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Giorno: 3 Luglio 2018

Comunicato Regione: Sanità

L’assessore Venturi: “Emilia-Romagna prima Regione italiana a varare una simile manovra sull’abolizione del superticket. Merito 5S? Allora perché la ministra Grillo non l’ha già abolito o proposto di farlo?”

“Alla surreale gara per attribuirsi meriti vari lasciamo partecipi la sola consigliera regionale Sensoli”

Bologna – “Noi siamo la prima Regione italiana che vara una manovra di queste dimensioni sull’abolizione del superticket sanitario. La consigliera Sensoli sostiene sia merito del M5s. Fosse così non si capisce perché la neo ministra alla Sanità, Grillo, espressione del M5s, non l’abbia già abolito, appena insediatasi al ministero, né l’abbia proposto alla commissione Sanità della Conferenza delle Regioni, dove fra le priorità di cui ha parlato l’abolizione del superticket non c’era. Quanto alla surreale gara per attribuirsi meriti vari, lasciamo che resti una competizione alla quale partecipi la sola consigliera”.

Così l’assessore alle Politiche per la Salute, Sergio Venturi, dopo le dichiarazioni della consigliera regionale Raffaella Sensoli (M5s) sull’abolizione del superticket sanitario per i redditi familiari al di sotto dei 100mila e del ticket base da 23 euro sulle prime visite per le famiglie con due o più figli.

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“In rete contro un mare di plastica”

Firma del protocollo sperimentale Fishing for Litter:
Pescatori, ambientalisti, enti pubblici e società di gestione rifiuti uniti per la salvaguardia degli ecosistemi marini

“In rete contro un mare di plastica”

GIOVEDì 5 LUGLIO
ORE 12:30
Porto Garibaldi – sala riunioni, sede della Coop. Piccola Grande Pesca
Via Teano 1, (Mercato Ittico)

“In rete contro un mare di plastica”: questo lo slogan del progetto sperimentale “Fishing for Litter”, che prevede sei mesi di sperimentazione durante i quali i volontari del circolo Legambiente Delta del Po, grazie alla collaborazione delle 43 imbarcazioni della cooperativa della Piccola Grande Pesca, raccoglieranno i primi dati qualitativi e quantitativi per favorire il recupero ed il corretto smaltimento dei rifiuti raccolti accidentalmente dai pescatori durante le attività di pesca.

Giovedì 5 luglio alle ore 12:30 presso la sala delle riunioni della coop. Piccola Grande Pesca a Porto Garibaldi (Via Teano 1 – mercato ittico), sarà sottoscritto pubblicamente il protocollo sperimentale tra Legambiente, Cooperativa della Piccola Grande Pesca, Clara spa , Capitaneria di porto di Porto Garibaldi e Comune di Comacchio.

Interverranno alla mattinata:
Lorenzo Frattini – Presidente Legambiente Emilia-Romagna
Marino Rizzati – Presidente Legambiente Delta del Po
Ariberto Felletti – Presidente Cooperativa della Piccola Grande Pesca
Francesco Luciani – Tenente di vascello Capitaneria di Porto di Porto Garibaldi
Marco Fabbri – Sindaco di Comacchio
Annibale Cavallari – Presidente CdA Clara Spa

Dalle ore 8:00 alle ore 9:00 sarà possibile filmare o/o fotografare, presso la banchina del porto canale di Porto Garibaldi, le operazioni di raccolta e di monitoraggio dei rifiuti, occasionalmente pescati nelle reti dei pescherecci , ad opera dei volontari di Legambiente

Da: Ufficio stampa Legambiente

Comunicato Regione: Fotografia

Tra le banche dati italiane del Ministero anche le 24 mila immagini dell’Agenzia informazione e comunicazione della Giunta regionale

L’archivio on line della Regione Emilia-Romagna propone gratuitamente a chi ne faccia richiesta un’imponente raccolta legata al territorio e all’attività amministrativa. Numerosi gli autori importanti presenti nell’ampia collezione, continuamente aggiornata e arricchita

Bologna – Le attività istituzionali, le premiazioni di protagonisti della società regionale in vari settori, il territorio con le sue sfaccettature, l’industria e il design, i beni culturali, l’enogastronomia. Il tutto con immagini firmate anche da autori professionisti come Mario Rebeschini, Marco Anghinoni, Roberto Brancolini, Michele Nucci, Roberto Serra, Luciano Nadalini, Paolo Righi, Andrea Samaritani e molti altri.

Sono circa 24.000 le immagini dell’archivio fotografico dell’Agenzia di Informazione e comunicazione della Giunta regionale dell´Emilia-Romagna, che dal 28 giugno fa anche parte del Censimento delle raccolte fotografiche in Italia, memoria, identità, futuro, del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo: http://www.censimento.fotografia.italia.it/archivi/fotoreporter-archivio-fotografico-della-regione/

Il Censimento ha lo scopo di identificare i soggetti che a vario titolo detengono raccolte o archivi fotografici, riportando informazioni sulla tipologia, sulla consistenza e sulle caratteristiche dei materiali fotografici conservati, con l’obiettivo di tutelarli e valorizzarli.

L’archivio della Regione Emilia-Romagna, nato nel 2001 e pubblicato su web nel 2005, è composto da varie sezioni di fotografie, prodotte dall’Agenzia di informazione e comunicazione o da autori diversi che hanno ceduto alla Regione i diritti di copia. Le immagini sono utilizzate a corredo dell’attività di comunicazione della Giunta regionale e possono essere liberamente usate a fini didattici e d’informazione (previa registrazione). L’archivio conta oggi circa 500 utilizzatori registrati. L’archivio foto viene inoltre costantemente aggiornato e arricchito.

Le sezioni dell’archivio regionale riguardano in particolare il Territorio, con i suoi parchi, flora e fauna, l’Agricoltura con i prodotti alimentari e l’allevamento, l’Attività istituzionale, cerimoniale, incontri, conferenze stampa, premiazioni, e inaugurazioni, le Attività produttive e il design industriale, la Cultura con musei, musica, spettacolo, la Mobilità e le infrastrutture, i Monumenti, architetture, centri storici, edilizia, restauro, ricostruzione, la Sanità, strutture, presidi e infine la Scuola, con immagini su formazione e università.

Altri autori presenti sono Massimiliano Benini, Fabrizio Dell’Aquila, Costantino Ferlauto, Riccardo Gallin, Giovanni Mazzanti, Nino Mascardi, Marco Nerieri, Anne Nosten, Elisa Pozzo, Luca Rossi, Tommaso Simeoni e Riccardo Vlahov, Marco Caselli Nirmal.

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Classifica Censis: Unife sempre più internazionale scala posizioni tra gli Atenei di media dimensione

Come ogni anno, estate significa tempo di scrutini per gli Atenei italiani, sotto forma della tradizionale classifica Censis.

Per Unife, il verdetto è di certa promozione. L’Università di Ferrara sale di due posizioni tra gli Atenei di medie dimensioni (quelli tra i 10.000 e i 20.000 iscritti), grazie a miglioramenti e conferme degli indicatori rilevati: numero di pasti erogati, borse di studio e agevolazioni, strutture e aule, comunicazione e servizi digitali, internazionalizzazione.

La lente di ingrandimento del Censis ha preso in esame anche le singole aree disciplinari, suddivise per lauree triennali, magistrali e magistrali a ciclo unico, valutate sulla base delle progressioni di carriera e dell’internazionalizzazione di studentesse e studenti.

Si sono aggiudicati il primo posto assoluto all’interno delle rispettive aree disciplinari i corsi triennali di Unife nel settore letterario umanistico (per il secondo anno consecutivo) e la laurea a ciclo unico in Architettura, prima nella propria categoria da oltre dieci anni.

Numerose le aree disciplinari che fanno registrare ottimi piazzamenti.

Rispetto al parametro della progressione di carriera (tasso di persistenza tra I e II anno, di iscritti regolari e di laureati nei tempi previsti), si piazzano al 3° posto assoluto su 34 le triennali di area Chimico Farmaceutica, 4° su 30 la laurea in Scienze motorie e 12° su 40 le triennali di Ingegneria.

Alte nelle classifiche stilate sulla base dell’internazionalizzazione (mobilità studenti, Università ospitanti, iscritti internazionali), le lauree di area letterario-umanistico, di area scientifica (Fisica, Informatica, Matematica), Farmacia e di nuovo Architettura.

Ottima posizione infine per il settore Geo-Bio (che comprende le Biotecnologie, Geografia, Scienze biologiche, Scienze e tecnologie per l’ambiente e la natura, Scienze geologiche) anche per i raggruppamenti relativi alle lauree magistrali, per la prima volta presi in esame.

Università degli Studi di Ferrara
Ripartizione Marketing e Comunicazione

Aggressioni fasciste: non un passo indietro

Il 30 giugno a Roma sono avvenuti fatti gravissimi.
Un’aggressione fascista ad opera dei militanti di Forza Nuova ha colpito le sedi di diverse realtà politiche e sociali di Centocelle e Cinecittà. La violenza è stata ad ampio raggio, sono stati vandalizzati locali, imbrattati muri con scritte di stampo fascista, strappate bandiere e infine sono stati minacciati roghi.
La sede di Potere al Popolo e del Partito della Rifondazione Comunista è stata colpita, insieme alla sede della BAM-Biblioteca Abusiva Metropolitana, del CSOA Spartaco e del Partito Democratico. Ai nostri compagni e a tutte le strutture aggredite va la solidarietà di Potere al Popolo Ferrara.
Si tratta dell’ennesimo grave gesto squadrista, che rompe ancora una volta i dettami costituzionali della partecipazione civile e democratica alla vita pubblica del nostro paese. Queste azioni non sono “vandalismo”, ma veri e propri atti intimidatori; sono sempre più numerosi, in passato incoraggiati silentemente da alcune iniziative di delegittimazione della vita democratica di questo paese ed ora “giustificati” dalla presenza di un Governo che su molte tematiche ne condivide il loro pensiero.
Il silenzio che spesso segue a questi eventi, soprattutto da parte delle cariche dello Stato (che ricordiamo hanno giurato sulla Costituzione antifascista) è gravissimo e complice. E’ un silenzio che colpisce la democrazia e la nostra Costituzione.
Anche nella nostra città abbiamo conosciuto sia in passato che più recentemente simili azioni vandaliche rivolte a sedi di partiti come il PRC, minacce a militanti politici, campagne e ronde per la “sicurezza” e il “decoro”, nei quartieri come sui mezzi pubblici. Non ci rassegneremo alla deriva fascista, non rimarremo in silenzio. Continueremo a difendere la democrazia per cui i nostri padri si sono sacrificati durante la Resistenza, e a lottare contro una politica fatta di ronde, violenza e propaganda.

Potere al Popolo – Ferrara

StoriaNaturaleNews n. 219, luglio 2018

Un’aula del Museo dedicata a Folco Quilici

L’aula didattica del nostro Museo sarà intitolata a Folco Quilici, documentarista e scrittore italiano, attivo nella divulgazione naturalistica fin dagli anni cinquanta del XX secolo.
A prevederlo è una proposta della Commissione Toponomastica che è stata ratificata dalla Giunta e che, al riguardo, contempla anche l’apposizione di una targa con la dicitura Aula didattica Folco Quilici 1930 – 2018 giornalista, storico, cineasta.

Folco Quilici fu riconosciuto da Forbes nel 2006 come uno dei più influenti pensatori al mondo in tema di ambiente e culture; è ricordato per i suoi tanti film pluripremiati dedicati al rapporto tra uomo e mare. Dal 1984 al 1989 ha curato la rubrica “Geo” di Rai3, poi è stato conduttore per il canale MarcoPolo di un diario di viaggi e avventure.
Ha viaggiato senza mai fermarsi per tutta la vita: dalle immersioni in Liguria alle Cinque Terre a Punta della Gatta riadattando una maschera antigas passando per le riprese di «Sesto Continente», il primo film al mondo in cui si offrivano documenti a colori sulla vita sotto la superficie del mare, fino ai tanti progetti realizzati.

In una intervista a Repubblica aveva raccontato “Tutta la vita ho viaggiato per dimenticare il mio inconscio … per dare un’emozione a chi quelle cose le ha sempre sognate senza averle mai viste. Parlo degli anni Cinquanta e Sessanta. Oggi ci interessa meno il meraviglioso, l’inedito, l’irraggiungibile. Pretendiamo però di salvare il pianeta. Comodamente seduti in poltrona!”.

Emergency days seconda giornata 04/07/2018

La seconda giornata degli Emergency days, in programma mercoledì 4 Luglio alla Factory Grisù in via Poledrelli 21, vedrà come tema del dibattito pubblico (dalle ore 18:30) la violenza contro le donne. Un argomento purtroppo sempre molto attuale e che vedrà tra i protagonisti dell’incontro Riccardo Fanciullacci (scrittore e segretario scientifico del Cega dell’Almo Colleggio Borromeo di Pavia), Celeste Costantino (ex deputata molto impegnata sulla questione del femminicidio) e Michele Poli (presidente e coordinatore del Centro di Ascolto uomini maltrattanti di Ferrara), mentre nel ruolo di moderatrice ci sarà Diana de Marchi (presidente della Commissione Pari Opportunità e Diritti Civili del Comune di Milano).
Dalle 21 poi spazio ai concerti con Doctor and the Blues Thinkers e dalle 22:30 Andrea Poltronieri presenterà il suo Poltro Summer Show.
Non mancherà uno sguardo rivolto ai più piccoli e così dalle 18 verrà presentato ‘Una favola per ri-cucire’: lettura di ‘Ahmad e la pioggia’, con a seguire il laboratorio di cucito per la creazione di una nuvola (un progetto per bimbi dai 6 ai 10 anni, i più piccoli vanno accompagnati da un adulto, a cura di Rita Venturoli). Sempre alle ore 18 ‘La ciclofficina degli Edays’: un corso base di manutenzione della bicicletta, per imparare a riparare i piccoli inconvenienti che possono capitare durante un’uscita in bicicletta, a cura dei volontari dell’associazione IrregolarMente. Al termine dei laboratori, come tutti i giorni, ‘Giochiamo in pace’ assieme alle volontarie e ai volontari del gruppo di Emergency Ferrara.
Ma non solo: dalle 18 ci sarà la possibilità di visitare la libreria tematica LibrieLetture, l’infopoint dove trovare tutte le informazioni sull’associazione e provare l’incredibile esperienza di vivere dall’interno un centro di Emergency grazie al progetto ‘La polvere di Ashti’ ed infine scoprire la mostra fotografica ‘La nostra Africa’. Sempre dentro la Factory Grisù sarà presente un banchetto in cui poter acquistare maglie e gadget di Emergency e della nona edizione degli Edays 2018.
Dalle ore 19 aprirà lo stand gastronomico gestito dai volontari di Emergency Ferrara in collaborazione col circolo Arci Bolognesi: un modo anche questo per finanziare il centro pediatrico di Emergency a Bangui in Repubblica Centrafricana (progetto adottato per questa nona edizione degli Edays 2018).

Da: EMERGENCY ONG ONLUS

SOS bufale medico-scientifiche: alle Terme di Cervia giornalisti e medici in campo contro le fake news

Un’alleanza contro il “contagio” delle notizie infondate in ambito sanitario – reso virale da internet: è la proposta scaturita, alle Terme di Cervia, dall’incontro tra il mondo della scienza medica e quello del giornalismo. Se ne è discusso venerdì 29, durante il seminario di formazione contro le fake news che riguardano la salute, un fenomeno allarmante soprattutto in Italia, al quart’ultimo posto nel mondo per quanto riguarda la “health literacy”. Parole d’ordine: evitare il sensazionalismo, interagire con fonti accreditate e predisporre accurate verifiche.

Cervia, 2 luglio 2018_ Le fake news, specialmente quelle in campo medicale, “fanno male alla salute”, rendendoci tutti più vulnerabili. Ecco perché è necessario che chi fa scienza e chi la comunica al pubblico collaborino formando una “barriera immunitaria” contro il contagio dell’approssimazione e della manipolazione. Con questo obiettivo si è svolto, venerdì 29 giugno, un seminario di formazione giornalistica dedicato al tema “Vero o falso? Come orientarsi nel mondo dell’informazione scientifica”, organizzato dall’Ordine Giornalisti e dalla Fondazione Giornalisti dell’Emilia-Romagna, in collaborazione con OMNIA Relations. Sede del seminario, le Terme di Cervia: un luogo, appunto, dove la scienza medica trova applicazione concreta e dove si realizza l’incontro terapeutico tra medico e paziente.

“Le fake news in ambito sanitario non sono mai state così presenti – ha esordito il giornalista Giancarlo Mazzuca, moderatore, introducendo gli ospiti. “Non se ne è mai parlato così tanto come in questo momento, complice la diffusione sul web e i social network. Per questo motivo è importante parlarne”

Le informazioni scorrette, ambigue e fraintendibili, in effetti, rimbalzano da un lato all’altro della social-sfera, inficiando anni di campagne di sensibilizzazione sulla salute. Lo ha ricordato nel suo intervento il dott. Alessandro Zanasi, specialista in Pneumologia, Farmacologia clinica e Idrologia medica, direttore del Centro per la cura della tosse del Sismer di Bologna e Direttore Sanitario delle Terme di Cervia. “Le fake news in ambito medico-scientifico sono molto diffuse e spesso radicate. Basti pensare alle false credenze sull’assorbimento del sodio o del calcio delle acque minerali che il marketing ha contribuito ad alimentare. Da qui nasce la necessità di una collaborazione tra ricercatori e comunicatori, che combatta con la corretta informazione la proliferazione di falsi miti”.

Da un lato troviamo il pubblico “affamato” di notizie, dall’altro il mondo della scienza, della ricerca e della medicina. Il giornalista è un mediatore, ha spiegato il prof. Marco Vitale, professore ordinario di Anatomia Umana – Università di Parma e coordinatore scientifico FoRST, Fondazione per la Ricerca Scientifica Termale. Chi fa informazione “si affianca al ricercatore quando c’è l’esigenza di rendere disponibili, in termini meno tecnici e più comprensibili, le pubblicazioni scientifiche, semplificandone i contenuti senza distorsioni. E questo vale ancora di più nell’ambito del termalismo medico, la cui ricerca ha subito un ritardo rispetto ad altri settori, ma adesso è solida. Ci auguriamo che in questo settore possa essere fatta una buona comunicazione”.

Oggi le notizie, verificate o meno, viaggiano soprattutto online: chi per mestiere è a contatto quotidianamente con la rete e le sue “trappole” è il dott. Alessandro Conte, FNOMCeO – Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, coordinatore del gruppo di lavoro del portale “Dottore…ma è vero che?”.
“Le fake news attraversano la storia della comunicazione, ma oggi, attraverso l’uso di internet, la loro proliferazione è diventata esponenziale perché generatrici di introiti, un vero e proprio business” ha raccontato. “L’Italia è al quart’ultimo posto nel mondo nella health literacy, c’è tanto da lavorare e un grande margine di miglioramento. I medici e i giornalisti devono stringere un’alleanza: devono essere capaci di comunicare con maggiore comprensibilità e apertura per arrivare ad un’informazione onesta e trasparente, evitando titoli sensazionalistici o allarmistici”.

I nemici della corretta informazione sono il facile sensazionalismo, la superficialità e la tendenziosità che avvelena il dibattuto pubblico su temi di estrema importanza come la salute e il benessere. Quali strumenti opporre a questa deriva? Lo ha spiegato la giornalista Chiara Dainese: “nell’era della condivisione dei contenuti in tempi rapidissimi e senza verifica da parte degli utenti dei social network, il giornalista si distingue perché obbligato alla verifica delle fonti”. Questi i suoi consigli per un corretto “fact checking”: “valutare la credibilità, l’autorevolezza e l’affidabilità. Comprendere le intenzioni dell’autore, se vuole convincere o informare, se esprime opinioni personali o parla di fatti, e se questi ultimi sono verificati. Per non farsi travolgere dall’immediatezza della diffusione delle notizie, è meglio creare in anticipo una selezione di utenti, operatori e professionisti affidabili da poter contattare”.

Riassumendo, per comunicare la scienza nell’epoca della post-verità e delle fake news servono strumenti e preparazione adeguati. “Il mestiere del giornalista che opera in ambito medico-scientifico richiede certamente un livello professionale superiore agli altri ambiti e una competenza maggiore” ha suggerito, in conclusione, la giornalista Valentina Schenone. “È necessario infatti conoscere bene la materia, per evitare di cadere nelle trappole mentali ed emozionali che sono connaturate nell’essere umano. Verificare quante volte uno studio sia stata ripreso e commentato dalle riviste scientifiche – l’impact factor – è la base da cui partire. Affidarsi ad uno specialista o a un professionista può aiutare molto”.

www.terme.org
www.curarepsoriasi.com

Da: UFFICIO STAMPA Terme di Cervia

Alan Fabbri (LN): “Treno deragliato: subito indagine sulle cause dell’incidente. Avviare monitoraggio sul grado di sicurezza dei binari che servono la regione”

“Un incidente gravissimo: ora è necessario fare chiarezza sulle cause. L’episodio, che solo per caso non è finito in tragedia, deve far alzare il livello di attenzione sul tema sicurezza: serve un monitoraggio su tutte le tratte regionali, ed in particolare su quelle a binario unico, per garantire livelli ottimali di manutenzione e prevenire situazioni di rischio”.
Con una interrogazione depositata oggi, Alan Fabbri, capogruppo Lega Nord in Regione, chiede chiarezza sul deragliamento del convoglio da ventotto carri merci della Transwaggon che è uscito dai binari della stazione di Portomaggiore distruggendola e distruggendo anche gli arredi e la segnaletica del parco pubblico adiacente alla stazione.
“Secondo le ricostruzioni le ruote di uno dei carri sarebbero uscite dai binari”, aggiunge Fabbri “e visti i recenti casi di cronaca che in altre regioni hanno causato anche vittime è necessario verificare urgentemente quale sia stata la causa tecnica del deragliamento”.
Occorre pertanto “sollecitare Fer e Rfi, che hanno competenza sulla manutenzione della rete ferroviaria, a dare il via immediatamente ad una indagine per capire le cause dell’accaduto”, aggiunge Fabbri “e altrettanto importante è avviare un monitoraggio accurato, non solo sulla tratta interessata, ma, più in generale sulla condizione dei binari di tutte le tratte principali e secondarie della regione, per prevenire situazioni di pericolo”, in particolare “dove i treni utilizzano il binario unico particolarmente pericoloso in caso di incidente, come hanno dimostrato i recenti e drammatici fatti di cronaca”.
Oggi “la scarsa manutenzione del sistema ferroviario è ben nota e per questo è quantomai necessario mettere in campo controlli costanti e accurati che prevengano situazioni di rischio”.
Altrettanto è urgente capire “se le abitazioni, i locali e in generale gli edifici frequentati intorno a quel tratto di ferrovia siano realmente in sicurezza”, aggiunge il consigliere. Inoltre “per quanto riguarda i danni a beni esterni all’area di competenza di Ferrovie chiediamo di sapere chi si accollerà gli oneri per il ripristino di cartellonistica e arredo urbano”.

Ufficio Stampa Lega Nord Emilia Romagna

Comunicato Regione: Sanità.

La Regione abolisce il superticket: risparmio di 22 milioni di euro l’anno per i cittadini dell’Emilia-Romagna. E niente pagamento del ticket base da 23 euro sulle prime visite per le famiglie numerose, con due o più figli:il primo provvedimento di questo tipo in Italia

La tassa aggiuntiva – fino a 2 euro a confezione per i farmaci, con tetto massimo di 4 euro a ricetta, e fino a 10 euro per ogni prestazione specialistica – cancellata dal 1^ gennaio 2019: un beneficio per 900mila persone. Il superticket resterà in vigore solo per i redditi superiori ai 100mila euro annui: andranno a coprire l’azzeramento del ticket sulle prime visite per genitori e figli nei nuclei familiari numerosi (330 mila le famiglie interessate, per 1,5 milioni di residenti). Complessivamente, una manovra da quasi 33 milioni di euro, interamente coperta da fondi regionali. Bonaccini: “Orgogliosi di una decisione che va incontro a cit tadini e famiglie, abbassando il loro carico fiscale”. Venturi: “Sforzo economico straordinario, per una sanità all’avanguardia che non lasci indietro nessuno”

Bologna – Superticket addio in Emilia-Romagna, dove la Giunta regionale guidata dal presidente Stefano Bonaccini ha deciso di abolire la tassa aggiuntiva su farmaci (fino a 2 euro a confezione, con tetto massimo di 4 euro a ricetta) e prestazioni specialistiche (fino a 10 euro ognuna), dagli esami di laboratorio a quelli radiologici, con un risparmio per gli emiliano-romagnoli di 22 milioni di euro l’anno, rafforzando il carattere pubblico e universalistico del sistema sanitario regionale.

Attualmente pagata sulla base di quattro scaglioni di reddito familiare, verrà cancellata per le due fasce comprese tra i 36mila e i 100mila euro (non si paga già al di sotto dei 36mila), andando ad interessare 900 mila cittadini, e resterà in vigore solo per i redditi superiori ai 100mila euro annui. Infatti, la Giunta ha deciso che le risorse incamerate dal superticket per i soli redditi alti verranno investite su una ulteriore misura – la prima di questo tipo in Italia – stavolta per aiutare le famiglie numerose, ovvero le coppie con due o più figli, per le quali verrà abolito il pagamento del ticket base da 23 euro sulle prime visite specialistiche: un beneficio per circa 330 mila famiglie emiliano-romagnole, pari a 1,5 milioni di residenti, di cui potranno avvalersi sia i genitori sia i figli.

E nulla cambierà per chi è già esente, che continuerà a non pagare la tassa aggiuntiva e neppure il ticket base per le specifiche esenzioni.

L’abolizione del superticket, introdotto dal Governo nazionale nel 2011, e quella del ticket per la prima visita a favore delle coppie con due figli o più entrerà in vigore dal 1^ gennaio 2019, per una manovra coperta interamente da fondi regionali. Si tratta di quasi 33 milioni di euro: i 22 milioni l’anno che entrano dal superticket destinato a sparire, e che quindi non saranno più a carico dei cittadini emiliano-romagnoli ma del bilancio regionale, e 10,6 milioni di euro necessari per togliere il ticket sulle prime visite per i nuclei familiari numerosi, in parte coperti dagli 8 milioni che entreranno dal superticket per i redditi superiori ai 100mila euro annui, cifra che comunque la Regione dovrà garantire dal proprio bilancio.

Le nuove misure sono state illustrate questa mattina dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, dall’assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi, e dalla direttrice generale alla Cura della persona, salute e welfare, Kyriakoula Petropulacos.

“Sono e siamo particolarmente orgogliosi per una decisione che va incontro ai cittadini e alle famiglie dell’Emilia-Romagna, abbassando il loro carico fiscale- afferma il presidente Bonaccini-. In particolare, riducendo i costi per l’acquisto di farmaci e l’accesso a prestazioni sanitarie: quando si riesce a garantire un servizio sanitario di alta qualità facendo risparmiare persone e utenti vuole dire che la strada intrapresa è quella giusta. Una strada passata prima per la razionalizzazione della spesa, senza che si siano intaccati efficienza ed efficacia, con 445 milioni di euro risparmiati grazie alla centrale unica per gli acquisti nella pubblica amministrazione nell’ultimo triennio, di cui oltre 370 proprio nella sanità, poi per gli investimenti in edilizia sanitaria, per rinnovare gli spazi e costruirne di nuovi, e nel potenziamento degli organici e la lotta al precariato, con oltre 5mila assunzioni e stabilizzazioni negli ultimi due anni di medici, infermieri e operatori sanitari. Una Regione virtuosa e con i conti in ordine che ora può permettersi di guardare ai bisogni dei propri cittadini e di trovare, per quei bisogni, risposte concrete. Continueremo a farlo attraverso i fatti, insieme, condividendo con le parti sociali e i territori le misure e i progetti più importanti- chiude Bonaccini- così come abbiamo fatto e stiamo facendo nel Patto per il Lavoro e con la richiesta di regionalismo differenziato per avere una maggiore autonomia, per una Emilia-Romagna capace di continuare a crescere riuscendo però ad aiutare chi più ha bisogno”.

Da qui alla fine dell’anno, la Regione sarà impegnata nel completare il percorso formale necessario all’abolizione del superticket, compreso l’allineamento con la legge di bilancio 2019 dello Stato, e alla messa a punto del regolamento applicativo necessario all’esenzione del pagamento del ticket sulle prime visite per i nuclei familiari numerosi, per la piena entrata in vigore delle decisioni prese dal 1^ gennaio prossimo.

“Si tratta di uno sforzo economico straordinario, di una decisione che avrà per i cittadini dell’Emilia-Romagna una ricaduta tangibile, consistente e garantita nel tempo- sottolinea l’assessore Venturi-. Continuiamo a lavorare per una sanità all’avanguardia, che migliori sempre più i livelli di assistenza e i servizi, ma che al tempo stesso sia capace di ottimizzare l’uso delle risorse. Con questo provvedimento continuiamo a tutelare le fasce meno abbienti della popolazione, agevolando contemporaneamente le famiglie numerose e quella grandissima parte di cittadini che si colloca negli scaglioni di reddito intermedi. Insomma, questa è l’idea di sanità, welfare e lavoro su cui abbiamo iniziato a lavorare dal primo giorno del nostro mandato, perché nessuno deve essere lasciato indietro”.

Cosa si paga adesso e cosa cambia
In Emilia-Romagna, a differenza di altre Regioni che applicano un’unica cifra uguale per tutti, il superticket sui farmaci è stato introdotto in base a fasce di reddito progressive: il primo scaglione (R1) fino ai 36.152 euro esente; il secondo (R2) tra i 36.153 e i 70.000 euro prevedeva un contributo di un 1 euro a confezione con un tetto massimo di 2 euro per ricetta; il terzo (R3) per i redditi tra i 70.0001 e i 100 mila euro pagava 2 euro a confezione con tetto per ricetta massimo di 4 euro e il quarto (R4), per i redditi superiori ai 100 mila euro, contribuiva con 3 euro a confezione e un tetto massimo di 6 euro.
Con la decisione della Regione, il superticket sarà abolito per tutti i redditi fino a 100 mila euro.

Anche per le prestazioni specialistiche, il superticket era stato introdotto e modulato in base al reddito, prevedendo contributi pari a: 0 euro fino a 36.152 euro; 5 euro tra 36.153 e 70.000 euro; 10 euro tra 70.001 a 100.000 euro; 15 euro oltre i 100.000 euro.
Il superticket è abolito per tutti i redditi fino a 100 mila euro.

Per le coppie con 2 o più figli oltre al superticket, verrà abolito anche il ticket “base” sulle prime visite (23 euro) per genitori e figli.

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Premio Cambiamenti Cna, al via la terza edizione è rivolto alle start up innovative

Le candidature possono pervenire entro il 15 settembre

Sono aperte dal 1° luglio le iscrizioni a Cambiamenti, premio al pensiero innovativo delle neo imprese italiane indetto dalla Cna, che verrà assegnato il 30 novembre a Roma. L’iniziativa, che si è ormai distinta come evento di spicco nell’universo delle start up, ha registrato, nelle prime due edizioni, oltre 1300 imprese candidate, con più di 40 eventi territoriali di premiazione. A Ferrara sono state 22 le start up, create soprattutto da giovani, che hanno concorso alla scorsa edizione del premio, operanti in vari settori: dalla robotica ed engineering, alla cultura e turismo, dai servizi di tipo socio-educativo alla diagnostica nella sanità, dall’ecoedilizia all’efficienza energetica, dalla produzione multimediale alla moda sino al settore alimentare.
Numerose, anche per questa edizione 2018, le opportunità per le imprese che si candideranno, entrando a far parte di una rete che offrirà loro, anche alla chiusura del contest nazionale, possibilità di confronto e di approfondimento. Ventimila euro e un viaggio a Dublino, per incontrare prestigiosi esperti, sono i più importanti premi in palio, oltre a strumenti, servizi e opportunità per crescere, messi a disposizione da Cna e dai partner Google Italia, Facebook, H-Form, Starsup, Start Up Italia, Roland Dg Italia, con il supporto di Artigiancassa.
“Innovazione e creatività – sottolinea Bruno Faccini, presidente provinciale dei Giovani Imprenditori Cna – costituiscono un acceleratore importante per la crescita delle imprese e il rilancio dell’economia. Propensioni particolarmente forti tra le neo imprese che Cna, giustamente, intende valorizzare con il Premio Cambiamenti. Alle quali viene offerta una occasione importante per entrare in una rete imprenditoriale ricca di occasioni di confronto e di scambio di esperienze e pratiche innovative, facendosi conoscere e allargando il proprio mercato”.
Chi può partecipare al Premio “Cambiamenti” e quali i requisiti richiesti:
Il Premio Cambiamenti è rivolto a neo imprese di micro piccole dimensioni, costituite dopo il 1° gennaio 2015, che abbiano saputo innovare prodotti e processi, attraverso la loro quotidiana attività, con l’ambizione di rappresentare al meglio il nostro Paese. Imprese, inoltre, che abbiano espresso la capacità di introdurre un cambiamento nel loro settore di attività, nel territorio dove operano o nella comunità che vivono. Le domande possono essere presentate entro il prossimo 15 settembre. Per maggiori informazioni e per candidarsi, è indispensabile compilare il form di partecipazione disponibile online sul sito: www.premiocambiamenti.it

Da:
CNA Ferrara

Bilancio 2017: Terremerse ha solide basi. Il fatturato consolidato è di 168 milioni di euro, con un utile netto di 181 mila euro. Migliora anche l’aspetto finanziario della Cooperativa

Terremerse chiude il bilancio 2017 con un fatturato di oltre 142 milioni di euro (consolidato 168 milioni) e un utile netto di 181 mila euro. Il risultato economico positivo ha ancora più valore se si considera che la Cooperativa ha già spesato nel 2017 costi certi che avranno la loro manifestazione nel 2018 e si è irrobustita patrimonialmente alimentando importanti accantonamenti. Anche dal punto di vista finanziario si registra un miglioramento rispetto sia all’esercizio 2016 sia ai dati di preconsuntivo.

I risultati economici e finanziari confermano le solide basi su cui poggia Terremerse, in considerazione del contesto economico e agronomico in cui ha operato: i prezzi dei prodotti cerealicoli e ortofrutticoli non hanno permesso redditività soddisfacenti né per i soci né, conseguentemente, per la Cooperativa. Le gelate primaverili prima e l’eccezionale siccità poi, hanno inevitabilmente condizionato la campagna, in termini quantitativi e qualitativi, per quasi tutte le principali colture del territorio: frutta, vite, cereali primaverili in particolare, pomodoro.

Più analiticamente, il settore agroforniture si attesta attorno agli 84 milioni di fatturato consolidato, in linea rispetto al 2016. La presenza della Cooperativa su territori non “domestici” (Mantova, Parma, Arezzo, Terni, Viterbo e Verona) ha permesso di mediare le difficoltà agronomiche più marcate su taluni areali.

Nel settore cerealicolo, fatturato 35 milioni di euro, alla buona campagna dei prodotti a paglia (principalmente frumenti e orzo) in termini quali/quantitativi, ha fatto da contraltare il crollo delle quantità raccolte di cereali primaverili (principalmente mai e sorgo) collegato alla carenza di piogge. Nonostante ciò, il reddito operativo del settore è stato positivo per la Cooperativa, grazie all’efficienza del modello logistico e organizzativo. In prospettiva, Terremerse sta vagliando opportunità di nuovi insediamenti sui territori sia per la raccolta dei cerealproteici sia per l’attività di vendita dei mezzi tecnici, perseguendo pertanto l’obiettivo di costante crescita.

Il comparto ortofrutta fa registrare un fatturato di circa 20 milioni di euro, condizionato anch’esso dagli effetti dell’andamento climatico e dal conseguente calo dei volumi raccolti. La campagna pomodoro, svantaggiata dall’assenza dello sbocco dell’industria Ferrara Food ha dovuto scontare le problematiche collegate alla precoce maturazione del prodotto causata dalle elevate temperature.

Il settore carni di Terremerse, fatturato consolidato di 18 milioni di euro, è quello che più ha sofferto dal punto di vista della redditività, in quanto in fase di profonda trasformazione degli assetti produttivi e commerciali, sempre più orientati verso prodotti elaborati ad alto valore aggiunto (spiedini, involtini e altre pietanze pronte da cuocere). L’attività svolta nel 2017 ha permesso di traghettare nel 2018 questo nuovo assetto del comparto, che sta registrando risposte importanti sul mercato in termini di nuovi sbocchi su catene distributive di primo piano.

In virtù dei nuovi percorsi strategici e dei progetti specifici che riguardano tutti i comparti della Cooperativa e che hanno come comune denominatore lo sviluppo e valorizzazione delle attività agricole e di servizio, Terremerse andrà a ridefinire la propria organizzazione e struttura interna adattandola ai nuovi scenari. Al proposito, in relazione al bilancio 2017 occorre segnalare la sensibile riduzione dei costi generali frutto di una costante attività di efficientamento e razionalizzazione.

Da: Ufficio stampa e comunicazione Terremerse

New York, la Brand Identity del MEIS si aggiudica il prestigioso premio “Graphis”

La brand identity del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah – MEIS ha vinto l’argento a “GRAPHIS”, il concorso che la prestigiosa pubblicazione newyorkese sulla comunicazione e il design organizza ogni anno a livello mondiale per premiare i migliori progetti creativi.

Ad aggiudicarsi l’ambito riconoscimento è stata Teikna Design, l’agenzia milanese specializzata in brand identity, fondata e diretta da Claudia Neri, che ha ideato la nuova immagine del Museo. Teikna è anche l’unico studio italiano premiato quest’anno da GRAPHIS Design 2019. A convincere la giuria, la qualità dell’aspetto visivo del brand MEIS e l’efficacia del risultato ottenuto.

Da: Ufficio Stampa
Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah – MEIS

Giochi in Emilia Romagna, Fiorentini (ASTRO): “No all’esproprio delle attività, serve incontro urgente con la Regione”

ROMA – Una delocalizzazione «di fatto impossibile da praticare» e che «tende a mascherare un vero e proprio esproprio delle aziende senza un indennizzo, oltre che a mascherare l’espulsione del gioco lecito da tutto il territorio». L’avvocato Gianfranco Fiorentini, consulente dell’associazione di gestori slot Astro, analizza la situazione in Emilia Romagna, dove la legge regionale contro la ludopatia obblica le sale giochi ubicate a meno di 500 metri dai luoghi sensibili a chiudere, o a trasferire l’attività in zone “franche” entro 6 mesi dalla comunicazione dei Comuni. Una situazione che, con la progressiva mappatura del territorio, ha ridotto drasticamente i luoghi dove è possibile aprire una sala: «A seguito dell’adozione di strumenti urbanistici sempre più vincolanti, le zone franche rappresentano una percentuale ridottissima del territorio (in molti casi inferiore al 5%) sempre che siano individuabili, in tali aree, immobili con le dovute caratteristiche e con l’accordo dei proprietari». Per questo è necessario «un urgente incontro chiarificatore della Regione, oltre che del Governo, a tutela degli operatori che hanno investito risorse ingenti». Un faccia a faccia ancora più utile visto lo scenario in alcuni Comuni, che hanno adottato provvedimenti «volti a evitare o depotenziare i contenziosi avviati» dalle società di gioco. «Le Amministrazioni Locali stanno ragionando su come evitare il coinvolgimento diretto nelle inevitabil azioni risarcitorie degli operatori a rischio di “esproprio”, oltre che nella ingente riduzione del prelievo erariale che ne conseguirebbe». Dunque, conclude Fiorentini, «è necessario il concorso di tutti i soggetti coinvolti a partire dallo Stato che non può non farsi carico di questa problematica».

Agipro s.r.l.

La rete di Eurosystem arriva in Emilia Romagna e Toscana: due nuove aziende entrano a far parte del gruppo IT

La società veneta specializzata in soluzioni informatiche ha aggregato Estecom di Ferrara e SDTeam di Figline e Incisa Valdarno (FI). «Esportiamo il nostro business model in nuove aree geografiche per continuare a crescere»

Eurosystem arriva in Emilia Romagna e in Toscana. La società, leader in Veneto e Friuli Venezia Giulia nelle soluzioni IT, amplia il proprio raggio di azione: con l’aggregazione della start-up SDTeam di Figline e Incisa Valdarno (FI) e di Estecom di Ferrara si affaccia sul mercato emiliano e toscano per proseguire nel cammino di crescita.
«Le aggregazioni con SDTeam ed Estecom rappresentano una copertura ed un rafforzamento aziendale a livello territoriale, la possibilità di estendere il nostro “business model” su parchi clienti di aziende radicate in altre aree geografiche, con forze commerciali e tecniche che presidiano localmente le esigenze del mercato, il tutto in una logica di interscambio dove il valore aggiunto è dato da un gruppo dalle competenze integrate», spiega Gian Nello Piccoli, presidente di Eurosystem.
Attiva da 17 anni, Estecom ha nove risorse interne e l’anno scorso ha avuto un volume di affari superiore ai 2 milioni di euro. Opera nel settore dell’ICT, nella progettazione e realizzazione di sistemi informativi con l’obiettivo di costruire e migliorare le infrastrutture informatiche di aziende e pubbliche amministrazioni integrandole con servizi e soluzioni ad alto contenuto tecnologico. È invece giovanissima la realtà toscana. SDTeam è una start-up che ha mosso i primi passi quest’anno, forte però di un’esperienza decennale delle persone che la guidano nello sviluppo di software per la gestione del noleggio e, in particolare, del noleggio di macchinari industriali, un settore di nicchia nel quale può vantare un software gestionale specifico. «È un settore di grande interesse e in forte evoluzione. La specificità di SDTeam merita di essere valorizzata e potenziata all’interno del gruppo Eurosystem», continua Piccoli. «L’aggregazione deve però essere vista sempre all’interno di una rete dove Eurosystem, Nordest Servizi e la stessa Estecom, grazie alla struttura focalizzata sulla ricerca e sviluppo di piattaforme tecnologiche d’avanguardia, possono dare nuovi spazi al know how di SDTeam. A beneficio di tutti».
Sul fronte ferrarese, prosegue il presidente di Eurosystem, «l’aggregazione di Estecom ci permette di sviluppare ulteriormente la nostra presenza sul territorio emiliano-romagnolo. Il gruppo ha già una presenza nella zona di Bologna, questo ulteriore presidio di Ferrara ci permette un maggiore investimento economico e relazionale con il territorio stesso – nuove assunzioni sul posto, collaborazione con associazioni di categoria e tessuto imprenditoriale locale -, fondamentale per una vera integrazione e un maggiore ritorno in termini di opportunità e crescita».
Sia il mercato emiliano, sia quello toscano sono aree particolarmente interessanti per l’innovazione. «Sono territori con un tessuto aziendale ricco e dove certamente la competition non manca. La consapevolezza della qualità della nostra proposta e della soddisfazione nel merito palesata dai nostri clienti ci rende certi di poter fare un ottimo lavoro anche in Emilia Romagna e Toscana», afferma Piccoli. Del resto qui si colloca uno dei vertici del “triangolo economico” descritto dalla Fondazione Edison (gli altri due vertici sono nell’area di Milano e nel Nord Est). Conclude: «Nell’ambito software questi territori possono fungere anche da Hub, ovvero punti da dove poter esportare in altre regioni le competenze tecniche e funzionali sviluppate dal gruppo».

Eurosystem SpA – Nasce a Treviso quasi 40 anni fa, è un’azienda di consulenza informatica attiva in tutto il Nord e Centro Italia, con sedi a Bergamo, Bologna, Udine, Firenze, Ferrara e filiali a Trieste e Verona. La società è specializzata nella progettazione e nello sviluppo di soluzioni applicative (software ERP, MES, APS, CRM, BI), progetti e servizi IT per il datacenter moderno, per aziende di ogni dimensione. Negli ultimi due anni Eurosystem ha avviato un piano di crescita industriale finalizzato ad ampliare la propria presenza sul territorio e offerta ai clienti. Nell’ambito di questo progetto, ad ottobre 2016 l’azienda realizza una prima aggregazione di Nordest Servizi di Udine, seguita dalle recenti aggregazioni fiorentine e ferraresi. Fa parte del gruppo Eurosystem anche securbee srl, nuova società di information security e compliance con sede a Udine. www.eurosystem.it

Da: Ufficio stampa Eurosystem: Eo Ipso Srl

La città che io vorrei, l’omaggio a Ivan Graziani scorre lungo Un fiume di Musica a Ferrara

Giovedì 5 luglio dalle ore 19 | La darsena si tinge di rock
per la rassegna un Fiume di Musica 2018

La città che io vorrei. Non un bel progetto urbanistico, ma il primo album di Ivan Graziani, da cui prende il nome anche il gruppo di musicisti che renderà omaggio al grande cantautore abruzzese giovedì 5 luglio, dalle 19 sul piazzale di Wunderkammer (via Darsena 57) che si affaccia sulla darsena di Ferrara per la nuova data della rassegna Un fiume di Musica, organizzata dalla Scuola di Musica Moderna-Associazione Musicisti di Ferrara in collaborazione con il Consorzio Wunderkammer.

La band “La città che io vorrei” è composta da Lorenzo Pieragnoli e Andrea Bondi alle chitarre, Antonio Trentini al basso, Stefano Guarisco alla batteria, Ricky “Doc” Scandiani alle tastiere e Virna Comini alla voce. Sulla riva del Volano, la serata a Un fiume di Musica si snoderà toccando hit famose – come Agnese, Firenze (canzone triste), Pigro, Monnalisa, Lugano addio – per arrivare a canzoni meno note come la grintosa Doctor Jekyll & Mr. Hyde, l’antimilitarista Radio Londra, la seducente Il chitarrista.

Artista obliquo, sfuggente alle categorizzazioni e poco compreso, Ivan Graziani è uno dei segreti più custoditi della storia della musica d’autore italiana. Pagando il prezzo di essere in anticipo sui tempi, il cantante, autore e chitarrista abruzzese ha lasciato un catalogo importante e ancora oggi attualissimo tra canzone d’autore, rock e ironia, caratterizzato dal suo stile chitarristico ben significante e riconoscibile. “Era un chitarrista talentuoso – racconta il gruppo La città che io vorrei – tra i migliori cantautori della sua epoca. E di tutta quella grande scuola è stato uno dei più sottovalutati, nonostante fosse capace di scrivere grandi melodie pop e di sporcarle col rock e col blues creando uno stile inedito e moderno”. La serata, dunque, “non vuole essere un tributo, ma un sincero omaggio alle canzoni di Ivan Graziani”.

La serata è a ingresso libero. Ogni giovedì, da maggio e fino a fine luglio, nel piazzale che si affaccia lungo la darsena di Ferrara c’è il ciclo di aperitivi musicali di Un Fiume di Musica, organizzato dalla Scuola di Musica Moderna-Associazione Musicisti di Ferrara in collaborazione con il Consorzio Wunderkammer – di cui l’Associazione Musicisti di Ferrara fa parte -. Anche quest’anno il festival è all’interno del progetto Smart Dock, nell’ambito di ‘Giardino Creativo’ finanziato da Anci. Musica, cibo, socialità. Ogni giovedì, dunque, si potrà ascoltare la musica suonata dal vivo dagli insegnanti della Scuola di Musica Moderna, ogni sera ci sarà un repertorio differente cui appassionarsi, e si potranno di volta in volta degustare le offerte enogastronomiche coordinate da Ferrara Rooms.

Da: Consorzio “Wunderkammer”

A settembre nasce l’AGIMP, associazione dei critici e giornalisti musicali

Si chiamerà AGIMP l’associazione di giornalisti e critici musicali che nascerà al Mei di Faenza il 29 e 30 settembre nell’ambito del Forum del Giornalismo Musicale, giunto alla sua terza edizione.
L’AGIMP (Associazione dei Giornalisti e critici Italiani di Musica legata ai linguaggi Popolari) prenderà vita dopo due anni di confronto e approfondimento. In particolare negli ultimi mesi si è svolto un proficuo lavoro, guidato da Michele Manzotti, per arrivare a redigere uno statuto che sarà presentato in una assemblea durante la due giorni del Forum.
Per aderire, ricevere la bozza di statuto o avere maggiori informazioni si può scrivere a: associazioneagimp@gmail.com e, per conoscenza, a mei@materialimusicali.it. Al momento sono già un centinaio gli aderenti.
Fra i vari altri appuntamenti del Forum, domenica 30 settembre si terrà un corso di formazione professionale, aperto anche ai non iscritti all’ordine dei giornalisti, che vedrà tra i relatori Riccardo Vitanza (fondatore e amministratore unico dell’agenzia di comunicazione Parole & Dintorni), Michele Monina (critico musicale), Fabrizio Galassi (consulente social music marketing) e Paolo Prato (musicologo e saggista).
Il Forum del giornalismo musicale, ideato da Giordano Sangiorgi e diretto da Enrico Deregibus, è un evento mai realizzato in Italia, che sin dalla prima edizione ha suscitato grande interesse, con la presenza di tantissimi giornalisti, da quelli delle grandi testate a quelli delle webzine, delle radio e tv e di tutti i new media.
Come sempre la due giorni prende forma anche in base agli stimoli dei giornalisti stessi, che potranno offrire ulteriori idee e spunti da qui a settembre.
Durante il Forum verrà poi assegnata, per la sesta edizione, la Targa Mei Musicletter, premio nazionale dedicato al giornalismo musicale sul web. Come di consueto saranno premiati il “Miglior sito collettivo” e il “Miglior blog personale”, mentre il premio speciale quest’anno sarà conferito al “Miglior festival musicale italiano”. La Targa Mei Musicletter è nata nel 2013 da un’idea del blogger e responsabile di Musicletter.it Luca D’Ambrosio.

Da: Monferr’Autore

Lavoro: Emilia Romagna, con voucher 10mila posti in campagna

Con i voucher circa 10mila posti di lavoro occasionali potranno essere recuperati con trasparenza in Emilia Romagna nelle attività stagionali in campagna dove con l’estate sono iniziate le attività di raccolta e presto ci sarà la vendemmia. Lo afferma Coldiretti regionale nel commentare positivamente le dichiarazioni de ministro delle Politiche Agricole Gian Marco Centinaio che si è detto pronto a reintrodurre i voucher in agricoltura, come peraltro previsto nel contratto di governo.
Si tratta – ha detto il presidente di Coldiretti Emilia Romagna, Mauro Tonello – di una decisione importante fortemente sostenuta dalla nostra organizzazione dopo che la riforma ha di fatto azzerato questa opportunità in agricoltura per integrare il reddito delle categorie più deboli, ma anche per avvicinare al mondo dell’agricoltura giovani studenti o mantenere attivi anziani pensionati”. La normativa che aveva sostituito i voucher – ha precisato Coldiretti regionale – è stata un vero flop in agricoltura dove ha fatto crollare del 98% in valore l’uso dei buoni lavoro innanzitutto per effetto di un eccesso di inutile burocrazia.
“Ora occorre fare presto poiché l’estate coincide – ha detto il direttore di Coldiretti regionale, marco Allaria Oliveri – con il periodo di maggior impiego di lavoro nelle campagne a partire dalle attività di raccolta di verdura e frutta come albicocche o pesche, fino ad arrivare alla vendemmia che si concentra nel mese di settembre e secondo un sondaggio Coldiretti/Ixé il 68% dei giovani italiani sarebbe disponibile a partecipare alla vendemmia o alla raccolta della frutta. I voucher sono uno strumento positivo per l’economia e il lavoro dei territori interessati ma sono anche validi nel favorire l’emersione del sommerso”.
I voucher – ha ricordato Coldiretti Emilia Romagna – erano stati introdotti per la prima volta in via sperimentale nel 2008 per la vendemmia proprio per le peculiarità dell’offerta di lavoro nelle campagne. Nel corso degli anni successivi l’agricoltura – sottolinea ancora l’organizzazione – è stata l’unico settore che è rimasto praticamente “incatenato” all’originaria disciplina “sperimentale” con tutte le iniziali limitazioni (solo lavoro stagionale e solo pensionati, studenti e percettori di integrazioni al reddito) a differenza di altri settori. Non è un caso – precisa Coldiretti Emilia Romagna – che il numero di voucher impiegati nelle campagne dell’Emilia Romagna siano rimasti stabili e addirittura in calo, passando dai 400 mila del 2013 (8,2% del totale) ai circa 350 mila dell’ultimo anno di applicazione (solo il 2,6% del totale).

Da: COLDIRETTI EMILIA ROMAGNA – ufficio stampa

Dolori muscolo-scheletrici ne soffrono 6 italiani su 10

Il mal di schiena è una presenza fissa. Con ripercussioni sulla vita personale, lavorativa. In particolare, il dolore muscolo-scheletrico affligge il 97% degli italiani e circa 6 su 10 ne soffrono ogni settimana. Dalla Germania Miha Bodytec, l’ultima frontiera nella riduzione e prevenzione del dolore.

Sono 6 gli italiani su 10 a soffrire di mal di schiena almeno una volta a settimana. Una presenza fissa nella vita di milioni di uomini e donne che con regolarità devono fare i conti con il dolore muscolo- scheletrico. Ma non solo, al di là della cronicità, il mal di schiena sporadico affligge ben il 97% delle persone. Ad affermarlo uno studio condotto su oltre 19mila persone in 32 Paesi da Gsk Consumer Healthcare.

L’ultima frontiera nella riduzione e prevenzione del mal di schiena sembra essere l’elettrostimolazione muscolare total body (WB-EMS). Il sistema pensato e perfezionato in Germania è Miha Bodytecche si fonda sui principi dell’elettrostimolazione attiva distribuita su tutto il corpo. L’EMS (electro muscle stimolation) è un’attività sportiva che viene fatta esclusivamente alla presenza di un personal trainer dedicato e specializzato.

Cause del mal di schiena

Il mantenimento di posture scorrette, il sovrappeso, ma anche stress e tensione derivanti da un stile di vita spesso frenetico, le cause principali. Una vita troppo sedentaria, ma anche un’attività fisica troppo intensa possono causare disturbi a livello di tendini, muscoli e articolazioni, che sono associati a manifestazioni dolorose di varia intensità. I dolori più ricorrenti sono ormai dei “classici”: il mal di schiena colpisce un italiano su tre e uno su quattro soffre di dolore cervicale. E ancora il 27% accusa inconvenienti a livello lombare.

Miha Bodytec e le evidenze scientifiche

Secondo uno studio scientifico dell’Università di Bayreuth (Germania), l’allenamento EMS dell’intero corpo combatte molto efficacemente i dolori alla schiena, una condizione molto comune. Gli impulsi raggiungono e attivano evidentemente anche i muscoli profondi che possono essere raggiunti solo con difficoltà con i trattamenti convenzionali. Secondo lo studio l’88,7% dei soggetti sottoposti a trattamento ha notato una riduzione dei dolori alla schiena, con significativa riduzione del dolore nel 38,8% dei casi. Un miglioramento dello stato doloroso generale è stato osservato nel 41,9% dei casi. La frequenza e l’intensità dei dolori si sono ridotte significativamente durante la sessione di allenamento.

In aggiunta, l’allenamento con EMS ha prodotto i seguenti effetti generali: il 61,4% degli individui ha riportato un miglioramento dello stato doloroso generale, il 75,5% ha notato un miglioramento dell’umore, il 69,4% ha riportato un aumento della vitalità, il 57,1% degli uomini e l’85,7% delle donne ha raggiunto una migliore stabilità corporea, il 50% dei soggetti ha confermato effetti positivi in termini di forma fisica e il 75,5% si è sentito più rilassato

Come funziona

Sotto la guida di un personal trainer specializzato si viene collegati a Miha Bodytec, si eseguono piccoli e semplici esercizi durante i quali si deve opporre resistenza agli impulsi elettrici che variano a seconda del fisico e della preparazione atletica di ciascuno. Più alti sono gli impulsi, più si oppone resistenza, più il muscolo reagisce e si modella. Intervalli di 4 secondi di impulsi alternati ad altrettanti 4 secondi di riposo. L’esercizio sotto sforzo permette una reazione del corpo tipica di quando si è in una palestra tradizionale alle prese con diversi attrezzi per potenziare le varie parti del corpo, ma al contrario non vi è stress articolare. Quello che colpisce inoltre, è il miglioramento dell’aspetto umorale. Chi si sottopone al trattamento parla di una sferzata di energia e una ricarica duratura. I tempi di allenamento sono solo 20 minuti alla settimana che equivale ad un tempo di permanenza in palestra molto più lungo.

Da: Ufficio stampa Comunicatori su misura

“Unife partecipa al Festival Internazionale a Ferrara con il workshop ‘Raccontare la scienza’ condotto dallo scrittore Paolo Giordano”

Iscrizioni aperte dal 2 luglio al 21 settembre

Anche quest’anno Unife partecipa al Festival Internazionale a Ferrara, in programma nei giorni 5, 6 e 7 ottobre, con il workshop “Raccontare la scienza”, inserito nel programma ufficiale dell’importante iniziativa che richiama giornalisti, studiosi, scrittori, fotografi e artisti provenienti da tutto il mondo.

A condurre l’evento, organizzato dal Master in “Giornalismo e comunicazione istituzionale della scienza” dell’Università di Ferrara, sarà Paolo Giordano, scrittore e fisico italiano che nel 2008 ha vinto il premio Strega nel 2008 con il romanzo La solitudine dei numeri primi (Mondadori), e che nel 2018 ha pubblicato il suo ultimo romanzo Divorare il cielo (Einaudi).
Obiettivo del Workshop, a cui è possibile iscriversi dal 2 luglio al 21 settembre, è avere una panoramica delle forme in cui oggi si narra la scienza, saper individuare uno spunto che funziona, selezionare le informazioni e organizzarle per poterle trasferire in modo armonico.
“L’uso del linguaggio letterario per la divulgazione scientifica è un ambito a cui il Master presta particolare attenzione – spiega Michele Fabbri, condirettore del Master – perché rende la scienza avvincente anche per un pubblico di non esperti. Nel laboratorio di scrittura che il Master propone, Paolo Giordano ci guiderà a coniugare le tecniche proprie della narrazione con i contenuti e gli stimoli intellettuali della scienza.”
Il programma del Workshop prevede un’introduzione alla narrazione scientifica attuale con il commento di alcuni testi che hanno avuto largo successo. I partecipanti potranno poi scegliere un’idea da cui partire per strutturare e scrivere un testo breve. Gli elaborati saranno discussi in aula.
“Il workshop – conclude Marco Bresadola, direttore del Master – rientra tra le attività formative del nostro Master. Siamo molto contenti di poter continuare la collaborazione con il Festival Internazionale a Ferrara, che ormai da diversi anni ci consente di organizzare iniziative di successo.”
Per iscriversi al workshop è necessario inviare un’email a mariasilvia.accardo@unife.it indicando nome, cognome, indirizzo, telefono. Saranno accettate le prime 30 richieste.
Il programma del workshop è consultabile nel sito di Internazionale a Ferrara al link

https://www.internazionale.it/festival/workshop/2018/05/29/raccontare-la-scienza-giordano%20

Comunicato Regione: RINVIO conferenza stampa su “EmiliaRomagnaWiFi”, la rete internet gratuita

RINVIO conferenza stampa su “EmiliaRomagnaWiFi”, la rete internet gratuita

La conferenza stampa era prevista per domani, 3 luglio alle 11 presso la sede della Regione

Bologna – La conferenza stampa sulla presentazione dei progetti di infrastrutturazione digitale dello stadio Dall’Ara a Bologna, della piscina nel Comune di Lizzano in Belvedere, di piazza e spiaggia a Cesenatico e dei risultati della rete regionale EmiliaRomagnaWifi, prevista per domani, martedì 3 luglio alle 11 in Regione – è rinviata per ragioni organizzative. La nuova data sarà comunicata nei prossimi giorni.

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Comunicato Regione: Attività produttive.

Crisi Martini Luce di Concordia (Mo), ai lavoratori l’indennità di disoccupazione: solo un’eventuale vendita può salvare azienda e occupazione

L’assessore regionale Costi e il sindaco Prandini: “Un ulteriore atto di irresponsabilità sarebbe rappresentato dall’eventuale presentazione di un reclamo ufficiale contro il procedimento fallimentare che bloccherebbe, di fatto, qualsiasi possibilità di trovare nuovi acquirenti”

Bologna – Per i lavoratori della Martini Luce di Concordia (Mo) rimane solo la Naspi, la Nuova assicurazione sociale per l’impiego, indennità mensile di disoccupazione. Ora l’unica possibilità per salvare azienda e occupazione passa da un’eventuale vendita dell’impresa da parte del curatore fallimentare.

Il punto della situazione dell’azienda modenese è stato fatto a Bologna, in viale Aldo Moro, dove Regione, Comune di Concordia, curatore fallimentare, sindacati e Rsu hanno paventato ulteriori difficoltà legate ad un eventuale rallentamento della procedura di vendita in caso di ricorso sulla procedura fallimentare.

Per l’azienda di illuminotecnica il fallimento era stato decretato dal Tribunale di Modena nelle scorse settimane, come atto conseguente alla non avvenuta formalizzazione della cessione di ramo d’azienda alla Coemar Lighting di Castiglione delle Stiviere (Mn).

Per settimane le istituzioni e i sindacati hanno lavorato affinché si evitasse il fallimento, ora potrebbero affiorare ulteriori difficoltà della cessione sul mercato dell’impresa, una realtà importante con un marchio conosciuto nel mondo.

“Quando le aziende non hanno la giusta ‘democrazia interna’ e mancano le necessarie relazioni sindacali, è dimostrato che si rischiano processi di estinzione. E purtroppo- dichiarano l’assessore regionale alla Attività produttive, Palma Costi e il sindaco di Concordia sulla Secchia, Luca Prandini- questo è il caso della Martini Luce. Azienda per cui istituzioni e sindacati hanno pervicacemente cercato di evitare il fallimento. E quanto accaduto fino a ora è solo per responsabilità della famiglia Martini, che lascia fra i creditori anche i propri lavoratori che hanno fatto tutto il possibile per la salvaguardia dell’azienda”.

Inoltre, aggiungono Costi e Prandini, “un ulteriore atto di irresponsabilità verrebbe dall’eventuale presentazione di un reclamo ufficiale contro il procedimento fallimentare. Reclamo che bloccherebbe qualsiasi possibilità di trovare nuovi acquirenti. Ciò allontanerebbe la possibilità di avere un’unità produttiva funzionante sul territorio con posti di lavoro e ricadute sull’indotto locale. Auspichiamo, perciò, che sia scongiurato questo rischio al fine di permettere velocemente una possibile ricollocazione sul mercato dell’azienda, attraverso la procedura fallimentare”.

Istituzioni e sindacati continueranno a collaborare col curatore fallimentare durante tutto l’iter della procedura, allo stesso tempo chiedendo che nell’eventuale vendita sia tenuta in considerazione per l’aggiudicazione la possibilità, in via prioritaria, di riassumere i lavoratori. Intanto Regione e Comune, assieme ai sindacati, opereranno per la ricollocazione dei lavoratori anche mettendo in campo percorsi di formazione che si rendessero necessari, essendo l’occupazione obiettivo prioritario per le Istituzioni.

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Comunicato Regione: Mobilità sostenibile

In Emilia-Romagna autobus gratis per chi ha l’abbonamento del treno: dal 1^ settembre via all’integrazione tariffaria, risparmio medio di oltre 150 euro l’anno per 58 mila pendolari, lavoratori, studenti

Parte “Mi muovo anche in città”: chi acquisterà l’abbonamento, mensile o annuale, al servizio ferroviario regionale validandolo dal prossimo 1^ settembre viaggerà gratuitamente sugli autobus delle città di partenza e d’arrivo. Un’opportunità possibile grazie all’investimento della Regione di 6 milioni di euro l’anno e valida nelle 13 città con più di 50mila abitanti: Bologna, Modena, Reggio Emilia, Parma, Piacenza, Ferrara, Ravenna, Cesena, Forlì, Rimini, Carpi, Faenza e Imola

Bologna – L’autobus gratis per chi ha l’abbonamento del treno. In Emilia-Romagna la mobilità diventa ancor più sostenibile, con ricadute immediate sulla vita di tutti i giorni di pendolari, lavoratori, studenti, cittadini: un risparmio medio di oltre 150 euro l’anno, più libertà negli spostamenti all’interno dei centri abitati, con la possibilità di lasciare a casa l’auto, e un guadagno nella qualità dell’aria delle nostre città e nella situazione del traffico cittadino. Dal 1^ settembre 2018, parte “Mi muovo anche in città”, l’integrazione tariffaria tra treno e bus destinata a chi possiede un abbonamento ferroviario annuale o mensile: chi da quella data validerà l’abbonamento potrà infatti viaggiare gratuitamente sugli autobus urbani della città sia di partenza che di destinazione. Per chi ha abbonamenti in scadenza in luglio e agosto è quindi consigliabile farne uno mensile in questi due mesi e comunque far partire quello annuale o mensile dal prossimo 1^ settembre per godere dell’integrazione tariffaria.

Un’opportunità valida nelle 13 città dell’Emilia-Romagna con più di 50 mila abitanti, resa possibile grazie all’investimento della Regione di 6 milioni di euro l’anno.

“Si tratta di un provvedimento a mio avviso straordinario per il significato che questa scelta porta con sé: quella dell’ambiente e di una migliore qualità della vita nei nostri centri urbani- afferma il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini-. Un forte incentivo all’uso del treno e dei trasporti pubblici comporta benefici sotto tutti i punti di vista: dal minor traffico alla sicurezza stradale nelle nostre città, dal minor inquinamento ai risparmi nella spesa sostenuta per spostamenti che spesso sono per lavoro e studio. Questa Regione- prosegue- ha messo al centro la sostenibilità ambientale e la qualità dell’aria, per dare una risposta efficace e concreta alle esigenze di mobilità dei cittadini. Una scelta condivisa con gli enti locali, le società di trasporto pubbliche e private, i sindacati e le parti sociali con la firma, sei mesi fa, del Patto per il trasporto pubblico regionale e locale 2018-2020, che prevede complessivamente investimenti per quasi 2 miliardi e i cui obiettivi sono il rafforzamento e il miglioramentosia del settore ferroviario sia il trasporto dei bus urbani”.

“Un altro importante passo avanti nella mobilità sostenibile e nell’integrazione tra ferro e trasporto pubblico su gomma nelle città- afferma l’assessore regionale alla Mobilità, Raffaele Donini-. Il trasporto pubblico urbano è molto più capillare di quello ferroviario e la stretta connessione tra i due sistemi rende l’uso dei mezzi pubblici più competitivo rispetto all’uso dell’auto. Per i cittadini, dunque, un ulteriore risparmio: il mezzo pubblico, già più conveniente, lo diventa sempre di più”.

Da segnalare che l’integrazione tariffaria è valida anche per gli abbonamenti con destinazione o partenza da una delle 13 città indicate e arrivo o partenza da fuori regione (ad esempio Piacenza-Milano) a condizione di avere la residenza in Emilia-Romagna.

Come funziona “Mi muovo in città”

Chi possiede un abbonamento ferroviario annuale e mensile sopra i 10 chilometri, validato dal prossimo 1^ settembre e con partenza e/o destinazione da una delle 13 città dell’Emilia-Romagna con più di 50mila abitanti, potrà viaggiare gratuitamente sui bus urbani delle stesse città. Si tratta di: Bologna, Modena, Reggio Emilia, Parma, Piacenza, Ferrara, Ravenna, Cesena, Forlì, Rimini, Carpi, Faenza, Imola.

In totale sono 58mila gli abbonati che godranno dell’integrazione tariffaria treno/bus urbano. In gran parte si tratta di abbonamenti ferroviari con partenza e/o destinazione da una delle 13 città, ai quali si aggiungono circa 8mila abbonamenti al servizio ferroviario che usufruiscono dell’integrazione al servizio urbano (oggi a pagamento) che risparmieranno una cifra tra 110 e 180 euro all’anno a seconda della città su cui usufruiscono dell’integrazione. Gli abbonamenti annuali e mensili dovranno essere caricati sulla tessera “Mi muovo” emessa dalle aziende del traporto pubblico locale oppure sulla tessera “Unica” emessa da Trenitalia.

Il Patto per il trasporto pubblico regionale e locale 2018-2020

È stato firmato lo scorso 11 dicembre dal presidente Bonaccini e dai rappresentanti di enti pubblici, Città metropolitana di Bologna, società di gestione pubbliche e private e parti sociali. L’intesa, siglata a Bologna nella giornata nazionale degli Stati generali per il trasporto pubblico, prevede impegni e investimenti a carico di ogni firmatario, per arrivare a ridisegnare sia il settore ferroviario sia il trasporto dei bus urbani. Una realtà che in Emilia-Romagna interessa oltre 1 milione di passeggeri al giorno (850 mila su gomma e 150 mila su ferro) e 7.230 lavoratori in aziende che, insieme, hanno un fatturato annuo di 650 milioni euro.

Accanto al rinnovo pressoché totale del materiale rotabile ferroviario entro il 2019 e di un ulteriore 20% dei mezzi sulle strade entro il 2020 (75 nuovi treni e 600 autobus), il patto prevedeva appunto l’integrazione tariffaria ferro-gomma, e poi la bigliettazione elettronica.

Per il nuovo materiale è previsto un investimento di risorse pubbliche pari a oltre 900 milioni di euro che, sommati alle risorse previste nel piano triennale di ammodernamento delle stazioni, superano 1 miliardo di euro.

Entreranno in servizio 96 nuovi convogli, di cui 75 entro il 2019, grazie ad un investimento complessivo di 750 milioni di euro. Inoltre, è di 50 milioni di euro l’investimento nel biennio 2017-2018 per riqualificare 12 stazioni dell’Emilia-Romagna.

Sempre entro il 2020 saranno rinnovati 600 nuovi autobus grazie ad un investimento di 160 milioni di euro, di cui 80 a carico del bilancio regionale. Saranno così sostituiti i mezzi più obsoleti della flotta: dopo i 191 nuovi bus (diesel euro 6) arrivati nel 2017, 70 (a metano, ibridi o elettrici) circoleranno nel 2018 e i restanti 339 entro il 2020./OC

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Emergency days

Prende il via ufficialmente la nona edizione degli Emergency Days. Nella prima giornata, martedì 3 Luglio presso la Factory Grisù in via Poledrelli 21, un programma ricco di eventi ed iniziative per grandi e bambini.
Si parte alle ore 18:30 con l’incontro pubblico ‘Lo Stato della trattativa’, un dibattito incentrato sulla lotta alla mafia con un focus sui terribili anni delle stragi di stampo mafioso negli anni ’90. Saranno presenti il giornalista Sandro Ruotolo, lo scrittore, attore e giornalista Giulio Cavalli, il sovraintendente capo della polizia di Stato Francesco Mongiovì (che ha fatto parte tra l’altro della scorta del giudice Falcone) e l’avvocato, responsabile ufficio legale e componente dell’Ufficio di presidenza di Libera Associazioni Vincenza Rando. A moderare l’incontro sarà Donato La Muscatella (avvocato e referente di Libera Ferrara).
In serata, a partire dalle ore 21, concerti del gruppo ferrarese Foul Up ed a seguire, dalle ore 22:30 circa, Good Night Irene.
Non da meno il programma per i più piccoli: dalle ore 18.00  ‘Non ti butto ti suono’; un 
laboratorio per costruire strumenti musicali con materiali di recupero, a cura di Paolo Pasini. Come tutti i giorni poi dalle ore 19 Giochiamo in pace: uno spazio bimbi con disegni, giochi e libri gestito dalle volontarie e volontari del gruppo di Emergency Ferrara.
Sempre alle 18 la possibilità di consultare la libreria tematica per grandi e piccini LibrieLetture e la mostra fotografica ‘La nostra Africa’. Quest’anno inoltre all’infopoint la possibilità di provare anche l’esperienza in realtà virtuale ‘La polvere di Ashti’: indossando i visori gli spettatori potranno immergersi a 360° nel campo di Ashti (nell’area di Arbat, Nord Iraq), che ospita gli sfollati iracheni che hanno cercato rifugio dalla guerra. Il protagonista del video è Murad, un collaboratore di Emergency, anche lui profugo a causa della guerra, sarà lui ad accompagnarci nel campo e all’interno del Centro sanitario, dove l’associazione svolge attività sanitaria di base, assistenza ginecologica e ostetrica, immunizzazione e controllo della crescita dei bambini.
Dalle ore 19 apre lo stand gastronomico gestito dai volontari di Emergency Ferrara in collaborazione col Circolo ARCI Bolognesi: un ottimo modo per finanziare il centro pediatrico di Emergency a Bangui in Repubblica Centrafricana, il progetto adottato per gli Emergency days 2018, e gustarsi una squisita cena con amici e parenti.

Ulteriori informazioni sul sito https://emergencydaysferrara.wordpress.com/ e sulla pagina Facebook ‘Emergency days Ferrara’.

Da: EMERGENCY ONG ONLUS

Calvano: «In Emilia-Romagna autobus gratis per chi ha l’abbonamento del treno. Opportunità valida in 13 città tra cui Ferrara»

L’autobus gratis per chi ha l’abbonamento del treno. In Emilia-Romagna si punta alla mobilità sostenibile, per questo dal 1^ settembre, parte “Mi muovo anche in città”, l’integrazione tariffaria tra treno e bus destinata a chi possiede un abbonamento ferroviario annuale o mensile: chi ne ha uno potrà infatti viaggiare gratuitamente sugli autobus urbani della città sia di partenza che di destinazione.

«Un’opportunità possibile grazie all’investimento della Regione di 5 milioni di euro l’anno e valida nelle 13 città con più di 50mila abitanti, tra cui anche Ferrara – spiega il consigliere regionale Paolo Calvano –. In totale sono 58mila gli abbonati che godranno dell’integrazione tariffaria treno/bus urbano. Un investimento che permette quindi ricadute immediate sulla vita di tutti i giorni di pendolari, lavoratori, studenti, cittadini. Si prevede un risparmio annuo per abbonato che va dai 110 ai 180 euro, quindi più libertà negli spostamenti all’interno dei centri abitati, con la possibilità di lasciare a casa l’auto, e un guadagno nella qualità dell’aria delle nostre città e nella situazione del traffico cittadino».

Gli abbonamenti annuali e mensili dovranno essere caricati sulla tessera “Mi muovo” emessa dalle aziende del traporto pubblico locale oppure sulla tessera “Unica” emessa da Trenitalia.

«Nello specifico per Ferrara ci sarà un risparmio di 150 euro sull’abbonamento annuale Mi Muovo – sottolinea Calvano –. Si tratta di una scelta, che l’assessorato regionale alla mobilità, ha condiviso con gli enti locali, le società di trasporto pubbliche e private, i sindacati e le parti sociali con la firma, sei mesi fa, del Patto per il trasporto pubblico regionale e locale 2018-2020, che prevede complessivamente investimenti per quasi 2 miliardi e i cui obiettivi sono il rafforzamento e il miglioramento sia del settore ferroviario sia il trasporto dei bus urbani».

Ufficio Stampa Gruppo Partito Democratico – Assemblea Legislativa Emilia-Romagna

Quarto appuntamento della rassegna itinerante Teatri sull’acqua

Quarta tappa in vista, al Lido degli Scacchi, in viale Alpi Centrali, per la fortunata rassegna estiva “Teatri sull’acqua”, diretta da Massimiliano Venturi. Dopo il grande successo registrato dai primi tre appuntamenti, mercoledì 4 luglio, a partire dalle ore 21.15, andrà in scena lo spettacolo di burattini e pupazzi “Storie nell’armadio”. Torna a grande richiesta la compagnia romagnola Lagrù Ragazzi, per presentare un lavoro dinamico, coinvolgente, di grande impatto scenico, che ha debuttato in anteprima regionale proprio a Comacchio due anni fa. Un originale mix di linguaggi, all’interno del quale domina il teatro di figura, impreziosito da una sapiente amalgama di comicità, narrazione e repertorio fiabesco, alla base della poetica della compagnia, composta da artisti ed interpreti che provengono da percorsi differenti. La scena si apre su due attori che, spaventati ma curiosi si avvicinano ad uno strano armadio comparso all’improvviso… Che cosa ci sarà dentro? Vecchi costumi teatrali? Polverose parrucche? E cosa si nasconde nell’armadio di ogni bambino? Mostri, streghe, marmocchi dispettosi,
draghi, principi, fate? A causa di un lupo alquanto dispettoso, i due attori si troveranno costretti ad aiutare le misteriose creature che si nascondono nell’armadio e a spaventare tutti i bambini presenti in sala. I personaggi che ne usciranno prenderanno magicamente vita, in un esilarante carosello di storie vecchie e nuove che tenteranno di spaventare, ma finiranno per far ridere a crepapelle, culminando nella sorpresa del gran finale. Una grande battaglia dei cuscini che vedrà
protagonisti tutti gli spettatori in platea. Lo spettacolo vede in scena due attori e nell’armadio un animatore-burattinaio, che dà vita ai
pupazzi protagonisti delle storie raccontate. Attraverso il racconto di fiabe tradizionali e di storie moderne, lo spettacolo esorcizza la paura
e fa tremare dalle risate. Gli spettacoli sono adatti a tutti, a partire dai 3 anni di età.
L’ingresso è sempre gratuito. Appuntamento successivo in programma per mercoledì 11 luglio, alle ore 21:15 in Piazzale Daini a Lido di Volano. Protagonista sarà la compagnia “Ortoteatro”, da Pordenone, con lo spettacolo Le Peripezie di Arlecchino nato affamato. La rassegna è realizzata per il Comune di Comacchio da Bialystok Produzioni, in collaborazione con Teatro dell’Aglio, con la direzione artistica di Massimiliano Venturi ed il patrocinio della Regione Emilia Romagna. Il
programma completo è scaricabile sul sito www.comacchioateatro.it. In caso di pioggia o maltempo gli spettacoli saranno rimandati a data da destinarsi. Aggiornamenti in tempo reale sulla pagina Facebook ‘Comacchio a Teatro’, e su quella del Comune di Comacchio. Per informazioni: tel.349-0807587.

Da: Comune di Comacchio
Ufficio Comunicazione Istituzionale e Trasparenza

Pulmino itinerante negli spazi verdi di Copparo e frazioni

Con l’estate arriva anche il Ludobus Pinocchio negli spazi verdi di Copparo e frazioni, il servizio mobile itinerante che offre proposte di gioco e laboratori per bambini di tutte le età, con la collaborazione di animatori, bambini, genitori e chiunque si renda disponibile.
Primo appuntamento, mercoledì 4 luglio a Copparo, presso il Parco Curiel dalle 16.30 alle 19.00, con la “Festa iniziale”.
In allegato il volantino con tutte le date degli incontri.

ludobus_2018

Da: Ufficio Comunicazione
Comune di Copparo

Italiani alle prese con le zanzare: sempre più attenti a prevenirle, ma non tutti conoscono le (4) soluzioni a portata di mano

• Dall’analisi delle ricerche condotte sul sito Rentokil.it, emerge una forte crescita di interesse per questo argomento (+108% di visite tematiche) rispetto al 2017

• Dalle piante al ventilatore, ecco alcuni semplici consigli e accorgimenti utili per scongiurare l’invasione incontrollata delle zanzare

• Quando l’infestazione è già in atto, è bene rivolgersi a professionisti che grazie a una disinfestazione ‘intelligente’ possono proteggere in modo sicuro ed efficace

2 luglio 2018 – L’arrivo dell’estate è da sempre sinonimo di serate all’aria aperta, picnic al parco e cene in giardino da passare all’insegna della spensieratezza. Purtroppo, però, la bella stagione significa anche vespe, mosche e soprattutto zanzare, che rischiano di rovinare l’umore e il relax estivo.

Malgrado l’arrivo tardivo della primavera, il tema “zanzare” ha registrato una forte crescita di interesse in Italia rispetto al 2017, testimoniata dall’incremento delle ricerche effettuate su Rentokil.it, il sito dell’azienda leader in disinfestazione e derattizzazione. Rispetto all’anno scorso, infatti, gli argomenti legati alle infestazioni di questi fastidiosi insetti hanno generato il 108% di visite in più da inizio anno ad oggi.
Inoltre, la pagina dedicata alla prevenzione dalle infestazioni delle zanzare ha avuto un aumento di ricerche pari all’88% e un +36% di chi ha deciso di avvalersi di trattamenti specifici contro questi insetti. Incrementi sono stati registrati anche rispetto al 2016, anno che aveva segnato un picco di ricerche relative alla diffusione del virus Zika, che ha molto allarmato l’opinione pubblica a livello nazionale e globale.

“Le zanzare sono percepite dagli italiani come uno degli infestanti più fastidiosi e più diffusi e spesso questo porta a tentativi di disinfestazione domestica fai-da-te, con sistemi non corretti che possono avere un impatto critico in termini ambientali e di salute per le persone” – commenta Ester Papa, Technical Manager di Rentokil Italia. – “Al contrario, gli esperti che si occupano di disinfestazioni sanno che esistono delle buone pratiche da seguire in termini di attenzione all’ambiente, nei confronti di persone e di animali no target, e che permettono di liberarsi del problema in modo sicuro. In generale, nel caso delle zanzare è sempre utile una pianificazione attenta dei trattamenti antilarvali che prevengono forti infestazioni ed evitano poi azioni più invasive a livello ambientale”.

Per impedire quindi fastidi e punture, a volte anche dolorose, diventa indispensabile ‘giocare d’anticipo’ per correre al riparo da questi piccoli insetti infestanti che a seconda delle specie possono colpire in diversi modi e tempi. Esistono infatti più di 2500 specie di zanzare e un gran numero di queste possono essere veicolo di diverse malattie che colpiscono più di 700 milioni di persone ogni anno. In Italia, se ne contano circa 70 specie, tra cui le più diffuse sono la zanzara comune, la zanzara di risaia e, da ormai da diversi anni, anche la più aggressiva zanzara tigre. Mentre le prime due sono per lo più attive dal tramonto all’alba, la zanzara tigre è in grado di pungere durante le ore più fresche del giorno, riuscendo a penetrare i vestiti e ‘colpendo’ ripetutamente.

Forse non tutti sanno che, in realtà, la vera responsabile di queste fastidiose punture è la zanzara femmina: questa, a differenza del maschio, ha bisogno di nutrirsi di sangue ed è dotata di parti della bocca adatte a penetrare la pelle. Il sudore, odori e profumi corporei così come l’anidride carbonica emessa con il respiro sono poi gli ‘indizi’ che la zanzara segue per individuare le sue prede.

Rentokil Initial, leader mondiale nel Pest Control e nei servizi per l’igiene, suggerisce alcuni semplici ma efficaci consigli fai-da-te per aiutare a prevenire la proliferazione domestica di zanzare:

• Sviluppa il tuo pollice verde: se non si ha particolare dimestichezza con piante e giardini, l’estate è il momento giusto per cominciare a cimentarsi nella cura dei propri spazi verdi. Eseguire un’attenta e puntuale pulizia del giardino rappresenta, infatti, il primo passo per proteggersi dagli infestanti. L’erba troppo alta, soprattutto se umida, offre riparo alle zanzare e fornisce l’habitat perfetto per deporre le uova. Inoltre, esistono anche delle piante che grazie ai propri principi attivi fungono da repellenti contro le zanzare come calendula, lavanda e citronella. L’aroma di basilico, erba gatta e menta, inoltre, sono ottimi rimedi per allontanare anche altre tipologie di insetti.
• Controlla acqua e fonti di umidità vicino a te: le zanzare sono estremamente attirate da grandi quantità di liquidi e proliferano negli ambienti umidi, tanto che tendono a concentrarsi in presenza di acqua stagnante. Per evitare che depongano le uova è necessario pulire minuziosamente le grondaie e le ciotole dei propri animali domestici, e andrebbero sempre svuotati i secchi e gli annaffiatoi. Un altro utile rimedio è rappresentato dall’utilizzo del rame, materiale che messo a bagno nell’acqua tende a ossidarsi e sprigionare ioni attivi che impediscono alle zanzare di deporre le proprie uova. Non sapete dove reperirlo? È molto semplice: ‘investite’ qualche moneta da 1 o 2 centesimi di euro per questo scopo!
• Usa il ventilatore: un alleato silenzioso ma indispensabile per proteggersi dagli insetti durante la stagione afosa. Il vento che circola nell’ambiente intralcia il volo delle zanzare, impedendo loro di muoversi liberamente nell’aria. Un altro vantaggio dell’usare il ventilatore è quello di ottenere una diluzione dell’anidride carbonica, una delle sostanze chimiche che emettiamo durante la respirazione e che più attraggono gli infestanti.
• Adotta alcuni rimedi naturali: non tutti sanno che l’aroma del caffè possiede straordinarie capacità repellenti. È possibile combattere l’invasione di questi fastidiosi insetti conservando alcuni fondi di caffè all’interno di un contenitore aperto per circa una settimana e, successivamente, spargendoli in corrispondenza di porzioni di terreno o di acqua stagnante che si presume siano infestate. Le sostanze contenute nel caffè, inoltre, riescono ad eliminare le larve non ancora sviluppate.

Può sembrare un’ovvietà, ma munirsi di zanzariere rappresenta il metodo principale per difendersi dagli insetti, a patto che siano di buona qualità e installate correttamente. Pulire regolarmente la zanzariera con prodotti non particolarmente aggressivi (sgrassatore e spugna morbida) assicura una maggior igiene e durata del proprio investimento.
Nel caso invece fosse già in atto un’infestazione di zanzare, è molto importante affidarsi a professionisti della disinfestazione in grado di gestire la proliferazione di questo insetto in modo adeguato.

Per rimediare alle punture di zanzare, gli esperti di Rentokil consigliano l’utilizzo di prodotti di uso quotidiano che sembrano essere inaspettatamente in grado di alleviare rossore e prurito post puntura. Tra questi ad esempio il dentifricio, che unisce la duplice azione del mentolo che da un lato funziona come agente rinfrescante e dall’altro distoglie la mente dando sollievo dal prurito.

Rentokil Initial
Rentokil Initial è il maggior fornitore al mondo di servizi per le aziende. Da oltre 90 anni l’azienda – nata dalla fusione di due società – si occupa di Pest, Textiles e Hygiene Services. Attiva in oltre 65 Paesi al mondo – in Europa, Asia, Oceania, America e Africa – conta più di 35.500 dipendenti e un fatturato annuo di £ 1.9 miliardi. La filiale italiana opera oggi con due divisioni: Initial Hygiene, specializzata in servizi per l’igiene, che si è ampliata grazie alla recente acquisizione di CWS-boco Italia, e Rentokil Pest Control, dedicata ai servizi per la disinfestazione e monitoraggio degli infestanti. Lo staff è composto ora da circa 600 dipendenti, con un personale tecnico suddiviso su molteplici filiali nel territorio nazionale, che prestano il proprio servizio ad oltre 27.000 clienti.

Da: Noesis Comunicazione

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