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Giorno: 11 Ottobre 2018

CronacaComune – La newsletter dell’11 ottobre 2018

Da: Ufficio Stampa del Comune di Ferrara

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Venerdì 12 ottobre alle 17 in via Scienze

Al via il nuovo anno sociale della Società Dante Alighieri di Ferrara

11-10-2018

E’ in programma per venerdì 12 ottobre 2018 alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea (via delle Scienze 17, Ferrara) l’iniziativa di apertura del nuovo anno sociale della Società Dante Alighieri di Ferrara.
Durante l’incontro verrà presentato il volumetto “Premio Dante” a cura di Lina Scolozzi.
Seguirà un intervento dei Giovani della Dante coordinati da Raffaela Padricelli.
Il momento musicale vedrà esibirsi al pianoforte e al flauto Carlo, Giovanni e Beatrice Bergamasco con musiche di Clementi, Mozart, Fauré. Coordinerà Lina Scolozzi

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
Anche quest’anno, come di consueto, la biblioteca Ariostea ospiterà l’iniziativa di apertura del nuovo anno sociale del prestigioso sodalizio ferrarese fondato nel 1897 da Pietro Niccolini, che fu suo Presidente fino al 1932. La Società Dante Alighieri, fondata nel 1889 da un gruppo di intellettuali guidati da Giosuè Carducci, ha lo scopo di «tutelare e diffondere la lingua e la cultura italiane nel mondo, ravvivando i legami spirituali dei connazionali all’estero con la madre patria e alimentando tra gli stranieri l’amore e il culto per la civiltà italiana».

Il calendario completo degli eventi e delle attività culturali, aperti liberamente a tutti gli interessati, in programma nelle biblioteche e archivi del Comune di Ferrara su: http://archibiblio.comune.fe.it

 

POLITICHE PER LA PACE – Giovedì 11 ottobre in sala Arazzi la cerimonia di consegna della targa da parte del vice sindaco Maisto – DOCUMENTAZIONE E FOTO

Dal Comune un riconoscimento a Natalia Manzurova per l’impegno contro il disarmo nucleare e la difesa delle vittime da radioattività

11-10-2018

[Nelle foto, scaricabili in fondo alla pagina, alcuni momenti della cerimonia di consegna della targa di riconoscimento svoltasi in residenza municipale l’11 ottobre 2018]

Da Cronacacomune del 9 ottobre 2018 – Giovedì 11 ottobre 2018 alle 16, nella sala degli Arazzi della residenza municipale di Ferrara, si terrà la “Cerimonia per l’assegnazione della targa ad honorem alla scienziata russa Natalia Manzurova, per l’impegno contro il disarmo nucleare e la difesa delle vittime da radioattività – Premio pace 2018“. L’iniziativa è promossa dal Comune di Ferrara / Assessorato alla Cultura Servizio Manifestazioni culturali e Turismo Politiche per la Pace in collaborazione con l’associazione ‘Le Case degli Angeli di Daniele Onlus’.

La consegna ufficiale del riconoscimento a Natalia Manzurova sarà a cura del vice sindaco e assessore  alle Politiche per la Pace Massimo Maisto. Sarà inoltre presente Nedda Alberghini, presidente dell’associazione “Le Case degli angeli di Daniele” e creatrice del “Premio Internazionale Daniele Po”, riconoscimento assegnato nei giorni scorsi proprio alla scienziata russa nel corso dell’edizione 2018 svoltasi a Bologna. All’incontro interverrà anche Tatiana Stupina, sopravvissuta al disastro nucleare di Cernobyl del 1986.

A Ferrara, oltre a ricevere un riconoscimento dell’Amministrazione comunale, Natalia Manzurova è protagonista di una serie di incontri con docenti e studenti di istituti superiori di secondo grado, cittadini, associazioni. L’ospite è accompagnata da Tatiana Stupina, testimone vivente della pericolosità delle radiazioni.

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Il Comune di Ferrara da diversi anni persegue lo scopo di diffondere la cultura della Pace anche attraverso la conoscenza fornita da testimoni diretti;
Grazie alla collaborazione dell’associazione “Le Case degli angeli di Daniele” fondata da Nedda Alberghini Po, che dal 2008 ha istituito a Bologna il “Premio Internazionale Daniele Po”, evento istituzionale dedicato alla memoria del figlio, è stato possibile ospitare importanti donne che si sono distinte a livello internazionale per l’impegno a favore dei diritti umani. La importanti testimoni hanno incontrato moltissimi studenti ferraresi recandosi negli Istituti cittadini. Quest’anno l’ospite è la scienziata russa Natalia Manzurova, che ha incontrato lunedì 8 ottobre gli studenti dell’Istituto ITI e Navarra, mercoledì 10 ottobre gli studenti del Liceo Roiti e del Liceo Carducci e giovedì 11 ottobre incontrerà gli studenti degli Istituti Aleotti e Dosso Dossi e l’Istituto Einaudi. A seguire ci sarà il pranzo realizzato dagli studenti dell’Istituto Alberghiero presso Palazzo Pendaglia. Alcuni studenti del progetto “LES” del Liceo Carducci, nell’ambito del percorso di alternanza studio-lavoro, saranno presenti contribuendo alla realizzazione della cerimonia di consegna della targa in Municipio (alle 16) da parte dell’Amministrazione comunale di Ferrara. Nel corso della sua visita a Ferrara Natalia Manzurova, accompagnata da Tatiana Stupina testimone vivente della pericolosità delle radiazioni, incontrerà complessivamente 600 studenti.

Incontro con gli studenti dell’Istituto Vergani
“Lunedì 8 ottobre alle ore 11, l’Istituto Agrario F.lli Navarra ha ospitato l’Ing. Natalia Manzurova e il tecnico Tatiana Stupina, “liquidatori” di Chernobyl, incaricate di ripulire la zona contaminata. L’Ing.Manzurova è stata insignita quest’anno del prestigioso Premio Internazionale Daniele Po, per la sua attività di informazione sui rischi a lungo termine di contaminazione radioattiva e per la sua attività in supporto alle vittime di incidenti nucleari. Prima dell’incontro, i docenti hanno coinvolto gli studenti delle classi terze e quarte, che hanno partecipato all’incontro, in un approfondimento sul tema dell’energia, sui rischi e benefici dell’energia nucleare usata a scopo civile e sulle catastrofiche conseguenze umanitarie e ambientali derivanti dallo sviluppo e dallo smaltimento delle armi nucleari e delle scorie radioattive”. Il giorno 11 ottobre saranno ospiti presso la sede dell’Istituto a Palazzo Pendaglia, in quest’occasione avranno modo di degustare i piatti del territorio preparati dai nostri allievi e docenti. Un onore che per il secondo anno consecutivo si rinnova poiché rientra in un progetto di collaborazione e di presenza sul territorio.

Incontro con gli studenti del Liceo Carducci
In occasione del premio “Daniele Po”, ancora una volta gli studenti del progetto “LES” del Liceo “Carducci” di Ferrara, nell’ambito del percorso di Alternanza Scuola-Lavoro, hanno dato il loro contributo nell’organizzazione dell’evento.

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Natalia Manzurova nasce nel 1951 a Ozyorsk (Urali del Sud) in una famiglia di ingegneri nucleari. Studia all’Accademia di Scienze Agricole di Mosca, facoltà di tecnologia nucleare e radiobiologia. Per 9 anni lavora come ricercatrice all’ONIS, la segreta Base Sperimentale di Ricerche Scientifiche in una zona della città chiusa di Ozersk, Mayak, che ospita un impianto di produzione di materiale nucleare, soprattutto plutonio, destinato alla fabbricazione di bombe atomiche. La centrale nucleare per oltre 10 anni ha riversato iodio radioattivo nel fiume Techa contaminando tutto il territorio circostante. Qui la Manzurova studia gli effetti delle radiazioni sull’ambiente e le metodologie di difesa e sopravvivenza in caso di contaminazione.
Quando accade l’incidente di Cernobyl, nel 1986, viene chiamata con un gruppo ristretto di ricercatori nucleari e lavora per 4-5 anni come ingegnere capo nel reparto di bonifica del terreno e del seppellimento e controllo dei rifiuti radioattivi. Riceve lei stessa una forte dose di radiazioni entrando cosi a far parte della categoria dei “liquidatori” ma riesce a riabilitarsi grazie alle tecniche di disintossicazione dai radionuclidi, acquisite durante le sue ricerche. Nel 1997 fonda l’organizzazione ” Cernobyl Union no-profit” ed inizia la sua attività di difensore delle vittime da radiazioni per ottenere l’assistenza del Governo.
Presenta al Ministero dell’Energia Atomica i risultati del suo studio sugli alimenti consumati dalla popolazione dei villaggi esposti a radiazioni, con i casi di malattia e di morte, riuscendo ad ottenere, dopo anni, la rimozione degli abitanti di Muslimovo e di altri villaggi in quanto zone altamente radioattive. Nel 2002 vince una causa contro il Governo russo per fermare l’importazione di 370 tonnellate di combustibile radioattivo da immagazzinare in Russia.
Insignita di varie onorificenze istituzionali, Natalia Manzurova oggi vive a Ekaterinburg e viene invitata come esperta internazionale di biologia radioattiva tenendo conferenze in vari paesi del mondo (USA, Germania, Inghilterra, Finlandia, Indonesia) sui pericoli della radioattività purtroppo non abbastanza percepiti dall’opinione pubblica, sottolineando il sottile confine tra uso pacifico e uso bellico del nucleare e insistendo sull’importanza degli investimenti nella ricerca da parte dei Governi ai fini di una maggiore sicurezza dell’Umanità.

ASSESSORATO ALLA CULTURA – Sabato 13 e domenica 14 ottobre 2018 Ferrara apre i propri monumenti a studenti e cittadini

“Monumenti aperti 2018” dedicato al patrimonio del Novecento ferrarese

11-10-2018

[Nelle immagini, a cura di Cronacacomune.it, alcuni momenti della presentazione dell’edizione 2018 di “Monumenti aperti”, svoltasi in residenza municipale l’11 ottobre 2018] 

Si è svolta giovedì 11 ottobre 2018, nella sala dell’Arengo della residenza municipale di Ferrara, la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa “Ferrara Monumenti Aperti 2018” in programma sabato 13 e domenica 14 ottobre. La manifestazione, patrocinata dal Comune di Ferrara, è coordinata dalla onlus cagliaritana Imago Mundi e organizzata dall’associazione culturale Ferrara Off in collaborazione con Fondazione Ferrara Arte.

Per illustrare i contenuti e il programma di appuntamenti culturali e artistici ai giornalisti sono intervenuti il vicesindaco Massimo Maisto, l’ass. comunale all’ambiente Territorio e Patrimonio di Copparo Diego FarinaMarco Sgarbi del Teatro Ferrara Off, Massimiliano Messina per Imago Mundi, e lo scrittore e narratore Luigi Dal Cin. Alla conferenza stampa di presentazione ha partecipato anche una rappresentativa di maestre e allievi della scuola primaria “Alda Costa”.

LA SCHEDA (a cura degli organizzatori) – Ferrara Monumenti Aperti – Il Novecento ferrarese è il tema della seconda edizione in programma sabato 13 e domenica 14 ottobre. Almeno 1300 studenti pronti per raccontare lo straordinario patrimonio cittadino.

Dopo il successo della prima edizione nel 2017, che a Ferrara fece registrare almeno quindicimila presenze e che ha visto oltre mille alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado nella veste di giovani guide, Monumenti Aperti. ritorna nella città estense il 13 e 14 ottobre. La manifestazione, patrocinata dal Comune di Ferrara, è coordinata dalla ONLUS cagliaritana Imago Mundi e organizzata dall’Associazione Culturale Ferrara Off in collaborazione con Fondazione Ferrara Arte.

I monumenti saranno generalmente visitabili dalle ore 10 alle 18 con visite guidate che saranno sospese solo tra le 13.30 e le 14.30. Fanno eccezione il Palazzo delle Poste che nella giornata del sabato aprirà alle ore 14, il MEIS (Museo dell’ebraismo e della Shoah) che invece nella giornata di domenica aprirà alle ore 14 e il Conservatorio “G. Frescobaldi” che aprirà solo nella giornata di sabato dalle ore 10 alle 18.

Per dettagli sui singoli orari di visita, consultare il sito www.monumentiaperti.com o il pieghevole della manifestazione.

Dopo il focus sul Seicento ferrarese della prima edizione, quest’anno la manifestazione sarà dedicata al Novecento cittadino. Un “taglio” di particolare fascino che attraversa la storia recente della città, con l’ausilio, tra gli altri, del cinema, della letteratura e dell’architettura in un dialogo costante tra cultura materiale e immateriale, come indicato dalle linee guida dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale e come accolto dal tema generale dell’edizione 2018 della manifestazione: Cultura Patrimonio Comune.

Quella ferrarese è la penultima tappa dell’edizione 2018 della manifestazione che si concluderà, sempre in territorio emiliano, il 20 e 21 ottobre nel comune di Copparo, con un programma di visite, anche in questo caso, dedicate al Novecento e articolate attraverso il racconto di sei monumenti: il Teatro Comunale De Micheli, Villa Bighi, il Municipio, la Biblioteca Comunale Anne Frank, la Galleria civica d’Arte contemporanea-ex Carceri Alda Costa e la Fontana Monumentale.

IL PROGRAMMA FERRARESE – Il programma previsto approfondirà l’evoluzione e la nascita delle correnti artistiche e architettoniche del secolo scorso, come espressione visiva degli avvenimenti che lo hanno caratterizzato, oltre ad alcuni edifici che sono stati fondamentali o che hanno raccolto l’eredità di figure culturali ferraresi di spicco come Giorgio Bassani e Michelangelo Antonioni. In questo modo i ragazzi potranno riflettere sull’importanza dell’arte e della cultura come mezzo di espressione e di contrasto rispetto ai forti sentimenti e agli improvvisi cambiamenti che si sono susseguiti nel corso del XX secolo. I monumenti scelti per questa edizione sono: la Residenza Municipale, la Sala Estense, il Castello Estense, il Museo della Cattedrale, il quadrivio di Savonuzzi con il Conservatorio “G. Frescobaldi”, Il Museo di Storia Naturale, la Scuola “Alda Costa e la Sala Boldini, l’Ex Mof, l’Acquedotto Monumentale, Palazzo Savonuzzi, il MEIS, il Museo della Risorgimento e della Resistenza e l’apertura straordinaria del Palazzo dell’Aeronautica, di quello delle Poste Centrali, di Casa Minerbi e della Cella del Tasso.

I monumenti saranno raccontati da 800 studenti provenienti da 38 classi delle scuole ferraresi (quarte e quinte della Primaria e prime e seconde della Secondaria di primo grado). A loro vanno aggiunti 405 studenti provenienti dalle seconde e terze classi della Scuola Primaria per il progetto, per un totale complessivo di 50 classi delle scuole ferraresiLo sguardo che crea. Saranno inoltre impiegati oltre 90 volontari di tutte le età insieme a 20 responsabili dello staff organizzativo di Ferrara Off.

I progetti didattici previsti dalla manifestazione vedranno i ragazzi impegnati, come piccole guide, ad illustrare ai visitatori i monumenti, facendosi portavoce di un nuovo modo di fruizione e valorizzazione del patrimonio culturale, mentre i più piccoli, delle classi II e III della scuola primaria produrranno dei lavori sull’immaginazione e sullo sguardo che saranno esposti durante i due giorni dell’evento.

Il percorso didattico, legato ai progetti Le parole della bellezza e Lo sguardo che crea ideati per Imago Mundi dallo scrittore Luigi Dal Cin, saranno guidati dallo stesso Dal Cin insieme a Ferrara Off.

“Monumenti Aperti – come dichiara il Vice Sindaco di Ferrara Massimo Maisto – è un esempio tangibile di ‘cultura diffusa’, che rappresenta la direttrice di fondo per quel che riguarda i progetti che l’Amministrazione comunale realizza direttamente o ai quali assicura il proprio supporto. L’intreccio fra riscoperta e valorizzazione del nostro patrimonio monumentale e artistico – in questo caso meno conosciuto rispetto all’epoca degli Estensi, perché parliamo dei monumenti e delle vicende artistiche del Novecento – e l’appassionata e preziosa opera di divulgazione assicurata dagli studenti delle scuole elementari e secondarie di primo grado testimoniano di una città nella quale la cultura non è solo ‘vissuta’ ma anche ‘agita’ “.

“Anche noi abbiamo deciso di aderire a “Monumenti aperti” – ha affermato l’ass. del Comune di Copparo e presidente dell’Ordine Architetti di Ferrara Diego Farina – perchè questa iniziativa parla di ‘patrimonio’ e della sua valorizzazione. Per fare questo nulla è meglio del coinvolgere studenti e scuole, che per il territorio copparese vedranno partecipare il 20 e 21 ottobre circa trecentocinquanta allievi della primaria”.

La tematica è fortemente voluta dal Comune di Ferrara, che è partner di un progetto europeo, e membro dell’Associazione Atrium, il cui obiettivo centrale è la valorizzazione, dal punto di vista turistico, del patrimonio architettonico e culturale del Novecento.

L’edizione 2018 di Monumenti Aperti a Ferrara è anche occasione per l’attivazione di una collaborazione artistica tra la stessa Ferrara e la cittadina di Villacidro frutto di un accordo tra la Fondazione Dessì, Imago Mundi e Ferrara Off. Un ponte culturale che lega idealmente i due comuni a partire da un importante scambio epistolare di ben 55 lettere avvenuto tra Giorgio Bassani e Giuseppe Dessì, dove i due scrittori affrontano temi letterari, mostrando uno spiccato interesse per il contesto storico, in particolare negli anni del secondo conflitto mondiale. Questo importante scambio epistolare darà vita, nei mesi prossimi, a uno spettacolo teatrale a cura di Ferrara Off che nel corso di Monumenti Aperti sarà reinterpretato dagli studenti a Casa Minerbi.

L’iniziativa Ferrara Monumenti Aperti, è completamente gratuita e gode del partenariato tecnico di Tper e Poste Italiane.

La manifestazione rientra nell’ambito di “EnERgie Diffuse. Emilia-Romagna un patrimonio di culture e umanità”, iniziativa della Regione per celebrare l’Anno Europeo del Patrimonio culturale 2018 e della settimana di promozione della cultura in Emilia-Romagna.

PREMIO EUROPA NOSTRA – La tappa ferrarese sarà anche importante occasione per presentare a livello locale il Premio dell’Unione europea per il Patrimonio Culturale / Europa Nostra Awards 2018, il massimo riconoscimento europeo nel settore, consegnato ufficialmente a Imago Mundi lo scorso 22 giugno a Berlino, per la sezione Istruzione, Formazione e Sensibilizzazione, durante il primo vertice europeo del patrimonio culturale.

Il 13 ottobre con inizio alle ore 9.15 nelle Sala Consiliare del Palazzo Municipale di Ferrara, in occasione della seconda edizione di Ferrara Monumenti Aperti , sarà dunque celebrata la Cerimonia di consegna durante la quale interverranno Massimo Maisto (Vice Sindaco e Assessore alla Cultura del Comune di Ferrara), Rossana Bettinelli (Board Member di Europa Nostra), Fabrizio Frongia (Presidente Imago Mundi Onlus), Marzia Cilloccu (Assessore al Turismo del Comune di Cagliari), Marco Sgarbi (Associazione Culturale Ferrara Off), Ingrid Veneroso (addetto comunicazione Associazione Beni Italiani Patrimonio UNESCO), Luigi Dal Cin (scrittore per ragazzi e coordinatore progetto didattico), Roberto Calari (Presidente CulTurMedia Legacoop), Pierluigi Vaccaneo (Direttore della Fondazione Cesare Pavese di Santo Stefano Belbo).

“Mi congratulo vivamente con i ‘campioni del patrimonio culturale’ che sono stati selezionati come vincitori del Premio dell’Unione europea per il Patrimonio Culturale / Europa Nostra Awards di quest’anno. Siamo profondamente colpiti dalle eccezionali competenze, creatività e generosità di così tanti professionisti, volontari e sostenitori di tutta Europa nel campo della conservazione del patrimonio culturale. Meritano tutto il nostro apprezzamento e ulteriore sostegno, e sono la prova tangibile del fatto che il patrimonio culturale è ben più di un ricordo del nostro passato: è la chiave per comprendere il nostro presente e una risorsa per il nostro futuro. Dobbiamo quindi cogliere l’occasione offerta dall’Anno europeo del Patrimonio Culturale per riconoscere il valore che il nostro patrimonio culturale condiviso riveste per il futuro dell’Europa!“, ha affermato Plácido Domingo, il famoso cantante lirico, Presidente di Europa Nostra.

“Proprio all’Europa, e alle linee guida che quest’anno l’hanno portata a designare il 2018 ‘Anno Europeo del Patrimonio Culturale’, si rifà lo spirito che caratterizza Monumenti Aperti”, afferma Fabrizio Frongia. “Nella riflessione sul Patrimonio, assume un valore centrale il concetto di diversità, che determina il panorama ricco e variato dei nostri paesi, delle nostre città, dei nostri paesaggi naturali e antropizzati; rappresenta il portato storico di tradizioni che si sono sedimentate, incontrate e mescolate nel tempo; determina il principio sul quale costruire nuovi modi di abitare il pianeta e una più ampia cittadinanza, quella europea, al tempo stesso memoria delle proprie origini e consapevolezza di essere protagonisti del mondo.

Dopo la straordinaria esperienza ferrarese dello scorso anno, è per noi motivo di grande soddisfazione che questa XXII edizione di Monumenti Aperti si chiuda in terra emiliana, prima a Ferrara e la settimana successiva nel comune di Copparo, che partecipa per la prima volta alla manifestazione. Una chiusura nelle terre estensi, da sempre importanti nella cultura italiana, anche contemporanea, e che ben dialoga con l’apertura partita ad aprile in Puglia, a Bitonto, prima del tour sardo che si è svolto in ben sessanta comuni”.

LA MANIFESTAZIONE – Nata nel 1997 a Cagliari dalla passione e l’impegno civile di un gruppo di studenti universitari, la manifestazione, organizzata dalla Onlus Imago Mundi, coinvolge ogni anno quasi sessanta amministrazioni comunali e oltre 17mila studenti di tutte le età che per due giorni, nei fine settimana tra aprile e maggio, diventano appassionate guide dei propri territori e degli 800 monumenti aperti al pubblico, visitati da oltre 300mila persone. Negli ultimi anni la manifestazione è sbarcata nelle Langhe piemontesi, nelle terre raccontate da Cesare Pavese e Beppe Fenoglio, in Emilia Romagna e Puglia.

IL PREMIO DELL’UNIONE EUROPEA PER IL PATRIMONIO CULTURALE / EUROPA NOSTRA AWARDS

Il Premio dell’Unione europea per il Patrimonio culturale / Europa Nostra Awards è stato lanciato dalla Commissione Europea nel 2002 e da allora è gestito da Europa Nostra. Il premio celebra e promuove le migliori pratiche relative alla conservazione del patrimonio, la ricerca, la gestione, il volontariato, l’educazione e la comunicazione. In questo modo, contribuisce a creare un più forte riconoscimento pubblico del patrimonio culturale come risorsa strategica per l’economia e la società europee. Il Premio è sostenuto dal programma Europa Creativa dell’Unione Europea.

Negli ultimi 16 anni, le organizzazioni e gli individui provenienti da 39 Paesi hanno presentato un totale di 2.883 candidature per i premi. Dal 2002 giurie di esperti indipendenti hanno selezionato 485 progetti premiati provenienti da 34 paesi. La Spagna è in cima alla lista con 64 riconoscimenti ricevuti. Il Regno Unito è al secondo posto con 60. L’Italia risiede al terzo posto (41 premi). Un totale di 102 Grand Prix da € 10.000 l’uno sono stati consegnati ad eccezionali iniziative nell’ambito del patrimonio culturale, selezionate tra i progetti già premiati.

Il Premio dell’Unione europea per il Patrimonio Culturale / Europa Nostra Awards ha ulteriormente rafforzato l’influenza del settore del patrimonio culturale in Europa, evidenziando le best practice, incoraggiando lo scambio di conoscenze tra Paesi e collegando i vari soggetti interessati a reti più ampie. Ha anche portato importanti vantaggi per i vincitori, come una maggiore esposizione (inter)nazionale, successivi finanziamenti e un incremento del numero di visitatori. Inoltre, ha aumentato la consapevolezza dei cittadini del nostro patrimonio condiviso, evidenziando il suo carattere intrinsecamente europeo. Il Premio è quindi uno strumento fondamentale per promuovere il patrimonio europeo.

Europa Nostra

Europa Nostra è la federazione paneuropea di organizzazioni a difesa del patrimonio, che è anche supportata da una vasta rete di enti pubblici, aziende private e singoli individui. Coprendo 40 paesi in Europa, l’organizzazione è la voce della società civile impegnata nella salvaguardia e promozione del patrimonio culturale e naturale in Europa. Fondata nel 1963, Europa Nostra è oggi riconosciuta come la rete più rappresentativa del patrimonio in Europa. Plácido Domingo, cantante lirico di fama mondiale e direttore d’orchestra, è il presidente dell’organizzazione. Europa Nostra organizza campagne per salvare monumenti, siti e paesaggi d’Europa in pericolo, in particolare attraverso il programma “I 7 più a rischio”. Europa Nostra celebra l’eccellenza attraverso il Premio dell’Unione europea per il Patrimonio Culturale / Europa Nostra Awards; contribuisce inoltre alla formulazione e l’attuazione delle strategie europee e delle politiche connesse al patrimonio, attraverso un dialogo strutturato con le istituzioni europee. Europa Nostra è tra gli stakeholder e partner principali dell’Anno europeo del patrimonio culturale 2018.

Europa Creativa

Europa Creativa è il nuovo programma dell’UE per sostenere i settori culturali e creativi, permettendo loro di aumentarne il contributo alla crescita e all’occupazione. Con un bilancio di 1,46 miliardi di euro per il 2014-2020, ‘Europa Creativa’ supporta le organizzazioni nel campo del patrimonio, arti dello spettacolo, belle arti, arti, editoria interdisciplinare, film, TV, musica, e video giochi e decine di migliaia di artisti, operatori culturali e audiovisivi. Il finanziamento permetterà loro di operare in tutta Europa, per raggiungere maggior pubblico e per sviluppare le competenze necessarie nell’era digitale.

Il racconto di Ferrara Monumenti Aperti si svolge sui tre canali social ufficiali: Facebook Monumenti Aperti Ferrara, Twitter e Instagram @monumentiaperti. I tag ufficiali sono #ferraramonumentiaperti #monumentiaperti18.

Per maggiori informazioni www.monumentiaperti.com, e-mail  monumentiaperti@ferraraoff.it.

Ufficio Stampa Monumenti Aperti – Centro Comunale d’Arte e Cultura EXMA – via San Lucifero, 71 09127 Cagliari

Contatti tel. 070 6402115 cell.346-6675296 E-mail ufficiostampa@camuweb.it

Sito internet www.camuweb.it Riferimenti Giuseppe Murru (responsabile), Stefania Cotza

BIBLIOTECA BASSANI – Sabato 13 ottobre alle 10.30 nell’Auditorium (via G. Grosoli 42 ) per il ciclo “Incontri onlife”

Giovani e social network: un incontro sui rischi e le strategie per un uso più sicuro

11-10-2018

Sabato 13 ottobre 2018 alle 10.30 nell’Auditorium della Biblioteca Giorgio Bassani (via G. Grosoli 42 a Ferrara – quartiere Barco) si parlerà di “Social network, web e comportamenti a rischio: quali regole in famiglia?” approfondendo qual è l’uso della rete da parte dei giovani e, in particolare, i rischi legati a un uso inconsapevole. Il relatore Luca Berti approfondirà quindi le strategie educative più adatte a prevenire questo tipo di utilizzo.
L’appuntamento fa parte del ciclo di >/Incontri onlife, organizzati per accompagnare i giovani e le famiglie nel mondo digitale.
Il ciclo di >/Incontri onlife, promosso dalla Biblioteca “G. Bassani” di Ferrara in collaborazione con il servizio di coaching e blog online Digitalmente.Me, nasce con l’obiettivo di offrire alla cittadinanza un momento di dialogo, confronto e sensibilizzazione attorno ai temi della vita digitale dei giovani, dell’utilizzo dei social network e dei videogame. Gli incontri si rivolgono quindi in particolare al mondo delle famiglie e degli educatori.
La partecipazione è gratuita, ma è richiesta l’iscrizione al fine di una migliore organizzazione degli incontri.

Per informazioni e prenotazioni rivolgersi alla biblioteca Bassani, tel. 0532 797414 o inviare mail a info.bassani@comune.fe.it.

CONCITTADINA CENTENARIA – In consegna targa e lettera del Sindaco

Gli omaggi dell’Amministrazione comunale a Emma Libanori

11-10-2018

In occasione del suo centesimo compleanno, in calendario il 12 ottobre 2018, la concittadina Emma Libanori riceverà, in forma privata, la tradizionale targa di benemerenza dell’Amministrazione comunale di Ferrara, accompagnata da una lettera di auguri del Sindaco.

PARI OPPORTUNITA’ – Primo appuntamento venerdì 12 ottobre alle 18.30 (Lgbt Center – via Ripagrande 12)

Due incontri per approfondire “Chi ha paura del femminismo?”

11-10-2018

(Comunicazione a cura degli organizzatori)

Continuano gli appuntamenti organizzati da ArciLesbica Ferrara e UDI Ferrara patrocinati dal Comune di Ferrara per riflettere sulle numerose sfaccettature che il femminismo pone alla nostra attenzione sul tema “Chi ha paura del femminismo?”. Siamo oggi testimoni di una sua nuova vita culturale, ciò nonostante c’è ben poco da rallegrarsi visto l’attuale clima politico e sociale. Proprio per questo è sempre più urgente affrontare le questioni che ci pone, fruendo delle sue chiavi di lettura per affrontare la complessità del presente. Il femminismo riguarda tutti, così come questi incontri sono per tutti.

Le prossime due date:

Venerdì 12 ottobre alle 18.30 (Ripagrande 12 Lgbt Center – via Ripagrande 12)

“Libertà e corpo nel femminismo contemporaneo” 

La centralità del corpo nel dibattito femminista, il principio di autodeterminazione, il partire da sé,
i modi dell’oppressione attraverso il controllo della procreazione dall’aborto alle tecniche di procreazione assistita. Interverrà Orsetta Giolo docente associata di Filosofia del Diritto dell’Università di Ferrara.

Venerdì 19 ottobre alle 18.30 (Ripagrande 12 Lgbt Center – via Ripagrande 12)
“Dove sorge il sole: femminismo a Oriente”
Cosa significa oggi essere femministe nei paesi del vicino Oriente. Come impostano la lotta le donne islamiche, quali strumenti di resistenza usano quelle di loro che vivono in regimi fortemente patriarcali e maschilisti, e quali analogie e differenze ci sono tra loro e quelle che vivono in Italia, dove una donna velata suscita un crescendo di scalpore e indignazione.
Interverrà Marisa Iannucci, islamologa e presidente di Life Onlus

 

CONFERENZA STAMPA – Venerdì 12 ottobre alle 12 nella sala dell’Arengo in Municipio

Presentazione di bandi per l’assegnazione di contributi a sostegno del commercio e dell’artigianato

11-10-2018

Venerdì 12 ottobre 2018 alle 12, nella sala dell’Arengo della residenza municipale di Ferrara, saranno presentanti alla stampa i nuovi Bandi pubblici per l’assegnazione di contributi a sostegno dei settori del commercio e dell’artigianato.

All’incontro con i giornalisti interverranno il sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani e gli assessori comunali Roberto Serra (Commercio) e Aldo Modonesi (Sicurezza, Lavori Pubblici e Mobilità).

 

APPRENDISTI SCIENZIATI – Appuntamento per piccoli e grandi sabato 13 ottobre alle 14,30. Aperte le iscrizioni

Bioblitz sul Po a bordo della Nena fino alla Giarina

11-10-2018

Un’escursione lungo il Po a bordo del battello Nena, alla scoperta degli ambienti ripariali del fiume, fino alla Giarina. L’appuntamento è per sabato 13 ottobre 2018, con ritrovo alle 14,30 in via Darsena 57, per una nuova attività, rivolta a piccoli e grandi, organizzata dal Museo civico di Storia Naturale di Ferrara, in collaborazione con l’Associazione Didò, nell’ambito del programma di ‘Apprendisti scienziati autunno 2018’.
“Navigheremo fino alla Giarina – spiegano gli organizzatori – dove muniti di speciali visori e spirito di avventura, potremo osservare e raccogliere piccoli esemplari di flora e fauna, osservarli poi al microscopio e imparare tante curiosità sul nostro territorio”.
Il rientro, dopo la merenda, è previsto per le 18,30 (è consigliato un abbigliamento adeguato).

Per partecipare è necessaria la prenotazione, da effettuare contattando la segreteria didattica del Museo al numero 0532 203381 (dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12.30) o all’indirizzo dido.storianaturale@gmail.com. Il costo è di 6 euro per i bambini (dai 5 anni) e di 15 euro per gli adulti (è previsto uno sconto del 20% sul secondo adulto accompagnatore). Ulteriori informazioni alla pagina: http://storianaturale.comune.fe.it

 

UFFICI COMUNALI – Importante aggiornamento informatico del software anagrafico da martedì 16 ottobre 2018

Attivazione dell’Anagrafe Nazionale Popolazione Residente: il calendario dettagliato delle chiusure al pubblico degli sportelli anagrafici

11-10-2018

Nei prossimi giorni l’Amministrazione comunale completerà il percorso di attivazione dell’Anagrafe Nazionale Popolazione Residente. In questo modo l’Anagrafe del Comune di Ferrara si allinea con i principali capoluoghi italiani e viene integrata con i sistemi informativi delle amministrazioni centrali. I servizi saranno così da un lato certificati dal Ministero dell’Interno e resi omogenei a livello nazionale, dall’altro sarà possibile incrementare ulteriormente i servizi online per i cittadini e le imprese.

Per consentire la realizzazione di questo progetto è necessario un importante aggiornamento informatico del software anagrafico che comporterà la chiusura al pubblico in alcune giornate dei seguenti uffici comunali:

– lo SCA – Sportello Centrale di Anagrafe di via F. Beretta 1, e l’Ufficio Anagrafe di via F. Beretta 19 saranno chiusi al pubblico da martedì 16 ottobre 2018 alle 12 fino a tutto mercoledì 17 ottobre.

Questi due uffici dei servizi anagrafici riapriranno regolarmente giovedì 18 ottobre 2018 (nuovi orari di apertura SCA dal 15 ottobre lunedì-venerdì ore 8.30-12.30 e non più fino alle 13; martedì e giovedì anche 14-16.30, sabato 9-12; apertura Ufficio Anagrafe lunedì-venerdì 9-12, martedì anche 14-16).

– saranno chiusi al pubblico martedì 16 ottobre 2018 dalle 12 e nelle intere giornate di mercoledì 17 e giovedì 18 ottobre gli uffici della Delegazione Est di via O. Putinati 165/E (apertura lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì 8.30-12.30; martedì 8.30-13 e 14-16.30), la Delegazione Ovest di Porotto (apertura lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì 8.30-12.30; martedì 8.30-13 e 14-16.30), la Delegazione Nord di Pontelagoscuro (apertura lunedì, martedì, mercoledì e venerdì 8.30-12.30; giovedì 8.30-13 e 14-16.30), la Delegazione Sud di Gaibanella (apertura lunedì, mercoledì, venerdì 8.30-12.30; martedì 8.30-13 e 14-16.30), e lo Sportello Anagrafe di Cona (apertura lunedì, mercoledì, venerdì 9-12.30; martedì 8.30-13 e 14-16.30).

Questi uffici riapriranno tutti regolarmente venerdì 19 ottobre 2018.

– Lo Sportello di Boara sarà chiuso al pubblico giovedì 18 ottobre e riaprirà regolarmente giovedì 25 ottobre 2018 sempre ogni giovedì ore 8.30-13 e 14-16.30.
Si ricorda che per richiedere la Carta di Identità Elettronica è sempre necessario accedere almeno 30 minuti prima della chiusura.

 

ANAGRAFE ON LINE – Il servizio di Anagrafe Online sarà sospeso venerdì 12 ottobre 2018 dalle 13. Come indicato sul portale del servizio già da alcuni mesi, l’Anagrafe Online sarà oggetto di un’importante aggiornamento tecnologico e normativo per adeguare l’applicativo alle nuove banche dati Ministeriali (ANPR) e alla recente normativa sulla privacy.
Questo aggiornamento, che permetterà l’accesso da parte dell’utenza solo tramite credenziali SPID (identità digitale nazionale), verrà effettuato dal Comune di Ferrara a partire da venerdì 12 ottobre 2018.
Di conseguenza il servizio sarà sospeso dal 12 ottobre e riattivato il 22 ottobre, alla conclusione delle operazioni di aggiornamento e in concomitanza con il passaggio dell’Anagrafe locale in ANPR (Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente).
Gli utenti precedentemente registrati e quelli che richiederanno una nuova registrazione, dovranno necessariamente essere in possesso di credenziali SPID per poter accedere all’Anagrafe On Line.

Turismo. “Per le Regioni Emilia-Romagna e Toscana l’unico progetto resta la funivia tra il Corno alle Scale e il versante toscano dell’Appennino, non ci sono alternative”

Da: Regione Emilia Romagna

L’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini precisa: “L’iniziativa prevista dall’Accordo di programma, peraltro già finanziata, è l’unica in campo, altre proposte sono solo carta straccia”

Bologna – “ Non c’è nessuna guerra delle funivie. L’unico progetto di collegamento che sarà realizzato rimane quello di una funivia tra il Corno alle Scale e il versante toscano dell’Appennino. L’ipotesi avanzata da Sestola e Abetone è fuori da ogni percorso già programmato”.

Così l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini, precisa la posizione della Regione Emilia-Romagna, che è anche quella della Toscana, sulla infondatezza di un progetto alternativo alla funivia tra il Corno alle scale e il versante toscano dell’Appennino, che verrebbe scalzato da un collegamento alternativo tra l’Abetone (Pt) e il Cimone (Mo).

“La lettera delle due amministrazioni- spiega Corsini- è stata scritta all’insaputa delle due Regioni. Con il mio collega, Stefano Ciuffo, abbiamo prontamente scritto al Ministero spiegando che quella lettera è sostanzialmente “carta straccia”. Infatti, le due Regioni confermano di procedere così come previsto, e finanziato, dall’Accordo di programma che prevede un collegamento con una funivia dal Corno alle Scale al versante toscano dell’Appennino”.

Portomaggiore – Puliamo il mondo 2018

Da: Comune di Portomaggiore

Puliamo il Mondo è un’iniziativa di cura e di pulizia, un’azione concreta, per chiedere e avere città più pulite e vivibili. Un piccolo gesto di grande valore educativo che contribuisce a sviluppare senso civico.
Anche quest’anno l’Amministrazione in collaborazione con l’Istituto Comprensivo di Portomaggiore ha aderito a questa importante iniziativa ambientalista, promossa da Legambiente e giunta ormai alla sua 26-esima edizione.
Nella giornata di venerdì 12 ottobre 2018 a partire dalle ore 9:00, con la distribuzione dei Kit, prenderà il via la maratona di pulizia a cura di circa 85 alunni dell’Istituto Comprensivo e che vede coinvolte le aree verdi del territorio comunale Parco Colombani, Parco Mafalda Favero e Piazza XX Settembre.
Come assessore all’ambiente credo molto in questa iniziativa in quanto penso che “un mondo migliore passa da un impegno collettivo perché si è cittadini di un luogo se ci si prende cura di quel territorio” ed il coinvolgimento degli alunni della scuola è un ottimo insegnamento di educazione civica ambientale ed il rispetto per l’ambiente spiegato dai giovanissimi è talmente chiaro e semplice che li rende un ottimo veicolo di trasmissione di buona educazione ambientale nei confronti degli adulti che magari avvertono meno i problemi ambientali che tutt’oggi stiamo vivendo.

Bruno Serato arriva nella provincia di Ferrara e Bologna

Da: Gruppo Lumi S.r.l.

In Italia per promuovere la sua campagna benefica “The power of pasta” e il suo omonimo libro – dopo le prime tappe a Pastaria di Parma, a Villa Arvedi di Grezzana (VR), all’Academia Barilla in occasione della “Settimana europea della pasta” e alla “Settimana del buon vivere” di Forlì, a Roma per la nomina di Cavaliere di Savoia e infine a Fico Eataly World di Bologna –il ristoratore italo-americano Bruno Serato torna in Emilia-Romagna.
Lo Chef è noto a livello internazionale non solo per la cucina a cinque stelle del suo ristorante californiano Anaheim White House, che accoglie molti personaggi in vista; ma soprattutto per il suo impegno sociale. Invero, creatore della Fondazione no-profit Caterina’s Club, con i suoi 77 centri dislocati in 24 città offre ogni giorno un piatto di pasta a più di 4000 bambini che non hanno la fortuna di avere un pasto caldo. Parte del ricavato delle vendite del libro The Power of Pasta,edito dalla Casa Editrice Gruppo Lumi di Bondeno (FE) (disponibile nelle librerie e su Amazon) sarà devoluto al progetto solidale di cui sopra, che vive ed opera grazie al supporto di tutti, dando così la possibilità ad ogni persona di prenderne parte.
Nella mattinata di lunedì 15 ottobre lo Chef si recherà presso l’Istituto Alberghiero Vergani Navarra di Ferrara, nel quale incontrerà gli studenti, illustrerà la sua esperienza professionale e personale e spiegherà ai ragazzi il suo progetto solidale rivolto ai bambini bisognosi. Un appuntamento che permette di parlare della cucina come strumento di aiuto verso il prossimo, indirizzato proprio a chi sta studiando per fare della ristorazione e del mondo alberghiero il proprio futuro e può cogliere spunti d’ispirazione dall’esperienza di Serato.
Nel pomeriggio lo Chef visiterà due importanti realtà imprenditoriali che hanno sede sul nostro territorio, entrambi partner del progetto: lo stabilimento Fava di Cento (FE) e Fantasilandia di Pieve di Cento (BO). La prima, impresa leader nel mondo della produzione di impianti per la pasta e che, grazie ai suoi progetti innovativi e a i suoi brevetti aprì le porte all’automazione dell’industria pastaria; la seconda, azienda leader nella gadgettistica promozionale, che fa della comunicazione attraverso l’oggetto la sua mission.
A conclusione della giornata, l’incontro Interclub Rotary International e Lions Club International presso l’Hotel Europa di Cento.
Il tour dello Chef Serato proseguirà poi nei prossimi giorni a Torino, Bergamo e Milano. Sono poi in calendario anche gli appuntamenti di Roma e Città del Vaticano, in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione il 16 ottobre; a seguire anche Udienza dalPapa e incontro alla FAO.
Per scoprire le tappe del tour italiano di Bruno Serato, è possibile consultare la pagina Facebook: https://www.facebook.com/GruppoLumi/ o contattarci all’indirizzo e-mail info@gruppolumi.it

Ascom – Seminario “Tecniche di difesa personale sul posto di lavoro

Da: Ufficio Stampa – Ascom Ferrara

Prosegue il lavoro di Confcommercio Ferrara e di Terziario Donna nel fornire strumenti quotidiani per migliorare l’approccio alla propria difesa personale ed affrontare situazioni di di disagio e pericolo con riferimento a chi opera nel settore del commercio, turismo e servizi.
Si è svolto oggi pomeriggio (11 ottobre) al Borgo le Aie il primo seminario “Tecniche di difesa personale sul luogo di lavoro” che è organizzato e finanziato dall’Ente Bilaterale del Terziario con il supporto di Ascom Ferrara e di Terziario Donna
“Oggi forniamo tutti una serie di suggerimenti pratici – come spiega Mauro De Marchi esperto maestro di arti marziali e già commissario di Polizia – per sapersi destreggiare di fronte a situazioni, purtroppo spesso quotidiane, nelle quali la nostra incolumità psico fisica può essere messa a dura prova. Come affrontarle? E’ un questione di atteggiamento e di testa prima di tutto, poi viene l’apprendimento delle tecniche”. Una ventina (il seminario aveva il numero chiuso) i partecipanti a questa prima edizione che già rimanda ad altre analoghe quanto imminenti previste in città. Ad affiancare De Marchi, Daniela Fustini (counselor professionista in dinamiche relazionali) che ha illustrato specifiche tecniche di rilassamento propedeutiche poi all’apprendimento delle pratiche di difesa. “Confcommercio Ferrara – conclude Davide Urban direttore generale – ha già realizzato in breve tempo ben tre iniziative sul tema Sicurezza: il vademecum per le Attività commerciali, la pubblicazione contro la violenza sulle Donne ed ora il seminario teorico pratico per le operatrici e gli operatori del Terziario. Un tema, quello della Sicurezza, sul quale la guardia deve restare sempre alta”.

A pieno regime la campagna pera dell’Emilia Romagna IGP: per il primo anno con il riconoscimento di tutela e il disciplinare rinnovato

Da: Ufficio stampa CSO

Ferrara 11/10/2018
E’ partita già nel mese di luglio la campagna della Pera IGP dell’Emilia Romagna 2018/2019 con la commercializzazione di Carmen e Santa Maria, le due varietà estive inserite per la prima volta nel disciplinare di Produzione IGP.
Questa campagna è inoltre la prima gestita dal Consorzio dopo aver ottenuto il riconoscimento di Tutela.
Con Decreto del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali del 19 Aprile 2018 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n 109 del 12/5/2018 viene riconosciuto il Consorzio di Tutela della Pera dell’Emilia Romagna IGP ai sensi della Legge 526/99, un risultato importante per tutto il comparto.
Con la Tutela il Consorzio della Pera dell’Emilia Romagna IGP acquisisce funzioni di controllo e vigilanza istituzionali, può avanzare proposte di disciplina, regolamentare e svolgere compiti consultivi, relativi al prodotto interessato, e collaborativi, nell’applicazione della legge. Inoltre, può espletare attività di assistenza tecnica, di proposta, di studio, di valutazione economico-congiunturale dell’IGP, nonché ogni altra attività finalizzata alla valorizzazione del prodotto sotto il profilo tecnico e dell’immagine.
Il Consorzio collabora, secondo le direttive impartite dal Ministero, alla tutela e alla salvaguardia della IGP da abusi, atti di concorrenza sleale, contraffazioni, uso improprio delle denominazioni tutelate e comportamenti comunque vietati dalla legge. Il Consorzio svolge le funzioni di tutela, di promozione, di valorizzazione, di informazione del consumatore e di cura generale degli interessi della relativa denominazione, nonché azioni di vigilanza da espletare prevalentemente alla fase del commercio, in collaborazione con l‘Ispettorato Centrale della tutela della Qualità e Repressione Frodi dei prodotti agro-alimentari (ICQRF) e in raccordo con la Regione.
Il Consorzio ha messo a punto il regolamento interno che evidenzia le modalità di adesione per le aziende che intenderanno certificare le superfici nelle aree previste dal Disciplinare.
CSO Italy – Centro Servizi Ortofrutticoli svolge il ruolo esecutivo nelle attività previste dal Consorzio, come già avviene per il Consorzio di Tutela Pesca e Nettarina di Romagna IGP e per il Consorzio di Tutela dell’Asparago Verde di Altedo IGP.
“Siamo già nel pieno dell’attività commerciale per le Pere dell’Emilia Romagna IGP – dichiara il Presidente del Consorzio Piergiorgio Lenzarini – siamo partiti a luglio con le varietà estive Carmen e Santa Maria, proseguendo poi con la William e attualmente con tutte le varietà autunnali e la sensazione è quella – prosegue Lenzarini – che ci sia una rinnovata attenzione e richiesta sul prodotto a origine certificata che si avvantaggia, tra l’altro, della possibilità messa a punto dal Consorzio, di realizzare azioni di co-labeling sia con brand dei produttori sia con i distributori.”
In tema di valorizzazione il Consorzio proseguirà nelle attività volte a rafforzare l’identificazione tra prodotto e territorio attraverso azioni di comunicazione sui media, la partecipazione ad eventi di carattere regionale e nazionale e attraverso azioni di promozione sui punti vendita. Il Consorzio di Tutela della Pera dell’Emilia Romagna IGP è capofila del Progetto Europeo multipaese dedicato alle DOP e IGP che vede coinvolte la Francia, la Spagna e l’Italia. Attraverso il progetto saranno realizzate iniziative di promozione e valorizzazione sull’intero territorio nazionale che andranno a rafforzare l’immagine di un prodotto che rappresenta uno dei fiori all’occhiello dell’ortofrutta italiana.

Cna – Premio alla memoria del regista Florestano Vancini dedicato alla creatività e fantasia dei giovani

Da: CNA Ferrara

Il concorso, promosso da Cna e Controluce Produzione, è rivolto agli studenti degli Istituti superiori della provincia

Ferrara – Da chi sarà raccolta l’eredità di un artista e intellettuale come Florestano Vancini, del quale ricorre proprio quest’anno il decennale della scomparsa? Una presenza di spicco della cultura ferrarese, la cui impronta rimarrà nella storia del cinema italiano, grazie alle sue opere, alla sua umanità, alla passione antifascista ed empatia con le sofferenze degli umili e oppressi.
E’ sui giovani la scommessa del Premio dedicato al cineasta ferrarese de “La lunga notte del ‘43”, promosso da Cna Ferrara e Controluce Produzione, con il patrocinio di Camera di Commercio, Comuni di Ferrara e di Portomaggiore, Istituto di Storia Contemporanea e Regione, presentato oggi presso la sede della Cna, dai dirigenti provinciali dell’Associazione Roberto Bonora, vice presidente provinciale e Diego Benatti direttore provinciale; Stefano Muroni, regista e attore ferrarese della Controluce Produzione; Paolo Govoni e Mauro Gianattasio, presidente e segretario generale della Camera di Commercio di Ferrara; Francesca Molesini, assessore alla cultura del Comune di Portomaggiore. Presente una folta rappresentanza della qualificata giuria, che comprende personalità della narrativa, del giornalismo, della ricerca storica ed esperti di storia del cinema, presieduta da Gloria Vancini, figlia del cineasta, alla quale toccherà il compito di selezionare i vincitori: Anna Maria Quarzi, presidente Istituto di Storia Contemporanea, Antonella Guarnieri, reggente del Museo del Risorgimento e della Resistenza, gli scrittori Marco Gulinelli ed Eleonora Rossi.
La finalità del Concorso è mantenere vivo il ricordo di Vancini, legando la sua memoria ad un lavoro, individuale o di gruppo, basato sulla creatività e sul senso artistico delle nuove generazioni.
Al Premio possono concorrere gli studenti delle scuole superiori della provincia di Ferrara; tre le sezioni: narrativa, giornalismo e critica, cinema (si richiede un cortometraggio dalla durata massima di otto minuti, corto, docu-fiction o docu-film). Tutte e tre le sezioni avranno come argomento principale a scelta uno dei cinque temi cari a Florestano Vancini: il fiume Po, gli Estensi, la storia dell’Unità di Italia, il ventennio fascista, la civiltà contadina.
Perché una Associazione economica come Cna decide di indire un concorso, in collaborazione con una società di produzione cinematografica, in un ambito così innovativo? “Rappresentiamo imprese – ha ricordato il direttore provinciale Benatti – profondamente radicate nel territorio, del quale condividono cultura, tradizioni e umanità. Aspetti ben presenti nelle finalità del Premio Vancini, che può rappresentare il veicolo per coniugare questi valori con la passione del fare impresa.”
“Senza dimenticare che il mondo economico ferrarese è fortemente connotato da una presenza importante di imprese operanti nel settore della cultura – ha sottolineato il presidente Cciaa Paolo Govoni – alle quali non si può non guardare oggi con grande attenzione, tenendo presente che al sistema culturale e creativo si deve il 6% della ricchezza prodotta nel Paese, pari a 92 miliardi di euro”.
“Stimolare la creatività e fantasia dei giovani” è certo un buon modo per trasmettere la memoria e i valori alla base dell’opera di Florestano Vancini, al quale nel 2018 sono dedicate numerose iniziative di importanti istituzioni culturali ferraresi e non solo. Vi si è soffermato Stefano Muroni, illustrando i contenuti del bando, pubblicato sul sito web: www.premiovancini.it
Il primo classificato di ogni sezione vincerà un premio di 500 euro offerto da Cna; a tutti i partecipanti sarà offerto un workshop artistico intensivo dalla durata di sei ore, promosso da Controluce Produzione srl e Centro Preformazione Attoriale, che si terrà nel mese di aprile 2019 nella Delizia del Verginese, nel Comune di Portomaggiore. Ai tre finalisti per ogni sezione (singolo o classe partecipante) sarà riservato un ulteriore workshop intensivo di tre ore dal titolo “Ideazione, scrittura e produzione di un cortometraggio”. La premiazione avrà luogo alla Sala Boldini di Ferrara nel mese di aprile 2019, all’interno di una giornata interamente dedicata alla figura del regista ferrarese. I lavori dovranno pervenire entro il 23 febbraio 2019. Per maggiori informazioni rivolgersi a Controluce Produzione (info@controluceproduzione.it ), o a Cna Ferrara (smerli@cnafe.it )

Pensioni – Il modenese Grenzi presidente nazionale di Federpensionati

Da: Coldiretti Emilia Romagna

Coldiretti, 3 milioni di famiglie salvate dai pensionati

Giorgio Grenzi, 69 anni, modenese di Nonantola, è stato eletto presidente di Federpensionati Coldiretti, la più importante associazione pensionati del lavoro autonomo di tutta Europa con oltre 800 mila iscritti. Lo comunica Coldiretti Emilia Romagna esprimendo soddisfazione per l’elezione e ricordando che in passato Grenzi ha ricoperto incarichi dirigenziali proprio nella Coldiretti della nostra regione, dove ha maturato esperienze anche nell’Unione europea delle cooperative Uecoop, nei Consorzi Agrari, nelle Bonifiche e in diverse associazioni di produttori.
Il nuovo presidente – informa Coldiretti Emilia Romagna – è stato eletto dalla XII Assemblea Generale della Federpensionati, riunita a Palazzo Rospigliosi, a Roma, alla presenza del Presidente Confederale di Coldiretti Roberto Moncalvo, del Segretario Generale Coldiretti Enzo Gesmundo e con la partecipazione del capo della polizia Franco Gabrielli. Insieme al presidente è stata eletta anche la nuova giunta nazionale di Federpensionati Coldiretti composta da tre vice presidenti: Franca Sertore per la Lombardia, Johann Karl Berger della Sudtiroler Bauerbund di Bolzano e Pietro Fidone della Sicilia insieme ai membri Marino Bianchi del Veneto, Angelo Marseglia della Puglia ed Elvira Leuzzi della Calabria.
All’Assemblea è stata diffusa anche una analisi di Coldiretti su dati Istat da cui risulta che sono oltre 3 milioni le famiglie in cui la pensione di un nonno o di un parente è l’unica fonte di entrate, mentre in più di 7,5 milioni di case i pensionati contribuiscono ai tre quarti del reddito domestico.
La presenza di un pensionato in casa – spiega una rilevazione on line di Coldiretti – viene considerata dal 37 per cento degli italiani un fattore determinante per contribuire al reddito domestico, nonostante oltre 7,5 milioni di pensionati italiani prendano meno di 750 euro al mese secondo dati Inps. Anche se poi fra aiuto domestico e sostegno economico diretto il valore del contributo dei nonni si aggira in media sui mille euro al mese, stima la Coldiretti.
“Dobbiamo far emergere con forza il ruolo che come pensionati abbiamo ancora nella società non solo dal punto di vista del welfare economico nei confronti di figli e nipoti ma anche – spiega Grenzi – rispetto alla funzione fondamentale di conservare le tradizioni alimentari e guidare i più giovani a scuola e in casa verso abitudini più salutari basate sui prodotti e sui tempi di quella dieta mediterranea che ha fatto dell’Italia uno dei Paesi con il record di longevità. La nuova agricoltura, che ha saputo conciliare innovazione con la tradizione, non può fare a meno del patrimonio di esperienza degli anziani ma – aggiunge Grenzi – è l’intera società ad avere fame di conoscenza del nostro mondo come conferma il crescente coinvolgimento dei pensionati agricoli nella società civile, dalle scuole agli orti urbani fino ai progetti di agricoltura sociale”.

Peruffo: “Palaspecchi, la realtà diversa da una favoletta a lieto fine”

Da: Forza Italia Ferrara

Promuovereste uno studente che non tocca libro per quasi tutto l’anno, salvo studiare gli ultimi 10 giorni di scuola, ben figurando solo nell’ultima interrogazione? Domanda retorica in riferimento al contesto Palazzo degli Specchi – Corte di Medoro.
Personalmente mi rallegro quando un progetto giunge a compimento e porta benefici alla collettività, oltre che ai singoli che ne usufruiscono. Quindi bene e complimenti per l’obiettivo raggiunto, ma le responsabilità della sinistra, nei 70 anni di governo della città rimangono intatte. Il Palaspecchi, completato nel 1989 e mai inaugurato, per quasi trent’anni è stato emblema del decadimento della città, figlio di connivenze tra politica e imprenditoria azzardata. In questo quadro solo le forze di opposizione si sono preoccupate di dar voce ai residenti che hanno vissuto sulla propria pelle le conseguenze di abbandono e degrado, unitamente ai clandestini che,in condizioni pietose, soggiornavano indisturbati tra quelle mura fatiscenti.
La realtà è stata quindi ben diversa dalla favoletta a lieto fine che la Giunta ora prova a raccontare.

Fabbri e Lodi (LN): “Palaspecchi: la riqualificazione è merito della Lega. Ora vigileremo”

Da: Elettorale Lega Nord

“Il Palaspecchi? Senza la Lega il nuovo progetto non sarebbe mai stato inaugurato. Il Pd strombazza le sue vittorie ma per ammortizzare l’investimento bisogna usare il buon senso. Vigileremo sul progetto, perchè se esiste è merito nostro”.
Così Alan Fabbri, segretario provinciale Lega Ferrara e Nicola Lodi segretario cittadino intervengono sul tema Palaspecchi dopo l’inaugurazione delle nuove strutture.
“Dopo trent’anni il Pd si è svegliato grazie alla Lega e alle iniziative che abbiamo portato avanti”, sottolineano “a volte anche atti di forza che però hanno permesso di dare il via a questo processo di riqualificazione, che è solo all’inizio e che ha portato maggior ordine, e maggiore sicurezza in tutta l’area”.
Grazie alla riqualificazione del palazzo “tutto il quartiere guadagnerà in termini di valore immobiliare e di questo, dopo tante battaglie, ci prendiamo il giusto merito”, aggiunge Lodi.
“Ora il Pd sta strombazzando il grande successo della struttura per studenti: ben vengano i posti letto per gli universitari, ma ricordiamo all’amministrazione che si tratta di 50 posti su migliaia di arrivi e su necessità sempre crescenti, come dimostrano i recenti numeri dell’Ateneo e dunque le cose da fare sono ancora tante e non è stata certo trovata la soluzione definitiva”.
La Lega “vigilerà sul progetto” continuano e “invece di cantare vittoria il Pd dovrebbe preoccuparsi di attivare e mantenere buone praticheper valorizzare l’investimento da 40 milioni di euro che ha coinvolto anche privati e che ora va ammortizzato con oculate politiche di gestione che garantiscano a lungo termine la copertura del denaro impiegato”.

Regione. Sul web e in tv torna ‘Vista da vicino’: nella prima puntata, la mobilità sostenibile in Emilia-Romagna

Da: Regione Emilia Romagna

Il format televisivo di approfondimento sull’attività della Giunta nel circuito delle emittenti locali (giorni e orari della messa in onda), sul portale e i profili Facebook e Youtube della Regione

Bologna – Torna in tv e sul web “Vista da vicino”, il format televisivo di approfondimento sull’attività della Giunta regionale. Si parte con un primo ciclo di 7 puntate dedicate alla mobilità sostenibile, ai parchi, alla raccolta differenziata dei rifiuti, alla sicurezza dei cittadini, al reddito di solidarietà, alle imprese innovative, al turismo in Emilia-Romagna.
La prima puntata, in onda a partire da domani nel circuito delle emittenti locali dell’Emilia-Romagna, è un viaggio che racconta dell’integrazione tariffaria nel trasporto pubblico locale, con il bus gratuito per cittadini e pendolari abbonati al servizio ferroviario regionale in tredici città della regione, della mobilità ciclabile, con le infrastrutture e i servizi dedicati alle due ruote, del contributo al pagamento del bollo auto a chi acquista un’auto ibrida, dell’accordo per l’installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici.

Le testimonianze in video sono di Raffaele Donini, assessore regionale alla Mobilità, Valerio Giusti, presidente del comitato pendolari Crufer, del sindaco di Sant’Ilario d’Enza, Marcello Moretti, del gestore della velostazione Dynamo di Bologna, Simona Larghetti.
Vista da vicino è anche online sul sito www.regione.emilia-romagna.it e, da lunedì prossimo, sui profili social della Regione, Facebook e Youtube.

Per un week end diverso, con la famiglia, Porte aperte al Polo tra esperimenti scientifici, mostre e laboratori per tutte le età

Da: Ufficio Stampa, Comunicazione Istituzionale e Digitale

Al Polo Scientifico Tecnologico di Unife, (Via Saragat, 1) fino a domenica, tante attrazioni, tra cui la mano robotica ispirata al progetto di Carlo Rambaldi e la camera anecoica, dove vivere l’esperienza del silenzio perfetto. L’ingresso è gratuito.

Nell’area espositiva, è possibile ammirare alcuni strumenti scientifici e telescopi solari (in collaborazione con il Gruppo Astrofili Columbia), mentre un’area informativa è dedicata ai Corsi di studio attivati presso il Polo Scientifico Tecnologico. E’ possibile visitare la mostra La natura in movimento, realizzata dal MUSE di Trento, e assistere ad esperimenti scientifici realizzati da alunni del Liceo Roiti, all’interno di una collaborazione con il Massachusetts Institute of Technology. Il Dipartimento di Architettura espone studi per la realizzazione di un Geopark all’interno del Polo.
Tra le attrazioni, la camera anecoica, il laboratorio rivestito di materiale fonoassorbente in forma di morbidi cunei, che permette di eseguire misurazioni di acustica e che consentirà a tutti di vivere l’esperienza del silenzio perfetto e la mano robotica comandata da un software tramite il riconoscimento di una mano umana. La manifestazione, organizzata dai Dipartimenti di Fisica e Scienze della Terra, Matematica e Informatica e Ingegneria con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, propone percorsi Junior e Senior.
Nel percorso Junior i più piccoli (3-10 anni) assisteranno a esperimenti scientifici e potranno tuffarsi nello spazio grazie al Planetario e alla collaborazione con Esploriamo l’Universo e Columbia Optics. Nella mostra di giochi scientifici ‘Il Gioco e la Scienza’ a cura de “La Terra dell’Orso – e natura” osserveranno, con l’aiuto di un operatore, alcuni tra i più curiosi fenomeni fisici che stanno alla base di affascinanti e divertenti ‘giochi’. Con il Laboratorio di Informatica Junior potranno apprendere semplici tecniche di programmazione “a misura di bambino”.
Adulti e giovani (dai 10 anni in su) potranno entrare nei Laboratori di Ricerca di Unife e assistere al funzionamento di parte della strumentazione scientifica utilizzata dai ricercatori.

Alan Fabbri (LN): “Residenza psichiatrica San Bortolo: grantire a ospiti ed operatori condizioni dignitose”

Da: Gruppo Lega Nord Emilia e Romagna

“Topi, zanzare e cimici, nella residenza psichiatrica. I sindacati denunciano una situazione gravissima: la Regione faccia luce sulle effettive condizioni della struttura e intervenga per ripristinare una situazione decorosa e confortevole per ospiti ed operatori”.
Alan Fabbri, capogruppo in Regione Lega Nord, interroga l’ente relativamente alla situazione della Residenza psichiatrica a vocazione riabilitativa San Bartolo di Ferrara.
“Già dallo scorso anno alcune sigle sindacali hanno denunciato la grave situazione di degrado”, spiega Fabbri “e il parziale crollo del campanile conventuale confinante con la residenza ha provocato seri disagi nello svolgimento dell’attività lavorativa, con riduzione degli spazi a disposizione degli operatori e degli ospiti”.
La situazione “secondo quanto apprendiamo si è ulteriormente aggravata nei giorni scorsi quando gli stessi sindacati hanno denunciato la nutrita presenza di animali e insetti, favorita anche dall’incuria nella gestione degli spazi esterni con erba alta del chiostro e, nel periodo estivo, un calore soffocante dei reparti”.
Per questo “considerato che da diverso tempo come è stata più volte segnalata dagli addetti ai lavori si protrae questa situazione “, la Lega ha depositato una interrogazione per capire “se siano stati effettuati rilevanti interventi di derattizzazione all’interno della Residenza, se sia stato attivato un sistema di climatizzazione per dare sollievo a pazienti ed operatori” e “quali urgenti iniziative intenda intraprendere, di concerto con l’Azienda sanitaria di Ferrara, per risolvere le numerose problematiche e garantire a pazienti ed operatori della Residenza psichiatrica le più dignitose condizioni di ricovero e lavoro possibili”.

I profeti dello spread

Forza Italia (almeno quel che ne resta) e Partito Democratico (almeno quel che ne resta) a far fronte comune contro questo governo di irresponsabili e fascisti.
Allarmi! Allarmi! La democrazia è a rischio! Tutti sull’Aventino per protesta… anzi no!
“Anzi no… Perché mai tacer quando tutti i media stanno dalla nostra parte? Quando ogni santo giorno, da mattina a sera, televisioni, radio e giornali ospitano e pubblicano fior di esperti e opinionisti e politici e giornalisti a parlar male e a criticare ogni azione e ogni parola di questo infausto governo?
Anzi no… stiamo sul pezzo! Non sia mai che la gente – e pure quegli stupidotti (tanti) che questa assurda maggioranza l’han votata – finalmente si convinca. Si renda conto del tremendo rischio che sta correndo”.
Bene, di quale rischio stiamo parlando?
Rischio per la democrazia? Capirei che si parlasse di rischio per la democrazia se adesso fossimo in democrazia.
Ma è vera democrazia un paese in cui il governo non possa decidere in piena autonomia la propria politica economica e sociale perché posto sotto ricatto dai mercati finanziari internazionali?
Rischio di fallimento del paese?
Ma come può l’Italia fallire se tuttora siamo uno dei paesi più ricchi al mondo. Un paese in cui, nonostante tutto, il risparmio privato (contrariamente rispetto all’estero) è uno dei maggiori al mondo.
E allora, con queste premesse, perché l’Italia è finita nell’occhio del ciclone? Perché è diventata bersaglio dell’Unione Europea? Perché lo spread sale minacciosamente?
Ma poi, cosa diavolo è questo spread, e perché le agenzie di rating ci stanno prendendo di mira?

Esponenti illustri di Forza Italia parlano di rischio per la democrazia e di deriva sovranista. Intanto il buon Silvio va a trovare il suo caro amico russo Vladimir, che proprio democratico non è, e un po’ sovranista sì.
Quelli del Pd, renziani in testa, si augurano che questo governo mandi in malora il paese. Se lo augurano per rinfacciarlo poi al popolo ignorante e beduino, colpevole di non aver capito nulla. Se sapessero, quelli del Pd, che sono proprio loro a non aver capito nulla della gente.

Il fatto, a me pare, è che in questo marasma generale nessuno voglia sprecarsi per cercare di capirci qualcosa. È più facile fare il tifo. Prendere per buono ciò che ci fa più comodo.
Lo fanno i partiti, i politici, lo fanno le persone. Ma la cosa più grave è che lo fanno pure i giornalisti. Non dubito che molti di loro siano in buona fede, questo però non aiuta, anzi.

Tutti noi guardiamo sempre la tv e qualche volta leggiamo i giornali. Ascoltiamo con attenzione ciò che ci dicono e leggiamo ciò che scrivono. Adesso cerchiamo di ripassare le informazioni che ci arrivano e con esse proviamo a immaginare questa scena: un tizio che arringa la folla sul pericolo rappresentato da barboni e mendicanti, mentre tutto intorno la gente intenta ad ascoltare non s’accorge che distinti signori in doppio petto e scarpe firmate stanno sfilando a ognuno dei presenti il portafogli. Il paradosso è che anche quelli che se ne accorgono fanno finta di niente perché indotti a credere che, se i soldi te li porta via uno che veste elegante, certamente dietro ci deve essere un motivo ragionevole e inevitabile.
Ebbene, se i signori distinti ed eleganti fossero le banche?

Chiediamoci anche il perché, nei vari dibattiti che tutti i giorni infiammano i talk show televisivi, esperti economisti, giuristi, sociologi, e chi più ne ha più ne metta, che dissertano e pontificano su economia e finanza, non pongano mai in discussione i criteri di calcolo dei tassi d’interesse sul debito, men che meno i meccanismi reali che stanno dietro il fenomeno dello spread. Ovvero non si chiedano mai quale sia la sua vera ragion d’essere, o perché debbano esistere le agenzie di rating.
Ciò che costantemente si sente sono continue discussioni sullo spauracchio del suo innalzamento e delle conseguenze che questo comporterebbe sulla gente. Terrorismo istituzionalizzato.
Si dà per scontato che il meccanismo dello spread sia lecito e inevitabile. Che non sia invece frutto di speculazioni della finanza. Che sia normale che queste famose agenzie di rating, col potere di declassare l’economia di un intero paese e, guarda caso, appartenenti a grandi multinazionali finanziarie private, abbiano di fatto il diritto di influenzare le decisioni politiche di un governo.

Le parole sovranista e populista sono diventate bestemmie da scandire in ogni dibattito. Si pensa ai vari Le Pen, Orban, fino al Salvini nostrano. Disprezzabili esempi di politiche di chiusura e isolamento, di tendenze antidemocratiche, di ideologie razziste? Probabilmente sì, o forse non esattamente. Questi tizi non stanno simpatici neanche a chi scrive, ma dobbiamo seriamente preoccuparci? Davvero crediamo all’approssimarsi di nuovi Hitler o Mussolini? Davvero siamo così condizionati da decenni di asservimento al modello corrente da non vedere che già da tempo non godiamo più delle nostre libertà?

Ma concettualmente cosa significa il tanto temuto sovranismo? Magari riappropriarsi della sovranità del proprio paese, del proprio potere decisionale. Senza rendere conto a enti stranieri privati che tutto hanno a cuore fuorché il benessere del cittadino.
E cosa significa il tanto vituperato populismo? Magari rivendicare una politica più attenta al suo popolo, alla sua gente, quindi alla risoluzione dei suoi problemi e dei suoi bisogni. E magari non ossequiosa di banche estere e nemmeno sotto ricatto di speculatori finanziari stranieri. Cosa c’è di così sbagliato in tutto ciò?
Dall’Enciclopedia Treccani.
“Sovranismo: posizione politica che propugna la difesa o la riconquista della sovranità nazionale da parte di un popolo o di uno Stato, in antitesi alle dinamiche della globalizzazione e in contrapposizione alle politiche sovranazionali di concertazione”.
“Populismo: movimento culturale e politico sviluppatosi in Russia tra la fine del diciannovesimo e l’inizio del ventesimo secolo. Si proponeva di raggiungere, attraverso l’attività di propaganda e proselitismo svolta dagli intellettuali presso il popolo e con una diretta azione rivoluzionaria, un miglioramento delle condizioni di vita delle classi diseredate”.
Tutto questo merita davvero lo sdegno e l’insofferenza del mondo intellettuale? Non sarebbe forse meglio capirne le ragioni profonde senza preconcetti?

Nasce il sospetto che certa intellighenzia, quella con il pass d’accesso ai principali media istituzionali, si sia definitivamente appiattita all’establishment. Che il modello dominante e ormai straripante, quello dell’economia finanziaria globale, sia considerato sempre più un totem inattaccabile e imprescindibile. Che quei pochi pensatori – di fatto relegati ai margini, se non addirittura esclusi da ogni dibattito pubblico – che osano metterlo in discussione siano soltanto poveri utopisti, sognatori patetici, come tanti Don Chisciotte, o magari pericolosi sobillatori anti-sistema alla Guy Fawkes. Tutto fuorché gente con cui confrontarsi e discutere.
Così assistiamo come degli intrusi – e con un misto di fastidio e apprensione – alle performance dei primi, quelli pro-sistema, che dialogano comodamente tra loro dalle poltrone dei salotti televisivi, amabilmente accolti da giornalisti compiacenti, tutti intenti a mettere a proprio agio i loro ospiti.
Intanto, il solco tra questi autorevoli esperti, convinti portavoce del modello dominante, e la gente semplice diventa sempre più profondo e incolmabile.

Paragonano l’Italia alla Grecia, senza considerare il fatto che l’Italia è un paese ricco, mentre la Grecia era ed è rimasto un paese povero. Lo fanno senza denunciare l’assoluta ingiustizia subita dai greci, depredati da un giorno all’altro dei loro risparmi per ingrassare le casse già grasse di banche estere ‘amiche’ e dei loro azionisti (soltanto speculatori spacciati per benefattori).
Ci mettono in guardia da catastrofi imminenti, ci minacciano e ci impauriscono riempendosi la bocca con lo spettro di uno spread alle stelle e di una condanna senza appello delle agenzie di rating. Lo fanno con aria saccente e si sognano bene dal mettere in discussione l’eticità e la legittimità di codesto spread e di codeste agenzie. Lo fanno senza chiedersi assolutamente se questi meccanismi voluti e generati da una finanza speculativa in netto contrasto coi bisogni del cittadino non siano invece una forma di vera e propria aggressione all’autonomia decisionale di un paese. Tutto ciò non fa onore a questa genìa d’intellettuali, politici e giornalisti trasformati in sibille dell’Apocalisse, in profeti dello spread.

Per capirci qualcosa:
Di seguito gli approfondimenti di Guido Grossi (giurista esperto di economia e finanza), Marco Bersani (filosofo esperto di dinamiche sociali), Nando Ioppolo (avvocato ed economista).

Il furto del debito pubblico
Perché non ti fanno ripagare il debito
Cos’è lo spread?

“Pane in Festa” – l’iniziativa a cura dei Panificatori Ascom Confcommercio

Da: Ufficio Stampa – Ascom Ferrara

“Buono come il pane” ed è quanto mai azzeccata questo motto in occasione dell’iniziativa targata Confcommercio (su tutta la regione Emilia Romagna e che vede in prima fila proprio Ferrara) e denominata “Pane in Festa” e che vuole celebrare un “alimento unico, naturale e prezioso”. La manifestazione – a livello locale promossa dai panificatori targati Ascom Confcommercio- si svolge in occasione del 16 ottobre e cioè della Giornata Mondiale dell’Alimentazione. “Un’occasione per far conoscere ed apprezzare un elemento base della nostra plurisecolare tradizione enogastronomica – il Pane – e che ci permette di farci ricordare in ogni parte d’Italia e del Mondo per le sua caratteristiche davvero uniche” commenta Romano Perdonati titolare dello storico ed omonimo forno e presidente dei panificatori Ascom in provincia di Ferrara
Dunque martedì prossimo una ventina di forni su tutto il territorio Provinciale (da Cento a Comacchio passando per Ferrara) e che saranno riconoscibili esponendo l’apposita locandina proporranno una degustazione di questo prodotto tipico ed inconfondibile dell’Arte Bianca con particolare riferimento alla nostra gloria locale più caratteristica e appetitosa: la mitica Coppia di Ferrara, La classica “Ciupeta”.

MFE – Europa, la nostra casa comune

Da: Movimento Federalista Europa – Sezione di Ferrara

Un banchetto del Movimento Federalista Europeo – MFE Sezione di Ferrara, sabato 13 e domenica 14ottobre, per incontrare i cittadini ferraresi e parlare di Europa, per fornire informazioni, anche attraverso materiale divulgativo, utili ad accrescere la consapevolezza delle persone, favorevoli o scettiche nei confronti della nostra casa comune.Ma soprattutto per ascoltare le ragioni dei si e dei no all’Europa. Ci interessa l’opinione dei ferraresi e di tutti i curiosi che si approcceranno al banchetto, in via Cortevecchia di fronte alla farmacia Calzolari.
L’Europa, oggi sotto attacco da forze nazionalistiche, ha bisogno di rendere ancora più visibile quanti in questi ultimi 70 anni sono stati gli sforzi e i risultati ottenuti nella costruzione di valori democratici, di libertà, di solidarietà, di opportunità per i giovani, per i singoli Paesi che, seguendo la traccia comune indicata, hanno potuto avviare riforme ed hanno ottenuto finanziamenti importanti da investire nella innovazione del paese e nei giovani. Ma, sopra ogni cosa, la PACE.
Servono riforme, siamo consapevoli, ma la casa comune ed il futuro di 500 milioni di personenon può essere messo in discussione. Noi siamo cittadini europei! E l’Europa non può che evolvere, da dentro, con l’apporto di tutti.
Sì ad una Europa unita per costruire un futuro di pace e di progresso. No al ritorno delle frontiere nazionali, no al ritorno degli scontri tra Paesi europei, no al ritorno della povertà e della guerra.
Vogliamo una Europa federale.
Il banchetto del 13 e 14 ottobre vede manifestazioni analoghe in tante altre città italiane, organizzate da MFE ed europee (non solo dei Paesi membri UE), riuniti insieme in www.13-10.org

Stella danzante onlus insieme a Delef e Diplomatico e il Collettivo NincoNanco in concerto alla Vineria La fortezza in Piazza Roma.

Da: Organizzatori

Sabato 13 ottobre, dalle ore 19.30, la Vineria la Fortezza in Piazza Roma a Comacchio offrirà una serata di solidarietà e musica d’eccezione. L’atmosfera autunnalesi riscalderà infatti grazie alle note didue gruppi musicali a dir poco effervescenti e alla partecipazione dei volontari di Stella danzanteOnlus. Il primo gruppo è Delef, progetto folk tropicale che racconta in musica storie di viaggi, di amore e di speranza, unendo ritmi dal mondo con la canzone italiana. La serata di sabato sarà infatti la tappa zero di Delef, che per l’occasione inaugurerà il nuovo album: “Speranza Attiva”, per proseguire fino a novembre in un tour entusiasmante, che porterà il gruppo dai palchi di Roma aquelli di Grenoble. Il secondo gruppo che si esibirà alla Vineria sarà Diplomatico e il Collettivo NincoNanco, che arriva invece dalla grande Veneziae che dopo aver passato un’estate in un tour che ha percorso l’Italia, dal Friuli alle spiagge salentine, sbarcherà a Comacchio per l’occasione. Il Collettivo proporràcanzoni inedite e mai sentite, scritte da un “criminale di provincia” che si fa accompagnare da “tre briganti della notte”: Jungla, Santini e Buendìa, per presentare il loro ultimo cd “E’ tutto un falso”nato per trasmettere qualcosa a chi di solito non ascolta.
Sembraproprio un quadro dalle tinte color crepuscolo quello in cui verrà immerso il pubblico questo sabato al quale l’Associazione di volontariato insieme agli artisti e alla Vineriainvitano a partecipare. Sarà presente inoltre un banchetto di oggetti decorati a mano perfettamente ad impronta dei simboli della Onlus, il cui ricavato verrà devoluto a scopi benefici. Da vari anniinfatti i volontari di Stella danzante si prestano a supporto del reparto pediatrico di Cona attraverso l’attività nella biblio-ludoteca e con piccole-grandi donazioni.

INTERNAZIONALE A FERRARA 2018
La destra: donna e sovrana

Quando si parla di estrema destra spesso ci vengono in mente immagini di ragazzi ben piazzati, con capelli rasati e facce seriose. Questo è lo stereotipo che ci ha consegnato il Secolo breve. Il nuovo millennio o, per meglio dire, gli ultimi anni ci hanno fatto conoscere, invece, un lato diverso dei movimenti reazionari, sovranisti e populisti. L’immagine che sta emergendo oggi nella destra è quella di donne emancipate, divorziate, omosessuali, sicure di sé, che portano avanti dei valori legati a domande alle quali il femminismo progressista non ha saputo dare risposte e che, a ben vedere, come ha affermato Ida Dominijanni durante il festival di Internazionale 2018 a Ferrara, si scontrano con la misogenia intrinseca alla sinistra.

  • Dalle ‘donne’ di Berlusconi all’ascesa delle leader

I quattro governi Berlusconi che si sono avuti in Italia dal 1994 al 2011 hanno segnato sicuramente dei cambiamenti radicali da quella che era la politica della prima Repubblica a quella che sarà la seconda. Tra questi sicuramente il ruolo della donna e l’immagine che si dà di essa all’interno della politica cambia radicalmente nel tempo, unitamente a una ascesa del femminile all’interno di tutti i compartimenti della società. Il modus operandi dell’ex premier però è stato spesso criticato perché accusato di non badare alla capacità, ma all’aspetto fisico della candidata. Questo si innesta in un più ampio cambiamento della figura della donna sempre attuato da Berlusconi sin dagli anni Ottanta con l’avvento della tv commerciale.

Comunque sia, ecco fare la propria comparsa tra le file di Forza Italia e PdL varie donne che riescono a ritagliarsi ruoli di prestigio. Potremmo citare: Stefania Prestigiacomo, Ministro in ben tre governi Berlusconi; Mariastella Gelmini, Ministro dell’Istruzione e firmataria di una legge sulla riforma universitaria molto criticata nell’ambiente accademico; Mara Carfagna, Ministro per le Pari Oppurtunità, prima show-girl, modella e Miss Cinema 1997; fino alla più discussa Nicole Minetti. Su quest’ultima si è scritto moltissimo sul come sia arrivata in politica e sul coinvolgimento nel caso Ruby, ma una cosa è certa: la sua candidatura alle regionali del 2010 con un posto ‘blindato’, fu fortemente voluta dal cavaliere.

Tra tutte le donne dei governi Berlusconi, però, una solo si innesta nel discorso di “donne sovrane” ed è riuscita a emergere e a diventare segretaria di Fratelli d’Italia. E’ Giorgia Meloni. Ministro del quarto governo Berlusconi a soli 31 anni, oggi è la leader di un partito che si richiama ai valori della ‘fiamma tricolore’, tra le cui file è cresciuta. Incarna in sé i valori della donna moderna sovranista: difende le conquiste femminili avute nei decenni passati da un’”islamizzazione” che le metterebbe a rischio, porta avanti battaglie sulla famiglia tradizionale, pur non essendo sposata e avendo una figlia. Proprio l’essere oramai un capo carismatico le consente da un lato di partecipare ai Family day e attaccare un ‘complotto’ che vorrebbe l’imposizione della teoria gender, ma anche di difendere gli stessi omosessuali, le donne e le libertà occidentali proprio da un ‘nemico’ che la sinistra ed i progressisti non riescono a gestire secondo le femministe di destra: l’islam e la sua deriva radicale.

  • Paese che vai, sovrana che trovi

Come Giorgia Meloni in Italia, così anche nel resto d’Europa l’ondata del femminismo più o meno ‘nero’ da anni ha preso piede. Ecco solo alcuni dei nomi più famosi delle donne al potere di movimenti.

Marine Le Pen e il nuovo nazionalismo francese
Ha preso il partito del padre e lo ha quasi portato alla guida del paese. Ha divorziato per ben due volte, ha un compagno e tre figli. Il suo carisma le ha fatto guadagnare fiducia soprattutto nell’elettorato giovanile della società francese. Pur essendo alla guida di un partito reazionario, non ha mai presenziato a una manifestazione anti-Lgbt, proprio perché tra la popolazione giovanile i matrimoni tra coppie dello stesso sesso non vengono visti come un problema. Anche lei ha incarnato su di sé i valori del nuovo femminismo che nella difesa delle libertà acquisite si lega alle ideologie di destra contro il ‘nemico’ islamico.

Beata Szydło e la destra cattolica polacca
Lei è arrivata a essere Primo Ministro in Polonia, con un governo conservatore e di stampo cattolico alla guida del partito Prawo i Sprawiedliwość. Le battaglie di questa donna l’hanno portata a essere tra i firmatari della legge antiabortista da molti definita come un grandissimo passo indietro nei diritti delle donne che prevede il divieto di interrompere la gravidanza anche nel caso di gravi malformazioni del feto.

Alice Weidel, l’omosessuale filo-nazista
Dire che il suo è un caso più unico che raro sarebbe comunque poco per descrivere la posizione della leader dell’Afd, partito dichiaratamente filo-nazista, che tanto sta facendo discutere in Germania. Secondo le sue parole è di destra proprio perché omosessuale e non “nonostante”. Si è espressa in riferimento alle libertà e, oltre ad affermare che l’Afd difenderebbe i diritti degli omosessuali, accusa i partiti tradizionali di essere troppo morbidi e vieterebbe volentieri il burka perché “simbolo sessista di un’apartheid tra donne e uomini”.

Theresa May e i problemi anglosassoni
A lei è stato affidato l’arduo e durissimo compito di traghettare la Gran Bretagna fuori dall’Unione europea. La Brexit le sta costando il suo posto di Primo Ministro a causa delle spaccature interne ai Tory, ma di sicuro rimane un esempio per le donne conservatrici inglesi e non solo.

Anke Van dermeersch e il belgio sovranista
È tra i leader del partito Vlaams Belang, coloro che difendono i fiamminghi all’interno dello stato belga. Il suo partito in passato è stato tacciato di essere razzista e solo ultimamente ha provveduto a cambiare parti del suo programma, passando da partito di destra radicale a una destra conservatrice. Senatrice, ex modella, di sicuro in lei si possono rivedere le donne che guardano con fascino alla destra più radicale e meno avvezza alle discussioni.

È evidente come il trait d’union che collega queste donne sia, come già detto, l’essere diventate il punto di riferimento di un movimento che non riesce a riconoscersi più in chi – sbagliando – ha interpretato il multiculturalismo come solo il parlare di diritti, senza interrogarsi sulle sfaccettature più profonde. Soprattutto per quanto riguarda quegli aspetti religiosi dell’Islam più controversi, che spesso il progressismo fa finta di non vedere in nome di quel relativismo culturale che troppo spesso si trasforma in giustificazione a oltranza verso ogni tipo di comportamento, voltandosi altrove di fronte ai problemi e alle domande più scomode delle femministe del ventunesimo secolo. La sfida è aperta e una riflessione ulteriore bisogna intraprenderla guardando nuovamente all’Italia: oltre ad avere l’unico segretario di partito donna tra i partiti in Parlamento, la destra è stata la prima ad aver portato una persona di colore nel senato italiano. Qualche domanda i progressisti dovrebbero farsela.

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