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Giorno: 6 Ottobre 2017

Corso di fotografia digitale – Progetto Arte e spettacolo

Da Biblioteca Comunale di Tresigallo

Comunichiamo che all’interno della seconda edizione del “Progetto Arte e Spettacolo” è previsto anche un corso di base di fotografia digitalizzata a cura del FotoClub di Ferrara. Vi aspettiamo il 14 ottobre con un “open day”  alle ore 16,00 presso la Casa della Cultura dove saranno presentati tutti i corsi.

Presentazione Corsi U.T.E.F. sezione di Tresigallo

Da Biblioteca Comunale di Tresigallo

Martedì 10 ottobre alle ore 21,00 presso la Casa della Cultura presentazione del piano di studi U.T.E.F. sezione di Tresigallo Anno Accademico 2017-2018.  All’incontro sarà presente Vinicio Bighi presidente dell’U.T.E.F. di Ferrara per illustrare il piano di studi e per rispondere a tutte le richieste di informazione dei cittadini.

Nuova raccolta rifiuti: proseguono le serate informative dedicate ai cittadini

Da Ufficio stampa

Il Comune ed Hera organizzano, nel mese di ottobre, 8 incontri informativi rivolti alla cittadinanza con l’obiettivo di illustrare le caratteristiche dei nuovi servizi ambientali che stanno gradualmente coinvolgendo tutto il territorio comunale di Ferrara.

Il calendario degli incontri

• 9 ottobre > presso il CIRCOLO ARCI di VILLANOVA per i residenti di Viconovo Villanova Albarea Denore Parasacco
• 18 ottobre > presso il CENTRO SOCIALE il Melo per i residenti di Pontegradella e della zona Est di Ferrara
• 20 ottobre > presso il CENTRO SOCIALE il Melo per i residenti della zona Est di Ferrara
• 24 ottobre > presso il CENTRO SOCIALE LA RUOTA per i residenti di Boara Baura Contrapò Corlo Malborghetto di COrreggio
• 25 ottobre > presso il CENTRO SOCIALE il Melo per i residenti della zona Est di Ferrara
• 26 ottobre > presso il CENTRO SOCIALE LA RUOTA per i residenti di Boara Baura Contrapò Corlo Malborghetto di Correggio
• 27 ottobre > presso il CENTRO SOCIALE il Melo per i residenti della zona Est di Ferrara
• 30 ottobre > presso il CAMPO SPORTIVO DI QUARTESANA per i residenti di Cona, Quartesana, Aguscello

Tutti gli incontri si svolgeranno alle ore 18

La nuova raccolta e l’informazione
Strutturate in modo da consentire il dialogo e un approfondimento dei principali punti di interesse, le serate informative saranno un momento di incontro per tutti coloro che desiderano avere maggiori informazioni sulle nuove modalità di raccolta rifiuti e per testare il funzionamento del nuovo contenitore dotato di calotta.

Durante le serate, per meglio comunicare le novità del progetto, verranno proiettati tutorial in italiano e in ferrarese che, passo a passo, spiegheranno come conferire correttamente i rifiuti.
Le famiglie e gli esercenti di attività produttive hanno ricevuto un invito, con indicata la data per recarsi alla serata informativa, ma è possibile scegliere anche date diverse da quella indicata sull’invito.

La Carta Smeraldo: dove ritirarla
Nell’invito all’incontro, ricevuto alla propria abitazione, sono descritte le modalità per ritirare le tessere (Carta Smeraldo), che saranno utilizzabili su tutti i contenitori del Comune di Ferrara. Fino al 31 ottobre è attivo un eco sportello presso la tensostruttura allestita nel parcheggio scoperto dell’Ipercoop Le Mura dove sarà anche possibile avere delucidazioni, chiarire dubbi, fare segnalazioni, ottenere materiale informativo e presentare suggerimenti e osservazioni.

Ritirare la Carta Smeraldo è fondamentale per poter aprire i cassonetti dell’indifferenziato. Ricordiamo che a breve nella zona nord ovest di Ferrara verrà disattivata l’attuale modalità di apertura del cassonetto tramite pulsante e attivata l’apertura unicamente con la carta smeraldo, quindi tutti coloro che ancora sono privi della tessera è necessario si rechino all’eco sportello per il ritiro.

L’attivazione della nuova modalità di raccolta rifiuti è preceduta e accompagnata da una molteplicità di iniziative volte a spiegare tutte le novità e ad accompagnare le persone in questo nuovo percorso.
Anche i canali informatici come twitter, i siti web del Comune e di Hera sono a disposizione dei cittadini per ottenere informazioni attraverso tutorial e pagine dedicate. E’, inoltre possibile ottenere informazioni e spiegazioni sul progetto e, più in generale, sulle raccolte differenziate consultando la pagina web www.ilrifiutologo.it o scaricando l’app “il Rifiutologo” (per iPhone/iPad, Android e Windows Phone).

Trasporto pubblico locale. Potenziati i servizi per i pendolari della zona Fiscaglia-Ostellato

Da Gruppo Partito Democratico

Di fronte ai disagi che in questi giorni si sono palesati nel trasporto degli studenti da Fiscaglia e Ostellato verso Ferrara, l’azione congiunta dei Comuni e dei due sindaci, Sabina Mucchi e Andrea Marchi, e della Regione ha consentito di risolvere in appena due giorni la situazione.
Prima con l’intervento di Ami per dotare gli studenti di Ostellato di un mezzo più capiente, e già da lunedì prossimo con un terzo mezzo da Migliarino che consentirà di risolvere i problemi di sovraffollamento di questi giorni grazie all’intervento della Regione in accordo con Tper e Ami. In queste settimane proseguiremo gli approfondimenti per migliorare gli orari della linea ferroviaria per renderla più consona alle esigenze di studenti e pendolari.

Paolo Calvano, Consigliere Pd Emilia-Romagna

Inaugurazione mostra di cartoline d’epoca di Cherso e altri eventi istituzionali in programma domani alla Sagra dell’anguilla

Da Ufficio stampa

C’è un ponte che lega le due sponde dell’Adriatico ed è quello creato dalle città gemellate di Cherso, in Croazia e di Comacchio. La Sagra dell’anguilla ancora una volta rappresenta l’occasione per rafforzare il già solido legame d’amicizia tra le due città, che hanno avviato progetti di collaborazione, improntati alla crescita culturale ed economica dei rispettivi territori. Questo è lo spirito della mostra “Saluti da Cherso”, con cartoline d’epoca dell’isola croata, che sarà inaugurata domani, sabato 7 ottobre, alle ore 12.15 a Palazzo Bellini. La mostra è curata da Jelena Dunato, direttrice del Museo Civico di Cherso e Damir Kovač, proprietario della collezione. Per la speciale occasione sarà presente anche il Sindaco di Cres Kristijan Jurjako.
La mostra sarà visitabile, ad ingresso libero, dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 12 e dalle ore 15 alle 18. Per tutta la durata della sagra, nei giorni del  sabato e della domenica ingresso ad orario continuato. L’inaugurazione della mostra sarà preceduta da un tavolo di lavoro dedicato alla scuola, teso ad approfondire i rapporti di collaborazione già in atto fra gli istituti scolastici: Josip Pope dirigente scolastico di Cres incontrerà i colleghi dell’Istituto Comprensivo di Comacchio, Roberta Monti, e di Porto Garibaldi, Maria Gaiani. Alle ore 18 di domani, (sabato 7 ottobre), la sala della biblioteca ospiterà un altro prestigioso evento culturale, dopo la presentazione del libro fotografico “Comacchio” di Lucia Felletti e Andrea Samaritani. Il fotografo ravennate Luigi Tazzari presenterà il suo libro fotografico “Valli di Comacchio” (Lgn Editore). Dopo il successo della mostra fotografica allestita la scorsa primavera a Palazzo Bellini, Tazzari torna con un lavoro editoriale per immagini, che vuole essere un omaggio a Comacchio e alla bellezza del suo paesaggio, sospeso tra terra e acqua. Ad allietare la presentazione, Pier Michele Mezzogori della Compagnia dialettale “Al Batal”, curatore della traduzione in vernacolo dell’introduzione al volume.
Prosegue al Museo Delta Antico l’esposizione dell’opera “Cena in Emmaus” dell’artista secentesco Guercino”. Lo scopo della mostra è ben evidenziato nelle parole del Sindaco di Cento, Fabrizio Toselli, presente sabato scorso all’inaugurazione. “Nell’ambito delle politiche di sinergia con i territori limitrofi, attivata da questa Amministrazione Comunale, la collaborazione con il Comune di Comacchio è particolarmente rilevante e sarà sicuramente proficua per le nostre città.
La presenza della “Cena in Emmaus”, il celebre dipinto del nostro Guercino, – spiega Toselli -, inserita in un contesto prestigioso come il Museo Delta Antico e all’interno di una manifestazione di grande risonanza come la Sagra dell’anguilla, ci inorgoglisce.
Si tratta di un’occasione molto significativa per fare conoscere le nostre eccellenze, a partire proprio dal maestro Giovanni Francesco Barbieri. L’opportunità di fare sapere ai numerosi visitatori di Comacchio che a pochi chilometri c’è Cento, città turistica che propone molteplici manifestazioni, fra cui cito il prossimo evento culturale ‘Cento, la città del Guercino’ e lo storico Carnevale.”

Traianus: Il film documentario prodotto da Se@Unife alla Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico di Rovereto 2017

Da Ufficio stampa

Il film documentario Traianvs, prodotto da Se@Unife – Centro di tecnologie per la comunicazione, l’innovazione e la didattica a distanza dell’Università di Ferrara, sotto la regia di Livio Zerbini e Giovanni Ganino, è fra i filmati selezionati a partecipare alla XXVIII edizione della Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico, in programma a Rovereto (TN) fino a domenica 8 ottobre.
Spiegano Zerbini e Ganino: “Con Traianvus abbiamo voluto ripercorre le tracce e i luoghi traianei, in Italia e all’estero, anche in occasione della Mostra Traiano. Costruire l’Impero, creare l’Europa, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita Culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma in collaborazione con Se@Unife, che si aprirà a Roma il al 29 novembre prossimo, dedicata alla figura dell’imperatore Traiano. Uno storytelling che condurrà in una dimensione storica e architettonica eccezionale, come eccezionale è stato l’imperatore Traiano, optimus princeps, conosciuto non solo quale grande condottiero ma anche quale costruttore a 360 gradi”.
La Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico nasce nel 1990 a Rovereto, nell’ambito del convegno “Paolo Orsi e l’archeologia del ‘900”, con l’intento di raggiungere e sensibilizzare il grande pubblico sui temi della ricerca archeologica e della tutela del patrimonio culturale. Il programma di proiezioni di Rovereto si svolge annualmente nelle prime settimane di ottobre e possono partecipare opere cinematografiche nel settore della ricerca archeologica, storica, paleontologica, antropologica e comunque aventi come scopo la tutela e la valorizzazione dei beni culturali. Ogni anno vengono proiettati in media dai 60 ai 70 filmati e attraverso il voto del pubblico viene attribuito il premio “Città di Rovereto”; ogni due anni inoltre una giuria internazionale attribuisce il Premio “Paolo Orsi” al film giudicato migliore entro una selezione di opere cinematografiche.

I cult dell’horror al cinema

Da Rising Alternative

SPECTICAST RIPORTA AL CINEMA HALLOWEEN DI JOHN CARPENTER, LA NOTTE DEI MORTI VIVENTI DI GEORGE A. ROMERO E ALTRI CLASSICI HORROR DA OTTOBRE NEI CIRCUITI UCI CINEMAS, THE SPACE CINEMA, GIOMETTI CINEMAE ALTRE SALE IN TUTTA ITALIA
Milano 6 ottobre 2017. SpectiCast, società in ascesa a livello internazionale nella distribuzione di eventi cinematografici, arriva nei cinema italiani con l’immortale classico del 1978 HALLOWEEN – LA NOTTE DELLE STREGHE di John Carpenter. Quattro le date: 31 ottobre e 4/6/11 novembre.  Sempre il 31 ottobre il film inaugurerà, nell’ambito della sezione Sci-Fi Classix, la 17° edizione del Trieste Science+Fiction Festival nella nuova sede del Politeama Rossetti.
Molte delle proiezioni saranno accompagnate dal brivido della mezzanotte. Cinema e orari su: SPECTICAST
HALLOWEEN viene presentato in lingua originale, sottotitolato in italiano, nella versione restaurata e rimasterizzata in digitale sotto la supervisione del direttore della fotografia di fama mondiale Dean Cundey, lo stesso del film del 1978. Una speciale ed esclusiva introduzione di John Carpenter precederà il film. Il leggendario maestro dell’orrore ci racconta la sua storia e l’influenza che Halloween ha avuto non solo sul genere horror, ma sull’intera industria cinematografica indipendente.
Ai fan dell’horror sarà offerta un’altra occasione imperdibile: vedere o rivedere sul grande schermo il cult LA NOTTE DEI MORTI VIVENTI (NIGHT OF THE LIVING DEAD) di George A. Romero, scomparso nel luglio scorso. Il 14 e 16 ottobre uscirà nei circuiti UCI Cinemas mentre nei Giometti Cinema lo vedremo il 14, il 21 e il 28 ottobre.
In dicembre, nelle date 9 e 11 e non solo, sarà invece la volta del classico “camp” di Ed Wood PLAN 9 FROM OUTER SPACE. Considerato “uno dei peggiori film di tutti i tempi”, l’amatissimo capolavoro kitsch di Ed Wood è diventato oggetto di culto.

John Carpenter’s Halloween – La notte delle streghe.  Michael Myers ha trascorso gli ultimi 15 anni all’interno di un manicomio, sotto la cura dello psichiatra infantile Sam Loomis, per avere ucciso la sorella. Il 30 ottobre 1978 Myers fugge e torna nella città natale, Haddonfield, trasformando la notte di Halloween in un incubo per tre giovani donne, tra cui Laurie Strode, ruolo che ha reso celebre l’esordiente Jamie Lee Curtis – soprannominata la “regina dell’urlo” e che l’anno prossima tornerà nel nuovo capitolo del franchise. Il dottor Loomis è la loro unica speranza, ma fermerà in tempo il suo terrificante paziente che si nasconde nell’ombra? Dalle parole di Carpenter sul personaggio di Michael Mayer: “… Non sembra un umano. Lo è, sotto sotto, ma è in parte sovrannaturale. Non gli fornimmo nessun background, buttammo qui e lì qualche indizio. Aveva ucciso sua sorella nella notte di Halloween. Non volevo sapere il perché. Quello che importa è che il male fosse di nuovo a piede libero”.

La notte dei morti viventi (Night of the Living Dead)
Scritto e diretto nel 1968 dal maestro George Romero, Night of the Living Dead è il film indipendente in bianco e nero che più ha influenzato gli horror a venire ed è divenuto una vera e propria pietra miliare del genere cinematografico a cui ha dato vita. Ben (Duane Jones) e Barbara (Judith O’Dea) sono i protagonisti di una storia in cui la misteriosa resurrezione dei morti li costringe, insieme ad altri cinque personaggi, a sopravvivere alla notte, intrappolati in una casa isolata in Pennsylvania.
Per maggiori informazioni, orari e sale cinematografiche prenotazioni ancora aperte:
INFO
I materiali sono disponibili a questi indirizzi:
LA NOTTE DEI MORTI VIVENTIe
HALLOWEEN
Contatti: Rosella Gioffré
rgioffre@risingalternative.com
347.4457929
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John Carpenter’s Halloween – lista cinema
UCI Cinemas Ancona
Ancona
31-Ott-2017
4 & 6 Nov 2017
UCI Cinemas Arezzo
Arezzo
31-Ott-2017
4 & 6 Nov 2017
UCI Cinemas Milanofiori (MI)
Assago (MI)
31-Ott-2017
4 & 6 Nov 2017
UCI Cinemas Molfetta
Bari
31-Ott-2017
4 & 6 Nov 2017
UCI Cinemas Orio (BG)
Bergamo
31-Ott-2017
4 & 6 Nov 2017
UCI Cinemas Campi Bisenzio (FI)
Campi Bisenzio (FI)
31-Ott-2017
4 & 6 Nov 2017
UCI Cinemas Meridiana (BO)
Casalecchio di Reno (BO)
31-Ott-2017
4 & 6 Nov 2017
UCI Cinemas Casoria (NA)
Casoria (NA)
31-Ott-2017
4 & 6 Nov 2017
UCI Cinemas Montano Lucino Como
Como
31-Ott-2017
4 & 6 Nov 2017
UCI Cinemas Curno (BG)
Curno (BG)
31-Ott-2017
4 & 6 Nov 2017
UCI Cinemas Ferrara
Ferrara
31-Ott-2017
4 & 6 Nov 2017
UCI Cinemas Firenze
Firenze
31-Ott-2017
4 & 6 Nov 2017
UCI Cinemas Fiume Veneto
Fiume Veneto (PN)
31-Ott-2017
4 & 6 Nov 2017
UCI Cinemas Fiumara
Genova
31-Ott-2017
4 & 6 Nov 2017
UCI Cinemas Lissone (MI)
Lissone (MI)
31-Ott-2017
4 & 6 Nov 2017
UCI Cinemas Mestre
Mestre (VE)
31-Ott-2017
4 & 6 Nov 2017
UCI Cinemas Bicocca (MI)
Milano
31-Ott-2017
4 & 6 Nov 2017
UCI Cinemas Moncalieri (TO)
Moncalieri (TO)
31-Ott-2017
4 & 6 Nov 2017
UCI Cinemas Parco Leonardo
Parco Leonardo (Roma)
31-Ott-2017
4 & 6 Nov 2017
UCI Cinemas Perugia
Perugia
31-Ott-2017
4 & 6 Nov 2017
UCI Cinemas Reggio Emilia
Reggio Emilia
31-Ott-2017
4 & 6 Nov 2017
UCI Cinemas Romagna
Rimini
31-Ott-2017
4 & 6 Nov 2017
UCI Cinemas Porta di Roma
Roma
31-Ott-2017
4 & 6 Nov 2017
UCI Cinema RomaEst
Roma
31-Ott-2017
4 & 6 Nov 2017
UCI Cinemas Sinalunga
Siena
31-Ott-2017
4 & 6 Nov 2017
UCI Cinemas S.Giovanni Lupatoto (VR)
S.Giovanni Lupatoto (Verona)
31-Ott-2017
4 & 6 Nov 2017
UCI Cinemas Lingotto (TO)
Torino
31-Ott-2017
4 & 6 Nov 2017
Multiplex le Befane – Rimini
Rimini
31-Ott-2017
4 & 11 nov 2017
Multiplex Omnia Center – Prato
Prato
31-Ott-2017
4 & 11 nov 2017
Mutiplex Tolentino (MC)
Tolentino (MC)
31-Ott-2017
4 & 11 nov 2017
Cinepalace – Riccione
Riccione
31-Ott-2017
4 & 11 nov 2017
The Space Cinema Beinasco TO
Beinasco (TO)
31-Ott-2017
4-Nov-2017
The Space Cinema Belpasso
Belpasso (CT)
4-Nov-2017

The Space Cinema Cerro Maggiore MI
Cerro Maggiore (MI)
31-Ott-2017
4-Nov-2017
The Space Cinema Genova
Genova
31-Ott-2017
4-Nov-2017
The Space Cinema Limena PD
Limena (PD)
4-Nov-2017

The Space Cinema Milano Odeon
Milano
4-Nov-2017

The Space Cinema Montebello
Montebello
4-Nov-2017

The Space Cinema Montesilvano PE
Montesilvano (PE)
4-Nov-2017

The Space Cinema Napoli
Napoli
4-Nov-2017

The Space Cinema Parma Campus
Parma
4-Nov-2017

The Space Cinema Parco de’ Medici Roma
Roma
31-Ott-2017
4-Nov-2017
The Space Cinema Rozzano MI
Rozzano (MI)
4-Nov-2017

The Space Cinema Silea TV
Silea (TV)
31-Ott-2017
4-Nov-2017
The Space Cinema Torino
Torino
31-Ott-2017
4-Nov-2017
The Space Cinema Vicenza
Vicenza
4-Nov-2017

The Space Cinema Vimercate MB
Vimercate (MB)
31-Ott-2017
4-Nov-2017
CinemaCity Ravenna
Ravenna
31-Ott-2017

Politeama Rossetti ( Trieste Science+Fiction Festival)
Trieste
31-Ott-2017

Night of the living dead (La notte dei morti viventi) – lista cinema

UCI Cinemas Ancona
Ancona
14-Ott-2017
16-Ott-2017
UCI Cinemas Arezzo
Arezzo
14-Ott-2017
16-Ott-2017
UCI Cinemas Milanofiori (MI)
Assago (MI)
14-Ott-2017
16-Ott-2017
UCI Cinemas Molfetta
Bari
14-Ott-2017
16-Ott-2017
UCI Cinemas Orio (BG)
Bergamo
14-Ott-2017
16-Ott-2017
UCI Cinemas Campi Bisenzio (FI)
Campi Bisenzio (FI)
14-Ott-2017
16-Ott-2017
UCI Cinemas Meridiana (BO)
Casalecchio di Reno (BO)
14-Ott-2017
16-Ott-2017
UCI Cinemas Casoria (NA)
Casoria (NA)
14-Ott-2017
16-Ott-2017
UCI Cinemas Montano Lucino Como
Como
14-Ott-2017
16-Ott-2017
UCI Cinemas Curno (BG)
Curno (BG)
14-Ott-2017
16-Ott-2017
UCI Cinemas Ferrara
Ferrara
14-Ott-2017
16-Ott-2017
UCI Cinemas Firenze
Firenze
14-Ott-2017
16-Ott-2017
UCI Cinemas Fiume Veneto
Fiume Veneto (PN)
14-Ott-2017
16-Ott-2017
UCI Cinemas Fiumara
Genova
14-Ott-2017
16-Ott-2017
UCI Cinemas Lissone (MI)
Lissone (MI)
14-Ott-2017
16-Ott-2017
UCI Cinemas Mestre
Mestre (VE)
14-Ott-2017
16-Ott-2017
UCI Cinemas Bicocca (MI)
Milano
14-Ott-2017
16-Ott-2017
UCI Cinemas Moncalieri (TO)
Moncalieri (TO)
14-Ott-2017
16-Ott-2017
UCI Cinemas Parco Leonardo
Parco Leonardo (Roma)
14-Ott-2017
16-Ott-2017
UCI Cinemas Perugia
Perugia
14-Ott-2017
16-Ott-2017
UCI Cinemas Reggio Emilia
Reggio Emilia
14-Ott-2017
16-Ott-2017
UCI Cinemas Romagna
Rimini
14-Ott-2017
16-Ott-2017
UCI Cinemas Porta di Roma
Roma
14-Ott-2017
16-Ott-2017
UCI Cinema RomaEst
Roma
14-Ott-2017
16-Ott-2017
UCI Cinemas Sinalunga
Siena
14-Ott-2017
16-Ott-2017
UCI Cinemas S.Giovanni Lupatoto (VR)
S.Giovanni Lupatoto (VR)
14-Ott-2017
16-Ott-2017
UCI Cinemas Lingotto (TO)
Torino
14-Ott-2017
16-Ott-2017
Multiplex le Befane
Rimini
14-Ott-2017
21 & 28 ott 2017
Multiplex Omnia Center
Prato
14-Ott-2017
21 & 28 ott 2017
Mutiplex Tolentino (MC)
Tolentino (MC)
14-Ott-2017
21 & 28 ott 2017
Cinepalace
Riccione
14-Ott-2017
21 & 28 ott 2017
Teatro Miela |Trieste Science+Fiction Festival
Trieste
31 ott –  5 nov 2017

Disabili. Case senza barriere, dalla Regione 2 milioni di euro per eliminare gli ostacoli negli edifici privati

Da Ufficio stampa

Bologna- Case senza ostacoli, in cui i disabili possano muoversi con più facilità e autonomia. Dalla Regione arrivano 2 milioni di euro per abbattere le barriere architettoniche in appartamenti e spazi comuni di edifici privati in cui vivono persone con disabilità. Cioè quegli ostacoli, come una scala, un gradino, una rampa ripida, oppure corridoi e servizi troppo stretti, quindi inadatti a consentire un facile passaggio alle persone che utilizzano carrozzine o altri ausili.
Saranno 633 in tutta l’Emilia-Romagna le famiglie che, sulla base di uno specifico bando approvato dalla Giunta, riceveranno i contributi a fondo perduto: l’intervento regionale consente di soddisfare tutte le richieste presentate da chi ne aveva diritto, poi raccolte e approvate dai Comuni ed Unioni di Comuni. La Giunta ha infatti approvato la distribuzione delle risorse – provenienti dal Fondo per l’eliminazione e il superamento delle barriere architettoniche istituito con una legge regionale nel 2013 – che ora saranno erogate alle famiglie beneficiarie direttamente dal Comune in cui risiedono. 491 richieste riguardano persone totalmente invalide, 142 quelle con una invalidità parziale.

“Rimuovere le barriere architettoniche è una necessaria attenzione alle esigenze delle persone disabili, che hanno diritto a potersi muovere senza ostacoli- sottolinea la vicepresidente della Regione e assessore al Welfare, Elisabetta Gualmini-. Si tratta di una condizione di base per la qualità della loro vita e per potersi rendere il più possibile autonomi. Mettere in atto il principio della accessibilità è un punto importante delle nostre politiche sociali. Con il Fondo regionale, che abbiamo istituito per legge da alcuni anni- prosegue la vicepresidente- diamo risposte concrete alle tante persone e alle loro famiglie che hanno bisogno di essere aiutate finanziariamente per rimuovere gli ostacoli presenti nelle proprie case. L’inclusione e l’integrazione sociale delle persone affette da disabilità necessita anche di questo”.
La ripartizionde delle risorse, per provincia
Rispetto alle singole province, le domande finanziate riguardano: 23 Piacenza (76 mila euro), 57 Parma (199 mila euro), 60 Reggio Emilia (234 mila euro), 93 Modena (314 mila euro), 122 Bologna (357 mila euro), 36 Ferrara (129 mila euro), 102 Ravenna (241 mila euro), 77 Forlì-Cesena (199 mila euro) e 63 Rimini (250 mila euro).
Il Fondo regionale per l’abbattimento delle barriere architettoniche è stato istituito dalla Regione Emilia-Romagna per legge per far fronte al mancato rifinanziamento del Fondo nazionale, con l’obiettivo di dare risposta alle numerose domande per l’eliminazione e l’abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici privati.

La settimana mondiale dell’allattamento al seno, in Emilia-Romagna aumentano le donne che lo praticano

Da Ufficio stampa

Bologna – Trenta piazze animate, in tutta l’Emilia-Romagna, per promuovere l’allattamento al seno. Pratica, questa, che in regione è in aumento, con un 55% a tre mesi dal parto (+3% nel 2016 rispetto all’anno precedente) e un 37% a cinque mesi (+4%). Domani, sabato 7 ottobre, è il giorno del flash mob promosso da Regione, Aziende sanitarie, enti locali e associazioni all’interno della Settimana mondiale dell’allattamento al seno.Mamme che allattano, papà, referenti dei gruppi di sostegno, ostetriche dei Consultori delle Aziende Usl, professionisti dei servizi ospedalieri, Centri per le famiglie e Comuni, saranno insieme per ricordare quanto l’allattamento al seno sia importante, per dare informazioni e rispondere a dubbi e domande.
“Il messaggio che vogliamo dare è che allattare al seno fa bene- osserva l’assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi-. Al tempo stesso, però, è fondamentale che le mamme non siano lasciate sole. Per favorire questa pratica, e perché sia portata avanti nei mesi dopo il parto, ci vuole il supporto di tanti soggetti: dell’ostetrica e dei professionisti sanitari, del volontariato, degli Enti locali e della famiglia. L’aumento delle mamme che allattano in Emilia-Romagna- aggiunge Venturi- è un segnale del grande lavoro che tanti stanno svolgendo nelle nostre strutture sanitarie, con progetti e diffusione di buone pratiche”.
I dati in Emilia-Romagna
In Emilia-Romagna l’allattamento al seno completo (cioè latte materno sommato non a latte artificiale, ma a liquidi non nutritivi, come acqua e tisane) viene praticato (dati 2016) dal 55% delle donne a tre mesi dal parto (era il 52% l’anno precedente) e dal 37% a cinque mesi (33% nel 2015).
Mai così alto il numero di madri che allattano solo con latte materno: 50% a tre mesi (45% nel 2015), 31% a cinque mesi (27%). L’Emilia-Romagna, peraltro, è tra le poche regioni in Italia a rilevare sistematicamente la prevalenza di allattamento al seno, con indagini annuali.
Da due anni, per raggiungere il maggior numero di madri e migliorare la qualità dell’indagine, la Regione usa l’anagrafe informatizzata degli ambulatori vaccinali delle Aziende Usl. Un metodo, questo, che si è consolidato, e che ha permesso di raggiungere oltre il doppio dei bambini dell’indagine precedente: 35.832 (15.263 nel 2015, 7.362 nel 2011).
Dalla rilevazione emerge che allattano in modo completo più spesso le donne straniere, con elevata scolarità, con meno di 35 anni, non lavoratrici, normopeso, non fumatrici. Allatta di più inoltre chi ha frequentato un corso di accompagnamento alla nascita e chi è seguito, durante la gravidanza, nei Consultori pubblici.
Allattare, ma “Insieme”
Il tema scelto per la Settimana mondiale dell’allattamento al seno, in corso in questi giorni, è “Insieme”: insieme per creare le condizioni migliori per una mamma, in modo che allattare sia piacevole e meno faticoso possibile. Per esempio, favorendo il benessere delle madri nell’atto di allattare, creando le condizioni per allattare al lavoro, coinvolgendo di più i papà in famiglia. Negli ospedali si stanno rivelando efficaci le iniziative di contatto “pelle a pelle” precoce e prolungato tra madre e bambino e il “rooming in”: tenere, cioè, il neonato nella stessa stanza con la madre, invece che al nido con gli altri neonati. Si sta rilevando utile, inoltre, nei giorni di avvio dell’allattamento, favorire nella madre la posizione semi-reclinata perché è rilassata, favorisce le naturali “competenze” del neonato e lo porta ad attaccarsi al seno in modo efficiente, senza provocare dolore alla madre.
Per ogni mamma che stia allattando e abbia bisogno di aiuto o confronto, i riferimenti sono il Consultorio familiare, il Punto nascita, il pediatra di fiducia, i centri per le famiglie e i Gruppi locali di sostegno dell’allattamento al seno
I flash mob di domani, sabato 7 ottobre, in Emilia-Romagna
“Indossa una maglietta bianca e vieni anche tu ad allattare”: questo l’invito per partecipare ai flashmob di domani, sabato 7 ottobre, a Parma, Fidenza, Reggio Emilia, Correggio (Re), Modena, Pavullo (Mo), Bomporto (Mo), Castelfranco Emilia (Mo), Carpi (Mo), Mirandola (Mo), Sassuolo (Mo), Vignola (Mo), Bologna, Casalecchio di Reno (Bo), San Lazzaro (Bo), Imola (Bo), San Giovanni in Persiceto (Bo), Porretta Terme (Bo), Ferrara, Comacchio (Fe), Forlì, Cesena, Lugo (Ra), Rimini (in sei Comuni l’iniziativa si è svolta questa settimana).
L’elenco completo, con orari e indirizzi, su ER Salute: http://salute.regione.emilia-romagna.it/allattamento-al-seno/allattamento-al-seno-il-flashmob-2017

Fabbri (LN): “Sciopero province, l’emblema del fallimento targato PD”

Da Lega Nord Emilia Romagna

“Siamo arrivati al punto in cui è un’impresa sfalciare una strada o gestire al minimo una scuola: la protesta è sacrosanta”. Alan Fabbri, capogruppo della Lega Nord in Regione, appoggia la mobilitazione dei dipendenti delle Province, che ha portato allo sciopero odierno. “L’ente di Ferrara non fa eccezione – sottolinea il consigliere – e si trova in una situazione disastrosa. Le responsabilità sono limpide: una riforma approssimativa come quella Delrio, un referendum scellerato come quello di Renzi. Due manovre che dovevano sopprimere le province e che invece le hanno lasciate in una drammatica terra di mezzo: esistenti, ma senza le risorse necessarie per un’operatività accettabile. Vive, ma svuotate: il clamoroso pastrocchio del Pd svetta, si fa per dire, in una giornata come questa in cui i dipendenti fanno sentire la propria voce”.
Scuole e strade, due servizi fondamentali per una società civile, sempre più lasciati al loro destino, spiega Fabbri. “Coi tagli di risorse, a Ferrara mancavano oltre nove milioni di euro per chiudere l’ultimo bilancio e si è dovuto raschiare il fondo del barile, vendendo il palazzo della Prefettura. Ma il Pd, che è anche il partito del presidente della Provincia Tagliani, continua a fare orecchie da mercante e ci troviamo dinanzi al teatrino di enti amministrati dai dem, che protestano contro il governo dem. Ci sarebbe da ridere, non fosse che la situazione è realmente drammatica e dimostra ancora una volta quanto sia vitale la battaglia della Lega per l’autonomia. Con una Regione legittimata ad amministrare le risorse prodotte, queste situazioni di vuoto non si verificherebbero”.

Bologna Jazz Festival 2017

Da Bologna Jazz Festival

La grande storia del jazz a braccetto con le più innovative tendenze sonore: l’edizione 2017 del Bologna Jazz Festival, che si terrà dal 26 ottobre al 19 novembre, parlerà sia agli appassionati della tradizione e delle sue grandi star che al pubblico più giovane e curioso di vedere la musica improvvisata alle prese con i suoni della nostra contemporaneità, dall’elettronica all’hip hop.
Sul fronte del jazz senza compromessi sono in arrivo formazioni di prim’ordine come il sestetto co-diretto da Chick Corea e Steve Gadd, i 4 by Monk by 4 (ovvero l’olimpo del pianismo jazz: Kenny Barron, Dado Moroni, Danny Grissett e Cyrus Chestnut) e poi Lee Konitz, che al BJF celebrerà i suoi 90 anni. Altri big della musica improvvisata si metteranno invece in gioco dialogando con i più arditi stili contemporanei: Enrico Rava e Giovanni Guidi condivideranno il palco con il guru dell’elettronica Matthew Herbert, mentre la nuova formazione di Steve Lehman è un inno all’interazione tra linguaggi (jazz, hip hop, elettronica).
Barry Harris in trio, Ralph Towner in solo e la all stars Smalls Live porteranno un ulteriore tocco di classicità nel cartellone del BJF 2017, mentre un ponte verso sonorità moderne e sofisticate sarà gettato da Paolo Fresu col suo Devil Quartet, Uri Caine in solo, Tim Berne coi suoi Snakeoil, Miguel Zenón e gruppi all stars statunitensi come i BassDrumBone e il Claudia Quintet. Le contaminazioni jazz rock di Brian Auger e gli Yellowjackets promettono ulteriori emozioni a piede libero.
Nel corso di ben 25 giorni, il BJF 2017 entrerà nei principali teatri bolognesi (Teatro Auditorium Manzoni, Teatro Duse, Unipol Auditorium, Teatro Il Celebrazioni) e coinvolgerà nu¬merosi altri luoghi a Bologna e nelle città e province di Modena e Ferrara, alzando il tiro anche sul fronte della didattica, con una moltiplicazione delle masterclass e degli incontri con gli artisti.
Per la realizzazione di questo grande progetto, il BJF ha sviluppato numerose partnership. Tra queste spicca per i suoi frutti quella con BilBOlbul Festival internazionale di fumetto e Cheap on Board. Da questa collaborazione arriva la presenza del celebre illustratore e fumettista Lorenzo Mattotti, che firma le immagini originali del Bologna Jazz Festival 2017.
Il Bologna Jazz Festival è organizzato dall’Associazione Bologna in Musica con il contributo di Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione Carisbo, Gruppo Unipol, Città Metropolitana di Bologna, Bologna City of Music Unesco e del main partner Gruppo Hera.

Dopo un prologo in trasferta a Cento (Teatro della Pandurera), giovedì 26 ottobre, con il Devil Quartet di Paolo Fresu, i primi due concerti in teatro del Bologna Jazz Festival 2017 saranno nel segno delle sonorità più futuristiche. Venerdì 27 ottobre al Teatro Il Celebrazioni il BJF 2017 verrà inaugurato da un incontro al vertice tra due ‘guru’: Matthew Herbert, consacrato maestro dell’elettronica, ed Enrico Rava, voce storica e fondamentale del jazz europeo. Con loro ci sarà anche Giovanni Guidi, pianista emergente cresciuto alla corte jazzistica di Rava. Atmosfere avvolgenti, motivi affilati, squarci lirici, architetture ritmiche in continua metamorfosi scaturiranno dal pianismo marcatamente percussivo di Guidi, dalle folate trombettistiche di Rava e dalla consolle di Herbert, che campionerà e rielaborerà tutto in presa diretta. Nel calderone degli stili si fonderanno i confini tra jazz, elettronica, techno, musica concreta.

La critica specializzata si è prodigata in elogi e riconoscimenti per il talento del sassofonista Steve Lehman. Ora tocca al pubblico scoprire la sua musica audace, percorsa dall’inquietudine dell’avanguardia ma senza eccessi radicali. Lunedì 30 ottobre all’Unipol Auditorium lo si ascolterà col suo gruppo “Sélébéyone”, con la sua incredibile ‘cucina’ musicale fatta di rap senegalese, musica spettrale francese, jazz contemporaneo, hip hop underground, elettronica interattiva. Le frontiere tra jazz e hip hop, già altre volte esplorate da grandi jazzisti, rivelano ora nuove e inaspettate sonorità.

Giovedì 2 novembre, quando salirà sul palco dell’Unipol Auditorium, il sassofonista Lee Konitz avrà 90 anni appena compiuti, dei quali ben 72 vissuti da musicista professionista (in compagnia, tra gli altri, di Miles Davis, Dave Brubeck, Ornette Coleman, Charles Mingus e, in tempi più recenti, Brad Mehldau). Con un simile traguardo, Konitz può ben permettersi un momento di autocelebrazione, come questa “90 Years Celebration” con il suo quartetto.

Martedì 7 novembre il Teatro Auditorium Manzoni ospiterà il concerto di punta del cartellone del BJF 2017: la band co-diretta dal pianista Chick Corea e dal batterista Steve Gadd. Si tratta di una nuova avventura che nasce sulle basi di un glorioso passato, quello di dischi come The Leprechaun, My Spanish Heart, Three Quartets e Friends, che nella seconda metà degli anni Settanta riportarono Corea sulla strada del jazz dopo i bagliori della fusion. Corea e Gadd tornano così a riunire le forze, per la prima volta in co-leadership: la musica è tutta nuova ma riprende il discorso da dove era stato lasciato in sospeso.

Martedì 14 novembre al Teatro Duse si assisterà a un tripudio pianistico: Kenny Barron, Dado Moroni, Danny Grissett e Cyrus Chestnut andranno in scena alternandosi, affiancandosi e confrontandosi l’un l’altro. Il nome collettivo 4 by Monk by 4 scelto da Barron e soci non è casuale: questi quattro fenomenali pianisti offriranno altrettanti punti di vista sull’universo musicale di Thelonious Monk, in occasione del centenario della sua nascita. Barron, Moroni, Grissett e Chestnut si presenteranno al pubblico nelle più varie combinazioni: in solo, in duo sino all’apoteosi col quartetto al completo schierato dietro due gran coda. Il tocco deciso e rassicurante di Barron, frutto di una enorme maturità stilistica, si completerà con la verace pronuncia di Moroni, mentre l’approccio dinamico di Grissett troverà un’eco nella fisicità prorompente di Chestnut.

Fortemente caratterizzate sono le identità musicali dei vari club coinvolti nella mappa del BJF 2017. Baluardo della grande tradizione jazz è la Cantina Bentivoglio, che anche quest’anno sarà il faro tra i numerosi locali bolognesi coinvolti nella programmazione del festival in stile jazz club. Alla Cantina si potrà gettare un approfondito sguardo sulla scena jazz newyorkese, a partire dal solo di Uri Caine, un mito del pianismo jazz postmoderno, il 29 ottobre. Il 6 novembre, la Bentivoglio tornerà a ospitare, dopo il successo del 2016, il trio dello storico pianista Barry Harris. Il 9, direttamente dallo Smalls, uno dei più celebri jazz club newyorkesi, quindi del mondo, arriverà il quintetto all stars Smalls Live on Tour, tra gli altri con Joel Frahm al sax tenore e Spike Wilner (manager dello Smalls) al pianoforte. Il 19, con un jazz brunch sulle note del quartetto del sassofonista Miguel Zenón, calerà il sipario sul BJF 2017. Unica presenza italiana alla Bentivoglio sarà quella del duo che affianca il sax di Raffaele Casarano al contrabbasso di Marco Bardoscia (il 16).

Nel cartellone del BJF brilla poi anche il ricco programma del Torrione Jazz Club di Ferrara, che trasporta la tradizione jazzistica in piena contemporaneità: il 28 ottobre con il cortocircuito tra avanguardia e classicità dei BassDrumBone, trio che affianca il trombone di Ray Anderson alla ritmica di Mark Helias e Gerry Hemingway; il 31 con il Claudia Quintet, in cui l’enfasi è posta sull’ensemble anche se la mente dietro tutto è quella del batterista John Hollenbeck; il 3 novembre con gli Snakeoil del sassofonista Tim Berne, figura imprescindibile del jazz post-moderno; il 10 con lo Smalls Live on Tour; l’11 con un solo del chitarrista Ralph Towner; il 18 con il turbine bop-latino del longevo quartetto del sassofonista Miguel Zenón.

Il bolognese Bravo Caffè aggiunge al programma del festival il suo tocco glamour e molto attento alle sonorità più in voga della night life. L’1 novembre ospiterà la band dello storico tastierista britannico Brian Auger, icona nelle intersezioni stilistiche tra jazz, rock, R&B. L’8 arriverà il duo sax-batteria che ha ‘spettinato’ la scena jazz britannica con il suon travolgente drive: Binker & Moses. Il 12 sarà la volta del trio della cantautrice Becca Stevens, con le sue sonorità tra jazz, folk e pop. La musica tornerà a farsi turbinosa il 15, con una band di culto della fusion statunitense: gli Yellowjackets.

Il Binario 69, nuovo acquisto nella mappa dei jazz club del BJF, ospiterà una serie di concerti che daranno visibilità a importanti musicisti provenienti dal Medio Oriente. Artisti costretti ad abbandonare i propri paesi di origine potranno continuare a esprimere il loro talento e a condividerlo con il pubblico, grazie a una collaborazione tra BJF e Sound Routes, progetto cofinanziato dal programma Europa Creativa dell’Unione Europea e sostenuto con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese. Si ascolteranno la cantante e percussionista persiana Kimia Ghorbani (12 novembre) e il violinista siriano Alaa Arsheed in duo con il chitarrista Isaac de Martin (il 19). Sound Routes farà tappa anche al Locomotiv, dove il 5 novembre Guglielmo Pagnozzi dirigerà la jam session Laboratorio Sociale Afrobeat. Sempre sotto l’egida di Sound Routes sarà il concerto di Alaa Arsheed con la Adovabadan Jazz Band al Jazz Club di Ferrara (il 27 ottobre).
Al Binario 69, dove ogni concerto sarà seguito da una jam session, si esibirà anche l’italiano Alkord Quartet (27 ottobre).

Le intersezioni tra jazz e altre forme artistiche saranno al centro delle serate del 12 novembre al Piccolo Teatro del Baraccano (con Radio Ritmo, una performance per voci recitanti e musica dal vivo) e del 13 al Teatro San Leonardo (quando la musica del vibrafonista Pasquale Mirra verrà trasformata in immagini dal disegnatore Stefano Ricci).

Oltre che a Ferrara e Cento, il BJF 2017 andrà in trasferta anche a Castelfranco Emilia, dove il trombettista Franco Ambrosetti si esibirà accompagnato da una all stars del jazz nazionale (il 4 novembre al Teatro Dadà), e a Modena, con la terza tappa dello Smalls Live on Tour (l’11 allo Smallet Jazz Club). Entrambe queste date sono in collaborazione con gli Amici del Jazz di Modena. In collaborazione con il Teatro Consorziale di Budrio, che lo ospiterà, sarà invece il concerto del 17 novembre con uno dei più ammirati percussionisti latin, Horacio “El Negro” Hernandez, assieme all’Hermanos Trio.

Tra le novità del BJF 2017 si segnala anche un Aperitivo inaugurale, il 27 ottobre alla Galleria Cavour, mentre hanno ormai una solida tradizione le cinque lezioni musicali “Jazz Insights” con Emiliano Pintori (ideate e ospitate dal Museo Internazionale e Biblioteca della Musica di Bologna, ogni sabato dal 4 novembre al 2 dicembre).

L’attività didattica si conferma infine come un momento imprescindibile del BJF, con una molteplicità di appuntamenti.
Aperta a tutti i musicisti sarà la Masterclass che il pianista Barry Harris terrà alla Cantina Bentivoglio tutti i giorni dal 3 al 7 novembre, con lezioni mattutine e pomeridiane seguite da jam session serali con gli allievi sotto la guida di Harris.
La quinta edizione del Progetto Didattico “Massimo Mutti”, che si realizza grazie al contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, allarga il suo raggio d’azione rispetto alle precedenti annate, suddividendosi in due percorsi. Il primo, comprendente un workshop con Steve Lehman e incontri con Chick Corea e Spike Wilner (direttore dello Small Jazz Club di New York), sarà completato da una masterclass di Nicola Fazzini che porterà al primo concerto-saggio, con gli Allievi del Conservatorio “G. B. Martini” di Bologna diretti da Fazzini su musiche di Lehman (5 novembre, Unipol Auditorium). Nella stessa occasione si esibirà anche la Tower Jazz Composers Orchestra e verrà consegnato il Premio “Massimo Mutti”, consistente in due borse di studio per i corsi internazionali di perfezionamento estivi 2018 realizzati dalla Fondazione Siena Jazz – Accademia Nazionale del Jazz.
La seconda sezione didattica avvicinerà l’espressione musicale a quella visiva, con un workshop organizzato in collaborazione con BilBOlbul e affidato all’artista e illustratore Stefano Ricci e al musicista Pasquale Mirra, i cui risultati si potranno apprezzare in un secondo concerto-saggio: una performance collettiva degli allievi del Conservatorio “G. B. Martini” di Bologna, del Liceo Musicale “L. Dalla” di Bologna, dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, del Liceo Artistico “F. Arcangeli” di Bologna, sotto la direzione di Mirra e Ricci (19 novembre, Unipol Auditorium).

Informazioni:
Associazione Bologna in Musica
tel.: 334.7560434
e-mail: info@bolognajazzfestival.com
www.bolognajazzfestival.com

Presidente: Federico Mutti
Direttore artistico: Francesco Bettini

Al via il Festival di Microteatro Bonsai

Da FerraraOff

DOMANI L’ANTEPRIMA DEL FESTIVAL
La performance di Amigdala per uno spettatore alla volta terminerà sul prato dello Stadio “Paolo Mazza”

Festival di microteatro BONSAI
7 – 8 ottobre 2017
Quartiere Giardino, Ferrara

L’associazione culturale Ferrara Off e Progetto Píndoles di Barcellona, presentano sabato 7 e domenica 8 ottobre 2017, all’interno del Quartiere Giardino di Ferrara, la prima edizione del Festival di microteatro BONSAI, una rassegna di spettacoli di piccolo formato, di breve durata, in spazi non convenzionali (non propriamente teatrali).
BONSAI, patrocinato dal Comune di Ferrara e sostenuto dalla Regione Emilia Romagna, è parte del progetto “Giardino Creativo” finanziato da A.N.C.I., che sostiene la creatività giovanile a favore della riqualificazione sociale, economica e culturale di questa zona della città. L’obiettivo del Festival è, infatti, dare spazio a nuove esperienze performative che, grazie alle contenute dimensioni, possano “innestare” nuovi processi culturali e sociali, in un’area in fase di rigenerazione urbana. Proprio come i bonsai sono alberi sottoposti a un ridimensionamento che non ne altera la natura, così gli spettacoli di microteatro mantengono tutte le caratteristiche di un normale spettacolo, condensate però in quindici minuti.
Gli spettacoli che compongono il Festival sono i vincitori di un bando nazionale, al quale hanno partecipato più di centoventi artisti e compagnie, e sono stati selezionati da una giuria formata dai membri di Ferrara Off e di Píndoles, da Marino Pedroni Direttore del Teatro Comunale Claudio Abbado di Ferrara, dalla drammaturga torinese Margherita Mauro e dal Direttivo della Web Radio Giardino.
Sabato 7 ottobre, all’interno di Factory Grisù, si svolgerà la giornata di anteprima della rassegna, durante la quale sarà possibile assistere a “Lettere anonime per un camminatore” del Collettivo Amigdala (Modena). La performance site-specific, itinerante fra le vie del Quartiere Giardino, per uno spettatore alla volta con partenza ogni sei minuti tra le ore 15.00 e le 19.00, grazie alla preziosa collaborazione di Spal 2013 srl, terminerà sul prato dello Stadio Comunale “Paolo Mazza”. Inoltre si potrà assistere gratuitamente agli spettacoli “Giro solo esterni con aneddoti” (vincitore del Premio Tuttoteatro.com Dante Cappelletti 2011) – con Marco Sgarbi, per la regia di Giulio Costa – in replica alle ore 17.00 e alle ore 19.00 – e “La Venere Nera” – di Andrea Lugli con Liliana Letterese – alle ore 18.00 e alle ore 20.00.
Domenica 8 ottobre, invece, si entrerà nel vivo di BONSAI, con gli spettacoli selezionati dalla giuria, che andranno in scena, nel pomeriggio, con sei repliche in contemporanea nei vari spazi del Festival, dalle ore 15.00 alle 19.00. All’interno di Factory Grisù ci sarà lo spettacolo di videoteatro “Display” della compagnia 7-8 chili (Ascoli Piceno); presso la Contrada di San Giacomo lo spettacolo di narrazione “Perché, non posso?” di Domenico Vincenzo Tufano (Napoli); presso l’appartamento Felloni di Via Ticchioni la performance “KitcheN” del duo Laura Ulisse e Giulia Vismara (Bologna); presso il Ristorante Pizzeria Scaccianuvole lo spettacolo di narrazione “Rukelie” di Antonio De Nitto (Brindisi); nella sede del Centro di ascolto Uomini Maltrattanti lo spettacolo di narrazione “La Barbiera” di Elisabetta Salvatori (Lucca); al Centro di Mediazione Sociale del Comune di Ferrara, nella Sala Polivalente “Il Grattacielo”, lo spettacolo di danza “Eoika” con Sabrina Vicari e Federica Aloisio (Palermo).
I biglietti del Festival sono acquistabili a un prezzo ridotto nei giorni che precedono l’evento, presso la sede di Ferrara Off, viale Alfonso I d’Este 13, da lunedì a venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00 e,  sabato 7 ottobre presso Factory Grisù, via Mario Poledrelli 21, dalle 14.00 alle 21.00. Sarà possibile acquistare i biglietti a prezzo intero anche domenica 8 ottobre, sempre presso Grisù. Ulteriori informazioni sono consultabili sul sito www.festivalbonsai.it

Centro Teatro Universitario, iscrizioni 2017-18

Da Ufficio stampa

Dopo la partecipazione alle giornate del Festival Internazionale, con la presenza dell’attore e scrittore Salvatore Striano, riprendono le attività promosse dal Centro Teatro Universitario dell’Ateneo con l’ormai tradizionale offerta del laboratorio “Linguaggi dell’attore e del teatro” diretto da Michalis Traitsis (Balamòs Teatro).
Finalità del laboratorio è la ricerca dell’espressività e della creatività individuale attraverso i molteplici linguaggi del teatro: esercizi su corpo e movimento, voce, respirazione, rilassamento, controllo delle emozioni, osservazione, improvvisazione. Soprattutto “fare teatro” come occasione formativa non convenzionale proposta dall’Ateneo di Ferrara agli studenti universitari e degli istituti superiori, ma anche a tutti coloro che intendono esplorare se stessi, le relazioni con gli altri e con il mondo circostante tramite il “gioco” teatrale. Un percorso dunque che può contribuire a rafforzare la formazione della persona nell’ambito dei diversi ambiti di studio o di lavoro.
L’aspetto laboratoriale diventa dunque occasione privilegiata di formazione permanente alla relazione, alla comunicazione, all’autenticità e alla creazione, senza rinunciare al risultato estetico dell’esperienza con la presentazione di uno “studio teatrale” conclusivo.
Info da Lunedì 9 ottobre presso la segreteria CTU, via Savonarola 19, nei seguenti orari: dal lunedì al giovedì 16:30-19:30, venerdì 10:00-13:00.
tel. 0532293452 – mail: ctu@unife.itwww.unife.it/centri/ctu

Convegno Energy Day, incentivi per il risparmio energetico degli edifici

Da Comune di Copparo

Si terrà martedì 10 ottobre 2017 l’incontro promosso dal Comune di Copparo “Energy Day – incentivi per il risparmio energetico degli edifici: casi d’intervento”, presso la residenza municipale in via Roma 28, atrio primo piano Area tecnica.
Fra le azioni sottoscritte nel PAES, il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile del Comune di Copparo, riveste particolare importanza il consumo energetico degli edifici, che rappresenta circa il 30% dei consumi energetici del territorio. Gli interventi di risparmio energetico degli edifici, oltre a ridurre le emissioni di CO2 permettono di diminuire drasticamente la bolletta energetica e grazie anche agli incentivi rappresentano una vera forma d’investimento.
Il convegno avrà inizio alle ore 17 con il seguente programma:
“Il PAES di Copparo”, Nicola Rossi, sindaco di Copparo;
“Una Azione del PAES: la nuova illuminazione pubblica a Led per Copparo”, Cristiano Bulgarelli, amministratore unico Patrimonio Copparo srl;
“L’importanza del risparmio energetico degli edifici nella mitigazione ai cambiamenti climatici”, Francesca Trazzi e Daniele Zappi, Area tecnica Comune di Copparo;
“Riqualificazione energetica degli edifici come forma di investimento: casi d’intervento e tempi di ritorno degli investimenti nel residenziale e nel terziario”
“Esempi di riqualificazione involucro e impianto termico nel residenziale”, Edi Massarenti, progettista;
“Esempi di riqualificazione involucro e impianto termico nel terziario”, Claudia Pacchiega, progettista ;
“Esempi di impianti solari e illuminazione a led nella PMI”, Andrea Paleria, progettista;
“Edifici a basso consumo energetico: via Manin a Copparo”, Matteo Gruppioni, progettista;
“La nuova sede di Clara S.p.A: esempio di riqualificazione sostenibile in centro storico con protocollo GBC Historic Building”, Sandro Pelati, responsabile Servizi Tecnici Clara S.p.A; Marco Mari, Building & Product Sustainability Advisor;
“Le detrazioni Fiscali: cosa sono, quali sono le spese ammesse, come beneficiare dello sgravio, come accedere”, Massimo Botticini, SIPRO, Agenzia Provinciale per lo Sviluppo S.p.A;
Al termine degli interventi, previsto attorno alle ore 19.40, seguirà una tavola rotonda di discussione con i presenti e aperitivo finale.
L’ingresso è libero; è gradita la conferma di adesione (0532864637, dzappi@comune.copparo.fe.it).

Copparo – Il Comune sostiene gli investimenti in agricoltura

Da Comune di Copparo

Approvato dalla Giunta Comunale il consuntivo dei fondi erogati ad Agrifidi per sostenere investimenti in agricoltura.
Il fondo erogato ad Agrifidi è stato di 30 mila euro, cifra che ha permesso di finanziare 27 imprese agricole del territorio del Comune di Copparo, per un importo di spesa di circa 950 mila euro.
Il Settore Attività economiche specifica che il contributo erogato dal Comune alle imprese agricole è stato di fondamentale importanza in quanto andava ad abbattere il tasso di interesse sui prestiti, contratti non solo per investimenti aziendali ma anche per  spese di conduzione aziendale a breve termine (durata massima 12 mesi) o anticipazioni a medio termine.
Strumento nuovo in provincia di Ferrara che ha permesso di contrastare le sofferenze finanziarie legate al rientro annuale della somma prestata oltre gli interessi tipica del prestito di conduzione a breve, favorendo l’inserimento del finanziamento del prestito di conduzione, che è uno dei principali strumenti necessari alle imprese agricole per finanziare le spese di gestione correnti.

Si accende la prevenzione

Da Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – Sezione Prov.le di Ferrara

Il prossimo giovedì 12 ottobre si celebrerà la Giornata mondiale della vista, promossa dall’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus, in stretta collaborazione con i propri Comitati e le strutture territoriali dell’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti (UICI).
L’obiettivo è quello di sensibilizzare la popolazione e le istituzioni: difendere un bene prezioso qual è la vista è fondamentale. La salute degli occhi va preservata, non solo con la cura ma anche con la prevenzione e la riabilitazione visiva.
Sin dalla sua istituzione, la IAPB Italia onlus, in collaborazione con l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha evidenziato che la salute visiva deve ricevere un’adeguata attenzione all’interno dei Sistemi Sanitari Nazionali. Sono circa 3 miliardi in tutto il mondo le persone afflitte da problemi oculari, esseri umani ai quali si deve garantire l’accesso a cure tempestive e di qualità.
“Se non si garantiscono adeguati servizi di prevenzione, cura e riabilitazione visiva a miliardi di persone che accedono nel mondo all’assistenza oftalmica – sottolinea l’avvocato Giuseppe Castronovo, Presidente della IAPB Italia onlus –, il numero di coloro che perderanno la vista o diventeranno ipovedenti è destinato ad aumentare inesorabilmente. Nel nostro Paese la salute visiva deve avere maggiore rilievo nell’agenda sanitaria pubblica, per evitare che al dramma umano della sofferenza si aggiunga un aggravio di spesa sociale per il bilancio dello Stato”.
La IAPB Italia onlus ha organizzato per il 12 ottobre tre momenti di richiamo: una conferenza stampa a Roma alle ore 11 presso il Senato; uno spot sociale con un testimonial speciale, Marco Tardelli, in onda sulle reti Rai e Mediaset; iniziative di volantinaggio e sensibilizzazione in circa 100 piazze italiane. Per info: www.giornatamondialedellavista.it.
Anche a Ferrara verrà svolta un’attività di sensibilizzazione della cittadinanza.
Nella mattinata di giovedì 12 ottobre verranno distribuiti volantini esplicativi presso le principali farmacie del centro cittadino, spiegando alle persone quanto sia importante prendersi cura dei propri occhi e prevenirne le affezioni.
Alla sera, invece, un evento del tutto speciale: a partire dalle ore 19:30, presso il Bar Café Noir, Largo Castello 14, la distribuzione del materiale informativo sarà accompagnata da un aperitivo in compagnia di rappresentanze della SPAL, e verrà distribuito un calendario stampato in braille con le partite di campionato della nostra squadra. L’allegria e la vivacità dello sport verranno così coniugate con l’importanza e la cura della salute e della vista!
Parte del ricavato del suddetto aperitivo verrà gentilmente devoluto dal gestore di Café Noir alle attività di prevenzione della cecità portate avanti dalla UICI Ferrara.
Cos’è la IAPB Italia onlus. L’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità è un ente senza fini di lucro deputato per legge (L. 284/97), nel nostro Paese, a promuovere la prevenzione delle malattie oculari e sviluppare la riabilitazione visiva. Ha fondato e gestisce il Polo Nazionale di ricerca per la prevenzione della cecità e la riabilitazione visiva, Centro di Collaborazione dell’OMS. Per info: www.uiciechi.it/organizzazione/regioni/indiceregioni.asp
www.iapb.it

Cosmetici: incidenti di percorso, come evitarli conoscendo l’Inci

Da Ufficio stampa

Lunedì 9 ottobre, alle 18, presso la sede della Cna di Argenta (via IV Novembre, 1), si svolgerà un seminario gratuito rivolto agli operatori di acconciatura ed estetica associati sul tema: “Cosmetici, incidenti di percorso, come evitarli conoscendo l’Inci”. L’Inci (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients) è una denominazione internazionale utilizzata per indicare in etichetta i diversi ingredienti presenti all’interno di un prodotto cosmetico, obbligatoria in tutti gli stati membri dell’Unione Europea e in molti altri paesi nel mondo. Conoscere la composizione dei prodotti ad uso cosmetico, che si utilizzano e vendono nel proprio salone o centro estetico, la loro funzione specifica e i loro effetti su corpo e capelli, può evitare spiacevoli incidenti e tutela la salute dei clienti.

Anguilla e riso alla giapponese nel menu Sagra 2017

Da Organizzatori

Una gustosa ed esotica novità attende i gourmet alla Sagra dell’Anguilla. Ogni sabato e domenica fino al 15 ottobre allo Stand Gastronomico di Argine Fattibello, oltre a tanti piatti della cucina locale si può degustare “Una Don”, tipica ricetta giapponese a base di anguilla e riso. Che verrà preparata dai ragazzi dell’istituto alberghiero “Remo Brindisi” di Lido degli Estensi. Un motivo in più per visitare la ‘piccola Venezia delle Valli’ e la grande kermesse dedicata alla regina gastronomica del Delta del Po. Ampia ed articolatissima, anche per il secondo week end, è infatti la proposta di escursioni e laboratori, degustazioni ed attività per i più piccoli, mostre e mercatini. A partire dal fittissimo calendario di passeggiate ed itinerari guidati fra le quali spiccano le escursioni in Salina, la “Pedalata Gourmet” ed i tour gratuiti con Padre Gian Pio al Santuario di Santa Maria in Aula Regia. Nel pomeriggio, oltre al tour alla “Finestra dei Fenicotteri”, da non perdere, alle 16,30, la passeggiata guidata con Luciano Boccaccini fra aneddoti, curiosità, storia e leggende di Comacchio. E ancora, nel palinsesto di domenica, i tanti itinerari che alternano barca e bicicletta, i tour guidati in canoa nelle valli, le ciclopasseggiate fino alla vecchia Salina ed ‘transfer’ in barca dal centro storico a Stazione Foce, oltre alla “Pedalata degli Antichi Mestieri e Tradizioni Comacchiesi”. Per quanto riguarda laboratori e degustazioni, appuntamento – a Stazione Foce alle 9,30 ed alle 10,30 alla Manifattura dei Marinati – con la dimostrazioni guidata di cattura e spiedatura dell’anguilla. Da mezzogiorno, aprono invece la “Risotteria del Delta” nel Cortile di Palazzo Bellini ed in via Agatopisto la “MaxiVongolata” con il ‘padellone’ della Pro Loco di Goro. Ancora nel Cortile di palazzo Bellini, sabato e domenica grandi e piccini possono – gratuitamente ed in totale sicurezza – camminare sospesi in aria divertendosi fra liane, ponti tibetani, cavi, reti e passerelle. Mentre, alle 17,30, l’appuntamento è con la musica del “Tiziana Saporita Duo” (Tiziana Saporita, voce ed Antonio Nasone, chitarra) e alle 18 con il vernissage del libro fotografico di Luigi Tazzari (Lgn Editore) “Valli di Comacchio”. Domenica alle 16 sarà invece presentata la pagina web/sito “Discover Comacchio” realizzata dai ragazzi dell’istituto comprensivo di Comacchio. Ancora domenica, prima delle gare dei vulicepi, alle 16 in piazzetta Trepponti la compagnia teatrale “Al Batal” proporrà la rappresentazione in dialetto locale “Fiocine e Anguille”. Infine, per gli appassionati di mostre e mercatini, accanto alle immancabili e coloratissime bancarelle di alimentari, artigianato, manufatti artistici, cose d’altri tempi, opere dell’ingegno, articoli da collezione e curiosità che, per l’intero week end, ‘invaderanno’ strade e piazze di un po’ tutto il centro storico, da vedere l’esposizione di cartoline d’epoca dell’isola di Cherso (Croazia) – città gemellata con Comacchio – allestita fino al 15 ottobre nelle sale espositive di Palazzo Bellini e, nella Chiesa di San Pietro in via Agatopisto (di fianco al Museo del Delta Antico), la mostra “Nulla è per caso”, organizzata da Pro Loco, Azione Cattolica e Parrocchie Duomo-Rosario e dedicata alla figura di Laura Vincenzi.

Il programma completo ed aggiornato della Sagra dell’Anguilla 2017 è consultabile sul sito www.sagradellanguilla.it

A Ferrara più di 20 esperti discutono sul futuro del Delta del Po

Da Italia Nostra

Roma, 5 ottobre 2017 – Oltre 20 autorevoli esponenti della comunità scientifica nazionale ed esperti delle comunità locali, insieme a 14 Associazioni di tutela, sabato 7 ottobre 2017 (dalle 9.30 alle 13.30) presso il Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara (via De’ Pisis 24) daranno vita a una riflessione pubblica su “Il Futuro del Delta del Po”, proprio in un momento è forte l’attenzione su come conservare e valorizzare un patrimonio unico, costituito dal più grande sistema di aree umide del nostro paese alla foce del più importante fiume della Penisola.
Le 14 Associazioni che lo hanno promosso (AIAB – Associazione Italiana Agricoltura Biologica, AIPIN – Associazione Italiana per l’Ingegneria Naturalistica, APAB – Associazione Italiana Agricoltura Biodinamica, CIRF – Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale, CTS, Federazione Pro Natura, FEDERBIO, Italia Nostra, Legambiente, LIPU, Marevivo, Slow Food, Touring Club Italiano, WWF) ritengono che il Delta del Po possa diventare un’area pilota su scala nazionale e internazionale dove sperimentare forme di tutela, gestione integrata e dinamica della biodiversità, del territorio e di conversione ecologica dell’economia.
Alla discussione, che affronterà quattro diverse aree tematiche (biodiversità, paesaggio, equilibrio idrogeologico, viluppo sostenibile), contribuiranno, tra gli altri (vedi programma completo a seguire): Stefano Detti, direttore dello stabilimento Mater-Biotech Novamont; Isabella Finotti, segretario nazionale delle Guide Ambientali AIGAE; Carlo Magnani, direttore del Dipartimento Culture del Progetto dello IUAV di Venezia; Stefano Mazzotti, direttore del museo di storia naturale di Ferrara; Lorenzo Marchesini, presidente DELTA 2000; Walter Sancassiani, di Focus Lab di Modena; Nicola Scolamacchia, presidente Confesercenti di Ferrara; Ezio Todini , presidente Società Idrologica Italiana,
Per migliorare la capacità di intervento nell’area del Delta del Po le 14 Associazioni propongono alle istituzioni di dare vita a un “Patto territoriale” che promuova una migliore gestione e valorizzazione di questa zona umida di importanza internazionale dove poter sperimentare concretamente una riconversione ecologica dell’economia che superi le fonti inquinanti (dismissione della centrale termoelettrica di Porto Tolle) e rinnovi le attività tradizionali sostenibili (legate alla piccola pesca e dilettantistica) in un quadro di promozione ecoturistica nei mercati più ricchi del Nord e Centro Europa. Le Associazioni ritengono, infatti, che le istituzioni debbano rafforzare la loro capacità di fare sistema, come dimostra il successo della proposta MAB UNESCO.

Programma del Convegno

IL FUTURO DEL DELTA DEL PO
Tutela della biodiversità e del paesaggio,
equilibrio idrogeologico e sviluppo sostenibile

10.00 Introduzione – Stefano Lenzi, a nome delle 14 Associazioni promotrici
Spunti di riflessione
10.10 Valori scientifici, ambientali e culturali della biodiversità del Delta – Riflessioni per il futuro – Introduce il tema: Stefano Mazzotti, direttore del Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara
10.25 La tutela e la valorizzazione del paesaggio e del patrimonio storico dell’area del Delta – Introduce il tema: Carlo Magnani, direttore del Dipartimento Culture del Progetto dello IUAV di Venezia
10.40 Il fiume Po, effetto dei cambiamenti climatici sui regimi di piena e di magra – Introduce il tema: Ezio Todini,presidente Società Idrologica Italiana, già ordinario di Idrologia presso la facoltà di Ingegneria della Università di Bologna
10.55 Sviluppo sostenibile, green economy, attori del cambiamento economico e sociale nell’area del Delta – Introduce il tema: Walter Sancassiani, Focus Lab, esperto di Green Economy, CSR e stakeholder engagement
11.10 “Visioni di futuro degli attori dell’area del Delta”, con i contributi di: Marco Bondesan – Italia Nostra di Ferrara, Eddy Boschetti – Rete Oasi WWF Rovigo, Carla Corazza, biologa – ricercatrice del Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara, Franco Dalle Vacche – Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara, Giacinto Derenzi – servizio vigilanza ambientale Legambiente, Emilio Destefani – Lanciatori del Polesine / Spinning club Italia, Stefano Detti – direttore stabilimento Mater-Biotech Novamont di Bottrighe, Carlo Ferrari – botanico Università di Bologna, Isabella Finotti – segretario nazionale delle Guide Ambientali AIGAE, Giorgia Gaibani– responsabile del settore Rete Natura 2000 della LIPU, Marco Gottardi – responsabile Riserva MAB UNESCO, Giancarlo Gusmaroli – CIRF, Francisco Martinez – coordinatore AccademiaBio / Federbio, Lorenzo Marchesini – presidente DELTA 2000, Claudio Pigato – vicepresidente Italia Nostra Rovigo, Nicola Scolamacchia – presidente Confesercenti Ferrara, Claudia Sorlini– vice presidente del Touring Club Italiano, Gianfranco Vitali – coordinatore della Cabina di Regia Destinazione Turistica Romagna.
13.20 Conclusioni e saluti

Fuga dalla realtà

Da Valter Zago

Non è mai troppo tardi perché si svolga, a Ferrara, un convegno di respiro nazionale sul “Futuro del Delta del Po” promosso dalle maggiori associazioni ambientaliste. Anche se questo, a onor del vero, va a svolgersi quando molti buoi sono scappati. Ed il taglio tratteggiato nella illustrazione ufficiale del convegno dimostra incomprensibile timidezza verso quanto sta avvenendo in particolare sul versante emiliano-romagnolo. Tanto che, come da programma, nessun dirigente di vaglia nazionale verrà a metterci la faccia. Più che parlare del futuro sarebbe ben più costruttivo e franco parlare del Delta odierno e dei suoi due parchi regionali. Del resto è oggi fuori discussione – a legge quadro vigente sulle aree protette italiane, la 394/1991 – che in primo luogo i parchi naturali, poco importa se essi siano nazionali, regionali o interregionali, devono costituire il motore della conservazione della biodiversità e la promozione dello sviluppo sostenibile. Che senso ha allora proporlo oggi per il futuro? Mah!? Non è forse da tempo alle nostre spalle la diatriba internazionale su “parco santuario” o “parco laboratorio” – fresca controriforma del corpo forestale dello Stato permettendo? E’, invece, ora una novità assoluta la scesa in campo, ad imitazione dei celebri specchietti, dell’inedito Parco-Mab acchiappa allodole. Pardon turisti dei «mercati più ricchi del Nord e Centro Europa», come recita la suddetta illustrazione. E sotto il paludamento Mab-Unesco cosa si trova? Sorpresa delle sorprese: non il “Parco unico” – quello, appunto unico al mondo, proposto dal nuovo trio ‘Franceschini-Zappaterra-Bratti’ –, bensì, a fianco del suo confratello Parco regionale veneto del Delta del Po, quello “Intercomunale del Delta del Po dell’ Emilia-Romagna”. Il più grande, con i suoi 54.000 ettari, parco naturale intercomunale del mondo. A tanto è arrivato il sempre più esangue riformismo in salsa emiliano-romagnola. La sua deriva rosée e bislacca l’ha ben spiegata forte e chiaro Lanfranco Turci – in passato il miglior erede dell’indimenticato Guido Fanti alla guida della nostra regione – ben prima che si scomodasse a farlo indirettamente Walter Veltroni, parlando del mancato ambientalismo del PD. Il declassamento di fatto del nostro parco da regionale a intercomunale è stato acclamato solennemente nella recente occasione del rinnovo degli organi dirigenti della cervellotica Macroarea di cui fa parte il Parco. Suo nuovo Presidente è stato eletto il Sindaco di Comacchio, Marco Fabbri, ed a far parte del consiglio direttivo sono stati chiamati oltre al Sindaco di Ferrara, nella sua qualità di Presidente dell’omonima Provincia, solo ed esclusivamente Sindaci, ad eccezione dell’ex assessora della Provincia di Ravenna, Mara Roncuzzi. E’ forse un male che Sindaci in carica siano chiamati a presiedere un parco? Sì, lo è, perché ciò snatura, volenti o nolenti, il carattere istituzionale del parco naturale che universalmente è inteso, nell’accezione più nobile, come un ente speciale per la gestione di un ambiente altrettanto speciale, data la sua eccezionalità, per la quale appunto va evitata una gestione di tipo ordinario e general generica, come lo è inevitabilmente quella di un qualsiasi Comune. Ma questo nel nostro caso concreto è ancora il male minore. Perché con la presidenza del predecessore di Marco Fabbri si è instaurato il diritto di veto dei Sindaci sui propositi del Parco. Non si contano le occasioni in cui il già presidente, Massimo Medri, con fierezza politica ha dichiarato pubblicamente che «io faccio solo quello che i miei Sindaci mi chiedono di fare». E se i Sindaci, puta caso, sono in disaccordo tra di loro? Semplice, quella tal cosa non si fa. Così il regolamento della pesca della “Stazione Valli di Comacchio” deliberato dal Consiglio direttivo del Parco dieci anni orsono non è mai approdata nell’Assemblea del Parco per la sua approvazione. Motivo? Ufficialmente non si dice. Ufficiosamente ad alta voce si afferma che «non piace ai Ravennati». Lo stesso dicasi per i tre “progetti d’intervento particolareggiato” previsti dal Piano della “Stazione Volano-Mesola-Goro” negli ambiti di Abbazia di Pomposa, Paleoalveo del Po di Volano, Torre della Finanza e pertinenze. Sono stati elaborati, pubblicati, fatti oggetto di mostre e incontri pubblici, ma non hanno mai terminato il loro iter approvativo. Motivo? Lascio ad altri l’intuibile risposta. A seguire un’altra perla della stessa fattura. Nel programma del secondo mandato del Sindaco di Ferrara, Tiziano Tagliani, è previsto l’impegno per l’inserimento del Parco Bassani in quello del Delta del Po, come sua nuova e settima ‘stazione’. Circa un anno fa, in un incontro politico di ‘maggioranza’, a chi chiedeva lo stato dell’arte di questo impegno programmatico, Tagliani, tagliando corto, ha risposto papale papale: «i sindaci del Delta non la vogliono». Punto. E la nostra Regione, con la fama ormai sbiadita di maestra di buon governo, cosa fa? Niente! Possibile? Sì, per legge. La nostra Regione per i suoi parchi regionali non ha mai nominato Presidenti e organi direttivi, nei quali non è mai figurato nessun rappresentante della Regione. Di più e di peggio, la Regione non ha mai controllato gli atti principali della loro gestione. Ancora, quando sul finire del 2011, la Regione, in ossequio al decreto ‘milleproroghe’ dell’allora ministro Calderoli, ha posto insieme in fretta e furia insipientemente Parchi naturali, Riserve e Paesaggi protetti, in cinque unici calderoni gestionali denominati ATOB, l’acronimo di ‘Ambito Territoriale Ottimale per la Biodiversità’, ovvero ‘Macro aree per i parchi e la biodiversità’ – ‘macro’ per non mettere mano alla dimensione ‘micro’ di buona parte dei suoi parchi –, inebriata dalla propria creatività acrobatica li ha privati assurdamente dei loro Comitati tecnico-scientifici, considerandoli follemente alla stregua di un inutile orpello del passato, di cui sbarazzarsi al più presto. Così, mossa da spirito di emulazione, la ‘Macroarea 4-Delta del Po’ ha voluto poi far di peggio. Ha rimosso anche il frutto più prezioso ed esemplare dell’intensa attività svolta in passato dal Comitato tecnico-scienifico del suo Parco: il ‘Master Plan della Costa del Delta del Po’. Un sistema, questo, molto innovativo e sofisticato di monitoraggio geo-referenziato dei caratteri salienti del Delta del Po, finalizzato a promuoverne un adattamento sapiente e flessibile ai cambiamenti climatici attesi. Lo ha spacchettato e riposto in un armadio. Fine del monitoraggio. Possibile? Sì, perché bisogna risparmiare in una Regione, che vanta tanti primati, ma non quello per la spesa – tra le più basse d’Italia – a favore delle proprie aree protette. Così, paradossalmente, alla creazione della macroarea del Delta del Po corrisponde un inversamente proporzionale microfinanziamento regionale. Che per le Valli di Comacchio è stato letteralmente dimezzato, con un decurtamento annuo di oltre un milione di euro. Per non parlare della pianta organica del personale del Parco, altrettanto decurtata dal Parco stesso. Che bisogno c’è di tanto personale per attirare i turisti del Nord Europa sotto l’egida dell’Unesco? Di peggio in peggio, la cura ambientale della Salina di Comacchio è stata recentemente tolta dal Comune di Comacchio al Parco per trasferirla al CADF, l’azienda acquedottistica del Delta ferrarese. Questa sì che se ne intende di acque, mica la Macroarea 4-Delta del Po, ora in ben altre cose affacendata. A quando l’affidamento al CADF anche della cura della Sacca di Goro e delle Valli di Comacchio? Sempre in nome del risparmio, si fa per dire, e dell’attrazione di nuove frotte di turisti, ben s’intende. Parlando sopra a proposito della querelle ‘parco santuario’ o ‘parco laboratorio’, si è accennato alla controriforma del Corpo Forestale dello Stato. Che va purtroppo a consolidare anziché ridurre la sovranità limitata di buona parte dei parchi italiani, che includono le tante Riserve naturali dello Stato, sulla cui gestione i parchi stessi come è noto non mettono sostanzialmente becco. Poco si parla in generale anche di quello che capita nella gestione dei demani degli enti locali, che all’interno dei parchi sono altrettanto ricchi di biodiversità. La vera diversità quantitativa e qualitativa tra il parco veneto del Delta del Po e quello emiliano-romagnolo non è data tanto da una diversa sensibilità delle due Regioni in materia ambientale, quanto piuttosto dalla straripante quantità di demani pubblici presenti in quest’ultimo. Ebbene, a tale riguardo, è giusto ricordare che oltre alle Valli di Comacchio nessun altro bene ambientale di proprietà degli enti locali è stato trasferito in gestione al parco. Tantomeno lo scrigno di biodiversità costituito nel Comune di Ravenna da Punte Alberete, Valle della Canna e Bardello, che da oltre sette anni anni giace in una condizione a dir poco pietosa e scandalosa. Ritornando a parlare della Regione Veneto, è giusto sottolineare come essa, a differenza della limitrofa Emilia-Romagna, non se ne stia al balcone in sciatta indifferenza a dare le spalle ai propri parchi naturali. Nel caso del Parco del Delta del Po veneto, la Regione, oltre ad esercitare un controllo stretto su tutti i sui atti amministrativi e a nominarne gli organi di gestione, nomina pure nel Consiglio Direttivo dell’Ente quattro propri rappresentanti. A differenza della Regione Emilia-Romagna, che con aulico distacco non ne nomina proprio nessuno. Solo in un caso il modello gestionale veneto ha fatto scuola recentemente in Emilia-Romagna. Guarda caso proprio nella figura del Presidente del Parco del Delta del Po che in Veneto è sempre stato o un Sindaco o il Presidente della Provincia di Rovigo. Viceversa la sponda opposta del Po ha fatto scuola nell’esercizio del diritto di veto politico. I Veneti si oppongono oggi a ricomprendere nel perimetro del Mab-Unesco il versante ravennate del Delta del Po. Questo molto sinteticamente è oggi lo stato dell’arte. La qualificazione a Riserva della Biosfera del Delta del Po è funzionale sostanzialmente a camuffarne le croniche miserie. E non a rimuoverle. L’eccezione conferma la regola. In un solo caso la Regione Emilia-Romagna ha prescelto un suo rappresentante in nome del Delta del Po: la consigliera regionale Marcella Zappaterra è stata nominata Delegata della Regione Emilia-Romagna al Mab-Unesco. Del resto è stata proprio lei ad affermare a proposito della mancata applicazione nel Delta del Po di quanto previsto dal quarto comma dell’art. 35 della legge quadro sulle aree protette (parco interregionale o nazionale) che solo grazie all’Unesco «laddove altri hanno fallito, si sono abbattute le barriere burocratiche». E’ utile ricordare per completare il quadro che la Delegata Mab è stata Presidente della Provincia di Ferrara quando l’Unione delle Provincie Italiane – la Zappaterra in prima fila – rivendicava lo scioglimento dei Parchi regionali per accasarne le funzioni alle Province in cerca di una nuova identità. Inutile, invece, girarci attorno: l’obiettivo che si prefiggono di raggiungere i promotori del “parco unico” del Delta del Po non è la creazione di un parco interregionale, ma la cancellazione della previsione della sua istituzione da parte della legge 394. Perché con l’aria che tira e l’esercizio del diritto di veto di qua e di là del Po, qualora malauguratamente il Parlamento dovesse approvare le proposte di modifica in peggio della 394, non si raggiungerà alcuna intesa tra Stato e Regioni entro i tempi brevi prefissati per l’istituzione del ‘parco unico’. E così il nuovo Trio Lescano – dopo aver contribuito a togliere di mezzo pure ‘la spada di Damocle’ della possibile istituzione del Parco nazionale del Delta del Po – potrà a squarciagola cantare «per fortuna che il Mab-Unesco c’è!»

Valter Zago
Comacchio, 5 ottobre 2017

La newsletter del 5 ottobre 2017

Da Ufficio stampa

 

CENTRO DOCUMENTAZIONE MONDO AGRICOLO FERRARESE – Domenica 8 ottobre alle 15.30 a San Bartolomeo in Bosco

Tra storia, narrazione e auto antiche ritorna la Festa d’autunno al MAF

05-10-2017

(Comunicazione a cura degli organizzatori)

Al MAF di San Bartolomeo in Bosco ritorna l’attesa Festa d’Autunno che si trascorrerà questa volta tra storia, narrazione e auto antiche. Domenica 8 ottobre, a partire dalle 15.30, grazie alla collaborazione dell’Officina Ferrarese, i visitatori potranno ammirare alcune auto d’epoca che giungeranno appositamente alla struttura museale per esibire il loro indiscutibile fascino. E sempre sulle tematiche storiche del mondo dei motori di un tempo sarà incentrata la successiva presentazione del volume, di Marco Nonato, “Il motorismo storico ferrarese. Dai primi anni del 1900 al dopoguerra” (Tosi, Ferrara, 2013), che effettua una interessante e lucida carrellata storico-sportiva sulla realtà ferrarese di quegli anni, attiva e appassionata. Frutto di una pluriennale ricerca tra fonti scritte e testimonianze orali, il ponderoso libro si snoda piacevolmente tra episodi, circuiti, piloti e personaggi che hanno scritto un autentico pezzo di storia dello sport, non solo nazionale ma anche internazionale. Leopoldo Santini ne parlerà con l’Autore.

Sarà quindi la volta dell’incontro con il poliedrico scrittore e attore Stefano Muroni, del quale verrà presentato il libro “Dall’alto della pianura. Storie perdute di amore e di follia” (Pendragon, Bologna, 2017). Queste novelle “di amore e di follia” sono state raccolte all’interno di quel vasto mondo di pianura che le ha “prodotte” e che sono giunte ai nostri giorni grazie all’estro dello scrittore. Fiabe, miti, storia del ‘900 in tante sue sfaccettature compongono questo avvincente libro. Gian Paolo Borghi dialogherà con l’Autore.
L’incontro culturale si concluderà con il classico buffet riservato a tutti i partecipanti.
La Festa d’Autunno è promossa da Comune di Ferrara, MAF e Associazione omonima in collaborazione con l’Officina Ferrarese. Si avvale del patrocinio della Regione Emilia-Romagna.

 

MAF-Centro di Documentazione  del Mondo Agricolo Ferrarese Via Imperiale, 263
44124 – San Bartolomeo in Bosco (Fe) Tel. 0532 725294 e-mail: info@mondoagricoloferrarese.it

VIABILITA’ – Provvedimenti in vigore dal 6 all’8 ottobre dalle 8 alle 24

In piazza XXIV Maggio divieto di circolazione per lo ‘Street Fud Festival’

05-10-2017

In occasione della manifestazione ‘Street Fud Festival’, organizzata da Tipico Eventi, in piazza XXIV Maggio a Ferrara, dal 6 all’8 ottobre dalle 8 alle 24, sarà in vigore il divieto di circolazione per tutti i veicoli ad eccezione dei mezzi per l’allestimento delle strutture.

(Info: https://www.facebook.com/events/118653315463397/)

LIBERIAMO L’ARIA – Limiti alla circolazione dei veicoli più inquinanti dalle 8,30 alle 18,30

L’8 ottobre a Ferrara domenica ecologica

05-10-2017

Circolazione limitata, in città, per i veicoli più inquinanti domenica 8 ottobre, in occasione della prima ‘domenica ecologica‘ programmata dal Comune di Ferrara per il periodo ottobre 2017-marzo 2018, nell’ambito del Piano Aria Integrato Regionale (PAIR) Emilia Romagna e del Nuovo Accordo di programma per il miglioramento della qualità dell’aria nel Bacino Padano. Dalle 8,30 alle 18,30, così come già previsto per le giornate dal lunedì al venerdì, secondo le direttive dell’ordinanza comunale (in allegato a fondo pagina), nel centro abitato di Ferrara (escluse le strade ‘corridoio’) sarà vietata la circolazione dei veicoli maggiormente inquinanti.

I veicoli interessati dai divieti di circolazione sono in particolare quelli a benzina pre euro e euro 1, i diesel pre euro, euro 1, euro 2 ed euro 3 e i ciclomotori pre euro.

L’ordinanza adottata dal Comune di Ferrara (in vigore dall’1 ottobre 2017 al 31 marzo 2018) contiene l’indicazione di una serie di itinerari stradali esclusi dai divieti di circolazione, oltre a una serie di deroghe relative a veicoli utilizzati per determinati tipi di servizi e trasporti. Tra i mezzi esclusi dalle limitazioni, oltre agli “autoveicoli con almeno tre persone a bordo (car-pooling) se omologate a quatto o più posti oppure con almeno 2 persone a bordo se omologati a 2/3 posti”, figurano quelli a metano o gpl e quelli elettrici o ibridi con motore elettrico.

Le prossime domeniche ecologiche a Ferrara sono previste per il 5 novembre 2017, il 3 dicembre 2017, il 14 gennaio 2018, il 4 febbraio 2018 e il 5 marzo 2018.

Per ulteriori dettagli v. CronacaComune del 29 settembre 2017

BANDO DI GARA – Tutta la documentazione consultabile sul sito del Comune di Ferrara

Gara per l’affidamento del servizio di sgombero neve e trattamento antighiaccio

05-10-2017

Scadranno venerdì 10 novembre 2017 i termini per partecipare al bando relativo all’affidamento del servizio di sgombero neve e trattamento antighiaccio nell’ambito del piano emergenza neve e ghiaccio predisposto dal Comune di Ferrara per tre anni.

L’apertura dei plichi avverrà martedì 14 novembre 2017 alle 10.

Gli avvisi, pubblicati il 4 ottobre, sono consultabile con la relativa documentazione sul sito www.comune.fe.it alla voce ‘Bandi di gara’ all’indirizzo servizi.comune.fe.it.

(a cura del Servizio Appalti, Provveditorato e Contratti del Comune di Ferrara)

PALAZZO SCHIFANOIA – Spettacolo sabato 7 ottobre alle 19 e 21. Chiusura biglietteria per visite museo alle 14.30

“Serie di Vuoti”, una performance site specific in scena a Schifanoia

05-10-2017

>> Per consentire l’organizzazione dello spettacolo di danza nella giornata di sabato 7 ottobre la biglietteria per le visite a Palazzo Schifanoia chiuderà alle 14.30 (chiusura del palazzo alle 15).

Sabato 7 ottobre alle 19 e alle 21 il Salone dei Mesi di Palazzo Schifanoia (via Scandiana 23, Ferrara) ospiterà “Serie di Vuoti”, una performance ‘site specific’, pensata proprio per questo spazio dalla compagnia CollettivO CineticO e realizzata in collaborazione con il Teatro comunale e i Musei di Arte Antica di Ferrara all’interno del progetto GONG: più appuntamenti tra loro collegati che vogliono essere un omaggio a Ferrara e ai suoi capolavori, ma anche l’occasione per sottolineare le insospettabili affinità del Rinascimento Ferrarese con una cultura temporalmente e geograficamente lontana come la medicina tradizionale cinese.

LA SCHEDA  a cura degli organizzatori
Il Salone dei Mesi diverrà teatro di un incontro tra culture, costumi e visioni. Un rito collettivo e individuale che unisce la tradizione ferrarese con la pratica della medicina cinese. Un percorso contemplativo e interattivo tra iconografia, danza, shiatsu, musica rinascimentale ed elettronica.
Le scene saranno ispirate allo spettacolo Benvenuto Umano, in cartellone mercoledì 11 ottobre 2017 al Teatro Comunale, che esplora la meraviglia delle connessioni tra mondi lontani eppure con molti tratti comuni (l’iconologia rinascimentale del Salone dei Mesi e la medicina tradizionale cinese, riti pagani e culture orientali).
Lo spettacolo “Serie di Vuoti” avrà la durata di circa 30 minuti. Due le repliche: alle 19 e alle 21.
Per ragioni di sicurezza connesse alla capienza del Salone sarà consentito l’ingresso ad un massimo di 70 persone.

Per info e prevendita: biglietteria del Teatro Comunale da contattare dalle 17 alle 19, tel. 0532 202675. Per gli ingressi al museo vedi scheda sulla pagina del Museo Schifanoia.

>> Per consentire l’organizzazione dello spettacolo di danza nella giornata di sabato 7 ottobre la biglietteria per le visite a Palazzo Schifanoia chiuderà alle 14.30 (chiusura del palazzo alle 15).

MUSEO DI STORIA NATURALE – Sabato 7 ottobre alle 9.30 negli spazi di via De Pisis. Ingresso libero

“Il futuro del Delta del Po” in un convegno

05-10-2017

Sabato 7 ottobre 2017 dalle 9.30 alle 13.30 si terrà al Museo di Storia Naturale di Ferrara (via De Pisis 24, Ferrara) il convegno “Il futuro del Delta del Po”. Si parlerà di tutela della biodiversità e del paesaggio, di equilibrio idrogeologico e sviluppo sostenibile. L’ingresso è libero.

A parlare di questi temi interverranno il direttore del Museo civico di Storia Naturale di Ferrara Stefano Mazzotti, il direttore del Dipartimento Culture del Progetto dello IUAV di Venezia Carlo Magnani, il presidente Società Idrologica Italiana (già ordinario di Idrologia presso la facoltà di ingegneria dell’Università di Bologna) Ezio Todini, il fondatore di Focus Lab ed esperto di Green Economy e processi partecipativi Walter Sancassiani.

Per info: segreteria organizzativa del WWF, Carmelina Pani, mail c.pani@wwf.it, tel. 06 84497454

 

 

 

SERVIZI ALLA PERSONA – Le modalità per accedere al contributo regionale che si affianca al SIA nazionale

“RES – Reddito di solidarietà”, un percorso di sostegno e riscatto per i cittadini in difficoltà

05-10-2017

Si chiama “RES” (Reddito di solidarietà) e dal 18 settembre, grazie alla legge regionale “Misure di contrasto alla povertà e di sostegno al reddito”, prevede per singoli cittadini e famiglie con ISEE pari o inferiore a 3.000 euro l’anno la possibilità di richiedere, a fronte dell’impegno in un progetto di reinserimento sociale o lavorativo da un minimo di 80 euro al mese per i nuclei di una sola persona, fino a un massimo di 400 euro al mese per famiglie con cinque o più componenti.

Per illustrare nel dettagli questa azione introdotta dalla legge regionale approvata nel settembre scorso, all’incontro di presentazione svoltosi in residenza municipale giovedì 5 ottobre sono intervenuti l’assessore Chiara Sapigni, il sindaco del Comune di Ro Antonio Giannini, la sindaca del Comune di Voghiera Chiara CavicchiFabrizio Samaritani di Asp Ferrara, Norma Bellini di Assp Terre e Fiumi, la direttrice del Distretto Centro Nord dell’azienda Ausl Ferrara Chiara Benvenuti e Mauro Vecchi (dirigente comunale, resp. Ufficio di Piano)..

“Dopo un anno di esperienza con il contributo governativo SIA – ha affermato l’assessora Sapigni – oggi possiamo mettere in campo un altro strumento con risorse regionali che non è semplice ‘assistenzialismo’ ma avvia le persone coinvolte a un percorso di autonomia di riscatto dalla propria posizione di difficoltà”. I sindaci di Ro Ferrarese e Voghiera, Giannini e Cavicchi hanno sottolineato “come questo intervento regionale sia più vicino alle esigenze dei cittadini perchè meglio personalizzato insieme alla necessità di diffonderne la conoscenza con informazioni capillari”.

La dirigente Ausl Ferrara Benvenuti ha invece messo in luce come “un intervento di contrasto della povertà come quello proposto possa contribuire a migliorare i livelli di salute dei cittadini. Ecco perchè anche gli operatori sanitari diffonderanno la conoscenza di questi strumenti”.

I rappresentanti degli enti operativi (Asp Fe e Assp) hanno infine descritto i dati relativi all’accesso ai contributi e le modalità operative per ottenerli.

 

LA SCHEDA (a cura dell’Assessorato alla sanità e Servizi alla Persona)

IL RES (REDDITO DI SOLIDARIETÀ): IN EMILIA ROMAGNA SI AGGIUNGE AL SIA (SOSTEGNO INCLUSIONE ATTIVA)

Da un anno in tutta Italia è attivo il SIA (Sostegno Inclusione Attiva), misura nazionale di contrasto alla povertà.

– CHI PUÒ FARE DOMANDA:

Il richiedente deve avere le seguenti caratteristiche :

–         essere residente in Italia da almeno due anni al momento di presentazione della domanda.

–         essere cittadino italiano o comunitario o suo familiare titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero cittadino straniero in possesso del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo;

Per tutta la durata del beneficio, il richiedente deve fare obbligatoriamente parte di un nucleo familiare che abbia:

–        L’ISEE in corso di validità del nucleo familiare inferiore o uguale a 3.000 euro.

–        la presenza di un componente di età minore di anni 18,

–        o la presenza di una persona con disabilità e di almeno un suo genitore,

–        o la presenza di una donna in stato di gravidanza accertata (attraverso documentazione medica attestante lo stato di gravidanza rilasciata da una struttura pubblica, che nel caso sia l’unico requisito la domanda potrà essere presentata non prima di 4 mesi dalla data presunta del parto).

– BENIFICIO CONCESSO:

Il beneficio è concesso bimestralmente in ragione della numerosità del nucleo familiare beneficiario: l’importo è pari ad 80 euro mensili per ogni componente del nucleo fino da un massimo di 400 euro per nucleo (sotto forma di una carta di spesa ricaricabile). Il beneficio è concesso per un massimo di 12 mesi. L’ente erogatore del beneficio è INPS.

– PROGETTO DI PRESA IN CARICO:

Per ricevere il beneficio è obbligatorio un “progetto di presa in carico”. Tale progetto è predisposto dal Servizio Sociale e dalle Politiche del Lavoro ed è finalizzato a concorrere al superamento della condizione di povertà, al reinserimento lavorativo e all’inclusione sociale.

Il “progetto di presa in carico” è predisposto con la partecipazione dei componenti del nucleo familiare ed è dagli stessi sottoscritto per adesione. La mancata sottoscrizione del progetto è motivo di esclusione dal beneficio. Il progetto richiede l’impegno a svolgere specifiche attività:

a)     frequenza di contatti con i competenti servizi del Comune responsabili del progetto;

b)     iniziative di ricerca attiva di lavoro;

c)     adesione a iniziative per il rafforzamento delle competenze;

d)     accettazione di congrue offerte di lavoro;

e)     frequenza e impegno scolastico;

f)       adozione di comportamenti volti alla tutela della salute.

Dal 18 settembre la Regione Emilia Romagna integra la misura del Governo con uno strumento analogo chiamato RES (REddito di Solidarietà) proponendo gli stessi benefici che si allargano a:

  • Tutti i nuclei familiari – anche unipersonali
  • di cui almeno un componente sia residente in Regione Emilia – Romagna da almeno 24 mesi
  • con ISEE inferiore o uguale a 3.000 euro che non siano già beneficiari del SIA.

 

– ALCUNI DATI

DOMANDE SIA (dal 2 settembre 2016)

Ente territoriale Domande Inoltrate all’INPS Accolte Progetti già avviati
Associazione “Terre Estensi” (ASP) 321 187 163
Unione “Terre e Fiumi” (ASSP) 112 67 56

 

DOMANDE RES (dal 18 settembre 2017)

Ente territoriale Domande Inserite sul portale della Regione
Associazione “Terre Estensi” (ASP) 48
Unione “Terre e Fiumi” (ASSP) 25

 

LA DOMANDA (per SIA e RES) VA INSERITA DA OPERATORI ABILITATI DIRETTAMENTE SUL PORTALE DEDICATO.

Per accelerare l’inserimento della domanda si chiede di presentarsi con una copia di:

  • ISEE in corso di validità
  • titolo di soggiorno per cittadini stranieri

– DOVE ANDARE?

1)     Associazione “Terre Estensi” (Comuni di Ferrara, Masi Torello, Voghiera).

            La domanda va presentata ESCLUSIVAMENTE AD ASP “Centro Servizi alla Persona”   su appuntamento:

  • telefonando 0532.799505/799515
  • accedendo agli uffici amministrativi di ASP Corso Porta Reno 86 – Ferrara tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e anche il martedì e giovedì pomeriggio dalle ore 14.30 alle ore 16.00.

2)     Unione “Terre e Fiumi” (Comuni di Copparo, Berra, Ro, Jolanda di Savoia, Tresigallo, Formignana)

La gestione  operativa con atto della Giunta Unione è stata delegata all’ASSP.

Le domande si possono presentare

  • presso i Punti Unitari di Accesso (PUA) dislocati nei 6 Comuni dell’Unione (Copparo, Berra, Ro, Jolanda di Savoia, Tresigallo, Formignana)
  • direttamente in ASSP, sede di Copparo, previo appuntamento al numero 0532/871610

– MOTIVI DI ESCLUSIONE:

  • Presenza nel nucleo familiare di un beneficiario di NAspI (Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego) o di altri ammortizzatori sociali (es. ASDI – Assegno Sociale di Disoccupazione per i beneficiari di NASpI, indennità di mobilità).
  • Godimento da parte di componenti di altri trattamenti economici, di natura previdenziale, indennitaria e assistenziale, quando il valore complessivo delle erogazioni percepite dal nucleo familiare nel mese antecedente la richiesta, superiore a 600 euro mensili.
  • Unicamente per il SIA: Possesso di autoveicoli immatricolati la prima volta nei dodici mesi antecedenti la richiesta, o in possesso di autoveicoli di cilindrata superiore a 1.300 cc, nonché motoveicoli di cilindrata superiore a 250cc. immatricolati nei tre anni antecedenti.
  • Unicamente per il RES: essere beneficiario del SIA.

 

POLIZIA MUNICIPALE – Operazione di controllo nel parcheggio Centro Storico

Ordine di allontanamento per parcheggiatore abusivo

05-10-2017

Grazie ad una nuova operazione anti abusivismo della Polizia Municipale ieri, mercoledì 4 ottobre, è stato emesso un ordine di allontanamento nei confronti di un ventiduenne di nazionalità nigeriana che nel parcheggio Centro Storico svolgeva attività di parcheggiatore senza averne titolo.

Al momento del controllo un ufficiale e due agenti in borghese si sono avvicinati a quattro uomini che, alternandosi fra loro, contattavano gli utenti del parcheggio per indirizzarli nello stallo libero e aiutarli alle casse, chiedendo quindi un contributo per queste attività.

Così pure è avvenuto per uno del personale in borghese che, dopo aver dato alcune monete ad uno di questi uomini, si è qualificato e gli ha contestato l’attività abusiva A quel punto l’uomo ha allertato gli altri parcheggiatori abusivi che sono fuggiti e ha ostacolato le operazioni di contestazione dei rappresentanti della Municipale, costretti a chiamare in supporto altro personale in divisa. Il giovane infatti si rifiutava di fornire documenti in quanto il suo permesso di soggiorno era scaduto.

Accompagnato in seguito in Questura l’uomo (O.F.) è stato compiutamente identificato, e alla stessa Questura sono rimaste in carico le comunicazioni all’Autorità Giudiziaria.

La Polizia Municipale ha invece applicato la legge 48/2017 (detta anche Legge Minniti) contestando all’uomo, che ha residenza a Ferrara, la sanzione pecuniaria di euro 1000 e l’ordine di allontanamento dalla zona per 48 ore.

(Nota a cura del Corpo di Polizia Municipale Terre Estensi)

INTERPELLANZE – Presentate dai gruppi FI e SI in Consiglio comunale

Richieste in merito a vigilanza davanti alle scuole e alle morti da overdose

05-10-2017

Queste le interpellanze pervenute:

– la consigliera Peruffo (gruppo Forza Italia in Consiglio comunale) ha interpellato il sindaco Tiziano Tagliani e l’assessora alla Pubblica istruzione Cristina Corazzari in merito al servizio di vigilanza della Polizia Municipale presso l’Istituto Scolastico “Smiling” di corso Porta Mare;

– il consigliere Fiorentini (gruppo Sinistra Italiana in Consiglio comunale) ha interrogato il sindaco Tiziano Tagliani e l’assessora a Sanità e Servizi alla persona Chiara Sapigni in merito alle morti da overdose.

>> Pagina riservata alle interpellanze/interrogazioni presentate dai Consiglieri comunali e relative risposte (a cura del Settori Affari Generali/Assistenza agli organi del Comune di Ferrara)

SPORT E SICUREZZA – Dal 10 ottobre al 12 dicembre in via Zucchini 23c a Ferrara

Corso di difesa personale per tutti con le tecniche Ju-jitsu

05-10-2017

Un corso di difesa personale con le tecniche dello Ju jitsu quello organizzato dall’associazione sportiva dilettantesca Centro studi ricerche Ju-Jitsu sezione di Ferrara dal 10 ottobre al 12 dicembre tutti i martedì dalle 20.40 alle 21.40. Il corso è gratuito e viene chiesto solo un contributo di associazione e assicurazione.

COMUNICATO a cura degli organizzatori
“Per tutti coloro che vogliano iniziare ad approcciarsi alla difesa personale l’asd CSR Ju Jitsu Italia sezione di Ferrara organizza un corso di difesa personale con il patrocinio del Comune di Ferrara, del CONI Comitato Regionale Emilia Romagna, del Panathlon club di Ferrara e in collaborazione con Uisp Comitato provinciale di Ferrara.
Il corso si terrà dal 10 ottobre al 12 dicembre 2017 il martedì sera dalle 20.40 alle 21.40 nella palestra di via Zucchini 23c (tra la Motoland e la pasticceria Mirè, zona Via Eridano, Via Modena).
Il corso è tenuto dal maestro Davide Conti, cintura nera 7° dan, e riguarda i rudimenti e le tecniche base di difesa personale attraverso le tecniche ju-jitsu.
Il corso è gratuito e l’associazione chiede ai partecipanti unicamente un contributo di 20 euro, comprensivo di quota associativa.

Per info e iscrizioni: sito www.jujitsu.fe.it, email mail@jujitsu.fe.it, cell. 347 8933688

CULTURA E SPORT – Sabato 7 ottobre alle 10.30 dalla sede del nuovo centro in via Putinati 161/B

Street workout: ginnastica con cuffie immersi nella bellezza di Ferrara

05-10-2017

(Nota a cura degli organizzatori)
Un evento di “Street Workout” per la prima volta a Ferrara ad inaugurare il nuovissimo centro yoga e movimento Moat con il Patrocinio del Comune di Ferrara-Assessorato allo Sport.
Sabato 7 ottobre dalle 10.30 alle 13, il nuovo centro appena aperto a Ferrara, inaugura la prima stagione sportiva con un’evento che unisce l’amore per l’attività fisica a quello per la cultura e la salvaguardia del patrimonio artistico della città e di tutta la nazione. Ginnastica con cuffie wireless immersi nella bellezza di Ferrara.
Beatrice, Daria, Nicola , Rossana e tutto lo staff vi invitano a sperimentare questo nuovo modo di tenersi in forma e fare movimento (Moat) che prevede esercizi da svolgere con le cuffie nelle orecchie. Gli istruttori danno le indicazioni con un microfono e la voce arriva in cuffia, insieme alla musica.
In questa edizione ci sarà anche una guida turistica che nelle parti camminate tra una mini-lezione e l’altra, itineranti, darà indicazioni, curiosità e notizie storiche sui più bei monumenti della nostra bellissima città. Un aiuto prezioso viene dato dal responsabile Ufficio ricerche storiche del Comune di Ferrara, Francesco Scafuri, che con il materiale raccolto nei suoi bellissimi libri, ci ha regalato notizie preziose per aumentare le nostre conoscenze storiche di Ferrara.
Con l’allenamento di strada quindi, marciapiedi, panchine e scalinate diventano attrezzi per mantenersi in forma. Ginnastiche dolci come yoga, pilates, ginnastica posturale e anche fitness musicali come Jazzercise e Zumba saranno i protagonisti della mattinata di fitness e cultura promossa dal centro Moat.
Un percorso che parte dalla sede di Moat – Yoga e movimento in via Putinati 161/B dove dalle 9 alle 10 di sabato 7 ottobre, verranno distribuite le cuffie ai partecipanti (previa iscrizione e ritiro di un documento di identità personale).
In caso di maltempo forte, l’evento verrà rimandato al giorno dopo, domenica 8 ottobre stessa ora. Alle 10.15 il gruppo si avvierà dal centro Moat passando dal ponte in viale Volano al sottomura, verso Porta Paola da dove inizia il percorso ufficiale con un Risveglio muscolare fatto di movimenti dolci e allungamenti.
Si riparte passando da Porta Reno e arrivando a piazza Trento Trieste. Qui ci sarà una prima stazione con mini-lezione di 15-20 minuti. Il ritmo e la musica saranno i protagonisti con Jazzercise e Zumba a portare gioia nell’allenamento e anche un po’ di sudore…
Si prosegue in corso Martiri con alternanza della guida turistica al microfono e secondo stop in piazza Savonarola/area Castello Estense.
Mini lezione di Yoga tutta in piedi per allungare, rafforzare la muscolatura e riallineare la postura. Il respiro diventa il protagonista e la consapevolezza del movimento viene migliorata.
Passando davanti al nostro meraviglioso Teatro Comunale in restauro, si prosegue verso corso Ercole I d’Este con le relative notizie storiche e curiosità, si arriva a Parco Massari senza dimenticare Palazzo dei Diamanti, preziosa location artistica e sede culturale della nostra città.
A Parco Massari, vicino agli splendidi cedri ormai considerati i nostri “bis-bis-nonni” , meravigliosi esseri puri che donano bellezza e purificano l’aria, faremo l’ultima sosta con mini-lezione di Pilates e ginnastica posturale (terreno permettendo, dipenderà dall’umidità poiché questa sosta prevede il lavoro a terra. Gli istruttori si riservano di modificare il programma in base alle condizioni atmosferiche e del terreno). Potrebbe servire un materassino o semplicemente si userà l’erba del prato.
Da Parco Massari si riprende la camminata guidata verso piazza Ariostea e poi da corso Porta Mare si raggiunge il sottomura e si cammina fino al ponte di San Giorgio, viale Volano e si attraversa il ponticello che arriva su via del Melograno e da lì a sinistra l’accesso diretto al parcheggio privato del centro Moat.
Riconsegna delle cuffie agli organizzatori e dei documenti ai partecipanti e poi… festa.
All’arrivo infatti tutti i partecipanti all’evento verranno accolti da un rinfresco rifocillante e reidratante.
Lo staff di Moat festeggia con i proprio soci e tutti i partecipanti allo “Street workout” l’apertura del centro e la prima stagione di attività in via di svolgimento e tutta da creare e vi aspetta per la prossima edizione di Street workout con nuove sorprese.
Costo dell’evento: 15 euro, i primi 50 iscritti ricevono la maglia dell’evento in omaggio.
Per iscrizioni e info: centro Moat, cell. 335 5417612 Ross, 338 7172028 Daria, 338 1410996 Bea, 333 4969479 Nicola.

CELEBRAZIONI ROSSETTIANE – Già consultabile anche il sito web sul grande architetto ferrarese

Con la nuova App dedicata a Biagio Rossetti una bussola digitale per visitare le sue architetture in città

05-10-2017

A cinquecento anni dalla morte, Biagio Rossetti non smette di stupire, approdando al mondo del digitale con una nuova app e un sito web tutti dedicati alle sue grandi creazioni architettoniche. A commissionarne la realizzazione, all’azienda start up SmartFactory, è stato il Comitato Tecnico-scientifico per le celebrazioni del cinquecentenario della morte del celebre architetto ferrarese, che ha così voluto contribuire a divulgare la conoscenza delle opere rossettiane, offrendo inoltre, tramite l’app, una guida video e audio a portata di clic, per facilitare la visita di alcune delle principali architetture monumentali Ferraresi.
Tutti i dettagli del progetto relativo al sito www.biagiorossetti500.it e alla relativa app sono stati illustrati stamani in conferenza stampa dall’assessore comunale ai Lavori pubblici e Beni monumentali Aldo Modonesi, dal presidente del Comitato tecnico-scientifico per le celebrazioni rossettiane Francesco Ceccarelli e da Vittorio Cavani di SmartFactory, alla presenza anche di Daniele Ravenna e Michele Pastore.
“Quello del sito web è uno dei principali progetti del Comitato – ha ricordato l’assessore Modonesi – che fin dalla sua costituzione si era prefissato l’obiettivo di portare avanti un percorso di approfondimento e scoperta sull’opera del grande architetto ferrarese, che fosse in grado di lasciare segni concreti e duraturi a beneficio della città, a conclusione delle celebrazioni. Percorso che stiamo compiendo da un lato attraverso grandi opere di recupero, restauro e riapertura di edifici monumentali, come quella di San Cristoforo alla Certosa appena partita, e dall’altro realizzando strumenti multimediali per la diffusione della conoscenza del patrimonio rossettiano che resteranno a disposizione dei ferraresi e dei turisti e saranno costantemente implementati”.
Nel presentare i due nuovi strumenti Francesco Ceccarelli ha ricordato anche la figura di Carlo Bassi, presidente onorario del Comitato, recentemente scomparso. “Lo ricordiamo, fra l’altro, – ha dichiarato Ceccarelli – per la sua inesauribile capacità divulgativa e per averci indirizzato verso l’utilizzo dei nuovi strumenti tecnologici come mezzi per avvicinare in particolare i più giovani alla cultura”. “In vista della grande mostra che abbiamo in programma su Biagio Rossetti – ha continuato Ceccarelli – abbiamo voluto creare un sito web destinato a diventare, grazie a progressive implementazioni, il più completo e organico sistema documentario on line sul grande architetto ferrarese, con tutta la produzione relativa alla sua opera, tra foto di alta qualità, documenti recuperati dagli archivi di Ferrara, Modena e Venezia, e testimonianze di vario genere, anche video. Accanto al sito, abbiamo poi voluto dar vita all’app che ne rappresenta il braccio operativo e che sfrutta l’innovativa tecnologia dei beacon, dispositivi che funzionano da ponti wi-fi per chi si avvicina con il proprio smartphone o tablet ai luoghi rossettiani fornendo informazioni approfondite e stimolando gli interessati a recarsi a visitare da vicino i monumenti”. “Abbiamo già installato più di una ventina di beacon in corrispondenza di altrettanti edifici rossettiani in città – ha precisato Vittorio Cavani -. Si tratta di dispositivi, con funzione proattiva, in grado di microlocalizzare l’utente fino a 60 metri di distanza, per poi offrire contenuti video e audio sui relativi monumenti”.

VIABILITA’ – Provvedimenti in vigore il 5 e 6 ottobre 2017

Via Cassoli chiusa al transito per lavori allo stadio

05-10-2017

Per consentire lo svolgimento di lavori di adeguamento allo Stadio comunale Paolo Mazza, nelle giornate di giovedì 5 e venerdì 6 ottobre 2017 via Cassoli a Ferrara sarà chiusa al transito nel tratto compreso tra corso Vittorio Veneto e via Ortigara (eccetto gli autorizzati).

La libera circolazione delle persone: follia, necessità o diritto?

di Gianni Belletti

05-10-2017

Ritengo che sia folle far gestire da privati la permanenza nel nostro territorio dei richiedenti asilo.

Prima di argomentare la mia posizione vorrei citare quanto Roger Cohen ha scritto sul NYT un paio di anni fa, circa la “minaccia” immigrazioni negli USA : “Grandi bugie generano grandi paure che producono grandi bramosie per grandi uomini forti” (1), come premessa e come lente per riflettere sul seguito.

Nel 2007, il Commissario Europeo per la Giustizia dichiarò :”La sicurezza (dei confini della Unione Europea) non è più un monopolio del settore pubblico, è parte del bene comune, e la responsabilità per la sua realizzazione deve essere condivisa tra settore pubblico e privato”(2)

Perchè questo personaggio se ne esce con battute simili ?

Secondo me è interessante riflettere sugli studi che Saskia Sassen ha condotto sulla società degli Stati Uniti, dopo l’avvio del processo delle privatizzazioni delle carceri, avviato circa 40 anni fa.

Risultano dati agghiaccianti: “ad oggi (2014), 1 americano su 100 è incarcerato, o in una prigione statale o in una prigione federale o detenuto in una cella locale in attesa di giudizio. Se a questi aggiungiamo coloro che sono sottoposti ad altre forme di privazione della libertà (arresti domiciliari e liberà vigilata), il totale arriva a 7 milioni di americani, 1 ogni 31.. E se contiamo tutti coloro che hanno avuto problemi con la giustizia, arriviamo a 65 milioni di persone, cioè uno su 4….se avessimo bisogno di una prova per testimoniare tale stato eccezionale, il proliferare di prigioni private ne sarebbe naturalmente la prova”(3)

Il “Transnational Institute “(4) ha valutato il mercato per la sicurezza dei confini nel 2015 in 15 miliardi di euro, con proiezioni di 29 miliardi per il 2022.

Per renderci conto della “dimensione” di questi numeri, è interessante paragonarli con le stime che l’Interpol e L’Europol hanno segnalato , sempre per il 2015, circa il turnover generato dal traffico dei migranti: siamo tra i 5 ed i 6 miliardi di euro.(5)

Vuol dire che il mercato del controllo delle frontiere è almeno tre volte più redditizio del mercato dei trafficanti di uomini.

Ora è possibile che questo alto funzionario europeo non sapesse di cosa stava parlando ?

Tra l’altro è possibile che non conoscesse il lavoro di Elinor Ostrom sui beni comuni ?(6)

Più che parlare di sicurezza come bene comune, bisognerebbe considerare i migranti che oggi arrivano nel nostro territorio come “bene pubblico”, se pensiamo che l’anno scorso il 40% degli arrivi in Italia sono stati bambini. Se fossimo intelligenti investiremmo su di loro, prima di tutto sulla loro istruzione.

Di fatto in Europa si è proceduto a trasferire “porzioni” di gestione della sicurezza dei confini e delle persone richiedenti asilo, al settore privato : la Gran Bretagna ha fatto la parte del leone; la Svezia, oggi, è l’unico paese che ha ripubblicizzato la sicurezza dei confini e la gestione dei richiedenti asilo.

In Italia, lo stato mantiene la sorveglianza, l’identificazione e il mantenimento dell’ordine, ma ha delegato la sicurezza, le pulizie, il catering, il mantenimento delle strutture, l’attenzione medica e l’aiuto legale.

Fino agli anni 80 era la Croce Rossa che si incaricava dei richiedenti asilo politico; poi, di fronte all’aumento delle richieste e per la mancanza di risorse umane, ha favorito il coinvolgimento delle Cooperative Sociali.

Negli ultimi 15 anni, le Cooperative Sociali sono via via soppiantate da multinazionali già presenti nel settore della sicurezza nei paesi anglosassoni (4xS, Tascor, Mitie, Serco, Geo) (7).

Queste multinazionali stanno progressivamente estromettendo da questo “mercato” le cooperative sociali perché arrivano ad offrire il 20-30% in meno nei bandi di concorso, che vengono assegnati in base all’offerta più bassa (un caso per tutti quello del CIE di Roma che ha estromesso la cooperativa sociale “Auxilium” che richiedeva 41 € a persona al giorno, contro i 28,80 € della società legata alla multinazionale GEPSA , filiale di SUEZ).

Queste multinazionali possono permettersi economie di scala impensabili ad altre realtà economiche, quindi possono offrire prezzi più bassi e strappare ad altri il “mercato”.

Lunaria stima che tra il 2005 e il 2011 lo Stato Italiano ha speso 1 miliardo di dollari nel sistema della detenzione dei migranti (8).

Ma come siamo arrivati a questa situazione al limite del paradosso ?

Credo che il motivo principale stia nel fatto che è assurdo consentire che praticamente la sola possibilità che ha un migrante di entrare nell’Unione europea sia facendo richiesta di asilo politico ( a meno che non faccia parte della élite economica del suo paese naturalmente).

Il sociologo Carlo Melegari, tra gli altri in Italia ed in Europa, ritiene giustamente che bisognerebbe percorrere strade differenti, potenziando le nostre rappresentanze diplomatiche nei paesi del “Sud” del mondo, dando l’opportunità di ottenere visti provvisori di qualche mesi o qualche anno, a condizione di avere dati anagrafici certi, luogo di destinazione e persona che si incarica dell’accoglienza, a condizione di avere una cauzione che viene persa nel caso non si rispettino gli accordi.

Si potrebbe quindi dare al migrante la possibilità di viaggiare con i mezzi ordinari, con visto legale, si potrebbe dare la possibilità di lavorare in regola; avremmo nel territorio persone che non sarebbero a carico dello Stato. (9)

Non dimentichiamo che il migrante non è né un potenziale delinquente, né un potenziale deficiente. (Viktor Orban ha dichiarato “tutti i terroristi sono migranti” (10))

Poi, certo, rimarrebbero i richiedenti asilo per quegli stati dove non sussistono le condizioni per avere delle rappresentanze diplomatiche o dove regimi dittatoriali, carestie, guerre impedirebbero una circolazione nella legalità. In questi mesi l’Italia sta organizzando la gestione dei migranti con un paese, quale la Libia, che non ha mai firmato la Convenzione di Ginevra(11).

Proposte simili purtroppo spaventano prima di tutto i partiti politici, complici i mezzi di informazione che presentano gli attuali flussi migratori come se stessimo assistendo ad un’invasione.

Eppure i numeri dicono altro: nel 2015, nel mondo, ci sono stati 244 milioni di migranti (il 3% della popolazione mondiale). Alle porte dell’Unione Europea, nel 2015, si sono presentate 1 milione di persone, pari allo 0,2% della sua popolazione di 510 milioni.

Nel 2016 in tutta l’Unione Europea si sono registrate 204.300 domande di asilo politico. (13)

In Italia, nei primi 6 mesi del 2016 ci sono stati 70.222 arrivi sulle nostre coste, contro gli 83.360 dei primi 6 mesi del 2017. (13)

Se poi guardiamo fuori Europa, ci accorgiamo che , in fondo, non facciamo proprio tutto questi sforzi.

Saskia Sassen ha fatto un calcolo interessante: nel 2012, i profughi accolti dal Pakistan per un dollaro Usa di Pil/per capita sono stati 605;per la Repubblica Democratica del Congo 399, per il Kenia 321, per la Germania, che è il più ricco degli stati europei, sono stati 15. (14)

Allora perché questa risposta “securitaria” alle immigrazioni, costata 5000 morti nel mediterraneo solo nel 2016 ?

Perchè abbiamo reso “normale” la detenzione dei migranti ?

Personalmente la risposta che credo di poter dare è la seguente: la libera circolazione delle persone non è funzionale alla libera circolazione delle merci (e dei servizi) e del capitale .

Un esempio, per quanto semplice e banale , può essere di aiuto. Un investitore per la produzione di una T-shirt non investe in California, dove la mano d’opera costa 20 dollari l’ora, ma in Bangladesh, dove costa 0,50 dollari l’ora. Investe in Bengladesh, per vendere in California, cioè sposta liberamente capitale e merci. Se si potesse spostare liberamente anche quell’operaio pagato 0,50, il gioco non si potrebbe più fare.

Oggi se osiamo opporci alla libera circolazione delle merci e del capitale, saremmo tacciati di primitivi; eppure Keynes, a Bretton Woods è riuscito a garantire 30 anni (“gloriosi”) di stabilità e crescita economica a tutto l’occidente, limitando la libertà di circolazione delle merci e del capitale (l’altro suo intento, con l’istituzione di una unità di conto internazionale, il “bancor”, per impedire agli stati di andare o in surplus o in deficit commerciale e quindi finanziario, non è passato per il peso politico degli Usa).

“Aiutiamoli a casa loro” vuole dire questo : permettiamo a tutti i paesi di tutelare le proprie manifatture, imponendo dazi a quanto viene dall’estero, e freniamo l’impeto di “investire” che viene sempre più forzato dalla finanza internazionale, alla caccia di profitti sempre maggiori, ignari della salvaguardia ambientale..

“Aiutiamoli a casa loro” vuole dire per noi pagare più care tutte le merci, comprese le materie prime

Il rischio reale, credo, sia arrivare ad accettare che esistono due tipi di cittadini: alcuni hanno più diritti di altri. Oggi l’italiano più di un “marocchino” nell’avere assegnato un alloggio popolare, domani qualcun altro più di noi nell’ottenere un diritto da parte della collettività.

La libera circolazione delle persone è un diritto. Oggi viviamo in un mondo globalizzato in un regime di apartheid, in cui un quinto della popolazione mondiale, fra cui noi, possiamo praticamente andare dove vogliamo, quando vogliamo, mentre gli altri 4/5 non lo possono fare.

Se fossimo più attenti, ci accorgeremo però che la libera circolazione delle persone è anche una necessità. A questo proposito vorrei concludere citando Ivan Krastev : “La globalizzazione ha trasformato il mondo in un villaggio, ma questo villaggio vive sotto una dittatura, la dittatura delle comparazioni mondiali. Le persone non confrontano più la propria vita con quelle dei vicini, ma con quella degli abitanti più ricchi del pianeta.

In questo nostro mondo interconnesso, l’immigrazione è la nuova rivoluzione: non una rivoluzione novecentesca delle masse, ma una rivoluzione verso l’esterno, compiuta da individui e famiglie, e ispirata non dalle immagini del futuro dipinte dagli ideologi ma dalle foto di Google Maps che ritraggono la vita dall’altro lato della frontiera. Questa nuova rivoluzione non ha bisogno di movimenti o di leader politici per avere successo. Così non dobbiamo sorprenderci se per molti sfortunati del pianeta attraversare i confini europei è molto più attraente di ogni utopia. Per un numero crescente di persone, l’idea di cambiamento significa cambiare il paese in cui si vive, non il governo sotto cui si vive” (15)

 

Gianni Belletti, Comunità Emmaus Ferrara

 

1)”Big lies produce big fears that produce big yearnings for big strongmen” . Roger Cohen , New York Times op-ed columnist, 31.12.2015

2) Rodier C., “Xénophobie business. A quoi servent les contro^les migratoires ? Paris La Découverte, 2012, p.34

3) Saskia Sassen : “Expulsions”, 2014, pos. 831

(4) istituto di ricerca per la difesa della democrazia, della giustizia e delloo sviluppo sostenibile,con base in Amsterdam: www.tni.org

(5) Joint Europol-Interpol Report, Migrant Smuggling Networks, May 2016, p.2

(6) “Governing the Commons” sui beni comuni, pubblici e collettivi, grazie al quale è stata insignita del Premio Nobel per l’economia , prima donna, tra l’altro a ricevere tale titolo.

(7) si veda Lydia Arbogast “Migrant Detention in the European Union: a Thriving Business”, Migreurop 2016

(8) Lunaria, Costi Disumani, La Spesa Pubblica per il contrasto dell’immigrazione irregolare, 2013

(9) si veda www.cestim.it

(10) Z. Bauman , “Strangers at Our Door”, 2016 pos 417

(11) Convenzione di Ginevra 1951, Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici (1966)

(12) www.migreurop.org

(13) Il Manifesto, 26.07.2017

(14) Saskia Sassen: “Expulsions”, 2014, pos 769

(15) La Grande Regressione, Feltrinelli, 2017, pag 100.

 

INTERROGAZIONE – Presentata dal gruppo M5S in Consiglio comunale

Richiesta in merito a sostanze stupefacenti e nuove dipendenze

05-10-2017

Questa l’interrogazione pervenuta:

– il consigliere F.Balboni (gruppo Movimento 5 Stelle in Consiglio comunale) ha interrogato il sindaco Tiziano Tagliani e l’assessora a Sanità e Servizi alla persona Chiara Sapigni  in merito a uso e abuso delle sostanze stupefacenti e nuove dipendenze.

>> Pagina riservata alle interpellanze/interrogazioni presentate dai Consiglieri comunali e relative risposte (a cura del Settori Affari Generali/Assistenza agli organi del Comune di Ferrara)

Pettazzoni (Lega Nord): «Ascoltate le nostre richieste. Ora avanti con gli investimenti»

Da Lega Nord Emilia-Romagna

CENTO (FERRARA), 05-10-‘17.
«La risposta del Ministero della Salute, che ha accolto la proposta di deroga della Regione, salvaguardando i punti nascita dei comuni terremotati di Cento e Mirandola, sia ora l’occasione per investire sui due ospedali». A chiederlo è il consigliere regionale Ln, Marco Pettazzoni, che prima dell’estate aveva inviato un’interrogazione urgente, con la quale chiedeva all’assessore regionale alla Sanità, Sergio Venturi, di impegnarsi affinché il destino dei due punti nascita – del Santissima Annunziata di Cento, e del polo ospedaliero di Mirandola – fossero difesi da ipotesi di riduzione o chiusura. «Esprimiamo soddisfazione – continua Pettazzoni – per la decisione del Ministero, che ha evidentemente compreso il fatto che due centri terremotati (come Cento e Mirandola) meritino di poter continuare ad avere un punto nascite. Come avevamo sottolineato nella nostra interrogazione». Pettazzoni aveva peraltro richiesto che il Santissima Annunziata fosse dotato del personale necessario a garantire i servizi esistenti, anche di fronte a riduzioni periodiche di personale (durante le ferie estive) ed ai picchi influenzali, che costringono gli ospedali ferraresi ad apportare sospensioni di interventi programmati e non urgenti. «Ora che i punti nascita sono stati confermati dalle carte ministeriali – conclude Pettazzoni – ci auguriamo che la Regione investa risorse per mantenere i due ospedali di Cento e Mirandola funzionali ed efficienti, anche negli anni a venire».

FuturPera e BPER Banca, un’alleanza per la filiera

Da FuturPera

FERRARA – BPER Banca, alla guida di uno dei principali gruppi bancari italiani, è main sponsor di FuturPera 2017, a Ferrara Fiere dal 16 al 18 novembre 2017. «Un sostegno concreto a un evento che promuove lo sviluppo di un comparto e di una filiera produttiva molto importanti», spiega Antonio Rosignoli, Direttore Generale di Nuova Carife (Gruppo BPER).

«BPER Banca nasce nel 1867 – afferma Rosignoli – come Banca Popolare di Modena, in un territorio fortemente vocato all’agricoltura, e sin dalla sua nascita si è impegnata per essere un punto di riferimento per i professionisti del settore. Ora abbiamo formato una divisione centrale che si occupa di fornire una consulenza a 360 gradi: dal conto corrente “verde” sino all’intermediazione tra le aziende e i principali enti regionali, nazionali ed europei. Anche a Ferrara ho voluto un vero e proprio pool di esperti, che propongono soluzioni alle imprese per favorirne la crescita e farle andare sempre più verso un tipo di agricoltura innovativa, che mi piace definire 4.0».

Uno degli obiettivi di BPER Banca è dunque proseguire su questa linea, dimostrando sempre maggiore attenzione verso i cambiamenti e le necessità dei coltivatori. In questo contesto non poteva mancare il sostegno a un evento come FuturPera, dove si guarda al futuro di un comparto strategico.

«Quando l’Oi Pera, una delle organizzazioni più rappresentative in materia, ci ha proposto di sostenere il Salone Internazionale della Pera – continua Rosignoli – non potevamo che accettare e contribuire alla valorizzazione di un prodotto fondamentale per l’agricoltura del nostro Paese, per il quale vantiamo una tradizione riconosciuta in tutto il mondo. Negli ultimi anni, oltretutto, abbiamo riscontrato con grande soddisfazione un forte interesse da parte dei giovani che alimenta fortemente la speranza di innovazione, perché i ragazzi hanno voglia di fare e utilizzare tecniche e strumenti nuovi e moderni. Per questo – conclude il Direttore – incrementeremo ancora di più i servizi per dare maggiori opportunità di crescita al settore primario».

FuturPera è un evento ideato e organizzato da Oi Pera (Organizzazione Interprofessionale) e Ferrara Fiere e Congressi con il supporto di A&A Broker assicurativi, BPER Banca e Camera di Commercio di Ferrara.

Informazione in pillole sulla stomia

Da Agire Sociale

Informazione in pillole. E’ questo il titolo del ciclo di incontri brevi che l’Associazione Incontinenti Stomizzati Estense, organizza nei quattro sabati di ottobre per dare appunto pillole di informazione precise, chiare e mirate ai pazienti incontinenti e stomizzati e a tutte le persone interessate. Ogni incontro sarà interattivo con intervento iniziale del relatore esperto, a cui seguiranno domande e risposte tra relatore e partecipanti, presentazione delle novità in Casa Coloplast e rinfresco finale.
Il primo incontro sarà sabato 7 ottobre a cura di Consuelo Bonaveri, direttore vendite Farmacare, che ha affrontato l’arte della mimetizzazione, provocatoria esposizione di intimi creativi per indossare bene la stomia, seguirà sabato 14 ottobre, alle 9 presso Confesercenti, in via Darsena 178 a Ferrara, un focus sulla resilienza: adattamento dopo la stomia, a cura del Dottor Alessandro Copes, psicologo e psicoterapeuta dell’Università di Padova. Sabato 21 ottobre, dalle 9 al CSV in via Ravenna 52 a Ferrara, si parlerà di alimentazione con Piera Paola Trovato, specialista in stomatoterapia, riabilitazione del pavimento pelvico, cura della ferita. Il ciclo si concluderà sabato 28 ottobre, sempre alle 9 al CSV, con il tema ospedale e territorio, per conoscere il percorso integrato multidisciplinare nell’approccio al paziente portatore di stomia, quali prospettive future sul territorio.

Circolo Frescobaldi – Al via la stagione culturale e musicale

Da Circolo culturale Amici della musica Girolamo Frescobaldi

FERRARA – La stagione culturale e musicale del Circolo Frescobaldi si apre domenica 8 ottobre 2017 alle ore 17 presso la sede sociale di Via Foro Boario 87, Ferrara. È in programma una conferenza dal titolo: «Callas prima durate e dopo: la grande cantante e le sue imitatrici di ieri e di oggi».
L’iniziativa è promossa per ricordare il 40° anniversario della morte di Maria Callas, scomparsa a Parigi il 16 settembre 1977. Relatore sarà il giornalista e critico musicale Athos Tromboni.
Dopo la conferenza, il presidente del Circolo, Antonio Proietti, comunicherà i contenuti della nuova stagione musicale, che prenderà il via la domenica successiva nella Sala della Musica, con concerti sia di musica classica, sia corali, che di lirica e di jazz. La partecipazione alla conferenza sulla Callas è libera e gratuita e al termine del pomeriggio verrà offerto il consueto rinfresco a tutti gli intervenuti.

I Sex Mob di Steven Berstein festeggiano i vent’anni di carriera al Torrione con il nuovo ‘Cultural Capital’

Sabato 7 ottobre il primo main concert di stagione festeggia i vent’anni di carriera di uno dei gruppi più irriverenti del jazz d’oltreoceano, i Sex Mob. Capitanati dal trombettista statunitense Steven Bernstein, Briggan Krauss (sassofoni), Tony Scherr (basso elettrico) e Kenny Wollesen (batteria) presenteranno al pubblico del Torrione il nuovissimo Cultural Capital, composto perlopiù da brani originali che portano la firma del leader.

Sabato 7 ottobre (ore 21.30) il primo main concert di stagione spalanca le porte alla Grande Mela per festeggiare i vent’anni di carriera di uno dei gruppi più irriverenti del jazz d’oltreoceano, i Sex Mob: un quartetto nato quasi per caso, a metà anni ’90, in occasione di un lungo ingaggio alla Knitting Factory, celebre locale newyorkese diventato anche etichetta. Il trombettista e leader Steven Bernstein aveva pensato ai Sex Mob come a una sorta di palestra personale per far pratica con la slide trumpet (una tromba con la culisse) e divertirsi con alcuni dei suoi amici più stretti.
La mission, infatti, è sempre stata quella di riportare l’ironia nel jazz attraverso una musica immediata e quindi fruibile ai più, pur mantenendo una considerevole dose di avventura. E allora eccoli pizzicare qua e là musica dalle pellicole di James Bond, dal repertorio di Nino Rota per Fellini, o brani quali Sign O’ The Times di Prince e Fernando degli ABBA tra gli altri, per poi valorizzarne la melodia con arrangiamenti essenziali. A chi accusa i Sex Mob di essere una semplice cover band Bernstein spiega chiaramente che ogni brano entrato a far parte del repertorio è stato “sexmobizzato”, ovvero stravolto dalla poetica del gruppo che sintetizza divertimento puro e ricerca musicale, perizia compositiva ed efficacia comunicativa, con un lavoro certosino su timbri e dinamiche al servizio di un mondo sonoro multiforme.
Dopo il debutto con Din of Inequity (1998) cui farà seguito Solid Sender (2000), entrambi pubblicati dalla Knitting Factory, si approda in anni più recenti a Cinema, Circus & Spaghetti Sexmob Plays Fellini, pubblicato nel 2013. Il pubblico del Torrione invece potrà ascoltare brani tratti da Cultural Capital, l’ultimo lavoro, e forse il più personale del quartetto, totalmente autoprodotto e composto esclusivamente da brani originali del leader. Se Steven Bernstein, Washington 1961, è un musicista aperto ed eclettico, con alle spalle collaborazioni anche al di fuori dell’ambito jazzistico, da Lou Reed ad Aretha Franklin, dai Lounge Lizard a Leonard Cohen, non sono da meno i suoi preziosi partner, musicisti estremamente duttili come Briggan Krauss (sax alto e baritono) o l’affiatata coppia ritmica formata dal bassista Tony Scherr e dal batterista Kenny Wollesen, che ritroviamo frequentemente anche a fianco di Bill Frisell.
La cena alla carta anticipa il concerto. È consigliata la prenotazione allo 05321716739 dalle ore 12:00 alle ore 20:00. Info su www.jazzclubferrara.com
INFORMAZIONI
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com

Per informazioni e prenotazione cena 05321716739 dalle ore 12:00 alle ore 20:00.

Il Jazz Club Ferrara è affiliato Endas, l’ingresso è riservato ai soci.

DOVE
Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara. Con dispositivi GPS è preferibile impostare l’indirizzo Corso Porta Mare, 112 Ferrara.

COSTI E ORARI
Intero: 25 euro
Ridotto: 20 euro (la riduzione è valida prenotando la cena al Wine Bar, accedendo al solo secondo set, fino ai 30 anni di età, per i possessori della Bologna Jazz Card, per i possessori di MyFe Card, per i possessori della tessera AccademiKa, per i possessori di un abbonamento annuale Tper, per i possessori di Jazzit Card, per gli alunni e docenti del Dipartimento Jazz del Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara).

Intero + Tessera Endas: 30 euro
Ridotto + Tessera Endas: 25 euro

NB Non si accettano pagamenti POS

Apertura biglietteria: 19.30
Cena a partire dalle ore 20.00
Primo set: 21.30
Secondo set: 23.00

DIREZIONE ARTISTICA
Francesco Bettini

Rifiuti. Centri per il riuso, là dove nasce la seconda vita delle cose

Da Ufficio stampa

Bologna – Elettrodomestici, vestiti, giocattoli usati, non sempre buttarli è l’unica scelta perché quello che non ci serve più può essere utile ad altri, allungando così il ciclo di vita, con vantaggi per l’economia e per l’ambiente.
Servono a questo i Centri per il riuso: spazi attrezzati – sostenuti dalla Regione – dove esporre e scambiare beni usati, aperti a tutti. In Emilia-Romagna sono già 28 – altri 12 stanno per arrivare – e da oggi per i cittadini sarà più facile accedere grazie a regole più semplici per la consegna ed il ritiro dei beni.
E’ di questi giorni, infatti, l’approvazione delle Linee guida dei centri comunali del riuso (delibera 1382/2017) aggiornate dopo aver ascoltato proposte e esigenze di Comuni e gestori dei centri nel corso di un percorso partecipato che si è svolto nei mesi scorsi. Hanno preso parte all’attività oltre 80 amministratori comunali, 61 rappresentanti di società di gestione del servizio rifiuti attive sul territorio regionale, 34 esponenti di associazioni sindacali, ambientaliste e di categoria.
“Le nuove regole sono frutto di un ampio percorso di partecipazione che la Regione ha promosso per raccogliere suggerimenti e idee al fine di rendere sempre più efficiente il funzionamento di queste strutture, mettendo a valore le esperienze già in atto sul territorio: a ciascuno dei soggetti che hanno portato il loro contributo di idee e proposte va il mio ringraziamento- afferma Paola Gazzolo, assessore regionale all’ambiente-. “Siamo impegnati nel potenziarne la rete: lo dimostra il finanziamento di quasi 1 milione di euro meso a disposizione nei mesi scorsi con il Fondo incentivante previsto dalla legge sull’economia circolare. Un investimento che intendiamo confermare anche in futuro perché rappresenta uno dei tasselli fondamentali della strategia regionale per ridurre la produzione dei rifiuti, ponendo al centro la prevenzione e il riuso”.
Cosa cambia
Tra le novità dunque la semplificazione di moduli e modalità di accesso ai centri: dopo una prima registrazione, per tutte le visite successive basterà il riconoscimento da parte del personale. Per i gestori dei centri, invece, è stata prevista la possibilità di quantificare i beni in modo uniforme con l’introduzione di pesi standard, così come quella di effettuare piccole manutenzioni di parti elettriche ed elettroniche se contemplato nel regolamento della struttura. Inoltre, sarà possibile utilizzare i centri come spazi educativi dove realizzare iniziative per valorizzare il riuso dei beni.
Sono state approvate anche le Linee guida per i Centri del riuso non comunali, cioè gestiti da enti o associazioni privati, ed è stato istituito uno specifico elenco a cui possono iscriversi quelli conformi che si aggiunge a quanto già realizzato per i Centri comunali.
I Centri per il riuso
I centri comunali del riuso oggi iscritti nell’Elenco regionale sono 28: nel parmense si trovano a Parma e a Colorno; nel reggiano a Campagnola Emilia, Fabbrico, Novellara, Reggio Emilia, Reggiolo, Rolo, Rubiera, due a Scandiano; nel modenese a Bastiglia, Campogalliano, Castelnuovo Rangone, due a Modena, Nonantola, Novi Pievepelago, Ravarino, San Cesario sul Panaro/Castelfranco Emilia, Soliera, Spilamberto. Nel bolognese si trovano a Bologna, Ozzano dell’Emilia e Sant’Agata, nel ravennate a Faenza e uno a Forlimpopoli nella provincia Forlì-Cesena.
Nel 2016 è stata finanziata la realizzazione di 12 nuovi centri che sorgeranno a Cento (Fe), a Piacenza, nell’Unione bassa Est parmense (Pr), a Formigine (Mo), Granarolo Emilia (Bo), Bagnolo in piano (Re), Sissa Trecasali (Pr), Loiano (Bo), Cento (Fe), Polesine Zibello (Pr), Boretto (Re), Reggiolo (Re), e Reggio Emilia.
Previsti dalla legge 16/2015 e dal Piano regionale per la gestione dei rifiuti, sono strutture gestite direttamente o indirettamente dai Comuni per incentivare lo scambio di beni per il riutilizzo. Il loro funzionamento è regolato dalle Linee guida della Regione.
I cittadini possono consegnare ai centri beni usati integri e funzionanti a titolo gratuito: il ritiro di tali beni può essere gratuito od oneroso secondo quanto stabilito dal Comune, che può anche prevedere agevolazioni tariffarie per gli utenti del servizio. Dopo al massimo un anno, se il bene non è stato richiesto da nessuno, viene portato a un centro di raccolta rifiuti, recuperato, smaltito o, previo accordo con il Comune, può essere devoluto ad associazioni senza fini di lucro.
L’apertura e l’adeguamento dei centri comunali è finanziata anche dal Fondo Incentivante previsto dalla legge regionale sull’economia circolare (n.16/2015) e gestito da Atesir, l’Agenzia territoriale dell’Emilia-Romagna per i servizi idrici e rifiuti.

A cena con l’UNESCO: parte “UPVIVIUM – Biosfera Gastronomica a Km0”

Da Biosfera Delta Po

Ai nastri di partenza UPVIVIUM, il concorso gastronomico che coinvolge 30 ristoranti di 3 Riserve di Biosfera MaB UNESCO italiane: l’Appennino Tosco-Emiliano, il Delta Po e le Alpi Ledrensi e Judicaria, tre territori caratterizzati da eccellenze agroalimentari e da una rinomata tradizione gastronomica. Tre territori distanti e diversi tra loro, accomunati dal riconoscimento UNESCO che ne garantisce l’equilibrio e la sinergia tra uomo e ambiente che proprio nella ristorazione trova una delle più efficaci forme di espressione.
30 ristoranti si sfideranno quindi da venerdì 6 ottobre 2017 fino a domenica 17 dicembre 2017 nell’ideazione di ricette, tutte create appositamente per UPVIVIUM grazie anche al supporto e supervisione di ALMA – Scuola Internazionale di Cucina Italiana, che utilizzano e valorizzano le tipicità agroalimentari a “km 0”.
Il tema che caratterizza il concorso in questa edizione è “la tavola conviviale”, che permette di valorizzare la creatività degli chef in concorso ed offre al cliente l’esperienza dello stare a tavola e del condividere il cibo con gli altri commensali, assaggiando assieme il susseguirsi degli accostamenti proposti e scoprendo le storie che stanno dietro gli ingredienti utilizzati. Un’esperienza gastronomica che ci riporta ai valori dell’Italia mezzadrile, ma anche molto moderna ed in grado di soddisfare la curiosità di chi, nell’arco di un pranzo o di una cena vuole fare un tour enogastronomico di un territorio.
I ristoranti in concorso per la Riserva di Biosfera del Delta del Po sono:

IL BETTOLINO DI FOCE
COMACCHIO (FE)  Strada Foce, Valli di Comacchio
TEL. 053381302  CELL. 344.0571330
info@podeltatourism.it    vallidicomacchio@parcodeltapo.it
www.podeltatourism.it

IL PENTAGRAMMA c/o Resort OASI BIANCA
CODIGORO (FE)  LOC. POMPOSA SUD, 36
TEL. 0533719019 CELL. 342.9296612
ristorazione@oasibianca.it  marketing@oasibianca.it
www.oasibianca.it

LA FATTORIA DEGLI ANIMALI
COMACCHIO (FE)  PORTO GARIBALDI/VIA DEI MILLE, 401
TEL. 0533309664 CELL. 347.1607260
info@fattoriadeglianimali.com
www.fattoriadeglianimali.com

AZIENDA AGRITURISTICA PRATO POZZO-RIFUGIO DI VALLE
ARGENTA (FE)  VIA ROTTA MARTINELLA, 34/a
TEL. 0532801058 CELL. 338.8460287
info@pratopozzo.com
www.pratopozzo.com

Leggi le ricette che i ristoranti delle Riserve di Biosfera propongono per la “tavola conviviale” e dopo aver degustato le loro specialità, vota per quelle preferite, contribuendo a definire il ristorante vincitore per la giuria popolare. I vincitori della giuria tecnica saranno invece proclamati a marzo 2018 quando i migliori 9 ristoranti saranno si “sfideranno” in una finalissima in tempo reale nelle cucine della magnifica Reggia di Colorno (PR),  sede di ALMA.
Tutte le novità su Upvivium saranno sempre disponibili sulla pagina Facebook www.facebook.com/upvivium/  e sulle pagine Facebook delle singole Riserve di Biosfera.
Con il progetto si intende favorire ed incrementare l’utilizzo delle produzioni agroalimentari locali, spesso elementi di conservazione della “biodiversità coltivata ed allevata”, sensibilizzando gli esercizi di ristorazione alla piena valorizzazione del proprio territorio e della cultura gastronomica locale nei menù offerti agli ospiti. Nei territori in cui si svolge il concorso ci sono montagne delle due principali catene europee, la pianura e uno dei delta fluviali più importanti del nostro continente. Biodiversità selvaggia, allevata e coltivata da conservare e valorizzare. Un evento molto importante soprattutto alla luce della crisi climatica che ci costringe a rivedere urgentemente il nostro rapporto con la nostra “casa terra” e che mette in evidenza l’importanza delle Riserve di Biosfera MaB Unesco. Per questo motivo il valore del progetto è stato condiviso dal Comitato Tecnico Nazionale MaB, che ne riconosce l’importanza anche in termini di testimonianza della capacità di collaborare e fare rete delle Riserve di Biosfera MaB UNESCO italiane.

Per informazioni

www.upvivium.it
www.facebook.com/upvivium/
info@upvivium.it

Delta Po

0533314003
info@biosferadeltapo.it

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