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Giorno: 20 Novembre 2017

La newsletter del 20 novembre 2017

Da Ufficio Stampa Comune di Ferrara

 

SERVIZIO PROTEZIONE CIVILE – Giovedì 23 novembre dalle 10 alle 12 la simulazione dello stato di emergenza al Polo chimico

Sirene 2017, esercitazione sul rischio chimico-industriale

20-11-2017

Nella giornata di giovedì 23 novembre 2017 verrà fatta una simulazione dello stato di emergenza all’interno del Polo chimico. Con inizio alle 10 e termine alle 12 circa, sarà effettuata la prova periodica di allarme “Sirene 2017” del sistema di allertamento acustico alla popolazione per il rischio industriale. La prova consisterà nella simulazione dello stato di emergenza, causato da un incidente rilevante all’interno del Polo chimico che coinvolga i centri abitati, mediante l’attivazione di diffusori acustici nelle modalità di allarme e cessato allarme.

Per informazioni ulteriori è possibile contattare il Servizio associato di Protezione civile Terre Estensi, via Guglielmo Marconi 35, Ferrara, tel. 0532 771546 e 771585 o consultare la pagina informativa http://servizi.comune.fe.it/index.php?id=8154.

 

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Presentazione volume martedì 21 novembre alle 17 in via Scienze

‘Spal, un sogno biancoazzurro’ raccontato da Graziano Gruppioni

20-11-2017

Ricostruisce la storia del calcio a Ferrara, da fine Ottocento fino alla prima volta della Spal in serie A, il volume di Graziano Gruppioni‘Spal, un sogno biancoazzurro’ che martedì 21 novembre alle 17 sarà presentato nella sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea (via delle Scienze 17, Ferrara).

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
‘Spal, un sogno biancoazzurro. Dalle origini del calcio a Ferrara alla prima serie A’ 
di Graziano Gruppioni. Con alcuni interventi di Giorgio Mantovani e il contributo fotografico di Roberto Zaramella. Prefazione di Enrico Testa
Il volume ripercorre le tappe della diffusione del calcio a Ferrara, dall’attività dei primi circoli sportivi di fine Ottocento alla fondazione della Spal nel 1913 e si chiude con il campionato 1927/28 e la prima serie A. La narrazione ricompone in un grande affresco il mondo dello sport ferrarese a cavallo tra Otto e Novecento e restituisce la voce dei protagonisti e le testimonianze dell’epoca attraverso una fitta rete di cronache riprese da quotidiani locali e testate nazionali, con un ricco apparato di fonti. La struttura del volume si articola lungo un doppio binario: le cronache sportive cittadine da un lato, che fanno da cornice con le gare di ciclismo, motociclismo, podismo e nuoto, e dall’altro la ricostruzione completa dei campionati di calcio a cui prese parte la Spal. Il ritmo dei capitoli dedicati alle gare sportive è arricchito qua e là da affondi tematici sui circoli ferraresi (Palestra Ginnastica Ferrara, Circolo Ars et labor, Spal) e sugli spazi cittadini che furono teatro degli appuntamenti calcistici, da Piazza d’Armi al nuovo Stadio Paolo Mazza. Molto suggestivo appare il ricco apparato fotografico che correda il volume e restituisce l’atmosfera e i volti dei protagonisti del calcio ferrarese di inizio Novecento.
Graziano Gruppioni fondatore della case editrice “2G” è nato a Viconovo (Fe) nel 1948. Grande appassionato di storia locale, collabora attivamente con la stampa ferrarese. Ha pubblicato nel 2000 la raccolta “Proverbi ferraresi” (Este Edition); nel 2001 ha dato alle stampe con la casa editrice Liberty house “La cucina ferrarese in due ricettari ottocenteschi” e “Memorie storiche di Sabbioncello San Pietro”; con la casa editrice 2G ha pubblicato “Sconosciuti” (2007), “La nostra storia. Storie di storia ferrarese” (il volume I nel 2010 e il II nel 2014), “Proverbi, filastrocche e indovinelli in dialetto ferrarese” (2013), “La Ferrara nascosta” (2014), “Ferrara e i suoi mille misteri” (2016), “Espressioni e modi di dire del dialetto ferrarese” (2017).

 

Storie di testimonianze di molestie e abusi sulle donne

Circolo della Stampa Ferrara

20-11-2017

Seconda serata con I Martedì del Circolo, la serie di incontri organizzati dal Circolo della Stampa di Ferrara per discutere ed approfondire argomenti di attualità, cronaca, scienza e cultura. L’appuntamento è in programma per martedì 21 novembre 2017 alle 21 all’hotel Astra (viale Cavour 55), in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne.
Ospite dell’incontro la giornalista e blogger ferrarese Riccarda Dalbuoni, che porterà le testimonianze di alcune donne vittime di molestie o abusi: storie drammatiche, pubblicate in una rubrica on line sul sito del quotidiano di informazione Ferraraitalia. Assieme a lei il collega Carlo Cavriani, capocronista de il Resto del Carlino di Rovigo e l’avvocato Stefania Borghetto, specializzata in diritto del lavoro e discriminazione di genere, che leggerà in sala le lettere e le denunce raccolte nel blog da Dalbuoni.
Nei primi dieci mesi del 2017 sono state più di 26mila le telefonate ricevute dal 1522, il numero d’emergenza nazionale per l’aiuto alle donne vittime di stalking, abusi o molestie. Un dato impressionante, che rispecchia un problema di stringente attualità, al centro anche dell’incontro del G7 sulle Pari Opportunità, conclusosi nei giorni scorsi a Taormina. E che la cronaca di questi giorni, da Hollywood fino a Roma, ma non solo, ha purtroppo confermato in tutta la sua gravità.
Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, oggi una donna su tre è vittima di abusi o pesanti molestie da parte del partner, mentre al pronto soccorso la violenza sessuale è la seconda causa di accesso per le donne. Negli studi di follow up che seguono le donne dopo le violenze più gravi, nel 67,5 per cento dei casi le vittime risultano affette da profonde patologie mentali da stress post-traumatico: un valore paragonabile – secondo gli studi dell’Iss – addirittura a quello delle vittime dirette di grandi disastri, compresi gli attentati terroristici.
Le testimonianze raccolte da Dalbuoni, l’esperienza sul campo dell’avvocato Borghetto (che da anni opera nell’ambito del diritto civile e della famiglia), aiuteranno quindi ad entrare nel cuore di questo vero e proprio dramma sociale, esplorandone i meccanismi e le conseguenze, spesso terribili, per chi – quasi sempre tra le mura domestiche – resta stritolato tra i suoi folli ingranaggi, Un coro angosciato di voci femminili: donne, ragazze e adolescenti, bersagli incolpevoli di una violenza odiosa e senza senso.

(Comunicazione a cura degli organizzatori)

Per info: email posta@circolostampafe.it, sito web www.circolostampafe.it

Presentazione de “Il caso David Rossi”

Assostampa Ferrara

20-11-2017

Venerdì 24 novembre 2017 alle 18 alla libreria Ibs+ Libraccio Ferrara, in piazza Trento Trieste/Palazzo San Crispino a Ferrara si terrà la presentazione de “Il caso David Rossi” di Davide Vecchi (Chiarelettere). Dialogano con l’autore Giovanni Rossi, presidente dell’Ordine Giornalisti dell’Emilia-Romagna e Riccardo Forni, presidente di Assostampa Ferrara.
Uno degli uomini più potenti e in vista di Siena, guru della comunicazione del Monte dei Paschi, per vent’anni ombra di Giuseppe Mussari, capo indiscusso della banca, il 6 marzo 2013 precipita dalla finestra del suo ufficio dopo aver avvisato la moglie che stava tornando a casa. Per la procura fin da subito è suicidio. Eppure il cadavere ha ferite dovute a una colluttazione. Un giallo italiano che ricorda i casi di Roberto Calvi e Raul Gardini. Un’inchiesta chiusa con troppa fretta, mille buchi e clamorosi errori nelle indagini. Questo libro entra nella scena del delitto attraverso documenti inediti e mette in fila fatti, perizie, lacune, testimonianze decisive. Un racconto attento e appassionato, minuzioso e pieno di suspense, che conduce il lettore a un passo dalla verità. Davide Vecchi ha seguito fin dall’inizio le inchieste relative a Mps. È a processo con Antonella Tognazzi, vedova di David Rossi, per aver pubblicato le mail che il manager aveva inviato all’amministratore delegato due giorni prima di morire. Un processo singolare, oggetto di interrogazioni parlamentari, del quale si è occupato anche il Global Freedom of Expression della Columbia University di New York, ritenendolo un tentativo di limitare la libertà di stampa.

 

LA SCHEDA (a cura di Assostampa Ferrara) – Venerdì 24 Novembre ore 18 – Libreria Ibs-Libraccio – Sala dell’Oratorio San Crispino. Presentazione del libro di Davide Vecchi ” Il Caso David Rossi. Il suicidio imperfetto del manager di Mote dei Paschi di Siena” (Chiarelettere, 2017). Ne parlano con l’autore Giovanni Rossi Presidente Ordine dei Giornalisti dell’Emilia Romagna e Riccardo Forni, Presidente dell’Associazione Stampa di Ferrara

Parlare di Monte Paschi di Siena è parlare della Storia del Bel Paese a far data dal 1472, anno di fondazione; basti pensare ai Tesori d’Arte mondiali che MPS racchiude https://www.mpsart.it

Non solo: è anche avere il coraggio di guardare in faccia il volto oscuro della politica e della finanza.

Davide Vecchi*, firma de Il Fatto Quotidiano, con il suo ultimo libro ‘Il suicidio imperfetto del manager Monte dei Paschi di Siena’, inserisce la morte di David Rossi nella lunga serie dei misteri d’Italia “perché dal momento che le prime indagini furono fatte in maniera frettolosa e superficiale è chiaro che, a distanza di così tanti anni, non possono essere più ritrovate prove che potrebbero rivelarsi fondamentali”1.

Parlare di David Rossi e della sua morte – archiviata dai giudici come suicidio – significa parlare di Siena e della sua banca, una banca di fatto “pubblica”. Oggi, infatti, l’azionista di maggioranza del Gruppo Montepaschi è lo Stato Italiano che detiene, complessivamente, il 52,184% del capitale sociale, con la partecipazione diretta del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Nata come monte di pietà per dare aiuto alla popolazione disagiata di Siena, MPS è la più antica banca in attività ed è ritenuta anche la più longeva al mondo. Diciamo, con una battuta, che, a far data dalla profonda riforma delle fondazioni bancarie, la cosiddetta legge Amato-Ciampi, e con la successiva legge finanziaria 2002 (articolo 11 della legge 28 dicembre 2001, n. 448), gli uomini scelti dalla Fondazione MPS per il governo della MPS S.p.a. -4° gruppo bancario italiano per numero di filiali, dopo Unicredit, Intesa Sanpaolo e Banco BPM- hanno, progressivamente, “smarrito la diritta via” … e son entrati in una “selva oscura”, per dirla con il tosco Dante.

Con Giovanni Rossi, neo Presidente dell’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia-Romagna, ho il piacere d’invitarvi a partecipare anche con riflessioni e domande alla presentazione del libro del collega Davide Vecchi.

 

* Davide Vecchi. Giornalista. https://www.ilfattoquotidiano.it/blog/dvecchi/ Sono nato a Perugia dove ho studiato Scienze politiche e iniziato a lavorare alla cronaca locale de Il Messaggero. Avevo 23 anni. Nera, bianca, giudiziaria, politica. Dopo un anno mi sono trasferito a Milano per entrare alla scuola di giornalismo Walter Tobagi e sono stato travolto dal lavoro. Nel 2000 sono assunto nel primo quotidiano on-line, eDay: preistoria del web finanziato dal “visionario” Elserino Piol che aveva appena dato la luce a Tiscali. Da allora ho lavorato (tra l’altro) per Metro, il Venerdì di Repubblica, l’Espresso. Poi l’Adnkronos, dal 2004. Ho seguito tanta politica.

O meglio: tanti politici. Quasi sette anni di agenzie di stampa. Fino a luglio 2010, quando sono arrivato al Fatto Quotidiano dove mi occupo principalmente di politica e cronaca giudiziaria. Ho seguito le hard news degli ultimi anni.

Dal caso Ruby allo scandalo Mose fino a Mafia Capitale. Nel 2012 ho scritto I Barbari sognanti per Aliberti sul fallimento della Lega Nord.

Nel 2014 per Chiarelettere, ho iniziato a occuparmi dell’ascesa di Renzi nel libro L’intoccabile. Matteo Renzi. La vera storia.

Due anni dopo, sempre per Chiarelettere, ho pubblicato Matteo Renzi, il prezzo del potere, sui primi due anni di Governo dell’ex rottamatore. Entrambi ancora in libreria.

GIARDINO IN MOVIMENTO 2017 – Sabato 25 novembre alle 21 ritrovo in piazza XXIV Maggio. A partecipazione è gratuita, ma occorre iscriversi

‘Viaggio al Termine della Notte’ un gioco urbano per riscoprire il Quartiere Giardino

20-11-2017

(Comunicazione a cura Centro di Mediazione Sociale del Comune di Ferrara)

Sabato 25 novembre Ferrara accoglierà per la prima volta il gioco urbano “Viaggio al Termine della Notte”. Nato nel 2006 a San Francisco da una sperimentazione multidisciplinare, attinge sia ad attività di ricerca urbana che di valorizzazione degli spazi attraverso attività sportive. Negli anni l’idea si è velocemente diffusa in tutto il mondo, da Londra a Vienna, da Berlino a Chicago fino a sbarcare in Italia, precisamente a Milano, nel 2011.

L’appuntamento si terrà sabato 25 novembre alle 21 con ritrovo in piazza XXIV Maggio, ai piedi dell’Acquedotto Monumentale.
Il gioco, della durata di tre ore, consiste in una corsa tra le vie del Quartiere Giardino durante la quale si dovrà completare un percorso a tappe ed il raggiungimento del traguardo senza essere catturati.
Sul quartiere infatti saranno presenti i cosiddetti Chaser, pronti ad ostacolare la corsa ai partecipanti e a trasformarli in Chaser a loro volta.
Insomma un gioco dinamico ma non per forza rivolto ad atleti, dove l’astuzia e l’orientamento faranno da padroni.

L’iniziativa rientra nel progetto “Giardino in Movimento 2017”, un contenitore di attività sportive miste rivolte a tutta la cittadinanza, in cui lo sport diventa veicolo di promozione di comunità, costruzione e ri-significazione dello spazio pubblico. L’organizzazione è a cura del Centro di Mediazione e l’U.O. Sport del Comune di Ferrara in collaborazione con Pugilistica Duran, ASD Costantino Boxe, UISP Ferrara, Contrada di S. Giacomo, Format Ferrara, AICS, Polisportiva Giardino, Dock Sport Village e con il prezioso contributo di Anolf Ferrara, sponsor dell’iniziativa.

La partecipazione è gratuitama è necessaria l’iscrizione al sito www.minimedifferenze.com , dove troverete anche una spiegazione dettagliata del gioco.

Evento Facebook: Viaggio al Termine della Notte

Info: Centro di Mediazione Sociale del Comune di Ferrara tel. 053277050 centro.mediazione@comune.fe.it

 

 

RICERCHE STORICHE – Conversazione pubblica giovedì 23 novembre alle 21 alla Contrada di San Giacomo (via Ortigara 14)

Con Francesco Scafuri alla scoperta di luoghi e fatti misteriosi nella storia di Ferrara

20-11-2017

Avrà per tema “Ferrara e i suoi luoghi nascosti e misteriosi” la conversazione pubblica, a ingresso libero, a cura di Francesco Scafuri in programma per giovedì 23 novembre 2017 alle 21 nella sede della Contrada di San Giacomo (via Ortigara 14, Ferrara). Durante l’incontro, il responsabile dell’Ufficio Ricerche Storiche del Comune di Ferrara parlerà di edifici poco noti di Ferrara e analizzerà vicende e fatti misteriosi, alcuni dei quali inediti, che nei secoli scorsi hanno destato meraviglia e stupore, tra implacabili inquisitori, Cavalieri Templari ed episodi che hanno tinto di giallo alcuni tra i periodi più controversi della storia della città.
L’iniziativa è promossa e organizzata dal Comitato Storico culturale della Contrada di San Giacomo, in collaborazione con l’Ente Palio, il Comune di Ferrara e l’Associazione Emilia Romagna Rievocazioni Storiche.

(Comunicato a cura degli organizzatori)

CONFERENZA STAMPA – Mercoledì 22 novembre alle 12, Teatro Anatomico della biblioteca Ariostea

Presentazione di “Musicanti” giornata di studi dedicata alle bande musicali

20-11-2017

Mercoledì 22 novembre 2017 alle 12, al Teatro Anatomico della biblioteca Ariostea (via Scienze 17), si terrà la conferenza stampa di presentazione di “Musicanti”, giornata di studi dedicata alle bande musicali in programma il prossimo sabato 25 novembre.

Per illustrare l’appuntamento, organizzato dal Servizio Biblioteche e Archivi del Comune di Ferrara, interverranno il vice sindaco e assessore alla Cultura Massimo Maisto, il dirigente del Servizio Biblioteche e Archivi Enrico Spinelli e l’etnografo del Servizio Biblioteche e Archivi Roberto Roda.

MOBILITA’ – Tante le istituzioni e associazioni coinvolte dal Centro Antartide per la nona edizione nazionale

“Siamo tutti pedoni”: il Comune di Ferrara sempre a supporto della campagna per la sicurezza in strada

20-11-2017

Anche quest’anno il Comune di Ferrara aderisce alla campagna “Siamo tutti pedoni” e ne sostiene la diffusione.
Giunta al suo nono anno, la campagna nazionale mira ad accrescere la sensibilità sociale nei confronti di chi si muove a piedi e a richiamare tutti a un maggiore senso di responsabilità sulla strada, con un insieme di eventi, attività formative e materiali di comunicazione che si rivolgono all’intera cittadinanza. A promuovere l’iniziativa è il Centro Antartide di Bologna assieme ai sindacati dei pensionati Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil, con il patrocinio, tra gli altri, del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei Ministeri delle Infrastrutture e della Salute, e con l’adesione di una vasta rete di enti, associazioni e aziende.

LA SCHEDA a cura del Centro Antartide
Questa nona edizione della campagna “Siamo tutti pedoni” vuole affermare la necessità di uno sguardo più ampio nell’affrontare i temi della sicurezza dei pedoni e degli altri utenti vulnerabili della strada. Per garantire un sano sviluppo delle nostre comunità è necessario modificare le nostre città. Oggi sono progettate e strutturate sull’uso prevalente dell’auto privata e dobbiamo rigenerarle con nuove visioni ed infrastrutture che incentivino e facilitino gli spostamenti a piedi o in bicicletta e quindi con i mezzi di trasporto pubblico.
E’ necessario anche riscoprire e valorizzare la vita di comunità negli spazi pubblici. Creare le condizioni per vivere in sicurezza nelle strade e nei giardini ha un impatto sulla salute collettiva: dalla riduzione dei morti e feriti sulle strade, alla riduzione dell’inquinamento dell’aria, dalla riduzione dei rischi per la salute dovuti anche alla vita sedentaria, allo sviluppo di un’economia di prossimità. Il simbolo che abbiamo scelto per racchiudere i principi di questo processo di ripensamento delle nostre città è la panchina, luogo di relazioni, ma anche di fruizione sostenibile delle città. Le panchine sono anche uno dei fattori che permettono di muoversi a piedi in autonomia anche a chi ha difficoltà negli spostamenti. E allora l’invito che lanciamo è, da una parte, quello di contribuire allo sviluppo e messa in pratica di visioni di città a dimensione di pedone; dall’altra, per ciascuno di noi, di “dare gambe” a nuove modalità di fruizione degli spazi pubblici delle nostre città. Rigeneriamo le città per rigenerare le nostre comunità!
Marco Pollastri / Centro Antartide

Per info e materiali: www.siamotuttipedoni.it

In allegato, scaricabili, il libretto e la locandina della nona edizione della Campagna Siamo tutti pedoni

CONSIGLIO COMUNALE – Alle 15.15 in residenza municipale. Diretta audio e video della seduta su ‘ConsiglioWeb’. DOCUMENTAZIONE ALLEGATA

L’esito della seduta del Consiglio comunale di lunedì 20 novembre

20-11-2017

Il Consiglio comunale di Ferrara si è riunito lunedì 20 novembre alle 15.15 nella residenza municipale. La seduta – con modalità definite nel corso della Conferenza dei presidenti dei Gruppi consiliari convocata dal presidente del Consiglio comunale Girolamo Calò – è stata dedicata alla trattazione di due Delibere (assessori Roberta Fusari e Luca Vaccari), due Ordini del giorno (uno del consigliere Bertolasi-PD e uno dei gruppi PD, SI, FC, Misto) e una Mozione (dei gruppi PD, FC, Misto).

DOCUMENTAZIONE SCARICABILE (delibere ordini del giorno e mozioni – in fondo alla pagina]

>> Come di consueto prevista la diretta audio video dell’intera seduta di Consiglio comunale sulla pagina internet del servizio ConsiglioWeb all’indirizzohttp://www.comune.fe.it/index.phtml?id=472.

Questa la scaletta dettagliata della seduta di lunedì 20 novembre:

DELIBERE

Assessora all’Urbanistica Roberta Fusari

>>PG 133843/17 – Autorizzazione al rilascio di Permesso di costruire in deroga alle norme del Rue vigente richiesto in data 11/08/2017 – PG 95992 – PR 2476 del Sig. Richeldi Cesare, Direttore generale della Soc. Italiana Valorizzazioni Immobiliari srl per lavori di realizzazione di parcheggio multipiano per auto – Ferrara – Contrada di Borgoricco  

La delibera è stata illustrata dall’assessora Roberta Fusari. Sono quindi intervenuti i consiglieri Cristofoti-PD (che ha presentato un Risoluzione-approvata), Morghen (M5S), Bova (FC), Zardi (FI), Marescotti (Misto), Bianchini (PD), Facchini (PD), Cavicchi (Lega Nord), Rendine (GOL).

La delibera è stata approvata con 22 voti a favore dei gruppi PD, FC, Misto, FI, Lega nord (2 voti di astensione: gruppi GOL, FdI/AN; 4 voti contrari: gruppo M5S).

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Assessore alla Contabilità Bilancio Luca Vaccari

>>PG 125684/17 – Ratifica deliberazione di G.C del 17/10/2017, n. 124504/17, avente per oggetto “Programma integrato di promozione di edilizia residenziale sociale e di riqualificazione urbana. Approvazione accordo di programma tra il Comune di Ferrara e la Regione Emilia-Romagna – manutenzione straordinaria palazzine quartiere Barco – variazione Bilancio di Previsione 2017/2019” (Ritirata – sarà riproposta successivamente al termine del passaggio dei Revisori dei conti) 

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>>PG 131535/17 – Ratifica deliberazione di G.C. del 24/10/2017, n. 539/128282/17, avente per oggetto “Variazione al Bilancio di Previsione 2017/2019 – annualità 2017 – per la somma di euro 40.000,00 originariamente stanziata per il 2018, necessaria per l’acquisto di attrezzature e servizi per la nuova sede dell’Urban Center – Palazzina ex MOF.

La delibera è stata illustrata dall’assessore Luca Vaccari. E’ intervenuto il consigliere Zardi (FI).

La delibera è stata approvata con 20 voti a favore dei gruppi PD, FC, Misto, FI (5 voti di astensione: gruppi FdI/AN, M5S, Lega nord).

ORDINI DEL GIORNO/MOZIONI

>> PG 76732 – 29/06/2017 – Gruppo PD – Consigliere Bertolasi – Ordine del Giorno sul contrasto al fenomeno delle “Fake news” (assessora Cristina Corazzari)

Il documento è stato illustrato dal consigliere Bertolasi. Sono intervenuti i consiglieri Marcucci-M5S (che ha proposto un emendamento-respinto), Marescotti (Misto), Vitellio (PD), assessora Cristina Corazzari.

Il documento è stato approvato.

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>> PG 138432 – 13/11/2017 – Gruppi PD – Ferrara Concreta – Misto – Mozione su promozione di Ferrara come Città Universitaria (assessore Massimo Maisto)

Il documento è stato illustrato dal consigliere Vitellio (PD). Sono intervenuti i consiglieri A. Balboni -FdI/AN (che ha presentato un emendamento-respinto), Marescotti (Misto), Bova (FC), Fornasini (FI), Bazzocchi (M5S), assessore Massimo Maisto, consiglieri Peruffo (FI).

Il documento è stato approvato.

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>> PG 97612 – 19/08/2017 – Gruppo GOL – Consigliere Rendine – Mozione “Monumento Vittorio Emanuele II” (assessore Massimo Maisto) rinviata ad altra seduta

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>> PG 121811 – 12/10/2017 – Gruppi PD – SI – Ferrara Concreta – Misto – Ordine del giorno contro il commercio di armi da parte dell’Italia (assessore Massimo Maisto)

Il documento è stato illustrato dal consigliere Maresca (PD). Sono intervenuti i consiglieri Fochi (M5S), Anselmi (FI), Marescotti (Misto)

Il documento è stato approvato.

 

La seduta si è conclusa alle 19.12

2.a COMMISSIONE CONSILIARE – Martedì 21 novembre alle 15, sala Zanotti della residenza municipale

Informativa del sindaco Tagliani su cooperativa Acli Coccinelle

20-11-2017

Per un’informativa a cura del sindaco Tiziano Tagliani in merito alla cooperativa Acli Coccinelle, la 2.a Commissione consiliare – presieduta dalla consigliera Soriani – si riunirà martedì 21 novembre alle 15 nella sala Zanotti della residenza municipale.

INTERPELLANZA – Presentata dal gruppo M5S in Consiglio comunale

Richiesta in merito alla raccolta differenziata di Hera spa

20-11-2017

Ecco l’interpellanza pervenuta:

– la consigliera Morghen (gruppo M5S in Consiglio comunale) ha interrogato il sindaco Tiziano Tagliani e  e l’assessora all’Ambiente Caterina Ferri in merito alla raccolta differenziata di Hera spa.

>> Pagina riservata alle interpellanze/interrogazioni presentate dai Consiglieri comunali e relative risposte (a cura del Settori Affari Generali/Assistenza agli organi del Comune di Ferrara)

INAUGURAZIONE – Martedì 21 novembre alle 15 in via Italo Svevo 1 a Ferrara

La scuola primaria Matteotti presenta il suo cortile, rinnovato con il contributo di Comune, alunni e famiglie

20-11-2017

E’ in programma per martedì 21 novembre alle 15 l’inaugurazione del cortile della scuola primaria Matteotti, in via Italo Svevo 1 a Ferrara, a conclusione dei lavori di ammodernamento previsti dal progetto “Un cortile da vivere”, elaborato dagli alunni e portato a compimento grazie alla stretta collaborazione tra il Comune di Ferrara, la scuola e le famiglie.
Interverranno all’appuntamento inaugurale l’assessore comunale ai Lavori Pubblici Aldo Modonesi; i referenti dell’Ufficio Verde e dell’Urban Center del Comune, e le insegnanti che hanno coordinato il progetto.

Giornalisti, fotografi e video operatori sono invitati.

BIBLIOTECA BASSANI – Mercoledì 22 novembre alle 17 nella sala di via Grosoli 42

Storie per imparare: letture per bambini alla scoperta dell’alfabeto

20-11-2017

Mercoledì 22 novembre 2017 alle 17 alla Biblioteca Giorgio Bassani (via G. Grosoli 42 a Ferrara, quartiere Barco) racconti e illustrazioni saranno dedicati ancora una volta alle lettere e ai significati delle parole. Sarà l’animatrice Tatiana Stocchi a presentare “Chi mangerà la pesca?” di Ah-Hae Joon (Editoriale Scienza) e “Se vede una scala, Ninetta curiosa…” di Alfa Beta e Svjetlan Junakovic (Carthusia).

Viaggi letterari intorno a “matite & magie” quelli che guidano la scelta dei volumi da leggere in questo mese in occasione de “L’ora del racconto”, l’attività di promozione della lettura per bambini da 4 a 10 anni con appuntamento nella sala dei libri per ragazzi ogni mercoledì pomeriggio.

Per info: Biblioteca Giorgio Bassani, via Grosoli 42, Ferrara, info.bassani@comune.fe.it, tel. 0532 797414.

 

 

 

“Di chi possiamo fidarci?” La mafia dove meno ce l’aspettiamo

20-11-2017

Sabato 18 novembre, dalle 10 alle 13, nella Sala della Musica in Via Boccaleone si è tenuto un incontro sul tema della presenza della criminalità organizzata in Emilia Romagna. In particolare si è dibattuto del “Processo Aemlia”, attualmente in corso a Regio Emilia, relativo all’infiltrazione dell’organizzazione criminale calabrese della ‘Ndrangheta.
Relatori dell’incontro Sabrina Pignedoli, giornalista de “Il Resto del Carlino”, vincitrice Premio Estense 2016, Antonio Monachetti, avvocato e componente dell’Ufficio Legale di “Libera nomi e numeri contro le mafie”, Elia Minari coordinatore dell’associazione antimafia Cortocircuito di Reggio Emilia; hanno coordinato i lavori Federica Pezzoli di Libera Ferrara e Alessandro Zangara capo dell’Ufficio Stampa del Comune di Ferrara.
Attraverso l’intervista di Alessandro Zangara a Sabrina Pignedoli, si è fatto il punto della situazione riguardo a una vicenda di cronaca giudiziaria ritenuta fino a ora inusuale nel nostro territorio, quanto la presenza di attività criminali operate da organizzazioni mafiose.
La vicenda balza agli onori delle cronache con il blitz delle forze dell’ordine avvenuto a Reggio Emilia nel gennaio 2015, benché di sentori ce ne fossero anche prima, come incendi di automobili o nei cantieri. Sabrina Pignedoli ha poi spiegato come lei già dal 2010 avesse iniziato a occuparsi di queste vicende, chiedendosi quali fossero le operazioni antimafia già svolte sul territorio, non soffermandosi al semplice racconto dei fatti, ma portando attenzione sul chi e perché fosse stato colpito.
La giornalista ha affermato come al giorno d’oggi ci sia bisogno di più attenzione, in quanto un comune imprenditore potrebbe essere avvicinato e ‘coinvolto negli affari’ delle organizzazioni mafiose diventando sia complice sia vittima. A questo proposito ha riportato una citazione di Antonio Valerio – pentito, processato per azioni mafiose – che riferendosi ai mafiosi li definisce così: “Sono come i leoni, assieme prendono la preda e poi litigano tra di loro per chi è il primo che deve mangiare”. Sabrina Pignedoli, anche sollecitata dalle domande del pubblico, ha infine evidenziando la difficoltà dal punto di vista giornalistico nel trattare questi argomenti correttamente e utilmente per la collettività.


Elia Minari – coordinatore dell’associazione Cortocurcuito di Reggio Emilia- ha raccontato la sua attività civica, in collaborazione con altri ragazzi della sua scuola, nel denunciare attività mafiose presenti nel territorio, postando inchieste e video sul web, intervistando i protagonisti. Ha poi illustrato il proprio libro “Guardare la mafia negli occhi”, nato dall’interesse di voler mettere a nudo le attività mafiose svolte in Emilia Romagna.
Infine è intervenuto Antonio Monachetti – avvocato dell’associazione Libera – che ha riassunto le fasi del processo Aemilia, consigliando le tecniche più efficaci per affrontare il tema delle mafie: promuovere educazione e informazione nelle scuole, prestare attenzione a come riportare le notizie e partecipare come cittadini ai processi. Ha infine aggiunto un ultimo consiglio: “Non bisogna essere pessimisti, stiamo lavorando per trovare anticorpi e soluzioni a situazioni di illegalità, ma insieme dobbiamo guardare la realtà con occhiali diversi e insieme dobbiamo cambiare le lenti per osservare le cose con maggiore attenzione e trasparenza”.

Da martedì 21 novembre le vetrine di Felloni Tessuti diventano un gioco enigmistico

Da Ufficio Stampa de Il Gruppo dei 10

Con il Gruppo dei 10 l’enigmistica sarà un gioco da ragazzi anche nel centro di Ferrara. Da domani, martedì 21 novembre, le vetrine di Felloni Tessuti ospiteranno dei giochi enigmistici, realizzati da Lucio Bigi. Ogni tre giorni verrà creato un nuovo gioco enigmistico, aperto alla città. Chi risolverà l’enigma del negozio di via Bersaglieri del Po, infatti, riceverà in premio – semplicemente comunicando la soluzione – una copia de ‘La Settimana Enigmistica’ e una matita con gommino da enigmisti, siglata con il logo ‘Il Gruppo dei 10’.

La curiosa iniziativa rimarrà per tutti i dieci giorni che precedono la serata di sabato 2 dicembre allo Spirito di Vigarano Mainarda (Ferrara) in cui verrà consegnato il Premio di Tutte le Direzioni 2017, quest’anno verrà assegnato a La Settimana Enigmistica, rivista icona storica dell’enigmistica italiana, la prima a diffondere quest’arte al grande pubblico ben 85 anni fa.

Giovani. L’identikit dei 381mila emiliano-romagnoli: amano la famiglia e gli amici, ma vedono il proprio futuro lontano dall’Italia

La Regione al lavoro su un “Piano di azione” per gli adolescenti. Gualmini: “Sarà il nuovo strumento per indirizzare le nostre politiche a favore dei ragazzi tra gli 11 e i 19 anni. Da loro possiamo imparare a costruire una società meno ingessata e più orientata al futuro”

Se ne è parlato oggi a Bologna in un convegno organizzato per la Giornata universale dei bambini e degli adolescenti. A colloquio esperti e giovani liceali di Reggio Emilia coinvolti in un progetto della Regione

Bologna- Vogliono soprattutto piacere al gruppo e per questo si sentono spesso inadeguati, specialmente a causa dell’aspetto fisico. Vivono sentimenti contrastanti nei confronti delle loro famiglie: da un lato le amano e considerano importanti i consigli dei genitori, dall’altro rivendicano maggiore autonomia. Sono nel complesso felici, ma credono che per loro in Italia non ci sia un futuro e sia preferibile trasferirsi all’estero.

Così descrivono se stessi e i propri coetanei gli studenti del liceo Matilde di Canossa di Reggio Emilia, intervenuti oggi a Bologna al convegno “Mi fai volare”, organizzato dalla Regione in occasione della Giornata universale dei bambini e degli adolescenti delle Nazioni unite. A discutere dei bisogni degli adolescenti e di come le istituzioni possono indirizzare le proprie politiche a favore di questa fascia di età, la vicepresidente e assessore al Welfare, Elisabetta Gualmini, insegnati e dirigenti scolastici, pedagogisti ed esperti delle problematiche e dello sviluppo dell’età adolescenziale come Matteo Lancini, psicoterapeuta e presidente della fondazione milanese ‘Minotauro’ e la Garante regionale dell’infanzia e dell’adolescenza, Clede Maria Garavini. Alimentazione, affettività, dipendenze e futuro sono state le chiavi con cui hanno raccontato la propria vita di adolescenti i ragazzi del liceo reggiano, che l’anno scorso avevano partecipato a un gruppo di lavoro organizzato dalla Regione nell’ambito del “Progetto adolescenza”. Assieme a loro, anche la campionessa modenese paraolimpica (medaglia d’argento di nuoto a Rio de Janeiro nel 2016), Cecilia Camellini.

“Con esperti e testimoni privilegiati abbiamo approfondito oggi cosa vuol dire essere un adolescente e quali azioni possono essere messe in campo per incoraggiare i talenti e sostenere chi manifesta dei bisogni- ha sottolineato la vicepresidente Gualmini-. Il nuovo piano adolescenza sarà un robusto patto educativo con tutti coloro che si occupano di questa delicata fascia d’età. Si parlerà di affettività, relazioni, impegno, responsabilità verso se stessi e verso gli altri. Dai ragazzi e dalle ragazze- ha concluso la vicepresidente- possiamo imparare a costruire una società meno ingessata e più vera, meno burocratica e più orientata al futuro”.

Come sono e come si raccontano gli adolescenti dell’Emilia-Romagna

Dalla fotografia degli adolescenti scattata dalla Regione nella ricerca “Mappa degli adolescenti in Emilia-Romagna”, presentata nel maggio scorso e riproposta nel convegno di oggi, emerge che sono 381mila e rappresentano l’8,5% del totale della popolazione regionale gli adolescenti (tra gli 11 e i 19 anni d’età) che vivono in regione. Per il 51,7% sono maschi, per il 48,3% femmine; per il 13% sono stranieri. Il 30% dei giovani è sicuro di dover lasciare l’Italia in futuro, il 53% è indeciso. Il 10% fa attività di volontariato; mille giovani sono coinvolti nello scoutismo, oltre 15 mila hanno svolto il servizio civile tra il 2004 e il 2016 e oltre l’80% considera l’amicizia importante (e si tiene prevalentemente in contatto con gli amici con nuovi mezzi di comunicazione). Se l’immagine degli adolescenti risulta positiva nel suo complesso, la ricerca rivela anche che dal 2012 al 2014 sono raddoppiati gli adolescenti in carico ai servizi con disturbi del comportamento alimentare (oggi sono poco più di 200 in regione); l’uso di sostanze stupefacenti è diffuso e variegato (25% cannabis; 4% cocaina; 4% allucinogeni; 4% stimolanti; 1,5% eroina). Il 4% dei giovani è a rischio dipendenza ludopatica e, anche in una regione come l’Emilia Romagna, vi è stato un forte incremento dei minori in situazione di povertà (in un biennio si è passati da 4 a 8 minori su 100), in seguito alla severa crisi economica degli ultimi anni.

La Regione Emilia-Romagna per gli adolescenti

L’attenzione della Regione verso gli adolescenti si è manifestata già all’inizio di questa legislatura con l’aggiornamento di alcuni articoli della legge regionale sui giovani (14/2008). In particolare nella norma vengono inserite le famiglie quali soggetti da coinvolgere nelle politiche educative rivolte ai ragazzi; viene riconosciuto il ruolo e le attività per ragazzi promosse dagli oratori e valorizzato lo scoutismo, i centri di aggregazione, i centri estivi e i soggiorni di vacanza. Nella legge compaiono riferimenti ai social network e alla lotta al cyberbullismo e, in materia di affido familiare, viene recepita la norma nazionale (legge 184/1983) secondo la quale l’affidamento familiare è un provvedimento da privilegiare rispetto all’accoglienza in comunità. La Regione, inoltre, ha aumentato negli anni i fondi destinati ai giovani, portandoli nel 2015 a 600 mila euro all’anno e nel 2016, anche grazie a un finanziamento straordinario della Fondazione Carisbo, a quasi 2 milioni di euro, da investire tra il 2017 e il 2018. Infine, molto è stato fatto per incentivare la partecipazione dei giovani al servizio civile, aumentando le risorse ad esso dedicato: 1 milione 800 mila euro per il triennio 2016-2018.

Tre ferraresi proclamati nuovi Ambasciatori del vino emiliano romagnolo

Da Pierluigi Papi

La premiazione di “Carta Canta” è avvenuta nell’ambito di Enologica 2017

«Questo progetto, avviato nel 2016, ha l’obiettivo di premiare coloro che in assoluto hanno la carta dei vini migliore, che rappresenta al meglio la regione Emilia Romagna secondo criteri quali territorialità, capacità di rappresentare il territorio e l’enologia regionale in modo compiuto, assortimento, quantità, qualità ed equilibrio». Così Ambrogio Manzi, Direttore di Enoteca Regionale Emilia Romagna ha introdotto l’edizione 2017 di Carta Canta, le cui premiazioni si sono svolte a Bologna nell’ambito di Enologica, il Salone del vino e del prodotto tipico dell’Emilia Romagna.

“Carta Canta”, l’iniziativa di Enoteca Regionale Emilia Romagna, realizzata in collaborazione con Federazione Italiana Pubblici Esercenti Emilia-Romagna (FIPE), mira ad avvalorare e riconoscere l’impegno di chi crede nella tipicità del territorio e arricchisce la propria carta dei vini con specialità della regione. “Carta Canta”, infatti, premia le carte dei vini di ristoranti, enoteche, bar, agriturismi, stabilimenti balneari e hotel situati in regione, in Italia o all’estero che propongono un assortimento qualificato di vini dell’Emilia Romagna. Per l’edizione 2017 sono stati selezionati circa 1.600 locali, fra i quali la giuria ha scelto una cinquantina di finalisti che sono stati premiati a Bologna, diventando i nuovi “Ambasciatore dei vini dell’Emilia Romagna”.

«Non si tratta solamente di premiare il numero dei vini presenti in carta, ma anche le scelte, il lavoro di ricerca, la sensibilità e la capacità di una lettura originale dei territori. La carta dei vini è una narrazione a tutti gli effetti, una prima linea del racconto del vino dell’Emilia Romagna. militante e spesso sognatrice!», chiarisce Giorgio Melandri, curatore di Enologica.

Una giuria composta, oltre che da Manzi e Melandri, da: Pietro Roberto Giorgini, Presidente AIS Romagna, Leila Salimbeni, giornalista e scrittrice enogastronomica, Valter Bighini, enologo e vice presidente Assoenologi Sezione Romagna, Marco Tonelli, giornalista e membro del comitato tecnico BIWA, Sandro Cavicchioli, Enologo e Produttore, Stanislava Hubinkova, Brand Marketing Manager di Gruppo Italiano Vini – Cavicchioli, Angelo Malossi, Presidente FIPE Federazione Italiana Pubblici Esercizi di Cesena, Matteo Fantinelli e Valentina Togni, Hoop Communication – Segreteria Organizzativa del Premio Carta Canta 2017.

Carta Canta 2017 è sostenuta da Caviro, Gruppo Cevico, Cantine Riunite & Civ, Cleto Chiarli e con il sostegno di Medici Ermete, Enio Ottaviani, Cavicchioli, Terre di Fiume, Cantina di Carpi & Sorbara, Le Rocche Malatestiane, Albinea Canali, Romio.

Ufficio Stampa Enoteca Regionale Emilia Romagna:
Pierluigi Papi – cel. 338 3648766 – e-mail: pep@agenziastampa.ra.it

Cantos a Ferrara. Il festival della chitarra arriva dal 22 novembre in Emilia e fa tappa anche a Ferrara

Da Conservatorio Ferrara

Cantos / Festival della Chitarra
In Corde – XI edizione
Dal 22 al 26 novembre 2017 eventi in tutta Emilia Romagna con appuntamenti anche a Ferrara

Imola, Budrio, Carpi, Bologna e l’immancabile Ferrara. Anche quest’anno, come ormai da undici anni, Imola, Budrio, Carpi, Bologna e l’immancabile Ferrara. Anche quest’anno, come ormai da undici anni, arriva In Corde, per un viaggio in Regione guidati dal suono di infinite chitarre. Il titolo dell’edizione 2017 – Cantos – mutuato da Ezra Pound, suggerisce uno degli aspetti più popolari della chitarra, l’accompagnamento della voce umana, negli ambienti popolari e in quelli colti. In Corde, prevalentemente legato al Novecento e al contemporaneo, multiculturale e trasversale, sarà una vera e propria evocazione di culture diverse, di mondi diversi. La chitarra è strumento d’elezione, radicato nella storia dell’Occidente, che alla voce spesso si accompagna per raccontare storie o anche solo a suggerirle, nel clima intimo e notturno che alla chitarra appartiene.

Da mercoledì 22 novembre, con l’anteprima a Imola, a domenica 26 novembre, il festival della chitarra passerà come di consueto anche a Ferrara, al Jazz Club (Torrione San Giovanni), dove la chitarra di Stefano Cardi, ideatore e coordinatore con Andrea Orsi e Lorenzo Rubboli del Festival, incontra il pianoforte di Enrico Pieranunzi, e al Castello Estense. Giovedì 23 novembre, alle 21.30, primo appuntamento ferrarese da non perdere è al Jazz Club (via Rampari di Belfiore 167) per il concerto Stefano Cardi incontra Enrico Pieranunzi, singolare incontro fra classico e jazz, fra chitarra e pianoforte, dove saranno eseguite musiche originali o trascritte per questo particolare incontro di Soler, Lauro, Ponce, Castelnuovo-Tedesco, Gershwin, Brubeck e Nazareth. Ingresso a offerta libera riservato ai soci Endas (costo tessera Endas 15 euro), per info e prenotazione cena: 0532.1716739 dalle 12.30 alle 19.30

Enrico Pieranunzi, ospite d’eccezione del Festival, è pianista, compositore e arrangiatore. Formatosi come pianista classico, Pieranunzi ha iniziato la sua carriera jazzistica verso la metà degli anni ’70 e come pianista jazz ha registrato oltre 70 CD, spaziando dal pianoforte solo a varie formazioni con pianoforte. Ha suonato e registrato con molti jazzisti di livello mondiale, tra i quali Chet Baker, Art Farmer, Irio De Paula, Lee Konitz, Marc Johnson, Joey Baron e ha partecipato ai più importanti festival italiani e internazionali. Come compositore ha scritto oltre 200 pezzi, alcuni dei quali sono diventati dei veri e propri standard. Sempre nell’ambito del Festival, oltre al concerto con Cardi, Pieranunzi terrà un workshop venerdì 24 novembre, dalle 10 alle 16, al Conservatorio Frescobaldi di Ferrara, riservato agli studenti dell’Istituto.

Sabato 25 novembre alle 18.30, nella Sala dei Comuni del Castello Estense, si terrà Musica astrale, concerto con la prima esecuzione assoluta di Rbow di Mauro Cardi per chitarra elettrica e basso elettrico, eseguita da Stefano Cardi e Gianluca Russo e musiche di Stockhausen, Purcell, Morricone, Ambrosius. Protagonisti, oltre a Stefano Cardi e Gianluca Russo, saranno Diego Insalaco, Enrico Bellonzi, Elia Beretta e i giovani esecutori dello Zodiaco di Stockhausen (Manuel Di Nuzzo, Davide Temporin, Maria Eleonora Di Ninno, Anna Paola De Biase, Carlotta Travaglini, Arianna Galeazzi, Samanta Zagani,Gianni Lazzari, Niccolò Silvi, Roberto Manuzzi, Giovanni Taddia, Cristian Pinca, Luca Farina, Luca Zavarise, Giulia Sartor, Massimo Mondaini) l’Ensemble a pizzico Caput Gauri.

IN CORDE “Nelle corde e nel cuore…”. In Corde nasce nel 2007 dalla collaborazione tra alcuni Istituti per l’Alta Formazione Musicale della Regione Emilia Romagna finalizzata ad accogliere, all’interno di una stessa manifestazione dedicata alla chitarra, esperienze e sensibilità musicali diverse, con lo scopo di valorizzare itinerari trasversali riguardo al repertorio, alla didattica, e alla liuteria. Uno spazio aperto a disposizione di docenti, interpreti, liutai e giovani musicisti. Alla chitarra come uno dei più antichi strumenti della cultura occidentale e alla chitarra nelle sue più recenti espressioni del jazz e del rock si rivolge In Corde soffermandosi di anno in anno ad osservare alcuni aspetti della cultura contemporanea nel confronto con il retaggio storico, la tradizione orale, la prassi esecutiva e di ascolto. Così è stato per l’edizione del 2010 dedicata a Django Reinhardt o per quelle dedicate al Giuseppe Mazzini chitarrista, ad Astor Piazzolla e a William Shakespeare nel 2016. Nei suoi ormai 11 anni di attività il festival In Corde si è avvalso del sostegno di partner pubblici e privati, ha collaborato con istituzioni culturali e centri didattici, con compositori, sound designers e liutai. Dal suo nascere l’associazione culturale Freon Musica ne cura il coordinamento generale. In Corde 2017 si avvale del sostegno delle seguenti istituzioni: Comune di Ferrara, Conservatorio Frescobaldi di Ferrara, Ferrara Arte, Castello Estense di Ferrara, Jazz Club Ferrara, Città di Imola, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, Torri dell’acqua di Budrio.

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Tutti i luoghi del festival
IMOLA, Auditorium della Nuova scuola di musica Vassura Baroncini, via Fratelli Bandiera 19 / FERRARA, Jazz Club, Torrione San Giovanni, via Rampari di Belfiore 167 / BUDRIO, Torri dell’acqua, via Benni, 1 / FERRARA, Conservatorio Frescobaldi, largo Michelangelo Antonioni 1 / FERRARA, Castello Estense, Sala dei Comuni, largo Castello 1 / CARPI, GuitarMind, via Matteotti 12 / BOLOGNA, Museo internazionale e biblioteca della musica, strada Maggiore 34.

Info:
freonmusica@gmail.com
www.freonmusica.com/festival/in-corde

Turismo. Promozione del territorio, 350 mila euro dalla Regione per le attività delle pro loco

I fondi per la valorizzazione e l’animazione turistica e delle risorse naturali, artistiche, storiche e culturali dell’Emilia-Romagna. L’assessore Corsini: “Attività importanti per rivitalizzare i piccoli centri, soprattutto in zone montane, e che coinvolgono diverse associazioni che lavorano insieme”

Bologna – Dalla Regione 350 mila euro per le attività di 18 associazioni di pro loco dell’Emilia-Romagna. I fondi, messi a disposizione della Giunta regionale, sono rivolti alla valorizzazione e animazione turistica e delle risorse naturali, ambientali, artistiche, storiche e culturali dell’Emilia-Romagna.

“Per la prima volta finanziamo direttamente con un bando le attività delle pro loco- spiega l’assessore regionale a Turismo e commercio, Andrea Corsini- in attuazione della legge approvata lo scorso anno. Si tratta di attività importanti per rivitalizzare i piccoli centri, soprattutto in zone montane, e che coinvolgono diverse associazioni che lavorano insieme. Con l’attuazione di questo bando, la Regione premia l’impegno sociale e valorizza una forma di volontariato forte, presente su tutto il territorio regionale e capace di rafforzare la coesione di comunità, mettendola a servizio della valorizzazione del territorio, della sua identità, dei suoi prodotti di eccellenza, in un’ottica di crescita dell’offerta turistica locale”.

Le attività sostenute riguardano la promozione di servizi e prodotti tipici turistici, del patrimonio storico locale ed eventi di valorizzazione del territorio.

Nel dettaglio, nel bolognese arrivano oltre 80 mila euro: all’associazione turistica di Casalecchio Meridiana (che riunisce Casalecchio Meridiana, Castello di Serravalle, Crespellano, Monte San Pietro, Monteveglio, Sasso Marconi, Savigno e Zola Predosa) sono assegnati contributi per oltre 28 mila euro; alla pro loco di Castel S. Pietro Terme (Castel San Pietro Terme, Medicina, Ozzano dell’Emilia, Dozza, Castel del Rio, Castel Guelfo di Bologna e Imola) oltre 29 mila; all’associazione di Grizzana Morandi (Grizzana Morandi, Pioppe, Marzabotto, Savignano, Riola e di Monteacuto Ragazza) oltre 21 mila.

Nel ferrarese sono previsti fondi per oltre 71 mila euro: all’associazione pro loco di Codigoro (Codigoro, Mesola, Goro) sono concessi oltre 29 mila euro; a quella di Ferrara (Ferrara, Baura, Casaglia, Pontelagoscuro, Voghiera) oltre 21 mila; alla pro loco di Portomaggiore (Portomaggiore, Ostellato) oltre 19 mila euro.

Nel reggiano oltre 29 mila euro andranno alla pro loro di Scandiano (Scandiano, Castellarano e Casalgrande).

In provincia di Forlì-Cesena per l’associazione Cusercoli Chiusa d’Ercole (Cusercoli, Corniolo Campigna, S. Sofia, Galeata, Civitella, S. Zeno, Premilcuore, Mercato Saraceno, Sarsina, S. Piero in Bagno, Bagno di Romagna, Alfero, Selvapiana, Fratta Terme, Calisese, Montiano, Terra del Sole, Castrocaro, Dovadola, Rocca S. Casciano, Bocconi e Tredozio) sono previsti oltre 29 mila euro.

Nel ravennate arrivano oltre 45 mila euro: alla pro loco di Casola Valsenio (Casola Valsenio, Brisighella, Riolo Terme) sono assegnati oltre 10 mila euro; all’associazione di Milano Marittima (Milano Marittima, Savio, Castiglione di Cervia) 22 mila euro e a quella di Solarolo (Solarolo, Cotignola) poco più di 12 mila euro.

Nel riminese andranno all’associazione turistica di Mondaino (Mondaino e Gemmano) oltre 21 mila euro e a quella di Montescudo (Montescudo e Montecolombo) 7.500 euro.

Nel modenese quasi 15 mila euro sono destinati alla pro loco di Montecreto (Montecreto e Riolunato), mentre nel parmense quasi 22 mila euro all’associazione di Sala Baganza (Sala Baganza, Bazzano, Berceto, Bore, Borgo Val di Taro, Calestano, Fornovo, Langhirano, Lesignano Bagni, Noceto, Sissa Trecasali, Soragna, Traversetolo, Varano e Marchesi).

Nel piacentino arrivano oltre 18 mila euro per l’associazione di Castell’Arquato (Castell’Arquato e Lugagnano Val d’Arda) sono previsti oltre 13 mila euro e per quella di Ferriere (Ferriere e Settima) 4.500 euro.

Lettera di saluto alla cittadinanza da parte del nuovo Prefetto di Ferrara

Da S.E. Michele Camapanaro

Sono profondamente onorato di assumere oggi le funzioni di Prefetto della provincia di Ferrara, nella piena consapevolezza dell’impegno cui sono chiamato e che cercherò di assolvere con spirito di servizio allo Stato e nell’interesse di questa Comunità, così ricca di storia, di vivacità artistica e di spessore culturale.

Alla Comunità ferrarese tutta va, quindi, il mio caloroso saluto!

La dimensione economica ed imprenditoriale, l’efficienza delle istituzioni locali, l’impegno sociale e il radicato senso civico delle associazioni e del volontariato, fanno della provincia di Ferrara un luogo di elezione e di responsabile esempio per l’intero Paese. Ma questa è anche una provincia che conserva bellezze naturali straordinarie ed anzi uniche, avendo per suo capoluogo non un centro urbano come altri, ma una delle città culla della civiltà italiana ed europea.

Delle potenzialità dei questa provincia dobbiamo tutti essere coscienti e trovare l’entusiasmo per tradurle in realtà, superando di slancio la linea d’ombra che è sembrata proiettarsi su questi anni di crisi economica e sociale. Per riuscirci sono pienamente convinto che occorra partire dal senso di convivenza solidale ed etica delle responsabilità, valori necessari ed da sempre posti a fondamento dello sviluppo e della crescita di questo territorio.

-il mio intendimento e il mio massimo impegno saranno rivolti, nel riconoscimento del ruolo istituzionale di ciascuno, ad assicurare il pieno rispetto della legalità e la sicurezza dei cittadini, la legittimità e l’efficienza dell’azione amministrativa, cercando sempre la leale collaborazione tra istituzioni statali e autonomie locali e promuovendo ogni utile iniziativa di dialogo e di collaborazione, nello spirito di servizio alla Comunità e di promozione della coesione sociale.

E’ mio sincero proposito, pertanto, sviluppare proficue e virtuose sinergie tra i diversi livelli di governo, nell’intento di fornire risposte adeguate alle questioni più delicate che investono la collettività, per assicurare il costante perseguimento del bene comune.

Confido nell’aiuto e nella collaborazione di tutti per affrontare i problemi di questo territorio in modo concorde, ricercando soluzioni condivise e, per questo, efficaci, con obiettivo di interpretare al meglio le esigenze e le aspettative della Comunità ferrarese per l’ordinario e sereno vivere civile.

In questo contesto, desidero rivolgere il mio saluto a tutte le autorità civili, militari e religiose, ai parlamentari, alla magistratura, agli amministratori regionali, provinciali e comunali, agli esponenti del mondo politico, istituzionale, economico, culturale ed universitario, alle organizzazioni imprenditoriali e dei lavoratori, alle associazioni, al volontariato, agli operatori della comunicazione e dell’informazione, a tutte le espressioni di questa Comunità di cui da oggi mi onoro di far parte.

Un particolare saluto mi sia, infine, consentito rivolgere ai vertici, alle donne ed agli uomini delle Forze dell’ordine e dei Vigili del Fuoco, che ringrazio per il diuturno impegno e l’encomiabile opera che ogni giorno svolgono a presidio delle istituzioni, della sicurezza, della libertà e della dignità dei cittadini.

Un match nell’Arena tra imprese piccole e grandi. E la pmi chiede più opportunità per essere innovativa

Un migliaio gli imprenditori di tutta la regione, e non solo,
attesi al Cna NetWork Business Day il 23 novembre all’Unipol Arena di Bologna

Sondaggio Cna tra le piccole aziende manifatturiere della regione: il 57% si sente abbastanza innovativo, il servizio al cliente è l’innovazione più praticata
Poco sfruttato il piano Industria 4.0, interesse per fare networking con altre imprese.

L’imprenditoria emiliano romagnola, e non solo, si dà appuntamento il 23 novembre a Bologna. Sarà un evento ricco di piccole imprese e di importanti aziende “player”, leader nei loro settori, il Cna NetWork Business Day 2017 che si svolgerà all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno. Trecento imprese della produzione e dei servizi, per un totale di un migliaio di imprenditori, si incontreranno per fare network e business, in un matching il cui obiettivo è creare nuove opportunità. Le trecento imprese provengono da tutte le province dell’Emilia Romagna, inoltre vi saranno imprese della provincia di Milano, Bergamo, Brescia, Mantova, Roma, Firenze, Pesaro, Udine, Padova, Trento, Asti. Sono aziende della produzione manifatturiera legata alla filiera della meccanica (in particolare lavorazioni meccaniche, prodotti e sottoprodotti della meccanica e della meccatronica, motor valley e packaging valley, oleodinamica, agromeccanica, macchinari per la produzione in generale) insieme alle aziende dei servizi.

Presenti ben ventotto aziende player, aziende importanti e di respiro internazionale, che potranno dare consigli utili alle Pmi su come crescere nel panorama nazionale e internazionale. Allo stesso tempo, sono anche imprese in continuo sviluppo e alla ricerca di nuovi fornitori. Rappresentano quindi un’ottima opportunità per tutte le pmi iscritte a Cna NetWork per confrontarsi con realtà più grandi con cui creare relazioni, acquisire nuovi clienti, ricercare partnership, costruire nuove reti e internazionalizzare l’impresa.

Cna NetWork Business Day è promosso dalle Cna di Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Imola, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini. Con il coordinamento di Cna Emilia Romagna e la collaborazione di Cna Nazionale. Main sponsor della manifestazione Green Network Energy, Cribis, Eca Consult, Stm e BPER Banca. L’iniziativa ha il contributo della Regione Emilia Romagna e il patrocinio della Città Metropolitana di Bologna e della Camera di Commercio di Bologna. Per tutte le informazioni sull’iniziativa www.cnanetwork.it

Il Cna NetWork Business Day 2017 è stato pensato per dare la possibilità alle imprese della filiera di sviluppare collaborazioni di tipo commerciale, ma anche creare nuove partnership per gli acquisti, per la produzione o la sub-fornitura. Si potranno, inoltre, avviare relazioni per acquisire o vendere licenze e tecnologie, o per la ricerca di partnership societarie, o ancora per internazionalizzare la propria impresa, lanciare prodotti e/o servizi innovativi.

Ma quali sono le caratteristiche, le propensioni, le necessità delle piccole imprese dell’Emilia Romagna in tema di innovazione, network e business. La Cna Emilia Romagna lo ha chiesto con un sondaggio ad un campione 5.000 imprese manifatturiere di tutta la regione, aziende con meno di 50 dipendenti ed un fatturato che non supera i 5 milioni di euro.

Un dato significativo è la consapevolezza da parte di queste imprese di dover percorrere ancora di più la strada dell’innovazione: il 57% si sente abbastanza innovativo, il 38% ancora troppo poco, mentre solo il 5% si considera molto innovativo. L’aspetto più innovativo della propria azienda? Per il 59% è il servizio al cliente, per il 47% il prodotto che viene realizzato, per il 30% l’organizzazione produttiva della propria azienda. Emerge come nella maggior parte dei casi, nel 72% delle risposte, solo i titolari si dedichino alla ricerca all’innovazione e lo sviluppo di prodotti. Ne deriva poi che più dell’80% delle imprese dedica meno di 20 ore di formazione all’anno. Andando su un tema specifico, il Piano del Governo Industria 4.0, sono ancora poche o pochissime le Pmi a sfruttarne le potenzialità. Il superammortamento è stato il punto del Piano più utilizzato, nel 35% dei casi, mentre i meno utilizzati, solo nel 6% dei casi, sono stati i contributi alla formazione. L’interesse però verso il Piano Industria 4.0 c’è, e nell’11% dei casi gli imprenditori hanno sicuramente intenzione di utilizzare i finanziamenti nel breve periodo e nel 28% li utilizzeranno molto probabilmente.

Quando si parla invece di obiettivi strategici per aumentare la competitività dell’azienda le risposte sono piuttosto variegate ma per il 55% degli intervistati il principale obiettivo sarebbe quello di predisporre nuovi prodotti e servizi ai clienti, il 23% vorrebbe stringere alleanze economiche e il 19% vorrebbe espandersi in nuovi mercati. Proprio parlando di nuovi mercati vediamo come la maggior parte delle imprese abbia come mercato principale di riferimento l’Emilia Romagna al 52%, l’Italia al 44%. Un intervistato su quattro esporta anche all’estero.

Quali sono le strategie con cui queste aziende oggi si fanno conoscere sul mercato: nel 79% dei casi attraverso contatti diretti intrapresi dai titolari o dai dirigenti con i principali clienti, mentre nel 45% dei casi pubblicizzano il proprio brand attraverso il sito internet, come vetrina di prodotti o servizi. I principali investimenti per i prossimi anni quindi, sono volti a consolidare, nel 70% delle risposte, i risultati raggiunti negli anni passati e, nel 30% delle risposte, potenziare una presenza su strumenti digitali, come siti internet e social network.

E’ un incontro tra imprese, il Cna NetWork Business Day, in cui fare affari e trovare nuove opportunità per espandersi in nuovi mercati. Una novità per molte imprese del manifatturiero: il 67% infatti non ha mai partecipato a dei B2B e il 66% non ha mai fatto networking con altre aziende preferendo agire da sole sul mercato. Imprese però che volentieri accettano di essere stimolate e incentivate da iniziative come quelle di Cna. Nel 46% dei casi infatti, nonostante non abbiano ancora sperimentato una situazione di aggregazione tra più aziende, vedono queste iniziative come delle opportunità, nel 46%, o come una vera possibilità di crescita, nel 10%. Imprese molto o abbastanza interessate, nel 45% dei casi, ad affrontare insieme a Cna queste nuove opportunità quali il Cna Network Business Day, creare portali, incontri sul territorio o networking di imprese. Una richiesta, un’esigenza a cui Cna darà una risposta concreta il prossimo 23 novembre all’Unipol Arena di Bologna.

Rassegna “Reazione K – sabato 25 novembre Paolo Benvegnù presenta H3+” alla Sala Estense (Ferrara)

Da Arci Zone K

Continua la rassegna “Reazione K”, ideata da Arci Zone K, in collaborazione con Arci Ferrara e con il patrocinio del Comune di Ferrara, alla Sala Estense di Ferrara.
Sabato 25 Novembre arriva un evento del tutto particolare, Paolo Benvegnù presenta il suo nuovo spettacolo “H3+” a Ferrara nell’unica data in Emilia Romagna per il 2017.
Uno spettacolo definito così dagli stessi autori: “Un teatrino di marionette dentro il teatro che diventa stanza delle meraviglie. Un viaggio ai primordi del mondo, oggi distrutto e poi rinato sotto forma di pioggia in una nuova terra riossigenata dal mondo vegetale.
La memoria dell’uomo conservata nelle registrazioni di un vecchio registratore racconta il mondo che fu, che è e che sarà.
Un Homo Selvaticus senza volto vissuto nelle ere dell’universo, compare e scompare, mostra pezzi di sé mentre ascolta il racconto della sua vita.
Irrompono sulla scena un angelo e un demone che combattono, imprigionati nello schermo televisivo, si sfidano attraverso Simposi ma rimangono sullo sfondo della vita senza farne realmente mai parte.
La musica e i testi di Benvegnù accompagnano il viaggio dalla terra allo spazio interstellare per farvi poi ritorno, sono il filo rosso della narrazione teatrale.”
Ma ricordiamo cosa rappresenta Paolo Benvegnù per la musica italiana.
Nel 1993 è tra i fondatori degli Scisma, gruppo di rock alternativo gardesano in cui è chitarrista e cantante. Con gli Scisma ha registrato, prodotto e composto tre dischi (Bombardano Cortina nel 1995, Rosemary Plexiglas nel 1997 e Armstrong nel 1999) ed inoltre ha partecipato a numerosi festival, anche di levatura internazionale.
Dopo lo scioglimento degli Scisma, avvenuto nel 2000, Benvegnù si trasferisce a Firenze, dove collabora con Marco Parente nelle registrazioni dell’album Trasparente, pubblicato da Mescal/Sony. Riprende alcune performance recitative, partecipando a Le Avventure Di Pinocchio, della compagnia Mannini & Dall’Orto. Collabora con gli Üstmamò nell’album Tutto Bene (2001) e soprattutto con gli Otto’p’notri, la band di Massimo Fantoni, Fabrizio Orrigo (entrambi poi confluiti nel progetto Piccoli Fragilissimi Film) David Bindi, Claudio Mangionello e Umberto Bartolini per i quali produrrà l’album Senza Pelle e con i quali condividerà il palco come supporto per il tour promozionale dell’album stesso. Diventa poi uno dei quattro cantanti nel Presepe Vivente, spettacolo teatrale di e con David Riondino e Stefano Bollani.
Scrive il brano È solo un sogno, inserito da Irene Grandi nell’album Prima di partire (2003) e incluso poi nella successiva raccolta live Irenegrandi.hits, in una versione eseguita con Stefano Bollani.
Nel frattempo, Benvegnù si accorda con le label toscane Santeria e Stoutmusic, che pubblicano il suo primo singolo da solista Suggestionabili e l’album di debutto Piccoli fragilissimi film (2004) composto insieme a Massimo Fantoni e Fabrizio Orrigo degli Otto’p’notri con la produzione artistica di Massimo Fantoni e gli arrangiamenti di Massimo Fantoni, Orrigo, Andrea Franchi e Matteo Buzzanca per un solo brano, “il mare verticale”; con Orrigo e Massimo Fantoni Benvegnù condivide il palco durante il lungo tour di presentazione dell’album. Il disco viene subito apprezzato dagli appassionati del panorama musicale indipendente italiano e riceve ottimi riscontri anche dalla critica, che pubblica recensioni entusiastiche e che lo colloca tra i migliori dischi dell’anno.
Artista dalle tante sfaccettature, nel 2007 ha anche portato in scena alcune pièce teatrali all’interno di luoghi insoliti, come ristoranti o salotti di case private, dando così vita alla “trilogia dell’acqua” o “trilogia dei lavori umili” con Idraulici, Marinai e Camerieri.
Nel 2009, la sua canzone Il mare verticale viene ricantata prima da Marina Rei, e poi da Giusy Ferreri per i rispettivi album “Musa” e “Fotografie”. Nello stesso anno duetta con il gruppo C.F.F. e il Nomade Venerabile nel brano “Amore”, presente nel disco “Lucidinervi”. Nel frattempo, Mina reinterpreta il brano “Io e te” (contenuto in “Piccoli fragilissimi film”) e lo inserisce nel suo disco “Caramella”, pubblicato nel maggio 2010.
Nel febbraio del 2011 viene pubblicato Hermann (La Pioggia Dischi/Venus). Il disco ottiene ancora una volta i favori della critica e viene presentato in numerose trasmissioni di Radio 1 (Start, Steronotte), Radio 2 (Radio 2 live, Moby Dick, Twilight) e Rai Tre (Parla con me). Nell’autunno 2011 Benvegnù riceve prestigiosi riconoscimenti: vince il premio Radioindie Music Like, (nell’ambito della Indie Music Like), vince il PIMI 2011 (Premio Italiano Musica Indipendente) nella categoria “Miglior solista dell’anno”, che gli viene conferito il 27 novembre a Bari nell’ambito del Medimex e si classifica al secondo posto nella Targa Tenco 2011, nella categoria “Miglior disco in assoluto dell’anno”.
Il 2 ottobre 2014 pubblica il video del brano inedito Una nuova innocenza, diretto da Mauro Talamonti. Si tratta di un vero e proprio cortometraggio girato a Bangkok e interpretato dallo svedese Ulf Pilblad e da Pimlux Muaypim. Il brano anticipa la pubblicazione del quarto LP del cantautore, ossia Earth Hotel uscito il 17 ottobre seguente.
Il 3 marzo 2017 viene pubblicato il suo ultimo lavoro solista “H3+” che chiude una sorta di trilogia concettuale inaugurata con “Hermann”.
A partire dall’autunno 2017 Paolo Benvegnù e la sua band portano nei teatri italiani il loro ultimo lavoro, con l’ausilio del burattinaio Luca Ronga, che darà “forma” con le proprie creazioni ai temi trattati negli ultimi tre album del musicista.
L’ennesimo appuntamento imperdibile con la grande musica dal vivo insomma, che continuerà anche con l’ultimo evento della rassegna, Giovedì 30 Novembre, quando sul palco della Sala Estense ci sarà “Soundtracks – Cinema Misterioso” con la sonorizzazione a cura di Corrado Nuccini, Enrico Gabrielli, Stefano Pilia, Massimo Pupillo.
La biglietteria per il concerto di Paolo Benvegnù aprirà alle ore 20, il concerto/spettacolo inizierà alle 21 precise. Biglietti disponibili fino alla mezzanotte di venerdì 24 Novembre sul circuito Ticketland 2000.

Una nuova immagine per le Scuole medie di Copparo

Da Comune di Copparo

La Giunta del Comune di Copparo ha approvato il primo stralcio del progetto di rifacimento delle facciate delle Scuole Medie di Copparo. I lavori prevedono la ristrutturazione della facciata principale e delle due laterali e il rifacimento della pavimentazione e della scala d’accesso: ammontano 100 mila euro, di cui 75 mila euro da fondi regionali (mutui BEI per l’edilizia scolastica) e i restanti 25 mila da fondi del Comune di Copparo. L’intervento verrà avviato nel 2018, e verrà seguito da un ulteriore stralcio ancora in corso di valutazione.
«Finalmente riusciamo a cambiare radicalmente l’immagine di un edificio su cui già negli ultimi anni abbiamo investito centinaia di migliaia di euro – ha dichiarato la vicesindaco Martina Berneschi – negli anni scorsi abbiamo dato priorità alla sicurezza e alle necessità della Scuola, intervenendo sulle infiltrazioni nel seminterrato, sostituendo le vetrate della palestra, occupandoci di interventi poco visibili come quelli sulla centrale termica o sulla fibra ottica, ma necessari per garantire sicurezza e funzionalità visto anche l’insediamento della nuova segreteria dell’Istituto Comprensivo. Ora è finalmente giunto il momento di realizzare un intervento che contribuirà a cambiare il volto della Scuola, ma io penso anche dell’intero quartiere in cui è inserita. Una scuola che si “libererà” esteticamente dai canoni degli anni Settanta per “lanciarsi” anche simbolicamente verso il futuro».
Anche nel caso illustrato dalla vicesindaco si tratta di intervento strutturato, programmato nel mandato di legislatura del sindaco e finalizzato al mantenimento del patrimonio di edilizia scolastica. «Il nostro metodo è questo: programmiamo secondo necessità, – ha concluso Berneschi – ricerchiamo risorse, quasi sempre ci vengono concesse, procediamo spediti e realizziamo gli interventi: sempre cercando di aver presenti gli obiettivi finali. A questo intervento dovranno necessariamente seguirne altri: va completata anche l’ultima facciata, occorre continuare a investire ancora perché la scuola, anzi le scuole di questo territorio, vanno salvaguardate e sono un’assoluta priorità per l’Amministrazione».

Viaggio nella magia, a Ferrara nasce Inkantesimo

Da Ella Story

Stileventi Group, Dinamica Media e Studio Borsetti insieme per un evento che, dal 23 al 26 novembre 2017, porterà a Ferrara spettacoli di grandi artisti, cene tematiche, visite guidate alla scoperta della città magica, laboratori per bambini e l’Illusionarium, per scoprire i misteri della mente.

Le atmosfere incantate del Festival della Magia di Ferrara tornano, quest’anno, in una veste completamente rinnovata ed ancora più suggestiva.
Una prima edizione questa, di un evento che fa dell’interattività e dell’emozionalità la propria caratteristica.
Una vera e propria “Esperienza magica”.
Ferrara sarà trasportata, da giovedì 23 a domenica 26 novembre 2017, in una dimensione onirica intensa e coinvolgente…dove tutto diverrà possibile, dove si verrà letteralmente “rapiti” dal sogno dell’illusione.
Sulle ali del sogno… Inkantesimo è un emozionante viaggio che incontra sul suo percorso spettacoli teatrali, performance magiche di strada, percorsi nelle meraviglie della mente umana, laboratori, visite guidate ed apericene a tema.
Un viaggio da vivere grazie al Consorzio Visit Ferrara, che unisce circa 90 operatori turistici di tutta la Provincia.
Sul palcoscenico artisti provenienti dai più importanti palcoscenici mondiali, per uno show che accompagnerà il pubblico alla scoperta della magia classica e moderna, passando dalle affascinanti atmosfere del mentalismo, alla magia comica, a numeri di sorprendente improvvisazione che renderanno il pubblico protagonista del sogno.
Nei 4 giorni di festival si alterneranno spettacoli di street magic con artisti che animeranno le vie del Centro storico realizzando veri e propri miracoli nelle mani dei passanti. L’esperienza emozionante dell’Illusionarium, mostra dedicata al mondo delle illusioni ottiche, dove si scopriranno i misteri e le meraviglie della mente umana. Un percorso interattivo, per toccare con mano gli straordinari poteri del nostro cervello.

Visite guidate alla scoperta della Ferrara magica.
Coinvolgenti laboratori per i ragazzi e gustose cene tematiche.
Inkantesimo… una porta aperta verso la meraviglia.

Per vivere tutto questo, grazie al servizio di booking online del Consorzio Visit Ferrara, sul sito www.visitferrara.eu tanti vantaggi sul pernottamento utilizzando il codice di sconto “inkantesimo2017”.
Per informazioni e prenotazioni: Consorzio Visit Ferrara
Via Borgo dei Leoni 11, Ferrara (FE)
Tel. 0532 783944, 340 7423984
E – mail: assistenza@visitferrara.eu
Sito web: www.visitferrara.eu

Il Comune di Cento vince il premio “Humana Eco-Solidarity Award 2017”

Da Ufficio Stampa Humana

Gli oltre 185 mila chili di abiti raccolti, 5 per abitante, hanno contribuito alla formazione in Mozambico di personale impiegato nelle energie rinnovabili

Nel 2016, HUMANA ha raccolto sul territorio del Comune di Cento (FE) 185.536 chili di abiti, determinando impatti positivi dal punto di vista ambientale, economico e sociale nel Sud del mondo.

La generosità degli oltre 35 mila cittadini, che hanno raccolto in media 5 chili di abiti usati ciascuno, ha permesso al Comune di Cento di essere premiato con l’“HUMANA Eco-Solidarity Award 2017” come primo classificato tra i Comuni partner di HUMANA in provincia di Ferrara.

Grazie agli abiti raccolti, HUMANA ha contribuito a sostenere progetti volti a migliorare l’accesso all’energia solare nella Provincia di Capo Delgado, in Mozambico. Oltre 1,1 miliardi di persone nel mondo, infatti, a oggi non hanno ancora accesso all’elettricità, mentre oltre 2,9 miliardi fanno ricorso a carbone, legna e letame per le attività quotidiane come cucinare e riscaldarsi.
Con i 185.536 chili di abiti raccolti a Cento, ad esempio, HUMANA ha contribuito a formare 78 persone nella gestione e nel mantenimento delle stazioni solari.
Qui si è dedicata alla realizzazione e all’avvio di stazioni di energia solare presso cui le popolazioni locali possono affittare lampade solari. Una soluzione, questa, finalizzata alla promozione della piccola imprenditoria del territorio. HUMANA, inoltre, è impegnata nell’attività di formazione degli addetti che si occuperanno del funzionamento e mantenimento degli stessi impianti.

La raccolta abiti di HUMANA a Cento ha consentito anche benefici sul fronte ambientale: gli abiti donati hanno evitato l’emissione di oltre 650 mila chili di anidride carbonica nell’atmosfera, pari all’attività di assorbimento di 6.679 alberi, e di risparmiare oltre un miliardo di litri di acqua utili a riempire 445 piscine olimpioniche.

Incontri con gli autori: ospite sarà Roberto Roda

Da Associazione Feedback

Per la prima volta l’associazione Feedback organizza una serie di talk dedicati al mondo della fotografia. Fotografi professionisti, critici ed esperti saranno nostri ospiti per raccontarci le loro esperienze, per parlare del ruolo della fotografia nella loro professione, e per mostrare i propri lavori più significativi. Sono in calendario otto serate con cadenza mensile; gli incontri si svolgeranno presso la Videoteca Vigor del Comune di Ferrara, in via Gaetano Previati 18, a partire dalle ore 20.45. La partecipazione è gratuita per tutti i soci Feedback. Il secondo incontro della serie si terrà mercoledì 22 novembre 2017, e il nostro ospite sarà ROBERTO RODA che parlerà della storia del fotoromanzo.
Il fotoromanzo è un’invenzione italiana, la sua paternità viene generalmente divisa tra lo sceneggiatore Cesare
Zavattini e il regista Damiano Damiani. È un tipo di racconto per immagini in cui i personaggi sono rappresentati da attori veri ed è costituito da fotografie scattate su set simili a quelli cinematografici; per questo il fotoromanzo è stato spesso definito un “film statico”. Dopo essere apparso nella penisola, fu imitato nei Paesi ispanoamericani e in Brasile. Nel primo dopoguerra, il fotoromanzo insegnò a leggere a molte ragazze italiane: le eroine erano sempre povere e romantiche, ma coraggiose e decise, per regalare speranze, e a volte illusioni, a gente semplice che aveva bisogno di sogni… ma non è delle serie sentimentali che l’etnografo Roberto Roda ci parlerà. Spaziando fra bizzarro popolare, rivoluzione sessuale e concettualità artistica, affronterà i fotoromanzi gialli, i neri e i sexy percorrendo 60 anni di sperimentazioni con la fotografia narrativa, dal Groupe Panique ad Ado Kirou, da Paolo Baratella a Bruno Vidoni, da Killing a Martin Mystère.
Chi è Roberto Roda Etnografo, fotografo e storico della fotografia è nato a Ferrara nel 1953. Dal 1982 cura le attività espositive e di ricerca del Centro Etnografico del Comune di Ferrara, dal 1999 coordina anche l’Osservatorio Nazionale sulla Fotografia. È autore e curatore di numerose pubblicazioni di storia della fotografia e di antropologia visuale. Come fotografo opera sia sul versante della documentazione dei beni etnoantropologici e del territorio sia nella sperimentazione artistica. Sue mostre sono state ospitate da musei e gallerie d’arte in Italia e all’estero.

Per ulteriori informazioni potete consultare il nostro sito www.feedbackvideo.it, o scrivere all’indirizzo
fotografia@feedbackvideo.it

Luce e Buio. Un confronto tra arte, medicina e biofisica della percezione sensoriale

Mercoledì 22 novembre alle ore 17 nell’Aula Magna del Dipartimento di Economia e Management, via Voltapaletto n. 11 si terrà l’incontro “Luce e Buio, mistero della vita e dell’arte” tenuto da Francesca Cappelletti, docente di Storia dell’Arte dei Paesi Europei, Roberto Manfredini, docente di Medicina interna, e Giorgio Rispoli, docente di Biofisica e Fisiologia generale, tutti di Unife. Introdurrà l’incontro Giorgio Zauli, Magnifico Rettore dell’Università. L’ingresso è libero e gratuito.

Luce e buio: una alternanza che ci accompagna dalla nascita e che condiziona ogni nostra attività. Basti pensare che la maggior parte delle funzioni biologiche di tutti gli esseri viventi è scandita da ritmi biologici, che l’80% delle informazioni che percepiamo sono sotto forma d’immagini e che l’andamento del tempo e la sua stessa personificazione hanno influenzato gliartisti di ogni epoca.
Il confronto tra una storica dell’arte, un medico esperto di cronobiologia e un biofisico specializzato nello studio della percezione sensoriale si preannuncia quanto mai coinvolgente: i ritmi biologici sono implicati nella regolazione del sonno, del comportamento alimentare, nella produzione di ormoni, nel controllo della pressione sanguigna e della temperatura corporea. Se disturbati possono influire sullo stato di salute e malattia? Quali sono i meccanismi della visione? Come gli artisti sono riusciti nei loro dipinti a farci percepire il contrasto, la tridimensionalità e addirittura stati d’animo come la gioia o la tristezza? E ancora: pittori come Caravaggio, Valentin e Regnier che vivevano la notte, perchè l’hanno associata agli elementi negativi del comportamento umano?

Disagi a seguito di manutenzione alla centrale di potabilizzazione di Stellata, Bondeno

Mercoledì 22 novembre, dalle ore 9 alle 11, sono previsti lavori di manutenzione alla Centrale di Potabilizzazione di Stellata, Bondeno.

A seguito dell’intervento potranno verificarsi cali di pressione e riduzione di flusso nella rete idrica a Bondeno.

Alla ripresa del servizio si potranno presentare fenomeni di torbidità quindi consigliamo di lasciare scorrere l’acqua per qualche minuto prima di utilizzarla.

Evento Speciale 2017 “Cinema d’Autore” al Cinepark Apollo di Ferrara

Da Ferrara Film Commission

Ferrara Film Commission presenterà il 22 novembre 2017 alle ore 21,00 al Cinepark Apollo di Ferrara, il film “PierPaolo”.del regista madrileno Miguel Angel Barroso.
Alla proiezione sarà presente oltre che lo stesso regista, anche l’attore protagonista nella parte di Pasolini, David Parenti di Reggio Emilia.
Sinossi del lungometraggio “PIERPAOLO”, di Miguel Angel Barroso Garcia.
Il film racconta l’infanzia e la giovinezza di Pier Paolo Pasolini attraverso le parole delle persone più importanti della sua vita: suo padre Carlo Alberto, con il quale ebbe un difficile rapporto di amore-odio; sua madre, con cui rimarrà legato fino alla fine, vissero anche insieme nella stessa casa; suo fratello Guido Alberto, che si unì ai partigiani durante la Seconda Guerra Mondiale e fu ucciso in circostanze poco chiare; le delicate relazioni romantiche e di amicizia con due donne: la violinista Pina Kalz, una rifugiata di guerra, e l’insegnante Maria, con cui si fidanzò ufficialmente e la sua profonda passione per un ragazzo contadino di nome Toni, egli conservò questa amicizia per tutta la sua vita.
“PierPaolo” ci porta anche nei luoghi che hanno segnato la sua vita (Belluno, Casarsa della Delizia, Scandiano, Conegliano, Sacile, Parma, Idria, Bologna, Versutta…). Pasolini ebbe una vita nomade sin dalla nascita, si spostava di città in città a causa del padre, un ufficiale dell’esercito che veniva spedito ogni pochi mesi in una destinazione diversa.
Durante questo periodo i treni iniziarono ad esercitare fascino su di lui, nelle tante ore di attesa alla stazione e grazie al suo amore per il Friuli, terra natale della madre, iniziò a scoprire un linguaggio arcaico e contadino che divenne il motore della sua creatività.
Pierpaolo ci guida inevitabilmente allo scandalo di Ramuscello che influenzò la sua intera esistenza e che lo portò a fuggire a Roma insieme alla madre, verso una vita migliore…

Ferrara Film Commission
Sede legale: via Cisterna del Follo, 39 – 44121 Ferrara
info@ferrarafilmcommission.it
www.ferrarafilmcommission.it

L’invenzione della razza ne parla Giulia Ciarpaglini

Da Luciana Tufani

Biblioteca del Centro Documentazione Donna via Terranuova 12/b – Ferrara giovedì 23 novembre 2017 ore 17

Perché la stessa persona viene considerata nera negli stati Uniti, mulatta nei Caraibi e in Sudafrica e bianca in Brasile? Si definisce razzismo un pregiudizio relativo alla discendenza etnica associato a pratiche discriminatorie. Non si è sviluppato linearmente nei secoli, né tanto meno consiste in una predisposizione naturale dell’essere umano. Dagli antichi pregiudizi agli stereotipi, dalle lotte di religione alla purezza de sangre, dalla tratta degli schiavi alle elaborazioni scientifiche, dal nazionalismo ai genocidi, il razzismo è sempre stato una questione politica e sociale e come tale si è costruito e manifestato in modi e tempi differenti a seconda dei luoghi e delle condizioni. Il razzismo istituzionale è pressoché sparito da una ventina d’anni, ma quello informale no. C’è ancora molta da strada da fare fino al pieno riconoscimento della dignità di ogni essere umano e dell’integrità dei diritti per ognuno di noi.
L’incontro fa arte del ciclo “Alle origini della differenza” che il CDD sta organizzando a partire dall’autunno del 2016.

Giulia Maria Ciarpaglini, nata ad Arezzo e ferrarese dal 1975, ha studiato a Milano, Ferrara e Trieste e si è a lungo occupata di problematiche legate alla psichiatria. A cura del Comune di Ferrara ha pubblicato Una stagione particolare, (1998) sui Gruppi Appartamento e la lotta antiistituzionale in questa città.
Con l’editrice Ogni Uomo è tutti gli uomini di Bologna ha pubblicato i racconti Cronaca di mezz’ora (2009) e Si chiamava Trowta Millicent Burton (2010). Con le edizioni Tufani ha pubblicato i romanzi Un segreto, anzi due (2010) e Assassinio alla casa delle donne (2015). Collabora alla rivista «Leggere Donna».
Fa parte del Centro Documentazione Donna di Ferrara di cui dirige la biblioteca.

‘Nero Gad’: il nuovo libro condanna di Marcello Pulidori

Sabato pomeriggio alla libreria Feltrinelli di via Garibaldi, Marcello Pulidori ha presentato il suo nuovo libro ‘Nero Gad’. Redattore della Nuova Ferrara, scrittore, giornalista professionista dal 1995, si è occupato soprattutto di inchieste tra le quali il delitto Manservisi e il caso Palaspecchi. Queste informazioni sono scritte nel retro copertina del libro che ho acquistato prontamente per leggerlo.

Presentato dal suo editore, Faust edizioni, ha raccontato per più di un’ora ai molti presenti delle sue investigazioni nella zona “Giardino Arianuova Doro”, quella che oggi è conosciuta più come il luogo del degrado di Ferrara. Quella che un tempo, ha aggiunto Pulidori, “era un’isola felice dove la delinquenza non aveva ancora messo le mani”. Molti gli esempi negativi, dalle “merde sui pianerottoli dei grattacieli” all’aver fatto diventare questo posto la più grande piazza di spaccio a cielo aperto di Ferrara. Le descrizioni sono state dettagliate, sfiorando anche lo splatter quando si è parlato di efferati omicidi compiuti a colpi di macete. La colpa in gran parte è stata attribuita all’enorme flusso migratorio e alle autorità politiche le quali dicono, secondo i relatori intervenuti, che i problemi della zona dei giardini siano causati da una “distorta visione soggettiva della realtà”.

Aggressioni, scippi, rapine, ferimenti, prostituzione” sono state le parole più usate nel corso di tutta la conferenza, causate dagli immigrati presenti in quelle vie e che solo l’intervento dell’esercito e delle forze dell’ordine stanno portando a un ridimensionamento, come anche la vigilanza armata all’interno dei grattacieli. Inutile sarebbe sottolineare quali siano stati gli accorati appelli lanciati dagli oratori. E il pubblico in gran parte ha sempre annuito, confermando le parole dello scrittore. Nessuna autorità politica è intervenuta al dibattito, come nessuno dei rappresentanti delle etnie accusate per gran parte del tempo era presente. Posso anche aggiungere, avendo sfogliato il libro, che di esempi che facciano vedere una possibile luce in quel quartiere ce ne sono davvero pochi.

A questo punto non aggiungerò ulteriori riflessioni, non una parola su quello che ho osservato sabato. Il caso Gad è chiuso, il quartiere condannato. Aspettiamo, dopo l’esercito, i bombardieri, e che si ponga fine a questa inutile sofferenza e si riparta da zero.

Alcuni momenti della presentazione negli scatti di Valerio Pazzi. Clicca sulle immagini per ingrandirle

La giusta misura delle cose

di Federica Mammina

Più mi guardo intorno e più mi convinco che ciò di cui manchiamo maggiormente è il senso della misura. Oggi non si parla, si fa a gara a chi prevarica di più; non si ascolta per poi ribattere, ma si ignora chi la pensa diversamente da noi; non ci si confronta sulle idee, ma si insulta.
E poi si odia per cose futili, e lo si fa a tal punto che esiste una vera e propria categoria di persone che si dedicano a questa attività. E poi ancora c’è tanta violenza, contro le donne, contro gli anziani, contro chi è più debole e indifeso o è considerato diverso, che si manifesta con tanta più brutalità e crudeltà quanto più è banale il motivo che la scatena. C’è tanta criminalità, che si infiltra ovunque, anche nei posti più insospettabili, sfruttando le miserie umane. E ancora c’è troppa voglia di accumulare ricchezze e beni materiali, sempre di più a scapito di altri esseri umani che non hanno nemmeno il minimo per vivere dignitosamente.
Odio, violenza, cattiveria, delinquenza non sono di certo nati oggi, ci sono sempre stati. Ma sul piatto della bilancia dovrebbero pesare meno dell’onestà, della solidarietà, della comprensione. Ed è per questo che ciascuno di noi, secondo le proprie possibilità, è chiamato a dare il proprio contributo, per ristabilire la giusta misura delle cose.

“La dismisura occorre spegnere più che un incendio”
Eraclito

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la settimana…

L’uomo del fiume

L’uomo del fiume guarda oltre la riva.
Nuvole sparse all’orizzonte, tre gabbiani intrecciano ricami nel basso cielo. L’acqua scorre come il tempo, dalle montagne al mare, ininterrottamente, eternamente.
La vita insegue, come sempre, da un passato di ricordi a un futuro di speranze e delusioni.
In mezzo solo dolore e gioia: la vita non s’accorge di vivere.

L’uomo del fiume arriva al mattino presto, si siede sulla riva e si accende una sigaretta. Fuma lento, guarda la corrente e aspetta.
L’aria è leggera, come i pensieri, come il vento.
Faccia rugosa, pelle spessa, unghie e barba ingiallite. L’uomo del fiume è alla sua quinta sigaretta.

È mezzogiorno, un magro bottino di pesce per la sera, quattro bocconi di pane e formaggio e un bicchiere di vino. Poi di nuovo sulla riva a guardare il tempo scorrergli davanti, spumeggiante, indomabile, indifferente.

Il giorno è passato, come altri mille e mille ancora prima. Altri giorni passeranno nell’attesa che qualcosa succeda, perché qualcosa dovrà succedere prima o poi.
Ma l’unica certezza è nell’acqua che scorre e non si ferma.

L’uomo del fiume allunga una mano, la immerge nella corrente, sente il tempo scorrergli tra le dita, cerca d’afferrarlo ma gli sfugge.

L’uomo del fiume guarda oltre la riva. Non può fermare il tempo. Tra le ombre della sera osserva la corrente che muove il mondo e decide…

Il fiume gli ha dato tanto e gli ha tolto tutto.
Una vita d’attese, le ceneri della moglie, un figlio troppo acerbo, adorato e scomparso dentro un vortice al largo.

È mezzanotte. Un passo oltre il pontile, un tuffo nel buio, un abbraccio gelido e avvolgente…

L’uomo del fiume ha catturato il tempo.

Nick Drake muore suicida nel 1974, all’età di ventisei anni…

River Man (Nick Drake, 1969)

Il nostro nuovo vecchio inno…

di Federica Mammina

L’inno nazionale è uno dei pilastri su cui si fonda uno stato, lo rappresenta di fronte a tutto il mondo, ne racconta la storia e ne evidenzia lo spirito di unità. Viene suonato in tutte le occasioni ufficiali, cantato da star famosissime che possono vantare questo fiore all’occhiello, ed è anche la colonna sonora delle gare sportive più prestigiose, mondiali di calcio e olimpiadi in testa. Si tratta in fin dei conti di poche note e alcune strofe, che però hanno la capacità di commuoverci perché sanno far affiorare immediatamente il nostro senso di appartenenza.
L’Inno di Mameli racconta del nostro coraggio, della nostra voglia di vittoria, del nostro senso della patria, perché in fin dei conti, con tutti i difetti che ha, la nostra patria noi la amiamo, e di un amore viscerale, che ci segue anche in capo al mondo.
Noi Italiani però abbiamo anche la straordinaria capacità di perderci nel classico bicchier d’acqua, di non fare cose di una banalità disarmante. Un esempio? Non approvare una legge per dichiarare l’Inno di Mameli ufficialmente Inno della Repubblica Italiana per 71 anni. Ignari di ciò infatti, fino a pochi giorni fa quando la legge in questione è stata finalmente approvata, abbiamo cantato un inno provvisorio perché in passato numerosi Governi non sono riusciti in un’impresa tanto ardua.
Non un gran segno di riconoscenza per chi ci ha regalato così belle parole, mi verrebbe da dire. Ma si sa, siamo fatti così, un po’ cialtroni a volte, ma con un cuore davvero grande. Ed è con una mano su quel cuore che manifestiamo la nostra riconoscenza, ogni volta che risuonano le note dell’Inno e gridiamo il nostro sì all’Italia che chiamò.

Eventi organizzati da Unicef Ferrara per l’anniversario della Convenzione dei Diritti dei minori

Da Unicef Ferrara

Lunedì 20 novembre, doppio appuntamento per il volontariato Unicef: ricorre la Giornata Mondiale per i diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza ed è il 28° Anniversario della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia, approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989.
Alle ore 12, in Municipio, nel corridoio antistante la sala dell’Arengo, si inaugura la mostra fotografica, curata da Andrea Gallesini, “Diritto all’ambiente: l’orto va a scuola” progetto realizzato con alcune classi delle scuole elementatari (Bombonati, Alda Costa, Don Milani, Manzoni, Mosti, Poledrelli, Leopardi), medie ( Bonati, Argenta Berra) e del Liceo Ariosto. L’esposizione è visitabile sino al 3 dicembre con orari: L-Me-V, 9-13; Ma-G 9-18.
Alle 21, presso la Sala Estense, la compagnia teatrale “Gli Acchiappastorie”mette in scena l’atto unico “Giulio (appunti di magiche storie)”, libero adattamento teatrale del libro “Armadi” di Paola Bonora, la nota artista acquerellista ferrarese.
Patrizia Fiorini, regista e sceneggiatrice, sostiene che “la storia si è scritta da sola, con il suo tempo, come avviene per quasi tutte le storie. Un racconto tutto al femminile, in cui ognuno di noi, coinvolto in questa rappresentazione, si è ritrovato. La memoria emotiva, l’attenta osservazione del
quotidiano, l’ascolto, l’empatia, l’ironia sono stati tutti fattori che hanno contribuito a questa stesura che si è avvalsa anche della condivisione artistica di Luciano Montanari”. L’allestimento scenico è di Ornella Iotti e le scene sono state realizzate in collaborazione con gli alunni della classe 5A, indirizzo figurativo, del Liceo artistico Dosso Dossi seguiti dagli insegnanti Elisa Leonini, Giuseppe Cosentino, Luigi Minardi. Tecnico audio-luci è Luca Gilli. La biglietteria apre alle ore 20,30.

Storici dell’arte. Incontri importanti di una lunga vita

Lunedì 20 novembre alle ore 17, nel Salone d’onore della Pinacoteca Nazionale di Ferrara, si terrà un nuovo appuntamento di “Dentro al Museo” con il Prof. Alvar González-Palacios, storico dell’arte di fama mondiale, sul tema “Storici dell’arte. Incontri importanti di una lunga vita”. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti.
Nella lunga vita di studi di Alvar González-Palacios sono stati molti gli incontri con personaggi noti, non solo nel suo campo di lavoro. Questi includono sia studiosi che collezionisti di prim’ordine come Bernard Berenson e Roberto Longhi a Firenze, dove studiò, Federico Zeri e Mario Praz a Roma, dove vive, Sir John Pope-Hennessy e Sir Francis Watson a Londra, dove spesso si reca, Pierre Verlet e Liliane de Rotschild a Parigi dove abitò per molti anni. Altri incontri come quelli con Indro Montanelli, Umberto II, Vittorio Cini vengono rievocati: ognuno di loro gli ha fatto conoscere, talvolta indirettamente, oggetti insoliti o straordinari.
La conferenza è, come sempre, organizzata dal Dipartimento di Studi Umanistici e TekneHub dell’Università di Ferrara e sostenuto dalla Fondazione Ferrara Arte, in collaborazione con i Musei Civici di Arte Antica, gli Amici dei Monumenti e dei Musei ferraresi, complici nell’aprire le porte di musei e di luoghi della cultura alla scoperta delle opere, delle collezioni e delle storie che li abitano.

I martedì del Circolo: contro la violenza sulle donne

Da Circolo della Stampa Ferrara

Seconda serata con I Martedì del Circolo, la serie di incontri organizzati dal Circolo
della Stampa di Ferrara per discutere ed approfondire argomenti di attualità, cronaca, scienza
e cultura. L’appuntamento è in programma il 21 novembre prossimo all’hotel Astra (viale
Cavour 55, ore 21), in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne.
Ospite dell’incontro la giornalista e blogger ferrarese Riccarda Dalbuoni, che porterà le
testimonianze di alcune donne vittime di molestie o abusi: storie drammatiche, pubblicate in
una rubrica on line sul sito del quotidiano di informazione Ferraraitalia. Assieme a lei il
collega Carlo Cavriani, capocronista de il Resto del Carlino di Rovigo e l’avvocato Stefania
Borghetto, specializzata in diritto del lavoro e discriminazione di genere, che leggerà in sala le
lettere e le denunce raccolte nel blog da Dalbuoni.
Nei primi dieci mesi del 2017 sono state più di 26mila le telefonate ricevute dal 1522,
il numero d’emergenza nazionale per l’aiuto alle donne vittime di stalking, abusi o molestie.
Un dato impressionante, che rispecchia un problema di stringente attualità, al centro anche
dell’incontro del G7 sulle Pari Opportunità, conclusosi nei giorni scorsi a Taormina. E che la
cronaca di questi giorni, da Hollywood fino a Roma, ma non solo, ha purtroppo confermato in
tutta la sua gravità.
Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, oggi una donna su tre è vittima di abusi
o pesanti molestie da parte del partner, mentre al pronto soccorso la violenza sessuale è la
seconda causa di accesso per le donne. Negli studi di follow up che seguono le donne dopo le
violenze più gravi, nel 67,5 per cento dei casi le vittime risultano affette da profonde
patologie mentali da stress post-traumatico: un valore paragonabile – secondo gli studi dell’Iss
– addirittura a quello delle vittime dirette di grandi disastri, compresi gli attentati terroristici.
Le testimonianze raccolte da Dalbuoni, l’esperienza sul campo dell’avvocato Borghetto
(che da anni opera nell’ambito del diritto civile e della famiglia), aiuteranno quindi ad entrare
nel cuore di questo vero e proprio dramma sociale, esplorandone i meccanismi e le
conseguenze, spesso terribili, per chi – quasi sempre tra le mura domestiche – resta stritolato
tra i suoi folli ingranaggi, Un coro angosciato di voci femminili: donne, ragazze e adolescenti,
bersagli incolpevoli di una violenza odiosa e senza senso.

Ferrara città d’arte. Virtuale o reale?

Da Roberto Guerra, Asino Rosso ebook

A Ferrara certa informazione cartacea, leggi Nuova Ferrara e Resto del Carlino censurano anche il sindaco! Anche Cronaca Comune Ferrara! Sembra incredibile e ci scusiamo per l’inevitabile auoreferenza ma capita anche questo (e come si vedrà anche paradossale!) in questa città specchio del Bel Paese, firmato PD o Forza Italia stile …Nazareno, una Italia dove certo degrado generale non è solo colpa dei pur sempre meno credibili Politici ma anche nella stessa misura dei soliti media.
Media che disquisiscono sul mito delle cosiddette Postverità magari, sempre in prima fila nel difendere il diritto dell’informazione ( degna corte della casta ODG) poi anche in provincia, spiccano bachi semplicemente inconfutabili non segnalando lavori culturali persino già segnalati sia da altra stampa on line local ma anche a livello nazionale in alcune testate.
I motivi? Neppure solo dilettantismo o provincialismo in questo caso che caratterizzano spesso le redazioni stesse culturali, magari monopolizzate da alcuni personaggi perfetti quasi diversamente Kapo di certa Casta culturale local, si va anche a antipatia o simpatia (poi magari direttori o giornalisti mai neppure conosciuti personalmente…) o a passaparole interni per via di legittime polemiche di qualche tempo fa (siamo blogger anche relativamente noti e la critica dovrebbe essere lo zucchero della dialettica…).
In questo caso neppure la presenza autorizzata del sindaco nel nostro eBook Ferrara città d’arte. Virtuale o Reale, da un paio di mesi on line, per il nostro editing Asino Rosso (segnalato anche dalla stampa specializzata italiana), raccolta di nostre interviste a politici, scrittori, artisti, sociologi, docenti universitari, anche giornalisti !sul Futuro prossimo di Ferrara (e quindi anche il sindaco di Ferrara),per la cronaca politicamente e culturalmente trasversale, a quanto pare è ritenuto degno dalle redazioni culturali de La Nuova Ferrara e Il Resto del Carlino Ferrara e Cromaca Comune di una minima segnalazione! Evidentemente , troppo perturbante un’ operazione del genere per certo copione local neo primitivo passatista ideologico in un senso o nell’altro anche, dove persino le virgole a volte impauriscono la Corte di certi pennivendoli ferraresi?
Come da prassi abbiamo segnalato l’eBook in questione, normale e semplice comunicato stampa via mail ma zero assoluto riscontri: e un paio di volte, la seconda volta direttamente ai direttori locali delle testate in questione…
Ogni commento è superfluo, qua a Ferrara non solo si danneggiano come visibilità scrittori come il sottoscritto, piaccia o meno, abbastanza noto nell’avanguardia culturale italiana e autore anche di diversi libri per l’editoria nazionale (basta un giro nel web) , ma anche nello specifico una piccola impresa commerciale (oltre naturalmente a tutti gli autori intervistati dal sottoscritto e che hanno autorizzato la pubblicazione).
Avevano ragione oltre un secolo fa Oscar Wilde e Karl Kraus: parafrasandoli, il giornalismo in provincia (non solo ma nello specifico on topic) è solo una cloaca di uomini senza qualità….