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Giorno: 13 Settembre 2016

Palazzo Prosperi Sacrati, cantiere perenne: colpa di soldi (pochi) e idee confuse

dsc_0011Il progetto Interno Verde ha dato la possibilità, sabato e domenica scorsi, di scoprire i bellissimi giardini nascosti di Ferrara, permettendoci di curiosare tra edifici storici e case private. Ma tra le tante sorprese, un luogo ci ha spezzato il cuore, a causa della situazione di abbandono in cui si trova ancora oggi. Perché Palazzo Prosperi Sacrati versa in queste condizioni?

Del meraviglioso edificio rinascimentale voluto da Ercole I d’Este nel 1493 resta ben poco. Oltre alle demolizioni avvenute nel tempo, nei luoghi in cui ora sorge il liceo Ariosto, il Palazzo è stato lasciato a se stesso, una sorta di cantiere.

“Gli ultimi lavori – ci spiega la professoressa Silvana Onofri, presente durante le due giornate di Interno Verde come volontaria Arch’è-associazione culturale “Nereo Alfieri”– furono fatti prima del terremoto. Venne tolto il pavimento in cemento messo dopo i bombardamenti della Seconda guerra mondiale e fu abbattuto il solaio. Molto probabilmente questi lavori hanno salvato l’edificio perché averlo alleggerito ha permesso che non subisse danni con le scosse”.

Il Palazzo è stato aperto al pubblico nelle condizioni in cui si trova da allora, con l’erba della corte interna tagliata per l’occasione e le zone pericolanti contrassegnate da barriere. È stato anche possibile percorrere la scalinata fino al piano superiore, in cui si possono ammirare i lavori iniziati. Prima del terremoto fu eseguita anche una campagna stratigrafica, per capire se fossero presenti ancora gli affreschi sotto le mura intonacate. Si è scoperto che, sotto lo strato bianco della parete, la stanza conserva ancora le decorazione originarie.

dsc_0005Proprietà del Demanio fino al 2000, il Palazzo Prosperi Sacrati è stato ceduto al Comune di Ferrara in seguito ad una permuta. Dopo quattro anni dal terremoto finalmente c’è stata l’assegnazione di finanziamenti per i fondi post-sisma di un milione di euro.

“I primi lavori – spiega l’architetto Natascia Frasson, responsabile dell’unità operativa Servizi Beni Monumentali – dovrebbero iniziare nel 2018 e serviranno per avviare un intervento di consolidamento e miglioramento sismico agendo sulle strutture dell’edificio, rendendolo più performante. Si lavorerà anche sulla volta, perché l’obiettivo è quello di cercare di renderlo visitabile in alcune giornate”.

I fondi stanziati, però, non bastano a finanziare l’intero restauro del Palazzo, che è su tre livelli ed è interamente decorato. Il primo investimento fatto, prima del terremoto, permise la costruzione del coperto, per evitare che l’acqua si infiltrasse nell’edificio, e l’apertura della volta, che era fortemente dissestata. Il progetto Arcus del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo permise la campagna stratigrafica, che portò alla luce le decorazioni.

dsc_0006Per un restauro totale servirebbero circa dieci milioni di euro ma il Comune dovrebbe anche decidere cosa farne.

“A seguito dei lavori che faremo con i finanziamenti – continua l’architetto Frasson – il Comune dovrà decidere la destinazione che vorrà dare a questo edificio”.

I costi di manutenzione e gestione di un museo sono alti e il Comune di Ferrara, città già piena di spazi museali, potrebbe avere difficoltà a gestirne un altro. Ma come utilizzare un luogo storico e affascinante come Palazzo Prosperi Sacrati senza snaturarne la natura e il valore?

Nell’attesa di sapere come agirà il Comune per restituire l’edificio ai cittadini, chi vorrà potrà visitarne i giardini nelle giornate del 24 e 25 settembre con l’associazione Arch’è, durante le Giornate Europee del Patrimonio istituite dal MiBACT.

 

Oltre tremila presenza a Interno Verde, bilancio del festival

Da: Il Turco

Bilancio positivo e grande entusiasmo. Ilturco: «valutiamo la richiesta di replicare in primavera»

«Più di 3500 persone hanno partecipato a Interno Verde e a giudicare dai complimenti arrivati e dai commenti entusiasti che stiamo leggendo online, 3500 persone felici: è un traguardo che nemmeno speravamo e che ci riempie di gioia». La soddisfazione si mescola allo stupore nel racconto dei ragazzi de Il turco, l’associazione che nel weekend ha aperto 38 giardini del centro storico ferrarese, convogliando l’interesse degli abitanti e di numerosi turisti. L’idea di rintracciare i giardini più suggestivi e curiosi, contattare i loro proprietari e organizzare la manifestazione è nata più di un anno fa, a Bologna, ispirata dal festival “Di Verde in Verde”, curato dall’importante Fondazione Villa Ghigi – 2mila visitatori alla prima edizione, 4.500 alla terza e ultima. «Non immaginavamo di avvicinarci a numeri così alti – raccontano Martina Stevoli e Licia Vignotto, coordinatrici del progetto – ma ci siamo resi conto nelle ultime settimane che la città probabilmente aveva bisogno di un momento come questo. Un momento in cui la curiosità di poter passeggiare tra gli alberi, che di solito si intravedono solo spuntare oltre i muri di cinta, è un elemento fondamentale, ma in fondo anche un pretesto: la nostra impressione è che Interno Verde sia stato vissuto così intensamente perché ha rimesso in contatto gli abitanti con la città, e tra di loro. Per un paio di giorni si sono trasformati tutti in turisti, con le mappe in mano per cercare il tasso secolare, il melograno degli estensi. Si è risvegliata la meraviglia. Le vecchie strade, a cui dopo tanto tempo nessuno presta più attenzione, sono state attraversate con uno sguardo nuovo. La città intera è stata compresa per ciò che è: uno straordinario museo diffuso e a cielo aperto, la cui bellezza si può cogliere solo attraverso la relazione, facendo comunicare le varie “sale” di cui dispone».

La collaborazione dei proprietari dei giardini è stata straordinaria: in tanti hanno accolto i visitatori spiegando la storia delle piante presenti, raccontando quando e come è nata la cornice verde in cui eccezionalmente ci si poteva fermare a chiacchierare, offrendo tazze di caffè e ceste di mele, organizzando per l’occasione tornei di ping pong e partite a scacchi.
Oltre ai giardini privati, Interno Verde ha permesso di visitare palazzi e monumenti storici solitamente chiusi. Gli interni maestosi di Palazzo Prosperi-Sacrati e Giulio d’Este, come l’esclusivo ed elegante loggiato del Tennis Club Marfisa, per un weekend sono diventati patrimonio collettivo. «Niente di tutto questo sarebbe stato possibile senza l’impegno dei giovani coinvolti con il progetto youngERcard, dei volontari di Legambiente e del gruppo Scout Ferrara 3: uno staff composto da 85 persone preparate e accoglienti, la bella atmosfera che si è respirata in questi giorni la si deve innanzitutto a loro».

Già da domani Ilturco comincerà a ragionare sulla prossima edizione, chiesta a gran voce da tanti visitatori che vorrebbero replicare in primavera. Proseguirà in parallelo la gestione avviata nell’aprile 2016 del coworking di via del Turco 39, e si impegnerà per sviluppare nuovi progetti da realizzare nel medio e nel lungo periodo.

«L’associazione – spiega il presidente Riccaro Gemmo – è nata per valorizzare lo spazio privato abbandonato o sottoutilizzato, per sensibilizzare la comunità al rispetto e alla cura del patrimonio storico, artistico e naturalistico di cui dispone. Continueremo su questa strada, ancora più motivati dal grande interesse riscontrato, sperando di rinnovare la fiducia che partner come il Garden Club Ferrara e sponsor come Zerbini Garden ci hanno voluto accordare, quando ancora nessuno ipotizzava una simile risposta di pubblico».

Interno Verde è stato patrocinato dal Comune di Ferrara e dall’Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna. Sostenuto inoltre dal vivaio Zerbini Garden, dall’istituto di credito Emilbanca, dalla società di servizi internet GooMobile, dall’azienda di materiali edili Silla, dalla cooperativa di commercio equosolidale Altraqualità, dall’hotel Santo Stefano, dall’enobar Maracaibo. La sua realizzazione è stata possibile grazie alla partecipazione attiva di numerosi enti, associazioni e imprese: Arci, Ascom, Centro Idea, Cinema Boldini, Contrada San Paolo, Doc Green, Fai Giovani, Garden Club, Geometrica.Botanica, Ibs – Libraccio, Legambiente, Lipu, Listone Mag, Museo archeologico nazionale di Ferrara, Musei civici di arte antica di Ferrara, Nuova Terraviva, Orto Botanico di Unife, Punto3, Scout Ferrara 3, Teatro Ferrara Off, Urban Center, youngERcard.

Biblioteca itinerante di letteratura

Da: Organizzaotori

Giovedì 15 settembre ore 17
Palazzo Costabili detto “di Ludovico il Moro”
Via XX Settembre 122, Ferrara

Da sempre per sempre

Introduzione a “Il giardino dei Finzi-Contini”

conversazione con Portia Prebys, Paola Desantis e Gianni Venturi
letture a cura di Ferrara Off
nell’ambito della Biblioteca itinerante di letteratura

“Io sono dichiaratamente uno scrittore colto […]. Quindi a differenza di alcuni miei contemporanei, i quali pensano di essere nati unici, che prima di loro non ci fosse niente, che dopo di loro non ci sarà più niente, io penso invece esattamente il contrario.”
Questo diceva Giorgio Bassani in un’intervista radiofonica rilasciata all’Istituto Italiano di Cultura di New York. E questo sembra essere un parallelismo perfetto con il Prologo de Il giardino dei Finzi-Contini, tema della conversazione che si terrà a Palazzo Costabili nell’ambito della Biblioteca itinerante di letteratura.
Nel prologo al romanzo, troviamo il protagonista assieme ad amici in visita alle tombe etrusche di Cerveteri, con la presenza arguta di una bambina, Giannina, che farà riflettere tutti sul ricordo dei morti, a cui sembra che si possa voler bene solo se sono vicini nel tempo.
È sulla storia e sulla memoria che si ragionerà dunque giovedì 15 settembre, sia negli scritti di Giorgio Bassani, sia nei ricordi di viaggio, sia nelle testimonianze archeologiche.
Alla conversazione parteciperanno Portia Prebys e Gianni Venturi, curatore e co-curatore del Centro Studi Bassaniani, e Paola Desantis, direttore del Museo Archeologico Nazionale di Ferrara.
L’incontro sarà preceduto dalla lettura integrale del Prologo a Il giardino dei Finzi-Contini, a cura di Ferrara Off, e seguito da una visita guidata della sezione del Museo dedicata alla necropoli di Spina.

Festival ariostesco

Da: Organizzatori

Aspettando i cavalieri, le armi e gli amori … a Stellata
venerdì 16 settembre
a) Saluto della Autorità

b) Daniele Biancardi, ” Orlando Furioso e il suo stampatore: Giovanni Mazzocchi dal Bonden

c) Girolamo De Michele, ” Le parole, le cose. l’arte e ‘l capitano ” (sulle produzioni culturali alla corte degli Este)

d) Claudio Cazzola, ” Ascoltare l’Ariosto ” ( sul Primo e ottave proemiali del Furioso)

Orario: dalle 21,00 alle 23,30

Sede del Seminario: Sala dei Lampadari del Centro Ricreativo Sociale “Ariosto ” di Stellata

Autore ferrarese supera Camilleri e il recente premio Strega

Da: Organizzatori

Da un mese tutte le librerie ferraresi sono “ammalate di… Febbre di S.P.A.L

Il bestseller del tifoso-scrittore Arnaldo Ninfali – con le sue interviste a Bagnoli, Pellissier e Zigoni senior – spopola nelle vendite cittadine davanti a Pederiali, Simoni, Ferrante e persino… Camilleri e il “premio Strega” Albinati

È uscito da poco più di un mese, il volume Febbre di S.P.A.L. – Viaggio sentimentale di un indomito tifoso dalla serie “D” alla “B” scritto dal collaboratore de ‘Lo Spallino.com’ Arnaldo Ninfali (con la prestigiosa prefazione di Gigi Delneri), e pubblicato dalla casa editrice ferrarese Faust Edizioni di Fausto Bassini nella collana sportiva ‘Eupalla’, idealmente dedicata al maestro di giornalismo Gianni Brera. E da un mese, ininterrottamente, questo corposo e appassionato lavoro (corredato di oltre 60 fotografie patinate sia in bianco e nero sia a colori, in gran parte inedite, dai tempi di Paolo Mazza a oggi) occupa i primi posti nelle classifiche settimanali di vendite a Ferrara e nella sua provincia. Tra i 10 autori più acquistati nelle principali librerie di catena del territorio, Arnaldo Ninfali – originario di Vigarano Mainarda come il ‘presidentissimo’ Mazza – sta superando con ritmo costante, da un mese a questa parte, autori come Andrea Camilleri, Elena Ferrante, Marcello Simoni, Marta Marzotto, Chiara Gamberale e persino… il fresco “premio Strega” Edoardo Albinati con il pluripubblicizzato La scuola cattolica. Dalla dolorosa caduta in serie “D” della Real Spal all’ascesa gloriosa della S.P.A.L. 2013 dei ferraresi Colombarini-Mattioli, che riconquista la “B” in soli tre campionati: il racconto in presa diretta di un tifoso-scrittore d’eccezione, che ha seguito la rinascita della Società Polisportiva Ars et Labor – giornata per giornata, in un turbine di gioie e magoni – per le testate on-line Che Spal.it e Lo Spallino.com.
Nel sano delirio da febbre biancazzurra, il passato e il presente s’intrecciano: i “ciao zzio” della mascotte Pendenza e i “Zigo-gol” gridati dallo stadio intero; le danze di Massei e le cavalcate di Di Quinzio sulla fascia; le telecronache di Carosio al Comunale e quelle di Sovrani al ‘Mazza’; i 320 chilometri di un ciclista tifoso da Bolzano, per festeggiare la squadra, e uno speciale allenatore talent scout, Angelo Benini…

Con interviste a storici campioni

Osvaldo Bagnoli e l’onore di giocare nella Spal di Mazza
Giulio Boldrini record di presenze in maglia biancazzurra
Gianfranco Bozzao che marcava Gigi Meroni
Silvano Mencacci che segnò 4 gol a Zoff in una partita
Luigi Pasetti ‘bandiera’ ferrarese doc
Sergio Pellissier da Ferrara alla Nazionale
Arturo Bertuccioli e l’ultimo gol della Spal in “A”
Gianfranco Zigoni e l’ultimo gol subìto dalla Spal in “A”

“Una storia importante, della quale c’è da andare fieri ed io posso vantarmi di averne fatto parte. Passione e amore, come ce ne sono in poche piazze al mondo.”
(Dalla prefazione di Luigi Delneri)

ARNALDO NINFALI (Ferrara, 1948). Nato a Vigarano Mainarda (come il ‘presidentissimo’ Paolo Mazza), testimone oculare degli anni d’oro della Spal in serie “A”, tra tetraedri pubblicitari dello Zabov a centrocampo e pizze da Orsucci nei dopopartita invernali, a vent’anni si trasferisce a Verona dove tuttora vive. Insegnante di Lettere e Latino, ha pubblicato Scandalo ’60 (2012) e La vela e altri racconti (2014). Sito Internet: www.arnaldoninfali.com.

Commercio e Ferrara Buskers Festival

Da: LR Comunicazione

Un Buskers Festival più proficuo? Investano gli esercizi che ne traggono beneficio

Nel confronto tra Ferrara Buskers Festival e rappresentanti del commercio ho notato prese di posizione arroccate sui rispettivi interessi di parte, quando invece la discussione che si è innescata potrebbe fornire lo spunto per rilanciare un evento che negli ultimi anni ha perso indubbiamente mordente. Partirei da un assioma: Il Buskers Festival ha bisogno di Ferrara (al di là della tradizione consolidata, è difficile immaginare un palcoscenico architettonico-monumentale in grado di prestarsi meglio del nostro ndr) quanto Ferrara ha bisogno del Buskers Festival per una serie di ragioni che sarebbe superfluo ribadire. Da cittadina e fruitrice degli eventi organizzati in città mi son chiesta varie volte se, dopo 29 anni di schema immutato non sia arrivato anche per il Buskers festival il momento di innovarsi in qualche aspetto. Gli organizzatori – a cui vanno riconosciuti ampi meriti – sono gli stessi dal 1988. All’epoca però sapevano osare maggiormente. Mi son chiesta varie volte per quale motivo non sono stati ripetuti i brillantissimi esperimenti delle prime edizioni, quando sulle strade di Ferrara spuntavano d’incanto i vari Lucio Dalla, Edoardo Bennato, Angelo Branduardi, nei panni di busker d’eccezione? Grazie alla loro fama questi grandi artisti avevano dato modo al Festival di acquisire fama nazionale e ora, a mio avviso, personaggi di una certa caratura, calati nel contesto attuale, saprebbero catturare l’attenzione di pubblico e media non locali. Tornando alla polemica degli ultimi giorni, incentrata sulle rimostranze di una via commerciale esclusa dall’area di esibizione dei musicisti, occorrerebbe soffermarsi sul saldo tra costi-benefici dei soggetti in gioco. Nel caso specifico, anche collocando – per assurdo – una decina di validi artisti nei vari punti di via Carlo Mayr, logisticamente e storicamente fuori dal cuore pulsante dell’evento, la cosa certamente non si tradurrebbe in un fiume di pubblico dall’incrocio di Porta Reno a piazza Verdi, ma equivarrebbe a offrire una serata grama ai poveri musicisti coinvolti. Parlo per le testimonianze dirette a seguito di esperimenti simili lungo viale Cavour (fronte giardini), via Saraceno, Borgo Leoni, via Palestro: strade dove in anni passati si è cercato di allargare la “zona calda” del festival senza risultati degni di nota. Diverso il discorso se venisse creato un percorso, studiato per tempo, con il coinvolgimento dell’organizzazione e dei privati: questo però necessiterebbe di mappe, segnaletica, artisti piazzati con logica, potenziamento dell’illuminazione e ovviamente negozi non solo aperti, ma anche attivi per rendere vivace e attraente una via centrale, ma non centralissima. Per farlo ovviamente occorrono soldi e una valida strategia. E qui si apre un tasto dolente: chi pagherebbe gli investimenti necessari per avere una via commerciale illuminata e ricca di attrazioni? Esistono tanti esercizi commerciali (casalinghi, oreficerie, corniciai, giusto per fare esempi banali) per i quali la presenza o meno del pubblico-buskers muta di pochissimo gli introiti giornalieri. Ma è altrettanto vero che bar, pizzerie, gelaterie, ristoranti, negli otto giorni di rassegna, se messi nella condizione di essere parte integrante della manifestazione, vedrebbero lievitare i propri incassi. È questo, secondo me, il punto cruciale della vicenda: non si può chiedere a tutti indistintamente un contributo per rilanciare un evento che a molti non interessa. Con un bilancio in cui gli stanziamenti degli enti pubblici sono drasticamente calati nel corso degli anni, i costi per rendere il Ferrara Buskers Festival maggiormente utile e proficuo ai commercianti di Ferrara dovrebbero quindi essere ripartiti proporzionalmente tra gli esercizi che maggiormente traggono beneficio dalla manifestazione, o meglio dal maggior numero di clienti che transitano grazie alla kermesse. La palla passa quindi nelle mani dell’Assessorato al Commercio, affinché istituisca un valido tavolo di confronto con le associazioni di categorie e le singole contrade commerciali, affinché, non solo sul Buskers Festival, ma su tutti i grandi eventi, si riescano a individuare le strategie migliori.

Venerdì 16/09 : Open day Borgo Le Aie, nuovo polo del gusto

Da: Comune di Voghiera-Ferrara

Formazione, Gusto, Territorio: sono gli elementi che caratterizzano l’Open Day degli spazi attrezzati del Borgo le AIE (località Gualdo, in via Provinciale 15/B) che nella giornata del 16 settembre a partire dalle ore 16.00 sarà aperta agli operatori del settore ristorazione ed enogastronomia. Un nuovo polo del Gusto pronto a sostenere le sfide future in tema di formazione ed innovazione enogastronomica e turismo.
A conclusione del pomeriggio sarà cucinata una Pasta all’Amatriciana per raccogliere offerte da devolvere alla ricostruzione dei paesi colpiti dal sisma

Poi alle ore 16,45 un breve momento istituzionale nel quale i soggetti pubblici e privati motiveranno le ragioni ed il lavoro previsto nella struttura a favore della promo valorizzazione dell’enogastronomia illustrandone le possibilità d’uso e le funzionalità – in termini di formazione e di divulgazione – attraverso la presenza di cucine ed altre attrezzature per la ristorazione ad uso professionale.

Un impegno congiunto nel marketing territoriale e turistico che passa attraverso il raccordo di più soggetti pubblici e privati che hanno condiviso i tre obiettivi principali – Formazione, Gusto e Territorio – e che troveranno esplicita visione nei percorsi degustativi illustrati nel pomeriggio grazie alle abilità manuali degli operatori intervenuti e che hanno promosso il progetto Borgo Le AIE: Ascom/Iscom Ferrara, Cheftochef emiliaromagna cuochi, Comune di Voghiera, Consorzio Produttori Aglio di Voghiera, Fondazione F.lli Navarra, Marzocchi srl, Polo scolastico agrolimentare Navarra-Vergani.
Ad intervenire per i saluti istituzionali sarà l’Amministrazione Comunale di Voghiera con il sindaco Chiara Cavicchi, la Fondazione F.lli Navarra con il presidente Luigi Fenati, l’assessore provinciale all’Agricoltura Nicola Rossi, Paolo Govoni della Camera di Commercio di Ferrara, il polo scolastico agroalimentare Navarra – Vergani con la dirigente Roberta Monti. Poi si parlerà più specificatamente di formazione con Marco Amelio presidente dell’ente formativo Iscom Ferrara, e di esperienze lavorative di successo con la Marzocchi (azienda alimentare di Voghiera) con il suo fondatore Mario Marzocchi. Il nuovo polo vede il sostegno dell’associazione Cheftochef emiliaromagnacuochi, l’appoggio convinto del consorzio Produttore Aglio di Voghiera con Emanuele Coletti. A concludere gli interventi Giulio Felloni presidente provinciale di Ascom Confcommercio Ferrara, tra i promotori del progetto Borgo Le AIE.
La convinzione condivisa è che il “vero petrolio di questa provincia siano le sue 17 perle enogastronomiche che devono trovare un loro punto di aggregazione, di lavorazione, di promozione mettendo allo stesso tavolo pubblico e privato in un ottica di autentico sistema provinciale”.
A conclusione del pomeriggio si svolgerà un aperitivo tipico di saluto: un momento conviviale reso ancora più speciale dalla presenza dello chef centese Stefano Malagoli che preparerà una gustosa “Pasta all’Amatriciana”. Un modo per non dimenticare raccogliendo offerte, libere e volontarie, per la ricostruzione del Centro Italia.

Borgo Le AIE – di proprietà della Fondazione F.lli Navarra – vede l’edificio principale risalire a cavallo del periodo tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900 ed il suo restauro è stato ultimato nel 2006.
La struttura, accessibile e dove ha sede il Consorzio dell’Aglio di Voghiera, si compone di due piani ciascuno di circa 150 mq.
A piano terra oltre alla reception e ad alcuni vani tecnici, esiste un ampio spazio attrezzato adibito a laboratorio e aula per la formazione per il settore della ristorazione.
Al primo piano, servito dall’ascensore, c’è la la luminosa e spaziosa sala convegni che domina la bella campagna circostante.

Ravenna Capitale

Da: Organizzatori

Passeggiata culturale alla scoperta dello straordinario
Patrimonio Culturale dell’Umanità conservato nel centro storico di Ravenna

Passeggiata Culturale con Alessandro Gulinati alla scoperta di Ravenna, Patrimonio dell’Umanità protetto dall’UNESCO, capitale del tardo impero romano, dei regni romano-barbarici di Odoacre e Teodorico, dell’Esarcato d’Italia dell’Impero Bizantino.

Appuntamento Domenica 18 Settembre presso l’ingresso della Stazione ferroviaria di Ferrara alle ore 9.45, partenza con il treno Regionale Veloce delle ore 10.04. Appuntamento con chi desidera raggiungere Ravenna con mezzi propri alle ore 11.15 davanti alla Stazione ferroviaria di Ravenna. Pranzo su prenotazione nello storico e centralissimo locale Cà de Vèn (menù tipico a base di piadine, crescioni, salumi, formaggio squacquerone, comprensivo di vino Sangiovese DOC e caffè Euro 15). Rientro a Ferrara con il treno Regionale Veloce delle ore 17.35, arrivo a Ferrara ore 18.49.

Programma della Passeggiata Culturale a cura di Alessandro Gulinati

Ingresso nel centro storico, visita guidata del Battistero degli Ariani e della Basilica di San Lorenzo (ex-Cattedrale ariana). Attraverso Piazza del Popolo ricca di memorie teodoriciane, medioevali e dell’epoca del dominio veneziano su Ravenna, raggiungeremo la Basilica di San Vitale e visiteremo il Mausoleo di Galla Placidia. Pausa Pranzo. Visita guidata del Battistero Neoniano, della Basilica Cattedrale e del Museo dell’Arcidiocesi all’interno del quale si trova la Cappella di Sant’Andrea. Il percorso prosegue con la visione della Cripta della Chiesa di San Francesco, dei chiostri francescani, della Tomba di Dante per poi raggiungere il cosiddetto Palazzo di Teodorico e l’adiacente Basilica di Sant’Apollinare Nuovo. Al termine del percorso entreremo nella Chiesa di San Giovanni Evangelista dove sono conservati suggestivi mosaici tardo antichi e medioevali.

Il biglietto d’ingresso ai monumenti diocesani è di Euro 8,50. Il costo della partecipazione alla visita guidata è di Euro 12 per gli adulti, Euro 10 per i soci Pro Loco Ferrara e gli studenti, la partecipazione dei ragazzi fino a 14 anni è gratuita.

Al cinema Boldini: A Girl Walks Home alone at the night

Da: Arci Ferrara

Mercoledì 14 settembre alle ore 21.00 riprenderà la stagione delle rassegne al Cinema Boldini con l’opera prima della regista Ana Lily Amirpour

A GIRL WALKS HOME ALONE AT NIGHT

Una decappottabile anni Cinquanta, conquistata con 2191 giorni di lavoro, e un vecchio padre che si buca: sono queste le coordinate dell’esistenza di Arash, giovane di Bad City, città mediorientale affidata al respiro delle pompe di petrolio e alle sorprese della notte. Ed è rigorosamente di notte, introdotta dal rotolare strisciante dello skateboard, che fa la sua comparsa una ragazza misteriosa, che indossa il chador come un mantello e beve sangue umano. Girato a Taft, California, ma idealmente ambientato nell’Iran che fa parte della biografia della regista Ana Lili Amirpour, A Girl Walks Home Alone at Night è un film che affascina per la bellezza del suo bianco e nero e per la geometria leggera e perfetta del suo racconto (sei personaggi e un gatto in tutto), ma conquista per la qualità della sua ironia. Una qualità dolce e malinconica, che sfrutta il mito del vampiro per raccontare la vita prima che la morte. Al suo primo lungometraggio Ana Lily Amirpour è stata segnalata dalla rivista “Filmmaker Magazine” tra le venticinque personalità emergenti del cinema indipendente. Di origine iraniana, ma cresciuta in Gran Bretagna e in California, Ana Lily ha scelto per il debutto una storia di vampirismo eterodossa, realizzandola in uno stile eclettico che unisce il cinema indie americano, i film di David Lynch, quelli di Sergio Leone, l’espressionismo tedesco: il tutto in un bagno altrettanto “fusion” di musica elettronica, rock iraniano e sonorità delle partiture western di Ennio Morricone. La rassegna proseguirà mercoledì 21 ottobre con il film inedito Goodnight Mommy di Veronika Franz e Severin Fiala.
Ingresso 5 euro. Per informazioni: Arci: 0532.241419, Sala Boldini: 0532.247050.
www.cinemaboldini.it.

Prima Giornata Dipartimentale della Ricerca

Da: Università di Ferrara

Promossa dal Dipartimento di Scienze Biomediche e Chirurgico Specialistiche di Unife, diretto da Luigi Grassi

Giovedì 15 settembre in Aula Acquario del Polo Chimico e Biomedico (via Borsari, 46), a partire dalle ore 8.30, si terrà la prima Giornata Dipartimentale della Ricerca, promossa dal Prof. Luigi Grassi, Direttore del Dipartimento di Scienze Biomediche e Chirurgico Specialistiche dell’Università di Ferrara.

Spiega il Prof. Grassi: “ La Giornata è il frutto del lavoro di tutti i giovani ricercatori del Dipartimento e della iniziativa della commissione composta dalla Dr.ssa Maria Letizia Penolazzi, dal Dr. Nicola Lamberti, dal Dr. Mattia Pramstraller e dalla Dr.ssa Giulia Piazza, che in questo anno ha attivato una serie di eventi (lunch seminars, workshops, incontri scientifici) al fine di mettere in luce le peculiarità del Dipartimento e delle sette sezioni che lo compongono, relativamente alle ricerche sviluppate. Durante la Giornata, ogni Sezione del Dipartimento presenterà infatti l’ambito di ricerca in cui opera, evidenziando i progetti di maggior spicco attraverso comunicazioni orali, esposizione di posters e sessioni interattive, con la consapevolezza che attraverso la condivisione delle conoscenze, la collaborazione e l’integrazione si possono raggiungere grandi risultati.”

Il Dipartimento di Scienze Biomediche e Chirurgico Specialistiche dell’Università di Ferrara nasce il 1° ottobre 2012 in applicazione della Legge 240/2010 ed in conformità con lo statuto dell’Ateneo in vigore dal 15 Aprile 2012. Le sezioni del Dipartimento, specificamente Fisiologia Umana, Biochimica, Biologia Molecolare e Genetica Mediche, Oftalmologia, Odontoiatria e Ortognatodonzia, Scienze Motorie, Scienze Otorinolaringologiche e Fisica Medica, e Scienze Neurologiche, Psichiatriche e Psicologiche, oltre alla ricerca, svolgono attività didattica, afferente in maniera interdipartimentale alla Scuola di Medicina, e assistenziale grazie alla integrazione con l’Azienda Ospedaliera-Universitaria (AOU) S. Anna e la Azienda Sanitaria Locale (AUSL) di Ferrara.

Programma di mercoledì 14/9: Ferrara Balloons Festival

Da: Ferrara Fiere

Al Ferrara Balloons Festival, cominciano i preparativi dell’atteso concerto di Cristina D’avena, che venerdì 16 si esibirà al Parco urbano “G. Bassani” insieme ad Andrea Poltronieri, pescando tra le oltre 700 sigle di cartoni animati che l’hanno portata a conquistare ben 5 dischi di platino e 1 disco d’oro, con più di 6 milioni di copie vendute.
Nel frattempo, domani (mercoledì 14, ndr), i classici balloons a forma di lampadina continueranno a colorare il cielo di Ferrara, decollando già alle 7 del mattino in volo libero.
Dalle 9.30 alle 20 sarà operativa l’area dell’Aeronautica Militare – Comando Operazioni Aeree Poggio Renatico, con lo stand interattivo, la tenda per le emergenze, la bicicletta Icarus (Immediate Care Airfield Response Unit) per il primo intervento in caso di eventi di grande affluenza, l’equipaggiamento per la produzione di acqua potabile dall’umidità atmosferica, il Cockpit del velivolo F104 (“cacciatore di stelle”) e il simulatore di volo “Celestino”.
Dalle 14.30 alle 22, funzionerà a pieno regime anche il parco giochi Winter Wonderland, con i gonfiabili, i tappeti elastici, la pista di motoquad racing, i rulli acquatici, il ponte tibetano, il cinema 3D e il Free Fall, e saranno aperti gli stand per lo shopping, i ristoranti, la piadineria, la pizzeria, il bar e la gelateria.
Alle 14.30 i bambini potranno mettersi alla guida delle mini auto elettriche di “Strada Amica”, per apprendere sul campo le basi della sicurezza stradale, e un’ora più tardi ricevere il “Battesimo della sella”, con le prove di equitazione a cura del Ranch Azzurra.
Dalle 16, sarà possibile ammirare la nuova gamma Renault nell’area di Renault Franciosi (gold sponsor del Balloons) e ritirare un frutto omaggio presso lo stand di Opera. LA PERA!.
Alle 17 riprenderanno i voli liberi delle mongolfiere, seguiti, mezz’ora dopo, da quelli vincolati a terra, che proseguiranno fino alle 20.
Intanto, tornerà ad animarsi il Villaggio dello Sport, dove alle 18.20 si terranno un’esibizione e una lezione di Ju Jitsu, a cura di Ju Jitsu Italia – sezione di Ferrara.
Per l’intera giornata di mercoledì 14, ingresso gratuito per tutti.
Il Ferrara Balloons Festival, che terminerà domenica 18, è una manifestazione del Comune di Ferrara ed è organizzata da Ferrara Fiere Congressi.
Ulteriori informazioni sul sito www.ferrarafestival.it.

Al Quo Vadis lezione gratuita di avvicinamento al Tango argentino convenzione per universitari e per famiglie

Da: Sogni di Tango

Mercoledì 14 settembre alle ore 21, presso la Sala Quo Vadis, Cristina Garbini e Claudio Andreoni della scuola stabile di tango argentino “Sogni di Tango” terranno una lezione dimostrativa gratuita di avvicinamento al tango, rivolta a tutti coloro che desiderano entrare in contatto con il ballo più affascinante del momento. La lezione è aperta a tutti e per i corsi che avranno inizio dal 21 settembre p.v. sono previste convenzioni per universitari e lezioni interamente gratuite per ragazzi dai 13 ai 17 anni!!
Cristina e Claudio, maestri di lunga esperienza, insegnano con grande passione coniugando bene tecnica e creatività, elementi indispensabili per poter trasmettere pienamente il tango in tutte le sue sfumature. Nonostante la lunga esperienza maturata, continuano il loro percorso di studio approfondendo ancora oggi la loro conoscenza con i migliori professionisti di Buenos Aires, riuscendo così a proporre tecniche innovative e stimolanti per tutti i livelli. Impegnati da anni anche sul fronte solidale, hanno recentemente organizzato uno workshop i cui proventi di 600 euro sono stati interamente versati al Comune di Amatrice duramente colpito dal terremoto. Per ogni ulteriore informazioni visitare il sito www.sogniditango.com o contattare direttamente gli insegnanti al n. 347-0952962.

Modì cresce a livello Internazionale, Dole Cile nuovo licenziatario Emisfero Sud

Da: C.I.V.- Consorzio Italiano Vivaisti

Modi® – la mela dal distintivo gusto moderno e dalle caratteristiche eco-friendly grazie alla rusticità della pianta ed alla innata resistenza (anti ticchiolatura) ai principali patogeni del melo permette un minor numero di trattamenti in campo con un significativo risparmio di risorse produttive – è stata sviluppata dal CIV – Consorzio Italiano Vivaisti, attivo a livello internazionale con Programmi di Ricerca nella selezione di di varietà a basso impatto ambientale. Il Progetto Modi® sta oggi crescendo a livello Internazionale con l’ingresso di un nuovo Licenziatario nell’Emisfero Sud : il Gruppo Dole Chile si è infatti unito ai Licenziatari di Europa, Turchia, Serbia, Russia, Uruguay, Australia e Stati Uniti con l’obiettivo di sviluppare sempre più la presenza e la notorietà della mela Modi® a livello globale. L’obiettivo previsionale di produzione globale prevede il raggiungimento nell’arco dei prossimi 3 anni di circa 1.000 ettari di produzione, di cui approssimativamente l’80% nell’Emisfero Nord, con una stima previsionale di raccolto complessivo globale di circa 30.000 tons con un corretto bilanciamento tra domanda ed offerta. Il Progetto Modì® vede direttamente impegnato il CIV in una attività di coordinamento di strategie nelle diverse metodologie di produzione, di marketing e promozione del brand a livelo globale, supportando una cooperazione trasversale tra produzione e distributori autorizzati Modi® nel comune intento di valorizzare la mela Modi®. Tutti i Partners Modi®, animati da spirito di passione ed innovazione, condividono valori, esperienze, conoscenze tecniche e strategie di marketing durante l’annuale Evento di Modi® International Marketing Meeting a Berlino in concomitanza della Fiera Fruitlogistica Berlino e da quest’anno anche con un Meeting tecnico produttivo itinerante la cui prima edizione si è svolta a Ferarra nello scorso 26-27 Maggio 2016. Pier Filippo Tagliani, Presidente del Consorzio Modi Europa, designato anche coordinatore dei Partners Modi® a livello Internazionale durante questa Prima Fase di Sviluppo del progetto, dichiara : “Intendiamo supportare pienamente lo sviluppo eco-sostenibile del Progetto Modi® International nel miglior modo possibile al fine di soddisfare ogni attore della filiera produttiva, dal produttore al consumatore finale a livello globale”.

Concessione di nuovi loculi ed ossari nei cimiteri di Comacchio

Da: Comune di Comacchio

L’Amministrazione Comunale ha dato il via in questi giorni ad una ricognizione, per verificare l’interesse dei cittadini alla concessione di nuovi loculi ed ossari nei cimiteri di Comacchio, San Giuseppe e Vaccolino (per la durata di 45 anni).
Nei prossimi mesi infatti, saranno affidati i lavori di realizzazione di cappelle funerarie presso il cimitero di Comacchio e, dunque, parallelamente l’Amministrazione Comunale intende avviare tutte le procedure del caso. Si rende necessaria altresì una verifica preliminare circa il numero dei loculi e degli ossari da realizzare. Con questo scopo è stato emanato un avviso pubblico, consultabile nella home page del sito comunale, all’indirizzo:
http://www.comune.comacchio.fe.it/index.php/I-Servizi/Gare-appalti-e-contratti/Gare-e-appalti-aperti/Indagini-di-mercato/Concessione-di-loculi-e-ossari-da-costruire-nei-cimiteri-comunali-di-Comacchio-San-Giuseppe-e-Vaccolino .
Gli interessati potranno pertanto compilare l’apposito modulo, pubblicato contestualmente al citato avviso, da far pervenire entro e non oltre le ore 12 del 10 ottobre prossimo, secondo le modalità indicate nell’avviso stesso. Per ogni informazione e/o chiarimento, si suggerisce di contattare il Dott. Rino Manfrini (Ufficio cimiteriale, tel. 0533-318607 e 0533-310152; e-mail: rmanfrini@comune.comacchio.fe.it)

Buon anno scolastico a chi insegna e non si rassegna

Da: Mauro Presini, maestro elementare

Sta per cominciare un nuovo anno scolastico e, come al solito, i politici di governo si attribuiscono i miglioramenti che vedono solo loro e respingono i peggioramenti sotto gli occhi di tutti. Parte un nuovo anno scolastico e, come sempre, le aspettative dei genitori e degli studenti sono alte come è giusto che sia. Un nuovo anno scolastico è alle porte e, mai come ora, le incertezze fra il personale della scuola sono tante. Inizia un nuovo anno scolastico e dopo i 34 anni già fatti, io frequenterò la seconda elementare. Dopo tutto questo tempo, immagino che l’anno che sta per avviarsi sarà nuovamente intenso, faticoso e pesante nonostante molta gente creda che insegnare sia facile e alla portata di tutti, quasi come comporre la formazione della nazionale di calcio. Credo però che possa diventare anche un anno istruttivo, interessante e divertente se noi insegnanti vogliamo davvero che lo diventi; infatti una fra le cose belle del mestiere dell’insegnare è che si può imparare sempre: basta ascoltare, osservare, progettare, studiare, con la consapevolezza che noi docenti siamo anche “allevatori di speranze”, “artigiani di relazioni”, “meccanici del cambiamento”, “manovali di futuro”. Lo vedo che, fra noi, ci sono molti insegnanti bravi e preparati e pochi che sono scansafatiche ma sostengo che servirebbe occuparsi seriamente della formazione di tutti piuttosto che premiarne pochi, cosiddetti “meritevoli”, sperando che col miraggio di qualche spicciolo i meno “meritevoli” si impegnino per migliorarsi. Lo ammetto: io sono convinto, a dispetto di chi la vuol vendere per “buona”, che questa nuova scuola sia molto “cattiva”. Giocando con le parole, credo che la cosiddetta SCUOLA “renzusconiana” cominci con la “S” di SBAGLI: infatti è nata: SLEALE, SPREZZANTE, SMEMORATA, SOVRAFFOLLATA, STERILE, SCADENTE, SELETTIVA, SGARRUPATA, SUPERFICIALE, SGARBATA E SGONFIA. In una sola parola è una SCUOLA SBAGLIATA. È una SCUOLA SCIOCCA perché crea un clima di SOSPETTO fra professionisti, perché gioca allo SCARICABARILE delle responsabilità, perché ricatta il personale in cambio di una
scarsa SABADINA 1, perché dipende da un preside SCERIFFO che può decidere da solo, perché propone agli studenti un’alternanza scuola-lavoro che è una forma di SFRUTTAMENTO, perché non risolve il problema delle SUPPLENZE e delle SOSTITUZIONI del personale, perché continua ingiustamente a tagliare sui SOSTEGNI agli alunni con disabilità, perché SOVVENZIONA le scuole private a SVANTAGGIO delle scuole statali. Ma io sono convinto anche che, per quanto questa scuola sia “cattiva”, noi insegnanti dentro le nostre classi, insieme ai nostri studenti, possiamo fare la differenza dimostrando che una scuola buona è possibile ma è un’altra cosa dalla cosiddetta “buona” scuola.

1 Piccola cifra di denaro solitamente consegnata di sabato dai genitori ai figli per le piccole spese settimanali.

Infatti il clima relazionale che riusciremo ad instaurare con gli studenti dipende da noi. Il tipo di rapporto che potremo creare con i genitori dipende da noi. Il modello di comunità che saremo in grado di realizzare dipende da noi. La qualità degli apprendimenti che trasmetteremo ai nostri ragazzi dipende da noi. Le conoscenze e le competenze che acquisiranno gli studenti dipendono da noi. I saperi che faremo conquistare ai bambini, alle bambine, ai ragazzi e alle ragazze dipendono da noi.
Ecco perché nessuna legge, per quanto ingiusta e “sbagliata”, ci impedirà di impostare il nostro lavoro con impegno, esperienza, empatia, passione e spirito democratico, facendo del nostro meglio per dimostrare che i cambiamenti si realizzano dal basso partendo dalla comunità-classe, a prescindere da tutti i disincentivi che invece ci vengono imposti dall’alto.
Quindi il mio augurio sincero di un buon anno scolastico va a tutti coloro che credono che dipenderà anche dal loro contributo se la scuola sarà veramente buona, indipendentemente che essi siano studenti, genitori, collaboratori, assistenti, dirigenti o insegnanti. Perciò buon anno scolastico a chi insegna e non si rassegna, a chi elabora e a chi collabora, a chi lotta e a chi boicotta, a chi è diffidente e a chi è studente, a chi progetta ma non si assoggetta, a chi è dirigente e sta in mezzo alla gente, a chi arriva potenziato e a chi è già demotivato, a chi ora sta seduto mentre prima ci ha creduto, a chi tiene le scuole aperte e proprio per questo si diverte; ma soprattutto buon anno scolastico a chi ha vissuto il crollo ma si è detto: “Io non mollo”.

Mostra Galleria del Dosso

Da: Organizzatori

I sentimenti degli ex studenti per la prima mostra dell’anno scolastico al Dosso Dossi

Il 17 Settembre, alle ore 10.00 si inaugura l’esposizione artistica L’ Arte dei Sentimenti, nella sala mostre del Liceo Artistico Dosso Dossi, via Bersaglieri del Po 25/B.

Cinque ex studenti esporranno i loro lavori: Luca Faenza, Nadia Lafrizi, Romina Munerati, Greta Orsini e Rita Silvestri.

I sentimenti sono un tema complesso e strettamente personale, ognuno lo affronterà in modo diverso, sotto varie forme, storie e colori.

Dal 17/09 al 25/09 tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00.

Mostra Uomini e cani-Aperidog

Da: Organizzatori

16 settembre ore 18,30 presso l’osteria degli Ulivi via Ragno 15 vi sarà l’inaugurazione della mostra Uomini e cani a cura di Luca Pasqualini. Dietro ai cani e intorno a loro,ci sono gli uomini: padroni, passanti, noi li guardiamo mentre loro guardano noi.In loro si vede sensibilità, atteggiamenti, caratteri che sono propri dell’umano, ma che nell’animale si enfatizzano, prendono una forma assoluta, un sentimento totale e più forte.
Dopo l’inaugurazione seguirà l’Aperidog , l’aperitivo per i nostri cani al quale possono partecipare i loro compagni di vita, con raccolta fondi ad offerta libera a favore di A.V.E.D.E.V.
La manifestazione è organizzata in collaborazione con l’Associazione A.V.E.D.E.V, il Supermercato degli animali ,

Convegno ad Argenta: il Made in Italy un modello vincente da esportare

Da: Ascom Ferrara

Il Made in Italy un tesoro autentico da riscoprire, in primis, dagli stessi Italiani: si è svolto oggi (12 settembre) la tavola rotonda “Discover the real made in Italy” (al Centro culturale mercato di Argenta): evento conclusivo della fiera, promosso da Ascom Confcommercio, da Confagricoltura Ferrara e dal Comune di Argenta con il supporto della Fondazione “G.B Aleotti 1546” ed il patrocinio dell’Ente Camerale e della Strada dei Vini e dei Sapori.
Ad Andrea Baldini vicesindaco di Argenta il compito di centrare subito il tema:“Prosegue il nostro impegno di valorizzazione dell’enogastronomia. Un lavoro importante iniziato già con la Fiera del 2015 e che prosegue con questa iniziativa il cui scopo è creare una sempre maggiore consapevolezza del valore delle nostre produzioni alimentari del territorio”
Poi a seguire il saluto di Mauro Giannattasio, segretario generale della Camera di Commercio storicamente ed efficacemente impegnata nella lotta al falso ed all’abusivismo commerciale “La Comunità Europea ha ricordato – ha chiarito Giannattasio – come tra le leve della competitività oltre alle reti, alle filiere ed alla qualificazione del personale ci sia proprio il tema della legalità”.
Ad aprire il pomeriggio – moderato dal direttore generale di Ascom Ferrara Davide Urban – è stato Pier Carlo Scaramagli, presidente provinciale di Confagricoltura Ferrara: “Punto di partenza i 30 miliardi di euro dell’export contro i 60 mld dell’Italian Sounding (a testimonianza di quanto ci sia fame di prodotto italiano da soddisfare) e punto di arrivo, l’esigenza di collaborazione fra tutti gli operatori per migliorare la logistica della distribuzione all’estero, facendo rete e aumentando le dimensioni delle strutture. Ogni Settore si attivi affinché – ha auspicato il presidente di Confagricoltura – il cittadino diventi consapevole tutore di quel bene che è la nostra produzione italiana. Scuola, Famiglia, Centri di Aggregazione, Organizzazioni, Associazioni: uniti nel sensibilizzare le nuove generazioni affinché possano comprendere, in ogni fase del loro percorso di crescita, il vero piacere della cultura del bello, del vero, del Made in Italy.”
Un’occasione nella quale è stata anche presentato in anteprima dallo stesso Urban la realtà del Borgo le Aie il nuovo polo del Gusto per la formazione, l’enogastronomia, lo sviluppo ed il turismo della Provincia di Ferrara che vede la partnership di diverse realtà e che inaugurerà il prossimo 16 settembre a Gualdo.
“In questo appuntamento odierno – ha ripreso Tonino Natali, presidente di Ascom Argenta – ho colto lo spirito di squadra e le informazioni necessarie e scientifiche per analizzare un fenomeno e di tradurlo in azioni reali, concrete, e quotidiane per capire che il Made in Italy è davvero un’ elemento di ricchezza sul quale puntare, il nostro petrolio da promuovere in Europa e nel Mondo. Un ricchezza buona e salutare da proporre come un modello economico vincente – in particolare in chiave fortemente turistica – ai nostri giovani ed agli imprenditori. E noi come Ascom abbiamo il dovere di fare prevenzione, informazione e dare sostegno concreto ai nostri operatori, ogni giorno. Con il supporto delle Forze dell’Ordine che ringraziamo per il loro lavoro, instancabile”.
Un impegno alla valorizzazione ed al cambiamento testimoniato dalla Fondazione GB Aleotti 1546: “Non bisogna temere la globalizzazione, ne dei cambiamenti, abbiamo un immenso patrimonio anche enogastronomico da valorizzare” ha sottolineato i suo presidente l’imprenditore Gianluigi Zaina.
Ha destato particolare interesse poi la relazione del professore Sergio Gullini della Scuola di Gastroenterologia di Unife che ha calato nell’alimentazione quotidiana il tema della salubrità: “il buon cibo è il fondamento della vera felicità – ha chiarito – E il regime alimentare mediterraneo è, senza alcun dubbio, un esempio tra i più mirabili di dieta corretta ed equilibrata, tanto da ridurre del 37% la mortalità nei cuori malati. Attenzione piuttosto – ha ricordato Gullini che è anche presidente provinciale della lega Italiana per la lotta ai tumori – alle tendenze pericolose verso il sovrappeso. Nel 2005 per la prima volta la malnutrizione per eccesso ha superato quella per difetto”. Ed infine sul tema delle nostre “perle” enogastronomiche il testimone è passato a Sante Baldini, referente della Strada dei Vini e dei Sopori uno dei pilastri della promozione del sistema territoriale per un excursus sugli obiettivi che la Strada ha focalizzato che ha concluso sottolineando il valore dell’informazione e come “Il consumatore in questo senso debba essere sensibilizzato correttamente”.

INSOLITE NOTE
Universale esigenza Che ci amino gli altri

Nasce da una verità, l’esigenza “Che ci amino gli altri”, il secondo album di Alessio Creatura, uno degli autori e delle voci più promettenti della nuova scena pop italiana. L’album contiene 10 brani inediti: un percorso di ballate e canzoni dalle sonorità brillanti che trova nell’esasperazione emotiva la chiave della propria originalità.
“Che ci amino gli altri”, oltre a essere il pezzo che dà il titolo al disco, rappresenta le due anime di Alessio, due diversi modi di interpretare un brano che suscita emozione e attenzione. La versione acustica è commovente ed evocativa, magnificata dalla fisarmonica di Massimo Tagliata, mentre l’edizione “studio” dona alla canzone un’altra energia e un ritmo diverso. Nelle parole di Alessio si cela spesso un po’ d’amarezza, soprattutto quando parla d’amore, reminiscenze di periodi difficili e di una sensibilità straordinaria, forse un po’ esasperata: “È che siamo persone che non chiedono e sai, che se chiedono amore a chi è come me… beh… che chiedano agli altri…”.

La copertina di Che ci amino gli altri
La copertina di Che ci amino gli altri

La voce di Alessio, sostenuta dal violoncello di Fabio Gaddoni, introduce “Cerco trasparenza”, brano moderno e d’atmosfera guidato dalla chitarra elettrica di Mirko Guerra.
“Lolita” è uno dei pezzi più difficili da leggere: uno sguardo verso l’anemia morale dei giovani, addolcito dall’ammonì suonato da Michele Guidi e da un coro talmente efficace, soprattutto nel finale, da fare invidia a qualsiasi bluesman. “Ma signor giudice è lei, sveste gli scrupoli miei”. “Dici di non pretendere”, invece, inizia con un tempo sospeso per poi ampliarsi in un vortice di suoni acustici ed elettrici, necessari per sostenere un inciso tanto inconsueto quanto efficace: “Vorrai da me una risposta quando non c’è! Vorrai da me una carezza quando non è”.

“Non sono più lo stesso” unisce ironia e swing, accompagnati dalla sintesi additiva dell’ammonì di Pippo Guarnirà, mentre “Ti porto rancore” sfoga la rabbia di chi ha visto calpestati i propri sogni, un po’ come scrisse Fortis nei confronti di Vincenzo, anche qui chitarre elettriche, voce e cori sopra a tutto. Un pezzo da ascoltare dal vivo.
“Grazie al cielo” è un brano dolce, un vocepiano iniziale rivela l’aspetto nostalgico e introspettivo di Alessio, qui nei panni di un viaggiatore in cerca dell’origine dei sentimenti, disponibile anche a compiere qualche passo a ritroso. Il timbro pieno della chitarra a 12 corde è il corretto supporto per un brano essenzialmente melodico: “Piango al cielo perché sono ancora capace di avere rimorsi…”. Tra gli arrangiatori Pasquale “Paki” Canzi, storico componente dei Nuovi Angeli, al piano il bravo Luca Bonucci.
La ballata di “(Cir)Costanza” riporta alla poesia provenzale, una filastrocca tra gioco e ironia, dove dame e cavalieri sono guidati da oboe e flauti, cembali e dalla voce del baritono Dino Vighesso, azzeccato preambolo della versione acustica di “Che ci amino gli altri”.

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Alessio Creatura © Youness Taouil

Il secondo disco di Alessio Creatura è un passo importante verso la maturità artistica, un lavoro suonato da artisti in carne e ossa, che sorprende per la cura dei dettagli, gli effetti e la facilità con cui attraversa epoche e generi, dal pop alla ballata, sino al medioevo. Le potenzialità sono ancora da definire pienamente, ma il talento di Alessio è puro, e “Che ci amino gli altri”, stupisce e convince. Ne abbiamo parlato con l’artista in persona.

Dopo cinque anni dal precedente disco hai pubblicato “Che ci amino gli altri”, un lavoro in cui riveli una forte emotività espressiva…
Il nuovo album è intimo, riflessivo, di sincera narrazione dei miei stati d’animo: le paure e le fragilità e il percorso intrapreso alla riscoperta della parte più vera di me stesso. È questo che a me interessa: far arrivare alle persone la parte più autentica, evitando qualsiasi forma di omologazione artistica. Nella track list ballate suggestive e malinconiche asi alternano brani dalle sonorità rock e trascinanti. Il disco si apre con “Cerco trasparenza”, dove mi divido tra autoritratto dell’anima e pragmatica presa d’atto delle verità terrene, come il labirinto dei pensieri che si distingue in un livello divino e in uno umano, quasi a simboleggiare il pericoloso contatto tra bene e male, tra perdizione e redenzione.

© Youness Taouil
Alessio Creatura © Youness Taouil

Un altro brano importante è “Che ci amino gli altri”…
“Che ci amino gli altri” ha un forte impatto emozionale, delicato e commovente, soprattutto nella versione acustica dove è intervenuto il fisarmonicista Massimo Tagliata, compositore e musicista di notevole versatilità. La canzone esprime il desiderio di essere amati, in sintesi è l’espressione della paura che qualcuno si approfitti di noi, ben sapendo quanto sia illusorio credere che la nostra felicità dipenda dall’amore degli altri.

A questo progetto hanno partecipato tanti bravi artisti…
Ai cori si sente la presenza di Manuela Cortesi, una delle voci più calde della scena musicale italiana, nota al pubblico come vocalist di artisti quali Eros Ramazzotti, Laura Pausini, Gianni Morandi, Mina, Celentano, fino ad arrivare ai grandissimi Lucio Dalla e Francesco De Gregori. Manuela ha dato tutto per questo disco: anima cuore professionalità, intuizione, guizzo. Ho seguito personalmente l’arrangiamento di tutti i brani, nati anche grazie a proposte da parte dei collaboratori: Mirko Guerra, Massimo Roccaforte, Fabio Sartoni, Paki Canzi. Il mixaggio è frutto del lavoro di Loris Ceroni, la masterizzazione invece è opera di Stefano Cappelli.

Fotografie di Youness Taouil

Guarda il video ufficiale di “Che ci amino gli altri” (acoustic version)

Guarda il video ufficiale di “Cerco trasparenza”