Skip to main content

Giorno: 1 Febbraio 2017

APPUNTAMENTI
Istituto Gramsci Ferrara, le iniziative di febbraio

da: organizzatori

VENERDÌ 10 FEBBRAIO ORE 17 BIBLIOTECA ARIOSTEA
Per il ciclo LIBERTA’:
LIBERTÀ ED EGUAGLIANZA
Lectio magistralis di Salvatore Natoli
Coordina Piero Stefani
Con la Lectio Magistralis del professor Salvatore Natoli si apre il ciclo dedicato alla “Libertà”. “Libertà ed uguaglianza” sono due grandi valori che spesso si sono contrapposti, anziché combinarsi in un equilibrio difficile, precario, ma necessario. Nell’esperienza storica del novecento abbiamo assistito all’assalto al cielo dell’utopia di una società giusta che si è trasformata in un regime totalitario che ha negato la libertà. Salvatore Natoli è uno dei più importanti filosofi nell’ambito nazionale ed in campo europeo. Le sue opere, tradotte in tutto il mondo, è da decenni che approfondiscono le questioni attinenti al tema che affronterà nella conferenza del ciclo: la centralità della persona considerata in un contesto sociale, il valore irrinunciabile delle libertà, la continua approssimazione di una società giusta e solidale.
L’appuntamento è stato inserito dall’Ordine dei Giornalisti nel programma di formazione permanente. Per ottenere il riconoscimento dei crediti i giornalisti potranno iscriversi gratuitamente sulla piattaforma Sigef.
A cura di Istituto Gramsci di Ferrara e Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara
A cura di Istituto Gramsci di Ferrara e Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara

SABATO 11 FEBBRAIO ALLE ORE 10
Sede dell’Istituto di Storia Contemporanea, vicolo Santo Spirito 11.
IN RICORDO DI PAOLO MANDINI
Introduce: Fiorenzo Baratelli
Presiede: Anna Quarzi
Sarà presente il Sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani
Seguiranno interventi e testimonianze di amiche e amici

MERCOLEDÌ 15 FEBBRAIO ORE 17 MUSICA E CULTURA NELLA FERRARA ANNI ‘50
RIDOTTO DEL TEATRO COMUNALE
Giordano Tunioli ricorda il Liceo Musicale Frescobaldi: Benedetto Ghiglia, Giorgio Rizzi e Riccardo Nielsen
introduce Roberto Cassoli
a cura di Istituto Gramsci Ferrara
ingresso libero

GIOVEDI’ 23/2/17 BIBLIOTECA ARIOSTEA
Per il Ciclo ‘I colori della Conoscenza’:
UN UNIVERSO DI RELAZIONI A SCUOLA
Mauro Presini
Introduce Davide Pizzotti
Il gruppo è un territorio dinamico, area di scontro e di composizione di forze con spinte costruttive e creative ma anche distruttive e competitive. Può essere motivo di crescita e formazione di conoscenza e identità ma può anche creare timori, paure e quindi chiusura, rivalità, aggressività. Nella scuola le componenti sono molte e diversificate fra loro, con interessi diversi e finalità non sempre comuni. Ci sono gli studenti e gli insegnanti, coloro che dovrebbero essere i veri protagonisti del processo di apprendimento-insegnamento e che devono convivere con le loro molteplici diversità e similitudini; ci sono le famiglie, la dirigenza, il personale ausiliario e tecnico e le componenti varie del territorio di rappresentanza e di servizio.
Sarebbe necessario che i vari ‘ingredienti’ di questo universo avessero obiettivi condivisi e che potessero rispettosamente ‘amalgamarsi’ per condividere i numerosi sentieri di un processo formativo tanto importante per la formazione dei cittadini del domani.

Sanità. L’Emilia-Romagna nella rosa delle cinque Regioni benchmark per determinare costi e fabbisogni standard. Venturi: “Premiato il buon lavoro e gli investimenti che abbiamo fatto per la qualità del Servizio sanitario regionale”

da ufficio stampa

Qualità ed efficienza premiano ancora una volta l’Emilia-Romagna

Bologna – L’ Emilia-Romagna è tra le cinque Regioni benchmark scelte dal Governo per diventare punto di riferimento e di confronto per la determinazione dei costi standard in sanità, elemento necessario per procedere al riparto delle risorse da destinare al Servizio sanitario nazionale.

“E’ un riconoscimento alla qualità del nostro Servizio sanitario regionale- ha detto l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi- che dimostra ancora una volta come il lavoro che abbiamo messo in campo in questi anni – dalla riduzione delle lista di attesa all’adeguamento del personale sanitario necessario per garantire buona sanità – sia stato davvero efficace e in grado di rappresentare un esempio per l’intero Paese”.

Assieme a Marche, Umbria, Veneto e Lombardia, l’Emilia-Romagna è tra le amministrazioni nelle quali sono stati identificati i requisiti per diventare Regione di riferimento sul piano nazionale.

Questa scelta è stata fatta sulla base della valutazione della qualità dei servizi erogati, sulla appropriatezza ed efficienza necessari per la determinazione dei costi e dei fabbisogni standard. Tra i 19 indicatori presi in considerazione sono stati considerati il punteggio della griglia dei Livelli essenziali di assistenza, i risultati di esercizio valutati dal tavolo degli adempimenti relativi al 2013, la degenza media pre-operatoria, la spesa farmaceutica pro capite,il costi medi dei ricoveri.

Domani la Conferenza Stato Regioni sceglierà, nella rosa delle cinque risultate eleggibili, le tre Regioni che diventeranno quelle di riferimento.

Sanità. Vaccini, Venturi: “Nessun bimbo viene mandato a casa dal nido perché non vaccinato, e a nessun bimbo viene rifiutata l’iscrizione”

da: ufficio stampa

L’assessore replica alla consigliera Sensoli (M5s): “Frequenza garantita fino a settembre a prescindere dalle vaccinazioni”

Bologna – “Sul tema vaccini per i bimbi da 0 a 3 anni la cosa è molto semplice. L’obbligo scatta per le iscrizioni all’anno educativo 2017/2018, quindi a settembre prossimo. Chi vuole iscriversi ora all’anno educativo in corso non ha bisogno di adempiere ad obblighi che la legge prevede solo a partire da settembre”.

E’ quanto afferma Sergio Venturi, assessore regionale alla Salute, rispondendo alle dichiarazioni della consigliera regionale Raffaella Sensoli (M5s), secondo la quale l’Ausl di Reggio Emilia non avrebbe garantito la somministrazione dei 4 vaccini (tetano, polio, epatite B e difterite), previsti dalla legge regionale approvata nei mesi scorsi dalla Regione Emilia-Romagna, ad un bambino i cui genitori intendevano iscrivere al nido.

“Le linee guida per l’applicazione della legge, che abbiamo recentemente approvato, sono chiarissime- spiega l’assessore- nel dire che, oggi, nessuno può negare l’accesso al nido a nessuno. A prescindere dalle vaccinazioni. Abbiamo sposato la linea della prudenza, stabilendo che la frequenza è garantita comunque fino a settembre. Ed è in atto un confronto a livello nazionale dopo l’impegno del ministro Lorenzin ad approvare una legge nazionale per l’estensione della copertura vaccinale, proprio sull’esempio dell’Emilia-Romagna, confronto dei cui esiti non potremo non tenere conto”.

“Naturalmente- conclude Venturi- come detto fin dall’approvazione della legge, siamo al lavoro per garantire quanto necessario affinché non vi siano contraddizioni tra lo spirito della legge e l’offerta di vaccini presente sul mercato”.

Mostra fotografica “Reportage dall’Isola del Pianto”

da Centro Etnografico del Comune di Ferrara/Osservatorio Nazionale sulla Fotografia

Domenica 5 febbraio vi aspettiamo al Museo Archeologico Nazionale di Ferrara alla ore 10,30 per una visita guidata interattiva dedicata ai più piccoli.
Grazie alla mappa “Scopri il tuo Museo” (nata da una collaborazione tra il MiBACT e la rivista Focus Junior) le dott.sse Angela Griggio e Federica Timossi
accompagneranno i bambini e le loro famiglie alla scoperta della città etrusca di Spina, alla ricerca degli oggetti inconsueti e straordinari che sono raccolti nella mappa. Scopriremo insieme come mai questi reperti sono stati ritrovati proprio a Spina (o nella sua necropoli) e quali fossero la loro funzione e il loro significato per gli Etruschi.
Ingresso gratuito al museo e alla visita guidata. Gradita la prenotazione (0532 66299)

“Concerti con tè e…” alla Casa della Cultura a Tresigallo

da: Biblioteca Comune di Tresigallo

Si rinnova anche nel 2017 l’atteso appuntamento musicale che allieterà
con le proprie note le domeniche tresigallesi. Torna infatti la
manifestazione “I concerti con Tè”, giunta ormai alla decima edizione,
a cura dell’associazione musicale “Arianna Alberighi” in collaborazione
con la Scuola di musica, la Filarmonica di Tresigallo, la Biblioteca e
l’Assessorato alla Cultura di Tresigallo.
Appuntamenti con musica e parole accompagnate dalla degustazione di tè,
infusi e cioccolato, che si svolgeranno in tre domeniche diverse, 5, 12
e 19 febbraio.
Tutti gli incontri musicali si svolgeranno presso la Casa della Cultura
di Tresigallo (via del Lavoro, 2) a partire dalle ore 17, e saranno
presentati da Gian Filippo Scabbia, ingresso libero. La manifestazione,
che si rinnova ogni anno, è nata nel 2008 e si pone l’obiettivo di
avvicinare il pubblico a generi musicali ospitati principalmente nei
teatri o nelle accademie delle grandi città.

Comune di Ferrara, la newsletter dell’1 febbraio 2017

da: ufficio stampa

ASSESSORATO PARI OPPORTUNITA’ – Venerdì 3 febbraio alle 16 nella sala dell’Arengo del Municipio. Incontro gratuito e aperto al pubblico
Presentazione in prima nazionale del saggio “Socialfemminismo” di Stefano Santachiara
01-02-2017

La denuncia delle mutilazioni genitali femminili con l’intervista di Jaha Dukureh, la misoginia dei fondamentalisti islamici, i femminicidi occidentali, questo e altro ancora nel libro intitolato “Socialfemminismo”, il saggio di Stefano Santachiara (Digital Press) che sarà presentato pubblicamente in prima nazionale venerdì 3 febbraio alle 16 nella sala dell’Arengo in Residenza Municipale. Saranno presenti l’autore-scrittore-giornalista, l’assessora alle Pari Opportunità del Comune di Ferrara Annalisa Felletti e la presidente del Centro Donna Giustizia di Ferrara Paola Castagnotto. L’Iniziativa, organizzata dall’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Ferrara, si inserisce nell’ambito delle politiche e attività di contrasto alle discriminazioni di genere a sostegno dei diritti di pari opportunità. L’incontro è gratuito e aperto al pubblico.

Il profitto capitalista continua a fare perno anche sul lavoro sottopagato e precario delle donne, sulla fatica domestica gratuita in luogo di un welfare inclusivo. Le pretese attitudini femminili alla cura della famiglia e della casa si intrecciano a pregiudizi contraddittori: nelle professioni la maternità è penalizzante, la single senza figli suscita diffidenza. Quando le femministe coniugano le lotte contro la discriminazione di genere a quelle per la giustizia sociale, lo sprezzo nei loro confronti diviene scientifico, proporzionale al ruolo e al seguito nella comunità. L’hanno subìto Dilma Rousseff, Zoe Konstantopoulou, Laura Boldrini.
Nonostante le rosee previsioni di un sorpasso, i soffitti di cristallo restano saldamente nelle mani degli uomini e le mansioni casalinghe in quelle delle donne. E’ la strategia della rimozione, la medesima che nega la memoria delle donne che hanno contribuito al progresso umano. Nel discorso pubblico manca la critica dei rapporti di forza tra i sessi nella società, dunque il nesso fra la violenza maschile e il sistema proprietario entro cui si riproduce. Quali sono le radici strutturali e culturali della governamentalità patriarcale? E’ quanto mai necessario rileggere i processi storici, la politica, la vita attraverso chiavi interdisciplinari e alternative all’unilinearità androcentrica. Pochi conoscono i Matriarchal studies, alcuni discettano di studi di genere ma sovente al fine di mistificarne il messaggio. I femminismi, con le pratiche e la dialettica, pur tra limiti e divisioni, sono stati linfa straordinaria dei “dieci anni che sconvolsero il mondo”. Sapranno dispiegare nuove spinte individuali verso l’uguaglianza sociale nelle libertà?

Questi gli argomenti che saranno posti in discussione da parte dell’autore Stefano Santachiara con il contributo delle presenti.

(Comunicazione a cura dell’assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Ferrara)

MUSEO DI STORIA NATURALE – Attività didattiche per ragazzi il 4 e 5 febbraio alle 15,30
‘In bocca alla balena!’, alla scoperta dei piatti preferiti dei cetacei
01-02-2017

E’ un viaggio alla scoperta dei piatti preferiti dei grandi cetacei quello in programma per il prossimo fine settimana al Museo civico di Storia naturale di Ferrara con due nuovi laboratori per ‘Apprendisti scienziati’ dal titolo ‘In bocca alla balena!’. I giovani partecipanti potranno esplorare il mondo del plancton osservando attraverso il microscopio esseri unicellulari, piccole larve di crostacei e minuscole alghe che costituiscono il cibo delle balenottere. E potranno vedere a occhio nudo anche calamari e pesciolini che rappresentano il cibo preferito di capodogli e delfini.
I laboratori avranno inizio alle 15,30, per una durata di circa due ore. Sono ancora disponibili posti solo per il laboratorio di domenica 5 febbraio riservato ai ragazzi dagli 8 ai 12 anni.
Per partecipare è necessaria la prenotazione, da effettuare contattando la sezione didattica del Museo (via de Pisis 24, Ferrara) al numero 0532 203381, dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 12,30 o all’indirizzo dido.storianaturale@gmail.com. Il costo è di 6 euro per bambino e 2 euro per adulto. E’ necessaria la presenza di un adulto accompagnatore.
L’iniziativa rientra nel programma inverno-primavera 2017 dei laboratori per ‘Apprendisti scienziati’ organizzati dal Museo civico in collaborazione con l’Associazione Didò, che conduce le attività. Il calendario completo alla pagina: www.comune.fe.it/storianaturale

BIBLIOTECA RODARI – Giovedì 2 febbraio alle 17 nella sala di viale Krasnodar
Storie a quattro zampe, per bambini dai 3 ai 7 anni
01-02-2017

E’ dedicato a “Belle storie a quattro zampe” il nuovo ciclo di letture per bambini dai 3 ai 7 anni, in programma giovedì 2 febbraio alle 17, alla biblioteca Gianni Rodari di viale Krasnodar 102.

L’appuntamento della settimana sarà dedicato alla lettura di questi racconti: “Lilli, la topolina” (di A.Schneider, Nord-Sud), “Zelia principessa ribelle” (di A.Kemp, Les belles histoires).

Per info: biblioteca Rodari, viale Krasnodar 102, Ferrara, tel. 0532 904220, email bibl.rodari@comune.fe.it

VIABILITA’ – Provvedimenti in vigore venerdì 3 febbraio dalle 6 alle 22
Un tratto di via Aldighieri chiuso al transito per la “Fiera di San Biagio”
01-02-2017

In occasione della tradizionale “Fiera di San Biagio”, venerdì 3 febbraio dalle 6 alle 22 in via Aldighieri, nel tratto compreso fra via Lucchesi e via Garibaldi, sarà in vigore il divieto di circolazione per tutti i veicoli, eccetto quelli dei residenti e degli autorizzati.

CONFERENZA STAMPA – Venerdì 3 febbraio alle 11 nella sala degli Arazzi in Municipio
Presentazione del programma delle celebrazioni per il Giorno del Ricordo 2017
01-02-2017

Venerdì 3 febbraio alle 11 nella sala degli Arazzi della residenza municipale sarà illustrato alla stampa il programma delle iniziative ferraresi organizzate in occasione del Giorno del Ricordo 2017.
All’incontro con i giornalisti interverranno il vicesindaco e assessore alla Cultura Massimo Maisto, la responsabile del Museo civico del Risorgimento e della Resistenza Antonella Guarnieri, il presidente del Comitato provinciale di Ferrara dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia Flavio Rabar e Achille Galassi, docente del Conservatorio musicale “G.Frescobaldi” di Ferrara.

4.a COMMISSIONE CONSILIARE – Convocata giovedì 2 febbraio alle 15.30 nella sala Zanotti del Municipio
Esame di delibera e ‘Informativa sulla situazione relativa alle vaccinazioni a Ferrara’
01-02-2017

La 4.a Commissione Consiliare – presieduta dal consigliere Bova – si riunirà giovedì 2 febbraio alle 15.30 nella sala Zanotti della Residenza Municipale alla presenza dell’assessora alla Sanità/Servizi alla Persona Chiara Sapigni. All’ordine del giorno della seduta l’esame della delibera “Accoglimento della richiesta del Comune di Voghiera di rinnovo della Convenzione con il Comune di Ferrara per la fruizione, per i cani del proprio territorio, dei servizi di ricovero presso il Canile Municipale di Ferrara, di cattura e trasporto cani e di recupero 24 h. su 24 di cani randagi e/o vaganti e incidentati”.

I lavori proseguiranno alle 16 con l'”Informativa sulla situazione relativa alle vaccinazioni in genere, nella Provincia di Ferrara, e in particolare quelle relative alla meningite infettiva”. Interverrà il direttore generale Azienda Usl di Ferrara Claudio Vagnini.

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Invito alla lettura giovedì 2 febbraio alle 17
Riscoprendo un classico: ‘Il prigioniero di Zenda’ di Anthony Hope
01-02-2017

E’ un classico dei romanzi di cappa e spada, ‘Il prigioniero di Zenda’ di Anthony Hope, nella traduzione di Annarita Magri pubblicata nel 2016 (Festina Lente Edizioni), il protagonista dell’incontro di invito alla lettura in programma giovedì 2 febbraio alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea. Nel corso dell’incontro ne parlerà con la traduttrice Isabella Diodato (Liceo Roiti di Ferrara).

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
Rudolf Rassendyll, un turista inglese, giunto a Strelsau, capitale della Ruritania, casualmente incontra il principe ereditario Rudolf V, di cui scopre di essere il sosia. Alla vigilia dell’incoronazione, però, il futuro re, vittima di un complotto di corte, scompare misteriosamente. Tocca così al giovane gentiluomo inglese, con l’aiuto di alcuni fedelissimi e in virtù della sua provvidenziale somiglianza col re, sostenere le sorti della corona e debellare il complotto. Le cose però si complicano quando il giovane Rassendyll conosce la principessa Flavia, promessa sposa al principe ereditario…
Un romanzo di cappa e spada – con tanto di scambio di persona, intrighi di corte, una grande storia d’amore e un audace salvataggio – che ha entusiasmato intere generazioni di lettori. Più volte oggetto di trasposizioni cinematografiche, ‘Il prigioniero di Zenda’ è a tutti gli effetti un classico dei libri d’avventura e, in tal senso, la sua avvincente storia ha generato molteplici imitazioni e ispirato uno specifico genere letterario noto ai più col nome di romanticismo ruritano.

LIBERIAMO L’ARIA – Limitazioni alla circolazione dei veicoli più inquinanti dalle 8,30 alle 18,30
Il 5 febbraio a Ferrara domenica ecologica
01-02-2017

Stop ai veicoli più inquinanti domenica 5 febbraio in città, per la seconda ‘domenica ecologica’ del 2017 programmata dal Comune di Ferrara nell’ambito del Piano Aria Integrato Regionale (PAIR) Emilia Romagna. Dalle 8,30 alle 18,30, così come già previsto per le giornate dal lunedì al venerdì, secondo le direttive dell’ordinanza comunale (in allegato a fondo pagina), nel centro abitato di Ferrara (escluse le strade ‘corridoio’) sarà vietata la circolazione dei veicoli maggiormente inquinanti.
I veicoli interessati dai divieti di circolazione sono in particolare quelli a benzina pre euro e euro 1, i diesel pre euro, euro 1, euro 2 ed euro 3 e i ciclomotori pre euro.
L’ordinanza adottata dal Comune di Ferrara (in vigore dall’1 ottobre 2016 al 31 marzo 2017) contiene l’indicazione di una serie di itinerari stradali esclusi dai divieti di circolazione, oltre a una serie di deroghe relative a veicoli utilizzati per determinati tipi di servizi e trasporti. Tra i mezzi esclusi dalle limitazioni, oltre agli “autoveicoli con almeno tre persone a bordo (car-pooling) se omologate a quatto o più posti oppure con almeno 2 persone a bordo se omologati a 2/3 posti”, figurano quelli a metano o gpl e quelli elettrici o ibridi con motore elettrico.
La prossima domenica ecologica a Ferrara è prevista per il 19 marzo 2017 in concomitanza con la FerraraMarathon.

Per ulteriori dettagli v. CronacaComune del 29 settembre 2016

Inaugurato il primo distributore di carburante a prezzo agevolato per il settore acquacoltura

da: ufficio stampa

Il primo distributore di carburante a prezzo agevolato per il comparto della pesca è stato inaugurato oggi pomeriggio nella darsena del Lido degli Estensi. La cerimonia inaugurale, alla quale hanno preso parte il Sindaco di Goro Diego Viviani ed il Vice Sindaco Denis Fantinuoli, ha voluto suggellare un traguardo importante e lungamente atteso dagli operatori del settore acquacoltura. “Un imprenditore locale ha deciso di investire in un territorio, oggetto di recente riqualificazione con il progetto dell’asse idroviario – ha dichiarato il vice sindaco Denis Fantinuoli -, per implementare servizi fondamentali per i pescatori. L’Amministrazione Comunale ringrazia le associazioni di categoria, i consorzi e la rappresentanza del Comune di Goro, guidata da sindaco Viviani qui presente e Devid Pozzati della cooperativa Tre Ponti, per aver collaborato, creando un raccordo tra la marineria, il comparto acquacoltura e le istituzioni.” Il Vice Sindaco ha poi ricordato progetti di valorizzazione del comparto, alcuni già in atto, tra i quali il bando per la gestione della nursery della sacca di Goro, che coinvolge 1600 operatori. Riallacciandosi alle parole del Vice Sindaco Fantinuoli, il Sindaco di Goro Diego Viviani ha definito quella di oggi “una giornata importante, perchè finalmente gli operatori dell’acquacoltura possono disporre di benzina senza accise. Ci siamo adoperati per mitigare i problemi originati dalla Natura, ma siamo colpiti da moria di novellame e da anni di magra. Questa compensazione aiuta.” Un passo importante insomma quello del carburante a prezzo agevolato, raggiunto grazie al lungo lavoro compiuto in sinergia tra istituzioni ed associazioni di categoria. Alberto Zoli, co-titolare con Daniele e Nicola Sangiorgi del distributore inaugurato oggi, “Adriatica petroli s.r.l”, situato in via Cagliari 52 al Lido degli Estensi, ha ricordato come “difficilmente le compagnie investono in questo prodotto, ritenuto di nicchia. Finalmente qualche mese fa siamo riusciti ad individuare un partner e siamo partiti, nella speranza di aver dato una mano al territorio.” All’inaugurazione erano presenti anche Davide Bellotti (consorzio Navi del Delta), Paolo Dal Buono (Assonautica), Lorenzo Ballarini, titolare del primo distributore inaugurato a Goro, Devid Pozzati (Consorzio Tre Ponti), Sergio Caselli (Lega Coopagroalimentare-Dipartimento Pesca) e Vadis Paesanti (Federcopesca). Quest’ultimo, unendosi ai ringraziamenti per il traguardo raggiunto, ha elencato il percorso legislativo compiuto dal 2004 sino al 2015, al fine di riconoscere il carburante a tasso agevolato per gli operatori di pesca dediti alla molluschicoltura.

Nel 2016 in Emilia-Romagna Pil +1,4% e disoccupazione che scende al 6,9%, Bonaccini: “Regione leader in Italia, il Patto per il lavoro funziona”

da: ufficio stampa

I dati Prometeia-Unioncamere: 47mila nuovi occupati. Il presidente della Giunta: “Avanti con ancora più convinzione. Continueremo a fare rete per crescita e sviluppo”

Bologna – Il Pil dell’Emilia-Romagna che cresce dell’1,4%, ben oltre il dato nazionale dello 0,9%, a livello di Francia (+1,3%) e Germania (+1,7%) e tale da farne la prima Regione in Italia davanti a Lombardia (+1,3%) e Veneto (+1,2%). E la disoccupazione regionale che con 47mila nuovi occupati in un anno scende al 6,9%, il valore più basso tra tutte le Regioni italiane, dietro solo a Trento e Bolzano.
Sono i dati sull’andamento dell’economia dell’Emilia-Romagna nel 2016 diffusi oggi da Prometeia e Unioncamere regionale.
“Sono numeri che confermano l’Emilia-Romagna quale regione leader nel Paese- afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini-. Nessuno pensava potessimo ridurre la disoccupazione di 2 punti percentuali nei primi due anni della legislatura, creando quasi 50mila nuovi posti lavoro solo negli ultimi 12 mesi. Una crescita dell’economia regionale che dimostra l’efficacia del Patto per il lavoro, grazie al quale con enti locali, imprese, sindacati, università e associazioni portiamo avanti azioni condivise che puntano a un obiettivo: creare sviluppo e occupazione, la nostra priorità. Una strada, quella del fare rete- chiude il presidente della Giunta regionale- che, consapevoli e orgogliosi della nostra forza, intendiamo seguire con ancora più convinzione, per creare opportunità di lavoro per chi ancora non ce l’ha e per aprire ancora di più l’Emilia-Romagna al mondo, attraendo persone, saperi e investimenti, altro che muri”.

Venerdì 3 febbraio, al Teatro De Micheli di Copparo, “Carta canta” con Ennio Marchetto

da: ufficio stampa Teatro De Micheli

Venerdì 3 febbraio alle ore 21 appuntamento con la stagione di Prosa, in cartellone la creatività di Ennio Marchetto con Carta Canta, di Ennio Marchetto e Sosthen Hennekam.
Attraverso costumi di carta Ennio Marchetto con Carta Canta dà vita a uno spettacolo che è una vera Babilonia di musica, teatro e creatività. Il suo spettacolo non ha confini, piace ovunque, a un pubblico assolutamente eterogeneo dai 7 ai 70 anni. Non è facile spiegare che cosa esattamente succeda durante un suo spettacolo. Ci sono dei costumi di carta che raffigurano grandi cantanti e grandi personaggi italiani e stranieri; dietro c’è lui, straordinario performer, a dar vita a questi costumi ripetendo movenze e tic di questi personaggi, rendendo tutto esilarante. TINA TURNER, MINA, LIZA MINELLI, MARYLIN MONROE, VASCO ROSSI, MADONNA,PAVAROTTI… e tra i nuovi personaggi LADY GAGA, ARISA, MARIA CALLAS. MARCO MENGONI, EDWARD MANI DI FORBICE. Ma Carta Canta non è soltanto questo. Come per i più grandi trasformisti, la forza dello spettacolo consiste nella straordinaria velocità con cui Ennio Marchetto muove i costumi, li apre, aggiunge particolari disegnati e parrucche di carta, dando vita a uno spettacolo unico nel suo genere, un’autentica Babilonia percettiva di musica e teatro!
Per informazioni: 0532864580 – biglietteria@teatrodemicheli.it

Sollevamento pesi: a Parma il Cus Ferrara per due volte sul podio

da: ufficio stampa Cus Ferrara

Sabato 28 gennaio a Parma si è svolta una gara di sollevamento pesi olimpico a livello regionale valida per la qualificazione alla fase nazionale. Per il Cus Ferrara hanno partecipato quattro ragazzi e una ragazza cogliendo due terzi posti. Sul podio sono saliti Linda Aguiari categoria 58 kg e Andrea Trotta, coach del Cus Ferrara Crossfit Redwall, categoria 105 kg. “E’ andata molto bene a Parma, sono arrivato terzo e resto in attesa delle graduatorie nazionali per avanzare di livello”. Il suo terzo posto conferma quanto di buono aveva fatto Andrea in precedenza. “Già a Ferrara avevo raggiunto buoni livelli, ma a Parma sono riuscito a migliorarmi. 97kg allo strappo e 120 slancio, posso ben dire di essere soddisfatto. Era una gara che vedeva impegnati i migliori atleti regionali e il livello era per questo molto alto. Adesso ho visto che posso stare coi migliori anche perché chi conseguirà i migliori risultati andrà ai nazionali”. Per dovere di cronaca, a Parma erano presenti anche i cuscini Giacomo Grandi categoria 77 kg che ha conseguito il decimo posto, Christopher Hasegawa, categoria 77 kg, atleta hawaiano che lavora a Ferrara ed è arrivato settimo, Dario Nardi categoria 105 kg. Il Cus Ferrara si è comportato bene e ha raggiunto il quarto posto di società su 15 partecipanti. A Ferrara il sollevamento pesi, invece, sarà di scena il 29 aprile quando al Cus Ferrara verrà ospitata una gara della categoria juniores regionale.

Tutta la Romagna in una app: Moovit raggiunge Forlì e Cesena

da: Ufficio Stampa Moovit

Da oggi anche la rete urbana START di Forlì e di Cesena sulla app più diffusa al mondo per il trasporto locale. Già presenti le linee START di Ravenna e Rimini

Forlì-Cesena, 1° febbraio 2017 – Moovit, l’app più utilizzata al mondo per il trasporto locale, diffusa tra 3,5 milioni di italiani in oltre 100 città, è da oggi disponibile anche a Forlì e Cesena. Sono presenti sulla app tutti gli orari e i percorsi delle oltre 90 linee gestite da START Romagna nella provincia di Forlì-Cesena e nelle due città.
Forlì e Cesena state attivate all’interno della app nell’area Bologna ed Emilia Romagna. Nella stessa area, sono già presenti anche le informazioni sul trasporto urbano ed extraurbano dei bacini di Ravenna e Rimini gestiti da START Romagna. Su Moovit sono inoltre disponibili anche la rete TPER di Bologna e provincia, il sistema ferroviario metropolitano di Bologna, i servizi urbani di Imola, e le linee AMI di Ferrara.
Dice Samuel Sed Piazza, Country Manager di Moovit in Italia: “Diamo il benvenuto a Forlì e Cesena all’interno di Moovit. Il nostro obiettivo è di arrivare a coprire tutte le Regioni d’Italia con il nostro servizio gratuito e capillare, che avvicina più utenti ai mezzi pubblici e rende le nostre città più smart e più vivibili. Ringraziamo l’azienda Start Romagna, che con il suo contributo ci ha aiutato a completare la rete di trasporto della Romagna.”
Dice Marco Benati, Presidente di Start Romagna: “Grazie alla collaborazione con Moovit diventa oggi ancora più facile accedere ai servizi di trasporto pubblico locale di tutta la Romagna, con le 150 linee che si sviluppano in oltre 5.500 km di rete e servono più di 80 comuni. Oltre alla semplicità d’uso dell’applicazione, che consente di costruire il proprio viaggio con il mezzo pubblico individuando le fermate più vicine sul territorio e gli orari più adeguati alle proprie esigenze, va sottolineato il valore della diffusione mondiale della piattaforma Moovit, che la rende particolarmente “friendly” per i turisti e gli ospiti già abituati ad utilizzarla nelle località di provenienza e in mobilità”.
Informazioni su Moovit
Moovit semplifica la mobilità urbana in tutto il mondo, rendendo gli spostamenti in città con il trasporto pubblico locale più facili e convenienti. Moovit è l’applicazione per il trasporto # 1 al mondo con 52 milioni di utenti, ed è stata nominata da Google la Top App locale del 2016. Grazie alla combinazione di informazioni, ricevute da parte degli operatori del trasporto e delle autorità locali con informazioni in tempo reale della community di utenti, Moovit offre ai viaggiatori una fotografia in tempo reale, con il percorso migliore per il loro viaggio. La community Moovit partecipa attivamente condividendo la sua esperienza di viaggio e fornendo info sui livelli di congestione del bus, la pulizia, e per aiutare gli altri a fare un’esperienza di viaggio migliore. Moovit genera fino a 200 milioni di data points al giorno, che costituiscono il più grande deposito al mondo di dati di transito. La raccolta di Big Data è coadiuvata dalla rete di oltre 150.000 editors locali Moovit, chiamati “Mooviters”, che aiutano a tracciare e a mantenere le informazioni di transito in ogni città che altrimenti non potrebbe usufruire del servizio. Moovit è disponibile gratuitamente su iOS, Android e Web in 1.200 città, in 71 paesi in tutto il mondo, e può essere utilizzata in 43 lingue.
In Italia, Moovit è diffusa in 91 province e centinaia di grandi centri italiani all’interno delle aree supportate di Roma e Lazio, Milano e Lombardia, Napoli e Campania, Bologna e Romagna, Torino, Firenze, Genova, Palermo, Perugia e Umbria, Bari, Catania, Venezia, Pescara ed Abruzzo, Cagliari e Sardegna, Parma e Reggio Emilia, Padova, Pisa e Livorno, Potenza, Matera, Trieste e Gorizia, Udine e Pordenone, Trento e Belluno, Siracusa, Taranto, Foggia, La Spezia e Lunigiana, Lecce, Siena, Alessandria, Valle d’Aosta, Cosenza, Agrigento.
Ulteriori informazioni
www.moovitapp.com

Fabbri e Polazzi sul teatro gender: “Basta proporre discutibili spettacoli ai bambini”

da: Ufficio stampa Lega Nord Emilia-Romagna

Teatro gender: dopo il discusso spettacolo di scena anche a Castello d’Argile (Bo), Fabbri e Polazzi (LN): “Basta proporre discutibili spettacoli ai bambini. La scuola torni a fare il proprio dovere e ad insegnare valori autentici”

Alla fine, anche il teatro di Castello d’Argile (Bo) ha ospitato il discusso show in stile “gender”, condito da “bambini con il dubbio sulla loro sessualità”. Uno spettacolo che la Lega Nord ha giudicato in più sedi: «diseducativo, inadatto ad un target di giovanissimi (gli studenti delle scuole primarie e dei primi anni delle medie; ndr) e che sta mettendo in seria difficoltà dirigenti scolastici e insegnanti, che non sanno come comportarsi, a fronte della giusta protesta di una parte dei genitori.» Ricorda il capogruppo regionale della Lega Nord, Alan Fabbri. Indispettito dal fatto che i bambini di San Pietro e San Giorgio, martedì mattina, abbiamo dovuto assistere perplessi a questo spettacolo, in uno scenario surreale: manifestazioni di protesta all’esterno, il pattugliamento dei carabinieri e alcuni genitori che, a fronte della decisione della dirigente scolastica, messa al muro dalle due correnti di pensiero (pro e contro) ha optato per una pilatesca “libertà di scelta”. «Alla fine – ricorda Fabbri – diversi genitori non hanno mandato a teatro i loro figli, convinti che lo spettacolo sulle tematiche gender non avrebbero arricchito la cultura dei loro figli, anzi. E parliamo sempre di ragazzi che vivono un’età in cui non si è ancora perfettamente in grado di comprendere le differenze di genere, per ovvie ragioni.» La polemica scoppiata attorno allo spettacolo gender ha fatto felici unicamente le associazioni “gender” vicine al Pd, ed il discutibile regista dello show, che ora si prepara anche a varcare i confini emiliani, pompato dalla pubblicità indiretta della polemica. Ne è convinto anche Mattia Polazzi, consigliere Ln di San Pietro, occupatosi di seguire per il Carroccio la disfida andata in scena nel consiglio d’istituto nel suo paese, che ha portato «ad una spaccatura» tra chi voleva a tutti i costi lo show gender e chi, invece, voleva la sua cancellazione. «Abbiamo sentito di duri attacchi alla stessa dirigente, da parte di alcuni genitori filo-Pd – attacca Polazzi – che si sarebbero appellati al diritto dei docenti di poter scegliere i contenuti dell’insegnamento. In questo caso, più che altro, parliamo di contenuti cari solo ad alcuni insegnanti, di impronta politica ben precisa, che vanno arrogandosi il diritto di parlare di questioni discutibili, come le teorie gender.»

Venerdì 12 maggio a Bologna il concerto di Patti Smith “Grateful”

da: organizzatori

Venerdì 12 Maggio 2017, al Teatro Auditorium Manzoni di Bologna, Patti Smith in concerto: “Grateful”

Con oltre 40 anni di carriera artistica, Patti Smith esprime il profondo senso di gratitudine nei confronti dell’Italia, che da sempre la ama e la sostiene, con “Patti Smith – Grateful”, una serie di speciali concerti che vedranno la “sacerdotessa” del rock accompagnata sul palco dai figli e dal bassista, chitarrista e direttore musicale Tony Shanahan. L’atteso concerto a Bologna è in programma venerdì 12 maggio 2017, alle ore 21,00, presso il Teatro Auditorium Manzoni.
Artista poliedrica, coerente e idealista, indiscusso mito del rock per tutte le generazioni, con la sua voce dolente e febbrile, Patti Smith, grazie a CAOS Organizzazione Spettacoli, arriva a Bologna!

“PATTI SMITH – GRATEFUL”
“As a young person I dreamed of attending a great university. It is a considerable honor to receive the Laurea Honoris Causa from the University of Parma, one of the oldest and highly respected universities in Europe.
I have always believed in the importance of education and to achieve recognition in the eyes of this eminent institution of higher learning is both humbling and inspiring.
In terms of the show it is an homage to another kind of education: the university of life, of travels, of books, artists, poets and teachers.” – Patti Smith

A distanza di tre anni dal tour acustico “The Smith’s’ Family”, in occasione del conferimento della laurea magistrale ad honorem in Lettere classiche e moderne, Patti Smith si esibirà in una serie di speciali concerti dal titolo “Patti Smith – Grateful”. “Grateful” ci ricorda l’omonima canzone presente nel suo album “Gung Ho” del 2000, ed è sentimento scelto dalla poetessa del rock, che ha compiuto 70 anni a dicembre, per esprimere una vicinanza speciale verso chi da sempre la ama e la sostiene. Questa imperdibile serie di concerti darà la possibilità al pubblico italiano di ammirare ancora una volta lo spessore di un’artista che, dopo oltre quarant’anni di carriera, riesce ad esibirsi con la stessa grinta e spirito punk degli esordi.
Vera icona del rock vivente, la “sacerdotessa” del rock, nella sua carriera di oltre quaranta anni ha attraversato il punk diventandone l’icona, analizzato il mondo in tutte le sue forme d’arte, attraverso la musica, la fotografia, la poesia, i romanzi, la pittura e la scultura, lasciando un segno indelebile in ogni sua espressione.
Amata, discussa, influente ed idealista, Patti Smith è un vero e proprio mito del rock per tutte le generazioni e, senza dubbio alcuno, tra gli artisti più influenti di sempre, cantautrice e poetessa.
Erano gli anni ’60 quando la giovanissima Patti Smith, poco più che ventenne, si trasferisce nella vibrante New York per trovare la sua strada. Il resto è storia: dalla chiacchierata relazione con il fotografo Robert Mapplethorpe fino alle primissime esibizioni nello storico CBGB’s, senza tralasciare il contratto con la Arista e la pubblicazione di “Horses”, uno dei migliori album della storia del rock.
Patti Smith si è conquistata di diritto un posto nell’olimpo delle leggende del rock.
Senza dubbio tra gli artisti più influenti di sempre, cantautrice e poetessa di enorme talento, Patti viene spesso citata da illustri colleghi come grande fonte di ispirazione, da Michael Stipe (R.E.M.) a Morrissey e Johnny Marr (The Smiths), da Madonna agli U2 a molti altri. Brani come “People Have The Power”, “Gloria” (cover del brano dei Them di Van Morrison), “Dancing Barefoot” e “Because The Night” (scritta insieme a Bruce Springsteen) sono vere e proprie pietre miliari della musica e dell’immaginario collettivo.
I biglietti per lo spettacolo al Teatro Auditorium Manzoni di Bologna sono in vendita da mercoledì 1 febbraio:
– tramite i circuiti www.vivaticket.it e www.ticketone.it
– presso la Biglietteria dell’Auditorium Manzoni
(Via de’ Monari 1/2 – Bologna – orari dal martedì al sabato dalle 15.00 alle 18.30)
Per informazioni:
Auditorium Manzoni tel 051-6569672 – biglietteria@auditoriumanzoni.it – CAOS Organizzazione Spettacoli tel 0521-706214

Alan Fabbri: “il modello sanitario ferrarese fa acqua da tutte le parti”

da: Ufficio Stampa Lega Nord Emilia-Romagna

Dopo il punto nascite al Delta, scricchiola la piccola chirurgia a Cona, Alan Fabbri (LN): il modello sanitario ferrarese fa acqua da tutte le parti

«Ci si vanta di una sanità che presenta, invece, molte ombre. Mentre accanto a noi esiste una realtà come il Veneto dove (secondo dati diffusi da Il Sole 24 Ore; ndr) in 72 strutture – tra case di cura, ospedali, presidi – si registrano numeri di assoluta eccellenza. Bisognerebbe imparare da altre esperienze più virtuose.» Va giù duro, il capogruppo regionale della Lega Nord, Alan Fabbri. Soprattutto perché, dopo mesi in cui il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha girato tutte le nove provincie per vantarsi di una sanità che ha saputo ridurre i tempi di attesa, ora tutti i nodi stanno venendo al pettine. Ultimo dei quali, il rinvio degli interventi chirurgici programmati e non urgenti. «Una cosa che abbiamo visto ripetersi altrove, anche a Forlì. Dove è bastata un’epidemia di influenza fuori stagione, per mandare in tilt un intero ospedale. Adesso, per il boom di ricoveri a Cona, assistiamo allo stesso scenario», osserva Fabbri. Chiamato in causa dalla Ln in Assemblea legislativa, l’assessore regionale alla Sanità, Sergio Venturi, aveva liquidato la querelle asserendo che tutte le strutture sanitarie più moderne, in chiave organizzativa, adottano come soluzione di fare slittare gli interventi programmati. «Si procede sempre con interventi tampone, in sottrazione di servizi – dice Fabbri – ma se anche un’associazione di categoria come l’Anaao ha chiamato in causa l’Ispettorato del lavoro, per quanto attiene il rispetto dei turni in corsia, ed i medici si trovano a svolgere moltissime ore di lavoro extra, non retribuite, per far funzionare l’ospedale, evidentemente qualcosa non va.» Vale per Cona, come per l’ospedale del Delta, dove, non più tardi di due giorni fa, i vari sindaci del territorio (Lagosanto, Comacchio, Codigoro, Mesola e Goro; ndr) lamentavano la poca chiarezza nella programmazione e riorganizzazione sociosanitaria della struttura. Senza contare il depotenziamento dei reparti di gastroenterologia, emodinamica, ambulatorio pediatrico ad accesso diretto, fino all’annunciata chiusura della maternità. Per non parlare del sovraccarico di lavoro per gli operatori. «In tutto questo – tira le somme Fabbri – vediamo un’organizzazione sociosanitaria provinciale che fa acqua da tutte le parti, dai piccoli presidi, agli ospedali per acuti.»

Salute: da Coldiretti allarme pesticidi nei cibi extraUE

da: Coldiretti Emilia Romagna

Salute: Coldiretti, allarme pesticidi aumenta di 22 volte nei cibi extraUE. In Emilia Romagna 4.000 operatori e 100.000 ettari per l’agricoltura biologica.

I prodotti alimentari italiani sono quasi ventidue volte più sicuri di quelli extracomunitari per quanto riguarda il contenuto in residui chimici. È quanto afferma la Coldiretti in riferimento all’allarme di Legambiente sui pesticidi, sulla base dell’ultima relazione dell’Autorità per la sicurezza alimentare (Efsa) dalla quale si evidenzia che il 6,5% per i campioni provenienti da paesi extracomunitari, conteneva residui superiori ai limiti di legge, soprattutto per la presenza di tracce di pesticidi non approvati nell’Ue. Al contrario secondo il “National summary reports on pesticide residue” pubblicato dall’Efsa appena lo 0,3% dei prodotti Made in Italy – sottolinea Coldiretti – contiene residui chimici oltre il limite mentre la percentuale sale all’1,6 per cento per i prodotti di origine comunitaria. L’invasione di prodotti alimentari provenienti dall’estero aumenta dunque il rischio per i consumatori come dimostra “la classifica dei cibi più pericolosi” elaborata dalla Coldiretti sulla base del Rapporto del Ministero della Salute sui sistema di allerta europeo che per quanto riguarda i pesticidi vede in testa per pericolosità le spezie dall’India come il peperoncino fichi secchi e peperoni, dalla Turchia ma anche la frutta e verdura dall’Egitto come olive e fragole e i broccoli ed i funghi dalla Cina. Paesi – precisa Coldiretti – dai quali arrivano spesso cibi diventati di gran moda in Italia come ad esempio la curcuma originaria dell’India o le bacche di goji, i fagioli azuchi e lo zenzero che sono in gran parte di provenienza cinese. Al contrario l’agricoltura italiana – conclude Coldiretti – è la più green d’Europa con 288 prodotti a denominazione di origine (Dop/Igp) e 415 vini Doc/Docg, il divieto all’utilizzo degli Ogm e il maggior numero di operativi biologici circa 60mila con quasi 1,5 milioni di ettari coltivati o in conversione. In Emilia Romagna, secondo le elaborazioni di Coldiretti regionale su dati del Sinab, il Sistema di Informazione nazionale sull’Agricoltura biologica, l’agricoltura biologica conta circa 4.000 operatori su una superficie di oltre 100 mila ettari

Nuovo servizio digitale in 6 uffici postali della provincia di Ferrara

da: Poste Italiane

Prenotare il ticket per lo sportello da telefono o tablet: in 6 uffici postali della provincia di Ferrara da oggi si può

Scaricando la app si può prenotare da telefono mobile il ticket di attesa per gli uffici postali.
Uffici postali sempre più digitalizzati: grazie al nuovo gestore delle attese e alla App “Ufficio Postale” che distribuisce numeri elettronici personalizzati, da oggi è possibile richiedere il ticket per la fila in sei uffici postali della provincia di Ferrara.
Il servizio, attivo nel capoluogo negli uffici postali di viale Cavour e via Giuoco del pallone e ad Argenta, Cento, Comacchio e Copparo, consente ai clienti di programmare per tempo l’ingresso e presentarsi allo sportello a ridosso del proprio appuntamento, con conseguente riduzione dei tempi di attesa.
Le nuove App “Ufficio Postale” e “BancoPosta” rappresentano un nuovo contributo di Poste Italiane allo sviluppo inclusivo della digitalizzazione del Paese. Consentono ai cittadini di eseguire alcune delle principali operazioni disponibili nell’ufficio postale utilizzando un’unica applicazione digitale semplice, sicura e alla portata di tutti e di gestire le proprie operazioni finanziarie e di pagamento con la massima libertà di movimento.
In tredici uffici postali ferraresi è attivo inoltre per la clientela il servizio WiFi gratuito.

Domenica 5 febbraio, alla libreria Ibs+Libraccio di Ferrara, Giulia Innocenzi presenta il suo libro “Tritacarne”

da: organizzatori

Domenica 5 febbraio ore 18.00
Presso la libreria Ibs+Libraccio di Ferrara
Giulia Innocenzi presenta “Tritacarne”, Il libro che denuncia il presunto “Made in Italy”. Dialoga con l’autrice Anja Rossi

Tritacarne, l’ultimo libro di Giulia Innocenzi edito da Rizzoli, è un’indagine su ciò che finisce sulle tavole degli italiani, e verrà presentato a Ferrara domenica 5 febbraio alle 18 alla libreria IBS+Libraccio. L’appuntamento, organizzato in collaborazione con Arci Ferrara, vedrà protagonista la scrittrice Giulia Innocenzi, invitata a raccontare l’esperienza che l’ha condotta alla stesura del saggio, la quale sarà presentata dalla giornalista Anja Rossi.

Insieme ad allevatori, animalisti e veterinari, Giulia Innocenzi ha visto in prima persona i passaggi che dagli allevamenti portano direttamente i prodotti nei punti vendita della grande distribuzione. Il cosiddetto “Made in Italy”, a quanto pare, non è così “d’eccellenza” come sembra, e nasconde dei retroscena cruenti: spazi per gli animali microscopici, animali malati e torturati, celle sporche, e non solo. Il libro si pone come una riflessione sul “mangiar bene” e una denuncia sui processi industriali che contribuiscono ad aumentare la contaminazione del cibo, tutti fattori che si ripercuotono sulla salute del nostro organismo.
Tritacarne vuole essere uno spunto affinchè gli italiani si domandino cosa mangiano quotidianamente, e quali sono davvero le origini del cibo, al di là degli stereotipi massivi che accompagnano i marchi di eccellenza.

Al termine della presentazione, l’incontro con Giulia Innocenzi continuerà al Green Food (via Contrada della Rosa, 12-12/a) con un aperitivo bio e un dialogo a tu per tu con l’autrice.

Sabato 4 febbraio, alla Cascina Santa Caterina di San Martino (Fe), primo appuntamento con don Domenico Barbieri

da: organizzatori

Riprendono gli appuntamenti di spiritualità dei Ricostruttori nella Preghiera della Cascina Santa Caterina

Il primo si tiene sabato 4 febbraio, alle ore 17. Il tema proposto da don Domenico Barbieri è: la forza del Perdono – l’esperienza della peccatrice nel vangelo di Luca (7, 36-50). “Cosa vuol dire andare oltre i propri schemi mentali? Esiste una giustizia che va al di là delle nostre penose situazioni? Abbiamo nella testa un maledetto muro. Si fa presto a dire farisei!, quando ogni società possiede le sue forme di fariseismo – Sarà che le anime funzionano sempre allo stesso modo, in ogni parte del mondo. Potessimo vedere la luce là dove in genere si vedono solo le tenebre”!

Il secondo appuntamento è sabato 11 febbraio alle 17: “il ruolo della donna nel cristianesimo primitivo – il caso della diaconessa Olimpia”, a cura di Mariachiara Marzolla.

La Cascina Santa Caterina si trova a San Martino (Fe), in via Sgarbata (angolo Stradone del Gallo).

StoriaNaturaleNews n.185, febbraio 2017

da: Comune di Ferrara
StoriaNaturaleNews n.185, febbraio 2017

DARWIN DAY 2017

Giovedì 9 febbraio 2017 si apriranno le manifestazioni per la celebrazione del 11° Darwin Day Ferrara.
Charles Darwin
Il ciclo di quest’anno prende spunto dalla mostra in corso al Museo di Storia Naturale “Pesci? No, grazie, siamo Mammiferi. Piccola storia naturale dei Cetacei”. Gli eventi del Darwin Day Ferrara 2017 ci daranno la possibilità di approfondire molti aspetti di questi affascinanti animali: dagli adattamenti fisiologici per le immersioni nelle profondità del mare all’alimentazione; dal comportamento sociale alle caratteristiche del genoma ed alle relazioni evolutive fra le varie specie. Non mancheranno gli approfondimenti sulle metodiche di studio e sulle minacce che gravano sui Cetacei in tutto il mondo ed in particolare nel Mediterraneo e avremo un quadro aggiornato sull’impegno di varie istituzioni e enti di ricerca che operano per la conservazione di questi straordinari Mammiferi.

Tutti gli appuntamenti sono a ingresso gratuito

P R O G R A M M A (versione scaricabile nel file programma-darwin-day-2017.pdf)

Giovedi 9 febbraio, ore 21 – Museo di Storia Naturale
“Buon compleanno Charles !”
Presentazione del programma del Darwin Day Ferrara 2017
“Pesci?No grazie, siamo Mammiferi. Piccola Storia Naturale dei Cetacei”

PROIEZIONE:

“Mediterraneo bollente”
Con Francesca Alvisi (Consiglio Nazionale delle Ricerche CNR – Istituto Scienze Marine ISMAR)
“Mediterraneo bollente”
Mediterraneo, Foto C. CorazzaLa regione mediterranea, forte dei suoi 460 milioni di abitanti, si trova al crocevia di tre continenti. Il Mediterraneo, un microceano hot-spot di biodiversità, condivide, tra i 22 paesi e territori rivieraschi, un clima e un patrimonio naturale e culturale unico, in cui le questioni ambientali e di sviluppo sono particolarmente delicate. E’ considerata come una “eco-regione” le cui economie rimangono per lo più dipendenti dalle risorse naturali. Il loro sfruttamento irrazionale però costituisce esso stesso un ostacolo sia per lo sviluppo economico sia per il miglioramento della qualità della vita dei suoi abitanti. Queste tendenze, aggravate dai processi di cambiamento climatico, hanno come c onseguenza il diffuso stato di degrado dell’ecosistema marino.

CONFERENZE:

Giovedì 16 febbraio, ore 21– Museo di Storia Naturale
“Tutta la vita a testa in giù. Adattamenti dei Cetacei all’immersione”
Con Bruno Cozzi (Dipartimento di Biomedicina Comparata e Alimentazione, Università di Padova)
La vita dei Cetacei si svolge in mare e comporta diversi cambiamenti nel corpo e nel funzionamento degli organi. Dobbiamo immaginarci queste specie come degli eterni maratoneti del nuoto che non si fermano mai e consumano continuamente energia. Durante l’immersione, condotta a diverse profondità a seconda delle specie, il corpo dei delfini e delle balene si trova a dover affrontare la pressione sempre crescente della colonna d’acqua. Nella discesa il cuore rallenta – e il respiro naturalmente si ferma. Com’è possibile resistere alla pressione esterna crescente, alla mancanza di ossigeno dovuta all’apnea prolungata, agli sbalzi della pressione ematica? Com’è possibile che il sangue non coaguli durante le lunghe pause tra un battito e l’altro? E, soprattutto, com’è possibile mantenere la coscienza e l’attività cerebrale in condizioni di ipossia crescente e sempre maggiore presenza di anidride carbonica nel sangue?

Giovedì 23 febbraio, ore 21 – Museo di Storia Naturale
“Pronto Intervento Cetacei. Il supporto dell’ambiente controllato agli esemplari spiaggiati”
Con Valerio Manfrini (Zoomarine Italia, Centro Studi Cetacei Onlus, Dipartimento di Biologia Ambientale Sapienza Università di Roma)
Le strutture di ambiente controllato (Giardini Zoologici, Oceanari, Acquari, etc.) dispongono di una comprovata esperienza nella gestione e nel mantenimento di specie marine. Questo know how è utile non solo al costante miglioramento delle condizioni di mantenimento delle specie ospitate ma è anche di supporto, al pari di Associazioni di settore, alle Istituzioni e agli Enti competenti, per quanto riguarda il recupero, la riabilitazione e la reintroduzione in natura di specie selvatiche. Il loro ruolo è insostituibile per la formazione specialistica degli operatori deputati a intervenire sugli esemplari spiaggiati e permette di sensibilizzare il grande pubblico alle problematiche della conservazione di questi Mammiferi

Giovedì 2 marzo, ore 21 – Museo di Storia Naturale
“Studiare i delfini: come e perché”
Con Giovanni Bearzi (Dolphin Biology and Conservation)
Animali molto amati ma poco conosciuti e protetti, i delfini nuotano ancora nelle acque del Mediterraneo. I ricercatori svolgono indagini demografiche e studiano gli spostamenti e la distribuzione di questi animali, cercando di capire quali problemi abbiano determinato il declino di alcune specie e la sopravvivenza di altre in un mare sempre più deturpato dalle attività umane. Molti anni di ricerca su campo e metodologie apparentemente semplici come la foto-identificazione possono svelare abitudini e necessità delle diverse popolazioni di Cetacei. Giovanni Bearzi, veneziano, ha dedicato gran parte della vita a studiare comunità di tursiopi, delfini comuni e stenelle striate in Grecia, Croazia e Italia. Con il supporto visivo delle fotografie scattate nel corso delle sue ricerche, Giovanni racconterà le scoperte di questi anni, i metodi di studio e la necessità di contribuire alla sopravvivenza di questi straordinari Mammiferi marini.

Giovedì 9 marzo, ore 21 – Museo di Storia Naturale
“Perché i delfini non giocano a calcio: evidenze e misteri nel codice genetico dei Cetacei”
Con Annalaura Mancia (Dipartimento di Scienze della Vita e Biotecnologie, Università di Ferrara)
L’ordine dei cetacei, rappresentato da circa 90 specie fra Odontoceti e Misticeti, è quello che si è maggiormente diversificato e specializzato fra gli ordini dei Mammiferi. La balenottera azzurra è il più grande animale che popola la Terra e il delfino ha un cervello molto grande con una complessità inferiore solo a quella del cervello dei primati. Eppure questi Mammiferi hanno ripopolato l’ambiente acquatico all’incirca 50 milioni di anni fa, un intervallo di tempo breve per la scala evolutiva. L’elevato grado di similarità fra il genoma del delfino e quello dell’uomo ne da conferma. Ma allora perché un delfino ha fino a 100 denti e un uomo solo 32? Perché un capodoglio arriva a 2000 metri di profondità con 60 minuti di apnea? E senza una bombola subacquea!
L’incredibile progresso di tecnologia e scienza che caratterizza l’attuale era post-genomica e la facilità di sequenziare genomi ci hanno già aiutato molto a comprendere, ma ci sono ancora tanti misteri nascosti nel codice genetico. La bella notizia è che non ci sarà da aspettare molto perché viviamo nell’era giusta, quella in cui avremo numerose risposte.

Giovedì 16 marzo, ore 21 – Museo di Storia Naturale
“Soffio a ore 11. Balenottere comuni e capodogli, i giganti del Mediterraneo”
Con Sabina Airoldi (Tethys Research Institute)
Chi l’avrebbe mai detto che nel Mediterraneo vivono l’animale più grande mai esistito sulla terra, secondo per dimensioni solo alla balenottera azzurra, e il più grande predatore? I giganti in questione sono la balenottera comune, con i suoi 24 metri di lunghezza e le 60 tonnellate di peso, e il capodoglio, i cui maschi possono raggiungere i 18 metri. La prima predilige le acque pelagiche e si nutre del cosiddetto “krill mediterraneo”, composto da piccoli crostacei che cattura a tonnellate, il secondo frequenta le zone di scarpata continentale attraversate da profondi canyon sottomarini, ricchi delle sue prede preferite, i calamari. La balenottera comune produce suoni a bassissima frequenza, non udibili dal nostro orecchio, ed è solitaria, mentre il capodoglio utilizza le vocalizzazioni per comunicare, cacciare e orientarsi ed ha una complessa struttura sociale. In comune hanno la caratteristica di girovagare per il Mediterraneo, compiendo lunghissimi spostamenti, e di affasc inare chiunque abbia la fortuna di incontrarli.

Giovedì 23 marzo, ore 21 – Museo di Storia Naturale
“Laggiù soffia ! Le balene fra scienza e immaginario”
Serata di teatro scientifico a tema con l’attore Marcello Brondi, il musicista Antonio Gerard Coatti e l’Associazione didattica DIDO’
La mole delle balene affascina gli uomini fin dalla notte dei tempi. La parola “balena” evoca da secoli il mistero, lo stupore, la paura. La vera natura dei Cetacei si definisce nel Cinquecento con il risveglio delle scienze e molta strada è stata fatta da allora: il gigante del mare è passato da demone fatale a creatura in pericolo. Ma il potere evocativo del Leviatano rimane fortissimo. Partendo dalle conoscenze che abbiamo ora sulle balene e più in generale sui Cetacei, sconfineremo con Marcello Brondi nei territori epici delle grandi cacce, nei miti e nelle fantasie da bestiario. In questo viaggio saremo accompagnati dal suono a un tempo naturale, arcaico e magico delle conchiglie di Antonio Gerard Coatti.

Logo Comune di Ferraralogo Museo Piccolino per mailLogo Associazione Naturalisti Ferraresi
sveb unifeLogo ANMS

********

CARNEVALE RINASCIMENTALE 2017: L’APPUNTAMENTO IN MUSEO

Logo Carnevale Rinascimentale di Ferrara

Sabato 25 Febbraio 2017, Ore 15.30
“Alla ricerca della Pietra Filosofale”
Caccia al tesoro – laboratorio facilitata per bambini dai 5 ai 7 anni a cura della Sezione Didattica del Museo e dell’Associazione Didò.

Con gli occhi all’insù nel cosmo rinascimentale, tra i pianeti e le loro raffigurazioni mitologiche, accarezzati dalla musica delle sfere celesti, per invocare arcani auspici e cercare gli indizi delle segrete formule degli alchimisti per ottenere la Pietra Filosofale, con i suoi prodigiosi poteri: conquistare la conoscenza di tutto, rendere immortali e trasmutare i metalli in oro!

Prezzo per le attività: € 6,00 bambini € 2,00 adulti – Ingresso gratuito al Museo di Storia Naturale.
Per informazioni: dido.storianaturale@gmail.com
clicca qui per prenotare il tuo laboratorio!

SABATO 25 E DOMENICA 26 FEBBRAIO 2017 INGRESSO GRATUITO AL MUSEO.

Il programma completo del Carnevale è pubblicato alla pagina http://www.carnevalerinascimentale.eu/index.php/programma

********

APPRENDISTI SCIENZIATI INVERNO-PRIMAVERA 2017
Logo Apprendisti Scienziati

Proseguono i laboratori dedicati ai ricercatori in erba: tutti i dettagli per parteciapre sono disponibili nel file apprendisti-scienziati-inverno-primavera-2017.pdf.

********

VISITATORI: NEL 2016 INCREMENTO DEL 16%

L’anno appena finito si è rivelato un anno proficuo per il Museo di Storia Naturale così come per gli altri musei cittadini. Il 2016 ci ha portato quasi il 16% di visitatori in più rispetto al 2015, facendoci raggiungere quota 17.862. Ringraziamo tutti coloro che hanno scelto di visitare il nostro museo e di partecipare alle nostre iniziative e le tante collaborazioni che hanno dato un apporto fondamentale per la buona riuscita degli eventi.

REDAZIONE

Carla Corazza
email: c.corazza@comune.fe.it

Domani, alla libreria Ibs+Libraccio di Ferrara, Rosy Genna presenta il libro “Metti le ali. Dalla perdita alla rinascita”

da: Ibs+Libraccio

Giovedì 2 febbraio ore 17.00
Presso la libreria Ibs+Libraccio di Ferrara
Rosy Genna presenta il libro “Metti le ali. Dalla perdita alla rinascita” (Mind Edizioni). Dialogano con l’autrice Paola Bastianoni e Stefano Ravaioli

image003A chi non è capitato di perdere qualcuno? All’improvviso tutto cambia e nulla è più come prima: la morte di una persona cara trasforma la nostra esistenza e ci provoca un dolore sconvolgente e paralizzante. Affrontarlo è impresa ardua ma necessaria per riadattarsi a una nuova vita che, inizialmente, sembra impossibile anche solo poter concepire. Tuttavia, la morte porta a galla risorse nascoste dentro di noi che ci aiutano a stabilire un nuovo rapporto con chi abbiamo perso e a ricostruire il senso e la bellezza del nostro essere umani. Si tratta di un percorso di crescita personale, di sviluppo di potenzialità interiori capaci di infonderci nuova forza e di dare nuovi significati alla realtà che ci circonda e alla nostra vita. Questo libro parla della perdita, sì, ma anche della rinascita, quella che viene dalla consapevolezza che chi non è più con noi in questa vita lo sarà sempre dentro di noi, attraverso l’amore di cui siamo capaci.
La morte è qualcosa che riguarda ognuno di noi e che fa parte della nostra esistenza. Razionalmente ne siamo tutti consapevoli, ma a livello emotivo e per istinto tendiamo a dimenticarla, a negarla. Quando perdiamo qualcuno di importante per noi, entriamo in un periodo di sofferenza molto intimo e personale che non è per niente facile da attraversare e superare. Questo libro ti aiuterà a elaborare il lutto e a riemergere dalle profondità del dolore con nuova fiducia e forza.

Rosy Genna nasce a Erice, in Sicilia. Dopo gli studi, si trasferisce a Roma dove attualmente vive. Nel 2005 si laurea in Economia e gestione delle aziende turistiche presso l’Università di Perugia. È socia e amministratrice dell’azienda turistica di famiglia in Sicilia. Dal 2010 coltiva il suo interesse verso la Pnl, il coaching e la crescita personale. Oggi è una life coach e aiuta le persone a superare le difficoltà successive a una perdita, fornendo loro gli strumenti per sviluppare e potenziare le proprie risorse interiori, per ritrovare la serenità e dare un nuovo senso alla propria vita.

BORDO PAGINA
“Love Writers” del Gruppo Letterario di Milano “Ophelia’s Friends”

E’ uscito per libri Asino Rosso (Street Lib), una nuova etichetta digitale ferrarese, Love Writers, eBook a cura di Stefania Romito, nota scrittrice e conduttrice radiofonica (Radio Punto, Milano): trattasi di un Florilegio letterario del Gruppo Ophelia’s friends di Milano, a cura della stessa Romito. Scrittori noti e sorprese talentuose propongono brevi racconti ammalianti e suggestivi. Anche in chiave digitale, certa poetica conferma, controcorrente, certa creatività fiorita nel Web. Gli autori: S. Battisti, P. Bruni, M. Chiarottino, L.S. Coltro, L. Daveri, C. Di Pasquale, R. Guerra, G. Guzzon, P. Iotti, F.G. Le Piane, G. Magistrelli, B. Nalin, F. Paris, C. Pelossi, O. Piccolo, S. Pinna, S. Romito, T. Viganò, C. Zannetti.
Cosi la curatrice spiega l’operazione, il primo libro del gruppo, sinergico sempre a Milano con il noto Network del Nuovo Rinascimento (Centro Leonardo da Vinci, Metateteismo) fondato dal celebre artista contemporaneo Davide Foschi:
“Ophelia’s friends è un gruppo dedicato a tutti coloro che amano scrivere, leggere e farsi incantare dalla magia della letteratura, al quale si accede solo dietro invito. Ophelia rappresenta tutto questo e molto di più. La nostra professione di ghost writer ci porta a utilizzare la scrittura come strumento di introspezione psicologica. Pertanto essere amici di Ophelia significa permettere alla scrittura di manifestare i vostri pensieri, le vostre passioni e tutto ciò che desiderate condividere con gli altri. In questo gruppo, aperto a tutti, è inoltre possibile commentare libri, scrivere brevi recensioni, parlare di letteratura e, per chi ama scrivere, pubblicare estratti dei propri lavori letterari. Siete tutti i benvenuti
Oppure dalla postfazione, ulteriormente emerge certa cifra letteraria, come dal titolo del libro, del Gruppo, tra neoromanticismo minimale e trasversale, il cuore dopo la modernità:
“Una sorta di psicologia letteraria dove il cuore e l’anima, la magia e il mistero, il futuro esitano pulsanti e persuasivi e confermano, tra infinite quasi microermeneutiche oggi possibili, non “la poesia che salva la vita”, ma la parola dopo l’amore e la solitudine e le comunità moderne capace di segnalare e seminare il “fare anima” anche negli anni duemila. Con riferimenti metaletterari alle intuizioni del celebre psicologo Jung e amplifcate dallo stesso James Hillman”.
Info:
http://it.feedbooks.com/item/2241496/love-writers

Lunedì 6 febbraio a Lagosanto il secondo appuntamento “I lunedì dell’agricoltura” di Confagricoltura

da: organizzatori

“Civ: ricerca e sviluppo in frago-frutticoltura”, dalle 10.00 alle 12.00, presso la “ Sala dell’Antica Pescheria” in Piazzetta dei Fiocinini a Lagosanto (Fe)

Secondo appuntamento per i “Lunedì dell’Agricoltura”, il ciclo di incontri che da tre anni Confagricoltura Ferrara dedica all’aggiornamento, innovazione e sperimentazione in agricoltura. Rivolti agli addetti del settore, l’obiettivo di questi appuntamenti – precisa Pier Carlo Scaramagli, Presidente di Confagricoltura Ferrara – è quello di offrire agli Associati un’opportunità di conoscenza e approfondimento di colture innovative grazie all’intervento di importanti professionisti e alla testimonianza di agricoltori che hanno sperimentato in campo le nuove tecniche. Dopo il primo affollato incontro dedicato al “Bambù Gigante” tenutosi a Portomaggiore, il secondo appuntamento porterà l’esperienza del Consorzio Italiano Vivaisti “CIV: ricerca e sviluppo in frago-frutticoltura” e si svolgerà lunedì 6 febbraio 2017 dalle 10.00 alle 12.00 presso la “Sala dell’Antica Pescheria” in Piazzetta dei Fiocinini a Lagosanto. Coordinatore dell’incontro Pier Carlo Scaramagli, Presidente di Confagricoltura Ferrara che introdurrà gli interventi dei qualificati relatori. Il CIV è da considerarsi in Italia il maggior centro di ricerca privato in ambito frutticolo. Silvia Salvi, Presidente Sezione Orticoltura di Confagricoltura Ferrara, parlerà delle tipologie degli impianti e delle principali varietà di fragole coltivate in vivai, evidenziando le caratteristiche delle diverse tipologie di pianta e il loro utilizzo e ne analizzerà il mercato parametrando l’estensione della produzione di fragole in Italia a quella dei maggiori Paesi in Europa. A seguire Marica Soattin, Direttore CIV, che con il suo intervento ripercorrerà la storia e le attività del CIV. Nato nel 1983 per volontà di tre soci, Vivai Mazzoni, Salvi Vivai e Tagliani Vivai, con l’intento di far fronte comune nell’ottenimento di materiale di base certificato, seguendo il protocollo di certificazione nazionale e il raggiungimento di elevati livelli di innovazione nel campo degli alberi da frutto e delle piante di fragole, il Consorzio attua le sue ricerche presso il Centro di San Giuseppe di Comacchio in collaborazione con Centri di ricerca nazionali ed internazionali.
Carmen Leida, Breeder CIV, analizzerà il programma di miglioramento genetico per nuove varietà di fragola mentre Marzio Zaccarini, tecnico agronomo del Consorzio, interverrà sul programma di miglioramento genetico del melo, iniziato nel 1988 con l’obiettivo di ottenere varietà, caratterizzate da forte potenziale commerciale e caratteristiche organolettiche, estetiche e di conservabilità dei frutti che possano permettere una produzione redditizia e sostenibile.
Con la propria attività di ricerca il CIV nel corso degli anni ha rilasciato nel mercato 37 varietà di fragola e 21 varietà di mele. Di queste ultime, due sono gestite come Club e commercializzate con i marchi registrati Modì e Rubens. L’incontro di lunedì 6 febbraio è libero e aperto al pubblico.

Io, rifugiata pakistana, denuncio il rischio dei falsi profughi

di Meera Jamal*

Secondo i dati dell’Unhcr (l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati), nel 2015 circa 47.840 pakistani hanno presentato domanda di asilo in Europa e la maggior parte di loro ha trovato sistemazione in Germania. Il Pakistan non è al primo posto nella graduatoria delle richieste di asilo. La maggioranza degli esuli in Europa proviene dalla Siria (362.775), seguita da Afghanistan (178.230) e Iraq (121.535). Ma questi stati sono teatro di guerre o conflitti interni. Poi ci sono flussi di migrazione interni al continente, dovuti a ragioni di natura economica, alimentati da cittadini extracomunitari, primi fra tutti quelli del Kosovo e dell’Albania. Quello del Pakistan, che si colloca al sesto posto e sopravanza nazioni come Eritrea e Nigeria, è un caso particolare degno di attenzione. Il Pakistan, dal quale io stessa provengo, non è un paese devastato dalla guerra, benché sia scosso da persecuzioni nei confronti delle minoranze religiose: sorge spontaneo, allora, chiedersi perché vi sono così tante persone che vogliono venire in Europa. Posso testimoniare infatti per diretta conoscenza che molti dei richiedenti asilo non sono vittime di persecuzioni di alcun tipo.

L’Europa, continente in cui vivo da otto anni, è ormai frequentemente oggetto di attacchi compiuti da rifugiati che generano morti, feriti, dolore e paura. Nonostante io stessa sia una rifugiata, credo ci sia molto di più del cercare un asilo nei cosiddetti “cercatori di rifugio”.
Ciò che spaventa, per esempio, è che, da una conversazione che ho avuto con un conoscente pakistano, ho scoperto che – proprio come l’aggressore tunisino Anis Amiri, il terrorista tunisino ritenuto l’autore della strage di Berlino del dicembre scorso, morto nel milanese a seguito di un conflitto a fuoco con la polizia – anche molti dei rifugiati pakistani arrivati in Germania, hanno presentato la domanda di asilo (alcuni di loro anche quattro o cinque volte), utilizzando pseudonimi diversi. Si dirà: questa situazione potrebbe essere evitata semplicemente prendendo le impronte digitali, ma capisco che, con un numero così elevato di rifugiati, l’amministrazione abbia difficoltà a farlo.
Ciò che finora è stato preso così “alla leggera”, potrebbe però facilmente trasformarsi in un rischio alla sicurezza, dal momento che sappiamo che i talebani e altre organizzazioni islamiche dilagano in Pakistan. E’ solo una questione di tempo prima che anche loro trovino il modo di combattere la battaglia dell’Islam nei paesi europei.
Non dimentichiamo che lo stesso Osama bin Laden visse in Pakistan per parecchi anni. In Pakistan ci sono ancora studenti che predicano apertamente l’odio e incitano a quella violenza che, negli ultimi due decenni, ha stroncato tante vite preziose.

La realtà è che il Pakistan ha molte regioni e alcune, come il Balochistan, sono quasi zone di guerra; nonostante ciò, durante i miei otto anni di esilio in Germania, non ho quasi mai visto dei balochistani fare domanda di asilo (a parte per quelli arrestati, per errore, dalla polizia tedesca nel corso delle indagine relative all’attacco di Berlino). Inoltre, le minoranze religiose in Pakistan, sono state brutalmente prese di mira nel corso degli ultimi anni. Vi sono stati molti atti di persecuzione contro i cristiani e gli ahmadi (propaggine della religione islamica); molti induisti sono stati convertiti con la forza, resi vittime di violenza carnale e assassinati.
Ciò nonostante, non ho mai incontrato un rifugiato pakistano che non appartenesse ad altra minoranza religiosa se non a quella ahmadiyya. Questo avviene perché circa il 90% di queste persone appartiene alla classe medio-bassa e non può permettersi di pagare tra i 13.000 e i 18.000 euro ad un agente, per ottenere un visto per un qualunque paese europeo.
Il paradosso sta nel fatto che lo stesso Pakistan ospita circa 1.621.525 di rifugiati afgani; alcuni di loro sono anche riusciti ad ottenere un passaporto pakistano con le buone o le cattive maniere e, dal momento che vi sono pochi controlli alle frontiere, molti di questi passaporti potrebbero essere opera dei talebani afgani.
Quindi, chi è la maggioranza delle persone che riesce a oltrepassare il confine e arrivare in un paese così lontano dal proprio? Stando alle mie osservazioni, la maggior parte di chi cerca asilo proviene dal Punjab. Dal momento che non è facile trovare lavoro e l’educazione non è un punto di forza della regione, la maggior parte degli uomini della classe medio-alta aspira a raggiungere paesi europei, dove sa di poter fare fortuna anche facendo mestieri “bizzarri” (che nella mentalità pakistana sono considerati degradanti). Molti di loro infatti hanno parenti che abitano in Europa o in America e sono attratti dalle migliori condizioni di vita in cui vivono.

Lusingati da tale prospettiva, questi uomini si mettono in contatto con trafficanti noti come ‘agenti’, i quali hanno avviato business e instaurato contatti con le industrie di diversi paesi come la Polonia, l’Italia o la Spagna, riuscendo così a procurare ai pakistani diversi tipi di visti, in base a quanto denaro sono disposti a spendere. Solitamente si tratta di visti di viaggio, visita o lavoro. Una volta che la persona giunge nel paese europeo assegnato, l’agente non ha più alcun tipo di responsabilità e occuparsi del resto del viaggio spetta al rifugiato o ai familiari che si trovano già nel paese dell’Ue. Coloro che desiderano spendere meno, raggiungono la Grecia in barca.
Una volta in Europa, non contattano un avvocato, ma vanno direttamente in un campo profughi, dove fare domanda di asilo. L’aspetto più interessante è che per paura di venire rispediti nel proprio paese appena il proprio caso viene respinto, usano un nome falso e una finta identità nella carta d’asilo, cosicché le proprie radici non possano essere rintracciate. Inoltre, dato che le loro identità non possono essere verificate dal database nazionale del paese, anche l’ambasciata pakistana non è in grado di rilasciare un passaporto per loro o di rintracciarli nel proprio database. Siccome il governo pakistano non è in grado d’identificarli, il governo tedesco non sa cosa fare e molti continuano così a vivere in Germania nonostante le loro richieste di asilo siano state rifiutate.

Durante il soggiorno nel campo profughi, i familiari consigliano loro di parlare il meno possibile e raccontare che sono fuggiti dal paese perché attaccati da un gruppo di talebani.
Quel che accade successivamente è più o meno uguale per tutti loro. Una volta acquisito il Doldung (accettazione) vanno a vivere con le proprie famiglie o negli ostelli per i rifugiati, in varie città. Dal momento che quasi a tutti viene negato il diritto di ottenere un lavoro, non perdono tempo a trovare ciò che localmente viene chiamato ‘schwarzarbeit’ (lavoro in nero) con il quale guadagnano circa 5 euro all’ora, nonostante il minimo salariale sia di 8,50. Inoltre, approfittando della frequente apertura delle frontiere italiane, questi pakistani si dirigono verso l’Italia e, attraverso la corruzione, ottengono un visto sul passaporto che però nascondono alle autorità, così da poter tornare a casa ogni volta che lo desiderano.

Bisogna prendere in considerazione il fatto che la maggior parte di questi uomini rende difficile anche la vita dei rifugiati effettivi.
Conosco una famiglia pakistana che viveva a Brema che perse due membri della propria famiglia; questi individui dovettero chiudere la propria attività e mettersi in salvo poiché la polizia non era in grado di proteggerli. Tuttavia non falsificarono la loro identità, né evitarono di fornire le prove di ciò che era loro accaduto: la loro domanda di asilo venne chiaramente approvata dal governo.
Anche nel mio caso, non ho mai usato una falsa identità; fornii tutte le informazioni relative alla mia famiglia e alla mia posizione e l’inviato Ohne Grenzen verificò la mia situazione di pericolo in Pakistan.

Ciò che più mi spaventa è che il Pakistan è stato, ed è tuttora, terreno fertile per i gruppi militanti religiosi che hanno preso di mira il popolo pakistano. Inoltre, da 30 anni o più, l’estremismo religioso è ormai incorporato nel terreno pakistano e la ricerca del paradiso e delle 70 vergini rende gli estremisti più pericolosi che mai. Dal momento che il problema dei rifugiati è già molto rilevante, penso che quei pakistani e afghani a cui sono stati rifiutate le richieste d’asilo dovrebbero essere rispediti a casa. I dati relativi alle impronte digitali dovrebbero venir condivisi tra i paesi dell’Ue per evitare casi di falsa identità, poiché la maggior parte di loro entra nell’Ue richiedendo un visto.

Il mio cuore è con le famiglie di coloro che hanno perso la vita e coloro che sono stati feriti nei vari attentati. E’ un modo triste e ingiusto di vivere, che genera lutti e paura in tutto il mondo.

* giornalista pakistana attualmente residente in Germania. Traduzione dall’inglese di Silvia Malacarne