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Giorno: 29 Marzo 2018

Ciclo di conferenze dedicato alla mostra “Stati d’animo. Arte e psiche tra Previati e Boccioni”

Da organizzatori

Palazzo dei Diamanti presenta una nuova proposta culturale invitando autorevoli nomi del mondo scientifico, musicale e letterario a parlare di stati d’animo, in occasione della mostra omonima aperta fino al 10 giugno.

Gli stati d’animo della fin de siècle sono al centro di un ciclo di conferenze che approfondiscono, da punti di vista differenti, l’interesse che al passaggio tra Ottocento e Novecento spinge scienziati, letterati e musicisti ad esplorare i labirinti del cuore, in sintonia con il percorso degli artisti.

Prosegue il viaggio nell’immaginario degli anni inquieti ed esaltanti, parallelamente alla mostra Stati d’animo. Arte e psiche tra Previati e Boccioni, con tre focus nel mese di aprile che si addentreranno nelle relazioni tra scienza e arte, per voce del neuroscienziato cognitivo Vittorio Gallese, tra gli scopritori dei neuroni specchio e delle basi fisiologiche dell’empatia, per poi immergersi nella musica degli stati d’animo, con la conferenza-concerto di Giovanni Bietti compositore e divulgatore musicale, celebre autore della trasmissione radiofonica di Rai Radio 3 “Lezioni di musica”, e infine gettare uno sguardo alla letteratura del profondo con l’intervento di Marco Bazzocchi, uno dei massimi esperti in ambito italiano tra Otto e Novecento nelle sue connessioni con i fenomeni artistici

Giovedì 5 aprile, ore 17.00
Sala Estense
Empatia ed esperienza estetica. Una prospettiva neuro scientifica
Vittorio Gallese

Negli ultimi decenni le neuroscienze hanno manifestato un crescente interesse nei confronti dell’arte e dell’estetica. La ricerca in quest’ambito è volta a studiare il sistema cervello-corpo per comprendere in cosa consista l’esperienza estetica degli oggetti che oggi denominiamo ‘artistici’. La nozione di ‘estetica’ è declinata secondo la sua originale etimologia: aisthesis, cioè percezione del mondo attraverso il corpo. I risultati delle ricerche suggeriscono che il nostro rapporto empatico con le immagini ha una forte base corporea, perché il corpo ne è lo strumento principale di ricezione. Queste recenti acquisizioni consentono di affrontare i temi dell’arte e dell’estetica da una prospettiva nuova che indaga insieme le risposte del cervello e del corpo, mettendo in luce le componenti ‘invisibili’ indotte dal visibile.

Vittorio Gallese è Professore Ordinario di Psicobiologia presso il Dip. di Medicina e Chirurgia, Unità di Neuroscienze, dell’Università di Parma, Professor in Experimental Aesthetics all’Institute of Philosophy della School of Advanced Study della University of London, Adjunct Senior Research Scholar al Dept. of Art History and Archeology, Columbia University, New York, USA e Einstein Fellow alla School of Mind & Brain della Humboldt University di Berlino. È coordinatore del Dottorato di Ricerca in Neuroscienze e Direttore della Scuola Dottorale di Medicina e Chirurgia dell’Università di Parma. Neuroscienziato, tra i suoi contributi principali vi è la scoperta assieme ai colleghi di Parma dei neuroni specchio, e l’elaborazione di un modello neuroscientifico dell’intersoggettività, la Teoria della Simulazione Incarnata. La sua produzione scientifica è attestata da oltre 230 pubblicazioni internazionali, dalla pubblicazione di due libri in qualità di autore e di tre libri in qualità di curatore. Ha vinto il Premio Grawemeyer per la Psicologia per l’anno 2007, ha ricevuto la Laurea Honoris Causa dall’Università Cattolica di Lovanio, Belgio nel 2010, l’Arnold Pfeffer Prize for Neuropsychoanalysis a New York nel 2010 e il Premio Musatti della Societa Italiana di Psicoanalisi nel 2014.

Giovedì 12 aprile, ore 17.00
Sala Estense
Musica degli affetti, musica dei sentimenti, musica degli stati d’animo
Giovanni Bietti

Una delle caratteristiche più forti e specifiche della musica occidentale, a partire almeno dal secondo Cinquecento, è sempre stata considerata la capacità di penetrare e rivelare le emozioni, le sensazioni, l’interiorità, di rendere eloquente ed espressivo ciò che con le parole non si riesce a dire, «dar voce al silenzio», come scrive Wagner. Ma l’esplorazione della sfera intima prende, nel corso dei secoli, nomi differenti: nell’epoca barocca si parla di “affetti”, alla fine del Settecento e per gran parte dell’Ottocento di «sentimenti», mentre alla fine del secolo si affaccia l’idea dello “stato d’animo”, spesso mutevole, irrequieto e in continua trasformazione. E a queste diverse definizioni corrispondono, naturalmente, poetiche e tecniche musicali profondamente differenti tra loro.
La conferenza, condotta anche con un gran numero di esempi al pianoforte, prenderà in esame questi aspetti del linguaggio musicale, seguendo le loro trasformazioni attraverso le epoche.

Giovanni Bietti è compositore, pianista e musicologo ed è considerato uno dei migliori divulgatori musicali italiani. È una delle più note voci radiofoniche delle “Lezioni di musica” (seguitissima trasmissione settimanale di Rai-RadioTre), e ha pubblicato libri dedicati a Mozart (Laterza, 2015), a Beethoven (Laterza, 2013) e al Sinfonismo Viennese (Edizioni Estemporanee, 2012). Il suo ultimo libro, Lo spartito del mondo (Laterza, 2018), è dedicato alla multiculturalità, alla capacità della musica di far dialogare tra loro culture diverse: un argomento molto attuale, e non solo in ambito artistico.
Tiene regolarmente Lezioni-Concerto, direttamente al pianoforte, presso molti dei più prestigiosi Enti italiani: Teatro alla Scala, Teatro La Fenice, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Teatro dell’Opera di Roma, Teatro Regio di Torino, Teatro Petruzzelli di Bari, Teatro Massimo di Palermo, Teatro Bellini di Catania, Festival Mito-Settembre Musica di Torino e Milano, Bologna Festival, Teatro Lirico di Cagliari, Ravello Festival, Teatro Regio di Parma, Sferisterio di Macerata, Teatro delle Muse di Ancona, Teatro Valli di Reggio Emilia, Festivaletteratura e Orchestra da Camera di Mantova, Orchestra Sinfonica Siciliana.

Lunedì 16 aprile, ore 17.00
Sala Estense
Arte, letteratura e indagine nel profondo alle soglie della modernità
Marco Bazzocchi

Mito, sogno e malinconia. Il mito, come ripresa di una unità dell’uomo con il cosmo, la malinconia, come nuova condizione della modernità che si espande dall’interiorità femminile a quella maschile, il sogno, come condizione specifica della nuova analisi psichica di primo Novecento.
Il percorso partirà da Malombra di Fogazzaro e da Fosca di Tarchetti per arrivare al Fuoco di d’Annunzio, con riferimenti anche alla cultura francese, in particolare a Proust.

Marco Bazzocchi, critico letterario e saggista, è docente di Letteratura italiana contemporanea e Letteratura del Romanticismo nella Facoltà di Lettere e filosofia dell’Università di Bologna, Presidente del Corso di laurea in lettere e Delegato alle iniziative culturali di Ateneo. È stato visiting professor presso l’Université de Montréal e ha partecipato a un progetto di scambio Italia-Marocco sotto la Direzione del MAE.
Tra le sue pubblicazioni, uscite anche in Francia e in Spagna, si segnalano gli studi sull’opera poetica e letteraria di Giovanni Pascoli, Giacomo Leopardi e Pier Paolo Pasolini. I suoi interessi preponderanti sono volti ad approfondire le interconnessioni tra la letteratura italiana contemporanea, antropologia e arti visive. Da questi interessi sono scaturite mostre e testi critici, dagli interventi sullo scultore Adolfo Wildt a quelli sul Liberty.
È membro rappresentante della Regione Emilia-Romagna dell’Accademia Pascoliana di S. Mauro, socio dell’Accademia dei Filopatridi di Savignano e Direttore scientifico della Casa Rossa di A. Panzini del Comune di Bellaria. Fa parte del comitato direttivo della rivista internazionale “Studi pasoliniani” ed è direttore della “Rivista pascoliana”.

Aldo Moro a quarant’anni dal suo assassinio

Da organizzatori

Il rapimento e l’assassinio per mano delle Brigate rosse, nel 1978, hanno finito per concentrare in quella fine tragica la memoria di Aldo Moro. Nell’intento di riscoprire nella sua interezza questo significativo protagonista della storia italiana, l’incontro intende invece tratteggiarne un profilo biografico completo: l’intellettuale, il giurista, il credente (e dirigente delle associazioni cattoliche), il costituente, il politico, lo statista. Dal 1959 al 1978, Moro fu il principale perno della Dc e del sistema politico italiano, costruendo prudentemente e pazientemente gli esperimenti del centro-sinistra e della «solidarietà nazionale». Per lui erano ambedue strumenti per realizzare nelle condizioni possibili l’obiettivo dello Stato democratico e sociale avanzato indicato nella prima parte della costituzione. Fu anche statista in quanto esercitò con frutto ruoli operativi in cui si cimentò con le possibilità di cambiare concretamente il paese: a lungo presidente del Consiglio, fu poi ministro degli Esteri. La sua esperienza assunse negli ultimi anni un carattere drammatico, non solo per il violento epilogo, ma anche per la crescente difficoltà nel tenere assieme Stato e società, innovazione e tradizione, cambiamento e coesione, in un sistema sociale e politico messo a dura prova dalla transizione degli anni Settanta.

Programma incontri del mese di Aprile 2018
organizzati dall’Istituto Gramsci e dall’Istituto di Storia Contemporanea

GIOVEDÌ 5 APRILE
Biblioteca Ariostea dalle ore 17.00 alle 19. 00
ALDO MORO A QUARANT’ANNI DAL SUO ASSASSINIO
Riflessioni sul suo ruolo di statista e di politico
Conferenza di Guido Formigoni, docente di Storia contemporanea, Università IULM di Milano
Introduce Anna Quarzi
Il rapimento e l’assassinio per mano delle Brigate rosse, nel 1978, hanno finito per concentrare in quella
fine tragica la memoria di Aldo Moro. Nell’intento di riscoprire nella sua interezza questo significativo
protagonista della storia italiana, l’incontro intende invece tratteggiarne un profilo biografico completo:
l’intellettuale, il giurista, il credente (e dirigente delle associazioni cattoliche), il costituente, il politico, lo
statista. Dal 1959 al 1978, Moro fu il principale perno della Dc e del sistema politico italiano, costruendo
prudentemente e pazientemente gli esperimenti del centro-sinistra e della «solidarietà nazionale». Per lui
erano ambedue strumenti per realizzare nelle condizioni possibili l’obiettivo dello Stato democratico e
sociale avanzato indicato nella prima parte della costituzione. Fu anche statista in quanto esercitò con
frutto ruoli operativi in cui si cimentò con le possibilità di cambiare concretamente il paese: a lungo
presidente del Consiglio, fu poi ministro degli Esteri. La sua esperienza assunse negli ultimi anni un
carattere drammatico, non solo per il violento epilogo, ma anche per la crescente difficoltà nel tenere
assieme Stato e società, innovazione e tradizione, cambiamento e coesione, in un sistema sociale e politico
messo a dura prova dalla transizione degli anni Settanta.

VENERDI 6 APRILE
Biblioteca Ariostea dalle ore 17.00 alle 19. 00
Per il ciclo “La società degli individui – Famiglie”
ALLE ORIGINI DELLA FAMIGLIA BORGHESE:
I QUATTRO LIBRI “DE FAMILIA” DI LEON BATTISTA ALBERTI
Conferenza di Marco Bertozzi
Presenta Angela Ghinato
Leon Battista Alberti (1404-1472) scrisse i quattro libri della famiglia tra il 1433 e il 1437 circa. Il testo,
dopo una diffusione manoscritta all’epoca dell’autore, restò inedito e poco conosciuto fino all’Ottocento,
quando uscì in numerose edizioni e ristampe, registrando poi l’interesse di illustri storici e sociologi come
Werner Sombart e Max Weber, all’inizio del Novecento. Si tratta di un dialogo, scritto in volgare, che si
svolge tra alcuni esponenti della ricca famiglia degli Alberti, che da Firenze era stata esiliata. Nel primo
libro si parla dell’educazione dei figli; nel secondo del matrimonio e dell’unità della famiglia; nel terzo
dell’economia e della buona amministrazione della casa; nel quarto delle relazioni di amicizia con altre
famiglie (di pari grado e potere). Questo capolavoro letterario di Leon Battista Alberti rappresenta un
autentico manifesto della civiltà umanistica, un dialogo straordinario che mostra ormai tratti caratteristici
della nostra Modernità.

LUNEDÌ 9 APRILE
Biblioteca Ariostea dalle ore 17.00 alle 19. 00
Per il ciclo “I colori della Conoscenza”
“VEDERE L’INVISIBILE: LA POESIA DI RAINER MARIA RILKE”.
Ne parla Giuliano Sansonetti Docente Unife
Introduce Daniela Cappagli Insegnante
Marina Cvetaeva ebbe a definire la poesia di Rainer Maria Rilke “una topografia dell’anima”,
dunque – per stare al nostro titolo – una topografia dell’Invisibile per eccellenza. Il nostro tentativo
sarà perciò di leggere l’itinerario poetico di Rilke dal Libro d’ore alle Elegie duinesi, per citare le
sue opere più celebri, come un progressivo, tenace addentrarsi nell’invisibile per mostrarlo. Ci
sembra infatti che mai come per Rilke valgano le parole di Manzoni che Franco Fortini amava
citare a proposito della poesia: «Un vero veduto dalla mente per sempre o, per parlare con più
precisione, irrevocabilmente»

MARTEDI 10 APRILE e MARTEDI 17 APRILE
Per il ciclo “I colori della Conoscenza”
LABORATORI DIDATTICI
Istituto di Storia Contemporanea, Vc. Santo Spirito 11, Ferrara ore 17.00-19.00
PRIMO LEVI, I SOMMERSI E I SALVATI
Il contesto storico-culturale. I temi e i contenuti. La lingua.
Due incontri di due ore condotti dal direttore dell’Istituto Gramsci Fiorenzo Baratelli,
con la partecipazione della docente Daniela Cappagli
(è richiesta l’iscrizione)

VENERDI 20 APRILE
Biblioteca Ariostea dalle ore 17.00 alle 19. 00
Per il ciclo “La società degli individui – Famiglie”
LA FAMIGLIA NELLA COSTITUZIONE ITALIANA E LE RIFORME DEGLI ANNI ‘70
Conferenza di Manuela Paltrinieri e Paolo Veronesi
Coordina Roberto Cassoli
Quale significato va attribuito alle norme che la Costituzione italiana dedica alla famiglia? Quali scenari
intesero prefigurare i Costituenti? In questa prospettiva vanno inquadrate le “grandi riforme” legislative degli
anni ’70: esse hanno infatti rappresentato un vero e proprio cambio di scena e avviato un percorso che non si è
ancora esaurito.

La newsletter del 29 marzo 2018

Da Ufficio Stampa del Comune di Ferrara

 

MUSEI CIVICI – Il lunedì dell’Angelo porte aperte ai visitatori

Aperture e variazioni d’orario dei musei cittadini in occasione delle festività pasquali 2018

29-03-2018

In occasione delle prossime festività pasquali, i musei civici di Ferrara (Palazzina di Marfisa d’Este, Museo del Risorgimento e della Resistenza, Casa di L. Ariosto, Museo della Cattedrale e Museo di Storia naturale) resteranno chiusi al pubblico nella giornata di domenica 1 aprile (Pasqua) e saranno invece aperti nella giornata del 2 aprile (lunedì dell’Angelo) con i consueti orari.

Palazzo Bonacossi (chiuso anch’esso il giorno di Pasqua) sarà invece aperto con orario prolungato lunedì 2 aprile dalle 9 alle 18.

Per informazioni e orari di apertura dei singoli musei: tel. 0532 244949; www.artecultura.fe.it

 

CASTELLO ESTENSE – Il 31 marzo e l’1 e 2 aprile apertura prolungata e visite guidate

Week end pasquale ricco di appuntamenti al Castello Estense di Ferrara

29-03-2018

In occasione delle festività pasquali 2018, sabato, domenica e lunedì, il Castello Estense di Ferrara, sarà aperto dalle 9.30 con orario prolungato fino alle 18.30 (chiusura della biglietteria alle 17.45; ultimo biglietto con visita alla torre alle 17.15).
Molte le iniziative previste, rivolte ad adulti e bambini, per conoscere più da vicino il monumento simbolo della città e la mostra allestita nelle preziose sale dell’ala sud e dei camerini.

Questo il programma dettagliato dei giorni 31 marzo, 1 e 2 aprile 2018:
alle ore 11.00 – 12.00 – 14.00 – 15.00 e 16.00 visite guidate al Castello, compresa la mostra della Collezione Cavallini Sgarbi.
Alle 15.30 si terrà una visita teatrale a cura di TeatrOrtaet intitolata “Ritratto di Lucrezia Borgia. Chiaroscuri del mito ferrarese” dedicata alle vicende della vita di una delle più famose dame della corte estense, moglie di Alfonso I d’Este, abile politica, accorta diplomatica e amante delle arti.

Alle 16.30, è prevista inoltre una speciale visita guidata, a cura di Itinerando, dedicata alla “Collezione Cavallini Sgarbi. Da Niccolò dell’Arca a Gaetano Previati” per scoprire più da vicino la straordinaria ricchezza, le curiosità e gli aneddoti delle oltre 130 opere esposte, dipinti e sculture di grande importanza per la storia dell’arte italiana dalla fine del Quattrocento alla metà del Novecento.

Solo la domenica di Pasqua, alle 10.00, è in programma un laboratorio didattico per famiglie (bambini dai 5 ai 10 anni),  a cura di Senza Titolo, intitolato “Ritratto di famiglia”:
un misterioso forziere contenente antichi oggetti, immagini, documenti e abiti accompagnerà i partecipanti alla scoperta delle storie racchiuse tra le mura del Castello; un’esperienza rivolta ad adulti e piccini per condividere ricordi e creare insieme uno scrigno speciale in cui custodire il vissuto e le memorie della propria famiglia.

Infine, in tutte e tre le giornate sarà possibile effettuare un giro in barca nel fossato (dalle 10 alle 13 e poi dalle 14 alle 17), per ammirare il monumento da un insolito punto di vista.

Per informazioni sulle tariffe e prenotazioni, chiamare il numero 0532 299233 o scrivere all’indirizzo: castelloestense@comune.fe.it

(Comunicazione a cura dell’U.O. Castello Estense del Comune di Ferrara – www.castelloestense.it)

 

CONFERENZA STAMPA – Martedì 3 aprile alle 11.30 nella chiesa di San Giuliano (piazza Repubblica)

Presentazione di Riaperture Photofestival Ferrara

29-03-2018

Il vicesindaco e assessore alla Cultura e al Turismo Massimo Maisto interverrà martedì 3 aprile 2018 alle 11.30 nella chiesa di San Giuliano (piazza Repubblica) alla conferenza stampa di presentazione della seconda edizione di Riaperture Photofestival Ferrara, in programma dal 6 all’8 e dal 13 al 15 aprile.
All’incontro con i giornalisti sarà il direttore del festival Giacomo Brini, presidente dell’associazione Riaperture, a presentare il programma della rassegna, gli ospiti e le novità della manifestazione che riapre con la fotografia spazi chiusi di Ferrara.

Per info: Fabio Zecchi, stampa@riaperture.com, cell. 348 9211531.

GALLERIE D’ARTE MODERNA – Giovedì 5 aprile alle 17 primo incontro in sala Estense (piazza Municipio 14)

Ciclo di conferenze dedicato alla mostra “Stati d’animo”

29-03-2018

Giovedì 5 aprile 2018  alle 17 nella sala Estense (piazza Municipio 14) ci sarà il primo appuntamento del ciclo di conferenze dedicato alla mostra “Stati d’animo. Arte e psiche tra Previati e Boccioni” in corso a palazzo dei Diamanti. In questa occasione il neuroscienziato Vittorio Gallese, che è tra gli scopritori dei neuroni specchio, parlerà di “Empatia ed esperienza estetica. Una prospettiva neuro scientifica”.

Gli interventi sono in programma giovedì 5 aprile, giovedì 12 aprile e lunedì 16 aprile sempre alle 17 in sala Estense a Ferrara e puntano a offrire punti di vista diversi su una materia così trasversale dando spazio ad autorevoli voci del dibattito scientifico-culturale per affrontare il tema degli ‘stati d’animo’ sotto il profilo delle neuroscienze, della musica e della letteratura.

Si ricorda, inoltre, che sono in programma le aperture straordinarie di Palazzo dei Diamanti in occasione delle imminenti festività a partire da sabato 31 marzo. Per approfondire andare alla pagina di CronacaComune all’indirizzo www.cronacacomune.ithttp://www.cronacacomune.it/notizie/33286/palazzo-dei-diamanti-aperture-serali-straordinarie-nelle-festivita-pasquali-e-ponte-del-1-maggio.html.
“Stati d’animo. Arte e psiche tra Previati e Boccioni Ferrara”, Palazzo dei Diamanti, corso Ercole I d’Este, Ferrara, 3 marzo-10 giugno 2018, tutti i giorni ore 9-19

COMUNICATO a cura di Gallerie d’arte moderna e contemporanea – Fondazione Ferrara Arte
Palazzo dei Diamanti presenta una nuova proposta culturale invitando autorevoli nomi del mondo scientifico, musicale e letterario a parlare di stati d’animo, in occasione della mostra omonima aperta fino al 10 giugno.

Gli stati d’animo della fin de siècle sono al centro di un ciclo di conferenze che approfondiscono, da punti di vista differenti, l’interesse che al passaggio tra Ottocento e Novecento spinge scienziati, letterati e musicisti ad esplorare i labirinti del cuore, in sintonia con il percorso degli artisti.
prosegue il viaggio nell’immaginario degli anni inquieti ed esaltanti, parallelamente alla mostra “Stati d’animo. Arte e psiche tra Previati e Boccioni”, con tre focus nel mese di aprile che si addentreranno nelle relazioni tra scienza e arte, per voce del neuroscienziato cognitivo Vittorio Gallese, tra gli scopritori dei neuroni specchio e delle basi fisiologiche dell’empatia, per poi immergersi nella musica degli stati d’animo, con la conferenza-concerto di Giovanni Bietti compositore e divulgatore musicale, celebre autore della trasmissione radiofonica di Rai Radio 3 “Lezioni di musica”, e infine gettare uno sguardo alla letteratura del profondo con l’intervento di Marco Bazzocchi, uno dei massimi esperti in ambito italiano tra Otto e Novecento nelle sue connessioni con i fenomeni artistici

Giovedì 5 aprile, ore 17, sala Estense –Empatia ed esperienza estetica. Una prospettiva neuro scientifica” a cura di Vittorio Gallese
Negli ultimi decenni le neuroscienze hanno manifestato un crescente interesse nei confronti dell’arte e dell’estetica. La ricerca in quest’ambito è volta a studiare il sistema cervello-corpo per comprendere in cosa consista l’esperienza estetica degli oggetti che oggi denominiamo ‘artistici’. La nozione di ‘estetica’ è declinata secondo la sua originale etimologia: aisthesis, cioè percezione del mondo attraverso il corpo. I risultati delle ricerche suggeriscono che il nostro rapporto empatico con le immagini ha una forte base corporea, perché il corpo ne è lo strumento principale di ricezione. Queste recenti acquisizioni consentono di affrontare i temi dell’arte e dell’estetica da una prospettiva nuova che indaga insieme le risposte del cervello e del corpo, mettendo in luce le componenti ‘invisibili’ indotte dal visibile.
Vittorio Gallese è Professore Ordinario di Psicobiologia presso il Dip. di Medicina e Chirurgia, Unità di Neuroscienze, dell’Università di Parma, Professor in Experimental Aesthetics all’Institute of Philosophy della School of Advanced Study della University of London, Adjunct Senior Research Scholar al Dept. of Art History and Archeology, Columbia University, New York, USA e Einstein Fellow alla School of Mind & Brain della Humboldt University di Berlino. È coordinatore del Dottorato di Ricerca in Neuroscienze e Direttore della Scuola Dottorale di Medicina e Chirurgia dell’Università di Parma. Neuroscienziato, tra i suoi contributi principali vi è la scoperta assieme ai colleghi di Parma dei neuroni specchio, e l’elaborazione di un modello neuroscientifico dell’intersoggettività, la Teoria della Simulazione Incarnata. La sua produzione scientifica è attestata da oltre 230 pubblicazioni internazionali, dalla pubblicazione di due libri in qualità di autore e di tre libri in qualità di curatore. Ha vinto il Premio Grawemeyer per la Psicologia per l’anno 2007, ha ricevuto la Laurea Honoris Causa dall’Università Cattolica di Lovanio, Belgio nel 2010, l’Arnold Pfeffer Prize for Neuropsychoanalysis a New York nel 2010 e il Premio Musatti della Societa Italiana di Psicoanalisi nel 2014.

Giovedì 12 aprile, ore 17, sala Estense – Musica degli affetti, musica dei sentimenti, musica degli stati d’animo” a cura di Giovanni Bietti
Una delle caratteristiche più forti e specifiche della musica occidentale, a partire almeno dal secondo Cinquecento, è sempre stata considerata la capacità di penetrare e rivelare le emozioni, le sensazioni, l’interiorità, di rendere eloquente ed espressivo ciò che con le parole non si riesce a dire, «dar voce al silenzio», come scrive Wagner. Ma l’esplorazione della sfera intima prende, nel corso dei secoli, nomi differenti: nell’epoca barocca si parla di “affetti”, alla fine del Settecento e per gran parte dell’Ottocento di «sentimenti», mentre alla fine del secolo si affaccia l’idea dello “stato d’animo”, spesso mutevole, irrequieto e in continua trasformazione. E a queste diverse definizioni corrispondono, naturalmente, poetiche e tecniche musicali profondamente differenti tra loro.
La conferenza, condotta anche con un gran numero di esempi al pianoforte, prenderà in esame questi aspetti del linguaggio musicale, seguendo le loro trasformazioni attraverso le epoche.
Giovanni Bietti è compositore, pianista e musicologo ed è considerato uno dei migliori divulgatori musicali italiani. È una delle più note voci radiofoniche delle “Lezioni di musica” (seguitissima trasmissione settimanale di Rai-RadioTre), e ha pubblicato libri dedicati a Mozart (Laterza, 2015), a Beethoven (Laterza, 2013) e al Sinfonismo Viennese (Edizioni Estemporanee, 2012). Il suo ultimo libro, Lo spartito del mondo (Laterza, 2018), è dedicato alla multiculturalità, alla capacità della musica di far dialogare tra loro culture diverse: un argomento molto attuale, e non solo in ambito artistico. Tiene regolarmente Lezioni-Concerto, direttamente al pianoforte, presso molti dei più prestigiosi Enti italiani: Teatro alla Scala, Teatro La Fenice, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Teatro dell’Opera di Roma, Teatro Regio di Torino, Teatro Petruzzelli di Bari, Teatro Massimo di Palermo, Teatro Bellini di Catania, Festival Mito-Settembre Musica di Torino e Milano, Bologna Festival, Teatro Lirico di Cagliari, Ravello Festival, Teatro Regio di Parma, Sferisterio di Macerata, Teatro delle Muse di Ancona, Teatro Valli di Reggio Emilia, Festivaletteratura e Orchestra da Camera di Mantova, Orchestra Sinfonica Siciliana.

Lunedì 16 aprile, ore 17, sala Estense – Arte, letteratura e indagine nel profondo alle soglie della modernità” a cura di Marco Bazzocchi
Mito, sogno e malinconia. Il mito, come ripresa di una unità dell’uomo con il cosmo, la malinconia, come nuova condizione della modernità che si espande dall’interiorità femminile a quella maschile, il sogno, come condizione specifica della nuova analisi psichica di primo Novecento.
Il percorso partirà da Malombra di Fogazzaro e da Fosca di Tarchetti per arrivare al Fuoco di d’Annunzio, con riferimenti anche alla cultura francese, in particolare a Proust.
Marco Bazzocchi, critico letterario e saggista, è docente di Letteratura italiana contemporanea e Letteratura del Romanticismo nella Facoltà di Lettere e filosofia dell’Università di Bologna, Presidente del Corso di laurea in lettere e Delegato alle iniziative culturali di Ateneo. È stato visiting professor presso l’Université de Montréal e ha partecipato a un progetto di scambio Italia-Marocco sotto la Direzione del MAE.
Tra le sue pubblicazioni, uscite anche in Francia e in Spagna, si segnalano gli studi sull’opera poetica e letteraria di Giovanni Pascoli, Giacomo Leopardi e Pier Paolo Pasolini. I suoi interessi preponderanti sono volti ad approfondire le interconnessioni tra la letteratura italiana contemporanea, antropologia e arti visive. Da questi interessi sono scaturite mostre e testi critici, dagli interventi sullo scultore Adolfo Wildt a quelli sul Liberty. È membro rappresentante della Regione Emilia-Romagna dell’Accademia Pascoliana di S. Mauro, socio dell’Accademia dei Filopatridi di Savignano e Direttore scientifico della Casa Rossa di A. Panzini del Comune di Bellaria. Fa parte del comitato direttivo della rivista internazionale “Studi pasoliniani” ed è direttore della “Rivista pascoliana”.

VIABILITA’ E COMMERCIO – Provvedimenti in vigore in centro storico il 31 marzo, 1 e 2 aprile, 5 e 6 maggio, e 2 e 3 giugno 2018

Per la ‘Fiera di cose d’altri tempi’ tre week-end con limitazioni alla circolazione sull’asse corso Martiri-corso Porta Reno

29-03-2018

In occasione dello svolgimento della ‘Fiera di cose d’altri tempi, oggetti da collezione e dell’artigianato’ nella nuova collocazione sperimentale in corso Porta Reno a Ferrara, l’Amministrazione comunale ha previsto limitazioni alla circolazione sull’asse corso Martiri-corso Porta Reno nei primi week end dei prossimi mesi di aprile, maggio e giugno, con l’intento di facilitare l’afflusso pedonale, anche turistico, in centro storico.

Questi nel dettaglio i provvedimenti previsti nei giorni: 31 marzo, 1 e 2 aprile (dalle 6,00 del sabato alle 24,00 del lunedì), 5 e 6 maggio, e 2 e 3 giugno 2018 (dalle 6,00 del sabato alle 24,00 della domenica):

– Corso Martiri della Libertà, piazza Savonarola, piazza Cattedrale, piazza Trento Trieste, corso Porta Reno (tratto da via C. Mayr a piazza Cattedrale), via Amendola (tratto da c.so Porta Reno a via Gobetti): istituzione del divieto di circolazione a tutti i veicoli ad eccezione di:
. operatori su area pubblica assegnatari dei posteggi necessari allo svolgimento della loro attività;
. residenti con possibilità di ricovero in area privata fuori dalla sede stradale;
. turisti ospiti delle strutture di ricezione raggiungibili solamente dalle vie sopra elencate;
. mezzi di soccorso e di polizia;
. taxi limitatamente dalle ore 21,00 alle ore 08,00 del giorno successivo.

– Corso Porta Reno (tratto compreso tra via Ragno e piazza Cattedrale): istituzione del divieto di fermata ambo i lati eccetto i veicoli degli operatori su area pubblica necessari allo svolgimento della propria attività;

– Corso Martiri della Libertà, piazza Savonarola, piazza Cattedrale, piazza Trento Trieste: istituzione del divieto di fermata eccetto i veicoli degli operatori su area pubblica necessari allo svolgimento della propria attività;

Inoltre
– in piazza Savonarola e corso Porta Reno: sospensione delle esistenti area di sosta taxi;
– in largo Castello (lato muretto, esclusivamente se libero da altre manifestazioni od occupazioni); piazza Castello (compatibilmente con la presenza di altre manifestazione od occupazioni); corso Ercole I d’Este (tratto compreso tra via Padiglioni e piazza Torquato Tasso) su ambo i lati; largo Castello (tratto compreso tra via Borgo dei Leoni e l’attuale area di sosta taxi, con contestuale sospensione della presente area di carico e scarico): istituzione area di sosta taxi;
– in piazza Travaglio sul fronte opposto ai c.n. 4, 6 e 14: istituzione di area sosta taxi per 3 veicoli, con parziale sospensione degli stalli di sosta dei motocicli.

La circolazione degli autorizzati all’interno dell’area interessata dai provvedimenti dovrà avvenire esclusivamente a passo d’uomo.

Il transito veicolare nell’area di mercato potrà essere comunque consentito solo in funzione e compatibilmente allo svolgimento dello stesso, a condizione che sia assicurata e salvaguardata la sicurezza e l’incolumità pubblica.

I residenti del comparto di via Gobetti saranno autorizzati a transitare in entrata ed uscita dalla via Vaspergolo in direzione della piazza Travaglio.

>> Le linee del trasporto pubblico dovranno adottare le opportune deviazioni dandone tempestiva informazione all’utenza.

In allegato scaricabile l’ordinanza di viabilità completa:

VIABILITA’ – Provvedimenti in vigore dal 30 marzo al 2 aprile

Modifiche alla circolazione in piazza XXIV Maggio per ‘Street food Fiesta Loca’

29-03-2018

Per consentire lo svolgimento a Ferrara della manifestazione ‘Street food Fiesta Loca’ organizzata dalla ‘Ass. Promozione e Sapori D’Europa’ dalle 16.00 del 30 marzo alle 24.00 del 2 aprile 2018 sono previste modifiche alla viabilità:

– in piazza XXIV Maggio (anello interno) divieto di circolazione a tutti i veicoli (ad eccezione dei mezzi autorizzati per l’allestimento delle strutture);

– in piazza XXIV Maggio, tratto compreso fra via Podgora e via Pasubio, lungo il solo lato adiacente ai giardini: divieto di fermata (eccetto i mezzi facenti parte della manifestazione).

CONFERENZA STAMPA – Giovedì 29 marzo alle 12, nella sala dell’Arengo della residenza municipale di Ferrara – FOTO e DOCUMENTAZIONE

Presentazione della sfida Italia-Belgio, in campo al Mazza per le qualificazioni ai mondiali di calcio femminile

29-03-2018

[Aggiornamento del 29-3-2018] – Nelle foto alcuni momenti della presentazione, svoltasi giovedì 29 marzo 2018 nella residenza municipale di Ferrara, della partita Italia – Belgio, gara valida per le qualificazioni al prossimo Campionato del Mondo di calcio femminile che si svolgerà in Francia nel 2019.

All’incontro sono intervenuti l’assessore allo Sport Simone Merli, il presidente della Spal Walter Mattioli, il patron Simone Colombarini, il commissario tecnico Milena Bertolini e in rappresentanza della FIGC il capo delegazione della Nazionale femminile Barbara Facchetti.

>> DOCUMENTAZIONE E FOTO scaricabili in fondo alla pagina 

 

 

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[Cronacacomune del 23-3-2018] Si giocherà martedì 10 aprile allo Stadio “Paolo Mazza” di Ferrara (calcio d’inizio alle 18, diretta Raisport+HD) Italia – Belgio, gara valida per le qualificazioni al prossimo Campionato del Mondo di calcio femminile che si svolgerà in Francia nel 2019.

L’incontro sarà presentato giovedì 29 marzo alle 12, nella sala dell’Arengo della residenza municipale di Ferrara (piazza Municipio 2), nel corso di una conferenza stampa alla presenza del sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani, dell’assessore allo Sport Simone Merli, del presidente della Spal Walter Mattioli, del patron Simone Colombarini, del commissario tecnico Milena Bertolini e in rappresentanza della FIGC dal capo delegazione della Nazionale femminile Barbara Facchetti.

 

COMITATO PROVINCIALE ORDINE E SICUREZZA PUBBLICA – In Prefettura bilancio e disposizione delle iniziative

Vigilanza e controlli: rafforzamento delle misure nel periodo pasquale

29-03-2018

(Comunicato a cura della Prefettura di Ferrara)
All’esame del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica il rafforzamento delle misure nel periodo pasquale e l’esame dell’ultima operazione “ad alto impatto” nella città di Ferrara.
Presieduta dal Prefetto di Ferrara Michele Campanaro, si è tenuta (mercoledì 28 marzo 2018, ndr) una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che ha affrontato i temi delle misure di sicurezza e vigilanza da attuarsi in occasione delle festività nel periodo pasquale.
Presenti alla riunione, gli amministratori dei Comuni di Ferrara e Comacchio, il Questore, i Comandanti Provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, il Comandante della Sezione Polstrada, il Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco, il Responsabile del Servizio di emergenza medica 118 ed i rappresentanti provinciali di Ascom e Confesercenti.
Nel corso della riunione, è stato disposto dal Prefetto il rafforzamento del dispositivo generale di prevenzione, in funzione del contrasto della cosiddetta “criminalità diffusa”, unitamente a quello di controllo del territorio, sensibilizzando adeguatamente i servizi di vigilanza e sicurezza a protezione degli obiettivi sensibili, con particolare attenzione alle aree ed ai luoghi connotati da significativo afflusso di persone, in particolare alle aree ove sono ubicate chiese, santuari e simboli della cristianità e dove si svolgono le tradizionali cerimonie religiose, nonché a tutti gli altri luoghi di culto delle diverse confessioni presenti sul territorio.
Mirati servizi sono stati, altresì, disposti presso gli esercizi della grande distribuzione presenti in provincia, che registrano in questo periodo un notevole afflusso di pubblico.
Il Prefetto ha anche chiesto alle Forze dell’Ordine, nel periodo pasquale, il massimo impegno nell’attività di contrasto al fenomeno dell’abusivismo e della contraffazione, ottenendo l’impegno dei rappresentanti provinciali di Ascom e Confesercenti nell’attività di massima sensibilizzazione verso i propri iscritti.
E’ stato, infine, fatto il punto sui risultati dei nuovi servizi straordinari di controllo interforze, svoltisi nella serata del 27 marzo scorso nella città di Ferrara e concentrati, in particolare, nella cosiddetta zona GAD, in prossimità della stazione ferroviaria.
A distanza di pochi giorni dalla precedente operazione “ad alto impatto” disposta in Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, il dispositivo dispiegato ieri ha visto complessivamente coinvolte 52 unità, territoriali e non, tra Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Locale, oltre ai militari dell’Operazione “Strade Sicure” ed a 2 unità cinofile specializzate per la ricerca di stupefacenti, che hanno agito su più fronti in modo coordinato.
Sono state controllate 94 persone, di cui 35 stranieri; sono stati verificati 6 esercizi pubblici e oltre 800 veicoli. All’esito delle attività, sono stati sottoposti a sequestro oltre 150 grammi di sostanze stupefacenti e sono state arrestate 3 persone.
Nell’ambito di competenze specifiche, inoltre, Guardia di Finanza e Polizia Locale hanno proseguito nelle verifiche amministrative sugli affitti e sulle persone domiciliate in zona, con particolare attenzione ai cc.dd. Grattacieli del GAD.
Nella circostanza sono state identificate 18 persone, di cui 1 irregolare, e contestate 5 situazioni di subaffitto “in nero”.
Il Prefetto ha, quindi, rinnovato ai vertici delle Forze di Polizia vivo apprezzamento per lo svolgimento del servizio e per i risultati ottenuti, che rafforzano il senso di fiducia della comunità ferrarese verso le Istituzioni.

CONFERENZA PROVINCIALE PERMANENTE – In Prefettura l’incontro sui modelli organizzativi di security

Sicurezza, il prefetto con i 23 sindaci per pianificare le pubbliche manifestazioni

29-03-2018

(Comunicato a cura della Prefettura di Ferrara)
I modelli organizzativi di security e di safety sul tavolo della Conferenza provinciale permanente con i 23 Sindaci della provincia di Ferrara.

Il sistema della sicurezza che presiede allo svolgimento delle pubbliche manifestazioni è stato al centro della riunione della Conferenza provinciale permanente, tenutasi quest’oggi (giovedì 29 marzo 2018, ndr) in Prefettura.
Su questi temi il Prefetto, dr. Michele Campanaro, affiancato dai vertici provinciali delle Forze dell’Ordine, dei Vigili del Fuoco e del 118, ha incontrato il Presidente della Provincia e Sindaco di Ferrara, avv. Tiziano Tagliani, insieme con gli altri 22 Sindaci del territorio ferrarese.
“Come per la sicurezza urbana – ha ricordato introduttivamente il Prefetto – anche il sistema della sicurezza che presiede allo svolgimento delle pubbliche manifestazioni richiede la massima sinergia istituzionale e la più stretta collaborazione di tutte le sue componenti, da quelle statali a quelle espressione di poteri locali e territoriali”.
In questa ottica, sono stati illustrati i contenuti delle direttive ministeriali che mirano a realizzare un’efficace interazione tra ambiti operativi diversi, ma strettamente connessi, come quello dei profili di security, che attengono alla tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, di competenza del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica, e quello dei profili di safety, inerenti invece la verifica della conformità tecnica degli allestimenti e della compatibilità degli spazi con i partecipanti agli eventi, legati alle attività delle Commissioni Provinciale e Comunali di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo.
Agli amministratori presenti è stato, quindi, fornito un utile strumento di sintesi sia sull’iter procedurale da seguire in vista dello svolgimento di una manifestazione pubblica, che sugli adempimenti correlati.
Infine, sulla falsariga del percorso di recente avviato in ambito di sicurezza urbana, il Prefetto ha anticipato agli amministratori locali la organizzazione di incontri decentrati nelle cinque macro-aree omogenee della provincia (Ferrara capoluogo, Alto ferrarese, Basso ferrarese, Copparese ed Argentano-portuense), per una condivisione dei modelli organizzativi di security e di safety negli specifici ambiti territoriali.

Sul bilancio positivo di Hera

di Caterina Ferri

29-03-2018

Ho letto in questi giorni sugli organi di informazione la notizia del bilancio positivo di Hera, un’ottima notizia, purchè questo significhi maggiori investimenti e attenzione ai cittadini Ferraresi. Partendo dall’evitare disservizi quotidiani, come quello di cui sono stata informata ieri. Ultimo, in ordine di tempo, la mancanza di sacchi blu e gialli alla stazione ecologica ubicata vicino alla sede dei Vigili del Fuoco di Ferrara. Motivo per cui, chi ne avesse avuto bisogno, stando a quanto replicato dagli operatori a precisa domanda, sarebbe stato costretto a recarsi presso la sede Hera, dall’altra parte della città. Un’azienda come Hera non può permettersi una simile mancanza, soprattutto a fronte di un progetto – il potenziamento della raccolta differenziata con l’introduzione del sistema a calotta – che prevede e richiede lo sforzo dei cittadini, oltre all’impegno dell’Amministrazione comunale. Le stazioni ecologiche devono essere rifornite, sempre. Abbiamo adottato politiche ecologiche e ambientali premianti per i cittadini virtuosi. E i cittadini virtuosi, che hanno cambiato le loro abitudini per rispettare le regole, non debbono subire simili disagi. Giudico la crescita di Hera positiva, ma non può passare il messaggio – il rischio è reale – che ciò avvenga a discapito dell’interesse dei cittadini. Queste criticità debbono essere subito superate, così come il rafforzamento della raccolta dell’organico e il ripensamento dei servizi porta a porta soprattutto per i locali del centro storico.

Caterina Ferri, assessore all’Ambiente del Comune di Ferrara

Agricoltura. Verso la nuova Pac. Le Regioni e i produttori di ortofrutta chiedono all’Ue di mantenere invariate le risorse e rafforzare l’Ocm. La presidente Areflh, Caselli: “Importante in questa fase ancora di elaborazione ribadire le richieste di un comparto che in Europa vale 50 miliardi di euro e che vede l’Emilia-Romagna tra le Regioni di punta”

Da ufficio stampa regione Emilia-Romagna

L’incontro a Bruxelles col deputato europeo Herbert Dorfmann, col capo dell’unità della Commissione Ue, Joao Onofre e con la rappresentanza della rete femminile del comparto ortofrutticolo nel corso dell’assemblea annuale di Areflh

Bologna – Lo stato di avanzamento della Pac, la nuova Politica agricola comune, e un confronto sul comparto dell’ortofrutta con le proposte della rete delle Regioni e dei produttori del settore (Areflh).
Il punto su questi temi è stato fatto a Bruxelles con Herbert Dorfmann, deputato europeo e membro della commissione agricoltura e sviluppo rurale dell’europarlamento e con Joao Onofre capo unità settore ortofrutta della Commissione europea, nel corso dell’assemblea annuale di Areflh, attualmente presieduta dall’assessore all’agricoltura della Regione Emilia-Romagna, Simona Caselli.

“Siamo in un momento cruciale per la definizione della futura Pac e dei programmi di sostegno per il settore dell’ortofrutta- ha commentato Caselli-. Entro fine maggio sarà definita la proposta di bilancio e di regolamento della Commissione europea. È pertanto importante presentare le richieste e le proposte delle Regioni e dei produttori in questa fase ancora di elaborazione. Da questo punto di vista associazioni di respiro europeo come l’Areflh rappresentano uno strumento fondamentale per potere fare sentire la propria voce presso la Commissione europea. Questo organismo è infatti un interlocutore riconosciuto e ascoltato dalla Commissione, come dimostrano i risultati ottenuti nell’anno passato per la crisi delle pesche e delle nettarine con la modifica del regolamento che ha consentito di aumentare i volumi di ritiro dal mercato e il recepimento degli stessi fondi di mutualizzazione. Importante è ora dare attuazione con criteri uniformi e chiari a questo importante strumento di difesa del reddito dei produttori”.

È infatti entrata nel vivo la definizione del bilancio della Ue e dei nuovi regolamenti che stabiliranno il quadro della Pac per il periodo 2021-2027. Il 2 maggio si svolgerà la seduta della Commissione europea che approverà la proposta di bilancio pluriennale con le risorse destinate alle diverse politiche dell’Unione, mentre il 28 maggio è prevista l’approvazione dei regolamenti che dovranno poi essere sottoposti al vaglio del Parlamento e del Consiglio europeo.

Al centro del dibattito i rischi del taglio delle risorse destinate alla Pac, nonostante la posizione contraria della Commissione agricoltura del Parlamento europeo, a causa dell’uscita della Gran Bretagna che contribuiva per 12 miliardi di euro all’anno al bilancio europeo.

A questo proposito Areflh, ha ribadito la richiesta di mantenere invariate le risorse per l’agricoltura in modo particolare per l’organizzazione comune di mercato dell’ortofrutta (Ocm), un comparto che grava solo del 3,5% sul bilancio pur rappresentando più del 20% della produzione agricola europea per un valore complessivo di 50 miliardi di euro. Inoltre, dopo 20 anni di esperienze positive, Areflh punta ad un ulteriore rafforzamento delle organizzazioni dei produttori e delle loro associazioni, per migliorare la qualità e l’offerta ai consumatori, a partire dall’innovazione.

L’assemblea è stata anche un’occasione di confronto tra le associazioni dei produttori dei paesi membri dell’Areflh e Joao Onofre, a capo dell’unità della Commissione europea dell’ortofrutta, sulle modalità di applicazione del nuovo regolamento ‘Omnibus’ ai fondi di mutualizzazione e di gestione delle crisi. Nel corso della tavola rotonda, guidata sempre dalla presidente Caselli, Ibrahim Saadeh a nome delle associazioni delle organizzazioni dei produttori (Aop) dell’Emilia-Romagna ha illustrato un esempio di applicazione che sarà valutato dalla Commissione come possibile modello per aprire la strada a livello nazionale ed europeo.

L’assemblea si è conclusa con la presentazione, di Giulia Montanaro, dell’associazione italiana ‘Le donne dell’ortofrutta’ e con il lancio della proposta di una rete federata in Europa dedicata a imprenditrici e professioniste della filiera, per promuovere una visione europea al femminile dell’ortofrutta.

Areflh e la filiera dell’ortofrutta: 150 miliardi di euro in Europa, oltre 1 miliardo in Emilia-Romagna
Nata nel 2002 con sede a Bordeaux, Areflh è la rete europea delle principali Regioni (19 tra Belgio, Francia, Grecia, Spagna e Italia che partecipa con Emilia-Romagna, Basilicata, Piemonte, Valle d’Aosta e Provincia autonoma di Trento) e delle organizzazioni dei produttori ortofrutticoli (22 associazioni di organizzazioni). Dal 2016 è presieduta dall’assessore regionale Caselli.

Il comparto dell’ortofrutta in Europa rappresenta il 21% della produzione agricola per un valore di 50 miliardi di euro che, se si considera l’intera filiera compresa la trasformazione industriale, arriva a 150 miliardi. Il settore riunisce 3,4 milioni di aziende, quasi un quarto di tutte quelle della Ue.
In Emilia-Romagna il settore ortofrutticolo vale 1 miliardo e 100 milioni di euro, l’11% del valore nazionale (il 26% dell’agricoltura regionale) e interessa una superficie totale di 120mila ettari, con 22mila aziende.

I modelli organizzativi di security e di safety sul tavolo della Conferenza provinciale permanente con i 23 Sindaci della provincia di Ferrara

Da ufficio stampa Prefettura di Ferrara

Il sistema della sicurezza che presiede allo svolgimento delle pubbliche manifestazioni è stato al centro della riunione della Conferenza provinciale permanente, tenutasi quest’oggi in Prefettura.
Su questi temi il Prefetto, dr. Michele Campanaro, affiancato dai vertici provinciali delle Forze dell’Ordine, dei Vigili del Fuoco e del 118, ha incontrato il Presidente della Provincia e Sindaco di Ferrara, avv. Tiziano Tagliani, insieme con gli altri 22 Sindaci del territorio ferrarese.
“Come per la sicurezza urbana – ha ricordato introduttivamente il Prefetto – anche il sistema della sicurezza che presiede allo svolgimento delle pubbliche manifestazioni richiede la massima sinergia istituzionale e la più stretta collaborazione di tutte le sue componenti, da quelle statali a quelle espressione di poteri locali e territoriali”.
In questa ottica, sono stati illustrati i contenuti delle direttive ministeriali che mirano a realizzare un’efficace interazione tra ambiti operativi diversi, ma strettamente connessi, come quello dei profili di security, che attengono alla tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, di competenza del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica, e quello dei profili di safety, inerenti invece la verifica della conformità tecnica degli allestimenti e della compatibilità degli spazi con i partecipanti agli eventi, legati alle attività delle Commissioni Provinciale e Comunali di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo.
Agli amministratori presenti è stato, quindi, fornito un utile strumento di sintesi sia sull’iter procedurale da seguire in vista dello svolgimento di una manifestazione pubblica, che sugli adempimenti correlati.
Infine, sulla falsariga del percorso di recente avviato in ambito di sicurezza urbana, il Prefetto ha anticipato agli amministratori locali la organizzazione di incontri decentrati nelle cinque macro-aree omogenee della provincia (Ferrara capoluogo, Alto ferrarese, Basso ferrarese, Copparese ed Argentano-portuense), per una condivisione dei modelli organizzativi di security e di safety negli specifici ambiti territoriali.

Giornata internazionale dell’autismo

Da ufficio stampa coordinamento nazionale diritti umani

Il 02 apriledi ogni anno si celebra la Giornata mondiale dell’autismo. La giornata è stata istituita dall’assemblea generale dell’ONU nel 2007 con l’obiettivo di sensibilizzare la comunità internazionale sulle caratteristiche e manifestazioni di tale patologia.
Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani ritiene fondamentale continuare a rimarcare l’importanza dell’azione didattica, soprattutto laddove siano presenti casi di BES e DSA, allo scopo di valorizzare le differenze e incrementare l’inclusione, armonizzando le specificità di ogni studente. A tal proposito, ci si augura che vengano messe a disposizione in tutte le scuole risorse finanziarie e umane da impiegare tempestivamente nelle diverse eventualità formative. Sarebbe opportuno che il MIUR incrementasse i finanziamenti per potenziare al meglio le competenze specifiche degli educatori e dei docenti, necessarie per rispondere con prontezza ai bisogni delle famiglie e degli studenti.
Consideriamo la scuola come fattore di riscatto, crescita, affrancamento e di emancipazione per tutti gli allievi; specialmente per chi affronterà un percorso di vita e di studio da condurre con maggiore attenzione, ma proprio per questo foriero di speranza e autonomia.
Le famiglie confidano negli sforzi delle istituzioni e delle persone perché i loro cari vengano accompagnati nel loro iter formativo con rispetto, motivazione e responsabilità. Non si possono disattendere tali aspettative: una società civile cresce con l’apporto di tutti.
Il Coordinamento nazionale dei docenti della disciplina dei diritti umani invita a cogliere l’occasione per creare nelle classi uno spazio di riflessione sulle possibilità di comunicazione alternative a quelle convenzionali, come disegno; attività laboratoriali-ludiche; musica e fotografia con lo scopo di ritrovarci tutti uniti lungo il cammino dell’apprendimento e della crescita.

Ferrara in Jazz – Programma Aprile 2018

Da ufficio stampa Jazz Club Ferrara

PROGRAMMA MARZO – APRILE 2018

MAIN CONCERTS
Venerdì 2 marzo, ore 21.30
In collaborazione con Crossroads jazz e altro in Emilia-Romagna
Chris Speed Trio
Chris Speed, sax tenore
Chris Tordini, contrabbasso
Dave King, batteria

Sabato 3 marzo, ore 21.30
In collaborazione con REVERB
New York Gipsy All Stars
Ismail Lumanovski, clarinetto
Tamer Pinarbasi, kanun
Marius van den Brink, tastiere
Panagiotis Andreou, basso elettrico
Engin Gunaydin, batteria

Sabato 10 marzo, ore 21.30
In collaborazione con Crossroads jazz e altro in Emilia-Romagna
Lunar Trio Meets David Murray
David Murray, sassofono
Greg Burk, pianoforte
Marc Abrams, contrabbasso
Enzo Carpentieri, batteria

Venerdì 16 marzo, ore 21.30
Iverson – Sanders – Rossy
Ethan Iverson, pianoforte
Joe Sanders, contrabbasso
Jorge Rossy, batteria

Sabato 17 marzo, ore 21.30
Vincent Herring Soul Chemistry
Vincent Herring, sax alto
David Kikoski, pianoforte
Essiet Okon Essiet, contrabbasso
Joris Dudli, batteria

Sabato 24 marzo, ore 21.30
Logan Richardson Quintet
Logan Richardson, sax alto
Justus West, chitarra
Igor Osypov, chitarra
DeAndre Manning, basso
Ryan Lee, batteria
Venerdì 30 marzo, ore 21.30
In collaborazione con Produzione Culturale
Scott Henderson Trio
Scott Henderson, chitarra
Romain Labaye, basso elettrico
Archibald Ligonnière, batteria

Sabato 31 marzo, ore 21.30
In collaborazione con Crossroads jazz e altro in Emilia-Romagna
Linda May Han Oh
Greg Ward, sax alto
Matthew Stevens, chitarra
Linda May Han Oh, contrabbasso e basso elettrico
Artur Hnatek, batteria

Sabato 7 aprile, ore 21.30
Eddie Gomez Trio
Salvatore Bonafede, pianoforte
Eddie Gomez, contrabbasso
Eliot Zigmund, batteria

Venerdì 13 aprile, ore 21.30
Flavio Boltro BBB Trio
Flavio Boltro, tromba e elettronica
Mauro Battisti, contrabbasso
Mattia Barbieri, batteria e percussioni

Sabato 14 aprile, ore 21.30
Marcus Strickland Twi-Life
Marcus Strickland, sassofoni
Mitch Henry, tastiere
Kyle Miles, basso elettrico
Charles Haynes, batteria

Sabato 21 aprile, ore 21.30
Chihiro Yamanaka Electric Female Trio
Chihiro Yamanaka, pianoforte e piano elettrico
Ilaria Capalbo, basso elettrico
Karen Teperberg, batteria

Martedì 24 aprile, ore 21.30
In collaborazione con Ferrara Musica
Bill Frisell – Thomas Morgan Small Town Duo
Bill Frisell, chitarra
Thomas Morgan, contrabbasso

Sabato 28 aprile, ore 21.30
Nels Cline Four featuring Julian Lage
Nels Cline, chitarra
Julian Lage, chitarra
Jorge Roeder, contrabbasso
Tom Rainey, batteria

MONDAY NIGHT RAW
Sotto la sigla Monday Night Raw, mutuata dal colorito vocabolario del wrestling americano, i lunedì sera del Torrione si trasformano in un autentico ring sul quale si sfideranno, fino all’ultimo match, giovani protagonisti della scena jazzistica contemporanea nazionale ed internazionale. In apertura di serata l’accattivante selezione musicale di Willygroove, France, Andreino e Gil Dj farà da sfondo al goloso aperitivo a buffet del wine-bar del Torrione. Segue il concerto Tip of The Day, la jam session aperta dagli allievi e dai docenti del Dipartimento Jazz del Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara.

Lunedì 5 marzo, ore 21.30
O.N.G. Crash + Ken Vandermark
Gabriele Mitelli, tromba e elettronica
Ken Vandermark, sax tenore
Enrico Terragnoli, chitarra
Gabrio Baldacci, chitarra baritono
Cristiano Calcagnile, batteria

A seguire…

Tip of The Day
In collaborazione con il Dipartimento Jazz del Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara
Roberto Manuzzi, sax
Davide Fasulo, tastiere
Lorenzo Locorotondo, tastiere
Daniele Nieri, basso elettrico
Riccardo Guidarini, batteria

Lunedì 12 marzo, ore 21.30
Pericopes + 1
Emiliano Vernizzi, sax tenore
Alessandro Sgobbio, pianoforte e piano elettrico
Nick Wight, batteria

A seguire…

Tip of The Day
In collaborazione con il Dipartimento Jazz del Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara
Carletto Spanò, chitarra
Francesco Zaccanti, contrabbasso
Lorenzo Gollini, batteria

Lunedì 19 marzo, ore 21.30
Hobby Horse
Dan Kinzelman, sax tenore, clarinetto ed elettronica
Joe Rehmer, contrabbasso ed elettronica
Stefano Tamborrino, batteria ed elettronica

A seguire…

Tip of The Day
In collaborazione con il Dipartimento Jazz del Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara
Andrea Bonetti, pianoforte
Fabio Mazzini, chitarra
Stefano Pesare, basso elettrico
Pietro Vicentini, batteria

Lunedì 26 marzo, ore 21.30
Incontro con l’autore
Presentazione di “Racconti molesti” di Francesco Cusa

+

Live
Francesco Cusa Trio Meets Carlo Atti
Carlo Atti, sax tenore
Gianni Lenoci, pianoforte
Ferdinando Romano, contrabbasso
Francesco Cusa, batteria

A seguire…

Tip of The Day
In collaborazione con il Dipartimento Jazz del Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara
Chiara Morreale, voce
Lorenzo Locorotondo, tastiere
Riccardo Sindona, chitarra
Stefano Galassi, basso elettrico
Francesco Bressan, batteria

Lunedì 9 aprile, ore 21.30
Rex Kramer
Piero Bittolo Bon, sax alto
Stefano Dallaporta, contrabbasso
Andrea Grillini, batteria

A seguire…

Tip of The Day
In collaborazione con il Dipartimento Jazz del Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara
Arrangers Night a cura della Classe di Arrangiamento Jazz del professor Morgante

Lunedì 16 aprile, ore 21.30
Frank Martino Disorgan Trio
Frank Martino, chitarra ed elettronica
Claudio Vignali, pianoforte e tastiere
Niccolò Romanin, batteria e batteria elettronica

A seguire…

Tip of The Day
In collaborazione con il Dipartimento Jazz del Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara
Antonio Cavicchi, chitarra
Matteo Balcone, basso elettrico
Gianfilippo Invincibile, batteria

Lunedì 23 aprile, ore 21.30
Quilibrì
Andrea Ayace Ayassot, sax soprano
Enrico Degani, chitarra classica
Claudio Riaudo, percussioni

A seguire…

Tip of The Day
In collaborazione con il Dipartimento Jazz del Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara
Claudio Francica, chitarra
Francesco Zaccanti, contrabbasso
Pietro Vicentini, batteria

SOMETHIN’ELSE
Incursioni al di fuori della consueta programmazione jazzistica con serate dedicate ad altri linguaggi espressivi, dalla musica classica, al teatro musicale, all’elettronica.
Venerdì 9 marzo, ore 21.30
In collaborazione con Teatro Off e Progetto LAUTER
Il salotto di Clara
Elisabeth Brauß, pianoforte
Nicola Bruzzo, violino
Letture a cura di Ferrara Off
Venerdì 20 aprile, a partire dalle ore 20.00
In collaborazione con Reverb & FP Artists
Matteo Scaioli + DJ Herva Live Set & Dj Set

Venerdì 27 aprile, ore 21.30
In collaborazione con Produzione Culturale
Bungaro “Maredentro Live”

THE TOWER JAZZ COMPOSERS ORCHESTRA
La Tower Jazz Composers Orchestra nasce come naturale reazione a catena ed evoluzione di due progetti pilota che hanno preso forma durante le scorse stagioni (The Tower Jazz Workshop Orchestra e The Unreal Book), ne consegue che il progetto rappresenti una sintesi dei precedenti, ma con una formazione e un repertorio più definiti. Sotto la direzione di Piero Bittolo Bon e Alfonso Santimone, il progetto mira alla realizzazione di una big band “elastica” che permetta ai singoli musicisti di sperimentare collettivamente la propria vena compositiva e le proprie idee musicali.

Sabato 23 marzo, Lunedì 30 aprile, ore 21.30
The Tower Jazz Composers Orchestra
Marta Raviglia, voce
Alfonso Santimone, direzione, pianoforte ed elettronica
Piero Bittolo Bon, direzione, sax alto, clarinetto basso e flauti
Sandro Tognazzo, flauto
Glauco Benedetti, tuba
Mirko Cisilino, Pasquale Paterra, Gabriele Cancelli, trombe
Filippo Vignato, Federico Pierantoni, Lorenzo Manfredini, tromboni
Gianluca Fortini, clarinetti e sax alto
Tobia Bondesan, sax tenore
Filippo Orefice, sax tenore, clarinetto e flauto
Beppe Scardino, sax baritono, sax alto e flauto
Luca Chiari, Riccardo Morandini, chitarra
Federico Rubin, piano elettrico
Alessandro Garino, pianoforte
Stefano Dallaporta, contrabbasso e basso elettrico
Andrea Grillini, Simone Sferruzza, batteria
William Simone, percussioni

BOLDINI SOUNDS JAZZ
Grazie alla neonata collaborazione con il Cinema Boldini e Arci Ferrara, con Boldini Sounds Jazz il Jazz Club si propone di divulgare il patrimonio musicale afroamericano anche attraverso la settima arte. Nei mesi di febbraio, marzo e aprile, saranno proiettate nella sala di via Previati tre “pellicole” a tema ad un costo agevolato.

Martedì 27 marzo, ore 21.00
Ornette: Made in America
Regia di Shirley Clarke
Versione restaurata con sottotitoli in italiano

Martedì 17 aprile, ore 21.00
The Connection
Regia di Shirley Clarke
Versione restaurata con sottotitoli in italiano

N.B Le proiezioni si tengono al Cinema Boldini in via Gaetano Previati, 18 – Ferrara. È previsto un ingresso a € 5 ed un ridotto a € 4 riservato agli studenti del Conservatorio “G. Frescobaldi”, agli iscritti alla Scuola di Musica di Ferrara e ai possessori dei biglietti di Ferrara Musica.

INFORMAZIONI
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com

Infoline e prenotazione cena 0532 1716739 (dalle 12.30 alle 19.30)

Tranne ove diversamente specificato, tutti i concerti si svolgono al Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara.

Il Jazz Club Ferrara è affiliato a Endas, l’ingresso è riservato ai soci.

PRESIDENZA
Andrea Firrincieli

DIREZIONE ARTISTICA
Francesco Bettini

UFFICIO STAMPA
Eleonora Sole Travagli
e-mail press@jazzclubferrara.com; solejazzclubferrara@gmail.com
cell. 339 6116217

Lega Nord: “diplomatici russi espulsi dall’Italia, allarme rosso turismo in Romagna”

Da ufficio stampa Gruppo Lega Nord Emilia e Romagna

I consiglieri regionali Liverani e Pompignoli e l’onorevole Morrone: “Il governatore Bonaccini, appena tornato dalla missione a Mosca per rilanciare la riviera romagnola, chieda ragione della doppia espulsione dei funzionari russi al dimissionario Governo Gentiloni. Presenteremo un’interrogazione alla Giunta”

“E’ un allarme rosso quello lanciato dagli operatori turistici della Riviera romagnola. Un allarme rosso che rilancia quello lanciato negli ultimi giorni dai tour operator russi, che denunciano la preoccupazione e l’indignazione dei loro concittadini rispetto all’espulsione dei 113 diplomatici dai Paesi dell’Occidente a seguito dell’avvelenamento di un ex spia russa e di sua figlia avvenuto a Londra. Il rischio che i turisti russi, la prossima estate, possano disertare la Riviera romagnola è oggi, più che mai, attuale”. Portavoce di quello che potrebbe rivelarsi un bagno di sangue in termini di presenze turistiche e, dunque, di introiti, sono i consiglieri regionali della Lega Nord, Andrea Liverani e Massimiliano Pompignoli e l’onorevole Jacopo Morrone.

“Il clima in Russia non è affatto buono: la popolazione, che ha appena votato in massa per Putin, si sente offesa dall’atteggiamento di tutto l’Occidente, sono spaventati da una decisione (quella dell’espulsione dei 113 diplomatici del Cremlino) che giudicano senza senso. Da qui i loro timori rispetto al trascorrere le prossime vacanze estive in terra di Romagna” spiegano i tre leghisti.

“La vicenda dell’espulsione dei diplomatici russi, poi, nella nostra regione sta assumendo i toni della farsa: appena due settimane fa, infatti, il governatore della Regione, Stefano Bonaccini, è andato in missione a Mosca con l’intento consacrato di rilanciare il nostro territorio come meta di turismo. Una missione guidata da buoni propositi che, alla luce dell’espulsione dei due diplomatici russi dall’Italia, rischia di essere vanificata nella sua interezza. Al di là dell’atteggiamento della Lega, da sempre contraria alla politica del nostro governo centrale di imporre dazi e sanzioni alla Russia – rincarano Liverani, Pompignoli e Morrone – è evidente come ora il problema delle ripercussioni economiche sul nostro territorio, dovute all’espulsione dei due diplomatici, non possa che essere risolto da Bonaccini. E’ bene che il Governatore dell’Emilia-Romagna, infatti, chieda ragione della doppia espulsione a quel Governo che, oltre ad essere del suo colore politico, ha licenziato una decisione così importante nonostante fosse dimissionario”. “Su questa vicenda intendiamo andarci a fondo e nei prossimi giorni presenteremo un’interrogazione circostanziata alla Giunta per vedere di risolvere il problema prima dell’arrivo dell’estate e dell’afflusso dei turisti russi, che lo scorso anno, in Romagna, hanno superato le 220mila presenze, in aumento del 25,3% rispetto al 2016” chiosano i leghisti.

Sabato 31/3 la contrabbassista LINDA MAY HAN OH firma l’ultimo appuntamento di Crossroads & Ferrara in Jazz 2018

Da ufficio stampa Jazz Club Ferrara

Jazz Club Ferrara in collaborazione con Crossroads

presenta

Sabato 31 marzo, ore 21.30
Crossroads & Ferrara in Jazz
Linda May Han Oh
Greg Ward, sax alto
Matthew Stevens, chitarra
Linda May Han Oh, contrabbasso e basso elettrico
Artur Hnatek, batteria

Sabato 31 marzo, a chiudere la fortunata triade di concerti firmati Crossroads & Ferrara in Jazz 2018 è Linda May Han Oh. La creativa contrabbassista di origini malesiane, altresì nota per la fruttuosa militanza a fianco di Pat Metheny, si presenta al Torrione a capo del proprio quartetto completato da Greg Ward al sax alto, Matthew Stevens alla chitarra e Artur Hnatek alla batteria.

Sabato 31 marzo (inizio ore 21.30), a chiudere la fortunata triade di concerti firmati Crossroads & Ferrara in Jazz 2018 è Linda May Han Oh. La creativa contrabbassista di origini malesiane si presenta al Torrione in quartetto affiancata da Greg Ward al sax alto, Matthew Stevens alla chitarra e Artur Hnatek alla batteria.
Nata in Malesia da genitori cinesi, Linda May Han Oh è cresciuta in Australia. Per chiudere il cerchio geografico, da una decina d’anni è di base negli States, dove si è inserita nella scena jazz che conta. Ma ripartiamo dall’Australia. Linda arriva al basso elettrico in piena adolescenza, dopo avere appreso il pianoforte e il fagotto. Il jazz fa già parte della sua dieta musicale, a fianco del rock. Prima ancora che il grande pubblico si accorgesse della sua sensazionale musicalità, l’ambiente jazzistico l’aveva già ben valutata: nel 2008 ha ricevuto il premio della ASCAP per giovani compositori jazz, nel 2009 una menzione d’onore alla Thelonious Monk Bass Competition, nel 2010 il Bell Award come giovane artista australiana dell’anno ma anche il primo posto come stella nascente del contrabbasso nel referendum dei critici di DownBeat. Nel frattempo aveva completato il suo percorso formativo alla Manhattan School of Music, ed era pronta per ‘andare al lavoro’. Nel 2009, con Entry, debutta come leader su disco (in compagnia di Obed Calvaire e Ambrose Akinmusire: giovani promesse tutte pronte a esplodere sulla scena internazionale). Da allora, oltre a portare avanti le sue formazioni, è diventata una delle prime scelte nella comunità jazzistica newyorkese: l’hanno voluta nei propri gruppi Joe Lovano, Steve Wilson, Vijay Iyer, Dave Douglas, Kenny Barron, Geri Allen, Terri Lyne Carrington. E da un paio d’anni è la bassista del quartetto di Pat Metheny.
La cena alla carta anticipa il concerto. È consigliata la prenotazione allo 0532 1716739 dalle ore 12:30 alle ore 19:30. Info su www.jazzclubferrara.com

INFORMAZIONI
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com

Per informazioni e prenotazione cena 0532 1716739 dalle ore 12:30 alle ore 19:30.

Il Jazz Club Ferrara è affiliato Endas, l’ingresso è riservato ai soci.

DOVE
Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara. Con dispositivi GPS è preferibile impostare l’indirizzo Corso Porta Mare, 112 Ferrara.

COSTI E ORARI
Intero: 20 euro
Ridotto: 15 euro (la riduzione è valida prenotando la cena al Wine Bar, accedendo al solo secondo set, fino ai 30 anni di età, per i possessori della Bologna Jazz Card, per i possessori di MyFe Card, per i possessori della tessera AccademiKa, per i possessori di un abbonamento annuale Tper, per i possessori di biglietti Italo Treno da/per Ferrara, per i possessori di Jazzit Card e Bologna Jazz Card, per gli alunni e docenti del Dipartimento Jazz del Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara, per gli iscritti ad Unife).

Intero + Tessera Endas: 25 euro
Ridotto + Tessera Endas: 20 euro

NB Non si accettano pagamenti POS

Apertura biglietteria: 19.30
Cena a partire dalle ore 20.00
Primo set: 21.30
Secondo set: 23.00

DIREZIONE ARTISTICA
Francesco Bettini

UFFICIO STAMPA
Eleonora Sole Travagli
e-mail: solejazzclubferrara@gmail.com ; press@jazzclubferrara.com
cell. + 39 339 6116217

UFFICIO STAMPA CROSSROADS
Daniele Cecchini
e-mail: dancecchini@hotmail.com

Cultura. Stanziati 2,5 milioni per la promozione culturale nel 2018: la Regione apre oggi il bando per progetti di Comuni, associazioni e istituzioni

Da ufficio stampa regione Emilia-Romagna

Particolare attenzione ai progetti di dimensione sovralocale e che favoriscano l’aggregazione tra più soggetti. Tra i temi l’arte contemporanea, la creatività giovanile ma anche la diffusione della cultura della legalità, la cittadinanza responsabile, l’intercultura e il dialogo interreligioso. Le domande entro il 16 aprile

Bologna – Bologna – Ammontano a 2,5 milioni di euro, per il 2018, le risorse stanziate dalla Regione per la promozione culturale in Emilia-Romagna a favore di Comuni, associazioni e istituzioni. Prende il via la presentazione dei progetti per l’anno in corso, in attuazione della Legge regionale 37 del 1994.
Novità di quest’anno è la nuova modalità per la domanda di contributo, che dovrà essere presentata esclusivamente tramite l’applicativo Sib@c, seguendo le indicazioni delle Linee guida utente Sib@c (che prevedono per l’accesso a Sib@c la registrazione a uno dei due sistemi di gestione delle identità Federa o Spid).

Saranno sostenuti, in particolare, i progetti che prevedono attività e iniziative di dimensione sovralocale, coerenti con le finalità e gli obiettivi della legge regionale indicati nel Programma degli interventi del triennio 2016-2018.
L’intento è quello di favorire il recupero e la valorizzazione sia della cultura popolare, della storia e delle tradizioni locali emiliano-romagnole che di altre culture, presenti in Emilia-Romagna. Inoltre, si punta a sostenere la realizzazione di interventi e progetti per promuovere le espressioni dell’arte contemporanea, la creatività giovanile e la valorizzazione di nuovi talenti. E ancora, il sostegno della diffusione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile, oltre che iniziative per favorire l’intercultura e il dialogo interreligioso.
Anche quest’anno, la Regione promuove la realizzazione di progetti integrati, favorendo l’aggregazione e l’interazione tra vari soggetti anche ai fini dell’ottimizzazione della spesa.

La presentazione del progetto e la domanda di contributo dovranno essere caricate sulla piattaforma SIB@C da oggi 29 marzo 2018 alle ore 15,00 del 16 aprile 2018.
Il bando all’indirizzo https://spettacolo.emiliaromagnacreativa.it/it/bando/l-r-37-94-avviso-attivita-promozione-culturale-anno-2018/

Per informazioni relative al funzionamento della piattaforma informatica Sib@c è possibile contattare gli operatori via mail a infosibac@regione.emilia-romagna.it. Le richieste di informazioni nel merito dei contenuti progettuali vanno inviate esclusivamente via mail a promocultura@regione.emilia-romagna.it.

Strade. Dopo il dissesto da maltempo, dalla Regione piano straordinario da 31 milioni di euro per la manutenzione e il miglioramento dell’intera rete di quelle comunali e provinciali, da Piacenza a Rimini, in montagna e pianura

Da ufficio stampa regione Emilia-Romagna

Al via interventi su 12.600 chilometri di tratti stradali. La ripartizione dei fondi ai territori

Bologna – Dopo l’ondata eccezionale di maltempo delle settimane e dei mesi scorsi, che ha provocato non pochi disagi alla viabilità regionale e ai cittadini da Piacenza a Rimini con richieste di aiuto da parte dei sindaci e degli amministratori locali, la Regione interviene con un piano straordinario da 31 milioni di euro per i lavori di manutenzione e miglioramento degli oltre 12mila e 600 chilometri di strade comunali e provinciali dell’Emilia-Romagna – nelle aree di montagna come in quelle di pianura.
Il programma, con il dettaglio degli investimenti, è stato presentato nella sede della Regione, a Bologna, dal presidente Stefano Bonaccini, dagli assessori alla Mobilità e infrastrutture, Raffaele Donini, e alla Difesa del suolo, Paola Gazzolo. La soddisfazione nel commento inviato dal presidente regionale di Upi Emilia-Romagna, l’Unione delle Province, Giammaria Manghi.

“I sindaci hanno sostenuto uno sforzo straordinario per far fronte all’ondata eccezionale di maltempo degli ultimi mesi e per limitare i disagi dei cittadini e delle comunità locali- afferma Bonaccini- e noi, come avevamo promesso, non li abbiamo lasciati soli. Insieme a loro, dopo avere ascoltato i territori, abbiamo deciso di intervenire subito con uno sforzo altrettanto straordinario: 31 milioni di euro per risistemare le strade di tutto il territorio, da Piacenza a Rimini, e ripristinare la piena viabilità. Ma non basta. Oltre alla richiesta dello stato di emergenza nazionale, che abbiamo inviato al Governo nelle settimane scorse, stiamo mettendo a punto un piano straordinario anche contro il dissesto del territorio, a partire dalle frane, perché è con la prevenzione- conclude il presidente della Giunta- che possiamo e dobbiamo rispondere alla legittima domanda di sicurezza delle nostre comunità locali”.

“In rappresentanza di tutte le Province emiliano-romagnole saluto con particolare apprezzamento e gratitudine il Piano straordinario di interventi a favore della rete stradale comunale e provinciale disposto dalla Regione Emilia-Romagna- commenta il presidente regionale dell’Upi, Manghi-. È noto che l’assenza di risorse adeguate per la manutenzione della cospicua rete stradale esistente ha rappresentato negli ultimi quattro anni il problema centrale con cui in particolare le Province si sono dovute confrontare nella quotidianità, anche in relazione alle responsabilità che a tal riguardo attengono amministratori e personale dipendente. Le cifre messe a disposizione- conclude Manghi- consentiranno, unitamente al Piano 2018-2020 disposto dal Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, di avviare un lavoro serio e significativo con al centro la sicurezza stradale che mai, nel passato recente, era stato possibile”.

“Il sostegno all’Appennino e alla vita delle sue comunità sono una delle priorità della Giunta regionale: dall’avvio del mandato abbiamo investito 14 milioni per il solo Fondo regionale della montagna e nel prossimo triennio, entro il 2020, ne mettiamo a disposizione altrettanti- sottolinea l’assessore Gazzolo-. Si tratta di finanziamenti certi a disposizione delle Unioni di comuni, che potranno utilizzarli con più rapidità attraverso programmi triennali per interventi di fondamentale rilevanza come la sistemazione e il miglioramento della rete viabilistica”.

“Dal 2015 ad oggi abbiamo stanziato oltre 50 milioni di euro per la manutenzione straordinaria delle strade provinciali e comunali- spiega l’assessore Donini-, per venire incontro alle necessità degli enti locali. Insieme alle province e ai comuni presenteremo nelle prossime settimane allo Stato un piano per la manutenzione stradale e difesa del suolo che sia adeguato alle esigenze del territorio, per migliorare la circolazione e la sicurezza della rete stradale dell’Emilia-Romagna. Una funzione che deve essere esercitata dalle Province con la massima efficacia”.

Gli interventi sulle strade provinciali

Quasi 10 milioni di risorse regionali (9 milioni 820mila euro, di cui 3 milioni già stanziati) sono destinati agli oltre 1.858 chilometri di strade provinciali dell’Emilia-Romagna.

In particolare, sono previsti interventi sui 274 chilometri di strade provinciali a Bologna (finanziati con 1.449.291 euro in tutto); 131 chilometri delle strade di Ferrara (691.795 euro); 209 chilometri di Forlì-Cesena (1.105.688 euro); 306 chilometri di Modena (1.618.403 euro); 307 chilometri di Parma (1.623.047 euro); 233 chilometri di Piacenza (1.230.782 euro); 163 chilometri di Ravenna (863.480 euro); 186 chilometri di Reggio Emilia (980.596 euro); 49 chilometri di strade provinciali di Rimini (259.917 euro).

La manutenzione delle strade comunali di montagna

La Giunta ha poi approvato il riparto di 7 milioni di euro per la manutenzione straordinaria dei 10.804 chilometri di strade delle Unioni e Comuni di montagna, stanziati nell’ambito del Piano operativo del Fondo sviluppo e coesione infrastrutture 2014-2020.

Si aggiungono poi 6 milioni di euro del Fondo regionale per la montagna per 23 fusioni o Unioni di Comuni montani.

Questa la ripartizione territoriale dei 13 milioni di euro complessivi disponibili nel 2018 per la manutenzione straordinaria.

In provincia di Piacenza le risorse sono destinate ai 1.652 chilometri di strade comunali per un importo complessivo di 1.639.892 euro: nell’Alta Val Tidone (95.812 euro per 128 chilometri di rete viabilistica), Valli Trebbia e Luretta (782.505 euro per 879 chilometri), Alta Val Nure (503.736 euro per 419 chilometri), Valnure Valchero (78.145 euro per 82 chilometri) e all’Alta Val d’Arda (179.694 euro per 143 chilometri).

Nel parmense i fondi andranno ai 1.591 chilometri di rete viaria, per un importo complessivo di 1.843.455 euro, dei Comuni delle Valli Taro e Ceno (1.071.592 euro per 957 chilometri) e all’Appennino Parma Est (771.863 euro per 634 chilometri).

In provincia di Reggio Emilia le risorse sono destinate ai 1.234 chilometri di strade comunali, per un importo complessivo di 1.476.532 euro, nella Val d’Enza (84.211 euro per 57,6 chilometri), nell’Appennino reggiano (1.191.384 euro per 1.001 chilometri) e Tresinaro Secchia (200.937 euro per 176 chilometri).

Nel modenese i fondi andranno ai 1801 chilometri di strade per un importo complessivo di 1.958.380 euro, nei Comuni del Distretto ceramico (480.176 euro per 507 chilometri), del Frignano (1.155.783 euro per 990 chilometri) e delle Terre di Castelli (322.421 euro per 303 chilometri).

In provincia di Bologna le risorse sono destinate ai 2.587 chilometri, per un importo complessivo di 3.061.373 euro, di rete stradale del Reno Lavino Samoggia (640.415 euro per 474 chilometri), Appennino bolognese (1.357.805 euro per 1.256 chilometri), Alto Reno Terme (135.244 euro per 98 chilometri), Valli Savena Idice (625.965 euro per 521 chilometri), Nuovo circondario imolese (301.944 euro per 237 chilometri).

In provincia di Ravenna, 446.666 euro andranno ai 367 chilometri di strade comunali della Romagna Faentina, nel riminese 679.272 euro sono destinati ai 569 chilometri nei Comuni della Valmarecchia.

In provincia di Forlì-Cesena, sono previsti fondi per i 1.001 chilometri,per un importo complessivo di 1.894.116 euro, di rete viaria comunale nella Romagna Forlivese (1.036.153 euro per 508 chilometri), per la Valle del Savio (619.200 euro per 302 chilometri) e Rubicone e Mare (238.763 euro per 190 chilometri).

Sempre dal Fondo regionale per la montagna, 4 milioni saranno utilizzabili nel 2019 e altri 4 nel 2020. È stato fissato il termine del 18 maggio come scadenza per la presentazione dei Programmi triennali di investimento da parte di ciascuna Unione di Comuni./BG

Il presidente Bonaccini: “Per noi la sobrietà è un pilastro e un valore irrinunciabile, se siamo andati contro la sensibilità anche di una sola persona chiediamo scusa”

Da ufficio stampa regione Emilia-Romagna

“Lo abbiamo dimostrato tagliando i costi della politica, combattendo gli sprechi, azzerando le auto blu, cancellando i vitalizi. Nessuna legge infranta e nessun euro speso dalla Regione. Vogliamo stare vicini ai territori ed essere ovunque ci chiamino”

Bologna – In merito alla vicenda degli spostamenti per missioni istituzionali dei componenti la Giunta regionale, il presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, rilascia la seguente dichiarazione:

“Come ci viene riconosciuto dagli stessi che ci muovono critiche (legittime), con la mia Giunta abbiamo tagliato i costi della politica come nessun altro, 15 milioni in meno con la prima legge di questa legislatura, azzerato le auto blu, combattuto gli sprechi e fatto della sobrietà il tratto distintivo del nostro modo di amministrare e governare, a partire dall’essere quelli che si sono per primi cancellati il vitalizio per sempre. Anche nella vicenda delle multe relative agli spostamenti che i componenti la Giunta hanno effettuato in tre anni, dal 2015 al 2017, con l’auto guidata dal solo autista dipendente della Regione, ora andato in pensione, non ci sono stati privilegi: nessuna legge è stata infranta e non un euro è stato speso dall’Ente. Dopodiché, parliamo di una ventina di multe su oltre mille spostamenti, tutte missioni istituzionali, per stare, come ho detto fin dal primo giorno, vicini al territorio ed essere ovunque ci chiamino. Complessivamente centinaia di migliaia di chilometri percorsi se consideriamo anche gli spostamenti con le nostre auto personali. E proprio perché giriamo l’Emilia-Romagna in lungo e in largo, è capitato di tardare e di non voler mancare agli appuntamenti, così come i ricorsi presentati alle Prefetture sono stati fatti seguendo le istruzioni sulle notifiche arrivate, come chiunque può fare. Ripeto: nessuno privilegio e favore perché siamo o ci sentiamo la Regione, per dirla con chiarezza. E così come l’essere nei territori, ascoltare la società regionale ci sembra normale, altrettanto è sembrato all’Amministrazione il poter fare ricorsi sulle multe, senza gravare in alcun modo sulla collettività in caso di non accoglimento da parte delle Prefetture, come in alcuni casi è successo. Ed è normale per me, per noi, chiedere scusa se nel fare questo siamo andati contro la sensibilità della nostra comunità, quella emiliano-romagnola, anche di una sola persona. Convinti di stare facendo un serio lavoro in tutti i settori, dalla sanità alle politiche sociali, dalla crescita all’occupazione proprio per la nostra comunità, coinvolgendo territori e parti sociali. Tanto resta da fare, ma, ne sono certo, lavorando insieme l’Emilia-Romagna ce la fa”.

programma ciclo conferenze dedicate alla mostra “Stati d’animo e aperture straordinarie Palazzo dei Diamanti

Da organizzatori

Palazzo dei Diamanti presenta una nuova proposta culturale invitando autorevoli nomi del mondo scientifico, musicale e letterario a parlare di stati d’animo, in occasione della mostra omonima aperta fino al 10 giugno.

Gli stati d’animo della fin de siècle sono al centro di un ciclo di conferenze che approfondiscono, da punti di vista differenti, l’interesse che al passaggio tra Ottocento e Novecento spinge scienziati, letterati e musicisti ad esplorare i labirinti del cuore, in sintonia con il percorso degli artisti.

Prosegue il viaggio nell’immaginario degli anni inquieti ed esaltanti, parallelamente alla mostra Stati d’animo. Arte e psiche tra Previati e Boccioni, con tre focus nel mese di aprile che si addentreranno nelle relazioni tra scienza e arte, per voce del neuroscienziato cognitivo Vittorio Gallese, tra gli scopritori dei neuroni specchio e delle basi fisiologiche dell’empatia, per poi immergersi nella musica degli stati d’animo, con la conferenza-concerto di Giovanni Bietti compositore e divulgatore musicale, celebre autore della trasmissione radiofonica di Rai Radio 3 “Lezioni di musica”, e infine gettare uno sguardo alla letteratura del profondo con l’intervento di Marco Bazzocchi, uno dei massimi esperti in ambito italiano tra Otto e Novecento nelle sue connessioni con i fenomeni artistici

Giovedì 5 aprile, ore 17.00
Sala Estense
Empatia ed esperienza estetica. Una prospettiva neuro scientifica
Vittorio Gallese

Negli ultimi decenni le neuroscienze hanno manifestato un crescente interesse nei confronti dell’arte e dell’estetica. La ricerca in quest’ambito è volta a studiare il sistema cervello-corpo per comprendere in cosa consista l’esperienza estetica degli oggetti che oggi denominiamo ‘artistici’. La nozione di ‘estetica’ è declinata secondo la sua originale etimologia: aisthesis, cioè percezione del mondo attraverso il corpo. I risultati delle ricerche suggeriscono che il nostro rapporto empatico con le immagini ha una forte base corporea, perché il corpo ne è lo strumento principale di ricezione. Queste recenti acquisizioni consentono di affrontare i temi dell’arte e dell’estetica da una prospettiva nuova che indaga insieme le risposte del cervello e del corpo, mettendo in luce le componenti ‘invisibili’ indotte dal visibile.

Vittorio Gallese è Professore Ordinario di Psicobiologia presso il Dip. di Medicina e Chirurgia, Unità di Neuroscienze, dell’Università di Parma, Professor in Experimental Aesthetics all’Institute of Philosophy della School of Advanced Study della University of London, Adjunct Senior Research Scholar al Dept. of Art History and Archeology, Columbia University, New York, USA e Einstein Fellow alla School of Mind & Brain della Humboldt University di Berlino. È coordinatore del Dottorato di Ricerca in Neuroscienze e Direttore della Scuola Dottorale di Medicina e Chirurgia dell’Università di Parma. Neuroscienziato, tra i suoi contributi principali vi è la scoperta assieme ai colleghi di Parma dei neuroni specchio, e l’elaborazione di un modello neuroscientifico dell’intersoggettività, la Teoria della Simulazione Incarnata. La sua produzione scientifica è attestata da oltre 230 pubblicazioni internazionali, dalla pubblicazione di due libri in qualità di autore e di tre libri in qualità di curatore. Ha vinto il Premio Grawemeyer per la Psicologia per l’anno 2007, ha ricevuto la Laurea Honoris Causa dall’Università Cattolica di Lovanio, Belgio nel 2010, l’Arnold Pfeffer Prize for Neuropsychoanalysis a New York nel 2010 e il Premio Musatti della Societa Italiana di Psicoanalisi nel 2014.

Giovedì 12 aprile, ore 17.00
Sala Estense
Musica degli affetti, musica dei sentimenti, musica degli stati d’animo
Giovanni Bietti

Una delle caratteristiche più forti e specifiche della musica occidentale, a partire almeno dal secondo Cinquecento, è sempre stata considerata la capacità di penetrare e rivelare le emozioni, le sensazioni, l’interiorità, di rendere eloquente ed espressivo ciò che con le parole non si riesce a dire, «dar voce al silenzio», come scrive Wagner. Ma l’esplorazione della sfera intima prende, nel corso dei secoli, nomi differenti: nell’epoca barocca si parla di “affetti”, alla fine del Settecento e per gran parte dell’Ottocento di «sentimenti», mentre alla fine del secolo si affaccia l’idea dello “stato d’animo”, spesso mutevole, irrequieto e in continua trasformazione. E a queste diverse definizioni corrispondono, naturalmente, poetiche e tecniche musicali profondamente differenti tra loro.
La conferenza, condotta anche con un gran numero di esempi al pianoforte, prenderà in esame questi aspetti del linguaggio musicale, seguendo le loro trasformazioni attraverso le epoche.

Giovanni Bietti è compositore, pianista e musicologo ed è considerato uno dei migliori divulgatori musicali italiani. È una delle più note voci radiofoniche delle “Lezioni di musica” (seguitissima trasmissione settimanale di Rai-RadioTre), e ha pubblicato libri dedicati a Mozart (Laterza, 2015), a Beethoven (Laterza, 2013) e al Sinfonismo Viennese (Edizioni Estemporanee, 2012). Il suo ultimo libro, Lo spartito del mondo (Laterza, 2018), è dedicato alla multiculturalità, alla capacità della musica di far dialogare tra loro culture diverse: un argomento molto attuale, e non solo in ambito artistico.
Tiene regolarmente Lezioni-Concerto, direttamente al pianoforte, presso molti dei più prestigiosi Enti italiani: Teatro alla Scala, Teatro La Fenice, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Teatro dell’Opera di Roma, Teatro Regio di Torino, Teatro Petruzzelli di Bari, Teatro Massimo di Palermo, Teatro Bellini di Catania, Festival Mito-Settembre Musica di Torino e Milano, Bologna Festival, Teatro Lirico di Cagliari, Ravello Festival, Teatro Regio di Parma, Sferisterio di Macerata, Teatro delle Muse di Ancona, Teatro Valli di Reggio Emilia, Festivaletteratura e Orchestra da Camera di Mantova, Orchestra Sinfonica Siciliana.

Lunedì 16 aprile, ore 17.00
Sala Estense
Arte, letteratura e indagine nel profondo alle soglie della modernità
Marco Bazzocchi

Mito, sogno e malinconia. Il mito, come ripresa di una unità dell’uomo con il cosmo, la malinconia, come nuova condizione della modernità che si espande dall’interiorità femminile a quella maschile, il sogno, come condizione specifica della nuova analisi psichica di primo Novecento.
Il percorso partirà da Malombra di Fogazzaro e da Fosca di Tarchetti per arrivare al Fuoco di d’Annunzio, con riferimenti anche alla cultura francese, in particolare a Proust.

Marco Bazzocchi, critico letterario e saggista, è docente di Letteratura italiana contemporanea e Letteratura del Romanticismo nella Facoltà di Lettere e filosofia dell’Università di Bologna, Presidente del Corso di laurea in lettere e Delegato alle iniziative culturali di Ateneo. È stato visiting professor presso l’Université de Montréal e ha partecipato a un progetto di scambio Italia-Marocco sotto la Direzione del MAE.
Tra le sue pubblicazioni, uscite anche in Francia e in Spagna, si segnalano gli studi sull’opera poetica e letteraria di Giovanni Pascoli, Giacomo Leopardi e Pier Paolo Pasolini. I suoi interessi preponderanti sono volti ad approfondire le interconnessioni tra la letteratura italiana contemporanea, antropologia e arti visive. Da questi interessi sono scaturite mostre e testi critici, dagli interventi sullo scultore Adolfo Wildt a quelli sul Liberty.
È membro rappresentante della Regione Emilia-Romagna dell’Accademia Pascoliana di S. Mauro, socio dell’Accademia dei Filopatridi di Savignano e Direttore scientifico della Casa Rossa di A. Panzini del Comune di Bellaria. Fa parte del comitato direttivo della rivista internazionale “Studi pasoliniani” ed è direttore della “Rivista pascoliana”.

Palazzo dei Diamanti
Aperture serali straordinarie
Festività pasquali e ponte del 1 maggio

Sabato 31 marzo e domenica 1 aprile, in occasione delle festività pasquali, tutti i ferraresi e i turisti presenti in città avranno l’opportunità di visitare la mostra Stati d’animo. Arte e psiche tra Previati e Boccioni fino alle ore 22.30 (chiusura della biglietteria ore 22.00). Sarà così possibile ammirare le opere dei protagonisti della scena artistica tra Otto e Novecento – dai maestri del simbolismo e divisionismo, Segantini, Previati e Pellizza, a quelli dell’avanguardia futurista, Balla, Carrà e Boccioni – fino a tarda sera.

Anche sabato 28 aprile, in occasione del ponte del 1 maggio, il pubblico avrà l’occasione di lasciarsi sedurre dalla materia mutevole e inafferrabile degli stati d’animo fino alle ore 22.30 (chiusura della biglietteria ore 22.00).
Altre aperture straordinarie sono previste il 19 maggio, in occasione della Notte dei Musei, quando la rassegna chiuderà le porte alle ore 24 (chiusura biglietteria ore 23.30), venerdì 1 giugno e durante l’ultimo week-end di mostra, dall’8 al 10 giugno fino alle 22.30.

Nelle serate di apertura, alle ore 21.00, sono previste delle visite guidate per singoli visitatori con ritrovo nel giardino di Palazzo dei Diamanti 15 minuti prima della visita. La prenotazione della visita guidata è obbligatoria.

Ricordiamo inoltre che sarà possibile visitare l’esposizione anche il 2 aprile (Lunedì dell’Angelo), 25 aprile, 1 maggio e 2 giugno, con orario continuato dalle 9 alle 19.

Per informazioni e prenotazioni: 0532 244949, www.palazzodiamanti.it, facebook.com/palazzodiamanti

100Cene per Emergency

Da ufficio stampa Emergency – Gruppo di Ferrara

Anche quest’anno il gruppo ferrarese di Emergency partecipa alla campagna nazionale #100 cene per Emergency.

La cena si terrà presso il Fienile di Baura, in via Raffanello 79, sabato 7 aprile alle 20.00
con un delizioso menu elaborato in collaborazione con La Vegana

L’iniziativa 100Cene per Emergency attraversa tutte le regioni d’Italia, coniugando il piacere della buona tavola con la possibilità di sostenere il Programma Italia di Emergency, un insieme di progetti sul territorio nato per rendere concreto il diritto alla cura per tutti anche nel nostro Paese.

La Repubblica italiana tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti, dice la Costituzione italiana.

Eppure, nella pratica, questo diritto è spesso disatteso: migranti, stranieri e sempre più italiani si trovano in condizioni vulnerabili e non hanno accesso alle cure.

La partecipazione alla cena, oltre a mangiar bene e sostenere Emergency, darà anche la possibilità di incontrare i volontari e gli operatori e scoprire da vicino il lavoro dell’associazione.
Per maggiori informazioni e per le prenotazioni (obbligatorie) contattare il gruppo:
E-MAIL ferrara@volontari.emergency.it
TEL. 333 9940136

Iniziative del mese di aprile

Da ufficio stampa Istituto Gramsci Ferrara

1.GIOVEDÌ 5 APRILE 2018 BIBLIOTECA ARIOSTEA FERRARA ORE 17-19

ALDO MORO A QUARANT’ANNI DAL SUO ASSASSINIO Riflessioni sul suo ruolo di statista e di politico

Conferenza di Guido Formigoni, docente di Storia contemporanea, Università IULM di Milano

Introduce Anna Quarzi

Il rapimento e l’assassinio per mano delle Brigate rosse, nel 1978, hanno finito per concentrare in quella fine tragica la memoria di Aldo Moro. Nell’intento di riscoprire nella sua interezza questo significativo protagonista della storia italiana, l’incontro intende invece tratteggiarne un profilo biografico completo: l’intellettuale, il giurista, il credente (e dirigente delle associazioni cattoliche), il costituente, il politico, lo statista. Dal 1959 al 1978, Moro fu il principale perno della Dc e del sistema politico italiano, costruendo prudentemente e pazientemente gli esperimenti del centro-sinistra e della «solidarietà nazionale». Per lui erano ambedue strumenti per realizzare nelle condizioni possibili l’obiettivo dello Stato democratico e sociale avanzato indicato nella prima parte della costituzione. Fu anche statista in quanto esercitò con frutto ruoli operativi in cui si cimentò con le possibilità di cambiare concretamente il paese: a lungo presidente del Consiglio, fu poi ministro degli Esteri. La sua esperienza assunse negli ultimi anni un carattere drammatico, non solo per il violento epilogo, ma anche per la crescente difficoltà nel tenere assieme Stato e società, innovazione e tradizione, cambiamento e coesione, in un sistema sociale e politico messo a dura prova dalla transizione degli anni Settanta.

A cura di Istituto Gramsci e Istituto di Storia contemporanea di Ferrara

2.VENERDI 6 APRILE BIBLIOTECA ARIOSTEA FERRARA ORE 17-19

ALLE ORIGINI DELLA FAMIGLIA BORGHESE: I QUATTRO LIBRI “DE FAMILIA” DI LEON BATTISTA ALBERTI

Conferenza di Marco Bertozzi

Presenta Angela Ghinato

Leon Battista Alberti (1404-1472) scrisse i quattro libri della famiglia tra il 1433 e il 1437 circa. Il testo, dopo una diffusione manoscritta all’epoca dell’autore, restò inedito e poco conosciuto fino all’Ottocento, quando uscì in numerose edizioni e ristampe, registrando poi l’interesse di illustri storici e sociologi come Werner Sombart e Max Weber, all’inizio del Novecento. Si tratta di un dialogo, scritto in volgare, che si svolge tra alcuni esponenti della ricca famiglia degli Alberti, che da Firenze era stata esiliata. Nel primo libro si parla dell’educazione dei figli; nel secondo del matrimonio e dell’unità della famiglia; nel terzo dell’economia e della buona amministrazione della casa; nel quarto delle relazioni di amicizia con altre famiglie (di pari grado e potere). Questo capolavoro letterario di Leon Battista Alberti rappresenta un autentico manifesto della civiltà umanistica, un dialogo straordinario che mostra ormai tratti caratteristici della nostra Modernità.

Per il ciclo “La società degli individui – Famiglie” a cura di Istituto Gramsci e Istituto di Storia contemporanea di Ferrara

3.LUNEDÌ 9 APRILE BIBLIOTECA ARIOSTEA FERRARA ORE 17-19 ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ “VEDERE L’INVISIBILE: LA POESIA DI RAINER MARIA RILKE”.

Ne parla Giuliano Sansonetti Docente Unife

Introduce Daniela Cappagli Insegnante

Marina Cvetaeva ebbe a definire la poesia di Rainer Maria Rilke “una topografia dell’anima”, dunque – per stare al nostro titolo – una topografia dell’Invisibile per eccellenza. Il nostro tentativo sarà perciò di leggere l’itinerario poetico di Rilke dal Libro d’ore alle Elegie duinesi, per citare le sue opere più celebri, come un progressivo, tenace addentrarsi nell’invisibile per mostrarlo. Ci sembra infatti che mai come per Rilke valgano le parole di Manzoni che Franco Fortini amava citare a proposito della poesia: «Un vero veduto dalla mente per sempre o, per parlare con più precisione, irrevocabilmente»

Per il ciclo “I colori della Conoscenza” a cura di Istituto Gramsci e Istituto di Storia Contemporanea

4.MARTEDI 10 APRILE e MARTEDI 17 APRILE ORE 17-19 LABORATORI DIDATTICI

presso l’Istituto di Storia Contemporanea, Vc. Santo Spirito 11, Ferrara (è richiesta l’iscrizione)

PRIMO LEVI, I SOMMERSI E I SALVATI. Il contesto storico-culturale. I temi e i contenuti. La lingua.

2 incontri di 2 ore condotti da Fiorenzo Baratelli, Direttore Istituto Gramsci, con la partecipazione di Daniela Cappagli, Insegnante.

Per il ciclo “I colori della Conoscenza” a cura di Istituto Gramsci e Istituto di Storia Contemporanea

5.VENERDI 20 APRILE BIBLIOTECA ARIOSTEA FERRARA ORE 17-19

LA FAMIGLIA NELLA COSTITUZIONE ITALIANA E LE RIFORME DEGLI ANNI ‘70

Conferenza di Manuela Paltrinieri e Paolo Veronesi

Coordina Roberto Cassoli

Quale significato va attribuito alle norme che la Costituzione italiana dedica alla famiglia? Quali scenari intesero prefigurare i Costituenti? In questa prospettiva vanno inquadrate le “grandi riforme” legislative degli anni ’70: esse hanno infatti rappresentato un vero e proprio cambio di scena e avviato un percorso che non si è ancora esaurito.

Manuela Paltrinieri è laureata in Filosofia presso l’Università di Parma. Collabora con l’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara.

Paolo Veronesi insegna Diritto costituzionale presso l’Università di Ferrara. È autore di tre monografie e ha altresì curato numerosi volumi e pubblicato saggi e articoli sulle principali riviste di diritto pubblico.

Per il ciclo “La società degli individui – Famiglie” a cura dell’Istituto Gramsci e dell’Istituto di Storia contemporanea di Ferrara

L’Italia ha un alto debito pubblico: il nuovo dogma cui nessuno può obiettare

A che scopo impegnarsi, studiare, verificare i dati, verificare le teorie e i risultati pratici delle politiche economiche passate se basta la frase “l’Italia ha un alto debito pubblico” per stoppare qualsiasi opposizione e far partire l’applauso?
In nome del debito pubblico e del rispetto dei cosiddetti parametri europei qualsiasi sacrificio non è più tanto indigesto da accettare e nessuna motivazione può essere altrettanto seria per sfidare il dogma. La discussione finisce in quel momento: all’enunciazione di quella frase tutti zittiscono, come quando il prete in chiesa dice “preghiamo” e cala il silenzio tra i fedeli.
Un rito a cui non ci si può sottrarre a meno di non voler uscire dal Tempio. E dopo l’enunciazione si può accettare persino la cancellazione di quei diritti per i quali intere generazioni passate hanno lottato: pensioni, salari decenti, articolo 18. E allo stesso tempo piegarsi alle tutele crescenti e al retributivo, anche se tutto questo costa la condanna di intere generazioni future, che comunque attribuiscono la colpa della loro sfortuna a tutti coloro che li hanno preceduti e non a chi ha legiferato, tramato, si è arricchito e continua a dispensare consigli nei talk show.
Lo stesso Monti, uno dei padri della nostra austerità, si meravigliava del fatto che una riforma recessiva come quella della Fornero fosse stata accettata senza manifestazioni di piazza o proteste particolari. Oggi non solo è possibile far passare senza problemi riforme dannose e inutili, ma è anche possibile che chi le legifera possa meravigliarsi a posteriori dell’accondiscendenza e della docilità dei cittadini.

I nuovi politici, o presunti tali, e l’informazione tutta impara e si semplifica la vita allineandosi al potere ed elogiando la semplificazione. Salvini che “ingiuria” il limite del 3% diventa un “estremista” e un “populista”, mentre Monti che ha impoverito i sogni e il futuro di una generazione diventa un “moderato” degno degli applausi del pubblico di Floris.
Se qualche timida domanda si leva sul perché abbiamo un così alto debito pubblico si risponde come si risponderebbe a un bambino che ignora le cose della vita: “è stata la corruzione bellezza”. Mai un approfondimento che dal punto di vista dell’economia, e perché no della politica economica, abbia un senso logico.

Se provassimo però a mettere da parte la poca voglia di obiettività dei politici e la scarsa capacità informativa dei presentatori tv e volessimo cominciare a ragionare seriamente sul debito pubblico, si potrebbero utilizzare i seguenti dati:

  • il debito pubblico è esploso dagli anni Ottanta passando da meno del 60% storico a oltre il 120% del 1992. Nel 1981 abbiamo rinunciato, grazie a Ciampi e Andreatta, al controllo della nostra Banca Centrale per cui abbiamo cominciato a pagare interessi enormi sui nostri Titoli di Stato, a prescindere e al netto di qualsiasi tipo di politica economica o spreco sia stato perpetrato ai nostri danni. Parliamo di oltre 3.000 miliardi di euro ‘regalati’ soprattutto ai mercati finanziari e agli speculatori internazionali;
  • l’Italia non ha speso troppo in quanto la spesa pubblica totale dell’Italia fin dagli anni Sessanta è stata inferiore alla media della spesa degli altri paesi europei in rapporto al Pil (dati: Ministero dell’Economia e delle Finanze);
  • dal 1992 e fino al 2016 l’Italia ha fatto surplus di bilancio continui, a eccezione del 2009, quando ha fatto un deficit di poco più di 13 miliardi di euro, totalizzando un surplus di quasi 761 miliardi di euro (dati Ministero dell’Economia e delle Finanze). Soldi sottratti alla spesa pubblica, cioè sanità, istruzione, sociale e usati per pagare gli interessi di cui ai punti precedenti;
  • a fine 2017 Bankitalia deteneva più di 330 miliardi di debito pubblico italiano (dati: Bankitalia). Ciò pone la domanda: ma se il proprio debito viene ricomprato, perché continua ad essere conteggiato?

Tutti i dati indicano che quello di cui avremmo bisogno è un’inversione di tendenza, un’opera di leale condivisione con i cittadini italiani delle verità contabili e delle disastrose scelte di politica economica e dei loro riflessi negativi sul sociale. Scelte fatte finora, ma che troppi partiti e movimenti vogliono continuare a fare in futuro.
Abbiamo bisogno di persone che sappiano ma anche che capiscano e che poi ci dicano come e perché è stato ipotecato il nostro futuro, andando oltre il muro della frase “abbiamo un così alto debito pubblico”.
L’accettazione come verità inconfutabile e non superabile del limite psicologico del debito e dei non scientifici parametri di Bruxelles sul deficit impedisce di attuare quelle politiche sociali e di aiuto ai cittadini che ne hanno assoluto bisogno e rende persino difficile comprendere il perché dell’esistenza dello Stato.
Limiti che, oltre a non essere scientifici, non sono accettati da tanti economisti che meriterebbero più attenzione da parte degli organi di informazione e dei cittadini stessi. Economisti, anche premi Nobel, che attribuiscono il perdurare della crisi e la stagnazione dell’economia proprio alla scelta di dedicarsi all’abbattimento dei debiti pubblici e al rispetto di parametri avulsi dalla realtà.
L’austerità impedisce la crescita e non la stimola e questo sistema di ignoranza economica che ci sta guidando da anni ha reso possibile l’impoverimento generale a favore di un aumento spropositato delle disuguaglianze nel mondo e in Europa, dove si è passati da una crescita media del 5% dei primi decenni dell’ultimo dopoguerra a un asfittico zero virgola dei tempi moderni e dopo l’affermazione delle politiche neoliberiste.

Forse siamo a una piccola svolta, i cittadini hanno rivoluzionato il loro modo di votare dando voce ai ‘populisti’ e agli ‘estremisti’, cioè a quelli che vorrebbero più attenzioni per il popolo e più logica nei rapporti internazionali. Forse anche Floris smetterà di invitare Monti e la Fornero in trasmissioni da one man show e rispetterà il fatto che più del 50% dei cittadini hanno votato contro e per la cancellazione delle loro politiche. Ma forse, e purtroppo, tutto questo sarà inutile se non smettiamo di applaudire i cattivi samaritani.