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Giorno: 14 Dicembre 2016

Carceri. Marcello Marighelli è il nuovo Garante regionale dei detenuti

Da: PD Emilia-Romagna

Calvano (PD): “Grazie al suo lavoro, il suo nome ha avuto l’ampio consenso dell’Assemblea. Gli auguro di continuare sulla stessa strada”
L’Assemblea Legislativa regionale ha scelto, nella seduta di oggi, il nuovo Garante regionale delle persone private della libertà personale. Paolo Calvano, Consigliere PD, si è espresso a nome del proprio gruppo e di quello di SEL per proporre per questo incarico Marcello Marighelli, che da maggio 2011 ricopre il ruolo di Garante dei detenuti del Comune e della Provincia di Ferrara.

“La figura di Marcello Marighelli, grazie alla sua riconosciuta esperienza, ha trovato un consenso molto ampio. Il suo nome ha infatti ottenuto 39 voti su 44, facendo confluire su di sé tutti i gruppi presente in Assemblea Legislativa ad eccezione dei 5 Stelle. È la conferma del valore dell’attività svolta a Ferrara e non posso che augurargli di proseguire con lo stesso impegno il buon lavoro iniziato nella nostra città” commenta Calvano.

Il ruolo prevede la vigilanza sulle condizioni di vita delle persone detenute nelle carceri regionali al fine di garantirne il rispetto della dignità e dei diritti, con particolare riguardo alla presenza di trattamenti inumani e degradanti e alla verifica delle condizioni igienico-sanitarie dei luoghi di privazione della libertà personale e sull’adempimento del dettato costituzionale relativo alla finalità rieducativa della pena. Per svolgerlo può visitare senza necessità di autorizzazione preventiva gli istituti penitenziari ed effettuare colloqui riservati con le persone detenute. Svolge anche attività di formazione e sensibilizzazione pubblica sul tema dei diritti umani e sulla finalità rieducativa della pena.

‘3 regine, 2 re, 1 trono’, adolescenti in scena per i bambini

Da: Ferrara Off

Sabato 17 dicembre a Ferrara Off lo spettacolo interpretato dai ragazzi del corso ‘Grandi speranze’

Sovrani e servi insieme a cavalieri erranti e fidi scudieri, tra leggenda e letteratura, messa in scena e racconto teatrale, fantasia e comicità: questi saranno gli ingredienti che renderanno speciale questo fine settimana a Ferrara Off.
Sabato 17 dicembre alle 15 il teatro di viale Alfonso I d’Este ospiterà lo spettacolo ‘3 regine, 2 re, 1 trono’, interpretato da cinque ragazzi in ruoli da adulti: detentori del potere ma anche servi, soldati e sudditi. In scena ci saranno Matilde Buzzoni, Sofia Chioatto, Michele Graldi, Giacomo Vaccari, Penelope Volinia, allievi lo scorso anno del corso di recitazione per adolescenti condotto dall’attore Marco Sgarbi, ‘Grandi speranze’. Sarà proprio la loro allegria e freschezza interpretativa ad avvicinare i più piccoli alla rappresentazione ironica del mondo ‘dei grandi’, un mondo dove gli umori si alterano molto facilmente e le dinamiche del potere rivelano presto tutta loro precarietà.
Genitori e figli si ritrovano assieme, in platea, per ridere dei comportamenti umani.

I biglietti si possono prenotare scrivendo a info@ferraraoff.it oppure telefonando al numero 3336282360. Ingresso euro 8 soci Ferrara Off, euro 5 under 20, euro 10 non soci (comprensivi di tessera associativa).

Il Reddito di Solidarietà è legge in Emilia-Romagna

Da: PD Emilia-Romagna

Calvano e Zappaterra (PD): “Un sostegno economico a chi ha bisogno e si impegna a migliorare la propria condizione”

L’Assemblea Legislativa ha approvato l’istituzione del Reddito di Solidarietà in Emilia-Romagna.

“Sarà un sostegno a singoli e famiglie che si trovano in condizione di grave disagio lavorativo ed economico, ma che si impegnano ad attivarsi per uscirne. Non quindi la mera elargizione di un sussidio, ma un percorso progettuale che a fronte di un beneficio economico richiede che siano garantiti la ricerca ed accettazione di un eventuale posto di lavoro, la frequenza scolastica dei figli, la partecipazione a momenti formativi e più in generale un re-inserimento lavorativo e sociale” spiegano i consiglieri regionali PD Paolo Calvano e Marcella Zappaterra.

“Sono circa 35mila le famiglie che in Emilia-Romagna vivono al di sotto della soglia di povertà. – rimarca Zappaterra – Da settembre di quest’anno, il Governo ha messo a punto per loro una misura definita Sostegno per l’Inclusione Attiva che parzialmente ricalca quella del nostro Reddito di Solidarietà. L’Emilia-Romagna però fa di più, allargando la platea dei potenziali fruitori del SIA, ai quali comunque non potrà essere riconosciuto in aggiunta anche il RES”.

Il RES regionale infatti può essere erogato ai nuclei familiari, anche unipersonali, che abbiano ISEE uguale o inferiore a 3000 euro ma senza che sia prevista una graduatoria a punteggi. Per accedervi si dovrà presentare la domanda ai servizi sociali del comune di residenza; seguirà la presa in carico del nucleo famigliare con attivazione di un progetto di re-inserimento personale. Il beneficio sarà poi erogato tramite carta prepagata da parte dell’INPS.

Si stima che il RES regionale possa aiutare circa 23mila famiglie e più di 28mila individui. I beneficiari di RES e SIA insieme risulterebbero così circa 35mila famiglie e 64mila individui. Per il RES la Regione prevede una spesa annua di 35 milioni di euro. Il contributo mensile che sarà erogato ai beneficiari sarà pari al massimo a 400 euro per nucleo familiare a fronte dell’adesione di ognuno ad un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa.

“La legge regionale che abbiamo approvato oggi era stata depositata da PD e SEL dopo un importante lavoro iniziato insieme ai colleghi della maggioranza e all’Assessorato al Welfare. – conclude Calvano, tra i firmatari del progetto di legge approvato – Il lavoro è proseguito coinvolgendo associazioni, sindacati e terzo settore e pensiamo che sebbene non si tratti di una misura risolutiva rispetto ad un disagio diffuso, sia una risposta concreta alla doppia esigenza di aiutare chi è in difficoltà da un lato e allontanarci da logiche puramente assistenzialiste dall’altro”.

La newsletter del 14 dicembre 2016

Da: Comune di Ferrara

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Giovedì 15 dicembre alle 16.30 in sala Agnelli (via Scienze 17)
La conferenza “I Natali di Eduardo” apre il nuovo ciclo di ‘Anatomie della mente’

Ha per tema “I Natali di Eduardo – Le tradizioni del Natale riesplorate con i metodi psicobiografici nei rapporti fra vita e drammaturgia di Eduardo De Filippo” e sarà a cura di Stefano Caracciolo, la conferenza in calendario giovedì 15 dicembre alle 16.30 alla sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea (via Scienze 17). L’appuntamento è il primo del ciclo “Anatomie della mente – Conferenze dei Giovedì di Psicologia – Anno Decimo”, ed è realizzato in collaborazione con la Sezione di Psicologia Generale e Clinica della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Ferrara.

La prima conferenza di “Anatomie della mente – Anno Decimo”, il più longevo ciclo di incontri della Biblioteca Ariostea, cade, com’è ormai tradizione, alla vigilia di Natale e si occuperà di una delle più celebri commedie di Eduardo. ‘Natale in Casa Cupiello’, scritta da Eduardo De Filippo in tre diverse versioni nel periodo 1930-35, è entrata ormai a pieno titolo nelle tradizioni natalizie, in relazione anche alle diverse celebri rappresentazioni televisive, culminanti nella palpitante domanda “Te piace o’Presepe?” rivolta dall’anziano protagonista, Luca Cupiello, al figlio Tommasino, ottenendone solo in extremis, quasi in punto di morte, un tiepido assenso dopo tanti ostinati e sprezzanti “No, nun me piace!”. Il presepe di Eduardo in Casa Cupiello rappresenta dunque la tradizione delle usanze natalizie, tramandate assieme a tanti valori familiari di pa dre in figlio, ma rimanda anche al rispetto e alla gratitudine per le persone anziane e per il loro mondo, così diverso da quello odierno. Nel caso di Eduardo, e dei fratelli Peppino e Titina De Filippo, la vicenda allude anche alla loro difficile vicenda familiare, per i tempi scandalosa, di figli illegittimi – i cosiddetti figli di N.N. – del grande autore teatrale Edoardo Scarpetta, il cui ruolo di padre fu esercitato in modo assai atipico e frammentario con i De Filippo, vissuti sempre con la sola madre che, appunto, diede loro il cognome, pur essendo la loro paternità acclarata e di dominio comune. Ma la vicenda fu spiegata ad Eduardo solo ad una certa età, ed è a questa situazione traumatica che dobbiamo l’ispirazione per una serie di capolavori teatrali di Eduardo che hanno proprio al centro della trama il tema del mancato riconoscimento della paternità, da “Filumena Marturano” a “De Pretore Vincen zo”. In “Natale in Casa Cupiello” ritroviamo dunque l’elemento psicobiografico della vita di Eduardo nel difficile rapporto fra padre e figlio e nella misteriosa tradizione della Natività, a cavallo fra una amara realtà di vita e la sua mirabile rappresentazione teatrale.
Stefano Caracciolo, medico, psichiatra, psicologo, psicoterapeuta, professore ordinario di Psicologia Clinica – Università di Ferrara / Az.USL di Ferrara. Autore di oltre 150 pubblicazioni a stampa su riviste scientifiche italiane ed estere del settore, nonché di diverse monografie, socio di numerose Società Scientifiche nazionali e internazionali. Dirige e coordina il Centro Interaziendale per i Disturbi del Comportamento Alimentare.

SPORT E SOLIDARIETA’- Sabato 17 dicembre con partenza alle 15 in piazza Trento e Trieste. Le modifiche alla viabilità
I personaggi tipici del Natale pronti ad invadere Ferrara correndo la “Run for Christmas”

Si è svolta in mattinata (mercoledì 14 dicembre) nella residenza municipalela conferenza stampa di presentazione della “Run for Christmas”, corsa natalizia non competitiva di 5 km nel centro cittadino inserita nel programma del “Natale a Ferrara” che si svolgerà sabato 17 dicembre alle 15 con partenza da piazza Trento Tireste. I partecipanti all’iniziativa, destinata alla raccolta di fondi da devolvere a Telethon, dovranno travestirsi da Babbo Natale, da Elfo, da Renna o da Befana.

All’incontro con i giornalisti erano presenti il responsabile dell’Unità organizzativa Sport e tempo libero del Comune di Ferrara Fausto Molinari, il responsabile ‘Run for Christmas’ Alessandro Curti, il coordinatore Telethon Ferrara Claudio Benvenuti, il direttore generale Delphi International Riccardo Cavicchi e Rebecca Bottoni dell’associazione Puedes.

Sbarca a Ferrara un nuovo evento: la ‘Run for Christmas’ è la corsa natalizia non competitiva di 5 chilometri in cui si partecipa travestiti da Babbo Natale, da Elfo, da Renna o da Befana. L’obiettivo non è arrivare al traguardo prima degli altri, ma divertirsi senza limiti e farsi trascinare dalla magia del Natale. Non è obbligatorio correre, si può anche passeggiare e farsi contagiare dall’allegria del Natale.
L’appuntamento coinvolgerà il capoluogo ferrarese sabato 17 dicembre. La manifestazione sarà inserita nel programma del “Natale a Ferrara” e ospitata dal Fideuram Christmas Village aperto dalle 10 in piazza Trento e Trieste, iscrizioni fino a pochi minuti dal via, fissato alle 15.

Run for Christmas è un evento che con la sua magia natalizia avvolgerà le strade di Ferrara per la prima volta. Con l’iscrizione verrà data la possibilità ai partecipanti di scegliere il travestimento preferito. Quattro le alternative: Babbo Natale, Elfo, Renna o Befana. Ad ogni personaggio corrisponde una maglietta ed un cappellino a tema: le strade di Ferrara saranno quindi invase dai personaggi tipici del Natale. Sarà un evento aperto a tutti, grandi e piccini: non ci sono limiti di età per partecipare. Si tratta del format natalizio proposto dagli organizzatori di Color Vibe Italia che prevede il 17 dicembre la tappa nel capoluogo ferrarese.

A Ferrara, la giornata inizierà in piazza Trento e Trieste. Alle 10 gli organizzatori, in partnership con l’Associazione Puedes, il Natale a Ferrara e Telethon Ferrara, inaugureranno gli spazi dedicati alla manifestazione all’interno del Fideuram Christmas Village. Qui, tutti i partecipanti potranno ritirare il Christmas Kit compreso nell’iscrizione (maglietta e cappellino del personaggio prescelto, pettorale, gym bag offerta da Bruni Sport, gadget e prodotti offerti dai partner), ma anche godere delle attività di intrattenimento, musica e informazioni insieme ad amici, parenti e semplici spettatori. Per gli ultimi ritardatari, ci sarà la possibilità di registrarsi alla corsa fino a pochi minuti dal via, fissato per le 15.

Al pronti-via la Run for Christmas scatterà da Piazza Trento e Trieste e, attraverso uno splendido percorso tra cittadino, porterà i partecipanti ad attraversare gli Special Point (4 totali), ognuno dedicato ad un personaggio: Snow Point (fantastica “neve” con cui cospargersi), Gourmet Point (prelibatezze degli Elfi), Thirsty Point (il nettare delle Renne), Sweet Point (gommose gioie di cui vanno pazze le Befane).

Tagliato il traguardo, grande festa nel cuore del Fideuram Christmas Village, dove si potranno iniziare nel migliore dei modi i festeggiamenti del Natale e assistere al concerto del Coro di San Francesco dalle 17.

IL PERCORSO

Di concerto con le autorità comunali e il settore viabilità, la manifestazione attraverserà la città di Ferrara seguendo alcune delle vie più belle del capoluoho. Partenza e arrivo saranno collocati presso il Fideuram Christmas Village in piazza Trento e Trieste.

Dopo un giro attorno al Castello Estense i partecipanti imboccheranno via Garibaldi per arrivare attraverso via Cassoli, via Montegrappa, via della Fortezza e via Castel Tedaldo in piazza XXIV Maggio. Dopo un passaggio sulla scenografica cornice dell’Acquedotto, la passeggiata proseguirà verso corso Isonzo, via Piangipane, vicolo del Chiozzino e via Ripagrande per potere poi coinvolgere via Mayr. Infine, dopo un passaggio presso la pista di pattinaggio allestita in piazza Verdi, ci sarà il rientro verso piazza Trento e Trieste attraverso via Scienze, via delle Volte e corso Porta Reno.

LE ISCRIZIONI
Iscrizioni aperte online, sul sito della manifestazione (www.runforchristmas.com), all’Associazione Puedes (via Mentessi 4, Ferrara) e Bruni Sport () fino a venerdì 16 dicembre. Il giorno dell’evento solo al Fideuram Christmas Village (piazza Trento e Trieste).
Le quote d’iscrizione sono differenti per “bambini” (€10 per i nati dopo il 17/12/2002), “adulti” (€12) e “Team” (€55, squadra di 4 componenti con i 4 travestimenti diversi) e sono valide fino al 30 novembre. A dicembre ed il giorno dell’evento subiranno un piccolo incremento, per incentivare l’iscrizione anticipata.

IL PROGRAMMA
ore 10 – apertura del Fideuram Christmas Village in Piazza Trento e Trieste con ritiro kit e ultime iscrizioni
ore 14 – inizio attività di intrattenimento a cura della palestra “Gym & tonic”
ore 15 – partenza dell’evento
ore 16 – arrivo e Christmas Party
ore 17 – Concerto del Coro di S. Francesco

CHARITY: correre fa bene ed aiuta a fare del bene
Spazio anche alla solidarietà: “La Run for Christmas – spiegano gli organizzatori – sosterrà in ogni tappa uno o più progetti benefici. A Ferrara, l’obiettivo sarà aiutare la sezione locale di Telethon nella raccolta fondi. Parte dell’incasso, infatti, sarà devoluto alla fondazione stessa e l’importo complessivo verrà comunicato pubblicamente a margine dell’estrazione dei premi della lotteria del Natale a Ferrara.

Sport partner: Bruni Sport

Per info: il sito ufficiale è www.runforchristmas.com; ulteriori informazioni sulla tappa di Ferrara sono qui: http://runforchristmas.com/ferrara2016/info/
La pagina Facebook é www.facebook.com/runforchristmas
L’evento FB: https://www.facebook.com/events/348256205525589/

MODIFICHE ALLA VIABILITA’ – sabato 17 dicembre – “Run for Christmas”

Per ragioni di sicurezza stradale e pubblica sabato 17 dicembre, in occasione della podistica denominata “Run for Christmas” nelle vie della città, dalle 15 alle 17 e comunque fino al termine della manifestazione sarà in vigore una sospensione momentanea della circolazione a tutti i veicoli per il tempo strettamente necessario al passaggio dei partecipanti nel seguente percorso:

Piazza Trento Trieste (partenza), Piazza Municipio, Via Garibaldi, Via Cassoli, Via Montegrappa, Via Fortezza, Via Casteltedaldo, Piazza XXIV Maggio, Via Podgora, Corso Isonzo, Piangipane, Via Chiozzino, Via Ripagrande, Via C. Mayr, Via Scienze, Via delle Volte,Porta Reno, Piazza Trento Trieste (arrivo).

4.a COMMISSIONE CONSILIARE – Convocata giovedì 15 dicembre alle 15.30 in sala Zanotti
All’esame la ‘Proroga del Contratto di Servizio per interventi e servizi sociali e socio-sanitari’

La 4.a Commissione consiliare – presieduta dal consigliere Bova – si riunirà giovedì 15 dicembre 2016 alle 15.30 nella sala Zanotti della residenza municipale. All’esame del gruppo di lavoro (relatrice assessora Chiara Sapigni) la delibera “Proroga al 31 Marzo 2017 del Contratto di Servizio per la realizzazione di interventi e servizi sociali e socio-sanitari tra l’ASP “Centro Servizi alla Persona”, l’Associazione Intercomunale Terre Estensi e l’Azienda USL di Ferrara”.

BENI MONUMENTALI E GIOVANI – Meeting di giovani artisti il 10 e 11 dicembre
Palazzina ex Mof: l’arte di strada dei ‘writers’ sui pannelli del cantiere

È stato realizzato dal collettivo di artisti ferrarese, riunito sotto il nome di Vida Krei, e da altri ‘writers’ invitati, il meeting di “street art” svoltosi sabato 10 e domenica 11 dicembre nel parcheggio dell’ex Mof a Ferrara. Organizzato dal Servizio Beni Monumentali in collaborazione con l’Ufficio Giovani del Comune di Ferrara, l’evento ha visto il gruppo di artisti di strada dipingere interamente i 250 metri quadri della recinzione del cantiere relativo alle opere di recupero e restauro della palazzina ex Mof. Questi i dieci artisti coinvolti: (guardando il pannello frontalmente, da sinistra a destra) Mendez Ferrara *, Meth Bologna, Psiko Ferrara *, Don Bro Ferrara, Force Bologna, Alessio Bolognesi Ferrara *; (parete corta sinistra) Rakse Ferrara *, Brome Ferrara *; (parete corta destra) Carrey Ferrara *, Eko Comacchio. (* Collettivo Vida Krei)

FERRARA ARTE – Mostra visitabile fino al 29 gennaio 2017
L’Orlando Furioso ai Diamanti, successo di pubblico e proroga

E’ stato ufficialmente annunciata ai giornalisti questa mattina, mercoledì 14 dicembre nella sala di Giunta della residenza municipale, la proroga al 29 gennaio 2017 della chiusura della mostra attualmente in corso a palazzo dei Diamanti dal titolo “Orlando Furioso 500 anni. Cosa vedeva Ariosto quando chiudeva gli occhi”. Nel corso dell’incontro, che ha visto la partecipazione del sindaco Tiziano Tagliani, dell’assessore alla Cultura e Turismo Massimo Maisto, della direttrice di Palazzo dei Diamanti Maria Luisa Pacelli e di Matteo Ludergnani (Ferrara Arte) sono stati illustrati anche i dati relativi all’afluenza di pubblico e all’impatto sui media.

Successo di pubblico e chiusura posticipata al 29 gennaio (comunicato a cura degli organizzatori)

Visto il grande successo di pubblico e il riscontro positivo della critica italiana e internazionale, la Fondazione Ferrara Arte ha deciso di prorogare fino al 29 gennaio 2017 l’apertura della mostra Orlando furioso 500 anni. Cosa vedeva Ariosto quando chiudeva gli occhi.

I visitatori avranno dunque 3 settimane in più per poter vedere raccolte insieme per la prima volta alcune opere straordinarie dei più grandi artisti del Rinascimento – da Mantegna a Leonardo, da Raffaello a Tiziano. Il percorso espositivo, che resterà pressoché inalterato, consentirà al pubblico di intraprendere un viaggio affascinante nell’immaginario ariostesco, tra battaglie e tornei, cavalieri e amori, desideri e incantesimi.

Come ha sottolineato la direttrice di Palazzo dei Diamanti, Maria Luisa Pacelli, «la nostra più grande soddisfazione è di essere riusciti a realizzare una mostra che appassiona sia gli addetti ai lavori che il pubblico. Il passaparola sta richiamando sempre più visitatori individuali e sta catalizzando l’attenzione di scuole e gruppi, anche da regioni lontane, tanto da aver superato dopo 80 giorni di apertura le 80.000 presenze».

«A rafforzare la convinzione di prorogare la rassegna», aggiunge l’Assessore alla Cultura Massimo Maisto, «è stato da una parte il fortissimo interesse da parte delle scuole e dall’altra l’entusiasmo dei visitatori». Sia nei questionari rivolti al pubblico alla fine della mostra, sia sui social network, questi hanno infatti espresso giudizi molto positivi: “Cosa vedeva Ariosto quando chiudeva gli occhi: una mostra imperdibile”, “Fiabesco, ricco di opere di rara bellezza di altissimo livello, una eccellenza tutta italiana.”, “Ben più di una “semplice” mostra! Da non perdere!”, “Tra le mostre più belle mai viste in assoluto! Già da sola è valsa tutto il viaggio”.

Anche i dati di vendita del bookshop, gestito sempre da Ferrara Arte, che è pure editore delle proprie pubblicazioni, confermano che si tratta di pubblico attento, molto interessato e partecipe. Lo evidenzia il successo del catalogo, la cui prima edizione si è velocemente esaurita, così come quella delle guide e del libro illustrato dedicato ai più piccoli. È un pubblico che arriva a Ferrara già preparato, come si desume dal numero di visite al sito di Palazzo dei Diamanti per il download dei materiali informativi e dell’audioguida della mostra.

Questo successo si riflette anche sui diversi eventi che il Comune di Ferrara e la Fondazione Ferrara Arte, in collaborazione con altre realtà cittadine, hanno proposto in parallelo all’esposizione. Emblematico il caso delle 36 ore di maratona per la lettura integrale dell’Orlando furioso, che ha coinvolto un migliaio di “lettori” e circa 1.400 spettatori dal vivo, a cui si aggiungono oltre 70 mila persone raggiunte dai canali social dei Diamanti, restituendo così le parole dell’Ariosto a un’intera comunità che si è rivelata assai desiderosa di riviverne con immediatezza tutta la straordinaria poesia.

Informazioni

tel. 0532 244949 | diamanti@comune.fe.it | www.palazzodiamanti.it

Ufficio stampa

Studio ESSECI – Sergio Campagnolo

tel. 049 663499 | info@studioesseci.net | www.studioesseci.net

MUSEO DI STORIA NATURALE – Sabato 17 e domenica 18 dicembre alle 15.30 laboratori per ragazzi dagli 4 ai 7 anni
I segreti delle tracce invernali svelati agli ‘Apprendisti scienziati’

Chi è passato di qua? Chi ha calpestato nella notte il soffice manto di neve lasciando strane impronte? A svelarlo, ai ragazzi dai 4 ai 7 anni, saranno i laboratori per ‘Apprendisti scienziati’ in programma sabato 17 e domenica 18 dicembre al Museo civico di Storia naturale di Ferrara. Come piccoli esploratori i partecipanti impareranno a riconoscere gli animali che abitano i boschi e le campagne ma che possiamo incontrare anche nei giardini e nei parchi della nostra città. La ‘caccia alla traccia si concluderà con un simpatico lavoretto da portare a casa.

Ogni laboratorio – realizzato in collaborazione con l’associazione Didò – avrà inizio alle 15,30, per una durata di circa due ore e al costo di 6 euro per bambino e 2 euro per adulto (è necessaria la presenza di un adulto accompagnatore).
Per partecipare è necessaria la prenotazione, da effettuare contattando la sezione didattica del Museo (via de Pisis 24, Ferrara) al numero 0532 203381, dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 12,30 o all’indirizzo dido.storianaturale@gmail.com (info su www.comune.fe.it/storianaturale).

ASSESSORATO ALLA PUBBLICA ISTRUZIONE – Domenica 8 gennaio 2017 alle 17 spettacolo al Teatro comunale Abbado di Ferrara
“Storia di Blu, cambiare per tornare a volare”, ginnastica ritmica e fiaba raccontano la celiachia

Si è tenuta questa mattina, mercoledì 14 dicembre alle 11, nella residenza municipale, la presentazione dello spettacolo di beneficenza “Storia di Blu, cambiare per tornare a volare” a cura dell’Associazione Italiana Celiachia Emilia Romagna.
All’incontro con i giornalisti sono intervenuti l’assessora comunale alle Pubblica Istruzione Annalisa Felletti, il presidente AIC (Associazione Italiana Celiachia) Emilia Romagna Davide Trombetta, la referente del progetto ‘In Fuga dal Glutine’ Debora Di Tunno e l’autrice del libro ‘Storia di Blu’ Sandra Trambaioli.

“Lo spettacolo – ha detto l’assessora Felletti – si inserisce in un programma di iniziative e riflessioni più ampie, che portiamo avanti con l’Associazione Italiana Celiachia per educare alle differenze di cui ciascun bambino è portatore. Sono occasioni importanti perché è attraverso la conoscenza che, in generale, avviene l’integrazione”.

Ginnastica ritmica e fiaba si incontrano per raccontare la celiachia domenica 8 gennaio 2017 alle 17 al Teatro comunale Claudio Abbado di Ferrara

Nata per spiegare la celiachia ai più piccoli, la favola “Storia di Blu, cambiare per tornare a volare” diventa uno spettacolo teatrale che unisce ginnastica ritmica, immagini, musica e parole. Il ricavato sarà devoluto a sostegno delle attività dei volontari dell’Associazione Italiana Celiachia Emilia Romagna Onlus.

Tutto è cominciato con una giovane ginnasta celiaca, che ha saputo affrontare i cambiamenti (alimentari, ma non solo) con tenacia e motivazione, per continuare a dare il meglio di sé, coltivare le proprie passioni e raggiungere importanti traguardi.

A lei è dedicata la favola “Storia di Blu, cambiare per tornare a volare”, scritta da Sandra Trambaioli e illustrata da Francesco Corli: Blu, la giovane farfalla protagonista, riuscirà a trovare il coraggio di cambiare grazie all’amicizia con un magico pesce d’argento e all’aiuto della Regina del Regno di Fata. Per ritrovare il sorriso, la forza e la gioia di danzare!

Il successo del libro, edito dall’Associazione Italiana Celiachia Emilia-Romagna Onlus con l’intento di promuovere una corretta informazione sull’intolleranza permanente al glutine anche presso i più giovani, ha motivato il Presidente Davide Trombetta a intraprendere un nuovo, ambizioso progetto: portare in scena “Storia di Blu” in forma di danza.

Per realizzarlo, AIC Emilia Romagna si è affidata alla Società Sportiva Estense Putinati di Ferrara, specializzata in ginnastica ritmica e fucina di grandi talenti a livello internazionale, e la Cooperativa Zero Beat, attiva nel mondo delle produzioni teatrali.

Sulla scena, la vicenda di Blu prenderà così vita grazie alle atlete del corpo di ballo AliBlu: guidate dalla coreografa Livia Ghetti, si esibiranno in evoluzioni di ginnastica ritmica, intervallate dalla narrazione dal vivo della fiaba e arricchite da musica dal vivo e immagini scenografiche.

Da quasi 40 anni AIC Emilia-Romagna si impegna quotidianamente per migliorare la qualità della vita di tutti i celiaci, attraverso la promozione di una corretta conoscenza della malattia celiaca e la realizzazione di progetti e servizi destinati a tutti i celiaci e ai loro familiari, per sostenere i loro diritti e affiancarli nella gestione della celiachia, sotto tutti gli aspetti: medico, psicologico e relazionale.

Il messaggio che si desidera diffondere attraverso lo spettacolo “Storia di Blu” è che la celiachia, quando curata e affrontata adeguatamente, non compromette le capacità di realizzazione personale, non limita le persone nelle relazioni personali e tanto meno nelle discipline sportive o artistiche.

L’intero ricavato sarà devoluto a sostegno delle attività dei volontari di AIC, che sull’intero territorio emiliano-romagnolo donano tempo ed energia per offrire a tutti i celiaci e ai loro familiari aiuto, sostegno, aggiornamenti in campo medico scientifico, attività e servizi gratuiti per vivere la celiachia con consapevolezza e serenità.

Per approfondimenti e maggiori informazioni:

wwww.aicemiliaromagna.it
www.settimanadellaceliachia.it,

Segreteria AIC Emilia Romagna: Tel. 059/454462 – segreteria@aicemiliaromagna.it

MOBILITA’ E CULTURA – Sabato 17 dicembre alle 9.30 il world cafè del progetto a Wunderkammer (via Darsena 57)
Laboratorio aperto alla città sul futuro dell’ex teatro Verdi

Mobilità sostenibile, turismo culturale, agenda digitale locale. Sono termini di difficile comprensione ancora per molti, soprattutto per chi non ‘mastica’ quotidianamente la materia. Sono però elementi importanti da capire e da saper utilizzare, specialmente in una città come Ferrara, dove nel prossimo futuro potranno determinarne la qualità e la competitività.

Per questo l’associazione di promozione sociale Basso Profilo, con il contributo e il patrocinio del Comune di Ferrara e la partnership del Consorzio Wunderkammer, nell’ambito delle azioni dell’Agenda digitale locale in collaborazione con la Regione Emilia Romagna, sta sviluppando da alcuni mesi il progetto ‘Cultura in movimento’, un laboratorio aperto sui servizi e processi organizzativi, soprattutto digitali, legati alla mobilità sostenibile e al turismo culturale nel territorio ferrarese.

Sabato 17 dicembre, dalle 9.30 alle 13 al Palazzo Savonuzzi di via Darsena 57, sede di Wunderkammer, si terrà un incontro partecipato con modalità world cafè nell’ambito di ‘Cultura in movimento’ e degli eventi partecipativi legati al ‘Laboratorio aperto – ex Teatro Verdi’. L’intento della mattinata di co-progettazione è quello di creare una maggiore partecipazione dei cittadini nei processi decisionali e gestionali legati al turismo culturale, alla mobilità sostenibile in città e all’insieme di azioni e norme dell’Agenda digitale locale.
Al laboratorio di sabato, dunque, potranno partecipare rappresentanti della pubblica amministrazione, cittadini, associazioni e imprese della provincia, ovvero tutti quei soggetti attivi nel territorio ferrarese che abbiano interesse a sviluppare questi importanti settori.

Con il world cafè si intende dare continuità al processo di progettazione partecipata sul futuro dell’ex teatro Verdi già avviato in città da Basso Profilo, attraverso una mappatura partecipata degli attori locali e degli uffici tecnici comunali operanti sul tema della mobilità sostenibile e del turismo culturale. Cultura in movimento vuole infatti garantire un funzionamento efficace al futuro laboratorio urbano che nascerà a Ferrara nell’ex Teatro Verdi, grazie al finanziamento POR-FESR, ottenuto dal Comune di Ferrara.

Per informazioni sul progetto e iscrizioni al laboratorio partecipato: email culturainmovimento.fe@gmail.com, blog https://culturainmovimento.tumblr.com, social https://www.facebook.com/culturainmovimentoferrara/

Comunicato a cura del consorzio Wunderkammer

TRASPARENZA AMMINISTRATIVA – DOCUMENTAZIONE SCARICABILE. I dati pubblicati sulla rete civica del Comune
La situazione patrimoniale anno 2015 di consiglieri comunali, sindaco e assessori

Come previsto dalla normativa in vigore ll’Amministrazione comunale di Ferrara ha provveduto a raccogliere per la pubblicazione i dati relativi alla situazione patrimoniale e ai redditi riferiti all’anno 2015 dei consiglieri comunali, del sindaco e degli assessori (Mandato 2014-2019).

>> Tutta la documentazione è scaricabile qui: REDDITI 2015 CONSIGLIO COMUNALE E GIUNTA.

La documentazione è stata inoltre pubblicata sul sito internet del Comune di Ferrara (www.comune.fe.it):

>>Pagina dedicata agli organi di indirizzo politico-amministrativo

http://www.comune.fe.it/index.php?id=3653

>> Pagina delle dichiarazioni dei redditi 2015

https://docs.google.com/spreadsheets/d/1k2z8FQ3QbYIj9VxFhyyiZmz0dv4aQyjiPR6lXQAMoPk/pubhtml

SERVIZI ALLA PERSONA – Venerdì 16 dicembre alle 15.30 a Palazzo Bonacossi e alle 19 al centro sociale La Resistenza
“Giornata Mondiale contro la violenza sulle/sui sex workers”: due incontri

In occasione della “Giornata Mondiale contro la violenza sulle/sui sex workers” (17 dicembre), Luna Blu – Unità si strada prostituzione, progetto del Centro Donna Giustizia, organizza per venerdì 16 dicembre 2016 una giornata dedicata alla tematica della prostituzione.

A seguito di un anno in cui non pochi sono stati gli episodi di violenza a carico di donne che stavano esercitando attività prostituiva in strada come al chiuso e in cui lo stigma non fa che aumentare, si è pensato di organizzare due momenti di incontro e confronto che possano contribuire a far luce su una realtà relegata ai margini della società; realtà che manca di una connotazione definita a livello normativo e lascia così un vuoto che contribuisce ad isolare.

Venerdì 16 Dicembre dalle 15.30 a Palazzo Bonacossi – Via Cisterna del Follo 5 – avrà luogo l’incontro “Sex Work is work? Prostituzione: nuove prospettive per conoscere la IN-Differenza”. Interverranno Pia Covre, sex worker e fondatrice del Comitato per i Diritti civili delle prostitute; Lorenza Maluccelli, psicologa e ricercatrice sociale sul tema dell’inclusione sociale e della sicurezza urbana; Eleonora Telloli, ostetrica e operatrice di strada. In apertura l’assessora Chiara Sapigni – assessora con deleghe alla Sanità, ai Servizi alla persona e all’Immigrazione; concluderà Paola Castagnotto, presidente del Centro Donna Giustizia di Ferrara.
Da un’analisi del fenomeno attraverso una panoramica sul contesto territoriale come istantanea di quello più ampio nazionale, si procederà a strutturare una connotazione del fenomeno prostitutivo evidenziando gli stereotipi e l’aura di stigma che lo circonda. Verrà presentata la situazione storica e quella più attuale del processo di riconoscimento dei diritti di base alle/ai sex workers e tutto quello che si cela dietro un movimento che cerca di uscire dalla discriminazione e chiede diritti riconosciuti. Verranno analizzate riflessioni sulle nuove prospettive e gli strumenti necessari a favorire la civile convivenza.
Dalle 19.30 in collaborazione con il CPS La Resistenza – in via della Resistenza 32-34 “Yo soy puta. Quattro chiacchiere con la lucciola” aperitivo con la partecipazione di Silvia Comand, Stella Polare Trieste, che dialoga con sex workers. Un dialogo che vuole normalizzare un’immagine molte volte stereotipata e parlare con chi esercita questa professione, cercando di favorire l’inclusione e il riconoscimento di diritti fondamentali e della capacità di autodeterminazione.
A seguire live concert di “Ionica” con reading letterario di brani scelti. Ingresso libero e aperto tutt*.

Per info: email uds@donnagiustizia.it o profilo facebook di Centro Donna Ferrara

Comunicato a cura di Centro donna giustizia – Progetto Luna blu

MEDIAZIONE SOCIALE – Sabato 17 dicembre alle 9 al Cinepark Apollo di Ferrara (piazza Carbone 35)
“Oltre i muri dell’emergenza”: incontro pubblico sull’accoglienza

Sabato 17 dicembre alle 9 al Cinepark Apollo di Ferrara (Sala 1, piazza Carbone 35) si terrà l’iniziativa pubblica “Oltre i muri dell’emergenza: lavoro, diritti e libertà” in occasione della Giornata internazionale dei migranti. Ne parlano Annalisa Vandelli giornalista e fotoreporter, Grazia Naletto presidente Associazione Lunaria, Tiziano Tagliani Presidente Provincia di Ferrara, Andrea Ronchi avvocato Cgil Emilia Romagna, Andrea Morniroli della cooperativa sociale Dedalus, intervistati dai ragazzi di Occhio ai Media. Lo scrittore Tahar Lamri sarà il moderatore dell’evento al quale parteciperà il segretario generale della Cgil Susanna Camusso, che sarà intervistata dai ragazzi di Occhio ai Media, dagli studenti delle scuole secondarie di secondo grado della provincia di Ferrara e da Marco Contini giornalista de La Repubblica.

L’iniziativa, alla quale aderiscono diverse associazioni del territorio (di cui locandina in allegato) si pone l’obiettivo di affrontare questioni che partono dal sistema dell’accoglienza dei richiedenti la protezione internazionale, alle problematiche relative al dopo accoglienza, fino all’inserimento lavorativo. L’evento è in continuità con la manifestazione contro il razzismo, che si è svolta a Ferrara lo scorso 24 settembre, per presentarsi alla cittadinanza insieme e più uniti per contrastare la pericolosa, dilagante ed attuale deriva culturale.

Comunicato a cura della Cgil Ferrara

BANDO DI GARA – Tutta la documentazione consultabile sul sito del Comune di Ferrara
Procedura aperta per i lavori di riparazione e miglioramento strutturale post sisma di “ex linificio e canapificio nazionale ex Toselli”

Scadrà il 17 gennaio 2017 il termine per partecipare alla procedura aperta per l’affidamento dei lavori di riparazione e miglioramento strutturale post sisma di “ex linificio e canapificio nazionale ex Toselli – riparazione con rafforzamento locale del magazzino protezione civile – edificio L”

L’apertura dei plichi avverrà il 19 gennaio 2017.

L’avviso e la relativa documentazione sono consultabili sul sito www.comune.fe.it alla voce ‘Bandi di gara’ http://servizi.comune.fe.it/index.phtml?id=222

CASA ARIOSTO – Venerdì 16 dicembre in via Ariosto 67. Appuntamento organizzato dai Musei civici d’Arte Antica
“L’anello di Melissa”, una lettura argomentata a cura di Teatro Ferrara Off

Si intitola “L’anello di Melissa. Meraviglioso e mostruoso nell’Orlando furioso di Ludovico Ariosto” la lettura argomentata – a partire dalle suggestioni proposte dal saggio di Giovanni Guerzoni a cura di Michele Collina e Giulio Costa – in calendario venerdì 16 dicembre alle 18 a Casa di Ludovico Ariosto (via Ariosto 67). L’appuntamento è organizzata dai Musei civici d’Arte Antica e Teatro Ferrara Off, che ha curato anche la produzione

Il meraviglioso è una dimensione che corre parallela a quella del reale e del verosimile nel poema ariostesco. I due piani talvolta si sovrappongono, altre volte si intersecano contribuendo a fare del Furioso quel variopinto affresco dell’esistenza umana che tutti conosciamo. Giovanni Guerzoni analizza numerosi aspetti della questione, passando dagli animali fantastici alle rappresentazioni del demoniaco, dal simbolo all’allegoria, dalla deformità alla mostruosità. Michele Collina riprenderà alcuni motivi proposti da Guerzoni e Giulio Costa darà voce al poema, in particolare ad alcuni degli episodi salienti utili a comprendere questo aspetto fondamentale dell’immaginario di Ludovico Ariosto.

Spettacolo rinviato a Copparo

Da: Comune di Copparo

La direzione del Teatro Comunale De Micheli informa che il concerto ‘Night & Day’ – tributo a Frank Sinatra, previsto per il 16 dicembre, è posticipato a data da destinarsi.
Per ulteriori informazioni contattare la biglietteria del teatro, tel. 0532 864580.

Telethon nelle piazze italiane

Da: Telethon

NELLE PIAZZE DI TUTTA ITALIA IL CUORE DI CIOCCOLATO DI FONDAZIONE TELETHON:
A NATALE SCEGLI DI ESSERE #PRESENTE CON IL CUORE

· Sabato 17 e domenica 18 dicembre in più di 3.000 piazze in tutta Italia sarà possibile, con una donazione minima di 10 euro, ricevere un Cuore di cioccolato e sostenere la ricerca scientifica sulle malattie genetiche rare.

· In Emilia Romagna saranno allestiti banchetti a Bologna, Ferrara, Modena, Piacenza, Parma, Ravenna, Reggio Emilia, Forlì-Cesena, Rimini e in molti comuni delle rispettive province.

Sabato 17 e domenica 18 dicembre in più di 3.000 piazze in tutta Italia sarà possibile, con una donazione minima di 10 euro, ricevere un Cuore di cioccolato e rispondere ‘presente’ all’appello a cui tutti siamo chiamati: quello per la partecipazione alla campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi per la ricerca scientifica sulle malattie genetiche rare di Fondazione Telethon. Le persone affette da una malattia genetica rara e le loro famiglie hanno infatti bisogno di persone ‘presenti’, che rispondano all’appello con donazioni e azioni.

In Emilia Romagna saranno allestiti banchetti a Bologna, Ferrara, Modena, Piacenza, Parma, Ravenna, Reggio Emilia, Forlì-Cesena, Rimini e in molti comuni delle rispettive province. Qui i Cuori di cioccolato saranno distribuiti dai volontari di Fondazione Telethon, AVIS, UILDM ed ANFFAS. Per sapere qual è il punto di raccolta più vicino è possibile visitare il sito www.telethon.it. È possibile anche partecipare attivamente alla campagna come volontario ed aiutare a distribuire il cuore di cioccolato telefonando al numero il 06.44015758 oppure scrivendo all’indirizzo volontari@telethon.it.

Il maxi Cuore di cioccolato da 210 grammi, al latte o fondente, è il prodotto rappresentativo di Fondazione Telethon e da tre anni è distribuito da migliaia di volontari nelle piazze d’Italia. E’ stato prodotto da Caffarel, l’azienda torinese che dal 1826 produce cioccolato d’eccellenza, in esclusiva per Fondazione Telethon con grande attenzione alla qualità degli ingredienti e alla selezione delle materie prime (senza glutine). Il Cuore di cioccolato è chiuso in un’elegante confezione che ne fa un’originale idea regalo. Proprio sulla scatola è impresso il messaggio “Io sostengo la ricerca con tutto il cuore”, un ulteriore modo per dimostrare di essere presenti e di sostenere il lavoro di migliaia di ricercatori italiani che ogni giorno si impegnano per trovare terapie efficaci contro le malattie genetiche rare. DHL è partner ufficiale di questa iniziativa.

La Maratona RAI
Dall’11 al 18 dicembre si terrà la ventisettesima edizione della maratona televisiva sulle reti RAI, nata per dare voce ai bambini e alle famiglie che si trovano ad affrontare una malattia genetica rara e per portare nelle case degli italiani l’impegno di Fondazione Telethon in questo senso. Il palinsesto quest’anno ha presentato una novità: il Telethon Show, la serata interamente dedicata a Fondazione Telethon, si è tenuto in apertura della settimana di Maratona domenica 11 dicembre, in prima serata su Rai 1, proprio per lanciare l’iniziativa con grande entusiasmo. A chiusura della settimana, domenica 18 dicembre in prima serata su Rai 1 andrà in onda Affari Tuoi Speciale Telethon, condotto da Flavio Insinna.
L’edizione 2015 della storica maratona sulle reti Rai ha permesso di raccogliere 31,5 milioni di euro.
Il numero solidale: 45510

Dal 2 al 20 dicembre 2016 sarà attivo il numero solidale 45510. Il valore della donazione sarà di 2 euro per ciascun SMS inviato da cellulari TIM, Vodafone, WIND, 3, Postemobile, CoopVoce e Tiscali. Sarà di 5 euro anche per ciascuna chiamata fatta allo stesso numero da rete fissa TWT, Convergenze e Clouditalia, di 5 e 10 euro per ogni chiamata fatta sempre al 45510 da rete fissa TIM, Infostrada, Fastweb e Tiscali e di 10 euro da rete fissa Vodafone. Inoltre sarà attivo dal 1° al 31 dicembre il Numero Verde CartaSi 800.11.33.77 per le donazioni con Carta di Credito.

La campagna di raccolta fondi di Fondazione Telethon sarà inoltre lanciata in concomitanza con le gare della 17ª giornata di andata sui campi della Serie A TIM. I video della campagna verranno trasmessi sui maxischermi degli stadi e le squadre e il sestetto arbitrale scenderanno in campo preceduti dallo striscione ‘SMS numero solidale 45510’.

Come continuare a sostenere Fondazione Telethon
È possibile sostenere Fondazione Telethon tutto l’anno attraverso il sito web con una donazione (http://www.telethon.it/donation/) o scegliendo un prodotto solidale (https://www.telethon.it/shop-solidale), oppure sottoscrivendo il programma di donazione regolare Adotta il Futuro (https://adottailfuturo.telethon.it/).

Emergency si trova in Piazza Trento e Trieste 52

Da: Emergency

Il Punto di Natale di Emergency a Ferrara si trova in Piazza Trento e Trieste 52, all’interno della Galleria del Teatro Nuovo. Inaugurato l’8 dicembre, resterà aperto fino al 24 con i seguenti orari: dalle 10:00 alle 20:00 dal venerdì alla domenica, dalle 15:00 alle 20:00 nei restanti giorni.

Il ricavato dell’iniziativa verrà devoluto in sostegno del Programma Italia, che vede l’associazione impegnata sul territorio nazionale con le strutture poliambulatoriali di Palermo, Polistena (RC), Marghera (VE), Castel Volturno (CE), Napoli e Sassari, con le unità mobili e gli sportelli di orientamento socio-sanitario.

Nel punto di Natale si può trovare un’ampia scelta dei gadget di Emergency (tra cui maglie e felpe, il calendario 2017, i biglietti natalizi, le agende), tutte le informazioni sui progetti ma è al contempo uno spazio in cui realizzare incontri e altre iniziative rivolte alla cittadinanza. Di seguito i prossimi eventi:

giovedì 15 dicembre alle 17:30 per i più piccoli Storie sotto l’albero, letture e fiabe narrate dalle bravissime Teresa Fregola e Chiara Alberani

sabato 17 dicembre
ore 16:00 Baby Caccia al Tesoro (per bambini dai 6 anni) con ritrovo al Christmas Village, e merenda finale per tutti i partecipanti, con la collaborazione di FEshion Eventi
ore 17:30 presentazione del Programma Italia di Emergency, a cura dei volontari

domenica 18 dicembre
ore 17:00 presentazione del libro Il Grande Iran con l’autore Giuseppe Acconcia, giornalista e ricercatore specializzato in Medio Oriente, che dialogherà con Zahra Khodabandehloo, giovane iraniana che vive a Ferrara. Modererà l’incontro Luca Tagliani
ore 18.30 concerto acustico dei Cranchi, folk band cantautorale di bravissimi musicisti, già con tre album alle spalle

e per finire giovedì 22 dicembre alle 17:30 Con colore, carta e fantasia, addobbiamo l’albero in allegria, laboratorio di riuso creativo per i bambini con l’artista Stefania Rosignuolo

Per maggiori informazioni ferrara@volontari.emergency.it tel. 333 9940136 o sulla pagina Facebook https://www.facebook.com/Spazio-Natale-Emergency-a-Ferrara-1717131398517631/

Serate teatrali a Palazzo Diamanti per la mostra su Orlando

Da: Organizzatori

L’Ariosto ‘Furioso’
testi di Carlo Bertinelli con Alessandra Brocadello e Carlo Bertinelli

Serate teatrali a Palazzo dei Diamanti (Ferrara) per la mostra: Orlando furioso 500 anni
Cosa vedeva Ariosto quando chiudeva gli occhi
giovedì 8 e venerdì 9 dicembre, ore 20 / 22
Visite animate® al Castello Estense (Ferrara) sabato 10 e domenica 11 dicembre, ore 15.30

Dopo il positivo debutto di sabato 29 e domenica 30 ottobre dell’originale serata teatrale a Palazzo dei Diamanti in occasione della mostra Orlando furioso 500 anni. Cosa vedeva Ariosto quando chiudeva gli occhi, in collaborazione con la Fondazione Ferrara Arte, Alessandra Brocadello e Carlo Bertinelli di teatrOrtaet preparano, per l’inizio di dicembre, una doppia uscita ferrarese dedicata al cinquecentenario del più celebre poema italiano.
Giovedì 8 e venerdì 9 dicembre dalle 20 alle 22 ritorna a Palazzo dei Diamanti la visita animata ispirata alla mostra, mentre sabato 10 e domenica 11 dicembre alle 15.30 debutta al Castello Estense la nuova visita animata completa L’Ariosto ‘Furioso’, che ripercorre la vita dell’autore mettendolo in dialogo con le persone che hanno influenzato il suo lavoro e i personaggi a cui ha così efficacemente dato vita nei suoi versi.

Palazzo dei Diamanti
Le ‘visite animate’ sono nate per accompagnare in forma drammatica il pubblico in edifici e contesti ambientali densi di avvenimenti storico-artistici e sono state sperimentate con successo nell’inedito contesto di una mostra proprio a Ferrara, in occasione dell’esposizione dedicata a Boldini al Castello Estense. I momenti teatrali collocati nell’ambito del percorso espositivo hanno il pregio di soffermare l’attenzione dei visitatori su uno o più opere esposte ricreando in forma drammatica-dialogica il contesto in cui sono nate o gli avvenimenti che hanno fatto scattare l’ispirazione.
La mostra allestita a Palazzo dei Diamanti in occasione dei 500 anni della prima edizione dell’Orlando furioso si presta bene a ripetere l’operazione perché vengono presentati al pubblico oggetti e opere d’arte che Ariosto ha avuto occasione di ammirare quando stava componendo il suo capolavoro o che restituiscono il clima culturale che respirava alla corte ferrarese.
Sono quindi stati scelti alcuni elementi, tra i tanti esposti, che potessero offrire uno spaccato biografico sull’autore, arricchito da citazioni di documenti e di frammenti della sua opera.
I personaggi evocati sono sia reali (Ludovico Ariosto in diversi momenti della sua vita, Isabella d’Este marchesa di Mantova, Lucrezia Borgia duchessa di Ferrara, Alessandra Benucci, moglie del poeta nella maturità), che protagonisti del poema (Angelica, Atlante e Melissa).

Castello Estense
Sabato 10 e domenica 11 dicembre debutta, alle 15.30 al Castello Estense, la visita animata in versione estesa ‘L’Ariosto furioso’. La vita di Ludovico Ariosto scorre parallela al dipanarsi dell’Orlando Furioso e prende forma grazie all’apparizione di personaggi in costume.
Sullo sfondo della città di Ferrara si materializzano le vicende degli Estensi e, percorrendo di sala in sala il Castello, vengono tratteggiati gli episodi salienti dell’Orlando Furioso. Ludovico Ariosto racconta un’esistenza ‘furiosa’ e difficile, combattuta tra l’essere al servizio dell’esigente cardinale Ippolito d’Este e l’occuparsi dei suoi impegni letterari.
L’autore del celebre poema cavalleresco è circondato dai personaggi di spicco dell’epoca, ma anche dalle protagoniste della sua opera che nel Castello prendono vita.

Per le serate teatrali nell’ambito della mostra: ‘Orlando furioso 500 anni.
Cosa vedeva Ariosto quando chiudeva gli occhi’ la performance è compresa nel biglietto di ingresso alla mostra.

Per le visite animate al Castello Estense è consigliabile la prenotazione presso la Biglietteria del Castello Estense: castelloestense@comune.fe.it; tel. 0532299233.

Info su: www.castelloestense.it

Vita Fortunati parla di Ursula Le Guin e i suoi mondi

Da: Centro Donna Giustizia

Biblioteca del Centro Documentazione Donna via Terranuova 12/b
venerdì 16 dicembre 2016 ore 17

Terzo incontro del ciclo ‘Donne, alieni e macchine nelle scrittrici di fantascienza’, dedicato a Ursula Le Guin, una delle più grandi se non la più grande tra le autrici e gli autori di narrativa utopica moderna.
Ursula Kroeber Le Guin (il cognome con cui si firma è quello del marito) è autrice sia di fantascienza che di fantasy. Per la fantasy è notissimo il ciclo di Earthsea, per i suoi romanzi di fantascienza è stata vincitrice di cinque premi Hugo, sei premi Nebula, molti Locus Award e, fra gli altri, del National Book Award, il più prestigioso riconoscimento dell’editoria statunitense. Nel 2003 è stata insignita del titolo di Grand Master.
‘La mano sinistra delle tenebre’ e ‘I reietti dell’altro pianeta’ sono due autentici capolavori e la profondità e attualità dei suoi temi, che spaziano dal femminismo al pacifismo, dal socialismo all’anarchismo, hanno reso i suoi romanzi noti e apprezzati ben oltre i tradizionali confini del genere.
Figlia della scrittrice e antropologa Theodora Krecaw e dell’antropologo Alfred Kroeber, Ursula ha ricavato dai genitori l’interesse per l’antropologia che le permette di rendere perfettamente credibili i mondi fantastici in cui si svolgono i suoi romanzi, per Sempre la valle ha anche inventato un linguaggio con cui la società che descrive si esprime.
Dal terzo e quarto libro della fortunata serie di Earthsea (1968-2001) è stato tratto, nel 2006, il film di animazione ‘Il racconto di Terramare’ diretto da Goro Miyazaki, figlio del maestro Hayao Miyazaki

Vita Fortunati è stata docente di Letteratura inglese e preside della facoltà di lingue dell’Università di Bologna. Autrice di numerosi saggi di Women’s Studies e di letterature comparate, si è interessata in particolar modo alla letteratura utopica sulla quale ha scritto: La letteratura utopica inglese (Longo 1979), Viaggi in utopia (Longo 1996), Vita in Utopia (Longo 2000).

Conferenza: Giorgia Mancini e Nicholas Penny

Da: Gallerie Estensi

Giorgia Mancini e Nicholas Penny
presentano

The sixteenth century. Italian Paintings.
VOLUME III: Bologna and Ferrara

Venerdì 16 dicembre 2016, alle ore 17.00, nel Salone d’Onore della Pinacoteca Nazionale di Ferrara, Giorgia Mancini e Nicholas Penny presentano The Sixteenth Century. Italian Paintings. VOLUME III. Bologna and Ferrara (National Gallery Catalogues).

Il volume, che è stato nella rosa dei finalisti per il prestigioso Apollo Award come miglior libro del 2016, contiene nuove e importanti informazioni sulla pittura ferrarese del sedicesimo secolo, pittura di cui la Pinacoteca Nazionale di Ferrara è preziosa custode.

A presentare il catalogo, che è il terzo volume nella serie degli autorevoli cataloghi dalla National Gallery di Londra dedicati alla pittura del Cinquecento a Bologna e Ferrara, saranno gli stessi autori: la studiosa italiana Giorgia Mancini e l’ex Direttore della National Gallery di Londra, oltre che studioso di fama mondiale, Nicholas Penny.

Oltre agli autori, parteciperanno alla presentazione Daniele Benati, grande esperto della pittura emiliana del Cinquecento, e Marcello Toffanello, curatore delle Arti Figurative del XIV-XVI secolo delle Gallerie Estensi.

A introdurre la conferenza sarà Martina Bagnoli, Direttrice delle Gallerie Estensi.
Al termine della conferenza seguirà un buffet.

L’ingresso in Pinacoteca è gratuito per la sola partecipazione alla conferenza.

La Regione festeggia la seconda edizione del ‘Celebration day’

Da: Regione Emilia-Romagna

Invito/Giovani. La Regione festeggia la seconda edizione del ‘Celebration day’: venerdì 16 dicembre nell’Aula dell’Assemblea legislativa

‘Celebration day 2016’: la Regione si prepara a festeggiare i suoi giovani impegnati nei progetti di servizio civile e volontariato della ‘youngERcard’. Partecipano il Presidente della Regione Stefano Bonaccini, la vicepresidente e assessore al welfare Elisabetta Gualmini e Massimo Mezzetti assessore alla cultura e alle politiche giovanili (ore 15,00 – 17, via Aldo Moro 50 a Bologna)

Bologna- Per il secondo anno consecutivo oltre cento giovani di età compresa tra 14 e 29 anni, parteciperanno all’edizione 2016 del ‘Celebration day’, la giornata organizzata dalla Regione e dedicata ai giovani dell’Emilia-Romagna, che si sono impegnati in esperienze di solidarietà e aiuto verso gli altri.

Rappresenteranno le migliaia di coetanei impegnati nel servizio civile regionale o che hanno svolto le 80 ore di volontariato, nell’ambito del progetto ‘Giovani protagonisti’ riservato agli iscritti della ‘youngERcard’.

A premiarli, nel corso dell’ evento che si svolgerà venerdì 16 dicembre (ore 15-17) nell’Aula dell’Assemblea legislativa di via Aldo Moro, Stefano Bonaccini, presidente della Regione, Elisabetta Gualmini, vicepresidente della Regione Emilia-Romagna e assessore al welfare e Massimo Mezzetti, assessore Cultura, Politiche Giovanili e Politiche per la legalità.

Trasmissione interpellanza Consigliere Rendine ‘Bugie sulla Signora Talpo’

Da: Gruppo G.O.L.

Al Signor Sindaco
del Comune di Ferrara

OGGETTO: Interpellanza bugie sulla Talpo

Il sottoscritto Consigliere Comunale Francesco Rendine INTERPELLA il Signor Sindaco:

PREMESSO

che in Settembre 2016 si è chiesto, tramite interpellanza, se l’amministrazione avesse intenzione di prendersi cura della sig.ra Talpo che si trova senza casa e senza lavoro e, in caso affermativo, in quali tempi intende rispondere alle esigenze dei cittadini italiani bisognosi;

ACCERTATO

come, l’Assessore Sapigni tenda a far credere che l’ASP abbia agito bene nei confronti della Sig.ra Talpo e il 3/11/16 risponda all’interpellanza come di seguito indicato:

URTICANTE

che, come mi scrive la Sig.ra Talpo, le informazioni in possesso dell’Assessore siano quantomeno imprecise, giacché la predetta si trova effettivamente in una situazione di difficoltà e asserisce di NON essere seguita dai Servizi Sociali.
Ricordo alla Sig.ra Assessore che la Sig.ra Talpo presso la comunità di Papa Giovanni XXIII (e ospitata dalla Sig.ra G.) è arrivata grazie ad informazioni ricevute dai servizi del comune di Bondeno quindi arrivò con risorse NON ASP; solamente dopo che fu accettata dalla Sig.ra G. fu invitata ad iscriversi presso l’Asp, formalizzando un accordo per la permanenza presso G. di un anno.
Poiché da marzo a maggio 2013 ha svolto lo stage presso il CUP ASL per 150 euro non seguiva totalmente la casa della sig.ra G. la quale a ferragosto del 2013 comunicò alla Talpo di andarsene entro pochi giorni.
Nell’occasione furono contattati senza esito i (pressoché inutili) servizi assistenziali del comune…..
Vista la latitanza dell’ASP a settembre affittò autonomamente una stanza presso la Città del Ragazzo (come dovrebbe ben sapere la sig.ra M. di ASP), e a novembre, quando la Sig.ra Talpo ha finito i soldi, i frati le hanno chiesto di lasciare la stanza.
A questo punto la Talpo ha pregato ripetutamente la Signora M. di ASP per un supporto, anche temporaneo, la soluzione proposta fu una struttura in mezzo alla campagna, (tra Cona ed Aguscello) priva di riscaldamento e acqua potabile. I bagni alla turca. Unico accesso dalla strada uno sterrato senza illuminazione pubblica. Unico suo mezzo di trasporto la bici.
La Talpo evidenziò le innumerevoli difficoltà all’ASP, recandosi ripetutamente a Pontelagoscuro, e telefonando, ma non fu ascoltata;

CIO’ PREMESSO

omettendo considerazioni sui successivi punti evidenziati dall’Assessore, in quanto le confutazioni sono simili alle precedenti, il sottoscritto, dopo aver appurato ancora una volta che l’Assessore delegato fornisce risposte bugiarde (si ricorda anche risposta sul comportamento ASP relative alla denuncia della sig.ra Omuri);

CHIEDE AL SIGNOR SINDACO

se l’Amministrazione abbia intenzione di prendersi cura realmente e non solo a chiacchiere della Sig.ra Talpo che si trova senza casa e senza lavoro e in caso affermativo in quali tempi intende rispondere alle esigenze dei cittadini italiani bisognosi.
Se nella struttura in mezzo alla campagna, (tra Cona ed Aguscello) priva di riscaldamento e acqua potabile sono attualmente ospitati profughi.

Resto in attesa, nella speranza che Lei DIRETTAMENTE possa darmi quelle delucidazioni che il caso richiede.

Si prega la S.V. di fornire risposta scritta.
Con Osservanza.

Il Presidente del Gruppo Consiliare
G.O.L. – Giustizia Onore Libertà
Ing. Francesco Rendine

Con ‘I Natali di Eduardo’ al via la decima edizione di Anatomie della Mente

Da: Università di Ferrara

Con ‘I Natali di Eduardo’ al via la decima edizione di Anatomie della Mente

Al via il nuovo ciclo di Anatomie della Mente, le conferenze dei Giovedì di Psicologia di Stefano Caracciolo, Ordinario di Psicologia Clinica dell’Università di Ferrara, giunto quest’anno alla decima edizione e con accesso libero e gratuito per tutta la città.
Il primo appuntamento ‘I Natali di Eduardo’, si terrà giovedì 15 dicembre alle ore 16.30 presso la Sala Agnelli e il Teatro Anatomico della Biblioteca Comunale Ariostea, (via delle Scienze, 17), e vedrà il Prof. Caracciolo intrattenere il pubblico sulle tradizioni del Natale riesplorate con i metodi psicobiografici nei rapporti fra vita e drammaturgia di Eduardo De Filippo.
Ed è lo stesso Caracciolo ad anticiparci l’argomento della conferenza… “Perché Natale si festeggia il 25 dicembre? Il Mistero della Natività di Gesù Cristo affonda le sue radici storiche nelle feste romane dell’antichità (Lupercalia), in cui il culto era basato sulla Grotta dove alcuni animali nutrivano i gemelli Romolo e Remo e in cui si festeggiavano con un rito di purificazione tutti i nuovi nati. Nel III secolo dopo Cristo però le autorità della Chiesa Cattolica fissano nel Calendario Liturgico la stessa data come Festa della Natività (Natale). Infine con Papa Sisto III (432-440 d.C.) si fissa la prima celebrazione della Messa di Natale a mezzanotte del 25 dicembre. Da qui l’uso di costruire tettoie in legno con greppie e mangiatoie (Praesepe in latino deriva proprio da qui) in cui si iniziarono a porre statue lignee della Natività. Dal 1700 in poi la tradizione popolare napoletana ha costruito una vera e propria arte presepiale in cui alle statuette dei personaggi della Sacra Famiglia si aggiungono altri personaggi della vita quotidiana e di oggetti concreti con il significato simbolico di augurio per il nuovo anno.‘Natale in Casa Cupiello’, scritta da Eduardo De Filippo in tre diverse versioni nel periodo 1930-35, è entrata a pieno titolo nelle tradizioni natalizie, in relazione anche alle celebri rappresentazioni televisive, culminanti nella domanda “Te piace o’Presepe?” rivolta dall’anziano protagonista, Luca Cupiello, al figlio Tommasino, ottenendone quasi in punto di morte un tiepido assenso dopo tanti ostinati “No, nun me piace!”. Il presepe di Eduardo in Casa Cupiello rappresenta la tradizione delle usanze natalizie, tramandate con i valori familiari di padre in figlio, ma rimanda anche al rispetto e alla gratitudine per le persone anziane. Nel caso di Eduardo e dei fratelli Peppino e Titina De Filippo, la vicenda allude anche alla loro difficile vicenda familiare, per i tempi scandalosa, di figli illegittimi – i cosiddetti figli di N.N. – del grande autore teatrale Edoardo Scarpetta. E’ a questa situazione che dobbiamo l’ispirazione per una serie di capolavori teatrali di Eduardo che hanno proprio al centro della trama il tema del mancato riconoscimento della paternità, da ‘Filumena Marturano’ a ‘De Pretore Vincenzo’”.

Per informazioni: Carlotta Cocchi – 0532/293554 – 338/6195391
Ferrara, 13 dicembre 2016

Le arti dell’illusione al centro di un convegno internazionale a Unife

“Le arti dell’illusione”. E’ questo il titolo del convegno internazionale che si terrà da domani, mercoledì 14 alle ore 14.30, a venerdì 16 dicembre alle ore 14 presso l’Aula Magna del Dipartimento di Economia e management, (via Voltapaletto, 11), organizzato da Patrizia Castelli, docente di Iconografia e Iconologia del Dipartimento di Studi umanistici dell’Università di Ferrara.
Inaugurato e concluso da un ciclo di proiezioni cinematografiche organizzate dall’Associazione studentesca Tana Libera, che si terranno martedì 13 dicembre e 20 dicembre dalle 14 alle 19 presso l’Aula Magna del Dipartimento, il convegno ha come obiettivo principale di illustrare diversi aspetti dell’illusione grazie ai numerosi relatori di diverse aree disciplinari: dalla storia e la filosofia, alla medicina e neurofisiologia, dall’economia e l’iconologia alla storia dell’arte e del teatro.
“Il termine ‘illusione’ – ci spiega Patrizia Castelli – significa «proiezione in ambito immaginario di elementi che non troveranno corrispondenza nella realtà contingente». L’illusione si può anche intendere come percezione falsata da un errore dei sensi o della mente. L’illusionista, colui che esercita l’arte dell’illusione, è anche abile nell’arte dell’incantare: un ciarlatano che da sempre si esibisce davanti ad un pubblico ignaro, attonito e spesso ottuso. Nelle piazze si presentavano venditori di elisir che promettevano la guarigione e, mediante amuleti, anche facili guadagni. La bacchetta magica e la virgula divinatoria (bacchetta idromantica) sono strumenti che oscillano tra pratiche magiche e pseudo-scientifiche, ora condannate ora difese da teologi, filosofi e scienziati. L’aspirazione degli uomini di mettersi in contatto con l’aldilà è presente dalla remota antichità, ma viene fatta oggetto di una discussione nel mondo moderno che coinvolge soprattutto scienza, filosofia e religione. Così l’alchimia, anche questa condannata fin dall’antichità come scienza perversa, trova un suo significato e una sua spiegazione ed appare anche alla base di illusori guadagni. Gli alchimisti ricoprono un ruolo significativo nei traguardi che si prefiggono i governanti i quali guardano con interesse alle ‘scienze esoteriche’ anche come ad un mezzo concreto su cui basare nuove conquiste. Le illusioni sono inoltre elemento sostanziale delle arti. Ciò che appare illusorio, magico e inquietante in un periodo storico non lo è più in quello successivo, quando si ha una piena comprensione scientifica dei fenomeni, come chiaramente scrisse Campanella. Ma l’illusione è ben presente in aree diverse da quelle a cui sembra appartenere: economia, medicina, logica e neuroscienze offrono la possibilità di gettare luce su questo aspetto nella contemporaneità”.

Per informazioni: Carlotta Cocchi – 0532/293554 – 338/6195391

Incontro con Giorgia Benusiglio

Da: Istituto Istruzione Superiore Argenta

Giorgia Benusiglio: la rinascita di una donna dopo l’ecstasy e il trapianto

‘Io sono una Maisi’ questa è la frase di Giorgia, che più ha toccato la pelle dei ragazzi del liceo e dell’Ipsia di Argenta, che oggi al Teatro dei fluttuanti hanno incontrato Giorgia Benusiglio, la ragazza di Milano, che all’età di 17 anni ha fatto la ‘cavolata’ più grande della sua vita ingerendo in discoteca mezza pasticca di ecstasy, un piccolo quantitativo che le ha mandato in necrosi il fegato, per il quale ha dovuto subire un trapianto in fretta e furia perchè stava morendo.
Il fegato di Alessandra Maisi ora vive in lei e di questo Giorgia ne sarà grata x sempre.
In questa lotta x la vita Gorgia ha avuto vicino a sè una ‘certezza, un gigante buono’ il suo papà, che purtroppo ora non c’è più perchè un brutto male se l’è portato via.
Ora vicino a lei c’è Beppe il suo tutto (con lei in foto), un ragazzo lucido, pronto, un ‘mago’ fatto apposta x lei e con lui, dice Giorgia, ‘il Futuro mi fa meno paura.’
Da 11 anni Giorgia ‘gira’ per le scuole per dare consapevolezza, senso di responsabilità come conseguenza di una scelta, informazione corretta ai ragazzi, ai quali dice 
Ricordatevi di me, della mia brutta esperienza, delle mie 17 ore di intervento, della cicatrice che ho sul mio corpo, dei farmaci che poi devi assumere per tutta la vita, vogliate bene al vostro  corpo, siate coraggiosi e tenaci perchè la vita è il dono più prezioso che ognuno di noi ha!
Ne è seguito un dibattito ricco di spunti e di domande che ha impreziosito e  fatto riflettere gli alunni di Ipsia e Liceo, due Istituti che già da tempo si occupano con i loro insegnanti di prevenzione all’uso di sostanze mediante progetti mirati.

Finale Concorso Canoro Villa Momi’s Cavarzere

Da: Organizzatori

Domenica 18 dicembre 2016 dalle 21.00, sarà Klaudija Ever a rappresentare la provincia di Ferrara alla prima finale del ‘Festival Canoro DOREMIFest’ per la stagione 2016/2017 e lo farà in terra veneziana, a Cavarzere presso il Ristorante Villa Momi’s.

Klaudija, giovanissima studentessa di Vigarano, eseguirà un brano inedito scritto da lei intitolato ‘Mi amerai’. Saranno comunque dieci i concorrenti che si sfideranno, tutti passati dalle semifinali del 2 e del 9 dicembre. Facile prevedere l’arrivo di un buon numero di spettatori e di addetti ai lavori, pronti a valutare l’esito finale, che tutto potrà essere, tranne che scontato, visto il livello dei partecipanti ed il primo premio da vincere: un cd da registrare gratuitamente presso lo Studio Ananas di Ferrara. A questa prima finale, condotta da Paolo De Grandis, oltre a Klaudija, parteciperanno i patavini Daniel Allegrelli, Giada Candian e Valentina Pasqualin, Valentina Meneghetti e Nicola Mancin della provincia di Venezia, Giovanni Guarnieri (Giovi), Kristian Giani, Giorgia Nordio ed Anna Gramolelli tra Rovigo città e provincia. Tutti si esibiranno rigorosamente live, visto che la finale sarà trasmessa in diretta web su LiteFm.it.

Eccoci di ritorno da Miami Beach!

Da: MLB Gallery

Anche quest’anno abbiamo partecipato all’ART Week di Miami Beach in una delle principali collaterali della grande Miami Art Basel , che è ormai considerata la piazza più vivace dell’arte contemporanea. Come ogni grande fiera, Miami Art Basel ha varie collaterali (addirittura una ventina!) che propongono giovani artisti, nuove sperimentazioni ed offrono ai collezionisti un ampio territorio da esplorare alla ricerca di nuove suggestioni e buoni investimenti. Quella da noi scelta è una delle più frequentate e variegate: gallerie da tutto il mondo presentano un ampio panorama di artisti.

Quest’anno sapevamo già come muoverci e come organizzarci, e questo ci ha permesso di avere più tempo per guardarci attorno e vedere quanta energia era presente. Come molti ritengono, il mercato dell’arte è un indicatore dell’umore diffuso e quest’anno in tanti segnalavano una diffusa sensazione di incertezza che ha scoraggiato i grandi investimenti, incentivando invece la ricerca delle giovani promesse. Per questo, rispetto allo scorso anno, abbiamo avuto occasione di incontrare più art advisor e curatori di musei e collezioni…e vi assicuro che quando la mail che lasciano finiscono per @moma.org, viene un certo tremore!

Stesso tremore, quasi un mancamento, quello che abbiamo provato quando si è aperta una certa porta: ricapitoliamo riportando solo i nomi dei personaggi coinvolti. Antonio ed Annamaria, due collezionisti che abbiamo la fortuna di conoscere, ci hanno invitato ad un aperitivo nella loro casa di Miami, quindi, finita la fiera, ci diamo una sistemata e ci facciamo portare in questo complesso residenziale. La security all’ingresso ci fa entrare senza problema e quindi, ringalluzziti, saliamo con un ascensore tutto specchi, e, giunti alla porta, entriamo baldanzosi del nostro essere galleristi.

E improvvisamente ci sentiamo come in un sogno, come in quel particolare sogno che fanno tutti, quello di accorgersi di essere in mutande davanti al pubblico. All’aperitivo erano stati invitati altri quattro galleristi: Alfonso Francesca Lia Raffaella tutti insieme vicini senza nemmeno la virgola, praticamente la metà delle più importanti gallerie d’Italia …e noi! Per fortuna era presente il nostro amico Paolo, capace di farti sentire a tuo agio appunto anche in mutande, che ci ha fornito un bicchiere cui aggrapparci e noi, preso coraggio, abbiamo trascorso una delle serate più belle, ascoltando, imparando, confrontando e prendendo nota dell’enorme quantità di esperienze concentrata in quella casa.

La fiera SCOPE dura ben 6 giorni, che sono un sacco quando devi stare in piedi a parlare di continuo per undici ore di fila, ma noi abbiamo sempre la fortuna di trovare delle persone disposte ad aiutarci con una grinta incredibile e così quest’anno siamo stati affiancati da Maurizio, Romina e Isabella e tutti siamo stati impegnati a presentare senza sosta i nostri artisti alle numerose persone che passavano nel nostro stand… ed i nostri sforzi hanno dato i giusti risultati.

Alla sera però ci gratificavamo con laute cene: in fiera non si pranza, ed ogni volta era una appassionante caccia ad un nuovo locale. Abbiamo così mangiato nel buon ristorante di amici italiani, nel falafel kosher, nel burger diner alla Hopper, nel ristorante turco, nel fusion koreano, nel tipico fried chicken degli Stati del Sud: tutti con porzioni così americane da farci stramazzare a letto, soddisfatti.

Alla fine della fiera, quando si deve disallestire, viene sempre il magone, ma quest’anno siamo riusciti a scacciarlo con un po’ di shopping e un bel bagno in mare il 6 di dicembre!

Ecco il breve riassunto dell’avventura chiamata ‘Miami Beach 2016’: nel video potete vedere alcune immagini di ciò che abbiamo vissuto. Spero che vi sia piaciuto al punto da farvi venire voglia di venire con noi il prossimo anno: ne vale assolutamente la pena!

Nel frattempo però vi aspettiamo a fine gennaio a Bologna ad Artefiera 2017 dove ci troverete nella sezione ‘Fotografia’.

Progetto ‘Adottiamo un’aiuola’

Da: Comitato Zona Stadio

Oggi, 14 Dicembre 2016, 5° incontro dei partecipanti al Progetto Poledrelli – ‘Adottiamo un’aiuola’.

Presso il Parco Giordano Bruno di via Arturo Cassoli i componenti dell’Associazione Comitato Zona Stadio che hanno ideato questa iniziativa, i bambini delle due terze elementari della Scuola Poledrelli, le loro insegnanti Antonella e Michela, Teslim e Bright simpatici e validi aiutanti che fanno parte di ASP, si ritroveranno per allestire la nuova bacheca.

I precedenti incontri sono avvenuti sia all’interno della scuola elementare Poledrelli che presso l’aiuola ‘adottata’ grazie alla collaborazione con il Comune-Progetto Ferrara Mia, all’intervento dei servizi del Verde Pubblico e a Ferrara Tua che ha ‘preparato’ l’aiuola, alle 400 piantine di violette donateci da Boarini-floricoltura di Quartesana, ai bulbi di narcisi e tulipani provenienti da Flowerdirk-Olanda, alla Ipercoop che ci ha donato delle bellissime borse (all. foto) dove contenere parte del vasto materiale didattico, floreale, fotografico che abbiamo potuto acquistare grazie ad ANOLF-CISL.

Senza la approvazione dei due Istituti Comprensivi: ‘Corrado Govoni’ plesso Poledrelli e Numero 5 Dante Alighieri plesso Bombonati con cui avremo uno scambio di incontri, tutto ciò non sarebbe potuto avvenire.

Il progetto prevede oltre alla adozione dell’aiuola anche la ‘scoperta’ del quartiere, di altri quartieri: della città.

E come informare le persone che passano in Giordano Bruno e vedono l’aiuola delle varie attività che questi entusiasti bambini stanno facendo?

Ecco la bellissima bacheca (all. foto) donata dalla Cooperativa Serena, realizzata presso CSRD di San Martino-Ferrara.

Domani saranno presenti, insieme ai loro insegnanti, i ragazzi della Cooperativa che l’anno costruita; come le volte precedenti ci faranno compagnia gli ospiti del centro diurno della Residenza Serena di via Ravenna accompagnati dall’animatrice.

Ringraziamo anticipatamente il Dott. Folletti Presidente della Coop.Serena per la collaborazione alle nostre iniziative e per il dono che ci permette di rendere visibile il grande lavoro dei bambini.

E…dulcis in fundo, domani andremo anche alla scoperta del ‘Quartiere Giardino’ …gira…gira troveremo all’acquedotto non solo la pista da sci e da pattinaggio…..ma ci sarà Gianni ad aspettarci e allora: tutti sulla giostra!!!

Corrado Israel Debenedetti accolto dal Liceo Scientifico ‘Roiti’

Da: Istituto Storia Contemporanea Ferrara

Sessant’anni di vita in Kibbutz
Corrado Israel Debenedetti racconta ai ragazzi la lunga notte del ’43 e l’addio a Ferrara

Le testimonianze dirette evidenziano gli aspetti del passato che non possono essere trattati dal revisionismo storico; perciò è fondamentale che Israel Corrado Debenedetti abbia raccontato la sua esperienza da sionista ferrarese, stamani, di fronte alle classi del Liceo Scientifico “Roiti”. A organizzare la mattina sono stati il Museo nazionale dell’Ebraismo italiano e della Shoah (Meis) e l’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara, la cui direttrice Anna Quarzi ha intervistato l’ospite arrivato direttamente da Israele.

LA LUNGA NOTTE DEL ‘43
«Fui arrestato la notte del 14 novembre 1943, quella famigerata e descritta da Bassani – è entrato nel merito Debenedetti – sebbene avessi solo sedici anni. Allora stavo dando gli esami da privatista proprio al Liceo “Roiti”, che si trovava in via Borgo dei Leoni, al posto del Tribunale. Non sapevamo che in città fosse stato ucciso il gerarca fascista Ghisellini. Alle 23 suonarono alla porta due carabinieri in divisa, con una lista in mano, e mi portarono via ‘per avere delle informazioni’, almeno a detta loro. Otto di quelli che erano con noi, tra ebrei e antifascisti, furono poi massacrati con le spalle rivolte al muretto del Castello Estense». L’ospite quasi novantenne, al quale caddero addosso le Leggi Razziali, ha manifestato una certa commozione con i ragazzi.
«Quella notte gli presentarono la maestra Alda Costa, che cercò di proteggere il giovane impaurito – ha aggiunto la Quarzi – Abbiamo la fortuna di poterci confrontare con dei documenti in carne e ossa». Debenedetti ha studiato nella scuola ebraica di via Vignatagliata prima di fuggire con la famiglia. I docenti erano di alto livello, come Matilde e Giorgio Bassani, allontanati dall’Università: «Dopo il ’38 la scuola raccoglieva trenta-quaranta studenti – ha specificato – dalla quarta ginnasio alla terza liceo. Nella mia eravamo in due, quindi potevamo godere di un rapporto diretto con gli insegnanti». Dalla platea degli studenti è scaturita una domanda sui suoi cari, se avessero mai subito il peso della discriminazione. Debenedetti ha risposto: «Mio nonno era notoriamente contro Mussolini e il regime, e più volte i fascisti gli hanno sfondato le vetrine su via Cairoli, dove faceva il cambiavalute. Mentre mio padre, ufficiale di carriera, fu cacciato dall’esercito».

LA SCELTA DEL KIBBUTZ
La tenacia di sua nonna, la sentinella della tradizione in casa sua, lo salvò dalle carceri. «All’alba del 15 novembre 1943 – ha proseguito Debenedetti – qualche ora dopo che otto di noi erano stati condotti altrove, dal retro del Palazzo delle Poste uscimmo per strada, circondati da due colonne di Camice Nere. E cominciammo a camminare. Non sapevamo che sorte ci sarebbe spettata, fino a quando dal fondo del gruppo in marcia Gigetto, lo storico gelataio comunista, avvistò via Piangipane, gridando di stare tranquilli, che ci stavano portando solo in prigione». Una volta che fu rilasciato, a distanza di due mesi, Debenedetti preparò la fuga con i familiari. Il 29 gennaio del ’44 lasciarono Ferrara per nascondersi in Romagna, sotto falsa identità, dove rimasero fino alla fine della guerra. Il 3 febbraio, ovvero quattro giorni dopo, gli ebrei furono convocati nella Sinagoga di via Mazzini e spostati a Fossoli, per essere infine deportati nei campi di sterminio.
«Del centinaio di persone che entrò ad Aushwitz, ne sono uscite quattro. La responsabilità di quella notte maledetta fu degli italiani. Erano loro ad applicare i provvedimenti, a fucilare chi la pensava in altro modo. Non intervenne alcun tedesco. Finita la guerra ci sentivamo traditi dal nostro Paese – ha incalzato – volevamo creare una nuova patria, che fosse più pulita e solidale rispetto a quella della nostra infanzia. Ci avvicinammo ai principi del Socialismo e del Comunismo, scegliendo di vivere in Kibbutz. Ci trasferimmo in Israele nel ’49, l’anno seguente alla fondazione dello Stato. Il trattamento economico non dipendeva dal lavoro che facevamo; che tu fossi ingegnere o lavapiatti, ricevevi le stesse cure, e le priorità sono sempre state l’assistenza sanitaria e l’educazione dei figli». Non a caso, Debenedetti ha pubblicato I sogni non passano in eredità. Cinquant’anni di vita in Kibbutz, edito da Giuntina: «Il titolo sottolinea – ha concluso la Quarzi – che per quanto le pratiche siano oneste e volenterose, non bastano per mantenersi nel tempo. La generazione di Corrado ha tentato di tramandare ai nipoti gli ideali che diedero loro tanto coraggio, che significarono più di qualsiasi altro bene materiale».

L’INCONTRO
Giuseppe Sgarbi e Susanna Tamaro presentano i loro libri

Da: Ibs+Libraccio

Venerdì 16 dicembre alle ore 18:00
Presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino
Libreria Ibs+Libraccio di Ferrara

Presentazione del libro di Giuseppe Sgarbi ‘Lei mi parla ancora’ (Skira)

“Hai sempre amato le attenzioni di Elisabetta. La tua voce cambiava quando parlavi al telefono con lei. Capivo chi era all’altro capo del filo dal tono che usavi. Quella dolcezza era riservata a lei. A Vittorio hai sempre parlato come parla un padre. A lei come una madre. A me come una donna. Possedevi il dono delle lingue. A ciascuno la sua. Nessuna mi aveva mai parlato così. Né nessun’altra l’ha mai fatto. Credo sia questa la cosa che mi ha fatto innamorare. La tua bellezza era l’esca, certo, ma è stata la tua testa a pescare nel mio cuore. Mai conosciuto una testa così. Lucida, vivida, fulminante. E io non sono mai stato tanto felice di aver abboccato a un amo. Un amore che vive anche adesso che tu non vivi più. Per questo il dolore è così grande.
‘Finché morte non vi separi’ è una bugia. Il minimo sindacale. Un amore come il nostro arriva molto più in là. E il tuo lo sento anche da qui.”

L’amore di Giuseppe Sgarbi per la moglie Rina, scomparsa un anno fa, è di quelli che non si trovano più. È stato un amore che ha dato pienezza, significato, profondità, valore e bellezza a una strada percorsa fianco a fianco negli anni, qui evocato in una “prosa piana, percorsa da echi e risonanze come ogni classicità” (Claudio Magris).
Dopo i successi di Lungo l’argine del tempo e Non chiedere cosa sarà il futuro, in questa sorta di romanzo-elegia ‘Nino’ Sgarbi racconta, in un delicato e appassionato dialogo a distanza, l’amore inesauribile per la sua sposa, compagna e anima di tutta una vita.

Giuseppe Sgarbi, padre di Vittorio ed Elisabetta, per quasi mezzo secolo ha esercitato la professione di farmacista nella campagna tra Veneto ed Emilia. Con Skira ha pubblicato il suo romanzo d’esordio Lungo l’argine del tempo. Memorie di un farmacista (2014, vincitore del Bancarella Opera Prima e del Premio Internazionale Martoglio) e Non chiedere cosa sarà il futuro (2015).

Presentazione del libro di Susanna Tamaro ‘La tigre e l’acrobata’ (La Nave di Teseo)

Piccola Tigre non è una tigre come le altre: è curiosa, fa molte domande, mette in discussione quello che la natura le offre e che i suoi simili semplicemente accettano. Piccola Tigre apre gli occhi e scopre la meraviglia della luce. Tende le orecchie e scopre la vasta gamma dei rumori della Taiga. Quando, molto presto, le si fa chiara la forza che compete a una tigre, inizia a cibarsi di altri animali. Ma con qualche dubbio. Impara a distaccarsi da sua madre, a viaggiare da sola, sino ad avventurarsi fuori dai confini della Taiga, in cui è nata e da cui le altre tigri non usciranno mai.

E, così, grazie a questa sua curiosità, infine, scopre anche l’uomo. L’hanno avvertita che dall’uomo bisogna guardarsi. Ma lei vuole conoscerlo. Con l’uomo, Piccola Tigre scopre l’essere più inquietante e mutevole, da amare e da cui difendersi. E da qui in poi la sua vita non sarà più la stessa.

Susanna Tamaro torna alla narrativa pura con una favola per tutti i lettori, adulti e ragazzi; una favola morale in cui, nel flusso di una grande e avvincente avventura, nella forma di personaggi del regno umano e animale, si raccontano valori universali: la curiosità, il desiderio inestinguibile di sapere, il senso insopprimibile di libertà.

BORDO PAGINA
Deleuze-Guattari e la rivoluzione informatica

Da: Roberto Guerra

La cosiddetta “schizoanalisi”, cibernetica sociale eccentrica, esplorata dopo Marcuse dai postmoderni Deleuze e Guattari con “L’Anti-Edipo”, di forte matrice.Nietzsche + Marinetti (come neofuturismo fu bollata), illumina la rivoluzione futurista incompiuta, da più punti, virgole, fotoni e microchip. “L’Anti-Edipo”, bestseller intellettuale degli anni ‘70, ri-scopre l’eresia futurista: l’inconscio e il sogno come macchina fantastica, culla celeste e meccanica dell’uomo macchina rivoluzionario.
“Giochi” sociobiologici, sequenze binarie e ternarie…, desiderio macchina interconnessi con la nuova società informatica, plasmano la realtà e il sogno del duemila: siamo già nel ciberspazio, nella robotica e nella ciberpolitica, oltre i pregiudizi comunistici degli autori, dopo le lezioni alineari… dell’avanguardia, del futurismo, di certe reinvenzioni scandalose – dopo Nietzsche – di Giorgio Colli, Alain de Benoist e Jean Cau.. gli stessi perturbanti – d’area, almeno metapolitica – Baudrillard, Tony Negri.
Quasi senza intenzione (scherzi dell’Es e più prossimi i due al Surrealismo), Deleuze e Guattari remixano Marinetti, il futurismo artistico e sociale o futuribile, fino al cyberpunk e alla VR (realtà virtuale) all’epoca in provetta. E l’equazione fantastica arte-macchina-computer-robot-politica, da Newton ad Einstein… a Marinetti e Majakowskij è programmata attraverso la scrittura dai “nuovi filosofi”: sospensione e amplificazione, accelerazione e simulazione, come spezzettare nella fisica del cuore l’atomo classico, l’Es o gli elettroni, l’infinito piccolo o grande; anno zero della creazione artistica e avanguardistica, ordigno ora cyber pre-destinato alla rivoluzione sociale.
E non è forse il futurismo… eretica, rivoluzionaria, radicale macchina d’arte desiderante, danzante, retroverifica sperimentale, fin dal “flusso” vocabolario, corpi, cellule, numeri e parole in libertà, “l’universo è il nostro vocabolario”? In particolare, Deleuze e Guattari sorvolano con squisitezza microfisica e pure neobergsoniana il volto schizoide del desiderio nell’era cibernetica, alienante ma ricca di promesse, secondo Nietzsche, inquietante e fatale, frattale e bellissimo bellicoso simulacro, secondo Baudrillard, schizofrenica secondo Marcuse e certa psicoanalisi, terapeutica e solare nella nuova eresia europea dello stesso Alain de Benoist, finalmente umanista-scientifica in certo futuribile.
E non oscillano spesso i grandi artisti… tra un un cosiddetto “polo schizorivoluzionario” e quello “paranoide-reazionario”, gioco o vortice folle, ipernaturale, quantico e contraddittorio del desiderio? E non sono evidenti in Marinetti nei profetici e geniali “Al di là del comunismo”, “Democrazia futurista” e “Artecrazia” (ecc.) – e tutto il futurismo – tali apparenti contraddizioni, ambiguità politiche sopravvalutate, al contrario desiderabili, dis-integrabili, poiché Artisti con la A maiuscola e ultravitale?
Quel che scrissero e testimoniano nei fatti artistici e no… Marinetti e i futuristi (e Majakowskij e i futuristi russi) rivela paradossi e creatività trasparenti e spesso ineguagliati, irriducibili a qualsiasi bisturi morale, ideologico o accademico.

*aggiornamento 2017… La stagione post’68 di cui proprio l’Anti-Edipo degli autori fu una sorta di bestseller intellettuale d’area, non ha retto (per parecchi almeno) il giudizio e il divenire della storia. Altra questione gli stessi autori Gillez Deleuze e Felix Guattari, anche se in certo senso precocemente scomparsi anzitempo. A parte la psicanalisi stessa che a suo modo ha poi assimilato in diversi punti la loro provocazione inaudita all’epoca o quasi, ancor meglio oggi (se si focalizza non il posmoderno vulgata spesso, ma le sue vette piu futuribili e riformattabili, al di là del linguaggio anche criptico – come poi lo stesso Lacan, protagonista parallelo di quegli anni) i tempi nuovi già postumani… rinforzano persino lo strano futurismo sociale originale dei due socio-filosofi francesi, gira e rigira non poi tanto distanti dallo stesso Baudrillard. La fine della sinistra e del marxismo storici sono oggi un fatto, l’avvento della condizione o diversamente follia postmoderna da essi pronosticata in certo modo, risultano fin troppo evidenti nella persino psicologia della vita quotidiana, se non nel caos virtuale reale delle società occidentali attuali e del pensiero stesso contemporaneo. Oggi, un altro libro esigerebbe una analisi contemporanea dell’Anti-Edipo alla luce dell’era informatica e di internet, dell’avanguardia stessa odierna, della futurologia scientifica stessa, dopo il ritorno diffuso, consapevole o meno, dell’Immaginario (bene o male) al potere e non la “semplice” Immaginazione..

Info
https://it.wikipedia.org/wiki/Gilles_Deleuze
https://it.wikipedia.org/wiki/F%C3%A9lix_Guattari

DIARIO IN PUBBLICO
Alcune osservazioni di natura lombrosiana

Qualche giorno fa, alla vigilia della crisi del governo Renzi, mentre tutta la politica fremeva scrivevo queste osservazioni: “Sarebbe ancora utile applicare i principi della frenologia lombrosiana mentre si osservano i tic, le boccucce (acce), i roteamenti degli occhi, le labbra atteggiate al disprezzo ( angoli in giù), all’esultanza (angoli in sù), i colpi di capelli, come portare lo zaino, la proliferazione di barbe (indomabile quella da tre giorni), l’affrettarsi e il sapiente rallentare dei politici quando golosamente aspettano l’assalto dei giornalisti”.
Povero Matta(rella)! Che per il suo ruolo ha dovuto rinunciare alla meraviglia di Madama Butterfly e accontentarsi del fiato grosso della politica. Poi s’avanza il probabile incarico a Paolo Gentiloni e così un caro amico commenta: “Pare di capire che Buttiglione sia favorevole al patto Gentiloni. È il momento degli accrescitivi. Brunetta contrario”. E’ il caso di aggiungere che lo è Pomici(no) così come Francesch(ini). Al di là della giocoseria dei calembours, ma anche delle scelte politiche, doverosamente passo il pomeriggio ad ascoltare la costituzione del nuovo governo. Poi la cerimonia del giuramento. E qui si scatena la ridda delle supposizioni. E’ più consono l’abito esibito dalla campionessa di elegantiae parlamentari Anna Finocchiaro o quello della Pinotti? Il rosso fiammante della capellatura della Fedeli è parrucca o tintura? E’ più stropicciato l’abito di Poletti o quello di Padoan? E’ più figo quello di Franceschini o quello stretto stretto di Alfano? Tutti espedienti forse per cercare di capire il senso di questo nuovo governo che, come canta Butterfly:
“E’… uscito dalla folla cittadina
un uomo, un picciol punto
s’avvia per la collina.
Chi sarà? Chi sarà?
E come sarà giunto
che dirà? che dirà?”

Dal no dunque si è concretizzato il nuovo governo che viene sdegnosamente rifiutato dal trittico, rigorosamente in scala, formato da Brunetta, Berlusconi, Paolo Romani. Anche la Meloni, elegantemente avvolta in camicione post-maman, rifiuta.
Altrettanto felpetta Salvini che, in un improbabilissima giacchetta giallo canarino, scandisce che questo governo “puzza di marcio”. Misteriosi silenzi di Grillo e facce strabuzzate, nella solita eleganza da sobborghi, di un altro trittico formato dall’inquietante viso orientale di Luigi Di Maio, di quello del piacione Alessandro Di Battista e di Roberto Fico (nomen omen) imbattibili nel portare lo zaino.
Si ride, ma amaro. Che senso ha avuto dunque la vittoria dei no? Non era forse più utile se al renzismo ancora vincente non si fosse pensato a una soluzione super partes? Illusioni.
Forse utopie come solo tre giorni fa avvertiva il caro amico Fiorenzo Baratelli nel suo diario fb: “Compito difficile e delicato per il Presidente Mattarella…Dopo la batosta referendaria, Renzi e il Pd avrebbero dovuto fare una proposta secca e precisa: formare un governo istituzionale con una figura super partes pienamente sostenuto dal Pd. Gli obbiettivi di questo governo sono evidenti e di interesse generale: una nuova legge elettorale, seguire con la cura che merita la vicenda drammatica del post-terremoto, la crisi delle banche, far fronte agli impegni internazionali. E poi al voto… Ma non andrà così…Spero di essere smentito, ma abbiamo letto di una girandola di incontri e riunioni di correnti, gruppi, sotto-gruppi ecc. in un clima da ‘fratelli-coltelli’… E pare che tutte le energie siano concentrate per studiare le mosse reciproche e inventare una soluzione la più scialba e mediocre possibile…Insomma, ancora una volta tutto il contrario di una seria assunzione di responsabilità che tenga conto sia degli interessi generali del Paese che del messaggio positivo espresso dalla grande partecipazione al voto referendario…”
La sua preoccupazione nel frattempo si è avverata.

Comunque sia andata, con tristezza leggo i risultati proposti dal Sole 24 ore – anche se queste classifiche lasciano il tempo che trovano – sulla qualità della vita nelle città italiane. Dunque in Emilia Romagna: Bologna all’ottavo posto, Ravenna al dodicesimo, Modena al quindicesimo, Parma al ventiduesimo, Forlì-Cesena al venticinquesimo, Reggio Emilia al ventisettesimo, Rimini al trentatreesimo.
E Ferrara? Al gradino 58. Ma, ancora più offensivo: per la cultura e il tempo libero siamo in 78ma posizione. Beh, nonostante abbia tante volte criticato il lento pede di ‘Ferara. Stazione di Ferara’, mi sembra sia stata valutata ingiustamente. Le offerte musicali del Comunale, le mostre di Ferrara Arte, la intensissima vita culturale offerta dall’associazionismo, sono tra le realtà più convincenti della cultura cittadina e provinciale. Più carente l’offerta che proviene dall’Università, dove certe Facoltà, specie quella umanistica, avrebbero potuto sviluppare una più intensa interazione con le realtà storico-culturali della città. Ma abbiamo eccellenze quali Architettura e Giurisprudenza e, per certi versi, anche Economia che svolgono un ottimo lavoro. Non si dimentichi poi i danni del terremoto e la lenta e a volte snervante opera di ricostruzione e risanamento. Mah! E il riso si trasforma in tristezza.

Frattanto le notizie ci vengono propinate in fonemi e scelte linguistiche sbalorditive. Sul tg regionale una belloccia annunciatrice dalla voce bambina, benché sia già donna fatta, ci legge le notizie come fossero sciorinate in un salotto bene. Tutte le ‘essce’ emiliane si trasformano in un assillante ‘tze,tze, tze’ quasi fossero voli di api operose, mentre il ferrarese ministro della cultura saggiamente si tiene la sua pronuncia ‘fraresa’. A sentire gli annunci pubblicitari della tv locale sembra che la lingua italiana abbia dimenticato alcune consonanti quali la esse. Resiste eroicamente la ‘elle’ maccheronica che fa il paro con la gorgia fiorentina di un non dimenticato presidente del Consiglio e ancora sempre per essere lombrosiani si stila una classifica delle figure più autenticamente capaci di svolgere il proprio mestiere. Prima assoluta la Sardoni che nonostante le mitragliate del suo capo-padrone Mentana resiste con fierezza e ci consegna reportages di qualità. Poi le splendide donne comiche: dalla conduttrice di Tele Porco Sabina Guzzanti, alla Litizzetto un po’ usurata da “Che tempo che fa” fino alla fantastica Geppi Cucciari e i giornalisti di razza, Gramellini, Bonini, Mentana, la Berlinguer, e via enumerando, ma soprattutto il nostro Crozza senza il quale non potremmo sorridere delle nostre avvilenti avventure politiche.