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Giorno: 17 Aprile 2018

La newsletter del 17 aprile 2018

Da Ufficio Stampa del Comune di Ferrara

 

 

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Mercoledì 18 aprile alle 17 presentazione del libro di Fabio Mongardi

‘Il verme’: romanzo giallo sullo sfondo della tragedia dell’Olocausto

17-04-2018

Sono ambientate tra Ravenna e Ferrara le vicende del romanzo giallo di Fabio Mongardi ‘Il verme’ che mercoledì 18 aprile 2018 alle 17 sarà presentato nella sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea (via delle Scienze 17, Ferrara). Nel corso dell’incontro dialogherà con l’autore Fiorenza Simonazzi.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
In questo giallo ambientato in una Ravenna piovosa e grigia, si mette in luce l’amara e sofferta vicenda storica dei Sonderkommando: prigionieri ebrei usati dai nazisti come manovalanza nelle camere a gas, “i corvi neri del crematorio”, come li chiamava Primo Levi. Tragedia all’interno della tragedia dell’Olocausto. Vittime loro stessi del diabolico programma di sterminio nazista. La storia si sviluppa attorno alla figura di un ispettore di polizia e di un killer pagato per uccidere. Due personaggi paralleli, che si inseguono e si intrecciano fra Ravenna e Ferrara, lasciando emergere di tanto in tanto il cuore profondo e antico delle due città.
Fabio Mongardi è nato e vive a Faenza. Ha pubblicato con le case editrici Mobydick, Giraldi e in Germania con la Scherz Verlag e la S. Fischer. Con Parallelo45 edizioni, nel 2015, ha dato alle stampe il romanzo inchiesta “Il caso Manzoni”, finalista al Premio Mario Pannunzio di Torino. Suoi racconti sono presenti in numerose antologie. Il romanzo “Il verme” è risultato finalista al Premio Arcangela Todaro-Faranda come inedito.

Il calendario completo degli eventi e delle attività culturali, aperti liberamente a tutti gli interessati, in programma nelle biblioteche e archivi del Comune di Ferrara su: http://archibiblio.comune.fe.it

 

ASSESSORATO ALLA PUBBLICA ISTRUZIONE – Presentato in conferenza stampa da sindaco Tagliani e ass. Corazzari

Il Bilancio consuntivo 2017 dell’Istituzione Scuola: “Anche nel 2017 garantiti gli stessi servizi educativi e scolastici, aggiungendo funzioni utili”

17-04-2018

Si è svolta questa mattina, martedì 17 aprile nella sala dell’Arengo della residenza municipale di Ferrara, la conferenza stampa di presentazione del “Rendiconto Esercizio 2017 dell’Istituzione Servizi Educativi, Scolastici e per le Famiglie“.

Per illustrare i contenuti principali del documento, che verrà presentato e discusso in Commissione consiliare nel pomeriggio odierno e approderà in Consiglio comunale per il voto finale il prossimo 26 aprile, sono intervenuti il sindaco Tiziano Tagliani, l’assessora alla Pubblica Istruzione Cristina Corazzari e il direttore dell’Istituzione Servizi Educativi del Comune di Ferrara Mauro Vecchi.

“Anche nell’anno appena trascorso – hanno affermato il sindaco Tagliani e l’assessora Corazzari – sono stati garantiti sostanzialmente i medesimi servizi educativi e scolastici per i cittadini, aggiungendo anzi importanti funzioni per agevolare gli utenti, prestando sempre maggiore attenzione agli aspetti qualitativi dei servizi stessi. Una migliore gestione dei servizi ci ha consentito e ci consentirà di applicare delle sensibile riduzioni alle tariffe a carico delle famiglie”.

Per il prossimo anno scolastico 2018/2019 è ipotizzata la diminuzione del 10% di tutte le rette di nido e scuola d’infanzia comunali (decorrenza settembre 2018), insieme a investimenti per 300mila euro in sicurezza per le scuole con manutenzione ordinaria delle strutture scolastiche, quindi il rinnovo delle convenzioni con le scuole d’infanzia paritarie e maggiori risorse per garantire il Diritto di accesso alla scuola dei bambine e delle bambine diversamente abili.

LA SCHEDA – A cura dell’Istituzione dei Servizi Educativi, Scolastici e per le Famiglie

Il Bilancio Consuntivo 2017 della Istituzione dei Servizi Educativi, Scolastici e per le Famiglie di Ferrara

Il Bilancio Consuntivo 2017 della Istituzione dei Servizi Educativi, Scolastici e per le Famiglie si chiude con un Avanzo di Amministrazione disponibile, al netto dei fondi vincolati e accantonati, di € 1.595.473,28

(l’Avanzo di Amministrazione disponibile nel 2016 era stato di € 1.794.817,72).

Il risultato finanziario 2017 è importante ed è soprattutto il frutto di dinamiche che devono sempre essere tenute costantemente monitorate:

  • Riorganizzazione servizi
  • Intensificazione attività per recupero morosità.

Per i servizi, da Settembre 2017 si è proceduto a:

– completamento della gestione indiretta delle scuole “PACINOTTI” (Nido e Infanzia) e “JOVINE” del Barco (Infanzia)

– avvio della gestione indiretta di parte delle attività del CENTRO PER LE FAMIGLIE.

Per le morosità, si è proceduto migliorando la tempestività per le riscossioni delle morosità degli utenti non paganti, sollecitati sia con metodi bonari, con invio di SMS ai cellulari e di email con estratti conto, sia mediante la riscossione coattiva, fino all’invio dei solleciti per l’a.s.2016-17 quando era da poco terminato.

Complessivamente le ENTRATE da Rette e Tariffe nel 2017 sono state le seguenti:

Consuntivo 2017 – Incassi da Rette Servizi e da Refezione
Previsione 2017 Consuntivo 2017 Differenza rispetto alla previsione % Differenza
Nidi Comunali e Spazi Bambini 1.090.000,00 1.208.191,81 118.191,81 10,84
Scuole Infanzia Comunali 820.000,00 938.437,22 118.437,22 14,44
REF. Scuole d’Infanzia Statali 270.000,00 320.072,25 50.072,25 18,55
REF. Scuole Elementari 1.430.000,00 1.753.437,00 323.437,00 22,62
REF. Scuole Medie Inf. 45.000,00 66.108,42 21.108,42 46,91
Trasporto Scolastico 115.000,00 151.525,35 36.525,35 31,76
Servizio Prescuola 115.000,00 146.344,01 31.344,01 27,26
Proventi attività e corsi 64.000,00 68.305,45 4.305,45 6,73
Attività Centri Estivi 42.000,00 52.967,10 10.967,10 26,11
Totali 3.991.000,00 4.705.388,61 714.388,61 17,90

 

L’andamento delle entrate da tariffe e da rette, in aumento rispetto alla previsione, si è mantenuto in linea con quello dell’esercizio precedente, nonostante la riduzione di tariffe avvenuta nel corso del 2017, che sono state le seguenti:

  • riduzione del 10% per le fasce medio-alte di Nido e Infanzia Comunali con decorrenza Settembre 2016, che si è dispiegata compiutamente nell’anno 2017

[- € 29.000/anno];

  • aumento da Settembre 2017 delle riduzioni di retta per i minori frequentante i servizi educativi comunali in caso di presenza nel nucleo familiare di altro o altri minori in età da 0 a 14 anni al momento della presentazione della domanda di iscrizione (da 10-20-30 % a 20-30-40 %)

[- € 96.000/anno].

  • diminuzione da Settembre 2017 di circa il 10% sia per il costo pasto, che per il costo fisso, per gli utenti della Refezione Scolastica con un ISEE superiore a € 10.000,00

[- € 166.000/anno].

E’ inoltre prevista la diminuzione del 10% di tutte le rette di Nido e Scuola d’Infanzia Comunali con decorrenza Settembre 2018

[- € 200.000/anno].

Parallelamente, dopo la introduzione nel 2016 delle iscrizioni on line per tutti i servizi educativi e scolastici, nel 2017 si è proceduto con la implementazione di ulteriori di funzioni del Punto Unico di Accesso e Tariffazione dei Servizi:

  • a fine 2016 e a regime nel 2017 l’Istituzione Scolastica ha avviato il collegamento informatico con la Banca Dati appositamente attivata presso l’INPS, per poter acquisire le attestazioni per minori e il relativo valore ISEE direttamente all’INPS di tutti i cittadini che hanno chiesto pertanto l’accesso ai Servizi Educativi e Scolastici;
  • nuovo sistema di comunicazione con le famiglie (via MAIL), con allegato estratto-conto, che è andato a regime nel secondo semestre 2017, con il quale l’Istituzione Scolastica comunica alle famiglie in modo tempestivo, semplice ed efficace la situazione contabile relativa al servizio richiesto/fruito, e contemporaneamente esercita un’azione di controllo e di verifica immediata sugli incassi;
  • nuovo modulo (via SMS) che consente di comunicare direttamente alle famiglie/utenti informazioni su:
  • accettazione del posto nido o materna,
  • scadenza versamento deposito cauzionale,
  • informazioni sulla retta assegnata.

Questo applicativo è stato avviato nel 2017 e andrà a regime nel 2018.

Tra le SPESE effettuate nel 2017, citiamo alcune tra le più significative:

€ 1.932.000 per Integrazione Scolastica Alunni Disabili ed Extrascuola

€ 215.000 per fornitura libri di testo (Primarie e Secondarie I grado)

€ 2.334.000 per Refezione Scolastica (Infanzia, Primarie e Secondarie I Grado Statali)

€ 656.000 per Trasporto Scolastico

€ 160.000 per Centri Ricreativi Estivi

Di queste spese, le somme destinate dal Comune di Ferrara all’Istituzione Scolastica sono state:

Preventivo 2017 Consuntivo 2017 Differenza
Contributo Comunale per funzionamento e manutenzione ordinaria immobili 4.982.825,00 4.982.825,00 0
Spese per il personale 10.160.735,00 9.881.530,02 -279.204,98
Spese generali (riscaldamento, luce, gas, acqua, telefono, ecc.) 2.184.531,00 2.098.860,25 – 85.670,75
Totale 17.328.091,00 16.963.215,27 – 364.875,73

In sostanza, anche nel 2017 sono stati garantiti sostanzialmente i medesimi servizi educativi e scolastici per i cittadini, aggiungendo anzi funzioni importanti per migliorare il rapporto cittadini-Istituzione, sempre prestando maggiore attenzione agli aspetti qualitativi dei servizi stessi.

PADIGLIONE D’ARTE CONTEMPORANEA – Dal 15 aprile al 3 giugno in corso Porta Mare 5 a cura di Francesca Gallo e Raffaella Perna

‘Ketty La Rocca 80. Gesture, speech and word’ In mostra alla 17.a edizione della “Biennale Donna”

17-04-2018

Si è svolta sabato 14 aprile alle 18, al  Padiglione di Arte Contemporanea (corso Porta Mare, 5). l’inaugurazione della mostra dedicata a “Ketty La Rocca 80. Gesture, speech and word” a cura di Francesca Gallo e Raffaella Perna nell’ambito della 17.a edizione di “Biennale Donna”. L’allestimento, del Comitato Biannale Donna, sarà visitabile fino al 3 giugno 2018.

(Comunicazione a cura degli organizzatori)

Dal 15 aprile al 3 giugno torna al Padiglione d’Arte Contemporanea di Ferrara la Biennale Donna, dedicata quest’anno a Ketty La Rocca (La Spezia, 1938 – Firenze, 1976), protagonista dell’arte italiana degli anni Sessanta e Settanta, al centro di un vivo e crescente interesse internazionale. A quasi vent’anni dall’ultima mostra antologica in Italia e a ottant’anni dalla nascita, Ketty La Rocca 80. Gesture, speech and word, a cura di Francesca Gallo e Raffaella Perna e realizzata in collaborazione con l’Archivio Ketty La Rocca di Michelangelo Vasta, raccoglie una vasta selezione di opere basate sul rapporto tra linguaggio verbale e corpo, fulcro della poetica dell’artista. La mostra si muove su un doppio binario, tematico e cronologico: opere di anni diversi sono raccolte attorno al polo della parola, centrale nella fase verbovisiva e a quello del gesto, che invece domina la produzione del decennio successivo. Insieme a una selezione di circa cinquanta opere scelte tra le più rappresentative delle varie serie dell’artista – dai collage verbovisivi ai cartelli, dai videotape alle sculture sagomate, dalle Riduzioni alle Craniologie – l’esposizione propone inoltre alcuni progetti, opere e materiali documentari mai esposti prima in Italia, come ad esempio la documentazione dell’azione Verbigerazione (1973), realizzata nell’ambito della X Quadriennale d’Arte di Roma, recentemente ritrovata nell’archivio dell’ente romano, e l’audio originale della performance Le mie parole, e tu? (1975). Inoltre, sarà presentato un progetto mai realizzato: In principio erat verbum, un gioco-performance che ribadisce l’interesse di La Rocca per la comunicazione gestuale. Ketty La Rocca, trasferitasi nel 1956 a Firenze, negli anni Settanta entra in contatto con la Poesia Visiva, partecipando alle attività del Gruppo 70. In questo contesto i Collage e i Cartelli, basati sul rapporto tra immagine mediatica e parola, evidenziano una precoce attenzione per la condizione femminile: con sguardo pungente, infatti, La Rocca irride i cliché, ponendo sotto accusa il processo di reificazione del corpo femminile nella comunicazione contemporanea. Al linguaggio e alle sue insidie sono dedicati anche Verbigerazione (1973) e i due cuscini ricamati del 1975, a metà fra opera e oggetto personale, mai esposti finora.Il 1970 è l’anno delle prime mostre personali, dove l’artista presenta le Lettere-Scultura in PVC nero: “presenze alfabetiche” che oltrepassano la bidimensionalità occupando concretamente lo spazio e interagendo con esso. In mostra si propone una inedita e suggestiva ambientazione della serie, finalizzata a porre l’accento sulla qualità fenomenologica di tali lavori. Negli anni Settanta La Rocca si concentra sul linguaggio dei gesti, lavorando su tematiche e iconografie di taglio antropologico, attraverso una pluralità di strategie espressive e media diversi: la fotografia, il video, il libro d’artista e la performance, per lo più imperniati attorno al corpo dell’artista. Il 1971 è un anno cardine, l’immagine visiva sembra avere la meglio sulla parola e la comunicazione corporea su quella linguistica: in questo frangente vede la luce In principio erat, il libro fotografico da cui prende le mosse il celebre videotape Appendice per una supplica (1972), entrambi presentati alla Biennale di Venezia di quell’anno. I due lavori sanciscono il riconoscimento internazionale dell’artista, in particolare il video, uno dei primi realizzati in Italia, certamente il primo creato da una donna. Nel corso degli anni Settanta, La Rocca si dedica alle Riduzioni, realizzate di solito a partire da fotografie trouvées, dove i profili delle immagini vengono ripercorsi su carta dalla grafia dell’artista che scrive parole senza senso alternate all’incalzante “you”. In questa fase lavora inoltre alle Craniologie, serie in cui interviene sulle radiografie del cranio, sovrapponendovi fotografie stampate su lastre trasparenti di “gesti incapsulati” – una mano aperta, un dito, un pugno chiuso – e la ripetizione ossessiva della parola “you” che divora l’immagine. Gli studi più recenti hanno portato alla luce la centralità della performance nel lavoro di La Rocca, realizzata in maniera corale e sempre a partire da testi nonsense, ripetitivi, pieni di intercalari ed espressioni di stampo burocratico, a ribadire l’incapacità delle lingue storiche di comunicare in modo autentico. Ciò vale non soltanto per Verbigerazione (1973), ma anche per la più nota Le mie parole, e tu? (1975), ultima azione eseguita in diverse occasioni in giro per l’Italia, di cui al Padiglione d’Arte Contemporanea, oltre all’audio originale, sono proposte diverse fotografie di documentazione. La mostra, oltre all’indispensabile sostegno dell’Archivio Ketty La Rocca, si arricchisce dei prestiti del Mart di Rovereto, della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, della Collezione Palli, della Collezione Frittelli, delle Teche Rai e della Quadriennale d’Arte di Roma. Ketty La Rocca 80. Gesture, speech and word è organizzata dal Comitato Biennale Donna dell’UDI (composto da Lola G. Bonora, Silvia Cirelli, Catalina Golban, Anna Quarzi, Ansalda Siroli, Dida Spano, Liviana Zagagnoni) e dalle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara. In occasione dell’esposizione sarà edito un catalogo bilingue italiano e inglese, che contiene le riproduzioni di tutte le opere esposte e apparati biografici, unitamente a contributi critici di Francesca Gallo e Raffaella Perna. Alla Biennale Donna verranno poi affiancati un incontro con studiosi e artisti, in collaborazione con l’Università di Ferrara e due repliche del gioco-performance In principio erat verbum eseguite dagli allievi dell’Istituto d’arte Dosso Dossi di Ferrara. Particolare attenzione sarà poi riservata al mondo scolastico, con speciali approfondimenti pensati appositamente per gli studenti durante le visite.

Ketty La Rocca 80. Gesture, speech and word 15 aprile – 3 giugno 2018 Padiglione d’Arte Contemporanea Corso Porta Mare 5, 44121 Ferrara

Orari da martedì a domenica 9.30 – 13.00 / 15.00 – 18.00 Aperto anche 23 e 25 aprile, 1 maggio e 2 giugno

Ingresso intero € 4,00 ridotto € 2,00 (giovani dai 18 ai 30 anni titolari della Youngercard, over 65 anni, studenti universitari, gruppi di almeno 15 persone, possessori del biglietto di Palazzo dei Diamanti, categorie convenzionate, insegnanti di primo e secondo grado con tesserino) gratuito minori di 18 anni, gruppi scolastici, persone diversamente abili e loro accompagnatori, guide turistiche e giornalisti con tesserino, categorie convenzionate

Informazioni Mostre e Musei 0532 244949 diamanti@comune.fe.it www.artemoderna.comune.fe.it

UDI – Unione Donne in Italia 0532 206233 udi@udiferrara.it www.biennaledonna.it

Ufficio stampa Sara Zolla 39 346 8457982 press@sarazolla.it

 

ASSESSORATO ALLA CULTURA – Quattro repliche dal 18 al 20 aprile al CTU per scuole medie e pubblico adulto, previa prenotazione

Appuntamento con il 13° progetto/spettacolo ‘(R)esistenze – storie della Resistenza nel ferrarese’

17-04-2018

Si è svolta in mattinata (martedì 17 aprile) nella residenza municipale di Ferrara, la conferenza stampa di presentazione della tredicesima edizione di ‘(R)esistenze – storie della Resistenza nel ferrarese’. Il  progetto teatrale è curato dall’associazione culturale Balamòs Teatro in collaborazione con ANPI Ferrara, Centro Teatro Universitario di Ferrara e con il patrocinio della Regione Emilia Romagna e del Comune di Ferrara.

All’incontro con i giornalisti erano presenti il vicesindaco del Comune di Ferrara Massimo Maisto, il regista di Balamòs Teatro Michalis Traitsis e Giuseppe Lipani del Centro Teatro Universitario.

“Presentiamo una delle principali iniziative inserite nel nostro calendario legato alla memoria del 25 Aprile e nella quale, insieme ad ANPI, da sempre scrediamo. – ha affermato l’assessore Massimo Maisto –  Nel progetto messo in campo da Balamos Teatro e CTU lo spettacolo è il momento finale di un percorso educativo che richiama e ricostruisce eventi storici importanti per la nostra comunità”.

“Nella rappresentazione raccontiamo la vita a Ferrara in un momento importante della sua storia, – ha ricordato Michalis Traitsis – riuscendo a creare un ponte fra il passato e il futuro e a trasmettere sensazioni importanti. Il Comune di Ferrara ha sostenuto fin dall’inizio questo esperimento, un progetto artistico e pedagogico che in questi tredici anni di vita è cresciuto di qualità e importanza”.

(Comunicazione a cura degli organizzatori)

La vita quotidiana, la morte, la guerra, la festa, l’amore, il lutto, la città, la lotta, le rovine, infine la pace: esistere e resistere.

“Noi pensiamo che la Resistenza abbia ancora e sempre qualcosa da dire. La Primavera del ’45 ci stimola”: 63 repliche in dodici anni.

Torna per il tredicesimo anno consecutivo il progetto e lo spettacolo “(R)esistenze – storie della Resistenza nel ferrarese” a cura di Balamòs Teatro, con quattro repliche (dal 18 al 20 aprile 2018), presso il Centro Teatro Universitario di Ferrara riservate alle scuole medie di Ferrara e il pubblico adulto previa prenotazione.

“(R)esistenze” è uno spettacolo teatrale basato sulla storia di un gruppo di giovani ragazzi ferraresi durante il periodo della Resistenza ed è tratto dal libro di Nico Landi “Una storia di Storia” (il libro è stato ristampato nel 2011 dal Comune di Ferrara ed è anche disponibile come e-book gratuitamente scaricabile: http://www.comunebookferrara.it/2014/12/03/una-storia-di-storia-tra-ferrara-e-porotto-1943-1945/).

Lo spettacolo è diretto da Michalis Traitsis, regista e pedagogo teatrale di Balamòs Teatro, con gliallievi del laboratorio teatrale del Centro Teatro Universitario di Ferrara Claudia Cincotti e Giuseppe Lipani e l’attrice e musicista Lara Patrizio. Disegno luci di Cristina Iasiello.

L’intento è stato quello di vivificare ricordi, immagini, testimonianze, attraverso la rievocazione di storie, tramandate come orme preziose dalle persone che hanno vissuto un periodo di rara intensità politica, sociale ed esistenziale. Lo spettacolo è stato espressamente immaginato per le giovani generazioni; ci si è accostati al tema della guerra e della resistenza con accenti delicati, nel tentativo di evitare toni celebrativi e retorici, per privilegiare un terreno sempre attuale di amicizie, solidarietà, tradimenti, sogni, amore.

Dalla nota della regia: Noi pensiamo che la Resistenza abbia ancora qualcosa da dire alle nuove generazioni, che valga la pena di insistere a mantenerla viva, ed accettare il rischio di passare per “pedanti”, custodi di un cerimoniale superato. Non si tratta di “beatificare” la Resistenza, ma di parlare di resistenti, tutti – donne, uomini in carne e ossa, giovani – alla ricerca di una via d’uscita dall’infamia e dal dolore di una guerra, a cui troppi avevano creduto, perché la strada che conduce alla deriva della libertà è lastricata di menzogne, amplificate dai media e digerite piano piano dall’opinione pubblica. Ieri come oggi. La primavera del ’45 ci stimola. La Resistenza non ha “predicato” la verità, è servita a testimoniarla. Ci ha lasciato un insegnamento che è sempre attuale: bisogna osare la speranza.

“(R)esistenze – storie della Resistenza nel ferrarese”, il programma:

le rappresentazioni sono riservate alle scuole del territorio e avranno luogo presso la sala teatro del Centro Teatro Universitario di Ferrara (via Savonarola 19): Mercoledì 18/4 alle ore 9.00, Mercoledì 18/4 alle ore 11.30, Giovedì 19/4 alle ore 10.00, Venerdì 20/4 alle ore 10.00.

Le repliche degli spettacoli sono aperte a ingresso libero anche per il pubblico adulto previa prenotazione: 328 8120452, info@balamosteatro.org

foto stampa: http://www.balamosteatro.org/resistenze-storie-della-resistenza-nel-ferrarese/

progetto a cura di Balamòs Teatro in collaborazione con ANPI Ferrara, Centro Teatro Universitario di Ferrara e con il patrocinio della Regione Emilia Romagna e del Comune di Ferrara.

Vai al sito

BALAMÓS TEATRO
Via Belli, 5 – 44124 Ferrara
www.balamosteatro.org
contatto: info@balamosteatro.org

Associazione Culturale Balamòs
C/F: 93066520383
P.IVA: 01680140389

1.a COMMISSIONE CONSILIARE – Convocata mercoledì 18 aprile alle 15.30 nella sala Zanotti della residenza municipale

Prosegue l’esame del Rendiconto per l’anno 2017 del Comune di Ferrara

17-04-2018

La 1.a Commissione Consiliare – presieduta dal consigliere Fornasini – si riunirà mercoledì 18 aprile alle 15.30, nella sala Zanotti della residenza municipale, per proseguire l’esame della delibera “Approvazione del Rendiconto per l’anno 2017 del Comune di Ferrara” con relatore l’assessore Luca Vaccari.

CONFERENZA STAMPA – Giovedì 19 aprile alle 12 nella sala di Giunta della residenza municipale

Presentazione di ‘Acido Acida’, quinta edizione del Festival della birra acida

17-04-2018

Giovedì 19 aprile alle 12, nella sala di Giunta della residenza municipale, si terrà la conferenza presentazione di ‘Acido Acida’, quinta edizione del Festival della birra acida organizzato da Il Molo British Pub.

All’incontro con i giornalisti interverranno il vicesindaco e assessore alla Cultura Massimo Maisto e l’organizzatore de Il Molo Davide Franchini.

URP INFORMACITTA’ – In via Spadari 2/2, nelle Delegazioni e nello Sportello Anagrafe di Cona

Distribuzione gratuita modelli UNICO per la dichiarazione dei redditi relativa all’anno 2017

17-04-2018

L’Amministrazione comunale informa che i modelli UNICO per la dichiarazione dei redditi relativa all’anno 2017 sono in distribuzione presso l’URP del Comune di Ferrara (via Spadari, 2/2 – tel. 0532 419770).

I modelli sono inoltre disponibili nelle Delegazioni e nello Sportello Anagrafe c/o l’ospedale Sant’Anna di Cona e precisamente:

Delegazione Est (via O. Putinati, 165/E – tel 0532 63234), Delegazione Via Bologna (via O. Putinati, 165/E – 0532 763020), Delegazione Sud (via Sansoni, 20 – Gaibanella – tel 0532 718151), Delegazione Ovest (via Ladino, 24 – tel. 0532 730021);

Delegazione Nord (p.zza B. Buozzi, 14 – Pontelagoscuro – tel. 0532 461652);

Sportello Anagrafe c/o l’ospedale Sant’Anna (via A. Moro, 8 – sportello 8 – piano terra, ingresso 2 – Cona – tel. 0532 239662).

Si ricorda che presso gli stessi uffici sono tuttora in distribuzione anche i modelli 730.

 

Per info

ASSESSORATO CULTURA/TURISMO – Realizzata dal Consorzio Visit Ferrara in collaborazione con il Comune di Ferrara

Con “Ferrara e Provincia – Guida rapida e mappe”, nuovi punti di vista per vivere la città e il suo territorio

17-04-2018

(Comunicazione a cura degli organizzatori)

“Ferrara e Provincia – Guida rapida e mappe”, realizzata dal Consorzio Visit Ferrara in collaborazione con il Comune di Ferrara, raccoglie percorsi tematici per scoprire la città estense, Comacchio e le località del Parco del Delta del Po.

Mappe e percorsi tematici per vivere la città di Ferrara, il territorio di Comacchio e di tutta la provincia da prospettive sempre diverse. Sono alcuni dei contenuti della nuova guida turistica realizzata dal Consorzio Visit Ferrara in collaborazione con il Comune di Ferrara, che unisce circa 90 operatori turistici di tutta l’area provinciale. Una guida di facile utilizzo, in italiano e in inglese, pensata per essere venduta all’interno degli uffici di informazione turistica (IAT), delle strutture ricettive e da chiunque voglia fornire ai visitatori un mezzo utile per muoversi nella città estense e nel suo territorio, scoprendone le variegate meraviglie. “Ferrara e provincia – Guida rapida e mappe”, questo il suo nome, si apre con brevi informazioni sulla storia di Ferrara e le sue peculiarità, dalla possibilità di essere girata in bicicletta, alla cucina, fino allo shopping. Poi cominciano i percorsi tematici, ognuno corredato da una mappa e da tutte le informazioni utili: il tour del centro medievale che parte dal maestoso Castello Estense, con alcuni dei principali monumenti; l’Addizione Rinascimentale, che fece di Ferrara la città più moderna d’Europa, con la visita a Palazzo dei Diamanti, tra i punti d’interesse; l’itinerario tra dimore e chiese rinascimentali; il percorso tra i luoghi “dove scorreva il Po”; i luoghi della cultura ebraica di Ferrara con le sinagoghe e il MEIS, Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah; le Mura, i 9 km che abbracciano la città e possono essere percorsi solo a piedi o in bicicletta. E poi gli itinerari tra Comacchio e le sue Valli che si diramano nel Parco del Delta del Po, Riserva della Biosfera MAB UNESCO, per immergersi tra palazzi antichi, canali e ponti della città sull’acqua – da non perdere il Museo del Delta Antico – e poi esplorare lagune, specchi d’acqua, oasi naturalistiche popolate da uccelli rari, come i fenicotteri rosa. Tra le altre località della provincia ferrarese: Argenta, Bondeno e la Rocca di Stellata, Cento e le opere d’arte del Guercino, Codigoro, Fiscaglia, Mesola con il suo Castello e il Gran Bosco, Ostellato, la splendida Abbazia di Pomposa, Portomaggiore e le preziose Delizie Estensi, residenze rinascimentali della campagna ferrarese. Il costo al pubblico della guida, in elegante formato con mappe allegate, è di 3 euro, acquistabile già da subito presso lo Iat di Ferrara al Castello Estense, alcune strutture ricettive della città e gli IAT di Comacchio e Lidi.

Nel portare avanti la sua opera di promo-commercializzazione turistica del territorio, il Consorzio Visit Ferrara parteciperà a 2 workshop con operatori internazionali: mercoledì 18 aprile 2018 al Buy Emilia Romagna e sabato 19 maggio alla Borsa delle 100 Città d’Arte a Bologna, con oltre 70 tour operator provenienti da 28 Paesi.

Per scaricare immagini in alta definizione:

http://ellastudio.it/comunicato-stampa/nuovi-punti-di-vista-con-la-guida-per-vivere-ferrara-e-il-suo-territorio/ Password: ellastudio

Per informazioni e prenotazioni: Consorzio Visit Ferrara

Via Borgo dei Leoni 11, Ferrara (FE) Tel. 0532 783944, 340 7423984 E – mail: assistenza@visitferrara.eu Sito web: www.visitferrara.eu

Ufficio stampa -> http://www.elladigital.it

CONFERENZA STAMPA – Giovedì 19 aprile alle 10.30 nella sala dell’Arengo della residenza municipale

Presentazione di “Sport is life – Ricordando Fabio Falchetti”

17-04-2018

Giovedì 19 aprile 2018 alle 10.30 nella sala dell’Arengo della residenza municipale, si terrà la conferenza stampa di presentazione della manifestazione “Sport is life – Ricordando Fabio Falchetti” a cura di CIP-Comitato Italiano Paralimpico di Ferrara.
All’incontro con i giornalisti interverranno l’assessore comunale allo Sport Simone Merli, il responsabile dell’Unità organizzativa Sport e Tempo Libero Fausto Molinari, la delegata CONI Point di Ferrara Luciana Pareschi, il delegato provinciale CIP di Ferrara Giuseppe Francesco Alberti, il presidente dell’associazione di volontariato “Afrika Twende onlus” Vanni Falchetti.

 

GIUNTA COMUNALE – Le principali delibere approvate nella seduta del 17 aprile 2018

In piazza Ariostea il restauro della statua di Ariosto, rinuncia alla sospensione di rate mutuo, oneri edilizi comunali per la manutenzione delle chiese

17-04-2018

Queste le principali delibere approvate nella riunione della Giunta comunale di martedì 17 aprile 2018:

Assessorato ai Lavori Pubblici e Mobilità, Sicurezza Urbana, Protezione civile, assessore Aldo Modonesi:

In piazza Ariostea il restauro della colonna e della statua di Ludovico Ariosto con i fondi per il ‘Ducato Estense’
Comporteranno una spesa complessiva di 290.000 euro i lavori di restauro della colonna e della statua di Ludovico Ariosto in piazza Ariostea che sono stati illustrati stamani con una informativa alla Giunta dall’assessore Aldo Modonesi. Gli interventi, che saranno appaltati con procedura negoziata con l’invito di quindici ditte specializzate nel settore, si inseriscono nella più ampia opera di riqualificazione della piazza Ariostea, comprendente anche il rifacimento della pubblica illuminazione (già cominciato) e la riqualificazione di gradonate, pavimentazioni e verde.
Gli interventi alla colonna e alla statua sono stati programmati sulla base di una serie di accurate indagini su fonti storiche, analisi specialistiche sui materiali e ispezioni visive. La spesa di 290.000 euro sarà finanziata per la quota di 150.000 euro con fondi del progetto ‘Ducato Estense’ (Piano stralcio “Cultura e Turismo” del Fondo per lo Sviluppo e la coesione 2014-2020), cui si aggiungeranno 140.000 euro di fondi comunali con l’intento di rendere l’intervento il più completo e duraturo possibile. La statua, di circa quattro metri d’altezza, sarà portata a terra e i lavori di restauro saranno eseguiti nella piazza stessa. La durata è stimata fra i quattro e i sei mesi (per tutti i dettagli del progetto di restauro v. CronacaComune del 22 febbraio 2018).

 

Assessorato alla Contabilità e Bilancio, Partecipazioni, assessore Luca Vaccari:

Rinuncia alla sospensione di rate mutuo
(Nota a cura dell’Assessorato alla Contabilità e Bilancio)
Nella riunione di Giunta di oggi è stato approvato un orientamento con il quale si rinuncia alla sospensione del pagamento di rate mutuo, concessa ai Comuni che rientrano nel cratere del sisma del 2012. Come per il 2017 l’Amministrazione ha deciso di non scaricare oneri sui futuri bilanci, pur potendolo fare.

 

Assessorato all’Urbanistica, Edilizia, Rigenerazione Urbana, assessore Roberta Fusari:

Nove le parrocchie cittadine che usufruiranno dei proventi degli oneri edilizi comunali 2017
Ammonta a 57.843 euro lo stanziamento, relativo all’anno 2017, destinato dal Comune di Ferrara alla manutenzione e ristrutturazione delle chiese cittadine. La somma rappresenta il 7% dei proventi riscossi lo scorso anno dall’Amministrazione comunale per le concessioni edilizie e le sanzioni comminate in campo edilizio e, in base alla normativa regionale (delibera di Consiglio regionale 849/98), sarà destinato a una serie di edifici di culto del territorio, come parziale rimborso di spese per interventi di costruzione, restauro e manutenzione. L’elenco, approvato oggi dalla Giunta, degli immobili destinatari dei fondi è stato stilato, come di consueto, in accordo con l’Arcidiocesi cittadina e comprende nove diverse parrocchie.
La quota più consistente, ossia 7.843 euro, sarà destinata al completamento della costruzione del complesso parrocchiale del quartiere Villa Fulvia dedicato al Beato Giovanni Tavelli da Tossignano; altri 7mila euro andranno alla parrocchia di San Benedetto Abate per il restauro della chiesa a seguito dell’incendio del 2007, così come al complesso di San Carlo Borromeo a Parasacco per la prosecuzione dei lavori di manutenzione straordinaria. Sempre di 7mila euro sarà anche lo stanziamento a favore della ristrutturazione e messa in sicurezza della canonica di San Giacomo Maggiore a Casaglia, così come quello per la parrocchia di San Giorgio Martire (piazzale san Giorgio a Ferrara) per la sistemazione dell’area esterna per l’attività ricreativa dei ragazzi. Di 6mila euro saranno invece le erogazioni a favore delle parrocchie di San Michele Arcangelo a Pescara (per la manutenzione straordinaria della chiesa e della canonica), San Martino Vescovo a Contrapò (per la manutenzione straordinaria del complesso), e Assunzione della Beata Vergine di Viconovo (per la manutenzione straordinaria dell’intero complesso). Mentre di 4mila euro è lo stanziamento, infine, destinato alla parrocchia di San Giacomo Apostolo a Fossadalbero (per la manutenzione straordinaria dell’intero complesso).

 

Assessorato al Decentramento e Sport, assessore Simone Merli:

Ridotte del 50% le tariffe d’uso delle palestre di Comune e Provincia per le attività sportive under 16
Sarà valida a partire dall’1 maggio e fino al 31 dicembre 2018 la riduzione del 50%, approvata oggi dalla Giunta, della tariffa per la concessione in uso temporaneo delle palestre di Comune e Provincia per lo svolgimento delle attività motorie e sportive under 16. L’agevolazione sarà in particolare rivolta alle Associazioni Sportive Dilettantistiche cittadine regolarmente iscritte al registro del CONI, alle Federazioni Sportive e agli Enti di Promozione Sportiva riconosciuti dal CONI e alle Discipline Sportive Associate del CONI, nel rispetto dell’Ordinamento Sportivo Nazionale. Sarà inoltre riconosciuta alle Associazioni di Promozione Sociale iscritte ai registri di cui alla Legge Regionale 34/2005 e rientranti nei requisiti previsti per l’iscrizione nei registri Nazionali degli Enti del Terzo Settore di cui al D.lgs 03/07/2017 nr.117 Codice del terzo Settore.
L’intento dell’iniziativa è quello di favorire l’avvio alla pratica sportiva delle giovani generazioni, riducendo i costi a carico delle famiglie e contribuendo alla diffusione di una cultura rivolta ai corretti stili di vita e alimentazione e contrasto dell’abuso di bevande alcoliche, fumo, ecc.

Collaborazione del Comune per la partenza da Ferrara della 13a tappa del Giro d’Italia 2018
E’ in programma per venerdì 18 maggio prossimo la partenza da Ferrara della 13a tappa del Giro D’Italia 2018 di ciclismo per la cui organizzazione il Comune di Ferrara garantirà a RCS Sport la propria collaborazione, con agevolazioni e disposizioni relative, tra l’altro, alle occupazioni delle vie e piazze interessate. Prevista anche la cancellazione del mercato del venerdì per la sola giornata del 18 maggio.

 

Assessorato al Commercio, Semplificazione Amministrativa, Servizi Informatici, Patrimonio, assessore Roberto Serra

Locali comunali a Contrapò in concessione ad associazioni
Avranno una durata di sei anni le concessioni gratuite alle associazioni Arci Contrarock e Banda Filarmonica Giuseppe Verdi di locali all’interno dell’immobile comunale di via Massafiscaglia  17/21 a Contrapò (Ferrara).

Supporto a manifestazioni in programma in città a maggio
Sono in programma nel prossimo mese di maggio le manifestazioni organizzate da associazioni cittadine per le quali la Giunta ha approvato la collaborazione logistica e organizzativa del Comune:
– ‘Giardini Estensi’ in programma al parco Massari in due edizioni il 5 e 6 maggio 2018 e il 29 e 30 settembre 2018 a cura dell’Associazione Culturale Ferrara Pro Art;
–  ‘StreetFood Festival’ in programma in piazza Travaglio il 4, 5 e 6 maggio 2018 a cura dell’agenzia Feshion Eventi in collaborazione con Confesercenti e l’Associazione StreetFood Italia;
– “Vegan Festival” in programma in centro storico a Ferrara il 12 e 13 maggio 2018 a cura di Feshion Eventi.

 

Assessorato alla Cultura, Turismo, Giovani, Cooperazione Internazionale – Politiche per la pace, vicesindaco Massimo Maisto:

Collaborazione per il passaggio a Ferrara della “Mille Miglia 2018”
Sono previsti fra il tardo pomeriggio e la serata del prossimo 16 maggio i passaggi a Ferrara delle auto del “Ferrari Tribute to Mille Miglia”, del “Mercedes Benz Mille Miglia Challenge” e poi della “Mille Miglia Ferrara 2018 – Memorial Cesare Borsetti”, manifestazioni per le quali anche quest’anno l’Amministrazione comunale garantirà la propria collaborazione logistica e organizzativa allo Studio Borsetti srl.

Sostegno a iniziative musicali in città
Sono in programma tra maggio e luglio prossimi le iniziative a cura del Consorzio Wunderkammer per le quali il Comune di Ferrara offrirà il proprio sostegno in merito agli aspetti organizzativi e logistici. Si tratta di “Un fiume di musica aperitivi musicali in darsena”, “Gipsy guitar”, “Saggi amf – Scuola di Musica Moderna” e “Wha Wha Music Fest”, che si terranno a Ferrara nell’area della Darsena di San Paolo, prospiciente Palazzo Savonuzzi, nell’ambito del progetto “Smart Dock: tattiche di riuso intelligente della darsena di Ferrara”.
Sono invece curate dall’associazione “L’Ultimo Baluardo” le iniziative in programma tra maggio e settembre prossimi nell’area del giardino del Baluardo della Montagna a Ferrara, con il supporto logistico e organizzativo del Comune. Si tratta di “Malebolge” (18 maggio e 22 giugno 2018), “Il solito Festival” (dal 9 al 15 luglio 2018) e “Maelstrom Fest” (1 settembre 2018).

 

Le delibere approvate nel corso delle sedute della Giunta comunale vengono pubblicate nei giorni successivi, con le modalità e nei termini di legge, sulle pagine internet dell’Albo Pretorio on line del Comune di Ferrara all’indirizzo http://www.comune.fe.it/index.phtml?id=1818 

 

BIBLIOTECA BASSANI – Mercoledì 18 aprile alle 17 nella sala di via Grosoli 42 (a Barco)

Premio a “Lettore e Narratori dell’anno” con animazione fatta dai bambini

17-04-2018

Mercoledì 18 aprile 2018 alle 17 alla Biblioteca Giorgio Bassani (via G. Grosoli 42 a Ferrara, quartiere Barco) si terrà l’appuntamento con letture ad alta voce per bambini dai 4 ai 10 anni per il ciclo “L’Ora del racconto” che questo mese è incentrato sul tema “Storie in volo”.
Saranno i bambini della classe 3B della scuola primaria Villaggio Ina con il coordinamento di Marcello Brondi ad animare il pomeriggio con la lettura di “L’albero musicale” di Luigi Dal Cin (inedito in Italia).

Seguiranno le premiazioni del “Lettore dell’anno 2017” under 13 e dei “Narratori dell’anno 2017-2018” under 13.

Per info: Biblioteca Giorgio Bassani, via Grosoli 42, Ferrara, info.bassani@comune.fe.it, tel. 0532 797414.

Nell’immagine un’illustrazione del libro “Fantavolieri” di Gioia Marchegiani (editore Gribaudo) presentato in un precedente appuntamento del ciclo di letture per ragazzi della biblioteca Bassani

 

 

 

DONAZIONI SANGUE – Giovedì 24 maggio 2018 la sede di Corso Giovecca accoglierà chi opera nel settore dell’informazione

Donare sangue, atto civico: appello a giornalisti e giornaliste

17-04-2018

Prosegue il tour di Avis Ferrara nelle redazioni giornalistiche del territorio per promuovere una iniziativa che giovedì 24 maggio 2018 vedrà protagonisti gli operatori e le operatrici dell’informazione locale. Per lanciare nuovamente l’appello il presidente comunale di Avis Ferrara Sergio Mazzini e il dirigente Avis Federico Gavioli (nella foto, ai lati) si sono recati questa mattina all’Ufficio Stampa del Comune, sede della testata giornalistica istituzionale Cronacacomune.it per incontrare il responsabile della redazione Alessandro Zangara e invitarlo a partecipare e diffondere la giornata di donazione in programma a maggio. Tutto il mondo dell’informazione ferrarese infatti è chiamato, come tutti i cittadini in ogni settore della società civile, a donare sangue per fare in modo che chiunque abbia la necessità di una trasfusione, possa sempre trovare la disponibilità di questa preziosa e importante risorsa.

Giornalisti e giornaliste che aderiranno all’iniziativa si recheranno, dopo i preliminari esami di idoneità per chi non è ancora donatore, nella sede Avis in Corso della Giovecca 165 dalle 16 alle 19 a donare il proprio sangue.

 

DOCUMENTAZIONE: in fondo alla pagina tutte le informazioni utili per donare sangue in tutta sicurezza e semplicità, aiutando chi può averne bisogno. Materiale informativo a cura di Avis Ferrara.

I giorni di Igor: incontro con Cristina Battista | Mercoledì 18 aprile, ore 18.00, Feltrinelli Ferrara

Da organizzatori

I giorni di Igor, scritto da Cristina Battista, racconta i mesi drammatici che hanno scosso un’intera comunità, vittima del “killer di Budrio”. Un criminale, “il russo”, che ha tenuto in scacco un intero Paese, prima di essere finalmente arrestato in Spagna.
Attraverso interviste, indiscrezioni, segnalazioni e documenti inediti, Cristina Battista, giornalista di Mediaset, ha ricostruito giorno per giorno la vicenda drammatica che ha sconvolto un’intera comunità. Una ferita aperta il 1° aprile 2017, con l’omicidio di Davide Fabbri, che difficilmente potrà essere rimarginata.
I giorni di Igor è un diario che, con l’intensità del giornalismo investigativo, porta alla luce le tensioni e le emozioni di vittime e testimoni.
L’autrice Cristina Battista ripercorrerà l’intera dolorosa vicenda – che ha seguito passo dopo passo a fianco delle Forze dell’Ordine, dei testimoni e dei famigliari delle vittime – a Ferrara, alla Feltrinelli (via Garibaldi 28), mercoledì 18 aprile 2018 alle ore 18.00.
Interverrà con l’autrice il giornalista de il Resto del Carlino Nicola Bianchi.

Il libro
La storia, come mai l’avete letta e ascoltata prima, di uno degli uomini più ricercati in Italia. I 50 giorni delle quotidiane ricerche tra vecchi casolari, boschi misteriosi e la famosa “zona rossa” della Bassa bolognese. I mesi successivi di “oblio” fino all’epilogo con l’arresto in Spagna, a Teruel (Aragona) dopo una sparatoria con la Guardia Civil nella quale Igor ha lasciato sull’asfalto altre tre vittime per poi finire nel carcere di massima sicurezza di Zuera a Saragozza, in una cella di 7 metri quadrati. La vicenda intensa dello spietato killer serbo Norbert Feher, alias Igor Vaclavic, raccontata attraverso gli occhi della nota cronista Mediaset Cristina Battista che, attraverso gli appunti e gli indizi raccolti nel suo taccuino, vi accompagnerà tra le pagine di questo libro passo dopo passo, giorno dopo giorno, partendo da quella sera dell’1 aprile 2017 a Budrio dove tutto tragicamente iniziò con l’omicidio di Davide Fabbri. I giorni di Igor documenta le tensioni, le sensazioni e le emozioni dei protagonisti, dalle vittime ai testimoni.
La prima foto segnaletica di Igor mai vista, le sue prime parole davanti agli inquirenti, le sue impronte digitali.
Un’opera unica nel suo genere per: interviste, indiscrezioni, segnalazioni, documenti inediti. Tutta la verità, dagli atti ufficiali della Procura fino al memoriale di Pajdek (uno degli uomini della banda di Igor) che racconta di suo pugno i rapporti col “Russo” e le rapine fatte assieme.

L’autore
Cristina Battista è una giornalista professionista. È nata a Caserta nel 1982. Nel 2005, a 23 anni, si laurea a Napoli in Scienze della comunicazione. Da lì una lunga lista di master, corsi di giornalismo e di specializzazione.
Nel 2006, giovanissima, entra a far parte della redazione di Sky prima a Milano e poi a Roma: sarà la sua scuola. Numerose collaborazioni con testate radiofoniche, carta stampata e siti web completano la sua formazione. È direttrice di “NoiEmilia.com”. Dal 2015 è cronista per le reti Mediaset.

Resistere Pedalare Resistere

Da ufficio stampa Fiab Ferrara

Mercoledì 25 aprile
Resistere-Pedalare-Resistere

Festa della Liberazione

Nella ricorrenza della fine della II° guerra mondiale e della Resistenza, escursione al
Museo della II° guerra mondiale di Felonica.
Questo museo, che abbiamo già visitato alcuni anni fa, è stato ora arricchito di altri reperti e storie provenienti dai cimiteri di guerra russi di Kirov. Ci accompagnerà nella visita il direttore del museo Simone Guidorzi.

Ritrovo
ore 8.15
piazza Duomo e partenza ore 8.30.
Arrivo previsto ore 11.

Programma
Visita museo ore 11.15 – 12.45.
Pranzo al sacco presso zona picnic in golena.
Chilometri totali andata e ritorno 72.
Media prevista andata: 16 km/h; ritorno 14 km/h.

Sosta caffè a Stellata di Bondeno.
Il ritorno a Ferrara è previsto per le ore 18.

Costi
Ingresso museo e guida €4.
Assicurazione 1€ (non soci 3€)

info
Per chi volesse approfondire la visita può essere utile la lettura dell’articolo della Senatrice Elena Cattaneo sul Museo apparso sul supplemento “Robinson “ di Repubblica del 25 Marzo (Il reportage d’autore; pp. 14-15). (Qui)
Il Museo è stato costituito con i resti in materiali, divise e documenti lasciati sull’argine del Po sia dall’armata tedesca in ritirata che da quelle degli Alleati in avanzata verso il Nord.

L’enorme quantità di questi oggetti e veicoli abbandonati è stata utilizzata nell’immediato dopoguerra dagli abitanti di Felonica per sopravvivere. Dopo quel momento, risolti i problemi di sopravvivenza, ci si è accorti del valore documentale dei reperti ed è stata avviata la loro raccolta sistematica realizzando, a cura del Comune, un museo. Il museo è poi diventato punto di riferimento per tante attività di recupero memorie sulla II° guerra compreso quello di aerei caduti nelle nostre vicinanze (Copparo) e ora di quelle di soldati dispersi durante la missione in Russia.

ATTENZIONE
Non occorre prenotazione basta presentarsi alla partenza con bicicletta in completa
efficienza.
Info Massimo 0532 770877; 3488645028; ma48miglio@gmail.com
Assicurazione €1 (non soci €3)

Informazioni e cose da sapere

Fiab è un’associazione ambientalista, non un’agenzia turistica: i capogita sono volontari non retribuiti che propongono escursioni in un territorio che li ha affascinati. Per la buona riuscita delle gite serve la collaborazione di tutti i partecipanti e la disponibilità a affrontare qualsiasi imprevisto con buonsenso e buonumore.

Girare con la bici in ordine: luci e freni funzionanti, camera d’aria di scorta. Il casco non è obbligatorio ma fortemente consigliato.

Traguardo lavoro. Giovedì a Wunderkammer nuove opportunità per chi è alla ricerca di una occupazione

Da ufficio stampa Info Wunderkammer

Quali sono le opportunità presenti sul territorio, rivolte alle persone disoccupate o in cerca di nuova occupazione? Giovedì 19 aprile, alle ore 10 a Wunderkammer (via Darsena 57, Ferrara) è il momento di Traguardo Lavoro, incontro organizzato da Phorma Mentis, in collaborazione con Centoform, per presentare le iniziative avviate dalle Istituzioni nazionali e locali per la promozione dell’occupabilità e dell’inserimento lavorativo di tutte le persone in cerca di nuova o prima occupazione.
Il Consorzio Wunderkammer si allarga, accogliendo tra le consorziate Phorma Mentis, associazione già operativa da tempo nel settore della promozione del lavoro e dell’orientamento professionale, che da ora ha sede a Palazzo Savonuzzi di via Darsena.

L’obiettivo dell’incontro di Traguardo Lavoro sarà accompagnare gli interessati nell’inserimento del mercato lavorativo, aumentando e aggiornando le loro competenze per renderle compatibili con le esigenze richieste, utilizzando gli strumenti della formazione professionale, dell’orientamento e dei tirocini formativi. Le opportunità per chi cerca lavoro si sono diversificate e vanno dalla possibilità di un affiancamento personalizzato nella ricerca, alle opportunità formative sulle competenze chiave per essere competitivi, come l’informatica, l’uso delle lingue straniere e le competenze personali di comunicazione efficace e team working. Così com’è importante comprendere le opportunità riservate alle persone con particolari fragilità, nell’ambito dei finanziamenti del fondo regionale disabili e dalla legge 14.

Dopo la registrazione dei partecipanti (ore 9.45), seguiranno gli interventi di Barbara Celati, dirigente dell’Agenzia Regionale per il lavoro (Province di Ferrara e Reggio Emilia), sulle misure del Piano di intervento per l’occupazione”, Stefania Casalini di Centoform Srl, che porterà l’esperienza della politica attiva sul territorio della Provincia di Ferrara, per passare la parola ad alcuni imprenditori e responsabili delle risorse umane che operano sul nostro territorio (Laffi Giorgio & C S.p.a., Manifattura Berluti S.p.a., Sitie Impianti Industriali S.p.a., TRW Automotive Italia S.p.a.) che porteranno loro esperienze e consigli utili a chi è alla ricerca di un lavoro.

“Riparare il mondo. Le strategie della pace, le vie del disarmo e il paradigma della vulnerabilità” – Giornata di studi a Giurisprudenza

Da Ripartizione Marketing e Comunicazione Unife

Come riaffermare una strategia di pace e disarmo? A partire da questa domanda, il giorno 19 aprile 2018, si discuterà di guerra e conflitti contemporanei nel corso della Giornata di studi “Riparare il mondo. Le strategie della pace, le vie del disarmo e il paradigma della vulnerabilità”, in programma presso la Sala Consiliare del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Ferrara, dalle ore 10 alle ore 17.

L’incontro nasce dalla collaborazione tra più centri di ricerche e associazioni (Fondazione Lelio e Lisli Basso, Centro Jura Gentium, Laboratorio Macro, Gruppo di lavoro sulla soggettività delle donne, CRID – Centro di ricerche su discriminazione e vulnerabilità) e si inserisce nell’ambito del progetto di ricerca di rilevante interesse nazionale (PRIN 2015) sulla nozione di vulnerabilità che vede l’unità di Ferrara come capofila.

La mattina interverranno, in qualità di esperte/i in tema di traffico di armi, nuove guerre e retoriche belliciste, Monica Massari, Alberto Castelli e Valeria Verdolini, rispettivamente delle Università di Napoli, Ferrara e Milano.

Nel pomeriggio parteciperanno alla tavola rotonda Franco Ippolito, della Fondazione Basso, Daniele Lugli, del Movimento Nonviolento, Christian Ponti, dell’Osservatorio sulla criminalità organizzata di Milano, e Olivia Guaraldo del Centro H. Arendt di Verona.

Coordineranno i lavori della mattinata Orsetta Giolo (Università di Ferrara) e quelli del pomeriggio Thomas Casadei (Università di Modena e Reggio Emilia – CRID).

Concluderà Luca Baccelli (Università di Camerino e direttore di Jura Gentium).

Obiettivo della giornata di studi è riporre l’attenzione della comunità scientifica e della società civile sui temi della pace e del disarmo, in un’epoca in cui sembra oramai impossibile rinunciare all’uso della violenza e delle armi nella gestione delle relazioni internazionali, come testimonia la drammatica cronaca di questi giorni sul conflitto siriano.

Urbanistica. L’Emilia-Romagna punta sulla rigenerazione degli spazi e il riuso del patrimonio esistente: bando da 36,5 milioni di euro per città più belle, verdi e vivibili. Bonaccini: “Primo atto della nuova legge regionale, la svolta sul consumo zero di suolo diventa realtà”

Da ufficio stampa regione Emilia-Romagna

Il provvedimento presentato insieme all’assessore Donini: “Atto d’esordio di quella che, nei fatti, potrà essere una rivoluzione. Previsti anche importanti sgravi fiscali”. A ogni singolo progetto andranno fino a 1,5 milioni. Compartecipazione finanziaria pari al 30-50%, che innescherà interventi per almeno 50-60 milioni. A essere premiati saranno i Comuni (singoli, associati, Unioni) capaci di una strategia complessiva fatta di soluzioni edilizie innovative, riconversione e stop a situazioni di degrado o sfregio ambientale, abbandonando la vecchia logica dell’espansione urbana senza limiti

Bologna – Riqualificazione degli spazi urbani, riuso del patrimonio edilizio esistente e consumo zero di suolo per città più belle, verdi e vivibili. Con 36,5 milioni di euro la Regione vara un bando per finanziare progetti di riqualificazione e rigenerazione promossi dalle amministrazioni pubbliche locali – Comuni singoli e associati e Unione di Comuni – per migliorare la qualità urbana dei centri abitati. È il primo atto concreto della nuova legge urbanistica regionale, firmata dalla Giunta e approvata pochi mesi fa, a fine 2017, dall’Assemblea legislativa.

Il provvedimento esclude opere spot, limitate e svincolate dal contesto socio-ambientale. Premierà infatti i Comuni capaci di una progettazione urbanistica a 360 gradi, che dovranno presentare una strategia complessiva di rigenerazione urbana capace di mettere insieme soluzioni edilizie innovative, spazi verdi e per la collettività, cessazione di situazioni di degrado o sfregio ambientale. Quegli Enti, cioè, che nella pianificazione urbanistica si impegnino a privilegiare gli interventi di riqualificazione e riuso del patrimonio edilizio e infrastrutturale esistente, abbandonando la vecchia logica dell’espansione urbana senza limiti a discapito delle esigenze di riuso, conservazione e salvaguardia del territorio e del verde extraurbano. Ogni progetto potrà avere un sostegno fino a 1,5 milioni di euro, con un co-finanziamento analogo. Infatti, secondo le stime il bando porterà a interventi per un valore di 50-60 milioni.

I contenuti del bando sono stati illustrati in una conferenza stampa in Regione dal presidente Stefano Bonaccini e dall’assessore alla Programmazione territoriale, Raffaele Donini.

“Si parte davvero, a dimostrazione che la svolta che abbiamo deciso con la nuova legge regionale sull’urbanistica è una realtà, una rivoluzione nei fatti- afferma Bonaccini-. L’ho detto sabato mattina a Calderara di Reno, nel bolognese, quando abbiamo avviato la demolizione di una parte del complesso ‘Garibaldi2’ e con essa l’avvio dell’ultima fase dei lavori di ripristino di quello che per anni è stato un ‘mostro’ fonte di degrado e insicurezza. Adesso si può aprire una nuova era in Emilia-Romagna, caratterizzata dal consumo zero di suolo e dal recupero di zone delle nostre città, spesso fonte di disagio. Iniziamo quindi un percorso virtuoso che, insieme ai cittadini, potrà rendere le nostre città più belle e vivibili. Con anche un importante effetto sull’economia dei territori- chiude il presidente della Giunta- per la crescita e per la creazione di posti di lavoro secondo un modello di sviluppo sostenibile e orientato alla cura degli spazi collettivi”.

L’aspetto innovativo del bando consiste nell’anticipare quello che è uno degli elementi portanti della futura pianificazione comunale, incentrata sulla rigenerazione come motore di sviluppo del territorio con ricadute ed effetti anche sul tessuto socio-economico, oltre che urbano, e come strumento cardine per migliorare la qualità e la attrattività dei centri abitati. Per promuovere questo cambio di prospettiva e di mentalità nelle scelte di programmazione dell’uso del territorio, la Regione mette sul piatto un primo e consistente pacchetto di risorse pubbliche, in grado di fare di anche da volano per accelerare la ripartenza del comparto delle costruzioni, uno dei settori che hanno sofferto di più la crisi dell’ultimo decennio.

“Con la nuova legge urbanistica- sottolinea Donini- abbiamo chiuso definitivamente l’epoca del consumo di suolo vergine e aperto con coraggio il mercato della rigenerazione e riqualificazione urbana delle nostre città. Trenta milioni di euro, a cui si affiancano ulteriori 6,5 milioni del fondo ex Cassa depositi e prestiti, con il meccanismo del cofinanziamento vogliono dare un primo, forte impulso alla nuova politica regionale in materia di cura del territorio. Accanto a ciò- chiude l’assessore- la nuova legge contiene importanti sgravi fiscali per chi compie interventi di rigenerazione urbana, come l’abolizione del contributo straordinario, la riduzione di almeno il 20% del contributo di costruzione, oltre a incentivi volumetrici e procedure semplificate”.

Il bando: 36,5 milioni di finanziamenti pubblici

Delle risorse complessivamente disponibili, 30 milioni di euro provengono dai Fondi di sviluppo e coesione (Fsc) e saranno destinati alla realizzazione o riqualificazione di opere pubbliche o di pubblica utilità come scuole, biblioteche, edifici pubblici, parchi e spazi pubblici. Una quota non inferiore a 10 milioni di euro delle risorse Fsc è riservata ai Comuni con meno di 50mila abitanti.

Altri 6,5 milioni di euro sono invece risorse ex Cassa depositi e prestiti (Cdp) e saranno finalizzati a politiche di social housing per il recupero o la costruzione di alloggi di proprietà pubblica, e delle relative dotazioni territoriali.

Le risorse saranno erogate a fronte di un impegno diretto delle amministrazioni pubbliche che intendono avanzare progetti sotto forma di un cofinanziamento minimo obbligatorio delle opere in previsione. Una percentuale di compartecipazione finanziaria che varia dal 30 al 50% – sia nel caso di fondi Fsc che di fondi Cdp – a seconda che si tratti di interventi nei Comuni sopra o sotto la soglia dei 50mila abitanti. In rapporto a quest’ultimo criterio cambia anche l’importo massimo finanziabile di ciascuno intervento: rispettivamente 1,5 e 1 milione di euro per le risorse Fsc e 1 milione e 700mila euro per i finanziamenti Cdp.

No a opere spot, servirà una “strategia complessiva” di rigenerazione urbana

Possono partecipare al bando Comuni singoli, associati o Unioni di comuni che presentano non un progetto svincolato dal contesto socio-ambientale, bensì una strategia complessiva di rigenerazione urbana, con l’indicazione dei singoli interventi candidati al finanziamento. I Comuni che fanno domanda insieme dovranno indicare un Comune capofila per i rapporti con la Regione in tutte le fasi della procedura. Il ruolo di capofila può essere assunto anche dalla Città metropolitana di Bologna in riferimento a Comuni o Unioni di comuni comprese nel proprio territorio. Le domande possono essere presentate entro il 17 settembre 2018.

Il compito di selezionare i progetti sarà affidato a un apposito nucleo di valutazione composto da membri interni all’amministrazione regionale, integrato da un rappresentante dell’Associazione nazionale Comuni italiani.

I criteri di valutazione: cantierabilità certa e copertura finanziaria

Le candidature saranno valutate sulla base di alcuni criteri: qualità complessiva della strategia di rigenerazione, cantierabilità certa, idonea copertura finanziaria degli interventi e delle azioni previste, in particolare per quanto riguarda la quota obbligatoria di cofinanziamento. E ancora: coerenza e efficacia della strategia sotto i profili ecologico-ambientale, urbanistico-architettonico e, infine, sociale, culturale ed economico.

In particolare, entro il 31 dicembre 2019 i Comuni che si candidano a realizzare gli interventi utilizzando le risorse Fsc dovranno avere appaltato i lavori, pena la decadenza dall’assegnazione delle risorse e la revoca di quelle erogate.

Punteggi aggiuntivi potranno essere assegnati se il progetto è esito di concorsi di progettazione, se contribuisce alla qualificazione della rete dei trasporti o se all’interno della strategia complessiva sono previsti interventi per promuovere la mobilità sostenibile, ad esempio la realizzazione di ciclovie di interesse regionale.

Chiusa la fase della valutazione dei progetti con l’approvazione della graduatoria e l’assegnazione delle risorse, si apre quella successiva di concertazione tra Comuni selezionati e Regione che porterà alla firma di un vero e proprio “contratto di rigenerazione urbana”, con il dettaglio degli interventi e delle azioni proposte, il piano economico-finanziario e il relativo cronoprogramma di attuazione.

La Regione organizzerà il prossimo 23 aprile un incontro pubblico per la presentazione del bando e, tra maggio e giugno, si terranno alcuni seminari di taglio pratico-operativo per aiutare i Comuni nella predisposizione della documentazione richiesta dal bando (progetto esecutivo per interventi ammessi a finanziamento risorse Fsc, definitivo per quelli a valere su risorse Cdp e proposta di contratto di rigenerazione urbana da presentare entro il 31 marzo 2019), mentre per chiarire eventuali dubbi sulle procedure da seguire sarà costantemente aggiornato il sito: http://territorio.regione.emilia-romagna.it/riqualificazione-urbana

AMOS GITAI A Ferrara: in anteprima il suo nuovo progetto cinematografico

Da Ufficio Stampa Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah – MEIS

Mercoledì 18 aprile Ferrara ospita il regista israeliano Amos Gitai, che presenta in anteprima il suo nuovo progetto cinematografico: un film su Doña Gracia Nasi, la business woman che nel Rinascimento scelse Ferrara per tornare alla propria cultura madre: l’ebraismo.

L’iniziativa di invitare Gitai è del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah – MEIS, in collaborazione con il Comune di Ferrara e con Arci Ferrara.
L’appuntamento è fissato alle 17 al MEISHOP (Via Piangipane 81, ingresso gratuito), mentre alle 21, al Cinema Boldini (Via Previati 18, ingresso 5 €),si terrà la proiezione del film Tsili(2014),che sarà introdotto dallo stesso autore. A conversare con lui, il Direttore del MEIS Simonetta Della Seta e lo scrittore Alain Elkann (è prevista una traduzione dall’inglese).Durante la sua permanenza a Ferrara, il cineasta farà inoltre dei sopralluoghi, in vista delle riprese su Doña Gracia Nasi.

Gitai, che da oltre quarant’anni indaga con la macchina da presa la complessità dell’identità ebraica e israeliana nelle sue radici umane, culturali, filosofiche ed economiche, arriva a Ferrara da Israele per illustrare i motivi che lo hanno spinto a puntare i riflettori sulla vita di Doña Gracia, uno straordinario personaggio femminile che, all’inizio del ’500, animò anche la vita ferrarese. Qui, grazie all’apertura dei Duchi d’Este, ebbe il coraggio di riavvicinarsi all’ebraismo, religione che la sua famiglia – di antico casato ebraico e proveniente dalla Spagna e poi dal Portogallo – aveva dovuto abbandonare dopo l’editto di espulsione degli ebrei, firmato da Isabella e Ferdinando di Castiglia nel 1492.

Nata probabilmente nel 1510a Lisbona, Gracia Nasi fu tra le figure più formidabili del mondo sefardita, ed ebraico in generale,dell’epoca.
A seguito della conversione forzata, i Nasi mutarono il nome in De Luna e Gracia divenne Beatrice, anche se fu educata occultamente al giudaismo e si sentì sempre ebrea.
A 18 anni sposò Francisco Mendes,un ricco mercante che commerciava spezie nelle Indie Orientali, e da lui ebbe la figlia Ana. Prima di morire, nel 1535, Francisco dispose che l’amministrazione della sua fortuna fosse equamente divisa tra la moglie, della quale aveva evidentemente colto l’intelligenza e l’intraprendenza, e il fratello (e socio) Diogo, che viveva ad Anversa. E fu proprio lì che Beatrice si trasferì insieme ad Ana e alla sorella minore Brianda, dopo l’istituzione, nel 1536, di un’Inquisizione portoghese sul modello di quella spagnola.
La permanenza ad Anversa, allora principale centro finanziario d’Europa, non poteva tuttavia che essere temporanea, ricadendo la città sotto il dominio spagnolo e, dunque, all’interno della giurisdizione dell’Inquisizione. I legami tra i Mendes e i de Luna si rafforzarono nel 1539, quando Brianda sposò Diogo e dai due nacque una figlia. Alla morte di Diogo, nel 1543, Beatrice (Gracia)si vide affidare dal testamento del cognato la gestione di metà del suo patrimonio e questo portò a una frattura con Brianda.
Intanto, Beatrice riuscì a fronteggiare i tentativi di chi, infangando la memoria del suo defunto marito o chiedendo in sposa la piccola Ana, mirava alle sue enormi sostanze. E nel 1544,con l’aiuto del nipote Joseph, organizzò la fuga a Venezia, dove lei e i familiari mantennero una facciata cattolica per ragioni strategiche, considerato anche che gli ebrei, dal 1516,erano confinati in un ghetto affollato e insalubre.
Il governo imperiale si vendicò accusando le sorelle Mendes di apostasia e ponendo un embargo sulle loro proprietà e crediti ad Anversa, che però Joseph riuscì in buona parte a recuperare. Anche a Venezia, tuttavia, c’era chi voleva mettere le mani sulle loro ricchezze: non appena la disputa tra Brianda e Beatrice per il controllo dei beni si riaccese, fu portata davanti al tribunale veneziano, che stabilì che metà del patrimonio fosse controllato dal tesoriere pubblico di Venezia fino a quando la nipote di Beatrice non avesse compiuto diciotto anni.
La Mendes, però,si era già organizzata per spostare famiglia e capitali a Ferrara, dove il Duca d’Este Ercole IIla accolse con onore nel 1549, ansioso di ospitarne le floride attività. Qui, per la prima volta, i Mendes poterono riprendere a vivere apertamente come ebrei e Beatrice ridiventò Doña Gracia Nasi, distinguendosi non solo per la sapiente gestione della propria azienda, ma soprattutto per il ruolo propulsivo delle attività letterarie e tipografiche tra gli ebrei della città, che divenne il fulcro della produzione editoriale marrana. L’opera più influente del periodo fu la Bibbia di Ferrara (1553), una traduzione in spagnolo volgare della Bibbia ebraica di Abraham Usque e Yom Tov ben Levi Athias. La versione destinata all’uso ebraico fu dedicata proprio a Doña Gracia, a riprova della sua autorevolezza. Così come lo fu l’opera epica in portoghese di Samuel Usque Consolazione per le tribolazioni di Israele, che in un lungo brano descrive gli sforzi economici e organizzativi di Gracia per aiutare i conversi in fuga dal Portogallo e il loro insediamento in Italia o nell’impero ottomano.
Ma l’atmosfera della controriforma stava ormai rendendo anche Ferrara un luogo sempre più ostile e nel 1552 Gracia Nasi partì per Costantinopoli, insieme alla figlia e a una consistente quota dei propri averi. Nella capitale ottomana, dove continuò a condurre gli affari di famiglia, Gracia viveva in grande stile ed era devotamente chiamata “La Senora”. Eppure non smise mai di impegnarsi profondamente nella vita ebraica e assunse, anzi, un ruolo di guida nel mondo sefardita, dispensando carità (si diceva che ogni giorno facesse posto alla sua tavola a un’ottantina di indigenti), aiutandoi fuggiaschi dalla penisola iberica, dando sollievo agli ebrei prigionieri e in difficoltà, sostenendo rabbini, studiosi e ospedali in tutto l’impero, e fondando una yeshiva(collegio rabbinico) e diverse sinagoghe.
Tra le ultime vicende note di Gracia si segnala l’audace e lungimirante progetto promossonel 1560col nipote:la creazione di un insediamento ebraico autosufficiente sul sito dell’antica Tiberiade, in Terra Santa, come rifugio per i conversos giunti da Spagna e Portogallo. Pare che Joseph ottenne dal sultano le rovine di Tiberiade con sette villaggi circostanti e che nel 1566 il piano fu reso operativo, anche se una generazione dopo non era rimasta che una manciata di famiglie.
Quando Gracia morì, nel 1569,a venir meno fu una donna influente e rispettata, combattiva e mai rassegnata di fronte alle avversità, consapevole dei propri privilegi eppure intensamente devota, un’imprenditrice ante litteram abile e piena di risorse, leader della diaspora sefardita e generosa benefattrice delle imprese ebraiche, vera incarnazione della solidarietà appassionata tra gli esuli.

Un’altra donna ebrea è al centro del film Tsili, di cui Gitai presenterà la visione alle 21, al Cinema Boldini (versione originale, sottotitoli in italiano). Tsili è il nome della giovane che, negli anni Quaranta del secolo scorso, si nasconde in un bosco alla periferia di Czernovicz, dopo che i suoi parenti sono stati deportati nei campi di concentramento. Con l’istinto di un animale, si costruisce un nidoin piena zona di combattimento e sopravvive. Poi arriva Marek, che scopre il suo nascondiglio. Si rivolge a lei in yiddish e, quando capisce che anche lei è ebrea, si trasferisce nel rifugio di Tsili. Un giorno Marek va al villaggio in cerca di cibo, ma non torna più. All’improvviso, senza alcun preavviso, la guerra finisce e la ragazza lascia la sua tana. Incontra i sopravvissuti dei campi e insieme si dirigono verso una barca, che li porterà in un’altra terra.

Fabbri E Cestari (LEGA): “Circolare Gabrielli: tornare al buon senso. Alla Camera depositeremo proposte migliorative”

Da Ufficio Stampa Lega Nord Regione Emilia Romagna

“Circolare Gabrielli: la sicurezza prima di tutto, ma non si può cedere alla paura e occorre tornare al buon senso. Le misure ministeriali mettono in difficoltà il mondo del volontariato e rischiano di azzerare qualsiasi evento paesano. La soluzione sta nel fare chiarezza e commisurare la sicurezza con la portata delle manifestazioni, anche istituendo apposite commissioni guidate dai sindacI. In attesa che il nuovo governo metta mano alla materia, a Roma abbiamo presentato delle modifiche migliorative”.
Così Alan Fabbri, capogruppo Lega in Regione e Emanuele Cestari, deputato della Lega neoeletto alla Camera intervengono sul tema caldo della circolare Gabrielli che, di fatto, sta rendendo impossibile la realizzazione di numerose sagre ed eventi paesani, proprio nel periodo di punta della primavera estate.
“Abbiamo incontrato le associazioni che si occupano dell’organizzazione degli eventi sul territorio e nonostante la volontà di tutti di garantire norme adeguate alla sicurezza dei presenti, la critica alla circolare, ritenuta troppo rigida, è unanime”, spiega Cestari. “Il problema principale è che si richiede il contributo di figure professionali per mansioni normalmente eseguite da volontari”, spiega Cestari “e si impone di fatto agli organizzatori di pagare agenti di sicurezza privata”, con la conseguenza che “i costi finiscono per prevalere sulle reali possibilità di realizzazione, specialmente per eventi che nascono con lo scopo di raccogliere fondi”, aggiunge il parlamentare. E troppo spesso il risultato è “vedere gli organizzatori alzare bandiera bianca e non fare più nulla”.
La soluzione secondo Cestari e Fabbri esiste. “Si tratta di utilizzare il buonsenso calando la circolare nella realtà dell’evento in programma senza pretendere di applicare le stesse regole alla sagra di paese come al maxi concerto”, spiega Fabbri. “A questo fine alcuni Comuni hanno fatto la scelta di istituire apposite Commissioni di vigilanza (guidate dal sindaco e partecipate dalle forze dell’ordine, Ausl, Vigili del Fuoco e altri) che si occupino proprio della valutazione dei rischi caso per caso” e se è ovvio che questo “non deve essere inteso come una deresponsabilizzare dello Stato nella gestione della sicurezza e dell’ordine pubblico”, è altrettanto vero che “in questo momento di transizione l’obiettivo deve essere quello di non far morire gli eventi che animano il territorio e di non penalizzare il volontariato”, spiega Fabbri.
“Chi mette a disposizione il proprio tempo e le proprie energie per organizzare eventi pubblici, come fanno i volontari le associazioni sportive e gli enti di promozione sociale, va valorizzato e sostenuto e non mortificato”, aggiunge il capogruppo. “Anche questo è un modo per garantire il presidio e la sicurezza dei territori”.
Al futuro governo “spetterà il compito di definire nel dettaglio le misure di sicurezza con regole chiare e precise che supportino realmente gli organizzatori senza sovraccaricarli di responsabilità”, conclude Fabbri.
Per Cestari “bisogna ricordare che tenere vivo il territorio con sagre ed eventi rappresenta un fondamentale baluardo contro la paura e il terrorismo” e per questo “come parlamentare che ha a cuore la salvaguardia del proprio territorio depositerò a breve una proposta di modifiche migliorative alla circolare, volte a commisurare sicurezza e fattibilità e ad evitare l’effetto deserto, tanto nocivo anche in termini di tenuta sociale”.
l senso è “non abbassare la guardia ma tornare al buon senso, evitando di strangolare il volontariato e di fare morire in questo modo i piccoli borghi”.

Comacchio Beach Festival 2018

Da organizzatori

La musica con i toni del verde: torna l’8 e il 9 giugno il Comacchio Beach Festival – la musica per la sostenibilità targata Mab, grande appuntamento di apertura dell’estate della riviera di Comacchio nel cuore della Biosfera Delta del Po. Promosso e sostenuto dal Comune di Comacchio in collaborazione con la società Daimon Film e il supporto dell’Associazione Comacchio è Turismo e Visit Comacchio. Il festival, gratuito, porterà sul lungomare di Porto Garibaldi i big della musica italiana per due serate di divertimento, video, natura e sostenibilità.
La direzione artistica dell’evento è affidata a Stefano Salvati
Il Festival partirà la sera dell’8 giugno con un concerto speciale, l’unico concerto che Edoardo Bennato, insieme alla sua rock band, farà durante tutta l’estate con Alex Britti. La due giorni proseguirà con una serata, quella del 9 giugno, condotta da Paolo Ruffini e ricca di ospiti: dalla Voci Sole capitanate da Claudia Campolongo ad Omar Pedrini, da Alessio Bernabei, Lele, Elodie a Biondo.
IL PROGRAMMA
VENERDI’ 8 GIUGNO
Venerdì 8 giugno dalle 21 una prima serata assolutamente imperdibile con il grande concerto di Edoardo Bennato, insieme alla sua rock band.
Bennato, reduce da un tour che ha fatto registrare il sold out nei più grandi teatri italiani, è in radio da ieri con il brano Mastro Geppetto, nuovo e ultimo tassello del più celebre concept dell’artista. Sarà proprio a Porto Garibaldi che il cantautore presenterà il videoclip ufficiale del brano, con la regia di Stefano Salvati e prodotto da Raffaella Tommasi per la Daimon Film.
Un appuntamento straordinario quello dell’8 giugno, in cui duetteranno Edoardo Bennato e Alex Britti, mentre sui 3 schermi giganti posti sul palcoscenico, verranno proiettati video della loro carriera e alcuni frammenti di esibizioni live.
Prima dell’inizio del concerto verranno proiettati sui maxischermi i videoclip di Notte prima degli esami di Antonello Venditti (1.150.000 visualizzazioni) e Com’è profondo il mare di Lucio Dalla (660.000 visualizzazioni), realizzati nel territorio della Riserva della Biosfera Delta del Po e prodotti dalla stessa Daimon Film nel 2017 e attivi in Internet, sui canali Vevo e Youtube, caricati da Sony Music Italia. Inoltre, sempre prima del concerto, con il contributo di Sony Music Italia, Warner e Universal, verranno proiettati video musicali dei maggiori cantanti internazionali interessati a dinamiche ambientali, in un filo diretto con la Fiera Internazionale del Birdwatching, che si terrà a Comacchio dal 28 aprile al primo maggio 2018, con cui si è creata una ideale joint venture, nell’idea di unire la musica, il video e l’attenzione alle dinamiche ambientali.
SABATO 9 GIUGNO
Musica e divertimento, ma senza rinunciare all’impegno ambientale, si incroceranno nella seconda serata. A condurre lo show sarà Paolo Ruffini. Comico, attore, conduttore, scrittore, Paolo Ruffini è uno dei personaggi più apprezzati del mondo della comicità italiana. E’ reduce dalla conduzione invernale di Colorado. Paolo sarà accompagnato sul palco dal gruppo delle Voci Sole. Si tratta del gruppo che accompagna Ruffini nelle sue serate. Composto da cinque bellissime voci femminili guidate da Claudia Campolongo, fondatrice e leader del gruppo, con Beatrice Baldaccini, Gulia Sol, Elena Nieri e Giulia Fabbri, si avvale di una band di quattro elementi e propone hit della musica italiana e internazionale.
Sul palco del Comacchio Beach Festival il 9 giugno salirà Elodie, splendida voce molto conosciuta dal pubblico giovane, che si è classificata seconda alla quindicesima edizione del talent show Amici di Maria De Filippi nel 2015, vincendo il premio della critica Vodafone e il premio RTL 102.5.
Altro protagonista della serata sarà Lele, anche lui giovanissimo e apprezzato dal pubblico dei giovani, che lo scorso anno ha vinto il Festival di Sanremo nella categoria Nuove proposte. Anche lui è uscito da quella fucina di talenti che è la trasmissione Amici.
Un altro grande protagonista sarà Alessio Bernabei che, salito alla ribalta come front man del gruppo dei Dear Jack, ha poi proseguito la sua carriera come solista approdando con successo anche al festival di Sanremo. Apprezzato soprattutto dal pubblico femminile, vanta oltre 400.000 followers su Facebook.
Altro giovane di successo Biondo. Rapper romano, appena ventenne, è impegnato nel talent Amici.
Completa la serata un “meno giovane” ma grande animale da palcoscenico, con alle spalle un’importante carriera. Stiamo parlando di Omar Pedrini, già leader dei Timoria. Non solo cantante con 5 album alle spalle, ma anche docente di musicologia.
Durante il concerto verranno proiettati nei tre maxi schermi sul palco, pezzi filmati e videoclip degli artisti impegnati nella serata e per rafforzare scenograficamente e tematicamente le loro canzoni, verranno inseriti altri filmati video di ispirazione ambientale girati da Stefano Salvati. A mezzanotte termina il concerto live ma non la musica che proseguirà con un dj set che intratterrà il pubblico con i successi hip pop e rapper-disco dell’estate. Radio Bruno, radio partner ufficiale del Festival, invierà i suoi deejay che animeranno la serata che si protrarrà fino alle due della notte.

Musica da camera, il Conservatorio a Palazzo Crema

Da ufficio stampa Conservatorio Ferrara Press

Mercoledì 18 aprile alle ore 17, per il secondo appuntamento de Il Conservatorio a Palazzo Crema (in via Cairoli 13), il focus sarà sulla Musica da Camera con F. De Fossa, Quartetto op. 19 n. 3 eseguito dagli allievi della classe della docente Laura Pontecorvo Maria Galetta, violino, Maria Cecilia Rinaldi, violoncello, Piergiacomo Buso e Luca Zavarise, chitarre, L. van Beethoven, Serenata op. 25, eseguito da Eloisa Ferrari, flauto, Marcella Mammone, violino, e Giuliana La Rosa, viola, F. Gragnani, Quartetto op. 8, eseguito da Ilaria Ferrari, clarinetto, Maria Galetta, violino, Piergiacomo Buso, Luca Zavarise, chitarre.

Il programma verte sul repertorio cameristico della fine del 18° – inizio 19° secolo per organici senza il pianoforte. Due brani vedono come protagonista la chitarra o meglio il duo di chitarre, che dialoga con violino e clarinetto nel brano di Gragnani e con violino e violoncello nel brano di De Fossa. Appassionato suonatore di chitarra, Francois De Fossa era un soldato professionista, che svolse il suo servizio in Francia, Spagna e Messico. Scrisse numerose composizioni per chitarra, nei brani cameristici la sua scrittura è piena di sfumature e colori diversi, che non limita la chitarra al ruolo di accompagnamento, ma la eleva. I brani cameristici composti da Filippo Gragnani presentano un’adesione piuttosto formale al classicismo viennese, ed esprimono un gusto elegante ma vivace per l’equilibrio. Originario di una famiglia di tradizioni musicali di Livorno, si trasferì a Parigi dal 1810 dove ebbe occasione di mostrare il suo estro chitarristico in varie esibizioni. Infine, la Serenata op. 25 di Beethoven fu scritta nel 1795-96 (e pubblicata nel 1802). Venne poi trascritta per flauto e pianoforte, che ebbe molto successo e diffusione, anche se sonorità particolari emergono nella versione per trio con gli archi.

L’idea della rassegna nasce insieme a Fondazione Carife da un lato per incentivare in città le esibizioni degli allievi del Conservatorio, ancora in corso o appena diplomati, dall’altro per far scoprire alla cittadinanza il loro talento attraverso i brani di differenti compositori che hanno segnato indelebilmente la storia della musica. Come nello spirito stesso del Conservatorio, la rassegna musicale coinvolgerà anche alcuni docenti, che attraverso la loro professionalità spiegheranno le opere in programma, per farle scoprire ai neofiti e al contempo regalare alcune curiosità ai più esperti. Inizio concerti alle ore 17, ingresso libero (info@fondazionecarife.it).

Varata la nuova legge sulla Valutazione di impatto ambientale: semplificazione e tempi certi, informazione e partecipazione, monitoraggio e procedure online

Da ufficio stampa regione Emilia-Romagna

L’approvazione oggi in Assemblea legislativa. L’assessore Gazzolo: “Diamo risposte certe alle categorie produttive nel pieno rispetto delle esigenze di tutela ambientale e della salute”

Bologna – Pratiche solo online per le nuove valutazioni di impatto ambientale (Via): al bando la carta, le istanze potranno essere presentate esclusivamente in formato digitale e tutta la documentazione sarà disponibile sul web.

Il testo della nuova legge prevede inoltre tempi certi e perentori per chiudere il procedimento, con sanzioni anche pecuniarie in caso di violazione dei termini. Ma anche il monitoraggio e controllo del rispetto degli esiti della Via (chi violerà quanto autorizzato, dovrà pagare per le azioni difformi messe in atto) e nuove forme di partecipazione e coinvolgimento dei portatori di interessi, con l’istruttoria pubblica che sarà disciplinata nel dettaglio in una successiva direttiva della Giunta regionale.

Sempre una specifica direttiva disciplinerà le modalità per la valutazione preliminare dei progetti, su richiesta del proponente, per valutarne l’assoggettabilità a Via, mentre le procedure di screening saranno approvate con semplice atto dirigenziale.

Queste solo alcune delle novità della nuova legge sulla Via, approvata questa mattina dall’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna.

“In un mondo che corre sempre più veloce, serve dare risposte in tempi certi in particolare alle categorie produttive nel pieno rispetto delle esigenze di tutela ambientale e della salute- ha sottolineato l’assessore regionale all’Ambiente, Paola Gazzolo-. E vogliamo farlo garantendo il carattere cristallino e trasparente di ogni decisione pubblica, tratto distintivo delle politiche regionali. Poniamo quindi al centro l’informazione e la partecipazione, premessa indispensabile per l’assunzione di ogni scelta da parte di un’amministrazione pubblica dialogante con cittadini e imprese. Dalle norme sulla valutazione di impatto ambientale passa la qualità della vita di tutti noi- ha aggiunto l’assessore-, è un tema strategico per il futuro delle nostre comunità. La nuova legge, che si colloca in continuità con la precedente 9/99, delinea un ulteriore tassello del mosaico di politiche ‘green’ dell’Emilia-Romagna. Lo sviluppo sostenibile è al centro dell’agenda politica regionale: sulla compatibilità tra scelte economiche, ambiente e sociali costruiamo l’attrattività della nostra terra e le nuove regole vanno in questa direzione”.

De Micheli Danza Festival

Da Ufficio Comunicazione Comune di Copparo

Nell’ambito della rassegna De Micheli Danza Festival, si realizza giovedì 19 aprile alle ore 21, presso il Teatro Comunale De Micheli lo spettacolo “(Zero)”, con la Compagnia Cuenca/Lauro – Sosta Palmizi, di e con Elisabetta Lauro, César Augusto Cuenca Torres.
(Zero) è il punto mediano tra il negativo e il positivo, tra ciò che è prima e ciò che è dopo. È l “hic et nunc”, il qui ed ora, la condizione finita e inevitabile dell’uomo, di cui ci svela tutta la sua vulnerabilità. Zero è il presente come verità ultima e inafferrabile. Esso è pura presenza, è indicibile e a differenza del passato o del futuro non si lascia raccontare né progettare. Eppure oscillando tra memoria e immaginazione noi ci ostiniamo a ricercare e simulare un’apparente stabilità. Ci aggrappiamo, ognuno a suo modo e nella sua propria realtà quotidiana, a strutture e definizioni pur di ancorare il nostro essere nel mondo ed evitare il confronto con la precarietà del nostro presente, del nostro essere presenti…
Per informazioni 0532 864580.

“Gli annientatori ”

Da ufficio stampa EVENTI FERRARA

Giovedì 19 aprile alle 18.00

Presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino

Libreria Ibs+Libraccio di Ferrara

Gianluca Morozzi presenta il libro

“Gli annientatori ”

(Tea Edizioni)

Dialoga con l’autore Alberto Petrelli

«Quand’è iniziato il percorso che mi ha portato a quest’inumana dannazione?» A chiederselo è Giulio Maspero, giovane autore bolognese con due radicatissime passioni: la scrittura e le ragazze. Due strade certe per la rovina. Infatti, tra qualche romanzo più o meno di successo e qualche flirt non proprio innocente, nel mezzo di una calda estate si ritrova senza fidanzata – soprattutto senza la sua casa in cui vivere comodamente – e privo della pace necessaria per completare il romanzo che possa liberarlo, una volta per tutte, dalle insidie di un conto pericolosamente in rosso. Ma poi, in una delle sue serate solitarie in giro per Bologna, si imbatte in un fumettista cialtrone e grottesco in partenza per l’Uruguay, che gli offre di trasferirsi a casa sua per prendersi cura delle piante durante la sua assenza. Una casa piccola, in periferia, senza l’aria condizionata e con vicini invadenti… ma pur sempre una casa gratis. Così Giulio, risollevato da quest’improvvisa fortuna, si trasferisce. Ma perché i vicini, tutti parenti tra loro, sono così gentili e accoglienti? E perché in quella mansarda non ci sono piante? Meglio non chiederselo, forse, visto quant’è affascinante e disinibita la nuova dirimpettaia… Sempre in equilibrio tra reale e surreale, con la consueta abilità Gianluca Morozzi accompagna i suoi lettori lungo una storia in cui, a poco a poco, dalle piccole crepe che si aprono in una situazione comune, filtra l’oscurità inquietante che si nasconde dietro la «normalità».

Gianluca Morozzi è nato a Bologna nel 1971. Dopo gli esordi con la piccola casa editrice ravennate Fernandel, di cui è diventato direttore editoriale ha raggiunto il grande pubblico grazie al romanzo Blackout, un thriller interamente ambientato all’interno di un ascensore. Oltre ai romanzi già pubblicati, ha all’attivo numerosi racconti, inseriti in diverse antologie. Nella sua produzione sono frequenti i riferimenti alle esperienze personali, in particolare quelle inerenti la fede calcistica per il Bologna FC e – soprattutto – la musica. È il chitarrista degli Street Legal, una tribute band che omaggia Bob Dylan. Ha suonato nel cd “Deviazioni”, tributo a Vasco Rossi pubblicato in allegato al Mucchio Extra, realizzando con Andrea Parodi il brano “Brava”. È anche conduttore radiofonico e tiene corsi di scrittura creativa.

Per informazioni Ibs+Libraccio

Ferrara, Piazza Trento e Trieste, Palazzo San Crispino

eventife@libraccio.it – Tel. 0532241604

Giardino delle Duchesse, Fochi (M5S): ricreiamo un giardino rinascimentale

Da ufficio MoVimento5Stelle Ferrara

Una delle incognite più affascinanti, dal punto di vista urbanistico e turistico ma anche culturale, è di sapere come verrà gestito lo spazio aperto denominato “Giardino delle Duchesse”, peraltro già utilizzato in passato per mercatini, spettacoli, pista del ghiaccio e altre occasioni commerciali e non.
Si tratta di uno spazio con due accessi (via Garibaldi sul lato sud e largo Castello sul lato nord) nel quale si gioca una parte non trascurabile della fruibilità di una zona nevralgica del centro storico e della zona pedonale di Ferrara.
Il Movimento 5 Stelle di Ferrara, attraverso una mozione del consigliere Claudio Fochi (allegata), propone di utilizzare tale cortile interno per creare, in modo sperimentale o permanente, un giardino rinascimentale, degno collegamento pedonale fra l’antica piazza di corte, palazzo Marchionale poi Ducale (oggi piazza Municipale e palazzo Municipale) e il lato sud del Castello Estense, in spazi frequentati, tra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo dalla Corte Estense e sicuramente vissuti dal Duca Ercole I° d’Este e dalle sue figlie Isabella e Beatrice, da Lucrezia Borgia, dal marito Alfonso d’Este, da Ludovico Ariosto – che nei pressi fece allestire anche un teatro stabile.
Tale proposta, che illustra in dettaglio come non sia affatto impossibile ricostruire un giardino rinascimentale o un brolo (di tradizione medioevale che tuttavia persiste in epoca rinascimentale) – vista l’abbondanza delle descrizioni dettagliate nelle fonti archivistiche (anche a livello locale) sia per quanto riguarda le specie vegetali e arboree sia per quanto riguarda le conformazioni di giardini formali rinascimentali – invita la Giunta a prendere in considerazione la possibilità di riallestire uno spazio verde rinascimentale che si concretizzi come un valore aggiunto, in pieno centro storico, dal punto di vista turistico ambientale ed urbanistico. Nella mozione si suggerisce, inoltre, di avvalersi, per la progettazione, di numerose sinergie locali che hanno pienamente dimostrato di sapersi occupare della gestione e cura di zone verdi e giardini storici, dagli uffici comunali competenti del verde pubblico, al Garden Club, a chi ha organizzato e gestito Interno Verde, a Giardini Estensi, all’istituto professionale Navarra, per citarne alcuni. I punti di riferimento non mancano. Facili e suggestive potrebbero essere anche sinergie, in chiave scenografica e logistica, da innervarsi con le rievocazioni storiche curate dall’Ente Palio.
Lo spazio aperto venne descritto in epoca rinascimentale come un giardino strutturato a croce (come persiste attualmente) con una fontana dorata al centro. Spazio che, qualora ricreato non solo darebbe alla nostra Città uno spazio verde supplementare e qualificato in un centro storico, drammaticamente povero di verde, ma potrebbe costituire un richiamo turistico come succede in dozzine di giardini rinascimentali italiani, alcuni citati nella mozione del M5S.
Naturalmente, il tutto subordinato non solo al parere della Soprintendenza alle Belle Arti ma anche ai lavori di ristrutturazione previsti negli edifici in muratura che circondano il cortile.
Siamo convinti che, in una città inserita nei luoghi protetti dell’Unesco proprio in virtù della sua tradizione rinascimentale, un giardino formale di ispirazione 400esca o 500esca si integrerebbe in modo virtuoso e, anche se vi sarebbero minori introiti comunali per oneri di occupazione di suolo pubblico (mercatini, fiere, bancarelle …), ciò sarebbe compensato da un asset supplementare da valorizzare come risorsa turistica.

Gli studenti del Montalcini uniti con la LILT e le Farmacie Comunali Soelia per la “camminata della prevenzione”

Da organizzatori

Grande fermento e adrenalina all’Istituto Superiore Montalcini, sede di Argenta, per la camminata della prevenzione che si svolgerà nella mattinata di sabato 19 maggio, in occasione della festa del Volontariato ad Argenta. L’evento nasce da una collaborazione con la LILT (Lega Italiana per la Lotta ai Tumori, sezione di Ferrara), per portare anche ad Argenta la camminata già nota a Ferrara.

Sponsor unico dell’evento le Farmacie Comunali Soelia, che abbracciano pienamente le finalità di questa iniziativa e da tempo promuovono momenti di educazione sanitaria in cui vengono condivisi l’importanza fondamentale dell’alimentazione equilibrata, dei corretti stili di vita e dell’attività fisica.

La camminata di circa 4 km si snoderà attraverso le vie del centro cittadino di Argenta, con un momento di festa con i ragazzi delle scuole medie di Argenta ed una lotteria con premi conclusivi. Sarà presente anche l’Accademia Musicale Don Gregorio di Ferrara, partner della LILT, per allietare i partecipanti con musiche e canzoni.

Diverse realtà locali collaboreranno per arricchire questo momento, nel contesto della festa del Volontariato.

La giornata ha come scopo sottolineare il valore della camminata per sensibilizzare verso la prevenzione dei tumori, oltre che per migliorare il tono dell’umore.

La manifestazione, con iscrizione gratuita per i ragazzi della scuola, sarà aperta dalle 9.30 con offerta libera a tutta la cittadinanza che desideri condividere e promuovere il valore della salute.

A tutti gli iscritti verrà consegnata la maglietta con i loghi dell’evento.

La cittadinanza é invitata ed é attesa numerosa per una buona e giusta causa.

Lo Verso al De Micheli

Da Ufficio Comunicazione Comune di Copparo

Appuntamento venerdì 20 aprile, alle ore 21, al Teatro Comunale De Micheli di Copparo con Enrico Lo Verso in “Uno Nessuno Centomila”, spettacolo realizzato in occasione del 150° anniversario della nascita di Luigi Pirandello, tratto dall’omonimo romanzo, nell’adattamento e regia di Alessandra Pizzi, Ergo Sum Produzioni.

Sul palco del De Micheli l’attore palermitano darà corpo e voce ai personaggi del romanzo più celebre di Pirandello, rendendo omaggio ad uno dei più grandi drammaturghi di tutti i tempi. Definito dall’autore in una lettera autobiografica come “il più amaro di tutti, profondamente umoristico, di scomposizione della vita”, Uno Nessuno Centomila è l’adattamento teatrale della storia di un uomo che sceglie di mettere in discussione la propria vita, a partire da un dettaglio minimo, insignificante. Il pretesto è un appunto, un’osservazione banale che viene dall’esterno. I dubbi di un’esistenza si dipanano attorno ad un particolare fisico. Le cento maschere della quotidianità, lasciano il posto alla ricerca del Sé autentico, vero, profondo. L’ironia della scrittura rende la situazione paradossale, grottesca, accentua gli equivoci. La vita si apre come in un gioco di scatole cinesi, e nel fondo è l’essenza: abbandonare i centomila, per cercare l’uno, a volte può significare fare i conti con il nessuno. Ma forse è un prezzo che conviene pagare, pur di assaporarla, la vita.

Avrebbe voluto che Pirandello fosse vivo, spiega Alessandra Pizzi, per mostrargli la grandezza della sua parola, l’attualità del suo messaggio, chiedendosi, nell’osservare l’immobilità del pubblico ad ogni spettacolo, se Pirandello fosse mai stato consapevole delle conseguenze che avrebbe potuto produrre la tumultuosa portata dello stesso.Da qui l’idea di una nuova ed originale messa in scena volta a rendere la perennità del messaggio pirandelliano, l’atemporalità del protagonista, uomo di ieri, di oggi, di domani.
In forma di monologo, il testo è affidato al racconto e alla bravura di Enrico Lo Verso che, dopo anni di assenza dal teatro, torna sul palcoscenico per dar vita ad un contemporaneo Vitangelo Moscarda, l’uomo “senza tempo”, e ai personaggi del romanzo, in un allestimento minimale ma mutevole in ogni contesto. Una sorta di seduta psicoterapeutica, da cui ci si sente irrimediabilmente attratti, per affondare le mani nella propria mente, inconsapevoli degli scenari che potrebbero aprirsi.

Acclamato dalla critica e dal pubblico, soprattutto dei più giovani, lo spettacolo ha ricevuto nei giorni scorsi a Busto Arsizio il “Premio Delia Cajelli per il Teatro”, nell’ambito della Seconda Edizione delle Giornate Pirandelliane, promosse dall’associazione Educarte in collaborazione con il Centro Nazionale Studi Pirandelliani di Agrigento. Nella scorsa stagione il Premio Franco Enriquez per la migliore interpretazione e la migliore regia. Ospite dei più importanti festival e teatri nazionali ed internazionali, da oltre un anno Uno Nessuno Centomila sta percorrendo l’Italia in una lunga e fortunata tournée.

INFO 0532 864 580 – biglietteria@teatrodemicheli.it

COLDIRETTI Ferrara: giovedì 19 aprile, ore 20.30 riunione tecnico informativa sull’uso dei droni in agricoltura.

Da ufficio stampa Coldiretti Ferrara

Tra le nuove tecnologie che si fanno spazio nel settore agricolo un ruolo particolare è quello dei droni, sia per uso aerofotografico, che per veri e propri interventi in campo.
Nell’incontro organizzato da Coldiretti prospettive e sviluppo di queste tecnologie.

Una serata rivolta agli imprenditori agricoli ferraresi per capire meglio opportunità e sviluppo di nuove tecniche “in campo” con l’utilizzo dei droni.
Questi strumenti sono diventati ormai familiari per gli svariati utilizzi in diversi campi di applicazione, dalla sorveglianza a distanza, alle foto e riprese aree, agli interventi in zone inaccessibili, sino agli impieghi nel settore agricolo, che da un uso razionale e mirato dei droni e dall’elaborazione dei dati che questi possono fornire, possono ottenere interessanti metodi di gestione agronomica, fitosanitaria, colturale.
Con l’intento di approfondire questi aspetti e stimolare anche per le imprese agricole ferraresi l’approccio a queste nuove metodiche di lavoro, Coldiretti Giovani Impresa, ha quindi organizzato in collaborazione con Geofin ed Airservice, un incontro specifico, presso la sala conferenze della sede Coldiretti di Ferrara a Chiesuol del Fosso, Via Bologna, 637, alle ore 20.30 di giovedì 19 aprile, nel corso del quale saranno affrontati alcuni aspetti quali fotografia multispettrale, fotogrammetria area, rilievi tridimensionali, mappe di piante e terreni, trattamenti biologici alla piralide del mais, ispezione agli impianti fotovoltaici, video aziendali e quant’altro l’interesse degli agricoltori potrà suscitare.

Dal 18 al 21 aprile chiuso al traffico tratto della Sp 20 a Pontegradella per potatura alberi

Da ufficio stampa provincia di Ferrara

Dal 18 al 21 aprile la Provincia esegue lavori di potatura delle piante ai bordi della Sp 20, dalla rotonda di via Caretti, in località Pontegradella.
Per l’esecuzione dell’intervento è stata disposta un’ordinanza di chiusura temporanea del traffico, per tutelare la sicurezza dei veicoli e dello stesso cantiere.
Un provvedimento di chiusura al transito valevole dal chilometro zero all’1,1 della provinciale e per la stessa durata dei lavori. Il divieto scatterà ogni mattina alle 8 e sarà tolto la sera alle 18 di ogni giorno.
I lavori sono eseguiti dalla ditta Caramori piante srl di Castelmassa, che si è aggiudicata la gara e che provvederà anche alla posa della segnaletica di cantiere.
Per l’intera durata dei lavori il traffico proveniente da Ferrara in direzione Pontegradella sarà deviato sulla via Caretti, lungo la Sp 2 in direzione Copparo, quindi su via Pioppa per poi riprendere la Sp 20 e viceversa.
Le piante interessate sono una trentina, con un costo di 15mila euro, interamente finanziati dal bilancio della Provincia.

Tsili, regia di Amos Gitai e incontro con il regista

Da organizzatori

TSILI regia di AMOS GITAI

mercoledì 18 aprile ore 21.00

v.o. sott. ita – ingresso 5 euro

(Israele, Russia, Italia, Francia, 2014 – 88’)

Incontro con Amos Gitai

Mercoledì 18 aprile alle ore 21.00, presso il Cinema Boldini, verrà proiettato TSILI di Amos Gitai in lingua originale con sottotitoli in italiano.

Il regista israeliano, che da oltre quarant’anni indaga con la macchina da presa la complessità dell’identità ebraica e israeliana nelle sue radici umane, culturali, filosofiche ed economiche, sarà presente in sala per introdurre il progetto cinematografico alla presenza del Direttore del MEIS Simonetta Della Seta e dello scrittore Alain Elkann (è prevista una traduzione dall’inglese).

Tsili è il nome della giovane che, negli anni Quaranta del secolo scorso, si nasconde in un bosco alla periferia di Czernovicz, dopo che i suoi parenti sono stati deportati nei campi di concentramento. Con l’istinto di un animale, si costruisce un nido in piena zona di combattimento e sopravvive. Poi arriva Marek, che scopre il suo nascondiglio. Si rivolge a lei in yiddish e, quando capisce che anche lei è ebrea, si trasferisce nel rifugio di Tsili. Un giorno Marek va al villaggio in cerca di cibo, ma non torna più. All’improvviso, senza alcun preavviso, la guerra finisce e la ragazza lascia la sua tana. Incontra i sopravvissuti dei campi e insieme si dirigono verso una barca, che li porterà in un’altra terra.

Liberamente ispirato al romanzo Paesaggio con bambina di Aharon Appelfeld, scrittore israeliano sopravvissuto alla Shoah, Tsili è la nuova pietra che compone il coerente edificio cinematografico di Amos Gitai. E come per i romanzi di Appelfeld, anche per Tsili l’oggetto in questione non è solo la Shoah o la persecuzione ebraica ma la sua rielaborazione artistica. Lo scrittore offre al regista una chiave possibile e altra di rappresentazione della Shoah, che combacia gli elementi biografici, il reale e il suo adattamento.

L’iniziativa di invitare Gitai è frutto della collaborazione con il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah – MEIS e il Comune di Ferrara.

La proiezione sarà anticipata da un ulteriore incontro col registra che si terrà alle 17 presso il MEISHOP (Via Piangipane 81, ingresso gratuito), dove Gitai illustrerà il suo prossimo lavoro e i motivi che lo hanno spinto a puntare i riflettori sulla vita di un’altra donna ebrea: Doña Gracia, uno straordinario personaggio femminile che, all’inizio del 1500, animò anche la vita ferrarese.

LA CITTA’ DELLA CONOSCENZA
La cattiva educazione

È una mania questa che bisogna sempre tornare al passato per andare avanti, succede immancabilmente tutte le volte che si parla di educazione. Non c’è epoca che l’educazione non sia stata oggetto di critiche, senza, come già osservava Rousseau, che nessuno si risolva mai a proporne una migliore. E come ai tempi del ginevrino pare che anche noi tendiamo molto più a distruggere che a costruire.
Ancora una volta Susanna Tamaro, a proposito degli ultimi eventi di aggressioni scolastiche e di bullismo, dalle pagine del Corriere della Sera, lamenta il tramonto dell’educazione, invocando più autorevolezza e “un generoso, appassionato ripristino della cultura”, diversamente la condanna sarà allevare tanti irrecuperabili ragazzi selvaggi come il Victor del dottor Itard, immortalato dal film di Truffaut.
Sostanzialmente per la Tamaro i guai prodotti dalla nostra cattiva educazione discendono da quel Rousseau e dal suo Émile che ricorda d’aver studiato sui banchi delle magistrali negli anni settanta.
Secondo la Tamaro neppure tra i nostri cugini primati antropomorfi sarebbe permesso ad un adolescente quello che noi consentiamo ai nostri, tutta la società degli adulti interverrebbe per rimetterlo in carreggiata. Insomma un po’ di autorevolezza manesca, sebbene contenuta, non guasterebbe, un’autorevolezza che si ispirasse al kyosaku, il bastone usato dai maestri zen per risvegliare la coscienza degli allievi assopiti o distratti durante il tempo della meditazione.
Per natura, quando i problemi si fanno complessi, non mi piacciono le scorciatoie. Se il problema è complesso vuol dire che anche la soluzione non può essere semplice, non c’è rasoio di Occam che ti possa aiutare.
Bisognerebbe dimostrare che i nostri ragazzi di oggi sono più selvaggi di quelli di ieri, cosa facilmente smentita dalle percentuali di scolarizzazione raggiunte rispetto a passati anche recenti.
Fino agli inizi del secolo scorso era diffusa la convinzione in campo pedagogico che a corrompere la natura dei ragazzi fosse la città. La campagna era considerata l’ambiente ideale per far crescere i bambini, la Natura l’unica fonte affidabile di moralità, fino a ritenere che l’allontanamento del bambino dalle salutari influenze della Natura avrebbe prodotto l’aumento delle possibilità di finire nei guai e di darsi al crimine. La sicura influenza della vita di città sulla personalità di un bambino avrebbe come minimo cresciuto in lui la mancanza di rispetto.
Ora, nel ventunesimo secolo, lontani come siamo dalla Natura nella nostra corsa all’inurbamento e all’inquinamento, non è più la città a corrompere gli animi delle giovani creature, ma pare che siano internet e i social, unitamente ad una dilagante abdicazione educativa.
Ogni epoca, evidentemente, cerca i suoi capri espiatori, quando qualcosa non funziona nei comportamenti dei suoi figli.
Ma il problema è sempre quello del rapporto tra natura e cultura, perché di questo si tratta, da questo non si sfugge, essendo ognuno di noi il prodotto di questa interazione. Solo che la natura con il tempo non è cambiata, la cultura invece sì, e non servono i rimpianti o le retromarce, perché la forza della cultura è quella di andare avanti e di prepararsi a sempre nuove sfide.
Quello che ci manca è una nuova cultura della relazione educativa, non serve copiare ricorrendo all’etologia o riproponendo passati improbabili, già questo denuncia la nostra debolezza e fragilità rispetto alla riuscita nel compito nuovo che ci si prospetta davanti.
“Tutto è bene quando esce dalle mani dell’Autore di tutte le cose, tutto degenera tra le mani dell’uomo”. Con queste parole prende l’avvio l’Émile di Rousseau. Come dargli torto, quando l’educazione pretende di forgiare il bambino secondo un modello precostituito, quando da sempre le società si assicurano il futuro educando i giovani secondo il loro modello. Come minimo l’educazione va in crisi quando quel modello di società entra in crisi a sua volta, come è il caso dell’epoca che stiamo vivendo.
L’ Émile non è una pagina di pedagogia anarchica, ma la proposta di un’educazione che anziché forgiare l’individuo a immagine e somiglianza di una società e della sua cultura, che possono essere anche errate e negative, che sono inoltre destinate a essere mutevoli, vuole suggerire l’idea di un’educazione che fornisce gli strumenti affinché ognuno possa crescere, essere cioè il creatore di se stesso. In questo senso l’Émile è un saggio di educazione libertaria, perché liberatrice, non a caso ancora oggi in nessuna delle nostre società democraticamente evolute ha trovato cittadinanza.
A Rousseau va il merito di aver riconosciuto per primo l’importanza del rapporto tra natura e cultura e come dalla qualità di questa cultura dipenda il nostro destino di uomini nella società.
E allora quando Susanna Tamaro invoca un generoso e appassionato ripristino della cultura, dimostra di non aver compreso che non è di ritorni al passato che l’educazione d’oggi ha bisogno, ma di cultura nuova, che ancora non abbiamo e alla quale neppure i così detti intellettuali del nostro paese dimostrano di essere in grado di contribuire. E, dunque, poi perché stupirsi?
Si nasce che non possiamo sceglierci né i genitori né le condizioni economiche, neppure il paese dove vivere, ora almeno ci lasciassero la libertà di crescere, aiutandoci a trarre il meglio da ciò che possediamo, da ciò che siamo, che è il nostro patrimonio di natura. La cultura serve a questo, a darci il meglio, non a piegarci, non a modellarci secondo immagini umane disegnate a prescindere da noi. Se vogliamo sconfiggere la prepotenza di ragazzi e di adulti è necessario che la prima a non essere prepotente sia proprio l’educazione.