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Giorno: 22 Febbraio 2017

Giornata in memoria di don Piero Tollini

Da Istituto Gramsci Ferrara

“A 10 anni dalla morte di Don Piero Tollini la Parrocchia di Santa Maria del Perpetuo Soccorso, L’Istituto Gramsci di Ferrara e il Centro di Documentazione di Santa Francesca Romana hanno promosso per VENERDI’ 24 FEBBRAIO alle 17,30 Presso la Sala della Parrocchia di Santa Maria del Perpetuo Soccorso a Borgo Punta, una iniziativa di commemorazione con la Presentazione del volume “”Don Piero Tollini. Tra profezia e cambiamento” Porterà il saluto Don Lino Faggioli Parroco della Parrocchia di Santa Maria del Perpetuo Soccorso Interverranno gli autori del libro : Camilla Ghedini, Miriam Turrini, Andrea Zerbini Coordina l’incontro Roberto Cassoli.”

La Compagnia del Vado presenta: “La Fantesca” commedia di Giambattista della Porta (1582), il 25 febbraio ore 21 e 15

Da organizzatori

In occasione degli eventi del carnevale rinascimentale a Ferrara, la Compagnia del Vado presenta: “La Fantesca” commedia di Giambattista
della Porta (1582). Intermezzi di danza a cura del Gruppo danza L’Unicorno. Prima dello spettacolo vi sarà un’ introduzione storica a
cura di Francesco Scafuri. Vi aspettiamo Sabato 25 febbraio 2017 ore 21.15 presso la Sala Estense, Piazza Municipale Ferrara. L’ingresso
sarà ad offerta libera

Cgil Ferrara: Comunicato stampa attivo Sala Estense

Da Cgil Ferrara

È stato un attivo dei delegati e delegate Cgil molto partecipato quello che si è svolto oggi pomeriggio in una gremita Sala Estense a Ferrara. Diversi gli interventi tra gli oltre 250 lavoratori e lavoratrici del territorio, delegati da aziende importanti della realtà ferrarese come Coopser, Mercatone Uno, ma anche cooperative sociali e pubblico impiego. “Bisogna smettere di fare il gioco delle tre tazzine – così Cristiano Zagatti segretario provinciale Cgil Ferrara- dove il lavoratore perde sempre, il lavoro va normato dai contratti collettivi, e sull’articolo 18 noi proseguiremo le nostre battaglie ripartendo dal collettivo, dal creare un nuovo modello per noi e per le generazioni future, con la nostra campagna referendaria. I voucher non hanno ridotto il precariato ma stanno facendo della precarietà la normalità e quindi vanno aboliti, così come vanno abrogate le norme che limitano la responsabilità solidale negli appalti per garantire stessi diritti e stesse tutele e per garantire l’occupazione nei processi di esternalizzazione”. Tutti i delegati presenti daranno vita ai gruppi di sostegno per la diffusione e propaganda porta a porta e con le assemblee nei luoghi di lavoro, della campagna #Con2sì libera il lavoro, già avviata l’11 febbraio scorso perchè vivere la vita lavorativa con regole certe, avere prospettive per un lavoro in sicurezza e tutelato, sono il fondamento delle proposte della Cgil, la Carta dei diritti universali del lavoro, così come nelle conclusioni di Marina Balestrieri segretaria regionale Cgil Emilia Romagna.

“Combattimento di Tancredi e Clorinda” al cinema Boldini

Da Ente Palio della Città di Ferrara

Il Carnevale Rinascimentale che, dal 23 al 26 febbraio, animerà le piazze e le strade del centro storico di Ferrara, si appresta a vivere, grazie in particolare all’Ente Palio, uno dei momenti più importanti e significativi dell’intero programma.
Venerdì 24 febbraio infatti, la Sala Boldini ospiterà, a partire dalle 17.30, la proiezione del film “Combattimento di Tancredi e Clorinda”, un omaggio a Claudio Monteverdi nel 450° anniversario della nascita. La particolarità dello spettacolo tratto dalla
Gerusalemme Liberata, consiste nel fatto che i protagonisti sono due attori del laboratorio teatrale della Casa Circondariale di Ferrara, insomma due detenuti: Edin Ticic e Lesther Batista Santisteban.
Il Palio ha fortemente voluto questo momento, che testimonia impegno civile, legame con il territorio e con quelle realtà che sono più deboli e che per questo hanno maggiori necessità, proprio sul piano dell’ascolto. La regia dello spettacolo è affidata ad Horacio Czertok, mentre le riprese ed il montaggio video, sono di Marinella Resciglio

La newsletter del 22 febbraio 2017

Da ufficio stampa

CRONACACOMUNE

BIBLIOTECA ARIOSTEA – ‘I colori della conoscenza’: conferenza giovedì 23 febbraio alle 17

‘Un universo di relazioni a scuola’ raccontato da Mauro Presini

22-02-2017

Avrà come tema le complesse relazioni che si instaurano fra i tanti protagonisti del mondo della scuola la conferenza di Mauro Presini in programma giovedì 23 febbraio alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea. L’incontro rientra nel ciclo ‘I colori della conoscenza’, a cura dell’Istituto Gramsci e dell’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara, e sarà introdotto da Davide Pizzotti.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
Il gruppo è un territorio dinamico, area di scontro e di composizione di forze con spinte costruttive e creative ma anche distruttive e competitive. Può essere motivo di crescita e formazione di conoscenza e identità ma può anche creare timori, paure e quindi chiusura, rivalità, aggressività. Nella scuola le componenti sono molte e diversificate fra loro, con interessi diversi e finalità non sempre comuni. Ci sono gli studenti e gli insegnanti, coloro che dovrebbero essere i veri protagonisti del processo di apprendimento-insegnamento e che devono convivere con le loro molteplici diversità e similitudini; ci sono le famiglie, la dirigenza, il personale ausiliario e tecnico e le componenti varie del territorio di rappresentanza e di servizio.
Sarebbe necessario che i vari ‘ingredienti’ di questo universo avessero obiettivi condivisi e che potessero rispettosamente ‘amalgamarsi’ per condividere i numerosi sentieri di un processo formativo tanto importante per la formazione dei cittadini del domani.

BIBLIOTECA BASSANI – Sabato 4 marzo alle 11 nella sala di lettura di Barco (via Grosoli 2)

“Fantasie” materiche di Armando Soavi in mostra

22-02-2017

Sabato 4 marzo alle 11 alla Biblioteca Bassani (via Grosoli 42 a Barco di Ferrara) verrà inaugurata la mostra con opere a tecnica mista del pittore ferrarese Armando Soavi dal titolo “Fantasie”.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
A distanza di due anni, con l’interessante mostra di pittura “Venezia a Ferrara”, ritorna in esposizione alla Biblioteca comunale Giorgio Bassani di Ferrara il pittore ferrarese Armando Soavi con una mostra dal titolo “Fantasie”.

Soavi espone opere a tecnica mista, composizioni di colore e materiali, da tasselli recuperati di intonaco trattato a murales forma composizioni astratte quasi mosaici. Con sabbia e conchiglie realizza mareggiate con spiagge materiche, elaborazioni di lavori dove il colore si interseca con materiali vari dando vita ad opere di fantasia dove la realtà diventa sogno, i sogni che tutti noi teniamo nel cassetto.
Armando Soavi si è diplomato maestro d’arte presso l’Istituto parificato d’arte “Dosso Dossi” di Ferrara nel 1970, da allora ha allestito numerose personali, l’ultima nell’ottobre 2016 nella sala espositiva Dosso Dossi a Ferrara, e partecipato ad innumerevoli collettive su tutto il territorio nazionale, sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private sia in Italia che all’estero.

La mostra sarà inaugurata sabato 4 marzo alle 11. Resterà aperta dal 4 al 30 marzo 2017 con orari dal martedì al giovedì mattino 9-13 e 15-18, venerdì e sabato solo alla mattina 9-13.

Per info: Biblioteca Giorgio Bassani, via Grosoli 42, Ferrara, info.bassani@comune.fe.it, tel. 0532 797414.

GIORNATA RISPARMIO ENERGETICO – Le iniziative cittadine di venerdì 24 febbraio 2017

‘M’illumino di meno’: anche a Ferrara si riducono le luci e si parla di stili di vita sostenibili

22-02-2017

Per una serata Ferrara si ‘illuminerà di meno’ per promuovere il risparmio energetico. Anche quest’anno infatti il Comune di Ferrara ha voluto accogliere l’invito ad aderire alla Giornata del Risparmio energetico ‘M’illumino di meno’, promossa per venerdì 24 febbraio dalla trasmissione di Radio2 ‘Caterpillar’ e dedicata, per questa edizione, al tema della condivisione come strategia per risparmiare energia e produrre buona energia sociale.
Il Comune di Ferrara testimonierà il proprio supporto all’iniziativa con lo spegnimento, dalle 18,30 alle 20, del 24 febbraio dell’illuminazione artistica monumentale di piazza XXIV Maggio (illuminazione artistica dell’acquedotto monumentale, ad eccezione delle luci funzionali all’ingresso della struttura); dell’illuminazione artistica di corso Martiri della Libertà e piazza Trento Trieste, che comprende l’illuminazione della facciata e della fiancata del Duomo, quella del campanile e quella della Torre della Vittoria; e dell’illuminazione artistica delle Mura (ad eccezione di via Bacchelli).

Sempre venerdì 24 febbraio, il Centro IDEA e SIPRO-Agenzia per lo Sviluppo di Ferrara proporranno inoltre un pomeriggio di condivisione e riflessione sui temi del cambiamento climatico e dell’importanza di stili di vita sostenibili (a partecipazione gratuita). Dalle 17 nella sede di SIMPROMUOVE (via Cairoli 15 – Ferrara) si parlerà con Michele Pinelli, docente dell’Università di Ferrara ed esperto in macchine e sistemi per l’energia, delle continue sfide energetiche che città, cittadini e imprese sono chiamati a fronteggiare.
A seguire sarà proiettato ‘Before the flood/Punto di non ritorno’, il film-documentario del regista premio Oscar Fisher Stevens e con l’attore premio Oscar e Messaggero della Pace per conto dell’ONU Leonardo Di Caprio. Il film, presentato al Toronto International Film Festival nel 2016 e messo a disposizione sul National Geographic Channel, è il racconto del viaggio di Di Caprio attorno ai cinque continenti per toccare con mano gli effetti devastanti del cambiamento climatico e di quali azioni possono essere intraprese per risolvere i problemi climatici.
L’iniziativa è proposta nell’ambito del progetto europeo CitiEnGov – Cities for a Good Energy Governance, finanziato dal programma Interreg CENTRAL EUROPE, che mira a migliorare la capacità delle pubbliche amministrazioni di definire e realizzare strategie e piani per l’energia sostenibile. (Volantino “Punto di non ritorno” )
L’Amministrazione comunale invita inoltre i cittadini a osservare il “silenzio energetico” riducendo al minimo l’uso di luci ed elettrodomestici nella giornata del 24 febbraio e, in riferimento al tema della condivisione, invita a dare un passaggio in auto ai colleghi, a organizzare cene collettive nei condomini, ad aprire le proprie reti wireless ai vicini e in generale a condividere le proprie risorse come gesto concreto anti spreco e motore di socialità.
Le scuole di ogni ordine e grado sono poi invitate a manifestare simbolicamente il proprio amore per il Pianeta e l’adesione a nuovi stili di vita con un minor impatto ambientale, sviluppando il tema della condivisione che si presta per molte chiavi di lettura disciplinari. Le classi potranno manifestare simbolicamente l’adesione spegnendo le luci non necessarie e riducendo al minimo l’illuminazione artificiale nella mattinata del 24 febbraio.
L’Agenzia Informagiovani del Comune di Ferrara aderirà alla giornata del risparmio energetico illuminando l’ufficio solo con candele e distribuendo portachiavi catarifrangenti per i cittadini virtuosi che utilizzano la bicicletta.

LA SCHEDA
M’illumino di meno è la più grande campagna radiofonica di sensibilizzazione sui consumi energetici e la mobilità sostenibile, ideata da Caterpillar, storico programma in onda su Radio2 dalle 18.30 alle 20.
Il Focus della tredicesima edizione è “CondiVivere”, il tema della condivisione come strategia per risparmiare energia e produrre buona energia sociale. E’ dimostrato come la più grande dispersione energetica sia causata dallo spreco in tutti gli ambiti dei nostri consumi: alimentari, trasporti e comunicazione.
Nella giornata del 24 febbraio 2017, dedicata all’ormai consueto simbolico “silenzio energetico”, si invita allo spegnimento dell’illuminazione di monumenti, piazze, vetrine, uffici, aule e private abitazioni. Oltre agli spegnimenti quest’anno si invitiano tutti coloro che aderiscono a compiere un gesto di condivisione contro lo spreco di risorse.

Tutti possono partecipare alla giornata del risparmio energetico registrandosi alla pagina Aderisci a M’illumino di Meno.

Consulta il decalogo di M’illumino di meno

Maggiori dettagli sull’iniziativa alle pagine web di: Centro Idea e Caterpillar

INTERPELLANZE E INTERROGAZIONI – Presentate dai gruppi FI e M5S in Consiglio comunale

Richieste in merito allo scarso decoro di alcune bacheche e all’incenerimento dei rifiuti

22-02-2017

Ecco l’interpellanza e l’interrogazione pervenute:
– la consigliera Peruffo (gruppo Forza Italia in Consiglio comunale) ha interpellato il sindaco Tiziano Tagliani e l’assessore al Commercio e al Patrimonio Roberto Serra in merito allo scarso decoro di alcune bacheche comunali;
– il consigliere Simeone (gruppo Movimento 5 Stelle in Consiglio comunale) ha interrogato il sindaco Tiziano Tagliani, l’assessora alle Attività produttive Caterina Ferri e l’assessore alla contabilità/Bilancio e Partecipazioni Luca Vaccari in merito ai proventi relativi all’incenerimento dei rifiuti urbani della Puglia.

>> Pagina riservata alle interpellanze/interrogazioni presentate dai Consiglieri comunali e relative risposte (a cura del Settori Affari Generali/Assistenza agli organi del Comune di Ferrara)

CONSIGLIO COMUNALE – Lunedì 27, martedì 28 febbraio e mercoledì 1 marzo alle 15.30 in Municipio. Diretta audio-video su ConsiglioWeb

Tre sedute di Consiglio per il Bilancio di previsione 2017/2019 del Comune di Ferrara

22-02-2017

Prenderà il via lunedì 27 febbraio (alle 15.30) nella residenza municipale, per proseguire martedì 28 febbraio (15.30) e mercoledì 1 marzo (15.30) il ciclo di tre sedute che il Consiglio comunale di Ferrara dedicherà al dibattito e al voto sulla delibera del ‘Bilancio di previsione del Comune di Ferrara 2017/2019’.

La giornata di lunedì – secondo le prime indicazioni della Conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari convocata dal presidente del Consiglio comunale Girolamo Calò – sarà dedicata in apertura al dibattito e al voto su tre delibere degli assessori Roberto Serra, Annalisa Felletti e Luca Vaccari. Solo nella seconda parte della seduta si affronterà la quarta delibera, dedicata appunto all’approvazione del Bilancio comunale, con la presentazione della relazione dell’assessore Luca Vaccari. Tempi e modalità della procedura che sarà poi seguita (per interventi della Giunta, illustrazione dei tredici emendamenti presentati e delle risoluzioni e dibattito) saranno messi a punto dalla Conferenza dei Capigruppo solo prima dell’avvio dell’assemblea di lunedì.

 

>> Come di consueto prevista la diretta audio video dell’intera seduta di Consiglio comunale sulla pagina internet del servizio ConsiglioWeb all’indirizzo http://www.comune.fe.it/index.phtml?id=472

 

Questo l’ordine del giorno dei lavori:

Assessore al Commercio Roberto Serra

>> PG 143298/16 – Approvazione del Piano delle Alienazioni e del Piano delle Valorizzazioni per il triennio 2017-2019, ai sensi e per gli effetti dell’art. 58 della Legge 133/2008 di conversione del D.L. 112/2008, successivamente integrato dall’art. 3, comma 6, del D.L. n. 98/2011, convertito nella Legge 111/2011, a sua volta modificato dall’art. 27 della Legge 214/2011

Assessora alla Pubblica Istruzione Annalisa Felletti)

>> PG 5282/2017 – Approvazione del Bilancio di Previsione 2017-2019 e del Piano Programma 2017-2019 dell’Istituzione dei Servizi Educativi, Scolastici e per le Famiglie

Assessore alla Contabilità/Bilancio Luca Vaccari 

>> PG 8537/17 – Approvazione Documento unico di Programmazione – DUP 2017/2019
>> PG 6795/17 –  Approvazione del Bilancio di Previsione del Comune di Ferrara per gli esercizi 2017/2019 e relativi allegati.

GIORNO DEL RICORDO 2017 – Venerdì 24 febbraio alle 10,30 incontro all’Istituto ‘Vergani Navarra’ (via Sogari 3)

‘A settant’anni dal Trattato di Pace di Parigi’ conversazione su ‘una questione adriatica ancora irrisolta’

22-02-2017

Sarà dedicata al Trattato di pace di Parigi (del 10 febbraio 1947) la conversazione in programma venerdì 24 febbraio alle 10,30 nella sede dell’Istituto scolastico ‘Vergani Navarra’ (via Sogari 3, Ferrara) a cura di Lorenzo Salimbeni, giornalista pubblicista e ricercatore storico. L’incontro, che ha per titolo “A settant’anni dal Trattato di Pace di Parigi: una questione adriatica ancora irrisolta?”, è rivolto agli studenti e aperto ai cittadini interessati, e sarà aperto da un intervento di Enrico Trevisani, ricercatore storico dell’Archivio Storico Comunale di Ferrara.

L’iniziativa rientra nel calendario degli appuntamenti organizzati, in occasione del Giorno del Ricordo 2017, dalla sezione ferrarese dell’associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, in collaborazione con il Comune di Ferrara, il Museo civico del Risorgimento e della Resistenza, la sezione cittadina dell’associazione nazionale Partigiani cristiani e l’Istituto di Storia contemporanea di Ferrara.

Il programma si concluderà con l’incontro di mercoledì 1 marzo alle 21 alla Casa della Patria “Pico Cavalieri” (c.so Giovecca, 165 Ferrara) con la prof ssa Licia Giadrossi di Trieste, di famiglia lussignana, che tratterà “La storia ed i personaggi di Lussino”. Incontro in collaborazione con l’Associazione Culturale di Ricerche Storiche “Pico Cavalieri”.

Per ulteriori dettagli sul programma di iniziative in occasione del Giorno del Ricordo 2017 vedi Cronaca Comune del 3 febbraio 2017

SALA NEMESIO ORSATTI – Venerdì 24 febbraio alle 21 nella sala pubblica di via Risorgimento 4

“Perché Ferrara è troppo bella”: nuovo incontro letterario a Pontelagoscuro

22-02-2017

“Perché Ferrara è troppo bella. Storie vere con proverbi dialettali” e “Ferrara, ieri, oggi e l’altro ieri” sono i due libri di Paolo Maietti al centro del prossimo incontro d’autore organizzato all’interno della rassegna “Appunti di Ponte” dalla Pro loco di Pontelagoscuro con il patrocinio del Comune di Ferrara venerdì 24 febbraio alle 21 nella Sala Nemesio Orsatti di via Risorgimento 4, Ferrara (zona Pontelagoscuro).

LA SCHEDA  a cura della pro loco di Pontelagoscuro
“Perché Ferrara è troppo bella. Storie vere con proverbi dialettali” e “Ferrara, ieri, oggi e l’altro ieri”: due libri dell’ingegner Paolo Maietti saranno i protagonisti del nuovo incontro letterario di “Appunti di Ponte” in programma venerdì 24 febbraio alle 21 nella Sala Nemesio Orsatti di via Risorgimento 4 a Pontelagoscuro, organizzato dalla Pro loco di Pontelagoscuro in collaborazione con Faust Edizioni e con il coordinamento editoriale di Gabriele Botti.

Paolo Maietti verrà nell’arioso spazio della Sala Orsatti accompagnato da una bicicletta. Un esemplare della biga fa mostra di sé nella copertina dei due libri e senz’altro sarà oggetto di attenzioni durante la serata.
Fausto Bassini, editore, ci tiene a sottolineare, in un profilo reperibile sul web: “Lo sapevate che Lucio Dalla ha cantato 4 marzo 1943 al Circolo dei Negozianti prima del Festival di Sanremo? E che la pera Kaiser è stata portata in Italia da un soldato ferrarese nella guerra ’15 – 18? Paolo Maietti continua a ritrovare ‘nell’angolo migliore dello scrigno dei ricordi’ episodi e aneddoti inediti, abbinando con originalità a ciascun racconto uno o più proverbi in dialetto. Dalle ‘inchieste’ in salsa boccaccesca(…) ai ritratti locali di vizi universali, l’autore ci svela la nostra meravigliosa città, in sella alla fedele ‘Dei’ tra giardini rinascimentali e personaggi felliniani, dal famigerato 70 di via Mortara a leganti ville Liberty che accolsero Funi e D’Annunzio. Non solo la Ferrara-bene di professionisti, anfitrioni, banchieri, giovani rampolli viene dipinta in queste pagine, ma anche la Ferrara – oscura ai più – dei ladruncoli e protettori, biscazzieri e piccoli truffatori”.
Due libri che si completano, per una serata ad alta ferraresità, che sarà sicuramente gradevole anche per chi le Ferrara di Paolo Maietti ha già avuto il piacere di assaggiare in precedenti incontri con l’autore.
L’ingresso è libero.

Il ciclo di incontri culturali “Appunti di Ponte” si rivolge a tutta la cittadinanza per diffondere e valorizzare la letteratura locale, allargando l’offerta anche a tematiche sociologiche (serate su bullismo, alimentazione, associazionismo).

URBANISTICA E CULTURA – Dal 17 al 19 marzo il festival per mettere in luce spazi cittadini finora inaccessibili

L’idea, la scelta, la tutela: con “Riaperture” la fotografia diventa laboratorio

22-02-2017

Undici mostre allestite in spazi urbani mai aperti o ancora parzialmente chiusi e tre workshop per capire e imparare meglio aspetti diversi dell’esperienza di fotografare. Sono gli eventi che animeranno la città di Ferrara dal 17 al 19 marzo 2017 con il festival di fotografia intitolato “Riaperture – I luoghi comuni” alla sua prima edizione. Gli spazi saranno quelli di Ferrara Factory Grisù (via Poledrelli 21), Palazzo Prosperi Sacrati (corso Ercole d’Este 23), Auditorium Conservatorio Girolamo Frescobaldi (piazzetta Sant’Anna), ex Istituto Case Popolari Acer (corso Isonzo 10), negozio di via Garibaldi 1, negozio di via Borgo dei leoni 31.
La manifestazione è a cura dell’associazione culturale Riaperture in collaborazione con il Consorzio Factory Grisù e con patrocinio e sostegno del Comune di Ferrara.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
Dal 17 al 19 marzo 2017 Ferrara è pronta a ospitare per la prima volta un festival di fotografia: Riaperture porterà in città undici mostre che riapriranno spazi urbani mai aperti o ancora parzialmente chiusi. In occasione della rassegna verranno proposti tre workshop con altrettanti protagonisti: Giovanni Cocco, vincitore di premi internazionali, Sara Munari, fotografa e docente in fotografia, e l’avvocato Massimo Stefanutti. Indagheranno l’intera esperienza professionale: dal progetto, al portfolio fino agli aspetti legali del lavoro di fotografo.

Riaperture unisce l’indagine fotografica alla rigenerazione urbana, portando le immagini di artisti dalla portata internazionale e giovani ma già significativi autori in luoghi della città attualmente non in uso. Riaprire gli spazi della città e gli occhi di chi osserva la realtà, attraverso la fotografia, è l’obiettivo della nuova rassegna fotografica. Un weekend che trasformerà per la prima volta Ferrara in un collettivo laboratorio fotografico, grazie al ricco programma che comprende, oltre alle mostre, workshop, letture portfolio, visite guidate, reading, presentazioni e laboratori per bambini.

C’è il momento dell’idea, la luce che si accende in testa, quando inizia a piovere da una fessura nel cuore e inizi a catturare ciò che vedi. L’idea diventa forma, impari a parlarci, cresce, prende corpo e la vesti secondo il tuo stile. Poi diventa grande, ne arrivano altre, dentro la macchina fotografica si affollano le tue immagini: e arriva il temibile momento di dover fare ordine. Peggio: dover scegliere. Costruirsi un’identità attraverso scelte: dolorose? Difficili? Sicuramente necessarie. Definire il proprio lavoro, far capire agli altri che tipo di fotografo si è. E quando si inizia a camminare, per andare lontano bisogna avere consapevolezza: di quello che si può e non si può fare, di come si tutela il proprio lavoro, di tutti quegli aspetti normativi che ci sembrano così lontano, da quel lampo nel cuore del momento dello scatto, ma indispensabili per far diventare un sogno, una professione.

Riaperture è il festival della fotografia che vuole mettere al centro di tutto i fotografi: con le loro mostre, ok, con i luoghi comuni che da tema diventano traccia e genesi dell’idea stessa del festival. «Riapriamo luoghi nostri – spiega Giacomo Brini, presidente dell’associazione Riaperture -, spazi comuni perché fanno parte della comunità di una città, su cui riaccendere la luce. E lo facciamo smentendo con le storie i luoghi comuni che ci circondano. Sembra un gioco di parole, invece la faccenda è tremendamente seria». «Porteremo a Ferrara undici progetti che nascono da una visione, una scelta, un approccio: sono undici storie, anche quando nelle foto non compaiono persone, perché sono undici idee, forme e scelte di altrettanti professionisti. Perché è questo che ci interessa, prima di tutto: la persona dietro e davanti la macchina fotografica. Le domande in chi osserva le foto esposte, le domande cui quelle foto tentano di dare risposta».

La liturgia di un festival di fotografia impone la presenza di workshop: quel momento in cui un professionista cerca di trasmettere le proprie conoscenze in un raggio limitato di tempo. Impresa quantomeno ardua. Ma il punto è un altro: è arduo ma non impossibile, e spesso si tratta di momenti irripetibili, illuminanti e fondativi, nella crescita professionale o amatoriale del proprio rapporto con la fotografia. «Riaperture non si esime da questo momento sacro “da festival”: anche a Ferrara sono in programma tre workshop diversi, ma abbiamo cercato di dare carnalità a questo passaggio forse retorico di un festival. E quindi, tre workshop per tre momenti decisivi nella formazione di un fotografo».

Cocco-Munari-Stefanutti: tre proposte diverse per coprire il cielo della formazione di un fotografo. Giovanni Cocco, che con il suo progetto Monia ha raccolto importanti premi e menzioni internazionali, partirà dall’idea per arrivare alla forma, affrontando la genesi di un progetto fotografico. Sara Munari scatta e insegna: è fotografa, è docente, vive di e per la fotografia. Ci spiegherà come si affronta l’imprescindibile momento della scelta del portfolio, come si costruisce la propria identità visiva. E infine, uno scarto laterale: Massimo Stefanutti è sì fotografo, ma prima di tutto avvocato: si definisce il primo «photography lawyer» italiano. Dal diritto d’autore al consenso e alla privacy, offrirà la “cassetta degli attrezzi legale” per poter scattare con consapevolezza.

Questa è l’interpretazione degli workshop per Riaperture: tre personalità fotografiche diverse, tre approcci che insieme cercano di dipanare il lavoro del fotografo, quello che dovrebbe essere il vero centro di un festival di fotografia: a dirla così, sembra un luogo comune anche questo.

I workshop fanno si terranno presso lo spazio Factory Grisù a Ferrara:
Dall’idea alla forma – Giovanni Cocco
sabato 18 e domenica 19 marzo
Diritto & Fotografia – avvocato Massimo Stefanutti
sabato 18 marzo
Il portfolio fotografico – Sara Munari
domenica 19 marzo

Programma, informazioni, costi e biografia dei relatori: www.riaperture.com/workshop

Riaperture è organizzato dall’associazione culturale omonima, fondata nel maggio 2016 da un gruppo di fotografi, professionisti e non, che si sono riuniti per cercare di portare a Ferrara qualcosa che prima non c’era: un festival di fotografia, innanzitutto, ma anche la spinta a riaprire attività commerciali abbandonate o spazi pubblici chiusi. «”Riaperture” è un nome che sottolinea la volontà di riaprire una città e riaprire anche i nostri occhi sulla realtà circostante, attraverso la fotografia di qualità, con un festival organizzato grazie soprattutto alla passione volontaria degli associati».

Dal 17 al 19 marzo 2017 la fotografia riaccende la luce su quella Ferrara che non si vede in cartolina o sui libri di storia: la Ferrara dell’ex caserme dei pompieri, delle ex case popolari, dei negozi chiusi, di spazi in ristrutturazione. Quella Ferrara brulicante vita (passata o futura) che, fosse anche solo per tre giorni, tornerà a illuminarsi proprio grazie alla fotografia. Il festival Riaperture è fatto per chi «non vuole lasciarsi stare, dietro o davanti alla macchina fotografica», e risponde alla necessità di guardare alla realtà che ci circonda, sia locale che globale, con occhi nuovi. «Giudizi, valori, situazioni: tutto prende una luce diversa, più autentica e laterale, e la macchina fotografica diventa lo strumento per smuovere la terra sotto ai nostri piedi, vedere cosa c’è sopra, sotto, fuori, dentro».

Riaperture Photofestival Ferrara è organizzato dall’associazione culturale Riaperture. Ha il patrocinio e il sostegno del Comune di Ferrara. Il festival si svolge in collaborazione con Consorzio Factory Grisù, che metterà a disposizione alcuni dei suoi spazi per ospitare mostre ed eventi di Riaperture.
Il concorso fotografico è sponsorizzato da RCE Foto Rovigo ed Emilbanca. Il progetto Disco Emilia è ospitato a Ferrara grazie alla collaborazione con Spazio Gerra.

Per info: Giacomo Brini 320 0152974 – Fabio Zecchi 348 92115311, email stampa@riaperture.com web www.riaperture.com, facebook facebook.com/riaperture

CONFERENZA STAMPA – Venerdì 24 febbraio alle 10.30 nella sala degli Arazzi del Municipio

Presentazione del ‘Calendario e20’ 2017

22-02-2017

Venerdì 24 febbraio 2017 alle 10.30 nella sala degli Arazzi della residenza municipale si terrà la conferenza stampa di presentazione del ‘Calendario e20’ 2017.

All’incontro con i giornalisti interverranno il vicesindaco e assessore alla Cultura Massimo Maisto e la dirigente del servizio comunale Manifestazioni Culturali e Turismo Maria Teresa Pinna.

MUSEO DI STORIA NATURALE – Attività didattiche per bambini e ragazzi il 25 e 26 febbraio

Per il Carnevale Rinascimentale caccia al tesoro in museo, alla ricerca della ‘pietra filosofale’

22-02-2017

Anche il Museo civico di Storia Naturale si immerge nelle atmosfere del Carnevale Rinascimentale di Ferrara e propone ai più piccoli due pomeriggi di animazioni, giochi e danza, sabato 25 e domenica 26 febbraio dalle 15.30. Sarà Eleonora d’Aragona ad illustrare a bambini e adulti le suggestive immagini del Cosmo Rinascimentale, tra i pianeti e le loro raffigurazioni mitologiche, accarezzati dalla musica delle sfere celesti, per poi dare il via a un’avvincente caccia al tesoro tra simboli alchemici e costellazioni astrali, alla ricerca della prodigiosa ‘pietra filosofale’.
L’appuntamento di sabato 25 febbraio alle 15,30 è rivolto ai bambini dai 5 ai 7 anni, mentre quello di domenica 26 febbraio sempre alle 15,30 è per bambini e ragazzi dagli 8 ai 12 anni.    Per partecipare è necessaria la prenotazione, da effettuare contattando la sezione didattica del Museo (via de Pisis 24, Ferrara) al numero 0532 203381, dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 12,30 o all’indirizzo dido.storianaturale@gmail.com oppure cliccando qui per prenotare il laboratorio del 25 febbraio o  qui per prenotare il laboratorio del 26 febbraio 
Il costo è di 6 euro per bambino e 2 euro per adulto. E’ necessaria la presenza di un adulto accompagnatore.

In occasione del Carnevale Rinascimentale, sabato 25 e domenica 26 febbraio è previsto l’ingresso gratuito per tutti al Museo di Storia naturale e in tutti gli altri musei civici di Ferrara.

Tutti gli appuntamenti del Carnevale Rinascimentale a Ferrara dal 23 al 26 febbraio sul sito www.carnevalerinascimentale.eu

MOSTRA IN MUNICIPIO – Inaugurazione venerdì 24 febbraio alle 17 nel salone d’Onore. Visitabile fino al 18 marzo

Volti e mani parlanti. L’interiorità dell’uomo attraverso i dipinti della Pinacoteca Nazionale di Ferrara

22-02-2017

Venerdì 24 febbraio alle 17, nel salone d’Onore della residenza municipale di Ferrara, verrà inaugurata la mostra “Volti e mani parlanti. L’interiorità dell’uomo attraverso i dipinti della Pinacoteca Nazionale di Ferrara“, visitabile fino al 18 marzo.

L’iniziativa, promossa dal Comune di Ferrara in collaborazione con I.C.S. Alda Costa, Pinacoteca e IBC Regione Emilia-Romagna, intende valorizzare e far conoscere alla città il progetto di Educazione al patrimonio storico – artistico ferrarese realizzato dalle scuole Manzoni, Guarini, Boiardo, Costa e Liceo Ariosto premiato nell’ambito del concorso “Io Amo i Beni Culturali 2015/16” dall’IBC Regione Emilia-Romagna.
Al taglio del nastro interverranno gli assessori comunali alla Cultura Massimo Maisto e alla Pubblica Istruzione Annalisa Felletti, le curatrici della mostra Susanna Losciale e Ivana Cambi, la dirigente dell’Istituto Comprensivo Alda Costa Stefania Musacci, il curatore della Pinacoteca Nazionale Marcello Toffanello e la coordinatrice del concorso “Io Amo i Beni Culturali” IBC Regione Emilia-Romagna Valentina Galloni.

Giornalisti, fotografi e videoperatori sono invitati

 

CENTRO IDEA – Giovedì 23 febbraio alle 17 in via XX Settembre 152. A cura del Museo civico di Storia Naturale

Presentazione dei progetti Citizen Science “Delta Road Kill, CosMos e Biodiversità del Territorio”

22-02-2017

Giovedì 23 febbraio alle 17 al Centro IDEA del Servizio Ambiente comunale (via XX Settembre 152) si terrà la presentazione dei tre progetti Citizen Science del Museo civico di Storia Naturale “Delta Road Kill, CosMos e Biodiversità del Territorio”, con l’approfondimento del tema “Come e perché tutti possono contribuire alla produzione di dati ambientali sulla biodiversità“.

La Scienza dei Cittadini (Citizen Science), indica quel complesso di attività o progetti di ricerca scientifica condotti, in tutto o in parte, da scienziati dilettanti o non professionisti.  La ricerca scientifica ed il monitoraggio delle specie animali e vegetali sono indispensabili per valutare lo stato di fatto ed i cambiamenti in corso nel mondo naturale e quindi per elaborare piani e progetti di conservazione e tutela ambientale.
Negli ultimi anni la scienza dei cittadini per la biodiversità ha visto aumentare le sue possibilità in modo esponenziale, grazie alla diffusione degli strumenti web interattivi ed alla possibilità di gestire vastissime banche dati offerta dalle moderne tecnologie.
Tutti possono partecipare e contribuire ai tre progetti del Museo che sono ad oggi attivi: Delta Road Kill (Animali investiti sulle strade del Delta del Po), CoSMoS (Collecting Snails, Monitoring Snails) e Biodiversità del territorio.
Nell’incontro al Centro IDEA verranno presentate le modalità di partecipazione attiva ai progetti, attraverso l’inserimento dei dati tramite app scaricabili gratuitamente, per smartphone e tablet Android o Apple.

ISTITUTO DI STORIA CONTEMPORANEA – Venerdì 24 febbraio alle 10 sul palco della sala Estense saliranno ragazzi ebrei, cristiani, musulmani e drusi

Lo spettacolo di Angelica Edna Calò Livné per una pace senza distinzioni

22-02-2017

Ha passato la sua vita a combattere le ideologie e i pregiudizi subiti dal suo popolo grazie agli strumenti della cultura. Questo fine settimana Ferrara sarà il palcoscenico di Angelica Edna Calò Livnè per due incontri unici: venerdì 24 febbraio (alle 10) in sala Estense e sabato 25 febbraio alle 18.15 a Palazzo Roverella. Il doppio appuntamento è scaturito dalla sinergia tra la Comunità Ebraica di Ferrara, l’associazione Donne Ebree d’Italia e l’Istituto di Storia Contemporanea del Comune di Ferrara.

>> Venerdì 24 febbraio (alle 10) alla sala Estense andrà in scena Beresheet – In Principio, dei Ragazzi Arcobaleno di Galilea, uno spettacolo di mimo e danze diretto dalla regista e scrittrice ebrea. La compagnia teatrale sarà accolta da oltre duecento studenti delle nostre scuole superiori per condividere e diffondere un messaggio di coesistenza pacifica.
«Credo profondamente – spiega la Calò Livnè – che il nostro lavoro sia una dimostrazione di fiducia nell’avvenire, una vittoria del bene, della positività e della luce sul male e sulle tenebre che continuano a oscurare la nostra società». Quindici anni fa è iniziato il viaggio in giro per il mondo dei Ragazzi dell’Arcobaleno di Galilea, per raccontare che la realtà è fiducia nell’uomo in quanto tale, è solidarietà e partecipazione, coinvolgimento e lotta contro chi pretende di capovolgere i valori che
danno anima alle nostre comunità. Erano in dieci e sono divenuti un gruppo affiatato che oramai raccoglie più di cinquecento ragazzi ebrei, cristiani, musulmani e drusi. Insieme raccontano danzando il bisogno profondo di pace di chi conosce la guerra in prima persona e della comprensione, unica arma contro l’odio razziale. Esprimono l’importanza e il valore immenso della differenza come fonte di ricchezza e di crescita, e non come motivo di conflitto. Beresheet è un messaggio di fiducia per un domani in cui si può vincere l’indifferenza, e dare a ognuno dignità e significato.
>> Sabato 25 febbraio (alle 18.15) Angelica Calò Livnè sarà ospite del Circolo Negozianti aPalazzo Roverella per presentare Memorie di un angelo custode (Cantagalli), un manuale per chi ha perso la speranza. A dialogare con lei sarà Simonetta Della Seta, direttrice del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah. Il romanzo racconta la storia di una donna che scende da una collina della Galilea per seminare negli altri la voglia di vivere, accompagnata senza sosta da un angelo indolente.

Angelica Edna Calò Livnè è insegnante, educatrice, formatrice, regista, scrittrice, fondatrice e direttrice artistica della Fondazione Beresheet LaShalom – Un inizio per la pace, con sede in Alta Galilea in Israele. La svolta della sua vita arriva nel 2001 quando il primo dei suoi quattro figli, viene chiamato per il servizio militare in Israele, nel Paese dove ha scelto di venire a vivere a vent’anni, il suo istinto di madre, la sua vocazione di educatrice, uniti alla preoccupazione si fanno più forti e le fanno decidere di fare qualcosa di concreto per la pace in Medio Oriente. Sviluppa dunque un metodo di educazione per i giovani attraverso le arti nel quale convoglia gli skills di insegnante, attrice, coreografa e regista: nasce prima la Compagnia dell’Arcobaleno con lo spettacolo di teatro-danza Beresheet, poi la Fondazione omonima. Da allora viene invitata a rappresentare i suoi spettacoli con ragazzi musulmani, ebrei, cattolici, drusi e cirkassi della Galilea, veri protagonisti e destinatari del suo operato, i quali, essi stessi, si assumono il ruolo di giovani ambasciatori nel mondo di una coesistenza possibile. Angelica Edna Calò Livnè con la sua Fondazione, ha preso parte a workshop dovunque e ha lavorato con giovani provenienti da Egitto, Palestina, Marocco, Giordania, Malta, Italia, Brasile, Polonia, Estonia, Penisola Scandinava e con tante donne straniere, madri ed educatrici, prime mediatrici di un sentire pacifico. Il suo impegno per il dialogo tra diversi le è valso molti riconoscimenti e nel 2005 una candidatura al Nobel per la Pace.

 

(Comunicazione a cura dell’Istituto di Storia contemporanea di Ferrara)

Cna e Cia sollecitano istituzione Parco Interregionale Delta del Po

Da ufficio stampa

In una conferenza stampa a Comacchio, CNA e CIA chiedono di accelerare la legge istitutiva del Parco Interregionale del Delta

Basta con i localismi e i palleggiamenti sulla governance, il Parco è una occasione di sviluppo, parliamo di contenuti e progetti

Comacchio – Sono decenni che attendiamo il Parco interregionale del Delta, se perdiamo anche questo treno è finita. Questa la sostanza della posizione di CNA e CIA di fronte agli ennesimi palleggiamenti e incertezze, lungaggini e sterili discussioni su chi dovrà presiedere il Parco o meno, sui vincoli da introdurre e le difese identitarie dei territori.

In una conferenza stampa tenutasi oggi a Comacchio, alla Manifattura dei Marinati, le due organizzazioni non hanno esitato a mettere i piedi nel piatto: Il Parco interregionale Emilia – Veneto del Delta del Po non solo si deve fare, ma è questa l’unica ipotesi possibile di parco, tale da avere, cioè, una rilevanza strategica nazionale e internazionale. E, quindi, bando ai localismi e alla politica di basso profilo; senza perdere altro tempo, si vada infine verso questa scelta: l’unica in grado di valorizzare pienamente le eccellenze ambientali, culturali ma anche produttive di questa area, trasformandola in una grande opportunità di sviluppo, sia sotto il profilo turistico, che economico e imprenditoriale in senso più complessivo.

Su questo punto, Davide Bellotti, presidente di CNA Cultura, Stefano Calderoni della Confederazione Italiana Agricoltori, Riccardo Cavicchi presidente di CNA Turismo e Commercio e Giordano Conti presidente della CNA Area Delta, sono stati molto chiari.

“Siamo profondamente convinti – ha sottolineato Bellotti – che il Parco debba costituire una Destinazione turistica di rango nazionale e internazionale, esteso su un’area di grande ampiezza e articolazione, non solo perché questa è, di fatto, la sua dimensione «naturale», riconosciuta dal Mab – Unesco. Ma, in primo luogo, perché un’idea più localistica e riduttiva costituirebbe una mancata occasione di sviluppo. Al contrario, la istituzione del Parco Interregionale significherebbe aprire una fase nuova di crescita per tutto il sistema produttivo ferrarese”.

C’è, però, molta preoccupazione sull’iter di approvazione del Parco: “Le due Regioni interessate – ha evidenziato Calderoni – hanno un enorme potere di veto. Se non c’è un accordo ampio tra le Regioni e di tutto il mondo economico e associativo delle due realtà regionali rischiamo di vanificare l’impegno di decenni”.

“Sono gli stessi dati sulle presenze turistiche del 2016, riferite, in particolare, ai periodi della primavera e dell’autunno, a confermare l’interesse strategico dell’area del Parco e le sue grandi potenzialità – ha ricordato Riccardo Cavicchi di Cna Turismo – Potenzialità innanzitutto sul versante dell’ambiente naturalistico, un bene che tutti abbiamo interesse a salvaguardare e valorizzare, ma anche di un sistema produttivo e imprenditoriale fortemente intrecciato all’identità e storia di questa area fortemente antropizzata dall’uomo”

CNA e CIA provinciale rivolgono, quindi, un invito a tutte le istituzioni, forze politiche, associazioni imprenditoriali, forze economiche e sociali, associazioni culturali, ad esprimere un orientamento compatto e univoco sulla istituzione del Parco interregionale del Delta in tempi rapidi, auspicando quindi una tempestiva definizione e approvazione della legge istitutiva da parte del Ministero e del Parlamento. Una legge che punti a fissare le condizioni per un avvio il più lineare e rapido possibile del processo istitutive del Parco, rifuggendo da vizi vincolistici e burocratici, che ne demolirebbero di fatto il decollo e la realizzazione delle potenzialità e aspettative, che ne sono alla base.

Inoltre, CNA e CIA chiedono di passare, al più presto, al confronto sui contenuti, così da creare le condizioni affinché si dia luogo a progetti articolati in grado di avviare, al più presto, azioni concrete in grado di sostanziare materialmente il percorso del Parco. Sotto questo profilo, le Associazioni ritengono essenziale una «mappatura» del tessuto imprenditoriale del territorio, delle sue vocazioni produttive e delle tipicità ed eccellenze, cosi da facilitare la promozione delle iniziative più opportune e mirate, sulla base di chiari obiettivi di crescita, per filiere e settori di interesse, da definire attraverso un confronto pubblico – privato.

Lo spettacolo di Angelica Calò Livné per una pace senza distinzioni

Da ufficio stampa Istituto di Storia Contemporanea, Ferrara

Sul palco della Sala Estense saliranno ragazzi ebrei, cristiani, musulmani e drusi

Ha passato la sua vita a combattere le ideologie e i pregiudizi subiti dal suo popolo grazie agli strumenti della cultura. Questo fine settimana Ferrara sarà il palcoscenico di Angelica Edna Calò Livnè per due incontri unici. Venerdì 24 febbraio, alle 10, in Sala Estense andrà in scena Beresheet – In Principio, dei Ragazzi Arcobaleno di Galilea, uno spettacolo di mimo e danze diretto dalla regista e scrittrice ebrea. La compagnia teatrale sarà accolta da oltre duecento studenti delle nostre scuole superiori per condividere e diffondere un messaggio di coesistenza pacifica.
«Credo profondamente – spiega la Calò Livnè – che il nostro lavoro sia una dimostrazione di fiducia nell’avvenire, una vittoria del bene, della positività e della luce sul male e sulle tenebre che continuano a oscurare la nostra società». Quindici anni fa è iniziato il viaggio in giro per il mondo dei Ragazzi dell’Arcobaleno di Galilea, per raccontare che la realtà è fiducia nell’uomo in quanto tale, è solidarietà e partecipazione, coinvolgimento e lotta contro chi pretende di capovolgere i valori che danno anima alle nostre comunità. Erano in dieci e sono divenuti un gruppo affiatato che oramai raccoglie più di cinquecento ragazzi ebrei, cristiani, musulmani e drusi. Insieme raccontano danzando il bisogno profondo di pace di chi conosce la guerra in prima persona e della comprensione, unica arma contro l’odio razziale. Esprimono l’importanza e il valore immenso della differenza come fonte di ricchezza e di crescita, e non come motivo di conflitto. Beresheet è un messaggio di fiducia per un domani in cui si può vincere l’indifferenza, e dare a ognuno dignità e significato.
Sabato 25, alle 18.15, Angelica Calò Livnè sarà ospite del Circolo Negozianti a Palazzo Roverella per presentare Memorie di un angelo custode (Cantagalli), un manuale per chi ha perso la speranza. A dialogare con lei sarà Simonetta Della Seta, direttrice del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah. Il romanzo racconta la storia di una donna che scende da una collina della Galilea per seminare negli altri la voglia di vivere, accompagnata senza sosta da un angelo indolente. Il doppio appuntamento è scaturito dalla sinergia tra la Comunità Ebraica di Ferrara, l’Associazione Donne Ebree d’Italia e l’Istituto di Storia Contemporanea.

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Angelica Edna Calò Livnè è insegnante, educatrice, formatrice, regista, scrittrice, fondatrice e direttrice artistica della Fondazione Beresheet LaShalom – Un inizio per la pace, con sede in Alta Galilea in Israele. La svolta della sua vita arriva nel 2001 quando il primo dei suoi quattro figli, viene chiamato per il servizio militare in Israele, nel Paese dove ha scelto di venire a vivere a vent’anni, il suo istinto di madre, la sua vocazione di educatrice, uniti alla preoccupazione si fanno più forti e le fanno decidere di fare qualcosa di concreto per la pace in Medio Oriente. Sviluppa dunque un metodo di educazione per i giovani attraverso le arti nel quale convoglia gli skills di insegnante, attrice, coreografa e regista: nasce prima la Compagnia dell’Arcobaleno con lo spettacolo di teatro-danza Beresheet, poi la Fondazione omonima. Da allora viene invitata a rappresentare i suoi spettacoli con ragazzi musulmani, ebrei, cattolici, drusi e cirkassi della Galilea, veri protagonisti e destinatari del suo operato, i quali, essi stessi, si assumono il ruolo di giovani ambasciatori nel mondo di una coesistenza possibile. Angelica Edna Calò Livnè con la sua Fondazione, ha preso parte a workshop dovunque e ha lavorato con giovani provenienti da Egitto, Palestina, Marocco, Giordania, Malta, Italia, Brasile, Polonia, Estonia, Penisola Scandinava e con tante donne straniere, madri ed educatrici, prime mediatrici di un sentire pacifico. Il suo impegno per il dialogo tra diversi le è valso molti riconoscimenti e nel 2005 una candidatura al Nobel per la Pace.

Un viaggio nella cultura del ‘400 e ‘500 con il Carnevale Rinascimentale

Da organizzatori

Venerdì 24 febbraio 2017 il secondo giorno della manifestazione ferrarese (fino al 26 febbraio). Tanti gli eventi tra cui la visita in maschera in Casa Romei e lo spettacolo teatrale recitato dai detenuti della Casa Circondariale.

Balli in maschera, spettacoli e visite guidate a tema rinascimentale. Tanti gli eventi per il secondo giorno del Carnevale Rinascimentale – fino a domenica 26 febbraio 2017 – dedicato quest’anno alla prima duchessa di Ferrara: Eleonora d’Aragona. Dalle 10.00 di venerdì 24 febbraio, si può scegliere di partecipare a diversi appuntamenti immergendosi nelle atmosfere di corte del ‘400 e ‘500, rivivendone non solo i fasti, ma anche la cultura dell’epoca. Tra gli eventi, la visita in maschera con concerto finale a Casa Romei. Il direttore del museo alle 17.00 condurrà gli ospiti alla scoperta dei segreti più inesplorati dell’importante e antico Palazzo, per poi dare spazio ad un concerto di canto rinascimentale e barocco, a cura del Conservatorio G. Frescobaldi di Ferrara. Alle 17.30 alla Sala Boldini, da non perdere la proiezione dello spettacolo teatrale portato in scena dai detenuti del laboratorio della Casa Circondariale di Ferrara, per la regia di Horacio Czertok. Dal titolo “Combattimento di Tancredi e Clorinda”, è la versione rivisitata e tratta dalla Gerusalemme Liberata di Torquato Tasso, un’opera che è anche un omaggio alla cultura italiana. Gli eventi del venerdì termineranno con “Masquerade” un ballo in maschera a tema sole, luna e pianeti che si svolgerà dalle 20,00 presso le sale degli Imbarcaderi del Castello Estense.

Per scoprire tutti gli eventi www.carnevalerinascimentale.eu e per prenotare le attività e le proposte di soggiorno, c’è il sito del Consorzio Visit Ferrara: https://www.visitferrara.eu/it/eventi/carnevale-rinascimentale-2017
Per informazioni e prenotazioni: Consorzio Visit Ferrara
Via Borgo dei Leoni 11, Ferrara (FE)
Tel. 0532 783944, 340 7423984
E – mail: assistenza@visitferrara.eu
Sito web: www.visitferrara.eu
Ufficio stampa: http://www.ellastudio.it

Venerdì 24 febbraio Raffele Costantino, Nu Guinea, Tommaso Cappellato. Con Reverb irrompe l’elettronica al Jazz Club

Da ufficio stampa

Con Reverb, venerdì 24 febbraio, la musica elettronica irrompe al Jazz Club con un’autentica staffetta di trascinanti dj set e live set tenuti da protagonisti assoluti del genere come il Dj Raffaele Costantino, i Nu Guinea ed il batterista Tommaso Cappellato. Umori sospesi tra musica elettroacustica e improvvisazione jazz, assieme a playlist che diventano storie e illustrazioni: questi gli ingredienti per una serata “contaminata”, ad alto voltaggio adrenalinico.

Con Reverb, venerdì 24 febbraio (a partire dalle ore 21.00), la musica elettronica irrompe al Jazz Club con una maratona che vedrà alternarsi sul palco del Torrione live set e dj set dagli umori sospesi tra musica elettro acustica e improvvisazione jazz.
Aprirà e chiuderà le danze Raffaele Costantino che, in veste di autore, presenterà “Storia di una playlist / Playlist di una storia” (Arcana Edizioni). Dall’esordio letterario del dj e producer, oltre che ideatore e conduttore su Radio Due del programma Musical Box, si evince che ogni playlist, oltre ad essere un atto d’amore, è di fatto una narrazione, un percorso di senso. Il testo snocciola così una serie di episodi ed aneddoti legati ai grandi protagonisti della musica contemporanea che si sviluppa proprio come i brani di quella che l’autore immagina essere la colonna sonora ideale da abbinare alla lettura. Ad arricchire la presentazione saranno le illustrazioni di Marcello Crescenzi, meglio conosciuto come Rise Above, allestite per l’occasione.
Alle ore 22.00 sarà la volta del live set di Tommaso Cappellato. Il batterista e compositore formatosi a New York e il cui ambito espressivo puramente jazzistico trova un perfetto punto di incontro con l’estetica dell’elettronica contemporanea della Grande Mela, presenterà “Aforemention”, progetto solista che raccoglie e interpreta in una sintesi fresca e originale molteplici interessi musicali, coltivati in anni di peregrinazioni intono al mondo. Con l’ausilio di batteria, percussioni, sintetizzatori analogici e live electron ics, Cappellato proporrà un viaggio ipnotico tra jazz, elettronica, musiche orientali e africane.
Si innesta, dalle ore 23.00, il dj set del Nu Guinea Duo, il cui magmatico sound afro è intriso di tastiere, vinili e sintetizzatori. Qui, i generi più disparati si combinano e collegano alla dance, spaziando dall’obscure disco alla world music. I Nu Guinea, formatisi a Napoli ma con sede a Berlino, hanno recentemente esordito con “The Tony Allen Experiments”, album frutto della collaborazione fra Early Sounds e Comet Records, in cui l’uso dei sintetizzatori si è amalgamato all’estetica del noto batterista di Fela Kuti.
Tolte le vesti di autore, allo scoccare della mezzanotte, salirà in consolle Raffaele Costantino per chiudere in bellezza una serata votata alle contaminazioni, ad alto voltaggio adrenalinico.
Per informazioni www.jazzclubferrara.com ; tel. 0532 1716739 dalle ore 12 alle ore 20.

INFORMAZIONI
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com

www.reverbfestival.it
info@reverbfestival.it

Info line 0532 1716739 dalle ore 12.00 alle ore 20.00, oppure 349 7645986.

Il Jazz Club Ferrara è affiliato Endas, l’ingresso è riservato ai soci.

DOVE
Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara. Con dispositivi GPS è preferibile impostare l’indirizzo Corso Porta Mare, 112 Ferrara.

COSTI E ORARI
Posto unico 20 euro

NB Non si accettano pagamenti POS

Apertura biglietteria ore 19.30
Incontro con l’autore ore 21.00
Primo dj set ore 22.00
Live set ore 23.00
Secondo dj set ore 24.00

DIREZIONE ARTISTICA
Francesco Bettini

UFFICIO STAMPA
Eleonora Sole Travagli
e-mail: solejazzclubferrara@gmail.com ; press@jazzclubferrara.com
cell. + 39 339 6116217

UFFICIO STAMPA REVERB
Licia Vignotto

Seminario sulla riforma del Terzo Settore

Da Forum Terzo Settore Ferrara

“La Riforma del terzo settore al bivio”. Questo il titolo del Seminario di approfondimento promosso dal Forum Terzo Settore di Ferrara e in programma sabato 25 febbraio alle ore 10 a Ferrara in via Darsena 57 (c/o il Consorzio Wunderkammer).
Il Forum del Terzo Settore della provincia di Ferrara, invita le organizzazioni del Terzo Settore, gli amministratori e la cittadinanza ad approfondire il tema della Riforma del Terzo Settore, che introduce sensibili cambiamenti e sfide per il mondo del volontariato, dell’associazionismo e dell’impresa sociale. Dall’ approvazione della Legge Delega del giugno scorso, arrivata dopo due anni dalle prime linee guida promosse dall’ ex premier Matteo Renzi, il percorso non è ancora concluso. Dopo la recente pubblicazione del decreto sul servizio civile universale, si attende la pubblicazione di altri quattro decreti attuativi per non vanificare il lungo percorso di una riforma che ha una portata culturale significativa.
L’appuntamento in programma sabato sarà occasione per approfondire questi temi, mettendo in luce i rischi e le opportunità.
I lavori si apriranno con l’intervento introduttivo della Portavoce del Forum di Ferrara, Chiara Bertolasi.
A seguire l’intervento del Portavoce del Forum Regionale Federico Amico che porterà il punto di vista del Forum Terzo Settore. Alle 10.45 la relazione di Francesca Colecchia (Responsabile servizio consulenza Arsea srl) che approfondirà gli aspetti tecnici e giuridici della Riforma.

Sulla questione ebraica nell’Italia fascista

Da Rino Bonora

Vorrei ricordare due frasi di Israel Corrado Debenedetti (ebreo ferrarese, a cui il Sindaco Tagliani consegnò una “targa di riconoscenza” nel 2014). Sono tratte da :
Da Ferrara a Israele, passando per la lunga notte del ’43 …

www.ferraraitalia.it/da-ferrara-a-israele-passando-per-la-lunga…

Da Ferrara a Israele, passando per la lunga notte del ’43: la storia di Corrado Israel De Benedetti /)

“C’erano dei campeggi di formazione: io ho partecipato all’ultimo prima della guerra, a Canazei, nell’inverno fra 1939 e 1940”.

Si noti “fra il 1939 e il 1940”, Debenedetti partecipò a un campo di preparazione per la partenza in Israele dopo le leggi razziali del 1938. Sembra incredibile!

Inoltre :
Prima del 1938 aveva mai subito atti di antisemitismo? Aveva amici non ebrei?
No, allora non avevo amici cattolici, solo dopo la guerra all’università, quando ho frequentato chimica per due anni qui a Ferrara.
So che ad alcuni è successo, ma io non ho mai subito atti di antisemitismo, la maggior parte della popolazione ferrarese non sapeva chi era ebreo e chi non lo era.

Mi sembra che i ferraresi, alla fine, non facciano una brutta figura…Le leggi razziali del 1938 non furono soltanto un gravissimo e stupido errore commesso dal fascismo (poichè gli Ebrei, in grande maggiornanza, non erano ostili al regime), ma costituirono un’infamia indifendibile,ieri come oggi.
Ciò premesso, non è mai possibile fare di ogni erba un fascio e confondere le responsabilità storiche dei vari regimi, che sono diverse.
Faccio un esempio : lesioni, percosse e omicidio sono reati, ma il Codice Penale prevede pene diverse a seconda delle responsabilità del reo. E, sul piano politico, le colpe di Stalin non sono uguali a quelle di Kruscev, così come Franco e Hitler non possono esser messi sullo stesso piano.
Circa le leggi razziali del 1938, esse prevedevano, ad esempio, che gli universitari ebrei già iscritti potessero concludere gli studi e conseguire la laurea, come fece Giorgio Bassani nel 1939 a Bologna.
E il Regio Decreto n. 1779 del 15 settembre 1938, all’art. 5, disponeva quanto segue :
“Per i fanciulli di razza ebraica sono istituite, a spese dello Stato, speciali sezioni di scuola elementare nelle località in cui il numero di essi non sia inferiore a dieci. Le comunità israelitiche possono aprire, con l’autorizzazione del Ministro per l’educazione nazionale, scuole elementari con effetti legali per fanciulli di razza ebraica, e mantenere quelle all’uopo esistenti”.
I professionisti (come gli avvocati) potevano rimanere iscritti al loro ordine, sia pure in un vergognoso “elenco aggiunto”, come fece l’Avv. Renzo Ravenna, che continuò ad esercitare la professione forense.
Gli Ebrei, oggetto di un’odiosa discriminazione, furono quindi ignobilmente declassati a “cittadini di serie B” (come peraltro avveniva nel Regno di Sardegna fino al 1848, quando Carlo Alberto concesse loro la pienezza dei diritti civili).

Con questo non intendo certo (ci mancherebbe altro!) difendere le ignominiose leggi razziali. Ma fra inviare gli Ebrei nei campi di sterminio e declassarli a “cittadini di serie B” c’è una bella differenza! Se non sul piano morale (le percosse ad un anziano possono risultare anche più vili e odiose di un omicidio), almeno su quello giuridico e storico.

Qualcuno riesce ad immaginare, nella Germania nazista del 1938, uno studente ebreo a cui viene consentito (come accadde a Bassani) di conseguire l’alloro accademico? O un altro studente che nell’inverno 1939-40 partecipa a un campeggio di formazione in quel di Canazei?
O può ipotizzare sezioni di scuola elementare per gli alunni ebrei, istituite “a spese dello Stato”? Non scherziamo su un argomento così doloroso!
Il più grande campo di internamento in Italia fu quello di Ferramonti-Tarsia, in provincia di Cosenza.Nessuno degli internati fu vittima di violenze o fu direttamente deportato da Ferramonti in Germania. Al contrario, le autorità del campo non diedero mai seguito alle richieste tedesche, al punto che lo storico ebreo inglese Jonathan Steinberg definì il campo di Ferramonti come “il più grande kibbutz del continente europeo”.

Gli internati potevano ricevere dall’esterno posta e cibo e, all’interno del campo, godettero sempre della libertà di organizzarsi eleggendo propri rappresentanti, di avere un’infermeria con annessa farmacia, una scuola, un asilo, una biblioteca, un teatro e dei propri luoghi di culto. Diverse coppie si formarono e sposarono nel campo, dove nacquero 21 bambini. A conferma di questa sua storia di umanità, le relazioni degli ufficiali del Regno Unito che entrarono a Ferramonti nel 1943, descrissero il campo di Ferramonti più come un piccolo villaggio che non un campo di concentramento. Gli internati, infine, ricevettero continua assistenza dalla DELASEM, l’ente di assistenza ai profughi creato nel 1939 dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane con l’autorizzazione del governo. Vi operava anche la “Mensa dei bambini” di Milano, diretta da Israele Kalk.

Ecco perchè Israel Corrado Debenedetti ha affermato che “Mussolini salvò più di 3000 Ebrei”. Non ritengo che Mussolini abbia agito intenzionalmente e non credo che abbia diritto a particolari titoli di merito. Ma, oggettivamente, le vicende andarono così. E gli internati di quel campo si salvarono.

Certo, non era il paradiso in terra e la privazione della libertà è sempre terribile. Ma solo un folle può paragonare Ferramonti ad Auschwitz o a Buchenwald!

E allora, per rispetto della verità storica, nessuno si deve offendere con chi afferma che l’atteggiamento del fascismo e del nazismo nei confronti degli Ebrei fu egualmente condannabile dal punto di vista morale, ma ben diverso sul piano degli effetti pratici, almeno fino al 25 luglio del 1943. Dopo tale data ogni giudizio, secondo me, perde di significato reale, perchè Mussolini non contava più nulla e nell’ Italia del Nord comandavano solo i Tedeschi.
Capisco di affermare una verità che dà fastidio (come hanno dato fastidio le affermazioni controcorrente di Israel Corrado Debenedetti) ma la storia non può essere cambiata a nostro piacimento.
Concludo con due osservazioni relative a realtà che personalmente mi hanno addolorato e mi addolorano.
La prima riguarda tre democraticissime nazioni (U.S.A., Gran Bretagna e Francia) che, all’approvazione delle leggi razziali (1938) non solo non ritirarono da Roma i propri ambasciatori, ma non inviarono neppure una nota di protesta, che forse avrebbe fatto capire a Mussolini che una buona parte del mondo non era d’accordo con lui. Invece, fino al 1940 Churchill e fino al 1941 Roosevelt intrattennero buoni rapporti con Mussolini, forse nella speranza di staccarlo da Hitler, come emerge dalla numerosa corrispondenza che è stata pubblicata.
La seconda riguarda quei senatori che ebbero il coraggio – come il Gen. Guglielmo Pecori Giraldi – di votare NO di fronte all’obbrobrio delle leggi razziali. Nessuno, a quanto mi risulta, ha mai proposto in Senato di ricordarli almeno con una lapide, mentre il busto di Gaetano Azzariti senior trionfa nel salone d’onore della Corte Costituzionale…

Nuoto: è iniziato il terzo ciclo di corsi

Da ufficio stampa Cus Ferrara

Si apre il sipario sul terzo ciclo di lezioni del Cus Ferrara Nuoto dopo il successo dell’ultimo corso a cui hanno partecipato oltre 500 bambini. Prosegue la scuola nuoto che si conferma un successo visti anche gli oltre duecento bambini presenti alla consueta festa di Natale. Appuntamento giocoso in piscina che come ogni anno viene offerto dal Cus Ferrara Nuoto ai suoi giovani corsisti. Dal 30 gennaio, quindi, sono ripartite le lezioni che si concluderanno l’1 aprile. La scuola nuoto è un momento molto importante dell’attività natatoria del Centro Universitario Sportivo in via Liuzzo grazie anche all’esperienza e alle capacità dei suoi istruttori, famosi da anni a livello provinciale e regionale. Diretta da Athos Gualandi, si avvale di responsabili del calibro di Alessandro Scalambra, Moreno Zagatti e Marco Bonfatti, istruttori qualificati con brevetto federale o con laurea in Scienze Motorie. Le attività si svolgono con cicli di lezioni monosettimanli e bisettimanali in via Liuzzo per andare incontro il più possibile alle esigenze delle famiglie.

Coldiretti: dal 24 febbraio al primo marzo anche in Emilia-Romagna la settimana degli agrumi italiani

Da ufficio stampa

Nei mercati e nei punti vendita di Campagna Amica le arance della filiera agricola italiana del nostro mezzogiorno. A Ferrara si troveranno mercoledì 1 marzo all’Agrimercato di Grisù in Via Poledrelli.

Una settimana dedicata al frutto della salute per eccellenza: le arance del mezzogiorno d’Italia saranno protagoniste nei mercati contadini e nei punti di Campagna Amica dell’Emilia Romagna a partire da venerdì 24 febbraio, fino a mercoledì 1 marzo.

Si tratta di una serie di iniziative che si svolgerà in tutta Italia e che consentirà ai consumatori di andare alla scoperta delle caratteristiche qualitative e salutari degli agrumi 100 per cento made in Italy, portati sui mercati direttamente dagli agricoltori, con l’offerta di un milione di chilogrammi di arance del Sud Italia con la stessa modalità e al medesimo prezzo: una cassetta di 4 chilogrammi di arance al prezzo di 5 euro, ben riconoscibile dal marchio Campagna Amica. Sarà anche un modo per essere solidali con i produttori di agrumi che hanno subito gravi danni a causa del maltempo e delle gelate.

L’iniziativa prenderà il via venerdì 24 febbraio al punto Campagna Amica dell’azienda agricola Molesini in via Boschetto 66 a Ferrara e alla Bottega Italiana Mulino di Bisi in via Colombo 35 a Piacenza, che venderanno agrumi fino a mercoledì 1 marzo, e proseguirà con altri eventi al punto Campagna Amica dell’azienda Zanoni in piazza Garibaldi 25 a Lugo (RA), che venderà arance dal 25 febbraio all’1 marzo; il mercato Rione Verde martedì 28 febbraio, dalle 15.00 alle 19.00, in via Cavour 37 a Faenza (RA) e l’Agrimercato Grisù mercoledì 1 marzo, dalle 8.00 alle 13.00, in via Poledrelli 21 a Ferrara.

Alla scoperta di “Pianeta Clara” con Area e le scuole

Da Area spa

Sono iniziati nei giorni scorsi i percorsi di ‘Pianeta Clara’, il nuovo progetto di educazione ambientale promosso da Area e dedicato al tema della sostenibilità ambientale legata ai rifiuti. Il progetto raccoglie l’importante eredità dello storico ‘Quadrifoglio’ che per 13 anni ha accompagnato i ragazzi in percorsi di sensibilizzazione al rispetto dell’ambiente. Il nome del progetto richiama la nuova denominazione – Clara, appunto – che la società assumerà a breve a seguito della fusione con Cmv Raccolta.

In continuità con lo spirito di Quadrifoglio, Pianeta Clara si rivolge a tutte le scuole del territorio, dall’infanzia agli Istituti di Istruzione Superiore, variando l’approccio, la metodologia utilizzata e le modalità di coinvolgimento delle classi.

Tra le novità, per la prima volta un laboratorio didattico-scientifico anche per i più piccoli delle scuole dell’infanzia, “Magicabula”, che vede l’intervento in aula di uno scienziato a compiere delle vere e proprie magie con gli oggetti di scarto quotidiano, con l’intento di aiutare i bambini a riconoscere i materiali. Per l’infanzia c’è inoltre lo spettacolo teatrale “Io, l’ambiente e tu”, una fiaba ecologica dove tutto, dai costumi agli oggetti di scena, è costituito da materiali riutilizzati o riciclati.

Un’altra novità è la proposta per gli Istituti di Istruzione Superiore, “Da grande”, che partendo dal significato di economia circolare intende coinvolgere ragazze e ragazzi nella progettazione di un’azienda virtuale con soluzioni economicamente ed ecologicamente sostenibili per risolvere le criticità legate alla gestione dei rifiuti.

Per le primarie e le secondarie di I grado le proposte sono numerosissime. Oltre alla riconferma dei percorsi interdisciplinari sui materiali (“Materiali secondo natura”), per conoscere sotto varie angolazioni carta, plastica, vetro, metalli e RAEE, sia con le elementari che con le medie si indagherà il rapporto tra ambiente e rifiuti, l’importanza di preservare la natura e l’impatto che l’abbandono dei rifiuti può avere sulla biodiversità. Questo tema è declinato nei due percorsi “Rifiuti che storia!” e “Stop and go” – caratterizzati da una innovativa metodologia di lavoro, che richiede documentazione fotografica per i più piccoli e coinvolge i più grandi nella realizzazione di un corto con la tecnica dello stop-motion. Un secondo tema sarà quello dei rifiuti organici, proposto alle classi tramite i laboratori “Un fantastico destino” e “Scarto matto” – per pensare ad utilizzi alternativi degli scarti alimentari prima di destinarli alla raccolta differenziata o per analizzare altre opportunità di trasformazione oltre al compostaggio.

Per i territori che hanno recentemente nuovi modelli di raccolta, ci sarà “Gira la ruota”, un incontro dedicato alla riflessione sul rapporto tra vita dell’uomo e territorio.

Per concludere non mancheranno le iniziative a premi: “Chi è Clara?” invita le scuole dell’infanzia e primarie a ideare una nuova mascotte per il nuovo progetto scuola, attraverso disegni o riproduzioni. “Vuota il sacco” trasforma invece ragazze e ragazzi delle scuole medie e superiori in reporter dell’ambiente, chiedendo loro di documentare le situazioni di degrado presenti nel territorio e proporre interventi innovativi di riqualificazione. Per i vincitori ci sono in palio escursioni guidate alla scoperta degli ambienti del Parco del Delta del Po o materiali didattici.

Pinocchio e Cappuccetto Rosso in scena a Porto Garibaldi

Da ufficio stampa

La compagnia Nata Teatro protagonista d’eccezione per l’ultimo appuntamento con Junior! Pomeriggi a Teatro

Arriva il gran finale per la rassegna Junior! Pomeriggi a Teatro, che con la nuova formula secondo la quale è stata realizzata ha incontrato quest’anno un crescente successo di pubblico in termini di affluenza e gradimenti. La programmazione pomeridiana per ragazzi e famiglie è parte integrante della stagione teatrale cittadina Comacchio a Teatro, e parallelamente al cartellone serale si è articolata in maniera diffusa sul territorio, varcando i confini dell’edificio teatrale e mettendo in rete le frazioni in un piccolo sistema culturale che abbraccia tutto il territorio. Questo modello, consolidatosi negli ultimi anni, ha permesso ad esempio di presentare a Vaccolino lo scorso 12 febbraio, in anteprima per l’Emilia Romagna, il nuovo spettacolo della compagnia Lagrù Ragazzi. E’ forse un fatto unico nella storia recente della frazione, quello di ospitare un’anteprima regionale, ma è oramai una costante il riscontro in termini di partecipazione e di calore che il pubblico manifesta in questa come in altre località che le programmazioni dirette da Massimiliano Venturi percorrono in maniera continuativa in più occasioni durante tutto l’anno, decentrando sul territorio eventi di qualità mettono a frutto la potenzialità dello spettacolo dal vivo anche come veicolo di coesione sociale.
L’ultimo appuntamento andrà in scena eccezionalmente di sabato pomeriggio, così da non sovrapporsi al Carnevale sull’acqua, e vedrà protagonista la compagnia aretina NATA Teatro, gruppo storico del teatro ragazzi sulla scena nazionale, che ha recentemente festeggiato i 40 anni di attività. Presso la Palestra delle Scuole Medie di Porto Garibaldi andrà infatti in scena Se Pinocchio fosse Cappuccetto Rosso, un lavoro originale nato dalla penna di una delle colonne della storica compagnia, Livio Valenti, che assieme a Cinzia Corazzesi e Lorenzo Bachini ne è anche interprete: nella casa delle fiabe, dove le storie si incrociano e si mescolano, Pinocchio e Cappuccetto Rosso decidono di fare un gioco: il burattino si travestirà con un mantello ed un cappuccio rosso, e diventerà il protagonista della favola della sua amica. Per una volta sarà allora Pinocchio a fare visita alla Nonna, affrontando le insidie del bosco e del Lupo Cattivo che troverà pane per i suoi denti. Un susseguirsi di gags e di momenti sognanti condurranno lo spettatore verso l’epilogo di una storia semplice e delicata, pensata per un pubblico di tutte le età, raccontata come un sogno e divertente come un gioco. Un omaggio non solo a due classici della narrativa per l’infanzia, ma anche a Gianni Rodari, padre di una ricetta unica e inconfondibile, ovvero l’insalata di fiabe.
L’appuntamento è per sabato 25 febbraio alle ore 16, presso la Palestra delle Scuole Medie di Porto Garibaldi, in via Pastrengo 1. L’ingresso è gratuito e lo spettacolo è adatto a tutti, a partire dai tre anni di età. La rassegna è organizzata per il Comune di Comacchio da Bialystok Produzioni, in collaborazione con Teatro dell’Aglio e sotto la direzione artistica di Massimiliano Venturi. Il programma completo della rassegne è sul sito www.comacchioateatro.it; aggiornamenti in tempo reale sulla pagina facebook ‘Comacchio a Teatro’, infoline 349 0807587

Domenica tra salute e benessere

Da organizzatori

I Ricostruttori nella preghiera propongono il pomeriggio della domenica 26 febbraio dedicato alla salute e al benessere. Dalle ore 15 alle ore 16.30 l’esperta operatrice shiatsu Adriana Beltrami propone esercizi fisici e tecniche di rilassamento, alla ricerca del proprio equilibrio. E’ necessaria la preiscrizione (0532 713017 oppure 335 66 55 025). Segue alle ore 17 una conferenza di Raffaella Perfetto dal titolo “Cambiare si può – i benefici della meditazione sul corpo e sulla mente”.
L’intero programma è ad entrata libera.

La Cascina Santa Caterina si trova a San Martino in via Sgarbata, angolo Stradone del Gallo.

Pesca. Il presidente Bonaccini e l’assessore Caselli incontrano Aci Emilia-Romagna, l’impegno della Regione per sostenere il settore e farlo uscire dalla crisi

Da ufficio stampa

Disponibilità ad agire in Conferenza Stato-Regioni per modificare la legge 154/2016, in particolare sul sistema sanzionatorio e il contrasto al bracconaggio ittico nelle acque interne, e posizioni comuni con le Regioni adriatiche in merito alla prossima ripartizione di quote del tonno rosso. Nei giorni scorsi la manifestazione delle marinerie

Bologna – L’impegno della Regione Emilia-Romagna per salvaguardare e sostenere il settore della pesca e dell’acquacoltura, aiutandolo ad uscire dalla crisi denunciata dagli operatori. Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e l’assessore all’Agricoltura, Simona Caselli, hanno incontrato oggi negli uffici della Giunta regionale i rappresentanti del settore Pesca di Alleanza cooperative italiane (Aci) Emilia-Romagna, Sergio Caselli, Patrizia Masetti e Vadis Paesanti, per valutare le richieste che sono state oggetto della manifestazione di tutte le marinerie della regione lo scorso 17 febbraio.

In particolare, il presidente e l’assessore hanno dato disponibilità a presentare in Conferenza Stato-Regioni un ordine del giorno teso a modificare gli articoli 39 e 40 della legge 154/2016 che riguardano disposizioni di pesca e acquacoltura, con particolare riferimento al sistema sanzionatorio, e norme di contrasto al bracconaggio ittico nelle acque interne.

Allo stesso tempo, si è convenuto di proporre alle Regioni adriatiche l’adozione di posizioni comuni in merito alla prossima ripartizione di quote del tonno rosso per favorire l’accesso alla pesca di tale specie, da parte di imprese delle marinerie dell’Emilia-Romagna e dell’Adriatico, con l’obiettivo di salvaguardare l’equilibrio eco-sistemico del mare, senza penalizzare ingiustamente gli operatori della pesca.

“Manteniamo la rotta”: a un anno dalla nascita di Legacoop Estense, il 24 febbraio si terrà l’Assemblea delle cooperative di Ferrara e Modena

Da ufficio stampa Lega Coop Estense

È fissata per venerdì 24 febbraio l’Assemblea di Legacoop Estense, a un anno dalla sua fondazione. Alle 14:30 al Teatro Nuovo le cooperative associate di Modena e Ferrara si riuniranno, insieme alle Istituzioni e agli invitati, per confrontarsi sul contesto socio-economico del territorio e fare il punto sulle strategie e le progettualità dell’associazione. «”Manteniamo la rotta” è il nome che abbiamo scelto per lanciare un messaggio preciso – afferma il presidente di Legacoop Estense Andrea Benini –. A un anno dalla fusione continuiamo a perseguire gli obiettivi che abbiamo condiviso e annunciato, continuiamo a lavorare per affrontare insieme alle cooperative le sfide che il mercato ci pone, rimaniamo convinti che le aggregazioni siano la chiave per tenere la rotta del cambiamento». Dopo l’apertura dei lavori da parte della vicepresidente di Legacoop Estense Francesca Federzoni e la relazione di Andrea Benini, si alterneranno gli interventi degli ospiti: Patrizio Bianchi – Assessore alla scuola, formazione professionale, università e ricerca, lavoro Regione Emilia-Romagna – Tiziano Tagliani – Sindaco di Ferrara – Gian Carlo Muzzarelli – Sindaco di Modena – Martina Bagnoli – Direttrice Gallerie Estensi – Nicola Folletti – Presidente Alleanza delle Cooperative Italiane di Ferrara. Sarà poi il momento del dibattito, che darà spazio alle cooperative associate. Concluderà l’assemblea il presidente nazionale Mauro Lusetti.

Carcere: più fondi per le attività del Garante

Da Leonardo Fiorentini – Presidente Gruppo Consiliare Sinistra Italiana Comune di Ferrara

Con l’emendamento dei consiglieri Baraldi (PD) e Fiorentini (Indipendente per Sinistra Italiana) il fondo passerebbe da 500 a 5000 euro.

E’ stato presentato dai consiglieri Ilaria Baraldi (PD) e Leonardo Fiorentini (Indipendente per Sinistra Italiana) un emendamento al bilancio di previsione 2017/19 del Comune di Ferrara volto a reperire nuove risorse per le attività del garante dei detenuti.

“Si tratta – spiega Fiorentini – di un piccolo emendamento che non va ad incidere sull’attuale compenso del Garante, che pure rimane ormai puramente simbolico rispetto all’impegno del ruolo, ma che si prefigge di aumentare le risorse a disposizione del garante per iniziative non solo di sensibilizzazione ma anche di intervento diretto in attività di educazione, socializzazione e formazione professionale all’interno del carcere di Ferrara. Nell’ultima relazione il garante uscente Marighelli aveva illustrato al consiglio come i pochi fondi a sua disposizione (500 euro, che ora vogliamo portare a 5000) aveva acquistato la vernice per far verniciare ai detenuti alcune pareti del luogo in cui vivono e le marche da bollo per i diplomi dei carcerati che avevano seguito corsi di istruzione durante la detenzione. Mi piacerebbee se riuscissimo a rendere possibile ritinteggiare l’intero carcere entro al fine del mandato, e magari permetterci qualche diploma in più…”

Per la consigliera Ilaria Baraldi “il ruolo del garante è determinante per la diffusione della cultura della tutela dei diritti delle persone detenute. In essa rientra appieno l’idea che il tempo passato in carcere debba essere un tempo utile al detenuto, nella logica rieducativa e non solo punitiva, attraverso un percorso di cambiamento che renda efficace il suo reinserimento. I dati confermano che più il detenuto è occupato in attività formative e laboratori che lo aiutino ad acquisire nuove competenze, minori sono le probabilità che torni a delinquere perché maggiori saranno gli strumenti che avrà per affrontare il suo rientro nella comunità.” Per Baraldi infine “l’attività del garante serve, da un lato, a raccontare fuori quello che accade dentro al carcere, dall’altro a portare in carcere idee, attività, persone, volontari per uno scambio continuo che confermi il carcere come una parte della città.”

L’emendamento sarà ora oggetto di vaglio tecnico dell’ufficio Ragioneria e del Collegio dei Revisori per poi approdare al voto del Consiglio nella sessione di bilancio che avrà inizio lunedì 27 febbraio.

“Our War” a Ferrara al cinema Boldini

Da organizzatori

Nelle sale italiane il documentario che racconta chi combatte l’Isis

Dopo i sold out nelle città di Milano, Roma e Cagliari, il 28 febbraio 2017 alle ore 21.00 al Cinema Boldini verrà presentato Our War, il documentario di Benedetta Argentieri, Bruno Chiaravalloti e Claudio Jampaglia, che racconta le storie e il mondo di tre volontari internazionali partiti per la Siria a combattere l’autoproclamato Stato islamico. Uno spaccato su una realtà inedita e ancora poco conosciuta rispetto ai “foreign fighters” del terrorismo islamico.

Our War, presentato Fuori Concorso allo scorso Festival del Cinema di Venezia, prodotto da Possibile Film e Lorenzo Gangarossa, con Rai Cinema e in associazione con Start, racconta la storia di Karim, Joshua e Rafael: tre ragazzi che per motivi diversi hanno scelto di abbandonare le proprie certezze e benessere, per arruolarsi come volontari alle Unità di Protezione Popolare (YPG), le milizie curde che controllano la regione Nord Est della Siria, denominata Rojava.

Our War ci porta dalle postazioni di tiro, a pochi metri dalla linea di fuoco dell’Isis, alla quotidianità, nelle nostre case e città, si spinge nell’intimità e nel labirinto di aspirazioni e di contraddizioni dei tre protagonisti accompagnando la loro esperienza personale ed emotiva, sfiorando i loro incubi ed affrontando domande senza possibilità di appello: può mai essere giusto uccidere un altro essere umano?

Il film è a disposizione del pubblico tramite l’innovativa piattaforma MovieDay, dove ciascuno può scegliere la città, la sala e la data in cui vedere Our War. Un meccanismo di distribuzione dal basso che favorisce la scelta e la partecipazione diretta del pubblico. Le prossime proiezioni saranno a Perugia, Torino, Roma, Milano, Bologna, Ancona e tante altre città con personaggi, eventi e l’intervento dei registi.

“Questi ragazzi sono degli espulsi in cerca di un senso più alto oppure sono i futuri eroi

di domani, coloro che i nostri pronipoti ringrazieranno per avere preservato la libertà?”

Paolo Giordano, Corriere della Sera

Link MovieDay: http://www.movieday.it/event/event_details?event_id=709

Pressbook: https://www.dropbox.com/sh/w580st4zi2qjta5/AAA6LYnha8-DFVZLxP0ilXTIa?dl=0

Sito web: http://www.ourwar.net

Pagina Evento Facebook: https://www.facebook.com/events/727610194074523/

Sabato 25 febbraio presentazione della mostra “Echo of hidden places”

Da Fabula FineArt

Sabato 25 febbraio 2017 alle ore 18.00 la Galleria FabulaFineArt presenta ECHO OF HIDDEN PLACES, doppia personale di Jasmine Pignatelli e Patrick Tabarelli a cura di Maria Letizia Paiato. «L’arte non ripete le cose visibili, ma rende visibile. L’essenza della grafica induce spesso e giustamente all’astrazione. Nella grafica albergano i fantasmi e le fiabe dell’immaginazione e nello stesso tempo si rivelano con grande precisione. Quanto più puro il lavoro grafico, vale a dire quanto maggiore l’importanza attribuita agli elementi formali sui quali si basa la rappresentazione grafica, tanto più difettosa la disposizione a rappresentare realisticamente gli oggetti visibili». Sono trascorsi quasi cento anni da quando Paul Klee scrisse il saggio Confessione Creatrice, nel cui incipit si concentra il senso di molte ricerche d’avanguardia interessate alla destrutturazione delle forma e all’emancipazione dell’io creativo. Studi che hanno segnato indelebilmentemolte delle espressioni artistiche del “secolo breve” e che, non possono essere negati nella lettura degli eterogenei e trasversali linguaggi dell’arte contemporanea. L’arte di Klee, di fatti, rende visibili i processi della natura e della mente e indica l’essenza dell’essere e del divenire degli accadimenti. Jasmine Pignatelli e Patrick Tabarelli appaiono visivamente distanti, eppure nel serrato dialogo fra le loro opere, si cattura il riflesso di un suono comune. In Echo of Hidden Places, letteralmente Eco di luoghi nascosti, dove l’uso dell’inglese, la lingua franca delle modernità, pone l’accento sul vivere nell’oggi, si celano territori condivisi entro cui si muovono gli artisti. Entrambi lavorano su un campo che contempla la geometria, riconoscendo nel concetto di forma e nella prassi qualcosa di essenzialmente non statico, la forma come metamorfosi di se stessa e creazione in costante movimento. Allo stesso tempo in questa espressione è radicato il concetto di una natura dinamica, di coscienza del circostante che spinge all’ideazione di una forma che diventa creazione pura. Sia Jasmine Pignatelli sia Patrick Tabarelli, nella consapevolezza di una tradizione artistica novecentesca, mostrano personali ricerche dedite a unasperimentazionesu“punti, energie lineari, piane e spaziali” che producono forme. Patrick Tabarelli, nel perseguire una riduzione di questi elementi, arriva a una sintesi compositiva fatta essenzialmente di sole linee, espressione visiva di una disamina allargata dei meccanismi di creazione e fruizione dell’immagine. Ne consegue un’ambiguità formale, un’incertezza percettiva che porta ad accostare il suo lavoro al principio d’indeterminazione della meccanica quantistica, enunciato da Werner Karl Heisenberg, che contempla i concetti di gioco e caso per ciò che accade nello spazio e nel tempo circa le leggi naturali. L’idea d’incertezza percettiva è rafforzata nella sua più recenteproduzione, dove i dipinti non sono più realizzati a mano ma da drawing machine con hardware e software artigianali, attraverso cui si generano in autonomia le varianti dei pattern che in seguito appaiono sulle superfici.Quelle linee fluttuanti, oltre a rendere comprensibile il pensiero Heisenberghiano riferito al concetto di “onda”, rivelano il labile confine fra produzione umana e meccanica. Tuttavia, ciò che conta davvero è l’inaspettato risultato estetico. I suoi dipinti, dai colori accesi e brillanti, sono sorprendentemente empatici e sanciscono un inattesolegame emotivo con chi osserva, lasciando spazio all’immaginazione.«I concetti di modulo, di vettore (modulo provvisto di direzione e verso) e di segno plastico – sono gli strumenti che Jasmine Pignatelli rende – interpretabili come segnalicapaci di materializzareun ambiente e che rappresentano gli oggetti reali di un concetto astratto di paesaggio e di un possibile altrove». Sono queste sue stesse parole a chiarirne la ricerca, le cui fondamenta poggiano su quegli elementi della rappresentazione graficache lei materializza in senso formale, ma senza immolarne l’originaria natura. Nelle diverse e possibili combinazioni di questi “dispositivi spaziali” e statici, nella loro liberazione o raggruppamento, Jasmine Pignatelli crea raffinate composizioni generatrici di movimento, quest’ultimo sempre alla base di ogni divenire, di ogni espressione di vita. La sua arte è di conseguenza una similitudine dell’inquietudine antropica, della difficoltà umana “a individuare una direzione precisa e un luogo geografico di appartenenza”, e al contempo è una possibile traccia perché l’io possa definire un proprio luogo di azione. Il campo entro cui agiscono Jasmine Pignatelli e Patrick Tabarelli è di fatto un’estensione nello spazio e nel tempo tale da rendere l’arte – come scrisse Klee – un esempio della creazione, come il terrestre un esempio cosmico. L’arte, ovvero Echo of Hidden Places (Maria Letizia Paiato).

FabulaFineArt è diretta Giorgio Cattani e si avvale di un Comitato Scientifico composto da Andrea Del Guercio e Veronica Zanirato. In Galleria Annamaria Restieri ed Elisa Ugatti.

Premio Zardi, cerimonia di premiazione

Da ufficio stampa Comune di Copparo

Sabato 25 febbraio 2017, alle ore 10 presso la Sala Consiliare del Comune di Copparo, avrà luogo la Cerimonia di premiazione del Premio di Laurea “Vincenzo Zardi”, con la consegna dell’assegno-premio ai vincitori dell’edizione 2016, insieme all’attestato di merito dell’Amministrazione Comunale, nel corso di una seduta straordinaria del Consiglio Comunale.

In questa occasione, verranno inoltre consegnati gli attestati di riconoscimento ai ragazzi del corpo di ballo “Govoni Ballet”, terzi classificati al Musical Day, il 10 dicembre scorso a Milano.

Elenco vincitori pubblicato sul sito del Comune di Copparo www.comune.copparo.fe.

Alan Fabbri (Ln): “In questi anni, trascurati i piccoli presidi e le strutture periferiche. Cona e’ congestionata, ma l’organizzazione della rete dei servizi scricchiola”

Da ufficio stampa Lega Nord Emilia-Romagna

Focus su Cona: riaperte le sale operatorie, ma restano i problemi sulla provincia

«La riapertura delle sale operatorie di Cona è un timido segnale. La sensazione, supportata dai dati, è quella di una rete provinciale dei servizi sociosanitari in sofferenza, a causa degli scarsi investimenti e del disinteresse per i piccoli presidi periferici.» Traccia il punto della situazione, il capogruppo regionale della Lega Nord, Alan Fabbri. Intervenuto immediatamente, in Regione, all’indomani della comunicazione secondo la quale a Cona erano stati sospesi tutti gli interventi non urgenti programmati. A causa di ragioni organizzative (il tilt dell’ospedale, a causa di qualche epidemia di stagione?). Fabbri aveva immediatamente interrogato sul tema l’assessore regionale alla Sanità, Sergio Venturi. Anche in virtù di altre emergenze sul territorio, a cominciare dall’allarme lanciato da alcune associazioni di categoria, della chiusura del punto nascita del Delta. Ma non basta: «Nel 2015, sono state 201mila le prestazioni (riferite al 2013) fornite dalle strutture sanitarie e ambulatoriali veneti, per quel che attiene i pazienti in arrivo dalla provincia di Ferrara. Sappiamo che questa migrazione continua, verso questa regione e in Lombardia, principalmente a Santa Maria Maddalena e Pieve di Coriano, rappresenta un costo. La migrazione passiva – avverte Fabbri – ha ricadute importanti sui bilanci dell’Ausl di Ferrara e sulla Regione. Tra le ragioni di quello che tecnicamente è chiamato overbooking (ovvero, l’eccedenza di prenotazioni, rispetto alla disponibilità dei posti; ndr) c’è anche la riorganizzazione della rete provinciale dei posti letto, calati di circa 450 unità in circa cinque anni: dai 1807 del gennaio 2012 ai 1363 dichiarati nell’ultima Conferenza socio-sanitaria dello scorso lunedì 30 gennaio. L’aver trascurato le strutture periferiche ed i piccoli presidi, con scarsi investimenti in tal senso, ha sommerso Cona di codici bianchi e verdi e questo crea il problema.» Insomma, le sale operatorie saranno anche state riaperte, ma i problemi – di personale, organizzativi e di bilancio – della rete sanitaria provinciale sono tutti lì, in attesa che qualcuno se ne occupi

Alan Fabbri e le associazioni dei consumatori incontrano i cittadini, il 23 febbraio, alle ore 21, alla Camera di Commercio di Largo Castello

Da ufficio stampa Lega Nord Emilia-Romagna

Incontro a Ferrara sul risparmio “tradito” dopo il “salva-banche” e le promesse del Pd

Continua da Ferrara, il ciclo di incontri rivolto alla cittadinanza, per parlare delle crisi bancarie, del risparmio “tradito” e per lanciare la campagna informativa riguardante lo “Sportello finanziario”, gestito con la collaborazione esperta delle principali associazioni dei consumatori operanti sul territorio. Il capogruppo regionale della Lega Nord, Alan Fabbri, Enrico Scarazzati e Silvia Toffolo della Lega nazionale dei Consumatori, e Roberto Zapparoli (presidente di Federconsumatori) si daranno appuntamento alla Camera di Commercio, in Largo Castello, giovedì 23 febbraio (ore 21) per cercare di rispondere all’annoso interrogativo: «Le banche ci restituiranno i nostri soldi?» Un tema che coinvolge migliaia di obbligazionisti e azionisti, dopo il discusso provvedimento del Governo che ha riguardato la Cassa di Risparmio di Ferrara. Nel corso della serata, è previsto un intervento dell’onorevole Ln, Gianluca Pini, che illustrerà le ultime novità in discussione in Parlamento. La serata servirà anche per illustrare la creazione nelle varie realtà di uno “Sportello finanziario”. Il quale «ha il compito informare, ma anche di promuovere un servizio di prossimità per il cittadino – spiega Alan Fabbri – costituendo un punto di ascolto seguito da personale qualificato. Per dare una voce alternativa ai risparmiatori, rispetto a quella delle banche.» Un servizio di pubblica utilità, in sostanza. L’incontro alla Camera di Commercio sarà moderato dalla giornalista Claudia Fortini.

Canile: presentato emendamento dopo il bando andato deserto

Da Leonardo Fiorentini – Presidente Gruppo Consiliare Sinistra Italiana Comune di Ferrara

20mila euro in più proposti dai consiglieri Fiorentini (Indipendente SI) e Bertolasi (PD)

E’ andato deserto, lunedì scorso, il bando per l’assegnazione della gestione del Canile Municipale per il 2017. Condizione questa che lascia grandissima incertezza sulle sorti di un servizio che le amministrazioni comunali sono tenute, per legge, a fornire e che sul mercato non ha trovato riscontro da parte di nessuno, compresa l’associazione (AVEDEV) che da quasi 30 anni gestisce il canile anche grazie alla propria capacità di autofinanziarsi.

Vista la situazione, e la necessità di dare anche garanzie ai lavoratori che vi lavoreranno, i consiglieri comunali Leonardo Fiorentini (indipendente per Sinistra Italiana) e il consigliere Davide Bertolasi (PD) hanno presentato ieri un emendamento al Bilancio di previsione 2017 che stanzia ulteriori 20.000 euro per la gestione del Canile.

“Si tratta di 20.000 euro veri, a differenza di altri emendamenti intrisi di demagogia e opportunisti presentati dall’opposizione, trovati andando a spulciare le voci del bilancio comunale una per una” commenta Fiorentini che aveva presentato nelle settimane scorse un’interpellanza che aveva messo in evidenza la criticità della situazione della gesione del Canile. “Sono risorse – continua Fiorentini – che permettono di dare un minimo orizzonte di sicurezza alla gestione del canile, nell’augurio che, a seguito della regolare gara che andrà ora ripetuta, il gestore – vecchio o nuovo che sia – abbia le risorse per riuscire a renderla sostenibile anche economicamente. Per adesso va ringraziata AVEDEV che responsabilmente ha continuato a prendersi cura dei cani ospiti accettando le ripetute proroghe, pur nelle evidenziate difficoltà di copertura dei costi.”

Per Davide Bertolasi “con questo emendamento vogliamo tutelare maggiormente un servizio, come quello del canile, che da sempre è un fiore all’occhiello per il nostro comune. Occorrono sicuramente maggiori risorse per mantenere standard qualitativi elevati, per la vita dei nostri amici a quattro zampe, che non hanno ancora avuto la fortuna di trovare una famiglia. Sarebbe bellissimo non aver più bisogno del canile, ma sebbene il fenomeno del randagismo sia sensibilmente in diminuzione, non si può ancora dire estinto. In questi 28 anni AVEDEV ha svolto un lavoro superlativo e per questo vanno ringraziati”

L’emendamento sarà ora oggetto di vaglio tecnico dell’ufficio Ragioneria e del Collegio dei Revisori per poi approdare al voto del Consiglio nella sessione di bilancio che avrà inizio lunedì 27 febbraio.

movimento5stelle

Sportello Anticrisi

Da Movimento 5 Stelle Ferrara

Domani, giovedì 23 febbraio dalle ore 16, presso la sede del Gruppo Consiliare del Movimento 5 Stelle di Ferrara nel Palazzo Municipale, appuntamento mensile con lo Sportello Anticrisi. I consiglieri del M5S, affiancati da esperti, riceveranno cittadini e imprenditori in difficoltà con burocrazia, tributi, banche, cartelle di Equitalia e altro o che abbiano casi particolari da presentare di comune interesse per la città o il territorio. Lo Sportello fornirà, inoltre, le indicazioni utili per accedere al fondo per il microcredito per le piccole imprese e su problematiche nel campo delle disabilità.

Stefano Bargi (Ln): “Fenomeno staffette, il business sul benessere dei cani che fa male anche alla nostra economia. i comuni ospitino gli animali solo se a pagare sono le amministrazioni del Sud”

Da ufficio stampa Lega Nord Emilia-Romagna

Da pratica salvifica a business che crea danni economici alle nostre comunità: le “staffette”, con cui un numero sempre più alto di cani (si parla di oltre mille al mese) provenienti dalle regioni meridionali arriva al Nord, nascondono un sottobosco di rischiosa improvvisazione (nel migliore dei casi) e soprattutto di interessi tali da attirare l’attenzione della criminalità organizzata. E’ il consigliere regionale della Lega Nord Stefano Bargi a lanciare l’allarme, a seguito di quanto appreso su più mezzi stampa, considerando anche il sovraccarico di costi che il fenomeno delle staffette comporta per le amministrazioni locali dell’Emilia Romagna. 
“Spesso i cani trasportati sono privi del microchip  – puntualizza Bargi in un’interrogazione alla Giunta – e vengono fatti entrare nei canili comunali attraverso finti ritrovamenti sul territorio”. Alimentando un giro d’affari redditizio e pericoloso: “Il costo medio per il trasporto di un cane va dai quaranta ai centocinquanta euro e gli animali vengono stipati, anche a cento alla volta, in furgoni spesso non omologati per il trasporto”. Per poi intraprendere viaggi lunghissimi (anche più di ventiquattro ore), in condizioni igienico-sanitarie inaccettabili e con rischi anche all’arrivo: “Vengono scaricati nelle piazzole di sosta di autogrill e caselli autostradali in condizioni di scarsa sicurezza. Non di rado – ricorda il consigliere del Carroccio citando notizie di stampa – , i cani terrorizzati fuggono, rendendo difficile il loro ritrovamento e rappresentando un serio pericolo per sé stessi e per gli automobilisti”. Un’escalation grave, di cui Bargi chiede conto alla Giunta. Spronandola in primis a un maggior controllo, “con più verifiche su entrate e uscite in tutti i canili, per cogliere eventuali anomalie”, e invocando maggiore regolamentazione sul territorio.  “I nostri Comuni – spiega  –  potrebbero farsi carico dei cani randagi provenienti dal meridione, ma  soltanto attraverso accordi precisi con le amministrazioni del Sud, che devono farsi carico dei costi”. Per trasformare un fenomeno “negativo quanto illegale in un processo costruttivo”.

Cooperazione internazionale. Guardano soprattutto alle donne e ai bambini i progetti di cooperazione con i Paesi in via di sviluppo finanziati dalla Regione. Oltre 960 mila euro di contributi

Da ufficio stampa

Approvata dalla Giunta la graduatoria del bando pubblicato in agosto. Gualmini: “Un bando di altissimo valore politico. La solidarietà verso i Paesi terzi è un valore fondante della nostra agenda politica.

Bologna – Sono donne le protagoniste di molti dei progetti, che hanno come obiettivi l’imprenditorialità, il miglioramento delle condizioni di vita, l’accesso all’istruzione e allo sviluppo agricolo, entrati nella graduatoria del bando sulla cooperazione con i Paesi in via di sviluppo approvata dalla Giunta regionale. Molti progetti sono invece rivolti ai bambini e riguardano in particolare la loro educazione, salute, alimentazione e il miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie in cui essi vivono.

“Finalmente arrivano le risorse per i progetti sulla cooperazione e lo sviluppo- è il commento della vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, Elisabetta Gualmini, che ha anche la delega per la cooperazione allo sviluppo-. Quasi un milione di euro per iniziative di alto livello promosse da associazioni, enti locali e soggetti vari che operano nel campo della crescita dei diritti umani, dello sviluppo economico, del potenziamento dell’educazione nei paesi in via di sviluppo. Questo bando- spiega la vicepresidente- ha un valore politico altissimo; segnala l’attenzione da sempre molto elevata sulla cooperazione verso paesi che hanno bisogno di aiuto, di competenze e di scambi proficui e allo stesso tempo consente a tutte le nostre organizzazioni non governative di dare il meglio di sé, mettendo in atto idee innovative e di alta qualità. La solidarietà verso i paesi terzi è un valore fondante della nostra agenda politica.

Anche temi quali le politiche di welfare, sviluppo locale, ambiente, decentramento amministrativo, democrazia, diritti umani e rafforzamento della società civile rientrano tra i 28 progetti risultati finanziabili attraverso un contributo di oltre 960 mila euro previsto dal bando.Cifra suddivisa tra i diversi titolari dei progetti: 884 mila alle organizzazioni non governative (ong) e a soggetti del Terzo settore, 78 mila agli Enti locali, che consentirà la realizzazione di interventi di sostegno in paesi in via di sviluppo e in via di transizione quali il Senegal, Mozambico, Etiopia, Ucraina, nei Paesi del bacino sud del Mediterraneo, nei territori palestinesi e nei campi profughi Saharawi in Algeria.

Il bando appena chiuso è l’ultimo della scorsa programmazione. Il nuovo Piano di indirizzo per il 2016-2018, approvato in ottobre, recepisce molti degli obiettivi contenuti nell’Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile, collocandoli, in coerenza con le proprie politiche regionali, nell’ambito dei settori dell’agroalimentare e dello sviluppo rurale, della sanità e delle politiche sociali, dell’economia della conoscenza e dello sviluppo umano. Dal 1996 ad oggi la Regione ha sostenuto circa 600 progetti in area Balcanica e in Brasile, in numerosi Paesi dell’Africa sub-sahariana, del bacino sud del Mediterraneo, dei Paesi di prossimità orientale e del Medio Oriente.