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Giorno: 26 Agosto 2017

movimento5stelle

Ferrara alloggi Acer, M5S: squilibrio nelle graduatorie. Regole da rivedere

Da Movimento 5 stelle

L’uscita di un post con la pubblicazione della prima pagina della nuova graduatoria sull’assegnazione di alloggi di edilizia popolare ha scatenato un vivace e a tratti feroce dibattito sulla rete. Lo stesso si è ripetuto oggi anche nei mezzi di stampa, riportando anche esempi di realtà comunali diverse. Segnaliamo che al momento tale post in Facebook ha già superato le 8mila condivisioni, segno di un evidente interesse pubblico sull’argomento.
Ma qual è la pietra dello “scandalo”? Dalla prima pagina dell’elenco, si certifica che nei primi 55 in graduatoria, 15 sono nomi italiani e 40 sono nomi stranieri (comunitari e non, senza poter distinguere eventuali individui con la cittadinanza). Il dato di squilibrio è balzato agli occhi di tutti coloro che hanno visto e commentato tale elenco parziale. L’assessore Sapigni ieri ha precisato che della graduatoria composta da 590 soggetti inseriti, il 49% sono italiani, il 51% è composto – a norma di regolamento – da cittadini stranieri comunitari e extracomunitari che in base alla norma regionale hanno un permesso di soggiorno valido di almeno 3 anni.
Appare chiaro che quel post quanto meno ha sottolineato un problema di disagio collettivo particolarmente sentito e che in una qualche modo ha prodotto un’onda di indignazione di idea di discriminazione al contrario contro gli Italiani. Questo sentimento appare oggi molto diffuso sul territorio nazionale, ma soprattutto a Ferrara, Città da cui è tratto l’elenco del post, Città che risente più delle altre del progressivo disagio economico e sociale di una politica di “accoglienza incontrollata” di flussi migratori non più gestibile dalle attuali Forze di Polizia, di cui si continua e continuerà a chiedere il rafforzamento e il supporto totale all’azione di risanamento del territorio.
Oggi però, mettendo da parte le polemiche sulla sicurezza locale, vogliamo evidenziare come il Comune di Ferrara, nel determinare le regole che hanno portato a quell’elenco finito in pasto a tutti i media, debba porsi una riflessione di merito per il futuro e magari anche interagire con la Regione E-R per produrre degli aggiornamenti nella normativa dell’assegnazione delle case popolari. Ci auguriamo pertanto che possa avviarsi un dibattito civile, ordinato, propositivo tra gli enti e le forze politiche di ogni parte affinché si possa arrivare ad una diversa, aggiornata definizione di criteri di assegnazione delle case popolari, anche alla luce della pur sempre ribadita – ma mai risolta – lentezza della consegna agli aventi diritto (problema anche questo che dovrà essere affrontato in maniera significativa).
Crediamo in tal senso che si debba fare una valutazione di più ampio respiro nei criteri selettivi. Oggi la stessa stampa ci ha proposto, qui in provincia, due modelli contrapposti (e di colore politico diverso) che pur partendo da uno stesso criterio regionale comune, ci da proporzioni e metodologie di ripartizione diversi che portano a risultati diversi. Quale riteniamo sia di buon senso? Probabilmente una equilibrata e ragionata integrazione delle due: deve esserci una casa popolare per chi ne abbia bisogno, la necessità di un tetto dove abitare per chi abbia necessità, privilegiando, a nostro avviso, l’urgenza della stessa perché essere sfrattato, espulso dal proprio nucleo familiare o perché semplicemente non avere le risorse economiche per accedere ad una struttura è una situazione che per l’individuo genera condizioni di straordinario disagio. La crisi, a Ferrara, ha colpito molto la classe medio bassa. I disastri bancari locali e la notevole perdita di posti di lavoro sul territorio non hanno aiutato. Ciò significa dare speranza a quei cittadini che per anni, per lunghi tempi, hanno dato il loro contributo con il lavoro, le proprie tasse al benessere della collettività e che oggi, per causa di forza maggiore, necessitano di essere aiutati. Pensiamo pertanto che ripensare ed integrare i punteggi con un criterio che possa essere quello della storicità economica di chi oggi è in emergenza sia una valutazione da aggiungere al disagio effettivo attuale che vive, sempre valutando che tale percorso passato non vada a inficiare la condizione di bassa redditualità attuale che deve essere il punto di partenza di ogni valutazione. In tale senso rivedere parametri e soglie ISEE potrebbe essere una buona base di partenza.
Si pensa anche che, probabilmente proprio perché ci è stato più e più volte detto che la disponibilità di alloggi nel Comune non è elevata per la bassa rotazione dell’uso (nonostante un grande patrimonio immobiliare presente) sia altresì necessario attuare un criterio di valutazione – ci passi il termine – di “storicità” residenziale del richiedente. Si dovrebbe valutare in tal senso, che i cittadini meritevoli che hanno una buona o elevata anzianità di residenza o di permanenza sul territorio comunale per lavoro, debbano avere un criterio di premialità rispetto a soggetti di nuova residenza o con alta mobilità domiciliare estesa al di fuori del nostro Comune. Chi probabilmente ha vissuto qui per 20-30 o 40 anni, dovrà vedere riconosciuto tale merito, avendo contribuito positivamente alla comunità in termini di partecipazione e per tanto vedersi attribuito un vantaggio in più, proprio per quel senso di appartenenza stabile ad una comunità storica. In un qualche modo, l’essere stato membro della comunità deve essere un fattore premiante per chi oggi è in difficoltà.
Crediamo che quando un dibattito, anche aspro e magari con toni esagerati, parte dalla cosiddetta società civile, questo debba essere ascoltato e dovrebbe essere valutato con senso civico e con la volontà di costruire soluzioni ai problemi che vengono sollevati, perché il cittadino rimane sempre il punto centrale di riferimento di qualsiasi attività politica.
Movimento 5 Stelle Ferrara

Proseguono gli eventi alla Giostra del Monaco a Ferrara

Da Organizzatori

Proseguono gli eventi e le attrazioni alla Giostra del Monaco di Viale IV Novembre, un Sabato ricco di eventi grazie alle esibizioni degli Armati Medievali partecipanti al “I° torneo di Scudo e randello” delle Compagnie d’Armi delle contrade del Palio di Ferrara, alle animazioni dedicate ai più piccoli con la Maga Pasticciona e lo spettacolo laboratorio “Bolle fiabe e fate”, l’immancabile esibizione ed Omaggio al Marchese d’Este ed alla sua Corte degli alfieri bandieranti dell’Aquila Bianca, ed il gran finale con l’atteso Concerto di musica celtica del gruppo “Cisalpipers“.

Al sabato e la domenica funzioneranno sul Campo Medievale ricostruito sul Bastione di Santa Maria, l’Osteria del Borgo e la Taverna dell’Aquila Bianca, con tipicità e specialità, dove attendono gli ospiti dalle 12,30 per il pranzo e dalle 19,30 per la cena, da quell’ora altre stuzzicherie si potranno gustare alla Locanda del Monaco ed alla Osteria del Fojonco.

La Festa, che proseguirà fino al 3 settembre, la mattina di oggi, domenica, si svolgerà l’atteso Torneo nazionale di Arco Storico “Terre e Castelli Estensi” con oltre 100 Arcieri medievali, provenienti da tutta Italia, mentre nel pomeriggio gli Arcieri si sfideranno per il I° Trofeo di Arco storico “Tiri Speciali” Memorial Mauro Poltronieri, la Contrada di San Giacomo propone anche l’interessante visita guidata all’accampamento della Guarnigione Armata,  poi “Bolle fiabe e fate” l’animazioni per bimbi con la Maga Pasticciona e lo spettacolo di magia comica con il Mago Torrer, la serata si concluderà con l’imperdibile spettacolo di focoleria  “Artigli di Fuoco” curato con la solita abilità e maestria dai focolieri del Borgo di San Giovanni del Palio di Ferrara.

Visita di ieri dell’Arcivescovo Mons. Gian Carlo Perego all’evento dell’associazione “Noi per Loro”

Da Organizzatori

L’Arcivescovo Mons. Gian Carlo Perego ieri sera, venerdì 25 agosto, all’evento benefico in programma dietro il campanile della Cattedrale organizzato dall’Associazione “Noi per Loro”.

” Anche l’Arcivescovo di Ferrara-Comacchio Mons. Gian Carlo Perego ieri ha scelto la cena a base di pinzini nella piazzetta dietro il campanile della Cattedrale cittadina. L’Associazione “Noi per Loro” organizza l’evento culinario come forma di autofinanziamento per permettere il sostegno materiale ai detenuti poveri e bisognosi della Casa Circondariale cittadina. Accompagnato dal suo segretario don Giacomo Granzotto e accolto dal Presidente dell’Associazione e cappellano del carcere Mons. Antonio Bentivoglio, il Vescovo si è intrattenuto con alcune delle volontarie e dei volontari. Dopo le serate di ieri e giovedi, l’evento prosegue stasera (sabato) e domani sera: dalle 17 alle 24 sarà possibile gustare, a prezzi economici, gli ottimi pinzini artigianali, fritti e serviti, farciti con salame o prosciutto crudo oppure vuoti, oltre a bibite, birra e ampia scelta di vini. Novità di quest’anno, l’angolo aperitivo (spritz, mojito, prosecco). Per accedere nella piazzetta dietro il campanile del Duomo si può entrare da Piazza Trento e Trieste (di fianco al Campanile, civici 69-71), da Via degli Adelardi (di fianco a Felloni Studio) o da Via Canonica. ”

Altre informazioni sull’Associazione si possono trovare sul sito https://noiperloroferrara.wordpress.com/.

Cosa accade domenica 27 agosto 2017 al 30esimo Ferrara Buskers Festival®

Da Ella studio

Spettacoli in strada dalle 17.00 alle 20.00 e Puedes Summer Night
Musicisti ed artisti di strada si esibiscono nel centro storico di Ferrara dalle 17.00 alle 20.00. La festa continua sul palco del Puedes Summer Night, nel parco del Sottomura (ingresso da via Bologna 1) dove Seba Carless terrà un live set di musica elettronica per l’aperitivo, in attesa dei concerti dei 10 gruppi di musicisti invitati protagonisti della manifestazione che si esibiranno dalle 21.30 sul palco per l’iniziativa Buskers On Stage.
Bande musicali
Alle 20.00, per la chiusura del festival tra le vie della città, si esibiranno 4 bande musicali itineranti.
Buskers Deaf
Otto artisti sordi si esibiscono grazie ad un progetto nato dalla collaborazione dell’AIDUS (Associazione per l’Inclusione di Udenti e Sordi) e la 30esima edizione della Rassegna Internazionale del Musicista di Strada. Saranno dalle 17.00 alle 20.00 negli spazi di Corso Porta Reno (altezza num. 65 – 67, zona Galleria Mollaian). L’idea è di aprire il mondo dei sordi agli udenti e viceversa.

La mostra dedicata a Bruce Springsteen
Nel Chiostro di San Paolo, dalle 17.00 alle 23.30, si può visitare la mostra Bruce Springsteen and the E Street Band, esposizione fotografica e di manifesti tratta dalla collezione di Maurizio Cavallari, dedicata a New York.
Il workshop fotografico di Joe Oppedisano
Il fotografo Joe Oppedisano guida in un percorso didattico leggero ed intrigante coloro che vogliono indagare la comunicazione visiva, la tecnica fotografica, l’informatica digitale e le regole della fruizione nello spazio pubblico. Il workshop di fotografia si svolge dalle 15:00 presso Hotel Astra (Viale Cavour, 55 – Ferrara). Iscrizioni: joe.cavriana@gmail.com, +39 3661814860)
Mostra “TUTTO BUSKERS”, FOTOclub Ferrara
Le foto più significative della storia del Ferrara Buskers Festival® e le immagini della scorsa edizione sono in esposizione all’interno del Castello Estense, nell’antica via Coperta, per la mostra del FOTOclub Ferrara, che celebra i 30 anni della manifestazione. Si può visitare dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 20.00.
Plaza de Tango
In piazzetta San Nicolò si volteggia sulle melodie del tango, dalle 18.00 a mezzanotte, con i migliori dj di tango ed incursioni di artisti, in una grande milonga sotto le stelle.
Artisti artigiani itineranti
In Largo Castello, dalle 10.30 alle 21.00, l’originale artigianato artistico della mostra organizzata in collaborazione con la CNA, associazione provinciale di Ferrara, con maestri artigiani che propongono creazioni tradizionali ed innovative.
Sapori Vicini@Ferrara Buskers Festival®
Dalle 17.00 alle 20.00, Ferrara Store offre gratuitamente assaggi di specialità enogastronomiche ferraresi e del territorio. Lo stand si trova in Piazza della Repubblica 23/25. L’iniziativa che vuole valorizzare i prodotti locali e a km0 rientra nel Progetto EcoFestival.

#BuskersFE2017, il challenge fotografico
La community Igersferrara promuove un challenge fotografico aperto a tutti per raccontare lo stretto legame tra i musicisti e la città. Le immagini devono essere pubblicate e condivise tramite il social Instagram aggiungendo gli hashtag ufficiali #buskersfe2017 e #igersferrara. Foto ed eventuali video saranno ripostati sul profilo Instagram del Ferrara Buskers Festival® e concorreranno per una selezione finale.
Il Gazebo Hera
In Piazza Trento e Trieste dalle 18.00 alle 20.00 nel Gazebo Hera si possono ricevere informazioni sul nuovo sistema di raccolta dei rifiuti di Ferrara, sull’auto compostaggio domestico, sulla corretta raccolta differenziata dell’olio alimentare, e ricevere simpatici gadget.
Per informazioni: Associazione Ferrara Buskers Festival®
Via Mentessi, 4 – 44121 Ferrara
Tel. 0532249337
Fax. 0532207048
E-mail: russo@ferrarabuskers.com
r.bottoni@ferrarabuskers.com
Sito web: www.ferrarabuskers.com
Ufficio stampa -> http://www.elladigital.it

È il gran finale del 30esimo Ferrara Buskers Festival

Da Ella studio

Domenica 27 agosto 2017 si chiude il sipario della Rassegna Internazionale del Musicista di Strada. Spettacoli dalle 17.00 alle 20.00, poi lo show di 4 bande musicali itineranti. E dalle 21.30 i concerti on stage del Puedes Summer Night.

Si chiude il sipario del Ferrara Buskers Festival®, la storica 30esima edizione della Rassegna Internazionale del Musicista di Strada, dedicata alla Città Ospite d’Onore di New York, che dal 17 agosto ha riempito di note e di magia la città estense, dopo la tappa inaugurale di Mantova (17 agosto) e le serate a Comacchio (18 agosto) e Lugo (21 agosto). Il linguaggio universale della musica che connette in un’unica sinfonia tutte le culture del mondo continuerà ad animare il centro storico di Ferrara domenica 27 agosto 2017 dalle 17.00 alle 20.00 per l’ultimo giorno della manifestazione. I 20 musicisti invitati si esibiranno tra le strade e le piazze della città con altri artisti e musicisti accreditati. Alle 20.00, 4 bande musicali itineranti trascineranno gli spettatori per il gran finale. Poi alle 21.30 la festa si sposterà nel Sottomura per i concerti on stage di 10 gruppi invitati sul palco del Puedes Summer Night. «Un’edizione bellissima – ha commentato Enrichetta Ticchiati, Responsabile Amministrazione e Ufficio di Segreteria -. Il Ferrara Buskers Festival® è ormai patrimonio della città, contribuendo molto a plasmare negli anni la cultura del musicista di strada». Ed è una connessione speciale quella che si crea durante la manifestazione tra i musicisti, tutti professionisti e capaci di suonare con maestria tanti strumenti diversi e di sperimentare disparati generi musicali, e il pubblico, perché sulla strada l’artista non osserva gli spettatori dall’alto, ma ci si guarda tutti negli occhi allo stesso livello. La 30esima edizione termina domenica, ma è solo un arrivederci all’anno prossimo, quando dal 23 agosto al 2 settembre 2018 nella capitale della musica di strada torneranno a risuonare le note del pianeta, con nuove sorprese, per il 31esimo Ferrara Buskers Festival®.

Per scaricare immagini in alta risoluzione:

http://ellastudio.it/comunicato-stampa/e-il-gran-finale-del-30esimo-ferrara-buskers-festival/

Password: ellastudio

 

Link Dropbox: http://bit.ly/ferrarabuskersfestival

 

Per informazioni: Associazione Ferrara Buskers Festival®

Via Mentessi, 4 – 44121 Ferrara

Tel. 0532249337

Fax. 0532207048

E-mail: russo@ferrarabuskers.com

r.bottoni@ferrarabuskers.com

Sito web: www.ferrarabuskers.com

Ufficio stampa -> http://www.elladigital.it

 

movimento5stelle

Comunicato Movimento 5 Stelle Codigoro

Da Movimento 5 stelle

Da sempre come M5S avevamo chiesto di incontrare il Prefetto in maniera congiunta per programmare gli arrivi, che devono essere equamente divisi in tutti i Comuni non solo a Codigoro. La nostra proposta è stata fatta più di un anno fa, non per cercare i riflettori, ma per risolvere un problema concreto. Insieme tutti i partiti, senza divisioni nell’interesse del rispetto delle regole e dei nostri concittadini. Non possiamo non ricordare invece l’atteggiamento del Sindaco dopo i fatti di Gorino: ai microfoni di Sky aveva fatto la figura del Comune accogliente e benevolo, perché in quel momento conveniva agire così invece che puntare i piedi col Prefetto per risolvere la questione in maniera collaborativa. Sempre in quell’occasione il Sindaco elogiava la casa-famiglia “L’Airone” per aver preso in carico la gestione dei migranti.

Oggi invece i privati vengono messi alla berlina come lucratori ovviamente senza mai fare un nome così come quando si fa riferimento a cittadini che non metteranno più le loro case a disposizione: chi sono effettivamente? Abbiamo già protocollato un accesso agli atti in merito, perché vogliamo vederci chiaro e non basarci su parole che poi vengono ritrattate o senza alcuna controprova. Il problema della speculazione va affrontato seriamente, per questo i privati non devono essere al di sopra della legge ed i controlli andavano fatti prima non dopo, anche perché se al termine di questi controlli non ci saranno irregolarità, a cosa sarà servita tutta questa bolla mediatica? A nulla. Ecco un altro esempio di come un tema così delicato venga gestito in una maniera superficiale, senza soluzioni definitive, forse per cercare il facile consenso.

Per dare seguito a quanto abbiamo proposto più di un anno fa, anticipiamo ora ciò che proporremo al prossimo Consiglio sul tema: Tavolo di confronto col Prefetto il più presto possibile Limite massimo di migranti chiaro e trasparente che coinvolga pubblico e privato. Vediamo ora chi ci affiancherà in questa battaglia concreta a tutela delle nostre comunità, anche con azioni forti contro quel Governo regionale e nazionale a guida PD che non fa nulla per risolvere il problema migranti, ma ne è il principale responsabile. Concludiamo infine, dicendo che le contrapposizioni emerse interne alla Giunta tra il Sindaco e il Vice-Sindaco non porteranno a migliorare il nostro Comune, ma ad un regolamento di conti interno ai partiti, che comunque vada a finire si tradurrà in un indebolimento dell’Amministrazione stessa che danneggia, per forza di cose, l’intera comunità. Per questo se non ci sarà una soluzione condivisa con noi sul tema migranti, presenteremo una mozione di sfiducia nei confronti del Sindaco, visto che senza i voti del PSI non sarebbe mai stata eletta.

Il regolamento dice chiaramente che serviranno le firme dei due quinti dei consiglieri. Noi quattro del MoVimento 5 Stelle firmeremo per primi e chiediamo di fare lo stesso a chi, come noi, è rimasto allibito di fronte alle proposte infondate del Sindaco, alla retromarcia dopo la bacchettata del PD provinciale ed all’ultimo battibecco interno con Finotti che dimostra la totale mancanza di un piano condiviso anche solo nella stessa Giunta sul tema migranti.

Sarà l’occasione concreta per verificare chi agirà per interesse personale o per l’interesse di coloro che rappresentiamo, i cittadini. Siamo orgogliosi di essere Codigoresi e altrettanto indignati per ciò che è accaduto e che ha danneggiato la nostra immagine in tutta Italia, perché un Sindaco non può dire ai microfoni dei media nazionali: ho fatto questa proposta ma non so neanche se sia legalmente fattibile.

Per quanto ci riguarda non smetteremo mai di andare avanti. Se ci saranno le condizioni chiederemo anche un consiglio comunale aperto sul tema, perché la condivisione con i cittadini sarà sempre al primo posto nel nostro modo di agire.

Ferrara Buskers Festival – Rotazione di domenica 27 agosto

Da Ella studio

Spettacolo unico dalle ore 17.00 alle 20.00
Dalle 21.30 Buskers on Stage – concerti on stage sul palco del
Puedes Summer Night (Sottomura)

Piazza Cattedrale
Ore 17.00: Zap

Via Piazza Trento Trieste (campanile)
Ore 17.00: Norton Money

Piazza Castello (cannone)
Ore 17.00: Kallidad

Piazza Municipale
Ore 17.00: Frog and Henry

Via Mazzini 35
Ore 17.00: Streetlovers

Via Garibaldi 9/a
Ore 17.00: Qadasi & Maqhinga

Piazza Savonarola
Ore 17:00: Mamihlapinatapai

Via della Luna 26
Ore 17:00: Claudio Niniano

Piazzetta Saraceno 58
Ore 17.00: Gunshot

Via San Romano 7
Ore 17.00: No Funny Stuff

Via Garibaldi 90
Ore 17.00: Windspiel

Via Carlo Mayr 29
Ore 17.00: The Underscore Orkestra

Largo Castello 12
Ore 17: Jake Green

Via Contrari 14
Ore 17:00: Adoc’ Quartet

Via Cairoli 44
Ore 17: La Familia Flotante

Corso Giovecca, 23
Ore 17:00 Ronja*

Cortile Castello
Ore 17:00 The Red Boot Band

Largo Castello (Rivellino Ovest)
Ore 17.00: WatchMe

Via Adelardi 33
Ore 17.00: Africadjembekaloba

Via Mazzini 94
Ore 17.00: Maylin & The Mad Machine

Durante il festival, all’interno del Castello Estense, c’è il Punto Informazione a
disposizione del pubblico.

Orario di apertura
Domenica 27 agosto: 10.00 – 22.00
Telefono (linea attiva durante il festival):
+39 348 6599607
Gli spettatori potranno rivolgersi anche
all’Ufficio Informazioni Turistiche:
0532 209370 / 0532 299303
www.ferrarabuskers.com

Dal primo settembre al via Note di Settembre a Comacchio con Marina Rei, Fabio Concato, Irene Grandi e i Musici di Guccini

Da Organizzatori

L’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Comacchio in collaborazione con Produzione Culturale presenta NOTE DI SETTEMBRE III Edizione 01 – 09 settembre 2017

Comacchio regina del cantautorato: dopo il live di Antonello Venditti e le applauditissime esibizioni di Luca Barbarossa, Samuele Bersani e Mariella Nava torna Note di Settembre, prestigiosa rassegna concertistica, giunta alla terza edizione, organizzata dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo in collaborazione con Produzione Culturale. Dal primo al nove settembre a calcare l’Arena di Palazzo Bellini saranno Marina Rei, I Musici di Francesco Guccini, Irene Grandi & Pastis e Fabio Concato. Quattro imperdibili appuntamenti con il meglio della musica italiana tra, pop, jazz, folk, rock ed un pizzico di videoarte.

Comacchio regina del cantautorato: dopo il live di Antonello Venditti e le applauditissime esibizioni di Luca Barbarossa, Samuele Bersani e Mariella Nava, torna Note di Settembre, prestigiosa rassegna concertistica, giunta alla terza edizione, organizzata dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo in collaborazione con Produzione Culturale.
Due fine settimana (1-2 e 8-9 settembre) per quattro imperdibili appuntamenti all’Arena di Palazzo Bellini (ore 21.30) con il meglio della musica italiana tra pop, jazz, folk, rock ed un pizzico di videoarte.
La kermesse alza il sipario – venerdì 1 settembre ore 21.30 – ospitando una tappa del tour acustico della cantautrice, batterista e percussionista Marina Rei, accompagnata al violoncello da Mattia Boschi (già con Marta sui tubi, Lucio Dalla, Malika Aiane, Franco Battiato). Qui voce e strumenti fluiscono in intime atmosfere atte ad esplorare territori sonori sempre nuovi e contaminati. Così la Rei ha deciso di reinterpretare la sua carriera, ripercorrendo anche i brani che l’hanno resa celebre. Nata a Roma, classe 1969, Marina Restuccia è figlia di Vincenzo Restuccia, batterista dell’orchestra di Ennio Moricone. All’inizio degli anni ’90, sotto lo pseudonimo di Jamie Dee, esplora la dance music ottenendo buoni riscontri, ma la svolta arriva quattro anni dopo, quando firma un contratto con la Virgin Records divenendo Marina Rei. Tra i suoi brani più famosi ricordiamo “Primavera”, che ha fatto palpitare il cuore di migliaia di teenagers, e “La parte migliore di me” incluso nella colonna sonora di “Ricordati di me”, pellicola di Gabriele Muccino.
Sabato 2 settembre (ore 21.30) è la volta del particolarissimo “Lungoviaggio” di Irene Grandi & Pastis, spettacolo di videoarte musicale, o foto-concerto, in cui le immagini del quotidiano, i suoni e i rumori dell’umanità più varia, i volti degli spettatori, si fondono in una sorprendente performance interattiva con l’ausilio di chitarre, pianoforte, voce e…macchina fotografica. Quello del viaggio è un tema molto caro alla cantautrice fiorentina che in svariati album ha proposto l’argomento in modo sempre originale (si pensi al singolo ‘Prima di partire per un lungo viaggio’ scritto per lei da Vasco Rossi). Lo stesso vale per la poetica dei Pastis, i fratelli Marco e Saverio Lanza, che di esso si nutre aprendo una finestra sul mondo ricca di stupore, emozione e senso dell’umorismo, atta a denotare la leggerezza di chi sa scrutare con genuina curiosità.
Anche se Francesco Guccini non ha più intenzione di calcare i palcoscenici, Juan Carlos “Flaco” Biondini (voce, chitarre), Vince Tempera (pianoforte), Antonio Marangolo (percussioni, sax e tastiere) e Pierluigi Mingotti (basso), alias I Musici, proporranno – venerdì 8 settembre ore 21.30 – uno spettacolo denso di emozioni che ripercorre gli intramontabili successi del grande cantautore, compositore, scrittore e attore modenese. Brani come “Il vecchio e il bambino”, “ Dio è morto”, “Noi non ci saremo” brillano di nuova luce, arricchiti da una serie di aneddoti che riassumono attimi di vita vissuta accanto al poeta. Compito tutt’altro che scontato, che solo una band così affiatata e longeva può assolvere, raccogliendo i consensi di sempre più numerosi e prestigiosi festival.
Note di Settembre chiude questa terza edizione, sabato 9 alle ore 21.30, celebrando i 40 anni della carriera di uno dei cantautori italiani più amati, Fabio Concato. Nel ripercorrere un percorso costellato di successi, di musica scritta e cantata sempre con lo stesso amore e lo stesso piacere, il cantautore milanese ha deciso reinterpretare in chiave jazzistica il suo vasto repertorio con il sostegno del trio capitanato dal talentuoso pianista Paolo Di Sabatino, completato da Marco Siniscalco al basso e Glauco Di Sabatino alla batteria.
Frutto di questo connubio artistico è “Gigi”, album uscito lo scorso maggio per Egea, che ha trasferito di fatto in studio di registrazione la magia che si rinnova ad ogni live. Concato è una delle più belle certezze della nostra musica d’autore. Nel corso degli anni ha saputo ritagliarsi uno spazio importante narrando in modo molto personale le piccole grandi storie della quotidianità. Nostalgie, ricordi, speranze, rivelazioni e confessioni appena delineate, lampi d’allegria contagiosa e momenti di grande tenerezza popolano il mondo delle sue canzoni, simili a foto, illustrazioni e annotazioni in un diario della memoria con cui è sempre riuscito a fare breccia nell’immaginario collettivo.
Tutti i concerti si svolgeranno all’Arena di Palazzo Bellini (Via Agatopisto 5, Comacchio – FE). In caso di maltempo saranno trasferiti alla Sala Polivalente, all’interno del palazzo. Per informazioni 0533 314154, www.comunecomacchio.fe.it, www.turismocomacchio.it

PROGRAMMA
Venerdì 01 settembre, ore 21.30
Marina Rei
Marina Rei, voce e chitarra;
Mattia Boschi, violoncello

Sabato 02 settembre, ore 21.30
Irene Grandi & Pastis
Irene Grandi, voce;
Marco Lanza, pianoforte e macchina fotografica;
Saverio Lanza, chitarra e videocamera

Venerdì 08 settembre, ore 21.30
I Musici di Francesco Guccini
Juan Carlos “Flaco” Biondini, voce e chitarra;
Vince Tempera, tastiere;
Pierluigi Mingotti, basso elettrico;
Ivano Zanotti, batteria

Sabato 09 settembre, ore 21.30
Fabio Concato featuring Paolo Di Sabatino Trio
Fabio Concato, voce;
Paolo Di Sabatino, pianoforte;
Marco Siniscalco, basso;
Glauco Di Sabatino, batteria

***

INFORMAZIONI
Infoline 0533 314154
www.comunecomacchio.fe.it
www.turismocomacchio.it

DOVE
Tutti i concerti si svolgono all’Arena di Palazzo Bellini – Via Agatopisto, Comacchio (FE). In caso di maltempo saranno trasferiti alla Sala Polivalente, all’interno del palazzo.

COSTI E ORARI
Inizio concerti ore 21.30

Marina Rei (01/09) e I Musici (08/09) ingresso gratuito.
Irene Grandi & Pastis (02/09) e Fabio Contato feat. Paolo Di Sabatino Trio (09/09) biglietto in prevendita su www.ciaotickets.com € 18,00 con posti garantiti anche in caso di pioggia. Biglietto ingresso € 15,00 posti non garantiti.

DIREZIONE ARTISTICA
Luigi Sidero

UFFICIO STAMPA NOTE DI SETTEMBRE
Eleonora Sole Travagli
soletravagli@gmail.com
cell. 339 6116217

I RACCONTI DEL LIDO
Un diverso destino per i L(a)idi

E così, dopo la buriana ferragostana, una pseudo calma torna sui L(a)idi e immancabili, rombanti e minacciose, le forze dell’ordine spazzano la battigia, provocando la fuga dei dannati della terra che fino al giorno prima sciamavano indisturbati con estasi ‘comprereccie’ per le non esili dame in cerca di ‘qualcosa da mettersi su’. Ma come mai solo a festa finita? Domanda necessariamente rivolta al silenziosissimo sindaco di Comacchio che (forse) non sembra aver a cuore le sorti dei suoi Lidi sempre più Laidi.

Comunque, ‘Passata è la tempesta’ ‘E odo augelli far festa’.
Il che vorrebbe dire le urla strazianti dei gabbiani che si avventano sui bidoni della spazzatura.
Poco alla volta il silenzio s’impadronisce delle vie che, se non vedono razzolare le leopardiane galline, assistono però al trionfo dei pelosi che a frotte scendono per la solita pisciatina o per il ‘grosso’, mentre i loro colpevoli padroni/e fanno finta di non vedere le orme evidenti del loro passaggio. E qui sarei tentato, ponendomi nei panni del Silenzioso (sindaco) di comminare multe salate agli sventati (ed è un eufemismo) non certo compagni umani dei pets.

Nella calma raggiunta si decide di andare a cena in un paese al confine tra Emilia e Romagna, Sant’Alberto.
Appena usciti dal caos l(a)idesco s’imbocca la Romea nell’ora ‘che volge al disio’. Tra gli alberi s’intravvedono le valli rosate. Voli di fenicotteri e di gabbiani striano il cielo.
Da lontano si scorgono i profili dei monti che la luce calante ammorbidisce nei contorni.
All’altezza di Casal Borsetti si volta a destra e si costeggia un canale le cui rive son popolate di casette ‘di una volta’.
Improvvisamente ricordo che quella strada la conosco poiché avevo portato Lilla dal guru degli animali dove tra i vocii di tanti animali avevo ascoltato il responso e la cura.

Infine, sotto l’argine si scorge una grande scritta: ‘La rucola’.
Una casa contadina, un grande parco e attente ragazze che, immuni dalla leggera falsità imposta dai locali alla moda, t’invitano a sederti, e ti propongono prima di tutto, ma solo il lunedì, il favoloso ‘gnocco’ fritto. E non si faccia ironia a declinare al femminile il termine!
Giungono poi piatti della cucina romagnola di un tempo, che accompagnano i soffici e incredibili gnocchi, fritti secondo la tradizione modenese. Chiedo spiegazioni e arriva lui, il capocuoco, perfetta immagine del bagnino romagnolo tombeur de femmes della mia giovinezza. Ha il codino di capelli grigi, orecchino pendente con crocifisso e la tshirt d’ordinanza. Ci racconta la storia della composizione del gnocco tramandatagli da una nonnina modenese di più di ottanta anni. E ci raccomanda come accompagnamento del gnocco: salumi di casa, formaggi, ricotte, scalogni, costolette d’agnello, faraone, passatelli in brodo, cappelletti romagnoli. Un vero ‘nozzo strangozzo’.
Improvvisamente il tempo si ferma di fronte a un’enorme fetta di zuppa inglese e di ‘brazadele’ (ciambelle) di vari tipi. Allora penso a come avrebbe potuto essere il destino dei L(a)idi se fossero stati concepiti come luogo di passaggio di due tradizioni paesaggistiche e culturali tra Emilia e Romagna.
Spazi infiniti di pini e di dune sabbiose.
Luoghi in cui il tempo avrebbe potuto divenire Storia.

PEPITO SBAZZEGUTI
Pepito e le Poste (non solo) ferraresi

C’è da chiedersi come mai ‘Avventure nel mondo’ anziché organizzare viaggi in Africa a dorso di cammello, non accompagni i viaggiatori amanti del rischio in un ufficio postale. Anche a Ferrara.
Si potrebbe scoprire che in una mattinata estiva possa occorrere un tempo imprecisato per ritirare una raccomandata e pagare un bollettino.

Sulla porta d’ingresso, proprio come nella Divina Commedia, starebbe bene la frase: “Lasciate ogne speranza, voi ch’entrate”. Citazione quanto mai opportuna del terzo canto dell’Inferno, poiché la temperatura dell’angusto locale si avvicina tremendamente al luogo per antonomasia dei dannati, a causa del cattivo funzionamento di un esausto impianto di condizionamento.
Non essendoci un distributore automatico di numeri, occorre vincere ogni ritrosia e chiedere chi sia l’ultimo entrato per sapere il proprio turno. Una domanda che già crea un certo scompiglio perché presa dallo sguardo tipico della terza età come una spavalderia sospetta.
In ogni caso, dopo non semplici trattative, la fila inizia a formarsi rispetto al caos iniziale del numeroso pubblico in attesa. In presumibile presenza di frequentatori abituali di centri sociali, è utile richiamare il modello dell’immancabile trenino durante le serate musicali, per vedere un certo senso di ordine prendere forma davanti ai due sportelli funzionanti.
Subito, però, arriva l’annuncio che non si vorrebbe mai pronunciato: “La collega sta facendo un’operazione particolarmente complessa e per un certo tempo il mio sarà l’unico sportello operativo”.
Un signore col bastone e con una speranza di vita a occhio e croce non proiettata oltre la cena, inizia a dare chiari segni di cedimento. Tranquillizzato sul fatto che poteva andare peggio (potrebbe scoppiare la terza guerra mondiale), la vita riacquista una certa normalità.
Intanto, l’unico sportello funzionante riuscirà a servire una ventina di persone senza che l’altro riesca a portare a termine l’operazione particolarmente complessa. E qui sarebbe curioso conoscere i connotati del genio informatico che ha fornito il software che – siamo certi – sarà stato definito “risolutivo” o “elimina code”, durante un euforico consiglio d’amministrazione di Poste italiane.
Qualcuno azzarda che sia un problema di collegamento con la rete. In effetti, in questi casi in cui l’attesa si fa del tutto simile a quella per la resurrezione dei morti, c’è spazio per un filosofico cazzeggio.
Visto però l’inutile trascorrere del tempo, la conclusione, quasi inevitabile, è come sia francamente incomprensibile che in questo paese continui a esserci gente che spreca talento, studio e ricerca per immaginare e realizzare bande larghe puntualmente smentite in un qualsiasi ufficio postale.

La mattinata è oltremodo animata, quando sulla porta d’ingresso compare una signora che spalanca occhi di vero terrore con il proprio pacco sotto braccio da spedire, di fronte alla fila immobile di dannati.
A volte serve se si sposta il discorso sul piano internazionale. “Non se la prenda, questo paese cerca inutilmente di puntare il proprio sguardo verso Bruxelles, quando in realtà fa di tutto per indicare Nairobi come approdo naturale”.
E così la signora si dilegua nel nulla, sempre col suo pacco sotto braccio.
Entra poi nel forno postale un’altra signora e subito gli sguardi le piovono addosso come grandine per vedere quale posto occuperà della fila.
“Tranquilli – è la replica – sono solo venuta per parlare con un’amica”.
Neanche il tempo di un sospiro di sollievo, che un vociare scomposto giunge dal fondo della sauna postale.
La compagna di filò, in uno stato di sospetta esaltazione stile “Lui ha visto la luce!”, reclama il proprio posto in fila.
La teoria sarebbe certamente materia di studio per psicanalisti: a un certo punto tutti ci saremmo all’improvviso voltati nel verso opposto, come per un ordine giunto dall’aldilà, e la signora, distratta dall’amica che certamente stava parlandole male di qualcuno, si è ritrovata in coda.
Il crescendo rossiniano raggiunge il culmine quando compare sull’uscio un ignaro turista olandese, giunto in quella galera di naufraghi postali per spedire una semplice cartolina di saluti. Magari sopra c’era pure scritto: “Qui in Italia tutto meraviglioso”.
“Se non c’è il francobollo, non posso ritirarla”, è la ruvida frontiera eretta allo sportello. Scatta un sussulto di solidarietà tricolore in soccorso del fiammingo che, in omaggio alla nordica precisione, in realtà aveva già provveduto all’affrancatura. Salutando lo stralunato tulipano, la ciurma postale si è, infine, inutilmente congedata in italiano: “Non parli male di noi!”

Personalmente sono sopravvissuto all’altoforno e quando ho salutato la pur eroica operatrice lasciata sola su quella trincea, come spesso lo sono solo i sindaci, all’altro sportello era ancora in corso l’operazione particolarmente complessa annunciata – così è sembrato a molti – ai tempi dell’ultima glaciazione. Sono uscito che l’altrettanto gentile operatrice di quel secondo sportello metafisico stava chiedendo la firma digitale oltre al marito anche alla moglie, uscita dalla camera iperbarica con un bimbo in braccio nel frattempo diventato maggiorenne.
Oltre al genio informatico non guasterebbe conoscere le generalità anche del responsabile della custormer satisfaction di Poste italiane e del suo fiero piglio mentre, col suo power point, cattura l’attenzione di un ipnotizzato Cda di Poste italiane.
Correndo con la fantasia, si può immaginare l’entusiasmo degli archeologi fra qualche centinaio di anni, per il ritrovamento di resti ossei di una famiglia, morta per consumazione nella vana intenzione di concludere un’operazione postale probabilmente molto complessa, o forse perché l’ufficio – per cause ignote – potrebbe aver preso fuoco. In questo caso, le responsabilità – concorderebbero gli studiosi – sarebbero da attribuire agli effetti del cambiamento climatico.