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Giorno: 4 Agosto 2017

Difficile continuare a coltivare frutta di qualità con questi prezzi

Da CIA Ferrara

Quotazioni in picchiata per albicocche, pesche, cocomeri e melone, le principali produzioni frutticole estive del territorio. Agricoltori sempre più insoddisfatti e sfiduciati
FERRARA – «Il mercato richiede prodotti di altissima qualità; l’Europa chiede sostenibilità ambientale, sicurezza alimentare e certificazioni “etiche”; il consumatore vuole frutta buona e bella a un prezzo giusto. Gli agricoltori sono sommersi di richieste, per la maggior parte condivisibili, ma rimangono l’anello debole delle filiere, spesso incapaci di coprire i costi di produzione e avere un reddito».
È amaro il commento di Stefano Calderoni, presidente provinciale di Cia Ferrara, sulla situazione dei prezzi della frutta estiva che sta
mettendo in grande difficoltà i produttori ferraresi.
Un quadro preoccupante, che riguarda le più importanti produzioni
frutticole del territorio, come spiega Vanni Branchini, produttore Cia e membro della Commissione prezzi della Camera di Commercio di
Ferrara. Per il melone la campagna di raccolta e commercializzazione
era partita bene, ottima qualità e prezzi soddisfacenti, che
arrivavano a un euro/kg. Poi le quotazioni hanno iniziato a scendere e ora, quando la concentrazione di prodotto è alta e si potrebbe ottenere una Plv interessante, il melone è
pagato pochi centesimi al chilo. Sta andando ancora peggio per il cocomero, che non ha mai raggiunto buone quotazioni, in media 15 cent/kg e ora è “svenduto” per 5, tanto che alcuni agricoltori hanno
rinunciato a raccoglierlo. Passando alle drupacee, la campagna delle albicocche ha visto una concentrazione della maturazione delle
diverse varietà, da fine maggio a metà giugno, che ha portato sul mercato
grandi quantità di prodotto e prezzi dai 20 ai 30 cent/kg. Poi la situazione si è stabilizzata à e ora siamo a 50-70 cent/kg per il prodotto in casse, ma siamo agli sgoccioli della raccolta e non parliamo di prezzi alti, al massimo “corretti”, quindi è tardi per recuperare. Il mercato di pesche e nettarine è in crisi da diversi anni e anche nel 2017 la situazione è invariata e
parliamo di 30, massimo 40 cent/kg. Il problema – conclude Branchini – sono anche le modalità di raccolta: il consumatore vuole un frutto maturo e di alta qualità, ma per farlo l’agricoltore dovrebbe raccogliere di frequente con costi di gestione elevati. Così finiscono per arrivare nei negozi albicocche, pesche e nettarine “acerbe” che non piacciono al consumatore».
Per risolvere la crisi che affligge, ormai ciclicamente, il settore servono nuove strategie. «Stiamo raccontando – continua il presidente Cia
–una situazione già vista troppe volte: contingenze climatiche e produttive provocano la contrazione dei prezzi non distribuita equamente sull’intera filiera, ma subita totalmente dalla produzione. Cosa servirebbe? Quello che si sta facendo per la pera. Grazie alla
creazione dell’Organizzazione Interprofessionale e l’aggregazione tra produttori che ha consentito di creare dei marchi identificativi,
il settore è più forte e competitivo. Certo siamo all’inizio, ma la strategia
è quella giusta perché solo se il valore aggiunto è distribuito su tutta la filiera, potremo ancora parlare di frutticultura italiana di qualità”.

Ambiente. Ecobonus per i veicoli commerciali, riaperti i termini del bando per sostituire quelli più inquinanti

Da Regione Emilia Romagna

Domande online dall’8 agosto al 10 ottobre 2017

Contributo di 2.500 euro per l’acquisto, nel corso di quest’anno, di veicoli commerciali rispettosi delle norme contro l’inquinamento

Bologna – C’è tempo fino al 10 ottobre per richiedere gli eco-bonus regionali destinati alle imprese dell’Emilia-Romagna per la sostituzione di veicoli commerciali inquinanti con nuovi mezzi per il trasporto merci.

La Giunta regionale ha disposto la riapertura dei termini di presentazione delle domande di contributo che verranno finanziate con 1.335.000 euro di risorse ancora disponibili.

“Abbiamo deciso di riaprire i termini del bando per permettere ad altre imprese di partecipare a questa azione del Piano regionale che riteniamo molto importante- spiega l’assessore all’ambiente, Paola Gazzolo.  “E’ una misura che abbiamo da subito condiviso con il Tavolo regionale dell’imprenditoria e, in questi mesi, abbiamo lavorato per rafforzare il dialogo con i produttori e i concessionari per affiancare l’eco bonus della Regione con offerte e promozioni delle case automobilistiche. Il nostro obiettivo è rendere ancora più vantaggiosa la sostituzione dei mezzi- ha concluso- e ampliare la platea dei beneficiari per rendere sempre più concreto il miglioramento della qualità dell’aria”.

I fondi a disposizione previsti dal Piano regionale per la qualità dell’aria Pair 2020, complessivamente  2 milioni di euro, sono destinati all’acquisto di nuovi veicoli commerciali leggeri per il trasporto merci fino a 3,5 tonnellate da parte di micro, piccole e medie imprese dell’Emilia-Romagna con sede legale o operativa in uno dei 30 Comuni regionali soggetti alle limitazioni della circolazione o, in alternativa, con sede in Emilia-Romagna e pass di accesso alla zona a traffico limitato in uno di questi stessi Comuni.

Gli incentivi, con obbligo di rottamazione, possono riguardare la sostituzione di veicolo commerciali inquinanti “di categoria N1” ad alimentazione diesel fino all’euro 3 con mezzi a minore impatto ambientale euro 6 ad alimentazione mista benzina-gpl, benzina-metano, benzina-elettrico ed elettrici. Ciascuna azienda potrà ricevere un singolo contributo, in conto capitale, pari a 2.500 euro per la sostituzione di un solo veicolo acquistato nel corso 2017.

Il bando è online (http://ambiente.regione.emilia-romagna.it/entra-in-regione/bandi/bandi2017/eco_bonus) sul portale regionale Ambiente, le imprese interessate potranno presentare la domanda a questo indirizzo https://servizifederati.regione.emilia-romagna.it/BandoVeicoliCommerciali/Fase1 dalle ore 14.00 dell’ 8 agosto alle ore 12.00 del 10 ottobre 2017. 
Per accedere alla piattaforma informatica occorre disporre di un account “Federa” che può essere richiesto collegandosi all’indirizzo https://federa.lepida.it.

La graduatoria delle richieste sarà redatta sulla base dell’ordine cronologico di arrivo delle domande con priorità per le micro o piccole imprese, comprese quelle artigianeLe aziende in posizione utile avranno tempo dal 16 al 31 ottobre 2017 per presentare l’ordine di acquisto del nuovo veicolo.

Nuovo appuntamento con La Pulce nel Baule il 6 agosto

Da Organizzatori

Torna “La Pulce nel Baule – Mercanti per un giorno”
Il 6 agosto al Pala de André

Ritorna domenica 6 agosto 2017, dalle 8.30 alle 17.30, “La Pulce nel Baule. Mercanti per un giorno”, il mercatino dell’usato allestito nel parcheggio del Pala De André a Ravenna. Si tratta di un appuntamento ormai tradizionale per la città, con migliaia di visitatori, dove è il “vintage” ad essere protagonista. I mercatini dell’usato, molto diffusi nel Nord Europa, sono ormai una vera e propria tendenza anche nel nostro Paese. Una nuova “filosofia”, che unisce al risparmio la cultura del riutilizzo, senza dimenticare il gusto della scoperta, il fatto di trovare proprio ciò che stavamo cercando o, perché no, quello a cui non avevamo pensato. L’offerta è veramente varia: dai libri all’oggettistica, dall’abbigliamento ai giocattoli. Spazio come sempre anche all’associazionismo, con le bancarelle gestite dai volontari. Ingresso ai visitatori gratuito.

Continua inoltre “Facce da Baule”, il primo divertente “non-concorso fotografico” dedicato agli espositori e ai visitatori. Chiunque può scattare foto durante “La Pulce nel Baule” e caricarle nell’apposita area del sito www.lapulcenebaule.it (fino a 5 immagini, max. 2,5 Mb). Lo scatto più simpatico, bello o interessante verrà premiato con una piazzola gratuita per l’edizione successiva, o in alternativa un libro di pregio.

Per tutte le info 335.6540559, www.lapulcenelbaule.it

Consumi stravolti per il caldo

Da Coldiretti

Commercio al dettaglio stravolto dal caldo di queste settimane. Su frutta, acqua minerale, birra, bibite e gelati. Ma nelle campagne prezzi in calo anche per i fruttianticaldo. I consigli anti spreco e salva salute di Campagna Amica.

Il caldo record dell’estate stravolge i consumi degli italiani nel carrello con aumenti che vanno dal +3% per l’ortofrutta al +17% per l’acqua, ma un incremento del 19% segnano le confezioni di gelati in cono, vere star del mercato, rispetto allo scorso anno. E’ quanto afferma la Coldiretti in occasione delle diffusione da parte dell’Istat dei dati sull’andamento dell’economia e del commercio al dettaglio a giugno che hanno evidenziato una crescita dello 0,6% rispetto al mese precedente e dell’1,5% rispetto all’anno precedente in valore, l’aumento maggiore da oltre un anno, a partire da marzo 2016.

Gli alimentari crescono sopra la media con un incremento su base annuale dell’1,7% ma veri balzi si segnalano con il caldo – sottolinea la Coldiretti – anche per i consumi bevande a base di the con un +19% mentre per le birre chiare sotto i 6 gradi l’aumento è del 11%. L’anomalia climatica – sostiene la Coldiretti – ha influenzato comportamenti e consumi con gli Italiani che non escono di casa, cucinano meno e fanno aumentare gli acquisti di cibi pronti e rinfrescanti oltre che di bibite e frutta che ha fatto registrare nel 2017 il record degli acquisti degli ultimi 17 anni.

Un andamento influenzato dalle condizioni meteorologiche, ma anche da uno stile di vita più salutistico con il ritorno della dieta mediterranea. Un vero boom con l’affermarsi di smoothies, frullati e centrifugati consumati al bar, in spiaggia o anche a casa di frutta e verdura che – precisa la Coldiretti – soddisfa molteplici esigenze del corpo: nutrono, dissetano, reintegrano i sali minerali persi con il sudore, riforniscono di vitamine, mantengono in efficienza l’apparato intestinale con il loro apporto di fibre e si oppongono all’azione dei radicali liberi prodotti nell’organismo dall’esposizione al sole, nel modo più naturale e appetitosopossibile. Antiossidanti “naturali” sono infatti le vitamine A, C ed E che – precisa la Coldiretti – sono contenute in abbondanza in frutta e verdura fresca.

Peraltro quest’anno la frutta che si è salvata da nubifragi e siccità è dolcissima per le condizioni climatiche che hanno garantito un elevato grado zuccherino e di sostanze antiossidanti (vitamine, antociani e betacaroteni). Purtroppo però nelle campagne – conclude la Coldiretti – si soffre per i prezzi in calo fino al 40% che non coprono i costi di produzione per effetto delle distorsioni del mercato. Un dramma che tocca da vicino anche il territorio ferrarese, con prezzi a picco per cocomeri e meloni, nonostante un clima che invita al loro consumo.

Nel consigliare dieffettuare acquisti direttamente dai produttori o nei mercati contadini, Coldiretti ricorda anche qualche raccomandazione per scegliere e conservare in modo ottimale frutta e verdura, in modo da apprezzarne tutte le qualità e non sprecare quanto acquistato.

IL VADEMECUM ANTISPRECO DI CAMPAGNA AMICA

Il caldo record del 2017 sta spingendo i consumi di frutta e verdura al massimo, con un balzo del 9,6%.

Con l’arrivo dell’estate e l’aumento delle temperature però ci sono anche maggiori problemi nella conservazione dei prodotti, con perdite fino al 25 per cento, tra produzione, commercio e consumo, dovute all’eccessiva maturazione di frutta e verdura. E allora, se un frutto su quattro rischia di essere sprecato, per ottimizzare la spesa e non buttare via niente, ecco unvademecum di Coldiretti Campagna Amica con i consigli da seguire per mantenere la freschezza della frutta e verdura acquistata a km 0 o al banco del rivenditore fino alla tavola dei consumatori.

Nel negozio:

1) effettuare acquisti ridotti e ripetuti nel tempo;

2) scegliere i frutti con il giusto grado di maturazione, non appassiti, con aspetto turgido e non eccessivamente necrotizzati nei punti di taglio: 3) verificare l’etichettatura e preferire le produzioni e le varietà locali che, non essendo soggette a lunghi tempi di trasporto, garantiscono maggiore freschezza;

4) preferire varietà di stagione che hanno tempi di maturazione naturali;

5) prediligere frutti interi (es. cocomero) che si conservano più a lungo.

Il trasporto:

6) fare la spesa poco prima di recarsi a casa ed evitare di lasciare troppo a lungo la frutta e verdura dove il sole e le alte temperature favoriscono i processi di maturazione;

7) è opportuno, nel caso di trasferimento con auto climatizzata, riporre i prodotti nel sedile posteriore piuttosto che nel bagagliaio;

8) mantenere separate le confezioni delle diverse varietà di frutta e verdura acquistate, che vanno riposte in contenitori di carta piuttosto che in buste di plastica.

A casa:

9) bisogna mantenere separata la frutta e verdura che si intende consumare a breve o che occorre fare maturare da quella che si intende mantenere più a lungo: la prima può essere messa in un portafrutta al buio, eventualmente coperta da un tovagliolo e comunque lontano dai raggi del sole, mentre la

seconda va posta in frigorifero, ma lontano dalle pareti refrigeranti.

10) è opportuno che la frutta venga posta stesa per evitare ammaccature e sviluppo di marcescenze

Omicidio e suicidio: la tragedia nascosta in questa piazza segreta di Ferrara

Il cuore infranto. Oggi si è consumata una tragedia, un doppio omicidio e un suicidio che fanno indovinare disperazione e chissà cosa, tenute nascoste in questo angolo poco noto e stupefacente della città di Ferrara: la piazzetta privata intitolata ai fratelli Bartolucci. Una piazzetta segreta che sfugge alle mappe di Google e che pure dista pochi passi da piazza Municipale e dal Duomo.
Un luogo imbucato e strano, così come – ora – dissimulata e strana suona la tragedia che lì dentro si stava caricando per arrivare a consumarsi questa mattina presto.
Il tempo qui sembrava essersi fermato; e invece no, ha eroso muri e fasti di un’epoca passata, scorticando le anime che continuavano a viverci. Un campanello d’allarme che ci dice anche un po’ quante cose non vanno sotto la superficie di dignitoso benessere che ancora tiene in piedi una comunità logorata da drammi personali, dove spesso la miccia che accende il detonatore è di carattere economico.

Vigili del fuoco in piazzetta Bartolucci: frame del video su sito de La Nuova Ferrara

Su Estense.com c’è scritto che stamattina verso le 6,30 “un uomo – Galeazzo Bartolucci – si è tolto la vita con un colpo di pistola, dando contemporaneamente atto a quello che sembra un duplice omicidio e suicidio: in una delle abitazioni di piazzetta Fratelli Bartolucci, data alle fiamme nel mattino, ci sono altri due corpi che al momento, paiono essere quelli della moglie e del figlio Giovanni”. Galeazzo – si legge sul giornale online – era “proprietario del negozietto di antiquariato situato nella piazzetta privata della famiglia, che oggi avrebbe dovuto subire lo sfratto”. Insieme con il ritrovamento del corpo senza vita segnalato alla polizia in via Boccacanale Santo Stefano, “i vigili del fuoco sono stati allertati dal fratello, Pirro Bartolucci, per del fumo che usciva proprio da un locale di fianco al negozietto” arrivando alla scoperta “di due corpi nel piano superiore – sulla carta dichiarato inagibile dopo il terremoto, nella realtà vissuto dai Bartolucci – che, stando ai primi riscontri, dovrebbero essere quelli di Giovanni e sua madre”.

Senso di disperazione. Pensiero di non averci pensato.
Nel piccolo articolo uscito tempo fa su Ferraraitalia il ricordo di cose passate e il rimpianto di non avere colto il presente per cercare in qualche modo di cambiarne la rotta. Cliccare qui per leggerlo: Piazza sperduta

Spettacolo del 10 agosto posticipato alla stagione autunnale del Gruppo dei 10

Da Organizzatori

Il gruppo dei 10 comunica che VERRÀ POSTICIPATA IN AUTUNNO la data inizialmente prevista per il 10 agosto “COMACCHIO – BELLARIA VIA GARGANO” con Maurizio Ferrini, Duillio Pizzocchi e Teo Ciavarella
Il gruppo dei 10 comunica che la data di giovedì 10 agosto, pensata allo Spirito di Vigarano Mainarda (Ferrara), è stata posticipata all’edizione autunnale di Tutte le direzioni.

Arrivederci a presto con i concerti in programma.

Domenica 6 agosto a Ferrara ingresso gratuito Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah

Da Organizzatori

Domenica 6 agosto, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 18, ingresso gratuito al Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah (Via Piangipane 81, a Ferrara). Il MEIS aderisce, infatti, a #DomenicalMuseo, l’iniziativa promossa dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo che prevede, ogni prima domenica del mese, l’opportunità di accedere a musei, gallerie, aree archeologiche, parchi e giardini monumentali dello Stato senza pagare il biglietto d’ingresso.

Ad attendere il pubblico al MEIS è l’allestimento “Lo Spazio delle Domande” che, tra sale interne e giardino, racconta l’ebraismo attraverso i video-ritratti di sette ebrei ferraresi, gli oggetti sacri, le immagini e le musiche del matrimonio, la ricostruzione di un tipico quartiere ebraico, da animare con bellissimi burattini artigianali, e le spezie contemplate dalla kasherut, per scoprire alcuni principi fondamentali dell’alimentazione ebraica.

A caccia di stelle cadenti con il battello Neno a Ferrara per la notte dei desideri

Da Organizzatori

Nella notte di San Lorenzo, viaggio fino alla delizia di Villa Mensa
Giovedì 10 agosto| Imbarco in via Darsena, 57 (Ferrara)

Di desiderio in desiderio, dalla città a Villa Mensa, navigando sotto le stelle cadenti lungo il Po di Volano come al tempo degli Estensi. Uno dei prossimi eventi in programma, organizzato da Associazione culturale Fiumana, è proprio quello previsto giovedì 10 agosto per la Notte di San Lorenzo, con una grigliata nella delizia estense di Villa Mensadi Sabbioncello San Vittore (Ferrara), e navigazione di ritorno attraverso l’oscurità della notte della campagna ferrarese (dalle 18 a mezzanotte). Il viaggio alla ricerca delle stelle cadenti, nella notte più bella d’agosto, è possibile grazie alla collaborazione con Auser di Sabbioncello e al patrocinio del Comune di Copparo.

In compagnia degli astrofili, si procederà anchevenerdì 11 agosto con una navigazione notturna sul Po, con proiezione del documentario Anzul delle stelle. A metà percorso, infatti, si getterà l’ancora e si accenderà il Cine Po, per vedere il film di Giuseppe Di Bernardo che racconta la passione per l’astronomia di Angelo Fiacchi, personaggio leggendario della cultura ferrarese (dalle 21.30).

Il battello fluviale Nena, attraccato nella Darsena san Paolo a Ferrara e con Fiumana tra le realtà consorziate a Wunderkammer, è nato nell’intento di ricongiungere la città al suo fiume, di riprendere quel filo tenace e vitale – ma interrotto da almeno un secolo – che legava la città al suo territorio percorso dalle vie d’acqua. Un tempo vecchio vaporetto veneziano in disarmo, ora Nena è stata completamente ricostruita e restaurata. Un discorso a sé merita la scelta del nome. «Abbiamo chiamato il nostro battello Nena – raccontano Georg Sobbe e Antonella Antonellini – in ricordo di Nazarena Casini, l’ultima traghettatrice del Po, una donna divenuta mito popolare, che come il pittore Ligabue ha vissuto in solitudine sulle rive del Po e che considerava il fiume il suo sposo».

Per informazioni su costi e viaggi: 328.2161442 o 347.7139988, info@lanena.it. Per scoprire le prossime escursioni, consultare il sito su www.lanena.it. Le gite di luglio potrebbero subire variazioni se il Po continuasse a rimanere in secca. Gli organizzatori provvederanno in tal caso a comunicare tempestivamente eventuali cambiamenti.

Musica a Marfisa d’Este – Concerto di sabato 5 agosto 2017

Da Organizzatori

CIRCOLO CULTURALE AMICI DELLA MUSICA GIROLAMO FRESCOBALDI Musica a Marfisa d’Este – Corso Giovecca 170 Ferrara Concerto di sabato 5 agosto 2017

FERRARA – Ancora jazz e soul sabato 5 agosto 2017 alle ore 21,15 a Musica a Marfisa d’Este in corso Giovecca 170. Sarà in pedana il Night Mood Trio formato dai ferraresi Bessie Boni (voce), Massimo Mantovani (pianoforte) e Stefano Peretto (batteria). Il loro concerto, essendo tematicamente estivo, reca il titolo di “Summer Night Moods” ed è un itinerario attraverso le espressioni più raffinate della musica contemporanea, dal jazz al soul, dal lounge al Rythm and Blues. L’ingresso al concerto è a offerta libera.
Il programma è stato pensato per una notte d’estate, da trascorrere all’insegna di sonorità semiacustiche ed essenziali, spaziando da standard jazzistici, riarrangiati in chiave fresca ed originale, alla bossanova, fino a contaminazioni con l’easy listening d’autore e con il soul. Cari ai tre musicisti ferraresi sono i songbook di Ella Fitzgerald e Billie Holiday, accanto a standard di autori come Duke Ellington e George Gershwin; ma anche cover riarrangiate di cantanti e musicisti quali Olita Adams, George Benson, Bill Wither, Randy Crawford e Stevie Wonder.

I film della settimana all’Arena Le Pagine

Da Organizzatori

ARENA CINEMATOGRAFICA ESTIVA LE PAGINE
Parco Pareschi (c.so Giovecca, 148)

Domenica 6 agosto all’Arena c’è La ragazza del treno

Frantz è il film di lunedì 7 agosto

Martedì 8 agosto all’Arena sotto le stelle con Jackie

Personal Shopper è il film di mercoledì 9 agosto

Il medico di campagna è il film di giovedì 10 agosto

Venerdì 11 agosto all’Arena le Pagine c’è Qualcosa di nuovo

Il diritto di contare è il film di sabato 12 agosto

L’Arena cinematografica estiva Le Pagine è resa possibile dalla collaborazione tra l’Associazione Ferrara sotto le stelle e Arci Ferrara, la manifestazione ha il Patrocinio del Comune di Ferrara e dell’Università di Ferrara.

Tutte le proiezioni avranno inizio alle ore 21.30, l’apertura del parco è prevista invece per le 21.

INGRESSO
Intero 6 €
Ridotto 4,50 € (Soci Arci, studenti Università di Ferrara e possessori della fidelity card – Gelateria La Romana).

Anche quest’anno al Parco sarà possibile acquistare abbonamenti da 10 ingressi che avranno validità per tutta la durata della manifestazione:
ABBONAMENTO 10 INGRESSI – 50 €
ABBONAMENTO 10 INGRESSI, SOCI ARCI – 35 €
(validità dal 17 giugno al 27 agosto)
TESSERAMENTO ESTIVO AD ARCI – 7,50€

Per ulteriori informazioni
Arci: 0532.241419
Arena Estiva: 320.3570689
Sala Boldini: 0532.247050
Per il programma completo della manifestazione: www.cinemaboldini.it.

Turisti premiati in spiaggia con la pergamena del Premio Fedeltà Amico di Comacchio

Da Comune di Comacchio

Anche per l’estate 2017 il Comune di Comacchio ha voluto riservare una sopresa ai turisti più affezionati, consegnando loro una pergamena di riconoscimento, direttamente negli stabilimenti balneari dei lidi. La prima tappa del tour estivo “Premio Fedeltà Amico di Comacchio”, si è svolta oggi pomeriggio al Bagno-ristorante Levante di Porto Garibaldi, dove l’Assessore allo Sport Tempo Libero e marketing turistico, Riccardo Pattuelli ed il Presidente del Consiglio Comunale Stafano Parmiani, hanno consegnato una pergamena a Diva Canova di Garbagnate Milanese (MI), cliente da 31 anni della struttura ricettiva gestita dai fratelli Luca e Stefano Pennoni. Accolti da Giulia e Paolo Menegatti, titolari del Bagno Miami del Lido degli Scacchi, l’Assessore Pattuelli ed il Presidente del Consiglio Comunale Stefano Parmiani, si sono intrattenuti con un gruppo di 11 turisti premiati. Questi i loro nomi: Giuseppina Chiesa ed Alessandro Piva di Pusiano (CO), da 27 anni in vacanza allo stabilimento balneare, Morena Breveglieri e Mario Carli di Ferrara, da 10 anni, Gigliola Pellecani e Angelo Molterni di Bologna, da 13 anni, Annamaria Scirocco e Francesco Campanelli da 26 anni di Torino, Annamaria Selvatici e Luciano Penzazzi da 18 anni di Ferrara, Maria Cicolò e Nicolò Iraci di Bareggio (MI) da 28 anni, Rosanna Malagoli e Giovanna Accorsi di Reggio Emilia, da 12 anni, Leda Scacchetti di Rio Saliceto (Reggio Emilia) da 45 anni, Susanna Molducci ed Ermanno Bersanetti da Castello d’Argile (BO), da 21 anni, Mariella Fiorenzuola di Cologna (Ferrara) da 10 anni, Virginia Cheli di Bologna da 38 anni, Maria Annina Andreola e Giuseppe Antonio Celozzi di Mariano Comense (CO) da 10 anni, Domenica Rita Ciardi di Torino, da 10 anni, Maria Grazia Giacometti di Casalecchio di Reno da 20 anni, Laura Sabatini di Finale Emilia da 13 anni, Carmen Melandri di Bologna da 10 anni e Liliana D’Annunzio e Patrizia Giordano di Torino, da 13 anni. “Veniamo a premiarvi sempre con molto piacere ogni estate – ha commentato il Presidente del Consiglio Comunale Stefano Parmiani -, ed è motivo di soddisfazione per noi incontrare tanti turisti affezionati al nostro territorio come lo siete voi. La nostra squadra è stata riconfermata in occasione delle recenti elezioni amministrative. Questo è un territorio con tanti problemi, ma che può e deve crescere ancora tanto. In quanto giovani amministratori – ha aggiunto Parmiani -, da parte nostra resta massimo l’impegno per risolelvare le sorti del territorio, in modo da assicurare un futuro solido ai giovani che verranno dopo di noi.” Al Bagno Cris di Raul Benazzi del Lido delle Nazioni si è tenuta la tappa conclusiva del tour che, tra gli altri, ha visto premiare Flavio Aleotti di Bondeno e la moglie Aura Vergnani, turisti fedeli da 50 anni. Aleotti nel 1967 ha progettato il residente “I pioppi” di viale Inghilterra. Questi i nomi degli altri premiati al bagno Cris: Pietro Terenziani di Carpi (MO), da 20 anni, Anita Giordana Bui e Roberto Uba del Lido delle Nazioni, da 20 anni, Gabriella Castaldelli ed Arnaldo Zanella di Castelmassa (RO) da 25 anni, Marta Guidetti e Nicola Bruno di Milano (da 25 anni), Elena Carraro e Giuseppe Tesseri di Monza (MB) da 25 anni, Franca Cavallotti e Giorgio Bacciocchi da Cantù (CO), da 29 anni, Beatrice e Luca Trentini di Ferrara, da 30 anni, Maria Iovino e Maria Satta di Truccazzano (MI) da 30 anni, MIchelina Colegrossi e Alessandro Galli di Meda (BS) da 32 anni, Teresa Rattichieri e Giorgio Parisini di Modena, da 40 anni. L’Assessore Riccardo Pattuelli, ha ribadito come “l’Amministrazione sta lavorando intensamente per migliorare il territorio, puntando molto su cultura, ambiente ed eventi. Il mare c’è ed è la nostra forza. Mi sono aggiunto alla squadra del Sindaco Marco Fabbri dopo le recenti elezioni comunali – ha aggiunto l’Assessore -, per portare avanti un progetto già avviato di riqualificazione e di crescita. Ben vengano le critiche costruttive. Siamo qui oggi, per dirvi grazie per la vostra fedeltà – ha concluso Pattuelli -; è una gioia per noi potervi premiare.”

La newsletter del 3 agosto 2017

Da Comune di Ferrara

UFFICI COMUNALI – I servizi riprenderanno mercoledì 16 agosto

Attività sospese nella giornata di lunedì 14 agosto

03-08-2017

In occasione della festività di Ferragosto (martedì 15 agosto 2017), nella giornata di lunedì 14 agosto gli uffici e gli sportelli del Comune di Ferrara rimarranno chiusi, compresi il Centro Unico Permessi (C.U.Per in viale IV Novembre 9), le biblioteche comunali e l’Archivio storico.

Tutti i servizi comunali riprenderanno regolarmente mercoledì 16 agosto.

Come per altre occasioni, il provvedimento di chiusura degli uffici in una giornata compresa tra due festività è stato programmato dall’Amministrazione comunale per ragioni di risparmio di risorse (energia, gestione dei servizi e del personale), in considerazione anche della ridotta affluenza di utenti che generalmente caratterizza queste particolari circostanze.

Per le riduzioni degli orari estivi nelle biblioteche comunali vedi Cronaca Comune del 3 luglio scorso.

Per ulteriori informazioni si consiglia di consultare il sito internet www.comune.fe.it o contattare telefonicamente i singoli uffici e sportelli comunali.

PROTEZIONE CIVILE REGIONALE: ALLERTA N. 78/2017

Allerta ROSSA per temperature estreme

03-08-2017

L’Agenzia Regionale di Protezione Civile dell’Emilia Romagna ha emesso L’Allerta Rossa di Protezione Civile 78/2017 dalle ore 12:00 del 3/8/2017 alle ore 00:00 del 5/8/2017 per persistenza temperature estreme – temperature massime superiori a 37° con punte fino a 40° e minime notturne superiori a 25°.

Gli avvisi e le allerta dell’Agenzia di Protezione Civile dell’Emilia Romagna

Si invita la popolazione ad adottare le misure di autoprotezione consigliate visionabili nei links sotto riportati.

GIUNTA COMUNALE – Le principali delibere approvate nella seduta del 3 agosto 2017

Accordi con Agenzia del Demanio e Acer per immobili pubblici, nuova tariffa per il camper service, bonifica ex Palaspecchi, campi sportivi in gestione

03-08-2017

Queste le principali delibere approvate nella riunione della Giunta comunale di giovedì 3 agosto:

Assessorato all’Urbanistica, Edilizia, Rigenerazione Urbana, assessore Roberta Fusari:

Accordo con l’Agenzia del Demanio per la valorizzazione turistica di immobili pubblici
‘Casa Lea’ a Pontelagoscuro (foto a sinistra), il ‘Palazzone di Marrara’ in via della Cembalina e la ‘Casermetta Dat Ca’ Olmo’ di Boara. Sono questi gli immobili, i primi due di proprietà comunale, l’altro di proprietà dello Stato, posti al centro di un protocollo d’intesa tra il Comune di Ferrara e l’Agenzia del Demanio per l’avvio di un’operazione di valorizzazione nell’ambito del progetto ‘Cammini e percorsi’. Progetto promosso dalla stessa Agenzia del Demanio, di concerto con MIBACT, MIT e ANAS Spa e in collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, nell’ambito del Piano Strategico di Sviluppo del Turismo 2017 – 2023, a supporto del Sistema Nazionale delle Ciclovie Turistiche e del Piano Straordinario della Mobilità Turistica. Obiettivo di ‘Cammini e percorsi’ è la valorizzazione di una rete di edifici di proprietà dello Stato e di altri Enti pubblici, legata al tema del turismo lento, lungo cammini storico-religiosi e percorsi ciclopedonali (coma la ciclovia VenTO che passa anche per il territorio ferrarese), da realizzare attraverso il recupero e il riuso degli edifici stessi da affidare mediante procedure a evidenza pubblica.
L’affidamento dei beni pubblici potrà avvenire tramite la concessione gratuita a imprese, cooperative e associazioni giovani, finalizzata proprio alla realizzazione di circuiti nazionali di eccellenza e alla promozione di percorsi pedonali, ciclabili e mototuristici; oppure tramite la concessione di valorizzazione, a privati che siano in grado di sostenere i costi di investimento per il recupero degli immobili. Il riuso dei beni potrà consentire l’avvio di attività e servizi di supporto alla fruizione dei cammini e dei percorsi ciclopedonali, di promozione del territorio, della mobilità dolce e del turismo sostenibile, come ad esempio: ospitalità alberghiera o extralberghiera, ristoro, aree e spazi attrezzati, punti vendita.
Con la sottoscrizione del protocollo d’pntesa, approvato oggi dalla Giunta, i due partner si impegnano in particolare a dare avvio all’iter di valorizzazione dei tre immobili individuati e a selezionare eventuali ulteriori immobili da inserire nel progetto.

Ad Acer la gestione dell’intervento di ristrutturazione della palazzina da adibire a delegazione comunale e sede della Polizia municipale
Sarà, come preannunciato, Acer a occuparsi, per conto del Comune di Ferrara, delle attività necessarie alla realizzazione dell’intervento di ristrutturazione della palazzina, nell’ambito del complesso dell’ex Palazzo degli Specchi, da adibire a delegazione comunale e sede di uffici della  Polizia municipale. Una convenzione, approvata stamani dalla Giunta, definisce nel dettaglio compiti e oneri dei due partner, attribuendo ad Acer, tra l’altro, lo svolgimento dell’attività di Rup, la redazione del progetto definitivo e di quello esecutivo, l’individuazione dell’esecutore dei lavori tramite procedura di gara, l’attività di direzione dei lavori e l’effettuazione del collaudo tecnico-amministrativo. Al Comune spetterà l’approvazione dei progetti e del collaudo, oltre alle verifiche in corso d’opera.
Il finanziamento dell’intervento di ristrutturazione sarà assicurato dalla somma di 3.990.100 euro introitata da parte del Comune di Ferrara dal Fondo Ferrara Social Housing sulla base della convenzione sottoscritta a Roma il 26 maggio scorso.
Il compenso che il Comune riconoscerà ad Acer per tutte le attività necessarie alla realizzazione delle opere ammonta a 335.500 euro oltre Iva e sarà liquidato in diverse tranche.

 

Assessorato ai Lavori Pubblici e Mobilità, Sicurezza Urbana, Protezione civile, assessore Aldo Modonesi:

Nuova tariffa per il camper service di via Rampari di San Paolo, dopo la riqualificazione dell’area
La Giunta comunale ha approvato la delibera relativa alla nuova tariffa giornaliera di 10 euro prevista per la sosta nell’area camper service di via Rampari di San Paolo a Ferrara, che sarà in vigore dal 4 agosto 2017. L’area è stata interessata nelle scorse settimane da lavori di riqualificazione, realizzati, in accordo con l’Amministrazione comunale, da Ferrara Tua srl, a cui competerà poi la gestione del sistema di accesso e utilizzo dell’area stessa. L’utilizzo dell’area di sosta avverrà esclusivamente tramite prenotazione e pagamento online.
[Memo – Venerdì 4 agosto alle 10.30 in via Rampari di San Paolo (ex area Brunelli), avrà luogo una conferenza stampa in occasione della riapertura ufficiale dell’area attrezzata per la sosta camper realizzata da Ferrara Tua. Per illustrare i dettagli dell’intervento e le nuove modalità di fruizione dell’area, all’incontro con i giornalisti interverranno il sindaco Tiziano Tagliani, il presidente della Holding Ferrara Servizi Paolo Paramucchi e il direttore di Ferrara Tua Stefano Lucci.]

 

Assessorato all’Ambiente, Lavoro, Attività Produttive, Sviluppo Territoriale, Personale, assessore Caterina Ferri:

Bonifica ex Palazzo degli Specchi: intervento d’ufficio del Comune in sostituzione alla proprietà
Ammonta a 145mila euro la spesa per i lavori urgenti di bonifica degli immobili e delle aree esterne del complesso del ‘Palazzo degli Specchi’ fatti eseguire, nello scorso mese di luglio, dal Comune di Ferrara in sostituzione alla proprietà dell’immobile. A fronte dell’inottemperanza dell’ordinanza comunale del giugno scorso che ingiungeva alla Società Ferrara 2007 spa di provvedere a interventi di disinfezione dei cumuli di rifiuti presenti all’interno degli immobili, raccolta e smaltimento in discarica autorizzata dei rifiuti, sfalcio dell’erba e svuotamento dalle acque meteoriche dei seminterrati, il Comune stesso, con un intervento d’ufficio (a spese degli interessati), ha provveduto a incaricare ditte specializzate che hanno poi eseguito i lavori.

Accordo per la continuità delle prestazioni indispensabili del Comune di Ferrara in caso di sciopero
Ha ottenuto il via libera della Giunta il protocollo di intesa tra Comune e organizzazioni sindacali   che individua i contingenti di personale comunale di diverse categorie e profili professionali e dei titolari di posizioni dirigenziali, addetti ai servizi minimi essenziali, per garantire la continuità delle prestazioni indispensabili in caso di sciopero.

 

Assessorato al Decentramento e Sport, assessore Simone Merli:

Un bando di gara per la gestione del campo di calcio comunale di Fossanova San Marco
Avrà scadenza il 30 giugno 2024 la concessione in gestione del campo di calcio comunale di Fossanova San Marco che sarà oggetto di un prossimo bando di gara. Il canone annuo abbattuto che sarà posto a base d’asta, soggetto a rialzo, è 1.575 euro (oltre Iva).

Il campo di beach volley di piazzale Giordano Bruno affidato in gestione all’Asd Uisp Tennis Club
La gestione e la manutenzione dell’area sportiva attrezzata con campo in sabbia per beach volley e beach tennis in piazzale Giordano Bruno saranno affidate all’Asd Uisp Tennis Club. Quest’ultima, già concessionaria dei vicini campi da tennis di via Ortigara, risulta infatti l’unica in grado di garantire sia l’utilizzo di spogliatoi e servizi igienici ai frequentatori dell’area sportiva sia personale immediatamente reperibile da dedicare alla custodia e alla manutenzione dell’area. Per la manutenzione e per la realizzazione di iniziative che valorizzino l’attività giovanile e l’inclusione di persone con disabilità è previsto un contributo annuo di 3mila euro che sarà erogato a seguito della presentazione della rendicontazione delle spese sostenute dal concessionario.

 

Le delibere approvate nel corso delle sedute della Giunta comunale vengono pubblicate nei giorni successivi, con le modalità e nei termini di legge, sulle pagine internet dell’Albo Pretorio on line del Comune di Ferrara all’indirizzo http://www.comune.fe.it/index.phtml?id=1818 

Combattere le disuguaglianze, una missione per il benessere della collettività

03-08-2017

Quando le scelte e le azioni di politiche economiche messe in campo dai governi nazionali e locali non raggiungono gli obiettivi che si prefiggono o, peggio ancora, producono effetti negativi sulla collettività, la scienza viene in aiuto ai decisori con quei ricercatori che hanno avuto il coraggio e la costanza di condurre importanti studi epidemiologici, di valutare le relazioni tra fattori di rischio e sviluppo di malattia, approfondire e confrontare i risultati a livello internazionale. In questo frangente mi hanno colpito – e stimolato a recuperare la necessaria documentazione – gli studi di Sir Michael Marmot, docente di Epidemiologia e Salute Pubblica alla University College di Londra: a lui è attribuita una intensa attività di ricerca basata sulla osservazione e il confronto di popolazioni, sullo studio degli emigranti e lo sviluppo di malattia strettamente connesso con gli stili di vita e con l’inserimento sociale, sulla relazione tra malattia e deprivazione. Questi studi sono stati condotti nell’arco di oltre 40 anni, durante la sua permanenza nelle università dell’Australia, sua terra di origine, e degli Stati Uniti. Lo studioso, recentemente ospite al “Festival dell’Economia” di Trento (giugno 2017), è stato protagonista di una articolata audizione organizzata dall’Istituto Superiore della Sanità in Senato (gennaio 2017), nel corso della quale ha potuto illustrare il contenuto del suo ultimo libro “La salute disuguale”. In questo saggio scientifico, vengono riportati i risultati salienti di studi sul tema delle disuguaglianze, mettendo in relazione i dati sull’aspettativa di vita e sulle condizioni economiche e sociali delle popolazioni nel mondo.

Sir Marmot ha raccolto, elaborato e analizzato evidenze scientifiche giungendo alla conclusione che ideterminanti sociali per la salute’ sono strettamente connessi al livello di benessere economico e sociale dei cittadini. Per determinanti della salute si intendono tutti quei fattori la cui presenza modifica in senso positivo o negativo lo stato di salute di una popolazione. Dalla fine degli Anni ’90 e, in particolare negli ultimi dieci anni, numerosi studi internazionali hanno approfondito questo tema arrivando anche ad identificare una stima quantitativa del loro impatto sulla aspettativa di vita, sulla longevità delle comunità, utilizzata come indicatore indiretto dello stato di salute: i fattori socio-economici e gli stili di vita contribuiscono al suo raggiungimento per il 40-50%; lo stato e le condizioni dell’ambiente per il 20-30%; l’eredità genetica per un altro 20-30%, e i servizi sanitari per il 10-15%. Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità – per la quale Marmot dal 2005 al 2008 ha assunto il ruolo di presidente della Commissione sui Determinanti sociali della salute (*) – è scesa in campo su questo fronte, proponendo un elenco di prerequisiti della salute, ossia di situazioni che è necessario affrontare nelle comunità affinché i cittadini (e i decisori delle politiche sanitarie, dell’ambiente, dello sport, ….) acquisiscano la consapevolezza e decidano non solo di curare la malattia ma, prima, di perseguire il benessere fisico e sociale dei propri componenti.

Concetti e indicazioni che possono sembrare scontati, quasi banali, ma ad una attenta e reale valutazione delle dinamiche economiche e sociali che quotidianamente viviamo, sono modelli spesso non perseguiti o non applicati efficacemente con adeguate e mirate politiche e strategie operative. Dove infatti si evidenziano le maggiori criticità sociali ed economiche, nelle cosiddette periferie metropolitane, nei centri colpiti da crisi occupazionali, nei piccoli centri abbandonati dai giovani e presidiati da popolazione quasi esclusivamente anziana, è lì che lo Stato, le Istituzioni pubbliche dovrebbero intervenire con decisione, creando reti qualificate e non precarie di operatori specializzati in ogni campo, investendo su strutture e servizi culturali e sanitari, sull’educazione e istruzione qualificata sin dalla nascita a sostegno delle famiglie, creando posti di lavoro sulla base delle esigenze e peculiarità del territorio. Tutte azioni che andrebbero considerate, da parte degli amministratori pubblici a qualsiasi livello, imprescindibili e da attuare seriamente e con urgenza, senza vincoli di bilancio o dannose ingerenze del mondo finanziario-speculativo. Se l’obiettivo primario della politica è – come dovrebbe – il benessere dei cittadini, di tutti i cittadini, occorre partire quindi dai più deboli socialmente ed economicamente, da quelli che per tanti aspetti e ragioni sono “a rischio” o sono ai margini della società perchè senza lavoro, senza adeguata istruzione, e di conseguenza in precarie condizioni sociali e di salute.

Lo studio già avviato in passato del legame diretto fra reddito e salute, chiamato gradiente sociale, aveva messo in evidenza le ingiustizie e le disuguaglianze in termini di cause evitabili di malattia, tra Paesi in via di sviluppo e Paesi più ricchi. Ciò che invece la Commissione dell’OMS mette allo scoperto nella relazione del 2008, in modo chiaro e netto, è che esistono “gradienti di salute” anche all’interno della stessa nazione. In Italia il gradiente sociale della popolazione è attualmente ancora di ampiezza contenuta poichè – seppur tra difficoltà, piccoli e costanti arretramenti o in diversi casi, esempi di cattiva gestione di risorse – la rete sanitaria, sociale e dell’istruzione, costruita nel dopoguerra e consolidata negli Anni ’70 e ’80, ha mantenuto e mantiene ancora la sua funzione di protezione sociale diffusa. Ma qualcosa sta cambiando e i segnali sono evidenti: tagli verticali di risorse economiche, privatizzazioni di alcuni settori-servizi e soprattutto la precarizzazione del lavoro, sono elementi che stanno minando pesantemente la tenuta strutturale e organizzativa di un Servizio Sanitario Nazionale, già inviadiato da molti paesi esteri. Anche il mondo della scuola evidenzia da tempo notevoli criticità e malesseri di chi vi lavora quotidianamente, come docenti e dirigenti.

Nel proprio lavoro, inoltre, Sir Marmot sottolinea anche come lo studio dei determinanti sociali diventi strategico nel mettere in relazione come una situazione di criticità socio-assistenziale possa favorire la presenza e la diffusione di fenomeni di criminalità, mentre l’investire risorse economiche e umane e attuare azioni di sostegno concrete – andando a valutarne costantemente esiti ed efficacia – con progetti specifici e reti di tutela (cioè lavoro, istruzione e formazione, servizi sanitari e sociali) , porti a un miglioramento effettivo sul fronte sicurezza.

Alla base delle politiche economiche, sociali e sanitarie dei Governi per il benessere della collettività ci deve pertanto essere conoscenza e consapevolezza dei determinanti sociali per la salute, che diventano concetti guida operativi per tutti coloro che interagiscono ai diversi livelli: istituzioni, partiti, associazioni, gruppi informali, cittadini più o meno organizzati e attivi.

“Fate qualcosa. Fate di più. Fatelo meglio” è l’invito pressante del professor Marmot affinché le disuguaglianze economiche e sociali vengano colmate e i cittadini possano avere ‘pari opportunità e aspettative di vita’. La diffusione capillare e tempestiva di questi studi e conoscenze fornisce certamente un contributo informativo stimolante, utile, concreto e costruttivo, perchè il benessere dei singoli cittadini si fonda sul benessere di tutta la collettività, nessuno escluso.

Risulta così semplice e lineare per tutti pensare e auspicare che i decisori temporaneamente in carica, coloro che hanno ricevuto dai cittadini la fiducia e la delega ad operare e risolvere le problematiche, ma anche coloro che si impegnano e aspirano a governare la ‘cosa pubblica’, non possano sottrarsi al considerare i risultati di questi studi scientifici e all’agire senza tentennamenti di conseguenza.

[Alessandro Zangara]

 

(*) – La Commissione dell’OMS, presieduta da Sir Marmot, ha lavorato per tre anni sul tema dei determinanti sociali della salute e ad agosto 2008 ha pubblicato i risultati in un rapporto intitolato “Closing the Gap in a Generation: Health Equity through Action on the Social Determinants of Health”. [“Ridurre il divario in una generazione: equità nella salute attraverso azioni sui Determinanti Sociali della Salute” – rapporto scaricabile in fondo alla pagina] – La foto di Sir Michael è tratta dal profilo Twitter @MichaelMarmot

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[fonte: http://www.epicentro.iss.it/temi/politiche_sanitarie/MarmotIss2016.asp]

Politiche sanitarie

LA SALUTE DISUGUALE: la lezione di Sir Michael Marmot *

di Simona Giampaoli e Giuseppe Traversa – Istituto Superiore di Sanità

(*) tutta la documentazione è scaricabile in fondo alla pagina

 

26 gennaio 2017 – In una sala piena di ascoltatori lo scorso 23 gennaio Sir Michael Marmot, in occasione della presentazione dell’edizione italiana del suo libro (“La salute disuguale: la sfida di un mondo ingiusto” – Il Pensiero Scientifico Editore 2016) così ha iniziato la sua lettura: «Mary si è impiccata nel maggio del 2011. È stata trovata nel cortile della casa dei suoi nonni in una riserva di nativi canadesi della provincia della British Columbia. Aveva quattordici anni, era un’aborigena, canadese delle Prime Nazioni. La sua storia ha alcune specificità individuali, come in ogni storia di suicidio. Era stata oggetto di abusi fisici ed emotivi sia in casa sia nella sua comunità, probabilmente anche sessuali. Sua madre era una persona mentalmente instabile e udiva delle voci che le dicevano di “staccare” la testa alla sua bambina. I funzionari addetti a investigare su quel suicidio lo avevano attribuito al cattivo funzionamento del sistema di welfare per i bambini e al fatto che nessuno aveva preso sul serio le sue lamentele per gli abusi subiti né aveva agito in alcun modo. Si può guardare alla vita, così tristemente breve, di Mary anche in un altro modo, rendendosi conto che, sebbene la sua tragedia personale sia unica, ci sono molti giovani aborigeni canadesi che hanno simili, tragiche esperienze. In effetti, il tasso di suicidio nei giovani aborigeni della British Columbia è cinque volte superiore alla media che si osserva in tutti i giovani canadesi. Non si può comprendere pienamente perché Mary non abbia intravisto alcuna via di uscita, se non ci si domanda perché così tanti giovani aborigeni della British Columbia sono arrivati a un simile punto di disperazione. […] Quali sono le caratteristiche che distinguono le comunità dove si sono verificati i suicidi da quelle che non sono state così colpite? Il punto di partenza è… la povertà».

Nella sua lunga esperienza di clinico ed epidemiologo in Australia, negli Usa e in Inghilterra, Michael Marmot ha studiato diverse popolazioni, dai giapponesi emigrati nelle Hawaii e in California, agli statali inglesi e ha evidenziato come la deprivazione e il livello socio-economico sono causa di malattia, allo stesso modo del fumo di sigarette, della pressione arteriosa e della colesterolemia. Sono, infatti, le persone socialmente più disagiate, con una scolarità più bassa e minore controllo sulla propria esistenza, quelle che si ammalano di più, poiché le condizioni di povertà e lo svantaggio sociale sono associate a una maggiore frequenza di fattori di rischio individuali, a stili di vita non salutari e ad ambienti di vita più degradati. Un esempio è dato dalla distribuzione della prevalenza dell’obesità: dai dati risulta che mettendo a confronto i due estremi – cioè il 10% della popolazione più svantaggiata con il 10% dei meno disagiati – la prevalenza dell’obesità nel primo gruppo risulta il doppio rispetto al secondo. E tra i bambini questo gap appare in aumento.

Le azioni suggerite da Marmot sono semplici, potrebbero apparire scontate se non fosse per la necessità di scelte politiche. Si parte dall’istruzione: tutti i bambini, a qualsiasi livello socio-economico appartengano, hanno il diritto a iniziare il proprio percorso di vita avendo a disposizione un’istruzione di “buona qualità” fin dalla scuola materna. È questo che crea la differenza iniziale e che verosimilmente spiega perché Paesi con un reddito pro-capite relativamente basso, come Costa Rica e Cuba, hanno visto ridurre, in relativamente pochi anni, la mortalità infantile addirittura al di sotto di Paesi come gli Stati Uniti, che sono ben più ricchi e sviluppati. Occupazione e condizioni di lavoro favorevoli, assieme a un reddito minimo per garantire una vita sana, sono le opzioni che un Paese attento ai propri cittadini dovrebbe offrire.

Nel richiamare l’attenzione verso i determinanti sociali di salute, Marmot mostra come tutti sono chiamati a contribuire per ridurre le disuguaglianze di salute. Da coloro che governano gli stati agli amministratori delle città, dagli insegnanti ai pompieri, ciascuno può giocare un ruolo attivo nel promuovere la salute all’interno dell’ambiente lavorativo, nei gruppi professionali, nelle comunità. Istruzione, cultura, lavoro, ambiente, socialità, tutte condizioni che permettono di fare scelte in libertà, dando a ciascuno il diritto del controllo sulla propria vita. Dunque, un approccio life course, che abbraccia tutte le fasi della vita, evocato dalla citazione – che l’autore riporta sia nel libro che nella presentazione – tratta da Il Grande Gatsby di Francis Scott Fitzgerald: «Così continuiamo a remare, barche contro corrente, risospinti senza posa nel passato – So we beat on, boats against the current, borne back ceaselessly into the past».

Michael Marmot ha ribadito «Nulla di ciò che riguarda le iniquità di salute è inevitabile, è indispensabile creare le condizioni per cui vale la pena di vivere pienamente»; inoltre, superando la visione di una società divisa tra ricchi e poveri, suggerisce che gli interventi correttivi necessari per abbattere le disuguaglianze di salute non si devono concentrare unicamente sui gruppi che vivono nelle condizioni peggiori, ma si devono estendere a tutta la comunità.

«È per questo» sottolinea Walter Ricciardi, presidente Iss «che oltre alle responsabilità personali contano le politiche. Non solo quelle relative alla sanità pubblica, volte a ridurre l’esposizione ai fattori di rischio e a promuovere l’accesso ai servizi sanitari, ma anche interventi mirati alle cosiddette “opzioni di default“, delle quali spesso non siamo neppure consapevoli, come la quantità di sale contenuta negli alimenti conservati, o la facilità di accesso ai distributori di merendine e di bevande zuccherate nelle scuole. Infine, sono cruciali interventi per ridurre le disuguaglianze fra Paesi e all’interno di ciascun Paese, per dare più opportunità a ciascuno in ogni fase della vita – dalla nascita alla vecchiaia – e per fare in modo che ciascuno senta di avere maggiore controllo sulla propria esistenza».

Il 24 gennaio Michael Marmot è stato ospitato dalla Commissione Igiene e Sanità del Senato, alla sala Zuccari, dove alla presenza di senatori e autorità ha ribadito, pur dichiarandosi “non politico”, i risultati delle sue ricerche che comunque hanno una profonda rilevanza di politica sociale.

 

Riferimenti, link e documentazione utile

 

TURISMO – Sabato 26 e domenica 27 agosto a Sabbioncello San Vittore di Copparo con i preparativi delle mongolfiere

Anteprima del Ferrara Balloons Festival a Villa La Mensa

03-08-2017

COMUNICATO a cura di Ferrara Fiere Congressi
Sabato 26 e domenica 27 agosto 2017
ci sarà l’anteprima del Ferrara Balloons Festival a Villa La Mensa, a Sabbioncello San Vittore di Copparo. Il Ferrara Balloons Festival è il più importante festival delle mongolfiere in Italia e uno dei più prestigiosi d’Europa che si terrà a Ferrara dall’8 al 17 settembre al Parco urbano Giorgio Bassani.
Copparo ospiterà l’anteprima, in un weekend che vuole restituire a Villa La Mensa un ruolo unico in questo lembo di territorio ferrarese. La Villa sarà straordinariamente aperta per questa anteprima e gli spettatori potranno gratuitamente assistere al gonfiaggio delle mongolfiere, osservare le manovre dei piloti, sentire il rumore e il calore dei bruciatori e provare l’emozionante esperienza di un volo vincolato che, ancorato a terra in tutta sicurezza, permetterà di godere del panorama dall’alto. Non mancherà poi l’occasione di entrare nell’involucro di una mongolfiera e scoprire i segreti che la fanno volare.
L’evento è organizzato da Ferrara Fiere Congressi in collaborazione con il Comune di Copparo e l’Unione dei Comuni Terre e Fiumi.
La due giorni sponsorizzata anche da aziende del territorio vedrà, oltre ai laboratori creativi, uno spazio adeguatamente pensato per i più piccoli con gonfiabili e giochi di vario tipo, una mostra fotografica a tema “mongolfiere” organizzata dal Fotoclub “Il Torrione” di Copparo, una ‘camminata di comunità’ promossa dal Gruppo Cammino Copparo in collaborazione con Invicta e due cicloescursioni promosse da Fiab Ferrara e Biblioteca Comunale di Copparo.
L’area ristoro e il “Chic Nic” organizzato da Feshion Eventi permetteranno di gustare i prodotti del territorio in una cornice magica.
L’ingresso e il parcheggio sono gratuiti.
Per informazioni: sito www.ferrarafestival.it

Da rifiuti a risorse: il settore ambiente de Il Germoglio

Nonostante quello che Donald Trump pensa e dice delle notizie, degli studi e delle preoccupazioni riguardo il global warming, a metà mese il maxi iceberg Larsen C si è staccato dall’Antartide: con i suoi 5.800 chilometri quadrati supera le dimensioni della Liguria e l’acqua che contiene è pari a tre volte quella del lago di Garda ed equivalente a quella consumata in media nel mondo nell’arco di cinque anni.
Nel frattempo, per tornare – letteralmente – al giardino di casa nostra, l’Italia è alle prese con la siccità: il nostro Paese si trova a dover fronteggiare la mancanza di 20 miliardi di metri cubi d’acqua, una quantità pari all’intero lago di Como.
Per fortuna le istituzioni europee sembrano non pensarla come il Presidente Usa. Ecco perché, nell’ambito della strategia Europa 2020, il programma di azione per l’ambiente si chiama “Vivere bene entro i limiti del nostro pianeta”. Al suo interno particolare attenzione è posta sulla trasformazione dei rifiuti in una risorsa, favorendo la prevenzione, il riutilizzo e il riciclaggio e rinunciando a metodi inefficienti e nocivi, come le discariche.

Ma in tutto ciò la domanda che sorge spontanea è: noi che possiamo fare?
Ecco un piccolo esempio, proprio su ciò che con ogni probabilità state usando per leggere questo articolo. Lo sapevate che si può smaltire gratuitamente il proprio smartphone, il proprio tablet o qualsiasi Raee – rifiuti da apparecchiature elettroniche ed elettriche – di piccole dimensioni nei punti vendita senza alcun obbligo di acquisto? È quanto prevede da luglio 2016 il decreto legislativo ‘uno contro zero’: consegna gratuita dei raee di dimensioni inferiori a 25 cm presso i punti vendita con superfici superiori a 400 mq (il servizio è facoltativo per i negozi più piccoli) senza alcun obbligo di acquisto.
I rifiuti da apparecchiature elettroniche ed elettriche rappresentano la categoria di rifiuti in più rapido aumento a livello globale, con un tasso di crescita del 3-5% annuo, tre volte superiore ai rifiuti normali. Ed è così anche nell’Unione Europea, dove i raee hanno un tasso annuo di crescita stimato tra il 2,5 e il 2,7%. Eppure secondo una ricerca realizzata da Ipsos Italia per Ecodom – consorzio italiano che si occupa del recupero e riciclaggio di elettrodomestici – e Cittadinanzattiva sui comportamenti degli italiani nella gestione dei raee, meno di un intervistato su 4 (18%) li riconosce correttamente e due su cinque (40%) ne hanno solo un’idea approssimativa, mentre la maggioranza relativa (42%) non li conosce affatto. La percezione sul grado di rischio di queste apparecchiature appare comunque elevata, anche tra chi non le conosce, per le conseguenze dannose che il mancato trattamento può avere sull’ambiente e per le sostanze inquinanti contenute in alcuni componenti.

A Ferrara e provincia, per lo smaltimento corretto dei raee secondo le normative vigenti, basta contattare il Settore Ambiente della Cooperativa Il Germoglio: “oramai una sicurezza” per imprese e privati, scherza Tania Gamberini, referente del settore insieme a Nicola Cirelli. La raccolta dei raee è “una delle attività storiche” di questo settore della cooperativa, insieme a quella di carta e cartone e allo smaltimento di ingombranti (per esempio armadi e scaffali) e alla raccolta e ritiro dei prodotti esausti della stampa elettronica (toner, cartucce e nastri per stampanti, fax e fotocopiatori). Il Germoglio è l’unica realtà sul territorio di Ferrara e Rovigo e relative provincie a fornire gratuitamente quest’ultimo servizio alle aziende pubbliche e private. Avete presente gli ecobox verdi che si vedono spesso negli uffici? Con ogni probabilità sono distribuiti e ritirati dalla cooperativa. Nel 2016 il Settore ambiente ha raccolto 51 mila kg di toner e 366 mila kg di raee.

Ma non è finita qui: l’obiettivo da raggiungere è ‘rifiuti zero’. Ecco perché ciò che viene raccolto spesso viene anche recuperato e riutilizzato, per esempio facendone arredi per i locali 381 del Settore ristorazione oppure, quando possibile, fornendo materiale per le attività dei Settori infanzia e minori. Tania mi mostra la legge regionale 16/2015, che non a caso si intitola “Disposizioni a sostegno dell’economia circolare, della riduzione della produzione dei rifiuti urbani, del riuso dei beni a fine vita, della raccolta differenziata”: “più recupero significa meno smaltimento, che dovrebbe essere ‘l’estrema ratio’, solo l’ultima fase della gestione dei rifiuti, prima vengono: prevenzione, preparazione per il riutilizzo, riciclaggio, recupero”. In più “noi qui differenziamo e smaltiamo separatamente anche ciò che non è possibile recuperare, riducendo al minimo l’impatto ambientale di rifiuti, come per esempio i toner o i raee, che se smaltiti a livello indifferenziato avrebbero un alto livello inquinante”. Ma in realtà Il Germoglio cerca di ridurre al minimo l’impronta ecologica in ogni aspetto della sua attività: “tutte le luci degli uffici e del magazzino di via Boito – la sede della cooperativa, ndr – sono state sostituite e ora sono a led, il 43% dell’energia che utilizziamo nelle nostre attività proviene da fonti rinnovabili, prodotta per esempio tramite gli impianti fotovoltaici che abbiamo realizzato qui e al nido Don Dioli fra 2008 e 2010”.

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Tania mi spiega poi che, proprio partendo dal tema dell’economia circolare, ora il Settore ambiente sta cercando di ampliare “l’attività più recente, quella dei prodotti rigenerati, anche attraverso uno shop online che sarà attivo sul sito della cooperativa entro la fine del 2017”. “L’elemento su cui dobbiamo fare ancora molta strada è l’importanza della componente della scelta ambientale”: “un toner rigenerato da noi costa circa il 50% del suo prezzo originale, se si acquistano i compatibili si scende al 15-20%”, spiega Tania, per questo è importante far aumentare la consapevolezza sulla loro pericolosità e l’importanza del loro recupero.
Una lavatrice, per esempio, può rappresentare una fonte d’inquinamento, per la presenza di sostanze dannose (come mercurio e PCB), ma se viene smaltita correttamente si possono ricavare molte materie prime utili. Da una lavatrice, composta in media per il 61% da ferro, per il 6,4% da plastiche di diverso genere, per l’1,7% da rame e per l’1,3% da alluminio, possono ‘rinascere’ 40 kg di ferro, pari a 19 pentole da cucina, 1 kg di alluminio, pari a 52 lattine, 1 kg di rame, con cui realizzare 2 metri di cavo elettrico e 4 kg di plastiche, con cui si potrebbe produrre una comoda sedia da giardino. Inoltre, il riciclo di una lavatrice permette di evitare l’immissione in atmosfera di 7,5 kg di anidride carbonica e il risparmio di 36,7 kWh di energia elettrica.

Inoltre, i prodotti de Il Germoglio – dalle bici con pedalata assistita alle lavatrici, ai pc, ai toner – hanno anche un altro valore aggiunto: “si fanno rientrare in circolo cose con un alto livello qualitativo, riducendo l’impatto ambientale e accrescendo invece l’impatto a livello sociale”.
Tutto il lavoro del Settore Ambiente viene svolto “con progetti di integrazione sociale” attraverso la legge 381 o la legge Smuraglia. Il Germoglio fa parte, infatti, del progetto regionale ‘Raee in carcere’, che permette di realizzare una parte del processo di trattamento-smontaggio dei raee provenienti dalle isole ecologiche e successivamente inviati agli impianti di trattamento rifiuti: “abbiamo due persone assunte in carcere che fanno tutto il lavoro di separazione dei materiali dei raee R2-grandi bianchi, le lavatrici per esempio”, spiega Tania. Nel solo laboratorio della casa circondariale di Ferrara dal febbraio 2010, anno della sua attivazione sono state assunte 12 persone e sono stati lavorati 1.584.782 kg di raee.
Quindi in un certo senso “si recuperano e si riattivano non solo le cose e i materiali, ma anche le persone” scherza Tania.

Per maggiori info
Il Germoglio-Settore Ambiente
ambiente@ilgermoglio.fe.it

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