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Giorno: 29 Luglio 2016

Cronacacomune: la newsletter del 29 luglio 2016

da: Ufficio Stampa del Comune di Ferrara

SERVIZIO COMMERCIO – Provvedimenti in vigore dal 4 al 28 agosto nel sottomura di via Baluardi
‘Puedes Summer Night 2016′: le regole per la vendita per asporto e la somministrazione di bevande
29-07-2016

In occasione della manifestazione ‘Puedes Summer Night 2016′, dal 4 al 28 agosto prossimi, dalle 19,00 alle 4,00 (del giorno successivo), a tutte le attività dislocate nel sottomura di via Baluardi è vietata la vendita per asporto di bevande di qualunque genere contenute in recipienti di vetro o metallo o altro materiale rigido. Il divieto riguarda anche eventuali esercizi di vendita ambulante ed esercizi commerciali presenti nella zona. A prevederlo è un’ordinanza comunale mirata a evitare situazioni di pericolo causate da residui di vetro o metallo.
Il provvedimento prevede inoltre il divieto di somministrazione di bevande di qualunque genere contenute in recipienti di vetro, metallo o altro materiale rigido tranne nelle aree della manifestazione denominate ‘Area ristorantino’ (distesa tavoli) e ‘Area aperitivo’. In tali aree è pertanto consentita la somministrazione di bevande anche in bicchieri di vetro. In particolare nell’‘area aperitivo’ tale deroga è consentita solo dalle 18 alle 21,30 dal 4 al 19 agosto 2016. La deroga non vale invece nei giorni coincidenti con il Ferrara Buskers Festival: dal 20 al 28 agosto, escluso il 22 agosto 2016.

CONFERENZA STAMPA – Martedì 2 agosto alle 11,30 nella sede del Centro Rivana Garden (via Gaetano Pesci 181)
Presentazione del programma di spettacoli ‘Ferrara Estate in via Bologna 2016′
29-07-2016

Martedì 2 agosto alle 11,30, nella sede del Centro di promozione sociale Rivana Garden (via Gaetano Pesci 181, Ferrara), sarà illustrato alla stampa il programma della rassegna di spettacoli ‘Ferrara Estate in via Bologna 2016′ promossa dal Comune di Ferrara e dal Centro di promozione sociale Rivana Garden.
Interverranno all’incontro gli assessori comunali Massimo Maisto e Simone Merli assieme alla rappresentante del Centro Rivana Garden Valeria Gamberoni.

INTERPELLANZA – Presentata dal gruppo GOL in Consiglio comunale
Richiesta in merito ai “matrimoni”
29-07-2016

Questa l’interpellanza pervenuta alla Segreteria Generale:

– il consigliere Rendine (gruppo G.O.L. in Consiglio comunale) ha interpellato il sindaco Tiziano Tagliani e l’assessore al Decentramento Simone Merli in merito ai “matrimoni”.

GIARDINO DELLE DUCHESSE – Sabato 30 luglio alle 21,15 alla rassegna estiva di teatro per bambini e famiglie
Con lo spettacolo ‘Rodarissimo’ tutta l’allegria di Gianni Rodari in scena a Favole sotto gli alberi
29-07-2016

(Comunicazione a cura degli organizzatori)

La dodicesima edizione della rassegna estiva di Teatro per Bambini e Famiglie Favole sotto gli alberi prosegue, sabato 30 luglio alle ore 21,15, presso il Giardino delle Duchesse (ingresso da Via Garibaldi, 6 – Ferrara), con lo spettacolo: “Rodarissimo” della compagnia reggiana Teatro dell’Orsa, che presenta uno spettacolo scoppiettante all’insegna delle risate, del divertimento, della musica rigorosamente dal vivo… oltre che della migliore letteratura per l’infanzia.

Lo spettacolo, adatto a tutti i bambini dai 5 ai 10 anni, è recitato e animato dalla brava e bella attrice reggiana Monica Morini che, con costumi, oggetti e immagini molto originali porterà avanti questa kermesse dedicata a Gianni Rodari accompagnata da un colorato e strampalato pianoforte suonato con brio dalla giovane Claudia Catellani.

Le storie, le fole, le filastrocche selezionate dell’artista sono tratte dai più famosi fra i libri del maestro come Favole al telefono, Tante storie per giocare, La grammatica della fantasia e vengono qui proposte al pubblico dei bambini in una chiave ludica e leggera, un vero patchwork di rime, canzoni e musica per raccontare ai bambini le avventure de “lo zoo delle fiabe con le bestie più rare”, di “Giovannino Perdigiorno che finisce nel paese con le esse davanti”, di “Pulcinella che viaggia nel paese dei gatti” o di “Alice Cascherina che cade ovunque, anche in mare”. Insomma Una girandola di storie accompagnate da musica, parole, immagini e colori, per raccontare fiabe dove le strade ti portano lontano, i tamburi fanno ballare civette e briganti, gli “scannoni” invece di sputar fuoco e far la guerra, la disfano.
“… Le storie servono proprio perché in apparenza sembrano non servire a niente” diceva Gianni Rodari, “… servono alla poesia, alla musica e all’uomo intero o meglio ancora a completare l’uomo. Un tempo per ridere, incantarsi e raccogliere semi di fantasia, che metteranno gemme e radici.”

Il Teatro dell’Orsa di Reggi Emilia, nato nei primi anni ’90 e fondato da Monica Morini e da Bernardino Bonzani opera intensamente nell’ambito del Teatro di Ricerca, e di Narrazione per adulti e ragazzi. Nell’ambito del Teatro Ragazzi, il Teatro dell’Orsa si forma inizialmente grazie alle collaborazioni con alcuni fra i maggiori artisti italiani come Marco Baliani, Letizia Quintavalla, Bruno Stori e con il Teatro delle Briciole e Teatro Gioco Vita. In seguito realizza numerose narrazioni e spettacoli rappresentati nei circuiti nazionali che si avvalgono della collaborazione di Franco Tanzi, mimo, scenografo e costruttore di macchine teatrali, e spesso incentrati sui temi della storia recente e della memoria civile con spettacoli sul tema della resistenza, della Shoa e della violenza sulle donne che conseguono importanti riconoscimenti nazionali. Nel 2003, nell’ambito di Scenario, il più importante riconoscimento teatrale nazionale riservato alle nuove compagnie, la compagnia consegue il Premio Ustica per il Teatro di impegno civile e sociale per lo spettacolo “Cuori di Terra – Memoria per i sette fratelli Cervi”.
Per i ragazzi, la cifra stilistica narrativa di Monica Morini privilegia sempre un personale e particolare stile narrativo intenso e carico di emozioni, spesso caratterizzato da musica eseguita dal vivo sulla scena e da tematiche giocose, ironiche e contemporanee. Nel 2014 lo spettacolo “C’era una volta un re… No! C’era una volta una principessa” con fiabe di protagoniste femminili emancipate, riceve il Premio miglior spettacolo 33° Festival del Teatro per i Ragazzi Padova. Lo spettacolo “A ritrovar le storie” ispirato all’omonimo libro di Monica Morini e Annamaria Gozzi finalista Premio Andersen 2015, viene selezionato come progetto speciale al Festival I Teatri del Sacro 2015 a Lucca e in seguito presentato al Festival Internazionale di Narrazione di Arzo (Svizzera) e al Festival Filosofia a Modena.

Un momento da non perdere, per tutti i bambini dai 5 agli 10 anni.

In caso di maltempo lo spettacolo si svolgerà presso la Sala Estense, nella vicina Piazza Municipale.

La rappresentazione si svolgerà alle ore 21,15.
L’ingresso è di € 5,00 per i bambini e di € 6,00 per gli adulti.
In caso di maltempo lo spettacolo si terrà presso la Sala Estense di Piazza Municipale.

Informazioni: Il Baule Volante – Andrea Lugli – Paola Storari 0532/770458 – 347/9386676.
ilbaulevolante@libero.it www.ilbaulevolante.it

Corrado Celada, la scomparsa di un Maestro della cultura e della musica ferraresi
di Maria Cristina Nascosi Sandri

29-07-2016

Da poche ore è mancato il Maestro Corrado Celada, una vita per la Musica, la Dialettalità, la Storia Ferrarese e la Cultura a tutto tondo. E’ stato grande musicista, grande pedagogo – intere generazioni di ragazzi si son formate musicalmente con lui – etnomusicologo, ricercatore instancabile di antiche cante popolari e colte da metà Ottocento in avanti, poeta e scrittore in lingua dialettale ferrarese – cui era legatissimo – ed italiana, uomo insomma di raffinata ed infinita cultura, quella con la C maiuscola, cui a pieno titolo si può legare il detto orientale: Quando manca un grande Vecchio, manca un’intera biblioteca.

Ma Corrado, pur avendo compiuto da pochi mesi i 95 anni, non è mai stato vecchio, né ‘lo sarà mai’.
Aveva un senso dell’umorismo innato, le mille vicende non tutte felici della sua vita, ne son solo state umile corollario. Era anche dotato di elegante ironia, ma sempre affettuosa e, soprattutto, di autoironia, non si prendeva mai veramente sul serio: come le persone realmente intelligenti amava ‘citarsi addosso’, pur con una certa dose di esibizionismo, ‘giusta’ per gli ‘animali da palcoscenico’ come lui.
Per oltre 50 anni è stato uno dei mandolini solisti della “Gino Neri”, l’orchestra a plettro ultra centenaria ferrarese – era stata fondata nel 1898 con il nome della Regina Margherita di Savoia, lei stessa lo aveva concesso – che insieme con la prestigiosa corale “Vittore Veneziani”, altra gloria tota nostra, aveva visto i suoi momenti più fulgidi ed internazionali ai tempi in cui il mai compianto abbastanza senatore Mario Roffi, lui modenese per nascita, ma innamorato di Ferrara, gestì le redini di entrambe le istituzioni.
Il suo strumento d’elezione era un preziosissimo ed antico mandolino Mozzani.
In quei decenni la Gino Neri fu sui palcoscenici di tutto il mondo, dalla Russia al Canada, a tutte le capitali europee, mietendo notevoli successi e riconoscimenti.
E di questo Corrado andava fierissimo: dopo aver visto il mondo da un lager nazista – vi era stato prigioniero, ma, come narrò nella sua autobiografia, La mia vita col mandolino, la musica l’aveva…salvato, letteralmente – e da giovane migrante di lusso – era stato in Argentina, con l’amatissima moglie scomparsa parecchi anni fa, una terra dilaniata ma anche ricca di fascino che lui mai dimenticò ed in cui aveva suonato in orchestre di grande successo e recitato in film internazionali – il ritornare a ‘casa’, a metà anni Cinquanta con un bagaglio di tal fatta, il ricominciare ‘tutto da capo’, non aveva potuto che rafforzare il suo carattere e la sua mai venuta meno voglia di vivere.
E già avanti negli anni volle dare alle stampe due libri, uno di bellissime poesie e canzoni in lingua dialettale ferrarese, Con il ssévul e il bugànzz, poi musicate e registrate in cd a futura memoria e la sua già citata autobiografia, La mia vita col mandolino, entrambi curati da chi scrive che ha avuto il grande privilegio di conoscere e di lavorare in splendide performances con Corrado Celada.
Entrambi i manoscritti dei due testi son conservati, ab ovo, presso l’Archivio Nazionale della Diaristica fondato a Pieve di Santo Stefano da Saverio Tutino ed in particolare, La mia vita col mandolino, ebbe, in presentazione, patrocini internazionali come quello della Federazione Mandolinistica Italiana ed Europea.
Il ricordo del Maestro – come quello di Roffi – si lega anche ad un’altra nostra grande gloria teatrale, la compagnia dialettale Straferrara che quest’anno compirà il suo 85° compleanno: per i 75 anni, al Teatro Comunale di Ferrara fu portato in scena un vecchio cavallo di battaglia, riadattato per l’occasione dal compianto Beppe Faggioli, Don Zzésar. Le musiche di scena furono allora scritte dal Maestro Corrado Celada che, per l’occasione, aveva ricercato pezzi inediti e mai suonati, un vero evento nell’evento.

INTERPELLANZE – Presentate dai gruppi FI e SI in Consiglio comunale
Richieste su locali A.N.D.O.S. e zone di via Darsena e su sfalcio e futuro delle aree verdi di viale Orlando Furioso
29-07-2016

Queste le interpellanze pervenute alla Segreteria Generale:

– la consigliera Peruffo (gruppo FI in Consiglio comunale) ha interpellato il sindaco Tiziano Tagliani e l’assessore ai Lavori Pubblici Aldo Modonesi in merito ai locali A.N.D.O.S. e zone di via Darsena.

– il consigliere Fiorentini (gruppo SI in Consiglio comunale) ha interpellato il sindaco Tiziano Tagliani e l’assessore ai Lavori Pubblici Aldo Modonesi sullo sfalcio e sul futuro delle aree verdi di viale Orlando Furioso.

ASSESSORATO AL PALIO – Fortini fa un bilancio del suo mandato che scadrà a settembre. Subentrerà Stefano Di Brindisi
Passaggio di testimone alla presidenza dell’Ente Palio
29-07-2016

(Comunicazione a cura dell’Ufficio stampa dell’Ente Palio di Ferrara)

Oggi, 29 luglio 2016, nella mattinata, ha avuto luogo in Municipio la conferenza stampa indetta dal presidente uscente dell’Ente Palio, Alessandro Fortini, che resterà in carica sino a settembre per poi lasciare il testimone al suo successore. Presso la Sala degli Arazzi della Residenza Municipale di Ferrara, alla presenza dei presidenti delle contrade, di appartenenti al Palio, giornalisti e rappresentanti delle varie realtà cittadine, è stata presentata la candidatura alla presidenza di Stefano Di Brindisi, attuale presidente della Contrada Borgo San Giacomo. Alessandro Fortini ha inoltre presentato il bilancio del suo mandato. Un bilancio nettamente positivo alla luce dei risultati ottenuti sia sotto il profilo della crescita del movimento del Palio che in relazione alle importanti partnership realizzate con le realtà cittadine, prima tra tutte la Cassa di Risparmio di Cento, main sponsor del Palio di Ferrara. Fortini ha riservato un particolare ringraziamento a tutte le contrade ed ai volontari che hanno sostenuto con il loro impegno la realizzazione degli eventi del Palio ed il Comune di Ferrara, sempre vicino al mondo del Palio. Ha voluto altresì ringraziare le forze dell’ordine che hanno supportato il Palio 2016 protrattosi, quest’anno, oltre il previsto. È stata inoltre anticipata la partnership avviata con l’Ente Fiera il cui presidente, Filippo Parisini, era presente alla conferenza. Il Sindaco, Tiziano Tagliani, e l’assessore con delega al Palio, Aldo Modonesi, ringraziando le contrade per il lavoro che svolgono lungo tutto l’anno, hanno manifestato grande soddisfazione per le attività del Palio che, non essendo più esclusivamente limitate al mese di maggio, rappresentano anche un elemento essenziale per l’incremento dell’indotto turistico della città estense. Nel suo intervento Stefano Di Brindisi, con vivo entusiasmo, ha dichiarato che darà il massimo per continuare l’opera del suo predecessore finalizzata alla continua crescita del movimento paliesco.

LAVORI PUBBLICI E VIABILITA’ – I principali interventi previsti dall’1 al 7 agosto 2016
Al via interventi per la sicurezza antincendio e antisismica di edifici scolastici. Proseguono i lavori su immobili pubblici, strade, illuminazione e verde
29-07-2016

Questo l’elenco dei principali interventi e cantieri operativi o in fase di attivazione nel territorio comunale nel periodo dall’1 al 7 agosto 2016, condotti sotto la supervisione dei tecnici e degli operatori del Settore Opere pubbliche e Mobilità del Comune.

Maggiori informazioni sugli interventi più significativi sono disponibili sul sito http://mappaopere.comune.fe.it

>> AVVIO NUOVI LAVORI

INTERVENTI STRADALI

Nuova pavimentazione per un tratto di via dei Calzolai
Hanno preso il via mercoledì 27 luglio i lavori per il rifacimento del manto stradale in via dei Calzolai, nel tratto da via Acquedotto per circa 1200 metri in direzione di Ferrara. Nel periodo di esecuzione dei lavori, il traffico veicolare, nel tratto di strada interessato, sarà a senso unico alternato, regolato da movieri o impianto semaforico.

EDILIZIA SCOLASTICA

Interventi di adeguamento e messa a norma antincendio della Scuola Secondaria di I Grado di Porotto
Sono iniziati in questi giorni gli interventi per l’adeguamento alle normative antincendio della scuola secondaria di I grado di Porotto (via Ladino 19). Gli interventi riguardano principalmente opere edili, di impiantistica antincendio e di impiantistica elettrica.
Consegna lavori il 25/07/2016 (durata prevista 60 gg)
Importo complessivo dell’opera 150.000 euro

Interventi di adeguamento e messa a norma antincendio della scuola primaria Poledrelli
Sono iniziati anche gli interventi per l’adeguamento alle normative antincendio della Scuola Primaria Poledrelli. Il progetto prevede una serie di lavorazioni finalizzate a migliorare il livello di sicurezza dell’edificio sia sotto l’aspetto strutturale che antincendio. Nell’occasione sarà migliorata l’efficienza energetica sia sotto il profilo dei consumi per illuminazione sia per gli aspetti connessi alla dispersione termica.
In programma, tra l’altro la rimozione e la sostituzione del controsoffitto del 1° piano, il consolidamento statico delle strutture lignee di copertura, adeguamenti ai fini della prevenzione incendi, la ristrutturazione e il consolidamento statico del locale archivio.
Importo complessivo dell’opera 400.000 euro

Lavori di riparazione e miglioramento strutturale post sisma della scuola Guarini
Sono iniziati gli interventi per l’eliminazione della vulnerabilità sismica dell’immobile sede della Scuola Guarini.
Si procederà, fra l’altro alla posa di una struttura reticolare metallica da disporre in un piano orizzontale in sommità ai muri portanti; alla realizzazione di architravi ben ammorsati al di sopra di tutti i vani presenti nei muri portanti interni; all’eliminazione del contatto diretto fra la struttura di copertura del corpo più recente e la parete del fabbricato storico, per annullare il rischio di martellamento fra le due strutture.
Importo complessivo 446.210 euro.

>> AGGIORNAMENTI DAI CANTIERI E PROSECUZIONE DEI LAVORI ATTUALMENTE IN CORSO

INTERVENTI STRADALI

Una nuova rotatoria all’intersezione tra via Pomposa e via Pontegradella. Previste modifiche alla viabilità
E’ iniziata lo scorso 4 luglio la seconda fase dei lavori per la realizzazione di una nuova rotatoria all’intersezione tra via Pomposa e via Pontegradella. Per consentire la realizzazione dell’opera, nell’area saranno in vigore modifiche alla viabilità.
Per tutti i dettagli sull’intervento e sulle modifiche alla viabilità v. CronacaComune dell’1 luglio
Dal 25 luglio via Naviglio è accessibile da via Pomposa per i soli veicoli provenienti dalla città.

Riqualificazione di via Saraceno: in corso la ripavimentazione tra via Scienze e via Cammello (terminato e percorribile il marciapiede sul lato sinistro in uscita dal centro storico), e i lavori di Hera fra via Cavedone e via Carmelino, entrambi i tratti chiusi al transito
Proseguono i lavori, partiti l’11 aprile, per la riqualificazione di via Saraceno promossa dall’Amministrazione comunale nell’ambito del Programma Speciale d’area, con il coinvolgimento di Hera spa. Al momento gli interventi a cura di Hera per il rifacimento della fognatura e dell’impianto idrico sono in corso nel tratto di via Saraceno tra via Cavedone e via Carmelino.
Sono inoltre iniziati il 6 luglio scorso i lavori a cura del Comune per il rifacimento della pavimentazione della strada e dei marciapiedi tra via Scienze e via Cammello. Al momento è già terminato e percorribile il marciapiede sul lato sinistro in uscita dal centro storico.
Entrambi i tratti di via Saraceno sono chiusi al transito dei veicoli, con possibilità di accesso per pedoni e biciclette a mano.
Il termine previsto per la realizzazione dell’intera opera è a metà dicembre 2016.

(per tutti i dettagli sul progetto e le fasi di realizzazione vedi CronacaComune del 4 aprile 2016)

INTERVENTI STRADALI A CURA DI HERA

AGGIORNAMENTO del 29 luglio:
Proseguono i lavori a cura di Hera per il ripristino del manto stradale in una serie di vie recentemente interessate da scavi per interventi alle reti.
Al momento i lavori sono in corso in via della Grotta, via Malagutti, via Frassoldati, via Succi, via Rampari di San Paolo (tratto da via Succi a via della Grotta, con lavori su metà sede stradale). Nelle vie interessate sono previste chiusure al transito e modifiche al traffico indicate con segnalazioni sul posto.

LAVORI ALLE RETI GAS, IDRICA E FOGNARIA E TELERISCALDAMENTO A CURA DI HERA

AGGIORNAMENTO del 29 luglio:
Proseguono i lavori, a cura di Hera, per la sostituzione di una condotta idrica in via Gramicia nel breve tratto di strada vicino al depuratore cittadino. In corso anche lavori per la sostituzione di condotte del gas in via Buonporto, via Voltacasotto (tratto da via Spilimbecco a via C. Mayr).
Proseguono inoltre i lavori per la posa di una nuove condotte fognarie in via Penavara (loc. San Martino) e in via Darsena (tratto da via N. Bonnet e ingresso ex Mof). Mentre in via Saraceno continuano i lavori per la posa di nuove condotte fognaria e idrica (v. sopra).
Nelle vie interessate sono previste chiusure al transito e modifiche al traffico indicate con segnalazioni sul posto.

ILLUMINAZIONE PUBBLICA

Lavori di rifacimento della pubblica illuminazione in via Pomposa (tratto tra via Caldirolo e via Pontegradella), via Pacinotti, via Algeria, via Tunisia, piazza Europa, via Messico, via Portogallo, via della Fornace e via della Siepe
Sono in corso le opere per il rifacimento della pubblica illuminazione di via Pomposa (tratto tra via Caldirolo e via Pontegradella), via Pacinotti, via Algeria, via Tunisia, piazza Europa, via Messico, via Portogallo, via della Fornace e via della Siepe, che comporteranno il completo rifacimento di complessivi 130 punti luce, con il passaggio dall’alimentazione di tipo “in serie” a quella di tipo in “derivazione”.
I lavori saranno realizzati a cura di Hera Luce, nell’ambito dei lavori di manutenzione straordinaria previsti nel contratto di servizi. Saranno installati nuovi punti luce stradali a Led, dotati di dimmerazione automatica per la riduzione notturna dell’intensità luminosa, in conformità alle attuali leggi e normative in materia di inquinamento luminoso, installati su pali in acciaio zincato di diverse altezze fuori terra. Una parte dei pali sarà dotata di sbraccio, singolo o doppio al fine di illuminare sia le strade sia le piste ciclabili. E’ previsto il totale rifacimento dei quadri elettrici di alimentazione, delle linee di alimentazione, nonchè l’esecuzione di tutte le opere civili quali scavi, plinti, pozzetti, ripristini del manto stradale. E’ inoltre prevista la totale rimozione degli impianti esistenti.

AGGIORNAMENTO: Al momento i lavori proseguono in via Pacinotti
Impatto sul traffico: i lavori potranno comportare qualche rallentamento nei tratti interessati.

Lavori di rifacimento degli impianti di pubblica illuminazione in via Montebello, via Palestro, via De Pisis, vicolo del Voltino
Nell’ambito dei lavori di rifacimento degli impianti di pubblica illuminazione in via Montebello, via Palestro, via De Pisis, vicolo del Voltino, è stato completato il nuovo impianto di via Montebello. Sono stati installati 32 apparecchi illuminanti, con lampada a joduri metallici da 70W, su tesata e 6 apparecchi illuminanti su mensola decorativa a parete.

AGGIORNAMENTO: Al momento sono in corso i lavori di rifacimento dell’impianto di pubblica illuminazione di via Palestro, dove è prevista l’installazione di apparecchi illuminanti su tesata, dotati di lampade a ioduri metallici ad alta efficienza luminosa, mantenendo dove possibile le attuali posizioni.Seguiranno gli interventi in vicolo del Voltino, via De Pisis, via Mentessi e via Boldini.

Lavori di rifacimento della pubblica illuminazione in Via Ravenna – Fraz. Fossanova San Marco.
Al momento i lavori sono in corso in via Ravenna – Fraz. Fossanova San Marco – tratto dal civ. 277 al civ. 394.

VIDEOSORVEGLIANZA

Installazione di impianti di videosorveglianza in alcuni edifici di proprietà comunale
Sono in corso i lavori per l’installazione di impianti di videosorveglianza in una serie di edifici di proprietà comunale: Magazzini di via Marconi; Palazzo Municipale e Giardino Duchesse; Ex sede Polizia Municipale di via Bologna; Chiesa San Cristoforo alla Certosa; Palazzo Diamanti; San Paolo – Chiostri e uffici; Polizia Municipale – Distaccamento Zona Centro – Viale IV Novembre, 9. Importo complessivo dei lavori: 60.000 euro

IMPIANTI SPORTIVI

Interventi per l’adeguamento dello Stadio comunale Mazza alle nuove prescrizioni di sicurezza
Sono in corso i lavori per l’adeguamento dello Stadio comunale Paolo Mazza alle nuove prescrizioni di sicurezza per la partecipazione al campionato di calcio di serie B. Obiettivo dell’intervento è il miglioramento del livello qualitativo generale dell’impianto, sotto gli aspetti prioritari dell’efficienza strutturale e della sicurezza degli spettatori, con un’attenzione alla sostenibilità economica degli interventi necessari e sulla base di una lista prioritaria di interventi richiesti dall’Autorità di Pubblica Sicurezza. L’impianto sportivo attualmente risulta idoneo per una capienza pari a 7.499 spettatori organizzati in 3 settori. Il progetto prevede il progressivo adeguamento della capienza come richiesto dalla F.I.G.C.-Lega Nazionale Professionisti Serie B, fino a una capienza, per la stagione 2016/17 di 8.500 spettatori distribuiti in 4 settori.
I lavori verranno realizzati dalla Ditta ICI SOC. COOP. per l’importo complessivo di 830.050 euro.
(per i dettagli del progetto v. CronacaComune del 27 maggio)

Interventi per il potenziamento dell’illuminazione dello Stadio comunale ‘Paolo Mazza’
Proseguono anche i lavori iniziati il 15 giugno per il potenziamento dell’impianto di illuminazione dello stadio comunale “Paolo Mazza”, con durata contrattuale di 60 giorni. Il progetto, redatto dal Servizio Edilizia del Comune secondo le prescrizioni del CONI e della Lega Calcio, prevede, tra l’altro, l’installazione di venti nuovi fari led in aggiunta a quelli esistenti per il potenziamento dell’illuminazione del campo da gioco. La spesa complessivamente prevista per i lavori è di 224.700 euro (Iva compresa).

Installazione di tornelli allo Stadio comunale ‘Paolo Mazza’
Sono in corso i lavori per la posa di tornelli a tutta altezza allo Stadio Comunale ‘Paolo Mazza’, per il presidio ed il controllo dei varchi di accesso all’impianto, nell’ambito dell’area esterna all’impianto sportivo, nella quale è consentito l’accesso solamente ai possessori di regolare titolo di accesso e dove vengono svolte le operazioni di controllo da parte degli agenti di pubblica sicurezza.
L’importo dell’intervento è di 152.683 euro e l’impresa esecutrice è la SAIMA SICUREZZA Spa di Arezzo.

INTERVENTI EDILI

Lavori di riparazione nell’ex sede della Circoscrizione 2 in via Bologna
Sono in corso i lavori di riparazione e miglioramento strutturale post sisma dell’ex sede della Circoscrizione 2 in via Bologna. In programma vari interventi per la messa in sicurezza, consolidamento e miglioramento sismico dell’edificio
I lavori avranno durata di 75 giorni. Importo complessivo dell’opera 88.116 euro.

Interventi di manutenzione di edifici scolastici
Sono in corso lavori per la sostituzione di infissi nella scuola B. Rossetti, nella scuola primaria Doro e al nido I Girasoli.

Ristrutturazione della palestra della scuola primaria Govoni
Sono in corso i lavori di ristrutturazione della Palestra della Scuola Primaria Govoni a Ferrara. Il progetto rientra tra gli interventi ammessi al contributo in conto interessi da parte dell’Istituto per il Credito Sportivo essendo un intervento relativo a spazi e impianti sportivi scolastici esistenti. L’intervento prevede la ristrutturazione, l’ammodernamento e l’adeguamento tecnologico alle normative sulla sicurezza e sull’abbattimento delle barriere architettoniche. Durata dei lavori 120 giorni. Importo complessivo:120.000 euro

La palestra dell’ex scuola Garibaldi diventa deposito librario
Sono in corso i lavori per la ristrutturazione dei locali della palestra della ex scuola Garibaldi per la sua trasformazione in deposito librario. L’intervento dovrebbe concludersi entro il 3 luglio prossimo. La spesa complessiva è di 200.000 euro.
Il progetto prevede il recupero dell’intero fabbricato per adeguarlo a deposito librario attrezzato con armadi e librerie compattabili. I lavori interesseranno l’intero fabbricato e saranno di natura sia edile che impiantistica. Saranno eseguite opere edili interne ed esterne, con idonee coibentazioni sulle pareti e nei soffitti, sostituzione serramenti, rifacimento impianto elettrico, compartimentazione antincendio ed impianto di climatizzazione con pompa di calore.
Tutta la zona centrale dell’ambiente più grande, pari a circa 110 mq, sarà occupata da librerie compattabili.

Interventi di manutenzione alla palestra della scuola De Pisis di Porotto e scuola Don Milani
Sono in corso i lavori di manutenzione straordinaria della palestra della scuola secondaria De Pisis sede di Porotto. Gli interventi comporteranno in particolare: il rifacimento della copertura con l’utilizzo di un manto sintetico, la sostituzione delle finestre dei lucernari e il rifacimento della pavimentazione in gomma.
Sono in corso anche i lavori per il rifacimento della copertura alla scuola primaria Don Milani.

EDIFICI STORICI E MONUMENTALI

Casa Niccolini ristrutturata per ospitare la sezione ragazzi della biblioteca Ariostea e la sede della Società Dante Alighieri
Sono in corso a Casa Niccolini i lavori per la ristrutturazione dell’edificio destinato a ospitare la sezione della biblioteca Ariostea dedicata ai ragazzi con spazi appositi per la lettura e per la didattica. Al proprio interno, oltre ai tredicimila volumi oggi collocati a Palazzo Paradiso, alle sale dedicate alla lettura dei più giovani e alle attività didattiche, Casa Niccolini ospiterà anche la sede della Società Dante Alighieri.

Per tutti i dettagli del progetto v. CronacaComune dell’1 luglio

Alla Palazzina ex Mof interventi di riqualificazione nel segno della conservazione

Sono in corso gli interventi di riqualificazione della Palazzina ex Mof destinata a ospitare la sede dell’Urban Center comunale e dell’Ordine degli Architetti di Ferrara. La conclusione dell’opera è prevista per il luglio 2017.

Per tutti i dettagli del progetto v. CronacaComune del 7 luglio

VERDE PUBBLICO

Operazioni di sfalcio dell’erba
Sono in corso nelle aree di verde pubblico cittadino le operazioni di sfalcio dell’erba curate da Ferrara Tua srl, sotto la supervisione dei tecnici dell’Ufficio Verde del Comune di Ferrara.

Interventi di abbattimento di piante in condizioni precarie
Sono in corso dal 10 giugno scorso gli interventi di abbattimento di una serie di alberi e piante, nel territorio comunale, resi necessari da esigenze di tutela dell’incolumità pubblica. I lavori, programmati in accordo con l’Ufficio Verde del Comune, saranno eseguiti a cura dall’ente gestore del servizio di manutenzione del verde in città, Ferrara Tua srl. Le piante saranno sostituite appena possibile.

CONFERENZA STAMPA – Martedì 2 agosto alle 11 nella sala degli Arazzi della residenza municipale
Presentazione dell’avviso pubblico per le richieste di accesso all’Emporio solidale
29-07-2016

Martedì 2 agosto alle 11, nella sala degli Arazzi della residenza municipale, sarà illustrato alla stampa l’avviso pubblico, in via di emanazione, per invitare i cittadini a fare domanda di accesso all’Emporio solidale di Ferrara.
Interverranno all’incontro l’assessore alla Salute e Servizi alla Persona del Comune di Ferrara Chiara Sapigni e la presidente di Agire sociale di Ferrara Laura Roncagli, oltre a rappresentanti di Asp Centro servizi alla persona di Ferrara e a componenti della cabina di regia del progetto dell’Emporio solidale.

Sanità Ferrara. Protocollo Regione-Atenei: regia unica su attività assistenziale, didattica e ricerca. Il rettore Zauli: “Riconosciuta l’esistenza di quattro grandi scuole di medicina in Emilia-Romagna”

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia Romagna

Il rettore dell’Università di Ferrara, il presidente Bonaccini, l’assessore Venturi e i rettori Ubertini (Bologna), Andrisano (Modena-Reggio Emilia) e Borghi (Parma) presentano l’intesa che porta a una programmazione condivisa: obiettivo, migliorare ulteriormente la qualità del servizio sanitario. Nasce il Comitato regionale di indirizzo. Bonaccini: “Investiamo in qualità dei servizi e cura delle persone”. Venturi: “Maggior valore per i nostri ospedali e università”

Bologna – Regione e Università insieme per migliorare ulteriormente la qualità del Servizio sanitario regionale dell’Emilia-Romagna. È stato approvato oggi un Protocollo di intesa tra la Regione e gli atenei di Bologna, Ferrara, Modena-Reggio Emilia e Parma che porta a una programmazione condivisa, in particolare sulle attività assistenziali essenziali e quelle didattiche e della ricerca.

A sottoscrivere il protocollo, presentato oggi in una conferenza stampa a Bologna, nella sede della Regione, il presidente della Giunta regionale, Stefano Bonaccini, l’assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi, e i quattro rettori: Francesco Ubertini (Università di Bologna), Giorgio Zauli (Università di Ferrara), Angelo Oreste Andrisano (Università di Modena-Reggio Emilia), Loris Borghi (Università di Parma). Il Protocollo segue il precedente, del 2005, di cui si riconosce la validità dell’impianto generale e delle premesse di principio, prendendo però atto dei cambiamenti istituzionali, normativi e organizzativi intervenuti in questi anni.

Il rettore Giorgio Zauli esprime “apprezzamento per questa intesa che riconosce l’esistenza di quattro grandi scuole di medicina: non a caso, gli studenti sono in aumento nelle facoltà di Medicina di tutti e quattro gli atenei. E la scelta dei dipartimenti interaziendali è una scelta di grande modernità”.

In base all’intesa, viene istituito il Comitato regionale di indirizzo, presieduto dall’assessore regionale alle Politiche per la salute e composto dai quattro rettori, oltre che da quattro membri nominati dalla Giunta regionale. Al Comitato saranno affidate molte future scelte strategiche, che diverranno comuni tra Servizio sanitario regionale e Università,per garantire l’integrazione tra la programmazione sanitaria regionale e le attività formative e di ricerca delle Università: dalle proposte formative agli indirizzi per l’istituzione dei Dipartimenti ad attività integrata interaziendale, alle indicazioni sulle modalità di determinazione dei requisiti necessari per l’inclusione nelle reti formative delle strutture assistenziali e alla definizione dei programmi di ricerca di comune interesse.

Inoltre, le Università parteciperanno come invitate in modo permanente ai lavori delle Conferenze territoriali sociali e sanitarie, importanti per la valutazione dell’equa distribuzione dei servizi sociali e sanitari e per la promozione della salute a livello locale.

“La programmazione, se fatta e condivisa insieme, sono convinto possa dare ottimi risultati in termini di qualità. È l’obiettivo che intendiamo raggiungere con l’accordo che presentiamo oggi e che ritengo strategico perché ancora una volta ci consente di operare in stretto rapporto con le università del nostro territorio.- ha dichiarato durante la conferenza stampa il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini-. L’abbiamo già fatto, ad esempio , con la firma del patto per il lavoro e continueremo a farlo- prosegue il presidente- a dimostrazione della ferma volontà di questa Giunta nel ritenere fondamentale il ruolo della ricerca nello sviluppo economico della nostra regione e , in questo caso specifico nella qualità del nostro sistema sanitario. Infatti,- conclude- come ho già avuto modo di dire, ma voglio ribadire ancora una volta, è per noi fondamentale investire sulla qualità e sulla cura delle persone, senza lasciare indietro nessuno.”

“Con il Protocollo, valido per i prossimi cinque anni, abbiamo voluto fare un passo avanti rispetto all’accordo precedente, tenendo conto delle riforme significative degli ultimi anni che hanno riguardato gli atenei e il patto per la salute-sottolinea l’assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi.- Si tratta di un protocollo che rispetto a questi nuovi scenari rafforza e sostanzia l’esercizio effettivo della programmazione congiunta, la quale- sottolinea- pur nel rispetto delle reciproche autonomie porterà a un maggior valore dei nostri ospedali e delle nostre Università. Sottolineo ancora l’importanza e la grande valenza istituzionale del nuovo strumento di integrazione e di programmazione del quale ci siamo dotati, quale è il Comitato regionale di indirizzo, alla cui regia saranno affidate decisioni e progetti futuri di grande significato per la ricerca e la sperimentazione clinica”.

Per Francesco Ubertini, rettore dell’Università di Bologna, “con questo protocollo introduciamo un cambio di prospettiva importante, definendo una cornice che mette a disposizione strumenti innovativi: penso soprattutto alla ricerca e alla formazione, mettendo al centro gli studenti, spesso citati nell’intesa. Un risultato che si inserisce all’interno dell’ottimo lavoro che stiamo portando avanti come atenei insieme alla Regione”. Per Angelo Oreste Andrisano, rettore dell’Università di Modena-Reggio Emilia, “siamo di fronte a un Protocollo importante, il cui rinnovo era atteso da tempo, che sancisce la nascita di un nuovo spirito di collaborazione tra medici, tecnici e ricercatori”. Loris Borghi, rettore dell’Università di Parma, sottolinea come “l’intesa abbia un grande significato politico e organizzativo e si inserisce in un nuovo clima, favorito dalla Giunta regionale, che vede le università come fattore importante per lo sviluppo economico dell’Emilia-Romagna: mai come prima gli atenei regionali sono chiamati a dare il proprio contributo, coordinato, per la crescita dei territori”

Polizia provinciale. La Regione stanzia 3,8 milioni: “Strategica la loro presenza sul territorio”

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia Romagna

Riunita a Bologna la Conferenza interistituzionale per l’integrazione territoriale, con anche Province, Città metropolitana e Anci. Petitti: “Abbiamo aggiunto un tassello importante per attuare la legge di riordino”. Caselli: “Fondamentali per il contrasto al bracconaggio e il governo della fauna selvatica”

Bologna – La Regione mette a disposizione 3,8 milioni di euro di risorse proprie per la Polizia provinciale. E’ quanto annunciato oggi dall’assessore al Bilancio e Riordino istituzionale, Emma Petitti, nel corso della riunione della Conferenza interistituzionale per l’integrazione territoriale, riunitasi a Bologna alla presenza dei rappresentanti delle Province, della Città metropolitana di Bologna e di Anci.

Nel corso dell’incontro è stato dato il via allo schema di convenzione che individua una soluzione concreta al tema della Polizia provinciale e definisce le modalità di attuazione del processo di riordino che ha trasferito alla Regione alcune delle funzioni delle ex-Province e il relativo personale.

Soddisfazione è stata espressa dall’assessore Petitti “per la conclusione dell’iter tecnico che ha portato alla stesura della convenzione per la gestione dei rapporti tra la Regione, la Città Metropolitana e le Province. Ringrazio per la collaborazione istituzionale di tutti i soggetti interessati, che ha permesso di garantire la continuità amministrativa e i servizi ai cittadini. Oggi abbiamo aggiunto un tassello importante per completare il percorso di attuazione della legge di riordino territoriale”.

Sul tema della Polizia provinciale, ha spiegato anche l’assessore all’Agricoltura, Simona Caselli, “sono state definite le risorse che la Regione metterà a loro disposizione, dopo che l’anno scorso era stata valutata come strategica la salvaguardia dell’unitarietà dei corpi stessi, scongiurando l’opzione di farli confluire in quelli di Polizia municipale. Elemento di rilevanza strategica- ha aggiunto Caselli- l’aver mantenuto la loro presenza sul territorio, data la delicatezza dei problemi affrontati quotidianamente, come il contrasto al bracconaggio e il governo della fauna selvatica”.

Sanità. Protocollo Regione-Atenei: regia unica su attività assistenziale, didattica e ricerca. Bonaccini: “Accordo strategico, investiamo sulla qualità dei servizi e la cura delle persone”

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia Romagna

Il presidente della Giunta regionale, l’assessore Venturi e i rettori Ubertini (Bologna), Zauli (Ferrara), Andrisano (Modena-Reggio Emilia) e Borghi (Parma) presentano l’intesa che porta a una programmazione condivisa: obiettivo, migliorare ulteriormente la qualità del servizio sanitario. Nasce il Comitato regionale di indirizzo. Venturi: “Maggior valore per i nostri ospedali e università”. I rettori: “Risultato importante”

Bologna – Regione e Università insieme per migliorare ulteriormente la qualità del Servizio sanitario regionale dell’Emilia-Romagna. È stato approvato oggi un Protocollo di intesa tra la Regione e gli atenei di Bologna, Ferrara, Modena-Reggio Emilia e Parma che porta a una programmazione condivisa, in particolare sulle attività assistenziali essenziali e quelle didattiche e della ricerca.

A sottoscrivere il protocollo, presentato oggi in una conferenza stampa a Bologna, nella sede della Regione, il presidente della Giunta regionale, Stefano Bonaccini, l’assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi, e i quattro rettori: Francesco Ubertini (Università di Bologna), Giorgio Zauli (Università di Ferrara), Angelo Oreste Andrisano (Università di Modena-Reggio Emilia), Loris Borghi (Università di Parma). Il Protocollo segue il precedente, del 2005, di cui si riconosce la validità dell’impianto generale e delle premesse di principio, prendendo però atto dei cambiamenti istituzionali, normativi e organizzativi intervenuti in questi anni.

In base all’intesa, viene istituito il Comitato regionale di indirizzo, presieduto dall’assessore regionale alle Politiche per la salute e composto dai quattro rettori, oltre che da quattro membri nominati dalla Giunta regionale. Al Comitato saranno affidate molte future scelte strategiche, che diverranno comuni tra Servizio sanitario regionale e Università,per garantire l’integrazione tra la programmazione sanitaria regionale e le attività formative e di ricerca delle Università: dalle proposte formative agli indirizzi per l’istituzione dei Dipartimenti ad attività integrata interaziendale, alle indicazioni sulle modalità di determinazione dei requisiti necessari per l’inclusione nelle reti formative delle strutture assistenziali e alla definizione dei programmi di ricerca di comune interesse.

Inoltre, le Università parteciperanno come invitate in modo permanente ai lavori delle Conferenze territoriali sociali e sanitarie, importanti per la valutazione dell’equa distribuzione dei servizi sociali e sanitari e per la promozione della salute a livello locale.

“Abbiamo deciso di investire in qualità e cura delle persone, senza lasciare indietro nessuno, puntando a una programmazione condivisa con i quattro atenei dell’Emilia-Romagna- afferma il presidente Bonaccini-. Sono convinto che darà ottimi risultati e che contribuirà a migliorare la qualità dei servizi, in un sistema sanitario regionale che già rappresenta un’eccellenza. Grazie al Protocollo le Università entrano in un sistema di regole regionali e ne condividono la programmazione. Per i cittadini questo significa avere punti di riferimento precisi e univoci all’interno degli ospedali per la cura delle principali patologie. Formazione e ricerca, inoltre, diventano patrimonio anche dei professionisti del servizio sanitario nazionale, che potranno contribuire alla didattica dei corsi di laurea delle professioni sanitarie. Andiamo quindi verso una rete di servizi sanitari costituita dal servizio sanitario regionale e dalle scuole universitarie di medicina, con l’obiettivo dell’integrazione e dell’autosufficienza dei territori. Siamo insomma di fronte a un salto di qualità evidente nella gestione delle strutture sanitarie- chiude il presidente della Regione-, a un Protocollo che è importante e strategico e conferma ancora una volta la direzione di marcia anche in ambito sanitario: garantire competitività attraverso la qualità, anche in termini di servizi e soluzioni di governance. L’obiettivo è chiaro: una sanità sempre di più in grado di rispondere con rapidità ed efficacia alle esigenze dei cittadini”.

“Con il Protocollo, valido per i prossimi cinque anni, abbiamo voluto fare un passo avanti rispetto all’accordo precedente, tenendo conto delle riforme significative degli ultimi anni che hanno riguardato gli atenei e il patto per la salute-sottolinea l’assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi.- Si tratta di un protocollo che rispetto a questi nuovi scenari rafforza e sostanzia l’esercizio effettivo della programmazione congiunta, la quale- sottolinea- pur nel rispetto delle reciproche autonomie porterà a un maggior valore dei nostri ospedali e delle nostre Università. Sottolineo ancora l’importanza e la grande valenza istituzionale del nuovo strumento di integrazione e di programmazione del quale ci siamo dotati, quale è il Comitato regionale di indirizzo, alla cui regia saranno affidate decisioni e progetti futuri di grande significato per la ricerca e la sperimentazione clinica”.

Per Francesco Ubertini, rettore dell’Università di Bologna, “con questo protocollo introduciamo un cambio di prospettiva importante, definendo una cornice che mette a disposizione strumenti innovativi: penso soprattutto alla ricerca e alla formazione, mettendo al centro gli studenti, spesso citati nell’intesa. Un risultato che si inserisce all’interno dell’ottimo lavoro che stiamo portando avanti come atenei insieme alla Regione”. Da Giorgio Zauli, rettore dell’Università di Ferrara, arriva “l’apprezzamento per questa intesa che riconosce l’esistenza di quattro grandi scuole di medicina: non a caso, gli studenti sono in aumento nelle facoltà di Medicina di tutti e quattro gli atenei. E la scelta dei dipartimenti interaziendali è una scelta di grande modernità”. Per Angelo Oreste Andrisano, rettore dell’Università di Modena-Reggio Emilia, “siamo di fronte a un Protocollo importante, il cui rinnovo era atteso da tempo, che sancisce la nascita di un nuovo spirito di collaborazione tra medici, tecnici e ricercatori”. Loris Borghi, rettore dell’Università di Parma, sottolinea come “l’intesa abbia un grande significato politico e organizzativo e si inserisce in un nuovo clima, favorito dalla Giunta regionale, che vede le università come fattore importante per lo sviluppo economico dell’Emilia-Romagna: mai come prima gli atenei regionali sono chiamati a dare il proprio contributo, coordinato, per la crescita dei territori”

Un Grande Cappello per i bambini della Tanzania! Grazie ai volontari di Ibo Italia, al Ferrara Buskers Festival, il pubblico contribuisce al progetto per i minori disabili Distretto di Iringa

da: organizzatori

Grazie ai volontari di IBO Italia, al Ferrara Buskers Festival® – dal 20 al 28 agosto 2016 – il pubblico contribuisce al progetto di inclusione scolastica per i minori disabili Distretto di Iringa.

Il Ferrara Buskers Festival® fa rima con volontariato e solidarietà, grazie alla collaborazione pluriennale con IBO Italia (www.iboitalia.org) organizzazione impegnata nel campo della cooperazione internazionale e del volontariato in Italia e nel mondo. Anche quest’anno, durante la 29esima Rassegna Internazionale del Musicista di Strada – dal 20 al 28 agosto 2016 – i volontari di IBO saranno impegnati nell’accoglienza del pubblico alle porte ideali della città estense e nella raccolta delle libere offerte a sostegno del festival e del progetto di solidarietà “Grande Cappello”, dedicato stavolta alla Tanzania e ai bambini disabili. Negli ultimi anni in Tanzania la situazione scolastica è migliorata, ma le fasce di popolazione più vulnerabile, tra cui i bambini disabili, sono state escluse da questo progresso. Il personale non è preparato, gli edifici presentano ancora molte barriere architettoniche e a livello comunitario esistono credenze e preconcetti che mettono a rischio la vita stessa dei bambini con disabilità. In Tanzania, la disabilità è sinonimo di povertà, discriminazione e mancanza di opportunità, sia per il minore che per la famiglia. Per questo, 4 realtà dell’Emilia Romagna – IBO Italia, Nyumba Ali, Comune di Ferrara, Didacare s.r.l. con il sostegno della Regione Emilia-Romagna – hanno aderito al progetto “Inclusione scolastica dei minori disabili nel Distretto di Iringa” all’insegna di una scuola più accessibile. Questa iniziativa permette di formare gli insegnanti attraverso corsi sull’uso della comunicazione aumentativa alternativa e visite studio in Tanzania ed in Italia, gli operatori scolastici sulla cura e l’assistenza dei bambini, sensibilizzare le famiglie e le comunità rurali, fornire ausili tecnologici e software per la didattica speciale oltre a lavori di adeguamento nelle scuole. Così, il pubblico del Ferrara Buskers Festival®, lasciando una libera offerta ai giovani volontari di IBO Italia contribuirà ad aiutare i bambini della Tanzania.

Lavoro. Vertenza Alstom, l’assessore Donini: “Impegnati ad avviare un tavolo istituzionale per trovare le soluzioni adeguate”

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia Romagna

Incontro oggi in Regione con i sindacati. L’assessore Donini: “Paradossale pensare di ridimensionare la forza lavoro in un momento in cui all’azienda sono arrivate tante commesse”

Bologna – Massimo impegno della Regione a promuovere un tavolo istituzionale che favorisca la soluzione della vertenza Alstom.
È quanto emerso oggi al termine dell’incontro che l’assessore regionale alle infrastrutture e trasporti Raffaele Donini ha avuto, anche a nome del presidente Stefano Bonaccini e dell’assessore alle attività produttive Palma Costi, con i rappresentanti sindacali di Alstom, azienda leader mondiale nella progettazione e realizzazione dei sistemi di gestione e controllo del trasporto ferroviario.
L’incontro era stato chiesto dai sindacati nell’ambito della protesta dei lavoratori contro la decisione dell’azienda di procedere a 11 trasferimenti collettivi dell’area logistica da Bologna a Sesto San Giovanni (Mi) e 22 individuali per i quali l’azienda ha proposto il trasferimento in altre sedi del gruppo.
“È paradossale e ingiustificato- ha commentato Donini- che a fronte di un mercato che come Regione stiamo contribuendo ad espandere a livello nazionale, e per il quale Alstom ha dimostrato di essere competitiva vincendo uno dei lotti della ‘gara del ferro’ di Trenitalia, ci siano propositi di ridimensionamento della forza lavoro”.
“Abbiamo bisogno –ha concluso Donini- di aziende che producano in Italia e mantengano standard di qualità elevati per il miglioramento e la sicurezza dei servizi ferroviari”.

La ‘gara del ferro’ della Regione
La ‘gara del ferro’ comporta un investimento da parte dei gestori di oltre 700 milioni di euro per il prossimo contratto di servizio. La Regione ha poi impiegato oltre 20 milioni di euro nel biennio 2016-17 per anticipare 22 treni e ulteriori 25 milioni di euro per il segnalamento ferroviario di sicurezza.

Cultura. La Giunta approva il Piano 2016 per progetti e iniziative di promozione culturale sul territorio.

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia Romagna

A disposizione quasi 3 milioni di euro. L’assessore Mezzetti: “Risorse importanti per associazioni ed enti locali”

Bologna – Il recupero della cultura popolare e delle tradizioni locali, ma anche la valorizzazione delle altre culture, così come la promozione dell’arte contemporanea, il sostegno alla creatività giovanile e ai nuovi talenti, la diffusione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile. Sono gli obiettivi del Piano di sostegno ai progetti e alle iniziative di promozione culturale sul territorio regionale per il 2016, approvato dalla Giunta in attuazione della legge regionale n. 37/1994, che stanzia complessivamente 2 milioni e 775 mila euro a favore di soggetti pubblici e privati.
“I contributi concessi in virtù di questa legge rappresentano un polmone importante per un tessuto associazionistico che ha visto nel tempo ridurre sempre più le risorse a disposizione per le tante manifestazioni che valorizzano il nostro territorio in termini di cultura e di spettacolo- ha detto l’assessore regionale alla Cultura Massimo Mezzetti- Questo è il primo anno che i contributi della legge 37 vengono assegnati con lo strumento del bando, e abbiamo dovuto rodare i nuovi meccanismi fissati dagli indirizzi approvati nel piano pluriennale pochi mesi fa. Dal prossimo anno- assicura l’assessore- i tempi di selezione dei progetti e di assegnazione delle risorse saranno sicuramente più celeri”.
Come in precedenza, anche quest’anno sono state ammesse a convenzione per il triennio 2016-2018 associazioni e istituzioni di dimensione regionale. Nell’ambito sovralocale hanno presentato domanda 142 associazioni e 12 istituzioni. Di queste, sono state ammesse a contributo 117 associazioni e 11 istituzioni, mentre sono 57 i progetti di enti locali ammessi a finanziamento a fronte delle 61 domande pervenute. Le risorse finanziarie impegnate in questo ambito sono complessivamente pari a 1.329.000 euro a favore di Comuni e Unioni di Comuni e 1.091.000 euro a favore di associazioni e istituzioni.
Per la prima volta, grazie alle modifiche introdotte alla legge a seguito del processo di riordino istituzionale, hanno potuto presentare domanda anche gli enti locali, e in particolare i Comuni con popolazione superiore ai 15 mila abitanti, i Comuni capoluogo e le Unioni di Comuni. I Comuni con popolazione inferiore ai 15 mila abitanti hanno potuto presentare domanda esclusivamente in forma associata con almeno altri due Comuni.

Rievocazioni storiche: l’Emilia-Romagna discuterà una legge a riguardo. Prima firmataria Marcella Zappaterra (PD)

da: ufficio stampa Partito Democratico

Zappaterra (PD): ‘Promuoviamo la capacità di aggregazione e di promozione turistica e culturale del mondo che ruota attorno alle manifestazioni locali’
“Questa mattina ho depositato in Regione un progetto di legge dedicato alle rievocazioni storiche che, largamente diffuse nel territorio e nel tessuto culturale e sociale regionale, sono organizzate spesso da gruppi e organizzazioni senza fini di lucro” annuncia la Consigliera regionale PD Marcella Zappaterra.

“La nostra Regione persegue, fra le finalità principali della propria azione, la tutela e la valorizzazione, non solo del patrimonio storico e artistico in senso lato, ma anche delle distinte identità culturali del territorio, che indubbiamente hanno nelle rievocazioni storiche un elemento identitario ad alta riconoscibilità. – spiega Zappaterra – Ecco perché, dopo una approfondita interlocuzione con molte realtà che si adoperano con passione per organizzare manifestazioni che spesso hanno un pubblico internazionale e un livello di assoluto pregio, appariva evidente la necessità dello strumento legislativo che definisca puntualmente cosa si intenda per manifestazioni e associazioni di rievocazione storica locale e quale supporto la Regione voglia darvi”.

Il progetto di legge, il cui iter inizierà subito dopo la pausa estiva, prevede l’istituzione di un apposito elenco delle associazioni di rievocazione storica, così come definite dalla legge stessa, e la definizione annuale, da parte della Giunta regionale, del calendario delle manifestazioni che potranno essere contraddistinte da un logo specifico.

La Regione, tramite un apposito bando, concederà contributi propri per l’organizzazione degli eventi di rievocazione storica e per progetti di conservazione e restauro del patrimonio necessario a quelle stesse attività. Ogni anno, per tre anni dal 2017 al 2019, sono previsti finanziamenti per 150mila euro.
“Chi ha avuto modo di conoscere da vicino l’impegno e la grande capacità di aggregazione sociale che molte manifestazioni locali hanno anche nel nostro territorio, e cito per tutte il Palio di Ferrara, sa bene come ci sia bisogno di regole trasparenti che premino e tutelino tali realtà. – conclude Marcella Zappaterra – Senza contare la capacità di promozione culturale e turistica che eventi di questa natura portano con sé. È un mondo che vogliamo e dobbiamo sostenere con grande convinzione”.

Eurocamp Cesenatico: il campione di hip hop Marco Kira Cristoferi reduce da Italia’s Got Talent ospite del camp di danza

da: organizzatori

Un’ospite d’eccezione al camp di danza: il campione di hip hop Marco Kira Cristoferi, reduce dal podio a “Italia’s got talent”

Ancora un ospite di eccezione all’Eurocamp, la grande struttura di Cesenatico che da una ventina d’anni organizza soggiorni sportivi – e non solo – che richiamano ogni estate migliaia di giovani da ogni parte d’Italia e d’Europa.

Nella settimana che si sta per chiudere, il camp di danza (che in quattro settimane di attività ha coinvolto quasi quattrocento ragazzi e ragazze dagli 8 ai 23 anni) ha avuto come istruttore d’eccezione Marco “Kira” Cristoferi, il solarolese che due mesi fa è salito sul podio, al terzo posto, nella popolare trasmissione televisiva “Italia’s got talent”. Un successo che ha reso ancor più famoso il giovane danzatore, peraltro da anni già stimatissimo in tutta Europa come campione di hip hop, e già membro dei celebri “Break the fun” e dei “Bandits”.

La cosa che i partecipanti al camp di Cesenatico hanno potuto notare in prima persona, con grande piacere, è che Kira – nonostante la popolarità – è rimasto un ragazzo semplice e alla mano, disponibilissimo con i ragazzi e molto bravo anche ad insegnare loro l’abc del breaking. Coadiuvato, peraltro, da un paio di altri ottimi danzatori come Byron e Luigi Swan.

Il camp di danza, insomma, si chiude con ottimi riscontri: grande soddisfazione anche per la direttrice artistica, la ravennate Carlotta Silvagni, che ha organizzato lo stage in collaborazione con la rivista Danzasì e con il portale danceandculture.it.

Coldiretti: posti di lavoro a rischio e perdite di 70 mln di euro in Emilia-Romagna con crollo prezzo grano

da: Ufficio Stampa Coldiretti

Più trasparenza nella filiera e sull’origine e qualità del grano importato; a rischio nella nostra regione il reddito di migliaia di produttori agricoli e di operatori della filiera, ma la speculazione mette in crisi anche due milioni di ettari in Italia a rischio desertificazione. Aumentati gli arrivi di grano straniero nel 2016, sottopagato il nostro.

I produttori dell’Emilia Romagna hanno perso più di 70 milioni di euro per il crollo dei prezzi del grano diminuiti rispetto allo scorso anno del 43 per cento per il grano duro e del 19 per cento per il tenero, senza che questo abbia portato nessun beneficio per i consumatori. È quanto emerge dall’analisi di Coldiretti Emilia Romagna in occasione della giornata di difesa del grano italiano con decine di migliaia di agricoltori scesi in piazza nelle principali città italiane, da Palermo a Bari, da Alessandria a Termoli e Potenza con lo slogan “no grano, no pane!” e con la presentazione del dossier Coldiretti su “La #guerradelgrano”.
Il settore del grano ha fatto registrare un crollo senza precedenti, riportando i compensi degli agricoltori a livelli di 30 anni fa, a causa delle manovre di chi fa acquisti speculativi sui mercati esteri di grano da “spacciare” come pasta o pane made in Italy, per la mancanza dell’obbligo di indicare in etichetta la reale origine del grano impiegato.
Non a caso nei primi quattro mesi del 2016 gli arrivi di grano in Italia sono aumentati del 10 per cento, secondo un’analisi Coldiretti su dati Istat, finalizzati soprattutto ad abbattere il prezzo di mercato nazionale attraverso un eccesso di offerta. Il risultato è che un pacco di pasta su tre è fatto con grano straniero, così come la metà del pane in vendita, ma i consumatori non lo possono sapere. Senza dimenticare che il prodotto estero che sbarca nei porti nazionali, al contrario di quello italiano, ha spesso alle spalle tempi lunghi di trasporto e stoccaggio. Basti pensare – denuncia Coldiretti – al paradosso del grano canadese: nel paese nordamericano la raccolta avviene in settembre e, quindi, quello che arriva in Italia è già vecchio di un anno, mentre quello tricolore è stato appena raccolto. In più, nel caso di importazioni di farine, c’è da considerare che all’estero vengono usati additivi chimici da noi giustamente proibiti, anche perché l’arte dei mugnai italiani è superiore alle alchimie chimiche. Purtroppo – commenta Coldiretti Emilia Romagna – senza l’etichettatura e la tracciabilità del prodotto non è possibile sapere quale grano e quali farine sono state usate.
Oggi in Italia il grano duro per la pasta – continua Coldiretti – viene pagato anche 18 centesimi al chilo mentre quello tenero per il pane è sceso addirittura ai 16 centesimi al chilo, su valori al di sotto dei costi di produzione che mettono a rischio il futuro del granaio Italia. Da pochi centesimi al chilo concessi agli agricoltori dipende la sopravvivenza della filiera più rappresentativa del made in Italy, mentre – denuncia Coldiretti – dal grano alla pasta i prezzi aumentano di circa del 500% e quelli dal grano al pane addirittura del 1400%. Le stesse analisi ministeriali – continua Coldiretti – hanno però permesso di smascherare la speculazioni in atto sul prezzo dei grano che colpisce soprattutto i coltivatori italiani con i prezzi che sono praticamente dimezzati rispetto allo scorso anno per il grano duro.
“Per restituire un futuro al grano italiano occorre l’indicazione in etichetta dell’origine del grano utilizzato nella pasta e nei derivati/trasformati – ha detto il presidente di Coldiretti Emilia Romagna, Mauro Tonello – ma anche l’indicazione della data di raccolta (anno di produzione) del grano, assieme con il divieto di utilizzare grano extra comunitario oltre i 18 mesi dalla data di raccolta. Ma serve anche fermare le importazioni selvagge a dazio zero che usano l’agricoltura come mezzo di scambio nei negoziati internazionali senza alcuna considerazione del pesante impatto che ciò comporta sul piano economico, occupazionale e ambientale”.
L’Italia – ricorda Coldiretti – è il principale produttore europeo di grano duro, destinato alla pasta, che assume un’importanza rilevante data l’elevata superficie coltivata, pari a circa 1,3 milioni di ettari per oltre 4,8 milioni di tonnellate di produzione che si concentra nell’Italia meridionale, soprattutto in Puglia e Sicilia che da sole rappresentano il 42% della produzione nazionale. Più limitata – conclude la Coldiretti – è la produzione del grano tenero che si attesta su 3,2 milioni di tonnellate su 0,6 milioni di ettari. In Emilia Romagna 30 mila aziende agricole producono 357 mila tonnellate di grano duro e 782 mila tonnellate di grano tenero su una superficie di quasi 200 mila ettari.

COLDIRETTI BASTA BUGIE AIDEPI, ECCO MARCHI CON 100% ITALIANO

La qualità del grano italiano non puo’ essere certo messa in discussione ed è confermata dalla nascita e dalla rapida proliferazione di marchi che garantiscono l’origine nazionale del grano impiegato al 100%, da Ghigi a Valle del grano, da JollySgambaro a Granoro, da Armando a “Voiello”, che fa capo al Gruppo Barilla, che ora vende solo pasta fatta da grano italiano al 100% di varietà “aureo” senza dimenticare alcune linee della grande distribuzione come Coop e Iper. E’ quanto afferma la Coldiretti nel replicare alle strumentali bugie dell’Aidepi che continua in una campagna diffamatoria che rischia di danneggiare anche i propri associati e favorisce le speculazioni che stanno distruggendo l’agricoltura italiana con prezzi dimezzati per il grano nazionale. A decidere la qualitàdella pasta e del pane possono essere solo i consumatori e se Aidepi è cosiconvinta del fatto che il grano italiano non è buono sostenga con la Coldiretti l’obbligo di indicare in etichetta la provenienza del grano impiegato in pasta e pane: saranno i consumatori – conclude la Coldiretti – a decidere se comprare pane e pasta con grano siciliano, pugliese, lucano e di alte regioni o se preferire quello che viene dal Canada o dall’Ucraina che ha piu’ che triplicato le proprie esportazioni in Italia.

Chiusura temporanea della Biblioteca comunale

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Per i lavori di installazione dell’elevatore, la biblioteca civica “Ludovico Muratori” resterà temporaneamente chiusa al pubblico da martedì 2 agosto a martedì 16 agosto 2016. Trattandosi di un’opera indispensabile, finalizzata a rendere pienamente accessibile la biblioteca civica, l’Amministrazione Comunale confida nella comprensione di tutti.

Copparo: chiusura estiva della biblioteca

da: Ufficio Comunicazione Comune di Copparo

LA Biblioteca Comunale di Copparo, nell’augurare buone vacanze ai suoi lettori, informa che il servizio resterà chiuso per ferie dal 1 al 15 agosto 2016. Riprenderà regolarmente dal 16 agosto, con l’orario estivo: da martedì a venerd’ ore 9.00 – 13.00, lunedì, mercoledì e venerdì dalle 15.00 alle 19.00.

Reddito di solidarietà: Paolo Calvano firma la proposta di legge regionale

da: ufficio stampa Partito Democratico

Calvano (PD): ‘Un sostegno alle famiglie in crisi che si impegnano a reinserirsi nella società e nel lavoro’

“La crisi economica e occupazionale ha aumentato le difficoltà dei cittadini determinando nuove povertà alle quali vogliamo porre un argine uscendo però dalla logica del puro assistenzialismo. Per questo PD e SEL hanno presentato un progetto di legge regionale, che – annuncia Paolo Calvano, Consigliere regionale e Segretario del PD dell’Emilia-Romagna – ho sottoscritto con convinzione, per introdurre in Emilia-Romagna il Reddito di solidarietà”.

“Sarà uno strumento che si accompagnerà e integrerà il cosiddetto SIA, ovvero il Sostegno per l’inclusione attiva introdotto dal Governo Renzi, – spiega il Consigliere PD – allargando la platea dei beneficiari e ampliando le risorse a disposizione per un importo stimato intorno ai 35 milioni di euro. In Emilia-Romagna la nostra Regione darà alle famiglie, comprese quelle unipersonali ovvero i single, un sostegno ed uno strumento di inserimento socio-lavorativo finalizzato a contrastare la povertà, l’esclusione sociale e la diseguaglianza e allo stesso tempo a promuovere la crescita sociale ed economica di chi è più in difficoltà”.

“Chi accederà a questa misura dovrà presentare un ISEE uguale o inferiore a 3000 euro e risiedere in Emilia-Romagna da almeno 24 mesi. In più dovrà garantire l’impegno per sé e per la propria famiglia ad uscire da una situazione temporanea di grave disagio accompagnando alla domanda un Progetto di attivazione sociale e inserimento lavorativo. Vogliamo favorire – commenta Calvano, ponendo l’accento sulla ratio della proposta di legge – i soggetti proattivi che dimostrano l’intenzione di contribuire alla crescita sociale della propria comunità”.

L’iter del progetto di legge di iniziativa dei Consiglieri PD e SEL inizierà dopo l’estate e la sua approvazione sarà accompagnata da un regolamento della Giunta regionale che dovrà chiarire ogni aspetto specifico dell’erogazione e gestione del nuovo strumento.

Crisi: in Emilia Romagna perdite di 70 millioni di euro per produttori grano

da: Ufficio Stampa Coldiretti

I produttori dell’Emilia Romagna hanno perso più di 70 milioni di euro per il crollo dei prezzi del grano diminuiti rispetto allo scorso anno del 43 per cento per il grano duro e del 19 per cento per il tenero, senza che questo abbia portato nessun beneficio per i consumatori. È quanto emerge dall’analisi di Coldiretti Emilia Romagna in occasione della giornata di difesa del grano italiano con decine di migliaia di agricoltori scesi in piazza nelle principali città italiane, da Palermo a Bari, da Alessandria a Termoli e Potenza con lo slogan “no grano, no pane!” e con la presentazione del dossier Coldiretti su “La #guerradelgrano”.
Il settore del grano – spiega Coldiretti Emilia Romagna – ha fatto registrare un crollo senza precedenti, riportando i compensi degli agricoltori a livelli di 30 anni fa, a causa delle manovre di chi fa acquisti speculativi sui mercati esteri di grano da “spacciare” come pasta o pane made in Italy, per la mancanza dell’obbligo di indicare in etichetta la reale origine del grano impiegato.
Non a caso nei primi quattro mesi del 2016 gli arrivi di grano in Italia sono aumentati del 10 per cento, secondo un’analisi Coldiretti su dati Istat, finalizzati soprattutto ad abbattere il prezzo di mercato nazionale attraverso un eccesso di offerta. Il risultato è che un pacco di pasta su tre è fatto con grano straniero, così come la metà del pane in vendita, ma i consumatori non lo possono sapere. Senza dimenticare che il prodotto estero che sbarca nei porti nazionali, al contrario di quello italiano, ha spesso alle spalle tempi lunghi di trasporto e stoccaggio. Basti pensare – denuncia Coldiretti – al paradosso del grano canadese: nel paese nordamericano la raccolta avviene in settembre e, quindi, quello che arriva in Italia è già vecchio di un anno, mentre quello tricolore è stato appena raccolto. In più, nel caso di importazioni di farine, c’è da considerare che all’estero vengono usati additivi chimici da noi giustamente proibiti, anche perché l’arte dei mugnai italiani è superiore alle alchimie chimiche. Purtroppo – commenta Coldiretti Emilia Romagna – senza l’etichettatura e la tracciabilità del prodotto non è possibile sapere quale grano e quali farine sono state usate.
Oggi in Italia il grano duro per la pasta – continua Coldiretti – viene pagato anche 18 centesimi al chilo mentre quello tenero per il pane è sceso addirittura ai 16 centesimi al chilo, su valori al di sotto dei costi di produzione che mettono a rischio il futuro del granaio Italia. Da pochi centesimi al chilo concessi agli agricoltori dipende la sopravvivenza della filiera più rappresentativa del made in Italy, mentre – denuncia Coldiretti – dal grano alla pasta i prezzi aumentano di circa del 500% e quelli dal grano al pane addirittura del 1400%. Le stesse analisi ministeriali – continua Coldiretti – hanno però permesso di smascherare la speculazioni in atto sul prezzo dei grano che colpisce soprattutto i coltivatori italiani con i prezzi che sono praticamente dimezzati rispetto allo scorso anno per il grano duro.
“Per restituire un futuro al grano italiano occorre l’indicazione in etichetta dell’origine del grano utilizzato nella pasta e nei derivati/trasformati – ha detto il presidente di Coldiretti Emilia Romagna, Mauro Tonello – ma anche l’indicazione della data di raccolta (anno di produzione) del grano, assieme con il divieto di utilizzare grano extra comunitario oltre i 18 mesi dalla data di raccolta. Ma serve anche fermare le importazioni selvagge a dazio zero che usano l’agricoltura come mezzo di scambio nei negoziati internazionali senza alcuna considerazione del pesante impatto che ciò comporta sul piano economico, occupazionale e ambientale”.
L’Italia – ricorda Coldiretti – è il principale produttore europeo di grano duro, destinato alla pasta, che assume un’importanza rilevante data l’elevata superficie coltivata, pari a circa 1,3 milioni di ettari per oltre 4,8 milioni di tonnellate di produzione che si concentra nell’Italia meridionale, soprattutto in Puglia e Sicilia che da sole rappresentano il 42% della produzione nazionale. Più limitata – conclude la Coldiretti – è la produzione del grano tenero che si attesta su 3,2 milioni di tonnellate su 0,6 milioni di ettari. In Emilia Romagna 30 mila aziende agricole producono 357 mila tonnellate di grano duro e 782 mila tonnellate di grano tenero su una superficie di quasi 200 mila ettari.

Informanumeri del 29 luglio 2016

da: ufficio stampa del Comune di Ferrara

Banner prezzi piccoloANTICIPAZIONE DEI PREZZI – Luglio 2016
A Ferrara, nel mese di Luglio 2016, l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) con tabacchi diminuisce dello 0,1% rispetto al mese precedente ed aumenta dello 0,2% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente…..
anticipazione_luglio_2016.pdf

genteBILANCIO MENSILE DELLA POPOLAZIONE
Pubblichiamo l’ammontare dei flussi registrati nell’Anagrafe Comunale (nati, deceduti, iscrizioni confermate e cancellazioni), rilevati mensilmente con il modello Istat D7B, e il numero degli atti stato civile registrati a Ferrara nel mese, nati, deceduti e matrimoni nella popolazione presente, cioè il modello Istat D7A. Secondo i dati rilevati con il modello Istat D7B, la popolazione residente al 30 giugno 2016 ammonta a 132.445 abitanti.
res2016giugno.xls
pres2016giugno.xls

DALL’ISTAT:
Logo Istat
Il 28 giugno 2016 l’Istat ha diffuso i dati 2014 sulla Mobilità nei comuni capoluogo, in gran parte derivanti dall’indagine “Dati ambientali nelle città”, condotta in collaborazione con i 116 Comuni capoluogo di provincia italiani. Al link: Istat – Istituto Nazionale di Statistica – Mobilità urbana è possibile visualizzare e scaricare il testo integrale, la nota metodologica e le tavole contenenti i dati relativi a ciascun comune capoluogo di provincia.

Al fine di favorire la diffusione e l’utilizzazione dei dati e delle informazioni è consentita la riproduzione parziale o totale del contenuto delle presenti pubblicazioni, con citazione della fonte: Sistan, Comune di Ferrara, Statistica

Un weekend all’insegna della musica con “Jazz in rosa” e “Concerti all’alba”

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Continua sui lidi comacchiesi la rassegna musicale, organizzata dall’Amministrazione Comunale, “Jazz in rosa, le donne del jazz”. Sabato 30 luglio, dalle ore 21:30, sarà la volta di Roberta Righi che si esibirà in Piazzetta Daini al Lido di Volano. L’artista, nata a Ferrara, ha incominciato a cantare a otto anni nella Corale dei Piccoli Cantori di San Francesco. Ha studiato canto con Lorena Fontana e Marina Bertocchi e, nel corso degli anni, ha partecipato a seminari di improvvisazione e perfezionamento della tecnica vocale, con Betty Carter e Bobby Mc Ferrin, e del metodo VOICECRAFT con Elisa Turlà. E’ cantante e autrice di canzoni con esperienze discografiche: in ambito pop con il gruppo “Libagions” ha pubblicato i dischi Di mano in mano nel 1990 e In Africa nel 1994; in ambito dance ha pubblicato dischi, con vari pseudonimi, per le etichette Dancework e Cruisin’ Records dal 1986 al 1996; in ambito jazz ha pubblicato la canzone Take my soul nel CD “Tom Sheret’s bag” nel 2003; infine, come corista ha collaborato a dischi di importanti artisti e gruppi italiani.
Prosegue, inoltre, anche l’altra rassegna, organizzata sempre dal Comune di Comacchio, “Concerti all’Alba”. L’appuntamento è per il 31 luglio alle ore sei sulla spiaggia del Lido degli scacchi, Bagno Miami. Ad esibirsi sarà il Circolo Odeòn, un ensemble di musicisti, Tim Trevor-Briescoe, Rocco Casino Papia e Marco Zanotti, che, attraverso gli strumenti della tradizione dello “choro”, chitarra a 7 corde, mandolino a 10 corde (“bandolim”), pandeiro, flauto e clarinetto, si dedica all’approfondimento di alcune musiche strumentali brasiliane e italiane. Lo “choro” o “chorinho” è un genere musicale progenitore del samba, che sul finire dell’800 fonde a Rio de Janeiro le danze europee con i ritmi afro-brasiliani. In questi ultimi anni è sempre più apprezzato e conosciuto in tutto il mondo anche grazie a film-documentari come “Brasilerinho” di Mika Kaurismäki (Feltrinelli, 2005). Parallelamente alla letteratura dello chorinho, il Circolo Odeòn sta affrontando una rilettura di alcuni brani d’autore del liscio romagnolo e della filuzzi bolognese, generi che sono contemporanei e cugini, per stile e radici comuni, dello choro. Si viene a creare, così, un originale territorio comune che ha come centro le sale da ballo della prima metà del novecento ai due lati dell’oceano.
L’ingresso agli spettacoli sia di “Jazz in rosa” che di “Concerti all’alba” è come sempre gratuito.

Da maggio alcune vie della città vengono pulite di notte con il divieto temporaneo di sosta per le auto: concluso il periodo di avvio del progetto

da: ufficio stampa Hera

A partire da agosto entrerà a pieno regime il progetto di pulizia strade notturno con istituzione di divieti temporanei di sosta nelle vie Carlo Mayr , Baluardi e XX Settembre.

Per migliorare la qualità del servizio di spazzamento meccanizzato e garantire una maggior efficacia ed efficienza del servizio, Hera, congiuntamente con l’Amministrazione Comunale, ha ampliato il progetto di pulizia stradale notturna con limitazione di sosta nelle vie XX Settembre, Baluardi e Carlo Mayr, nel tratto tra via Scienze e via Alfonso d’Este.

Nella prima fase del progetto sono stati posizionati i cartelli stradali fissi di divieto di sosta con rimozione delle autovetture, in determinati giorni e orari del mese. Si quindi attivato, in serate prestabilite, il servizio di pulizia.

Purtroppo nei primi tre mesi di attivazione del servizio: maggio, giugno e luglio, si sono riscontrate molte vetture in sosta vietata e ciò ha impedito il regolare svolgimento delle attività di pulizia in alcuni tratti di via.

A partire dal prossimo mese di agosto, il progetto avrà piena applicazione. Pertanto, per non incorrere in contravvenzioni, è bene controllare, prima di parcheggiare nelle vie interessate, le limitazioni al parcheggio riportate dai cartelli stradali. La sosta è vietata dalle 00.00 alle 6 di mattina del giorno indicato.

La sede stradale liberata dalle autovetture consente un migliore servizio di pulizia e, inoltre, comporta una riduzione degli intasamenti delle caditoie perché rende possibile una più accurata rimozione del terriccio e dei rifiuti dalle griglie.

Il progetto attivato è un ampliamento di un servizio che da anni è presente in varie zone della città si inserisce nel piano generale, concordato con l’Amministrazione Comunale, di miglioramento del servizio di spazzamento della città. Dal 2004 a oggi l’area urbana interessata dai vari servizi di spazzamento è stata triplicata passando dai 3.792 chilometri spazzati del 2004 ai 7.214 del 2016 (+90%).

Italia paese incivile

da: Francesco Introzzi (Cuneo)

Non è che salvando l’attuale costituzione si salvi qualcosa di molto prezioso. Certo che per evitare il peggio, come dite voi, è meglio salvare il salvabile.
Ma quello che non vi si può perdonare è il fatto di insistere nel difendere a spada tratta una costituzione che ha nei limiti dichiarati della costituzione stessa il soffocamento aprioristico delle capacità popolari di auto-educazione alle libertà civili da parte di partiti che – in teoria – dovrebbero essere “anti-fascisti”. La deriva autoritaria, gerarchica, clientelare, corporativa, anti-localistica della riforma Renzi è sotto gli occhi di tutti. Soltanto che Renzi cerca di propinarla come la ricetta amara per scongiurare l’incapacità strutturale dell’Italia di uscire da una recessione che rischia di incancrenirsi.
Il guaio è che quando voi affermate che la Costituzione “E’ un insieme coerente di regole per costruire il quadro del relazionarsi quotidiano tra cittadini sovrani.” Fate una dichiarazione che è semplicemente di una falsità mostruosa!
(1) – La Costituzione contiene verità sacrosante ma intercalate – e tutti lo sanno! – da contenuti di matrice dogmatica – religiosa (cattolico-pontificia) e laica (marxista) – che fanno a pugni con i principi di libertà che in altre parti la Costituzione afferma come inalienabili o come doverosamente perseguibili.

(2) – Il secondo comma dell’articolo 1 contraddice se stesso quando afferma :

“La sovranità appartiene al popolo che [però non è autorizzato ad esercitare in quanto] la esercita [soltanto] nelle forme e nei limiti (!!!) della Costituzione [prodotta da un sistema partitocratico che avoca ai partiti stessi l’esercizio pieno della sovranità ex-popolare!]
.
Ma che logica politica, filosofica, giuridica è mai questa?
Non vi capisco!!!
Rischiano di diventare più comprensibili Matteo Renzi, Graziano Del Rio &C. di voi!
Sono esterrefatto!!!
Cordiali saluti.
Francesco Introzzi
/Riporto sotto il testo del vostro ultimo documento
In una cerimonia ufficiale, il Presidente Mattarella ha espresso, riguardo al referendum, “l’auspicio che il confronto si svolga sul merito della riforma sottoposta al voto popolare perché l’elettorato si esprima con piena consapevolezza, nella sua sovranità”.
Siamo perfettamente d’accordo, purché, come dovrebbe essere ovvio, il confronto sul merito non resti uno slogan privo di contenuti. Lo ricordiamo perché, fino ad oggi 28 luglio 2016, non c’è una parola degli autori e dei sostenitori della proposta di riforma costituzionale che enunci concetti diversi dalle intenzioni mirabolanti sulle cose che dicono di voler fare. Non entrano mai nel merito della loro proposta di riforma.
Eppure la Costituzione non è un’insalata di formule magiche per drogare con le speranze. E’ un insieme coerente di regole per costruire il quadro del relazionarsi quotidiano tra cittadini sovrani. Le intenzioni, praticando le formule magiche, eludono il come costruire davvero tali regole e, intanto, peggiorano nel profondo quelle esistenti, rendendo così più difficile relazionarsi.
Per impedire che la strategia delle intenzioni corrisponda alla maligna strategia di chi vuole peggiorare apposta la sovranità civile al fine di avere mani più libere, diffondiamo al massimo il confronto di merito. E’ la strada più convincente e sicura per favorire in autunno il voto NO alla proposta.

A Ferrara si sperimenta il lavoro non retribuito

da: Movimento 5 Stelle Ferrara

Comprendiamo che per la Cgil la sola forza politica a Ferrara sia il PD, pertanto, quando lamenta sulla stampa l’assenza di una presa di posizione sul delicato tema dell’affidamento dei servizi di trasporto sanitario alle associazioni di volontariato, crediamo si riferisca ad essa e quindi ha pienamente ragione.
Ricordiamo però alla Cgil e all’intera cittadinanza ferrarese che il M5S ha presentato ben due Interpellanze all’Amministrazione comunale negli anni 2015-16, l’ultima lo scorso marzo, quando si sono avuti i primi segnali di quanto adesso sta esplodendo, nella quale veniva evidenziata, tra l’altro, “la palese e dimostrata disparità di formazione ed addestramento al quale, secondo le linee guida dell’accreditamento regionale, deve sottoporsi il personale volontario a confronto del personale strutturato/dipendente/non volontario” in nome di costi inferiori,ma a scapito di un servizio pubblico essenziale così delicato. Di fatto queste nostre richieste sono rimaste inevase in quanto né il Sindaco, primo responsabile di questa situazione, né l’assessore Sapigni hanno mai fornito la documentazione richiesta circa le procedure di accreditamento e valutazione del personale volontario impiegato, con specifico riferimento alle caratteristiche di selezione per performance fisica e competenza professionale e circa il rispetto degli orari di impiego secondo normativa, né dei compensi derivati e documentati.
Informiamo infine i cittadini che a seguito di questa mancata applicazione dei diritti di accesso alle informazioni è partito immediatamente un esposto e che pertanto è in corso un procedimento di indagine sull’affidamento dei servizi di trasporto sanitario da parte della Procura di Ferrara

Un muro ed un fossato tra Ferrara e Bundan

da: Presidente Gruppo Consiliare Sinistra Italiana

Dichiarazione di Leonardo Fiorentini, consigliere comunale indipendente (Sinistra Italiana), sulle parole del sindaco di Bundan Fabio Bergamini sui richiedenti asilo ospitati in un agriturismo a Ferrara
Leonardo Fiorentini, consigliere comunale indipendente (Sinistra Italiana), ha dichiarato:
“Leggo esterrefatto le dichiarazioni del Sindaco di Bundan Fabio Bergamini rispetto all’accoglienza di alcuni richiedenti asilo presso un agriturismo ai confini con il territorio bundanese.

“Riceviamo continue segnalazioni della loro presenza nelle strade e nelle proprietà private degli agricoltori, in via Saccona e aree limitrofe. Non vogliamo che immigrati, potenziali clandestini, circolino sul suolo comunale, per una questione di sicurezza”

“E’ assurdo che si lasci circolare gente che ha un passato fantasma, tanto più in questi tempi. Poiché gli stranieri ospitati hanno la tendenza a gravitare sul territorio di Bondeno, per vicinanza territoriale, chiediamo alle autorità competenti di predisporre un servizio di controllo e di tenerli alla larga dai confini del nostro Comune”

Parole che, pronunciate da chi ogni anno celebra l’invasione (vera) della pianura padana da parte delle popolazioni celtiche, farebbero quasi tenerezza.

E’ però un Sindaco a esprimersi. Ed, in quanto Sindaco leghista, evidentemente ormai allineato alla linea “trumpiana” dei muri e dei fossati, anche ai confini comunali. Visto come siamo messi – contraddicendo tutte le mie passate convinzioni – c’è quasi da farci un pensierino al muro e al fossato fra Ferrara e Bondeno: ma – sia chiaro – solo per tenere fuori da Ferrara chi la pensa come Bergamini. Magari il Sindaco Tagliani potrebbe preparare un bel preventivo, da sottoporre al Sindaco confinante per il finanziamento.

Per quel che mi riguarda poi, il Sindaco di Bundan può starsene tranquillo: eviterò con cura di recarmi nel suo comune, dove peraltro periodicamente acquistavo per regalo prodotti tipici locali. Non sarà un gran danno all’economia locale, ma è sicuramente un sollievo per la mia coscienza. Perché – giunti a questo punto – ogni Comune si merita il sindaco che si è scelto.”

Baseball ragazzi, quanta esperienza lontano da casa

da: organizzatori

Dopo i ragazzi al torneo di Godo, gli allievi hanno preso parte al Trofeo di Torre Pedrera. Segnali di crescita contro avversari di primissimo piano: per gli estensi la lezione vale più del risultato.

Estate ricca di emozioni ed esperienza per le giovanili del baseball ducale. Archiviata la partecipazione della squadra ragazzi al “Memorial Casadio” di Godo, trasferta di uguale spessore anche per la squadra allievi, che ha partecipato al prestigioso “Trofeo Nico e Matt” di Torre Pedrera. Mazze incrociate contro la meglio gioventù del panorama nazionale: oltre ai Falcons padroni di casa, hanno risposto presente Junior Rimini, Crocetta Parma, San Marino, San Martino Buonalbergo, Ravenna, Cervignano del Friuli e ben due rappresentative da Nettuno (Academy e Lions): praticamente, i campioni di categoria degli ultimi dieci anni. L’altissimo livello della competizione ha rappresentato per gli estensi un’occasione più unica che rara di farsi le ossa e prendere appunti. Scesa in campo in sfavore di pronostico, timida Cenerentola al gran ballo delle nobili, Ferrara ha almeno provato i passi che conosceva, rifiutandosi con orgoglio di fare tappezzeria a prescindere. Che poi fosse come sfidare la Fracci a una gara di hully-gully, poco importa: i ragazzi – molti di loro alla prima esperienza lontano da casa – si sono parecchio divertiti, mostrando pure sparsi segnali di miglioramento individuale. I lanciatori titolari hanno concesso pochissimi punti su palla inattiva, e la difesa ha subito il pieno solo in sei inning dei diciannove disputati. Discrete per continuità e sostanza le prove di Negrini in prima, Lazzarato e Taddia all’esterno, Bonsi nel ruolo di catcher e soprattutto di Dal Pozzo, memorabile interbase nella finale di consolazione. Anche nel box, sotto il tiro di lanciatori di un’altra categoria, il duca ha fatto quanto poteva, andando a segno due volte contro Nettuno Academy (Zaina, Ventura), e una nella finale di consolazione (Lavezzi), che fino al terzo inning gli estensi sembravano poter giocare alla pari, se non addirittura vincere. Un piacere rimandato ad altro quando: troppo prevedibili nella corsa, i biancorossi hanno sprecato in base quanto raccolto in battuta (da segnalare le hit di Stignani e Ricci Maccarini), comunque con medie in crescita rispetto al campionato. Divenuti in breve oggetto di curiosità tra i più navigati avversari, gli estensi hanno in ogni caso sbaragliato ogni classifica di fair play. Oltre alla menzione speciale ricevuta da Tamoni per la sua contagiosa simpatia, decisamente toccante il momento della premiazione, quando tutta la squadra ha alzato come un sol uomo la coppa assegnata dall’allenatore di Rimini, Munoz. Lo striminzito trofeo degli ultimi della classe è improvvisamente diventato immenso come la Coppa dei Campioni, scintillante come il Graal. Una luce riflessa: quella degli splendidi sorrisi di questi comunque magnifici ragazzi.

Camera di Commercio: +133 Imprese tra aprile e giugno

da: ufficio stampa Camera di Commercio di Ferrara

Govoni: “Energie che vanno valorizzate, promosse e sostenute costruendo un ambiente favorevole per chi vuol fare impresa nella nostra provincia”

Saldi Positivi per Commercio (+47), Agricoltura (+36) E Turismo (+19)
Calano le richieste di concordato preventivo

Segnali di vitalità in arrivo dal sistema imprenditoriale ferrarese nel secondo trimestre dell’anno. Tra aprile e giugno di quest’anno, infatti, il Registro delle imprese della Camera di commercio di Ferrara ha fatto registrare un saldo positivo di 133 unità (+ 0,37% rispetto all’analogo periodo del 2015), frutto della differenza tra 480 nuove aperture e 347 cessazioni. Situazione particolarmente incoraggiante per le imprese artigiane, il cui saldo attivo risulta di gran lunga maggiore rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. Al bilancio anagrafico del trimestre – fa sapere l’Ente di Largo Castello – si aggiunge poi una significativa frenata nell’apertura dei concordati preventivi. Questi i dati salienti sulla nati-mortalità delle imprese ferraresi diffusi ieri dall’Osservatorio dell’economia della Camera di commercio su base InfoCamere.

“I ferraresi continuano a credere nell’impresa – commenta il presidente della Camera di commercio, Paolo Govoni – e questo ci spinge a continuare a lavorare per rendere sempre più semplice, rapida e diffusa la scelta di creare un’attività. Anche i nostri dati, dopo quelli di ISTAT e Banca d’Italia, indicano segnali di vitalità: tali energie vanno valorizzate, promosse e sostenute costruendo un ambiente favorevole per chi vuol fare impresa nella nostra provincia”.

Tab. 1 – Serie storica delle iscrizioni, delle cessazioni (*) e dei relativi tassi nel II trimestre di ogni anno
Totale imprese e imprese artigiane – Valori assoluti e percentuali
Totale imprese
ANNO Iscrizioni Cessazioni Saldi Tasso di
iscrizione Tasso di
cessazione Tasso di
crescita
2006 588 470 118 1,52% 1,22% 0,30%
2007 700 407 293 1,81% 1,06% 0,75%
2008 619 386 233 1,62% 1,01% 0,61%
2009 572 390 182 1,51% 1,03% 0,48%
2010 658 304 354 1,76% 0,81% 0,95%
2011 607 365 242 1,62% 0,98% 0,65%
2012 574 383 191 1,54% 1,03% 0,51%
2013 601 556 45 1,63% 1,51% 0,12%
2014 494 364 130 1,35% 1,00% 0,36%
2015 520 356 164 1,43% 0,98% 0,45%
2016 480 347 133 1,33% 0,96% 0,37%

di cui imprese artigiane

L’esperimento Lhcb al Cern scopre nuove particelle “esotiche”

da: ufficio comunicazione ed eventi Unife

La Fisica delle particelle non va mai in vacanza. LHCb, uno dei quattro grandi esperimenti del Large Hadron Collider (LHC), il super-acceleratore di particelle al CERN di Ginevra a cui collaborano attivamente i gruppi dell’Universita’ e dell’Istituto Nucleare di Fisica Nucleare di Ferrara, ha appena scoperto una famiglia di particelle cosiddette “esotiche”, ossia costituite da stati legati di quattro Quarks, invece dei “soliti” due o tre.

Ma cominciamo dall’inizio. La nostra comprensione della struttura piu’ intima della materia è stata rivoluzionata nel 1964, quando il fisico americano Murray Gell-Mann ha teorizzato che particelle “pesanti”, come protoni e neutroni, fossero in realta’ costituite da tre componenti fondamentali chiamati Quarks (nome preso in prestito, si narra, da “Finnegan’s Wake”, di James Joyce).

Gell-Mann fu insignito per questo lavoro del Premio Nobel per la fisica nel 1969. Ma il modello a quark prevede anche l’esistenza di altri stati aggregati di quark, come il pentaquark (osservato per la prima volta l’anno scorso sempre da LHCb) e di tetraquarks, composti cioe’ da quattro di questi consituenti fondamentali. Fino ad ora, nonostante una ricerca serrata durata mezzo secolo e condotta da molti esperimenti in tutto il mondo, non era mai stata portata nessuna prova conclusiva dell’esistenza di queste particelle cosiddette “esotiche”, propro per la loro struttura peculiare.

La collaborazione LHCb ha pubblicato di recente sul sito open access arXiv.org lo studio che descrive questi importanti risultati (http://arxiv.org/abs/1606.07895).

L’osservazione di queste particelle e’ molto difficile e avviene tramite la rivelazione dei loro “prodotti di decadimento”, ossia di particelle quali i mesoni J/y, f, e K che vivono sufficientemente a lungo da essere “visti” dal rivelatore di LHCb.

La difficolta’ principale consiste nel distinguere i decadimenti provenienti da queste particelle esotiche rispetto ad altri decadimenti simili che sono di molti ordini di grandezza piu’ numerosi.

Il classico “ago in un pagliaio”. Questa difficile selezione e’ possibile grazie all’elevato numero di collisioni fornite da LHC, alla elevatissima precisione dell’apparato sperimentale di LHCb e ad un efficiente sistema di selezione rapida (sia elettronico che via software), che permette di scartare in tempo reale la maggior parte degli eventi di fondo, facilitando quindi la successiva analisi dei dati.

Alla collaborazione LHCb partecipano attivamente i fisici dell’Universita’ di Ferrara: Roberto Calabrese, Eleonora Luppi, Luca Tomassetti, Massimiliano Fiorini, Luciano Pappalardo e dell’INFN: Wander Baldini, Concezio Bozzi, Stefania Vecchi.

Completano il gruppo tecnologi, tecnici, giovani dottorandi e assegnisti, che lavorando con passione in un ambiente internazionale hanno aumentato il proprio bagaglio di esperienza e conoscenza facendosi apprezzare per le loro qualità.

Il gruppo di Ferrara è fortemente coinvolto in numerose e importanti attivita’ all’interno della collaborazione LHCb, riguardanti sia la gestione della attuale presa dati (che finira’ a fine 2018) che le attivita’ di miglioramento e ottimizzazione previste per la futura presa dati ad alta luminosità, che inizierà nel 2020.

In particolare, il gruppo di Ferrara ha un ruolo importante nella gestione del rivelatore dei Muoni, nella realizzazione del nuovo sistema di rivelazione di luce Cherenkov, nello sviluppo di algoritmi di selezione e analisi dati, e nella gestione e sviluppo di sistemi di calcolo e gestione dell’enorme quantita’ di dati.

Corrado Celada, la scomparsa di un Maestro della Cultura e della Musica Ferraresi

da: Maria Cristina Nascosi Sandri

E così, in questo scorcio di mezza estate, le acque del grande Oceano della Musica si son chiuse per sempre sopra di Lui.

Da poche ore è mancato il Maestro Corrado Celada, una vita per la Musica, la Dialettalità, la Storia Ferrarese e la Cultura a tutto tondo.
E’ stato grande musicista, grande pedagogo – intere generazioni di ragazzi si son formate musicalmente con lui – etnomusicologo, ricercatore instancabile di antiche cante popolari e colte da metà Ottocento in avanti, poeta e scrittore in lingua dialettale ferrarese – cui era legatissimo – ed italiana, uomo insomma di raffinata ed infinita cultura, quella con la C maiuscola, cui a pieno titolo si può legare il detto orientale: Quando manca un grande Vecchio, manca un’intera biblioteca.
Ma Corrado, pur avendo compiuto da pochi mesi i 95 anni, non è mai stato vecchio, né ‘lo sarà mai’.
Aveva un senso dell’umorismo innato, le mille vicende non tutte felici della sua vita, ne son solo state umile corollario. Era anche dotato di elegante ironia, ma sempre affettuosa e, soprattutto, di autoironia, non si prendeva mai veramente sul serio: come le persone realmente intelligenti amava ‘citarsi addosso’, pur con una certa dose di esibizionismo, ‘giusta’ per gli ‘animali da palcoscenico’ come lui.
Per oltre 50 anni è stato uno dei mandolini solisti della “Gino Neri”, l’orchestra a plettro ultra centenaria ferrarese – era stata fondata nel 1898 con il nome della Regina Margherita di Savoia, lei stessa lo aveva concesso – che insieme con la prestigiosa corale “Vittore Veneziani”, altra gloria tota nostra, aveva visto i suoi momenti più fulgidi ed internazionali ai tempi in cui il mai compianto abbastanza senatore Mario Roffi, lui modenese per nascita, ma innamorato di Ferrara, gestì le redini di entrambe le istituzioni.
Il suo strumento d’elezione era un preziosissimo ed antico mandolino Mozzani.
In quei decenni la Gino Neri fu sui palcoscenici di tutto il mondo, dalla Russia al Canada, a tutte le capitali europee, mietendo notevoli successi e riconoscimenti.
E di questo Corrado andava fierissimo: dopo aver visto il mondo da un lager nazista – vi era stato prigioniero, ma, come narrò nella sua autobiografia, La mia vita col mandolino, la musica l’aveva…salvato, letteralmente – e da giovane migrante di lusso – era stato in Argentina, con l’amatissima moglie scomparsa parecchi anni fa, una terra dilaniata ma anche ricca di fascino che lui mai dimenticò ed in cui aveva suonato in orchestre di grande successo e recitato in film internazionali – il ritornare a ‘casa’, a metà anni Cinquanta con un bagaglio di tal fatta, il ricominciare ‘tutto da capo’, non aveva potuto che rafforzare il suo carattere e la sua mai venuta meno voglia di vivere.
E già avanti negli anni volle dare alle stampe due libri, uno di bellissime poesie e canzoni in lingua dialettale ferrarese, Con il ssévul e il bugànzz, poi musicate e registrate in cd a futura memoria e la sua già citata autobiografia, La mia vita col mandolino, entrambi curati da chi scrive che ha avuto il grande privilegio di conoscere e di lavorare in splendide performances con Corrado Celada.
Entrambi i manoscritti dei due testi son conservati, ab ovo, presso l’Archivio Nazionale della Diaristica fondato a Pieve di Santo Stefano da Saverio Tutino ed in particolare, La mia vita col mandolino, ebbe, in presentazione, patrocini internazionali come quello della Federazione Mandolinistica Italiana ed Europea.
Il ricordo del Maestro – come quello di Roffi – si lega anche ad un’altra nostra grande gloria teatrale, la compagnia dialettale Straferrara che quest’anno compirà il suo 85° compleanno: per i 75 anni, al Teatro Comunale di Ferrara fu portato in scena un vecchio cavallo di battaglia, riadattato per l’occasione dal compianto Beppe Faggioli, Don Zzésar. Le musiche di scena furono allora scritte dal Maestro Corrado Celada che, per l’occasione, aveva ricercato pezzi inediti e mai suonati, un vero evento nell’evento.

L’allegria di Gianni Rodari a Favole sotto gli alberi: un kermesse con musica dal vivo dedicata al grande artista

da: Ufficio Stampa Il Baule Volante

La dodicesima edizione della rassegna estiva di Teatro per Bambini e Famiglie Favole sotto gli alberi prosegue, sabato 30 luglio alle ore 21,15, presso il Giardino delle Duchesse (ingresso da Via Garibaldi, 6 – Ferrara), con lo spettacolo: “Rodarissimo” della compagnia reggiana Teatro dell’Orsa, che presenta uno spettacolo scoppiettante all’insegna delle risate, del divertimento, della musica rigorosamente dal vivo… oltre che della migliore letteratura per l’infanzia.

Lo spettacolo, adatto a tutti i bambini dai 5 ai 10 anni, è recitato e animato dalla brava e bella attrice reggiana Monica Morini che, con costumi, oggetti e immagini molto originali porterà avanti questa kermesse dedicata a Gianni Rodari accompagnata da un colorato e strampalato pianoforte suonato con brio dalla giovane Claudia Catellani.

Le storie, le fole, le filastrocche selezionate dell’artista sono tratte dai più famosi fra i libri del maestro come Favole al telefono, Tante storie per giocare, La grammatica della fantasia e vengono qui proposte al pubblico dei bambini in una chiave ludica e leggera, un vero patchwork di rime, canzoni e musica per raccontare ai bambini le avventure de “lo zoo delle fiabe con le bestie più rare”, di “Giovannino Perdigiorno che finisce nel paese con le esse davanti”, di “Pulcinella che viaggia nel paese dei gatti” o di “Alice Cascherina che cade ovunque, anche in mare”. Insomma Una girandola di storie accompagnate da musica, parole, immagini e colori, per raccontare fiabe dove le strade ti portano lontano, i tamburi fanno ballare civette e briganti, gli “scannoni” invece di sputar fuoco e far la guerra, la disfano.
“… Le storie servono proprio perché in apparenza sembrano non servire a niente” diceva Gianni Rodari, “… servono alla poesia, alla musica e all’uomo intero o meglio ancora a completare l’uomo. Un tempo per ridere, incantarsi e raccogliere semi di fantasia, che metteranno gemme e radici.”

Il Teatro dell’Orsa di Reggi Emilia, nato nei primi anni ’90 e fondato da Monica Morini e da Bernardino Bonzani opera intensamente nell’ambito del Teatro di Ricerca, e di Narrazione per adulti e ragazzi. Nell’ambito del Teatro Ragazzi, il Teatro dell’Orsa si forma inizialmente grazie alle collaborazioni con alcuni fra i maggiori artisti italiani come Marco Baliani, Letizia Quintavalla, Bruno Stori e con il Teatro delle Briciole e Teatro Gioco Vita. In seguito realizza numerose narrazioni e spettacoli rappresentati nei circuiti nazionali che si avvalgono della collaborazione di Franco Tanzi, mimo, scenografo e costruttore di macchine teatrali, e spesso incentrati sui temi della storia recente e della memoria civile con spettacoli sul tema della resistenza, della Shoa e della violenza sulle donne che conseguono importanti riconoscimenti nazionali. Nel 2003, nell’ambito di Scenario, il più importante riconoscimento teatrale nazionale riservato alle nuove compagnie, la compagnia consegue il Premio Ustica per il Teatro di impegno civile e sociale per lo spettacolo “Cuori di Terra – Memoria per i sette fratelli Cervi”.
Per i ragazzi, la cifra stilistica narrativa di Monica Morini privilegia sempre un personale e particolare stile narrativo intenso e carico di emozioni, spesso caratterizzato da musica eseguita dal vivo sulla scena e da tematiche giocose, ironiche e contemporanee. Nel 2014 lo spettacolo “C’era una volta un re… No! C’era una volta una principessa” con fiabe di protagoniste femminili emancipate, riceve il Premio miglior spettacolo 33° Festival del Teatro per i Ragazzi Padova. Lo spettacolo “A ritrovar le storie” ispirato all’omonimo libro di Monica Morini e Annamaria Gozzi finalista Premio Andersen 2015, viene selezionato come progetto speciale al Festival I Teatri del Sacro 2015 a Lucca e in seguito presentato al Festival Internazionale di Narrazione di Arzo (Svizzera) e al Festival Filosofia a Modena.

Un momento da non perdere, per tutti i bambini dai 5 agli 10 anni.

In caso di maltempo lo spettacolo si svolgerà presso la Sala Estense, nella vicina Piazza Municipale.

La rappresentazione si svolgerà alle ore 21,15.
L’ingresso è di € 5,00 per i bambini e di € 6,00 per gli adulti.
In caso di maltempo lo spettacolo si terrà presso la Sala Estense di Piazza Municipale.

Informazioni: Il Baule Volante – Andrea Lugli – Paola Storari 0532/770458 – 347/9386676.
ilbaulevolante@libero.it www.ilbaulevolante.it

La stagione dei concerti live sulla sabbia continua all’Holiday Village Florenz

da: organizzatori

Battisti Project si esibirà lunedì 1 Agosto dalle 21:30

Battisti Project, tribute band ufficiale di Lucio Battisti vincitrice del Premio Poggio Bustone (città natale del cantante), si esibirà sulla spiaggia dell’Holiday Village Florenz di Lido Degli Scacchi in un concerto gratuito e aperto a tutti. Come accaduto per i precedenti live della rassegna Rock the Beach, il concerto si terrà in un ambiente suggestivo, sulla spiaggia antistante il Monnalista Beach Bar & Restaurant e avrà inizio alle 21:30. E, come da consuetudine, la serata è organizzata per scopi benefici: in particolare il concerto dei Battisti Project si propone di raccogliere fondi in favore della Onlus Vola nel Cuore che si occupa dei bambini ricoverati nei reparti di Pediatria della Provincia di Ferrara.

INSOLITE NOTE
Franco Simone dà voce alle canzoni di Tenco

Sono anni che Franco Simone parla di un disco con le canzoni di Tenco: finalmente il 21 marzo scorso l’ha pubblicato, è “Franco Simone canta Luigi Tenco”. Non certo in un giorno a caso: si tratta della data scelta dall’Unesco per la giornata mondiale della poesia, in occasione dell’equinozio di primavera, e anche della data di nascita del grande cantautore, 21 marzo 1938.
Franco Simone racconta: “Dall’inizio della mia carriera rimando questo appuntamento musicale, che da sempre sapevo che sarebbe arrivato! Era “Quando” di Tenco il primo 45 giri che acquistai. Era ancora di Tenco la prima canzone-modello che mi fece ascoltare il maestro Ezio Leoni, mio primo produttore discografico, come lo era stato anche di Tenco. Il brano era “Ho capito che ti amo”. Adesso, per cantare tutte queste perle musicali, non ho fatto alcuna fatica. Le ho cantate tutte una volta sola, con grande emozione. Me le sono sentite addosso come abiti che non avevano bisogno di alcuna correzione”.
carissimo luigi
L’album contiene dieci canzoni di Tenco, una di Fabrizio de Andrè e “Carissimo Luigi”, l’omaggio scritto da Simone a completamento dell’opera. Quest’ultimo brano, arrangiato con taglio sinfonico, esalta la struggente e virale interpretazione del cantante salentino, con un finale vocepiano che tocca corde emotive di rara sensibilità: “Presto, te ne sei andato via troppo presto, lasciandoci sperduti in questo mare in cui tu navigavi con il cuore, ma noi quaggiù, tra vivere e morire, noi non sappiamo da che parte andare, perché ancora non sappiamo amare…”.
Il brano di De Andrè è “Preghiera in gennaio”, scritto dal cantautore ligure dopo avere reso omaggio alla salma di Tenco. Si tratta di un tributo interpretato con laica passione da Simone e arrangiato da Alex Zuccaro, capace di unire gli archi al suono evocativo della fisarmonica. In questa canzone l’artista supplica Dio di accogliere l’amico suicida, chiedendo che sia ascoltata “la sua voce che oramai canta nel vento”. Il testo è liberamente ispirato a “Prière pour aller au paradis avec les ânes”, di Francis Jammes, un poeta francese dei primi del Novecento, di cui Georges Brassens musicò e interpretò una poesia tratta da “De l’Angelus de l’aube à l’Angélus du soir”.

Franco Simone. Foto di Roberto Micoccio
Franco Simone. Foto di Roberto Micoccio

Simone si immerge nel mondo di Tenco e lo fa suo con un coinvolgimento tale da creare un’aura di originalità alle canzoni, come nel caso di “Vedrai vedrai”, arrangiata da Zuccaro con una ritmica pop, perfetta per la vocalità di Franco.
“Tu non hai capito niente” ci riporta all’atmosfera del night, adatta per sottolineare le schermaglie amorose di cui parla il testo, mentre “Io si” trova nel tango il ritmo giusto per una storia di sottile e delicato erotismo.
“Lontano lontano” è una perla per il repertorio di qualsiasi artista, così come “Se stasera sono qui” e “Mi sono innamorato di te”, canzoni che Franco interpreta con convinzione, emozionando chi le ascolta.
In “Un giorno dopo l’altro”, l’arrangiamento di Zuccaro alterna il sax alla voce di Franco, riproponendo l’accompagnamento al pianoforte della versione originale. Di questo brano Tenco aveva inciso anche una versione in francese e una in spagnolo, il 45 giri fu infatti pubblicato anche in Francia e Argentina, dove ebbe il successo che meritava. La canzone fu scelta come sigla della serie televisiva, “Le inchieste del commissario Maigret”, con Gino Cervi nel ruolo del commissario parigino. Il testo, più che mai attuale, sembra descrivere le difficoltà che i giovani vivono in questo periodo: “E gli occhi intorno cercano quell’avvenire che avevano sognato ma i sogni sono ancora sogni e l’avvenire è ormai quasi passato…”.
“Angela” è proposta come canzone popolare, con improvvise accelerazioni di musica e voce, soluzione perfetta per drammatizzare un addio imprevisto: “Angela, Angela, angelo mio, io non credevo che questa sera sarebbe stato davvero un addio…”.

Franco Simone. Foto di Roberto Micoccio
Franco Simone. Foto di Roberto Micoccio

“Ciao amore ciao” fu l’ultimo brano cantato da Luigi Tenco in quel triste Festival di Sanremo del 1967, Franco reinterpreta la prima parte dell’inciso, quasi fosse un saluto al cantautore ligure, senza accompagnamento musicale e con una percepibile “nebbia emotiva”.
“Ho capito che ti amo” rappresenta la sintesi di quest’omaggio, realizzato da un artista sinceramente “innamorato” di Tenco, della sua purezza e originalità.
Ascoltando il disco ci si rende conto delle innumerevoli sfumature e dell’universalità dei sentimenti “disegnati” da un ragazzo scomparso a soli 29 anni. Il merito di Franco Simone è adattare le canzoni alla sensibilità dei giorni nostri, non facendone una questione di voce, ma soprattutto di cuore. Una lode la dedichiamo agli ottimi musicisti che hanno suonato i dodici brani: il polistrumentista e arrangiatore Alex Zuccaro, il chitarrista Adriano Martino e il sassofonista Raffaele Catalano.

Guarda il video ufficiale di “Carissimo Luigi”, regia di Giuseppe Pezzulla