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Giorno: 2 Aprile 2016

L’On. Bratti apre il ciclo di appuntamenti di SostenibilEuropa

da: ufficio comunicazione ed eventi Unife

Il progetto educativo del Liceo Scientifico Roiti, in collaborazione con Unife.

Ha preso ufficialmente il via oggi, sabato 2 aprile, il progetto di formazione biennale SOSTENIBILEUROPA del Liceo Scientifico “A. Roiti” di Ferrara in collaborazione con Unife, sui temi della sostenibilità ambientale in ambito italiano ed europeo, con la Conferenza dell’On. Alessandro Bratti sul tema: “Politiche di sostenibilità ambientale dell’Unione Europea.

Il percorso educativo, realizzato da studenti e docenti delle classi III T e IV T dell’a.s. 2015/2016, comprende lezioni preparatorie da parte dei docenti del Roiti ed incontri con esperti esterni e figure istituzionali che si occupano del settore ambientale.

Spiegano gli organizzatori: “Il progetto è uno strumento didattico realizzato per sostenere e integrare l’azione formativa della Scuola, con l’obiettivo di approfondire la conoscenza critica delle Istituzioni italiane ed europee e delle politiche ambientali da esse portate avanti. Ulteriore obiettivo è promuovere la consapevolezza del valore dell’ambiente e della sua tutela e la riflessione sul concetto di sviluppo sostenibile”.

I prossimi appuntamenti, tutti presso la sede del Roiti, saranno : giovedì 7 aprile alle ore 8.10 con la Dr.ssa Silvia Riberti dell’Università di Ferrara su “Crisi ecologica e filosofie ambientali”; giovedì 14 aprile alle ore 11.10, con il Prof. Massimiliano Mazzanti dell’Università di Ferrara su “Politiche sul clima e accordi internazionali. Prospettive storiche e sfide dopo Parigi” ; venerdì 15 aprile alle ore 11.10, con il Prof. Donato Vincenzi dell’Università di Ferrara su “Energie alternative: le prospettive del Fotovoltaico”; mercoledì 18 maggio alle ore 9, con il Dott. Nicola Armaroli del CNR su “Energia, risorse e ambiente”.

Il progetto prevede anche l’organizzazione di un Convegno su “Ambiente e ecosostenibilità” presso l’Aula Magna del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Ferrara, venerdì 30 settembre, in occasione del Festival Internazionale.

Il percorso formativo contempla, inoltre, la visita alla Camera dei Deputati a Roma e un viaggio di progetto a Friburgo (modello di città ecosostenibile) e presso Istituzioni Europee che si occupano di sostenibilità.

A conclusione del progetto, gli allievi del Roiti produrranno due documentari (Esperienza dell’ecosostenibilità a Friburgo in tedesco e italiano; Le istituzioni e l’ambiente: Ferrara, Roma, Europa in italiano, con sottotitoli in inglese), sotto la guida della videomaker Rita Bertoncini, e allestiranno uno spazio espositivo inerente al progetto.

Il Centro Destra di Comacchio voterà Sì al Referendum del 17 aprile

da: organizzatori

Donne e uomini di buon senso, uniti, inaugurano il cantiere politico aperto a tutti coloro che si riconoscono cono nei valori del centrodestra, in proiezioni futura, come forza di governo della città di Comacchio.
In occasione del prossimo REFERNDUM del 17 aprile, inviteranno a votare per il “SI” e espliciteranno ai cittadini le ragioni di tale indirizzo politico in piazza, con una serie di banchetti, come da calendario che segue:

• Domenica 3 aprile – Mercato settimanale Viale Inghilterra Lido delle Nazioni;
• Merc. 6 aprile mercato settimanale di Comacchio, Via dei Mercanti;
• Giov. 7 aprile mercato settimanale di Porto Garibaldi – Via Caduti del Mare;
• Sab 9 aprile mercato settimanale di Lido degli Estensi, Viale dei Castagni – pomeriggio Via Caduti del Mare Porto Garibaldi;
• Dom. 10 aprile mercato settimanale di Lido delle Nazioni, Viale Inghilterra.

L’occasione è propizia per raccogliere le istanze dei cittadini, che varranno poi portate attraverso i propri rappresentanti ad ogni livello istituzionale, locale, regionale e nazionale.

Premiati gli imprenditori di più lunga fedeltà associativa

da: ufficio stampa Cna Ferrara

70° anniversario della Cna a Cento. Riconoscimenti anche ai dipendenti da oltre 25 anni e ai pensionati.

Una bella immagine di gruppo sotto il monumento di piazza del Guercino, davanti a Palazzo del Governatore. E’ quella delle imprenditrici e degli imprenditori della Cna di Cento, premiati per la lunga fedeltà associativa, in occasione della celebrazione per il 70°, che ha inaugurato le iniziative dell’Associazione nel territorio provinciale per l’importante anniversario della sua fondazione.
Una occasione di festa, quella che ha visto convergere nella Sala Rossa artigiani e dirigenti della Cna, pensionati ex imprenditori e dipendenti della sede centese dell’Associazione, ai quali è andato il tributo delle autorità locali, che hanno aperto la manifestazione prima della cerimonia di consegna dei premi.
“Il nostro è un territorio che esprime, da sempre, una forte propensione all’imprenditoria diffusa con un tessuto artigiano forte”, ha ricordato il sindaco di Cento Piero Lodi, sottolineando poi come questo dato abbia trovato piena conferma nella partecipazione di tante piccole imprese al Piano di ricostruzione, attraverso progetti che stanno prendendo forma concreta e visibile, nonostante le difficoltà e la burocrazia collegata all’accesso ai fondi. Il ruolo delle Associazioni di categoria e di Cna è stato invece evidenziato dal presidente di Cassa di Risparmio di Cento, Carlo Alberto Roncarati: “Un compito di rappresentanza degli interessi – ha puntualizzato Roncarati – ma anche di indirizzo, perché le esigenze di un sistema imprenditoriale decisivo per l’economia del nostro territorio siano fatte rispettare”.
Un sistema imprenditoriale che merita e il sostegno di una banca vicina al territorio e alle sue esigenze di sviluppo” ha precisato poi il presidente di Banca Centro Emilia, Giuseppe Accorsi . A conclusione, dopo le parole di ringraziamento del presidente dell’Area Alto Ferrarese, Stefano Grechi a tutti gli imprenditori, per il loro contributo all’ecnomia locale e all’Associazione, il discorso conclusivo di Alberto Minarelli, presidente provinciale della Cna. “Gli imprenditori – ha asserito Minarelli – sono esasperati per le molteplici complicanze che ostacolano il loro lavoro. Il tema vero, che vogliamo porre al centro del nostro 70° anniversario, è proprio la funzione di una Associazione come la nostra nella fase odierna, la necessità di dare voce e spazio alle piccole e medie imprese, che costituiscono l’asse portante dell’economia del nostro Paese”.
Quindi, le premiazioni. I riconoscimenti (che saranno fatti pervenire anche a quanti non hanno potuto essere presenti) sono stati rivolti agli imprenditori soci da 25 a 45 anni, ai dipendenti della sede Cna da oltre 25 anni e agli ex presidenti della sede (Stefano Ferrari, Fernando Di Tata, Albero Massimi e Alberto Minarelli).

A Unife si incontrano 12 Università italiane sul progetto EduOpen per realizzare una piattaforma di corsi in modalità telematica

da: ufficio comunicazione ed eventi Unife

Martedì 5 aprile a partire dalle ore 10 nell’Auditorium del Complesso di Santa Lucia, (via Ariosto, 35), si terrà un incontro sul progetto EDUOPEN, che prevede la realizzazione di una piattaforma di corsi offerti in modalità telematica, i MOOC – Massive Open Online Course, al quale partecipano dodici università italiane: Ferrara, Politecnico di Bari, Aldo Moro di Bari, Foggia, Genova, Modena e Reggio Emilia, Parma, Venezia Ca’ Foscari, Salento, Perugia, Bolzano, Università politecnica delle Marche.
Il progetto ha avuto un finanziamento di 100.000 euro dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e ha l’Università di Foggia come capofila, mentre responsabile per gli aspetti organizzativi, gestionali e tecnologici è EDUNOVA, il Centro universitario interateneo per l’offerta congiunta di servizi e-learning composto dall’Università di Ferrara, di Modena e Reggio Emilia e di Parma.
Il programma della giornata prevede dopo i saluti di Livio Zerbini e di Andrea Maggi del Se@ Centro di tecnologie per la comunicazione, l’innovazione e la didattica a distanza, una sezione dedicata allo stato del progetto delle piattaforme, alle modalità di avvio e di programmazione dei corsi e ad eventuali adesioni da parte di Enti culturali e scientifici
E’ previsto un gruppo di lavoro coordinato dal direttore di Edunova al quale pertecipano per Unife Giovanni Ganino e Giorgio Poletti e come, cooordinatore, Livio Zerbini.
Tema principale dell’incontro del 5 aprile è la valutazione dello stato dei corsi inseriti in piattaforma dagli Atenei che partecipano al progetto, in vista della conferenza stampa di presentazione che si terrà il 21 aprile presso la sede del MIUR.

Il “Grande Pannello Bauer” di de Pisis per la prima volta a Ferrara arricchisce la mostra dedicata all’artista a Palazzo Turchi di Bagno

da: ufficio comunicazione ed eventi Unife

L’inaugurazione il 5 aprile alle ore 18.

Il ‘Grande Pannello Bauer’ di Filippo de Pisis arriva per la prima volta a Ferrara e sarà esposto, con inaugurazione martedì 5 aprile alle ore 18, a Palazzo Turchi di Bagno, (c.so Ercole I D’este, 32), nell’ambito della Mostra “Strappati dalla terra e ridonati al sole. Le ceramiche graffite e le pagine di erbario del giovane Filippo de Pisis”.
L’esposizione è organizzata dal Sistema Museale di Ateneo di Ferrara (SMA) e curata da Ursula Thun Hohenstein, Presidentessa dello SMA, Lucia Bonazzi e Paola Roncarati e riunisce, a distanza di un secolo, le ceramiche antiche e le pagine di erbario collezionate da Luigi Filippo Tibertelli de Pisis (1896- 1956) nella sua casa di via Montebello, in cui diede vita, un secolo fa, alle cosiddette camere “melodrammatiche” e “metafisiche”.
Fino al 19 Aprile sarà quindi possibile ammirare, esposto per la prima volta al pubblico dopo essere rimasto a lungo in uno studio privato e collocato da pochi anni nella sala di un prestigioso Hotel, il Grande Pannello Bauer, commissionato all’artista nel 1949 dal proprietario dell’Hotel Bauer di Venezia.
“Il dipinto ad olio su tavola (cm 198 x 142), firmato e datato 1950 – ci spiega Ursula Thun – è l’unica di tre opere previste ad essere stata realizzata. Le altre due, infatti sono rimaste solo abbozzate a causa dei problemi di salute del pittore. Il quadro rappresenta una natura morta estremamente pertinente al tema dell’esposizione, poiché condensa tutto l’universo collezionistico di de Pisis (farfalle, erbario, ceramica …), ed esprime la sensibilità peculiare dell’artista, nutrita di memoria, bellezza e fragilità. Esso presenta un esplicito omaggio all’amico De Chirico, autore del quadro nel quadro che appare in secondo piano: ‘Le Muse inquietanti’, con il Castello Estense sullo sfondo”.
Il Grande Pannello Bauer, per gentile concessione dell’attuale proprietaria, sarà visitabile dal lunedì al giovedì dalle 10 alle 18.30, il venerdì dalle 10 alle 17, il sabato dalle 10 alle 18 e la domenica dalle 10 alle 18.30, nella sala mostre del Sistema Museale di Ateneo, grazie anche al supporto dell’Hotel Bauer di Venezia, del Laboratorio Teknehub del Tecnopolo di Ferrara, della Assicurazioni Fondiaria SAI – Agenzia di Ferrara e alla generosità di alcuni privati: Francesca Bortolotto Possati, Francesco Cocozza, Angelo Bargellesi Severi e Marco Tartaglia.

Riordino territoriale, dalla Regione 3,1 milioni di euro nel 2016 agli 8 Comuni unici

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Modificati i criteri di assegnazione delle risorse. L’assessore Petitti: “Così incentiviamo le fusioni in Emilia-Romagna”.

Bologna – “Vogliamo favorire nuove fusioni di Comuni in Emilia-Romagna, confermando un’attenzione particolare alla nascita di nuovi Enti locali unici con più di 5.000 abitanti e alle piccole realtà della montagna”. Così l’assessore regionale al Bilancio e Riordino territoriale Emma Petitti spiega gli obiettivi della delibera, approvata dalla Giunta, che definisce e modifica i criteri di assegnazione delle risorse regionali destinate ai nuovi Comuni che avvieranno l’iter per la fusione quest’anno.

I fondi per le fusioni nel 2016
Nel 2016 la Regione erogherà 3,1 milioni di euro per contributi regionali agli 8 Comuni già nati da fusioni: Valsamoggia e Alto Reno Terme (Bo); Fiscaglia (Fe); Sissa Trecasali e Polesine Zibello (Pr); Poggio Torriana e Montescudo-Monte Colombo (Rn) e Ventasso (Re).
Ogni amministrazione comunale che vuole avviare un processo di fusione può calcolare i contributi disponibili utilizzando la tabella aggiornata pubblicata sul portale regionale Autonomie http://autonomie.regione.emilia-romagna.it/news/2016/gennaio/raddoppio-del-contributo-statale-alle-fusioni-di-comuni-dal-2016 .

I nuovi criteri per i contributi regionali
Queste le principali novità contenute nella delibera di Giunta. Il contributo regionale potrà raggiungere il tetto di 1 milione di euro all’anno per 10 anni al Comune unico, dopo l’avvenuta costituzione. Sarà concesso sulla base del numero di abitanti e dei chilometri quadrati di territorio, ma anche del numero dei Comuni che hanno partecipato alla fusione.
In particolare sono previste maggiorazioni sia per le fusioni che daranno vita a Comuni con più di 5.000 abitanti (con risorse che crescono proporzionalmente al numero di Comuni coinvolti) sia per quelle che riguardano piccoli Comuni con meno di 1.000 abitanti. Per incentivare la semplificazione del governo locale, inoltre, quote più alte di risorse andranno anche ai nuovi Comuni se coincidono sia con un’Unione già esistente e con un Ambito territoriale ottimale, sia con un Distretto socio-sanitario. Nel primo caso la maggiorazione del contributo regionale sarà del 20% mentre, nel secondo, del 30%.
I Comuni con meno di 5.000 abitanti sono in regione 147 (il 44% del totale dei 334). Tra questi i Comuni sotto i 1.000 abitanti in Emilia-Romagna sono 18 (il 5,4%).
Le nuove norme non riguardano i Comuni che hanno fatto domanda di fusione alla Regione entro il 31 dicembre 2015 e interessati dai progetti di legge approvati dalla Giunta regionale nel febbraio scorso. A questi si applicano i criteri di contribuzione in vigore fino al 2015.

I contributi statali
Ai contributi regionali si aggiungono quelli statali che, a partire dal 2016, sono stati raddoppiati e sono pari al 40% del valore dei trasferimenti erariali ai Comuni nel 2010, con un tetto massimo di 2 milioni di euro.
Questa maggiorazione è applicata dal 2016 a tutti i Comuni nati da fusione anche negli anni passati.

Il punto sulle fusioni in Emilia-Romagna
Dall’entrata in vigore della legge regionale di riordino territoriale (21/2012), sono stati 8 i processi di fusione che hanno determinato in Emilia-Romagna la nascita di altrettanti Comuni unici al posto dei 22 preesistenti. Sono 7 i percorsi di fusione avviati nel 2015 e che interessano 18 Enti locali mentre sono oltre 50 i Comuni in cui sono in corso dibattiti per dar vita a nuovi processi di fusione.
Dal 1° gennaio 2016 il numero dei Comuni in Emilia-Romagna da 348 è sceso a 334 (-14 dal gennaio 2013).

Teatro Ragazzi. Unijunior 2016: “A occhi chiusi vedo il mondo capovolto”

da: Associazione Culturale Balamòs

“A occhi chiusi vedo il mondo capovolto”: laboratorio teatrale sulla sensorialità.

Torna Unijunior e l’Ateneo Estense apre le porte a bimbi e ragazzi. Unijunior è un ciclo di lezioni universitarie per bambini e ragazzi dagli 8 ai 14 anni organizzato dall’Università di Ferrara in collaborazione con l’Associazione Culturale Fun Science. Si tratta di un progetto dall’impulso esplicitamente educativo come sottolineano i suoi promotori. Il programma si articola in lezioni che coinvolgono i docenti e i giovani partecipanti, da Gennaio ad Aprile 2016. Le discipline sono numerose e gli argomenti spaziano dalla medicina all’economia, dalla chimica al diritto, dalla biologia al teatro.
Michalis Traitsis , regista e pedagogo teatrale di Balamòs Teatro (convenzionato con l’Università di Ferrara), e responsabile dal 2005 dei laboratori teatrali presso il Centro Teatro Universitario di Ferrara, Sabato 2 Aprile 2016, terrà insieme al Direttore del Centro Teatro Universitario di Ferrara, prof. Daniele Seragnoli, una lezione alle ore 15.00, con replica alle ore 16.30, dal titolo: “A occhi chiusi vedo il mondo capovolto – laboratorio teatrale sulla sensorialità”.
I grandi possono solo ricordare un gioco che per i bambini non tramonta mai; stringere forte gli occhi fino a veder comparire un mappamondo di stelle variopinte. E’ il segnale per bussare ed entrare nelle dimore dei cinque sensi, attraverso il gioco e le storie, attraverso il teatro.

Confartigianato su nuovo regolamento presentato ier ad associazioni di categoria

da: ufficio stampa e comunicazione Camilla Ghedini

La possibilità di concedere piccole distese ad attività diverse dai pubblici esercizi è già prevista per legge. Rammarica dunque constatare che i contenuti del nuovo regolamento, anticipati venerdì dall’assessore comunale competente, Roberto Serra, alle associazioni di categoria prima del passaggio in Giunta e in consiglio comunale, abbiano recepito molti limiti nel tentativo di attuare un’operazione di mediazione che rischia di creare più disagi e controversie che benefici. Prendiamo atto che qualcosa si sta muovendo e che un passo in avanti è stato fatto. Come Confartigianato riteniamo però servisse maggior coraggio. O comunque il coraggio di portare fino in fondo la decisione inizialmente presa. Siamo tutti a dire che bisogna animare e rendere attrattivo il centro storico, poi, alla resa dei conti, scatta una competizione che assomiglia a una guerra tra poveri. Dare la possibilità ad attività come panifici o gastronomie di allestire esternamente piccoli spazi in cui, senza un servizio, i clienti possono consumare sfruttando un piano di appoggio, non significa compromettere la ristorazione. Significa ampliare il concetto di ospitalità per turisti e visitatori e dare agli imprenditori la possibilità di effettuare investimenti. La delibera proposta ora da Serra, prevede un massimo di 4 tavoli – di cui fissa le dimensioni – e 16 sedie o in alternativa due panche. Oltre all’installazione di un ombrellone invece che di una tettoia. Di fatto, mette vincoli non previsti dalla legge. Nell’essere stringente, non tiene neppure conto degli spazi reali delle attività in questione. Apre poi la strada a contenziosi, sanzioni, aumenta la burocrazia, la stessa che tutti vorremmo più snella. E per cosa? Per accontentare chi? Noi riteniamo, come abbiamo detto in innumerevoli occasioni, che sia interesse di tutti – Enti e associazioni di categoria – che Ferrara aumenti il proprio appeal. Ed è ora di smetterla con la difesa di piccoli feudi, con le resistenze conservatrici. Una città in cui si può scegliere se pranzare al ristorante o se mangiare un trancio di pizza seduti all’aperto, è una città viva, rispettosa di ogni portafoglio, di ogni età, di ogni vocazione. E’ una città che include e non esclude.

Giuseppe Vancini
Segretario Generale Confartigianato

Lunedì 4 e martedì 6 aprile il docufilm “Hitchcock/Truffaut” al Cinema Apollo

da: ufficio stampa Apollo Cinepark

La storia del grande cinema arriva in sala all’Apollo lunedì 4 e martedì 6 alle ore 21.00 con “HITCHCOCK / TRUFFAUT”, il film che celebra l’incontro che più di ogni altro sconvolse il concetto di “Cinema” attraverso una raccolta di conversazioni tra il maestro del brivido e il regista francese, arricchite da fotografie del tempo, estratti dei film di Hitchcock e i commenti – fra gli altri – di Martin Scorsese, David Fincher, Kiyoshi Kurosawa e Wes Anderson.
Era il 13 agosto 1962 quando François Truffaut e Alfred Hitchcock (quest’ultimo proprio nel giorno del suo 63esimo compleanno) si sedettero l’uno di fronte all’altro per una lunga intervista. Accompagnati dall’interprete Helen Scott, i due trascorsero insieme una settimana intera, durante la quale il grande autore britannico condivise con il suo giovane ammiratore i segreti del suo cinema. Da quell’incontro nacque un’amicizia che durò per 20 anni e il volume “Hitchcock/Truffaut” (in italiano Il cinema secondo Hitchcock, edito dal Saggiatore) che il regista francese amava chiamare “Hitchbook”. La Bibbia del Cinema, il celebrato libro di Truffaut basato sulla sua intervista al maestro, divenne il libro da leggere per gli addetti ai lavori di tutto il mondo e ancora oggi ha lo stesso valore di allora. Le conversazioni tra i due, infatti, cambiarono profondamente la critica nei confronti dell’opera di Hitchcock e destarono scandalo perché lo stesso concetto di “cinema” venne totalmente sconvolto.
Oggi quell’incontro, la più grande lezione di cinema di tutti i tempi, arriva nelle sale italiane con Hitchcock/Truffaut di Kent Jones che verrà distribuito da Cinema e Nexo Digital il 4, 5 e 6 aprile per portarci direttamente nel mondo del creatore di Psycho, Uccelli e La donna che visse due volte. La visione singolare di Hitchcock, mostrata grazie ad estratti dei suoi film, alle registrazioni originali dell’intervista, alle fotografie del tempo, alle lettere che i due si scambiarono, verrà rievocata e commentata da alcuni dei più grandi registi di oggi: Martin Scorsese, David Fincher, Arnaud Desplechin, Kiyoshi Kurosawa, Wes Anderson, James Gray, Olivier Assayas, Richard Linklater, Peter Bogdanovich e Paul Schrader.

Energy Zero Building: emendamento per agevolazioni sugli oneri straordinari dello Sblocca Italia

da: Leonardo Fiorentini – Presidente Gruppo Consiliare Sinistra Ecologia e Libertà Comune di Ferrara

Presentato dal consigliere Leonardo Fiorentini (SEL) un emendamento alla delibera sugli oneri di costruzione straordinari previsti dallo “Sblocca Italia” per favorire gli Energy Zero Building, ovvero le costruzioni a consumo energetico tendente a zero.

“Cominciare ad indirizzare il tessuto produttivo locale legato all’edilizia verso un nuovo modo di costruire, attento sia all’efficienza energetica che alla qualità del vivere, perchè per uscire dalla crisi è indispensabile che il nostro comparto delle costruzioni punti all’innovazione, a partire dagli Energy Zero Building”. Questo il senso dell’emendamento presentato da Leonardo Fiorentini, consigliere comunale indipendente eletto nella lista di SEL, alla delibera sull’applicazione degli oneri di costruzione straordinari previsti dalla “Sblocca Italia” sull’incremento di valore di immobili e terreni a seguito di varianti alla pianificazione urbanistica.

Agevolazioni a scalare per gli Energy Zero Building

“Con l’emendamento – continua Fiorentini – vorremmo introdurre una ulteriore agevolazione rispetto a quelle già previste, per gli edifici costruiti secondo i criteri della direttiva UE sugli Energy Zero Building, ovvero gli edifici a consumo energetico tendente a zero. Una agevolazione a scalare negli anni, visto che la direttiva sarà applicata obbligatoriamente nella nostra regione dal 1 gennaio 2019: -30% per gli interventi autorizzati nel 2016, -20% per quelli nel 2017 e -10% nel 2018. In questo modo diamo attuazione ad un indirizzo già espresso dal consiglio comunale a seguito dell’approvazione di un Odg proprio sugli Energy Zero Building, e allo stesso tempo speriamo di incentivare le aziende locali a cominciare a sperimentare le più recenti ed innovative tecniche costruttive ed impiantistiche. E’ importante che la filiera dell’edilizia non si faccia trovare impreparata all’appuntamento del 2019, ed allo stesso tempo va ribadito che qualità ed innovazione sono le uniche strade per uscire competitivi da una crisi del settore che dura da troppo tempo”

Energy Zero Building e Stop al consumo del territorio

“E’ altrettanto importante – conclude il consigliere – che nella delibera siano già previste ulteriori agevolazioni, oltre che il recepimento nei progetti dei rquisiti volontari di sostenibilità ambientale previsti dal RUE, anche per la ristrutturazione e la riqualificazione edilizia, mentre viene penalizzato il consumo di territorio “vergine”. Dobbiamo smettere di consumare suolo, ed al tempo stesso spingere con forza verso la riqualificazione del nostro patrimonio edilizio, notoriamente di scarsa qualità, e verso la rigenerazione dei vuoti urbani esistenti, anche per prevenire le situazioni di degrado che noi tutti ben conosciamo.”

L’emendamento sarà discusso insieme alla delibera “Oneri di urbanizzazione – Contributo straordinario per interventi in variante o in deroga agli strumenti urbanistici vigenti” nella seduta consiliare di lunedì 4 marzo 2016.

Potete leggere l’emendamento in allegato oppure sul sito web:
http://www.leonardofiorentini.it/consiglio/2016/03/31/zero-energy-building-emendamento-alla-delibera-sugli-oneri-straordinari/

Omaggio al Duca del Rione San Paolo

da: ufficio stampa Ente Palio di Ferrara

Si svolgerà nel cortile del Castello Estense, domenica 3 aprile, sempre alle 11:30, l’Omaggio al Duca del Rione San Paolo.
L’esibizione del Rione bianconero vedrà, quali ospiti d’eccezione, il “Gruppo Sbandieratori Isabella d’Este” di Cavriana (MN) che hanno gli stessi colori di San Paolo ed una rappresentanza di figuranti dell’ “Associazione Capriana” del Palio della Capra d’Oro di Cavriana (manifestazione che si svolge la prima domenica di luglio). Si parlerà dell’arrivo a Ferrara di una giovane fanciulla mantovana e delle due dame incaricate di istruirla sulle attività principali della corte estense. Le due gentildonne illustreranno alla loro ospite le prodezze ed il talento dei giovani armati del gruppo “Lame di San Polo”. Seguirà una dimostrazione della nobile arte della danza offerta dal gruppo delle dame del Rione San Paolo “Armonie di Danza”.
Ed ancora una scenetta esilarante con due frati pasticcioni sul tema dell’iniziazione della dama agli obblighi matrimoniali. Tutto questo e molto di più per quest’altro appuntamento con gli eventi del Palio 2016.

Al Teatro Cortazar i “193 problemi” dei circensi al giorno d’oggi

Accadono “Cose Nuove” in questo inizio di primavera sulle rive del Po, al Teatro Julio Cortazar di Pontelagoscuro. Il teatro apre le proprie porte a compagnie di teatro, danza, circo contemporaneo attraverso residenze creative e mette a disposizione del pubblico l’opportunità di fruire di momenti di formazione e confronto, ma soprattutto di seguire un po’ più da vicino la ricerca degli artisti attraverso la presentazione dei loro progetti, magari ancora in fase di studio, per sondare le impressioni e le opinioni degli spettatori. Caratteristica delle residenze creative di “Cose nuove” è, infatti, proprio l’invito al confronto col pubblico, chiamato a esprimersi sui lavori cui assisterà.
Dopo “Punta sicca” di Laquiete teatro, andato in scena il 26 marzo, domani tocca al circo contemporaneo del Collettivo Laden Classe, Enrico, Leonardo e Javier, tre ragazzi che si sono incontrati alla scuola di circo Flic di Torino. Al Teatro Julio Cortazar presenteranno i loro “193 problemi”.

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Da dove nasce il nome “Laden Classe”?
Laden Classe è il nome di una lavatrice. Traduzione letterale: Laden in tedesco sta per “carico”; Classe dal francese “con classe”. La lavatrice è un allegoria della mescolanza delle arti che proponiamo: giocoleria, trapezio aereo, manipolazioni di oggetti e di corpi, musica dal vivo… nel nostro lavoro tutte queste discipline si mescolano, proprio come all’interno del cestello di una lavatrice. Ci piace pensarla così!

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Tutti e tre vi siete dedicati al circo dopo percorsi differenti nel campo delle arti dello spettacolo, quando avete iniziato a interessarvi alle arti circensi e perché alla fine avete scelto il circo?
È molto difficile risponderti come gruppo, ognuno ha una storia diversa che lo ha condotto a questo linguaggio. Tutti però lo abbiamo scelto per le sue caratteristiche di adrenalina, facile comunicazione, senso di libertà legato alla vita circense. Diciamo che tutti abbiamo cominciato con spettacoli di strada e spettacoli per eventi, poi abbiamo scelto di approfondire la nostra formazioni con corsi e scuole professionali.

Come nasce il vostro Collettivo? E cosa vi porta qui a Ferrara sulle rive del Po?
Il collettivo nasce dall’incontro presso la scuola di circo Flic di Torino. Abbiamo deciso di collaborare dopo aver condiviso in parte il nostro percorso formativo e di vita, abbiamo improvvisato e giocato insieme, conosciamo i rispettivi lavori precedenti e abbiamo per così dire deciso di scommettere su un progetto di creazione comune, vista la sinergia.
Siamo qui al Teatro Cortazar, per così dire, per motivi affettivi: i ragazzi del Teatro Nucleo sono stati i primi maestri di teatro di Enrico alle scuole superiori e, nel momento in cui abbiamo cominciato a cercare spazi per la creazione dello spettacolo, gli è venuto in mente il teatro Julio Cortazar. Abbiamo chiesto e immediatamente abbiamo incontrato una grande disponibilità e accoglienza, ma soprattutto la voglia di appoggiare il nostro percorso. Abbiamo infatti in progetto di tornare in autunno per un altro periodo di residenza creativa e speriamo di avere occasione di presentare al Cortazar lo spettacolo completo nel 2017.

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Perché avete deciso di chiamare questo vostro progetto d’esordio “193 problemi”? E’ un titolo scaramantico? Sperate di non averne più in futuro? Intendo di problemi…
In parte hai indovinato. Il titolo “193 problemi” é un titolo ‘constatativo’: abbiamo pensato di ispirarci al fatto che proprio durante il progetto abbiamo avuto e stiamo avendo mille difficoltà. E 193 non è un numero casuale: è uscito in una mattina problematica durante la quale, accendendo uno dei nostri pc, venivano rilevati 193 problemi. Furti nei camper, problemi tecnici, problemi quotidiani… tutto fa brodo. Riferirsi a una lista di problemi è un gioco per prendere con ironia le difficoltà che un collettivo giovane come il nostro ha nella vita di ogni giorno, per poter sopravvivere sorridendo nella carenza di risorse che c’è, soprattutto nella realtà italiana. Speriamo davvero che si fermino solo a 193!

Avete voglia di spiegarmi come si è svolto e si sta svolgendo il vostro lavoro?
Il lavoro è un progetto biennale. Per la creazione dello spettacolo ci siamo dati come termine il mese di giugno 2017. Il progetto è partito a ottobre con tre residenze artistiche in Spagna a La Central del Circ di Barcellona e presso lo spazio di circo Cronopis di Matarò, che ci hanno impegnati fino a dicembre, quando abbiamo presentato un estratto del lavoro proprio a Barcellona. Ripartiamo ora dal Cortazar con due settimane di creazione e continueremo fino alla metà di maggio, spostandoci al Teatro Palafolli di Ascoli Piceno e successivamente a Torino presso la Scuola di circo Flic dove presenteremo il prossimo stadio il 12 di maggio.
Il lavoro è un lavoro sperimentale che parte da una ricerca fisica e dalle abilità dei singoli componenti. L’idea è di prendersi questa prima fase per un lavoro di ricerca e poi coinvolgere occhi esterni e registi per poter lavorare il materiale. Stiamo dunque lavorando con le rispettive discipline per creare un linguaggio comune (roue cyr, trapezio, portes acrobatico, musica, giocoleria e danza). Crediamo anche moltissimo nell’importanza delle presentazioni del work in progress per ricevere feedback sia dagli esperti del settore sia dal pubblico: è un aiuto preziosissimo.

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Il risultato finale che vi prefiggete è un unicum: non una sequenza di numeri, ma una creazione omogenea, un elaborato con una propria continuità…
Ci si augura di allontanarsi dalla formula cabaret: è uno degli obiettivi diciamo di tutti gli spettacoli di circo contemporaneo.

E poi c’è anche la fusione di diversi linguaggi e discipline: circo, danza, musica e persino arti marziali…
Stiamo cercando di inserire nella creazione le nostre abilità extracircensi per poter sfruttare al meglio quello che sappiamo fare e cercare di aumentare le possibilità comunicative di quello che facciamo… divertendoci!

Che differenza c’è fra le vostre esibizioni, quelle del circo contemporaneo e del nouveau cirque, e quelle degli artisti di strada che si esibiscono durante un Festival, come per esempio i Buskers?
Il circo contemporaneo non per forza si allontana dalla strada, semplicemente si stacca dal circo tradizionale degli animali e delle paillettes, per cercare un linguaggio nuovo che si avvicini ad altri, senza limitarsi all’aspetto performante del circo vecchio stile. Il nostro concetto di circo si allontana anche dalle maxiproduzioni, come per esempio il Cirque du soleil, cercando di ragionare sulla semplicità, sull’espressività dei corpi e delle personalità di ciascuno di noi, vorremmo che il pubblico vedesse quello che siamo senza maxistrutture e fronzoli vari. Se vuoi, un circo se vuoi più crudo e più diretto, o almeno ci auguriamo che lo sia.

Nell’immaginario comune il circense è un girovago dalla vita romantica e avventurosa. È mai stato così? È ancora così?
Naturalmente non esiste un unico tipo di circense, non tutti hanno lo stesso stile. Noi viviamo in camper e ci portiamo la nostra casa appresso. Questo ci permette di conoscere varie realtà sul territorio europeo e italiano abbastanza agevolmente e di lavorare dove il lavoro ci porta. Cerchiamo sempre di imparare e di prendere quello che i vari luoghi possono offrirci. Chiaro che ci si deve adattare e non sempre è facile: potrebbe arrivarti di colpo uno di quei famigerati 193 problemi, come per esempio finire l’acqua in un posto dove non ci sono fontane o la bombola del gas il sabato notte o ancora dover ospitare qualcuno in uno spazio ristrettissimo. Tutte cose che si superano con la voglia e la determinazione di chi fa un lavoro e una vita che ha scelto di fare con entusiasmo.

Dopo Ferrara ci sono in cantiere nuove tappe geografiche e creative vero?
Sì, come ti ho anticipato saremo ad Ascoli dall’11 al 29 aprile e a Torino dal 1 al 12 maggio. Poi la creazione riprenderà a settembre. In giugno 2017 saremo al Totem Festival qui a Pontelagoscuro e l’autunno dell’anno prossimo torneremo a Barcellona e poi di nuovo qui a Ferrara al Cortazar in ottobre o novembre. Inoltre abbiamo altre residenze in via di definizione in Francia, Spagna e Italia.

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La responsabilita’ dell’architetto

piano“La responsabilità dell’architetto”, conversazione di Renzo Piano con Renzo Cassignoli, giunto all’ottava edizione ormai: un testo da leggere e rileggere. Un must assoluto per chi voglia conoscere il grande architetto italiano Renzo Piano e comprendere come egli interpreti un mestiere creativo – il suo – fatto di regole, ma anche di molta magia. Un insieme potente di arte e scienza, un manipolare la materia con capacità e intelligenza, anche emotiva. Il lavoro dell’architetto è fortemente contaminato dal dialogo con la gente e le sue necessità, un incontro con culture e fra culture, una cultura di leggerezza e di temporaneità, fatta anche e soprattutto di memoria. A volte di leggero oblio. Le regole della memoria, ossia della storia e di quanto l’uomo ha fatto nel tempo, e quelle della natura quasi sempre convivono in un’architettura fatta di trasparenza e leggerezza, di capacità di costituire una superficie di contatto fra cultura e gente, di curiosità, di tante emozioni, spesso all’origine dei progetti.
Le città possono essere luoghi di silenzio, di rifugio, dove l’ambiente viene rispettato attraverso un uso non invasivo della tecnologia, dove la luce naturale può essere abilmente sfruttata e condurre al riposo della mente stanca e carica di rumori e pensieri. Lo studio di ogni architetto è fatto di spazio, sole e natura, diceva il grande Le Corbusier, e alcuni luoghi diversi da esso possono diventare uno spazio, un centro culturale aperto al mondo e sul mondo, un luogo interdisciplinare aperto all’incontro di esperienze tra i vari campi dell’arte, come letteratura, cinema e pittura. Questi sono gli spazi che ama Piano, costruiti un po’ ovunque nel mondo (basti pensare al Beaubourg di Parigi o all’auditorium-parco della musica di Roma). E poi, se, in generale, continua Piano, “l’acciaio snellisce, la leggerezza bisogna averla dentro, perché non è solo un fatto fisico, è un fatto mentale e anche filosofico: riguarda l’intelligenza, che deve essere leggera, permeabile, paziente, per poter aspettare fino a quando non ha trovato la soluzione giusta. L’architetto deve saper aspettare per he questo è il solo modo per essere creativi e la professione dell’architetto è un insieme di tecnica e di spiritualità, di creatività”.

L’architettura è un arte di frontiera, perché è contaminata da mille cose, è fecondata da mille espressioni e si deve saper mescolare le discipline, come fa un abile pittore con i colori della sua tavolozza. Essa è servizio alla comunità, permette di guardarsi dentro e guardare dentro le cose, di creare con serenità e tensione, con calma ed energia, con lentezza e rapidità. Tutto allo stesso tempo. Servire la società, per un architetto, demiurgo della vita, significa principalmente far implodere le città che stanno per esplodere, assorbire i vuoti urbani provocati dal processo di de-industrializzazione, recuperare quei “buchi neri” provocati dalle aree industriali che si andavano liberando man mano che le città, crescendo, rendevano necessario lo spostamento delle attività produttive. La città si deve rigenerare, deve smettere di essere grigia e pesante, deve esprimere gioia, essere viva e intensa, bisogna provare a rimarginare le sue ferite. Sono le periferie invisibili, quelle che vanno salvate e ridate a nuova vita, perché anche qui possa sbarcare il concetto di “città felice”, ricordando Italo Calvino, il luogo fatto di incontri, di scambi, di contaminazioni, di contatto, di sorpresa, di suoni, dove la gente ami ritrovarsi e passeggiare, anche a zonzo, senza meta. L’architetto sia dunque “sostenibile” (parola tanto di moda), rubando al mondo dall’ambiente, dalla natura, dai suoi elementi: pietre, acqua, aria, colori, vento. Per trovare sempre un piccolo angolo felice, anche dove non sembra, anche dove non pare possibile.

Renzo Piano, La responsabilità dell’architetto, Passigli editore, 2014, 214 p.

LA SEGNALAZIONE
Educazione alla legalità: un progetto che cammina

da: organizzatori

La sede dell’Istituto agrario “Navarra” di Malborghetto di Boara ha ospitato oggi l’incontro promosso dal Coordinamento donne dello Spi-Cgil di Ferrara e dal Coordinamento di Ferrara dell’associazione Libera per fare il punto sul progetto “Educazione alla legalità”, che si sta svolgendo in alcune scuole della provincia. Il progetto, per l’anno scolastico 2015-2016, è frutto del lavoro della rete formata dalle Amministrazioni comunali di Ferrara, Cento, Ostellato, Argenta e Portomaggiore, e da Coordinamento di Ferrara di Libera – Associazioni nomi e numeri contro le mafie, Spi-Cgil, Pro Loco di Voghiera, Assoimpredia, Osservatorio Agromafie della Coldiretti.
Numerosi i partecipanti, tra cui molti studenti e alcuni insegnanti del “Navarra” e un gruppo di giovani e docenti che hanno partecipato lo scorso anno ai campi della legalità nel Meridione. Dopo i saluti di Roberta Monti, dirigente dell’Istituto “Vergani Navarra”, sono intervenuti Biagia Cobianchi, responsabile provinciale del Coordinamento donne Spi-Cgil che ha illustrato le finalità del progetto; Donato Lamuscatella, coordinatore provinciale di Libera, che ha messo in luce i passi avanti compiuti dal movimento antimafia anche nel Ferrarese; Giulia Cillani, assessore alla Cultura e al volontariato del Comune di Argenta, Andrea Marchi, sindaco di Ostellato e Giuliano Fiorini, del Servizio scuola comunale di Ferrara, che hanno motivato l’interesse e la disponibilità delle istituzioni che partecipano al progetto; Sergio Golinelli, presidente provinciale di Coldiretti, anche in rappresentanza dell’Osservatorio nazionale sulle agromafie; Francesco Borciani, dirigente dell’Istituto di istruzione superiore di Argenta – Portomaggiore; Elia Fantini, di Libera. Testimonianze sull’esperienza compiuta nei campi di Teano e dei Cerignola sono state portate dagli gli studenti Giacomo Donigaglia , Fabiana De Laurentis e Linda Sarson.
Da Ostellato, nel febbraio scorso, un gruppo di studenti di quinta del “Navarra” è partito per Teano (Caserta) dove, con i soci della cooperativa “Al di là dei sogni” si è ricostituita, in un terreno confiscato alla criminalità, una coltura di melo precedentemente distrutta da un incendio doloso. Il viaggio si è inserito nel progetto “Dalla legalità alla responsabilità. Per ridare vita alla terra” che per il secondo anno consecutivo viene portato avanti dall’istituto “Vergani Navarra”. Il percorso didattico comprende anche letture, incontri con autori, giornalisti, magistrati, rappresentanti di forze dell’ordine e con i giovani che hanno partecipato ai “Campi della legalità” nel 2015 insieme ai volontari dello Spi-Cgil.
Il Liceo scientifico e l’Ipsia di Argenta e l’Istituto Iisap di Portomaggiore hanno svolto invece il percorso “Rapporto tra mafie, sfruttamento del lavoro e impresa”, per conoscere l’evoluzione della presenza della criminalità organizzata nell’economia e le forme di contrasto messe in campo da istituzioni pubbliche e associazioni. Oltre a partecipare a molteplici iniziative, ragazzi e ragazze collaborano con il Coordinamento di Ferrara di Libera e il Presidio studentesco “Giuseppe Francese” di Ferrara, ad esempio nelle attività di valorizzazione dei prodotti delle cooperative sociali sostenute da Libera Terra e rimettendo in funzione un furgone, che verrà donato a una di queste nell’ambito del progetto “Voghiera e Libera per ridare vita alla terra” (pensato e sviluppato in collaborazione con la Pro Loco di Voghiera). Infine, per il secondo anno, i giovani parteciperanno ai campi della legalità 2016 , con i volontari dello Spi-Cgil.

educare alla legalità
Ragazzi e docenti dell’Istituto Agrario Navarra, il presidente di Nco Giuliano Ciano, il presidente della Coop.va Al di là dei sogni Simmaco Perillo, rappresentanti di Coldiretti, vicesindaco e assessore del comune di Teano. Fonte: Voghiera e Libera Ferrara per ridare vita alla terra

A Cento gli studenti dell’Istituto superiore “Bassi – Burgatti” stanno lavorando sul tema “Testimoni di giustizia”, approfondendo le vicende di uomini e donne che hanno dedicato la loro esistenza per il rispetto delle regole, la legalità e la libertà. Gli alunni hanno partecipato a un’udienza del processo “Black Monkey” a Bologna e partecipato ad un incontro di approfondimento sul processo “Aemilia”, da poco passato alla fase dibattimentale. Due processi che, in Emilia-Romagna, vedono imputati presunti esponenti di sodalizi mafiosi che avrebbero operato nel campo del gioco d’azzardo, legale e illegale e della ricostruzione post – terremoto del 2012. L’attività, grazie alla preziosa collaborazione del Presidio “Giuseppe, Salvatore e Margherita Asta” del Centopievese, è giunta nel 2016 al suo quinto anno di vita e prevede, come nelle edizioni precedenti, l’esperienza di volontariato nei campi estivi di “E!State Liberi”.
Il progetto di educazione alla legalità sul territorio ferrarese è stato ideato, promosso e supportato dal Coordinamento donne Spi-Cgil e sostenuto quest’anno, sotto il profilo economico e organizzativo, dalle competenti Amministrazioni comunali.

Guarda il video della piantumazione sul terreno confiscato di Teano

Anch’io #equiblu, a cavallo contro l’autismo

Il 2 aprile è il giorno voluto dall’Onu per celebrare la Giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo; per questo importante evento Equitable (movimento per l’equitazione integrata) promuove in Italia “Equi-blu”, un circuito di attività equestri in rete dove si coniugano inclusione sociale, sensibilizzazione alla tematica dell’autismo e divulgazione dell’importanza del cavallo per il benessere e lo sviluppo delle abilità residue dei più deboli.

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I ragazzi della Cooperativa I frutti dell’albero al maneggio “Ali del vento” a Ferrara

Ventotto centri equestri partner di Equitable hanno aderito alla giornata e stanno realizzando una serie di eventi di avvicinamento al cavallo ed attività ludico-ricreative integrate, con particolare attenzione verso giovani e adulti caratterizzati da forme di disabilità e/o disagio.

Anche a Ferrara c’è chi ha raccolto l’invito: la Cooperativa “I frutti dell’albero“, gruppo di genitori con figli diversamente abili, ha voluto sperimentare direttamente i benefici immediati dell’attività equestre su alcuni dei loro ragazzi, grazie alla collaborazione dell’Associazione dilettantistica di equitazione “Ali nel vento” diretta da Marco Bortolotti e Eleonora Gamba.

A sostegno dell’intera iniziativa è attiva la campagna “social” su Facebook ed Instagram dove cavalieri ed amanti del cavallo, sensibili alla tematica dell’autismo, potranno aderire “a distanza” per mezzo di selfie scattati con il proprio cavallo e postati nella pagina creata per l’occorrenza con il tag #equiblu.

Scatta un selfie in sella o con il tuo cavallo, preferibilmente con un indumento o accessorio blu, colore simbolo della giornata mondiale dell’autismo. Posta la tua foto sul tuo profilo Facebook o Instagram utilizzando l’hashtag #equiblu e taggando @equiblu, scrivendo la frase “Anch’io #equiblu! – Un selfie a cavallo per la Giornata Mondiale dell’Autismo”. E’ inoltre possibile postare il selfie e seguire l’evento direttamente alla pagina Equi-blu appositamente creata per l’occasione.

Leggi l’intervista a Marco Bortolotti e Eleonora Gamba realizzata da Ferraraitalia.it

Clicca qui per visitare il sito dell’Associazione “Ali del Vento”.

Clicca qui per visitare il sito della Cooperativa “I frutti dell’albero”.

 

Arte e Verità

2 aprile 1891: nasce a Brühl, vicino a Colonia, Marx Ernst, pittore e scultore.

George_Sand_by_Nadar,_1864
George Sande fotografata da Nadar nel 1864

L’arte non è lo studio della realtà positiva, ma la ricerca della verità ideale. (George Sand)

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la giornata…

La dritta del giorno

Anche oggi dobbiamo ringraziare ADNKronos.com per le preziose notizie.
I nostri ci segnalano questo video che spiega come aprire una birra con un foglio di carta.
Super.
beerNemmeno MacGyver aveva mai pensato di aiutarci a svolgere questa operazione essenziale.
Quel povero Police mancato trovava più utile riparare il radiatore della macchina facendoci sopra due uova.
Dilettante, lui e la sua ossessione morbosa per quella maledetta plastilina.
Ma per fortuna adesso siamo salvi.
Ci pensano quei filantropi a spiegarci come uscire da quella “situazione spiacevole capitata a tutti almeno una volta: una bottiglia di birra, ma nessun apribottiglie a portata di mano”.
Da domani si cambia vita quindi.
Basta chiedere accendini in giro per aprire le birre.
Basta fare come me e andarci coi denti.
Mi raccomando, voi non fatelo a casa ma vi giuro che non fa male.
Ormai lo faccio da almeno 3 anni e i miei denti sono sanissimi.
E poi io sono un fan dei Nirvana quindi mi spaventano molto di più i tagli da carta.
La parola va ora a Lee Ving, sommelier della birra di prestigio e fama internazionale.

Ogni giorno un brano intonato alla cronaca selezionato e commentato dalla redazione di Radio Strike.

 

Selezione e commento di Andrea Pavanello, ex DoAs TheBirds, musicista, dj, pasticcione, capo della Seitan! Records e autore di “Carta Bianca” in onda su Radio Strike a orari reperibili in giorni reperibili SOLO consultando il calendario patafisico. xoxo <3

Radio Strike è un progetto per una radio web libera, aperta ed autogestita che dia voce a chi ne ha meno. La web radio, nel nostro mondo sempre più mediatizzato, diventa uno strumento di grande potenza espressiva, raggiungendo immediatamente chiunque abbia una connessione internet.
Un ulteriore punto di forza, forse meno evidente ma non meno importante, è la capacità di far convergere e partecipare ad un progetto le eterogenee singolarità che compongono il tessuto cittadino di Ferrara: lavoratori e precari, studenti universitari e medi, migranti, potranno trovare nella radio uno spazio vivo dove portare le proprie istanze e farsi contaminare da quelle degli altri. Non un contenitore da riempire, ma uno spazio sociale che prende vita a partire dalle energie che si autorganizzano