Skip to main content

Giorno: 25 Settembre 2017

Non solo Saba – Evento il 14 e 15 ottobre a Ferrara IV edizione

Da Non solo Saba Ferrara

Siamo giunti alla quarta edizione di “Non solo Saba”, che ha visto nell’edizione del 2016 un notevole afflusso di persone ed una piena soddisfazione delle aziende partecipanti.

L’evento per il 2017 si terrà nelle giornate del 14 e 15 ottobre presso P.zza Municipale, nel cuore della città, adiacente al Duomo.

Questo evento vuole tracciare un percorso ideale di evoluzione del prodotto, dai Sughi Saba, Savor,Mosto cotto fino all’Aceto Balsamico, con la presenza di produttori che metteranno in degustazione e vendita i suddetti prodotti, nonchè i loro derivati e quelli di stagione.

Alcune informazioni sulla Saba tipico prodotto dell’Emilia Romagna, Marche e Sardegna.E’ uno sciroppo d’uva ricavato dal mosto appena pronto di uva bianca o rossa.Si era soliti accompagnare la Saba per i dolci casalinghi (Sabadoni), alla polenta, gnocco fritto, squisita con formaggi stagionati e saporiti, come condimento per insalata e come salsa per gelato alla crema e panna.

All’interno della manifestazione previsto un importante momento di ristorazione nelle due giornate attraverso la riscoperta di ricette tradizionali e innovative, che prevedano l’uso della Saba e dell’Aceto Balsamico.

L’evento metterà in contatto il pubblico con i produttori, che daranno consigli su come meglio consumare il proprio prodotto attraverso gli abbinamenti, nonchè la storia e il percorso di produzione.

La manifestazione sarà altresì arricchita da eventi collaterali quali:

· Il giorno dell’inaugurazione vi sarà una sfilata in abito rinascimentale attraverso le vie del centro storico per terminare nel chiostro;

· musici e sbandieratori

· laboratori

. dimostrazione pigiatura

L’entrata alla manifestazione è libera. http://www.facebook.com/nonsolosaba

Teatro in carcere: Salvatore Striano e il progetto teatrale “Passi Sospesi” al festival Internazionale a Ferrara

Da Associazione culturale

Teatro in carcere: Salvatore Sasà Striano e il progetto teatrale “Passi Sospesi” al festival Internazionale a Ferrara
“Testimonianze dirette. Il teatro in carcere” Salvatore “Sasà” Striano presenta il suo libro La Tempesta di Sasà seguirà una mostra fotografica e la proiezione del video documentario dal progetto teatrale “Passi Sospesi”di Balamòs Teatro alla Casa di Reclusione Femminile di Giudecca

Sabato 30 settembre, ore 15.00, Centro Teatro Universitario di Ferrara

Nell’ambito del programma partecipato del festival Internazionale a Ferrara 2017, Balamòs Teatro, il Centro Teatro Universitario di Ferrara, il Coordinamento Nazionale di Teatro in Carcere, l’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro e la rivista “Teatri delle Divesrità” organizzano l’annuale incontro sul teatro in carcere con Salvatore “Sasà” Striano, attore e autore dei libri Teste Matte, La Tempesta di Sasà, Giù le Maschere.

L’appuntamento intende fare luce sull’esperienza del teatro in carcere attraverso la testimonianza di un protagonista diretto, ex detenuto a attualmente attore e scrittore. Salvatore Striano, noto al grande pubblico per aver interpretato il film Gomorra ricavato dall’omonimo libro di Roberto Saviano e diretto da Matteo Garonne, ha conosciuto il teatro in carcere attraverso la guida di Fabio Cavalli, appasionandosi in particolare all’opera di Shakespeare. Diretto dai fratelli Paolo e Vittorio Taviani nel film Cesare deve morire, vincitore dell’Orso d’oro al festival di Berlino nel 2012. Nel 2015, insieme a Guido Lombardi pubblica Teste Matte, un romanzo costruito sulla storia vera di un gruppo criminale che ha osato combattere la camorra. Nel 2016, in occasione del quattrocentesimo anniversario della scomparsa di Shakespeare pubblica La Tempesta di Sasà, il romanzo autobiografico nel quale racconta la scoperta del teatro a Rebibbia e in particolare il lavoro svolto sui testi del drammaturgo inglese. Nel 2017 pubblica il romanzo Giù le Maschere. E’ interprete di numerosi film, serie televisive e spettacoli teatrali, è stato diretto fra gli altri, da Abel Ferrara, Marco Risi, Ascanio Celestini, Marco Pontecorvo, Fabio Cavalli.

Nella giornata ferrarese dialogano con l’autore Giulio Baffi (presidente dell’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro) e Vito Minoia presidente del Coordinamento Nazionale di Teatro in Carcere.

Sono inoltre previsti la presentazione, da parte di Michalis Traitsis, dell’ultima edizione del progetto teatrale “Passi Sospesi” di Balamòs Teatro alla Casa di Reclusione Femminile di Giudecca (Venezia), con la relativa mostra fotografica di Andrea Casari e la proiezione del video documentario di Marco Valentini.

Al Dipartimento di Architettura mostra e premiazione dei progetti di giovani studenti vincitori

Da Ripartizione Marketing e Comunicazione UniFE

Mercoledì 27 settembre dalle ore 13 alle ore 14 nell’Aula D3 del Dipartimento di Architettura, via Quartieri 8, Ferrara, si terrà la premiazione dei vincitori del Premio “Costruire con sistemi in legno”, giunto alla sua XV edizione e rivolto agli studenti del secondo anno iscritti al corso “Laboratorio di Costruzioni dell’architettura 1”, a.a. 2016-2017.
Sono 15 gli studenti che saranno premiati suddivisi tra vincitori: Lorenza Pellegrini, Asia Rosati, Samuele Bertoni, Enrica Boldrin, Silvia Frignon, Yassmin Karaman; e segnalati: Federica Pedone, Alessandro Scardino, Laura Tognoni, Virginia Boldrini, Lucia Cherubini Celli, Irene Clementi, Michele Gentile, Elsa Maria Misenti, Luca Morganti.

Tema del premio di quest’anno, il progetto di un organismo edilizio adibito a “WoodArcheoBox. Nucleo di accoglienza sostenibile per la valorizzazione di un’area archeologica”.
“Obiettivo del progetto – spiegano Pietromaria Davoli, Theo Zaffagnini e Valentina Modugno, promotori dell’iniziativa e titolari del corso – è progettare un nuovo edificio connotato da caratteristiche di spiccata sostenibilità ambientale e di dialogo/integrazione con la “materia storica” dello scavo archeologico, da valorizzare e servire, e con il contesto naturale di riferimento. Si tratta di concepire fino al dettaglio esecutivo un nucleo polifunzionale dedicato alla valorizzazione o al potenziamento della ricettività di tre importanti siti archeologici in aree isolate o periurbane: Burnum (Ivosevci, Croazia), Spina (Ferrara) e Suasa (Ancona).
Uso del legno, sicurezza, efficienza energetica sono tre dei principali requisiti per la progettazione esecutiva richiesta ai circa 135 studenti, chiamati a misurarsi con progetti individuali, di cui i 15 migliori, assieme ai modelli in scala, saranno esposti in una mostra dedicata, visitabile fino al 3 ottobre presso il Salone di ingresso al piano terra di Palazzo Tassoni Estense, via Ghiara 36, Ferrara.
“Il premio – concludono i docenti – si colloca al termine del percorso formativo del corso laboratoriale che ha come obiettivo la progettazione di un Sistema Costruttivo attinente un edificio nella sua globalità e nelle sue singole parti costitutive, organizzate ed integrate tra loro. Il progetto prende avvio dall’elaborazione dei concept di controllo ambientale, di organizzazione funzionale e di contestualizzazione morfologica con l’intorno e prosegue con la definizione dell’impianto strutturale per arrivare alla progettazione esecutiva di tutte le parti dell’involucro edilizio connotato da elevate prestazioni energetico-ambientali”.

Sostengono e collaborano con l’iniziativa imprese del settore delle costruzioni (Giorgi Roberto Lavorazione Legno, XLAM Dolomiti e Soltech) e la rivista internazionale The PLAN Architecture & technologies in Detail.

Ferrara in Jazz: Presentata la XIX edizione

Da Associazione Culturale Jazz Club Ferrara

Ferrara in Jazz 2017 – 2018 40° anno – XIX Edizione 06 ottobre 2017 – 30 aprile 2018

Il 26 aprile 1977 il “Circolo Amici del Jazz” (che in seguito diverrà Associazione Culturale Jazz Club Ferrara) iniziava la propria attività di promozione del patrimonio musicale afroamericano. Da allora sono trascorsi quarant’anni senza alcuna interruzione, durante i quali Ferrara e il suo territorio sono stati teatro delle esibizioni di tutti i più importanti jazzisti nazionali e internazionali. A metà di questa storia si colloca Ferrara in Jazz, rassegna che si svolge nella suggestiva sede del Torrione San Giovanni (bastione rinascimentale iscritto nella lunga lista dei beni UNESCO e location per il cinema di Emilia-Romagna Film Commission), che si appresta ad inaugurare la XIX edizione con il contributo di Regione Emilia-Romagna, Comune di Ferrara, Endas Emilia-Romagna ed il prezioso sostegno di numerosi partners privati.
Con alle spalle un’estate densa di appuntamenti in Riviera, l’inclusione nella guida alle migliori jazz venues al mondo da parte dell’internazionale DownBeat Magazine, la vittoria del bando S.I.A.E “S’illumina – Copia privata per i giovani, per la cultura”, e quella dei Jazzit Awards 2016 nella categoria “Jazz Club Italia” per il sesto anno consecutivo, Ferrara in Jazz prende il via venerdì 06 ottobre 2017 con la contagiosa energia dell’apprezzata Tower Jazz Composers Orchestra, la resident band del Torrione formata da oltre 20 elementi, diretta da Alfonso Santimone e Piero Bittolo Bon.
Con tre serate settimanali – venerdì, sabato e lunedì – la kermesse giungerà al termine a fine aprile 2018, dopo aver dispensato, ad un pubblico sempre più vasto, sei mesi densi di concerti animati da protagonisti assoluti del panorama internazionale, serate dedicate a talenti emergenti e novità discografiche, nuovi itinerari musicali ed esposizioni, per un totale di circa 80 appuntamenti che abbracciano il linguaggio jazzistico a 360° gradi, valicando confini geografici e di genere.
Nel fine settimana, in particolare, si esibiranno icone internazionali della musica afroamericana tra cui spiccano due guru della sei corde, Ralph Towner (in solo) e Bill Frisell (in duo con Thomas Morgan); i gruppi Sex Mob, BassDrumBone, The Claudia Quintet, Tim Berne Snakeoil, Smalls Live On Tour, Human Feel, Kneebody e N.Y Gipsy All-Stars; le formazioni stabili di Eric Reed, Christian Sands, Ambrose Akinmusire, Miguel Zenón, Kenny Werner, Jen Shyu, Johnny O’Neal, Wayne Escoffery, Lionel Loueke, Vincent Herring e Linda Oh; i trio Iverson-Sanders-Rossy, Speed-Tordini-King e Bonafede-Gomez-Zigmund; i duo Aruán Ortiz-Don Byron e Anat Cohen-Marcello Gonçalvez.
Il lunedì, griffato Monday Night Raw, è da sempre dedicato alla scoperta di giovani promesse del jazz italiano ed europeo e alla presentazione di nuovi progetti discografici seguiti da imprevedibili jam sessions, mentre altre serate del week end – in alternanza all’esibizione mensile della Tower Jazz Composers Orchestra – ospiteranno alcune formazioni di rilievo del panorama jazzistico nazionale e i lives di Somethin’Else e Sound Routes a cui spetta l’esplorazione di nuovi sentieri musicali che vanno dall’elettronica alle musiche etniche.
Consueti sono infine gli appuntamenti del Torrione con la solidarietà, grazie a Medici Senza Frontiere, e con l’arte contemporanea: questa prima parte di stagione vede il debutto del giovane fotografo Paolo Maiarelli con San Francisco Almost Blue, personale realizzata in collaborazione con Endas Emilia-Romagna.
Anche l’edizione 2017/18 di Ferrara in Jazz si fregia di una serie di preziose co-produzioni che ne amplifica il prestigio e la visibilità; quest’anno con: il Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara, Ferrara Musica, Bologna Jazz Festival, Crossroads Jazz e altro in Emilia-Romagna, Fondazione Teatro Borgatti di Cento, Sound Routes, Associazione Reverb, Teatro Off, Teatro Nucleo, Giallo Ferrara, Associazione Musicisti Ferraresi e Produzione Culturale.

Con un focus sul miglior jazz della scena statunitense ed un particolare riferimento all’area newyorchese, la PROGRAMMAZIONE 2017-2018 viaggia senza sosta lungo rotte musicali che collegano Sud America, Europa ed Asia macinando miglia e miglia, accogliendo commistioni, in un continuo oscillare tra avanguardia e tradizione.
Molte le storiche formazioni collettive made in USA che calcheranno il palco del Torrione in occasione dei rispettivi tour celebrativi. Aprono le danze (sabato 7 ottobre) i Sex Mob di Steven Bernstein con il tour che festeggia i vent’anni di attività. Sempre venti ne compie il Claudia Quintet di John Hollenbeck (martedì 31 ottobre in collaborazione con Bologna Jazz Festival), trenta la band Human Feel formata da D’Angelo-Speed- Rosenwinkel-Black (sabato 25 novembre) e ben quaranta il trio BassDrumBone di Ray Anderson, Mark Helias e Gerry Hemingway (sabato 28 ottobre in collaborazione con Bologna Jazz Festival).
Per la prima volta al Torrione ascolteremo, in esclusiva nazionale, il solo recital del chitarrista statunitense Ralph Towner. Lo storico leader dei celebri Oregon ci presenterà il suo ultimo lavoro ECM My Foolish Heart (sabato 11 novembre in collaborazione con Bologna Jazz Festival), mentre un’ulteriore perla per piccolo organico, quella dell’inedito duo formato dal pianista cubano Aruán Ortiz e dal clarinettista e sassofonista statunitense Don Byron, calcherà il palcoscenico del Torrione sabato 2 dicembre, sempre in esclusiva nazionale. Altre prestigiose presentazioni discografiche sono legate alle tournée di Tim Berne Snakeoil, band al terzo episodio discografico targato ECM (venerdì 3 novembre in collaborazione con Bologna Jazz Festival) e della cantante e polistrumentista Jen Shyu (sabato 9 dicembre) che, con Song of Silver Geese, porterà in scena l’ennesimo frutto di un attento lavoro di ricerca etno-musicologica.

Gli appassionati di STRAIGHT-AHEAD JAZZ potranno apprezzare il tributo a Coleman Hawkins dell’Eric Reed Quartet (venerdì 13 ottobre), immediatamente seguito dal concerto del trio di Christian Sands, uno dei più interessanti pianisti emergenti della scena americana (sabato 14 ottobre); potranno godere dello swing dello Smalls Live On Tour, la all-stars band del celebre Smalls Jazz Club di New York con cui (venerdì 10 novembre in collaborazione con Bologna Jazz Festival) sarà sancito uno storico gemellaggio. A chiudere la prima parte di Ferrara in Jazz è poi l’immancabile concerto natalizio che quest’anno vede il ritorno del pianista e cantante Johnny O’Neal (sabato 23 dicembre).

Un raffinato MODERN JAZZ lo si ascolterà con il quartetto di Chris Cheek (venerdì 17 novembre) e con quelli guidati da due voci dalla spiccata personalità: di orientamento black il quartetto del trombettista Ambrose Akinmusire (sabato 21 ottobre) e latin quello del sassofonista Miguel Zenón (sabato 18 novembre in collaborazione con Bologna Jazz Festival). Non mancherà, infine, l’occasione di ascoltare alcuni protagonisti del jazz di casa nostra con la formazione Pipe Dream di Zeno De Rossi (venerdì 20 ottobre, in compagnia dell’acclamato violoncellista Hank Roberts), il gruppo di Daniele Santimone (venerdì 24 novembre, organico che vanta la presenza di Ares Tavolazzi e Pietro Tonolo) e Abbey’s Road, omaggio a Abbey Lincoln del quintetto di Ada Montellanico (sabato 16 dicembre).

OFF è invece l’evento extra moenia – realizzato dalla Fondazione Teatro Borgatti di Cento in collaborazione con Jazz Club Ferrara – che vedrà lo storico trio del pianista e compositore Kenny Werner esibirsi sul palco del Centro Pandurera a Cento (venerdì 1 dicembre).

SOMETHIN’ELSE sfoggia una nuova veste e si presenta come una vera e propria “rassegna nella rassegna” curata dall’Associazione Reverb in collaborazione con Jazz Club Ferrara, e dedicata alle contaminazioni elettroniche. Improvvisazione, tecnologia e un abbagliante spettacolo di luci e suoni connoteranno le performances di Dj Hendrix e delle band di musicisti del calibro di Jameszoo (giovedì 30 novembre) e Mark de Clive-Lowe (venerdì 15 dicembre).

Dal 2012 il jazz è entrato a far parte dei beni immateriali UNESCO poiché considerato “uno strumento di sviluppo e crescita del dialogo interculturale volto alla tolleranza e alla comprensione reciproca”. In quest’ottica, che sposa quanto si propone l’Associazione Culturale Jazz Club Ferrara sin dalla nascita, il Torrione – in collaborazione con Bologna Jazz Festival – ospiterà SOUND ROUTES, progetto co-finanziato dal programma “Europa Creativa” dell’Unione Europea e da 8 X 1000 – Tavola Valdese, che permette ad artisti costretti ad abbandonare i propri paesi di origine di continuare ad esprimere e a condividere la loro passione: la musica. Grazie a Sound Routes quindi, il pubblico del Jazz Club godrà della rara occasione di ascoltare artisti provenienti dal Medio Oriente e oltre come Alaa Arsheed (venerdì 27 ottobre) e Kimia Ghorbani (venerdì 22 dicembre). Le serate saranno anticipate da una cena a tema frutto della creatività del wine-bar del Torrione. Il 22 dicembre inoltre, il Jazz Club sarà piacevolmente invaso dal team di Medici Senza Frontiere che presenterà “Milioni di Passi”, articolato progetto che vuole sensibilizzare alla conoscenza della complessità dei fenomeni migratori a cui stiamo assistendo negli ultimi anni.

Quanto di attuale serpeggia nell’universo jazzistico nazionale e oltre, è il perno su cui ruota MONDAY NIGHT RAW. Sotto questa sigla, mutuata dal colorito vocabolario del wrestling americano, i lunedì sera del Torrione si trasformeranno in un autentico ring sul quale si sfideranno giovani protagonisti della scena nazionale ed internazionale. Tutti gli appuntamenti sono seguiti da infuocate jam sessions e preceduti dal goloso aperitivo a buffet accompagnato dalla selezione musicale di France, Willygroove, Andreino e Gil Dj. Della lunga serie di concerti da appuntare in agenda, segnaliamo quelli in programma nella prima parte di stagione: Manlio Maresca And Manual For Errors (9/10), Cristiano Arcelli Almost Romantic (16/10), Guilhem Flouzat Trio (23/10), XY Quartet (06/11), Maniscalco-Bigoni-Solborg Trio (13/11), Francesco Ponticelli Big Mountain, Small Path (20/11), Richard Sears Quartet (27/11); Will Bernard Organ Trio (04/12), Giovanni Guidi Piano Solo (11/12).

Prosegue di gran carriera l’avventura della TOWER JAZZ COMPOSERS ORCHESTRA, l’apprezzata resident band del Torrione diretta da Alfonso Santimone e Piero Bittolo Bon. Quest’anno i 23 elementi che la compongono avranno non solo l’onere e l’onore di inaugurare (venerdì 06 ottobre) la XIX edizione di Ferrara in Jazz (seguiti dal set del Mauro Rolfini Ensemble feat. Giancarlo Schiaffini), e di arricchire il palinsesto con un’esibizione mensile (che rientra nell’ambito delle residenze artistiche finanziate dal bando S.I.A.E “S’illumina – Copia privata per i giovani, per la cultura”), ma saranno anche protagonisti di una prestigiosa trasferta al Teatro Unipol Auditorium in qualità di ospiti della XII edizione del Bologna Jazz Festival (domenica 5 novembre).

Si rinnova il prezioso sodalizio con il Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara che, giovedì 23 novembre nell’ambito del Festival In Corde, proporrà al Jazz Club un emozionante incontro in musica tra Enrico Pieranunzi (piano) e Stefano Cardi (chitarra). Il repertorio verterà su brani di Soler, Ponce, Castelnuovo-Tedesco, Milhaud, Gershwin e Brubeck, tra gli altri.

In AMBITO DIDATTICO, lunedì 18 dicembre in collaborazione con la Fondazione Siena Jazz, il Torrione ospiterà il Giosi Quartet nato in seno a “Giosi Jazz.it” (Giovani Sinergie del Jazz Italiano), progetto finanziato dal Ministero della Cultura che vede la partecipazione della Fondazione Siena Jazz come capofila. In collaborazione con l’Associazione Musicisti Ferraresi, invece, si potrà godere di un percorso di ascolto guidato selezionato da Francesco Bettini, Piero Bittolo Bon e Alfonso Santimone dal titolo “Hear & Now. Riflessioni sul tema dell’improvvisazione oggi” (sabato 13 gennaio alla Scuola di Musica Moderna di Ferrara).

Atmosfere “noir” al Jazz Club con l’appuntamento in programma per giovedì 09 novembre che apre le porte al Festival Giallo Ferrara. Letture tratte da “Cari Mostri” di Stefano Benni, a cura di Teatro Off, si alterneranno alle sonorità folk dei Terza Classe.

Spazio infine all’ARTE CONTEMPORANEA con San Francisco Almost Blue, personale che sancisce il debutto del giovane fotografo e promoter musicale Paolo Maiarelli. La mostra, realizzata in collaborazione con Endas Emilia-Romagna, è inscritta nel progetto “Intrecciare Cultura” patrocinato dalla Regione Emilia-Romagna ed è curata da Eleonora Sole Travagli. Il vernissage, in programma per lunedì 9 ottobre, anticiperà il concerto del Manlio Maresca And Manual For Errors. La mostra sarà fruibile nelle serate di programmazione fino al 23 dicembre.

Per quel che riguarda il 2018, ecco alcuni HIGHLIGHTS previsti dopo la consueta pausa invernale. Sabato 27 gennaio sarà la volta della clarinettista e compositrice israeliana Anat Cohen, seguita dall’apprezzato gruppo elettrico californiano Kneebody (sabato 10 febbraio). Febbraio prosegue con il quartetto di Wayne Escoffery (sabato 17/2) ed il trio del chitarrista africano Lionel Loueke (sabato 24/2). Aprono il mese di marzo il trio Speed-Tordini-King (venerdì 2/3) e l’eclettica New York Gipsy All-Stars (sabato 3/3), mentre l’inedito trio composto da Ethan Iverson, Joe Sanders e Jorge Rossy calcherà il palcoscenico del Torrione venerdì 16 marzo, per poi cedere il passo al quartetto di Vincent Herring feat. Dave Kikoski (sabato 17/03). Ad anticipare la Pasqua sarà invece Linda Oh, contrabbassista di Pat Metheny (sabato 31/3). Il mese di aprile, infine, accoglie svariati gruppi – tra cui il trio Bonafede-Gomez-Zigmund (sabato 7/4) – in un crescendo che condurrà al gran finale con il duo Bill Frisell – Thomas Morgan (martedì 24/4 in collaborazione con Ferrara Musica).

L’Associazione Culturale Jazz Club Ferrara consente di ampliare la propria base sociale attraverso il TESSERAMENTO a Endas che riserva ai propri soci numerose agevolazioni su scala nazionale, insieme alla possibilità di fruire di un sempre crescente numero di appuntamenti di indiscusso valore culturale. Il Jazz Club è inoltre parte integrante del circuito MyFe (la carta turistica della città estense) ed è stato recentemente inserito tra i luoghi di interesse di USE IT, la neonata mappa di Ferrara – inclusa nel circuito europeo www.use-it.travel – rigorosamente ‘made by locals’ e concepita per giovani viaggiatori alla scoperta autentica della città.

***

INFORMAZIONI
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com

Infoline e prenotazione cena 0532 1716739 (dalle 15.30)

DOVE
Salvo ove diversamente indicato, tutti i concerti si svolgono al Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara.

ORARI
Apertura biglietteria 19.30
Cena a partire dalle ore 20.00
Inizio concerto 21.30
Secondo set 23.00

È previsto un solo set per i concerti firmati Monday Night Raw.

Le esposizioni sono fruibili nelle serate di programmazione (venerdì, sabato e lunedì).

Il Jazz Club Ferrara è affiliato Endas, l’ingresso è riservato ai soci.

PRESIDENZA
Andrea Firrincieli

DIREZIONE ARTISTICA
Francesco Bettini

27 e 28 settembre | Convegno “I molti territori della Repubblica fascista”

Da Istituto Storia Contemporanea Ferrara

Convegno di studi storici
I molti territori della Repubblica fascista – Amministrazione e società nella RSI
La necessità di rivisitare il biennio 1943-45, negli ultimi anni ha motivato ricerche più attente su Salò, su chi vi aderì, sulla sua effettiva consistenza – cioè la sua concreta capacità di governo e di misurarsi con la preponderanza della cosiddetta “zona grigia” – e quindi sul suo significato di ponte tra il regime fascista e l’Italia del secondo dopoguerra. Il convegno “I molti territori della Repubblica fascista – Amministrazione e società nella RSI”, che avrà luogo il 27 e il 28 settembre nell’Aula Magna del Dipartimento di Economia e Management (via Voltapaletto, 11), intende approfondire la questione. La E-Review – la rivista degli Istituti storici dell’Emilia Romagna in rete, l’Università di Ferrara e l’Istituto di Storia Contemporanea hanno organizzato un momento di confronto per mettere a fuoco le strategie non sempre infruttuose che il nuovo Stato fascista attivò. A partire dal profilarsi del consolidamento del novembre-dicembre 1943, il regime si mobilitò per ottenere credibilità, impegnandosi a cercare pragmaticamente nelle pieghe della società italiana modellata ogni forma possibile di sostegno o accettazione. Il convegno è riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione e ai docenti partecipanti sarà rilasciato attestato di partecipazione.

Mercoledì 27, dalle 14.30 alle 19

I SESSIONE: TRA CENTRO E PERIFERIE. UOMINI E POTERI

Dopo i saluti del vicesindaco Massimo Maisto, aprirà il lavori il docente Roberto Parisini, curatore del convegno insieme ai colleghi Roberta Mira e Toni Rovatti. Luigi Canapini dell’Università di Bologna presiederà gli interventi del pomeriggio, nell’ordine: Mussolini al lavoro. Le udienze del Duce, di Amedeo Osti Guerrazzi dell’Istituto Storico Germanico di Roma; Sotto lo sguardo tedesco. Amministrazione e amministratori dell’Rsi in Emilia-Romagna e in Toscana, di Roberta Mira dell’Università di Bologna; “Si spara sui fascisti e non sui prefetti”. Tra ricerca del consenso e guerra contro la comunità: la silenziosa lotta tra lo stato e il partito a Torino, di Nicola Adducci dell’Istituto Piemontese per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea; Fare giustizia al tempo di guerra. L’attività ordinaria del tribunale di Ferrara (1940-1945), di Andrea Baravelli dell’Università di Ferrara.

Giovedì 28, dalle 9 alle 13

II SESSIONE: LAVORO E RISORSE. APPARATI E INTERESSI

Luca Baldissara dell’Università di Pisa presiederà gli interventi della mattina, nell’ordine: Il sindacato dei lavoratori dell’agricoltura nel Ferrarese, di Roberto Parisini dell’Istituto di Storia Contemporanea; “20.000 contadini per la Germania”. Il piano del Commissariato Marchiandi per la provincia di Modena, di Toni Rovatti dell’Istituto Nazionale Ferruccio Parri di Milano; “L’unica possibilità per la nostra Patria”: Rsi e fascismo repubblicano a Lucca, di Matteo Bennati della Scuola Normale Superiore di Pisa.

Dalle 14.30 alle 18

III SESSIONE: GOVERNO DELL’EMERGENZA. LE DIDATTICHE DEL PARTITO

Il ciclo di conferenze riprenderà finita la pausa pranzo. Dianella Gagliani dell’Università di Bologna presiederà gli interventi conclusivi, nell’ordine: Fragilità del governo, violenza della precarietà: la Rsi in Toscana. Assistenza e mobilitazione bellica attraverso la stampa repubblicana, di Matteo Mazzoni dell’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Firenze; La Rsi di fronte a sfollati, profughi, evacuati: una partita importante per il consenso, di Elena Cortesi dell’Università di Bologna; Arresti, razzie antiebraiche e coinvolgimento della società in Toscana. Profili di persecutori, di Marta Baiardi dell’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Firenze.

A Portomaggiore attività per la Giornata dell’Alzheimer

Da Ufficio stampa Camelot

Martedì 26 settembre alle 10:00, ​in occasione della XXIV ​G​iornata ​M​ondiale dell’Alzheimer promossa dalla Organizzazione Mondiale della Sanità, presso il Teatro Sociale Concordia di Portomaggiore in corso Vittorio Emanuele II 44, si inaugurerà la mostra “Ritratti e ricordi al Cafè”, un’esposizione di opere realizzate dai partecipanti al Caffè alzheimer “Ri-troviamoci al CaFè”, per presentare e divulgare il progetto rivolto alle persone affette da demenza, alle loro famiglie e alla comunità locale.

Saranno presentati autoritratti e opere grafiche realizzate dai partecipanti durante l’anno di attività, insieme a testi e pensieri scritti dai loro familiari e caregiver.

Nell’ambito dell’incontro sarà anche presentato il progetto “Ri-troviamoci al CaFè”, il Caffè Alzheimer attivo nei territori di Portomaggiore, Argenta ed Ostellato dal 2012, coordinato dalla cooperativa Camelot su mandato dell’Azienda Servizi alla Persona “Eppi – Manica Salvatori”, in collaborazione con il Centro Esperto per i Disturbi Cognitivi di Portomaggiore dell’Azienda USL – Ferrara.

E’ un progetto rivolto alle persone con disturbi cognitivi ed ai loro familiari e propone attività progettate e condotte da un​’​equipe multidisciplinare di esperti.
Il contesto in cui si svolge il progetto è accogliente, informale e atto a garantire la sicurezza psicologica ed emotiva dei partecipanti. Propone attività per le persone con disturbi cognitivi come stimolazione cognitiva, terapia occupazionale, socializzazione, dirette da una psicologa e da un​’​animatrice sociale​.

S​ono previste inoltre attività per i familiari, condotte da una psicoterapeuta, con incontri di formazione-informazione sulla malattia e spazi di riflessione attraverso l’intervento di esperti come avvocati, assistenti sociali, fisioterapisti, geriatri, infermieri.
Il Caffè Alzheimer è uno spazio di confronto e sostegno tra familiari che devono affrontare le medesime problematiche legate alla malattia.

Dopo la pausa estiva​,​ gli incontri del ​C​affè ​A​lzheimer ​sono ripartiti il 21 settembre e si terranno, con cadenza quindicinale, presso ​la​ sede ​del centro sociale Le Contrade in via Carducci 11 a Portomaggiore, il pomeriggio dalle 15:00 alle 17:00.

Nonostante dall’Alzheimer non si posa guarire, le famiglie possono trovare in questo spazio un’occasione di scambio, conforto e sollievo.

La ​G​iornata ​M​ondiale dell’Alzheimer è stata istituita dall’OMS nel 1994 con la finalità di sensibilizzare la popolazione sulle problematiche connesse con questa malattia e costituisce una punto di riferimento ormai consolidato per i caregiver ed i professionisti impegnati sul campo.
L’esposizione rimarrà aperta ​al pubblico ​da martedì 26 a venerdì 29​ settembre​, il pomeriggio dalle 15:30 alle 18:30.

Rifiuti – Calotta

Da Fabio Tonioli

c.a. Francesco Monini
Ma sì, caro Monini! Lei ha perfettamente ragione. Il sistema della calotta – pur rispondendo ad una logica di miglioramento della raccolta differenziata (costringe a separare plastica, carta e umido dal poco resto per non incorrere in una maggiorazione del costo del servizio) – può essere utilizzato nei paesi scandinavi, non in Italia.

Ritirare la Carta Smeraldo, separare i diversi rifiuti, utilizzare i sacchetti standard per l’indifferenziata, seguire la procedura di apertura/chiusura della calotta: troppo complicato! Occorre una educazione civica che noi italiani ancora dobbiamo acquisire (ah, Massimo D’Azeglio…).

Certo, Hera non si é fatta mancare giuste critiche e queste vanno rimarcate. Su questo aspetto i media é corretto che svolgano il loro ruolo, senza trascurare però di formare un po’ di coscienza civica nei propri lettori, sottolineando le ragioni oggettive che informano il nuovo sistema. Il limitarsi a critiche strumentali o al vizio della “dietrologia” non concorre certo ad accrescere il civismo di cui noi italiani siamo particolarmente carenti.

Buona giornata.

Fabio Tonioli

Conferenza su Picasso alla libreria Feltrinelli di Ferrara

Da Libreria Feltrinelli Ferrara

Mercoledì 27 settembre alle ore 17.30, presso la libreria Feltrinelli di Ferrara , SANDRIA DI MONTE presenta la conferenza “ PABLO PICASSO AL DI SOPRA DI OGNI SOSPETTO”.

Figlia del pittore Duccio, SANDRIA DI MONTE è docente di Storia dell’are e ricercatrice delle avanguardie storiche. La professoressa ricorderà l’anno 1917, esattamente 100 anni fa , quando Pablo Ruiz Y Picasso soggiornò a Roma per otto settimane e dove iniziò a lavorare sul sipario di “ Parade “.

Nell’immagine sono presenti tutti i dettagli.

‘I fiori di Mandy’ sbocciano fra Irlanda, Australia e… Sardegna

I ‘Fiori di Mandy’ sono un band della provincia di Oristano nata nel marzo del 2016.
Tre giovanissimi musicisti: Edoardo Mantega, voce e chitarra, Raffaele Mura, batteria e percussioni, e Luigi Frau al basso. In poco più di due anni si
sono fatti notare sulla scena dell’alt-rock nazionale con la loro musica potente e originale, di cui curano musica e testi.
Nell’ottobre dello scorso anno hanno pubblicato il loro primo singolo ‘Afrodite’ e successivamente hanno inciso il loro primo ep dal nome evocativo: ‘Radici‘.
Li abbiamo intervistati per conoscere da vicino per conoscere da vicino la storia di tre ragazzi che vogliono fare del loro sogno una realtà.

Partiamo dai fondamentali: a cosa o a chi vi siete ispirati per la scelta del nome del gruppo.
(Edoardo): Il nome del gruppo deriva da una conoscenza importante fatta durante un viaggio in Irlanda, a Dublino precisamente. Mandy è una ragazza originaria dell’Australia che faceva la parrucchiera nella città irlandese, testa viola, passato turbolento, una stranezza dentro che cattura. Fu un incontro come tanti altri e come nessuno prima. Una persona come tante che però in quel momento lasciò un segno: un nome per me insolito, tanto da ricordarlo nel tempo. E un carattere che rispecchiava alla perfezione ciò che con il gruppo avremmo voluto trasformare in musica: la mancanza di un punto fermo cui ancorarsi e una sensibilità disposta ai cambiamenti. I fiori non vogliono avere un significato preciso: è stato scelto per il suono delle parole e il loro semplice potere evocativo

Come e quando è nato il gruppo?
(Raffaele): Il gruppo è nato nell’inverno del 2016. Edoardo, di ritorno dall’Irlanda, ha deciso di incominciare a condividere le proprie esperienze da solista con Luigi, con cui già suonava da tempo. Più tardi sono arrivato io. Conoscevo e suonavo già con Luigi, che mi ha proposto di intraprendere questo percorso. Un mese dopo, ad aprile, siamo entrati in studio a mettere in musica le prime idee formatesi nelle poche prove precedenti.
Così è nato l’Ep ‘Radici’… e contemporaneamente anche ‘I Fiori di Mandy’.

Come definireste la vostra musica?
(Luigi)
:  E’ sempre difficile riuscire a definire la nostra musica, non ne siamo mai stati capaci. Forse perché ogni volta che scriviamo non ci poniamo dei limiti e quello che nasce è la somma di varie influenze portate da ognuno di noi. Sicuramente cerchiamo di rifuggire la mediocre banalità entro cui stagna attualmente la musica italiana, senza però cercare di scappare dal pop. Sono dell’idea che possa essere fatto bene, che possano essere introdotti elementi innovativi, e che non per forza debba rifarsi a ciò che è la moda attuale.

Raccontatemi qualcosa dei vostri esordi: dove suonavate? Qualche aneddoto…
(Raffaele)
: Le prime serate sono arrivate nella primavera del 2016.
Abbiamo esordito in una location stupenda, Il Parco dei Suoni di Riola. Da lì in poi abbiamo incominciato a proporre la nostra musica sul territorio oristanese e più in là nel cagliaritano. Durante l’estate, oltre aver accumulato un po’ di esperienza assieme con varie date, abbiamo anche deciso il nostro abbigliamento caratteristico durante certe serate: t-shirt e gonna corta a fiori.
Una delle date più memorabili è stata quella al Festival Rockas 2016, tenutosi in un splendido posto a diversi metri dal livello del mare, Scano di Montiferro. Oltre a essere uno splendido posto, è famoso per il buonissimo vino locale: Edoardo lo ha assaggiato in abbondanza e il risultato è stata una grossa ferita dovuta ad una rovinosa caduta… anche se lui non se lo ricorda molto!

Siete un gruppo sardo che fa musica alternativa. Riscontrate difficoltà a imporvi in ambito regionale e nazionale?
(Raffaele)
: Penso che imporsi sul panorama regionale nazionale non sia semplice per nessun artista emergente. L’esordire in terra sarda rende le cose ancora più complicate: proporsi nella nostra regione non è stato un grosso problema, il problema viene quando cerchi di farlo fuori, nella penisola. Tutto è condizionato, inoltre, dal fatto che ciò che ormai va in Italia è una ricetta musicale molto semplice: tutto ruota intorno alla semplicità e all’affabilità immediata di musiche e testi. Quindi il nostro genere non immediatamente riconoscibile per tutti rende le cose ancora più complicate. C’è comunque da dire che nella nostra città e regione siamo stati appoggiati da un bel gruppo di sostenitori che ci da la carica e ci permette di continuare per il nostro percorso.

A quali artisti, nazionali e internazionali, vi ispirate?
(Raffaele)
: Da quando suono con Edoardo e Luigi ho focalizzato i miei ascolti più sulla scena underground italiana, unendoli ai già apprezzati cantautori italiani e a qualche band straniera. Nella scena nazionale ho sempre apprezzato molto Ivano Fossati, Paolo Conte, Franco Battiato, andando poi più in là a scoprire CCCP, C.S.I, Afterhours, Teatro degli Orrori, Massimo Volume. Amo molto anche il trio Fabi, Silvestrie Gazzè. Apprezzo anche la scena rap italiana, ascolto: Kaos One, Ghemon, Mezzosangue, Bassi Maestro.
Dal punto di vista internazionale vario tra diversi generi, cercando di rubare e trarre da più possibili ambiti stilistici, ascoltando quindi da Coltrane, Snarky Puppy a Lou Reed, David Bowie, dagli storici Red Hot Chili Peppers o Rage Against the Machine sino a Kendrick Lamar.

E voi due?
(Luigi):  Personalmente ritengo di essere stato ispirato, per lo più, da tre figure: Paul McCartney, Gianni Maroccolo e Johnny Greenwood. Il primo gruppo che ascoltai assiduamente, e che adoro tutt’ora, furono i Beatles, dunque da bassista sicuramente sono stato ispirato da Paul McCartney. Poi mi ricordo che appena iniziai a collaborare con Edoardo stavo cercando un qualcosa di nuovo riguardo al mio modo di suonare il basso, quindi iniziai a sperimentare con quello che avevo, cercando di dare un ruolo meno marginale al basso e ricercare nuovi modi di suonare. Salvo poi scoprire i CSI e rendermi conto di come tutto ciò che stavo cercando di fare con il mio strumento era già stato fatto da Gianni Maroccolo vent’anni prima. Infine, i Radiohead. Loro sono il gruppo che più ho ascoltato in quest’ultima parte della mia vita e probabilmente quello che più mi ha ispirato
(Edoardo):  La scuola del punk anni Settanta classico: Ramones, Sex pistols, Clash, i primi Stooges, Joy Divisione, Siouxsie and the Banshees,The Cure.

Prestate molta attenzione ai testi: siete influenzati da quale genere di letteratura e scrittori?
(Edoardo)
: I testi non seguono una corrente letteraria ben definita, né sono legati all’ opera di scrittori nel particolare. Vi è sicuramente un’ impronta ermetica non indifferente, ma non è mai stata cercata. Ogni testo è naturalmente figlio di ciò che si è apprezzato: Thoreau, Hemingway, Whitman,Tolstoj, ma anche opere di autori distanti oltremodo da queste per contesto e non solo, come alcuni esponenti della letteratura sarda: Salvatore Niffoi, Enrico Costa, Salvatore Satta, Grazia Deledda. Si potrebbero far diversi nomi ma il punto essenziale è che percepiamo il rapporto parole e musica come qualcosa che deve prendere nella quantità giusta e dare in forma personalizzata, senza cadere nelle solite forzate catalogazioni di genere

Parlatemi del vostro ultimo lavoro
(Luigi)
: ‘Radici’ è nato da una necessità comune. Dopo circa due mesi dalla fondazione del gruppo avevamo scritto dei pezzi e sentivamo la necessità di inciderne alcuni, così decidemmo di andare in uno studio di registrazione vicino a Oristano e in una mattina registrammo quello che è il nostro ep. Scegliemmo quei tre per i più svariati motivi, ma principalmente perché ‘Afrodite’ è letteralmente la prima cosa che abbiamo scritto, il primo giorno che ci siamo incontrati in sala prove. ‘Jourande’, del quale sta per uscire il videoclip, che esprimevano al meglio ciò che eravamo e ciò che volevamo esprimere con la nostra musica, tanto dal lato compositivo quanto dal lato umano.

Fabbri (ln): “Carife, Franceschini si sveglia sugli azzerati? Allora il suo governo faccia subito qualcosa di concreto per gli azionisti”

Da Lega nord

Il consigliere regionale: “Anche per gli obbligazionisti subordinati sembrava impossibile il rimborso, ma è stato ottenuto: noi continuiamo la nostra battaglia”

“Non so se stupirmi o mettermi a ridere (amaramente). Di certo, prometto che continuero’ a portare avanti la battaglia in favore degli azionisti, grandi ‘dimenticati’ dell’azzeramento Carife, dopo che per gli obbligazionisti della banca questa battaglia ha portato un risultato concreto, ossia il risarcimento dell’ottanta per cento del capitale investito. Un risultato ottenuto mentre dal Pd arrivavano solo chiusure o silenzi”. Alan Fabbri, capogruppo della Lega Nord in Regione, commenta con una certa sorpresa le parole del ministro Franceschini, che ha preso posizione in favore dei risparmiatori ‘traditi’ dal crac Carife e dalla sanguinosa applicazione del bail in. “Leggo che Franceschini ora sposa una lotta portata avanti dalla Lega sin dall’inizio – dichiara il consigliere – , ma non posso fare a meno di chiedermi: dov’era lui quando quel famigerato decreto ha spazzato via, in una notte, i risparmi di tante persone? La risposta è facile: era al governo che ha emanato quel decreto”.
Dopo la valutazione politica delle parole di Franceschini, Fabbri analizza i contenuti. “E’ chiaro che prendiamo atto della ‘sveglia’, pur assai tardiva, del ministro su un tema così delicato per il territorio ferrarese. Resta però il fatto che chiediamo, e lo chiediamo a maggior ragione dopo le sue parole, che l’attuale governo metta in atto una soluzione a favore degli azionisti Carife, prima della fine di questa legislatura. Non vorremmo che la presa di posizione di Franceschini fosse solamente funzionale a interessi elettorali. Gli interessi veri, quelli della gente, si tutelano con i provvedimenti legislativi”. Ecco perché “ora da parte del governo aspettiamo azioni serie con copertura economica seria – chiude Fabbri – , al di là di quanto si legge su depositi dormienti etc. Noi come Lega non accetteremo altri danni e beffe a chi ha visto volatizzati i risparmi di una vita”.

Hokusai all’Apollo

Da Cinema Apollo

Lunedì 25, martedì 26 e mercoledì 27 settembre all’Apollo, per la rassegna “Apollo Arte e Cultura”, arriva il docufilm “Hokusai dal British Museum”. Proprio grazie alla grande mostra sull’artista giapponese a Londra, sarà possibile fare una visita esclusiva tra i luoghi in cui egli visse e le sale dell’esposizione del museo britannico.
Hokusai dal British Museum è il primo documentario inglese dedicato al celebre Katsushika Hokusai (1760-1849), l’artista giapponese che più di ogni altro ha rivoluzionato la storia dell’arte moderna occidentale. La sua opera più conosciuta, La Grande Onda, è così famosa da essere stata copiata e riprodotta quanto la Monna Lisa di Leonardo; con La Grande Onda e la serie delle 100 viste del Monte Fuji, inoltre, Hokusai ha infatti ispirato artisti come Monet, Van Gogh e Picasso e, con i suoi emoji, è stato e rimane a tutti gli effetti il padre del manga moderno, oltre che un’inesauribile fonte di spunti per gli artisti di oggi.
Gli spettatori-visitatori saranno guidati alla scoperta del pittore ci saranno studiosi appassionati e artisti che hanno subito l’influenza di questo grande maestro, tra cui David Hockney e il pittore giapponese Ideguchi Yuki. Dopo una prima parte dedicata alla vita del pittore, il film evento guiderà lo spettatore in una visita esclusiva attraverso le sale della grande mostra del British Museum Hokusai: beyond the Great Wave. Presentato dallo storico dell’arte Andrew Graham-Dixon con gli artisti Grayson Perry, Kate Malone e Maggi Hambling, il tour è stato creato appositamente per il pubblico del cinema.
L’evento cinematografico, co-prodotto con NHK (Japan Broadcasting Corporation) con riprese in 8K è distribuito da Nexo.

Alla MLB a Ferrara per Internazionale una mostra sulla Napoli di oggi

Da MLB home gallery

Sonia Lenzi e Giovanni Scotti. Napoli oggi tra spiritualità e desiderio di riscatto
Inaugurazione venerdì 29 settembre dalle 18 alle 22 in concomitanza con il Festival di Internazionale
MLB Maria Livia Brunelli home gallery, Ferrara
Lares Familiares IV Giovanni Scotti Cinnamon Heart 005

Due artisti che utilizzano la fotografia per una analisi della Napoli di oggi. Sonia Lenzi ricontestualizza i Lari, divinità romane che custodivano la famiglia, all’interno delle edicole votive dei quartieri storici della città, mettendoli in relazione con sacralità contemporanee. L’ex base NATO di Bagnoli, immortalata nel suo abbandono, diventa per Giovanni Scotti simbolo di una anelata rigenerazione urbana. Due realtà dense di emozione che da Napoli arrivano a Ferrara per il Festival di Internazionale, una delle iniziative più significative del panorama culturale italiano che ha luogo dal 29 settembre al 1 ottobre, con l’intento di ricreare dal vivo un intero numero di Internazionale: giornalisti, scrittori e protagonisti del mondo cultura mondiale dialogano su tematiche di grande attualità e di rilevanza sociale, economica e politica, suscitando l’interesse e il coinvolgimento di un pubblico sempre più numeroso.

Così Sonia Lenzi racconta il suo lavoro Lares Familiares: “Le relazioni familiari sono le prime con le quali ci si confronta e la dimensione domestica rappresenta il nostro punto di partenza verso quella avventura che si chiama vita. Il significato della nostra esistenza quindi è insito in quelle relazioni e in quei luoghi. Nel mondo romano i Lari erano divinità che assicuravano protezione e fortuna alla famiglia di appartenenza e che occupavano un posto d’onore nel cuore della casa all’interno di un’edicola particolare, il lararium. Il culto a loro tributato e i lararia hanno una forte relazione con la difficile realtà della Napoli odierna e con le edicole votive presenti nei vecchi quartieri della città. Si tratta di altari devozionali, nicchie costruite per i famigliari, sorta di piccoli tempietti con la fotografia del parente defunto e immagini sacre, fiori, oggetti legati a una religiosità spontanea. Ci sono persone vittime di incidenti stradali, altre uccise da pallottole vaganti o dalla camorra, come Annalisa Durante, usata come scudo umano durante un attentato. La distanza cronologica e concettuale tra i due fenomeni viene da me annullata: i Lari delle collezioni del Museo Archeologico divengono piccoli oggetti fotografici tridimensionali da me ricreati, che alcune famiglie dei Quartieri Spagnoli, del Rione Sanità, di Forcella e del Mercato inseriscono negli altari devozionali da loro curati”.

Alle famiglie o comunità che hanno accettato, il Lare di Sonia Lenzi è stato affidato permanentemente in custodia, per portare la bona fortuna, direttamente dall’antica Roma, presso l’edicola o le loro abitazioni, durante una azione performativa di consegna, a cui hanno partecipato i Direttori del Museo Archeologico di Napoli Paolo Giulerini e il Direttore del MADRE Andrea Viliani, che ha avuto luogo a Napoli il 6 luglio 2017, documentata attraverso un video inedito per la prima volta presentato al pubblico, insieme alle fotografie di alcuni altari devozionali, gli oggetti fotografici e i larari realizzati dall’artista. Il progetto ha avuto il Matronato della Fondazione Donnaregina per le Arti Contemporanee, oltre al patrocinio del Ministero dei Beni Culturali e del Comune di Napoli.

Giovanni Scotti racconta invece la realtà di un grande complesso abbandonato, l’ex Nato di Bagnoli, vicino a Napoli. Un luogo mitizzato dall’artista fin dall’infanzia. Racconta Scotti: “Da bambino sentivo parlare della NATO come di un posto incredibile e inaccessibile, ma non sapevo cos’era esattamente e cosa si faceva là dentro. Quello che sapevo è che potevi comprare il burro d’arachidi, i marshmallow, le Marlboro, le TV, i videoregistratori, le telecamere e gli stereo della JVC a buon mercato. Tutta roba americana. Inaccessibile se non avevi agganci all’interno. Fino a quando una sera, durante il concerto di Edoardo Bennato, il primo e anche ultimo evento organizzato lì dopo l’addio degli americani, mi sono intrufolato nelle stanze ai piani superiori e finalmente ho visto. Ho visto la luce di un’era che andava spegnendosi e un’altra che dal passato illuminava i miei ricordi, quando mi immaginavo quel luogo carico di mistero e magia. Le luci dei lampioni penetravano dalle finestre come falene gialle giganti che mi si posarono sul cuore, mentre tutt’intorno l’aria aveva ancora l’odore dei computer e dei documenti appena trasferiti, della carta intestata con la stella dei quattro venti del JFC-Naples, ma anche delle caramelle con i conservanti”. Come la scatola di Cinnamon Hearts (cuoricini rossi alla cannella) a forma di cuore, ancora sigillata, che dormiva dimenticata in un armadietto socchiuso, accanto a un CD con la scritta a timbro “NATO SECRET”.

Un complesso dalla storia scottante: di proprietà della Fondazione Banco di Napoli e destinato in origine all’accoglienza dei bambini indigenti, dopo la guerra fu requisito dagli americani e dal 1954 al 2013 è stato la sede del Comando Supremo della NATO, il più importante del Sud Europa. Dopo l’addio delle truppe, il Comune di Napoli aveva posto l’accento su un “utilizzo unitario” del complesso a fini socio-culturali, accusando la Fondazione di perseguire invece una logica immobiliaristica. Ma è stato poi lo stesso Comune a stipulare un protocollo d’intesa in cui rinuncia proprio all’idea di una grande area a disposizione della città, favorendo così la speculazione. Una storia che viene svelata nella sua cruda realtà, ma con una sensibilità e una poesia che eleva gli interni di questo immenso complesso alla possanza di una cattedrale contemporanea.

Le stesse atmosfere sospese e rarefatte si ritrovano nella serie di fotografie dedicate a Edenlandia, il primo parco tematico realizzato in Europa nel 1965, nella periferia di Napoli, in totale abbandono dal 2013. Il volume che raccoglie gli scatti, La città del disincanto, di recente presentato al MADRE di Napoli da Andrea Viliani e Giovanni Chiaramonte, svela l’intera indagine su questo luogo surreale, di cui si possono ammirare una selezione di fotografie a Bologna (Evolve, Strada Maggiore 10, con inaugurazione giovedì 28 settembre alle 18).

MLB Maria Livia Brunelli, Corso Ercole d’Este 3, mlb@mlbgallery.com, 346 7953757.

Inaugurazione venerdì 29 settembre dalle 18 alle 22; aperto il sabato e la domenica dalle 15 alle 19 fino al 22 ottobre.

La 19esima Sagra dell’Anguilla, viaggio nella cultura marinara di Comacchio

Da Ella studio

Dal 29 settembre al 15 ottobre 2017, per 3 weekend la regina della laguna e del Parco del Delta del Po è protagonista di 48 ricette, degustazioni ed escursioni. Da vivere con il Consorzio Visit Ferrara.
Alla brace o marinata, ci sono 48 modi diversi di cucinare l’anguilla, la regina delle Valli di Comacchio (FE) e del Parco del Delta del Po. Dal 29 settembre al 15 ottobre 2017, il simbolo della cultura gastronomica della città di Comacchio e del suo territorio sospeso tra terra e acqua, viene celebrato con la 19esima edizione della Sagra dell’Anguilla. Un programma ricco di degustazioni, escursioni tra i canali e la natura rigogliosa di specchi d’acqua ed uccelli rari del Delta del Po, attività dimostrative di pesca dell’anguilla e tante gustose ricette attendono i buongustai per 3 weekend d’autunno. Un mondo affascinante da scoprire, un’immersione tra riti marinari autentici, frutto della connivenza millenaria tra l’anguilla, il suo habitat naturale e l’originaria lavorazione artigianale. Per farlo, ci sono le esperienze e le proposte del consorzio Visit Ferrara, che unisce circa 90 operatori turistici di tutta la provincia ferrarese. Tante sono infatti le iniziative per scoprire il territorio, il percorso museale all’aperto tra gli antichi casoni delle valli, e la Manifattura dei Marinati di Comacchio dove la lavorazione dell’anguilla avviene ancora secondo un regolamento che risale al 1818. Oggi l’anguilla marinata è anche Presidio Slow Food. Con l’offerta di Visit Ferrara una notte e 2 giorni – da 105 euro a persona – si vive la Sagra dell’Anguilla, visitando anche le città di Comacchio e Ferrara. È inclusa 1 notte in hotel con prima colazione, 1 pranzo tipico a Ferrara o Ravenna, 1 aperitivo di degustazione di vini e prodotti tipici in azienda agrituristica, 1 buono sconto del 10% per la sagra, 1 pacchetto Comacchio Museum, per entrare nei musei comacchiesi gratuitamente e partecipare ad un’escursione in motonave con guida all’Ecomuseo delle Valli. Il programma “Speciale Sagra dell’Anguilla 2017” di 3 giorni – a partire da 114 euro a persona – nei sabati e domeniche della manifestazione comprende 2 notti in hotel, il Comacchio Museo Pass per navigare nelle Valli di Comacchio e visitare il Museo del Delta Antico, la Manifattura dei Marinati e il Museo di arte contemporanea Remo Brindisi, e lo sconto del 10% sul menu dello stand gastronomico. Un altro programma di 3 giorni, sempre a cura del consorzio Visit Ferrara – a partire da 160 euro a persona – prevede 2 notti in hotel, 1 pranzo tipico a Ferrara o Ravenna, 1 aperitivo degustazione vini e prodotti tipici in azienda agrituristica, 1 escursione in motonave con guida sul Delta del Po, 1 pacchetto Comacchio Museum e 1 buono sconto del 10% per pranzare o cenare in Sagra.
I pacchetti si possono prenotare direttamente sul sito web www.visitferrara.eu, così come alcune speciali escursioni. Si può, per esempio, navigare per 2 ore e mezza tra gli scenari di Valle Campo, uno dei bacini più suggestivi della laguna di Comacchio, in compagnia di un pescatore. Oppure godersi una Giornata nel Delta del Po (da 48 euro a persona) tra un’escursione in motonave con pranzo di pesce di 5 portate e ricca degustazione di Vini delle Sabbie (IGP) e prodotti tipici in azienda agrituristica. O conoscere meglio Comacchio, partecipando al programma di una giornata (da 55 euro a testa) tra i canali che attraversano il suo caratteristico centro storico, i musei, la navigazione nell’Ecomuseo delle Valli e un pranzo a base di pesce in ristorante.

Seminario giornalisti domani alla camera di commercio: Come comunicare l’economia del territorio

Da Ufficio stampa

Come comunicare l’economia del territorio
«Come comunicare l’economia del territorio tra corretta informazione e nuovi paradigmi del mercato». Se ne parlerà domani (martedì), alle 15, alla Sala Conferenze della Camera di Commercio, in un seminario di formazione organizzato da Ordine dei Giornalisti Emilia Romagna e Ordine Commercialisti Ferrara. Introdotto dal Presidente della Camera di Commercio, Paolo Govoni, il tema sarà sviluppato sotto varie angolazioni: Cristiano Bendin, responsabile redazione ferrarese de il Resto del Carlino, tratterà di come avviene la selezione delle notizie; Sergio Gessi, docente Unife, della comunicazione di impresa tra rischio propaganda e rendicontazione; Camilla Ghedini, giornalista professionista, del ruolo degli uffici stampa nell’elaborazione delle notizie; Roberto Serra, assessore comunale, della funzione dell’Ente nello sviluppo economico; Paolo Orsatti, amministratore unico Sipro, di come attrarre nuovi investitori per la crescita del territorio; Barbara Arbizzani, responsabile marketing e comunicazione Cofiter, di come comunicare le esigenze di start up, pmi, liberi professionisti. A moderare la tavola rotonda, che vedrà i saluti dei Presidenti Commercialisti e Cofiter, rispettivamente Gianfranco Gadda e Marco Amelio, sarà Ilaria Vesentini, de Il Sole 24 Ore.

Cinema Boldini – martedì 26 settembre ore 21.00 – Evviva Giuseppe

Da Arci Ferrara

Evviva Giuseppe Martedì 26 settembre ore 21.00 – ingresso 5 euro

Martedì 26 settembre alle 21 il Cinema Boldini presenta Evviva Giuseppe , un documentario sulla vita e i tanti talenti di Giuseppe Bertolucci, regista di cinema, teatro, televisione, scrittore e poeta.

Evviva Giuseppe è stato proiettato quest’anno alla Biennale di Venezia nella sezione Documentari.

La pellicola è una panoramica sulla vita di Bertolucci, attraverso i racconti di suo padre Attilio e del fratello maggiore, le testimonianze di amici e colleghi (Lidia Ravera, Mimmo Rafele, Marco Tullio Giordana, Nanni Moretti), i ricordi di alcune delle sue attrici predilette (Stefania Sandrelli, Laura Morante e Silvia Bergamasco), e vede anche la partecipazione di Gianluca Farinelli (direttore della Cineteca di Bologna), l’attore Fabrizio Gifuni, gli scrittori Emanuele Trevi e Aldo Nove.

Roberto Benigni recita il monologo finale in omaggio all’amico scomparso. L’immagine e la voce di Giuseppe accompagnano il film attraverso il materiale di repertorio raccolto da Consiglio, interviste, backstage e dibattiti, fino all’ultima commovente performance teatrale dedicata al padre poeta: “A mio padre – una vita in versi”.

Il regista, Stefano Consiglio, legato per lungo tempo a Bertolucci, ha cercato di tracciare “un percorso emotivo, prima ancora che biografico/critico, un racconto per similitudini e contrasti, intessuto di libere associazioni”.

Per informazioni:
Sala Boldini, via Previati 18 – Ferrara.
www.cinemaboldini.it – www.arciferrara.org
Tel. Cinema (sera) – 0532.247050
Arci Ferrara – 0532.241419

Copparo – Commemorazione Ricci Alberti

Da Comune di Copparo

Alla presenza dei parenti e delle autorità militari, oltre che di una nutrita rappresentanza delle associazioni combattentistiche e d’arma di Copparo, sabato 23 settembre, davanti al cippo commemorativo posto in via Marchi, l’Assessore Enrico Bassi ha ricordato, a 73 anni dall’evento, la tragica fucilazione di Idris Ricci e Ultimo Silvano Alberti ad opera dei nazifascisti (25 settembre 1944).
Con una toccante e dettagliata narrazione degli avvenimenti che hanno caratterizzato le ultime ore di vita dei due giovani partigiani, tratti in inganno e morti tra le braccia dei genitori, Bassi ha sottolineato l’importanza di mantenere vivo il ricordo di questo, come dei tanti altri episodi simili accaduti all’epoca della resistenza.
In chiusura Bassi, come anche Margherita Aurora a nome dell’Anpi, ha posto l’attenzione sulla recente entrata in vigore della legge sul reato di apologia del fascismo, così attuale e necessaria per rimarcare valori fermi in un’epoca di incertezza come quella attuale.

Comacchio accoglie i levrieri adottati dalla Spagna e dall’Irlanda

Da Ufficio stampa

Alcune parole scritte dagli organizzatori della passeggiata levriera che c’è stata a Comacchio nella giornata di sabato. L’evento, un appuntamento che si spera diventi una consuetudine autunnale degli anni a venire, mira a far conoscere il mondo dei levrieri e delle adozioni, e ha riscosso molto successo.

​Eleganti, silenziosi, dolcissimi: per lo più sconosciuti al “grande pubblico”, ma amatissimi dai loro fan. Di chi stiamo parlando? Di levrieri! Lo scorso fine settimana le vie di Comacchio sono state attraversate da un nutrito gruppo di cani con al seguito i loro bipedi. Tutti levrieri, di varie taglie e colori, tutti con un denominatore comune: sono stati adottati, ancora meglio salvati! I padroni vengono da tutte la parti d’Italia e si sono radunati per passeggiare insieme e far conoscere la storia dei loro amati a chi, incuriosito, si ferma a chiedere informazioni: tutti i cani sono adottati attraverso il Centro Italiano di Adozione Levrieri (GACI – www.adozionilevrieri.it) e provengono dalla Spagna, dove sono principalmente utilizzati per la caccia, e dall’Irlanda, dove invece ingrassano l’industria delle scommesse delle corse nei cinodromi. Il destino generalmente riserva loro una fine prematura e in moltissimi casi crudele, tranne a coloro che trovano rifugio nelle famiglie italiane, come quelle incontrate a Comacchio.

“Byron e Marvin sono due giganti buoni, al contrario di quanto crede la gente passano la maggior parte del tempo a poltrire sul divano” – ci dice Lucia di Venezia. Marcello aggiunge ” Non so se siamo noi ad aver salvato loro, o loro ad aver salvato noi”.

Quello che colpisce certamente sono i loro sguardi malinconici e dolci, difficile rimanere indifferenti di fronte a occhi così profondi, difficile non provare orrore per la fine che avrebbero potuto fare una volta finito il loro compito, difficile non provare commozione nel saperli al sicuro, amati e coccolati.

Comacchio ha lasciato loro un piacevole ricordo, che speriamo possa farli tornare, il prossimo anno, ancora più numerosi, a portare la loro testimonianza di favola a lieto fine. Nel frattempo ringraziamo l’Holiday Village Florenz per aver organizzato questa passeggiata e per averci fatto conoscere questi esseri meravigliosi!

Per un mercoledì sera diverso dal solito, dal 27 settembre a Ferrara

Da Movida on

Da mercoledì 27 settembre a Ferrara c’è un nuovo motivo per scegliere di trascorrere la serata in piazza: Movida On. Comincia questa settimana il fitto calendario di eventi organizzato da Promeco, un’occasione per tutti i ragazzi che abitualmente si incontrano di fronte al Duomo per ascoltare musica live e letture teatrali, per partecipare a giochi e incontri multiculturali, conoscere più da vicino le realtà associative attive nel territorio.

Per sette mercoledì consecutivi –dal 27 settembre al 15 novembre, dalle 21 alle 23 – il cuore del centro storico estense diventerà un grande palcoscenico. Alle chiacchiere e alle risate che da sempre contraddistinguono l’ormai tradizionale ritrovo universitario si aggiungeranno canzoni e interpretazioni ad alta voce, performance ed esibizioni.

Ad aprire l’iniziativa sarà il rock’n’roll sanguigno e immediato dei Be About, che suoneranno in piazza Municipale. Il concerto, allestito grazie alla collaborazione della sala prove Sonika, saprà conquistare il pubblico che cerca immediatezza ed energia, ma anche chi preferisce lasciarsi addolcire dalle note più intimiste della tradizione folk americana. Il gruppo è composto da Mattia Bellettati, voce e chitarra ritmica, Enrico Bellonzi, voce e chitarra solista, Enrico Gamberoni al contrabbasso e al basso elettrico, Piero Crimaldi alla batteria. Ha esordito nel 2016 con l’album “Home”, prodotto daVrec, vincitore a Bologna del concorso Music Heroes 2017.

In piazza Savonarola invece si terrà il primo appuntamento di un originale ciclo di letture e confronti ispirato alle satire dell’Ariosto, ideato dal teatro Ferrara Off. L’ironia e l’appuntita critica sociale del celebre poeta rinascimentale – i cui versi saranno interpretati dagli attori Marco Sgarbi e Giulio Costa, introdotti da Monica Pavani – accompagneranno una riflessione aperta, che proverà ad attualizzare i temi clou delle antiche composizioni. La discussione verrà stimolata dall’intervento e dagli spunti preparati dai ragazzi di Occhio ai media, giovanissimi italiani di seconda generazione, impegnati da anni nella costruzione di un dibattito positivo sul tema dell’immigrazione e dell’identità. Il primo argomento ad essere affrontato sarà il rapporto tra cultura e potere.

Durante la serata in piazza Trento e Trieste ci saranno anche i conduttori e i giornalisti di Web Radio Giardino, la vivace emittente online che a breve troverà casa negli spazi di Factory Grisù. La redazione, caratterizzata da uno staff under35, si occuperà di raccontare il quartiere in cui è insediata e i tanti volti della città; per questo il mercoledì sera raccoglierà interviste e opinioni, che andranno in onda il venerdì successivo alle 19, all’interno del programma Movida On Air. Fotografie e filmati invece, assieme al calendario completo delle iniziative, saranno a disposizione sul sito www.movidaon.it.

«La polemica sulla cosiddetta movida del mercoledì sera ha riempito lo scorso invernole pagine dei giornali – racconta Massimo Maisto, vicesindaco e assessore alla cultura e alle politiche giovanili -. I suoi protagonisti – studenti ma non solo, ferraresi e fuori sede – sono stati dipinti spesso come maleducati, interessati unicamente a ubriacarsi e disturbare la quiete pubblica, ma chi ha dimestichezza con le nuove generazioni sa che generalizzare serve a poco, nella maggior parte dei casi è addirittura controproducente, perché rischia di escludere dalla vita cittadina una sua componente fondamentale. La direzione intrapresa dall’amministrazione, che ha patrocinato e fortemente voluto Movida On, è quella dell’inclusione, del coinvolgimento, della fruizione attiva dello spazio pubblico. Non c’è niente di male a considerare la piazza un bel posto dove chiacchierare e bere uno spritz, a maggior ragione c’è tutto da guadagnare se – grazie a questo calendario – sempre più giovani si accorgeranno che esistono altre modi per divertirsi e stare assieme».

Movida On è un progetto sperimentale che comprende, oltre alle sette date fissate per l’autunno 2017, altrettanti appuntamenti che verranno organizzati nella primavera 2018. Le associazioni che hanno già confermato la loro disponibilità a collaborare sono: Ferrara Off, Gruppo del Tasso, Ilturco, Uisp, Ultimo Baluardo, WebRadio Giardino. Le associazioni interessate a proporre attività all’interno del calendario primaverile possono rivolgersi apromeco@comune.fe.it.

Adottiamo un’aiuola: all’interno del percorso Ferrara Mia

Da Associazione comitato zona stadio

All’interno del percorso FERRARA MIA di èFerrara Urban Center presenta la seconda edizione del progetto
ADOTTIAMO UN’ AIUOLA 2017/18 ADOTTIAMO UN GIARDINO rivolto alle quarte elementari della
Scuola Poledrelli e della Scuola Bombonati.

L’Ass. Comitato Zona Stadio è un’associazione di abitanti attiva da diversi anni nel quartiere Giardino. E’ un’associazione di cittadini volontari che agisce nei modi e nei tempi in cui riesce.

Il progetto ADOTTIAMO UN’AIUOLA nasce nel settembre del 2016 per far conoscere ai bambini che frequentano la Scuola Poledrelli le zone limitrofe alla scuola stessa, rendendoli partecipi della creazione e cura di una vasta aiuola nel Parco Giordano Bruno.

Tutti i materiale e le foto del progetto sono consultabili nella sezione comunità del sito www.urbancenterferrara.it, alla pratica Adottiamo un’aiuola

IL PROGETTO – ADOTTIAMO UN’ AIUOLA… 2!
ADOTTIAMO UN GIARDINO VICINO ALLE AIUOLE

Nell’anno scolastico 2016/17 il progetto Adottiamo un’ aiuola è stato apprezzato da tante famiglie del Quartiere Giardino, e in particolar dalla Comunità Filippina e da tante altre persone che mattina, pomeriggio e sera si sono avvicendate nel rinfrescare l’aiuola mentre trascorrevano piacevoli giornate nel Parco Giordano Bruno.

L’arrivo di una caldissima estate ha distrutto le piante, le viole e le eriche… e questo disordine ha dato l’opportunità a qualche persona dispettosa di spezzare l’esile gambo dei pochi girasoli che stavano fiorendo.

Ma………… siamo fiduciosi…sotto terra, al riparo,ci sono ancora tutti i tulipani e i narcisi che in primavera fioriranno insieme a tanti nuovi fiori!

Nonostante i lavori della zona per la nostra amata SPAL abbiano contribuito a disastrare completamente l’aiuola, lì accanto nascerà un’altra nuova aiuola! E per questo abbiamo chiesto all’ASP la collaborazione di altri tre volontari richiedenti asilo.

LA PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITÀ CON I BAMBINI

Situazione di partenza:
Il progetto Adottiamo un’aiuola si è concluso nell’anno scolastico 2016/17 con un incontro presso la Scuola Bombonati del quartiere Boschetto, raggiunta con l’autobus dai bambini della scuola Poledrelli, dove tutti gli alunni e i ragazzi dell’ASP hanno fatto merenda e giocato insieme.

Obiettivi
In questo nuovo anno scolastico 2017/2018, i bambini di entrambe le scuole Poledrelli e Bombonati, si troveranno a condividere le stesse esperienze di apprendimento al di fuori delle zone cittadine di provenienza. Il progetto avrà un momento di verifica finale presso il giardino dedicato a Moreno Incerpi (fondatore di ANTEAS/ANOLF), vicino l’aiuola adottata in Parco Giordano Bruno.

Programmazione didattica
Seguendo i criteri di programmazione didattica per la classe 4° affrontiamo i quattro elementi naturali: FUOCO, ARIA, TERRA, ACQUA.
Tempi e modalità delle attività potranno variare per motivi organizzativi e atmosferici. A seguire il calendario ad oggi previsto:

SETTEMBRE > FUOCO:

Progetto organizzato dal Sig: ENRICO CAPPELLI (ANVVF associazione nazionale vigili del fuoco sezione di Ferrara) La Parte Teorica “Scuola Sicura” si svolgerà in entrambe le scuole Mercoledì 20 Settembre 2017
Bombonati dalle ore 8,30 – Poledrelli dalle ore 10,30

POMPIEROPOLI, parte pratica: percorso per piccoli pompieri su trave – ponte – palo – tunnel
: ogni bambino sarà dotato di un caschetto durante la simulazione, si svolgerà presso il Parco Giordano Bruno mercoledì 27 Settembre dalle ore 9 alle ore 12.

Per la realizzazione di questa attività, si ringrazia il Sign. ENRICO CAPPELLI, Presidente Nazionale Vigili del fuoco di Ferrara

n.b.:I bambini della Bombonati arriveranno con l’autobus di linea.

OTTOBRE>ARIA:

Insieme a LIDV – Aeroporto Aguscello, visita prevista per il giorno 18 Ottobre (in caso di condizioni avverse il giorno 25 Ottobre,o comunque sempre di mercoledì)

Organizzazione prevista:
Accoglienza: divisione dei bimbi in tre gruppi presso tre aeroplani dove un istruttore o un pilota presenteranno con parole semplici i principi del volo di un aereo e risponderanno ad eventuali domande (un’ora circa)
Spazio merenda.
Esibizione: gli aerei saranno portati in volo mentre uno o più piloti/istruttori commenteranno per i presenti le diverse fasi di volo e atterraggio dei velivoli.. il tutto a distanza di sicurezza!

Per la realizzazione di questa attività, si ringrazia il Sign. MARCO CAVICCHI Presidente GVA Direttore Aeroporto, e TOMMASO CALASSI Vice Presidente GVA.

n.b.:
per questa attività è necessario l’utilizzo di un pullman, con questo tragitto e orari:
TRAGITTO ANDATA:
POLEDRELLI verso BOMBONATI VIA BOSCHETTO verso AEROCLUB AGUSCELLO
TRAGITTO RITORNO: INVERSO
ORARIO ANDATA: ORE 8.45_POLEDRELLI, 9.15_BOMBONATI, 9.45_AEROPORTO
ORARIO RITORNO: ORE 11.15 PARTENZA PER RIENTO

NOVEMBRE> TERRA
Scuola Poledrelli: il giorno 8 Novembre presso aiuola in Parco Giordano Bruno, messa a dimora piante, dalle ore 10.30 alle 12.30

DICEMBRE e GENNAIO: non sono previste attività con i bambini

FEBBRAIO e MARZO: attività da concordare con le scuole .Visita alla giostra di Gianni De Ronche

APRILE > TERRA
Visita agli Orti dell’Associazione “Orto Condiviso”
Prevista per l’11 aprile, oppure mercoledì 18 Aprile in caso di condizioni atmosferiche avverse.
n.b.:
Anche per questa attività è necessario l’utilizzo di un pullman, con questo tragitto e orari:
TRAGITTO ANDATA:
POLEDRELLI verso BOMBONATI verso VIA DELLE ERBE/P.ZZA ARIOSTEA
TRAGITTO RITORNO: INVERSO
ORARIO ANDATA: ORE 8.45_POLEDRELLI, 9.15_BOMBONATI, 9.50_VIA DELLE ERBE
ORARIO RITORNO: DA CONCORDARE

MAGGIO> ACQUA
Visita all’Impianto di Potabilizzazione di Pontelagoscuro del Gruppo HERA
Dopo il 25 Settembre avremo informazioni dettagliate del programma.

In data da stabilire a fine Maggio in tempo per preparare la mostra,entrambe le scuole organizzeranno una “giornata di pittura” dedicato alle esperienze fatte, ai nuovi amici…”
La Scuola Poledrelli organizzerà in Giordano Bruno un vero e proprio laboratorio di pittura.

GIUGNO

L’evento conclusivo organizzato da ANOLF avverrà il 4 Giugno presso Giardino Moreno Incerpi.
I bimbi della Bombonati arriveranno con autobus di linea.

SOGGETTI – fino ad oggi coinvolti

Responsabile di progetto: Associazione Comitato Zona Stadio

Referente: Susanna Fergnani, responsabile progetto “Adottiamo un’aiuola”

Collaboratori: Comune di Ferrara, Asp – Servizi alla persona, Associazione Anolf

Dirigenti Scolastici : Dott.ssa Anna Bazzanini I.C.C.Govoni
Dott. Massimiliano Urbinati I.C.S. Dante Alighieri
Con i contributi di: Associazione Anolf

Donazioni di:
Boarini Garden
Ferrara tua
Ipercoop
Coop.Serena via Ravenna
Coop.Serena San Martino CSRD
TPER Ferrara Sig. Ruzziconi
Gianni de Ronche

Marchi di fabbrica… sulla pelle!

di Federica Mammina

Complice il caldo, l’abbigliamento succinto o il costume da bagno in spiaggia, quest’estate non ho potuto fare a meno di notare la quantità di persone tatuate. Piccolo o grande, uno o tanti, colorati o neri, con un significato preciso o scelti solo perché piace quel disegno, l’importante è sfoggiarne almeno uno.
Dall’origine antichissima (pare 5000 anni fa circa), il tatuaggio ha vissuto alterne vicende: prima probabilmente utilizzato per fini terapeutici, poi come simbolo di appartenenza ad una determinata etnia o tribù (come accade ancora oggi in Nuova Zelanda) o religione (come durante le crociate per essere sepolti con il rito cattolico), simbolo di coraggio ai tempi dei Romani e infine anche marchio distintivo dei criminali o di chi era stato in carcere.
Oggi per fortuna non si giudicano più le persone in base alla presenza o meno di questi simboli sulla pelle, certamente anche grazie alla loro maggiore diffusione. Talmente diffusi che però sorge quasi il dubbio che il vero segno distintivo oggi sia non averne.

“Dal piercing, all’orecchino, ai tatuaggi, tutti vogliono iscriversi alla stessa tribù”
Gillo Dorfles

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la settimana…

L’emofilia di San Gennaro…

di Federica Mammina

Pochi giorni fa, precisamente il 19 settembre, si è ripetuto il miracolo del sangue di San Gennaro. Il santo è il patrono della città di Napoli, dove tre volte l’anno si svolgono delle celebrazioni legate, in diverso modo, alla fede nel santo che fu vescovo e martire nel periodo delle persecuzioni di Diocleziano. È proprio nel giorno in cui si ricorda il martirio che avviene il miracolo, ovvero il passaggio dallo stato solido allo stato liquido del sangue del santo. Il miracolo, quando accade, viene annunciato dal vescovo nella cattedrale e poi comunicato all’intera città esplodendo ventuno colpi di cannone da Castel dell’Ovo. Si tratta di un evento atteso con molta ansia dall’intera cittadinanza anche perché considerato di buon auspicio. Ed è forse per questo motivo che molti guardano con sospetto a questo avvenimento così famoso, perché, complice anche la proverbiale superstizione dei napoletani, è considerato come un momento più scaramantico che fideistico.
Io invece guardo a momenti come questo, diffusi in forme diverse in tutta la penisola, e capaci di riunire comunità intere nella gioia e non nella rabbia come troppo spesso accade, con rispettosa curiosità. Miracolo o fenomeno scientificamente spiegabile, superstizione o fede, queste tradizioni religiose che, sempre più trascurate nella nostra società laicamente orientata, hanno tuttavia la capacità di resistere nel tempo, credo facciano parte a pieno titolo della storia del nostro paese, come la letteratura o l’arte, e che vadano per questo preservate con cura.

L’Esercito delle 12 scimmie

E alla fine ci siamo arrivati o almeno, così mi pare di aver capito.
Mi sono informato da quando l’ho saputo, mi sono impegnato moltissimo, ho cercato notizie su questa questione più e più volte al giorno, volevo sapere tutto e mi ero anche segnato la data sul calendario.
Ma purtroppo devo ammettere che ho ancora un po’ di casino nel cervello.
Comunque sì – secondo i miei calcoli – questa è LA settimana perché oggi, 25 settembre, dovrebbe arrivare – e finalmente, secondo alcuni – l’esercito al GAD.
Io non ancora ho una vera e propria opinione su questa cosa.
Continua a sembrarmi tutto un bel po’ nebuloso.
Però appena mi han detto la notizia ho ridacchiato un bel po’.
Ma lungi da me mancare di rispetto nei confronti delle nostre truppe però è più forte di me: sento un certo odore di tamarrata.
Ma va bene così, in fondo molti abitanti del quartiere sembrano felici di questa novità.
E poi io ormai ho 31 anni quindi è ora che me ne faccia una ragione: il mondo è in mano ai tamarri da tanti anni e soprattutto – come disse qualcuno ben più saggio di me – “il cattivo gusto è eterno”.
Auguro quindi buona fortuna alle nostre truppe, agli abitanti del quartiere Giardino, al forno della signora Paola, alla Spal ma anche a Minniti e – se mi posso permettere – anche a me stesso.
Perché ormai sono giorni che entro in tutti i negozi di modellismo di tutta Ferrara (e dintorni) alla ricerca di una action figure del nostro ministro Marco Minniti e niente, non si trovano.
Ho chiesto ai negozianti se per caso sono andate tutte a ruba appena si è sparsa la notiziona e loro non mi hanno saputo rispondere anche se sospetto siano stati costretti a questo finto mutismo da qualcuno che sta ai piani, non lo so.
Anche su internet non si trovano più.
Così ho dovuto placare la mia sete di action figure acquistando in blocco su internet una bella stecca di action figure originali dell’Esercito delle 12 scimmie.
E mi è andata più che bene perché grazie al mio ordine ho ricevuto in omaggio una bellissima action figure di Marilyn Manson periodo Mechanical Animals.

The Dope Show (Marilyn Manson, 1999)