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Giorno: 1 Ottobre 2018

CronacaComune – La newsletter dell’1 ottobre 2018

Da: Ufficio Stampa del Comune di Ferrara

 

CINQUANT’ANNI DEL PALIO – Successo di pubblico dell’iniziativa condotta dallo storico Francesco Scafuri. Ultimo appuntamento domenica 14 ottobre a S. Giorgio

“Via Bologna: mille anni di storia”, passeggiata culturale e spettacolari esibizioni delle contrade del Palio

01-10-2018

Successo di pubblico in occasione dell’escursione culturale svoltasi in via Bologna domenica scorsa (30 settembre), promossa dal Comune (Assessorato ai Lavori Pubblici e Palio) e dall’Ente Palio nell’ambito del programma del 50° anniversario della rievocazione storica del Palio di Ferrara.

Centinaia di persone si sono radunate davanti alla chiesa della Sacra Famiglia, da dove è partita una passeggiata culturale guidata da Francesco Scafuri, che ha fatto tappa all’Ippodromo, nel parco delle scuole Ercole Mosti, per poi concludersi presso il Foro Boario. Perfetta l’interazione delle spiegazioni storico-artistiche di Scafuri con le suggestive rappresentazioni della Corte Ducale e delle Contrade di S. Luca e S. Paolo, che lungo l’itinerario hanno proposto danze, combattimenti di armati, spettacolari esibizioni di musici e sbandieratori.
L’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con la parrocchia della Sacra Famiglia e con il patrocinio delle associazioni culturali Garden Club Ferrara, Ferrariae Decus e De Humanitate Sanctae Annae, mentre il coordinamento è stato affidato all’Ufficio Ricerche Storiche (Servizio Beni Monumentali-Centro Storico, Comune di Ferrara) e alla Commissione Cultura dell’Ente Palio.
Il programma prevede un’ultima escursione culturale domenica 14 ottobre alle ore 10 dal titolo “Sulle tracce dell’antica Conceria nel Borgo di S. Giorgio”, con ritrovo sul sagrato della Basilica di San Giorgio (Piazzale S. Giorgio). Da qui partirà una breve passeggiata storico-artistica in compagnia di Francesco Scafuri nell’antico borgo alla scoperta dell’ex Conceria, della prima Cattedrale di Ferrara, dello straordinario campanile rossettiano, dell’antica piazza del mercato, del ponte sul Volano, fino a scoprire i luoghi della Porta di San Giorgio. Nell’occasione sono previste esibizioni straordinarie delle contrade di S. Giorgio, S. Maria in Vado e S. Giovanni.

DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA ALLEGATA A FONDO PAGINA

(Comunicazione a cura degli organizzatori)

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CronacaComune 27 settembre 2018

Dopo il successo di pubblico delle prime due iniziative, proseguono le inedite escursioni culturali a partecipazione gratuita promosse dal Comune (Assessorato ai LL. PP e Palio) e dall’Ente Palio in occasione del 50° anniversario della rievocazione storica del Palio di Ferrara.
Il nuovo appuntamento è previsto per domenica 30 settembre 2018 alle 11 davanti alla chiesa della Sacra Famiglia (via Bologna, 148), da dove partirà una passeggiata storico-artistica (a piedi o con bicicletta a mano) dal titolo “Via Bologna: mille anni di storia“, in compagnia di Francesco Scafuri, della Corte Ducale e delle Contrade di S. Luca e S. Paolo, che lungo l’itinerario proporranno danze, combattimenti di armati, spettacolari esibizioni di musici e sbandieratori.
Durante l’escursione, che prevede tra l’altro l’apertura straordinaria del parco antistante alla scuola Ercole Mosti e l’esposizione di rare immagini storiche del quartiere, Scafuri accompagnerà il pubblico alla scoperta di una parte significativa della zona a sud della città: dall’Ippodromo alla Villa che fu dei conti Revedin, fino al Centro “La Piramide” e al Foro Boario, per svelare episodi e segreti di un quartiere moderno con una storia millenaria, volgendo lo sguardo alle pregevoli architetture che richiamano illustri personaggi.
L’iniziativa è realizzata in collaborazione con la parrocchia della Sacra Famiglia e con il patrocinio delle Associazioni culturali Garden Club Ferrara, Ferrariae Decus e De Humanitate Sanctae Annae, mentre il coordinamento è affidato all’Ufficio Ricerche Storiche (Servizio Beni Monumentali-Centro Storico, Comune di Ferrara) e alla Commissione Cultura dell’Ente Palio.

In caso di pioggia l’iniziativa si terrà negli ambienti parrocchiali presso chiesa della Sacra Famiglia (via Bologna, 148).

Per info: m.moggi@comune.fe.it

(Comunicazione a cura degli organizzatori)

Per il programma completo v. CronacaComune del 18 settembre 2018

ATTIVITA’ CATELLO ESTENSE – Illustrati di dati e le attività a chiusura della mostra da presidente Fondazione Sgarbi e Sindaco di Ferrara

“La Collezione Cavallini Sgarbi” in Castello Estense: una sinergia culturale e artistica nel percorso museale

01-10-2018

Si è svolta questa mattina, lunedì 1 ottobre 2018 nella Sala dei Comuni del Castello Estense di Ferrara, la conferenza stampa a chiusura della mostra “La Collezione Cavallini Sgarbi. Da Niccolò dell’Arca a Gaetano Previati. Tesori d’arte per Ferrara”.

Per illustrare le attività proposte e i dati relativi alla fruizione del Castello Estense nel periodo di allestimento della mostra sono intervenuti dal 3 febbraio al 20 settembre 2018 all’incontro con i giornalisti sono intervenuti Tiziano Tagliani, sindaco di Ferrara, Elisabetta Sgarbi, presidente della “Fondazione Elisabetta Sgarbi”, Eugenio Lio, “Fondazione Elisabetta Sgarbi” e “La nave di Teseo” e Paolo Bruni, in rappresentanza di Bonifiche Ferraresi.

>> DOCUMENTAZIONE: tabelle affluenza Castello Estense scaricabili in fondo alla pagina

LA NOTA del sindaco Tiziano Tagliani

La mostra dedicata alla collezione Cavallini Sgarbi nel Castello Estense di Ferrara è stata realizzata, con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e della Regione Emilia-Romagna, in virtù di una convenzione appositamente sottoscritta tra il Comune di Ferrara e la Fondazione Elisabetta Sgarbi, che ha disciplinato le modalità e i termini della reciproca collaborazione.
Di questo, infatti, si è trattato: non di una concessione in l’uso delle sale espositive, ma bensì del fatto che queste ultime – i prestigiosi ambienti dell’ala sud e dei Camerini del Principe – hanno ospitato i capolavori della collezione, in un contesto pienamente inserito all’interno del percorso museale, offrendo ai visitatori la possibilità di apprezzare il valore culturale di un patrimonio di dipinti e sculture raccolti da una famiglia ferrarese impegnata da oltre quarant’anni in un appassionato sforzo collezionistico.
La mostra, pertanto si è inserita all’interno della ormai corposa serie di iniziative culturali che da alcuni anni caratterizza l’attività del Castello e che ha contribuito a determinare un trend di crescita nel numero dei visitatori del monumento simbolo della città, trend che si sta confermando anche per l’anno in corso.
La mostra, inaugurata il 2 febbraio avrebbe dovuto concludersi il 2 giugno ma è stata poi prorogata per due volte allo scopo di poter essere fruita dal pubblico estivo, anch’esso caratterizzato in questi ultimi anni da un trend in aumento, per terminare lo scorso 20 settembre.
In poco meno di sette mesi i visitatori del Castello sono stati 148.377, il 18% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno 2017; di questi, 40.786 visitatori hanno scelto di acquistare il biglietto per il percorso museale comprensivo dell’accesso alla mostra, cioè il 27,5% del pubblico.
Il museo da febbraio è stato aperto tutti i giorni dalle 9,30 alle 17,30, posticipando la chiusura alle 18 nel fine settimana. Inoltre, alle aperture ordinarie si sono aggiunti, come in passato, numerosi prolungamenti orari in occasione di festività e ponti ed aperture serali straordinarie per ospitare eventi e iniziative particolari (Notte Europea dei Musei, Notte Rosa, Milanesiana, Serate d’Agosto al Castello) e ciò ha comportato uno sforzo organizzativo particolare, reso possibile anche grazie alla disponibilità e collaborazione del personale dell’Ufficio Castello del Comune, dei volontari AUSER e delle aziende concessionarie dei servizi museali del Castello (Itinerando, Le Immagini, Senza Titolo e Bota). Ma, naturalmente, anche per questi aspetti un ringraziamento particolare va ad Elisabetta e Vittorio Sgarbi e ai loro collaboratori per aver saputo proporre, oltre che partecipare direttamente, una nutrita serie di eventi con importanti ospiti di tutto il mondo della cultura italiana e internazionale.

Tiziano Tagliani, sindaco di Ferrara 

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LA SCHEDA (a cura della Fondazione Elisabetta Sgarbi) La Collezione Cavallini Sgarbi Castello Estense, Ferrara 3 febbraio – 20 settembre 2018

La mostra della Collezione Cavallini Sgarbi nelle Sale del Castello Estense ha avuto caratteristiche uniche rispetto ad analoghe iniziative che si sono svolte e si svolgono nel Castello.

Il contributo finanziario dell’ente pubblico corrisponde al 25% circa del fabbisogno complessivo, per il resto sostenuto interamente da un privato, la Fondazione Elisabetta Sgarbi: 76.000 euro vs 300.000 (al netto di iva). A sostegno della Fondazione Elisabetta Sgarbi sono intervenute Bonifiche Ferraresi (50.000 euro)Fondazione Cariplo (40.000 euro)Genera Group (30.000 euro).

Diversa, rispetto ad analoghe iniziative nelle Sale del Castello, è stata la modalità di ingresso della Mostra.

a) Era possibile, infatti, visitare  il Castello senza la Mostra e le relative sale (al costo di 6 euro, ridotto 4);

b) Era possibile vedere la mostra acquistando l’intero biglietto (castello + mostra), anche per quanti non interessati alla visita del Castello: (al costo di 12 euro, ridotto 8 euro);

c) Non era possibile vedere solo la mostra, o acquistare solo il biglietto della Mostra.

Su ciascun biglietto venduto, la Collezione Cavallini Sgarbi aveva una royalty pari a 3,20 euro, lasciando i restanti 8,8 (ridotto 4,8) al Castello.

Questo ha permesso al Castello Estense – in forza di un accordo con la Fondazione Elisabetta Sgarbi – di beneficiare (anche economicamente, oltre che a livello di immagine) della ingente attività promozionale, lasciando tuttavia “all’usuale” visitatore del Castello la possibilità di limitarsi alla sola visita dell’edificio (senza la visita della mostra).

Ciò ha un risvolto positivo anche per la Fondazione e la Collezione: i 40.786 visitatori paganti (esclusi i circa mille presenti alla inaugurazione) hanno scelto, pagando, di visitare una mostra prodotta da un privato, generando, con ciò, una ricaduta economicamente positiva sull’ente pubblico. La strategia di ingresso indica dunque che i visitatori della Mostra si siano aggiunti ai correnti visitatori del Castello.

Un ulteriore aspetto va indicato per sottolineare la singolarità di questa iniziativa. Il fattore di rischio (finanziario ma anche relativo allo stato conservativo delle opere) era totalmente a carico della Fondazione Elisabetta Sgarbi, la quale ha dovuto fare fronte ad alcune lacune del Castello – certamente fisiologiche, data la storia dell’edificio – ma che dovrebbe essere volontà delle istituzioni colmare, quanto prima, per  ulteriori iniziative: e parlo di climatizzazione estiva, sbalzi di temperature da stanza a tanza, controllo dello tasso di umidità, luminotecnica, assenza di un sistema di biglietteria e di prenotazione on line, orari di chiusura della biglietteria e del Castello infelici, per citarne alcune.

Sono lacune che evidentemente emergono e richiedono soluzioni rapide quando un privato è motivato da un investimento. Ma l’Istituzione potrebbe fare tesoro di questa esperienza di successo per avviare il Castello a diventare uno dei più straordinari spazi espositivi europei. La mostra della Collezione Cavallini Sgarbi – pur essendo un primo esperimento espositivo pubblico/privato, con le conseguenti, normali, fisiologiche difficoltà – ha registrato un consenso tale che dovrebbe indurre a sostenere questo processo di metamorfosi del Castello, e non dovrebbe, invece, suscitare inutili e dannose preoccupazioni di difesa dello status quo.

Infine, peculiare è il modo in cui la mostra ha cercato di coinvolgere i visitatori: non solo attraverso i canali consueti, ma attraverso incontri attrattivi con scrittori intellettuali musicisti attori, molti dei quali per la prima volta a Ferrara o in Castello. Incontri che, nella logica del racconto di una famiglia e di una collezione ferraresi – hanno raggiunto l’apice con la serata della Milanesiana (Festival internazionale che da venti anni dirigo) a Ferrara, lo scorso 14 luglio, con Michele Placido e Vittorio Sgarbi, interamente a carico della Fondazione Elisabetta Sgarbi.

Lo sforzo produttivo della sottoscritta va certamente al di là della mera contabilità, che peraltro – come era mio obiettivo – riporta un lieve attivo.

C’era, in me, una componente passionale, di omaggio a Ferrara, ai nostri genitori (Giuseppe Sgarbi e Rina Cavallini) e al genio di un collezionista (Vittorio Sgarbi) che ha costruito in circa quaranta anni una collezione di dipinti e sculture e libri di straordinaria importanza, unica in Italia, e che, per molti aspetti, è legata al mondo Veneto, Emiliano e a Ferrara (Tesori d’arte per Ferrara era il sottotitolo della Mostra). Una passione testimoniata dalla mia costante dedizione e presenza lungo questi sette mesi e mezzo, dai molteplici incontri in mostra (circa quindici), dalla ricchissima rassegna stampa, dalla promozione su scala nazionale della mostra ma anche del Castello Estense e della Città di Ferrara (dal valore netto di 120.000 euro).

Dunque, accanto al mio desiderio, da ferrarese, di inserire la Mostra Cavallini Sgarbi tra le iniziative del Castello Estense, simbolo di Ferrara, mi preme un altrettanto forte desiderio che è ribadire la unicità di questa mostra: a onore di chi la ha prodotto, di chi l’ha voluta (il Sindaco Tiziano Tagliani), Bonifiche Ferraresi, Fondazione Cariplo, Genera Group.

E con buona pace di chi non la voleva, che l’ha tollerata, che non l’ha goduta, e che ora può dedicarsi con serenità alla cura del proprio giardino.

Elisabetta Sgarbi, presidente della Fondazione Cavallini Sgarbi, Publisher La Nave di Teseo

A questo link una piccola selezione delle opere della mostra appena conclusa: https://we.tl/t-LzttiER98D

 

CENTRO DI MEDIAZIONE – Una ventina di associazioni a Barco hanno fatto vivere la piazza come luogo d’incontro

Piazza Emilia in festa, successo dell’iniziativa con laboratori e sport all’aperto

01-10-2018

Dal 28 al 30 settembre, il comitato Viva Barco Viva in collaborazione con il Comune di Ferrara ha organizzato un weekend di iniziative, laboratori e sport all’aperto in Piazza Emilia con l’obiettivo di far rivivere la piazza come luogo di incontro e fulcro della cittadinanza del quartiere.
Tre giorni in piazza Emilia a Barco - FerraraDapprima timidamente la cittadinanza incuriosita dalla nuova conformazione della piazza (non più un parcheggio ma un luogo di incontro e di dialogo vero e proprio) ha cominciato a rispondere agli stimoli, partecipando ai laboratori e alle attività proposte, rianimando la piazza Emilia.
Tre giorni di iniziative organizzate dal Comitato Viva Barco Viva che ha visto impegnate circa una ventina di associazioni del quartiere e non.
Iniziative che hanno in parte risposto alle richieste espresse dai residenti del quartiere in questi anni di lavoro di ascolto da parte del comitato Viva Barco Viva.
Educazione Ambientale, falegnameria, giocoleria, percussioni, pallacanestro, parkour, narrazioni, sono i laboratori per bambini che hanno visto la partecipazione di un centinaio di bambini e ragazzi ogni giorno, accompagnati da nonni e genitori che hanno potuto vivere la piazza attivamente.
Tre giorni in piazza Emilia a Barco - FerraraUn primo esperimento che già ha posto le basi per la progettazione di futuri appuntamenti per ri-aprire il dialogo tra le persone che abitano e vivono il quartiere Barco.
Hanno collaborato all’iniziativa: Comune di Ferrara, Comitato Viva Barco Viva, Uisp, Acer, Gev Ferrara, Cooperativa Germoglio, Associazione Un Bel Dì, Associazione Motus, Afric Racine, Gruppo di Cittadinanza Attiva della Cooperativa Castello, Centro Sociale Il Barco, S.B.F Scuola Basket Ferrara, Flow Lines, Biblioteca Bassani, Scuola Secondaria di I° Grado Cosmè Tura, Scuola Primaria Villaggio INA, Centro di Mediazione, Teatro Nucleo, Scout Ferrara 6, Palestra 4 Torri.
Per informazioni: pagina Facebook @vivabarcoviva, Centro di Mediazione, tel. 0532 770504, email centro.mediazione@comune.fe.it

(A cura del Centro di Mediazione del Comune di Ferrara)

ASSESSORATO ALLA CULTURA – A cura dell’associazione culturale Roots Music Club nelle sedi di Circolo Arci Bolognesi e AMF. Primo concerto martedì 23 ottobre

“Back to the roots music”, cinque concerti autunnali per diffondere il roots/folk

01-10-2018

Si è svolta in mattinata (lunedì 1 ottobre ) nella residenza municipale di Ferrara la conferenza stampa di presentazione della rassegna “Back to the roots music“, ciclo di concerti organizzati dall’associazione culturale Roots Music Club in collaborazione con Arci Ferrara, Circolo Arci Bolognesi, Associazione Musicisti di Ferrara AMF e con il sostegno e il patrocinio del Comune di Ferrara. Il progetto, che nasce con la finalità di promuovere e diffondere il genere musicale roots/folk americano e anglosassone, si compone di cinque concerti che si svolgeranno fino al 15 dicembre al Circolo Arci Bolognesi, che ospiterà la sezione della rassegna dedicata alla musica al femminile “Women in folk”, e nell’Aula Magna “Stefano Tassinari” della sede dell’Associazione Musicisti di Ferrara AMF. Previsti, a margine, due concerti collaterali (31 ottobre  e 28 novembre) rispettivamente nella sala Estense e al circolo Arci Renfe.

All’incontro con i giornalisti erano presenti il vicesindaco e assessore alla Cultura Massimo Maisto, Enrica Antonioli  Paride Guidetti e Franco Gallerani (rispettivamente presidente, vicepresidente e consigliere Roots Music Club), Alice Bolognesi (presidente ARCI Ferrara), Roberto Formignani (presidente Associazione Musicisti di Ferrara AMF), Simone Fresa (consigliere segretario/direttore artistico APS Circolo Arci Bolognesi).

“Questa rasssegna  – ha affermato il vice sindaco Massimo Maisto – è la conferma di quanto sta avvenendo negli ultimi anni nella nostra città dove il mondo dell’associazionismo, recependo anche le sollecitazioni dell’Amministrazione comunale, è riuscito a mettere in campo una rete di collaborazioni di grande efficacia. In questa occasione assistiamo alla piena sinergia fra chi organizza e chi dispone di spazio per ospitare un evento e si apre così ad altre idee. Un atteggiamento concreto e capace di costruire qualcosa di positivo per l’intera città,- ha concluso Maisto – un gioco di squadra che funziona e che, sommato al seppur piccolo contributo dell’Amministrazione comunale (1.000 euro ndr), consente di valorizzare al meglio l’intero progetto”.

Questo il calendario della rassegna:

>> MARTEDI 23 OTTOBRE 2018 – VANESSA PETERS BAND (USA/IT) “WOMEN IN FOLK” – Circolo Arci Bolognesi – ore 21.30

>> SABATO 3 NOVEMBRE 2018 – HAYWARD WILLIAMS (USA) – Feat. THE YEARLINGS – Opening Act ENRICO CIPOLLINI Aula Magna “Stefano Tassinari” – Scuola di Musica Moderna AMF – ore 21.30

>> MARTEDI 20 NOVEMBRE 2018 – ELOISA ATTI presenta “Edges” (IT) “WOMEN IN FOLK” – Circolo Arci Bolognesi – ore 21.30

>> MARTEDI 11 DICEMBRE 2018 – CHIARA GIACOBBE CHAMBER FOLK BAND presenta “Lionheart” (IT) “WOMEN IN FOLK” – Circolo Arci Bolognesi – ore 21.30

>> SABATO 15 DICEMBRE 2018 – ANDY WHITE (IRL, AUS) – Opening Act EUGENIO CABITTA
Aula Magna “Stefano Tassinari” – Scuola di Musica Moderna AMF – ore 21.30

Eventi collaterali:

>> DAN STUART feat. JON DEE GRAHAM & TOM HEYMAN Mercoledì 31 Ottobre 2018 – Sala Estense, piazza del Municipio – Ferrara Ore 21

>> An intimate evening with JESSE MALIN (feat. Derek Cruz) Mercoledì 28 novembre 2018
Circolo Arci RENFE – via Bologna 217 – Ferrara Ore 21.30

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(Comunicazione a cura degli organizzatori)
“Back to the Roots Music”
L’associazione culturale Roots Music Club, attiva da più di 20 anni nell’organizzare concerti di artisti provenienti prevalentemente dagli Stati Uniti d’America sia sul territorio ferrarese che sul territorio del nord-centro Italia, si prefigge per l’autunno 2018 di costruire una rassegna di 5 concerti con la finalità di promuovere e diffondere la cultura legata al genere musicale roots/folk americano e anglosassone.
La rassegna “Back to the Roots Music” si svolgerà dalla seconda metà di ottobre fino a dicembre, vedrà come protagonisti musicisti stranieri e italiani, e avrà la peculiarità di essere “itinerante”: utilizzerà cioè due diverse location site nella città di Ferrara. Le location sono sede delle associazioni che prestano la loro collaborazione al Roots Music Club al fine di realizzare il progetto: il Circolo Arci Bolognesi, che ospiterà la sezione della rassegna dedicata alla musica al femminile “Women in folk”, e l’Associazione Musicisti di Ferrara AMF.


Programma


MARTEDI 23 OTTOBRE 2018 – VANESSA PETERS BAND (USA/IT) “WOMEN IN FOLK” – Circolo Arci Bolognesi – ore 21.30 Ingresso riservato Soci Arci (7,00 €)
Torna una delle beniamine americane in Italia per l’indie-folk. Vanessa Peters, texana ma ormai
conosciutissima in Italia, torna per la promozione dell’ultimo cd “The Burden of Unshakeable
Truth”, il suo decimo lavoro in carriera, in cui il suo spirito indipendente e creativo l’ha portata a
suonare oltre 1000 concerti in 11 paesi e ad essere candidata come “Best folk artist” dal Dallas
Observer.
Recentemente la sua crescita si è accentuata con le collaborazioni “on stage” con i 10.000
Maniacs, Griffin House e i Roosevelts. Vanessa non è solo un’ottima performer di musica
americana, ma è anche un’artista di palese curiosità e voglia di sperimentare, legata alle radici ma
estremamente duttile e aperta a nuovi orizzonti.


SABATO 3 NOVEMBRE 2018 – HAYWARD WILLIAMS (USA)
Aula Magna “Stefano Tassinari” – Scuola di Musica Moderna AMF – ore 21.30
Ingresso riservato Soci Arci e Soci AMF (10,00 €)
Cresciuto nel circuito musicale alternative country di Milwaukee (Wisconsin), Hayward Williams si è
fatto notare al pubblico con la band Exit (premiata nel 2004 come band dell’anno dal Wisconsin
Area Music Industry) per poi intraprendere la carriera solista.
Il suo esordio “Uphill/Downhill” è un trampolino di lancio notevole per fare le cose in proprio, e la
qualità delle sue canzoni unita alla profondità e all’anima scura della sua voce lo rende sempre più
partecipe dell’attività musicale nel circuito “Americana” e roots. Non è un caso la progressione
qualitativa che ha disco dopo disco, fino a giungere allo splendido “Haymaker”, cd che desta
interesse anche in Italia per la bellezza delle canzoni e la schiettezza degli arrangiamenti che
ricordano un po’ un Ryan Adams dall’anima soul, ma capace anche di mostrare un background
rock-glam. “Haymaker” viene eletto disco del mese da Roots Highway nel marzo 2013. Nel 2015
pubblica un nuovo cd, intitolato “The Reef”, prodotto da Jeffrey Foucault e suonato insieme a Billy
Conway (Morphine) alla batteria e Jeremy Moses Curtis (Booker T., Levon Helm) al basso, squadra
che Hayward tiene con sé per il suo ultimo lavoro “Pretenders”, pubblicato alla fine del 2017.
Dotato di una voce profonda e di una personalità spiccata, oltre a un talento enorme nella scrittura
delle canzoni, Hayward Williams è al quarto tour italiano, e si è creato un’importante fanbase
nazionale, grazie alla sua simpatia, il suo carisma e la sua bravura. Nel Febbraio 2017 ha ricevuto
gli elogi del grande Grant Lee Phillips, dopo aver aperto il suo show al Teatro Sala Estense di
Ferrara.


MARTEDI 20 NOVEMBRE 2018 – ELOISA ATTI presenta “Edges” (ITA) “WOMEN IN FOLK” – Circolo Arci Bolognesi – ore 21.30 Ingresso riservato Soci Arci (7,00 €)
Il nuovo disco della cantante romagnola esplora i territori dell’americana ma con un tocco
all’italiana in una miscela di folk, country, folk, blues e deviazioni jazz odoranti legno e polvere che
incontra un’intenzione melodica di casa nostra.
Uscito il 23 Febbraio 2018 per Alman Music / Strade Blu Factory, mixato a Tucson presso i
prestigiosi Wavelab Studios di Craig Schumacher (anche produttore dei Calexico) e masterizzato in
Italia da Giovanni Versari (Grammy 2016 ai Muse per “Best rock album “), “Edges” è un lavoro del
tutto originale. Dodici canzoni per raccontare i limiti umani: l’amore e il perdono, il dolore e la
rinascita, i viaggi della fantasia e l’inanità più totale. Immergendo tutto in una densa atmosfera
ROOTS MUSIC CLUB
via Umberto Manfredini, 6 int.1 – 44122 Ferrara FE (Italy)
C.F. 93052510380 – P.IVA 01498090388
ROOTS MUSIC CLUB via Umberto Manfredini, 6 int.1 – 44122 Ferrara FE (Italy) – www.rootsmusicclub.com
Tel. +39 340 0036841 – Fax. +39 0532 94090 – Email: info@rootsmusicclub.com – PEC: rootsmusicclub@pec.it
sognante. Perché in fondo “varcare i limiti è emozionante come un sogno”.
In questo progetto, Eloisa Atti è affiancata da una lunga lista di preziosi collaboratori: alle chitarre
Marco Bovi, piano e organo di Emiliano Pintori, contrabbasso di Stefano Senni, batteria di Zeno De
Rossi oltre a Antonio Gramentieri alla chitarra, Thomas Heyman alla pedal steel guitar, Erica
Scherl al violino e Tim Trevor Briscoe ai clarinetti, oltre a Enrico Farnedi e Riccardo Lolli ai cori e al
maestro Michele Carnevali all’ocarina.


MARTEDI 11 DICEMBRE 2018 – CHIARA GIACOBBE CHAMBER FOLK BAND presenta
“Lionheart” (ITA) “WOMEN IN FOLK” – Circolo Arci Bolognesi – ore 21.30
Ingresso riservato Soci Arci (7,00 €)
Chiara Giacobbe, suona il violino e l’harmonium, canta, scrive canzoni e ormai da qualche anno ha
fondato una band tutta sua: Chiara Giacobbe Chamber Folk Band. Chiara Giacobbe ha studiato
violino al conservatorio, ed è cresciuta con i dischi dei cantautori italiani e di artisti d’oltremanica e
d’oltreoceano come Bob Dylan, The Beatles, Talking Heads, Johnny Cash, Sarah Vaughan, da qui è scaturita l’esigenza di iniziare anche a cantare e indirizzare il suo talento per la composizione verso la scrittura di canzoni originali. Tutto questo è certamente dentro l’album Lionheart. Il violino di
Chiara Giacobbe è anima e fulcro di questo lavoro, un violino che canta, che duetta ora con la
chitarra, ora con la cornamusa e\o l’harmonium, che ricama controcanti per le linee della voce e si
declina sia come strumento solista, sia come generatore di armonia e sostegno. Poi c’è la sua
voce, sempre ispirata e coinvolgente, la voce di una donna che canta le donne, delicata nelle
ballate più dolci (Blessed Be), graffiante e capace di emergere nei brani più forti e potenti (High
Fidelity, Particle Physics).
Il disco è caratterizzato da un suono elettrico – anche se non mancano episodi più acustici -, la
Chamber Folk Band è affiatata e pulsante, ogni elemento contribuisce alla caratterizzazione dei
brani, in ogni tracci si predilige il gusto per l’arrangiamento, la naturalezza dell’intreccio armonico,
il suono vivo tipico delle registrazioni – in gran parte – analogiche realizzate quasi totalmente
nello studio Suoni & Fulmini di Rivalta Bormida dall’ingegnere del suono Dario Mecca Aleina, per la
produzione della stessa Chiara Giacobbe e con il contributo artistico di Paolo Enrico Archetti
Maestri degli Yo Yo Mundi; le voci, invece, sono state registrate nel teatro di Pennabilli
dall’ingegnere del suono Franco Fucili.
Lionheart è la rappresentazione di una donna, è “La donna” ed è tante donne. Che ritroviamo in
ogni traccia del CD, che si raccontano, che suonano, gridano, amano, piangono, sussurrano, sorridono, lottano. È il cuore di ogni bimba, ragazza, donna che pulsa in questo disco, di volta in volta ferito, calpestato, tradito, gonfio, innamorato, felice, sognante, ma sempre e comunque un felino e graffiante: Cuore di Leone. In ogni canzone virata al femminile, infatti, c’è una fase di vita, una scelta – obbligata o meno -, c’è una dichiarazione di intenti, c’è un pensiero che si muove, e non di rado, c’è la descrizione in musica e sostanza di sogno delle piccole cose essenziali.


SABATO 15 DICEMBRE 2018 – ANDY WHITE (IRLANDA)
Aula Magna “Stefano Tassinari” – Scuola di Musica Moderna AMF – ore 21.30
Ingresso riservato Soci Arci e Soci AMF (10,00 €)
La vena politica di Billy Bragg, il romanticismo di David Gray, il lirismo celtico dei Waterboys,
elementi che negli anni hanno fatto la storia e l’identità di Andy White. Nato e cresciuto a Belfast,
ora residente a Melbourne, Andy White ha raggiunto la notorietà nel suo unire elementi pop e folk
con la sensibilità poetica e politica proveniente dalle sue maggiori ispirazioni, tra cui Bob Dylan, i
Clash e Van Morrison. Andy White ha lavorato con Sinead O’Connor, Hothouse Flowers, Donald
Lunny, Billy Bragg e il sopracitato Morrison, ha ricevuto apprezzamenti da Peter Gabriel e dai
Crowded House, ha un curriculum pieno di premi vinti per il songwriting e ha girato il mondo in
lungo e in largo, con la sua Maton 12 corde, la sua Stomp-Box e il suo stile di fare musica dalle
mille sfaccettature, easy ma ricercata, pop ma rock, folk ma psichedelica, acustica ma elettrica.
Il suo ultimo lavoro in studio, “How Things Are”, il diciottesimo in trent’anni di carriera, ha visto la
luce nei primi mesi del 2014, ed è stato definito il suo disco più intenso e riflessivo, incentrato sulla
fine della storia di una relazione personale che durava da oltre 20 anni. Non è un caso che Andy
abbia voluto dietro il drumkit per il disco suo figlio Sebastian.
Andy White è un cantastorie del nostro tempo e per il nostro tempo, che con grande intuizione
riesce a descrivere la natura caotica del mondo e la sua bellezza, sia su canzone che su poesia.


Eventi collaterali:


MERCOLEDI’ 31 OTTOBRE 2018 – DAN STUART feat. JON DEE GRAHAM & TOM HEYMAN – Sala Estense, piazza del Municipio – Ferrara Ore 21.00 Ingresso intero: € 15,00
Ingresso ridotto con tessera Arci 2018/2019: € 10,00 – info e prenotazioni: info@rootsmusicclub.com | 340.0036841
Cresciuto a Tucson, Ariziona, ha mosso i primi passi nella musica con la punk band The Serfers. Presto la band virò verso un suono più sperimentale e si trasferì in California prendendo il nome di “Green on Red”, formazione con cui Stuart, dopo numerosi dischi con etichette come la Mercury e la Slash Records, collaborò fino al 1992, inframezzando il progetto GoR con l’altro progetto “Danny & Dusty” in coppia con Steve Wynn dei Dream Syndicate. Dopo lo scioglimento dei Green on Red, Stuart proseguì su più di una strada, come solista o con progetti paralleli come gli Slumbers (con JD Foster e Antonio Gramentieri) o con i Twin Tones, band messicana con cui ha inciso “Marlowe’s Revenge” del 2016.
Dan Stuart ha deciso di recente di pubblicare un ultimo definitivo lavoro intitolato “The Unfortunate Demise of Marlowe Billings”, a cui farà seguito un libro e questo tour in trio con il chitarrista Tom Heyman e il cantautore americano Jon Dee Graham.
Dan Stuart website: http://www.marlowebillings.com/
Jon Dee Graham website: http://jondeegraham.squarespace.com/
Tom Heyman: http://www.tomheymanmusic.net/
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MERCOLEDI’ 28 NOVEMBRE 2018 – An intimate evening with JESSE MALIN (feat. Derek Cruz) Circolo Arci RENFE – via Bologna 217 – Ferrara Ore 21.30 Ingresso con tessera Arci 2018/2019: € 10,00 – Info e prenotazioni: info@rootsmusicclub.com | 340.0036841
Beniamino della New York del Punk e dell’Underground, JESSE MALIN non è solo un cantautore e front-man di grande personalità, ma anche una figura chiave che tutt’ora resiste indenne in quel genere di rock tipico della Grande Mela, che comprende i Velvet Underground, Bruce Springsteen e i Ramones, per non parlare dell’ispirazione massima di Malin, i Bad Brains. Rispettatissimo nell’ambiente e molto apprezzato dai colleghi, Malin ha esordito con il fulminante “The Fine Art of Self Destruction” (prodotto dall’amico Ryan Adams), in cui troviamo Melissa Auf Der Maur degli Smashing Pumpkins ai cori. Seguì l’ambizioso “The Heat”, con una serie di ospiti strabiliante (Ryan Adams, Matt Caws dei Nada Surf, Doug Pettibone, Pete Yorn, Tommy Stinson) fino al suo lavoro di maggior successo, quel “Glitter in the Gutter” in cui duettava con Bruce Springsteen nella ballad “Broken Radio” e che presenta il contributo alle chitarre di Josh Homme (Queens of the Stone Age). Lo spirito indipendente di Malin e la sua dirompente carica nei concerti ne fanno una sorta di personaggio di culto underground, ma anche uomo di grande generosità sociale. Difficilmente un suo concerto non lascia il segno, non fa battere le mani, e difficilmente il ciclone Malin non travolge il pubblico almeno una volta durante uno show. JESSE MALIN arriverà in Italia per un tour acustico in anteprima al nuovo album in uscita nel 2019, prodotto da Lucinda Williams.

 

 

 

Per info

SERVIZIO GIOVANI – Mercoledì 17 ottobre alle 11 in Municipio la presentazione del progetto per ragazzi tra i 20 e i 28 anni

Via al bando “Futuro Possibile 6” per l’orientamento e la ricerca di lavoro

01-10-2018

Scadranno lunedì 5 novembre 2018 i termini per candidarsi al nuovo bando “Futuro Possibile 6” rivolto a ragazzi tra i 20 e i 28 anni compiuti per partecipare ai laboratori per l’orientamento e la ricerca di lavoro con percorsi di formazione in azienda della durata di 2 mesi che possano facilitare l’approccio al mercato del lavoro. Il bando è online da lunedì 1 ottobre 2018 e consultabile sulla pagina web all’indirizzo www.informagiovani.fe.ithttp://www.cronacacomune.it/p/365/futuro-possibile-2018-2019.html. Per tutti coloro che sono interessati ci sarà un incontro di presentazione del progetto mercoledì 17 ottobre 2018, dalle 11 alle 12.30, nella Sala Arengo della residenza municipale (piazza del Municipio 2, Ferrara) a cura del Servizio Giovani del Comune di Ferrara.

Anche quest’anno il Servizio Giovani del Comune di Ferrara presenta infatti “Futuro possibile”, progetto promosso in collaborazione con i Servizi per l’Impiego e il Centro Studi Opera don Calabria “Città del ragazzo” di Ferrara e finanziato da Regione Emilia Romagna – Fondo Sociale locale del Piano del Benessere Sociale e Sanitario del Distretto Centro Nord.

LA SCHEDA a cura di Informagiovani  – Cerchiamo giovani che abbiano voglia di mettersi in gioco! Se sei giovane (20/29), non studi e non lavori, partecipa ai laboratori per l’orientamento e l’attivazione alla ricerca di lavoro di “Futuro Possibile” ed ai percorsi di formazione in azienda della durata di 2 mesi che facilitino l’approccio al mercato del lavoro.
FASE 1: LABORATORI – La prima fase si articola in 5 incontri che mirano a costruire un percorso  motivazionale e informativo che porti all’auto attivazione dei ragazzi nella ricerca del lavoro. Ogni incontro settimanale della durata di 3 ore svilupperà tematiche diverse, complessivamente tese alla definizione di sé, alla costruzione di una propria possibile identità lavorativa ed alla acquisizione delle informazioni di base necessarie per attivarsi nella ricerca di lavoro. I temi che tratteremo sono: motivazione e orientamento alla ricerca del lavoro, acquisizione della consapevolezza di abilità e potenzialità personali, miglioramento della risoluzione dei problemi e del senso critico, percezione di sé nel mondo del lavoro, ricerca attiva e conoscenza del sistema lavorativo e formativo; curriculum, lettera di presentazione e colloquio di lavoro.
FASE 2: PERCORSI FORMATIVI IN AZIENDA – Ai partecipanti che porteranno a termine il percorso orientativo (vedi fase 1), verranno proposte delle esperienze di formazione in azienda di 2 mesi, dal lunedì al venerdì per un totale di 30 ore settimanali, presso associazioni, enti e aziende partner. Le mansioni varieranno a seconda della realtà ospitante e verranno attentamente illustrate ai giovani partecipanti, che potranno contare sempre sulla presenza di un Tutor. Ai partecipanti verrà corrisposto un compenso totale di 900 euro.
La partecipazione è riservata a 16 giovani disoccupati di età compresa tra i 20 e i 29 anni (28 anni e 364 giorni), residenti nei Comuni di Ferrara, Voghiera e Masi Torello. I laboratori verranno svolti presso l’Informagiovani di Ferrara, piazza Municipale, 23.
La scadenza per la presentazione delle domande è il 5 novembre 2018. Il bando ed il modulo per la domanda sono scaricabili nei seguenti siti:
www.informagiovani.fe.it
– www.occhiaperti.net
– www.comune.fe.it
I materiali possono essere anche ritirati nella sede dell’Agenzia Informagiovani di Ferrara in piazza Municipale 23, Ferrara a cui ci si può rivolgere anche per saperne di più.

Per info: informagiovani@comune.fe.it, piazza Municipale 23, Ferrara, con apertura lunedì, martedì, giovedì e venerdì ore 10-13, martedì e giovedì ore 14.30-17.30, mercoledì e sabato chiuso.

(A cura di Agenzia Informagiovani del Comune di Ferrara)

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Martedì 2 ottobre alle 17 presentazione in via Scienze

La tipografia e le sue recenti evoluzioni spiegate da Fabrizio Rossi

01-10-2018

Offre un”Introduzione allo studio della tipografia’ il volume di Fabrizio M. Rossi dal titolo ‘Caratteri e comunicazione visiva’ che martedì 2 ottobre 2018 alle 17 sarà presentato nella sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea (via delle Scienze 17, Ferrara). Nel corso dell’incontro, a cura dell’Associazione Amici della Biblioteca Ariostea, ne parleranno con l’autore Andrea Gatti e Sandro Bertelli.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
A distanza di alcuni anni dalla prima  uscita di questo libro, la nuova edizione offre all’autore l’occasione per domandarsi se la forma della scrittura, i caratteri, la tipografia, siano ancora cosí invisibili come sembrava fossero nel 2004, quando il libro è stato pubblicato; piú in generale, per domandarsi che cosa sia avvenuto in quest’àmbito nel tempo trascorso e dunque che senso abbia, oggi, un libro sulla tipografia. Le risposte a queste domande sono sembrate giustificare la (ri)scrittura di queste pagine, invitando i lettori a un viaggio nel mondo dei caratteri tipografici.

Il calendario completo degli eventi e delle attività culturali, aperti liberamente a tutti gli interessati, in programma nelle biblioteche e archivi del Comune di Ferrara su: http://archibiblio.comune.fe.it

 

VIABILITA’ – Provvedimenti in vigore il 3 e 4 ottobre dalle 7 alle 19

Via Contrada di Borgoricco chiusa al transito per lavori

01-10-2018

Per consentire l’installazione di un’area di cantiere, nelle giornate di mercoledì 3 e giovedì 4 ottobre 2018, dalle 7 alle 19 via Contrada di Borgoricco sarà chiusa al transito (eccetto gli autorizzati) nel tratto stradale tra via Boccacanale di Santo Stefano e via Cortevecchia. Pertanto, l’accesso e l’uscita dal parcheggio di Ferrara Tua di via Cortevecchia avverranno da via Cortevecchia stessa, regolati da impianti semaforici.
Queste, nel dettaglio, le modifiche alla viabilità previste:
– In via Contrada di Borgoricco divieto di transito (eccetto gli autorizzati); sarà istituito il doppio senso di marcia per i veicoli autorizzati che fuoriescono dal tratto inibito al transito; e divieto di sosta 0-24 con rimozione coatta per tutti i veicoli eccetto gli autorizzati (veicoli adibiti ai lavori, veicoli adibiti al rifornimento merci del supermercato);
– In via Cortevecchia revoca del senso unico di marcia e ripristino del doppio senso di circolazione a transito alternato; revoca degli stalli di sosta a pagamento lato cc. nn. dispari dal c.n. 67 fino al c.n. 81 compresi e conseguente divieto di sosta 0-24 con rimozione coatta; il tratto a transito alternato sarà regolato a mezzo semafori con tempi abbastanza brevi (uno posizionato fronte c.n. 67 per chi proviene da via Boccacanale Santo Stefano e l’altro in prossimità dello stallo riservato veicoli del Comune di Ferrara nel parcheggio di Ferrara Tua in via Cortevecchia per i veicoli in uscita dal parcheggio stesso);
– Nel Parcheggio di Ferrara Tua di via Cortevecchia saranno revocati gli stalli di sosta riservati al Comune e conseguente divieto di sosta 0-24 con rimozione coatta – revoca delle aree di carico e scarico e conseguente divieto di sosta 0-24 con rimozione coatta; dette aree di carico e scarico saranno istituite in continuità agli stalli di sosta riservati ai veicoli al servizio di persona invalida munita di concessione;
– Via del Turco
nel tratto compreso tra via del Podestà e via Cortevecchia divieto di transito eccetto gli autorizzati – sono ammessi al transito i pedoni e i velocipedi, eventualmente condotti a mano.
Le modifiche alla viabilità saranno indicate da segnaletica di preavviso e deviazione, in prossimità dei tratti interessati.

LAVORI E VIABILITA’ – Dal pomeriggio dell’1 ottobre 2018 fino alla conclusione dei lavori del Consorzio di Bonifica

Chiusura di un tratto di via Imperiale

01-10-2018

A causa di movimento franoso del rilevato stradale causato dal sifonamento tra i due canali consortili che costeggiano buona parte della via Imperiale, da questo pomeriggio (lunedì 1 ottobre 2018) sarà chiuso in entrambe le direzioni di marcia un tratto di circa 100 metri di via Imperiale all’altezza del civico numero 97.

La strada resterà chiusa fino a quando il Consorzio di Bonifica non realizzerà i lavori di messa in sicurezza; tali lavori, interamente a cura del Consorzio di Bonifica, partiranno entro tre giorni dalla data odierna, giorni necessari per il graduale deflusso delle acque dei canali.
La strada è interrotta al normale transito veicolare nel tratto compreso tra SP8 (via Poggio Renatico) e SP25.
Sono ammessi al transito i residenti sino al civico 97 per la provenienza da via Poggio Renatico (SP8) e sino alla via Torniano (Comune di Poggio Renatico) per la provenienza dalla SP25.
Le modifiche alla viabilità saranno segnalate da apposita segnaletica di preavviso e deviazione, in prossimità dei tratti interessati.

Nota a cura del Servizio Infrastrutture Mobilità e Traffico

CONSIGLIO COMUNALE – Convocato alle 15.15 in residenza municipale. Diretta ConsiglioWeb. DOCUMENTAZIONE ALLEGATA

L’esito della seduta del Consiglio comunale di Ferrara di lunedì 1 ottobre 2018

01-10-2018

Il Consiglio comunale di Ferrara si è riunito lunedì 1 ottobre 2018 alle 15.15 nella residenza municipale. La seduta – con modalità definite nel corso della Conferenza dei presidenti dei Gruppi consiliari convocata dal presidente del Consiglio comunale Girolamo Calò – è stata caratterizzata  dalla presentazione di un ordine del giorno del gruppo PD e di due Mozioni rispettivamente dei gruppi consiliari PD e Lega nord e dalla trattazione di due delibere dell’assessore alla Contabilità/Bilancio Luca Vaccari. Rinviate ad altra data per assenza giustificata del consigliere presentatore due Mozioni del gruppo FdI/AN.

>> Come di consueto prevista la diretta audio video dell’intera seduta di Consiglio comunale sulla pagina internet del servizio ConsiglioWeb (con possibilità di riascoltare la seduta) all’indirizzo http://www.comune.fe.it/472/consiglioweb-il-consiglio-comunale-in-diretta

 –> LA DOCUMENTAZIONE E’ SCARICABILE IN FONDO ALLA PAGINA

Questo l’ordine del giorno della seduta

ORDINI DEL GIORNO /MOZIONI

>>  PG 50702 – 20/04/2018 – (Gruppo Partito Democratico) consiglieri Guzzinati e Vitellio – Ordine del giorno sul Trasporto Pubblico Locale, sicurezza sui Bus

Il documento è stato illustrato dal consigliere Guzzinati. Sono quindi intervenuti i consiglieri Rendine (GOL), Zardi (FI), assessore Aldo Modonesi, consiglieri Marescotti (Misto), Facchini (PD)

Il documento è stato approvato con 17 voti a favore (PD, Misto, SI), 5 voti di astensione (FI, Lega nord, M5S), 1 voto contrario (GOL).

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>> (rinviata) PG 57646 – 10/05/2018 (Gruppo Fratelli d’Italia-AN) Consigliere A. Balboni – Mozione per la proposta di gratuità dei mezzi pubblici per gli studenti Unife afferenti a fascia Isee bassa 

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>> PG 75128 – 14/06/2018 – (Gruppo PD) consiglieri Vitelletti e Maresca – Mozione per la promozione dei servizi dedicati alle famiglie nei pubblici esercizi della città.

Il documento è stato illustrato dalla consigliera Vittelletti. Sono quindi intervenuti i consiglieri Cavicchi (Lega nord), assessore Roberto Serra.

La Mozione è stata approvata con 22 voti a favore (PD, Misto, SI, FI, Lega nord, M5S), 1 voto di astensione (GOL).

DELIBERE

Assessore alla Contabilità/Bilancio Luca Vaccari
>> PG 105561/18 – Ratifica deliberazione di G.C. del 28/08/2018 n. 104989/18 avente per oggetto “Approvazione Progetto Disseminarte. Variazione in via d’urgenza del Bilancio di Previsione 2018/2020, salvo ratifica da parte del Consiglio Comunale”

La delibera, illustrata dall’assessore Luca Vaccari è stata approvata con 16 voti a favore (PD, SI, Misto), 5 voti contrari (FI, M5S, GOL), 1 astensione (Lega nord).

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>> PG 111051/18 – Approvazione variazioni del Piano Triennale OO.PP. 2018-2020 e del DUP. Variazioni al Bilancio di Previsione 2018-2020. Applicazione all’esercizio 2018 del Bilancio di Previsione 2018-2020 di parte dell’avanzo di amministrazione 2017

La delibera, illustrata dall’assessore Luca Vaccari è stata approvata con 17 voti a favore (PD, SI, Misto), 5 voti contrari (FI, GOL, Lega nord).

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ORDINI DEL GIORNO/MOZIONI
 >> PG 41583 – 29/03/2018 – (Gruppo Lega Nord) consigliere Cavicchi – Mozione per la revisione di un’aliquota agevolata IMU al 7,6‰

Dopo l’illustrazione del documento da parte del consigliere presentatore sono intervenuti l’assessore Luca Vaccari, i consiglieri Vignolo (PD), Cavicchi (Lega nord), Zardi (FI).

La mozione è stata respinta.

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>> (rinviata) PG 56124 – 08/05/2018 – (Gruppo Fratelli d’Italia-AN) consigliere A. Balboni – Mozione per la tutela della Festa della Mamma e del Papà

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In chiusura di seduta, a fronte della presenza nell’aula consiliare di cittadini che intendevano manifestare la propria opinione sul tema della legge sui vaccini, il sindaco Tiziano Tagliani ha dato la propria disponibilità ad incontrare una delegazione degli stessi insieme all’assessora Cristina Corazzari.

 

La seduta si è chiusa alle 17.15

Presentazione progetto “Animali sparuti spariti” presso il Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara

Da: Referente stampa Liceo Artistico “Dosso Dossi”

Venerdì 5 Ottobre, a partire dalle ore 10.00, verrà presentato in anteprima il progetto ANIMALI, Sparuti Spariti
presso il Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara, evento collaterale del Festival di Internazionale, a cura
degli studenti del Liceo Artistico Dosso Dossi.
Il progetto, nato in collaborazione con il Museo di Storia Naturale di Ferrara e in concorso per l’iniziata “Io
Amo i Beni Culturali”, ha lo scopo di valorizzare il patrimonio e l’attività scientifica del museo e di
sensibilizzare il pubblico nei confronti della tutela dell’ambiente e della conservazione di molte delle
principali specie animali a rischio.
Grazie a questa collaborazione, gli studenti del Liceo hanno dato vita ad una serie di elaborati grafico-visivi
capaci di sintetizzare, ma contemporaneamente esprimere con chiarezza, il concetto di estinzione e
salvaguardia delle specie.
Durante la mattinata sarà possibile assistere alla presentazione del progetto da parte del Direttore Stefano
Mazzotti e a “ Storie di Animali ”, racconti a cura della classe 5^E indirizzo Grafico del Liceo. A partire dalle ore
16:00, “ Pianeta Animale ”: il Direttore Stefano Mazzotti dialogherà con Mia Canestrini , zoologo tecnico
faunistico del Wolf Appennine Center del Praco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano e con Elisa
Monterastrelli , referente WWF YOUng.
L’installazione del progetto sarà visitabile al piano terra del museo dal 5 al 7 Ottobre dalle ore 9.00 alle ore
18.00.

Ambiente. Da oggi, 1^ ottobre, tornano e misure per migliorare la qualità dell’aria: obiettivo -60% di polveri killer in Emilia-Romagna. L’assessore Gazzolo: “Un Piano che ha come priorità la salute dei cittadini”

Da: Regione Emilia Romagna

Ambiente. Da oggi, 1^ ottobre, tornano e misure per migliorare la qualità dell’aria: obiettivo -60% di polveri killer in Emilia-Romagna. L’assessore Gazzolo: “Un Piano che ha come priorità la salute dei cittadini”

I provvedimenti illustrati in Regione alla presenza degli assessori Priolo (Comune Bologna), Tutino (Comune Reggio Emilia) e Ramazza (Comune di Zola Predosa nel bolognese). In 30 Comuni limiti alla circolazione anche per i diesel euro 4 ma tutelando le necessità quotidiane: esentati, fra gli altri, lavoratori turnisti, chi si sposta per cura e assistenza, chi accompagna i figli a scuola e i meno abbienti con Isee annuo fino a 14mila euro. L’assessore risponde al capogruppo della Lega: “Se ne frega della salute delle persone e nell’accordo di governo con i 5 Stelle si spingono oltre, parlando del fermo di tutti i veicoli a benzina e diesel”

Bologna – Una riduzione del 60% delle emissioni inquinanti prodotte dal traffico urbano con il blocco dei veicoli diesel fino agli euro 4. È l’effetto atteso dai limiti alla circolazione che partono oggi, 1^ ottobre, e che continueranno fino al 31 marzo 2019.
Provvedimenti che fanno parte del pacchetto di misure varate dalla Regione Emilia-Romagna, per un’aria più pulita a cui si aggiungono quelle per ridurre gli effetti del riscaldamento e numerosi incentivi a sostegno della mobilità sostenibile.
Li ha presentati oggi in Regione l’assessore regionale all’ambiente, Paola Gazzolo nel corso di una conferenza stampa aperta anche ai 30 comuni dell’Emilia-Romagna che hanno aderito al Piano dell’aria 2020.
All’incontro sono intervenuti gli assessori alla Mobilità del Comune di Bologna, Irene Priolo, del Comune di Reggio Emilia, Mirko Tutino e del Comune di Zola Predosa (Bo), Stefano Ramazza.
“Un piano quello dell’aria che ha come priorità la salute dei cittadini perché occorre essere conseguenti fra obiettivi e azioni concrete – ha spiegato l’assessore Gazzolo-. Oggi in 30 città si è partiti con la novità dell’estensione del blocco ai diesel euro 4 che in tutta la regione interessa 172mila veicoli, il 5,4 per cento del totale. È una misura che permetterà di tagliare le polveri killer del 60%. Si tratta di 19 punti percentuali in più rispetto al 41% raggiunto lo scorso anno con il blocco fino agli euro 3. Il nostro obiettivo è di ridurre, entro il 2020, dal 64% all’uno per cento la popolazione esposta al rischio di superamento dei limiti delle polveri sottili, causa accertata di numerose e gravi malattie. Quanto alle critiche arrivare dal capogruppo della Lega, Alan Fabbri, sono stupita dal fatto che, e lo dico fra virgolette, senza intenti offensivi, se ne freghi della salute dei cittadini, a cui noi, ripeto, guardiamo. Aggiungo che in Assemblea legislativa quando abbiamo approvato il Piano aria non c’è stato alcun voto contrario, Lega compresa, e che nell’accordo di governo fra la Lega stessa e i 5Stelle si va oltre, visto che si parla del blocco di tutti i veicoli a benzina e diesel”.

Il Pair 2020, approvato ad aprile 2017 senza voti contrari dall’Assemblea legislativa regionale, definisce complessivamente 94 misure: solo due sono limitazioni, le altre sono azioni che rispondono in modo strutturale al problema della qualità dell’aria.
“Non vogliamo agire solo con i divieti- ha precisato Gazzolo- per questo abbiamo previsto numerosi incentivi alla mobilità sostenibile: dal bus gratuito per gli abbonati alla riconferma degli eco-bonus sul bollo, fino a 191 euro all’anno per le auto ibride. Inoltre, in ottobre arriverà il bando per la rottamazione dei veicoli commerciali”.
E per venire incontro alle necessità quotidiane dei cittadini sono previste una serie di deroghe ai divieti di circolazione: dall’esenzione per i meno abbienti (fino a 14mila euro di Isee), a quelle per i lavoratori turnisti, per chi si sposta per motivi di cura, assistenza, emergenza e per chi accompagna i bambini a scuola.

“Ma non ci fermiamo qui- ha concluso Gazzolo- con gli altri assessori del Bacino Padano abbiamo incontrato il ministro Costa avanzando una serie di proposte per continuare a migliorare la qualità dell’aria e per contrastare il cambiamento climatico. Auspichiamo che anche il Governo faccia uno sforzo in questa direzione mettendo in campo nuove risorse”.

L’assessore Priolo ha precisato che “la limitazione agli euro 4 non è una novità, ma una misura già nota da più di anno alle associazioni di categoria. Provvedimenti necessari per migliorare l’ambiente e la salute dei cittadini, un tema prioritario e che ci sta a cuore. A Bologna aggiungiamo anche le sei domeniche super ecologiche che riguardano solo la città e non i comuni dell’hinterland perché siamo in grado di garantire servizi sostitutivi senza penalizzare i cittadini”.

“Dalla Regione un metodo positivo di dialogo coi territori, che è partito dall’esperienza dei Comuni- ha aggiunto l’assessore del Comune di Reggio Emilia, Tutino-. E questo metodo collaborativo ora è in grado di produrre azioni concrete e più efficaci capaci di affrontare le principali criticità a difesa della salute delle persone”.

Cultura. Residenze per artisti, finanziati nuovi spazi per la creatività: un centro regionale con due sedi a Mondaino (Rn) e Rubiera (Re) e cinque strutture a Bologna, Faenza, Ferrara e Forlì

Da: Regione Emilia Romagna

Cultura. Residenze per artisti, finanziati nuovi spazi per la creatività: un centro regionale con due sedi a Mondaino (Rn) e Rubiera (Re) e cinque strutture a Bologna, Faenza, Ferrara e Forlì

Via libera della Giunta regionale, con uno stanziamento di oltre 265 mila euro, all’attuazione dell’Accordo triennale tra Ministero dei Beni e delle Attività culturali, Regioni e Province autonome

Bologna. Supporto alla creatività, ospitalità e formazione. Con queste finalità si strutturano in Emilia-Romagna un “Centro di Residenza” e cinque “Residenze per artisti nei territori” individuate dalla Giunta regionale a seguito di un Accordo triennale tra Ministero dei Beni e delle Attività culturali, Regioni e Province autonome per il triennio 2018-2020. Sono state rese disponibili risorse statali per 273.000 euro, che potranno liberare i finanziamenti regionali, ulteriori 265 mila euro, già deliberati grazie alla Legge 13 sullo spettacolo.
Nate per dare forza ai processi creativi, alla mobilità degli artisti, al ricambio generazionale, le Residenze arricchiscono il mondo delle performing arts e il tessuto culturale e sociale del territorio in cui sono ospitate. La novità più rilevante del triennio 2018-2020 è la nascita dei Centri di Residenza, strutture che mettono a disposizione degli artisti, per lo più giovani, spazi, strumenti e competenze per la formazione e a supporto del processo creativo e riferimento d’eccellenza per l’attenzione alla sperimentazione e ai nuovi linguaggi della scena contemporanea, oltre a rappresentare occasione di dialogo e confronto con i centri culturali e delle arti performative nazionali ed europei.
Oltre ai Centri di Residenza, sono previste Residenze per artisti nei territori, realtà nelle quali l’ospitalità per periodi di creazione e formazione si affianca all’attività di produzione e di programmazione di spettacolo.
Ciascuna Regione può individuare al massimo un Centro di Residenza, che deve essere necessariamente costituito dall’aggregazione di almeno due operatori professionali dello spettacolo e un numero massimo di Residenze per Artisti nei territori che varia in rapporto alla popolazione regionale: 5 quelle assegnate alla Regione Emilia-Romagna.

Il Centro di Residenza
Al termine della valutazione dei progetti pervenuti a seguito di un bando pubblico, la Giunta regionale ha individuato quale Centro di Residenza emiliano-romagnolo il progetto proposto dall’aggregazione dell’Associazione culturale L’Arboreto di Mondaino (Rn), realtà tra le prime in Italia ad essersi dedicata in prevalenza alla cura delle residenze artistiche e dell’Associazione La Corte Ospitale, nata per volontà del Comune di Rubiera nell’omonimo complesso monumentale del XVI secolo, struttura dedicata all’accoglienza degli artisti, alla loro formazione e alla produzione di spettacoli.
Al Centro di Residenza sono assegnati oltre 173.000 euro di contributo ministeriale che si aggiungono ai circa 115.600 euro concessi dalla Regione nell’ambito della Legge 13, secondo la ripartizione del cofinanziamento che prevede una quota pari al 60% a carico del Ministero e un 40% a carico della Regione.

Le Residenze per Artisti nei Territori
La Giunta regionale ha individuato anche le cinque Residenze per artisti nei territori che beneficeranno anch’esse del cofinanziamento statale e, assieme al Centro, costituiranno il sistema emiliano-romagnolo delle Residenze Artistiche.
A Bologna compagnie e performers troveranno ospitalità, occasioni di studio e di presentazione dei propri lavori presso l’Associazione Culturale AtelierSi e i Teatri di Vita attraverso la società cooperativa “L’altra”. A Faenza saranno attesi presso gli spazi dell’Associazione Teatro Due Mondi giovani artisti, in particolare i finalisti del Premio Scenario. Grazie all’Associazione Culturale Masque, il rinnovato Teatro Felix Guattari di Forlì sarà luogo di sperimentazione e ricerca, mentre a Ferrara dialogheranno linguaggi artistici diversi accompagnati dal Teatro Nucleo.
Per le Residenze per Artisti nei Territori in Emilia-Romagna il Mibac ha stanziato nel 2018 un contributo di 100.000 euro a fronte della quota regionale di 150.000 euro messa a disposizione mediante la L.R. 13/99 e corrispondente al 60% del cofinanziamento.

Ricostruzione. Regione e sindaci chiedono un incontro urgente al Governo per le norme necessarie a completare gli interventi

Da: Regione Emilia Romagna

Ricostruzione. Regione e sindaci chiedono un incontro urgente al Governo per le norme necessarie a completare gli interventi. L’assessore Costi: “Ci aspettiamo dall’Esecutivo nazionale una forte assunzione di responsabilità per superare lo stallo degli emendamenti”

Oggi a Bologna il Comitato istituzionale post sisma 2012. I sindaci lanciano l’allarme: “Ora servono risposte appropriate e in tempi rapidissimi”. La norma sulla impignorabilità solo un primo passo: “I nostri territori non possono più aspettare”

Bologna – Un incontro urgente con il Governo per far uscire dallo stallo le misure normative necessarie per proseguire ricostruzione delle aree dell’Emilia colpite dal sisma del 20 e 29 maggio 2012. Norme che sono in discussione con questo Governo a partire da giugno in sede di conversione del decreto per il Centro Italia.

La richiesta all’Esecutivo nazionale avanzata da tutti i sindaci arriva durante la riunione, di questa mattina, del Comitato istituzionale per il terremoto del 2012, convocato oggi in Regione, a Bologna, dal presidente della Regione e commissario delegato alla Ricostruzione, Stefano Bonaccini. I lavori sono stati coordinati dall’assessore regionale alle Attività produttive con delega alla Ricostruzione, Palma Costi.

La preoccupazione di sindaci e del Commissario, per proseguire la ricostruzione, è il ritardo nell’assicurare un rapido inserimento delle richieste del territorio in uno strumento legislativo nazionale. Un primo passo è stato fatto con l’inserimento della norma sull’impignorabilità, che ha una evidenza nazionale, nel decreto “emergenze” appena approvato a favore delle ricostruzioni post sisma dell’Aquila, dell’Emilia e del Centro Italia: è una misura che darà respiro al sistema delle imprese.

Le misure principali di cui il territorio emiliano resta ancora in attesa sono la proroga per l’assunzione del personale che lavora nei Comuni e nell’Agenzia della ricostruzione, la proroga del riconoscimento degli straordinari del personale degli enti locali, la proroga dell’esenzione dal pagamento dell’Imu sugli immobili inagibili dei cittadini e delle imprese e il riconoscimento del mancato gettito ai Comuni. E ancora: la proroga della sospensione dei mutui dei privati sugli immobili inagibili, la possibilità per gli enti locali del cratere di prorogare le rate dei mutui contratti con la Cassa depositi e prestiti. Sono le principali misure invocate. Inoltre, manca ancora il via libera del Ministero dell’Economia al Decreto per lo sblocco dei 350 milioni per le opere pubbliche stanziate nella legge di bilancio 2018 dello scorso anno.
“Occorre procedere -ha detto l’assessore regionale Costi, durante i lavori del Comitato- con rapidità e concretezza per predisporre i provvedimenti fondamentali con l’obiettivo di supportare quanto resta ancora da fare dopo il sisma che ha colpito l’Emilia. Ora servono risposte appropriate ai bisogni che ancora ci sono nelle aree colpite dal sisma del maggio 2012, dove la ricostruzione, pur procedendo spedita, è tuttora in corso”.
Rafforzando la richiesta degli amministratori locali l’assessore Costi ha aggiunto che “ci si rende conto della complessità dell’avvio di una legislatura, ma i nostri territori non possono più aspettare. Finora si è garantita la massima collaborazione istituzionale e si continuerà a garantirla”.
Nel corso del Comitato istituzionale sono state anche annunciati ulteriori provvedimenti del Commissario Bonaccini che saranno approvati nei prossimi mesi, da misure per i centri storici al recupero delle pertinenze di edifici danneggiati, oltre ad alcune rimodulazioni del piano delle opere pubbliche.

Cavallini Sgarbi: Elisabetta Sgarbi su chiusura mostra Ferrara

Da: Fondazione Cavallini Sgarbi

La mostra della Collezione Cavallini Sgarbi nelle Sale del Castello Estense ha avuto caratteristiche uniche rispetto ad analoghe iniziative che si sono svolte e si svolgono nel Castello.
Il contributo finanziario dell’ente pubblico corrisponde al 25% circa del fabbisogno complessivo, per il resto sostenuto interamente da un privato, la Fondazione Elisabetta Sgarbi: 76.000 euro vs 300.000 (al netto di iva). A sostegno della Fondazione Elisabetta Sgarbi sono intervenute Bonifiche Ferraresi (50.000 euro), Fondazione Cariplo (40.000 euro), Genera Group (30.000 euro).

Diversa, rispetto ad analoghe iniziative nelle Sale del Castello, è stata la modalità di ingresso della Mostra.
a) Era possibile, infatti, visitare il Castello senza la Mostra e le relative sale (al costo di 6 euro, ridotto 4);
b) Era possibile vedere la mostra acquistando l’intero biglietto (castello + mostra), anche per quanti non interessati alla visita del Castello: (al costo di 12 euro, ridotto 8 euro);
c) Non era possibile vedere solo la mostra, o acquistare solo il biglietto della Mostra.

Su ciascun biglietto venduto, la Collezione Cavallini Sgarbi aveva una royalty pari a 3,20 euro, lasciando i restanti 8,8 (ridotto 4,8) al Castello.
Questo ha permesso al Castello Estense – in forza di un accordo con la Fondazione Elisabetta Sgarbi – di beneficiare (anche economicamente, oltre che a livello di immagine) della ingente attività promozionale, lasciando tuttavia “all’usuale” visitatore del Castello la possibilità di limitarsi alla sola visita dell’edificio (senza la visita della mostra).
Ciò ha un risvolto positivo anche per la Fondazione e la Collezione: i 40.786 visitatori paganti (esclusi i circa mille presenti alla inaugurazione) hanno scelto, pagando, di visitare una mostra prodotta da un privato, generando, con ciò, una ricaduta economicamente positiva sull’ente pubblico. La strategia di ingresso indica dunque che i visitatori della Mostra si siano aggiunti ai correnti visitatori del Castello.
Un ulteriore aspetto va indicato per sottolineare la singolarità di questa iniziativa. Il fattore di rischio (finanziario ma anche relativo allo stato conservativo delle opere) era totalmente a carico della Fondazione Elisabetta Sgarbi, la quale ha dovuto fare fronte ad alcune lacune del Castello – certamente fisiologiche, data la storia dell’edificio – ma che dovrebbe essere volontà delle istituzioni colmare, quanto prima, per ulteriori iniziative: e parlo di climatizzazione estiva, sbalzi di temperature da stanza a tanza, controllo dello tasso di umidità, luminotecnica, assenza di un sistema di biglietteria e di prenotazione on line, orari di chiusura della biglietteria e del Castello infelici, per citarne alcune.
Sono lacune che evidentemente emergono e richiedono soluzioni rapide quando un privato è motivato da un investimento. Ma l’Istituzione potrebbe fare tesoro di questa esperienza di successo per avviare il Castello a diventare uno dei più straordinari spazi espositivi europei. La mostra della Collezione Cavallini Sgarbi – pur essendo un primo esperimento espositivo pubblico/privato, con le conseguenti, normali, fisiologiche difficoltà – ha registrato un consenso tale che dovrebbe indurre a sostenere questo processo di metamorfosi del Castello, e non dovrebbe, invece, suscitare inutili e dannose preoccupazioni di difesa dello status quo.
Infine, peculiare è il modo in cui la mostra ha cercato di coinvolgere i visitatori: non solo attraverso i canali consueti, ma attraverso incontri attrattivi con scrittori intellettuali musicisti attori, molti dei quali per la prima volta a Ferrara o in Castello. Incontri che, nella logica del racconto di una famiglia e di una collezione ferraresi – hanno raggiunto l’apice con la serata della Milanesiana (Festival internazionale che da venti anni dirigo) a Ferrara, lo scorso 14 luglio, con Michele Placido e Vittorio Sgarbi, interamente a carico della Fondazione Elisabetta Sgarbi.
Lo sforzo produttivo della sottoscritta va certamente al di là della mera contabilità, che peraltro – come era mio obiettivo – riporta un lieve attivo.
C’era, in me, una componente passionale, di omaggio a Ferrara, ai nostri genitori (Giuseppe Sgarbi e Rina Cavallini) e al genio di un collezionista (Vittorio Sgarbi) che ha costruito in circa quaranta anni una collezione di dipinti e sculture e libri di straordinaria importanza, unica in Italia, e che, per molti aspetti, è legata al mondo Veneto, Emiliano e a Ferrara (Tesori d’arte per Ferrara era il sottotitolo della Mostra). Una passione testimoniata dalla mia costante dedizione e presenza lungo questi sette mesi e mezzo, dai molteplici incontri in mostra (circa quindici), dalla ricchissima rassegna stampa, dalla promozione su scala nazionale della mostra ma anche del Castello Estense e della Città di Ferrara (dal valore netto di 120.000 euro).
Dunque, accanto al mio desiderio, da ferrarese, di inserire la Mostra Cavallini Sgarbi tra le iniziative del Castello Estense, simbolo di Ferrara, mi preme un altrettanto forte desiderio che è ribadire la unicità di questa mostra: a onore di chi la ha prodotto, di chi l’ha voluta (il Sindaco Tiziano Tagliani), Bonifiche Ferraresi, Fondazione Cariplo, Genera Group.
E con buona pace di chi non la voleva, che l’ha tollerata, che non l’ha goduta, e che ora può dedicarsi con serenità alla cura del proprio giardino.

La botanica nei tessuti – Inaugurazione della mostra a Turchi Di Bagno

Da: Ufficio Stampa, Comunicazione Istituzionale e Digitale

Mercoledì 3 ottobre, alle ore 18 a Palazzo Turchi di Bagno, corso Ercole I d’Este 32 si terrà l’inaugurazione della mostra : “La Botanica nell’Arte tessile – tra Scienza Arte e Cultura”.
Con questa insolita mostra – spiega Ursula Thun Hohenstein, Presidente del Sistema Museale di Ateneo – l’Orto Botanico e il Sistema Museale di Ateneo vogliono attirare l’interesse verso la Botanica in un modo nuovo ma di sicuro effetto. Il fascino estetico di piante e fiori studiati dalla Botanica trova espressione e si concretizza nell’arte tessile grazie alle sapienti mani dei ricamatori che hanno saputo rappresentare la diversità di forme del mondo vegetale.
In mostra quindi scienza, arte e cultura: gli erbari, strumenti di studio, ricerca e beni culturali, e i lavori tessili espressione di artistica e culturale. La mostra, si inserisce in un percorso intrapreso da alcuni anni dall’Orto Botanico ed Erbario, per far conoscere i diversi aspetti della Botanica con laboratori interattivi, presenza sul territorio e metodi di educazione diversi. La mostra è stata allestita grazie alla collaborazione con le associazioni del territorio: Argenta Ricama, Argenta Textile Art, La Sfida di Aracne, RicamArte e privati cittadini.
Ingresso gratuito. Aperta fino al 31 ottobre 2018, con Orari: lunedì/giovedì: 9-18 venerdì: 9-17
domenica: 10-18.

Borgo Panigale. 55 giorni dopo lo scoppio del 6 agosto, riapre il ponte di tangenziale e A14

Da: Regione Emilia Romagna

Borgo Panigale. 55 giorni dopo lo scoppio del 6 agosto, riapre il ponte di tangenziale e A14. Il presidente Bonaccini: “Tempi rapidi grazie alla collaborazione istituzionale e al gioco di squadra che si sono visti fin dal primo istante dopo la tragedia”

“Grazie a tutti coloro che hanno reso possibile il pieno ripristino in anticipo rispetto alle previsioni iniziali. E anche oggi il nostro pensiero torna a chi ha perso la vita e a chi ha sofferto per quanto successo, ai quali confermiamo il nostro impegno perché nessuno resti solo nel ritorno alla piena normalità”

Bologna – Riaprono oggi la tangenziale e il raccordo autostradale della A14 a Bologna, con il pieno ripristino del ponte crollato a Borgo Panigale a causa dello scoppio di un’autocisterna seguito all’incidente dello scorso 6 agosto, che aveva provocato due vittime e 145 feriti.
“Da oggi si torna alla normalità- afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini-. I tempi inizialmente stimati – prima cinque, poi tre mesi – si erano ridotti a poco più di due, avendo trovato le procedure giuste e le forniture necessarie. Ma l’apertura di una arteria fondamentale di collegamento fra il nord e il sud del Paese e per la mobilità cittadina e regionale arriva con ulteriori due settimane di anticipo grazie alla collaborazione istituzionale, all’efficienza dimostrata dal concessionario, al lavoro prezioso dell’impresa e delle maestranze: 55 giorni in tutto, davvero una buona notizia e la conferma di quanto il gioco di squadra e il fare sistema, oltre alla grande solidarietà e al mutuo aiuto, che in Emilia-Romagna e a Bologna si sono visti fin dal primo istante dopo la tragedia, abbiano reso possibile ripartire per la nostra comunità. Una giornata, quella di oggi- chiude Bonaccini- nella quale il nostro pensiero torna a chi ha perso la vita e a chi ha sofferto per quanto successo, ai quali confermiamo il nostro impegno perché nessuno resti solo nel ritorno alla piena normalità”.
Alla cerimonia di riapertura erano presenti, oltre al presidente della Giunta, l’assessore regionale alle Infrastrutture e trasporti, Raffaele Donini, il sindaco di Bologna, Virginio Merola, e l’amministratore delegato di Società autostrade, Giovanni Castellucci.

La SPAL incontra gli associati Ascom – opportunità di sponsorizzazione

Da: Ufficio Stampa – Ascom Ferrara

Sostenere la SPAL: una fede calcistica che può essere un eccellente opportunità per veicolare – attraverso il calcio nella massima serie – la propria attività commerciale ed imprenditoriale. La struttura commerciale e marketing della SPAL, coordinata da Alessandro Crivellaro affiancato da Alessandro Andreini (team manager) , illustrerà – martedì 2 ottobre alle ore 15 nella sala conferenze al I piano di via Baruffaldi in Ascom – le diverse possibilità di sponsorizzazione alla squadra biancoazzurra.

“Prosegue il nostro rapporto storico con la SPAL, un autentico patrimonio per l’intera città – commenta Davide Urban direttore generale di Ascom Confcommercio Ferrara – motivo di orgoglio e che può essere un ottimo volano per Ferrara, per il territorio e per le singole attività che in base alle specifiche esigenze possono optare rispetto ad un ampio ventaglio di sponsorizzazioni potendo usufruire di una visibilità
davvero in prima fila grazie alla serie A”. All’incontro sarà presente una gloria della SPAL degli anni 2000: Luca Capecchi già portiere dell’undici spallino.

Per aderire è necessario prenotarsi chiamando lo 0532.234241 oppure inviare una mail a sindacale@ascomfe.it.

Alan Fabbri (LN): “Stop euro 4, misura sbagliata: danneggia cittadini e centri storici della città. e

Da: Gruppo Lega Nord Emilia e Romagna

“Lo stop all’Euro 4 danneggia i cittadini e l’economia del territorio perchè blocca la maggior parte dei veicoli commerciali e provoca gravi danni alle attività dei centri storici. L’Emilia Romagna è l’unica Regione che adotta una misura così rigida ed è mancata la giusta informazione. Domani la Lega presenterà in Commissione un emendamento per chiedere la cancellazione della restrizione ingiustificata”.
Alan Fabbri, capogruppo Lega Nord in Regione Emilia Romagna interviene sulle limitazioni al traffico in vigore da oggi dettate dalla manovra regionale del PAIR 2020.
“Bloccare i diesel euro 4 significa mettere in difficoltàun numero elevato di cittadini che non possono sostituire il proprio autoveicolo e danneggiare le attività commerciali dei centri storici”, spiega Fabbri “in questo modo il provvedimento rischia di rivelarsi una mannaia per tante famiglie”. Inoltre da considerare c’è l’impatto sulla produttività, aggiunge Fabbri “l’esclusione dalla circolazione dei diesel Euro 4 mette fuori gioco circa la metà delle autovetture a gasolio, ma sopratutto i veicoli commerciali e quelli industriali” e in tempi di crisi “è un controsenso soprattutto perchè non esistono sufficienti incentivi alla rottamazione e le immatricolazioni dell’euro 4 risalgono a tempi recenti, le ultime addirittura al 2011”, aggiunge il consigliere.
“Lombardia Veneto e Piemonte stanno procedendo con misure meno inibitorie riguardo la circolazione degli autoveicoli, limitando il divieto fino ai diesel euro 3 e stanziando incentivi importanti per la sostituzione del parco mezzi più vetusto con politiche meno restrittive e più di buon senso”.
Il problema, inoltre, riguarda la comunicazione: “Lo stop ai veicoli euro 4 non è stato comunicato a dovere”, aggiunge Fabbri “tanto che molti cittadini hanno appreso lo stop alla circolazione soltanto dalla segnaletica mentre il blocco era già in corso. Una mancanza ingiustificata che ancora una volta va a scapito dei cittadini e non certo a favore dell’ambiente”.

Comacchio sempre più verde: in arrivo oltre 400 tra alberi ed arbusti, destinati a compensare la perdita del patrimonio arboreo

Da: Comune di Comacchio

Arrivano oltre 400 nuovi alberi e arbusti a Comacchio: al via il nuovo piano di piantumazione comunale

Comacchio sempre più verde: in arrivo oltre 400 tra alberi ed arbusti, destinati a compensare la perdita del patrimonio arboreo, provocata dai fortunali dello scorso anno e dall’abbattimento di piante pericolanti. Al via, con la stagione autunnale 2018, il nuovo piano di piantumazione, che l’Amministrazione Comunale porterà avanti anche nelle prossime annualità.
Gli interventi di messa a dimora di nuove essenze arboree rientrano tra quelli dell’Accordo Quadro del servizio riqualificazione, messa in sicurezza e manutenzione del verde pubblico, per il triennio 2018-2020.

“In stretta connessione con i lavori di rifacimento di strade e marciapiedi, che richiederanno l’abbattimento di alcuni alberi, per ragioni di pubblica sicurezza, – interviene il Vice Sindaco Denis Fantinuoli -, si provvederà già dai mesi di ottobre e novembre ad effettuare le prime piantumazioni di 325 alberi e 125 arbusti, mentre altrettanti saranno messi a dimora nella primavera 2019. Il numero delle piantumazioni incrementerà nelle stagioni successive.”

Si procederà gradualmente. Le prime piantumazioni saranno effettuate per compensare gli abbattimenti avvenuti su strade o sui marciapiedi fortemente compromessi dalle radici, utilizzando prevalentemente essenze a radici che si sviluppano in profondità e/o a specie più consone agli ambienti urbanizzati, per forma e dimensione dell’albero o arbusto.

Nel contempo si procederà su viali alberati, per colmare spazi rimasti privi di alberature, ma anche ripristinando la naturale composizione a verde di alcune aree compromesse dei lidi. Saranno utilizzate piante autoctone, quali il Leccio (Quercus ilex) e Farnia (Quercus robur), Ligustro (Ligustrum vulgare), solo per citarne alcune, ricorrendo al pino esclusivamente nelle pinete storiche, previo intervento di messa in sicurezza.

“Le attenzioni non saranno rivolte solo ai Lidi Scacchi e Pomposa con particolare riferimento ai viali Patrignani, Scacchi e Carrà colpiti in modo significativo dagli eventi atmosferici dell’estate 2017, -spiega in Sindaco Marco Fabbri -, poichè l’Amministrazione Comunale eseguirà un piano di interventi diffusi su tutto il territorio.”

Le aree pinetate comunali interessate da ripulitura del secco, riordino della chioma ed eliminazione delle parti infestanti sono poste tra le Vie Carpaccio, Giotto, Leonardo da Vinci e Giorgione (Lido di Spina) e tra le vie Pisano e Tintoretto (Lido Spina). L’intervento sarà praticato, preservando il sottobosco, già in condizione di sofferenza dovuta all’eccessivo deposito di aghi di pino, ma senza alterare in alcun modo l’andamento naturale del terreno.

La scelta delle piante per l’area comunale situata al Lido delle Nazioni tra la strada Acciaioli, Viale delle Nazioni Unite e Viale Libia, tiene conto della particolarità del sito. Nelle porzioni soggette a possibile ristagno saranno utilizzate essenze che prediligono ambienti umidi, mentre in quelle più elevate si utilizzeranno alberature tipicamente boschive. L’intento dell’Amministrazione è quella di estendere rapidamente le superfici verdi, nel rispetto della normativa di riferimento. Altri interventi sono previsti al Villaggio Raibosola, (Cittadella dello Sport), Lido di Volano e frazioni, così come su Viale dei Continenti, al Lido delle Nazioni (Lecci/fallanze e Farnie), in Viale Nino Bonnet a Porto Garibaldi (Platani/fallanze), e in Viale dei Mille (Tamerici/fallanze), per poi proseguire con ulteriori piantumazioni nel 2019.

Ferrara Residency2018 – mostra e finissage

Da: Ferrara Residency

A FluidHaze: thought-forms from Ferrara Residencyè la mostra conclusiva dell’esperienza di Ferrara Residency 2018, un progetto di residenza d’artista con cadenza annuale elaborato dall’associazione resina con lo scopo di ospitare un gruppo di artisti internazionali per quattro settimane di ricerca e creazione nella città di Ferrara.

La mostra è allestita presso la Porta degli Angeli (Gate|Porta) ed è aperta tutti i weekend dal 22 settembre al 14 ottobre 2018. I prossimi giorni e orari di apertura sono:
5, 6, 7 ottobre, 16:00- 19:00
13 Ottobre, 14:00 – 16:00
14 Ottobre, 12:00 – 14:00

Le opere degli artisti invitati, le cui pratiche spaziano dall’arte visiva a quella sonora, dialogano con gli spazi dell’antica porta della cinta muraria ferrarese, creando una tensione tra patrimonio storico e contemporaneo, caratteristica fondamentale del progetto Ferrara Residency.Le installazioni in mostra alternano indagini su luoghi e storie locali a esperimenti nei rispettivi campi di ricerca, concettuale ed estetica, rappresentando pensieri e forme ancora in via di definizione – da qui il sottotitolo Thought-forms from Ferrara Residency – offrendo allo spettatore la possibilità di uno sguardo privilegiato all’interno del processo creativo. Gli artisti selezionati per l’edizione 2018 di Ferrara Residency sono: Joe Campbell, Ruth Angel Edwards, Henry Bradley, Blue Maignien, Emilia Beatriz, Callum Hill.

resina, inoltre, ricorda il finissage della mostra che si terrà sabato 13 ottobre 2018 in occasione dell’iniziativa regionale “enERgie diffuse: Emilia Romagna, un patrimonio di culture e umanità”. L’evento in due atti Ferrara ResidencyFinissage – Hard timesrequirefurious dancing intende condividere l’esperienza di Ferrara Residency e riflettere su temi come creatività, mobilità e sostenibilità attraverso la lente delle residenze d’artista. Il primo atto si svolgerà dalle ore 15 alle ore 16 e prevede una visita guidata della mostra, presso lo spazio espositivo Gate|Porta con l’obiettivo di restituire al pubblico le modalità e i processi creativi e di ricerca degli artisti ospiti. Per giungere al luogo ospite del secondo atto, la Sala Bianca di Teatro OFF, si percorrerà in bicicletta il tratto di cinta muraria che collega i due siti. Dalle ore 17 a Teatro OFF è prevista una presentazione delle curatrici di resina dal titolo “Mobilità artistica e dialogo internazionale” in cui l’esempio di Ferrara Residency sarà discusso con l’obiettivo di aprire una conversazione sull’impatto e l’importanza di progetti di mobilità giovanile (fisica e di idee) nella scena politica/sociale contemporanea, e come affrontare questi progetti in modo etico e sostenibile. La presentazione verrà accompagnata dal lancio del catalogo di Ferrara Residency 2018.

A seguire, la programmazione dell’evento prevede la partecipazione di diverse realtà radicate sul territorio regionale. L’evento vedrà coinvolti Collettivo Munerude, compagnia di teatro danza con base tra Bologna e Torino; Collettivo HPO, un gruppo di giovani architetti della Facoltà di Architettura ‘B. Rossetti’ di Ferrara; e, infine, due giovani musicisti e DJ ferraresi, Anna Stefani e Marco Tomesani. Attraverso musica, performances e conversazioni, in un formato denso, carico di contenuti qualitativi, l’ottica con cui resina propone questo evento è quella dell’ascolto e della collaborazione, valorizzando modalità di intrattenimento alternativo, in una cornice che celebri estetiche minimali e sostenibili, atmosfere distese e sperimentali.

La Polizia Municipale effettua un nuovo sequestro di merce abusiva

Da: Comune di Comacchio

Ancora un sequestro di merce abusiva, da parte della Polizia Municipale. Nel pomeriggio di ieri, domenica 30 settembre 2018, intorno alle ore 16.45 la Polizia Municipale ha smantellato un mercato abusivo, allestito in spiaggia al Lido di Volano. A seguito di alcune segnalazioni pervenute alla Centrale Radio-Operativa, circa la presenza di venditori abusivi nei pressi del bagno Franco, le pattuglie hanno prontamente raggiunto il Lido di Volano. Gli abusivi, alla vista degli agenti, si sono dati alla fuga, abbandonando la merce esposta, che poi è stata recuperata. I capi di abbigliamento con marchio contraffatto (Colmar, Napapijri Kway), una volta sequestrati, sono stati posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. La merce restante, non contraffatta, consistente in abiti da mare, cinture, borse, collane, braccialetti e orecchini non contraffatti, ma privi di qualsiasi certificazione CEE, sono stati sequestrati e, una volta decorso il periodo di tempo previsto, saranno sottoposti a distruzione.
Le attività di prevenzione e di contrasto del fenomeno dell’abusivismo commerciale proseguiranno incessantemente, da parte della Polizia Municipale.

La leggenda dei piranha nei prati in fiore

I’m Not in Love (10cc, 1975)

Un cofanetto di latta trovato nell’armadio, una vecchia scatola di biscotti. Guardo dentro e ritorno di colpo al passato.
È pieno zeppo di foto, molte in bianco e nero, alcune a colori…

Anno 1975: un’altra vita, un altro mondo, un altro me stesso. Il mangiadischi di mia sorella suonava ‘rock the boat’, ‘rock your baby’, ‘Love theme’ e tutta la musica luccicante d’allora che portava l’estate ogni giorno dell’anno.
Io e mio cugino, bambini sul lago, persi tra sogni e ricordi, quando voglia d’avventura e meraviglia coloravano le nostre giornate.

Magliette a righe come quelle dei marinai, pantaloncini bianchi e corti alle ginocchia, sandali di gomma per camminare sui sassi immersi nel lago. Due monelli a zonzo per le vie di Garda. Io sono il piccoletto, poi quello spilungone di mio cugino, magro come un’acciuga e più grande di me di quasi tre anni.
Le giornate sono lunghe ma mai noiose perché una storia da inventare la si trova sempre. Ce ne andiamo in giro a cercare qualcosa da fare, concentrati e determinati come due piccoli agenti in missione segreta. Ogni luogo è una terra sconosciuta da esplorare, ogni oggetto trovato è un mistero da risolvere, ogni ostacolo una sfida da vincere. E alla fine di corsa al quartier generale, la grande casa presa in affitto per le vacanze, sicura e confortevole coi nostri genitori sempre ad aspettarci e a far domande.

L’eterna estate degli anni settanta quando luglio e agosto valevano un anno intero. La scuola finiva e iniziava l’avventura. Posti lontani a due passi da casa. I giri con le bici, interminabili viaggi senza tempo… Com’era bella la vita senza i telefoni in tasca!

Dalla spiaggia della Cavalla fino a Punta San Vigilio. Eccolo: è questo il nostro mondo tutto per noi e pronto da conquistare!
Quella volta partiamo a caccia di cagnette armati di secchiello, retino, lenze e mollica di pane. Ci caliamo nei cunicoli semisommersi tra gli scogli e aspettiamo pazienti le nostre prede. Mostri voraci dalle bocche irte di denti, vivono nascosti nel buio di fessure di roccia sommersa: le nostre murene in miniatura.
Per niente buone da mangiare, con una pelle grigia e priva di squame, fredda e sgusciante come quella delle anguille. Sono piccole ma forti e muscolose, munite di dentini aguzzi e dolorosi come aghi…
Per un po’ le cagnette sono il nostro principale passatempo. Una volta catturate finiscono nel secchiello giallo pieno d’acqua e restano lì per tutto il tempo della “missione”, ovvero finché non decidiamo di ributtarle nel lago. Così quella mattina ne pesco una così grossa che ho paura a prenderla in mano. Tiene la bocca spalancata quasi a voler dire “se ti avvicini ti mordo”. Mi ricorda la bocca dei piranha che ho visto tante volte nell’acquario del negozio di animali di via Armari a Ferrara. Quante volte mi son fermato a fissare quella vetrina… ricordo che i piranha erano due e se ne stavano precauzionalmente da soli, mentre al sicuro nell’acquario di fianco c’erano pesci combattenti blu e pesci spazzino sempre indaffarati a dragare la ghiaia ammucchiata sul fondale.
Ma torniamo al lago. Alla fine catturiamo circa una trentina di cagnette. Alquanto soddisfatti decidiamo di raggiungere lo stagno che si trova nel bel mezzo dei giardini pubblici, a poca distanza da noi. Arrivati ai margini dell’acqua liberiamo le cagnette una ad una, come in un rito solenne. Le guardiamo scomparire con guizzi fulminei nelle acque grigie e immobili dello stagno. Siamo fermamente convinti della bontà dell’operazione: una colonizzazione in piena regola, con l’idea che in breve tempo lo stagno si sarebbe popolato di cagnette. E tutto questo grazie a noi.
La delusione è cocente quando l’indomani il signor Romeo, il nostro padrone di casa, ci spiega che le cagnette non sono pesci in grado di sopravvivere in uno stagno. Che al contrario hanno bisogno di acque ricche d’ossigeno come quelle del lago. Senza saperlo le avevamo condannate a morte.
La sera stessa, tormentati dal senso di colpa, torniamo allo stagno nuovamente muniti di lenza, retino e secchiello con la speranza di salvarne almeno qualcuna. Vorremmo catturarle di nuovo per riportarle al lago ma sappiamo che l’impresa è disperata: le acque dello stagno sono torbide, la superficie è ricoperta di piante acquatiche, è impossibile vedere il fondale.
Siamo ormai sul bordo dello stagno. La luce del tramonto dipinge di sfumature arancioni l’ambiente tutt’attorno, le ombre s’allungano rapidamente sui cespugli, sui prati fioriti. Ma è proprio tra l’erba che intravedo qualcosa muoversi. M’avvicino per vedere meglio e chiamo subito Gianfranco. Restiamo a bocca aperta, increduli.
Sotto di noi una processione di cagnette che si trascinano sull’erba non senza difficoltà. Usano le minuscole pinne come delle zampette primitive. In pratica camminano.
Non sappiamo affatto come facciano a respirare fuori dall’acqua ma ci riescono.
Ci guardiamo attorno e alla fine capiamo cosa sta succedendo: a una ventina di metri da noi, proprio nella direzione presa dai pesciolini, passa il torrente che taglia in due il paese segnando il confine orientale dei giardini pubblici. Le sue acque scorrono limpide e veloci finendo nel lago a poca distanza.

Ecco qua: le cagnette non avevano certo bisogno del nostro aiuto, per loro avevamo già fatto anche troppo.
Siamo rimasti ad osservarle nel loro lento e inesorabile cammino verso la salvezza. Ritornavano a casa spinte da un istinto di sopravvivenza a noi sconosciuto, guidate da una bussola misteriosa nascosta nel loro dna.
È già buio pesto quando l’ultima cagnetta, la più grossa, quella che il giorno prima mi aveva ricordato i piranha dell’acquario, raggiunge a fatica il bordo del torrente. Senza pensarci un attimo la prendo in mano per lanciarla in acqua, lo faccio per aiutarla anche se non ne ha bisogno. Prima di cadere nel torrente lei mi ringrazia mordendomi il pollice.
Mai morso fu più doloroso e meritato di quello!

Love’s Theme (The Love Unlimited Orchestra, 1973)

Rock Your Baby (George McCrae, 1974)

Rock the Boat (Hues Corporation, 1973)

I rumori dell’autunno

di Maria Luigia Giusto

L’autunno lo si percepisce dai suoni, credo. Dopo il silenzio estivo, le strade semi deserte, i negozi in ferie, gli studenti a casa, la città muta. Il festival degli artisti di strada saluta l’estate con le ultime note calde e festaiole, cede il passo alla nuova stagione. Le valigie degli studenti, incerte o già esperte, saltellano sui ciottoli, le biciclette degli scolari sferragliano verso gli istituti, gli autobus rombano più frequenti, i negozi gridano agli ultimi saldi. È autunno, lo senti nell’aria.

Scegliere di non scegliere? Comunque scegliere

di Maria Luigia Giusto

Davanti al distributore di bevande calde si prova spesso indecisione. Quale scegliere? Amaro o dolce? Con o senza zucchero? Decaffeinato, ginseng, d’orzo? Sarà meglio qualcosa di rinfrescante? Che giorno è oggi? Ah no, non posso sceglierlo. Il treno sta arrivando e non ho ancora deciso. Facciamo il primo dei pulsanti e qualunque bevanda scenda andrà bene? Ecco le monetine, troppo poche, troppo tardi, fischio del capotreno, salgo e non scelgo, solo questa volta, solo questo.

“Ciò che non è assolutamente possibile è non scegliere.”
J. P. Sartre

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la settimana…