Sono state finalmente superate le difficoltà tecniche che hanno di fatto impedito fino ad ora la possibilità di utilizzare i nuovi “voucher” in agricoltura dove sono nati dieci anni fa nel 2008 per la vendemmia. Lo comunica Coldiretti Emilia Romagna nel sottolineare che dopo mesi di attesa l’aggiornamento della piattaforma Inps consente a pensionati, studenti e disoccupati di poter lavorare in campagna utilizzando la semplificazione prevista dal legislatore per le sole imprese agricole ovvero quella di effettuare un’unica comunicazione per una prestazione non superiore a tre giorni. Una opportunità di lavoro che – sottolinea Coldiretti – potrà essere offerta nelle vigne per le uve ancora rimaste e per la campagne di raccolta dei prodotti autunnali dalle olive alle castagne, dalle pere alle mele fino alle zucche. L’impiego dei voucher in agricoltura – ricorda Coldiretti – era rimasto stabile da cinque anni perché è l’unico settore rimasto praticamente “incatenato” all’originaria disciplina “sperimentale” con tutte le iniziali limitazioni, solo lavoro stagionale e solo pensionati, studenti e percettori di integrazioni al reddito. Nell’agricoltura dell’Emilia Romagna – conclude Coldiretti regionale – tra il 2013 e il 2015 (ultimo anno per cui l’Osservatorio statistico sul lavoro accessorio dell’Inps fornisce dati completi) il settore agricolo ha visto una contrazione dei voucher venduti, passati dai 400 mila del 2013 (8,2% del totale) ai 368 mila del 2015 (solo il 2,6% del totale). Si tratta di uno strumento – commenta Coldiretti Emilia Romagna – che ha aiutato ad avvicinare al mondo dell’agricoltura giovani studenti e a mantenere attivi molti anziani pensionati nelle campagne senza gli abusi che si sono verificati in altri settori.
Si è conclusa positivamente la visita di 3 ispettori vietnamiti, che ha avuto luogo dal 18 al 22 settembre scorso, per completare il protocollo di apertura per questo mercato integrandolo con le condizioni richieste e permettere così di esportare le mele italiane in Vietnam.
La visita è stata coordinata da CSO Italy ed Assomela, con il sostegno dell’ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane – in Vietnam e in Italia, nell’ambito di un apposito finanziamento destinato, d’intesa con il Ministero dello Sviluppo Economico, a facilitare e favorire missioni ispettive sanitarie e fitosanitarie necessarie per l’apertura di mercati dove vigono barriere non tariffarie all’esportazione di prodotti alimentari italiani .
La visita è stata caratterizzata da una forte sinergia tra Ministero delle Politiche Agricole e i Servizi fitosanitari delle Regioni Emilia Romagna, Trentino Alto Adige e Piemonte. Nella settimana di incontri con i tecnici vietnamiti sono state coinvolte tre imprese “campione” per mostrare il sistema produttivo, di lavorazione, conservazione e confezionamento delle mele. In Emilia Romagna gli ispettori hanno visitato l’Azienda Salvi, in Trentino Alto Adige una Cooperativa del VOG (Marlene) e in Piemonte la Rivoira S.p.A.
La visita si è conclusa a Roma, il 22 settembre, con il coordinamento del Dott. Faraglia Dirigente del Servizio Fitosanitario Nazionale.
Gli ispettori hanno verificato l’intera filiera di produzione della mela, riscontrando la totale rispondenza alle aspettative delle condizioni vietnamite e giudicando molto positivamente l’intero sistema. Gli ottimi riscontri aprono la possibilità aduna rapida conclusione delle pratiche di apertura che, con le dovute cautele, potrebbero addirittura consentire la conclusione del negoziato e la firma del protocollo entro fine anno.
“Il Vietnam- dichiara Alessandro Dalpiaz – Direttore di Assomela è un paese dinamico ed in forte crescita economica, dove la frutta rappresenta un elemento fondamentale nella dieta. Il Vietnam importa mele principalmente dalla Cina, ma la Francia e recentemente anche la Polonia, hanno guadagnato l’accesso a questo mercato e stanno assumendo un ruolo crescente. I vietnamiti guardano con interesse alle mele provenienti dalla Comunità Europea e l’Italia, in questo contesto, offre vantaggi rilevanti; la differenziazione dell’offerta varietale rispetto ai competitors e la qualità del nostro prodotto sono elementi fondamentali che giocano a favore dell’esportazione delle mele del nostro paese in Vietnam e nel resto dei paesi del sud est asiatico, che speriamo di poter raggiungere con il nostro prodotto nel prossimo futuro”.
L’export di mele in Estremo Oriente è passato nell’ultimo anno da 12.000 tonnellate a 24.730 tonnellate raddoppiando i volumi esportati (Elaborazioni CSO Italy su dati ISTAT).
Complessivamente le esportazioni italiane di mele nel mondo, nell’ultima campagna, hanno superato il milione di tonnellate con un incremento del 4% rispetto alla stagione 2015/2016. (Fonte ISTAT).
“Conclusa questa importante tappa per le mele in Vietnam – dichiara Simona Rubbi, Responsabile dell’Apertura dei Nuovi Mercati di CSO Italy, – si partirà subito con il protocollo del kiwi e successivamente con quello delle pere. L’attuale attività sulle mele – conclude Rubbi- sarà sicuramente importante come base di partenza per rendere più rapido il percorso negoziale per l’ingresso in Vietnam degli altri prodotti”.
Il Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche dell’Università degli Studi di Ferrara organizza per il 28 settembre, presso l’Aula E3 in Via L. Borsari 46,un evento per presentare le proprie attività, con una attenzione speciale ai progetti di ricerca in corso e alla collaborazione con il tessuto economico del territorio.
Ferrara, 26 settembre 2017 -Una mattina dedicata alla chimica ferrarese, quella organizzata dal Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche dell’Università degli Studi di Ferrara, per rafforzare il rapporto di collaborazione tra le strutture di ricerca dell’Ateneo e l’Industria, ma anche per migliorare la preparazione degli studenti e proporre attività articolate che coinvolgano la comunità.
Il territorio ferrarese ospita da molti anni diverse realtà industriali che operano o che hanno una parte di attività nel settore chimico; a queste si aggiungono le scuole superiori, i centri di formazione e i corsi universitari in questo ambito. Con questa iniziativa il Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche vorrebbe catalizzare e concentrare i saperi della chimica per trovare nuove soluzioni, opportunità e tematiche di formazione e ricerca comuni.
La mattinata di lavori si articola essenzialmente con una prima parte di presentazioni in cui verranno mostrati i piani didattici e di ricerca del Dipartimento, seguite da una tavola rotonda in cui in maniera informale i rappresentati aziendali potranno riportare le proprie esperienze di interazione con i nostri studenti/docenti e i relativi suggerimenti. In questa occasione vi è la possibilità di una breve presentazione aziendale per fare conoscere agli studenti universitari e ai docenti delle scuole superiori le realtà aziendali del territorio.
Programma:
Ore 9:30 Benvenuto del Direttore di Dipartimento (Prof. O. Bortolini)
Ore 9:40 I corsi di Laurea in Chimica e Scienze Chimiche (Prof. A. Massi, Coordinatore Corsi di Studio)
Ore 10:00 Attività di ricerca dipartimentali (Prof. M. Natali, Prof.ssa L. Pasti, Dr. D. Ragno, Prof. J. Hassoun)
Ore 10:30 Coffe Break
Ore 10:45 Collaborazioni in corso Università-Aziende (Prof. A. Massi, moderatore)
Ore 11:10 Open discussion
Ore 12:00 Chiusura lavori
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Per informazioni: Alessandro Massi – Coordinatore Corso di Laurea in Chimica
alessandro.massi@unife.it
Cogito ergo SUV. Guida semiseria alla filosofia del volante
Robin
Dialoga con l’autore Davide Bonesi
Giovedì 12 ottobre
Ore 17:30
Presentazione del libro
I clown bianchi. 13 storie d’autore – Clown Bianco Edizioni
All’incontro saranno presenti gli autori
Giovedì 12 ottobre
Ore 20:00
Club di lettura “Due pagine prima di dormire”
Francesca Capossele presenta il libro
1972
Playground
Libro in lettura condivisa “I frutti del vento” di Tracy Chevalier
Venerdì 13 ottobre
Ore 18:00
In collaborazione con Zone K
Stefano Solventi presenta
Nastri. Una favola post rock
Eretica Edizioni
Dialoga con l’autore Matteo Bonazza
Sabato 14 e domenica 15 ottobre
A partire dalle ore 9:15
In collaborazione con Feshion Eventi
Viaggio ad Hogwarts – Weekend nel castello incantato
Colazione con i Professori di Hogwarts
Sabato 14 ottobre
Ore 15:00
In collaborazione con Feshion Eventi
Laboratorio creativo per bambini – Crea la tua bacchetta magica con DAS Partecipazione gratuita con prenotazione obbligatoria. Max 15 bambini Durata dell’incontro 1 ora circa. Età consigliata: dai 7 anni
Dialogano con l’autore il Sindaco Tiziano Tagliani e Anna Quarzi Presidente Istituto di Storia Contemporanea
Venerdì 27 ottobre
Ore 18:00
Massimo Onofri presenta
Benedetti Toscani. Pensieri in fumo
La Nave di Teseo
Dialoga con l’autore Roberto Pazzi
Sabato 28 ottobre
Ore 15:30
Sabbiarelli… da paura!
Laboratorio creativo per bambini Partecipazione gratuita con prenotazione obbligatoria. Max 15 bambini Durata dell’incontro 1 ora circa. Età consigliata: dai 5 anni
MORGHEN-BAZZOCCHI (M5S): L’ASSESSORATO AL COMMERCIO NON TRASMETTE LE DELIBERE ESECUTIVE AGLI ORGANI COMPETENTI ALL’APPLICAZIONE. ESPOSTO DEL M5S.
In seguito ad una nostra Interrogazione presentata dal consigliere MS5 Alessandro Bazzocchi, siamo venuti a conoscenza di come l’Amministrazione comunale non abbia trasmesso le delibere attuative agli organi esecutori per l’adozione dei provvedimenti di competenza. La denuncia dell’omissione, riportata esplicitamente nella risposta alla nostra Interrogazione, che comporta peraltro la mancata applicazione dei termini previsti nell’impegno assunto dal Consiglio comunale, è stata fatta direttamente dal Comandante della Polizia Municipale di Ferrara.
In particolare, in data 18 aprile 2016 è stata approvata dal Consiglio comunale una mozione avente ad oggetto il “controllo sull’osservanza della Legge 228/2001”, ovvero un impegno al contrasto alla vendita di prodotti ortofrutticoli di sconosciuta provenienza, diventato così parte integrante della delibera. In data 19 giugno 2017 è stata presentata una Interrogazione, sempre a firma del consigliere Bazzocchi, al fine di richiedere informazioni circa le modalità e l’andamento di applicazione del provvedimento. La risposta all’Interrogazione arriva il 18 agosto 2017, quindi anche ben oltre i 30 giorni previsti, e nel documento, a firma della Comandante della Polizia Municipale Laura Trentini, viene esplicitamente sostenuto che solo in data 7 agosto 2017 (ad oltre un anno dalla delibera e solo dopo la nostra Interrogazione) la relativa mozione è stata trasmessa alla Polizia Municipale!
Apprendiamo quindi, con la ormai consueta tristezza, che questa Amministrazione viola i più semplici principi di democrazia. Infatti, a cosa è servito votare all’unanimità la mozione di cui sopra che è così diventata vincolante se poi questa rimane lettera morta perché non viene trasmessa agli organi di competenza al fine di farla rispettare? In questo modo si prendono in giro il Consiglio comunale e gli elettori. Solo dopo un nostro controllo amministrativo apprendiamo direttamente dal Comandante della Polizia Municipale che l’assessorato al commercio, ad un anno dalla delibera, non ha avuto ancora il tempo di trasmetterla, non dandone di fatto esecuzione. E pensare che si trattava di una delibera a tutela dei consumatori e di ciò che acquistano presso i nostri mercati comunali. Ancora una volta questi amministratori dimostrano invece arroganza, mancanza di rispetto delle istituzioni democraticamente elette, spregio e disprezzo di chi a Ferrara vive e lavora e ci vota per sentirsi rappresentato e non ignorato.
Nonostante tutto questo, continueremo a svolgere comunque con impegno il compito di controllo e monitoraggio che compete ad una opposizione coscienziosa e responsabilmente consapevole dei diritti dei cittadini. Per tali motivi, abbiamo già provveduto a rivolgerci agli organi di competenza per far accertare che il comportamento dell’Amministrazione non sia oltre che inopportuno anche illegittimo.
Ilaria Morghen-Alessandro Bazzocchi,
M5S Ferrara
Cooperative tra professionisti: il 29 settembre a Ferrara
Legacoop Estense e Generazioni ne parlano con esperti della materia
Cooperative tra professionisti, come strumento di mutualismo e opportunità di sviluppo per diversi settori. Di questo si parlerà nel seminario “Nuovi orizzonti di lavoro e mutualismo”, promosso da Legacoop Estense e Generazioni Legacoop venerdì 29 settembre alle ore 11:00 in Sala dell’Arengo – Residenza Municipale a Ferrara, nell’ambito del programma collaterale del Festival di Internazionale.
“Sono molti i professionisti, dagli ingegneri agli infermieri, che hanno già trovato nella cooperativa la forma societaria adatta a gestire la propria attività – afferma Andrea Benini, presidente di Legacoop Estense – La normativa sembra oggi andare nella direzione di favorire la costituzione di società tra professionisti anche per nuove figure, tra cui gli avvocati. Questo incontro sarà l’occasione per approfondire il tema, dialogando con alcuni esperti in materia”. Alla tavola rotonda, moderata dal direttore de La Nuova Ferrara Luca Traini, interverranno infatti Andrea Dili, presidente di Confprofessioni Lazio, Cristian Perniciano della Consulta Lavoro Professionale della CGIL nazionale, Manuela Graziani, esperta di Diritto del Lavoro di Legacoop Estense, Andrea Rapisardi di Generazioni Legacoop, il coordinamento nazionale dei giovani cooperatori. Porteranno inoltre la propria esperienza di società tra professionisti Politecnica, cooperativa di ingegneria di Modena, e la cooperativa Infermieri Ferrara.
E ‘ on line l’eBook “Ferrara città d’arte. Virtuale o Reale” (Asino Rosso edizioni, Ferrara), ovvero una serie di interviste a cura di Roby Guerra (già edite negli ultimi anni su riviste e testate on line, local e global) sul futuro di Ferrara. Interviste a artisti, scrittori, docenti universitari, anche giornalisti e politici speciale guest, della città d’arte contemporanea: lo stesso sindaco di Ferrara, Tiziano Tagliani e il rettore (a suo tempo) Unife Pasquale Nappi, gli stessi giornalisti Marco Zavagli (direttore di Estense.com) , Riccardo Roversi (anche scrittore ed editore) e il direttore di Ferrara Italia, Sergio Gessi. Non ultimo, oltre allo stesso Guerra si segnalano sempre di Ferrara Italia collaboratori… Bruno Turra e Claudio Pisapia. Infine scrittori e artisti ( e politici) noti o relativamente meno noti “ferraresi” completano il quadro: Carlo Andreoli (Alo), Lorenzo Barbieri, Pier Francesco Betteloni, Bruno Corticelli, Marcello Darbo, Federico Felloni, Zairo Ferrante, Claudio Fochi, Sylvia Forty, Raimondo Galante, Maurizio Ganzaroli, Sergio GnudI, Davide Grandi, Luca Grigoli, Pier Luigi Guerrini, Maria Letizia Paiato, Rita Pasqualini, Alfredo Pini, Francesco Rendine, Alberto Squarcia, Vitaliano Teti, Vittorio Zanella, Carlo Zannetti
Trattasi di un lavoro atipico ed originale nel dibattito culturale ferrarese, una sorta di futurologia di Ferrara città d’arte (come non a caso ha già segnalato la testata web nazionale di orientamento scientifico “MeteoWeb).
Una congettura a più voci, aperte e intenzionalmente anche contraddittorie e diverse che evidenziano scenari paradossalmente in equilibrio tra futuri prossimi ferraresi verso una nuovo rinascimento 2.0 o neodecadenti e neomedievali.
mercoledì 27 settembre ore 21.00 Ultimo appuntamento della rassegna dedicata a Max Ophuls
Si chiude con “Il piacere”, tratto dalle novelle di Guy de Maupassant
Mercoledì 27 settembre alle ore 21.00 si conclude la rassegna dedicata Max Ophuls con Il piacere (Le plaisir) mercoledì 27 settembre, alle 21. Il film, in versione restaurata digitale in 2K, sarà presentato in lingua originale con sottotitoli in italiano, il costo del biglietto di ingresso è di 5 euro.
Il piacere, film del 1952, è basato sulla trasposizione cinematografica di tre novelle di Guy de Maupassant: Le Masque, La Maison Tellier e Le Modèle. Gli episodi, due brevi e uno, quello centrale, più lungo, formano un affascinante trittico in cui i pannelli sono autonomi ma uniti da un senso di simmetria, dai richiami tra le sequenze e dalla voce narrante di Jean Servais. I tre racconti ci mostrano, come dice il narratore, tre aspetti che si confrontano con il piacere: l’amore, la purezza e la morte. Un’opera virtuosa, splendido esempio di come il cinema di Max Ophuls abbia una struttura solidissima, il cui asse portante è la passione del maestro per la letteratura e per il teatro, supportata da anni di studio.
Per ulteriori informazioni o per la programmazione completa consultare il sito www.cinemaboldini.it oppure contattare Arci Ferrara al numero 0532 241419.
“Se non ci fossero stati i Black Sabbath non ci sarebbero stati i Metallica…e io sarei rimasto un distributore di giornali.”
Lars Ulrich (batterista e cofondatore dei Metallica)
Quella del 4 ottobre sarà l’ultima grande occasione per incontrare la più grande band metal di tutti i tempi.
Per celebrare questo straordinario appuntamento arriva nelle sale BLACK SABBATH The End of The End che porta su grande schermo il concerto e le emozioni della band che ha forgiato il suono stesso del metal: i Black Sabbath.
Il 4 febbraio 2017 il gruppo si è infatti esibito a Birmingham, la città dove tutto era iniziato, per l’81esimo e ultimo concerto del ‘The End tour’. Uno show monumentale che ha calato il sipario su una carriera lunga quasi mezzo secolo.
Il concerto sold out ha segnato il culmine di un tour che ha visto la partecipazione di oltre un milione e mezzo di fan. Del resto, sin dalle loro origini nel 1968, i Black Sabbath crearono un suono che avrebbe costituito le fondamenta dell’heavy metal, influenzando le band di tutto il mondo che sarebbero venute dopo di loro. Ora lo strepitoso show dello scorso febbraio arriva su grande schermo solo per un giorno, il 4 ottobre (elenco sale su www.nexodigital.it), per far rivivere ai fan di tutto il mondo quel gran finale con una visione incomparabile grazie alle straordinarie riprese in alta definizione.
Il film avvicina i fan alle emozioni più intime vissute dalla band nell’ultimo concerto durante le esecuzioni di hit che hanno definito un genere, da Iron Man a Paranoid a War Pigs. E permette al pubblico di unirsi ai Sabbath e alle perfomance esclusive di alcune delle loro canzoni preferite, non suonate durante il tour, per gettare uno sguardo intimo sul mondo della band, fatto di musica, relazioni, risate e aneddoti personali.
Il gruppo ha dichiarato: “Tornare a casa dopo tutti questi anni è stato qualcosa di speciale. È stato difficile dire addio ai fan, che ci hanno seguito per tutto questo tempo. All’inizio della nostra carriera non ci saremmo mai potuti immaginare che saremmo tornati, 49 anni dopo, proprio qui a casa nostra per il nostro ultimo spettacolo”.
The End of The End offre al pubblico l’ultima incredibile occasione di ascoltare un concerto dei Black Sabbath. Come spiega Ozzy: “What a journey we’ve all had. It’s fucking amazing”. È l’ultima parola della più grande band metal di tutti i tempi.
Il film concerto è distribuito in Italia da Nexo Digital in collaborazione con i media partner MYmovies.it e Rockol.it.
Biblioteca del Centro Documentazione Donna via Terranuova 12/b – Ferrara venerdì 29 settembre 2017
dalle ore 17.30 presentazione del saggio di Patrizia Pulga Le donne fotografe dalla nascita della fotografia ad oggi (ed. Pendragon) presenta il libro e conversa con l’autrice Rita Calabrese
Ben più che “censimento” al fine di “contarci per poter contare”, come si legge nell’Introduzione, DONNE FOTOGRAFE di Patrizia Pulga, saggio e dizionario insieme di appassionante lettura, merita un’immediata traduzione in inglese per consentirne la diffusione al di là dell’ambito italiano, in quanto – è proprio il caso di dirlo – offre uno sguardo di genere a 360° sull’argomento.
È un viaggio straordinario di storia femminile. Accanto a figure riconosciute come Julia Margaret Cameron (1815-1879), maestra del pittorialismo e del ritratto artistico ai primordi della fotografia, si scoprono “madri” ancora precedenti, così come celebri professioniste di tempi più recenti.
Libro necessario, questo, in quanto consente percorsi personali, che, nell’accuratezza della documentazione, troveranno conferma e nuovi stimoli di ricerca.
Patrizia Pulga, fotografa e docente di fotografia, vive e lavora a Bologna. Fa parte dell’associazione WIPI (Women in Photography International). È autrice di testi sulla cultura indiana e di E-venti di festa, sulle comunità straniere a Bologna.
Rita Calabrese, ex docente di Letteratura tedesca presso l’università di Palermo è autrice di numerose pubblicazioni, in particolare sulla letteratura delle donne. Con le edizioni Tufani ha pubblicato Della stessa madre, dello stesso padre. Tredici sorelle di geni e di Sconfinare. Percorsi femminili nella letteratura tedesca. Al momento si occupa di una ricerca sulle fotografe che hanno operato durante la Repubblica di Weimar.
Marco Pettazzoni e Luca Cardi (lega nord): «Giusto sostenere le fasce deboli, ma il rischio e’ che molti studenti non usufruiranno di nessun beneficio, come a Ferrara. La regione faccia la sua parte e tolga l’aggravio sulla tassa d’iscrizione»
«Giusto estendere la fascia di esenzione, ma se poi succede come nella vicina Ferrara, dove le Isee inviate sono finora state pochissime, il tutto si riduce ad un evento spot. Rimangono, invece, dubbi sulla sostenibilità del sistema, nel lungo periodo». Si allungano le ombre del dubbio, da parte della Lega Nord, sulla politica di incentivi che le Università stanno cercando di attuare per invogliare i giovani a studiare. A tale proposito, è stata recapitata all’assessore regionale con delega, Patrizio Bianchi, un’interrogazione presentata dal consigliere regionale della Lega Nord, Marco Pettazzoni, Nella quale si chiede conto dello stato di salute dell’Ateneo bolognese, ma dove è contenuta anche una proposta shock: «Si parla tanto di sgravi per i costi dell’Università, ma sui 157 euro della quota d’iscrizione gravano pesantemente i 140 euro che finiscono nelle casse della Regione. Chiediamo di dimezzare o cancellare questa imposta, nella particolare fase storica che stiamo vivendo», dice Pettazzoni. Nel merito dell’Università di Bologna: «L’Alma Mater ha deciso quest’anno di portare la quota Isee per l’applicazione della “No Tax Area” a 23mila euro, al contrario dei 13mila euro che costituiscono la media delle università italiane. Una misura giusta – osservano Marco Pettazzoni e Luca Cardi (Movimento Giovani Padani) – anche se bisogna sempre ricordare che, ancora nelle statistiche del 2015-2016 dell’Anvur, le università italiane erano state riconosciute tra le più costose d’Europa». La misura lascia però alcuni punti interrogativi, perché si prevedono minori entrate per circa 5 milioni di euro nella sola Alma Mater. Ripianabili, secondo indicazioni di massima, dal rincaro di alcuni corsi di studio, come veterinaria. Gli aumenti graveranno integralmente su coloro che non presenteranno l’Isee o non risponderanno ai requisiti reddituali. «La realtà – dicono Pettazzoni e Cardi – è che non si potrà avere alcuna stima precisa degli eventuali ammanchi nelle casse universitarie, se non la prossima primavera, quando si avrà il dato certo delle entrate derivante dalle tasse universitarie». Pettazzoni critica inoltre una serie di misure introdotte dall’Ateneo: «Ad esempio, la riproposizione delle borse di studio “Unibo for Refugees”, che prevede iscrizioni gratuite e borse di studio per gli studenti stranieri con lo status di rifugiato. «Misura fuori luogo, in una fase storica in cui le borse di studio per gli italiani sono sempre più una chimera – incalzano dalla Ln -, con l’80% degli studenti italiani che non gode di nessuna forma di assistenza allo studio. Inoltre, i benefici della No Tax Area vanno ben governati, per evitare quello che sta succedendo a Ferrara (il bonus rischia di saltare, perché molte Isee rischiano di non arrivare nei tempi a causa dell’intasamento dei Caf; ndr) e, soprattutto, per evitare un dissesto del sistema. Oltre a un rincaro eccessivo per alcuni corsi di laurea strategici, che potrebbero determinare una migrazione passiva verso altri Atenei».
Bambini, ragazzi e adulti potranno giocare a tennis in sicurezza
Associazione sportiva pronta e attrezzata per i casi di emergenza: un gesto
anche per sensibilizzare tutti gli operatori che il primo soccorso non va preso alla leggera
I tanti bambini, ragazzi e adulti dell’Associazione Sportiva Dilettantistica “Match Point” di Serravalle, in provincia di Ferrara, potranno svolgere l’attività tennistica in tutta sicurezza grazie al nuovo defibrillatore donato da Studio 3A, società specializzata a livello nazionale nella valutazione delle responsabilità in ogni tipologia di sinistro, a tutela dei diritti dei cittadini, anche per dare un segnale sulla necessità di essere sempre preparati e opportunamente attrezzati negli interventi di emergenza.
Nata poco meno di tre anni fa per volontà di alcuni amici con la grande passione per il tennis, l’Asd, grazie all’Amministrazione comunale di Berra, può contare su un campo polivalente di tennis e calcetto che sorge nella golena del fiume Po alla Porta del Delta, nella frazione di Serravalle, in un ambiente immerso nel verde e nella natura, e, grazie ad un progetto di scuola tennis per bambini, ha raggiunto in breve tempo i 70 soci di cui, appunto, un gran numero (più di 25) di bimbi tra gli 8 e 10 anni, nonché ragazzi più grandicelli e adulti. Oltre alla scuola tennis diretta dall’istruttore Luca Modoni, il sodalizio organizza tornei singolari e di doppio e anche un torneo per bambini, con le premiazioni che si tengono, da tradizione, in concomitanza con la fiera paesana.
I vertici dell’Associazione Sportiva, visto anche l’alto numero di minori, hanno preso fin da subito sul serio tutte le disposizioni finalizzate al pronto intervento in caso di malori, e di infarti in particolare: nove soci hanno seguito il corso di primo soccorso e quello per il corretto utilizzo del defibrillatore, di cui, com’è noto, devono dotarsi tutte le società sportive, e nei giorni scorsi il cerchio si è chiuso anche con l’arrivo del fondamentale strumento salva-vita.
Il nuovo defibrillatore è stato donato da Studio 3A, nell’ambito delle proprie iniziative sociali ma anche di sensibilizzazione: negli ultimi mesi la società presieduta dal dott. Ermes Trovò sta infatti assistendo diverse famiglie, almeno quattro in tutta Italia, che hanno perso i propri cari per dei malori che con ogni probabilità non avrebbero avuto un epilogo così tragico se i protocolli medici fossero stati rispettati, e in uno dei casi in questione il mezzo di soccorso è giunto privo dell’attrezzatura necessaria per far fronte ad un’emergenza di natura cardiaca.
Il defibrillatore, come da foto allegata, è stato consegnato dal consulente personale di Studio 3A per l’Emilia Romagna, Luigi Peron, al vice presidente della Asd “Match Pont”, Enrico Fabbri.
È fresca di stampa, è ricca di grafiche ed illustrazioni, raccoglie ben 80 punti tutti da scoprire per chi voglia Ferrara. Unpo’ di lei racconta il nuovo, un altro po’ l’antico. Al suo interno c’è una città divertente,nebbiosa, insolita, genuina. Una Ferrara verde, folle, spiritosa e magica.C’è l’acqua e c’è la terra, c’è l’arte e c’è il futuro. La bicicletta così come la salama da sugo. Si chiama USE-IT FERRARAed è la mappa turistica della città estense progettata per i giovani viaggiatori e per gli amanti delle cose imperdibili, da collezionare.
Presentatain anteprima a Ferrara alla Factory Grisù venerdì 22 settembre (via Poledrelli 21), sede dell’Associazione Listone che l’ha pensata e realizzata, USE-IT Ferrara verrà distribuita gratuitamentee farà il suo debutto durante il Festival giornalistico di Internazionale, a Ferrara dal 29 settembre all’1 ottobre prossimi.
USE-IT in Italia e in Europa. La mappa ferrarese aderisce al format di USE-IT Europe, nato nel 2005 e già presente in più di una quarantina di città europee. Le mappe USE-IT sono rivolte a un pubblico under 30 e cosmopolita, interessato ad esplorare nuove realtà e a conoscere un luogo attraverso le abitudini e i suggerimenti di coetanei locali.Sono stampate su carta, scritte in lingua inglese, tascabili, illustrate e raccontate in modo fresco e ironico da ‘locals’, ovvero da associazioni o gruppi di giovani che in queste città vivono. Il circuito USE-IT è attualmente presente in Italia anchea Verona, Rovigo, Prato e Bologna. In Europa sono 38, Ferrara compresa.
Il progetto e la realizzazione.A Ferrara USE-IT è stata realizzata dalla redazione di Listone Mag, magazine online dal 2013 che ha come protagonista Ferrara, le sue storie e il suo mondo fatto di persone, luoghi e progetti. Un punto di vista privilegiato, già strutturato e operativo, dal quale partire per realizzare una mappa che fa ora parlare la città! Per USE-IT Ferrara hanno collaborato una quindicina di persone tra copywriter, illustratori, grafici, videomaker e traduttori, che per otto mesi hanno pensato, disegnato e progettato i contenuti da inserire nella cartina.
Cosa c’è dentroUSE-IT Ferrara. Oltre alla planimetria del centro cittadino, la mappa comprende anche una guida sintetica per far scoprire l’anima della città. Il motto di Use-it è infatti “Actlike a local”. Le segnalazioni offerte riguardano così i luoghi da visitare e gli stili di vita a Ferrara, i suoi locali notturni e gli itinerari a piedi e in bicicletta, posti dove un giovane viaggiatore può mangiare e dove può trovare la connessione Internet wi-fi, ma anche i luoghi all’aperto da scoprire attraverso curiosi aneddotie la lista dei negozi che più ci piacciono. Nella mappa sono presenti anche contest tra i migliori locali in cui trovare piadine, calici di vino, birre e cappellacci di zucca. A Ferrara non potevano mancare cenni storici epersonaggi caratteristici, un divertente rimbalzo tra la città medievale e quella contemporanea: Michelangelo Antonioni diventa così un precisoyoutuber, Giorgio Bassani un blogger attento e Savonarola finisce per tifare SPAL con tanto di sciarpa biancoazzurra. Tre i percorsi suggeriti per visitare la città: l’itinerario fluviale con Follow the river, quello verde con visita al Cimitero Ebraico, i parchi e le mura, e infine l’itinerario nei luoghi della rigenerazione urbana. Tra viaggetti nei dintorni da scoprire in bicicletta e frasi in perfetto dialetto ferrarese, tra mercatini divertenti e monumenti celebri riletti sotto una nuova luce,non poteva mancare la vera star della città: la nebbia ferrarese.
Il giro di Ferrara in 80 luoghi imperdibili. Per USE-IT Ferrara l’Associazione Listone ha recensito, tra i luoghi d’interesse menzionati nella mappa, attività culturali e commerciali che operano sul territorio, scelte in modo autonomo e indipendente. Il circuito USE-It, infatti, non ammette finanziamenti da parte di attività commerciali se in conflitto d’interesse con le segnalazioni presenti nella mappa e la copertura necessaria dev’essere ricercata nelle istituzioni della città. Si tratta dunque di una selezione ottenuta attraverso un processo partecipato che ha visto coinvolta, insieme alla redazione di Listone Mag, anche la popolazione studentesca dell’Università di Ferrara e del Liceo Artistico Dosso Dossi. Le illustrazioni sono a cura di LAURA MASSARO, che con una sua opera per Listone Mag è stata tra i premiati di Annual 2016 per la migliore illustrazione dell’anno alla Fiera del libro per ragazzi.
Dove trovarla.La distribuzione di USE-IT Ferrara è gratuita. Sarà disponibile a Ferrara negli ufficie negli alberghi e ristoranti che ne faranno richiesta.Chi è interessato ad averne delle copie può contattare la mailferrara@use-it.travel. Prossimamente sarà inoltre disponibile anche l’App di USE-IT Ferrara per Ios e Android. Sul sito www.use-it.travel è possibile consultare online tutte le mappe ed eventualmente stamparle. Per aggiornamenti è attiva la pagina Facebook Use-it Ferrara.
Partner del progetto.USE-IT Ferrara vede il supporto del Comune di Ferrara, dell’Università degli studi di Ferrara e di Visit Ferrara.
Continua la campagna abbonamenti 2017/18: Dal 28 settembre al via le conferme dei Carnet
Continua la campagna abbonamenti per la stagione 2017/18 di Ferrara Musica. Da giovedì 28 settembre saranno in vendita i Carnet 5, una formula molto flessibile che permette di scegliere cinque concerti tra una ricca serie di proposte. Ricordiamo che sia gli abbonamenti a turno fisso – Large e Archi – che i Carnet 5 sono in vendita anche online, sul sito web www.ferraramusica.it.
Conclusa la campagna abbonamenti, a partire da sabato 7 ottobre sarà possibile acquistare i biglietti singoli per tutti i concerti.
Il cartellone di quest’anno presenta molti dei più importanti protagonisti del panorama concertistico internazionale: direttori d’orchestra come Antonio Pappano, Vladimir Jurowski, François-Xavier Roth; celebri solisti come i pianisti Martha Argerich, Yuja Wang e Elisabeth Leonskaja; violinisti quali Uto Ughi, Pinchas Zukerman, Janine Jansen, Isabelle Faust, Lisa Batiashvili
Sempre al centro della programmazione le brillanti orchestre da sempre legate alla stagione di Ferrara Musica, Mahler Chamber Orchestra e Chamber Orchestra of Europe.
Per ulteriori informazioni consultare il sito www.ferraramusica.it o contattare la biglietteria di Ferrara Musica: Corso Martiri della Libertà 5, orari di apertura al pubblico dal lunedì al venerdì ore 15.30/19, sabato ore 10/12.30 e 15.30/19. Telefono 0532 202675 – Email: biglietteria@ferraramusica.it.
Mostra della Riforma del XVI secolo a Ferrara
Wittenberg, 1517, con l’affissione da parte di Lutero di 95 “tesi” al portone della Cattedrale prende l’avvio quel movimento religioso, storico e culturale chiamato Riforma protestante.
Ferrara, 2017, cinquecento anni dopo, la Riforma è non solo ricordata, ma anche rivisitata, interpretata e attualizzata in una mostra alla Galleria del Dosso, che si è conclusa il 24 settembre.
L’intento è stato quello di capire le ragioni profonde di un grande cambiamento storico e di riscoprirne il significato ancora attuale. La Mostra ha visto una grande partecipazione da parte di cittadini, studenti, studiosi e visitatori, che hanno potuto apprezzare sia la grafica raffinata dei pannelli, sia i testi esplicativi, sia i contenuti di grande rilevanza sociale e culturale. L’esposizione si è articolata in tre parti: i protagonisti della riforma, le ragioni della riforma, le conseguenze sul piano sociale e culturale.
L’evento rientra in una serie di iniziative (Itinerario storico, Incontri pubblici sulla teologia riformata, Concerto e letture del Cinquecento) promosse nel corso dell’anno dall’Associazione Evangelica CERBI di Ferrara.
I prossimi appuntamenti sul tema saranno: incontro sull’ultima delle basi teologiche (5 Sola): “soli Deo gloria” nella saletta di via savonarola 14 il 22 ottobre; infine una conferenza sul significato e l’attualità della riforma, Sala Agnelli della Biblioteca Ariostea, il 9 novembre alle 17.
SHINE
mostra personale di Riccardo Buonafede
Il concorso “OLTRE” del Liceo Artistico Dosso Dossi di Ferrara, quest’anno è stato vinto dall’ex allievo Riccardo Buonafede , che avrà così modo di presentare al pubblico di Internazionale 2017 un interessante progetto che dimostra una consolidata a consapevole personalità artistica.
“La paura è un meccanismo di difesa indispensabile per ogni essere vivente. È uno stato di allerta che permette di evitare o limitare le situazioni di pericolo. Fa parte del nostro istinto e non possiamo farne a meno. Talvolta però non riusciamo a controllarla e finiamo per esserne schiavi. Influisce sulle nostre scelte, sui nostri sentimenti, sui rapporti sociali e sui nostri obbiettivi. La paura più frequente è quella nei confronti di ciò che non conosciamo, per questo l’oscurità ci spaventa. Accendendo una luce prendiamo coscienza su dove siamo e su cosa abbiamo attorno. La luce è consapevolezza, ma per arrivare alla luce è essenziale passare attraverso l’oscurità.
Le parole chiave di questa installazione sono PAURA e LUCE.
In riferimento alle tradizioni religiose dell’India, l’energia del corpo viene distribuita attraverso 7 centri energetici chiamati Chakra.
Shine è una mostra interattiva, dove lo spettatore ha l’opportunità di entrare in risonanza con una o più opere. L’intento dell’artista è quello di sperimentare queste teorie attraverso l’arte per verificare se gli osservatori percepiscano sensazioni di disagio o di benessere attraverso questi 7 quadri.
GUIDA ALLE OPERE:
Ad ogni quadro corrisponde un Chakra, all’interno del quale è rappresentata una situazione che potrebbe portare il soggetto raffigurato ad avere un conflitto e conseguentemente un blocco in quel determinato Chakra. Non sempre questo avviene, le situazioni di disagio avvengono per permetterci di capire come migliorare le nostre vite ed affrontare conflitti interiori, ma quando non siamo disposti a fare questo la sofferenza può persistere. ” Negli ultimi anni mi sono interessato ad alcuni libri scritti dal cardiologo israeliano Dott. Nader Butto che, attraverso lo studio della bioenergetica, ha messo a punto un suo personale metodo che integra medicina convenzionale e medicine alternative.”
Ogni quadro è illuminato da un colore, il colore necessario ad aprire quel determinato Chakra. Nel caso in cui lo spettatore sia di fronte all’opera che rappresenta uno dei propri blocchi o conflitti, potrebbe percepire una sensazione di disagio e se non fosse pronto ad affrontare questo conflitto, anche la luce stessa potrebbe disturbare la tranquillità dell’individuo.
Nel caso in cui invece, lo spettatore fosse in apertura verso queste raffigurazioni, potrebbe percepire una sensazione di benessere.”
SALA ESPOSITIVA DEL LICEO ARTISTICO DOSSO DOSSI
Via Bersaglieri del Po, 25
FERRARA
IN OCCASIONE DEL FESTIVAL INTERNAZIONALE 2017
29-09/08-10
Inaugurazione Venerdì 29 Settembre ore 18:00 .
Sabato 30 conferenza SHINE ore 10 aperta al pubblico e alla scuola
Aperta tutti i giorni dalle 09:00 alle 14:00 e dalle 16:00 alle 19:00
All’evento saranno presenti anche:
l’assessore Cristina CORAZZARI e il dirigente dell’UST Giovanni DESCO
ABITIAMO IL VILLAGGIO GLOBALE: A FERRARA LA GIORNATA DEL DIALOGO INTERCULTURALE
Giovedì 28 settembre 2017 al Liceo Classico Ariosto
“L’istruzione ci dà una profonda comprensione dell’esistenza di un profondo legame tra tutti gli essere umani, come cittadini della comunità globale e che le nostre sfide sono e resteranno interconnesse” partendo dal pensiero di Ban Ki-moon, ex Segretario Generale dell’ONU, sull’importante compito di educare alla cittadinanza globale, si terrà la X Giornata del Dialogo Interculturale, in centinaia di città italiane.
Novità di quest’anno è la collaborazione tra Intercultura, da sempre promotrice di questa giornata, e l’ASviS (vedi box) con lo scopo di offrire un contributo alla promozione di alcuni gli obiettivi dell’Agenda per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite: “Intercultura, in particolare, attraverso la diffusione del proprio Progetto educativo rivolto a studenti, famiglie, scuole, volontari, persegue il raggiungimento degli obiettivi 4.7 e 16 dell’Agenda Globale” afferma Elisabetta Chemello, la Presidente del Centro locale di Intercultura di Ferrara, “in particolare per assicurare una cultura di pace e non violenza, di valorizzazione delle diversità culturali e del contributo della cultura allo sviluppo sostenibile”.
Nell’ambito delle celebrazioni, il Centro locale di Ferrara, con la collaborazione di diverse associazioni ferraresi attive nel dialogo interculturale (Action Edu, Amnesty, Cittadini del Mondo, CISV, Emergency, IBO Italia, Unicef oltre al CSV – Centro Servizi per il Volontariato) ha organizzato una giornata di lavoro dal titolo “Abitiamo il villaggio globale”. La sede sarà il Liceo Ariosto, che ha aperto generosamente le porte contemporaneamente a un corso di formazione “Competenza interculturale e la mobilità studentesca individuale” organizzato dalla Fondazione Intercultura Onlus e che vedrà tra i relatori Mattia Baiutti dell’Università di Udine e Flaminia Bizzarri della suddetta Intercultura. Le due iniziative si intrecceranno in una tavola rotonda a metà mattinata per dare voce a chi questo villaggio globale lo ha vissuto in prima persona: gli studenti partiti per un programma di vita e di studio in Paese con Intercultura, che si confronteranno con relatore sul significato di essere cittadini globali, sul ruolo della scuola in questo processo e sulle diverse interpretazioni di “cittadinanza globale” nelle diverse parti del mondo.
Prima e dopo la giornata si svolgerà con le modalità ormai tradizionali per la versione “ferrarese” della giornata del dialogo interculturale, con gli studenti protagonisti di attività nelle classi a cura delle associazioni organizzatrici e una plenaria finale a più voci per condividere il lavoro svolto e riepilogare gli obiettivi dell’Agenda 2030. Questo particolare lavoro di squadra tra associazioni in rete fra loro è giunto ormai al quarto anno nella nostra città ed è diventato un modello, al punto da essere presentato proprio durante il suddetto corso di formazione per i docenti.
L’iniziativa ha ottenuto il patrocinio del Comune di Ferrara e dell’Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia Romagna.
L’Associazione Intercultura, promuove da molti anni l’organizzazione di questi eventi a carattere pubblico, utili a portare all’attenzione della cittadinanza, la riflessione sui temi dell’educazione interculturale e dell’educazione alla mondialità. Attraverso gli scambi, permette ogni anno, a più di
2.000 studenti delle scuole superiori italiane di trascorrere un periodo di studio all’estero e di accogliere, nel nostro Paese, quasi 1.000 ragazzi da tutto il mondo che scelgono di arricchirsi culturalmente trascorrendo un periodo di vita nelle nostre famiglie e nelle nostre scuole.
Per saperne di più, visita il sito www.intercultura.it o contatta i volontari di Ferrara Gustavo Zanoli Responsabile GEDI 3396831170 zanolig@me.com mentre sulle altre attività di Intercultura a Ferrara è possibile contattare il Presidente del Centro Locale Elisabetta Chemello 3286545765 echemello@icloud.com
L’Associazione Intercultura Onlus (www.intercultura.it) L’Associazione Intercultura (fondata nel 1955) è un ente morale riconosciuto con DPR n. 578/85, posto sotto la tutela del Ministero degli Affari Esteri. Ha status di ONLUS, Organizzazione non lucrativa di utilità sociale, ed è iscritta al registro delle associazioni di volontariato del Lazio: è infatti gestita e amministrata da migliaia di volontari, che hanno scelto di operare nel settore educativo e scolastico, per sensibilizzarlo alla dimensione internazionale. E’ presente in 157 città italiane ed in 65 Paesi di tutti i continenti, attraverso la sua affiliazione all’AFS Intercultural Programs e all’EFIL. Ha statuto consultivo all’UNESCO e al Consiglio d’Europa e collabora ad alcuni progetti dell’Unione Europea. Ha rapporti con i nostri Ministeri degli Affari Esteri dell’ dell’Istruzione, Università e Ricerca. A Intercultura sono stati assegnati il Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio e il Premio della Solidarietà della Fondazione Italiana per il Volontariato per l’attività in favore della pace e della conoscenza fra i popoli. L’Associazione promuove e finanzia programmi scolastici internazionali: ogni anno più di 2.000 studenti delle scuole superiori italiane trascorrono un periodo di studio all’estero e vengono accolti nel nostro Paese quasi 1.000 ragazzi da tutto il mondo che scelgono di arricchirsi culturalmente trascorrendo un periodo di vita nelle nostre famiglie e nelle nostre scuole. Inoltre Intercultura organizza seminari, conferenze, corsi di formazione e di aggiornamento per Presidi, insegnanti, volontari della propria e di altre associazioni, sugli scambi culturali. Tutto questo per favorire l’incontro e il dialogo tra persone di tradizioni culturali diverse ed aiutarle a comprendersi e a collaborare in modo costruttivo.
La Fondazione Intercultura Onlus (www.fondazioneintercultura.org)
La Fondazione Intercultura per il dialogo tra le culture e gli scambi giovanili internazionali Onlus nasce il 12 maggio 2007 da una costola dell’Associazione che porta lo stesso nome e che dal 1955 accumula un patrimonio unico di esperienze educative internazionali. La Fondazione intende utilizzare questo insieme di conoscenze su più vasta scala, favorendo una cultura del dialogo e dello scambio interculturale tra i giovani e sviluppando ricerche, programmi e strutture che aiutino le nuove generazioni ad aprirsi al mondo e a vivere da cittadini consapevoli e preparati in una società multiculturale. Vi hanno aderito il Ministero degli Affari Esteri e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca. La Fondazione è presieduta dall’Ambasciatore Roberto Toscano; Segretario Generale è Roberto Ruffino; del consiglio e del comitato scientifico fanno parte eminenti rappresentanti del mondo della cultura, dell’economia e dell’università. Nei primi anni di attività la Fondazione ha promosso:
• i convegni internazionali “Il corpo e la rete”, (2013); “Ricomporre Babele: educare al cosmopolitismo” (2011); “Identità italiana tra Europa e società multiculturale” (2008);
• il lancio dell’“Osservatorio nazionale sull’internazionalizzazione delle scuole e la mobilità studentesca”, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione: www.scuoleinternazionali.org
• il vasto programma di borse di studio per studenti delle scuole superiori, in collaborazione con importanti enti, fondazioni, banche e aziende italiane, che consente ogni anno a circa mille ragazzi di vivere un’esperienza di vita e di studio all’estero per un anno scolastico in 60 Paesi diversi tra cui USA, Cina, India, Russia, Brasile, Thailandia e diversi Paesi europei.
E’ stata presentata venerdì 22 settembre 2017 negli spazi di Factory Grisù la nuova mappa turistica per giovani “Use-It Ferrara” realizzata dall’associazione Listone. A illustrare il progetto – che ha il supporto del Comune di Ferrara, dell’Università degli Studi di Ferrara e di Visit Ferrara – sono intervenuti: il vicesindaco e assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Ferrara Massimo Maisto, il presidente Associazione Listone Eugenio Ciccone e Zeno Govoni del Consorzio Visit-Ferrara.
COMUNICATO a cura degli organizzatori
È fresca di stampa, è ricca di grafiche ed illustrazioni, raccoglie ben 80 punti tutti da scoprire per chi viene a esplorare Ferrara, ma può essere utilizzata anche da chi già la conosce e deve solo ritrovarla. Un po’ di lei racconta il nuovo, un altro po’ l’antico. Al suo interno c’è una città divertente, nebbiosa, insolita, genuina. Una Ferrara verde, folle, spiritosa e magica. C’è l’acqua e c’è la terra, c’è l’arte e c’è il futuro. La bicicletta e la salama da sugo. Si chiama USE-IT Ferrara ed è la mappa turistica della città estense progettata per i giovani viaggiatori e per gli amanti delle cose imperdibili, da collezionare. Presentata venerdì 22 settembre alla Factory Grisù, sede dell’Associazione Listone che l’ha pensata e realizzata, USE-IT Ferrara verrà distribuita gratuitamente e farà il suo debutto durante il Festival di Internazionale, a Ferrara dal 29 settembre all’1 ottobre.
USE-IT in Italia e in Europa. La mappa ferrarese aderisce al format di USE-IT Europe, nato nel 2005 e già presente in 37 città europee. Le mappe USE-IT sono rivolte a un pubblico under 30 e cosmopolita, interessato ad esplorare nuove realtà e a conoscere un luogo attraverso le abitudini e i suggerimenti di coetanei locali. Sono stampate su carta, scritte in lingua inglese, tascabili, illustrate e raccontate in modo fresco e ironico da ‘locals‘, ovvero da associazioni o gruppi di giovani che in queste città vivono. Le mappe USE-IT sono attualmente presenti in Italia anche a Verona, Rovigo, Prato e Bologna. Il progetto e la realizzazione. A Ferrara USE-IT è stata realizzata dalla redazione di Listone Mag, magazine online dal 2013 che ha come protagonista Ferrara, le sue storie e il suo mondo fatto di persone, luoghi e progetti. Un punto di vista privilegiato, già strutturato e operativo, dal quale partire per realizzare una mappa che fa ora parlare la città! Per USE-IT Ferrara hanno collaborato una quindicina di persone tra copywriter, illustratori, grafici, videomaker e traduttori, che per otto mesi hanno pensato, disegnato e progettato i contenuti da inserire nella cartina. Cosa c’è dentro USE-IT Ferrara. Oltre alla planimetria del centro cittadino (e alcune chicche fuori mura), la mappa comprende anche una guida sintetica per far scoprire l’anima della città. Il motto di Use-it è infatti “Act like a local“, usala come se fossi un ferrarese. Le segnalazioni offerte riguardano così i luoghi da visitare e gli stili di vita a Ferrara, gli itinerari a piedi e in bicicletta, i posti dove un giovane viaggiatore può mangiare e dove può trovare la connessione Internet wi-fi, ma anche i luoghi all’aperto da scoprire attraverso curiosi aneddoti e la lista dei negozi che più ci piacciono. A Ferrara non potevano mancare cenni storici e personaggi caratteristici, un divertente rimbalzo tra la città medievale e quella contemporanea: Michelangelo Antonioni diventa così un preciso youtuber, Giorgio Bassani un blogger attento e Savonarola finisce per tifare SPAL con tanto di sciarpa biancoazzurra. Nella mappa sono presenti anche contest tra i migliori locali in cui trovare piadine, calici di vino, birre e cappellacci di zucca. Tre i percorsi suggeriti per visitare la città: l’itinerario fluviale con Follow the river, quello verde con visita ai parchi e sulle mura, e infine l’itinerario nei luoghi della rigenerazione urbana. Oltre alle frasi in perfetto dialetto, non poteva mancare la vera star della città: la nebbia ferrarese. Il giro di Ferrara in 80 luoghi imperdibili. Per USE-IT Ferrara l’Associazione Listone ha recensito, tra i luoghi d’interesse menzionati nella mappa, attività culturali e commerciali che operano sul territorio, scelte in modo autonomo e indipendente. Il circuito USE-It, infatti, non ammette finanziamenti da parte di attività commerciali se in conflitto d’interesse con le segnalazioni presenti nella mappa e la copertura economica necessaria alla sua realizzazione dev’essere ricercata nelle istituzioni cittadine. Si tratta dunque di una selezione ottenuta attraverso un processo partecipato che ha visto coinvolta, insieme alla redazione di Listone Mag, anche la popolazione studentesca dell’Università di Ferrara e del Liceo Artistico Dosso Dossi. Le illustrazioni sono a cura di Laura Massaro, che con una sua opera per Listone Mag è stata tra i premiati di Annual 2016 per la migliore illustrazione dell’anno alla Fiera del libro per ragazzi.
Dove trovarla. La distribuzione di USE-IT Ferrara è gratuita. Sarà disponibile allo IAT – Ufficio informazioni turistiche (al Castello Estense), all’Informagiovani (in piazza Municipale) e negli alberghi e ristoranti che ne faranno richiesta. Chi è interessato ad averne delle copie può contattare la redazione alla mail ferrara@use-it.travel. Prossimamente sarà inoltre disponibile anche l’App di USE-IT Ferrara per Ios e Android. Sul sito www.use-it.travel è possibile consultare online tutte le mappe ed eventualmente stamparle su carta. Per aggiornamenti è attiva la pagina Facebook Use-it Ferrara.
Partner del progetto. USE-IT Ferrara vede il supporto del Comune di Ferrara, dell’Università degli studi di Ferrara e di Visit Ferrara.
Sono intervenuti alla conferenza stampa: Massimo Maisto, Vicesindaco e Assessore alla Cultura e al Turismo Comune di Ferrara: “Una città che vuole essere d’arte, di cultura e della creatività deve lavorare a 360 gradi in tal senso. Per questo noi abbiamo da subito sostenuto il progetto. Stare ora nel circuito internazionale di USE-IT è per noi importante: da un lato dialogheremo così con tutta Europa, dall’altro Ferrara ha bisogno di caratterizzarsi sempre più come città contemporanea e attrarre in città giovani energie”.
Eugenio Ciccone, Presidente Associazione Listone: “Sono contento che l’esperienza di 4 anni di storie e racconti su Ferrara sia confluita nella realizzazione di questo progetto che avevamo in cassetto da lungo tempo con il gruppo di Listone Mag. Il turismo ferrarese ha bisogno di trovare linguaggi nuovi per fare breccia nelle nuove generazioni di viaggiatori, che scoprono Ferrara sempre di più grazie ai grandi eventi che ospitiamo in città. Questo è solo un piccolo strumento che necessita di ulteriori strategie future anche online, ma la rete USE-IT ci garantirà intanto di far conoscere Ferrara in altre 40 città europee ed è un primo passo importante”. Zeno Govoni, socio del Consorzio Visit Ferrara: “Proprio un anno fa AIRBNB presenta la sua nuova app e pone grande attenzione al concetto di “local” e crea una sezione dove gli utenti possono conoscere in anticipo tutte quelle “chicche” del quartiere suggerite dai residenti e che solo loro possono conoscere dando quindi la possibilità di vivere come un “locale” l’esperienza turistica. Prendendo spunto dai migliori ed essendo un buon lettore di Listonemag, ho chiesto ad Eugenio un incontro per capire se con la loro esperienza nel ricercare le chicche della città fosse possibile creare un qualcosa di “fisico” e non di “virtuale” da regalare ai turisti per far vivere Ferrara come un ferrarese, raccontando la nostra città come nessuna altra guida l’aveva mai raccontata. Eugenio mi parla di questo network di USE-IT, di queste mappe gratuite, create dal basso, dai locali e per un pubblico giovane. Amore a prima vista. E Visit Ferrara ha subito appoggiato l’idea”.
CULTURA E GIOVANI – Dal 27 settembre al 15 novembre alle 21 le iniziative nelle piazze Municipio e Savonarola
Mercoledì 27 settembre 2017 partirà “Movida On”, il ciclo di eventi culturali e sportivi promossi da Promeco nelle piazze principali di Ferrara. Mercoledì 27 settembre alle 21in piazza del Municipio si terrà il concerto dei Bea About, realizzato grazie al supporto dell’associazione L’Ultimo Baluardo. In piazza Savonarola alle 21 gli attori del teatro Ferrara Off, Marco Sgarbi e Giulio Costa, leggeranno ad alta voce la prima delle Satire composte da Ludovico Ariosto. L’evento sarà introdotto da Monica Pavani e comprenderà un confronto curato dai ragazzi di Occhio ai media, che attualizzeranno le tematiche affrontate nel testo poetico. Durante le due iniziative la redazione della Web Radio Giardino raccoglierà interviste e opinioni dei ragazzi che frequentano il tradizionale ritrovo universitario del mercoledì sera, contenuti che saranno trasmessi il venerdì successivo alle 19, all’interno del programma “Movida On Air”. Le iniziative “per un mercoledì sera diverso dal solito” proseguiranno per tutti mercoledì consecutivi dal 27 settembre al 15 novembre, ore 21 alle 23, nel centro di Ferrara.
COMUNICATO a cura degli organizzatori
Da mercoledì 27 settembre a Ferrara c’è un nuovo motivo per scegliere di trascorrere la serata in piazza: Movida On. Comincia questa settimana il fitto calendario di eventi organizzato da Promeco, un’occasione per tutti i ragazzi che abitualmente si incontrano di fronte al Duomo per ascoltare musica live e letture teatrali, per partecipare a giochi e incontri multiculturali, conoscere più da vicino le realtà associative attive nel territorio.
Per sette mercoledì consecutivi – dal 27 settembre al 15 novembre, dalle 21 alle 23 – il cuore del centro storico estense diventerà un grande palcoscenico. Alle chiacchiere e alle risate che da sempre contraddistinguono l’ormai tradizionale ritrovo universitario si aggiungeranno canzoni e interpretazioni ad alta voce, performance ed esibizioni.
Ad aprire l’iniziativa sarà il rock’n’roll sanguigno e immediato dei Be About, che suoneranno in piazza Municipio. Il concerto, allestito grazie alla collaborazione della sala prove Sonika, saprà conquistare il pubblico che cerca immediatezza ed energia, ma anche chi preferisce lasciarsi addolcire dalle note più intimiste della tradizione folk americana. Il gruppo è composto da Mattia Bellettati, voce e chitarra ritmica, Enrico Bellonzi, voce e chitarra solista, Enrico Gamberoni al contrabbasso e al basso elettrico, Piero Crimaldi alla batteria. Ha esordito nel 2016 con l’album “Home”, prodotto da Vrec, vincitore a Bologna del concorso Music Heroes 2017.
In piazza Savonarola invece si terrà il primo appuntamento di un originale ciclo di letture e confronti ispirato alle satire dell’Ariosto, ideato dal teatro Ferrara Off. L’ironia e l’appuntita critica sociale del celebre poeta rinascimentale – i cui versi saranno interpretati dagli attori Marco Sgarbi e Giulio Costa, introdotti da Monica Pavani – accompagneranno una riflessione aperta, che proverà ad attualizzare i temi clou delle antiche composizioni. La discussione verrà stimolata dall’intervento e dagli spunti preparati dai ragazzi di Occhio ai media, giovanissimi italiani di seconda generazione, impegnati da anni nella costruzione di un dibattito positivo sul tema dell’immigrazione e dell’identità. Il primo argomento ad essere affrontato sarà il rapporto tra cultura e potere.
Durante la serata in piazza Trento e Trieste ci saranno anche i conduttori e i giornalisti di Web Radio Giardino, la vivace emittente online che a breve troverà casa negli spazi di Factory Grisù. La redazione, caratterizzata da uno staff under 35, si occuperà di raccontare il quartiere in cui è insediata e i tanti volti della città; per questo il mercoledì sera raccoglierà interviste e opinioni, che andranno in onda il venerdì successivo alle 19, all’interno del programma Movida On Air. Fotografie e filmati invece, assieme al calendario completo delle iniziative, saranno a disposizione sul sito www.movidaon.it.
«La polemica sulla cosiddetta movida del mercoledì sera ha riempito lo scorso inverno le pagine dei giornali – racconta Massimo Maisto, vicesindaco e assessore alla cultura e alle politiche giovanili -. I suoi protagonisti – studenti ma non solo, ferraresi e fuori sede – sono stati dipinti spesso come maleducati, interessati unicamente a ubriacarsi e disturbare la quiete pubblica, ma chi ha dimestichezza con le nuove generazioni sa che generalizzare serve a poco, nella maggior parte dei casi è addirittura controproducente, perché rischia di escludere dalla vita cittadina una sua componente fondamentale. La direzione intrapresa dall’amministrazione, che ha patrocinato e fortemente voluto Movida On, è quella dell’inclusione, del coinvolgimento, della fruizione attiva dello spazio pubblico. Non c’è niente di male a considerare la piazza un bel posto dove chiacchierare e bere uno spritz, a maggior ragione c’è tutto da guadagnare se – grazie a questo calendario – sempre più giovani si accorgeranno che esistono altre modi per divertirsi e stare assieme». Movida On è un progetto sperimentale che comprende, oltre alle sette date fissate per l’autunno 2017, altrettanti appuntamenti che verranno organizzati nella primavera 2018. Le associazioni che hanno già confermato la loro disponibilità a collaborare sono: Ferrara Off, Gruppo del Tasso, Ilturco, Uisp, Ultimo Baluardo, Web Radio Giardino. Le associazioni interessate a proporre attività all’interno del calendario primaverile possono rivolgersi a promeco@comune.fe.it.
“Forza Italia ha incontrato ieri il Prefetto DOPO il Comitato per l’ordine e sicurezza che ha deliberato alle 15 l’impiego della pattuglia di artiglieri in zona GAD dalle 13 alle 01.
Non si tratta dunque di una “conquista” degli azzurri, come qualcuno vuol far credere, ma della decisione del comitato su proposta del Questore come è logico e giusto che sia.
I militari impiegati in una pattuglia di tre uomini su defender e con arma corta in questa fase sperimentale presidieranno la stazione ferroviaria compiendo poi un percorso che dalla stessa arriva a piazza Castellina, piazzetta Toti, via Battisti, Cassoli e Belvedere. Il percorso è ancora in via di definizione in quanto nella giornata odierna personale della Questura, dell’Arma dei carabinieri , della Polizia Municipale compirà con l’ufficiale di collegamento un sopralluogo per le verifiche di percorrenza.
I militari, oggi di stanza a Macerata, difficilmente prenderanno servizio lunedì non risultando ancora formalizzato lì’ordine di servizio e le consegne”.
Tiziano Tagliani, sindaco di Ferrara
(Nota diffusa dalla Portavoce del Sindaco)
ANAS EMILIA ROMAGNA – Fino a giovedì 28 settembre dalle 00.00 alle 6.00 chiusura di un tratto in direzione Ferrara
Anas comunica che, per consentire alla società Autostrade per l’Italia SpA l’esecuzione di lavori nel tratto di propria competenza, dal 26 al 28 settembre 2017 nella fascia oraria notturna 00.00-6.00, sarà necessario procedere alla chiusura di un tratto del raccordo autostradale Ferrara Porto Garibaldi che rimarrà chiuso in direzione Ferrara.
Nel dettaglio, il traffico verrà deviato al km 0,850 lungo la strada statale 16 “Adriatica” per proseguire sulla viabilità comunale ed immettersi sulla strada statale 723 dir fino alla rotatoria di collegamento alla strada statale 723 “Tangenziale Ovest di Ferrara” in direzione del casello autostradale Ferrara sud, per circa 10 km.
Contestualmente rimarrà chiuso al traffico, tra il 28 e il 29 settembre 2017, e sempre in orario notturno, il ramo di svincolo del raccordo autostradale Ferrara Porto Garibaldi-strada statale 64.
Anas raccomanda prudenza nella guida e ricorda che l`evoluzione della situazione del traffico in tempo reale è consultabile sul sito web www.stradeanas.it<http://www.stradeanas.it/> oppure su tutti gli smartphone e i tablet, grazie all`applicazione “VAI” di Anas, disponibile gratuitamente in “App store” e in “Play store”. Inoltre si ricorda che il servizio clienti “Pronto Anas” è raggiungibile chiamando il numero verde, gratuito, 800 841 148. (Bologna, 22 settembre 2017)
BIBLIOTECA BASSANI – Sabato 7 ottobre alle 10 nella sala di via Grosoli. Sabato 7 e domenica 8 ottobre lezioni in via Ravenna
Sabato 7 ottobre 2017 dalle 10 alle 12 alla Biblioteca Bassani in via Grosoli 42 a Ferrara si terrà la presentazione pubblica aperta a tutti de “La comunicazione empatica nonviolenta” con Davide Facheris, formatore Cnv. La partecipazione è libera e gratuita.
COMUNICATO a cura degli oranizzatori
“Cos’è la Comunicazione Empatica Non violenta?”. Conferenza e dialogo con il pubblico di Davide Facheris, formatore CNV, che proporrà alcuni spunti di riflessione e alcuni strumenti pratici per conoscere e migliorare la nostra comunicazione.
“Quello che desidero nella mia vita è l’empatia, un continuo scambio tra me stesso e gli altri basato su un reciproco darsi dal cuore…”.
“In ogni momento abbiamo il potenziale per servire la vita oppure distruggerla”.
“Ogni conflitto è l’espressione tragica di bisogni non soddisfatti”
Le frasi sono di Marshall Rosenberg l’ideatore della Comunicazione Nonviolenta, un processo di comunicazione che aiuta le persone a scambiare le informazioni necessarie per risolvere i conflitti e le differenze pacificamente. Davide Facheris dal 2012 formatore di CNV con esperienze nel campo della consulenza relazionale, mediazione e facilitazione di dinamiche e decisioni di gruppo ne richiamerà alcuni aspetti fondamentali nel corso dell’incontro.
Sabato 7 e domenica 8 ottobre 2017 nella sede di Agire Sociale-Csv in via Ravenna 52 si terrà invece il corso pratico su “Le potenzialità della coppia” per usare la comunicazione non violenta nelle relazioni affettive sempre con Davide Facheris.
Per adesioni e info: mail rf.blob@gmail.com, cell. 348 4105289, www.davidefacheris.com, scheda della presentazione su “La comunicazione empatica nonviolenta” di sabato sulla pagina della Biblioteca Bassani.
PREMIAZIONE – Mercoledì 27 settembre alle 11 nella sala dell’Arengo della residenza municipale
Mercoledì 27 settembre alle 11, nella sala dell’Arengo della residenza municipale, si terrà la premiazione finale delle scuole aderenti alla prima edizione del “Progetto Riciclandino”, che promuove l’utilizzo delle stazioni ecologiche da parte di studenti e famiglie. Il progetto è a cura di Comune di Ferrara e Gruppo Hera, in collaborazione con ATERSIR.
All’incontro, nel corso del quale verranno presentati i dati complessivi raggiunti in questo primo anno di attività e si procederà con la premiazione collettiva, interverranno l’assessora all’Ambiente del Comune di Ferrara Caterina Ferri, il responsabile Servizi Ambientali dell’Area Ferrara-Modena del Gruppo Hera Alberto Santini e dirigenti scolastici e studenti degli Istituti Comprensivi del Comune di Ferrara.
Giornalisti, fotografi e video operatori sono invitati.
ASSESSORATO ALLA CULTURA – Presentata la nuova stagione musicale in programma dal 6 ottobre 2017 al 30 aprile 2018
Il 26 aprile 1977 il “Circolo Amici del Jazz” (che in seguito diverrà Associazione Culturale Jazz Club Ferrara) iniziava la propria attività di promozione del patrimonio musicale afroamericano. Da allora sono trascorsi quarant’anni senza alcuna interruzione, durante i quali Ferrara e il suo territorio sono stati teatro delle esibizioni di tutti i più importanti jazzisti nazionali e internazionali. A metà di questa storia si colloca Ferrara in Jazz, rassegna che si svolge nella suggestiva sede del Torrione San Giovanni (bastione rinascimentale iscritto nella lunga lista dei beni UNESCO e location per il cinema di Emilia-Romagna Film Commission), che si appresta ad inaugurare la XIX edizione con il contributo di Regione Emilia-Romagna, Comune di Ferrara, Endas Emilia-Romagna ed il prezioso sostegno di numerosi partners privati.
Con alle spalle un’estate densa di appuntamenti in Riviera, l’inclusione nella guida alle migliori jazz venues al mondo da parte dell’internazionale DownBeat Magazine, la vittoria del bando S.I.A.E “S’illumina – Copia privata per i giovani, per la cultura”, e quella dei Jazzit Awards 2016 nella categoria “Jazz Club Italia” per il sesto anno consecutivo, Ferrara in Jazz prende il via venerdì 06 ottobre 2017 con la contagiosa energia dell’apprezzata Tower Jazz Composers Orchestra, la resident band del Torrione formata da oltre 20 elementi, diretta da Alfonso Santimone e Piero Bittolo Bon.
Con tre serate settimanali – venerdì, sabato e lunedì – la kermesse giungerà al termine a fine aprile 2018, dopo aver dispensato, ad un pubblico sempre più vasto, sei mesi densi di concerti animati da protagonisti assoluti del panorama internazionale, serate dedicate a talenti emergenti e novità discografiche, nuovi itinerari musicali ed esposizioni, per un totale di circa 80 appuntamenti che abbracciano il linguaggio jazzistico a 360° gradi, valicando confini geografici e di genere.
Nel fine settimana, in particolare, si esibiranno icone internazionali della musica afroamericana tra cui spiccano due guru della sei corde, Ralph Towner (in solo) e Bill Frisell (in duo con Thomas Morgan). A seguire i gruppi Sex Mob, BassDrumBone, The Claudia Quintet, Tim BerneSnakeoil, Smalls Live On Tour, Human Feel, Fly, Kneebody e N.Y Gipsy All-Stars; le formazioni stabili di Eric Reed, Christian Sands, Ambrose Akinmusire, Miguel Zenón, Kenny Werner, Jen Shyu, Johnny O’Neal, Anat Cohen, Wayne Escoffery, Lionel Loueke e Linda Oh; i trio Iverson-Sanders-Rossy, Speed-Tordini-King e Bonafede-Gomez-Zigmund, il duo Aruán Ortiz-Don Byron.
Il lunedì, griffato Monday Night Raw, è da sempre dedicato alla scoperta di giovani promesse del jazz italiano ed europeo e alla presentazione di nuovi progetti discografici seguiti da imprevedibili jam sessions, mentre altre serate del week end – in alternanza all’esibizione mensile della Tower Jazz Composers Orchestra – ospiteranno alcune formazioni di rilievo del panorama jazzistico nazionale e i lives di Somethin’Else e Sound Routes a cui spetta l’esplorazione di nuovi sentieri musicali che vanno dall’elettronica alle musiche etniche.
Consueti sono infine gli appuntamenti del Torrione con la solidarietà, grazie a Medici Senza Frontiere, e con l’arte contemporanea: questa prima parte di stagione vede il debutto del giovane fotografo Paolo Maiarelli con San Francisco Almost Blue, personale realizzata in collaborazione con Endas Emilia-Romagna.
Anche l’edizione 2017/18 di Ferrara in Jazz si fregia di una serie di preziose co-produzioni che ne amplifica il prestigio e la visibilità; quest’anno con: il Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara, Ferrara Musica, Bologna Jazz Festival, Crossroads Jazz e altro in Emilia-Romagna, Fondazione Teatro Borgatti di Cento, Sound Routes, Associazione Reverb, Teatro Off, Teatro Nucleo, Giallo Ferrara, Scuola di Musica Moderna e Produzione Culturale.
Con un focus sul miglior jazz della scena statunitense ed un particolare riferimento all’area newyorchese, la PROGRAMMAZIONE 2017-2018 viaggia senza sosta lungo rotte musicali che collegano Sud America, Europa ed Asia macinando miglia e miglia, accogliendo commistioni, in un continuo oscillare tra avanguardia e tradizione.
Molte le storiche formazioni collettive made in USA che calcheranno il palco del Torrione in occasione dei rispettivi tour celebrativi. Aprono le danze (sabato 7 ottobre) i Sex Mob di Steven Bernstein con il tour che festeggia i vent’anni di attività. Sempre venti ne compie il Claudia Quintet di John Hollenbeck (martedì 31 ottobre in collaborazione con Bologna Jazz Festival), trenta la bandHuman Feel formata da D’Angelo-Speed- Rosenwinkel-Black (sabato 25 novembre) e ben quaranta il trio BassDrumBone di Ray Anderson, Mark Helias e Gerry Hemingway (sabato 28 ottobre in collaborazione con Bologna Jazz Festival).
Per la prima volta al Torrione ascolteremo, in esclusiva nazionale, il solo recital del chitarrista statunitense Ralph Towner. Lo storico leader dei celebri Oregon ci presenterà il suo ultimo lavoro ECM My Foolish Heart (sabato 11 novembre in collaborazione con Bologna Jazz Festival), mentre un’ulteriore perla per piccolo organico, quella dell’inedito duo formato dal pianista cubano Aruán Ortiz e dal clarinettista e sassofonista statunitense Don Byron, calcherà il palcoscenico del Torrione sabato 2 dicembre, sempre in esclusiva nazionale. Altre prestigiose presentazioni discografiche sono legate alle tournée di Tim Berne Snakeoil, band al terzo episodio discografico targato ECM (venerdì 3 novembre in collaborazione con Bologna Jazz Festival) e della cantante e polistrumentista Jen Shyu (sabato 9 dicembre) che, con Song of Silver Geese, porterà in scena l’ennesimo frutto di un attento lavoro di ricerca etno-musicologica.
Gli appassionati di STRAIGHT-AHEAD potranno apprezzare il tributo a Coleman Hawkins dell’Eric Reed Quartet (venerdì 13 ottobre), immediatamente seguito dal concerto del trio di Christian Sands, uno dei più interessanti pianisti emergenti della scena americana (sabato 14 ottobre); potranno godere dello swing dello Smalls Live On Tour, la all-starsband del celebre Smalls Jazz Club di New York con cui (venerdì 10 novembre in collaborazione con Bologna Jazz Festival) sarà sancito uno storico gemellaggio. A chiudere la prima parte di Ferrara in Jazz è poi l’immancabile concerto natalizio che quest’anno vede il ritorno del pianista e cantante Johnny O’Neal (sabato 23 dicembre).
Un raffinato MODERN JAZZ lo si ascolterà con il quartetto di Chris Cheek (venerdì 17 novembre) e con quelli guidati da due voci dalla spiccata personalità: di orientamento black il quartetto del trombettista Ambrose Akinmusire (sabato 21 ottobre) e latin quello del sassofonista Miguel Zenón (sabato 18 novembre in collaborazione con Bologna Jazz Festival). Non mancherà, infine, l’occasione di ascoltare alcuni protagonisti del jazz di casa nostra con la formazione Pipe Dream di Zeno De Rossi (venerdì 20 ottobre, in compagnia dell’acclamato violoncellista Hank Roberts) e Abbey’s Road, omaggio a Abbey Lincoln del quintetto di Ada Montellanico (sabato 16 dicembre).
OFF è invece l’evento extra moenia – realizzato dalla Fondazione Teatro Borgatti di Cento in collaborazione con Jazz Club Ferrara – che vedrà lo storico trio del pianista e compositore Kenny Werner esibirsi sul palco del Centro Pandurera a Cento (venerdì 1 dicembre).
SOMETHIN’ELSE sfoggia una nuova veste e si presenta come una vera e propria “rassegna nella rassegna” curata dall’Associazione Reverb in collaborazione con Jazz Club Ferrara, e dedicata alle contaminazioni elettroniche. Improvvisazione, tecnologia e un abbagliante spettacolo di luci e suoni connoteranno le performances di Dj Hendrix e di musicisti del calibro di Jameszoo (giovedì 30 novembre) e Mark de Clive-Lowe (venerdì 15 dicembre).
Dal 2012 il jazz è entrato a far parte dei beni immateriali UNESCO poiché considerato “uno strumento di sviluppo e crescita del dialogo interculturale volto alla tolleranza e alla comprensione reciproca”. In quest’ottica, che sposa quanto si propone l’Associazione Culturale Jazz Club Ferrara sin dalla nascita, il Torrione – in collaborazione con Bologna Jazz Festival – ospiterà SOUND ROUTES, progetto co-finanziato dal programma “Europa Creativa” dell’Unione Europea e da 8 X 1000 – Tavola Valdese, che permette ad artisti costretti ad abbandonare i propri paesi di origine di continuare ad esprimere e a condividere la loro passione: la musica. Grazie a Sound Routes quindi, il pubblico del Jazz Club godrà della rara occasione di ascoltare artisti provenienti dal Medio Oriente e oltre come Alaa Arsheed (venerdì 27 ottobre) e Kimia Ghorbani (venerdì 22 dicembre). Le serate saranno anticipate da una cena a tema frutto della creatività del wine-bar del Torrione. Il 22 dicembre inoltre, il Jazz Club sarà piacevolmente invaso dal team di Medici Senza Frontiere che presenterà “Milioni di Passi”, articolato progetto che esplora i fenomeni migratori a cui stiamo assistendo negli ultimi anni.
Quanto di attuale serpeggia nell’universo jazzistico nazionale e oltre, è il perno su cui ruota MONDAY NIGHT RAW. Sotto questa sigla, mutuata dal colorito vocabolario del wrestling americano, i lunedì sera del Torrione si trasformeranno in un autentico ring sul quale si sfideranno giovani protagonisti della scena nazionale ed internazionale. Tutti gli appuntamenti sono seguiti da infuocate jam sessions e preceduti dal goloso aperitivo a buffet accompagnato dalla selezione musicale di France, Willygroove, Andreino e Gil Dj. Della lunga serie di concerti da appuntare in agenda, segnaliamo quelli in programma nella prima parte di stagione: Manlio Maresca And Manual For Errors (9/10), Cristiano Arcelli Almost Romantic (16/10), Guilhem Flouzat Trio (23/10), XY Quartet (06/11), Maniscalco-Bigoni-Solborg Trio (13/11), Francesco Ponticelli Big Mountain, Small Path (20/11), Richard Sears Quartet (27/11); Will Bernard Organ Trio (04/12), Giovanni Guidi Piano Solo (11/12).
Prosegue di gran carriera l’avventura della TOWER JAZZ COMPOSERS ORCHESTRA, l’apprezzata resident band del Torrione diretta da Alfonso Santimone e Piero Bittolo Bon. Quest’anno i 23 elementi che la compongono avranno non solo l’onere e l’onore di inaugurare (venerdì 06 ottobre) la XIX edizione di Ferrara in Jazz (seguiti dal set del Mauro Rolfini Ensemble feat. Giancarlo Schiaffini), e di arricchire il palinsesto con un’esibizione mensile (che rientra nell’ambito delle residenze artistiche finanziate dal bando S.I.A.E “S’illumina – Copia privata per i giovani, per la cultura”), ma saranno anche protagonisti di una prestigiosa trasferta al Teatro Unipol Auditorium in qualità di ospiti della XII edizione del Bologna Jazz Festival (domenica 5 novembre).
Si rinnova il prezioso sodalizio con il Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara che, giovedì 23 novembre nell’ambito del Festival In Corde, proporrà al Jazz Club un emozionante incontro in musica tra Enrico Pieranunzi (piano) e Stefano Cardi (chitarra). Il repertorio verterà su brani di Soler, Ponce, Castelnuovo-Tedesco, Milhaud, Gershwin e Brubeck, tra gli altri.
In AMBITO DIDATTICO, lunedì 18 dicembre in collaborazione con la Fondazione Siena Jazz, il Torrione ospiterà il Giosi Quartet nato in seno a “Giosi Jazz.it” (Giovani Sinergie del Jazz Italiano), progetto finanziato dal Ministero della Cultura che vede la partecipazione della Fondazione Siena Jazz come capofila. Last but not least, sabato 13 gennaio in collaborazione con la Scuola di Musica Moderna di Ferrara, si potrà godere di un percorso di ascolto guidato selezionato da Francesco Bettini, Piero Bittolo Bon e Alfonso Santimone dal titolo “Hear & Now. Riflessioni sul tema dell’improvvisazione oggi”.
Atmosfere “noir” al Jazz Club con l’appuntamento in programma per giovedì 09 novembre che apre le porte al Festival Giallo Ferrara. Letture tratte da “Cari Mostri” di Stefano Benni, a cura di Teatro Off, si alterneranno alle sonorità folk dei Terza Classe.
Spazio infine all’ARTE CONTEMPORANEA con San Francisco Almost Blue, personale che sancisce il debutto del giovane fotografo e promoter musicale Paolo Maiarelli. La mostra, realizzata in collaborazione con Endas Emilia-Romagna, è inscritta nel progetto “Intrecciare Cultura” patrocinato dalla Regione Emilia-Romagna ed è curata da Eleonora Sole Travagli. Il vernissage, in programma per lunedì 9 ottobre, anticiperà il concerto del Manlio Maresca And Manual For Errors. La mostra sarà fruibile nelle serate di programmazione fino al 23 dicembre.
Per quel che riguarda il 2018, ecco alcuni HIGHLIGHTS che vedono succedersi rilevanti formazioni statunitensi e non solo. Dopo la consueta pausa invernale, ad aprire le danze (sabato 20 gennaio) sarà Fly, acclamato trio formato da Mark Turner (sax tenore), Larry Grenadier (contrabbasso) e Jeff Ballard (batteria). Sabato 27 gennaio sarà la volta della clarinettista e compositrice israeliana Anat Cohen, seguita dall’apprezzato gruppo elettrico californiano Kneebody (sabato 10 febbraio). Febbraio prosegue con il quartetto di Wayne Escoffery (sabato 17/2) ed il trio del chitarrista africano Lionel Loueke (sabato 24/2). Aprono il mese di marzo il trio Speed-Tordini-King (venerdì 2/3) e l’eclettica New York Gipsy All-Stars (sabato 3/3), mentre l’inedito trio composto da Ethan Iverson, Joe Sanders e Jorge Rossy calcherà il palcoscenico del Torrione venerdì 16 marzo, per poi cedere il passo al quartetto di Vincent Herring feat. Dave Kikoski (sabato 17/03). Ad anticipare la Pasqua sarà invece Linda Oh, contrabbassista di Pat Metheny (sabato 31/3). Il mese di aprile, infine, accoglie svariati gruppi – tra cui il trio Bonafede-Gomez-Zigmund (sabato 7/4) – in un crescendo che condurrà al gran finale con il duo Bill Frisell – Thomas Morgan (martedì 24/4 in collaborazione con Ferrara Musica).
L’Associazione Culturale Jazz Club Ferrara consente di ampliare la propria base sociale attraverso il TESSERAMENTO a Endas che riserva ai propri soci numerose agevolazioni su scala nazionale, insieme alla possibilità di fruire di un sempre crescente numero di appuntamenti di indiscusso valore culturale. Il Jazz Club Ferrara è inoltre parte integrante del circuito MyFe, la carta turistica della città estense.
(Comunicato a cura del Jazz Club Ferrara)
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INFORMAZIONI
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com
Infoline e prenotazione cena 0532 1716739 (dalle 15.30)
DOVE
Salvo ove diversamente indicato, tutti i concerti si svolgono al Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara.
ORARI
Apertura biglietteria 19.30
Cena a partire dalle ore 20.00
Inizio concerto 21.30
Secondo set 23.00
È previsto un solo set per i concerti firmati Monday Night Raw.
Le esposizioni sono fruibili nelle serate di programmazione (venerdì, sabato e lunedì).
>> Il Jazz Club Ferrara è affiliato Endas, l’ingresso è riservato ai soci.
Queste le interpellanze pervenute:
– la consigliera Baraldi (gruppo PD in Consiglio comunale) ha interpellato il sindaco Tiziano Tagliani e l’assessore a Cultura/Turismo/Giovani Massimo Maisto in merito alla gestione del Balloons Festival 2017;
– la consigliera Baraldi (gruppo PD in Consiglio comunale) ha interpellato il sindaco Tiziano Tagliani e l’assessore a Commercio/Fiere/Mercati Roberto Serra in merito alla gestione del Mercato Europeo 2017.
A bath of self-esteem è la mostra conclusiva di Ferrara Residency 2017, unaresidenza per giovani artisti internazionali, che si svolgerà presso due spazi espositivi: Galleria Del Carbone e Gate/Porta.
In risposta al tema di quest’anno “Who Cares?”, durante la residenza abbiamo riflettuto insieme su temi come cura, intimità, ansia, lentezza, sull’importanza di processi di collaborazione e modalità di lavoro condivise.
La Galleria del Carbone ospiterà una serie di opere che sono stata elaborate durante la residenza, insieme a vario materiale documentativo sulle attività che hanno animato questo mese di settembre. Una biblioteca condivisa, che è diventata il punto di partenza per le nostre discussioni, sarà resa fruibile al pubblico e attivata attraverso una serie di incontri.
Per tre giorni, in concomitanza con il Festival Internazionale a Ferrara, lo spazio Gate/Porta ospiterà varie installazioni e un programma di opere effimere e performative, che sono state influenzate dal contesto e tessuto sociale, culturale, storico e politico della città di Ferrara.
A bath of self-esteem
27 Sep – 4 Oct 2017
Alla Galleria Del Carbone e a Gate/Porta
Orari
Galleria Del Carbone,Via del Carbone, 18/a
Inaugurazione: 27 settembre, 18:00 – 21:00
Giorni e orari di apertura: 28 Settembre – 4 Ottobre, 11:00 – 13:00, 16:00 – 20:00
Gate/Porta,Porta degliAngeli, Rampari di Belfiore,1
Giorni e orari di apertura: 28 – 30 settembre, 16:00 – 20:00
Informazioni su Ferrara Residency
La residenza artistica e di ricerca Ferrara Residency 2017: “Who Cares?” è stataelaborata con lo scopo di invitare un gruppo di artiste e artisti internazionali a trascorrere il mese di settembre 2017 a Ferrara. Le/i partecipanti hanno avuto a disposizione, gratuitamente, alloggio e uno spazio lavorativo presso lo Studio Carmelino, un programma di seminari, incontri e visite culturali.
L’intento di questa prima edizione di Ferrara Residency è stimolare e facilitare la nascita di importanti contatti e scambi culturali tra Ferrara e altre città internazionali, ponendosi come edizione ‘pilota’ anche e soprattutto nell’ottica della realizzazione di future edizioni.
Artisti partecipanti
Henry Bradley, Joe Campbell, Irena Czepcova, Marianna Feher, Bridie Gane, Athene Greig, Sandi Hudson-Francis, George Jepson, Lucie Kordakova, Josefina Malmegård, Karolina Mikeskova, Tom Savery.
Curatrici
Angelica Bollettinari& Olivia Berkowicz.
Sono sudditi docili gli autoctoni ferraresi. Consenzienti cronici da sempre.
A parte il tumulto del 1385 in cui lo spietato Tommaso da Tortona venne fatto a pezzi, per vedere a
Ferrara una sollevazione spontanea, non spinta dalla fame e non organizzata da partiti o sindacati,
s’è dovuto attendere il 2008, quando gli abitanti di borgo San Luca soggetti alle esasperazioni della
Stanza Urbana confluirono in massa a Palazzo.
L’episodio fu breve ed incruento. Sateriale comprese che si alterava l’equilibrio endocrino nella
popolazione, perciò, non essendo afflitto dai complessi di superiorità del suo successore, rinunciò
facilmente alle fatuità urbanistiche togliendo subito mordente alle proteste.
Comunque la tradizionale apatia ferrarese, così funzionale allo stabile consenso per il Partito
Dominante (al lettore sagace non sfuggirà una coincidenza d’iniziali), non è incoerente con la
protesta di massa del 2008. Perché prevedibile. Nell’apatia endemica la noia di qualsiasi tran tran
è più gradita della fatica d’assoggettarsi a cose nuove, e ancor più se le novità sono stupide. Ecco
perché gli strampalati esperimenti di viabilità nella Stanza Urbana, che esigevano l’insopportabile
adesione ad un cervellotico sistema di sensi unici mutevoli ad ore o giorni alterni, riuscirono a
stimolare una ribellione contronatura.
L’esperienza degli ultimi 70 anni insegna che il flagello di amministrazioni comunali dilettantesche
non turba il ferrarese medio. In altri termini, se il crescente livello di banalità resta uniformemente
spalmato sul “pubblico”, la galassia di fesserie comunali gravitanti attorno ai due giganteschi buchi
neri dell’intelligenza umana caratterizzanti la Ferrara del III millennio (cioè: 1 – la deportazione in
camporella del plurisecolare arcispedale cittadino, 2 – l’inverosimile cessione ad Hera dell’AMGA e
suoi lucrosissimi monopoli), può durare fino all’estinzione dell’Homo Ferrariae. A meno che …
A meno che, come nel 2008, non si chieda di aggiungere alla sopportazione dell’inefficienza
cumulativa un di più nel fare quotidiano che tocchi direttamente tutti gli individui. È proprio l’ambito
in cui s’è inoltrata Hera, che con la faccenda dei “cassonetti intelligenti” sembra perseguire
l’obbiettivo di coinvolgere nella quotidianità sia la crescita di disagio pubblico che quella dei privati.
E con una particolare novità: la smaccata presa per i fondelli dei singoli cittadini, convocati con la
cartolina precetto per ritirare la tessera nominativa. “Obbligo della firma” è stata la futile risposta
alle proteste sull’inutile imposizione. Come se la firma data al postino per ritirare la raccomandata
di consegna della carta Smeraldo valesse meno di quella data ad Hera.
“Non tutto il male viene per nuocere” recita l’adagio. Chissà, buone prospettive ne abbiamo. Per
completare la simpatica iniziativa di depauperamento comunale avviata un decennio fa, le attività
cimiteriali Amsefc non sono ancora state regalate ad Hera. Ma questa non disperi, già s’è iniziato
sommessamente a parlare di cessioni, poi il suo amico Tagliani lascerà la seggiola solo fra un
anno e mezzo: c’è ancora tempo.
Paolo Giardini
Operai che prendono in mano un’industria e la fanno rinascere, lavoratrici che rimettono in piedi una lavanderia che sta spostando la sede altrove, dipendenti che si mettono insieme per acquistare la fabbrica dal titolare che si ritira. I casi ci sono anche a Ferrara e dintorni: cooperative create da lavoratori, che da dipendenti sono diventati soci. Così le stesse persone che lavorano hanno fatto ripartire un’azienda. Il salto è grosso e comporta un impegno grande, investimenti e responsabilità. In questo modo, però, si evita la perdita del posto di lavoro e si mantengono competenze maturate in anni di servizio, capacità personali e una rete consolidata di clienti. A Ferrara è successo e lo strumento che è stato usato è quello del “Workers Buyout”, un termine tecnico inglese che indica il “recupero di un’impresa da parte dei lavoratori” in forma di cooperativa. Per questo il presidente di Legacoop Estense Andrea Benini ha pensato che fosse importante valorizzare il sistema del Workers Buyout. Per spiegare cos’è e come funziona è stato organizzato un incontro in forma di seminario aperto a tutti mercoledì 20 settembre 2017 alla Camera di commercio di Ferrara. “L’idea – ha spiegato Benini – è quella di riuscire a calare di più il sistema nella realtà ferrarese e vedere se sia possibile aumentare il numero di casi sul territorio”.
Ecco le considerazioni da cui parte il presidente di Legacoop Estense: “Dal 2008, considerato l’anno di inizio ufficiale della crisi, sono fallite tra le 2.200 e le 2.700 imprese all’anno. Questo ha fatto sì che a Ferrara la disoccupazione sia salita sopra la doppia cifra e il territorio resta in forti difficoltà. Non a caso ogni giorno, qui, oltre 25mila persone prendono la macchina o il treno e vanno a lavorare fuori dal territorio ferrarese”. Andrea Benini spiega: “Abbiano calcolato che ci potrebbero essere una cinquantina di casi a cui applicare il modello del Workers Buyout, recupero d’impresa come cooperativa. E come Legacoop abbiamo deciso di investire su questo. Per prima cosa bisogna capire se la crisi di un’azienda è dovuta al mercato strutturale o se ci sono margini di recupero. In certi casi, poi, ci sono aziende che funzionano, ma c’è l’imprenditore che si ritira senza nessuno che rilevi l’attività mantenendola sul posto. Non tutte le situazioni hanno queste caratteristiche. Nei casi in cui questa possibilità c’è ed è applicabile, è importante che ci sia una condivisione della situazione da parte del territorio (istituzioni, associazioni di categoria, sindacati, mezzi d’informazione). Ed è importante che chi lavora sappia che c’è questa opportunità”.
Per capire cosa significa, in pratica, recuperare un’impresa in forma di cooperativa come Workers Buyout, nel corso dell’incontro sono presentati quattro casi e testimonianze di aziende rinate con successo proprio in questo modo.
Caso 1/Lavanderia industriale Girasole, Comacchio (FE) Matteo Tomasi, presidente della cooperativa Lavanderia Girasole a Porto Garibaldi di Comacchio (Ferrara), ha raccontato: “Da lavoratori dipendenti ci siamo trovati davanti alla prospettiva di dovere fare ogni giorno sessanta chilometri per andare al lavoro da Comacchio a Ferrara dove veniva trasferito lo stabilimento Servizi ospedalieri di Manutencoop. Questo voleva dire allungare ogni giorno di parecchio l’orario di lavoro con disagi per chi lavora, che sono in gran parte donne. Così abbiamo deciso di metterci insieme per continuare a fare lì quell’attività di lavaggio di biancheria industriale, non più come dipendenti ma come soci della cooperativa che abbiamo costituito”. Nel 2015, è nata la Lavanderia Girasole. “Eravamo in 14 persone – racconta Tomasi – quasi tutte lavoratici con esperienza ventennale nel settore. Abbiamo creato la cooperativa e adesso, dopo due anni siamo in 25 lavoratori con un fatturato in espansione tra gli 800mila e un milione di euro all’anno. La stessa Servizi ospedalieri per cui lavoravamo è diventata nostro cliente”. Un’esperienza di successo, ma faticosa. Tomasi scherza: “Io continuo a non dormirci la notte! Non è facile passare da lavoratore a imprenditore, ma per fortuna Legacoop ci ha supportati e continua ad essere per me un punto di riferimento quotidiano di ascolto e sostegno”.
Vincenzo Cangiano, responsabile della logistica dell’azienda di commercio di imballaggi, ha spiegato: “Nel nostro caso, si trattava di un’azienda giovane, fondata nel 1999, e in pieno sviluppo, ma con il titolare che aveva deciso di lasciare questa attività per dedicarsi completamente a un’altra azienda che aveva creato nel frattempo con altrettanto successo. Il titolare ha deciso di non vendere per cedere a noi lavoratori un’azienda che avevamo contribuito a far nascere e crescere con passione”. Nel 2014 nasce così la cooperativa Arbizzi. “Il lavoro è lo stesso di prima – dice Cangiano – ma con maggiori responsabilità! La situazione è stata studiata molto bene con noi da Legacoop, Fondo di cassa con Cfi e Confidi. La formazione è fondamentale, in questi casi, e abbiamo fatto corsi per essere preparati”.
Caso 3/Alfa Engineering, Modena
Cataldo Ruppi, manager di produzione, ha raccontato la storia di questa impresa: “La cooperativa è nata il 13 febbraio 2012 con 17 addetti. Si occupa di fabbricazione di giunti isolanti per gasdotti e acquedotti destinati al mercato del petrolchimico. Siamo nati dopo che il nostro datore di lavoro, vedendo profilarsi l’ombra del fallimento, ha pensato a uno stratagemma per ripartire fondando lui stesso una cooperativa. Dopo qualche mese è andato via e abbiamo iniziato il nostro vero percorso con l’appoggio di un temporary manager di Legacoop. Come dipendenti eravamo in 22, ma quando si è trattato di decidere di prendere in mano noi la situazione siamo rimasti in 9. Una volta che l’azienda si è consolidata sono venuti in molti a bussare alla porta, ma a quel punto abbiamo detto no e abbiamo scelto invece di assumere persone nuove. Per la formazione abbiamo fatto ricorso ai bandi regionali. È importante che ci sia una maggiore informazione e comunicazione per fare sapere che questa possibilità esiste, farlo sapere a operai e lavoratori che si possono trovare in situazioni del genere!”.
Caso 4/Soles Tech, Forlì
Luigi Patanè, direttore commerciale e socio fondatore della cooperativa specializzata in tecniche e brevetti per l’adeguamento antisismico degli edifici, ha spiegato come è stata costituita la cooperativa nel 2015. “Quell’anno – dice – è stato il più martoriato nel settore delle costruzioni e la Soles Tech srl è andata in vendita. La prospettiva era di perdere un lavoro in cui ognuno si identificava. In diversi dipendenti abbiamo pensato all’acquisto, perché sentivamo l’azienda come nostra. Eravamo una trentina di persone a pensarla così, cioè praticamente tutti, ma non avevamo pensato subito alla cooperativa. Fondamentale è stato l’aiuto della nostra associazione, di Confcooperative di Cesena e di Cfi-Cooperazione finanza e impresa. Nel giro di qualche mese abbiamo capitalizzato tanto e nel 2016 siamo partiti già con degli utili. Mettendosi insieme si riescono a fare cose incredibili. La cooperativa è uno strumento prezioso, non diventi padroncino, ma imprenditore protagonista e utile. Con i nostri brevetti siamo intervenuti a L’Aquila e ora, a Mirandola, andremo a sollevare un condominio con una base ammortizzante che serve ad assorbire l’energia dei terremoti. Ci piacerebbe che si facesse anche più prevenzione, non intervenire solo dopo che si sono state le catastrofi”
Il presidente della Camera di Commercio di Ferrara, Paolo Govoni ha annunciato che «nelle prossime giunte verranno discussi bandi di finanziamento per questi tipi di attività. Queste situazioni si possono affrontare solo insieme, istituzioni e imprese, perché serve una forte coesione di sistema».
Per il portavoce dell’Alleanza delle Cooperative di Ferrara, Nicola Folletti, si tratta di «una proposta concreta, che mette al centro i lavoratori e consente di superare il puro assistenzialismo per puntare, invece, a una rinascita imprenditoriale».
Molto dettagliato l’intervento di Alessandro Viola, che si occupa di Istruttoria e sviluppo per CFI-Cooperazione Finanza e Impresa, l’apposito fondo partecipato dal Ministero dello Sviluppo economico per la promozione delle imprese cooperative. Viola ha sottolineato: «Serve un presidio di responsabilità, perché l’azienda non solo parta, ma resti in vita. Tra il 2011 e il 2017 abbiamo messo insieme 54 cooperative nate con il Workers Buyout, di cui solo otto sono finite in default, ed erano anche tra le più piccole». Le fasi per rilevare un’azienda privata in forma di cooperativa sono diverse: la start up (“un inizio dove si deve essere molto cauti e verificare che ci siano le condizioni per ripartire”), il refill (“fase di aggiustamento di problemi economici”), quindi il buy (“acquisto del ramo d’azienda”). I lavoratori stessi contribuiscono alla capitalizzazione (utilizzando Tfr e mobilità anticipata). Il problema oggi – secondo Viola – è che occorre promuovere questo strumento e andare a cercare quelle imprese che vanno avanti ma sono deboli con fideiussioni che cominciano a traballare”. A condurre l’incontro è stato il giornalista Alberto Lazzarini.
Arbizzi – gruppo dei soci lavoratori, Reggio Emilia
Pubblico e relatori del seminario sui WBO-Workers Buyout
Presentazione della Lavanderia Girasole, Comacchio (Ferrara)
Perché non accogliere la proposta di alcuni cittadini e abitanti del quartiere di costituire un polo bibliotecario in zona Gad? Rispondere con le armi della cultura anziché arrenderci alle armi dell’esercito?
Non un luogo di soli libri, ma un luogo di circolazione della conoscenza, un luogo di incontri, di iniziative, di animazione del quartiere attraverso il sapere insieme. Non un luogo chiuso ma aperto, capace di mobilitare il sapere per le strade, per le piazze. Un hub di un quartiere vivo anziché spaventato.
Non abbiamo bisogno di archivi e di luoghi morti, ma di luoghi che siano l’anima di iniziative capaci di rispondere ai bisogni formativi e culturali delle persone, nella prospettiva della formazione permanente.
Non un luogo autoreferenziale come lo sono le scuole, l’università, musei, cinema, teatri e biblioteche. Ognuno per sé senza neppure conoscere cosa fa il vicino, senza alcun coordinamento.
Ecco, l’hub bibliotecario della Gad come obiettivo potrebbe avere quello di dare impulso alla collaborazione fra istituzioni diverse, oltre che indirizzare il cittadino verso altre esperienze culturali sul territorio. Insomma lavorare per una cultura calda, per un’idea di città come impresa educativa.
Ho già avuto modo di scrivere in questa rubrica dell’esperienza del Consorzio delle biblioteche dei Comuni della Provincia nord-ovest di Milano (vedi qui).
Perché non cogliamo questa occasione per farla nostra, semmai reinventandola?
La realtà della città è un’enorme arnia di occasioni formative, la biblioteca potrebbe essere il luogo per mettere in rete tutte le celle di questa arnia, far conoscere cosa offre il quartiere e cosa offre la città.
L’idea di valorizzare il circuito della conoscenza mettendo in rete gli eventi relativi alla diffusione del sapere e della cultura. La banca dati digitale degli avvenimenti in città: i luoghi della cultura, i percorsi tra i beni artistico-architettonici, le proposte paesaggistico-ambientali, gli itinerari naturalistici da visitare. Spettacoli, concerti, conferenze, gite da non perdere. E in fine lo sport e i luoghi dove mangiare e bere da provare. Un hub che interagisca e operi in collaborazione, con scuole, centri sociali, istituzioni, imprese e associazioni del territorio, seguendo il filo rosso dell’istruzione diffusa e permanente, con l’obbiettivo di fare incontrare tar loro tutte le forme di apprendimento da quelle formali, a quelle non formali e informali. Un luogo dove le differenti culture che ormai abitano il territorio possano raccontarsi e ascoltarsi vicendevolmente.
Un hub con servizi di prestito interbibliotecario e di consultazione, emeroteca, wifi gratuito, punti di bookcrossing, iniziative culturali per bambini e adulti.
Uno spazio pubblico per studenti e cittadini, in rete con il circuito delle biblioteche universitarie, con l’archivio di stato e comunale, una sala convegni, una sala per mostre ed esposizioni. Una piazza coperta dove incontrarsi, con un bar-ristoro dove fermarsi a leggere o dove ritrovarsi con altri per giocare, recuperando il piacere di stare insieme intorno ai giochi da tavolo.
Una biblioteca come luogo di ritrovo del quartiere, con spazi flessibili, ma anche come centro di apprendimento in grado di offrire risorse e opportunità all’intera gamma dei gruppi demografici del quartiere dall’infanzia agli anziani, dai corsi di informatica ai corsi di lingua italiana per gli stranieri, corsi di lingue, benessere e salute, musica, tecnologia, lavoro e management, scrittura e comunicazione. Una biblioteca di quartiere come luogo della città condivisa, dove si mettono in comune spazi, beni e saperi per la produzione e lo scambio di servizi a vantaggio di tutti. La biblioteca come luogo di pratica democratica dove nessuno è straniero, un Community Hub capace di captare i bisogni del territorio attraverso la rete di collaborazione con istituzioni, associazioni, centri sociali, gruppi di quartiere per fornire risposte adeguate in termini di elaborazione di servizi, organizzazione di attività culturali e di animazione territoriale.
L’obiettivo da raggiungere è quello di rivitalizzare il quartiere in termini di inclusione sociale e di empowerment di comunità.
Per fare questo i servizi di biblioteca devono ampliarsi, da un lato con proposte a differenti target di destinatari (giovani, famiglie, anziani) per accrescere il livello di interazione sociale, dall’altro attivando percorsi di partecipazione.
In città sempre più in preda alla paura del “diverso” la biblioteca è un luogo sicuro, dove poter constatare che di fronte al sapere siamo tutti uguali.
Un hub bibliotecario, piazza coperta del territorio, esige una riflessione approfondita da parte di amministratori, architetti e bibliotecari affinché le caratteristiche di questo luogo siano piacevoli e culturalmente stimolanti. Una biblioteca pubblica ben progettata e ben gestita è un luogo che aumenta il capitale sociale del suo territorio.