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Mese: Ottobre 2016

​Pallacanestro Ferrara Bondi con Moreno e Pellegrino testimonial della giornata mondiale dell’Ictus cerebrale

Da: Alice Ferrara Onlus

Prevenire è meglio che curare – come ridurre rischio di Ictus quando si sta ancora bene – lo stile di vita e gli altri consigli utili

Sabato 29 ottobre 2016 in occasione della giornata mondiale dell’Ictus cerebrale A.L.I.Ce Ferrara Onlus Associazione per la Lotta all’Ictus Celebrale organizza, presso la galleria Matteotti a Ferrara dalle 11.30 alle 16.00, un banchetto per sensibilizzare l’opinione pubblica su questa malattia con particolare attenzione riguardo la possibilità di prevenire la malattia grazie ad un corretto stile di vita e con l’obiettivo di coinvolgere il più possibile i giovani.
Durante la giornata medici specialisti incontreranno quanti interessati comunicando loro la possibilità di ridurre il rischio grazie ad un po di attenzione.
La pallacanestro Ferrara Bondi è da sempre attenta a questa malattia e di sostegno alle associazioni di volontariato, per questo parteciperanno alla giornata alcuni giocatori (Moreno e Pellerino) oltre a dirigenti, con arrivo previsto verso le 15.30, per sensibilizzare al massimo anche i giovani e gli sportivi.

A.L.I.CE. Ferrara Onlus
Il Presidente
Claudio Mari
A.L.I.CE. Ferrara Onlus
Associazione Lotta all’Ictus Cerebrale Sezione di Ferrara
Sede Legale c/o Agire Sociale – Via Ravenna 52 – 44124 Ferrara
Sede Operativa: Presso Città del Ragazzo – Via Don G. Calabria 44124 – Ferrara
@-mail: aliceferraraonlusd@gmail.com Web Site : www.aliceferrara.org
Tel. cell. 3703148428 – 3479408767 – Codice fiscale: 93080760387

Noi, fuggite per colpa di un padre, di un marito…
Belinda, Joy e Faith respinte dalle barricate:
“Perché non capite la nostra storia?”

Sono segnate dal viaggio e parlano con un filo di voce, guardando in basso. Sono tre delle dodici ragazze che ieri notte sono state catapultate a Ferrara dopo l’increscioso avvenimento di Gorino, dove gli abitanti hanno alzato le barricate contro il pulmann che le stava portando nel bar ostello Amore-Natura. Belinda, Joy e Faith hanno hanno accettato di rispondere alle domande dei giornalisti nella struttura di Asp in via Porta Reno, dove hanno trovato momentanea sistemazione.
Sono arrivate in Italia sabato in serata e a Bologna già domenica mattina: sono dodici ragazze, tutte molto giovani, di età compresa tra i venti e i ventidue anni. Le altre nove sono state provvisoriamente suddivise in altre strutture: quattro risiedono in un hotel a Massafiscaglia (Ferrara), quattro in una casa famiglia a Codigoro (Ferrara) e una nel centro Caritas in città.

Belinda, Joy e Faith aspettano frastornate in una stanza della struttura Asp, dove ancora incredule e imbarazzate cercano di capire e rispondere alle domande dei giornalisti, grazie anche all’aiuto di un traduttore Kevin.
Forse per sfogarsi o forse per cercare una ragione dell’inspiegabile trattamento della notte precedente, Belinda dice: “Non capiscono la nostra storia”. “All’inizio non abbiamo capito quale fosse il problema; poi, quando abbiamo compreso che non ci volevano, ci siamo rimaste male”, aggiunge l’altra ragazza di nome Faith.

Non è facile perché si legge sulle loro facce l’odissea che hanno passato, ma proviamo ugualmente a chiedere qualcosa della loro vita e del loro viaggio prima dell’arrivo qui a Ferrara.
Presi quasi da compassione e a volte sgomento a vedere queste ragazze ridotte in quello stato, proviamo chiedere con accortezza qualcosa della loro vita prima dell’arrivo a Ferrara.

Ci risponde per prima quella che sembra la più forte del trio, Belinda: ‘Vengo dalla Sierra Leone, lì facevo l’infermiera, sono dovuta fuggire per non essere catturata dalle autorità dopo che mio marito, prigioniero politico, è fuggito dal carcere”. “Dalla Siera Leone in Libia – continua Belinda – ho pagato cento dollari, dalla Libia a qui niente” e aggiunge “non sapevo niente dell’Italia in particolare, ma da quando ci sono mi piace molto. Prima di partire conoscevo solo qualcosa dell’Europa”. Anche Joy e Faith, le altre due ragazze provenienti dalla Nigeria, non conoscevano l’Italia, ma la pensano come la compagna.
Joy, incinta all’ottavo mese, ci racconta invece che è fuggita dalla sua stessa famiglia: “sono partita perchè io sono cristiana e mio padre no”. “Vorrei solo trovare un po di pace, tranquillità e non aver più paura, vorrei che mio figlio Michael – non è ancora nato ma lei spera sia un maschietto – “nascesse sereno, che potesse andare a scuola come gli altri bambini’. Per il viaggio dalla Nigeria alla Libia lei e il marito, di cui ha perso le tracce sulle coste africane, hanno pagato 420 euro circa.
L’ultima a parlare è Faith: “sono scappata dalla zona occupata da BoKo Haram, sono andata a nord verso il Mali. Non so più nulla della mia famiglia, nemmeno se sono ancora vivi” dice sussurrando per la troppa stanchezza accumulata. “Arrivate in Libia mi ha accolta un uomo arabo che ci ha aiutate a raggiungere la barca per fare la traversata” spiega la ventenne nigeriana.

Tra loro sembrano molto affiatate, ormai abituate a darsi forza a vicenda costantemente, cercando di reprimere il ricordo di ciò che hanno lasciato e cercando di pensare al presente. In una confidenza ci raccontano che il trio si è formato per caso durante il loro lungo e difficoltoso viaggio, ma Belinda aggiunge:”Io e Joy siamo ‘sorelle’, le nostre mamme sono sorelle”, è una loro usanza chiamarsi sorelle quando ci sono legami di parentela, ma capiamo e poi ci confermano che sono cugine.
Sono partite per i motivi più diversi, inizialmente senza avere una meta precisa, solo con l’idea di doversi allontanare da quell’infausto posto che loro chiamavano ‘casa’.
Si fidano dell’Italia, piace molto a tutte e tre: tra la paura sboccia anche un barlume di speranza per una vita migliore, per un po’ di serenità, anche per un bimbo che deve ancora nascere.
Finalmente, anche se con un po di sforzo, riescono a salutarci con un accenno di sorriso e si allontanano per riposare e ritornare nella loro stanza, come normali persone che hanno bisogno di riposare dopo un lungo viaggio.

Gorino, il prefetto Tortora: “La requisizione era l’unica strada”
“Ci sono altre 450 persone da sistemare”

“Sono mesi che stiamo tentando di trovare disponibilità presso alberghi, strutture e tutti quanti ci dicono che sono al completo appena sentono parlare di profughi. Lascio a voi considerare se questa risposta può essere o meno plausibile. L’unico strumento per trovare posto era quello della requisizione, non avevamo alternative. Ho fatto una requisizione parziale pensando che, così facendo, l’ostello di Gorino potesse comunque essere in grado di continuare a svolgere un minimo di attività economica”.
A parlare è il Prefetto Michele Tortora alla conferenza stampa di martedì 25 indetta per dare la sua versione riguardo la vicenda dell’autobus diretto a Gorino per alloggiare 12 donne in arrivo da Bologna, tra loro una giovane all’ottavo mese di gravidanza.

Sabato scorso la prefettura del capoluogo emiliano si è appellata a Ferrara per ospitare una trentina di profughi che sarebbero giunti in zona nel weekend. Questo ha rotto definitivamente gli equilibri fin troppo precari e al limite della resistenza. Il Prefetto, cercando tempestivamente una soluzione ha pensato di requisire parte di un ostello situato a Gorino per indirizzare lì 12 degli immigrati in questione.
Lunedì 24 in serata, non appena si è sparsa nella comunità di Gorino la notizia che stava arrivando un autobus con a bordo migranti da alloggiare presso l’unico esercizio pubblico del paese, il bar ostello Amore-Natura, tutti si sono uniti contro questa decisione. A nulla è servita la mediazione attuata per placare la folla: errate voci di corridoio avevano già invaso l’opinione pubblica e il risultato è stato un muro eretto non solo con barriere fisiche, ma anche mentali che non hanno permesso l’arrivo a destinazione dell’autobus. Il prefetto dunque, dopo alcune ore, ha dovuto cedere e le donne sono state smistate in altri centri di accoglienza.

Se questa è stata la reazione per 12 persone, cosa succederà quando arriveranno le “altre 450 persone” che il Prefetto ha annunciato essere ancora in attesa di un alloggio da trovare in Regione?
Tortora, ha dunque rivolto un appello a tutte le istituzioni, alle associazioni e ai privati che dispongano di posti nei quali far alloggiare i migranti in arrivo. “Spesso con preavviso ridottissimo, in meno di 24 ore ci viene detto che i profughi stanno arrivando e dobbiamo, con affanno ed estrema urgenza, trovare luoghi per l’ accoglienza. Attualmente sono 800 i profughi che abbiamo in gestione, sparsi in una cinquantina di luoghi, ma i numeri sono in continuo aumento”.
Ci sono problematiche che non possono essere rimandate o tenute nel silenzio. Spargere la voce, continua il Prefetto, può essere il primo passo per affrontare questa situazione che diventerà inesorabilmente sempre più difficile se tralasciata.
Il Prefetto in chiusura ha rivolto alle comunità con un ultimo appello: “Sono molto amareggiato: credo che questo fenomeno o si gestisce insieme con buon senso e senso di responsabilità oppure non si gestisce. Mi appello a tutte quelle persone di buona volontà, alle istituzioni, agli enti locali, alle associazioni di volontariato, dateci una mano”.

Le serate di Palazzo dei Diamanti

Da: Ferrara Arte

Il 29 e 30 ottobre e l’ 8 e 9 dicembre, la mostra Orlando furioso 500 anni.

‘Cosa vedeva Ariosto quando chiudeva gli occhi’ resterà aperta fino alle ore 22.30 (chiusura della biglietteria ore 22.00). In queste serate, a partire dalle 20, il pubblico avrà inoltre l’ opportunità di assistere ad una visita speciale: il percorso espositivo sarà animato da personaggi in costume che evocheranno episodi della vita di Ludovico Ariosto.
Nei panni del poeta, di Isabella d’ Este marchesa di Mantova, di Lucrezia Borgia duchessa di Ferrara e della moglie di Ariosto Alessandra Benucci, gli attori Alessandra Brocadello e Carlo Bertinelli faranno rivivere lo splendore della vita nelle corti del Rinascimento, nella splendida cornice di oggetti antichi e capolavori della pittura e della scultura esposti in mostra. 
Anche il 31 ottobre, in occasione della festa di Halloween, la rassegna rimarrà aperta fino alle ore 22.30 (chiusura della biglietteria ore 22.00).
I visitatori potranno approfittare inoltre di una promozione speciale: dalle 19.00 alle 22.00 tutti coloro che si presenteranno in biglietteria in due, avranno diritto al ‘2×1’, pagando così un solo ingresso.
Per informazioni: 0532 244949, www.palazzodiamanti.it,
facebook.com/palazzodiamanti.it

Chiesa Arcipretale di Bondeno: storia, archeologia e restauri

Da: Organizzatori

Convegno Sabato 5 novembre 2016, dalle 16 alle 18,30 Sala 2000, viale Matteotti 10 a Bondeno (FE)

La Chiesa arcipretale dedicata alla Natività di Maria Vergine è il principale edificio di culto di Bondeno. Costruita nel 1114 per donazione di Matilde di Canossa, è dotata di una coeva torre campanaria ed è stata di recente oggetto di importanti interventi di restauro conservativo.
Ai saluti del Sindaco di Bondeno, Fabio Bergamini, e dell’Arciprete di Bondeno, Mons. Marcello Vincenzi, seguono gli interventi di Andrea Calanca (storico)
Introduzione storica
Mauro Librenti (Università di Venezia)
Le ricerche archeologiche
Giovanni Santarato, Samuel Bignardi, Nasser Abu Zeid (Università di Ferrara)
Le indagini geofisiche
Patrizia Polastri (architetto)
Il restauro della Torre Matildea
Mauro Sorpilli (restauratore)
Il restauro del crocifisso
Le conclusioni sono affidate a Chiara Guarnieri, archeologa della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, direttore scientifico delle indagini archeologiche
L’ iniziativa è promossa da Comune di Bondeno, Associazione Bondeno Cultura, Gruppo Archeologico di Bondeno, Rotary Area Estense e Lions Club Bondeno con la partecipazione della Sabap-BO
ingresso libero
per info 320 8058191 danielebiancardiabc@gmail.com

Leggera come l’aria, potente come un cavallo, libera come un busker

Da: Organizzatori

Inaugura il 28 ottobre alle 18.00 all’ Hotel Carlton di Ferrara, la mostra fotografica dell’ artista Luciano Valentini.

La città della bellezza rinascimentale e della musica di strada fa da sfondo all’ esposizione fotografica dell’artista senese Luciano Valentini, che venerdì 28 ottobre 2016, alle 18.00, inaugura negli spazi dell’ Hotel Carlton di Ferrara – che fa parte del consorzio Visit Ferrara – in piazza Sacrati. È la città estense, con i suoi angoli di meraviglia e le sue suggestioni, ad ispirare il fotografo della mostra ‘Leggera come l’ aria, potente come un cavallo, libera come un busker’, un’ esposizione che segue le sperimentazioni dell’ universo fotografico che guidano l’ artista e che sarà visitabile fino a metà marzo 2017.
Il progetto Leggera fa riferimento alla spinta emotiva della danza, disciplina della quale Luciano Valentini è testimone da molti anni con il suo lavoro e che, messa in contrasto nelle fotografie con i monumenti di Ferrara, acquista ancora più leggerezza. Horses è il risultato di un progetto fotografico teso a ritrarre i cavalli liberi nel loro mondo naturale. Libertà che fa parte dell’ anima dei Buskers, i musicisti di strada che l’ artista ha deciso di fotografare in studio con la tecnica del light painting.
Luciano Valentini – http://www.lucianovalentini.it/ – è fotografo professionista da circa 40 anni. Alcune delle sue opere sono esposte alla Red Gallery di Londra. Una sua mostra personale sul Palio di Siena è stata allestita a luglio di quest’anno a Firenze a Palazzo Panciatichi sede del consiglio regionale della Toscana. Mentre, nel 2014 le sue immagini hanno fatto parte di una mostra personale alla Visual Art Gallery di New York.
Per scaricare la locandina della mostra: https://we.tl/6u3K4Q9hsz
Per informazioni:
Hotel Carlton
Piazza Sacrati, 44121 Ferrara
Tel. 0532 211130
E-mail: info@hotelcarlton.net
Sito web: www.hotelcarlton.net

La newsletter del 26 ottobre 2016

Da: Comune di Ferrara

Cittadinanze Italiane – Giovedì 27 ottobre alle 9 nella sala degli Arazzi
In Municipio le cerimonie di giuramento di dodici nuovi cittadini

L’ assessore comunale al Decentramento Simone Merli, affiancato da un rappresentante della Prefettura e dall’Ufficiale di Stato civile del Comune di Ferrara, conferirà ufficialmente giovedì 27 ottobre 2016 alle 9 nella sala degli Arazzi della residenza municipale dodici cittadinanze italiane. Nel corso di una breve cerimonia, che culminerà nel giuramento, i nuovi cittadini riceveranno una copia della Costituzione italiana accompagnata da una lettera di benvenuto del sindaco.
Si tratta di N.W. Nata a Menzel Bourguiba (Tunisia) il 21/12/1958, P. D. M. Nata a Sighetu Marmatiei (Romania) il 05/11/1978, N. N. Nata Ait Attab (Marocco) il 12/03/1976, C. L. Nata a Medgidia (Romania) il 04/03/1983, B. N. Nata a Krasnodar (Federazione Russa) il 17/04/1983 che ricevono la cittadinanza italiana per matrimonio; e di H. W. Nato a Lahore (Pakistan) il 06/05/1976 . M. H, Ali Nato a Huqurghilan (Afghanistan) il 12/05/1984 , C. F. Stefan Nato a Arad (Romania) il 31/01/1992, I. O.Nato a Drochia (Moldavia) il 18/11/1970, R. D. Nata a Iurceni – Nisporeni (Moldavia) il 22/08/1976, I. L. Nata a Bulqize (Albania) il 08/10/1971, Q. M. N. Nato a Gujrat (Pakistan) il 02/12/1983 che ricevono la cittadinanza italiana per residenza.

Biblioteca Ariostea – ‘Slow reading’ giovedì 27 ottobre alle 17
‘Letture furiose’, alla ricerca di Angelica e Medoro

Si muoveranno alla ricerca di Angelica e Medoro, tra innamoramenti e disincanti, le letture all’ insegna dello ‘slow reading’ tratte dall’ ‘Orlando furioso’ che Ruben Garbellini e Cinzia Vaccari proporranno giovedì 27 ottobre alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea. A introdurre e coordinare l’ incontro sarà Francesca Mariotti, presidente dell’ associazione culturale Olimpia Morata promotrice della rassegna di slow reading
Con Slow Reading riprendono le occasioni di incontro, puntuali e mensili, di autori e lettori. Le ‘Letture furiose’ recitate da amici attori e fini dicitori, proseguiranno fino alla fine dell’ anno.
Sulla ribalta sono le gesta di Orlando, la sua pazzia per amore di Angelica, le storie di armi e magia, gli amori, le vendette e le storie fantastiche di maghi, cavalli alati, anelli magici fino al viaggio sulla Luna….suggestioni e storie che hanno incantato il mondo dal 1516 ad oggi. Cinquecento anni di un’ opera che ha segnato la Storia della Letteratura con un successo diffuso e popolare da vero bestseller dell’ editoria. Questo appuntamento sarà con le Letture furiose recitate da Ruben Garbellini e Cinzia Vaccari, per incontrare Angelica e Medoro, tra innamoramenti e disincanti.
In occasione dei Cinquecento anni dalla pubblicazione della prima edizione dell’Orlando furioso. Con il patrocinio del Comitato Nazionale V Centenario dell’Orlando furioso – Mibact

Viabilità – Provvedimenti in vigore venerdì 28 ottobre dalle 7,30 alle 19
Via XX Settembre temporaneamente interrotta per lavori

Per consentire l’ esecuzione di lavori di smontaggio di una gru edile, nella giornata di venerdì 28 ottobre dalle 7,30 alle 19 il tratto di via XX Settembre tra via Camposabbionario e via Porta D’Amore sarà interrotto al transito.
Assessorato al commercio – Commercianti e artigiani invitati a cedere gratuitamente qualche oggetto della propria attività
Progetto ‘Ferrara per Amatrice’, da giovedì 27 ottobre attivi due punti di raccolta dei beni donati
Nel locale di via Garibaldi 1/A a Ferrara sarà inaugurato (verosimilmente sabato 12 novembre), il punto “raccolta e cessione” merci a favore di ‘Ferrara per Amatrice’, progetto di solidarietà rivolto alle popolazioni interessate dal terremoto del centro Italia, che attraverso le Istituzioni, le Associazioni di Categoria e di Volontariato mira a coinvolgere per il periodo delle festività natalizie l’ intera comunità ferrarese.
Grazie all’ operato delle associazioni di Protezione Civile il ‘negozio’ sarà aperto (nei giorni di novembre: 10-11-12-17-18-19-24-25-26; dicembre: 1-2-3-4-8-9-10-11-15-16-17-18-22-23-29-30; gennaio 2017: 5-6-7) ad iniziare dalla giornata inaugurale.
Con l’ aiuto e la condivisione delle Associazioni di categoria Ascom, Cna, Confartigianato e Confesercenti, si invitano tutti i commercianti ed artigiani a cedere gratuitamente qualche bene della propria attività – indicando quello che potrebbe essere il relativo target price – a favore del ‘negozio’ Ferrara per Amatrice; tali beni verranno ceduti ad offerta libera (ad un valore non inferiore al suddetto target price).
Non si tratteranno prodotti freschi (da conservarsi in frigo o abbattitori) in quanto facilmente deperibili.
Poiché fino a martedì 8 novembre il locale sarà occupato da diversa iniziativa, i beni donati da commercianti e artigiani potranno essere consegnati, da giovedì 27 ottobre, presso le seguenti due attività che fungeranno da luogo di raccolta:
>> in centro a Ferrara, zona a traffico limitato, Hotel Touring – viale Cavour 11 (ricevimento 24 ore su 24)
>> fuori dal centro, facilmente raggiungibile in auto, azienda ESTE srl – via Caselli 11/2, una parallela di via Bologna (ricevimento 9-13, 14.30-18).
La bolla emessa dal commerciante/artigiano che dona il bene dovrà essere intestata a:
Cavpcfe (Coordinamento associazioni Volontariato Protezione Civile Ferrara)
Via Marconi 35 – 44122 Ferrara
C.F. 93051100381
Oggetto: cessione gratuita per progetto solidarietà Ferrara per Amatrice
Descrizione oggetto/oggetti
Destinazione: o presso via Cavour 11 o presso via Caselli 11/2
Naturalmente ogni eventuale offerta in denaro, da commercianti,artigiani o generalmente da qualsiasi cittadino, sarà comunque gradita, indipendentemente da ‘acquisti’ di beni.
I versamenti potranno essere effettuati con le seguenti coordinate:
Progetto Ferrara per Amatrice
Causale: erogazione liberale – Beneficiario Cavpcfe
Coordinate Bancarie IT09E0615513007000000012884
Per informazioni: Assessorato al Commercio del Comune di Ferrara tel. 0532 419917
Vedi la presentazione del progetto su Cronacacomune

Servizi alla persona – Giovedì 27 ottobre 2016 alle 17 nella libreria di piazza Trento Trieste 1
‘Uno sguardo al cielo’, via alla presentazione di libri d’ autore

Giovedì 27 ottobre 2016 alle 17 nella libreria di piazza Trento Trieste 1 il primo appuntamento del ciclo di presentazione di libri d’autore inserito all’interno della manifestazione ‘Uno sguardo al cielo’.
Apre il ciclo Claudia Ravaldi, autrice del volume ‘Piccoli Principi. Perdere un bimbo in gravidanza e dopo la nascita’, che condividerà con il tema del lutto in gravidanza.
L’ evento in programma si terrà dalle 17 alle 19 nella sala San Crispino della libreria IBS-Il libraccio (piazza Trento Trieste 1 a Ferrara) e si inserisce all’interno del progetto culturale “Uno sguardo al cielo” diretto Paola Bastianoni, docente di psicologia dinamica dell’Università di Ferrara.
Il progetto è realizzato in collaborazione fra Università di Ferrara, Master “Tutela, diritti e protezione dei minori”, Comune di Ferrara, Amsef srl, Pazzi onoranze funebri.
Per info e prenotazioni: conversazionilutto@unife.it, cell. 349 3593164.
Il progetto ‘Uno sguardo al cielo’
Il progetto ‘Uno sguardo al cielo’ organizzato e promosso da Paola Bastianoni del Dipartimento di Studi Umanistici dell’ Università degli Studi di Ferrara (www.unosguardoalcielo.com) nasce nel 2012, grazie alla volontà di Paolo Panizza amministratore unico di Amsef srl, con l’ obiettivo di aiutare le persone colpite da eventi dolorosi e traumatici e – al contempo – di sostenere chi vuole avvicinarsi al tema della morte e all’elaborazione dei vissuti legati ad eventi drammatici e faticosi. Dal 2015 partecipa al progetto anche l’ agenzia di servizio funebre Pazzi. La progettualità per l’ anno 2016 si articola in numerose attività ed eventi che coinvolgono l’intera cittadinanza.
Nello specifico sono in programma:
>> 1. Un ciclo di Presentazione di libri d’autore alla presenza delle autrici e di Stefano Ravaioli che intervisterà le autrici. Nello specifico incontreremo:
a) in data 27 ottobre 2016 Claudia Ravaldi, autrice del volume ‘Piccoli Principi. Perdere un bimbo in gravidanza e dopo la nascita’, che condividerà con noi il tema del lutto in gravidanza.
b) in data 10 novembre 2016 Teresa Manes, autrice di ‘Punto a capo. La vita dopo il suicidio di mio figlio’, ci offrirà la sua testimonianza di sopravvissuta al suicidio del figlio
c) in data 1 dicembre 2016 Melita Cavallo, autrice del testo ‘Si fa presto a dire famiglia’ introdurrà, attraverso la propria pluridecennale esperienza di presidente di tribunale per minorenni, il tema della perdita che accomuna l’ esperienza dei figli coinvolti nei dolorosi e complessi processi di separazione dai propri genitori.
d) in data 2 febbraio 2017 Rosy Genna autrice del volume ‘Metti le ali. Dalla perdita alla rinascita’ affronterà il tema dell’ elaborazione del lutto, con particolare attenzione ai processi vitali conseguenti alle perdite di persone care.
e) in data 16 febbraio 2017 Paola Bastianoni, curatrice del volume ‘Dialoghi (in)interrotti: dall’ educazione dalla morte al sostegno nel dolore della perdita’, porterà alla nostra attenzione una serie di contributi sul tema realizzati dai partecipanti all’ultima edizione di conferenze rivolte alla cittadinanza e dai corsisti del master ‘Tutela, diritti e protezione dei minori’ che hanno partecipato al concorso per la borsa di studio ‘Sara Cesari’.
Gli incontri si terranno presso la sala San Crispino della libreria Ibs- Il Libraccio (Piazza Trento Trieste, 1) Ferrara, dalle ore 17 alle 19. Presenterà i libri Stefano Ravaioli giornalista di Telestense.
>> 2. Un Servizio di Consulenza psicologica. Il Servizio è rivolto alle persone che hanno affrontato e/o si trovano coinvolti in perdite gravi o lutti. Il servizio è gratuito e verrà svolto presso le sedi di Ferrara di Amsef e Onoranze funebri Pazzi. Per info e contatti visitare il sito www.unosguardoalcielo.com, chiamare il numero 349.3593164 o scrivere all’indirizzo mail conversazionilutto@unife.it
>>3. Laboratori nelle scuole di diverso ordine e grado di educazione alle tematiche della morte da realizzarsi.
In linea con le precedenti edizioni, si propongono anche per l’ anno scolastico 2016- 2017 alcuni laboratori da condurre nelle scuole di diverso ordine e grado. L’ obiettivo principale è quello di effettuare percorsi di riflessione condivisa e guidata sui temi della separazione, perdita e morte e di esplorare insieme le reazioni ed i sentimenti connessi. I laboratori verranno effettuati con l’ ausilio di sequenze filmiche.
>> 4. Rappresentazioni teatrali. In continuità con le precedenti edizioni, quest’ anno il programma di Uno Sguardo al Cielo propone cinque spettacoli teatrali:
a) ‘Totò e Vicè’ di Enzo Vetrano e Stefano Randisi (13 ottobre 2016). I protagonisti, legati da un’ amicizia assoluta, vivono frammenti di sogni che li fanno vivere in bilico fra il mondo terreno ed il cielo, in un limbo temporale fra passato e presente.
b) ‘Rumore di acque’ di Marco Martinelli con Alessandro Renda (20 ottobre 2016). Storia di una vita che si salva evocata dal Generale che racconta la traversata di una coraggiosa donna tunisina. In scena, il ricordo, l’ evocazione costante di chi non c’ è più, di chi non ce l’ ha fatta, di tragedie familiari ed esistenziali.
c) ‘Uomo invisibile’ di Paolo Musio (3 novembre 2016). Il testo esplora il tema dell’ invisibilità come condizione del mondo contemporaneo, oppresso da un’ identità frammentata e frammentaria.
d) ‘Ta-pum’ di Paola Sabbatani (17 novembre 2016). Concerto musicale racconto di canzoni italiane e di altri popoli che parlano della disumanità di ogni guerra, di lotta di resistenza e di amore.
e) Interventi ‘Appunti Antigone’ di Michalis Traitsis (24 novembre 2016). A partire dal dramma di Sofocle, lo spettacolo offre spunti di riflessione sul conflitto fra Antigone decisa a rispettare le regole della natura e la forza dello Stato e della legge, animata da una pietas universale.
Le rappresentazioni teatrali si terranno al Centro Teatro Universitario, via Savonarola 19, Ferrara alle 21.
Tutti gli eventi sono gratuiti, la prenotazione è necessaria.
Per info e contatti: email conversazionilutto@unife.it, cell. 349.3593164,
sito www.unosguardoalcielo.com

Museo di Storia Naturale – Sabato 29 e domenica 30 ottobre laboratori per ragazzi dagli 8 ai 12 anni
Tanti piccoli Harry Potter alla scoperta delle magie della natura

Fine settimana dedicato alle magie della natura al Museo civico di Storia naturale. Come tanti piccoli Harry Potter gli Apprendisti scienziati dagli 8 ai 12 anni d’ età che prenderanno parte ai laboratori organizzati per sabato 29 e domenica 30 ottobre potranno cimentarsi in esperimenti con pozioni magiche e lanciarsi nell’esplorazione delle varie sezioni del museo, alla ricerca di pietre magiche, volpi volanti, corvi, pipistrelli e civette.
Il laboratori avranno inizio alle 15,30, per una durata di circa due ore e al costo di 6 euro per bambino e 2 euro per adulto (è necessaria la presenza di un adulto accompagnatore).
Per partecipare è necessaria la prenotazione, da effettuare contattando la sezione didattica del Museo (via de Pisis 24, Ferrara) al numero 0532 203381, dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 12,30 o all’indirizzo dido.storianaturale@gmail.com (info su www.comune.fe.it/storianaturale).

Mobilità e benessere ambientale – Azione del Comitato Ferrarese Area Disabili
Contrassegno disabili: richiamo a un corretto uso. Il monitoraggio di Comune e Ferrara Tua

Il Comitato Ferrarese Area Disabili a seguito di continue e costanti segnalazioni sull’ utilizzo difforme del Cude (Contrassegno Unificato Disabili Europeo), arrivate alle associazioni che compongono lo stesso comitato, in accordo con il Comune di Ferrara e l’ Azienda di servizi Ferrara Tua intende avviare una campagna straordinaria di verifica sul corretto utilizzo del Cude.
Nato per facilitare la mobilità delle persone con disabilità che ne condizionano fortemente la possibilità di muoversi in modo autonomo e utilizzare i mezzi pubblici per la propria mobilità, è stato purtroppo negli anni utilizzato (e abusato) da alcuni in modo improprio creando una immagine spesso sbagliata delle persone con disabilità che ne hanno invece bisogno per la loro autonomia e indipendenza.
Troppo spesso è stato verificato un utilizzo scorretto del contrassegno da parte di familiari che ne abusano a fini di vantaggi personali.
In ambito nazionale sono molte le iniziative che mirano a prevenire gli abusi senza per questo comprimere l’ esigibilità del diritto da parte delle persone che devono vedersi tutelato il diritto.
In collaborazione con Ferrara Tua e il coordinamento dell’ ufficio Benessere Ambientale, verrà organizzato un monitoraggio dell’utilizzo dei posti riservati e dei parcheggi Blu da parte dei titolari di Cude.
Si ricorda che il permesso è strettamente personale e che non può essere utilizzato senza che vi sia a bordo dell’ auto il titolare del contrassegno, pena il sequestro dello stesso contrassegno.
Ufficio Benessere Ambientale
Piazza Municipio, 2
44121 – Ferrara
Tel./Fax. 0532 419356

Palazzo dei Diamanti – Sabato 29, domenica 30, lunedì 31 ottobre, poi 8 e 9 dicembre apertura fino alle 22.30 in corso Ercole I d’Este 21
‘Orlando furioso 500 anni’, visite straordinarie alla mostra in notturna

‘Ritratto di guerriero con scudiero detto Il Gattamelata’ di Giorgione (1505-1508 circa) in mostra (foto Palazzo dei Diamanti)Sabato 29 e domenica 30 ottobre e giovedì 8 e venerdì 9 dicembre 2016, la mostra ‘Orlando furioso 500 anni. Cosa vedeva Ariosto quando chiudeva gli occhi’ resterà aperta fino alle 22.30 (chiusura della biglietteria alle 22).
In queste serate, a partire dalle 20, il pubblico avrà inoltre l’ opportunità di assistere a una visita speciale: il percorso espositivo sarà animato da personaggi in costume che evocheranno episodi della vita di Ludovico Ariosto. Nei panni del poeta, di Isabella d’ Este marchesa di Mantova, di Lucrezia Borgia duchessa di Ferrara e della moglie di Ariosto Alessandra Benucci, gli attori Alessandra Brocadello e Carlo Bertinelli faranno rivivere lo splendore della vita nelle corti del Rinascimento, nella splendida cornice di oggetti antichi e capolavori della pittura e della scultura esposti in mostra.
Anche lunedì 31 ottobre, in occasione della festa di Halloween, la rassegna rimarrà aperta fino alle 22.30 (chiusura della biglietteria alle 22).
I visitatori potranno approfittare inoltre di una promozione speciale: dalle 19 alle 22 tutti coloro che si presenteranno in biglietteria in due, avranno diritto al ‘2×1’, pagando così un solo ingresso.
La mostra ‘Orlando furioso 500 anni. Cosa vedeva Ariosto quando chiudeva gli occhi’ è aperta fino all’ 8 gennaio 2017 sempre dalle 9 alle 19 a Palazzo dei Diamanti in corso Ercole I d’Este 21 a Ferrara.
Per info: Palazzo dei Diamanti, tel. 0532 244949, www.palazzodiamanti.it, facebook.com/palazzodiamanti.it

Musei Civici – Il 30 ottobre a palazzo Bonacossi e il 31 alla palazzina Marfisa
Halloween in museo per bambini e ragazzi

Doppio appuntamento per bambini e ragazzi, il prossimo fine settimana, per festeggiare Halloween in museo, con le iniziative proposte dai Musei Civici di Arte Antica di Ferrara in collaborazione con l’ associazione culturale Arte.Na.
Domenica 30 ottobre palazzo Bonacossi (via Cisterna del Follo 5, Ferrara) ospiterà, alle 15 e alle 17, ‘La mostra dei mostri’ un’attività laboratoriale che vedrà i ragazzi trasformarsi in artisti per un giorno per realizzare le loro opere in tema Halloween, che saranno poi esposte fino al 6 novembre alla palazzina Marfisa. L’attività è rivolta a bambini e ragazzi dai 4 ai 12 anni accompagnati da un adulto.
Lunedì 31 ottobre, invece, con ‘Un percorso da paura’, bambini e ragazzi dai 6 ai 12 anni potranno partecipare al corteo che partirà alle 18 da palazzina Marfisa (corso Giovecca 170, Ferrara) e, facendo ‘dolcetto o scherzetto’, percorrerà le strade della Ferrara misteriosa alla scoperta di leggende e antichi aneddoti.
Le attività hanno un costo di 6 euro per bambini e ragazzi e di 2 euro per l’adulto che li accompagna. E’ richiesta la prenotazione all’associazione culturale Arte.Na telefonando al n. 328 4909350 oppure scrivendo a: ferrara@associazioneartena.it

Ambiente – Fino a sabato 5 novembre dalle 8.30 alle 19.30 nella sala Nemesio Orsatti in via Risorgimento 4
Hera presenta il nuovo eco-sportello itinerante a Pontelagoscuro

Nell’ ambito della riorganizzazione della raccolta dei rifiuti nell’ area di Pontelagoscuro è stato allestito un eco- sportello temporaneo per distribuire ai cittadini tutto il materiale necessario per fare la raccolta differenziata e utilizzare i servizi.
Ha aperto le porte anche ai media, questa mattina (mercoledì 26 ottobre), l’ eco- sportello, allestito nella sala Nemesio Orsatti, in via Risorgimento 4 a Pontelagoscuro, per fornire ai cittadini materiali e informazioni sulla sperimentazione del nuovo sistema di raccolta rifiuti che nel 2017 sarà esteso a tutto il comune di Ferrara.
Presenti l’ assessora all’Ambiente Caterina Ferri e Alberto Santini, responsabile dell’ area Ferrara- Modena della Direzione Servizi ambientali di Hera.
Positivi i primi bilanci dopo la prima settimana di attività. Molto apprezzato dal pubblico, infatti, lo sportello ha accolto in sei giorni circa un migliaio di utenti sui 3mila invitati e suddivisi fra le tre settimane di attività programmata. I tempi di permanenza nella struttura sono mediamente bassi: oltre il 65% degli utenti ha impiegato meno di 5 minuti fra attesa e svolgimento delle pratiche di sportello. Le giornate di più intensa affluenza sono risultate il lunedì, il martedì e il mercoledì e le meno affollate il giovedì e il sabato.
L’ eco sportello resterà attivo fino a sabato 5 novembre con orario continuato, dalle 8.30 alle 19.30, dal lunedì al sabato.
Cinque gli elementi che lo caratterizzano: funzionalità, sostenibilità ed efficienza, accoglienza e centralità del cittadino.
Funzionalità. I cittadini al loro arrivo ritirano il numero e si accomodano un’ area di accoglienza (14 posti a sedere) e durante la breve attesa possono provare la calotta di cui saranno dotati i nuovi cassonetti stradali dell’ indifferenziato, assistiti da un operatore a disposizione dell’ utente.
Successivamente alle 3 postazioni servite dagli operatori di Hera, il cliente può ritirare la propria tessera per i servizi ambientali (carta Smeraldo) e l’ eventuale kit per la raccolta domiciliare.
Per svolgere tali pratiche è necessario essere in regola con la propria posizione Tari. Nel periodo di apertura dell’eco sportello, il personale dell’ufficio Tari (Tariffa Rifiuti) del Comune è a disposizione presso la sala Orsatti nelle giornate di mercoledì e venerdì dalle 8.30 alle 14.30. In alternativa, è sempre possibile rivolgersi all’ ufficio comunale Tari di via Maverna 4 a Ferrara o al numero verde 800 654866.
Sostenibilità ed efficienza. La struttura dello sportello è realizzata in un materiale che rimanda alla natura: il Valchromat. Si tratta di un pannello di fibre di legno colorate singolarmente con coloranti organici e legati insieme da una resina speciale. La tonalità scelta è il verde, il colore che connota il Servizio Ambiente di Hera. Le postazioni sono inoltre state pensate su misura non solo per facilitare l’ approccio con il cliente, ma curate nel minimo dettaglio anche per consentire all’ operatore di lavorare nelle più funzionali ed efficienti condizioni possibili.
Accoglienza. Il progetto stesso di uno sportello temporaneo e itinerante, allestito sul territorio, che sarà smontato e riallestito secondo necessità, nasce dalla volontà di offrire un servizio flessibile, vicino alla gente. Si è cercato di evitare ai cittadini il disagio di visite domiciliari, spesso non gradite, lasciando loro la massima libertà. Infatti, per rendere più fluida l’ affluenza agli sportelli, ogni cliente è stato invitato in determinate giornate, ma può decidere di recarsi allo sportello anche in altri momenti a lui più convenienti in quanto è possibile svolgere le pratiche anche senza appuntamento.
Centralità del cittadino. Infine va evidenziato che i messaggi che compaiono sulle strutture degli sportelli, sono legati alla raccolta differenziata. Questa scelta sottolinea il ruolo del cittadino che è il grande protagonista del progetto in atto e che grazie alla sua collaborazione e a comportamenti quotidiani responsabili può influire su quantità e qualità della raccolta a favore dell’ ambiente e della sostenibilità.
Per info: Maria Cristina Rovini, responsabile Comunicazione Territoriale Ferrara, Direzione centrale Relazioni esterne Hera spa, via Cesare Diana 40, Cassana di Ferrara, tel. 0532 780380, email mariacristina.rovini@gruppohera.it, sito www.gruppohera.it

Celebrazioni Rossettiane – Allo studio la programmazione delle prossime iniziative
Prima riunione del Comitato per le celebrazioni rossettiane nella casa dell’ architetto di corte

Il comitato tecnico-scientifico per le celebrazioni del cinquecentenario della morte di Biagio Rossetti si è riunito per la prima volta a Ferrara nella mattinata di ieri, martedì 25 ottobre, nella casa dell’ architetto di corte in via XX Settembre, alla presenza del sindaco Tiziano Tagliani. Si è discusso delle prossime iniziative, che verranno presentate ufficialmente il prossimo 15 novembre durante una conferenza stampa in programma nella Residenza Municipale.
Alla riunione erano presenti Francesco Ceccarelli (presidente), Giovanni Carbonara, Carla di Francesco, Fabio Donato, Alessandro Ippoliti, Andrea Malacarne, Daniele Ravenna, Aldo Modonesi, Stefano Francesco Musso, Aniello Zamboni e Francesco Scafuri (segretario). Ha inoltre partecipato alla riunione, tra gli invitati, il dirigente del Settore Opere Pubbliche del Comune Luca Capozzi.

Ai concittadini di Gorino
di Gianni Belletti, Comunità Emmaus
Concittadini di Gorino, credo vi sia andata fin troppo bene! Non tanto per le 12 donne (dodici) che vi siete rifiutati di accogliere, quanto per la enorme e sproporzionata risonanza mediatica che i mezzi di informazione vi hanno riservato. La grancassa mediatica vi ha utilizzato per alimentare uno scontro politico tanto chiassoso quanto inconcludente, per raggiungere chissà quali obiettivi.
A voi donne e uomini di mare vorrei dedicare queste parole tratte dalla prefazione di un libro di Robert Winder a proposito dei migranti che arrivano (‘Bloody Foreigners:The Story of Immigration to Britain’, 2013): ‘Possiamo sistemare il nostro sdraio sulle nostre spiagge, come spesso ci piace fare, e gridare alle ripetute onde; ma la marea non ci ascolta, né il mare si ritira’, per dirvi che non è con l’ esclusione che abbiamo qualche speranza di ‘salvarci’ dall’ ‘invasione’ dello ‘straniero’, ma come genere umano ci possiamo ‘salvare’ solo se sapremo investire nella conoscenza dell’altro e nell’inclusione sociale.
Come voi, sono profondamente contrario a questo modo di ‘gestire’ i flussi migratori, dando grandi opportunità a uomini e donne senza scrupoli, in Italia come all’estero, di lucrare sulle aspirazioni della povera gente.
E’ fin troppo evidente che oggi i migranti sono utilizzati come un’ arma per manipolarci, per distrarci da altre questioni politiche e sociali fondamentali, per orientarci verso chissà quali lidi e scelte.
Uomini saggi, nel 1948, in tempi non sospetti, in cui le mafie ancora non si erano accorte del guadagno che avrebbero potuto fare sul commercio degli uomini, scrissero la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo: l’articolo 13, in particolare, ci ricorda che ‘ogni individuo ha il diritto di lasciare qualsiasi Paese, incluso il proprio e di ritornare nel proprio paese’.
Invece di alzare muri e barricate, dobbiamo costruire ponti, cambiando, questo si, le regole del gioco,
1. che oggi obbligano i migranti, da qualsiasi paese provengano, a fare domanda di asilo politico, anche senza averne di fatto le prerogative e la speranza di ottenerne un riconoscimento, come unica possibilità per rimanere legalmente e temporaneamente, nel nostro paese;
2. che permettono a privati senza scrupoli di lucrare, legalmente, sulla loro condizione;
3. che mettono nelle mani della criminalità organizzata e del caporalato nuove forze lavoro, persone disposte a tutto per sopravvivere.
Parliamone.
Gianni Belletti
Comunità Emmaus Ferrara – San Nicolò, 26.10.2016

Breve diario di una giovane ginnasta ferrarese alle Olimpiadi
Il mio sogno a Rio 2016
di Alessia Maurelli

L’ esperienza di Rio 2016 è stata una delle più belle della mia vita. A prescindere dal risultato sportivo che ci ha visto ai piedi del podio, a pochi centesimi di punto dalla medaglia olimpica, abbiamo vissuto il periodo della nostra permanenza al villaggio olimpico con estrema positività.
Il villaggio olimpico è come un mondo parallelo, fatto di tante palazzine, fontane, giardini, strutture sportive in ogni angolo, infermeria, negozi e soprattutto una gigantesca mensa per atleti, dirigenti e tecnici. Siamo riuscite a cogliere l’ inestimabile valore di una Olimpiade, riuscendo a dosare la giusta adrenalina per la prestazione sportiva, l’ entusiasmo del momento e un’inaspettata serenità.
Rio e il villaggio olimpico dalla finestra
Dalla mia finestra vedo molte cose, essendo la mia camera al 14º piano. Le più in evidenza oltre ai bellissimi giardini e fontane, sono le altre palazzine tra cui quella della Russia ed anche quella dell’America, che si trova di fronte alla nostra ma che non ha esposto alcuna bandiera per paura del terrorismo. Il villaggio in realtà pare essere ancora incompiuto. La nostra camera nella palazzina numero 19 all’arrivo aveva ancora i materassi del letto impacchettati. Oltre a queste altissime palazzine si intravede anche la mensa, lunga 200 metri, la più grande di tutta la storia delle olimpiadi. Poi si notano anche molti campi da calcio e da tennis, ma il posto che mi piace guardare di più in quei pochi minuti di riposo che trascorro in stanza è la fermata dei bus: è bello vedere partire atleti di tutto il mondo pronti per gareggiare oppure per andare ad allenarsi.
A passeggio per Rio
Purtroppo ho passato solamente 10 giorni a Rio esclusivamente nel villaggio olimpico, perché sono partita il giorno dopo la gara. Fortunatamente, un pomeriggio siamo riuscite ad andare a vedere il Cristo, simbolo per eccellenza della città di Rio. Durante il viaggio in macchina non ho smesso di guardarmi intorno: abbiamo attraversato bellissimi posti come la spiaggia di Ipanema ma soprattutto ci siamo rese conto di come ci fosse un dislivello fra zona ricca e zona povera, le famose favelas. Le favelas, anche se viste da fuori e di sfuggita, facevano veramente effetto: le case accumulate tra una e l’altra, avevano le finestre ma nessuna tenda, sembravano dei buchi per topi… Mi ha anche sconvolto il traffico… 20 minuti di tragitto – in condizioni normali – sono diventati un’ora, nonostante si viaggiasse in corsia preferenziale Rio 2016.
I contatti con la gente del posto
L’ unico contatto avuto con i brasiliani di Rio sono stati gli operatori volontari olimpici. Quasi tutti quelli che ci seguivano durante i nostri allenamenti, sono diventati nostri tifosi. I brasiliani sono molto cordiali, allegri come siamo abituati a pensarli e questo lo ha dimostrato anche il pubblico che ha seguito la nostra gara, tutti tifavano per tutte le squadre in eguale modo, fatta eccezione la nazionale di casa.
La mia colonna sonora alle olimpiadi
Solitamente durante le gare ascolto solo le mie musiche sul telefono. In effetti mi sono accorta che avendo pochi spostamenti in autobus perché le strutture erano molto vicine ho ascoltato veramente poca musica.
Le altre squadre, gli altri atleti
Il contatto con altri atleti è molto limitato. Purtroppo il tempo a nostra disposizione durante i giochi olimpici oltre ad essere veramente ridotto, è quasi totalmente impiegato in allenamenti, riposo, fisioterapia. Gli unici partecipanti con cui siamo riuscite a legare, sono stati gli atleti italiani, che ovviamente dividevano la palazzina con noi. Nella palazzina infatti c’è un posto di ritrovo, con televisori che trasmettono le gare, segretari e addetti del Coni, e poltrone dove rilassarsi in compagnia. Un altro luogo di ritrovo è senza dubbio la mensa: molto interessante vedere come atleti olimpici come noi hanno una diversa dieta dalla nostra, dai lottatori che si limitano a povere cene per rientrare nel peso di gara, oppure i lanciatori del peso.
Un motivo poi per socializzare con atleti di altre nazioni erano i Pin, ovvero piccole spille della propria nazione che si appendevano al pass olimpico: ovviamente facciamo a gara tra di noi per chi riesce a scambiare più spillette…
I ricordi, le emozioni
Porto nel mio cuore innumerevoli emozioni di Rio. Anche se la gara si è conclusa con un amaro quarto posto, ho un ricordo positivo di tutta la trasferta olimpica, dagli allenamenti alla gara che abbiamo concluso mettendo in campo la migliore prestazione di sempre. Ci aspettavamo di tornare in Italia con una medaglia e chiudere in bellezza un quadriennio che ci ha visto quasi sempre sul podio. Il ricordo però più bello penso che sia la gara stessa. Solo il giorno prima della finale olimpica – durante le prove pedana – ricordo di avere avuto molto paura: avevo le gambe e le braccia letteralmente che tremavano, ricordo che mi chiesi fra me stessa come farò durante la gara a stare in piedi? Poi non so spiegare come sia potuto succedere, ma come per magia durante la gara, ho provato l’ emozione più bella della vita mia: stavo facendo le olimpiadi, ne ero cosciente, ma ciò non mi creava ansia, anzi mi salivano le lacrime agli occhi dall’emozione. Continuavo a ripetermi che avevo raggiunto il ‘mio sogno’.

Istituto di Storia Contemporanea – Venerdì 28 ottobre alle 10 in via S. Spirito. Momento di confronto fra storiografia e didattica
‘Lavoro e guerra nelle campagne’, seminario sulle rivolte di chi ha difeso la propria terra

La sede dell’ Istituto di Storia Contemporanea (vicolo Santo Spirito 11) venerdì 28 ottobre (dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18), ospiterà una giornata di studi dedicata a ‘Lavoro e guerra nelle campagne’. L’iniziativa è frutto di una collaborazione fra IscoFe e Società Italiana di Storia del Lavoro (Sislav) ed è valevole anche come corso di aggiornamento per insegnanti, essendo stata pensata come momento di confronto fra storiografia e didattica, nell’ ottica di una più stretta connessione fra progressi della ricerca e forme innovative di trasmissione e condivisione del sapere.
Introdotta dalla direttrice Anna Quarzi e coordinata da Michele Nani, ricercatore del Cnr nonché membro del direttivo della Sislav, la giornata prevede quattro approfondimenti su altrettanti periodi storici, nella convinzione che per comprendere il presente e le trasformazioni sociali occorra porsi in un’ottica di lungo periodo, che non si fermi solo alla storia recente o novecentesca, ma sappia interrogare le formazioni sociali e le forme del lavoro del passato. Dalle 10 alle 13, Alessandro Cristofori (docente di Storia romana all’ Università di Bologna) si soffermerà sul mondo antico e Michele Rabà (dell’ Isem-Cnr di Milano) sul passaggio fra medioevo ed età moderna. Dalle 15 alle 18, Giulio Ongaro (docente di Storia economica all’Università di Verona) tratterà della prima età moderna e Roberto Parisini (docente di Didattica della Storia all’Università di Ferrara) della Seconda Guerra Mondiale. Ogni relazione metterà a fuoco le possibili piste didattiche per far comprendere un rapporto complesso come quello fra guerra e lavoro: visto dalle campagne si presenta come un’antitesi, nelle immagini classiche di eserciti mercenari che depredano e distruggono, o di braccia giovani sottratte per esigenze militari alle famiglie e al lavoro nei campi; senza negare forza e fondatezza di queste rappresentazioni, un esame più attento fa emergere anche elementi contraddittori, come la produzione rurale (non solo agricola) per l’ esercito e i flussi finanziari che raggiungono le comunità che ospitano insediamenti militari o fortificazioni, o, ancora, l’esistenza di ‘guerre contadine’ dall’antichità al Vietnam, cioè di rivolte in armi per difendere i propri interessi, con i rurali che si fanno soggetti e non solo vittime dei combattimenti.
La Società Italiana di Storia del Lavoro, nata nel 2012, si propone di promuovere ricerche e iniziative, oltre che salvaguardare le fonti di una storia dal punto di vista del lavoro e dei lavoratori: fa parte della European Network of Labour History e ne ha promosso lo scorso dicembre il primo convegno a Torino. La Sislav cura sul web un ricco sito che segnala libri, riviste, iniziative, siti di storia del lavoro, non solo in Italia e in Europa (http://www.storialavoro.it/), e una newsletter che ne raccoglie i contributi. Ha avviato un’attività editoriale, con un primo volume su Lavoro mobile (liberamente scaricabile in pdf, http://www.storialavoro.it/edizioni/) che comprende anche un saggio sui braccianti ferraresi fra Otto e Novecento. La Sislav sta lanciando ora un premio internazionale, intitolato a Simonetta Ortaggi, per la migliore tesi di dottorato sulla storia del lavoro. Non si rivolge solo a ricercatori e studiosi, ma a tutte le realtà che producono una riflessione a riguardo, da archivi e biblioteche a istituti e associazioni, incluse ovviamente le organizzazioni sindacali e il mondo della scuola.
Il convegno oltre che ai docenti è aperto a tutti gli interessati. Per informazioni scrivere a istitutostoria.ferrara@gmail.com o chiamare lo 0532/207343.

Lavoro e Attività Produttive – Venerdì 28 ottobre alle 9 alla Camera di Commercio di Ferrara
La ‘Responsabilità Sociale d’Impresa nel nuovo Codice degli appalti e contratti’, secondo incontro formativo

La Camera di commercio di Ferrara, anche nel 2016, è capofila di un progetto, in collaborazione con il Comune di Ferrara, le Associazioni di categoria imprenditoriali della provincia ed il supporto della Regione Emilia-Romagna, articolato in una prima fase di seminari informativi di orientamento sulla Responsabilità Sociale d’impresa, rivolti alle imprese di tutti i settori economici provinciali, ed in una seconda fase di supporto nella realizzazione delle Gap analysis.
Da alcuni anni la Camera di Commercio promuove azioni di informazione, di orientamento e di sostegno alle imprese ferraresi in materia di RSI, individuando gli interventi più idonei alle esigenze, soprattutto delle micro e piccole imprese, ma anche offrendo sostegno a tutte le imprese interessate all’adozione di sistemi di certificazione per creare le condizioni favorevoli ad una crescita economica sostenibile.
“Per l’ impresa è determinante poter affiancare il concetto di profitto con quello più ampio di creazione del valore, coniugare obiettivi di equità sociale e qualità ambientale con la prosperità economica, creare un ambiente di lavoro migliore, più motivante e sicuro – spiega Paolo Govoni, presidente dell’ Ente di Largo Castello – per un’ azienda significa agire in modo responsabile, accogliere l’idea di giocare un ruolo sociale e non solo economico all’ interno della comunità, fare innovazione a più livelli e abbandonare la prospettiva di breve termine per orientarsi sui risultati di lungo periodo, garantendo all’azienda solidità economica”.
“Il Comune di Ferrara sta elaborando in queste settimane Lavoro per Ferrara, il patto per il lavoro territoriale mutuato da quello regionale sottoscritto lo scorso anno, grazie alla collaborazione di Camera di Commercio, Sindacati e Associazioni delle imprese e del terzo settore. – sottolinea Caterina Ferri Assessore Ambiente, Lavoro, Attività Produttive del Comune di Ferrara – La responsabilità sociale delle imprese e’ un filo rosso che lega i nostri obiettivi comuni: capire come supportare le imprese esistenti, favorite la nascita di nuove attività e la creazione di posti di lavoro di qualità partendo dalle risorse pubbliche e private disponibilie. In particolare, conoscere il nuovo codice degli appalti, sara’ utile per capire le potenzialità e i cambiamenti che introduce, anche per le pubbliche amministrazioni”.
RSI significa anche selezionare i propri fornitori sulla base degli stessi principi sociali ed etici per rendere completo e coerente l’ intero processo produttivo, inoltre grazie a questi percorsi di orientamento ciascuna impresa potrà valutare le proprie attività e la propria organizzazione rispetto a quanto richiesto dagli standard della responsabilità sociale e ambientale (es. Standard GRI; SA8000; ISO 140001) con informazioni concrete sulle eventuali azioni da realizzare, sui tempi di adeguamento e gli investimenti necessari.
Il prossimo seminario, venerdì 28 ottobre alle 9, alla Camera di Commercio (via Borgoleoni 11), tratterà ‘La RSI nel nuovo Codice degli appalti e contratti’.
La partecipazione è gratuita previa invio di una mail di cortese conferma ad urp@fe.camcom.it.

Lo schiaffo della Comunità Emmaus ai cittadini di Gorino:
“Così vi siete fatti usare dai media”

Da: Ferrara Emmaus

Concittadini di Gorino, credo vi sia andata fin troppo bene! Non tanto per le dodici donne che vi siete rifiutati di accogliere, quanto per la enorme e sproporzionata risonanza mediatica che i mezzi di informazione vi hanno riservato. La grancassa mediatica vi ha utilizzato per alimentare uno scontro politico tanto chiassoso quanto inconcludente, per raggiungere chissà quali obiettivi.

A voi donne e uomini di mare vorrei dedicare queste parole tratte dalla prefazione di un libro di Robert Winder a proposito dei migranti che arrivano (‘Bloody Foreigners:The Story of Immigration to Britain’, 2013): ‘Possiamo sistemare il nostro sdraio sulle nostre spiagge, come spesso ci piace fare, e gridare alle ripetute onde; ma la marea non ci ascolta, né il mare si ritira’, per dirvi che non è con l’esclusione che abbiamo qualche speranza di ‘salvarci’ dall’’invasione’ dello ‘straniero’, ma come genere umano ci possiamo ‘salvare’ solo se sapremo investire nella conoscenza dell’altro e nell’inclusione sociale.

Come voi, sono profondamente contrario a questo modo di ‘gestire’ i flussi migratori, dando grandi opportunità a uomini e donne senza scrupoli, in Italia come all’estero, di lucrare sulle aspirazioni della povera gente.
E’ fin troppo evidente che oggi i migranti sono utilizzati come un’ arma per manipolarci, per distrarci da altre questioni politiche e sociali fondamentali, per orientarci verso chissà quali lidi e scelte.

Uomini saggi, nel 1948, in tempi non sospetti, in cui le mafie ancora non si erano accorte del guadagno che avrebbero potuto fare sul commercio degli uomini, scrissero la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’ Uomo: l’articolo 13, in particolare, ci ricorda che ‘ogni individuo ha il diritto di lasciare qualsiasi Paese, incluso il proprio e di ritornare nel proprio paese’.

Invece di alzare muri e barricate, dobbiamo costruire ponti, cambiando, questo si, le regole del gioco,
1. che oggi obbligano i migranti, da qualsiasi paese provengano, a fare domanda di asilo politico, anche senza averne di fatto le prerogative e la speranza di ottenerne un riconoscimento, come unica possibilità per rimanere legalmente e temporaneamente, nel nostro paese;
2. che permettono a privati senza scrupoli di lucrare, legalmente, sulla loro condizione;
3. che mettono nelle mani della criminalità organizzata e del caporalato nuove forze lavoro, persone disposte a tutto per sopravvivere.

Parliamone.

Gianni Belletti, Comunità Emmaus Ferrara

In collaborazione con Bologna Jazz Festival Horacio ‘El Negro’ Hernadez & Italuba

Da: Jazz Club Ferrara

Venerdì 28 ottobre il latin jazz di Horacio ‘El Negro’ Hernadenz & Italuba firma il primo appuntamento 2016 in collaborazione con Bologna Jazz Festival. La formazione, guidata da uno dei più talentuosi percussionisti al mondo e completata da Amik Guerra alla tromba, Ivan Bridon al pianoforte e Daniel Martinez al basso elettrico, presenterà il terzo episodio discografico.

Venerdì 28 ottobre (ore 21.30), il primo appuntamento 2016 in collaborazione con Bologna Jazz Festival, è firmato da Horacio ‘El Negro’ Hernandez, uno dei più talentuosi percussionisti al mondo, che si esibirà con l’ Italuba Quartet completato da Amik Guerra alla tromba, Ivan Bridon al pianoforte e Daniel Martinez al basso elettrico.
La formazione di origine cubana, tra le più brillanti e amate della scena latin jazz, ha preso forma circa dieci anni fa proprio in Italia, iniziando a proporre una miscela musicale di grande efficacia. Dopo una lunga assenza dai palcoscenici, la band torna per presentare il terzo capitolo discografico: un perfetto cocktail ritmico, armonico e melodico in bilico tra jazz e tradizione musicale latina.
Strumentista dalla tecnica sfavillante e dalla dirompente carica comunicativa, profondo conoscitore sia delle concezioni ritmiche afro- cubane sia di quelle più propriamente jazzistiche, Horacio ‘El Negro’ Hernandez ha iniziato l’ attività professionistica lavorando con i principali protagonisti della scena musicale cubana degli anni Ottanta: Nicolas Reynoso, Paquito D’ Rivera, Lucia Hurgo, Arturo Sandoval e German Velazco.
Con l’ album ‘Live at the Blue Note’, in trio con Michel Camilo e Charles Flores, si è aggiudicato un Grammy nel 2001, mentre prendendo parte agli album di Roy Hargrove (‘Havana’, 1997), Carlos Santana (‘Supernatural’, 1999), Alejandro Sanz (‘No Es Lo Mismo’, 2003) ed Eddie Palmieri (‘Listen Here’, 2005) ne ha collezionati ben altri quattro.
L’ ultimo progetto insieme a Gonzalo Rubalcaba e Armando Gola, Volcan, lo ha visto protagonista sui palchi di tutti i più importanti festival jazz del mondo, Teatro Abbado incluso.
Informazioni:
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com
Infoline 339 7886261 (dalle 15:30)
Prenotazione cena 333 5077059 (dalle 15:30)
Il Jazz Club Ferrara è affiliato Endas, l’ ingresso è riservato ai soci.
Dove:
Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara. Con dispositivi Gps è preferibile impostare l’ indirizzo Corso Porta Mare, 112 Ferrara.
Costi e orari:
Intero: 25 euro
Ridotto: 20 euro (la riduzione è valida prenotando la cena al Wine Bar, accedendo al solo secondo set, fino ai 30 anni di età, per i possessori della Bologna Jazz Card, per i possessori di MyFe Card, per i possessori della tessera AccademiKa, per i possessori di un abbonamento annuale Tper, per gli alunni e docenti del Dipartimento Jazz del Conservatorio ‘G. Frescobaldi’ di Ferrara)
Intero + Tessera Endas: 30 euro
Ridotto + Tessera Endas: 25 euro
Nb. Non si accettano pagamenti Pos
Apertura biglietteria: 19.30
Cena a partire dalle ore 20.00
Primo set: 21.30
Secondo set: 23.00
Direzione artistica:
Francesco Bettini

Turismo e cultura: dalla Regione oltre 3 milioni e 200 mila euro alla provincia di Ferrara

Da: Regione Emilia- Romagna

Approvata la graduatoria dei progetti ammessi a finanziamento per migliorare la competitività e la capacità di attrazione delle destinazioni turistiche dell’ Emilia- Romagna. Oltre 32 milioni di euro di risorse Por Fesr in tutta la regione

A Ferrara sarà finanziato il recupero delle Mura cittadine e delle aree limitrofe, mentre Comacchio avrà le risorse per un progetto di valorizzazione del patrimonio storico legato alla pesca e per la realizzazione di percorsi ciclo pedonali ‘bike and boat’. La Giunta regionale finanzia progetti per valorizzare le aree naturali e il patrimonio culturale dell’ Emilia- Romagna, per migliorare la competitività e la capacità di attrazione delle destinazioni turistiche e attivare sinergie tra il sistema culturale ed economico sul territorio. E’ stata approvata la graduatoria dei progetti ammessi ai finanziamenti previsti dall’ asse 5 del Programma operativo regionale cofinanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) 2014-2020. I contributi concessi complessivamente ammontano a oltre 32 milioni di euro, 3 milioni e 200 mila euro destinati alla Provincia di Ferrara. Oltre 10 milioni sono destinati a 6 progetti che riguardano le aree naturali e 22 milioni di euro a 18 progetti per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale.
‘Con questo stanziamento di oltre 32 milioni di euro la Regione Emilia- Romagna sostiene 24 progetti di riqualificazione di importanti ambiti culturali e storici, in gran parte inutilizzati da decenni, e di aree ambientali e naturalistiche- dice l’ assessore regionale al Turismo Andrea Corsini-. Il nostro obiettivo è aumentare l’ attrattività e quindi la competitività complessiva del sistema turistico regionale. Dalla costa Adriatica, passando per le città d’arte, ai centri minori ricchi di testimonianze storiche di grande valore, ai due parchi Mab Unesco – Delta del Po e Appennino Tosco- Emiliano – oltre ai Comuni del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, verranno realizzati progetti che entro il 2019 creeranno investimenti per oltre 67 milioni di euro, grazie al cofinanziamento assicurato dai Comuni beneficiari del contributo. Con questa iniziativa, che segue alla presentazione dei fondi per le imprese turistiche, si conferma il forte impegno della Regione nel sostenere l’ industria dell’ ospitalità quale asset economico strategico’.
‘Un’ occasione importante per investire su luoghi dell’ Emilia- Romagna a vocazione naturalistica e culturale, anche con progetti di rigenerazione urbana- spiega l’ assessore regionale alla Cultura Massimo Mezzetti-. Questa programmazione opera in una logica di sistema, ed è volta a favorire la crescita di attività culturali sul territorio, anche attivando integrazioni e sinergie con il tessuto culturale e sociale locale’.
Gli interventi finanziati
Gli interventi serviranno a migliorare le condizioni di offerta e le possibilità di fruizione del patrimonio naturale e culturale nelle zone di maggiore attrazione turistica dell’ Emilia- Romagna. Per le aree naturalistiche, ad esempio, uno dei progetti finanziati valorizzerà la rete escursionistica bike all’ interno del Parco delle Foreste Casentinesi, con la realizzazione di strutture di sosta, di informazione e di commercializzazione dei prodotti locali. E ancora, nelle valli di Comacchio, sarà valorizzato il patrimonio storico legato alla pesca, con la realizzazione di percorsi ciclo pedonali ‘bike and boat’. Nell’ ambito dei progetti per i beni culturali, a Modena sarà ad esempio riqualificato il castello e la Galleria estense, a Salsomaggiore verrà recuperata un’ ala dell’ Istituto Tomassini per il Polo della cultura, cibo, turismo e benessere, mentre a Piacenza sarà realizzata la sezione romana del museo di Palazzo Farnese. /Bm

Lettera su Fo

Da: Paola Ferrari

Dario Fo fu un grande? Ai posteri l’ ardua sentenza!
Non so se ad un artista debba essere chiesta la coerenza, ma Dario Fo, che cantava ‘Bella ciao’ dopo aver indossato la divisa della R.S.I. ed esaltava la Resistenza (proprio lui che era stato dall’altra parte) non era certo un mostro di coerenza.
L’avrei però apprezzato, visto che si professava un iconoclasta, nemico irriducibile del capitalismo, se avesse, come Sartre, rifiutato il premio Nobel. E invece andò in abito da cerimonia a ricevere il premio (e il cospicuo assegno) dal Re di Svezia.
Lui che cantava ‘Hai visto un re’…
Perché non ha fatto uno sberleffo ai ‘parrucconi’ svedesi dell’ Accademia che assegna il premio Nobel? Un premio che i comunisti di un tempo definivano ‘borghese’?
Preferisco Bob Dylan, che non va a fare l’ inchino e se ne infischia del premio Nobel.

La Rsi nel nuovo Codice degli appalti e contratti

Da: Organizzatori

Venerdì 28 Ottobre alle ore 9,00 alla Camera di Commercio il secondo incontro formativo sulla responsabilità sociale d’ impresa

La Camera di commercio di Ferrara, anche nel 2016, è capofila di un progetto, in collaborazione con il Comune di Ferrara, le Associazioni di categoria imprenditoriali della provincia ed il supporto della Regione Emilia- Romagna, articolato in una prima fase di seminari informativi di orientamento sulla Responsabilità Sociale d’ impresa, rivolti alle imprese di tutti i settori economici provinciali, ed in una seconda fase di supporto nella realizzazione delle Gap analysis.
Da alcuni anni la Camera di Commercio promuove azioni di informazione, di orientamento e di sostegno alle imprese ferraresi in materia di Rsi, individuando gli interventi più idonei alle esigenze, soprattutto delle micro e piccole imprese, ma anche offrendo sostegno a tutte le imprese interessate all’ adozione di sistemi di certificazione per creare le condizioni favorevoli ad una crescita economica sostenibile.
‘Per l’ impresa è determinante poter affiancare il concetto di profitto con quello più ampio di creazione del valore, coniugare obiettivi di equità sociale e qualità ambientale con la prosperità economica, creare un ambiente di lavoro migliore, più motivante e sicuro – spiega Paolo Govoni, presidente dell’ Ente di Largo Castello – per un’ azienda significa agire in modo responsabile, accogliere l’ idea di giocare un ruolo sociale e non solo economico all’ interno della comunità, fare innovazione a più livelli e abbandonare la prospettiva di breve termine per orientarsi sui risultati di lungo periodo, garantendo all’ azienda solidità economica’.
‘Il Comune di Ferrara sta elaborando in queste settimane Lavoro per Ferrara, il patto per il lavoro territoriale mutuato da quello regionale sottoscritto lo scorso anno, grazie alla collaborazione di Camera di Commercio, Sindacati e Associazioni delle imprese e del terzo settore. – sottolinea Caterina Ferri Assessore Ambiente, Lavoro, Attività Produttive del Comune di Ferrara – La responsabilità sociale delle imprese è un filo rosso che lega i nostri obiettivi comuni: capire come supportare le imprese esistenti, favorite la nascita di nuove attività e la creazione di posti di lavoro di qualità partendo dalle risorse pubbliche e private disponibilie. In particolare, conoscere il nuovo codice degli appalti, sarà; utile per capire le potenzialità e i cambiamenti che introduce, anche per le pubbliche amministrazioni’.
Rsi significa anche selezionare i propri fornitori sulla base degli stessi principi sociali ed etici per rendere completo e coerente l’ intero processo produttivo, inoltre grazie a questi percorsi di orientamento ciascuna impresa potrà valutare le proprie attività e la propria organizzazione rispetto a quanto richiesto dagli standard della responsabilità sociale e ambientale (es. Standard Gri; SA8000; ISO 140001) con informazioni concrete sulle eventuali azioni da realizzare, sui tempi di adeguamento e gli investimenti necessari.
Il prossimo seminario, venerdì 28 ottobre alle 9,00, alla Camera di commercio, tratterà ‘La Rsi nel nuovo Codice degli appalti e contratti’.
La partecipazione è gratuita previa invio di una mail di cortese conferma ad urp@fe.camcom.it.

Hera presenta il nuovo eco sportello itinerante allestito a Pontelagoscuro

Da: Hera

Nell’ ambito della riorganizzazione della raccolta dei rifiuti nell’ area di Pontelagoscuro è stato allestito un eco sportello temporaneo per distribuire ai cittadini tutto il materiale necessario per fare la raccolta differenziata e utilizzare i servizi.

Ha aperto le porte anche ai media, questa mattina, l’ eco sportello di Pontelagoscuro, allestito nella sala Nemesio Orsatti, in via Risorgimento 4, per fornire ai cittadini materiali e informazioni sulla sperimentazione del nuovo sistema di raccolta rifiuti che nel 2017 sarà esteso a tutto il comune di Ferrara.
Presenti l’ Assessore all’ Ambiente Caterina Ferri e Alberto Santini, Responsabile Area Ferrara-Modena, Direzione Servizi Ambientali di Hera.
Positivi i primi bilanci dopo la prima settimana di attività. Molto apprezzato dal pubblico, infatti, lo sportello ha accolto in sei giorni circa un migliaio di utenti sui 3.000 invitati e suddivisi fra le tre settimane di attività programmata. I tempi di permanenza nella struttura sono mediamente bassi: oltre il 65% degli utenti ha impiegato meno di 5 minuti fra attesa e svolgimento delle pratiche di sportello. Le giornate di più intensa affluenza sono risultate il lunedì, il martedì e il mercoledì e le meno affollate il giovedì e il sabato.
L’ eco sportello resterà attivo fino a sabato 5 novembre con orario continuato, dalle ore 8.30 alle 19.30, dal lunedì al sabato.
Cinque gli elementi che lo caratterizzano: funzionalità, sostenibilità, efficienza, accoglienza e centralità del cittadino.
Funzionalità.
I cittadini al loro arrivo ritirano il numero e si accomodano un’ area di accoglienza (14 posti a sedere) e durante la breve attesa possono provare la calotta di cui saranno dotati i nuovi cassonetti stradali dell’ indifferenziato, assistiti da un operatore a disposizione dell’ utente.
Successivamente alle 3 postazioni servite dagli operatori di Hera, il cliente può ritirare la propria tessera per i servizi ambientali (carta Smeraldo) e l’ eventuale kit per la raccolta domiciliare.
Per svolgere tali pratiche è necessario essere in regola con la propria posizione Tari. Nel periodo di apertura dell’ eco sportello, il personale dell’ ufficio Tari del Comune è a disposizione presso la sala Orsatti nelle giornate di mercoledì e venerdì dalle 8.30 alle 14.30. In alternativa, è sempre possibile rivolgersi all’ ufficio comunale Tari di Via Maverna 4, Ferrara o al numero verde 800654866.
Sostenibilità ed efficienza.
La struttura dello sportello è realizzata in un materiale che rimanda alla natura: il Valchromat. Si tratta di un pannello di fibre di legno colorate singolarmente con coloranti organici e legati insieme da una resina speciale.
La tonalità scelta è il verde, il colore che connota il Servizio Ambiente di Hera. Le postazioni sono inoltre state pensate su misura non solo per facilitare l’ approccio con il cliente, ma curate nel minimo dettaglio anche per consentire all’ operatore di lavorare nelle più funzionali ed efficienti condizioni possibili.
Accoglienza.
Il progetto stesso di uno sportello temporaneo e itinerante, allestito sul territorio, che sarà smontato e riallestito secondo necessità, nasce dalla volontà di offrire un servizio flessibile, vicino alla gente. Si è cercato di evitare ai cittadini il disagio di visite domiciliari, spesso non gradite, lasciando loro la massima libertà. Infatti, per rendere più fluida l’ affluenza agli sportelli, ogni cliente è stato invitato in determinate giornate, ma può decidere di recarsi allo sportello anche in altri momenti a lui più convenienti in quanto è possibile svolgere le pratiche anche senza appuntamento.
Centralità del cittadino.
Infine va evidenziato che i messaggi che compaiono sulle strutture degli sportelli, sono legati alla raccolta differenziata. Questa scelta sottolinea il ruolo del cittadino che è il grande protagonista del progetto in atto e che grazie alla sua collaborazione e a comportamenti quotidiani responsabili può influire su quantità e qualità della raccolta a favore dell’ ambiente e della sostenibilità.

Lavoro e guerra nelle campagne: storiografia e didattica

Da: Istituto Storia Contemporanea Ferrara

All’ Istituto di Storia Contemporanea un seminario sulle rivolte di chi ha difeso la propria terra

La sede dell’ Istituto di Storia Contemporanea, in vicolo Santo Spirito 11, venerdì 28 ottobre, dalla mattina al tardo pomeriggio, ospiterà una giornata di studi dedicata a Lavoro e guerra nelle campagne. L’ iniziativa è frutto di una collaborazione fra IscoFe e Società Italiana di Storia del Lavoro (Sislav) ed è valevole anche come corso di aggiornamento per insegnanti, essendo stata pensata come momento di confronto fra storiografia e didattica, nell’ ottica di una più stretta connessione fra progressi della ricerca e forme innovative di trasmissione e condivisione del sapere.
Introdotta dalla direttrice Anna Quarzi e coordinata da Michele Nani, ricercatore del Cnr nonché membro del direttivo della Sislav, la giornata prevede quattro approfondimenti su altrettanti periodi storici, nella convinzione che per comprendere il presente e le trasformazioni sociali occorra porsi in un’ottica di lungo periodo, che non si fermi solo alla storia recente o novecentesca, ma sappia interrogare le formazioni sociali e le forme del lavoro del passato. Dalle 10 alle 13, Alessandro Cristofori (docente di Storia romana all’ Università di Bologna) si soffermerà sul mondo antico e Michele Rabà (dell’ Isem- Cnr di Milano) sul passaggio fra medioevo ed età moderna. Dalle 15 alle 18, Giulio Ongaro (docente di Storia economica all’ Università di Verona) tratterà della prima età moderna e Roberto Parisini (docente di Didattica della Storia all’ Università di Ferrara) della Seconda Guerra Mondiale. Ogni relazione metterà a fuoco le possibili piste didattiche per far comprendere un rapporto complesso come quello fra guerra e lavoro: visto dalle campagne si presenta come un’antitesi, nelle immagini classiche di eserciti mercenari che depredano e distruggono, o di braccia giovani sottratte per esigenze militari alle famiglie e al lavoro nei campi; senza negare forza e fondatezza di queste rappresentazioni, un esame più attento fa emergere anche elementi contraddittori, come la produzione rurale (non solo agricola) per l’ esercito e i flussi finanziari che raggiungono le comunità che ospitano insediamenti militari o fortificazioni, o, ancora, l’ esistenza di ‘guerre contadine’ dall’ antichità al Vietnam, cioè di rivolte in armi per difendere i propri interessi, con i rurali che si fanno soggetti e non solo vittime dei combattimenti.
La Società Italiana di Storia del Lavoro, nata nel 2012, si propone di promuovere ricerche e iniziative, oltre che salvaguardare le fonti di una storia dal punto di vista del lavoro e dei lavoratori: fa parte della European Network of Labour History e ne ha promosso lo scorso dicembre il primo convegno a Torino. La Sislav cura sul web un ricco sito che segnala libri, riviste, iniziative, siti di storia del lavoro, non solo in Italia e in Europa (http://www.storialavoro.it/), e una newsletter che ne raccoglie i contributi. Ha avviato un’attività editoriale, con un primo volume su Lavoro mobile (liberamente scaricabile in pdf, http://www.storialavoro.it/edizioni/) che comprende anche un saggio sui braccianti ferraresi fra Otto e Novecento. La Sislav sta lanciando ora un premio internazionale, intitolato a Simonetta Ortaggi, per la migliore tesi di dottorato sulla storia del lavoro. Non si rivolge solo a ricercatori e studiosi, ma a tutte le realtà che producono una riflessione a riguardo, da archivi e biblioteche a istituti e associazioni, incluse ovviamente le organizzazioni sindacali e il mondo della scuola.
Il convegno oltre che ai docenti è aperto a chiunque fosse interessato. Per informazioni scrivere a istitutostoria.ferrara@gmail.com o chiamare lo 0532/207343.

Gorino: accoglienza negata

Da: Udi Ferrara

La barricata umana respinge la richiesta di ospitalità di 12 donne e 8 bambini migranti

Anche noi dell’ Udi, come il mondo intero, abbiamo assistito ad una preoccupante perfomace della comunità di Gorino.
Dopo il provvedimento del Prefetto di disporre la requisizione con carattere eccezionale e straordinario di una parte dell’ ostello per l’ accoglienza di donne migranti e bambini, è stato accolto con una forte opposizione fisica da parte dei cittadini, tra cui lo stesso gestore dell’ ostello ospitante. La mediazione con gli abitanti non ha avuto esito positivo; il sostegno èmarrivato dalla collaborazione tra i sindaci dei comuni vicini Comacchio, Codigoro e Fiscaglia, il sindaco di Ferrara e le forze dell’ ordine che hanno alla fine provveduto a trovare una sistemazione.
L’Udi di Codigoro si è prontamente operata per dare assistenza alle quattro donne accolte dal loro Comune, fornendo loro vestiti e cibo.
La gravità della situazione impone di fermarci a riflettere sulla legittimità delle paure che si traducono in comportamenti di chiusura e di rifiuto: siamo forse giustificati a negare a chi ne ha diritto (e versa in uno stato di forte bisogno) un servizio che lo Stato e la società hanno l’ obbligo e il dovere di corrispondere, unicamente sulla base di un sentimento?
La sensazione di ‘spodestamento’ avvertita dalla cittadinanza non è forse sproporzionata rispetto alle effettive conseguenze? Possono davvero quella decina di donne e pochi bambini essere una concreta minaccia per una comunità intera? E quella comunità non ha forse mostrato con quell’ atto di forza una fattiva fragilità?
Quale Associazione che contrasta ogni comportamento che genera violenza, rimaniamo ferme nel ribadire la denuncia e il contrasto a tutte le forme di incitamento all’ odio razziale, qualsiasi sia la provenienza di dimostrazioni in tale senso, considerata l’innegabile infondatezza dei timori che vi si nascondono alle spalle.
A questo si aggiunge anche l’ amara constatazione che chi formava la barricata ha tra i propri nonni o genitori la testimonianza (ad appena una generazione, forse due di distanza) di cosa significhi dover chieder sostegno per vincere uno stato di indigenza e povertà. È noto infatti che quella zona del Delta del Po, nel secondo dopoguerra, aveva un particolare bisogno di sostegno anche per quei beni di prima necessità, al punto da trasferire interi gruppi di fanciulli in altre famiglie della provincia e altre regioni che li accoglievano, li sfamavano e li curavano.
Cogliamo quindi questa occasione per rinnovare l’ invito a comprendere la posizione esistenziale in cui chi richiede protezione internazionale si trova, dimostrando solidarietà e operandosi per dare tutti gli aiuti possibili.
L’ associazione Unione Donne in Italia condanna le scelte dei governi che portano a situazioni di conflitti umani, usano la guerra come strumento di risoluzione di controversie internazionali.
Sottolineiamo l’ importanza di fare leva sulle esperienze nuove e sullo scambio anche tra tradizioni differenti per poter contrastare comportamenti di chiusura, dettati da paure e timori ingiustificati.

Halloween sulla Nena: giro notturno in barca per bambini e famiglie

Da: Organizzartori

Tutti pronti per rendere indimenticabile la notte più paurosa dell’ anno? Tra zombie, scheletri, vampiri e fantasmi, lunedì 31 ottobre si parte alla scoperta dell’anima nascosta del fiume cittadino, con Halloween sulla Nena. Dalle 18.30 alle 20.30, con partenza dallo spazio Wunderkammer di via Darsena 57, venti soci dell’associazione Fiumana renderanno unica la serata di Halloween, con una navigazione notturna che passerà sotto i ponti di Ferrara, facendo scoprire e divertire piccoli e famiglie, tra giochi, sorprese e racconti.
La serata si inserisce all’ interno del progetto Ludonauti, che Fiumana propone per ‘Smart Dock 2016: tattiche di riuso intelligente della darsena di Ferrara’. Si tratta di appuntamenti rivolti ai bambini e alle loro famiglie, che hanno come filo conduttore il fiume e l’ immaginario che esso porta con sé. Partendo dal gioco come modalità per conoscere il mondo, Ludonauti è un’occasione per far crescere, esprimere e coltivare creatività e fantasia, riappropriandosi di luoghi naturali, magici e suggestivi come il fiume. E quale momento migliore per farlo, se non ad Halloween?
Partner del progetto Ludonauti sono il battello Nena e il consorzio Wunderkammer. Per informazioni su Halloween sulla Nena: info@fiumana.org oppure telefonare al 328.2161442.

Carlo Cottarelli incontra Ferrara

Da: Organizzatori

L’ economista Carlo Cottarelli, direttore esecutivo del Fondo Monetario Internazionale ed ex Commissario straordinario alla Revisione della spesa pubblica, dedicherà l’intera giornata di venerdì 4 novembre ad incontrare cittadini, studenti, amministratori pubblici, docenti e imprenditori del territorio ferrarese e fare il punto sullo stato delle riforme e sugli scenari globali che ci aspettano.
La giornata sarà divisa in due momenti. La presentazione del mattino, che si terrà nell’ Aula Magna del Dipartimento di Economia e Management dell’ Università di Ferrara, sarà dedicata al tema ‘Fondo Monetario Internazionale e Pubblica Amministrazione: cambiamenti in atto e possibili insegnamenti comuni’: si parlerà delle trasformazioni in atto al Fmi, della riforma della spesa pubblica e del ruolo della Pa. L’incontro del pomeriggio, nella Sala Conferenze della Camera di Commercio, affronterà il tema ‘Prospettive e rischi per l’ economia mondiale e italiana’, con alcune riflessioni in merito agli effetti di tali prospettive su enti territoriali e imprenditori locali.
È gradita una conferma di partecipazione all’ indirizzo email relazioniesterne@areacopparo.it o al numero di telefono 0532 389166.

A Unife una tavola rotonda sul tema delle misure patrimoniali di contrasto alla criminalità organizzata

Da: Università di Ferrara

Domani, giovedì 27 ottobre, alle ore 15 presso l’ Aula Magna del Dipartimento di Giurisprudenza dell’ Università di Ferrara, (c.so Ercole I D’Este, 37), si terrà una tavola rotonda sul tema delle misure patrimoniali di contrasto alla criminalità organizzata.

Parteciperanno Antonio Balsamo della Procura Generale presso la Corte di Cassazione, Roberto Chenal della Corte europea dei diritti umani e Alberto Ziroldi, Giudice presso il Tribunale di Bologna.
L’ evento, organizzato dal Laboratorio di Studi interdisciplinari sulla mafia e le altre forme di criminalità organizzata (MaCrO), istituito presso il Dipartimento di Giurisprudenza, si inserisce nell’ ambito della Festa della Legalità e della Responsabilità 2016, realizzata dal Comune di Ferrara, con il contributo della Regione Emilia Romagna, Libera e di altre associazioni del territorio.
L’ evento è gratuito ed accreditato dal Consiglio dell’ Ordine degli Avvocati di Ferrara con il riconoscimento di 2 crediti formativi.
Gli avvocati possono iscriversi inviando una email all’indirizzo laura.salvadego@unife.it
Per informazioni: Carlotta Cocchi – 0532/293554 – 338/6195391

‘Dissezione e resurrezione nell’ anatomia dell’ età moderna’ La conferenza di Andrea Carlino nell’ ambito della Mostra ‘Il corpo svelato’

Prosegue il ciclo di conferenze correlate alla Mostra ‘Il corpo svelato. Arte, Anatomia e Ostetricia nella ceroplastica del ‘700’, organizzata dal Sistema Museale di Ateneo e curata dai Professori Silvano Capitani e Marco Bresadola dell’Università di Ferrara, aperta fino all’ 11 novembre.
Il quarto appuntamento si terrà domani, giovedì 27 ottobre, alle ore 17 nell’ Aula 1A di Palazzo Turchi di Bagno (c. so Ercole I d’Este, 32), con la conferenza di Andrea Carlino, docente di storia della medicina all’ Università di Ginevra, sul tema ‘Dissezione e resurrezione nell’ anatomia dell’ età moderna’.
‘I testi anatomici dell’ età moderna – spiega il Prof. Carlino – rivelano sovente una nostalgia per un tempo mitico in cui medici e filosofi avevano la possibilità di osservare i corpi sulla frontiera tra la vita e la morte grazie alla pratica della vivisezione. Pratica efferata per ovvi motivi e inaccettabile nell’ età moderna, essa costituisce comunque un orizzonte ideale nelle pratiche autoptiche dei grandi anatomisti di questo periodo. D’ altro canto, questa frontiera e il desiderio indicibile di osservare l’ interno del corpo umano nel momento stesso in cui la vita sfugge, sono recuperate nelle illustrazioni anatomiche tra Cinque e Settecento’.
Per informazioni: Carlotta Cocchi – 0532/293554 – 338/6195391

Francesca Boari presenta il libro ‘Un dentro tanto grande’

Da: Eventi Ferrara

Venerdì 28 ottobre Ore 18:00
Presso la storica sala dell’ Oratorio San Crispino Libreria Ibs+ Libraccio di Ferrara

Dialoga con l’ autrice Stefano Caracciolo

Francesca Boari torna con un nuovo toccante romanzo, scritto in prima persona, a farci riflettere su un tema scottante e di quotidiana attualità: la violenza di genere; metodica, trasversale, peculiare,
socialmente radicata. Una violazione dei diritti umani tra le più estese e variegate: La violenza sulle donne.
Francesca Boari è nata a Ferrara nel 1966. Educatrice, scrittrice, insegnante di storia e filosofia, ha pubblicato ‘Il prezzo del riscatto’ (romanzi brevi, Cicorivolta 2008), ‘Aldro’ (romanzo ispirato alla vicenda giudiziaria e di cronaca sul caso Aldrovandi, Corbo 2009), ‘Piovono sassi dal cielo’ (romanzo, prima e seconda edizione, Cicorivolta 2013 e 2014), ‘Ragazzi cari vi odio, vi amo’ (diario epistolare per una nuova grammatica dell’ agire, scritto a quattro mani con Andrea Bonvicin, Cicorivolta 2014) Ha organizzato eventi e convegni a Ferrara sul tema dell’adolescenza, in collaborazione con la Clinica di psichiatria e l’ Università.

I Lost Weekend dalle radio Fm nazionali arrivano al Rainbow Club

Da: Rainbow Club

I Lost Weekend sono sicuramente da annoverare tra le rock band ferraresi più longeve del nostro territorio. In attività fin dai primi anni ’90, la band made in fe,votata al Rock Usa, tra il roots ed il paisley underground, è stata recentemente recensita da Andrea Trevaini con poche ma intense righe su Buscadero n. 392 settembre 2016 (potete anche cercare sul web cosa dicono di loro Claudio Giuliani per Mescalina e Fabio Cerbone per Roots Highway).
Attualmente presenti nei palinsesti radiofonici Fm di tutta Italia dal 3 ottobre 2016 con ‘Proud workin’ man’, singolo estratto dall’album ‘From Shine Till Rust’ (ottobre 2015 Mummy Bullet Records, distribuzione Riserva Sonora Records), i Lost Weekend iniziano ora un nuovo viatico ripartendo dalla città natale con Paolo Roncati (voce e chitarra), Nicola Jannucci e Michele Ugatti (chitarre e voci), Andrea Barioni (batteria) e Diego Livatino (basso).
Sabato 29 ottobre 2016 presso il Rainbow Club di Ferrara, Via Bela Bartok, 26 – i Lost Weekend si proporranno dal vivo. Una serata sicuramente utile in prospettiva futura al Club ferrarese finora votato al Texas Hold’em sportivo e biliardo, che vuole aprire le porte alla musica dal vivo nel 2017.
https://www.facebook.com/lostweekendtheband/

11° Edizione di ‘Oasi Benessere, la voglia di stare bene’

Da: Organizzatori

Sabato 29 e domenica 30 ottobre presso il palazzo della Racchetta in Via Vaspergolo, 4/6 si svolgerà l’ 11° edizione della manifestazione olistica ‘Oasi Benessere’ che da Gambulaga si sposta nel cuore del centro medievale di Ferrara.

L’ ingresso per il pubblico è Gratuito e il programma molto vario può soddisfare qualsiasi esigenza e curiosità. Proponiamo nelle due giornate 8 conferenze, 20 workshop, 17 operatori con massaggi di tutti i tipi, un mercato legato al mondo olistico e un angolo ristoro tutto vegetariano e vegano.
L’ inaugurazione avverrà sabato mattina alle 9,30 con la meditazione ‘Alla ricerca della felicità’ con Alak Rinpoche accompagnato dai suoni delle campane tibetane di Roberto Piscitelli.
Gli organizzatori Antonella Giorgio e Roberto dell’ Associazione Ajna asd ringraziano tutti i partecipanti e il pubblico che hanno creduto nella loro manifestazione.
Per vedere il programma si può visitare il sito oasibenessere.biz – la pagina Facebook o chiamare il numero 3393077544.

TedxBologna: sold out al Teatro Comunale. In scena le idee di valore nella società della transizione

Da: Organizzatori

TedxBologna ha debuttato sabato al Teatro Comunale, con ‘Transition’ riuscendo a suscitare momenti di forte empatia e riflessione sul tema del cambiamento, tra le performance visive di Simone Al Ani ed interventi di speaker d’eccezione.

Si è conclusa sabato scorso la sesta edizione di TedxBologna, l’ evento- conferenza, nato con lo scopo di diffondere idee di valore e condividere esperienze in maniera libera e fruibile per tutti, che ha debuttato, per la prima volta, al Teatro Comunale. TedxBologna 2016 ha registrato il tutto esaurito con 900 biglietti venduti e una platea composta da moltissimi giovani, accorsi per ascoltare gli interventi dei 14 protagonisti del pensiero e del cambiamento, che si sono alternati sul palco. Il tema di questa edizione è stato, infatti, la transizione intesa come opportunità per disegnare un futuro migliore.
Un argomento di grande attualità, come spiegato dal curatore dell’ evento, Andrea Pauri: ‘la società in cui viviamo è caratterizzata dalla transizione, a tutti i livelli. I nostri relatori sono riusciti, non solo ad interpretare il cambiamento, ma a cogliere le opportunità nascoste, per disegnare un futuro migliore’. Di seguito alcuni dei pensieri esposti.
Per la sessione Caleidoscopio, Alessandro Valera (direttore di Ashoka Italia) ha parlato dei nuovi paradigmi di imprenditoria sociale, attraverso i quali è possibile affrontare le nuove sfide a livello globale, di cui ciascuno di noi può essere artefice. Sempre nella stessa sessione, Emanuela Zaccone (co-founder di TOK.tv) ha raccontato il cambiamento che abbiamo vissuto da semplici fruitori ed utenti dell’ informazione ad entertainer, informatori e commentatori del mondo che ci circonda, col fine di dimostrare come tutti siamo parte del cambiamento e come il video sia il fattore abilitante di tale trasformazione. Stefano Tresca (Fondatore di Level 39 acceleratore Fintech a Londra) ha raccontato il denaro ai tempi di Pokemon, e di come a New York e Londra i più giovani hanno accesso ad un’ intelligenza artificiale che investe i loro risparmi in borsa mentre socializzano al caffè. Nei prossimi 5 anni le nostre vite cambieranno in meglio o in (molto) peggio in base alla nostra capacità di adattarci a questa nuova forma di ‘denaro mobile’.
Per la sessione Focus, è intervenuto, tra gli altri, Osvaldo Danzi (fondatore della business community FiordiRisorse) che ha parlato del nuovo approccio che le aziende di successo devono instaurare con i propri collaboratori. Non più unidirezionale e basato sulle competenze e titoli, ma bidirezionale, basato sulla reciprocità fra datori di lavoro e dipendenti e sulle potenzialità di quest’ ultimi. Particolarmente coinvolgente lo speech di Giovanna Castelli sul progetto ‘Bambini di Dharma’, la no profit che si occupa di assistenza ai neonati abbandonati negli ospedali e in attesa di adozione. Accompagnare i bambini dalla nascita al momento dell’ adozione significa non solo prendersene cura anche affettivamente, ma soprattutto dargli l’ opportunità, una volta diventati adulti, di conoscere il loro passato e la loro vita prima dell’ affido. Luca Mazzucchelli, giovane psicologo, fondatore del canale youtube ‘Parliamo di psicologia’ nel suo intervento ha spiegato come è arrivato a realizzare che l’ unico modo per cambiare gli altri è in realtà cambiare noi stessi e come questo valga sia nella vita affettiva che in quella lavorativa. Nicola Conenna, (fisico esperto di Idrogeno) ha costruito un veicolo speciale dal nome H2M, un energy station, unico al mondo, che produce e si alimenta di idrogeno, partirà presto per un tour in Europa per scopi didattici e divulgativi della cultura dell’idrogeno.
L’ ultima sessione ‘resilienza’ ha visto tra gli altri l’ intervento di Davide ‘folletto’ Casali, experience designer, che ha sfatato il mito del genio individuale, sottolineando come nella nostra società sia il team, le collaborazioni con partner e gruppi di lavoro a produrre le idee migliori. La causa di questa visione è l’ ego personale, che è possibile però mettere da parte, sia dal punto di vista professionale che individuale, per raggiungere risultati a volte inaspettati. Si è parlato inoltre di democrazia partecipativa con il professor Rodolfo Lewansky, che, con una comparazione fra i diversi paesi occidentali, ha portato alla luce di come più partecipazione sia la risposta alla crisi di fiducia nella politica e nei partiti, che l’ Italia, ma non solo, sta attraversando. Greta Rossi (Changemaker) riporta che in un mondo sempre più complesso é opportuno che anche le organizzazioni intraprendano un percorso di trasformazione per innovarsi, rinnovarsi e promuovere il cambiamento sociale. Tutto ciò può iniziare dal cambiamento del ruolo dell’AD in Chief Empathy Officer che pratica empatia e compassione per supportare i propri lavoratori e per creare una società che possa prosperare.
Il prossimo appuntamento sarà con TedxYouth Bologna il 12 Novembre con l’ evento/concorso in collaborazione con il Miur, che vedrà protagonisti le giovani eccellenze delle scuole superiori. Invece, per la settima edizione di TedxBologna bisognerà aspettare il 2017.
Cartella stampa e fotoal link: http://ow.ly/TcqLD
L’ evento è stato possibile grazie a:
Comune di Bologna per il patrocinio
Main sponsor:
Guermandi
Silver sponsor
Executive service, Asterix, Davines, Papill’ on
Media partner
Aster, Feav, Dora Carappellese
Sostenitori dell’ evento:
Opificio Golinelli

TEDx
Ted, Technology Entertainment Design, era all’ origine solo una conferenza annuale che si tiene a Monterey. Adesso è un format che dalla California si è diffuso in tutto il mondo, diventando sinonimo di innovazione, non solo per i suoi contenuti, ma anche per il suo spirito, riassunto nello slogan ‘ideas worth spreading’, idee che vale la pena diffondere. Raccontate dalla voce di chi le ha. Tedx’ sta per ‘independently organized event’, ovvero, ‘evento organizzato in maniera indipendente’ e per questo non assimilabile o confondibile con la conferenza Ted.
www.tedxbologna.com

Giulia Bosetti all’ Einaudi

Da: Organizzatori

L’ inviata di ‘Presadiretta’ parlerà delle tecniche del giornalismo d’ inchiesta e di diritti umani (venerdì 28, ore 10.10 – 12.10)

Evento da non perdere quello che si svolgerà venerdì 28 ottobre (ore 10.10 – 12.10) presso l’ Aula magna dell’ Istituto di Istruzione secondaria superiore L. Einaudi di Ferrara: nell’ ambito degli incontri di ApertaMente sarà ospite infatti Giulia Bosetti, giovane giornalista di punta della redazione di ‘Presadiretta’, trasmissione d’ inchiesta di Rai Tre diretta da Riccardo Iacona.
La Bosetti si rivolgerà agli studenti delle classi quarte, ed ai cittadini che vorranno intervenire, sviluppando due nuclei tematici: il lavoro del giornalista d’ inchiesta e dell’ inviato sul campo, che vedrà il particolare coinvolgimento degli allievi delle classi dell’ Indirizzo Tecnologico, Settore ‘Grafica e Comunicazione’, e i diritti umani nell’ Italia e nel mondo, dall’ accoglienza ai rifugiati alla tortura.
Nel primo blocco tematico la Bosetti, partendo dal proprio percorso professionale, chiarirà i mutamenti che hanno investito la professione con l’ avvento dei format televisivi, dal linguaggio alle metodologie di lavoro; spiegherà come si svolge il ‘racconto televisivo’ di approfondimento giornalistico: la costruzione del pezzo e il rapporto fra inchiesta e reportage. Toccherà inoltre altri aspetti di rilievo quali la scelta dei temi, la ricerca delle fonti, il lavoro di redazione e la pre- inchiesta, la libertà del giornalista e la deontologia professionale; il reportage all’ estero e il lavoro con il fixer e l’ interprete; il lavoro con la troupe e col filmaker, il montaggio e l’ edizione, l’ utilizzo del web.
Per quanto riguarda il secondo blocco la Bosetti, che mostrerà spezzoni tratti da propri reportage in Italia e all’ estero – recentissima ad esempio la sua inchiesta sul ‘caso Regeni’ – spiegherà agli allievi chi sono i rifugiati, quali storie si portano dietro, quali paesi li stanno effettivamente accogliendo e a che prezzo; filmati dalla Giordania e dal Kurdistan iracheno mostreranno i centri di registrazione dell’ Unhcr ed i campi profughi nel deserto. Non mancherà, si diceva, uno sguardo sull’ Italia, con immagini che mostreranno i centri di accoglienza in Sicilia ma anche parole che ricorderanno le inchieste della magistratura sul tema e il ‘business’ sulla pelle dei migranti nel nostro Paese. Sul piano internazionale avvengono poi fenomeni di cui nessuno parla: dal traffico di organi dei migranti alla tortura, con Stati che sono epicentro di molti di questi fenomeni. I racconti delle vittime arrivate sulle nostre coste e la storia, con immagini, di Giulio Regeni, chiuderanno un incontro che si preannuncia quindi molto intenso.
Giulia Bosetti dal 2005 ad oggi ha lavorato come inviata e autrice delle inchieste filmate per ‘L’ Infedele’ di Gad Lerner su La7, ‘Annozero’ e ‘Servizio Pubblico’ di Michele Santoro su Rai Due e multipiattaforma, ‘Presadiretta’ di Riccardo Iacona su Rai Tre. Per le sue inchieste giornalistiche, nel 2014 ha vinto il Premio Tutino Giornalista e il Premio giornalistico Roberto Ghinetti sezione ‘giovani’, nel 2016 il Premio Paolo Giuntella per la libertà di informazione.

Ariosto al Cinema: Giovedi 27 ottobre alle ore 21.00 presso la sala 2000 di Bondeno

Da: Organizzatori

Sarà presentato in anteprima il giorno 27 ottobre alle ore 21,00, presso la Sala 2000 di Via Matteotti 10 a Bondeno, il nuovo libro del giornalista Paolo Micalizzi L’ Orlando Furioso e il suo mondo nel cinema italiano Edizioni La Carmelina. La serata rientra nella manifestazione Festival Ariostesco organizzato dalla associazione Bondeno Cultura con il Patrocinio del Comune di Bondeno.
Il volume di Micalizzi amplia con nuovi film e arricchisce con nuovi documenti una ricerca da lui effettuata in occasione della Mostra ‘Sulle orme di Orlando. Leggende e luoghi carolingi in Italia’ allestita nel Castello Estense di Ferrara nel 1987 e pubblicata nel catalogo a cura di Anna Imelde Galletti e Roberto Roda edito dal Centro Etnografico Ferrarese e Interbooks. Una ricerca che rientrava nei più ampi studi su ‘Ferrara nel cinema’.
L’ universo e i personaggi fantastici dell’ Ariosto ed in particolare dell’ Orlando Furioso offrirono al cinema tanti motivi d’interesse da farne scaturire una ricca filmografia, sapientemente evidenziata nel lavoro dell’ autore.
Quasi un secolo di opere cinematografiche che ricalcano in pellicola l’ opera dell’ Ariosto con diverse sfaccettature ed innumerevoli variazioni sul tema principale dell’opera, amore e follia. Sentimenti che si confrontano con interpreti e registi più o meno noti della storia cinematografica italiana.
La serata sarà completata e magnificata dalla proiezione di spezzoni tratti da svariati film che creano l’ ossatura principale del volume di Micalizzi.

Cinema e mondo giovanile: è al via un doppio appuntamento ad Argenta e Portomaggiore

Da: Organizzatori

Un cineforum pomeridiano rivolto a ragazzi, genitori, insegnanti, educatori e persone di ogni età, per conoscersi e parlare insieme di cinema e mondo giovanile. E’ questo che propone il nuovo ciclo gratuito di proiezioni, che si articolerà in quattro appuntamenti da mercoledì 26 ottobre, con l’ obiettivo di focalizzare l’ attenzione su diversi aspetti del mondo giovanile contemporaneo.
L’ iniziativa è curata da Agire Sociale e dai Gruppi del Volontariato Accogliente di Argenta e Portomaggiore, in collaborazione con il Volontariato Argentano, il Comune di Argenta, il Comune di Portomaggiore.
Si parte mercoledì 26 ottobre alle 17.30, presso il Centro Culturale Il Mercato, in Piazza Marconi 1 ad Argenta, con il film ‘I bambini sanno’ di Walter Veltroni.
I prossimi appuntamenti, tutti alle 17.30, saranno mercoledì 23 novembre ad Argenta con i ‘400 colpi’ di Francois Truffaut; mercoledì 16 novembre, presso la Sala della Biblioteca di Portomaggiore, in via Vittorio Emanuele II 75, con il film ‘Le chiavi di casa’ di Gianni Amelio e, mercoledì 30 novembre sempre a Portomaggiore, con ‘Sarà un paese’ di Nicola Campiotti.
Il cineforum è in linea con gli intenti del volontariato accogliente, rete di cittadinanza attiva che aiuta i genitori in difficoltà tra lavoro e cura dei figli mettendo in campo tante attività, come punti di aiuto compiti, progetti di aiuto personalizzati, corsi di italiano, pedibus insieme a gruppi e associazioni della comunità.
Nel territorio argentano e portuense il progetto del volontariato accogliente è sostenuto nell’ ambito del Piano di Zona per la Salute e il Benessere Sociale del Distretto Sud Est della Provincia di Ferrara. Contatti: Agire Sociale – stefania.carati@agiresociale.it

Teatro e salute mentale, gli assessori regionali siglano un protocollo: ‘Riabilitazione, integrazione, superamento dello stigma’

Da: Regione Emilia – Romagna

La firma oggi con l’ Istituzione Minguzzi e l’ associazione ‘Arte e salute’ per sostenere e rafforzare l’ esperienza teatrale da parte di persone affette da disturbi mentali. Oltre 800 i pazienti finora coinvolti

C’ è chi, all’ inizio, ha fatto fatica ad affrontare il pubblico, ma col tempo ha superato la paura e, anzi, ha provato una specie di rivincita. C’ è chi non aveva mai pensato di poter salire su un palco, poi, piano piano, ha acquisito più forza e voglia di continuare. E chi spiega come quest’ esperienza l’ ha aiutato a elaborare ‘in modo sano e incisivo gli stati d’animo molto dolorosi e difficili con i quali convivo da lungo tempo’.
Sono centinaia e centinaia (852, dal 2011 a oggi) le persone, affette da disturbi mentali, che hanno partecipato al progetto regionale ‘Teatro e salute mentale’, avviato nel 2008 con il coinvolgimento dei Dipartimenti di salute mentale delle Aziende Usl dell’ Emilia- Romagna. Un progetto cui il protocollo siglato oggi – firmatari, gli assessori Sergio Venturi (Politiche per la salute) e Massimo Mezzetti (Cultura), con rappresentanti dell’ Istituzione Minguzzi e dell’associazione “Arte e salute” – vuole dare più forza e organicità.
Entrambi gli assessori hanno espresso soddisfazione per il protocollo, i cui obiettivi ‘sono molto culturali- ha sottolineato Venturi- , perché è dentro la cultura che si pone la legge Basaglia: un traguardo e insieme una partenza, da cui successivamente sono state via via costruite politiche che il mondo continua a guardare come modello’. Mezzetti ha ricordato come, negli anni, con questo progetto regionale si sia passati ‘dalla fase della terapia a quella della professionalizzazione degli stessi utenti-attori’ e come, con questo protocollo, si proceda ‘sempre più nella strada dell’interdisciplinarità’.
Teatro e salute mentale: il progetto regionale
L’ attività di teatro, per la salute mentale, è oggi pressoché riconosciuta da tutti come un’ opportunità: sia per la funzione terapeutica nei confronti del paziente (migliora il benessere psichico, sviluppa capacità creative ed espressive, favorisce l’ autonomia nella sfera della gestione personale, l’ integrazione in famiglia e nel contesto sociale), che per la funzione di collegamento con la società, per il superamento dello stigma. Dalla nascita del progetto ‘Teatro e salute mentale’ ad oggi sono state realizzate attività laboratoriali, produzioni di spettacoli teatrali, momenti di formazione per operatori del settore, azioni di sensibilizzazione rivolte a studenti e cittadini, incontri formali e informali fra attori, associazioni di familiari. Tra gli eventi prodotti in questi anni, la tourneé ‘MoviMenti’ nelle piazze dell’Emilia- Romagna, il festival ‘DiversaMente’ a Bologna, il libro ‘Il Teatro illimitato’, la partecipazione al Festival di Barcellona e, in Cina, al Beijing Nanluoguxiang Performing Arts Festival.
Il protocollo dà, dunque, un’ ulteriore struttura al progetto che dal 2011 ha coinvolto 852 pazienti e, solo tra il 2014 e il 2015, ha permesso di produrre 24 spettacoli con 135 repliche, 106 ore in media per ogni laboratorio finalizzato agli spettacoli e 327 ore di laboratorio per altre iniziative (burattini, scenografia, eventi musicali), coinvolgendo 23 compagnie teatrali regionali. A questi spettacoli hanno assistito 4180 studenti di istituti scolastici di tutta l’ Emilia- Romagna. Tra gli enti coinvolti, Emilia Romagna Teatro Fondazione (Ert), Centro Diego Fabbri, Lenz Fondazione, Teatro Gioco Vita, I Teatri di Reggio Emilia, la Baracca Testoni Ragazzi, Teatro Comunale di Ferrara.
Con il protocollo viene istituito un Tavolo tecnico regionale, con il compito di valorizzare il progetto e far crescere ancora di più la programmazione teatrale e la sua ‘circuitazione’ in tutta l’ Emilia- Romagna, rafforzare il contatto tra queste esperienze teatrali e un pubblico ancora più vasto, valutare l’ attività svolta, individuare forme e modalità di finanziamento dei progetti. Il Tavolo tecnico è composto anche dall’ Agenzia sanitaria e sociale regionale (impegnata da tempo in studi di valutazione clinici e sociali delle esperienze teatrali nel campo della salute mentale), dal Centro servizi per il volontariato di Bologna, dal Dipartimento di psicologia dell’ Università di Bologna e dalla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’ Università di Ferrara.

Agrinsieme Ferrara esprime forti preoccupazioni sull’ applicazione della legge sul caporalato

Da: Organizzatori

‘Agrinsieme Ferrara condivide l’impianto complessivo della legge sul caporalato, considera il provvedimento necessario per ulteriormente contrastare una piaga sociale indegna di un Paese civile, in particolare nella parte in cui si rafforzano le sanzioni penali nei confronti dei cosiddetti caporali, e perché rappresenta una garanzia contro la concorrenza sleale, a tutela delle aziende agricole del nostro territorio che operano nel rispetto delle regole. Ciò nonostante – afferma il coordinamento provinciale di Agrinsieme – preoccupa non poco il fatto che non sia stata attuata una distinzione tra gravi reati di sfruttamento e violazioni contrattuali, che vengono punite con la medesima modalità, ovvero la reclusione da 1 a 6 anni ed il sequestro dei beni. Ciò determinerà una totale discrezionalità da parte di chi è deputato all’ applicazione della legge, in primis gli ispettori del lavoro e ad un livello successivo la stessa magistratura, considerata la mole importante di contenzioso che presumibilmente si andrà a produrre. Le sanzioni invece avrebbero dovuto rispettare il principio di gradualità e proporzionalità rispetto alla gravità del fatto commesso, perché non si può pensare di punire una infrazione su norme contrattuali, quali le ferie o l’ orario di lavoro, nello stesso modo con il quale si punisce un reato di mafia. Si sarebbe dovuto declinare in maniera più puntuale il concetto di sfruttamento conclude Agrinsieme Ferrara – orientando l’ applicazione delle norme penali a quelli che erano gli obiettivi prefissati, ovvero punire situazioni oggettive di reale sfruttamento del lavoratore e del suo lavoro, lasciando al Giudice del Lavoro il compito di dirimere controversie di carattere contrattuale’.

REALITY ON THE ROAD/QUINTA PARTE
Australia, il racconto della nostra giornalista in viaggio tra music contest, tappe segrete e… canguri

Fra spiagge bianchissime e onde blu oceano… saluti da Sydney!
Si conclude qui l’avventura della nostra giornalista Silvia Malacarne sul suolo australiano

È proprio vero che quando ci si diverte il tempo vola!!
Gli ultimi tre giorni a Sydney sono stati pazzeschi. Dopo aver depositato le valigie in albergo, un pullman ci ha portato in George Street: qui la band si è esibita davanti ai passanti che, attirati da buskers così diversi tra loro, si fermavano incuriositi e affascinati. La location era perfetta: alle nostre spalle avevamo la splendida Opera House. Dopo la performance sono riuscita a fare un salto veloce al Museum of Contemporary Art e poi a vagare senza meta per le strade di Sydney. Sono rimasta colpita da alcuni grattacieli particolarissimi che non avevo mai visto in nessun altra metropoli, ma ciò che più mi ha affascinato è stata l’incredibile diversità di gente, di culture, di abbigliamento, di classi sociali che si trovano a stretto contatto in poche centinaia di metri quadrati.

Appena tornati in albergo siamo stati immediatamente catapultati in un piccolo, ma grazioso ristorante dove abbiamo gustato un’ottima cena a base di pesce, accompagnata da ottimo vino. La serata si è conclusa in albergo: ci siamo ritrovati tutti in una stanza e ciascuno ha fatto ascoltare agli altri la musica del proprio paese. Il giorno successivo la band ha trascorso l’intera giornata in un immenso studio di registrazione per esercitarsi per l’esibizione finale, ma soprattutto per registrare lo splendido brano a cui, insieme, hanno dato vita. Noi Roadies invece siamo stati condotti in un posto sperduto, di cui non ci è stato volutamente rivelato il nome. Dopo ore di macchina ci siamo ritrovati di fronte a due piloti che ci hanno allungato un casco ciascuno e ci hanno fatto salire su macchine da corsa. Nonostante le cinture di sicurezza, il mio corpo si è letteralmente sollevato dal sedile, specialmente nelle curve dove i piloti derapavano in maniera incredibile. Abbiamo raggiunto i 190 chilometri orari… eravamo euforici, siamo rimasti tutti senza fiato.

Il ricordo più bello, più prezioso, che conserverò di questa folle esperienza, è però quello dell’ultimo giorno trascorso a Sydney. La mattina siamo stati lasciati liberi di fare ciò che volevamo, così io e il mio caro amico Thomas Cheval abbiamo optato per la famosissima Bondi Beach. Purtroppo il tempo non ci ha permesso di fare il bagno con i centinaia di surfisti che a quanto pare non temono il freddo; questo però non ci ha impedito di godere di un panorama mozzafiato: sabbia bianchissima e mare cristallino, di un blu intenso. Mi ha fatto sorridere vedere la gente che per strada camminava con la muta bagnata, la tavola da surf sotto il braccio, i più a piedi nudi anche nei bar e nei negozi, i ragazzi a torso nudo e le ragazze in bikini. Abbiamo fatto shopping, scattato fotografie folli, pranzato in riva al mare. Nonostante la temperatura fresca, era come se l’estate per noi non fosse ancora finita. Dopo una rapida doccia in albergo ci siamo presentati all’ingresso tutti vestiti eleganti, come mai avevamo fatto dal giorno del nostro arrivo in Australia e poi… siamo saliti sullo yatch più grande e lussuoso su cui avessi mai messo piede!
È stato tutto perfetto. Il sole faceva brillare il mare, la band si è esibita facendo ballare tutti gli ospiti, i camerieri ci hanno servito champagne e ostriche, i sorrisi splendevano sui volti di tutti. Eravamo felici e malinconici, il giorno dopo saremmo partiti e chissà quando avremo l’occasione di rivederci; in quel momento però non abbiamo fatto altro che goderci il momento e il magico scenario che ci avvolgeva: l’Opera House, una ruota panoramica, la musica e all’orizzonte un tramonto infinito. Abbiamo ballato, abbiamo applaudito i buskers che hanno vissuto un vero e proprio sogno, abbiamo brindato, abbiamo riso e sorriso, ci siano abbracciati e, mai come prima, ci siamo sentiti fortunati ed estremamente grati: grati per ogni istante, per ogni esperienza, per ogni momento condiviso che ci ha toccato nel profondo lasciando, nella vita di ciascuno di noi, ricordi indelebili.

Le puntate precedenti
Prologo
Prima Parte
Seconda Parte
Terza Parte
Quarta Parte