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Mese: Novembre 2016

Tutto esaurito per lo spettacolo Ciak… si magia!

Da: Organizzatori

Novembre Magico, l’appuntamento al Teatro Nuovo di Ferrara fa il tutto esaurito

Il fine settimana della magia di Ferrara si è concluso con un grande successo, gli organizzatori di Stileventi e di IBO Italia chiudono in bellezza la tappa ferrarese della sesta edizione di Novembre Magico e si preparano per il gran finale il 17 dicembre al Teatro De Micheli di Copparo.

Lo spettacolo Ciak… si magia! al Teatro Nuovo ha incantato gli 800 spettatori che hanno gremito platea e galleria, con un susseguirsi di magia e colpi di scena. Bravissimi gli artisti ospiti, dal duo Disguido che con i loro cappelli trasformisti hanno dato vita ai film più famosi di Hollywood, lo splendido Matteo Cucchi che dalle sue mani ha fatto comparire ferri di cavallo, carte e banconote, i misteriosi Alberto Giorgi e Laura che hanno tenuto tutti col fiato sospeso tra sparizioni e riapparizioni e la poesia delle ombre cinesi e della sand art di Oscar Strizzi che ha incantato grandi e piccini.

Non sono mancati i colpi di scena, con l’arrivo dei Ghostbusters alla caccia di entità soprannaturali nel teatro e gli effetti speciali creati con fumi e lame di luce colorate. Bravissimo Corrado Boldi che con la sua simpatia ha fatto da regista a questo grande spettacolo, tra battute e casting ‘a sorpresa’ agli spettatori.

“Siamo molto orgogliosi di riuscire ogni anno a portare uno spettacolo di questo livello a Ferrara – dichiara Roberto Ferrari manager di Stileventi – la magia piace a tutti e può essere veicolo per fare del bene, come in questo caso a sostengo di IBO Italia, e anche di tanti altri progetti di formazione e divulgazione come con Illusionarium, di crescita personale e dell’autostima come con i laboratori per ragazzi”.

Il weekend della magia di Ferrara si è chiuso con un ottimo successo di tutte le attività proposte: Illusionarium ha visto passare per le Grotte Boldini circa un migliaio di persone, che hanno potuto divertirsi e scoprire illusioni e principi scientifici grazie a Carlo Faggi e alle sue installazioni, e oltre 40 sono stati i bambini che hanno fatto i primi passi nel mondo della magia con i laboratori organizzati al Castello Estense.

Per Novembre Magico sono state oltre 100 per persone arrivate da fuori Ferrara: le persone si sono spostate da Mantova, Rimini ma anche Perugia, Roma e Trieste per unire una visita alla nostra splendida città, alla possibilità di godere di uno spettacolo unico nel suo genere.

Come ogni anno, oltre al divertimento lo spettacolo Ciak… si magia! ci ha portato nel cuore delle attività di IBO Italia, a Panciu in Romania, nel centro educativo Pinocchio che grazie ai fondi ricavati anche dalle attività di Novembre Magico potrà continuare i suoi progetti, pensati per offrire un futuro migliore a tutti quei bambini che non hanno la possibilità di mangiare, di vestirsi e di andare a scuola.

“I volontari sono la nostra ‘magia’ – dichiara Dino Montanari, direttore di IBO Italia – e grazie a Novembre Magico e alle altre iniziative che ci supportano, riusciamo a portare avanti questi progetti, importanti per i bambini di Panciu ma anche per i ragazzi italiani che hanno la possibilità di vivere un’esperienza unica”.

Tutto questo è stato possibile grazie ai nostri sponsor, in primis EmilBanca, ma anche Andalini, Dinamica Media, Happy Days, Lyoness, Salvi, Ageste, Zabov e La Terra dell’Orso e al supporto del Comune di Ferrara, di Ferrara Terra e Acqua e del consorzio Visit Ferrara.

A questo link le immagini della serata di sabato 26 novembre scattate da Riccardo Scardovelli – Studio FOTOGRAFICO BFG

https://www.dropbox.com/sh/02ubb03pfbvhhye/AABGavHrXIGAa5pxGV9MFKIGa?dl=0

Incontro con Eraldo Affinati

Da: Comune di Copparo

Copparo – Incontro con l’Autore: Eraldo Affinati

Mercoledì 30 novembre, alle ore 18, presso l’Atrio Municipale, si terrà l’incontro letterario con Eraldo Affinati, autore del libro ‘L’uomo del futuro. Sulle strade di don Lorenzo Milani’. Dialoga con l’autore Marcello Brondi.
A quasi cinquant’anni dalla sua scomparsa don Lorenzo Milani, prete degli ultimi e straordinario italiano, non smette di interrogarci. Eraldo Affinati ne ha raccolto la sfida esistenziale ripercorrendo le strade della sua avventura breve e fulminante. In questo libro, frutto di indagini e perlustrazioni appassionate, non si trova solo la storia dell’uomo con le testimonianze di chi lo frequentò, ma anche l’eredità spirituale di don Lorenzo nelle contrade del pianeta: dai maestri del villaggio, dagli adolescenti arabi, frenetici e istintivi, agli italiani di Ellis Island.
L’incontro si realizza nell’ambito dei Corsi di Cultua Ugo Coluccia. Ingresso libero.

Calendario eventi dicembre 2016

Da: Ibs + Libraccio

A dicembre in libreria ci dedichiamo molto alle vendite natalizie e in questo finale d’anno ci sono libri bellissimi che attendono solo di essere regalati! E’ un mese impegnativo, ma noi non rinunciamo ad organizzare incontri, sempre così seguiti ed apprezzati: l’anno finisce in grande stile con i nostri eventi!
La prima ospite importante per il ciclo ‘Per uno sguardo al cielo’, giovedì 1 dicembre, sarà Melita Cavallo, presidente del tribunale per i minori di Roma, da poco in pensione. L’autrice presenterà il libro Si fa preso a dire famiglia (Laterza) e attraverso quindici storie vere farà luce sui cambiamenti e sui problemi delle famiglie di oggi.
Sabato 3 dicembre un ospite da non perdere: Emiliano Ponzi, illustratore internazionale cresciuto a Ferrara, che ha lavorato per The New York Times, Le Monde, La Repubblica, Il Sole 24 Ore: presenterà The Journey of the Penguin (Penguin Books), raccontando il viaggio immaginario del pinguino passato alla storia come il famoso simbolo dell’amata casa editrice.
Il giorno seguente, domenica 4, proseguirà la rassegna curata da Fabrizio Fiocchi, ‘Se una domenica d’inverno uno scrittore’, sponsorizzata da Banca Mediolanum, che vedrà protagonisti Francesco Recami, proseguirà con Gabriele Romagnoli l’11, per terminare con Sergio Rizzo il 18 dicembre.
Mercoledì 7 verrà illustrato l’ebook Io voto! Una storia per immagini, realizzato su progetto UDI e sostenuto dall’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Ferrara, grazie alla collaborazione con Liceo Artistico “Dosso Dossi” e con il Liceo Scientifico “Roiti”. All’incontro saranno presenti Annalisa Felletti, Micaela Gavioli, Francesco Borciani, Stefania D’Arcangelo, Federica Zabarri, Rachele Zacchini e Mario Sileo.
Venerdì 16 appuntamento da non perdere con Giuseppe Sgarbi e Susanna Tamaro, i quali dialogheranno insieme per introdurre i loro ultimi successi: Lei mi parla ancora, edito da Skira e La tigre e l’acrobata, appena pubblicato da La Nave di Teseo.
I librai per un giorno di questo mese saranno Maria Gloria Panizza sabato 3, l’architetto Sergio Fortini il 10, e sabato 17 l’attore Marcello Brondi.
Tra i nostri appuntamenti, molti saranno dedicati ai più piccoli con due laboratori all’insegna dei Sabbiarelli (il 3 e 6 dicembre), dove ci si potrà sbizzarrire con i decori e le minibox di Natale. Il pomeriggio di sabato 10, invece, sarà dedicato a un laboratorio tutto natalizio, ideato da Eleonora Poggioli. La partecipazione è gratuita, previa prenotazione per un massimo di 15 partecipanti. L’iniziativa è aderente al format Bookplay, in collaborazione con Netsity (per informazioni www.netsity.it).
A chiudere gli appuntamenti per i bambini sabato 17 dicembre, alle 16, Luigi Dal Cin racconterà le avventure di Orlando pazzo nel magico palazzo (Ferrara Arte).

Il rapporto scuola-impresa: alleanza per il futuro

Da: Camera di Commercio

Sala convegni gremita in Camera di commercio con la presenza di imprese, dirigenti scolastici, insegnanti e studenti

‘Il rapporto scuola-impresa: alleanza per il futuro’

Si è svolto Lunedì 28 Novembre il convegno promosso dalla Camera di Commercio insieme al Ministero dell’Istruzione, Unioncamere e Infocamere

L’inserimento organico di percorsi obbligatori di alternanza nelle scuole superiori ed il riconoscimento del valore dell’imparare lavorando. Questo uno dei tasselli più importanti per la piena riuscita della riforma introdotta dal Governo Renzi con ‘La buona scuola’ e che è stata al centro del convegno ‘Il rapporto scuola-impresa: alleanza per il futuro’, che si è svolto lunedì 28 novembre presso la sala Conferenze della Camera di commercio di Ferrara.
Il convegno, promosso dall’Ente di Largo Castello insieme al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Unioncamere e Infocamere, è stato una preziosa occasione per presentare il Registro nazionale per l’alternanza scuola-lavoro, prezioso punto di incontro (virtuale) tra i ragazzi che frequentano il triennio conclusivo di un istituto tecnico, di un liceo o di un istituto professionale e le imprese italiane disponibili ad offrire loro un periodo di apprendimento on the job. Per ciascuna impresa, ente o professionista, il Registro riporta il numero massimo degli studenti ospitabili, i periodi dell’anno in cui è possibile svolgere l’attività di alternanza e i percorsi di alternanza offerti.

Il nuovo portale si occuperà anche dell’alternanza scuola-lavoro da svolgere in regime di apprendistato. D’intesa con il Ministero del Lavoro e con il Ministero dell’Istruzione, infatti, nell’area aperta e consultabile del Registro nazionale per l’alternanza scuola-lavoro, le imprese potranno segnalare anche la propria disponibilità ad ospitare gli studenti in apprendistato (di primo livello), destinato ai giovani dai 15 ai 25 anni che intendano acquisire una qualifica o un diploma professionale, un diploma di istruzione secondaria superiore o il certificato di specializzazione tecnica superiore. Sempre online, gli istituti scolastici – cui spetta per legge provvedere alla copertura assicurativa degli allievi in alternanza – potranno trovare tutte le informazioni necessarie per stipulare le apposite convenzioni con le imprese e gli enti pubblici e privati disponibili ad ospitare i giovani.
Dopo i saluti del presidente Govoni e di Giovanni Desco, direttore Ambito territoriale di Ferrara dell’Ufficio Scolastico regionale, sono intervenuti Claudio Gagliardi, vice Segretario generale di Unioncamere, e Antonio Tonini, responsabile della funzione Applicazioni di InfoCamere, che hanno illustrato, anche attraverso le testimonianze di imprese, Istituti scolastici e studenti ferraresi, tutte le opportunità correlate all’alternanza scuola-lavoro.

Sul sito www.fe.camcom.it è possibile scaricare le slide presentate dai relatori.

Heart of a dog: al cinema insieme agli amici a 4 zampe

Da: Arci Ferrara

Heart of a dog: al cinema insieme agli amici a 4 zampe
Memoria, perdita e amore nel lungometraggio di Laurie Anderson

Un viaggio onirico in un mondo al confine tra immaginazione e realtà, una riflessione sul concetto di vita dopo la morte, in compagnia dell’amata cagnolina Lolabelle: è questa la base narrativa su cui si costruisce il personalissimo saggio della regista Laurie Anderson.
La pellicola, in programma mercoledì 30 novembre, alle 21, al Cinema Boldini, è dedicata al compianto marito dell’artista, il cantante Lou Reed, e rappresenta un percorso individuale attraverso ‘ciò che si vede quando si chiudono gli occhi’. Un insieme di immagini e suoni delinea una vita vissuta all’insegna delle emozioni, raccontata da un linguaggio intimo di animazione disegnata a mano. Tra diari, pensieri, tributi ad artisti e musicisti che l’hanno accompagnata, Laurie Anderson omaggia chi l’ha ispirata, sottolineando che “vivere è quello che sta in mezzo tra il momento in cui tutto finisce e il momento in cui tutto è iniziato”. Il lungometraggio, che ha incantato e commosso la stampa all’ultima Mostra del Cinema di Venezia, si conclude sulle note di Turning Time Around, onorando Lou Reed.

Per l’occasione il cinema Boldini vuole aprire le porte anche agli amici a quattro zampe, che potranno assistere alla visione del film, e vivere insieme ai padroni un’esperienza unica. Durante la serata sarà inoltre presente un banchetto della sezione ferrarese di Enpa (Ente Nazionale Protezione Animali) a scopo di promozione e informazione delle proprie attività.

Il costo del biglietto d’ingresso è di 5 euro.
Per ulteriori informazioni, e per il programma completa al Cinema Boldini, consultare il sito www.cinemaboldini.it

Seminario Cna su centrale rischi

Da: Cna Ferrara

Mercoledì 30, alle 9,30, seminario della Cna alla Camera di Commercio

Dalla Centrale dei rischi di Banca d’Italia informazioni per migliorare i rapporti dell’impresa con gli istituti di credito

La Centrale dei rischi è un sistema informativo, gestito dalla Banca d’Italia, che raccoglie le informazioni fornite da banche e società finanziarie sui crediti che concedono ai loro clienti. Per l’impresa, riuscire a comprendere e analizzare, in modo semplice e chiaro, le informazioni che vi sono contenute, significa poter gestire il rapporto con le banche in maniera proattiva. E’ su questo tema che si svolgerà mercoledì 30 novembre, alle 9,30, presso la sala conferenze della Camera di Commercio di Ferrara, un seminario promosso dalla Cna, con il patrocinio della stessa Camera di Commercio. Parleranno: Paolo Govoni, presidente Cciaa; Alberto Minarelli, presidente provinciale della Cna; Enrico Dalla Valentina, Area manager Ferrara – Unicredit spa, coordina Patrizia Barbieri, responsabile Credito Cna. Seguiranno interventi tecnici di Vito Noto, responsabile crediti Hub Centro Nord di Unicredit spa, su ‘Il merito creditizio nell’esame dei finanziamenti all’impresa’ e Marco Damiani, amministratore Winklink srl, che si soffermerà sulle caratteristiche del software innovativo Cerbixpro; conclusioni di Diego Benatti, direttore provinciale della Cna.

Ricostruttori nella preghiera

Da: Organizzatori

I Ricostruttori nella preghiera presentano la conferenza sul tema: ‘il cerchio dell’esistenza: amore come eros, amore come agape’, presso l’Abbazia di Pomposa, Sala delle Stilate, mercoledì 30 novembre, ore 21. Il relatore è Lorenzo Spezia.
La sapienza degli antichi ci dice che la forza dell’amore è la forza più importante della nostra vita e, se ben utilizzata, ci può condurre alle mete più alte. Una discussione più approfondita del loro pensiero ci consentirà di osservare più da vicino le qualità fondamentali dell’amore, nel suo duplice aspetto di amore ascendente e amore discendente: l’amore che ci porta verso l’Infinito, e l’amore che dall’Infinito ci irradia e riscalda.

Conferenza Prof. G. Malauguti

Da: Organizzatori

l’ASA (Associazione Studi Astronomici), è lieta di annunciare la prossima Conferenza del Prof. Giuseppe Malaguti, Direttore INAF/ IASF di Bologna, dal titolo: ‘L’Universo violento delle alte energie’.
Venerdì 2 Dicembre ore 21.00, sala 2000, Via Matteotti 10, Bondeno.

Appuntamenti guidati dagli insegnanti della Scuola di Musica Moderna di Ferrara

Da: Associazione Musicisti di Ferrara

Allo scopo di far incontrare persone con la stessa passione per la musica e quindi farle suonare insieme, l’Associazione Musicisti di Ferrara organizza per il secondo anno consecutivo una serie di appuntamenti ad ingresso libero denominati AMF JAM, jam session guidate dagli insegnanti della Scuola di Musica Moderna di Ferrara con inizio alle ore 21,00 a giovedì alterni nell’aula magna Stefano Tassinari in via Darsena 57.
Sono il frutto dei quindici anni di esperienza di musica d'insieme che in precedenza si svolgevano presso la Biblioteca G.Bassani di Ferrara di sabato pomeriggio e poi sempre nell’aula magna della scuola di musica da quando, nel 2012 è avvenuto il trasferimento in via Darsena 57; da un paio di anni la formula è cambiata e quindi il ritrovo è diventato serale.
Si formeranno quindi gruppi di musicisti provenienti dalla scuola di musica e non e di qualsiasi età e livello, finalizzati alla prova musicale pratica; queste session possono essere seguite anche da appassionati che non praticano lo strumento o si sono avvicinati da poco allo studio dello stesso, per poter apprendere come viene svolta una prova finalizzata alla costruzione di un brano.
Verranno affrontati molti generi inerenti la musica moderna e ogni session avrà una tematica diversa; Giovedì 1 dicembre sarà la volta del Funky e R&B con i seguenti brani: Feelin’ Alright (Joe Cocker), Mustang Sally (Wilson Pickett), Unchain my Heart (Joe Cocker) coordineranno la prova Andrea Taravelli e Daniele Tedeschi, rispettivamente insegnati di Basso e Batteria della Scuola di Musica Moderna di Ferrara.

Accordi, musica e testi si possono trovare sul sito www.scuoladimusicamoderna.it
sezione AMF JAM

Di seguito gli altri appuntamenti:

15 dicembre 2016 ore 21,00 Blues
Help Me, Key to the Highway, I got My Mojo Working
Roberto Formignani – Roberto Poltronieri

12 gennaio 2017 ore 21,00 Swing
Blue Moon, C Jam Blues, Oh Lady Be Good
Lorenzo Pieragnoli – Roberto Poltronieri

26 gennaio 2017 ore 21,00 Songs
Wonderful Tonight, Let It Be, One
Viviana Corrieri – Corrado Calessi

9 febbraio 2017 ore 21,00 Jazz
All Blues, Song for my Father, The Nearness of You
Massimo Mantovani – Federico Benedetti – Lele Barbieri

23 febbraio 2017 ore 21,00 Canzone Italiana
Il mio Canto Libero, Generale, Vedrai Vedrai
Rossella Graziani– Roberto Poltronieri

9 marzo 2017 ore 21,00 Pop Rock
Sweet Home Alabama, Cocaine, Can't Find My Way Home
Roberto Formignani – Viviana Corrieri

23 marzo 2017 ore 21,00 West Coast
All Night Long, Like a Hurricane, Heart of Gold
Ricky Scandiani – Ambra Bianchi

6 aprile 2017 ore 21,00 Country
Teach Your Children, Comes a Time, Take it Easy
Roberto Poltronieri – Ambra Bianchi – Roberto Formignani

20 aprile 2017 ore 21,00 Latin-Rock
Smooth Operator, Evil Ways, Jin-Go- Lo-Ba (Jingo)
Flavio Piscopo – Lele Barbieri – Stefania Bindini

39° Memorial Mario Cardinelli

Da: Uisp Ferrara

Anche il 39° Memorial Mario Cardinelli – la mezza maratona Uisp svoltasi domenica 27 novembre 2016 a Pontelagoscuro (Fe) – ha registrato grandi numeri, sono stati infatti ben 450 gli iscritti alla sola competitiva, per un totale di oltre 850 partecipanti con la non competitiva e le mini podistiche.
La vittoria è andata a Daniele Angelini, giovane ventottenne dell’Atletica Bondeno che ha fatto subito centro alla sua prima esperienza con la mezza maratona, riuscendo a dominare abbastanza agevolmente Angelo Marchetta della Salcus. Al terzo posto un altro atleta della Salcus, il pompiere Michele Bedin. Un po’ più staccato l’atleta giunto secondo l’anno scorso, Haoul Abderazzak. Il favorito, Massimo Tocchio, non ha potuto partecipare a causa di un malanno.
La gara femminile ha fatto registrare anch’essa un nome nuovo da scrivere nell’Albo d’Oro del Cardinelli, con la veneta Erica Cazzadore della Salcus, che si è imposta su Chiara Gaiani della Vigaranese. Al terzo posto un’atleta di origine inglese, Whitfield Beverley.
Fiore all’occhiello dell’atletica ferrarese, il Memorial Cardinelli rappresenta la chiusura del campionato ferrarese di mezza maratona. Come da tradizione, partenza e arrivo avverranno nella cornice di piazza B. Buozzi, il percorso, messo a punto dall’organizzazione del gruppo giudici della Lega atletica leggera Uisp, abbraccia il parco urbano Giorgio Bassani e, idealmente, la vasta zona dell’antico Barchetto, riserva di caccia degli Este, toccando anche le frazioni di Malborghetto e Francolino. Un percorso complesso, reso possibile grazie alla collaborazione del centro di promozione sociale Quadrifoglio, del centro di promozione sociale Il Barco, della parrocchia di Pontelagoscuro, delle Pro loco di Pontelagoscuro e di Francolino.
Il presidente Uisp di Ferrara, Enrico Balestra, ha ricordato che quest’anno il Cardinelli è stato inserito nell’elenco delle azioni per la sensibilizzazione alla lotta contro l’Aids, iniziativa promossa da ASL Ferrara, Azienda Ospedaliera Sant’Anna e Avis Ferrara. Un pensiero è andato, inoltre, alla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne (25 novembre), cui Uisp ha dedicato uno degli striscioni del Memorial Cardinelli.
Nella manifestazione, oltre alla classica mezza maratona, si è svolta una camminata ludico-motoria non competitiva per tutti di 6 km e due tracciati di minipodistica di 2.000 metri e 500 metri per i giovanissimi.

ASSOLUTI MASCHILI
1 Daniele Angelini (Atl. Bondeno)
2 Angelo Marchetta (Salcus)
3 Michele Bedin (Salcus)
4 Haoul Abderazzak (Salcus)
5 Enrico Rivi (pol. Scandianese)

ASSOLUTI FEMMINILI
1 Erica Cazzadore (Salcus)
2 Clara Gaiani (Vigaranese)
3 Whitfield Beverley (Bristol and West AC)
4 Chiara Pacchiega (Pol. Quadrilatero)
5 Alessandra Gratton (Gruppo Marciatori Teenager)

SOCIETÀ
Quadrilatero 85 iscritti
Ferrariola 41
Scuola Materna Pontelagoscuro 27
Finale Emilia 26
Salcus 24

Recensione Cinque Pagine Bianche

Da: Organizzatori

Cinque Pagine Bianche
E’ andato in scena lo spettacolo teatrale ‘5 Pagine Bianche’ al Teatro Nuovo di Ferrara giovedì 24 novembre 2016 al mattino gratuitamente per le scuole e alla sera per il pubblico pagante. E’ stato un successo sia per il gradimento del pubblico che della critica. Lo spettacolo scritto e diretto da Demetrio Pedace è la riedizione di un musical che ha debuttato – sempre a Ferrara – circa due anni fa con il titolo ‘ML – io non ho paura’ e che ha per tema di fondo la violenza sulle donne.E’ stato uno spettacolo fortunato: ha debuttato al Teatro Comunale di Ferrara (in quell’occasione sold out) ed ha poi sostenuto diverse repliche che hanno sempre ottenuto un buon livello di critica e molto apprezzamento da parte del pubblico. A distanza di due anni quello spettacolo è stato profondamente rivisto (aggiornato nella parte musicale ed artistica e nel titolo, ma non nel messaggio di fondo) è tornato quindi in scena in uno dei due più importanti teatri della nostra città. La trama rappresentata sul palco è simile al primo capitolo di ‘Amore Criminale’ di Matilde D’Errico, dove si parla della storia vera di Maria Rosaria Sessa. Giovane giornalista che nella sua ascesa professionale incontra un uomo affascinante, pieno di premure e attenzioni per lei e per le sue amiche. Che perderà la testa quando a Maria Rosaria si presenterà l’occasione di una vita per fare il salto di qualità nel campo giornalistico. Lo spettacolo è stato inserito nel calendario delle iniziative organizzate dal Comune di Ferrara nell’ambito della giornata internazionale contro la violenza alle donne. Chi ha potuto assistere allo spettacolo ha provato grandi emozioni. Bravissimi tutti i protagonisti perfettamente calati nei loro ruoli e nei loro personaggi. Uno spettacolo multimediale con suggestive proiezioni di videoclip creati appositamente da Milko Marchetti e Riccardo Fozzato abbinate a musiche di grande presa e adatte ai vari momenti dello spettacolo accompagnavano la recitazione e la danza. Recitazione e danza: due linguaggi che si sono fusi e compenetrati mantenendo ognuno la propria identità ma arricchendosi ognuno di sfumature diverse. Coreografie di Silvia Bottoni (ritornata sul palco per l’occasione in un delizioso cameo in cui rappresentava se stessa) sorprendenti, originali nella tecnica e nella espressività, dinamiche e di grande impatto emotivo rese al meglio dai danzatori di Jazz Studio Dance. Irene Esther Perez Garcia e Sara Pozzati versatili in ogni stile di danza; Martina Saccenti, una grande protagonista, giovanissima ma con una padronanza del palcoscenico degna di una grande professionista, Vladislav Kniazev perfetto nel ruolo di ‘Gelo’ che arriva a farsi odiare dal pubblico nel finale per quello che ha fatto: violenza fisica e psicologica in nome del possesso scambiato per amore. Poi gli attori capitanati da una magica Roberta Pazi che ha diretto Matilde Buzzoni e Penelope Volinia due talenti naturali e giovani promesse del teatro coadiuvate dai brillanti Michele Graldi e Giacomo Vaccari. Una storia d’amore di sofferenza e di rinascita . Una prova teatrale molto ben riuscita, un cast degno di portare in altri teatri questo spettacolo nato come progetto collettivo come hanno spiegato in conferenza stampa i partecipanti e che si e’ rivelato un successo. Un gran bel mix di professionalità diverse perfettamente assemblate in modo che ognuno potesse esprimere al meglio la propria creatività. Nello spettacolo, che resta ed è pur sempre un musical di intrattenimento, tutti gli aspetti comunicativi, anche non verbali, sono stati attentamente rivisti sotto un’ottica di genere (da parte di professioniste esperte nella materia) e di non discriminazione per non incorrere nel rischio di emulazioni negative e favorire invece una elaborazione critica della storia rappresentata con una presa d’atto di come si possono riconoscere i germogli della violenza, seppur sottile e celata sotto mentite spoglie, e di come si possa trovare la forza di reagire con l’aiuto delle persone care, motivate da affetti sani. Cinque pagine bianche è dunque un intervento preciso e puntuale che ha il dichiarato scopo di finanziare le migliorie della sede dell’associazione Ferrara Off. Tutti gli sponsor e il pubblico presente hanno contribuito a questo scopo per aiutare la cultura facendo cultura.

Conclusa la terza serata con Round Table 28 Ferrara

Da: Organizzatori

Avv. Piero Giubelli ospite Round Table 28 Ferrara

25 novembre 2016, nel confortevole contesto della sede storica presso la Trattoria La Romantica ha avuto luogo la terza serata con relatore della Round Table 28 Ferrara.
Ospite d’eccellenza il Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Ferrara, l’Avvocato Piero Giubelli, che con energia, simpatia e coinvolgendo i commensali, ha saputo incantarci relazionandoci la sua visione sulla professione. Prospettive tutt’altro che negative, con coraggio e programmazione, con serietà e modestia, anche oggi il giovane professionista può trovare spazio nella società in cui viviamo. Ferrara non è una terra che non può garantire spazi, basta saperli sfruttare creando legami indissolubili con il territorio e le persone che richiedono prestazioni professionali.
Presenti alla serata numerosi amici e personaggi di rilievo per il mondo associativo locale e nazionale, il Presidente del Lions Club Ferrara Estense, Giorgio Ferroni, il Vicepresidente del Club 41 Bologna 2 Torri, Mauro Molinari, il Presidente Nazionale Round Table San Marino, Nicola Giardi, il Presidente Terza Zona Round Table Italia, Gianmarco Amati, il Presidente della Round Table 35 Treviso, Federico Agostini, il Presidente di AIGA Bologna(associazione italiana giovani avvocati), Paolo Rossi, il Presidente di AIGA Ferrara, Paolo Polastri, la Presidente dell’Associazione Nati Prima Onlus, Marika Massarenti.

Ad impreziosire ulteriormente la serata la nomina di un nuovo socio per la Round Table 28 Ferrara, l’Avv. Luca Massari, che ha ringraziato i presenti e confermato il proprio impegno per la crescita della nostro club.

La Round Table 28 Ferrara è aperta a tutti i giovani lavoratori con età compresa fra i 18 ed i 40 anni, è apolitica e non religiosa. Se hai voglia anche tu di incontrare ‘vecchi amici per la prima volta’ e con loro intraprendere un percorso fatto di cultura, divertimento e networking, forse sei la persona giusta e dovresti venire a trovarci. La ricetta per far parte del nostro club comprende due importantissimi ingredienti: amicizia e tolleranza.

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Ti aspettiamo!

Francesco Fotia
Responsabile sviluppo e comunicazione
Round Table 28 Ferrara

Una Messa per ringraziare S. Nicola

Da: Movimento Liturgico Benedettiano Ferrara

AVE MARIA!

Anche quest’anno, l’associazione sportivo-culturale “I Barcàr ad Puatèl” (I barcaioli del Po di Primaro-Ferrara, sezione di Voga Veneta del Canoa Club Ferrara) intende ringraziare ed onorare il proprio Patrono, S. Nicola da Mira-Bari (protettore dei barcaioli), e di chiedere la sua intercessione per il nuovo anno. A tale proposito:

Martedì 6 Dicembre 2016 – Ore 8.30
Chiesa di S. Maria dei Servi (Via Cosmè Tura angolo Contrada della Rosa)
S. Messa in Rito Romano Antico
Nella Festa di S. Nicola Vescovo e Confessore
Celebra il Rev.do Don Davide Benini FSFC

Al termine della S. Messa sarà possibile onorare la Venerabile Icona di S. Nicola custodita dalla Comunità Cattolica Ucraina, titolare della Chiesa di S. Maria dei Servi, alla quale, unitamente al Suo Assistente Spirituale Padre Alessandro, va il sentito e fraterno ringraziamento de I Barcàr ad Puatèl.
Tutti i ferraresi sono invitati a partecipare.

AVE MARIA!

Un concerto per il No

Da: Organizzatori

Mercoledì 30 Novembre ore 21.45
Presso la Sala Estense, Piazza Municipale – Ferrara

Ve lo suoniamo!
‘Il ‘No’ detto in musica’ è un concerto di chiusura della campagna per il ‘No’ al referendum costituzionale del 4 Dicembre.
Concerto gratuito degli Alka-Selzer.
L’invito è esteso a tutta la comunità

Incontro con le protagoniste dei romanzi di Pirandello

Da: Organizzatori

Martedì 29 novembre 2016, ore 17 nella Biblioteca del Centro Documentazione Donna
via Terranuova 12/b – Ferrara
Luciana Tufani parla di Grazia Deledda e Giselda Fojanesi: due scrittrici e Pirandello

Cogliendo l’occasione della rappresentazione al Teatro Comunale Abbado di Il berretto a sonagli di Luigi Pirandello, il Centro Documentazione Donna organizza nella sua sede un incontro in cui si parlerà di due scrittrici che sono le protagoniste di due romanzi di Pirandello.
Su Grazia Deledda, ispirandosi soprattutto alla figura del marito-impresario Palmiro Madesani, Pirandello ha scritto il romanzo Suo marito di cui esiste una riscrittura incompleta dal titolo Giustino Roncella nato Boggiolo.
Le vicende personali di Giselda Fojanesi, scrittrice oggi dimenticata, sono state invece utilizzate nel romanzo L’esclusa, uscito in un primo tempo a puntate su un quotidiano con il titolo Marta Ajala.
Giselda Fojanesi, sposata con lo scrittore catanese Mario Rapisardi, era stata scacciata di casa dal marito che la sospettava di essere l’amante di Giovanni Verga. Questo fatto fornisce lo spunto per il romanzo di Pirandello che però ha una trama che si discosta in buona parte dalle reali vicende della vita di Giselda Fojanesi.
Sia Suo marito che L’esclusa hanno infatti molti aspetti autobiografici ed è interessante vedere come questi si intrecciano con le loro trame e come, in entrambi, siano presenti i consueti temi cari allo scrittore.
Letture di Catia Gianisella e Giovanni Ricci del Teatro CDD.

Luciana Tufani, editrice, pubblica narrativa di scrittrici del passato e del presente e saggistica che riguarda le donne. Pubblica inoltre e dirige il trimestrale di informazione culturale «Leggere Donna». Ha fondato nel 1980 il Centro Documentazione Donna che tuttora dirige curando in particolare le molte attività culturali che vengono organizzate nella sua biblioteca specializzata.

L’incontro è organizzato in collaborazione con il Teatro Comunale Abbado

Romeo e Giulietta di Brannagh all’Apollo

Da: Apollo Cinepark

Martedì 29 e mercoledì 30 novembre alle 20.15 all’Apollo Cinepark nuovo appuntamento con il Teatro sul grande schermo. Per la prima volta al cinema dal palcoscenico del Teatro Garrick di Londra arriva sul grande schermo ‘Romeo e Giuletta’, produzione della Kenneth Brannagh Theatre Company.

L’evento al cinema, in lingua originale con sottotitoli in italiano, vede Kenneth Branagh co-dirigere con Rob Ashford l’opera, ricongiungendo le stelle di Cenerentola, Richard Madden e Lily James, nei panni di Romeo e Giulietta. Sir Derek Jacobi interpreterà Mercuzio e Meera Syal sarà invece invece la balia.
La stagione della Kenneth Branagh Theatre Company è distribuita da Nexo Digital con i media partner Sky Arte HD, MYmovies.it e con il sostegno del British Council.

L’Andrea Ayassot 4Et firma il ‘Monday Night Raw’ del Torrione

Da: Jazz Club Ferrara

Lunedì 28 novembre, per un nuovo appuntamento firmato Monday Night Raw, il Jazz Club Ferrara ospita l’ultimo progetto del sassofonista Andrea Ayassot, uno dei ‘mistici’ del jazz. Al suo fianco troviamo una sezione ritmica targata collettivo ‘El Gallo Rojo’: Alfonso Santimone (pianoforte), Giulio Corini (contrabbasso) e Nelide Bandello (batteria) condividono con lui uno spiccato senso del rischio che comporta l’elaborazione istantanea del materiale musicale. Segue il concerto l’imprevedibile jam session.

Lunedì 28 novembre (ore 21.30), per un nuovo appuntamento firmato Monday Night Raw, il Jazz Club Ferrara ospita l’ultimo progetto del sassofonista Andrea Ayassot, uno dei ‘mistici’ del jazz (come lo ha definito il critico Libero Farnè), per il quale si è avvalso di una sezione ritmica targata collettivo ‘El Gallo Rojo’: Alfonso Santimone (pianoforte), Giulio Corini (contrabbasso) e Nelide Bandello (batteria) condividono infatti con lui uno spiccato senso del rischio che comporta l’elaborazione istantanea del materiale musicale.
Ma chi è Andrea Ayace Ayassot? Persona schiva e riservata, rifugge la luce dei riflettori preferendo la pace e l’asprezza dei monti che abita, ma è anche, per contrappunto, figura di spicco della musica di ricerca. Diplomatosi in sassofono nel 1990, dopo alcune esperienze condotte nel campo della musica contemporanea, si è occupato più volentieri di varie forme di musica improvvisata, a seguito degli studi stimolati dalla frequentazione di Umbria Jazz, Siena Jazz, degli stage condotti da Mal Waldron e Steve Lacy, da alcuni eminenti musicisti industani (Manilal Nag, Shahid Parvez), africani (Adama Dramè) e, soprattutto, di Franco d’Andrea con cui collabora da vent’anni.
Oltre ad aver partecipato a numerosi progetti e registrazioni, Ayassot ha condotto, e conduce, diverse formazioni dedicate a proprie musiche originali: ‘Joko Vocale Concorde’ (Premio Recanati della Canzone d’Autore ’96), ‘Qfwfq’ e il più recente quintetto ‘Quilibrì’. Al Torrione, quindi, potremo lasciarci sorprendere da una formazione e da un repertorio del tutto nuovi.
Ad impreziosire l’appuntamento di lunedì 28 novembre sarà il ricco aperitivo a buffet (a partire dalle ore 20.00) accompagnato dalla ricercata selezione musicale di France Dj. Segue il concerto l’imprevedibile jam session.

Ingresso a offerta libera riservato ai soci Endas.

INFORMAZIONI
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com
Infoline: 339 7886261 (dalle 15:30)
Il Jazz Club Ferrara è affiliato Endas, l’ingresso è riservato ai soci.

DOVE
Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara. Se si riscontrano difficoltà con dispositivi GPS impostare l’indirizzo Corso Porta Mare, 112 Ferrara.

COSTI E ORARI
Ingresso a offerta libera riservato ai soci Endas.
Tessera Endas € 15
Non si accettano pagamenti POS
Apertura biglietteria 19.30
Aperitivo a buffet con dj set a partire dalle ore 20.00
Performance 21.30
Jam Session 23.00

DIREZIONE ARTISTICA
Francesco Bettini

Elezioni in Europa: Europa futura o Europa che fu?

di Lorenzo Bissi

Tra il 2016 e il 2017 si decideranno le sorti dell’Unione Europea. C’è aria di cambiamento, il divario fra classe politica ed elettori è ormai incolmabile, i populisti cavalcano l’onda del malcontento generale e nessun sondaggio è più affidabile.
Tra una settimana l’Italia vota per la riforma Costituzionale, e in Austria si ritorna alle urne, dove le votazioni presidenziali del maggio scorso sono state annullate per alcune irregolarità (si pensa a qualche lieve ritocchino…) Occhio ai voti “anti-establishment”: il No in Italia potrebbe far vacillare la poltrona di Matteo Renzi, e chi prenderà il suo posto non si sa, mentre al di là delle Alpi tirolesi, Van der Bellen, dei Verdi, potrebbe essere superato da Norbert Hofer, che diventerebbe così il primo presidente di estrema destra in Europa dal 1945. Non si possono escludere, prima di sapere i risultati, un “Italeave” o un “Austria la vista“…
Con l’anno nuovo, il primo con cui la classe dirigente europea e, ancora prima, il premier liberale attualmente in carica nei Paesi Bassi, Mark Rutte, dovrà fare i conti è Geert Wilders, populista euroscettico che ha recentemente adottato lo slogan “make netherlands great again” (evidentemente ha notato che funziona!).
Nonostante ci si sposti a nord, le cose non cambiano di molto: in caso di uscita dall’UE, non ci resterebbe che andare avanti senza di loro… “Nethermind!
Tra aprile e maggio si terranno le presidenziali in Francia. Marine Le Pen, di Front National, si fa sempre più grande e incombente sul futuro del Paese. Su una cosa non ci sono dubbi: se sarà lei a vincere, non ci resta che dire “Frau-revoir“.
E ultime, di certo non per importanza, le votazioni per il rinnovo del parlamento in Germania. Angela Merkel è come sempre molto agguerrita, ma la politica di apertura verso i migrantes le ha fatto perdere popolarità e voti. Chi dovrà temere maggiormente saranno gli uomini della Alternative für Deutschland, partito populista che si sta pian piano facendo avanti nei sondaggi. Per la Germania però, strana coincidenza, non si sa ancora che nome attribuire ad un’eventuale uscita dall’UE.
Se dall’esterno arrivano gelide ventate di euroscetticismo, il popolo tedesco ora come ora si trova al caldo davanti ad un caminetto, con porte, finestre e balconi rigorosamente blindati: e chi glielo fa fare di uscire?

Il mio cavallo chiamato America

Ogni volta che ascolto questa canzone immagino di esserne il protagonista: un uomo solo in sella ad un cavallo senza nome. Solo nel deserto, alla ricerca di qualcosa che so essere oltre l’orizzonte.
Ma la linea dell’orizzonte non si può oltrepassare, rimane là, sempre là, nonostante le miglia di cammino che ho fatto nel deserto, che faccio e che farò.
Non mi resta che continuare il viaggio, in sella ad un cavallo senza nome. E quando mi sarò lasciato il deserto alle spalle e incontrerò il mare, allora sì, potrò liberare il mio cavallo, il mio amico di solitudine. E sarò felice perché non avrò rimpianti né un nome da ricordare.
Gli spazi immensi del continente americano, tanto desiderato e cercato nell’immaginario di me europeo, nato, cresciuto e nutrito nel mito del lontano ovest, della frontiera e della sua natura selvaggia e inesplorata. Sono solo i desideri di un bambino che giocava ai cowboys, immagini di un mondo scomparso rimasto vivo nei miei sogni e nella fantasia, che resiste al traffico delle otto del mattino di un lunedì qualunque.
Ascolto la musica, penso e sorrido, perché solo una band che si chiama America poteva scrivere una canzone come questa.

A Horse with No Name (America, 1971)

Parlare e tacere

di Lorenzo Bissi

Mancano ormai solo pochi giorni al 4 dicembre, e pare che il clima che circonda le ragioni del sì e del no sia avvelenato da una propaganda che stuzzica gli istinti più beceri e infimi della natura umana… Che sia giunto il momento di fare silenzio? Magari può servire per iniziare a pensare…

“Parlare bene ed eloquentemente è una gran bella arte, ma è parimenti grande quella di conoscere il momento giusto in cui smettere.”
Wolfgang Amadeus Mozart

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la settimana…

I vaccini non sono una opinione

L’assemblea legislativa dell’Emilia Romagna ha varato questa settimana la legge che sancisce l’obbligatorietà dei vaccini per i bambini che vogliono frequentare le scuole d’infanzia (vedi http://www.ferraraitalia.it/lemilia-romagna-prima-in-italia-la-tutela-vaccinale-diventa-legge-111893.htm).
Sono passati secoli da quando nel 1796 Edward osservò che le mungitrici che contraevano il vaiolo bovino, e successivamente guarivano, non contraevano mai il vaiolo umano. Egli provò quindi ad iniettare del materiale preso dalla pustola di vaiolo bovino in un bambino di 8 anni e la malattia non si sviluppò. Circa 100 anni più tardi Louis Pasteur dimostrò che, per ottenere resistenza (immunità) alle infezioni, era necessario diminuire la capacità infettiva dei batteri e poi inoculare quei batteri inattivi negli organismi da proteggere.
Quello che, fino a poco tempo fa, era un dogma intoccabile, l’importanza vitale dei vaccini,non lo è più. Non solo: i vaccini sono sotto accusa quali dannosi per la salute e quindi da evitare.
Di tutti questi argomenti abbiamo parlato con il Dott.Paolo Minelli gia’ Direttore Unita’ Operativa Complessa di Pediatria Ospedale Maggiore, AUSL di Bologna.

Può darci un suo parere sulla legge in questione?
E’ la prima varata da una Regione italiana: per poter frequentare gli asili nido dell’Emilia-Romagna i bambini dovranno essere vaccinati. Nel ridisegnare i servizi 0-3 anni, la norma introduce come requisito d’accesso a quegli stessi servizi, pubblici e privati, “l’avere assolto gli obblighi vaccinali prescritti dalla normativa vigente”, e quindi aver somministrato ai minori l’antipolio, l’antidifterica, l’antitetanica e l’antiepatite B. La legge è dunque a tutela della salute pubblica e soprattutto dei bambini più deboli, quelli che per motivi di salute, immunodepressi o con gravi patologie croniche, non possono essere vaccinati e che sono quindi più esposti a contagi. La nostra Regione e’ la prima in Italia ad adottare questa misura, aprendo la strada, visto che altre Regioni intendono fare lo stesso . In Emilia-Romagna la percentuale di bambini vaccinati è notevolmente diminuita negli ultimi anni: dal 2014 è scesa al di sotto del livello di sicurezza del 95% e nel 2015 la copertura per le quattro vaccinazioni obbligatorie ha raggiunto il 93,4% rappresentando un potenziale rischio per la salute della collettività.

Le chiedo se i vaccini possono essere messi in discussione
LA VACCINAZIONE NON DEVE ESSERE UN’OPINIONE….L’avvento dei vaccini ha consentito di ridurre la diffusione di malattie gravi e mortali o addirittura di eliminarle dal mondo, come è avvenuto per il vaiolo. La riduzione delle infezioni, e dei conseguenti decessi e sequele invalidanti, è andata di pari passo con l’aumento delle coperture vaccinali. Pertanto il numero delle persone che hanno sofferto di queste malattie, o che hanno conosciuto direttamente persone da esse colpite, è andato diminuendo negli anni. Così, negli ultimi tempi, l’attenzione della popolazione, o per lo meno di una parte di essa,si è andata concentrando sui possibili effetti collaterali delle vaccinazioni: se un lattante sano viene vaccinato e ha dei problemi causati dalla vaccinazione, il confronto con i danni provocati dalla malattia non può più essere fatto e quindi è possibile osservare il fenomeno della riduzione dell’accettazione delle vaccinazioni.

Perché si è dovuta  promulgare una legge per rendere obbligatoria quella che è, o almeno fino a poco tempo fa era, una evidenza scientifica?
Una malattia, precedentemente eliminata grazie alla vaccinazione, può ritornare se la copertura vaccinale (ossia la percentuale di persone vaccinate in una popolazione) scende al di sotto di un certo livello critico, che a sua volta dipende dalla contagiosità della malattia (più una malattia è contagiosa, più alta deve essere la percentuale dei vaccinati in una popolazione per poter eliminare o almeno ridurre sensibilmente il numero di casi di quella data malattia infettiva); Nella nostra Regione si era evidenziato questo fenomeno purtroppo presente in misura diversa da Regione a Regione e da tipo di vaccinazione.
Si può smettere di vaccinare contro una malattia infettiva soltanto quando l’agente biologico che ne è responsabile scompare in tutto il pianeta (si estingue), cioè quando si è ottenuta la sua eradicazione.
Tale requisito d’accesso per i nidi è appunto stato introdotto perché i bimbi che frequentano delle comunità hanno un maggior rischio di contrarre malattie infettive, rischio che aumenta notevolmente in presenza di basse coperture vaccinali, dal momento che virus e batteri circolano maggiormente. Dunque, è importante vaccinare per proteggere tutti i bambini (in forza della cosiddetta “immunità di gregge”, o herd immunity), a maggior ragione i più deboli (immunodepressi, con gravi patologie croniche, affetti da tumori): per loro l’unica possibilità di frequentare la collettività è che tutti gli altri siano vaccinati.

Come ci si rapportava alla vaccinazione in passato? 
Alcuni pensano che le attuali elevate condizioni di nutrizione e di igiene della nostra popolazione, di per sé costituiscano un ostacolo alla diffusione delle malattie infettive o al manifestarsi delle complicazioni che a queste malattie possono far seguito. C’è chi ritiene che la scomparsa di malattie come la poliomielite o la difterite nei Paesi sviluppati non sia dovuta alla vaccinazione, ma alle migliorate condizioni di vita. Se questa spiegazione fosse corretta, la diminuzione dei casi di una malattia infettiva si verificherebbe gradualmente, senza bruschi cambiamenti. Se però andiamo a vedere che cosa è accaduto in Italia con la poliomielite, ci accorgiamo che non è così. L’inizio della vaccinazione estesa a tutti i bambini risale alla primavera del 1964. Nel 1963 i casi di poliomielite erano stati 2.830; nel 1964 erano già scesi a 842; nel 1965 erano 254; nel 1966 erano 148 e così via sino ad arrivare a 0 casi a partire dagli anni 80. Come avrebbe potuto il miglioramento delle condizioni di vita ridurre di 10 volte in soli 2 anni il numero dei casi di polio?
Supponiamo di non vaccinare nessun bambino in Italia per un anno. La soglia epidemica, cioè il numero di bambini non protetti necessario perché inizi un’epidemia, corrisponde all’incirca al numero dei nuovi nati in un anno. Quindi, sospendendo totalmente le vaccinazioni, nell’arco di 12 mesi avremo accumulato un numero di bambini non protetti sufficiente ad iniziare un’epidemia, con le conseguenti complicanze e decessi.

Quali sono, secondo lei, le cause del calo delle vaccinazioni?
Alcuni ritengono che il sistema immunitario del bambino sia fragile. Ma se così fosse, gran parte dei neonati non sopravvivrebbe alla moltitudine di virus, batteri e funghi che si trova a fronteggiare subito dopo la nascita. Alcuni oppositori delle vaccinazioni su questo punto si contraddicono: da una parte affermano che le infezioni come la pertosse, il morbillo e altre sono salutari perché rafforzano il sistema immunitario del bambino, dall’altra sconsigliano le vaccinazioni in quanto esse sollecitano il sistema immunitario. La contraddizione è ancora più evidente se si considera che la malattia naturale impegna il sistema immunitario molto di più della corrispondente vaccinazione. Ad esempio, non dovrebbe essere difficile cogliere la differenza tra la blanda infezione causata dal vaccino del morbillo (che quasi sempre decorre senza sintomi o con sintomi modesti quali un episodio febbrile alcuni giorni dopo la vaccinazione) e la malattia naturale. É pur vero che la somministrazione contemporanea di più vaccini può provocare un aumento sia delle reazioni locali (ossia gonfiore, arrossamento e dolore nella sede di somministrazione del vaccino) sia generali (soprattutto la febbre); tuttavia tale inconveniente è ampiamente compensato dalla riduzione degli accessi al servizio vaccinale, con conseguente minore stress per il bambino.
Nessun esame, al momento attuale, riesce a stabilire se un bimbo presenta un aumentato rischio di reazioni. Gli esami che al momento vengono consigliati dai sostenitori di questa tesi sono fra l’altro esorbitanti per numero, di grande difficoltà di esecuzione (non tutti i laboratori li offrono) e hanno costi proibitivi (a fronte di una sostanziale irrilevante correlazione fra i dati ottenuti e la somministrazione del vaccino). Nessuno studio ha mai dimostrato che gli additivi (adiuvanti e conservanti) alle dosi contenute nei vaccini possano determinare problemi di tossicità. I vaccini pediatrici attualmente disponibili non contengono thiomersal (e quindi non contengono mercurio). Da diversi anni il thiomersal non è più utilizzato come conservante; la sua eliminazione è stata dettata dal principio di precauzione, sebbene vari studi epidemiologici non abbiano dimostrato conseguenze per la salute dei bambini a suo tempo vaccinati con prodotti contenenti tale conservante.
Uno studio pubblicato in Gran Bretagna nel 1998 sulla rivista Lancet (Wakefield 1998) ipotizzava che il vaccino morbillo-parotite-rosolia (MPR) determinasse un’infiammazione intestinale con conseguente aumento della permeabilità dell’intestino, seguita dall’ingresso nel sangue di sostanze tossiche in grado di danneggiare il cervello e determinare l’autismo. Appena pubblicato, lo studio fu criticato perché presentava dei difetti: si basava soltanto su 12 bambini, non teneva conto del fatto che il 90% dei bimbi britannici era vaccinato con MPR alla stessa età in cui generalmente l’autismo è diagnosticato e infine non metteva a confronto la frequenza dell’autismo tra i vaccinati e i non vaccinati. Alcuni anni dopo una parte degli autori dello studio ne ritrattò le conclusioni, prendendo le distanze dallo studio con una dichiarazione pubblicata su Lancet. Durante un procedimento giudiziario condotto successivamente (United States Court of Federal Claims, 2007), un collaboratore di Wakefield, di nome Nick Chadwick, rivelò che i risultati dei test tramite RT-PCR erano stati volontariamente alterati da Wakefield. Che interesse aveva Andrew Wakefield a falsificare i dati? É emerso che il suo studio aveva ricevuto un finanziamento da parte di un gruppo di avvocati di famiglie con bambini autistici che intendevano intraprendere un’azione legale di risarcimento; in secondo luogo, Wakefield nel 1997 (quindi prima che fosse pubblicato lo studio) aveva depositato un brevetto per un nuovo farmaco che a suo dire fungeva sia da vaccino contro il morbillo sia da terapia contro le malattie infiammatorie intestinali (colite ulcerosa e malattia di Crohn). In una serie di articoli pubblicati sul British Medical Journal nel 2011, il giornalista Brian Deer ha dimostrato che Wakefield aveva costruito una vera e propria frode scientifica. A causa di questa vicenda è stato radiato dall’albo dei medici e non può più esercitare la professione in Gran Bretagna.

Quindi totale fiducia nei vaccini?
I vaccini sono tra i farmaci più sicuri che abbiamo a disposizione. Questa potrebbe sembrare una frase fatta, che i medici pronunciano per rassicurare i genitori. In realtà essa esprime una conclusione che si basa sui seguenti dati: a) i vaccini sono prodotti con tecnologie che ne permettono un’ottimale purificazione; b) prima di essere messi in commercio, vengono sottoposti a numerosi studi e ricerche per evidenziarne l’efficacia e la massima sicurezza (nessuno dimentica che si tratta di farmaci molto particolari, che vengono somministrati a milioni di bambini sani); c) gli esami per i vaccini non finiscono mai: anche dopo la loro commercializzazione viene studiata la loro sicurezza e il loro impatto sulla popolazione. In particolare per quanto riguarda la sicurezza, ogni volta che emerge l’ipotesi relativa ad un effetto collaterale importante, inizia una serie di studi epidemiologici che hanno lo scopo di verificare la fondatezza dell’ipotesi. Ciò è accaduto più volte negli ultimi anni (vedi per l’autismo e il mercurio).
Naturalmente i vaccini, come tutti i farmaci, possono essere accompagnati da effetti collaterali. A parte le reazioni banali come la febbre o l’irritabilità, sono descritte reazioni estremamente rare, come le reazioni allergiche gravi (shock anafilattico): quest’ultimo compare in genere immediatamente o entro pochi minuti dalla vaccinazione. É sufficiente, dopo la vaccinazione, rimanere per almeno 15 minuti nella sala d’attesa dell’ambulatorio vaccinale, che è attrezzato per il trattamento di questo tipo di reazioni. Le rarissime reazioni gravi che si verificano hanno generalmente una risonanza enorme, che induce a dimenticare i dati su malattie, complicazioni e morti che vengono prevenute con le vaccinazioni. Purtroppo a volte la nostra mente ci porta a temere maggiormente un rischio teorico o ipotetico piuttosto che un rischio reale e tangibile.
La percezione del rischio delle possibili reazioni ai vaccini dipende perciò anche dalla possibilità di confrontarle con i rischi derivanti dalla malattia. Al giorno d’oggi però quanti giovani genitori in Italia possono dire: “Ho visto di persona le conseguenze di una difterite, di una poliomielite”? Anche molti medici ormai non ne hanno mai vista una; mentre tra coloro che possono fare il confronto: reazione da vaccino/danni da malattia, è difficile trovare delle persone ostili alle vaccinazioni. Negli anni in cui non erano disponibili vaccini, si verificavano estese epidemie e, data l’elevata contagiosità delle tre malattie, praticamente nessun bambino suscettibile sfuggiva al contagio, sicché era più facile osservare le complicanze più temibili. Un altro fattore che può falsare la percezione dei rischi da vaccinazione è costituito dal verificarsi di un evento (specie se grave) temporalmente successivo a una vaccinazione, ma non causato dalla vaccinazione. Quello che conta non è che l’evento sia effettivamente correlato alla vaccinazione, ma la convinzione dei genitori che l’evento sia stato sicuramente provocato dalla vaccinazione. Se poi questa convinzione viene rafforzata dai mass media o dai movimenti anti-vaccinali, possono verificarsi cadute delle coperture vaccinali, con gravi conseguenze. Un altro fattore da considerare è che la vaccinazione viene praticata su di un bambino che sta bene, quindi per i genitori è a volte più difficile accettare una reazione al vaccino, rispetto ad es. ad un effetto collaterale provocato da un farmaco dato come terapia per una persona che è già ammalata. Non bisogna però dimenticare che con le vaccinazioni si ottengono 2 scopi: da un lato proteggiamo noi e il nostro bambino da malattie molto gravi; dall’altro, con la vaccinazione di tanti bambini, otteniamo anche la protezione della popolazione dalle epidemie, con riduzione dei rischi anche di quei pochi che, per scelta o necessità, non sono vaccinati (ciò vale per tutte le malattie prevenibili con i vaccini tranne il tetano, non essendo quest’ultimo trasmesso da persona a persona). Inoltre possiamo arrivare, per molte malattie, alla loro scomparsa dal pianeta. La vaccinazione è un diritto fondamentale di ogni bambino ed è stata individuata come una delle azioni necessarie per ottemperare alla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia (Durrheim 2010).

Ci aiuti a sfatare i falsi miti più famosi sui vaccini
Ecco i falsi miti
I vaccini non contengono ingredienti o additivi pericolosi
E’ falso che le malattie infettive stavano gia’ scomparendo prima della introduzione dei vaccini
E’ falso che i vaccini non proteggono il 100% dei vaccinati
E’ falso che i vaccini causino l’autismo
E’ falso che tutte le persone vaccinate contro l’influenza la prendano lo stesso
E’ falso che i vaccini siano inutili e che le malattie infettive siano state debellate dal miglioramento della qualita’ della vita
E’ falso che la maggior parte delle malattie prevenibili con la vaccinazione siano scomparse
E’ falso che sia dannoso somministrare tanti vaccini in una unica iniezione
E’ falso che troppi vaccini possono indebolire il sistema immunitario
E’ estremamente falso che l’infezione naturale sia meglio del vaccino

Alla base della violenza sulle donne? Il silenzio

“Se vai in giro vestita così, poi non ti lamentare se ti succede qualcosa!”
“Devi imparare a lavare e stirare se vuoi essere una brava moglie!”
“Per il colloquio di lavoro ti conviene metterti una maglietta scollata…”
Parole forti quelle del video introduttivo al seminario contro la violenza sulle donne tenutosi ieri mattina presso la biblioteca Bassani.
Fin da piccole, le femmine vengono cresciute con determinati principi. La società, infatti, le vuole belle, composte, educate, capaci di rassettare la casa, di star dietro a figli e marito.
Nell’immaginario comune la donna assume sempre un valore angelico, intoccabile, una figura da amare e proteggere. Ma allora perché i casi di violenza sulle donne sono in continuo aumento?
“Siamo tutti influenzati dagli stereotipi di genere profondamente radicati nella nostra cultura”, spiega Annalisa Felletti, Assessore alle Pari Opportunità. La violenza sulle donne figura quindi come un problema culturale (interessante, in proposito, la scelta di svolgere il seminario in una biblioteca, luogo di cultura per antonomasia).
La violenza diventa poi un problema delle istituzioni, che si ritrovano ad affrontare numeri in costante aumento. I dati parlano chiaro: negli ultimi 5 anni, solo nella provincia di Ferrara, sono state soccorse 1359 donne vittime di violenza, soprattutto domestica!
A monte, uno dei problemi è sicuramente il silenzio. Spesso, le donne vittime di abusi e violenze, commessi in particolare da compagni e mariti, rinunciano a denunciare i cosiddetti “reati sentinella”. Cioè tutti quei reati che sono solo l’inizio di una situazione destinata a peggiorare, fino all’estrema conseguenza – ormai sempre più spesso purtroppo – della morte della donna per mano dell’uomo.
Di chi è la colpa di questo tacere? Le istituzioni stanno lavorando per garantire un servizio il più possibile completo e sempre disponibile, ma anche per instaurare un rapporto di fiducia con le vittime che necessitino di sostegno soprattutto nel momento della denuncia. “Le donne avevano bisogno di consulenza, e così è nato un punto di ascolto…”, a parlare questa volta è Liviana Zagagnoni di UDI Ferrara, “Dopo questo primo gruppo di ascolto, si è consolidato nel 1997 il centro Donne Giustizia. Tutt’ora attivo sul nostro territorio.”
Negli anni poi si è capito che non sono solo le vittime ad aver bisogno di aiuto, quindi, oltre alla struttura per le donne è nato anche un centro per uomini maltrattanti, “Dove la maggior parte di loro si presenta spontaneamente” conferma Michele Poli, direttore del centro. Un dato che non lascia indifferenti, soprattutto considerando che, dei 35 uomini che sono aiutati dalla struttura, più della metà è ancora impegnato nella relazione con la partner e spesso ci sono di mezzo anche dei figli,e che molti di loro hanno assistito alle violenze.
Figli che, a loro volta, cresciuti in un tale clima di degrado relazionale, avranno maggiori possibilità da adulti di commettere atti della stessa natura.
Persone come Paola Castagnotto, Presidentessa dell’associazione Donne e Giustizia, o come Liviana Zagagnoni, ogni giorno si interfacciano con problemi di questa natura e danno sostegno a centinaia di donne che si rivolgono al centro con la prospettiva di un futuro migliore. Paola Castagnotto denuncia il silenzio fin troppo consolidato a livello sociale: “Tra qualche giorno non si parlerà più di questo gravissimo problema, e fino al prossimo anno non si darà più il rilievo al femminicidio come in questi giorni, ma noi consideriamo questo problema una vera e propria epidemia che combattiamo da anni, ogni giorno. Mi piacerebbe dire ‘abbiamo finalmente concluso, non ci sono più clienti’… ma ahimé non è così!”
Terminando con la citazione dell’ Assessore Felletti: “la violenza è fatta di silenzio”, l’ultimo appello è di dare voce alle vittime: “il cambiamento può e deve avvenire”.

Coldiretti Ferrara, al via nuovi corsi di formazione specialistica

Da: Coldiretti

Coldiretti invita gli agricoltori a prenotare i nuovi corsi di formazione specialistica e le misure di tutoraggio aziendale per aggiornamento professionale o per nuovi percorsi di diversificazione produttiva previsti con il contributo regionale sul Catalogo Verde.

Sono in via di pubblicazione i bandi per nuovi corsi di formazione previsti all’interno del Piano di Sviluppo Rurale ed utilizzabili dagli agricoltori con l’accesso al cosiddetto Catalogo Verde.

L’invito di Coldiretti è di prenotare quanto prima la propria richiesta formativa, in modo da poter presentare le domande di accesso ai corsi ed anche i relativi contributi regionali prima dell’esaurimento dei fondi disponibili, peraltro piuttosto rilevanti.

Le tipologie formative specialistiche al momento in corso di approvazione e che è già comunque possibile opzionare possono essere quelli dei tradizionali corsi in aula, tra i quali segnaliamo alcuni nuovi filoni di interesse su argomenti particolari, quali l’elicicoltura (allevamento ed utilizzo delle lumache), la preparazione aziendale della birra e la sua filiera produttiva, l’apicoltura e le sue possibili attività imprenditoriali e reddituali. Tali corsi sono realizzati dall’Ente di Formazione Dinamica.

Altra tipologia innovativa di formazione specialistica è il coaching aziendale, ovvero una attività di tutoraggio e d’approfondimento, svolta da tecnici esperti ed abilitati, direttamente presso l’azienda agricola richiedente l’intervento. In questo caso, tra le altre proposte, segnaliamo: Sicurezza alimentare e gestione dei sistemi di autocontrollo; Sicurezza sul lavoro nell’azienda agricola, normativa e sua applicazione; Moderne tecniche di marketing dei prodotti agricoli; Promozione della filiera corta; Tecniche di trattamento acque reflue ed effluenti zootecnici; Certificazione ed etichettatura dei prodotti agricoli; Multifunzionalità e diversificazione; Metodi e tecniche a basso impatto per il controllo delle avversità in agricoltura.
I corsi hanno durata variabile e costi accessibili (alcuni sono gratuiti).
Si invitano tutti gli interessati a prendere contatto il prima possibile con gli Uffici Coldiretti, che sono a disposizione per ulteriori approfondimenti.

Il led arriva anche a Vaccolino

Da: Comune di Comacchio

Anche Vaccolino sarà a LED. Dopo il completamento, la scorsa settimana, dei lavori di sostituzione delle vecchie lampade con lampade a tecnologia LED nelle strade di Volania, i lavori di riqualificazione della pubblica illuminazione comunale di Comacchio sono partiti questa settimana anche a Vaccolino, dove gli operai incaricati da Citelum stanno intervenendo sulle aree residenziali interne per poi sposarsi nei prossimi giorni anche sul tratto della Romea che attraversa la frazione comacchiese.
Citelum S.A. è l’azienda che dal 2016 gestisce il servizio e si sta occupando dell’attività di sostituzione dei punti luce, che dopo Volania e Vaccolino proseguirà nei prossimi mesi su tutto il territorio comunale. Un intervento che coinvolgerà anche l’illuminazione artistica del centro storico e del Trepponti e che garantirà, oltre alla messa a norma di tutta la rete, anche l’efficientamento energetico del sistema e un importante risparmio energetico.
L’affidamento a Citelum, quale capofila di un raggruppamento di imprese, comprende l’acquisto di luce, l’esercizio e la manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti di illuminazione, il relativo adeguamento alla normativa vigente e tutti gli interventi su richiesta dei cittadini che, chiamando il numero verde 800-978447, possono segnalare 24 ore su 24, eventuali malfunzionamenti del sistema.

Articolo violenza sulle donne

Da: IIS di Argenta e Portomaggiore

#iisap contro la violenza sulle donne

Interessante iniziativa organizzata dal Polo scolastico di Argenta e Portomaggiore in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne.
Su suggerimento della Professoressa De Maria, i neo rappresentanti dell’istituto Cocchi Simona, Chaudhry Kazim, Grilanda Marcello e Travasoni Marco hanno pensato di unire la scuola con la forza di un unico e semplice gesto volto a sensibilizzare gli studenti: un nastro rosso per ogni alunno. Il tutto arricchito dalla partecipazione attiva degli insegnati con discussioni e dibattiti sul tema.
In ogni classe, è stato poi distribuito un foglio scritto dai rappresentanti stessi, nel quale si invitavano gli studenti a colorare la scuola di rosso, al fine di essere tutti uniti e non indifferenti alla violenza contro le donne.

#iisapcontrolaviolenza è il messaggio lasciato sulle porte di ogni classe, messaggio in seguito utilizzato dagli studenti per postare le proprie foto sui social in onore della causa.
Una lodevole iniziativa partita da studenti motivati, che lascia spazio alla speranza di un futuro più umano e meno indifferente a certi orrori.

Cia Ferrara: via lo spesometro anche per le aziende agricole di pianura

Da: Cia Ferrara

Non basta l’esonero alla comunicazione trimestrale di acquisti e vendite per le aziende agricole di montagna. Calderoni: la semplificazione va applicata a tutte le aziende

La Camera ha approvato, nei giorni scorsi, un emendamento al Decreto fiscale che esonera i piccoli agricoltori di montagna dalla comunicazione trimestrale delle fatture di vendita e d’acquisto – il cosiddetto ‘Spesometro’ – diventata obbligatoria a partire dal 2013 per tutte le attività produttive, comprese quelle agricole. Una misura che però non soddisfa pienamente la Confederazione Italiana Agricoltori che negli ultimi mesi ha appoggiato l’Ordine del Giorno dei parlamentari Cenni, Fiorio e Terrosi rivolto al Governo, per chiedere appunto di ‘sburocratizzare’ in maniera totale e significativa gli adempimenti fiscali delle imprese. Se l’esonero delle aziende in zone considerate ‘svantaggiate’ è, infatti, un primo passo verso la semplificazione burocratica, la strada per l’eliminazione dello Spesometro e di altri oneri burocratici che gravano pesantemente sulle aziende è ancora molto lunga.
Secondo Stefano Calderoni, presidente provinciale di Cia Agricoltori Italiani Ferrara serve una vera e propria rivoluzione contro l’eccesso di burocrazia. «Lo strumento dello Spesometro, entrato in vigore per assicurare il versamento dell’Iva da parte delle aziende – evidenzia Calderoni – non solo è inutile per la lotta all’evasione fiscale ma porta addirittura discredito nella Pubblica amministrazione che è costretta a compiere un’attività obiettivamente vessatoria. Questo meccanismo, che peraltro non ha eguali in tutta Europa non serve, dunque, a risolvere il problema dell’evasione ed oltretutto è oneroso perché comporta un aggravio di servizio per le imprese e dannoso perché determina molta insofferenza fra i piccoli agricoltori. La sua inutilità è, peraltro, molto concreta: le aziende che hanno un volume d’affari non superiore a 7 mila euro sono esonerate dalla tenuta della contabilità Iva e i controlli alle fatture possono essere eseguiti semplicemente analizzando i dati presenti nelle comunicazioni dei rispettivi fornitori e clienti. Certo non serve un controllo trimestrale che va ad aggiungersi alla già gravosa dichiarazione annuale oggi in vigore. Noi chiediamo che l’esonero dalla spesometro sia esteso a tutte le piccole aziende, indipendentemente dalla loro collocazione geografica. Perché è vero che ci sono zone particolarmente ‘svantaggiate’ dove è più difficile e oneroso fare agricoltura, ma questa distinzione è ormai superflua perché le piccole aziende di pianura con l’attuale situazione economica, non possono certo essere considerate ‘avvantaggiate’. Inoltre sarà importante – conclude Calderoni – che nei prossimi mesi si lavori in maniera serrata per sostenere una forte semplificazione di tutti gli oneri, da quelli fiscali a quelli per la richiesta di contributi e partecipazione ai Bandi di finanziamento. Perché la vera rivoluzione del settore deve necessariamente partire da un sistema dove la pubblica amministrazione utilizza strumenti di controllo adeguati e corretti ma che non siano però ‘nemici’ dello sviluppo e del futuro dell’agricoltura.»

La Costituzione illustrata. Lunedì 28 novembre Roberto Bin e Daniele Marotta a Ferrara

Da: PD Ferrara

Lunedì 28 novembre, alle ore 19, presso la Sala della Musica, via Boccaleone 19, Chiostro piccolo di San Paolo, si terrà un incontro di approfondimento sul tema della Costituzione e della riforma costituzionale, del tutto peculiare, dal titolo “Dialoghi sulla Costituzione. Illustrare le ragioni della riforma”.

I due relatori, Roberto Bin e Daniele Marotta – un costituzionalista ed un fumettista – intrecceranno i loro saperi cercando di toccare criticamente tutti i temi importanti oggetto di questa riforma e coinvolgendo il pubblico attraverso le sagaci e vibranti illustrazioni di Marotta. Un’occasione imperdibile per provare a comprendere ragioni e contenuti di una riforma del cui contenuto spesso ben poco si dice.

Daniele Marotta è illustratore, autore di fumetti e studioso di cultura pop, vive e lavora nella campagna toscana. Insieme a Tiziana Lo Porto scrivono recensioni a fumetti per il settimanale D – La Repubblica delle Donne. E’ autore di Superzelda: La vita disegnata di Zelda Fitzgerald, suo primo graphic novel che è già best seller, edito da Minimum Fax. Daniele Marotta è anche anima e motore dell’Accademia del fumetto di Siena che nasce nel 2013 come centro didattico di diffusione del fumetto e delle arti visive, costruito proprio come una bottega rinascimentale intorno allo studio di Marotta, artista residente con cui gli studenti condividono gran parte dei momenti produttivi e professionali.

Roberto Bin è professore ordinario di diritto costituzionale presso il Dipartimento di giurisprudenza dell’Università degli studi di Ferrara.

Penultimo appuntamento per il ciclo di 4 film e documentari

Da: Università di Ferrara

Carissimi/e,
siamo giunti al penultimo appuntamento per quanto riguarda il ciclo di 4 film e documentari, promosso dalla Cattedra di Antropologia dell’Università di Ferrara e dal Laboratorio Studi Urbani.
Il prossimo lunedì, 28 novembre, in Aula Magna Drigo del Dipartimento Studi Umanistici, dalle ore 16.15 alle 18, ci sarà la proiezione de Il vento fa il suo giro di Giorgio Diritti.
Il film verrà presentato dall’antropologo Stefano Pontiggia, che ha appena concluso il dottorato di Ricerca presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Ferrara.

L’invito è aperto a tutti.

I recenti fatti di Goro, in cui un gruppo di abitanti ha eretto barricate sulla strada d’ingresso in paese per impedire l’arrivo di una dozzina di donne e bambini trasferite lì all’interno del progett SPRAR, è solo l’ultimo esempio di una diffusa resistenza all’accoglienza dei più deboli diffusa in tutto il Paese. Perché questa difficoltà a riconoscere l’altro come un soggetto alla pari? Da dove deriva il rifiuto all’integrazione? Ne parleremo dopo la visione del film.

Stefano Pontiggia ha concluso il dottorato di ricerca in Studi Umanistici e Sociali (UniFe). Tra il 2014 e il 2015 ha svolto ricerca in Tunisia concentrandosi sul tema della marginalizzazione di cui buona parte del Paese soffre in termini politici, economici e sociali. I suoi temi di ricerca riguardano il potere, l’antropologia politica ed i processi di formazione dello Stato in Nord Africa e specialmente nella Tunisia postrivoluzionaria.