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Giorno: 22 Gennaio 2018

Sanità. Nessun buco di bilancio per l’Ospedale di Cona, dal M5S “accuse totalmente infondate”

La replica, basata sui dati, dell’assessorato alle Politiche per la salute: “Tempi di pagamento dei fornitori in linea con i parametri di legge, da Inail ribadito l’interesse a compartecipare alle spese di realizzazione della struttura”. La Regione ha anticipato all’Azienda i 65 milioni di Inail e ha finanziato i 30 previsti dall’alienazione dell’ex ospedale Sant’Anna

Bologna- Nessun “buco di bilancio” a causa dell’Ospedale di Cona (Fe). Le accuse mosse dal Movimento 5 Stelle “sono a dir poco fantasiose e totalmente infondate”. Così l’assessorato regionale alle Politiche per la salute smentisce, dati alla mano, gli esiti dell’“indagine” sulla realizzazione della nuova struttura ospedaliera del ferrarese, pubblicizzati oggi dalla consigliera del M5S Raffaella Sensoli.

“Nessuna sofferenza di bilancio o di cassa è stata indotta sull’Azienda sanitaria, né dal punto di vista economico né finanziario, e i tempi di pagamento dei fornitori sono in linea con i parametri di legge”, spiega l’assessorato.

Per quanto riguarda il contributo di 65 milioni da parte di Inail (Istituto nazionale assicurazione contro gli infortuni sul lavoro), citato dalla consigliera, semplicemente “la Regione ha provveduto ad anticipare la somma prevista a carico di Inail all’Azienda ospedaliera e i rapporti con l’Istituto sono proseguiti e proseguono positivamente. A giugno, in una nota ufficiale, Inail stesso ha ribadito il proprio interesse a compartecipare alle spese per la costruzione del nosocomio ferrarese e, attualmente, sono in corso le valutazioni tecniche di idoneità necessarie per completare la realizzazione”.

Nel bilancio sanitario regionale sono state comunque accantonate risorse, a scopo prudenziale, per fronteggiare anche un eventuale esito non positivo del cofinaziamento Inail, per un importo pari a 65 milioni.

“I contributi di Inail richiedono e hanno richiesto, anche in altre realtà italiane, tempi e procedure complesse- viene sottolineato dall’assessorato-. La corretta gestione delle variabili di bilancio evita che ciò si traduca in effetti negativi di alcun tipo, tantomeno su soggetti esterni quali sono le banche”.

Per quanto riguarda, poi, i 30 milioni che sarebbero dovuti derivare dall’alienazione dell’ex ospedale Sant’Anna, la Regione, con la legge 14/2010, ha erogato finanziamenti in conto capitale all’Azienda ospedaliero-universitaria, appunto per un ammontare di 30 milioni di euro. L’obiettivo dell’alienazione dell’ex-ospedale rimane, “quale strumento per disporre di ulteriori risorse per investimenti futuri”.

Il Sindaco Fabbri ed il Comandante della Polizia Municipale Paolo Claps tracciano un bilancio delle attività svolte nel 2017

Non solo attività di Polizia Stradale, ma anche numerosi interventi di contrasto al fenomeno dell’abusivismo commerciale. Tanti e significativi sono i numeri dell’azione svolta dal Comando di Polizia Municipale sul territorio nel corso del 2017. La Festa del patrono, San Sebastiano, ha costituito l’occasione oggi, (LUNEDI’ 22 GENNAIO 2018) per fare il punto sui molteplici ambiti, nei quali si estrinseca l’operato della Polizia Locale, diretta dal Comandante Paolo Claps.

“Tutto il personale ha profuso il massimo dell’impegno – spiega il Comandante della Polizia Municipale -, impegno divenuto particolarmente gravoso a causa dell’aumento esponenziale delle richieste di intervento da parte dei cittadini e del mutato contesto giuridico, che ha assegnato specifici compiti in materia di sicurezza urbana con particolare riferimento alle recenti circolari del Ministero degli Interni. Ne è derivato un coinvolgimento maggiore della Polizia Municipale – prosegue Claps -, nel contrasto di quei fenomeni che minano la sicurezza Pubblica e la Sicurezza Urbana.”

Tra i numeri registrati nel 2017, spiccano le 6.127 richieste di intervento o segnalazioni, a fronte di un presidio capillare del territorio per complessive 43.354 ore di presenza con personale appiedato e/o automontato. Sono stati controllati complessivamente 5.368 veicoli e 5.856 persone tra conducenti ed altri accertamenti d’istituto.

Sempre nel 2017 il Corpo di Polizia Municipale è intervenuto su 61 incidenti stradali, nei quali sono risultate coinvolte 75 persone. Anche l’opera di sensibilizzazione nelle scuole al rispetto delle norme di circolazione stradale ha svolto un ruolo determinante. Il personale ha tenuto 26 ore di educazione stradale, coinvolgendo 12 classi e 210 studenti. Sono stati invece 1.211 servizi di vigilanza davanti ai plessi scolastici.

L’ufficio di Polizia Giudiziaria – Informazioni ha inoltre trasmesso 81 notizie di reato alla competente autorità giudiziaria, effettuando inoltre 646 controlli anagrafici (tra residenze, accertamenti in materia sociale, richiesti da altri organi di Polizia o Amministrazioni).

Significativi anche i numeri delle rimozioni, effettuate a seguito di segnalazioni. 259 sono gli interventi di rimozione forzata di veicoli, in gran parte effettuati nelle aree dei mercati ambulanti, ma anche in corrispondenza di passi carrai o per sosta non autorizzata negli stalli riservati ai portatori di disabilità.

Di rilievo anche i controlli di natura edilizia, ben 93, che hanno permesso di accertare violazioni di carattere penale. Gli accertamenti di natura ambientale ammontano a 273, dai quali sono scaturite 93 contestazioni di violazioni in materia penale ed amministrativa. Non trascurabili i dati dell’attività svolti dal reparto di Polizia Commerciale che nel corso delle attività di Istituto ha accertato 66 violazioni amministrative, procedendo altresì al controllo specifico di 107 esercizi commerciali. 493 sono stati invece i controlli all’interno dei mercati ambulanti.

“Quest’anno, grazie allo sforzo economico messo in campo, è stato possibile integrare l’organico del Corpo di Polizia Municipale, – sottolinea il Sindaco Marco Fabbri – con un raddoppio del personale stagionale rispetto al 2016, di grande supporto per la stagione estiva. Gli interventi, anche interforze, sotto il coordinamento della Prefettura – prosegue il Sindaco -, hanno consentito di attuare un’azione costante di prevenzione e contrasto al fenomeno dell’abusivismo commerciale. Molto c’è ancora da fare, ma la presenza di un presidio costante ha contribuito a scoraggiare l’approccio dei venditori abusivi ai potenziali acquirenti.”

Nel corso dell’anno ed in particolare nel periodo di media e alta stagione, sono stati effettuati 738 servizi di prevenzione e di repressione sulle spiagge dei lidi maggiormente interessate dal fenomeno, 309 servizi a presidio delle zone a traffico limitato nelle ore serali e nelle aree delle sagre e fiere che si sono tenute nel corso della stagione. A questo si aggiungono 253 servizi effettuati all’interno dei mercati ambulanti. Questa intensa attività di presidio del territorio, ha permesso di effettuare 72 sequestri o rinvenimenti di merce venduta abusivamente. 20 dei citati sequestri, per un valore complessivo di circa 80mila euro, sono di natura penale per merce con marchio contraffatto.

La newsletter del 22 gennaio 2018

Da Ufficio Stampa Comune di Ferrara

 

1.a COMMISSIONE CONSILIARE – Convocata martedì 23 gennaio alle 15.30 in sala Zanotti

All’esame delibera per riconoscimento di legittimità di debito fuori bilancio

22-01-2018

La 1.a Commissione Consiliare – presieduta dal consigliere Fornasini – si riunirà martedì 23 gennaio alle 15.30 nella sala Zanotti della Residenza municipale, per l’esame della delibera  “Adempimenti art. 194 D.Lgs. 267/2000 – Sentenza n. 9706 del 12 maggio 2016 della Corte suprema di Cassazione”. Relatore del documento sarà l’assessore Luca Vaccari.

CONSIGLIO COMUNALE – In seduta alle 15.15 nella residenza municipale. Diretta ConsiglioWeb

Il Consiglio comunale si riunirà giovedì 25 gennaio

22-01-2018

Il Consiglio comunale di Ferrara si riunirà giovedì 25 gennaio alle 15.15 nella residenza municipale. La seduta – con modalità definite nel corso della Conferenza dei presidenti dei Gruppi consiliari convocata dal presidente del Consiglio comunale Girolamo Calò – sarà dedicata alla trattazione di un’Interrogazione a risposta immediata/question time, due Mozioni e tre Delibere.

La riunione sarà aperta dalla presentazione dell’Interrogazione a risposta immediata/Question time del consigliere Anselmi-FI, che riceverà risposta dall’assessore Aldo Modonesi.

Seguiranno la discussione e il voto su due Mozioni del gruppo consiliare Forza Italia e del gruppo Lega Nord Padania. La seduta chiuderà con la discussione su tre proposte di deliberazione: una dell’assessora all’Urbanistica Roberta Fusari e due dell’assessore al Bilancio Luca Vaccari (di cui la Delibera PG 6995/18 ancora in attesa del via libera della prima Commissione consiliare chiamata ad esaminarla martedì 23 gennaio alle 15.30).

>> Come di consueto prevista la diretta audio video dell’intera seduta di Consiglio comunale sulla pagina internet del servizio ConsiglioWeb all’indirizzo http://www.comune.fe.it/index.phtml?id=472.

 

Questo l’ordine del giorno dei lavori:

QUESTION TIME

>> PG 2879/18 – Il consigliere Anselmi (FI) interrogherà per conoscere i motivi della proroga del contratto illuminazione pubblica ad HERA, i suoi costi, e i tempi di pubblicazione del bando per la nuova assegnazione del servizio. Risponderà l’assessore Aldo Modonesi.

MOZIONI

>>  PG 118913 – 06/10/2017 – Gruppo Forza Italia – Mozione in merito alla richiesta di maggiore autonomia avanzata dal Presidente della Regione Emilia-Romagna
>>  PG 120421/17 – 10/10/2017 – Gruppo Lega Nord Padania – Mozione sul Servizio di vigilanza entrata e uscita scolastica

DELIBERE

Assessora all’Urbanistica Roberta Fusari
>> PG 144280/17 – Approvazione schema di accordo di collaborazione istituzionale 2018-2020 tra Anci Regione Emilia Romagna e i Comuni del territorio provinciale per il coordinamento del Centro Servizi per i Comuni e l’aggiornamento e la condivisione in web della cartografia

Assessore alla Contabilità/Bilancio Luca Vaccari
>>  PG 156902/17 – Associazione Intercomunale Terre Estensi – Rinnovo durata sino al 31/12/2019 – Modifica dell’atto costitutivo e del Regolamento inerente l’organizzazione e il funzionamento dell’Associazione tra i Comuni di Ferrara, Masi Torello e Voghiera
>> PG 6995/18 – Adempimenti art. 194 D.Lgs. n. 267/2000 – Sentenza n. 9706 del 12/05/2016 della Corte suprema di Cassazione

BIBLIOTECA TEBALDI – Martedì 23 gennaio alle 17 nella sala di via Ferrariola a San Giorgio

Avventure di topi furbetti per bambini dai 3 ai 10 anni

22-01-2018

Martedì 23 gennaio 2018 alle 17 alla biblioteca comunale Dino Tebaldi di San Giorgio (via Ferrariola 12) nuovo appuntamento del ciclo di incontri dedicati ai bimbi dai 3 ai 10 anni “Io leggo a te e tu leggi a me” che – per il mese di gennaio – è dedicato ai piccoli roditori con il ciclo “Tornano le topo-storie!”.

In programma per l’incontro di questa settimana c’è la lettura ad alta voce di “Ernesto e Celestina” di Gabrielle Vincent (Nord-Sud) e “Topo Leo” di Jeanne Willis e Tony Ross (Nord-Sud).
Dopo la narrazione come consuetudine verrà data la possibilità ai bambini presenti di esprimersi a loro volta facendo da narratori o portando le proprie proposte, idee e suggerimenti di lettura. La partecipazione è libera e gratuita.

Per info: Biblioteca comunale Tebaldi del quartiere di San Giorgio, via Ferrariola 12 a Ferrara, email bibl.sangiorgio@comune.fe.it, tel. 0532 64215.

 

BIBLIOTECA LUPPI – Martedì 23 gennaio alle 17.30 nella sala di via Arginone a Porotto

Storie del bosco d’inverno per bambini dai 4 ai 10 anni

22-01-2018

Martedì 23 gennaio 2018 alle 17.30 alla Biblioteca Aldo Luppi, in via Arginone 320 nella frazione di Porotto a Ferrara, prosegue l’attività di promozione della lettura per bambini dai 4 ai 10 anni con l’appuntamento settimanale di “Belle storie a Porotto”. L’appuntamento di questa settimana sarà con le “Storie del bosco d’inverno” a cura dei volontari dell’associazione Briciole di fole. La partecipazione è libera e gratuita.

Per info: biblioteca Aldo Luppi, via Arginone 320, Ferrara, tel. 0532 731957, email bibl.porotto@comune.fe.it

 

ASSOCIAZIONI IN RETE – Da domenica 21 gennaio a domenica 18 marzo al teatro (viale Alfonso I d’Este 13)

“Mondovisioni”, rassegna di documentari da Internazionale a FerraraOff

22-01-2018

“Mondovisioni” è la rassegna di documentari su attualità, diritti umani e informazione allestita per il festival di Internazionale a Ferrara che ora approda al teatro Ferrara Off, in viale Alfonso I d’Este 13 a Ferrara. L’iniziativa è curata da CineAgenzia in collaborazione con Internazionale e prevede la proiezione di 8 documentari nelle giornate di domenica dal 21 gennaio a domenica 18 marzo 2018 sempre alle 18. “Mondovisioni – i documentari di Internazionale” è un progetto di Agire Sociale, Gruppo giovani di Amnesty International Ferrara, Cgil, Cittadini del mondo, Emmaus, Ferrara Off, Ibo, Intercultura, Movimento Nonviolento, Parrocchia Santa Francesca Romana, Pax Christi, Segnidipace.

Locandina della rassegna "Mondovisioni"Programma
– domenica 21 gennaio ore 18 – AN INSIGNIFICANT MAN di Khushboo Ranka e Vinay Shukla – India 2016, 98′
La cronaca del debutto folgorante sulla scena politica indiana dell’Aam aadmi party, il Partito dell’uomo comune, guidato dall’attivista anti-corruzione Arvind Kejriwal. Un thriller politico che ricorda il percorso del Movimento 5 stelle.
– domenica 28 gennaio ore 18 – BOILING POINT di Elina Hirvonen – Finlandia 2017, 91′
Paura e rabbia nei confronti degli immigrati stanno crescendo anche in Finlandia, e i movimenti populisti e xenofobi ne approfittano per alimentare le tensioni e accrescere il proprio consenso. Un ritratto inquietante dell’Europa contemporanea.
– domenica 4 febbraio ore 18 – STRANGER IN PARADISE di Guido Hendrikx Paesi Bassi 2016, 72′
In un’aula scolastica in Sicilia alcuni rifugiati assistono alla lezione di un insegnante dal comportamento piuttosto imprevedibile. Tra documentario e finzione, un film provocatorio sui meccanismi attraverso i quali l’Europa affronta la questione dei migranti e dei richiedenti asilo.
– domenica 18 febbraio ore 18 – BREXITANNIA di Timothy George Kelly – Regno Unito/Russia 2017, 80′
I referendum dividono, e la Brexit lo ha fatto in un modo senza precedenti nella storia del Regno Unito. Ma chi sono veramente le persone che hanno partecipato al voto? E quali sono le loro motivazioni? Il ritratto collettivo di un paese alle prese con la sua identità in un mondo che cambia.
– domenica 25 febbraio ore 18 – THE WORKERS CUP di Adam Sobel Regno Unito 2017, 92′
Nel 2022 il Qatar ospiterà i Mondiali di calcio e alle infrastrutture sta lavorando più di un milione e mezzo di immigrati. Il film li segue, sul lavoro e nel luogo in cui vivono, mentre gareggiano nel torneo organizzato dal comitato promotore dei Mondiali.
– domenica 4 marzo ore 18 – JAHA’S PROMISE di Patrick Farrelly e Kate O’Callaghan – Stati Uniti/Regno Unito/Gambia 2017, 81′
Jaha ha subìto la mutilazione genitale da bambina e a 15 anni è stata portata a New York per sposare un uomo che non aveva mai visto prima. Dieci anni più tardi torna nel suo paese, il Gambia, per guidare una campagna contro la pratica che le ha cambiato per sempre la vita.
– domenica 11 marzo ore 18 – FREE LUNCH SOCIETY di Christian Tod – Austria/Germania 2017, 95′
Cosa faresti se non dovessi più preoccuparti di guadagnare? Fino a pochi anni fa il reddito di cittadinanza era considerato un’utopia. Oggi è al centro di discussioni politiche e scientifiche. Il primo documentario su una questione cruciale dei nostri tempi.
– domenica 18 marzo ore 18 – ENTRE OS HOMENS DE BEM di Caio Cavechini e Carlos Juliano Barros – Brasile 2016, 106′
Ex vincitore del Grande fratello, Jean Wyllys ora è un deputato del parlamento brasiliano. Apertamente gay, si batte contro pregiudizi e omofobia in un mondo politico sempre più influenzato dalle chiese evangeliche.
Proiezioni in lingua originale con sottotitoli in italiano. Ingresso 3€, abbonamento a quattro film 10€.
Per info: www.ferraraoff.itinfo@ferraraoff.it, cell. 333 6282360

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Martedì 23 gennaio alle 17 incontro culturale in via Scienze

Indagando sul rapporto tra uomini e animali nella musica e nella letteratura

22-01-2018

Avrà per tema la relazione tra uomini e animali, così come raccontata dalla musica e dalla letteratura, l’incontro organizzato dall’associazione culturale cittadina “De Humanitate Sanctae Annae” in collaborazione con “Faust Edizioni”, per martedì 23 gennaio 2018 alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea (via delle Scienze 17, Ferrara). L’appuntamento, che ha per titolo ‘Il canto degli animali. Neuroscienze, arti e belle lettere’, sarà aperto da una breve selezione musicale e letteraria (a cura di Carlo Magri e Riccardo Modestino) sui “mondi musicali” degli animali e della natura, cui seguiranno gli interventi dei ricercatori Luciano Fadiga(Ordinario di Fisiologia umana dell’Università di Ferrara),  Massimo Tassinari (medico veterinario della Azienda USL di Ferrara) e del filosofo e saggista Andrea Nascimbeni.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
L’incontro cercherà di rivelare in una visione poliedrica i simboli antichi che, nella letteratura e nella musica, accompagnano i misteri della relazione fra gli animali e gli uomini, affratellati da un comune destino. Nel vasto rapporto tra musica e mondo animale, verranno ripercorse alcune tappe significative, a partire dalla funzione onomatopeica in cui la musica mima il verso dell’animale, a una forma mista in cui si aggiunge un insegnamento morale impartito all’uomo, espresso dal testo. Da Camille Saint-Saens, con il suo Carnevale degli animali, a Sergej Prokof’ev, con la fiaba musicale Pierino e il lupo, ogni personaggio della storia è rappresentato da uno di questi strumenti che intervengono nella vicenda con un motivo caratteristico che ne trasfigura musicalmente il carattere.

Associazione De Humanitate Sanctae Annae. Nata nel 2012 a Ferrara, i suoi scopi primari sono lo studio, l’approfondimento e la diffusione delle conoscenze e delle ricerche nell’ambito della storia della medicina e della salute, delle professioni mediche in tutti i loro aspetti, dei suoi protagonisti all’interno di una prospettiva umanistica e interdisciplinare. Organizza convegni, dibattiti, mostre, eventi teatrali e cinematografici che riscuotono una vasta eco anche in campo nazionale.

Il calendario completo degli eventi e delle attività culturali, aperti liberamente a tutti gli interessati, in programma nelle biblioteche e archivi del Comune di Ferrara su: http://archibiblio.comune.fe.it

 

CONFERENZA STAMPA – Mercoledì 24 gennaio alle 12.30, sala dell’Arengo della residenza municipale

Presentazione di “Auto e Moto del Passato 2018 – Salone d’inverno”

22-01-2018

Mercoledì 24 gennaio alle 12.30, nella sala dell’Arengo della residenza municipale, si terrà la conferenza stampa di presentazione dell’evento “Auto e Moto del Passato 2018 – Salone d’inverno”, storica manifestazione del motorismo d’epoca in programma al quartiere fieristico di Ferrara sabato 27 e domenica 28 gennaio.

Per illustrare l’iniziativa interverranno il sindaco Tiziano Tagliani, il presidente e AD di Ferrara Fiere e Congressi Filippo Parisini, il presidente e AD di “Marcello Eventi srl” organizzatori della manifestazione Marcello Trevisan, il project manager dell’evento Mario Pellegrini, il responsabile della comunicazione dell’evento e storico capo redattore di Auto Sprint e Moto Sprint Arturo Rizzoli.

SITI PATRIMONIO DELL’UMANITA’ – La consigliera comunale Ilaria Baraldi succede all’assessora Roberta Fusari in rappresentanza dell’ente

Unesco, il Comune di Ferrara confermato nel Consiglio direttivo dell’associazione

22-01-2018

Venerdì 19 gennaio 2018 ad Assisi si è svolta l’Assemblea elettiva di rinnovo degli organi associativi dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale Unesco per il triennio 2018-2021. L’associazione attualmente conta 53 soci, enti che gestiscono direttamente i Beni Patrimoniali. Il Comune di Ferrara, tra i soci fondatori dell’Associazione nel 1997, ospita il Segretariato permanente dell’Associazione.
L’Assemblea ha confermato il sindaco di San Gimignano Giacomo Bassi come presidente, e la presenza del Comune di Ferrara in Consiglio Direttivo, con la nomina da parte del sindaco Tiziano Tagliani della consigliera comunale Ilaria Baraldi, in avvicendamento all’assessora all’Urbanistica Roberta Fusari, non rieleggibile dopo i due mandati trascorsi.
In consiglio direttivo, oltre a Ferrara, sono stati eletti i rappresentanti dei Comuni di Verona, Mantova, Capriate San Gervasio, la Fondazione Dolomiti, i Comuni di Firenze, Assisi, Urbino, Cerveteri, Caserta, Alberobello, Noto, Piazza Armerina e Barumini.

Il Comune di Ferrara è tra i soci fondatori dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale UNESCO, che si è costituita nel 1997, e continuerà a far parte del consiglio direttivo, che ha appena rinnovato le rappresentanze degli organi associativi. Del Consiglio direttivo fanno parte 14 enti del territorio italiano dove si trovano i Siti insigniti dall’UNESCO (United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization) del prestigioso riconoscimento di Patrimonio dell’Umanità.

(A cura dell’assessorato all’Urbanistica del Comune di Ferrara)

 

MUSEO RISORGIMENTO E RESISTENZA – Mercoledì 24 gennaio alle 21 prosegue il ciclo di conferenze in corso Ercole I d’Este

“La musica a Ferrara fra le due guerre mondiali” raccontata da Dario Favretti

22-01-2018

Si intitola “La musica a Ferrara fra le due guerre mondiali” la conferenza di Dario Favretti in programma mercoledì 24 gennaio alle 21 nella sede del Museo del Risorgimento e della Resistenza – corso Ercole I d’Este, 19. L’incontro, aperto liberamente al pubblico, è il terzo del ciclo dedicato a “Ferrara fra le due guerre: storie e racconti” organizzato dal Museo civico in collaborazione con l’Istituto Gramsci e l’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara.

Nel corso del suo intervento il relatore prenderà in esame alcuni aspetti della vita musicale a Ferrara tra le due guerre mondiali, con particolare riguardo all’attività del Teatro Comunale, della Società del Quartetto e dell’Estate Musicale Italiana.

CONFERENZA STAMPA – Mercoledì 24 gennaio alle 11.30, sala Zanotti in Municipio

Presentazione della programmazione invernale del teatro Ferrara Off

22-01-2018

UNO, NESSUNO, CENTOMILA – La programmazione invernale del teatro Ferrara Off verrà ufficialmente presentata in conferenza stampa, alla presenza del vicesindaco e assessore alla Cultura del Comune di Ferrara Massimo Maistomercoledì 24 gennaio alle ore 11.30 presso la Sala Zanotti in Residenza Municipale.

Assemblea congressuale Cia Agricoltori Italiani Ferrara. Stefano Calderoni confermato presidente

Le problematiche del settore agricolo, le sfide per riportarlo al centro delle politiche economiche
e fiscali per ridare reddito e valore al lavoro delle imprese i temi al centro dell’assemblea
Ferrara – “La nostra agricoltura e l’impegno quotidiano degli agricoltori deve ritornare al centro
dell’agenda economica e fiscale della politica, perché attualmente in Italia non c’è nulla di più
secondario del settore primario”. È uno dei passaggi della relazione di Stefano Calderoni,
imprenditore agricolo di 36 anni – conduce un’azienda a indirizzo orticolo a Mesola –
riconfermato alla guida di Cia – Agricoltori Italiani Ferrara per i prossimi quattro anni. Molto
impegnato per la valorizzazione dell’agricoltura del territorio, il presidente continuerà a guidare
l’associazione verso un’importante fase di rinnovamento, per dare alle aziende un sostegno
concreto in una fase di forte trasformazione del settore. Ad affiancare Calderoni come
vicepresidente ci sarà nuovamente Massimo Piva – risicoltore attivo nelle battaglie per la
salvaguardia di riso e soia italiani – e una giunta rinnovata, grazie all’entrata di nuovi membri
come Gianfranco Tomasoni, allevatore di Portomaggiore. Aumenta, inoltre, la presenza
femminile negli organismi direttivi, dove le imprenditrici agricole sono oltre il 30%.
Tra gli ospiti presenti anche Paolo Govoni, presidente della Camera di Commercio di Ferrara;
Tiziano Tagliani, sindaco di Ferrara, Albano Bergami, vicepresidente di Confagricoltura, i
consiglieri regionali Marcella Zappaterra, Paolo Calvano, Alan Fabbri, Cristiano Fini,
vicepresidente Cia regionale e Alessandro Mastrocinque, vicepresidente nazionale Cia.
Molti i temi affrontati nel corso dell’Assemblea, dalle politiche europee ed internazionali, a
quelle nazionali e territoriali, in un sistema dove l’agricoltura è ormai parte di un contesto
ampio e complesso.
“La nostra agricoltura non può più essere legata al “Km 0” – ha detto Calderoni – perché i suoi
confini non sono più locali e nazionali. Occorrono, piuttosto, politiche commerciali e di
valorizzazione strutturali, per conquistare presto nuovi sbocchi di mercato. I trattati
internazionali come il Ceta, ai quali diamo erroneamente la colpa dell’entrata di grano al
glifosato in Italia, non sono il male assoluto. Servono certamente delle regole chiare per le
importazioni, ma l’internazionalizzazione dei prodotti è fondamentale, e se pensiamo che
difendere il Made in Italy significhi richiuderci dentro un recinto protezionista abbiamo sbagliato
tattica”.
Imprescindibile, secondo il presidente Cia, anche una politica europea basata sul confronto,
che fornisca indicazioni utili allo sviluppo, anche attraverso il rinnovamento della Pac (Politicca
Agricola Comune).
“L’Europa che vogliamo è quella che combatte contro la volatilità dei prezzi e si impegna a
sottrarre i prodotti alimentari da meccanismi speculativi, per ridare reddito agli agricoltori e
sicurezza ai consumatori. Quella che investe sull’agricoltura perché il cibo, la difesa del
paesaggio, dell’ambiente e la sicurezza alimentare sono valori costituenti. Quella che si
concentra sulla qualità e salubrità delle coltivazioni e non sulla burocrazia.
Noi chiediamo che la nuova Pac premi chi produce, crea occupazione e difende il territorio,
attraverso il mantenimento del livello di spesa e la semplificazione”.
E a un mese e mezzo dalle elezioni del 4 marzo, non potevano mancare alcune richieste alla
politica nazionale e locale, a partire dal primo importante appello: “I politici – afferma Calderoni
– devono avere più riguardo per l’agricoltura, inserirla nei loro programmi e confrontarsi con le
forze sociali che rappresentano il settore. Siamo il paese con il maggior numero di eccellenze
certificate, ma questo rischia di rimanere solo un primato superficiale, se non è seguito da serie
strategie di valorizzazione, che premino i produttori e le filiere virtuose. La politica deve avere
un ruolo più attivo e rimuovere gli ostacoli che spesso non consentono alle aziende di
lavorare. A livello nazionale serve un testo unico sull’agricoltura per orientarsi a livello
normativo, la semplificazione burocratica, certezza nell’erogazione dei contributi, maggior
difesa delle produzioni biologiche e una legge per il consumo del suolo. Sul territorio è
necessario – continua Calderoni – che venga superata l’attuale frammentazione istituzionale,
che non dà la possibilità di individuare nei Comuni, in particolari i più piccoli, un interlocutore
adeguato. Gli enti locali dovrebbero sostenere le imprese e affiancarle nella crescita grazie a una
maggior chiarezza burocratica – penso alla vicenda dell’Imu che l’Anci ha chiesto di inserire per i
coadiuvanti agricoli – e a una serie di agevolazioni fiscali, come l’eliminazione della tassa sui
passi carrai. Serve, inoltre, maggior impegno per garantire i servizi minimi nelle aree rurali che
rischiano di spopolarsi e un maggior impegno per la sicurezza, a fronte di un aumento dei furti
nelle aziende agricole”.
Al termine del suo intervento Stefano Calderoni ha fatto il punto sull’associazione e i suoi
progetti di sviluppo, all’insegna di una maggiore unità del mondo agricolo. “Stiamo facendo
grandi passi avanti, a livello organizzativo, per dare agli associati nuovi servizi, favorire la
comunicazione e costruire vere e proprie reti tra produttori. Questa ristrutturazione interna in
senso innovativo, ci consente di affrontare in maniera più forte le molte battaglie che ci
aspettano. In questi anni ci siamo impegnati fortemente per il prezzo dei cereali, la riforma di
medio termine della Pac, l’aumento dei minimi di pensione, le importazioni selvagge dell’olio di
palma e l’ottenimento di un marchio per la soia Italiana. Abbiamo lavorato, insieme ad alcune
Op e alle istituzioni, per il salvataggio di Ferrara Food e abbiamo assistito i nostri soci nei crack
Carife e Capa Ferrara. Ma tutto questo non basta, dobbiamo avere il coraggio di fare molto di
più, anche attraverso l’unità reale del mondo agricolo. L’esperienza di Agrinsieme ha
dimostrato che insieme si possono fare grandi cose – penso alla valorizzazione della filiera della
pera – ma bisogna costruire un vero percorso di unificazione, basato sul 99% delle cose che ci
accomunano. Noi siamo la vera agricoltura, fatta del lavoro e della fatica quotidiana di uomini
e donne, non le grandi aziende come Bonifiche Ferraresi, esempio unico ma non
rappresentativo dell’agricoltura italiana. Noi produciamo reddito, occupazione, tuteliamo il
paesaggio e abbiamo dato vita a quello straordinario e variegato mondo che è la campagna
ferrarese”.

La Persecuzione Invisibile: storia di Lucy

Da Arcigay Ferrara

Sabato 27 Gennaio si celebra la Giornata della Memoria e Arcigay Ferrara dedica un’iniziativa a Lucy Salani, donna transessuale sopravvissuta al campo di concentramento di Dachau e una dei pochissimi testimoni delle persecuzioni nazifasciste nei confronti delle persone omosessuali in Italia. Ormai novantaquattrenne, Lucy sarà a Ferrara nella sede di Ripagrande 12 per raccontare i giorni drammatici di prigionia e la sua vita dopo la fine del conflitto.
Nata a Fossano nel 1924 (il cui nome di battesimo è Luciano) Lucy Salani si trasferisce in Emilia con la famiglia già dagli anni trenta. Ripudiata dal padre e dai fratelli in quanto ragazzo “diverso”, durante la seconda guerra mondiale scappa dall’esercito, finisce in un primo campo di concentramento per poi essere deportata al campo di Dachau dove rimarrà fino alla liberazione degli alleati nel 1945. Per molti anni la storia di Lucy Salani è rimasta sconosciuta, un “fatto privato”, ignorata dallo stesso movimento lgbti. Solo in anni recenti la regista Gabriella Romano ha raccolto in un libro prima Il mio nome è Lucy. L’Italia del XX nei ricordi di una transessuale (Donzelli 2009), e con un documentario poi, ‘Essere Lucy’ (2011), la sua storia, permettendo di ricollegare finalmente l’esperienza personale di Lucy Salani alla corrente della Storia del novecento.
Sabato 27 Gennaio 2018 alle ore 17.30 nella sede di Ripagrande 12 verrà proiettato il documentario Essere Lucy di Gabriella Romano. Alle ore 18.30 Lucy Salani sarà presente per portare la sua testimonianza di sopravvissuta al campo di sterminio nazista di Dachau

NOTE SULLA PERSECUZIONE DEGLI OMOSESSUALI E DELLE LESBICHE NELLA GERMANIA NAZISTA E NELL’ITALIA FASCISTA
Nella Germania nazista la persecuzione di omosessuali e lesbiche si trasformò in un vero e proprio sterminio che prende il nome di OMOCAUSTO. Durante il regime nazista si stima che morirono nei campi di concentramento 50.000 uomini omosessuali o presunti tali. Travolti dalla folle idea di “selezione razziale”, gli omosessuali venivano deportati nei campi di concentramento e sterminio e identificati con un triangolo rosa apposto sula divisa di prigionia, costretti a subire aberranti esperimenti medici, torture ed umiliazioni fino alla morte nelle camere a gas.
Le donne lesbiche non subirono la stessa persecuzione sistematica, ma molte di loro furono prima rinchiuse in ospedali psichiatrici e poi deportate nei campi di concentramento, perché considerate asociali e pericolose, come le prostitute e le oppositrici politiche. Nei campi venivano identificate con un triangolo nero e la sorte della maggior parte di loro fu la morte.
In Italia gli omosessuali furono perseguitati dal regime fascista in maniera diversa, meno cruenta ma non per questo meno efficace. Non fu pianificato lo sterminio di massa, ma furono migliaia coloro che subirono il confino in base alla discrezionalità delle forze di polizia.
Per info Arcigay Ferrara via Ripagrande 12 Presidente Manuela Macario tel 3498739925; arcigayferrara@gmail.com

Continua l’offerta formativa del Teatro Nucleo per il 2018

Da Teatro Nucleo

Ancora aperte le iscrizioni ai laboratori “Dal Corpo alla Poesia in Scena”, “Cronopios” e “Le Arti del Teatro”.

La ricca stagione di laboratori e occasioni formative del Teatro Nucleo continua anche nel 2018. Tante le proposte, come di consueto, volte a rispondere alle esigenze creative del territorio e ad una conoscenza più approfondita delle arti della scena e dei linguaggi teatrali, con particolare attenzione al mondo di bambini e ragazzi e ad aspiranti attori, registi, drammaturghi.

Si svolgerà Giovedì 1 Febbraio dalle h 19:00 alle 21:00, presso gli spazi del Teatro Cortàzar di Pontelagoscuro, in via Ricostruzione 40, la lezione di prova di “Dal Corpo alla Poesia in Scena”, laboratorio di sperimentazione teatrale, teatro fisico e drammaturgia contemporanea condotto da Natasha Czertok, Marco Luciano e Martina Pagliucoli. Tale formazione si propone di fornire strumenti utili per la drammaturgia dell’attore, con un approccio al tempo stesso ludico e profondo alla conoscenza del corpo e delle proprie potenzialità espressive. Si affronteranno argomenti come il gesto teatrale, la drammaturgia come espressione collettiva, la sensorialità corporea.

Continuano gli incontri del Mercoledì dalle 17:00 alle 18:30, sempre al Teatro Cortàzar con “Cronopios”, laboratorio per bambini e ragazzi dai 6 ai 13 anni condotto da Martina Pagliucoli e Veronica Ragusa, dove anche i più piccoli possono esplorare il mondo dell’arte performativa e del circo, divertendosi ad interpretare personaggi e sperimentare equilibrismi.

Il 27 e il 28 Gennaio avrà luogo l’incontro su “Drammaturgie e Composizioni Teatrali” dell’ormai consolidato percorso “Le Arti del Teatro”, condotto da Cora Herrendorf: due giornate di lavoro intensivo sui linguaggi poetici, la coreografia teatrale, la composizione drammaturgica nei diversi spazi teatrali e il ruolo dello spettatore nella composizione drammaturgica. Gli incontri sono rivolti ad attori, scenografi, danzatori, musicisti. Non sono richieste esperienze pregresse, solo una buona attitudine al lavoro col corpo.

Per tutte le ulteriori informazioni riguardo i laboratori scrivere o telefonare a organizzazione@teatronucleo.org Tel. 348-6852516

oppure consultare il sito www.teatronucleo.org

Totem Arti Festival 2018 organizzato da Teatro Nucleo

Da Teatro Nucleo

Scadenza 28 Febbraio 2018

Giunge alla sua sesta edizione Totem Arti Festival, nato con la precisa volontà di costruire un momento di alto livello culturale e di confronto artistico nella periferia nord di Ferrara, animato dal bisogno di dare vita ad un nuovo pensiero critico, immaginando e promuovendo la cultura come bene fondamentale, capace di ridisegnare, attraverso il dialogo tra tutte le componenti sociali del tessuto urbano, il senso e la forma dei contesti in cui agisce.

Call di partecipazione
La presente call è finalizzata alla selezione di tre spettacoli da inserire nella più ampia programmazione della sesta edizione di Totem Arti Festival che si svolgerà dal 24 al 27 maggio 2018 a Pontelagoscuro, Ferrara. La sesta edizione punta ad ampliare il coinvolgimento della comunità ed è a tale fine che è stata istituita una giuria di giovanissimi che parteciperà, attraverso un percorso guidato dal Teatro Nucleo, alla selezione degli spettacoli e all’individuazione degli spazi (urbani, pubblici, privati) in cui ambientarli.

La call è aperta a singoli artisti e compagnie di teatro di ricerca, di danza, circo, teatro di figura, di narrazione, teatro di strada, teatro ragazzi
Obiettivi principali della presente call
Dare spazio a compagnie giovani o emergenti che pongano al centro della loro ricerca un’attenzione al lavoro attoriale, alla dimensione drammaturgica e alla capacità di plasmare l’opera in relazione al contesto urbano e agli “spazi alternativi”.
Il tema è libero, sarà data priorità a progetti che concentrano l’attenzione sulla realtà contemporanea, sulla memoria storica, su problematiche di carattere sociale, ambientale, politico.
Si vogliono favorire l’incontro tra diverse fasce di pubblico e il confronto tra artisti con differenti esperienze e provenienti da diversi ambiti.

Presentazione dei progetti
Possono partecipare al bando persone, gruppi o associazioni di qualsiasi nazionalità.
Il numero massimo dei componenti della compagnia è di 5 elementi.
La partecipazione è gratuita
Possono partecipare spettacoli che abbiano già circuitato così come progetti ex-novo, purchè essi possano raggiungere una forma definitiva ed essere presentati nel corso del Totem Arti Festival in una delle seguenti date : 24-25-26-27 maggio 2018

I progetti andranno inviati entro e non oltre il giorno 28 Febbraio tramite email all’indirizzo totemartifestival@gmail.com , oggetto : call di partecipazione
Entro il 30 Marzo verranno comunicati gli esiti della selezione sui siti internet www.totemartifestival.com e www.teatronucleo.org
Materiali richiesti:
-Nome , indirizzo email e numero di telefono /contatto skype di uno o due referenti della Compagnia
-Presentazione della Compagnia e curriculum di ciascun componente.
-sinossi del progetto e presentazione dettagliata
-scheda tecnica . I requisiti tecnici devono essere minimi e il lavoro deve comunque potersi adattare a spazi non convenzionali al chiuso o all’aperto.
-3 foto in formato jpg.
-video integrale nel caso di spettacolo finito, video delle prove utile alla comprensione del lavoro in caso di progetto in fieri (tramite link a Youtube ,Vimeo)
-video teaser di massimo 1 minuto (tramite link a Youtube ,Vimeo)
– Link a sito internet/ pagine Social della Compagnia
-E’ utile ai fini della valutazione la presentazione di video di spettacoli precedenti.

Giuria:
– Teatro Nucleo
– Manuela Rossetti (storica del teatro e regista)
– Giuria dei ragazzi di Pontelagoscuro e Barco
Condizioni di partecipazione:
Le Compagnie e gli artisti selezionati saranno tenuti a rappresentare i loro spettacoli – per un minimo di due e un massimo di quattro repliche – all’interno del Festival in date da concordare.
Il cachet a disposizione per ogni compagnia è di 500 euro +iva

Il vitto e l’alloggio sono a carico degli organizzatori

Le spese di viaggio sono a carico della Compagnia.

Ulteriori Condizioni
La partecipazione al presente bando implica l’accettazione di tutte le condizioni.
L’organizzazione si riserva la possibilità di introdurre eventualmente modifiche se ritenute necessarie per garantire la buona riuscita del progetto.
Gli spettacoli verranno selezionati ad insindacabile giudizio della giuria.

Per informazioni :
info@teatronucleo.org, 3489655709
http://www.teatronucleo.org/totem-festival/
www.totemartifestival.com

CREDITI :
Totem Arti Festival è organizzato da Teatro Nucleo Soc.Coop.a.r.l, Centro di Produzione e Ricerca Teatrale riconosciuto da Regione Emilia Romagna e Mibact (Progetto Speciale 2017) Con il sostegno di Comune di Ferrara e Regione Emilia Romagna . In collaborazione con Comitato Vivere Insieme di Pontelagoscuro
La direzione artistica è di Natasha Czertok

Sviluppo del territorio. Via libera dalla Regione alla “Strategia d’area dell’Appennino emiliano”: per le province di Reggio Emilia, Parma e Modena un piano di interventi a sostegno dei piccoli centri che interessa oltre 75mila abitanti

Previsti investimenti per oltre 28 milioni di euro.

L’economia al centro, con il progetto “Montagna del latte” per la valorizzazione della produzione casearia. Ma anche rafforzamento dei servizi essenziali per trasporti, assistenza sociosanitaria e istruzione. Al documento di indirizzo approvato dalla Giunta, seguirà la firma dell’Accordo di programma per far partire gli interventi. Più di 100 milioni in tre anni per la difesa del suolo delle aree montane

Bologna – Rafforzare le prospettive economiche del territorio, potenziando la rete dei servizi alla popolazione, a partire dai trasporti, quindi la copertura digitale, l’assistenza sociosanitaria, l’istruzione e le opportunità formative, contrastando il rischio di spopolamento. È allo sviluppo dei centri minori, quelli più distanti dalle grandi città, spesso collocati in aree collinari o montane, che guarda la Strategia nazionale delle Aree interne, che per l’Emilia-Romagna riguarda quattro ambiti: Appennino emiliano, Basso Ferrarese, Appennino Piacentino Parmense e Alta Valmarecchia.
Ora dalla Regione arriva il via libera alla “Strategia d’area dell’Appennino emiliano”, che coinvolge le province di Reggio Emilia, Parma e Modena e prevede per lo sviluppo dei comuni appenninici interessati e le loro comunità, complessivamente oltre 75mila abitanti, investimenti che superano i 28 milioni di euro. Nei giorni scorsi, infatti, dopo l’approvazione del Dipartimento per le politiche di coesione, anche la Giunta ha dato il suo assenso al documento di indirizzo, a cui dovrà seguire la sottoscrizione di uno specifico accordo di programma tra Regione, Enti locali e amministrazioni centrali e necessario per avviare gli interventi.
Il dettaglio degli interventi è stato presentato alla stampa questa mattina in Regione, a Bologna, dal presidente della Regione Stefano Bonaccini, dall’assessore regionale al Coordinamento delle Politiche europee allo sviluppo, Patrizio Bianchi, dal sindaco di Castelnovo ne’ Monti, Enrico Bini, e da altri amministratori locali dei territori coinvolti.

Le risorse previste – 3 milioni 740mila euro nazionali, 17 milioni regionali (Psr, Por Fesr e Por Fse), 6 milioni dai privati e 1,2 stanziati dagli enti locali coinvolti – saranno destinate alla tutela del paesaggio, alla valorizzazione della vocazione agricola e turistico-culturale del territorio, al rafforzamento delle attività economiche, ma anche dei servizi relativi a mobilità, sanità e istruzione.??
Una strategia, quella che riguarda l’Appennino emiliano, messa a punto con la collaborazione diretta delle comunità locali: alla definizione del documento, infatti, hanno partecipato cittadini, imprenditori e istituzioni dell’area, coordinati dal sindaco di Castelnovo ne’ Monti (Re), Enrico Bini; con il supporto tecnico del Consorzio?Caire, coordinato da Giampiero Lupatelli, e il Comitato nazionale aree interne.???
“Siamo assolutamente convinti della grande potenzialità di crescita dell’area appenninica, un territorio che per la Regione non è certo marginale, su cui abbiamo investito e continueremo a farlo- hanno sottolineato il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale al Coordinamento alle Politiche europee allo sviluppo, Patrizio Bianchi-. Oltre alle risorse stanziate dal Governo, abbiamo messo in campo 17 milioni di euro. Un sostegno economico concreto ai comuni e alle realtà locali, per finanziare operazioni di rilancio economico, turistico e demografico e rafforzare ulteriormente i servizi per la popolazione. Perché tutti, dai grandi centri urbani alle realtà più interne, devono avere adeguate opportunità di crescita e sviluppo”.?
“Siamo chiamati a realizzare un programma importante, il più importante forse che la nostra montagna abbia mai conosciuto- ha ricordato il sindaco Enrico Bini, presidente dell’Unione Montana dell’Appennino Reggiano capofila del sistema locale-. Per internazionalizzare la filiera del Parmigiano Reggiano di Montagna, promuovere il turismo sostenibile nei territori del crinale e lungo gli itinerari della fruizione culturale, operare il più massiccio investimento immateriale sul capitale umano sin qui realizzato, sostenere e diffondere l’infrastruttura sociale delle Cooperative di comunità, guardate come eccellenza da tutta la Rete nazionale delle aree interne, e realizzare la rete della banda ultra larga che ci terrà solidamente ancorati al mondo”.
“Montagna del latte” è il titolo della Strategia d’area dell’Appennino emiliano, che richiama la natura dell’economia prevalente della zona, legata principalmente alla produzione casearia (Parmigiano Reggiano). Nel documento vengono indicati come obiettivi per lo sviluppo il rafforzamento dei servizi socio-sanitari per gli anziani, il potenziamento della didattica per lo sviluppo delle competenze anche finalizzate al mondo del lavoro e per contrastare le forme emergenti di disagio. Sul fronte mobilità, saranno potenziati i servizi di trasporto locale e quelli di trasporto a chiamata. E ancora, per incentivare lo sviluppo locale, oltre agli investimenti sulla filiera del Parmigiano Reggiano di montagna si punta sul turismo sostenibile e salutistico, prevedendo la creazione di una rete di itinerari di trekking, enogastronomici e cicloturistici. Infine, è previsto un importante investimento per portare la banda ultra larga in tutto il territorio.??

L’area interessata?
L’area interessata dal progetto “Montagna del latte” è posta interamente in territorio reggiano e comprende i sette comuni di Castelnovo ne’ Monti, Carpineti, Casina, Toano, Vetto, Villa Minozzo e Ventasso (nato dalla fusione dei Comuni di Busana, Collagna, Ligonchio e Ramiseto), riuniti nell’esperienza associativa dell’Unione montana dei Comuni dell’Appennino reggiano, che conta una popolazione di circa 34 mila abitanti. L’obiettivo principale è quello di invertire il declino demografico che negli ultimi quarant’anni ha determinato il calo del 6,1% della popolazione, con punte fino al 30% nel crinale appenninico.
Ma la strategia si estende anche oltre questi confini, includendo i comuni di Frassinoro (Mo), Baiso, Vezzano sul Crostolo, Canossa (Re), Monchio delle Corti, Tizzano Val Parma, Neviano degli Arduini, Palanzano, Corniglio, Lesignano de Bagni, Langhirano e Berceto (Pr), in cui vivono 42 mila persone. Quest’area include le alte valli del Secchia (per piccola parte) e dell’Enza, fino ai territori collinari parmensi e reggiani con i quali l’Unione montana dell’Appennino reggiano condivide, sul versante emiliano-romagnolo, l’esperienza del programma Man and Biosphere (MaB) dell’Unesco.?

Gli investimenti in sanità
La Strategia d’Area dell’Appennino Emiliano prevede, sul fronte sanitario, investimenti per 2 milioni 481mila euro, destinati a: realizzazione Casa della Salute nel comune di Toano; attivazione di un Centro di prevenzione cardio-vascolare nell’ospedale Sant’Anna di Castelnovo; inserimento di infermieri di comunità nel territorio del comune di Ventasso per lo sviluppo dei servizi domiciliari; attivazione di posti letto ad alto grado di attività assistenziale nella Cra (Comunità riabilitativa di alta assistenza) “I Ronchi di Castelnovo”; un progetto per formare personale capaci di eseguire interventi di supporto in caso di arresto cardiorespiratorio e, infine, un progetto per il sostegno e la valorizzazione delle cooperative di comunità che fanno assistenza sociosanitaria.
Inoltre, nell’ambito degli investimenti sanitari, la Giunta regionale ha recentemente approvato, tramite specifiche delibere, un piano di interventi da 13 milioni di euro per potenziale gli ospedali di montagna di Borgo Val di Taro (Pr), Pavullo sul Frignano (Mo) e Castelnovo ne’ Monti (Re); in particolare, per l’ospedale reggiano “Sant’Anna” sono previsti 3,8 milioni di euro (risorse destinate in parte alla struttura, in parte al personale).

Gli investimenti nella scuola
Nell’ambito della strategia dell’area interna sono stati previsti interventi per una cifra complessiva di 2 milioni e 600 mila euro. Si va dalle attività didattiche per favorire la creatività dei bambini da 0 a 10 anni ai laboratori per i ragazzi più grandi per migliorare il rapporto con il mercato del lavoro. Nell’ambito della strategia verrà finanziata il progetto per l’unificazione del polo scolastico di Villa Minozzo e la riqualificazione degli edifici scolastici.

Gli investimenti nell’accessibilità
Al miglioramento dell’accessibilità sono destinati oltre 8 milioni e 500 mila euro, la maggior parte per dotare il territorio della Banda Ultra Larga (8.177.000 euro). Altre risorse saranno destinate alla realizzazione di un punto di coordinamento centrale della mobilità per servizi pubblici di mobilità a chiamata e per un servizio navetta per il Comune di Castelnuovo ne’ Monti che possa ridurre l’accesso di traffico privato.

Gli investimenti nel sistema produttivo agricolo
Al comparto agricolo sono destinati quasi 10 milioni di euro, 9 dei quali destinati ad un progetto di filiera finalizzato alla creazione di un marchio di Parmigiano Reggiano di montagna, che garantisca una migliore redditività alle aziende impegnate in questa produzione. Altre risorse saranno destinate a migliorare le competenze delle imprese nell’ambito dell’internazionalizzazione e a favorire l’avvio di start up agroalimentari.

Gli investimenti nel turismo sostenibile
Sono 4 milioni e 800 mila euro complessivamente le risorse destinate al turismo naturalistico. In particolare 2 milioni e 900 mila euro saranno dedicati ad interventi per la fruizione sostenibile nei parchi del territorio, dove saranno realizzati percorsi per il trekking e ciclabili. Un circuito turistico sarà dedicato anche alla filiera del Parmigiano Reggiano, la Montagna del Latte, con la realizzazione di un percorso imperniato sulla rete dei caseifici sul modello di territori di eccellenza come le Langhe o lo Champagne.

Gli investimenti per difesa del suolo, bonifica, protezione civile nelle aree montane
Nel triennio 2015-2018, per opere di difesa del suolo, bonifica, protezione civile, sicurezza idraulica e idrogeologica, prevenzione del dissesto sono stati destinati, nelle aree montane di tutta l’Emilia-Romagna, oltre 100 milioni di euro (108) per 1.334 interventi.
In particolare, per i comuni di montagna della provincia di Reggio sono stati realizzati 116 interventi per 10,6 milioni. Per le zone montane di Parma 388 interventi, per 13,7 milioni; per i comuni montani di Modena 140 interventi per 11,6 milioni. Per il 2018 sono poi stati programmati ulteriori 8 interventi per quasi 5 milioni di euro nelle tre province comprese nell’Area interna dell’Appennino emiliano.
Inoltre, attraverso il Fondo regionale Montagna, per il triennio 2018, 2019 e 2020 per la provincia di Reggio Emilia sono stati stanziati 1 milione e 620mila euro, mentre per i comuni del parmense e del modenese che fanno parte del territorio dell’Area interna 700mila euro. Infine, per il miglioramento delle strade montane, attraverso i Fondi per lo sviluppo e la coesione, sono statiripartiti dalla Regione, a gennaio 2018: 680mila euro per il territorio della provincia di Reggio Emilia compreso nell’Area internae 500mila euro per le rimanenti aree di Parma e di Modena.

Welfare. Oltre un milione di anziani in Emilia-Romagna: la Regione gioca d’anticipo su salute, benessere sociale e ambientale e contrasto all’isolamento

Oggi a Bologna, in occasione della sesta Conferenza sul Piano d’azione regionale per la popolazione anziana, fatto il punto sui bisogni e le politiche messe in campo.

Bologna – Sono oltre un milione i cittadini con più di 65 anni residenti in Emilia-Romagna, di cui quasi 570mila over 75enni. Una quota importante della popolazione (23,4%), che le stime demografiche danno in costante aumento. Analizzare i loro bisogni, contribuire alla realizzazione di misure concrete affinché l’allungamento della vita si accompagni al miglioramento delle condizioni di salute, a stili di vita sani, al benessere sociale e ambientale sono gli obiettivi del Piano d’azione regionale per la popolazione anziana (Par).

Se ne è parlato oggi a Bologna durante la sesta Conferenza Par, organizzata ogni anno dalla Regione e rivoltaprincipalmente ad amministratori, operatori sociali, sindacati, organizzazioni del Terzo settore e del volontariato, per fare il punto sulle politiche regionali rivolte agli anziani; un appuntamento a cui hanno preso parteil presidente Stefano Bonaccini, la vicepresidente e assessore al Welfare, Elisabetta Gualmini, e l’assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi.

Gli interventi messi in campo per la terza età

Tra i bisogni essenziali della “terza età” si confermano la conservazione dell’autonomia, la necessità di rivestire ancora un ruolo all’interno della comunità, il mantenimento dei rapporti familiari. Ma anche la richiesta di ulteriore rafforzamento dei servizi sociali e sanitari, assistenza in caso di non autosufficienza, offerta di attività culturali e sportive, soluzioni urbanistiche e per la mobilità specificatamente pensate per questa fascia d’età. Numerosi gli interventi messi in campo dalla Regione per giocare d’anticipo sulla salute, l’assistenza e il contrasto all’isolamento relazionale e fisico: a partire dalla rete di servizi socio-sanitari, residenziali e semiresidenziali e quelli di natura assistenziale ed economica mirati al mantenimento al domicilio degli anziani non autosufficienti, al cui sviluppo concorre il Fondo regionale per la non autosufficienza (oltre 500 milioni di euro investiti nel 2017, comprese le risorse nazionali e quelle destinate al fondo “Dopo di noi”). Poi, il potenziamento delle Case della salute e i progetti di telemedicina, soprattutto nella gestione di patologie croniche, basati su un sistema di telecomunicazione che collega il domicilio dell’anziano con una centrale operativa in grado di seguirlo e di attivare gli interventi e i servizi in caso di richiesta di intervento. Un’altra voce significativa riguarda l’abbattimento delle barriere architettoniche a favore di disabili e anziani, per cui sono stati investiti, attraverso uno specifico Fondo regionale, più di 5 milioni e 500mila euro nel triennio 2015-2017.

L’Emilia-Romagna, inoltre, è una delle poche Regioni ad avere avviato, già dal 1999, un progetto demenze, che coinvolge diversi soggetti tra Ausl, Aziende ospedaliere, Comuni, associazioni dei familiari e del volontariato per offrire ai malati assistenza sanitaria, sociale e socio-sanitara. In regione si contano 13 Nuclei residenziali dedicati, con 187 posti letto complessivi, e 9 Centri diurni, per 150 posti. E ancora: sessanta gruppi di sostegno e auto-aiuto per favorire la socializzazione e il mantenimento delle capacità residue nei pazienti; più di 15mila consulenze specialistiche e 345corsi di formazione e informazione per i familiari. Attivi, in tutta la regione, 50 CaffèAlzheimer.

La ricerca “Anziani e Città”

La ricerca “Anziani e Città” – realizzata dal servizio regionale Qualità urbana in collaborazione con l’Università di Ferrara e presentata nel corso del convegno – ha evidenziato l’esigenza di rendere i centri abitati sempre più a misura d’anziano. In futuro occorrerà quindi puntare sulla collocazione dei presidi sanitari e assistenziali nelle zone più facilmente raggiungibili, su mezzi di trasporto pubblico sempre più adatti a chi ha problemi di mobilità, sul potenziamento di servizi come bagni pubblici e panchine, su marciapiedi e attraversamenti sicuri, sull’illuminazione delle strade.

I numeri della terza età in Emilia-Romagna

Secondo i dati demografici forniti dal Servizio statistica della Regione Emilia-Romagna, l’indice di vecchiaia (che misura il numero di anziani presenti in una popolazione ogni 100 giovani e permette di valutare il livello d’invecchiamento degli abitanti di un territorio) a gennaio 2017 era 177,5 (era 168 del 2012). Al 1^ gennaio 2017 gli anziani (con almeno 65 anni) residenti in Emilia-Romagna superano il milione, pari al 23,4% del totale della popolazione regionale (4,5 milioni). In particolare la fascia dei “grandi anziani” è rappresentata dagli ultra 75enni (219.701), che incidono per il 4,8 % sulla popolazione generale e dagli ultra 80enni che sono 346.275. La componente femminile, costituita da 600.108 donne (456.792 gli uomini), aumenta con l’età (52,7% tra i 65-69 anni fino al 63% tra le persone con più di ottant’anni).

Gli scenari demografici per i prossimi vent’anni

Nell’ipotesi che i comportamenti demografici restino più o meno quelli attuali, nel periodo 2015-2035 si prevede una sostanziale stabilità della popolazione complessiva dell’Emilia-Romagna. A cambiare in modo significativo sarà invece la composizione per età. Infatti, le previsioni demografiche indicano nei prossimi vent’anni una crescita complessiva della popolazione anziana (65 e oltre) di circa il 28,4% e in Emilia-Romagna si stima che i cittadini di età maggiore o uguale 65 anni possano contare su un’aspettativa di vita in buona salute di circa 10 anni.

Andrea Cesone Trio “The country side of rock n roll” Tour 2018 in provincia di Ferrara

Da Cristina Boccaccini

Andrea Cesone è il chitarrista del momento nell’ambito del country-rock e del rock’n’roll, il più richiesto e molto attivo sulla scena con diversi progetti musicali. Uno dei protagonisti della scena chitarristica non solo per quanto riguarda la musica dal vivo e le collaborazioni discografiche, Andrea Cesone infatti è uno dei docenti di riferimento nell’ambito del circuito nazionale delle scuole a marchio MMI (Modern Music Institute). Il suo “The country side of rock’n’ roll Tour” farà tappa il 29 gennaio in provincia di Ferrara, presso il Cabarnet Wine Bar di Lido degli Estensi. Andrea è accompagnato da Paolo Pizzi al basso elettrico e Gregorio Ferrarese alla batteria.
Il trio oltre che in tour è anche impegnato in questo periodo nelle registrazioni di un primo lavoro discografico, un compendio di cover e brani inediti che riprenderá l’essenza del loro ‘live set’ e come questo riuscirà a raggiungere un pubblico non necessariamente esperto ascoltatore grazie ad un tipo di musica trasversale rispetto alle generazioni e in grado di raggiungere tutti senza distinzioni di età.
Dettagli dell’evento al link: https://www.facebook.com/events/715508378652407/

AMF JAM musica d’insieme per tutti!

Da Associazione Musicisti Ferrara

Ingresso libero. Giovedì 25 gennaio: jazz con i seguenti brani Lullaby of Birdland – Well you Needn’t.

Introdurranno la serata gli insegnanti Roberto Poltronieri, Massimo Mantovani, Federico Benedetti Lorenzo Pieragnoli Rossella Graziani, Lele Barbieri

Allo scopo di far incontrare persone con la stessa passione per la musica e quindi farle suonare insieme, l’Associazione Musicisti di Ferrara organizza per il secondo anno consecutivo una serie di appuntamenti ad ingresso libero denominati AMF JAM, jam session guidate dagli insegnanti della Scuola di Musica Moderna di Ferrara con inizio alle ore 21,00 a giovedì alterni nell’aula magna Stefano Tassinari in via Darsena 57.

Sono il frutto dei quindici anni di esperienza di musica d’insieme che in precedenza si svolgevano presso la Biblioteca G.Bassani di Ferrara di sabato pomeriggio e poi sempre nell’aula magna della scuola di musica da quando, nel 2012 è avvenuto il trasferimento in via Darsena 57; da un paio di anni la formula è cambiata e quindi il ritrovo è diventato serale.

Si formeranno quindi gruppi di musicisti provenienti dalla scuola di musica e non e di qualsiasi età e livello, finalizzati alla prova musicale pratica; queste session possono essere seguite anche da appassionati che non praticano lo strumento o si sono avvicinati da poco allo studio dello stesso, per poter apprendere come viene svolta una prova finalizzata alla costruzione di un brano.

Verranno affrontati molti generi inerenti la musica moderna e ogni session avrà una tematica diversa;

accordi, musica e testi si possono trovare sul sito: www.scuoladimusicamoderna.it

ForumPA. Una giornata per scoprire e promuovere una Pubblica amministrazione che vuole innovare, più vicina ai cittadini e sostenibile. Appuntamento venerdì 26 gennaio a Bologna

Al Padiglione 26 della Fiera, otto tavoli tematici in modalità Ost (Open Space Technology), con la possibilità di creare gruppi di lavoro in corso d’opera. Welfare, competitività e green economy fra i temi in discussione. Per partecipare, iscrizioni online

Bologna – Una Pubblica amministrazione che vuole innovare e rispondere alle sfide di una società complessa – dal mondo del lavoro alla partecipazione dei cittadini, fino alla sanità – che ha bisogno di risposte certe, di qualità, in tempi definiti.

Le sfide dell’innovazione, quindi, sono di strettissima attualità e sono la prospettiva verso la quale punta il sistema del governo locale emiliano-romagnolo. Sono anche la cornice entro la quale si snoderanno i lavori della giornata che ha per titolo “Verso una Regione semplice e connessa per uno sviluppo equo e sostenibile”, prevista per venerdì 26 gennaio, promossa da Regione Emilia-Romagna e ForumPA.

Aprirà i lavori il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e saranno presenti gli assessori Patrizio Bianchi (Scuola, formazione professionale, università e ricerca, lavoro), Palma Costi (Attività produttive, piano energetico, economia verde e ricostruzione post-sisma) ed Emma Petitti (Bilancio, riordino istituzionale, risorse umane e pari opportunità). Al mattino si terrà una sessione specifica su “L’innovazione è un gioco di squadra”.

L’iniziativa è aperta e si rivolge alla comunità regionale degli innovatori delle aziende pubbliche e private, delle Istituzioni, interessati ad approfondire il percorso avviato dall’Emilia-Romagna sulle sfide del futuro. Sono coinvolte, oltre alle pubbliche amministrazioni, imprese, università, Terzo settore, sindacati, associazioni di categoria e cittadini.

I Tavoli tematici
Sono otto: Welfare sostenibile; Il futuro della Pubblica amministrazione; La salute non aspetta; Competitività del territorio e attrazione delle imprese; Economia circolare; Lavoro agile; Trasformazione digitale dell’Emilia-Romagna; Ecosistema dell’innovazione condivisa.

I lavori si svolgeranno in modalità Ost (Open Space Technology), quindi con la possibilità di creare gruppi di lavoro in corso d’opera. L’appuntamento è dalle ore 9 alle ore 18 al padiglione 33 della Fiera di Bologna.

Per partecipare è necessaria l’iscrizione è online.

Presso la libreria Ibs di Ferrara Gloria Spessotto e Stefania Acquesta presentano il libro “Gli animali della via Jula” 

Martedì 23 gennaio alle 17.30

Presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino libreria Ibs+Libraccio di Ferrara

Gloria Spessotto Stefania Acquesta presentano il libro “Gli animali della via Jula” (Luciana Tufani Editrice)

 

Dialoga con le autrici Giulia Ciarpaglini

Ho capito che se sei ignorante non vai da nessuna parte, mentre l’istruzione è il regalo più grande che possano farti per aiutarti a diventare un animale come si deve. Certo sono ancora Totò, un cane bastardo, ma sono anche un cane istruito e molto, molto perbene.

animali della via jula.jpg Gloria Spessotto e Stefania Acquesta raccontano dieci storie di animali per grandi e per piccini, nate da un incrocio favorevole del caso, ma soprattutto alimentate dalla vivace fantasia di un nonno e una nipotina. Animali parlanti, naturalmente, come d’obbligo, ma privi di intento moralistico. Sono animali veri, che raccontano in prima persona, o attraverso la voce di una narratrice, le loro spesso pesanti fatiche, le loro stravaganti avventure e gli imprevedibili successi. E non è detto che dalla lettura alla fine non si riesce a cavarne qualche briciola di saggezza e conoscenza in più.

Gloria Spessotto è nata a Portogruaro (VE) e vive ai piedi dei Colli Euganei. Ha fatto l’interprete, l’albergatrice, l’insegnante di inglese. Da anni collabora come operatrice culturale con il Centro contro le Dipendenze di Trento, un’esperienza raccolta nel libro-testimonianza Ciò che gli angeli non sanno (Comunità di Camparta 1998) scritto con Sandro Travaglia. Ha pubblicato i racconti Cinque ciliegie di marzapane (Medusa 1994) e i romanzi Questa è la terra non ancora il cielo (Tufani, 1998, con Gabriella Imperatori), Chi è colui che ti cammina a fianco (Mobydick 2005, con Sandro Travaglia),Una storia di disamore (Mobydick, 2009), Missing:Scomparso (Mobydick, 20012, con Sandro Travaglia), Non era l’usignolo (Mobydick 2013).

Proiezioni dedicate al Giorno della Memoria al cinema Boldini

Martedì 23 e mercoledì 24 gennaio alle ore 21.00 verranno proposti al cinema Boldini due documentari dedicati al Giorno della memoria (27 gennaio 2018).

Il primo appuntamento è inserito nella rassegna L’Italia che non vede, rassegna organizzata e promossa in collaborazione con UCCA – Unione dei circoli cinematografici Arci.
Martedì 23 gennaio alle ore 21.00 verrà proiettato il documentario di Vincenzo Caruso
THE HATE DESTROYER. Documentario sulla vita e l’attività di Irmela Mensah-Schramm, un’anziana signora berlinese divenuta un personaggio pubbblico in Germania per l’attività che conduce da ormai più di trent’anni e che le è valsa numerosi e prestigiosi riconoscimenti. Irmela Mensah-Schramm documenta e cancella quotidianamente ogni scritta razzista (adesivi, poster, scritte sui muri) che incontra nello spazio pubblico cittadino. Il film racconta la sua storia, le difficoltà incontrate nella vita, la segue nella sua attività quotidiana, mostra le minaccie ricevute dall’estrema destra, ma anche le denunce ricevute dalle autorità, paradossalmente, per imbrattamento dello spazio pubblico.

Mercoledì 24 gennaio alle ore 21.00 in programmazione Otto Frank, padre di Anna – regia di David de Jongh. Il film è distribuito da Cineagenzia che cura la rassegna Mondovisioni durante il Festival di Internazionale a Ferrara.
Sopravvissuto ad Auschwitz, nel giugno del ‘45 Otto Frank ritorna ad Amsterdam, dove entra in possesso del diario della figlia Anne, morta solo pochi mesi prima. “Quello che leggo” – racconta – “è così emozionante, ed è per me una rivelazione: in queste pagine scopro una Anne completamente diversa dalla bambina che ho perso”. Gli amici ne sono profondamente commossi, e insistono perché lo pubblichi. Come unico superstite della famiglia Otto sente tutta la responsabilità di rendere pubblico il diario: cosa fare delle parti che Anne intendeva restassero private, delle scene sessualmente esplicite, dei diverbi tra Anne e la madre? Attraverso la lettura e l’edizione Otto sviluppa un nuovo rapporto con Anne, consacrando il resto della sua vita alla memoria della figlia, fino a rendere Il diario di Anna Frankuno dei libri più letti al mondo.

I documentari saranno in lingua originale con sottotitoli in italiano.
Ingresso 5 euro.

Informazioni – www.cinemaboldini.it
www.arciferrara.org

“Impresa 4.0”: in meno di un mese utilizzata più della metà dei fondi resi disponibili dalla Camera di Commercio

Govoni: “La risposta delle nostre imprese alla sollecitazioni del bando esprime il coraggio e l’intraprendenza degli imprenditori, che, nonostante tutto, ancora destinano risorse per creare nuove opportunità di business”

Fino a 10.000 euro a fondo perduto per programmi di investimento presentati anche in forma aggregata.

Voglia di innovazione tra gli imprenditori ferraresi: in meno di un mese utilizzata, infatti, più della metà dei fondi resi disponibili dalla Camera di commercio per l’introduzione di nuovi modelli organizzativi, soluzioni per la manifattura avanzata e additiva, la cybersicurezza, sistemi di e-commerce e di pagamento mobile, la fidelizzazione della clientela e l’automazione dei processi. Il bando, che chiuderà i battenti alle ore 24.00 del 9 febbraio prossimo, prevede per ciascuna impresa un contributo a fondo perduto fino a un massimo di 10mila euro con un confinanziamento del 70% del totale delle spese ammissibili.

“La risposta delle nostre imprese alla sollecitazioni del bando – ha commentato il presidente della Camera di commercio, Paolo Govoni – esprime il coraggio e l’intraprendenza degli imprenditori, che, nonostante le tante difficoltà, ancora destinano risorse per creare nuove opportunità di business. “Tante nostre imprese sono coscienti dei vantaggi competitivi legati all’introduzione della digitalizzazione all’interno della propria struttura, tuttavia esiste ancora una vasta realtà imprenditoriale che fa fatica a comprenderne la portata. Tale iniziativa – ha concluso Govoni – s’inserisce in un percorso fitto di attività per l’innovazione che, solo nel 2017, ha permesso alla Camera di commercio di fornire, insieme alle associazioni di categoria, servizi e supporto ad oltre 675 imprese della provincia”.

Un impegno pubblico di 450mila euro, distribuito in 3 anni tra il 2017 e il 2019, per incentivare, dunque, gli investimenti privati su tecnologie e beni 4.0, aumentare la spesa privata in Ricerca, Sviluppo e Innovazione e rafforzare la finanza a supporto di 4.0, Venture capital e start-up. Sono alcuni dei numeri della strategia della Camera di commercio di Ferrara per diffondere presso le imprese la consapevolezza dei benefici derivanti da Impresa 4.0 e riferiti, in particolare, alla maggiore flessibilità attraverso la produzione di piccoli lotti ai costi della grande scala, alla maggiore velocità dal prototipo alla produzione in serie attraverso tecnologie innovative, alla riduzione degli errori e dei fermi macchina, ad una più incisiva fidelizzazione della clientela e alla maggiore competitività del prodotto grazie a maggiori funzionalità derivanti dall’Internet delle cose.

Proseguono, intanto, le attività della speciale Task force di comunicazione messa a punto da Camera di commercio ed associazioni di categoria con l’obiettivo di agevolare il più possibile le imprese ferraresi nell’ottenimento dei finanziamenti necessari. Per maggiori informazioni: ufficio Marketing del territorio della Camera di Commercio (tel. 0532/783813-820; e-mail: promozione@fe.camcom.it), che invita le imprese anche a consultare con attenzione il sito www.fe.camcom.it.

Riferimento per i Media:Camera di Commercio di Ferrara Ufficio Stampa
E-mail: stampa@fe.camcom.it Tel: 0532 783.921 – 914 – 802

Il Gorilla Quadrumano: quarantatré anni dopo. 1975-2018. Mostra fotografica e documentaria diffusa

Da Stellata AmaTe

Sabato 27 gennaio, alle ore 15.30, presso il Museo Civico Archeologico “G. Ferraresi” di Stellata, il Gruppo Archeologico di Bondeno, nell’ambito del progetto Stellata..AmaTe, vincitore del bando Giovani per il Territorio di IBC Emilia Romagna, in collaborazione con il comune di Bondeno e i partners del progetto, inaugura la mostra fotografica e documentaria Il Gorilla Quadrumano: quarantatré anni dopo. 1975-2018, che resterà visitabile tutti i giorni festivi e prefestivi fino al 25 marzo. L’esposizione raccoglie materiale fotografico e cartaceo, perlopiù inedito, che ripercorre l’esperienza del “gorilla quadrumano”, un collettivo di giovani legati al DAMS di Bologna guidati da Giuliano Scabia, che, nell’autunno del 1975, furono invitati a Stellata, inizialmente solo per animare le visite di alcune scolaresche da Ferrara. Il coinvolgimento pressoché totale degli abitanti del borgo, invece, che hanno collaborato con gli studenti a creare storie e iniziative, dibattiti e partecipazione, hanno reso quell’esperienza unica e ben viva nei ricordi dei protagonisti. Nelle fotografie, ristampate in grande formato grazie al lavoro di Tonino Tirini, si potranno ritrovare molti di quei protagonisti, stellatesi ma anche bondenesi e bolognesi, e l’entusiasmo che animava le diverse attività, oltre naturalmente a persone e luoghi della Stellata degli anni ’70. Ma, seguendo il carattere partecipato di quell’esperienza, la mostra non si fermerà al Museo: altre fotografie, infatti, saranno “diffuse”, cioè visibili fuori dal Museo, presso gli esercizi commerciali e di ristoro di Stellata, dove il visitatore potrà proseguire il percorso. Le attività coinvolte sono, in piazza Curiel: Alimentari 3B, salone La Parrucchiera, Tabaccheria Edicola Turazzi Silvia, Ristorante Pizzeria Il Braciere-La Rocca. In via Gramsci: Bar del Centro Sociale Ariosto, Pizzeria del Borgo.

Orari Museo: sabato 15-19; domenica e festivi 9.30-12.30 e 15-19.

Per informazioni: info@stellatamate.it.

“Ludovica ed il Pescivendolo” interpretato dal gruppo teatrale della Contrada Borgo San Luca

Da Borgo San Luca

Esordio presso la Sala Estense, in Piazza Municipale a Ferrara, per la “Compagnia dello Steccato”, gruppo teatrale della Contrada Borgo San Luca.
Giovedì 25 gennaio, alle 21:00, la Compagnia porterà in scena “Ludovica ed il Pescivendolo”, commedia in 4 atti in cui gli spettatori assisteranno alle vicissitudini, in chiave comica, di Ludovica la quale, benchè di alto lignaggio, si innamora di un semplice pescivendolo. Il divertimento è assicurato.
Ingresso a 5 euro (l’intero incasso della serata verrà devoluto all’A.D.O. di Ferrara).

Incontro “De Humanitate Sanctae Annae” alla Biblioteca Ariostea

Da FaustEdizioni

Martedì 23 gennaio 2018, alle ore 17, nella Sala Agnelli della Biblioteca Ariostea di Ferrara (via delle Scienze 17, ingresso temporaneo dal giardino della biblioteca in via Giuoco del Pallone a causa di lavori di manutenzione) si terrà un incontro dal titolo “Il canto degli animali: neuroscienze, arti e belle lettere”.
L’incontro – organizzato dall’associazione culturale cittadina “De Humanitate Sanctae Annae” in collaborazione con la casa editrice “Faust Edizioni” di Fausto Bassini – cercherà di rivelare in una visione poliedrica i simboli antichi che, nella letteratura e nella musica, accompagnano i misteri della relazione fra gli animali e gli uomini, affratellati da un comune destino.
Nel vasto rapporto tra musica e mondo animale, verranno ripercorse alcune tappe significative, a partire dalla funzione onomatopeica in cui la musica mima il verso dell’animale, a una forma mista in cui si aggiunge un insegnamento morale impartito all’uomo, espresso dal testo. Da Camille Saint-Saens, con il suo “Carnevale degli animali”, a Sergej Prokof’ev, con la fiaba musicale “Pierino e il lupo”, ogni personaggio della storia è rappresentato da uno di questi strumenti che intervengono nella vicenda con un motivo caratteristico che ne trasfigura musicalmente il carattere.
Dopo una breve selezione musicale e letteraria (a cura del Dott. Carlo Magri e del Prof. Riccardo Modestino) sui “mondi musicali” degli Animali e della Natura, interverranno i ricercatori Prof. Luciano Fadiga (Ordinario di Fisiologia umana dell’Università di Ferrara), il Dott. Massimo Tassinari (medico veterinario della Azienda USL di Ferrara) e il filosofo e saggista Dott. Andrea Nascimbeni.

ASSOCIAZIONE DE HUMANITATE SANCTAE ANNAE. Nata nel 2012 a Ferrara, i suoi scopi primari sono lo studio, l’approfondimento e la diffusione delle conoscenze e delle ricerche nell’ambito della storia della medicina e della salute, delle professioni mediche in tutti i loro aspetti, dei suoi protagonisti all’interno di una prospettiva umanistica e interdisciplinare.
Organizza convegni, dibattiti, mostre, eventi teatrali e cinematografici che riscuotono una vasta eco anche in campo nazionale.

Senilità, l’immagine del tempo che passa

Senilità, vecchiaia, anzianità, età matura, terza età, sono tutti termini che assumono una valenza specifica a seconda del senso che diamo a quella fase della vita che costituisce un approdo dopo numerose esperienze, eventi, gioie e sofferenze, tentativi, successi, fallimenti, errori e intuizioni vincenti, innumerevoli relazioni con l’esterno, azioni coraggiose e fughe. Un mondo alle spalle che ci descrive, lascia capire chi siamo e dove abbiamo camminato, cosa abbiamo lasciato passo dopo passo e ciò che vogliamo ancora spendere per noi stessi e per gli altri. Un capitolo di vita che spesso tendiamo a esorcizzare, allontanare dai nostri pensieri, rimuovere o demonizzare perché abbiamo paura di prendere seriamente in considerazione l’immagine del tempo che passa e soprattutto una nuova realtà con cui dobbiamo fare i conti e convivere, nel delicato tentativo di un equilibrio fra passato, presente e futuro. In fondo, temiamo sempre l’imponderabile, quello che non riusciamo e non possiamo controllare, ma anche la fragilità, la vulnerabilità e la debolezza che portano a limiti scomodi e impattanti.

Assistiamo a rigurgiti di orgoglio e ribellione come in André Gide, che affermava: “La mia vecchiaia avrà inizio quando smetterò di indignarmi”. Oppure una pacata constatazione in Seneca, per il quale “La vecchiaia è una malattia inguaribile”. Per la forza dirompente e il realismo spietato di Nikolaj Gogol, la vecchiaia rappresenta una condizione “orrenda e minacciosa che non ridà nulla indietro”, mentre Rita Levi Montalcini era pronta ad affermare: “Contrariamente all’opinione corrente, il cervello non va fatalmente incontro con gli anni a un processo irreversibile di deterioramento. Sia Tiziano che Michelangelo e molti altri artisti di straordinaria capacità creativa – Picasso tra questi – continuarono a realizzare opere di eccezionale valore sino in tarda età”. La tragedia, per Oscar Wilde, non era nel fatto di essere vecchi ma di sentirsi ancora giovani col sopraggiungere dell’età avanzata, mentre per Giacomo Leopardi, che ebbe la sventura di non raggiungere mai quella fase, era vista come “il male sommo perché priva l’uomo di tutti i piaceri, lasciandogliene gli appetiti”. Potremmo anche essere tutti d’accordo con Bette Davis, che ebbe a dire “La vecchiaia non è un posto per femminucce”, perché se la vita ci appare a volte in tutta la sua durezza, la vecchiaia tende a enfatizzare tutte le note più scomode e indebolisce spesso le nostre risorse reattive.

In letteratura la vecchiaia non appare un gran bel tema per la poesia che ne estrapola prevalentemente aspetti come la tristezza, la depressione, il senso di ineluttabilità e inutilità, la decadenza e la mancanza di spinta interiore, ma lo è in tutta la sua forza nei racconti e nei romanzi dove è possibile dipingere scenari e situazioni negli aspetti più disparati, così come nella realtà accade. In ‘L’amante giapponese’ di Isabel Allende (2015), la ricca ultraottantenne Alma Belasco sceglie di trascorrere ciò che resta della sua vita a Lark House, una residenza per anziani nei pressi di San Francisco. Ciò che le dà forza, vivacità e bellezza è il ricordo di Ichi, il figlio del giardiniere giapponese della sua famiglia, il vero e unico grande amore con cui trascorse gran parte della sua infanzia e giovinezza. A interrompere la relazione arrivarono le conseguenze della Seconda Guerra mondiale, i campi di prigionia in cui vennero internati i giapponesi in America , e successivamente i diktat sociali, le pressioni familiari. Un amore in tempi sbagliati che rimane però integro e indistruttibile anche a tarda età, che trascende ogni difficoltà e diventa ragione di vita. Intorno a Lark House, nei delicati tratti a cui ci ha abituati Isabel Allende, vivono e si muovono bizzarri vecchietti, signore ancora affascinanti, anziani che pur consapevoli dell’età e dei cambiamenti hanno deciso di non mollare. Il ricordo è il filo conduttore a cui Alma si affida e con il ricordo affiora tutto ciò che è stata la sua vita consumata tacitamente nell’amore per Ichi.

Il vecchio Antonio Josè Bolìvar Proaño, nel romanzo di Luis Sepùlveda ‘Il vecchio che leggeva romanzi d’amore’ (1989), ha una sua idea ben precisa sui ricordi: “Aveva sentito dire spesso che con gli anni arriva la saggezza, e aveva aspettato fiducioso che questa saggezza gli desse quello che più desiderava: la capacità di guidare la direzione dei ricordi per non cadere nelle trappole che questi spesso gli tendevano…”. Anche in ‘Giorno di silenzio a Tangeri’ di Tahar Ben Jelloun (1989) prende vita un anziano arrivato a tarda età che in questo caso si aggrappa al suo rancore, all’orgoglio ferito, lanciando postille avvelenate a figli, amici e moglie. E’ solo nel suo rimurginare, immobile nel suo letto a consultare la sua consunta rubrica piena di numeri, nomi, indirizzi, simboli di un mondo che non c’è più. E’ il ritratto autobiografico del padre autoritario, prevaricatore, rimasto alla fine con i suoi rimpianti e sentimenti mai espressi. Ben diversa la figura dell’anziano cardiochirurgo di Seattle in pensione che anima il romanzo di David Guterson (2000) ‘Oltre il fiume’. Rimasto vedovo e ammalato di un male incurabile, l’uomo decide di lasciare tutto e partire con la sua vecchia auto e i suoi due cani alla volta del Nordovest degli States. L’ultimo viaggio, forse, tra aspre montagne, deserti rocciosi, canyon, lande estese e ranch ai confini del mondo: una ribellione alla rassegnata attesa della fine definitiva, un guizzo di puro amore alla vita per quello che ancora la vita può offrire, un rifiuto all’annichilimento. E che dire degli anziani che popolano i due felici romanzi della giornalista e scrittrice finlandese Minna Lindgren? In ‘Mistero a Villa del Lieto Tramonto’ (2015) e il successivo ‘Fuga da Villa del Lieto Tramonto’ (2016) Irma, Siiri, Anna-Liisa e altri ospiti che vantano età ragguardevoli si trovano invischiati in situazioni a volte tragicomiche da vero dark humor finlandese, che interrompono il tranquillo scorrere delle giornate tra una partita a canasta, una sessione di ginnastica dolce e un whiskino prescritto dal medico. Un’immagine diversa dell’anziano come generalmente ci viene presentata, ma non così introvabile nella realtà. Senso dell’umorismo e curiosità tengono ancorati al gusto di vivere il presente e la vecchiaia viene vissuta con quel pizzico di leggerezza che diminuisce la paura e il sentirsi minacciati.

In vecchiaia i rimpianti non dovrebbero superare i sogni: viviamo in media 35 anni più dei nostri bisnonni e abbiamo una seconda esistenza da adulti. Le neuroscienze dimostrano la capacità di creare nuove connessioni, acquisire abilità e informazioni continuamente, anche nell’anzianità, con il grande pregio di diventare mentori dei nostri giovani trasmettendo valori e competenze. Non onorare la vecchiaia è come disconoscere tutto quello che siamo stati e che possiamo ancora essere.

La Corale dell’Associazione Giulia nelle scuole, per dare voce a tutti i bambini

La Corale dell’Associazione Giulia unita al coro dei 183 alunni della scuola Tumiati, in occasione della Festa degli Auguri di Natale

“Ogni bambino dovrebbe essere il figlio di tutti”: la frase di Mogol scelta dall’associazione Giulia Onlus racchiude il senso dell’impegno di tanti volontari che dal 2006 dedicano progetti mirati ai bambini del territorio ferrarese colpiti da patologie tumorali.
Tra le tantissime e significative iniziative promosse dall’associazione, la Corale dell’Associazione Giulia da diversi incontra le scuole della città, unendosi ai canti di gruppo degli alunni, dalle prove fino agli spettacoli insieme alle famiglie.
In queste occasioni festose viene allestito un banchetto per far conoscere a bambini, genitori e insegnanti la realtà e i progetti di un’associazione che opera da oltre 20 anni nel nostro territorio.
Un coro per dare voce a tutti i bambini, per sentire pulsare il battito di tanti piccoli cuori, in particolare a quelli che affrontano la prova della malattia.
La musica non è solo un linguaggio universale, ma può supportare dal punto di vista psicologico il decorso della malattia dei piccoli pazienti, facilitando i processi espressivi e la regolazione delle emozioni: da qui il Progetto di musica e musicoterapia proposto dall’associazione Giulia in Oncologia Pediatrica.

La raccolta fondi dell’Associazione Giulia é finalizzata a potenziare le risorse con figure professionali, quali uno Psico-Oncologo ed un Pediatra Oncologo, che in collaborazione con la Struttura Dipartimentale di Oncoematologia Pediatrica e Clinica Pediatrica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Arcispedale S.Anna di Cona siano in grado di accogliere e sostenere il piccolo paziente e la sua famiglia nel difficile cammino della malattia in senso globale. Tale attività é già operativa nella Struttura Dipartimentale di Oncoematologia Pediatrica e Clinica Pediatrica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Arcispedale S.Anna di Cona, a sostegno dei bambini affetti da patologie oncologiche nel percorso della malattia e dei trattamenti medici ed inoltre a sostegno dei familiari dei piccoli malati. Le sedi ospedaliere dell’Azienda AUSL di Ferrara a Cento, Lagosanto e Argenta sono a sostegno dei bambini sani costretti ad affrontare la malattia o la perdita di un genitore, o familiare, malato di tumore.
Sono diversi i modi per sostenere l’Associazione Giulia, sia come volontariato classico di raccolta fondi (attraverso la partecipazione ad iniziative come eventi, tornei di calcio, banchetti) sia con un volontariato attivo nel reparto di pediatria, dopo un’adeguata formazione ed inserimento (info@associazionegiulia.com; infoline, tel. 348.4713293).

Il banchetto informativo dei volontari dell’associazione Giulia

Ma qual è la storia di questa associazione? Perché Giulia Onlus?
Come si legge sulla pagina www.associazionegiulia.com, “ci sono vite, come quella di Giulia, destinate ad essere vissute in salita, ma ci sono piccoli angeli, come Giulia, che stupiscono giorno dopo giorno per la forza d’animo, il sorriso sereno e lo sguardo profondo.
Giulia nella sua vita ha affrontato un grave problema di sviluppo psico-motorio che le ha reso difficile camminare, impossibile esprimersi verbalmente ed essere autonoma in molti gesti quotidiani. Giulia nella sua vita ha affrontato anche l’epilessia, le cui crisi forse sono state l’unica cosa in grado, a tratti, di spegnere le luce nei suoi occhi. Perché lo sguardo di Giulia é valso sempre più di mille parole. Così come il suo unico e personale modo di essere presente affettivamente con i gesti, con un sorriso e con i suoi occhioni azzurri. Giulia ha sempre trovato il modo di far sentire forte la sua presenza e di segnare indelebilmente il cuore di chi ha incrociato, seppur solo per un attimo, la sua vita.
Nel 2004 una patologia oncologica aggredisce il suo fisico. E Giulia insegna a chi le sta vicino come si affronta il dolore fisico che la chemioterapia provoca, Giulia insegna a chi le sta vicino come si possa dare, pur nel silenzio, un senso forte alla propria vita.
Il 7 settembre 2005 Giulia é diventata un angelo”.

Ferrara d’inverno

di Maria Luigia Giusto

La foschia non dispiace, cortina che nasconde dagli sguardi; le aiuole, cimiteri di fiori, creano un guscio di familiarità, natura nota e rassicurante, la stessa ad ogni gelo, da millenni. Anche d’inverno il cuore della città pulsa: lo si sente sotto le foglie marce, tappeto di passi fangosi, che nascondono il germe della vita, gli embrioni in potenza di divenire, messi a covare al caldo, pronti a schiudersi ai primi tiepidi aloni, grazie a un’osmosi di vapori vitali. Gli arti secchi degli alberi sulla mura, rincorrendosi tra loro, disegnano contro il cielo intrichi favolosi, ricami naturali. D’estate quegli alberi saranno tripudio di foglie verdi odorose, in cui la linfa vortica, gorgoglia, vorrà uscir fuori dalle strette nervature ed esplodere, bagnando di vita i marciapiedi aridi.

Multo utile et humile et pretiosa et casta

di Maria Luigia Giusto

In questa stagione di acqua che compare in diverse forme viene da domandarsi come potremmo viverne senza. L’acquazzone che inonda i marciapiedi e fa correre al riparo sotto i tetti sporgenti ne ricorda la potenza. La nebbia in strati di velo e di fumo placa e rallenta la frenesia quotidiana. La brina cristallina sui bordi fogliari disegna rilievi scolpiti nella natura delle cose fragili. Le goccioline che impregnano il labbro ad un complimento scaturiscono dal nostro pozzo interno. L’acqua siamo noi.

“Ma guardate l’idrogeno tacere nel mare, guardate l’ossigeno al suo fianco dormire. Soltanto una legge che io riesco a capire ha potuto sposarli senza farli scoppiare”
Fabrizio De Andrè

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la settimana…

Un caso di coscienza…

Il tizio è un’apoteosi di merda umana!
Capelli a spazzola biondo platino, pelle butterata e una cicatrice zigzagante tra guancia e mento, lobi anellati, collo taurino con uno scorcio di tatuaggio che corre giù sotto la maglia sudicia.
Mastica una gomma al sapor di fragola marcia e me la soffia addosso. Mi osserva sfacciato col suo feroce sguardo da ebete.
«Hai bisogno?» gli faccio.
Questo mi sorride aprendo una spelonca inguardabile con una sfilza di dentini color giallo canarino. Mi si legge in faccia quanto mi fa schifo sto tizio, eppure ostento cortesia, falso come Giuda: «Non farti problemi, se hai bisogno dimmi…»
Questo non parla e non smette di fissarmi e sorridere, con una ghigna da prendere a schiaffi e farci l’abbonamento. Così getto la maschera: «Beh, allora che vuoi che ti dica… Vaffanculo!»
Sono al limite. La trottola fotonica mi gira ormai senza controllo. Penso che se non me ne vado va a finire che lo meno, perciò alzo i tacchi e tolgo il disturbo. Tanto più che questo è un marcantonio di quasi due metri per oltre un quintale di ignoranza. Sì, meglio andare. Mi allontano dalla parte opposta quando sento una voce alle mie spalle.
«Scusa, non volevo farti incazzare…»
Il tizio ha parlato finalmente! Mi blocco e mi giro di nuovo verso di lui. La sua espressione è cambiata, ora sembra diverso, con uno sguardo tutt’altro che ebete. Sembra che qualcosa l’abbia trasformato dandogli uno spessore che prima non aveva. O forse sono io stesso che, sentendo la sua voce, ho cambiato opinione.
Ora vedo due occhi profondi, animati da un certo non so che di pudore e incertezza che fino a un attimo prima non avrei mai sospettato. Persino quell’aspetto sgradevole fino all’insopportabile non è più tale.
Cosa sta succedendo?
«No scusa te per il vaffanculo… Ma se non vuoi che te lo ripeta mi devi dire perché sei venuto da me a fissarmi!» gli dico con una punta di rimorso.
«Beh, la verità è che non so come dirtelo…»
«Dirmi cosa?»
«È difficile…»
Lo guardo. La pressione mi si alza che ormai sistole e diastole sono in orbita scrotale. «Non capisco… Senti, fa lo stesso. Io me ne vado!»
«Non andare per favore!» sembra supplicare sul serio.
«Oh, insomma, che cazzo vuoi?» Se non fosse così grosso gli avrei già sgrullato la faccia di schiaffi.
«Vorrei che parlassimo un po’…» risponde calmo e controllato da far schifo.
«Ma di che cazzo vuoi parlare… io non ti conosco!»
«O sì che mi conosci!» insiste. Poi mi sorride di nuovo, stavolta senza aprire la fogna.
«Senti stronzo, se avessi già visto la tua faccia me la ricorderei… Fa così schifo che stanotte dovrò addormentarmi guardando il poster di Freddy Krueger per togliermela dalla mente e sperare di non avere incubi!»
«In verità la vedi tutti i giorni, come adesso…»
«Basta m’hai stufato!» trattengo il respiro e parto col cartone. Un ripieno di noccioline tostate a sangue per ricordarsi che se tiri la corda oltre l’orizzonte degli eventi poi questa si spezza.
Ma la manata va a sbattere contro un muro di vetro… Questo s’infrange in mille pezzi o forse più. Mi guardo il pugno criccato di sangue, il mio sangue!
«Cazzo, lo specchio s’è rotto… Adesso sette anni di sfiga!» esclamo preso da improvviso buon umore.
Sorrido, ma è un sorriso incerto, non proprio convinto. I tagli sulla mano bruciano!

Capita, quando incontri la tua coscienza e non la riconosci.
Capita, quando questa ti parla e non la vuoi stare a sentire.
Ieri ho fatto un’altra cazzata, oggi me ne sto tranquillo e domani chissà.
La cicatrice mi fa prurito, forse domani pioverà.

Uncertain Smile (The The, 1983)