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Giorno: 22 Novembre 2016

Pallacanestro Ferrara: delitto, castigo e resurrezione

Estate 2015. Dopo un’esaltante stagione di Serie A2 conclusasi soltanto ai play-off contro la più quotata Trieste, per la Ferrara dei canestri il futuro sembra comunque essere roseo. Guidata dal coach udinese Alberto Martelossi, Ferrara ha saputo risalire la classifica arrivando fino al secondo posto, dietro alla corazzata Treviso. Quello è un grande gruppo: il playmaker pesarese Michele Ferri, arrivato in terra estense nel 2011, ne è il capitano. Al suo fianco il pivot Michele Benfatto, l’ala Alessandro Amici, con i suoi atteggiamenti sempre fuori dagli schemi… E poi Daniele Casadei e Kenny Hasbrouck, probabilmente l’americano più forte passato da Ferrara dopo gli anni di Andrè Collins, Allan Ray e della Serie A1. E’ un gruppo di uomini prima che di giocatori, e i tifosi lo hanno capito, ricreando al palasport un entusiasmo che non si vedeva da anni: più di 3000 persone per le sfide contro Ravenna e Treviso.

Dopo la fine della stagione, i supporters si aspettano la conferma di quella squadra che tanto li ha fatti sognare. Molti addetti ai lavori sono convinti che per fare un campionato ancora più positivo di quello appena concluso bastino un paio di correttivi.
La Società presieduta da Fabio Bulgarelli (che prima dichiara di voler vendere perché non ha abbastanza risorse, poi dichiara che non vende più e afferma che farà una squadra di vertice) annuncia l’ingaggio di John Ebeling, stella del basket ferrarese tra gli anni ’80 e ’90, come nuovo direttore sportivo al posto di Andrea Pulidori. E’ l’inizio di una rivoluzione di cui nessuno ha ancora compreso il senso. Le trattative tra il nuovo ds e coach Martelossi per il rinnovo sono un continuo tira e molla. I tifosi vogliono con forza la permanenza a Ferrara dell’allenatore che li ha portati dalla zona play-out a quella play-off, ma la Società pare non sentirli. E’ così che, in un pomeriggio piovoso di inizio estate, la notizia della non conferma di Alberto Martelossi per la stagione successiva piomba come un macigno in un ambiente che già stava cominciando a ribollire. E’ un domino: dopo Martelossi se ne vanno il capitano di mille battaglie Michele Ferri, che passa a Forlì, il baby Vincenzo Pipitone (a Trieste), l’ala Riccardo Castelli (a Udine), il totem Michele Benfatto (a Cento) ed infine Alessandro Amici (a Mantova). Alcuni vengono “scaricati” senza troppi complimenti. Quella squadra che tanto bene aveva fatto era stata completamente smembrata in un mese, apparentemente senza alcun motivo logico.
Stupisce ancor di più la scelta del nuovo allenatore: è Alberto Morea, esonerato due anni e mezzo prima da Bulgarelli dopo che la allora Mobyt navigava in cattive acque sotto la guida dello stesso coach tarantino. Tuttavia, i primi due acquisti dell’era-Ebeling sono due nomi sulla carta altisonanti: la guardia Ryan Bucci e il centro David Brkic.

La tifoseria è però sul piede di guerra: non accetta questa rivoluzione, non accetta il tipo di trattamento riservato dalla Società a giocatori che nel tempo trascorso sotto l’ombra del Castello Estense si sono fatti apprezzare per le loro qualità tecniche ed umane. La nuova Pallacanestro Ferrara targata Bondi, azienda subentrata a Mobyt come main sponsor, nasce sotto un clima turbolento.
Il presidente Bulgarelli viene contestato dalla maggior parte della tifoseria, che lo accusa di mancanza di rispetto e di chiarezza. L’ambiente è una pentola a pressione: ad agosto alcuni ragazzi decidono di fondare la “Curva Nord”, con il preciso intento di sostenere i nuovi giocatori ma di contestare duramente la Società. Striscioni di protesta vengono affissi per tutta la città, sui social network si scatena il dibattito tra chi difende (“è il presidente e ha tutto il diritto di cambiare quando vuole”) e chi attacca.
I battibecchi continuano, la squadra non entusiasma, il palasport si svuota: nel giro di pochi mesi il clima attorno alla palla a spicchi ferrarese è totalmente cambiato. In negativo.
Il giorno di Natale il calendario offre il derby contro la Fortitudo Bologna, in diretta Sky. I tifosi ferraresi al Paladozza sono pochi, l’entusiasmo è sottozero. Sulle balaustre appare uno striscione, “Bulgarelli vattene”. E’ il culmine della protesta dei tifosi biancoazzurri.

Lo stesso striscione, pochi giorni dopo, viene affisso in Piazzale Medaglie d’Oro. Ormai sui giornali non si parla più dell’andamento della squadra ma del rapporto, ai minimi storici, tra la Società e i suoi tifosi.
I ragazzi della “Curva Nord” raccontano poi di essere stati apostrofati in malo modo nel dopopartita con la “Effe” da alcuni rappresentanti della Società. Minacciano di disertare il palazzetto. Il rapporto sembra irrecuperabile.

E invece… Invece le due parti decidono di trovare un compromesso: il presidente e una rappresentanza di tifosi si incontrano in un noto ristorante cittadino per lasciare da parte questa stucchevole e imbarazzante situazione e trovare un punto d’incontro per il bene della Pallacanestro a Ferrara. Le divergenze vengono appianate, anche se i tifosi ricordano sempre di “non averle dimenticate”, e la seconda parte di stagione vede un ritrovato entusiasmo al palazzetto, nonostante la squadra navighi nell’anonimato della metà classifica. Ciononostante la “Curva Nord” sostiene i propri giocatori per tutti i 40 minuti, trascinando anche il resto del palasport.
A quattro giornate dalla fine coach Morea viene esonerato. Fatale la sconfitta in casa con la Dinamica Mantova degli ex Martelossi, Seravalli e Amici. Uno scherzo del destino o un epilogo simbolico…

Ferrara conclude la stagione fuori dai play-off.
La sintonia tra tifosi e Società sembra però ritrovata. Il presidente, memore degli errori dell’anno precedente, fa il possibile per accontentarli. Il nuovo allenatore è Tony Trullo, già a Ferrara una quindicina di anni fa, reduce da positivissime stagioni nella sua Roseto, dove ha raggiunto i play-off nonostante un budget limitato. Vengono richiamate figure storiche del basket ferrarese, come Maurizio Menatti e Sandro Tamisari.
Il primo tassello della “Bondi 2.0” è Yankiel Moreno, playmaker italo-cubano che Trullo ha portato con sé da Roseto. Arrivano poi l’ala Riccardo Cortese, con trascorsi in Serie A1, e il centro Francesco Pellegrino, di proprietà di Sassari. Si respira un’aria diversa.
Il giovane Martino Mastellari, classe ’96, viene soffiato alla feroce concorrenza di moltissime altre squadre. Dall’anno passato restano soltanto il play argentino Matias Ibarra e il ferrarese Mattia Soloperto, che viene nominato capitano.
I veri crack sono i due americani: l’ala grande Laurence Bowers, già in doppia cifra in A1 a Capo d’Orlando, e la guardia Terrence Roderick, più di 20 punti di media ad Agropoli (A2) nella stagione precedente.
C’è la sensazione che si sia costruita una squadra con grandi potenzialità. La nuova stagione è alle porte e tutti, dopo le delusioni dell’anno passato, non vedono l’ora cominci.
Società e “Curva Nord” raggiungono nel frattempo un importante accordo sul fronte merchandising: saranno infatti gli stessi tifosi ad occuparsi della vendita di magliette, sciarpe, felpe e gadget vari. Un altro segno di una sinergia ritrovata.
Ferrara perde le prime due di campionato, a Forlì in volata (72-71) e con Chieti in casa (72-84). Ma la squadra ha soltanto bisogno di allenarsi il più possibile insieme, e i risultati infatti arrivano. Quattro vittorie consecutive. Roseto, Mantova, Virtus Bologna e Imola. Le ultime tre da “infarto”. A Mantova e con la Virtus dopo un overtime, a Imola grazie ad una tripla all’ultimo secondo. Poco importa la sconfitta nell’ultimo turno a Treviso, perché Ferrara, pur priva di Bowers infortunato e con Cortese e Pellegrino febbricitanti, ha saputo lottare fino all’ultimo e tener testa ai veneti. E adesso due sfide sentitissime entrambe al PalaHiltonPharma. La Ferrara del basket è tornata.

Lino Capolicchio torna al Giardino dei Finzi-Contini

Da: Istituto Storia Contemporanea

Lo storico volto del film di De Sica presterà la sua voce a Giorgio ancora una volta

Lino Capolicchio, il volto del film Il giardino dei Finzi-Contini, torna a Ferrara per interpretare alcuni passi tratti dall’opera-mondo di Giorgio Bassani. In occasione del centenario della nascita del grande scrittore e della mostra di Eric Finzi, ‘Ritorno al Giardino’, domani, mercoledì 23 novembre, alle 18, l’attore e regista presterà a Giorgio la sua voce ancora una volta, dopo la pellicola girata da Vittorio De Sica nel 1970. Il luogo prescelto sarà la Casa di Ludovico Ariosto, al numero 67 dell’omonima via, dove sul retro si trova un altro giardino sospeso, quasi fosse protetto dal tempo, quello in cui il poeta estense si perdeva per ore tra i suoi pensieri.

Il pomeriggio d’autore è stato realizzato grazie all’Istituto di Storia Contemporanea e al Meis, il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah – www.isco-ferrara.com

Intervista a Tiziano Menabò

Da: Lega Disabili

Manca davvero poco al 2 dicembre, quando dalle ore 21 al Teatro Nuovo in piazza Trento Trieste si terrà l’atteso concerto dei Goblin che con le loro atmosfere da tregenda sono divenuti gli oscuri strumenti delle visioni orrorifiche di Dario Argento. Reinventando le colonne sonore del cinema del brivido sono riusciti a salire alla ribalta anche all’estero. Evento che presenta due prime assolute. La Simonetti’s Goblin all’esordio dal vivo nel nostro territorio che sancirà anche la nascita della collaborazione tra Lega Disabili e Vola Nel Cuore, le onlus che patrocinano e organizzano lo spettacolo. “Lega Disabili ci ha contattato per collaborare e realizzare eventi sul territorio – dice Tiziano Menabò, presidente di Vola Nel Cuore -, noi come tutti sanno, in ambito benefico curiamo l’aspetto pediatrico: ci occupiamo solo dei bambini. Questo evento vede la nascita della collaborazione tra le nostre due associazioni. Lega Disabili ci ha voluto all’interno di questo appuntamento, primo di una serie che ci coinvolgerà nei prossimi mesi”. Il concerto promette di essere ‘sold out’ come già al Teatro Duse di Bologna l’anno scorso. “Sono molto conosciuti i Goblin sul panorama italiano: miglior inizio non ci poteva essere. Ci verrà data la possibilità di esordire con Franz e Nico, due cabarettisti nostri amici che in estate hanno scritto una canzone proprio per Vola nel Cuore e si esibiranno all’interno dello spettacolo”. In sala ci sarà anche un ‘video wall’ che mostrerà le immagini dei film di Dario Argento, come ad esempio ‘Profondo Rosso’. Ad aprire il concerto saranno, dalle ore 21 alle 21,30, la GC Project (progetto solista del batterista Giacomo Calabria che si e’ imposto all’attenzione di critica e pubblico con l’album ‘Face The Odds’) e dalle 21,45 alle 22,30 sarà la volta degli Echotime (band prog rock di Urbino che presenterà il suo concept album ‘Genuine’, grazie al quale è stata protagonista in tour europei). Prevendita aperte al botteghino Teatro Nuovo – piazza Trento Trieste (05321862055), info 345-6000006 e online su www.vivaticket.it

Trasferta a Roma per lo Stadio Paolo Mazza

Da: Comune di Ferrara

Questo pomeriggio Il Sindaco – accompagnato dagli Assessori Aldo Modonesi, Simone Merli e dall’Ing.Fulvio Rossi – si é incontrato con la Dottoressa Elisabetta Spitz, Amministratore delegato di INVIMIT, la società del Ministero dell’Economia che ha per missione lo sviluppo dei patrimoni immobiliari pubblici.

Durante l’incontro la Dott.ssa Spitz ha assicurato la massima disponibilità ad investire sullo Stadio ‘Paolo Mazza’ permettendo, così, il completamento dei lavori: apertura totale della gradinata, il rifacimento della curva Est, la realizzazione di spazi commerciali.

“É stato incontro molto proficuo- ha commentato il Sindaco-e abbiamo riscontrato grande interesse e disponibilità. INVIMIT investirà per il nostro stadio mentre come Comune, attraverso una procedura similare al Project Finacing, potremo avviare il progetto di riqualificazione dell’impianto sportivo. Ovviamente indiremo una gara a evidenza pubblica per scegliere la Sgr privata con cui poi istituire il fondo immobiliare nel rispetto delle procedure ed iter amministrativi vigenti.
Questo progetto produrrà sicuramente benefici non solo per la nostra squadra calcistica ma anche per un quartiere sul quale dobbiamo continuare ad investire per renderlo vivo ed attrattivo in una cornice che deve essere rispettosa della sostenibilità ambientale e sociale del quartiere ”

Per sicurezza, al termine dell’incontro, il gruppo ha acquistato n. 4 biglietti della lotteria Italia

Nidi. Adesso è legge, in Emilia-Romagna vaccinazioni obbligatorie per poter iscrivere i bambini

Da: Regione Emilia-Romagna

Entro maggio-giugno 2017 occorrerà aver assolto gli obblighi vaccinali previsti: antipolio, antidifterica, antitetanica e antiepatite B. Il provvedimento nel progetto di legge della Giunta regionale sulla riforma dei servizi 0-3 anni approvato dall’Assemblea legislativa, che fra le altre misure prevede l’accreditamento, oltre all’autorizzazione, e processi di valutazione della qualità dei servizi. Venturi: “Fondamentale per la prevenzione”; Gualmini: “La legge dopo aver ascoltato amministratori, operatori, educatori”

Bologna – Adesso è legge, ed è la prima varata da una Regione italiana: per poter frequentare gli asili nido dell’Emilia-Romagna i bambini dovranno essere vaccinati. Lo prevede il progetto di legge della Giunta regionale di riforma dei servizi educativi per la prima infanzia e approvato oggi dall’Assemblea legislativa con 27 voti favorevoli (Pd), 5 no (M5s) e 10 astenuti (Sel, Ln, Fdi, Fi). L’articolo 6, quello che introduce l’obbligatorietà dei vaccini, è stato votato da Pd, Sel, Fdi, Fi; contrario il M5s, astenuta la Ln. Nel ridisegnare i servizi 0-3 anni, la norma introduce come requisito d’accesso a quegli stessi servizi, pubblici e privati, “l’avere assolto gli obblighi vaccinali prescritti dalla normativa vigente”, e quindi aver somministrato ai minori l’antipolio, l’antidifterica, l’antitetanica e l’antiepatite B.

“Anche in questi giorni abbiamo letto di un contatto col batterio della difterite in Italia e sentito il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Walter Ricciardi, ipotizzare il ritorno della poliomelite, malattie che sembravano sconfitte- afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini-. La nostra legge è dunque a tutela della salute pubblica, cioè delle nostre comunità, e soprattutto dei bambini più deboli, quelli che per motivi di salute, immunodepressi o con gravi patologie croniche, non possono essere vaccinati e che sono quindi più esposti a contagi. Siamo i primi in Italia ad adottare questa misura, aprendo la strada, visto che altre Regioni intendono fare lo stesso e che se ne parli come di un provvedimento di interesse nazionale. In Emilia-Romagna la percentuale di bambini vaccinati è notevolmente diminuita negli ultimi anni- prosegue Bonaccini-, dal 2014 è scesa al di sotto del livello di sicurezza del 95% e nel 2015 la copertura per le quattro vaccinazioni obbligatorie ha raggiunto il 93,4% rappresentando un potenziale rischio per la salute della collettività. I genitori hanno cambiato atteggiamento verso le vaccinazioni pediatriche, soprattutto per via di informazioni non corrette e prive di basi scientifiche che vengono diffuse in particolare online. Viceversa, noi abbiamo deciso che la salute delle persone va garantita e protetta, non lasciata a improbabili convinzioni o, per usare le recenti parole sui vaccini del presidente Repubblica, Mattarella, a sconsiderate affermazioni prive di fondamento”.

La percentuale di vaccinati che garantisce la migliore protezione a tutta la popolazione deve essere superiore al 95%, limite indicato dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). In Emilia-Romagna tale copertura è stata del 93,4% nel 2015 dopo essere scesa al di sotto di quella richiesta nel 2014, quando arrivò al 94,5%. Nel 2010 era al 96,5%. L’anno scorso solo i territori di tre Ausl sono risultati al di sopra del 95%: Imola, la più alta, con il 95,8% (rispetto al 95,3% del 2014), Parma con il 95,6% (95% l’anno precedente) e Piacenza sempre con il 95,6% (95,7%). Al di sotto tutte le altre: Modena col 94,1% (dal 94,7% del 2015), Reggio Emilia col 93,7% (95,2%), Ferrara col 93,6% (96,1%) e Bologna col 93,5% (95,2%). Dati ancor più negativi per la Ausl unica della Romagna, che sempre nel 2015 ha fatto registrare una copertura pari al 92,3% rispetto al 91,1% dell’anno precedente. Prendendo le singole aree, si ha Rimini con l’87,5%, in leggera salita rispetto all’87,3% del 2014, poi Cesena con l’89,4% (92,5%), Forlì con il 93% (94,5%) e Ravenna con il 94,3% (95,2%) (in allegato l’andamento della copertura vaccinale nelle singole Ausl nei singoli anni a partire dal 2010).

“Non ci stancheremo mai di ribadirlo: i vaccini sono una delle più importanti scoperte scientifiche nella storia della medicina e rappresentano lo strumento più efficace e sicuro, a livello individuale e collettivo, per proteggere le persone, in particolare i bambini- sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi-. La globalizzazione ha determinato l’emergere o il riemergere di malattie infettive importanti e i confini nazionali non sono più una barriera per la loro diffusione. Per questo la battaglia per le vaccinazioni deve continuare, per non perdere quello che si è conquistato in questi decenni. Come Regione crediamo fortemente, e quindi investiamo costantemente, nella prevenzione: in quest’ottica i vaccini costituiscono indubbiamente gli interventi di maggiore efficacia”.

Per quanto riguarda più in generale i servizi educativi per la fascia di età da 0 a 3 anni, la riforma tocca un sistema regionale fatto di 1.199 servizi per oltre 32.500 bimbi iscritti. Punti cardine della nuova legge sono più garanzia dell’equità e della qualità dei servizi, peraltro sottoposti a processi di valutazione; l’accreditamento delle strutture private, sinora mai attuato, che viene semplificato ma reso più efficace e che si aggiungerà all’autorizzazione, per un’offerta educativa più trasparente; la formazione del personale e la nuova collocazione dei coordinamenti pedagogici presso i Comuni capoluogo a seguito del superamento del ruolo delle Province.

“Nello scrivere questa legge- spiega la vicepresidente e assessore al Welfare, Elisabetta Gualmini- ci siamo messi dalla parte degli amministratori dei Comuni dell’Emilia-Romagna, degli operatori e degli educatori del sistema integrato. Li abbiamo incontrati e ascoltati perché volevamo metterci in discussione, ammodernando il nostro sistema di welfare per i bambini e rispondendo a nuove sfide senza dar nulla di scontato. Con questo intervento- prosegue la vicepresidente- manteniamo ciò che di buono è stato fatto in passato e confermiamo il valore del nido classico. In più, diamo valore anche a soluzioni diverse sempre incentrate sul progetto pedagogico. Il nostro obiettivo è mettere al centro le relazioni e la cura dei bambini creando comunità, dando forza alla formazione e garantendo condizioni di lavoro dignitose. Approvata la legge- conclude- deriveranno poi i regolamenti attuativi e il nostro impegno continua nella stessa direzione”.

Vaccini: entro un mese le regole attuative. C’è tempo fino a maggio-giugno 2017 per mettersi in regola

Oggi in Italia l’obbligo riguarda 4 vaccinazioni, e precisamente contro la poliomielite, la difterite, il tetano e l’epatite B. Per preservare lo stato di salute “sia del minore sia della collettività” con cui il minore stesso viene a contatto, “costituisce requisito di accesso ai servizi educativi e ricreativi pubblici e privati l’avere assolto gli obblighi vaccinali prescritti dalla normativa vigente”. E’ quanto sancisce l’articolo 6, comma 2, della nuova legge regionale dell’Emilia-Romagna, specificando che, ai fini dell’accesso, la vaccinazione deve essere omessa e differita solo in caso di pericoli concreti accertati per il bimbo, “in relazione a specifiche condizioni cliniche”. Entro un mese dall’entrata in vigore della legge la Giunta regionale, attraverso un provvedimento apposito, specificherà “le forme concrete di attuazione” del comma sui vaccini. Per l’accesso al nido, i genitori dei bimbi non ancora vaccinati avranno tempo per presentare il certificato di avvenuta vaccinazione fino a quando non sarà accettata la domanda d’iscrizione (maggio-giugno 2017, data che varia a seconda del Comune di appartenenza). Parallelamente, la Regione si impegna a rafforzare azioni, interventi di comunicazione e informazione sull’importanza delle vaccinazioni.

Tale requisito d’accesso per i nidi è appunto stato introdotto perché i bimbi che frequentano delle comunità hanno un maggior rischio di contrarre malattie infettive, rischio che aumenta notevolmente in presenza di basse coperture vaccinali, dal momento che virus e batteri circolano maggiormente. Dunque, è importante vaccinare per proteggere tutti i bambini (in forza della cosiddetta “immunità di gregge”, o herd immunity), a maggior ragione i più deboli (immunodepressi, con gravi patologie croniche, affetti da tumori): per loro l’unica possibilità di frequentare la collettività è che tutti gli altri siano vaccinati.

La riforma dei servizi educativi per la fascia da zero a tre anni

Nella legge si ridefinisce il sistema educativo integrato dei servizi per la prima infanzia, flessibile e diversificato, con al centro il nido classico, con orari part-time e tempo lungo, inteso come principale servizio educativo con la doppia funzione formativa e di cura per i bambini e di sostegno delle famiglie. Intorno al nido, una rete di servizi più flessibili (sperimentali, domiciliari, integrativi, spazi genitori-bambini) e più diversificati nelle proprie modalità organizzative per andare incontro a nuovi bisogni e alle scelte educative delle famiglie. Il provvedimento riafferma la responsabilità degli Enti pubblici, nelle loro funzioni di controllo e regolazione dei servizi educativi, per avere elementi minimi comuni rispetto alla qualità pedagogica, alla tutela sanitaria, alle modalità di accesso e ai criteri di contribuzione, e introduce:

– processi di valutazione della qualità dei servizi e la valorizzazione del ruolo dei coordinamenti pedagogici territoriali, ora collocati presso i Comuni capoluogo;

– formazione del personale, ancor più importante per coloro che esercitano professioni di grande responsabilità dovendo interagire con i bambini;

– semplificazione e accelerazione delle procedure per l’assegnazione dei finanziamenti regionali ai servizi;

– riferimento alla legge 107/2015, che inserisce i servizi 0/3 a tutti gli effetti all’interno del percorso di istruzione: questo significa valorizzare dell’esperienza dei servizi educativi e rafforzare i collegamenti con le scuole dell’infanzia;

– accreditamento dei servizi. Già previsto dalla legge del 2000 e mai realizzato, diventa ora condizione essenziale per poter usufruire dei finanziamenti regionali da parte di chi gestisce servizi privati. Fulcro dell’accreditamento, concesso dal Comune, è la valutazione della qualità del servizio in base a una serie di requisiti che verranno esplicitati nella direttiva sull’accreditamento quali il progetto pedagogico, la presenza del coordinatore pedagogico e l’adozione di strumenti di auto-valutazione del servizio oltre a un adeguato numero di ore di formazione del personale.

Il sistema educativo in Emilia-Romagna

Il sistema dei servizi educativi per la prima infanzia in Emilia-Romagna è rappresentato da nidi d’infanzia che possono accogliere bambini in età 3-36 mesi, sia a tempo pieno che a tempo parziale, organizzati con modalità diversificate in riferimento sia ai tempi di apertura (tempo pieno e part-time) sia alla loro ricettività; dai servizi domiciliari organizzati in piccoli gruppi educativi; da quelli integrativi, come lo Spazio bambini e i Centri per bambini e genitori.

Secondo i dati regionali riferiti all’anno educativo 2015-2016, in Emilia-Romagna sono 1.199 i servizi per la prima infanzia, 32.532 bambini iscritti. La scelta delle famiglie attualmente si è orientata per il 91,9% sul nido d’infanzia e per il restante 8,1% sui servizi integrativi (2,7% Spazio bambini; 2,8% Centro bambini e genitori; 1,5% domiciliari; 1,2% sperimentali).

Nuovi tassametri Ue sulle vetture Consorzio taxisti

Da: Cna Ferrara

Nuovi tassametri a norma europea sui 54 taxi di Ferrara
Il Consorzio taxisti: in linea con il nostro impegno
per la qualità e la trasparenza del servizio

Il Consorzio taxisti ferraresi ha completato, recentemente, su tutte le 54 vetture operanti sulla piazza di Ferrara, l’installazione di nuovi tassametri previsti dall’adeguamento alla normativa europea, dotati di software tra i più avanzati, in grado di fornire ancor più agli utenti del servizio il massimo di garanzie sulla corretta applicazione delle tariffe in base al percorso.
“Una scelta in linea con le politiche del Consorzio – assicura il suo presidente, Davide Bergamini – diretta ad assicurare un servizio sempre più efficiente, dotato delle migliori tecnologie disponibili, attento alla qualità, sicurezza e trasparenza nel rapporto con i clienti”. Per altro, il Consorzio, associato a Cna e al quale aderiscono 53 imprese, ha utilizzato, fino alla introduzione dei nuovi tassametri, sistemi assolutamente in regola con le norme nazionali. Il passaggio ulteriore dell’adeguamento alle disposizioni Ue ha comportato ulteriori miglioramenti sotto il profilo della precisione dei software utilizzati e del grado di sicurezza dovuto ai sistemi antifrode e antintrusione.
Il Consorzio taxisti, che applica tutt’ora le tariffe concordate con l’Amministrazione comunale nel 2014, si è costantemente fatto scrupolo di investire risorse e attenzione alla efficienza dei propri mezzi e servizi, attraverso investimenti anche considerevoli. Come quello realizzato qualche anno fa, dell’ordine di 80 mila euro, con l’installazione del nuovo sistema di Radiotaxi, che ha ulteriormente migliorato l’efficienza e la rapidità del servizio taxi.
“A tutt’oggi – sottolinea Bergamini – siamo in grado di offrire ai nostri clienti un servizio professionale e di qualità, garantito da imprese iscritte all’apposito Albo della Camera di commercio e da una importante esperienza maturata sul campo. Radiotaxi (900900) assicura la pressoché istantanea presa in carico della chiamata dell’utente, l’individuazione dell’autovettura disponibile più vicina, la massima tempestività nell’effettuazione della corsa, con relativo contenimento del suo costo. Ciò è anche merito della rete capillare di posteggi distribuiti nei diversi punti della città e della periferia di Ferrara, con una copertura 24 ore su 24”.
Infine, il Consorzio è dotato di un automezzo attrezzato con pedana idraulica, per le specifiche necessità di cittadini disabili, tra l’altro molto utilizzato, essendo un servizio attento alle esigenze specifiche e alla comodità delle persone, anche grazie alla disponibilità degli autisti.

Unife per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

Da: Università di Ferrara

Unife per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne
Incontro sul tema
‘Contrastare la violenza contro le donne. Un impegno per l’Università’

In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, l’Università di Ferrara ha organizzato giovedì 24 novembre alle ore 16 presso il Dipartimento di Giurisprudenza, (c.so Ercole I d’Este, 37), un incontro sul tema “Contrastare la violenza contro le donne. Un impegno per l’Università”.

Con l’obiettivo di sensibilizzare tutta la comunità universitaria e cittadina, l’iniziativa vedrà gli interventi di Maria Virgilio, Avvocata del Foro di Bologna e Cristiana Fioravanti, Professoressa associata del Dipartimento di Giurisprudenza di Unife.

Nel corso dell’incontro, introdotto da Michele Tortora, Prefetto di Ferrara, verrà presentato il Protocollo d’intesa per la promozione di strategie di contrasto condivise finalizzate alla prevenzione e al contrasto della violenza nei confronti delle donne e dei minori, promosso dalla Prefettura di Ferrara, che vede Unife tra i firmatari.

Il Protocollo ha come obiettivo l’analisi ed il monitoraggio condivisi del fenomeno e lo sviluppo di azioni coordinate finalizzate alla prevenzione ed al contrasto, attraverso percorsi mirati educativi, informativi e di formazione permanente degli operatori e attraverso strategie coordinate di segnalazione, presa in carico e raccordo degli interventi e di sostegno alle vittime, nel pieno rispetto delle competenze istituzionali di ciascun aderente.

All’incontro saranno inoltre presenti le Associazioni studentesche di Unife.

Per informazioni: Carlotta Cocchi – 0532/293554 – 338/6195391

Al Centro Teatro Universitario lo studio teatrale ‘APPUNTI ANTIGONE’
Il 24 novembre alle 21

Giovedì 24 novembre alle ore 21 presso il Centro Teatro Universitario (CTU), (via Savonarola, 19), si terrà lo studio teatrale ‘APPUNTI ANTIGONE’, ispirato all’omonima tragedia di Sofocle, diretto da Michalis Traitsis di Balamòs Teatro, nell’ambito della rassegna ‘Uno sguardo al cielo’, realizzata in collaborazione fra il Master ‘Tutela, diritti e protezione dei minori’ di Unife, il Comune di Ferrara, le Onoranze funebri AMSEF, Pazzi Onoranze funebri e Daniele Seragnoli, direttore del CTU.

A calcare le scene gli allievi del laboratorio teatrale del CTU Giulia Aguzzoni, Chiara Baroni, Nawal Boulahnane, Edoardo Buriani, Claudia Cincotti, Riccardo Guidarini, Stefano Massarenti, Federica Mazza, Filippo Stefanoni, Giulia Tiozzo, con la collaborazione artistica di Patrizia Ninu e il disegno luci di Cristina Iasiello.

L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili, con prenotazione obbligatoria inviando una mail a conversazionilutto@unife.it o telefonando al numero 349/3593164.

Antigone, il dramma di una donna di cui, nei secoli si è detto, scritto, interpretato, riletto, messo in scena, da diversi punti di vista e contesti. Un nome, Antigone – “nata contro” – che già di per sé sembra introdurre il tema portante della tragedia: l’opposizione e lo scontro tra le leggi della natura e quelle del potere, tra la pietas e la ragion di stato, tra l’amore e i razionali principi della legge, tra la vita e la morte, tra la giustizia e il suo contrario. Antigone che diviene metafora e mito di ogni ribellione, in particolare quella femminile. Antigone che oltrepassa ogni confine, lingua, pelle e religione, nella resistenza e coerenza alle leggi di umanità, in lotta contro le crudeli e bendate leggi terrene.

Il copione attinge da svariati testi su Antigone. Non segue disciplinatamente il susseguirsi della tragedia sofoclea ma procede come un quaderno di appunti e di accenni di quadri, in un esercizio continuo di luci e ombre, che del resto punteggiano il dramma in ogni versione.

‘Appunti Antigone’ sarà replicato venerdì 25 novembre alla Casa di Reclusione Femminile di Giudecca, nell’ambito del progetto teatrale ‘Passi Sospesi’ in occasione delle celebrazioni della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne e mercoledì 14 dicembre al Teatro MPX di Padova all’interno della rassegna ‘Teatrando’ riservata alle scuole del territorio.

Per informazioni: Carlotta Cocchi – 0532/293554 – 338/6195391

PREZZI AGEVOLATI PER UNIFE AL TEATRO DE MICHELI DI COPPARO

Proseguono gli inviti a teatro a tariffe agevolate con servizio di navetta gratuito dedicati a studentesse, studenti e personale UniFE, frutto di una convenzione tra Università di Ferrara e Teatro De Micheli di Copparo, nell’ambito della rassegna “Nuove GenerAzioni. Conoscere il passato per capire il presente”.
Il nuovo cartellone prevede la partecipazione a quattro spettacoli serali delle ore 21 presso il Teatro copparese (p.zza del Popolo, 11): giovedì 24 novembre ‘Human’ con Lella Costa e Marco Baliani; giovedì 23 febbraio ‘Il sogno di un’Italia’ con Andrea Scanzi e Giulio Casale; venerdì 17 marzo ‘Mediterraneo: le radici di un mito’ con Mario Tozzi e Enzo Favata; venerdì 28 aprile ‘Numero Primo. Studio per un nuovo album’ con Marco Paolini.
Gli appuntamenti con Scanzi/Casale e con Tozzi/Favata saranno inoltre preceduti da un incontro con i protagonisti, a ingresso libero e gratuito, alle ore 18 in Aula Magna del Dipartimento di Giurisprudenza (C.so ercole I d’Este, 37) il giorno stesso degli spettacoli.
Attivate anche convenzioni dal De Micheli per UniFE per aperitivo e cena nei locali del centro di Copparo contigui al Teatro.
“Con il progetto Nuove GenerAzioni – dichiara Martina Berneschi, Vicesindaco, Assessore alla Cultura e alla Scuola del Comune di Copparo – vogliamo dare un messaggio forte e concreto al pubblico giovanile e al dialogo con le giovani generazioni. L’accordo con UniFE dimostra che le buone politiche condivise e la collaborazione fra istituzioni è fondamentale al miglioramento del benessere sociale dei cittadini”.
“Un’opportunità in più per la nostra comunità studentesca – afferma Daniele Seragnoli, delegato del Rettore alle attività relative alle pratiche teatrali in ambito sociale e direttore del Centro Teatro Universitario di Ferrara – che si aggiunge al già ricco ventaglio di iniziative culturali per la formazione e la crescita dei nostri giovani. In particolare, l’incontro con i protagonisti consentirà di conoscere da vicino i personaggi e di riflettere e dialogare su tematiche attuali di grande interesse”.

La newsletter del 22 novembre 2016

Da: Comune di Ferrara

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Giovedì 24 novembre incontri in sala Riminaldi e in sala Agnelli
Studi e approfondimenti su Giovan Battista Giraldi Cinthio e Siegfried Kracauer

– Giovedì 24 novembre (alle 10 e alle 15,30) in sala Riminaldi
Per Giovan Battista Giraldi Cinthio. Edizioni e Studi
E’ dedicata alla figura e alle opere di Giovan Battista Giraldi Cinthio, letterato e drammaturgo ferrarese del ‘500, la giornata di studi in programma giovedì 24 novembre (alle 10 e alle 15,30) nella sala Riminaldi della biblioteca Ariostea. L’iniziativa è a cura di Carla Molinari, con il patrocinio del Servizio Biblioteche e Archivi del Comune di Ferrara e dell’Istituto di Studi Rinascimentali di Ferrara.

PROGRAMMA:
Giovedì 24 novembre 2016 ore 10 e 15,30 in Sala Riminaldi
Per Giovan Battista Giraldi Cinthio. Edizioni e Studi
Giornata di lavori a cura di Carla Molinari
Ore 10 – Saluti di Enrico Spinelli e Marco Bertozzi
Seguirà la presentazione del volume ‘Giovan Battista Giraldi «Cinthio, Canti dell’Hercole»’ (Classe I 406 della BCAFe), edizione critica a cura di Carla Molinari, Ferrara, Edisai, 2016
Presiede: Gianni Venturi
Relatori: Riccardo Bruscagli, Renzo Cremante, Marco Dorigatti, Carla Molinari)
Ore 12 – Presentazione della rivista ‘Studi Giraldiani. Letteratura e Teatro’ II, 2016
Relatori: Fabio Bertini, Irene Romera Pintor, Susanna Villari
Ore 15.30 – Tavola rotonda sul tema ‘Giovan Battista Giraldi Cinthio oggi: prospettive di ricerca’ con la partecipazione di membri del Comitato scientifico della rivista intervenuti alla giornata.
(v. pieghevole e locandina in allegato)

– Giovedì 24 novembre alle 17 in sala Agnelli
Siegfried Kracauer: un filosofico ‘detective’ della moderna industria culturale
A cinquant’anni dalla morte di Siegfried Kracauer, Marco Bertozzi ne ricorderà il percorso intellettuale e le principali opere nel corso di una conferenza prevista per giovedì 24 novembre alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea. L’incontro, a cura dell’Istituto Gramsci in collaborazione con l’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara, sarà introdotto da Filippo Domenicali.

Siegfried Kracauer (Francoforte, 8 ottobre 1889 – New York, 26 novembre 1966), intellettuale di spicco della cultura tedesca all’epoca della repubblica di Weimar, fu amico di Walter Benjamin e del giovane Adorno, a cui spiegava la ‘Critica della ragion pura’ di Kant il sabato pomeriggio. Praticò, per breve tempo, la professione di architetto, per entrare poi nella redazione della ‘Frankfurter Zeitung’, diventando noto per le sue recensioni di saggi, romanzi, film e per i suoi acuti commenti sulla cultura e la società tedesca ormai avviata verso il nazismo. Rifugiatosi in Francia nel 1933, dove scrisse ‘Jacques Offenbach e la Parigi del suo tempo’ (1937), emigrò poi negli Stati Uniti, entrando in rapporto con Erwin Panofsky. Qui lavorò alla preparazione e alla pubblicazione del suo famoso libro sul cinema tedesco, ‘Da Caligari a Hitler’ (1947), e anche della impegnativa ‘Teoria del film’ (1960). Un volume sulla filosofia della storia, ‘Prima delle cose ultime’, uscì (postumo) nel 1969, con una prefazione di Paul Oskar Kristeller. In occasione della conferenza, a cinquant’anni dalla morte di Kracauer, sarà dedicata particolare attenzione a due suoi fondamentali saggi, ‘La massa come ornamento’ (1927) e ‘Il romanzo poliziesco. Un trattato filosofico’ (postumo, 1971).

SERVIZIO PROTEZIONE CIVILE – Giovedì 24 novembre dalle 10 alle 12 la simulazione dello stato di emergenza al Polo chimico
Sirene 2016, esercitazione sul rischio chimico-industriale

Nella giornata di giovedì 24 novembre 2016 verrà fatta una simulazione dello stato di emergenza all’interno del Polo chimico. Con inizio alle 10 e termine alle 12 circa, sarà effettuata la prova periodica di allarme “Sirene 2016” del sistema di allertamento acustico alla popolazione per il rischio industriale. La prova consisterà nella simulazione dello stato di emergenza, causato da un incidente rilevante all’interno del Polo chimico che coinvolga i centri abitati, mediante l’attivazione di diffusori acustici nelle modalità di allarme e cessato allarme.

Queste in dettaglio lo svolgimento dell’esercitazione:

Allarme (durata minuti 2) – sarà diffuso con UN SUONO CONTINUO DI SIRENA; tale segnale inviterà la popolazione a rifugiarsi in un luogo chiuso, seguendo le misure di autoprotezione contenute nell’opuscolo informativo “La gestione del rischio industriale” disponibile presso: URP-Ufficio relazioni col pubblico (via Spadari 2), gli uffici delle Delegazioni comunali e della Protezione civile (in via Marconi, 35) nonché nella versione scaricabile in questa pagina http://servizi.comune.fe.it/index.php?id=8154.

Cessato allarme (durata minuti 2) – sarà diffuso con UN SUONO DI SIRENA INTERVALLATO DA BREVI PAUSE; questo segnale informerà la popolazione del ‘cessato pericolo’ (cessata esercitazione) e del ritorno alla normalità.

La prova sarà condotta dalle sale operative del Servizio associato di Protezione civile Terre Estensi e del comando provinciale dei Vigili del fuoco di Ferrara. Personale appartenente al Coordinamento provinciale delle associazioni di volontariato di Protezione civile, munito di tesserino di riconoscimento, coadiuverà le varie fasi dell’operazione. Sono in distribuzione in questi giorni volantini illustrativi nelle zone interessate dall’esercitazione.

Per ulteriori informazioni è possibile contattare il Servizio associato di Protezione civile Terre Estensi, via G. Marconi 35, tel. 0532 771546 o 771585.

link utile: http://servizi.comune.fe.it/index.php?id=8154

DOCUMENTAZIONE SCARICABILE: volantino realizzato per informare i cittadini dell’esercitazione in programma il 24 novembre.

ATTIVITA’ PRODUTTIVE E SVILUPPO ECONOMICO – Ica e Uffici comunali a disposizione per informazioni sugli accessi da regolarizzare
Passi carrai, proseguono gli accertamenti per la riscossione del canone

Il Servizio Commercio, Attività produttive e Sviluppo economico del Comune informa che la società ICA-Imposte comunali e affini Srl (concessionaria del servizio di accertamento e riscossione del canone Cosap-Canone occupazione spazi e aree pubbliche) sta proseguendo le verifiche relative ai passi carrai presenti sul territorio comunale.
Si ricorda pertanto che:
– sono assoggettabili a canone e necessitano di segnalazione tramite idonea tabella di passo carraio autorizzata tutti gli accessi carrabili così definiti :”Dicesi passo carrabile, ogni accesso anche a raso a un’area laterale idonea allo stazionamento di uno o più veicoli” (art. 5 Regolamento Cosap).

Si sottolinea quindi che nella definizione citata sono compresi sia quelli cosiddetti ‘a raso’ che quelli ‘arginali’.

ICA provvede a recapitare un promemoria in cui vengono segnalate le incombenze ricadenti sui titolari dei passi carrai: quelli che risultassero irregolari e/o abusivi saranno sanzionati; in tal caso oltre al canone riguardante i 5 anni antecedenti l’accertamento, sarà dovuta l’applicazione delle sanzioni e degli interessi di mora come previsto dall’art. 1 comma 165 della Legge 27/12/2006 n.296 e dal vigente Regolamento Comunale.

Per informazioni: eventuali richieste di chiarimento e suggerimenti vanno presentati in forma scritta al seguente indirizzo e mail: “ica.ferrara@icatributi.it”; sono inoltre disponibili i seguenti numeri di telefono 0532-206927 e 209952.

Si sottolinea infine che ICA (Corso Ercole I d’Este 1 a Ferrara) è la Società referente e competente alla trattazione di tutto ciò che può comportare eventuali verifiche, sopralluoghi, accertamenti e contenziosi riguardanti i passi carrai.

A cura della dirigente del Servizio Commercio, Attività produttive e Sviluppo economico
Evelina Benvenuti

1.a COMMISSIONE CONSILIARE – Mercoledì 23 novembre alle 15.30, sala Zanotti del Municipio
Esame di modifica al Regolamento per la disciplina dei Contratti e Variazioni al Bilancio di Previsione

La 1.a Commissione consiliare – presieduta dal consigliere Fornasini – si riunirà mercoledì 23 novembre alle 15.30 nella sala Zanotti della residenza Municipale. All’esame del gruppo di lavoro, con relatore l’assessore Luca Vaccari, le delibere: – Modifica art. 93 bis del Regolamento per la disciplina dei contratti, dei lavori in economia, dell’approvvigionamento di beni e servizi di economato; – Variazioni al Bilancio di Previsione 2016-2018.

CONFERENZA STAMPA – Giovedì 24 novembre alle 10.30, nella sala dell’Arengo della residenza municipale
Presentazione di ‘Write Aids 2016’ in occasione dell’1 dicembre – Giornata mondiale contro l’Aids

Giovedì 24 novembre alle 10.30, nella sala dell’Arengo della residenza municipale, si terrà una conferenza stampa per illustrare l’iniziativa ‘Write Aids 2016’ in occasione dell’1 dicembre – Giornata mondiale contro l’Aids.

All’incontro con i giornalisti saranno presenti gli assessori alla Sanità, Servizi Persona, Politiche Familiari Chiara Sapigni e alla Pubblica Istruzione Annalisa Felletti, il direttore sanitario dell’Azienda Ospedale Eugenio Di Ruscio, il direttore sanitario dell’Azienda Usl Claudio Vagnini, il presidente provinciale AVIS Florio Ghinelli, la referente della Commissione Interaziendale contro l’Aids e U.O. Malattie Infettive Azienda Ospedale Laura Sighinolfi e Manuela Macario presidente Circomassimo Arcigay e Arcilesbica Ferrara.

CENTRO DOCUMENTAZIONE DONNA – Giovedì 24 novembre alle 17 in via Terranuova 12/b
Scrittrici di fantascienza, presentazione del libro di utopia femminista

Giovedì 24 novembre 2016 alle 17 nella biblioteca del Centro documentazione donna
(Cdd), in via Terranuova 12/b a Ferrara, Giulia Fabi parlerà di ‘Terradilei di Charlotte Perkins Gilman: un’utopia femminista’. Si tratta del secondo incontro del ciclo ‘Donne, alieni e macchine nelle scrittrici di fantascienza’ dedicato per l’occasione a un classico delle utopie femministe.
Dalla “Preziosa” Madeleine de Scudéry con la sua Carte de Tendre, a Donna Harawaycon il Manifesto Cyborg, molte sono le scrittrici che si possono iscrivere nel ricco anche se misconosciuto filone delle utopie femministe; il romanzo ‘Herland’ di Charlotte Perkins Gilman ne è forse l’esempio più noto.
Scritto nel 1915 e pubblicato dapprima a puntate sul periodico ‘The Forerunner’, diretto dalla stessa Charlotte Perkins, ‘Terradilei’ è una divertente satira del mondo a lei contemporaneo e una prefigurazione di un mondo diverso e possibile. Un mondo di sole donne che hanno dato vita a una società in cui non esiste sopraffazione e l’ordine sociale viene mantenuto attraverso la persuasione e il consenso, in cui esiste un genuino senso della comunità, in cui la natura è incontaminata perché scienza e tecnologia sono al servizio di bisogni reali e non creati da gruppi industriali.
Charlotte Perkins Gilman (1860-1935) è stata una teorica femminista autrice di un gran numero di testi d cui il più importate è ‘Women and Economics’, approfondita analisi dei rapporti tra donne e economia. Women and Economics non è stato mai tradotto in italiano, come pure la maggior parte dei suoi scritti. Versioni italiane esistono di “Terradilei” (pubblicato negli anni settanta da La Tartaruga e recentemente, 2015, ripubblicato con testo a fronte da La Vita Felice) e di “La carta da parati gialla”, racconto (pubblicato anch’esso da La Tartaruga) in cui l’autrice si ispira a un periodo della sua vita in cui venne costretta all’ozio totale dal medico consultato dal suo primo marito per guarirla dalla depressione col risultato di portarla vicino alla follia.
Malata di cancro, la scrittrice si suicidò nel 1935 lasciando queste ultima parole: «Non c’è dolore, pena o disgrazia che giustifichi il togliersi la vita fino a che si può essere utili. Ma quando questa possibilità ci è tolta, quando la morte è vicina e inevitabile, è un elementare diritto umano scegliere una morte facile e veloce al posto di una lunga e orribile… Ho preferito il cloroformio al cancro».

Giulia Fabi, americanista, dopo essersi specializzata all’università di Berkeley (California) dove ha tenuto per anni dei corsi, ha insegnato all’università di Roma 3 e ora è docente all’università di Ferrara.
È autrice di molti testi tra cui ricordiamo ‘America nera: la cultura afroamericana’ (Carocci), ‘Volo di ritorno, antologia di racconti afroamericani’ (Le Lettere). Ha curato ‘Sabbie mobili’ di Nella Larsen, ‘Danza per una vedova’ di Paule Marshall, ‘La stanza di Giovanni’ di James Baldwin, ‘Legami di sangue’ di Octavia Butler, tutti editi da Le Lettere, e ‘Narrazione della vita’ di Frederick Douglas, uno schiavo americano”, scritta da lui medesimo (Marsilio).

ASSESSORATO LAVORI PUBBLICI – Giovedì 24 novembre alle 9,15 (ritrovo ingresso palazzina ex Mof dal piazzale del parcheggio)
Sopralluogo alla palazzina ex MOF e presentazione della rete di cantiere ideata da Claudio Gualandi

Giovedì 24 novembre alle 9,15 (ritrovo palazzina ex MOF/ingresso dal piazzale del parcheggio) avrà luogo un sopralluogo alla palazzina ex MOF con visita e presentazione della rete di cantiere ideata dall’artista Claudio Gualandi.

All’appuntamento interverranno il sindaco Tiziano Tagliani, l’assessore ai Lavori Pubblici Aldo Modonesi, l’Ingegnere capo comunale Luca Capozzi, i tecnici del Servizio Beni Monumentali e i progettisti insieme a Claudio Gualandi.

Giornalisti, fotografi e videoperatori sono invitati

CASA DI LUDOVICO ARIOSTO – Mercoledì 23 novembre alle 18 l’incontro con l’attore protagonista nel film di De Sica
Lino Capolicchio a Ferrara per leggere ‘Il Giardino dei Finzi Contini’

Lino Capolicchio, il volto del film ‘Il giardino dei Finzi-Contini’, torna a Ferrara per interpretare alcuni passi tratti dall’opera-mondo di Giorgio Bassani. In occasione del centenario della nascita del grande scrittore e della mostra di Eric Finzi, ‘Ritorno al Giardino’, domani, mercoledì 23 novembre, alle 18, l’attore e regista presterà a Giorgio la sua voce ancora una volta, dopo la pellicola girata da Vittorio De Sica nel 1970. Il luogo prescelto sarà la Casa di Ludovico Ariosto, al numero 67 dell’omonima via, dove sul retro si trova un altro giardino sospeso, quasi fosse protetto dal tempo, quello in cui il poeta estense si perdeva per ore tra i suoi pensieri.
Il pomeriggio d’autore è stato realizzato grazie all’Istituto di Storia Contemporanea e al Meis, il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah.

Comunicato a cura di Isco-Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara

GIUNTA COMUNALE – Le principali delibere approvate nella seduta del 22 novembre 2016
Ferrara nel ‘Club delle città 30 e lode’, iniziative contro la violenza sulle donne, sostegno all’Ente Palio

E’ stata la sede della scuola d’infanzia ‘Gobetti’ di via Pastro a ospitare, nella mattinata di oggi, la riunione della Giunta comunale, a prosecuzione del programma di incontri mensili organizzati all’interno degli istituti educativi comunali per la prima infanzia. Obiettivo dell’iniziativa, come spiegato dal sindaco Tiziano Tagliani è quello di “avvicinare sempre più gli organi istituzionali alla vita dei servizi e dei cittadini. […] Con questi incontri di Giunta, avremo anche l’occasione per confrontarci direttamente con gli operatori e riflettere sullo stato dei servizi educativi ferraresi che in questi ultimi anni hanno subito profonde trasformazioni, mantenendo un’alta qualità dell’offerta formativa, e sulle sfide per il futuro in chiave innovativa”.
Nel corso della mattinata, al termine della trattazione degli argomenti all’ordine del giorno, i componenti della Giunta hanno incontrato il personale e i piccoli allievi del nido che li ha ospitati.

Queste le principali delibere approvate nella riunione della Giunta comunale di martedì 22 novembre:

Assessorato ai Lavori Pubblici e Mobilità (ass. Aldo Modonesi) e Assessorato all’Ambiente (ass. Caterina Ferri):
Anche Ferrara nel ‘Club delle città 30 e lode’
C’è anche Ferrara fra i soci del ‘Club delle città 30 e lode’, alleanza di Comuni italiani di piccole e medie dimensioni che si propongono come laboratori di sperimentazione per nuovi modelli di mobilità sostenibile. Il progetto, promosso dall’associazione ‘Italian cycling embassy’ e presentato nel settembre scorso a Verona, nell’ambito del Cosmobike mobility, coinvolge già numerose municipalità che, tramite la condivisione e la messa in rete delle esperienze, mirano a migliorare la mobilità nei centri urbani, puntando l’attenzione su temi come la mobilità a misura di bambino nei percorsi casa scuola; la moderazione dei limiti di velocità in città e l’aumento dei servizi per la mobilità ciclabile.
L’adesione del Comune di Ferrara, ratificata oggi dalla Giunta, è per un primo periodo sperimentale di tre anni.

Assessorato alla Sanità, Servizi alla Persona, Politiche Familiari, assessore Chiara Sapigni:
Tutta la città impegnata contro la violenza su donne e minori
Riunisce Prefettura, Tribunali e enti locali, forze dell’ordine, Università, Ufficio scolastico territoriale, aziende sanitarie, Ordine degli Avvocati, Centro Donna giustizia e Centro di Ascolto per Uomini Maltrattanti di Ferrara, il protocollo per la lotta alla violenza nei confronti di donne e minori per il cui rinnovo triennale anche il Comune di Ferrara ha dato la propria adesione. Già sottoscritto da tutti gli enti e soggetti del territorio nel 2009 e rinnovato una prima volta nel 2013, l’accordo mira a potenziare il monitoraggio del fenomeno e sviluppare azioni coordinate di prevenzione e contrasto, attraverso percorsi educativi e informativi, incentivi alla denuncia e assistenza e tutela delle vittime.

Assessorato alla Pubblica Istruzione, Pari Opportunità, Cooperazione Internazionale, assessore Annalisa Felletti:
All’Udi di Ferrara un contributo per le iniziative della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne
E’ di 1.200 euro il contributo comunale che sarà destinato all’UDI Unione Donne Italiane sezione di Ferrara, a parziale sollievo delle spese per le iniziative organizzate per la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, del prossimo 25 novembre. In programma, in particolare, un seminario, dalle 10, all’Auditorium della biblioteca comunale Bassani di Barco (via Grosoli 42), durante il quale il Centro Donna Giustizia e il Centro Ascolto Uomini maltrattanti, in collaborazione con altri soggetti della rete territoriale, illustreranno un quadro aggiornato sui dati e sugli elementi emergenti della situazione nazionale e locale, con un affondo sulle politiche di intervento necessarie e urgenti finalizzate alla crescita di un sistema qualificato di accoglienza e di supporto alle vittime della violenza di genere. (per tutti i dettagli sulla Giornata del 25 novembre v. CronacaComune del 16 novembre 2016)

Assessorato ai Lavori Pubblici e Mobilità, Sicurezza Urbana, Protezione civile, Palio, assessore Aldo Modonesi:
All’Ente Palio un contributo per il Campionato nazionale giovanile Sbandieratori e Musici
E’ di 40mila euro il contributo comunale destinato all’Ente Palio Città di Ferrara a sostegno delle spese per l’organizzazione del “Campionato nazionale giovanile Sbandieratori e Musici” che si è svolto a Ferrara nelle giornate dal 24 al 26 giugno scorsi. La manifestazione ha visto la partecipazione di 39 gruppi che, hanno raggiunto Ferrara da ogni parte d’Italia, con circa 900 atleti e altre 1500 persone tra genitori, allenatori e supporter, con l’allestimento di due campi gara, in piazza Municipale e in piazza Savonarola, e di due campi di allenamento e riscaldamento, in piazza Trento e Trieste e nel Giardino delle Duchesse.

Assessorato alla Cultura, Turismo, Giovani e Personale, vicesindaco Massimo Maisto:
Castello estense: percorso museale e biglietti di ingresso ridotti dal 28 dicembre al 4 gennaio
Nel periodo dal 28 dicembre al 4 gennaio prossimi le tariffe di ingresso al museo del castello estense saranno ridotte di due euro per i biglietti interi (da 8 a 6 euro) e per quelli ridotti (da 6 a 4 euro), per via del temporaneo disallestimento dell’esposizione ‘L’arte per l’arte. Da Previati a Mentessi, da Boldini a De Pisis. Un nuovo percorso al Castello Estense’ e della chiusura al pubblico dell’ala sud e dei camerini. Il disallestimento è stato programmato in vista del tradizionale spettacolo pirotecnico di Capodanno, per ragioni di tutela e sicurezza delle opere.
Rimarranno invariate le altre tariffe e agevolazioni in vigore.

Assessorato al Commercio, Semplificazione Amministrativa, Servizi Informatici, Patrimonio, assessore Roberto Serra
Supporto per l’allestimento dell’Ice park di piazza XXIV Maggio
Sarà inaugurato il 2 dicembre e rimarrà aperto al pubblico fino al 15 gennaio prossimo il ‘Decathlon Ice park’ che porterà in piazza XXIV Maggio una pista da discesa di 70 metri, oltre a una pista di pattinaggio per bambini, un’area ristoro, mercatini a tema, esibizioni e un grande albero di Natale. Per il suo allestimento, il Comune di Ferrara garantirà all’Ati ‘Ferrara Ice Park’ il proprio supporto logistico e organizzativo, con agevolazioni per l’accesso ai servizi e concessione di spazi pubblici.

Le delibere approvate nel corso delle sedute della Giunta comunale vengono pubblicate nei giorni successivi, con le modalità e nei termini di legge, sulle pagine internet dell’Albo Pretorio on line del Comune di Ferrara all’indirizzo http://www.comune.fe.it/index.phtml?id=1818

In allegato immagini della riunione di Giunta odierna nella sede della scuola Gobetti di via Pastro

INFORMATICA PER TUTTI – Alla sala Estense il 10 e 22 novembre e l’1 dicembre 2016
Ciclo di incontri ‘In rete è più facile! Digitali si diventa’

Nelle immagini alcuni momenti del primo incontro svoltosi alla Sala Estense martedì 22 e giovedì 10 novembre 2016 (foto scaricabili in fondo alla pagina)

E’ stato presentato venerdì 4 novembre in residenza municipale, il ciclo di incontri pubblici di cultura digitale ‘In rete è più facile! Digitali si diventa’ che si terranno in Sala estense il 10 e 22 novembre e l’1 dicembre 2016.

All’incontro con i giornalisti sono intervenuti l’assessore ai Servizi informatici e Smart city Roberto Serra, Anna Rosa Fava portavoce del Sindaco, il dirigente del Servizio Sistemi informativi e Statistica Fabio De Luigi, Marco Zucchini (coordinatore Punto Pane e Internet Terre Estensi), Massimo Formichella (Inps di Ferrara) e Michele Greco (Ausl di Ferrara).

Tutti i relatori hanno sottolineato come questa iniziativa tenda a valorizzare e promuovere buone prassi digitali e sinergie importanti fra gli enti che operano nel territorio, per offrire ai cittadini servizi utili Ancora poco conosciuti e utilizzati, in particolare dalla popolazione adulta.

– Attività Punto Pane e Internet Terre Estensi – DOCUMENTAZIONE SCARICABILE IN FONDO ALLA PAGINA

Il ‘Punto Pane e Internet Terre Estensi’ organizza un ciclo di tre incontri di cultura digitale sui servizi online di pubblica utilità per il cittadino. Questa iniziativa è un’azione dell’Agenda Digitale del Comune di Ferrara ed è organizzata dal Punto Pane e Internet Terre Estensi dei Comuni di Ferrara, Masi Torello e Voghiera grazie alla collaborazione di Comune di Ferrara, Lepida spa, Ausl Ferrara, Cup2000, Inps. Gli incontri sono gratuiti, aperti a tutti – con traduttore Lis (lingua dei segni) – e si svolgeranno alla Sala Estense in Piazza del Municipio a Ferrara. E’ gradita l’adesione iscrivendosi su: www.comune.fe.it/paneeinternet/eventi

Questi i temi che verranno trattati:

– giovedì 10 novembre 2016 ore 15.00-17.30

I servizi online del Comune di Ferrara: con il Comune a portata di click puoi ottenere un certificato, fare segnalazioni, prenotare un libro e tanto altro ancora.

– martedì 22 novembre 2016 ore 15.00-17.30

L’identità digitale: che cos’è, come averne una e perché;

Il Fascicolo Sanitario Elettronico: la raccolta dei tuoi dati sanitari online. Puoi prenotare visite, ritirare referti, pagare una prestazione sanitaria.

– giovedì 1 dicembre 2016 ore 15.00-17.30

INPS online: un portale che ti aiuta ad evitare la coda e ad usufruire dei tanti servizi disponibili per il cittadino, scopriamo come.

Per informazioni puoi contattare il Punto Pane e Internet Terre Estensi

tel. 0532 66440 o mandare una mail a: paneeinternet.terreestensi@edu.comune.fe.it

Lettera aperta sulla Legalità promossa da Ascom Ferrara

Da: Ascom Ferrara

Luigi Negri Arcivescovo di Ferrara-Comacchio e Abate di Pomposa
Michele Tortora Prefetto di Ferrara
Antonio Sbordone Questore
Tiziano Tagliani Sindaco Comune di Ferrara
Roberto Serra Assessore al Commercio Comune di Ferrara
Giovanni Desco Dirigente Ufficio Scolastico Regionale – Ambito di Ferrara
p.c.
Carlo Sangalli Presidente nazionale Confcommercio
Francesco Rivolta Direttore Generale Confcommercio

Gentilissimi,
ci ha molto colpito quanto accaduto in questi giorni riguardo alla giovanissima ragazza ricoverata a seguito dell’abuso di alcol.
Ci ha colpito innanzitutto sotto il profilo educativo, poiché ogni adulto ha una responsabilità nei confronti dei giovani; questo per aiutarli nella loro crescita e nella loro avventura nel futuro. Un secondo aspetto ci tocca poi da vicino come rappresentanti del mondo economico, poiché tale episodio si è verificato all’interno di un pubblico esercizio del nostro centro storico. Pubblico esercizio giustamente sanzionato con la sospensione dell’attività.

Siamo intervenuti pubblicamente come Ascom, Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) e Silb (Sindacato Italiano Locali da Ballo), sia a livello locale sia nazionale, per stigmatizzare l’accaduto e avanzare proposte per affrontare il tema. Un problema – il consumo di alcol e sostanze stupefacenti da parte dei giovani – che c’è anche nella nostra città, e su cui dobbiamo seriamente interrogarci e attuare in tempi brevi delle misure concrete. Peraltro proprio lo scorso fine settimana, le Confcommercio d’Italia, compresa quella di Ferrara, si sono riunite nella comunità di San Patrignano per il Comitato Nazionale dei Direttori, e in tale contesto abbiamo potuto toccare con mano quanto sia decisivo intervenire per contrastare qualsiasi abuso di sostanze alcoliche o stupefacenti ed evitare le conseguenze che purtroppo ne derivano.

Oggi, 22 novembre, si celebra la giornata nazionale della Legalità, ed è in tale occasione che noi vogliamo rendere pubblica questa lettera, proprio per dare la nostra massima disponibilità a costruire insieme sin d’ora un percorso condiviso, che veda attività economiche e pubblici esercizi impegnarsi a fianco di istituzioni, organi di vigilanza e controllo, sistema scolastico e tutte le realtà associative educative per promuovere un consumo consapevole delle bevande alcoliche e il massimo rispetto della legge, in particolare del divieto di somministrazione di alcolici ai minori. Siamo anche disponibili a individuare tali attività secondo un protocollo che le identifichi e ne certifichi la qualità del servizio e l’attenzione ai giovani e ai minori.

Il nostro cordiale saluto,
IL DIRETTORE GENERALE -Davide Urban-
IL PRESIDENTE ASCOM CONFCOMMERCIO FERRARA -Giulio Felloni-

BORDO PAGINA
La crionica non è fantascienza…

Copernico si è laureato a Ferrara, ma qua l’evoluzione scientifica mentale, a quanto pare è sempre quella, premoderna, a parte ovvio eccellenze Unife e figure straordinarie come Zamboni. In questi giorni spicca in tutto il mondo la notizia rivoluzionaria e clamorosa di una giovanissima ragazzina inglese (14 anni) autorizzata da un Giudice inglese (per la prima volta in Europa se non erro) a ibernarsi come unica prospettiva di non morire definitivamente, viste le condizioni terminali e senza scampo per una malattia incurabile. Incurabile allo stato attuale della medicina scientica. Ebbene, anziché gioire, in questo mondo in semidefault generale, per certi orizzonti relativamente imminenti ma possibili e desiderabili della scienza d’avanguardia, sulla stampa nazionale, tranne piu neutre e-o eccezioni, sembrava il Bollettino di Frankenstein. Nello specifico local o dintornisu La Nuova Ferrara e anche il Resto del Carlino nazionale, usciti piccoli dossier, proprio piccoli e disinformati in quanto colmi di imprecisioni e poco aggiornati. Pure bastava un giro nel web. Tale disinformazione riguarda sulle testate in questione , un noto scrittore ovvero Roberto Pazzi ma anche presunti esperti e scienziati, medici abbastanz anonimi nel dibattito internazionale, che – pur anche possibilisti- quantomeno potevano evidenziare (senno sembra solo science fiction…) le fonti ufficiali scientifiche, leggi Medici e Filosofi anche collegati alla Crionica, le ricerche sulla Longevità parallele e attinenti, persino una scienza sociale, ovvero il Transumanesimo cosiddetto. Parliamo di medici, ricercatori, sociologi ecc. accademici, che lavorano in Università accademiche o Istituti in sé autorevoli, non di New Age o mera fantascienza. Figure come Max More o Aubrey de Grey, di cas quasi alla CNN o la BBC o le principali testate mediatiche anglosassoni e non solo. Abbiamo letto, a parte le riflessioni letterarie di Pazzi rispettabili ma molto opinabili di tecniche mediche quasi da stregoni e al massimo forse fattibili tra due o tre secoli, di mero Business e costi proibitivi! Ma la Crionica o Life Extension e la Longevità stesse non sono mera fantascienza. Dal punto di vista scientifico dei veri esperti, si parla anche di pochi decenni, massimo meno di un secolo. La crionica ecc., è una Medicina sperimentale semmai, allo stato attuale, una alternativa possibile e i costi variabili a seconda delle diverse Cliniche oggi esistenti, in Usa e Russia, tra non molto anche in Spagna, GB e forse Italia, costi sempre più sostenibili, di questo passo appena superiori – se la ricerca continua cosi- delle Pompe Funebri e dei Funerali classici, questi si dai costi già sproprozionati…
Max More è lo stesso fondatore della più importante Clinica Crionica cosiddetta in Usa: il Transumanesimo stesso ha coinvolto e coinvolge figure inoltre come lo stesso Marvin Minsky, padre dell’Intelligenza Artificiale scomparso ancora recentemente, la stessa Marthin Rotthblatt, ricercatrice olandese e imprenditrice celebre per le sue ricerche mediche laterali già molto concrete (originate proprio dalla grave malattia della sua bambina), scrittori celebri come Bruce Sterling e persino Dan Brown. Va da sé, la critica più risibile, a parte ancora Pazzi che è un letterato e di scienza ne sa come Tolomeo, che pur ammettendo l’eccezionalità del caso, ha scomodato l’archetipo di Lazzaro et similia (leggendoli solo letteralmente, ma il simbolo ambivelente e il desiderio ben noto dell’artista di essere immortale persino con le proprie opere?) per contestare la Crionica o l’Animazione Sospesa (più tecnicamente parlando) come pericolosa e inquietante— è la questione del Business! Come se vaccini e farmaci e protesi magari bioniche o robotica chirurgica siano frutto solo di qualche alambicco alla Dottor Jackill! (come sembra leggendo in merito il solito Foglio notoriamente antitransumanista).
Noi stessi, per la cronaca nel 2010, come futuristi abbiamo partecipato a un convegno internazionale con presenti anche proprio gli stessi Rothblatt, De Grey e More (e diversi altri internazionali) oltre agli italiani Campa e Prisco ecc. (curatori dell’AIT di Milano, una delle due sezioni italiane, l’altra è il Netowrk+Transumanisti, dell’americana Humanity+ fondata con altri dallo stesso More! In Italia un “cronico” noto è lo stesso ancor giovane Bruno Lenzi, anche noto ai media, Resto del Carlino incluso). Qualcuno persino da noi intervistato.
Riassumendo, la stampa – e non solo – semplicemente si aggiorni, poi legittimamente pro o contro (altra questione dopo la trasparente perà dialettica conoscitiva, così è solo disinformazione o il solito passatismo antiscientifico oggi dominante).

Per info consultare i seguenti link:

http://www.ilsole24ore.com/art/mondo/2016-11-18/quattordicenne-inglese-muore-cancro-si-giudici-all-ibernazione-124419.shtml?uuid=ADCXNdxB

http://www.quotidiano.net/cronaca/ibernazione-umana-1.2689662

http://www.ilfoglio.it/scienza/2016/11/18/news/ibernazione-criogenesi-ragazza-inglese-107165/

https://en.wikipedia.org/wiki/Max_More

https://it.wikipedia.org/wiki/Aubrey_de_Grey

https://en.wikipedia.org/wiki/Martine_Rothblatt

http://estropico.blogspot.com

http://www.transumanisti.it

http:/transvision2010.wordpress.com

http://us.blastingnews.com/opinion/2016/11/life-extension-from-history-to-futurism-in-the-twentieth-century-001239421.html

Legalità promossa da Ascom Ferrara- a conclusione 4 edizione ‘Legalità, mi piace!’

Da: Ascom Ferrara

Un momento di riflessione sulla cultura della legalità nell’ambito della la quarta edizione della giornata di mobilitazione ‘Legalità mi piace!’ promossa dalla Confcommercio: si è trattato di una mattinata intensa che si è aperta con la lettura da parte del direttore generale di Ascom Confcommercio Ferrara Davide Urban di una lettera aperta – a firma del presidente provinciale Felloni e dello stesso Urban – che sottolinea l’impegno ed il lavoro costante svolto oltre a proporre di allargare a più realtà di protocollo operativo che consenta il rispetto della cultura della vita e della legalità. Una mattinata poi proseguita con i saluti del prefetto Michele Tortora che ha inteso” sottolineare con soddisfazione la grande consapevolezza espressa dagli interventi della Confcommercio nel sostenere come il rispetto della Legalità sia requisito fondamentale per lo sviluppo economico di questo territorio”. Al questore Antonio Sbordone il compito prettamente tecnico di rimarcare “Il problema a Ferrara è la micro criminalità (furti e spaccio di droghe) disorganizzata ma non per questa meno pericolosa a danno di famiglie e attività commerciali. Cosa provoca questi fenomeni? Incidono due fattori: la crisi economica ed i flussi migratori: è inutile nascondercelo. A Ferrara esistono però le condizioni di collaborazione ideale tra Istituzioni ed Associazioni per vincere questa battaglia”
Interventi che erano stati preceduti dal vicepresidente provinciale di Ascom Marco Amelio che ha voluto nel suo contributo rimarcare “Come gli atteggiamenti illegali e di abusivismo non solo creano un pesante danno alle aziende virtuose creando una concorrenza sleale non solo danneggiano l’erario statale e sottraendo oltre 180mila posti di lavoro regolari ma creano anche forti danni alla salute sottolineando il valore sociale ed etico delle imprese di vicinato ed il loro ruolo di responsabilità nei confronti dell’intera società”
Legalità mi piace è poi proseguita con il collegamento in streaming con la sede di Roma prima con la lettura del messaggio del Capo dello Stato Mattarella ed a seguire con l’intervento del presidente nazionale Carlo Sangalli che ha sottolineato in particolare: “In questa battaglia per la Legalità non possiamo e non dobbiamo abbassare la guardia. Confcommercio c’è a fianco degli imprenditori. La Legalità è la condizione necessaria ed intrinseca dello sviluppo delle imprese”.
Sono stati presentati i dati della inchiesta Format Research che ha evidenziato come ancora il 27% di italiani abbia almeno una volta acquistato nel 2016 in maniera illegale e nello stesso tempo come oltre il 65% delle imprese del commercio servizi e turismo si sentano colpite: un mercato dell’illegalità che brucia nel suo complesso qualcosa come 26 miliardi di Euro. I settori più colpiti sono l’abbigliamento, gli audiovisivi, gli alimentari ma anche i preziosi e i medicinali.
Sono stati anche snocciolati i risultati su scala nazionale del sondaggio on line GfK Eurisko che ha analizzato come ancora oggi una alta percentuale di imprenditori (più di uno su 4 del panel intervistato) si sentano minacciati in particolare dell’abusivismo e dalla piaga dei furti e come ancora un’altissima percentuale (86%) credano che leggi attuali siano inefficaci ed aumenta la percezione di quanti ritengano essenziale (78%) tra gli strumenti necessari ed efficaci la certezza della pena.

Lella Costa e Marco Baliani aprono la stagione di Prosa

Da: Comune di Copparo

Giovedì 24 novembre alle ore 21 si apre la Stagione di Prosa al Teatro Comunale De Micheli con Human, sul palco Lella Costa e Marco Baliani.
L’incontro con l’Altro ha a che fare con lo sguardo, “è soltanto guardando l’altrui esistenza che misuro la mia”. La qualità di questo sguardo non è sempre identica e, a seconda di come si guarda, con che intensità, profondità, indifferenza, empatia, rifiuto, si possono generare dialoghi e confronti oppure scontri e conflitti.
Lo spettacolo Human è costruito sul tema dello sguardo verso l’Altro, e parla di questo incontro con la Diversità, con le tante anime racchiuse dentro la definizione di Profugo, senza retorica e enfasi.
«Non è uno spettacolo che denuncia, fa indignare, informa, spiega, prende posizione, lancia messaggi o appelli. – sottolinea Marco Baliani – È piuttosto un teatro che inquieta, che pone domande e non conosce risposte, che lascia disorientati.»
Lo spettacolo è declinato dalla presenza di un’umanità profuga e dall’ineludibile confronto che questa presenza genera in questa parte di mondo che chiamiamo Occidente. Ma di volta in volta questo confronto genera risposte diversificate, che necessitano di diversi linguaggi, di differenti registri linguistici, di inaspettati punti di vista fuori dal coro.
Ci sono dialoghi a più voci, a volte serrati, a volte distesi, ci sono monologhi e ci sono narrazioni, c’è un canto epico, ci sono immagini di corpi impauriti, c’è un frammento di operetta buffa, ci sono inserti di acido cabaret, c’è una poesia, un canto, una musica.
È uno spettacolo che ci interroga su quella parola troppo abusata, Umanità, e interroga prima di tutto il gruppo degli attori e attrici, lo stare in scena dentro quella parola, con una adesione materica, corporea, al susseguirsi dei cambi di personaggi e situazioni.
Le musiche composte da Paolo Fresu tracciano un filo rosso per l’intero spettacolo, guidano la successione delle scene, tessono gli interstizi dell’intero arazzo, aprono a improvvise visioni. Con Costa e Baiani recitano David Marzi, Noemi Medas, Elisa Pistis, Luigi Pusceddu. Per informazioni biglietteria del teatro 0532 864 580.

movimento5stelle

Ospedale del Delta

Da: Movimento 5 Stelle

Negli ultimi giorni l’ospedale del Delta ha perso altri due grandi professionisti: l’urologo Maurizio Simone che a febbraio lascerà il nosocomio e l’anestesista Giulia Dallocchio. Due perdite che, unitamente alla ventilata chiusura del Punto Nascite, pongono seri interrogativi sull’effettiva capacità della classe politica dei comuni del Delta di rappresentarne i cittadini ed i diritti costituzionalmente garantiti. Facciamo nostre le parole del consigliere regionale Raffaella Sensoli che circa un mese fa sottolineava come la probabile chiusura del Punto Nascite dell’ospedale di Lagosanto fosse da imputare ad una precisa volontà politica, molto probabilmente la medesima volontà politica che ha concesso la deroga al Punto Nascite dell’ospedale di Cento e della quale non possiamo che rallegrarci. A questo punto sorgono spontanei i seguenti interrogativi: perché la medesima deroga non viene concessa al Punto Nascite dell’Ospedale di Lagosanto? In base quale principio il Punto Nascite dell’ospedale di Lagosanto risulta sacrificabile rispetto a quello di Cento? Il limite della decenza è stato ampiamente travalicato, conseguentemente chiediamo a tutti i sindaci del distretto Sud-Est di adoperarsi, unitamente, senza indugi e nelle opportune sedi non solo per la salvaguardia del Punto Nascite ma per l’inversione del progressivo processo di depauperamento e spogliazione dei servizi dell’ospedale del Delta, affinché torni ad essere il grande ospedale di un tempo. Il diritto alla salute fu concepito dai padri fondatori della Repubblica Italiana come “fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività” (art. 32), è evidente che la situazione in essere dimostra come questo diritto sia stato ampiamente disatteso. Auspichiamo che i sindaci del distretto Sud-Est prendano coscienza della necessità di ristabilire del dettato costituzionale partendo dal presupposto che i diritti in esso sanciti non hanno colore politico e non possono essere in alcun modo piegati a logiche e calcoli particolari. Il Movimento 5 Stelle è disponibile fin da ora a fare fronte comune con tutti quei sindaci che decideranno senza riserve di adoperarsi per il riprestino della legittimità costituzionale ed il diritto alla salute dei cittadini del Basso Ferrarese.

Movimento 5 Stelle
Codigoro
Lagosanto
Fiscaglia

Trasmissione interpellanza ‘Osservazioni su risposta Ass. Maisto interpellanza Omuri Doravi’

Da: Gruppo G.O.L.

Al Signor Sindaco
del Comune di Ferrara

PREMESSO

che lo scrivente ha presentato in data 6 Aprile 2016 interpellanza in cui chiedeva perché era stata assunta dal Comune di Ferrara e impiegata all’ufficio anagrafe una cittadina straniera senza titoli e non un/a ferrarese con titoli;

POI

di fronte alla non risposta si è interpellato il Signor Sindaco e per esso l’Assessore delegato per sapere:

– quanti sono gli stranieri che hanno avuto incarichi dal Comune di Ferrara;

– se ritiene che abbondando le possibilità di lavoro per i Ferraresi sia opportuno aprire graduatorie a cittadini stranieri che non parlano troppo correttamente la lingua italiana;

– se non ritenga vergognoso a fronte della carenza di posti di lavoro prevedere delle graduatorie dove vengono inseriti stranieri che non parlano correttamente la lingua italiana;

– se intende individuare il responsabile di questa situazione incresciosa oppure, come solitamente avviene, ritiene di menare il can per l’aia;

SUCCESSIVAMENTE

in data 21 Novembre, l’Assessore Maisto ha fornito una risposta a dir poco SCHIFOSA dice infatti il politico navigato:

In questo modo sarebbe come affermare che non è necessario prendere provvedimenti nei confronti di un automobilista che passa col rosso, tanto il conducente è già passato, oppure, nel campo penale, trovato un politico che ha rubato è inutile punirlo quando il furto è già compiuto;

TUTTO CIO’ PREMESSO

il sottoscritto INTERPELLA il Signor Sindaco e per esso L’Assessore delegato per sapere:

1. se ritiene corrette le risposte dell’assessore Maisto;

2. chi è che ha ‘sistemato’ la cittadina straniera in un posto ove non poteva stare;

3. chiede inoltre copia di tutti gli atti relativi alle prove di concorso e selezioni che hanno passato cittadini stranieri assunti dal comune di Ferrara.

Resto in attesa, fiducioso e speranzoso che Lei che ha dimostrato più volte di essere maestro di trasparenza e correttezza possa darmi tutti i chiarimenti che il caso richiede e proprio per questo La ringrazio anticipatamente e Le porgo cordiali saluti.

Si prega la S.V. di fornire risposta scritta.

Con Osservanza.

Il Presidente del Gruppo Consiliare
G.O.L. – Giustizia Onore Libertà
Ing. Francesco Rendine

‘Appunti Antigone’, evento conclusivo della rassegna teatrale ‘uno sguardo al cielo’

Da: Balamòs Teatro

Giovedì 24 novembre alle ore 21.00 si conclude la rassegna teatrale ‘uno sguardo al cielo’ con la presentazione dello studio teatrale ‘Appunti Antigone’ ispirato all’omonima tragedia di Sofocle e diretto da Michalis Traitsis regista e pedagogo teatrale di Balamòs Teatro.

In scena gli allievi del laboratorio teatrale del Centro Teatro Universitario di Ferrara: Giulia Aguzzoni, Chiara Baroni, Nawal Boulahnane, Edoardo Buriani, Claudia Cincotti, Riccardo Guidarini, Stefano Massarenti, Federica Mazza, Filippo Stefanoni, Giulia Tiozzo, collaborazione artistica Patrizia Ninu, disegno luci Cristina Iasiello.

Ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili, con prenotazione obbligatoria a: conversazionilutto@unife.it, 349/3593164.

A Tebe la lotta tra i due fratelli Eteocle e Polinice, l’uno difensore della città, l’altro aggressore, finisce con la morte di entrambi. Eteocle viene seppellito con tutti gli onori per volere del re Creonte, mentre Polinice, il nemico, rimane insepolto e la sua anima non potrà riposare. Antigone, sorella dei giovani morti e promessa sposa di Emone, figlio di Creonte, decide di sfidare il volere del re per dare sepoltura al fratello morto. L’altra sorella, Ismene, cerca di convincerla: è Creonte che stabilisce le leggi, e bisogna obbedire. Ma Antigone è decisa nel suo proposito. Creonte la condanna alla prigionia eterna, ma poi su consiglio dell’indovino Tiresia decide di liberarla. Troppo tardi, Antigone si è uccisa. Emone, addolorato, si uccide a sua volta, e alla notizia della morte del giovane anche la madre regina, Euridice, muore.

Antigone, il dramma di una donna di cui, nei secoli si è detto, scritto, interpretato, riletto, messo in scena, da diversi punti di vista e contesti. Un nome, Antigone –  ‘nata contro’ – che già di per sé sembra introdurre il tema portante della tragedia: l’opposizione e lo scontro tra le leggi della natura e quelle del potere, tra la pietas e la ragion di stato, tra l’amore e i razionali principi della legge, tra la vita e la morte, tra la giustizia e il suo contrario.

Antigone che diviene metafora e mito di ogni ribellione, in particolare quella femminile, non solo come asserzione di una supremazia etica della donna, ma come profondità della cura che non contempla abbandoni, ma solo comprensione, vicinanza, com/passione, al di fuori e al di sopra dell’accanimento e della irriducibilità del potere.

Antigone che oltrepassa ogni confine, lingua, pelle e religione, nella resistenza e coerenza alle leggi di umanità, in lotta contro le crudeli e bendate leggi terrene.

Il copione proposto attinge da svariati testi su Antigone. Non segue disciplinatamente il susseguirsi della tragedia sofoclea ma procede come un quaderno di appunti e di accenni di quadri, in un esercizio continuo di luci e ombre, che del resto punteggiano il dramma in ogni versione. E come in una fotografia che indugia su un dettaglio e s’imprime in una precisa angolatura, lo sguardo di Antigone viene colto in un profondo senso di solitudine e nella malinconia della perdita.

E forse il teatro, la cui forza è trasformare il dolore, persino la morte, in immagine poetica, alla fine interroga se stesso e lo spettatore: se e come sia possibile recuperare la vista, ritrovando uno sguardo di desiderio e di impegno per ricercare nuove rotte. E provare a ripartire ogni volta. Oltre  ogni morte e sconfitta.

‘Appunti Antigone’ sarà replicato nella giornata di venerdì 25 novembre alla Casa di Reclusione Femminile di Giudecca nell’ambito del progetto teatrale ‘Passi Sospesi’ di Balamòs Teatro e in occasione delle manifestazioni della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne; e mercoledì 14 dicembre al Teatro MPX di Padova all’interno della rassegna ‘Teatrando’ riservata alle scuole del territorio.

Il progetto ‘Uno sguardo al cielo’, diretto dalla Prof.ssa Paola Bastianoni, è realizzato in collaborazione fra Università di Ferrara, Master ‘Tutela, diritti e protezione dei minori’, Comune di Ferrara, Onoranze funebri AMSEF e Pazzi Onoranze funebri.

La rassegna teatrale è realizzata in collaborazione con Daniele Seragnoli, direttore del Centro Teatro Universitario, e con Michalis Traitsis di Balamòs Teatro.

Anteprima del film di Clint Eastwod

Da: Apollo Cinepark

Un atteso evento animerà domani, mercoledì ore 21.15, le sale dell’Apollo Cinepark:

l’anteprima nazionale (in versione originale sottotitolata) di ‘SULLY’, il nuovo film di Clint Eastwood con Tom Hanks, Aaron Eckhart e Laura Linney, in collaborazione con Sala Biografilm.

Il 15 Gennaio 2009, il mondo assistette al ‘Miracolo sull’Hudson’ quando il capitano ‘Sully’ Sullenberger (Tom Hanks) atterrò in emergenza col suo aereo nelle acque gelide del fiume Hudson, salvando la vita a tutti i 155 passeggeri presenti a bordo. Tuttavia, anche se Sully venne elogiato dall’opinione pubblica e dai media, considerando la sua un’impresa eroica senza precedenti, delle indagini minacciarono di distruggere la sua reputazione e la sua carriera.

Presentazione Boari domani 23/11 ore 17:30

Da: Libreria Feltrinelli

Domani, Mecoledì 23 Novembre, alle ore 17.30 sarà presentato in Feltrinelli il libro di Francesca Boari ‘Un dentro tanto grande’ di Cicorivolta editore.
L’incontro è organizzato in collaborazione con l’Associazione Culturale Olimpia Morata. Dialogherà con l’autrice Francesca Mariotti.

Ferrara Concreta ha fatto Bin-go!

Da: Ferrara Concreta

Oltre cento persone hanno gremito la sala dell’Hotel Europa per ascoltare il Prof. Bin, noto costituzionalista dell’Ateneo ferrarese, che ha spiegato tecnicamente cosa potrebbe cambiare nella Costituzione italiana se vincesse il si al referendum del 4 dicembre.
Annalisa Bilotta affiancata da Danny Farinelli hanno condotto l’intervista a Roberto Bin in modo diretto e chiaro, dando voce alle perplessità di tutti i presenti che, ancora oggi hanno tanti dubbi sul voto referendario.
“Abbiamo un’occasione rara per modificare qualcosa nel Paese: il modo con cui si assumono le decisioni. – afferma il prof. Bin – Finalmente le Istituzioni democratiche locali potranno co-decidere le politiche nazionali, cosa mai avvenuta in Italia fino ad ora”.
L’incontro è stata l’occasione per sfatare leggende metropolitane come quella che la riforma prevede una modifica dei poteri del Premier, in realtà nella riforma proposta nessuna parola è cambiata nella parte relativa al Presidente del Consiglio, mentre il superamento del bicameralismo perfetto presente in Italia non andrà a scalfire la democraticità del sistema, anzi garantirà una maggiore assunzione di responsabilità politica nelle scelte normative.
Sicuramente si tratta di un primo passo verso la riorganizzazione del sistema giuridico italiano che oggi è indispensabile per una maggiore chiarezza e trasparenza delle decisioni politiche.
“La grande presenza al nostro incontro – afferma Alberto Bova, consigliere di Ferrara Concreta – ci conferma che le persone hanno bisogno di informazioni chiare e provenienti da fonti attendibili. Oggi abbiamo fatto un servizio pubblico alla collettività che ha diritto di informarsi prima di effettuare scelte che andranno a modificare la nostra organizzazione statale”.
Particolarmente soddisfatto anche Paolo Orsatti, presidente di Ferrara Concreta che si è congratulato con i giovani attivisti della lista per aver organizzato e gestito così positivamente questa iniziativa.

‘Pur di Fare Musica’ La nuova commedia musicale di Paolo Belli

Da: Organizzatori

Anteprima al Teatro dei Fluttuanti di Argenta (FE)
‪martedì 29 novembre 2016

Paolo Belli torna in teatro con ‘Pur di fare Musica’, una inedita commedia musicale scritta con Alberto Di Risio, che debutterà il prossimo ‪29 novembre al Teatro dei Fluttuanti di Argenta (FE) ‪alle 21 e che sarà poi in scena nei teatri di tutta Italia fino alla fine di gennaio 2017.

Dopo un lungo tour estivo, che ha portato il cantante emiliano e la sua Big Band ad esibirsi di fronte e centinaia di migliaia di persone in decine di piazze italiane, ed in attesa di riprendere gli impegni televisivi con Telethon (in dicembre) e con la dodicesima edizione di Ballando con le Stelle prevista a febbraio 2017, con ‘Pur di fare Musica’ Paolo torna ad una delle sue grandi passioni, il teatro, e lo fa assieme a sette musicisti, con i quali darà vita ad una vera e propria commedia musicale.

Tutto ha inizio in una sala prove: Paolo sta preparando un nuovo show ed alcuni musicisti sono in ritardo. Il titolare della sala lo invita quindi a valutare, in alternativa a chi non è ancora arrivato, alcuni suoi amici.

Sul palco personaggi a dir poco originali: il ‘Gelido’, un chitarrista alquanto singolare, quattro virtuosi gemelli che per dissapori familiari non suonano mai assieme, Pedro, sassofonista spagnolo che non sa lo spagnolo, e Peppe, il ‘padrone di casa’, gestore della sala prove ed insegnante di percussioni. Tutti elementi che porteranno Paolo, suo malgrado, a doversi adeguare ad un linguaggio surreale ed alle stranezze dei musicisti chiamati in causa.

‘Pur di Fare Musica’ alterna a momenti recitati comici ed esilaranti, altri puramente musicali, nei quali trovano spazio, riarrangiati per l’occasione, non solo i pezzi più noti ed amati del repertorio di Paolo Belli ma anche alcuni tributi ai suoi ‘maestri’.

‘Pur di Fare Musica’, di Alberto Di Risio e Paolo Belli
Con Paolo Belli, Juan Carlos Albelo Zamora, Gabriele Costantini, Mauro Parma, Enzo Proietti, Gaetano Puzzutiello, Peppe Stefanelli e Paolo Varoli
Regia di A. Di Risio

La newsletter del 21 novembre 2016

Da: Comune di Ferrara

CENTRO IDEA – Martedì 22 novembre dalle 9.30 alle 16 davanti ai Bagni Ducali (viale Alfonso I d’Este 17)
Giornata dell’albero: in distribuzione le piante per ridurre l’anidride carbonica

Martedì 22 novembre 2016 davanti alla palazzina dei Bagni Ducali (viale Alfonso I d’Este 17) dalle 9.30 alle 16 è in programma l’iniziativa ‘Un albero per ridurre la CO2’: una distribuzione gratuita di alberi e arbusti alla cittadinanza.

Il 21 novembre si celebra la Giornata nazionale degli alberi istituita come ricorrenza nazionale con una legge della Repubblica entrata in vigore dal febbraio 2013. L’obiettivo della ricorrenza è quello di valorizzare l’importanza del patrimonio arboreo, di ricordare il ruolo fondamentale ricoperto da boschi e foreste e promuove l’impegno a ridurre le emissioni e il rischio idrogeologico.

Il Centro Idea del Comune di Ferrara promuove la Giornata nazionale degli alberi con l’abituale ‘Festa dell’albero’ il 22 novembre 2016.
Vieni a ritirare anche tu un albero o un arbusto da piantare nel tuo giardino!

Questi gli alberi in distribuzione:
Acero Campestre
Alaterno
Crespino
Ginepro comune
Ligustro selvatico
Nocciolo
Prugnolo
Rosmarino
Sanguinello
Spino cervino

Per info: Centro Idea, via XX Settembre 152 (Casa Biagio Rossetti) a Ferrara, tel. 0532 742624, pagina online servizi.comune.fe.it.

CONSIGLIO COMUNALE – Diretta audio-video su ConsiglioWeb dalle 15,15. DOCUMENTAZIONE SCARICABILE
L’esito del Consiglio comunale di Ferrara in seduta lunedì 21 novembre

Il Consiglio comunale di Ferrara si è riunito lunedì 21 novembre alle 15.15 nella residenza municipale. La seduta – con modalità definite dalla Conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari convocata dal presidente del Consiglio comunale Girolamo Calò – è stata aperta dalla trattazione di un’interrogazione a risposta immediata. A seguire, dopo la relazione per l’anno 2016 del Garante dei diritti delle persone private della libertà personale, l’assemblea ha proceduto all’esame di una delibera dell’assessora Annalisa Felletti e alla discussione su di un ordine del giorno presentato dal consigliere Fochi-M5S e su una mozione della consigliera Morghen-M5S.

Da rilevare che l’ordine del giorno presentato dal consigliere Fochi-M5S è stato discusso secondo modalità estranee alle prescrizioni regolamentari, avendo il suo contenuto natura di comunicazione/informazione politico/referendaria.

>> Come di consueto prevista la diretta audio video dell’intera seduta di Consiglio comunale sulla pagina internet del servizio ConsiglioWeb all’indirizzo http://www.comune.fe.it/index.phtml?id=472

>> DOCUMENTAZIONE SCARICABILE (a fondo pagina)

Questi gli argomenti posti all’ordine del giorno:

>> QUESTION TIME – Interrogazione gruppo SI (‘Presenze turistiche a Ferrara’) a risposta immediata (art. 100 – comma 2 del Regolamento del C.C.).

L’assessore al Turismo Massimo Maisto ha risposto al consigliere Fiorentini-SI, che si è dichiarato soddisfatto.

>> RELAZIONE per l’anno 2016 del Garante dei diritti delle persone private della libertà personale Marcello Marighelli (Vedi testo integrale a fondo pagina)

Al termine dell’esposizione del documento nel corso del dibattito sono intervenuti i consiglieri Fiorentini (SI), Morghen (M5S), Rendine (GOL), Baraldi (PD), Anselmi (FI), Bova (FC), Cavicchi (Lega nord).

DELIBERE

Assessora alla Pubblica Istruzione/Formazione/Pari opportunità Annalisa Felletti

>> (PG 121873/16) – Variazione al Bilancio di Previsione 2016-2018 della Istituzione dei Servizi
Educativi Scolastici e per le famiglie. Applicazione al Bilancio di Previsione 2016 di parte
dell’avanzo di amministrazione 2015 disponibile.

Dopo l’illustrazione del documento da parte dell’assessora Felletti sono intervenuti i consiglieri Fochi (M5S), Corazzari (PD), Fornasini (FI).

La delibera è stata approvata con i voti a favore dei gruppi PD, FC (contrari gruppi FI e GOL; astenuto gruppo M5S).

Variazione del Bilancio 2016 della Istituzione Scolastica – La proposta di variazione al Bilancio di Previsione per l’anno 2016 della Istituzione Scolastica contiene alcune scelte significative.

Alcune riguardano aumenti di stanziamento delle spese per la gestione di servizi:
– € 118.000 lo stanziamento per la Refezione Scolastica nelle scuole statali (Infanzia, Primaria, Secondaria 1° grado), dovuto ad un aumento dei pasti consumati;
– € 25.000 per ausiliariato, lavanderia e pulizia nei Nidi d’Infanzia e nei Centri per le Famiglie, dovuto alla riorganizzazione di questi servizi nel corso dell’anno (esternalizzazioni);
– € 16.000 per acquisto libri di testo, dovuto all’aumento del costo dei libri di testo; l’aumento è stato comunque contenuto dal risparmio ottenuto con la effettuazione della gara di appalto per la fornitura dei libri alle scuole;
– € 20.000 per servizio di Prescuola e manutenzione tende e zanzariere alle Scuole Primari.

Altre scelte riguardano aumenti di contributi assegnati al Comune di Ferrara da altri Enti (Stato, Regione E.R., Provincia):
– € 90.000 di fondi della Legge Regionale sui Nidi;
– € 180.000 di contributo statale straordinario per la frequenza scolastica degli alunni disabili alle Superiori;
– € 80.000 dal Comune per l’appalto del sostegno educativo nelle scuole dell’infanzia e dell’Obbligo, e per contributi alla frequenza scolastica nelle Scuole d’Infanzia Paritarie.

Altre scelte riguardano contributi aggiuntivi erogati dal Comune alle Scuole d’Infanzia Comunali (€ 16.000) e alle Scuole dell’obbligo Statali del forese (€ 15.000).

Nel complesso, la manovra sarà di circa € 700.000, di cui € 27.000 coperti con l’Avanzo di Amministrazione 2015 della Istituzione Scolastica.

ORDINI DEL GIORNO E MOZIONI

>> (PG 129056 – 14/11/2016) – Gruppo Movimento 5 Stelle consigliere Fochi – Ordine del giorno in difesa della Costituzione

>> (PG 93173 – 18/08/2016) – Gruppo Movimento 5 Stelle consigliera Morghen – Mozione sull’istituzione del Garante dei diritti delle vittime di reato e dei loro familiari: modifiche statutarie.

Dopo l’illustrazione della consigliera Morghen su documento sono intervenuti l’assessora Chiara Sapigni e consiglieri Turri (PD), Anselmi (FI), Fiorentini (SI).

La Mozione è stata respinta.

A favore hanno votato i gruppi M5S, FI, Lega Nord (contrari PD e SI).

La seduta si è conclusa alle 19.48.

2.a COMMISSIONE CONSILIARE – Martedì 22 novembre alle 15 in sala Zanotti
Esame della delibera ‘Approvazione di esenzioni e agevolazioni per la fruizione dei Servizi Museali 2017’

La 2.a Commissione Consiliare – presieduta dalla consigliera Corazzari – si riunirà martedì 22 novembre alle 15 nella sala Zanotti della Residenza municipale. Alla presenza dell’assessore relatore Massimo Maisto verrà esaminata la delibera “Approvazione di esenzioni ed agevolazioni per la fruizione dei Servizi Museali da parte dell’utenza nell’anno 2017”.

4.a COMMISSIONE CONSILIARE – Convocata martedì 22 novembre alle 15.30 in sala Zanotti
Esame del ‘Regolamento Comunale per la disciplina della co-progettazione’
21-11-2016

La 4.a Commissione consiliare – presieduta dal consigliere Bova – si riunirà martedì 22 novembre alle 15.30 nella sala Zanotti del Municipio. Alla presenza dell’assessora Chiara Sapigni verrà esaminata la delibera “Adozione di Regolamento Comunale per la disciplina della co-progettazione nel rapporto fra Amministrazione Comunale ed Enti del Terzo Settore nell’ambito dell Politiche Sociali”.

Sarà inoltre presente l’avvocato amministrativista Luciano Gallo, esperto in Diritto delle Politiche Sociali e dell’Urbanistica, incaricato dal Comune di Ferrara per supporto alla redazione del Regolamento per la co-progettazione.

CONFERENZA STAMPA – Martedì 22 novembre alle 12, nella sede del Teatro Ferrara Off
Presentazione dello spettacolo ‘Cinque pagine bianche’

Martedì 22 novembre alle 12, nella sede del Teatro Ferrara Off (viale Alfonso I d’Este 13, Ferrara) l’assessore alla Cultura del Comune di Ferrara Massimo Maisto e l’assessora alla Pubblica Istruzione Annalisa Felletti prenderanno parte alla conferenza stampa di presentazione dello spettacolo ‘Cinque pagine bianche’ (in replica il prossimo giovedì 24 novembre al Teatro Nuovo di Ferrara).
L’intero incasso dello spettacolo, organizzato da Cassa Padana, con giovani attori provenienti dai corsi di formazione del Teatro Ferrara Off e con ballerini di Jazz Studio Dance, sarà interamente devoluto al miglioramento della sede del Teatro Ferrara Off.

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Incontro con l’autore Piero Dorfles mercoledì 23 novembre alle 17
Ricordi di poesie imparate a scuola negli anni Cinquanta

E’ dedicato alle ‘poesie dei libri di scuola degli anni Cinquanta’ il libro a cura di Piero Dorfles dal titolo ‘Che dice la pioggerellina di marzo’ (Manni Editore 2016) che mercoledì 23 novembre alle 17 sarà presentato nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea.
Nel corso dell’incontro, a cura dell’associazione culturale Amici della Biblioteca Ariostea, ne parlerà con l’autore Angela Poli (Sezione Ragazzi Biblioteca Ariostea).
Per l’occasione, nell’atrio della biblioteca sarà allestita un’esposizione bibliografica dedicata alle poesie di ieri e di oggi per bambini e ragazzi.

Molti di quelli che furono bambini negli anni Cinquanta conoscono ancora a memoria i versi imparati a scuola, che sono rimasti nelle loro menti non solo per la loro musicalità, ma anche per i loro contenuti. Queste poesie sono state uno strumento educativo o “hanno guastato gli animi di una intera generazione”?

TURISMO E SPORT – Sabato 17 dicembre con partenza alle 15 in piazza Trento e Trieste. Alle 17 il concerto
‘Run for Christmas’, corsa natalizia non competitiva di 5 chilometri

Sbarca a Ferrara un nuovo evento: la Run for Christmas è la corsa natalizia non competitiva di 5 chilometri in cui si partecipa travestiti da Babbo Natale, da Elfo, da Renna o da Befana. L’obiettivo non è arrivare al traguardo prima degli altri, ma divertirsi senza limiti e farsi trascinare dalla magia del Natale. Non è obbligatorio correre, si può anche passeggiare e farsi contagiare dall’allegria del Natale.
La prima tappa si svolgerà a Pontedera (Pisa). Sarà seguita dall’appuntamento ferrarese del 17 dicembre e la terza ed ultima tappa si svolgerà a Mantova. La manifestazione sarà inserita nel programma del “Natale a Ferrara”- Ati Delphi International, Made Eventi e Sapori da Mare –
e ospitata dal Fideuram Christmas Village aperto dalle 10 in piazza Trento e Trieste, iscrizioni fino a pochi minuti dal via, fissato alle 15.

Tra un mese sarà tempo di Run for Christmas, evento che con la sua magia natalizia avvolgerà le strade di Ferrara per la prima volta. Con l’iscrizione verrà data la possibilità ai partecipanti di scegliere il travestimento preferito. Quattro le alternative: Babbo Natale, Elfo, Renna o Befana. Ad ogni personaggio corrisponde una maglietta ed un cappellino a tema: le strade di Ferrara saranno quindi invase dai personaggi tipici del Natale! Sarà un evento aperto a tutti, grandi e piccini: non ci sono limiti di età per partecipare. Si tratta del format natalizio proposto dagli organizzatori di Color Vibe Italia che prevede, per il 2016, tappe: la prima si svolgerà a Pontedera (PI) l’11 Dicembre. La seconda coinvolgerà Ferrara e la conclusione sarà a Mantova il 18/12.

A Ferrara, la giornata inizierà in piazza Trento e Trieste. Alle 10 gli organizzatori, in partnership con l’Associazione Puedes, il Natale a Ferrara e Telethon Ferrara, inaugureranno gli spazi dedicati alla manifestazione all’interno del Fideuram Christmas Village. Qui, tutti i partecipanti potranno ritirare il Christmas Kit compreso nell’iscrizione (maglietta e cappellino del personaggio prescelto, pettorale, gym bag offerta da Bruni Sport, gadget e prodotti offerti dai partner), ma anche godere delle attività di intrattenimento, musica e informazioni insieme ad amici, parenti e semplici spettatori. Per gli ultimi ritardatari, ci sarà la possibilità di registrarsi alla corsa fino a pochi minuti dal via, fissato per le 15.

Al pronti-via la Run for Christmas scatterà da Piazza Trento e Trieste e, attraverso uno splendido percorso tra cittadino, porterà i partecipanti ad attraversare gli Special Point (4 totali), ognuno dedicato ad un personaggio: Snow Point (fantastica ‘neve’ con cui cospargersi), Gourmet Point (prelibatezze degli Elfi), Thirsty Point (il nettare delle Renne), Sweet Point (gommose gioie di cui vanno pazze le Befane).

Tagliato il traguardo, grande festa nel cuore del Fideuram Christmas Village, dove si potranno iniziare nel migliore dei modi i festeggiamenti del Natale e assistere al concerto del Coro di San Francesco dalle 17.

“Siamo molto contenti – spiega Alessandro Curti, responsabile organizzativo – di avere l’opportunità di portare a Ferrara questa festa natalizia. Ringraziamo l’assessore comunale Maisto e l’assessore Merli per la disponibilità e la ricettività alle nostre proposte. Oltre alla già collaudata collaborazione con l’associazione Puedes, siamo lieti di poter interagire con il Natale a Ferrara, città nella quale abbiamo peraltro già avuto un ottimo riscontro con gli eventi Color Vibe e su cui investiremo molto nel prossimo futuro. Non possiamo che esser entusiasti nel sostenere la raccolta fondi di Telethon, nostro nuovo Charity Partner per l’occasione, e siamo altresì contenti nel dare il benvenuto a Bruni Sport come partner dell’iniziativa”

“Dopo il grande successo della Color Vibe, che per due anni consecutivi ha colorato il ferragosto del Puedes Summer Night, siamo molto contenti di sostenere questo format natalizio e associare Puedes ad iniziative che riflettono in pieno il nostro spirito” commenta Erika Sarson, presidente dell’omonima associazione culturale. “Interagire con realtà locali grazie a format internazionali di rilievo permette a Ferrara un salto di qualità importante e farne parte ci rende orgogliosi”.

LE ISCRIZIONI
Iscrizioni aperte online, sul sito della manifestazione (www.runforchristmas.com), all’Associazione Puedes (via Mentessi 4, Ferrara) e Bruni Sport () fino a venerdì 16 dicembre. Il giorno dell’evento solo al Fideuram Christmas Village (piazza Trento e Trieste).
Le quote d’iscrizione sono differenti per ‘bambini’ (€10 per i nati dopo il 17/12/2002), ‘adulti’ (€12) e ‘Team’ (€55, squadra di 4 componenti con i 4 travestimenti diversi) e sono valide fino al 30 novembre. A dicembre ed il giorno dell’evento subiranno un piccolo incremento, per incentivare l’iscrizione anticipata.

IL PROGRAMMA
ore 10 – apertura del Fideuram Christmas Village in Piazza Trento e Trieste con ritiro kit e ultime iscrizioni
ore 14 – inizio attività di intrattenimento a cura della palestra “Gym & tonic”
ore 15 – partenza dell’evento
ore 16 – arrivo e Christmas Party
ore 17 – Concerto del Coro di S. Francesco

CHARITY: correre fa bene ed aiuta a fare del bene
Spazio anche alla solidarietà: “La Run for Christmas – spiegano gli organizzatori – sosterrà in ogni tappa uno o più progetti benefici. A Ferrara, l’obiettivo sarà aiutare la sezione locale di Telethon nella raccolta fondi. Parte dell’incasso, infatti, sarà devoluto alla fondazione stessa e l’importo complessivo verrà comunicato pubblicamente a margine dell’estrazione dei premi della lotteria del Natale a Ferrara.
Sport partner: Bruni Sport

Per info: il sito ufficiale è www.runforchristmas.com; ulteriori informazioni sulla tappa di Ferrara sono qui: http://runforchristmas.com/ferrara2016/info/
La pagina Facebook é www.facebook.com/runforchristmas
L’evento FB: https://www.facebook.com/events/348256205525589/

CONFERENZA STAMPA – Mercoledì 23 novembre alle 11.30 nella sala dell’Arengo della residenza municipale
Presentazione del ‘39° Memorial Mario Cardinelli / mezza maratona Uisp’

Mercoledì 23 novembre alle 11.30 nella sala dell’Arengo della residenza municipale sarà illustrato alla stampa il programma del ‘39° Memorial Mario Cardinelli / mezza maratona Uisp’ che si svolgerà a Pontelagoscuro domenica 27 novembre.

Interverranno all’incontro con la stampa l’assessore allo Sport del Comune di Ferrara Simone Merli, il responsabile del Servizio sport comunale Fausto Molinari, il presidente Uisp di Ferrara Enrico Balestra, il presidente della Lega Atletica Uisp di Ferrara Gianluigi Fregnani, Laura Sighinolfi della Commissione Internazionale AIDS, il presidente AVIS Ferrara Florio Ghinelli e la presidente del Centro di promozione sociale Quadrifoglio Loretta Prampolini.

LAVORI PUBBLICI E VIABILITA’ – Posticipo del cantiere per limitare i disagi alla circolazione
Rinviati all’1 dicembre i lavori per la messa in sicurezza del ponte Bailey di via Golena

I preannunciati lavori per la messa in sicurezza del ponte Bailey di via Golena programmati dal Comune di Ferrara per la giornata di giovedì 24 novembre saranno rinviati alla giornata di giovedì 1 dicembre, con eventuale prosecuzione venerdì 2, e con chiusura al transito dalle 8,30 alle 16,30 di via Golena in tutto il tratto tra via Comacchio e via della Ginestra.
Il rinvio è stato deciso dall’Amministrazione comunale per evitare sovrapposizioni con gli interventi di asfaltatura che sono stati programmati da Anas, dal 21 al 26 novembre, nel tratto Cona-Fe Sud del raccordo Porto Garibaldi-Ferrara e che comportano l’uscita obbligatoria per tutti i veicoli allo svincolo di Cona e la prosecuzione sulle strade provinciali e comunali.

CONFERENZA STAMPA – Mercoledì 23 novembre alle 11 nella sala dell’Arengo della residenza municipale
Presentazione della festa per i 35 anni del centro di promozione sociale Il Barco

Mercoledì 23 novembre 2016 alle 11, nella sala dell’Arengo della residenza municipale, verrà presentata l’iniziativa in programma in occasione del “35° anniversario della nascita del centro di promozione sociale Il Barco”. La festa si terrà sabato 26 novembre alle 10.30 nella sede del centro in via Indipendenza 40.

All’incontro con i giornalisti interverranno la portavoce del Sindaco Anna Rosa Fava, il presidente del centro Il Barco Eridano Battaglioli, il responsabile delle attività del Centro Paolo Giberti e il presidente del coordinamento provinciale di Ancescao (Associazione nazionale centri sociali, comitati anziani e orti) Gianni Artini.

BIBLIOTECA BASSANI – Mercoledì 23 novembre alle 17 in via Grosoli a Barco
Per i più piccoli le storie di ‘Ciclamina’ e del ‘drago dalle 7 teste’

E’ in programma per mercoledì 23 novembre alle 17 il nuovo appuntamento con l”Ora del racconto – Tra castelli e magie’, per bambini dai quattro ai dieci anni, alla biblioteca Bassani di Barco (via G. Grosoli 42, Ferrara). Protagonisti del pomeriggio di letture saranno i libri ‘Ciclamina’ (di Tanguy & Quentin Gréban), e ‘Il drago dalle 7 teste’ (di Margherita Sgarlata e Riccardo Francaviglia), che saranno presentati da Anna Bellini.
La partecipazione è gratuita e non è richiesta la prenotazione.

NATALE E CAPODANNO A FERRARA – Un altro importante riconoscimento che porta la città sotto i riflettori
Il Touring Club Italiano inserisce Ferrara tra le 10 mete dove passare il Capodanno

Dopo essere stato inserito nella Top Ten di Trivago, per il Capodanno cittadino arriva un altro importante riconoscimento: il Touring Club Italiano ha inserito Ferrara tra le 10 destinazioni dove trascorrere il Capodanno.

Nato 120 anni fa a Milano, il Touring Club Italiano conta quasi 300.000 iscritti. Riconosciuta a livello nazionale ed internazionale come una delle più influenti associazioni che si occupano di turismo, cultura e ambiente, segnala ai suoi soci e ai lettori della sua rivista cartacea e online i luoghi più belli da visitare, in Italia e non.
Il riconoscimento da parte del Touring Club è sempre prezioso per ogni meta turistica, in quanto significa ricevere grande attenzione da parte di associati, turisti e media.

Una bellissima fotografia dell’Incendio del Castello Estense accoglie i visitatori nella pagina web dell’articolo, che suggerisce di passare la notte di Capodanno nella nostra città sia per assistere, allo scoccare della mezzanotte, ad uno “spettacolo piromusicale di assoluta bellezza” sia per provare la nuova pista da sci, unica nel suo genere, che il 3 dicembre verrà inaugurata in Piazza XXIV Aprile. Un riconoscimento che va a sottolineare quanto l’idea di Visit Ferrara e dell’ATI formata da Delphi International, Made Eventi e Sapori d’Amare, di unire la tradizione del capodanno ferrarese – con l’Incendio del Castello Estense – e l’innovazione – la pista da sci – sia risultata vincente. Insieme a Ferrara, l’articolo consiglia anche grandi città quali Napoli, Genova e Padova.
“Certamente si tratta di una grande pubblicità per la nostra città, che tramite i suoi grandi eventi si fa conoscere ed apprezzare ogni anno di più da turisti italiani e stranieri” – affermano gli organizzatori Alessandro Pasetti di Made Eventi e Riccardo Cavicchi di Delphi International – “E’ inoltre una grande soddisfazione a livello personale e un riconoscimento all’impegno e al lavoro che stiamo svolgendo insieme al Comune di Ferrara.”

SCUOLA E CULTURA – Mercoledì 23 novembre a Bologna la presentazione dei progetti vincitori
Delegazione degli istituti Alda Costa e Ariosto per il premio “Io amo i beni culturali”

Trasferta di spicco, quella in programma per mercoledì 23 novembre a Bologna, per l’Istituto comprensivo Alda Costa: una delegazione di allievi parteciperà, accompagnata dalle docenti Erminia Sannini e Susanna Losciale, alla giornata di presentazione dei progetti vincitori del concorso “Io Amo i beni culturali” 2015/2016, in programma dalle 9 alle 17.30 nella terza Torre della Regione Emilia Romagna. All’incontro di Bologna parteciperà anche una delegazione di studenti del liceo Ariosto, partner del progetto, accompagnata dall’insegnante Caterina Pieri.

Un’iniziativa che l’Ibc – Istituto per i Beni artistici culturali e naturali – ha intrapreso nel 2011 proprio per avvicinare i giovani al patrimonio culturale e alle istituzioni che lo conservano, favorendone la partecipazione attiva e creativa e sostenendo la loro crescita personale di cittadini. Il progetto “Volti e mani parlanti: l’interiorità dell’uomo attraverso le opere della Pinacoteca nazionale di Ferrara” sviluppato dall’Ics Alda Costa prevedeva che studenti e insegnanti venissero stimolati dalle sensazioni suscitate da mani e volti presenti nei preziosi dipinti della Pinacoteca.
Lo scopo era indagare la grammatica delle emozioni dei personaggi ritratti nei quadri, orientare i ragazzi alla riscoperta del prestigioso palazzo Diamanti e farli pensare alla sua valorizzazione all’esterno con azioni mirate. Gli alunni delle scuole primarie Costa, Guarini e Manzoni e della secondaria Boiardo sono diventati protagonisti di ‘tableaux vivants’, interviste impossibili a personaggi dei dipinti, momenti di teatro, compositori di musiche, tutti coinvolti in lezioni-laboratorio sull’esposizione della pittura ferrarese.

Il percorso didattico intrapreso con questo progetto coinvolge l’Amministrazione comunale di Ferrara che nei prossimi mesi ospiterà una mostra fotografica su questa attività.

MUSEO NAZIONALE DELL’EBRAISMO – In questi giorni alla Conferenza annuale di Copenaghen
Il MEIS entra nell’Associazione dei Musei Ebraici europei/AEJM

Il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah – MEIS di Ferrara diventa membro associato dell’AEJM, l’Associazione che riunisce i principali musei ebraici europei.

In queste ore il MEIS sta partecipando alla Conferenza Annuale dell’AEJM, focalizzata sul tema “Restare importanti. I pubblici del futuro dei Musei Ebraici in un’Europa che cambia”, in corso di svolgimento presso il Danish Jewish Museum di Copenaghen fino a domani.

E proprio domani mattina, il Presidente del MEIS, Dario Disegni, e il Direttore Simonetta Della Seta presenteranno il Museo agli altri componenti dell’Associazione, illustrandone gli obiettivi, le fasi di realizzazione del progetto, le attività in calendario.

La Conferenza Annuale dell’AEJM punta a mettere in contatto i diversi musei aderenti all’Associazione, e a favorire, attraverso conferenze, workshop, tavole rotonde, presentazioni e visite guidate, lo scambio di informazioni e conoscenze circa le rispettive collezioni, mostre, best practice e percorsi educativi.

Tornando a Ferrara, nell’ambito delle celebrazioni per il centenario della nascita di Giorgio Bassani, il MEIS e l’Istituto di Storia Contemporanea promuovono le letture bassaniane che mercoledì 23, alle 18, vedranno protagonista Lino Capolicchio. Il celebre Giorgio della trasposizione cinematografica che De Sica fece de ‘Il Giardino dei Finzi Contini’ sarà a Casa dell’Ariosto per dare voce ad alcuni brani dello scrittore ferrarese. L’evento si terrà nelle sale che ospitano la mostra di Eric Finzi “Ritorno al Giardino”, organizzata sempre dal MEIS e dall’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara, in collaborazione con i Musei Civici di Arte Antica del Comune di Ferrara, e patrocinata dal Comune di Ferrara, dalla Regione Emilia-Romagna, dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane – UCEI e dal Comitato Nazionale per le celebrazioni della nascita di Giorgio Bassani. La rassegna, a ingresso gratuito, sarà aperta fino al 31 gennaio 2017.

Terradilei di Charlotte Perkins Gilman: un’utopia femminista

Da: Orgaizzatori

Biblioteca del Centro Documentazione Donna
via Terranuova 12/b – Ferrara
giovedì 24 novembre 2016 ore 17

Secondo incontro del ciclo ‘Donne, alieni e macchine nelle scrittrici di fantascienza’, quello di giovedì 24 novembre è dedicato a un classico delle utopie femministe.
Dalla ‘Preziosa’ Madeleine de Scudéry con la sua Carte de Tendre, a Donna Haraway con il Manifesto Cyborg, molte sono le scrittrici che si possono iscrivere nel ricco anche se misconosciuto filone delle utopie femministe; il romanzo Herland di Charlotte Perkins Gilman ne è forse l’esempio più noto.
Scritto nel 1915 e pubblicato dapprima a puntate sul periodico «The Forerunner», diretto dalla stessa Charlotte Perkins, Terradilei è una divertente satira del mondo a lei contemporaneo e una prefigurazione di un mondo diverso e possibile. Un mondo di sole donne che hanno dato vita a una società in cui non esiste sopraffazione e l’ordine sociale viene mantenuto attraverso la persuasione e il consenso, in cui esiste un genuino senso della comunità, in cui la natura è incontaminata perché scienza e tecnologia sono al servizio di bisogni reali e non creati da gruppi industriali.
Charlotte Perkins Gilman (1860-1935) è stata una teorica femminista autrice di un gran numero di testi d cui il più importate è Women and Economics, approfondita analisi dei rapporti tra donne e economia. Women and Economics non è stato mai tradotto in italiano, come pure la maggior parte dei suoi scritti. Versioni italiane esistono di Terradilei (pubblicato negli anni settanta da La Tartaruga e recentemente, 2015, ripubblicato con testo a fronte da La Vita Felice) e di La carta da parati gialla racconto (pubblicato anch’esso da La Tartaruga) in cui l’autrice si ispira a un periodo della sua vita in cui venne costretta all’ozio totale dal medico consultato dal suo primo marito per guarirla dalla depressione col risultato di portarla vicino alla follia.
Malata di cancro, la scrittrice si suicidò nel 1935 lasciando queste ultima parole: «Non c’è dolore, pena o disgrazia che giustifichi il togliersi la vita fino a che si può essere utili. Ma quando questa possibilità ci è tolta, quando la morte è vicina e inevitabile, è un elementare diritto umano scegliere una morte facile e veloce al posto di una lunga e orribile… Ho preferito il cloroformio al cancro».
Giulia Fabi, americanista, dopo essersi specializzata all’università di Berkeley (California) dove ha tenuto per anni dei corsi, ha insegnato all’università di Roma 3 e ora è docente presso l’università di Ferrara.
È autrice di molti testi tra cui ricordiamo America nera: la cultura afroamericana (Carocci), Volo di ritorno, antologia di racconti afroamericani (Le Lettere). Ha curato Sabbie mobili di Nella Larsen, Danza per una vedova di Paule Marshall, La stanza di Giovanni di James Baldwin, Legami di sangue di Octavia Butler, tutti editi da Le Lettere, e Narrazione della vita di Frederick Douglas, uno schiavo americano, scritta da lui medesimo (Marsilio).

Studenti di Architettura e dell’ICS Alda Costa insieme domani per Savonuzzi

Da: Istituto Comprensivo

Una nuova iniziativa didattica dell’ICS Alda Costa riunirà mercoledì 23 novembre nella sede di via Previati gli allievi della Scuola Primaria (classe quarta B di Irma Pagnotta), della Secondaria Boiardo (terza B, insegnante Anna Ucci) e gli studenti Unife dell’ultimo anno di Architettura. I laureandi con indirizzo in Restauro Architettonico, coordinati dai docenti Rita Fabbri e Gian Carlo Grillini, guideranno i giovanissimi alunni Costa e Boiardo nell’osservare da vicino le architetture realizzate da Carlo Savonuzzi nel quadrilatero novecentista (Alda Costa, Conservatorio, Museo di Storia Naturale, Sala Boldini). In particolare i ragazzi studieranno il progetto del pavimento dell’atrio Costa riconoscendone caratteristiche disegni e materiali. Lo sguardo sarà poi esteso al Museo, alla Sala Boldini e in particolare all’atrio del Conservatorio.L’obiettivo è quello di analizzare l’architettura del ‘900 in relazione agli aspetti e ai materiali costruttivi, con particolare attenzione alle scelte espresse in un secolo di forte sperimentazione e innovazione.

Oikos Group piange la scomparsa di Delio Balestri

Da: Serena Capasso

Oikos piange la scomparsa di Delio padre del nostro presidente.

Tutta la Oikos si stringe attorno alla famiglia del nostro Presidente Balestri per la scomparsa del padre.

Si è spento a 88 anni dopo un’esistenza intensa e vissuta con entusiasmo fino alla fine.

Un uomo legato ai grandi valori umani per lui una stretta di mano valeva più di un contratto e un sorriso più di mille parole.

Spesso presente nei momenti ufficiali di incontri aziendali per tanti dipendenti era diventato un punto di riferimento umano, dall’alto della sua grande esperienza di vita e la leggerezza che sapeva infondere.

Molti lo ricordano quando passava in fabbrica per salutare il figlio e si fermava a scherzare o a scambiare due parole con chi incontrava in azienda.
È un momento di estremo dolore per tutti coloro che hanno potuto conoscerlo e apprezzarlo.

A Claudio, alla nuora Vicky, ai nipoti, alle sorelle Graziella e Fiorella, tutto il nostro cordoglio e la nostra vicinanza.

I funerali, in forma civile, prenderanno luogo a Villamarina di Cesenatico, lunedì 21 novembre alle ore 15 con partenza dall’abitazione del defunto in via Fossa n.70.
Ciao Delio, che la terra ti sia lieve.

Carife, un anno dopo: i meccanismi all’ombra di un tracollo

di Alice Ferraresi

Il ventidue novembre 2016 si è celebrato l’anniversario della prima risoluzione bancaria in Italia, una specie di undici settembre del risparmio tradito. Tra esse figura la (un tempo) “gloriosa” Cassa di Risparmio di Ferrara; in pratica l’azienda più grande del nostro territorio, tra quelle rimaste in vita.
Chi ha deciso questo esito (il Governo e la Banca d’Italia) ha deciso di dare esecuzione brutale e bovina alla direttiva dell’Unione Europea sui dissesti bancari. Nulla, infatti, obbligava a passare di punto in bianco da una situazione di sostanziale impossibilità a fallire delle banche italiane, ad una situazione di fallimento pilotato con espropriazione di risparmi privati. Si poteva, ad esempio, stabilire una fase transitoria e nel frattempo mettere sull’avviso la clientela. Invece no: l’Italia è rimasta inerte per tre anni (la direttiva europea è del 2013) e improvvisamente si è svegliata, decidendo che quattro banche andavano “salvate” a spese dei soldi dei loro clienti.
E’ molto importante capire quale sia, in questa incredibile evoluzione normativamente farraginosa e tecnicamente complessa, il “pasto nudo” (quello che effettivamente abbiamo sulla punta della forchetta prima di mangiarlo, come avrebbe detto William Burroughs).

Le banche italiane che sono andate in dissesto vi sono andate per alcune ragioni, ma una ragione è comune a tutte ed è prevalente: sono rimaste travolte dalle sofferenze, ovvero da crediti dati a clienti che non hanno più pagato.
Secondo un rapporto di Unimpresa (dati aggiornati ad Agosto 2016) in Italia appena il 2,63% dei clienti ha causato il 70% delle sofferenze bancarie. Sul 97% dei clienti passati in sofferenza, pesa solo il 29% circa delle sofferenze, in termini di importi. I crediti maggiormente non pagati sono di importo superiore ai 500.000 euro. Ancor più nel dettaglio: 24 miliardi di euro di sofferenze (il 12% del totale) sono riferibili a 571 soggetti, lo 0,05% del totale. Volendo ulteriormente approfondire e segmentare i dati, si scoprono altre cose interessanti: ad esempio, che questo fenomeno di concentrazione dei prestiti più alti (poi insolventi) nelle mani di pochi prenditori (grandi aziende e grandi famiglie) avviene con particolare intensità al Sud.
Questo stato di cose ha prodotto due effetti: il primo effetto è che tanti buoni pagatori sono stati penalizzati nell’offerta di nuovo credito, per colpa di pochi cattivi pagatori (il cosiddetto credit crunch); il secondo effetto è che il governo italiano, ma soprattutto la vigilanza bancaria, hanno deciso di trasformare dei rischi puntuali nelle mani di pochi privati in perdite diffuse in tutta la popolazione dei clienti bancari – un vero e proprio caso di socializzazione di perdite private.

Come è stato ottenuto questo secondo effetto? E’ abbastanza semplice: quando una banca detiene crediti inesigibili, deve svalutarli prudenzialmente fino al valore di presumibile incasso reale di quel credito (ad esempio, trenta su cento, che vuol dire svalutarlo del 70%). Questa massiccia svalutazione di crediti incide sul risultato di bilancio, provocando una perdita di esercizio, che obbliga a far ricorso al capitale per coprire la perdita. Infine, per ricostituire il capitale assottigliatosi sotto il livello regolamentare, la vigilanza bancaria “obbliga” la banca a ricapitalizzare. Ebbene, la vigilanza bancaria italiana, soprattutto per le banche di piccole dimensioni (ma non solo), ha avallato la scelta di un destinatario principale di queste offerte di capitale bancario: il piccolo risparmiatore. Il cliente da venti, trenta, cinquantamila euro. I cosiddetti “investitori istituzionali”, forse proprio perché istituzionali, quindi avvezzi ai rischi, hanno abboccato molto meno. In estrema sintesi, le banche (soprattutto quelle di piccole dimensioni) sono state spinte, con l’avallo o la pressione della vigilanza bancaria e della vigilanza sulle società quotate in Borsa, a ripristinare il capitale “mangiato” dai notabili da loro finanziati, attraverso il ricorso massiccio agli aumenti di capitale proposti ai nonni, ai pensionati, ai lavoratori a reddito fisso, ai piccoli imprenditori, agli artigiani.

Mi permetto, a questo punto, di tradurre in parole povere i passaggi per far emergere, credo non indebitamente, il “pasto nudo”:
il “patto scellerato” commisto alla peggiore politica, per cui le banche erano il bancomat di alcuni grandi gruppi, ad un certo punto è saltato. Per non far saltare il sistema delle banche si è deciso di scaricare le perdite probabili sulla collettività. Nel frattempo, i responsabili di queste scelleratezze hanno avuto il tempo di nascondere i loro beni al sole – che quindi, non sono più al sole, ma nascosti all’ombra di qualche paradiso.
In tutto questo, giusto per precisarlo: i dipendenti delle banche non c’entrano. Non più di quanto, ad esempio, possono entrarci i dipendenti della Basell nell’inquinamento di Ferrara o gli operai dell’Ilva nell’inquinamento di Taranto, o i giornalisti del Sole24ore nel dissesto della loro società. Questo non perché siano dei meri esecutori robotici, ma perché (salve responsabilità individuali di carattere penale) hanno fatto con il massimo di responsabilità possibile il loro mestiere, avendo delle disposizioni cui attendere ed in perfetta buona fede (lo dimostra il fatto che tanti, fra loro e i loro familiari, sono caduti nella rete dei risparmiatori azzerati). Un effetto collaterale particolarmente odioso di questa “risoluzione” è il fatto di avere messo nel mirino dei cittadini i bancari, e non i banchieri.

Alice Ferraresi è bancaria, avvocato e blogger; svela dall’interno alcuni segreti delle banche, cercando di sfatare alcuni luoghi comuni.

CONTINUA

Polemiche su minori e consumo di alcol:
l’Italia non sa di essere (quasi) astemia

Osservando l’immagine grafica di Samuel Granados (geniale visual designer spagnolo specializzato in design dell’informazione) pubblicata recentemente sulle pagine di La Lettura, speciale domenicale del Corriere della Sera, si pensa di essere vittime di un colpo di sole .
L’Italia tra i consumatori di alcol è l’ultimo tra i 27 paesi UE. Appena 6.7 litri di alcol puro per persona all’anno a fronte degli 11.8 della Germania e dei 15.4 della Lituania in testa alla classifica (Fonte: Global staus report on alcohol and health 2014. OMS).

E l’emergenza alcol di cui tanto si parla dove è finita? Gli allegri e tradizionalmente consumatori di grappa e vino del Nord Est hanno improvvisamente deciso che, la cedrata è meglio? Cosa ne è stato dei 500 mila minorenni a rischio di abuso alcolico?
Non è escluso che le campagne di sensibilizzazione e prevenzione abbiano avuto successo, ma è ancor più probabile che gli italiani siano per una volta in testa alla classifiche europee per meriti propri scegliendo la qualità a discapito della quantità.
Da vent’anni il consumo di vino è in diminuzione e quello della birra si è stabilizzato su medie ragionevoli. Un altro dato salta agli occhi e favorisce la posizione virtuosa dell’Italia: le donne bevono poco, appena 3.9 litri di alcol a testa. La meta delle donne inglesi (6.9) o tedesche (7.0). Francia (7.1) per non parlare delle signore di Portogallo (7.6), Repubblica Ceca (7.8), Lituania (7.9).
Naturalmente non mancano emergenze, che l’Istituto Superiore di Sanità ribadisce nel rapporto 2013: “…nonostante segnali positivi specialmente laddove sia stata praticata una costante informazione attiva i minorenni, specialmente nella fascia 14-18 anni, continuano ad essere la categoria più a rischio”.

Happy hour, binge drinking, chupito, sono parole e modalità di consumo largamente diffusi tra i ragazzi che aggirano divieti e raccomandazioni ricorrendo ad amici e gestori compiacenti o facendo incetta di rum e wodka nei discount per poi travasarli in bottigliette d’acqua e, già forniti, presentarsi a feste e frequentare discoteche.
Una varietà di modi di bere che non esclude l’abuso di alcol come fattore di ‘allarme sociale’.

La famiglia denuncia, la polizia indaga. Parafrasando il titolo di un vecchio film abbiamo il quadro del clima post coma etilico di una 13enne ferrarese. Ma il panel delle reazioni sarebbe riduttivo se non prendessimo in considerazione anche gli interventi di specialisti più o meno titolati; politici che non si fanno mancare l’occasione per dichiarare; articolisti che cavalcano l’onda dell’emotività del lettore da bar e da salotto.
Ma tempo qualche giorno e il caso passerà in cavalleria. Fino alla prossima denuncia; fino al prossimo ricovero o peggio. Ma i problemi dell’abuso, sia esso di alcol quanto di sostanze come di internet nelle mille declinazioni possibili, rimane. Ed è un problema che non si risolve a colpi di convegni, seminari, tavoli interistituzionali di più o meno estesa metratura. E tantomeno saranno i titoli più o meno ad effetto quelli che avranno la capacità di invertire l’andamento di un costume che vive più di casi eccezionali che di fenomeni reali.

In tali culture, quindi, a influenzare il modo di bere non sarebbe l’età in cui avviene il primo assaggio delle bevande alcoliche bensì il modo e il contesto in cui tale approccio si verifica. I pochi studi effettuati in Italia che prendono in considerazione il fattore della socializzazione all’alcol (Strunin et al. 2010; Osservatorio Permanente sui Giovani e l’Alcol 2012; Bonino et al. 2003) confermano quanto detto finora. Nello studio di Bonino et al. (2003), la maggior parte dei bevitori moderati ha iniziato a bere in famiglia, mentre i consumatori non moderati hanno prevalentemente cominciato all’interno dei gruppi dei pari. Stessi risultati a cui arrivano gli altri due studi, a dimostrazione del fatto che bere per la prima volta in famiglia, anche se si è in giovane età, sotto il controllo dei genitori, può rappresentare un fattore di protezione. Come già sottolineato in altre ricerche (Beccaria 2013), anche nello studio condotto dall’Osservatorio Permanente sui Giovani e l’Alcol (2012) su un campione di adolescenti sui 13-14 12 anni, in Italia, nonostante molti parlino di un abbandono della “cultura bagnata”, il primo approccio continua a essere in famiglia. Il 73% degli intervistati risulta aver avuto la prima esperienza insieme a genitori e parenti, mentre solo il 18.3% l’ha avuta all’interno del gruppo dei pari. Da aggiungere il fatto che, mentre nel primo caso la situazione di consumo è legata all’alimentazione, nel secondo caso avviene fuori dai pasti. Infine, tra i non bevitori e i bevitori occasionali la maggior parte ha cominciato a bere in famiglia e duranti i pasti mentre la percentuale più alta dei bevitori abituali ha cominciato all’interno del gruppo dei pari, durante feste o comunque in situazioni fuori dai pasti. Stesse conclusioni a cui arriva lo studio di Strunin et al. (2010), secondo i cui risultati, a differenza dei bevitori moderati, coloro che non hanno avuto un primo approccio alle bevande alcoliche in famiglia risultano essere per la maggior parte forti bevitori.

Si tratta di uno stile permissivo-protettivo (Beccaria e Rolando 2010), in cui i genitori permettono ai figli di assaggiare le bevande alcoliche, ma allo stesso tempo assumono un ruolo protettivo in quanto educano gli stessi a un consumo moderato. In questo senso, il monitoraggio, le regole e il controllo da parte dei genitori rappresentano una protezione (Bellis et al. 2007; Jackson, Henriksen, e Dickinson 1999; Ledoux et al. 2002; Reifman et al. 1998; Van Der Vorst et al. 2006; Wood et al. 2004; Jiang Yu 2003) così come un dialogo aperto coi figli, in grado di educarli ad un consumo moderato di alcol (Cox et al. 2006). Di conseguenza, un’introduzione al bere in un contesto al di fuori di quello familiare come quello dei pari, senza regole, controllo e monitoraggio da parte di adulti che assumano una funzione educativa, può rappresentare un rischio (Laghi et al. 2012; Strunin et al. 2010; Digrande et al. 2000; Osservatorio Permanente sui Giovani e l’Alcol 2012). L’influenza del gruppo di amici nel comportamento, come si sa, è un fattore importante e in molti studi si registra come l’appartenenza a gruppi caratterizzati da forti bevitori aumenti la probabilità di abuso (Laghi et al. 2012; Osservatorio Permanente sui Giovani e l’Alcol 2012; Reifman et al. 1998).
L’eccessivo allarmismo con cui si sta dando risalto alla questione dei giovani e dell’alcol, sta portando molte famiglie ad abbandonare il loro ruolo nell’introduzione dei giovani all’alcol (Beccaria 2012), adottando spesso posizione più proibizioniste, che possono portare al pericolo di un avvicinamento alle sostanze alcoliche in un contesto senza regole e con significati che vanno verso la direzione della trasgressività. I consumi in Italia sono cambiati, sia per le nuove generazioni ma anche per le vecchie, ma persiste tuttavia quel significato conviviale e alimentare del bere (Allamani et al. 2006) e una trasmissione di valori intergenerazionale che può costituire un importante fattore di prevenzione all’abuso di alcol da parte dei giovani. È importante, quindi, continuare ad investire affinché permanga quel ruolo educativo esercitato dalla famiglia, il quale può costituire un importante fattore di protezione nei confronti dell’abuso di alcol.

LA CITTA’ DELLA CONOSCENZA
La luce impropria della top ten scolastica

In concomitanza con la stagione degli open day per tutti gli istituti superiori impegnati a conquistarsi l’iscrizione dei tredicenni giunti al momento di dover scegliere dove e come proseguire gli studi, la stampa nazionale ha dato grande rilievo agli esiti della ricerca condotta dalla Fondazione Agnelli sui migliori licei, istituti tecnici e professionali delle città capoluogo di regione.
Il cliché è dei più tradizionali, d’altra parte questo è il sistema formativo nel nostro paese, per cui da un lato ci sono i licei senza altro sbocco che l’università, dall’altro gli istituti tecnici e professionali che possono aprire le porte del mondo del lavoro.
L’indagine, pubblicata come servizio alle famiglie e agli studenti dal portale Eduscopio della Fondazione Agnelli, riporta la classifica dei migliori licei valutati sulla base del numero di allievi che, concluse le superiori, si iscrivono all’università, unitamente al numero di esami sostenuti e ai risultati ottenuti. Per i tecnici e professionali la valutazione è compiuta sul numero di alunni che trovano lavoro ad un anno dall’esame di stato.
È possibile, vista l’incertezza del futuro dei nostri giovani per i tempi che corrono, che le famiglie prendano per buoni i dati offerti dalla Fondazione Agnelli e che si avvii la corsa all’istituto che pare dare garanzie migliori.
Anche il nostro paese si adegua alle mode d’oltre oceano dove fiorisco i siti delle Champion schools, ma un dubbio però resta e cioè se è proprio la scelta di questo o di quel liceo a fare la differenza.
Ad occhio e croce l’indagine della Fondazione Agnelli non ci dice nulla di quello che già non sapessimo e cioè che i licei più degli istituti tecnici e professionali aprono le porte dell’università, che gli istituti alberghieri più di altri offrono l’opportunità di trovare lavoro, mentre gli istituti per geometri e ragionieri, figure professionali in via di estinzione, non garantiscono più un’uscita sul mercato del lavoro.
Ma la cosa che di questa indagine più inquieta, e che meriterebbe forse una presa di posizione da parte del ministro dell’istruzione, è suggerire l’idea che esistano scuole di serie A e scuole di serie B se non addirittura di serie Z. L’idea di un sistema formativo a macchie di leopardo, per cui tutti paghiamo le tasse ma non è sicuro che la scuola che sceglieremo per nostro figlio o figlia darà le stesse garanzie di riuscita che a detta della ricerca della Fondazione Agnelli darebbero gli istituti scolastici al top della sua classifica.
Sarebbe stato più utile che la ricerca della Fondazione Agnelli ci dicesse che cosa fa la differenza tra le scuole campione individuate e le altre, cosa fa di questi licei, istituti tecnici e professionali delle scuole migliori.
Perché il sospetto è che queste scuole ben poco incidano come ascensore sociale, che siano scuole d’élite, che confermino i vantaggi di chi già parte avvantaggiato. Più che scuole campione sembrano scuole copione della condizione sociale della loro utenza. È sufficiente prendersi il tempo per visitare i siti web dei licei in testa alla classifica della Fondazione Agnelli per rendersi conto che poco differiscono dai portali delle scuole superiori che di questa classifica non fanno parte.
A meno che non si ritenga che “Accendere la domanda, la curiosità, l’apertura al reale, destare nei giovani il desiderio di conoscere: tutto ciò appare, oggi più che mai, il presupposto fondamentale per un cammino educativo credibile” come riporta il portale del liceo scientifico Sacro Cuore di Milano, al vertice della classifica della Fondazione Agnelli, sia di per sé un programma sufficiente a garantire la qualità della scuola e il successo dei suoi studenti.
L’impressione è che a fare la differenza non siano le scuole ma le persone e le condizioni di partenza. L’impegno di ragazze e ragazzi oltre ai loro contesti di vita. La questione di una scuola in grado di recuperare gli svantaggi, di rimediare alle differenze di status sociale, alle iniquità di partenza resta tutta aperta nel nostro paese
Non a caso diminuiscono le iscrizioni all’università di quanti escono dagli istituti tecnici e professionali. Non a caso queste scuole vengono scelte da chi oltre allo svantaggio per condizione sociale ha accumulato svantaggi nello studio che la scuola non è riuscita a colmare.
Del resto dietro la paludata classifica della Fondazione Agnelli il nostro paese resta in Europa quello con il minor numero di laureati, con la più alta percentuale di giovani neet, non impegnati nello studio, nella formazione e nel lavoro, per non dire che il nostro paese si distingue in Europa per la maggior percentuale di adolescenti che non amano la scuola.
Allora ai giovani che in uscita dalla terza media si trovano di fronte alla scelta del percorso di studi da intraprendere non c’è consiglio migliore da suggerire che scegliere ciò che a loro più piace, perché non c’è motivazione più forte per riuscire nella vita.

Papa Francesco: “Sacerdoti, assolvete chi ha commesso l’aborto”

Ci risiamo, Francesco ne ha combinata un’altra. Altro che “The young Pope” di Paolo Sorrentino.
Ieri si è chiuso il Giubileo Straordinario della Misericordia proclamato da Papa Francesco l’8 dicembre 2015, voluto forse non a caso nel cinquantesimo della fine del Concilio Vaticano II. Un intero anno giubilare perché la Chiesa potesse “rendere più evidente la sua missione di essere testimone della Misericordia”.
A distanza di 24 ore è stata resa pubblica la Lettera apostolica “Misericordia et misera” nella quale il Pontefice traccia il senso dell’anno giubilare e ne fa una sorta di bilancio: “In questo Anno Santo la Chiesa ha saputo mettersi in ascolto e ha sperimentato con grande intensità la presenza e la vicinanza del Padre, che con l’opera dello Spirito Santo le ha reso più evidente il dono e il mandato di Gesù Cristo riguardo al perdono”.
Soprattutto precisa che la misericordia “non può essere una parentesi della vita della Chiesa”, ma il suo stile di vita, il suo modo di essere. Ecco perché nella Lettera dichiara nettamente che “quanto avevo concesso limitatamente al periodo giubilare, viene ora esteso nel tempo”. E questo riguarda anche – udite udite! – la possibilità per i sacerdoti di assolvere chi ha procurato l’aborto. Ecco cosa scrive il papa: “perché nessun ostacolo si interponga tra la richiesta di riconciliazione e il perdono di Dio, concedo d’ora innanzi a tutti i sacerdoti, in forza del loro ministero, la facoltà di assolvere quanti hanno procurato peccato di aborto. Quanto avevo concesso limitatamente al periodo giubilare viene ora esteso nel tempo, nonostante qualsiasi cosa in contrario. Vorrei ribadire con tutte le mie forze che l’aborto è un grave peccato, perché pone fine a una vita innocente. Con altrettanta forza, tuttavia, posso e devo affermare che non esiste alcun peccato che la misericordia di Dio non possa raggiungere e distruggere quando trova un cuore pentito che chiede di riconciliarsi con il Padre”. Secondo Francesco, infatti, al centro della missione della Chiesa, “non c’è la legge e la giustizia legale, ma l’amore di Dio, che sa leggere nel cuore di ogni persona, per comprenderne il desiderio più nascosto, e che deve avere il primato su tutto”.
Al rito della comunione, adesso, potranno accedere con meno ostacoli formali anche madri e medici che hanno praticato un aborto. Finora per loro scattava in automatico la scomunica che poteva essere sciolta solo da un vescovo o da un suo delegato.
Si attendono le reazioni delle varie anime dell’universo cattolico.

Nei 22 punti di cui è composta la Lettera il Papa parla anche di consolazione, di silenzio – “perché a volte non ci sono parole per dare risposta agli interrogativi di chi soffre” – e di una “cultura della misericordia” che si concretizza in azioni “artigianali”, concrete e nell’incontro con l’altro. Inoltre il pontefice parla del “carattere sociale della misericordia”. “Non avere il lavoro e non ricevere il giusto salario; non poter avere una casa o una terra dove abitare; essere discriminati per la fede, la razza, lo stato sociale…: queste e molte altre sono condizioni che attentano alla dignità della persona, di fronte alle quali l’azione misericordiosa dei cristiani risponde anzitutto con la vigilanza e la solidarietà. Quante sono oggi le situazioni in cui possiamo restituire dignità alle persone e consentire una vita umana!”
Certo, Francesco ribadisce che l’aborto è un peccato e c’è un’importante apertura verso i lefebvriani – anche nel loro caso il Papa estende la possibilità di “ricevere validamente e lecitamente l’assoluzione sacramentale” – ma una volta di più sembra che il Papa non abbia dimenticato il suo passato di pastore e che più che il giudizio a lui interessino l’ascolto e il perdono, i soli strumenti per guardare al futuro con speranza e con gioia e per fare veramente e nuovamente della Chiesa una ecclesia, una comunità che accoglie come una madre e non giudica e disprezza come una matrigna.

Leggi la Lettera Apostolica “Misericordia et misera”

Il Pirellone compie sessant’anni

È il 1956, sessant’anni fà, esattamente il 12 luglio quando viene posta la prima pietra del grattacielo Pirelli: per tutti il Pirellone. Con i suoi 127 metri di altezza per 31 piani è l`edificio più alto dell’Unione europea fino al 1966, anno di costruzione della Tour du Midi di Bruxelles.
Il simbolo del riscatto di Milano, o meglio di una Nazione intera, dopo il devastante evento della Seconda Guerra Mondiale e l`inizio di una vera rinascita economica e sociale: il “boom economico” che caratterizzerà per almeno i vent` anni successivi la vita e le abitudini degli italiani.
Il grattacielo viene costruito tra il 1956 e il 1961 sui terreni degli stabilimenti Pirelli affossati dai bombardamenti. Il progettista incaricato è il milanese Giovanni Ponti detto Giὸ, che dirige anche tutte le fasi costruttive, con la collaborazione di altri importanti progettisti Giuseppe Valtolina, Pier Luigi Nervi, Antonio Fornaroli, Alberto Rosselli, Giuseppe Rinardi e Egidio Dell’Orto, e per l`ambito strutturale i consulenti Pier Luigi Nervi, Arturo Danusso, Piero Locatelli e Guglielmo Meardi.
E` uno degli edifici in calcestruzzo armato più alti al mondo.
La costruzione terminerà nel 1961.

Ma perché un cristallo? Giὸ Ponti ricorre al rivestimento in vetro e alluminio della stuttura in calcetruzzo armato. Scrive nel 1941 “ ..l`architettura è come un cristallo, è metafora per inseguire una immagine di purezza, di ordine , di slancio e di immobilità, di perennità, di silenzio e di canto (di incanto) nello stesso tempo: di forme chiuse, dove tutto fosse consumato nel rigore dei volume e d`un pensiero”.
Giὸ Ponti interpreta in Italia quel movimento architettonico (anche speculativo) che spinge le architetture in altezza secondo i canoni architettonici espressi dall’International Style. I caposcuola sono oltreoceano: Mies van der Rohe dopo vari falliti tentativi di costruire grattacieli nella Germania del terzo Reich completa nel 1958 il Seagram Building, capolavoro in acciaio e vetro a New York, preceduto da un altro simbolo di New York il Lever House dello studio d’architettura statunitense Skidmore, Owings and Merrill del 1952; di William van Allen il fantasioso Chrysler building del 1938 ed ancora l`Empire state building o il Rockfeller Center sempre a New York degli anni 30 del XX secolo solo per citarne alcuni, preceduti dal “goticheggiante” Woolworth building del 1913 di Cass Gilbert ancora a New York.
Le vetrazioni utilizzate sono innovative e rivoluzionarie considerato che siamo negli anni Cinquanta; per la prima volta questa tecnologia raggiunge l`Italia dall`America. Le vetrate sono funzionali al tema termico, acustico, alla riduzione dei consumi, sono sostenibili e migliorano in modo incomparabile il comfort interno.
Si tratta di una vetrata isolante del tipo Thermopane: due lastre di cristallo (vetro) di spessore 6 mm prodotte dalla società belga UniverGlav, saldate fra loro perimetralmente da un giunto metallico quale distanziatore formante una intercapedine con aria disidratata di 15 mm; le parti a copertura dei solai portano un solo vetro esterno e un materiale isolante retrostante fissato all`interno di un vassoio metallico.
Una assoluta novità per l`Italia che fa immediatamente scuola; infatti di li a poco anche la torre Galfa, innalzata a fianco, utilizzerà la stessa tecnologia di rivestimento vetrario.

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Un’immagine dell’incidente

Il 18 aprile 2002 però un piccolo aereo da turismo pilotato dall’italo-svizzero Luigi Fasulo si schiantò contro il 26º piano del palazzo causando due vittime, dipendenti della Regione, oltre allo stesso pilota. Iniziὸ immediatamente il lungo lavoro di ricerca dei materiali per riparare la ferita e soprattutto del vetro di rivestimento per un intervento di restauro conservativo unico nel suo genere in Italia e che avrebbe avuto da un lato la necessità di mantenere il più possibile la presenza cromatica storica e dall`altro di adeguare il fabbricato alle nuove normative di sicurezza ed energetiche nazionali ed europee in vigore.
Un lungo e attento processo di selezione dei materiali e il lavoro di smontaggio recupero e rimontaggio dei componenti metallici delle pareti esterne originali (salvo la ricostruzione delle parti distrutte dall`impatto aereo) ha consentito ai determinati sostenitori del restauro conservativo di prevalere nell`aver mantenuto sostanzialmente inalterato l`aspetto di questo gigante verso chi avrebbe voluto al contrario un restyling totale della torre. Le operazioni dopo circa due anni di intenso impegno di maestranze, progettisti, esperti del restauro hanno riconsegnato nel rispetto del progetto originario un`opera di ingegneria ardita, un unicum, un simbolo insostituibile, un omaggio dovuto a Giὸ Ponti famoso nel mondo dai milanesi e dall`Italia intera.