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Giorno: 29 Agosto 2018

Comunicato Regione: “Mi muovo anche in città”

Caos biglietterie per bus gratis dal 1^ settembre a chi ha sottoscritto abbonamento al treno. L’assessore regionale Donini: “Trenitalia metta in campo una organizzazione adeguata per porre rimedio ai disagi dei pendolari in tempi rapidissimi”

“Operazione strategica per la Regione Emilia-Romagna per la quale abbiamo stanziato oltre 6 milioni, e che permetterà a oltre 60.000 cittadini, in particolare studenti e lavoratori, un risparmio annuo fino a 180 euro l’anno”

Bologna – “Era prevedibile che ci sarebbe stata una corsa in questi giorni alle biglietterie per la sottoscrizione degli abbonamenti e per ottenere informazioni in merito a questa iniziativa”.
Il tema, e motivo di irritazione dell’assessore regionale ai Trasporti, Raffaele Donini, sono i disservizi segnalati da parte dei pendolari che si stanno recando alle biglietterie di Trenitalia per attivare il nuovo abbonamento “Mi muovo anche in città”, istituito dalla Regione Emilia-Romagna, che permetterà ai pendolari di salire gratuitamente anche sugli autobus delle 13 città principali dell’Emilia-Romagna.

“Trenitalia metta in campo da subito – sottolinea l’assessore Donini- una organizzazione adeguata per porre rimedio ai disagi denunciati dai pendolari e lo faccia in tempi rapidissimi, assicurando così il buon esito della manovra di integrazione tariffaria che, dal 1^ settembre, permetterà a tutti gli abbonati ferroviari di viaggiare gratuitamente sugli autobus urbani”.

“È un’operazione strategica per la Regione Emilia-Romagna- conclude Donini- per la quale abbiamo stanziato oltre 6 milioni, e che permetterà a oltre 60.000 cittadini, in particolare studenti e lavoratori, un risparmio annuo fino a 180 euro l’anno”.

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Lettera di Stefano Bottoni, Presidente Associazione Ferrara Buskers Festival

 Alla cortese attenzione degli organi di stampa
mercoledì 29 agosto 2018

Buongiorno,
rispondendo alle sollecitazioni della dott.ssa Paola Peruffo, il Ferrara Buskers Festival conferma che è disponibile a qualsiasi confronto con le Associazioni del Commercio, come lo è sempre stato nel corso della sua ormai lunga storia.
Fa piacere che si sia riconosciuto il ruolo culturale e turistico della manifestazione per la città e per il territorio e  il grande impegno profuso dall’Associazione nel rendere sempre più sostenibile il Festival in termini di sicurezza, ma aggiungiamo noi anche di pulizia e di riduzione del disagio per i residenti.
Il Festival non è contrario ai cambiamenti, entro certi limiti ovviamente,  come dimostra anche la più recente edizione che ha visto il trasferimento del dopofestival in Castello Estense, la prestigiosa collaborazione con la Euyo (European Union Youth Orchestra) e le attività laboratoriali tenute dagli artisti di strada, in diversi luoghi prestigiosi di Ferrara, più la conferma di tante attività collaterali che coinvolgono realtà economiche, associative e istituzionali della città.
Rimane l’orgoglio di realizzare una complessa manifestazione di richiamo internazionale, purtroppo sempre più costosa. Ricordiamo che gli artisti da sempre non ricevono alcun compenso, ma solo viaggio, vitto e alloggio. Una rassegna che ha fatto conoscere Ferrara ad un rilevante numero di persone provenienti da  tutto il mondo, venute  esclusivamente per il Ferrara Buskers Festival, a fronte di un impegno per il Comune di 50.000 euro (poco più di 6.000 euro a giornata) e rimangono anche le belle sensazioni lasciate dalla manifestazione appena conclusa.
Per le modalità dell’incontro, che auspichiamo da concordare in tempi brevi, rimandiamo alle vie istituzionali e al necessario coinvolgimento dell’Assessorato alla Cultura.
Stefano Bottoni
Presidente – Art Director
 
Associazione Ferrara Buskers Festival

 

Associazione Ferrara Buskers Festival

Da: Ella studio Ufficio stampa

“Cesare Fiaschi e la tradizione equestre ferrarese nel Rinascimento”

“Cesare Fiaschi e la tradizione equestre ferrarese nel Rinascimento” saranno al centro della conferenza – organizzata da Uaipre (l’associazione degli allevatori dei cavalli spagnoli) in collaborazione con il Circolo della Stampa di Ferrara – che lo scrittore e giornalista Giovanni Battista Tomassini terrà sabato 1 settembre alle 18 nel salone delle conferenze di Palazzo Crema (Via Cairoli 13) a Ferrara.
Molte e significative sono le testimonianze dell’importanza dell’arte equestre alla corte degli Estensi: dalla tradizione del palio di Ferrara, uno dei più antichi d’Italia, alle numerose e fastose giostre cavalleresche che si tennero in città e delle quali sono giunti sino a noi minuziosi resoconti. Testimonianze che trovano una sintesi anche visiva nel ciclo di affreschi di Palazzo Schifanoia. È però, soprattutto con il celebre trattato dedicato dal ferrarese Cesare Fiaschi all’arte di “imbrigliare, atteggiare e ferrare i cavalli”, pubblicato nel 1556, che l’equitazione ferrarese raggiunse uno dei suoi momenti più significativi.
Il testo del nobiluomo ferrarese Cesare Fiaschi, nel 2001 è stato nuovamente editato grazie ai tipi della Cartografica in una riedizione anastatica resasi possibile grazie al supporto della Fondazione Cassa di Risparmio e con il patrocinio del Comune e della Provincia di Ferrara. “La fortuna di quest’opera è dimostrata dalle numerose edizioni succedutesi dopo la prima del 1556 e dalle affermazioni di alcuni editori, secondo i quali, essa è utilissima a’ Principi, a’ GentilHuomini, a’ Soldati e in particolare a’ Marescalchi” come ha sottolineato il prof. Luciano Chiappini nella sua prefazione.
Il libro di Fiaschi stabilisce infatti una sorta di vero e proprio canone degli esercizi (“maneggi”) dell’equitazione rinascimentale, che si impone come punto di riferimento per tutta la trattatistica equestre successiva. L’opera di Fiaschi si distingue poi per un tratto originale: è l’unico che per comunicare ai lettori il ritmo d’esecuzione dei vari esercizi ne accompagna la descrizione con uno spartito musicale.
Giovanni Battista Tomassini è caporedattore della redazione cultura e spettacolo del Tg3. Ha pubblicato diversi libri e da anni si occupa dello studio della tradizione equestre italiana. E’ autore del libro Le opere della cavalleria. La tradizione italiana dell’arte equestre durante il Rinascimento e nei secoli successivi (Cavour Libri, 2013, tradotto anche in inglese e pubblicato da Xenophon Press, con il titolo The Italian Tradition of Equestrian Art) e del blog Le opere della cavalleria (worksofchivalry.com).
Giovanni Battista Tomassini verrà presentato dal presidente di Uaipre Angelo Grasso e dal presidente del Circolo della Stampa Andrea Ghisellini

Da: Circolo della Stampa

Circolo Legambiente “Delta del Po” di Comacchio ODV: richiesta di presentazione interpellanza parlamentare alla Camera

Il Circolo Legambiente Delta del Po, preoccupato delle scelte del Comune di Comacchio di attivare un Procedimento Unico per l’approvazione del progetto di un complesso industriale denominato ex-Cercom con valenza di Variante alla Pianificazione Territoriale ed alle norme del Parco Regionale Delta del Po – Stazione Centro Storico di Comacchio, Ha inviato richiesta di presentazione di una interpellanza parlamentare alla Camera , Inoltre ha richiesto di presentare una interpellanza alla Commissione Ambientale della Comunità Europea .
I soci del circolo Legambiente Delta del Po hanno il timore che la biodiversità venga diminuito e l’habitat vallivo venga compromesso dalla presenza di una industria ceramica in un territorio vocato al turismo ed alla tutela del paesaggio caratteristico del Delta Po .

Cordiali saluti
Per il Circolo Legambiente Delta del Po
Presidente Marino Rizzati

Comacchio 29.08.2018

Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti umani sulla dichiarazione su mobilità docenti l. 107/2015 del ministro Bussetti

Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti umani esprime apprezzamento per le dichiarazioni del ministro, dott. Bussetti, in merito al provvedimento in corso di elaborazione finalizzato al rientro dei docenti meridionali, collocati dall’algoritmo della legge 107/2015 in località molto distanti dalle proprie sedi. Più volte l’attuale ministro si è speso in relazione a tale problematica, dando prova di estrema sensibilità per una questione che non riguarda soltanto la scuola, ma diventa quasi sociologica, economica e antropologica. Se lo stesso ministro Salvini propone di ripopolare il Meridione esautorato da continue emigrazioni attraverso una serie di interventi, evidentemente quella che si presenta può essere l’occasione per contribuire a un riassestamento dell’assetto economico tra Nord e Sud, riequilibrare la disgregazione di tanti nuclei familiari e riattivare circuiti virtuosi in zone che rischiano la desertificazione umana.
Ci auguriamo che le strategie dell’attuale Governo possano realmente portare al benessere e all’armonia tante famiglie in fiduciosa attesa e contribuire al miglioramento dell’economia del Sud, invertendo l’infausto processo di abbandono da parte delle forze produttive e portatrici di ricchezza delle regioni meridionali, invece, più bisognose proprio di incrementare i redditi.

Prof. Romano Pesavento
Presidente Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani

Comunicato Regione: Sicurezza infrastrutture

Donini alla consigliera Piccinini: “Attacchi gratuiti e pretestuosi per difendere un Governo arrogante capace solo di dire no. Questa Regione al lavoro già da tempo per coordinare l’attività di monitoraggio degli Enti locali”

L’assessore regionale ai Trasporti: “Non riusciranno a farci mollare la presa sulla necessità di realizzare, accanto alla manutenzione dell’esistente, anche le opere strategiche prioritarie per il nostro territorio”. L’invito all’esponente M5S a farsi promotrice di un’azione per il ripristino dei 12 milioni di euro previsti da Italia Sicura

Bologna – “Gli attacchi gratuiti e pretestuosi della consigliera Piccinini vanno respinti al mittente non solo perché infondati, ma perché rappresentano un goffo tentativo di difendere un Governo imbarazzante, capace solo di dire no e di bloccare con arroganza e senza le benché minime argomentazioni, le infrastrutture strategiche di questo Paese. Silvia Piccinini dovrebbe sapere che la sua Regione è da tempo al lavoro, ben prima della direttiva del Governo, per coordinare l’attività di monitoraggio degli enti locali sullo stato di consistenza dei nostri ponti e delle nostre infrastrutture viarie, anche in collaborazione con altre Regioni, come la Lombardia. Le Province e i Comuni risponderanno dunque al Governo evidenziando il fabbisogno manutentivo di cui necessitano le nostre infrastrutture, così come si è deciso anche nell’incontro di ieri fra i rappresentanti degli enti locali emiliano-romagnoli”.

Così l’assessore regionale ai Trasporti, Raffaele Donini, replica alla consigliera M5s, Silvia Piccinini, per quanto riguarda la ricognizione sulla sicurezza delle infrastrutture nel territorio regionale. “Si rassegni però la consigliera Piccinini – sottolinea Donini – . Non riusciranno a farci mollare la presa sulla necessità di realizzare, accanto al piano per le manutenzioni delle infrastrutture esistenti, le opere strategiche prioritarie che il nostro territorio ha programmato sulla base di una condivisione unanime fra tutti i rappresentanti delle organizzazioni di impresa e del lavoro in Emilia Romagna”.

“La consigliera Piccinini – conclude Donini – potrebbe invece dimostrare il suo concreto interesse per la sicurezza del territorio emiliano-romagnolo, facendosi promotrice di un’azione per ripristinare i 12 milioni di euro espressamente dedicati ad interventi per la sicurezza di infrastrutture pubbliche danneggiate da eventi emergenziali, cui la Regione stava lavorando con il Dipartimento nazionale di protezione civile. Un piano di interventi di grande importanza anche per i piccoli ponti danneggiati, che questo Governo ha inspiegabilmente fermato insieme a Italia sicura”.

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Yemen: Save the Children

Yemen: Save the Children accoglie con favore il nuovo rapporto delle Nazioni Unite sulla violazione dei diritti con la condanna delle parti in conflitto per il completo e assoluto disprezzo della vita dei civili
Save the Children accoglie con favore il nuovo rapporto delle Nazioni Unite sulla violazione dei diritti in Yemen con la condanna delle parti in conflitto per il completo e assoluto disprezzo della vita dei civili.
Il rapporto, realizzato da una commissione di esperti di diritti umani, ha rilevato almeno 6.500 vittime e 16.706 feriti tra la popolazione civile dello Yemen tra i mesi di Marzo 2015 e Giugno 2018, sottolineando che il numero reale è con ogni probabilità ancora superiore.
Il livello di impunità è tale che i civili sono diventati un obiettivo negli attacchi a infrastrutture come scuole e ospedali, ad aree densamente popolate come mercati e quartieri residenziali e ad eventi comunitari come matrimoni o funerali, rendendo ogni luogo insicuro per i bambini yemeniti.
“Questo rapporto riafferma quello che avevamo già denunciato, e cioè che tutte le parti in conflitto stanno violando le leggi internazionali e starebbero commettendo, in alcuni casi, veri e propri crimini di guerra. Sotto ai nostri occhi i bambini stanno pagando il prezzo più alto di questa guerra, venendo uccisi o menomati in attacchi indiscriminati. Il rapporto fornisce chiare evidenze di queste orribili atrocità,” ha dichiarato Sylvia Ghaly, Direttore Advocay in Yemen di Save the Children, l’Organizzazione internazionale che dal 1919 lotta per salvare la vita dei bambini e garantire loro un futuro.
“Ora, la comunità internazionale deve porre fine a questa impunità e chiamare i responsabili a rispondere delle loro azioni. Allo stesso tempo, i governi che vendono armi alle parti in conflitto devono riconoscere le loro responsabilità nell’alimentare questa crisi e l’impatto devastante che il loro operato sta avendo sul popolo yemenita. Se lo facessero si renderebbero conto di come continuare questo loro commercio violento sia inconcepibile e indifendibile.”
“I bambini dello Yemen sono stati derubati della loro infanzia e del loro futuro. Non possiamo accettare questo stato di cose, nel quale le conseguenze per i bambini stanno diventando solo un effetto collaterale del conflitto. Per questo, non solo i bambini e le loro famiglie devono essere protette dai combattimenti, ma tutte le parti devono fare sforzi reali e concreti per la ricerca di una soluzione in vista degli imminenti negoziati di pace.”

Da: Ufficio Stampa Save the Children

Sagra della Salamina al Cucchiaio di Madonna Boschi 2018

La Salamina da sugo al cucchiaio di Madonna Boschi

20/21/22/23 – 27/28/29/30 Settembre
04/05/06/07 – 11/12/13/14 Ottobre

Madonna boschi, piccolo paese di 300 persone fra i comuni di Poggio Renatico e Vigarano Mainarda nella provincia di Ferrara, in Emilia Romagna.
Madonna boschi viene ricordata principalmente per il suo prodotto culinario, tipico della provincia di Ferrara: la Salamina da Sugo a cui ha costruito un monumento alle porte del paese, monumento ideato e messo in opera da suoi volontari, tutto il paese ha partecipato.

La salamina da Sugo, è la vera regina della tavola dei ferraresi.
Prodotto dai locali norcini della Pro Loco (tutti volontari), nei propri laboratori e stagionati in locali idonei la salamina da sugo è un insaccato di carni povere del maiale quali capocollo, guanciale, pancetta, lingua, fegato, sunia, sapientemente dosati in parti dovute, aromi naturali, vino corposo ma giovane, il tutto, lungamente mescolato da forti braccie, ad amalgamarsi per bene, fin quando tutto l’impasto ha assorbito il vino. Poi l’insaccamento nella vescica del maiale, questa accuratamente pulita e lavata in acqua tiepida, aceto e vino. Chiusa con maestria da sapienti mani, legandola, “strozzandola”, molto bene in cima, è poi legata a spicchi di 6/8/10/12, nei quali se ne individuano le varie scuole di pensiero dei vari norcini. Dopo la sgocciolatura di una notte, vengono messe a stagionare minimo per 8 mesi, dove in questo lasso di tempo i nostri norcini, periodicamente la puliscono dalle muffe. Ma,… se uno vuole assaggiare una vera salamina da sugo deve “soffrire” almeno sino al decimo/undicesimo mese di stagionatura.

Per vedere se la Salamina da Sugo non ha anomalie bisogna immergerla (piombarla) in un recipiente d’acqua, affinché ci si renda conto che, se il prodotto è sano, questo piomba giù, se il prodotto rimane a galla, ha dei problemi. Questo è un procedimento molto importante. Constatato che il prodotto è buono, bisogna lasciare la Salamina da Sugo a bagno per 8/10 ore,(una nottata), dopo di che la si spazzola delicatamente dalle impurità sotto l’acqua.

La si avvolge in un canovaccio, la si appende diritta legata a un bastoncino di traverso ad una pentola capiente piena d’acqua e la si lascia bollire delicatamente dalle 5 o 8 ore a seconda della tipicità della salamina. Al giorno d’oggi molti usano il più pratico e valido sacchetto di cottura per alimenti. Una volta cotta la si posizione su l’apposito piatto rotondo con la propria sede al centro. La si scoperchia in cima. Subito vi accorgerete di un odore intenso e fragrante che solo la salamina da sugo può regalarvi. Viene servita con purè di patate, il tutto molto caldo. La salamina la si può mangiare anche cruda con fichi o melone, affettata cotta una volta lasciata diventare fredda.

Un nostro menù degustazione:
Carpaccio di Salamina all’aceto balsamico,Trittico di Salamina da Sugo, Gran Piatto di salumi del Norcino prodotti dai volontari locali, Garganelli alla Salamina da Sugo, Lasagne al forno con zucca, Cannelloni al forno con ricotta fresca, salamina da sugo e ricotta pecorina stagionata, Pappardelle al ragù di salamina da sugo, Salamina da Sugo a cucchiaio intera con purè, Cima di Salamina con purè di patate. Grigliata del porcaiolo alla griglia, Stinco di maiale al forno con funghi,

“Sagra della Salamina da Sugo al Cucchiaio”
La Pro Loco di Madonna Boschi ogni anno organizza la sagra fra fine settembre-inizio ottobre, vera e propria kermesse dedicata ai fantasisti del gusto.
La Pro Loco di Madonna Boschi della Salamina da Sugo produce in proprio le Salamina da sugo in ambienti idonei rispettando le norme vigenti e le tradizioni.

Da: Pro Loco Madonna Boschi (Fe)

e-mail:info@prolocomadonnaboschi.it

e-mail:salaminadasugomadonnaboschi@gmail.com

www.prolocomadonnaboschi.it

Facebook: Salamina da sugo al cucchiaio di Madonna Boschi

BORDO PAGINA
Sylvia Forty: Biancaneve, Marte e il Real Bar

E’ on line per Asino Rosso eBook, a cura del futurista Roby Guerra, il secondo e nuovo libro della poetessa cosmica Sylvia Forty, ferrarese, “Biancaneve su Marte”. L’autrice aveva infatti pubblicato il suo primo libro nel lontano 2002 “Biancaneve a New York (Este Edition). Biancaneve su Marte presenta poesia diversamente cosmica in certo senso: il lirismo siderale del primo libro è oggi distillato in senso più esistenziale-alieno per così dire (echi malinconici di S. Plath) e psicanalitico alla Lou von Salomè . Marte è un “astro” simbolico, forse un tempo ricco d’acqua poi inaridito come certa malinconia espresso nei testi dalla poetessa , pur in una cifra “erotica” neoplatonica. Nel divenire della silloge qua spicca, però, una parola esita colma di bellezza futuribile e spaziale, alla luce di certi orizzonti promettenti e sorprendenti del progresso scientifico contemporaneo .Il libro inoltre include anche racconti pop e gossip raffinati, di piacevole leggerezza e introspezione affettuosa: Miss Fazzoletto di carattere più attuale su certo costume quotidiano diffuso ai giorni nostri e una serie di rapidi schizzi dedicati ai personaggi di un noto bar della città nei primi anni duemila.
Così Riccardo Roversi analizza criticamente la poetessa: “La poesia di Sylvia Forty è un lungo viaggio: parte dal passato remoto dell’amore archetipico e dei desideri primordiali e giunge al futuro anteriore dell’odierno stallo virtuale. Ma c’è Biancaneve… che l’aspetta, ci sono le zattere del linguaggio che spiegano le loro vele di codici. E brezze, che soffiano verso un presente parallelo”.

Segnaliamo inoltre, dalla premessa dell’autrice … proprio dedicata al Real Bar (Nome leggermente mascherato…):
“Ho conosciuto un popolo nuovo.
Non sono andata in giro per il mondo, ma ho iniziato a frequentare un bar
Il real bar in pieno centro storico di Ferrara.
Questo per precisare che non è il solito barettino di paese dove ci si trova la sera per andarsene subito tutti in città o per due chiacchiere tra vecchietti che si conoscono da una vita mentre le mogli ripuliscono la cucina.
E’ lì che ho incontrato il Popolo dei Single: quello che si ritrova ogni giorno per andare a mangiare un boccone insieme; quello che si da appuntamento a mezzogiorno la domenica per riempire il vuoto di una solitudine che pesa, quello che si da man forte nella ricerca di nuovi amori a spasso per locali.
E questo è il popolo più singolare che abbia mai incontrato .
Chiaramente anch’io ero frequentatrice in quanto single da poco, e con loro ho riempito tante ore delle mie giornate improvvisamente vuote,
E’ con affetto vero che ho messo sulla carta le loro vite, enfatizzando, minimizzando o forse inventando piccoli difetti e grandi virtù”.

E dalla premessa marziana “generale”: L’argine d’oro genetico
Cammino lungo l’argine, lo stesso dove più 50 anni fa passeggiava mia mamma; i piedi entrano perfetti nelle stesse orme lasciate da lei, colpa del dna…
Lo stesso fiume, lo stesso scorrere lento, la stessa nebbiolina, lo stesso sole di allora…,ma non è come allora. Il colore dell’acqua è fangoso, mia madre mi parlava di morbide trasparenze; mancano gli alberi – tagliati per farne carta, legno; gli argini a ogni pioggia si impregnano di acqua,nasce la paura, cederanno, resisteranno? Anche la nebbia è scura, il respiro si affanna – polveri sottili, è così che le chiamano – e lontano altre polveri, quelle della ciminiera del petrolchimico che sputa fumo bianco – ci dicono innocuo, solo vapor acqueo, da crederci? Ho voglia di riposare, mi accoccolo sotto un pioppo. Chissà forse è qui che sono stata concepita, un tempo non si andava a casa del fidanzatino, in camera da letto indisturbati: l’amore era qualcosa di rischioso, nascosto, una complicità solo della coppia o di pochi amici, ore rubate che riempivano di adrenalina i cuori coinvolti, che impregnavano di consistenza il cercarsi e l’incontrarsi.
Intanto vedo scendere un’astronave lentamente, si ferma nel mezzo del fiume dove una piccola isola di terra è emersa: escono 4 nanetti strani, magri, vestiti di bianco. Si guardano intorno, e piano piano, oddio, camminano sull’acqua.
Mi spavento, che faccio? Telefono ai carabinieri, alla polizia, a un’ambulanza.
Forse sto male e non me ne sono accorta, ma non ho nemmeno il tempo di ragionare che me li ritrovo davanti. Mi chiedono dove trovare una stazione di rifornimento per la loro astronave…
Strano, li capisco, parlano la mia lingua, sì ma che carburante avrà mai questa astronave ovoidale, tutta argentata?
Latte, mi rispondono, ci vogliono 4 litri di latte di mucca non pastorizzato. Uff,era più semplice se fosse andata a benzina, persino quella agricola è più facile da trovare ,adesso dove la trovo una stalla dove indirizzarli? Non mi risulta ci siano mucche nel raggio di non so quanti km, neppure gli agriturismi, spuntati come funghi e tutti soloproduzionepropriatuttogenuino (…!!!) mi risulta abbiano mucche. Cavalli sì, quelli rendono! 40 euro un’ora di passeggiata nei dintorni…no, niente mucche, mi sa che saremo costretti a tenerci questi puffi…

Sylvia Forty, poetessa cosmica, è nata a Ferrara . Ha pubblicato la raccolta poetica “Biancaneve a New York” (Este Edition) e alcuni testi in “A.A.VV., La prima donna sulla luna”(La Carmelina), libro segnalato da P. Ruffilli in Rai Radio 2, in “AA.VV., Schegge di Utopia” (La Carmelina), libro segnalato da Il Sole 24 Ore. Ha, inoltre, pubblicato diversi testi nelle seguenti collettanee: “AA.VV., Per una Nuova Oggettiività. Libro Manifesto” a c. di S. Giovannini, G. Lami, G. Sessa ed altri (Heliopolis, 2011), nella edizione/versione eBook “Urfuturismo” 2014 (La Carmelina), in “AA.VV. The Italian Rose 2000” (La Carmelina, 2015), (a cura di R.Guerra) Dizionario della Letteratura ferrarese contemporanea (Este edition eBook, 2012), AA. VV. Futurismo Renaissance… (D- Editore, eBook, 2016), AA.VV., Ferrara città d’arte? Virtuale o Reale (Asino Rosso eBook, 2017). Questo Biancaneve su Marte include anche due brevi esperimenti narrativi minimal pop e una rassegna stampa (Nota editoriale).

info
https://www.mondadoristore.it/Biancaneve-su-Marte-Sylvia-Forty/eai978882839413/

DIARIO IN PUBBLICO
Ultima settimana al Lido col pensiero al terribile re

E tra una minaccia di temporale e les adieux di commiato si stanno concludendo le vacanze li/laidesche.
Il bagno Onda blu a stento mi riserva due posti e sotto il caldo africano degusto spaghetti allo scoglio memorabili. Corrono affannati familiari e amici a rendere piacevole la notte africana mentre una brava cantante naturalmente imparentata con i proprietari ci risveglia ricordi con canzoni del tempo che fu. Un ragazzo gentilissimo ci assiste. Scopro che si laureerà a breve a Ravenna in Conservazione e restauro dei beni culturali; Luca, il bagnino invece in Filosofia del linguaggio. E’ senza alcun dubbio il mio bagno e sdraiato sul divanetto oso l’innominabile: fumo mezza sigaretta per accompagnare il limoncello mescolato con la vodka. Insomma cose d’altri tempi poiché ho smesso di fumare più di dieci anni fa.
Non so se il tempo mi concederà altri soggiorni qui al Lido ma questa settimana mi riconcilia con una natura non del tutto distrutta dall’uomo. Ier sera salgo all’ottavo piano da mia cognata: il paesaggio è superbo. Sotto di noi la distesa ininterrotta del verde dei pini e in fondo tra le valli la luna quasi piena che sorgeva inargentata. Poi la dovuta penitenza di un ritorno tra i “tatuati” che ininterrottamente percorrono con prole e mogli, amiche, compagne il viale Carducci reso ahimè! inguardabile dalla follia del caro amico Cervellati, archistar bravissimo che lo ha trasformato in un incubo tra riprese copiate in un momento di cattiva digestione dai giardini del Settecento…
A casa mi aspetta un premio: il concerto dell’amico Riccardo Muti tenuto a Norcia il 4 agosto come lenimento e affetto per la città e il territorio colpiti dal sisma. Si eseguono brani del Macbeth di Verdi in forma di concerto. L’orchestra è quella dei giovani della Cherubini la formazione amatissima dal Maestro. Trascorrono i momenti più conosciuti e amati di questo capolavoro. Una Lady formidabile interpretata da, Vittoria Yeo nella scena del sonnambulismo dove perfino il “Macbetto” invitato a coricarsi non ci fa sorridere. E nella grande aria del “E’ tardi’ cantata dalla divina Callas e anche dall’altrettanto divina Verrett un volto mi appare dai tratti molto meridionali. E’ un ministro che incita il suo collega a compiere il passo fatale: “E’ tardi, è tardi ascendi al trono, accetta di regnar.” E infine Macbeth, Alessio Verna nel grande momento della sua disperazione. Vale la pena di citare il testo. Il terribile re sa che le sue azioni lo renderanno non solo inviso ma indegno ed ecco la sua palinodia:
Macbeth
Pietà, rispetto, amore (onore)
Conforto ai dì cadenti,
non spargeran d’un fiore
La tua canuta età.
Né sul tuo regio sasso
Sperar soavi accenti:
Ah! Sol la bestemmia
Ahi lasso!
Sol la nenia tua sarà!
E chi meglio del ministro del Viminale ora leggermente indagato potrebbe, dovrebbe ricordarsi del destino di Macbeth?
Muti alla fine del concerto ricorda giorni felici trascorsi assieme nella magia e nell’incanto di un luogo speciale a Firenze. E la sua amicizia con Slava Richter che insisteva sul concetto di sorpresa poiché la musica sempre deve sorprendere e l’ancor più incredibile affermazione del sommo pianista che gli rivela che la città per lui più speciale è Norcia.
Tempi memorabili di un passato felice che non potrà ritornare ma che diventa storia e ricordo fino all’immagine indelebile del concerto a ccui ho assistito, forse l’ultimo, tenuto in Italia da Richter a Mantova. Appoggiata al pianoforte un’unica, perfetta rosa bianca.
Arrivederci Lidi. La pioggia finalmente scende e ristora le chiome avvizzite dei pini di casa.
Tutti noi aspettiamo piogge riparatrici.

Stella Danzante Onlus

L’associazione Stella Danzante Onlus è lieta di annunciare che grazie all’incasso raccolto durante il festival estivo “Stella Banzante Beach” ha potuto acquistare e donare diversi giocattoli all’ospedale di Cona.
Stella Danzante Beach ha coinvolto durante le sue serate sia gli abili giocatori di beach tennis della zona che il gruppo musicale locale Delef, supportato da Pozzorosso per tutta l’organizzazione artistica, ma soprattutto ha saputo creare un’atmosfera unica e piena di solidarietà. Infatti, durante le giornate l’associazione ha avuto modo di ricevere gesti di affetto e di ascolto, non solo da parte di chi è legato a Stella Danzante dai primi passi, ma anche di chi non la conosceva affatto.
È proprio grazie all’enorme successo del festival che l’associazione è riuscita ad acquistare giocattoli e strumenti musicali da destinare al reparto di pediatria dell’ospedale di Cona, struttura in cui lavora la dottoressa Roberta Burnelli, con la quale i ragazzi dell’associazione sono in contatto da sempre.
Burnelli ha indicato alla Onlus la necessità di giochi, strumenti di lavoro dello psicologo del reparto e strumenti musicali per il progetto di musicoterapia. L’associazione continua ora a dedicarsi alle mattine in Biblù, la biblio-ludoteca del reparto pediatrico di Cona, durante le quali i volontari portano giocattoli e libri nella camere dei piccoli pazienti.
“L’auspicio – commenta il direttivo – è quello di avere sempre più organico: invitiamo chi è interessato a fare una prova insieme ai volontari a contattare l’associazione. Ringraziamo gli stabilimenti balneari “Quelli di Flip” (Portogaribaldi) e “Baia di Maui” (Lido di Spina) per l’accoglienza sorprendente che ci hanno dimostrato – e felicemente afferma- soltanto insieme possiamo affrontare il caos e generare la nostra Stella Danzante!”.