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Giorno: 18 Marzo 2016

La Otello Putinati al campionato interregionale

da: ufficio stampa Associazione Ginnastica Estense O. Putinati

Dopo il “Campionato Interregionale di Specialità” svoltosi a Gerenzano (VA) gli scorsi 12 e 13 marzo cui hanno partecipato le ginnaste ferraresi, gli impegni della “Otello Putinati” continuano. Sabato 19 marzo è la volta della partecipazione alla Coppa Italia a Carpi (MO) delle giovani atlete Maldini Chiara, Bernini Elena, Vitali Maddalena, Roma Carlotta, Elmi Arianna, Brunello Angela e Romeo Melissa. Domenica 20 marzo scenderanno in pedana a Chivasso (TO), per la gara a squadre in occasione del Campionato Interregionale di serie C, le ginnaste Andreasi Enny, Fontana Alice, Bardaro Anais Carmen, Sara Capra e Cavallina Claudia. Impegni costanti e senza soste per le ragazze “estensi” che si confermano un’eccellenza del panorama sportivo nazionale.

RISULTATI DI GERENZANO:

Trombetta Alice 4^ classificata al cerchio e si qualifica per i Nazionali del 16 e 17 aprile a Fabriano;
Perinati Giulia 6^ classificata al cerchio;
Podiani Ester 3^ alla palla e 4^ al nastro;
Le 2 coppie 14° e 17° posto.

Mercoledì 23 marzo il seminario “Vincere nel mercato di oggi” promosso da Ascom

da: ufficio stampa Ascom Ferrara

La sfida dei mercati: come vincerla? L’appuntamento, promosso dall’agenzia I-Profile Bruni con il supporto di Ascom Confcommercio Ferrara e della Fnaarc provinciale (Federazione nazionale associazioni agenti rappresentanti di commercio) si svolgerà mercoledì 23 marzo a partire dalle ore 17,30 nella Sala Conferenze al primo piano di via Baruffaldi (14/18) , a Ferrara.
Risorse umane, Marketing, Internazionalizzazione: quali sono le azioni pratiche che ogni imprenditore può realizzare per determinare il successo della propria azienda? “Questi temi saranno al centro dell’incontro – spiega il direttore generale di Ascom Confcommercio Ferrara Davide Urban – che prosegue il ciclo dei nostri Coffee Job che intendono fornire una formazione imprenditoriale rapida, concreta e tempestiva a quanti vogliano essere in tempo reale rispetto alle esigenze del business”. Ad intervenire sarà Paolo Ruggeri, imprenditore, formatore e fondatore di OSM International Group che si occupa di consulenza e servizi per la Imprese.
L’intervento sarà introdotto da Ilaria Bruni, titolare della I-Profile Bruni realtà collegata alla OSM, che anticipa “Con Ascom abbiamo inaugurato una proficua collaborazione sulle formazione, una partnership che proseguirà con un occhio particolarmente attento all’innovazione con momenti dedicati e relatori prestigiosi in grado fornire esperienze e testimonianze importanti e significative sul come affrontare la crisi da vincenti”.
Ruggeri segue l’avanzato progetto MBS (Business School) ed è autore inoltre di numerosi best seller in ambito business e motivazionale (“I Nuovi Condottieri, un manuale sulla leadership per i manager del terzo millennio”; “le 10 Regole del Successo”; “Piccole e Medie Imprese che Battono la Crisi”) e tiene svariati corsi e presentazioni tra gli Usa ed il Vecchio Continente. La chiusura del seminario, gratuito ma è obbligatoria la prenotazione, è prevista intorno alle ore 20.00.

Clicca qui per vedere la locandina.

Lunedì 21 marzo il trio di Francesco Cusa con Simone Graziano e Gabriele Evangelista in concerto al Jazz Club Ferrara

da: ufficio stampa Jazz Club Ferrara

Lunedì 21 marzo, ore 21.30
Monday Night Raw
FRANCE DJ SET

+

FRANCESCO CUSA TRIO
Simone Graziano, pianoforte;
Gabriele Evangelista, contrabbasso;
Francesco Cusa, batteria

+

JAM SESSION

Lunedì 21 marzo Monday Night Raw fonde jazz e letteratura con il nuovo trio di Francesco Cusa, completato da Simone Graziano al pianoforte e Gabriele Evangelista al contrabbasso. Il batterista, compositore e scrittore catanese affronterà un repertorio insolito che alterna brani originali e standard della tradizione ad accattivanti aforismi tratti da “Ridetti e ricontraddetti”, sua ultima fatica letteraria edita da Carthago. Ad aprire la serata è il consueto aperitivo a buffet accompagnato dalla selezione musicale, rigorosamente in vinile, di France Dj. Seguono il concerto imprevedibili jam session.

Lunedì 21 marzo (ore 21.30) Monday Night Raw fonde jazz e letteratura con il nuovo trio dell’artista catanese Francesco Cusa. La formazione, completata da Simone Graziano al pianoforte e Gabriele Evangelista al contrabbasso, esplora i territori delle composizioni originali e della poliritmia.
Varcata la soglia dei cinquant’anni, festeggiati con ben due produzioni discografiche per Musica Jazz e Jazzit, Cusa ci presenta una riproposizione in chiave acustica delle esperienze progettuali del passato, con uno sguardo alla musica di tradizione e a celebri standards statunitensi rivisitati. La performance sarà anticipata dalla selezione di accattivanti aforismi tratti da “Ridetti e ricontraddetti”, sua ultima fatica letteraria edita da Carthago. L’autore stesso avverte: “Alcuni motti di spirito arrivano col delay, dunque si ride dieci minuti dopo” ma è una “Lettura […] da consultare senza ritegno”.
Batterista e compositore, Francesco Cusa opera come sideman, leader e co-leader (Naked Musicians, Solomovie, ecc). Talento e versatilità gli hanno permesso di esibirsi in Italia e all’estero, collaborando a fianco di artisti del calibro di Paolo Fresu, Cristina Zavalloni, Kenny Wheeler, Steve Lacy e Tim Berne, solo per citarne alcuni.
Co-fondatore del collettivo bolognese “Bassesfere”, Cusa è attualmente alle prese con il progetto artistico di killeraggio comunicativo “Improvvisatore Involontario”. Da alcuni anni alterna la professione del musicista a quella dello scrittore di novelle e di critico cinematografico per la rivista “Lapis”. Collabora altresì con la rivista “Cultura Commestibile” curando la rubrica “Il Cattivissimo”.
Ad impreziosire l’appuntamento di lunedì 21 marzo è il ricco aperitivo a buffet (a partire dalle ore 20.00) accompagnato dalla selezione musicale, rigorosamente in vinile, di France Dj. Segue il concerto la pirotecnica jam session. Ingresso a offerta libera riservato ai soci Endas.

INFORMAZIONI
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com

Infoline: 339 7886261 (dalle 15:30)

Il Jazz Club Ferrara è affiliato Endas, l’ingresso è riservato ai soci.

DOVE
Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara. Se si riscontrano difficoltà con dispositivi GPS impostare l’indirizzo Corso Porta Mare, 112 Ferrara.

COSTI E ORARI
Ingresso a offerta libera riservato ai soci Endas.
Tessera Endas € 15

Non si accettano pagamenti POS

Apertura biglietteria 19.30
Aperitivo a buffet con dj set a partire dalle ore 20.00
Concerto 21.30
Jam Session 23.00

Piano energetico regionale, il punto sulle bio-energie

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Quinto appuntamento del percorso partecipato. L’Emilia-Romagna, con 198 impianti, è la seconda regione italiana per produzione di biogas, pari al 16% italiano. Sono invece 289 gli impianti di bioenergie in regione, con una produzione di 2.759 GWh. Caselli: “Le bioenergie sono strategiche per aumentare la redditività delle imprese agricole e contribuire ad un’ecomia circolare”.

Bologna – Una scommessa con una grande potenzialità di espansione, a supporto del fabbisogno energetico regionale. Le bio-energie, tema al centro oggi del quinto appuntamento con il percorso partecipato del Piano energetico regionale, rappresentano una realtà per l’Emilia-Romagna. Le bio-energie sono quelle forme energetiche prodotte da biomasse di scarto, legnose, bioliquidi, rifiuti.
“L’economia circolare è il paradigma che la Regione ha adottato in tutti i settori produttivi – ha detto Simona Caselli, assessore all’Agricoltura della Regione Emilia-Romagna – quindi per noi è cruciale investire anche in bioenergia. Per l’attività agricola ci sono tre vantaggi evidenti: l’impresa diventa più competitiva, perché il reddito non arriva solo dall’attività agricola, ma anche dalla produzione di energia; ci sono poi il risparmio sui costi di produzione e il riutilizzo degli scarti delle lavorazioni. Per l’agricoltura questo è un elemento importante, che in Emilia-Romagna può offrire ulteriori prospettive di sviluppo, sia in termini di competitività delle imprese, che di realizzazione di nuove attività e quindi nuova occupazione”.
In Italia la filiera biogas è cresciuta negli ultimi anni e conta circa 1800 impianti operativi, di cui circa 1.360 nel settore agricolo e 440 nel settore rifiuti e fanghi di depurazione, per circa 1400 MWe installati, ed è al terzo posto al mondo dopo Cina e Germania.
L’Emilia-Romagna, attualmente, produce circa il 16% del biogas Italiano ed è la seconda regione maggior produttrice dopo la Lombardia (33%), con 198 impianti qualificati e alimentati da fonti rinnovabili. Nel conteggio rientrano infatti sia gli impianti di biogas dal settore agricolo e agro-industriale, che quelli da fanghi e rifiuti. Il biometano è infatti un gas ottenuto mediante purificazione di biogas (ottenuto da diverse materie organiche – rifiuti e scarti agro zootecnici ed agroindustriali, rifiuti urbani e non urbani, fanghi di depurazione – mediante digestione anerobica o gassificazione).
Nel corso del convegno sono state illustrate anche le potenzialità del biometano in regione. Sulla base delle quantità complessive stimate di biomasse di “scarto” per i diversi comparti produttivi e delle prestazioni energetiche ad esse attribuite, in Emilia-Romagna è possibile stimare la potenzialità energetica complessiva che, in termini di producibilità di biometano, oscilla tra i 300 e i 350 milioni di metri cubi all’anno. Questo significa, in termini di energia elettrica, circa 1,2 milioni di MWh/anno, corrispondenti ad una potenza elettrica installabile di 150 MW.
L’Emilia-Romagna è inoltre una delle regioni più metanizzate d’Europa per gli usi finali (trasporti e usi civili/industriali), la distribuzione (reti di distribuzione e stazioni di rifornimento) e con un peso rilevante per il settore manifatturiero (compressori, riduttori, distributori e componentistica CNG). Sulla base di questi dati, ci si attende dallo sviluppo del biometano, oltre ai benefici ambientali, un impatto positivo significativo sull’economia regionale (sia in termini di PIL che di occupati). L’utilizzo del biogas purificato (biometano) per i trasporti potrebbe incrementare ulteriormente la sostenibilità economica ed ambientale della filiera, contribuendo al raggiungimento delle quote di rinnovabili nei trasporti.

Coldiretti: approvato dalla Giunta Regionale il bando della misura 4 del piano di sviluppo rurale per gli investimenti nelle aziende agricole

da: ufficio stampa Coldiretti Ferrara

Come anticipato la settimana scorsa da Coldiretti, la Regione ha approvato il Bando del PSR che apre la possibilità di accedere ai contributi pubblici per le operazioni di investimento nelle aziende agricole dell’Emilia-Romagna. Le domande a partire dal 15 aprile e sino al 15 luglio. Coldiretti Ferrara continua la serie di incontri in tutto il territorio per illustrare opportunità e limiti del provvedimento.

E’ stato approvato dalla Giunta Regionale il bando definitivo relativo alla misura 4 operazione 4.1.01, “investimenti in aziende agricole in approccio individuale e di sistema”. Tale operazione consente alle aziende agricole di approcciarsi in forma individuale (oppure collettiva) allo strumento messo a disposizione dal Piano Regionale di Sviluppo Rurale per le necessità di innovazione e di ammodernamento aziendale

Le principali spese ammissibili:

– costruzione/ristrutturazione immobili produttivi, quali capannoni, magazzini, sostituzione tetti, essiccatoi, stalle ecc;
– effettuazione di miglioramenti fondiari quali impianti di frutteto, asparagiaie, drenaggi, livellamenti/ruspature e simili;
– acquisto di nuovi macchinari o attrezzature funzionali al processo innovativo aziendale;
– acquisto di impianti lavorazione/trasformazione dei prodotti aziendali a condizione che utilizzino almeno il 66% dei prodotti aziendali;
– investimenti funzionali alla vendita diretta delle produzioni aziendali, compreso tutto quanto necessario, dalle opere strutturali alle dotazioni (celle frigorifere, banchi di vendita, bilance, sistemazione dell’area da adibire a punto vendita, ecc.)
– investimenti immateriali connessi alle precedenti voci di spesa, quali onorari di professionisti o consulenti e studi di fattibilità, entro il limite massimo del 10% dell’importo di spesa;
– investimenti immateriali quali l’acquisizione o sviluppo e personalizzazione di programmi informatici o acquisizione di brevetti/licenze;

Gli interventi dovranno avere un valore minimo di almeno 10.000 € in zona svantaggiata e di 20.000 € nelle zone ordinarie. L’aiuto, nel caso di accoglimento positivo della domanda e di completa rendicontazione di quanto realizzato, saranno nell’ordine del 50% (per giovani imprenditori e nelle zone svantaggiate) o del 40% (per altre tipologie di aziende e nelle zone normali), come contributo in conto capitale rispetto alle spese riconosciute ammissibili nel progetto aziendale.

Le domande potranno essere presentate dal 15/04/2016 fino al 15/07/2016, termine in cui tale bando si chiuderà e non sarà più possibile presentarne per l’annata 2016. Le istruttorie, a cura degli uffici della Regione, verranno effettuate durante i mesi successivi per terminare con la pubblicazione della graduatoria (unica regionale) al 21/11/2016, che darò conto degli esiti della finanziabilità dei progetti o viceversa della loro inamissibilità.
Gli uffici Coldiretti in tutto il territorio provinciale sono a disposizione con i propri tecnici per informazioni più dettagliate e per approntare nel modo più completo l’eventuale presentazione delle domande di partecipazione al bando.

Utili informazioni potranno essere peraltro assunte anche in occasione delle riunioni con i soci interessati che si stanno svolgendo in queste settimane e che vedono anche la presenza e partecipazione di CreditAgri Italia e di Emilbanca, per poter offrire anche una panoramica sulle possibili risposte del sistema creditizio e di garanzia per la realizzazione degli investimenti da candidare al Bando PSR. Gli ultimi appuntamenti sono in calendario per lunedì 21 marzo, alle 20.30 presso la sala Don Orione di Copparo; martedì 22 marzo, alle 20.30 presso la sala convegni della sede Coldiretti a Ferrara in Via Bologna, 637; mercoledì 23 marzo, alle 20.30 presso la Sala Civica del Comune di Berra; mercoledì 30 marzo, alle 20.30 presso la Sala 2000 di Bondeno; giovedì 31 marzo, alle 20.30, presso la sala della Cultura (ex scuole elementari) a Mesola.

Lezioni di ginnastica all’aperto da aprile e la corsa non competitiva Mammafit per Pasquetta: aperte adesioni per tutte le mamme

da: organizzatori

Anche quest’anno a partire da aprile le mamme torneranno a “invadere” le mura di Ferrara per la ginnastica col passeggino MammaFit, il metodo di allenamento per mamme più famoso d’Italia.
Le lezioni si svolgeranno il lunedì e giovedì alle 10.15 e il mercoledì alle 17 , con ritrovo davanti alla Casa del Boia.
L’iniziativa è organizzata da BenEssere Mamma Asd, che promuove il benessere delle mamme a 360 gradi attraverso i suoi punti di forza: il Pilates per la gravidanza, un’istruttrice specializzata in allenamenti pre e post parto, una consulente alla pari per l’allattamento e tramite la collaborazione con la fascioteca di Ferrara dell’Associazione Carpemira dove imparare a portare correttamente i bimbi in fasce e marsupi.
Le mamme sono inoltre invitate da MammaFit Ferrara a partecipare coi loro passeggini e non solo alla corsa non competitiva Run for Easter, in programma il lunedì di Pasquetta, 28 marzo alle 11, partenza dal Chiostro di San Paolo.

Contatti:
Elena tel. 339.7502880
www.mammaf.it/location/mura

Anche Unife aderisce il 21 marzo con due eventi alla XXI Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie

da: ufficio comunicazione ed eventi Unife

“Ponti di memoria, Luoghi di impegno”. E’ questo il filo conduttore della XXI Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, che lunedì 21 marzo collegherà molte città italiane che ricorderanno le circa novecento vittime innocenti delle mafie. E proprio il 21 marzo anche il Laboratorio MaCrO del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Ferrara, il Comune di Ferrara, il Coordinamento di Ferrara di Libera, in collaborazione con la Regione Emilia Romagna e Avviso Pubblico – Enti Locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie, proporranno due eventi dedicati al tema delle vittime delle ecomafie e alla tragedia della “Terra dei Fuochi”, insieme a studiosi, giornalisti, amministratori ed esperti del tema.
Alle ore 15 presso la Sala Consiliare Dipartimento di Giurisprudenza, (corso Ercole I d’Este 37), si terrà l’incontro “A munnezza è oro. Una strage silenziosa. Società civile e diritto nel contrasto alle ecomafie”, che vedrà intervenire Alessandro Bratti, Presidente Commissione Parlamentare Ecomafie, Giuseppe Battarino, Consulente Commissione Parlamentare Ecomafie, Antonio Pergolizzi dell’Osservatorio Nazionale ambiente e legalità di Legambiente e Costanza Bernasconi del Dipartimento di Giurisprudenza di Unife in qualità di moderatrice.
Secondo appuntamento della giornata alle ore 18 presso la Libreria Feltrinelli, (via Garibaldi 30), con la presentazione del libro “Così vi ho avvelenato. Il grande affare dei rifiuti tossici raccontato da un boss della camorra” di Gaetano Vassallo e Daniela De Crescenzo.
Gaetano Vassallo, proprietario di una società per lo smaltimento degli scarti industriali, è stato legato al clan dei Casalesi. Partito con una piccola discarica su un terreno di famiglia, è arrivato a gestire l’affare più lucroso mai realizzato dalla camorra: la più grande raccolta di scorie tossiche di tutta la penisola. Condannato nel 2010, nel prossimo ottobre finirà di scontare la sua pena.
Daniela De Crescenzo, cronista del Mattino, fa parte del comitato scientifico della rivista Narcomafie.
Dopo i saluti dell’Assessore comunale Chiara Sapigni, Coordinatrice Provinciale Avviso Pubblico, interverranno Daniela De Crescenzo e Alessandro Bratti. A moderare sarà la giornalista Camilla Ghedini.
Grazie alla collaborazione della Camera penale ferrarese, l’iniziativa è aperta anche agli avvocati, che possono iscriversi inviando una email all’indirizzo: camerapenaleferrarese@gmail.com.

Info: tel. 0532/770504 – centro.mediazione@comune.fe.it

Per informazioni: Carlotta Cocchi – 0532/293554 – 338/6195391

Imprese Emilia-Romagna. Internazionalizzazione e attrattività: al via due bandi della Regione per oltre 35 milioni di euro

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Contributi (10,3 milioni) per accrescere il numero delle piccole medie-imprese esportatrici e avviare percorsi di internazionalizzazione. Al via anche la misura, relativa alla legge 14/2014, per la promozione degli investimenti delle imprese che vogliono insediarsi o espandere la propria attività in Emilia-Romagna: a disposizione a 25 milioni di euro nel triennio 2016-2018. L’assessore regionale Costi: “Confermate le scelte e priorità strategiche a sostegno del sistema produttivo emiliano romagnolo. L’obiettivo quello di accrescere occupazione, innovazione, ricerca e sostenibilità ambientale e sociale”.

Bologna – Oltre 35 milioni di euro sono le risorse messe a disposizione dalla Regione attraverso due bandi, rivolti alle imprese emiliano romagnole, dedicati a internazionalizzazione e attrattività. Ben 10,3 milioni di euro, relative al Programma operativo regionale Fesr 2014-20, sono destinati ad accrescere il numero delle piccole medie-imprese esportatrici e avviare percorsi di internazionalizzazione. Mentre per attrarre investimenti in Emilia-Romagna sono a disposizione a 25 milioni di euro nel triennio 2016-2018 (risorse proprie delle Regione) in applicazione della legge 14/2014, per la promozione degli investimenti delle imprese che vogliono insediarsi o espandere la propria attività in Emilia-Romagna.
«Sono due interventi – ha sottolineato l’assessore regionale alle Attività produttive Palma Costi presentando oggi a Bologna le misure messe in campo dalla Regione – molto importanti per le imprese emiliano romagnole soprattutto alla luce dei risultati registrarti in questi giorni dalle statistiche. Dati che confermano l’efficacia di questa scelta strategica a sostegno del nostro sistema produttivo. Con il bando sull’internazionalizzazione vogliamo rafforzare la capacità di esportazione delle nostre micro, piccole e medie imprese puntando ad allargare la quota di aziende che si affacciano ai nuovi mercati. Mentre con il bando sull’attrattività puntiamo a rafforzare l’economia con investimenti che siano in grado di garantire positive ricadute sul territorio in termini occupazionali, rispettando i requisiti di sostenibilità ambientale e sociale che caratterizzano il nostro modello di sviluppo. Attrarre nuove imprese a forte contenuto di ricerca ed innovazione che vogliono venire ad investire in Emilia-Romagna rafforza la nostra intenzione di essere protagoniste del cambiamento. Crediamo sia importante dare risposte rapide a sostegno della ripresa dell’economia regionale con l’obiettivo di aumentare la buona occupazione».

Internazionalizzazione
Fino al 30 settembre 2016 è possibile partecipare al bando promosso dalla Regione Emilia-Romagna e finanziato nell’ambito del Programma operativo regionale Fesr 2014-20. Approvato dalla Giunta regionale lo scorso gennaio, il bando con 10,3 milioni di euro intende rafforzare le capacità organizzative e manageriali delle imprese, per renderle capaci di affrontare i mercati internazionali, e incentivare le azioni di promozione all’estero contribuendo a diversificare i mercati di sbocco e a rafforzare la competitività del sistema produttivo regionale.
In particolare, il bando vuole accrescere il numero delle imprese esportatrici e attraverso queste la quota di prodotti e servizi esportati mettendo a disposizione finanziamenti a fondo perduto per progetti pluriennali in grado di produrre mutamenti strutturali nell’azienda. Il bando prevede il sostegno di progetti del valore minimo di 50 mila euro con un contributo pari al 50% del costo fino a un massimo di 100 mila euro per le imprese singole e fino a 400 mila euro per le reti d’impresa. Sono ammesse a partecipare al bando le imprese con un fatturato di 700.000 euro.
Possono partecipare le imprese di micro, piccola e media dimensione non esportatrici o esportatrici non abituali, aventi sede o unità operativa in Regione Emilia-Romagna; le reti formali di imprese micro, piccola e media dimensione, tutte non esportatrici o esportatrici non abituali, aventi tutte sede o unità operativa in Regione Emilia-Romagna e fra di loro non associate o collegate.
Il bando supporta progetti finalizzati a realizzare un percorso strutturato, nell’arco di massimo 18 mesi, costruito a partire da un piano export, su un massimo di due paesi esteri scelti dall’impresa.
I progetti possono prevedere servizi di consulenza prestati da consulenti esterni; temporary export manager (TEM); certificazioni per l’export; partecipazione a fiere internazionali.
Le domande possono essere presentate dalle ore 10 del 15 marzo alle ore 16 del 30 settembre 2016 esclusivamente online, tramite l’applicativo disponibile sul sito del Por Fesr http://www.regione.emilia-romagna.it/fesr.

Promozione investimenti
Uno strumento operativo di supporto alle imprese che vogliono insediarsi o espandere la propria attività in Emilia-Romagna, una regione “attraente” : per accedere agli incentivi è l’impatto occupazionale il criterio guida principale legato agli investimenti in ricerca e innovazione. È stato pubblicato il primo bando per accedere all’Accordo per l’Insediamento e lo Sviluppo delle imprese previsto dalla legge regionale 14 per la promozione degli investimenti, nata per accrescere l’attrattività e la competitività del sistema produttivo regionale e che fornirà agevolazioni per investimenti d’interesse regionale, fino a esaurimento delle risorse disponibili pari a 25 milioni di euro nel triennio 2016-2018. Sarà possibile presentare la domanda fino al 15 maggio 2016.
L’Accordo per l’insediamento e lo sviluppo ha l’obiettivo di supportare gli investimenti non solo attraverso l’erogazione di incentivi, ma anche facilitando il rapporto con le istituzioni, enti locali e altri soggetti interessati che operano sul territorio. L’Accordo include l’impegno atteso da ognuno dei firmatari, e specifica gli incentivi finanziari previsti, i tempi per le procedure e per la realizzazione dell’investimento, l’impatto occupazionale, la realizzazione di eventuali infrastrutture e servizi collegati all’investimento. La Regione coordina tutte le altre istituzioni coinvolte per garantire procedure efficaci e rapide.
L’impatto occupazionale è il criterio guida principale per accedere agli incentivi sulla base di progetti di ricerca e innovazione. La rilevanza strategica dei programmi di investimento verrà definita prima di tutto in base alla quantità e qualità dei posti di lavoro creati. Si parte da programmi di sviluppo industriale o di servizi, basati su ricerca ed innovazione, che prevedano almeno 150 addetti aggiuntivi, ma se un investimento è ad alto valore strategico la soglia minima occupazionale scende a 50 addetti aggiuntivi (con una quota di laureati di almeno il 40%), mentre per la creazione di centri di Ricerca & Sviluppo l’investimento dovrà prevedere almeno 20 addetti laureati aggiuntivi. Oltre alle soglie minime, verranno valutati anche gli effetti occupazionali indiretti dell’investimento.
L’accordo può essere destinato anche a sostenere la riconversione produttiva di imprese regionali in situazione di crisi, in modo da salvaguardare i lavoratori ed evitare delocalizzazioni. In questo caso l’impresa deve avere almeno 100 addetti e il processo di riconversione, oltre a essere validato da un accordo sindacale sul piano occupazionale, deve prevedere il 10% di addetti aggiuntivi e almeno 5 addetti dedicati ad attività di Ricerca e Innovazione.
Alcune tipologie di intervento finanziabili dall’Accordo sono dedicate alle PMI, che rappresentano il cuore del tessuto produttivo regionale, mentre altri interventi sono accessibili anche alle grandi imprese. Le principali tipologie sono le seguenti: interventi volti all’innovazione di prodotto e di processo proposti da parte di Pmi; investimenti produttivi nelle aree assistite; investimenti produttivi proposti da parte di Pmi; acquisto di servizi di consulenza per le Pmi; investimenti per l’efficienza energetica, la cogenerazione ad alto rendimento, la produzione di energia da fonti rinnovabili, impianti di teleriscaldamento e teleraffreddamento, nonché per il riciclaggio e il riutilizzo dei rifiuti; interventi formativi; assunzione di lavoratori svantaggiati e lavoratori disabili; interventi di ricerca e di sviluppo; investimenti per la realizzazione di strutture di ricerca Ervet, l’agenzia di sviluppo regionale funge da contact point per gli investitori e fornirà assistenza tecnica alla Regione nelle varie fasi di selezione e valutazione dell’investimento ( www.investinemiliaromagna.eu ) e le attività a esso correlate, funge da contact point per gli investitori e fornirà assistenza tecnica alla Regione nelle varie fasi di selezione e valutazione dell’investimento.

Venerdì 25 marzo Enrico Rava & Rita Marcotulli in concerto per il festival Crossroads

da: ufficio stampa Crossroads

Massa Lombarda (RA), Sala del Carmine, ore 21:00
ENRICO RAVA & RITA MARCOTULLI
Enrico Rava – tromba;
Rita Marcotulli – pianoforte
Enrico Rava artist in residence

Anche il trombettista Enrico Rava fa finalmente la sua comparsa a Crossroads 2016. Come Fabrizio Bosso e Paolo Fresu, le altre due grandi star italiane della tromba che già si sono esibite in questa edizione della kermesse jazzistica, anche Rava è artist in residence del festival itinerante organizzato da Jazz Network e dall’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna.
Venerdì 25 marzo, alle ore 21 presso la Sala del Carmine di Massa Lombarda (RA), Rava suonerà in duo con la pianista Rita Marcotulli. Si tratta di un’occasione pressoché unica di poter ascoltare assieme questi nomi di spicco del jazz italiano: a parte un solo precedente assai lontano nel tempo, Rava e la Marcotulli non hanno infatti l’abitudine di esibirsi in duetto. Rava tornerà poi a suonare altre due volte nel corso della diciassettesima edizione di Crossroads: assieme a Roberto Taufic (20 aprile a Parma) e come solista con Aldo Romano e l’Italian Jazz Orchestra (1 maggio a Forlì).
Il concerto è realizzato in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Massa Lombarda. Biglietti: intero euro 12, ridotto 10.

Due dei nomi più noti del jazz italiano, entrambi da sempre aperti alle più varie collaborazioni. Eppure l’accostamento di Enrico Rava e Rita Marcotulli è una faccenda decisamente insolita: un all stars duo raro e pressoché inedito. Dal lontano passato spunta Chanson, un disco prodotto dalla Gala in cui i nostri due protagonisti erano in altolocata compagnia (Richard Galliano ed Enzo Pietropaoli): era il 1993 e da allora Rava e la Marcotulli hanno proseguito le rispettive carriere lungo tragitti esteticamente affini eppure destinati a non intersecarsi se non sporadicamente.
Così li ritroviamo ora sullo stesso palco. Rava da ormai lungo tempo particolarmente concentrato nel suo ruolo di talent scout e guida per i giovani talenti del jazz nazionale (cosa che gli ha appena fruttato il Top Jazz 2015 per il miglior gruppo italiano dell’anno, il suo New Quartet); la Marcotulli attiva con estrema mobilità su un ampio fronte che spazia dalle colonne sonore per il cinema alla ‘conquista’ jazzistica delle musiche dei Pink Floyd.
Il loro incontro suona foriero di imprevedibili impennate: entrambi particolarmente sensibili alla componente melodica, alla sapiente strutturazione narrativa dello svolgimento musicale, Rava e la Marcotulli sapranno arricchire le loro esperienze individuali con la freschezza dell’incontro estemporaneo.

Informazioni
Jazz Network, tel. 0544 405666, fax 0544 405656,
e-mail: ejn@ejn.it, website: www.crossroads-it.orgwww.erjn.it

Indirizzi e Prevendite:
Sala del Carmine, Via Rustici.
Biglietteria serale dalle ore 19:30.
Informazioni e prenotazioni: Centro di Comunicazione e Ascolto, tel. 0545 985890 (lunedì, mercoledì e venerdì ore 9-13; martedì e giovedì ore 9-12 / 15-17; sabato ore 9:00-11:30).

La Biblioteca Meis nel Polo Bibliotecario Ferrarese: un altro tassello del nascente museo

da: ufficio stampa MEIS

La Biblioteca del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah entra a pieno titolo nel Polo Bibliotecario Unificato Ferrarese e aggiunge così un ulteriore tassello al nascente MEIS, come luogo di testimonianza, valorizzazione e promozione della cultura ebraica.

Se il cantiere del Museo di Via Piangipane 81 procede regolarmente, allo stesso indirizzo, chiunque risulti iscritto al Polo Bibliotecario Ferrarese può ora consultare e prendere in prestito (a eccezione di alcuni testi) circa 2.500 volumi sull’ebraismo, la storia delle religioni, quella degli ebrei in Italia, la storia e la cultura, l’arte e la letteratura ebraiche, l’antisemitismo, le persecuzioni razziali, il fascismo e la Shoah, Israele e le comunità ebraiche. Un patrimonio destinato ad aumentare, grazie alla donazione di fondi come quelli a nome di Gianfranco Moscati, di Tonino Guerra e di Daniele Ravenna.

La Biblioteca del MEIS è aperta il martedì, il mercoledì e il giovedì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 17, e il venerdì dalle 10 alle 13. Per informazioni o per fissare appuntamenti: biblioteca@meisweb.it, tel. 0532 769137, fax 0532 711772.

Venerdì 18 marzo 2016, Anbinforma anno XVIII n. 11

da: ufficio stampa A.N.B.I.

ANBI: I CONSORZI DI BONIFICA SI METTONO A DISPOSIZIONE DEL SISTEMA EDUCATIVO NAZIONALE
“I Consorzi di bonifica si mettono a disposizione per stage ed esperienze di alternanza scuola-lavoro sulle tematiche di gestione delle risorse idriche”: lo ha annunciato Massimo Gargano, Direttore Generale dell’Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela Territorio e Risorse Idriche, intervenendo al workshop “Rural4learning”, organizzato a Roma dal Ministero Politiche Agricole Alimentari Forestali.
“Esistono già sul territorio – ha proseguito il Direttore Generale ANBI – positive esperienze di rapporto con il sistema educativo, dalla scuola all’università e che vivono un momento di sintesi finale in occasione della Settimana Nazionale della Bonifica e dell’Irrigazione. Si tratta di dare sistematicità a quanto già si verifica sul territorio, ad iniziare dalle scuole aderenti alla Rete Rurale Nazionale, avendo però chiaro l’obbiettivo: creare giovani professionalità per un sistema Paese, che abbia, come perno, quel territorio, che già oggi vale 37 miliardi di euro in export agroalimentare, di cui l’84% deriva da coltivazioni irrigue. Se l’obbiettivo dichi! arato dal Ministro, Martina, è raggiungere i 50 miliardi entro il mandato di Governo – ha concluso Gargano – ciò non può prescindere dalla realizzazione di una rete idraulica, capace di trattenere le piogge, quando arrivano, per utilizzare l’acqua a fini agricoli nei momenti di necessità. Educare ad un uso consapevole della risorsa è lo scopo del nostro impegno verso le nuove generazioni.”

TOSCANA – LEZIONI SUL RISCHIO IDROGEOLOGICO
Al Liceo Rodolico di Firenze è “sbarcato” I LOVE CBMV FLUMINA, progetto didattico sul rischio idrogeologico e la gestione dei corsi d’acqua, promosso dal Consorzio di bonifica 3 Medio Valdarno (con sede nella “città gigliata”) in collaborazione con l’associazione Eta Beta onlus e che vedrà impegnate diverse classi dell’istituto fiorentino. Nella mattinata inaugurale è stata sottolineata l’importanza della conoscenza del territorio, che circonda i ragazzi e della formazione in materia di prevenzione dai rischi ambientali. Nei prossimi giorni le attività proseguiranno con il laboratorio Flumina, un sistema di simulazione fluviale, capace di riprodurre ! un bacino idrografico, evidenziando in maniera semplice, intuitiva e coinvolgente fenomeni fisici importanti e complessi (la dinamica della formazione di un’asta fluviale, l’erosione planiziale, il trasporto dei sedimenti, etc.) accanto a fatti di geografia umana come l’antropizzazione e l’espansione urbana; gli studenti sono direttamente coinvolti: sono infatti loro stessi a lavorare come veri e propri tecnici ed operatori, mettendo direttamente “le mani nel fiume”, per costruire e gestire opere e sistemazioni idrauliche, presenti anche nella realtà come argini, paratoie, casse di espansione.

LOMBARDIA – DIFESA DEL SUOLO: APPROVATA LEGGE, RIFERIMENTO NAZIONALE
Il progetto di legge di revisione della normativa regionale in materia di difesa del suolo, prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico e di gestione dei corsi d’acqua è stato approvato dal Consiglio della Regione Lombardia dopo un lungo iter: si tratta di un provvedimento di fondamentale importanza, che assieme a quello sul consumo del suolo, è destinato a rappresentare un punto di svolta ed un riferimento significativo per il resto del Paese. Criteri precisi disciplinano una serie di misure per evitare (scoraggiando l’edificazione selvaggia in prossimità dei corsi d’acqua) il crearsi di situazioni a rischio, per potenziare le azioni manutentive con lo stanziamento di consistenti fondi anche per il Sistema Navigli e le idrovie collegate, per valorizzare le funzioni di difesa del! suolo di competenza degli enti del sistema regionale, tra cui i Consorzi di bonifica e l’Agenza Interregionale per il fiume Po.
ANBI Lombardia ha espresso apprezzamento per quanto fatto, garantendo la massima collaborazione nell’applicazione di strumenti efficaci ed importantissimi per lo sviluppo regionale: “Questo provvedimento rappresenta un riconoscimento ufficiale del fondamentale ruolo assunto dai Consorzi di bonifica a favore dello sviluppo sostenibile del territorio; è infatti il risultato della proficua collaborazione attraverso un percorso, che prosegue ormai da diverso tempo.”

TOSCANA – UNITI CON LE UNIONI
Ammontano a 3.599.616 euro, per 14 progetti montani, le richieste di finanziamento, presentate dal Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno (con sede ad Arezzo), dopo un’attenta analisi con le Unioni dei Comuni del comprensorio, a valere sul Programma Sviluppo Rurale Toscana 2014-2020, in relazione al consolidamento ed alla realizzazione di briglie, argini, difese di sponda, che insistono sul reticolo idraulico in montagna: un sistema di interventi, volto a mettere in sicurezza le “parti alte” del reticolo idrografico consortile, comprendenti anche sistemazioni idraulico-forestali in alveo. I progetti riguardano diverse aree montane-forestali, che vanno dal Casentino alla Valdichiana aretina e senese, passando per il Pratomagno e la Valtiberina. Soddisfazione è stata espressa anche dal! le singole Unioni dei Comuni per una collaborazione che riguarda i cittadini, l’agricoltura e il territorio.

LOMBARDIA – PUBBLICO E PRIVATO INSIEME PER GLI ARGINI
C’è una fetta d’Italia che ha due vite, sopra e sotto l’acqua: è la golena, una sorta di cassa d’espansione d’emergenza, che, in occasione delle piene, è destinata ad essere allagata per scongiurare pericolosi allagamenti oltre il grande argine.
Nel mantovano, a Bagnolo San Vito, gli argini per allagare volutamente 200 ettari di golena sono stati rotti, nell’ultimo trentennio, nel 1994, nel 2000, nel 2002 e l’ultima volta con la piena di Novembre 2014. Le terre agricole qui coltivate da allora sono state sottoposte all’incombere del fiume Po ed al suo incessante deposito di limo.
Il Consorzio di bonifica Territori del Mincio (con sede a Mantova) si è attivato per restituire, alle 14 aziende interessate, la disponibilità degli appezzamenti da loro coltivati. Si tratta di un progetto coperto con fondi regionali (120.000 euro) e con fondi degli stessi privati (187.000 euro). L’ente consortile ha seguito la progettazione e la direzione lavori dell’opera di una certa complessità, che ha necessitato di 70.000 metri cubi di terra. La golena rimane un habitat unico dove, dopo l’inondazione, le rotazioni agrarie tornano a caratterizzare i terreni che, comunque, restano a disposizione come invaso di emergenza.

CALABRIA – FERMA CONDANNA PER UN VILE ATTO INTIMIDATORIO
“Esprimo ferma condanna del vile atto intimidatorio nei confronti del Vice Sindaco di Sant’Andrea Apostolo dello Ionio e amico, Ivan Frustagli”. Così si è espressa la Presidenza del Consorzio di bonifica Ionio Catanzarese (con sede nella città capoluogo), dichiaratasi basita e disgustata per l’ennesimo avvertimento a rappresentanti delle Istituzioni per il solo fatto di svolgere un impegno civico in favore della comunità. “Colgo altresì l’occasione – ha sottolineato la Presidenza – per rinnovare la solidarietà mia personale e di tutto il Consorzio anche al Sindaco, Ramogida e all’intera Amministrazione Comunale di Sant’Andrea. Ormai è davvero preoccupante l’ondata di violenz! a, che colpisce gli amministratori pubblici che troppo spesso, soprattutto nei centri minori, finiscono nel mirino di attentatori”.

VENETO – IL FUTURO DEL L.E.B.
“Da anni chiediamo un aumento indispensabile delle portate e che ancora non ci è stato accordato”: è quanto ha affermato il Consorzio di 2° grado L.E.B. (Lessinio Euganeo Berico) durante il convegno inaugurale della stagione irrigua, svoltosi a Cologna Veneta, comune veronese, sede dell’ente consortile. Con la paventata autorizzazione ad un prelievo dal fiume Adige di soli 17 metri cubi al secondo, l’ente consortile arriverebbe a servire solo la provincia di Verona. La richiesta dell’ente consorziale è sostenuta anche da uno studio dell’Università di Padova. “Se si vuole aumentare la superficie irrigata b! isogna pensare ad un incremento delle portate d’acqua ed a migliorare le reti di distribuzione” è stato affermato. Il comprensorio del Consorzio L.E.B. si estende su quasi trecentocinquantamila ettari, servendo le province di Verona, Vicenza, Padova e Venezia ed irrigando una superficie effettiva di 83.000 ettari.
Il canale L.E.B., deputato principalmente alla funzione irrigua, nei suoi 48 chilometri (dall’opera di presa a Belfiore fino allo scarico nel Bacchiglione a Cervarese Santa Croce) non solo garantisce l’irrigazione, ma svolge anche un importante ruolo di tutela del territorio e di beneficio ambientale. Il Consorzio L.E.B., infatti, attraverso la distribuzione d’acqua a favore dei Consorzi che lo costituiscono (“Bacchiglione”, con sede a Padova; “Alta Pianura Veneta”, con sede a San Bonifacio, nel veronese; “Adige Euganeo” con sede ad Este, nel padovano), provvede alla vivificazione dei fiumi e dei corsi d’acqua, che lo intersecano. Il canale L.E.B. costituisce anche un contributo essenziale per la sicurezza del territorio grazie alla sua funzione di deviazione delle piene dei fiumi Guà-Frassine e del canale Bisatto verso il Bacchiglione: nel 2014 furono svasati 25 milioni di metri cubi d’acqua, mentre nel 2015 sono stati circa cinque milioni.

EMILIA-ROMAGNA – NUOVA VITA PER UN GRANDE IMPIANTO
Si avviano a conclusione i lavori alle tubazioni dell’impianto Sabbioncello a beneficio di oltre sessantamila ettari ad uso agricolo; 1 anno di lavoro e 2 milioni di euro: sono queste le cifre per riportare a piena funzionalità uno degli impianti più importanti del Consorzio di bonifica Burana (con sede a Modena) per la distribuzione di acqua di irrigazione (non solo) nella Bassa Modenese. Dopo le criticità idrauliche degli ultimi 15 giorni si pensa ad affrontare la stagione irrigua 2016, portando a conclusione i lavori di sostituzione delle 6 tubazioni nel tratto fuori terra fino allo sbocco nel bacino di calma dell’impianto Sabbioncello situ! ato sul fiume Po a Quingentole, fuori comprensorio, ma in gestione all’ente consortile in quanto principale impianto per l’approvvigionamento idrico del comprensorio di pianura del Burana.
Il finanziamento complessivo pari a 2.000.000 di euro, stanziato dal Commissario Delegato per la Ricostruzione post-sisma della Regione Emilia-Romagna, riporta a piena funzionalità l’impianto attivo dal 1957, compromesso da usura, nonchè lesionato dal terremoto di Maggio 2012 e dall’importante sciame sismico dei mesi successivi. Le nuove tubazioni installate sono in acciaio inox e anti-sismiche, dotate di specifici rinforzi, che ne massimizzano la stabilità, pur mantenendo le stesse geometrie. L’impianto di Sabbioncello è al servizio di oltre sessantamila ettari nelle province di Modena, Mantova e Ferrara, vocati a prodotti di pregio, portanti per l’economia agricola delle zone, senza trascurare l’importante ricaduta a livello ambientale causata da un reticolo idrico, invasato d’acqua durante tutto il periodo primaverile ed estivo. Inol! tre i lavori, seppure durati oltre un anno, non hanno mai interrotto la fornitura di acqua per l’irrigazione: infatti, per non incidere in alcun modo sulla campagna irrigua, il lavoro di sostituzione delle tubazioni, iniziato ad Aprile 2015, è stato, quando possibile, svolto tramite lavorazioni eseguite presso officine esterne specializzate per poi trasferirsi in sito, dove l’impianto ha funzionato sempre con almeno 3 linee in uso per l’erogazione dell’acqua.

VENETO – IN ITINERE NUOVA CONDOTTA IRRIGUA
Il Consiglio Comunale di Jesolo ha dato parere favorevole al nuovo progetto elaborato dal Consorzio di bonifica Veneto Orientale (con sede a San Donà di Piave, in provincia di Venezia), relativo alla realizzazione di una condotta, che prevede il trasporto per una lunghezza di oltre quattro chilometri (compreso un sottopasso del fiume Sile), della portata di m3/s. 1,00 di acqua irrigua, prelevata dal bacino Ca’ Gamba. Il vecchio progetto si temeva potesse modificare l’habitat delle valli da pesca; l’ente consortile ha così studiato un progetto, che è compatibile con i bisogni delle aree agricole e la tutela della natura. L’iter prevede ora la valutazione della V.I.A. (Valutazione Impatto Ambientale).

LOMBARDIA – PANPERDUTO BAGNATO, PANPERDUTO FORTUNATO!
Nel sito del Panperduto, a Somma Lombardo, nonostante il maltempo avesse colpito la zona il giorno prima, ha avuto luogo l’apertura al pubblico dell’ ostello e dei relativi servizi ricettivi. Molti i visitatori ed i curiosi, che si sono presentati, non lasciandosi scoraggiare dalle condizioni meteorologiche incerte. Panperduto si presenta dunque come una realtà ricettiva accogliente e ben attrezzata. Nell’occasione ha raggiunto il sito, in visita non ufficiale, anche il Presidente del Consiglio Regionale della Lombardia, Raffaele Cattaneo, già Assessore alle Infrastrutture e Mobilità nel 2010, ai tempi della sigla della convenzione con il Consorzio ! di bonifica Est Ticino Villoresi (con sede a Milano) per la messa in sicurezza e la valorizzazione delle dighe del Panperduto, da cui prese avvio la complessa operazione di riqualificazione dell’area.

EMILIA-ROMAGNA – CONFERME AI VERTICI
L’imprenditore agricolo, Massimiliano Pederzoli, è stato confermato, per il terzo mandato, al vertice del Consorzio di 2° grado C.E.R. – Canale Emiliano Romagnolo (con sede a Bologna). Fausto Zermani, imprenditore, è stato rieletto alla guida del Consorzio di bonifica Piacenza (con sede in città) così come il dott. Luigi Spinazzi resta alla Presidenza del Consorzio di bonifica Parmense (con sede nella “città del Teatro Regio”).

VINCENZI A MILANO, GARGANO A ROVIGO E FOGGIA
E’ intensa di appuntamenti la settimana prepasquale, caratterizzata dalla Giornata Mondiale dell’Acqua sul tema “Acqua e lavoro”.
In occasione della Festa di San Benedetto, patrono dei bonificatori, il Direttore Generale ANBI, Massimo Gargano, sarà nella mattinata di lunedì 21 Marzo p.v. a Rovigo, per la presentazione del libro “Un Paese nel fango”, presenti l’autore, Erasmo D’Angelis ed il Responsabile della Struttura di Missione #italiasicura, Mauro Grassi; l’appuntamento è nella sede del Consorzio di bonifica Adige Po.
Nella mattinata di giovedì 24 Marzo pv.., invece, Gargano sarà a Foggia per concludere il convegno, organizzato dal Consorzio di bonifica montana Gargano, a conclusione del progetto “Gargano_Lab”; il convegno si terrà nella sede di Confagricoltura.
Il Presidente dell’Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela Territorio ed Acque Irrigue, Francesco Vincenzi, parteciperà invece, nella mattinata di mercoledì 23 Marzo p.v., al convegno “Lombardia d’Acqua – La politica e gli interventi di Regione Lombardia per l’uso plurimo delle acque e lo sviluppo sostenibile del territorio”, organizzato da ANBI Lombardia nel palazzo di Regione Lombardia; nell’occasione sarà anche inaugurata la mostra fotografica “Lombardia d’acqua”.

Domenica 20 marzo a Cervia, Cesenatico e Bellaria, il Mobility Day della Regione: bici a disposizione per chi arriva in stazione

da: ufficio stampa Alberto Mazzotti

Mobiliy Day 2016 e progetto pilota
19-20 marzo
Cervia – Cesenatico – Bellaria Igea Marina

Come già avvenuto negli anni precedenti, l’assessorato al Turismo della Regione Emilia-Romagna organizza – all’interno del progetto europeo Intermodal (INTERmodality MOdel for the Development of the Adriatic Litoral zone – Modello di intermodalità per lo sviluppo della zona del litorale adriatico), che ha come obiettivo la creazione di una rete adriatica per promuovere un turismo sostenibile basato sull’intermodalità fra diversi mezzi di trasporto alternativi all’automobile (treno, autobus, bici, nave…) – una giornata di sperimentazione intermodale sulla costa adriatica, ovvero il Mobility Day.

Domenica 20 marzo, il Mobility Day coinvolgerà le città di Cervia, Cesenatico e Bellaria, in una giornata ricca di eventi legati all’inizio della primavera (il cui elenco è consultabile al sito www.cerviaturismo.it). Chi aggiungerà in treno una delle tre località, avrà a disposizione gratuita una bicicletta – da ritirare all’uscita della stazione – per vivere le città e gli eventi nel corso dell’intera giornata, e una serie di agevolazioni nella visita ai musei e ai centri didattici.

In contemporanea al Mobility Day, e sempre nelle tre località balneari coinvolte, nel weekend 19-20 marzo è in programma anche l’attuazione di un “progetto pilota” – sempre organizzato dall’Assessorato al Turismo della Regione nell’ambito di Intermodal – che intende creare le condizioni per sperimentare una formula di interazione tra mobilità sostenibile e intermodalità con il turismo della riviera romagnola.
Il progetto pilota ha lo scopo di verificare la messa in atto di sistema integrato di offerta turistica, che consiste nella proposta di un carnet di offerte e che in futuro dovrebbe diventare stabile ed essere proposto all’intero mercato turistico.

Il progetto coinvolge prioritariamente un “campione” di stakeholder coinvolti nel progetto pilota – opinion leader, giornalisti, amministratori, imprenditori turistici – a cui (come al pubblico) verrà offerto un pacchetto così articolato:
1) biglietto ferroviario da Bologna (o dalle altre città dell’entroterra nelle quali risiedono i testimonial) a una delle tre località coinvolte (Cervia, Cesenatico, Bellaria).
2) Pernottamento in albergo (una notte), con cena e trattamento spa
3) trasferimento bagagli
4) bici e trasporto pubblico locale a disposizione
5) Ingressi in mostre e manifestazioni

Anche per gli stakeholder coinvolti, sarà necessario prenotarsi attraverso il sito www.cerviaturismo.com, utilizzando cioè le stesse modalità previste per il pubblico.
Al termine del weekend, gli stakeholder dovranno compilare uno specifico questionario che servirà per verificare punti di forza e di debolezza del progetto. I risultati dell’iniziativa verranno presentati ad Ancona, il prossimo 30 e 31 marzo, nel corso del meeting finale del progetto Intermodal, alla presenza di tutti i partner europei.

Intermodal, che si chiude appunto a fine marzo 2016, ha come obiettivo la creazione di una rete adriatica per promuovere un turismo sostenibile basato sull’intermodalità.
Nel dettaglio, si è lavorato per la condivisione fra i partner di modelli di mobilità sostenibile basati sul trasporto intermodale, al fine di promuovere il turismo nella zona del litorale adriatico; e per la creazione di una rete internazionale che promuova lo sviluppo di politiche e programmi sul trasporto sostenibile, al fine di incentivare il turismo nella zona del litorale adriatico.

Caso Hesperia, l’assessore Sergio Venturi sulla sentenza emessa dal Gup

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

“Soddisfazione per le assoluzioni. Confermata l’onestà e la correttezza professionale dei nostri dirigenti e di chi mi ha preceduto alla guida di questo assessorato”.

Bologna – “Esprimo soddisfazione mia e a nome di tutto il Servizio sanitario regionale. Con la decisione del Giudice vengono confermate l’onestà e la correttezza professionale di Carlo Lusenti, che mi ha preceduto alla guida di questo assessorato, di Tiziano Carradori e di Bruna Baldassarri”.
L’assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi, commenta così la decisione del Gup di assolvere ‘perché il fatto non sussiste’ l’ex assessore, l’ex direttore generale della Sanità e delle Politiche sociali e la dirigente dell’assessorato. L’inchiesta era partita da una denuncia del gruppo Hesperia sui criteri di accreditamento delle cliniche private nell’alta specialità cardiochirurgica.
“Mi preme sottolineare – aggiunge Venturi – che questo è un segnale della cultura della correttezza di chi opera e decide all’interno della Regione Emilia-Romagna ed è la conferma di quanto abbiamo sempre ribadito: il nostro sistema di accreditamento è trasparente e condiviso, governato con accordi chiari e verificabili, sottoscritti da tutte le parti. Un’esperienza di programmazione consolidata, la nostra, in cui la Regione non fa alcun favoritismo, ma definisce esclusivamente le necessità e il budget”.
“Sappiamo perfettamente che il settore della salute è un settore sensibile, che dobbiamo e vogliamo mantenere sano e trasparente – conclude l’assessore -. La nostra azione di ogni giorno, a tutti i livelli, deve essere ossessionata dal rigore e dallo spirito di servizio verso i cittadini. Lo abbiamo fatto e continueremo a farlo con fermezza e coerenza”.

Il nuovo direttore di Visit Ferrara Donato Concato lancia la sfida per lo sviluppo turistico

da: ufficio stampa Ella Studio di Carla Soffritti e C.

È stato appena nominato dal consorzio che unisce gli operatori turistici della Provincia ferrarese. Tra gli obiettivi: tessere nuove relazioni tra i territori, puntando sulla sinergia tra il mare e la città d’arte attraverso la bicicletta.
Il consorzio Visit Ferrara, che unisce circa 90 operatori turistici di tutta la Provincia, guarda alla crescita turistica del suo ricco territorio e dopo aver rinnovato il direttivo, scegliendo Matteo Ludergnani come nuovo Presidente, ha ora ampliato il proprio organico con l’assunzione di un Direttore. Si tratta di Donato Concato, originario di Padova, con una grande esperienza nel settore turistico. Concato ha sulle spalle un master sull’economia del turismo all’Università Bocconi di Milano, lavora da anni nel mondo della gestione turistica, è stato direttore Apt di Chioggia e di Venezia, dirigente della Provincia di Venezia dove si è occupato in particolare dello sviluppo turistico del “prodotto mare” e dell’avvio di consorzi in questo ambito. Adesso porta tutta la sua voglia di fare e le sue competenze nell’area ferrarese, nella consapevolezza che ci sia spazio e potenziale per lo sviluppo turistico del territorio su cui opera dal 2013 il consorzio Visit Ferrara. Un territorio da considerare sempre più unito, con l’obiettivo di farne una meta ancora più ambita dai turisti italiani e stranieri. «Credo ci sia tutto il potenziale per la crescita turistica – precisa Donato Concato – a partire dai due poli principali: il mare, con il suo contesto naturalistico e dunque la valenza ambientale, il Parco del Delta del Po, Comacchio e la sua valenza artistica, il turismo sportivo e del benessere e la città d’arte dove puntare su eventi, attività culturali e sul turismo congressuale, essendo Ferrara una città universitaria importante. Fondamentale sarà creare interazione tra tutto il territorio provinciale con pacchetti specifici e facendo perno sull’utilizzo della bicicletta, costruendo così itinerari che possono coinvolgere anche i centri più piccoli, i quali hanno un importante patrimonio artistico, storico ed archeologico. Abbiamo un territorio davvero ricco per molti aspetti, anche dal punto di vista enogastronomico. Molta importanza sarà data alla collaborazione, già solida, con la Regione Emilia Romagna, particolarmente sensibile al tema dello sviluppo turistico». L’intento manifestato dal nuovo direttore è quello di guardare anche alle potenzialità esterne alla Provincia di Ferrara, costruendo relazioni tra le città d’arte di Ferrara, Modena e Reggio Emilia e con Mantova. Per quanto riguarda la costa, l’idea è di creare sinergie con il Veneto, in particolare con la zona di confine. D’altronde il Parco del Delta del Po abbraccia entrambe le regioni e il turista legge il territorio a prescindere dai confini geografici.
Tra le sfide lanciate dal consorzio Visit Ferrara c’è infatti quella di puntare sempre più ai mercati internazionali, attraverso un progetto unitario con le Province costiere. E poi, come sottolineato dal Presidente Matteo Ludergnani, sviluppare progetti incentrati sul turismo sostenibile. «L’ingresso in Visit Ferrara del dott. Concato – dice Matteo Ludergnani – rappresenta, per il nostro Consorzio una grande opportunità di crescita per le competenze commerciali ed organizzative che il nuovo Direttore porterà al nostro interno in qualità di Destination Manager. E’ stata una scelta condivisa sia dal precedente che dall’attuale Consiglio Direttivo appena nominato e necessaria per presentarsi sui mercati in modo sempre più professionale e fornire ai nostri soci risposte adeguate alle diverse esigenze che si vengono a proporre». Importante sarà anche lo sviluppo delle strategie sul web. «Il consorzio è già dotato di un sistema di booking online – aggiunge Concato – e il web manterrà la più grande attenzione, perché il prodotto turistico
oggi viene molto commercializzato nella rete. In questo ambito è in via di definizione una collaborazione con la rete Emilia Romagna Welcome, per la creazione di un portale regionale di promozione turistica. In questo, Visit Ferrara avrà un ruolo importante per la messa in rete».

Per informazioni:
Consorzio Visit Ferrara
Via Borgo dei Leoni 11, Ferrara (FE)
Tel. 0532 783944, 340 7423984
E – mail: assistenza@visitferrara.eu
Sito web: www.visitferrara.eu

Sabato 19 marzo Donny McCaslin “Fast Future” Quartet in concerto al Jazz Club Ferrara

da: ufficio stampa Jazz Club Ferrara

Sabato 19 marzo, ore 21.30

Donny McCaslin “Fast Future” Quartet

Donny McCaslin, sassofoni;
Jason Lindner, pianoforte e tastiere;
Matt Closey, contrabbasso e basso elettrico;
Nate Wood, batteria

Sabato 19 marzo, il palcoscenico del Jazz Club alza il sipario su “Fast Future”, nuovo progetto del sassofonista californiano Donny McCaslin reduce – insieme a Jason Lindner – dalla registrazione di “Blackstar”, album-testamento dell’icona del rock David Bowie. L’energia propulsiva del suono, che fonde jazz ed elettronica, è sostenuta da una ritmica straordinaria completata (oltre a Lindner al pianoforte e tastiere) da Matt Closey al contrabbasso e basso elettico e da Nate Wood alla batteria.

Sabato 19 marzo (ore 21.30), il palcoscenico del Jazz Club alza il sipario su “Fast Future”, nuovo progetto del sassofonista californiano Donny McCaslin reduce – insieme a Jason Lindner – dalla registrazione di “Blackstar”, album-testamento dell’icona del rock David Bowie.
“Fast Future” (prodotto dal collega David Binney) esplora le innumerevoli connessioni tra jazz e musica elettronica, per approdare ad esiti assolutamente originali anche in rivisitazioni di brani ipnotici come “54 Cymru Beats” di Aphex Twin, o “No Eyes” di Baths. La musica è intrisa di un groove che ricorda da vicino le esperienze dei Weather Report e degli Head Hunters, laddove l’energia propulsiva del suono è altresì sostenuta da una ritmica straordinaria completata (oltre a Lindner al pianoforte e tastiere) da Matt Closey al contrabbasso e basso elettico e da Nate Wood (già con i Kneebody) alla batteria.
McCaslin è, da oltre vent’anni, uno dei principali esponenti del sassofono della scena statunitense. Una spiccata versatilità gli consente di spaziare con disinvoltura dal modern mainstream alla recente vena elettronica, passando per il pop più raffinato. Californiano, classe 1966, si avvicina al sassofono all’età di dodici anni ispirato da Wesley Braxton, allora membro della band di suo padre. Studia presso il Berklee College of Music di Boston dove viene scoperto e ingaggiato da Gary Burton, nel cui quintetto resterà per quattro anni.
Gli anni Novanta costituiscono il giro di boa dell’artista che, trasferitosi a New York, entra a far parte degli Steps Ahead in sostituzione di Michael Brecker. Lo troviamo poi al fianco di Eddie Gomez, Gil Evans e nell’Orchestra di Maria Schneider con cui, nel 2004, ottiene la nomination ai Grammy Awards per il “Miglior assolo strumentale di jazz”. Milita successivamente nel gruppo di Lan Xang e nel quintetto di Dave Douglas, il quale afferma: “Ascoltare Donny mentre prova in sala o nel backstage è fonte d’ispirazione per me. Ispirazione che continua sul palcoscenico.” In qualità di leader, McCaslin ha all’attivo una decina di album che hanno contribuito, senza ombra di dubbio, ad ampliare il vocabolario del linguaggio jazzistico contemporaneo.

INFORMAZIONI
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com
Infoline 339 7886261 (dalle 15:30)
Prenotazione cena 333 5077059 (dalle 15:30)

Il Jazz Club Ferrara è affiliato Endas, l’ingresso è riservato ai soci.

DOVE
Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara. Con dispositivi GPS è preferibile impostare l’indirizzo Corso Porta Mare, 112 Ferrara.

COSTI E ORARI
Intero: 20 euro
Ridotto: 15 euro (la riduzione è valida prenotando la cena al wine bar, accedendo al solo secondo set, fino ai 30 anni di età, per i possessori della Bologna Jazz Card, per i possessori di MyFe Card, per i possessori della tessera Accademika, per i possessori di un abbonamento annuale Tper)

Intero + Tessera Endas: 25 euro
Ridotto + Tessera Endas: 20 euro

NB Non si accettano pagamenti POS

Apertura biglietteria: 19.30
Cena a partire dalle ore 20.00
Primo set: 21.30
Secondo set: 23.00

Discordia Expo 2016

da: organizzatori

Discordia Art collective presenta per il quarto anno consecutivo la collettiva d’arte dal nome Discordia Expo.

Dal 19 al 27 marzo nella location dell’ex Teatro Concordia di Portomaggiore (FE) eporranno 15 artisti della provincia di Ferrara e Bologna. Opere pittoriche, fotografie, sculture, visual e performance sonore vanno a comporre il palinsesto di DiscordiaExpo.

Il tema che lega il tutto è la Luce. Ogni artista esporrà almeno un opera con il medesimo tema, poi nello stile Discordia, l’arte scorrerà libera di esprimersi fuori da tematiche. Curatore dell’evento è Formigoni Marco con doppio ruolo di artista e organizzatore.

Artisti della sezione pittura: Formi, Psiko, Mendez, P.A.G., Raffaele Cesari, Danger, Yessa Y, Stefano Capizzi, Silvia Tampieri. Per la sezione fotografia: Marco Formigoni, Alessandro Passerini, Paolo Balboni, Enrique Olvera, Damiano Maria Zummo. Sculture di Poll Palli. Visual: Simone Mazzanti.

Camera di Commercio, “Fedeltà al lavoro e al progresso economico 2016”: i nomi dei premiati

da: ufficio stampa Camera di Commercio di Ferrara

La cerimonia di consegna sabato 19 marzo presso la sala Congressi di Ferrara Fiere.
Govoni: “Siamo orgogliosi di loro, delle cose che hanno fatto, dei segni che hanno lasciato, dell’esempio da cui ci faremo guidare”.

Domani (19 marzo), con inizio alle ore 10.00, si svolgerà presso la sala Congressi di Ferrara Fiere, alla presenza delle Autorità e degli Amministratori locali, la sessantaseiesima edizione dei “Riconoscimenti alla Fedeltà al lavoro e al Progresso economico”, il tradizionale ed atteso appuntamento promosso dalla Camera di commercio, che si rinnova dall’ormai lontano 1950. Nonostante le grandi trasformazioni che in questo lasso di tempo, anche nella nostra provincia, hanno riguardato la società, l’economia ed il mondo del lavoro, gli evidenti significati simbolici di questa cerimonia sono rimasti inalterati. Ogni premiato, infatti, porta con sé un bagaglio prezioso di esperienze umane e professionali, frutto di un encomiabile e generoso impegno, che concorre a rendere più ricca la comunità ferrarese.

“Saranno in molti, di diverse generazioni – sottolinea Paolo Govoni, presidente della Camera di commercio di Ferrara – vincitori del passato e, nella pratica quotidiana, sempre vincitori del presente. Imprenditori, capi d’azienda, lavoratori che hanno dato per lunghi anni il meglio del loro talento, delle loro energie e della loro devozione al nostro territorio, restituendo a ciascuno di noi la consapevolezza di quel che abbiamo saputo costruire, dei punti di forza e delle potenzialità su cui possiamo oggi contare, della necessità di una straordinaria mobilitazione per liberarci da antiche insufficienze e far fronte a momenti di estrema difficoltà”.

133 i riconoscimenti che verranno assegnati che verranno assegnati dalla Camera di commercio, dei quali 44 alla Fedeltà al Lavoro e 69 al Progresso Economico: questi ultimi, in particolare, riguardano l’artigianato (24), il commercio (23), l’agricoltura (15), i servizi (4) e l’industria (3). Per il settimo anno, poi, la Giunta camerale assegnerà premi speciali (20) ad imprenditori che si sono distinti per i brillanti risultati ottenuti nella gestione dell’impresa.

Nuova vita agli spazi abbandonati con il bando culturability di Fondazione Unipolis

da: organizzatori

Lunedì 21 marzo al Mercato Sonato di Bologna presentazione del bando con l’intervento dell’assessore regionale Massimo Mezzetti.
400 mila euro per progetti culturali e sociali che rigenerano vuoti urbani, edifici dismessi, ex siti industriali.

Sostenere progetti culturali e sociali innovativi che rigenerano e danno nuova vita a spazi, edifici, ex siti industriali abbandonati o in fase di transizione, creando occasioni di collaborazione tra cittadini, organizzazioni private e istituzioni pubbliche. Questi gli obiettivi di “culturability – rigenerare spazi da condividere”, il nuovo bando di Fondazione Unipolis che sarà presentato lunedì 21 marzo a Bologna alle ore 18 presso il Mercato Sonato (via Tartini 3).

Con il bando culturability, giunto alla terza edizione, la Fondazione mette a disposizione complessivamente 400 mila euro per supportare quei progetti in grado di riempire di creatività questi vuoti e restituirli alle comunità, unendo cultura, innovazione e coesione sociale, collaborazione, sostenibilità economica e occupazione giovanile. Fra le proposte pervenute, ne saranno selezionate 15 che avranno l’opportunità di partecipare a un percorso di formazione nei mesi di giugno e luglio. Tra queste, a settembre una Commissione di Valutazione selezionerà i 5 progetti finalisti che riceveranno 50 mila euro ciascuno e continueranno l’attività di mentoring. Gli altri 150 mila euro saranno utilizzati per realizzare le attività di formazione e accompagnamento per l’empowerment dei team, rimborsi spese per partecipare ai programmi di supporto. L’iniziativa è sviluppata in partnership con Avanzi/Make a Cube³ e Fondazione Fitzcarraldo, che coadiuveranno Unipolis nel percorso di accompagnamento ai team.
La call “culturability – rigenerare spazi da condividere” è aperta dal 15 febbraio al 15 aprile 2016. Al bando possono partecipare organizzazioni no profit, imprese private che operano in campo culturale ricercando un impatto sociale e team informali con prevalenza di under 35. I progetti dovranno essere inviati online tramite il sito www.culturability.org.

All’incontro di presentazione a Bologna, assieme a Walter Dondi e Roberta Franceschinelli di Fondazione Unipolis che presenteranno il bando, interverranno: Massimo Mezzetti – assessore cultura, politiche giovanili e politiche per la legalità Regione Emilia-Romagna, Matteo Bartolomeo – AD Make a Cube³, Tommaso Ussardi – presidente dell’Orchestra Senzaspine, l’associazione che ha recuperato il mercato rionale di San Donato trasformandolo nel Mercato Sonato, grazie anche al supporto della precedente edizione del bando culturability. L’iniziativa è aperta a tutti, ma è richiesta l’iscrizione alla mail culturability@fondazioneunipolis.org.

“Tutela delle acque interne”: l’incontro sabato 19 marzo

da: Movimento 5 Stelle Ferrara

TUTELA DELLE ACQUE INTERNE: stato di criticità ambientale del patrimonio fluviale e dell’ittiofauna del Delta ferrarese.

Lo sviluppo ed il propagarsi della criminalità in tema ambientale, con versamenti tossici e pesca fraudolenta, e la cattiva gestione del patrimonio idrico – fluviale e del territorio vallivo circostante, fa emergere la necessità di una discussione all’interno della nostra comunità, su quali sono i rischi a cui siamo esposti e quali possono essere le tecniche di contrasto, a beneficio della preservazione delle ricchezze naturali della nostra provincia.

sabato 19 marzo 2016 – ore 16.30 – 18.30
Sala della Musica via Boccaleone 19, Ferrara

PROGRAMMA DELL’INCONTRO

Introduce
Dott.ssa Ilaria Morghen – Presidente Gruppo Consiliare M5S Ferrara

Intervengono
On. Vittorio Ferraresi – M5S Camera dei Deputati
Giuliano Boldini – Presidente FIPSAS Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee
Marco Falciano – Rappresentate UPE Unione Pescatori Estensi

Tutti i cittadini sono invitati.

Trasferte in Italia e all’estero per il Ferrara Tchoukball

da: ufficio stampa Ferrara Tchoukball

Fine settimana di trasferte per il Ferrara Tchoukball. La più lunga è certamente quella che porterà una selezione delle squadre di Serie A in Polonia dove, nei dintorni di Cracovia, si svolgerà l’edizione 2016 dell’EWC (European Winners CUP). Si tratta del torneo che assegna il titolo di campione d’Europa fra le squadre meglio classificate nei campionati nazionali. Ferrara partecipa grazie al secondo posto dei Los Cornetteros nella passata stagione. La selezione ferrarese unisce giocatori esperti e debuttanti sulla ribalta europea: le aspettative sono di acquisire esperienza per il futuro non potendo, obiettivamente, puntare a posizioni di vertice che paiono già predestinate alla sfida fra gli austriaci di Traiskirchen (campioni in carica) e i nostri connazionali Saronno Castor. I campioni di Svizzera e Germania completano la lista delle squadre in lizza per i primi posti. Ferrara si colloca a ridosso di queste con l’imprevedibilità di chi, fuori dai pronostici, può tentare il ruolo di “mina vagante”.
> Un viaggio più breve coinvolge le squadre ferraresi di Serie B. Domenica 20 marzo a Forlimpopoli le partite con le due squadre di Forlì e quella di Bologna diranno una parola quasi decisiva sulle ambizioni play-off per le nostre squadre. I più giovani Afternuts appaiano in una posizione più avvantaggiata rispetto ai Wildnuts: ad entrambe le squadre è richiesto il massimo impegno per prendere parte al torneo per la promozione che, per la prima volta si svolgerà nel ferrarese (più precisamente a Poggio Renatico) il 16 e 17 aprile. Domenica sera si potrà avere un verdetto probabilmente definitivo.

IL FATTO
Clara, la nuova frontiera della raccolta dei rifiuti in provincia di Ferrara

Si chiamerà “Clara – Servizi Ambientali per il Territorio” la Newco nata dall’unione delle società Area Copparo e Cmv, le due multiutility in-house specializzate nella raccolta rifiuti e servizi, che conta fra i soci 22 comuni della provincia di Ferrara. Nome, logo e sede sono stati svelati ieri mattina in conferenza stampa in comune a Copparo; al tavolo dei relatori il sindaco di Cento, Piero Lodi, e quello di Copparo, Nicola Rossi, l’amministratore unico di Cmv Raccolta, Nicoletta Bologna, e Gian Paolo Barbieri, attuale presidente di Area.
“Abbiamo voluto svelare logo e nome con sei mesi di anticipo rispetto alla chiusura della procedura di fusione fra le aziende – ha spiegato Barbieri – per dare la possibilità ai nostri utenti di abituarsi al nuovo nome, per imparare a conoscerci.”
Azzurro e verde, il logo della Newco riprende i colori che hanno caratterizzato per tanti anni le due aziende e diventa il marchio di una nuova realtà del territorio che non intende perdere il contatto con i cittadini.
“In rappresentanza di tutti i comuni soci di Cmv sono felice di poter dire che questa giornata è un punto di approdo, per il duro lavoro fatto in questi mesi, ma è anche un nuovo inizio – ha spiegato il sindaco Lodi – Con la nascita di Clara si apre una nuova dimensione geografica e politica: geografica perché tutti i comuni del ferrarese, eccetto Ferrara e Argenta, entrano a far parte di una stessa realtà territoriale che fornisce ai cittadini interessati un interlocutore unico, più forte e credibile. Con la nuova società facciamo un grande passo avanti verso la semplificazione, superiamo i campanili unendo luoghi e prassi per dare ai nostri cittadini una maggiore efficienza di governance. Diventiamo infatti più grandi, ma non perdiamo affatto la nostra identità locale”.
A fare eco il sindaco di Copparo: “E’ l’inizio di un nuovo percorso che sconvolge un po’ il punto di vista culturale che avevamo della raccolta dei rifiuti: si focalizzerà sul cercare la migliore risposta possibile delle comunità di riferimento. Il prossimo step sarà riuscire a creare un’azienda in grado di fare del rifiuto una risorsa. La nostra volontà è migliorare la vita e la salute dei cittadini, ma anche riuscire ad abbattere le tariffe, dopo un momento di investimento necessario sono sicuro che ci riusciremo”.
Concorda con il beneficio che la fusione porterà alla comunità anche l’amministratore unico di Cmv Raccolta, Nicoletta Bologna. “Questo percorso fatto assieme sarà assolutamente positivo per i cittadini, stiamo lavorando per questo.”
“Anche se l’iter di fusione non è ancora terminato – ha concluso Barbieri – noi stiamo interagendo e lavorando già come una sola azienda, con incontri settimanali per procedere unitariamente su tutti i fronti e le idee chiare rispetto a quello che sarà. I prossimi passi saranno innanzitutto la consegna dei bilanci consuntivi 2015, necessari per il riparto delle quote, poi la conclusione del confronto con i sindacati, per gli aspetti legati al progetto di fusione dal punto di vista della gestione dei nostri lavoratori, infine il voto del progetto di fusione in tutti i consigli comunali interessati. A settembre avremo quindi l’atto formale di fusione e la nascita di Clara.”
Il Consiglio di Amministrazione sarà composto da un rappresentante ex Area, uno ex Cmv e uno di Comacchio, visto che è atteso l’ingresso nella in-house anche del comune costiero. I nominativi dei membri del Consiglio saranno indicati dai soci.
La sede principale sarà a Copparo, nella struttura dell’ex caserma dei Carabinieri, di fianco alla sede del Municipio: l’edificio è in disuso e sarà oggetto di una ristrutturazione importante, così come potrebbe essere inglobato nel progetto la palazzina dell’ ex dispensario dell’AUSL, per la cessione del quale sono in corso serrate trattative.
“Resteranno operative le due sedi attuali, tutti gli sportelli per l’utenza e i servizi di call center – ha rassicurato infine Barbieri – Clara si presenta ai cittadini come un’azienda maggiormente efficace e competitiva, con un bacino di 120.000 clienti domestici e 13.500 aziende su un territorio di quasi 2.000 chilometri quadrati di superficie, ma vicina agli utenti”.

Tu chiamale se vuoi emozioni

Che cosa sono le emozioni? Come si manifestano, da dove hanno origine? Quanti e quali sono i problemi che ruotano attorno ad esse? Tante sono le domande quando si parla di emozioni. Un ambito estremamente vasto, affascinante, in larga parte ancora inesplorato e purtroppo sempre più spesso causa di gravi patologie. Argomenti complessi e ostici per i non addetti ai lavori, il più delle volte convinti di saperne abbastanza per da dare tutto per scontato. Ma, in realtà, i fattori emotivi che condizionano le scelta della nostra vita sono complessi e vanno attentamente considerati.
Ed è proprio sulle emozioni che si è incentrata la conferenza della psicoanalista ferrarese Chiara Baratelli, tenuta lunedì in biblioteca Ariostea e introdotta da Gian Luca Pizzetti. In una sala Agnelli gremita, si è chiuso il ciclo di incontri della rassegna “Viaggio all’interno della comunità dei saperi – Le parole di questo millennio”, iniziativa che dall’ottobre dello scorso anno ha presentato pareri di molti esperti chiamati ad approfondire le più svariate tematiche.

Specializzata in disturbi alimentari e sessuologia, Baratelli ha sviscerato con estrema chiarezza la parola emozione, coinvolgendo il pubblico in un’analisi a tratti inevitabilmente tecnica ma necessaria per approfondire la questione e sfatare alcuni luoghi comuni. “Per definizione, emozione significa trasportare fuori, scuotere, un qualcosa che parte dall’interno e muove verso l’esterno” ha spiegato. Emozioni come movimenti interiori dentro ognuno di noi, risposte a stimoli che si traducono in cambiamenti fisiologici e risposte del cervello, perché “noi pensiamo che parta tutto dal cuore, ed il gesto classico che siamo portati a fare quando proviamo un emozione è proprio quello di portare la mano al petto, ma ci sbagliamo”.
Tutto nasce dal cervello quindi, originandosi da alcuni fattori chiave come i meccanismi fisiologici, gli eventi emotigeni, le valutazioni cognitive, e giunge ad una netta divisione delle emozioni in primarie (quelle automatiche, istintive, che appartengono a tutti gli esseri viventi) e secondarie (influenzate dalla cultura e frutto della combinazione delle primarie), le quali assumono diverse funzioni che, appunto, giocano ruoli da protagonisti in tutte le nostre azioni.

La conoscenza di questi concetti risulta fondamentale per la comprensione dei tanti problemi causati dall’incapacità di provare o riconoscere emozioni: ecco che all’intelligenza emotiva – la capacità cioè di non farsi sopraffare dalle emozioni, anche quelle positive, che consente di essere autoconsapevoli – si contrappone il grave problema dell’alessitimia, ovvero il non riuscire a riconoscere le emozioni, nemmeno a dargli un nome.
Una “anestesia emozionale” come la chiama la psicanalista, la quale specifica come “il non riconoscere le emozioni diviene un problema non solo per sé ma anche per gli altri”. Illustrando casi di pazienti con forti problemi derivati da invidia, senso di colpa e frustrazione che spesso sfociano in isolamento, disturbi alimentari e anche autolesionismo, la studiosa ricorda poi il ruolo fondamentale dei genitori, che devono essere “bravi nel comprendere i gesti dei più piccoli, ai quali troppo spesso le emozioni – sbagliando – si insegna a trattenerle”.

Questi sono solo alcuni dei tanti spunti emersi durante la conferenza; per meglio approfondire le parole di Chiara Baratelli mettiamo a disposizione il video integrale della conferenza, consultabile di seguito o direttamente dalle pagine della nostra nuova Ferraraitalia Tv.

Con “I am beautiful” la bellezza della danza riesce a far ballare la pietra

Occorre avere un corpo per trovare un’anima (Ian Twardowski)

Un manifesto sulla bellezza della danza e del corpo che danza “a partire dalla cosa più immobile che esista, il marmo”. È “I am beautiful”, la nuova creazione del coreografo Roberto Zappalà e della sua compagnia Zappalà Danza, che debutterà in prima nazionale questa sera al Teatro Comunale Claudio Abbado di Ferrara. Ispirato a “Je suis belle” dello scultore Auguste Rodin, a sua volta è ispirata al primo verso di una poesia di Baudelaire “La Beauté”: “Je suis belle, ô mortels! comme un rêve de pierre”. Con la compagnia Zappalà Danza il sogno di pietra non è più immobile, si trasfigura nel movimento e la danza prende la parola in prima persona, afferma se stessa, la propria autonomia. “I am beautiful” è il quarto step del progetto Transiti Humanitatis, nel quale il coreografo siciliano studia il corpo che diventa così la mappa per decrittare la società perché è attraverso la corporeità che l’uomo si rivela e rivela il suo posto nella società. I gesti e il corpo, la loro storia, la loro trasformazione nel tempo e nello spazio, o al contrario la loro permanenza immutabile, l’intenzione è provare con la danza a raccontare la corporeità e l’identità umana, e cosi la sua bellezza. L’umanità che Zappalà vuole mettere in scena è al contempo quella di ogni giorno e quella universale, parlando “di tutte le difficoltà dell’umanità”. Lo abbiamo intervistato alla vigilia della prima nazionale di Ferrara.

zappalà danza

Partiamo dal titolo: “I am beautiful”…
Sì, precisiamo subito: non sono io che lo dico a me stesso – scherza Zappalà – è una suggestione che ho avuto durante una tournée della compagnia visitando la villa dello scultore Auguste Rodin, dove sono custodite alcune sue opere: ho rivisto questo capolavoro, “Je suis belle”, piccolo di dimensioni, ma meraviglioso. La cosa che mi ha affascinato è stato ideare un lavoro sulla danza a partire dalla cosa più immobile che esista: la pietra. E poi c’è il titolo stesso che lascia aperte molte porte. In questo lavoro c’è molta scultura in generale: c’è Gormley, uno scultore contemporaneo che ha ispirato alcune immagini, mentre altri quadri sono ispirati a Giacometti.

Come lei e la sua compagnia avete animato questo sogno di pietra con il movimento?
Questa è una delle cose più affascinanti, ma bisogna dire che Rodin è uno degli scultori più ‘in movimento’, le sue opere hanno già una propria plasticità.

Al centro della creazione ci sono il corpo e la danza…
Sì la mia intenzione era di fare un lavoro che, all’interno del progetto Transiti Humanitatis, parlasse della bellezza dei corpi e della vita, del piacere nel senso della possibilità di poter piacere agli altri in quanto forma scultorea in movimento, quale è il corpo.
Dopo tanto lavoro drammaturgico e attenzione al sociale, ho voluto concentrarmi sulla danza, dedicare un momento della mia riflessione coreografica alla danza nella sua purezza, farla emergere sopra ogni altra cosa, e il risultato è che la danza dice ad alta voce: “Io sono bella così come sono, non ho bisogno di orpelli”. E a eseguire la danza è un corpo, quindi anche questo doveva essere protagonista, anche lui può e deve dire “I am beautiful”.

Lei parla di quattro direttrici principali per la sua scrittura coreografica: rigore, incertezza, visceralità, semplicità, può spiegarci meglio?
Queste parole, scelte da colui che potremmo chiamare il mio alter ego drammaturgico, Nello Calabrò, sono le parole chiave del mio linguaggio coreografico che abbiamo chiamato modem, movimento democratico, perché la costruzione dello spettacolo avviene in modo democratico, coinvolgendo tutti gli interpreti. Queste parole accompagnano tutte le coreografie e in tutto l’ambito creativo della compagnia c’è l’idea dell’istinto, dell’ancestralità, della visceralità. La nostra danza proviene dalle viscere della terra e si esprime nel corpo: attraverso i piedi la visceralità della terra arriva alla carne, alle ossa e determina la qualità del movimento, la sua forza, a tratti anche violenta.

La coreografia si svolge su musiche originali eseguite dal vivo dai Lautari, anche loro catanesi come voi…
Sì il 90% dei miei lavori si servono di musiche dal vivo perché, anche in questo caso, si crea un legame viscerale. In realtà, non c’è una separazione rigida o una gerarchia fra danza e musica: quest’ultima è una colonna sonora per le mie coreografie e proprio come una colonna è un supporto fondamentale. Uno spettacolo è bello anche perché è stata scelta, o ideata, quella particolare musica: è bello, è unico nella sua interezza. I Lautari sono un gruppo popolare folk-rock, molto famosi nella nostra Sicilia. Per “I am beautiful” hanno ideato musiche molto accattivanti e trascinanti, musicalmente parlando sono molto innamorato di questo lavoro.

“I am beautiful” è il quarto stadio del progetto Transiti Humanitatis – i precedenti sono stati “Invenzioni a tre voci”, “Oratorio per Eva” e la “Nona”, ndr – è l’episodio finale o la sua ricerca coreografica andrà avanti?
All’inizio avevamo pensato che sarebbe finita qui, invece poi con Nello Calabrò abbiamo pensato che non è possibile perchè parlando dell’umanità è impossibile non avere più nulla da dire. Abbiamo in cantiere già altri due progetti: uno più piccolo, più intimo, più di ricerca, che probabilmente verrà fatto già nel 2017, è una sorta di proseguimento del discorso sulla bellezza del corpo; l’altro più ampio, di largo respiro, una vera e propria opera-balletto, che potrebbe prendere esso stesso il nome di “Transiti Humanitatis”.

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Roberto Zappalà

L’ultima domanda riguarda il pubblico delle sue creazioni, qual è il tipo di pubblico a cui si rivolge?
Non ho un pubblico che preferisco a un altro, certo ci piace dedicare molto spazio agli amatori, anche facendo lezioni e dimostrazioni, mettendo in pratica con loro la conoscenza del proprio corpo e il nostro linguaggio, che anche per questo è movimento democratico. In un certo senso vorrei quindi che il mio pubblico fosse un pubblico ‘normale’, non per forza esperto di danza, ma interessato all’arte in senso ampio. Quando qualcuno mi dice “non vengo perché non capisco niente di danza”, io gli chiedo se vanno in museo e poi domando “quando sei davanti a un’opera, per esempio di Rodin, ti chiedi cosa vuol dire o godi di quell’immagine?”. Quasi tutti pensano di dover capire, ma se si ascolta una sinfonia, l’importante non è tanto capire come l’autore l’ha costruita, ma si ascolta e si gode della bellezza di quella musica. Il nodo è la bellezza che deve arrivare al cuore e al sistema nervoso, che ha lo scopo di rendere lo spirito più organico al corpo, non di dare una spiegazione a tutto. Insomma vorrei che il mio pubblico fosse il più vasto possibile e non venisse a vedere lo spettacolo per cercare di capire a tutti i costi, ma perché ha bisogno di provare qualcosa, possibilmente piacere.

Foto Compagnia Zappalà Danza. © Serena Nicoletti

Ascolta il concerto delle piante

Quante volte abbiamo visto a teatro o nei film le piante parlare, cantare o danzare. Basta pensare al celebre cartone animato della Walt Disney “Fantasia” o ad “Alice nel paese delle meraviglie”. Questa volta però non si tratta di finzione né di magia, la musica emessa dalle piante è reale: domani pomeriggio alle 17.30 presso GiroBio, i ferraresi Andrea Pavinato e Nedda Bonini, musicista lui artista lei, faranno suonare le piante attraverso un processo che converte i segnali emessi dalle piante in suoni armonici, realizzando una vera e propria performance dal titolo “La musica delle piante“.

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Andrea Pavinato e Nedda Bonini e l’opera ‘L’abbraccio di un albero’

“Un altro aspetto interessante è offerto dall’interazione tra gli esseri vegetali e l’ambiente che li circonda, in particolare con la vicinanza delle persone, portatrici di diversi atteggiamenti ed intenzioni, ai quali le piante reagiscono producendo impulsi diversi e, quindi, suoni diversi”, spiegano i due e aggiungono: “Particolarmente emozionante è stata la reazione di un antico albero di gelso: un giorno lo abbiamo abbracciato e lui ha manifestato sorprendenti melodie.”

Pavinato e Bonini hanno sperimentato questo fenomeno alla Gola del Furlo dove poi è stata realizzata un’opera dal titolo L’abbraccio di un albero. I loro concerti sono spesso “duetti musicali” tra alberi e strumenti a fiato o cantanti lirici. A Ferrara hanno presentato il loro lavoro nell’ambito della 24 ore di Poesia alla Biblioteca Ariostea e al Festival BioPerTutti.

Per guardare il video del Furlo clicca qui

Per guardare il video realizzato a Terraviva clicca qui

Per informazioni: andrea.pavinato@libero.it 3396943096 nedda.bonini@gmail.com 333 3947017

“La musica delle piante”, sabato 19 marzo, alle ore 17,30 presso Giro Bio, via Terranova 13 a Ferrara.

Libertà

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Enzo Biagi

La libertà è come la poesia non deve avere aggettivi, è libertà e basta. (Enzo Biagi)

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la giornata…

Chiedi chi erano i Dead Moon

La notizia del giorno probabilmente è una notizia solo per me e un numero boh di altre persone.
Ma ad ogni modo questo è un giorno davvero triste per il rock’n’roll.
A una settimana esatta dalla morte di Andrew Loomis, Fred e Toody Cole hanno annunciato ufficialmente il loro ritiro causa pensione e acciacchi vari.
Ma chi sono Andrew Loomis e Fred e Toody Cole?
Andrew Loomis era il batterista dei Dead Moon, band in cui Fred e Toody erano rispettivamente chitarra/voce e basso/voce.

Brano: “Dead Moon Night” dei Dead Moon
Brano: “Dead Moon Night” dei Dead Moon

E chi erano i Dead Moon?
Erano il progetto più duraturo e relativamente “famoso” di Fred Cole.
Progetto messo su nel 1987 a quarant’anni.
Tutto questo dopo anni e anni di gruppi messi su e sciolti sempre marchiati dal sacro fuoco del più rigoroso spirito indipendente.
Ma indipendente per davvero, non in quel senso che adesso sembra una parolaccia.
Fred Cole è uno che si è guadagnato il proprio posto nella storia del r’n’r almeno due volte.
Prima volta: con i Lollipop Shoppe direttamente negli anni ’60 finendo pure su Nuggets, la celeberrima e fondamentale raccolta di band garage/proto-punk compilata da un Lenny Kaye non ancora chitarrista del Patti Smith Group.
Seconda volta: con sua moglie e Andrew Loomis formando appunto i Dead Moon.
I Dead Moon si registravano e stampavano i dischi da soli, si organizzavano i tour da soli e il loro culto – diffusosi negli anni a livello mondiale – si basava su una sola cosa: la musica.
E nella vita di tutti i giorni Fred e Toody portavano avanti una famiglia e un negozio di strumenti musicali.
Un negozio che per anni ha fornito strumenti più che buoni a prezzi più che onesti a legioni di ragazzini alle prime armi.
Insomma, tutto quello che dovrebbe essere sempre IL PUNK.
E così è triste sapere che gente di questa pasta è costretta a darsi una calmata.
Ed è ancora più triste il mondo che ci ritroviamo/ci ritroveremo quando se ne andranno tutti gli altri Lemmy e Bowie e Andrew Loomis.
A questo punto c’è solo una cosa da fare: su di volume.
Già ci devo vivere in un mondo così… a ‘sto punto tanto vale farsi esplodere le orecchie per dimenticare.

Ogni giorno un brano intonato alla cronaca selezionato e commentato dalla redazione di Radio Strike.

 

Selezione e commento di Andrea Pavanello, ex DoAs TheBirds, musicista, dj, pasticcione, capo della Seitan! Records e autore di “Carta Bianca” in onda su Radio Strike a orari reperibili in giorni reperibili SOLO consultando il calendario patafisico. xoxo <3

Radio Strike è un progetto per una radio web libera, aperta ed autogestita che dia voce a chi ne ha meno. La web radio, nel nostro mondo sempre più mediatizzato, diventa uno strumento di grande potenza espressiva, raggiungendo immediatamente chiunque abbia una connessione internet.
Un ulteriore punto di forza, forse meno evidente ma non meno importante, è la capacità di far convergere e partecipare ad un progetto le eterogenee singolarità che compongono il tessuto cittadino di Ferrara: lavoratori e precari, studenti universitari e medi, migranti, potranno trovare nella radio uno spazio vivo dove portare le proprie istanze e farsi contaminare da quelle degli altri. Non un contenitore da riempire, ma uno spazio sociale che prende vita a partire dalle energie che si autorganizzano attorno ad esso.