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Giorno: 14 Agosto 2017

Coldiretti, danni per milioni dal maltempo

Da Coldiretti

Si allunga la lista dei danni subiti dalle imprese agricole colpite dalla furia del maltempo di giovedì scorso. Mezza provincia interessata per danni nell’ordine di milioni di euro. Necessario documentare e segnalare i problemi subiti.

È drammatica la conta dei danni che hanno subito le aziende agricole nell’area del ferrarese da Fiscaglia verso la costa e tutta l’area del Parco del Delta. Ma non mancano segnalazioni da Masi Torello, Ostellato, Portomaggiore, per proseguire con Codigoro (Mezzogoro in particolare sembra essere uno degli epicentri della tempesta che ha messo ko decine di aziende, di capannoni, di case, di alberi), Mesola, Goro, Lagosanto, Comacchio, specie nella zona dei Lidi.
Le forti raffiche di vento che hanno superato in alcuni momenti i 100 km/h, con grandine e forti scrosci di pioggia torrenziale, hanno provocato danni particolarmente ingenti a capannoni e magazzini, scoperchiati e rovinati fin nelle strutture portanti.
“Non è ancora possibile fare una stima realistica dei danni – commenta Coldiretti – sono ancora molti gli agricoltori che devono fare i primo conteggi e segnalarlo ai nostri uffici. Dai primissimi dati, relativi a circa un centinaio di nostri associati, l’ordine di grandezza tuttavia sarà di alcuni milioni di euro, non tutti risarcibili dalle assicurazioni, così come per i raccolti, in particolare la frutta ormai prossima alla raccolta, o i pomodori, che se non raccolti tempestivamente potrebbero in breve lamentare ulteriori danni e deprezzamento”.
“Arrivano segnalazioni di danni anche alle strutture delle reti antigrandine – continua la nota di Coldiretti – degli impianti irrigui, delle celle per la conservazione di frutta e ortaggi, oltre che i tetti o anche le mura di magazzini, tettoie, capannoni, mezzi agricoli danneggiati nel crollo dei soffitti, casse e bins dispersi o danneggiati irreparabilmente. Alcuni associati tra Mezzogoro e Mesola lamentano danni anche alla propria casa di abitazione e a serre. Risultano divelti dalle raffiche di vento anche diversi pioppeti e vigneti.”
Insomma un evento catastrofico, per il quale è necessario documentare i danni, anche fotograficamente, oltre che in modo descrittivo, affinché si possa rafforzare la richiesta di attivazione dello stato di crisi e di calamità che la Regione ha avviato per dare una risposta a coloro i quali non potranno contare sui risarcimenti delle assicurazioni, utilizzando i fondi e le procedure della protezione civile per i casi di calamità eccezionali. A questo proposito occorre che le segnalazioni con la prima sommaria descrizione del danno subito, vengano indirizzate principalmente ai Comuni, oltre che contattare, anche telefonicamente, i propri uffici di zona per effettuare le opportune segnalazioni di danni da trasmettere sia alle proprie compagnie assicurative, avviando così la procedura di risarcimento.

Gran finale della rassegna Teatro Estate con i Burattini di Mattia Zecchi

Da Comune di Comacchio

Giunge al termine la quinta edizione di “Teatro Estate”, la rassegna itinerante che dal 2013 anima l’estate sulle piazze dei lidi. Mercoledì 16 agosto alle ore 21:15 in viale Carducci a Lido Estensi, sarà recuperato lo spettacolo del 28 giugno, rimandato per maltempo. Protagonisti sulla scena saranno i Burattini di Mattia Zecchi. Artista spesso ospite delle programmazioni di questi anni, interprete della tradizione emiliana degli eroi del teatrino, si distingue per la poliedricità ed al contempo il talento e la vastità del repertorio. Al Lido degli Estensi presenterà uno spettacolo in allestimento originale:
Fagiolino Medico per Forza. Un grande classico che affonda le radici nei canovacci della Commedia dell’Arte, e che l’artista propone in una interpretazione caratterizzata dalla dinamicità e dalla spassosissima verve comica propria della sua poetica scenica: in una spirale di equivoci e comicissimi fraintendimenti, il boscaiolo Fagiolino viene presentato alla corte del Re, suo malgrado come grande medico, per curare l’improvviso mutismo che affligge la figlia Principessa. Grazie alla sua celebre arguzia, l’eroe del teatrino sarà chiamato a risolvere l’enigma e le avversità che gli si pareranno incontro sul percorso, sino a scoprire il vero male della giovane discendente della casata reale.
Mattia Zecchi, da Crevalcore, è una giovane rivelazione del panorama bolognese del Teatro dei Burattini, che dopo un apprendistato con i maestri emiliani, porta in scena con talento le storie ed i personaggi della tradizione, debitamente reinventati ed attualizzati. Brillante interprete della maschera di Fagiolino, è apprezzato sul panorama nazionale e ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra i quali il “Premio Ribalte di Fantasia 2007”, “Premio Benedetto Ravasio 2010”, ma è anche finalista al “Campogalliani d’Oro 2010”. Attenta è stata la selezione compiuta dal direttore artistico Massimiliano Venturi, tanto per quanto concerne gli artisti quanto per gli spettacoli, uniti tra loro da una vena comica e da una leggerezza nella fruizione. Produzione artistica e fattura artigianale denotano la qualità ed unicità di tutti gli spettacoli portati in scena durante l’estate. Spaziando tra linguaggi teatrali popolari che affondano le proprie radici nella Commedia dell’Arte, il cartellone di quest’anno ha offerto ampio spazio a burattini e figure, senza tralasciare il teatro comico e di strada, in un’ottica di fruizione popolare che ha assicurato interesse e divertimento agli spettatori di ogni età. I sei appuntamenti realizzati presso i Lidi Estensi, Pomposa, Scacchi e Volano hanno registrato una grande affluenza e gradimento di pubblico. La programmazione, realizzata da Bialystok Produzioni con la direzione artistica di Massimiliano Venturi, è gemellata con la rassegna ravennate “Burattini alla Riscossa!”. Le due rassegne sono parte integrante di un
cartellone che sta attraversando le due provincie, realizzato con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna. L’ingresso anche per l’ultimo spettacolo in programma è naturalmente gratuito. Per informazioni: 349/0807587

Allarme uova contaminate: necessario rendere più evidente l’informazione sull’origine di tutti gli alimenti e fare trasparenza nei flussi di importazione dall’estero

Da Coldiretti

Rendere sempre più trasparente l’origine dei prodotti di tutti gli alimenti. È la richiesta di Coldiretti Emilia Romagna dopo che sono stati fatti i primi sequestri anche sul territorio italiano e dopo che il nostro Paese è stato inserito tra quelli che hanno ricevuto uova dalle aziende coinvolte nello scandalo delle uova contaminate in Olanda con l’insetticida Fipronil. Se sulle uova in guscio è presente l’indicazione di origine, è però necessario – afferma Coldiretti Emilia Romagna – migliorarne la visibilità scrivendo chiaramente anche sulle confezioni e sui cartoni da dove arrivano le uova e rendere riconoscibile ogni possibile informazione ai consumatori dell’origine dei prodotti agricoli utilizzati anche nei prodotti trasformati.
Due italiani su tre (66%) sono preoccupati – secondo una indagine Coldiretti/Ixé – dell’impatto di quello che mangiano sulla salute anche per effetto del ripetersi di emergenze sanitarie che hanno caratterizzato l’ultimo secolo, dalla mucca pazza fino allo scandalo delle uova contaminate.
L’esperienza di questi anni – sottolinea Coldiretti regionale – dimostra che, con la globalizzazione dei mercati, le emergenze alimentari si diffondono rapidamente nei diversi continenti e che quindi le norme per favorire gli scambi commerciali soprattutto nell’agroalimentare vanno accompagnate da un impegno per il rispetto del principio della precauzione e nel rafforzamento dei controlli a garanzia della sicurezza alimentare dei cittadini, ma purtroppo non viene fatto, a partire dal Trattato di libero scambio con il Canada (CETA) in corso di ratifica in Italia.
Da tutti gli scandali alimentari – afferma Coldiretti regionale – emerge la forte necessità di una informazione corretta e tempestiva che non lasci spazio a campagne dai toni allarmistici e del tutto infondati. Oltre all’etichetta di origine in tutti i prodotti alimentari, occorre – afferma Coldiretti – togliere il segreto sui flussi commerciali con l’indicazione delle aziende che importano materie prime dall’estero per consentire interventi mirati.
L’Emilia Romagna – ricorda Coldiretti regionale – con 1,7 miliardi di pezzi è uno dei principali produttori italiani di uova.

S. Messa Mons. Perego a Comacchio (13 agosto 2017)

Da Organizzatori

” San Cassiano, esempio di educatore alla vita buona del Vangelo

«L’educatore deve accompagnare il giovane, prenderlo per mano insegnandogli il rispetto, l’accoglienza e l’uso critico della ragione». Il nostro Arcivescovo Mons. Gian Carlo Perego ieri, domenica 13 agosto, durante l’omelia della Santa Messa concelebrata nella Concattedrale di Comacchio ha colto l’occasione della festività di San Cassiano di Imola (240-304 ca.), patrono della città, per riflettere sull’importanza della missione pedagogica che spetta ad ogni adulto.

La funzione, accompagnata dai canti della Schola Cantorum “San Cassiano”, ha preso avvio alle ore 18 alla presenza di varie autorità civili e militari: Denis Fantinuoli, vice Sindaco, Tenente di Vascello Fabrizio Vittozzi, Comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Porto Garibaldi, Tenente Andrea Coppi, Comandante del Comando Compagnia Carabinieri di Comacchio, il Comandante della Tenenza della Guardia di Finanza di Comacchio, il Comandante del Comando di Polizia Municipale, Dott. Paolo Claps, oltre a rappresentanze della Protezione Civile Trepponti, delle associazioni combattentistiche e d’arma, del Gruppo Costantino Guidi di Comacchio e di Porto Garibaldi, M. B. V. M. – Gian Roberto Genta (ANMI). Prima dell’inizio della S. Messa oltre al busto reliquario del Santo patrono posto sull’altare, Mons. Perego ha benedetto anche una delle otto imbarcazioni tipiche – le “vulicepi” – protagoniste della Gara tradizionale di San Cassiano, la regata svoltasi dopo la funzione nel canale navigabile Comacchio-Porto Garibaldi, e che, per la cronaca, ha visto la vittoria di Adolfo Mezzogori e Nazzareno Cavalieri. Alcuni barcaioli hanno omaggiato l’Arcivescovo con un piatto tipico dipinto.

«Il Santo Patrono – ha esordito l’Arcivescovo nella sua omelia – lega la fede alla terra attraverso la propria testimonianza». Così nello specifico San Cassiano, insegnante-martire, «è un educatore, in lui la fede passa attraverso l’insegnamento, la pazienza, l’amore, la costanza e la prudenza. In un mondo come il nostro in continuo mutamento – ha proseguito – la Chiesa ci invita a essere educatori alla vita buona del Vangelo». La disamina su alcuni dei mali presenti delle nostre terre è sintetica ma oggettiva: «l’abbandono della fede caratterizza tante nostre famiglie e comunità insieme all’offuscamento delle interiorità, all’incerta formazione tanto di identità personali quanto di identità comunitarie, a una nuova mobilità, al difficile dialogo tra generazioni, alla separazione tra intelligenza e affettività, a un crescente individualismo. Tutte sfide nuove da affrontare con nuove figure e opportunità educative».

A maggior ragione dunque in un presente segnato da contraddizioni e problematiche di questo tipo, «l’educatore non può essere un osservatore passivo e pessimista dei fenomeni giovanili, ma un amico, un maestro, un medico, un allenatore, un padre che sappia accompagnare, prendere per mano i giovani, insegnando loro il rispetto e l’accoglienza. Un educatore – è ancora il pensiero dell’Arcivescovo – deve saper promuovere la capacità di pensare e l’esercizio critico della ragione, coniugando tra loro intelligenza e sensibilità, mente e cuore, perché i giovani si interessino della città». Qui Mons. Perego ha colto l’occasione per citare don Lorenzo Milani – di cui quest’anno ricorre il 50° dalla morte – e il motto della sua scuola di Barbiana, “I care” (me ne importa, mi sta a cuore), «una delle caratteristiche più importanti per un educatore».

«Chiediamo quindi al Signore, per intercessione di San Cassiano – ha concluso – di essere buoni educatori, e che anche a Comacchio continuino a crescere persone cristiane in ogni ambito della vita sociale, capaci di educare alla vita buona del Vangelo». Una volta terminata la funzione, Mons. Perego nel percorrere la navata centrale si è fermato a più riprese a salutare le tante persone accorse, che hanno accompagnato il suo congedo con un fragoroso e spontaneo applauso. ”

La festa dei suoni d’Irlanda a Bondeno dal 25 al 27 agosto

Da Organizzatori

La rassegna dedicata alla musica e alla danza tradizionale irlandese della cittadina ferrarese è ormai diventata uno dei festival più importanti in tutta Europa. Sul palco nomi eccellenti come Frankie Gavin e Usher Island, e quest’anno arriva anche la televisione irlandese per un reportage speciale

Mancano ormai soltanto pochi giorni al via della settima edizione di Eire! La Festa dei Suoni d’Irlanda, il festival dedicato alla musica e alla danza tradizionale irlandese di Bondeno (FE). Numeri importanti anche quest’anno per quello che ormai è diventato un appuntamento tra i più prestigiosi d’Europa. Dal 25 al 27 agosto saranno oltre 40 le session di musica tradizionale irlandese che si terranno nei locali di Bondeno alle quali parteciperanno circa 300 musicisti provenienti da tutto il mondo.

Tantissimi anche i concerti previsti in cartellone che prevedono alcuni nomi che hanno fatto la storia della musica trad e folk irlandese. Venerdì 25 in Piazza Garibaldi saranno i Breaking Trad e Frankie Gavin, violinista della storica band irlandese De Dànnann. Sabato 26, invece, saranno gli Usher Island, la nuova band composta da Donal Lunny, Andy Irvine (ex Planxty), Michael Mc Goldrick, John Doyle e Paddy Glackin. Tutti i concerti, che si terranno nelle piazze principali di Bondeno, saranno ad ingresso gratuito, come tradizione del festival.

Tantissimo spazio sarà dedicato ad Eire! anche alla danza tradizionale irlandese e del centro Europa con i corsi di step dancing e sean nos dancing irlandese e balfolk e con le feste da ballo che si terranno ogni sera. Per i musicisti che vogliono, invece, approcciare o approfondire i segreti della musica tradizionale irlandese sono previsti durante il festival numerosi workshop dedicati ai principali strumenti tradizionali come violino, flauto e bodhràn.

Altra importantissima novità dell’edizione 2017 di Eire! La Festa dei Suoni d’Irlanda sarà il Bondeno Festival Tv Streaming, una web tv che trasmetterà live sulla pagina Facebook ufficiale del festival tutti gli eventi principali, i concerti, le session, oltre ai reportage quotidiani e alle interviste ai protagonisti che verranno curate quotidianamente da Tristan Rosenstock e trasmesse dalla tv irlandese TG4

Biennale Arteinsieme – Arti in ConTATTO

Da Organizzatori

Domenica 20 agosto ore 16, Pinacoteca Nazionale di Ferrara. I Sapienti dell’Antichità di Dosso Dossi.
Verranno presentate le riproduzioni, inedite, di due dei Sapienti dell’antichità di Giovanni Luteri, detto Dosso Dossi, tra le opere di maggiore spicco della collezione, suggestive per la loro bellezza,
affascinanti per l’enigma che ancora aleggia sul loro significato e sulla loro provenienza.
La Biennale Arteinsieme – cultura e culture senza barriere è promossa dal Museo Tattile Statale Omero –
TACTUS Centro per le Arti Contemporanee, la Multisensorialità e l’Interculturalità, in collaborazione
con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo tramite la Direzione Generale Educazione e Ricerca – Servizio I, Ufficio Studi – Centro per i Servizi Educativi del Museo e del Territorio (Sed) e la Direzione Generale arte e architettura contemporanee e periferie urbane e la Direzione Generale Musei -Servizio II – Gestione e Valorizzazione dei Musei e dei Luoghi della Cultura e con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, ed in collaborazione, per le iniziative nella Regione Marche, con il Liceo Artistico “Edgardo Mannucci” di Ancona e l’ARISM (Associazione Regionale Insegnanti Specializzati delle Marche).
Nata nel 2003, Anno Europeo del Disabile, ha lo scopo di favorire l’integrazione scolastica e sociale delle persone con disabilità e di quelle svantaggiate per provenienza da culture altre attraverso la valorizzazione dell’arte e dei beni culturali, con particolare riferimento all’arte contemporanea.
Alla VII edizione della Biennale Arteinsieme, che vede come testimonial i maestri Mimmo Paladino e
Salvatore Accardo, aderiscono anche le Gallerie Estensi con i percorsi tattili Arti in ConTatto, a cura
dell’Ufficio Servizi Educativi della Gallerie Estensi, presso la Galleria Estense di Modena e la Pinacoteca di Ferrara.
I percorsi, articolati su una selezione delle principali opere pittoriche delle collezioni, consistono in una serie di riproduzioni in scala ridotta, per ricreare le immagini a rilievo con materiali eterogenei (cartoni,stoffe, carte speciali), e sono elaborati e condotti dalla dott.ssa Rita Cassani.
Posti limitati, consigliata la prenotazione.
Per informazioni e prenotazioni: Rita Cassani, 0532205844 rita.cassani@beniculturali.it; http://bit.ly/2rPh0N

Da Mercoledì 16 chiuso l’agrimercato di Grisù a Ferrara

Da Coldiretti

SI RIAPRE MERCOLEDI’ 23 CON I PRODOTTI A KM ZERO.

Agrimercato Ferrara, l’Associazione per la gestione dei Mercati Contadini di Campagna Amica, informa che il prossimo mercoledì 16 agosto il mercato coperto realizzato presso l’ex Caserma dei Vigili del Fuoco di Ferrara, in viale Poledrelli, con ingresso da Via Ortigara, osserverà un giorno di chiusura per ferie.

Il consueto appuntamento con le aziende agricole di Campagna Amica e con i prodotti di stagione delle filiera agricola, è quindi per il successivo mercoledì, 23 agosto, dalle 8 alle 13.

Sarà possibile trovare i prodotti agricoli freschi e trasformati del nostro territorio, dalla frutta e verdura fresca, alle confetture, al miele, ai formaggi, al vino, ai salumi, alle conserve per acquisti di qualità e salutari.

L’Agrimercato di Grisù, realizzato in collaborazione con il Consorzio Factory Grisù, si tiene ogni mercoledì mattina nei locali della ex caserma e si conferma uno degli appuntamenti più graditi ed attesi della zona.

Regolarmente in attività invece il Mercato “Spiaggia e Sapori”, organizzato sempre da Agrimercato Ferrara a Lido degli Estensi, ogni mercoledì dalle 17 alle 23, sul Viale delle Querce, nei pressi di Porta Ravenna, anche questo un appuntamento gradito per i villeggianti e residenti di Estensi e Spina, che sino a metà settembre potranno trovare i prodotti di stagione del territorio del delta offerti direttamente dai produttori agricoli.

Coldiretti Ferrara chiusura uffici per ferie

Da Coldiretti

Coldiretti Ferrara informa che i propri uffici della sede provinciale di Via Bologna 637 a Chiesuol del Fosso e gli uffici di zona in tutti i comuni della provincia, saranno chiusi al pubblico nella settimana di Ferragosto, ovvero da lunedì 14 a venerdì 18 agosto.

Riapriranno regolarmente lunedì 21 agosto, con l’orario estivo, ovvero dalle 8 alle 14.

Sanità. Uova contaminate, predisposto il fermo cautelativo di tre lotti di derivati dell’uovo. La Regione: “Funziona il sistema dei controlli”

Da regione Emilia Romagna

Nessun problema con le uova fresche italiane. In campo tutti i controlli per la tutela della salute dei consumatori

Bologna – Tre lotti di prodotti alimentari derivati da uova provenienti da Germania, Belgio e Olanda ieri, venerdì 11 agosto, sono stati sottoposti in via precauzionale a fermo cautelativo. Le province coinvolte sono state Bologna, un lotto, e Parma con due lotti.
“Massima collaborazione con il Ministero della Salute e Nas. La Regione è pronta a mettere in campo tutti controlli e le azioni necessarie, a cominciare dai campionamenti che faremo partire nei prossimi giorni, per tutelare e garantire la salute dei cittadini- ha assicurato l’assessore alla sanità, Sergio Venturi-. La nostra attenzione rimarrà alta fino a quando la situazione non sarà tornata alla completa normalità. Mi pare di poter dire che, anche in questa occasione, la rete dei controlli ha funzionato, innescando tutte le procedure di sicurezza che sono previste in questi casi”.

“Le uova fresche italiane (con codice IT) sono molto controllate e non ci sono problemi- ha aggiunto l’assessore all’agricoltura, Simona Caselli, intervenendo sulla questione. Dal Ministero ci hanno assicurato che non sono in arrivo altre spedizioni di prodotti semilavorati come quelli che hanno dato luogo ai fermi. Tutti i controlli sono stati rafforzati ma quanto è successo ha dimostrato ancora una volta che hanno funzionato”.

Le partite sono state sottoposte a fermo in quanto le uova con cui i prodotti sono preparati provengono probabilmente dalle zone coinvolte dal caso Fipronil. Per i tre lotti sequestrati è stato predisposto un piano di campionamento e analisi che si svolgerà nei prossimi giorni.
L’operazione è il frutto della collaborazione tra Ministero della Salute, Nuclei antisofisticazione e Regione attraverso i servizi veterinari delle Aziende sanitarie.

Parlar non costa nulla…

di Federica Mammina

Due recenti esperienze personali mi hanno suggerito questa riflessione. Solo le ultime di una lunga serie ben inteso. Parole dette lasciate cadere nel vuoto, promesse fatte e mai mantenute. Ogni volta torno a chiedermi: perché si dovrebbe dire qualcosa in cui non si crede o che non si sente? Forse perché si pensa che l’altra persona voglia sentirsele dire, o che sia la situazione a suggerirle, o ancora si dà ascolto solo allo slancio emotivo. La maggior parte delle volte non trovo risposta. So solo che a belle parole non seguite dai fatti, preferirò sempre un semplice silenzio. È molto più bello sorprendersi per una parola partecipe o un gesto inaspettato ma autentico, piuttosto che emozionarsi per vane parole se l’emozione poco più in là si infrange contro lo scoglio dell’incoerenza.
A chi fa questo d’abitudine dico che potrebbe anche capitare che qualcuno vi ascolti e magari un giorno abbia la pretesa di vedervi fare ciò che avete annunciato.

“Bisogna assomigliare alle parole che si dicono. Forse non parola per parola, ma insomma ci siamo capiti.”
Stefano Benni

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la settimana…

La battaglia di Charlie

di Federica Mammina

Questa foto ha fatto il giro del mondo. Migliaia e migliaia di persone, diverse per nazionalità, sesso, età, cultura e religione si sono unite, prima per raccogliere i soldi per aiutare i genitori del piccolo Charlie nel tentativo di curarlo negli Stati Uniti, e poi per chiedere a gran voce che si facesse di tutto per salvarlo. La storia, il cui esito è purtroppo noto a tutti, ha davvero scosso le coscienze e toccato i cuori. Sarebbero molti gli aspetti sui quali soffermarsi. Ma confesso che una cosa sulla quale mi sono interrogata a lungo è stata l’utilizzo ripetuto dell’espressione “qualità della vita”. Da più parti infatti, medici e giudici in primis, si è affermato che qualora questa qualità risulti essere troppo bassa, la vita diventi poco dignitosa, fino al punto di considerarla non più meritevole di essere vissuta. Esiste per alcune persone uno standard di vita al di sotto del quale non si può scendere per poter considerare un’esistenza degna di proseguire fino alla sua conclusione naturale. Io non giudico chi condivide ciò, ogni posizione va rispettata perché sono molti gli aspetti che possono entrare in gioco in circostanze come questa: la propria considerazione della vita, della morte, della sofferenza, le proprie convinzioni religiose, il proprio vissuto e il legame con la persona in questione. Tutti strettamente personali.
Ma quante volte abbiamo visto e sentito storie di bambini, di persone che, gravemente menomate o malate, mostrano un insospettabile attaccamento alla vita e con impegno e tenacia hanno loro stessi migliorato, anche di molto, quella qualità della vita che li faceva considerare senza speranza? Ogni storia è diversa si sa, va valutata a sé, e in ambiti così difficili non esiste una regola valevole per tutti. Solo un dubbio su cui riflettere: la paura è che sempre più la scelta tra la vita e la morte diventi un calcolo costi-benefici.

Attaccamento al dovere o ritirata dall’inverno?

Devo ammettere che quest’estate sta davvero picchiando duro sul mio sempre più disarmato cervellino.
Da qualche mese avevo deciso che non avrei più voluto sapere niente a proposito di tutto ciò che diventa virale o – come diceva mia nonna – di moda.
Però in queste ultime settimane mi sono sentito travolto da un’onda di robe virali, un’onda pesa, troppo pesa per uno che non sa nuotare.
Nell’ordine ho:
– scoperto chi è ‘sto Gué Pequeno
– scoperto altri rapper tipo tal Young Signorino
– scoperto che un tipo che doveva venire a suonare a un festival che più o meno organizzavo anch’io adesso si è tuffato pure lui in queste cose più o meno ironiche.
Non arriverò a dire che stavo meglio senza sapere ‘ste robe.
Però devo dire che un po’ mi girano i maroni perché mi sembrano nozioni inutili che una qualche forza sconosciuta mi ha ficcato in testa togliendo spazio ad altre cose che – in questa marea di informazioni – rischiavo anche di dimenticare.
Tipo boh, Mark Twain che scanchera contro Jane Austen.
Oppure boh, il cambio di gestione del mio bar preferito.
Insomma, io avevo fatto una scelta ben precisa.
Avevo deciso di dedicarmi a cose da vecchi tipo organizzare tante belle partite di Machiavelli che non finisco mai, ascoltare cofanetti di Springsteen, vedere quanto resistevo ascoltando in loop la prima sinfonia di Mahler, cucinare per dei giorni interi, vedere quante volte riuscivo a vedere “Quarto Potere” in una settimana, dedicarmi un po’ di più alla chitarra, leggere Mark Twain, scrivere un romanzo rosa a 6 mani e vedere se magari verrà pubblicato, imparare ad andare in bicicletta senza rotelline, imparare tutto il possibile su “Little Boy” e “Fat Man”, scoprire chi era davvero Scaramacai, riguardare Stanlio & Ollio su YouTube, riguardare Tom & Jerry su YouTube.
Avevo proprio deciso, gradualmente, di rifiutare la contemporaneità.
Ma – ATTENZIONE! – mica per snobismo.
È proprio un limite mio.
Non mi interessa sapere quale nuovo sottogenere impazza nel mondo della gente che parla sopra alle basi, non mi interessa quest’ironia e/o semi/pseudo-ironia che attualmente è dappertutto, peggio della rucola nel 1988.
Approfitto quindi di questa sede per porgere i miei più vivi complimenti a chi ci riesce.
Però non mi diverto.
Mi piace ridere ma ho delle esigenze tutte mie.
Preferisco davvero riguardare Tom & Jerry o vecchi spot con Jean Alesi che parla di uno shampoo.
Mi diverto di più così, mentre mangio la mia pasta a pranzo me ne sto lì e ascolto per una mezz’oretta Jean Alesi che parla di questo shampoo straordinario.
Poi dopo magari stacco e suono un po’ il basso oppure bevo un caffè.
Magari poi, qualche ora dopo, mentre preparo la cena, mi fumo una paglia e – mentre tengo d’occhio boh, le melanzane in padella – ne approfitto per informarmi su altre cose inutili ma che ultimamente mi incuriosiscono molto tipo boh, scoprire chi era davvero Ridolini o scoprire che l’ormai proverbiale appellativo Cretinetti viene da un noto personaggio delle comiche di inizio ‘900.
Insomma, non smetto mai di stupirmi, tengo il cervello ben allenato.
Magari è per quello che forse non me ne frega niente di ‘sti rapper, chi lo sa.
Però, già che c’ero, quando ho scoperto di questo Gué Pequeno e degli altri lì ne ho approfittato per cercare di capire se esisteva un qualche rapper che come nome d’arte ha scelto “R4pper/onzo£o”.
E niente, a quanto pare “R4pper/onzo£o” non esiste ancora.
Ma in cuor mio sono sicuro che arriverà.
E quando arriverà io – se sarò ancora al mondo – sarò prontissimo, con in tasca una delle mie copie del “Giovane Holden” così, per sicurezza.
Porgo ora a tutti i miei più cordiali saluti suggerendo l’ascolto di un pezzo a mio parere sempre bellissimo, un pregevole – e lodevole – inno alla libertà di parola a mio avviso mai così attuale.

Free Speech For The Dumb (Discharge, 1982)

IL DOSSIER SETTIMANALE
Top 20: gli articoli più letti su Ferraraitalia

Anche quest’anno presentiamo la Top 20 (più uno) degli articoli più letti su Ferraraitalia. Un viaggio lungo un anno attraverso vari argomenti, un dossier da leggere per rileggere ciò che è accaduto, un occhio al passato per prepararci al futuro.
L’articolo che risulta essere il più letto e che fa da apertura a questo speciale è di Laura Rossi dal titolo ‘Ora a Ferrara il buio fa paura’, arrivato a 18.240 lettori da aprile a oggi.

TOP 20: GLI ARTICOLI PIU’ LETTI SU FERRARAITALIA. IL DOSSIER N. 11/2017 – Vai al sommario