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Giorno: 29 Maggio 2017

All’agriturismo “Corte dei Maghi” di Quartesana la festa finale di educazione Campagna Amica nelle scuole 2017

Da Coldiretti Ferrara

Fase finale del progetto 2017 con le scuole della nostra provincia sui valori del paesaggio e del territorio. Premiazione delle classi vincitrici, giochi e merenda a km zero per tutti!

È in programma domani, martedì 30 maggio, alle 10.00, la Festa che conclude il progetto per l’anno scolastico 2016/2017 di Coldiretti con Educazione a Campagna Amica incentrato sul tema del paesaggio rurale e delle produzioni tipiche.
Si è trattato di un lungo percorso, partito nello scorso autunno, coordinato a livello regionale, e portato avanti con la preziosa collaborazione delle imprenditrici di Donne Impresa Coldiretti, dei Pensionati e di Campagna Amica, che ha visto illustrare in diverse scuole da quelle primarie alle medie, ed anche all’istituto d’arte cittadino, le relazioni tra l’uomo, l’ambiente e l’agricoltura nel nostro territorio.
Su questo tema si sono cimentati i ragazzi e domani i primi tre lavori saranno premiati nel corso di una festa che coinvolgerà oltre 200 studenti, presso l’Agriturismo Corte dei Maghi di Quartesana nella campagna ferrarese, dove potranno giocare e fare una buona merenda a “km zero”, ricordando gli incontri con i nostri imprenditori sulle scelte migliori per alimentarsi in modo sano, gustoso e rispettoso del territorio e delle tradizioni.

Al Cus è andato in scena il progetto scuole

Da Organizzatori

Si sono da poco conclusi i tornei studenteschi Hera fatti come sezione rugby del Cus Ferrara. Sono le giornate conclusive dei progetti scuola durante tutto l’anno scolastico: Grazie al contributo di Hera è stato fatto un progetto scuola su elementari, medie e superiori per avvicinare I giovani ai valori e alla bellezza del rugby. L’attività ha interessato 2.600 studenti da settembre a Maggio Il 23 maggio è andato in scena il I Torneo Hera Junior. Le Scuole coinvolte sono state: Dante, Bonati, Cona, Baura, Barco, Pontelagoscuro a fronte di otto squadre (Baura e Barco avevano la squadra doppia). I ragazzi erano un centinaio. Hanno giocato un torneo vero e proprio, ha vinto la Dante, secondo il Bonati,terzo Cona. AI partecipanti è stato data una borraccia Hera per spiegare loro quanto sia importante non sprecare l’acqua, un attestato di partecipazione e una coppa simbolica e naturalmente terzo tempo Il 26 maggio Torneo A.B.C.D. I Torneo Hera Femminile (Ariosto, Bachelet, Dosso Dossi, Carducci). Quattro Squadre scolastiche con le stesse modalità del torneo precedente. Ha vinto l’Ariosto, secondo il Dosso, terze a pari merito Bachelet e Carducci. Le ragazze erano circa 80.

Quattromila in tavola a Porto Garibaldi per la Sagra di Canocchia e Seppia 2017

Da Organizzatori

Chiusura soddisfacente,anche senza presenze record,per la 7° edizione

Soddisfazione e sorrisi, anche senza un nuovo record di presenze, per la Sagra della Canocchia e della Seppia 2017. Butta un occhio sui dati del preconsuntivo – che evidenziano nelle quattro giornate d’apertura dello stand gastronomico allestito di fronte al Mercato Ittico un totale intorno a quattromila ospiti (in leggero calo sull’anno passato) – ma non perde il buonumore Lorena Carli, presidente del consorzio L’Alba, capofila nell’organizzazione della kermesse di Porto Garibaldi. “Perché – spiega – se ai numeri dovremo comunque prestare attenzione ed approfondirli, questa settima edizione si chiude con molteplici conferme…a partire dalla pioggia che anche quest’anno non ci ha dimenticato. Al di là delle battute – continua la presidente del consorzio L’Alba – proprio al debutto, quando il meteo è stato meno favorevole, abbiamo potuto riscontrare come questa Sagra, anno dopo anno, va consolidando un proprio pubblico. Il quale ci gratifica non soltanto ritornando ma – anche e soprattutto – con tanti complimenti ed attestazioni di stima per quantità e qualità dei piatti proposti, così come per l’organizzazione ed il clima festoso. Una bella atmosfera spontaneamente creata ed alimentata dall’entusiasmo e partecipazione di un po’ tutti i volontari impegnati fra cucina e sala”. Non solo: di anno in anno aumentano anche gradimento e riscontro per gli appuntamenti collaterali, a partire dall’accoglienza dedicata per chi arriva in camper e dalla cena d’anteprima per beneficenza – quest’anno ospitata all’interno del Centro Parrocchiale – fino a tour ed escursioni a piedi, in bici e motonave ed al suggestivo spettacolo piromusicale che, sabato scorso, ha ‘acceso’ di luci e suoni la Darsena di un affollatissimo PortoCanale. “Infine – conclude Lorena Carli – non posso dimenticare i bravissimi ragazzi dell’Istituto ‘Remo Brindisi’ del Lido degli Estensi, che insieme ai loro insegnanti, dopo l’inappuntabile accoglienza in occasione dell’inaugurazione, nei due week end hanno curato con grande professionalità e cortesia l’InfoPoint Sagra”.

A cinque anni dal sisma, la visita del presidente della Repubblica Mattarella

Da Regione Emilia Romagna

Il capo dello Stato a Mirandola (Mo) e a Pieve di Cento (Bo) nel giorno in cui il 29 maggio 2012 la seconda terribile scossa colpì le province di Modena, Ferrara, Bologna e Reggio Emilia. Il presidente della Regione: “Il nostro primo pensiero va a coloro che persero la vita cinque anni fa e ai loro famigliari”. Il grazie a Errani e Gabrielli

Bologna – “Voglio dire grazie al Presidente della Repubblica per la presenza nei luoghi del cratere in questa giornata. Così come il nostro primo pensiero va a coloro che persero la vita cinque anni fa e ai loro famigliari”. Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, interviene al convegno su “Fare scuola. Ricostruzione, innovazione e comunità”, organizzato questa mattina nell’Aula magna “Rita Levi Montalcini” del nuovo polo scolastico di Mirandola, nel modenese, appuntamento che vede la presenza del capo dello Stato, Sergio Mattarella, nel giorno in cui il 29 maggio 2012 la seconda terribile scossa di terremoto, dopo quella del 20, colpì in maniera drammatica l’Emilia nelle province di Modena, Ferrara, Bologna e Reggio Emilia.
Oltre a Bonaccini, commissario di Governo alla ricostruzione, ad accogliere Mattarella ci sono il prefetto di Modena, Maria Patrizia Paba, il presidente della Provincia di Modena, Giancarlo Muzzarelli, e il sindaco di Mirandola, Maino Benatti.
Oltre che per riflettere sull’esperienza della ricostruzione delle scuole (quasi 350 milioni di euro destinati a 569 interventi, 417 strutture ricostruite o ripristinate, 118 edifici scolastici costruiti ex novo), l’incontro rappresenta anche l’occasione per presentare al presidente della Repubblica i risultati raggiunti finora con la ricostruzione, un bilancio di cinque anni tracciato dal presidente della Regione, che ha ringraziato il suo predecessore, Vasco Errani, “per il lavoro fatto negli anni scorsi, oltre che per l’impegno oggi nell’area del sisma in Centro Italia”, e l’allora capo della Protezione civile, Franco Gabrielli.
“Sapete bene- spiega Bonaccini- che a me non piace la parola ‘modello’. Noi siamo persone con i piedi per terra e non abbiamo niente da insegnare a nessuno. Oggi però abbiamo l’orgoglio di vedere i segni – le opere e i fatti – che dimostrano innanzitutto la forza della nostra regione e di chi la abita e che qui le cose hanno funzionato. E primo fra tutti ha funzionato il rapporto con le istituzioni, il rapporto costante con lo Stato centrale. C’è ancora da fare, penso ad esempio ai centri storici, cuore pulsante della nostra identità. Stiamo però parlando delle aree maggiormente vincolate, che richiedono quindi attenzioni e cure particolari”.
“Questo è stato definito il primo terremoto economico e industriale nel nostro Paese, avendo colpito una striscia di terra che da sola produceva il 2% del Pil nazionale. Oggi è stato azzerato il monte ore di cassa integrazione che era stato previsto all’inizio e molte aziende hanno fatturati addirittura superiore a quelli antecedenti il sisma. Nove famiglie su dieci sono tornate nelle proprie case e nessuno abita più nei moduli abitativi provvisori. In un contesto, però, in cui la direttrice principale fu quella di pensare alle scuole, che rappresentano il filo rosso verso il futuro: è stato importante destinare da subito lì la nostra fatica, cioè verso il bene più prezioso che abbiamo, ovvero i nostri figli e i nostri nipoti”.
“Come ho già avuto modo di dire quando mi viene chiesto il voto da dare a questa ricostruzione- prosegue il presidente della Regione-, io rispondo che guardo non ai voti ma ai volti. Ai volti delle persone a cui abbiamo dato risposta. Questo è il nostro lavoro e posso garantire che non ci fermeremo fino a quando l’ultima pietra non sarà ricollocata lì dove era caduta. Se avessimo sradicato le comunità da questi luoghi, il danno sarebbe stato incalcolabile. Il nostro obiettivo, infatti, è stato di riportare le persone a vivere, lavorare, pregare, e anche divertirsi, esattamente nei luoghi in cui lo facevano prima.
Un “grazie quindi a tutti quelli che ci hanno aiutato, all’enorme solidarietà di cui abbiamo beneficiato, un sostegno arrivato da ogni parte d’Italia e anche dall’estero. Un aiuto che ora ricambiamo nei luoghi colpiti dal sisma in Centro Italia: sappiano che noi non li abbandoneremo e che dopo la fase di prima emergenza sarà anche nella ricostruzione che intendiamo restituire il tanto che abbiamo ricevuto. E proprio l’altro giorno ho avuto modo di ringraziare gli oltre duemila volontari della Protezione civile regionale e gli oltre cinquecento tecnici e dipendenti comunali dell’Emilia-Romagna che hanno operato nelle aree del sisma”.
“Caro presidente- ha terminato Bonaccini rivolto al capo dello Stato- ai bambini piacciono gli aquiloni e gli aquiloni si alzano in volo quando il vento è contrario. La gente di qui ha saputo far volare quegli aquiloni”.
Nel suo intervento, il presidente della Repubblica sottolinea “il risultato di grande rilievo che si registra qui in Emilia a cinque anni di distanza”, la “vostra volontà e la vostra forza hanno scacciato le paure e avviato una ricostruzione di grande successo”. Certo, “resta ancora molto da fare, i centri storici e gli edifici pubblici, ma parliamo dei punti di riferimento più pazienti delle comunità ed è stato giusto privilegiare scuole e aziende”. La “ricostruzione in Emilia è un punto di riferimento”, afferma Mattarella, e le “garanzie di sicurezza e gli standard di qualità raggiunti qui rappresentano condizioni che vanno estese ovunque”. Certo è, chiude il capo dello Stato tornando all’Emilia e al lavoro che rimane, “che avete il sostegno di tutta l’Italia”.
A seguire, il presidente Mattarella ha avuto modo di vedere alcune tra le opere pubbliche ricostruite simbolo del sapere: accanto all’Aula magna, insieme anche all’assessore regionale alla Scuola, formazione, università, Patrizio Bianchi, ha infatti visitato il Tpm, Technology park for medicine, la biblioteca comunale “Eugenio Garin” e le scuole elementari “Dante Alighieri”.
Successivamente si è spostato a Pieve di Cento, nel bolognese, per l’inaugurazione della “Casa della musica”, struttura realizzata con le risorse del fondo di solidarietà di imprese e lavoratori emiliano-romagnoli per la ricostruzione post-sisma. Qui è stato ricevuto dal sindaco di Pieve di Cento, Sergio Maccagnani, dal presidente Confindustria Emilia-Romagna, Maurizio Marchesini, e dai rappresentanti di Cgil-Cisl-Uil dell’Emilia-Romagna.
Nel pomeriggio, infine, a Crevalcore (Bo) alle ore 15, il ministro Lorenzin visiterà la “Casa della salute Terre d’Acqua Barberini”, struttura ricostruita dopo il terremoto del 2012. Con lei il presidente Bonaccini, gli assessori regionali alla Salute, Sergio Venturi, e alla ricostruzione post-sisma, Palma Costi, il direttore generale dall’Azienda Usl di Bologna, Chiara Gibertoni, e l’assessore del Comune di Bologna, Luca Rizzo Nervo.

Rock USA in provincia con i Lost Weekend

Da Organizzatori

Musica dal vivo da non perdere al NEW MOSQUITO di Paolo Tuffanelli e Paloma Cavalieri a Bondeno (Fe): venerdi 2 Giugno 2017 per la Festa della Repubblica, negli spazi esterni al locale di Via Pironi, 27 dalle ore 19.00 sarà di scena il rock Made in USA dei LOST WEEKEND.
Recensita su riviste del settore musicale tra le quali Buscadero, Mescalina e RootsHighway con il CD “From Shine Till Rust” (prod. Mummy Bullets Records – distrib. Riserva Sonora Records), la rock band ferrarese è tuttora di passaggio sulle radio FM nazionali con il singolo estratto “Proud workin’ man”, che ha permesso di entrare in alcune classifiche tra cui Radio MEI indipendenti, Radioairplay ed in quella di Rockol.it – Absolute Beginners.
Gli LW propongono un rock americano orientato tra il roots ed il paisley underground, attraverso la propria produzione e l’esecuzione, in chiave personale, di diverse cover d’oltreoceano non scontate. La band porterà sul palco brani di Bob Dylan, Neil Young, Tom Petty, i Creedence CR, Tito & Tarantula, Long Ryders, Willy DeVille, Little Steven ed altri, con Paolo Roncati (voce, chitarra ed armonica), Nicola Jannucci e Michele Ugatti (chitarre e cori), Andrea Barioni (batteria) e Diego Livatino (basso).
La serata avrà inizio dalle ore 19.00 e proseguirà fino alle ore 22.30. Ingresso gratuito.

Scarabocchi sui muri di Ferrara

Da Riccardo Roversi

Com’è noto, i ferraresi sono indifferenti a molte cose. Ad esempio nel silenzio dei cittadini (e delle Istituzioni) Ferrara città d’arte viene di giorno in giorno sistematicamente deturpata da scarabocchi (non street-art, si badi bene, ma infantili scarabocchi): muri, cassette postali, saracinesche, cassonetti, portelli di servizi comunali, indicazioni turistiche, eccetera, sono ormai dovunque sfregiati da immondi sgorbi senza senso: si veda nell’immagine il muro di cinta di quella che fu la casa di Giorgio Bassani. I ridicoli autori possono considerarsi, pur nella loro presumibile giovane età, a pieno titolo dei falliti e, portando un po’ di pazienza, da adulti potranno fregiarsi anche della qualifica di sconfitti. Come i ferraresi.

Terre del Reno, Lista Tutti Centro Nessuno Periferia

Da Comune Terre del Reno (Fe)

Martedi 30 maggio, Angela Poltronieri fa tappa a Sant’Agostino per il confronto diretto con i cittadini
Con la presente si comunica la data del prossimo INCONTRO del candidato sindaco Angela Poltronieri a SANT’AGOSTINO: domani, martedì 30 maggio, dalle 18 alle 20.30, nel Parco di Villa Biancani.
La scelta di questo luogo perché i parchi pubblici sono un importante patrimonio di tutti, della comunità e delle famiglie, da tutelare e valorizzare in ogni località di Terre del Reno.
La modalità di confronto scelta è sempre il “a tu per tu”, mettendosi a disposizione dei cittadini per ogni loro domanda e osservazione riguardo le criticità e problematiche esistenti.

Raccontare 120 anni di storia in uno scatto. Via al nono concorso fotografico della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate

Da Organizzatori

Il rapporto con il territorio dell’Altomilanese e del Varesotto al centro della nuova edizione dell’iniziativa promossa dal Circolo Culturale e Ricreativo con il sostegno della Bcc. Consegna delle opere entro giovedì 26 ottobre; premiazioni il 3 dicembre 2017

Nell’anno del suo compleanno, la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate dedica il concorso fotografico ai suoi 120 anni. Oltre un secolo di vicinanza al territorio e di presenza costante al fianco di imprese e famiglie per sostenerle nei loro progetti. “Altomilanese e Varesotto. 120 anni di Bcc in uno scatto” questo il titolo della nona edizione del concorso che, organizzato dal Circolo Culturale e Ricreativo della banca, vuole arrivare a coinvolgere tutti i 74 Comuni che rientrano nell’area di competenza della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate. Due le sezioni previste: immagini a colori e immagini in bianco e nero.
«Era il 6 ottobre del 1897 quando 13 cittadini, guidati dal parroco di Busto Garolfo don Giovanni Besana, fondarono l’allora Cassa Rurale Cattolica di depositi e prestiti di Santa Margarita. Oggi, 120 anni dopo, siamo ancora qui. Siamo cresciuti e abbiamo tessuto delle importanti reti con il territorio», ricorda il presidente della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate Roberto Scazzosi. «Nell’anno in cui andiamo a celebrare questo importante traguardo, abbiamo voluto dedicare il concorso fotografico alle relazioni e ai rapporti che in tutti questi anni siamo andati a costruire, nel rispetto di quei principi di mutualità e cooperazione che fanno del Credito Cooperativo un modo diverso di essere banca. E dalle relazioni e dai principi sono nati molti progetti concreti».
È quindi sulla collaborazione che ha visto protagonisti la Bcc e il territorio che il concorso fotografico si vuole concentrare andando a raccontare non solamente gli immancabili momenti di festa che saranno organizzati, ma anche e soprattutto a testimoniare i frutti concreti cui ha portato la rete costruita. Il tutto con uno scatto. «Un tema non semplice», osserva Maria Carla Ceriotti, presidente del CCR della banca. «Ma dalle relazioni della Bcc con il proprio territorio sono stati attivati molti progetti e i risultati concreti e visibili non sono certo mancati. Ai fotografi vorremmo chiedere di documentare queste relazioni, di raccontare come l’azione di una banca locale fa crescere un territorio».
Il tema è unico per le due sezioni (fotografie a colori e fotografie in bianco e nero). Ogni autore può partecipare con un massimo di tre immagini a colori e tre in bianco e nero; le foto devono essere presentate sia in formato cartaceo (stampa 20 x 30 cm) con riportati sul retro il numero progressivo, il titolo, il luogo e la data dello scatto, oltre al nome e cognome dell’autore, sia in formato digitale (jpg) in risoluzione 300 dpi su cd o chiavetta usb. I materiali possono essere consegnati a mano nelle filiali della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, presso la sede del CCR tutti i giovedì dalle 21 alle 22.30, oppure inviati a “Concorso fotografico – Circolo Culturale, Bcc Busto Garolfo e Buguggiate, via Manzoni 50, 20020 Busto Garolfo (MI)”. Le opere dovranno pervenire entro e non oltre il prossimo 26 ottobre. Il concorso è gratuito e aperto a tutti.
Sono previsti premi nelle due sezioni per i rispettivi primi tre classificati; saranno inoltre riconosciuti premi speciali per la miglior fotografia ai soci Ccr, ai soci Bcc e ai ragazzi sino a 16 anni; le dieci migliori opere segnalate dalla giuria riceveranno una menzione. Per l’occasione è stato previsto anche un “Premio Bcc” che sarà assegnato direttamente dal Consiglio di Amministrazione della banca. La premiazione, con la mostra delle opere ammesse, è in programma nella serata di domenica 3 dicembre 2017 nell’auditorium Don Besana, in via Manzoni 50 a Busto Garolfo.

Daniele Benati presenta il libro di Brian Friel “Tutto in ordine e al suo posto” (Marcos t Marcos)

Da Ibs Ferrara

Mercoledì 24 maggio ore 18:00Presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino
Libreria Ibs+Libraccio di Ferrara

I luoghi sono d’Irlanda, splendida e aspra: il vento dell’Atlantico spazza le colline, ma dietro le dune, centinaia di allodole invisibili formano un ombrello di musica nella calura celeste. Qui le donne non si fanno illusioni. A volte si induriscono, oppresse da troppe fatiche. Ma sanno accoglierti davanti al fuoco, ridere fino alle lacrime e abbandonarsi pienamente alle cose, visibili e invisibili. Gli uomini invece coltivano spesso nella mente un’idea diversa della vita.
Il tempo potrebbe essere oggi, domani, sempre. Piccole crepe si aprono nella realtà conosciuta, nel quieto vivere, nelle convenzioni erette come barriere. Il mistero filtra e dilaga; sono donne, illusionisti, vecchi pescatori, rabdomanti a custodirlo.
Con la sua lingua meticolosa e nitida (resa da Daniele Benati con straordinaria intelligenza e passione) Friel non giudica, non spiega. Gli basta il lampo della barca sul lago che appare e scompare nella notte, una testa troppo chinata sul volante per agganciarci: il nostro cuore è lì e l’immaginazione vola. Dieci racconti, dieci capolavori: Friel è un maestro dell’arte narrativa.
Daniele Benati (Masone, 1953) è uno scrittore italiano. Ha insegnato in varie università in Irlanda e negli Stati Uniti d’America.
Ha collaborato alla rivista «Il semplice» (1995-97) con Gianni Celati ed Ermanno Cavazzoni dove ha pubblicato alcuni racconti e traduzioni.
Un suo racconto appare anche nell’antologia Narratori delle riserve, a cura di Celati, che riunisce prose scelte da quest’ultimo per una rubrica su «Il manifesto» (poi in volume presso Feltrinelli, 1992).
Ancora con Celati, ha curato Storie di solitari americani (Milano, Rizzoli, 2006), dove ha tradotto racconti di Mark Twain, Jack London, Sherwood Anderson, Ring Lardner, Delmore Schwartz e Flannery O’Connor.
Ha anche tradotto opere di Flann O’Brien (La miseria in bocca; Il boccale traboccante; L’ardua vita, Cronache dublinesi), James Joyce (Gente di Dublino), Ring Lardner (Tagliando i capelli), Tony Cafferky (Storie di identità), Seumas O’Kelly (La tomba del tessitore), Brian Friel (Tutto in ordine e al suo posto) e ha curato l’edizione americana di Carta canta, monologo teatrale di Raffaello Baldini (2000).
Ha scritto Opere complete di Learco Pignagnoli (Reggio Emilia: Aliberti, 2006).

Prossime iniziative a Lido Nazioni e Lido degli Scacchi

Da Lega Nord

Comacchio(Ferrara), 29-05-’17.
Definiti i nuovi appuntamenti della candidata a sindaco del centro-destra, Maura Tomasi, che sarà impegnata ad incontrare ed ascoltare cittadini e operatori della Costa, al Lido delle Nazioni e al Lido degli Scacchi. Il primo appuntamento, martedì 30 maggio, alle ore 17, allo stabilimento balneare “Chalet del mare”, «per ascoltare – spiega Tomasi – le esigenze dei concittadini, ed anche degli operatori del settore turistico-alberghiero e ristorativo, vessati e lasciati molto spesso soli di fronte a norme incomprensibili.» Tra le tematiche in discussione, anche quelle degli imprenditori marittimi, che la Lega ha ascoltato «anche a proposito del “vuoto normativo” – sottolinea Tomasi – lasciato dalla cancellazione dei voucher (in attesa di capire cosa ne sarà dell’emendamento alla “manovrina” del Governo… ndr), che mette a rischio l’inizio della stagione turistica, cruciale per il nostro territorio. Nonostante i recenti accordi con le associazioni di categoria, che aumentano gli spazi di flessibilità per le aziende locali, che rappresentano un segnale, non però risolutivo.» La sparizione dei voucher, infatti, oltre ai maggiori oneri richiesti agli esercenti o agli stabilimenti balneari, per assumere un cameriere o un bagnino, rischiano di creare un fenomeno già verificatosi in altre stazioni turistiche: la “migrazione” degli stagionali all’estero, dove le regole sono meno stringenti. «Per non parlare – ricorda Maura Tomasi – delle opportunità perdute per gli inoccupati o gli studenti, che contavano sulla stagione turistica per avere un proprio reddito o per pagarsi gli studi.» Argomenti simili anche sul tavolo della discussione al Lido degli Scacchi, per l’incontro in agenda mercoledì 31 (ore 17,30) al bar “Belli” di via Alpi centrali 65, dove la candidata Tomasi avrà un ulteriore incontro con cittadini, lavoratori e operatori del settore.

Copparo – teatro ragazzi, ultimo appuntamento

Da Comune di Copparo

“PIEDiNUDi” – prima radice primo studio, è il titolo dell’ultimo appuntamento con la rassegna Teatro Ragazzi del Teatro Comunale De Micheli. Lo spettacolo, a cura di Teatrimperfetti, di e con Maria Ellero, è dedicato ai più piccoli e si svolge presso il Nido Gramsci di Copparo, martedì 30 maggio alle ore 10, e presso la Scuola dell’Infanzia di Sabbioncello S. Vittore, mercoledì 31 maggio, sempre alle ore 10.
Un ballo a piedi nudi per i più piccoli che amano i piedi nudi e per i più grandi che sognano di stare a piedi nudi. Un ballo sulla musica per la voglia di camminare, toccare, calpestare, strusciare, saltare, ballare con i piedi nudi…

‘Il Codice dei Sogni’ di Roberto Solinas

Da Comune di Ferrara

Si intitola ‘Il Codice dei Sogni’ il libro di Roberto Solinas che mercoledì 31 maggio 2017 alle 17 sarà presentato nell’auditorium della biblioteca comunale Giorgio Bassani a Barco (via G. Grosoli 42, Ferrara). L’incontro, a cura dell’associazione culturale e artistica Lucrezia, è aperto liberamente a tutti gli interessati.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
I sogni sono opere d’arte, emozionata creatività, ispirazione condensata che ci lega al mondo conscio, ma sono anche scienza che fa comprendere e migliora.
La comprensione dei tuoi sogni genera insperate risposte, soluzioni ai problemi e cambiamenti.
Puoi capire i tuoi sogni se comprendi un codice che dà ordine ai pensieri, che avvicina alle implicazioni, che induce ai risvolti più manifesti o segreti. E puoi farlo, chiunque tu sia, e qualunque cosa tu faccia. Tali cose aprono all’universo dentro e fuori di noi stessi.
I sogni non sono una casuale attività di “scarico” del cervello, ma hanno una realtà autonoma e chiare possibilità di spiegazione e identificazione.
Chi va oltre una mera visione logico-razionale della realtà, attento a un’ottica di ricerca e sviluppo personale, trarrà dal presente lavoro un metodo prezioso da seguire lungo il suo percorso di auto-consapevolezza.
Roberto Solinas è psicologo e psicoterapeuta autore di diverse pubblicazioni. E’ nato a Ferrara, dove vive e lavora.

Donazioni per Anna Fabbri

Da Organizzatori

Il preside e i rappresentanti di classe, alla presenza della famiglia, si sono riuniti oggi, Sabato 27
maggio, nei locali della Scuola Dante Alighieri per raccogliere le donazioni giunte alla Scuola ed
alle altre associazioni in memoria di Anna Fabbri. La famiglia ha espresso gratitudine per la
partecipazione e l’affetto dimostrati dai ragazzi e dai loro genitori, dai colleghi, dagli amici.
Il totale complessivo delle donazioni ammonta a oltre 6100 euro provenienti dalla raccolta fra la
comunità scolastica, il Dipartimento di Scienze Economiche e la Scuola di Economia, Management
e Statistica dell’Università di Bologna, la sezione Rugby del CUS Ferrara, le famiglie di Ferrara nel
Cuore Volley e da tanti privati cittadini.
Per volere della famiglia la somma raccolta verrà devoluta nella misura del 70% all’Istituto
Comprensivo Dante Alighieri, del 20% a Ferrara nel Cuore Volley e del 10% alla Lega Navale –
sede di Ferrara. Il giardino della Scuola ospiterà un ciliegio in memoria di Anna e a simbolo di vita.
“Che questa continui nella bellezza e nell’impegno che hanno contrassegnato la tua esistenza”.

Nel saggio di Matteo Pazzi riflessioni sull’uomo in relazione al concetto di luogo

Da Comune di Ferrara

Ha per titolo ‘Essere-Luogo’ e si propone come ‘Saggio sul luogo nelle convenienze della contemporaneità dopo il vuoto e il nulla’ il libro di Matteo Pazzi che sarà presentato mercoledì 31 maggio 2017 alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea (via delle Scienze 17, Ferrara). Dialogherà con l’autore Eleonora Rossi. In programma letture di Alessandro Tagliati. L’incontro ha il patrocinio dell’ Associazione Culturale Gruppo del Tasso e del Gruppo Scrittori Ferraresi.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
“Trovarsi, perdersi. Naufragare. Comunque rimettersi in viaggio. A bordo di un «battello denominato “non conoscenza”», Matteo Pazzi ci invita ad entrare in un testo filosofico: Amathia, parola dal suono seducente ma dal significato crudo, ossia «forma acuta di ignoranza di colui che pensa di sapere qualcosa che non sa». Un libro inatteso, insperato, indispensabile per destarsi dal torpore, come una secchiata d’acqua gelida in faccia di prima mattina: un viaggio accidentato all’interno della cultura occidentale procedendo a bordo di un battello denominato ‘non conoscenza’”. Così inizia la postfazione di Eleonora Rossi e Roberta Rossi al saggio filosofico di Matteo Pazzi. “Essere-Luogo” rappresenta il tentativo di spostare la riflessione sull’uomo e la realtà da posizioni esistenzialiste a posizioni incentrate sul concetto di luogo. Dove sono io? Dove trovo me stesso? Questi sono i due quesiti cardine ai quali il volume cerca di dare una risposta. Il testo, radicalmente non sistematico, tenta di abbracciare molti autori e molte teorie attualizzandole, criticandole o aggiornandole. Il XXI secolo vede un “dove” cambiato rispetto alle epoche precedenti, mutamento al quale sta corrispondendo il cambiamento della psiche umana.
Matteo Pazzi, è laureato in Scienze Politiche ed ha conseguito tre master universitari. Ha alle spalle la pubblicazione di quattro volumi poetici (“Ventiquattro poesie” casa editrice Montedit ,”Il Pasto” Este Edition e “Compendio del cacciatore disarmato” Ed. Simple e “Bestiario dell’ Estate” Kolibris) e tre brevi romanzi (“Chiuso per Lotta”,Prospettiva editrice, 2002, “Angeli in culo alla balena bianca”Casa Editrice Antipodes, Palermo, 2013 e “La sagra dell’elemosina al termine del giorno, Ermes, Roma, 2015 ). Molti suoi lavori sono apparsi in riviste (Poesia, Soglie, Ellin Silae, Il vascello di carta, Il Segnale, Un Po di versi ecc…) e ha ottenuto varie segnalazioni in premi letterari.

Cerimonia di conferimento della Medaglia e del Diploma d’Onore dell’Università degli Studi di Ferrara a Carlo Amadori

Da Unife

Martedì 30 Maggio alle ore 17:30 verranno conferite a Carlo Amadori la Medaglia e il Diploma d’Onore dell’Università degli Studi di Ferrara, presso il Salone D’onore di Palazzo Tassoni-Estense della sede del Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Ferrara; oltre al Rettore, Giorgio Zauli, saranno presenti i membri togati quali, Alfonso Acocella (Dipartimento di Architettura), Riccardo Dalla Negra (Dipartimento di Architettura), Marcello Balzani (Dipartimento di Archiettura), Francesca Cappelletti (Dipartimento di Studi Umanistici), Carmela Vaccaro (Dipartimento di Fisica e Scienza della Terra) e Monia Castellini (Dipartimento di Economia e Management). Dopo la cerimonia, Carlo Amadori terrà la lectio “Percorsi di sperimentazione: innovazione, creatività e ricerca”.
Carlo Amadori, personalità poliedrica e ricca di passioni che spaziano dall’arte, all’archeologia, dal mondo del design all’architettura, si è distinto negli anni per aver ideato, promosso e realizzato importanti manifestazioni ed eventi culturali e commerciali, che sono stati centrali, in Italia e a livello internazionale, per lo sviluppo e la diffusione non solo dell’innovazione, ma anche della ricerca nei settori dei Beni Culturali e del Design d’Interni. Una passione che dalla metà degli Ottanta si è concretizzata nella fiera “Abitare il Tempo”, giornate internazionali dell’arredo di Verona, durata ben venticinque anni con il coinvolgimento di esperti del settore, designer e architetti da tutto il mondo, e ultimamente a Milano con altre innovative idee sul progetto e l’allestimento d’interni, come “Macef”, “AbitaMI” e “Homi”. Nel 1991 a Ferrara decide di creare il “Salone Internazionale dell’Arte del Restauro e della Conservazione dei Beni Culturali ed Ambientali”, giunto oggi alla XXIV edizione nell’attuale versione del “Restauro-Musei, Salone dell’Economia della Conservazione, delle Tecnologie e della Valorizzazione dei Beni Culturali ed Ambientali”. Una manifestazione diventata punto di riferimento del MiBACT e dei principali Istituti ed Enti italiani ed europei indirizzati ai temi della conservazione e della valorizzazione dei patrimoni culturali e dei sistemi museali, e che negli anni ha visto l’Università degli Studi di Ferrara e i suoi Dipartimenti particolarmente coinvolti. Un rapporto virtuoso che si è strutturato grazie a una stretta collaborazione con i Centri di ricerca dell’Università di Ferrara e il Tecnopolo della Rete Alta Tecnologia Emilia-Romagna.
Una ricerca personale, coltivata con studio, attenzione e sensibilità non comuni, capacità relazionali, reputazione intellettuale, ma anche con particolari abilità grafiche e rappresentative, come dimostrano le realizzazione dei suoi Taccuini, piccole opere in miniatura tracciate a china, oltre alle tante mostre personali di pittura. Ad oggi, Carlo Amadori ha disegnato, scritto e decorato oltre un centinaio di taccuini di piccole, medie e grandi dimensioni, con soggetti che spaziano dai ricordi di viaggio a grandi tematiche storiche e artistiche. Percorsi di ricerca e meta-progettazioni, dunque, spesso sfociati in allestimenti e mostre, e che rappresentano perfettamente le capacità d’intuizione artistica e culturale, che sono state alla base di tutta la sua vita e del suo successo.

Nuova seduta del Consiglio comunale. In apertura il saluto alla Spal

Da Comune Di Ferrara

ll Consiglio comunale di Ferrara si riunirà lunedì 29 maggio alle 15 nella residenza municipale. La seduta – con modalità definite dalla Conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari convocata dal presidente del Consiglio comunale Girolamo Calò – sarà dedicata alla trattazione di cinque delibere, una del sindaco Tiziano Tagliani e quattro dell’assessore Luca Vaccari. Sono previste in chiusura di seduta le discussioni di una mozione e di un ordine del giorno, rispettivamente del Consigliere Alberto Bova (Gruppo Ferrara Concreta) e del Consigliere Claudio Fochi (Gruppo Movimento 5 Stelle).
In apertura di seduta verrà ricevuta dai componenti del Consiglio comunale una delegazione formata da dirigenti e atleti della società calcistica ferrarese Spal, recentemente promossa in serie A.
Diretta – Come di consueto prevista la diretta audio video dell’intera seduta di Consiglio comunale sulla pagina internet del servizio ConsiglioWeb all’indirizzo http://www.comune.fe.it/index.phtml?id=472
Delibere (tutta la documentazione è scaricabile in fondo alla pagina, file .ZIP)
– PG 22513/17 – Approvazione dello schema di convenzione tra il Comune di Ferrara e il Comune di Poggio Renatico per il trasporto scolastico di alunni residenti nel Comune di Poggio Renatico e frequentanti le scuole dell’obbligo del Comune di Ferrara. Anno scolastico 2016/2017 – 2017/2018 e 2018/2019 (Sig. Sindaco Tiziano Tagliani)
– PG 44236/17 – Abrogazione Regolamenti Comunali (Assessore Luca Vaccari)
– PG 45726/17 – Ratifica deliberazione di G.C. dell”11/04/2017 n. 176/42446 avente per oggetto “Approvazione Variazione di Bilancio Pluriennale 2017/2019 – Progetto “PERFECT” – Planning for Environment and Resource efficiency in European Cities and Towns e Progetto “ECOWASTE4FOOD” Supporting eco innovation to reduce food waste and promote a better resource efficient economy” – Obiettivo Cooperazione Territoriale Europea – Programma Interreg Europe 2014/2020 (Assessore Luca Vaccari)
– PG 45727/17 – Ratifica deliberazione di G.C. dell’11/04/2017 n. 181/42451 avente per oggetto “Variazione al Bilancio di Previsione 2017/2019 – Annualità 2017, 2018 e 2019 per progetto SPRAR sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati – prosecuzione dei progetti di accoglienza 2017/2019” (Assessore Luca Vaccari)
– PG 45729/17 – Ratifica deliberazione di G.C. dell’11/04/2017 n. 174/42444 avente per oggetto “Aggiornamento del progetto della 2a perizia tecnica di variante alla realizzazione nuovo assetto dei trasporti ferroviari nel Comune di Ferrara e collegamento diretto delle linee ferroviarie Rimini Ferrara e Ferrara Suzzara. Approvazione variazione di Bilancio Previsione 2017/2019 in via d’urgenza (Assessore Luca Vaccari)
– Ordini del Giorno e Mozioni
– PG 33660 – 23/03/2017 – Gruppo Ferrara Concreta – Consigliere Alberto Bova – Mozione per l’intitolazione del piazzale antistante la chiesa di San Maurelio a Mons. Denti
– PG 29287 – 14/03/2017 – Gruppo M5S – Consigliere Claudio Fochi – Ordine del giorno su benefici concreti per gli esercenti con marchio slot – freE.R.

Dal 1° al 4 giugno in Piazza XXIV Maggio Ritorna a Ferrara il Finger Food Festival

Da Ascom Ferrara

Per 4 giorni cibo, birre artigianali e world music

Tornano i sapori, i gusti, le atmosfere internazionali del Finger Food Festival nella zona dell’ex Acquedotto (piazza XXIV Maggio): Estragon, con il supporto di Ascom Confcommercio e il patrocinio del Comune, riporta a Ferrara l’evento che valorizza le eccellenze italiane e straniere del cibo di strada e delle birre artigianali. “Dopo il successo registrato lo scorso anno – ricorda il patron Lele Roveri – il Finger Food Festival è dunque pronto a ritornare anche a Ferrara con un evento capace di mettere insieme il meglio della musica, della birra e dello street food e allo stesso tempo avvicinare e “contaminare” tre tipologie di pubblico differenti. Il pubblico degli eventi musicali avrà infatti la possibilità di gustare specialità regionali di grande qualità, mentre gli appassionati di street food e i degustatori dei mille sapori della birra troveranno una piacevole colonna sonora con la possibilità di ascoltare dal vivo bands e dj’s che abitualmente frequentano i più importanti club della penisola”. Una scelta sull’area del quartiere Giardino che riconferma: “La linea degli eventi – aggiunge Davide Urban, direttore generale di Ascom Ferrara – visti come elementi di precisa valorizzazione di un comparto cittadino dove dobbiamo lavorare con forza e determinazione, Pubblico e Privato insieme, per ridargli una nuova vita e (ri)creare un luogo dove sia possibile stare con serenità e tranquillità con la famiglia per assaporare specialità nazionali ed internazionali, in una sorta di grande festa popolare che vada a vantaggio dell’intera città”. Un parere condiviso dall’Amministrazione comunale che con l’assessore al Commercio Roberto Serra aggiunge: “Nella prima edizione il festival ha già fatto parlare di sé: un’eccellente offerta in una location particolarmente adatta ad ospitare un evento con queste caratteristiche. Tra gli avventori anche molti residenti del quartiere Giardino, ciò non può che fare piacere all’ Amministrazione. Un ringraziamento ad Ascom per aver portato questo appuntamento a Ferrara in piazza XXIV Maggio”. Per quattro giorni, quindi, all’Acquedotto Monumentale, si incontreranno le vere eccellenze del cibo di strada, tra cui molti prodotti DOP e IGP. Gli arrosticini abruzzesi e le bombette pugliesi, le olive ascolane e la focaccia genovese, il pane ca’ meusa e gli sciatt della Valtellina, il panino con l’nduja e tanti altri prodotti tradizionali (anche vegetariani e senza glutine): un tripudio di sapori per un “giro del mondo in 80 morsi”. Per quanto riguarda invece la programmazione musicale, curata da Estragon, storico club bolognese, si prevedono concerti dal vivo e dj sets per allietare il pubblico presente con artisti italiani e stranieri, fra cui una guest star d’eccezione dalla Spagna: Sergente Garcia. E per gli appassionati del grande calcio, sabato sera alle 20.45 sarà trasmessa su schermo gigante la finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid.
Insomma: saranno quattro giorni di festa per tutte le età.
ORARI DI APERTURA
Giovedì 1 Giugno dalle 12.00 alle 24.00
Venerdì 2 Giugno dalle ore 12.00 alle 24.00
Sabato 3 Giugno dalle ore 12.00 alle 24.00
Domenica 4 Giugno dalle ore 12.00 alle 23.00

Medaglia e del Diploma d’Onore a Carlo Amadori Domani la cerimonia

Da Unife

Domani, martedì 30 maggio alle ore 17.30, nel Salone d’Onore di Palazzo Tassoni-Estense, sede del Dipartimento di Architettura dell’ Università di Ferrara, via della Ghiara, 36, si terrà la Cerimonia di conferimento della Medaglia e del Diploma d’Onore dell’Università degli Studi di Ferrara a Carlo Amadori,
Dopo il saluto del Rettore Giorgio Zauli e la presentazione dell’insignito da parte di Marcello Balzani, Vice Direttore del Dipartimento, verrà data lettura del Diploma e la consegna della Medaglia d’Onore. Seguirà la lectio docrtoralis di Carlo Amadori dal titolo: “Percorsi di sperimentazione: innovazione, creatività e ricerca”.
Carlo Amadori, personalità poliedrica e ricca di passioni che spaziano dall’arte all’archeologia, dal mondo del design all’architettura, si è distinto negli anni per aver ideato, promosso e realizzato importanti manifestazioni ed eventi culturali e commerciali – come il Salone del restauro, che sono stati centrali, in Italia e a livello internazionale, per lo sviluppo e la diffusione non solo dell’innovazione, ma anche della ricerca nei settori dei Beni Culturali e del Design d’Interni.

Paura non abbiamo

Da Arci Ferrara

Martedì sera movieday al Cinema Boldini

Questa settimana il Cinema Boldini ospiterà un evento organizzato tramite la piattaforma movieday, una nuova modalità di vivere il cinema che rende il pubblico protagonista.
Il film che sarà proiettato martedì 30 maggio alle 21 è Paura non abbiamo, del regista Andrea Bacci.
Paura non abbiamo racconta la storia di chi, come le protagoniste del film, si è battuto per i diritti e ha militato nelle organizzazioni politiche e sindacali: nella Bologna del 1955, le attiviste Anna e Angela furono arrestate davanti alla fabbrica Ducati per aver distribuito la mimosa in occasione della Giornata Internazionale della Donna. Nel pieno della guerra fredda e della violenta repressione perpetrata dalla polizia nei confronti del movimento operaio durante scioperi e manifestazioni, persino un innocuo fiore come la mimosa veniva considerato un simbolo sovversivo, sinonimo della lotta per l’emancipazione femminile. Anna e Angela furono poi incarcerate e condannate a scontare un mese di reclusione nel carcere di San Giovanni in Monte, oggi sede del dipartimento di Storia dell’Università. Quello stesso luogo è nel tempo diventato uno spazio deputato a riportare alla luce le storie delle migliaia di persone che negli anni Cinquanta vennero ingiustamente licenziate dalle fabbriche a causa dell’affiliazione a organizzazioni politiche e sindacali della sinistra.

Ortigara cent’anni dopo: 1917-2017

Da Cai

Domani sera, martedì 30 maggio, presso la sede CAI in Viale Cavour 116, i direttori di gita Fabrizio Ardizzoni e Federico Margelli apriranno le iscrizioni alla gita denominata Ortigara cent’anni dopo: 1917-2017, prevista per domenica 25 giugno.
La meta dell’escursione e’ uno dei luoghi simbolo della Grande Guerra, l’Ortigara, anche detto Calvario degli Alpini, sull’Altopiano dei Sette Comuni, tristemente famoso per l’assurdo olocausto consumatosi in pochi giorni di battaglia e per una conquista inutile.
Partendo nei pressi di Asiago, tramite una mulattiera militare si salira’ a cima della Caldiera attraversando le postazioni militari italiane di prima retrovia del fronte dell’Ortigara; un tratto dell’alta via degli Altopiani condurrà la comitiva al passo dell’Agnella, da cui si potra’ apprezzare un’ampia veduta sulla Valsugana. Attraverso la galleria Biancardi si giungerà al Cippo Austriaco e subito dopo alla Colonna Mozza di Cima Ortigara.
Dopo una sosta presso le postazioni della cruentissima battaglia che si combatte’ tra il 10 ed il 17 giugno 1917 e che costo’ la vita a trentamila soldati, si scenderà al Baito Ortigara percorrendo il Sentiero della Pace, passando anche dalla chiesetta del Lozze, nel cui Ossario sono conservate le spoglie dei militari periti nella zona, e si farà infine ritorno ad Asiago.
Insieme ai direttori di gita, sarà presente Giandomenico Stella di Gallio, profondo conoscitore dei luoghi e delle vicende storiche collegate alla battaglia dell’Ortigara.
La partenza in pullman e’ prevista alle 6.30 dal piazzale Dante Alighieri e il rientro attorno alle 20.30

memo conferenze stampa di oggi lunedì 29 maggio 2017

Da Comune di Ferrara

– CONFERENZA STAMPA – Lunedì 29 maggio alle 11 nella sala conferenze K249 del Polo Industriale (piazzale Donegani 12 – FE)
Presentazione “Ferrara: le fasi di bonifica di un sito attivo”
Lunedì 29 maggio 2017 alle 11 nella sala conferenze K249 del Polo Industriale, piazzale G. Donegani 12 a Ferrara si terrà la conferenza stampa di presentazione “Ferrara: le fasi di bonifica di un sito attivo”. Alle 12 seguirà la visita in campo a cura di Ifm Ferrara .
All’incontro con i giornalisti interverranno: il deputato Alessandro Bratti, presidente Commissione Parlamentare sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, il sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani, l’assessora comunale all’Ambiente-Petrolchimico di Ferrara Caterina Ferri, il dirigente del Settore Ambiente di Ferrara Alessio Stabellini, il presidente di Accredia Giuseppe Rossi, l’amministratore delegato IFM-Integrated facility management Paolo Schiavina, il direttore di IFM SCpA Andrea Patuelli, il responsabile di HSE&Q IFM SCpA Federico Montanari.

– CONFERENZA STAMPA – Lunedì 29 maggio alle 11 nella sala degli Arazzi della residenza municipale
Presentazione di “Totem Arti Festival”
Lunedì 29 maggio 2017 alle 11 nella sala degli Arazzi di Palazzo Municipale si terrà la presentazione della quinta edizione di “Totem Arti Festival”, che si terrà da giovedì 1 a domenica 4 giugno a Pontelagoscuro di Ferrara.
All’incontro coi giornalisti interverranno il vicesindaco e assessore alla Cultura Massimo Maisto, la direttrice artistica del festival Natasha Czertok e Alida Nepa di Solidaria Co-housing.

– CONFERENZA STAMPA – Lunedì 29 maggio alle 11.30 nella sala degli Arazzi della residenza municipale
Presentazione di “Holi Dance Festival”
Lunedì 29 maggio 2017 alle 11.30 nella sala degli Arazzi della residenza municipale si terrà la presentazione di “Holi Dance Festival Color Experience, Official Tour 2017” in programma nel sottomura di via Baluardi giovedì 1 giugno.
All’incontro coi giornalisti interverranno il vicesindaco e assessore alla Cultura Massimo Maisto, il titolare di Unconventional Events e Holi Dance Festival Italia William Gay, titolare della discoteca Madame Butterfly e referente di Holi Dance Festival Ferrara Fabio Marzola, il responsabile della Comunicazione Unconventional Events e Holi Dance Festival Italia Michele De Vittoria.

– CONFERENZA STAMPA – Lunedì 29 maggio alle 12 nella sala dell’Arengo della residenza municipale
Presentazione dei lavori al Motovelodromo e al Campo Scuola
Lunedì 29 maggio alle 12 nella sala dell’Arengo della residenza municipale si terrà la presentazione dei lavori al Motovelodromo e al Campo Scuola.
All’incontro coi giornalisti interverranno l’assessore ai Lavori pubblici Aldo Modonesi, l’assessore allo Sport Simone Merli, l’ingegnere capo Luca Capozzi, il dirigente del Servizio Edilizia Ferruccio Lanzoni e le associazioni sportive.

Saggio di chitarra martedì 30 maggio alla Boiardo

Da Organizzatori

Nuovo appuntamento con l’Indirizzo Musicale, martedì 30 maggio alle 17 alla Boiardo. Nella sede di via Benvenuto Tisi 1 suoneranno gli allievi di chitarra del maestro Giulio Arnofi. Chiara Zanella, Diletta Banzi, Simone Conti, Tommaso Orti, Pablo Piattella Sanz, Vittorio Platon, Emilia Cipriano, Alessandra Brugiapaglia, Vittoria Salvadori, Francesca Malagù, Paula Andreea Cucu, Emma Buzzoni, Cristea Angelica Cordova, Luca Ranaldi, Luigi Trilli, Lorenzo Padricelli, Mario Xu, Andrea Bocchi, Nico Gelli, Federico Dall’Olio, Margherita Garbuglia, Claudia Petrini, Bianca Rizzi e Andrea Zucconi eseguiranno brani didattici di vari autori e, tra gli altri, Studi di Carulli e Leo Brower.

La letteratura ferrarese ha una nuova casa

Da Organizzatori

L’entusiasmo è di casa in via Antolini, dove sabato scorso il Gruppo del Tasso ha inaugurato la nuova “tana”. La sede è stata aperta insieme al Gruppo Scrittori Ferraresi per valorizzare la letteratura e non perdere il piacere della lettura. Trai i tanti che si sono uniti al brindisi, l’assessore al patrimonio Roberto Serra ha fatto gli onori di casa: «È importante che spazi come questo restino in vita e la cultura offre sempre nuove possibilità. Le associazioni hanno dimostrato di avere la capacità di creare coinvolgimento sul territorio, di cambiare le prospettive di interi quartieri». Ad augurare loro buon lavoro si è aggiunto anche Paolo Marcolini, presidente di Arci Ferrara: «Grazie al Gruppo del Tasso la nostra rete potrà contare su un’inedita, sino a oggi, sensibilità e proposta culturale in ambito letterario e creativo». L’avventura è iniziata nel 2009, quando la giovane associazione si spostò dall’Università di Ferrara alla Biblioteca Ariostea, potendo contare sulla fiducia di Fausto Natali: «Dal fatidico Duello in Paradiso – ha proseguito – ne abbiamo combinate tante insieme. Le aperture serali straordinarie, i pomeriggi con la Compagnia del libro, le 24ore dedicate alla poesia, senza dimenticare Ariosto pop e GialloFerrara».

Gruppo del tasso – inaugurazione sede di via Antolini, Ferrara 27 maggio 2017

Al pomeriggio hanno partecipato anche i ragazzi dell’Arci Contrarock e della neonata Web Radio Giardino. «Ci impegneremo a fondo per portare in città autori di spessore – ha concluso la presidente Irene Lodi – e per orientare chiunque si avvicini alla lettura nel marasma che oggi è l’editoria italiana. Le pagine dei libri devono essere alla portata di tutti e non considerate polverose, o uno spazio solo per gli addetti ai lavori».

Vittorio Buratti profeta in patria

Da Organizzatori

La partecipata vernice, sabato 27 maggio, prefigura un grande successo per l’esposizione ‘Omaggio alla Natura’ di Vittorio Buratti, alla Galleria d’arte moderna ‘A. Bonzagni’ di Palazzo del Governatore di Cento fino al 30 luglio.
«Una bella valorizzazione dell’arte centese – l’ha salutata il vicesindaco Simone Maccaferri -. Una delle iniziative volte a far sì che Cento sia accogliente per chi si interessa d’arte e cultura e sia funzionale alle sollecitazioni degli artisti che lavorano sul territorio».
Duplice obiettivo, affidato alla collaborazione con il Centro Studi Internazionale ‘Il Guercino’. «Intendiamo centrarlo anche attraverso l’interesse verso l’arte contemporanea e gli artisti del territorio – ha affermato il presidente Salvatore Amelio -. Ci piace dunque iniziare questo corso con Vittorio Buratti, un talentuoso artista e un professionista serio, il cui iter incentrato sulla natura emerge bene in questa esposizione».
Il benvenuto alla GAM è venuto dal direttore dei musei civici Fausto Gozzi. «Buratti è artista maturo e autodidatta geniale nelle sue creazioni. Dalle sue opere emergono l’amore per l’arte, l’approccio innovativo e la capacità di essere sempre se stesso».
‘Omaggio alla Natura’ è stata introdotta magistralmente da Massimo Cotto, giornalista, scrittore, conduttore radiofonico e assessore alla Cultura del Comune di Asti . «Gli oggetti d’arte sono animati da infiniti movimenti e la loro essenza sta nell’incapacità di farsi comprendere fino in fondo, fortunatamente. E così è per le opere di Buratti: sempre in continuo movimento, verso l’alto, verso l’avanti e verso il passato. Da esse pare uscire una musica, diversa per ciascuno di noi».
La mostra è stata tenuta a battesimo dallo stesso pittore centese, che proprio quest’anno festeggia gli 80 anni. Vi si potrà ammirare il soggetto principe della natura raffigurata nei momenti stagionali di maggiore esplosione cromatica, ma anche nei momenti del degrado ecologico, con alberi corrosi e anneriti dall’inquinamento. Dai paesaggi gioiosissimi a una serie d’installazioni caratterizzate da una ritmata presenza di alberi: tutto è ricondotto dall’artista alla denuncia ecologica di una natura umiliata ma, nello stesso tempo, pronta a rinascere.
L’esposizione si potrà ammirare secondo il seguente orario: venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 19.30 (gli altri giorni per appuntamento). Ingresso libero.

Sempre meno botteghe storiche in centro. Felloni: “I problemi sono la burocrazia e il credito”

Le enormi saracinesche nere abbassate sembrano due sonnolente palpebre chiuse. Nel centro cittadino l’ennesimo negozio è stato mandato ‘a riposo’: vuoi perché locato in altra sede – è il caso di Zara in via Mazzini, traslocato presso il centro commerciale ‘Il Castello’ – vuoi per definitivo abbandono, come i tanti nomi storici ferraresi, Pesaro, Mazzilli, Il Magazzinone, che hanno chiuso i loro battenti negli ultimi anni.
Dello stato di salute dei negozi del centro città parliamo con Giulio Felloni, imprenditore commerciale e titolare, insieme al fratello, della storica azienda di famiglia, dal 2012 presidente della Ascom.

Mi riceve nel suo ‘santa sanctorum’, come lo definisce lui stesso: un minuscolo ufficio pieno di carte e cimeli storici di famiglia. Gli premetto che si tratterà di un confronto sui ‘temi caldi’ riguardanti i negozi del centro che ho ricavato dalla chiacchierata con diverse persone fermate per strada, turisti e cittadini ferraresi.

Si ha l’impressione che i negozianti ferraresi si piangano addosso ma, in una città che si vuole definire ‘turistica’ sono i più restii ad aderire alle aperture domenicali e, soprattutto, a rinunciare al giorno di riposo settimanale del giovedì…
La chiusura settimanale serve per staccare dallo stress del lavoro. A differenza di quel che si pensa il negoziante il giovedì non riposa, ma ne approfitta per fare gli acquisti e gli ordini per il negozio che non riesce a fare durante la settimana. Il negozio tradizionale è l’unico che chiude il giovedì perché ha una forza lavoro più limitata rispetto ai monomarca, che possono permettersi un avvicendamento del personale. Inoltre sostengo che più importante del diritto del turista ci sia il diritto del lavoratore a potersi riposare nei giorni festivi. Se si tiene aperto qualcosa si fa sempre, ma bisogna chiedersi se ne valga la pena. Molto spesso il turista si aspetta di trovare i negozi aperti e la gente in strada, ma più per un fattore estetico che di reale bisogno. E’ necessario che in quei negozi ci entri e spenda.

Si può parlare di spopolamento dei negozi in centro per la concorrenza della grande distribuzione?
Ritengo che il centro sia ancora appetibile: è infatti difficile trovare un negozio libero da affittare. Ciò che è cambiato è il modo di operare perché a farla da padrone sono i grandi marchi e le formule in franchising, dove il rischio per l’imprenditore è più limitato. Il piccolo commerciante e i giovani fanno fatica. Non c’è più una banca del territorio e i giovani, per non parlare delle difficoltà dell’imprenditoria femminile, non riescono ad accedere al credito. Altro ostacolo, spesso insormontabile, è la burocrazia che rallenta anche valide iniziative private.
L’avvicendamento in centro dei negozi monomarca è poco significativo: l’importante è che il negozio non rimanga chiuso. Più grave è stata la chiusura, negli ultimi dieci anni, di nomi storici ferraresi: i centri cittadini sono tutti molto uniformati, omologati. Ovunque ci sono gli stessi marchi.

Sicuramente un grave problema è quello dei parcheggi…
Come presidente posso dire che Ascom si è battuta fino allo stremo perchè venisse accettato il progetto di un parcheggio sotterraneo in centro, come ormai è previsto in tutte le città turistiche. Si sarebbe trattato di un parcheggio non invasivo, disinquinante, necessario perchè sempre più persone possano usufruire del centro cittadino. Ci siamo scontrati con una mentalità inamovibile ancorata al passato. Se però Ferrara ha la velleità di voler essere una città turistica a tutti gli effetti, deve fare i conti con un cambio di mentalità, mettendo mano ai temi della viabilità e dei servizi da offrire ai turisti e ai propri cittadini. Ci sono poche persone, contrarie a prescindere a ogni innovazione, che aderiscono al motto per cui ‘non fare significa non sbagliare’.

In questo senso, quali sono i progetti della giunta comunale riguardanti il commercio?
Ci sono diversi progetti, ma il vero problema è la farraginosa macchina burocratica che rallenta tutto. In Italia si va a due velocità: l’imprenditoria vorrebbe più innovazione. Implementare la parte creditizia è fondamentale per impedire che tanti giovani vadano via.

Quale è il rapporto tra i grandi eventi cittadini e i negozianti del centro?
I grandi eventi culturali, come le mostre d’arte o il Palio, implementano di sicuro un turismo di qualità. In genere chi viene per assistere a un evento culturale è interessato poi a fare dello shopping. Nonostante i ferraresi, per carattere, siano negativi e appaiano dei detrattori nei confronti della propria città, in fondo la amano molto. Dobbiamo renderci conto del tesoro che abbiamo e dobbiamo riuscire a farlo fruttare, non sfruttare. Dovremmo puntare di più sulle nostre eccellenze enogastronomiche che tanti turisti apprezzano e ricercano.

E i Buskers?
Per i Buskers, così come per il festival di Internazionale, la gente è distratta dall’evento che calamita totalmente l’attenzione. Abbiamo provato a tenere aperti i negozi in centro ma non paga, proprio per i motivi che ho detto.

Un’ultima curiosità, che mi hanno fatto notare con insistenza diversi turisti: non si potrebbe curare di più l’arredo urbano? Molti notano la bruttezza delle fioriere di via Bersaglieri del Po usate come portacenere…
Hanno perfettamente ragione, ma noi negozianti non possiamo farci niente. Quella è competenza del Comune. Delle volte ci fanno problemi anche solo per mettere una pianta o un tappeto fuori dal negozio. Avevamo proposto anche di installare in via Mazzini, gli ombrelli ‘volanti’ bianchi e azzurri per festeggiare la promozione della Spal in serie A, ma niente…

Anche Savonarola tifa Spal

di Francesca Ambrosecchia

Sciarpe e bandiere bianco azzurre popolano la città!
La Spal è in A!
La scorsa settimana, dopo ben 49 anni, la squadra ferrarese è tornata in Serie A e anche il Savonarola si è fatto contagiare dall’aria di festa che ormai si respira da settimane.
Per la società e i tanti tifosi è un sogno che si avvera e anche chi “il calcio non mi interessa!” è stato trascinato dal clima di festa in Piazza Trento Trieste appena avuta la conferma della promozione. È difficile non saltellare durante i cori che vengono cantati a gran voce, ci si sente tutti un po’ parte di questo pezzo di storia calcistica che riguarda la nostra città: ora anche noi, non solo i nostri genitori o nonni, abbiamo visto e vissuto questo momento.
La squadra a strisce bianche e azzurre ha festeggiato questo nuovo traguardo poco dopo un anno dal passaggio in serie B. Tutti questi successi in davvero poco tempo se si pensa che solo cinque anni la situazione del club era incerta.
Tutti si sentono un po’ spallini adesso: una squadra che torna tra le grandi, una città che anche grazie a questo viene valorizzata e un rinsaldato legame tra tifosi, società, allenatore e giocatori.

La bellezza esiste?

di Francesca Ambrosecchia

La “bellezza” può essere al tempo stesso, concetto astratto ed estremamente concreto.
È un qualcosa che permane nella nostra società: nelle relazioni, nel mondo del lavoro, nei condizionamenti che provengono dai mass media ecc. Ne siamo circondati.
Noi stessi abbiamo un ideale di bellezza che possiamo configurare in una persona, in un oggetto o in una realtà non così percepibile.
Chi di noi può affermare con certezza di non badare all’aspetto fisico quando incontra per la prima volta una persona? Esulando da un ambito così soggettivo, la bellezza spesso comporta agevolazioni in svariati ambiti: è giusto che questa permetta ad alcuni soggetti di essere preferiti rispetto ad altri?
Il concetto di bellezza muta non solo da soggetto a soggetto ma anche nel corso del tempo. Col trascorrere dei secoli la letteratura e l’arte ne hanno dato una propria visione e con questa influenzato la sua percezione in ottica ampia.
Come non citare l’800 e l’affermarsi nella sua seconda metà dell’estetismo, movimento artistico e letterario che proprio in questo periodo raggiunge il suo massimo splendore. Con l’affermarsi di questa corrente, anche in ambito filosofico, la bellezza e tutto ciò che è “esteriore” ed “estetico” prevale sul resto tanto da credere che non si possa indagare oltre all’aspetto esteriore della natura. Allo stesso tempo tutto ciò che è oggettivo non esiste. È necessario basare i propri ragionamenti sulla personalità soggettiva del singolo.

“La bellezza non può essere interrogata: regna per diritto divino”
Oscar Wilde

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la settimana…

Giovanni stai buono!… Inno al sogno americano

«Se volete chiamare il Rock’n’Roll in un altro modo, chiamatelo Chuck Berry», così diceva John Lennon riguardo al recentemente scomparso genio della musica.
Chuck Berry fu il primo vero Rock’n’Roller e con hit quali Maybelline, Rock’n’Roll Music, Roll Over Beethoven e l’indimenticabile Johnny B. Goode aprì le porte alla generazione dei giganti, quella di Elvis Preasley, dei Beatles e dei Rolling Stones.

“Deep down in Louisiana close to New Orleans
way back up in the woods among the evergreens
there stood a log cabin made of earth and wood
where lived a country boy named Johnny B. Goode
who never ever learned to read or write so well
but he could play a guitar just like a-ringing a bell.”

Johonny B. Goode è una canzone autobiografica che narra la storia di un ragazzo povero, che vive in una casetta di legno a New Orleans. Privo di denaro e di istruzione, costui ha il dono del talento musicale. Nonostante la sua timidezza è incitato dalla madre a perseguire il sogno della musica.

“Go go! Go Johnny go!
Go! Go Johnny go!
Go! Go Johnny go!
Johnny B. Goode!”

Il ragazzo protagonista, oltre a raffigurare Chuck Berry (che fra l’altro era nato in Goode Avenue, nel Missouri), è metafora del Sogno Americano, del self made man, l’uomo che diventa qualcuno di importante partendo da zero, disegnando il proprio destino e compiendolo tramite i propri sacrifici. Proprio questo è ciò che aveva fatto Chuck Berry:

“He used to carry his guitar in a gunny sack
go sit beneath the tree by the railroad track.
Oh, the engineer would see him sittin’ in the shade
strummin’ with the rhythm that the drivers made
the people passing by, they would stop and say
“Oh my, but that little country boy could play.”

Chuck Berry aveva passato settanta dei suoi novant’anni in musica, suonando con musicisti bianchi e neri, più vecchi e più giovani di lui e, caso più unico che raro, fu riportato al successo dalla stessa generazione che negli anni ’60 aveva preso il suo posto. Con il suo carattere schivo e irrequieto, Chuck rimarrà un’icona della musica intesa come linguaggio universale.

“His mother told him, “Someday you will be a man,
and you will be the leader of a big ol’ band
many people comin’ from miles around
to hear you play your music when the sun go down.
Maybe someday your name’ll be in lights
sayin’ ‘Johnny B. Goode tonight!'”

Johnny B. Goode (Chuck Berry, 1958):