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Giorno: 18 Febbraio 2016

La coerenza del M5S e l’ipocrisia di Sel e Pd

da: Nino Mantovani

Plaudo alla coerenza del Movimento 5 Stelle e condanno l’ipocrisia di SEL e del PD.
I pentastellati si sono sempre battuti contro gli emendamenti-canguro che strozzavano la discussione in Parlamento.
Perché avrebbero dovuto approvare il “canguro” dell’On. Marcucci?
Con quale coraggio, poi, avrebbero potuto contestare i “canguri” del futuro?
Mi dispiace che le associazioni pro-gay e pro-Cirinnà non capiscano che le regole democratiche vengono prima di tutto e non è con i “canguri” (che violano la lettera e lo spirito della Costituzione) che si salvaguardano i diritti dei cittadini.

Lettera sui parcheggi dell’ospedale di Cona

da: Alcide Mosso

A proposito dei parcheggi di Cona vorrei far notare che,accanto al parcheggio n. 1 (quello principale) è stato realizzato, per gli universitari, un parcheggio fotovoltaico – ancora chiuso- che, stando al cartello ormai poco leggibile, doveva essere ultimato nel 2014!

Poiché siamo nel 2016 vorrei sapere perché il parcheggio targato UNIFE non è ancora in funzione e perché una parte del terreno non è stata utilizzata e si presenta come un prato selvaggio.

Leggo infatti sulla stampa che il nuovo parcheggio non sarà sufficiente neppure per gli universitari.

Ma in che mani siamo? Chi pagherà per tutti i disservizi che penalizzano la cittadinanza?

Mi sembra di assistere a un film intitolato “L’improvvisazione al potere”!

Successo per la terza edizione del workshop su domanda ed offerta di lavoro a Palazzo Bellini

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Ha ottenuto un grande riscontro da parte delle aziende e di persone in cerca di un’occupazione la terza edizione del work-shop che stamani a Palazzo Bellini ha messo a confronto domanda ed offerta di lavoro. L’evento, promosso dall’Amministrazione Comunale e da Antea, coordinato dall’Informagiovani di Porto Garibaldi ha visto la partecipazione di Chiara Bertelli, funzionaria di Legacoop, che ha illustrato l’esperienza della cooperativa “Girasole” di Porto Garibaldi. L’Assessore al turismo Sergio Provasi, ringraziando le aziende, gli operatori, i rappresentanti delle associazioni di categoria che hanno aderito all’evento, nonchè tutti coloro che vi hanno partecipato, sostenendo brevi colloqui e consegnando copia del proprio curriculum vitae, ha ricordato come vi sia “una richiesta sempre maggiore di specializzazione con buon livello di istruzione e professionalità, che purtroppo in momenti di crisi diventa un discrimine.” L’Assessore ha anche sottolineato che nel settore turistico e della ricettività alberghiera permangono maggiori opportunità ed è “necessario guardare con più impegno a nuove forme di auto-imprenditorialità, come l’esempio offerto dalla cooperativa “Girasole” di Porto Garibaldi.” Il turismo e la ristorazione sul territorio rappresentano un ponte che si apre al futuro con grosse potenzialità di sviluppo per le imprese locali, per gli occupati e per tutta la filiera che li rappresenta. Anche il Sindaco Marco Fabbri, ringraziando Candida Cinti dell’Informagiovani di Porto Garibaldi ed Antea per aver organizzato un evento particolarmente sentito, si è soffermato sugli stimoli e sugli spunti che può offrire un confronto tra domanda ed offerta di lavoro. “Con la giornata di oggi vogliamo andare oltre il classico tavolo operativo, dando vita ad una iniziativa che vuole guardare in prospettiva, anche attraverso esempi che possono fare scuola come la cooperativa Girasole e come Spazio Marconi, la Fab Lab inaugurata la scorsa settimana. Vogliamo dare degli imput rispetto ad ipotesi di creare nuove start up. Qui con noi è presente anche la Camera di Commercio, che è la casa delle imprese e che attraverso il suo Presidente ci offrirà una foto significativa di quello che sta accadendo sul territorio.”
Paolo Govoni, Presidente della Camera di Commercio ha riepilogato i dati già esposti ieri, nel corso di una conferenza stampa di presentazione dei bandi per l’animazione estiva sui lidi. “In un momento di straordinaria difficoltà per gli Enti Pubblici – ha commentato Govoni -, mettendoci insieme, con le risorse disponibili siamo riusciti a dare risposte efficaci, che sono di grande impulso per il territorio, del quale vogliamo incentivarne lo sviluppo. Servono idee e passi in avanti – ha aggiunto Govoni -, come quelli mostrati oggi dall’Amministrazione Comunale.” 23 sono le aziende, in prevalenza del settore ricettivo e turistico-alberghiero che hanno aderito, accanto ad altre del settore floro-vivaistico e dei servizi, oltre a cooperative di stabilimenti balneari e di salvamento e ad una cooperativa di servizi educativi.

I Comuni non potranno istituire l’Imposta di Soggiorno

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

E’ giunta poco fa la notizia che la Corte dei Conti dell’Abruzzo con atto della Camera di Consiglio n. 35/2016 ha espresso il proprio parere secondo cui per il 2016 i Comuni non possono istituire l’imposta di soggiorno, posizione apparentemente confermata in questi giorni anche dal Ministero delle Economie e delle Finanze (MEF).

La Corte dei Conti, nel parere sopracitato ha chiarito che l’art. 1 comma 26 della Legge (208/2015) di Stabilità 2016 è finalizzato a mantenere invariato nel 2016 il livello complessivo di pressione tributaria, attraverso un congelamento generalizzato dei tributi degli enti territoriali rispetto alle aliquote in vigore nel 2015.

“Abbiamo già trasmesso una richiesta urgente di chiarimenti al MEF e siamo in attesa di riscontro formale – assicura il Sindaco Marco Fabbri-, che speriamo possa arrivare quanto prima per chiarezza, anche verso i nostri operatori. Il Comune di Comacchio ha approvato il bilancio e istituito la tassa di soggiorno, prima dell’entrata in vigore della legge di stabilità e dunque per il principio generale della irretroattività delle norme, questa si dovrebbe applicare solo per il futuro e dunque per chi ha introdotto la norma soltanto dopo l’entrata in vigore della legge finanziaria. Nel merito poi è evidente come la norma sia palesemente incostituzionale, perchè pregiudica retroattivamente la capacità programmatica e di bilancio, riconosciuta ai Comuni dall’art. 119 della Costituzione.”

Comacchio ha adottato la delibera per l’introduzione della tassa di soggiorno, per far fronte ai nuovi tagli alle risorse apportati dal Governo. “Siamo riusciti a non prevederla fino al 2016, – spiega il Sindaco -, ma trovo un’ingiustizia che chi l’ha applicata da anni possa continuare a farlo e altri invece no. Sono sempre stato contrario a questa imposta, e se ora lo Stato la bloccherà, auspico perlomeno che il Governo si faccia carico di questo ulteriore prelievo forzato ai Comuni e che risponda anche dei disagi che graveranno sugli operatori e sulle associazioni di categoria.”

Oltre al Comune di Comacchio, nel mirino ci sono altre decine di Comuni, tra i quali, solo per citarne alcuni Cervia, Cortina d’Ampezzo, Manfredonia e Giulianova Marche, anch’essi costretti ad istituire la tassa nel 2016 per colmare i tagli attuati dal Governo. “L’Amministrazione Comunale ha previsto l’introduzione della tassa di soggiorno dal 1° aprile, ma ci risulta che alcune località di montagna – prosegue il Primo Cittadino -, che hanno introdotto la tassa dal primo gennaio 2016, stanno già incassando in quella che per loro è piena stagione, decine di migliaia di euro. Speriamo che il Governo cambi idea o copra questo ulteriore taglio.
Le conseguenze sono gravissime perché tale situazione rischia di provocare un danno irreparabile al bilancio dell’Ente (squilibrio di bilancio), oltre a mettere in discussione i recenti bandi per l’animazione, gli intrattenimenti estivi e invernali, nonchè i grandi eventi come il Comacchio Summer Fest e la Notte Rosa – conclude il Sindaco-.”

Made in Italy, opportunità per il Futuro in Italia: l’appuntamento promosso da Ascom Confcommercio e Confagricoltura

da: ufficio stampa Ascom Ferrara

Il Made in Italy come risorsa per lo sviluppo del Paese: Confagricoltura ed Ascom Confcommercio con l’appuntamento odierno (18 febbraio) “Made in Italy & futuro in Italia” presso la sala conferenze della Camera di Commercio di Ferrara (che ha dato il patrocinio all’iniziativa) hanno inteso focalizzare l’attenzione sui fondamentali aspetti della promozione e valorizzazione del prodotto Italiano (dal cibo al tessile-abbigliamento) in una carrellata a più voci utile ad inquadrare il tema fuori dai luoghi comuni, evidenziando gli strumenti legislativi europei e nazionali a salvaguardia della cultura della Legalità, oltre, naturalmente, al tema basilare della salute.
Un evento affollato – aperto dai saluti del segretario generale della Camera dii Commercio Mauro Giannattasio “il mercato della contraffazione è un vero e proprio competitor del mercato legale ma non solo che rappresenta anche un evasore di straordinaria pericolosità” ha sottolineato e dalla dirigente del polo scolastico agroalimentare “Navarra – Vergani” Roberta Monti – al quale hanno partecipato, testimoniando l’attenzione delle Istituzioni, il prefetto Michele Tortora, il vicario del questore Francesca Montereali, ed il tenente colonnello dell’Arma Vittorio Bartemucci.
Sono proprio i due presidenti di Confagricoltura ed Ascom, promotori del pomeriggio, a fornire il senso dell’iniziativa.
Il tema dell’agroalimentare e della lotta alla contraffazione è stato al centro dell’intervento di Pier Carlo Scaramagli presidente di Confagricoltura Ferrara, che ha posto l’attenzione sulle possibili strategie a tutela del Made in Italy agroalimentare e sui progetti allo studio di Confagricoltura contro il fenomeno dilagante della contraffazione. “Punto di partenza due dati inequivocabili: 30 i miliardi di euro derivati dall’export agroalimentare italiano e 60 quelli derivanti da produzione e vendita di prodotti contraffatti a marchio nazionale (Italian Sounding). Il raffronto non permette indugi; il problema deve essere contrastato ad ogni livello. Non solo forza pubblica o avvocati ma un impegno politico nazionale e comunitario. Inoltre, massima attenzione affinché non “passino” leggi inique e penalizzanti per il nostro Paese, ad esempio la liberalizzazione delle denominazioni geografiche dei vini”. E confrontando i dati dei due big europei (Germania: 54 miliardi di export di cui il 34% agroalimentare; Francia: 42 miliardi e 27% agroalimentare) con l’Italia (30 miliardi per il solo 20% agroalimentare), Scaramagli ha concluso: “C’è fame di prodotto italiano da soddisfare, gli operatori del settore devono aver chiari questi numeri per migliorare la logistica della distribuzione all’estero e per fare rete aumentando le dimensioni della struttura”.
Dall’agroalimentare al commercio, il passo è breve ma comunque pesante: “Sulla contraffazione la tolleranza deve essere pari a zero – ha chiarito a conclusione del pomeriggio Giulio Felloni, presidente provinciale di Ascom Confcommercio -. Per il commercio e il turismo, il mercato dell’illegale vale 27 miliardi di euro e brucia circa 260mila posti di lavoro regolari. Peraltro è ben 1 consumatore su 4 a dichiarare di aver effettuato acquisti di prodotti abusivi (Indagine Confcommercio, novembre 2015). Nel nostro edificio ideale della Legalità, l’insegna ad ogni piano ed in primis sulla facciata, deve essere chiara e luminosa, senza se e senza ma. Promuovere il Made in Italy è la chiave del successo economico, come un processo di lavorazione antico e moderno nel contempo, che valorizza il connubio persone e materie prime – dall’alimentare alla moda – come qualcosa di eccezionale ed eccellente che l’ingegno umano ed Italiano trasforma, promuovendo il made in Italy a testa alta in tutti i contesti”.
Nel caleidoscopio aperto sul made in Italy si sono alternati diversi relatori proponendo letture legislative ed internazionali: Denis Pantini, Direttore del Settore Agroalimentare di Nomisma con un contributo su “Imitazione e contraffazione dei prodotti agroalimentari: stato dell’arte, impatti economici e scenari evolutivi”, il tenente colonnello Antonio Magro del Comando Provinciale Guardia di Finanza di Ferrara con “Riflessioni su conoscenza, legalità e vigilanza sul falso Made in Italy”. Ma al di là delle leggi, sono bontà e salubrità a costituire da sempre l’arma migliore e proprio da questa angolatura Michele Rubbini, direttore Programma di Chirurgia Coloproctologica Università/AUSL di Ferrara, ha esaminato i “Componenti nascosti del cibo: come conoscere e riconoscere un cibo di qualità”.

Cronacacomune: la newsletter del 18 febbraio 2016

da: ufficio stampa del Comune di Ferrara

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Conversazione venerdì 19 febbraio alle 16,30 nella sala Riminaldi
La cucina degli Estensi raccontata da antichi testi
18-02-2016

Pomeriggio ‘A banchetto dagli Estensi’ venerdì 19 febbraio alle 16,30 nella sala Riminaldi della biblioteca Ariostea, con una conversazione dedicata a ‘cuochi e vivande tra gli antichi scaffali’. L’appuntamento, promosso dall’IBC (Istituto per i Beni Artistici Culturali e Naturali) della Regione Emilia-Romagna, rientra in un ciclo d’incontri nelle biblioteche di conservazione dell’Emilia Romagna, fra cui l’Ariostea di Ferrara, nato in occasione della pubblicazione del volume ‘Agricoltura e alimentazione in Emilia Romagna. Antologia di antichi testi’, a cura di Zita Zanardi.
Una selezione di testi antichi dedicati al tema verrà esposta e commentata da Angelo Varni (presidente IBC), Zita Zanardi (IBC), Mirna Bonazza e Arianna Chendi della biblioteca Ariostea.

BIBLIOTECA ARIOSTEA – ‘Le parole della democrazia’: conferenza venerdì 19 febbraio alle 17 nella sala Agnelli
Legami e democrazia nelle società contemporanee
18-02-2016

Sarà dedicata ai legami sociali che caratterizzano le comunità contemporanee la nuova conferenza del ciclo ‘Le parole della democrazia’ in programma venerdì 19 febbraio alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea. Ad approfondire il tema sarà Maura Franchi, con introduzione a cura di Davide Pizzotti.
Il ciclo di conferenze è promosso dall’Istituto Gramsci e dall’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
I legami possono essere configurati come relazioni più o meno strette che ci inducono/impegnano a pratiche/sentimenti di reciprocità e di scambio, presuppongono fiducia e al tempo stesso sono in grado di costruirla e alimentarla. Una società senza legami sociali non sopravvive. E quindi anche una democrazia. Ma si tratta di esplicitare quali legami sociali siano consoni ad una società di individui immersi in un mondo globale, in cui da un “noi” che scaturisce da una comunità primaria destinata ad esistere tutta la vita, passiamo ad un “noi” come appartenenza sempre soggetta a scelta. Un “noi” sempre più multilocale perché i nostri legami si articolano in mondi anche lontani, multitemporale, in quanto implica legami che si sviluppano tra generazioni; multidirezionale, perché i legami si sviluppano in cerchie e in direzioni non esclusive.
Durante la conferenza saranno discusse le condizioni a cui possano svilupparsi legami sociali aperti e in grado di generare collaborazione e fiducia.

CENTRO DOCUMENTAZIONE MONDO AGRICOLO FERRARESE – Domenica 21 febbraio alle 15 a San Bartolomeo in Bosco
‘Storia e storie tra Ferrara e il mondo popolare padano’ al MAF
18-02-2016

‘Storia e storie tra Ferrara e il mondo popolare padano’ è il titolo dell’incontro culturale che si svolgerà domenica 21 febbraio dalle 15 al MAF – Centro di Documentazione del Mondo Agricolo Ferrarese di San Bartolomeo in Bosco. L’ormai tradizionale appuntamento domenicale verterà questa volta su un simbolico incontro tra storia della città di Ferrara e tradizioni delle campagne della pianura padana. Farà da apripista la presentazione del volume “Ferrara svelata”, di Giorgio Mantovani e Leopoldo Santini (2G Editrice, Ferrara, 2015), preceduta dalla proiezione di suggestive immagini tratte da “Ferrara 1925-1928. Scatti inediti di Francesco Zerbini”, di Enrico Zerbini. Il libro raccoglie articoli apparsi su un quotidiano locale in anni diversi e focalizza i più disparati aspetti della storia della città. Scrive Silvia Villani in una nota di presentazione: “Nascono così gli approfondimenti su chiese e conventi, negozi storici ormai scomparsi ma la cui fama è rimasta nel tempo, strade con emergenze storiche, palazzi, monumenti, curiosità, usi e costumi, personaggi tipici entrati nella leggenda cittadina, artisti e loro ritrovi, momenti storici significativi, riflessioni sulla toponomastica e sulle innovazioni tecnico-industriali, sulla nuova edilizia, senza dimenticare le corse al palio, il corpo dei pompieri, le antiche farmacie e la professionalità degli speziali, i fornai e la loro arte e tanto altro”.

Seguirà quindi un incontro canoro e musicale con Otello Perazzoli, artista e studioso di tradizioni popolari, che farà conoscere i “Torototéla”, singolari personaggi che, con travestimenti a volte rozzi e con il suono di un violino ricavato da una zucca, giravano di casa in casa cantando strofette e canzoni ricevendo in cambio modesti omaggi, soprattutto in natura. Le sue esibizioni venivano immancabilmente chiuse con la formula “torototéla-torototà”. Otello Perazzoli, veronese, eseguirà alcuni di questi canti accompagnandosi all’organetto e dotandosi anche di uno splendido, autentico esemplare di “bastone del Totototéla”, salvato a suo tempo dall’oblio dallo studioso conterraneo Dino Coltro.

L’incontro si chiuderà con il consueto buffet di saluto, con i prodotti della terra estense. I visitatori avranno anche l’opportunità di ammirare la mostra-studio fotografica “Il Reno. Acqua che scorre. Il Fiume si racconta”, in parete fino a tutto il 25 febbraio.

L’iniziativa è promossa dal Comune di Ferrara, dal MAF e dall’associazione omonima.

MAF – Centro di Documentazione del Mondo Agricolo Ferrarese Via Imperiale, 263 44124 – San Bartolomeo in Bosco (Fe) Tel. 0532 725294 – Fax 0532 729154 e-mail: info@mondoagricoloferrarese.it

(Comunicato a cura degli organizzatori)

Sull’Ospedale S.Anna a Cona e la mobilità
di Leonardo Fiorentini *

18-02-2016

L’ospedale a Cona, i parcheggi, il bus e la metropolitana di superficie
Il vero problema è capire che tipo di mobilità vogliamo. Se ci deve essere un intervento della collettività si favorisca il TPL aumentando subito le frequenze dei bus per l’ospedale di Cona. Cispadana è l’emblema della strada sbagliata: andando avanti così pagheremo sempre più cari i mancati investimenti sul Trasporto Pubblico Locale.

E alla fine sono divampate le polemiche sui parcheggi a pagamento a Cona. Sono polemiche legittime, giustificate in particolare dall’entità delle tariffe proposte da Prog.Este. Sono però polemiche un po’ a scoppio ritardato, visto che il fatto che i parcheggi dovessero essere a pagamento era cosa ben risaputa, il quando ed il quanto un po’ meno. E’ evidente che la sciagurata collocazione del nuovo ospedale rende più difficile ogni ragionamento, ed è ancora più evidente che l’incredibile ritardo nell’attuazione di scelte di mobilità pubbliche dello scorso secolo (leggi cantiere della metropolitana di superficie) mette in luce l’inadeguatezza dei servizi di trasporto pubblico verso il nuovo Ospedale. Purtroppo non sarà nemmeno l’auspicata pista ciclabile per Cona a risolvere i problemi di accesso degli utenti all’Ospedale.

Cona, investiamo sul TPL?

Va ricordato che il Comune di Ferrara già oggi, con cospicue risorse proprie, finanzia la linea 6 per Cona arrivando a garantire una frequenza di 4 corse all’ora dalle 8 alle 15. Resta il tema del tempo di percorrenza, che è comunque di poco superiore a compiere lo stesso tragitto con la propria auto. Se ricordo bene credo che il nostro sia praticamente l’unico Comune della Provincia a mettere soldi sul TPL, anche a fronte di un quadro provinciale che non favorisce certo il trasporto pubblico urbano della nostra città. Questo quadro va rivisto al più presto ponendo la questione sul tavolo provinciale e regionale. Come del resto, a chi invoca un intervento della collettività (leggi Comune) per “calmierare” le tariffe dei parcheggi, va posta una domanda di buon senso: non sarebbe meglio investire quelle stesse risorse per aumentare ancor di più le frequenze del Trasporto Pubblico, arrivando finalmente intorno ai 10 minuti (ovvero una frequenza degna di un TPL efficiente), e magari intervenire per rendere più veloce il tragitto, piuttosto che agevolare ulteriormente il trasporto privato?

La mobilità che vogliamo

Perchè il vero problema è decidere che tipo di mobilità vogliamo per il nostro futuro. Purtroppo mi pare che il dibattito nazionale e regionale sia ancora ancorato a vecchi modelli. I cori da stadio utilizzati, anche da amministratori che stimo, per sostenere quel depauperamento di risorse pubbliche e territorio che si chiama “Cispadana”, diverranno lacrime di coccodrillo quando il raccordo autostradale Ferrara-Porto Garibaldi sarà reso a pagamento, uscita per Cona compresa. Allora oltre al parcheggio si pagherà anche il pedaggio, a meno di costose e discutibili strade complanari. Insomma, continueremo a pagare sempre più caro, sia come privati cittadini che come collettività, i mancati investimenti sul Trasporto Pubblico Locale.

La metropolitana di superficie

Certo non aiuta la causa del trasporto pubblico locale lo sfortunatissimo cantiere della Metropolitana di Superficie. Che, va sottolineato, non è importante solo per i cittadini di Via Bologna, o per gli utenti di Cona, ma è fondamentale per il futuro della nostra città. Ricordo che l’intero Piano Strutturale Comunale ha concentrato le (eventuali) espansioni su quell’asse di mobilità pubblica, mentre sarebbe strategico un suo sviluppo sia verso Pontelagoscuro che verso Bondeno. In questa legislatura il consiglio comunale nella sua interezza ha giustamente posto molta attenzione su questo cantiere, chiedendo più volte a FER un aggiornamento sullo stato dei lavori. Nelle prossime settimane convocherò un’altra commissione informativa sulla situazione del cantiere della metropolitana di superficie. E’ diventato purtroppo un appuntamento semestrale, perché su quel cantiere la città non ha solo bisogno di risposte, ma anche di fatti.

* presidente Gruppo consiliare SEL – Comune di Ferrara

AMBIENTE/MOBILITA’ – Lo spegnimento simbolico delle luci e le altre iniziative in programma venerdì 19 febbraio
Anche Ferrara aderisce alla 12.a edizione di “M’illumino di meno”, dedicata alla mobilità sostenibile
18-02-2016

Sarà dedicata in particolare al tema della mobilità sostenibile la dodicesima edizione di ‘M’illumino di meno’, in programma venerdì 19 febbraio. In mattinata (martedì 16 febbraio) nella residenza municipale si è svolta la presentazione delle iniziative attraverso le quali il Comune di Ferrara aderirà anche quest’anno alla storica campagna di sensibilizzazione sui consumi energetici ideata da Caterpillar, programma di Radio2.
Nell’occasione è stato inoltre presentato il progetto “Metrominuto Ferrara”, vero e proprio stimolo a percorrere la nostra città a piedi o in bicicletta, messo a punto dagli uffici comunali Centro Idea e U.O. Mobilità. Ben presto pertanto sarà messa a disposizione di ferraresi e turisti una mappa pedonale ‘analoga a quella dei trasporti pubblici’ con le informazioni sulle distanze tra i luoghi più importanti della città e i tempi di percorrenza a piedi.

All’incontro con i giornalisti erano presenti gli assessori comunali all’Ambiente Caterina Ferri e alla Mobilità Aldo Modonesi insieme alle responsabili del Centro Idea Elisabetta Martinelli e dell’U.O Mobilità Monica Zanarini.

“Rinnoviamo anche quest’anno l’adesione istituzionale all’iniziativa ‘M’illumino di meno’, – ha esordito l’assessora Caterina Ferri – sia effettuando lo spegnimento simbolico delle luci in alcuni spazi comunali sia mettendo a segno iniziative legate al risparmio energetico e alla mobilità sostenibile. L’adesione dell’Amministrazione comunale ha prodotto anche il coinvolgimento di numerose scuole di Ferrara, che si impegneranno in varie azioni di sensibilizzazione rivolte ai ragazzi e alle famiglie. L’intento di ‘Metrominuto Ferrara’ – ha poi ricordato l’assessora – è di offrire un servizio innovativo alla cittadinanza, ma anche ai turisti, i quali, grazie ai cartelli che verranno affissi nelle vie del centro, potranno regolarsi e conoscere le distanze tra i punti nevralgici della città”.

“La nostra – ha confermato l’assessore Aldo Modonesi a proposito dell’iniziativa ‘Metrominuto’ – è una città nella quale, soprattutto all’interno delle mura, si possono raggiungere diversi centri di interesse in 10 – 15 minuti a piedi o in bicicletta. Venerdì 19 febbraio, – ha poi aggiunto – in occasione di ‘M’illumino di meno’, oltre allo spegnimento di alcuni monumenti cittadini, sarà garantita la gratuità del servizio di bike sharing di Ferrara Tua. E’ sempre ampia comunque l’attenzione dell’Amministrazione nei confronti di nuove opportunità indirizzate al risparmio energetico e a una più consapevole politica degli spostamenti. In attesa di partecipare al bando regionale promosso per incentivare la mobilità sostenibile, stiamo infatti di pari passo valutando anche attuazioni concrete, come un nuovo progetto di ‘velo-stazione’ e l’unificazione del servizio di bike sharing oggi disponibile nel territorio”.

(Comunicati a cura di Centro Idea del Comune di Ferrara)

‘M’illumino di meno’ è la più grande campagna radiofonica di sensibilizzazione sui consumi energetici e la mobilità sostenibile, ideata da Caterpillar, storico programma in onda dal lunedì al venerdì su Radio2 dalle 17.30 alle 19.
La dodicesima edizione, che si terrà venerdì 19 febbraio 2016, quest’anno è dedicata in particolare al tema della mobilità sostenibile con la grande operazione Bike the Nobel, la campagna etica di Radio2 promossa da Caterpillar in cui si candida la bicicletta a Premio Nobel per la Pace.
Quest’anno l’invito per gli amministratori e i cittadini è quello di basare la propria adesione sul tema della mobilità sostenibile: promuovendo l’uso della bicicletta e di tutti i mezzi a basso impatto energetico come simbolo di pace e di rispetto per l’ambiente. Pedalate cittadine, incentivi a usare i mezzi pubblici, pedibus scolastici, rinunciare un giorno all’automobile sono solo alcune delle tante iniziative che è possibile organizzare nei proprio territori per aderire.

>> Il Comune di Ferrara, come negli anni scorsi, aderisce alla dodicesima edizione con lo spegnimento simbolico delle luci il 19 febbraio dalle 17,30 alle 19 in:
– Piazza Acquedotto illuminazione artistica monumentale (ad eccezione delle luci funzionali all’ingresso della struttura)
– Illuminazione artistica di Corso Martiri e Piazza Trento Trieste, che comprende l’illuminazione della facciata e della fiancata del Duomo, l’illuminazione del Campanile e l’illuminazione della Torre della Vittoria;
– Illuminazione artistica delle Mura (ad eccezione di via Bacchelli).

>> L’Amministrazione, visto il focus 2016 della campagna dedicato alla mobilità sostenibile, presenta inoltre il nuovo progetto “metrominuto Ferrara” invitando tutti, cittadini e turisti, a preferire gli spostamenti a piedi, oltre che ad osservare il “silenzio energetico” riducendo al minimo l’uso di luci ed elettrodomestici nella giornata di venerdì 19 febbraio.

>> Altra iniziativa promossa è la “Giornata di pedalate in completa gratuità” rivolta ai possessori di un abbonamento “bike sharing”: tutti coloro che sono in possesso di questo abbonamento potranno usufruire gratuitamente del servizio, venerdì 19 febbraio, senza l’applicazione della tariffa prevista per quella giornata.

>> In collaborazione con il gruppo di cittadinanza attiva Far Filò- Quartiere Foro Boario Ferrara, che aderisce all’iniziativa M’illumino di Meno 2016, il Centro IDEA promuove l’incontro “Creare comunità resilienti” a cura di Piero Pellizzaro venerdì 19 febbraio alle 19 alla saletta Condominio “Il Quartiere” – Via Pietro Lana, 1 Ferrara Dietro supermercato Conad in Via Foro Boario. Iniziativa a ingresso libero.

Referente di Climalia srl, azienda che si occupa di progetti di adattamento e buone pratiche ai cambiamenti climatici, Piero Pelizzaro incontrerà i cittadini per informare e per confrontarsi in uno scambio diretto di opinioni ed esperienza sul tema del cambiamento climatico e del consumo responsabile delle risorse. Far Filò con questa iniziativa e con altre in programma con il Calendario Far Filò 2016, intende promuovere il Condominio Il Quartiere e la zona di Foro Boario come centro di interesse culturale, capace di creare momenti di confronto, incontro e informazione rivolti a tutti i cittadini.

Le scuole coinvolte nel progetto

L’adesione dell’Amministrazione ha visto anche il coinvolgimento di tutte le scuole di Ferrara che hanno risposto numerose, impegnandosi con varie azioni di sensibilizzazione rivolte ai ragazzi e alle famiglie, sui temi del risparmio energetico e della mobilità sostenibile.

Scuole che hanno aderito a M’illumino di meno 2016:

Scuola primaria Villaggio INA
Iniziative:
Il comitato genitori della scuola sta attivando il progetto “Piedibus” e i docenti si impegneranno affinché nella mattinata del 19 si venga a scuola in bicicletta o a piedi.
Nella settimana dal 15 al 19 alcune classi saranno impegnate in laboratori con Hera sul tema dell’energia.
Affissione di uno striscione all’ingresso della scuola che promuove l’adesione a M’illumino di meno.
Riduzione dell’illuminazione allo stretto indispensabile nella mattinata del 19 febbraio.

Istituto Comprensivo “C. Govoni” con tutti i plessi di scuola primaria:
Scuola Primaria Doro (5 classi
Scuola Primaria Leopardi (10 classi)
Scuola Primaria Govoni (11 classi)
Scuola Primaria Poledrelli (9 classi)
Scuola Secondaria di 1^ grado T. Tasso (11 classi)
Iniziative:
– Riduzione al minimo necessario dell’illuminazione artificiale nella mattinata del 19 febbraio;
Inoltre:
– Le classi PRIME sez. A, B, C del plesso GOVONI inviteranno i bambini ad andare a scuola in bici o comunque con mezzi sostenibili attraverso la presentazione dell’iniziativa con avviso alle famiglie delle classi prime che si sono mostrate sensibili al tema.
Discussione in classe dell’iniziativa e del decalogo di M’Illumino di meno durante la giornata del 19 febbraio.
Produzione materiale: foto di gruppo di alunni che per l’occasione indosseranno una maglia colorata o bianca sulla quale verrà attaccata la scritta “IDEA”……”IL GOVONI SULLE RUOTE”
– Plesso DORO classe QUINTA: realizzazione di un cartellone in seguito ad attività con HERA su energia alternativa, usi della dinamo e applicazione alla bicicletta.

Istituto comprensivo statale “Alda Costa” con tutti i suoi plessi:
Scuola dell’infanzia G.B. Guarini
Scuola Primaria A. Costa
Scuola Primaria A. Manzoni
Scuola Primaria G.B. Guarini
Scuola secondaria di I grado M. M. Boiardo
Iniziative:
Distribuzione di opuscoli informativi relativi all’iniziativa, attività didattiche di sensibilizzazione nelle classi e verranno consigliate, per la giornata del 19 febbraio, le seguenti azioni:
riduzione dell’utilizzo dell’auto nel percorso casa-scuola e invito all’utilizzo dei mezzi pubblici, della bicicletta o dell’andare a piedi;
riduzione dei consumi energetici a scuola, riducendo al minimo l’illuminazione artificiale.

Istituto Comprensivo “Filippo De Pisis”
Scuola Primaria G. Matteotti
Scuola Primaria A. Franceschini – Porotto
Scuola Primaria Via Catena – Fondoreno
Scuola Secondaria di I grado F. De Pisis
Scuola Secondaria di I grado Porotto
Iniziative:
Nei cinque plessi la mattinata del 19 febbraio sarà dedicata a momenti di riflessione sulla mobilità sostenibile e sul valore del risparmio energetico per la salvaguardia del pianeta.
Tutte le classi terranno spente le luci durante la mattina.
Tutti gli alunni sono stati invitati a raggiungere la scuola a piedi o utilizzando bicicletta o mezzi pubblici.
I singoli plessi hanno organizzato attività a classi aperte, esposizione di cartelloni, preparazione di volantini.

Liceo L. Ariosto di Ferrara
Iniziative:
1) incontro di un gruppo di studenti del liceo con rappresentanti dell’Associazione “Amici della bicicletta” di Ferrara, nella mattina del 15 gennaio prossimo, dalle ore 10:10 alle ore 12:10. Tale incontro avrà lo scopo di informare i giovani sulle attività incentrate sull’uso della bicicletta che l’Associazione promuove per migliorare mobilità e qualità della vita urbana e per diffondere una forma di escursionismo rispettosa dell’ambiente;
2) spegnimento o riduzione dell’illuminazione artificiale nella mattina del 19 febbraio nelle aule e negli spazi comuni della scuola;
3) richiesta di impegno a studenti e personale docente e non docente a recarsi a scuola a piedi o in bicicletta nella mattina del 19 febbraio.

Asilo nido convenzionato ALI di PINOCCHIO
Durante la giornata del 19/02/2016 sono state previste le seguenti iniziative per sensibilizzare le famiglie al risparmio energetico e alla mobilità sostenibile:
– nella mattinata del 19 febbraio verranno spente le luci non necessarie e si ridurrà al minimo l’illuminazione artificiale;
– verranno consegnati ad ogni famiglia il volantino della campagna M’illumino di meno unitamente ad una candelina e ad un biglietto del bus per sensibilizzare le famiglie che frequentano l’asilo nido al risparmio energetico e alla mobilità sostenibile.

Scuola paritaria ” San Vincenzo”
Nido-Scuola dell’infanzia-Scuola Primaria-Scuola secondaria di I grado.
Saranno attivati, in tutte le classi dell’istituto, giochi sul risparmio energetico con l’utilizzo di cartelli sulla sensibilizzazione.

Scuola Smiling – Infanzia, Primaria, Secondaria di I grado e Liceo
Iniziative:
Adesione simbolica al “silenzio energetico” con lo spegnendo di luci e dispositivi elettrici non necessari, e ridzione al minimo dell’illuminazione artificiale nella mattinata del 19 febbraio, in entrambe le nostre sedi.
Attività didattica volta alla sensibilizzazione sul tema della mobilità sostenibile; in particolare, promuoveremo presso tutti i nostri iscritti, di ogni età, l’uso di mezzi di trasporto a basso impatto come simbolo di pace e di rispetto dell’ambiente, con brevi presentazioni in tutte le classi, proiezione di video e discussione.

Metrominuto e Siamo nati per camminare

Perché “metrominuto Ferrara”? Ferrara è una città di medie dimensioni e il suo centro storico è percorribile a piedi in un tempo relativamente breve. E allora perché non valutare se un percorso è conveniente farlo a piedi piuttosto che con l’automobile evitando di cercare il parcheggio? Perché attendere l’autobus se il tragitto che devo fare posso percorrerlo in 25/20 minuti?

In coerenza con le politiche regionali e comunali di promozione della mobilità sostenibile e sicura, dell’educazione alla sostenibilità e della salute si è voluto realizzare una mappa pedonale “analoga a quelle dei trasporti pubblici” che riporta le informazioni su distanze a piedi e tempi di percorrenza tra luoghi di interesse della città, dove quelli più rappresentativi vengono presentati come delle “fermate” su una rete pedonale, connessa a varie “linee” pedonali.

Il progetto “metrominuto Ferrara” mira a rimuovere anche gli ostacoli dell’incertezza riguardo alla distanza e ai tempi di percorrenza, che può indurre le persone a non spostarsi a piedi. La conoscenza delle distanze renderà l’esplorazione del centro molto più divertente e rilassante con l’obiettivo di aumentare gli spostamenti pedonali facilitandone la mobilità;
Tenuto conto della significativa importanza di acquisire corrette informazioni sui percorsi, specialmente per gli utenti dei trasporti pubblici, con questo progetto si vuole incoraggiare la mobilità pedonale, considerando i pedoni come soggetti prioritari/fondamentali nel sistema della mobilità cittadina.

Lo scopo di questa mappa è sensibilizzare i cittadini ad una nuova cultura della mobilità che ribalti l’ordine delle priorità nell’utilizzo e nel valore dato ai mezzi di trasporto, che oggi assegna all’automobile il primo posto per finire ai piedi che si usano quando proprio non se ne può fare a meno. Prendere coscienza che le grandi sfide ambientali che dobbiamo affrontare, ma anche la stessa convenienza individuale, rendono necessario invertire la sequenza, è auspicabile sostenere con ogni mezzo la mobilità pedonale perché diventi fondamentale/irrinunciabile, seguita, da quella ciclabile, dal mezzo pubblico, dal mezzo privato nella modalità car sharing e car pooling e solo per ultimo dall’uso individuale dell’automobile privata.

Camminare fa bene alla salute, ma anche all’ambiente e all’aria. Camminare giova allo spirito e perfino all’umore. Fa bene al cielo malato di smog e di effetto serra. Senza contare che il ritmo dei passi accompagna alla perfezione quello dello sguardo, che ha così tempo di osservare, guardare, esplorare ciò che incrocia o circonda il nostro cammino, e di creare rapporti di vicinanza e sicurezza con le persone e la città.

La sesta edizione della Campagna “Siamo nati per camminare”, organizzata dalla Regione Emilia Romagna in collaborazione con il Comune di Ferrara, quest’anno promuove la mobilità pedonale attraverso il progetto “metrominuto Ferrara”.

Non saranno distribuite le consuete cartoline come negli anni scorsi, ma sarà fornito, ad ogni scuola di Ferrara, un manifesto che illustra la mappa “Metrominuto”, con l’invito rivolto a famiglie e ragazzi/e a compilare un questionario on line, che sarà il primo passo per la redazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile – PUMS, con la collaborazione della cittadinanza.

Il PUMS è uno strumento di programmazione strategica di lungo termine che il Comune di Ferrara intende adottare, seguendo le sollecitazioni in arrivo dall’Unione Europea e dalla Regione Emilia Romagna. Finalità del PUMS è quella di promuovere una mobilità efficiente e sostenibile, in un’ottica di tutela del patrimonio storico, culturale e ambientale, tenendo conto dei principi di integrazione, partecipazione e valutazione tesi a soddisfare i bisogni di mobilità sia attuali che futuri, al fine di migliorare la qualità della vita nella città e nei suoi quartieri.

La campagna “Siamo nati per camminare” prevede inoltre, per le scuole che ne faranno espressa richiesta, la distribuzione gratuita ad ogni alunno di una copia della mappa metrominuto per facilitare gli insegnanti a promuovere nelle loro classi attività di sensibilizzazione sulla mobilità pedonale verificando inoltre la possibilità di organizzare i “Piedibus”.

Le prime 15 classi che riusciranno ad organizzare e ad attuare un piedibus nei mesi di aprile e maggio 2016 riceveranno in omaggio per ogni bambino uno zainetto-sacca catarifrangente, da indossare durante il percorso casa-scuola.

PALAZZO DEI DIAMANTI – In programma quattro nuove aperture serali straordinarie
Già raggiunta la quota dei centomila visitatori per la mostra ‘De Chirico a Ferrara’
18-02-2016

(Comunicato a cura della Fondazione Ferrara Arte)

A tre mesi dall’apertura, la rassegna ‘De Chirico a Ferrara’ ha raggiunto la cifra record di 100.000 visitatori, dimostrando così di suscitare un grande interesse e di essere tra gli eventi espositivi italiani più visitati. Per consentire a un pubblico sempre più numeroso l’accesso alla mostra, aperta fino al 28 febbraio, la Fondazione Ferrara Arte ha programmato altre quattro aperture serali straordinarie.

La prima è prevista per domenica 21 febbraio, quando sarà possibile visitare l’esposizione fino alle 22.30 (chiusura della biglietteria alle 22.00).

Le altre tre date saranno in occasione dell’ultimo week-end di apertura: venerdì 26 e sabato 27 la mostra rimarrà aperta fino alle 22.30 (chiusura della biglietteria alle 22.00) mentre domenica 28 febbraio sarà possibile entrare ai Diamanti a oltranza fino alle 24.00 (chiusura della biglietteria alle 23.30).

Per informazioni: tel. 0532 244949, www.palazzodiamanti.it

INTERPELLANZA – Presentata dal gruppo FDI-AN in Consiglio comunale
Richiesta in merito al servizio di trasporto funebre
18-02-2016

Questa l’interpellanza pervenuta:

– il consigliere Spath (gruppo FDI-AN in Consiglio comunale) ha interpellato il sindaco Tiziano Tagliani e l’assessore al Bilancio Luca Vaccari in merito al servizio di trasporto funebre.

MUSEO RISORGIMENTO E RESISTENZA – Prorogata la mostra ‘Sto bene, non mi manca niente…mandatemi del pane’
Ancora aperta fino al 6 marzo l’esposizione che racconta di due vite unite dalla guerra
18-02-2016

Rimarrà aperta al pubblico fino alla prossima domenica 6 marzo la mostra storico-documentaria dal titolo “Sto bene, non mi manca niente…mandatemi del pane. Due storie, una vita” allestita al Museo civico del Risorgimento e della Resistenza di Ferrara (corso Ercole I d’Este 19). L’esposizione, inaugurata lo scorso 23 gennaio, rientra nel programma delle iniziative ferraresi organizzate in occasione della “Giornata Internazionale della Memoria” 2016 in ricordo delle vittime dell’Olocausto, delle leggi razziali e delle deportazioni nei campi di concentramento.
Curata da Magda Beltrami e Carlo Benassi, con il coordinamento scientifico di Antonella Guarnieri, la mostra narra l’incontro fra una donna e un uomo in un lager nazista durante la Seconda guerra mondiale; persone nate in continenti diversi, con culture diverse e che parlano lingue diverse, ma le cui vite saranno unite dalla guerra. “Si intende, in questo modo – dichiarano gli organizzatori – contribuire a dar voce, ancora una volta, agli ‘italiani del silenzio'”.

La mostra sarà visitabile gratuitamente fino al 6 marzo, dal martedì alla domenica dalle 9.30 alle 13 e dalle 15 alle 18.

Per informazioni, per gruppi e per le scuole: biglietteria@comune.fe.it, tel . 0532-244922

Crossroads, jazz e non solo: oltre 50 concerti in tutta l’Emilia-Romagna

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Musica, mostre, seminari, editoria: presentata la 17a edizione. Mezzetti: “Uno splendido lavoro, continuiamo con la nostra convinta partnership”.

Bologna – Oltre cinquanta concerti in una ventina di località sparse su tutto il territorio dell’Emilia-Romagna, con un calendario che si estenderà dal 27 febbraio al 4 giugno e che comprenderà anche mostre, seminari, presentazioni editoriali, 69 gruppi con 505 artisti coinvolti l’80% dei quali italiani. E’ la diciassettesima edizione del festival Crossroads, organizzato da Jazz Network col sostegno dell’Assessorato alla Cultura dell’Emilia-Romagna, che è stata presentata oggi a Bologna nella sede della Regione.
Sono tra l’altro intervenuti alla presentazione Massimo Mezzetti assessore regionale alla Cultura, Antonio Gioiellieri e Sandra Costantini, rispettivamente presidente e direttore artistico di Jazz Network.
“Tra poco, ha commentato l’assessore Mezzetti – saranno varati i bandi per il nuovo Triennale dello Spettacolo, e vedo tutti gli elementi per dire che può essere confermata convintamente la nostra partnership con l’associazione, che ha svolto un lavoro immane per organizzare questa densissima rassegna”. Mezzetti ha quindi ribadito che “la Regione sta lavorando a una legge, da varare entro la legislatura, che promuova la filiera produttiva della musica principalmente quella contemporanea e popolare, sul modello di quella costruita per il cinema, anche basandoci sul forte background già attivo in Emilia-Romagna”.

Il festival
Un festival che è come un grande puzzle della musica jazz, col suo accostamento di innumerevoli tasselli capaci di raffigurare tutte le principali estetiche della musica improvvisata, divagazioni stilistiche comprese. I grandi numeri fanno di Crossroads un vasto affresco di suoni: la diciassettesima edizione si svilupperà dal 27 febbraio al 4 giugno, 99 giorni con una cinquantina di concerti e circa 500 artisti coinvolti. Oltre che un puzzle musicale, Crossroads è anche un gioco a incastri geografico: il monumentale programma sarà diffuso a zig-zag su tutto il territorio della regione Emilia-Romagna. Un continuo andirivieni di concerti, in perenne movimento tra una ventina di città.

Il suono delle più ammalianti trombe del jazz italiano caratterizzerà l’edizione 2016 di Crossroads: Paolo Fresu, Enrico Rava e Fabrizio Bosso saranno tutti artist in residence e avranno l’occasione di farsi ascoltare in un’ampia varietà di progetti musicali.
L’apertura della kermesse jazzistica emiliana si terrà come d’abitudine al Teatro De André di Casalgrande: il 27 febbraio con Fabrizio Bosso e il fisarmonicista Luciano Biondini incastonati in un ensemble d’archi diretto da Paolo Silvestri. Il lirismo sopraffino della serata si riassume nel suo titolo: “Melodies”. Bosso tornerà il 13 aprile (Parma, Casa della Musica) con lo spumeggiante quintetto Latin Mood co-diretto col sassofonista Javier Girotto e poi ancora il 17 aprile a Imola (Teatro Ebe Stignani) per eseguire “Duke” (omaggio alle composizioni di Duke Ellington) con il suo quartetto e, in aggiunta, un ensemble di fiati diretti ancora da Paolo Silvestri.
Tre saranno anche le occasioni per ascoltare Enrico Rava, il più emblematico dei trombettisti nazionali. Rava sarà protagonista di un paio di intensi duetti: con la pianista Rita Marcotulli (25 marzo, Massa Lombarda, Sala del Carmine) e con il chitarrista Roberto Taufic (20 aprile, Parma). Da due situazioni così raccolte il salto risulterà poi notevole: l’1 maggio Rava sarà, assieme al batterista Aldo Romano (in questa occasione anche cantante), solista speciale di una una produzione originale con l’Italian Jazz Orchestra diretta da Fabio Petretti. Un omaggio a Chet Baker in grande stile, con un organico di vaste dimensioni, con tanto di archi.

Paolo Fresu, l’altro trombettista di riferimento assoluto del jazz italiano, sarà protagonista di ben cinque serate con altrettanti progetti: in duo col bandoneonista Daniele di Bonaventura (2 marzo, Fusignano, Teatro Moderno); ancora in duo, questa volta col pianista serbo Bojan Z (23 marzo, Rimini, Teatro degli Atti); in front line assieme al trio Tao (18 aprile, Castel San Pietro Terme, “Cassero” Teatro Comunale, nell’ambito di Cassero Jazz); in un ulteriore stimolante duetto, col trombone di Gianluca Petrella (29 aprile, San Mauro Pascoli, Villa Torlonia – Le Cantine); come solista di spicco nel concerto ‘kolossal’ che coronerà il progetto didattico“Pazzi di Jazz”, assieme a Tommaso Vittorini, Ambrogio Sparagna, Alien Deee ben 250 giovanissimi musicisti coinvolti tra orchestra e coro (2 maggio, Ravenna, Piazza del Popolo).

Tra i big stranieri spiccano nomi variegati come il contrabbassista Dave Holland, che sarà a Piacenza col suo trio (11 marzo, Teatro President); il quartetto Volcan, una vera adunata di superstar della musica latina come Gonzalo Rubalcaba, Giovanni Hidalgo, Horacio “El Negro” Hernandez e Jose Armando Gola (27 aprile, Imola, Teatro Ebe Stignani); i Ladysmith Black Mambazo, veri ambasciatori della musica tradizionale del Sudafrica (27 maggio, Correggio, Teatro Asioli); il batterista nigeriano Tony Allen, mito dell’Afrobeat (31 maggio, Correggio).
In primavera, il cartellone di Crossroads registrerà un’impennata: dal 5 al 14 maggio accoglierà al proprio interno la nuova edizione del festival Ravenna Jazz, che continua con la formula extra large delle sue più recenti annate: concerti di punta al Teatro Alighieri, proposte per intenditori in vari club e poi musica distribuita su tutto il territorio cittadino coinvolgendo numerosi locali.

La quarantatreesima edizione di Ravenna Jazz sarà aperta dal trio del contrabbassista Avishai Cohen (il 5 all’Alighieri) e si concluderà ancora all’Alighieri il 14 con il piano solo di Michel Camilo: musicisti capaci di virare il jazz verso i colori del Medio Oriente e dei Caraibi, dispensando emozioni a forti tinte. All’Alighieri arriveranno anche i Take 6, gruppo vocale che ha raggiunto la fama planetaria con la sua dinamica miscela di gospel, R&B e jazz (il 7), e i Funk Off, marching band dalle coreografie danzanti in grado di traslocare la propria esuberanza musicale e cinetica anche sulla scena teatrale (l’8, con la partecipazione come special guest della cantante Karima).
Le altre serate di Ravenna Jazz si svolgeranno in maniera itinerante tra vari club, con proposte musicali che spaziano dal classico al decisamente insolito e trasgressivo. Il Teatro Socjale di Piangipane ospiterà la vocalist portoghese Carmen Souza, diva del world-jazz, con un quartetto co-diretto assieme al bassista Theo Pascal (il 10), e il cantante inglese Anthony Strong, moderna incarnazione dell’arte del crooning (il 13). Al Cisim di Lido Adriano si ascolteranno la miscela blues-rock psichedelica dei Sacri Cuori (il 6) e gli incalzanti e ipnotici breakbeats dei britannici GoGo Penguin (l’11). Il Mama’s Club aprirà invece le porte al duo di Cristina Renzetti e Tati Valle, voci e chitarre tra Italia e Brasile (il 9), e ai Blues Burdèl, quartetto vocale che mette in jazz i canti tradizionali romagnoli (il 12).

Assai variegata la presenza di artisti statunitensi. Ci sarà l’entertainment swingante di Johnny O’Neal, pianista-cantante dal grande passato e da poco riemerso dopo lunghi anni di oblio (17 marzo, Solarolo, Oratorio dell’Annunziata), la travolgente vocalità della californiana Shayna Steele (10 aprile, Gambettola, Teatro Comunale) e poi un’ampia declinazione degli stili più moderni: il post-bop dalla visione assai aperta del trombettista Ralph Alessi (12 marzo, Ferrara, Jazz Club Torrione San Giovanni), le acrobazie postmoderne della batteria di Jim Black (9 aprile, Ferrara), l’avanguardia colta della flautista Nicole Mitchell (23 aprile, Ferrara) e quella muscolare del cornettista Rob Mazurek col Chicago Underground Duo (16 aprile, Castel San Pietro Terme).

Non solo Fresu, Rava e Bosso: il jazz italiano passerà a Crossroads 2016 con molte altre proposte. Appuntamenti di rilievo sul fronte pianistico, con un piano solo di Danilo Rea a cavallo tra Beatles e Rolling Stones (22 aprile, Coriano, Teatro CorTe) e con il trio di Dado Moroni al quale si aggiungerà la voce di Karima (21 aprile, Russi, Teatro Comunale). Un doppio spazio dedicato all’incontenibile carica del sax di Francesco Bearzatti: il 2 aprile con il suo Tinissima Quartet e il 3 aprile come ospite dei Rainbow Nation (entrambe le sere a Dozza, Teatro Comunale, nell’ambito di “Dozza Jazz”). Un grande classico come il duo formato da Gianluigi Trovesi e Gianni Coscia sarà preceduto da una insolita novità che affianca la fisarmonica di Coscia alle parole del semiologo Paolo Fabbri (4 marzo, Rimini). Un altro big della scena italiana, anche se argentino d’origine, è Javier Girotto che si esibirà con gli intramontabili Aires Tango in occasione della Giornata Internazionale Unesco del Jazz (30 aprile, Russi). Una cantante di grande notorietà come Maria Pia De Vito sarà in duo col contrabbassista Ares Tavolazzi a Santarcangelo (31 marzo, Teatro Supercinema). Giovane ed emergente è invece la voce di Chiara Pancaldi, che sarà comunque sostenuta da una ritmica di grandi veterani come Kirk Lightsey e Marc Abrams (15 aprile, Coriano).
Oltre a seguire con curiosità la ‘deriva’ degli stili, Crossroads esplora anche geografie alternative alla classica rotta Italia-Usa. Si è già accennato agli spunti provenienti da Israele (Avishai Cohen), Santo Domingo (Michel Camilo), Sudafrica (Ladysmith Black Mambazo). Ci saranno anche il Brasile, rappresentato dalla cantante Rosalia De Souza, che sarà special guest del trio Jazz à la Mode (8 marzo, Massa Lombarda), e dal Cello Samba Trio del violoncellista Jaques Morelenbaum (14 marzo, Bagnacavallo, Teatro Goldoni); la Finlandia, col suono pastoso e cool del sax di Timo Lassy (18 marzo, Fusignano, Auditorium Corelli); il Benin, che filtra nelle sonorità ormai newyorkesi della chitarra di Lionel Loueke (8 aprile, Modena, La Tenda); l’Inghilterra, con l’omaggio a Nat King Cole del vocalist Hugh Coltman (24 aprile, Modena).

La parte finale di Crossroads si svolgerà tutta a Correggio, sotto la bandiera di “Correggio Jazz”. Un festival nel festival dunque, che oltre ai grandi nomi della musica africana già menzionati (Ladysmith Black Mambazo e Tony Allen) porterà al Teatro Asioli il quartetto all stars del batterista Billy Hart (il 16 maggio, con Ethan Iverson, Mark Turner e Ben Street) e il duo che affianca una delle più grandi glorie della musica improvvisata francese, il sassofonista Michel Portal, alla giovane rivelazione della fisarmonica Vincent Peirani (23 maggio). A tutto ciò si aggiunge una ricca rappresentanza del jazz italiano, anche al di fuori dei percorsi più battuti. In maggio si ascolteranno un trio di grandi nomi del modernismo come Luca Aquino, Giovanni Guidi e Michele Rabbia (il 18); un solo dalle tonalità sacre del sassofonista Dimitri Grechi Espinoza seguito dal tributo a Charlie Haden del trio del batteristaMirco Mariani con Pietro Tonolo ospite speciale al sax (il 20); gli Yellow Squeeds del chitarrista Francesco Diodati abbinati ai Frontal del pianista Simone Graziano, con David Binney al sax (il 25); le affascinanti sonorità del duo con le ance di Enzo Favata e le tastiere di Enrico Zanisi, in serata con il quartetto Travelers del contrabbassista Matteo Bortone (il 29). La coda del festival, in giugno, offrirà all’ascolto una serata con il trio del sassofonista Simone La Maida seguito dal quartetto del contrabbassista Francesco Ponticelli (il 3) e un appuntamento finale con un piano solo di Alessandro Lanzoni e il trio del sassofonista Marcello Allulli (il 4).

Nota di Eric Zaghini su questione pensioni di reversibilità

da: ufficio stampa Partito Democratico Ferrara

Nell’epoca della comunicazione di massa vengono messi in circolo diversi finti scoop giornalistici, per non dire bufale vere e proprie, con lo scopo di inquinare il dibattito pubblico o più genericamente di sostituire la realtà con un surrogato poco distante dall’idiozia. L’ultimo esempio, il più eclatante, riguarda la presunta volontà del Governo di mettere mano alle pensioni di reversibilità.

Spiace verificare, lo si apprende dalla stampa, che tra le allodole cadute in trappola vi siano le organizzazioni sindacali rappresentanti dei pensionati ferraresi, le quali hanno avvertito le masse della sciagura imminente.

Peccato non ci sia nulla di fondato in tutto ciò.

Col “DDL povertà”, all’esame delle camere, il governo è delegato ad approvare entro sei mesi dall’approvazione della delega l’introduzione – per la prima volta nel nostro Paese – di uno strumento universale e organico di lotta alla povertà.

L’obiettivo è quello di assicurare livelli uniformi di assistenza in tutto il Paese. Attualmente, gli interventi assistenziali dei Comuni vanno da meno di 25 euro pro-capite a 250 euro pro-capite a seconda delle zone del Paese. E nel Sud si spende circa un terzo in lotta alla povertà rispetto al Nord-Est. Tutto ciò indica che c’è bisogno di un intervento straordinario contro la povertà.

Tra l’altro, a differenza di ciò che è sempre avvenuto nel recente passato, quando a roboanti promesse non seguivano mai altrettante azioni concrete, il Governo prima ha messo i soldi (in Legge di stabilità 2016: 600 milioni nel 2016 e 1 miliardo l’anno dal 2017 in poi, strutturalmente), e poi ha pensato e presentato il disegno di legge.

Nel testo del disegno di legge, la parola reversibilità non è mai nominata.

Semplicemente, la delega prevede che le prestazioni previdenziali e assistenziali che già oggi sono sottoposte alla “prova dei mezzi” (per prova dei mezzi si intende che le prestazioni debbono essere erogate al più bisognoso, non al più furbo) possono essere “investigate” al fine di evitare duplicazioni e abusi, e per renderle più efficaci nell’aiuto a chi ha più bisogno. Oltretutto, la delega espressamente prevede che eventuali risparmi, frutto di tale operazione andrebbero ad aumentare i soldi già destinati alla lotta alla povertà.

Infine, ancora a maggior tutela degli attuali percettori delle prestazioni, nella delega c’è scritto a chiare lettere, che in nessun caso le prestazioni attualmente erogate possono essere toccate.

Nulla di ciò che si legge in giro in questi giorni, dunque, corrisponde a realtà. Per rendersene conto basterebbe accedere ad internet, visitare il sito della Camera, e leggere le due paginette del disegno di legge. Si eviterebbe, così, di vedere una parte di politica e delle rappresentanze protestare contro la lotta alla povertà.

Eric Zaghini – Responsabile Sviluppo Economico PD Ferrara

Coldiretti: assicurazioni agricole, prima della stipula bisogna fare il “P.a.i.”

da: ufficio stampa Coldiretti Ferrara

Per accedere ai contributi previsti per le polizze agevolate, dal 2016 occorre predisporre il Piano Assicurativo Individuale, sulla base delle effettive produzioni aziendali ed in relazione al piano colturale del corrente anno. Gli Uffici Coldiretti sono già operativi per le aziende interessate.

Le aziende agricole che assicurano le produzioni aziendali dalle possibili avversità atmosferiche (e non solo), possono ottenere un aiuto, con risorse comunitarie e nazionali prefissate per i prossimi anni, riservate alle imprese del settore agricolo, accedendo all’assicurazione agevolata, ovvero con costo ridotto in ragione del supporto e sostegno comunitario e nazionale.
Con la programmazione del nuovo Piano di Sviluppo Agricolo Nazionale, sono state introdotte misure per la gestione di diversi fondi operanti a sostegno delle aziende che intendono assicurarsi: Assicurazioni del raccolto, degli animali e delle piante, già operative e disponibili per le imprese interessate; Fondi di mutualità e Fondi per la stabilizzazione del reddito, che saranno resi operativi nei prossimi anni.
La novità di quest’anno è rappresentata dal fatto che prima di stipulare una polizza agevolata deve essere predisposto il cosiddetto PAI, il “piano assicurativo individuale”, che rappresenta per l’agricoltore una manifestazione di interesse alla partecipazione al sistema assicurativo agevolato, che consentirà l’accesso, anche per il tramite dei Consorzi di Difesa, ad un aiuto pari al 65% della spesa ammissibile per tutte le polizze che dimostreranno di posseder i requisiti minimi di accesso.
Altra novità importante e che occorre evidenziare, è che il PAI dovrà contenere i dati delle produzioni effettivamente realizzate dall’azienda , in maniera da calibrare una polizza rispondente a quelle che sono le reali produzioni, e redditività, dichiarate e documentate dall’azienda stessa in sede di compilazione del Piano. Il sistema di calcolo terrà conto delle rese delle produzioni 2015 per assicurare i prodotti del 2016, e via via si costituirà un dato storico medio, che si prefigge di consentire alle singole aziende di operare sulla base delle reali ed effettive capacità produttive, superando le limitazioni ed incongruenza derivanti dall’applicazione di dati statistici medi a livello nazionale.
Poiché è indispensabile compilare il proprio PAI prima della stipula del contratto assicurativo, occorre che gli agricoltori interessati predispongano alcuni passaggi:
• aggiornare il fascicolo aziendale
• validare Piano Colturale 2016
• richiedere una nuova Scheda di Validazione, attendere che il fascicolo venga “inviato al SIAN “
• inserire il PAI.

Per fare tutto quanto previsto occorre rivolgersi ad un CAA, ovvero il Centro Autorizzato di Assistenza agricola, come quello che Coldiretti mette a disposizione dei propri soci e che è già in grado, grazie anche ad un puntuale e preciso lavoro di implementazione, di disporre dei dati delle superfici frutticole, le prime colture che necessitano di adeguata copertura per il rischio delle gelate tardive, considerato che le temperature clementi di questo inverno, stanno anticipando l’epoca di fioritura di parecchi giorni ed in questo modo la comprensibile preoccupazione delle aziende può trovare una risposta nel poter compilare tranquillamente il proprio PAI fin da subito, stipulando successivamente a breve termine la vera e propria polizza assicurativa con la propria compagnia.
Gli uffici Coldiretti in tutto il territorio ferrarese sono già in grado di offrire ogni utile informazione per il calcolo delle produzioni 2015 da usare per la compilazione del PAI, che dovrà essere fatto in stretta collaborazione con l’azienda agricola interessata, in particolare con il dettaglio produttivo delle colture da assicurare nel 2016, sulla base dei riscontri puntuali dell’anno precedente, utilizzando copie delle fatture o dei tabulati di consegna, che saranno utilizzati per poter rappresentare come detto, l’effettiva capacità produttiva di ciascuna azienda ed un valore della produzione assicurabile il più reale possibile.
Le aziende interessate possono quindi già contattare il proprio ufficio di zona di riferimento per la sollecita predisposizione e redazione del PAI e la successiva stipula della copertura assicurativa.

Sabato 20 febbraio Nels Cline e Julian Lage live al Jazz Club Ferrara

da: ufficio stampa Jazz Club Ferrara

Sabato 20 febbraio il Jazz Club ospita due dei più apprezzati e influenti chitarristi della scena contemporanea: Nels Cline e Julian Lage. In “Room”, progetto che presenteranno al Torrione, l’anima rock di Cline – che molti ricordano con la band Wilco – si fonde completamente alla creatività di Lage, permettendo a entrambi di soddisfare le sfide poste dalle loro articolate composizioni originali.

Sabato 20 febbraio (ore 21.30) il Jazz Club ospita due dei più apprezzati e influenti chitarristi della scena contemporanea: Nels Cline e Julian Lage.
Due maestri la cui apparente distanza stilistica e generazionale trova in “Room” – progetto edito da Mack Avenue Records nel 2014 – un perfetto punto di incontro. L’anima rock di Cline, stemperata dal contesto cameristico, si fonde completamente con la creatività dell’astro nascente del jazz americano Lage, permettendo a entrambi di soddisfare le sfide poste dalle loro articolate composizioni originali.
In “Room” Lage è sul canale sinistro, Cline a destra. Suonano in tutto quattro chitarre: Cline imbraccia un’acustica Gibson Barney Kessel del 1965 ed una Gibson J-200 del 1962, mentre Lage non abbandona la sua solita Linda Manzer, alternandola ad una Martin 000-18 acustica del 1939. La musica è registrata dal vivo, senza sovraincisioni, e il risultato è un mondo di bellezza melodica e brillantezza tecnica folgorato da aspri squarci sonori.
Nels Cline si è rivelato una forza della natura sia come chitarrista (leader e sideman), sia in qualità di improvvisatore, sin dal suo debutto discografico nel 1978. Definito da Rolling Stone come uno dei venti “nuovi dèi della chitarra” ed uno dei cento migliori chitarristi di tutti i tempi, Cline ha raggiunto l’apice del successo nei primi anni 2000 insieme al gruppo rock dei Wilco. Conosciuto perlopiù per la vena sperimentale che lo contraddistingue, e che si può ascoltare nel recente “Macroscope” (Mack Avenue Records, 2014) registrato in compagnia del suo trio, Cline ha abbracciato altresì progetti che evidenziano un approccio più intimo e riflessivo.
A soli 26 anni, Julian Lage ha portato una ventata di aria nuova al mondo della chitarra jazz. Il New York Times loda il “disarmante spirito di generosità” della musica di Lage e prende atto dell'”aggrovigliato radicamento nel jazz, folk, musica classica e country” del giovane chitarrista. Oltre alla collaborazione con artisti quali Mark O’Connor, Jim Hall e Anthony Wilson tra gli altri, Lage è a capo di gruppi innovativi da cui sono scaturiti lavori come “Sounding Point” (con il quale ha ricevuto una nomination ai Grammy) e “Gladwell”, entrambi per la EmArcy Records.

INFORMAZIONI
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com

Infoline 339 7886261 (dalle 15:30)
Prenotazione cena 333 5077059 (dalle 15:30)

Il Jazz Club Ferrara è affiliato Endas, l’ingresso è riservato ai soci.

DOVE
Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara. Con dispositivi GPS è preferibile impostare l’indirizzo Corso Porta Mare, 112 Ferrara.

COSTI E ORARI
Intero: 20 euro
Ridotto: 15 euro (la riduzione è valida prenotando la cena al wine bar, accedendo al solo secondo set, fino ai 30 anni di età, per i possessori della Bologna Jazz Card, per i possessori di MyFe Card, per i possessori della tessera Akkademica, per i possessori di un abbonamento annuale Tper)

Intero + Tessera Endas: 25 euro
Ridotto + Tessera Endas: 20 euro

NB Non si accettano pagamenti POS

Apertura biglietteria: 19.30
Cena a partire dalle ore 20.00
Primo set: 21.30
Secondo set: 23.00

Encanto 2016: corsi di lingua e laboratori per bambini

da: Consorzio “Wunderkammer”

Spagnolo e inglese ma anche pittura e tessitura: a Wunderkammer tanti appuntamenti per i piccoli.

Corsi di lingua e tanti laboratori creativi per i più piccoli. L’associazione Encanto – impegnata a Ferrara nella promozione della cultura italo-spagnola e nell’organizzazione di eventi e momenti speciali dedicati alle famiglie e ai bambini – presenta il calendario 2016, con tante attività formative e ricreative caratterizzate come sempre dall’attenzione alle culture e alle tradizioni straniere.

Bilinguismo sin dalla prima infanzia: da fine febbraio verranno avviati i corsi di spagnolo e inglese per bambini, condotti da insegnanti madrelingua di comprovata esperienza, specializzati nell’insegnamento ai più piccoli. Ciascun corso comprenderà due gruppi, divisi per fasce d’età: dai 6 agli 8 anni e dai 9 ai12 anni. Le iscrizioni saranno a numero chiuso per garantire la massima attenzione nei confronti dei frequentanti.

Gli incontri cominceranno al raggiungimento del numero minimo di partecipanti e si terranno a Wunderkammer, al primo piano di Palazzo Savonuzzi, in via Darsena 57 – dove l’associazione, responsabile del Centro Interculturale Italo-Espanol, ha la propria sede. Giorni e orari verranno concordati assieme alle famiglie per trovare la soluzione che incontri più facilmente le loro esigenze. Le prime lezioni di prova si terranno giovedì 25 e venerdì 26 febbraio dalle 17 alle 18.

I laboratori avviati nei primi mesi del 2016 saranno due: pittura creativa e tessitura.

Il primo – pittura creativa – è un laboratorio pensato per tutti i bambini tra i 6 e 9 anni che amano disegnare ed esprimersi attraverso pennelli, matite e pennarelli, questo
laboratorio è concentrato sulla valenza simbolica dei colori, sui messaggi che possono comunicare. Gli incontri si terranno tutti i venerdì dalle 18 alle 19, a partire dal 26 febbraio.

Il secondo – tessitura – si terrà tutti i venerdì pomeriggio, a partire dal 26 febbraio, e coinvolgerà i bambini tra i 6 e i 12 anni in un divertente gioco tra stoffe e tessuti, per sviluppare la loro creatività oltre che la loro crescita personale. Dalla creazione del telaio alla realizzazione di piccoli oggetti da utilizzare in casa: un modo allegro e fantasioso per far rivivere e tramandare gli antichi saperi.

Per partecipare ai corsi e ai laboratori – anche alle prime lezioni gratuite di prova – è necessario prenotare, poiché i posti sono limitati. Ogni attività si concluderà con una merenda offerta dall’associazione.

Per maggiori informazioni e iscrizioni scrivere all’indirizzo associazione.encanto@gmail.com oppure telefonare al numero 3664803237.

Riordino, Petitti incontra Anci e i rappresentanti delle Unioni dei Comuni

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

“Collaborazione strategica per andare avanti nella proposta di riordino e arrivare ad un modello sempre più alto e completo”. Al centro della riunione, i criteri per il bando 2016 e l’avvio della sperimentazione prevista dal Prt.

Bologna – L’avvio di una fase di sperimentazione per valutare l’efficacia e l’efficienza delle gestioni associate delle funzioni comunali e la presentazione dei criteri del prossimo bando per il sostegno alle Unioni.

Sono i temi al centro della riunione, questa mattina in Regione, dell’assessore al Bilancio e riordino territoriale Emma Petitti e del Segretario generale dell’Anci Gianni Melloni con i rappresentanti delle 44 Unioni dell’Emilia-Romagna.

“Vogliamo puntare sempre più su standard di qualità per premiare e rispondere alle richieste di una realtà molto vivace, che riguarda i 289 Comuni che si sono organizzati in Unioni”, ha sottolineato Petitti. “Dopo l’approvazione nel luglio scorso del nuovo Programma triennale di riordino territoriale (Prt 2015-2017) la collaborazione con il territorio per noi è strategica per andare avanti nella proposta di riordino e arrivare ad un modello sempre più alto e completo”.

In particolare, nel corso del 2016 sarà avviata una sperimentazione per individuare criteri e modalità di assegnazione delle risorse regionali e statali, che premieranno le Unioni più efficienti e saranno applicati a partire dal 2017. Il monitoraggio riguarderà l’insieme delle Unioni e sarà realizzato nell’ambito del gruppo di lavoro costituito da Regione, Anci, Uncem e Legautonomie.

Le Unioni in Emilia-Romagna

I 289 Comuni, organizzati nelle 44 Unioni dell’Emilia-Romagna, raggruppano il 58,91% della popolazione e occupano l’86,53% del territorio.

Dei 45 Comuni non in Unioni, 7 sono i capoluogo di provincia.

Tra le funzioni comunali gestite fino ad oggi in forma associata (e finanziate dalla Regione), la maggior parte riguarda i sistemi informatici, i servizi di protezione civile, gli sportelli unici per le imprese, i servizi sociali e la Polizia municipale.

I dati e le informazioni sono pubblicate sul portale “Autonomie” del sito della Regione.

Tavolo del Turismo a Comacchio

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Si è parlato di ZTL al Tavolo del Turismo convocato questa mattina presso la sede Comunale alla presenza del Sindaco di Comacchio Marco Fabbri, dell’Assessore ai Lavori Pubblici Stefano Parmiani, delle associazioni di categoria e del Comandante della Polizia Municipale Paolo Claps. Proprio quest’ultimo ha spiegato ai presenti quali saranno le fasi e le prerogative del Nuovo Regolamento per la Zona a Traffico Limitato del centro storico di Comacchio, che entrerà in vigore il prossimo 1 aprile, a seguito dell’approvazione ottenuta in Consiglio comunale già lo scorso 19 ottobre.
Le principali novità riguarderanno l’utilizzo dei varchi elettronici con telecamere, ma anche il divieto di sosta prolungata lungo tutto il perimetro a traffico limitato se non muniti di relativo permesso e, comunque, per un periodo limitato. “Le autorizzazioni finora rilasciate – ha precisato, inoltre, il Comandante – prevedono un periodo di validità illimitato, cosa che il diritto amministrativo purtroppo non consente assolutamente. Ecco perché, dall’entrata in vigore della nuova regolamentazione, sarà necessario richiedere una nuovo permesso di accesso al Comando di Polizia Municipale, che verrà rilasciato gratuitamente agli attuali possessori”.
Per poter garantire una comunicazione il più capillare possibile verso i residenti e coloro che possiedono un attività commerciale in centro storico, l’Amministrazione Comunale ha già messo in moto la macchina organizzativa. “A breve invieremo a residenti e commercianti un dépliant informativo corredato da una lettera esplicativa – ha spiegato, infatti, il Sindaco Marco Fabbri – l’idea è quella di fornire una serie di linee guida sul nuovo regolamento in un formato che sia possibile tenere sempre a portata di mano. Ovviamente, oltre a ciò, utilizzeremo tutti gli altri mezzi di comunicazione a nostra disposizione, come il sito web istituzionale e le pagine social. Inoltre, il primo mese di entrata in vigore della ZTL prevede una fase di pre-esercizio nella quale gli agenti della Polizia Municipale presidieranno i varchi e informeranno anche sul campo gli utenti della strada”.
Dopo aver affrontato il tema centro storico, i partecipanti all’incontro hanno spostato l’attenzione anche sulle zone a traffico limitato dei Lidi comacchiesi. Si è partiti dal Lido degli Estensi, oggetto negli scorsi mesi di una sorta di sperimentazione che ha previsto la sospensione della ZTL nei mesi invernali. Le proposte avanzate riguardano la possibilità di definire un orario in Viale Carducci che vada dalle 15 alle 2 del mattino nel periodo estivo, cioè dal primo giugno al 15 settembre, e dalle 15 alle 20 nel periodo che va da settembre a maggio. Al di fuori delle cosiddette “porte”, in Viale Leopardi, sempre dal primo giugno, l’orario ipotizzato è dalle 20 alle 2 del mattino.
Per quanto riguarda, invece, gli altri lidi di Scacchi, Pomposa e Nazioni dal tavolo emerge l’esigenza di provare ad uniformare un avvio della ZTL il più uniforme possibile, partendo tutti il primo giugno e terminando il 15 settembre e prevedendo una fascia oraria che vada dalle 20 alle 24.
“Ovviamente – spiega il Sindaco Fabbri – l’Amministrazione Comunale è aperta a tutte le soluzioni che possano favorire le attività sui Lidi. Ecco perché mi aspetto che tutte le proposte avanzate questa mattina vengano ridiscusse dalle associazioni di categoria con i propri associati in modo che già prima di Pasqua (quando verrà convocato un nuovo tavolo del turismo sul tema, ndr) si possa arrivare ad una definizione condivisa e risolutiva”.

I soldati italiani e le Ss

Dalla Stampa di oggi 18/02/2016 :” SS italiana,la ferocia degli stranieri in Patria”.
Analisi di Amedeo Osti Guerrazzi:” Gli italiani che si arruolarono volontariamente nelle SS: anche loro brava gente?” Circa ventimila italiani scelsero di combattere non a fianco dei tedeschi ma con i tedeschi, arruolandosi direttamente nelle Waffen SS.”.

Questo articolo mi ha colpito moltissimo perchè mi ha ricordato ciò che mi ha sempre raccontato mio padre: classe 1921.
Mio padre, soldato italiano, poco più che ventenne, venne fatto prigioniero dai tedeschi su un faro in Jugoslavia assieme ad altri soldati italiani. La cosa assurda sta nel fatto che sono stati costretti ad arrendersi, loro in 800 a fronte di circa ( solamente) 20 tedeschi, arrivati con i gommoni, ma che a differenza dei nostri soldati ( disarmati e scalzi) erano armati di mitragliatrici che funzionavano a iosa!! Alle mie ” scherzose frasi”:” 20 tedeschi hanno fatto prigionieri 800 italiani?, Ma dai, papà. è ridicolo!” E il papà rispondeva:”Eravamo scalzi e disarmati, abbandonati , umiliati… Cosa potevamo fare?”
Migliaia di soldati italiani, come mio padre, furono fatti prigionieri e deportati in campi di concentramento in Germania e in Polonia. Fu proprio in questi campi che i tedeschi usarono l’astuzia di “corrompere” i nostri soldati italiani affinchè si arruolassero nelle loro file…Era facilissimo per i tedeschi sfruttare la criticità della situazione italiana e giocare sulla psicologia dei nostri soldati…
Mio padre( e tantissimi altri soldati italiani) scelse la prigionia dove vi rimase fino alla Liberazione, con tribolazioni di ogni genere e accanimenti anche perchè non aveva voluto accettare gli “inviti” dei tedeschi…
Naturalmente al suo ritorno era irriconoscibile: il peso raggiungeva a malapena i 30 kg…
Da quel giorno mio padre, quando si parlava dell’ Italia, affermava:” italiani, voltagabbana”.

Prosegue la restituzione ai cittadini dei gettoni di presenza da parte del gruppo consiliare M5S di Codigoro

da: ufficio comunicazione Movimento 5 Stelle Codigoro

Prosegue l’impegno del Movimento 5 stelle di Codigoro, nella restituzione ai cittadini dei gettoni di presenza destinati al gruppo consiliare M5S Codigoro.
Ieri pomeriggio, Fabbri Annalisa, una rappresentante del gruppo di Codigoro ha incontrato Davide Rossi per consegnare il denaro accumulato relativo ai gettoni di presenza del primo semestre 2015 alla scuola di musica Dario Avanzi del gruppo mandolinistico Codigorese.
Il denaro come dichiarato dal presidente verrà impiegato per la scuola di musica, per acquistare corde e materiale di consumo.
La proposta del Movimento di devolvere in beneficenza i gettoni di presenza è stata rigettata già a inizio legislatura dalla maggioranza giustificando così la loro posizione “il consigliere è un mestiere e come tale va pagato”.
“Non sono grandi cifre” riferisce il capogruppo del Movimento Matteo Mingozzi “Ma è un modo per dimostrare coerenza con il nostro modo di fare politica al concreto servizio del cittadino”.

Crossroads 2016: jazz e altro in Emilia-Romagna

da: ufficio stampa Crossroads

Un festival che è come un grande puzzle della musica jazz, col suo accostamento di innumerevoli tasselli capaci di raffigurare tutte le principali estetiche della musica improvvisata, divagazioni stilistiche comprese. I grandi numeri fanno di Crossroads un vasto affresco di suoni: la diciassettesima edizione si svilupperà dal 27 febbraio al 4 giugno, 99 giorni con una cinquantina di concerti e circa 500 artisti coinvolti. Oltre che un puzzle musicale, Crossroads è anche un gioco a incastri geografico: il monumentale programma sarà diffuso a zig-zag su tutto il territorio della regione Emilia-Romagna. Un continuo andirivieni di concerti, in perenne movimento tra una ventina di città.
Crossroads 2016 è organizzato come sempre da Jazz Network in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e numerose altre istituzioni.

Il suono delle più ammalianti trombe del jazz italiano caratterizzerà l’edizione 2016 di Crossroads: Paolo Fresu, Enrico Rava e Fabrizio Bosso saranno tutti artist in residence e avranno l’occasione di farsi ascoltare in un’ampia varietà di progetti musicali.
L’apertura della kermesse jazzistica emiliana si terrà come d’abitudine al Teatro De André di Casalgrande: il 27 febbraio con Fabrizio Bosso e il fisarmonicista Luciano Biondini incastonati in un ensemble d’archi diretto da Paolo Silvestri. Il lirismo sopraffino della serata si riassume nel suo titolo: “Melodies”. Bosso tornerà il 13 aprile (Parma, Casa della Musica) con lo spumeggiante quintetto Latin Mood co-diretto col sassofonista Javier Girotto e poi ancora il 17 aprile a Imola (Teatro Ebe Stignani) per eseguire “Duke” (omaggio alle composizioni di Duke Ellington) con il suo quartetto e, in aggiunta, un ensemble di fiati diretti ancora da Paolo Silvestri.
Tre saranno anche le occasioni per ascoltare Enrico Rava, il più emblematico dei trombettisti nazionali. Rava sarà protagonista di un paio di intensi duetti: con la pianista Rita Marcotulli (25 marzo, Massa Lombarda, Sala del Carmine) e con il chitarrista Roberto Taufic (20 aprile, Parma). Da due situazioni così raccolte il salto risulterà poi notevole: l’1 maggio Rava sarà, assieme al batterista Aldo Romano (in questa occasione anche cantante), solista speciale di una una produzione originale con l’Italian Jazz Orchestra diretta da Fabio Petretti. Un omaggio a Chet Baker in grande stile, con un organico di vaste dimensioni, con tanto di archi.
Paolo Fresu, l’altro trombettista di riferimento assoluto del jazz italiano, sarà protagonista di ben cinque serate con altrettanti progetti: in duo col bandoneonista Daniele di Bonaventura (2 marzo, Fusignano, Teatro Moderno); ancora in duo, questa volta col pianista serbo Bojan Z (23 marzo, Rimini, Teatro degli Atti); in front line assieme al trio TAO (18 aprile, Castel San Pietro Terme, “Cassero” Teatro Comunale, nell’ambito di Cassero Jazz); in un ulteriore stimolante duetto, col trombone di Gianluca Petrella (29 aprile, San Mauro Pascoli, Villa Torlonia – Le Cantine); come solista di spicco nel concerto ‘kolossal’ che coronerà il progetto didattico “Pazzi di Jazz”, assieme a Tommaso Vittorini, Ambrogio Sparagna, Alien Dee e ben 250 giovanissimi musicisti coinvolti tra orchestra e coro (2 maggio, Ravenna, Piazza del Popolo).

Tra i big stranieri spiccano nomi variegati come il contrabbassista Dave Holland, che sarà a Piacenza col suo trio (11 marzo, Teatro President); il quartetto Volcan, una vera adunata di superstar della musica latina come Gonzalo Rubalcaba, Giovanni Hidalgo, Horacio “El Negro” Hernandez e Jose Armando Gola (27 aprile, Imola, Teatro Ebe Stignani); i Ladysmith Black Mambazo, veri ambasciatori della musica tradizionale del Sudafrica (27 maggio, Correggio, Teatro Asioli); il batterista nigeriano Tony Allen, mito dell’Afrobeat (31 maggio, Correggio).

In primavera, il cartellone di Crossroads registrerà un’impennata: dal 5 al 14 maggio accoglierà al proprio interno la nuova edizione del festival Ravenna Jazz, che continua con la formula extra large delle sue più recenti annate: concerti di punta al Teatro Alighieri, proposte per intenditori in vari club e poi musica distribuita su tutto il territorio cittadino coinvolgendo numerosi locali.
La quarantatreesima edizione di Ravenna Jazz sarà aperta dal trio del contrabbassista Avishai Cohen (il 5 all’Alighieri) e si concluderà ancora all’Alighieri il 14 con il piano solo di Michel Camilo: musicisti capaci di virare il jazz verso i colori del Medio Oriente e dei Caraibi, dispensando emozioni a forti tinte. All’Alighieri arriveranno anche i Take 6, gruppo vocale che ha raggiunto la fama planetaria con la sua dinamica miscela di gospel, R&B e jazz (il 7), e i Funk Off, marching band dalle coreografie danzanti in grado di traslocare la propria esuberanza musicale e cinetica anche sulla scena teatrale (l’8, con la partecipazione come special guest della cantante Karima).
Le altre serate di Ravenna Jazz si svolgeranno in maniera itinerante tra vari club, con proposte musicali che spaziano dal classico al decisamente insolito e trasgressivo. Il Teatro Socjale di Piangipane ospiterà la vocalist portoghese Carmen Souza, diva del world-jazz, con un quartetto co-diretto assieme al bassista Theo Pascal (il 10), e il cantante inglese Anthony Strong, moderna incarnazione dell’arte del crooning (il 13). Al Cisim di Lido Adriano si ascolteranno la miscela blues-rock psichedelica dei Sacri Cuori (il 6) e gli incalzanti e ipnotici breakbeats dei britannici GoGo Penguin (l’11). Il Mama’s Club aprirà invece le porte al duo di Cristina Renzetti e Tati Valle, voci e chitarre tra Italia e Brasile (il 9), e ai Blues Burdèl, quartetto vocale che mette in jazz i canti tradizionali romagnoli (il 12).

Assai variegata la presenza di artisti statunitensi. Ci sarà l’entertainment swingante di Johnny O’Neal, pianista-cantante dal grande passato e da poco riemerso dopo lunghi anni di oblio (17 marzo, Solarolo, Oratorio dell’Annunziata), la travolgente vocalità della californiana Shayna Steele (10 aprile, Gambettola, Teatro Comunale) e poi un’ampia declinazione degli stili più moderni: il post-bop dalla visione assai aperta del trombettista Ralph Alessi (12 marzo, Ferrara, Jazz Club Torrione San Giovanni), le acrobazie postmoderne della batteria di Jim Black (9 aprile, Ferrara), l’avanguardia colta della flautista Nicole Mitchell (23 aprile, Ferrara) e quella muscolare del cornettista Rob Mazurek col Chicago Underground Duo (16 aprile, Castel San Pietro Terme).

Non solo Fresu, Rava e Bosso: il jazz italiano passerà a Crossroads 2016 con molte altre proposte. Appuntamenti di rilievo sul fronte pianistico, con un piano solo di Danilo Rea a cavallo tra Beatles e Rolling Stones (22 aprile, Coriano, Teatro CorTe) e con il trio di Dado Moroni al quale si aggiungerà la voce di Karima (21 aprile, Russi, Teatro Comunale). Un doppio spazio dedicato all’incontenibile carica del sax di Francesco Bearzatti: il 2 aprile con il suo Tinissima Quartet e il 3 aprile come ospite dei Rainbow Nation (entrambe le sere a Dozza, Teatro Comunale, nell’ambito di “Dozza Jazz”). Un grande classico come il duo formato da Gianluigi Trovesi e Gianni Coscia sarà preceduto da una insolita novità che affianca la fisarmonica di Coscia alle parole del semiologo Paolo Fabbri (4 marzo, Rimini). Un altro big della scena italiana, anche se argentino d’origine, è Javier Girotto che si esibirà con gli intramontabili Aires Tango in occasione della Giornata Internazionale UNESCO del Jazz (30 aprile, Russi). Una cantante di grande notorietà come Maria Pia De Vito sarà in duo col contrabbassista Ares Tavolazzi a Santarcangelo (31 marzo, Teatro Supercinema). Giovane ed emergente è invece la voce di Chiara Pancaldi, che sarà comunque sostenuta da una ritmica di grandi veterani come Kirk Lightsey e Marc Abrams (15 aprile, Coriano).

Oltre a seguire con curiosità la ‘deriva’ degli stili, Crossroads esplora anche geografie alternative alla classica rotta Italia-USA. Si è già accennato agli spunti provenienti da Israele (Avishai Cohen), Santo Domingo (Michel Camilo), Sudafrica (Ladysmith Black Mambazo). Ci saranno anche il Brasile, rappresentato dalla cantante Rosalia De Souza, che sarà special guest del trio Jazz à la Mode (8 marzo, Massa Lombarda), e dal Cello Samba Trio del violoncellista Jaques Morelenbaum (14 marzo, Bagnacavallo, Teatro Goldoni); la Finlandia, col suono pastoso e cool del sax di Timo Lassy (18 marzo, Fusignano, Auditorium Corelli); il Benin, che filtra nelle sonorità ormai newyorkesi della chitarra di Lionel Loueke (8 aprile, Modena, La Tenda); l’Inghilterra, con l’omaggio a Nat King Cole del vocalist Hugh Coltman (24 aprile, Modena).

La parte finale di Crossroads si svolgerà tutta a Correggio, sotto la bandiera di “Correggio Jazz”. Un festival nel festival dunque, che oltre ai grandi nomi della musica africana già menzionati (Ladysmith Black Mambazo e Tony Allen) porterà al Teatro Asioli il quartetto all stars del batterista Billy Hart (il 16 maggio, con Ethan Iverson, Mark Turner e Ben Street) e il duo che affianca una delle più grandi glorie della musica improvvisata francese, il sassofonista Michel Portal, alla giovane rivelazione della fisarmonica Vincent Peirani (23 maggio). A tutto ciò si aggiunge una ricca rappresentanza del jazz italiano, anche al di fuori dei percorsi più battuti. In maggio si ascolteranno un trio di grandi nomi del modernismo come Luca Aquino, Giovanni Guidi e Michele Rabbia (il 18); un solo dalle tonalità sacre del sassofonista Dimitri Grechi Espinoza seguito dal tributo a Charlie Haden del trio del batterista Mirco Mariani con Pietro Tonolo ospite speciale al sax (il 20); gli Yellow Squeeds del chitarrista Francesco Diodati abbinati ai Frontal del pianista Simone Graziano, con David Binney al sax (il 25); le affascinanti sonorità del duo con le ance di Enzo Favata e le tastiere di Enrico Zanisi, in serata con il quartetto Travelers del contrabbassista Matteo Bortone (il 29). La coda del festival, in giugno, offrirà all’ascolto una serata con il trio del sassofonista Simone La Maida seguito dal quartetto del contrabbassista Francesco Ponticelli (il 3) e un appuntamento finale con un piano solo di Alessandro Lanzoni e il trio del sassofonista Marcello Allulli (il 4).

Informazioni
Jazz Network, tel. 0544 405666, fax 0544 405656,
e-mail: ejn@ejn.it, website: www.crossroads-it.orgwww.erjn.it

Il film “Lo straordinario viaggio di T. S. Spivet” al Cinema Boldini

da: Arci Ferrara

Si conclude con l’ultima proiezione Un film a merenda, la rassegna cinematografica dedicata ai bambini e alle famiglie. Vi diamo appuntamento domenica 21 febbraio alle ore 15.30 con il film tratto dal romanzo Le mappe dei miei sogni di Reif Larsen: Lo straordinario viaggio di T. S. Spivet di Jean-Pierre Jeunet, regista de Il favoloso mondo di Amélie.
T.S. Spivet è un bambino prodigio di 10 anni con una passione per la cartografia e le invenzioni. Vive in un ranch nel Montana insieme a sua mamma ossessionata dalla morfologia degli insetti, suo padre, cowboy nato nel periodo storico sbagliato e sua sorella quattordicenne che sogna di diventare Miss America. Layton, il fratello gemello di T.S., è morto in un incidente nel fienile; nessuno ha mai parlato del fatto che T.S. fosse con lui. Un giorno T.S. riceve una telefonata inaspettata dall’Istituto Smithsonian che gli annuncia la vittoria del prestigioso premio Baird per la sua invenzione di un dispositivo dal moto perpetuo. All’insaputa di tutti, per ritirare il premio e tenere il suo discorso di ringraziamento, T.S. salta su un treno merci e intraprende il suo stravagante viaggio attraverso l’America in direzione Washington, ma allo Smithsonian tutti ignorano che T.S. è solo un bambino.
“Lo straordinario viaggio di T.S. Spivet emoziona, commuove, sorprende per la genialità di alcuni passaggi e dettagli, fino a sfiorare il “superlativo” appellativo di capolavoro.”
Il film è stato proiettato alla 9ª edizione del Festival internazionale del film di Roma nella sezione Alice nelle città. Ha vinto il Premio César per la miglior fotografia.
Il progetto è sostenuto da Salvi, Cassa di Risparmio di Cento, Cooperativa Sociale Camelot, Il Don Giovanni Ristorante e La Borsa Bistrot.
Ingresso bambini 3 euro, adulti 4 euro. Presentando in cassa i biglietti degli spettacoli della stagione 2015/2016 del Teatro Ragazzi gli adulti avranno diritto ad un ingresso ridotto.

Per informazioni:
Sala Boldini, via Previati 18 – Ferrara.
www.cinemaboldini.itwww.arciferrara.org
Tel. Cinema (sera) – 0532.247050
Arci Ferrara – 0532.241419

Il Rinascimento ferrarese in onda sulla BBC

da: ufficio stampa Provincia di Ferrara

In questi giorni il celebre canale televisivo inglese proporrà il documentario “Renaissance Unchained”, con riprese fatte anche nella città estense.

Andrà in onda in questi giorni sul canale televisivo inglese “BBC 4” il documentario “Renaissance Unchained”, incentrato sul Rinascimento italiano, le cui riprese sono state effettuate anche a Ferrara nel maggio scorso dalla troupe della ZCZ/BBC.
Si tratta della casa di produzione del noto presentatore, critico d’arte e regista Waldemar Januszczak, per anni critico d’arte del “Guardian” ed ora con lo stesso ruolo per conto del “Sunday Times”. Il documentario sarà diviso in quattro puntate, tutte a tema Rinascimento e le riprese realizzate a Ferrara riguardano la Chiesa del Gesù (gruppo scultoreo di Guido Mazzoni), il Museo della Cattedrale
(Ante d’organo di Cosmé Tura), la Pinacoteca Nazionale (dipinti di Cosmé Tura) e Palazzo Schifanoia.

Comuni emiliano-romagnoli protagonisti del nuovo Piano energetico regionale: venerdì 19 febbraio secondo tappa di ascolto

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Riduzione delle emissioni, iniziative in favore di imprese e famiglie, nuove misure della Regione per i Comuni: questi i temi affrontati nella seconda giornata del percorso partecipato per la stesura del nuovo Piano energetico dell’Emilia-Romagna.

Bologna – Il ruolo dei Comuni nella Low carbon economy. Ovvero il ruolo degli enti locali nella riduzione delle emissioni, nelle possibili iniziative rivolte a famiglie e imprese, nella pianificazione territoriale e urbanistica orientata al risparmio energetico.
Sono questi i temi al centro del nuovo appuntamento, venerdì 19 febbraio a partire dalle 9,30 a Bologna nella sala Poggioli della Terza Torre in Regione (viale della Fiera 8 ), del percorso partecipato per la stesura del nuovo Piano energetico dell’Emilia-Romagna. Un’iniziativa che punta sulla riduzione delle emissioni, su forti investimenti economici sull’agricoltura verde, sulle fonti rinnovabili e sulle nuove forme di mobilità sostenibili.
Dopo l’avvio del percorso per il nuovo Piano energetico regionale nel novembre scorso in occasione degli Stati Generali della green economy aperti dal presidente della Regione Stefano Bonaccini, prosegue così il percorso degli incontri tematici che coinvolgono gli attori pubblici e privati, chiamati a contribuire alla stesura del nuovo programma per il futuro energetico dell’Emilia-Romagna.
L’appuntamento – i cui lavori saranno conclusi dall’assessore regionale alle Attività produttive Palma Costi e coordinati dal Manuela Rontini, presidente della Commissione territorio, ambiente e mobilità dell’Assemblea Legislativa – ha l’obiettivo di approfondire come gli oltre 300 comuni dell’Emilia-Romagna, aderenti al Patto dei Sindaci, stiano attuando il Piano di Azione per l’Energia sostenibile con molteplici ruoli: consumatori di energia, promotori di azioni da parte delle famiglie e delle imprese, responsabili della pianificazione urbanistica e della mobilità del territorio. Verranno inoltre illustrate le prossime misure della Regione a favore dei Comuni.
Le date e il programma definitivo saranno disponibili sul sito http://energia.regione.emilia-romagna.it .

“Comacchio a teatro”, arriva Hendel

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Paolo Hendel fa sold out a Comacchio.

Continua ininterrotta la serie positiva della stagione teatrale in Sala Polivalente a Palazzo Bellini: una platea sempre gremita ha accolto con grande apprezzamento gli artisti che si sono fino ad ora avvicendati sulla scena comacchiese. Il programma di “Comacchio a Teatro” è oramai giunto al giro di boa, al quarto dei sette appuntamenti in cartellone, che vedrà protagonista uno degli artisti più attesi: sarà infatti la volta di Paolo Hendel, per una serata che ha già fatto segnare da settimane il tutto esaurito.
Il camaleontico artista che il grande pubblico ha avuto modo di conoscere ed apprezzare in oltre venti anni di successi tra piccolo e grande schermo, ritorna in teatro per dare nuova vita ad uno dei personaggi originali di sua creazione che sono oramai parte dell’immaginario collettivo: Carcarlo Pravettoni. L’industriale cinico e baro calca la scena per dispensare le sue ricette anti-crisi, elargire pillole di saggezza e insegnare al prossimo tutti i trucchi del mestiere per vivere bene e in pace con se stessi. ‘Come truffare il prossimo e vivere felici’, spettacolo scritto dallo stesso Hendel con Francesco Borgonovo e Marco Vicari, e che si avvale delle musiche eseguite dal vivo da Ranieri Sessa, è la guida indispensabile per uscire dalla recessione e affrontare le sfide della società globalizzata, per trovare preziose indicazioni su come arredare l’ufficio, scegliere la segretaria, educare i figli, legittimi e no, e licenziare i propri dipendenti.
Più culturalmente impegnato di quando, anni fa, fece il suo esordio a Mai dire gol, Pravettoni terrà a modo suo anche lezioni di letteratura e di alta finanza. Insieme a lui essere disonesti non è mai stato così divertente! Uno spettacolo per tutti i gusti, tutti i luoghi e tutte le posizioni, anche le più audaci, con il quale Pravettoni si candida a vate della nuova imprenditoria.
L’appuntamento è in programma per venerdì 19 febbraio a partire dalle ore 21:00, in Sala Polivalente a Palazzo Bellini (via Agatopisto 4, Comacchio). La biglietteria aprirà nel giorno di spettacolo a partire dalle ore 20:00. Lo spettacolo è già tutto esaurito. Il prossimo appuntamento, invece, è in programma per venerdì 26/02, sempre alle ore 21: la compagnia Le Delizie Armoniche presenterà per la prima volta a Comacchio il musical Broadway Tonight! La prevendita continua ogni martedì dalle ore 15 alle ore 18 in Biblioteca a Palazzo Bellini, ed è disponibile anche on-line sul circuito vivaticket.it. Ingresso 10 €, ridotto ragazzi (under 18) 6 €. Il programma completo è scaricabile su www.comacchioateatro.it; infoline e prenotazioni: 349 0807587 – info@comacchioateatro.it.

Domenica 28 febbraio le scrittrici Garlaschelli e Sarchi in “Sex&disabled people” alle Torri dell’Acqua di Budrio

da: Area Comunicazione Torri dell’Acqua

Domenica 28 febbraio 2016
Ore 16
Torri dell’Acqua
Via Benni 1, Budrio (Bo)

Barbara Garlaschelli e Alessandra Sarchi
in
SEX&DISABLED PEOPLE

Con le letture di Viviana Gabrini e le musiche di Luca Garlaschelli.
Annotazioni di regia di Luciana Littizzetto e Leandro Agostini.
Spettacolo realizzato con il sostegno del Comune di Budrio e in collaborazione con il Centro Protesi Inail.

“Sex & disabled people” è un reading musicale che ha come tema il sesso e la disabilità. Argomento importante che coinvolge non solo i disabili ma tutta la collettività. Trattato spesso come un tabù, affrontato o da un punto di vista “tecnico” e medico, oppure come un “problema” riguardante la morale, in “Sex & disabled people” il punto di vista è invece quello comico, ironico e dissacrante di una disabile, mentre come “controcanto” ci sono le riflessioni poetiche e profonde di un’altra disabile.
Il testo teatrale nasce dall’incontro fra le scrittrici Barbara Garlaschelli e Alessandra Sarchi: il tono più ironico e scanzonato della prima si unisce a quello più riflessivo della seconda, per comporre un percorso che, una lezione dopo l’altra, ci porta a conoscere la realtà e a sfatare tabu e preconcetti.
“Sex disabled people” è diventato anche un libro pubblicato da Papero Editore.
Per informazioni e prenotazioni:
Tel. 051 801205 e 3356352774, info@letorridellacqua.it e eventi@letorridellacqua.it

Alessandra Sarchi
Nata a Brescello (Reggio Emilia) nel 1971, vive a Bologna. Ha studiato storia e critica d’arte alla Scuola Normale di Pisa e ha conseguito, nella stessa materia, un dottorato di ricerca all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Ha vissuto e lavorato in Francia e negli Stati Uniti. A Bologna è stata consulente presso il Museo Civico Medievale e la Fondazione Federico Zeri.
Nel 2008 ha pubblicato la raccolta di racconti Segni sottili e clandestini presso l’editore Diabasis (Al buon corsiero).
Nel 2012 è uscito Violazione, il suo primo romanzo (Einaudi Stile Libero), finalista al premio Pozzale-Luigi Russo, al premio Benedetto Croce, al premio Anima, al Dedalus-Pordenonelegge e vincitore del premio “Paolo Volponi Opera prima” in memoria di Stefano Tassinari.
Nel 2014, sempre con Stile Libero, è uscito il suo secondo romanzo, L’amore normale, vincitore della XIX edizione del premio internazionale “Scrivere per amore”.
Nel 2015 è uscito il libretto del reading musicale Sex & Disabled People (Papero Editore, Piacenza) scritto a quattro mani con Barbara Garlaschelli.
Traduce saggi e romanzi dall’inglese per Einaudi, Jaca Book, Skirà. Scrive sulle pagine di Alias, supplemento culturale de “il manifesto”, sul blog Doppiozero, sul sito La Ricerca e su Le parole e le cose.

Barbara Garlaschelli
Nata a Milano nel 1965. Si è laureata in Lettere Moderne all’Università Statale di Milano con una tesi sul teatro a Milano visto attraverso il giornale Il Secolo, dal 1900 al 1906. Tra i libri che ha pubblicato: O ridere o morire (Marcos y Marcos, 1995; Todaro editore, 2005); Nemiche (Frassinelli, 1997); Alice nell’ombra (Frassinelli, 2002; Ottolibri, 2014); Sorelle (Frassinelli,
2004; premio Scerbanenco 2004); Frammenti (Mobydick, 2007). Il romanzo Non ti voglio vicino (Frassinelli, 2010) è stato tra i dodici finalisti del Premio Strega 2010 e ha vinto i premi: “Matelica – Libero Bigiaretti 2010”; premio Università di Camerino e premio Alessandro Tassoni 2011; Premio letterario Chianti 2012; Lettere dall’orlo del mondo (Ad est dell’equatore, 2011). Molti racconti sono pubblicati su varie antologie e riviste. Alcuni libri sono stati tradotti in Francia, Spagna, Portogallo, Russia, Olanda.
Ha diretto la collana I Corti per la casa editrice EL.
È presidente dell’Associazione culturale Tessere Trame e parte della redazione editoriale ControCanto (editpress).
Il romanzo Carola è uscito a marzo 2013 per Frassinelli.

Nell’ottobre 2013 è uscito nella nuova edizione di Camelozampa Davì e nel giugno 2013 la nuova edizione di Alice nell’ombra per Ottolibri. Nel 2014 è uscita la terza edizione di Sirena. Mezzo pesante in movimento per Laurana editore.

SEX&Disabled people locandina Budrio

Incontro per i referendum sociali

da: Comitato Acqua Pubblica Ferrara

Ci stiamo avvicinando ad una primavera che sarà densa di appuntamenti e iniziative.
Sta partendo una stagione di referendum sociali:
· il movimento per la scuola pubblica ha deciso di promuovere 4 quesiti referendari contro la controriforma della scuola;
· il movimento per l’acqua un’iniziativa referendaria contro le privatizzazioni di beni comuni;
· la campagna contro la devastazione e il saccheggio ambientale un quesito referendario che punta ad abolire il ricorso alle trivellazioni petrolifere sia in mare che in terraferma.
· La Cgil e altri soggetti che si occupano di lavoro stanno approfondendo la discussione per mettere in campo quesiti referendari contro il Jobs Act e la legislazione del lavoro.
Accanto a questa stagione referendaria sociale, che vedrà la raccolta delle firme tra aprile e luglio, e che sarà lanciata con un’assemblea nazionale congiunta del movimento dell’acqua, della scuola pubblica e della campagna contro la devastazione ambientale il 13 marzo a Roma, ci aspettano altre iniziative e scadenze importanti:
· il 17 aprile si terrà il voto referendario sulla durata delle concessioni petrolifere in mare che, al di là del quesito specifico, avrà grande valore per dare un primo stop alle scelte del governo che aggredisce l’ambiente e si basa su una strategia energetica, quella basata sul fossile, che guarda al passato:
· si sta ipotizzando di tenere una grande manifestazione nazionale a Roma in aprile contro il TTIP e gli accordi internazionali che intendono consegnare al mercato e alle grandi multinazionali i beni comuni e le scelte di fondo che riguardano il modello economico.
Inoltre, entreremo nel pieno della discussione per quanto riguarda il referendum confermativo costituzionale che si dovrebbe tenere in autunno. Si è già costituito a livello nazionale – e si sta procedendo a farlo anche a Ferrara- il Comitato per il No alla controriforma costituzionale, che avrà un suo percorso autonomo, ma che potrà costruire connessioni con le iniziative di cui abbiamo parlato prima.

Anche a Ferrara vogliamo contribuire alla battaglia per i referendum sociali, per portare le persone a votare e vincere il referendum del 17 aprile, per dare forza e partecipazione alla manifestazione nazionale contro il TTIP.

Vogliamo fare una prima discussione su questi temi e quindi invitiamo tutte e tutti a partecipare ad una riunione:
LUNEDÌ 29 FEBBRAIO alle ore 21
presso Centro sociale La Resistenza
di via della Resistenza, 32 a Ferrara

Celebrazione del Giorno del Ricordo a Comacchio

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Il Giorno del Ricordo sarà celebrato sabato 20 febbraio con una serie di iniziative, patrocinate dall’Amministrazione Comunale ed organizzate dall’Associazione Nazionale Bersaglieri – sezione di Comacchio -, in collaborazione con l’Istituto comprensivo di Porto Garibaldi. Alle ore 9.15 è previsto il ritrovo delle Autorità Civili e Militari nel Piazzale Martiri delle Foibe, (angolo Viale Ghirardelli al Villaggio Raibosola). Dopo l’alzabandiera alle ore 9.30, seguirà la deposizione di una corona d’alloro presso il cippo commemorativo. Alle ore 9.45 il Sindaco Marco Fabbri porterà il saluto dell’Amministrazione Comunale, mentre in rappresentanza del Comitato ferrarese dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia interverrà Neda Rabar. Saranno presenti anche il Consigliere d’onore dell’Associazione Bersaglieri, GENERALE VEZIO VICINI, ed il Presidente inter-regionale dei Bersaglieri per l’Italia Settentrionale, CAMILLO FERRONI. Il corteo poi si sposterà in sala polivalente San Pietro dove Tiziano Tognoli, presidente della sezione locale dell’Associazione Nazionale Bersaglieri aprirà una riflessione storica sugli esodi e sulla “pulizia etnica” compiuta dal regime totalitario di Tito, contro gli italiani di Istria e Dalmazia. Gli alunni delle classi terze dell’istituto di istruzione secondaria di primo grado di Porto Garibaldi, in collaborazione con la compagnia dialettale “La fuesne”, porteranno in scena la rappresentazione teatrale “Come avrebbe potuto essere e non è stato”. A presentare lo spettacolo sarà l’insegnante Stefania Tozzi, che ne è anche autrice ed ideatrice. L’obiettivo del lavoro teatrale consiste nel far acquisire agli studenti quella consapevolezza rispetto agli avvenimenti storici narrati, rendendoli protagonisti in prima persona della Storia.

“M’illumino di meno”: Hera Luce partecipa allo spegnimento simbolico delle città

da: ufficio stampa Hera

In occasione della “giornata del risparmio energetico”, la società del Gruppo che si occupa di illuminazione pubblica lascerà al buio alcune zone del centro di Ferrara e di Copparo. Nell’ultimo triennio i progetti attuati da Hera Luce hanno permesso nel Ferrarese un risparmio energetico di oltre 960 MWh.

Anche quest’anno i tecnici di Hera Luce, società del Gruppo Hera che gestisce, mantiene e costruisce impianti di illuminazione pubblica, saranno al lavoro per lasciare al buio piazze e strade di comuni serviti, in occasione della giornata ‘M’illumino di meno’. Su richiesta e indicazione del Comune di Ferrara e del Comune di Copparo, infatti, nella giornata di domani, venerdì 19 febbraio, provvederanno a spegnere per qualche ora l’illuminazione pubblica nel cuore dei due centri abitati, per indurre i cittadini a riflettere sul tema del risparmio energetico.
Tra i luoghi che Hera Luce spegnerà in questa occasione, dalle 17.30 alle 19, a Ferrara, vi sono anche alcuni siti molto significativi per importanza storica e artistica, ad esempio, Corso Martiri e Trento Trieste, compresi il Duomo, il campanile e la Torre della Vittoria, e l’illuminazione artistica delle Mura ad eccezione di via Bacchelli.
A Copparo, Hera Luce interromperà l’illuminazione pubblica, sempre dalle 17.30 alle 19, in Piazza del Popolo, in Piazza della Libertà, ai giardini pubblici di fronte alla Residenza Municipale, nelle vie Roma, San Giuseppe e Dante Alighieri.

A Ferrara sono stati risparmiati 962 MWh in tre anni.
Oltre a spegnere le luci, il lavoro della società di Hera, che gestisce in tutta l’Italia circa 280.000 punti luce e quasi 6.000 lanterne semaforiche, è focalizzato sul risparmio energetico. Nella provincia di Ferrara, ad esempio, negli ultimi tre anni Hera Luce ha provveduto alla progressiva sostituzione di oltre 600 lanterne semaforiche a led e all’installazione di circa 1.100 apparecchi con alimentatori, che permettono di programmare il servizio secondo criteri di risparmio energetico. Questo ha permesso di risparmiare 962 MWh in tre anni, pari a 180 TEP (Tonnellate Equivalenti Petrolio), evitando di immettere in atmosfera 380 tonnellate di CO2.

Lettera sul ‘caso Fiorini’

da: Nando Facchin

Caro Direttore,
forse sarò fuori moda ma a me piace che la legge venga rispettata : sempre e comunque. Diversamente vivremmo in una repubblica delle banane e non in uno stato di diritto.
Ciò premesso vengo al “caso Fiorini”.
Al di là di considerazioni personali o politiche, se la Basell nel licenziarlo ha violato la Legge n.300/70 (meglio nota come “Statuto dei diritti dei lavoratori”), plaudo alla sentenza del giudice semplicemente perché ha fatto rispettare la legge, come suo dovere.
Ma le norme devono essere rispettate sempre, se no la legge diventa una burletta.
Orbene, lo stesso giudice- come riportato dalla stampa – ha accertato che Fiorini ha proferito una o più bestemmie, violando una precisa norma di legge e compiendo un illecito amministrativo, che prevede una sanzione pecuniaria.
Mi auguro, da cittadino che crede nello Stato, che “chi di dovere” (il Prefetto?) intervenga per far rispettare la legge, applicando al reintegrato (giustamente) Fiorini la sanzione prevista dalla normativa vigente.
Se così non fosse, con quale coraggio si potrebbe applicare ad altri bestemmiatori la norma che,per rispetto del prossimo (e non per tutela delle religioni), vieta di offendere la divinità?

Nando Facchin

comacchio

Approvato il Documento operativo del Piano di Gestione delle Valli di Comacchio

da: ufficio stampa coop. Aleph

Dopo che il Comitato Esecutivo aveva approvato, in chiusura di 2015, il Piano di Gestione relativo al sito Natura 2000 denominato “Valli di Comacchio” (nell’ambito del LIFE Natura 2000 in the Po Delta SIC-ZPS IT 4060002), l’Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità “Delta del Po” ha recentemente approvato con determinazione dirigenziale anche il documento operativo collegato, che dà il via libera alle azioni concrete previste nel Piano stesso.

Con l’approvazione del Piano di Gestione, la fondamentale regolazione delle derivazioni idriche, dei livelli e della salinità è attuata da un unico ente gestore pubblico – l’Ente Parco, appunto – che garantendo il recupero dei dogmi della vallicoltura estensiva, potrà realmente operare il recupero della qualità ambientale nelle Valli di Comacchio.
Recuperare la vallicoltura come modello fondante vuol dire ottenere congiuntamente un elevato stato qualitativo dell’ambiente, garantire la diversificazione degli utilizzi, la sicurezza idraulica del territorio e il contenimento dei costi di gestione e di manutenzione.

Operativamente, il Piano prevede di rimettere a sistema le derivazioni ed i livelli idrici, integrando queste misure fondamentali con la protezione delle arginature dei dossi e delle porzioni emerse, siti importantissimi per la nidificazione degli uccelli e che negli ultimi anni hanno subito una importante erosione anche per l’estremizzarsi dei fenomeni metereologici.
La gestione di tutti questi aspetti, oltre a garantire il mantenimento della biodiversità all’interno delle Valli, è la condizione necessaria per l’integrazione e la valorizzazione di una serie di attività di fruizione dell’ambiente: il turismo verde e slow, la produzione di prodotti di nicchia – i famosi “marinati” di Comacchio – e l’attività venatoria.

In questa ottica innovativa, dunque, le produzioni ittiche non sono il fine della gestione, bensì il mezzo per la conservazione della natura e delle sue risorse. Ciò interpreta a pieno il modello di gestione sostenibile recente riconosciuto alle Valli di Comacchio dal Programma Man and the Biosphere (MAB) dell’Unesco.

L’ospedale a Cona, i parcheggi, il bus e la metropolitana di superficie

da: gruppo consiliare Sinistra Ecologia e Libertà Comune di Ferrara

Il vero problema è capire che tipo di mobilità vogliamo. Se ci deve essere un intervento della collettività si favorisca il TPL aumentando subito le frequenze dei bus. Cispadana è l’emblema della strada sbagliata: andando avanti così pagheremo sempre più cari i mancati investimenti sul Trasporto Pubblico Locale.

Dichiarazione di Leonardo Fiorentini, consigliere comunale indipendente eletto nella lista di SEL:

“E alla fine sono divampate le polemiche sui parcheggi a pagamento a Cona. Sono polemiche legittime, giustificate in particolare dall’entità delle tariffe proposte da Prog.Este. Sono però polemiche un po’ a scoppio ritardato, visto che il fatto che i parcheggi dovessero essere a pagamento era cosa ben risaputa, il quando ed il quanto un po’ meno. E’ evidente che la sciagurata collocazione del nuovo ospedale rende più difficile ogni ragionamento, ed è ancora più evidente che l’incredibile ritardo nell’attuazione di scelte di mobilità pubbliche dello scorso secolo (leggi cantiere della metropolitana di superficie) mette in luce l’inadeguatezza dei servizi di trasporto pubblico verso il nuovo Ospedale. Purtroppo non sarà nemmeno l’auspicata pista ciclabile per Cona a risolvere i problemi di accesso degli utenti all’Ospedale.

Va ricordato che il Comune di Ferrara già oggi, con cospicue risorse proprie, finanzia la linea 6 per Cona arrivando a garantire una frequenza di 4 corse all’ora dalle 8 alle 15. Resta il tema del tempo di percorrenza, che è comunque di poco superiore a compiere lo stesso tragitto con la propria auto. Se ricordo bene credo che il nostro sia praticamente l’unico Comune della Provincia a mettere soldi sul TPL, anche a fronte di un quadro provinciale che non favorisce certo il trasporto pubblico urbano della nostra città. Questo quadro va rivisto al più presto ponendo la questione sul tavolo provinciale e regionale. Come del resto, a chi invoca un intervento della collettività (leggi Comune) per “calmierare” le tariffe dei parcheggi, va posta una domanda di buon senso: non sarebbe meglio investire quelle stesse risorse per aumentare ancor di più le frequenze del Trasporto Pubblico, arrivando finalmente intorno ai 10 minuti (ovvero una frequenza degna di un TPL efficiente), e magari intervenire per rendere più veloce il tragitto, piuttosto che agevolare ulteriormente il trasporto privato?

Perchè il vero problema è decidere che tipo di mobilità vogliamo per il nostro futuro. Purtroppo mi pare che il dibattito nazionale e regionale sia ancora ancorato a vecchi modelli. I cori da stadio utilizzati, anche da amministratori che stimo, per sostenere quel depauperamento di risorse pubbliche e territorio che si chiama “Cispadana”, diverranno lacrime di coccodrillo quando il raccordo autostradale Ferrara-Porto Garibaldi sarà reso a pagamento, uscita per Cona compresa. Allora oltre al parcheggio si pagherà anche il pedaggio, a meno di costose e discutibili strade complanari. Insomma, continueremo a pagare sempre più caro, sia come privati cittadini che come collettività, i mancati investimenti sul Trasporto Pubblico Locale.

Certo non aiuta la causa del trasporto pubblico locale lo sfortunatissimo cantiere della Metropolitana di Superficie. Che, va sottolineato, non è importante solo per i cittadini di Via Bologna, o per gli utenti di Cona, ma è fondamentale per il futuro della nostra città. Ricordo che l’intero Piano Strutturale Comunale ha concentrato le (eventuali) espansioni su quell’asse di mobilità pubblica, mentre sarebbe strategico un suo sviluppo sia verso Pontelagoscuro che verso Bondeno. In questa legislatura il consiglio comunale nella sua interezza ha giustamente posto molta attenzione su questo cantiere, chiedendo più volte a FER un aggiornamento sullo stato dei lavori. Nelle prossime settimane convocherò un’altra commissione informativa sulla situazione del cantiere della metropolitana di superficie. E’ diventato purtroppo un appuntamento semestrale, perché su quel cantiere la città non ha solo bisogno di risposte, ma anche di fatti.”

Sabato 20 febbraio “Caron Dimonio” e “Nevica Noise” live al Circolo Arci Zone K

da: Associazione Zone K

Torna finalmente “Transmission” la serata electro-wave per eccellenza a Ferrara al Circolo Arci Zone K di Via Santa Margherita 331 a Malborghetto Di Boara, sabato 20 febbraio e il programma si preannuncia, come al solito, ricco di grandi performance.
I live verranno aperti da Nevica Noise il side Project di Gianluca Lo Presti aka Nevica Su Quattropuntozero.
Oltre ad essere impegnato nel songwriting ,l’artista si diletta in una serie di improvvisazioni dal sapore elettronico noise tutte eseguite dal vivo da lui stesso con sinth, effetti, basso e loop station.
All’inizio del 2013 viene alla luce “Lanide” un EP che raccoglie alcune di queste tracce nate spontaneamente durante le sessioni di prove live. Dal 2016 Gianluca sarà di nuovo in tour per promuovere il nuovo album.
Gianluca Lo Presti è il titolare del Lotostudio di Ravenna, tra le sue collaborazioni più importanti vanta quella con Blaine Reininger dei Tuxedomoon, scrivendo a quattro mani un album di improvvisazioni elettroniche “Sun and Rain” pubblicato nel 2001, oltre ad una collaborazione con Steven Brown (sempre dei Tuxedomoon) col quale registra alcune improvvisazioni sonore di sax ed elettronica.
Opera nel settore musicale a livello nazionale da oltre 20 anni, come musicista, produttore artistico, arrangiatore e tecnico del suono riuscendo nel tempo a costruirsi un percorso personale e approfondito che porta gli addetti ai lavori a considerarlo un professionista che “registra, suona e produce con uno stile unico diventato ormai un marchio di fabbrica.” (Musica Sotterranea, Feb 2011).
Nel 2008 fonda l’etichetta indipendente Discodada records assieme a Lorenzo Montanà (produttore di T. Tiffany) con la quale ottiene importanti risultati nel settore indipendente italiano.
Poi sarà la volta degli headliner Caron Dimonio duo electro /postpunk apparso sulla scena wave italiana nel marzo del 2013 grazie all’interessamento del produttore Gianluca Lo Presti aka Nevica su 4.0 (Area 51/Disco Dada records). Fondamentale è stato il suo supporto tecnico. Le canzoni sono un incidente fra
post punk ed elettronica, con qualche “spruzzata” di noise, i testi (ermetici, non narrativi) affrontano tematiche suggestive e decadenti, le strutture dei pezzi sono minimali. Dall’uscita di “Gestalt” il primo album grazie ad internet e ad un produttivo passaparola i Caron Dimonio hanno cominciato a suonare in molti club in tutta Italia, al fianco di band del calibro dei Soviet Soviet (Post Punk IT) e KVB (Electro Dark UK). Il 13 dicembre 2013 hanno chiuso il tour al Covo club di Bologna aprendo il live dei Chameleons, band dark-wave fra le più rappresentanti e influenti degli anni ’80. A marzo del 2016 uscirà Solaris il nuovo album anticipato a febbraio dal singolo/video Imago Mortis.
Il contorno di Transmission sarà come al solito di tutto rispetto con i dj-set di CARLODOA, Ahndy Giuliani, della splendida Nuit Blanche e di The Drop Dj che faranno ballare i presenti fino a notte inoltrata.
L’apertura del Circolo è prevista per le ore 19, l’inizio del concerto alle ore 22 circa. L’ingresso sarà Up To You e riservato ai soci Arci.

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