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Mese: Marzo 2017

Copparo – Presentazione libro “Libera dalle vampate”

Da ufficio comunicazione Comune di Copparo

Proloco Copparo, in collaborazione con la Biblioteca Comunale e con il patrocinio del Comune di Copparo, ha organizzato un incontro per la presentazione del libro “Libera dalla vampate”.

Giovedì 30 marzo, alle ore 21, la scrittrice Grazia Sferrazza Callea presenterà il suo libro presso Palazzo Zardi a Copparo, in via Garibaldi 104, e sarà intervistata da Patrizia Lucchini (Biblioteca Comunale di Copparo).

“Libera dalle vampate” è un viaggio, un canto, un inno alla donna. Una donna consapevole, che nel mezzo del cammino della sua vita, può prendere il timone e navigare per dare il meglio a se stessa e agli altri.

Grazia Sferrazza Callea vuol portare le donne a conoscere e riconoscere i messaggi, spesso in abbondanza, che il corpo invia durante la menopausa. Segnali da interpretare, suggerimenti in attesa di essere colti per vivere pienamente una parte della vita, senza esserne sopraffatti.

Oh Lady Be Good! Musica a L’Osteria in via de Romei 51 mercoledì 29 marzo dalle ore 19,00. Daniella Firpo voce e chitarra, Roberto Poltronieri chitarra

Da Associazione musicisti di Ferrara

Inizia la collaborazione fra Associazione Musicisti di Ferrara e L’Osteria da 1997, uno dei locali più caratteristici del centro storico di Ferrara situato in via De Romei 51; il locale non è nuovo ad eventi culturali, ricordiamo le rassegne letterarie organizzate da Stefano Tassinari chiamate “A cena con L’Autore”.

Dal 15 febbraio inizierà una rassegna musicale denominata “Musica A L’Osteria”; in particolare, per questa prima programmazione, ci saranno una serie di appuntamenti tutti dedicati alle voci femminili chiamati “ Oh Lady Be Good!”.

Gli aperitivi musicali del mercoledì sera ai quali si potrà accedere a partire dalle ore 19,00 ad ingresso libero, vedranno l’avvicendarsi di sette mini formazioni tutte atte a mettere in risalto la vocalità femminile; mercoledì 29 marzo sarà la volta di Daniella Firpo voce e chitarra, Roberto Poltronieri chitarra, con un repertorio di musica brasiliana.

Daniella Firpo

Cantautrice, la brasiliana Daniella Firpo, nata a Salvador, Bahia, sin da piccola impara il canto della sua terra con la madre (insegnate di chitarra) e ascolta la voce di suo padre, cantante lirico. La sua attività professionale è iniziata circa vent’anni fa a Salvador avendo già partecipato a diversi Festival e manifestazioni culturali dello Stato, tra i quali al Carnevale di Bahia con il suo “Trio Eletrico” per tre edizioni, “Sua nota é um show” ( Teatro Castro Alves), Circuladô Cultural, MPB Petrobrás, Música no Parque, Festival da Música Brasileira (Rio de Janeiro), Pelourinho e dia-noite, Palco Sobre Rodas, Festival de Verao da Bahia, Eventi organizzati da Braskem, Pirelli, Honda, Petrobras e ONU.
Il suo timbro vocale, profondo, dinamico e vellutato ha da subito occupato uno spazio di rilievo nel panorama musicale di Bahia, facendosi apprezzare dal 2003 al 2007 in importanti trasmissioni fra i quali “O novo som do Brasil” – Tv Globo – eletta come “la Rivelazione della Musica Baiana”. Ha registrato il suo primo album “Pela Beira”, con partecipazioni nella MTV Brasil. Nel 2008 viene registrato il suo secondo album ‘Espiral’, dove modernità e radice si mescolano ai grooves percussivi e alle melodie della musica popolare brasiliana con entusiastiche pubblicazioni in tv, radio, sulla stampa e uno special di un’ora sulla TV Cultura; l’album viene selezionato al “Premio Tim de Musica”, il Grammy Brasiliano.
L’Italia è rimasta nel cuore da quando è stata invitata speciale, rappresentando il Brasile, al Ferrara Buskers Festival del 2006. Interpretando la matrice brasiliana di samba e bossanova che si mescola al jazz e ai ritmi afro-brasiliani, l’artista stabilisce un profondo scambio culturale con gli altri musicisti provenienti da tutto il mondo e con il pubblico. Grazie al Ministero della Cultura Brasiliana, la AMF (scuola di musica moderna di Ferrara) e il Comune di Ferrara, nel 2008, Daniella realizza la Conferenza-Concerto ‘Incontro com Brasil’, un viaggio nell’universo culturale del Brasile attraverso parole e musica, riscuotendo un grande successo. Da lì in poi si stabilisce in Italia invitata a diverse manifestazioni culturali, iniziando una proficua attività artistica e alternando la sua presenza tra Italia e la madre patria.
Ha partecipato a numerose manifestazioni musicali in tutto il territorio, tra le quali “Umbria Jazz 2008 Now’s the time”, “Toquinho Toro Festival 2009”, “Festival Latino Americando di Milano 2010”, “Porshe live pensieri e altri suoni 2011”, “International Meeting Premio d’Autore-Monopoli“, “Festival Brasiliano di Bologna 2010/2014”, “Festivol Teatro di Trevi (Umbria) 2009”, “Volxsfest 2011”(Bolzano), “Delizie d’estate 2011/2014”(Ferrara), “Ferrara Music Park”, Spettacolo musical-teatrale “Anita dei due Mari” 2011/12/13/15 (Chiostro Cappuccini, Sala della Musica – Fe, Zone K), “Garda Jazz 2012”, “Gallego Jazz 2012”(Sicilia), “In Corde Festival 2012” (Museo della musica (Bo) e Ridotto Teatro Comunale (Fe)), “Cantos 2013” (Roma), “Tutte le direzioni Summertime 2013” (Comacchio) “Musicastrada 2014” (Pisa), “Notte di San Lorenzo Argenta 2014” (Museo della Bonifica), Ghironda Musica 2014/2015 (Bologna – Museo Cà la Ghironda), “Ecosuoni Festival 2014” (Terracina) oltre a concerti e rassegne in prestigiosi Jazz Clubs e Teatri come “Il Torrione” (Ferrara in Jazz 2009/2011/2014), “Blue Inn”, “Bravo Cafe” , “Teatro di Predappio (Rassegna Musicabile)”, “Sala Polivalente di Comacchio”, “Teatro 1753 (Villa Aldrovandi Bologna)”, “Sala Estensi”. Viene ospite della trasmissione radiofonica “Brasil” condotta da Max De Tomassi, alla Rai Uno nel 2010/2011 e su Radio 105 nel 2016.
Nel 2011 partecipa al progetto speciale del poeta e astrofisico Daniele Bollea, registrando l’album “radici nel cielo”, dove la cantante interpreta le sue profonde poesie (in forma di canzone), arrangiate dal produttore musicale Pierpaolo Guerrini (co autore e collaboratore di Andrea Bocelli).

Nel 2016 registra “Vento di Bahia e Nebbia” (AlfaMusic 2016) con anteprinìma 11 novembre 2016 al Torrione, JazzClub di Ferrara. Il progetto musicale vede la cantante supportata da un organico stellare che traduce la sua musica in modo ancora più universale (feat. Roberto taufic, Gabriele Mirabassi, Ares Tavolazzi, Roberto Rossi). “Vento di Bahia e Nebbia” è suo primo album pubblicato in Italia. Diviso in due parti, raccoglie l’esperienza degli ultimi sei anni della cantante, trasferitasi in Italia dal 2009. E’ un connubio tra le sue origini – radici profonde tra tradizione e innovazione – e l’italianità adottiva, nel quale si uniscono sonorità acustiche e ritmiche tipiche dell’universo brasiliano e del jazz, rielaborando e combinando gli aspetti delle due culture. Daniela crea così un solido ponte tra la ventosa Bahia e la nebbiosa Ferrara (dove oggi vive), tra persone e culture.
Parallelamente all’attività concertistica, Daniella Firpo diffonde la storia e la cultura della musica brasiliana attraverso seminari e corsi presso scuole e istituzioni culturali (AMF, Cafè Castello – Pomereggi musicali, Biblioteca Bassani, Liceo Linguistico, Auxin, Conservatorio di Ferrara (La vocalità nella musica brasiliana)). E’ stata docente presso AMF di Ferrara nel 2010 e 2011.

Ha al suo attivo collaborazioni con affermati musicisti tra cui Beppe Fornaroli, Ney Portilho, Ares Tavolazzi, Roberto Taufic, Stefano Cardi, Roberto Rossi, Gabriele Mirabassi, Luca Matteuzzi, Stuly, Roberto Manuzzi, Nelson Machado, Daniele Dallomo, Marco Babbo, Rogerio Tavares.

Roberto Poltronieri (basso, contrabbasso, banjo, pedal steel)

si è diplomato in contrabbasso presso il Conservatorio di Ferrara nel 1982 ed ha inoltre frequentato il corso di percussioni presso lo stesso istituto.
E’ stato fra i fondatori nel 1979 della “Roaring Twenties Jazz Band” diretta da Giordano Balboni e condirettore (assieme a Massimo Mantovani) e chitarrista della “Big Band di Tresigallo” (Fe).
Ha collaborato in varie occasioni con orchestre sinfoniche e cameristiche; è stato contrabbassista del gruppo jazz di Silvano Salviati, della “Doctor Dixie Jazz Band” di Bologna e dell’Orchestra a Plettro “Gino Neri” di Ferrara, con la quale ha partecipato ad una Tournée in Olanda nel 1983.

E’ stato fra i componenti del trio e del quartetto di Roberto Manuzzi, del gruppo “Sax Society” e della big band “Giordano Balboni”. Nel 1991 ha svolto l’incarico di insegnante supplente del corso di contrabbasso presso il Conservatorio G.Frescobaldi di Ferrara. Nel 1995 ha partecipato, come chitarrista, al tour negli Stati Uniti del gruppo teatrale argentano “Giovani ’90”.

Dal 1996 al 2005 ha suonato basso e chitarra con il gruppo storico EQUIPE 84. Nel gennaio del 1999 ha partecipato come chitarrista alla trasmissione televisiva “DOMENICA IN “.

Nel 2003 ha suonato chitarra elettrica e pedal steel guitar nei due concerti di commemorazione di Fabrizio de Andrè nel gruppo di Ellade Bandini, batterista storico di De Andrè.
E’ socio fondatore della Associazione Musicisti di Ferrara ed è insegnante presso la Scuola di Musica Moderna di Ferrara dove tiene i corsi di Chitarra fusion – jazz, fingerpicking, pedal steel guitar e contrabbasso; dal 2008 è l bassista di The Bluesmen.

Questa programmazione ha l’intento di aggiungere un piccolo tassello all’offerta culturale della nostra città, cercando di contribuire ad aumentare la musica live di qualità non solo nel periodo più ricco di questi eventi come l’estate.

Copparo – Il sabato di San Venanzio

Da ufficio comunicazione Comune di Copparo

Sabato 1 aprile 2017 alle 17,00, si inaugura la nuova stagione de “I Sabato di San Venanzio. Incroci d’arte”, organizzata dal Comune di Copparo (Biblioteca Comunale) e dal Centro Studi Riccardo Bacchelli di Ro. Come nelle passate edizioni, l’antica pieve di Copparo ospiterà eventi diversi, volti a valorizzare il monumento e il territorio circostante.

Aprirà la rassegna il Viaggio musicale con New Art Ensemble, direttore Andrea Ferrari: “Dal classicismo alla colonna sonora, alle melodie più conosciute”.

Musicista eclettico, diplomato nel 1995 in Pianoforte e nel 1997 in Violino, si è esibito con diverse orchestre italiane in numerosi teatri di tradizione (Rovigo, Padova, Treviso, Modena, Ferrara, Bologna, Milano, ecc.) sia come violinista che come pianista. Andrea Ferrari cerca di coniugare fin dalla giovanissima età, quando inizia lo studio della musica, l’esperienza classica con quella moderna e sperimentale.

Come di consueto il concerto sarà preceduto dalla visita guidata al monumento da parte di Mirca Mantovani, curatrice della rassegna insieme a Giovanni Dalle Molle e Romolina Trentini. Seguirà aperitivo finale a km zero.

Si succederanno, nel corso della primavera 2017, altri quattro eventi: il 22 aprile “Per Emilia”. Chopin: musiche e letture dal libro di Giorgio Minotti; il 6 maggio “Lo spirituale nell’arte”. Percorso in bici tra le chiese e poesie stese al vento; il 20 maggio: “L’arte come ponte tra Oriente e Occidente”. Con l’artista Tashi Norbu, monaco buddista; il 3 giugno: “Vocalità dal mondo”. Con Ensemble Vocale Jazz del Conservatorio di Ferrara. L’ingresso è libero. Per informazioni, tel: Biblioteca di Copparo 0532 864633; Mirca Mantovani 339 7832799

Madama Butterfly in diretta dalla Roh

Da ufficio stampa Apollo Cinepark

Giovedì 30 marzo, nell’ambito di Apollo Arte e Cultura, arriva sul grande schermo “Madama Butterfly” di Giacomo Puccini, alle 20.15 in diretta via satellite dalla Royal Opera House di Londra.
In questa eccezionale produzione di Moshe Leiser e Patrice Caurier, la giovane geisha Cio-Cio-San, interpretata dall’amatissimo soprano albanese Ermonela Jaho (per la prima volta a Covent Garden), continua a credere nell’idilliaco matrimonio con l’ufficiale navale americano B.F. Pinkerton, qui cantato dal tenore argentino Marcelo Puente.

La musica di Puccini dà vita al canto mattutino degli uccelli, al rito del matrimonio e alla seduzione da parte dell’amato marito. Ma l’abbandono e il tradimento spezzano il cuore dell’innocente sposa, che si aggrappa ai suoi sogni, come ben esprime l’appassionata aria Un bel dì vedremo, da lei cantata. Anche il commovente Coro a bocca chiusa e tutta la partitura musicale pucciniana accompagnano le emozioni della giovane sposa.

Antonio Pappano dirige questo intenso e avvincente viaggio tra luce e oscurità, mentre lo spettatore si perde nell’immaginario esotico della scenografia di Nagasaki, ispirato dalla visione romantica del Giappone diffusa tra gli artisti occidentali del diciannovesimo secolo.

Franco Morelli e il libro della Genesi

Da Addetta stampa – Referente Sala Espositiva Liceo Artistico Dosso Dossi

Galleria Dosso Dossi, via Bersaglieri del Po 25b
1 aprile- 17 aprile
Orario: tutti i giorni (festivi compresi) 10-12,30 / 16,30-19,30.

Si inaugura sabato 1 aprile alle ore 17 la mostra di “Franco Morelli e il libro della Genesi”, curata da Gianni Cerioli. La mostra è una collaborazione tra il liceo artistico ferrarese e la vedova dell’artista Anna Luisa Bianchi Morelli. L’artista, ex-allievo del Dosso, rappresenta un caso di riconoscimento postumo di una carriera fuori dagli schemi. Franco Morelli (Ferrara 1925-2004) è soprattutto un grande illustratore che dopo aver fondato nell’immediato secondo dopoguerra un Circolo Artistico Dilettanti, entra in rotta con il sistema dell’arte cittadino e non fa vedere più a nessuno quello che continua a produrre nel silenzio del suo studio. Solo dopo la sua morte, su sollecitazione di don Franco Patruno, la sua opera comincia ad essere conosciuta. Mostre e cataloghi hanno cominciato a dare ordine ad un percorso totamente libero da ogni vincolo.
La mostra riguarda una serie di illustrazioni del libro della Genesi. Le otto tavole a penna biro nera su carta del 1987-1989 rappresentano una lettura visiva dei primi due capitoli del libro della Genesi, mentre due grandi composizioni del 1993 di quattro tavole ciascuna, L’albero della vita e L’orologio della vita, sono una riflessione sul tema del tempo e sul destino dell’uomo.
Morelli come illustratore del testo biblico coglie il paradosso della vita, come sistema aperto e complesso, coglie soprattutto con una grande chiarezza di composizione, una finezza di trattamento della linea e una estrema leggerezza quanto di più concettualmente complesso possa essere illustrato.

La newsletter del 27 marzo 2017

Da ufficio stampa

CRONACACOMUNE

TEATRO SAN BENEDETTO – Giovedì 30 marzo alle 21. Iniziativa dell’Accademia musicale Don Gregorio con scopi benefici

Musicisti ferraresi insieme sul palco per un ‘Tributo ad Alfio Finetti’

27-03-2017

È diventato noto all’inizio degli anni ’70, ha scritto circa duecento canzoni in dialetto ferrarese, pubblicato venti album. E poi la sua passione per la Spal, per la quale ha scritto un brano che ne è divenuto inno ufficiale. Sarà un vero e proprio ‘Tributo ad Alfio Finetti’ e alla sua vasta produzione da parte di tanti musicisti legati al panorama locale e non solo, oltre che una vera occasione per i suoi fan, la manifestazione dal titolo “La vita le sbùsa” in programma giovedì 30 marzo alle 21 al teatro San Benedetto (via don Tazzoli 11).
Il ricco carnet di nomi coinvolti per l’occasione da Sergio Rossoni dell’Accademia musicale Don Gregorio per festeggiare l’artista (ormai 84enne) comprende Rita Finetti e I new dal nient, Andrea Poltronieri, Gimi ad Frara, Zobiul e i selvaggi, Piano B, I milurdin ad Franculin, Moreno Biavati/Laura Caniati, Stefano Duo/ Sergio Finessi, Mauruizio Musacchi, Barbagianni, Alice Stefanelli, Guglielmo Fioravanti ‘Fler’.
Ospite della serata, che si avvale del patrocinio dell’Amministrazione comunale (oltre che della Lilt e de La nuova Ferrara), sarà anche il presidente della Spal Walter Mattioli.
L’ingresso è ad offerta libera. Il ricavato sarà utilizzato per l’acquisto di strumenti musicali da mettere a disposizione dei giovani allievi dei corsi promossi dall’Accademia Don Gregorio.

CONSIGLIO COMUNALE – Diretta audio-video su ConsiglioWeb. DOCUMENTAZIONE

L’esito del Consiglio comunale riunito lunedì 27 marzo

27-03-2017

Il Consiglio comunale di Ferrara si è riunito lunedì 27 marzo alle 15.15 nella residenza municipale. La seduta è stata dedicata alla trattazione di quattro delibere (assessori Roberto Serra e Chiara Sapigni) e al confronto su due Ordini del giorno (del consigliere Rendine – gruppo GOL e del consigliere Fochi – gruppo M5S). I lavori sono stati aperti dalla discussione di una interrogazione a risposta immediata (Question Time) del consigliere comunale Fornasini (gruppo FI).

>> Come di consueto prevista la diretta audio video dell’intera seduta di Consiglio comunale sulla pagina internet del servizio ConsiglioWeb all’indirizzo http://www.comune.fe.it/index.phtml?id=472

  >> DOCUMENTAZIONE SCARICABILE (a fondo pagina)

Questo l’ordine del giorno dei lavori:
QUESTION TIME

Nell’ambito del question-time il consigliere Fornasini (FI) ha presentato un’interrogazione in merito all’iniziativa “ombrelli colorati” in Via Mazzini.

Ha risposto l’assessore Roberto Serra.

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DELIBERE

Assessore al Commercio/Fiere e Mercati/Patrimonio Roberto Serra

>> 16276/17 – Rinnovo agli stessi patti e condizioni delle convenzioni in scadenza al 31 dicembre 2016 tra i Comuni di Ferrara, Masi Torello e Voghiera nell’ambito dell’Associazione Intercomunale Terre Estensi 

La delibera, illustrata dall’assessore Roberto Serra, è stata approvata con i voti a favore dei gruppi PD, SI, FC (astenuti FI e Lega nord).

LA SCHEDA – Sono state rinnovate per altri cinque anni (scadenza 31/12/2021) agli stessi patti e condizioni le Convenzioni tra i Comuni di Ferrara, Masi Torello e Voghiera nell’ambito dell’Associazione Intercomunale Terre Estensi, organismo fondato con decreto di giunta Regionale nel novembre del 2007. Le convenzioni riguardano i seguenti servizi e funzioni: Servizi Informatici, Patto dei sindaci (PAES), Attività in ambito comunale di pianificazione di Protezione Civile e di coordinamento dei primi soccorsi, SIATE, Gestione Unificata del Servizio di Polizia Municipale tra i Comuni di Ferrara, Voghiera e Masi Torello, Funzioni del Settore Sociale e Piano di Zona per la Salute e il Benessere. La ripartizione delle spese e delle entrate tra i Comuni convenzionati sarà definita sulla base della programmazione annuale approvata dal Consiglio dei Sindaci, tenuto conto dei criteri individuati nelle convenzioni medesime.

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>>PG 21268/17 – Divisione degli immobili, ad uso garage, di pertinenza degli alloggi ERP siti in Ferrara, località Pontelagoscuro, Corso del Popolo n. 54 (cod. stabile ACER 38.008.0137), di proprietà del Comune di Ferrara e altri.

Sulla delibera, illustrata dall’assessore Roberto Serra, è intervenuto il consigliere Zardi (FI).

La delibera è stata approvata con i voti a favore dei gruppi PD, SI, FC, FI, Lega nord (astenuti FdI/AN, consigliere Fochi-M5S; contraria consigliera Morghen-M5S)

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Assessora alla Sanità/Servizi alla persona Chiara Sapigni
>> PG 22394/17 – Modifica dell’art. 95, comma 3, del Regolamento di Igiene Veterinaria relativamente agli Ambulatori veterinari e Centri di Cura veterinari. Requisiti

La delibera, illustrata dall’assessora alla Sanità, è stata approvata.
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>>PG 28294/17 – Approvazione del Contratto di Servizio tra Associazione dei Comuni di Ferrara, Voghiera e Masi Torello, ASP “Centro Servizi alla Persona” di Ferrara, Azienda USL di Ferrara, per la realizzazione di interventi e servizi sociali e socio-sanitari.

La delibera è stata illustrata dall’assessora Chiara Sapigni (che ha presentato un emendamento della Giunta-accolto), Sono quindi intervenuti i consiglieri Fornasini-FI (che ha presentato un emendamento-accolto), Morghen-M5S (che ha presentato un emendamento-respinto), Talmelli-PD (che ha presentato una Risoluzione insieme al collega Guzzinati-approvata), Peruffo (FI), A.Balboni (FdI/AN).

La delibera è stata approvata con i voti a favore dei gruppi PD, FC, SI (contrari i gruppi GOL, FI, M5S, FdI/AN).
LA SCHEDA – Regola i rapporti tra Associazione dei Comuni di Ferrara, Voghiera e Masi Torello e l’ASP “Centro Servizi alla Persona” di Ferrara nell’ambito della realizzazione di interventi e servizi sociali e con l’Azienda Usl di Ferrara per i servizi e le attività che presentano aspetti di integrazione socio-sanitaria. E’ il contratto di servizio approvato dal Consiglio comunale di Ferrara (che dovrà poi essere approvato dai Consigli Comunali degli enti pubblici territoriali soci) con durata dal 1º aprile 2017 al 31 dicembre 2019. Il Comune di Ferrara si impegna, annualmente, ad erogare ad ASP € 7.500.000,00, importo che rimane immutato per tutta la durata del contratto sul Bilancio di Previsione 2017/2019 – Annualità 2017 – 2018 e 2019. E’ compito dell’ASP garantire la gestione dei servizi, delle attività e degli interventi oggetto del contratto secondo le specifiche disposizioni e direttive vigenti (nazionali, regionali, provinciali), assicurando il rispetto dei principi fissati dal proprio statuto, dalle schede tecniche dei servizi e delle attività nonché gli atti di indirizzo e di governo approvati dalle Amministrazioni Comunali di Ferrara, Voghiera e Masi Torello (regolamenti comunali, tariffe e meccanismi tariffari approvati dai Comuni ecc.). Compete invece ai Comuni l’approvazione degli atti di indirizzo ivi comprese le linee generali che regolano il funzionamento dei servizi di cui rimangono esclusivi titolari. I Comuni garantiscono all’ASP le risorse necessarie.

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ORDINI DEL GIORNO
>>  PG 133990 – 24/11/2016 – Gruppo GOL – Consigliere Rendine – Ordine del giorno su migranti e delinquenza a Ferrara

Dopo l’illustrazione del presentatore sono intervenuti i consiglieri Simeone – M5S (che ha presentato un emendamento-respinto), Bova (FC), Vitellio (PD).

L’ordine del giorno è stato respinto: a favore hanno votato i gruppi GOL, FI, FdI/AN (contrari i gruppi PD, SI, FC, M5S).

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>> PG 135457 – 28/11/2016 – Gruppo M5S – Consigliere Fochi – Ordine del giorno sulla creazione di un fondo da utilizzare per la manutenzione idrica del territorio

Dopo l’illustrazione consigliere Fochi, sono intervenuti i consiglieri Turri (PD) che ha presentato un emendamento-approvato, Anselmi (FI), Facchini (PD), Bova (FC),  Fiorentini (SI).

L’ordine del giorno è stato approvato all’unanimità.

 

La seduta si è conclusa alle 19.

 

BIBLIOTECA ARIOSTEA – ‘Non solo arte’: conferenza di Alberto Andreoli martedì 28 marzo alle 17

Alla riscoperta degli artisti del vedutismo settecentesco

27-03-2017

Offrirà un excursus fra i principali artisti del vedutismo settecentesco la conferenza a cura di Alberto Andreoli in programma martedì 28 marzo alle 17, nella sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea (via delle Scienze 17, Ferrara). L’incontro rientra nel ciclo di ‘Non solo arte – Conversazioni di storia dell’arte a Palazzo Paradiso’ sul tema del ‘Viaggio in Italia all’epoca del Grand Tour’, ciclo organizzato in collaborazione con l’Istituto Superiore di Scienze Religiose ‘Beato Giovanni Tavelli da Tossignano’ dell’Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio (v. in allegato il programma completo).

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
La presenza, sempre più numerosa, di aristocratici e ricchi viaggiatori europei – spesso accompagnati da artisti conterranei di fiducia – nelle località italiane più rinomate del Grand Tour, oltre a favorire la ritrattistica aulica e aristocratica, fu di stimolo al sorgere del vedutismo. Per i suoi scorci e vedute prospettiche, soprattutto di Roma barocca, iniziatore del nuovo genere pittorico viene ritenuto l’olandese Gaspar Van Wittel, nella penisola dal 1674. Nel corso del XVIII secolo, molto accreditate a Venezia, e particolarmente tra i facoltosi sudditi di sua maestà britannica, furono le raffigurazioni cronachistiche e i “capricci” di Canaletto. Ampia fortuna riscossero pure, sia in Italia che a nord delle Alpi, le poliedriche produzioni artistiche di rovine e prospettive di Roma antica e moderna del piacentino Gian Paolo Pannini e del veneziano Giovan Battista Piranesi.

BIBLIOTECA BASSANI – ‘L’ora del racconto’ mercoledì 29 marzo alle 17 in via Grosoli a Barco

Storie buffe per il pomeriggio dei più piccoli

27-03-2017

Nuove storie buffe attendono i bambini dai quattro ai dieci anni mercoledì 29 marzo alle 17 alla biblioteca Bassani di Barco (via G. Grosoli 42, Ferrara) per il consueto appuntamento con l”Ora del racconto’.
Per l’occasione le letture saranno affidate a Gaia Giuliani che proporrà i racconti ‘Attenti alle ragazze’ (di Tony Blundell) e ‘Che brutte abitudini, Pierino’ (di David Roberts). La partecipazione è gratuita e non è richiesta la prenotazione.

SALUTE E SOLIDARIETA’ – Domenica 2 aprile 2017, partenza alle 10 dal Chiostro San Paolo (P.tta Alberto Schiatti – Ferrara)

Una Camminata della Salute per sostenere la nostra salute e l’Ado Ferrara

27-03-2017

E’ stata presentata ufficialmente questa mattina, lunedì 27 marzo 2017 in residenza municipale, la “1.a Camminata della Salute”, in programma domenica 2 aprile 2017.

All’incontro con i giornalisti, per illustrare le motivazioni e le modalità organizzative della manifestazione di promozione della salute e di solidarietà con la raccolta fondi per la “Casa del Sollievo” di Ado, sono intervenuti il responsabile comunale dell’Unità organizzativa Sport e Tempo libero del Comune Fausto Molinari, il rappresentante Uisp Ferrara Nicolò Berlato, la presidente della Fondazione Ado Daniela Furiani, il direttore sanitario dell’azienda Usl Ferrara Mauro Marabini e Michele Franchi (Ausl Ferrara).

 

 

LA SCHEDA – Domenica 2 aprile 2017, con ritrovo alle ore 8.30 presso il Chiostro San Paolo in Piazzetta Alberto Schiatti a Ferrara (partenza alle ore 10), avrà luogo la “1.a Camminata della Salute” promossa da Fondazione ADO Onlus in collaborazione con Ausl Ferrara, Uisp Sport per Tutti, Mazzoni Group, Associazione Nazionale Carabinieri in congedo, Unipol Sai assicurazioni, Pasticceria Dolci Follie.

La partenza per la camminata ludico motoria di 6 km è fissata per le ore 10. L’iscrizione prevede un contributo di 3 euro. Saranno premiati tutti i partecipanti con premi speciali ai primi 10 gruppi o società sportive con il numero più alto di iscritti.

Il percosro si snoderà in alcune tra le biù belle vie e piazze cittadine: (Chiostro S.Paolo) Corso Porta Reno, C.so Martiri della Libertà, C.so Ercole I d’Este, Parco Orlando Furioso (Rampari Belfiore), via Angeli, via Vigne, via Erbe, piazza Ariostea, via Palestro, via Bersaglieri del Po, via Canonica, Piazza Trento e Trieste, Corso Porta Reno (Chiostro S.Paolo).

Tutto il ricavato verrà devoluto alla Fondazione Ado di Ferrara impegnata nella raccolta fondi per realizzare il progetto della “Casa del Sollievo”, una nuova residenza sanitaria per pazienti con patologie neurologiche degenerative.

CONFERENZA STAMPA – Martedì 28 marzo alle 12,30 a Palazzo della Racchetta (via Vaspergolo)

Presentazione della 4a edizione di “Una Città a Mattoncini”

27-03-2017

Martedì 28 marzo alle 12,30 a Palazzo della Racchetta (in via Vaspergolo 4-6, Ferrara) l’assessore comunale Aldo Modonesi prenderà parte alla conferenza stampa di presentazione della 4a edizione dell’esposizione “Una Città a Mattoncini” (in programma l’1 e 2 aprile), dedicata al mondo dei Lego e curata da Ascom Confcommercio Ferrara.
All’incontro con la stampa interverranno anche Davide Urban, direttore generale di Ascom Ferrara, Mauro Giannattasio, segretario generale della Camera di Commercio di Ferrara e Mascia Vicentini di Carisbo, oltre ai rappresentanti di Aemilia Bricks (l’associazione di appassionati costruttori di mattoncini Lego), Giocheria, Brick Custom e Simona Salustro titolare del Cinema Apollo.

ASSESSORATO ALLA CULTURA – Lunedì 27 marzo alle 17 alla presenza del vicesindaco Maisto e rappresentanti di MEIS e ISCO

Il ciclista del ‘Viaggio della Memoria’ fa tappa a Ferrara davanti al muretto del Castello Estense

27-03-2017

(Comunicazione a cura dell’ufficio stampa del MEIS)

 

Lunedì 27 marzo alle 17, il Viaggio della Memoria di Giovanni Bloisi, il ciclista di Varano Borghi (Varese) che lo scorso 19 marzo è partito dal suo paese in direzione Gerusalemme, fa tappa a Ferrara, davanti al muretto del Castello Estense. Ad accoglierlo là dove, all’alba del 15 novembre 1943, undici oppositori ed ebrei ferraresi furono fucilati dai fascisti, saranno il Vicesindaco Massimo Maisto, il Presidente e la Direttrice del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah – MEIS, Dario Disegni e Simonetta Della Seta, e la Presidente dell’Istituto di Storia Contemporanea – ISCO di Ferrara, Anna Quarzi.

L’itinerario di Bloisi punta allo Yad Vashem, l’Ente israeliano per la Memoria della Shoah, dove il 24 aprile, in occasione dello Yom HaShoah (Giornata del ricordo dell’Olocausto, secondo il calendario ebraico), incontrerà il Presidente dello Stato d’Israele, Reuven Rivlin. Nel mezzo del cammino, una ventina di soste in Italia e in Grecia, tra luoghi-simbolo della follia nazifascista e incontri con gli studenti e con la cittadinanza, per onorare le vittime delle persecuzioni e far conoscere la storia di Sciesopoli: la colonia montana di Selvino, in Val Seriana, fiore all’occhiello della propaganda mussoliniana, che tra il 1945 e il 1948 la legge del contrappasso trasformò in riparo per ottocento bambini ebrei orfani, reduci dai campi di concentramento, facendo ripartire da lì le loro vite. Sciesopoli è oggi un complesso fatiscente e l’iniziativa di Bloisi si inserisce tra quelle promosse dal Comune di Selvino, dallo storico Marco Cavallarin e da alcuni degli ex “Bambini di Selvino”, per strapparla all’oblio e all’incuria.

La bike ride, che impegnerà Bloisi fino al 3 maggio (il traguardo è Tel Aviv), è organizzata in collaborazione con il Comune di Selvino e l’ANPI di Magenta, mentre la fermata a Ferrara è promossa dal MEIS e dall’ISCO.

Non è certo la prima impresa che questo ciclista, abituato ad affrontare percorsi di lunghezza variabile tra i 2.500 e i 4.500 chilometri, dedica alla Memoria. Lo ha già fatto, ad esempio, lo scorso anno, quando in trentacinque giorni ha visitato dieci campi di concentramento nazisti in Europa. E ora Bloisi porterà la propria testimonianza in altri luoghi non solo di segregazione e umiliazione, come il Memoriale della Shoah di Milano (ex binario 21), Fossoli, Arcevia, Casoli e Alberobello, ma anche di rinascita, come Tze’elim, il kibbutz dove i bimbi di Sciesopoli furono rimpatriati dopo il 1948.

SALUTE – Sabato 1 aprile alle 13.30 nello studio di medicina del centro artigianale San Giorgio

“Accumulatori di animali”: un seminario per la gestione della patologia

27-03-2017

(Comunicato a cura degli organizzatori)

Oipa-Organizzazione Internazionale Protezione Animali sezione di Ferrara e Nucleo Guardie zoofile di Ferrara, organizzano il 1 aprile 2017 alle 13.30 (studio 626 Medica, via Renato Hirsch 14, Centro artigianale San Giorgio, Ferrara) un seminario che ha per titolo e tema gli “Accumulatori di animali”.

Il convegno gode del patrocinio del Comune di Ferrara e della Azienda Usl di Ferrara proprio per gettare la prima pietra per avviare un confronto multidisciplinare per la gestione di queste situazioni. E infatti di fondamentale importanza ed è certo auspicio che una patologia come questa, veda coinvolte tutte le figure di riferimento come appunto il Comune, i Servizi Sociali, il Servizio Veterinario e il Dipartimento Salute mentale dell’Ausl di Ferrara.
Interverranno la psicologa Elisa Silvia Colombo che illustrerà l’effetto della patologia sul benessere degli animali, Angela Soriani veterinaria ufficiale Azienda Usl Ferrara, che oltre a mettere in evidenza gli aspetti relativi alla sanità, parlerà di casi reali, Paola Mazzoni medico psichiatra del dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda USL Ferrara che argomenterà su come si possa intervenire sull’accumulo compulsivo e Greta Diana, medico veterinario comportamentalista e specialista in Etologia applicata e Benessere degli animali d’affezione. La giornata è rivolta a volontari, veterinari, assistenti sociali, operatori delle FFOO e a tutti i cittadini interessati.
I lavori avranno inizio alle 13.30 con la registrazione dei partecipanti e si concluderanno alle 19 dove Banca Mediolanum avrà il piacere di offrire un AperiVeg.
La partecipazione prevede un contributo di 15 euro, con prenotazione obbligatoria al cell. 377 7085458 (anche sms o whatsapp) o mail a ferrara@oipa.org

LA SCHEDA
Il termine inglese “animal hoarding” definisce precisamente la patologia di chi accumula (to hoard = accumulare, accaparrare, ammucchiare) nella propria abitazione un numero elevato di animali: cani e gatti sono le specie più comunemente detenute, ma il fenomeno coinvolge in minor misura anche animali selvatici, esotici e specie d’allevamento. Agli animali coinvolti vengono a mancare i requisiti minimi di benessere, ovvero un alloggio adeguato per spazio e condizioni igieniche, cibo ed acqua sufficienti e le cure veterinarie necessarie. Di conseguenza, i soggetti detenuti sviluppano seri problemi di salute, di malnutrizione e di grave sofferenza psichica. gli accaparratori stessi vivono in situazioni di isolamento sociale, e le condizioni igienico-sanitarie delle loro abitazioni sono compromesse al punto tale da pregiudicare le loro stesse condizioni di salute.

Le conseguenze non solo sociali, ma anche economiche di questo fenomeno risultano ingenti, poiché spetta alla comunità farsi carico del sequestro, del recupero, delle cure e dell’alloggio in ricoveri adeguati degli animali coinvolti che molte volte non sono facilmente adottabili, a causa dei gravi traumi fisici e psichici a cui sono stati sottoposti, perciò terminano la loro sfortunata vita in strutture rifugio.

Inoltre, la maggioranza degli accaparratori presenta un alto tasso di recidiva, tendendo nuovamente ad accaparrare in breve tempo altri animali e a detenerli nelle medesime condizioni dei precedenti: per questo motivo, è necessario riconoscere e affrontare con le cure adeguate ein maniera risolutiva questo disagio mentale.

A livello internazionale, la classificazione e la diagnosi dei disturbi mentali si basano sul DSM (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali), del quale è stata pubblicata l’ultima edizione nel 2013, negli Usa, tradotta poi in italiano nel 2014. Nelle edizioni precedenti, l’accumulo di animali non veniva annoverato tra le patologie psichiatriche diagnosticabili, mentre l’accumulo di oggetti veniva solo citato tra i possibili sintomi del Disturbo ossessivo compulsivo di personalità.
La quinta e ultima edizione del manuale riconosce invece il Disturbo da Accumulo o Hoarding Disorder come categoria diagnostica a sé stante, fornendo precisi criteri per la diagnosi di questa patologia; sebbene la descrizione dei sintomi si riferisca principalmente all’accumulo di oggetti, tra le caratteristiche associate a supporto della diagnosi compare anche l’accumulo di animali (o “Animal Hoarding“), che viene riconosciuto come una manifestazione particolare del disturbo, presente in circa un terzo dei casi di accumulo di oggetti e caratterizzato in genere da una maggiore gravità e una peggiore prognosi.

D’ora in poi non sarà quindi più possibile giustificare il comportamento di accumulo di animali come un semplice stile di vita o una conseguenza di un amore smisurato verso gli animali non umani e le persone che manifestano il disturbo potranno ricevere una diagnosi e, si spera, un sopporto adeguato, come gli animali, vittime di tali situazioni.

INTERPELLANZE – Presentate dai gruppi Forza Italia e Fratelli d’Italia-An in Consiglio comunale

Richieste in merito alle discariche di rifiuti speciali e ai dispositivi per l’autodifesa della polizia municipale

27-03-2017

Queste le interpellanze pervenute:

– la consigliera Peruffo (gruppo Forza Italia in Consiglio comunale) ha interpellato il sindaco Tiziano Tagliani in merito alla dotazione di dispositivi per l’autodifesa individuale per la Polizia Municipale;

– il consigliere A.Balboni (gruppo FDI-AN in Consiglio comunale) ha interpellato il sindaco Tiziano Tagliani e l’assessora all’Ambiente Caterina Ferri in merito alle discariche di rifiuti speciali.

>> Pagina riservata alle interpellanze/interrogazioni presentate dai Consiglieri comunali e relative risposte (a cura del Settori Affari Generali/Assistenza agli organi del Comune di Ferrara)

Ogni domenica di primavera ‘Arch’è’ apre al pubblico lo spazio verde di palazzo Prosperi-Sacrati

27-03-2017

Ogni domenica di primavera Arch’è Associazione Culturale Nereo Alfieri, in convenzione con il Liceo Ariosto, aprirà al pubblico lo spazio verde dell’antico palazzo dall’archiatra ducale Francesco da Castello, detto Prosperi-Sacrati. Ingresso gratuito da corso Ercole I d’Este 25a, ore 15.30 /18.30.
L’area, che ospitava gli orti, i giardini e parte della corte del cinquecentesco palazzo, si trova nel cuore dell’Addizione Erculea ed è dotata di pannelli che ricostruiscono la storia di splendori e miserie di un luogo ormai dimenticato di Ferrara e quella dei suoi abitanti.
Ogni domenica si proporrà un evento o si converserà su di un tema collegato a questo luogo ricco di sorprese.

(Comunicazione a cura di Arch’è – Associazione Culturale Nereo Alfieri)

3.a COMMISSIONE CONSILIARE – Convocata martedì 28 marzo alle 15.30 nella Residenza Municipale

Informativa e aggiornamento sul Patto per Ferrara sicura

27-03-2017

La 3.a commissione consiliare – presieduta dal consigliere Fiorentini – si riunirà martedì 28 marzo alle 15.30 nella sala Zanotti della Residenza Municipale per un'”Informativa e aggiornamento sul Patto per Ferrara sicura”. Saranno presenti gli assessori Aldo Modonesi, Chiara Sapigni, Roberto Serra.

MUSEO DI STORIA NATURALE – Conferenza giovedì 30 marzo alle 16 in via De Pisis

Anche Ferrara partecipa alla Maratona Nazionale Erpetologica con le tartarughe marine

27-03-2017

Sarà dedicata alle tartarughe marine dell’alto Adriatico la conferenza in programma il prossimo giovedì 30 marzo alle 16 al Museo civico di Storia Naturale di Ferrara (via De Pisis 24), nell’ambito della Maratona Nazionale Erpetologica ‘HerpeThon’.
Il ciclo di conferenze nazionale è organizzato dalla Societas Herpetologica Italica e ha come scopo principale quello di far conoscere al grande pubblico la bellezza e l’importanza di anfibi e rettili, descrivendone il comportamento e le peculiarità attraverso il racconto e la viva voce di ricercatori erpetologi impegnati sul campo e nei laboratori di musei ed università.
Il Museo di Ferrara affronterà quest’anno le problematiche relative a popolamenti, minacce e misure di conservazione delle tartarughe marine in Alto Adriatico, con gli interventi di Valeria Angelini della Fondazione Cetacea onlus, e di Olga Sedioli ed Emanuele Cimatti della Regione Emilia-Romagna, Servizio Tutela e Risanamento Acqua, Aria ed Agenti Fisici.

LE SCHEDE a cura degli organizzatori
Nel bacino dell’Adriatico la presenza di tartarughe marine risulta essere abbastanza numerosa in quanto è una zona di alimentazione molto importante per questi Rettili. La specie più frequente è Caretta caretta (Tartaruga marina comune); Chelonia mydas (Tartaruga verde) è sporadica nella zona a nord mentre nel sud e nel versante est la possibilità di incontro aumenta. Dermochelys coriacea (Tartaruga liuto) è molto rara.

I pericoli antropici in cui incorrono le tartarughe nelle acque adriatiche sono molteplici: inquinamento, traffico marittimo, attività di pesca. La raccolta di segnalazioni sugli spiaggiamenti di questi animali e sulle catture accidentali negli ultimi anni è diventata sempre più costante e accurata grazie alla costituzione di reti regionali per la conservazione delle tartarughe marine che vedono impegnati diversi Enti istituzionali e non, progetti nazionali ed europei che hanno implementato il monitoraggio, così da poter avere un quadro abbastanza realistico sulle problematiche di protezione delle tartarughe marine. La valutazione delle cause di morte, che può essere fatta in modo corretto e scientificamente rilevante ai fini statistici solo tramite le analisi necroscopiche, è però ancora carente.

Valeria Angelini è laureata in Scienze Biologiche all’Università degli Studi di Bologna, lavora in Fondazione Cetacea dal 2002 ed è socia dell’associazione. E’ referente per il settore educazione, progetti scientifici e gestisce l’ospedale delle Tartarughe marine per la parte biologica.

Olga Sedioli ed Emanuele Cimatti si stanno occupando della riattivazione del protocollo d’intesa triennale siglato nel 2012 per la costituzione della Rete Regionale per la Conservazione e la Tutela delle Tartarughe marine. problematiche di protezione delle tartarughe marine. La valutazione delle cause di morte, che può essere fatta in modo corretto e scientificamente rilevante ai fini statistici solo tramite le analisi necroscopiche, è però ancora carente.

(per ulteriori approfondimenti v. http://storianaturale.comune.fe.it/index.php?id=852)

CONFERENZA STAMPA – Martedì 28 marzo alle 12,30 nella Sala degli Arazzi del Municipio di Ferrara

Presentazione del convegno nazionale ‘Altre mappe, altri linguaggi’

27-03-2017

Martedì 28 marzo alle 12,30, nella sala degli Arazzi della residenza municipale di Ferrara, sarà presentato alla stampa il programma della sedicesima edizione del convegno nazionale Franco Argento – Culture e letteratura dei mondi, dal titolo ‘Altre mappe, altri linguaggi’, organizzato per il 30 e 31 marzo e 1 aprile prossimi da Cies Ferrara e Associazione Cittadini del Mondo, con la collaborazione tra gli altri del Comune di Ferrara e della Regione Emilia Romagna.
All’incontro con i giornalisti interverrà l’Assessora alla Pubblica Istruzione del Comune di Ferrara Annalisa Felletti, assieme a Alberto Melandri, Maria Calabrese e Paolo Trabucco di Cies Ferrara e a Carola Peverati dell’associazione Cittadini del Mondo.

CONFERENZA STAMPA – Mercoledì 29 marzo alle 11 nella Residenza Municipale

Presentazione di un progetto destinato a legare Ferrara con la zona terremotata di Accumoli

27-03-2017

(Comunicazione a cura degli organizzatori)

 

Mercoledì 29 marzo alle 11, alla sala degli Arazzi della Residenza Municipale, si terrà la conferenza stampa di presentazione di un progetto destinato a legare Ferrara con Accumoli, distrutta dal terremoto dello scorso agosto.

E’ infatti in programma sabato 1 aprile, alla Città del Ragazzo, alla presenza dei sindaci di Ferrara Tiziano Tagliani e di Accumoli Stefano Petrucci, il convegno “Insieme per costruire”, realizzato dall’ente di formazione ospitante oltre che dal collegio dei geometri di Ferrara, dalla società Geoweb, dalle associazioni Lions. Nell’occasione, al sindaco di Accumoli saranno consegnati i danari raccolti con una serie di iniziative. Sarà lui stesso a dettagliarne la destinazione.

Alla conferenza interverranno l’assessore alla Sanità/Servizi alla Persona del Comune di Ferrara Chiara Sapigni, Monica Bertelli per la Città del Ragazzo e Giuseppe Rando in rappresentanza del Collegio Geometri e dei Lions.

FERRARA FILM FESTIVAL – Conclusa positivamente la seconda edizione della manifestazione cinematografica, ponte tra Italia e Usa

Assegnati i Dragoni 2017 al cinema indipendente. Passo in avanti dell’organizzazione del festival “senza barriere”

27-03-2017

Ferrara, 26 marzo – “In search of Fellini”, “Still Life” (Gorge Coeur Ventre), “Just right here – Simplemente aquì”, “Ideal Husband”: le pellicole premiate arrivano da tutto il mondo. Insieme ai film, premiati la migliore attrice: Ksenia Solo, il miglior attore Greg Kennedy, la fotografia algida di Jonathan Ricqueborg di “Still life” e la magistrale regia poetica di Taron Lexton de “In search of Fellini”.

I Dragoni d’oro, forgiati dall’orafo Dino Milani e disegnati in esclusiva da Maurizio Penna, hanno premiato l’epoca d’oro del cinema italiano con tre premi alla produzione americana dedicata al regista Federico Fellini e la scuola manieristico-realistica francese della pellicola che parla del maltrattamento sugli animali destinati al macello.

Note forti che hanno stupito e coinvolto il parterre selezionato di giudici tutti italiani della seconda edizione del Ferrara Film Festival, capitanati dal produttore e regista di docu-film Volfango De Biasi, in lizza per il prossimo David di Donatello la settimana prossima. Con lui a giudicare i 24 film in concorso il giovanissimo direttore di fotografia Pierluigi Malavasi, di Ferrara trapiantato a Hollywood; Martina Cestrilli capo dipartimento di post produzione di “Frame by frame”; Carlo Magri, docente di UniFe e Ludovico Di Martino vincitore con il film “Il nostro ultimo” della categoria Lungometraggio World dell’edizione 2016 del festival, che lo ha lanciato nell’universo dei giovani e affermati filmmaker italiani.

 

I PREMI:
· Miglior lungometraggio USA al film In search of Fellini
· Miglior lungometraggio WORLD alla pellicola Still life
· Miglior documentario è Just right here – Simplemente aquì, girato nell’area messicana di Wirikuta insieme alla popolazione Huichol, che ha scioccato e trasformato la vita dei registi Simone Carnesecchi e Tommaso Lusena de Sarmiento
· Miglior cortometraggio assegnato a Ideal husband, della durata di 11 minuti, pellicola che narra la storia del casting del marito ideale, per l’omonima pièce in 4 atti del grandissimo Oscar Wilde.
· Miglior attore Greg Kennedy per “Rain”, cortometraggio sull’immortalità misurata attraverso una relazione passionale tra un uomo di tarda età e la sua giovane amante.
· Miglior attrice – premio Lyda Borelli a Ksenia Solo protagonista di “In search of Fellini”.
· Miglior regia a Taron Lexton, terzo premio per il film americano “In search of Fellini”
· Migliore fotografia alla pellicola “Still life”, secondo premio al film francese.
· Premio Film4Life del famoso blog di cinema internazionale fondato da Simone Bracci, riconoscimento pubblico alla pellicola “Rupture”
· Premio FlexyMovies assegnato a “Just right here – Simplemente estamos aquì” dal fondatore Alessandro Masi – distributore della pellicola pluripremiata “Manchester by the sea” agli Oscar 2017 – che riconosce le potenzialità del film sul mercato internazionale

Menzioni speciali e unanimi della giuria al corto “Nobody dies here”, appartenente alla categoria corti, ma realizzato con la narrativa tipica del documentario. E ancora a “Call Coho” e “Rain”, che a detta dei giudici richiederebbero un approfondimento dei temi e delle storie.

Grande soddisfazione da parte degli organizzatori, il direttore di origini ferraresi Maximilian Law e la vicedirettrice ciociara Alizé Latini, entrambi americani di adozione, che hanno vinto la scommessa di questa seconda edizione: inclusione locale, sociale e sostenibilità economica e gestionale.

“Un ringraziamento speciale va ad Artis Project di Roma – dichiara Law – che ha sottotitolato gratuitamente tutti i panel e gli interventi di presentazione in sala di proiezione, per garantire l’inclusività al pubblico sordo. Insieme con loro, lo Studio Calabria che si è occupato sempre in forma gratuita della sottotitolazione audio-descrittiva dei film italiani in concorso. Tutto questo è stato reso possibile grazie a Nicola Masiero fondatore dell’azienda Resalio e alla madrina del festival che ci ha presentato, l’atleta sorda Sara Giada Gerini. E ovviamente grazie anche a Starkey, multinazionale di impianti innovativi per la sordità”.

“Ringraziamo anche gli sponsor del festival: EasyDial Inc. per aver reso accessibile anche ai dializzati del Polo Ospedaliero-Universitario di Cona le proiezioni di alcuni film in concorso – continua la vicedirettrice Latini – e grazie anche al principe Giovanni Alliata di Montereale e alla sua famiglia, eredi di Lyda Borelli”.

“Un ringraziamento speciale a Elisabetta Antonioni, Simone Scopa, Claudio Cavallini, Enrico Ravegnani e Giovanni Alliata di Montereale – conclude il direttore Maximilian – per aver curato la parte artistico-espositiva del festival, con le mostre dedicate al cinema a tutto tondo, allestite presso il Palazzo della Racchetta”.

Anteprima sold out a tre giorni dall’inizio della kermesse. Incassi ai botteghini aumentati di oltre il 20% per i biglietti strappati al Multisala Cinepark Apollo. Serate informali ben riuscite e dedicate alla beneficenza, in favore dell’associazione ferrarese Dalla Terra alla Luna e alle opere sociali del Lions Club di Ferrara (acquisto di una LIM e sostegno al progetto Nati per Leggere).

Ferrara si è fatta conquistare e lo staff del Festival ringrazia restituendo alla città estense i suoi fasti cinematografici.

La cartella stampa con le biografie dei giurati è al link
https://drive.google.com/open?id=0B_aO-F06D_GJdEdSN2t0VnZtOTg

 

 

CONFERENZA STAMPA – Mercoledì 29 marzo alle 12 nella sede dell’Assessorato Sanità e Servizi alla Persona

Presentazione degli eventi della “Giornata mondiale dell’Autismo – 2 aprile 2017”

27-03-2017

Mercoledì 29 marzo alle 12 nella sede dell’Assessorato Sanità e Servizi alla Persona del Comune di Ferrara (sala Ufficio assessora Sapigni in via Boccacanale di S. Stefano 14/e) si terrà la presentazione degli eventi della “Giornata mondiale dell’Autismo – 2 aprile 2017”.

Accanto all’assessora Chiara Sapigni interverrà la vice presidente dell’associazione Dalla terra alla Luna Mariella Ferri.

 

ASSESSORATO ALL’AMBIENTE – Il Comune vince il bando regionale per gli ecosistemi forestali

Nuove risorse per una migliore fruizione del Bosco di Porporana

27-03-2017

Grazie al coordinamento di Centro IDEA-Servizio Ambiente, Servizio Ambiente e Ufficio Verde, è stato ammesso a finanziamento il progetto presentato dal Comune di Ferrara a seguito del bando della Regione Emilia Romagna per gli ecosistemi forestali, nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020.

Il progetto prevede il finanziamento di 50.000 euro e intende valorizzare gli ecosistemi dell’Area di Riequilibrio Ecologico (A.R.E.) “Bosco di Porporana” potenziando anche gli aspetti di fruizione del bosco. Inoltre ha l’obiettivo di mantenere e conservare il valore naturalistico del bosco attraverso il contenimento delle specie alloctone e invasive. Questi gli interventi previsti dal progetto relativi alla fruizione e la conoscenza del bosco per finalità didattiche e turistiche: l’allestimento ex novo di un percorso didattico all’interno del bosco, un’aula didattica all’aperto, il ripristino dei sentieri e l’aggiornamento della cartellonistica esistente con l’inserimento di testi in inglese.
Il Bosco di Porporana è uno degli ultimi esempi rimasti di bosco ripario lungo il tratto ferrarese del Po e rappresenta un habitat di grande pregio, grazie alla presenza di specie arboreee caratterizzate da età differenti e di valore forestale elevato. Tutta l’area è attualmente “Area di riequilibrio ecologico”, oltre ad essere un SIC (Sito di Importanza Comunitaria) ed una ZPS (Zona di Protezione Speciale), per la protezione di flora e fauna.
“Quest’area – ha affermato l’assessora comunale Caterina Ferri – è sicuramente un esempio della continua evoluzione del nostro territorio, ma anche del profondo legame che univa e ancora unisce le persone ad alberi, foreste e al fiume Po; tutto ciò rappresenta un patrimonio che deve tornare ad essere di proprietà comune, valorizzandone le caratteristiche e proteggendo la sua unicità. Nei mesi scorsi è partito un percorso partecipativo per la gestione del Centro visite di Porporana e questo finanziamento ci darà l’opportunità di realizzare nuove attività per fare meglio conoscere il nostro Bosco”.

Gran Fondo Ciclistica Portomaggiore

Da organizzatori

In una giornata ventosa ma con uno splendido sole primaverile è iniziata l’undicesima edizione del circuito di granfondo non competitive Giro dell’Appennino Bolognese e Valli di Comacchio.
La prima manifestazione si è svolta a Portomaggiore dove si sono registrati 1368 iscritti, una quarantina in più rispetto all’edizione 2016.
Ottima l’organizzazione , con un ricco pacco gara e pasta party finale da ricordare.
Il successo è andato al gruppo della Ferrara Bike Team ( Fe ), già al primo posto anche nella scorsa edizione della manifestazione, che ha ottenuto 7245 punti davanti alla Ciclistica Bitone di Bologna che ha conquistato 6095 punti,  mentre al terzo posto si è piazzata la Baracca Lugo ( Ra ) con 3705 punti.
Il gruppo più numeroso è risultato essere quello della Ciclistica Bitone Bologna con 63 partecipanti davanti alla Ferrara Bike con 56 e Avis Ozzano ( Bo ) con 40.
La vittoria però è andata al gruppo della Ferrara Bike in virtù dei maggiori chilometri percorsi dai propri atleti nei tre tracciati previsti dalla programma della granfondo Tra Valli e Delizie 2017.
Nelle prime dieci posizioni si sono poi piazzate rispettivamente Pol. Lame Vibolt ( Bo ), Avis Ozzano ( Bo ), Medicina 1912 ( Bo ), Gianluca Faenza Team Castenaso ( Bo ), Ciclistica Portogruarese ( Ve ), Avis San Lazzaro ( Bo ), ASD Migliarino ( Fe ).
Il successo della granfondo è testimoniato anche dalla presenza di ben 156 gruppi che hanno dato vita ad una prima manifestazione, delle sei in programma, che è di buon auspicio per il prosieguo di questo circuito emiliano.
Il prossimo appuntamento è fissato a Imola, domenica 14 maggio, quando a Imola si svolgerà la GF “ La Vallata del Santerno”.
Informazioni e iscrizioni anche online nel sito Internet del circuito.

L’Orlando Furioso con l’Ippogrifo in volo a Codigoro il 30 Marzo al Teatro Arena

Da organizzatori

Il GAD Amici del Teatro di Codigoro non si limita a leggere versi di Ludovico Ariosto che cantano la Maga Alcina e la sua Reggia,identificata nella roccaforte di Mesola,

e l’amore di Ruggiero e Bradamante capostipiti della casata degli Estensi ma vuole immergere lo spettatore nel mondo fantastico dell’Ariosto con balli, musica ed immagini.

La descrizione degli avvenimenti da parte di Milena Medici con l’inserimento dei versi letti da Ruggero Pimpinati e Paola Bedeschi accompagnati dai balletti preparati da Federica Raminelli e la sua scuola , dalle musiche selezionate da Marinella Massarenti e dalle immagini mescolate al computer da Alessandro Canella ne fanno una originale lettura del poema che continua a suscitare curiosità ed interesse.

Concluso il laboratorio di musicoterapia per Parkinson

Da organizzatori

Sabato 25 marzo si è tenuto l’incontro conclusivo del laboratorio di musicoterapia rivolto a persone affette dalla malattia di Parkinson, realizzato dalla cooperativa Camelot in collaborazione con l’associazione Gruppo Estense Parkinson, grazie al contributo dei club “Rotary” e “Rotary Est” di Ferrara.

Il laboratorio si è svolto nell’arco di 20 incontri settimanali il sabato mattina presso il Centro Diurno Sociale il Melo a Barco, ed ha visto la partecipazione complessiva di 14 persone per un totale di 40 ore di attività.

Durante le ore di laboratorio, i partecipanti sono stati coinvolti in esercizi mirati a rilassamento, vocalizzi ed esercizi di coordinazione motoria applicata alla ritmica musicale, anche con l’ausilio di strumenti musicali.

Il laboratorio ha offerto un luogo di ascolto, espressione e condivisione attraverso la musica e il canto, ed anche un luogo di cura e di riabilitazione, concepito per affiancarsi alla terapia clinica e farmacologica. Sotto una costante supervisione scientifica, ha operato per la riabilitazione vocale, ma anche la stimolazione delle funzioni cognitive legate a movimento, espressione ed improvvisazione.

Quella appena conclusa, è la quarta edizione del laboratorio di musicoterapia, resa possibile grazie al sostegno dei due club Rotary di Ferrara che l’hanno riconosciuta come attività di valore per la comunità.

Gli incontri sono stati condotti da un’équipe composta dalle dottoresse Marilisa Bacchiega e Stefania Sinatra, musicoterapiste specializzate presso il Centro di Riabilitazione di San Giorgio, oltre ad un’animatrice sociale e un autista per il trasporto delle persone.

Ad oggi le terapie disponibili non permettono di ottenere la guarigione dal Parkinson, la più diffusa tra le patologie neuro-degenerative dopo la malattia di Alzheimer.
Nonostante i progressi in campo medico, le persone che si ammalano affrontano un processo cronico ed invalidante. Si calcola che, in Italia, entro il 2030, il numero di casi raddoppierà.

E’ di sempre maggiore evidenza scientifica la necessità di affiancare alle terapie oggi disponibili approcci non farmacologici, per sostenere la persona in percorsi riabilitativi e di cura. Tra questi la musicoterapia, che dal 2013 è stata inserita nelle Linee Guida di Diagnosi e Cura per il suo valore riabilitativo, che consente il recupero delle capacità attentive e relazionali, con un lavoro mirato su voce e parola.

La cooperativa Camelot, in collaborazione con l’associazione Gruppo Estense Parkinson, intende riproporre questo servizio a partire da settembre.
Per informazioni è possibile contattare la cooperativa Camelot al numero 370 338 0505, oppure l’associazione “Gruppo Estense Parkinson” al numero 0532 977856

Museo Delta Antico, due giornate formative per le guide turistiche abilitate

Da ufficio stampa

In occasione della nuova apertura del Museo Delta Antico si terranno a Comacchio due momenti di formazione dedicati alle guide turistiche abilitate. Nelle giornate di giovedì 30 marzo e di giovedì 13 aprile avranno, dunque, luogo, dalle ore 10, due visite guidate all’interno del Settecentesco Ospedale degli Infermi (Via Agatopisto 4 – Comacchio) della durata di circa due ore. Per ulteriori informazioni o per comunicare la propria adesione è possibile contattare l’Ufficio Informazione Turistica di Comacchio: 0533/314154 – comacchio.iat@comune.comacchio.fe.it

Rifiuti della Camorra: solo la verità può dissipare le paure

Da ufficio stampa Paola Peruffo

Tanto se ne è dibattuto in questi giorni che è quasi inutile ripercorrere i tratti salienti della vicenda del pentito Perrella e delle relative confessioni circa i (presunti) rifiuti altamente inquinanti gettati nelle discariche ferraresi per volere della camorra negli anni ‘90.
Il sindaco Tagliani, prontamente intervenuto sul caso, prima chiarisce che “Il Comune di Ferrara, sia direttamente che attraverso Arpae, tiene costantemente sotto controllo le aree un tempo interessate da attività di discarica. Disponibile a documentare in modo circostanziato l’attività svolta”, poi specifica che “è intenzione del Comune inoltrare un esposto alla Procura per valutare se sussistano o meno circostanze di reato” e infine che “sporgerà querela per diffamazione e calunnia verso coloro che attribuiscono all’attuale sindaco condotte omissis o scorrette e ne divulghino con ogni mezzo la diffusione”.
Verrebbe da chiedersi il motivo di tanta enfasi autodifensiva da parte di Tagliani dal momento che i fatti in questione risalgono a quando lui non era ancora sindaco o vicesindaco della città. In ogni caso, se al suo indirizzo sono giunte accuse offensive e infondate, fa bene a tutelandosi e in questo caso esprimo la mia personale solidarietà.
Il punto focale però è un altro. Appurato che indagini in merito ai rifiuti sono state eseguite, Forza Italia ha chiesto la convocazione di una commissione speciale per analizzare quale sia il reale stato di inquinamento di queste discariche (su una di queste, pochi anni fa, è stato concesso il via libera all’immenso impianto fotovoltaico della Spal di Butelli, finito come sappiamo nda), dei terreni confinanti (la maggior parte dei quali adibiti a produzioni agricole), oltre che delle faglie acquifere annesse.
Riterremo cosa opportuna, inoltre, che all’apposita commissione prendesse parte il parlamentare ferrarese Alessandro Bratti, come presidente della Commissione Parlamentare Ecomafie, per illustrare i risultati delle indagini che riguardano il nostro territorio, quelle ovviamente non coperte da segreto istruttorio.
Troppo allarmismo? Non lo pensiamo, soprattutto alla luce di dati, ahinoi, inconfutabili. Ferrara registra un record assolutamente non invidiabile di tumori, specie alle vie respiratorie, con numeri paragonabili solamente al contesto dell’Ilva di Taranto; i livelli di particolato dell’aria degli ultimi mesi sono tra i più alti dell’intera Pianura Padana, senza che siano mai stati presi seri provvedimenti di contrasto; recenti interventi sul sottosuolo – a seguito della poco attenta e trasparente gestione dei rifiuti generati provenienti da aree produttive locali – hanno evidenziato valori estremamente preoccupanti non solamente nei pressi delle note discariche cittadine, ma anche in altri luoghi, come ampiamente dimostrato dalle cronache sulla genesi dell’asilo del Salice e dell’intero quadrante Est. All’interno di questo scenario già di per sé inquietante la giunta si è concessa pure la “generosità” di accettare (dietro compenso) i rifiuti della Puglia perché fossero bruciati nel nostro inceneritore.
Mi associo all’auspicio espresso da persone più autorevoli della sottoscritta in materia di giustizia connessa ai reati ambientali, considerando poco attendibili le parole di un pentito uscito da poco dal programma di protezione. In ogni caso, vista la delicatezza del tema, alle considerazioni generali preferiamo dati certi e inconfutabili.

Ecco com’è andata la XXIV Edizione di “restauro-musei” a Ferrara

Da organizzatori

Si è appena conclusa a Ferrara la XXIV edizione di RESTAURO-MUSEI – Salone dell’Economia, della Conservazione, delle Tecnologie e della Valorizzazione dei Beni Culturali e Ambientali, con un considerevole aumento di visitatori e numerosi ed importanti ospiti eccezionali di livello internazionale, per tre giornate di esposizioni, convegni, eventi e mostre, a ingresso gratuito.

Tutto ciò a riconferma delle grandi potenzialità di questa manifestazione, capace di rinnovarsi ogni anno nell’intento di promuovere il patrimonio culturale e ambientale sotto tutti gli aspetti: un punto di riferimento per gli addetti del settore, per gli ordini professionali interessati e non solo, nonché un’occasione per ribadire l’importanza del settore culturale, quale componente imprescindibile del nostro Paese.

Venerdì mattina il Ministro On. Dario Franceschini, ha reso omaggio al Salone con una visita partecipata agli stand espositivi, rinnovando l’invito a “considerare l’Italia come un museo diffuso” e la necessità di “diversificare il turismo”, al fine di incentivare tutte quelle zone che rappresentano tacitamente la bellezza del nostro paese e che meritano di essere valorizzate al pari delle consuete mete turistiche. Due tematiche di importanza vitale che nel corso di questa edizione di Restauro-Musei sono state affrontate al meglio attraverso la partecipazione dei direttori delle 30 eccellenze museali italiane, dei 17 Poli Museali italiani e infine nel convegno dedicato ai borghi più belli d’Italia.

Anche in questa edizione il MiBACT – Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, partner storico della manifestazione, ha individuato nel Salone la giusta cornice per rappresentare il Sistema Museale Italiano in tutta la sua interezza e complessità e ha collaborato all’introduzione del nuovo evento dedicato alle realtà museali, a partire dalla scorsa edizione.

In linea con il tema “Musei”, l’edizione 2017 ha visto inoltre la realizzazione di una nuova area espositiva dedicata al merchandising e servizi museali, con l’obiettivo di evidenziare anche questi importanti settori e di creare nuove opportunità e sinergie.

Una formula perfetta che anche quest’anno ha offerto a tutti i partecipanti la possibilità di incontrare e avviare dialoghi e collaborazioni con una vasta platea di interlocutori, ma anche di incontrare le esigenze del pubblico, a partire dall’offerta culturale proposta: 290 espositori, 8 mostre, 125 convegni e un ricco ventaglio di workshop, in grado di suscitare un sempre maggiore interesse da parte degli ordini professionali interessati, quali Architetti, Geometri, Ingegneri, in vista anche del rilascio di crediti formativi.

Il risultato è stato quello di una vasta e partecipata affluenza da parte del giovane pubblico, futuri addetti ai lavori, grazie anche alla varietà e all’arricchimento degli stand proposti in questa edizione 2017, rappresentati soprattutto dal segno delle nuove tecnologie: tante e affascinanti novità per rimanere aggiornati circa gli sviluppi delle nuove tecniche di restauro e conservazione, ma anche della sempre più diffusa fruizione culturale interattiva con spazi dedicati all’esperienza del visitatore, capaci di affascinare e soddisfare le aspettative anche del professionista più esigente.

Ad arricchire di novità questa XXIV edizione di Restauro-Musei, oltre al consolidamento di collaborazioni già acquisite, quali ad esempio Assorestauro, Museo Statale dell’Ermitage, nuovi accordi che hanno portato alla presenza di CIVITA – Opera Laboratori Fiorentini e di FEDERCULTURE – con la presentazione del Rapporto Federculture 2016. Proprio la collaborazione con quest’ultima vedrà un ampliamento a tutti i soci Federculture nell’ambito dell’edizione 2018.

Da evidenziare inoltre la straordinaria visita del Governo di Mosca e la nascita di un’ipotesi di collaborazione che vedrà due visite istituzionali del Salone di Ferrara a San Pietroburgo e a Mosca e la loro presenza alla prossima edizione di Restauro-Musei.

Tutto ciò rappresenta un’ulteriore conferma del successo di questa edizione 2017, dove una semplice visita degli stand esposti si è trasformata per chiunque in una piacevole esperienza di arricchimento culturale. Un appuntamento unico nel suo genere, di cui tenere conto non solo in Italia, ma anche in tutta Europa, e che continua a ribadire l’impegno condotto da sempre nella promozione, conservazione e rivalutazione del patrimonio culturale e ambientale, imprescindibili capisaldi da cui ripartire per il 2018 con la prossima XXV edizione.

Il programma completo e aggiornato sul sito www.salonedelrestauro.com

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Presentazione volume “Reportage dall’Isola del Pianto”

Da organizzatori

Angelica incatenata e altre storie “furiose” raccontate con la fotografia e l’ex libris (Editoriale Sometti, Mantova, 2017)

Verrà presentato Giovedì 30 marzo alle ore 21, a Ferrara presso la Sala della Musica, in via Boccaleone 19.

Si possono raccontare con la fotografia le magie dell’Orlando Furioso? E’ quanto si sono chiesti cinque fotografi del Fotoclub Ferrara, che con la guida artistica di Roberto Roda (Centro Etnografico Ferrarese) ed Emiliano Rinaldi (Fotoclub Ferrara) hanno deciso di affrontare l’arduo impegno. Le modenesi Lucia Castelli e Sara Cestari, l’imolese Nedo Zanolini, il ferrarese Luca Zampini e il toscano, ma rodigino d’adozione, Enrico Chiti sono gli autori che hanno deciso di fare l’impresa.
Il volume Reportage dall’Isola del Pianto può essere considerato sia un vero libro d’arte, ancora preziosamente stampato in tipografico offset, sia un manuale di fotografia creativa. Il lettore può gustare le accattivanti immagini dei racconti “furiosi” ma anche capire come sono stati realizzati. Angelica in fuga, Melissa che restituisce sembiante umano agli amanti della fata Alcina, Angelica catturata dai pirati di Ebuda, offerta al mostro marino e liberata da Ruggiero, Olimpia liberata da Orlando, le arpie, ecc. sono alcune delle tappe creative che hanno richiesto un defatigante lavoro preparatorio. Come sono state scelte le location, come è stato pensato il make-up, quali approfondimenti iconografici sono stati messi in atto per studiare pose e inquadrature dei personaggi, quali meccanismi creativi sono stati adottati, quali logiche ha richiesto il lavoro di montaggio delle sequenze? Tutto questo è accuratamente spiegato nel volume.
Il Reportage dall’Isola del Pianto ha richiesto un impegno minuzioso, interdisciplinare, dove i singoli autori hanno dovuto farsi partecipi di un complesso gioco d’équipe, interagendo prima di tutto con le brave modelle (qui, per la verità impegnate nel ruolo assai più complesso di attrici e performer) che hanno dato fisionomia ai personaggi ariosteschi di Angelica, Olimpia, Melissa: stiamo parlando della istrionica e incontenibile modenese Luna Malaguti e della affascinante centese ma di famiglia sino-vietnamita Ngoc Phuong Ong. Trucco e parrucco sono stati pensati e realizzati dall’artista tedesca ma bolognese d’adozione Arnika Laura Gerhard, così come molti oggetti di scena portano firme d’arte: le arpie metalliche sono dello scultore Luigi Zampini, i gioielli di Angelica sono firmati dal designer Sobral, ecc.
Per le riprese in acqua e sott’acqua sono state utilizzate attrezzature Leica X-U gentilmente messe a disposizione dei fotografi da LEICA STORE BOLOGNA, partner dell’iniziativa. Tutte le fotografie hanno trovato ambientazione nelle incredibili scenografie “naturalmente” artificiali di RiminiRock, sul colle di Covignano. Oltre 100 fotografie, tutte contestualizzate con i pertinenti riferimenti agli accadimenti del poema ariostesco, compongono il volume, arricchito da schede iconografiche, contributi scritti e da una ricca bibliografia. In appendice un dettagliato saggio, firmato da Roberto Roda, sull’Orlando Furioso nella fotografia contemporanea (1969-2017), permette di meglio contestualizzare il lavoro profuso dai fotografi del Reportage, confrontandolo con quanto, prima di loro, avevano fatto altri importanti artisti dell’obbiettivo: da Vaccari a Mulas, a Rocchi, da Bruno Vidoni a Joseph Auquier, da Amy Arbus a Ivano Ferrari a Marco Bolognesi a Francesca Della Toffola… È sorprendente come le narrazioni visive studiate e messe in essere da Castelli, Cestari, Chiti, Zampini e Zanolini, per comporre il loro intrigante Reportage ariostesco, riescano a caratterizzarsi per originalità, senza aderire a modelli già sperimentati o abusati.

Info:
Fotoclub Ferrara – mail: mauriziotieghi@alice.it

REPORTAGE DALL’ISOLA DEL PIANTO
Angelica incatenata e altre storie “furiose” raccontate con la fotografia e l’ex libris da L. Castelli, S.Cestari, E.Chiti, E.Rinaldi, R.Roda, L.Zampini, N.Zanolini,
a cura di E.Rinaldi e R.Roda
(Editoriale Sometti, Mantova 2017), pp.128-oltre 100 ill., prezzo di copertina € 25,00
e-mail: info@sometti.it

La fine dei giornali di carta e i rischi di appiattimento dell’informazione

Il derby fra carta stampata e media digitali è in corso. La partita si sta giocando ma l’esito è scontato: i giornali così come li abbiamo conosciuti dal diciassettesimo secolo in poi sono destinati a scomparire. E’ solo questione di tempo. Vari sono i fattori che incidono: immediatezza nella diffusione dei contenuti e nell’accesso (la notizia arriva subito e ci raggiunge ovunque noi siamo), multimedialità (immagini, filmati, audio si integrano), interattività (produttori di informazione e fruitori dialogano), archiviabilità (ognuno può costruire e conservare la propria banca dati)… Ma l’elemento decisivo è quello economico: i giornali online hanno una matrice elettronica replicabile all’infinito senza costi incrementali, quelli cartacei devono sopportare le spese di stampa, distribuzione, gli appannaggi dei rivenditori e sobbarcarsi financo gli oneri dei resi…

Già ora in Italia si leggono poco i giornali cartacei e la tendenza oltretutto è in calo. Le copie di quotidiani distribuite nel 2000 erano superiori a 6 milioni, nel 2015 sono risultate inferiori a 3 milioni per una popolazione che sfiora i 61 milioni di persone. Questi dati peraltro vengono normalmente drogati dagli editori che, per aumentare la diffusione, regalano copie attraverso vari circuiti (hotel, treni etc) pur di gonfiare i rendiconti e risultare attrattivi per il mercato pubblicitario, sempre più orientato verso altri media: tv e web in primis. Pure questo espediente, però, ormai segna il passo. Guardando ai ricavi si nota infatti non solo il calo relativo alle vendite, con gli introiti che si riducono da 1.232 milioni a 1.024 milioni, ma un vero e proprio crollo si registra nei proventi pubblicitari che passano da 1.303 a 821 milioni (mentre quelli del settore online fra il 2010 e il 2015 passano da 1.177 milioni a 1.708).

Restando ai numeri, i lettori di quotidiani in Italia sono complessivamente stimati in 18,5 milioni, un terzo della popolazione (ma parliamo di ‘lettori da bar’, non di acquirenti, dato che le copie vendute come abbiamo visto sono meno di tre milioni).
Per quanto riguarda i dati di vendita dei vari quotidiani, aggiornati a giugno 2016, il giornale più letto resta il Corriere della Sera con 248 mila copie diffuse, ben 52mila in meno dell’anno precedente. Segue Repubblica con 241mila (e a sua volta 40mila copie in meno rispetto a dodici mesi prima), quindi la Gazzetta dello Sport (sostanzialmente stabile a 199mila), la Stampa a 160mila (meno 25mila), il Sole 24ore a 133mila (meno 20mila).
Si conferma dunque la tendenza a un forte calo, pari circa al 20% annuo, in un mercato già in crisi.

Quanto ai ricavi delle imprese che operano nel settore dei media, nel 2015 sono stati di 2.011 milioni nel comparto quotidiani (con un calo del 4,7%), 1.987 milioni per i periodici (-10%), 1.708 milioni per internet (con un incremento del 5,2%, in un segmento che però non abbraccia solo l’informazione in senso stretto).

Il progressivo passaggio dal cartaceo all’online, al di là degli aspetti economici, avrà però una significativa serie di implicazioni anche dal punto di vista della funzione che il giornale tradizionalmente svolge.
Fra i suoi principali compiti, oltre ad informare, c’è – forse meno scontato – anche quello di agevolare la comprensione del mondo. La “preghiera laica del mattino”, a cui allude Hegel racchiudendo in questa immagine “il rito della lettura del giornale”, esprime in metafora la richiesta di rassicurazione del lettore, bisognoso di una credibile guida che lo aiuti a districarsi nelle spire di un mondo complesso.

Per assolvere a questa funzione, il giornalista seleziona – nel limitato novero di avvenimenti di cui viene a conoscenza, fra i miliardi di quotidiani accadimenti – i fatti che considera significativi, li gerarchizza (cioè dà loro un ordine di preminenza) e poi ne trae notizie, sintetizzando gli elementi salienti di ciascuno.
I processi di selezione e sintesi restano elementi peculiari anche dei media online. Ma la gerarchizzazione rischia di sfumare quando, per esempio, il supporto di lettura è un tablet o uno smartphone, nei quali gli articoli si accodano l’uno all’altro spesso sulla base di un criterio banalmente cronologico.
Così, mentre la messa in pagina tradizionale all’interno della gabbia grafica del giornale cartaceo accentua o sminuisce il rilievo delle notizie (e dunque degli avvenimenti ai quali fanno riferimento, attribuendo loro un certo grado di importanza coerente con la valutazione redazionale) e focalizza in tal modo una mappa concettuale attraverso la quale è possibile leggere la realtà, soppesando il significato di ciò che accade e desumendone le connessioni più ampie, sul giornale online tutto rischia di appiattirsi.

In questo senso, la scelta del giornale è paragonabile a quella degli occhiali: le lenti devono adattarsi ai nostri occhi. I lettori si fidelizzano a una testata proprio perché avvertono una comune sensibilità. E’ il giornale che colora il mondo e gli dà un senso. E dalla sintonia fra chi scrive e chi legge scaturisce l’intesa fiduciaria che rende credibile l’eloquente immagine del mondo in scala ridotta che quotidianamente il giornale propone. Ed è sulla base di questa riproduzione che il lettore riesce a comprendere la realtà in cui vive.
Ma se tutto si riduce a una insignificante sequela di fatti, senza evidenti connessioni né specifico rilievo, il mondo si appiattisce e si opacizza. E tutto diventa più oscuro e incomprensibile.

E’ un problema che i media online attualmente scontano. Un limite certamente superabile, ma al momento insoluto.

LA CITTA’ DELLA CONOSCENZA
Città: l’impresa della conoscenza

Barcellona, Delft, Dublino, Monaco, Montréal, Stoccolma sono oggi considerate a livello mondiale città della conoscenza di successo. Il loro cammino verso uno sviluppo fondato sulla conoscenza come risorsa ha preso avvio col tramonto del secolo scorso, come risposta di fronte alla crisi industriale ed alla crescente disoccupazione. Ormai costituiscono sei casi di studio intorno ai quali si è andata accumulando un’importante letteratura.
Ragionare di città della conoscenza, di uno sviluppo che faccia della conoscenza la sua risorsa prima da noi è ancora molto difficile, eppure ogni giorno tocchiamo con mano come sia arduo uscire dalle secche di una crisi che si estende come una lingua di lava e come i fatti siano terribilmente distanti da quanto un pensiero nuovo, una nuova intelligenza suggerirebbero di fare. Intanto il tempo è tiranno e con realismo spietato non fa che accumularci addosso gli anni del ritardo che scontiamo nei confronti delle città più avanzate.
La questione di fondo resta la volontà politica e sociale che sono indispensabili. Nei casi citati c’era il senso di un’urgenza sociale, credere nella necessità del cambiamento per riposizionare la città nell’era della conoscenza, come risposta alla situazione di difficoltà generata dal declino delle industrie tradizionali o dalla scarsità delle risorse locali. È questa volontà di cambiamento sociale la scintilla per ogni ulteriore azione, ma una città non si sviluppa come città della conoscenza senza un chiaro sostegno del governo e delle leadership locali.
Ogni tentativo di trasformare una città in città della conoscenza è destinato a fallire se non è guidato da una chiara visione strategica, una visione strategica che deve prendere le mosse da un esame disincantato e approfondito della propria condizione. Sarebbe compito del governo della città e degli attori sociali responsabili del suo futuro proporre obiettivi specifici, misure e azioni per una nuova stagione di sviluppo della città fondata sull’uso della conoscenza come leva e risorsa.
Le città che abbiamo citato all’inizio hanno scelto di indirizzarsi su alcuni settori piuttosto che altri, fissando obiettivi ambiziosi per ciascuno di essi. Hanno cercato di bilanciare gli interessi di questi settori in rapporto alle risorse disponibili e alla competitività delle loro aree metropolitane. Soprattutto hanno mirato a far crescere un sistema di alta qualità dall’istruzione di base a quella superiore, di elevare la qualità della vita dei cittadini e dei servizi sociali avanzati.
Certo, il sostegno finanziario e forti investimenti per la realizzazione degli obiettivi strategici costituiscono le condizioni indispensabili. Si tratta di operare azioni di marketing in grado di attrarre investimenti esterni, di mobilitare risorse pubbliche e private, anche mediante l’applicazione di vari regimi fiscali, attirando finanziamenti pubblici a livello nazionale e sovranazionale.
Parchi e poli della conoscenza vanno creati e animati, senza di essi oggi nessuna impresa grande e piccola che sia può sopravvivere, l’era della grande industria ormai è scaduta. Le agenzie di cui hanno bisogno le nostre città sono quelle in grado di promuovere aree qualificate e specializzate di conoscenza, poli della scienza, della ricerca e delle tecnologie.
Queste agenzie possono essere fondazioni, centri di ricerca, istituzioni e università da coinvolgere in diversi tipi di attività, come la progettazione e la realizzazione di piani, per la conduzione di ricerche, il rafforzamento della cooperazione scientifica e la condivisione delle conoscenze, attrarre e trattenere lavoratori della conoscenza, sostenere lo sviluppo economico, il marketing del concetto di città della conoscenza. Perseguire l’eccellenza esprimendo principalmente la capacità di creare nuove conoscenze nei settori della scienza e della tecnologia, ma non solo o esclusivamente, perché porsi l’obiettivo dell’eccellenza fornisce la piattaforma per nuovi beni e servizi basati sulla conoscenza.
Una città della conoscenza di successo è, dunque, soprattutto degna di nota per la sua ricchezza di conoscenze acquisite, che ruota essenzialmente attorno ai suoi centri di ricerca e alle istituzioni dell’apprendimento. La produzione di conoscenza procede in gran parte da quelli che sono conosciuti come i motori dello sviluppo economico della città, come i suoi centri di ricerca e le università.
È anche il carattere multietnico delle nostre città che ci chiama ad accogliere la sfida a trasformarci in città della conoscenza. Una città della conoscenza per avere successo deve essere costruita sulla diversità. Gli individui di talento creativo preferiscono vivere in città con popolazioni caratterizzate da diversità, tolleranza e apertura, in quanto una tale atmosfera stimola la fertilizzazione incrociata delle idee e delle pratiche e favorisce il flusso più veloce delle conoscenze. Le città della conoscenza sanno come ascoltare e trovare i modi per sostenere i diversi punti di visti, le differenti radici culturali e le esperienze dei loro cittadini contribuiscono realmente a nuove idee e innovazioni.
Una città della conoscenza ha senso se è in grado di offrire opportunità di creazione di valore per i propri cittadini. Esempi di tali pratiche sono la promozione di “microcosmi della creatività”, istituzioni di spazi per lo sviluppo del dialogo sociale, la costruzione di siti web di alta qualità e di reti tra città della conoscenza. Una città della conoscenza si distingue anche per il ritmo di assimilazione, l’uso, la diffusione e la condivisione di nuovi tipi di conoscenze, la promozione che a sua volta assicura che esse acquisiscano rapidamente un valore economico e sociale.
“Un motore di innovazione urbana” è un sistema che può innescare, generare, promuovere e catalizzare l’innovazione nella città. Si tratta di un sistema complesso che comprende le persone, i rapporti, i valori, i processi, gli strumenti e le infrastrutture tecnologiche, fisiche e finanziarie. Alcuni esempi di luoghi urbani che possono servire come motori di innovazione sono le biblioteche, i caffè, la camera di commercio, il municipio, l’università, le scuole, i musei, le istituzioni culturali, ecc. Tuttavia non tutti questi luoghi interpretano il ruolo, oggi indispensabile, di veri e propri motori di innovazione.
Una città fondata sulla conoscenza deve garantire, tra gli altri, i diritti all’informazione e alla conoscenza dei suoi cittadini, attraverso l’accesso facilitato alle reti a banda larga per tutti, l’accessibilità all’informazione per un’utenza amica, altamente comprensibile, completa, diversificata, una informazione pubblica trasparente. Il diritto all’istruzione e alla formazione. Tutti i cittadini devono avere il diritto alla formazione al fine di beneficiare in modo efficace dei servizi e delle conoscenze disponibili attraverso l’informazione e le tecnologie della comunicazione. Così come i cittadini hanno diritto ad una pubblica amministrazione trasparente a tutti i livelli del processo decisionale. La Pubblica amministrazione deve impegnarsi a favorire la partecipazione dei cittadini e il rafforzamento della società civile.
I benefici di una città della conoscenza su scala mondiale e locale sono realmente sostanziali ed attraenti, per cui non possono più a lungo essere ignorati dai decisori politici e dai ricercatori, ma soprattutto dai cittadini consapevoli del senso del loro abitare la città.

Nella splendida cornice del Ridotto di Ferrara, il concerto della pianista Paola Tagliani

di Giordano Tunioli

Dobbiamo essere grati a Paola Tagliani, acclamata pianista, per averci proposto un programma su cui riflettere. Brahms – come Liszt e pochi altri -, è compositore temuto dai pianisti, sia per la tecnica esecutiva richiesta sia per la profondità della sua musica che esige sempre consapevolezza, massima concentrazione e notevole sensibilità interpretativa. Il pianismo di Brahms, con l’impiego pressoché costante di ottave, decime ripetute o sciolte in arpeggi in un ordito polifonico arduo da svolgere in modo chiaramente percettibile all’ascoltatore, non concede nulla all’improvvisazione e al dilettantismo: insomma, per suonare Brahms occorre possedere buone doti interpretative. Lo confermano i tre Intermezzi Op.117 composti nel 1892 quando Brahms aveva 59 anni. Opera matura, quindi, che insieme ai precedenti Intermezzi Op.116 e a quelli successi Op. 118 e 119 fanno parte di una più ampia raccolta di pezzi per pianoforte detta “Pezzi d’autunno”, quasi un testamento pianistico, sintesi essenziale delle sue precedenti composizioni.

Brahms definì l’Intermezzo n.1 in mi bemolle maggiore (Andante moderato) – in cui s’annida la nostalgia del passato – «ninna-nanna dei miei dolori». L’autore, senza alcuna intenzione descrittiva – a cui Brahms era contrario-, trae ispirazione dal testo di una antica ninna-nanna scozzese intitolata Lady Anne Bothwell’s Lament (Compianto di Anna Bothwell), tradotta e pubblicata nelle Stimmen der Völker da Herder (che a sua volta trasse dai Reliques of Ancient English Poetry risalenti al 1765, di Thomas Percy). A epigrafe sono proposti dal compositore due versi: “Schlaf sanft, mein Kind, schlaf und schön! / Mich dauert’s sehr, dich weinen sehn”. (Schottisch, aus Herders Volksliedern, “Dormi calmo, bimbo mio, dormi bene! Mi addolora molto vederti piangere”). E’ un Brahms malinconico, riflessivo, che usa la tipica forma tripartita dell’Intermezzo (A-B-A) con un primo tema appartenente alla prima sezione (A) in mi bemolle maggiore, un secondo tema proprio della seconda sezione (B) in mi bemolle minore e una ripresa nella terza sezione del primo tema variato (il concetto di variazione è insito nella maggioranza delle opere Brahmsiane) nel modo maggiore originario.
La struttura armonico contrappuntistica si presenta in tre strati: il basso nel registro grave, un doppio pedale di tonica nel registro acuto e il tema nel registro centrale. La melodia, resa ancor più struggente dall’andamento discendente dell’ incipit, sembra sposarsi con il testo fin dalle prime note, attorniata dalle voci estreme.
L’Intermezzo n.3 in do diesis miniore Op.117 è anch’esso tripartito, con la sezione centrale (Più moto ed espressivo) ritornellata, ampia e complessa. Anche in questo terzo Intermedio il primo tema, dopo essere stato esposto per ottave, s’insinua nel registro di mezzo tra note ripetute nella parte più acuta e un movimento dal carattere tenebroso e inquietante. Non vi è serenità in questo brano: l’atmosfera angosciosa e cupa sembra solo apparentemente diradarsi in una sezione centrale nella quale il secondo tema, “dolce ma espressivo” come indica Brahms, si snoda tra sincopi e un denso contrappunto. La ripresa variata del tema è ancor più ansiosa tanto da giustificare l’affermazione del compositore: «la berceuse dei miei tormenti».

Brahms si pone con lo sguardo volto verso il futuro (Schönberg titolava un suo saggio Brahms il progressivo), uno tra i più grandi innovatori del tardo Romanticismo pur considerato dai contemporanei un musicista “accademico”.
Di Franz Schubert, la pianista ha interpretato la Sonata in si bemolle maggiore D 960, opera profonda e di vaste dimensioni, tanto da costituire il momento fondamentale del concerto.
Schubert (1797-1828) è conosciuto dal grande pubblico come l’autore di numerosi e stupendi Lieder , meno per le sue sonate pianistiche. E’ tuttavia proprio nella produzione pianistica schubertiana che la sonata occupa una posizione centrale. Schubert compose 23 sonate – dodici delle quali incompiute- creando capolavori inconfutabili. La forma-sonata rimane più o meno invariata nella sua struttura tripartita (Esposizione, Sviluppo, Ripresa) e la Sonata si compone solitamente dei tre o quattro movimenti tipici di questa forma: primo tempo di sonata (generalmente Allegro), un movimento lento (non di rado in forma di Lied-sonata), lo scherzo con Trio e un finale in forma-sonata o Rondò.
L’ultima fu proprio la Sonata D960 appartenente al polittico in tre pannelli composto dalle sonate: in do minore D. 958, in la maggiore D. 959 e in si bemolle maggiore D. 960 composte contemporaneamente nel settembre del 1828, circa due mesi prima della sua morte che avvenne il 19 novembre 1828.
In queste composizioni si riassumono gli elementi stilistici essenziali della sonata per pianoforte schubertiana; nella Sonata D960 si avvertono gli echi dei suoi Lieder e delle precedenti sonate. Il primo movimento, il più esteso di tutta la composizione ( Schubert la definiva una «celeste durata»), presenta un tema cantabile – sostenuto da un trillo dissonante – che sembra sorgere dalle nebulose radici del nulla, in tempo Molto moderato. Il primo movimento si svolge nell’ambito della forma-sonata con un primo tema più volte ripreso, una transizione, un successivo secondo tema e vari gruppi tematici derivati dalla prima idea. Segue un’elaborazione sugli elementi tematici già esposti in una tonalità lontana e ripresa del tema iniziale con varie modulazioni.
Dopo il lunghissimo primo tempo segue un Andante sostenuto d’intensa espressività e nella forma di Lied tripartito; l’ostinato dell’accompagnamento ripropone (come altri studiosi, tra cui Brigitte Massin, ebbero ad evidenziare) il drammatico clima di alcuni Lieder del Winterreise (Viaggio d’inverno).

Segue lo Scherzo (Allegro vivace con delicatezza) di inebriante freschezza, nella forma tipica (A-B-A) con il consueto Trio ma con libertà di modulazioni e l’irregolarità di accenti ritmici che contraddistinguono soprattutto le ultime opere schubertiane.
L’ultimo tempo (Allegro ma non troppo) è sostanzialmente un Rondò-sonata basato su tre temi con carattere diverso, sintesi armoniosa di un’atmosfera tra malinconia e giocosa lievità. La Sonata si conclude con un susseguirsi di ottave nel registro grave, a sostegno dell’elemento motivico. Sergio Sablich in un programma di sala annotò:
«Forse si riferiva proprio a questo movimento, e al suo continuo ricominciare da capo, Robert Schumann quando scriveva dell’estrema composizione di Schubert: “Come se ciò potesse non avere mai fine, mai preoccupato di ciò che verrà dopo, egli continua a correre, pagina dopo pagina, in modo sempre musicale e ricco di cantabilità, interrotto solo qua e là da isolate, violente convulsioni seguite da un rapido ritorno alla calma” . Una corsa che nel suo arco temporale e spaziale, chiuso e infinito insieme, ha qualcosa di liberatorio e di tragico, di individuale e di universale» .
Paola Tagliani, allieva di Rina Cellini, ci offre una lettura sensibile, attenta all’analisi delle componenti di entrambi gli autori interpretati, con un fraseggio ed una tecnica sempre controllata, mai fine a sé stessa e sempre al servizio di una ponderata logica musicale. Al termine del programma, dopo calorosi e meritati applausi, la pianista ha regalato al pubblico due bis: il Walzer Op.9 n.12 (dai trentasei Ester Walzer D365) e il Walzer sentimentale n.11 (dai trentaquattro Walzer sentimentali D.779 Op.50).
Ancora una volta la pianista ferrarese è riuscita nell’intento di donare ai numerosi ascoltatori intervenuti nella splendida cornice del Ridotto del Teatro Comunale Claudio Abbado di Ferrara, la gioia di rivivere intense emozioni.

(servizio e foto di Giordano Tunioli)

Paola Tagliani in concerto al Ridotto del Teatro Comunale Claudio Abbado di Ferrara (sabato, 25-03-2017)

Programma:
J. Brahms (1833 – 1897
Intermezzi op 117
N. 1 Andante moderato
N. 3 Andante con moto

Schubert (1797 -1828)
Sonata in si bemolle maggiore D 960
Molto moderato
Andante sostenuto
Scherzo – allegro vivace con delicatezza
Allegro, ma non troppo

Hera: un nuovo depuratore a Casumaro

Da Responsabile presidio comunicazione territoriale Ferrara

Grazie all’investimento, pari a un milione di euro, sarà possibile depurare i liquami utilizzando moderne tecnologie ad elevati standard qualitativi.

Sono iniziati in via Gualandi, a Casumaro di Cento, i lavori di un nuovo importante impianto di depurazione al servizio del centro abitato di Casumaro. L’impianto, previsto nel piano di investimenti definito da Comune di Cento, Atersir e Hera, è in grado di compensare l’aumento degli insediamenti abitativi nella zona di Casumaro e consentirà di raccogliere le acque dell’impianto di Reno Centese. Inoltre è stato dimensionato per raccogliere i reflui della zona produttiva di Casumaro (area adiacente al Laguna Blu). Le scelte relative alla localizzazione e di natura tecnica sono state il frutto di un percorso di condivisione che ha coinvolto tutti i principali enti ed istituzioni interessati. La fine dei lavori è prevista per la fine dell’anno in corso.

1 milione di euro d’investimento ed elevati standard qualitativi di depurazione
L’investimento per questo progetto di miglioramento del servizio di depurazione delle acque reflue è di circa 1 milione di euro.
L’impianto è stato progettato da Hera partendo da attente valutazioni delle caratteristiche dell’abitato e calcolando il dimensionamento in base a criteri consolidati, esperienza gestionale, analisi costi-benefici, conoscenza approfondita delle tecnologie disponibili e con attenzione particolare all’efficienza energetica.
Si tratta di un progetto che prevede uno schema impiantistico evoluto, realizzato per trattare i reflui urbani provenienti dai centri abitati della zona offrendo la possibilità di fronteggiare in sicurezza le punte di carico elevate.

Massima tutela delle salubrità delle acque superficiali
Il nuovo depuratore sostituisce quello esistente, adiacente al nuovo, che verrà demolito. Nella realizzazione sono state impiegate tecnologie consolidate quali la grigliatura, la dissabbiatura, la denitrificazione, l’ossidazione, la sedimentazione e infine la disinfezione con iniezioni di ipoclorito di sodio.
L’entrata in funzione del nuovo impianto costituirà un notevole potenziamento e miglioramento del servizio alle utenze (si passerà da 1.600 a 4.000 unità equivalenti servite). Inoltre, permette di rispettare ampiamente gli obblighi normativi, rispondendo all’esigenza, fortemente sentita sul territorio, di tutelare al massimo la salubrità delle acque superficiali dei canali della zona.

Minimizzato l’impatto, acustico, olfattivo e estetico
L’impianto è stato realizzato curando con particolare attenzione il suo inserimento nell’ambiente circostante, con soluzioni atte a minimizzare gli impatti in termini estetici, di rumorosità e odore. In particolare. Infatti si è abbattuto l’impatto acustico impiegando nel processo di ossidazione diffusori di fondo a microbolle alimentati da soffiatori silenziati. Per abbattere gli odori si è ricorsi ad una copertura del pozzetto di sollevamento, all’adozione di trattamenti aerobici, alla produzione di fanghi fortemente stabilizzati e, nei trattamenti preliminari, all’applicazione di un filtro biologico delle emissioni. Infine, l’impatto visivo è stato neutralizzato grazie alle ridotte dimensioni dell’impianto che potrà essere schermato dalla piantumazione di una siepe perimetrale in carpino, essenza sempreverde che svolgere sua funzione coprente anche durante l’inverno.

Automazione e telecontrollo
Il funzionamento dell’intero impianto di depurazione è completamente automatizzato. Alcune funzioni particolari, quali il controllo della concentrazione di ossigeno disciolto in vasca di ossidazione biologica e la regolazione del dosaggio di ipoclorito di sodio per la disinfezione finale, sono infatti governate automaticamente attraverso apparecchiature specifiche. L’impianto è inoltre collegato al centro di telecontrollo di HERA di Forlì.

“Siamo molto soddisfatti – ha affermato Fabrizio Toselli sindaco di Cento – della realizzazione del nuovo depuratore, per cui si sono svolti diversi incontri, alla presenza di Hera e della Partecipanza. A Hera abbiamo chiesto, in particolare, di rivolgere grande attenzione al tema degli odori e dei rumori, rispetto al quale continueremo a vigilare. L’aumento da 1.600 a 4.000 utenze servite andranno certamente nella direzione di un miglioramento dell’ambiente e delle condizioni igienico sanitarie delle frazioni di Casumaro e Reno Centese. Inoltre, contiamo di dare risposte concrete anche all’area produttiva di Casumaro”.

Copparo – teatro ragazzi

Da ufficio comunicazione

Martedì 28 e mercoledì 29 marzo, alle ore 10, appuntamento con Rosso Teatro ne “Il paese senza parole”, spettacolo per le classi terza, quarta e quinta della scuola primaria e prima classe della scuola secondaria inferiore, nell’ambito della rassegna Teatro Ragazzi al Teatro Comunale De Micheli, con Marianna Batelli e Alessandro Rossi, testo di Roberto Anglisani e Alessandro Rossi, musiche originali di Marcello Batelli, coreografie di Marianna Batelli, costumi di Mirella Salvischiani; regia di Roberto Anglisani.

Nel paese dove vivono Philéas e Cybelle non si parla quasi mai: qui le parole vanno comprate e mica tutti i bambini possono permetterselo. Così Philéas, quando si innamora di Cybelle, non ha abbastanza soldi nel salvadanaio per dirglielo. Tre parole riesce a rubarle al vento, e poi ha con sé una parola speciale. Ma un giorno quel vento torna, più forte e…

Uno spettacolo di narrazione e danza, un racconto sull’importanza delle parole e delle storie da poter raccontare, dove gli occhi e le orecchie possono immaginare mondi nuovi, emozioni che non sono visibili se non attraverso il corpo e il movimento.

Ravel a palazzo Bonacossi

Da responsabile comunicazione del Conservatorio

Martedì 28 marzo alle 18 in via Cisterna del Follo 5, Ferrara concerto per violino (Alessandro Perpich) e pianoforte (Andrea Ambrosini)

Incentrato su un unico autore è il concerto di martedì 28 marzo alle 18 a Palazzo Bonacossi. L’appuntamento musicale, inserito all’interno della rassegna “I Concerti di Palazzo Bonacossi”, sarà monografico, dedicato infatti a Maurice Ravel. Compositore, pianista e direttore d’orchestra francese, il suo brano più celebre per orchestra è Boléro. Il 28 marzo, in via Cisterna del Follo 5 a Ferrara, la sua musica si potrà riscoprire con l’integrale di Ravel per violino e pianoforte, a cura di Alessandro Perpich al violino e Andrea Ambrosini al pianoforte. I due musicisti, nonché docenti del Conservatorio “Frescobaldi” di Ferrara, eseguiremo l’opera integrale per violino e pianoforte di Maurice Ravel, ovvero la Pavane pour une infante défunte, il Pièce en forme de habanera, la Berceuse sur le nom de Gabriel Fauré, la Sonata in Sol, la Sonata postuma, Kaddisch e “Tzigane”, la Rapsodia da concerto “à Jelly D’Aranyi”.

Andrea Ambrosini ha studiato con Daniel Rivera, Pietro Rigacci e Mauro Minguzzi. Si è perfezionato in musica da camera per pianoforte ed archi con il Trio di Trieste. Ha suonato in molte formazioni da camera e collaborato con solisti come i violinisti Roberto Ranfaldi ed Alessandro Perpich, la violoncellista Marianne Chen e cantanti come il contralto Sonia Prina, il soprano Cinzia Forte ed il mezzosoprano Evghenia Dundekova. Dal 1997 ricopre la cattedra di docente di Accompagnamento pianistico presso il Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara.

Alessandro Perpich ha intrapreso giovanissimo lo studio della musica sotto la guida del padre e si è diplomato a pieni voti e lode sia in violino al Conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia, sia in viola al Conservatorio “Niccolò Piccinni” di Bari. Con Corrado Romano ha continuato gli studi al Conservatorio di Ginevra sino a ottenere nel 1992 il “Premier Prix de Virtuosité. Incide per Bongiovanni, EPR. È direttore artistico del Festival Musicale Savinese. Fondatore dell’ensemble d’archi “La Corte Sveva”, nel 2004 ha vinto il Premio Speciale della Fondazione Masi al Concorso Internazionale “G. Zinetti”. Suona su un Tommaso Carcassi del 1757 e un Tommaso Landolfi 1750.

Ferrara Film Festival: si chiude la seconda edizione con l’assegnazione dei Golden Dragon 2017

Da Ufficio Stampa Ferrara Film Festival

Alla Sala Estense premiata la pellicola dedicata a Fellini e il francese Still Life

Ferrara, 26 marzo – In search of Fellini, Still Life, Just right here – Simplemente aquì, Ideal Husband: le pellicole premiate arrivano da tutto il Mondo. Insieme ai film, premiati la migliore attrice: Ksenia Solo, il miglior attore Greg Kennedy, la fotografia algida di Jonathan Ricqueborg di Still life e la magistrale regia poetica di Taron Lexton de In search of Fellini.

I Dragoni d’Oro, forgiati dall’orafo Dino Milani e disegnati in esclusiva da Maurizio Penna, hanno premiato l’epoca d’oro del cinema italiano con tre premi alla produzione americana dedicata al regista Federico Fellini e la scuola manieristico-realistica francese della pellicola che parla del maltrattamento sugli animali destinati al macello.

Note forti che hanno stupito e coinvolto il parterre selezionato di giudici tutti italiani della seconda edizione del Ferrara Film Festival, capitanati dal produttore e regista di docu-film Volfango De Biasi, in lizza per il prossimo David di Donatello la settimana prossima. Con lui a giudicare i 24 film in concorso il giovanissimo direttore di fotografia Pierluigi Malavasi, di Ferrara trapiantato a Hollywood; Martina Cestrilli capo dipartimento di post produzione di Frame by frame; Carlo Magri, docente di UniFe e Ludovico Di Martino vincitore con il film Il nostro ultimo della categoria Lungometraggio World dell’edizione 2016 del festival, che lo ha lanciato nell’universo dei giovani e affermati filmmakers italiani.

Ricapitoliamo:

· Miglior lungometraggio USA al film In search of Fellini

· Miglior lungometraggio WORLD alla pellicola Still life

· Miglior documentario è Just right here – Simplemente aquì, girato nell’area messicana di Wirikuta insieme alla popolazione Huichol, che ha scioccato e trasformato la vita dei registi Simone Carnesecchi e Tommaso Lusena de Sarmiento

· Miglior cortometraggio assegnato a Ideal husband, della durata di 11 minuti, pellicola che narra la storia del casting del marito ideale, per l’omonima piéce in 4 atti del grandissimo Oscar Wilde.

· Miglior attore Greg Kennedy per Rain, cortometraggio sull’immortalità misurata attraverso una relazione passionale tra un uomo di tarda età e la sua giovane amante.

· Miglior attrice – premio Lyda Borelli a Ksenia Solo protagonista di In search of Fellini.

· Miglior regia a Taron Lexton, terzo premio per il film americano In search of Fellini

· Migliore fotografia alla pellicola Still life, secondo premio al film francese.

· Premio Film4Life del famoso blog di cinema internazionale fondato da Simone Bracci, riconoscimento pubblico alla pellicola Rupture

· Premio FlexyMovies assegnato a Just right here – Simplemente estamos aquì dal fondatore Alessandro Masi – distributore della pellicola pluripremiata Manchester by the sea agli Oscar 2017 – che riconosce le potenzialità del film sul mercato internazionale

Menzioni speciali e unanimi della giuria al corto Nobody dies here, appartenente alla categoria corti, ma realizzato con la narrativa tipica del documentario. E ancora a Call Coho e Rain, che a detta dei giudici richiederebbero un approfondimento dei temi e delle storie.

Grande soddisfazione da parte degli organizzatori, il direttore di origini ferraresi Maximilian Law e la vicedirettrice ciociara Alizé Latini, entrambi americani di adozione, che hanno vinto la scommessa di questa seconda edizione: inclusione locale, sociale e sostenibilità economica e gestionale.

“Un ringraziamento speciale va ad Artis Project di Roma – dichiara Law – che ha sottotitolato gratuitamente tutti i panel e gli interventi di presentazione in sala di proiezione, per garantire l’inclusività al pubblico sordo. Insieme con loro, lo Studio Calabria che si è occupato sempre in forma gratuita della sottotitolazione audio-descrittiva dei film italiani in concorso. Tutto questo è stato reso possibile grazie a Nicola Masiero fondatore dell’azienda Resalio e alla madrina del festival che ci ha presentato, l’atleta sorda Sara Giada Gerini. E ovviamente grazie anche a Starkey, multinazionale di impianti innovativi per la sordità”.

“Ringraziamo anche gli sponsor del festival: EasyDial Inc. per aver reso accessibile anche ai dializzati del Polo Ospedaliero-Universitario di Cona le proiezioni di alcuni film in concorso – continua la vicedirettrice Latini – e grazie anche al principe Giovanni Alliata di Montereale e alla sua famiglia, eredi di Lyda Borelli”.

“Un ringraziamento speciale a Elisabetta Antonioni, Simone Scopa, Claudio Cavallini, Enrico Ravegnani e Giovanni Alliata di Montereale – conclude il direttore Maximilian – per aver curato la parte artistico-espositiva del festival, con le mostre dedicate al cinema a tutto tondo, allestite presso il Palazzo della Racchetta”.

Anteprima sold out a tre giorni dall’inizio della kermesse. Incassi ai botteghini aumentati di oltre il 20% per i biglietti strappati al Multisala Cinepark Apollo. Serate informali ben riuscite e dedicate alla beneficenza, in favore dell’associazione ferrarese Dalla Terra alla Luna e alle opere sociali del Lions Club di Ferrara (acquisto di una LIM e sostegno al progetto Nati per Leggere).

Ferrara si è fatta conquistare e lo staff del Festival ringrazia restituendo alla città estense i suoi fasti cinematografici.

La cartella stampa con le biografie dei giurati è al link

https://drive.google.com/open?id=0B_aO-F06D_GJdEdSN2t0VnZtOTg

È primavera, sbocciano i workshop

Da Consorzio “Wunderkammer”

Cinque i corsi proposti dall’Aps Basso Profilo al Wunderkammer
29 marzo ore 19 | presentazione a Palazzo Savonuzzi (Ferrara)

È un ritorno alle origini quello che si prospetta per i prossimi mesi a Wunderkammer, che farà scovare la creatività anche a chi la pensava perduta. Sboccia la Primavera e a Palazzo Savonuzzi, infatti, sarà un tripudio di workshop pensato per tutte le età e per tutti i gusti, immaginato per tutti quelli che hanno voglia di imparare, scoprire e divertirsi in compagnia. Cinque saranno infatti le proposte che da ora fino al’autunno animeranno la “camera delle meraviglie” che si specchia sul fiume di Ferrara. Mercoledì 29 marzo, alle ore 19 in via Darsena 57 (Ferrara), verranno presentati i nuovi corsi a cura dell’associazione di promozione sociale Basso Profilo, di cui Consorzio Wunderkammer è partner, in compagnia dei maestri di ogni singola materia. Il mondo del teatro visto con gli occhi (o con il naso rosso?) di un clown con il workshop teatrale “Clown, un poeta in azione” il 29 e 30 aprile, la sostenibilità unita alla capacità di approcciarsi all’autocostruzione di oggetti funzionali con “Lin(fa), officina di eco design” dall’8 maggio e l’utilizzo di erbe comuni e lieviti madre per fare un figurone in cucina con “Malerbe a noi! Piante e cittadinanza attiva” dal 10 maggio. E poi il ritorno alle origini della fotografia, dimenticando per un attimo la tecnologia e riscoprendo tutta la sua magia racchiusa dentro una scatola con “Fotoblò – scatola fotografica, workshop di fotografia stenopeica” il 6 e 7 maggio, o il divertimento e un po’ di sana follia nel realizzare con parole e colori una storia tutta da raccontare con “Giardini illustrati”, il laboratorio per creare un albo illustrato in partenza dal 18 aprile. Storie come quelle di “Giardini Onirici”, la mostra con i lavori del precedente corso di albi illustrati che inaugura proprio mercoledì, in occasione della presentazione dei nuovi corsi a Wunderkammer, a cui seguirà un aperitivo bio (entrata a ingresso libero).

movimento5stelle

Rifiuti tossici a Ferrara, il M5S chiede una Commissione

Da Ilaria Morghen, M5S Ferrara

A seguito dell’inquietante quadro delineato dal servizio di ‘Nemo – nessuno escluso’ (video: www.facebook.com/NemoRai2/videos/1346861968686101/), il M5S di Ferrara ha chiesto che venga svolta al più presto una Commissione consiliare informativa
(http://ita.calameo.com/read/0048368375dbeeecf776f) alla presenza di Prefetto, Questore e Procuratore Capo per avere informazioni sulla vicenda denunciata, sulle intenzioni investigative e di contrasto che le autorità pubbliche hanno intrapreso o hanno in previsione di attuare.
Anche il M5S ha contribuito a far luce sulla vicenda con denunce, accesso atti e interrogazioni: -www.facebook.com/M5SFerraraGrilliEstensi/videos/1477592338981403/ –
www.facebook.com/M5SFerraraGrilliEstensi/posts/1043961652344476/

Dallo Studio Ghibli La Tartaruga Rossa approda al Cinema Boldini

Da ufficio stampa

Uomo e natura protagonisti del paradiso esotico disegnato da Michael Dudok De Wit

Al Cinema Boldini arriva il film d’animazione candidato all’Oscar La Tartaruga rossa, anche noto con il titolo internazionale The Red Turtle, che sarà proiettato come evento speciale martedì 28 marzo, alle 21.

Il tòpos del conflitto tra natura e uomo si realizza in questo film d’animazione con la delicatezza straordinaria dei suoni e delle immagini realizzate dal regista Michael Dudok De Wit. Il protagonista del film si scontra con la forza e la meraviglia della natura: dall’impeto delle onde, che distruggono la sua imbarcazione e lo conducono su un’isola deserta, ai colori esotici della fauna e della flora che trova sull’isola. I suoi tentativi di fuga risultano vani, il mare lo ostacola, lo respinge sempre indietro, e si manifesta nella forma di una creatura sottomarina: una grande tartaruga rossa. Quando finalmente l’uomo vince l’animale, abbandonandolo a morire sul bagnasciuga, appare sulla spiaggia una donna misteriosa dai capelli rossi. Da nemica, l’isola diventa una presenza confortevole e positiva, e come moderni Adamo ed Eva, i due protagonisti si muovono in totale armonia con la natura del posto, che diventa un paradiso terrestre.

Il film d’animazione è frutto di una produzione congiunta tra diverse società francesi, belga e tedesche, e dimostra di aver subito l’influenza dello Studio Ghibli, rafforzata anche dalla partecipazione di Isao Takahata e Hayao Miyazaki, entrambi sedotti dal lavoro del regista olandese. La tartaruga rossa si distingue per la sua totale assenza di dialoghi, compensata ampiamente dal linguaggio non verbale dei disegni, animati a mano con acquerelli e carboncino. La forza dei segni del corpo, dei colori e delle luci, dei sussurri e dei rumori dell’isola dipingono la profonda necessità dell’uomo di conciliarsi con l’ambiente naturale e di vivere in comunità.
Il costo del biglietto d’ingresso è di 5 €. Per ulteriori informazioni o per la programmazione completa consultare il sito www.cinemaboldini.it oppure contattare Arci Ferrara al numero 0532 241419 o all’indirizzo mail ferrara@arci.it.

M’illumino d’impresa. Il 29 marzo a UniFE la presentazione di StartCup Emilia-Romagna 2017

Da ufficio stampa, Comunicazione Istituzionale e Relazioni con il Pubblico

Aspiranti imprenditori ai nastri di partenza: si riaccende anche quest’anno StartCup Emilia-Romagna, la sfida tra idee imprenditoriali innovative provenienti dal mondo della ricerca e non solo.

Nata nel 2000 e gestita da ASTER, società consortile tra la Regione Emilia-Romagna, le Università del territorio, ENEA, CNR e il sistema regionale delle Camere di Commercio, StartCup Emilia-Romagna è la business plan competition che favorisce ogni anno la nascita di nuove imprese ad elevato contenuto innovativo e di conoscenza. L’iniziativa farà tappa all’Università di Ferrara il 29 marzo con l’evento di presentazione M’illumino d’impresa, presso il Laboratorio TekneHub del Tecnopolo di Ferrara (via Saragat n. 13). Sarà illustrato il bando StartCup e i premi in palio. Oltre a quelli a livello regionale, sono infatti previsti ulteriori premi a livello locale:

– un premio messo a disposizione dall’Università di Ferrara a favore della migliore idea di impresa proposta da rappresentanti della comunità accademica, inclusi gli studenti, consistente in un training in Silicon Valley a favore di un rappresentante del team di impresa. L’aspirante imprenditore sarà assistito nella predisposizione di una presentazione della propria idea di impresa e potrà trascorrere una settimana negli Stati Uniti d’America e seguire lezioni, workshop, testimonianze;

– un premio offerto da SIPRO, Agenzia Provinciale per lo Sviluppo di Ferrara consistente in un anno di permanenza gratuita del team all’interno degli spazi dei propri incubatori oltre che nell’assistenza all’avvio dell’attività, e nell’individuazione e predisposizione di domande di agevolazione;

– un premio promosso da Legacoop Estense, che metterà a disposizione un contributo a fondo perduto di 8.000 Euro e tre bonus spesa per servizi professionali ai tre migliori progetti di startup in forma cooperativa, oltre alla consulenza ed assistenza in tutte le fasi di avviamento dell’impresa.

Nel corso dell’incontro verrà inoltre presentata la neo impresa HelixPharma s.r.l. fondata da ricercatori dell’Università di Ferrara e accreditata come spin-off accademico, che ha seguito il percorso StartCup nell’edizione dello scorso anno. La partecipazione all’evento del 29 marzo è gratuita previa registrazione al seguente link: https://milluminodimpresa2017.eventbrite.it

Il bando StartCup resterà aperto fino al 25 maggio. E’ previsto uno scouting tour del Barcamper, un ufficio mobile che farà tappa nelle principali città della Regione (a Ferrara l’11 aprile) per ascoltare gli aspiranti imprenditori, esaminare la validità delle loro idee ed offrire indicazioni e suggerimenti sulla compilazione delle candidature. A seguire, un percorso in tre fasi di accompagnamento e selezione delle idee imprenditoriali. I migliori tre progetti a livello regionale provenienti dal mondo della ricerca, avranno la possibilità di competere con i vincitori delle diverse StartCup regionali in occasione del PNI – Premio Nazionale per l’Innovazione, iniziativa promossa dalla rete nazionale degli incubatori di impresa universitari PNICube che quest’anno sarà ospitata dall’Università di Napoli nei giorni 30 novembre e 1 dicembre.

Le fragole Flavia* e Flaminia*: grande interesse in Spagna, Marocco, Tunisia e Sud Italia per le nuove varietà del Civ

Da Consorzio italiano Vivaisti

Cultivar precoci, caratterizzate da elevata resistenza alle fitopatie ed adattabilità alla coltivazione a basso impatto ambientale

Le nuove varietà di fragole Flavia* e Flaminia* stanno sollevando grande interesse in Marocco, Tunisia, Spagna e Sud Italia dove i primi impianti pilota da parte di importanti gruppi stanno confermando le buone performance delle varietà, sia dal punto di vista agronomico che commerciale. Le due cultivar – brevettate dal Centro ricerche del CIV (Consorzio Italiano Vivaisti) di San Giuseppe di Comacchio – sono caratterizzate da precocità, vigoria media e frutti esterni alla chioma facili da raccogliere, elevata resistenza ad oidio e alle malattie fogliari e radicali in genere. Adatte anche a terreni stanchi, hanno dimostrato buona adattabilità alla pratica del ristoppio ed alla coltivazione biologica o con basso impatto ambientale.
Caratteristiche:
Flavia* – Frutto dal sapore eccellente, molto dolce, con bassa acidità. Percezione di dolcezza prolungata e intensa. Alta percentuale di frutti di qualità extra. Epoca di Raccolta: Molto precoce BRIX: 8,8 -11,5. Consistenza e shelf life ottime.
Flaminia* – Frutto dal sapore ottimo, molto dolce, con buon equilibrio tra dolcezza ed acidità. Epoca di Raccolta: precoce BRIX: 8,7 -10,6. Elevata tenuta alla maturazione in pianta. Consistenza e shelf- life ottime.

Un nuovo successo dunque per il programma breeding fragola del CIV, attivo dal 1984, che si è sviluppato lungo quattro linee di ricerca: fragole per ambienti a clima temperato mediterraneo, per ambienti a clima continentale, rifiorenti e varietà adatte alla trasformazione industriale. Utilizzo di tecniche classiche, e sviluppo di nuove varietà che garantiscano produzioni elevate e frutti di ottima qualità, assieme ad una naturale rusticità e vigoria delle piante, costituiscono obiettivi primari del CIV per offrire al mercato nazionale e a quelli internazionali non solo qualità ma il massimo della eco-sostenibilità.
“Con le varietà Flavia* e Flaminia* il CIV si conferma particolarmente attento alle produzioni a basso impatto ambientale (es. contenuto CFP grazie a minor numero di trattamenti in campo) adatte ad una coltivazione a produzione integrata, biologica e naturalmente convenzionale”, sottolinea il Direttore Generale CIV, Marica Soattin. “Così facendo il CIV cerca di soddisfare al meglio la crescente domanda da parte dei consumatori di prodotti di qualità non solo in termini organolettico-sensoriali ma anche in termini di sostenibilità ambientale, sociale ed economica per tutta la filiera produttiva”.

All’Iisap si parla di sport e disabilità come abbinata vincente

Da organizzatori

Giovedì 23 Marzo le classi terze, quarte e quinte dell’istituto tecnico di Portomaggiore hanno partecipato ad un incontro con il giornalista Lorenzo Sani, uno dei fondatori e responsabili dell’associazione Happy Hand, che si propone come obiettivo primario quello di favorire la pratica dell’attività sportiva per ragazzi con disabilità sia fisiche sia mentali.
Lo sport diventa, quindi, un momento di aggregazione importante per offrire a tutti i ragazzi le stesse opportunità di svago e di divertimento.
Il giornalista era accompagnato da Willy, un ragazzo paraplegico che da anni vive su una sedia a rotelle ma, nonostante ciò, non ha perso il suo amore per la vita e continua a divertirsi anche attraverso lo sport e grazie all’associazione Happy Hand.
Lorenzo Sani ha proiettato dei filmati relativi alle numerose attività promosse dall’associazione, che realizza progetti di educazione motoria nelle scuole, dalla scuola d’infanzia alle superiori.
Dopo la proiezione dei filmati, i ragazzi hanno rivolto alcune domande a Willy che ha raccontato la sua esperienza di vita.
Al termine dell’incontro, Lorenzo Sani e Willy hanno invitato i ragazzi dell’IISAP alla festa dell’associazione che si terrà a San Lazzaro di Savena il primo week-end di Giugno.

Le classi dell’Iisap allestiscono un proprio erbario

Da organizzatori

Si è conclusa nei giorni scorsi la seria di incontri previsti dall’IISAP di Argenta e Portomaggiore in collaborazione con le operatrici dell’Ecomuseo delle Valli di Campotto.
Le attività sono state programmate dalle docenti del Dipartimento di Scienze dell’Istituto e sono state rivolte alle classi seconde del Liceo e dell’IPSIA.
L’argomento trattato riguardava l’allestimento di un erbario, in linea con l’acquisizione delle competenze di cittadinanza perseguite dalla scuola.
Nella prima parte dell’attività è stata illustrata la classificazione dei vegetali e sono state date le indicazioni per la predisposizione di un erbario, nella seconda parte, invece, gli alunni sono cimentati ‘sul campo’, ai Giardini pubblici di Argenta, dove si sono misurati in una prova di orientamento per individuare le piante da classificare, attraverso l’utilizzo di chiavi dicotomiche semplificate installate su tablet, forniti dall’operatrice dell’Ecomuseo Francesca Gambetti a ciascun gruppo di allievi.
A conclusione del lavoro, le classi, Soddisfatte dell’attività proposta, si sono impegnate ad allestire un proprio erbario, da arricchire negli anni a venire.
Esperienza positiva e propositiva che ha permesso agli studenti di conoscere fiori e piante del proprio territorio.

La Musicoterapia come cura: gli studenti dell’Iisap si formano anche su questo aspetto

Da organizzatori

Breve intervento della durata di 2 ore rivolto alla classe IV A dell’Istituto Professionale per i Servizi Sociosanitari di Argenta.
Durante l’esposizione la musicoterapista Silvia Guazzaloca, con formazione accademico conservatoriale e un master in musicoterapia conseguito presso l’Associazione “Music Space Italy”, ha illustrato la disciplina e i diversi ambiti di intervento attraverso una prima fase esperienziale e di dialogo con gli studenti e un secondo momento nel quale si sono visionati diversi frammenti dell’attività professionale della stessa.
L’intervento di musicoterapia, diversa dall’animazione musicale, figura come importante elemento coadiuvante nelle terapie multidisciplinari rivolte a persone con disabilità o ad anziani, in virtù della fortissima valenza evocativa della musica, capace di aprire canali comunicativi ed espressivi interiori.
Gli studenti hanno imparato come il “song writing” possa essere strumento organizzante, con una valenza di contenimento psichico, soprattutto nei casi di forte disagio (l’aspetto armonico del pianoforte può ricordare cioè l’abbraccio di una mamma).
Gli studenti di Argenta hanno oggi capito come la musica, che si esprime nel momento e svanisce, non ha soltanto un forte potere estetico, ma può essere anche uno strumento in grado di arrivare ad aprire una relazione quando le altre forme comunicative non risultano efficaci.