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Mese: Giugno 2018

Il Cna Next Lab dei Giovani imprenditori di Ferrara

Giovedì 28 giugno alla Wunderkammer
Cna Next Lab, dai giovani imprenditori
le idee per l’impresa del futuro

Ferrara – Organizzato dai Giovani Imprenditori della Cna di Ferrara, si svolgerà giovedì 28 giugno, alle ore 16, presso la sede di Wunderkammer (Palazzo Savonuzzi, via Darsena, 57 a Ferrara) “Cna Next Lab for Cna Next Company”, un incontro rivolto ai giovani imprenditori ferraresi under 40 che hanno intrapreso un’attività in proprio (o sognano di farlo).
Quale tipo di impresa vogliono costruire i giovani e come intendono gestirla? Welfare, responsabilità sociale, etica ambientale possono davvero essere parte del modello di business e contribuire alla sostenibilità aziendale? Qual è la vision dell’imprenditore nell’era post crisi? Queste le domande al centro del convegno, che sarà introdotto da Bruno Faccini, presidente provinciale di Cna Giovani Imprenditori.
“Abbiamo voluto creare un’occasione – spiega Faccini – nella quale i giovani imprenditori possano confrontarsi sulle loro idee di impresa del futuro. E, inoltre, mettere a fuoco con spirito innovativo alcune tematiche, diffuse trasversalmente in ogni azienda, come ad esempio i rapporti con i propri collaboratori, dipendenti e clienti, le relazioni con il territorio, anch’esse importanti per l’attività imprenditiva, ma anche parlare del complesso equilibrio tra lavoro, casa, tempo libero. Crediamo molto che, quando le intelligenze si mettono a confronto, possano produrre idee innovative e risultati importanti. Cna Giovani imprenditori vuole essere questo, appunto, un network di riferimento per tutti i giovani che fanno o vogliono fare impresa”.
Dopo l’apertura dei lavori, il programma di Cna Next Lab prevede la formazione di tre gruppi di lavoro, dedicati a: come gestire i rapporti tra imprenditori, freelance, collaboratori e clienti oltre gli stereotipi; come conciliare tempi di vita e di lavoro; i rapporti con la rete, i competitor, la comunità ed il territorio. Coordina i lavori: Wladimir Fezza, consulente di welfare aziendale.

CNA Ferrara

Siglato un nuovo accordo tra CF assicurazioni e Consel

CF Assicurazioni S.p.A., di cui Tecnocasa è azionista di maggioranza, ha sottoscritto una partnership commerciale con Consel S.p.A. società del Gruppo Banca Sella specializzata nel credito alle famiglie. L’accordo vede coinvolta anche la nuova realtà commerciale TEB, nata dalla joint venture tra Today Finance ed European Brokers, a cui è stata affidata da Consel la gestione della convenzione assicurativa.
CF Assicurazioni, attraverso la nuova partnership, intende sviluppare ulteriormente la propria quota di mercato nelle soluzioni assicurative legate alla cessione del quinto dello stipendio. Contestualmente Consel potrà arricchire l’offerta commerciale dedicata ai propri clienti.
Dall’inizio del 2018 CF Assicurazioni, coerentemente con il proprio piano industriale, ha stipulato 15 nuovi accordi relativi alle coperture assicurative legate al mondo della cessione del quinto, con un notevole rafforzamento della propria presenza in questo settore.

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CF ASSICURAZIONI S.p.A.
La società è nata nel 2007 con una specializzazione sulle soluzioni assicurative legate al mondo del credito. Nel tempo l’offerta si è ampliata e, nel 2012, Il Gruppo Tecnocasa è divenuto azionista di maggioranza di CF Assicurazioni S.p.A. con l’obiettivo di offrire un servizio ancor più completo ai propri clienti. Oggi CF è un gruppo assicurativo che comprende anche la Compagnia Vita CF Life SpA e distribuisce i propri prodotti attraverso 100 agenti e broker, 10 banche e finanziarie e oltre 2.000 mediatori creditizi, di cui 750 appartenenti a Kìron Partner S.p.A., società di mediazione creditizia del Gruppo Tecnocasa.

CONSEL S.p.A.
CONSEL SpA nasce nel giugno 1999, come Divisione di Biella Leasing SpA, del Gruppo Banca Sella. Dal 29 dicembre 2000 si è formalmente costituita la CONSEL SpA con l’obiettivo di entrare nel mercato del credito al consumo classico e delle più innovative forme di pagamento. Le attività svolte sono: credito al consumo, erogato tramite il canale dei finanziamenti rateali classici, ma anche tramite il revolving, le carte di credito a rimborso rateale e a saldo, i prestiti personali, l’e-commerce. I canali commerciali attraverso cui avviene l’erogazione sono quelli tipici del credito al consumo: negozi, grande distribuzione e distribuzione organizzata. Le merceologie che maggiormente si prestano vanno dal settore mezzi di trasporto, al credito finalizzato per acquisto di beni durevoli, al settore dei servizi.

Comunicato Regione: Cooperazione sanitaria internazionale

Interventi e cure di alta specialità verso i pazienti extra Ue, la Regione conferma per il 2018 1 milione e 500 mila euro. L’assessore Venturi: “Risorse per assistere malati, bambini soprattutto, che nei propri Paesi rimarrebbero privi di cure adeguate. Giusto tendere la mano a chi sta peggio e non ha alternative”

Approvato dalla Giunta regionale il diciassettesimo Programma assistenziale per interventi relativi a patologie “importanti” come cardiopatie, tumori, nefrologie e chirurgia pediatrica. Nel 2017 assistiti 120 pazienti, di cui 76 bambini

Bologna – Donne, uomini, ma soprattutto bambini accolti in Emilia-Romagna perché nei Paesi d’origine non possono essere curati per patologie gravi. Perché mancano le strutture e il personale in grado di fornire prestazioni sanitarie di alta specialità, come ad esempio interventi di chirurgia pediatrica, o conseguenti a patologie tumorali e cardiopatie. L’anno scorso sono stati 120 i pazienti stranieri provenienti da Paesi extra Ue trasferiti in Emilia-Romagna per il tempo necessario alle cure; di questi, oltre il 63% (76) erano minori di 14 anni.

Un intervento di carattere umanitario reso possibile grazie al Programma assistenziale della Regione – attivo dal 2001 e adottato d’intesa con il ministero della Salute – che la Giunta regionale ha rinnovato anche per il 2018, mettendo a disposizione, con una delibera approvata lunedì scorso, risorse fino a 1 milione e 500mila euro a carico del Fondo sanitario regionale. Il diciassettesimo Programma assistenziale (2018), che dà attuazione a una legge nazionale (la 449 del 1997), si colloca nel quadro delle politiche di cooperazione internazionale della Regione, indicate nel Documento di indirizzo programmatico approvato ogni tre anni dall’Assemblea legislativa.

“Anche quest’anno la Regione tende la mano, come è giusto che sia, a chi sta peggio: a pazienti, per lo più bambini, che nei propri Paesi d’origine rimarrebbero senza cure- sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi-. Siamo orgogliosi di poter fare la nostra parte, anche se piccola, per assistere persone che hanno problemi di salute in molti casi anche gravi, mettendo a disposizione l’esperienza, le strutture e le competenze del nostro Servizio sanitario regionale. Il diritto alla cura, che noi spesso diamo per scontato, in alcune realtà può diventare un miraggio; è bello poter dire- chiude Venturi- che in 16 anni, con questo progetto umanitario, abbiamo curato nella nostra regione oltre 1.700 pazienti, la stragrande maggioranza dei quali piccoli o molto piccoli”.

Rispetto alle priorità dei Paesi da aiutare, il Programma assistenziale 2018 fa riferimento al Documento approvato dall’Assemblea legislativa, che indica Albania, Argentina, Bosnia-Erzegovina, Brasile, Cuba, Egitto, Eritrea, Etiopia, Libano, Libia, Marocco, Moldavia, Montenegro, Mozambico, Senegal, Territori dell’Autonomia Palestinese, Somalia, Tunisia, Kossovo, Serbia e popolo Saharawi (dai campi profughi algerini). Per le tipologie di intervento all’interno del “Progetto regionale Chernobyl”, si terrà conto delle richieste provenienti dalla Repubblica di Bielorussia e dalle aree ucraine contaminate dall’incidente nucleare. Saranno inoltre valutare le richieste provenienti da organizzazioni non lucrative (onlus) del territorio regionale per minori che arrivano dall’Africa subsahariana, in particolare Zambia e Zimbabwe, considerata la speranza di vita e il basso livello di assistenza sanitaria garantita in detti paesi.

Il Programma assistenziale, oltre alla pianificazione degli interventi soprattutto in età pediatrica, ha come obiettivo quello di sviluppare la cooperazione nei Paesi d’origine, attraverso interventi strutturali e aiuti concreti; ad esempio, l’invio e l’impiego nelle strutture ospedaliere di materiali ed attrezzature medico-chirurgiche dismesse che si rendano disponibili presso le Aziende sanitarie regionali nell’ambito delle iniziative di cooperazione internazionale; oppure la formazione e l’addestramento del personale anche in loco, oltre che nelle Aziende sanitarie regionali.

Pazienti assistiti nel 2017
120 i pazienti assistiti nel 2017, di cui 76 bambini. Gli interventi e le terapie eseguite negli ospedali e nelle strutture del Servizio sanitario regionale hanno riguardato prevalentemente patologie importanti in vari ambiti: tumori, cardiopatie, chirurgia pediatrica, ematologia oncologica, ortopedia, neurochirurgia, oculistica e otorinolaringoiatria.
I Paesi di provenienza più frequentemente interessati sono stati: Albania (35 casi), Zimbabwe (19 casi), Bosnia-Erzegovina (17 casi), Kosovo (11 casi), Marocco (9 casi), Moldavia (8 casi), popolo Saharawi (6 casi), popolo Curdo (6 casi), Eritrea (3 casi), Serbia (2 casi), Tunisia (2 casi), Senegal (1 caso), Ucraina (1 caso).
Le Aziende Sanitarie coinvolte sono state: Azienda Usl della Romagna (48 casi); Azienda Ospedaliera di Bologna (19); Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna (16); Azienda Usl di Piacenza (13); Azienda Ospedaliera di Modena (8); Azienda Ospedaliera di Parma (6); Azienda Ospedaliera di Ferrara (4); Azienda Usl di Reggio Emilia (4); Azienda Usl di Bologna (2 casi). L’organizzazione del soggiorno dei minori assistiti e del loro familiare (o dell’accompagnatore), e il rientro nei Paesi di origine sono garantiti da Onlus attive sul territorio.

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movimento5stelle

Sportello Anticrisi M5S

Giovedì 28 giugno 2018 dalle ore 16, presso la sede del Gruppo Consiliare del Movimento 5 Stelle di Ferrara nel Palazzo Municipale, consueto appuntamento mensile con lo Sportello Anticrisi.
I consiglieri del M5S, affiancati da professionisti esperti, riceveranno cittadini e imprenditori in difficoltà con burocrazia, tributi, banche, cartelle di Equitalia e altro o che abbiano casi particolari da presentare di comune interesse per la Città o il territorio. Lo Sportello fornirà, inoltre, le indicazioni utili per accedere al fondo per il microcredito per le piccole imprese e su problematiche nel campo delle disabilità.
Movimento 5 Stelle Ferrara

Cortina tra le Righe 2018: Programma completo ed eventi collaterali della settimana di formazione giornalistica più “alta” d’Italia

Dal 10 al 14 luglio un programma intensissimo di formazione giornalistica tra corsi focalizzati sull’esplorazione delle nuove sfide digitali – open source, data journalism, fake news, “tribù” di haters e diritti all’immagine – e appuntamenti “stilistici” a tu per tu con grandi firme della carta stampata, della tv, della radio, del web.

Una settimana-evento dedicata al giornalismo ma anche un’occasione per vivere esperienze speciali sulle Dolomiti.

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Da: Press office OMNIA Relations

L’ancora di salvezza e la pietra al collo

Ecco qua. Da sei giorni c’è un altro bastimento carico di profughi che aspetta in mezzo al mare. Si chiama Lifeline, come la ong tedesca dell’equipaggio che continua a ostinarsi a pescare migranti invece che cefali e orate. Il governo maltese e quello italiano si accusano reciprocamente nella gara della disumanità. L’Europa discute e si accapiglia. Intanto il mare si ingrossa. I viveri scarseggiano. Nessun porto accogliente all’orizzonte. La stessa identica storia della nave Aquarius, ma questa volta la notizia “non fa più notizia”, e d’ora in poi le cose andranno sempre peggio.

Lifeline si traduce letteralmente “la linea della vita”. E’ anche la linea della vita che qualcuno vuol leggere sulla nostra mano sinistra, il nostro destino. Che in questo caso, il caso dei 218 migranti ospiti della nave Lifeline e ostaggi dell’Europa egoista, non sembra un destino molto favorevole. Salvati dalle onde… per poi essere messi in attesa, sospesi sine die, fuori dalla porta e dai porti del Continente dei vecchi. Una destinazione sempre più incerta, un destino che diventa sempre più una chimera.
E’ bello a volte, è istruttivo, scavare nelle parole. Perché “lifeline” è anche una espressione idiomatica. Sta per il nostro “ancora di salvezza”. Da qui probabilmente la scelta del nome della ong tedesca e della nave olandese che ha acquistato. A proposito, è olandese o non è olandese? Ecco il rebus assillante che si sono posti in questi giorni governanti, funzionari e giornalisti d’inchiesta.

Riassumendo. Una nave dal nome promettente, “l’ancora della salvezza”, ha tratto in salvo uomini, donne e bambini che scappavano dalla fame e dalle guerre. Mettetevi per un minuto nei panni di uno di questi migranti – va bene, chiamateli pure clandestini come li chiama Salvini, perché il ministro non ha tutti i torti: è vero, sono clandestini, nessuno di loro ha acquistato il viaggio da Costa Crociere. Dunque siete lì, stipati come sardine su un gommone pericolante, bagnati fino al midollo. Arriva una nave. Si ferma. Accosta. Dal ponte vi urlano qualcosa, vi lanciano un giubbotto salvagente (nuovo, pulito, arancione: una cosa così bella non l’avete mai vista), poi vi fanno salire sulla nave, vi avvolgono in una coperta di lana, vi danno qualcosa da bere e da mangiare.
Ma mentre vi caricano dal gommone sulla nave, avete visto quella grande scritta sulla fiancata: Lifeline, una parola in una lingua che non conoscete, che non è la vostra lingua. E adesso che vi siete un po’ ripresi, vi viene la curiosità di sapere come si chiama la nave che vi ha salvato. Cosa significa quella parola? E quando ve lo dicono, quando uno dell’equipaggio vi spiega che quella nave si chiama “l’ancora della salvezza”, quando vi assicurate che non è uno scherzo, che quella nave si chiama proprio così, vi succede una cosa inaudita. Dopo settimane, dopo mesi di travaglio, vi viene da ridere.
Perché allora può esserci un destino diverso, può esserci la fine della fame e della guerra. Può esserci una terra benigna e una nuova vita. Può, anzi, deve esserci! Non è forse un segno essere stati salvati dal mare proprio da un’ancora della salvezza? Come aver incontrato l’Arca di Noè, con al timone Noè in persona.
Come e perché la Lifeline con il suo carico dolente di migranti debba ancora rimanere ferma in mezzo al mare, in attesa di una accoglienza che non arriva, come possano l’Italia e l’Europa negare “un’ancora della salvezza” e proporre di fatto, come soluzione alternativa, “una pietra al collo”, è la tragedia morale di queste ultime settimane. Del nostro tempo. Una tragedia morale che non è minore o meno spaventosa della tragedia umanitaria dei profughi africani.

Comunicato Regione: Lavoro

L’assessore Costi: “Ex BredaMenariniBus in campo grazie anche all’impegno della Regione per il rilancio della piena produzione e la salvaguardia dell’occupazione. La consigliera Piccinini (M5s) dovrebbe saperlo”

“Da tempo ci battiamo insieme a sindacati e Città Metropolitana di Bologna, non faremo dunque fatica a sostenere qualsiasi soluzione utile per chiudere positivamente la vertenza”

Bologna – “La consigliera Piccinini (M5s) dovrebbe sapere che se la ex BredaMenariniBus è in campo lo si deve anche all’impegno della Regione Emilia-Romagna, che insieme ai sindacati e alla Città Metropolitana di Bologna si batte da tempo per il rilancio della piena produzione degli autobus nello stabilimento di Bologna e la salvaguardia dell’occupazione. Un sito produttivo e delle professionalità, sia nella progettazione sia nella realizzazione di mezzi, che devono essere messi al centro di una rinascita più che possibile, viste le commesse anche recenti vinte da Industria Italiana Autobus, la nuova compagine societaria di cui pure abbiamo chiesto il rafforzamento patrimoniale, con l’ingresso di nuovi soci nel capitale sociale, necessario per stare sul mercato”.
Così l’assessore alle Attività produttive, Palma Costi, che prosegue: “Un impegno, il nostro, che continuiamo a portare avanti, a partire dalla lettera inviata al ministro Di Maio sulle vertenze aperte in Emilia-Romagna, per lavorare insieme a una soluzione positiva, e fra queste c’è la ex BredaMenariniBus, soprattutto di fronte ai ritardi nella piena attuazione del piano industriale e degli accordi sottoscritti dall’azienda, per non lasciare che gli enormi sacrifici condotti in questi anni dai lavoratori siano vani. Cosa che non permetteremo. E la Regione sarà il 6 luglio al tavolo sulla vertenza ex BredaMenariniBus al ministero del Lavoro. Non faremo dunque fatica a sostenere qualsiasi soluzione utile per l’ex BredaMenariniBus, per far ripartire la produzione a pieno ritmo e tutelare i posti di lavoro. Ma anche questo la consigliera Piccinini (M5s) lo dovrebbe sapere”.

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Comunicato Regione: Infrastrutture

Via libera dal ministero ai fondi per il ponte tra Colorno e Cortemaggiore nel parmense. L’assessore Donini: “E’ la conferma di quanto già previsto nel decreto di febbraio del precedente governo. Una buona notizia che chiediamo possa valere anche per le altre opere strategiche dell’Emilia-Romagna”

Sbloccati dal governo 4,8 milioni di euro, l’80% del finanziamento previsto

Bologna – “Dal Ministero oggi arriva la conferma di quanto già previsto nel decreto del precedente governo del febbraio 2018 con il quale si era previsto lo stanziamento a carico dello Stato per il ripristino e la messa in sicurezza dei ponti stradali. Il fatto che si dia attuazione ad accordi siglati fra precedente Governo, Regione ed Enti Locali è una notizia che cogliamo favorevolmente e che chiediamo possa valere anche per le opere ritenute strategiche per il territorio regionale”.

Così l’assessore regionale alle Infrastrutture, Raffaele Donini, commenta la notizia del via libera data dal ministro, Danilo Toninelli, ai fondi per il ponte tra Colorno e Cortemaggiore, che collega il parmense con la Lombardia. Lo sblocco di 4,8 milioni di euro per la Provincia di Parma riguarda l’80% del finanziamento che complessivamente ammonterà a sei milioni.

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Comunicato Regione: Territorio Bologna

Vertice in Regione con Toscana ed Enea: “Entro luglio l’accordo sul progetto di valorizzazione del Centro ricerca del Brasimone”

Il presidente Bonaccini: “Fondamentale arrivare rapidamente a dare una risposta chiara su tempi, modi, contenuti e soprattutto investimenti, per rilanciare il sito e l’occupazione per dare nuove opportunità di crescita a quell’area appenninica”. Il presidente di Enea, Testa: “Assolutamente disponibile a valorizzare la nostra struttura e realizzare progetti di ricerca compatibili con il sito e con le attività legate al tessuto delle imprese di Toscana ed Emilia-Romagna”

Bologna – “Entro luglio si dovrà sottoscrivere l’accordo che definisce le attività di ricerca per valorizzare il Centro Enea del Brasimone di Camugnano nell’Appennino bolognese”. L’impegno a definire, coinvolgendo centri di ricerca e Università, una road map che metta nero su bianco l’attività di ricerca nonché le risorse necessarie per realizzale, è arrivato questo pomeriggio a Bologna, in viale Aldo Moro, dove si è tenuto un vertice tra la Regione Emilia-Romagna e la Regione Toscana con il presidente dell’Enea, Federico Testa. Incontro a cui hanno partecipato anche la Città metropolitana di Bologna e i Comuni dell’Appenino bolognese e toscano, coordinato dall’assessore regionale alle Attività produttive, Palma Costi e dall’omologo toscano, l’assessore Stefano Ciuoffo.

L’appuntamento è stato fissato dopo che, nei mesi scorsi, l’Enea aveva scelto il sito di Frascati per realizzare il program Dtt (Divertor tokamak test facility) e le Regioni Emilia-Romagna e Toscana avevano chiesto l’impegno a Enea stesso affinché il Centro del Brasimone venisse considerato prioritario rispetto a nuove iniziative e progetti innovativi e, più in generale, in programmi di ricerca e di potenziamento tecnologico dell’Ente, se non altro in considerazione della qualità del gruppo di ricerca lì attivo e del contesto operativo in cui esso è inserito.

“Credo che sia fondamentale arrivare rapidamente a dare una risposta chiara su tempi, modi, contenuti, e soprattutto investimenti, per rilanciare il sito e l’occupazione. Un rilancio che tenga conto sia della rilevanza dell’infrastruttura, sia dell’esigenza di assicurare nuove e necessarie opportunità di crescita e prospettive a quell’area della nostra montagna”, ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, presente al vertice.

Il presidente dell’Enea, Testa, accogliendo l’opportunità si è detto “assolutamente disponibile a valorizzare la nostra struttura e realizzare progetti di ricerca compatibili con il sito e con le attività legate al tessuto delle imprese di Emilia-Romagna e Toscana”.

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Con i Cisalpipers tornano i concerti di Euphonie in salina

Natura, musica e cultura si fondono in Euphonie, festival estivo, che dal 2015, sotto la direzione di Luigi Sidero, porta artisti e spettatori ad immergersi in contesti ambientali dal fascino unico, nell’antica salina di Comacchio e in riva al mare. Sarà proprio la cornice naturale della salina, tra fenicotteri rosa, volpoche, aironi bianchi e cinerini, garzette ed i colori della vegetazione valliva ad ospitare il primo dei concerti in salina dell’edizione 2018 di Euphonie. Venerdì 29 giugno, alle ore 18, i Cisalpipers, gruppo brillante ed energico, nato nel 2004 ad Argenta, si esibiranno in un repertorio folk, che comprende brani tradizionali, suonati con la piva emiliana, la cornamusa scozzese, i tamburi storici e composizioni originali dal soud unico e innovativo.

La musica dei Cisalpipers è un viaggio che attraverso i secoli tocca epoche lontane, riproducendone suoni, profumi e visioni. Il gruppo è composto da Chiara Temporin (piva emiliana, cornamusa scozzese, tin e low whisle), che insegna cornamusa e flauto irlandese e da Mauro Pambianchi (tamburo rinascimentale, marching snare drum), insegnante di batteria e percussioni. Entrambi hanno al loro attivo migliaia di esibizioni live in Italia, in Europa e anche all’estero. I posti sono limitati. Per assistere al concerto e prendere parte alla visita guidata in salina, quest’ultima a cura del Centro di Educazione Ambientale del Cadf, è obbligatoria la prenotazione, contattando il numero 3453080049, oppure cea@cadf.it

Comune di Comacchio
Ufficio Comunicazione Istituzionale e Trasparenza

Copparo – sistemazione via Magnanina

Iniziati i lavori per la messa in sicurezza di via Magnanina a Sabbioncello S. Vittore. L’intervento consiste nella macinatura parziale della strada nei tratti ammalorati e usurati. Il lavoro è svolto internamente da PatrimonioCopparo con mezzi personale e attrezzature proprie, l’intervento consiste nella sistemazione di circa 700 metri di strada.

Comune di Copparo
Servizio Comunicazione

Ad ottobre il referendum per Ro-Berra e Tresigallo-Formignana – Calvano e Zappaterra: “processi naturali che avvicinano comunità simili”

Fusioni | Calvano e Zappaterra: “processi naturali che avvicinano comunità simili”
Ad ottobre il referendum per Ro-Berra e Tresigallo-Formignana

Oggi al centro della commissione bilancio in Regione Emilia Romagna il tema delle fusioni dei comuni. Gli amministratori dei comuni di Berra, Ro, Formignana e Tresigallo hanno incontrato i consiglieri regionali Paolo Calvano e Marcella Zappaterra per fare il punto sui progetti di fusione.
«La fusione tra i comuni di Berra e Ro da un lato e quella tra Formignana e Tresigallo dall’altro è quasi fisiologica – dicono Calvano e Zappaterra –. Si tratta di comunità che già dal 2009 condividono i servizi in forma unificata all’interno dell’Unione Terre e Fiumi. Sono territori simili sia dal punto di vista delle esigenze della popolazione che delle attività produttive che li contraddistinguono. Il prossimo passo sarà quello di discutere i progetti di legge in consiglio regionale nella sessione di luglio, poi l’ultima parola certamente spetterà ai cittadini tramite il referendum, che presumibilmente si terrà il 7 ottobre».
Con queste fusioni delle municipalità i nuovi comuni riceveranno rispettivamente nell’arco di 10 anni, circa 12 milioni di euro per Formignana-Tresigallo e circa 15 milioni di euro per Berra-Ro.
«Non si tratta però solamente di ricevere risorse – aggiungono Calvano e Zappaterra –, ma di creare un volano di sviluppo in questi territori che sempre più faticano a garantire servizi singolarmente. La volontà degli amministratori è quella di dare risposte concrete alla cittadinanza, garantendo i servizi esistenti ed investendo per migliorarli, senza perdere però i tratti distintivi dei territori. Si tratta di comuni limitrofi con attività produttive e popolazioni simili. Formignana e Tresigallo erano già un comune unico e Ro e Berra rappresentano un punto strategico che collega la città di Ferrara al Parco del Delta. Per questo non si tratta di fusioni decise a tavolino politicamente ma di processi naturali che avvicinano le comunità e le rendono più competitive se unite».

In foto da sx: sindaco Antonio Giannini (Ro), sindaco Laura Perelli (Formignana), consigliere Marcella Zappaterra, assessore Stefano Giglioli (Tresigallo), vicesindaco Filippo Barbieri (Berra), consigliere Paolo Calvano

Ufficio Stampa Gruppo Partito Democratico – Assemblea Legislativa Emilia-Romagna

Il consuntivo delle attività dell’Osservatorio provinciale per la sicurezza stradale di Ferrara presentato dal Prefetto.

Il Prefetto di Ferrara, dr. Michele Campanaro, ha presentato stamane il consuntivo delle iniziative sviluppate nell’anno 2017-2018 dall’Osservatorio provinciale sulla sicurezza stradale.
All’incontro erano presenti l’Assessore alla Sicurezza del Comune di Ferrara. dr. Aldo Modonesi, il Comandante della Polizia Stradale di Ferrara, dr. Marco Coralli, il Direttore Sanitario dell’Azienda USL di Ferrara, dr.ssa Nicoletta Nicolini, il referente dell’ISTAT Emilia-Romagna, dr.ssa Anna Mosca, il referente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Ferrara, dr.ssa Maria Grazia Marangoni ed i comandanti delle Polizie Municipali del ferrarese.
“Con l’ultima direttiva emanata dal Capo della Polizia lo scorso 25 giugno – ha introdotto il Prefetto – viene richiamta l’attenzione sulla necessità di un rafforzamento della vigilanza sulle strade, in uno con l’implementazione dell’attività di prevenzione e contrasto dei comportamenti di guida più pericolosi, anche alla luce dei dati sull’incidentalità con esito mortale di recente resi noti da ISTAT, che per l’anno 2017 danno una stima preliminare del numero dei morti, a livello nazionale, in aumento dell’1,7% rispetto al 2016”.
In provincia di Ferrara, i dati riferiti all’anno 2016 (non sono ancora validati da ISTAT i dati sul 2017) evidenziano, rispetto all’anno precedente, valori sostanzialmente immutati per numero di incidenti (+0,6%) e numero di vittime (0%), mentre un lieve calo si registra per il numero di feriti (-2,2%). Tuttavia, il ferrarese mantiene l’indice di mortalità (3,2%) più elevato nella regione Emilia Romagna, a fronte della media regionale dell’1,8% e di quella nazionale dell’1,9%.
“Di fronte a questi dati – ha evidenziato il Prefetto – strategica è l’attività dell’Osservatorio provinciale, quale organismo interistituzionale con il compito di promuovere e diffondere capillarmente l’attività di sensibilizzazione e promozione della cultura della sicurezza stradale”.
In questo contesto, tra le attività messe in campo dall’Osservatorio provinciale sono state illustrate quelle in particolare dedicate agli studenti, a cui, nel corso dell’anno scolastico appena concluso, si è rivolta un’articolata attività di formazione e sensibilizzazione curata dalla Polizia Stradale, in collaborazione con le Polizie Municipali, attraverso 256 incontri divulgativi con ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado della provincia di Ferrara. Attività affiancata da iniziative di carattere teatrale, multimediale e di simulazione sul campo, che hanno fatto registrare un riscontro particolarmente positivo.
A chiusura di riunione, è stato presentato il contenuto del Protocollo operativo messo a punto, in ambito di Osservatorio provinciale, dall’Azienda Sanitaria Locale e dall’Università degli Studi di Ferrara, per gli accertamenti del tasso alcolemico e/o della presenza di sostanze stupefacenti/psicotrope su richiesta degli Organi di Polizia Stradale, per le sanzioni previste dagli articoli 186, 186 bis e 187 del Codice della Strada.

Ferrara, 26 giugno 2018

Turismo: approvato regolamento salva barche da pesca e pescatori

È stato finalmente approvato in Emilia Romagna il regolamento per il turismo nel settore della pesca e dell’allevamento dei pesci. Lo comunica Coldiretti regionale esprimendo soddisfazione per la decisione della Regione che la stessa Coldiretti aveva più volte sollecitato a partire dalla manifestazione svolta davanti al palazzo di via Aldo Moro già due anni fa. Anche se in ritardo di quattro anni rispetto alla legge del 2014 – afferma Coldiretti Emilia Romagna – l’approvazione del regolamento consente di applicare la multifunzionalità alle imprese che lavorano in mare, sui fiumi e sui laghi del territorio regionale. Si tratta – spiega Coldiretti regionale – di un provvedimento che può salvare l’attività della pesca evitandone la chiusura che ha assunto fenomeni preoccupanti visto che negli ultimi otto anni nel settore della pesca in mare hanno chiuso più di un’impresa su cinque (–22%), passando dalle 778 del 2009 alle 600 attuali. Secondo Coldiretti, il provvedimento consentirà alle imprese di integrare il loro reddito grazie alla possibilità di ospitare nelle proprie abitazioni o sulle imbarcazioni i turisti con ristorazione e vendita diretta dei prodotti tipici, offrendo anche nuovi opportunità di occupazione e di lavoro soprattutto ai giovani.
Diamo atto – afferma Coldiretti Emilia Romagna – al governatore Stefano Bonaccini di aver mantenuto gli impegni assunti nel 2016 arrivando alla definitiva approvazione di un provvedimento che sarà accolto con soddisfazione da tutti gli operatori della pesca e dell’allevamento dei pesci.

COLDIRETTI EMILIA ROMAGNA – ufficio stampa

Parte la nuova rassegna itinerante di lirica Comacchio all’Opera. Lidincanto

Giovedì 28 giugno si alzerà il sipario, in Piazzale Ballardini, al Lido di Pomposa, sulla nuova rassegna itinerante di lirica sotto le stelle, “Comacchio all’opera. LidiIncanto”. Il baritono Paolo Canteri, direttore artistico della rassegna, organizzata dall’Amministrazione Comunale con l’intento di diversificare l’offerta di intrattenimento turistico, condurrà gli spettatori in un percorso musicale che da Mozart alla musica contemporanea di P.T. Tosti attraverserà tre secoli, tra arie celebri, opera, operetta e bel canto. Andranno in scena sei serate sotto le stelle, in una cornice balneare, impreziosita dalle più belle arie di Rossini, Bellini, Donizetti, Verdi, Puccini, Lehàr, in alternazna a sinfonie al pianoforte, eseguite dal Maestro Alessandro Marini con l’intepretazione di Paolo Canteri. “Comacchio all’opera. LidiIncanto” è dunque un contenitore estivo ricco di iniziative musicali di qualità, di carattere classico, che prenderà il via giovedì, alle ore 21.15 dal lido di Pomposa. Tutti gli appuntamenti musicali sono ad ingresso gratuito. Tappa successiva, domenica 1° luglio, in Piazzale Caravaggio, al Lido di Spina, sempre con inizio, alle ore 21.15. Gli appuntamenti successivi di “Comacchio all’opera. LidiIncanto” avranno luogo, mercoledì 11 luglio, in viale Alpi Centrali al Lido degli Scacchi, domenica 22 luglio, in viale Jugoslavia, al Lido delle Nazioni, venerdì 10 agosto, in Piazzale Caravaggio al Lido di Spina ed, infine, domenica 19 agosto, in viale Ugo Bassi, a Porto Garibaldi.
Per informazioni si suggerisce di contattare gli uffici IAT dei lidi e del capoluogo.

Comune di Comacchio
Ufficio Comunicazione Istituzionale e Trasparenza

Comunicato Regione: Pesca e Turismo

Vacanze coi pescatori dell’Emilia-Romagna alla scoperta del mare, dei fiumi e dei laghi regionali

Dalla pesca sportiva, alla degustazione dei cibi, alle attività didattiche, approvato il regolamento regionale che velocizza e agevola le attività di pescaturismo, ittiturismo ed acquiturismo. L’assessore Caselli: “Un ulteriore strumento per valorizzare le tante imprese del territorio con ricadute positive sull’economia e l’occupazione del settore”

Bologna – Non solo pesca ma anche ospitalità, cibo e cultura. Con regole chiare e procedure più snelle prende il via la possibilità per pescatori, acquacoltori e imprese di ospitare nelle proprie abitazioni o direttamente sulle imbarcazioni fino a 12 turisti, avere attività di ristorazione e di vendita di prodotti tipici, realizzare iniziative ricreative per far conoscere tradizioni e mestieri, un insieme di attività extra che in Emilia-Romagna può interessare circa 2400 imprese, 600 di pesca e 1800 di acquacultura.

È di ieri l’approvazione da parte della Giunta del regolamento regionale che definisce criteri e requisiti per agevolare le attività di pescaturismo, ittiturismo ed acquiturismo in mare, sui fiumi e i laghi del territorio, così come previsto dalla legge (22/2014) che disciplina questo settore.

“Con l’approvazione del regolamento abbiamo aggiunto l’ultimo tassello per mettere in condizione le imprese di esercitare attività turistiche legate al mondo della pesca- ha spiegato l’assessore all’Agricoltura e Pesca, Simona Caselli-. E’ un documento che fa chiarezza e facilita le iniziative di ospitalità e ristorazione che possono avere ricadute significative sulle migliaia di imprese del territorio che vivono di attività legate alla pesca. È una grande opportunità per valorizzare le tante risorse di questo settore che sono di grande interesse dal punto di vista turistico e un’occasione di sviluppo economico per l’imprenditoria ittica e per la crescita dell’occupazione”.

Cosa prevede il regolamento
Nel documento vengono definite le regole per praticare la pescaturismo, ovvero le attività di diffusione di conoscenze e saperi legati ai mestieri e alle tradizioni della pesca, attraverso l’imbarco di persone diverse dall’equipaggio per l’attività di pesca sportiva o l’osservazione della pesca professionale sia in mare aperto che nelle acque interne.
Per quanto riguarda l’ittiturismo e l’acquiturismo – attività che comprendono anche l’insieme di attività turistiche, ricreative, didattiche, culturali legate alle attività imprenditoriali di pesca e acquacultura – il regolamento disciplina nel dettaglio l’attività di ospitalità. Nelle abitazioni private, nei magazzini o in altri edifici di proprietà delle imprese, si possono ospitare fino ad un massimo di 12 persone. Per la ristorazione si possono preparare fino a 24 coperti al giorno utilizzando le materie prime delle aziende stesse.
Prevista anche la vendita di prodotti della pesca e dell’acquacultura e l’organizzazione di attività didattiche, culturali per valorizzarli e per la promuovere la tutela degli ecosistemi acquatici e della costa.
Per imprese e operatori, l’inizio dell’attività è subordinato alla presentazione della Segnalazione certificata di inizio di attività (Scia), da presentare allo Sportello unico per le attività produttive del Comune in cui si opera, iscrizione necessaria anche per fare parte dell’Elenco regionale delle imprese che svolgono questo tipo di attività.
Infine, per migliorare l’offerta, il regolamento prevede anche la costituzione di Club di eccellenza formati da almeno tre imprese ittiche. Tra le caratteristiche: un uso prevalente di prodotti propri, tipici o di nicchia per la preparazione dei pasti, servizi di accoglienza qualificati, possesso di certificazioni di qualità, comprese quelle di tipo ambientale, o recupero degli immobili di valore storico-architettonico come casoni di valle, capanni da pesca, magazzini di ricovero reti, ai fini della conservazione e valorizzazione delle loro peculiarità.

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Povertà: Save the Children, dati 2017 indicano una vera emergenza per i minori e le famiglie in povertà assoluta che devono essere priorità del Governo

Povertà: Save the Children, dati 2017 indicano una vera emergenza per i minori e le famiglie in povertà assoluta che devono essere priorità del Governo

“Il contrasto alla povertà minorile deve essere messo al primo posto nell’agenda del governo. I dati diffusi oggi da ISTAT indicano che la povertà minorile in Italia è una vera emergenza, la fascia d’età fino ai 17 anni è infatti in assoluto la più colpita. Più di un milione e duecentomila bambini e adolescenti non hanno l’indispensabile per una vita quotidiana dignitosa e più del 20% delle famiglie con tre o più figli minori si trova in questa condizione di grave povertà. Anche se c’è una lievissima diminuzione sul totale dei minori in povertà assoluta, che passa dal 12,5% del 2016 al 12,1% del 2017, è chiara la necessità di un cambio di passo per affrontare quella che è una vera piaga del nostro Paese,” ha dichiarato Raffaela Milano, Direttrice dei Programmi Italia-Europa di Save the Children, l’Organizzazione internazionale che dal 1919 lotta per salvare la vita dei bambini e garantire loro un futuro.

“Come Save the Children incontriamo ogni giorno i bambini e gli adolescenti in condizione di povertà nell’ambito dei nostri progetti, come i Punti Luce, nelle zone più periferiche, e sappiamo come la povertà materiale spesso si associa alla “povertà educativa”, cioè l’impossibilità per i bambini di apprendere, far fiorire i propri talenti e le proprie capacità per costruire liberamente il loro futuro.”

“E’ indispensabile definire un piano di contrasto alla povertà minorile che affronti l’emergenza su più livelli come quello del sostegno al reddito delle famiglie – realizzando, in primis, il reddito di inclusione – e il potenziamento e la piena accessibilità della rete dei servizi socio educativi, dagli asili nido alle mense scolastiche, dai libri di testo alle attività sportive e culturali. Tutto questo a partire dai primi anni di vita che sappiamo essere decisivi per lo sviluppo dei bambini. Le famiglie non possono essere lasciate da sole ad affrontare queste condizioni di deprivazione. Auspichiamo dunque che questi nuovi dati Istat non cadano nell’indifferenza ma attivino un effettivo intervento organico e strutturato per rispondere ad un problema che rischia di minare dalle fondamenta il futuro del Paese.”

Ufficio Stampa Save the Children

Un fiume di Musica vedrà protagonisti Kalenda do sol e Camelot Combo

Giovedì 28 giugno dalle ore 19

Una finestra sul mediterraneo
per la rassegna un fiume di musica 2018

Contaminazioni, aperture, finestre sul Mediterraneo. La nuova puntata di Un fiume di Musica, prevista per giovedì 28 giugno sul piazzale di Wunderkammer (via Darsena 57) che si affaccia sulla darsena di Ferrara, vedrà protagonisti Kalenda do sol e Camelot Combo, due progetti uniti dal comune sguardo verso la musica afro, la musica etnica e alla “world music”.

Kalenda do sol è un progetto nato molto tempo fa e che diede alla luce un lavoro discografico nel 1999 per l’etichetta Erga Italy Halidon, con brani originali di Flavio Piscopo. Kalenda viene ora rispolverato per la rassegna Un fiume di Musica, e proporrà una serie brani uniti dalla matrice mediterranea. Un percorso che parte da Napoli, con un brano dedicato all’isola di Procida, e viaggia alla volta di misconosciute etnie, abbracciando i Tablao di Siviglia, pulsante centro del flamenco. Restando in Spagna si passa all’Alma Latina, tango etnico e sanguigno, oppure ci si sposta nel sud Italia, facendo tappa nella garganica Peschici. La scaletta sarà arricchita infine da Muezzin, brano dal sapore medio orientale, e da una versione di ‘Carmela’, un brano classico della tradizione napoletana composto dal grande Sergio Bruni riveduto in chiave latina. Ad accompagnare lungo le differenti sonorità mediterranee saranno Lele Barbieri alla batteria, Andrea Taravelli al basso elettrico, Ambra Bianchi al flauto, Corrado Calessi alle tastiere, Ludovico Bignardi alla fisarmonica e Flavio Piscopo alle percussioni e alla voce. Con la canzone African Brother si conclude il concerto dei Kalenda, a evidenziare il simbolico passaggio di testimone ai Camelot Combo.

Camelot Combo è un gruppo composto da rifugiati africani richiedenti asilo, nato da più di un anno grazie alla sinergica collaborazione tra la cooperativa Camelot e Amf Associazione musicisti di Ferrara. Il loro repertorio è formato da brani originali, basati su ritmiche afro e a tratti tribali, canti tradizionali nigeriani, ma anche atmosfere ambient e Afro beat, con l’ausilio prezioso delle tastiere di Corrado Calessi e la direzione di Flavio Piscopo.
La serata è a ingresso libero. Ogni giovedì, anche per tutto il mese di luglio, continua il ciclo di aperitivi musicali di Un Fiume di Musica, organizzato dalla Scuola di Musica Moderna-Associazione Musicisti di Ferrara nel piazzale che si affaccia sulla darsena in collaborazione con il Consorzio Wunderkammer – di cui l’Associazione Musicisti di Ferrara fa parte -. Anche quest’anno il festival è all’interno del progetto Smart Dock, nell’ambito di ‘Giardino Creativo’ finanziato da Anci. Musica, cibo, socialità. Ogni giovedì, dunque, si potrà ascoltare la musica suonata dal vivo dagli insegnanti della Scuola di Musica Moderna, ogni sera ci sarà un repertorio differente cui appassionarsi, e si potranno di volta in volta degustare le offerte enogastronomiche coordinate da Ferrara Rooms.

Da: Consorzio “Wunderkammer”

La Notte Rosa a Comacchio e i suoi Lidi è magica

Il 6 luglio 2018 e per tutto il fine settimana spettacoli, eventi, escursioni, sul mare della provincia ferrarese.

Oltre 110 km di costa colorati di rosa per vivere una notte e un fine settimana magico tra spettacoli, musica, eventi e fuochi d’artificio, sul mare della Riviera Romagnola. Il 6 luglio 2018 da Comacchio a Riccione si anima l’evento cool dell’estate con un tripudio di coinvolgenti iniziative dal tramonto all’alba. La 12esima edizione della Notte Rosa è un appuntamento imperdibile sul lungomare della provincia di Ferrara, nella splendida città sull’acqua di Comacchio, che per tutto il weekend (fino all’8 luglio) illumina lo scenografico ponte dei Trepponti di rosa, e tra i suoi 7 Lidi. Un’occasione unica per divertirsi tra spiagge, ristoranti, musei, parchi, attendere a mezzanotte gli spettacolari fuochi d’artificio sul mare che illumineranno tutta la costa e poi i concerti, le performance, le mostre, l’enogastronomia fino al sorgere del sole. Una grande festa da vivere con Visit Ferrara e Visit Comacchio, che propongono iniziative per tutta la famiglia per immergersi nella notte più divertente dell’anno.
I musei di Comacchio sia il 6 che il 7 luglio resteranno aperti anche in notturna. Tra questi, il Museo del Delta Antico e la notte del 6 la Manifattura dei Marinati e la Casa Museo Remo Brindisi. Nel giorno della Notte Rosa si potrà partecipare ad escursioni in salina alle calde luci del tramonto e al concerto di “Musica di Corte”, tra ‘500 e ‘600. Il centro storico di Comacchio, dalle 21.15 si animerà di racconti, concerti, esposizioni ed esperienze, tour in batana lungo i canali, la musica dal vivo sul Ponte degli Sbirri, animazioni per bambini. Imperdibile, poi, l’escursione con partenza alle 19.30 dal Porto Canale di Porto Garibaldi, con cena a bordo e navigazione lungo la costa per vedere lo spettacolo pirotecnico dal mare.
In ogni Lido uno stile musicale diverso. Al Lido degli Scacchi ci sarà il concerto di Nina Zilli, al Lido delle Nazioni il lungomare diventerà una discoteca a cielo aperto con dj set e vocalist, al Lido degli Estensi tutti in pista per ballare con i video musicali dagli anni ’60 ad oggi. Il Lido di Spina è il luogo in cui prenderanno vita i balletti e parodie ispirati ai grandi musical, colonne sonore e film. A Porto Garibaldi, aperitivo con “il pescatore”, concerti al femminile lungo il Portocanale e degustazioni di prodotti tipici e mercatini. Al Lido di Volano, invece, si spanderanno i profumi della Sagra del Buongustaio, con la mostra-mercato dello street food, birre artigianali e piatti tipici (fino al 7 luglio). Da Porto Garibaldi si potrà partire a bordo delle navi del Delta del Po, per navigazioni al tramonto e cena di pesce a bordo. La Notte Rosa continuerà poi fino a domenica 8 luglio con tanti appuntamenti.
Con Visit Ferrara e Visit Comacchio opportunità di soggiorno, visite guidate, escursioni, esperienze turistiche in tutta la provincia ferrarese e la sua costa dipinta di rosa.

Da: Ufficio stampa Ella

Cna chiede un chiarimento al Comune di Cento E’ ora di cambiare metodo, necessario il confronto su strategie di sviluppo locale e politiche a sostegno delle imprese

Dichiarazione della presidente dell’Area Alto Ferrarese, Raffaella Toselli
Dopo ripetute richieste di incontro andate a vuoto, la Cna sente ormai più che matura l’esigenza di un chiarimento e di un confronto vero tra la propria Associazione, che a Cento rappresenta centinaia di imprenditori e imprenditrici, e una Amministrazione comunale, sindaco Toselli in testa, che fino ad oggi si è mostrata sorda.
“La nostra è un’Associazione propositiva – puntualizza Raffaella Toselli, presidente dell’Area Cna dell’Alto Ferrarese – ci sforziamo da sempre di affrontare i problemi in modo collaborativo, ricercando soluzioni concrete che guardino all’interesse delle imprese ma, al tempo stesso, della comunità locale. Crediamo di poter offrire un contributo importante, proprio perché conosciamo profondamente la realtà e i fabbisogni delle nostre imprese e vogliamo rappresentarli fino in fondo. Ma finora questo non è stato possibile, perché tutte le nostre richieste di incontro sono andate a vuoto”.
Unica eccezione, fa presente Raffaella Toselli, la riunione tecnica di lunedì scorso sul nuovo sistema dei rifiuti, sollecitata da Cna, in occasione della quale l’Associazione ha potuto solo sollevare le proprie forti preoccupazioni per una tariffa Tari considerata troppo salata. “Ma questo non basta – spiega la presidente – e, comunque, non si possono affrontare così i problemi che interessano le nostre aziende. E’ ora di cambiare metodo. Diversamente, continueremo ad assistere al progressivo allontanamento tra attività produttive e amministrazione pubblica, con inevitabili ripercussioni su un territorio che, da tempo, sta soffrendo la mancanza di un rilancio dell’economia.”
Numerose sono le questioni che per Cna hanno un valore strategico per le prospettive dell’economia centese e delle imprese locali per i prossimi anni. “Parliamo – specifica Toselli – dell’adeguamento ai valori di mercato dei sevizi erogati dalle multiutility, della esigenza che gli appalti pubblici tengano conto, nell’ambito delle leggi vigenti, delle imprese del territorio; e, inoltre, di Cispadana e infrastrutture di collegamento stradale, di rilancio delle aree produttive, anche attraverso politiche di riqualificazione e di detassazione per favorire nuovi insediamenti. Vogliamo anche confrontarci sulle tariffe locali, su una maggiore semplificazione burocratica per le aziende, sulla pianificazione urbana. In sostanza, come Cna chiediamo che ci venga garantita la possibilità di essere attori delle scelte strategiche per Cento e l’Alto Ferrarese, di offrire il nostro contributo, a partire dalla definizione preliminare dei bilanci preventivi del Comune”.
Cna non pretende, tuttavia, di essere soggetto esclusivo di un confronto, comunque rispettoso dei ruoli reciproci, ma vuole puntare ad elevare la qualità del governo locale, dando risposta ad una parte determinante dell’economia e della comunità locali. “Proponiamo, da tempo, la costituzione di un tavolo unico tra le rappresentanze delle Associazioni e i Comuni dell’Alto Ferrarese, finalizzato allo sviluppo dell’economia e al rilancio del territorio. Un’idea condivisa da diverse Amministrazioni comunali, che consentirebbe alla nostra zona di avere una voce più forte. Ad oggi, non abbiamo avuto ancora risposta dal Comune di Cento”.

CNA Ferrara

Comunicato Regione: Scuola e formazione

Scende al 9,9% la dispersione scolastica in Emilia-Romagna, in Italia è al 16%. Raggiunto in anticipo l’obiettivo europeo del 10% fissato dalla ‘Strategia 2020’

L’assessore Patrizio Bianchi: “Un risultato che conferma la qualità del nostro sistema educativo e formativo. Su istruzione e formazione professionale investiamo ogni anno 50 milioni di euro”. Nel primo semestre 2018 approvati 25 percorsi formativi rivolti a 332 giovani per il conseguimento di una qualifica professionale

Bologna – Scende al 9,9% nel 2017 – dall’11,3% del 2016 – il tasso di dispersione scolastica in Emilia-Romagna, cioè la percentuale dei giovani tra i 18 e 24 anni in possesso al massimo della licenza media, che non lavorano e non frequentano corsi scolastici né svolgono attività formative. La regione raggiunge quindi in anticipo l’obiettivo europeo fissato al 10% dalla Strategia 2020, e fa meglio di Veneto (10,5%), Piemonte (11,5%) e Lombardia (12%), mentre l’Italia si è attesta complessivamente al 16% e l’Ue 28 al 10,7%.
“Un risultato che conferma la qualità del nostro sistema educativo e formativo- dichiara l’assessore regionale alla Scuola, Formazione e Lavoro, Patrizio Bianchi-. Per assicurare il successo scolastico e formativo e contrastare la dispersione scolastica, abbiamo deciso di agire su più fronti. Da un latola Regione ha strutturato un proprio sistema regionale di Istruzione e Formazione professionale sul quale investe ogni anno 50 milioni di euro per permettere a circa 4mila ragazzi di conseguire una qualifica professionale in uno dei 188 percorsi a qualifica realizzati da enti di formazione professionale accreditati. A questi corsi se ne affiancano altri 400 avviati ogni anno dagli Istituti professionali, con un contributo regionale di 4 milioni di euro. Dall’altro- aggiunge Patrizio Bianchi- rendiamo disponibile un’offerta che permetta ai giovani di rientrare nei percorsi formativi per conseguire una qualifica professionale coerente ai fabbisogni delle imprese”.
Si tratta, in questo caso, di percorsi che permettono di conseguire una qualifica professionale anche ai giovani che hanno assolto il diritto/dovere dell’istruzione obbligatoria con il compimento dei 18 anni, senza essere riusciti a completare il proprio percorso formativo. L’investimento regionale è di 2 milioni di euro per 25 percorsi, approvati nei primi sei mesi del 2018, rivolti a 332 giovani. Della durata di 600 ore, di cui 240 di stage, finanziati con risorse del Fondo sociale europeo, danno ai partecipanti la possibilità di acquisire le conoscenze e le competenze necessarie a inserirsi nel mondo del lavoro, all’interno di imprese che hanno necessità di nuove professionalità e che mettono a disposizione nuovi posti di lavoro.
I percorsi attivati hanno riguardato le seguenti qualifiche: Operatore meccatronico dell’autoriparazione (luogo di svolgimento Piacenza), Operatore della ristorazione (Bologna) e Operatore meccanico (Codigoro, Fe), Operatore agro-alimentare (Ravenna), Operatore del punto vendita (Bologna), Operatore del verde (Ravenna), Operatore di cura e pulizia di spazi e ambienti (Ferrara), Operatore di magazzino merci (Fidenza, Pr), Operatore di impianti elettrici solari e fotovoltaici (Bologna).
I fabbisogni formativi e professionali dei giovani e gli impegni delle imprese sono stati formalizzati in un Accordo di partenariato.

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Alan Fabbri (Lega): “Campo nomadi, dopo gli arresti dal PD arriva il premio: 27.000 euro all’anno per progetti inutili”

“I carabinieri scoprono una base criminale nel campo nomadi di Ferrara e il Pd che fa? Lo premia regalando altri 27.000 euro all’anno. Completamente illogica, ingiustificata e anche irrispettosa dei ferraresi, la decisione della maggioranza in consiglio comunale di versare altri soldi a favore di progetti di integrazione culturale per il campo di via delle Bonifiche. La prova di quanto sia stato inutile ogni sforzo di integrazione, pagato con denaro pubblico, è stata la retata di qualche giorno fa che ha scoperto proprio in quel campo un vero e proprio centro di organizzazione criminale. E, nonostante questo, il Pd continua a regalare denaro pagando una cooperativa che dovrebbe rendere integrati magari proprio amici e parenti di quelli accusati di aver organizzato rapine in casa di anziani”.

Alan Fabbri, capogruppo Lega Nord in Regione interviene sulla decisione del consiglio di stanziare denaro, in parte comunale in parte regionale, per finanziare programmi di mediazione culturale nel campo nomadi di via della Bonifiche con un progetto da 27.000 euro all’anno per tre anni.

“Sono soldi destinati ad una cooperativa che li dovrebbe andare ad integrare i nomadi”, spiega Fabbri “ma è una spesa insensata e assolutamente sbagliata. Sono anni che progetti di questo tipo vengono pagati dai ferraresi e il risultato è sotto gli occhi di tutti. In quel campo è stata fatta la retata più grande della storia dei campi nomadi, prova tangibile del fallimento totale di qualsiasi progetto di integrazione portato avanti dal Pd negli ultimi decenni”, continua il capogruppo. “Non vediamo la necessità di continuare ad investire su idee fallimentari”, aggiunge “specialmente ora che erogare altri soldi per favorire chi entrava nelle case degli anziani per rubare diventa l’ennesima offesa ai cittadini onesti”, tanto che sul tema il capogruppo depositerà nei prossimi giorni un’interrogazione in Regione.

In consiglio comunale il centrodestra ha chiesto “di destinare quei fondi a progetti di recupero della tossicodipendenza giovanile”, aggiunge Nicola Lodi, segretario comunale Lega Nord Ferrara “ma il Pd non ha voluto sentire ragioni e anzi il sindaco ci ha addirittura accusati di strumentalizzare la questione”. Per Lodi “è l’ennesima dimostrazione dell’incapacità totale della sinistra di rendersi conto di quello che accade”, e mentre “la Lega chiede la chiusura dei campi il Pd continua a finanziarli con i soldi dei cittadini e continua ad investire su un luogo che sforna criminalità”. Dare 27.000 euro all’anno per tre anni dopo quello che è accaduto “è come premiare quelle azioni criminali”, conclude Lodi “se questo è il trend del Pd vorrà dire che dovremo aspettare che la Lega sia alla guida della città per chiudere il campo definitivamente”.

Ufficio Stampa Lega Nord Emilia Romagna

Intimidazioni? Ma cosa succede a Ferrara?

Oggi a Ferrara si percepisce un’atmosfera cupa e come un po’ gonfia, dove agiscono persone che determinano ostilità e contrapposizioni frontali inducendo un clima teso che non ricordo di aver mai osservato prima nel corso di decenni.
Uno. Lunedì ero in cima allo scalone monumentale del Municipio mentre si svolgeva l’adunanza del Consiglio comunale, in attesa di parlare con un assessore. Mi passa accanto il signor Nicola Lodi, che ama farsi chiamare Naomo, in compagnia di tre ragazzoni che nella mia memoria erano tutti con teste rasate e ricchi di muscoli; tronfi e molto sicuri di sé, come del tutto assenti di dubbi. Apparivano frequentatori di palestre e volti a esercizi di forza piuttosto che adusi a biblioteche e lettori di libri. Uno mi ha detto: “Lei stia attento a quello che scrive perché qualcuno potrebbe arrabbiarsi.”; ho risposto che non lo conoscevo e mi sono girato dall’altra parte. In passato avevo pubblicamente definito il signor Lodi in questione “una maschera grottesca” e più recentemente avevo avvicinato il noto storico ferrarese Andrea Rossi a Pendenza, nota figura della nostra città di un passato recente, originale e consapevolmente un po’ balzana ma, avevo sottolineato, simpatica. Il premuroso avviso di un amico sconosciuto o un maldestro tentativo di intimidazione? Ognuno valuti come crede. Fatto sta che l’episodio mi ha fatto pensare in parte a filmati d’epoca con gerarchi in camicia nera che passano su quello scalone (e la storia spesso si ripete con modalità ridicole o grottesche) ma ancora di più a narrazioni e testimonianze del nostro concittadino Balbo con le sue squadre specializzate in spedizioni punitive.
Due. Nelle stesse ore ho saputo del ritrovamento di alcuni proiettili in città a ridosso di un edificio comunale, fatto di poche ore prima e segnalato alla Digos.
Tre. Nelle stesse ore da una telefonata ho saputo di fatti agiti da varie parti e volti a creare problemi ad una associazione della nostra città che si occupa dei diritti di una minoranza fortemente contrastata dalla destra più intollerante.
Quattro. Nelle stesse ore ho saputo di parole uscite da una persona che dovrebbe essere fra quanti garantiscono lo stato di diritto e che invece erano un insulto alle fondamenta dello stesso.
Tutto nel giro di pochi minuti.
Un clima che Ferrara non conosceva da decenni. Cosa succede? Serve una reazione pacata, un’agenda politica, una risposta/proposta nonviolenta e non retorica.

Cordiali saluti.

Ferrara, 26 giugno 2018

Mario Zamorani
presidente di Radicali Ferrara

28/6 al MEIS: Giulio Busi racconta Beniamino da Tudela

Giovedì 28 giugno, alle ore 18.00, nell’ambito del ciclo di incontri “Gallery Talk. Alla scoperta del percorso espositivo del MEIS”, il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah (Via Piangipane 81, Ferrara) ospita il Direttore dell’Istituto di Giudaistica della Freie Universität di Berlino, Giulio Busi, che interviene sul tema “Il viaggio di Beniamino da Tudela e la cultura ebraica nel medioevo italiano”.

L’appuntamento, a ingresso gratuito, prende spunto dalla mostra “Ebrei, una storia italiana. I primi mille anni”, che si conclude proprio con il “Libro di viaggi” (Sefer massa‘ot) dell’ebreo navarrese Beniamino da Tudela, vissuto nel XII secolo. Il suo testo offre una preziosa fotografia delle comunità ebraiche italiane del tempo, in un percorso che si snoda dal Mediterraneo al Medio Oriente. Emergono così anche la presenza ebraica nell’Italia centro-settentrionale e la migrazione dal Meridione verso il nord, fino alla Valle del Reno, di alcune famiglie e di tradizioni culturali che getteranno le basi dell’ebraismo ashkenazita.

Introduce il Direttore del MEIS, Simonetta Della Seta, con un saluto del Presidente, Dario Disegni.

Nella giornata di giovedì, il percorso espositivo del Museo, insieme allo spettacolo multimediale “Con gli occhi degli ebrei italiani”, è aperto dalle 10.00 alle 23.00 (la biglietteria chiude alle 22.00). Biglietto intero € 10, ridotto € 8 (dai 6 ai 18 anni, studenti universitari, possessori di MyFE Card, categorie convenzionate); gruppi da 8 a 15 persone € 6 (un accompagnatore gratuito ogni 15 paganti); scuole € 5 (due accompagnatori gratuiti per ogni classe). Entrano gratuitamente i bambini sotto i 6 anni, i diversamente abili al 100% con un accompagnatore, i giornalisti e le guide turistiche con tesserino, i membri ICOM e i militari in divisa.

Ufficio Stampa
Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah – MEIS

Comunicato Regione: Politiche per la Legalità

Dal Testo Unico alla gestione dei beni confiscati: un valore per le comunità. Convegno in Regione giovedì 28 giugno

In programma, fra gli altri, gli interventi degli assessori regionali Massimo Mezzetti e Paola Gazzolo. Focus tematici anche su ecorifiuti e appalti

Bologna. Contro la criminalità organizzata, per la trasparenza e le regole affrontando tematiche importanti per la comunità come gli ecorifiuti e la gestione dei beni sequestrati. E per l’appunto “Legalità, valore di comunità” è il tema del convegno, in programma in Regione giovedì 28 giugno nella Sala polivalente di viale Aldo Moro 50, a Bologna, con inizio alle ore 9.30. L’introduzione sarà dell’assessore regionale Massimo Mezzetti che farà il punto su come il Testo Unico della Regione Emilia-Romagna per la promozione della legalità, varato nel 2016, sia stato recepito dai territori. Previsto anche l’intervento di Fabio Fecci, vice presidente Anci Emilia-Romagna, che traccerà un quadro dell’impegno dei Comuni, a partire dall’esperienza dei Piani integrati locali.

Tre i focus tematici coordinati da Antonino Marino (Anci Emilia-Romagna): ecorifiuticon l’assessore alle politiche ambientali Paola Gazzolo, gestione dei beni confiscati con la partecipazione del prefetto Ennio Mario Sodano, direttore Agenzia Nazionale Beni Sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata e, infine, edilizia e appalti che vedrà la partecipazione di Andrea Orlando, capo di Gabinetto della Presidenza della Giunta dell’Emilia-Romagna.

“Siamo impegnati ogni giorno a respingere dalla vita e dal lavoro della nostra comunità tentativi di infiltrazione mafiosa nel settore degli appalti e concessioni di lavori pubblici, servizi e forniture e nell’attività urbanistica ed edilizia- ha detto Mezzetti-. È fondamentale che il sequestro di beni e imprese alla criminalità diventi occasione di crescita per le comunità, senza perdere di vista il valore della continuità del lavoro e la necessità di introdurre modalità più ampie di gestione di quelle aziende che vengono sequestrate e poi confiscate. È una lotta che va condotta senza soste e che ci coinvolge tutti, dalle istituzioni all’ultimo cittadino. La nostra determinazione sarà sempre maggiore, con provvedimenti che agiscono a 360 gradi e semplificano la burocrazia proprio per non lasciare spazi irrituali di manovra”.

Per l’assessore alle Politiche ambientali Paola Gazzolo “sostenibilità ambientale e legalità sono due facce della stessa medaglia. Il rispetto delle regole, in particolare in campo ambientale, è la condizione per la crescita green a cui puntano le politiche regionali e, al tempo stesso, un dovere etico inderogabile nei confronti delle generazioni future. Per questo la Regione Emilia-Romagna, per prima in Italia, si è dotata di un Testo unico regionale sulla Legalità che contiene disposizioni specifiche relative a settori chiave come quello delle attività estrattive e della sicurezza territoriale. L’obiettivo è un sistema di controlli più efficaci– continua l’assessore Gazzolo-, anche attraverso accordi con le autorità e i nuclei specializzati in vigilanza, prevenzione e repressione delle violazioni e nella tutela del patrimonio naturale e forestale”.

Molte le iniziative della Regione Emilia-Romagna sul tema della legalità assunte negli ultimi mesi. Oltre alTesto unico, è stato siglato un protocollo con le Prefetture per la prevenzione e la repressione dei tentativi di infiltrazione mafiosa nel settore degli appalti ed è stata costituita la Rete per l’integrità e la trasparenza, a cui collaborano i responsabili della prevenzione, corruzione e trasparenza delle amministrazioni pubbliche in regione.

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Ferrara Iconografia Dantesca

Mercoledì 27 giugno al Giro Bio di via Terranuova

Dante aveva davvero il volto con cui sempre lo si raffigura? In che rapporti era con l’arte del suo tempo? Come si chiamava la veste rossa lunga sino ai piedi con cui sempre viene dipinto? E tutta la gran ridda della sua immensa fantasia, come si trasmutò nell’altrettanto fervida fantasia di generazioni di artisti dal Trecento a oggi?
Dopo il successo delle Letture Dantesche Ferraresi, a gran richiesta di pubblico una serata extra – ordinaria dedicata a un tema noto ma non troppo: quello dell’ “Iconografia Dantesca”, ovverossia un breve viaggio nell’immaginario pittorico dai tempi Dante a oggi, chiuderà il ciclo degli incontri danteschi estensi.
Sin dall’apparire dei primi canti della Commedia, una folla di artisti si cimentò con la straordinaria fantasmagoria visiva partorita dall’anima eccelsa del Grande Fiorentino, al punto che molte delle sue visioni -si pensi solo agli affreschi di Luca Signorelli – sono divenute punti fermi dell’immaginario visivo dell’Occidente.
Con leggerezza e ironia Ruben Garbellini, ci condurrà alla scoperta della straordinaria avventura parallela alla Commedia: quella della raffigurazione pittorica del grande capolavoro della Letteratura Italiana.
Le Letture Dantesche Ferraresi riprenderanno in autunno.

Presso “Giro Bio”, via Terranuova 13, Ferrara, mercoledì 7 giugno 2018, ore 20.30
Per informazioni 0532 240345 o 348 89 16 975 o per mail: girobioferrara@gmail.com

Mostra Diari urbani – Teatro ‘900 Tresigallo

“Diari Urbani”, progetto unico in Provincia di Ferrara ispirato all’outdoor education, nato da un’idea di Elisa Soffritti in collaborazione con Il Comune di Tresigallo e l’Associazione Torri di Marmo nell’anno 2017, è stato ideato per le scuole elementari del plesso didattico del Comune con l’obiettivo di creare laboratori interattivi utilizzando materiale a chilometro zero, che potessero sia migliorare le competenze cognitive e manuali degli studenti che raccontare la storia del paese. Durante tutte le serate della fiera di Tresigallo, presso il Teatro ‘900 verrà organizzata la mostra interattiva del progetto, nella quale sarà possibile sia interagire con i lavoretti dei bambini, che rivivere parte della storia del paese.
Per ulteriori informazioni sul progetto consigliamo di visitare la pagina: https://www.tresigallolacittametafisica.it/diari-urbani-grandi-soddisfazioni

Biblioteca Comunale di Tresigallo

Concerto degli allievi della Scuola di Musica Moderna – Associazione Musicisti di Ferrara

Mercoledì 27 giugno alle ore 20,30 sul palco di Ferrara Sotto le Stelle in piazza Castello, si svolgerà il concerto degli allievi della Scuola di Musica Moderna – Associazione Musicisti di Ferrara

I saggi di classe che si sono svolti dal 25 maggio al 12 giugno nell’ aula magna Stefano Tassinari della Scuola di Musica Moderna e l’ 11, 12 e 13 giugno presso il fronte Darsena di Palazzo Savonuzzi in via Darsena 57, sono stati un buon motivo di studio e di aggregazione per i nostri allievi; durante le prove di preparazione hanno infatti potuto capire l’importanza dell’ interazione fra i vari strumenti e le persone che li suonano nella costruzione di un brano musicale, vedendo quindi il saggio come un modo per apprendere sempre qualcosa in più.
Le esibizioni sul lungo fiume, hanno visto anche la partecipazione di Avis, in partenariato con l’Associazione Musicisti di Ferrara, al fine di sensibilizzare alla donazione i giovani attraverso la campagna “Avis Ama la Musica”.
In queste occasioni si sono esibiti circa 400 allievi in ogni fascia di età dai 5 anni in su, mentre gli allievi coinvolti nella serata del 27 giugno saranno un centinaio, più il coro polifonico a quattro voci curato dall’insegnante Viviana Corrieri formato da 57 elementi e l’AMF Brass Band costituita da 26 componenti, per un totale di quasi 200 allievi; novità di quest’anno sarà l’esibizione dell’AMF Barbershop a seguito del nuovo corso tenuto da Michele Semenza in collaborazione con il Ferrara Barbershop Quartet.
La serata sarà l’occasione per consegnare 5 borse di studio che daranno ai titolari, la possibilità di frequentare per un anno intero i corsi della Scuola di Musica Moderna. Una borsa di studio sarà messa a disposizione dalla Fondazione Julianeo in ricordo dell’allievo Giuliano Baroni scomparso in un incidente stradale nel 2001 e di questo ringraziamo il Presidente Flavio Baroni.
La seconda, in seguito alla collaborazione con la Coop.Soc. Camelot , che ha dato vita al progetto Camelot Combo, verrà donata dal Dott.Franco Pellegrini a favore di un richiedente asilo seguito dalla Cooperativa, per lo studio della fisarmonica: ringraziamo per il sostegno alle nostre attività e per la condivisione del nostro ideale di insegnamento.
Delle altre tre borse di studio che saranno messe a disposizione dall’Associazione Musicisti di Ferrara, due andranno ad allievi meritevoli della scuola e una assegnata all’ emporio solidale il Mantello, che si prende cura delle famiglie in momentanea difficoltà.
Il bilancio dell’anno scolastico è senza dubbio ancora una volta positivo, pieno di iniziative e soddisfazioni. Vantiamo il fatto di essere la scuola di musica moderna più frequentata della Regione Emilia Romagna con quasi 750 iscrizioni a/s 2017/18 e riconosciuta dalla Regione Emilia Romagna con determina n.6100 del 27.04.2017.
Inoltre, all’interno della scuola, dopo 10 anni di sperimentazione, da quest’anno è stato istituito il primo e unico in Italia, Dipartimento Musicale Metodo Ritmìa riconosciuto dal MIUR (Ministero Istruzione Università e Ricerca) diretto dalla Prof.ssa Ambra Bianchi e dedicato all’educazione musicale per l’infanzia da 3 a 10 anni, all’applicazione di Ritmìa nello studio strumentale e del canto e ai corsi di formazione per insegnanti, educatori e musicisti.
Anche quest’anno siamo riusciti ad organizzare un ciclo di 10 lezioni di Guida all’Ascolto sulla musica moderna e 8 di Classica d’Ascolto in sinergia con il Teatro Comunale di Ferrara, allo scopo di promuovere la cultura e l’educazione musicale in tutte le sue forme.
Per il terzo anno abbiamo organizzato le AMF JAM: appuntamenti del giovedì sera finalizzati a far incontrare musicisti di qualsiasi età e preparazione musicale per farli incontrare e suonare.
Tutte queste attività sono ad ingresso libero e aperte a tutti.
Abbiamo organizzato la terza edizione di Un Fiume di Musica, appuntamento del giovedì sera con l’Aperitivo sulla Darsena, 15 appuntamenti ad ingresso libero iniziati il mese di maggio e che continueranno fino al mese di luglio compreso, di fronte a Palazzo Savonuzzi, sede della Scuola di Musica Moderna di Ferrara e di altre associazioni; durante queste piacevoli serate si possono ascoltare i gruppi musicali formati dagli insegnanti della scuola.
Recentemente all’interno della scuola di musica ad opera di alcuni ragazzi soci, è nata una fanzine musicale e culturale dal nome Wah Wah Magazine; si occupa di scrivere di tutto quello che avviene in città a livello musicale che sia jazz, musica classica, rock, ecc… Quest’anno la redazione ha organizzato il primo festival del cantautorato indipendente chiamato Wah Wah Music Fest all’interno della rassegna Un Fiume di Musica nei giorni 7 e 8 giugno; sempre all’interno della stessa rassegna, nei giorni 21 e 22 giugno, c’è stata la seconda edizione di Gypsy Guitar, manifestazione dedicata alla chitarra swing Manouche, per mettere in risalto l’operato del liutaio centese Mario Maccaferri che con il suo modello di chitarra, utilizzata dal grande Django Reinhardt, ha influenzato e stabilito uno standard sonoro per questo genere musicale.
Il 5 gennaio 2018, alla sala Estense, abbiamo portato il concerto a favore dell’Ado “Play Mr. D’Adamo” alla tredicesima edizione radunando, nell’intento di ricordare l’amico armonicista scomparso Antonio D’Adamo, tanti musicisti e spettatori.
Altro appuntamento ormai giunto alla decima edizione è il concerto “ Rock’n Dog” per la raccolta fondi da destinare alla Lega per la difesa del cane.
Una sessantina di eventi ad ingresso libero e aperti a tutti nell’arco dell’anno scolastico, oltre alle consolidate lezioni di strumento e canto, è stata l’offerta culturale della nostra associazione.
La consolidata convenzione con il Comune di Ferrara, Assessorato alle Politiche e Istituzioni Culturali, ci ha permesso anche quest’anno di divulgare la cultura e l’amore per la musica, ponendoci come un importante punto di riferimento per i giovani della nostra provincia, attenti e sensibili a questa forma d’arte e di aggregazione.
Il Presidente
Roberto Formignani

Associazione Musicisti di Ferrara