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Giorno: 1 Marzo 2017

Mostra di modellismo militare 3-5 marzo alla Sala Orsatti Pontelagoscuro

Da pro Loco Pontelagoscuro

Modelli principalmente in scala 1/35, ma anche in 1/72 saranno esposti nell’inedita “1^ MOSTRA DI MODELLISMO CORAZZATO STATICO”, che sarà inaugurata venerdì 3 marzo alle ore 17 alla Sala Nemesio Orsatti di Via Risorgimento 4 a Pontelagoscuro. I modelli provengono dalle collezioni di 5 appassionati, Mirco Collinelli, Michelangelo Galli, Luca Navoni, Simone Severi, Mirco Vicario, coordinati da Davide Baldin, Presidente dell’Associazione Nazionale Carristi d’Italia, Sezione di Ferrara.

La mostra rappresenta un’ottima occasione per conoscere le caratteristiche e l’utilizzo, ma anche l’importanza a livello tattico, rivestita dai mezzi corazzati, qui riprodotti, alcuni dei quali molto particolareggiati e curati in ogni minimo dettaglio, ma soprattutto per conoscere la passione che viene coltivata dai ragazzi espositori per un hobby che non trova i giusti spazi per farsi conoscere. L’esposizione è completata da “diorami” (plastici che riproducono ambientazioni e scenari) realizzata con grande abilità, da ammirare per la fedeltà delle ricostruzioni.

La mostra è organizzata dall’Associazione Nazionale Carristi d’Italia Sezione di Ferrara in collaborazione con la Pro Loco di Pontelagoscuro ed è patrocinata dal Comune di Ferrara.

La mostra è visitabile venerdì 3 marzo dalle 17 alle 19, sabato 4 e domenica 5 marzo dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19; ingresso libero.

8 marzo con ArciLesbica: Femminismo!

Da ArciLesbica Ferrara

L’8 marzo lo festeggiamo così!
Vogliamo dare un significato alla Giornata Internazionale della Donna proponendovi la visione del docu-film
“Femminismo! Dalle battaglie storiche degli anni ’70 alla Youtube generation”,
un prezioso apporto per riflettere come il movimento per la parità si sia andato trasformando e quale volto
presenti oggi la lotta per i diritti delle donne.
Un’opera che alla sua uscita ha suscitato interesse e attenzione a livello nazionale
con critiche e recensioni nelle maggiori testate giornalistiche.
La serata sarà accompagnata da un dj set e dal contributo del Gruppo Giovani Circomassimo con i loro proverbiali aperitivi!

Un’occasione di incontro, riflessione, divertimento!

Appuntamento quindi per l’8 marzo alle ore 19:30 in via Ripagrande 12 con:

– Becky Dj – dallo staff di Miranda, proporrà una lista di canzoni all’insegna del grrrl rock
– Dj Alyss – giovane dj ferrarese vi intratterrà con musica commerciale e raggaeton

Alle ore 21:00 proiezione del film
“Femminismo! Dalle battaglie storiche degli anni ‘70 alla Youtube generation”
Scritto e diretto da Paola Columba, Prodotto da Baby Films
in collaborazione con
Centro Produzione Audiovisivi Università degli Studi Roma Tre
e Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico

Uno sguardo militante sul ruolo della donna. Dalle battaglie femministe degli anni
’70 alle ragazze della YouTube generation che spesso si dichiarano “non femministe”
ed equiparano il femminismo al maschilismo. Il corpo come strumento per
conquistare popolarità, il sesso separato dall’identità, vecchi e nuovi stereotipi, dalla
pubblicità alla TV, ai videogames. Mutilazioni sociali, violenza di genere, Pussy Riot
e Femen. Le sfide del futuro… Con tante donne: attiviste, politiche, scrittrici, attrici
che il Femminismo lo hanno vissuto.

Ingresso libero per tutt*!
(Durante la serata sarà possibile fare il tesseramento per sostenere Arcilesbica)

“Auguro la più ampia diffusione al bel lavoro di Paola Columba. L’opera lo merita, perché, nel
dar voce alle donne di diverse generazioni, ci ricorda che nessuna conquista è per sempre,
nessun diritto vive per inerzia”
Laura Boldrini, Presidente della Camera dei Deputati​

Trailer disponibile a questo link: https://vimeo.com/189131117

Recita in dialetto Magnavacante – La famia ad Magnavaca

Da Freccia del Delta

Nei giorni 23, 24 e 25 marzo 2017, torna in scena con un nuovo lavoro “ La Famia ad Magnavaca “, la storica associazione culturale che da oltre 40 anni si occupa della preservazione del dialetto e della cultura locale in quel di Porto Garibaldi.
Si tratta di una commedia dialettale brillante in due atti dal titolo “ 48 morto che parla “.
La vicenda ha luogo all’interno di una camera d’ospedale, dove ricoverati e parenti si dovranno confrontare con decessi annunciati, testamenti, numeri ricevuti in sogno e giocati al lotto, in un crescendo di gag esilaranti e colpi di scena.
Il lavoro, scritto e diretto da Alessandro Pierotti, ed interpretato dal nucleo storico del gruppo, si inserisce nel filone della tradizione oramai consolidata portata avanti dalla associazione la quale, attraverso la preservazione del dialetto, mira a mantener in vita tradizioni, personaggi ed aneddoti che appartengono al vissuto ed alla storia paesana.
La Famia ad Magnavaca, nata nell’anno 1976 si è resa protagonista in oltre 40 anni di vita dell’allestimento di decine di spettacoli teatrali, della creazione di un circolo fotografico, dell’organizzazione di varie edizioni del Palio dei Rioni, dell’organizzazione da oltre un ventennio della Festa dell’Ospitalità, e di tante altre iniziative ed eventi di animazione culturale.
Stante la impossibilità di poter fruire del teatro ubicato presso il Centro Don Bosco di Porto Garibaldi, ove la Compagnia è nata e spera un giorno di poter tornare, la rappresentazione avrà luogo per il terzo anno consecutivo, presso l’Holiday Village – Camping Florenz di Lido degli Scacchi, presso la Sala Berba Arena, grazie alla gentile e squisita ospitalità della famiglia Vitali.
Anche quest’anno, l’incasso verrà devoluto alla locale Polisportiva Magnavacca, ed alla Parrocchia di Porto Garibaldi, la quale ha intrapreso importanti lavori di ristrutturazione del Centro Parrocchiale.
I biglietti sono in vendita presso il Mobilificio Carli, ubicato in Porto Garibaldi, Piazza Don Giovanni Verità.

“Da donna a donna”: mostra fotografica presso SPace asd

Da organizzatori

A partire da Sabato 4 marzo sarà aperta al pubblico la mostra fotografica curata da Tonina Droghetti, realizzata con suoi personali scatti che ritraggono momenti di vita di donne indiane, catturati durante un suo recente viaggio.
Presso gli spazi dell’Associazione Sportiva Dilettantistica SPace, che si trova nel cortile interno dietro alla Carife in Corso Isonzo angolo via Piangipane, sarà allestito un vero e proprio percorso fotografico attraverso le diverse generazioni di vita delle donne appartenenti a quei luoghi, per ripercorrere le loro abitudini, così vicine e così distanti dalle nostre.
In occasione della festa della donna, Mercoledì 8 marzo a partire dalle ore 15.30 si terrà un incontro informativo sul benessere di un’alimentazione corretta nei vari stadi della vita della donna con la nutrizionista Rosa Anna Iorio e su consigli per un approccio energetico al corpo femminile con l’operatrice Shiatsu Teresa Pancaldi.
L’inaugurazione della mostra avverrà Sabato 4 marzo alle ore 17, con apertura ai visitatori fino a Domenica 12 marzo secondo i seguenti orari: da lunedì a venerdì dalle ore 14 alle 16, sabato dalle ore 17 alle 19, domenica dalle ore 11 alle 13 e dalle 18 alle 20.
Per ulteriori informazioni, contattare l’Associazione SPace al 370 3151027 o la curatrice della mostra al 339 1314682

La denuncia sugli abusi post-ricostruzione

Da Daniele Biancardi

Scrivo a nome del CVR –Comitato Verifica Ricostruzione Alto Ferrarese- gruppo che si è costituito da poco tempo dopo aver constatato i molteplici abusi  avvenuti, e che stanno avvenendo, nel cratere del sisma Emilia R. del 2012., tale gruppo è formato da Marco Mattarelli ,Michele Testa,Nelson Zagni, Daniele Biancardi, Lorenzo Baruffaldi,Gilberto Toselli, Andrea Zaniboni, Mirco Gallerani, persone che si sono occupati negli ultimi decenni di svariati problemi, -ex sindaco,consiglieri comunali, ambientalisti, di svariata provenienza politica, ecc- che ovviamente conoscono bene la “macchina” pubblica.
Nel vasto territorio sismico, esistono ancora centinaia di famiglie senza una vera casa, ma dall’altra parte, hanno ricostruito decine di fienili o magazzini agricoli, che erano ruderi inutilizzati da anni –(prima del 2012)- predisponendoli già da ora ad essere trasformati in case o palazzi abitabili,-addirittura certi fienili hanno all’interno pavimenti e scale in marmo- dato che la normativa Regionale concede il cambio di destinazione d’uso dopo quattro anni dalla costruzione.
Dalle mappe di Google, è semplice verificare lo stato di fatto dei fabbricato prima del sisma, ma per la Regione e Comuni questa possibilità sembra non esistere: per avere i finanziamenti alla ricostruzione, bisogna dimostrare di essere allacciati alla corrente, all’acqua ed avere la residenza nelle case o l’utilizzo nei fabbricati agricoli il giorno del sisma, cose che in molti hanno dichiarato  esistere, ma che in tanti casi non è vero, nonostante i documenti firmati siano stati fatti sotto giuramento.
Visto ed appurato questo stato di cose, in tanti di diversi comuni ci siamo uniti, con lo scopo di fermare questo spreco di denaro pubblico, i giornali locali ci stanno aiutando a sensibilizzare l’opinione pubblica, ma per smuovere le Procure o la Regione, -che proprio in questo periodo ha prorogato  fino al dicembre 2018 i termini per gli agricoltori-  abbiamo bisogno dell’interessamento della stampa nazionale, per questo ci rivolgiamo a VOI, sperando ci possa dare una mano a bloccare questo sperpero,di molti milioni di EURO

La Sindone. Storia e misteri. In uscita il nuovo libro di Zerbini e Marinelli

Da Centro di Tecnologie per la Comunicazione l’Innovazione e la Didattica a Distanza

Il 3 marzo esce il nuovo libro di Zerbini e Marinelli su Sacro Lino
“La Sindone. Storia e misteri”. L’indagine più completa mai realizzata.
Stiamo parlando del nuovo libro di Livio Zerbini, docente di Storia romana dell’Università di Ferrara, scritto a quattro mani con Emanuela Marinelli, una fra le maggiori sindonologhe internazionali, in uscita venerdì 3 marzo prossimo ed edito da Odoya. Il contributo scientifico al libro da parte di Zerbini, che è stato quello di studiare il contesto storico del processo e della Crocifissione di Gesù e di ricostruire il percorso storico che ha compiuto la Sindone, ben si contempera con le ricerche e i numerosi scritti della Marinelli in materia.
Il volume verrà presentato in anteprima lo stesso 3 marzo: la mattina in diretta su TV2000, dalle ore 9 alle ore 10, all’interno del programma “Bel tempo si spera”, condotto dalla giornalista Lucia Ascione, e nel pomeriggio alle ore 16 presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma, in via Aldobrandeschi 190.
Il cartellone capitolino delle presentazioni proseguirà giovedì 9 marzo alle ore 15.30 in Aula Stefanini del Policnico Umberto I, viale del Policnico 155, con l’iniziativa organizzata dalla Cappella Università la Sapienza di Roma, in presenza del Rettore Eugenio Gaudio.

Dalla quarta di copertina:

Il Vangelo narra che il corpo di Gesù, deposto dalla croce, fu composto in un lenzuolo – in greco sindon – che fu poi trovato vuoto nel sepolcro. Che tracce ha lasciato di sé nei secoli questo prezioso telo? Gli autori di questo volume ripercorrono gli spostamenti del Sacro Lino, oggi conservato a Torino, da quando appare in Francia a metà del XIV secolo, fra guerre e rivendicazioni, occultamenti e venerazioni, fotografie e analisi scientifiche. (…) Questo libro vuole essere dunque un viaggio avventuroso attraverso le ricerche storiche e scientifiche condotte sulla Sindone, per capire ciò che ormai è stato appurato e affacciarsi sulla soglia dei misteri ancora da svelare; un viaggio durante il quale le scoperte sorprendenti che vi attendono non vi deluderanno. Così che il viaggio si conclude nel luogo da cui è partito. Un’inchiesta lucida, documentata e appassionante.

Emanuela Marinelli è laureata in Scienze naturali e Scienze geologiche presso l’Università La Sapienza di Roma. È stata docente presso il Centro Romano di Sindonologia. Ha insegnato Iconografia, Iconologia e Simbologia Cristiana presso la Libera Università Maria SS.ma Assunta. Ha partecipato a numerosi congressi sulla Sindone ed è stata la coordinatrice del comitato organizzatore del congresso mondiale “Sindone 2000”. Conferenziera in Italia e all’estero, ha scritto moltissimi articoli e diciassette libri sulla Sindone, tradotti in varie lingue: tra questi, La Sindone, analisi di un mistero (2009), La Sindone, testimone di una presenza (2010), Alla scoperta della Sindone (2010), Luce dal sepolcro (2015).

Livio Zerbini insegna Storia romana all’Università di Ferrara.È direttore del LAD – Laboratorio di studi e ricerche sulle Antiche province Danubiane di UniFE e direttore del Centro Internazionale di Studi sul Mar Nero. È autore di documentari e collabora con diverse trasmissioni televisive. Ha al proprio attivo centinaia di pubblicazioni e oltre venti saggi, tra cui: La città romana. Storia e vita quotidiana (Giunti 2005); L’ultima conquista (Editori Riuniti 2006); L’armatura perduta (Rubbettino 2009); Storia romana (Bruno Mondadori 2010); Pompei. (UTET 2012); Roma un Impero alle radici dell’Europa (UTET 2015). Per Odoya ha già pubblicato Storia dell’esercito romano (2014) e Le grandi battaglie dell’esercito romano (2015).

La questione della ‘femminilizzazione’ forzata della lingua

Da Laura Rossi

Non si comprende come il “non declinare al femminile possa essere sessista” e che l’uso di “presidente” o di” ministro”, riferito ad una donna, sia uno svilimento del ruolo della stessa, che ricopre determinate cariche.
E’ sconcertante la “femminilizzazione” forzata e cacofonica di termini maschili.
I termini come “avvocato”, “sindaco”, “prefetto”, “ministro”, “direttore”, sono stati spesso preferiti anche dalle donne per autodefinirsi al fine di sottolineare la dignità della propria professione, altrimenti svalutata se declinata al femminile.
Per non parlare dell’effetto ridicolizzante tipico del suffisso “-essa” in casi come “sindachessa”, “medichessa”, salvandosi solamente “dottoressa” e “professoressa” già in uso da moltissimo tempo.
Perché il lessico parlato dovrebbe subire un’evoluzione? Perché una desinenza linguistica di una qualifica professionale?
A chi interessa se ad emettere una sentenza o una diagnosi medica sia un uomo o una donna?
I termini come “presidenta” o ” ministra” non si possono sentire, così come “avvocata”, “sindaca” “assessora”. “Prefetta”,poi, è semplicemente orribile.
Un ingegnere, per esempio, può essere maschio o femmina, ma non sarà la desinenza a stabilirne le capacità.
A questo punto, per par condicio, dovremmo avere l'”assessoro”, il “geometro”, l”infermiero”, il “pianisto”, l’autisto”, il “piloto” ecc.?
La nostra lingua italiana non può essere storpiata da chiunque, perché Dante Alighieri, a sentir “architetta”, potrebbe uscire dalla tomba armato di bastone e riempirci di legnate.

Energia. Quasi 249 milioni di euro per green economy, risparmio energetico, ricerca e fonti rinnovabili. L’assessore Costi: “Cambio di passo anche in campo energetico, tutela ambientale e occasione di crescita e sviluppo”

Da ufficio stampa

Approvato dall’Assemblea legislativa il nuovo piano energetico regionale e il piano triennale di attuazione 2017-2019, messi a punto dalla Giunta dopo un lungo percorso partecipato. Tra gli obiettivi, -20% le emissioni climalteranti e +20% i consumi da fonti rinnovabili al 20%

Bologna – Rafforzamento dell’economia verde, risparmio energetico, sviluppo di energie rinnovabili, interventi su trasporti, ricerca, innovazione e formazione. Il tutto attraverso investimenti per quasi 249 milionidi euro nei prossimi tre anni, risorse – europee, regionali e nazionali – destinate alla realizzazione delle nuove strategie energetiche messe in campo dalla Regione Emilia-Romagna.
È il nuovo piano energetico regionale, messo a punto dalla Giunta e approvato oggi dall’Assemblea legislativa. L’approvazione del documento segue un percorso partecipato, aperto alla società regionale e dedicato alla stesura del nuovo Piano, avviato dopo gli stati generali del 27 novembre 2015. Un percorso che ha visto la realizzazione di 9 convegni e 4 workshop tecnici, con la presenza di portatori di interesse, cittadini, enti, associazioni, parti sociali.
Il documento fissa la strategia e gli obiettivi della Regione Emilia-Romagna per clima e energia fino al 2030 ed è affiancato dal Piano triennale 2017-2019 finanziato con risorse pari a 248,7 milioni di euro complessivi: 104,4 dal programma Por Fesr; 27,4 dal Psr Feasr e 116,9 da ulteriori risorse della Regione.
Il Piano fa propri gli obiettivi europei al 2020, 2030 e 2050 in materia di clima ed energia come fattore fondamentale di sviluppo. In particolare, questi obiettivi sono la riduzione delle emissioni climalteranti del 20% al 2020 e del 40% al 2030 rispetto ai livelli del 1990; l’incremento al 20% al 2020 e al 27% al 2030 della quota di copertura dei consumi attraverso l’impiego di fonti rinnovabili, l’incremento dell’efficienza energetica al 20% al 2020 e al 27% al 2030. E proprio trasporti, elettrico e termico, con le loro ricadute sull’intero tessuto regionale, sono i tre settori sui quali si concentreranno gli interventi per raggiungere gli obiettivi fissati dall’Unione europea e recepiti dal Piano.

“Vogliamo cambiare passo anche in campo energetico- ha evidenziato l’assessore regionale alle Attività produttive e Piano energetico, Palma Costi-, tenendo insieme due priorità: tutela dell’ambiente e opportunità di crescita in settori innovativi e con un grande potenziale di sviluppo. Per questo- afferma- abbiamo assunto gli obiettivi sfidanti del 2030 dedicando alla costruzione del Piano anni di progettazione assieme ai protagonisti dei territori, in primo luogo ai sindaci. Questo Piano, infatti, non solo contribuisce al risparmio energetico attingendo da fonti alternative a costi ridotti, ma deve favorire uno sviluppo inclusivo, mettere in campo nuove opportunità e portare alla creazione di nuovi posti di lavoro. È un percorso condiviso che dovrà proseguire in maniera efficace coinvolgendo tutti gli attori regionali, per un territorio sempre più attrattivo e una economia sempre più green e per questo sempre più competitiva. L’imperativo è migliorare la qualità della vita intervenendo in materia di clima e energia, non dobbiamo dimenticare che proprio il tema energetico è trasversale a tutti i Piani che la Regione sta mettendo in atto per le imprese, i trasporti, l’agricoltura, la gestione dei rifiuti, l’innovazione”.

Le strategie del Piano
Risparmio e uso efficiente dell’energia – Il documento prevede interventi estesi nel campo dell’edilizia, in grado di rendere meno dipendenti dall’energia gli edifici esistenti e di realizzare edifici nuovi a impatto energetico vicino allo zero.
Settori economici – Gli interventi riguardano la riduzione della dispersione di energia, quindi reti di distribuzione e approvvigionamento più efficienti, e lo spostamento del consumo dalle fonti fossili a favore dell’elettrico, soprattutto l’autoproduzione da fonti rinnovabili. A questo si aggiungono le certificazioni di qualità sul risparmio e le diagnosi energetiche.
Settore pubblico – Interventi importanti di riqualificazione sul patrimonio edilizio e sui sistemi di illuminazione pubblica, in grado di ridurre i consumi e le emissioni.
Altre linee di indirizzo – Una decisa virata verso la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, mentre nel settore termicoviene incentivata la produzione da pompe di calore, e da solare termico.
Ricerca – Un ruolo strategico, all’interno del Piano, lo gioca il sistema della ricerca. La rete Alta tecnologia dell’Emilia-Romagna, infatti, è chiamata a contribuire con prodotti e processi innovativi allo sviluppo e al radicamento di una green economy in grado di generare risparmio energetico, sostenibilità ambientale e nuova occupazione.
Trasporti – Rappresentano un altro settore nel quale i prossimi anni vedranno interventi decisi per favorire la mobilità elettrica e sostenibile, oltre ad un incremento del trasporto pubblico, di quello ciclopedonale e della mobilità condivisa (car sharing, car pooling, ecc.).
Pubblica amministrazione – Il Piano assegna poi un ruolo fondamentale ai comuni e agli enti locali, con l’attribuzione di specifici compiti operativi. Particolarmente importante la partecipazione dei cittadini e delle imprese al processo di de-carbonizzazione della nostra economia.

L’Emilia-Romagna vince in Europa, a Bologna il Centro Meteo Europeo. Bonaccini: “Un risultato straordinario. La nostra regione piattaforma europea per la ricerca e l’innovazione”

Da ufficio stampa

La decisione del Council del ECMWF: il Data center destinato al Tecnopolo all’ex Manifattura tabacchi. L’assessore Patrizio Bianchi: “Riconosciuto in tutto il mondo il nostro valore scientifico e culturale. Big Data, qui il 70% della capacità di calcolo nazionale”. Il sindaco Merola: “Punto di riferimento nel Paese e in Europa”

Bologna – L’Emilia-Romagna vince in Europa la sfida della ricerca e dei Big Data. Bologna è infatti stata scelta per ospitare il Data center del Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine (ECMWF): la decisione è stata presa oggi dal Council del ECMWF, riunitosi a Reading, in Inghilterra, attuale sede del Centro. Da qui a giugno verranno definiti gli aspetti tecnici legati al cosiddetto ‘accordo di sede’, che ratificherà l’arrivo sotto le Due Torri della struttura.

Un grande successo, quindi, per il progetto avanzato e proposto dalla Regione Emilia-Romagna con il supporto di importanti istituzioni e agenzie italiane operanti nei settori delle previsioni metereologiche, del monitoraggio e salvaguardia ambientale, nella ricerca e nei servizi per la protezione civile, sostenuto dal Governo italiano che lo ha candidato in sede europea.

Il Centro meteo è una organizzazione intergovernativa sostenuta da 20 Stati membri europei. In questi mesi il Council ha condotto l’istruttoria tra le città candidate, alla ricerca della soluzione ottimale per ricollocare il proprio centro dati. Le altre città in lizza oltre a Bologna erano Exeter (Uk), Slough (Uk), Lussemburgo, Espoo (Finlandia), Akureyri (Islanda); a queste si è aggiunta l’opzione di mantenere il Data Center a Reading.

Il Council del ECMWF ha riconosciuto la validità del progetto italiano che, oltre a mettere a disposizione servizi e infrastrutture logistiche di alto livello nella sede del Tecnopolo di Bologna all’ex manifattura Tabacchi, offre rilevanti opportunità di sinergie tecnico-scientifiche che si potranno realizzare a Bologna tra l’ECMWF e i numerosi centri di ricerca e non solo presenti sul territorio regionale e nazionale.

“E’ un risultato straordinario- afferma il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini- che rende orgogliosa tutta la società regionale e che rende concreto uno dei principali obiettivi che ci eravamo dati nel programma di mandato: fare dell’Emilia-Romagna la piattaforma europea per la ricerca e l’innovazione. E ancora una volta il fare sistema è risultato vincente. Il risultato di oggi lo si deve infatti al gioco di squadra fra istituzioni, università e centri di ricerca, e un grazie va rivolto al ministro dell’Ambiente, Galletti, e al Governo, che hanno sostenuto con grande efficacia in sede europea il progetto con al centro la nostra regione. Su innovazione e ricerca, anche nella recente missione negli Stati Uniti siamo stati considerati la regione punta avanzata del sistema Italia e oggi vediamo confermato questo nostro ruolo. Vengono premiati i forti investimenti che stiamo facendo proprio sulla ricerca e il trasferimento tecnologico nei principali settori innovativi, compresi Big Data e supercalcolo, che rendono ancor più competitiva l’Emilia-Romagna rispetto alle aree più avanzate a livello internazionale e che pagano anche sul fronte occupazionale, basti pensare ai quasi mille ricercatori assunti con i bandi su ricerca industriale, internazionalizzazione, start up innovative, attrattività d’impresa. Un contributo di saperi destinato a crescere ulteriormente con l’arrivo del Centro meteo europeo a Bologna”.

“Oggi abbiamo la conferma che l’Emilia-Romagna è riconosciuta in tutto il mondo per il suo valore scientifico e culturale e che può competere a livello europeo con chiunque, soprattutto se tutte le istituzioni fanno rete, così come avvenuto in questo caso- sottolinea l’assessore regionale alla Ricerca e all’università, Patrizio Bianchi-. Un punto di forza del nostro progetto è stato rappresentato dalle rilevanti opportunità di sinergie tecnico-scientifiche che si potranno realizzare in Emilia-Romagna tra l’ECMWF e i numerosi centri di ricerca presenti sul territorio regionale e nazionale. In Emilia-Romagna si concentra poi il 70% della capacità di calcolo e di storage nazionale, grazie alla presenza di Cineca e INFN e altri istituti di ricerca nazionali, e il territorio regionale ospita una delle più importanti comunità europee sul tema di Big Data, con oltre 1.700 ricercatori coinvolti”.

“Un grande risultato frutto di un lavoro di squadra e sinergia istituzionale- dice il sindaco di Bologna, Virginio Merola-. L’arrivo del Centro di calcolo per le previsioni meteorologiche a medio termine nella nostra città è la testimonianza di un territorio attrattivo, competitivo e che sa cogliere le opportunità e vincere le grandi sfide come questa. Bologna, col suo territorio metropolitano, dimostra ancora una volta di essere un punto di riferimento per il nostro Paese e per l’Europa intera grazie alla posizione geografica, all’alta formazione professionale che offre, alla capacità di innovazione tecnologica e al buon vivere che esprime. Il Centro qualificherà ulteriormente il progetto del Tecnopolo che diventerà uno dei cuori pulsanti della ricerca scientifica e che abbiamo voluto con determinazione proprio destinato a questi usi.”

Il Data center
La sede designata dal progetto sarà nell’area del Tecnopolo di Bologna, di proprietà della Regione Emilia-Romagna: l’edificio all’interno è attualmente in ristrutturazione ed è già stato destinato dal Comune a ospitare organizzazioni di ricerca e innovazione. Al Centro dati dell’ECMWF verrebbe assegnata da subito un’area di 9 mila metri quadri, compresa la zona per i supercomputer al piano terra e per gli uffici. Una disponibilità di spazi che potrà essere ulteriormente ampliata, con altri 6 mila metri quadri e con la possibilità di ospitare altre attività di ricerca correlate.
Bologna, oltre a essere conosciuta in tutto il mondo per l’elevatissimo livello scientifico e culturale del territorio, per la presenza di numerose università, centri di ricerca, laboratori e infrastrutture tecnologiche, è diventata negli anni la capitale italiana dell’high performance computing, data services management, big data processing. A livello nazionale l’Emilia-Romagna è la seconda regione in Italia in termini di persone impiegate in attività di Ricerca&Sviluppo, oltre 52 mila. L’Emilia-Romagna può vantare l’innovativa Rete Alta Tecnologia, che raggruppa 82 laboratori di ricerca e 14 centri per l’innovazione. Bologna inoltre è anche il principale hub italiano di ricerca e conoscenza in materia di meteo e cambiamento climatico: i principali istituti di ricerca e le più importanti agenzie nel settore meteorologico e climatico si trovano proprio a Bologna (CMCC, CNR, ENEA), come anche la più rilevante Community europea per la ricerca e l’innovazione climatica (Istituto europeo di tecnologia – Climate-Kic), che ha aperto da poco una sede a Bologna.
A Bologna è inoltre attivo uno dei due soli corsi di laurea in Italia nell’ambito della meteorologia.

Venerdì 3 marzo Somethin’Else accoglie il sound afrocubano dei Guantanamo. La saporosa cena a tema precede il concerto

Da ufficio stampa

Venerdì 03 marzo, ore 21.30
Guantanamo
Special Guest Venus Rodriguez, voce;
Fabrizio Puglisi, pianoforte e sintetizzatore;
Pasquale Mirra, vibrafono;
Davide Lanzarini, contrabbasso;
Gaetano Alfonsi, batteria;
Danilo Mineo, percussioni;
William Simone, batà e percussioni

Venerdì 03 marzo, per un nuovo appuntamento firmato Somethin’Else il Jazz Club Ferrara viaggia alla scoperta del continente sudamericano con le sonorità afrocubane dei Guantanamo, sestetto guidato dal pianista catanese Fabrizio Puglisi che si avvarrà per l’occasione dell’intensa voce di Venus Rodriguez. Anticipa il concerto la cena a tema elaborata dal wine bar del Torrione che esplora la tradizione culinaria cubana.

Venerdì 03 marzo (ore 21.30) per un nuovo appuntamento firmato Somethin’Else, il Jazz Club Ferrara viaggia alla scoperta del continente sudamericano con le sonorità afrocubane dei Guantanamo, sestetto guidato dal pianista Fabrizio Puglisi che si avvarrà per l’occasione dell’intensa voce di Venus Rodriguez. Completano la formazione Pasquale Mirra al vibrafono, Davide Lanzarini al contrabbasso, Gaetano Alfonsi alla batteria, Danilo Mineo alle percussioni e William Simone al batà e percussioni. Anticipa il concerto la cena a tema elaborata dal wine bar del Torrione che esplora la tradizione culinaria cubana.
Guantanamo è un gruppo che mette il ritmo al centro del discorso. L’ispirazione nasce dal grande patrimonio della tradizione afrocubana con un repertorio in parte originale ed in parte costituito da classici di Chucho Valdes, Bud Powell, Ernesto Lecuona, Joe Zawinul e Lennie Tristano, rivisitati in chiave afrolatina con un tocco di acida psichedelia. I musicisti si muovono dal latin jazz al cubop, impastandoli con poliritmie africane, rumba e son cubano.
Il pianista e compositore catanese Fabrizio Puglisi vanta un percorso denso di significative esperienze nell’ambito della musica contemporanea. Compiuti gli studi al DAMS di Bologna, Puglisi ha frequentato per anni la scena creativa olandese alimentata da Tristan Honsinger, Han Bennink, Ernst Glerum, Ab Baars, Sean Bergin, Ernst Reijseger e Tobias Delius. Le sue collaborazioni si sono poi spinte oltreoceano a fianco di artisti quali Steve Lacy, David Murray, John Zorn, Don Byron, George Russell e Dave Liebman. In Italia ha accompagnato Paolo Fresu, Enrico Rava, Gianluca Petrella, Roy Paci e Cristina Zavalloni, oltre a condividere un originale duo con il cantante John De Leo.
Ingresso riservato ai soci Endas. Per informazioni e prenotazione cena 0532 1716739 dalle ore 12:00 alle ore 20:00.

INFORMAZIONI
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com

Per informazioni e prenotazione cena 0532 1716739 dalle ore 12:00 alle ore 20:00.

Il Jazz Club Ferrara è affiliato Endas, l’ingresso è riservato ai soci.

DOVE
Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara. Con dispositivi GPS è preferibile impostare l’indirizzo Corso Porta Mare, 112 Ferrara.

COSTI E ORARI
Intero 10 euro
Ridotto 5 euro (la riduzione è valida prenotando la cena al Wine Bar, accedendo al solo secondo set, fino ai 30 anni di età, per i possessori della Bologna Jazz Card, per i possessori di MyFe Card, per i possessori della tessera AccademiKa, per i possessori di un abbonamento annuale Tper, per gli alunni e docenti del Dipartimento Jazz del Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara. Pari al 10% per i possessori di Jazzit Card)

Intero + Tessera Endas: 15 euro
Ridotto + Tessera Endas: 10 euro

NB Non si accettano pagamenti POS

Apertura biglietteria: 19.30
Cena a tema partire dalle ore 20.00
Concerto ore 21.30

DIREZIONE ARTISTICA
Francesco Bettini

UFFICIO STAMPA
Eleonora Sole Travagli
e-mail: solejazzclubferrara@gmail.com ; press@jazzclubferrara.com
cell. + 39 339 6116217

Cna sulla sicurezza insediamenti produttivi

Da ufficio comunicazione

Benatti, direttore provinciale CNA, sollecita l’installazione di telecamere nella Zona Pmi di Cassana e nell’Area artigianale di via Bologna. Tutelare la sicurezza e la proprietà negli insediamenti produttivi. Non sono aree di serie B, ma un patrimonio produttivo da valorizzare

Ferrara – In riferimento agli episodi di vandalismo e furti, che si stanno verificando, sempre più spesso, nelle aree produttive di Ferrara e della provincia, ultimo dei quali quello denunciato dalla titolare dell’azienda “Esthetique” di via Ferrari (Zona Pmi Cassana), il direttore provinciale della Cna, Diego Benatti, ha rilasciato la seguente dichiarazione.

“Da tempo vanno ripetendosi – afferma il direttore della Cna – in diverse insediamenti produttivi della città e della provincia, atti di vandalismo, se non veri e propri furti e altri reati contro la proprietà. Ultimo, quello denunciato dalla titolare dell’azienda “Esthetique”, alla quale esprimiamo la nostra vicinanza e solidarietà. Il problema della tutela e sicurezza delle attività imprenditoriali insediate nelle aree artigianali e industriali del nostro territorio, soprattutto durante le ore notturne, si presenta sempre più come una emergenza sociale delle nostre comunità, evidenziando che il tema va ben oltre il centro urbano, toccando punti del territorio comunale strategici, per la loro funzione, anche se più decentrati”.

“Per questo – annuncia Benatti – abbiamo già chiesto sollecitamente all’assessore ai Lavori pubblici e alla sicurezza urbana del Comune di Ferrara, Aldo Modonesi, la tempestiva installazione di telecamere anche negli svincoli di accesso e collegamento delle principali aree produttive del Comune di Ferrara (Zona artigianale via Bologna e Area Piccola e Media Industria di Cassana), a tutela delle imprese e delle persone che vi operano quotidianamente e delle loro proprietà”.

“Più in generale – sottolinea infine il direttore provinciale della Cna Diego Benatti – come abbiamo già avuto modo di fare presente ai sindaci e agli amministratori locali, riteniamo siano assolutamente indispensabili interventi più complessivi di riqualificazione delle diverse aree artigianali e industriali presenti nel territorio provinciale, da considerare, non certo zone di serie “B” dei nostri Comuni, ma anzi un patrimonio produttivo ed economico di primaria importanza, da valorizzare e incentivare, a maggior ragione in questa fase economica”.

Presentazione audiolibro Una notte del ’43 a Ferrara

Da Emons edizioni

Martedì 7 marzo alle 17,30 presso la sala dell’oratorio san Crispino libreria Ibs+Libraccio di Ferrara presentazione dell’audiolibro:
Giorgio Bassani “Una notte del ’43” un audiolibro a cinque voci.

a cura di Stefano Muroni
1 CD MP3, versione integrale, durata: 1 h e 27 m

PARTECIPERANNO:
Paola Bassani, presidente Fondazione Bassani
Stefano Muroni, ideatore e curatore del progetto
Anna Maria Quarzi, presidente Istituto di Storia contemporanea di Ferrara

Una notte, cinque voci. Il celebre racconto di Giorgio Bassani, Una notte del ’43 – quinto di quelle indimenticabili Cinque storie ferraresi, Premio Strega nel ’56 – rivive oggi nella voce di cinque attori. Un piccolo gruppo di interpreti ferraresi guidati da Stefano Muroni, ideatore e curatore del progetto, capaci di ridarci, a distanza di tanto tempo, quella Ferrara cittadina di provincia simbolo di un’intera nazione, avvolta dalla pesante nebbia scura del fascismo.
Un audiolibro, una lettura ad alta voce che con Monica Chiarabelli, Massimo Malucelli, Fabio Mangolini, lo stesso Muroni e Marco Sgarbi, denuncia – se possibile in modo ancora più forte – coloro che preferirono il conforto e la sicurezza del conformismo e della viltà al coraggio della parola e dell’azione. Una notte del ’43 è infatti una storia densa che si dirama intorno a un eccidio emblematico della guerra civile italiana, una lucida lettura del ventennio fascista e del conflitto interiore di una provincia.
“Una lettura mai schematica e scontata con toni e sfumature differenti da voce a voce”, racconta Muroni. “La narrazione viene riproposta in maniera a volte tradizionale e accademica, altre più ritmata e viscerale, altre volte drammatica e energica, altre ancora fluttuante e quasi con toni magici e surreali, come fosse una favola”.

Con il patrocinio della Fondazione Giorgio Bassani, l’Istituto di Storia contemporanea di Ferrara e il Comune di Ferrara, l’omaggio non si esaurisce nella lettura: ad accompagnarla un volumetto con tre saggi inediti firmati da Giuseppe Muroni (insegnante di lettere e storia) Eleonora Rossi (autrice e giornalista) e Anna Maria Quarzi (docente di lettere e storia e direttrice dell’istituto di storia contemporanea di Ferrara). Un agile apparato critico che comprende un saggio storico – Ferrara in grigio. Storie e uomini della notte del terrore – uno letterario – La storia in una boule de neige – e uno cinematografico – La lunga notte del ’43. Il film come stori – che rimanda al lungometraggio di Florestano Vancini del 1960.
Giorgio Bassani (Bologna, 1916 – Roma, 2000) trascorre l’infanzia e l’adolescenza a Ferrara, partecipa alla Resistenza e, dopo la guerra, si dedica alla letteratura e all’insegnamento. È anche consulente editoriale della casa editrice Feltrinelli, vicepresidente della Rai e presidente di Italia Nostra. Fra le sue opere: Il giardino dei Finzi-Contini, il ciclo Il romanzo di Ferrara, che comprende Cinque storie ferraresi (Premio Strega 1956), Gli occhiali d’oro, Il giardino dei Finzi-Contini, Dietro la porta, L’airone e L’odore del fieno.

Incidenti: altra vittima dei cinghiali, Emilia-Romagna a rischio

Da ufficio stampa

Crescita incontrollata: sono oltre 100mila, raddoppiati in dieci anni

Un’altra famiglia è costretta a piangere un lutto assurdo a causa di incidente stradale causato da cinghiali, che conferma l’escalation dei danni, degli incidenti e delle aggressioni, che hanno causato purtroppo vittime in varie parti d’Italia. Così Coldiretti Emilia Romagna, mentre esprime le sue condoglianze ai familiari della vittima, commenta l’incidente mortale avvenuto in località Moretta di Borgonuovo in provincia di Piacenza. Il ripetersi di questi incidenti – afferma Coldiretti regionale – è il risultato della incontrollata proliferazione degli animali selvatici con il numero dei cinghiali che è raddoppiato negli ultimi dieci anni in Italia, raggiungendo un milione di capi e superando le 100 mila unità in Emilia Romagna, con una diffusione che ormai si estende dalle campagne alle città.

La sicurezza nelle aree rurali e periurbane – denuncia Coldiretti regionale – è in pericolo per il proliferare di animali selvatici, cinghiali in testa (sono di gran lunga il tipo di ungulati più numeroso nella nostra regione), che stanno invadendo campi coltivati, centri abitati e strade dove rappresentano un grave pericolo per le cose e le persone. Secondo un’analisi Coldiretti sugli ultimi dati Asaps, nel 2015 si sono registrati 214 episodi gravi di sinistri con animali dove hanno perso la vita 18 persone e 145 sono rimaste ferite.

Dinanzi a tale situazione gli agricoltori di Coldiretti chiedono una riforma della disciplina sugli animali selvatici che garantisca l’indispensabile presenza delle aziende agricole a tutela del territorio. Non è quindi più solo una questione di risarcimenti ma è diventato – precisa Coldiretti Emilia Romagna – un fatto di sicurezza delle persone e della vita nelle campagne ma anche nelle aree periferiche delle città. Per chi opera nelle aree montane e svantaggiate è a rischio la possibilità di poter proseguire l’attività agricola ma anche di circolare sulle strade o nelle vicinanze dei centri abitati.

Il consigliere provinciale Nicola Rossi pone il problema nutrie

Da ufficio stampa

“I dati a nostra disposizione confermano come il problema nutria nel territorio ferrarese stia diventando sempre più pesante, sia per i danni all’agricoltura, sia per i rischi idraulici e la sicurezza della popolazione, oltre che per i molti cittadini che vedono orti e giardini invasi da questi roditori”.
A dirlo è Nicola Rossi, consigliere provinciale con delega alla caccia, pesca e ambiente.
“Da 102 chiamate d’intervento di agricoltori del 2015 – prosegue Rossi – siamo saliti alle 750 dello scorso anno, senza contare le richieste per essere abilitati a intervenire direttamente sul proprio fondo attraverso le gabbie o lo sparo”.
Di fronte a questo problema la Provincia fa quello che può, è in sintesi l’allarme lanciato dal consigliere provinciale che analizza punto per punto una situazione all’insegna di risorse insufficienti.
A cominciare dalla Polizia provinciale, sempre più a corto di risorse e di personale, nonostante un impegno costante di presidio di un territorio vasto e con compiti che spaziano dalla sicurezza stradale, ai controlli ambientali, fino alla lotta contro il bracconaggio nella pesca e la caccia illegale alla fauna selvatica.
L’elenco dei problemi prosegue con l’assenza, finora, di contributi da parte dei Comuni a sostegno della Provincia per il contenimento delle nutrie, nonostante questa sia attività che una legge nel frattempo ha trasferito nelle competenze proprio dei Comuni.
Ciononostante la Polizia provinciale continua ad assicurare un coordinamento dei coadiutori sul territorio agricolo, i quali prestano la loro opera volontaria in attuazione del Piano di eradicazione della nutria.
Una misura approvata dalla Regione Emilia-Romagna nel 2016, senza però avere previsto risorse economiche e di personale, pur di fronte ai risultati positivi conseguiti in termini di risparmi di contributi fino a pochi anni fa erogati agli agricoltori a titolo di risarcimento danni alle colture, cui si deve aggiungere il completo trasferimento in Regione del personale prima in forza al servizio caccia e pesca della Provincia.
I coadiutori, unici autorizzati dal Piano regionale all’intervento oltre agli agricoltori (limitatamente nel perimetro della loro azienda), nel solo periodo aprile-dicembre 2016 hanno svolto circa 1.400 uscite e presto partirà un nuovo corso per abilitarne altri, visto che rispetto agli 878 dell’elenco degli idonei di sette anni fa ne sono rimasti 200 effettivamente operativi.
Lo stesso Nicola Rossi si fa portavoce di quanti sono toccati dal problema. “I coadiutori – dice – hanno bisogno di maggiori tutele, mentre al territorio provinciale occorre riservare un’attenzione in più per il suo essere per il 40 per cento sotto il livello del mare e attraversato da una fitta rete di canali”. “Tutte condizioni – prosegue – che aumentano le necessità di controllo e monitoraggio, a tutela della sicurezza e delle attività economiche che si svolgono nell’importante settore agricolo”.
L’accento è poi messo sulla necessità di maggiore chiarezza per quanto riguarda risorse e competenze, oltre a rafforzare le possibilità d’intervento ai cacciatori.
Richiesta spinta fino all’appello rivolto agli agricoltori di sporgere denuncia ogni volta che si riscontrino danni alle gabbie di cattura delle nutrie.
L’intento di Rossi è verso un’integrazione al Piano regionale anti-nutria per una gestione più coordinata delle azioni e, nel contempo, di esprimere all’assessore regionale Simona Caselli le specificità del territorio.

Hera: l’8 marzo possibili disservizi causa sciopero

Da ufficio comunicazione

Hera informa che mercoledì 8 marzo potrebbero verificarsi disagi nello svolgimento di tutti i servizi, anche presso gli sportelli commerciali e i call center aziendali, causa uno sciopero generale proclamato da un’organizzazione sindacale e articolato su tutta la giornata.

Hera ricorda che saranno garantite le prestazioni minime, assicurate per legge, e che al termine dello sciopero i servizi torneranno alla normale operatività.

Aldo Ferraresi: una nuova collezione di cd del grande violinista estense

Da Comitato per i grandi Maestri Ferrara

Sabato 4 marzo,alle ore 16,30 nel Circolo Negozianti di Ferrara in Palazzo Roverella, Corso Giovecca 47, verrà presentata al pubblico ferrarese la nuova collezione di registrazioni storiche del violinista Aldo Ferraresi (Ferrara 1902-Sanremo 1978),edita da una casa discografica estera e come seguito ed ampliamento della collezione di 9 CD “Aldo Ferraresi il Gigli del Violino” pubblicata nel 2006 dal Comitato per i Grandi Maestri di Ferrara. Alla presentazione della nuova collezione provvederà, oltre a Gianluca La Villa, Presidente del Comitato per i Grandi Maestri, il critico e musicista Valentino Sani, con una ampia selezione di immagini e audio seguendo il percorso della vita artistica del Maestro.

Le donne di Buzzati in scena a Ferrara Off

Da Ferrara Off

Sabato 4 marzo Roberta Pazi interpreta i monologhi femminili dello scrittore bellunese

Roberta Pazi porta in scena le donne di Dino Buzzati. Sabato 4 marzo alle 21 si terrà a Ferrara Off “Tranne che il buio”, spettacolo diretto da Giulio Costa che raccoglie due monologhi femminili particolarmente ironici ed emozionanti: “Sola in casa” e “Spogliarello”.
In entrambi i testi, scritti negli anni Cinquanta, si incontra la vita di una donna sola, in lotta con i propri fantasmi, del presente e del passato, reali e immaginari. La loro rappresentazione porta lo spettatore all’interno di un gioco fantasioso, intenso e surreale, dove il teatro riesce a spogliarsi – come le due protagoniste – di ogni convenzione. Iris e Velia, entrambe interpretate da Roberta Pazi, sono due donne diametralmente opposte, simili nel condurre un’esistenza costantemente in bilico tra sogno e realtà.

«Dare voce a questi personaggi è una sfida bellissima – racconta l’attrice -, perché sono figure capaci di evolvere tantissimo in poche battute, o nell’arco di un breve atto unico. Richiede un lavoro interessantissimo e profondo sulle emozioni e sul proprio sentire».

La rappresentazione di sabato è la prima tappa del percorso dedicato da Ferrara Off al lavoro dello scrittore bellunese: domenica 5 marzo alle 18 si potranno ascoltare i racconti selezionati per “Variazioni sul fantastico”, il workshop di lettura ad alta voce condotto da Costa e Pazi. Saranno gli stessi partecipanti, concluso il percorso formativo, a mettersi alla prova con i testi su cui hanno lavorato. Il weekend successivo invece – sabato 11 e domenica 12 marzo, rispettivamente alle 21 e alle 18 – andrà in scena “La boutique del mistero”, una produzione di Trento Spettacoli ispirata alle atmosfere e alle vicende dei racconti buzzatiani.

«L’appuntamento di sabato per noi ha una rilevanza speciale, perché “Tranne che il buio” è nato e cresciuto proprio in questo spazio performativo – spiega il regista, responsabile delle produzioni di Ferrara Off -. Poterlo presentare nuovamente al pubblico ferrarese ci aiuta a definire con sempre maggiore determinazione e chiarezza la mission del teatro che curiamo, protagonista attivo della scena contemporanea italiana. Cogliamo l’occasione per ringraziare il nostro pubblico affezionato e tutte le persone che hanno assistito allo spettacolo “Cinque pagine bianche” ideato da Demetrio Pedace, che si è tenuto a novembre al Nuovo. Con i fondi raccolti in quella occasione abbiamo potuto completare l’allestimento della sala bianca, situata accanto alla sala dipinta di nero dove abitualmente si svolge la programmazione, che ora utilizziamo per le prove, i corsi e i workshop. Poter disporre di un luogo dedicato alla formazione e alla preparazione degli attori è un grande passo in avanti per Ferrara Off e ci auguriamo che la città continui a sostenere la sua attività come ha fatto finora, con grande passione ed entusiasmo».

Per informazioni e prenotazioni si può scrivere a info@ferraraoff.it oppure telefonare al numero 3336282360. L’ingresso costa 8 euro per i soci Ferrara Off, 5 euro per gli under20, 10 euro – comprensivi di tessera 2017 – per i non soci.

Arriva al cinema “Yu-Gi-Oh! The dark side of dimensions”

Da Nexo Digital

ARRIVA AL CINEMA
“YU-GI-OH! THE DARK SIDE OF DIMENSIONS

LA SAGA CON NUMERI DA RECORD

CHE HA CONQUISTATO UN’INTERA GENERAZIONE

NELLE SALE ITALIANE SOLO DAL 10 AL 12 MARZO 2017

E per i primi fan che acquisteranno il biglietto alla cassa:

una special card Yu-Gi-Oh in omaggio

 

 

In Emilia Romagna aderiscono i seguenti cinema

EMILIA ROMAGNA

Bologna

The Space

EMILIA ROMAGNA

Carpi

Space city

EMILIA ROMAGNA

Casalecchio di Reno

Uci Meridiana

EMILIA ROMAGNA

Cento

Cine Park

EMILIA ROMAGNA

Cesena

Aladdin

EMILIA ROMAGNA

Cesena

Eliseo

EMILIA ROMAGNA

Comacchio

Cineplus

EMILIA ROMAGNA

Ferrara

Uci

EMILIA ROMAGNA

Forlì

Astoria

EMILIA ROMAGNA

Forlimpopoli

Cineflash

EMILIA ROMAGNA

Parma

The Space Barilla Center

EMILIA ROMAGNA

Parma

The Space Cinecity Campus

EMILIA ROMAGNA

Piacenza

Uci

EMILIA ROMAGNA

Ravenna

Cinemacity

EMILIA ROMAGNA

Reggio Emilia

Uci

EMILIA ROMAGNA

Rimini

Giometti le Befane

EMILIA ROMAGNA

Rimini Savignano

Uci Romagna

Dopo il successo di Your Name. di Makoto Shinkai, la stagione degli anime al cinema proposta da Nexo Digital e Dynit prosegue con Yu-Gi-Oh!, la saga che ha conquistato un’intera generazione: 4 lungometraggi, 4 manga, 5 serie animate, 700 episodi, oltre 25 miliardi di carte collezionabili prodotte in 8 lingue e distribuite in 50 nazioni.

Il fenomeno colossale di Yu-Gi-Oh! arriva finalmente su grande schermo con Yu-Gi-Oh! THE DARK SIDE OF DIMENSIONS. Il film, che presenta nuovi disegni e una nuovissima storia dal creatore originale del fenomeno globale, Kazuki Takahashi, uscirà nelle sale italiane dal 10 al 12 marzo (elenco dei cinema su www.nexodigital.it e nuovo trailer qui https://www.youtube.com/watch?v=L0Xaj6y_J3E&feature=youtu.be ).

I primi fan che acquisteranno il biglietto alla cassa dei vari cinema, riceveranno una special card Yu-Gi-Oh in omaggio (fino a esaurimento scorte).

Il racconto magistrale del maestro Takahashi, tra combattimenti epici e duelli mozzafiato, vede protagonisti i personaggi più amati dell’anime: Yugi Muto, Seto Kaiba e i loro fedeli amici Joey Wheeler, Tristan Taylor, Téa Gardner e Bakura per la ‘la ri-YU-nione più attesa di sempre! Il regista è Satoshi  Kuwabara, già esperto nella direzione delle due serie tv Yu-Gi-Oh! Zexal I e II, mentre Kazuki Takahashi ha ideato la storia, scritto la sceneggiatura, curato il character design seguito la produzione esecutiva.

La storia narra di Yugi Muto e i suoi amici che sono all’ultimo anno di liceo e stanno decidendo cosa fare in futuro. Nel frattempo Seito Kaiba ha commissionato degli scavi per recuperare i pezzi del Millenium Puzzle, nella speranza di far rivivere l’anima del suo rivale Atem per far aumentare il proprio punteggio. Ma gli scavi vengono interrotti da Diva, che sfida Kaiba a Dual Monsters… Yugi e Kaiba si sono già scontrati diverse volte in passato. Ma in questo duello metteranno in gioco l’orgoglio e tutte le esperienze passate…

Una collezione di carte dedicate al film, l’edizione The Dark Side of Dimensions – Movie Pack,  uscita lo scorso agosto, ha già riscosso un successo strabiliante e verrà rilanciata in 30.000 edicole e 170 fumetterie in occasione dell’uscita cinematografica italiana. A Yu-Gi-Oh! è infatti legato il torneo mondiale più frequentato di Trading Card Game. In Italia sono 200.000 i giocatori italiani tra gli 8 ai 35 anni si sfidano abitualmente in tornei di carte Yu-Gi-Oh!  coordinati da una vera e propria federazione sportiva italiana che tutte le settimane organizza eventi locali o Europei per qualificarsi ai campionati mondiali.

La Stagione degli Anime al Cinema, distribuita da Nexo Digital in collaborazione con Dynit e col sostegno dei media partner Radio DEEJAY, MYmovies.it, Lucca Comics & Games e VVVVID, proseguirà poi con il primo capolavoro di Shinkai, Oltre le nuvole, il luogo promessoci (11 e 12 aprile); Mobile Suite Gundam. Thunderbolt –December Sky, ispirato a una delle saghe più famose di sempre (16 e 17 maggio) e Sword Art Online. Ordinal Scale –The Movie, il film tratto dal  racconto che ha venduto 19 milioni di copie nel mondo (13 e 14 giugno). Cartoons on the bay, il festival dell’animazione della Rai, è inoltre partner della stagione per i film di Makoto Shinkai. Yu-Gi-Oh! THE DARK SIDE OF DIMENSIONS è presentato anche in collaborazione con Digital Brothers.

Tutti i dettagli sulla programmazione e l’elenco delle sale che aderiscono all’iniziativa saranno a breve disponibili su www.nexodigital.it.

Staff

 

Tratto dal fumetto originale “Yu-Ghi-Oh!” di Kazuki Takahashi (pubblicato da Weekly Shonen Jump)

Soggetto originale: Kazuki Takahashi

Regia: Satoshi kuwabara

Sceneggiatura & Character Design: Kazuki Takahashi

Musica: Yoshihiro Ike

Direttore della fotografia: Hiroaki Edamitsu

Una produzione:

Konami

Studio Gallop

Nihon Ad System

©Kazuki Takahashi/Yu-Gi-Oh! DDMC

Le Scat Noir e Teo Ciavarella suonano per Lucio Dalla. Domani 2 marzo a Bologna

Da Conservatorio Ferrara Press

Nella ‘stanza di Caruso’, come Lucio Dalla chiamava una sala di casa sua (tutto per via del grande quadro del tenore a cui dedicò una delle sua canzoni più celebri), ci sarà spazio anche per il Conservatorio di Ferrara, ottimamente rappresentato dall’energia delle giovani e talentuose Le Scat Noir e con loro da Teo Ciavarella, pianista e docente di Pianoforte Jazz al Conservatorio “Frescobaldi”, che porteranno per l’occasione i brani tra i più amati di Lucio Dalla, come appunto “Caruso” e “Nuvolari”.
Da domani 2 marzo dalle 20.30, infatti, a Bologna in via D’Azeglio, l’abitazione del famoso cantante scomparso nel 2012 si animerà di musicisti e amici per ricordarlo in musica, attraverso le sue canzoni più famose. In un dialogo costante tra la casa e piazza de’ Celestini, la Fondazione Lucio Dalla da domani al 4 marzo propone la nuova edizione di “A Casa di Lucio va in città”, appuntamento annuale di incontro per raccontare Dalla oltre la musica, nelle sue tante vesti artistiche.
Nella prima serata, dedicata al rapporto di Lucio Dalla con Bologna città Unesco della musica, se in piazza de’ Celestini sarà dato spazio ai giovani musicisti del Liceo musicale Lucio Dalla, la serata proseguirà in Casa Dalla con il Maestro Teo Ciavarella, che accompagnerà al piano al Le Scat Noir (ovvero Natalia Abbascià, Ginevra Benedetti, Sara Tinti), talentuoso gruppo jazz al femminile nato tra le mura del Conservatorio “Frescobaldi” di Ferrara. Le Scat Noir hanno infatti ottenuto già diversi riconoscimenti, da ultimo il Best Vocal Group al Tour Music Fest 2016. Insieme a loro, durante la serata suoneranno gli artisti Roberta Giallo, Simone Baroncini insieme a Nicoletta Mezzini, i Fratelli Marcheselli, Giulia Olivari accompagnata alla chitarra da Pietro Posani. Per l’occasione saranno presenti il sindaco di Bologna Virginio Merola, il direttore generale di CNA Bologna Cinzia Barbieri, il sovrintendente del Teatro Comunale Nicola Sani e Donatella Grazia, presidente della Fondazione Lucio Dalla.

Copparo – Sostituzione infissi nei palazzi di Levante e Ponente in piazza del Popolo

Da servizio comunicazione Comune di Copparo

Sono iniziati i lavori per la sostituzione di tutti gli infissi esterni, notevolmente deteriorati, dei palazzi di Ponente e Levante situati in piazza del Popolo a Copparo, come previsto nel programma di interventi dell’Amministrazione Comunale per la sicurezza dei cittadini e per il decoro architettonico.
Gli immobili, di proprietà del Comune di Copparo, sono in gestione ad ACER (Azienda Casa Emilia-Romagna) in quanto appartamenti di edilizia popolare, e sono vincolati dalla Soprintendenza alle Belle Arti per il loro particolare pregio nel centro storico cittadino.
Terminate nei tempi più brevi possibili le fasi progettuali (sistemazione impalcature di protezione, ecc.), il Comune ha atteso il parere della Soprintendenza alle Belle Arti per poter procedere all’inizio del lavori, che prevedono, ricordiamo, la sostituzione dei 70 infissi con manufatti di legno più duraturo.
Il cantiere dei lavori è gestito da ACER con una compartecipazione di spesa da parte dell’Amministrazione Comunale per 40.000 euro. La ditta ha sessanta giorni di tempo per terminare l’installazione degli infissi, salvo ritardi causati dal maltempo.

Sciopero generale indetto da Usb e Sgb per mercoledì 8 marzo: modalità per i servizi Tper

Da ufficio stampa

In relazione allo sciopero generale nazionale indetto dall’Unione Sindacale di Base e dal Sindacato Generale di Base per l’intera giornata di mercoledì 8 marzo, si riportano di seguito le modalità per i diversi servizi di bus, treni e altre attività di competenza di Tper, nel rispetto delle fasce di garanzia previste:

-Per il personale viaggiante dei servizi automobilistici e filoviari Tper dei bacini di servizio di Bologna e Ferrara (bus e corriere) lo sciopero si svolgerà dalle ore 8.30 alle ore 16.30 e dalle 19.30 a fine servizio.

Negli orari di sciopero, i servizi di trasporto pubblico urbano, suburbano ed extraurbano non saranno garantiti.

Più precisamente, per i mezzi urbani, suburbani ed extraurbani del bacino di Bologna saranno garantite solamente le corse dal capolinea centrale verso periferia, e viceversa, con orario di partenza fino alle ore 8.15 al mattino e fino alle ore 19.15 alla sera. Per le linee extraurbane del bacino di Bologna operate dal vettore Autoguidovie saranno in vigore gli stessi orari di sciopero.

Per effetto dello sciopero, le biglietterie aziendali Tper e gli sportelli Tper di via San Donato 25, attivi per il rilascio di contrassegni per le aree regolamentate dal Piano Sosta, potranno essere chiusi o subire una riduzione dei servizi nel corso dell’intera giornata.

Presso il Punto Tper di via Marconi sarà sospeso per l’intera giornata il servizio di assistenza alla compilazione dei moduli per il rilascio e il rinnovo di abbonamenti a tariffa agevolata per invalidi ed anziani a basso reddito.

Durante lo sciopero, al call-center telefonico 051-290290 sarà garantita la presenza di un operatore.

Per le linee urbane di Imola verranno garantite tutte le corse complete in partenza dalla stazione ferroviaria, o dall’autostazione, fino alle ore 8.20 al mattino e fino alle ore 19.20 alla sera.

Per i mezzi urbani, extraurbani e del servizio Taxibus di Ferrara saranno garantite solamente le corse dai capilinea periferici, centrali e intermedi con orario di partenza fino alle ore 8.15 al mattino e fino alle ore 19.15 alla sera.

-Per il personale viaggiante dei servizi ferroviari Tper, lo sciopero si svolgerà dalle ore 9.01 alle ore 17.00 di mercoledì 8 marzo. Negli orari di sciopero il servizio ferroviario non sarà garantito sulle linee della rete di competenza FER Bologna-Portomaggiore, Bologna-Vignola, Ferrara-Suzzara, Ferrara-Codigoro, Portomaggiore-Dogato, Reggio Emilia-Guastalla, Reggio Emilia-Sassuolo, Reggio Emilia-Ciano d’Enza, Modena-Sassuolo e Parma-Suzzara.

Per informazioni telefoniche sul servizio dei treni Tper il call center 840.151.152 è attivo tutti giorni feriali dalle ore 7 alle 14 e dalle ore 15 alle 17.

Disagi conseguenti allo sciopero potrebbero verificarsi anche in relazione alla possibile soppressione di treni Tper che circolano sul servizio regionale delle linee della rete RFI Ferrara-Ravenna-Rimini-Pesaro, Ferrara-Bologna-Imola-Rimini, Bologna-Parma-Milano, Bologna-Poggio Rusco, Bologna-Porretta Terme e Modena-Mantova.

L’Azienda adotterà ogni misura tecnico-organizzativa utile ad agevolare, al termine dello sciopero, un più celere ed integrale ripristino del servizio.

Il ritratto genetico della Sardegna

Da ufficio stampa

I Sardi moderni sono in realtà poco affini ai primi abitanti della Sardegna.

Uno studio condotto sul DNA mitocondriale conferma che l’attuale struttura genetica della Sardegna è riconducibile ad una massiccia migrazione avvenuta dal Continente durante le prime fasi del Neolitico. Il DNA prelevato dallo scheletro di due individui mesolitici rappresenta il più antico dato genetico della Sardegna.

Lo studio, pubblicato sulla rivista Scientific Reports è stato coordinato dal Prof David Caramelli dell’Università di Firenze, dalla Dott.ssa Silvia Ghirotto del team di Guido Barbujani dell’Università di Ferrara, con la collaborazione del Prof. Carlo Lugliè, dell’Università di Cagliari, ed ha visto l’applicazione delle tecnologie più all’avanguardia per la caratterizzazione del DNA mitocondriale recuperato da due reperti umani datati circa 10.000 anni fa e provenienti dall’importante sito archeologico di Su Carroppu a Sirri (Carbonia-Iglesias). Le sequenze ottenute sono state confrontate con dati genetici antichi e moderni. “Le analisi suggeriscono che la variabilità genetica presente oggi nell’isola sia molto diversa da quella dei primi abitanti della Sardegna, e che derivi in larga misura da una migrazione dal continente europeo avvenuta durante il Neolitico,” dichiara David Caramelli. “Già in epoca preistorica la Sardegna era molto particolare, con una popolazione diversa dal resto d’Europa.” Le sequenze mesolitiche sarde appartengono infatti ai cosiddetti gruppi J2b1 e I3, oggi presenti in Europa con frequenze basse (J, < 16%) o molto basse (I, <3%), mentre non è stato riscontrato il gruppo U, che invece è portato da più dell’80% degli individui mesolitici finora studiati in Europa. Questo studio non mette certamente la parola fine sulla storia del popolamento della Sardegna, ma è di fondamentale importanza poiché rappresenta il più antico campione di DNA in Sardegna, fornendo una testimonianza genetica diretta sui primi abitanti dell’isola. Certamente questo lavoro costituirà un riferimento per tutte le future ricerche sul popolamento dell’Italia e del sud Europa, un puzzle estremamente complesso che manca ancora di importanti tasselli. (www.nature.com/articles/srep42869),

Yllana, tornano al De Micheli gli esilaranti attori spagnoli

Da ufficio stampa

Venerdì 3 marzo alle ore 21, per la Stagione di Prosa il Teatro Comunale De Micheli presenta Gagfather, spettacolo ideato, diretto e interpretato dal gruppo spagnolo degli Yllana.
Tornano al De Micheli gli esilaranti Fidel Fernández, Luis Cao, Juanfran Dorado, Jony Elías che portano sul palco la storia di una banda di spietati gangster che terrorizza la città.
Contro di loro un gruppo di poliziotti temerari si propone di fermarli, costi quello che costi!
Le conseguenze sono esilaranti e piene di imprevisti.
Queste le premesse sulle quali si fonda il nuovo spettacolo di Yllana, un omaggio al cinema “noir”.
Pieno di situazioni deliranti, di humor nero, di inventiva teatrale e del codice gestuale che caratterizza da sempre la Compagnia. Un divertentissimo viaggio nei bassifondi e negli ancora più bassi istinti, spunto per una riflessione su ciò che è bene e ciò che è male.
Biglietteria del teatro 0532 864580-1.

Sabato 4 e Domenica 5 marzo – a Cento – XII edizione dello Sbaracco – gli appuntamenti di Carnevale

Da ufficio stampa

XII edizioni di un successo che si rinnova magicamente anno dopo anno, a Cento; stiamo parlando della Sbaracco (il 4 e 5 marzo) che vede lo storico impegno organizzativo dei Commercianti – che con il tradizionale supporto di Ascom Confcommercio, del suo Consorzio Cento in Centro in collaborazione con il Comune di Cento, la Pro Loco, il Cento Carnevale d’Europa , la Manservisi Eventi, l’ Ente Territorio – nel mettere in mostra ed in vendita vantaggiose occasioni nel centro storico di Cento.
“Una sessantina di imprese (su corso Guercino, e le vie Provenzali e Matteotti) – spiegano da Ascom Confcommercio Cento – che per questo penultimo week end di carnevale si sono, come di consueto, date da fare, con entusiasmo e professionalità, per proporre il tradizionale Sbaracco di Carnevale: un ulteriore occasione ospitalità ed accoglienza da non perdere per i centesi e per le migliaia di visitatori in occasioni delle sfilate carnevalesche”.

E tra le iniziative collaterali, proposte da Ascom Confcommercio, domenica 5 marzo si concluderà il lavoro della super giuria – composta da un migliaio di bambini degli Istituti scolastici comprensivi “Guercino” e “Pascoli” di Cento con il coordinamento dei loro docenti – che ha visionato e giudicato una sessantina di vetrine allestite sul tema del carnevale e che partecipano alla gara “Che Carnevale in vetrina…i bambini ci guardano!”: e proprio nei giorni scorsi la classe IV B della “Guercino” accompagnata dai docenti ha “perlustrato” il centro storico,tra la simpatia e l’attenzione dei negozianti, per valutare le creative scenografie realizzate con largo uso della tradizionale cartapesta abbinando la tradizionale attività didattica al curioso concorso di Carnevale.
I tre migliori allestimenti, scaturiti dal segreto dell’urna, verranno premiati da una rappresentanza degli stessi alunni, il 12 marzo sul palco in piazza Guercino nella quinta ed ultima giornata delle sfilate dei maestosi carri allegorici.

Lòm a Mèrz

Da EcoMuseo di Argenta

Venerdì 3 Marzo alle 20.30 al Museo delle Valli di Argenta si rinnova la “magia” con l’appuntamento annuale dei Lòm a Mêrz, promossa dall’Associazione “Il lavoro dei contadini” di Faenza e con l’organizzazione in loco dell’Amministrazione Comunale di Argenta e della Società Terre.

La tradizione contadina del passato voleva che per scongiurare la malasorte venissero fatti dei riti propiziatori, come i fuochi magici: i “Lòm a Mêrz” (i lumi di marzo). L’accensione di falò propiziatori intendeva celebrare l’arrivo della primavera e invocare un’annata favorevole per il raccolto nei campi, ricacciando il freddo e il rigore dell’inverno. Il suo significato era quello d’incoraggiare e salutare l’arrivo della bella stagione, bruciando i rami secchi e i resti delle potature. Per questa occasione, negli ultimi tre giorni di febbraio e nei primi tre di marzo, ci si radunava nelle aie, si intonavano canti e si danzava intorno ai fuochi (al fugarèn), mangiando, bevendo e soprattutto divertendosi.

L’ Associazione, “Il Lavoro dei Contadini” dall’ ormai lontano 2000, ha cercato di tracciare un nuovo solco con i Lumi a Marzo, con rinnovati obiettivi che intendono essere un invito per mettersi in viaggio in queste terre, nelle quali si trova ancora un amore per il cibo tipico, sano, dove viene a galla l’intima civiltà della campagna e l’appartenenza al mondo di piante, animali, riti, usanze, tradizioni e cultura.

Il presidente, Italo Graziani ci racconta che “oltre alla simbologia del Fuoco purificatore, con l’edizione del 2017, si è voluto dedicare i nostri lumi a Pellegrino Artusi e alle sue ricette”.

Così, al Museo delle Valli, il programma prevede la tradizionale accensione del fuoco propiziatorio, la presentazione del libro “Una giardiniera in cucina” erbe, fiori e frutti del mio orto in tavola di Maria Gabriella Buccioli, e a seguire degustazione di prodotti tipici del territorio fra tradizione artusiana ed evoluzione del gusto.

Maria Gabriella Buccioli dal 1980 ha indirizzato la sua energia e la sua passione nel trasformare il Casoncello, il piccolo podere di famiglia sull’appennino bolognese a Loiano, nel posto dove vivere: inizia la ristrutturazione della casa colonica con il compagno Lucio Filippucci, del vecchio fienile, e ad impostare il giardino e l’orto con amore e rispetto per la vita naturale: nascono così, nel 1996, i “Giardini del Casoncello” con il giardino di aromatiche, suggestive fioriture, antiche piante.

Autrice di diverse pubblicazioni ( “I giardini venuti dal vento”, “Chiacchere di giardinaggio insolito”) e articoli di giardinaggio, pubblica nel 2016 “Una giardiniera in cucina”, presentato con grande successo all’Auditorium Enzo Biagi di Bologna ed al Festivalletteratura di Mantova.

L’autrice presenterà il proprio testo illustrando una passeggiata botanico-gastronomica attraverso le stagioni, la ricerca di un uso alternativo di fiori, ortaggi, frutti, piante ornamentali definiti “i regali del giardino alla tavola”. Durante la serata verranno, inoltre, fornite tutte le informazioni per visitare gli splendidi giardini del Casoncello.

E’ confermata la partecipazione anche di Lucio Filippucci, uno dei più importanti fumettisti italiani che dal 2013 è entrato ufficialmente nello staff di “Tex” e che si è occupato delle illustrazioni del libro, con disegni e dediche a richiesta a fine presentazione.

La serata prosegue con la celebrazione della figura artusiana attraverso la maestria e la disponibilità di Germana e delle sue Azdore, che hanno scelto di esaltare alcuni dolci della tradizione proponendo, in particolare, una gustosissima zuppa inglese realizzata seguendo la ricetta dell’Artusi.

La partecipazione a tutte le attività è gratuita.

Per informazioni
Museo delle Valli di Argenta Via Cardinala, 1/c 44011 Campotto (FE)
Tel. 0532 808058 info@vallidiargenta.org www.vallidiargenta.org – FB Valli di Argenta

Programma completo degli appuntamenti

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Per informazioni:

illavorodeicontadini@libero.it

tel. 331 4428484

FB Il Lavoro Dei Contadini

Orari dei musei

Museo delle Valli di Argenta: aperto da martedì a domenica e festivi dalle 9 alle 13 e dalle 15.30 alle 18. Per visite guidate ed escursioni è necessaria la prenotazione con una settimana di anticipo, per gruppi di almeno 5 persone.

Museo della Bonifica: accessibile solo con visita guidata, dal martedì a domenica e festivi, alle 9 o alle 11. Gradita la prenotazione.

Museo Civico: aperto il sabato, la domenica e festivi dalle 15.30 alle 18.30.

Quel pizzico di follia che ispira La Marianna

Certo, come dice spesso Giovanni Negri, per fondare un partito politico in un momento storico nel quale la gente è sempre più distante dalla “cosa pubblica” e si affida al populismo imperante di Salvini e Grillo, ci vuole un pizzico di follia. Certo, ci vogliono follia, passione e voglia di tornare in campo per ricostruire un paese che merita di essere guidato nel migliore dei modi. Del nuovo soggetto politico La Marianna, promosso dall’ex leader radicale, sulle pagine del nostro giornale abbiamo già scritto, raccontando gli ideali e i propositi che questa neonata formazione si prefigge di portare a compimento.
Forse riunire le forze di ispirazione laica e radicale è una vera e propria utopia, ma sembra che questo sogno stia sempre di più diventando realtà. Sì, perché alla convenzione nazionale di Marianna, lo scorso weekend, molte persone si sono avvicendate sul palco, promettendo e prospettando obiettivi tangibili che la giovane e leggiadra Marianna, deve portare a compimento.
Sabato 25 è stata la prima giornata, dedicata per la maggior parte del tempo al tema della giustizia in Italia, o meglio della mala giustizia. Ha esordito l’avvocato bresciano Lorenzo Cinquepalmi, proponendo un parallelismo tra il sistema giudiziario che condannò Enzo Tortora e quello attuale, quindi è stata la volta della tavola rotonda con i vertici dell’avvocatura Italia rappresentata da Beniamino Migliucci, la concittadina Laura Jannotta e Umberto Fantigrossi.
Ha preso poi la parola l’avvocato del foro torinese Fabio Ghiberti, l’avvocato Basilio Milio ed in conclusione della mattinata ha portato la sua agghiacciante testimonianza Mario Mori. Lui, generale dei carabinieri in servizio per il suo Paese da una vita, perseguitato da un sistema giudiziario sempre più attento a prendere di mira i suoi servitori e sempre meno disposto a provvedere contro i veri criminali. Basti pensare che il generale stesso si definisce “imputato a servizio permanente effettivo “, per capire il tipo di percorso che ha dovuto affrontare a causa di magistrati che si ostinano a credere che Mori sia colpevole di favoreggiamento a Cosa Nostra. Quegli stessi giudici che poi scendono in politica, dimostrando di non garantire la condizione che dovrebbe contraddistinguere la magistratura: la terzietà. La Convenzione di Bologna è stata anche un’occasione di riflessione sugli scenari geopolitici ed economici sia a livello nazionale che locale. Maryland Ismail e Layla Yusf, hanno fondato un’associazione di musulmani laici, che vuole essere uno spunto di riflessione dibattito sulla vera natura della religione di Maometto.
E ancora interventi di altissimo livello come quello dell’ex ambasciatore Giulio Terzi di Sant’Agata, degli economisti Cazzola e Baldassari, di Filippo Penati, di Angelo Panebianco, del direttore de l’Intraprendente Giovanni Sallisti e molti altri. Silvestro Di Pietro, informatico e padre di “Ordigno”, ha spiegato il funzionamento e le potenzialità della piattaforma web che gli iscritti alla Marianna potranno utilizzare per confrontarsi, votare in modo certificato e scambiarsi idee e opinioni. Una piazza virtuale nella quale si potranno leggere notizie e reperire informazioni quotidianamente. Ordigno è davvero una piattaforma di e-democracy. Non come il blog di Grillo, che dipende dalla Casaleggio e associati. Insomma Marianna è un’alternativa all’anti politica, un’alternativa a chi propone il reddito di cittadinanza o altre cose di questo genere. Il movimento di Negri è uno spazio laico, nel quale si potranno portare avanti idee concrete per la ricostruzione dell’Italia.
Il programma politico è già contenuto in sei “frecce”, che spaziano dal tema della giustizia a quello dell’economia, passando per l’esercito del lavoro e finendo con lo shock fiscale sul modello americano. Sì, sono obiettivi difficili da raggiungere, ma insieme, credendoci, ci si può arrivare. Il gruppo di Ferrara della Marianna, ha anche un membro della presidenza, Mario Zamorani, all’opera per il raggiungimento di una meta, finalmente laica e concretamente realizzabile per il Pese.

La fantastoria di Davide Grandi: “Gli ultimi Soldati”

Da Azione Futurista Ferrara

*Davide Grandi “Gli ultimi Soldati” (cover di A. Crescenti, libri ebook Asino Rosso-Street Lib). E’ on line l’ultimo libro dello scrittore futuribile di Ferrara, Davide Grandi, già autore di Dio e D’Io per Este Edition. Trattasi di fantascienza sociologica, di particolare ascendenza psicologica per uno scrittore al suo primo romanzo di fantascienza, ma letteratura d’anticipazione personale già ampiamente collaudata anche nei lavori precedenti. Scrittore postmoderno è infatti Grandi ispirato da certo simbolismo e immaginario di ampia matrice scientifica: attinge anche in chiave narrante soprattutto dalle implicazioni sociali e interumane post fisica quantica.

Ambientata nel futuro appena prossimo, la trama del libro riflette metaforicamente certa terza guerra mondiale virtuale (fino ad un certo punto) a partire dalla guerra del Golfo e la stessa crisi economica contemporanea.

Emerge una paradossale ecologia militare, la guerra vista nel suo archetipo ambivalente:

soldati che l’autore significativamente auspica “ultimi”.

Altrettanto significativamente l’ebook è già segnalato (anteprime) nei libri Google (Books Google) per un autore da tempo tra i più rilevanti sul piano nazionale, criticamente parlando, del panorama di Ferrara città d’arte. Molto bella, non ultimo, la cover di A.Crescenti.

(Sinossi)

Anno 2018, città di Anthinora, Sala della Federazione Mondiale; tutte le nazioni del mondo sono riunite in un summit della massima importanza, per definire gli ultimi dettagli di una decisione presa mesi prima, che darà inizio a un conflitto armato di proporzioni planetarie, ma che verrà combattuto in un modo totalmente diverso dai canoni bellici a cui il mondo è già ampiamente a conoscenza a causa di decenni di guerre sparse in vari punti del pianeta di cui sono stati spettatori. I motivi che hanno portato a questa terribile decisione sono dovuti ad anni di incomprensioni politiche tra le Nazioni più potenti, che ha portato a una crisi economica mondiale senza precedenti. Ecco quindi aprirsi uno scenario completamente nuovo nell’affrontare i contrasti che continuano dalla notte dei tempi a segnare, non solo la vita degli esseri umani, ma anche quella di tutti gli altri organismi viventi di questo Pianeta. E a farlo sarà l”idea di un uomo, la quale aprirà nuovi scenari bellici e rivoluzionerà tutto il sistema sociale che ha accompagnato gli esseri umani nelle ultime centinaia di anni, ma senza, purtroppo, riuscire a impedire lo scoppio della terza guerra mondiale. Questo è l’ultimo racconto di guerra … non ve ne saranno altri.

INFO
http://www.omniabuk.com/scheda-ebook/davide-grandi/gli-ultimi-soldati-9788826029801-410417.html

BOOK GOOGLE ANTEPRIME…

Un Amleto contemporaneo in scena a Comacchio

Da ufficio stampa

In Sala Polivalente l’originale rilettura di Stefano Tosoni, coprodotta dal Teatro Stabile delle Marche

Il mese di marzo vedrà concludersi la quinta edizione di Comacchio a Teatro, la stagione teatrale in Sala Polivalente a Palazzo Bellini diretta da Massimiliano Venturi; sono ben tre gli appuntamenti in cartellone, con una varietà di generi che culminerà venerdì 10 con lo spettacolo di Ivano Marescotti sul giro d’Italia e venerdì 24 con il debutto del nuovo spettacolo della compagnia comacchiese Briciole di Teatro.
La programmazione di questo mese parte già venerdì 3, con Volevo solo fare Amleto di Proscenio Teatro. Sei attori in scena sono i protagonisti di una rilettura in chiave contemporanea di un grande classico della drammaturgia teatrale di tutti i tempi; in scena Stefano e Francesca Tosoni (che sono anche autori dello spettacolo), Pamela Olivieri, Fabio Capponi, Mirco Abruzzetti e Luca Graziani.
Lo spettacolo è vincitore del bando GAME 2013, concorso vetrina per artisti marchigiani under 35, ed è coprodotto dal Teatro Stabile delle Marche e dal Comune di Porto San Giorgio. L’interpetazione di Stefano Tosoni nel ruolo principale gli è valsa la conquista del premio Luigi Vannucchi Attore doc 2016.
Essere o non essere. Parole di Amleto, personaggio enorme da grandi attori. Amleto lo hanno fatto in tutti i modi, classico, avanguardistico, psicologico; perché per fare Amleto oggi bisogna sbalordire. Questo pensa Stefano, giovane attore squattrinato che sogna di fare Amleto. Dato che nessuno gli offrirà mai la parte, decide di fare tutto da solo: riduzione, regia, musiche, costumi, burocrazia. Stefano si ritrova così a guidare una compagnia di attori sgangherati, come un moderno Brancaleone che sprona la sua armata verso l’impresa di mettere in scena uno dei drammi più belli di tutti i tempi. Verità e vita si intrecciano sul palcoscenico, ed il testo di Shakespeare si rivela quanto mai attuale, offrendo allo spettatore una storia in cui si ride, si riflette, si soffre magari, ma non si smette mai di credere ai propri sogni.
L’appuntamento è per venerdì 3 marzo alle ore 21, in Sala Polivalente a Palazzo Bellini (via Agatopisto 7, Comacchio); apertura biglietteria dalle ore 20. La prevendita per tutti gli spettacoli in cartellone continua ogni martedì in Biblioteca a Palazzo Bellini (ore 15-18) e on line sul sito www.comacchioateatro.it (adulti 10 €, ragazzi 6 €, carnet 3 ingressi dedicato ai soci Coop 25 €). L’appuntamento successivo è in programma venerdì 10/03, con Ivano Marescotti che presenterà lo spettacolo Bestiale… quel giro d’Italia!. Infoline 349 0807587 – info@comacchioateatro.it

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