aggiornato il blog del progetto https://adottaunaiuola.wordpress.com/ per comunicare al meglio l’idea concepita, prevedendo inoltre una sezione di consultazione pubblica con sondaggi a risposta chiusa e dei campi aperti dove la cittadinanza potrà interagire ed esporre i propri commenti.

Visita il blog “Adotta un’aiuola”

AREA GIOVANI – Sabato 30 gennaio dalle 20 evento aperto al pubblico in via Labriola
‘Piattaforma 47′: performance artistica tra musica, pittura e video
28-01-2016

Un esperimento artistico tra musica, pittura e video. A ospitarlo, sabato 30 gennaio, sarà il centro comunale Area Giovani, di via Labriola 11, dove, dalle 20, il collettivo Piattaforma 47 presenterà una performance con lo stesso nome.
“Sarà un lavoro sull’identità, non uno spettacolo e neppure semplice intrattenimento”, spiegano Giovanni Nascimbeni e Gianluca Zecchi, i due giovani ferraresi che hanno ideato e organizzato l’evento. “L’obiettivo è rappresentare lo stato mentale dell’artista nel momento della creazione, quindi rendere evidenti le interferenze e i condizionamenti, assieme al processo di neutralizzazione del sé necessario a un’espressione senza filtri”.
Giovanni Nascimbeni, pittore, ha alle spalle diverse esposizioni personali – “Fluidi”, presso la Porta degli Angeli, “Frammenti”, attualmente visitabile all’Hotel Carlton, “Cascate del Niagara” presso l’agriturismo Al Fienile, a Voghiera. Durante la performance dipingerà dal vivo, su una tela dove verranno simultaneamente proiettati spezzoni di film di Jean-Luc Godard, Andrei Tarkovskij, e altri registi.
Gianluca Zecchi, laureato in Storia della musica, è invece attivo da anni sia come dj che come compositore e produttore, attività che ha svolto avvalendosi di innumerevoli soprannomi e pseudonimi. Durante il live painting suonerà una serie di proprie composizioni, in cui si mescoleranno elettronica, ambient e musica concreta.
L’evento è aperto gratuitamente al pubblico.

INCONTRO IN COMUNE – Giovedì 28 gennaio alle 10.45, nell’Ufficio del Sindaco (residenza municipale)
Palaspecchi: il punto della situazione
28-01-2016

Questa mattina, giovedì 28 gennaio, in occasione di una riunione tecnica sull’immobile denominato Palaspecchi e sulla costituzione del Fondo Immobiliare destinato all’intervento di riqualificazione dell’Ex Direzionale pubblico di Via Beethoven, si è svolto in Residenza municipale un incontro con i giornalisti per fare il punto della situazione.

All’incontro con i giornalisti sono intervenuti il sindaco Tiziano Tagliani, l’assessore comunale all’Urbanistica Roberta Fusari, Luca Parnasi di Parsitalia, Paola Del Monte di Cassa Depositi e Prestiti Investimenti Sgr e Fabio Carlozzo di Investire Sgr, responsabili dell’operazione Fondo Immobiliare Ferrara, Rosaria Broccoletti in rappresentanza della Questura di Ferrara e la comandante della Polizia Municipale Laura Trentini.

LA STORIA
“Ho abbandonato mia figlia”: la bugia che salvò una vita

di Loredana Bondi

mamma-figliaHo provato una bella e intensa emozione ascoltando le parole dirette e chiare di una donna, Vaifra ‘Lilli’ Pesaro nata nel 1938, che ha avuto il “coraggio”, così lei sta stessa lo ha definito, di descrivere solo di recente la sua storia: quella di una bambina ebrea che ha vissuto nel periodo delle persecuzioni naziste durante la seconda guerra mondiale.
Ho potuto assistere mercoledì a questa narrazione, insieme a un folto gruppo di ragazzi e ragazze della scuola media “Bonati” dell’Itc “Perlasca” di Ferrara, che hanno affiancato a questa presenza, letture, musiche originali e canti davvero degni di esemplare esecuzione.
Ciò che mi ha commosso è stato sicuramente il ‘portato’ di profonda umanità di una storia personale che Lilli ha ripercorso, insieme a Sara Magnoli , scrittrice, ma soprattutto l’attenzione, il silenzio e la partecipazione dei ragazzi che traendo da questo testo le varie performance, ne hanno fatto un esempio di scuola attiva e responsabile.
Non si è trattato di un ‘rituale’ perché in questa commemorazione c’era il vero valore della memoria e di ciò che un giovane deve poter portare dentro e ricordare, quando è la storia ad indicare le conseguenze dei comportamenti che gli uomini scelgono di adottare e che mettono in gioco la vita e la dignità umana, come abbiamo potuto vedere con il grande dramma dell’Olocausto.
Sara Magnoli ha scritto e curato con Lilli Pesaro un libro davvero originale, “Il sogno di Lilli”, che raccoglie con parole e disegni, la memoria dei sogni e dei fatti che colpirono tragicamente la sua infanzia e che , attraverso il dolore profondo del ricordo, diventano ‘Memoria di tutti’.
La narrazione ha riempito di senso ed emozione profonda tutti coloro che hanno partecipato e ascoltato.
Credo che nel novero delle commemorazioni del 27 gennaio, Giorno della Memoria , questo incontro sia stato davvero importante per una serie di motivi. Il primo è che la testimonianza si è fatta vita vera, una pagina di storia che i ragazzi difficilmente dimenticheranno.

Si tratta di una storia narrata attraverso gli occhi di una bambina che ha sentito attorno a sé cose terribili, spesso sottaciute, a cui non sa dare una spiegazione: le dicono di non dire il suo cognome a nessuno, che non deve uscire dalla casa, non vede più il padre e la madre tenta di consolarla dicendole che deve lavorare e non può tornare, poi sarà la madre a scomparire e si ritroveranno con la fine della guerra. Questa realtà insinua la paura nella sua mente e nel suo cuore, la paura di tutto ciò che vede e sente e quella stessa paura le impedirà di ricordare, di riportare e di rivivere quella memoria e per tanti anni rimarrà sopita.

vaifra-lilli-pesaroDinnanzi ai ragazzi Lilli ora riesce a parlarne lucidamente: lei che, bambina, rimane nascosta per il periodo della guerra in casa di amici a Genova e non può sapere ciò che sta succedendo fuori, le viene nascosta la verità . Viene divisa dal padre e dalla madre perché catturati dai nazifascisti e verrà a sapere della morte del padre Canzio Pesaro, solo alla fine della guerra, perché finito in campo di concentramento ad Auschwitz, fucilato dai tedeschi in fuga, proprio pochi giorni prima della liberazione da parte dei militari sovietici. La madre ammalata, per salvare la bambina dalla cattura dichiara di averla abbandonata e la ritroverà solo dopo la guerra.

E’ una storia generata da una guerra atroce, forse come tantissime, troppe altre , ma ciò che più ha colpito nella Commemorazione di questa giornata, è stato l’atteggiamento degli alunni, che sicuramente ben preparati dai loro insegnanti , hanno dimostrato di saper ascoltare e partecipare, in una condizione socio-educativa ideale per la strutturazione del pensiero critico, della
costruzione di valori comuni alla base della dignità di un individuo.

Allora vorrei aggiungere qualche riflessione che tocca inequivocabilmente l’alto valore dell’educazione nella formazione di un individuo, fin dalla primissima infanzia e che famiglia, e scuola, istituzioni e direi ogni cittadino hanno il dovere di seguire e favorire.
Perché parlare di questo, perché portare alla memoria quanto di più terribile l’uomo può arrivare a fare contro i propri simili, altri che ritiene diversi? Cos’è in fondo la diversità? Perché l’assunto della diversità può rendere addirittura l’uomo folle e, allo stesso tempo, privo di un pensiero autonomo, per soggiacere al pensiero forte, unico e presuntuosamente superiore, che vede il diverso come qualcosa di minaccioso per l’esistenza del proprio potere?
Mi tornano alla mente molti altri testimoni a cominciare da Primo Levi che chiamava in causa anche se stesso sul piano della responsabilità di ciò che è accaduto in quel periodo, per non essere riuscito a reagire e a fermare l’orrore dell’Olocausto, pur essendone stato vittima.

La filosofa tedesca Hanna Arendt nel suo libro “La banalità del male” con intensa lucidità parla dell’orrore come di “normalità umana” che ha in fondo contraddistinto le ideologie naziste che hanno portato all’Olocausto, dopo aver assistito nel 1961 a Gerusalemme al processo al nazista Adolf Eichmann. Durante quel processo, Eichmann mostrò al mondo la sua vera personalità che, contrariamente a quello che si potrebbe pensare, non aveva nulla di evidentemente demoniaco; in altre parole il male, secondo la Arendt, non nasce da un’innata malvagità, ma dall’assenza totale di pensiero e di idee e quel criminale nazista si rivelò una persona “banale”, mediocre e non come un demone capace di atrocità come quelle che ordinò ed eseguì contro gli ebrei e i diversi.
Le persone che come lui non riflettono, sono inclini ad eseguire gli ordini imposti dal potere senza nemmeno chiedersi se questi ordini siano giusti o sbagliati; ecco cos’è la banalità del male, nient’altro che la totale assenza di idee. Tale mancanza rende la persona un esecutore meccanico, un burattino. Furono proprio l’assenza di pensiero e l’incapacità di confutazione a rendere Eichmann un criminale.

Dal pensiero della Arendt si ricava che il bene proviene dalla mente, dalla riflessione e dal cuore; il male, al contrario, non si fonda su nulla, nemmeno sull’odio, ma è causato solo dalla totale incapacità critica.
Credo che l’appuntamento con la storia , attraverso la testimonianza diretta, il confronto, la lettura, la parola, pongano le basi del pensiero critico, delle idee di cui i giovani hanno bisogno per distinguere il bene dal male.
A un appuntamento del genere forse era augurabile una più folta partecipazione di genitori, ma la cosa davvero importante è che la scuola possa continuare a rappresentare per i ragazzi un punto fermo per costruire un futuro diverso e i ragazzi di oggi lo hanno dimostrato.

Grazie a tutti gli insegnanti, al dirigente, ai ragazzi e soprattutto a Lilli e Sara.
Quando la testimonianza offre emozione dà senso all’educazione.

 

Guarda il video di Tabloid con l’intervista a Lilli Pesaro

Carife, Mingozzi il donchisciotte accusa Bankitalia e dei politici dice: “Sparano patacche per tenerci buoni”

“L’assemblea pubblica del 30 luglio scorso dopo tre anni di silenzio e di ombre finalmente sembrava potesse segnare una svolta: in quella fase le azioni erano rischio, e sono state di fatto azzerate, ma solo di quelle si parlava, non delle obbligazioni. E ancora non si delineavano i fantasmi di Etruria, Banche Marche e Carichieti. Abbiamo firmato un patto col sangue, noi azionisti, accettando che i nostri titoli fossero svalutati da 41 euro fino a 27 centesimi. Lo abbiamo fatto perché ci avevano assicurato che con quel sacrificio la banca si sarebbe salvata. Ma ci hanno preso in giro…”

Mentre banche e fondi di investimento in questi giorni hanno presentato le loro offerte per la gestione della ‘Nuova Carife’, restano aperte e brucianti le ferite dei creditori della ‘bad bank’ e senza concrete risposte le loro richieste di risarcimento. Con Franco Mingozzi, piccolo imprenditore e titolare di un’officina meccanica in città, presidente nazionale di Unione Cna servizi, spesso interpellato dalle tv nazionali, uno fra i pochi azionisti che lo scorso luglio all’assemblea dei soci espressero senza troppi giri di parole il proprio pensiero in merito alla gestione dell’istituto di credito ferrarese, riprendiamo il filo del ragionamento facendo un passo indietro.

“Sì ci hanno proprio preso in giro – ribadisce – Avevano garantito che con il nostro sacrificio avremmo propiziato il salvataggio della banca, invece sappiamo tutti com’è andata finire…
Ma loro lo sapevano anche allora, conoscevano già il finale. Ecco vorrei almeno che quei due signori che hanno rappresentato la Banca d’Italia pagassero un po’ anche loro il conto del disastro…”

In quell’assemblea lei – con la premessa che nella vita aveva avuto tre certezze (suo padre, Berlinguer e la Carife) e due di queste non c’erano più – ha parlato chiaro e puntato l’indice, additando colpe e colpevoli, con la speranza che almeno la banca si salvasse…
Ho accusato la ‘mia’ politica ferrarese. Se non intervenivo io non diceva niente nessuno. E l’indomani diversi hanno mi hanno chiamato, mettendo in vista la loro coda di paglia. Oltretutto mi hanno dato risposte incoerente, perché non c’erano e non sapevano nemmeno bene di che cosa si era parlato. Forse non avevano nemmeno letto bene i giornali, magari si erano limitati ai titoli per non perdere tempo… Io in verità non ho accusato nessuno, ho espresso il mio parere, ma loro si sono sentiti presi in mezzo perché erano consapevoli delle responsabilità che avevano. Qualcuno ha persino provato a giustificarsi dicendo di non essere stato invitato all’assemblea… Ma come, ho obiettato, ti dovevi legare al portone della Carife per entrare! Qualcun altro ha spiegato che non aveva potuto esserci perché era impegnato altrove… Ma ti pare possibile? Con quel che stava succedendo. Eppure hanno sentito il bisogno di giustificarsi con me, perché non ero stato zitto e avevo denunciato la latitanza della politica. Io ripeto solo che quel giorno i nostri politici dovevano esserci e spendere le loro parole, mettendoci la faccia. Invece tutto è scivolato via. E poi è successo che qualche mese dopo, una bella domenica alle cinque del pomeriggio, si azzera tutto in 20 minuti, il governo decide e i risparmiatori si ritrovano con le tasche vuote. Cosa poteva capitare di peggio? Secondo me hanno agito con leggerezza, senza soppesare bene le conseguenze. E questo comportamento scriteriato sta determinando ora una fuga generalizzata dal sistema bancario. Oltretutto adesso è uscito fuori tutto e si è capito che i problemi non sono solo per le quattro banche fallite, ma anche per tanti altri istituti, da Popolare Vicenza a Veneto banca a molti altri…

Quali peccati di gestione sono stati commessi in Carife?
Siamo passati improvvisamente da un sistema di riferimento provinciale a uno nazionale, allargando gli orizzonti di azione. Forse non avevamo le competenze sufficienti o forse ci si è affidati troppo ai consulenti. Il risultato è che ci siamo impantanati in cose che non ci appartenevano. La nostra è sempre stata una banca del territorio, una vera istituzione per la città, un punto di riferimento importante. Forse gli amministratori sono stati indotti a credere a cose che erano valide solo sulla carta. Ma fra la teoria e la pratica si sa bene che c’è una grossa differenza e le scelte compiute – alla luce di ciò che accaduto dopo – sono state indubbiamente tragiche. Disastrose. Se fatti così succedono in una famiglia, quando ci si accorge di aver sbagliato si torna indietro. Qui invece si è perseverato, si è andati ostinatamente avanti a dispetto di tutti i segnali. Così fra il 2009 e il 2012 la Cassa ha progressivamente perso la propria autonomia fino a passare nel 2013 dal controllo al commissariamento della Banca d’Italia.

E che valutazione dà dell’operato della Banca d’Italia?
Banca d’Italia, direttamente o indirettamente, è stata vari anni dentro a Carife. Mi rendo conto che ci siano problemi per rivoluzionare gli assetti, le prassi organizzative e cambiare il management. Apparentemente qualche segnale di inversione di rotta c’è anche stato, tant’è che a un certo punto la Banca d’Italia ha chiesto – non semplicemente autorizzato ma chiesto – un aumento di capitale di 150 milioni. Una somma precisa, predeterminata quella che evidentemente, secondo i loro calcoli, doveva servire per sanare il deficit. I soldi sono stati raccolti, ma a raccolta finita sono arrivati i commissari. Perché? Avevano visto male? Avevano contato male? Se se l’esito era incerto, allora perché richiedere l’aumento di capitale che ha determinato un ulteriore indubbio impoverimento di un territorio che già aveva sopportato negli anni recenti il peso del crack della Costruttori e di altre importanti imprese del territorio, oltre al terremoto, alla siccità e alle alluvioni… Colpi durissimi, e quello della Carife è stato un acceleratore dell’agonia del territorio, ci ha praticamente ammazzati.

Gli affidamenti bancari, alcuni dei quali fatti forse senza le necessarie cautele, quanto hanno inciso?
Parecchio. È vero che Carife in quanto banca del territorio doveva avere un occhio di riguardo per le imprese locali, ma alcune hanno usufruito di finanziamenti importanti senza offrire le necessarie garanzie. E persino grandi imprese non ferraresi hanno goduto di un metro di misura piuttosto elastico, come Caltagirone e Siano. Ribadisco il concetto: siamo usciti dal nostro territorio seguendo una tendenza e ci siamo trovati invischiati in un terreno paludoso. Siamo stati polli, per non dire di peggio… Ripeto: la banca del territorio deve essere vicino alle imprese locali ma chi chiede troppo e tutto in una volta va guardato con molta circospezione. Invece qualcuno è stato trattato con speciale riguardo.

Abbiamo parlato dei peccati. I peccatori hanno nome?
Non c’è dubbio che il problema nasca dentro Carife. Credo che molti guai siano sorti con la gestione Murolo. Poi magari le carte dei giudici diranno altro, ma io la penso così. Il Cda? Evidentemente responsabilità ce ne sono state anche lì. Alla base forse anche una certa impreparazione al ruolo: c’era gente abituata a fare altro, senza esperienza nella gestione degli istituti di credito, che magari ha valutato l’importanza di chi aveva davanti piuttosto che le garanzie che poteva offrire. Poi c’è da dire che quando il direttore generale afferma con convinzione la propria linea i consiglieri sono indotti ad assecondarlo.

Santini?
Era un duca sui generis, avallava anche cose sconvenienti. Tutto di lui si può pensare tranne che sia un ingenuo, come egli stesso invece ha cercato di dipingersi.

E adesso?
Ora il problema è la Banca d’Italia. E’ stata partecipe in modo incredibilmente importante, non solo controllando in maniera forse non appropriata, ma contribuendo all’aumento del deficit. Il patrimonio – accresciuto con l’aumento di capitale di 150 milioni di euro sollecitato proprio Bankitalia – dopo due anni si era completamente azzerato, non c’era più nulla. Di tutto ciò che si erano impegnati a fare nulla si è avverato. Solo sui prepensionamenti sono stati di parola, bei fenomeni! Non sapevano nulla del territorio, ma hanno messo lì i loro geni della finanza altamente pagati a comandare. La Banca d’Italia ha contribuito a peggiorare la situazione. E noi creditori siamo stati fregati da loro e dalla politica.

Confida nei risarcimenti? Ha intrapreso iniziative per tutelarsi?
Nessuna. Non credo più a nulla, sparano patacche solo per tenerci buoni.

 

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Il colosso traballa

È cambiato qualcosa di profondo in Germania negli ultimi mesi. In estate abbiamo visto, alla stazione di Monaco ma non solo, una Germania con le braccia aperte. Giorno per giorno sono arrivati nelle città tedesche migliaia di profughi, sopratutto siriani, ma anche ersone disperate in fuga dall’Africa dell’Est, dall’Afganistan, dal Pakistan, dall’Iraq e da altri paesi del mondo povero o in guerra. Senza annunci premonitori la Merkel ha cambiato quasi in una notta la sua politica verso i profughi che cercano asilo politico in Germania. La formazione politica di Centro Destra guidata dalla Merkel era fino all’estate 2015 responsabile per la ‘Convenzione di Dublino’ che ha bloccato i profughi in Grecia, Bulgaria, Italia. Con quel regolamento il popolo tedesco si sentiva ben protetto contro la migrazione dei popoli. Non pochi tedeschi hanno avuto paura di una vera ‘invasione barbarica’. Negli ultimi anni anche in Germania sono arrivati tantissimi profughi, ma con la Convenzione il governo tedesco ha avuto la possibilità legale di chiudere le porte dell paese verso altri profughi dal Medio-Oriente e dall’Africa. Confrontato con la durezza sopratutto dell’Ungheria di Orban e il caos orribile sulle isole greche, la Merkel poteva presentarsi come una cancelliera di carità e come rappresentante vera dei diritti umani in Europa. All’inizio del ‘cambimento estivo’ la maggior parte dei tedeschi ha sostenuto quella adesso famosa ‘cultura d’accoglienza di Monaco’. È nata una fortissima e incoraggiante ‘società civile’, con un volontariato efficace mai visto nella Germania del Dopoguerra e dopo il crollo del Muro di Berlino. Ma in autunno inoltrato e soprattutto durante le settimane invernali la situazione in Germania è di nuovo cambiata in un modo molto preoccupante. Si è svegliata quella ‘maggioranza silenziosa’, soprattutto nella Germania dell’Est, con tantissime manifestazioni sulle strade contro la cosidetta ‘debole Angela’, contro i ‘buonisti’ liberali, cristiani e verdi. Ma soprattutto, e con una durezza orrenda, contro gli stranieri che “distruggono l’identità tedesca”. Incendi dolosi contro la case dei profughi erano – e purtroppo sono ancora – all’ordine del giorno. Il colmo dei colmi è stata la notte di San Silvestro a Colonia, dove tantissimi ragazzi provenienti soprattutto dall’Africa magrebina hanno molestato ragazze sulla piazza della Stazione. Per il ‘popolo Pegida’ ( così si chiama in Germania il movimento anti islamico) gli eventi di Colonia sono stati l’inizio di un attacco fortissimo contro l’odiata Angela Merkel (inasprito anche con una bella salsa anti-femminista), contro la cosidetta ‘Lügenpresse’ (stampa di bugia), contro i ‘buonisti’ di qualsiasi tipo. Dopo Colonia però anche la Germania liberale e civile ha dovuto confrontarsi con i problemi reali di una fortissima emigrazione da paesi dove non esistono i diritti umani e civili, soprattutto per le donne. La violenza contro qualsiasi essere umano resta sempre violenza senza se e senza ma.

Tutta la classe politica al governo, da quella notte di San Silvestro (non solo a Colonia, ma anche in tanti altri città tedesche), non sa quale sia il comportamento civile e politicamente giusto verso i profughi. Il vincitore del recente ‘Capodanno tedesco’ è indubbiamente il nuovo partito di estrema destra Alternative für Deutschland (l’alternativa per Germania). Questo partito sta diventando sempre di più una nuova forza, dentro e fuori le istituzioni. L’AfD dà il tono del dibattito politico in Germania e nessuno ha dubbi su una sua vittoria alle prossime votazioni nei diversi Länder. Non è un momento deprimente per Davide quando il gigante Golia traballa. Ma la crescita di un Golia tedesco cieco verso un forte movimento di destra non è un occasione da festiggiare – neanche per i Davide dentro e fuori il paese.

VIDEOCONFERENZA
N-€uro: politica monetaria e politica industriale, le strade per uscire dalla crisi

IMG_0343Dopo il successo riscontrato nel 2015, sono tornati in biblioteca Ariostea gli appuntamenti con il ciclo di incontri “Chiavi di lettura” organizzati dal nostro giornale. “N-€uro – Lo schizofrenico dibattito sulla moneta e le banche” è stato il primo dei cinque eventi che si susseguiranno fino a maggio con cadenza mensile, svoltosi lunedì e caratterizzato da una folta presenza di pubblico; d’altronde, causa la complicata situazione economico-finanziaria odierna e con la nota vicenda Carife ancora assoluta protagonista della vita pubblica ferrarese, tutto ciò che ruota attorno a banche e moneta non può che suscitare interesse e necessità di chiarezza da parte dei cittadini.

Chiarezza, appunto, è il termine migliore per definire gli interventi dei relatori chiamati ad animare il dibattito: il professor Lucio Poma del dipartimento di Economia dell’Università di Ferrara e Claudio Pisapia con Fabio Conditi del Gruppo Cittadini Economia hanno infatti cercato di illustrare in modalità a larghi tratti didascaliche, quasi scolastiche, come funziona il nostro sistema economico, qual è il ruolo della moneta, quali i numeri e le statistiche che caratterizzano questo complicato mondo troppo spesso permeato di concetti astrusi e difficilmente intuibili dai non addetti ai lavori. Solo dopo queste doverose introduzioni, all’apparenza scontate ma oggi appunto quantomai necessarie per meglio comprendere dinamiche e protagonisti, sono state poi argomentate le diverse tesi, perlopiù opposte ma con diversi punti di accordo individuati durante i ragionamenti.

IMG_0352Parti in gioco messe sul tavolo del dibattito le problematiche legate alla moneta e al sistema economico, il ruolo della Cina all’interno del mercato finanziario, quello della Bce e la mancanza di un’economia politica industriale sufficientemente forte: da un lato le considerazioni di Conditi e Pisapia, convinti della continua incapacità di risolvere un’economia monetaria debole, causa principale di una pronosticata previsione che vede la prossima generazione più povera dell’attuale (per la prima volta nella storia), oltre che una forbice di disuguaglianze relativa alla distribuzione della ricchezza in costante e vertiginoso aumento (confermate le recenti statistiche che attribuiscono il possesso del 50% della ricchezza distribuita nel globo all’1% della popolazione mondiale), e ancora il ruolo smaccatamente speculativo della Bce, considerata tra le principali cause della difficoltà di immissione di ricchezza all’interno dell’economia reale; dall’altro quelle di Poma, il quale individua il nodo della questione nella difficoltà di creare una politica economica europea sufficientemente omogenea e in grado di garantire la giusta stabilità ad ognuno dei paesi dell’Unione, così come la grande problematica legata ai beni primari che ogni paese non è in grado di produrre e quindi alla relativa necessità di una netta revisione soprattutto delle politiche economiche industriali, in modo tale da essere così in grado di puntare sulle materie prime già a disposizione.

Il prossimo appuntamento è per lunedì 29 febbraio, sempre alle 17, per il secondo evento della rassegna dal titolo “Solidali e felici, un altro mondo è possibile: dal mutualismo alla sharing economy”.

Guarda il video integrale dell’incontro “N-€uro – Lo schizofrenico dibattito sulla moneta e le banche” (durata 18 minuti circa ogni filmato)

Parte 1

Parte 2

Parte 3

Parte 4

Parte 5

DIARIO IN PUBBLICO
Cose e parole dell’altro mondo

Mia nonna, temporibus illis, con la saggezza dell’illetterata commentava: “l’è quei d’altar mond”, che per i non ferraresi sta a significare “sono cose dell’altro mondo-2.
Qui si tratta non solo di cose, ma di parole d’un altro mondo.

Il sindaco leghista di Padova Massimo Bitonci toglie l’incarico dell’organizzazione del prestigioso “Festival delle Parole” a Bruna Coscia e azzera la manifestazione affidando al critico d’arte Vittorio Sgarbi la riorganizzazione dell’evento, che dovrà essere elaborato secondo un progetto che implichi la presenza di una solida rappresentanza di intellettuali di destra.
E fin qui non sono cose dell’altro mondo.
Lo diventano quando il sindaco pubblica la lista nera di proscrizione – pardon rossa politicamente parlando – che include un valente scrittore, Paolo Di Paolo, autore di “Portami tanta vita”, un appassionato racconto sulla morte di Piero Gobetti che, tutti ricordano, è una figura di estrema sinistra (!): ‘comunista!’ direbbe il sindaco, sibilando l’insulto. Un uomo che ha avuto, lui il grande intellettuale di “La rivoluzione liberale”, l’onore di morire sotto i colpi delle squadracce mussoliniane che lo hanno colpito a morte. Eh sì: questi son proprio autori da cacciare. Certo sarebbe stato più consigliabile che il compito di riorganizzare un “Festival delle Parole” fosse stato affidato alla sorella del critico, Elisabetta Sgarbi, che di scrittori se ne intende. Peccato che nella sua scuderia primeggi un vero campione della cultura leghista (!!!), Umberto Eco, e quindi per non provocare imbarazzo… Il critico d’arte molto lealmente confida alla stampa: “Beh, io faccio il mio lavoro e vado dove mi chiamano. Cosa farò? Un po’ di idee le ho dette a Bitonci. Intanto cambiamo nome e logo. Pensavo di fare una mostra della civiltà del Seicento veneziano, ma non so se lo faremo quest’anno o il prossimo”. In tal modo il “Festival delle Parole” vira verso un Festival dell’Arte, ma soprattutto Bitonci è pronto, secondo quello che riferisce il critico alla stampa, a chiamare per concludere la manifestazione Roberto Vecchioni: “Roberto – rivela Sgarbi – era il professore di latino e greco nel liceo dove era preside mio zio Bruno Cavallini da cui prende il nome, insieme a quello degli Sgarbi, la mia fondazione con la sua collezione d’arte. Fondazione che il sindaco Bitonci è disposto a ospitare in pianta stabile a Padova”.
E allora le parole non sono più dell’altro mondo. Diventano realtà.
Ovviamente tutta la nostra solidarietà per le cause sopraddette se si rivelasse vero il furto subìto dal critico nella sua casa di Ro di pregiati pezzi della sua collezione.

Inscatolamento dei nudi d’arte.
E’ ormai paranoia pura, a cui mi associo, continuare a parlare dell’inscatolamento delle statue del Museo Palatino e della necessità sempre più stringente a livello politico di trovarne il colpevole o, per essere misericordiosi, l’incauto personaggio che ha proposto e attuato quell’escamotage che ci ha resi ridicoli e degni di una menzione di vergogna agli occhi di tutto il mondo. A dire dello stesso Ministro dei Beni Culturali, a cui compete in primis la responsabilità del nostro patrimonio, né lui né il Presidente del Consiglio erano stati messi al corrente della decisione.
Ammettiamo come veritiera la dichiarazione, che suona tuttavia estremamente stonata e ambigua. Se si vuol ricevere un personaggio come l’iraniano Ruhani, sapendone le convinzioni religiose, lo si ospiti of course in luoghi dove la sua sensibilità non viene in qualche modo offesa. Che so: le Terme di Diocleziano, la Domus Aurea, i sotterranei del Colosseo. Luoghi spogli che non farebbero sentire, come diceva un mio parente per giustificare nuove nozze dopo la perdita della prima moglie, ‘il morso della carne’. Oppure sarebbe bastato ricoprire le statue con un leggerissimo burka di velo bianco che lasciasse intravvedere, ma non scoprire, nudità eccessive. Mai però il Quirinale! Una soluzione che avrebbe richiesto la copertura degli attributi dei Dioscuri, che li esibiscono nel bel mezzo della meravigliosa piazza e che forse più che il politico iraniano avrebbero colpito la di lui consorte.
Fuor di scherzo, l’insipienza e la goffaggine della soluzione presa è stata veramente notevole. E ora alla ricerca del/della colpevole. E che abbia una pronta rimozione!!! Come il guardiano in mutande che strisciava la sua tessera e poi tornava a dormire. Sembra che le prime convulse indagini abbiano individuata nel capo del cerimoniale Ilva Sapora la funzionaria che ha ‘inventato’ la soluzione. Ma è credibile che una funzionaria in questa delicatissima fase non abbia riferito ai suoi superiori un così drastico provvedimento? E a quale superiore va riferita la sua dipendenza: Alfano? Franceschini? Renzi?
Ecco ciò che rimane in sospeso nel pasticciaccio brutto del Museo Capitolino.
Silvia Ronchey, illustre storica scrive giustamente che la responsabilità della gestione di un museo è quella del Direttore. Se questi dichiara di domandare al Governo, scaricando su quest’ultimo la responsabilità dell’impresa, non è che la sua diminuisca, secondo le giustissime affermazioni che ribadisce un’intervista a Rai Tre l’ex direttrice storica della Galleria dell’Accademia di Firenze, Franca Falletti.
Coprire la nudità dell’arte è molto simile all’iconoclastia e piegarsi alle esigenze del premier Ruhani, umiliando il giusto e necessario orgoglio della propria immensa tradizione culturale, è in fondo dare ragione al Califfato Nero. Rende inutile il sacrificio del direttore del Museo di Palmira e le orrende mutilazioni inferte al corpo della cultura mondiale. Credo e voglio credere che la sensibilità dimostrata in tante occasioni dal ministro del Mibact lo preservi dal grottesco delle statue inscatolate. Se no che senso avrebbe dichiararsi immediatamente fuori?
Quel che resta di tutta la vicenda è che la bellezza, prima consapevolezza dell’arte, è stata violata e con lei la forma più alta di realtà. E le parole diventano pietre.

Non ultima cosa dell’altro mondo, le dolorose dimissioni di Tomaso Montanari dal Direttivo Nazionale di Italia Nostra. Le ragioni nella lettera di dimissioni, che m’inducono a prendere la parola in una vicenda che rischia di compromettere la forza e la credibilità di un’Associazione così importante ed essenziale per la difesa del nostro patrimonio ambientale e culturale, stanno nel fatto che Tomaso Montanari è stato una delle liete scoperte nate dal Premio Bassani, indetto dalla sezione ferrarese di Italia Nostra in collaborazione con quella nazionale. Montanari si è impegnato in modo straordinario nella difesa di quei valori che hanno indotto personalità di primo piano a coalizzarsi per la difesa del nostro patrimonio. Bastano due nomi tra quelli fondativi: Giorgio Bassani ed Elena Croce. La giustificazione del dimissionario si appella a questa affermazione: ‘Ho sempre pensato che il faro dell’Associazione dovesse essere una celebre frase del suo presidente Giorgio Bassani per cui Italia Nostra opera perché un giorno non ci sia più bisogno di Italia Nostra”. Ebbene si rimane sconcertati quando si legge la risposta dai toni inflessibili che il Presidente e il direttivo hanno usato per accettarne le dimissioni. Che poi un’ala di minoranza – ma che minoranza! – abbia appoggiato la protesta di Montanari mi sembra altrettanto importante. Ognuno si esprime come sa e come è uso portare aventi le proprie battaglie. Quelle di Montanari sono state straordinariamente importanti e questo, solo questo, avrebbe dovuto contare. A cominciare del progetto di Bagnoli.
Rimane l’amarezza che nell’anno del centenario della nascita di Bassani, quando Ferrara diverrà il fulcro del suo insegnamento e della sua dedizione a quei valori civili le cui testimonianze saranno raccolte in quella Casa Minerbi – luogo privilegiato anche per la storia di Italia Nostra – si debba ancora una volta ricorrere all’esclamazione della nonna: “Quei d’altar mond”.

‘Stratigrafia’ della città

Pennellate perfette, colori caldi del paesaggio e sfumati azzurri per il cielo. Ricorda i quadri di Cézanne, dove i protagonisti sono le geometrie, i materiali del suolo e le sue caratteristiche geologiche, i colori della natura; dove i volumi sono scomposti in diversi piani… strati, appunto.

In foto: ‘stratigrafia’ di ciò che si vede da sopra le Mura di Ferrara, guardando verso est: terrapieno, Mura, sottomura, campi, case, cielo.

Immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura…

Paul Cézanne, la montagna di Sainte – Victoire del 1865.

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Paul Cézanne, Mont Sainte – Victoire, 1895

 

Occhi specchio dell’anima

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Victor Hugo

Chi pensa che i cani non abbiano un’anima, non ha mai guardato un cane negli occhi.
(Victor Hugo)

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la giornata…

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