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Giorno: 17 Giugno 2017

Apertura domenicale straordinaria per Lavori in corso

Da Organizzatori

Domenica 18 giugno 2017 dalle ore 11.00 alle ore 18.00, in corso Ercole I d’Este 25a, Ines, Jasmine, Sabrina, Silvia, Valentina, Andrea O, Andrea R, Rosa, Niccolò e Simone, studenti del Liceo classico statale L. Ariosto, stagisti presso Arch’è Associazione Culturale Nereo Alfieri, accolgono i visitatori nelle cinque aree funzionali del laboratorio del quadrivio di cui stanno curando manutenzione e documentazione. Dato che l’alternanza scuola – lavoro è anche partecipazione ai progetti attualmente in cantiere dell’associazione, vi parleranno anche della mostra sulla casa della magnolia in corso d’opera e del viaggio estivo dell’associazione.

Francia, andata e ritorno

Da Istituto di storia contemporanea

Un confronto fra populismi ed elezioni

Immigrazione, difesa dei confini, terrorismo, sovranità monetaria e disoccupazione. Sono solo alcuni degli argomenti che affronterà “Francia, andata e ritorno”, un confronto con chi ha vissuto di persona l’ultimo anno della grandeur, tra populismi ed elezioni. Lunedì 19 giugno, alle 21, al Consorzio Factory Grisù si comincerà proiettando il documentario Francia sola andata. Chi ha paura del Front National?, curato da Francesco Altavilla, Gianluca Durno e Stefano Galiberti. A dialogare con gli autori saranno Nicola Genga, direttore del Centro per la Riforma dello Stato, e Francesco Ronchi, docente dell’Università “Sciences Po” di Parigi, nonché collaboratore WSJ. Modera Pietro Pinna dell’Istituto di Storia Contemporanea e introduce il consigliere comunale Leonardo Fiorentini.
Il video è stato ricavato dall’omonimo libro, un viaggio che tocca i luoghi cardine della campagna elettorale del Front National. L’estrema destra francese ha conquistato località del paese di tradizione socialista. Dalla periferia di Marsiglia alla Piccardia, il malcontento che ha permesso a Marine Le Pen di far valere le sue ragioni ha cause economiche e sociali trascurate dai governi precedenti. Due reportage approfondiscono la questione delle frontiere e la loro difesa dagli immigrati, attraverso la percezione diretta di chi vive il fenomeno: uno parte da Ventimiglia, confine tra Italia e Francia, l’altro da Calais, che fino a poco tempo fa ospitava “la giungla”, il campo profughi più vasto d’Europa. A queste premesse si sono sommate la paura e l’instabilità scatenate dagli attentati, sentimenti incontrollabili sui quali il Front ha fatto leva per allargare il proprio consenso. Durante l’inchiesta Durno e Galimberti si trovavano a pochi chilometri da Nizza e hanno raccontato il day-after dell’attentato che il 15 luglio scorso ha ucciso ottantasei persone a passeggio sulla Promenade des Anglais. Oltre ad accostare la storia con l’attualità, il passato politico con i risultati del presente francese, la serata non tralascerà gli strumenti comunicativi impiegati dallo staff della Le Pen, compreso il linguaggio chiaro e coinvolgente che l’è valso undici milioni di voti.

Francia, andata e ritorno

Da Organizzatori

Dialoghi sulla Francia, fra populismi ed elezioni all’indomani di presidenziali e legislative

Si terrà Lunedì 19 giugno 2017 alle ore 21 presso la Sala Macchine del Consorzio Factory Grisù (Via Poledrelli 21 – Ferrara) l’iniziativa “Francia, andata e ritorno. Dialoghi sulla Francia, fra populismi ed elezioni” promossa da La Società della Ragione ONLUS in collaborazione con ISCO – Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara.
L’incontro partirà dalla proiezione del documentario “Francia sola andata. Chi ha paura del Front National?” realizzato dal giovane giornalista ferrarese Francesco Altavilla insieme a Gianluca Durno, Stefano Galimberti per approfondire, all’indomani delle lezioni presidenziali e legislative francesi, la situazione politica d’oltralpe, con particolare attenzione ai movimenti populisti ed al loro radicarsi nella società transalpina.
Dialogheranno con gli autori del documentario Nicola Genga, Direttore del Centro per la Riforma dello Stato, autore di “Il Front National da Jean-Marie a Marine Le Pen” (Rubbettino Editore) e Francesco Ronchi, Docente presso l’Università “Sciences Po” di Parigi, collaboratore WSJ. Coordinerà Pietro Pinna, Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara, mentre l’introduzione sarà di Leonardo Fiorentini, consigliere comunale.

L’artista giardiniere

Da Organizzatori

Domenica 18 giugno l’incontro dedicato al pittore spagnolo, in collaborazione con Rrose Sélavy

Joaquín Sorolla a Ferrara Off: l’artista spagnolo, già protagonista di una preziosa monografica allestita nel 2012 a Palazzo Diamanti, torna nel capoluogo estense per incuriosire e far riflettere sul rapporto che nel Novecento tanti pittori hanno stretto con il tema del giardino. L’approfondimento sulla sua vita e sulla sua produzione, inserito all’interno del ciclo “L’artista giardiniere”, si terrà domenica 18 giugno alle 18, curato dall’architetto Giovanna Mattioli in collaborazione con l’associazione Rrose Sélavy, presso gli spazi del teatro, in viale Alfonso I d’Este 13.
«Il giardino è un’area definita da un recinto reale o immaginario – spiega Giovanna Mattioli -, al cui interno un giardiniere esprime la sua idea di natura bella. È un progetto, è un’opera dell’ingegno e del lavoro umano, non esistono giardini spontanei; la natura segue altre regole e quando il giardiniere non c’è più si riprende il terreno che le era stato sottratto. La bellezza del giardino è effimera, per questo è interessante scoprire com’erano gli spazi che l’arte ha reso immortali, rappresentati e ricordati attraverso i dipinti, i film, i romanzi o le poesie».
Sorolla – nome imprescindibile per capire la Belle Époque – ha avuto il compito istituzionale di rappresentare le bellezze del Paese attraverso il suo lavoro: i monumenti, le città e i giardini spagnoli, da Madrid all’Andalusia, sono stati raccontati al mondo attraverso i colori e la luce straordinaria raccolta nei suoi dipinti. Un campionario di forme che l’artista ha poi voluto riportare, in miniatura ma con grande precisione e raffinatezza, all’interno del proprio giardino domestico, nel cuore della capitale. Luogo di grande fascino e interesse, dove si è voluto coniugare l’intimità alla tradizione.
Il ciclo di incontri è stato organizzato in continuità con la performance artistica “ControNatura”, realizzata dal pittore parmense Giacomo Cossio domenica 14 maggio, in occasione del festival Interno Verde, organizzato dall’associazione Ilturco. La manifestazione – che ha eccezionalmente aperto 50 giardini segreti del centro storico estense – si è conclusa negli spazi di Ferrara Off con un intervento decisamente originale: Cossio ha verniciato con un compressore un gruppo di piante donate al teatro dal suo pubblico più affezionato, trasformandolo in una selva monocroma, sintetica e lucida. Le piante – completamente ricoperte di smalto color fucsia – si trovano tuttora a teatro, curate e monitorate: «alcune moriranno – spiega il pittore – ma la maggior parte incredibilmente continuerà a vivere, fiorendo e germogliando, lasciando indietro come un residuo la parte intaccata dallo smalto, quasi fosse pelle morta».
«Gli spettatori hanno assistito a un’operazione dirompente, di grande suggestione visiva, fortemente provocatoria – spiega Giulio Costa, direttore artistico del teatro -. Per questo abbiamo voluto abbinare a quell’intervento una serie di appuntamenti dedicati al rapporto tra arte e natura, per contestualizzare la performance in una tradizione più ampia e complessa».
L’ultimo appuntamento del ciclo si terrà domenica 25 giugno, sempre alle 18, e sarà dedicato a Emil Nolde e al giardino di Seebüll.

500° Riforma Protestante:grande partecipazione alle letture in musica del carteggio

Da Organizzatori

Grande partecipazione al pomeriggio di letture e musica del Cinquecento che si è svolto sabato 10 giugno a Ferrara, all’interno del calendario di eventi proposti dall’Associazione Evangelica Cerbi per il 500° della Riforma Protestante.
Nella splendida cornice del Chiostro rinascimentale di San Paolo, Sala della Musica, hanno echeggiato le parole dell’antico carteggio tra la Duchessa Renata di Francia e il riformatore Giovanni Calvino, unitamente alle note di brani musicali dell’epoca e a inni di epoca successiva della tradizione protestante.
“È stata un’altra occasione di conoscere gli aspetti della Riforma del XVI secolo nella città di Ferrara, per tutti coloro, ed erano molti, che hanno colto questa opportunità”, dice Alfonso Sciasci dell’Associazione Evangelica CERBI. “Con soddisfazione per il successo dell’evento, siamo grati agli interpreti per l’efficacia delle letture del Carteggio e ai musicisti per la meravigliosa esecuzione di piano e violini. Un sentito grazie anche a tutti quelli che hanno collaborato a questa realizzazione. Ora invitiamo la cittadinanza alla Mostra della Riforma del XVI secolo nel mese di settembre (dall’11 al 24), alla Galleria del Dosso, presso l’Istituto Dosso Dossi, via Bersaglieri del Po, dove ci sarà la possibilità di ammirare una serie di magnifici pannelli illustrativi dei fatti, dei personaggi e delle idee della Riforma, che hanno contribuito a tracciare il percorso culturale dell’Europa moderna e anche della città di Ferrara”.

Siccità. Il Presidente Bonaccini dichiara lo stato di crisi regionale.

Da Regione Emilia Romagna

Le assessore Gazzolo e Caselli: “La dichiarazione dello stato di emergenza nazionale è indispensabile. Continua il pressing sul Governo perché dia risposte al più presto sia alle criticità sull’idropotabile che sull’irriguo”

Bologna – Stato di crisi idrica per l’intero territorio regionale, da Piacenza a Rimini. Lo ha dichiarato oggi il Presidente Stefano Bonaccini con un apposito decreto, nell’attesa che il Consiglio dei Ministri riconosca lo stato di emergenza nazionale, come richiesto dalla Regione solo pochi giorni fa.
“Il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile- spiegano Paola Gazzolo, assessore alla Protezione civile, e Simona Caselli, assessore all’agricoltura- concluderà lunedì l’istruttoria sulla nostra istanza, fondamentale per la deliberazione delle misure straordinarie necessarie ad affrontare la grave siccità che sta interessando in particolare le province di Parma e Piacenza”.
“Siamo quindi intervenuti con lo stato di crisi regionale- aggiungono- in attesa dell’approvazione dello stato di emergenza, che solo dopo la proclamazione dal parte del Governo permetterà di introdurre le attese deroghe e provvedimenti nazionali. Ne siamo consapevoli, e dal 30 maggio siamo al lavoro sulla grave emergenza in corso sia per l’uso potabile che irriguo”.
Il provvedimento del Presidente della Regione stabilisce la priorità dell’uso idropotabile dell’acqua nel caso in cui sia destinata a più utilizzi. Per le esigenze dell’agricoltura, la Giunta ha inoltre previsto la possibilità di derogare agli attuali limiti di prelievo della risorsa idrica, per accelerare le procedure di realizzazione degli interventi urgenti.
“Ora- concludono Gazzolo e Caselli- continua il pressing sul Governo perché, con lo stato di crisi, preveda disposizioni utili sia ad affrontare le criticità sull’idropotabile che sull’irriguo, per dare le risposte che anche il settore agroalimentare si attende”.

Turismo. La Riviera dei più piccoli

Da Regione Emilia Romagna

Dagli operatori turistici pacchetti-vacanza su misura per le famiglie. Fra le novità la partecipazione all’evento del più grande distretto di parchi di divertimento d’Europa

Bologna. La Rivera offre ai più piccoli un intero week end di divertimenti e giochi. Da oggi al 18 giugno prende il via la quarta edizione del Festival dei Bambini, che propone numerosi appuntamenti da Comacchio a Cattolica. Per le famiglie sono disponibili pacchetti-vacanza predisposti da operatori turistici che da sempre sono attenti a questo particolare target con strutture dotate di aree gioco e animazione.
Quest’anno il Festival si arricchisce delle proposte della Riviera dei Parchi, il più grande distretto di aree divertimento d’Europa, che aderisce all’iniziativa.
Le principali iniziative

Rimini. Dal venerdì alla domenica l’attrazione è sul lungomare Di Vittorio, all’altezza dei bagni dal 70 al 74: a disposizione dei bambini c’è un mega-scivolo gonfiabile insaponato, mentre da oggi a domenica 18 al grande parco galleggiante Boabay si può partecipare a Goleador water Game (l’inaugurazione ufficiale sarà il 24 giugno): la sfida è al maggior numero di palleggi in una situazione d’instabilità nell’area dei galleggianti (Goleador Water Stadium) dedicata ai piccoli.
Sempre da oggi alla Rimini Arena di Lagomaggio (davanti ai bagni dal 70 al 73) ci sarà Slide in Town, un super scivolo gonfiabile di 100 metri che per tutto il week end trasformerà il piazzale del lungomare in un parco acquatico. Domani, al bagno 50, Giochi senza frontiere, gara a squadre dove i baby turisti potranno mettere alla prova le loro capacità artistiche, creative e sportive.

Misano Adriatico. Nella fittissima agenda di eventi ricordiamo oggi e domani (ore 21.15), in piazza della Repubblica, direttamente da Rai Yoyo, gli originali Mini Cuccioli: sarà possibile incontrare le mascotte dei sei personaggi molto amati dai bambini.

Gatteo. Dal pomeriggio alla sera di sabato 17, nel centro storicosi potrà vivere una giornata immersi nel mondo medievale: i bambini potranno, infatti, passeggiare all’interno di un accampamento, di un mercato dell’epoca oppure partecipare alla scuola (gratuita) di scherma e tiro con l’arco.

Cesenatico. Sabato 17 giugno al parco acquatico di Atlantica, la giornata sarà dedicata alla grande Balena con laboratori tematici per i più piccoli insieme ai ragazzi dell’animazione e giro sui gommoni del River attraverso il parco fino a trovarsi dentro alle fauci della balena.
Non potevano mancare i personaggi dei cartoni animati tanto amati dai bambini. Domenica 18, sempre a Cesenatico, sbarcano, nella centralissima Piazza Andrea Costa, le Winx con il loro Summer Tour: dalla 14 alle 23 al Winx Village coinvolgeranno i piccoli ospiti della Riviera con incontri, spettacoli, laboratori, autografi e foto ricordo.

Pinarella di Cervia. Qui si punta sul teatro di strada con Casino Royal che da oggi in piazza Unità e Repubblica coinvolgerà i bambini con spettacoli di giocoleria e acrobatica.
Savio di Ravenna. Da oggiriapre Dedalo (dalle 16.30 alle 24), il labirinto di mais più grande d’Europa, inserito all’interno del Parco del Delta del Po: con i suoi 10 ettari di superficie e i 3 metri di altezza rappresenta un’occasione irripetibile per chi vuole vivere una giornata tra gioco, natura e divertimento.

Lido delle Nazioni. Per chi ama la tradizione, oggi sulla Riviera di Comacchio, a Piazzale Italia c’è il teatro dei burattini dell’Emilia-Romagna con laboratori di espressività teatrale.

Lido degli Estensi. Paesaggi magici in riva al mare sono quelli che propone, sabato 17, il Bagno Dorian, dove una mosaicista inviterà i bambini (dai 5 ai 10 anni) a creare installazioni colorate utilizzando materiali di recupero (conchiglie, legnetti di mare, ecc).

Infine per tutto il week end ci si diverte con il Festival delle biglie da spiaggia a Casal Borsetti (oggi al bagno Calipso), Marina Romea (il 17 al bagno Sirenetta) e a Porto Corsini (il 18 al bagno Que Vida). /AA

Rinnovo delle carice sociali alla contrada di San Giacomo

Da Organizzatori

Gabriele Mariotti è il nuovo Presidente e Vittorio Malagoli il nuovo Capo Contrada del Borgo di San Giacomo per il biennio 2018/2019.
Questo il risultato della votazione avvenuta nel corso dell’Assemblea dello scorso giovedì 15, tenutasi presso la Sede Sociale di via Ortigara.
Presidente e Capo Contrada hanno ribadito l’impegno nel voler portare la Contrada ad essere sempre più protagonista nelle gare e negli eventi del Palio di Ferrara, nel proseguire il proprio impegno sociale nonché la conferma e l’incremento di tutte quelle iniziative atte al rafforzamento della presenza della Contrada sul territorio.

Riparata tubazione lungo la sp 25,riapre il transito dalle 12

Da Provincia di Ferrara

È stata riparata la tubazione idrica, la cui rottura ha causato il cedimento della sede stradale della sp 25 in località Gallo, con la conseguente interruzione del transito veicolare.
Con il ripristino della piena funzionalità da parte del Consorzio di bonifica dell’impianto di presa d’acqua, è ora possibile riaprire al traffico il tratto stradale. Cosa che avverrà dopo le 12 di oggi stesso per disposizione della Provincia, proprietaria della strada.
Sul posto permarrà comunque una segnaletica di cantiere con l’invito a usare prudenza e moderare la velocità, perché il ripristino della carreggiata avviene in via provvisoria con una copertura in materiale stabilizzato.
Il nuovo manto stradale sarà ultimato dal Consorzio di bonifica nella settimana prossima e nel corso dell’intervento non sarà necessario ricorrere a una nuova interruzione del transito, poiché per le garanzie di sicurezza della circolazione sarà sufficiente introdurre un senso unico alternato.

Con siccità a rischio la produzione agricola e agroalimentare. Segnali di sofferenza nel ferrarese.

Da Coldiretti

È un terzo dellaproduzione agroalimentare regionale quella a rischio per la siccità. Anche a Ferrara la mancanza di piogge sta mettendo in crisi le colture ed i redditidelle aziende agricole e l’equilibrio ambientale del territorio. Serve un nuovo approccio alla gestione dell’acqua per affrontare i cambiamenti climatici in atto.

La siccità in Emilia Romagna sta mettendo a rischio più di un terzo della produzione agroalimentare regionale e sono necessari interventi urgenti per rendere subito disponibile l’acqua per i campi. È quanto afferma Coldiretti Emilia Romagna che auspica venga accolta nel più breve tempo possibile la richiesta al Governo del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, perché sia dichiarato lo stato di emergenza nazionale che consentirebbe interventi per reperire l’acqua per il resto della stagione.
Sull’intero territorio regionale – ricorda Coldiretti – è piovuto in media il 50 per cento in meno della norma, con situazioni di grave crisi idrica soprattutto nelle province di Nord-Ovest.
Se ad essere colpite maggiormente sono le province dove sono concentrati allevamenti di Parmigiano Reggiano e allevamenti suinicoli e dove l’acqua è indispensabile per coltivare granturco e foraggio per nutrire più di 650 mila bovini, che producono latte per i principali formaggi Dop italiani, e 1,5 milioni di maiali, che forniscono le cosce per prosciutti Dop di Parma e di Modena e carne per salumi Dop come il Culatello di Zibello. In forte crisi anche la coltivazione dei pomodori, che riforniscono le grandi industrie conserviere, e le coltivazioni di grano, non va molto meglio per il territorio ferrarese.
Per Coldiretti Ferrara, le poche precipitazioni delle scorse settimane ed il caldo molto intenso che ha già fatto scoppiare l’estate, sta mettendo in crisi anche le colture del nostro territorio, con la necessità ormai giornaliera di irrigare piante sia annuali che da frutta. Da settimane gli irrigatori sono entrati in funzione per tentare di ristorare i cereali autunnali, ormai prossimi alla trebbiatura, con rese che potrebbero essere negativamente influenzate dall’ondata di caldo in prossimità della maturazione.
Non meglio per mais, bietole e soia, per le quali si è dovuto irrigare sin dalla semina, con aggravio dei costi di produzione e dispendio energetico.
Anche i frutteti sono da giorni irrigati artificialmente in assenza di piogge.
È probabilmente tempo di ripensare alle modalità di gestione del fattore acqua a partire dai consorzi di bonifica, che di fronte all’evidenza del cambiamento climatico in atto devono prendere strade nuove per governare gli effetti di questi fenomeni. Un problema che è già emerso in passato, ma la cui soluzione pare in verità ancora lontana, con nessuno dei lavori da tutti considerati necessari che abbia superato lostato di idea per diventare progetto concreto. E già dallo scorso fine settimana sono arrivati i primi avvisi del nostro Consorzio di possibili disagi e necessità di turnazioni per poter attingere acqua dai canali e prese consorziali ferraresi.
Se gli agricoltori sono già impegnati a fare la propria parte – sottolinea Coldiretti – per promuovere l’uso razionale dell’acqua, lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto e l’innovazione con colture meno idro-esigenti. Ma non deve essere dimenticato che l’acqua è essenziale per mantenere in vita sistemi agricoli ed ambientali senza i quali è a rischio la sopravvivenza del territorio e la competitività dell’intero settore alimentare. Di fronte alla tropicalizzazione del clima – conclude Coldiretti – dobbiamo organizzarci per raccogliere l’acqua nei periodi più piovosi con interventi strutturali che non possono essere più rimandati. Occorrono interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque attraverso opere infrastrutturali, creando baciniaziendali ed intraziendali, utilizzare le ex cave e le casse di espansione dei fiumi per raccogliere acqua, in particolare per il fiume Po, la cui asta finale percorre il nostro territorio e che nonostante tutto non ci mette al riparo, con l’attuale situazione, dai rischi della siccità.

Il sogno di “Astolfo” Tagliani e i prosaici oltraggi degli ingrati

Accidenti! Che aedo il nostro Sindaco!
E sia mai che tal suo nome venga scritto con lettera minuscola, a meno che non venga seguito dal cognome: bene Sindaco, ma sindaco Tagliani, suggerisce il maestrino dalla penna rossa, quel che vi scrive, che purtroppo è aduso a, direbbe l’immenso Camilleri, ‘rompere i cabasisi’.
Leggo dunque che l’ormai annosa questione tra Ferrara e ‘Ferara’ sembra generare non stizza, sentimento non consono ad aedi di prima, seconda o altra qualità, ma giusta tenzone a lancia in resta.
Se non fosse che al fondo ancora una volta non si scorgesse, forse per mio strabismo, una volontà di difendere ciò che è stato fatto con argomenti ineccepibili dal punto di vista del fatto, del qui e ora, ma con il non vano sospetto che l’intellighentia ( ah! nome che evoca profumo di tempi passati, ah! giovanili polemiche tra Sartre e l’ideologia) provochi inutili e vane discussioni pur esercitandosi a dure critiche che, secondo la prassi non estense o di Corte, ma democratica, dovrebbero spronare a più dialogo, a più duro scontro con tutti i cittadini portatori di istanze che si riferiscano al bene comune.

Nel sogno il nuovo Astolfo – che a scanso di equivoci, all’’intellettuale’ che qui duella sta non solo simpatico, ma ne apprezza tante, se non tutte, le soluzioni – duole che non gli si attribuisca il ritrovamento del senno d’Orlando e quindi non si canti, in tutta la magnificentia dovuta, la nobile impresa di portare nel mondo la città estense con i suoi Ariosti, Boldini, Antonioni. Ma questo, e la Storia non smentisce, è obbligo e onore di chi amministra. Che poi voglia anche ottenere il pieno consenso dei cattivi che non la smettono di criticare mi pare sia un sogno difficilmente realizzabile. E qui è d’obbligo la citazione del mio più amato Maestro che, sardo di stirpe ma ferrarese d’elezione, citava con un accento dialettale tanto più strano quanto più inesatto nella pronuncia: ’brisa par critichèr’, non siamo mica nel paese d’utopia!
Che poi la lunga e onorata storia delle associazioni culturali abbia anch’essa defaillances, disguidi del possibile, invidiuzze o la prise de pouvoir, come insegnava un maestro della stazza di Rossellini, questo fa parte del gioco. E potrebbe bastare. Ma occorre collaborazione e questo non mi pare sia proprio negli intenti.
Gentile Sindaco da intellettuale a intellettuale, perché anche Lei c’è cascato proponendosi come aedo seppur in sogno, a occhi chiusi, come recita il non felice titolo di una bellissima mostra onore e vanto della città – così svelando il vero significato della poesia, cioè esprimere verità e bellezza – non è solo reclamando il positivo che si può narrare, ma è anche misurandosi col negativo, come Lei ha espresso in questa cantata, che le cose funzionano nella progettualità.
Si è lamentato in altre occasioni che noi ‘vecchiarel’ canuti e stanchi guardiamo con sufficienza le sue giovani schiere entrate nell’arengo della cultura: falsissimo! Compito di chi – e mi permetto di parlare anche a nome dei miei colleghi ( quelli veri) che hanno svolto il loro lavoro nel pieno rispetto – è proprio trovare il dialogo, sollecitarlo, anche a costo di scontri.

Ultima nota e questa volta personale. Pur avendo svolto la mia attività in una città al cui confronto Ferrara potrebbe apparire la calviniana città ideale, mi pare – anche se non starebbe a me dirlo e pur lo dico visto che in realtà sull’argomento altro non si produce che silenzio – d’avere agito sentendomi ferrarese malgré moi. Quasi una condizione naturale. Non si spiegherebbero altrimenti le mie scelte critiche, prima fra tutte la devozione a Bassani e a colei che ha portato in città l’eredità culturale del grande scrittore: Portia Prebys. Ma al presente (sarà anche quello un sogno?) la risposta decisa, spesso affettuosa, certo inequivocabile che la città mi ha offerto si riassume nel motivetto portato al successo dalle indimenticabili sorelle Bandiera: ‘Fatti più in là’.

Con la stima di sempre,
Gianni Venturi

Leggi l’intervento del sindaco “fra epica cavalleresca e poco epiche cronache” [clic]