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Giorno: 30 Novembre 2016

Emilia-Romagna tra le regioni più interessate al Referendum, 7.300 articoli sui media locali

Da: Organizzatori

Poco più di 1 articolo su 2 parla di riforme, la più discussa è quella del Senato.
In Emilia-Romagna Renzi meno ‘protagonista’
Lo rileva uno studio de L’Eco della Stampa sulle testate web e stampa della regione

L’Emilia-Romagna è al terzo posto tra le regioni italiane in cui il referendum fa più discutere: è quanto emerge analizzando gli articoli apparsi sui media locali delle diverse zone d’Italia in relazione alla consultazione del prossimo 4 dicembre e che vede protagoniste le testate emiliano-romagnole. A rilevarlo è lo studio condotto da L’Eco della Stampa, leader italiano e tra i più importanti operatori europei nell’industria del media intelligence, che ha analizzato gli articoli apparsi sulle principali pubblicazioni stampa e web dal mese di aprile al 23 novembre 2016[1].

L’attenzione del Paese è senza dubbio molto alta, basti pensare che al referendum sono stati dedicati complessivamente 199.718 articoli in meno di 8 mesi. Il Nord Italia sembra l’area più interessata al dibattito, stando allo spazio che è stato dedicato al tema dalle testate locali[2]. In particolare, l’Emilia-Romagna si piazza al terzo posto nella classifica delle regioni in cui il referendum è stato più discusso sui media, con 7.300 articoli pubblicati da aprile a oggi. A dare più spazio al tema sono solo le testate lombarde, con 11.730 pezzi e quelle venete, a quota 8.489. Al quarto posto la Toscana con 6.719 articoli e al quinto la Sicilia con 6.545.

Tra i pezzi pubblicati in Emilia-Romagna su stampa e web, però, solo il 59% si occupa nello specifico delle riforme previste dalla legge Renzi-Boschi. Si tratta di un risultato in linea con quanto avviene nel resto del Paese, dove tra gli altri temi messi in relazione al referendum spicca soprattutto l’Italicum, che è addirittura più discusso di quello che sarà il futuro del Governo Renzi dopo il voto del 4 dicembre.

Come rilevato anche a livello nazionale, la riforma di cui si è parlato maggiormente in Emilia-Romagna è quella del Senato: appare in 1.031 articoli, pari comunque solo al 14% dei pezzi pubblicati sulle testate locali. Seguono le modifiche previste in tema di Regioni, discusse in 711 casi. Molto distaccati il tema dell’abolizione delle province (330 articoli) e del CNEL (211), così come l’elezione del Presidente della Repubblica (a quota 115). Poca attenzione agli aspetti della riforma che toccano referendum propositivo e leggi di iniziativa popolare, entrambi citati in meno di 100 casi.

Ovvio protagonista sui media quando si parla di referendum è Matteo Renzi, citato nel 40% degli articoli apparsi sulle testate emiliane e romagnole (2.967): una percentuale tuttavia molto inferiore rispetto al 52% registrato a livello nazionale. La cofirmataria della legge sottoposta alla conferma popolare, Maria Elena Boschi, è invece presente in 920 casi, pari a meno del 13%. Al terzo posto tra i personaggi politici più citati in relazione al referendum Silvio Berlusconi con 493 pezzi. Lo tallona da vicino l’emiliano Pier Luigi Bersani, a quota 418: l’Emilia-Romagna è l’unica regione in cui precede in classifica Beppe Grillo (381 articoli) e Matteo Salvini (351). Chiudono la top 10 dei protagonisti del dibattito l’ex capo dello Stato Napolitano con 206 pezzi, Renato Brunetta con 176, il Presidente Mattarella con 173 e Angelino Alfano a quota 132.

[1] Analisi effettuata per ricerca di parole chiave dal 4 aprile al 23 novembre 2016 su un panel comprendente oltre 14.000 testate italiane stampa e web nazionali e locali.
2 Analisi effettuata sulle testate locali e i dorsi regionali pubblicati nelle diverse Regioni italiane.

Ferrara in festa: un super weekend con tutte le inaugurazioni

Da: Organizzatori

Ferrara in festa: un super weekend con l’inaugurazione della pista da sci, della pista di pattinaggio e dell’albero di Natale

Gli eventi di Natale e Capodanno entrano nel vivo con un fine settimana davvero scoppiettante per la città. Due giorni di esibizioni, inaugurazioni e spettacoli che cattureranno l’attenzione dei ferraresi e dei turisti.

Pronti si scia
Venerdì pomeriggio (2 dicembre) prenderà vita il Decathlon Ice Park con l’attesissima pista da sci. Alle 18.30 in piazza XXIV maggio (all’acquedotto) alla presenza del sindaco di Ferrara, Tiziano Tagliani, verrà acceso l’albero di Natale dell’acquedotto, offerto dall’unione dei comuni dell’Alto Reno, preceduto da un’esibizione dei musici e degli sbandieratori della Contrada di San Giacomo. Subito dopo ci si sposterà sulla pista da sci. Si comincia con un’esibizione della squadra agonistica dello sci club di Corno alle Scale. Uno slalom per saggiare la tenuta della pista e subito dopo un’esibizione di Ski bike, delle speciali biciclette adattate per scendere lungo la neve.
E poi ancora una discesa con gli snow tubing e poco dopo le 19 chiusura con una spettacolare fiaccolata offerta dalla squadra agonistica e dai maestri di sci di Corno alle Scale assieme ai membri dello Sci club Sport Tech di Ferrara e di altri sci club locali e delle città vicine. Alle 19.30 la giornata si chiuderà con un aperitivo offerto da Nonno Umberto, il nuovo locale di corso Isonzo, che gestirà il punto ristoro durante tutto il periodo di apertura dell’Ice Park. Ovviamente il 2 dicembre si aprirà anche la pista di pattinaggio per bambini, sempre gestita da Engi. La pista da sci resterà a disposizione del pubblico fino al 15 gennaio 2017.

E in piazza Verdi si pattina
Naturalmente confermatissima la pista di pattinaggio di Piazza Verdi. Un grande spazio di 28 metri per 14, interamente dedicato a chi ha voglia di pattinare in libertà. Anche quest’anno ci saranno alcune ore della mattina riservate alle scuole su prenotazione. Tutti invece potranno pattinare dalle 10.30 alle 23.30 fino al 29 gennaio 2017. L’inaugurazione ufficiale della pista avverrà sabato prossimo a mezzogiorno. Introdotta dall’assessore al Turismo e Cultura del Comune di Ferrara, Massimo Maisto, ci sarà un’esibizione della pattinatrice Cinzia Roana, ferrarese, campionessa del mondo di pattinaggio a rotelle, ma anche bravissima pattinatrice sul ghiaccio, che si esibirà insieme ad un gruppo di atlete della Pattinatori Estensi, la società che per i suoi successi e la sua attività è uno dei fiori all’occhiello dello sport ferrarese.

Anche l’albero darà spettacolo
Sempre sabato 3 dicembre le luci si accenderanno sull’albero di Natale posizionato in piazza Cattedrale. Gli organizzatori degli eventi del Natale e capodanno a Ferrara, Delphi International, Made Eventi e Sapori d’Amare, hanno voluto trasformare l’evento in un grande momento di solidarietà. L’albero, un abete del Caucaso, che con la sua grande stella, raggiungerà i 15 metri di altezza, sarà adornato di luci e oggetti artistici in vetro di Murano, realizzati da Mario Barbarigo Michel, che alla fine degli eventi, l’8 gennaio, saranno venduti e l’intero ricavato verrà dato in beneficenza a sostegno dell’Emporio solidale il Mantello di Ferrara. Il pomeriggio inizierà alle 16.45 quando Laura Sottili introdurrà il concerto dell’ensemble di Ottoni del Conservatorio di Ferrara, coordinati dai professori Martina Dainelli e Massimo Mondaini. Uno spettacolo di arie e musiche di ispirazione natalizia Alle 17.30, a cura di Suono e Immagine si terrà uno spettacolo di suoni e luci che accompagnerà l’accensione dell’albero di Natale il cui allestimento è stato curato da Cesare e Franco con il loro staff, mentre basamento e posizionamento dell’albero sono stati possibili grazie all’impegno di Corazza Costruzioni e Succi. Il basamento dell’albero di Natale è stato allestito da Estense Verde di Rudy Minelli.

Eat to meet dei giovani Imprenditori Cna il 1° dicembre

Da: Cna Ferrara

L’iniziativa si svolgerà giovedì 1° dicembre, a Palazzo Pendaglia (Istituto O. Vergani)
Eat to Meet, con i giovani imprenditori Cna una bella serata a cena per conoscersi e fare rete

E’ ormai al suo terzo appuntamento ‘Eat to Meet’, iniziativa promossa dai Giovani Imprenditori della Cna di Ferrara per giovedì 1° dicembre, con inizio alle 19,30 a Palazzo Pendaglia (via Sogari, 3), sede dell’Ipsaar per i Servizi alberghieri e la ristorazione ‘Orio Vergani’.
Saranno, infatti, giovani allievi dell’Istituto a preparare la cena, vero fulcro della serata e teatro di scambi e relazioni che rappresentano la principale finalità dell’iniziativa. Sono quasi un centinaio le prenotazioni di imprenditori e professionisti, che hanno accettato l’invito Cna a estendere la propria rete di conoscenze, in un clima amichevole all’insegna del piacere di stare insieme, attorno ad un tavolo imbandito con buon cibo, per scambiare informazioni e parlare di ciò che più appassiona, del proprio lavoro e la possibilità di trovare nuove occasioni di business.
L’incontro, realizzato in partnership con Carisbo, sarà condotto dall’attore Giuseppe Gandini e animato da giochi a quiz e una lotteria, i cui premi sono stati messi a disposizione da imprese associate alla Cna. Si inizia alle 19,30, con i brevi saluti introduttivi della dirigente scolastica dell’Istituto, Roberta Monti; di Matteo Fabbri, presidente provinciale dei Giovani Imprenditori Cna; Massimo Maisto, vice sindaco di Ferrara; Paolo Govoni, presidente della Camera di Commercio e presidente regionale della Cna; Marcella Zappaterra, consigliera regionale. Infine, Marianna Panebarco e Stefania Milo, rispettivamente presidente regionale e presidente nazionale dei Giovani Imprenditori della Cna. Subito dopo, l’inizio della cena che, proprio per favorire il massimo di scambi tra i commensali, prevede il cambio di tavolo ad ogni portata.
“Fare rete, conoscere altre esperienze, mettere a confronto le idee e valutarne, insieme ad altri imprenditori, la possibilità di realizzarle è, per i giovani, assolutamente essenziale”, spiega Matteo Fabbri, ricordando come l’iniziativa sia sempre più apprezzata, e non solo dai giovani, vista la partecipazione a Eat to Meet di imprenditori e imprenditrici delle più diverse generazioni e settori di attività. Tra l’altro, altre provincie dell’Emilia Romagna hanno pensato di replicarne il format.
“Eat to Meet offre l’occasione preziosa – puntualizza, infine, il presidente provinciale dei Giovani imprenditori Cna – di scoprire la ricchezza delle imprese del nostro territorio, attività, specializzazioni e talenti magari poco conosciuti. E, comunque, restituisce forza e consapevolezza del valore dell’impresa e dei molti modi di declinarla oggi”.

Vino: Emilia Romagna, testo unico taglia burocrazia 22 mila aziende

Da: Coldiretti

Sono 22 mila le aziende vitivinicole dell’Emilia Romagna che taglieranno del 50 per cento il tempo dedicato alla burocrazia dopo l’approvazione definitiva del Testo Unico sul vino. Lo afferma Coldiretti Emilia Romagna all’indomani del via libera del Parlamento alla legge sulla semplificazione del settore, approvata a distanza di oltre due anni dall’avvio dei lavori parlamentari. Dal vigneto alla bottiglia – ricorda Coldiretti regionale – l’attuale normativa richiedeva 100 giornate di lavoro per soddisfare 4.000 pagine di norme e rendeva necessario adempiere a più di 70 pratiche che coinvolgevano 20 diversi soggetti che frenavano il dinamismo imprenditoriale dei produttori di vino che in Emilia Romagna coltivano 50 mila ettari di vigneto e producono circa 7 milioni di ettolitri per un valore all’origine di 350 milioni di euro.
Il Testo Unico – sottolinea Coldiretti Emilia Romagna – porta finalmente alla semplificazione delle comunicazioni e degli adempimenti a carico dei produttori, alla revisione del sistema di certificazione e controllo dei vini a denominazione di origine ed indicazione geografica con un contenimento dei costi, alla revisione del sistema sanzionatorio, all’introduzione di sistemi di tracciabilità anche per i vini a IGT e norme per garantire trasparenza sulle importazioni dall’estero. La semplificazione – sottolinea Coldiretti Regionale – sostiene la competitività di un settore che in Emilia Romagna offre opportunità di lavoro ad oltre 150 mila persone ed esporta vini per un valore di circa 280 milioni di euro.

Fondo sociale regionale: 500mila euro in più per la Provincia di Ferrara

Da: PD Emilia-Romagna

Fondo sociale regionale: 500mila euro in più per la Provincia di Ferrara
Zappaterra (PD): ‘Più risorse per politiche territoriali di welfare vicine ai bisogni dei cittadini’
Parere positivo dalla Commissione Politiche per la Salute e Politiche sociali alla ripartizione di ulteriori quote del fondo sociale regionale destinate alle politiche territoriali per il welfare.

Complessivamente, nel 2016, le risorse statali e regionali che alimentano il fondo sociale dell’Emilia-Romagna ammontano a oltre 20 milioni di euro. 15 milioni sono statali, poco meno di 5 invece sono risorse proprie della Regione.

“Rispetto a quanto inizialmente preventivato, la nostra Regione si trova ora nella possibilità di disporre di ulteriori 7,5 milioni: alla Provincia di Ferrara sono destinate per l’anno in corso quote aggiuntive dell’ammontare complessivo di poco meno di mezzo milione di euro – riporta la Consigliera regionale PD Marcella Zappaterra – Le risorse saranno così ripartite: 289mila euro circa al Distretto Centro-Nord, 165mila al distretto Sud-Est e 128mila al Distretto Ovest”.

Le cifre serviranno ad integrare i piani di zona di ciascun distretto socio-sanitario rispetto agli interventi rivolti a infanzia e minori, quelli rivolti a soggetti a rischio di esclusione sociale, alla programmazione e governo della rete dei servizi ed infine agli interventi rivolti alle famiglie.

“Le attività già delineate nell’ambito della programmazione territoriale di ciascun distretto potranno così continuare ad essere svolte con disponibilità maggiori. – commenta Zappaterra – Le risorse che destiniamo al sociale non vengono mai messe in discussione dalla Regione Emilia-Romagna. Abbiamo un sistema di welfare che ha pochi paragoni nel resto d’Italia anche se è innegabile che le richieste negli ultimi anni, a seguito della crisi socio-economica iniziata ormai otto anni fa, sono aumentate. Facciamo del nostro meglio per rispondere con servizi all’altezza delle aspettative e cercando di rendere le istituzioni e i soggetti che operano nel settore sociale e sanitario sempre vicini ai bisogni degli utenti”.

La Cattedrale di S. Giorgio di Ferrara e l’evento sismico 2012

Da: Organizzatori

Promosso dalle Associazioni Ambassador Club, Ferrariae Decus e Soroptimist International Club, con il patrocinio del Comune di Ferrara, venerdì 2 dicembre alle ore 16,00, nel Salone d’Onore di Palazzo Costabili, detto di Ludovico il Moro, si svolgerà l’incontro di studio dedicato al Duomo di Ferrara ed alle conseguenze provocate dal sisma del 2012.
Il sisma ha infatti interessato le strutture, le decorazioni interne ed i prospetti del Duomo in un quadro di significativi danni. L’incontro vuole approfondire e portare a conoscenza della città le vulnerabilità della nostra Cattedrale, nonché gli interventi previsti per la sua salvaguardia. Interverranno Rappresentanti della Soprintendenza, del Polo regionale dell’Emilia-Romagna, della Curia ed esperti e progettisti dei lavori di restauro.

Sanità Ferrara. Più risorse per la non autosufficienza: 37,4 milioni per il 2016

Da: Regione Emilia-Romagna

Sanità Ferrara. Più risorse per la non autosufficienza: 37,4 milioni per il 2016. Bonaccini: “Investiamo nel welfare regionale per servizi che rispondano alle diverse esigenze”

Dalla Giunta la ripartizione alle Ausl dei 436 milioni del Fondo regionale, stanziamenti che complessivamente in Emilia-Romagna arrivano a 471 milioni, anche quest’anno superiori al totale del Fondo nazionale. L’assessore Venturi: “Aumentiamo il numero dei cittadini assistiti e ampliamo le modalità di erogazione degli interventi a favore di anziani, disabili, dei loro familiari e caregiver”

Bologna – Più risorse in Emilia-Romagna per far fronte ai problemi di anziani e disabili, dei loro familiari e di chi li assiste. Obiettivo per il quale la Regione destina più di 37,4 milioni di euro alla Ausl di Ferrara. La Giunta regionale ha infatti definito la ripartizione alle Aziende sanitarie del Fondo regionale per la non autosufficienza (Frna), pari a 436 milioni di euro per il 2016: 120 milioni di risorse proprie più 316 milioni del Fondo sanitario regionale, incrementato di 5,4 milioni rispetto al 2015. Ai 436 milioni si aggiungono 4,344 milioni da accantonamenti del 2015 e 30,888 milioni dal Fondo nazionale per la non autosufficienza: il totale supera i 471 milioni di euro. Anche per quest’anno, dunque, le risorse per la non autosufficienza si confermano superiori al totale del Fondo nazionale, pari a 390 milioni di euro per tutte le Regioni.

“La scelta di investire importanti risorse nel fondo regionale per la non autosufficienza rende chiaro quelle che sono per noi le scelte davvero strategiche – afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini-. Lo abbiamo detto fin dall’inizio e manteniamo ciò che abbiamo promesso: non lasciare sole le famiglie e le persone che assistono i propri cari, rafforzando la sanità e il welfare regionale attraverso il miglioramento delle strutture, il rinnovo delle apparecchiature, l’assunzione e la stabilizzazione di personale. Chi vive giorno per giorno con familiari con problemi di salute rilevanti deve poter contare su un sistema di servizi efficiente e in grado di rispondere alle più diverse esigenze, con strumenti diffusi nei territori che rappresentano per noi una priorità”.

Quello della non autosufficienza “è un tema destinato a diventare sempre più rilevante- aggiunge l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi-, che pone tutta una serie di problemi anche a livello economico e organizzativo per le famiglie. La scelta che abbiamo fatto ci consente di aumentare il numero dei cittadini inseriti nella rete dei servizi. Stiamo parlando, in particolare, di un ampliamento delle opportunità e delle modalità di erogazione degli interventi a bassa soglia, e cioè di quegli interventi caratterizzati dal massimo livello di accessibilità, e di presa in carico di anziani, disabili, ma anche dei loro familiari e dei caregiver”.

Fondo regionale, il riparto alle Ausl
I 436 milioni del Frna vengono così assegnati alle Ausl: 29.603.921 euro a Piacenza, 43.000.922 euro a Parma, 47.170.836 euro a Reggio Emilia, 64.736.546 euro a Modena, 90.048.270 euro a Bologna, 12.753.226 euro a Imola, 37.432.286 euro a Ferrara e 111.253.923 euro all’Ausl della Romagna. Quest’ultima quota viene ulteriormente suddivisa in 39.922.253 euro all’ambito di Ravenna, 19.860.054 euro a Forlì, 19.164.345 euro a Cesena e 32.307.271 euro a Rimini.
La quota assegnata (30,888 milioni) alla Regione Emilia-Romagna nel riparto del Fondo nazionale per le non autosufficienza sarà oggetto di un successivo provvedimento, specifico e separato, mentre i 4,344 milioni da accantonamenti del 2015 sono già nella disponibilità delle Aziende sanitarie. /CV

Salvi Vivai: successo a Interpoma

Da: Salvi Vivai

Positivo il bilancio per la rinnovata partecipazione dell’azienda ferrarese

Una tre giorni intensissima quella che ha visto Salvi Vivai impegnata a Bolzano in una veste del tutto nuova. Nell’anno dell’anniversario, in cui l’azienda festeggia i propri 50 anni a Ferrara e i 125 della famiglia nel settore della frutta, Salvi Vivai si è presentata al meglio ai propri stakeholder con uno stand completamente rinnovato.
Una grafica lineare e moderna arricchita da un totem luminoso centrale hanno fatto da perfetta cornice alle vere protagoniste della kermesse fieristica: 7 varietà di mele certificate CIV messe in primo piano come gioielli. Tra queste anche i due nuovi cloni di Fuji blushed indentificati come Fuji SAN-CIV ® : fuciv 51 (PVR) e fuciv 52 (PVR). Queste novità hanno la caratteristica peculiare di avere un bel colore rosso brillante (molto richiesto ultimamente dal mercato), oltre a mantenere le proprietà di croccantezza e sapore tipiche della mela Fuji e particolarmente apprezzate dai consumatori.
Le Fuji SAN-CIV® in questi primi anni di commercializzazione hanno ottenuto un riscontro molto positivo dal mercato, proprio grazie ai buoni risultati raggiunti sia in termini di produttività che di qualità del frutto.
Riscontro confermato anche durante la fiera dove Salvi Vivai ha ricevuto molte richieste soprattutto dai paesi dell’Est Europa, economia nascenti che stanno investendo somme ingenti sul prodotto melo e sul ciliegio.
“Siamo molto soddisfatti dei nuovi rapporti commerciali stretti durante la 10° edizione di Interpoma – dichiara Silvia Salvi, amministratore di Salvi Vivai – a conferma che queste fiere di settore di respiro internazionale si rivelano utili per lo sviluppo del nostro business; per questo motivo continueremo a investire anche in questa direzione”.
Oltre 460 espositori provenienti da più di 24 diversi paesi del mondo, circa 18.000 visitatori di 70 nazionalità differenti: questi i numeri di uno degli appuntamenti più prestigiosi del comparto al quale Salvi Vivai non poteva certamente mancare. Interpoma, infatti, rimane un’ottima vetrina per poter proporre, oltre alle piante di mele, tutta la varietà di prodotti offerti dalla Vivai.
“Un melting pot di esperienze e di professionalità che ci aiuta a mantenere alto il livello dei nostri servizi, perché offre un punto di vista privilegiato sull’andamento del mercato e sulle novità del settore” sottolinea Silvia Salvi, e conclude: “In questa edizione 2016, abbiamo deciso di dare una svolta anche alla nostra immagine presentandoci con uno stand completamente rinnovato per poter ospitare in modo sempre più accogliente i nostri clienti.
La nostra indole rivolta al miglioramento e all’innovazione continua tocca tutti gli aspetti della nostra filiera: partendo dalla ricerca varietale, passando attraverso le tecnologie fino ad arrivare alla parte più legata all’immagine e alla comunicazione”.

Sel sfiducia la Felletti a sei giorni dal referendum
La replica dell’assessora

“L’attività svolta dalla figura indicata per l’esecutivo dal partito nel 2014 è stata del tutto lacunosa, priva di dialogo con la forza politica che l’ha espressa e di efficacia nella città, e molto distante dal profilo politico che Sel prevede esprimano i propri amministratori”: con queste poche parole è arrivata oggi, a solo cinque giorni dal referendum, la ‘sfiducia’ di Sel per l’assessora Annalisa Felletti (con deleghe a pubblica istruzione, formazione, pari opportunità, cooperazione internazionale-politiche per la pace), che non viene neppure indicata con nome e cognome. A due anni dall’inizio della legislatura il coordinamento ferrarese di Sinistra Ecologia e Libertà scrive nero su bianco: “Siamo costretti dunque ad esplicitare con serena fermezza che l’assessora non rappresenta più né il partito né il Gruppo Consiliare. Facciamo quindi un passo indietro dall’esecutivo, e il rinnovato accordo programmatico con il Sindaco sarà affidato dal partito esclusivamente al Gruppo Consiliare”.
Tale presa di posizione arriva dopo una “valutazione puntuale del programma elettorale della coalizione” da parte del coordinamento provinciale di Sel e del Gruppo Consiliare in Comune, che ha portato ad “affermare con dispiacere che alcuni temi cari alla nostra forza politica non sono stati portati avanti in Giunta”. Nella nota rilasciata alla stampa si legge che nelle scorse settimane c’è stato un confronto con il sindaco Tiziano Tagliani “su quelli che ritenevamo essere gli aspetti più problematici dell’accordo di governo”, dai servizi pubblici, ai servizi sociali, dalla questione ambientale allo sviluppo turistico, al tema della sicurezza. Per quanto riguarda la scuola, proprio una delle deleghe dell’assessora Felletti, si legge solo che: “abbiamo convenuto sulla necessità di continuare nell’impegno per nuove statalizzazioni di sezioni di Scuola Materna, di non arretrare comunque l’offerta pubblica di nidi e materne nonostante il decremento della domanda, e di ritenere concluso il ciclo delle esternalizzazioni. Rimangono invece differenti valutazioni rispetto all’opportunità dell’aumento dei contributi alle scuole paritarie”.
Su tutti questi temi il coordinamento e il gruppo consiliare scrivono di aver ricevuto rassicurazione dal primo cittadino che “ogni preoccupazione da noi espressa è da considerarsi obiettivo comune di mandato e, come tale, troverà realizzazione in tempi certi”.

Tempi che certamente saranno successivi alla imminente consultazione referendaria, come afferma lo stesso Tagliani nella sua risposta ufficiale: “Siamo alla vigilia di una consultazione referendaria di rilevante importanza per il Paese e pertanto non intendo prima del 5 dicembre aprire alcuna discussione sul punto aperto da Sel”.
Il sindaco prende atto che l’assessora “oggi non gode più dell’affidamento del gruppo di Sel, o per lo meno di una parte di esso, e del capogruppo in consiglio”. Ci tiene però a “sottolineare che Annalisa Felletti svolge un compito delicato con dedizione e serietà per cui non esistono ragioni personali mie per un ripensamento che riguardi oggi la sua delega”. Ecco perché “dopo il referendum, sarò costretto ad una riflessione che farò con tutta la maggioranza ma anche con la difesa del mio livello di responsabilità ed autonomia”.
Inoltre precisa che “le recenti gravi tensioni dentro la sinistra – purtroppo non nuove ed assai lontane da una composizione e che inducono i compilatori della nota ad una sfiducia verso l’Assessora Anna Lisa Felletti, da loro indicata ad inizio legislatura – non possono distogliere dall’obiettivo principale di chi amministra: la capacità di dare risposte ai cittadini senza che le tensioni politiche abbiano a condizionare il percorso degli impegni di mandato condivisi”.

Non si è fatta attendere nemmeno la risposta ufficiale dell’assessora sulla quale si è abbattuta la sfiducia, Annalisa Felletti che si è detta sconcertata dalla “presa di posizione del Coordinamento di Sel o, per meglio dire, del simulacro di quel che è rimasto del Coordinamento già sfiduciato dagli iscritti e di un partito che si scioglierà ufficialmente fra dieci giorni, per numerose ragioni, sia di metodo, che di merito”. Felletti dice che se il giudizio non fosse offuscato da “ambizioni e rancori personali” e “da frustrazione di non vedere soddisfatte le proprie personali ambizioni”, non si potrebbe che “esprimere soddisfazione per quanto fatto fin’ora da questa amministrazione, che vede il proprio operato in linea col dettato programmatico a suo tempo sottoscritto”; un “giudizio positivo” recentemente ribadito “davanti all’assemblea degli iscritti a Sel da alcuni dei componenti del Coordinamento che oggi sottoscrivono il documento dato alla stampa”. “Ciò che più mi stupisce – conclude Felletti – resta la tempistica di tali esternazioni ad una manciata di giorni da un appuntamento cruciale per il Paese, che chiama anche i ferraresi ad esprimersi sul Referendum Costituzionale. La mia formazione politica, invece che essere unita ed impegnata nel contribuire alla campagna referendaria e ad un suo esito positivo per le nostre posizioni, ancora una volta deve registrare l’iniziativa di un piccolo manipolo di persone (4 o 5 in tutto) che antepone i propri livori personali all’interesse più generale, di cui la politica dovrebbe a mio avviso sempre occuparsi e preoccuparsi, e che purtroppo invece continua a dare una pessima testimonianza di se stessa”.