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Giorno: 11 Maggio 2016

La notizia di Ozzy

Finalmente posso scrivere come scriverebbe Luca Giurato.
Perchè la notizia di Ozzy è la notizia dell’altro ieri ma la notizia di Ozzy è anche la notizia di domani.
Finalmente lo posso dire anch’io: uno piacere ha il grande piacere di avere ospite Ozzy proprio lui, Ozzy.
Perchè sembra che l’altro ieri si sia separato dalla moglie dopo ben 33 anni e sembra che ieri, Ozzy, sia sparito.
Ovviamente qualche ora dopo la diffusione della notizia è stato sgamato.
Era in giro per Los Angeles con un cane orrendo (?!) in braccio.
Non so cosa dire ma mi sono fatto un’idea.
Perchè Ozzy, domani, farà un annuncio su un suo nuovo progetto con – brrrr – Corey Taylor degli Slipknot.
E l’idea che mi sono fatto è: questa è una mossa pubblicitaria infinitamente più geniale e soprattutto più divertente di quella pallosissima storia dei Radiohead che spariscono da internet e poi ritornano.
Ovviamente pallosi come sempre, questa è l’unica certezza.
Perchè io, come tutti, non ho nessuna certezza su questa storia di Ozzy – ma anche di ieri e di domani – che si fa le storielle con una parrucchiera di 45 anni.
E non me ne frega proprio un bel niente, in fondo ‘sto qua lo chiamano il Madman.
Via col pezzo di Ozzy.

Ogni giorno un brano intonato alla cronaca selezionato e commentato dalla redazione di Radio Strike.

 

Selezione e commento di Andrea Pavanello, ex DoAs TheBirds, musicista, dj, pasticcione, capo della Seitan! Records e autore di “Carta Bianca” in onda su Radio Strike a orari reperibili in giorni reperibili SOLO consultando il calendario patafisico. xoxo <3

Radio Strike è un progetto per una radio web libera, aperta ed autogestita che dia voce a chi ne ha meno. La web radio, nel nostro mondo sempre più mediatizzato, diventa uno strumento di grande potenza espressiva, raggiungendo immediatamente chiunque abbia una connessione internet.
Un ulteriore punto di forza, forse meno evidente ma non meno importante, è la capacità di far convergere e partecipare ad un progetto le eterogenee singolarità che compongono il tessuto cittadino di Ferrara: lavoratori e precari, studenti universitari e medi, migranti, potranno trovare nella radio uno spazio vivo dove portare le proprie istanze e farsi contaminare da quelle degli altri. Non un contenitore da riempire, ma uno spazio sociale che prende vita a partire dalle energie che si autorganizzano.

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