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Giorno: 2 Marzo 2017

Alan Fabbri (Ln): “Ora si pensi ai risparmiatori, al territorio e a rimediare agli errori (e ritardi) del Governo”

Da ufficio stampa Lega Nord Emilia-Romagna

«L’acquisto della Nuova Carife da parte di Bper sia un nuovo inizio per il territorio.» E’ questo l’auspicio del capogruppo regionale della Lega Nord, Alan Fabbri, che ha appreso dell’acquisto, l’altra sera, dell’istituto di credito, a fronte di un prezzo simbolico (1 euro) ma che ha permesso di rilevare il 100% del capitale di Carife, che vanta un patrimonio netto di 143 milioni di euro. «Un passo importante – secondo Fabbri – ma che apre ora la strada anche ad una serie di doveri e responsabilità, da parte della nuova proprietà. A cominciare – continua – da un processo di ricostruzione della fiducia, ormai svilita dalle crisi del sistema bancario, da parte dei risparmiatori ferraresi. Operando anche nella direzione in cui il Governo è stato finora assente.» Inoltre, «ci sono 28mila azionisti tagliati fuori dai risarcimenti, che attendono risposte: si parla di risparmiatori, pensionati, imprese, agricoltori e artigiani che devono essere tutelati.» L’appello che Fabbri fa è, in particolare, quello finalizzato ad un «ascolto privilegiato dei territori – conclude – a partire dai sindaci, dai Comuni e da tutti gli enti locali coinvolti, in un modo o nell’altro, nella crisi della vecchia Carife. Realtà, quelle locali, finora non sufficientemente ascoltate.»

Uno speciale annullo postale per il “Carnevale di Cento 2017”

Da Servizio Comunicazione Territoriale Centro Nord Emilia Romagna e Marche

La Filiale di Ferrara di Poste Italiane, in occasione del “Carnevale di Cento 2017” ha approntato un servizio temporaneo su richiesta del Circolo Culturale Filatelico Numismatico Centese “M. Grandi”. Lo speciale annullo postale si potrà ottenere sabato 4 febbraio dalle 14 alle 19 nello spazio allestito in via Guercino 49/I a Cento.
Nei giorni successivi alla manifestazione, i marcofili e coloro che volessero ottenere l’annullo possono inoltrare le commissioni filateliche allo sportello filatelico dell’ufficio postale di Ferrara Centro in viale Cavour, 27 (tel. 0532 297336).
Poste Italiane attiva Servizi Filatelici Temporanei dotati di bolli speciali che riproducono con scritte e immagini il tema di manifestazioni legate ad eventi di notevole interesse culturale, economico e sociale: convegni, congressi, raduni, fiere, mostre, celebrazioni di eventi storici, manifestazioni filateliche, sportive, culturali, umanitarie, anniversari di personalità non viventi, inaugurazioni di opere pubbliche di particolare rilevanza locale o nazionale.
Il servizio è rivolto a chi intenda pubblicizzare e storicizzare il proprio evento con la realizzazione del bollo speciale (Enti Pubblici o privati, Associazioni, Società, Partiti Politici, Organizzazioni sindacali, comitati promotori o organizzatori di manifestazioni).

movimento5stelle

Il Movimento 5 Stelle di Codigoro risponde risposta alla pubblicazione del progetto “Area Sgambamento Cani”

Da Movimento 5 Stelle Codigoro

Apprendiamo con stupore dalla pagina facebook del Comune di Codigoro che è nelle intenzioni dell’attuale Amministrazione, la realizzazione di un’area sgambamento cani all’interno del Parco D’Aloiso. Riteniamo ciò una mancata occasione per un confronto costruttivo con le opposizioni e con tutti i cittadini. Infatti la scorsa settimana, precisamente il giorno 22 febbraio, abbiamo protocollato una mozione per discutere in Consiglio Comunale, la realizzazione dell’area sgambamento cani, pianificando costi e tempi e prevedendo un coinvolgendo diretto dei cittadini. La nostra idea infatti era quella di creare un percorso partecipato che avesse anche lo scopo di responsabilizzare le persone riguardo alle buone pratiche nell’utilizzo della stessa. Oggi invece veniamo a conoscenza di questo progetto, che per molti versi assomiglia più ad uno spot, che è apparso improvvisamente in rete. Se ricordate anche la scorsa settimana è miracolosamente apparso il progetto telecamere in zona artigianale. Riteniamo questo modo di approcciarsi alle problematiche dei cittadini codigoresi del tutto insufficiente, perché nel progetto mancano i costi, i tempi, le delibere attuative e soprattutto pare sempre più di essere all’interno di un contesto sicuramente Poco Democratico. Infine ci spiace evidenziare che su altri temi le risposte sono state insoddisfacenti: l’Ospedale del Delta (punto nascite e depotenziamento), la mensa scolastica, i tanto decantati 500 posti di lavoro, la viabilità, la sicurezza, gli spazi di aggregazione giovanile e tanti altri slogan rimasti lettera morta. Auspichiamo una rapida soluzione progettuale anche per questi temi ed un percorso istituzionali che rispetti il valore e l’importanza delle sedi democratiche preposte per elaborare e migliorare le azioni politico-amministrative.

Presentazione Annuario socio economico ferrarese 2017

Da CDS, Centro ricerche Documentazione e Studi

L’Annuario socio-economico ferrarese viene pubblicato dal 1987 da CDS Centro ricerche Documentazioni e Studi di Ferrara e affronta temi importanti per lo sviluppo solidale e sostenibile del nostro territorio, mettendo in evidenza valori ed esperienze di cui Ferrara è portatrice. Di seguito alcune risultanze dell’edizione 2017 che verranno affrontate durante la Presentazione con Andrea Gandini, Luca Zaghi (ZF TRW) e l’assessore regionale Patrizio Bianchi.
Lavoro – Occupazione
Sono passati otto anni da quando (settembre 2008) anche l’economia ferrarese, a seguito della crisi globale, entrò nella Grande recessione. Finalmente nel biennio 2015-16 l’occupazione ha ripreso a crescere anche in Italia ed ha avuto effetti positivi sia in provincia di Ferrara che nel comune capoluogo. La ripresa non è stata però generalizzata per cui in molte province l’occupazione risulta ancora in calo. Per la provincia di Ferrara (e in particolare per il comune capoluogo e l’Alto Ferrarese) la ripresa occupazionale è invece iniziata in primavera 2015.
Nella nostra provincia l’effetto più vistoso della crisi si era avuto nel calo di occupati: il tasso di occupazione (15-64 anni) era crollato di 5,7 punti (dal 69% del 2007 al 63,3% del 2014); nel 2015 è risalito al 65,3%, collocandoci al 21° posto in Italia. Nel 2016 il tasso di occupazione nel comune di Ferrara è risalito (69,2%) sopra al livello pre-crisi del 2008, mentre il tasso di disoccupazione è sceso al 10,6%.
L’Italia si caratterizza da sempre per una minore occupazione delle donne e dei giovani. Negli ultimi 5 anni l’occupazione over 55 è cresciuta molto a discapito di quella giovanile. Dopo molti anni risultano in crescita le transizioni da lavoro precario a lavoro stabile (+4% nel 2014 e 2015). Rimane costante la quota di lavoratori a bassa remunerazione.
Manifattura
CDS ha analizzato (come fa ogni anno) un centinaio di imprese ferraresi che occupano circa 16mila addetti (su un totale di 25mila). Si tratta di un campione molto significativo perché raccoglie 2/3 degli occupati totali, pur trattandosi soprattutto di quelli delle medie e grandi imprese.
Dopo aver registrato negli anni di crisi una perdita di 2.650 occupati, in questo nostro “campione”, l’occupazione è tornata a crescere nel biennio 2015-16 di circa 120 addetti in una manifattura che è ora molto più forte e meno vulnerabile rispetto al passato, grazie anche a nuovi insediamenti ed espansioni industriali.
Immigrati
Gli stranieri residenti in provincia di Ferrara sono il 9,7% considerando anche gli arrivi del 2016 (in linea alla media nazionale), ma con valori inferiori alla media regionale (13%). Nell’ondata emergenziale l’Italia ha mostrato più “buon cuore” che organizzazione. Ferrara ha distribuito in modo diffuso i rifugiati in modo da evitare le tensioni scoppiate in altre realtà, come ad esempio in Veneto. La comunità locale è stata comunque messa a dura prova e oggi si sente meno sicura e reclama un cambio di passo.
Scuola superiore e Università
Nella provincia di Ferrara nell’anno scolastico 2016/2017, gli alunni iscritti alle classi prime delle scuole superiori risultano essere 3.373, valore stabile rispetto all’anno precedente. La scelta del Liceo si conferma al primo posto (41,3% dei nuovi iscritti).
Da settembre 2016 l’alternanza scuola-lavoro (un tema su cui CDS da anni esercita la propria expertise) è entrata nel secondo anno di obbligatorietà (diventando quindi “curriculare”) in tutti gli istituti di secondo grado. In provincia di Ferrara, nell’anno scolastico corrente, sono 8.372 gli studenti coinvolti in tale esperienza. Aumentano di conseguenza anche le strutture ospitanti, in particolare le imprese, a cui viene riconosciuto un ruolo educativo fondamentale nello sviluppo e aggiornamento delle competenze dei ragazzi. Le difficoltà da parte dei docenti non mancano, soprattutto nella ricerca delle aziende e, di conseguenza, nell’abbinamento studente-azienda.
Per quanto riguarda l’Ateneo estense, il numero delle iscrizioni si conferma in crescita: in particolare coloro che si iscrivono per la prima volta all’Università passano da 2.707 nell’a.a. 2014/15 a 3.040 nell’a.a. 2015-2016. Sono sempre in prevalenza le donne a scegliere di intraprendere il percorso universitario (54%).
Le proposte dell’Annuario 2017
1. Potenziare i team che si occupano di attrazione di investimenti esterni considerando l’importante ruolo della manifattura locale e la crescente saturazione delle aree emiliane.
2. Alternanza scuola-lavoro e Transizione al lavoro: fare di Ferrara un’area pilota innovativa in Italia. Sorpassata l’epoca del pionierismo di alcuni coraggiosi docenti degli Istituti ferraresi, esistono ora leggi e risorse che possono far decollare un modello scolastico più “duale” in cui l’apprendimento da Sperimentazione si affianca a quello da Istruzione.
3. Ferrara come hub per turisti e studenti Unife. Con la Brexit si aprono nuove opportunità per accogliere studenti con corsi in lingua inglese e possibilità di inserimento nel mondo del lavoro. Ferrara, in posizione geografica strategica, può cogliere questa occasione potenziando la transizione al lavoro, la capacità di internazionalizzazione ed una politica di “affitti vantaggiosi”.
4. Organizzare annualmente un convegno di informazione sulle “buone pratiche” esistenti nei diversi settori e nelle imprese.
5. Rifugiati: Ferrara e Regione Emilia Romagna come “laboratorio efficiente di integrazione”. Il modello da proporre consiste in moduli di istruzione obbligatoria a tempo pieno, formazione al lavoro alternata con lavori socialmente utili obbligatori, transizione al lavoro, programmi di re-inserimento nei paesi di origine.
6. Utilizzare i 70 milioni di euro che la Regione Emilia Romagna riceverà per aiutare l’occupazione giovanile, non solo per misure di orientamento e formazione, ma anche per potenziare le azioni che aiutano i giovani a transitare ad un primo lavoro, anche se temporaneo.
7. Dopo la politica dell’efficienza (riduzione debito pubblico, efficientamento servizi pubblici, integrazione pubblico-privato…) è arrivato il momento per i Comuni ferraresi di una Riforma Istituzionale ispirata da nuovi scenari e nuove idee su cui investire.
L’Annuario CDS 2017 è disponibile sul sito internet www.ilcds.org

Crisi Carife, depositato pdl del Carroccio per l’accesso all’arbitrato Consob per le Controversie Finanziarie (Acf)

Da Lega Nord

Pini / Fabbri (Ln): “Governo accolga nostra proposta e tuteli i risparmiatori traditi”

A poco più di un mese dall’annuncio di una “norma ponte” e a una settimana dall’incontro sul risparmio tradito promosso dalla Lega Consumatori Ferrara, il deputato romagnolo della Lega Nord, On. Gianluca Pini, rende noto il deposito alla Camera dei Deputati di un progetto di legge (TESTO IN ALLEGATO) di sua iniziativa “che dà la possibilità agli investitori esclusi dall’accesso all’indennizzo forfettario di cui agli articoli 8 e 9 del decreto-legge n. 59 del 2016, e agli azionisti delle quattro banche poste in risoluzione (Banca Marche, Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio, Cassa di Risparmio di Ferrara, CariChieti), di accedere alla procedura di arbitrato Consob per le controversie finanziarie al fine di stabilire il valore economico degli strumenti finanziari da rimborsare ai medesimi investitori”.

“L’obiettivo di questo progetto di legge” – spiega Pini – “è quello di colmare l’azione insufficiente promossa dal Governo in questi mesi che si è dimostrato incapace di fornire risposte chiare e concrete alle centinaia di risparmiatori Carife rimasti senza un euro. Sono ancora migliaia gli azionisti che, per un motivo o per un altro, non potranno attingere al Fondo di solidarietà per l’erogazione dell’indennizzo forfettario previsto dall’art.9 del dl 59/2016 e che quindi vanno soccorsi con altri strumenti.”

“Quello che chiediamo, in una logica di responsabilità etica e politica, è di equiparare il trattamento di questi risparmiatori con quello riservato a quelli di altri istituti, tra cui Mps” – aggiunge il consigliere regionale e capogruppo della Lega Nord Alan Fabbri che sollecita “la possibilità di accedere subito all’arbitrato Consob già attivo dal 2016 considerando che la nostra proposta è condivisa non soltanto dalla Lega consumatori, ma anche dallo stesso Presidente del collegio arbitrale della Consob”.

Pomodoro: Tonello (Coldiretti) risponde a Rabboni (Oi) e a industria

Da ufficio stampa Coldiretti Emilia-Romagna

 

“Siamo alle solite: il presidente dell’Organizzazione interprofessionale (Oi) del pomodoro pensa a difendersi senza che nessuno lo attacchi, ma evidentemente la sua organizzazione è preoccupata anche solo che si parli di Oi e si nasconde dietro le regole comunitarie per sentirsi in pace con il mondo”. Così ribatte il presidente di Coldiretti Emilia Romagna, Mauro Tonello, al presidente dell’organizzazione interprofessionale (Oi) del pomodoro del Nord Italia, Tiberio Rabboni che si è sentito attaccato dalle dichiarazioni in cui il presidente regionale di Coldiretti denunciava i ritardi dell’accordo interprofessionale e chiedeva la realizzazione di un distretto del pomodoro”

“Credo che quando ci si mette a disposizione per rappresentare qualcosa e qualcuno – scrive Tonello – bisognerebbe prima verificare se c’è amore per ciò che si rappresenta o no. Chi ha amore per ciò che fa tutti i giorni, cerca di operare affinché tutto migliori, certo restando dentro alle regole, ma a volte scegliendo anche di viaggiare pericolosamente sul filo del rasoio. Se non si è innamorati di ciò di cui ci si dovrebbe prendere cura, rimangono solo le fredde regole. Noi – prosegue Tonello – non abbiamo chiesto di violare nessuna regola, ma sosteniamo che l’Oi così com’è non dà le risposte che servirebbero al settore, mentre un vero distretto potenzialmente potrebbe dare di più.”

“Non vogliamo sottrarci alle regole – afferma ancora Tonello – perciò vogliamo far notare che i contratti dovrebbero essere conclusi di norma entro il 31 gennaio, come si legge sul sito delle norme condivise, eppure oggi siamo in marzo e siamo ben lungi dal concludere qualcosa. C’è ancora qualcuno che ha il coraggio di parlare di programmazione? All’articolo 3 dello statuto dell’Organizzazione interprofessionale – sottolinea Tonello – si parla di ‘elaborare e definire i contratti tipo…” Se questi non arrivano possiamo forse anche appellarci alle famose regole condivise e non guardare le regole solo quando fanno comodo. E ancora: ci si nasconde dietro al fatto della privacy per fornire solo i dati aggregati delle contrattazioni che servono a ben poco: se si vuole la vera trasparenza e fare reale programmazione, si firmi tutti una liberatoria per renderli pubblici”.

Infine il presidente di Coldiretti Emilia Romagna affronta il problema delle importazioni. “Su qualche giornale leggo la posizione di Anicav (Associazione Nazionale Industriali Conserve Alimentari Vegetali) secondo cui non esiste il problema importazioni perché rappresentano l’1,5% della produzione nazionale. Bene, l’Oi faccia trasparenza ed inizi a dire che in realtà le importazioni rappresentano il 23% del pomodoro italiano e non 1,5% come risulta dalle tabelle qui sotto da cui si evince un crescita esponenziale dell’import: vogliamo chiudere la stalla dopo che i buoi sono scappati?. Vogliamo che i produttori smettano di coltivare pomodoro? Ai prezzi cui vorrebbero portare il pomodoro italiano servirebbero 800 quintali per ettaro per coprire i costi, mentre oggi la produzione media è di 670 quintali/ettaro. Possibile – conclude Tonello – che un settore per cui siamo famosi nel mondo possa continuare a reggere senza una vera valorizzazione del prodotto, settore in cui vi sono praterie da conquistare?”.

TABELLA 1 – IMPORT DI CONCENTRATO TRIPLO DI POMODORO (gennaio-novembre)

Provenienza

Tonnellate

2014

2015

2016

Cina

7.395

60.307

86.481

Spagna

26.971

28.185

25.801

USA

70.850

37.796

47.495

Mondo

112.461

139.946

168.443

Fonte: Elaborazione Coldiretti su dati ISTAT.

TABELLA 2 – RAFFRONTO IN POMODORO FRESCO TRA PRODUZIONE NAZIONALE E IMPORT CONCENTRATO TRIPLO 2016 (gennaio-novembre)

 

Tonnellate

Tonnellate in “fresco”

Italia produzione pomodoro da industria 2016

5.180.000

5.180.000

Import concentrato triplo 2016 (gen.-nov.)

168.443

1.179.101

(23% prod. Italia)

Fonte: Elaborazione Coldiretti.

Alan Fabbri e Fabio Rainieri (Ln): “Ferrara Food e Copador ben testimoniano una crisi del settore. la Regione intervenga subito, per salvaguardare coltivatori e lavoratori”

Da ufficio stampa Lega Nord Emilia-Romagna

Bologna 02/03/17: Da Ferrara a Parma e Piacenza, la crisi della filiera del pomodoro è ormai generalizzata e mette a rischio anche i livelli produttivi dell’imminente, nuova stagione. A preoccupare sono, soprattutto, le situazioni societarie di Ferrara Food (realtà nata a seguito di una riconversione post-saccarifera, che assorbe circa il 70% della produzione di pomodoro ferrarese) e di Copador. «La coltivazione e la trasformazione del pomodoro, in Emilia-Romagna, costituisce un segmento di fondamentale importanza, in termini di qualità e in termini numerici della produzione, che colloca la regione ai vertici europei nel settore». A dirlo è il capogruppo regionale Ln, Alan Fabbri, che ha depositato un’apposita interrogazione in Assemblea legislativa, firmata anche dai colleghi Fabio Rainieri e Matteo Rancan. Il settore – osservano dal Carroccio – vive una fase di profonda crisi, sia per il prezzo dell’ortaggio destinato ai coltivatori, sia per la situazione dei due colossi emiliani operanti nel settore. «Anche martedì – avvertono dalla Lega – il nostro leader, Matteo Salvini, ha messo in guardia sul fatto che nel 2016 sono arrivati nel nostro Paese 100 milioni di Kg di concentrato di pomodoro (+43%) dalla Cina. Con molti dubbi anche sull’eventuale presenza di micotossine.» Sulle crisi emiliane, «È fondamentale operare per tutelare i coltivatori, ed anche per chi lavora nel settore, per cancellare qualsiasi alone di ambiguità, in una fase che ci porta alla semina, in vista della campagna 2017.» La Regione, a quanto si apprende dai media, si è attivata con tavoli di concertazione, sia per la crisi Ferrara Food, sia per quella di Copador (seguita da vicino da Fabio Rainieri), che però è diversa rispetto alla situazione della società ferrarese. Visto che in quest’ultimo caso la crisi grava molto più sui fornitori, piuttosto che sul ceto bancario. «Vorremmo sapere dalla Giunta – incalzano Fabbri, Rainieri e Rancan – se ha ben presente che il ritardo nello stipulare l’accordo su un prezzo giusto e adeguato, per la remunerazione ai coltivatori e fornitori, crea grosse incertezze sull’imminente avvio della semina. Tutto ciò rischia di provocare una crisi profondissima, in un comparto agroalimentare di fondamentale importanza per l’economia regionale, con possibili conseguenze devastanti sulla stessa.» La Lega chiede alla Regione, inoltre, di mettere in campo tutti gli strumenti possibili per affrontare le crisi Copador e Ferrara Food, in modo che il risanamento parta dalla salvaguardia preminente di lavoratori e fornitori.

Regione. A “Vista da vicino” il modello innovativo dei Tecnopoli

Da ufficio stampa

Nella quinta puntata del magazine televisivo si va alla scoperta di cosa sono e a cosa servono questi luoghi di ricerca applicata all’imprenditorialità

Bologna – Sono l’anello di congiunzione tra ricerca, cultura, e mondo imprenditoriale. Sono i Tecnopoli, 10 infrastrutture in 20 sedi della regione, dove istituzioni, università, imprese e giovani parlano la stessa lingua, lavorano insieme, realizzano innovazione e creano occupazione.

Scoprire cosa sono e a cosa servono i Tecnopoli è spiegato nella quarta puntata di “Vista da vicino”, il magazine di informazione video della Regione Emilia-Romagna in onda sulle emittenti locali della regione, ma anche su Facebook, YouTube, Twitter e sul sito della Regione (http://www.regione.emilia-romagna.it/).

L’auto che si guida da sola che ha portato la Silicon Valley a Parma e il formaggio ricavato dalla fermentazione di anacardi e mandorle adatto ai vegani, sono solo due delle esperienze innovative studiate e progettate nei Tecnopoli.

Ne parlano l’assessore alle Attività produttive, Palma Costi, pro rettori e ricercatori.

La pubblicazione di “Vista da vicino” sui social network avverrà di lunedì, il mercoledì e il venerdì per quanto riguarda clip brevi e di domenica per la puntata intera.

Camera di Commercio: esaurito il bando per la partecipazione alle fiere internazionali in Italia e all’estero

Da ufficio stampa

66 i programmi di investimento sostenuti, di cui il 33% al di fuori dell’Unione Europea, 5 gli uffici di rappresentanza attivati e 12 i rapporti di collaborazione commerciale siglati

Govoni: Non è più tollerabile che le imprese esportatrici italiane sopportino un peso delle imposte sui profitti lordi pari al 48% contro il 26% di quelle tedesche e spagnole”

Europa, Cina e Stati Uniti i Paesi più ricercati dalle imprese ferraresi. Andato a ruba, in soli 13 giorni, il bando della Camera di commercio per la partecipazione alle fiere internazionali in Italia e all’estero: 66 i programmi di investimento presentati, di cui il 33% al di fuori dell’Unione Europea, 5 gli uffici di rappresentanza attivati e 12 i rapporti di collaborazione commerciale siglati. Tra le richieste di supporto più ricorrenti pervenute all’Ente di Largo Castello dagli imprenditori, la locazione di spazi espositivi, l’allestimento degli stand, l’acquisto di servizi di interpretariato, le spese di trasporto a destinazione, assicurazione e movimentazione di materiali e prodotti destinati all’esposizione fieristica, la realizzazione di materiale di comunicazione aziendale da esibire o distribuire in fiera come brochure, cataloghi, filmati o presentazioni aziendali e inserzioni pubblicitarie.

E per quest’anno, tra gli obiettivi della Giunta camerale, quello di favorire la promozione di prodotti e servizi su mercati internazionali mediante utilizzo di uffici o sale espositive all’estero, l’organizzazione di matchmaking tra imprese (B2B) durante le manifestazioni fieristiche ed il supporto all’innovazione commerciale per la fattibilità di presidio su nuovi mercati internazionali. “Per la nostra provincia – ha sottolineato Paolo Govoni, presidente della Camera di commercio di Ferrara – la crescita dei prossimi anni si giocherà, per una buona parte, sulla capacità di “fare rete”, sui mercati internazionali, sulla maggiore integrazione tra i settori. Tra un manifatturiero, ad esempio, che vede crescere le attese positive legate alla forza delle esportazioni e un terziario ancora non valorizzato in tutte le sue potenzialità, ma che rappresenta un serbatoio di competenze, capacità imprenditoriali, creatività che può e deve essere integrato di più nelle filiere produttive. Ma bisogna che il sistema-Paese sostenga questo cambio di rotta: le imprese che stanno tirando la volata sui mercati internazionali, ad esempio, sopportano un peso delle imposte sui profitti lordi pari al 48% contro il 26% di quelle tedesche e spagnole. Non è più tollerabile – ha concluso il presidente della Camera di commercio – che ogni impresa che esporta spenda all’anno circa 18.750 euro per adempimenti amministrativi, contro i 12.350 euro di quelle che operano solo sul mercato italiano”.

Particolare attenzione, infine, la Camera di commercio riserverà a tutti quei programmi volti a favorire l’inserimento in azienda di figure professionali in grado di definire e di guidare progetti di espansione all’estero, valutandone l’impatto sul piano gestionale, economico e giuridico e ridisegnando, se necessario, l’organizzazione dei processi produttivi, le strategie di penetrazione dei mercati di vendita, le relazioni con i fornitori. In collaborazione con le associazioni di categoria, l’Ente di Largo Castello punterà, dunque, a far si che sempre più le imprese ferraresi acquisiscano le capacità di orientare le strategie verso lo sviluppo di nuovi business e si confrontino con esperienze di livello internazionale.

Per maggiori informazioni: ufficio Marketing internazionale della Camera di commercio (tel. 0532/783812-817; e-mail: estero@fe.camcom.it).

Sabato 4 marzo ore 11:00 presso la libreria Ibs+Libraccio di Ferrara, per l’iniziativa “Libraio per un giorno” i libri consigliati da Patrizio Bianchi.

Da organizzatori

Il Libraio per un giorno è un’iniziativa originale per avvicinare più persone possibili al mondo dei libri attraverso chi ci sta intorno tutti i giorni.

L’ospite di questa settimana sarà Patrizio Bianchi sabato 4 marzo alle ore 11:00, che racconterà ai presenti il suo bagaglio di letture con auto-ironia e spontaneità: i classici che lo hanno formato, ma di più, i titoli che non abbandonano il suo comodino la notte, dai quali non si separa mai.

I libri non hanno età e, come affermò giustamente Umberto Eco, chi legge vive innumerevoli altre esistenze oltre la sua, con cui mettersi a confronto e crescere interiormente.

Patrizio Bianchi è nato a Copparo, in provincia di Ferrara, nel 1952. Nella scorsa legislatura è stato assessore regionale alla Scuola, formazione professionale, università e ricerca, lavoro. Laureato a Bologna, si è specializzato alla London School of Economics and Political Science. Professore ordinario di Economia applicata dal 1989, è stato Rettore dell’Università di Ferrara fino al 2010. Esperto di economia e di politiche industriali e dello sviluppo, ha lavorato per istituzioni italiane e internazionali e per governi di diversi Paesi. Ha pubblicato oltre 30 libri e 200 articoli scientifici. Per la sua attività universitaria nel 2010 è stato nominato Commendatore al Merito della Repubblica Italiana

Il rinfresco è offerto da NaturaSì, Via Bologna 296 e Via Copparo 3/A – Ferrara

Ore 15:00

Laboratorio creativo per bambini con i Sabbiarelli

Partecipazione gratuita con prenotazione obbligatoria. Max 15 bambini
Durata dell’incontro 1 ora circa. Età consigliata: dai 5 agli 8 anni

Per informazioni e prenotazioni: 0532241604; eventife@libraccio.it

Iniziativa aderente al format BookPlay
Scopri di più su www.netsity.it

Sabbiarelli, il colore per gioco. Cosa sono?

Spellicolino alla mano, un vassoio, un disegno pretagliato, fantasia, creatività e piccole grandi dosi di sabbia colorata: ci sono tutti gli ingredienti del divertimento in Sabbiarelli, il nuovo gioco ideato da Ferrari Granulati, azienda veronese impegnata da oltre 25 anni nella lavorazione dei più prestigiosi marmi italiani.

Proprio da un elemento puro e semplice come la sabbia bianca, trasformata per l’occasione con coloranti ecocompatibili, nasce l’arcobaleno di colori con il quale i nostri bambini potranno mettersi alla prova con originali disegni dall’effetto incredibilmente brillante.
Sabbiarelli è un gioco semplice, adatto a bimbi dai 3 ai 12 anni, creativo perché non pone limiti alla fantasia e alla capacità di trovare infinite combinazioni colore o sfumature per realizzazioni uniche e stravaganti.

Sabbiarelli è un gioco didattico nel quale il contatto diretto con la sabbia implica un aspetto educativo e formativo di confronto con la cultura dei materiali.

Networking, rete, team working – Round Table 28 Ferrara

Da Round Table 28 Ferrara

La Round Table 28 Ferrara ha il piacere di invitarvi a prendere parte alla prossima serata che avrà luogo il giorno 10 marzo alle ore 20:30 presso la Trattoria La Romantica.
La serata sarà impreziosita dalla relazione di un ospite di rilievo, il Dott. Viero Negri, che ci intratterrà sulla tematica del lavoro di squadra ed il networking.
Sarà un’ottima occasione per conoscere altri imprenditori e lavoratori del nostro territorio e di tutta la regione.
Per il dettaglio della serata vi invitiamo a scansionare il QRcode allegato.
Confidando di vedervi numerosi

L’Avis di Argenta incontra gli studenti dell’Iisap

Da Istituto d’Istruzione Superiore Argenta-Portomaggiore

Quest’anno AVIS compie 90 anni. Dal 1917, quando il dr. Formentano ebbe l’idea di cercare donatori di sangue volontari e disinteressati per salvare diversi pazienti, i passi verso la donazione sono stati tanti. I donatori di sangue sono stati sempre di più, spinti da un senso di responsabilità sociale e di umanità. Il dr. Gianni Saletti e la sig.ra Anna MariaToschi dell’AVIS di Argenta hanno mostrato ai ragazzi delle classi 4 e 5 indirizzo socio-sanitario dell’IPSIA di Argenta la storia delle donazioni e l’importanza di donare, attraverso un gesto semplice che comporta diversi vantaggi per il donatore, quali i controlli gratuiti.
Una lezione pregnante di sensibilizzazione sull’importanza della donazione come piccolo gesto che può salvare delle vite.

Margherita Asta ai ragazzi dell’Iisap: ricordatevi che le mafie colpiscono tutti

Da Istituto d’Istruzione Superiore Argenta-Portomaggiore

Le mafie colpiscono tutti anche chi si trova nel posto sbagliato al momento sbagliato come la madre e i fratelli gemelli di Margherita Asta vittime per caso della strage di Pizzolungo di Trapani, che il 2 Aprile del 1985 morirono nell’attentato destinato al Giudice Carlo Palermo facendo da scudo all’auto del Magistrato.
Da quel giorno Margherita venne catapultata nel mondo degli adulti e inizió, suo malgrado, a sentire parlare di mafia.
Lesse e raccolse articoli di giornale sulla strage, che le aveva portato via la madre e i fratelli e provó rabbia per il Magistrato Palermo, perchè quella bomba era destinata a lui.
Nel Novembre 2006 Margherita lo ha incontrato e il giudice gli ha manifestato il suo Senso di colpa ‘nel corpo e nella mente’.
Emozionante e piena di senso questa testimonianza che ha lasciato un segno profondo negli studenti dell’IISAP, che hanno riflettuto sull’importanza e sull’imprevedibilità della vita.

Ferrara violenta? Sulla sicurezza dati e percezioni divergono

A Ferrara la violenza è in aumento? Oppure il disagio e i timori che molti in città e in provincia manifestano derivano da ‘percezioni soggettive’ che non hanno però riscontro fattuale? È certo questione di numeri, ma anche di analisi e interpretazione dei dati. A fronte di una diminuzione del tasso di delittuosità di circa il 6,6% sul territorio comunale nel triennio 2013-2015, c’è un aumento dei reati contro il patrimonio e di quelli che danno guadagno economico e causano degrado: furti in abitazione, furti in auto, danneggiamenti, scippi. I furti in abitazione, secondo l’analisi di Andrea Crucianelli, dirigente della Squadra Mobile e Vice Questore Aggiunto di Ferrara, che ha preso in esame gli anni 2005, 2010 e 2015 (nell’evento dello scorso ottobre “Criminalità: analisi ed evoluzione in Italia e nel territorio ferrarese”, ndr) hanno subito una vera e propria impennata: +78% 2015 rispetto al 2010 e +126% nel 2015 rispetto al 2005. Ecco che allora una possibile chiave di lettura dell’aumento del senso di insicurezza dei cittadini ferraresi potrebbe essere la maggiore diffusione della microcriminalità e di episodi di violazione di norme condivise sui comportamenti pubblici, che aumentano il degrado.
Se a questo si sommano le ulteriori complessità del tempo che ci è stato dato in sorte, crisi economica e ondata migratoria, il tasso di delittuosità può diventare il nodo attorno al quale stringere i disagi reali, effettivamente vissuti nella quotidianità, le difficoltà legate alla convivenza e le complessità dell’integrazione sociale delle fasce di popolazione che rimane ai margini della società cittadina.

È però anche una questione di narrazione della vita quotidiana della nostra città: di come si dà una notizia e di cosa fa più notizia. Fa più notizia una maxi rissa in zona Gad o un blitz di tredici ore della polizia nei pressi del Grattacielo, oppure fanno più notizia le cene di quartiere e le iniziative e i progetti attraverso le quali cittadini e istituzioni collaborano per rioccupare e riqualificare i luoghi pubblici, le strade e i giardini comuni?
Ed è forse soprattutto una questione di azioni, da parte delle istituzioni, ma anche da parte dei cittadini e di una comunità che voglia essere veramente tale.
Ecco perché lunedì pomeriggio alla biblioteca Ariostea nell’incontro ‘Ferrara violenta? La criminalità fra realtà e suggestione’ – secondo appuntamento del ciclo ‘Chiavi di lettura’ organizzato da Ferraraitalia – si è parlato di giornali, di parole, di convivenza e di azioni che la mettano in atto concretamente ogni giorno sulla strada.

Sono bastate due semplici ricerche su Google ai ragazzi di Occhio ai MediaAdam, Alì e Siehm – perché diventasse chiara l’associazione fra alcune nazionalità e atti criminosi: se le parole chiave sono “ragazzo nordafricano” oppure “marocchino”, il motore di ricerca in italiano restituisce solo immagini legate a reati oppure foto segnaletiche; provando, invece, a digitare “marocain” sul motore di ricerca in inglese (www.google.co.uk) il risultato sono le immagini più disparate, da profili facebook a foto della fine dell’Ottocento. “I media hanno una parte fondamentale nella società, devono essere responsabili e oggettivi, riportando la nazionalità di chi commette un reato solo se strettamente necessario” hanno affermato i ragazzi di Occhio ai media: “Le notizie vanno riportate senza discriminare e senza buttare benzina sul fuoco”.
E a questo proposito ha voluto intervenire anche il Questore di Ferrara, Antonio Sbordone, presente fra il pubblico della Sala Agnelli: “attribuire nei titoli una nazionalità può far soffrire, lo dico come napoletano. Tuttavia se è un fatto che un cittadino nigeriano ci ha chiamato in occasione di una rapina a un centro commerciale e ci ha dato informazioni utili alle indagini, è un fatto anche che nel Gad lo spaccio di stupefacenti è gestito da nigeriani, mentre quello dei Baluardi è gestito da magrebini. Il fatto è che esistono i buoni e i cattivi, ma non viene dato lo stesso peso alle notizie: bisognerebbe dare maggiore incisività alle notizie positive, per far emergere i buoni a discapito delle cose brutte e negative”.

Massimo Morini, presidente del Comitato Zona Stadio, nato nel 2013 e dal 2015 riconosciuto come associazione di promozione sociale, è cittadino del Gad: “il nostro è un quartiere difficile, il degrado non sta diminuendo. Il grosso lo devono fare le istituzioni e le forze dell’ordine, ma anche i cittadini hanno un ruolo nella riqualificazione del luogo nel quale vivono”. Certo, ha aggiunto Morini, “la prospettiva non è a breve termine e per questo non è facile convincere chi abita nel quartiere”, ma lui ne è certo: “la collaborazione con le istituzioni e con le associazioni di stranieri è il punto di partenza per il cambiamento, per ridurre le distanze e i pregiudizi che noi abbiamo verso altre etnie e le altre etnie hanno verso noi italiani. Oltre alla protesta e alla critica, servono la proposta e la positività”. Ecco allora le biciclettate che li hanno fatti conoscere o il Festival Giardino d’Estate.

“Io ho visto cambiare quel quartiere – ha detto Daniele Lugli, presidente emerito del Movimento Nonviolento ed ex difensore civico della Regione Emilia Romagna – per me era il quartiere della Spal di Mazza, quello dove stava la mia professoressa”. Secondo lui “ogni generazione ha il suo compito da affrontare, oggi va data una risposta nuova, migliore, a problemi nuovi, posti anche da un mondo che bussa alla porta”, purtroppo però “a difficoltà crescenti sono state date risposte calanti”. “Qualcosa si è incrinato nella nostra convivenza, non è solo un problema di immigrazione, ma della disuguaglianza che è penetrata nel nostro paese”. E quello che è “un problema di carattere sociale ed economico non può essere declassato solo a problema di ordine pubblico”, ha concluso Lugli.

Il prossimo appuntamento con ‘Chiavi di lettura’ in biblioteca Ariostea sarà il 27 marzo con “Moriremo moderati? Il ritorno della Balena Bianca”.

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