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Giorno: 22 Aprile 2016

Da Unife una terza via per indagare il Big Bang

da: ufficio comunicazione ed eventi Unife

Grant di 2.5 milioni di euro al progetto di ricerca del Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra, coordinato da Paolo Lenisa.

Perché non c’è il nulla? Uno dei problemi irrisolti della fisica contemporanea è la prevalenza della materia sull’antimateria nell’Universo che vediamo.
La Teoria del Big Bang prevede che all’origine materia ed antimateria fossero presenti in egual misura e che solo successivamente si sia passati allo stato attuale, in cui la materia domina sull’antimateria.
Gli scienziati non sono ancora in grado di spiegare come ciò sia accaduto e il mistero viene affrontato sperimentalmente in vari modi, complementari tra loro.
Sulla stazione spaziale ISS, ad esempio, si stanno cercando nuclei di antimateria che possano provenire da regioni lontane dell’Universo, mentre all’LHC del CERN si accelerano particelle ad altissima energia per produrre antimateria in laboratorio e studiare minuscole asimmetrie di comportamento tra materia ed antimateria.
Ma esiste anche una terza via ed è quella perseguita dal lavoro di un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra di Unife, coordinato da Paolo Lenisa.
Il progetto, svolto in collaborazione con l’Università di Aquisgrana e il Centro di Ricerca di Juelich, si è recentemente aggiudicato un finanziamento di 2.5 milioni di euro, un ERC-Advanced Grant che la Commissione Europea riserva a proposte scientifiche di eccellenza.
Specifica Lenisa: “La nostra via di investigazione, che richiede investimenti e personale decisamente inferiori ai metodi tradizionali, presenta un potenziale di scoperta egualmente straordinario. E’ la via delle misure di precisione di grandezze fisiche particolari, come il momento di dipolo elettrico del protone, che rappresenta una separazione tra centri di carica positiva e negativa nel volume della particella. La presenza di un momento di dipolo elettrico, anche minimo, in un protone indicherebbe una violazione di una delle simmetrie fondamentali della natura e potrebbe contribuire a spiegare l’asimmetria tra materia ed antimateria. Sono misure assai delicate, che richiedono una precisione che va ben oltre la nostra capacità sensoriale. Per farsene un’idea, si pensi di prendere un protone ed estenderlo fino a farlo diventare delle dimensioni della Terra: in questa situazione, un momento di dipolo elettrico come quello che si intende misurare corrisponderebbe ad una separazione di carica inferiore al diametro di un capello!”.
Conclude Lenisa: “ Un importante riconoscimento, che testimonia come sia possibile fare ricerca di eccellenza anche in atenei di non grandi dimensioni come il nostro. E’ un tipo di attività che si sviluppa solo in ambienti con ampia libertà intellettuale e mi fa piacere ricordare che sia già il secondo ERC-Advanced Grant ottenuto dalla nostra linea di ricerca. Un risultato forse unico a livello nazionale, che premia la qualità e le competenze dei ricercatori ferraresi anche in ambito internazionale”.

Torna la rassegna “Doc in Tour” al Cinema Boldini

da: Arci Ferrara

Come di consueto ripartono anche quest’anno gli appuntamenti con Doc in Tour, Documentari in Emilia-Romagna, rassegna promossa da Regione Emilia-Romagna, Fice Emilia Romagna, D.E-R, Associazione dei documentaristi emiliano romagnoli e Progetto Fronte del Pubblico. Il cinema Boldini proporrà al pubblico due serate dedicate alla rassegna. Si partirà martedì 26 aprile alle ore 21.00 con il lavoro di Danilo Monte MEMORIE – IN VIAGGIO VERSO AUSCHWITZ.

Intimo e potente, è il racconto di un viaggio compiuto ad Auschwitz dal regista insieme al fratello Roberto, che ha trascorso gli ultimi anni tra carcere, droga, comunità e libri di storia. Un viaggio che è occasione per riscoprirsi e ritrovarsi. Il treno diventa luogo in cui si parla, si discute, si piange, si litiga, senza vie di mezzo, ma sempre con straordinaria umanità.

Mercoledì 27 aprile alle ore 21.00 verranno proposti due documentari: SPONDE, nel sicuro sole del nord – regia di Irene Dionisio e a seguire ISHANE E IL PAESE DI PAPÀ regia di Nicoletta Manzini. La serata è inserita nel programma della 14^ Edizione del Festival dei Diritti di Ferrara.

“Sponde” è la storia dell’amicizia e della profonda relazione che nasce tra lo scultore e postino tunisino Mohsen e il becchino in pensione Vincenzo. Un giorno Mohsen Lidhabi, a Zarzis – Tunisia, cercando sulla spiaggia materiali per le proprie sculture, trova un corpo. Senza troppe domande decide di dare allo sconosciuto degna sepoltura, scatenando infinite polemiche nella propria comunità di origine e tra i sostenitori di Ben Alì. Su un’altra sponda del Mediterraneo, a Lampedusa, Vincenzo, assiste alla stessa epifania e prende la medesima decisione, sollevando le critiche della comunità religiosa che contesta l’uso delle croci per il seppellimento di uomini non cattolici. Poco dopo Vincenzo riceverà una lettera scritta in francese da un mittente sconosciuto che come lui ha scelto di dare sepoltura ai corpi senza nome arrivati dal mare in seguito alla Primavera Araba. I due uomini, Mohsen e Vincenzo, e il loro timido contatto ci parlano di un’umanità profonda che si confronta con l’osceno della storia attuale; le reazioni delle comunità di appartenenza raccontano, invece, della perenne lotta dell’uomo per la dignità, anche a costo dell’emarginazione.
“Ishane” è un viaggio alla ricerca della propria origine, una domanda sempre aperta e sempre diversa: che cosa vuol dire essere straniero? Perché Ihsane è una ragazza di 22 anni nata in Marocco e cresciuta in Italia, che interpella sé stessa e il suo essere ponte tra due culture. Nicoletta, documentarista e responsabile progettazione per la Fondazione Mondinsieme, l’ha seguita nel suo Paese d’origine – il Paese di papà – scrutando in silenzio il modo di Ihsane di rapportarsi ad un mondo famigliare e sconosciuto allo stesso tempo.

Le due serate saranno ad ingresso libero.
Per informazioni – www.festivaldeidiritti.itwww.cinemaboldini.it

Qualità e originalità artigianale sabato e domenica in piazza Municipale a Ferrara

da: ufficio stampa CNA Ferrara

Domani, sabato 23 aprile e domani, domenica, in piazza Municipale a Ferrara, appuntamento con il mercato dell’artigianato artistico, sicuro polo di attrazione per ferraresi e turisti per l’originalità e qualità delle lavorazioni, che caratterizzano la decisa impronta artigianale delle imprese che ne sono protagoniste. Ricordiamo i nomi dei 12 espositori, le cui creazioni uniche ed esclusive sarà possibile ammirare in questo fine settimana: Lorenzo Bello (oggetti in terracotta), Mauro Benetello (incisioni), Aggeo Caccia (lavorazione pellami), Mariano Calcagno (bigiotteria), Ceramica Artistica Graffita di Mazza Franco (ceramica artistica), Enrico De Lazzaro (fotografia e oggetti d’arte), La Bottega itinerante di Lagrecacolonna Marisa (bigiotteria), Mancini Arte (oggetti in vetro), Pachamama di Elisabetta Occhi (ceramiche artistiche), Fabrizio Paganini (bigiotteria), Cristian Pancot (ricami), Alberto Roitman (bigiotteria).

Francesco Manca è il nuovo presidente di Anga Ferrara

da: ufficio stampa Confagricoltura Ferrara

Ferrara, 22 aprile 2014 – Nella serata di mercoledì 20 aprile l’assemblea dei Giovani di Confagricoltura Ferrara ha eletto Francesco Manca Presidente dell’Associazione per il prossimo triennio. 30 anni, una laurea in agraria ed una in filosofia, conduttore di un’azienda ad indirizzo cerealicolo ubicata nei Comuni di Argenta e Portomaggiore, subentra a Marchioni Cristian che ha guidato l’Anga dall’aprile 2013. La Vice Presidenza è stata affidata a Claudia Guidi di Codigoro. Gli altri consiglieri sono: Francesco Badile di Codigoro, Michele Bellettato di Berra, Francesco Canetti di Copparo, Fabio Cavicchioli di Ferrara, Marco Lavezzi di Copparo, Cristian Marchioni di Copparo.

Gli sbandieratori della F.I.Sb. all’estero per la Qatar Cup Final dal 25 al 30 aprile

da: ufficio stampa F.I.SB.

Gli sbandieratori della Federazione Italiana Sbandieratori all’estero per la QATAR CUP FINAL dal 25 al 30 aprile.
Saranno 24 giovani sbandieratori di varie regioni italiane, in rappresentanza della F.I.SB. e delle seguenti città di Ascoli Piceno, Fossano, Cava de’ Tirreni, Querceta, Motta Sant’Anastasia, Megliadino San Vitale, Sulmona, Quattro Castella, Noale, Carovigno e Faenza che si esibiranno alla Qatar Cup Final in programma a Doha, in Qatar il 29 aprile 2016.
“Ancora una volta porteremo la nostra tradizione, la cultura tipica dell’Italia dei Comuni al di là dei confini nazionali – ha commentato il Presidente F.I.SB. Antonella Palumbo di Cava de’ Tirreni – sarà un’esperienza emozionante per il contesto. Siamo stati contattati pochi giorni fa per predisporre l’evento della Cerimonia di Chiusura della Qatar Cup Final e in pochi giorni abbiamo convocato i ragazzi sbandieratori in rappresentanza di 8 regioni (Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Abruzzo, Campania e Sicilia).
La Federazione Italiana Sbandieratori (di cui oggi fanno parte oltre 90 gruppi federati) si è costituita nel 1966 a San Marino, sotto la spinta dei gruppi di Arezzo, Ascoli Piceno, Bologna, Carovigno, Cori, Faenza, Firenze, Fossano, Massa Marittima, Pisa, Querceta e Ripa di Seravezza.

Ha costituito la propria Nazionale nel 2001 e da allora ha partecipato a cerimonie di apertura o chiusura di importante manifestazioni internazionali, oppure a eventi facendo spettacolo solo con gli sbandieratori oppure con musici (Chiarine e Tamburi) e sbandieratori, ecco i principali interventi:

-Salt Lake City (Usa) febbraio 2002: Cerimonia di Chiusura XIX Giochi Olimpici Invernali – Passaggio della Bandiera Olimpica
-Torino febbraio 2006: cerimonia d’apertura dei XX Giochi Olimpici Invernali
-Bologna marzo 2008: “Final Eight Coppa Italia 2008 Volley serie A femminile”
-Malta ottobre 2008: “Settimana della Lingua Italiana nel mondo” promossa dal Ministero degli Esteri e dall’Ambasciata d’Italia a Malta
-Dubai (Emirati Arabi) marzo 2009: cerimonia d’apertura Dubai World Cup
-Pescara giugno 2009: Stadio Adriatico, cerimonia d’apertura Giochi del Mediterraneo
-Donetsk (Ucraina) agosto 2009: cerimonia d’apertura Stadio Shakhtar Donetsk Donbass Arena
-Torino settembre 2011: cerimonia d’inaugurazione dello Juventus Stadium
-Tblisi maggio 2012: Esibizione presso l’Ambasciata italiana
-Milano ottobre 2012: “Cerimonia delle bandiere” EXPO2015
-Washington maggio 2013: Esibizione presso l’Ambasciata italiana
-Siena giugno 2013: Spettacolo “Welcome” direzione artistica Marco Balich
-Bologna marzo 2014: Show al concerto di Elisa “L’anima vola Tour”
-Roma maggio 2014: Stadio Olimpico “Italia – Brasile” calcio vecchie glorie
-Doha (Qatar) dicembre 2014: cerimonia d’apertura Supercoppa 2014 – Juventus/Napoli
-Milano 2 giugno 2015: Show “Festa della Repubblica Expo2015” Piazza Italia Albero della Vita

“Tenteremo di stupire creando emozione come sappiamo fare noi italiani, con creatività – presenteremo una Grande Squadra con 24 Sbandieratori e con uno spettacolo di 48 bandiere in movimento coreografico” cosi racconta uno dei ct. Francesco Gorini di Faenza che ha diramato le convocazioni.
Mentre altri 2 ct. Ivo Fiandrino di Fossano e Manuel Ranalli di Ascoli Piceno partiranno il giorno 20 aprile con altri 2 ragazzi di cui un interprete per predisporre e organizzare al meglio l’evento della QATAR CUP FINAL, inoltre coordineranno nella giornata del 24 aprile la cerimonia di apertura delle 2 semifinali.
Il match della QATAR CUP FINAL si giocherà il giorno 29 aprile presso “Al Sadd – Jassim Bin Hamad Stadium”, di Doha con inizio alle ore 20.00 locali (19.00 ora italiana).

Ecco i 27 partecipanti:

Cognome e Nome GRUPPO
1 Angelini Marinucci Enrico, Ascoli – Sestiere di Sant’Emidio
2 Battistella Nicola, Megliadino San Vitale
3 Capriotti Gianluca, Ascoli – Sestiere Porta Solestà
4 Cocci Flavio, Querceta – Palio dei Micci
5 Consolo Salvatore, Motta S.Anastasia – Giovani Maestri
6 De Luca Simone, Cava de’ Tirreni – Torri Metelliane
7 Fasulo Edoardo, Cava de’ Tirreni – Citta Regia
8 Ferrua Claudio, Fossano – Principi d’Acaja
9 Fiandrino Ivo, CT Nazionale F.I.SB.
10 Ficorilli Filippo, Sulmona – Borgo San Panfilo
11 Forte Michael, Sulmona – Borgo San Panfilo
12 Frollo Andrea, Ascoli – Sestiere Piazzarola
13 Gorini Francesco, CT Nazionale F.I.SB.
14 Leone Lorenzo, Quattro Castella – Maestà della Battaglia
15 Nardinocchi Christian, Ascoli – Sestiere Porta Solestà
16 Noci Giulio, Massa Marittima – Società dei Terzieri Massetani
17 Pezza Marco, Ascoli – Sestiere Piazzarola
18 Pisapia Giovanni, Cava dei Tirreni – A.s.d. Università della Cava
19 Ranalli Manuel, CT Nazionale F.I.SB.
20 Sardi Maurizio, Ascoli – Sestiere Porta Maggiore
21 Sermarini Stefano, Ascoli – Sestiere Porta Maggiore
22 Torrano Biagio, Quattro Castella – Maestà della Battaglia
23 Trombetta Fabio Raoni, Noale – A.s.d. Tempesta
24 Vissio Andrea ,Fossano – Principi d’Acaja
25 Cittadini Marco, Ascoli – Sestiere Porta Solestà
26 Martino Gianni, Dirigente F.I.SB.
27 Palumbo Antonella, Presidente F.I.SB.

Domani la seconda semifinale del “Primo Festival Canoro” by Spirito

da: Silvia Bottoni

Si svolgerà sabato 23 aprile la semifinale del “Primo Festival Canoro” by SPIRITO organizzato da Paolo De Grandis in collaborazione con l’etichetta discografica Jaywork Label di Paolo Martorana e Luca Facchini presso il noto locale Spirito in Via Rondona a Vigarano Mainarda
La prima serata del 16 aprile ha riscosso un grande successo per l’alto livello dei concorrenti che si stanno preparando per una finale di fuoco!

FESTIVAL CANORO “DO.RE.MI.FESTIVAL”
Il festival nasce dall’esigenza di rendere sempre più protagonista la persona, il singolo elemento che, forte dei vari reality televisivi, si sente all’altezza di poter gareggiare e di poter vincere, magari di fronte ad un pubblico giudicante. L’ebbrezza del partecipare non conosce sesso, età e classe sociale.
Studiato per essere spalmato in tre serate, prevede due semifinali ed una finale: le semifinali serviranno per scremare i cantanti che poi si affronteranno nella serata conclusiva.

REGOLE
I concorrenti saranno 18, suddivisi in 9 per semifinale. Passeranno alla finale in 10, 5 per tranche.
La giuria sarà composta da 3 elementi per semifinale, mai uguali. In finale 5 o 7.
Sarà sempre presente un giornalista di una testata locale, un rappresentante degli sponsor ed un addetto ai lavori (dj radio, discoteca, pr, cantante professionista)

PREMI
I concorrenti che parteciperanno, riceveranno tutti un buono da spendere presso un noto franchising di agenzie viaggio a livello nazionale (Gruppo Info Vacanze), i primi 3 riceveranno una targa ricordo (3°-2°-1°), una targa-riconoscimento a chi avrà più seguito (FANS CLUB) e della stampa. Un ulteriore buono vacanza dallo sponsor ed un premio offerto dal LOCALE dove si svolge il tutto!
Ma solo il 1° classificato avrà possibilità di incidere un proprio cd presso la JayWork
Label, casa discografica a livello nazionale ed internazionale, con sede a Ferrara.

DIRETTA RADIO
La finale darà seguita in diretta radiofonica per tutta la serata dai conduttori di LITEFM, in collegamento con altre 5 radio nazionali, dalla Sicilia, al Lazio, al Piemonte, alla Lombardia
Con 12000 contatti provati ad ogni finale già svolta (SOLO FINALE)

Paolo de Grandis nasce come voce radiofonica nel 1981. Da allora lavora nelle radio del bassopolesine, regionali e nazionali.
Presta la sua voce a sot pubblicitari e doppiaggi. Ha collaborato con tantissime discoteche in tutta Italia. Creatore e organizzatore di eventi di moda, musicali e teatrali che spesso presenta. Autore di testi e scrittore di favole, ha pubblicato un romanzo “Tanto è lo stesso”. Conduce attualmente il programma Paolo de Grandis Show.

Domani l’Omaggio al Duca di San Benedetto

da: ​ufficio stampa Ente Palio di Ferrara

Sabato 23 aprile segna la volta del Rione del Diamante, la Contrada di San Benedetto, di rendere omaggio al signore estense. Ma quest’anno il rione biancazzurro travalica i confini del Ducato Estense e non si accontenta di restare nel continente ma, oltrepassando la manica, giunge sino alla terra di Albione. La Contrada di San Benedetto, infatti, grazie ad un’accurata ricerca storica, rievoca un episodio di grande rilevanza storica, ovvero quando nel lontano 4 giugno 1480, vennero conferite ad Ercole I d’Este le insegne dell’Ordine della Giarrettiera dal Cavaliere Sir Laurence Rainsford, compagno d’armi, consigliere e ambasciatore del Re d’Inghilterra, Edoardo IV. Un evento storico estremamente importante sia perché evidenzia l’importanza della Casa d’Este nel panorama politico dell’epoca ma anche perché rappresenta quel sottile filo che lega il Regno Unito a Ferrara ….filo rappresentato dallo stesso Santo Patrono, San Giorgio vincitore sul drago. Val la pena ricordare che Ferrara ha, come anzidetto, suo Santo patrono proprio Giorgio, come l’Inghilterra. Il duca Ercole I d’Este, sulle pareti di Belriguardo, si fa ritrarre con le insegne dell’Ordine della Giarrettiera e viene sepolto, il 27 gennaio 1505, con la veste dell’Ordine donatagli proprio da Edoardo IV con l’insegna della preziosissima giarrettiera, rappresentata sulla gamba, in velluto azzurro listato d’oro.

Domenica 24 aprile finisce la stagione regolare della serie A di Tchoukball

da: Ferrara Tchoukball

La stagione del Tchoukball italiano è entrata nella fase finale e sta emettendo i primi verdetti.
Il 16 e 17 aprile il Ferrara Tchoukball ha ospitato (al Palasport di Poggio Renatico) i Play Off per la promozione in Serie A. La manifestazione ha segnato l’ennesimo successo organizzativo per il Tchoukball estense: la squadra di Castellanza (VA) con la vittoria finale conquista il lasciapassare per la massima serie. Lendinara (RO) e Caronno (VA) accedono agli spareggi con le squadre che otterranno l’ottavo e il nono posto in Serie A.
Buona prova per la squadra ferrarese presente ai Play off, i giovanissimi Afternuts, che conquistano un sesto posto che rappresenta un segnale positivo per il futuro.
Domenica 24 aprile i destini della serie cadetta si intersecheranno con quelli della Serie A. E’ in programma, infatti, l’ultima giornata della stagione regolare e sono attesi i verdetti definitivi. Mai come quest’anno l’esito è stato incerto soprattutto in coda: saranno gli scontri diretti di questo fine settimana a stabilire la squadra che retrocederà direttamente in Serie B e le due che spareggeranno con le Lendinara e Caronno.
Ferrara è pienamente coinvolta in questa lotteria finale. Nella trasferta ad Asti la squadra, sponsorizzata Conad, in caso di sconfitte nei due match con Rovello Sgavisc e Asti Redox si classificherebbe terz’ultima disputando successivamente lo spareggio con Caronno; con una vittoria aggancerebbe i Saronno Pollux superandoli per i risultati degli scontri diretti. Sarebbe, così, salva senza ulteriori partite.
Los Cornetteros giocheranno le ultime partite, con gli stessi avversari, senza particolari tensioni: il loro sesto posto in classifica chiude una stagione di transizione che potrà dare nuovi impulsi al Ferrara Tchoukball il prossimo anno.

L’Alda Costa martedì 26 aprile al Museo del Risorgimento e della Resistenza

da: Istituto Comprensivo Alda Costa – Ferrara

Visita al Museo del Risorgimento e della Resistenza, martedì 26 aprile per la classe prima a tempo pieno della Scuola Primaria Alda Costa, per il progetto “Che cosa ci fa un bambino al Museo del Risorgimento e della Resistenza”. Il coordinamento didattico è curato dalla dott.ssa Antonella Guarnieri, responsabile del museo, in collaborazione con l’insegnante Paola Chiorboli. I bambini impareranno a conoscere il patrimonio del museo attraverso un percorso di cinque anni che prevede la progettazione e l’utilizzo di specifici materiali di didattica museale, di metodologia della ricerca storica, di modalità di osservazione in itinere, di produzione di elaborati. La documentazione conclusiva renderà il processo riproducibile al fine di valorizzare il museo e di avvicinare le giovani generazioni alla conoscenza degli eventi storici del proprio territorio. Il progetto, in questa fase iniziale, coinvolgerà solamente la classe prima t. p. della scuola primaria Costa, ma negli anni successivi sarà gradualmente esteso ad altre classi e si affiancherà alle consuete visite al museo e agli incontri con la dott.ssa Antonella Guarnieri, programmati per le classi delle scuole primarie e secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo Alda Costa.

CAMBIA-MENTI
Prepotenza: attacco o difesa?

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La prepotenza agita contro altri può essere un attacco con lo scopo di ferire oppure può essere una difesa per paura di essere a propria volta attaccati. I fenomeni di bullismo ci sono sempre stati, ma mai tanto perversamente esibiti da quando la diffusione dei mezzi di comunicazione contemporanei ne rendono la diffusione in rete così capillare.
Gli atti di prepotenza, le molestie o le aggressioni sono intenzionali, cioè sono messi in atto per provocare un danno alla vittima. C’è persistenza nel tempo: le azioni dei bulli durano per settimane, mesi o anni e sono ripetute. Riguardano soprattutto bambini o ragazzi, in genere in età scolare, che condividono lo stesso contesto, più comunemente la scuola.
Vi è un’asimmetria nella relazione, cioè uno squilibrio di potere tra chi compie l’azione e chi la subisce, per ragioni che possono essere di età, forza, genere o per la popolarità che il bullo ha nel gruppo di suoi coetanei. La vittima in genere già prima di subire ‘violenza’ ha problemi di integrazione col gruppo dei pari, non è in grado di difendersi, è isolata e ha paura di denunciare gli episodi di bullismo perché teme vendette e ritorsioni ulteriori.
Il bullismo non è né uno scherzo (in quanto nello scherzo l’intento è di divertirsi tutti insieme e non di ferire l’altro), né un conflitto fra coetanei, che avviene in determinate circostanze e può accadere a chiunque.
Un mio paziente così racconta il suo brutto incontro con la prepotenza altrui: “Quando entrai al liceo le cose precipitarono…venni preso di mira da un gruppo di ragazzini, io ero quello magrino, con gli occhiali, con la “R” moscia e la “S” sibilante, effeminato e un po’ diffidente. Quindi ero la vittima perfetta. Iniziò tutto con degli scherzi stupidi, fatti durante l’intervallo, mi nascondevano quaderni, astucci, libri ecc. e a niente servivano le mie preghiere di restituirmele. Un giorno rimasi, completamente in balia dei miei aguzzini che mi colpirono con schiaffi, pugni e calci, finché non si stancarono e tutto questo durante un’assemblea di istituto. Un giorno i miei genitori stanchi di vedermi in lacrime ogni giorno, decisero di parlare con il preside, lui chiamò i miei compagni nel suo ufficio e da li le cose migliorarono”.
Gli atti di bullismo avvengono sempre su una scena, davanti ad una platea: umiliare la vittima è parte integrante di questo rituale. II bullo utilizza il gruppo per ricavarne forza.
Chi è vittima vive un costante senso di terrore e di mortificazione e paradossalmente questo lo fa sentire parte di qualcosa, parte di un gruppo. Da un certo punto di vista meglio essere vittime che non definirsi affatto.

Il bullo e la vittima condividono la stessa radice: l’insicurezza e ricacciano nell’altro ciò che non possono riconoscere di sé, cioè debolezza o forza. Condividono inoltre la stessa posizione soggettiva rispetto al mondo: l’isolamento (si sentono esclusi).
Essere bullo/vittima dà un’identità: è sempre più rassicurante che non potersi definire affatto. Il bullo per dirsi forte ha bisogno di misurarsi sul debole, così come la vittima per definirsi tale ha bisogno di un carnefice. L’uno è necessario all’altro: sono due figure complementari. Se li si sanziona come provocatori o li si conforta come vittime l’esito è di confermarli nella falsa identità che quel ruolo assicura loro e non li si aiuta ad abbandonare quella posizione soggettiva.
Un altro mio paziente così descrive la sua esperienza alle medie: “La consapevolezza che le parole possano essere affilate come coltelli l’apprendi all’età di dodici anni, proprio quando vedi il tuo corpo cambiare e il più delle volte non lo sta facendo come sperato. A dodici anni, se la fortuna non gira bene, puoi ritrovarti a frequentare ambienti pieni di squali rabbiosi, che non si sa per quale buona ragione hanno voglia di comunicare a tutti i costi come e chi sei; ci tengono a rivelarti il tuo orientamento sessuale, a farti sapere se sei brutto o grasso, vestito bene o male. Possono fartelo sapere in vari modi, urlandolo davanti ad altra gente, oppure sussurrandolo all’orecchio. Possono scrivertelo su ogni pagina del quaderno di matematica, quando sei fortunato, o peggio ancora sui muri della scuola. Quello che tu sai o sei veramente conta poco, non interessa, passa in secondo piano. Tali gesti che oggi, avendo raggiunto la maggiore età e la consapevolezza della loro gravità, sembrano essere impensabili nella realtà di ognuno di noi, quando hai dodici anni possono essere il pane quotidiano”.
È proprio la percezione di non essere padrone in casa propria, che qualcosa di sé non si lascia dominare a spingere i bulli a spadroneggiare sugli altri. D’altra parte la vittima è fin troppo consapevole dei propri limiti e pronto a tutto, anche a sacrificare se stesso per poter credere che ci sarà un tempo in cui troverà la forza per reagire.

SESTANTE
Confessioni di un esiliato, elogiando la letteratura

La letteratura è l’unica forma di assicurazione di cui una società può disporre. (…) Sono certo, certissimo, che un uomo che legge poesia si fa sconfiggere meno facilmente di uno che non la legge. (Iosif Brodskij)

Iosif Brodskij
Iosif Brodskij

Due discorsi, raccolti nel 1987, su “la condizione che chiamiamo esilio” e “un volto non comune” – scritto per il ritiro, quello stesso anno, del Premio Nobel per la Letteratura – quelli del grande poeta, drammaturgo e saggista russo Iosif Brodskij (1940-1996), in “Dall’esilio”. Poche pagine cariche di messaggi illuminanti, l’importanza dell’arte e della letteratura, che si prendono cura dei propri figli. Si parla anche di esilio, in queste righe (anche perché uno scrittore esiliato si ritira dentro la sua madrelingua e quindi l’esilio è prima di tutto un evento linguistico), ma quello che oggi ci colpisce, anche per la sua drammatica quotidianità, è quanto la scrittura e la lettura, spesso dimenticate o sottovalutate, in realtà contino in società ed esistenze confuse.
La letteratura, secondo Brodskij, è “l’unica forma di assicurazione di cui una società può disporre, l’antidoto alla legge della giungla, l’argomento migliore contro qualsiasi soluzione di massa che agisca sugli uomini con la delicatezza di una ruspa – se non altro perché la diversità umana è la materia prima della letteratura, oltre che costituirne la ragion d’essere”. La letteratura è maestra di finesse umana, migliore di qualsiasi dottrina, e, ostacolando la sua esistenza e l’attitudine della gente a imparare le lezioni che essa impartisce, una società riduce il suo potenziale e mette in pericolo il suo stesso tessuto. L’arte stimola, nell’essere umano il senso della sua unicità, della sua individualità, un’opera si rivolge a un individuo singolo e, in un autentico tête-à-tête, stabilisce con lui rapporti diretti, senza intermediari. La prima e vera funzione dell’arte è, infatti, proprio quella di insegnarci qualcosa sulla “dimensione privata della condizione umana”. Essa porta a dialogo, consapevolezza e riflessione, per questo non è sempre apprezzata “dai paladini del bene comune, dai padroni delle masse, dagli araldi della necessità storica”. E poi l’estetica è la madre dell’etica. Malsana è, dunque, la condizione in cui arte e letteratura sono monopolio o prerogativa di pochi. E poi “se scegliessimo i nostri governanti sulla base della loro esperienza di lettori, e non sulla base dei loro programmi politici, ci sarebbe assai meno sofferenza sulla terra. (…) A un potenziale padrone dei nostri destini si dovrebbe domandare, prima di ogni cosa, non già quali siano le sue idee in fatto di politica estera, bensì osa pensi di Stendhal, Dickens, Dostoevskij. (…) Come polizza d’assicurazione morale, quanto meno, la letteratura dà molto più affidamento che non un sistema religioso o una dottrina filosofica”. Domanda da lettori che si potrebbe fare ai nostri governanti, potrebbe essere un’idea… sorprese garantite.

coverIosif Brodskij, Dall’esilio, Adelphi, 1988, 68 p.

LA BELLEZZA CI SALVERA’
Concorso Balconi e Negozi in fiore 2016: il 23 aprile si parte!

fiori-per-il-balconePrepariamoci al grande evento, i Giardini Estensi, dal 30 aprile al 1 Maggio, a Ferrara. Prima di parlarvi dell’evento (a breve), e prepararci a questa consueta esplosione di colori, arriviamo per gradi, al 23 Aprile. Mancano pochi giorni, infatti, per partecipare a un concorso che, con tanta fantasia e buona volontà potrà portare i fiori su tutti i balconi della città e nelle sue più belle vetrine. Ci sarà spazio per ogni idea e iniziativa.

L’Associazione Ferrara Pro Art ed Ascom Confcommercio Ferrara, in occasione della rassegna florovivaistica Giardini Estensi 2016, bandiscono il concorso a premi “Balconi e Negozi in fiore” con l’obiettivo rendere più gradevole ed ospitale la città attraverso l’utilizzo dei fiori, in grado di abbellire lo scorcio di una via, di una finestra o di un palazzo.

PARTECIPANTI

  • Il concorso è aperto alla partecipazione gratuita di residenti, associazioni e attività commerciali di Ferrara. Sono esclusi dalla partecipazione i membri della commissione esaminatrice e le attività di fioraio o vivaista.
  • Chi intenda iscriversi al concorso deve presentare istanza redatta su apposito modulo disponibile sul sito www.giardiniestensi.it, da recapitare entro il 1° maggio a mezzo posta (Associazione Pro Art, via Terranuova 41), o e-mail (ferrarainfiore@libero.it), o a mano (sede dell’Associazione Pro Art, o dal 30 aprile al 1° maggio in piazza Castello durante la manifestazione Giardini Estensi).
  • È ammessa una sola iscrizione per nucleo familiare. È possibile però indicare più balconi della stessa unità abitativa: la valutazione sarà complessiva.

SVOLGIMENTO

  • Il concorso si compone di due sezioni (è possibile l’iscrizione a entrambe):

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  • Sezione BALCONI IN FIORE (privati): premio al più bel balcone, finestra, terrazza o davanzale fiorito (o altro particolare abitativo esterno).
  • Sezione NEGOZI IN FIORE (attività commerciali): premio alla più bella vetrina fiorita (o ambito esterno di pertinenza).

 

Si trattera’ di un allestimento a tema libero con composizione di fiori e piante varie (gerani, edera, petunie, ortensie, begonie, verbena, ecc.) e si svolgerà dal 23 aprile al 1° giugno. I partecipanti devono garantire il mantenimento delle caratteristiche del luogo per tutto il periodo del concorso.

VALUTAZIONE

  • La valutazione degli allestimenti compete ad apposita commissione costituita da: un architetto o agronomo o vivaista, e da un rappresentante del Comune designato dal Sindaco.
  • La commissione effettuerà sopralluoghi esterni tra il 5 e il 20 maggio e provvederà, a suo insindacabile giudizio, all’assegnazione dei premi.
  • La valutazione sarà effettuata in base ai seguenti criteri: Varietà e composizione di fiori e piante, Migliore combinazione dei colori dei fiori (gioco di colori), Originalità e creatività, Inserimento armonioso nel contesto urbano, Qualità dei materiali dei vasi utilizzati.
  • Vengono premiati i primi 3 classificati di ogni sezione. I premi consistono in cene/pranzi o buoni sconto/omaggio, a cura di Ascom Confcommercio Ferrara, e il loro ritiro avverrà a giugno (data, orario e luogo saranno comunicati ai vincitori a mezzo telefono o internet).

Forza creativi, allora, al lavoro !

balconi-in-fiorePer il regolamento in pdf, vedi

 

Furioso da 5 secoli

E’ il 22 aprile 1516, esattamente cinquecento anni fa, che a Ferrara esce quello che viene considerato il primo bestseller della storia moderna: l’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto. In questo stesso giorno, oggi, la biblioteca comunale di Ferrara intitolata al poeta presenta la più importante esposizione di documenti ariosteschi mai realizzata nella città natale. La prima edizione del poema, nel 1516, è stampata da Giovanni Mazzocco di Bondeno in circa 1300 esemplari. Dopodiché l’autore rimette mano all’opera che ruota attorno all’amore pazzo e disperato del protagonista per Angelica, ma anche al mondo che ci sta intorno, con “le donne, i cavallier, l’arme, gli amori”: Nel 1521 esce la seconda edizione e, nel 1532, l’ultima, revisionata secondo le teorie linguistiche del Bembo. Tra i volumi più preziosi in mostra da segnalare proprio l’unica copia conservata intatta di quell’edizione definitiva del Furioso.

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Opere di Ludovico Ariosto della donazione Segre (da Archibiblio del Comune di Ferrara)

I libri rari, antichi e a volte unici che si possono ammirare fanno parte dei 55 pezzi arrivati qui grazie alla donazione del filologo Cesare Segre, che a sua volta li eredita dallo zio, lo studioso Santorre Debenedetti.

Roba vecchia? Assolutamente no. Per dimostrarlo in città si sono inventati un progetto che si chiama “Per conto di Ariosto” e fa rivivere il poeta in chiave moderna. L’idea è di due giovani giornalisti, Irene Lodi e Matteo Bianchi, che riportano in scena il poeta immaginandolo vivere (e scrivere) nella città di Ferrara oggi, per capire come si sarebbe mosso e da cosa avrebbe tratto ispirazione. La loro intuizione ha il supporto dell’Istituto di Storia contemporanea e del Comune di Ferrara e il patrocinio del Comitato nazionale incaricato dal Mibact. A vestire i panni di questo Ariosto moderno che si aggira per Ferrara e sui social è il cantautore ferrarese Matteo Pedrini, con volto e barba incredibilmente somiglianti a quelli del ritratto ariostesco realizzato da Tiziano e utilizzato da Silvia Franzoni per la versione grafica.

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Il poeta cavalleresco fatto rivivere in chiave moderna dal progetto “Per conto di Ariosto” (grafica di Silvia Franzoni)

1516-2016. Furioso da cinque secoli, ancora Orlando, per sempre Ariosto” dal 22 aprile al 21 settembre 2016  in sala Ariosto, Biblioteca Ariostea, via delle Scienze 17, Ferrara. Ingresso libero da lunedì a venerdì ore 9-19 e sabato ore 9-13.

La mostra è a cura di Mirna Bonazza (conservatore dei Manoscritti e dei libri rari) e Arianna Chendi (responsabile delle Acquisizioni) del Servizio biblioteche e archivi del Comune di Ferrara nell’ambito delle iniziative del 5° Centenario della pubblicazione dell’Orlando furioso con il patrocinio del MiBact (Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo). Tutti i dettagli dell’iniziativa sul quotidiano online Cronaca Comune.

OGGI – IMMAGINARIO EVENTI

Ogni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura…

[clic sulla foto per ingrandirla]

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Genere

22 aprile 2016: Prima Giornata Nazionale per la salute della donna. Il giorno è stato scelto perchè data di nascita del premio Nobel per la medicina (1986) e senatrice a vita (dal 2001) Rita Levi Montalcini (Torino, 22 aprile 1909-Roma, 30 dicembre 2012): socia nazionale dell’Accademia dei Lincei e prima donna a essere ammessa alla Pontificia Accademia delle Scienze.

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L’affermazione di Ruskin che le donne sono migliori degli uomini è un fatuo complimento che deve provocare in loro un amaro sorriso, giacché non si dà altra situazione nella società nella quale si accetti che il migliore debba essere soggetto al peggiore. (Rita Levi Montalcini)

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la giornata…

Meglio un palo in fronte

La notizia di oggi è senza dubbio la spaventosissima cosa successa a Macerata.
Uno dei miei incubi d’infanzia che che si materializza: sprofondare attraverso una di quelle grate che ci sono sui marciapiedi.
È successo a un giovanissimo di Macerata.
Giovanissimo che appena uscito, intorno alle 8, si è ritrovato a precipitare per 3 metri.
A parte qualche ferita al volto, pare che il ragazzo non sia grave.
Quand’ero piccolo io me la facevo addosso a guardare quelle grate.
Ancora peggio se guardavo una di quelle finestrone di vetro opaco che adesso si vedono un po’ meno.
Boh.

Brano: “Don’t Fall” dei The Chameleons
Brano: “Don’t Fall” dei The Chameleons

Posso avere un’idea sull’utilità delle grate anche se non ho mai capito l’utilità di quei finestroni.
A volte ne ho viste alcune con qualche crepa e vabbè, meglio se mi fermo qua.
Di solito, per colpa dei cani, guardo parecchio per terra quando cammino.
Ma da oggi guarderò SOLO per terra.
Meglio finire contro un palo, porca vacca.
Via col pezzo a tema e in bocca al lupo al nostro uomo del giorno.

Ogni giorno un brano intonato alla cronaca selezionato e commentato dalla redazione di Radio Strike.

 

Selezione e commento di Andrea Pavanello, ex DoAs TheBirds, musicista, dj, pasticcione, capo della Seitan! Records e autore di “Carta Bianca” in onda su Radio Strike a orari reperibili in giorni reperibili SOLO consultando il calendario patafisico. xoxo <3

Radio Strike è un progetto per una radio web libera, aperta ed autogestita che dia voce a chi ne ha meno. La web radio, nel nostro mondo sempre più mediatizzato, diventa uno strumento di grande potenza espressiva, raggiungendo immediatamente chiunque abbia una connessione internet.
Un ulteriore punto di forza, forse meno evidente ma non meno importante, è la capacità di far convergere e partecipare ad un progetto le eterogenee singolarità che compongono il tessuto cittadino di Ferrara: lavoratori e precari, studenti universitari e medi, migranti, potranno trovare nella radio uno spazio vivo dove portare le proprie istanze e farsi contaminare da quelle degli altri. Non un contenitore da riempire, ma uno spazio sociale che prende vita a partire dalle energie che si autorganizzano.

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