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Giorno: 3 Ottobre 2018

Alan Fabbri (LN): “Stop al traffico, il PD ha bocciato la proposta della Lega sul diesel Euro 4. Deluse le speranze di commercianti e cittadini”

Da: Ufficio stampa Lega Nord Emilia Romagna

“Stop al traffico, deluse le richieste dei commercianti e dei cittadini. Il Pd resta sordo agli appelli del buon senso: bocciata in Commissione la proposta della Lega di escludere i veicoli diesel euro 4 dal divieto di circolazione. E sulle stufe e i caminetti è ancora caos totale”.
Alan Fabbri, capogruppo Lega Nord in Regione Emilia Romagna interviene sulla questione del blocco degli euro 4 durante lo stop al traffico, dopo il confronto in Commissione Bilancio che si è tenuto nel pomeriggio di ieri.
“La nostra proposta di escludere le vetture con motore diesel euro 4 è stata bocciata”, spiega Fabbri “si trattava di una idea di buon senso formulata per raccogliere le istanze dei cittadini e degli esercenti penalizzati da una manovra troppo restrittiva e inadeguata”.
Da giorni segnaliamo come “bloccare le vetture euro 4 significhi creare un grave danno all’economia delle imprese, delle famiglie e di tutto il territorio. Come noto infatti, nella nostra regione una vettura su quattro è alimentata da motore euro 4 e, dunque, bloccare anche i veicoli con questo tipo di emissione, oltre a quelli con emissioni più inquinanti, significa bloccare intere città”.
A risentirne sono soprattutto “i lavoratori che utilizzano i mezzi commerciali per spostarsi: mezzi ancora recenti che la crisi non permette di sostituire e per i quali non è stato varato nesun piano di incentivi serio”. Proprio ieri Ascom Confcommercio e Confesercenti hanno chiesto all’assessore Paola Gazzolo e al governatore Stefano Bonaccini di “valutare concretamente l’ipotesi di un’attenuazione della misura che riesca a coniugare la tutela dell’ambiente e della salute con le esigenze del mondo del lavoro” e, sostanzialmente, “la stessa richiesta è stata avanzata da noi in Commissione”, spiega il consigliere.
“La nostra proposta era molto semplice e di buon senso: esentare i veicoli diesel euro 4 dalle limitazioni poste dal Pair alla circolazione nei centri abitati, con popolazione superiore ai 30.000 abitanti. Ma il Pd l’ha respinta”.
La Lega ripresenterà l’emendamento sul blocco della circolazione per i mezzi euro 4 in aula, “nella speranza che questa maggioranza maturi un ripensamento non certo a beneficio della Lega, ma delle migliaia di emiliano romagnoli che, a causa di politiche sbagliate e adottate senza considerare le esigenze dei cittadini non possono più circolare liberamente col proprio autoveicolo”.
Nella stessa Commissione poi “è andata in scena la farsa sull’utilizzo saltuario di natura domestico-ricreativa di camini e focolari”, continua Fabbri.“Per correggere la normativa assurda e penalizzante che il Pd ha deciso di applicare abbiamo chiesto che la possibilità di utilizzo saltuario venga esplicitata, in modo da permettere ai cittadini quantomenodi rispettare le tradizioni famigliari di qualche occasionale festa in famiglia davanti al caminetto senza il rischio di incorrere per questo in pesanti sanzioni”.
Su questo punto “messo alle strette, il Pd si è reso conto della assurdità del provvedimento appena varato e ha congelato il nostro emendamento rinviandone l’approvazione all’assemblea del 16 ottobre prossimo”.
Per Fabbri resta evidente che “su una questione importante come la qualità dell’aria la politica del Pd paga il prezzo di una ideologia estremista che nel tentativo di accaparrarsi il consenso degli elettori più sensibili al tema vara norme esageratamente restrittive, per le quali ancora non è stato provato alcun risultato”.

Sanità. Specializzazione medici di medicina generale, in Emilia-Romagna raddoppiano i posti: da 80 a 167

Da: Regione Emilia Romagna

Sanità. Specializzazione medici di medicina generale, in Emilia-Romagna raddoppiano i posti: da 80 a 167. Riaperto il bando regionale per l’ammissione al corso 2018-2021, l’assessore Venturi: “Come promesso, ci siamo mossi in tempi rapidissimi per le nuove iscrizioni”

Il via libera dalla Giunta regionale a pochi giorni di distanza dall’accordo raggiunto a Roma in Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome. Chi non ha ancora fatto domanda, dovrà presentarla entro 30 giorni dalla pubblicazione del bando in Gazzetta Ufficiale, prevista nei prossimi giorni. L’esame entro il 2018

Bologna – Tutto pronto, in Emilia-Romagna, per il concorso che permetterà a 167 medici di essere ammessi al corso di formazione specifica in medicina generale per il triennio 2018/2021, che si svolgerà entro la fine dell’anno.
A pochi giorni dall’intesa raggiunta, a Roma, dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, la Giunta regionale ha modificato e riaperto i termini del bando, già pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna (n. 309 del 3 ottobre 2018, Parte terza). Una modifica necessaria, perché grazie all’accordo siglato a livello nazionale i posti disponibili sono aumentati e per l’Emilia-Romagna più che raddoppiati rispetto allo scorso anno: si passa infatti da 80 a 167.
I medici interessati a presentare domanda possono farlo, esclusivamente per via telematica, entro le ore 13 del 30esimo giorno successivo alla data di pubblicazione dell’estratto del bando sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, prevista nei prossimi giorni.
“Avevamo garantito il massimo sforzo per riorganizzarci con il nuovo bando, e così è stato- spiega l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi-. L’intesa raggiunta appena qualche giorno fa a Roma in Commissione salute ha permesso di portare a casa due importanti risultati: lo svolgimento del concorso entro l’anno e un incremento davvero consistente dei posti disponibili. Nel bando precedente, ora modificato, i posti erano 100, grazie alla decisione di finanziare totalmente, con risorse regionali, 5 borse in più rispetto a quelle previste per l’Emilia-Romagna. Adesso i posti disponibili salgono a 167: un numero che ci permette di affrontare con maggiore efficacia il problema del ricambio generazionale dei medici. A partire da quelli, che rivestono un’importanza grandissima, di medicina generale. Per questo- aggiunge l’assessore- oltre ai contributi del Fondo sanitario nazionale, abbiamo destinato risorse aggiuntive della Regione sia per il pagamento delle borse di studio, sia per sostenere le spese connesse alla realizzazione del corso”.
Nessun problema per chi ha già fatto domanda prima del raddoppio delle borse: la Commissione Salute, infatti, ha definito una procedura che permetterà ai complessivi 13.000 medici che si erano già iscritti, di partecipare al concorso senza doversi fare carico di presentare nuovamente la domanda, a meno che i candidati non decidano di presentarla presso una diversa Regione. Anche nel caso dell’Emilia-Romagna, dunque, i candidati già ammessi sulla base del bando precedente non dovranno fare nulla.
Per i medici che devono presentare domanda, la procedura è totalmente informatizzata: occorre pertanto utilizzare la piattaforma web della Regione appositamente realizzata, il cui indirizzo è http://selezionecorsommg.regione.emilia-romagna.it /EC

L’artigianato d’eccellenza a Internazionale dal riciclaggio artistico ai sapori del territorio

Da: CNA Ferrara

La Mostra mercato “Recycle & Co.” Si svolgerà da venerdì 5 a domenica 7 ottobre in piazza Castello a Ferrara

Ferrara – Da venerdì 5 a domenica 7 ottobre, in occasione del Festival di Internazionale, piazza Castello a Ferrara sarà animata da una molteplicità di attività artigianali, che proporranno oggetti decorativi, monili, capi di abbigliamento e accessori, strumenti musicali ed altro ancora, nati dal riutilizzo di materiali di scarto, a cui sapienti mani artigiane hanno restituito una seconda vita, ispirata al bello e utile.
“Recycle & Co.” è infatti il titolo di questa Mostra mercato, organizzata dalla Cna, alla quale prenderà parte un qualificato gruppo di espositori, testimonial della migliore tradizione di un artigianato artistico che sa rinnovarsi, mantenendo ben salda la barra della qualità, dell’originalità e della fantasia. Dunque, in piazza Castello, i tanti visitatori italiani e stranieri richiamati a Ferrara dall’appuntamento di Internazionale potranno ammirare una vera e propria vetrina rappresentativa della creatività dell’artigianato artistico, che testimonierà l’eclettismo e la bravura del lavoro artigianale nel reinventare e trasformare materiali umili o destinati alla distruzione, facendoli rivivere in piccole opere d’arte uniche e in oggetti utili alla vita quotidiana.
Venerdì 5 ottobre, alle 16, avrà luogo l’inaugurazione di “Recycle & Co.” e, contemporaneamente, in collaborazione con La Strada dei Vini e dei Sapori, di “Sapori Artigiani”, tre giorni dedicati alle eccellenze alimentari, proposte attraverso degustazioni ed un’esposizione commerciale dei produttori artigiani ferraresi. L’orario di apertura di entrambe le mostre sarà la seguente: venerdì dalle ore 16 alle ore 24, sabato e domenica dalle ore 11 alle 21.
Intanto, giovedì 4 ottobre, alle 20,30, nella prestigiosa sala del Ridotto del Teatro Comunale, a un centinaio di giornalisti ospiti e protagonisti di Internazionale sarà offerta una cena preparata da ristoratori aderenti alla Cna, sempre in collaborazione con la Strada dei Vini e dei Sapori. Menù ispirato ai piatti della tradizione culinaria del territorio, reinventati e ricreati dall’estro degli chef ferraresi.

Il 5 ottobre a Internazionale a Ferrara i giovani cooperatori dell’Emilia-Romagna si confrontano su nuovi modelli di lavoro, nuove competenze e nuove tutele

Da: Ufficio Stampa Legacoop Estense – sede di Ferrara

Il 5 ottobre i giovani cooperatori dell’Emilia-Romagna organizzano a Ferrara un dibattito nell’ambito del Festival di Internazionale, dal titolo Il lavoro possibile. “Un’occasione per riflettere sui cambiamenti del mercato del lavoro – afferma Mirco Mongardi, portavoce di Generazioni Legacoop Emilia-Romagna – confrontandoci insieme ad alcuni esperti sugli scenari che si aprono per i giovani lavoratori, all’interno delle trasformazioni sociali, economiche e digitali in atto”. “Il mondo del lavoro di oggi e di domani – proseguono Daniele Steccanella e Arianna Guarnieri, portavoce dei Giovani Imprenditori Cooperativi di Confcooperative Emilia Romagna – richiede di affrontare sfide in continua evoluzione con nuovi modelli di lavoro, oltre a un continuo aggiornamento delle competenze”.
L’iniziativa, che si terrà nella Sala dell’Arengo della Residenza Municipale (Piazza del Municipio 2) a partire dalle 9:30, vedrà l’intervento di tre esperti che dialogheranno insieme ai giovani cooperatori su altrettanti focus tematici: con Anna Piacentini di People 3.0 si affronterà il tema dei nuovi modelli organizzativi e dell’”happinessat work”; insieme a Jessica Facchin di Cooperjob si approfondiranno le nuove professioni e le nuove competenze richieste dal mercato del lavoro; con Antonio Aloisi dell’EuropeanUniversity Institute si rifletterà su come garantire tutele e protezione dei lavoratori all’epoca delle piattaforme digitali.
“Il lavoro sta subendo una trasformazione epocale, anche grazie alla rivoluzione tecnologica – proseguono Mongardi, Steccanella e Guarnieri – è quindi fondamentale che la cooperazione sappia coglierne tutte le opportunità, mantenendo però chiara la centralità della persona e i diritti del lavoratore. Occorre continuare a investire nella formazione, perché le competenze oggi rappresentano un tassello del ‘nuovo welfare’, un’ulteriore forma di tutela per i lavoratori”.

Al via le domande per aggiornamento Albi scrutatori e presidenti di seggio elettorale

Da: Comune di Comacchio

Al via l’aggiornamento annuale degli Albi degli scrutatori e dei presidenti di seggio elettorale. Sono aperte le iscrizioni per coloro che desiderano essere inseriti nell’Albo unico delle persone idonee all’Ufficio di scrutatore di seggio elettorale e nell’Albo delle persone idonee all’Ufficio di Presidente di seggio elettorale. Avvisi pubblici e relativa modulistica sono disponibili sul sito comunale, all’interno della sezione Servizi Demografici >Ufficio Eelettorale. Le domande per l’Albo dei Presidenti di seggio dovranno pervenire entro il 31 ottobre 2018, mentre quelle per l’Albo degli scrutatori dovranno pervenire entro il 30 novembre 2018. Nella pagina del sito comunale http://www.comune.comacchio.fe.it/index.php/I-Servizi/Servizi-demografici/Ufficio-Elettorale sono indicati nel dettaglio requisiti e modalità di iscrizione. Si ricorda che coloro che risultano già iscritti nei citati albi, NON dovranno ripresentare la domanda. Per informazioni: Ufficio Elettorale Comunale (0533-310109) ed Ufficio per le Relazioni con il Pubblico (0533-310271/272).

Ferrara al voto, prove tecniche di democrazia

Democrazia, come tutti ben sappiamo, significa potere del popolo. E ieri sera allo spazio Grisù si è svolto un inedito esperimento che ha coinvolto oltre 100 persone di ogni età e differente condizione sociale che si sono presentate rispondendo a un appello circolato su Facebook nei giorni scorsi dal titolo “La città che vogliamo”: un appuntamento per il quale sul social network in 718 avevano manifestato virtualmente interesse.
Spazio Grisù si trova nell’ex caserma dei pompieri. Alimentare – attraverso l’ascolto e il confronto – il fuoco della politica e spegnere le fiamme che stanno rendendo incandescente il conflitto sociale è l’obiettivo degli autoconvocati. Il numero dei partecipanti alla serata, che si è svolta in “sala macchine” (altra significativa allusione), è importante e indicativo di un bisogno reale, non sopito. Le modalità che hanno orientato la svolgimento dei lavori sono quelle che tipicamente si definiscono espressione della democrazia ‘dal basso’: tavoli tematici attorno ai quali far circolare idee e proposte, senza gerarchie, secondo il principio che ogni testa e ogni parola conta, è preziosa e merita attenzione. A pronunciare la breve introduzione è il giovane avvocato Federico Battistini. “Un ‘cittadino’, serio, onesto, integro” lo definiscono gli organizzatori, una ventina, appartenenti a vari mondi riconducibili principalmente agli ambiti del volontariato e dell’associazionismo. Segue una spiegazione tecnica di Elena Bertelli (che opera nel campo della comunicazione) circa le modalità di lavoro e interlocuzione. E poi si procede con la formazione di tre gruppi di discussione tematica: su educazione, cultura e integrazione; su sanità e servizi al cittadino; e su territorio, ambiente e agricoltura.
Il confronto è fluito serrato ed è stato vivacemente e rispettosamente partecipato. Allo scadere del tempo assegnato ogni circolo, attraverso un proprio portavoce, ha riferito agli altri il senso della discussione e le proposte emerse. Obiettivo implicito, ma non apertamente dichiarato: definire i prodromi di un programma di governo per quel che il manifesto della convocazione definisce “la città che vogliamo”.
Insomma, ci siamo: prove tecniche di democrazia che si sviluppa dal basso attraverso la costruzione di un programma che scaturisce dai bisogni che i cittadini avvertono e che tiene conto dei loro orientamenti e delle soluzioni condivise.
Non è la prima volta in assoluto che qualcosa del genere succede, ma con queste modalità, negli anni recenti, è forse la prima volta per Ferrara; ed è particolarmente significativo che questo accada oggi, in vista di un appuntamento elettorale il cui esito appare quantomai incerto, a fronte della virulenta avanzata del fronte populista che, anche in città, alle ultime consultazioni, ha marcato una forte crescita e ha visto il contemporaneo declino del partito, il Pd, formalmente erede della tradizione di coloro che da sempre hanno governato.
E’ un seme, quello piantato ieri nel cuore del Gad, il quartiere simbolo della frizione civica; forse un germoglio. Lo spirito positivo e propositivo e la voglia di mettersi in gioco non mancano. Qualcuno, certo, oggi sorriderà per questa impresa naïf, ma domani potrebbe cambiare espressione.
Il grande Bernard Russel ci ricorda che “gli innocenti non sapevano che la cosa fosse impossibile, dunque la fecero”.

La pagina Facebook del gruppo “La città che vogliamo”

Fisiognomica e filologia: ‘Me ne frego’

Riguardo con stupore le foto del balcone che scatenano l’applauso della folla sotto raccolta, e mentre Di Maio alza la mano nel gesto di vittoria, ecco che la memoria involontaria scatta non tanto perché, è ovvio, di trionfi annunciati sotto il balcone è assai prodigo il Novecento ma perché scenografia, luci, impostazioni rimandano a certi attori e tecniche del cinema espressionista con impressionante coincidenza. Così il vice-ministro è la copia perfetta di un grande attore cinematografico la cui carriera è indissolubilmente legata alla nascita del filone dei film horror: Bela Lugosi la cui vita scopro ha molti punti di contatto con quella del vice-ministro. Ecco alcune informazioni:

“Bela Lugosi, pseudonimo di Béla Ferenc Dezső Blaskó (Lugoj, 20 ottobre 1882 – Los Angeles, 16 agosto 1956), è stato un attore ungherese, inizialmente attivo anche come sindacalista. È rimasto celebre per le sue interpretazioni nei film horror, prima fra tutte quella del personaggio di Dracula. Ha recitato in piccole parti teatrali in patria prima di prendere parte al suo primo film nel 1917, ma dovette lasciare il suo paese a seguito della fallita rivoluzione sovietica ungherese del 1919”.

Sappiamo, sappiamo: la Storia non si ripete ma crea impressionanti contatti tra il passato e il presente. Vedere dunque il ghigno di Lugosi e l’inquadratura del politico sul balcone fa una certa impressione, così come sapere che la carriera dell’attore comincia come sindacalista. In più, la sua fama venne presto offuscata da Boris Karloff, insuperato attore inglese che gli contese e alla fine vinse il ruolo di Frankenstein (ogni riferimento alla realtà attuale NON è casuale ma voluto).

D’altra parte le preoccupate note del presidente Mattarella sulla tenuta dei conti e sul rapporto con l’UE provocano in Matteo Salvini una vibrata reazione che si esprime in questa frase: “La Carta non impedisce un cambio di rotta. Mattarella stia tranquillo. Dell’Europa me ne frego“. E nel contesto della giornata mondiale del sordo, così il ministro dell’Interno replica al rischio di una bocciatura della manovra: “Abbiamo fatto una manovra che investe soldi per chi di soldi non ne vede da molti anni: giovani, pensionati, le pensioni di invalidità. E se a Bruxelles mi dicono che non lo posso fare me ne frego e lo faccio lo stesso”.

Ma una parola evidentemente imbarazzante (non per lui) le cui origini sono di natura dannunzian-mussoliniana e che Berlusconi che se ne servì nel 2018 per replicare a chi gli domandava se fosse in ambasce per la decisione di Strasburgo sul suo ricorso (poi ritirato), vale una piccola indagine filologica che s’accoppia per me alla lettura di un libro fondamentale che sta avendo, per fortuna, un successo di pubblico impressionante: M. Il figlio del secolo di Antonio Scurati (Bompiani 2018) che, uscito agli inizi di settembre, sta già esaurendo la seconda edizione. Sappiamo quanto l’innovazione linguistica in età mussoliniana andasse di pari passo con il rifiuto dell’altro, dello straniero, e quindi fosse ineluttabilmente legato all’ignobile giornale che diffuse nel tempo il concetto della difesa della razza (encomiabile da questo punto di vista, specie nel corredo iconografico, il numero dell’Espresso uscito il 30 settembre che ripercorre il terribile tema nella propaganda mussoliniana). Che si sia poco attenti alle traduzioni e quindi nel recepire una fake news è ormai consuetudine; come quella che riguarda la frase del presidente della Commissione Europea, Jean Claude Juncker che, in polemica con l’allora premier Matteo Renzi, usò le parole “je m’en fous”: “La traduzione che andò per la maggiore fu “me ne frego”, con inevitabile coda di polemiche, anche se in francese il senso è tra “non m’importa” e il triviale “me ne fotto”.

Nella volontà di “nazionalizzare” il linguaggio voluta dal Duce e di quanti impressionanti neologismi la lingua italiana si appropriò che oggi suscitano ilarità se non perplessità, il me ne frego ha illustri radici. Fu coniato da d’Annunzio che (come riporta la Treccani): “Un motto “crudo” come lo definì lo stesso poeta, […]. Il motto apparve per la prima volta nei manifesti lanciati dagli aviatori del Carnaro su Trieste. Il motto era ricamato in oro al centro del gagliardetto azzurro fiumani (un gagliardetto che riporta “me ne frego” è presente al Vittoriale degli italiani di Gardone, nella dei legionari sezione “schifamondo. […]Trae origine dalla scritta che un soldato ferito si fece apporre sulle bende, come segno di abnegazione totale alla Patria”.

Accertate dunque le origini dannunziane del motto, quest’ultimo si diffuse presto tra gli squadristi e tra gli Arditi che nell’immediato dopo guerra sembravano divenire una mina vagante e che Mussolini usò per crearsi quel seguito di elettori che la defezione dei socialisti gli aveva fatto mancare, come spiega in modo straordinario il libro di Scurati. Il motto dunque si ripete nell’inno che accompagna le imprese dei fascista di cui diamo qui una strofe:

“Questa nostra bella Italia
non sia usbergo al traditore
e soltanto il tricolore
arra sia di civiltà
Per d’Annunzio e Mussolini
eia, eia, eia
alalà! …

Me ne frego,
me ne frego,
me ne frego è il nostro motto,
me ne frego di morire
per la santa libertà!…”

Con questo intendo dire che Salvini è un fascista? No certo ma che non sappia misurare le parole e non ne conosca l’origine è sicuramente accertato.

Per riprendere a proposito di impressionanti contatti il tema affrontato da Bassani e riproposto da Vancini nel film La lunga notte del ’43 leggo il rapporto esibito da Scurati dell’ispettore di pubblica sicurezza Gasti che nel 1919 scrive: “Benito Mussolini è di forte costituzione fisica sebbene sia affetto da sifilide. Questa malattia particolarmente vergognosa secondo il senso comune ma che il Duce riscatta con le sue avventure amorose è quella che affligge il farmacista Barillari nel racconto bassaniano. Una malattia procuratagli dall’imposizione di Sciagura a frequentare le case di tolleranza tra un’impresa squadristica e l’altra e che procurerà l’atteggiamento di Barillari a non più giudicare ma ad osservare. La sifilide per lui non sarà più segno di virilità.

Come concludere? Mi sembra ovvio. L’attenzione della ‘ggente’ alle imprese dei due dioscuri giallo-verdi andrebbe ‘monitorata’ con un poco di Storia ma purtroppo sembra che questa fondamentale capacità dell’uomo di stabilire una connessione tra passato e futuro e leggerla nel presente sia la grande assente nell’impresa politica non solo italiana ma mondiale.

Turismo. Rievocazioni storiche, feste medievali e palii storici: arrivano 300mila euro di contributi dalla Regione

Da: Regione Emilia Romagna

Nel 2018 sono stati finanziati 13 progetti ideati da associazioni di rievocazione storica ed enti locali in provincia di Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Modena e Ravenna. L’assessore Corsini: “Nel 2018 raddoppiate le risorse per sostenere questi eventi, capaci di tener viva la memoria e aumentare l’attrattività di questi territori”

Bologna – Feste medievali, spettacoli in costume, ricostruzioni di battaglie: un vero e proprio tuffo nel passato che la Regione ha deciso di sostenere con circa 300mila euro per far conoscere tradizioni e fatti che affondano nella storia delle comunità locali.
A tanto ammontano i contributi assegnati nel 2018 dalla Giunta regionale a 13 associazioni e enti locali per potenziare le manifestazioni storiche dell’Emilia-Romagna che ogni anno vedono la partecipazione di migliaia di persone.
Obiettivo del bando regionale è infatti valorizzare questi eventi dal punto di vista storico e sociale e sostenere la loro organizzazione come strumenti di promozione e sviluppo del territorio. Tra i diversi criteri di assegnazione dei contributi, la capacità di attrazione turistica e il coinvolgimento dei giovani come protagonisti delle manifestazioni e della loro organizzazione.

“Sono manifestazioni che tengono viva la memoria e le tradizioni di una terra ricca di storia e contribuiscono a rinforzare un turismo culturale di qualità- ha commentato l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini-. Per questo a un anno dall’approvazione della legge regionale sulle rievocazioni storiche abbiamo raddoppiato le risorse a disposizione di associazioni e enti locali e già oggi alcuni eventi, come il palio di Ferrara o quelli del Niballo e del Daino in Romagna, registrano numeri sempre più interessanti dal punto di vista delle presenze turistiche. Credo- ha concluso Corsini- che queste manifestazioni siano un’occasione molto importante, in particolare per i centri più piccoli, per farsi conoscere, diventare più attrattivi e ampliare l’offerta per i turisti che vengono in Emilia-Romagna da tutto il mondo”.
Le manifestazioni finanziate in Emilia-Romagna
Per le rievocazioni storiche, in provincia di Bologna, alla Pro loco Castel di Casio sono andati 31mila euro per le feste medievali ambientate nel borgo e 8.515 euro all’associazione Sempar in Baraca di Crevalcore per “4 passi nel Medioevo”, la manifestazione che rievoca la locale battaglia del 1390.
L’Ente Palio della città di Ferrara ha ricevuto un contributodi53.856 euro per la realizzazione del Palio più antico del mondo. Sempre nel ferrarese altri 15.469 euro sono stati attribuiti alla pro loco Codigoro per la manifestazione “Pomposia Imperialis Abbatia” che richiama un evento dell’anno 1000.
Sempre a Ferrara, l’associazione Contrada di San Giacomo ha ricevuto un finanziamento pari a 19.000 euro per la “Giostra del monaco”, rievocazione medievale di una battaglia tra papato e impero.
Nella provincia di Forlì-Cesena all’Ente Palio di Santa Reparata e della Romagna Toscana a Castrocaro Terme sono andati 15.745 euro per realizzare il Palio locale, che ricorda l’insediamento del Commissario granducale di Firenze nel 1579, invece 9.600 euro sono il contributo regionale all’associazione polisportiva Rocca delle Caminate di Predappio per l’organizzazione di “Falchi ed archi” che ricorda la battaglia svolta nel 1494 con gare di tiro con l’arco e spettacoli di falconeria.
Nel modenese, per Finalestense, la festa ambientata nel 1500 per il passaggio di Gaston de Foix e del suo esercito, il Comune di Finale Emilia ha ricevuto 19.693 euro.
A Faenza, in provincia di Ravenna, per il Palio del Niballo e altre manifestazioni collaterali sono sati assegnati rispettivamente 56mila euro al Comune della città; 18.160 euro alla Fiera di san Rocco organizzata dall’associazione Rione Verde e 12.760 euro all’associazione Rione rosso per la Sagra del pellegrino, la rievocazione medievale ambientata nel 1200 dedicata al Beato Nevolone. Inoltre, la Contesa estense città di Lugo, palio con diverse gare, realizzata dall’omonima associazione è stata finanziata con 7.890 euro.
Infine, in provincia di Rimini, la Pro Loco di Mondaino ha ricevuto un contributo di 30.800 euro per il Palio del Daino, commemorazione dell’incontro e della pace tra i Malatesta e i Montefeltro nel 1417./Eli.Co.

UniCredit Talk:il 10 ottobre appuntamento dedicato al settore del commercio al dettaglio

Da: Ufficio Stampa – Ascom Ferrara

100 le sedi collegate in tutta Italia, 8 in Emilia Romagna, per un confronto sui nuovi trend della vendita di prossimità, tra innovazione tecnologica e digitalizzazione.
A Ferrara l’iniziativa è realizzata in sinergia con Ascom Confcommercio

Mercoledì 10 ottobre gli scenari e le trasformazioni in atto nel settore del commercio al dettaglio saranno approfonditi e dibattuti con relatori d’eccezione durante il quinto UniCredit Talk, penultimo appuntamento del 2018 del ciclo di incontri formativi ideati da UniCredit per un confronto tra esperti e imprenditori sulle sfide strategiche e sui trend in atto in diversi ambiti dell’economia italiana.
A gennaio 2018, secondo la ricerca Digital in Italia di Hootsuite, l’Italia è una delle nazioni che più cresce nell’adozione del digitale, con una penetrazione di Internet e del mobile rispettivamente al 73% (+10% rispetto al 2017) e all’83%. Cresce soprattutto la percentuale di utenti attivi sui social media dai dispositivi mobili, che hanno superato nel 2018 i 30 milioni (51%), crescendo di 2 milioni nell’arco dell’ultimo anno. In un simile scenario, il mondo della vendita offline si sta evolvendo in una ibridazione sempre più marcata con l’online:innovazione e digitalizzazione continuano a modificare il terreno su cui si gioca la competitività dei commercianti, incidendo suiloro modelli di offerta.
Di questo si parlerà a partire dalle 16.30, presso l’UniCredit Tower di Milano e in altre 100 sedi collegate in streaming da tutta Italia. Oltre 2mila retailer, clienti di UniCredit e non, sono attesi per la partecipazione, con possibilità di iscriversi sul sito: https://education.unicredit.it/it.html
Saranno otto le sedi collegate in Emilia Romagna. A Ferrara l’iniziativa è realizzata in sinergia con Ascom Confcommercio che ospita l’evento presso la propria sede in via Baruffaldi, 14/18 (sala conferenze, primo piano, a partire dalle ore 16.00)
“Per noi continua questa importante tradizione di collaborazione su temi di stringente attualità con una realtà bancaria leader come UniCredit – spiega il presidente provinciale di Confcommercio Ferrara Giulio Felloni – con una doppia valenza da un lato fornire momenti di riflessione su una prospettiva ampia e di qualità permettendo analisi e soluzioni sempre più innovative; dall’altro rafforzare il dialogo puntuale a fianco dei nostri soci con iniziative di spessore che sono di informazione e formazione assieme”
Sul palco dell’UniCredit Tower di Milano interverranno Roberto Liscia,Presidente Consorzio Netcomm, con un’analisi sull’evoluzione dei comportamenti di consumo dei clienti e sui conseguenti impatti sui modelli di offerta dei commercianti; Davide Cavalieri, Amministratore Delegato Cavalieri Retailing, che analizzerà il processo di vendita ottimale per intercettare nuovi e “vecchi consumatori” e Massimo Giordani, Amministratore Delegato Time&Mind, con una riflessione su come media digitali, social network e piattaforme di e-commerce possano impattare efficacemente sulla comunicazione e sul proximity marketing. Per UniCredit, Remo Taricani, Head of Retail Sales & Marketing e Massimo C. Macchitella, Head of Small Business& Financing Products, illustreranno il supporto dell’istituto di credito alla competitività della vendita di prossimità e per sostenere la crescita dei retailer. L’UniCredit Talk sarà moderato da Barbara Gasperini, giornalista, blogger e conduttrice televisiva impegnata nella divulgazione di una cultura della digital transformation, specializzata in tematiche inerenti l’innovazione tecnologica e digitale italiana.

Ultimi giorni per potersi iscrivere al Centro Preformazione Attoriale

Da: Direttore Artistico CPA

Come ogni anno, il Centro Preformazione Attoriale di Ferrara riapre il bando di selezione per cercare e formare la nuova classe di aspiranti attori, attrici, registi e sceneggiatori.
I ragazzi devono avere fra i 14 e i 20 anni, passione per il mondo del teatro e del cinema e voglia di divertirsi.
La scuola è patrocinata e cofinanziata dal Comune di Ferrara ed è in collaborazione col Giffoni Film Festival e il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma (diretto da Giancarlo Giannini).
Inoltre collabora con la scuola Pabulo di Santiago in Spagna, l’ERAC (scuola regionale per attori) di Cannes in Francia, la Sylvia Young Theatre School di Londra, con l’Accademia Nazionale di Atene, la Scuola Nazionale di Cinema di Varsavia.
Ha durata biennale e, oltre a offrire lezioni di recitazione, danza, dizione, canto, recitazione davanti la macchina da presa, propone lezioni di ideazione e creazione di un cortometraggio il quale andrà fuori concorso al Giffoni, oltre ad offrire opportunità internazionali: ogni anno 2 allievi parteciperanno al corso intensivo per ogni scuola Europea con cui il CPA collabora (Spagna, Francia, Inghilterra, Grecia, Polonia, Austria); e ogni anno i ragazzi saranno protagonisti di uno stage intensivo con un docente proveniente dalla scuola nazionale di Giancarlo Giannini.
Altra importantissima opportunità che offrirà il CPA ai suoi ragazzi è la collaborazione col festival europeo di teatro “Quartieri dell’Arte”, nel Lazio.
Inoltre tutti gli allievi avranno una agevolazione per il Tenda Summer School, il Campus Internazionale per Giovani Attori il quale viene realizzato ogni anno ad agosto a Villa La Mensa di Sabbioncello San Vittore (Copparo).
Importanti collaborazioni anche con produzioni cinematografiche hanno portato alcuni allievi a esordire al cinema in film che usciranno nei cinema italiani il prossimo anno.
Il bando per iscriversi scade martedì 9 ottobre.
Provini in sede venerdì 12 ottobre e inizio lezioni lunedì 15 ottobre.
Gli interessati sono tutti inviati questo sabato, dalle 15 alle 17, nella sede di via Arianuova 128, Ferrara, per un Open Day gratuito.
Per info consultare il sito www.centropreformazioneattoriale.it