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Giorno: 15 Aprile 2016

IL RICORDO
Se ne è andato Pietro Pinna, il primo obiettore di coscienza in Italia

da Movimento Nonviolento

Pietro Pinna
Pietro Pinna

Pietro Pinna ha concluso il suo cammino. Nella storia della nonviolenza italiana grande rilievo ha la storia di Pietro Pinna, che insieme ad Aldo Capitini fu il fondatore del Movimento Nonviolento.

Ricordato come il primo obiettore di coscienza “politico” italiano – la sua storia è raccolta nel libro autobiografico “La mia obbiezione di coscienza” – ha speso la sua vita per la costruzione della nonviolenza organizzata nel nostro Paese, a partire dalla sua obiezione a vent’anni, proseguita in un’azione coerente e decisa volta al disarmo unilaterale, rifiuto assoluto della guerra e cioè della “carneficina di massa” in cui consiste.
Dopo gli anni di carcere militare a cui fu sottoposto per il suo rifiuto del servizio militare obbligatorio, si impegnò attivamente per il riconoscimento dell’obiezione di coscienza. La sua presenza accanto a Capitini ha consentito la nascita e il caratterizzarsi del piccolo tenace Movimento del quale è stato per decenni il principale responsabile e animatore e nel 1964 la nascita della rivista Azione nonviolenta, della quale è stato fino ad oggi direttore responsabile.
Non si nascondeva le difficoltà: già contenere le spese militari e proporre un diverso modello di difesa gli sembravano obiettivi importanti da perseguire, senza tacere però un fine più alto e risolutivo e per quello lavorare. Fino all’ultimo non ci ha fatto mancare la sua attenzione e il suo consiglio. In un libro, “Nonviolenza in cammino”, ha narrato la storia del Movimento nel primo trentennio, dal 1962 al 1992, che sono stati gli anni del suo maggiore impegno diretto. L’elaborazione delle posizioni del Movimento attraverso i congressi, la rivista, il gruppo di azione nonviolenta, le marce antimilitariste, le riprese non rituali della Perugia Assisi, le marce che chiamavamo “specifiche” perché caratterizzate da una precisa scelta nonviolenta, i campi internazionali di lavoro, studio, addestramento alla nonviolenza, le vacanze studio per famiglie e altro ancora, sono stati possibili in quegli anni principalmente per la sua iniziativa. Dopo di allora abbiamo cercato di proseguire il cammino della nonviolenza. Da lui costante ci è giunta la richiesta, che era anche di Capitini, di far sì che il presente sia meglio del passato. Ci proviamo, spesso non ci riusciamo. Ci ammoniva: “Non dobbiamo essere i ripetitori di noi stessi. La realtà vive nel presente, e il tuo essere è qui, null’altro che con le tue forze attuali, impegnato a soddisfare le esigenze col tuo modesto ma rigoroso contributo, e riconoscente che altri vi siano a darne uno più rilevante e meritevole”.
Pietro Pinna – Piero, per tutti – ha avuto sempre chiaro che non si può sconfiggere la guerra senza eliminarne lo strumento che la rende possibile, gli eserciti. E in questo impegno per la nonviolenza specifica – fatto di disobbedienze civili, marce antimilitariste, azioni dirette nonviolente per il disarmo unilaterale – ha speso ogni momento della sua esistenza, coerente e rigoroso soprattutto con se stesso, sempre aperto all’incontro con l’altro nella tensione e familiarità della ricerca della verità. La vita lo ha sottoposto a prove terribili, il suo corpo è stato colpito duramente, ma il suo animo non si è mai piegato, sempre rivolto alla ricerca della bellezza nelle persone come nell’arte, nella musica, nella letteratura e nella poesia.

Movimento Nonviolento – Verona, 14 aprile 2016

Breve biografia di Pietro Pinna
(Finale Ligure, 1927 – Firenze, 13 aprile 2016)
Attivista della nonviolenza italiana.

Pietro Pinna, nato a Finale Ligure nel 1927 e deceduto a Firenze il 13 aprile 2016, è stato il primo obiettore di coscienza al servizio militare per motivazioni non confessionali ma specificamente nonviolente, è una delle figure di riferimento per i movimenti e le iniziative per la pace e una delle personalità più illustri della vita civile italiana.
Di origine sarda, Pinna viveva a Ferrara quando, alla fine del 1948, fu chiamato alle armi. Diventato fortemente antimilitarista dopo aver vissuto gli orrori della Seconda guerra mondiale, e influenzato dal pensiero di Aldo Capitini, decise di rifiutare di prestare il servizio di leva, passando alla storia come il primo obiettore di coscienza d’Italia per motivi politici.
Processato per disobbedienza, fu condannato al carcere una prima volta per dieci mesi, e successivamente per altri otto. Al processo venne difeso dall’avvocato Bruno Segre, che diventerà uno dei più famosi difensori italiani nel campo dell’obiezione di coscienza. Venne infine riformato per “nevrosi cardiaca”.
Pinna in seguito divenne uno dei più stretti collaboratori di Capitini, con cui organizzò la prima Marcia per la Pace Perugia-Assisi nel 1961 (e dopo la scomparsa del filosofo perugino le tre successive), e con Capitini fu fondatore del Movimento Nonviolento di cui fu anche segretario nazionale, dal 1968 al 1976. Ha continuato ad operare nel Movimento Nonviolento per tutta la vita e ad essere direttore responsabile della rivista Azione nonviolenta.
Infaticabile promotore della nonviolenza, per le sue storiche, luminose azioni dirette nonviolente per la pace, il disarmo e la smilitarizzazione, pagò più volte in prima persona con il carcere le sue scelte.
Il 17 gennaio 1973, già segretario del Movimento Nonviolento, in seguito ad una affissione contro la celebrazione delle Forze armate il 4 novembre (“Non festa ma lutto”), fu arrestato a Perugia e condannato per direttissima per vilipendio alle Forze armate. In seguito alle manifestazioni avvenute in suo sostegno in diverse città, venne liberato quattro settimane dopo su istanza di grazia dell’allora Presidente della Repubblica Giovanni Leone.
Nell’aprile del ’79 fu condannato dalla Corte d’Appello di Trieste ad una pena di 8 mesi di reclusione per blocco stradale, pena successivamente condonata.
Fu tra gli organizzatori della Marcia Catania-Comiso (24 dicembre 1982 – 3 gennaio 1983) per protestare contro l’installazione della base missilistica statunitense, prima azione concreta di lotta nonviolenta contro le installazioni militari in Italia.
Nel 2008 è stato insignito del Premio Nazionale Nonviolenza.
Nel 2012 la facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Pisa gli ha conferito la laurea honoris causa in Scienze per la Pace.
Tra le opere di Pietro Pinna, fondamentale è “La mia obbiezione di coscienza”, Edizioni del Movimento Nonviolento, Verona 1994; numerosi suoi contributi sono stati pubblicati in vari volumi, oltre ai molti suoi scritti apparsi su “Azione Nonviolenta”.

Leggi il ricordo di Daniele Lugli

Welfare, il presidente Bonaccini e la vicepresidente Gualmini incontrano il Forum del Terzo settore: “Dalla lotta alla disoccupazione alla riduzione dell’Irap per le Asp, ecco gli impegni mantenuti”

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Verifica sull’attuazione degli obiettivi proposti alla Giunta dal Forum del Terzo settore. Bonaccini: “Non solo eccellenza sociale ma anche volano per una buona occupazione”. Gualmini: “Il Terzo settore è un pilastro fondamentale del sistema di welfare regionale. Senza le sue funzioni, sarebbe un problema per le istituzioni rispondere alle esigenze dei cittadini”.

Bologna – Una verifica puntuale sull’attuazione degli obiettivi proposti oltre un anno fa dal Forum del Terzo settore, che il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, aveva in gran parte condiviso: questo lo scopo dell’incontro pubblico organizzato dal Forum oggi pomeriggio a Bologna (nella sede dell’AVIS Emilia-Romagna) e al quale, oltre a Bonaccini, ha partecipato anche Elisabetta Gualmini, vicepresidente della Giunta regionale e assessore al Welfare.
Molte delle indicazioni contenute nel documento ”#12proposte per il futuro della Regione” elaborato dal Forum del Terzo settore, ente al quale fanno capo oltre 75 organizzazioni nazionali di volontariato, cooperazione sociale e associazionismo, si sono trasformate in azioni e provvedimenti concreti, in parte già attuati o comunque avviati, da parte della Regione Emilia-Romagna. Al centro dell’azione di governo il lavoro, la crescita e l’occupazione insieme a misure a sostegno del welfare contro la povertà.
“Abbiamo lavorato per l’obiettivo, condiviso con il Forum del Terzo settore a metà 2015, di dimezzare l’occupazione entro la fine della legislatura- ha affermato Bonaccini – nel 2015 per la prima volta dopo 8 anni l’occupazione è scesa sotto l’8%, quest’anno confidiamo di avvicinarci al 7%”.
Significativi infatti gli impegni fissati dal ‘Patto per il lavoro’ per avviare una nuova generazione di politiche per lo sviluppo, integrate e cofinanziate anche dai fondi europei partendo dall’individuazione di ambiti di intervento convergenti non solo in termini di priorità e obiettivi, ma anche di procedure e tempi di attuazione. Dalla firma del Patto, sono oltre 1 miliardo e 763 milioni di euro le risorse mobilitate per lo sviluppo in Emilia-Romagna.
Tra i principali, illustrati dal presidente della Regione, il taglio dell’Irap alle Asp e al privato sociale, il raddoppio dei fondi per la cultura (5 milioni di euro in più rispetto all’aumento già previsto nel 2015 di oltre 10 milioni). Si aggiunge poi l’aumento degli investimenti per lo sport: oltre 5 milioni di euro per progetti di attività motoria e sportiva, manifestazioni sportive e grandi eventi per la diffusione della cultura dello sport e opere di ampliamento e costruzione di impianti sportivi destinati a soddisfare ampi bacini di utenza.
“Il Terzo settore è per noi una delle eccellenze del nostro sistema sociale che deriva da una forte tradizione emiliano-romagnola di impegno civile, spirito civico e di capitale sociale che nessuno ha mai eguagliato- ha sottolineato ancora Bonaccini-. La solidarietà, la disponibilità a ‘prendersi carico di’ o ‘cura di’ è un tratto caratteristico della società emiliano-romagnola, è iscritto nel suo Dna. Continueremo- ha proseguito il presidente- a interagire con il mondo del volontariato, della cooperazione sociale e dell’associazionismo in maniera sempre più snella ed efficiente, perseguendo obiettivi concreti, lavorando insieme su priorità ben identificate e tenendo sempre d’occhio i bisogni concreti e reali dei cittadini”.
Sul versante delle politiche sociali, in questi diciotto mesi di mandato, la Giunta si è impegnata a riqualificare ulteriormente il welfare regionale,confermando il fondo per la non autosufficienza (complessivamente 460 milioni, di cui 120 regionali) e lavorando all’introduzione, per la prima volta, del reddito di solidarietà per le persone in situazione di povertà, con un investimento che, con le risorse nazionali, arriverà a 70 milioni di euro.
“Un incontro molto importante quello di oggi con il Forum del Terzo settore- ha detto Elisabetta Gualmini– si è fatto un check up alla giunta regionale. Si è parlato degli obiettivi fino a qui realizzati, il Patto per il lavoro, la soppressione dell’Irap nella sua parte regionale, le nuove misure contro l’esclusione sociale. Il Terzo settore- ha aggiunto la vicepresidente della Regione- è un pilastro fondamentale del sistema di welfare regionale, da almeno vent’anni gestisce ed eroga servizi pubblici e, senza le sue funzioni, sarebbe un problema per le istituzioni rispondere alle esigenze dei cittadini. Siamo davvero grati- ha concluso Gualmini- a tutto il mondo delle associazioni, cooperative, organizzazioni di volontariato che lo compongono e allo sforzo appassionato delle sue migliaia di operatori”.

Infrastrutture, firmato in Regione l’Accordo per il potenziamento del nodo di Bologna. Renzi: “Siete un punto di riferimento per l’Italia”; Bonaccini: “Intesa storica”

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Merola: “Svolta a una vicenda che dura da anni, soluzione di levatura europea”. Il progetto preliminare entro giugno 2016; seguirà la fase di confronto pubblico. Entro sette mesi il progetto definitivo. L’affidamento dei lavori previsto per novembre 2017, la fine lavori per il 2021.

Bologna – Ampliamento in sede sia dell’autostrada A14 che della tangenziale, portandole entrambe a tre corsie, più quella di emergenza, per ogni senso di marcia; completamento e potenziamento delle arterie collegate e realizzazione di opere di mitigazione ambientale, con grande attenzione all’inserimento nel paesaggio circostante. Con un obiettivo preciso: dare una risposta concreta ai problemi di traffico e congestione del nodo di Bologna, punto di interconnessione non solo delle principali direttrici regionali ma anche nazionali (autostrade A1 Mi-Fi; A14; A13).

E’ quanto prevede l’Accordo per il potenziamento del sistema autostradale/tangenziale nodo di Bologna, siglato oggi nella sede della Regione Emilia-Romagna dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi, dal ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, Graziano Delrio, dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, dal sindaco di Bologna, Virginio Merola, dal consigliere delegato alla Mobilità e Infrastrutture della Città metropolitana di Bologna, Irene Priolo, e dal direttore di Società Autostrade per l’Italia Spa (Aspi), Roberto Tomasi.

“Con questa firma si fa un passo in avanti, perché si risolve un problema che sembrava dovesse tenerci bloccati- ha sottolineato il premier, Renzi-. Contemporaneamente, si dà un messaggio all’intero Paese: voi, amministratori e sindaci dell’Emilia-Romagna, con la vostra responsabilità, i valori che avete e il vostro modo di lavorare, siete un punto di riferimento per l’Italia”.

“L’Accordo di oggi rappresenta una svolta storica -ha dichiarato il presidente della Regione, Bonaccini-. Sono davvero molto soddisfatto perché avevamo promesso, appena insediati, che opere infrastrutturali che da troppi anni erano in discussione, in questa legislatura le avremmo sbloccate. Di più, avremmo voluto vedere aperti i cantieri. In questo caso da un lato si darà una soluzione al problema del congestionamento di traffico nell’attraversamento del nodo bolognese, uno dei principali a livello nazionale, ma dall’altro si salvaguardano anche 40 km di suolo vergine”.

“Con la firma di oggi- ha affermato il sindaco di Bologna, Merola- diamo la svolta a una vicenda ferma da anni e diamo avvio alla risoluzione dei problemi di viabilità del nodo bolognese. Ora metteremo tutto il nostro impegno sul tracciato, sulle opere di mitigazione e di inserimento paesaggistico: risparmieremo parti di terreno agricolo che sarebbero state cementificate e realizzeremo 130 ettari di nuovo verde, tra cui un bosco urbano e fasce boscate, attorno al sistema della tangenziale. Un progetto di levatura europea che si sblocca definitivamente. Ringrazio i sindaci della Città metropolitana che hanno saputo fare squadra per il bene comune, la Regione e il Governo”.

L’intesa di oggi porterà alla definizione di un progetto che, a partire dall’analisi del contesto esistente, sviluppi il tema del potenziamento in sede dell’infrastruttura e, parallelamente, della riorganizzazione, con particolare attenzione alla mitigazione ambientale, dello spazio circostante, fortemente urbanizzato, in un’ottica di minore occupazione del territorio. Il progetto preliminare relativo al sistema tangenziale/A14 e opere di mitigazione sarà pronto entro il prossimo mese di giugno; comprese le fasi di progettazione e confronto con cittadini e territori, l’affidamento dei lavori è poi previsto nel novembre 2017 e il completamento delle opere entro il 2021.

Nodo di Bologna, Donini: “Siglato oggi un Accordo che mette insieme tutti i livelli istituzionali del territorio”

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

L’assessore: “Verranno potenziati non solo autostrada e tangenziale, ma anche realizzati i principali nodi di traffico per l’area metropolitana”.

Bologna – “Un Accordo che mette insieme tutti i livelli istituzionali del territorio, che affronta e risolve il nodo di Bologna in modo strutturale e definitivo, e che comprende non solo il potenziamento di autostrada e tangenziale, ma anche la realizzazione dei principali nodi di traffico per l’area metropolitana, attesi da decenni”. Queste le parole di Raffaele Donini, assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti, in apertura dell’incontro per la firma dell’Accordo per il potenziamento del sistema autostradale/tangenziale nodo di Bologna, oggi in Regione.

Cronacacomune: la newsletter del 15 aprile 2016

da: ufficio stampa del Comune di Ferrara

BIBLIOTECA TEBALDI – Martedì 19 aprile dalle 17 in via Ferrariola
Storie di draghi per bimbi dai 3 ai 10 anni
15-04-2016

E’ in agenda per martedì 19 aprile alle 17 il nuovo appuntamento con le letture per bimbi dai 3 ai 10 anni alla biblioteca comunale Tebaldi di San Giorgio, in via Ferrariola 12.
Aprile ha per tema ‘Il mese del drago!’ e ad aprire l’incontro sarà la lettura del racconto firmato da Henriette Bichionnier e Pef ‘Il dragone puzzone’. Dopo la narrazione da parte di un adulto verrà data la possibilità ai bambini partecipanti di esprimesi a loro volta in veste di narratori in erba portando le proprie proposte.

PROMECO – Martedì 19 aprile alle 14.30 a Santa Maria della Consolazione (via Guido D’Arezzo, 2)
Seminario dedicato a “La prevenzione nel Distretto Centro Nord – Report 2015”
15-04-2016

Martedì 19 aprile alle 14.30 nella sala Conferenze di Santa Maria della Consolazione (via Guido D’Arezzo, 2) per il ciclo ‘I territori della prevenzione’ si terrà il seminario dal tema “La prevenzione nel Distretto Centro Nord – Report 2015”. Organizzato da Promeco in collaborazione con Comune di Ferrara e Azienda Usl Ferrara, l’incontro si propone come occasione per presentare il lavoro, gli eventi, i progetti di Promeco Ferrara agli operatori del settore e ai cittadini.

Parteciperanno ai lavori Chiara Sapigni assessora alla Sanità del Comune di Ferrara, Paola Castagnotto coordinatrice Piano Adolescenza Azienda Usl Ferrara (Percorsi di prevenzione. Nuovi modelli di progettazione), Chiara Benvenuti direttore Distretto Centro Nord Azienda USL Ferrara (L’integrazione tra sociale e sanitario: un percorso possibile, Luigi Grotti e Alberto Urro di Promeco Ferrara (La governance di un sistema complesso), Mara Salvi dirigente Liceo Classico L. Ariosto (Cosa c’è nello zaino degli studenti), Tanja Bettoli psicologa e psicoterapeuta/operatore Promeco (Punto di vista – L’operatore e la scuola. Evoluzione di un progetto verso la prevenzione dedicata e attiva), Gianfranca Grazzi educatrice professionale ASSP Copparo (Prevenzione e interventi socio educativi domiciliari nei minori a carico dei servizi).

Per informazioni: Tel. 0532 212169; promeco@comune.fe.it; www.comune.fe.it/promeco www.facebook.com/PromecoFe

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Ciclo ‘Chiavi di lettura’: incontro lunedì 18 aprile alle 17
Opinioni a confronto su ‘Il potere dei giudici. Diritto e rovescio dell’intangibilità dei magistrati’
15-04-2016

Si propone di indagare su poteri e comportamenti dei giudici il nuovo appuntamento del ciclo ‘Chiavi di lettura’ organizzato dal quotidiano online Ferraraitalia per lunedì 18 aprile alle 17, nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea. L’incontro, dal titolo ‘Il potere dei giudici. Diritto e rovescio dell’intangibilità dei magistrati’, vedrà la partecipazione del giudice Grassi e del giornalista Gian Pietro Testa. Coordinerà il dibattito Andrea Vincenzi, collaboratore di Ferraraitalia.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
Anche i giudici, come i politici, sono una casta. Alcuni svolgono con scrupolo e dedizione il loro mestiere altri abusano della rendita di posizione. Il dibattito partirà proprio dalla considerazione dei difformi comportamenti dei magistrati: quelli che si impegnano contro ogni forma di abuso e di ingiustizia sino a porre a repentaglio la loro stessa incolumità e talvolta a prezzo della vita; e quelli che della giustizia hanno invece una concezione elastica e si mostrano quiescenti rispetto ai poteri forti.
Sarà dibattuto anche lo spinoso nodo della responsabilità dei giudici, che rappresenta un principio di equità ma risulta un’arma a doppio taglio: da una parte si salvaguarda l’idea che ognuno debba rispondere delle proprie azioni e pagare per gli errori commessi, e si pone una clausola di doverosa tutela per gli imputati da azioni vessatorie; dall’altra, però, si introduce un potenziale elemento di pressione sui magistrati, uno strumento che può fungere da freno in particolare per le azioni condotte nei confronti di imputati “eccellenti”, personaggi ricchi e potenti nei confronti dei quali intraprendere azioni giudiziarie può risultare particolarmente rischioso, inducendo perciò forme di desistenza e autocensura.

INAUGURAZIONE – Martedì 19 aprile alle 17 in piazza Municipale 23
Informagiovani apre il nuovo servizio ‘AgevoLand – Sportello del neomaggiorenne di Ferrara’
15-04-2016

Martedì 19 aprile alle 17 nella sede di Informagiovani di Ferrara (piazza Municipale 23) verrà inaugurato “AgevoLand – Sportello del neomaggiorenne di Ferrara”. Lo sportello, un nuovo servizio di Informagiovani, si rivolge ai ragazzi tra i 17 e i 26 anni di Ferrara e provincia che stanno vivendo o hanno vissuto un’esperienza “fuori famiglia” (in comunità, casa famiglia, affidamento familiare). L’iniziativa è promossa dall’Associazione Agevolando, con la collaborazione di Comune di Ferrara (Assessorato Cultura e Giovani e Assessorato Politiche Sociali) e Agenzia Informagiovani e con il supporto di Istituto don Calabria (Città del Ragazzo) e Cooperativa Cidas e Agire Sociale.

Al momento inaugurale saranno presenti, insieme allo staff dei volontari dell’associazione Agevolando e agli operatori di Informagiovani, l’assessora alle Politiche Sociali Chiara Sapigni, la dirigente del Servizio Giovani Lara Sitti, il direttore della Città del Ragazzo Giuseppe Sarti, la presidente di Agire Sociale Laura Roncagli, la presidente di Asp Ferrara Angela Alvisi e lo staff dell’Agenzia Informagiovani.

Giornalisti, fotografi e videoperatori sono invitati.

LA SCHEDA (a cura degli organizzatori) – Sono tanti i giovani che, terminato un percorso di accoglienza “fuori famiglia” (in comunità, casa famiglia, affidamento familiare), si trovano a dover affrontare la vita troppo soli, con la necessità di raggiungere un’autonomia abitativa, lavorativa e relazionale immediata. Per questo nasce “AgevoLand”, uno “sportello non sportello”, un luogo di ascolto, di incontro, di supporto e di orientamento per questi ragazzi e ragazze che, un po’ spaesati, necessitano di un sostegno per poter affrontare la quotidianità con qualche certezza in più. Le attività di AgevoLand si svolgeranno presso l’Agenzia Informagiovani di Ferrara (tutti i martedì dalle ore 16 alle ore 19) che, ospitando e collaborando a questo nuovo progetto, arricchisce la sua offerta di servizi di sostegno ed accompagnamento rivolta ai giovani in condizioni di particolare disagio.

CONTATTI: agevolandoferrara@libero.it; www.agevolando.org;

www.sportellodelneomaggiorenne.it; Facebook: Agevolando Ferrara

ASSESSORATO ALLA CULTURA – Presentata in Comune l’iniziativa inserita nelle celebrazioni del Cinquecentenario
“Per conto di Ariosto”: il lancio editoriale dell’Orlando Furioso in chiave moderna
15-04-2016

Venerdì 15 aprile, alle 11, nella Sala Arazzi della residenza municipale, avrà luogo la conferenza stampa di presentazione del progetto “Per conto di Ariosto” curato dall’Istituto di Storia Contemporanea in collaborazione con il Comune di Ferrara.

Dopo i saluti del vicesindaco Massimo Maisto, sono intervenuti la direttrice dell’Istituto di Storia Contemporanea Anna Maria Quarzi e gli organizzatori del progetto, Matteo Bianchi e Irene Lodi. Ospite speciale il cantastorie ferrarese Matteo Pedrini nei panni di Ludovico Ariosto.
Durante la conferenza sono stati illustrati i contenuti e gli appuntamenti del progetto di comunicazione sviluppato dall’Istituto in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e Turismo e l’Ufficio Stampa del Comune. “Per conto di Ariosto” è tra i progetti patrocinati dal Comitato nazionale per il V centenario della pubblicazione della prima edizione dell’Orlando Furioso.

“L’Orlando Furioso era un romanzo popolare (per chi sapeva leggere) – ha dichiarato il vicesindaco Massimo Maisto – e nonostante si sia persa un po’ questa funzione, vogliamo riportarne all’attenzione il ruolo narrativo. Ariosto, con i suoi viaggi avventurosi, gli episodi sulla luna, i racconti magici e quasi “fantascientifici”, ha avuto nei secoli massima diffusione, sia nelle opere d’arte, che sulle piattaforme più disparate, come ad esempio in qualche serie a fumetti. Per questo motivo vorremo riscoprire il filone culturale e popolare del Furioso.”

“L’idea era di presentare un giovane Ariosto in cerca di un editore per pubblicare il suo capolavoro – ha aggiunto Anna Maria Quarzi – e da questo spunto si è avviato il progetto di comunicazione dei ragazzi come ufficio stampa del poeta. L’Orlando Furioso è una miniera di tematiche, anche piuttosto attuali, una fra tutte, a cui tengo moltissimo, quella dell’emancipazione femminile”.

– AUDIO VIDEO DELLA CONFERENZA STAMPA (Servizio ConsiglioWeb – Ufficio Stampa Comune di Ferrara): http://www.comune.fe.it/index.phtml?id=472

LA SCHEDA (a cura degli organizzatori)

Presentazione del progetto Per conto di Ariosto – Al via gli incontri e le azioni promozionali per il lancio virtuale della “prima” dell’Orlando Furioso: dal booktrailer alla cena con l’autore, passando per biblioteche e librerie della città.

Il progetto Per conto di Ariosto propone una lettura fresca e diretta delle ottave dell’Orlando Furioso; senza alcuna pretesa di “critica” si è cercato di rendere più fruibile un testo immortale come quello dell’Orlando Furioso, che risulta spesso ostico – per non dire incomprensibile – al grande pubblico, soprattutto se giovane.

L’Istituto di Storia Contemporanea, grazie al lavoro di Matteo Bianchi e Irene Lodi, ha sviluppato l’idea in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e l’Ufficio Stampa del Comune di Ferrara, ottenendo il patrocinio del Comitato nazionale per il V centenario ariosteo. Per conto di Ariosto è stato possibile con il supporto di alcuni partner locali, come BarberShop Sandra, Trattoria Le Nuvole, Cassa Padana, e di altri provenienti da fuori le mura, in particolare l’editore Diabasis di Parma.

Non a caso, come ha spiegato Lina Bolzoni, presidente del Comitato incaricato dal Mibact, il poema cavalleresco ha in sé le radici del fantastico moderno, sebbene non abbia avuto incidenza nel vocabolario italiano.

Lo scopo è di attualizzare tanto la figura del poeta cortigiano quanto il suo testo, perciò è stato individuato un attore, precisamente il cantautore Matteo Pedrini, che interpreti la parte di Ludovico Ariosto. Simulando uno scrittore dei giorni nostri, Ariosto si presenta falsamente trascurato, in polemica con il mondo e, naturalmente, più squattrinato che mai. La straordinaria somiglianza tra il cantastorie ferrarese e il ritratto del poeta, dipinto da Tiziano nel 1515 (Museum of Art, Indianapolis), è stata resa graficamente da Silvia Franzoni.

Immaginare il lavoro di ufficio stampa “Per conto di Ariosto” significa fare i conti con editori e media che dovranno accettare e divulgare il suo capolavoro, conoscendone gli esiti prima del tempo. Nonostante l’autore si trovi a dialogare con una realtà ben lontana dalla sua, riesce a confrontarsi con la città e a lasciare il segno. La sua prima apparizione pubblica al Chiostro di San Paolo è stata talmente incisiva da suscitare inaspettatamente opinioni contrastanti. Connessioni e spunti sono dedotti direttamente dal substrato culturale e sociale cucito nel poema, proponendo un’interpretazione creativa che incontri il contemporaneo.

Ancora nell’anteprima sul palco del Chiostro il canovaccio elaborato dallo staff del progetto era incentrato su immigrazione, definizione di gender e insicurezze del precariato. L’obiettivo è proprio quello di far riconoscere le persone nei contenuti del poema, in un’ottica di coinvolgimento e condivisione della poesia, che può essere vissuta con un approccio individuale – come ha dimostrato l’intensità espressa da Matteo Pedrini e Alessandro Tagliati – ma che trasmette valori universali. In questo modo cadono anche le barriere temporali, riportando Ferrara al suo spirito rinascimentale.

L’Orlando Furioso è un pilastro della nostra tradizione letteraria che non può essere ignorato, né lasciato indietro: i ragazzi, ma non solo, devono riprenderlo in mano e ri-leggerlo, assorbirlo e calarlo nella loro quotidianità; ecco perché il nesso con le notizie di cronaca diventa stringente. La poesia è la manifestazione del presente e lo incorpora nella sua essenza. Di conseguenza, per apprezzare le ottave che appaiono così lontane da questo XXI secolo, bisogna comprenderne la vicinanza superando i limiti formali per arrivare alle intenzioni che mossero l’Ariosto a comporle. Compromessi con il potere permettendo.

I riferimenti web e social

Pagina Facebook – https://www.facebook.com/percontodiariosto/

Sito Internet – https://orlandofurioso500.org/

Profilo Instagram – @orlandofurioso500

Profilo canale YouTube – orlandofurioso500

>> Gli appuntamenti del progetto

27 MARZO (anteprima) – “Per conto di Ariosto” al Chiostro di San Paolo, in occasione della Pasqua del Puedes

Prima uscita pubblica di Ludovico Ariosto: tentativo di lettura “creativa” di alcuni passi dell’Orlando Furioso, mediante attualizzazione dei contenuti. Dialogo sul palco di Matteo Pedrini, nei panni dell’Ariosto, e Alessandro Tagliati, interprete dello stesso Orlando Furioso.

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30 APRILE – Libraio per un giorno a Ibs+Libraccio. Ore 11

I consigli di lettura del poeta: cosa leggeva Ariosto prima di chiudere gli occhi?

Matteo Pedrini proporrà alcuni titoli a lui cari, svelando le preferenze letterarie dell’autore del Furioso.

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4 MAGGIO – Presentazione dell’Orlando Furioso in Biblioteca Ariostea. Ore 17.30

Dialoga con Ludovico Ariosto il poeta Vito Bonito. Appuntamento in Sala Agnelli per l’imperdibile incontro fuori da ogni schema: superando i confini spazio-temporali, Ariosto in persona risponde alle domande dei contemporanei.

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19 MAGGIO – Cena con autore alla trattoria “Le Nuvole” con il firmacopie. Ore 20.30

Cena alle Nuvole e letture sulla luna

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Per il prossimo autunno è prevista inoltre la presentazione di “Per Conto di Ariosto” in alcune scuole cittadine, in modo da proporre il progetto di comunicazione come un esempio del lavoro di un odierno ufficio stampa, celebrando allo stesso tempo una ricorrenza letteraria – dal respiro locale e nazionale – e stimolando la curiosità dei ragazzi in maniera originale, al fine di avvicinarli a un’opera cardine della letteratura italiana.

CONFERENZA STAMPA – Mercoledì 20 aprile alle 12, nella sala di Giunta della residenza municipale (piazza Municipio 2 – FE)
Presentazione del Piano di adeguamento dello Stadio comunale “Paolo Mazza”
15-04-2016

Mercoledì 20 aprile alle 12, nella sala di Giunta della residenza municipale (piazza Municipio 2), avrà luogo una conferenza stampa per illustrare il Piano di adeguamento dello Stadio comunale “Paolo Mazza”.

All’incontro con i giornalisti interverranno:

Tiziano Tagliani, sindaco di Ferrara

Aldo Modonesi, assessore comunale ai Lavori Pubblici e Mobilità,

Simone Merli, assessore comunale allo Sport e Decentramento,

Roberto Serra, assessore comunale al Commercio e Patrimonio,

Walter Mattioli, presidente della società Spal

Francesco e Simone Colombarini, proprietari società Spal.

GARA PUBBLICA – L’avviso consultabile sul sito del Comune
Aperta la selezione per l’affidamento di servizi assicurativi
15-04-2016

Scadranno il 24 maggio 2016 i termini per la partecipazione al bando del Comune di Ferrara per l”affidamento dei servizi assicurativi suddivisi in due lotti: Lotto 1) All risks tutela dei beni; Lotto 2) Rct/o, in carico al Comune di Ferrara; e relativamente al lotto 2 Rct/o anche in nome e per conto di Holding Ferrara Servizi srl e società del gruppo’.

L’apertura delle offerte è prevista per il 25 maggio prossimo, alle 10, nella Residenza municipale di Ferrara.

L’avviso e la relativa documentazione sono consultabili sul sito www.comune.fe.it alla voce ‘Bandi di gara’ (http://servizi.comune.fe.it/index.phtml?id=222)

FARMACIE COMUNALI – Trasferita dalla precedente sede in via Pomposa. Interverrà il sindaco Tiziano Tagliani
Sabato 16 aprile alle 11 inaugurazione della farmacia comunale di via Naviglio
15-04-2016

(Comunicato a cura dell’Ufficio stampa di AFM)

Trecento metri quadrati suddivisi su due piani, un’area parcheggio per quindici auto, cinque postazioni di lavoro ed ampi spazi per i servizi. La crisi economica non scoraggia l’Azienda delle Farmacie Comunali di Ferrara che inaugurerà ufficialmente domani, sabato 16 aprile alle 11, alla presenza del Sindaco Tiziano Tagliani, la Farmacia n. 6 che si è trasferita nella nuova sede di Via Naviglio 11, lasciando i vecchi locali di via Pomposa 50. Il parroco Don Romano, della parrocchia di S. Giovanni Evangelista, benedirà la nuova struttura.

Soddisfatto il direttore di Afm, Riccardo Zavatti, che definisce tale intervento un importante risultato, frutto di un perfetto lavoro di squadra, nonché un’operazione che consolida il patrimonio dell’azienda e riduce i costi fissi relativi al canone di affitto. Attualmente nove immobili su undici sedi delle farmacie sono di proprietà aziendale.

Il vecchio edificio, sede dell’ex Circoscrizione 4 già scuola elementare di Quacchio, che versava da diversi anni in uno stato di semi-abbandono, oggi, grazie all’iniziativa dell’azienda delle Farmacie Comunali si trasforma in un riqualificato immobile progettato per offrire il massimo confort alla cittadinanza e rafforzare il suo ruolo di servizio al quartiere.

Le operazioni di ristrutturazione hanno permesso di modulare tutti gli spazi interni al fine di offrire un miglior servizio, più fruibile e agevole. Il design interno molto particolare e ricercato dà un moderno volto alla Farmacia.
Un ampio spazio è stato destinato alle prenotazioni Cup e all’area prevenzione relativa alla misurazione gratuita della pressione, test glicemia, controllo colesterolo e peso.

Questo nuovo investimento testimonia la volontà di crescita dell’azienda Afm, che mira a rafforzare la propria presenza sul territorio comunale, confermata dai forti legami con la comunità in cui opera, con le sue diverse espressioni economiche e sociali.

CONFERENZA STAMPA – Martedì 19 aprile alle 11,30 nella sala degli Arazzi
Presentazione dell’edizione 2016 di ‘Vulandra’ Festival internazionale degli aquiloni a Ferrara
15-04-2016

Martedì 19 aprile alle 11,30, nella sala degli Arazzi della residenza municipale, sarà presentato alla stampa il programma dell’edizione 2016 di ‘Vulandra’, 37° Festival internazionale degli aquiloni organizzato da Arci Ferrara e dal Gruppo Aquilonisti Vulandra, dal 23 al 25 aprile al parco urbano G. Bassani di Ferrara.
All’incontro con la stampa interverranno, tra gli altri, l’assessore comunale allo Sport Simone Merli, il presidente di Arci Ferrara Paolo Marcolini e Alessia Zampieri (Arci Ferrara – Segreteria e Produzione Festival), assieme al presidente e al vicepresidente del Gruppo aquilonisti Vulandra Maurizio Cenci e Roberto Parmesani.

1.a COMMISSIONE CONSILIARE – Martedì 19 aprile alle 15,30 nella sala Zanotti del Municipio
Esame della delibera ‘Approvazione del Rendiconto per l’anno 2015 del Comune di Ferrara’
15-04-2016

Per l’esame della delibera “Approvazione del Rendiconto per l’anno 2015 del Comune di Ferrara”, la 1.a Commissione consiliare – presieduta dal consigliere Fornasini – si riunirà martedì 19 aprile alle 15.30 nella sala Zanotti della residenza municipale, con assessore relatore Luca Vaccari.

ASSOCIAZIONE MUSICISTI DI FERRARA – Sabato 16 aprile alle 15.30 in via Darsena 57
Guida all’ascolto: ‘Woodstock. L’era dell’Acquario’
15-04-2016

Ha per titolo ‘Woodstock. L’era dell’Acquario’ l’appuntamento di guida all’ascolto previsto per sabato 16 aprile alle 15,30 nella sede dell’Associazione Musicisti di Ferrara – Scuola di Musica Moderna di via Darsena 57. L’incontro, a ingresso gratuito, è l’ultimo del programma di Guida all’ascolto 2015/2016 e sarà curato da Ricky Scandiani.

LA SCHEDA a cura dell’Associazione Musicisti di Ferrara
Ciclo Guida all’ascolto 2015/16 – Per il tredicesimo anno consecutivo, allo scopo di promuovere la cultura e l’educazione musicale in tutte le sue forme moderne, l’Associazione Musicisti di Ferrara-Scuola di Musica Moderna, in collaborazione con il Comune di Ferrara-Assessorato alla Cultura e Giovani, organizza per l’anno 2015-2016 una serie di 11 appuntamenti nell’aula magna Stefano Tassinari della Scuola di Musica Moderna di Ferrara in via Darsena 57; gli incontri sono ad ingresso libero e hanno come temi la guida all’ascolto dei generi musicali moderni più importanti. “L’esigenza di questi appuntamenti – dichiarano gli organizzatori – è incominciata quando, durante le lezioni di strumento, facendo alcuni riferimenti a stili e/o ad artisti importanti per la musica studiata, ci siamo accorti che molte cose non si potevano dare per scontate; in poche parole, anche se siamo in un’epoca in cui gli ipod straripano di brani, spesso non si sa che cosa si ascolta e da dove proviene tutta questa musica; con queste lezioni, cerchiamo di stimolare l’interesse e l’approfondimento della musica ascoltata e suonata, oltre a creare un ritrovo di persone con lo stesso interesse, siano queste interne alla scuola o esterne”.

L’orario delle guide all’ascolto è dalle 15,30 alle 18,30

Info: 0532 464661

LAVORI PUBBLICI E VIABILITA’ – I principali cantieri attivi nella settimana dal 18 al 24 aprile 2016
In partenza la manutenzione dei marciapiedi di via Armida. Proseguono gli altri interventi su strade, edifici e illuminazione pubblica
15-04-2016

Questo l’elenco dei principali interventi e cantieri operativi o in fase di attivazione nel territorio comunale nel periodo nella settimana dal 18 al 24 aprile, condotti sotto la supervisione dei tecnici e degli operatori del Settore Opere pubbliche e Mobilità del Comune.

Maggiori informazioni sugli interventi più significativi sono disponibili sul sito http://mappaopere.comune.fe.it

>> AVVIO NUOVI LAVORI

INTERVENTI STRADALI

Al via la manutenzione dei marciapiedi di via Armida

Prenderanno il via mercoledì 20 aprile i lavori per la manutenzione ordinaria dei marciapiedi di via Armida. L’intervento prevede il rifacimento della pavimentazione nei tratti maggiormente deteriorati dei marciapiedi su entrambi i lati della via (con divieto di sosta nei tratti interessati, indicato da segnaletica provvisoria presente sul posto). I lavori proseguiranno la settimana successiva con il rifacimento della pavimentazione della carreggiata stradale (con chiusura al traffico in date che saranno comunicate nei prossimi giorni).

Sempre la settimana successiva inizieranno anche i lavori di manutenzione ordinaria di tratti dei marciapiedi di via Gaetano Pesci.

EDIFICI STORICI E MONUMENTALI

Interventi di manutenzione alla palazzina ex Amga e ai Bagni Ducali in viale Alfonso I d’Este

Prenderanno il via lunedì 18 aprile i lavori per la manutenzione ordinaria al coperto ed all’interno di alcuni locali al 1° piano della palazzina ex Amga in viale Alfonso I d’Este. Gli interventi contemplano il rimaneggiamento del coperto, la sostituzione della latteria, la riparazione dei soffitti in arella e il ripristino di intonaci e tinteggiature.

Avranno inizio, inoltre, anche i lavori alla palazzina dei Bagni Ducali di viale Alfonso I d’Este, consistenti nella manutenzione del manto di copertura sui lati nord e sud, con rimaneggiamento e posa di guaina, e il rifacimento di alcune finestre sul lato ovest.

>> PROSECUZIONE DEI LAVORI ATTUALMENTE IN CORSO E AGGIORNAMENTI DAI CANTIERI

INTERVENTI STRADALI

Riqualificazione di via Saraceno: in corso i lavori a cura di Hera nel tratto fra via Scienze e via Cammello, con chiusura al transito dei veicoli

Prosegue la prima fase del progetto per la riqualificazione di via Saraceno promosso dall’Amministrazione comunale nell’ambito del Programma Speciale d’area, con il coinvolgimento di Hera spa. I primi interventi, partiti l’11 aprile, riguardano il tratto fra via Scienze/via Terranuova e via Cammello, con chiusura al transito veicolare e sono curati da Hera per il rifacimento della fognatura e successivamente dell’impianto idrico. Seguirà il rifacimento della pavimentazione stradale e dei marciapiedi a cura dell’Amministrazione comunale. Le stesse modalità di lavoro saranno poi seguite per gli altri tre tratti della strada (da via Cammello a via Cavedone; da via Cavedone a via Carmelino; da via Carmelino a via Porta San Pietro).

Man mano che i lavori procederanno in direzione di via Porta San Pietro, si arriverà a chiudere fino ad un massimo di tre tratti di strada contemporaneamente; ogni tratto verrà riaperto solo quando tutti i relativi lavori risulteranno completati.

Tutte le opere saranno realizzate mantenendo sempre accessibile la strada per i pedoni, verrà invece impedito il traffico alle auto nei tratti interessati dai lavori.

Il tempo programmato per la realizzazione dell’opera è di complessivi 240 giorni, con inizio dal 11 aprile e termine previsto a metà dicembre.

(per tutti i dettagli sul progetto e le fasi di realizzazione vedi CronacaComune del 4 aprile 2016)

Riqualificazione di piazza Buozzi: in corso la seconda fase dei lavori

E’ in corso la seconda fase dei lavori programmati dall’Amministrazione comunale per la riqualificazione di piazza Buozzi a Pontelagoscuro.

AGGIORNAMENTO (del 15 aprile 2016)

Al momento sono in corso i lavori per la posa, sotto il Centro Civico, della pavimentazione in pietra compattata nei colori grigio e testa di moro.

(per tutti i dettagli sul progetto di riqualificazione di piazza Buozzi v. Cronaca Comune del 21 settembre 2015)

In corso il rifacimento dei sottoservizi e delle pavimentazioni di via Ercole de’ Roberti
Proseguono in via Ercole de’ Roberti gli interventi per il rifacimento delle pavimentazioni stradali e dei sottoservizi.

AGGIORNAMENTO (dell’11 marzo 2016)

Dopo una prima fase di interventi per la rimozione della pavimentazione in acciottolato, a cura del Comune di Ferrara, Hera ha dato avvio alla seconda fase dei lavori con il rifacimento della rete fognaria, della rete idrica e della rete gas.

Dallo scorso 29 febbraio sono inoltre iniziati, nel tratto di via dal civico 20/22 fino all’incrocio con corso Biagio Rossetti, i lavori della terza fase, a cura del Comune, per il rifacimento del manto bituminoso del marciapiedi e il rifacimento della pavimentazione in acciottolato. Nel restante tratto di via proseguono i lavori della seconda fase a cura di Hera.

Durante tutte le fasi dell’intervento, la strada rimarrà chiusa al traffico, con permesso di sosta per i veicoli dei residenti di via Ercole de’ Roberti, muniti di apposita vetrofania, in via Cosmè Tura e in via Dosso Dossi.

ILLUMINAZIONE PUBBLICA

Nuovi impianti di pubblica illuminazione in corso Isonzo, via Monte Nero, via Poledrelli e via Manini

Sono in corso i lavori di rifacimento degli impianti di pubblica illuminazione in corso Isonzo, via Monte Nero, via Poledrelli e via Manini. I lavori saranno realizzati a cura di Hera Luce, nell’ambito dei lavori di manutenzione straordinaria previsti nel contratto di servizi con il Comune di Ferrara. E’ previsto il totale rifacimento degli impianti di pubblica illuminazione esistenti con il passaggio dall’alimentazione di tipo “in serie” a quella di tipo “in derivazione”.

La tipologia impiantistica sarà diversa a seconda delle strade interessate dagli interventi.

In corso Isonzo, nel tratto da via Darsena all’incrocio con corso Piave, saranno installati nuovi punti luce stradali a Led, su pali in acciaio verniciato di 6 metri d’altezza fuori terra, disposti ai margini del bauletto stradale e orientati verso la corsia da illuminare. Nel secondo tratto, da corso Piave fino a viale Cavour, saranno installati nuovi punti luce stradali a Led, su pali in acciaio verniciato di 6 metri d’altezza fuori terra, con disposizione a quinconce lungo i bauletti laterali; i punti luce avranno sbraccio doppio in modo da illuminare correttamente sia la carreggiata stradale sia la pista ciclabile.

In via Monte Nero, i punti luce centrali su tesata esistenti saranno sostituiti da proiettori sottogronda.

Nelle vie Poledrelli e Manini, gli apparecchi illuminanti esistenti saranno sostituiti con armature stradali a Led da 60W.

Gli interventi di installazione comprenderanno il totale rifacimento dei quadri elettrici di alimentazione, delle linee di alimentazione e delle tesate, nonché l’esecuzione di tutte le opere civili quali scavi, plinti, pozzetti, ripristini del manto stradale. E’ inoltre prevista la totale rimozione degli impianti esistenti. Complessivamente l’intervento interesserà 124 punti luce.

Impatto sul traffico: i lavori potranno comportare qualche rallentamento nei tratti interessati.

Nuovi impianti di pubblica illuminazione in via Montebello, via Palestro e via De Pisis

Proseguono i lavori di rifacimento degli impianti di pubblica illuminazione in via Montebello, via Palestro e via De Pisis. Gli interventi saranno realizzati a cura di Hera Luce, nell’ambito dei lavori di manutenzione straordinaria previsti nel contratto di servizi con il Comune di Ferrara.

In programma il totale rifacimento degli impianti esistenti con il passaggio dall’alimentazione di tipo “in serie” a quella di tipo “in derivazione”. La tipologia impiantistica sarà la stessa già adottata in altre strade del centro città, con l’installazione di apparecchi illuminanti su tesata, dotati di lampade a ioduri metallici ad alta efficienza luminosa, mantenendo dove possibile le attuali posizioni. Gli apparecchi illuminanti di progetto saranno rispondenti a quanto prescritto dal nuovo DGR 1688 del 18/11/2013, con indice IPEA corrispondente alla classe “C” o superiore; l’impianto avrà indice IPEI corrispondente alla classe “C” o superiore. Le sorgenti luminose avranno temperatura di colore bianco-calda a 3000°K, particolarmente adatta a zone residenziali del centro storico. Tutti gli apparecchi saranno dotati di auto-dimmerazione per la riduzione notturna del flusso luminoso, in funzione del risparmio energetico.

Gli interventi consentiranno il rifacimento di 102 punti luce e comprenderanno anche il totale rifacimento dei quadri elettrici di alimentazione, delle linee di alimentazione e delle tesate, nonchè tutte le necessarie opere civili e la totale rimozione dei vecchi impianti.

Impatto sul traffico: i lavori potranno comportare qualche rallentamento nei tratti interessati.

BENI MONUMENTALI

A Palazzo dei Diamanti interventi agli impianti elettrici e di illuminazione

Sono in corso i lavori per l’adeguamento dei quadri elettrici e l’installazione di nuovi elementi illuminanti nelle sale espositive del piano terra di Palazzo dei Diamanti. I lavori avranno una durata di 60 giorni.

Adeguamento dell’impianto elettrico a Santa Maria della Consolazione

Proseguono i lavori di adeguamento dell’impianto elettrico nel complesso di Santa Maria della Consolazione. La conclusione degli interventi è prevista entro il 15 maggio prossimo

Un nuovo impianto di allertamento nel Palazzo Municipale

Sono in corso i lavori all’interno del Palazzo Municipale per l’installazione di un nuovo impianto di allertamento e diffusione sonora per l’evacuazione del personale in caso di allarme. Gli interventi prevedono la stesura di cavi nelle canalizzazioni esistenti e riguarderanno inizialmente il piano nobile, partendo dal salone del Plebiscito, dagli uffici del Protocollo Generale e dal Salone delle Bacheche, per poi interessare tutti i piani dell’ala nord.

I lavori saranno svolti in un periodo di tempo approssimativo di due mesi e coinvolgeranno l’intera struttura del Palazzo Municipale.

MOBILITA’ E SICUREZZA

Nei sottopassi cittadini impianti semaforici e segnaletica per la sicurezza della circolazione in caso di allagamenti

Sono in corso in una serie di sottopassi carrabili di competenza del Comune di Ferrara i lavori per l’installazione di impianti semaforici finalizzati a impedire l’accesso ai sottopassi stessi in caso di allagamento. Gli interventi interesseranno in particolare (in ordine cronologico di esecuzione) i sottopassi di via Ravenna, via Cantù e viale Po per le opere edili ed elettriche; e quelli di via Imperiale e via Coronella per le sole opere elettriche.

Nel periodo di esecuzione degli interventi sulle strade interessate saranno possibili rallentamenti, ma resterà comunque sempre garantito il transito veicolare, senza deviazioni né chiusure.

Inoltre, nei sottopassi ciclopedonali di via Arginone, via Battara, via Verga, via Beethoven, via Boschetto, via dello Zucchero, via Fabbri, via Pontegradella/Caretti, via San Bartolo sono state installate aste metriche graduate e segnaletica di preavviso indicante la “possibilità di allagamenti dei manufatti in caso di piogge intense”.

SEGNALETICA

Posa della segnaletica sui cavalcavia comunali dell’Autostrada A/13 – Bologna-Padova – Superstrada Ferrara-Porto Garibaldi

Sono in corso i lavori di posa della segnaletica stradale orizzontale, verticale e complementare sui cavalcavia comunali dell’Autostrada A/13 – Bologna-Padova – Superstrada Ferrara-Porto Garibaldi. Nei tratti interessati vi potranno essere rallentamenti della circolazione, ma non sono previste deviazioni né chiusure al transito veicolare.

EDILIZIA PUBBLICA

Intervento al campo nomadi di via delle Bonifiche

Nell’ambito degli interventi di ripristino post-sisma di immobili comunali, sono in corso i lavori di ripristino dell’immobile all’interno del campo nomadi di via delle Bonifiche 39 a Ferrara.

L’intervento prevede la demolizione totale del fabbricato (servizi igienici) fuori terra, salvaguardando le strutture di fondazione, con successivo posizionamento di un nuovo prefabbricato. La durata prevista dell’intervento è di 45 giorni e l’importo dei lavori è di 28.897 euro.

Un nuovo spogliatoio per il campo di calcio di Villanova

Sono in fase di ultimazione i lavori per la sostituzione dell’immobile adibito a spogliatoio del campo di calcio di Villanova (via Ponte Assa 22), danneggiato dagli eventi sismici del maggio 2012, con un nuovo edificio prefabbricato da destinare agli stessi usi.

Si tratta di un modulo prefabbricato completo di impianti elettrici, di riscaldamento, idrici e scarichi, con struttura portante realizzata in profilati di acciaio pressopiegati a freddo. La copertura sarà a falde con pannelli costituiti da lamiera grecata zincata.

LAVORI ALLE RETI GAS, IDRICA E FOGNARIA E TELERISCALDAMENTO A CURA DI HERA

Prenderanno il via lunedì 18 aprile i lavori, a cura di Hera, per la posa di una nuova condotta fognaria in via C. Cattaneo (tratto dal numero civico 87 al 91).

Proseguono i lavori in vicolo Santa Croce per la posa di una nuova condotta fognaria, e in via Saraceno per la posa di nuove condotte fognaria e idrica (v. sopra).

VERDE PUBBLICO

Operazioni di sfalcio dell’erba

Sono in corso nelle aree di verde pubblico cittadino le operazioni di sfalcio dell’erba curate da Ferrara Tua srl, sotto la supervisione dei tecnici dell’Ufficio Verde del Comune di Ferrara.

REFERENDUM POPOLARE – Domenica 17 aprile 2016 seggi aperti dalle 7 alle 23. Pagine informative sulla rete internet
I cittadini ferraresi chiamati al voto per esprimersi sul referendum popolare relativo alle trivellazioni
15-04-2016

Domenica 17 aprile 2016 oltre 105mila cittadini ferraresi (56.463 donne, 49.463 uomini), come tutti gli italiani aventi diritto, sono chiamati al voto per esprimersi su un referendum popolare per l’abrogazione di disposizioni di leggi statali. A questi 105mila cittadini si aggiungono circa 4mila elettori ferraresi attualmente all’estero, che hanno ricevuto dal Ministero dell’Interno il plico per votare per corrispondenza.

Le denominazione sintetica, formulata dall’Ufficio centrale per il referendum costituito presso la Corte Suprema di Cassazione, in relazione al quesito referendario dichiarato ammissibili, è: “Volete voi che sia abrogato l’art. 6, comma 17, terzo periodo, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, “Norme in materia ambientale”, come sostituito dal comma 239 dell’art. 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2016)”, limitatamente alle seguenti parole: “per la durata di vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale”?”

link (riferimento normativo)

http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2016/02/16/16A01356/sg

L’Ufficio Elettorale e il Servizio sistemi Informativi Territoriali hanno approntato pagine informative riguardanti tutte le notizie utili sui 159 seggi (+ 8 seggi speciali: luoghi di cura e sezioni ospedaliere e casa circondariale) e le modalità di voto nel nostro territorio (trasferimenti, elettori con difficoltà motorie, aperture straordinarie uffici, numeri utili) e i risultati dello scrutinio in tempo reale a partire dalla chiusura dei seggi.

Queste pagine sono raggiungibili dai siti internet www.comune.fe.it e www.cronacacomune.it

Per altre informazioni:

sito web del Ministero dell’Interno >> http://www.interno.gov.it/it/speciali/referendum-abrogativo-durata-trivellazioni-mare

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Affluenza alle urne – Referendum 17 aprile 2016

VOTANTI COMUNE DI FERRARA

domenica 17 aprile 2016

» Ore 12

– Referendum – Seggi: 159 – Votanti: ……. – ..,.. %

» Ore 19

– Referendum – Seggi: 159 – Votanti: ……. – ..,.. %

» Ore 23

– Referendum – Seggi: 159 – Votanti: …… – ..,.. %

Ambiente, sul fiume Marecchia una sperimentazione innovativa per ricaricare d’acqua le falde

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Presentati oggi a Rimini i risultati del progetto condotto dalla Regione. L’assessore Paola Gazzolo: “Un esempio concreto di come contrastare la siccità e favorire l’adattamento ai cambiamenti climatici”.

Bologna – Ricarica controllata delle falde del Marecchia per contrastare la siccità estiva. É la sperimentazione innovativa condotta, da febbraio 2014 a gennaio 2016, dalla Regione Emilia-Romagna, d’intesa con la Provincia e il Comune di Rimini, il Consorzio di bonifica della Romagna e l’Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità della Romagna.
I risultati sono stati presentati oggi a Rimini nel corso di un convegno organizzato dal Servizio sismico, geologico e dei suoli regionale.
Attraverso la sperimentazione, nel lago artificiale realizzato nel riminese in una ex cava situata nell’area di ricarica della conoide del Marecchia è stata immessa dell’acqua aggiuntiva proveniente dal fiume e veicolata tramite il canale consortile dei Mulini.

“L’intuizione alla base del progetto- spiega Paola Gazzolo, assessore regionale alla Difesa del suolo- era che l’aumento del volume di risorsa idrica, per infiltrazione, si sarebbe tradotto rapidamente in una maggiore disponibilità di acqua nelle falde. Le rilevazioni hanno confermato il raggiungimento degli obiettivi attesi, con valori di falda massimi proprio nelle vicinanze dell’ex cava”.

Per verificare l’efficacia dell’intervento, costato complessivamente 45 mila euro, è stata collocata un’apposita rete di monitoraggio costituita da 20 punti di misurazione. Tra gli effetti positivi è stata anche riscontrata una netta riduzione della concentrazione di nitrati e l’insediamento, nell’area del lago, di alcune specie protette di uccelli di interesse comunitario che, per nidificare, hanno bisogno di un preciso equilibrio ambientale.

Soddisfatto della sperimentazione anche il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi: “La ricarica delle falde- afferma- è un esempio di scelte strategiche e lungimiranti che assieme alla Regione stiamo costruendo e che vedono il Comune di Rimini protagonista: la gestione dei beni comuni, e l’acqua è un fondamentale bene comune, richiede politiche integrate. Le stiamo mettendo in campo, a partire dagli strumenti di pianificazione territoriale e programmazione degli investimenti. Primi in Italia, stiamo sostenendo con importanti finanziamenti una serie di investimenti per eliminare gli scarichi di acque miste a mare”.

“Il progetto presentato oggi- aggiunge Gazzolo- è un esempio di successo della capacità di individuare forme innovative per l’adattamento ai cambiamenti climatici che, soprattutto in Romagna, si stanno manifestando anche come carenza d’acqua. In questo modo si costruiscono vere politiche di prevenzione e l’Emilia-Romagna, con le sue strutture tecniche, è in prima linea nel farlo. Visti gli esiti positivi della sperimentazione, abbiamo ritenuto di rendere la ricarica un intervento strutturale, inserendola quindi tra le misure del Piano di gestione del Distretto idrografico dell’Appennino settentrionale. Le operazioni- conclude l’assessore- avverranno in accordo con i diversi soggetti già coinvolti nella sperimentazione e in linea con le norme ministeriali in via di attuazione”.

Il fiume Marecchia e l’approvvigionamento idrico della Romagna
Le risorse idriche della conoide alluvionale del fiume Marecchia rivestono un’importanza strategica per l’approvvigionamento idropotabile dell’intera area riminese.
Dalle falde sotterranee vengono infatti prelevati circa 28 milioni di metri cubi d’acqua l’anno, 19 dei quali sono utilizzati a fini idropotabili. Solo nel periodo estivo a Rimini vengono distribuiti mediamente 3 mila metri cubi d’acqua al secondo.
Il susseguirsi, a partire dal 2007, di alcune estati siccitose ha indotto la Regione Emilia-Romagna ad istituire un Tavolo tecnico – coordinato dall’Agenzia regionale di Protezione civile e costituito dagli enti tecnici competenti – per la gestione delle crisi idriche.
Una delle azioni percorribili per prevenirle e contrastarle è la ricarica in condizioni controllate delle falde, che permette di aumentare la disponibilità d’acqua nel sottosuolo, di contrastare l’intrusione del cuneo salino e la subsidenza.

A “Centomani di questa Terra” i paesaggi gastronomici dell’Emilia Romagna, molti gli chef ferraresi

da: organizzatori

A “Centomani di questa Terra” i paesaggi gastronomici dell’Emilia Romagna.
Il grande convivio gastronomico dell’Associazione CheftoChef è in programma il 18 aprile all’Antica Corte Pallavicina di Polesine Zibello (PR), tra dibattiti, cooking show con molti chef FERRARESI, degustazioni, visite guidate, analisi sensoriali.

Lunedì 18 aprile dalle ore 10 alle 20 a Polesine Zibello (Parma) si svolgerà la V edizione di “Centomani di questa Terra” dell’Associazione CheftoChef – emiliaromagnacuochi.
“Centomani di questa Terra” è il più spettacolare convivio gastronomico in cui si riuniscono il meglio della cucina e delle produzioni tipiche dell’Emilia Romagna.

La sede dell’evento è l’Antica Corte Pallavicina, un castello trecentesco, situato sugli argini del Po, riportato alla luce a seguito di un’immensa opera di restauro e gestito dai fratelli Massimo e Luciano Spigaroli. È qui che per un’intera giornata si svolgeranno dibattiti, cooking show presentati da 50 grandi chef (le centomani, appunto) fra i quali i ferraresi MARIA GRAZIA SONCINI ‘La Capanna’ di Ponte Vicini di Codigoro, PIER LUIGI DI DIEGO ‘Il Don Giovanni’ di Ferrara, ATHOS ADALBERTO MIGLIARI de “La Chiocciola” di Portomaggiore, ALESSIO MALAGUTI della “Trattoria della Rosa 1908” di Sant’Agostino.

E ancora: degustazioni dei prodotti di qualità della nostra terra, concorsi dedicati ai giovani emergenti, visite guidate alle antiche cantine di stagionatura del Culatello di Zibello DOP, analisi sensoriali promosse dal Consorzio del Parmigiano Reggiano e dal Consorzio dell’Aceto Balsamico di Modena, degustazioni speciali come la degustazione di Olio Extra Vergine di Oliva proposta da Olitalia.

L’evento è diviso in tre aree principali: nella Sala delle Botti si svolgerà il Forum con 8 dibattiti (dalle ore 10 alle 18, a seguire l’elenco dei titoli e delle tematiche affrontate); nel cortile e nell’aia sarà ospitata la kermesse delle eccellenze territoriali, tra cui l’immancabile ricchissima selezione di stagionature e tipologie del Re dei Formaggi, il Parmigiano Reggiano DOP; nella sala del ristorante stellato, nel giardino dell’argine e su un palco all’interno dell’aia saranno allestite isole dedicate ai cooking show dei più grandi nomi dell’alta ristorazione regionale.

Nel corso della giornata verrà anche consegnato il premio “Studente CheftoChef 2016” (che quest’anno verrà dato a un’accoppiata formata da cuoco e cameriere per sottolineare l’importanza fra creazione del piatto e narrazione/rapporto con il cliente); mentre il premio annuale riservato alle riviste internazionali di riferimento del mondo gastronomico sarà consegnato a Cristina Muhlke, editor del magazine “Bon Appétit”.

Il tema selezionato per questa nuova edizione di “Centomani di questa Terra” è “PAESAGGI GASTRONOMICI, territori di tradizione e creatività”. L’obiettivo di questa scelta è far riflettere sulla necessità di riportare al centro del dibattito culturale il concetto di “paesaggio” e riuscire a consolidare una rete di cooperazione che possa continuare a essere sostenuta dall’impegno degli ambasciatori del Made in Italy: chef, produttori, gourmet e specialisti.
La rete dei Paesaggi Gastronomici dell’Emilia Romagna è un unicum connotato da diversi elementi caratterizzanti: il circuito delle città della Gastronomia, tra cui anche Parma, riconosciuta recentemente dall’UNESCO “Città creativa della gastronomia”, l’unica a livello nazionale; i distretti di produzione di prodotti tipici di fama mondiale, come il Parmigiano-Reggiano; la storia dei mestieri artigianali; la cultura responsabile d’iniziative sociali, come quella del Refettorio Antoniano promossa dallo chef Massimo Bottura; l’innovazione della ricerca universitaria e la presenza di poli di formazione professionale come ALMA, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana.

Il paesaggio gastronomico è lo scenario di un dialogo virtuoso e consapevole che connette uomo, risorse naturali, know how della tradizione. Sono questi gli elementi da cui ha origine il frutto del lavoro di intere comunità: il prodotto tipico agroalimentare. È proprio attraverso il processo produttivo che le comunità locali lasciano un’orma alle future generazioni, in quanto trasformano il territorio, facendo conferire quell’insieme di caratteristiche fisiche ed ecologiche ai prodotti alimentari connotati da qualità specifiche. Il paesaggio gastronomico rappresenta, quindi, il modo in cui interpretiamo e trasformiamo il territorio che ci circonda, ma è anche l’orizzonte futuro a cui tendere. Rimettere al centro del discorso il paesaggio significa creare nuove consapevolezze sulle scelte che ogni giorno facciamo.

L’Associazione CheftoChef emiliaromagnacuochi (www.cheftochef.eu) non è una delle tante associazioni “di categoria”, ma è un’operazione culturale imperniata sul rapporto fra chef che fanno cucina d’autore e i grandi prodotti della regione. CheftoChef è costituita dai 54 chef top della Regione, da 50 aziende compresi i più importanti Consorzi dei prodotti tipici e i gourmet di riferimento. Presidente dell’Associazione è Massimo Spigaroli, Vice Presidenti Massimo Bottura e Paolo Teverini. Presidente Onorario Igles Corelli.
“Centomani di questa Terra” nasce nel 2012 con l’intento di fare cultura e perseguire la mission di CheftoChef, ossia, “favorire l’evoluzione e l’affermazione della gastronomia regionale a livello nazionale e internazionale”.

CheftoChef ringrazia per il proprio sostegno: Consorzio del Parmigiano-Reggiano, Bia Italia, Olitalia, Molino Grassi, Consorzio Produttori Antiche Acetaie.

Il Consorzio del Parmigiano-Reggiano, che sostiene “Centomani” fin dalla prima edizione, quest’anno parteciperà presentando e valorizzando, oltre al Re dei formaggi, anche alcuni prodotti della filiera di lavorazione. Nel corso della giornata, infatti, verrà promossa anche la gamma di prodotti che tradizionalmente i caseifici ottengono dal Re del latte, ovvero dal latte di prima qualità idoneo alla produzione del Parmigiano Reggiano e che rispetta tutti i parametri indicati dal disciplinare della Dop. Ricotta, latte, burro, Gran Fresco (formaggio fresco con meno di 12 mesi), tosone (il formaggio prima di andare in sale) e croste: con questi prodotti e con il Parmigiano Reggiano molti degli chef presenteranno ricette per valorizzare al meglio questo prodotto unico e le sue diverse “sfumature”.

L’evento è aperto al pubblico. Per informazioni centomani@cheftochef.eu

PROGRAMMA FORUM, Sala delle Botti dalle 10 alle 18
PAESAGGI GASTRONOMICI, territori di tradizione e creatività

ore 10 – Apertura dei lavori
Perché parliamo di paesaggi gastronomici.
I paesaggi sono territori espressivi di identità.

ore 11 – Paesaggi UNESCO
Education Production Experience – il Made in Italy agroalimentare cresce e fa rete.
La pianificazione territoriale passa attraverso la cooperazione nazionale e internazionale.

ore 13.30 – Paesaggi gourmet
L’alta cucina: una grande alleata.
Come intessere il dialogo tra la filiera e il pubblico.

ore 14.30 – Paesaggi DOP
Il patrimonio enogastronomico della regione Emilia Romagna.
Il prodotto come espressione massima del paesaggio.

ore 15.30 – Paesaggi responsabili
Food for soul.
Il nuovo progetto di Massimo Bottura che si declinerà anche nell’esperienza del Refettorio Antoniano di Bologna con il supporto di CheftoChef.

ore 16.00 – Paesaggi di carta
La rivincita dell’editoria cartacea.

ore 16.30 – Paesaggi o terroir?
I paesaggi del vino.
Il vino come elemento fondante della cultura territoriale.

ore 17.30 – Paesaggi futuri
Il territorio come officina delle idee.
La tavola rotonda dedicata ai giovani.

Saeco, il 5 maggio a Gaggio Montano incontro con i 239 lavoratori che hanno lasciato l’azienda

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Regione, Città metropolitana di Bologna e Comune di Gaggio Montano illustreranno tempi e misure per sostenere il reinserimento occupazionale. Confermato 1 milione di euro per le misure di politica attiva del lavoro mentre lo ‘Sportello progetti d’impresa’ fornirà assistenza per chi vorrà sviluppare nuove attività imprenditoriali economicamente sostenibili in Appennino. L’assessore Costi: “Stiamo rispettando la road map fissata. Insieme ai sindacati puntiamo a tenere, in questa prima fase, rapporti collettivi”.

Bologna – Il 5 maggio a Gaggio Montano saranno presentati ai 239 lavoratori della Philips-Saeco i dettagli degli strumenti a disposizione per sostenere il reinserimento occupazionale. L’incontro si terrà alle ore 18 nella sala civica di Silla. Regione, Città metropolitana di Bologna e Comune di Gaggio Montano hanno fissato l’appuntamento e definito le misure, durante una riunione cui hanno partecipato anche i sindacati.
Nel dettaglio sono state vagliate le azioni di competenza di ciascuna istituzione, sottoscritte nell’intesa del 4 febbraio scorso a Roma al ministero dello Sviluppo economico. Confermati un milione di euro per le misure di politica attiva del lavoro (formazione), diverse opportunità di finanziamento a sostegno delle imprese, anche agricole, che favoriscano investimenti e ricadute occupazionali, nonché le iniziative di re-industrializzazione del sito produttivo non più utilizzato dalla multinazionale olandese.

«Stiamo rispettando il percorso che avevamo definito e gli strumenti preventivati, in linea con la tempistica dell’accordo. La Regione, assieme alla Città metropolitana e al Comune di Gaggio Montano, conta – ha commentato l’assessore regionale alle Attività produttive Palma Costi – sulla massima collaborazione dei sindacati per tenere, in questa prima fase, rapporti collettivi con i 239 lavoratori che hanno accettato volontariamente la mobilità. Questo per rafforzare e ottimizzare le azioni per consentire la ricollocazione nel mondo del lavoro. Un’azione di sistema, direi, che è profondamente radicata nella nostra visione di sviluppo e coesione di un territorio e di una comunità».

Intanto prosegue anche il lavoro avviato da Regione e ministero dello sviluppo economico – attraverso società specializzata – sulle ipotesi di re-industrializzazione della parte del sito produttivo non più utilizzato dalla multinazionale olandese: è in corso un’analisi complessiva dell’area industriale (strutture, logistica, potenziale occupazionale, eccetera) al termine della quale saranno formulate ipotesi di possibili nuovi insediamenti industriali.

Reinserimento occupazionale

Per le misure di politica attiva del lavoro (percorsi formativi, azioni orientative e di accompagnamento e promozione di tirocini formativi) per sostenere il reinserimento occupazionale è a disposizione 1 milione di euro di risorse Fse 2014/2020 da utilizzare entro 12 mesi dall’avvio della mobilità, così come stabilito nel bando, approvato dalla Giunta regionale il 4 aprile scorso, che richiama la cosiddetta procedura just in time in modo da rispondere alle situazioni di crisi in tempo reale. Attraverso un bando, gli enti di formazione accreditati disporranno azioni di orientamento e percorsi formativi mentre le agenzie di intermediazione autorizzate realizzeranno i servizi di accompagnamento al lavoro.

Progetti d’impresa

Presso il Suap dell’Unione Appennino Bolognese, lo “Sportello progetti d’impresa” fornirà assistenza a coloro che vorranno creare nuove attività imprenditoriali economicamente sostenibili nel territorio dell’Unioni Appennino e Alto Reno. Le azioni di supporto riguarderanno informazioni e strumento per lo sviluppo, la verifica e il rafforzamento di un progetto imprenditoriale.

Patto per il Lavoro, 2 milioni di euro per la formazione delle persone in mobilità e per agevolare nuove assunzioni. Bandi in scadenza a novembre

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

L’impegno della Giunta regionale: reinserimento occupazionale dei lavoratori in mobilità e inserimento delle persone in imprese che hanno avviato un processo di crescita aziendale. L’assessore Bianchi. “Misure che consentono di rispondere tempestivamente alle effettive necessità dei lavoratori per dare loro nuove opportunità di impiego”.

Bologna – La Giunta regionale stanzia due milioni di euro, cofinanziati dal Fondo sociale europeo, per sostenere – attraverso l’acquisizione di nuove competenze – chi rischia di trovarsi fuori dal mercato del lavoro. Gli interventi riguarderanno formazione e servizi personalizzati in grado di aiutare le persone in mobilità – a seguito di una crisi aziendale – a trovare un nuovo lavoro. E, ancora, percorsi su misura per accompagnare le assunzioni in imprese che vogliono ampliare la loro base occupazionale.
“Si tratta di misure che consentono di rispondere tempestivamente alle effettive necessità dei lavoratori e di dare loro nuove opportunità di impiego, pensiamo a situazioni come quella che stanno vivendo ad esempio i lavoratori della Saeco – spiega l’assessore regionale al Lavoro e Formazione, Patrizio Bianchi – Ma intendiamo anche supportare le imprese che hanno necessità di assumere, in coerenza con il Patto per il Lavoro che prevede l’impegno a sostenere le azioni di qualificazione delle risorse umane a fronte di nuovi insediamenti produttivi e di progetti aziendali che si caratterizzino per elevato valore dell’investimento privato, dell’innovazione, della sostenibilità ambientale e delle buone ricadute sull’occupazione”.
Il primo avviso pubblico, finanziato con 1 milione di euro, vuole favorire il reinserimento occupazionale dei lavoratori in mobilità nell’ambito di crisi aziendali che si concludono, sulla base di accordi tra le parti condivisi in sede istituzionale, con esuberi superiori alle 50 persone. Questi lavoratori, entro 30 giorni dall’approvazione delle attività, potranno beneficiare degli interventi nei 12 mesi dalla loro iscrizione alle liste di mobilità. Si tratta di servizi personalizzati di presa in carico, azioni formative per l’adeguamento, l’aggiornamento e il rafforzamento delle competenze e servizi per l’accompagnamento al lavoro. Al bando, rivolto agli enti di formazione accreditati, possono essere candidate e finanziate ad esempio azioni orientative, percorsi di formazione per affrontare nuovi e diversi contesti organizzativi, percorsi progettati per concrete opportunità di reinserimento lavorativo, tirocini di inserimento o reinserimento, attività di accompagnamento al lavoro per l’attivazione di un contratto di lavoro di lavoro a tempo indeterminato, di apprendistato o a tempo determinato di durata superiore a 6 mesi.
Il secondo invito, anch’esso finanziato con 1 milione di euro del Fondo sociale europeo, vuole offrire opportunità formative per accompagnare l’inserimento lavorativo delle persone in imprese, reti di imprese e consorzi che abbiano siglato, con almeno un’organizzazione sindacale e una datoriale, un Piano formativo in cui siano descritte le competenze e le professionalità necessarie per un processo di crescita aziendale.
Destinatari di tali azioni formative sono le persone non occupate, che hanno assolto l’obbligo d’istruzione e il diritto-dovere all’istruzione e formazione. Tutti i percorsi approvati dovranno rilasciare un Certificato di Competenze o di Qualifica Professionale per garantire ai destinatari un titolo spendibile anche al di fuori della realtà imprenditoriale firmataria del Piano formativo.
I progetti approvati dovranno essere avviati tempestivamente, entro 45 giorni dalla comunicazione della loro approvazione. Per il primo invito i progetti potranno essere candidati dagli enti di formazione accreditati a partire dal 4 maggio, per il secondo dal 21 aprile. Entrambi i bandi scadono il 29 novembre 2018.

Venerdì 15 aprile 2016, Anbinforma anno XVIII n. 15

da: ufficio stampa A.N.B.I.

SETTIMANA NAZIONALE DELLA BONIFICA E DELL’IRRIGAZIONE 2016: MARTEDI’, A ROMA, LA CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE
“ANBI ED INFOPAC, bilancio di un anno di attività per la promozione delle politiche agricole e comunitarie”: è questo il tema della conferenza stampa per la presentazione della Settimana Nazionale della Bonifica e dell’Irrigazione, che si terrà martedì 19 Aprile p.v. alle ore 11.00 presso la sede ANBI, a Roma.
Interverranno: Massimo Caleo, Vicepresidente Commissione Ambiente Senato; Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente Fondazione Univerde; Fabrizio De Filippis, Docente Economia Università Roma 3; Domenico Mancusi, Dirigente Direzione Bonifiche ed Irrigazione Mi.P.A.A.F.; Raffaella Zucaro, Ricercatrice CREA; Francesco Vincenzi, Presidente ANBI; Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI. Il coinvolgimento di qualificate presenze testimonia l’importanza assunta dalla manifestazione, in calendario dal 23 al 30 Aprile 2016, cofinanziata quest’anno dalla Commissione Europea e che avrà come slogan “DALL’EUROPA, ENERGIE PER LA CRESCITA E LA BELLEZZA DEI TERRITORI ITALIANI”.

ALLARME SICCITA’ IN SARDEGNA E CALABRIA
VINCENZI: “URGE L’ATTIVAZIONE DEI 300 MILIONI DI INVESTIMENTI PREVISTI DAL PIANO IRRIGUO NAZIONALE”
Con i grandi laghi del Nord rientrati sostanzialmente nelle medie stagionali, sono la Calabria, ma soprattutto la Sardegna, a destare preoccupazione, stanti le scarse riserve idriche e locali situazioni di vera e propria emergenza idrica.
“I dati – ha commentato Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Naizonale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI) – testimoniano l’urgente necessità della disponibilità operativa dei 300 milioni di euro in investimenti, rimasti nel Piano Irriguo Nazionale dopo i tagli succedutisi negli anni. I Consorzi di bonifica – conclude il Presidente ANBI – hann! o una progettualità irrigua e le loro competenze e vanno assolutamente valorizzate.”
In Gallura, nell’Isola, è in atto una crisi senza precedenti e che neanche le ultime precipitazioni sono state capaci di attenuare; secondo l’ANBI, in sintonia con il Consorzio di bonifica della Gallura (con sede ad Arzachena, in provincia di Oristano), l’unica soluzione per placare la “sete d’acqua” dell’area, nonchè per assicurare una pianificazione nella gestione e distribuzione della risorsa idrica, è di realizzare opere di captazione dell’acqua (traverse idrauliche) a valle, dove si stima una disponibilità idrica annua di circa 200 milioni di metri cubi, altrimenti destinata a terminare inutilizzata a mare.
Si è invece svolto, al Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria, un incontro per affrontare le problematiche relative all’irrigazione di soccorso per gli agricoltori ed allevatori del crotonese, in particolare dell’altopiano di Isola di Capo Rizzuto – Cutro. Come provvedimento urgente ed immediato, dovuto alla particolare situazione che sta generando anche tensioni sociali, si è così deciso che il Consorzio di bonifica Ionio Crotonese (con sede nel capoluogo di provincia) provvedesse, da subito, ad aprire l’acqua per 5 giorni consecutivi. Successivamente sarà programmato, con la Società A2A, un piano di rilasci d’acqua, avviando anche un confronto sulla convenzione in essere con la Regione Calabria.

ITALIA LEADER MONDIALE NELL’APPROVVIGIONAMENTO DA ENERGIA SOLARE
VINCENZI: “I PANNELLI SOLARI GALLEGGIANTI SONO ECCELLENTE ESEMPIO DELLA NOSTRA RICERCA APPLICATA ”
Secondo i dati IEA, agenzia dell’OCSE, l’Italia è prima al mondo per percentuale di energia elettrica, prodotta dal sole: l’8% del fabbisogno energetico del Paese. A questa quota concorrono anche i Consorzi di bonifica, grazie a 46 centrali solari (il maggior numero è in Emilia Romagna) per una potenza di oltre 2 milioni di kilowattora, diffuse sul territorio nel pieno rispetto dell’ambiente circostante. In questo quadro, gli impianti galleggianti di produzione fotovoltaica, posizionati sul vasche di accumulo d’acqua per uso irriguo, sono un “fiore all’occhiello” dell’innovazione tecnologica dei Consorzi di bonifica.
“Questa tecnologia è frutto di quella ricerca applicata che, ad esempio, ha portato alla creazione del sistema irriguo Irriframe o ad innovative tecniche naturali di disinquinamento delle acque; è questo un aspetto meno conosciuto, ma importante dell’attività dei Consorzi di bonifica” ha commentato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI.
Primo a sperimentare i pannelli solari galleggianti è stato, a Solarolo, il Consorzio di bonifica Romagna Occidentale (con sede a Lugo, in provincia di Ravenna), che ha realizzato l’impianto definito “loto” per la particolare forma estetica, assunta dalla composizione dei pannelli. L’esperienza ha dimostrato che la minore inclinazione dei pannelli galleggianti rispetto all’asse solare (condizione, che garantisce un impatto paesaggistico nullo) viene compensata dalla maggiore rifrazione garantita dalla vicinanza con l’acqua, che garantisce anche un minore surriscaldamento e quindi una maggiore produttività.
Considerata la positività della sperimentazione, nuovi impianti sono ora in fase di avvio nel Lazio (per iniziativa del Consorzio di bonifica Valle del Liri, con sede a Cassino in provincia di Viterbo) sulle vasche di Fontana Merola, S. Ermete di Pontecorvo e dell’Olivella di S. Elia Fiumerapido nel comprensorio cassinate.
Si tratta di impianti galleggianti all’avanguardia e che producono diversi vantaggi alla collettività: le vasche ora attivate nel Lazio, infatti, sono molto vaste per cui, in maniera non invasiva, si sono potuti realizzare impianti di superficie consistente; inoltre, la presenza dei pannelli sul pelo delle acque riduce la formazione delle alghe, migliorando la qualità della risorsa idrica, destinata all’irrigazione.

VENETO – I CONSORZI DI BONIFICA VENETI CONTROIL RISCHIO SUBSIDENZA
“La nostra attività, da sempre votata a garantire la salvaguardia del territorio ed a favorire un’agricoltura di pregio, si trova oggi in dovere di dare una forte risposta a chi attacca la salute dell’ambiente, in cui viviamo. Per questo sosteniamo i Consorzi di bonifica polesani nella loro campagna.” E’ quanto si legge in un comunicato di ANBI Veneto. Il Polesine ha avuto modo di conoscere gli effetti della subsidenza nel Delta del Po già negli anni ‘50 e ‘60 quando, a seguito delle massicce estrazioni, il territorio si abbassò mediamente di oltre due metri, con punte di m. 3,5. L’effetto sulle coste fu devastante, tanto che lo Stato dovette ricostruire gli argini dei fiumi (km.480) ed a mare (km.80) per evitare infil! trazioni ed alluvioni. Un ulteriore sfruttamento del territorio comporterebbe un serio rischio per la sicurezza idraulica polesana, con un aumento sensibile dei costi di gestione: la spesa in energia elettrica per garantire il funzionamento degli impianti di sollevamento idraulici polesani oggi vale circa quattro milioni e mezzo di euro all’anno! “Il vero petrolio – conclude ANBI Veneto – è la bellezza delle nostre coste, della nostra storia, della cultura del territorio, in cui viviamo ed operiamo ogni giorno per renderlo migliore”.

UMBRIA – LAVORI DI MIGLIORAMENTO ANCHE PAESAGGISTICO
Saranno avviati, entro l’estate, i lavori di “consolidamento di briglie e soglie” all’interno del torrente Tessino, nel tratto urbano del corso d’acqua in comune di Spoleto (importo: € 110.000,00); i lavori rientrano nel secondo piano di intervento “Erosione spondale/Officiosità idraulica”, voluto dalla Regione Umbria a seguito degli eventi alluvionali del Novembre 2005.
Il progetto redatto dal Consorzio Bonificazione Umbra (con sede a Spoleto, in provincia di Perugia), ente attuatore su finanziamento della Regione, prevede lavori di consolidamento mediante iniezioni di malta cementizia e ricostruzione delle parti ammalorate. I lavori verranno realizzati in un luogo di rilevante importanza turistica per la città, a ridosso del percorso meccanizzato della Ponzianina, che porta alla parte alta di Spoleto. Le briglie presenti, in accordo con la Soprintendenza, verranno ricoperte con un rivestimento in pietra naturale al fine di integrarle paesaggisticamente con le antiche mura della città.
La consegna dei lavori è previsa per il mese di Maggio ed il loro completamento entro la fine dell’anno.

TOSCANA – REGIONE AUTORIZZA TAGLIO CONTINUATIVO
Si potrà fare manutenzione dei fiumi anche nel periodo da Marzo a Luglio, eccetto quando l’alta piovosità stagionale non dovesse permetterlo. Lo ha stabilito la Regione Toscana con delibera approvata in Giunta. Se prima il taglio delle piante era limitato ad alcuni periodi, oggi si potrà quindi intervenire, con un programma ad hoc, per tutto l’anno. Un traguardo legislativo, di cui il Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno (con sede ad Arezzo) è stato protagonista per proporre questa modifica alla legge.
L’attività dovrà procedere in base a precisi criteri: viene infati consentito di effettuare i lavori di sfalcio, limitando l’attività alla superficie dei paramenti arginali e delle pertinenze idrauliche. Per garantire la sicurezza idraulica sarà permesso anche il taglio delle piante palesemente instabili o in deperimento; durante la manutenzione sarà necessario attivare tutte le misure necessarie ad impedire l’intorbidamento delle acque. Inoltre, non dovrà essere lasciato materiale tagliato o cippato in alveo, né dovrà essere effettuato l’abbruciamento dei residui vegetali. Gli interventi di sfalcio, manuale o meccanizzato, delle sponde di corsi d’acqua dovranno essere effettuati, alternando gli interventi sulle 2 sponde per tratti di circa cinquecento metri; se nel corso delle operazioni di sfalcio fossero rinvenute evidenze di nidificazioni su piante arboree o a terra, si dovrà evitare di effettuare l’int! ervento nel raggio di 10 metri dal nido individuato.
Restano invece vietati gli interventi di manutenzione, che ricadono all’interno di Siti Natura 2000 (SIC o ZPS) ed aree protette; per queste aree, i lavori potranno avere inizio non prima del 1 Luglio 2016.

IL CANALE CAVOUR COMPIE 150 ANNI
VINCENZI:“FU ESEMPIO DI QUELLA CULTURA DEL FARE, CHE CHIEDIAMO PER L’AVVIO OPERATIVO DEL PIANO IRRIGUO NAZIONALE”
Con la rievocazione storica dell’imponente cerimonia di inaugurazione del 1866, sono iniziate da Chivasso, nel torinese, le celebrazioni per i 150 anni del canale Cavour. Era infatti il 12 Aprile 1866, quando il Principe Eugenio di Savoia Carignano inaugurò il canale intitolato a Camillo Benso Conte di Cavour, grazie alla cui lungimiranza nacque il progetto, ambiziosissimo per l’epoca, di prelevare le acque dal fiume Po a Chivasso e condurle nel Novarese, fino al Ticino e in Lomellina.
Il Canale, una fra le opere idrauliche più imponenti della storia del nostro Paese, lungo oltre 80 chilometri e con una portata di 110 metri cubi al secondo, fu realizzato tra il 1 giugno 1863 e il 12 aprile 1866, quindi in meno di 3 anni di lavoro!
“E’ un esempio – ha commentato Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e della Acque Irrigue (ANBI) – di quella consequenzialità fra ideare ed agire, di cui sentiamo ancora forte l’esigenza. Il Canale Cavour ha trasformato l’economia agricola dei territori attraversati, così come oggi la disponibilità idrica è determinante per quella agricoltura di qualità, indispensabile per il made in Italy agroalimentare. Per questo, continuiamo a sollecitare l’avvio operativo dei 300 milioni di euro, previsti del Piano Irriguo Nazionale e che, seppur insufficienti alle esigenze del settore primario del Paese, darebbero testimonianza di una rinnovata sensibilità verso il settore.”
Accanto alla primaria funzione idraulica, al Canale Cavour si devono riconoscere altre grandi valenze: quella storica, legata alle vicende della Seconda e Terza Guerra d’Indipendenza; quella architettonica, esempio di “neoclassicismo ottocentesco”, con influenze dell’architettura dei canali francesi e dell’architettura militare sabauda; quella paesaggistica e ambientale per la caratterizzazione, che ha dato ai territori attraversati.
Il Canale Cavour fu gestito per lungo tempo dal Ministero delle Finanze e, in forza della legge “Quadrifoglio”, passò nel 1977 ai Consorzi di irrigazione Est Sesia (con sede a Novara) ed Ovest Sesia (con sede a Vercelli), che insieme costituirono la “Coutenza Canali Cavour” (con sede a Vercelli) per rendere efficiente la gestione dei canali di interesse comune ai 2 comprensori.
Il Canale Cavour svolge ancora oggi la sua originaria funzione di adduzione e trasporto di dotazioni idriche, fondamentale per la maggior parte della risicoltura italiana e segno di un’eccezionale competenza e capacità tecnica del Piemonte del IXX secolo.
Per questo, la Coutenza Canali Cavour ed l’Amministrazione Comunale di Chivasso hanno unito le forze per celebrare la ricorrenza dei 150 anni di vita dell’importante “arteria idrica”, organizzando una serie di eventi, che si susseguiranno nel corso del 2016 e che rientreranno anche tra le iniziative della prossima “Settimana Nazionale della Bonifica e dell’Irrigazione”.

VENETO – CONTRATTO DI FIUME ADIGE EUGANEO: PRONTI PER LE ATTIVITA’ CON IL TERRITORIO
Coinvolgimento e partecipazione: sono queste le 2 parole chiave del Contratto di Fiume Adige Euganeo; presenti le rappresentanze di tutti gli 84 soggetti firmatari, aventi competenza in materia di risorse idriche sui territori compresi fra i fiumi Fratta-Frassine-Gorzone, Adige, Brenta-Bacchiglione e la Laguna di Venezia, si è svolto il primo incontro del Gruppo Promotore, costituitosi con la sottoscrizione del Manifesto di Intenti un anno fa a Venezia. L’incontro, organizzato dal Consorzio di bonifica Adige Euganeo (con sede ad Este nel padovano) ha tracciato l’iter organizzativo che porterà alla sottoscrizione del “Contratto ” e quindi alla programmazione dell’assemblea plenaria di presentazione ed informazione pubblica.
Il Gruppo Promotore ha quindi nominato i referenti per la Cabina di Regia, in particolare per quanto riguarda i 70 Comuni coinvolti, individuando l’ente consortile come segreteria tecnica. Dal punto di vista tecnico, l’iter per il Contratto di Fiume sarà una bella sfida per far dialogare un territorio eterogeneo, ricco di pregio ambientale e grande valenza socio-culturale, ma anche gravato da notevoli problematiche legate all’uso ed alla gestione dell’acqua oltre che dai preoccupanti effetti del cambiamento climatico.

TOSCANA – SALVAGUARDATA L’OCCUPAZIONE NELL’INTERESSE GENERALE
Una soluzione concreta per sostenere i livelli occupazionali degli operai forestali delle Unioni dei Comuni della zona settentrionale della Toscana, arriva dall’impegno diretto del Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord (con sede a Viareggio, in provincia di Lucca) e dall’accordo che l’ente consortile ha siglato con le Unioni dei Comuni coinvolte (Montana Lunigiana, Media Valle del Serchio, Garfagnana e Alta Versilia). Si tratta di uno sforzo coordinato e congiunto, così come richiesto dalla Regione Toscana, che mira ad incrementare i lavori di manutenzione sui corsi d’acqua: per il solo 2016, è stato destinato oltre un milione di euro in interventi, che potranno essere effettuati direttamente dalle squadre forestali.

CALABRIA – PER UNA SOCIETA’ DELLE ALLEANZE
“Consorzio di bonifica Ionio Catanzarese e Calabria Verde possono sicuramente interagire con maggiore efficacia per continuare un ambizioso piano per la mitigazione del dissesto idrogeologico, che ormai è una urgenza, poiché condizione essenziale per la sicurezza dei cittadini e lo sviluppo delle attività economiche”: è quanto si legge in una nota dell’ente consortile (con sede a Catanzaro), rivolta al generale Aloisio Mariggiò, nominato al vertice di “Calabria Verde”.
Si ricorda anche che l’alto ufficiale già rese visita alla sede dell’ente consorziale nella sua qualità di comandante della legione dei carabinieri della Calabria e, in quella occasione, volle conoscere nel dettaglio attività ed operatività del Consorzio, auspicando un’indispensabile sinergia tra tutte le realtà che operano sul territorio.

VENETO – PULIZIE DI PRIMAVERA
Pulizie di primavera per il Consorzio di bonifica Veronese (con sede nel capoluogo scaligero), impegnato nel territorio di Bussolengo per la messa in sicurezza della strada Progno dei Santi, in previsione dei temporali estivi. L’intervento prevede la realizzazione delle nuove sponde in sasso di fiume per dare continuità ai tratti già esistenti.
Quella dei Santi è una delle tante strade-sentiero formate dai corsi d’acqua durante le piogge, i cosiddetti progni:un fitto reticolato di strade bianche sulle colline moreniche nel comprensorio consortile, che è molto frequentato da escursionisti e gitanti, a piedi e in bici. Strade che sono sentieri, quando non piove, ma che durante i temporali possono trasformarsi in veri e propri torrenti in piena: di fatto canalizzano le acque, che scendono lungo i pendii delle colline, che attraversano; per questo, richiedono una costante manutenzione da parte dell’emte consorziale.
Il cantiere rientra nella serie di interventi sulla “maglia idraulica territoriale”, che derivano da Accordi di Programma tra la Regione Veneto, il Consorzio di Bonifica Veronese ed alcuni Comuni. La Regione Veneto e, in parte, i Comuni interessati finanziano l’opera, che viene poi progettata e realizzata dall’ente consortile come, ad esempio, l’intervento sul Vaio della Bernardinella da poco terminato ad Arbizzano.

EMILIA-ROMAGNA – PRESTIGIOSO RICONOSCIMENTO
Alla presenza del Ministro dell’Ambiente, Gian Paolo Galletti, il Direttore Generale del Consorzio di 2° grado C.E.R. – Canale Emiliano Romagnolo, Paolo Mannini, in occasione dell’inaugurazione del 209° Anno dell’Accademia Nazionale di Agricoltura, è stato nominato Ordinario insieme ad altri 5 membri emeriti, che hanno portato lustro e stimolo scientifico al settore attraverso la propria opera di ingegno.
Il prestigioso riconoscimento, che si aggiunge a quella assegnato dall’Accademia dei Georgofili, è soprattutto in relazione all’ideazione ed allo sviluppo del sistema intelligente Irrinet-Irriframe per il risparmio idrico, elaborato assieme allo staff dell’area agro-ambientale del Consorzio C.E.R. .

Agroalimentare – Dal 16 aprile cinque imprese dell’Emilia-Romagna in Cina e Giappone con la missione commerciale del commissario europeo Hogan

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Caselli: “un’iniziativa importante. Internazionalizzazione scelta strategica”. I gruppi: Conserve Italia, Cantine Riunite, Caviro, Romagna Coop Food e Filiera d’eccellenza del grana padano piacentino.

Bologna – Il made in Emilia-Romagna alla conquista dei mercati asiatici. Sono cinque i grandi gruppi dell’agroalimentare regionale che da sabato 16 aprile saranno in Cina e in Giappone, grazie alla missione commerciale guidata dal Commissario europeo all’agricoltura Phil Hogan. Si tratta di Conserve Italia di Bologna, Cantine Riunite di Reggio Emilia, Caviro di Faenza, oltre a due consorzi per l’export costituiti a loro volta da diverse realtà produttive: la Filiera d’eccellenza del Grana padano piacentino, che associa 4 caseifici di questa provincia (per un totale di oltre 20mila forme prodotte) e Romagna Coop Food che riunisce i marchi Cevico, Co-ind, Deco industrie, Fruttagel, Molino Spadoni, Borgo Buono. La missione fa parte delle iniziative Ue per rafforzare la competitività del settore agricolo e agroalimentare europeo sul mercato interno e nei paesi terzi, previste nell’ambito del programma “Enjoy it’s from Europe”. Le imprese partecipanti (che dovevano presentare la propria candidatura entro il 15 febbraio) sono state selezionate dalla stessa Commissione. Per l’Italia si tratta di 9 realtà produttive di cui 5 dell’Emilia-Romagna, su un totale di 45 in rappresentanza dei diversi paesi Ue. “In questa missione c’è molta Emilia-Romagna, rappresentata da alcuni grandi marchi di rilevanza non solo nazionale – spiega l’assessore regionale all’agricoltura Simona Caselli – è un’iniziativa importante che come Regione abbiamo sostenuto perché pensiamo che l’internazionalizzazione sia la scelta strategica per il nostro agroalimentare. Quello asiatico poi è un mercato emergente dalle grandi potenzialità”. La missione, che si svolgerà dal 16 al 22 aprile, avrà come tappe Shangay e Beijing in Cina e Tokyo in Giappone. Il programma prevede incontri B2B, visite e iniziative presso centri di ricerca in campo agricolo, aziende produttrici e catene della grande distribuzione.

LA LETTERA
Chi ha paura dell’obiezione di coscienza? La risposta di Udi

di Luana Vecchi

I temi della prevenzione, tutela e cura della fertilità e della procreazione dovrebbero essere obiettivi di “una società moderna che abbia a cuore il benessere dei singoli e della collettività”. La Legge 194 è nata proprio per questo scopo ma è sempre stata impropriamente chiamata legge dell’aborto. Assistiamo da sempre ad un dibattito ai vari livelli su questa legge che ha subito negli anni un costante boicottaggio in varie forme e modalità: le sue interpretazioni sono state piegate strumentalmente secondo gli scopi del momento, come dimostra la storia della obiezione di coscienza che dal personale medico si è esteso a quello paramedico, dall’obiezione individuale a quella di struttura, generando il fenomeno del turismo abortivo
Davvero scandalosa appare nel nostro Paese la percentuale di medici e operatori sanitari che si dichiarano obiettori, il che vanifica sostanzialmente l’applicazione della stessa legge 194, non garantendo l’accesso alle tecniche di interruzione volontaria della gravidanza. Occorre ricordare che l’art. 9 tutela la possibilità per il personale sanitario, previa comunicazione al medico provinciale, di avvalersi dell’obiezione. Gli obiettori paradossalmente sono tutelati dalla legge a “disubbidirla”. Nel testo non viene fissato alcun parametro e non si chiede ai medici e al personale sanitario nulla in cambio per cui possono rifiutarsi di effettuare aborti senza presentare alcun servizio supplementare, ecco la differenza rispetto al servizio civile. Quali le conseguenze di questa situazione? Principalmente la perdita di libertà e il rischio per la salute della donna.
Dal punto di vista giuridico diventa opportuno ricordare la pronuncia del Comitato Europeo dei diritti sociali con cui viene condannata l’Italia per violazione dell’11 della carta sociale europea a causa dei troppi obiettori di coscienza ed ulteriore conferma della “particolare” posizione del nostro sistema legislativo e sanitario sul tema dell’aborto, rispetto a quanto succede negli altri paesi
Lo stesso art.32 della Costituzione chiaramente precisa che “la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo” e che “la legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”, per cui diventa cruciale chiedersi se l’istituto giuridico dell’obiezione di coscienza, così come previsto dall’9 della L.194, goda dei criteri costituzionali. In buona sostanza il diritto delle donne a interrompere la gravidanza non ha lo stesso valore di quello del medico di obiettare, essendo per la donna in discussione diritto alla salute e libera scelta del proprio corpo. L’obiezione si pone come un’eccezione alla norma e porta contraddizioni troppo grandi, perché l’ordinamento giuridico e più in generale, la comunità politica, possa accettarla così com’è, senza predisporre opportune garanzie a tutela dei diritti delle donne. Il medico, difatti, sarebbe tenuto del dovere di fedeltà alla Repubblica a non obiettare, a prestare il dovuto servizio alla comunità cui appartiene, a causa del vincolo rappresentato dalla solidarietà sociale: eppure il testo di legge, per venire incontro alla sua coscienza, permette appunto, l’obiezione di coscienza, ma questa non può trasformarsi in uno strumento per sabotare il legittimo diritto di scelta della donna. L’applicazione della facoltà di obiettare di cui all’art.9 della L.194, paventa in concreto un’ipotesi di “abuso di diritto” stante l’aggiramento dello scopo originario della norma. Non si può negare, infatti, che l’obiezione di coscienza sia diventata uno strumento politico, diffuso e promosso soprattutto da cattolici ed esponenti del Movimento per la vita, i quali dopo il fallimento del referendum abrogativo del 1981, hanno abbandonato la strategia d’assalto, preferendo invalidare dall’interno la Legge 194, utilizzando le scappatoie presenti nella stessa per raggiungere i loro obiettivi, ovvero per impedire alle donne l’accesso alla contraccezione e all’interruzione volontaria di gravidanza
Il Gruppo salute donna Udi nel 2015 ha preso in esame, attraverso una ricerca ed alcuni strumenti di indagine, la situazione soprattutto ferrarese dell’applicazione della Legge 194 conclusasi con un documento molto argomentato, in cui sono stati puntualizzati i vari problemi emersi e sono state avanzate alcune proposte, inviate poi alla direzione dell’Ospedale di Cona, rappresentata dal dott. Carradori e all’Azienda USL rappresentata dalla dott.ssa Bardasi , con i quali si è avuto già un primo incontro su queste problematiche. Ci auguriamo che possano seguirne altri prossimamente per ottenere impegni precisi atti a migliorare i servizi dai Consultori giovani a quelli familiari, presupposti indispensabili e basilari di tutta la 194.
L’UDI e il gruppo salute donna continueranno la battaglia per l’autodeterminazione, la dignità e la salute della donna .

Luana Vecchi – gruppo salute donna UDI

Leggi la lettera di Patrizio Fergnani

e le risposte di:
Daniele Lugli – Movimento Nonviolento
Ilaria Baraldi – consigliera comunale

Domenica 17 aprile i “Fenster” live al Circolo Arci Zone K

da: Associazione Zone K

Un evento di grande prestigio al Circolo Arci Zone K di Via Santa Margherita 331 a Malborghetto Di Boara, domenica 17 aprile saliranno sul palco i favolosi Fenster dalla Germania, in una data unica ed imperdibile per Ferrara, in collaborazione con Pentagon Booking. Per l’occasione la band presenterà alla platea ferrarese la sua ultima fatica “Emocean”.
Per la sua terza produzione discografica – dopo “Bones” (2012) e “The Pink Caves” (2014) per la Morr Music, la stessa label di questo nuovo disco – il quartetto Fenster ha scelto lo score di un film che gli stessi musicisti hanno prodotto, diretto ed interpretato, con grande dispendio di risorse e mezzi: un anno di programmazione, oltre un mese di riprese (con il contributo di un drone), uno staff di più di cento attori impegnati, l’affitto per una giornata di un’intera isola. In “Emocean”, questo il titolo, nato dalla significativa, efficace mescolanza delle parole “emotion” ed “ocean”, di album e film, i nostri quattro immaginano di venir accidentalmente trasportati in una dimensione nella quale non è possibile provare emozioni e dove, secondo quanto affermano loro stessi, “niente è ciò che sembra”. Dopo esserci trovati davanti al puro e semplice ascolto, senza il supporto concreto delle più o meno “emoceananti” (non sappiamo) immagini del film, affermiamo senza indugio alcuno che i quarantacinque minuti circa di Emocean sono godibilissimi. La giovane band di stanza in Germania, ma formata da musicisti provenienti da vari paesi – il leader Jonathan Jarzyna è l’unico tedesco ma d’origine polacca, la cofondatrice JJ Weihl è americana, Lucas UFO è francese e Will Samson è britannico – già apprezzata in tutta Europa ed anche negli States, si diverte nell’elaborazione di suoni, in una fattiva collaborazione fra gli strumenti tradizionali e le soluzioni elettroniche, che sono sempre e comunque di bell’effetto.
Il disco dei Fenster si sviluppa secondo i canoni del concept-album, con un suo filo conduttore, che immaginiamo sia determinato dal plot narrativo del film, ma riesce ad affrancarsi in maniera totale ed a metter in rilievo undici pezzi ben congegnati ed eseguiti con grande disinvoltura. Convinti assertori dell’asemanticità del linguaggio musicale – senza scomodare più o meno accreditate teorie estetiche – al di là delle immagini e delle situazioni emozionali che ciascuno di noi, ma solo soggettivamente, può crearsi, al di là dei contenuti che si vogliono attribuire, abbiamo trovato più di un motivo di soddisfazione. Non importa se le raffinate note del clarinetto basso usato in Memoires possano suscitare memorie, come suggerisce il titolo, né che Eyeland crei delle visioni oniriche o metafisiche. Ascoltiamo con piacere. E ci piace, anche, trovare citazioni dalla musica barocca (è evidente il loro background classico) in Phantasia o da melodie e ritmi di segno popolare in altri due o tre brani. È tutto “ciò che sembra”, cioè dell’ottima musica. E se vogliamo farci condizionare dalle immagini, il terzinato di Lettuce Sea, che magari nell’originale evoca il naufragio in un “mare di lattuga”, a noi ricorda una “vecchia balera di periferia” di tanti anni fa (da Distorsioni.net).
Concerto davvero imperdibile ed unico quindi.
Apertura del Circolo prevista per le ore 19, inizio concerto ore 22 circa. Ingresso ad offerta libera riservato ai Soci Arci. Per informazioni il numero da 346 0876998 .

Apre il parcheggio universitario all’Ospedale di Cona

da: ufficio comunicazione ed eventi Unife

Dopo il collaudo e le opportune verifiche il parcheggio universitario presso l’Ospedale di Cona, è pronto per essere utilizzato. Dalla prossima settimana l’Università di Ferrara organizzerà la distribuzione dei badge, secondo il regolamento approvato dagli Organi universitari, che consentiranno l’accesso al personale autorizzato: docenti, ricercatori, professori incaricati d’insegnamento e a contratto, assegnisti, medici in formazione specialistica, contrattisti, borsisti e dottorandi, studenti, personale tecnico/amministrativo, componenti degli organi collegiali della Scuola di Medicina e dei Dipartimenti che svolgono la propria attività presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria S. Anna a Cona e componenti del consiglio degli studenti.

Per la realizzazione del parcheggio, l’Università di Ferrara ha effettuato un investimento di circa 1.650.000 Euro, di cui circa 900.000 Euro per l’installazione di pannelli fotovoltaici che garantiranno anche l’approvvigionamento di energia elettrica al polo universitario di Cona.

Il regolamento per l’utilizzo ed il modulo di richiesta dei badge saranno pubblicati nei prossimi giorni sul sito unife.it nella pagina dedicata all’Ufficio manutenzione.

Domani “Agorà Scuola Aperta” al Liceo Ariosto

da: Liceo Classico Statale “L. Ariosto” – Ferrara

Il Liceo ha realizzato una nuova sessione del progetto “Agorà Scuola Aperta”, che prevede per SABATO 16 APRILE 2016 l’apertura della scuola al pubblico dalle 13:10 alle 18:00 per la partecipazione a conferenze, seminari e laboratori promossi da docenti e studenti. L’idea che anima questa iniziativa è quella di creare un cantiere culturale permanente nella scuola, capace di creare forme di cultura condivisa attraverso la partecipazione della cittadinanza e di tutta la comunità scolastica.

Clicca qui per vedere il programma.

Protezione civile, all’Emilia-Romagna il vice coordinamento della Commissione speciale

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

L’assessore Paola Gazzolo è stata nominata dai presidenti delle Regioni e delle Province autonome. “Responsabilità importante, che è anche un riconoscimento delle capacità dell’intero sistema di Protezione civile dell’Emilia-Romagna”.

Bologna – È Paola Gazzolo, assessore alla Protezione civile della Regione Emilia-Romagna, la nuova vice coordinatrice della Commissione speciale di Protezione civile della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano.

La nomina è stata fatta a Roma dai presidenti delle Regioni e delle Province autonome. Gazzolo prende il posto della collega della Sardegna, Donatella Emma Ignazia Spano.

“Quella che mi è stata affidata- afferma l’assessore Gazzolo- è una responsabilità importante, di cui vado orgogliosa. La interpreto come il riconoscimento dell’efficacia e dell’efficienza dell’intero sistema di Protezione civile emiliano-romagnolo, che ha dimostrato di saper lavorare in modo pianificato, coordinato e integrato nelle tante emergenze che negli ultimi anni si sono succedute sul territorio. Costante è stato l’impegno della Protezione civile per rendere le nostre comunità sempre più resilienti e capaci di affrontare i rischi”.

La Commissione della quale Gazzolo ha assunto il vice coordinamento è una delle quattro Commissioni speciali istituite dalla Conferenza della Regioni e delle Province autonome per coordinare l’attività in una materia di rilevanza strategica per il Paese. La presidenza è affidata alla Provincia autonoma di Trento.

Si parla delle nuove Gallerie Nazionali di Arte​ Antica nel corso dell’appuntamento del ciclo “Il Museo. Dentro e intorno”

da: ufficio comunicazione ed eventi Unife

“Le nuove Gallerie Nazionali di Arte​ Antica”. E’ questo il titolo del nuovo appuntamento del ciclo di conferenze “Il Museo. Dentro e intorno”, che si terrà lunedì 18 aprile alle ore 17 presso la Pinacoteca Nazionale di Ferrara, (C.so Ercole I D’Este, 21), organizzato da Francesca Cappelletti, docente di Storia dell’Arte Moderna del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Ferrara e da Stefania De Vincentis, assegnista di ricerca di TekneHub, dalla Fondazione Ferrara Arte, dai Musei Civici di Arte Antica, in collaborazione con gli Amici dei Musei.
Relatrice dell’appuntamento sarà Flaminia Gennari Santori, Direttrice delle Gallerie nazionali di arte antica di Roma, con l’introduzione di Martina Bagnoli, Direttrice delle Gallerie Estensi.
“Le Gallerie Nazionali d’Arte Antica di Roma – spiega Flaminia Gennari Santori – sono una nuova struttura museale che comprende Palazzo Barberini e la Galleria Corsini. Palazzo Barberini come si sa è un gioiello architettonico che ospita una collezione raccolta a partire dalla fine dell’ottocento con l’obiettivo di creare una pinacoteca nazionale. La Galleria Corsini è una delle quadrerie principesche romane che si trova ancora nel suo contesto originario. Entrambi i palazzi furono centri propulsori della Roma barocca e della cultura seicentesca europea; le loro architetture segnano una l’avvento del barocco, e l’altra il suo magnifico tramonto settecentesco. La nostra sfida strategica e creativa sarà fare di questi due luoghi un’unica istituzione, la cui unicità e forza è proprio quella di avere due gambe, di poter raccontare due storie che si intrecciano e si dipanano lungo quattro secoli. Nel corso dell’incontro racconterò le strategie e i progetti principali che intendiamo realizzare per fondare questo museo nuovo e antico al tempo stesso”.

Domenica 17 aprile inaugurazione del ristorante “Casolare Augusto” a Santa Maria Codifiume

da: ufficio stampa Ascom Ferrara

Il ristorante “Casolare Augusto” accende i suoi fornelli da domenica 17 aprile a partire da mezzogiorno (in via Imperiale 62/A) a Santa Maria Codifiume nelle valli di Marrara.
Un nuovo ristorante che saprà coniugare il fascino d’altri tempi (è ricavato da un antico casolare immerso nel verde) con arredi dal design contemporaneo. All’inaugurazione è prevista la presenza del primo cittadino di Argenta, Antonio Fiorentini e del presidente della delegazione argentana di Ascom, Tonino Natali.
Questa nuova realtà della ristorazione – gestita da Lucia Gonella, mentre ai fornelli è lo chef Eddi – sorge al confine tra le province di Ferrara e Bologna e riprende il meglio della tradizione enogastronomica della pianura emiliana con particolare riferimento alla pasta fresca ed alle carni (come la Lombatina all’Augusto).
Un luogo ideale per la ristorazione (ma anche per gli aperitivi) che osserverà un orario continuato (dalle ore 12,30 e fino alle 21,00 – tel.0532.857220) e sarà un ulteriore gustoso supporto al turismo “lento”.

Vedere la musica: la microscopia elettronica di Unife incontra l’arte visuale di Elisa Leonini

da: ufficio comunicazione ed eventi Unife

Vedere la musica è sicuramente un modo efficace per descrivere l’idea di osservare ad alto ingrandimento i microsolchi presenti in dischi di vinile e di bachelite per scorgere, nelle forme così evidenziate, l’origine del suono in esse racchiuso.

Per realizzare questo progetto l’artista visuale Elisa Leonini si è avvalsa del Centro di Microscopia Elettronica dell’Università di Ferrara e, con i risultati ottenuti, ha allestito la mostra Landtrack nella città di Monza, recentemente conclusasi con grande successo a Villa Contemporanea, che ha ospitato le gigantografie delle immagini ottenute dalla dott.ssa Daniela Palmeri al Microscopio Elettronico a Scansione.

Spiega Silvano Capitani, Ordinario del Dipartimento di Morfologia, chirurgia e medicina sperimentale e Direttore del Centro di Microscopia Elettronica di Unife: “In una realtà in cui la musica si ascolta in formato MP3 e i film si vedono in 3D, i dischi di vinile e bachelite sembrano curiosi oggetti di antiquariato, ma le immagini di questi frammenti evocano la suggestione di quel tempo, in cui la vibrazione delicata e nel contempo decisa di una puntina nel microsolco trasmetteva l’emozione della musica. All’immagine fotografica della traccia sonora l’artista ha affiancato il suono udibile attraverso cuffie. Ad ogni immagine corrispondeva un suono, alla vista si contrapponeva l’udito: le opere esposte hanno invitato i molteplici visitatori a un esercizio di concentrazione oltre che di contemplazione”.

E’ previsto che nel breve futuro la mostra sia riproposta anche negli spazi espositivi dell’Università di Ferrara.

Elisa Leonini è nata a Ferrara nel 1980, dove vive e lavora.
Nel 2006 consegue il Diploma di Scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna e nel 2008 ottiene la Laurea specialistica abilitante all’insegnamento di Discipline Plastiche presso la stessa Accademia. Espone dal 2003 presso gallerie e musei e, negli ultimi anni, ha collaborato con vari artisti e musicisti. Dal 2013 lavora anche nel campo cinematografico, realizzando film e cortometraggi. Vincitrice del premio Ora 2015, terza classificata al Premio Arti Visive San Fedele 2011 di Milano.

Ulteriori riconoscimenti per i giovani ricercatori Unife: Alessio Galatà si aggiudica il Premio Resmini dell’Infn

da: ufficio comunicazione ed eventi Unife

Proseguono i riconoscimenti che premiamo i giovani ricercatori dell’Università di Ferrara.

Questa volta i risultati derivano da un intreccio tra fisica dei plasmi e fisica degli acceleratori, nell’ambito della produzione di ioni radioattivi, grazie al lavoro di Alessio Galatà, dottore di ricerca di Unife e fisico presso i Laboratori Nazionali di Legnaro (INFN-LNL), diretti da Giovanni Fiorentini, Ordinario del Dipartimento di Fisica e scienze dell’Ateneo estense.

Con la sua tesi di dottorato dal titolo Physics and technology of the SPES Charge Breeder, Galatà si è aggiudicato il Premio Resmini, il riconoscimento nazionale che l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare conferisce a giovani fisici che si siano distinti nell’ambito della ricerca tecnologica, interdisciplinare e degli acceleratori.

La cerimonia di consegna del Premio, che ammonta a 2.000 euro, è avvenuta oggi venerdì 15 aprile a Roma, presso la sede della Presidenza dell’INFN (p.zza Caprettari, 70).

Afferma Galatà: “Sono davvero felice per questo riconoscimento che premia un dottorato conseguito a parecchi anni dalla laurea e portato avanti parallelamente ad un’attività lavorativa molto intensa. Sin dall’inizio della mia carriera, mi sono occupato dello studio delle sorgenti di ioni di tipo ECR, impiegate largamente nel campo della fisica degli acceleratori, in cui vengono creati ioni positivi ad alto stato di carica confinando un plasma per mezzo di un campo magnetico. Questa tesi di dottorato è una naturale prosecuzione del percorso intrapreso: il charge breeder è, infatti, un’altra applicazione di queste sorgenti, che riguarda l’iniezione, la cattura e l’ulteriore ionizzazione di ioni radioattivi all’interno di un plasma. Gli ioni che ne vengono estratti sono, dunque, accelerati per effettuare esperimenti di fisica fondamentale, aprendo nuove frontiere nella fisica nucleare ed in astrofisica. In quest’ottica, grazie al prezioso supporto del mio tutor, Prof. Giovanni Fiorentini, ho avuto modo di approfondire teoricamente i meccanismi fisici alla base di questo dispositivo ed ho anche sviluppato un codice numerico in grado di riprodurre l’iniezione e la cattura di un fascio di particelle cariche da parte di un plasma magnetizzato. Il lavoro svolto trova applicazione non solo nell’ambito della produzione dei fasci radioattivi, ma anche dell’astrofisica, del plasma processing e dei plasmi da confinamento inerziale”.

“Il mio lavoro di dottorato – prosegue Galatà – si inserisce nel progetto SPES (Selective Production of Exotic Species), in fase di realizzazione presso i Laboratori Nazionali di Legnaro (INFN–LNL), che prevede la creazione, ionizzazione e post accelerazione di ioni radioattivi ad alto stato di carica per esperimenti di fisica nucleare ed astrofisica. In questo contesto, il dispositivo di cui mi sono occupato svolge un ruolo chiave: il suo funzionamento determinerà, infatti, le caratteristiche del fascio di ioni post-accelerati, in termini di intensità ed energia finale. Durante la tesi ho avuto l’immensa fortuna di occuparmi di questo dispositivo a 360°: oltre allo studio teorico e alla creazione di un codice numerico menzionati prima, ho seguito personalmente la realizzazione, da parte dell’LPSC di Grenoble, dei test di accettazione del dispositivo che verrà adottato nell’ambito di SPES. Inoltre, grazie alla partecipazione contemporanea al progetto Europeo EMILIE approvato dal NuPNET nel 2011, ho avuto modo di svolgere un’intensa campagna sperimentale presso l’LPSC di Grenoble, utilizzando un charge breeder del tutto simile a quello che verrà adottato per SPES: questa attività è stata molto formativa, e mi ha permesso di maturare un’esperienza che mi sarà molto utile quando il nostro charge breeder sarà finalmente operativo.”

Conclude Galatà: “Un particolare ringraziamento, oltre al mio Direttore Prof. Giovanni Fiorentini, va al secondo tutor Dott. Ing. Luigi Celona dei Laboratori Nazionali del Sud (LNS) il quale, nonostante un’attività piena d’impegni, mi ha fatto l’immenso regalo di seguirmi in questo percorso. Altri colleghi dei LNS hanno contribuito al risultato della tesi, ma voglio menzionare in particolare l’insostituibile ruolo avuto dal mio amico fraterno Dott. David Mascali. Vorrei anche ringraziare il Dott. Gianfranco Prete, Responsabile del progetto SPES, che ha sempre sostenuto la mia attività, ed anche l’Università di Ferrara per questi bellissimi tre anni trascorsi in un ambiente molto stimolante. Dulcis in fundo, ringrazio mia moglie che mi ha sopportato anche all’apice dei miei momenti di tensione”.

Aggiunge Giovanni Fiorentini: “Sono doppiamente contento di questo risultato, sia come relatore della tesi, sia come Direttore del laboratorio INFN dove lavora Alessio Galatà, un giovane ricercatore ricco di entusiamo, intelligenza e impegno , che ha saputo coniugare brillantemente studio e lavoro. La sua tesi di dottorato si inquadra nel progetto SPES, uno dei progetti cardine del laboratorio di Legnaro e riguarda tecnologie per la produzione di fasci accelerati di ioni radioattivi, per lo studio dei nuclei prodotti nelle fasi piu’ avanzate dell’evoluzione stellare. Il conferimento di questo premio, che già l’anno scorso ando’ a un’altra giovane ricercatrice dell’Ateneo estense, testimonia la forte sinergia che si è creata fra l’Università di Ferrara e i Laboratori Nazionali di Legnaro – INFN”.

Con il Premio Resmini l’INFN ricorda la figura del fisico milanese Francesco Resmini (1938-1984) tra i pionieri degli studi sulle macchine acceleratrici e sulla fisica applicata per la diagnostica ambientale e medica. Nel 1976 Resmini propose lo studio di fattibilità di un ciclotrone superconduttore che portò alla costruzione, negli anni 80, del ciclotrone superconduttore K800 da destinarsi ai Laboratori Nazionali del Sud dell’INFN”.

Revisione e adeguamento dei mezzi

da: ufficio stampa UNCAI

Tassinari: “Bene il bando Inail da 45 milioni, ma con 700.000 trattori non a norma, i fondi non sono sufficienti. Strategico il ruolo dei contoterzisti nel rinnovamento dell’agricoltura”.

Revisione delle macchine agricole e sicurezza dei lavoratori. Il presidente di UNCAI Aproniano Tassinari e il consigliere Roberto Tamburini sono intervenuti sull’argomento in occasione di un incontro presso l’Istituto tecnico agrario di Cesena, patrocinato dalla Regione Emilia-Romagna e andato in onda su Teleromagna News. L’iniziativa ha preso spunto dalla prossima pubblicazione del secondo decreto attuativo che dettaglierà le modalità di esecuzione della revisione dei mezzi agricoli. Nel corso del dibattito, condotto da Sauro Angelini di Agrilinea, è emerso che in Italia 700.000 dei 1.700.000 trattori in circolazione non rispondono né alle regole europee né a quelle nazionali. Gli incidenti si verificano soprattutto nelle zone pedemontane, e riguardano quasi sempre mezzi obsoleti, senza protezioni degli organi in movimento e arco antiribaltamento, con freni usurati e cinture di sicurezza montate in modo scorretto o assenti.

Sono stimati oltre 300.000 revisioni all’anno, a partire dal 2017. “Significherà coinvolgere officine meccaniche private e dei concessionari di mezzi agricoli”, ha illustrato Vincenzo Laurendi, del Dipartimento tecnologie di sicurezza dell’Inail. Per meglio definire le misure di sicurezza da adottare, l’Inail ha realizzato delle schede per ogni modello di trattore. L’obiettivo è ridurre i costi della messa a norma che dovrebbe aggirarsi in media sui 1.000-1.200 euro. La revisione, invece, dovrebbe costare dai 40 ai 70 euro. Inoltre Enama ha presentato un documento su cosa controllare e come effettuare il controllo “perché la revisione non sia percepita come un balzello o un’ennesima incombenza per gli agricoltori ma come un servizio”, ha spiegato il direttore di Enama Franco Liberatori.

“Molti contoterzisti – è intervenuto Roberto Tamburini, presidente di APIMAI Ravenna – hanno da tempo avviato un percorso di sicurezza all’interno della propria azienda, perché da imprenditori sappiamo che un’azienda che ha degli infortuni è un’azienda che ha anche problemi economici. Ciò che conta non è tanto la revisione, ma l’eliminazione dei trattori obsoleti e mettere in condizione l’agricoltore o il contoterzista di rinnovare il parco mezzi”.
La messa a norma di macchine e attrezzature non potrà essere finanziata per mezzo dei PSR che riguardano solo macchine innovative. L’Inail ha tuttavia previsto un bando di 45 milioni di euro, che uscirà a giugno, per l’acquisto di nuovi trattori. Il bando non sarà soggetto al de minimis (potranno essere erogati fondi superiori ai 15.000 euro e pari anche al 40% dell’investimento) e sarà seguito nel 2017 da uno di 35 milioni.

“Con 700.000 trattori non a norma in circolazione, i fondi non sono sufficienti”, ha proseguito il presidente UNCAI Aproniano Tassinari. “Inoltre l’incentivo dovrebbe essere ripetuto anche negli anni successivi, almeno finché non saranno raggiunti gli obiettivi di sicurezza prefissati. Oggi si registrano oltre 100 incidenti mortali su trattore ogni anno, molti di più rispetto a Paesi come Inghilterra, Germania e Spagna dove la revisione periodica e l’adeguamento dei mezzi sono una realtà da molti anni. Tuttavia sarebbe un errore non dare ai contoterzisti il giusto ruolo in questo processo di rinnovamento dell’agricoltura italiana. La dimensione poderale e la volatilità dei prezzi dei prodotti agricoli persuaderanno le aziende agricole che conviene accorparsi e rivolgersi ai contoterzisti, gli unici in grado di garantire a costi certi le lavorazioni. Il mercato dei mezzi agricoli non è più quello del passato. Se negli anni ‘80 si vendevano 65.000 macchine all’anno, oggi si è scesi a 17.000. Mancano i soldi per gli investimenti, e i pochi che ancora riescono a programmarli e ammortizzarli sono i contoterzisti”.

Vitaldent Caricento vince sui campioni italiani

da: ufficio stampa Vis 2008

Stupenda vittoria per la squadra dell’Under 18 Eccellenza di Vis 2008, ad insegna VITALDENT-CARICENTO, contro i campioni italiani in carica. Contro l’unica squadra che non aveva ancora perso in tutta Italia nel campionato under 18 eccellenza i vissini offrono una prova veramente brillante, riuscendo ad imporre il proprio ritmo e a limitare le principali bocche di fuoco avversarie.
Pronti via e la formazione ferrarese si dimostra subito bella tonica, guidata in attacco da Bianchi e Kekovic. Pistoia però non ci sta e appoggia spesso e volentieri la palla, spalle a canestro, a Di Pizzo che trova impreparata la difesa biancazzurra sulle rotazioni. Si va avanti per il primo quarto a scacchi, con mossa e contromossa fra due squadre che non hanno intenzione di mollare. Secondo quarto con una bella accelerata da parte dei vissini che trovano tante energie da Caselli e Fiore. Peccato per i problemi di falli che limitano l’impiego di Mastrangelo, Ebeling e Bianchi. All’intervallo si arriva con una bomba importante di Caselli per il +8. Al rientro in campo la Vis sa che deve mostrarsi compatta. Pistoia si affida a Taflaj e Maspero per guidare la rimonta. La difesa a zona dei toscani incarta un po’ l’attacco degli estensi, che però riescono sempre a mantenersi avanti nel punteggio. Tutti e dodici i vissini vanno in campo, portando qualcosa alla squadra. Pistoia con Maspero non molla e si riporta a -1. Nuovo allungo ferrarese ma ad inizio dell’ultima frazione i biancazzurri vanno prematuramente in bonus. Di Pizzo trova canestri importanti e gli ultimi minuti sono da cardiopalma. Pistoia trova bottino dalla linea della carità, la Vis invece riesce a scardinare la difesa toscana con un’importante penetrazione di capitan Cervellati e un bel contropiede di Bianchi e Ebeling. Sul +3 Kekovic si guadagna due liberi che segna con freddezza e successivamente stoppa Taflaj mentre tenta la tripla dall’angolo. Epilogo per i vissini e giustissima grande gioia per un risultato senza precedenti contro una squadra che era più di un anno che non perdeva.
Adesso testa bassa e pedalare, perché la strada che porta alla fine del girone interregionale è ancora lunga. Mancano quattro partite che saranno quattro finali, tra cui la decisiva trasferta a Montegranaro. Sicuramente essere appaiati al primo posto, a fianco dei campioni d’Italia dopo averli battuti è un sogno. Un sogno che tutta la squadra e la società vuole portare a coronare.

VITALDENT-CARICENTO – PISTOIA BASKET 69-64 (18-18, 40-32, 54-47)

VIS 2008: Cervellati 2, Bianchi 8, Brilli 5, Chemello 4, Caselli 5, Vivarelli, Kekovic 17, Fiore 8, Mastrangelo 7, Ebeling 11, Caridi 2, Zanirato. All.re Franchella – Spettoli

PISTOIA: Taflaj 12, Biagi 6, Angelucci 4, Cipriani, Galli 7, Divac 7, Maspero 13, Di Pizzo 14, Converso, Tartamella ne, Pomposi ne. All.re Biagini

La band “I Cani” e il cantante “Cosmo” a Ferrara sotto le Stelle

da: Ferrara sotto le Stelle

30 GIUGNO 2016 – FERRARA
CORTILE DEL CASTELLO ESTENSE
FERRARA SOTTO LE STELLE

Apertura porte 19 30 – inizio concerti 20 30

BIGLIETTI:
dal 15 aprile al 2 maggio: 10 EURO + 1,50 d.p.
dal 3 maggio al 17 maggio: 13 EURO + 1,95 d.p.
dal 18 maggio: 15 EURO + 2,25 d.p.

PREVENDITE DISPONIBILI DA VENERDI 15 APRILE: www.ticketone.it e www.vivaticket.it

Più che un tour è una marcia trionfale, quella de I Cani. L’Aurora Tour 2016 sta facendo registrare ovunque il tutto esaurito.
Le anteprime di Livorno, Milano e Roma sono state un successo sotto ogni punto di vista. E lo stesso si può dire delle prime tappe di questo nuovo giro primaverile: da Treviso a Napoli un sold out dopo l’altro, spesso fatto registrare addirittura in prevendita e che testimonia l’incredibile attenzione e affetto che il pubblico sta dedicando alla band-non-band capitanata da Niccolò Contessa, che si è confermato come uno degli autori più importanti e brillanti della sua generazione.

Ciliegina sulla torta: la candidatura al David di Donatello 2016 per la miglior canzone originale (Torta di noi), tratta da La felicità è un sistema complesso, il film di Gianni Zanasi, con Valerio Mastandrea e Giuseppe Battiston, di cui Niccolò ha firmato la colonna sonora originale.

I Cani non sono nient’altro che la band-non band capitanata da Niccolò Contessa, musicista romano che nel 2010 si era fatto notare pubblicando, in forma anonima, due canzoni su YouTube (I pariolini di diciott’anni e Wes Anderson) e che l’anno dopo, con l’uscita del “Sorprendente album d’esordio de I Cani” è stato al centro di un caso discografico senza precedenti nel panorama della musica indipendente italiana. Quello che è successo dopo è noto: esordio col botto, a sorpresa, nella top ten di iTunes; un tour quasi interamente sold out; fiumi di inchiostro (addirittura il popolare giornalista e scrittore Roberto Saviano ha definito le canzoni de I Cani: “Pura antropologia elettronica”) ed enormi dibattiti su Internet tra i fan adoranti e quelli che proprio non riescono a farsi piacere le loro canzoni. Ma è col secondo album, “Glamour” (2013) che I Cani hanno smesso di essere considerati un fenomeno passeggero e sono diventati una della realtà più solide della nuova musica italiana, confermando e amplificando gli insperati risultati dell’album precedente (di nuovo in classifica su iTunes, di nuovo in tour a colpi di sold out, copertina su Rumore insieme al popolare disegnatore Zerocalcare, ed esordio nella top 50 della classifica Fimi). Con “Glamour” (album co-prodotto da Niccolò Contessa insieme al compianto Enrico Fontanelli), I Cani hanno più che altro dimostrato di sapersi prendere dei rischi e non limitarsi a ricalcare una formula che funziona. Spiazzare il pubblico è da sempre una loro prerogativa; sorprendere, per I Cani, è quasi una regola. Il nuovo album è stato anticipato da un tweet del popolare conduttore radiofonico e televisivo Alessandro Cattelan all’inizio di ottobre del 2015, quando nessuno se lo sarebbe mai aspettato. A quell’annuncio sono seguiti due brani, Baby Soldato e Il posto più freddo, quest’ultima pubblicata senza neanche essere annunciata alla fine dello scorso novembre. E nonostante le due canzoni non svelino nulla del disco, è stato subito chiaro a tutti da quel momento che “Aurora” sarebbe stato un album completamente diverso da quelli che lo hanno preceduto. Fortemente influenzato anche dalle esperienze avute da Niccolò Contessa al di fuori della forma canzone (come nella colonna sonora originale da lui composta per “La felicità è un sistema complesso”, il film di Gianni Zanasi con Valerio Mastandrea presentato allo scorso Torino Film Festival) o in veste di collaboratore con altri musicisti (Niccolò ha seguito fin dal principio lo sviluppo di “Mainstream”, il secondo album di Calcutta, la vera grande rivelazione musicale italiana del 2015).I Cani hanno realizzato una raccolta di canzoni orgogliosamente decelerazioniste: i ritmi si abbassano, le strutture si dilatano, ogni elemento si prende il suo spazio. Come “Il sorprendente album d’esordio”, infatti, “Aurora” parte da un’idea di suono ben precisa e prova a declinarla in tutte le sue sfaccettature in un percorso lungo undici canzoni. Un percorso che dura come un viaggio che comincia alla mezzanotte e finisce all’alba e che fa convivere le melodie killer tipiche delle canzoni de I Cani (che si sono da sempre autodefiniti come l’ennesimo gruppo pop romano) con un approccio alla materia sonora che pesca dalla musica elettronica e si allontana completamente dal rock. Una scelta radicale anche per quanto riguarda la strumentazione usata: non c’è traccia di strumenti acustici, non ci sono batterie, o chitarre, ma solo sintetizzatori e drum machine. In “Aurora”, le canzoni di Niccolò Contessa acquistano sfumature nuove, inedite, dai tratti quasi soul senza perdere l’immediatezza che da sempre le caratterizza. E così, dopo avere raccontato – spesso anche involontariamente – le ansie e tic di una generazione che faceva fatica a scoprirsi adulta nel “Sorprendente Album d’esordio de I Cani”, l’io che cambia e combatte contro l’esposizione pubblica data da una popolarità ottenuta ma non inseguita in “Glamour”, arrivati a tagliare il traguardo del terzo album I Cani tornano a parlare di noi partendo dalla consapevolezza che non siamo altro che un minuscolo puntino nell’universo, e che la teoria della complessità, il comportamento emergente e la materia oscura possono essere un buon punto di partenza anche per descrivere la quotidianità di un individuo arrivato alle soglie dei trent’anni.

Cosmo (Marco Jacopo Bianchi) – meglio conosciuto in veste di leader dei Drink To Me, una delle band più solide ed apprezzate del nostro panorama underground – non ha paura di rischiare: la sua musica cerca di parlare un linguaggio nuovo, imbastardito dalle esperienze e dalla sperimentazione, facendo convivere una scrittura spiccatamente pop con un’attitudine che pesca a piene mani dall’universo della musica da club e che guarda senza timidezza anche a mondi all’apparenza lontanissimi e irraggiungibili. Le sue sono canzoni che si possono cantare a squarciagola, ma anche ballare senza sosta e senza prestare attenzione al testo. Oppure possono essere ascoltate nel silenzio di una stanza e arrivare dritte al cuore.
Il suo nuovo album si chiama “L’ultima festa”. Anticipato dal singolo Le voci, un vero e proprio manifesto estetico e sonoro, che gioca continuamente col contrasto tra realtà e sogno, delirio e concretezza, “L’ultima festa” amplifica i contenuti che avevano reso “Disordine” uno dei dischi più celebrati e interessanti del panorama italiano di questi ultimi anni. Nel nuovo lavoro, Cosmo ha provato a superare i suoi limiti, cercando di far convivere un approccio più diretto alla scrittura dei testi con una maggiore libertà nell’affrontare le trame musicali, sempre più inclini a lunghe fughe strumentali.
Nella data ferrarese, Cosmo affronterà la prova del palco con uno spettacolo del tutto inedito e diverso rispetto al passato. Con lui infatti ci saranno due musicisti che riproporranno in chiave live le sonorità molto elettroniche dell’album.

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Servizi idrici, l’Emilia-Romagna tra le regioni più virtuose: 700 milioni per il rafforzamento infrastrutturale

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Bonaccini da Ravenna per il 50° anniversario di Romagna Acque Società delle Fonti: “Tra i primi in Italia anche per la riduzione delle dispersioni di rete e il trattamento delle acque reflue urbane. Momento propizio per avviare la discussione su un progetto di area vasta. La Regione è pronta a sostenere la sfida”.

Bologna – L’Emilia-Romagna è tra le regioni più virtuose in Italia per infrastrutture idriche e qualità del servizio erogato, ma anche per il trattamento delle acque reflue urbane e la riduzione delle dispersioni di rete. Un risultato consolidato, che le permette di rispettare pienamente gli obiettivi di tutela ambientale richiesti dalla normativa comunitaria.

A ricordarlo è stato il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, durante il convegno organizzato a Ravenna per celebrare il cinquantesimo anniversario di fondazione di Romagna Acque Società delle Fonti.

“Siamo soddisfatti e orgogliosi di questi risultati, ottenuti grazie a scelte fatte da amministratori saggi e lungimiranti- ha affermato Bonaccini-. La nostra Regione è stata tra le prime ad adeguarsi all’evoluzione della normativa e a promuovere la riorganizzazione del settore, addirittura in anticipo rispetto alle indicazioni introdotte dal decreto Sblocca Italia. Non solo: nel quadriennio 2014-2017 sono stati programmati 700 milioni di investimenti per il rafforzamento infrastrutturale del sistema idrico. In questo scenario- ha aggiunto- un ruolo importante va sicuramente riconosciuto a Romagna Acque Società delle Fonti, che rappresenta una non comune forma di gestione industriale interamente pubblica del nostro Paese”.

Per la Regione, ha sottolineato il presidente nel suo intervento, la corretta gestione delle risorse idriche continuerà ad essere prioritaria: “Se l’Emilia-Romagna è uno egli esempi di best practice in Italia, lo dobbiamo anche alla capacità di lavorare in modo proficuo con i gestori industriali, chiamati a garantire standard qualitativi e ambientali elevati, ma anche economicità, efficacia ed efficienza della gestione. Non possiamo fermarci, però: il momento è propizio per avviare la discussione su un progetto di area vasta, che coniughi ancora di più qualità del servizio e contenimento delle tariffe. Si tratta di un percorso non semplice, ma dalla prospettiva strategica e di lungo periodo, che consentirà di realizzare nuovi investimenti, con benefici complessivi di carattere operativo e industriale, oltre che finanziario. La Regione c’è- ha concluso Bonaccini- ed è disponibile ad affiancare e sostenere la sfida”.

EVENTUALMENTE
Vasco Brondi e l’ex Cccp Marco Zamboni galleggiano sull’orizzonte piatto tra via Emilia e il Po

La piattezza della pianura come luogo distintivo della propria identità, delle proprie radici. Sembra banale, ma non lo è. Chi è cresciuto in questa fetta di terra tra la via Emilia e il Po non bada tanto al paesaggio e ai luoghi che ha intorno. La campagna è – appunto – piatta, che spesso vuol dire anche anonima, meticcia, scontata, un’accozzaglia di edifici, capannoni, recinzioni, disposti un po’ frettolosamente da geometri e proprietari pragmatici, impegnati più che altro a far crescere colture intensive, ad allevare animali, a impiantare piccole e grandi imprese. Pochi, qui, sembrano essersi dedicati molto a pensare e progettare la forma delle cose intorno. Tanto più che l’orizzonte è piatto, lo sguardo non spazia molto lontano, e spesso la nebbia lo accorcia fino a cancellare ogni perdita d’occhio.

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Copertina di “Anime galleggianti” di Vasco Brondi e Massimo Zamboni (foto Piergiorgio Casotti)

Non hai il contorno del paesaggio ad accompagnare la vita quotidiana, come chi vive tra le colline, che siano senesi, umbre, venete; per non dire dei luoghi di montagna, punteggiati da casette ed edifici dello stesso stile, fatti di materiali e colori omogenei, armoniosi e ricorrenti. Qui la laboriosità sembra aver messo da parte la riflessione estetica, a meno che non sia finalizzata alle eccellenze che si sfornano negli stabilimenti di Lamborghini, Ducati, Ferrari, in quelli di ceramiche o di aziende che si fregiano dei migliori marchi del mangiare e del bere. Chi fa e fabbrica non bada tanto a farsi vedere. E molto, da queste parti, non si vede proprio: paesi dove il tempo un po’ si è fermato e un po’ no, dove il tempo arriva e si appoggia a casaccio, dove accanto al vecchio pescatore di fiume trovi nuovi abitanti arrivati da Romania e Cina, dove il cemento si tinge dei colori più improbabili, dove gli aironi convivono coi pesci siluro, i tralicci dell’alta tensione con i canneti affondati negli argini.

A raccontare l’irraccontabile di un’area geografica sfuggente e discordante ci si sono messi due maestri della parola e della poesia in musica che, da queste parti, ci sono nati e cresciuti: Vasco Brondi, ferrarese classe 1984, che è l’anima del progetto musicale Le luci della centrale elettrica, e Massimo Zamboni, chitarrista, autore di testi e cofondatore del gruppo storico dei Cccp, nato a Reggio Emilia nel 1957.

Foto di Luigi Ghirri all’ingresso di una casa colonica, Formigine (Modena) 1985
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Cesare Zavattini a Luzzara fotografato da Gianni Berengo Gardin, 1973
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Scena iniziale del film “Il giardino dei Finzi-Contini” dal romanzo di Giorgio Bassani

Per descrivere un viaggio nelle terre piatte, Brondi e Zamboni si appoggiano al fotografo Piergiorgio Casotti e insieme partono a bordo di una zattera in alluminio, che naviga lungo uno dei canali del Po. Il resoconto che ne esce è fatto di quello che vedono, che incontrano, ma anche delle parole e delle immagini che prima di loro qualcuno ha scritto e immortalato contribuendo a dar forma al senso di identità della gente di pianura: il fotografo Luigi Ghirri, gli scrittori Cesare Zavattini e Giorgio Bassani, cantanti come Francesco Guccini e Lucio Dalla.

Il risultato è nel libro che esce giovedì 14 aprile 2016: “Anime galleggianti, dalla pianura al mare tagliando per i campi” pubblicato da La Nave di Teseo, che è la nuova casa editrice fondata da Elisabetta Sgarbi. Dal giorno dopo via al tour di presentazione in giro per l’Italia: 15 aprile a Ferrara con Paolo Foschini (Corriere della sera), 16 aprile a Roma, 18 aprile a Milano, 19 aprile a Firenze, 20 aprile a Bologna.

Bologna chiama Ferrara: a teatro in bus verso CollettivO CineticO

da: CollettivO CineticO

Due debutti chiudono la personale bolognese Ipercinetica dedicata a CollettivO CineticO.
Un bus per accompagnare il pubblico ferrarese ad assistere alla prima assoluta del 22 aprile.

CollettivO CineticO, la compagnia in residenza stabile presso il Teatro Comunale di Ferrara nota per la sperimentazione performativa tra teatro e arte visiva, sta riscuotendo un’attenzione crescente da parte di pubblico e critica. A questo si lega, confermandolo, anche la Personale che Emilia Romagna Teatro Fondazione sta dedicando al lavoro della compagnia diretta da Francesca Pennini.
Ipercinetica, questo il titolo della rassegna avviata a marzo, è dislocata in diversi spazi, teatrali e non, tra il centro e la periferia di Bologna. Il calendario, ricco di appuntamenti, offre uno spaccato del percorso di ricerca artistica e apre al nuovo, comprendendo anche due debutti.
Il primo, Orizzontale grande, avrà luogo sabato 16 aprile alle ore 18.00 presso il campo da baseball in zona DOM la cupola del Pilastro. Si tratta di una nuova produzione site specific, ma con le radici affondate nella città di Ferrara. Con questo lavoro che CollettivO CineticO avvia un percorso di ricerca che si propone di intersecare e far reagire i principi della medicina tradizionale cinese con l’iconologia del Salone dei Mesi del Palazzo Schifanoia.
L’altro, a chiusura della personale, sarà A different kind of age, sul palco dell’Arena del Sole venerdì 22 aprile alle ore 21.00. Lo spettacolo vedrà in scena un gruppo di adolescenti, già perfomer nel precedente , e uno di over 60, appositamente selezionati e formati grazie a un laboratorio tenutosi presso il Teatro Comunale “Claudio Abbado”: saranno entrambi impegnati in una testimonianza generazionale sincera e surreale, un atlante umano in bilico tra rigore zoologico e reattività emotiva, intensità e ironia.
Il 22 aprile il pubblico ferrarese avrà la possibilità di assistere a questa prima assoluta usufruendo di un autobus dedicato. Queste le modalità:
• partenza h 19.00 da via Rampari di San Paolo (zona autostazione);
• ritorno a Ferrara a fine spettacolo;
• costo: 22 € incluso biglietto di ingresso allo spettacolo e trasporto;
• prenotazione biglietti+bus: obbligatoria, entro lunedì 18 aprile, presso Arena del Sole, chiamando lo 051 2910945 o scrivendo a i.minghetti@emiliaromagnateatro.com (specificare nome, cognome, n° posti e recapito telefonico). Verrà data conferma di disponibilità entro martedì 19 aprile;
• prenotazione solo biglietti: presso Arena del Sole, chiamando lo 051 2910910.

Arriva il progetto (R)esistenze: storie della Resistenza nel ferrarese 2016

da: Associazione Culturale Balamòs

La vita quotidiana, la morte, la guerra, la festa, l’amore, il lutto, la città, la lotta, le rovine, infine la pace: esistere e resistere.
“Noi pensiamo che la Resistenza abbia ancora e sempre qualcosa da dire. La Primavera del ’45 ci stimola”: 57 repliche in undici anni.
Torna per l’undicesimo anno consecutivo il progetto e lo spettacolo “(R)esistenze – storie della Resistenza nel ferrarese” a cura di Balamòs Teatro, con sei repliche (dal 18 al 23 Aprile 2016), presso il Centro Teatro Universitario di Ferrara, riservate alle scuole medie di Ferrara e provincia e con repliche aperte anche ad un pubblico adulto previa prenotazione.
“(R)esistenze” è uno spettacolo teatrale basato su alcune microstorie di vita quotidiana e di fatti storici accaduti tra Ferrara e Porotto durante il periodo della Resistenza, protagonisti un gruppo di giovani ragazzi ferraresi.
Lo spettacolo è tratto dal libro di Nico Landi “Una storia di Storia”, ed è diretto da Michalis Traitsis, regista e pedagogo teatrale di Balamòs Teatro, con gli allievi del laboratorio teatrale del Centro Teatro Universitario di Ferrara Claudia Cincotti e Giuseppe Lipani e l’attrice e musicista Lara Patrizio. Disegno luci di Cristina Iasiello.
L’intento degli allievi del laboratorio teatrale, nel cui ambito si è originato lo spettacolo, è stato quello di vivificare ricordi, immagini, testimonianze, attraverso la rievocazione di storie, tramandate come orme preziose dalle persone che hanno vissuto un periodo di rara intensità politica, sociale ed esistenziale.
Lo spettacolo è stato espressamente immaginato per le giovani generazioni; ci si è accostati al tema della guerra e della resistenza con accenti delicati, nel tentativo di evitare toni celebrativi e retorici, per privilegiare un terreno sempre attuale di amicizie, solidarietà, tradimenti, sogni, amore.
Alle classi che hanno aderito al progetto si è proposta la lettura del libro, accessibile e intenso, di Nico Landi (il libro è stato ristampato nel 2011 dal Comune di Ferrara e ora è anche disponibile come e-book gratuitamente scaricabile: http://www.comune.fe.it/index.phtml?id=3886), in modo tale da potersi confrontare, in seguito alla visione dello spettacolo, con il regista e gli attori in un dialogo aperto intorno a tutto ciò che gravita intorno al lavoro: la storia dell’Italia, ma in particolare quella ferrarese, in un periodo drammatico e complesso, le tecniche dell’adattamento del testo, la messa in scena, la recitazione, l’interpretazione musicale, l’utilizzo dei materiali scenici e tutto quello che stimola la curiosità e l’interesse del giovane pubblico.
Dalla nota della regia: Noi pensiamo che la Resistenza abbia ancora qualcosa da dire alle nuove generazioni, che valga la pena di insistere a mantenerla viva, ed accettare il rischio di passare per “pedanti”, custodi di un cerimoniale superato. Non si tratta di “beatificare” la Resistenza, ma di parlare di resistenti, tutti – donne, uomini in carne e ossa, giovani – alla ricerca di una via d’uscita dall’infamia e dal dolore di una guerra, a cui troppi avevano creduto, perché la strada che conduce alla deriva della libertà è lastricata di menzogne, amplificate dai media e digerite piano piano dall’opinione pubblica.
Ieri come oggi.
La primavera del ’45 ci stimola. La Resistenza non ha “predicato” la verità, è servita a testimoniarla. Ci ha lasciato un insegnamento che è sempre attuale: bisogna osare la speranza.

“(R)esistenze – storie della Resistenza nel ferrarese” 2016:

Lunedì 18/4 – ore 9.45 – Centro Teatro Universitario di Ferrara
Martedì 19/4 – ore 9.45 – Centro Teatro Universitario di Ferrara
Mercoledì 20/4 – ore 9.45 – Centro Teatro Universitario di Ferrara
Giovedì 21/4 – ore 9.45 – Centro Teatro Universitario di Ferrara
Venerdì 22/4 – ore 9.45 – Centro Teatro Universitario di Ferrara
Sabato 23/4 – ore 10.30 – I.C. G. Bentivoglio di Poggio Renatico (Fe)

La replica di Venerdì 22/4 è aperta ad un pubblico adulto previa prenotazione
info: 328 8120452, info@balamosteatro.org

progetto a cura di Balamòs Teatro – Associazione Culturale
in collaborazione con: ANPI Ferrara, Centro Teatro Universitario di Ferrara
e con il patrocinio di: Regione Emilia Romagna, Comune di Ferrara.

Una delegazione britannica commemora i martiri della Resistenza comacchiese

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Dopo aver commemorato lo scorso anno il 70° anniversario della Liberazione con una cerimonia speciale, organizzata dalla Guardia Nazionale Danese davanti al cippo del Maggiore Anders Lassen, quest’anno sarà ospite a Comacchio una delegazione inglese.
Il programma della Festa di Liberazione, promosso ed organizzato dalla locale sezione dell’ANPI, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, prende il via lunedì 18 aprile 2016, alle ore 16.30 in biblioteca con la presentazione dei primi tre volumi di “Vite schedate” di Delfina Tromboni. Saranno presenti l’autrice ed Antonella Guarnieri, responsabile del Museo del Risorgimento e della Resistenza di Ferrara.

A seguire, alle ore 18.30 presso il Parco della Resistenza il Sindaco Marco Fabbri incontrerà la delegazione inglese, giunta da Londra per studiare e commemorare i martiri della Resistenza comacchiese. Saranno presenti l’Addetto militare dell’Ambasciata britannica a Roma, le Autorità locali ed una rappresentanza dell’ANPI di Comacchio, presieduta da Vincenzino Folegatti. Il giorno successivo, martedì 19 aprile, sarà effettuata la deposizione delle corone di alloro ai cippi sparsi, dapprima, alle ore 9 nei pressi del casone Paviero, davanti al cippo del partigiano Vincenzino Folegatti ed a seguire al Lido degli Estensi e a Comacchio. Alle 9.30 sarà reso omaggio al caporale Hunter e ai partigiani comacchiesi, davanti al cippo (sotto al ponte Albani) che commemora il loro sacrificio. Alle ore 10 il corteo si sposterà in via Marina a Comacchio, dove, davanti al cippo del Maggiore Anders Lassen, la delegazione inglese curerà una breve cerimonia di commemorazione, per ricordare anche i tre soldati inglesi caduti insieme al militare danesi durante le fasi cruciali della Liberazione di Comacchio (primi giorni dell’aprile 1945).

Le altre cerimonie istituzionali avranno luogo, come di consueto, il 25 aprile prossimo, in concomitanza con la partenza della 29^ edizione della Ciclodelta della Libertà, pedalata non competitiva, organizzata dall’ANPI per andare alla scoperta dei luoghi che hanno segnato la storia della Resistenza sul territorio. Quest’anno saranno due gli itinerari, uno dei quali riservato ai partecipanti con disabilità. La partenza per entrambi gli itinerari della Ciclodelta della Libertà è prevista per le ore 9.30 del 25 aprile, davanti alla Torre dell’orologio. Seguirà la santa messa al Sacrario dei caduti con le Autorità cittadine e successivamente si formerà il corteo, scortato dalla Banda “Giuseppe Verdi” di Cona, per la deposizione delle corone di alloro in Piazza Roma, al Parco della Resistenza e in Piazza Folegatti, con il discorso celebrativo di chiusura, alle ore 11.

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