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Giorno: 22 Febbraio 2018

Gran finale a Ostellato, con il Teatro Lunatico

Da organizzatori

Dopo il successo degli spettacoli di burattini e marionette presentati a Dogato e San Giovanni, è oramai prossima l’ultima tappa ostellatese della rassegna Junior! Pomeriggi a Teatro, che per la prima volta ha messo in rete il territorio comunale con quello di Comacchio, raccogliendo riscontri ampiamente favorevoli in termini di partecipazione e gradimento.
Domenica 25 febbraio alle ore 16, presso la Sala Corte Valle (Strada del Mezzano 10, in prossimità del Museo del Territorio), il Teatro Lunatico presenterà per la prima volta nella località uno dei suoi cavalli di battaglia, ovvero un originalissimo e divertente varietà ispirato agli spettacoli, alle atmosfere ed al cinema muto dell’inizio del secolo scorso. Tutto questo è StravagArte: uno spettacolo senza parole dove la clownerie, la magia, l’illusionismo e tante altre sorprese si alternano in un ritmo frenetico e coinvolgente, grazie al quale il lavoro dell’eclettico duo sta incantando da anni il pubblico di piazze e teatri in tutta Italia ed oltre, lasciando a bocca aperta grandi e piccoli. Grandi protagoniste sulla scena saranno poi le bolle di sapone, piccole, grandi e via via giganti, che alternandosi a musiche, passi di danza e torte infuocate varcheranno il confine del palcoscenico abbracciando gli spettatori in platea. Uno spettacolo sorprendente, comico e poetico al contempo, adatto a tutta la famiglia. Lo spettacolo è aperto a tutti, ed adatto ad ogni spettatore a partire dai 3 anni di età; l’ingresso è sempre gratuito.
La domenica successiva, 4 marzo, la rassegna si concluderà nel comacchiese, e precisamente a Volania, con lo spettacolo Fagiolino dottore suo Malgrado, a cura dei Burattini di Mattia Zecchi. I programmi completi sono sui siti www.comacchioateatro.it e www.sipariostellato.it. Aggiornamenti in tempo reale sulle pagine Facebook ‘Comacchio a Teatro’ e ‘Sipariostellato’. Infoline: +39 349 0807587 e italia@massimilianoventuri.com.

La newsletter del 22 febbraio 2018

Da ufficio stampa Cronaca Comune

 

 

GIORNATA DEL RISPARMIO ENERGETICO – Le iniziative cittadine di venerdì 23 febbraio 2018

‘M’illumino di meno’: anche a Ferrara si riducono le luci e si parla di stili di vita sostenibili

22-02-2018

Venerdì 23 febbraio 2018 torna l’appuntamento con “M’illumino di meno”, la Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili ideata dalla trasmissione Caterpillar di RaiRadio2. Il tema della quattordicesima edizione della campagna di sensibilizzazione è dedicato alla bellezza del camminare e dello stare “Con i piedi per terra”: andare a piedi come gesto di rispetto per l’ambiente e della Terra che sta sotto i nostri piedi, che a volte dimentichiamo e calpestiamo, indifferenti al suo futuro che è anche il nostro.

Il Comune di Ferrara, con il coordinamento del Centro Idea, testimonierà il proprio supporto all’iniziativa, rendendo visibile la propria attenzione al tema della sostenibilità con lo spegnimento simbolico di alcuni monumenti del centro storico. Dalle 18,30 alle 20,00 del 23 febbraio sarà spento l’impianto di illuminazione artistica di piazza XXIV Maggio (illuminazione dell’acquedotto monumentale, ad eccezione delle luci funzionali all’ingresso della struttura); l’illuminazione di corso Martiri della Libertà e piazza Trento Trieste, che comprende la facciata e la fiancata del Duomo, come pure il campanile e la Torre della Vittoria. Oltre a questi, sarà sospesa anche l’illuminazione artistica delle Mura, ad eccezione di via Bacchelli.

Tutti possono partecipare alla giornata del risparmio energetico registrandosi in questa mappa

Gli organizzatori vogliono simbolicamente raggiungere la luna a piedi: sono 555 milioni di passi e c’è bisogno dell’aiuto di tutti! Potete inserire il numero totale di passi che vi impegnate a fare in questo contapassi digitale.

Consulta il decalogo di M’illumino di meno.
Maggiori dettagli sull’iniziativa alle pagine web di: Centro Idea e Caterpillar

 

(Comunicazione a cura del Centro Idea del Comune di Ferrara)

CONSIGLIO COMUNALE – In seduta alle 15.15 nella residenza municipale. Diretta ConsiglioWeb

Il Consiglio comunale di Ferrara si riunirà lunedì 26 febbraio

22-02-2018

Il Consiglio comunale di Ferrara si riunirà lunedì 26 febbraio alle 15.15 nella residenza municipale. La seduta – con modalità definite nel corso della Conferenza dei presidenti dei Gruppi consiliari convocata dal presidente del Consiglio comunale Girolamo Calò – sarà dedicata alla trattazione di due Interrogazioni a risposta immediata/question time (a cura dei consiglieri Fornasini-FI e Turri/Calò-PD) e di cinque Delibere (illustrate dagli assessori alla Cultura/Turismo/Giovani Massimo Maisto, alla Contabilità/Bilancio Luca Vaccari e all’Urbanistica Roberta Fusari).

 

>> Come di consueto prevista la diretta audio video dell’intera seduta di Consiglio comunale sulla pagina internet del servizio ConsiglioWeb all’indirizzo http://www.comune.fe.it/index.phtml?id=472.

 

Questo il calendario dei lavori:

QUESTION TIME

>> PG 20676 – Interrogazione del consigliere Fornasini (FI) su diritto delle donne islamiche a non indossare il velo. Risponderà l’assessore Massimo Maisto.

>> PG 21797 – Interrogazione dei consiglieri Turri/Calò (PD) su raccolta rifiuti organici. Risponderà l’assessora Caterina Ferri.

DELIBERE

Assessore alla Cultura/Turismo/Giovani Massimo Maisto

>> PG 146766/17 – Accordo in materia di politiche giovanili Geco 6: attuazione dell’intervento Youngercard – approvazione della convenzione tra la Regione E.R. e il Comune di Ferrara

Assessore alla Contabilità/Bilancio Luca Vaccari
>>  PG 7621/18 – Riconoscimento di legittimità di debito fuori Bilancio (art. 194 del D.Lgs. n. 267/2000) a seguito della sentenza n. 372/02/17 della Commissione Tributaria Provinciale di Ferrara – controversia Comune di Ferrara/Sinteco Holding srl in liquidazione e concordato preventivo.

Assessora all’Urbanistica Roberta Fusari
>>  PG 19516/18 – Autorizzazione al rilascio di permesso di costruire in deroga alle norme del RUE Vigente richiesto in data 16/11/2017 – PG 139969 – PR 3420 dal Sig. Mattioli Walter, legale rappresentante della Soc. SPAL 2013 Srl per lavori di copertura di un campo di calcetto con struttura metallica e nuova costruzione di un edificio in prefabbricato metallico per servizi e spogliatoi presso il Centro Sportivo SPAL sito in Ferrara, via Copparo, 142

>>  PG 20393/18 – Autorizzazione al rilascio di permesso di costruire in deroga PG 141232 del 20/11/2017 presentato in data 21/11/2017 dalla Soc. Metropark SpA per la realizzazione di un nuovo parcheggio a servizio della stazione ferroviaria di Ferrara in via San Giacomo, ai sensi dell’art. 31 del RUE vigente e dell’art. 20 L.R. 15/2013

>>  PG 20534/18 – Assenso preliminare alla proposta di Accordo di Programma tra la Regione Emilia-Romagna, la Provincia di Ferrara ed il Comune di Ferrara, ai sensi dell’art. 34 del D.Lgs. n. 267/2000 e degli artt. 4 e 60 della L.R. n. 24/2017 per la costruzione della nuova sede del centro unificato per l’emergenza della Protezione Civile Regionale a Ferrara

LAVORI PUBBLICI – In programma interventi su illuminazione, statua, pavimentazioni e verde

All’opera per cancellare i segni del tempo dal volto di piazza Ariostea

22-02-2018

Si svilupperà su tre distinti filoni d’intervento l’opera di restauro e riqualificazione destinata a ridare lustro alla piazza Ariostea di Ferrara. Al via nei prossimi giorni, a cura dell’Amministrazione comunale, l’opera avrà infatti come principali obiettivi il rifacimento della pubblica illuminazione, il restauro della colonna e del monumento a Ludovico Ariosto, e la riqualificazione di gradonate, pavimentazioni e verde, per una spesa complessiva di 1.640.000 euro finanziata per la quota di   1.500.000 euro con fondi del progetto ‘Ducato Estense’ (Piano stralcio “Cultura e Turismo” del Fondo per lo Sviluppo e la coesione 2014-2020) e per la quota restante con fondi comunali.
Tutti i dettagli dell’intervento sono stati illustrati stamani in conferenza stampa dal sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani e dall’assessore comunale ai Lavori Pubblici Aldo Modonesi, assieme ai tecnici del Servizio Infrastrutture, Mobilità e Traffico del Comune di Ferrara Antonio Parenti, Mary Minotti, Angela Ghiglione e Tiziana Coletta.
I primi interventi a partire, già nei prossimi giorni, saranno quelli per il rifacimento della pubblica illuminazione, che avranno una durata complessiva di circa sei mesi e riguarderanno inizialmente la piazza vera e propria, per poi estendersi anche a corso Porta Mare (tra piazza Ariostea e via Rampari di San Rocco), via delle Erbe, via Folegno e via Cortile (spesa complessiva 370.000 euro).
Dopo le manifestazioni del Palio inizieranno invece i lavori di restauro della colonna e della statua di Ludovico Ariosto che richiederanno una spesa di 290.000 euro di cui 140.000 stanziati dal Comune in aggiunta ai 150.000 del Ducato Estense, con l’intento di rendere l’intervento il più completo e duraturo possibile. La statua, di circa quattro metri d’altezza, sarà portata a terra e i lavori di restauro saranno eseguiti nella piazza stessa. La durata è stimata fra i quattro e i sei mesi.
L’intervento più consistente, ossia quello di riqualificazione di gradonate, pavimentazioni e verde, prenderà invece il via nel prossimo autunno, per una spesa di 980.000 euro. La scelta, come spiegato dai tecnici, è stata quella di cercare di conservare il più possibile l’immagine attuale della piazza, rispettando la natura e la funzione che ha assunto in questi anni, come piazza verde nel centro storico della città.

LA SCHEDA TECNICA a cura del Servizio Infrastrutture, Mobilità e Traffico del Comune di Ferrara

INTERVENTO DI RESTAURO E RIQUALIFICAZIONE DI PIAZZA ARIOSTEA A FERRARA

Piazza Ariostea è il punto centrale dell’addizione voluta da Ercole I d’Este a partire dal 1492 per urbanizzare un’ampia area a nord della città medioevale. La Piazza Nuova, come anticamente si chiamava, nasce con l’intento urbanistico di dotare la città nuova di un suo punto di aggregazione autonomo, una “nuova piazza del mercato”, alternativa alla piazza vecchia lungo il fianco della Cattedrale.
Nel 1933, per disporre di un luogo adatto agli spettacoli di massa all’aperto, l’unico piano rettangolare della piazza venne scavato di circa due metri realizzando un anello centrale ribassato e una scarpata perimetrale sagomata in  cinque gradonate erbose definite da bordi di cemento, ottenendo la forma ad anfiteatro che ha tuttora.
Oggi la piazza necessita di un complessivo restauro e di opere di riqualificazione che sono state suddivise in tre distinti interventi:
1) opere di pubblica illuminazione,
2) opere di restauro specialistiche della colonna e del monumento a Ludovico Ariosto,
3) opere generali di riqualificazione delle gradonate, delle pavimentazioni e opere a verde

– OPERE DI PUBBLICA ILLUMINAZIONE
Il progetto delle opere di illuminazione
ha importo pari a 370.000 euro, è stato sviluppato dal personale tecnico del Servizio Infrastrutture e Mobilità e ha avuto il parere favorevole della Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio. Si inserisce nell’ambito dei lavori di ammodernamento ed efficientamento della rete di pubblica illuminazione cittadina previsti dall’Amministrazione Comunale con il PRIC (Piano Regolatore dell’Illuminazione Comunale).
I lavori, che avranno inizio questa settimana e per i quali si prevede una durata di 180 giorni, sono stati aggiudicati all’associazione temporanea di imprese costituita dalla ditta Sgargi Impianti Bologna e dalla Euroscavi di Badia Polesine (RO).
Oltre a piazza Ariostea, saranno interessate dall’intervento: corso Porta Mare nel tratto compreso tra piazza Ariostea e via Rampari di San Rocco, via delle Erbe, via Folegno e via Cortile.

Gli interventi riguardano impianti di pubblica illuminazione esistenti, alimentati in serie dalla cabina di Via Fossato di Mortara, e interesseranno complessivamente 87 punti luce di vecchia realizzazione, non adeguati alle attuali normative e Leggi in materia di sicurezza, risparmio energetico e inquinamento luminoso.
I nuovi impianti saranno realizzati nel pieno rispetto delle norme e Leggi in materia di pubblica illuminazione, con particolare attenzione al risparmio energetico, alla facilità di manutenzione delle nuove apparecchiature installate e al rispetto della Legge sull’inquinamento luminoso.
Nello sviluppo progettuale dei nuovi impianti e nella relativa scelta dei componenti da utilizzare si è tenuto conto di molteplici fattori:
-la necessità di realizzare impianti conformi alle attuali leggi e norme in materia di risparmio energetico ed inquinamento luminoso;
-la facilità di manutenzione delle apparecchiature;
-la necessità di integrare i nuovi impianti alla configurazione storica del contesto in cui verranno installati.
Queste valutazioni sono state effettuate in collaborazione con i tecnici della Soprintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali, per l’aspetto storico, e ai tecnici dell’Ente gestore degli impianti per la futura gestione e manutenzione degli stessi.
La tipologia dei nuovi impianti sarà diversa a seconda del tipo di strada.
L’anello di piazza Ariostea sarà illuminato con apparecchi illuminanti per arredo urbano dotati di moduli Led da 58W, 99W e 133W, installati su pali di tipo conico verniciati, trafilati, curvati, con altezza pari a 8m. fuori terra. Una parte dei pali sarà di tipo “doppio”, in modo da realizzare sia l’illuminazione dell’anello della piazza, sia l’illuminazione della strada adiacente. I pali doppi saranno completati con piastra metallica di raccordo con inciso lo stemma comunale. Il disegno dei pali è stato eseguito appositamente per il contesto della piazza Ariostea.
L’illuminazione delle strade intorno all’anello sarà completata con apparecchi illuminanti installati sulle mensole storiche esistenti restaurate. Gli apparecchi saranno dotati di moduli Led da 39W e 53W.
Per i portici di via Palestro e del convento è previsto il restauro delle lanterne esistenti, che saranno cablate con piastra Led da 39W. Per permettere il restauro delle lanterne esistenti saranno provvisoriamente installati proiettori industriali forniti dall’amministrazione.
L’illuminazione di corso Porta Mare sarà realizzata con apparecchi illuminanti per arredo urbano dotati di moduli Led da 99W, installati su pali di tipo conico verniciati, trafilati, curvati, con altezza pari a 8 m. fuori terra.
L’illuminazione di via Erbe e via Folegno sarà realizzata con apparecchi illuminanti dotati di moduli Led da 39W, installati su mensola decorativa.
Tutti gli apparecchi di illuminazione saranno dotati di lampade a Led di diversa potenza, ad alta efficienza luminosa, con temperatura di colore pari a 3000°K, particolarmente adatta per le zone di aggregazione e le aree del centro storico, dotati di sistema di dimmerazione per la riduzione dell’intensità luminosa nelle ore centrali della notte. Gli apparecchi saranno rispondenti a quanto prescritto dalla Legge Regionale n.19 del 29/09/2003, del DGR 1732 del 12/11/2015 , e dai nuovi CAM in materia di pubblica illuminazione.
Il nuovo impianto garantirà, grazie ad un adeguato livello di illuminamento, all’elevata resa cromatica delle sorgenti a Led e ad una accurata scelta delle ottiche, un’ottima illuminazione della figura favorendo la percezione di sicurezza della zona. Nonostante l’aumento del livello di illuminamento, l’utilizzo di apparecchi Led di ultima generazione permetterà un risparmio energetico pari a circa il 50% rispetto al vecchio impianto.
Il rifacimento dell’impianto prevederà, oltre alla realizzazione dei nuovi punti luce, il totale rifacimento dei quadri elettrici di alimentazione, delle linee di alimentazione e l’esecuzione di tutte le opere civili quali scavi, plinti, pozzetti, ripristini del manto stradale, nonché la rimozione di tutta l’impiantistica esistente.

 

– OPERE DI RESTAURO SPECIALISTICO DELLA COLONNA E DEL MONUMENTO A LUDOVICO ARIOSTO
Il progetto per il restauro della colonna e del monumento a Ludovico Ariosto è stato affidato all’arch. Benedetta Caglioti e all’ing. Claudio Modena tecnici specializzati in opere di restauro architettonico, che completeranno il loro incarico entro il prossimo mese di marzo. L’opera avrà un costo complessivo di 290.000 euro di cui 150.000, finanziati nell’ambito dell’intervento “Ducato Estense” (per la parte rimanente è in corso una variazione di bilancio).
Il progetto di restauro del monumento si propone di sottolineare l’importanza di seguire, nella prassi operativa, una metodologia che assegna un ruolo determinante alla conoscenza, intesa come analisi critica di processi trasformativi che hanno caratterizzato e definito l’opera nella sua consistenza figurativa e materiale e nel rapporto con il contesto urbano.
Il Duca Ercole I d’Este (1471-1505) nel 1492 mise in opera l’ampio progetto di espansione urbana della città di Ferrara nota come Addizione Erculea. All’interno del nuovo impianto urbanistico si realizzò la “Piazza Nuova” (oggi Piazza Ariostea) dove il Duca progettò di erigere due grandi colonne sulle quali porre la propria statua equestre. Nel 1499 uno dei due blocchi di pietra, trasportati dalle cave di Verona, si perse in acqua ed il secondo, sbozzato, giunse nella piazza dove rimase abbandonato fino al 1675, come si evince dalle cartografie storiche.
In questa data venne eretta la colonna, scolpiti i rami di quercia sul fusto, terminato il capitello, e nel giugno dello stesso anno, posta la statua del Pontefice Alessandro VII (1655-1667). Dal 1796 al 1814 in cima alla colonna si succedettero diverse statue in conseguenza dell’alternarsi delle invasioni francesi ed austriache. Nel 1833 il Comune di Ferrara decise di porre al di sopra della colonna la statua di Ludovico Ariosto e la piazza assunse il nome odierno di piazza Ariostea.
Nel corso del XIX secolo si sono susseguiti lavori di manutenzione, compresi interventi di rafforzamento strutturale.
Nel 1935, al fine di adeguare la piazza alle manifestazioni delle corse del Palio, si decise di modificarne l’assetto secondo il progetto dell’ingegnere Girolamo Savonuzzi. Venne abbassato il piano della Piazza e durante gli scavi furono messe in luce le fondazioni del Monumento, rivestite con lastroni di pietra e trasformate nei primi due gradoni ad oggi visibili.
La conoscenza storico-critica è stata il punto di partenza imprescindibile nell’elaborazione del progetto di restauro del Monumento a Ludovico Ariosto, dove gli interventi proposti si sostanziano nella storia.
La prima fase del progetto di restauro, infatti, ha previsto contemporaneamente l’analisi delle fonti indirette attraverso la ricerca storica realizzata, da una parte, mediante la lettura della bibliografia edita, della cartografia ed iconografia e, dall’altra, attraverso la ricerca inedita presso gli Archivi di Stato, Comunali e della Soprintendenza, rendendo possibile comprendere la storia della costruzione, dei restauri ed effettuare una lettura metrologica e proporzionale del Monumento.
Nella seconda fase, svolta contemporaneamente alla prima, si è avviato il ‘Cantiere della Conoscenza’, con l’obbiettivo di studiare l’opera nel suo complesso secondo un percorso critico di progressivo avvicinamento al monumento, diretto dai professionisti incaricati congiuntamente ai tecnici comunali che, mediante l’utilizzo di piattaforma mobile, ha permesso sopralluoghi ravvicinati ed ha portato alla definizione di:
–          un rilievo fotogrammetrico ed architettonico;
–          indagini specialistiche di caratterizzazione dinamica, analisi diagnostiche mediante video-endoscopie, georadar ed ultrasuoni per la comprensione delle parti strutturali;
–          indagini volte alla definizione delle differenti tipologie dei materiali lapidei e delle finiture rilevate sulle superfici.
Da tali indagini eseguite e dai sopralluoghi effettuati si è osservato come i problemi maggiori siano relativi alle parti metalliche a seguito della loro ossidazione e della incompatibilità tra diverse fasi di intervento. In particolare si osservano due tipologie di metalli utilizzati come tecnica di rinforzo: l’acciaio normale, utilizzato in epoche passate e l’acciaio inossidabile usato negli interventi più recenti. La connessione tra questi provoca l’effetto di ossidazione catodica che accelera ed amplifica i fenomeni di erosione sull’acciaio tradizionale. L’effetto di espansione che provoca la fessurazione o la rottura della pietra si osserva in molte porzioni del Monumento. Questi meccanismi di danno, innescati dall’ossidazione dei metalli, costituiscono dal punto di vista strutturale il problema più significativo.
Lo studio interdisciplinare condotto durante questa fase preliminare e la lettura incrociata con le risultanze dell’indagine storica ha consentito di approdare alla terza fase del progetto di restauro definendo il rilievo del quadro fessurativo, l’analisi del degrado sia strutturale che superficiale e le tipologie di lavorazione da ricondurre ad una visione progettuale che cerca di comprendere i valori di attualità e di totalità sia materiale che di immagine.
In questa terza fase, fondamentale è stata l’azione sinergica tra i professionisti incaricati, i tecnici comunali e i funzionari degli organi di tutela; le diverse competenze sono state organizzate in un percorso comune impegnato a garantire un intervento consapevole, metodologicamente rigoroso, compatibile con le caratteristiche ed il valore riconosciuto al monumento, congruente con i principi e i metodi adottati per i beni appartenenti al patrimonio culturale.
La statua di Ludovico Ariosto, come è stato possibile evincere dalla ricerca storica, è visivamente composta in due parti che non mostrano particolari segni di distacco ma un degrado superficiale consistente definito da depositi compatti, patina biologica ed erosione del materiale lapideo. I danni strutturali osservati si concentrano nella parte della base dove in prossimità del mantello si è creata una lesione di distacco dovuta alla posizione avanzata del baricentro della statua nella zona del busto. Questo posizionamento avanzato del busto comporta un possibile squilibrio della statua comprimendo la zona dei piedi. Per risolvere questa vulnerabilità, dal punto di vista progettuale, si è previsto di realizzare la superficie del podio sul quale poggia la statua leggermente inclinata al fine di centrare il baricentro. Vista la significativa altezza della statua, per ottenere questo è sufficiente una lieve inclinazione, difficilmente osservabile ad occhio nudo e quindi ininfluente dal punto di vista estetico.
La zona del podio, frapposta tra la statua ed il capitello, non è composta da un monolite ma da più elementi che costituiscono una muratura a blocchi lapidei squadrati che a seguito del degrado dei giunti si sono via via sconnessi. Probabilmente con lo scopo di rinforzare i vari elementi era stata inserita una nuova cerchiatura metallica esterna in acciaio inossidabile, saldata agli elementi metallici interni, che hanno accelerato il fenomeno dell’ossidazione. Analizzando le fessure aperte nel podio si può osservare un’apertura della lesione con conseguente inclinazione della parte superiore dello stesso e della statua. Il fenomeno può essere ricondotto all’effetto spingente del metallo ossidato internamente, in particolare in corrispondenza dell’ancoraggio interno che ha provocato l’apertura della discontinuità tra i giunti.
Valutati tali fenomeni di degrado e considerata la posizione a quota elevata dell’elemento, anche per motivi di sicurezza, si è ritenuto opportuno, in accordo con gli organi di tutela competenti, proporre la sostituzione con un nuovo elemento lapideo avente la stessa forma e proporzione. Ai fini della esigibilità complessiva del Monumento si ritiene opportuno che il nuovo elemento non sia distinguibile per materiale e forma, ma che sia correttamente integrato.
Il capitello si presenta formato da una serie di quattro rocchi sovrapposti e poggianti sul fusto monolitico. I diversi rocchi si osservano analizzando le discontinuità ed i giunti di malta che percorrono tutto l’elemento. Questi rocchi sono in alcuni punti distaccati con fessure nell’ordine del centimetro che possono essere associate alla perdita di materiale legante, quale ad esempio la malta, o frutto di allargamenti dovuti all’espansione del metallo presente all’interno dell’elemento.
Il progetto di restauro relativamente al capitello prevede la rimozione degli elementi metallici interni; il consolidamento delle volute in maniera più efficace rispetto all’attuale cerchiatura che non ne previene il distacco; linserimento di barre interne in acciaio inossidabile ancorate direttamente al fusto monolitico che attraversano sia il capitello che il podio e che tengano saldi i vari rocchi sfruttando in maniera efficace le superfici scabre tra gli stessi e prevenendone quindi lo scorrimento.
Le indagini eseguite nella fase della conoscenza con il georadar hanno evidenziato la probabile rottura su un piano inclinato del fusto che lo divide potenzialmente in due porzioni. Al fine di rendere meno invasivo questo intervento si è ideata una soluzione con funi metalliche, che saranno inserite all’interno delle scanalature esistenti e successivamente stuccate.
A livello di basamento si sono riscontrati dei significativi livelli di degrado delle grappe metalliche che uniscono gli elementi lapidei di rivestimento. Oltre al restauro degli elementi lapidei e al loro trattamento superficiale si opererà alla sostituzione delle grappe metalliche ossidate mediante l’asportazione delle attuali e la pulitura con consolidamento degli incassi nella pietra. Si inseriranno poi nuove grappe che verranno connesse alla pietra mediante la colatura di piombo fuso.
Il progetto di restauro prevede interventi sulle superfici architettoniche, connessi principalmente agli interventi strutturali, e risponde operativamente sia alle caratteristiche della materia, al suo stato di conservazione e/o forma di degrado, sia all’istanza estetica.
Nello specifico i fenomeni di degrado rilevati sono depositi superficiali incoerenti e compatti, colature, erosione, degrado differenziale, fratture, distacchi, lesioni e scagliature, patina biologica e vegetazione infestante, presenza di integrazioni e stuccature incongrue, degrado antropico. Le scelte progettuali prevedono azioni di preconsolidamento, puliture definite in base alle caratteristiche proprie del materiale lapideo e del degrado presente, consolidamento, rimozione degli interventi incongrui, reintegrazioni con malte espressamente formulate sulla base delle analisi di laboratorio consentendo la formulazione di impasti studiati caso per caso in funzione delle finalità di impiego e trattamenti di protezione finale. Risulta necessario il corretto ruscellamento delle acque meteoriche dalla sommità della statua al piedistallo della colonna, considerata la sua completa esposizione agli eventi atmosferici e all’inquinamento. In fase preliminare si è osservato che la lastra in piombo presente al di sopra del capitello si trova in uno stato di avanzato degrado, completamente ossidata e, in estese porzioni, sollevata dalla superficie inadatta dunque svolgere la sua funzione di corretto deflusso delle acque meteoriche. Si è proposta quindi la rimozione delle lastre e la messa in opera di nuove in piombo.
Gli interventi previsti, descritti in apposite schede di lavorazione, seguono i principî propri della disciplina del restauro: minimo intervento, compatibilità, reversibilità, distinguibilità, autenticità e si pongono come obiettivo l’unitarietà d’immagine e la conseguente esigibilità complessiva del Monumento.

 

– RIQUALIFICAZIONE DI GRADONATE, PAVIMENTAZIONI E VERDE
Il progetto generale di riqualificazione delle gradonate, delle pavimentazioni e delle opere a verde è in corso di elaborazione da parte dei tecnici dell’Unità Operativa Interventi Straordinari del Servizio Infrastrutture e Mobilità del Comune. Il costo dell’opera sarà di 980.000 euro e costituisce la parte più consistente dell’intervento complessivo. Si prevede che il progetto venga completato entro il prossimo mese di maggio e che i lavori si svolgano in circa otto mesi a partire dall’autunno 2018.
L’obiettivo del progetto è riqualificare l’invaso conservando la sua attuale conformazione ad anfiteatro, assunta negli anni trenta del secolo scorso. Si ricorda infatti che nel 1935 la piazza subì una sostanziale modifica su progetto dell’ing. Savonuzzi: l’intera area di sviluppo fu scavata, fu realizzato l’anello centrale ribassato di circa due metri e le scarpate perimetrali articolate in cinque gradonate erbose definite da bordi di cemento.
Nel tempo la crescita degli alberi perimetrali e la patina di muschi e licheni che si è sviluppata sui bordi delimitanti i gradoni e sui muri di contenimento delle rampe di accesso hanno conferito alla piazza un’immagine di oasi verde, giardino protetto all’interno del traffico della città, accrescendo il fascino di questo luogo.
A distanza di tanti anni ed a fronte dell’assenza di sostanziali interventi di recupero dello spazio è apparso necessario un complessivo intervento di restauro e riqualificazione.
Nel tempo la crescita notevole dei platani e del loro apparato radicale unitamente al dilavamento del terreno hanno infatti causato il danneggiamento delle gradonate e dei muretti di contenimento di accesso alla piazza tanto da rendere numerose ed evidenti le lesioni, gli spanciamenti ed i parziali ribaltamenti ed ammanchi di materiale.
Il progetto, di tipo conservativo, prevede nelle parti da sostituire l’impiego di materiali cementizi in analogia a quelli impiegati nel primo Novecento.
Saranno dunque messe in opera nuove cordonate in cemento variandone leggermente le quote altimetriche e la pendenza dei terrazzamenti al fine di rendere le operazioni di scavo meno invasive per le numerosi radici esistenti. La sezione delle cordonate sarà più ampia dell’attuale per contrastare più efficacemente il fenomeno di scivolamento del terreno e la finitura sarà bocciardata; sulle cordonate verrà sovrapposto in alcuni tratti dell’anello un secondo elemento che fungerà da bassa seduta con l’obiettivo di incrementare i punti di sosta attualmente consistenti nelle panchine nel terrazzamento superiore e nel prato centrale intorno al monumento di Ariosto.
Con lo stesso materiale verranno delimitate le scalinate esistenti sui due lati lunghi della piazza ed un nuovo accesso a gradini che sarà realizzato al centro della curva che si sviluppa lungo la via Palestro; questo infatti è il punto d’ingresso alla piazza più utilizzato vista la presenza di frequentate attività commerciali sotto i portici di palazzo Mazzucchi. All’inizio di questa nuova gradinata d’accesso all’anello, sarà riposizionata la fontanella ora collocata tra gli alberi dove provoca un grave dilavamento del terreno circostante.
Si effettuerà la sostituzione dei muri perimetrali di contenimento del terreno nei quattro percorsi di accesso all’anello; i nuovi muri avranno un profilo modificato rispetto a quelli esistenti in modo da assecondare la prevista risagomatura delle gradonate; saranno realizzati in calcestruzzo con un particolare disegno di finitura superficiale ottenuto con l’impiego di innovative matrici disattivanti.
Nuovi muretti di contenimento
, dell’altezza prevalente di 40 cm fuori terra, saranno realizzati lungo il perimetro esterno della piazza; questi avranno la duplice funzione di definire con chiarezza il perimetro esterno della piazza e di contenere più efficacemente il terreno attorno alle radici degli alberi che verrà alzato di livello per eliminare i grossi ammanchi venutisi a creare dopo anni di dilavamento e crescita delle radici. La finitura “rigata” o “graffiata” dei muretti sarà ottenuta mediante l’inserimento nelle casseforme di matrici appositamente selezionate.
L’ultimo anello alla base delle gradonate, ora in terra battuta, verrà risagomato e riempito con terreno inerbito come gli altri terrazzamenti.
Le quattro rampe di accesso agli angoli della piazza saranno pavimentate in calcestruzzo architettonico al pari delle pedate dei gradini di accesso e dei nuovi percorsi perdonali di delimitazione della piazza che saranno realizzati su Corso Porta Mare e sul fronte occidentale della piazza, nell’ottica di una ridefinizione globale dell’accesso allo spazio pubblico dalle strade limitrofe.
Nelle strade perimetrali saranno anche riorganizzate le aree di parcheggio col fine di valorizzare le architetture circostanti e garantire accessi in sicurezza all’invaso.
Sarà completamente rifatta la rete di raccolta dell’acqua piovana e le relative caditoie, mantenendo la tipologia a bocca di lupo per non creare ostacoli e discontinuità nell’anello centrale utilizzato come pista in tante manifestazioni; saranno installate idonee griglie di raccolta alla base delle rampe di ingresso all’anello.
La pista centrale sarà ripavimentata
in conglomerato bituminoso in modo da consentire la prosecuzione delle iniziative soprattutto sportive che vi hanno luogo.
Tutto l’impianto a verde della piazza sarà oggetto di importanti opere di manutenzione. Per effettuare la risagomatura delle gradonate perimetrali dovrà essere riportato terreno di coltivo successivamente trattato con idrosemina; altro terreno di coltivo sarà utilizzato per il riempimento del volume che si creerà all’interno del nuovo muretto di contenimento perimetrale.
I platani saranno debitamente potati e per quelli in stato di sofferenza, in particolare lungo via Porta Mare dove in tempi recenti sono già stati necessari diversi abbattimenti, sarà necessario procedere alla sostituzione con alberature di specie analoga, ricostituendo la continuità del filare che definisce il limite superiore dell’invaso.

 

Immagini storiche a seguire:
– Cartolina n.1: Piazza Ariostea prima dei lavori di rinnovamento progettati e diretti dall’ing. Savonuzzi, effettuati negli anni trenta del ‘900
– Cartolina n.2: piazza Ariostea dopo i lavori ultimati nel 1935

FERRARA FIERE – Da mercoledì 21 a venerdì 23 marzo dalle 9.30 alle 18 la manifestazione in via della Fiera

Salone internazionale del Restauro, progetti e mostre inedite per la 25.a edizione

22-02-2018

Da mercoledì 21 a venerdì 23 marzo 2018 ore 9.30-18 alla Fiera di Ferrara (via della Fiera 11) si svolgerà a Ferrara la XXV edizione del Salone del Restauro, dei Musei e delle Imprese Culturali, la prima e più importante manifestazione a livello internazionale che si occupa di economia, conservazione, tecnologie e valorizzazione dei Beni culturali e Ambientali. Ingresso gratuito previa registrazione obbligatoria.
Per info: Segreteria organizzativa ACROPOLI SRL, capo progetto Carlo Amadori direzione@acropoli.com, responsabile di Segreteria Omar Marcacci omar.marcacci@salonedelrestauro.com, Ufficio commerciale Alessandra Filippini alessandra.filippini@salonedelrestauro.com, Segreteria Francesca Bonsanto segreteria@salonedelrestauro.com, Ufficio tecnico responsabile arch. Rossana Amadori rossana.amadori@salonedelrestauro.com – arch. Ilaria Ierardi ilaria.ierardi@salonedelrestauro.com – arch. Annalisa Giorgetti annalisa.giorgetti@salonedelrestauro.com, Catalogo Alessandra Schiavi alessandra.schiavi@salonedelrestauro.com, Amministrazione Deborah Amadori deborah.amadori@salonedelrestauro.com, tel. 051 6646832 – 864310 – 8659338, fax 051 860965, info@salonedelrestauro.com, sito web www.salonedelrestauro.com, pagina facebook Salone del Restauro, Twitter salonerestauro, Youtube FieraRestauro, Instagram restauromusei.
Ufficio Stampa CULTURALIA di Norma Waltmann, culturaliart.com

COMUNICATO a cura degli organizzatori
Quest’anno nell’ambito del Salone Internazionale del Restauro, dei Musei e delle Imprese Culturali (che si svolgerà dal 21 al 23 marzo nella storica sede di Ferrara, con il patrocinio del MiBACT – Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo) prenderanno vita numerose iniziative che coinvolgono diverse realtà a livello nazionale e internazionale.

Alcuni dei focus accattivanti che il Salone propone sono: l’imperdibile presenza del celebre Opificio delle Pietre Dure di Firenze; il rinomato Premio Internazionale DOMUS Fassa Bortolo; le presentazioni dell’IBC (Istituto Beni Culturali della Regione Emilia Romagna) e della Regione Emilia Romagna che illustreranno i restauri d’eccellenza sul territorio Emiliano; una mostra inedita sui Borghi Medioevali; il coinvolgimento delle Accademie di Belle Arti di tutto lo Stivale; la mostra fotografica “Summer Camp” sulle colonie marine abbandonate della costa adriatica; la presenza della Cineteca di Bologna; il progetto di SMA (Sistema Museale di Ateneo) di Bologna che quest’anno si occupa dalla Camera Obscura di Adams, un oggetto databile fra la fine del XVIII secolo e gli inizi del XIX; la partecipazione dei due clust-ER regionali ICC (Industrie culturali e creative) e EC (Edilizia e Costruzioni) che metteranno insieme le loro esperienze nel campo dei beni culturali; la conferenza di Letizia Caselli, Giulia Benati, Maria Pia Ricciardi e Daniela Di Martino sulla restaurazione della Croce di Chiaravalle.

"Adorazione dei Magi" di Leonardo Da VinciOpificio delle pietre dure di Firenze: conservazione, restauro e conoscenza. Da Leonardo a Fellini
L’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, nell’ambito del Salone Internazionale del Restauro si occuperà di tracciare un percorso sul restauro d’eccellenza partendo da un’imponente opera di Leonardo Da Vinci, l’Adorazione dei Magi (XV secolo, con quest’opera Da Vinci riuscì a rivoluzionare il tema tradizionale sia nell’iconografia che nell’impostazione compositiva), passando per il San Girolamo di Donatello (1454-1455 circa, un esemplare tipico dello scultore che si caratterizza anche per la ricerca di un effetto naturalistico ed espressivo nel volto, esaltando l’ideale mistico della vita ascetica), fino ad arrivare ai disegni e bozzetti cinematografici del celebre regista Federico Fellini.

Premio Internazionale Domus Fassa Bortolo
Il Premio “Domus Fassa Bortolo” di Restauro e Conservazione, rappresenta un importante momento di confronto tra le eccellenze internazionali nel campo del restauro, della riqualificazione e del recupero architettonico e paesaggistico. Quest’anno, per la prima volta nella sua storia, il panorama dei progetti che hanno preso parte alle selezioni si è esteso a tutti i continenti arrivando a ospitare ben 105 contributi provenienti oltre che dall’Italia (circa il 40%) da diversi paesi europei ed extraeuropei, tra i più lontani Cina, Giappone, Singapore, India, Brasile. USA e Australia. La cerimonia di premiazione dei progetti vincitori si terrà il 21 marzo alle 18 in occasione della giornata di apertura del Salone del Restauro.
La Medaglia d’Oro è stata consegnata allo studio di architettura Toni Gironès (Spagna) per la Trasformazione delle rovine romane di Can Tacò in area naturale a Barcellona.
L’intervento presenta più di un motivo di interesse sia per la proposta di nuova sistemazione fruitiva degli scavi archeologici, sia per il suo alto valore ambientale. Con un progetto assolutamente innovativo, favorito dalle particolari condizioni orografiche, viene proposto un livellamento del piano di calpestio, articolato in due quote, che conduce ad un riempimento parziale degli interni dei vani delineati dalla giacitura delle murature rinvenute in scavi precedenti.
Ne risulta un insieme architettonico perfettamente amalgamato con il paesaggio circostante, rispettoso delle testimonianze archeologiche, la cui fruizione ne risulta avvantaggiata, ma, al tempo stesso, autonomo sul piano figurativo: una creatività messa al servizio delle preesistenze.

Istituto Beni Culturali Emilia Romagna (IBC)
Anche l’Istituto Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna parteciperà a questa edizione del Salone del Restauro di Ferrara con alcuni eventi di rilevante importanza come il convegno “Conservare il patrimonio culturale: modi, esperienze, progetti”, nel quale saranno raccontate le esperienze dei restauri messe in campo dall’Istituto negli ultimi decenni. Un focus importante sarà dedicato ad alcune realtà del restauro con l’incontro, in collaborazione con l’ICOM Italia, sul tema “Iperconnected museums”, in preparazione della giornata internazionale dei musei, destinato agli operatori e ai responsabili di museo.
All’interno del percorso espositivo del Salone si potrà inoltre trovare uno stand dell’IBC, condiviso con ASTER e RER, all’interno del quale sarà esposta la mostra di immagini dal titolo “REstauri in REgione”, che illustrerà una selezione di restauri eccellenti realizzati dall’Istituto dagli anni Novanta a oggi nelle istituzioni culturali (musei e biblioteche) del territorio.

Accademie di Belle Arti d’Italia – Scuole di Restauro
Quest’anno il Salone ospiterà numerose Scuole di Restauro delle Accademie di Belle Arti provenienti da tutta Italia: “Una rete da nord a sud, da est a ovest che promuove e diffonde la cultura della conservazione e del restauro formando gli addetti ai lavori del futuro e che incide fortemente a favore della salvaguardia del patrimonio con i tanti cantieri di Restauro su Beni Culturali in pericolo” – cit. Giovanna Cassese.
Le scuole presenti saranno le Accademie di Belle Arti di Napoli, Bologna, Brera, L’Aquila, Verona, Como, Brescia, Sassari e Palermo.
L’importante contributo dei giovani restauratori di domani, porterà una ventata di freschezza e innovazione all’interno del Salone del Restauro, aiutando i ragazzi che parteciperanno ad approcciarsi alle realtà con cui si confronteranno nel mondo lavorativo del restauro.

“Summer Camp”
A innovare ulteriormente gli ambienti del Salone sarà la mostra fotografica dal titolo “Summer Camp”. L’esposizione è composta da una selezione di oltre 20 scatti dell’Architetto Alessandro Costa che raccontano cos’è rimasto ad oggi delle colonie marine della riviera adriatica: un enorme patrimonio architettonico (tra questi ci sono alcuni bellissimi esempi di architettura razionalista italiana), in attesa da anni di una concreta politica di trasformazione e riutilizzo. Edifici che hanno fatto la storia dell’architettura del Novecento ma che, al momento, si configurano esclusivamente come un costo per il territorio, sia a livello economico-sociale che di immagine per le città.

Cineteca di Bologna
Grande novità al Salone del Restauro sarà la prestigiosa presenza della Cineteca di Bologna, fondazione riconosciuta e affermata a livello mondiale, e del suo laboratorio di restauro cinematografico “L’Immagine Ritrovata”. Punto di riferimento a livello internazionale, L’Immagine Ritrovata ha oggi due nuove sedi, che si aggiungono a quella bolognese: L’Image Retrouvée a Parigi e L’Immagine Ritrovata Asia a Hong Kong. Il lavoro de L’Immagine Ritrovata abbraccia l’intera storia del cinema (qui sono stati restaurati i primi film della storia, quelli dei fratelli Lumière) e i cinque continenti: è infatti grazie al grande impegno sul piano internazionale che si sta sviluppando nel mondo una cultura della conservazione e del restauro del patrimonio cinematografico, in cui la Cineteca di Bologna e L’Immagine Ritrovata hanno fatto, ormai da oltre 20 anni, da apripista.
Nei giorni del Salone, la cineteca proporrà tre attività:
– Uno stand dove si potrà vedere dal vivo il laboratorio di restauro.
– Un convegno nel quale si tratteranno gli argomenti del restauro inerenti al mondo cinematografico.
– La proiezione di classici restaurati nelle sale cittadine.

Progetto “Camera oscura Adams” del Sistema Museale di Ateneo di Bologna (Sma)
La presenza del Sistema Museale dell’Ateneo di Bologna al Salone del Restauro di Ferrara, nel 2018, si caratterizza, ancora una volta, per l’attenzione ai beni culturali scientifici e alla loro replica in funzione della didattica nelle scuole. Quest’anno la novità è costituita dalla camera di Adams, un oggetto databile fra la fine del XVIII secolo e gli inizi del XIX e conservato al Museo di Palazzo Poggi a Bologna.
Apparentemente di semplicissima costruzione, la camera oscura è stata uno strumento determinante nel lungo processo di elaborazione della moderna conoscenza fisica sulla formazione delle immagini. Sullo sfondo di un’analogia fra foro e pupilla, schermo e retina, poi estesa a lente e cristallino, lo strumento ha fornito un primitivo “modello” dell’occhio umano a una serie di studiosi come Alhazen, Leonardo da Vinci e Johannes Kepler. Durante il XVII secolo, mentre il cannocchiale e il prisma diventavano gli “oggetti simbolo” delle ricerche di Galileo Galilei e Isaac Newton, e spostavano l’attenzione verso la comprensione astronomica del Cosmo e la natura stessa del fenomeno luminoso, la camera oscura entra in una seconda stagione e diviene strumento di intrattenimento o di supporto tecnico per la produzione artistica. Tale cambio di ambiente è segnato da un adattamento fisico dello strumento nel quale, al fine di aumentare la qualità dell’immagine formata e diminuire gli effetti di diffrazione, al minuscolo foro sostituiva una lente attraversata da un fascio luminoso convogliato da uno specchio. È a tale “seconda vita” che appartiene la camera oscura firmata “Adams”, famiglia di costruttori di strumenti londinesi e fornitori di Sua Maestà.

Icc (Industrie Culturali e Creative) E Ec (Edilizia E Costruzioni) per il Salone del Restauro
L’unione dei due clust-ER regionali ICC (Industrie culturali e creative) e EC (Edilizia e Costruzioni) all’interno del Salone è stata concepita con lo scopo di coniugare le loro conoscenze nel campo dei beni culturali. La proposta dei due clust-ER è di sviluppare degli incontri one to one e delle tavole tematiche con gli operatori del settore per individuare le prospettive di sviluppo delle industrie culturali e creative e le interconnessioni con il mondo del restauro, dei beni culturali, dell’edilizia, dei musei.
Le iniziative saranno ospitate nell’area Aster (Padiglione 5) all’interno dello spazio espositivo della Regione Emilia Romagna. I clust-ER sono nati per integrare i laboratori di ricerca e i centri per l’innovazione della Rete Alta Tecnologia con il sistema delle imprese e con quello dell’alta formazione per sviluppare nuovi progetti a elevato impatto regionale.

Convegno sul restauro della Croce di Chiaravalle: neutroni, elettroni e fotoni per “guardare dentro” la croce di Chiaravalle. Un esempio di multidisciplinarietà messa in pratica
La croce di Chiaravalle (nella foto scaricabile in fondo alla pagina), conservata nel museo del Duomo di Milano, è tra i capolavori che di recente ha riscoperto il proprio splendore grazie a “Restituzioni 2016”, il programma del Progetto Cultura di Intesa San Paolo.
Può lo studio su un manufatto come la croce di Chiaravalle diventare un “modello esportabile” per studiare un’opera complessa all’atto delicato del restauro?
Dopo l’accurato restauro, il percorso di valorizzazione è proseguito con un’attività di studio multidisciplinare del prezioso cimelio medievale, di manifattura veneziana, rimasto per secoli un vero e proprio enigma per la ricchezza e la complessità di tecniche e di culture che rendevano difficile una datazione univoca del pezzo.
I risultati dello studio che hanno riservato diverse sorprese, aprendo nuovi orizzonti di ricerca e d’interpretazione dell’antico manufatto orafo, intendono essere discussi con un pubblico più vasto di esperti, storici dell’arte, soprintendenti, conservatori, scienziati, studenti, all’interno quindi di una globalità dei saperi umanistici e tecnico-scientifici non autoreferenziale ma condivisa: un cantiere possibile delle conoscenze e delle pratiche.
Tutto questo sarà presentato all’interno del Salone nella giornata del 22 marzo con l’incontro “Neutroni, elettroni e fotoni per guardare dentro la croce di Chiaravalle. Un esempio di multidisciplinarietà messa in pratica” dalle 14 alle 18 nella Sala Diamanti (Padiglione 6). A introdurre l’incontro sarà Letizia Caselli, responsabile scientifico del progetto internazionale “La città dei musei. Le città della ricerca”; ad accompagnarla ci saranno Giulia Benati, direttore e conservatore delle raccolte della Fabbrica del Duomo di Milano, Maria Pia Riccardi, professoressa del Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente dell’Università degli Studi di Pavia e Daniela Di Martino, ricercatrice del Dipartimento di Fisica dell’Università Milano Bicocca.

PROTEZIONE CIVILE REGIONALE: ALLERTA N. 24/2018

ALLERTA ARANCIONE per CRITICITA’ IDRAULICA e ALLERTA GIALLA PER NEVE dalle 0.00 del 23/02/18 alle 0.00 del 24/02/18

22-02-2018

L’Agenzia Regionale di Protezione Civile dell’Emilia Romagna ha emesso l’allerta n. 24/2018

Livello di criticità ARANCIONE per criticità idraulica e livello di criticità GIALLO per neve

dalle ore 0.00 del giorno 23/02/2018 alle ore 0.00 del giorno 24/02/2018 nel territorio ferrarese.

Permangono condizioni di tempo perturbato, con precipitazioni che nella mattinata saranno diffuse e a carattere nevoso anche in pianura, ad esclusione del settore costiero. Durante le ore pomeridiane attenuazione dei fenomeni e temporaneo rialzo dello zero termico sino a quote collinari, compreso tra i 250 metri del settore occidentale e i 900 metri dei rilievi romagnoli. In serata l’abbassamento dello zero termico riporterà le nevicate sulle pianure centro-occidentali, mentre sul settore orientale continueranno le piogge, localmente anche a carattere di rovescio. Valori stimati di neve nella giornata attorno a  5-15 cm aree di pianura. Valori stimati di pioggia nelle zone di fascia costiera tra 20-40 mm/24h di media areale. I venti presenteranno rinforzi da nord-est lungo la fascia costiera e sul mare già dalla sera di giovedì e nelle prime ore di venerdì, fino a divenire di burrasca (62-74 km/h).

Gli avvisi e le allerta dell’Agenzia di Protezione Civile dell’Emilia Romagna

 

Si invita la popolazione ad adottare le misure di autoprotezione consigliate visionabili nei links sotto riportati.

CENTRO DONNA GIUSTIZIA – Domenica 25 febbraio alle 17 alla Casa delle Donne (via Terranuova 12/b )

“Logoramenti”, un appuntamento contro la transfobia

22-02-2018

Domenica 25 febbraio 2018 alle 17 alla Casa delle Donne (via Terranuova 12/b, Ferrara) il Centro Donna Giustizia e il progetto Luna Blu – Unità di strada prostituzione e Invisibiule presenteranno l’iniziativa “Logoramenti” dedicata a transessualismo e femminismo con performance, presentazione di un libro, dibattito e aperitivo finale. L’evento è organizzato dal Centro Donna Giustizia con il patrocinio del Comune di Ferrara in collaborazione con Mit Bologna, Transfer, Arcigay Ferrara, Centro Documentazione Donna e Udi Ferrara. L’ingresso è libero.

LA SCHEDA a cura del Centro Donna Giustizia di Ferrara
Da anni il Centro Donna Giustizia ha scelto di portare all’attenzione della cittadinanza una giornata di estremo valore per chi si batte quotidianamente per il contrasto della violenza di genere e delle pratiche discriminatorie ad essa connesse. Il 17 dicembre è la Giornata Mondiale contro la violenza sui/sulle sex workers, un momento di riflessione su un fenomeno in crescita che coinvolge delle persone troppo spesso relegate ai margini della società.
Domenica 25 febbraio 2018 alle 17 alla Casa delle Donne in via Terranuova 12/b il Centro Donna Giustizia e il progetto Luna Blu – Unità di strada prostituzione e Invisibiule presentano “Logoramenti”.
L’iniziativa di quest’anno, rimandata dalla data di dicembre per cause di forza maggiore, desidera focalizzarsi sulle tematiche della transfobia e del dibattito esistente tra femminismo e transessualismo. Il senso di questo evento nasce da un bisogno di informare e di portare all’attenzione dell’opinione pubblica un fenomeno che sia in strada che nel quotidiano trova un rinnovato vigore nel clima di intolleranza collettiva. Parlare oggi di transessualismo e femminismo, di transfobia e prostituzione implica l’inclusione nelle nostre riflessioni di quei soggetti che continuano a rimanere nell’ombra, il rispetto della diversità e della dignità umana al di là di stereotipi e giudizi.
Programma dell’iniziativa:
Il progetto “Luna Blu” del Centro Donna Giustizia di Ferrara presenta:
– dalle 17 “@gender” performance autobiografica a cura di Eva Croce “AntoloGaia. Vivere sognando e non sognare di vivere: i miei anni Settanta” presentazione del libro di Porpora Marcasciano. Dialogherà con l’autrice, Giulia Sudano dell’Associazione Orlando, storica realtà femminista del bolognese. Interverranno Paolo Lunghi, presidente Transfer e Paola Castagnotto, Presidente del Centro Donna Giustizia
– alle 19 Aperitivo offerto dall’Associazione in collaborazione con “381 storie da gustare -Cooperativa il Germoglio” Con visione di ” How to be a girl” un podcast audio che una mamma ha prodotto sulla vita con sua figlia transgender “una bambina di otto anni con un pene”, creato sotto forma di fumetto mentre tentano di costruire insieme cosa significhi essere una ragazza.
La giornata è organizzata in collaborazione con Mit Bologna, Transfer, Arcigay, Centro Documentazione Donna e Udi Ferrara, con il patrocinio del Comune.
L’iniziativa è aperta alla cittadinanza tutta.

Simone, studente ferrarese, Alfiere della Repubblica

22-02-2018

Tra gli Alfieri della Repubblica che il Presidente Sergio Mattarella premierà il prossimo 12 marzo 2018 c’è anche Simone Borsetti, studente dell’ITIS Copernico Carpeggiani, per la sua partecipazione a GIOCONDA, che ha contribuito al Piano Urbano della Mobilità Sostenibile della città di Ferrara.

 

Il Presidente Mattarella ha conferito 29 Attestati d’onore di “Alfiere della Repubblica”

C o m u n i c a t o del 22/02/2018 – dal sito ufficiale della Presidenza della Repubblica

link: http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Comunicato&key=3559 

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito 29 Attestati d’onore di “Alfiere della Repubblica” a ragazze e ragazzi che si sono distinti nella partecipazione, nella promozione del bene comune, nella solidarietà, nel volontariato e per singoli atti di coraggio.

Sono giovani, nati tra il 1999 e il 2007, che rappresentano modelli positivi di cittadinanza e che sono esempi dei molti ragazzi meritevoli presenti nel nostro Paese.

Quest’anno è stato dedicato ampio spazio a quanti si sono impegnati per la promozione dell’ambiente, inteso sia come salvaguardia del territorio sia come sviluppo del patrimonio culturale e sociale. La tutela e la valorizzazione dell’ambiente richiedono conoscenze, passione e una visione del futuro che le giovani generazioni mostrano spesso di avere.

Accanto ai 29 Attestati d’onore, il Presidente Mattarella ha poi voluto riconoscere il merito di tre iniziative collettive assegnando loro una targa. Queste tre targhe testimoniamo come la cooperazione, tratto comune di molte iniziative giovanili, sia un elemento che contribuisce alla validità dei progetti poiché sin da piccoli è possibile eccellere stando insieme.

La cerimonia di consegna degli Attestati si svolgerà al Quirinale, lunedì 12 marzo alle ore 11.00.

 

Ecco l’elenco e le motivazioni dei nuovi insigniti dal Capo dello Stato.

 

AMBIENTE – TUTELA E PROMOZIONE DEL TERRITORIO

 

Giovanni Atzeni, 23/3/2000, residente a Sassari – È animatore, in Sardegna, del Plant for the Planet, associazione ambientalista a cui partecipano bambini e ragazzi di ogni parte del mondo. Iniziando all’età di 11 anni, è arrivato a piantare da solo oltre 400 alberi, trovando gli spazi, chiedendo i permessi, chiamando alla partecipazione tante persone e coinvolgendo l’Ente Foreste. In questo modo ha fatto della salvaguardia degli equilibri ecologici e del contrasto ai mutamenti climatici i motori di un crescente, contagioso impegno civico.

Alessio Burini, 16/02/2005, residente a Castelfidardo (AN) – Con la sua passione e le sue attività ha promosso la conoscenza del territorio, delle sue bellezze e della sua biodiversità. Ha testimoniato l’importanza della connessione tra i ragazzi che vivono nelle aree naturali protette. È mini-presidente della Federparchi Italia e mini-presidente del Parco del Conero, continuando così ad essere esempio di partecipazione attiva.

Leonardo Filiaci, 12/05/2000, residente a Bibbona (LI) – È impegnato nella difesa del lupo, specie simbolo nel nostro Paese, la cui sopravvivenza è minacciata, tra l’altro, da una difficile convivenza con gli allevatori. Insieme a un gruppo interclasse ha fondato “Il branco del Cattaneo”, che si è reso protagonista di concrete azioni antibracconaggio. Studia zootecnia e svolge attività formative con i bambini della scuola primaria per far crescere la cultura della legalità ambientale.

Melissa Maritano, 01/06/2000, residente a Torino – Con un’opera di volontariato consapevole e responsabile, ha promosso la conoscenza dei rischi derivanti da calamità e disastri naturali, riuscendo a raggiungere con questa campagna di prevenzione centinaia di cittadini del suo territorio. Partecipa alla progettazione e alla realizzazione di iniziative finalizzate all’inclusione, all’assistenza e alla promozione tra i coetanei di stili di vita più sani e sicuri.

Francesco Barberini, 31/05/2007, residente a Acquapendente (Viterbo) – Nonostante la giovanissima età è già un valente ornitologo, capace di riconoscere numerose specie italiane, europee e di altri continenti. A questa sua passione unisce grandi capacità nel trasmettere ai coetanei conoscenze e amore per i volatili. Ha realizzato alcuni video, ha tenuto conferenze e ha anche curato il suo primo libro scientifico. Continua a raccontare il mondo degli uccelli attraverso un sito che cura personalmente e che gli ha fatto meritare attenzione e premi.

Stefano Martinangeli, 12/10/2003, residente a Cerveteri (Roma) – È molto attivo come volontario nell’area protetta del Monumento naturale Palude di Torre Flavia. E’ una guida competente per i visitatori e si dedica con impegno alle attività didattiche, legate alle peculiarità del territorio. Le sue collezioni naturalistiche sono diventate una parte importante del Museo della Natura all’interno dell’area protetta e proprio per il suo appassionato e rigoroso lavoro ne viene considerato il “direttore”.

Martina Zanato, 06.10.2000, residente a Padova – Impegnata nel volontariato sociale e culturale, attraverso la sua partecipazione attiva rende possibile l’accoglienza dei visitatori e la fruizione di musei e luoghi d’arte. Questa presenza, che mira a valorizzare e far conoscere i tesori della sua città, è andata sempre di pari passo con gli ottimi rendimenti scolastici e con un’azione generosa a favore dell’integrazione di bambini con difficoltà.

Eleonora Cavagna, 6/02/2003, residente a Camandona (Biella) – È stata il motore di un progetto, ideato da lei e dai suoi compagni di classe, che ha mobilitato giovani per riqualificare l’isola di Budelli e per evitare che fosse ceduta a soggetti privati. Lungo questo percorso di cittadinanza attiva, si è particolarmente distinta per passione e competenze in una campagna di micro-finanziamento che ha raggiunto notevoli traguardi e ha rafforzato la consapevolezza del valore dell’isola di Budelli per l’intero Paese.

Simone Borsetti, 22/2/2001, residente a Ferrara – Ha dato un contributo fondamentale a un progetto di cittadinanza attiva, finalizzato a migliorare l’ambiente e la salute nel proprio territorio. Sulla base di un monitoraggio su indici ambientali e di un sondaggio relativo alla percezione dei cittadini, sono state formulate proposte concrete, che sono state poi accolte nel Piano urbano per la mobilità sostenibile della città di Ferrara.

Simone Baglivo, 31/05/2000, residente a Roma – Come più giovane socio di Retake Roma è impegnato nel contrasto del degrado urbano, nella valorizzazione dei beni comuni e nella diffusione della partecipazione civica, anche grazie all’utilizzo dei social network. Si è fatto promotore del format Retake Scuole, e tra gli studenti si dedica particolarmente a compiere analisi e formulare proposte al fine di migliorare la qualità del trasporto urbano.

Abel Martin Bettucchi, 24/11/1999, residente a Genova – È intervenuto autonomamente durante un vasto incendio sviluppatosi a ridosso dell’abitato e della struttura ospedaliera di Gallipoli, soccorrendo una famiglia e impedendo che le fiamme divampassero ulteriormente. Ha dimostrato grande coraggio e perizia nel mettere in pratica quanto aveva appreso, da volontario, nelle attività di formazione per la protezione civile e le emergenze ambientali.

Mattia Falessi, 15/7/2004, residente a Roma – In un video, che ha riscosso successo nella rete, ha raccontato le bellezze di Lauco, borgo natio dei nonni paterni sui monti della Carnia, e in seguito ha deciso di aprire un canale you-tube, dedicato al trisavolo, in cui viene ricostruita la storia del paese. Pur vivendo a Roma, è da sempre innamorato di quel luogo e con la sua creatività si impegna per contrastarne l’abbandono, anzitutto da parte dei giovani, e per provare a rilanciarlo.

Chiara Vallati, 30/04/2004, residente a Roma – Come giovane custode del Campo dei Miracoli – struttura eco-sostenibile divenuta luogo di incontro, di sport e di socializzazione per gli abitanti del quartiere Corviale, a Roma – testimonia che anche vivendo in una realtà difficile è possibile promuovere la legalità e far crescere le opportunità. Rappresenta il valore dell’impegno femminile nelle attività di “Radioimpegno”, dove si è distinta nelle conduzioni radiofoniche e nella proposizione di contenuti originali.

 

ATTI DI CORAGGIO

 

Valerio Catoia, 23/5/2000, residente a Priverno (LT) – Giovane atleta paralimpico, ha dato prova di grande coraggio, forza e generosità, non esitando a gettarsi in mare e salvando dalle onde una bambina di 10 anni che rischiava di annegare.

Arianna Macchi, 3/8/2004, residente a Milano – Insieme ai suoi fratelli Lorenzo e Leonardo ha condotto la sua famiglia in salvo, dopo un naufragio in barca a vela, guidando la Guardia Costiera nei soccorsi. Il comandante della Capitaneria ne ha sottolineato la lucidità e la maturità fuori dal comune, quando si è messa alla radio ed è riuscita ad aggiornare costantemente la posizione dell’imbarcazione, finita ormai fuori controllo.

Ciro Marmolo, 27/04/2006, residente a Ischia (Napoli) – Il suo coraggio e la sua prontezza di spirito sono diventati simbolo di riscatto dopo il terremoto che ha colpito il comune di Casamicciola, nell’isola di Ischia. Nelle ore più tragiche seguite al sisma, è rimasto bloccato per molte ore, insieme al fratellino di 7 anni, nelle rovine della propria abitazione. Da sotto le macerie ha guidato i soccorritori, ha incessantemente incoraggiato il fratello e alla fine entrambi sono stati messi in salvo.

Federica Lecca, 09/10/1999, residente a San Gavino Monreale (Sud Sardegna) – Ha mostrato un’incredibile capacità di reazione in una situazione drammatica, ha aiutato anche la sorella a superare una condizione di grande difficoltà e si trova ora ad affrontare le sfide di una neomaggiorenne fuori famiglia.

Aurora Sirigu, 01/03/2001, residente a Casaletto Lodigiano (Lodi) – Testimone di determinazione, altruismo e fiducia nel futuro, non ha esitato a salire sul tetto di un magazzino per convincere un suo compagno di classe a non compiere gesti estremi. Il generoso racconto della sua difficilissima infanzia le ha permesso di entrare in empatia con il ragazzo infondendogli speranza.

 

PARTECIPAZIONE E SOLIDARIETÀ

 

William Turcinovic, 24/3/1999, residente a Isernia – Esempio di partecipazione attiva su diversi temi sociali, ha dedicato particolare impegno al miglioramento degli ambienti scolastici. Ha realizzato un sito web nel quale raccoglie le segnalazioni degli studenti e offre così, anche alle istituzioni, un quadro aggiornato delle criticità degli istituti della Regione.

Lorenzo Ripani, 21/2/ 2002, residente a Ascoli Piceno – Nonostante la giovane età ha dimostrato, con il proprio personale impegno, quanto sia importante il volontariato nella vita della comunità, e come questa tragga alimento da un generoso spirito di servizio. Pur essendo vittima del sisma del 24 agosto 2016, ha contribuito ad approntare, nelle prime ore dopo il terremoto, un centro di accoglienza, senza smettere nei mesi successivi di sostenere gli sfollati e di aiutare le persone in difficoltà.

Giacomo Lovato, 1/8/2001, residente a Maccarese (RM) – La sua scuola aveva subito una serie di furti ed era stata derubata di attrezzature costose e importanti per la didattica. Con capacità di iniziativa e di coinvolgimento, ha organizzato una raccolta-fondi, che si è conclusa con una festa e uno spettacolo molto seguiti. Non solo il suo istituto ne ha tratto beneficio: il coinvolgimento della comunità attorno ai ragazzi ha dimostrato, ancor di più, come la scuola sia un bene comune da proteggere e valorizzare.

Emanuela Arma, 19/9/1999, residente a Roma – Ha realizzato video di qualità e di grande impatto, mettendo in mostra il proprio talento e suscitando attenzione su temi rilevanti come il bullismo e la discriminazione. Con i suoi lavori, nei quali è riuscita anche a convogliare capacità ed entusiasmo dei propri compagni di scuola, ha vinto premi importanti, tra i quali il festival internazionale del cinema sordo.

Sara Anna Boccuni, 26/7/2004, residente a Taranto – Si è distinta per coraggio e forza d’animo nell’affrontare difficoltà di contesto e condizioni di disagio, mostrando grandi capacità sia nelle discipline scolastiche, sia in altre attività creative e culturali. Ai risultati eccellenti ha sempre aggiunto una grande generosità, non facendo mancare l’aiuto ai suoi compagni che ne avevano bisogno e la collaborazione agli insegnanti per promuovere nuove attività.

Dalila Reina, 5/3/2005, residente a Torino – Frequenta l’istituto Cottolengo di Torino e nella scuola è considerata un esempio di solidarietà e di responsabilità. Grande è la sua dedizione per favorire l’inclusione di chi ha più ostacoli da superare. Ripete spesso il suo motto: “I bambini sono tutti uguali, non ci sono bambini diversi, ci sono solo bambini speciali”. I compagni di classe la definiscono “stella cometa”.

Margherita Borsoi, 1/7/ 2006, residente a Sernaglia della Battaglia (Treviso) – Nonostante sia giovanissima, è stata la prima atleta con disabilità a prendere parte al campionato internazionale di taekwondo, dove ha conseguito ottimi risultati. Coltiva con determinazione e allegria le sue molteplici passioni sportive, pratica diverse discipline senza nascondere gli obiettivi di vittoria, e spera di poter partecipare in futuro alle gare olimpiche.

Miriam Giorgi, 14/6/2001, residente a San Luca – È nata nella Locride e vive nel paese di San Luca. Ha una grande vocazione per lo studio, e passione per i libri e per la scrittura. A 15 anni ha pubblicato il suo primo romanzo fantasy, ne ha già scritto un altro per il quale è in cerca di un editore e ha ancora tante storie nella sua mente in attesa di essere raccontate. Sogna di poter un giorno diventare ingegnere aerospaziale, ma intanto frequenta la scuola con impegno e si immerge, appena può, nei libri della sua stanza.

 

VOLONTARIATO

 

Sofia Piola, 10/06/2001, residente a Valgrana (CN) – Molto impegnata nel volontariato a favore di persone anziane, che accompagna al mercato, aiuta al momento dei pasti, va a trovare e assiste nella casa di riposo. La sua sensibilità e il suo altruismo sono riconosciute e apprezzate. Partecipa inoltre con assiduità alle attività della Croce Rossa italiana, non trascurando il suo percorso professionale.

Nazifa Noor Ahmad, 20/09/2001, residente a Bagnacavallo (Ravenna) – È giunta in Italia dall’Afghantistan, grazie all’aiuto del nostro Contingente militare. Aveva una malattia molto grave, le cure negli ospedali italiani sono state lunghe e talvolta pesanti, ma si sono concluse con successo. Durante i numerosi ricoveri ha sempre mostrato il suo sorriso e ha cercato di essere d’aiuto a chi le stava vicino. È diventata volontaria della Croce Rossa, è pienamente integrata come studente nelle nostre scuole, e svolge il ruolo di interprete nei Centri di accoglienza per i migranti.

Jhon Luke Paradero, 02/11/1999, residente a Milano – Dopo aver frequentato per anni “Portofranco” – centro milanese di aiuto allo studio rivolto ai giovani delle scuole superiori – ha deciso di impegnarsi nella medesima struttura come volontario. Così, dopo aver ricevuto solidarietà, ora la ricambia sostenendo ragazzi che hanno problemi in matematica, materia nella quale egli, invece, è particolarmente dotato. Con il suo entusiasmo ha coinvolto anche compagni di classe, che ormai frequentano abitualmente Portofranco e aiutano chi si trova in difficoltà.

 

TARGHE

 

AI GIOVANI CORAGGIOSI CHE DIFENDONO LA NATURA E IL TERRITORIO

 

Alessia De Stefano, Davide Festugato, Dalila Manzi, Pier Francesco Masci, Chiara Mignardi, Giorgia Rizzi, Antonio Ruggiero, Matteo Sala, Matteo Zicchieri, Terracina – A partire da un percorso di Alternanza scuola-lavoro il gruppo di studenti del Liceo Leonardo da Vinci di Terracina si è fortemente impegnato nella difesa del Parco della Rimembranza (istituito per ricordare i caduti della I guerra mondiale in un’area che rappresenta la prima Acropoli della città questa area) e delle aree naturali limitrofe.
Nell’ agosto del 2017 sono divampati alcuni gravi incendi ed il gruppo di volontari WWF Litorale Laziale ha organizzato squadre di sorveglianza, coinvolgendo i nove studenti, i quali hanno sostenuto con entusiasmo questa attività impegnativa ma risultata indispensabile alla protezione ambientale. I ragazzi si sono dimostrati molto bravi, puntuali e attenti. Le loro segnalazioni sono state preziose per sventare almeno altri tre incendi.

 

AI PICCOLI MAESTRI DELL’INCLUSIONE

 

La classe di Julia – Scuola dell’infanzia, Tonadico sulle Dolomiti – I bambini e le insegnanti della scuola equiparata dell’infanzia “C. Fuganti” di Tonadico (Primiero San Martino di Castrozza) hanno scritto insieme una storia che parla di reale inclusione e racconta di come la sordità di una bambina sia diventata una opportunità e una risorsa educativa per l’intera comunità locale.
Julia nasce in un ambiente dove, fino a qualche anno fa, non viveva nessun sordomuto, mentre oggi, proprio in conseguenza della sua nascita, mezza valle conosce almeno le basi della lingua italiana dei segni. Ciò è avvenuto soprattutto grazie alla determinazione delle insegnanti della scuola per l’infanzia – supportate da una facilitatrice che ha affiancato da subito la bimba – e che sono riuscite a trasformare le difficoltà di Julia in una straordinaria occasione di crescita.
Ora i bambini – e con loro il personale della scuola, dalle collaboratrici pedagogiche alle cuoche – conoscono le basi della lingua italiana dei segni, e ciò ha anche permesso loro di comprendere che esistono altre modalità di esprimersi oltre alle parole.
Per il gruppo quella dei segni è come una seconda lingua, la cui conoscenza è stata trasferita nella scuola elementare da poco iniziata.

 

AGLI INNOVATORI CHE DIFENDONO L’AMBIENTE

 

Gabriele Mariello, Roberto Leone, Alessandro Bruno, Gallipoli (LE) – Hanno realizzato un rivestimento edibile a base di bava di chiocciola, aloe ed altre essenze naturali. Il materiale ha richiesto un impegnativo lavoro di preparazione, con attenta verifica dell’attività antimicrobica, al fine di controllare la crescita di microrganismi patogeni e migliorare la sicurezza degli alimenti. L’invenzione ha lo scopo di evitare lo sviluppo di batteri nella frutta e verdura, scongiurando così la possibilità da parte dei consumatori di contrarre infezioni ed evitando anche di disperdere grandi quantità di cibo.
Il progetto “A passo …di lumaca!” è stato premiato con medaglia d’oro alla competizione internazionale Genius Olympiad 2017 negli Stati Uniti ed valso la selezione tra i finalisti del Concorso europeo “I giovani e le Scienze” 2017, promosso dalla Direzione generale Ricerca della Commissione europea e organizzato dalla Federazione Associazioni Scientifiche e tecniche.

Sanità. Adempimenti rispettati, per l’Emilia Romagna sbloccati 78 milioni di euro

Da ufficio stampa regione Emilia-Romagna

La sanità regionale promossa dal ministero delle Finanze su tutti i fronti: pareggio di bilancio e piena erogazione dei Livelli essenziali di assistenza. Solo quattro le Regioni che oggi a Roma hanno ottenuto il bollino verde dal Tavolo di verifica del Mef

Una promozione che, per l’Emilia-Romagna, vale 78 milioni di euro: è quella giunta oggi a Roma dal ministero dell’Economia e delle Finanze, dove si è svolto il Tavolo di verifica degli adempimenti regionali sulla spesa sanitaria per il 2016. La sanità emiliano-romagnola è stata promossa su tutti i fronti: pareggio di bilancio e piena erogazione dei Livelli essenziali di assistenza. Un bollino verde da parte del Mef che la Regione ha ottenuto assieme a Lombardia, Veneto e Marche e che rende possibile lo sblocco di 78 milioni di Fondo sanitario.
Risorse che la Regione renderà disponibili alle Aziende sanitarie per stabilizzare ulteriormente i già buoni tempi di pagamento raggiunti nel 2017: tutte le Ausl dell’Emilia-Romagna, infatti, a fine dello scorso anno avevano rispettato il termine di legge, fissato in 60 giorni, per il pagamento dei fornitori.

Assemblea nazionale Cia: l’intervento di Stefano Calderoni di Cia Ferrara

Da ufficio stampa CIA Ferrara

Stefano Calderoni, presidente provinciale di Cia Ferrara, è intervenuto nel corso della VII Congresso di Cia Nazionale che si sta tenendo in questi giorni a Roma. Ad apertura del suo discorso ha elencato alcuni numeri che indicano la distanza dai servizi utili ed essenziali per molte aziende agricole del territorio ferrarese, riprendendo un tema molto importante per il settore: il progressivo abbandono delle aree rurali. “Sono 70 km quelli che separano alcune zone agricole ferraresi dal primo ospedale pediatrico, 100 quelli che devono percorrere i ragazzi per frequentare un istituto superiore e 110 quelli per arrivare a un cinema, per non parlare della mancanza di assistenza sanitaria prossimale. Non possiamo continuare a vivere in luoghi senza servizi e infrastrutture adeguate, dalle strade alla banda larga, dove fare impresa è diventato un atto eroico. A Ferrara abbiamo lanciato come Agrinsieme l’iniziativa “Campagna viva, viva la campagna”, per valorizzare la presenza umana nelle zone agricole più disagiate e sostenere gli agricoltori che svolgono la loro attività economica un’importante azione di salvaguardia del territorio”.
A queste difficoltà si aggiunge quella del reddito, con le aziende che lavorano in condizioni più “degradate” di venti anni fa. “Alle distanze che separano le aziende agricole dai servizi essenziali – continua Calderoni – se ne aggiunge un’altra fondamentale: quella da un reddito soddisfacente. Siamo un settore in affanno, dove il valore non viene distribuito in maniera equa lungo la filiera perché il primo anello, quello produttivo, viene penalizzato. I dati parlano di 41 miliardi di export agroalimentare, ma è una cifra che non serve a nulla, se alle aziende agricole non arriva in tasca un euro in più.
Questo è ciò che dovrebbero avere in mente i politici, perché siamo stanchi di sentirci dire che abbiamo ragione quando affermiamo che le condizioni stanno peggiorando. Vogliamo, piuttosto, impegni seri e concreti che vadano oltre il vuoto di contenuti che sta emergendo nel corso di questa campagna elettorale”.
Fondamentali, secondo il presidente Cia Ferrara, anche nuove regole sulla ricerca genetica varietale. “Nel nostro paese – spiega Calderoni – esiste una grande anomalia: viene impedita la ricerca genetica a livello pubblico, che potrebbe dare garanzie di obiettività dei risultati, ma le multinazionali possono studiare senza vincoli gli OGM, depositare brevetti e vendere i prodotti agli agricoltori applicando naturalmente le royalty.
Stefano Calderoni ha chiuso il suo intervento con una provocazione rispetto ad Agea, l’ente che si occupa di erogare i contributi in agricoltura. “Questa mattina – conclude Calderoni – la nostra assemblea avrebbe dovuto tenersi sotto la sede di Agea, per protestare contro l’inefficienza di una struttura che costa nove volte di più degli altri enti pagatori nel resto d’Europa. Agea consuma soldi del mondo agricolo e anche questa è una situazione anomala che deve essere assolutamente controllata e risolta.”

Un altro mese per presentare proposte progettuali per la gestione della SAGRA DELL’ANGUILLA 2018.

Da ufficio stampa Comune di Comacchio

C’è tempo sino alle ore 12 del 24 marzo 2018, per partecipare al bando emanato dall’Amministrazione Comunale, volto all’individuazione del soggetto gestore dell’edizione 2018 della Sagra dell’anguilla. Il termine di presentazione delle domande infatti è stato proprogato di un mese. Gli interessati sono invitati a consultare il bando pubblicato nella home page del sito comunale, all’indirizzo: www.comune.comacchio.fe.it

Come si è già detto, l’evento gastronomico, che si svolgerà tra l’ultima settimana di settembre e le prime due settimane di ottobre, costituisce un volano strategico per il prolungamento della stagione, consentendo di promuovere il territorio attraverso il suo prodotto identitario, l’anguilla. Il bando descrive dettagliatamente quali sono gli impegni dell’Amministrazione Comunale e del gestore, quali i documenti da presentare ad integrazione dei progetti che, a loro volta, saranno valutati da una apposita Commissione giudicatrice. Ulteriori informazioni potranno essere richieste ai seguenti recapiti telefonici: 0533-318705 -747 -784 -707 ed e-mail: turismo@comune.comacchio.fe.it (Servizio Comunale Turismo).

L’agricoltura al centro dei territori. Bessi: “Il mondo agricolo va salvaguardato. La riduzione fino al 30% del bilancio della Pac è una forzatura”

Da ufficio stampa Gruppo Partito Democratico

L’agricoltura è il cuore pulsante di tutta l’Emilia Romagna ed il fulcro dei nostri territori. Per questo il consigliere regionale
Gianni Bessi condivide le posizioni dell’europarlamentare Paolo De Castro.
“Credo, come ha più volte ribadito anche il primo Vice Presidente della Commissione Agricoltura, che la ricostruzione
dell’Europa non può trascurare l’agricoltura, che è al centro di sfide epocali – dice Bessi –. Ritengo una forzatura azzardata
la riduzione fino al 30% del bilancio della Pac post 2020, ricordiamoci che tocca temi come sicurezza alimentare, sostenibilità
ambientale, crescita economica e occupazione”.
Dalla Regione Emilia Romagna non manca la collaborazione ed il consigliere Bessi ribadisce l’impegno sul tema agricolo.
“Saremo sempre in prima linea per trovare le soluzioni più adeguate al fine di salvaguardare il bilancio della PAC e gli
agricoltori – prosegue –. Per il futuro c’è bisogno di una politica agricola comune. La Pac dovrà sostenere la sua funzione
economica-produttiva, sociale e ambientale, centrale nel disegno europeo. Non va dimenticato l’agroalimentare che guida
l’export europeo sui mercati mondiali e offre lavoro a 44 milioni di agricoltori in UE”.
In agricoltura non deve mancare lo sguardo alle nuove generazioni. “I giovani stanno tornando alla terra, ponendo
attenzione alla tutela dell’ambiente e del territorio – conclude Bessi –, è quindi necessario che la Pac punti all’innovazione.
L’idea di minare il futuro bilancio agricolo Ue, negli anni già passato dal 74% al 38%, significherebbe quindi contrastare il
miglioramento del reddito individuale per coloro che lavorano in agricoltura”.
Ufficio

Arriva il freddo, attenzione ai contatori dell’acqua

Da organizzatori

Alcune semplici precauzioni possono evitare brutte sorprese dovute alle basse temperature; ecco il ‘promemoria’ di Hera per evitare disagi

Il forte abbassamento delle temperature previste per i prossimi giorni alza la soglia di attenzione anche sugli impianti idrici delle abitazioni, in particolare sui contatori dell’acqua, che possono arrivare a rompersi causa il gelo. Hera ricorda alcuni semplici accorgimenti che possono evitare disagi nella fruizione del servizio e spese impreviste, poiché ai clienti spetta la corretta custodia di questi apparecchi.

I contatori esterni sono i più soggetti a rotture da gelo
I contatori più “a rischio” sono quelli collocati all’esterno dei fabbricati, in locali non isolati o in abitazioni utilizzate raramente, come le case al mare o in montagna in cui si trascorrono le vacanze.
Se i misuratori si trovano nei bauletti o in nicchie esterne ai fabbricati, in locali non riscaldati o non abitati, e se la temperatura esterna dovesse rimanere per vari giorni sotto zero, è consigliabile lasciare che da un rubinetto esca un filo d’acqua. È sufficiente una modesta quantità, evitando inutili sprechi.

Isolare i vani esterni che contengono i contatori
I bauletti o le nicchie, compresi gli sportelli, devono essere opportunamente coibentati, ovvero rivestiti di materiale isolante. Si può usare polistirolo o poliuretano espanso, materiali facilmente reperibili presso rivenditori del settore edile. Lo spessore dei pannelli deve essere di almeno due centimetri e mezzo.
Occorre evitare, invece, di rivestire le tubature avvolgendole con stracci. Si tratta di materiali che assorbono l’acqua e, ghiacciandosi, possono aumentare il rischio.

Chiudere l’acqua nelle case disabitate
Se i contatori sono in fabbricati disabitati, è bene chiudere il rubinetto che si trova sopra il misuratore e provvedere allo svuotamento dell’impianto.

In caso di rotture o danni al contatore, i clienti possono dare immediata comunicazione a Hera, telefonando al numero verde del Pronto Intervento: 800.713.900. In caso di numerosità elevata delle chiamate preghiamo i clienti di attendere comunque in linea la risposta dell’operatore. Nessun altro numero di Hera, compreso il Servizio Clienti, è in grado di prendere in carico la segnalazione e, di conseguenza, gestire la riparazione.

Tutti i consigli sono anche disponibili on line sul sito di Hera all’indirizzo www.gruppohera.it/gelo

Eventi di marzo nella libreria IBS

Da ufficio stampa EVENTI FERRARA

Venerdì 2 marzo
Ore 18:00
Daria Bignardi presenta
Storia della mia ansia
Mondadori
Dialoga con l’autrice Monica Pavani

Sabato 3 marzo
Ore 18:00
Marcello Simoni presenta
Il monastero delle ombre perdute
Einaudi
Dialoga con l’autore Camilla Ghedini

Lunedì 5 marzo
Ore 17:30
Massimo Faggioli presenta
Cattolicesimo nazionalismo cosmopolitismo
Armando Editore
Dialoga con l’autore Piero Stefani
Modera l’incontro Roberto Cassoli

Martedì 6 marzo
Ore 18:00
Cecilia Strada presenta
La guerra tra noi
Rizzoli
Dialoga con l’autrice Girolamo De Michele

Mercoledì 7 marzo
Ore 16:30
Tanti modi di apprendere
Per una didattica attenta ai diversi stili cognitivi
A cura di Elena Pezzotti
Per motivi organizzativi è gradita conferma della partecipazione a Edizioni Didattiche PAVLIN : pavlin@tiscalinet.it – eventife@libraccio.it

Venerdì 9 marzo
Ore 18:00
Alberto Grandi presenta
Denominazione di origine inventata. Le bugie del marketing sui prodotti tipici italiani
Mondadori
Dialoga con l’autore Luca Traini

Ore 20:00
Gruppo di lettura “Due pagine prima di dormire”
Presentazione di Edizioni Leima
Saranno presenti gli autori Maurizio Agnello, Antonella Capalbi, Fabio Ceraulo e I.M.D.
Libro in lettura condivisa “Le assaggiatrici” di Rosella Postorino

Sabato 10 marzo
Ore 16:30
In collaborazione con il gruppo Ferrara Libero Pensiero
Il prof. Paolo Bellavite presenta
Vaccini sì, obblighi no
Edizioni Libreria Cortina

Martedì 13 marzo
Ore 18:00
Cinzia Romagnoli presenta
Borgo Lenin
Koi Press
Dialoga con l’autrice Maria Gloria Panizza

Mercoledì 14 marzo
Ore 18:00
Alessandro Baronciani presenta
Le ragazze nello studio di Munari
Bao Publishing
Dialoga con l’autore Lorenzo Baraldi

Venerdì 16 marzo
Ore 18:00
Graziano Gruppioni presenta
Spal. Un sogno biancoazzurro
2G editore
Dialoga con l’autore Riccardo Vaccari

Sabato 17 marzo
Ore 15:00
Laboratorio creativo per bambini con i Sabbiarelli
Partecipazione gratuita con prenotazione obbligatoria. Max 15 bambini
Durata dell’incontro 1 ora circa. Età consigliata: fino ai 7 anni
Per informazioni e prenotazioni: 0532241604; eventife@libraccio.it

Lunedì 19 marzo
Ore 17:30
Alberto Mandreoli presenta
Il fascismo della repubblica sociale a processo
Il Pozzo di Giacobbe
Dialoga con l’autore Antonella Guarnieri
Modera l’incontro Roberto Cassoli

Mercoledì 21 marzo
Ore 17:30
Per il ciclo “Percorsi nella Città e nell’Architettura”
Francesco Indovina presenta
Ordine e Disordine nella Città Contemporanea
Franco Angeli
Intervengono Romeo Farinella e Marco Cenacchi

Giovedì 22 marzo
Ore 18:00
Presentazione della Rivista Versodove
Incontro con Vincenzo Bagnoli, Vito Bonito, Alessandro Di Prima, Fabrizio Lombardo, Vittoriano Masciullo e Stefano Semeraro. Introduce Matteo Bianchi.

Venerdì 23 marzo
Ore 18:00
Leonardo Mendolicchio presenta
Bisogna pur mangiare. Nuove esperienze di cura e testimonianze inedite su anoressia, bulimia e obesità
Lindau
Dialoga con l’autore Chiara Baratelli

Lunedì 26 marzo
Ore 16:45
Insegnare con la letteratura fiabesca
A cura di Rosa Tiziana Bruno
Per motivi organizzativi è gradita conferma della partecipazione a inviando una mail a eventife@libraccio.it

Martedì 27 marzo
Ore 18:00
In occasione della Giornata mondiale del Teatro
La malinconia pervade questa città
Ferrara nelle descrizioni dei viaggiatori del XIX secolo
Le letture sono eseguite da I commedianti dell’Idra, gruppo teatrale della Contrada di S. Giorgio

Mercoledì 28 marzo
Ore 17:30
Per il ciclo “Percorsi nella Città e nell’Architettura”
Salvatore Settis presenta
Architettura e democrazia
Einaudi
Intervengono Romeo Farinella e Diego Carrara

Il 22 febbraio 2018 alla Fiera F.re.e di Monaco, la presentazione del nuovo progetto di promozione turistica, che coinvolge i comuni di Comacchio (capofila), Ferrara, Codigoro, Mesola e Goro

Da ufficio stampa Ella Studio

Vacanze Natura e Cultura

Alla Fiera F.re.e di Monaco, la presentazione del nuovo progetto di promozione turistica del territorio ferrarese ad una platea internazionale di operatori turistici e giornalisti.

Il territorio ferrarese si presenta ancora più competitivo ed attraente nel contesto del turismo internazionale. Ieri mattina (22 febbraio 2018) nello stand Italia/ENIT della Fiera F.re.e (Fair for Leisure and Travel) di Monaco – la fiera dedicata al turismo e al tempo libero che si protrarrà fino al 25 febbraio – si è tenuta una conferenza stampa, alla presenza di diversi operatori turistici e giornalisti, per presentare l’area vasta che ruota attorno al Grande Delta del Po, nell’ambito del progetto pubblico-privato “Vacanze Natura e Cultura”, che coinvolge i comuni di Comacchio (capofila), Ferrara, Codigoro, Mesola e Goro, con il coordinamento del Consorzio Visit Ferrara.

Arte, mare e natura sono i punti di forza della provincia ferrarese, sui quali è stata avviata da anni un’importante attività di promozione e commercializzazione. Al centro ci sono le splendide città d’arte di Ferrara, capitale del Rinascimento e Patrimonio dell’Umanità UNESCO con le Delizie Estensi e il Parco del Delta del Po, e Comacchio, immersa nel parco e sospesa tra terra e acqua con la sua riviera e le sue lagune millenarie, meta di turismo balneare. Due poli rilevanti all’interno della destinazione turistica Romagna, a cui si uniscono le meraviglie naturalistiche del Parco del Delta del Po, che nel 2015 ha ottenuto anche il riconoscimento ufficiale MAB Unesco – Man and Biosphere (MAB), divenendo così la decima Riserva della Biosfera italiana. Un territorio che vanta di essere tra Venezia, Ferrara e Ravenna, tre città straordinarie. E che essendo interamente pianeggiante, è particolarmente adatto al turismo slow e al cicloturismo. Nella competizione turistica internazionale, molto spazio sarà dato ai tour esperienziali e all’integrazione tra i prodotti e il valore immateriale che il territorio esprime, come indicato dalla riforma dell’ordinamento turistico regionale. Il progetto Vacanze Natura e Cultura si integra anche con i recenti ed importanti investimenti che hanno visto l’apertura del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano (MEIS) a Ferrara e del Museo Archeologico Delta Antico a Comacchio. La conferenza stampa, che ha visto l’intervento dell’Assessore al Turismo del Comune di Comacchio Riccardo Pattuelli, è stata seguita da un momento di degustazione a base di prodotti enogastronomici del territorio gestita dai ragazzi delll’Istituto scolastico superiore “Remo Brindisi” di Lido degli Estensi.

Riccardo Pattuelli – Assessore al Turismo di Comacchio:

«Dopo la fiera archeologica di Paestum e TourismA a Firenze, Monaco è una tappa fondamentale per presentare e valorizzare il nostro territorio. Quest’anno in affiancamento ad Enit ed Apt, e sempre con l’ausilio dell’Istituto Remo Brindisi, abbiamo valorizzato l’intera provincia ferrarese in un’offerta a tre dimensioni: mare, natura e cultura, in un’integrazione che ci arricchisce sempre di più come meta turistica»

Massimo Maisto – Assessore alla Cultura e al Turismo di Ferrara:

«Ferrara e Comacchio non sono mai state così vicine. Questo progetto, grazie al contributo del comparto pubblico ed alle preziosissime risorse messe in campo dagli operatori privati si configura come il primo grande progetto di unità territoriale promosso e governato da una partnership pubblico-privata e permetterà di fare un ulteriore salto di qualità in termini di innovazione e specializzazione di prodotti turistici che sono un tratto identitario del nostro territorio. In modo coerente ed integrato con le scelte strategiche della Destinazione Turistica Romagna».

Alice Zanardi – Sindaco di Codigoro (in rappresentanza anche dei Comuni di Mesola e Goro):

«La città di Ferrara e il suo Delta costituiscono un territorio ad alta vocazione turistica, che gode di due importanti riconoscimenti Unesco e dunque meritano di avere la giusta visibilità per poter entrare nei circuiti turistici internazionali, dando valore a bellezze come quella della millenaria Abbazia di Pomposa, dove sono state inventate le note musicali. La Stazione 1 del Parco Volano-Mesola-Goro, inoltre, è un vero e proprio unicum e rappresenta parte integrante del Grande Delta

Presentazione del programma di Liberi e Uguali

Da ufficio stampa Liberi e Uguali Ferrara

L’iniziativa si terrà Sabato 24 Febbraio 2018, alle ore 11.30 in Via Ripagrande, 12 a Ferrara, nella sede di Arcigay.

Sarà l’occasione per presentare alla cittadinanza e alla stampa il programma di Liberi e Uguali riguardo al tema dei diritti dei migranti.
Coordinerà l’iniziativa Leonardo Fiorentini, consigliere comunale; parteciparanno le candidate nel collegio uninominale di Ferrara, Irene Bregola (candidata alla Camera) ed Eulalia Grillo (candidata al Senato); dialogheranno con alcune persone impegnate per i diritti di cittadinanza.

Elezioni. Schlein e Grillo (LEU) a Ferrara per iniziativa pubblica sulla scuola.

Da ufficio stampa Liberi e Uguali Ferrara

Ferrara, 22 febbraio 2018 – Un incontro per illustrare il programma di Liberi e Uguali sulla scuola. Si terrà venerdì 23 febbraio alle ore 20,45 a Ferrara, presso il centro sociale Il Barco, l’incontro “La scuola al primo posto”, con la europarlamentare di Possibile Elly Schlein ed Eulalia Grillo, candidata al Senato nella circoscrizione Persiceto-Imola-Ferrara per la lista Liberi e Uguali, che vedrà anche la presenza dei sindacati della scuola e delle associazioni studentesche.

“La buona scuola è uno dei grandi disastri del Governo Renzi – affermano Schlein e Grillo -. Un pericoloso paradigma votato all’efficienza aziendalistica, misure come lo School bonus, che consente ai privati di concedere erogazioni liberali a favore di una scuola specifica, e rischiano di creare scuole di serie A e serie B; ne è un triste esempio il caso emerso nelle ultime settimane delle autovalutazioni di alcuni istituti scolastici con toni che non esitiamo a definire classisti. Ma lo stesso vale per come è stata fatta l’alternanza scuola-lavoro, che si è trasformata di fatto in un bacino di manodopera gratuita per diverse imprese, senza alcun reale valore formativo. Noi crediamo fortemente invece nel valore della scuola pubblica e laica, aperta a tutti, che sappia educare alle differenze e alla convivenza, una scuola in grado di offrire a chiunque, a prescindere dall’estrazione sociale, reali opportunità. Non esiste merito senza uguaglianza delle condizioni di partenza. E la lotta alle diseguaglianze parte proprio dalle scuole. Per questo domani saremo a Ferrara per illustrare il nostro programma su un tema che è il primo investimento sul futuro”.

“Fè nel Baule”

Da organizzatori

Nuova edizione per “Il Fè nel Baule”: il mercato dell’usato con finalità di recupero prenderà forma domenica 25 febbraio 2018 nel parco situato a poche centinaia di metri dalla stazione ferroviaria di Ferrara, pronto ad ospitare le colorate piazzole allestite dagli espositori, tra oggettistica e design, modernariato e collezionismo, e tanto altro ancora. Appuntamento dalle 8.30 alle 17.30; l’ingresso per i visitatori è gratuito.
La Mostra Mercato “Il Fè nel Baule” ha come filosofia quella di “dare nuova vita alle cose”, la stessa che caratterizza le altre iniziative del circuito, già consolidate e di grande successo, “La Pulce nel Baule” a Ravenna e “Il Fè in Fiera” a Ferrara. La filosofia è sempre quella del recupero, del riciclo e del riuso, con un impatto positivo a livello ambientale, per dare nuova vita agli oggetti che per taluni ormai non servono più mentre per altri possono rappresentare proprio l’oggetto che stanno cercando. Al “Fè nel baule” ci sarà spazio anche per l’associazionismo, con le bancarelle gestite dai volontari, che in tal modo potranno sostenere le loro importanti attività.
Per ulteriori informazioni https://ilfenelbaule.it – tel 0532.200033 – 334.9100903.

Sabato 24/2 il Torrione ospita l’indiscusso talento del chitarrista di origini beninesi LIONEL LOUEKE

Da ufficio stampa Jazz Club Ferrara

Sabato 24 febbraio, ore 21.30
Lionel Loueke Trio
Lionel Loueke, chitarra
Massimo Biolcati, contrabbasso
Ferenc Nemeth, batteria

Sabato 24 febbraio il Jazz Club Ferrara ospita il più interessante talento che l’Africa abbia mai prestato al jazz americano degli ultimi anni, Lionel Loueke. Il chitarrista di origine beninese, già con Herbie Hancock, Wayne Shorter e Chick Corea, si presenta con il suo storico trio completato da Massimo Biolcati al contrabbasso e Ferenc Nemeth alla batteria.

Lionel Loueke è il più interessante talento che l’Africa abbia mai prestato al jazz americano degli ultimi anni. La sua chitarra, di volta in volta, si trasforma in una kora, un talking drum o un synth, e non è certo un caso che del suo personalissimo approccio allo strumento si siano avvalsi musicisti come Herbie Hancock, Wayne Shorter e Chick Corea.
Lo troviamo sabato 24 febbraio (inizio ore 21.30) al Jazz Club Ferrara con il suo storico trio completato da Massimo Biolcati al contrabbasso e Ferenc Nemeth alla batteria, gruppo la cui fantasia cinetica gli permette di toccare l’apice della sua creatività.
Nato in Benin nel 1971, Lionel Loueke abbraccia la musica attraverso il canto e le percussioni per passare poi alla chitarra all’età di 17 anni. È protagonista di un percorso umano ed artistico paradigma d’intraprendenza e d’instancabile forza di volontà oltre che vero e proprio viaggio attraverso continenti. Nato in una famiglia alto borghese, Loueke si dissocia ben presto dagli ideali del padre che lo vuole avvocato. Lo spirito della musica unito ad un talento a dir poco portentoso conducono il giovane dapprima in Costa D’Avorio poi, snocciolando una borsa di studio dietro l’altra, a Parigi e successivamente negli Stati Uniti dove, dopo aver frequentato la Berklee School of Music di Boston, prosegue la specializzazione al Thelonious Monk Institute. È qui che Lionel viene notato e assoldato nel sestetto di Terence Blanchard.
Con il successivo trasferimento a New York, nel 2003, s’infittisce la rete di prestigiose collaborazioni che lo vedono stabilmente al servizio di Blanchard e Herbie Hancock ma anche a fianco di altri artisti quali Roy Hargrove, Santana, John Patitucci, Brian Blade, Cassandra Wilson, Wayne Shorter, Kenny Garrett, Sting, Dianne Reeves.
Altrettanto copiosa l’attività in veste di leader: Kalibu (2008) e Mwaliko (2010) costituiscono i primi due episodi discografici firmati Blue Note Records. Heritage (Blue Note, 2012), invece, è co-prodotto con Robert Glasper, a cui segue l’ultimo “Gaia”.
La cena alla carta anticipa il concerto. È consigliata la prenotazione allo 0532 1716739 dalle ore 12:30 alle ore 19:30. Info su www.jazzclubferrara.com

INFORMAZIONI
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com

Per informazioni e prenotazione cena 0532 1716739 dalle ore 12:30 alle ore 19:30.

Il Jazz Club Ferrara è affiliato Endas, l’ingresso è riservato ai soci.

DOVE
Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara. Con dispositivi GPS è preferibile impostare l’indirizzo Corso Porta Mare, 112 Ferrara.

COSTI E ORARI
Intero: 25 euro
Ridotto: 20 euro (la riduzione è valida prenotando la cena al Wine Bar, accedendo al solo secondo set, fino ai 30 anni di età, per i possessori della Bologna Jazz Card, per i possessori di MyFe Card, per i possessori della tessera AccademiKa, per i possessori di un abbonamento annuale Tper, per i possessori di biglietti Italo Treno da/per Ferrara, per i possessori di Jazzit Card e Bologna Jazz Card, per gli alunni e docenti del Dipartimento Jazz del Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara, per gli iscritti ad Unife).

Intero + Tessera Endas: 25 euro
Ridotto + Tessera Endas: 20 euro

NB Non si accettano pagamenti POS

Apertura biglietteria: 19.30
Cena a partire dalle ore 20.00
Primo set: 21.30
Secondo set: 23.00

DIREZIONE ARTISTICA
Francesco Bettini

UFFICIO STAMPA
Eleonora Sole Travagli
e-mail: solejazzclubferrara@gmail.com ; press@jazzclubferrara.com
cell. + 39 339 6116217

Il gran finale di Cento carnevale d’Europa ospita Matera capitale europea della cultura 2019

Da ufficio stampa carnevale di Cento

L’Amministrazione Comunale di Matera città Capitale Europea della Cultura per l’anno 2019 in persona del Dott. Nicola Trombetta Vice Sindaco del Comune di Matera, sarà ufficialmente presente alla giornata clou dell’edizione 2018 del Cento Carnevale d’Europa.
Il Comune di Cento, Ente e Territorio e Manservisi Eventi S.r.l.s, avuto riguardo anche alle recenti novità legislative che hanno inserito il Carnevale nel novero del patrimonio culturale italiano hanno ritenuto quanto più opportuno la presenza dell’Amministrazione Comunale della città di Matera in quanto Capitale Europea della Cultura 2019 alla sfilata finale dell’edizione 2018 del Carnevale di Cento.
Durante la giornata di domenica 25 febbraio 2018, verrà proclamato il vincitore dell’edizione che il prossimo anno avrà l’onore di sfilare quale unico Carro non brasiliano al Sambodromo di Rio De Janeiro. Infatti già da diversi anni il Carnevale di Cento è l’unico al mondo gemellato con quello di Rio de Janeiro.
L’Amministrazione Comunale di Matera ha pertanto risposto con entusiasmo all’invito ricevuto, unitamente alla Associazione Maria SS. della Bruna, organizzatrice dei festeggiamenti per la festa patronale di Matera in onore di Maria SS. della Bruna che si tengono il 2 luglio di ogni anno.
Non è un caso la partecipazione della Associazione Maria SS. della Bruna della città di Matera, in quanto ulteriore elemento di legame tra le due città, è l’arte cartapestaia, a Matera impiegata per il Carro Trionfale di Maria SS. della Bruna elaborato dai maestri cartapestai, mentre a Cento utilizzata per l’elaborazione dei Carri allegorici ad opera delle Associazioni Carnevalesche.
Trait d’union tra le due città è stata Elena Marotta, scrittrice ed editrice che opera sotto il marchio Virginia Edizioni materana di origine ed emiliana di adozione. Peraltro nel pomeriggio di sabato 24 febbraio 2018 alle ore 18.00, tra le numerose attività collaterali al Carnevale, verrà presentato l’ultimo libro della scrittrice dal titolo Sette Verità (edizioni Montag), che contiene un racconto ambientato al Carnevale di Cento. Alla presentazione interverranno oltre al Dott. Nicola Trombetta Vice Sindaco del Comune di Matera, Simone Maccaferri Vice Sindaco del Comune di Cento, Ivano Manservisi, inossidabile e vulcanico Patron del Cento Carnevale d’Europa, Riccardo Manservisi direttore artistico del Cento Carnevale d’Europa.
Gli ospiti materani avranno anche occasione di poter visitare gli hangar dei carri allegorici e di conoscere le Associazioni Carnevalesche nonché di poter vedere, anche dietro le quinte, la complessa organizzazione che un evento come il Carnevale di Cento comporta.
Grande soddisfazione espressa anche dall’Amministrazione Comunale di Cento, padrone di casa, per la partecipazione ufficiale della città Capitale Europea della Cultura 2019 in una delle manifestazioni più importanti non solo per la città di Cento, ma per l’intero territorio.

Aperte iscrzioni ai laboratori gratuiti delle emozioni immagine di sé e obiettivi nelle esperienze difficili

Da ufficio stampa agire sociale

Ferrara – Sono aperte le iscrizioni ai laboratori sulle emozioni, immagine di sé, obiettivi nelle esperienze difficili organizzati dall’Associazione Non Più Soli, impegnata da molti anni nella diffusione della cultura della salute mentale, con un duplice calendario di appuntamenti in programma tra marzo e ottobre a Ferrara e a Copparo.
Il percorso si articola in sette appuntamenti che si terranno a Ferrara presso la Casa del Volontariato in via Ravenna 52, dalle 16 alle 18, giovedì 22 marzo, 5 e 19 aprile, 24 e 31 maggio, 18 e 25 ottobre e a Copparo presso Palazzo Zardi in via Garibaldi 104, dalle 15.30 alle 17.30, sabato 10 e 17 marzo, 14 aprile, 12 e 19 maggio, 6 e 13 ottobre. I laboratori sono a partecipazione gratuita ma è necessario iscriversi on line su www.univol.it/corsi/emozioni-immagine-obiettivi-nelle-esperienze-difficili/ oppure contattare il CSV al 0532.205688 – segreteria@agiresociale.it.

I laboratori si rivolgono a tutti i cittadini, in particolare a chi si impegna nella facilitazione di gruppi di auto aiuto e nel volontariato, con l’obiettivo di approfondire i meccanismi del pensiero e comprendere insieme al gruppo come funzionano i comportamenti legati alle emozioni per fare esperienza di ascolto partecipe, mettendosi in gioco per migliorare la consapevolezza di sé e delle proprie relazioni con gli altri. Sarà condivisa una mappa di parole chiave che aprono e chiudono le nostre relazioni con gli altri, fino alla “ricostruzione” di un vocabolario del pensiero, alla scoperta di un linguaggio più chiaro a partire dai nostri vissuti quotidiani.

Il docente del percorso formativo, in collaborazione con L’Università del Volontariato di Ferrara, Agire Sociale e la Rete locale delle realtà di auto mutuo aiuto, sarà Giovanni Ruviero, medico psichiatra, che faciliterà il confronto tra i partecipanti su diversi obiettivi come imparare il linguaggio del pensiero per aprire percorsi e soluzioni, il punto di vista per creare interpretazioni uniche o molteplici, imparare le parole chiave per raccontarsi nella sofferenza, aiutare a scoprire percorsi nuovi attraverso i punti di forza e debolezza, infine valutare insieme i risultati nei sette laboratori per proporre cambiamenti nell’edizione 2019. Gli interessati possono richiedere ulteriori informazioni allo 0532.754822 – g.ruviero@libero.it

Incontro con Michela Marzano

Da ufficio stampa Liceo Ariosto Ferrara

Il liceo L. Ariosto, nell’ambito del progetto Galeotto fu il libro con la collaborazione dei licei G. Carducci, D. Dossi e A. Roiti, accoglierà la filosofa e scrittrice Michela Marzano in un incontro che si svolgerà sabato 24 febbraio, a partire dalle ore 11:00, presso il teatro Boldini. L’incontro riguarderà alcune delle sue opere a partire dal romanzo, L’amore che mi resta (Einaudi, 2017), a cui hanno fatto seguito i due saggi Sii bella e stai zitta (Mondadori, 2010) e Volevo essere una farfalla (Mondadori, 2013).
Laureatasi in filosofia e conseguito il Dottorato alla Scuola Normale Superiore di Pisa e all’Università degli Studi di Roma, Michela Marzano ottiene la cattedra universitaria alla Sorbona di Parigi dove oggi vive, coltivando la passione per la scrittura e la saggistica. Contemporaneamente partecipa alla vita politica italiana nella costante difesa dei diritti e delle libertà individuali.

Aperitivo noir

Da Ufficio Comunicazione Comune di Copparo

Secondo Aperitivo con l’Autore, a Copparo, sabato 24 febbraio, alle 17.30 presso l’Atrio Comunale: Patrick Fogli, autore del nuovo libro “A chi appartiene la notte” (Baldini Castoldi), dialogherà con Paolo Panzacchi.
A tre anni di distanza dal suo ultimo lavoro, Patrick Fogli ripaga l’attesa con un romanzo avvincente in cui si riscontrano elementi del thriller, del noir, dell’horror.
Ambientato nelle zone dell’Appennino emiliano ha come protagonista Irene, giornalista d’assalto che si trova ad indagare su un suicidio sospetto e, di conseguenza, incappa in molte altre cose celate da tempo. Sfugge alle etichette la sua scrittura particolare e ricercata, che impernia i contenuti sulla verità e le apparenze.
Già ospite al Festivaletteratura di Mantova, finalista al Premio Scerbanenco al Noir in Festival di Courmayeur, è considerato dalla critica uno degli scrittori più interessanti e originali della narrativa italiana di oggi.
Come sempre, al termine dell’incontro, aperitivo per tutti. L’ingresso è libero.

Tutti i dettagli della XXV edizione del Salone Internazionale del Restauro, dei Musei e delle Imprese Culturali a Ferrara Fiere dal 21 al 23 marzo 2018

Da ufficio stampa CULTURALIA

Quest’anno nell’ambito del Salone Internazionale del Restauro, dei Musei e delle Imprese Culturali (che si svolgerà dal 21 al 23 marzo 2018 nella storica sede di Ferrara, con il patrocinio del MiBACT – Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo) prenderanno vita numerose iniziative che coinvolgono diverse realtà a livello nazionale e internazionale.

Alcuni dei focus accattivanti che il Salone propone sono: l’imperdibile presenza del celebre Opificio delle Pietre Dure di Firenze; il rinomato Premio Internazionale DOMUS Fassa Bortolo; le presentazioni dell’IBC (Istituto Beni Culturali della Regione Emilia Romagna) e della Regione Emilia Romagna che illustreranno i restauri d’eccellenza sul territorio Emiliano; una mostra inedita sui Borghi Medioevali; il coinvolgimento delle Accademie di Belle Arti di tutto lo Stivale; la mostra fotografica Summer Camp sulle colonie marine abbandonate della costa adriatica; la presenza della Cineteca di Bologna; il progetto di SMA (Sistema Museale di Ateneo) di Bologna che quest’anno si occupa dalla Camera Obscura di Adams, un oggetto databile fra la fine del XVIII secolo e gli inizi del XIX; la partecipazione dei due clust-ER regionali ICC (Industrie culturali e creative) e EC (Edilizia e Costruzioni) che metteranno insieme le loro esperienze nel campo dei beni culturali; la conferenza di Letizia Caselli, Giulia Benati, Maria Pia Ricciardi e Daniela Di Martino sulla restaurazione della Croce di Chiaravalle.

OPIFICIO DELLE PIETRE DURE DI FIRENZE: CONSERVAZIONE, RESTAURO E CONOSCENZA. DA LEONARDO A FELLINI

L’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, nell’ambito del Salone Internazionale del Restauro si occuperà di tracciare un percorso sul restauro d’eccellenza partendo da un’imponente opera di Leonardo Da Vinci, l’Adorazione dei Magi (XV secolo, con quest’opera Da Vinci riuscì a rivoluzionare il tema tradizionale sia nell’iconografia che nell’impostazione compositiva), passando per il San Girolamo di Donatello (1454-1455 circa, un esemplare tipico dello scultore che si caratterizza anche per la ricerca di un effetto naturalistico ed espressivo nel volto, esaltando l’ideale mistico della vita ascetica), fino ad arrivare ai disegni e bozzetti cinematografici del celebre regista Federico Fellini.

PREMIO INTERNAZIONALE DOMUS FASSA BORTOLO

Il Premio DOMUS Fassa Bortolo, Restauro e Conservazione, rappresenta un importante momento di confronto tra le eccellenze internazionali nel campo del restauro, della riqualificazione e del recupero architettonico e paesaggistico. Quest’anno, per la prima volta nella sua storia, il panorama dei progetti che hanno preso parte alle selezioni si è esteso a tutti i continenti arrivando a ospitare ben 105 contributi provenienti oltre che dall’Italia (circa il 40 %) da diversi paesi europei ed extraeuropei, tra i più lontani Cina, Giappone, Singapore, India, Brasile. USA e Australia. La cerimonia di premiazione dei progetti vincitori si terrà il 21 marzo alle ore 18:00 in occasione della giornata di apertura del Salone del Restauro.

La Medaglia d’Oro è stata consegnata allo studio di architettura Toni Gironès (Spagna) per la Trasformazione delle rovine romane di Can Tacò in area naturale a Barcellona.

L’intervento presenta più di un motivo di interesse sia per la proposta di nuova sistemazione fruitiva degli scavi archeologici, sia per il suo alto valore ambientale. Con un progetto assolutamente innovativo, favorito dalle particolari condizioni orografiche, viene proposto un livellamento del piano di calpestio, articolato in due quote, che conduce ad un riempimento parziale degli interni dei vani delineati dalla giacitura delle murature rinvenute in scavi precedenti.

Ne risulta un insieme architettonico perfettamente amalgamato con il paesaggio circostante, rispettoso delle testimonianze archeologiche, la cui fruizione ne risulta avvantaggiata, ma, al tempo stesso, autonomo sul piano figurativo: una creatività messa al servizio delle preesistenze.

ISTITUTO BENI CULTURALI EMILIA ROMAGNA (IBC)

Anche l’Istituto Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna parteciperà a questa edizione del Salone del Restauro di Ferrara con alcuni eventi di rilevante importanza come il convegno “Conservare il patrimonio culturale: modi, esperienze, progetti”, nel quale saranno raccontate le esperienze dei restauri messe in campo dall’Istituto negli ultimi decenni. Un focus importante sarà dedicato ad alcune realtà del restauro con l’incontro, in collaborazione con l’ICOM Italia, sul tema “Iperconnected museums”, in preparazione della giornata internazionale dei musei, destinato agli operatori e ai responsabili di museo.

All’interno del percorso espositivo del Salone si potrà inoltre trovare uno stand dell’IBC, condiviso con ASTER e RER, all’interno del quale sarà esposta la mostra di immagini dal titolo “REstauri in REgione”, che illustrerà una selezione di restauri eccellenti realizzati dall’Istituto dagli anni Novanta a oggi nelle istituzioni culturali (musei e biblioteche) del territorio.

ACCADEMIE DI BELLE ARTI D’ITALIA – SCUOLE DI RESTAURO

Quest’anno il Salone ospiterà numerose Scuole di Restauro delle Accademie di Belle Arti provenienti da tutta Italia: “Una rete da nord a sud, da est a ovest che promuove e diffonde la cultura della conservazione e del restauro formando gli addetti ai lavori del futuro e che incide fortemente a favore della salvaguardia del patrimonio con i tanti cantieri di Restauro su Beni Culturali in pericolo” – cit. Giovanna Cassese.

Le scuole presenti saranno le Accademie di Belle Arti di Napoli, Bologna, Brera, L’Aquila, Verona, Como, Brescia, Sassari e Palermo.

L’importante contributo dei giovani restauratori di domani, porterà una ventata di freschezza e innovazione all’interno del Salone del Restauro, aiutando i ragazzi che parteciperanno ad approcciarsi alle realtà con cui si confronteranno nel mondo lavorativo del restauro.

SUMMER CAMP
A innovare ulteriormente gli ambienti del Salone sarà la mostra fotografica dal titolo “Summer Camp”. L’esposizione è composta da una selezione di oltre 20 scatti dell’Architetto Alessandro Costa che raccontano cos’è rimasto ad oggi delle colonie marine della riviera adriatica: un enorme patrimonio architettonico (tra questi ci sono alcuni bellissimi esempi di architettura razionalista italiana), in attesa da anni di una concreta politica di trasformazione e riutilizzo. Edifici che hanno fatto la storia dell’architettura del Novecento ma che, al momento, si configurano esclusivamente come un costo per il territorio, sia a livello economico-sociale che di immagine per le città.

CINETECA DI BOLOGNA

Grande novità al Salone del Restauro sarà la prestigiosa presenza della Cineteca di Bologna, fondazione riconosciuta e affermata a livello mondiale, e del suo laboratorio di restauro cinematografico L’Immagine Ritrovata. Punto di riferimento a livello internazionale, L’Immagine Ritrovata ha oggi due nuove sedi, che si aggiungono a quella bolognese: L’Image Retrouvée a Parigi e L’Immagine Ritrovata Asia a Hong Kong. Il lavoro de L’Immagine Ritrovata abbraccia l’intera storia del cinema (qui sono stati restaurati i primi film della storia, quelli dei fratelli Lumière) e i cinque continenti: è infatti grazie al grande impegno sul piano internazionale che si sta sviluppando nel mondo una cultura della conservazione e del restauro del patrimonio cinematografico, in cui la Cineteca di Bologna e L’Immagine Ritrovata hanno fatto, ormai da oltre 20 anni, da apripista.

Nei giorni del Salone, la cineteca proporrà tre attività:

– Uno stand dove si potrà vedere dal vivo il laboratorio di restauro.

– Un convegno nel quale si tratteranno gli argomenti del restauro inerenti al mondo cinematografico.

– La proiezione di classici restaurati nelle sale cittadine.

PROGETTO “CAMERA OSCURA ADAMS” DEL SISTEMA MUSEALE DI ATENEO DI BOLOGNA (SMA)

La presenza del Sistema Museale dell’Ateneo di Bologna al Salone del Restauro di Ferrara, nel 2018, si caratterizza, ancora una volta, per l’attenzione ai beni culturali scientifici e alla loro replica in funzione della didattica nelle scuole. Quest’anno la novità è costituita dalla camera di Adams, un oggetto databile fra la fine del XVIII secolo e gli inizi del XIX e conservato al Museo di Palazzo Poggi a Bologna.

Apparentemente di semplicissima costruzione, la camera oscura è stata uno strumento determinante nel lungo processo di elaborazione della moderna conoscenza fisica sulla formazione delle immagini. Sullo sfondo di un’analogia fra foro e pupilla, schermo e retina, poi estesa a lente e cristallino, lo strumento ha fornito un primitivo “modello” dell’occhio umano a una serie di studiosi come Alhazen, Leonardo da Vinci e Johannes Kepler. Durante il XVII secolo, mentre il cannocchiale e il prisma diventavano gli “oggetti simbolo” delle ricerche di Galileo Galilei e Isaac Newton, e spostavano l’attenzione verso la comprensione astronomica del Cosmo e la natura stessa del fenomeno luminoso, la camera oscura entra in una seconda stagione e diviene strumento di intrattenimento o di supporto tecnico per la produzione artistica. Tale cambio di ambiente è segnato da un adattamento fisico dello strumento nel quale, al fine di aumentare la qualità dell’immagine formata e diminuire gli effetti di diffrazione, al minuscolo foro sostituiva una lente attraversata da un fascio luminoso convogliato da uno specchio. È a tale “seconda vita” che appartiene la camera oscura firmata “Adams”, famiglia di costruttori di strumenti londinesi e fornitori di Sua Maestà.

ICC (INDUSTRIE CULTURALI E CREATIVE) E EC (EDILIZIA E COSTRUZIONI) PER IL SALONE DEL RESTAURO

L’unione dei due clust-ER regionali ICC (Industrie culturali e creative) e EC (Edilizia e Costruzioni) all’interno del Salone è stata concepita con lo scopo di coniugare le loro conoscenze nel campo dei beni culturali. La proposta dei due clust-ER è di sviluppare degli incontri one to one e delle tavole tematiche con gli operatori del settore per individuare le prospettive di sviluppo delle industrie culturali e creative e le interconnessioni con il mondo del restauro, dei beni culturali, dell’edilizia, dei musei.

Le iniziative saranno ospitate nell’area Aster (Padiglione 5) all’interno dello spazio espositivo della Regione Emilia Romagna. I clust-ER sono nati per integrare i laboratori di ricerca e i centri per l’innovazione della Rete Alta Tecnologia con il sistema delle imprese e con quello dell’alta formazione per sviluppare nuovi progetti a elevato impatto regionale.

CONVEGNO SUL RESTAURO DELLA CROCE DI CHIARAVALLE:

NEUTRONI, ELETTRONI E FOTONI PER “GUARDARE DENTRO” LA CROCE DI CHIARAVALLE. UN ESEMPIO DI MULTIDISCIPLINARIETÀ MESSA IN PRATICA

La croce di Chiaravalle, conservata nel museo del Duomo di Milano, è tra i capolavori che di recente ha riscoperto il proprio splendore grazie a “Restituzioni 2016”, il programma del Progetto Cultura di Intesa San Paolo.

Può lo studio su un manufatto come la croce di Chiaravalle diventare un “modello esportabile” per studiare un’opera complessa all’atto delicato del restauro?

Dopo l’accurato restauro, il percorso di valorizzazione è proseguito con un’attività di studio multidisciplinare del prezioso cimelio medievale, di manifattura veneziana, rimasto per secoli un vero e proprio enigma per la ricchezza e la complessità di tecniche e di culture che rendevano difficile una datazione univoca del pezzo.

I risultati dello studio che hanno riservato diverse sorprese, aprendo nuovi orizzonti di ricerca e d’interpretazione dell’antico manufatto orafo, intendono essere discussi con un pubblico più vasto di esperti, storici dell’arte, soprintendenti, conservatori, scienziati, studenti, all’interno quindi di una globalità dei saperi umanistici e tecnico-scientifici non autoreferenziale ma condivisa: un cantiere possibile delle conoscenze e delle pratiche.

Tutto questo sarà presentato all’interno del Salone nella giornata del 22 marzo con l’incontro “Neutroni, elettroni e fotoni per guardare dentro la croce di Chiaravalle. Un esempio di multidisciplinarietà messa in pratica” dalle ore 14.00 alle 18.00 presso la Sala Diamanti (Padiglione 6). A introdurre l’incontro sarà Letizia Caselli, responsabile scientifico del progetto internazionale “La città dei musei. Le città della ricerca”; ad accompagnarla ci saranno Giulia Benati, direttore e conservatore delle raccolte della Fabbrica del Duomo di Milano, Maria Pia Riccardi, professoressa del Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente dell’Università degli Studi di Pavia e Daniela Di Martino, ricercatrice del Dipartimento di Fisica dell’Università Milano Bicocca.

INFORMAZIONI UTILI

– 21-23 marzo 2018, dalle 9.30 alle 18

– Ingresso con registrazione obbligatoria

– Quartiere Fieristico di Ferrara (Via della Fiera, 11)

www.ferrarafiere.it

Sarà previsto un servizio di navetta gratuito dalla stazione alla fiera.

Il programma completo della manifestazione e l’elenco espositori saranno disponibili sul sito www.salonedelrestauro.com a partire dal mese di febbraio.

Carlo & Giorgio al De Micheli

Da Ufficio Comunicazione Comune di Copparo

Nell’ambito della rassegna Collaborazioni, il Teatro Comunale De Micheli ospita nella serata di venerdì 23 febbraio, ore 21, Carlo & Giorgio nello spettacolo “I migliori danni della nostra vita”.
I due comici si esibiscono in uno show dedicato alla tecnologia, spettacolo per ridere ma anche per pensare, con la regia degli stessi Carlo D’Alpaos e Giorgio Pustetto, scenografia e luci di Paolo Lunetta.
Cosa sarebbe la nostra vita senza tutti quegli strumenti tecnologici che compaiono, nuovi, ogni giorno e che diventano immediatamente “indispensabili“?
Come potevamo sopravvivere prima, senza tutti i vantaggi di comandare la vita con un click? Non è entusiasmante imparare ad usare oggetti, dispositivi, linguaggi che si rinnovano continuamente? E non è forse un segreto per mantenersi giovani doversi rinnovare sempre, prima di essere sorpassati dalle ultimissime prossime novità?
A queste domande rispondono noi Carlo & Giorgio, uomini del Ventesimo secolo prestati al Ventunesimo…

Per informazioni e biglietteria 0532 864580.

In memoria di Letizia Gianformaggio. Da Feltrinelli la presentazione della raccolta di poesie della figlia

Da ufficio stampa Ripartizione Marketing e Comunicazione Unife

Venerdì 23 febbraio, alle ore 17, presso la Libreria Feltrinelli di Ferrara, via Garibaldi 28, si terrà la presentazione della raccolta di poesie di Lorenza Bastida “I Quaderni del vino” (Arcipelago Itaca, 2017), dedicata alla memoria della madre, Letizia Gianformaggio.
L’incontro rientra nel calendario delle iniziative promosse dal Circolo Bruno Dussot, diretto dal Prof. Alessandro Somma dell’Università di Ferrara,
Alla presentazione, coordinata da Orsetta Giolo (Università di Ferrara), parteciperanno l’autore, il critico letterario Roberto Corsi, l’editore Danilo Mandolini e l’attrice Roberta Pazi (Ferrara OFF), che leggerà alcune poesie di Lorenzo Bastida contenute nel volume.
L’incontro è un’occasione per ricordare la figura di Letizia Gianformaggio, docente di Filosofia del diritto presso l’Ateneo ferrarese e intellettuale raffinata, scomparsa prematuramente 15 anni fa.

L’ingresso è libero e aperto al pubblico.

Al centro commerciale “Il Castello” un banchetto per gli esami sul diabete

Da organizzatori

Sabato 24 febbraio, in occasione del Rotary Day 2018, il Rotary Club Ferrara congiuntamente al Rotary Club Ferrara Est, in collaborazione con alcune volontarie della Croce Rossa Italiana, saranno presenti con uno stand presso la galleria del Centro Commerciale “Il Castello” per offrire un reale servizio alla cittadinanza rispetto alla prevenzione e alla diagnosi precoce del diabete.
Durante tutta la giornata, dalle 10.00 alle 18.00, sarà possibile compilare un questionario per l’individuazione precoce del diabete e, per chi volesse, ci sarà la possibilità di effettuare gratuitamente il test per la misurazione della glicemia.

Seicento anni di Inquisizione a Ferrara

Erano anni difficili quelli che abbiamo lasciato alle nostre spalle appena un secolo e mezzo fa. Ci è voluta l’annessione della città al Regno d’Italia per porre fine al feroce tribunale della Santa Inquisizione, attivo a Ferrara almeno dal 1265. Fu abolito e ripristinato varie volte, nei suoi periodi migliori il potere che aveva nello Stato estense si estendeva anche a Modena e Reggio Emilia, e non erano rari i casi di confessioni estorte con la tortura senza prove di accusa.

La Biblioteca Ariostea, tra le centinaia di migliaia di opere che custodisce, ci offre al proposito un documento interessante, il ‘Libro dei giustiziati’, una vera e propria raccolta di verbali stilati dagli inquisitori. 853 condanne a morte in pieno Rinascimento, tra il governo di Niccolò III e quello di Alfonso II, non solo per eresia o crimini contra Dei, ma anche per reati legati alla sfera civile, come furti e omicidi. E quanto a eresie o culti proibiti, c’è da dire che Ferrara non si lasciava mancare niente, tra Templari, catari ed ebrei!
Il ‘Libro dei giustiziati’ ci riserva però anche un’altra sorpresa: tra tutti i nomi riportati, solamente ventidue sono femminili, contribuendo a sfatare il mito della caccia alle streghe. L’Inquisizione, nella sua storia ferrarese, si è spesso rivelata magnanima con le donne e non si fa fatica a trovare casi di ragazze liberate dopo che avevano abiurato.
Che si trattasse di donne o uomini, tutti i processi si tenevano tuttavia in un luogo ben definito, una chiesa naturalmente, ancora oggi in piedi nonostante sia stato l’edificio religioso più devastato dal sisma del 2012 nella nostra città. Una vela del campanile di San Domenico, infatti, a causa del terremoto si è staccata, sfondando il tetto e finendo all’interno della costruzione. Le esecuzioni, invece, avvenivano nella piazza di fronte alla facciata, ben visibili dalla popolazione.

L’edificio, un tempo appartenente a un intero complesso domenicano, venne eretto nel 1726 al posto di una chiesa più antica, orientata, come spesso accadeva in passato, sull’asse Ovest-Est: si entrava con l’oscurità di Ponente per avvicinarsi alla luce dell’altare rivolto a Levante. La costruzione attuale ha l’orientamento opposto, ma della vecchia chiesa, risalente al XIII secolo, rimangono il campanile e la cappella Canani, ovvero la primitiva struttura absidale. All’interno, la chiesa ci accoglie con varie meraviglie: si passa dai dipinti di importanti artisti ferraresi, quali lo Scarsellino o Carlo Bononi, al magnifico coro ligneo del 1384, uno dei più antichi della regione, fino ad arrivare al pavimento quasi interamente ricoperto di lapidi sepolcrali antiche.
Noi oggi guardiamo tutto questo con gli occhi dello stupore e del fascino, ma se ci immaginiamo la reale funzione di ciò che resta, l’atmosfera cambia drasticamente. Una vicenda, in particolare, attirerebbe l’attenzione di chiunque: è quella del mago Benato. Accusato di utilizzare la propria magia contro il marchese Leonello d’Este, venne condannato a morte e bruciato sul rogo. Consumatosi il fuoco, però, un terribile terremoto si abbatté sulla città e qualcuno pensò a Lucifero o alle forze degli inferi.
Ma non è questa l’unica storia a nascondere del macabro. Il 1744 è l’anno in cui a Mantova vide la luce un futuro fisico e ingegnere, Bartolomeo Chiozzi, giunto presto a Ferrara, dove prese casa in un grande e curato palazzo. Un giorno, rovistando in cantina, trovò un libro di formule magiche per invocare il demonio. E a questo punto le fonti si dividono: da un lato, sembrerebbe che Chiozzi avesse un fedele servitore di nome Magrino; dall’altro, pare che Magrino fosse addirittura il nome del diavolo che si materializzò dopo le invocazioni dello studioso. Dopo aver venduto l’anima al demonio, comunque, ed essersene pentito, mago Chiozzino, come iniziava a chiamarlo la gente, si recò alla chiesa di San Domenico per purificarsi, contro la volontà di Magrino, servo o diavolo che fosse, che per la rabbia assunse forma caprina e diede una zampata sulla porta.
E ancora oggi, nell’attesa di poterci entrare, fermiamoci davanti all’entrata laterale. L’impronta del diavolo è il ricordo di esseri umani torturati e uccisi da altri esseri umani, un monito austero e tangibile per il futuro.