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Giorno: 23 Agosto 2018

Ferrara Buskers Festival: Rotazione di venerdì 24 agosto 2018

Doppio spettacolo: ore 18.00 e 21.30

Piazza Cattedrale
Ore 18.00: Kimia & Tarifa Band
Ore 21.30: Meltin’Pot

Via Piazza Trento Trieste (lato campanile)
Ore 18.00: Est
Ore 21.30: Mombé

Piazza Castello (cannone)
Ore 18.00: The Gin Bowlers
Ore 21.30: Est

Piazza Municipale
Ore 18:00: MiraMundo
Ore 21.30: La familia flotante

Via Mazzini 35
Ore 18.00: Tailor Birds
Ore 21.30: Petr Gros

Via Garibaldi 9/a
Ore 18.00: David Owens
Ore 21.30: Piano Busker

Piazza Savonarola
Ore 18:00: Sin a deir sì
Ore 21.30: MiraMundo

Via della Luna 26
Ore 18:00: La familia flotante
Ore 21.30: Kimia & Tarifa Band

Via Canonica 8
Ore 18.00: The Boxty Gang
Ore 21.30: Sin a deir sì

Via San Romano 7
Ore 18.00: Petr Gros
Ore 21.30: Tailor Birds

Via Garibaldi 90
Ore 21.30: The Gin Bowlers

Via Carlo Mayr 29
Ore 21.30: Elemental Cello

Largo Castello 12
Ore 21.30: Utungo Tabasamu

Via Saraceno 22
Ore 21.30: David Owens

Via Cairoli 44
Ore 21.30: Cuarteto Nelken

Corso Giovecca 23
Ore 21.30: A Compas Flamenco

Cortile Castello
Ore 21.30: The Boxty Gang

Largo Castello (Rivellino ovest)
Ore 21.30: Seasons Change

Via Adelardi 33
Ore 21.30: Native Young

Via Mazzini 94
Ore 21.30: The Hatchetations

Notti Buskers
Tutti i giorni dalle ore 24, dopo gli spettacoli degli artisti in strada, Puedes presenta le Notti Buskers, per la prima volta nel suggestivo Cortile del Castello Estense, con i musicisti invitati della 31° edizione del Ferrara Buskers Festival®.

Buskers on stage
Domenica 26 agosto alle ore 21.00
Piazza Castello

Durante il festival, all’interno del Castello Estense, c’è il Punto Informazione a disposizione del pubblico.

Orario di apertura
Dal 18 al 25 agosto: 10.00 – 24.00
Domenica 26 agosto 2018: 10.00 – 23.00
Telefono (linea attiva durante il festival): +39 3486599607
Gli spettatori potranno rivolgersi anche
all’Ufficio Informazioni Turistiche: tel. 0532209370 – 0532299303
www.ferrarabuskers.com

Da: Ella Ufficio stampa

Tariffa puntuale, nuovi strumenti sulla app My Hera

Lanciata nel 2017 per consentire al cliente di gestire tutte le utenze dal palmo della propria mano, la app della multiutility si arricchisce di nuove funzionalità dedicate in modo particolare ai cittadini che usufruiscono, come a Ferrara, della tariffa puntuale, che potranno così controllare con lo smartphone il numero dei loro conferimenti.

Buone notizie per per i cittadini di Ferrara dove la raccolta differenziata è gestita con il sistema della tariffa puntuale. Infatti, My Hera – app gratuita lanciata nel 2017 per i clienti Hera – si è arricchita di una nuova area sulla quale è possibile usufruire di utili e innovative funzionalità per tenere sotto controllo i conferimenti dei propri rifiuti.

Una volta scaricata la app, in particolare, il cittadino potrà controllare nel tempo il numero aggiornato dei propri conferimenti di rifiuti indifferenziati, essenziale ai fini della determinazione della tariffa puntuale. A tutto questo si abbina l’ulteriore possibilità di affinare la ricerca in relazione al periodo di conferimento che si intende monitorare.

È inoltre possibile verificare le caratteristiche peculiari del servizio erogato nel proprio comune, con l’indicazione, in caso di sistema “porta a porta”, delle attrezzature assegnate per la misurazione della tariffa puntuale oppure, in caso di sistema stradale, del codice della carta smeraldo per la registrazione degli accessi ai cassonetti dedicati. In aggiunta, l’area dedicata ai servizi ambientali di My Hera consente di effettuare segnalazioni e controllare sulla mappa posizioni e orari di stazioni ecologiche e sportelli più vicini al punto in cui ci si trova con lo smartphone.

Tanti i territori interessati dalla novità: al comune di Ferrara, infatti, si aggiungono Budrio e Monte San Pietro nel bolognese e San Giovanni in Marignano nel riminese, ma anche Bastiglia, Bomporto, Castelfranco Emilia e San Cesario sul Panaro nell’area di Modena.

Con 76 mila download in meno di un anno di vita, la app My Hera aumenta così, ancora di più, la propria utilità, ribadendo l’impegno dell’azienda per un servizio immediato, innovativo e sempre più attento al cliente e alle tante dimensioni in cui si articola il suo mondo.
Ottimizzata per i sistemi operativi iOS e Android, My Hera aiuta infatti il cliente a gestire servizi, forniture e altri aspetti della sua relazione con l’azienda e consente di organizzare i contenuti come più si preferisce, dando maggiore evidenza a quelli più utilizzati. Tante le funzioni implementate: dalla consultazione delle bollette al monitoraggio dei consumi domestici e – per i servizi Gas, Energia e Acqua – – all’autolettura dei propri contatori, cui si aggiungono le indicazioni per entrare in contatto con Hera e attivare il pronto intervento in caso di rotture delle reti idriche e anche quelle per accedere al servizio per il ritiro gratuito dei rifiuti ingombranti. My Hera, collegata alle altre app della multiutility, rappresenta dunque un altro e fondamentale canale di contatto, sempre disponibile nel palmo della propria mano.

Sabato 25 e domenica 26 agosto Presso la libreria Ibs+Libraccio di Ferrara Zap & Ida

Realizzeranno durante le due giornate performance di vignette su lavagna, vignette appese alla vetrina della Libreria e dediche vignettate sui libri.

Zap & Ida, autori poliedrici e versatili, hanno al loro attivo una cinquantina di libri e libretti in gran parte umoristici. Punte di diamante nella loro produzione: Il Nuovissimo Zapparelli (Vaccabolario illustrato della lingua Italiana) e I dubbi atroci (Palma d’oro al Salone Internazionale dell’Umorismo). Recenti autori di romanzi polizieschi con protagonista il commissario capo della questura di Bologna dottor Amareno Fabbri. Autori della collana umoristica E tu…? I libretti iniziano a far ridere dal prezzo (euro 8,90) e creano dipendenza.

Da: Eventi Ferrara

Vendemmia Emilia Romagna al via con i voucher, produzione in aumento e ottima qualità

Al via in Emilia Romagna la vendemmia, che si apre con il ritorno dei voucher che assicurano al settore uno strumento a bassa burocrazia, agile e flessibile che semplifica le procedure per l’assunzione di manodopera per periodi limitati. Lo comunica Coldiretti regionale annunciando che la vendemmia 2018 in Emilia Romagna segna anche il ritorno alla “normalità” produttiva dopo il crollo quantitativo (–23%) causato dalle bizze meteorologiche del 2017. Come ormai avviene da quasi dieci anni – informa Coldiretti regionale – il periodo di inizio raccolta è anticipato di una decina di giorni, mentre la produzione di vino dovrebbe tornare a circa 7 milioni di quintali, con una qualità di ottimo livello grazie anche al sole che ha caratterizzato le ultime settimane di maturazione. È già avanti, secondo Coldiretti regionale, la vendemmia delle uve destinate alla spumantizzazione (Pinot, Chardonnay, Moscato) ed è pronta al via la raccolta dei vini bianchi classici: Albana, Trebbiano, Pignoletto, Ortrugo, Malvasia, per ricordare i più importanti. Nella prima decade di settembre inizierà anche la vendemmia delle uve per i vini rossi, dal Sangiovese al Gutturnio, dal Lambrusco al Merlot, fino al Cabernet che chiude la vendemmia.
A livello quantitativo la maggior crescita produttiva sarà in Romagna dove, a parte per le aziende colpite dalle grandinate di fine giugno-inizi luglio, la produzione è in aumento su tutte le varietà di vino; nel bolognese crescono i bianchi, in leggero calo i rossi; produzione nella norma a Ferrara e Piacenza e Parma; I lambruschi sono in aumento di circa il 15% sia a Reggio, sia Modena, anche se in quest’ultima provincia, nella zona pedemontana si registrerà un leggero calo produttivo. La qualità delle uve di quest’anno è la base per vini di ottima qualità.
Il 48,9 per cento dei vini dell’Emilia Romagna – sottolinea Coldiretti regionale – è destinata alla produzione di vini Doc (21,4%), Igt (27,5%), mentre la restante percentuale (51,1%) è destinata a vini da tavola e vini varietali. I vini Doc sono 18, quelli Igt 9, mentre due vini (Albana di Romagna e Pignoletto classico dei Colli bolognesi) hanno la denominazione di origine controllata e garantita (Docg).
In Emilia Romagna – ricorda Coldiretti – ci sono 51 mila ettari di vigneto, coltivati da 19 mila aziende, più di un terzo delle quali (35%) vende direttamente al consumatore. Quello della vendita diretta del vino – commenta Coldiretti Emilia Romagna – è una tendenza in continuo aumento negli ultimi anni anche come risposta alle richieste dei consumatori di conoscere personalmente il produttore, scoprire le caratteristiche del prodotto e visitare il territorio di origine. Il comparto vitivinicolo in Emilia Romagna – ricorda Coldiretti regionale – rappresenta oltre il 6% della Plv regionale, dà lavoro a 150 mila addetti e nel 2017 ha contribuito alle esportazioni per un valore di oltre 320 milioni di euro.

COLDIRETTI EMILIA ROMAGNA – ufficio stampa

La Ragazza del Treno – Cinema Castellina 24 agosto

Piazzale Castellina, Ferrara
Venerdì 24 agosto ore 21.30
LA RAGAZZA DEL TRENO, regia di Tate Taylor
Ingresso gratuito
(USA/2016, 112’)

Dal 6 luglio e fino al 24 agosto tutti i venerdì sera Piazzale Castellina si trasforma in un’arena cinematografica estiva con 200 posti a sedere, proponendo 8 titoli della passata stagione cinematografica ad ingresso libero.
La rassegna è sia un’occasione di convivialità e socialità per gli abitanti del quartiere, sia un’occasione di svago per i ferraresi che rimangono in città nel periodo estivo.

Venerdì 24 agosto alle 21.30 l’ultimo appuntamento è con LA RAGAZZA DEL TRENO di Tate Taylor, thriller tratto dal bestseller di Paula Hawkins.

Devastata dal recente divorzio e incapace di accettare la fine del matrimonio e il tradimento dell’ex marito, Rachel comincia ad osservare, trasformandola in una vera e propria ossessione, la coppia apparentemente perfetta che vive in una casa che vede ogni giorno dal treno che la porta al lavoro. Fino a quando, una mattina scorge dal finestrino una scena che la sconvolge e si trova improvvisamente coinvolta in un caso misterioso e sconcertante.

“Non vi è mai capitato di stare in treno e pensare alle vite delle persone che abitano lungo i binari, le vite che non avete mai avuto? A me viene voglia di conoscerle”. Rachel (Emily Blunt)

Da: Arci Ferrara

Comunicato Regione: Turismo

Riviera poco sicura? “Affermazioni infondate e dannose per l’immagine del territorio e per gli operatori turistici. Riviera da sempre luogo di vacanza per famiglie”

L’assessore Corsini: “Forse dà fastidio a qualcuno che il turismo regionale abbia rialzato la testa e l’Emilia-Romagna, decretata meta ‘Best in Europe’ dalla prestigiosa guida Lonely Planet, piaccia sempre più anche fuori dai confini regionali”

Bologna – “Affermazioni totalmente infondate perché non è vero che c’è un aumento di episodi di violenza e di disordine pubblico, ma soprattutto perché dipingere la nostra Riviera come un luogo di spaccio è inaccettabile: mette a rischio l’immagine di un settore industriale strategico e in cattiva luce il lavoro di migliaia di operatori turistici”.
Così l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini, risponde all’interrogazione posta alla Giunta regionale da parte della consigliera regionale Sensoli, nella quale si mette in dubbio la sicurezza per gli ospiti e ‘l’appeal’ della Riviera.

“In Riviera il turismo delle famiglie non viene penalizzato- aggiunge l’assessore- anzi, è proprio il nostro core business e questo anche grazie al lavoro delle forze dell’ordine che contribuiscono attivamente a fare del litorale romagnolo un luogo sicuro e accessibile a tutti. Non accetto quindi parole in libertà in grado di provocare un danno d’immagine in piena stagione turistica. Da un esponente politico espressione del territorio, mi sarei aspettato considerazioni diverse”.

“Prima di danneggiare il settore ricettivo che ogni anno accoglie numerosissime famiglie italiane e straniere con l’ospitalità che da sempre contraddistingue la Romagna- aggiunge Corsini- bisognerebbe riflettere bene. E oltretutto nell’anno in cui la prestigiosa guida internazionale Lonely Planet ha insignito l’Emilia-Romagna (e la Riviera) del “Best in Europe” come prima meta europea per le vacanze davanti a Olanda e Spagna. Forse- conclude l’assessore- è proprio questo che non piace alla consigliera: che da inizio legislatura, grazie al lavoro di squadra tra privati e istituzioni, il turismo regionale abbia rialzato la testa e l’Emilia-Romagna piaccia sempre più anche fuori dai confini regionali”.

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Un’estate letteraria

Un’estate rovente e non solo per le temperature: i roghi dolosi o spontanei, la crisi che non permette le vacanze nonostante si continui a raccontare che la recessione è più lontana, i battibecchi e gli scontri parlamentari di un governo che muove i primi passi abbandonando esitazioni e cautele, le imbarcazioni respinte di un’immigrazione additata come emergenza, nonostante i flussi in calo, il bilancio dei femminicidi che registra che nell’ultimo anno una nuova impennata, le disgrazie in mare e sulle montagne, le vittime di impressionanti incidenti della strada. E un viadotto che crolla tra polemiche accese, pesanti accuse e recriminazioni, e soprattutto quei poveri corpi estratti dalle macerie di cemento. Un resoconto pesante, un impietoso bollettino di “guerra quotidiana” che siamo costretti a interiorizzare malgrado la voglia di leggerezza tipica dell’estate.
L’estate non ferma gli eventi, anche se nell’immaginario collettivo tutto dovrebbe rallentare, se non fermarsi, per riprendere fiato, ossigenare malanimi, disinfestare pensieri intossicati, togliere pesantezze e blocchi soggettivi e sociali accumulati durante l’anno per poi rientrare in un altro ciclo di quotidianità. La stagione dell’estate è però anche un luogo letterario che fa da sfondo a narrazioni di ogni tipologia, accompagnando personaggi e fatti nelle storie più disparate, diventando in alcuni tratti essa stessa protagonista indiscussa. Nel romanzo Il grande Gatsby’ (1925), di Francis Scott Fitzgerald, nella calda interminabile estate di New York e Long Island, seguiamo le vicende dell’adolescente James Gatz, figlio di poveri contadini, che diventa ricco faccendiere in età adulta. Una calda stagione estiva che accompagna le feste sfarzose nella magnificente villa dell’uomo, tra auto di lusso, jazz, potere e ricchezza. Un’estate segnata dal desiderio di riconquista dell’amore perduto, condannata dalla sete di vendetta e sfumata nell’epilogo tragico.

‘Luce d’agosto’ (1932) di William Faulkner, è ambientato nel Mississippi alla fine degli anni ’20. I personaggi, le azioni e i tratti rimangono sospesi proprio in quella particolare luce del Sud, che grava come un riflettore sulle vicende caratterizzate da pulsioni contrastanti, isteria razziale, sceriffi, taglialegna, predicatori e donne dal volto di pietra. Nei riverberi di quella luce implacabile si consumano le eterne storie di uomini e donne: “…nella mia terra c’è luce fulgida, nitida, come se venisse non dall’oggi ma dall’età classica…”.

La stagione più calda dell’anno è lo scenario che Vladimir Nabokov sceglie nel suo Lolita’ (1955), il romanzo che all’epoca ha vissuto una lunga storia di censura per i contenuti scabrosi e senza sottintesi. Si parla della passione malsana e maniacale di un uomo maturo, il professor Hubert, per Dolores, la figlia dodicenne di colei che diventerà sua moglie. Un’ossessione nata e sedimentata dopo la morte del suo primo amore, che lo rende irrimediabilmente attratto dalla giovanissima Lolita, come avvezzo a chiamare quella bambina maliziosa, annoiata, triste e vanagloriosa. E’ estate quando l’uomo si scopre perso in quella relazione ed era estate quando morì la sua prima fidanzata. “…In verità non ci sarebbe stata forse nessuna Lolita se un’estate, in un principato sul mare, io non avessi amato una certa iniziale fanciulla. Oh, quando? Tanti anni prima della nascita di Lolita, quanti erano quelli che avevo io quell’estate?…”.

‘In Rimini’ (1985) di Pier Vittorio Tondelli, un giornalista viene mandato in città a dirigere il giornale locale. Sarà una lunga estate focosa, con intrighi politici, attrazione per una collaboratrice, l’ostilità di alcuni giornalisti della testata locale. Una storia che si intreccia con quella di una tedesca alla ricerca della sorella scomparsa e quella dei proprietari di una piccola pensione, in una località della riviera adriatica che durante l’estate diventa metropoli. Un’estate torrida, quella descritta in Io non ho paura’ (2001), di Niccolò Ammaniti, quando i campi di grano ormai alto sembrano celare segreti da scoprire e il calore entra nelle pietre, la terra si sbriciola e il respiro è faticoso. Siamo nel piccolo paese di Acqua Traverse e Michele Amitrano, 9 anni, scopre non solo la cavità nel terreno di una casa abbandonata che cela un rapimento, ma anche la durezza della vita, la disillusione e contemporaneamente il senso di giustizia. Un’estate che rappresenta una coscienza nuova. Nella realtà e nella letteratura l’estate non sospende o attenua le criticità e le difficoltà, eppure, come sosteneva Ennio Flaiano, “Non c’è che una stagione: l’estate. Tanto bella che le altre le girano attorno. L’autunno la ricorda, l’inverno la invoca, la primavera la invidia e tenta puerilmente di guastarla.”