Da: Ufficio Comunicazione – MoVimento 5 Stelle Camera dei Deputati
ROMA, 17 OTT – “La Camera ha approvato la nostra proposta di legge sulla valorizzazione e la promozione dei prodotti agricoli e alimentari provenienti da filiera corta, a chilometro zero o utile, e adesso attendiamo il passaggio al Senato. Questo provvedimento risponde ai bisogni dei cittadini che vogliono sulle loro tavole prodotti locali e di chiara provenienza”, così Filippo Gallinella e Chiara Gagnarli, rispettivamente presidente e componente M5S della commissione Agricoltura alla Camera, e primi firmatari della proposta di legge.
“Con appositi marchi garantiremo che i prodotti acquistati provengono da un territorio che dista un massimo di 70 km dal luogo di vendita, e chi dichiarerà il falso sarà sanzionato. Si darà così un concreto sostegno a contadini, allevatori e pescatori, favorendo la crescita dell’economia locale e aiutando anche l’ambiente, perché si evitano i lunghi trasporti, l’uso di imballaggi e la conservazione nei frigoriferi. La Camera – spiegano – ha approvato anche tre ordini del giorno che impegnano il governo a prevedere un fondo per la promozione e la valorizzazione dei prodotti a Km zero o utile e provenienti da filiera corta, a coinvolgere gli istituti scolastici in concorsi per ideare e disegnare i loghi, e infine a sostenere attività di informazione e sensibilizzazione nei confronti dei consumatori e promuovere progetti di educazione alimentare nelle scuole”.
“Con questa legge scegliamo l’agricoltura sostenibile e tuteliamo il nostro made in Italy”, concludono Gallinella e Gagnarli.
I decori che ornavano il Cortile d’Onore di Casa Romei saranno di nuovo fruibili grazie al progetto “SOGNO O SON DESTE”. Un lavoro realizzato in collaborazione con esperti restauratori che consente di riportare in vita decori e disegni grazie a una tecnologia multimediale in grado di proiettarli su vetri ottici tramite serigrafie. L’iniziativa, che ha debuttato in luglio a Vignola (Mo), ed è stata in settembre a Modena, sarà ora a Ferrara fino al 12 dicembre. Si tratta delle zone dove la casata d’Este ha regnato per sei secoli, dal 1200 alla metà dell’800
Quale era la ricchezza ornamentale dei decori del doppio loggiato del Cortile d’Onore della quattrocentesca Casa Romeia Ferrara? Grazie al progetto “SOGNO O SON DESTE” da venerdì 19 ottobre, a partire dalle ore 19.00 e fino al 12 dicembre,sarà possibile scoprire come appariva decorata grazie a una proiezione luminosa digitale realizzata fedelmente con tecniche di ricostruzione virtuale d’avanguardia. “SOGNO O SON DESTE” è infatti il progetto di cultura figurativa, realizzato in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, Fondazione Carife (Cassa di Risparmio di Ferrara), Fondazione di Vignola e BPER Banca, che mette in luce – letteralmente – le residenze e le architetture della casata d’Este, antica signoria italiana di Ferrara che ha dominato dal 1208 fino al 1859 i territori che si estendono tra Ferrara, Modena e Reggio Emilia.Grazie alla preziosa collaborazione con l’Università di Modena e Reggio Emilia e l’Università di Ferrara, è stato possibile ricostruire le decorazioni della quattrocentesca dimora.
L’appuntamento (in via Savonarola, 30) sarà preceduto, a partire dalle ore 18,00, da un concerto a cura del Conservatorio “Frescobaldi” di Ferrara: Cantar Sacro e Cantar Profano,musica alla Corte degli Este.
J. Desprez, un fiammingo alla corte estense: dall’omaggio sacro della Missa Hercules Dux Ferrariaeal divertimento giocoso delle frottole. A esibirsi sarà l’Accademia corale Vittore Veneziani: Officina Musica e diretto da Maria Elena Mazzella, insieme all’ensemble rinascimentale del Conservatorio di Ferrara e al trombone rinascimentale Mauro Morini.
Casa Romei ospita un ricchissimo e affascinante percorso museale che attraversa la cultura e l’arte ferrarese del XV e XVI secolo. Ancora oggi possiamo ammirare il dialogo tra i cicli pittorici creati nelle sale interne del pianterreno e le pitture che abbelliscono l’esterno. Nei loggiati e nel monumentale Cortile d’Onore figurano decorazioni fiorite tardogotiche, con riferimenti all’araldica della famiglia Romei, e Sibille dipinte nella sala gotica che prende il loro nome. Questa stretta relazione coloristica e di stile tra l’interno e l’esterno dell’edificio – di cui purtroppo ci sono pervenuti rari esempi – era molto frequente nel quattrocento. Il progetto “SOGNO O SON DESTE” ricompone con la luce – tramite i rilievi con laser scanner 3D – i decori del doppio loggiato, realizzando una copertura ortofotografica delle pareti dipinte.
Le proiezioni proseguiranno fino al 12 dicembre e saranno accompagnate da una serie di eventi collaterali nell’ambito di Open art, organizzati in collaborazione con il Conservatorio di Ferrara, l’Ente Palio, il Museo Archeologico e i Musei Civici di Arte Antica.
Illusione o realtà? “SOGNO O SON DESTE” mira a ricomporre il linguaggio artistico dell’universo iconologico estense, che dialogava con facciate di rocche, palazzi, ville e chiese, per restituire la narrazione di quel mondo artistico – tra i più importanti nella storia della cultura italiana – e farlo risplendere grazie alla proiezione luminosa digitale, con un impatto visivo immediato capace di creare stupore e meraviglia nello spettatore. Il lavoro prevede di coinvolgere nel tempo molte residenze della casata, per restituire la spettacolarità della cultura figurativa estense. Quest’ultima infatti era pensata per conciliare necessità concrete relative alla conservazione degli edifici a quelle di comunicare messaggi politici, dinastici e di esaltazione della storia e delle virtù degli Este. L’inesorabile scorrere del tempo ha cancellato quasi completamente questo patrimonio, tanto da farne dimenticare l’esistenza. L’ambizioso progetto “SOGNO O SON DESTE”, realizzato grazie all’importante sostegno di BPER Banca, mira quindi a far tornare a splendere, grazie alla proiezione luminosa digitale, quel patrimonio dell’Italia come paese dipinto che da secoli suscita l’ammirazione di chi lo visita, promuovendolo e migliorandone la tutela e la fruizione. In particolare l’azione di valorizzazione si concretizzerà, tramite la collaborazione con l’Università di Modena e Reggio Emilia, attraverso una campagna di rilievi architettonici realizzati utilizzando le tecnologie d’avanguardia già messe in campo, alla scopo di dare vita a una banca dati conoscitiva dello stato di conservazione, non solo degli edifici di cui si ricomporranno le decorazioni esterne, ma anche di opere architettoniche – sempre legate al territorio estense – che versano in condizioni di degrado o semi abbandono, come le numerose pievi, oratori o chiese, contenenti affreschi del XIV-XVI secolo, situate nell’Appennino modenese.
www.sognoosondeste.it
Sarà dedicata alle imprese di alcune donne viaggiatrici, nel corso della storia, la conversazione con le studiose Emiliana Losma e Cristina Balma Tivola in programma giovedì 18 ottobre 2018 alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea (via delle Scienze 17, Ferrara). Nel corso dell’incontro, che rientra fra gli appuntamenti di ‘slow reading’ organizzati dall’associazione culturale Olimpia Morata, dialogherà con le due ricercatrici FrancescaMariotti, presidente della stessa associazione.
LA SCHEDA a cura degli organizzatori
Nuovo incontro di ‘slow reading’ con Emiliana Losma e Cristina Balma Tivola sul tema: ‘Le viaggiatrici – Donne altrove’
Una donna che viaggia da sola ancora oggi sorprende. Nella storia, tuttavia, sono presenti molte avventuriere – donne intrepide, curiose viaggiatrici – che hanno esplorato luoghi sconosciuti attraversando oceani e continenti, lanciandosi in imprese straordinarie, tracciando nuove vie, stabilendo primati. Non c’è solo il modello “angelo del focolare” a nostra disposizione: al di là di questo ve ne sono ben altri che possiamo incarnare! Basta lasciarsi ispirare da Freya Stark, Nellie Bly, Jeanne Baret e Louise Michel – nostre antenate/progenitrici incontrate da Emiliana Losma durante le sue ricerche d’archivio – o da Nathalie, da Erika, dalla regina di Portimaõ – che Cristina Balma Tivola ha ritratto nel libro di racconti di viaggio “Andare altrove”.
Un racconto a due voci ve le farà conoscere portandovi lontano geograficamente, ma dimostrandovi altresì che la distanza dall’immaginazione alla realizzazione d’un desiderio può essere ben più ridotta di quanto non sembri al primo sguardo.
Il calendario completo degli eventi e delle attività culturali, aperti liberamente a tutti gli interessati, in programma nelle biblioteche e archivi del Comune di Ferrara su: http://archibiblio.comune.fe.it
ASSESSORATO ALLA CULTURA – Nello stand dell’Assia (Germania) i testi dei lavori fatti in collaborazione con Comune e licei Ariosto e Roiti
Dopo un anno di lavoro e una prima tappa al Salone di Torino, il progetto Erasmus Plus Le mie parole con le tue (www.mywordswithyours.eu), realizzato dai licei ferraresi Ariosto e Roiti e dall’Altes Kurfürstliches Gymnasium di Bensheim, è approdato lo scorso venerdì 12 ottobre alla prestigiosa Fiera del Libro di Francoforte. Grazie al sostegno di Hartmut Holzapfel, Presidente del Consiglio per la Letteratura, lo stand della regione Assia (Germania) ha ospitato una delegazione delle tre scuole, alla presenza di un pubblico di insegnanti e di addetti ai lavori. Holzapfel ha sottolineato come il progetto nasca sulla scia di uno scambio di scrittori promosso dal 2010 dal Comune di Ferrara che coinvolge, ad anni alterni, la città estense e Wiesbaden. Hanno fino ad ora preso parte al Writing Residency Monica Pavani e Luigi dal Cin, nonché Matteo Bianchi e Martino Gozzi, questi ultimi ritratti sulle pareti dello stand fra le immagini di colleghi tedeschi affermati ed emergenti. L’Amministrazione comunale di Ferrara ha finora ospitato gli scrittori Matthias Göritz, Norbert Zähringer, Britta Boerdner e Jan Decker, mentre nel dicembre di quest’anno sarà ambasciatrice di Ferrara al Literaturhaus di Wiesbaden Cinzia Romagnoli, autrice di Borgo Lenin.
«Le mie parole con le tue – ha sottolineato Ingrid Ickler, insegnante di lingua italiana all’AKG di Bensheim e traduttrice professionista di fama internazionale – è un progetto sulla traduzione didattica, sulla traduzione intesa come processo e non come prodotto, come mezzo che insegna ai ragazzi a riflettere sulla complessità della lingua e sulla variabilità del senso delle parole». Dato il riscontro positivo presso i giovani traduttori, il progetto è stato esteso a un pubblico più vasto attraverso una sperimentazione di “traduzione creativa” da lingue tradizionalmente marginali, dal filippino all’urdu, in cui i brani vengono narrati dai parlanti nativi ai madrelingua italiani che li riscrivono in un registro letterario alto. Come ha specificato Roberta Bergamaschi, docente di tedesco del liceo Ariosto, il fine è impiegare la lingua come strumento di integrazione e di inclusione che mira alla crescita delle facoltà dei parlanti.
Giorgio Rizzoni e Mario Sileo, docenti del liceo Roiti, hanno proseguito con la presentazione dell’attività della casa editrice “ComunEbook” (progetto comunale che coinvolge le scuole): dall’accento sulla novità della proposta digitale e della sinergia tra un istituto statale e un ente locale, alla disseminazione ampia dei risultati di un lavoro concreto consentita dalla struttura del progetto – come auspicato dai programmi Erasmus Plus in ambito didattico – e alla centralità riconosciuta del ruolo degli studenti.
Presenti, inoltre, le presidi Mara Salvi (liceo Ariosto) e Nicola Wölbern (AKG), nonché Donatella Verna, DSGA del liceo Ariosto, e Paola Gnani, docente di tedesco del liceo Roiti e responsabile del corso di Scienze applicate. A riunire le diverse volontà e progettualità, infine, sarà la pubblicazione a marzo 2019 dell’antologia che raccoglie i testi donati al progetto Le mie parole con le tue da ognuno dei partecipanti allo scambio letterario. Disponibile gratuitamente online per ComunEbook, l’opera bilingue sarà il frutto dell’intersecarsi del programma editoriale e del lavoro di traduzione condotto dagli alunni degli istituti partecipanti e sarà arricchita da illustrazioni originali della città di Ferrara realizzati dagli studenti della facoltà di architettura dell’Università di Darmstadt. Sotto la guida del prof. Waldemar Borsutsky, gruppi di allievi del corso di disegno hanno ritratto nei mesi passati alcuni fra gli angoli più suggestivi della nostra città; le tavole, anch’esse presentate alla fiera del libro, potranno essere ammirate in una mostra programmata a Ferrara per la primavera del 2019.
(Comunicazione a cura dell’Ufficio Relazioni Internazionali e Progettazione Europea)
REGIONE EMILIA ROMAGNA – Da giovedì 18 ottobre alle 10.30 fino a sabato 15 dicembre con 20 appuntamenti a cura della Provincia
Da giovedì 18 ottobre (ore 10.30-13) fino a sabato 15 dicembre 2018 (ore 14.30-17) sono in programma venti appuntamenti organizzati a Ferrara e provincia per il “Festival della cultura tecnica”. La Provincia di Ferrara aderisce infatti quest’anno al Festival della Cultura tecnica, nato nel 2014 a Bologna nell’ambito del Piano Strategico Metropolitano per promuovere e valorizzare la cultura tecnico-scientifica come strumento di crescita e rinnovamento culturale, sociale ed economico. I temi affrontati spaziano dall’imprenditoria femminile all’approfondimento di casi di aziende che funzionano fino a laboratori e mini-stage di orientamento scolastico e formativo.
LA SCHEDA a cura degli organizzatori – La Provincia di Ferrara aderisce al Festival della Cultura tecnica, nato nel 2014 a Bologna nell’ambito del Piano Strategico Metropolitano per promuovere e valorizzare la cultura tecnico-scientifica come strumento di crescita e rinnovamento culturale, sociale ed economico.
Alla rassegna 2018, la quinta per il territorio metropolitano bolognese, promossa da Comune di Bologna e Città metropolitana di Bologna, si affiancano infatti 8 nuove edizioni provinciali del Festival in programma su tutto il territorio regionale, tra cui quella ferrarese.
Il progetto di diffusione è promosso da Regione Emilia-Romagna, Città metropolitana di Bologna e ASTER in collaborazione con la Provincia di Ferrara e numerosi altri partner territoriali, in particolare:
aziende del territorio (Baltur spa, Cpr System, Cna Ferrara, Negrini Salumi spa, Ceramica
Sant’Agostino spa);
enti di formazione (Fondazione San Giuseppe C.E.S.T.A., Sida group, Centoform);
Istituti scolastici del territorio (I.C. di Comacchio, I.C. Porto Garibaldi, I.I.S. “Remo Brindisi”, I.I.S. “N. Copernico” – “A. Carpeggiani”, Rete Regionale degli ITS in particolare ITS TEC sede di Ferrara);
Enti pubblici (Comune di Ferrara, Comune di Cento, Comune di Comacchio) e Associazioni del
territorio (Associazione Giovanile Ferfilò, Associazione Spazio Marconi).
La prima edizione del Festival della Cultura tecnica di Ferrara si rivolge a studenti, famiglie, cittadini,
imprese e istituzioni con un calendario di 20 iniziative, in programma dal 18 ottobre al 17 dicembre, utili a valorizzare sia i percorsi scolastici, formativi e professionali sia ad avvicinare gli studenti alle figure aziendali, più in generale, dare spazio all’arte del saper fare e alle connessioni virtuose tra il fare e il pensare.
Appuntamento venerdì 19 ottobre 2018 alle 18.30, nella sala conferenze dell’hotel Astra (viale Cavour 55 – Ferrara), per la nuova stagione di incontri organizzata dal Circolo della Stampa di Ferrara. Ospiti della serata i giornalisti Nicola Bianchi e Giacomo Battara, che presenteranno il loro libro “Delitti nella nebbia“ (2018, Minerva Edizioni). Interverrà l’avvocato Davide Bertasi del Foro di Ferrara. Moderatrice Cristina Battista, giornalista del gruppo Mediaset.
Chi ha freddato Franco Caselli non appena sceso dalla sua auto in via Arginone? Chi ha sequestrato, incaprettato e gettato nel Volano il carabiniere Pier Paolo Minguzzi? Chi ha sparato a Nicola Bonettidavanti agli occhi della sua fidanzata e chi ha accoltellato, nella sua abitazione di via Bagaro, Maria Voltan? “Delitti nella nebbia” è un avvicente libro-verità che riporta alla luce quattordici casi irrisolti di omicidio, dal 1944 ad oggi: un lungo e complesso lavoro investigativo, condotto da Nicola Bianchi eGiacomo Battara assieme al criminalista Francesco Altan, su alcuni tragici delitti avvolti tuttora nel mistero. Casi “freddi”, che però i ferraresi non hanno dimenticato.
Nicola Bianchi, giornalista professionista, lavora nella redazione di Ferrara de Il Resto del Carlino. Cronista di nera e giudiziaria, ha seguito alcuni dei fatti di cronaca più importanti avvenuti sul territorio della provincia.
Giacomo Battara, giornalista “scientifico”, è autore di saggi e romanzi. Con Nicola Bianchi ha scritto”Storia di Willy e di Valeriano Forzati presunto colpevole” (2015) per Minerva Edizioni.Francesco Altan, ex ufficiale di polizia giudiziaria e criminalista, è autore di thriller di successo come “Il Tessitore di Incubi” (2003) e “La Croce Occitana” (2015), per Minerva Edizioni.
L’incontro di venerdì inaugura la seconda stagione di appuntamenti curati dal Circolo della Stampa per discutere ed approfondire argomenti di attualità, scienza e cultura.
(Comunicato a cura del Circolo della Stampa Ferrara)
CERIMONIA DI PREMIAZIONE – Venerdì 19 ottobre alle 12 nella sala dell’Arengo in Municipio
Venerdì 19 ottobre 2018 alle 12, nella sala dell’Arengo della residenza municipale di Ferrara, si terrà la cerimonia di conferimento del premio ‘Cittadinanza sociale d’impresa’ alle tre aziende che nel 2017 hanno assunto persone svantaggiate nell’ambito del progetto ‘Patto per Ferrara: dall’accoglienza all’autonomia’.
Alla cerimonia interverranno gli assessori comunali alla Sanità e Servizi alla persona Chiara Sapigni, al Commercio Roberto Serra e al Lavoro e Attività produttive Caterina Ferri, l’amministratore unico dell’Asp Centro Servizi alla Persona di Ferrara Angela Alvisi, il segretario generale della Camera di Commercio di Ferrara Mauro Giannattasio e i rappresentanti delle tre aziende che verranno premiate (Residenza Caterina srl., Coop sociale “Le Pagine” a r.l., Coop sociale “Officina68”), oltre ai tirocinanti assunti.
Giornalisti, fotografi e videoperatori sono invitati.
CULTURA – Venerdì 2 e sabato 3 novembre alle 20.45 nella sala Estense (piazza Municipio 14) con diversi autori e gruppi
Venerdì 2 e sabato 3 novembre 2018, sempre a partire dalle 20.45, nella sala Estense (piazza Municipio 14, Ferrara) si terranno i concerti della rassegna dedicata alla “Storica e Nuova canzone d’autore”. Quest’anno la rassegna – giunta alla 7.a edizione – porterà in scena venerdì 2 novembre il concerto di Francesco Baccini e quello di Max Manfredi, preceduti dall’esibizione del giovane talento Beatrice Campisi e dalla band Cranchi. Sabato 3 novembre 2018 è in programma il concerto di Mario Castelnuovo e quello di Giorgio Conte, preceduti dal duo Canzoni da Marciapiede e dal cantautore Leonardo Veronesi. Per info e prenotazione biglietti: email ass.aspettandogodot@libero.it, cell. 3342449244, sito web associazione Aspettando Godot www.aspettandogodot.it e pagina Fb https://www.facebook.com/aspettandogodot/. Biglietti disponibili alla cassa della sala Estense il 2 e 3 novembre dalle 19 in poi, fino a esaurimento posti.
LA SCHEDA a cura degli organizzatori – Continua l’impegno culturale dell’associazione ‘Aspettando Godot’ a tutela diffusione della storica e della nuova canzone d’autore. È in programma a Ferrara la Rassegna “Storica e Nuova Canzone d’Autore”, ormai giunta alla sua 7.a edizione.
L’evento è previsto il 2 e 3 Novembre 2018 in Sala Estense con inizio alle 20.45. La rassegna di quest’anno sarà affettuosamente dedicata a Claudio Lolli, il grande cantautore bolognese scomparso di recente, indiscusso punto di rifermento da sempre da parte dell’associazione Aspettando Godot.
È una manifestazione culturale-musicale dedicata alla canzone d’autore che l’associazione ‘Aspettando Godot’ organizza con grande impegno da alcuni anni.
Nell’ambito della manifestazione, venerdì 2 novembre sono in programma il grande concerto di Francesco Baccini, tra i più importanti e stimati cantautori storici Italiani, si esibirà in “solo pianoforte”, riproponendo alcuni dei suoi brani più famosi. Nella stessa serata l’esibizione di Max Manfredi, altro artista di assoluto valore (reputato da Fabrizio De Andrè come il più valido cantautore italiano). Manfredi sarà accompagnato da Marco Spiccio al pianoforte. In apertura Beatrice Campisi, tra i vincitori del bando Siae “s’Illumina”, e la band Cranchi, già altre volte ospite degli eventi organizzati dall’associazione Aspettando Godot.
La rassegna ‘Storica e Nuova Canzone d’Autore’ 2018 si concluderà sabato 3 novembre con l’attesissimo concerto di Mario Castelnuovo, annoverato tra i importanti cantautori italiani e già grande protagonista di questa manifestazione nell’edizione 2016. Salirà sul palco anche Giorgio Conte che proporrà un estratto del tour “Sconfinando”, che dal 2017 sta riscuotendo grande successo non solo nelle piazze e nei teatri italiani, ma anche all’estero. Si tratta di artisti che in passato sono stati protagonisti di diverse Rassegne organizzate dal Club Tenco, e ciò costituisce già una garanzia dell’alta qualità di questi cantautori storici presenti alla rassegna di Ferrara 2018. A inizio serata ‘Opening Act’ del duo Canzoni da Marciapiede, tra i più validi esponenti del ‘Nuovo teatro canzone’, e di Leonardo Veronesi, cantautore di ottima levatura, recentemente all’esordio
anche nei panni di scrittore.
L’ingresso a questa avvincente Rassegna sarà a semplice offerta per ogni persona. L’associazione ‘Aspettando Godot’ non persegue finalità di lucro, nella piena convinzione che i concerti debbano essere alla portata di tutti gli appassionati, senza consistenti esborsi di denaro per partecipare. Il ricavato delle offerte per le due serate andrà a sostegno della manifestazione che comporta non pochi sacrifici e difficoltà da parte dell’associazione organizzatrice.
La manifestazione, è quindi realizzata con un forte impegno economico in prima persona da parte dell’associazione ‘Aspettando Godot’, con il contributo del Comune di Ferrara e il patrocinio della Regione Emilia Romagna.
Programma della 7.a Rassegna Storica e Nuova Canzone d’Autore Sala Estense, piazza Municipio 14, Ferrara – Venerdì 2 novembre 2018 – ore 20.45
FRANCESCO BACCINI in Concerto
MAX MANFREDI in Concerto
Opening Act: Beatrice Campisi – Cranchi – Sabato 3 novembre 2018 – ore 20.25
MARIO CASTELNUOVO in Concerto
GIORGIO CONTE in Concerto
Opening Act: Canzoni da Marciapiede – Leonardo Veronesi
INTERROGAZIONE – Presentata dal gruppo GOL in Consiglio comunale
Questa l’interrogazione pervenuta agli uffici comunali:
– il consigliere Rendine (gruppo Giustizia Onore Libertà in Consiglio comunale) ha interrogato il sindaco Tiziano Tagliani e l’assessora all’Ambiente Caterina Ferri in merito eventi musicali autorizzati nei pressi di via Caretti.
>> Pagina riservata alle interpellanze/interrogazioni presentate dai Consiglieri comunali e relative risposte (a cura del Settori Affari Generali/Assistenza agli organi del Comune di Ferrara) all’indirizzo http://www.comune.fe.it/index.phtml?id=5216
ASSOCIAZIONE BENI ITALIANI PATRIMONIO UNESCO – Giovedì 18 e venerdì 19 ottobre con il sindaco Tagliani in Sicilia
Parte da Ferrara nel pomeriggio di oggi (mercoledì 17 ottobre 2018) una piccola “carovana” di persone che prenderà parte al IV Meeting of European World Heritage Associations, in programma a Noto, in Sicilia, giovedì 18 ottobre (ore 10.30-20.30) e venerdì 19 ottobre 2018 (10-19.30). La manifestazione è organizzata dall’Associazione dei Beni Italiani Patrimonio Mondiale UNESCO, che ha sede a Ferrara, dove in maggio si è tenuto l’incontro preparatorio della manifestazione. A Noto saranno presenti, per il Sito Patrimonio Mondiale di Ferrara e Delta del Po il sindaco Tiziano Tagliani e il dirigente dell’Ufficio Unesco del Comune Davide Tumiati. Inoltre sarà presente la responsabile dell’Unità organizzativa Castello Estense Ethel Guidi, che da qualche settimana è segretaria generale dell’Associazione.
Il Meeting vedrà la partecipazione di delegati provenienti dai siti Patrimonio Mondiale di tutta Europa, di rappresentanti e tecnici del Centro del Patrimonio Mondiale Unesco, della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO e di rappresentanti del MiBAC e del Governo (la Consigliera del Ministro Bonisoli Mariarita Sgarlata e il Sottosegretario Lucia Borgonzoni).
LA SCHEDA a cura dell’Ufficio Stampa Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale UNESCO – 50 delegati delle Associazioni Europee del Patrimonio Mondiale, assieme a rappresentanti di istituzioni nazionali e internazionali si incontreranno a Noto giovedì 18 e venerdì 19 per il IV Meeting of EuropeanWorld Heritage Associations.
Il Meeting 2018 è organizzato e promosso dall’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale UNESCO, in collaborazione con il Comune di Noto e il network delle omologhe Associazioni europee che, dal 2015,lavora alla formulazione di politiche condivise fra gli Enti Gestori dei beni del Patrimonio Mondiale di tuttaEuropa.L’edizione italiana dell’annuale incontro plenario verterà sul tema della comunicazione, fondamentalestrumento di veicolazione del valore del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO nonché mezzo imprescindibile perla creazione, implementazione e diffusione di buone prassi nell’ambito dei beni culturali. La manifestazione si snoderà in diversi momenti: tavole rotonde di studio dedicate ai tecnici e site manager dei siti Patrimonio Mondiale, visite guidate, un talk show su innovazione e comunicazione con giornalisti erappresentanti istituzionali italiani e stranieri.Prestigioso il parterre dei rappresentanti delle Istituzioni. Saranno infatti presenti la sottosegretaria al MiBAC, Lucia Borgonzoni; la consigliera del Ministro Bonisoli Mariarita Sgarlata; il segretario generale della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO Enrico Vicenti, Livio Garuccio del UNESCO World Heritage Centre, oltre al presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.
Fra gli interventi inseriti nel fitto programma di lavori di giovedì 18 ci saranno quelli della direttrice editoriale del Courier UNESCO Jasmina Sopova, che presenterà il progetto del Courier – pubblicato nelle lingue locali come il dialetto siciliano e il sardo; di Eugenio Farioli Vecchioli che presenterà la serie di programmi dedicati al Patrimonio Mondiale di Rai Cultura, oltre alle presentazioni di Fabio Viola di TuoMuseo – conosciuto per aver creato il più famoso cultural video game “Father and Son” – e di Elisabetta Stefanelli, responsabile del canale Ansa ViaggiArt. Venerdì 19 l’attenzione si sposterà sul brand UNESCO – con una relazione di Livio Garuccio, responsabile Partenariati del Centro del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO e la presentazione dei progetti di Comunicazione delle Associazioni Europee partecipanti, assieme a quelle dei rappresentanti di alcuni siti italiani iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale. Tutti gli eventi saranno ospitati nel magnifico scenario di Noto che – con le altre città tardo barocche della Val di Noto – sono inserite nella World Heritage List dell’UNESCO dal 2002.
Il IV Meeting delle Associazioni Europee del Patrimonio Mondiale è inserito nell’Agenda del MiBAC per l’Anno Europeo del Patrimonio Culturale, data la sua rilevanza nella costruzione del riconoscimento dell’identità europea in materia di cultura e Patrimonio Mondiale. E’ patrocinato da MiBAC, UNESCO,ENIT, Regione Siciliana, Fedeculture e Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali.
Per info: Ufficio Stampa Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale UNESCO, Ingrid Veneroso, cell. 3331945995.
“120 anni di passione per la musica” l’Orchestra Gino Neri di Ferrara in mostra alla Galleria Dosso Dossi
“120 anni di passione per la musica, passato, presente e futuro nel panorama culturale ferrarese” è la mostra che il circolo di Cultura Musicale Orchestra a Plettro Gino Neri ha organizzato dal 20 al 28 ottobre 2018 e che si terrà alla sala espositiva del Liceo Artistico Dosso Dossi in via Bersaglieri del Po’ 25 a Ferrara. Nell’anno in cui l’orchestra compie 120 anni e la scuola 90 si è deciso di sviluppare la mostra come un momento di riflessione necessario per condividere il ruolo di centralità che ha avuto in Italia il Circolo di Cultura Musicale Orchestra a Plettro Gino Neri e per meglio comprendere il valore e l’importanza del ruolo culturale di un circolo che si esprime negli ambiti di Orchestra, Scuola, Biblioteca e Archivio storico. Il visitatore entrando nelle sale del Liceo Artistico si troverà immerso in un viaggio dalle molteplici emozioni.
Programma:
Dal 20 al 28 ottobre 2018, tutti i giorni dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.30 alle 19.30 Musica dal vivo degli studenti dei corsi di mandolino e a chitarra, tutti i giorni dalle 16.00 alle 18.00
Domenica 21 ottobre – Maia Andreotti e Sara Bonora (mandolini) Lunedì 22 ottobre – Ester Brina (chitarra) Martedì 23 ottobre Giulia Montanari e Maura Nagliati (mandolini) Mercoledì 24 ottobre – Maura Nagliati (Chitarra Giovedì 25 ottobre – Cecilia d’Elia (chitarra Venerdì 26 ottobre – Nicola Marzanati (mandolino) Sabato 27 ottobre Quintetto Symposium Domenica 28 ottobre – “Fagiolino nel castello del mago”: spettacolo di burattini in ricordo di Nevio Borghetti
Altri 190 mila euro saranno destinati a un bando tematico nel 2019. La verifica dell’impatto dei processi partecipativi e una maggior chiarezza sul ruolo della Giunta su comunicazione e Osservatorio sono gli elementi di maggior rilievo del testo approvato
Bologna. “La legge votata oggi dall’Assemblea legislativa è il frutto di un intenso e proficuo lavoro di collaborazione tra l’Assemblea stessa e la Giunta. Lavoro che ha permesso di aggiornare un testo che già era all’avanguardia, mettendo a frutto esperienze concrete e suggerimenti di tecnici ed esperti. L’impianto finale viene inoltre arricchito da ulteriori elementi di qualità, come ad esempio la verifica dell’impatto dei processi partecipativi”.
Così l’assessora regionale al riordino istituzionale Emma Petitti ha commentato il via libera dell’Assemblea legislativa alla legge sulla Partecipazione, che presta anche un’attenzione particolare alle nuove forme che valorizzano il contributo dei cittadini “non solo nel decidere ma anche nel fare, rafforzando il concetto di sussidiarietà orizzontale”, aggiunge l’assessora.
Già la prossima settimana la Giunta approverà il bando 2018 che finanzierà con 446 mila euro progetti di partecipazione nel solco della nuova legge. Il bando di finanziamento a partire da quest’anno si svolgerà online, con una semplificazione del processo e quindi un’innovazione che consente l’ottimizzazione dei tempi e dei costi amministrativi.
La Giunta darà inoltre seguito all’ordine del giorno votato in aula per un bando tematico nel 2019, per finanziare iniziative su regolamenti e statuti comunali che prevedono percorsi partecipativi, stanziando ulteriori 190 mila euro.
L’assessora Petitti ha poi evidenziato le risorse già investite per lo sviluppo del sistema come per esempio “la messa in campo di attività formative per oltre 180 funzionari della Regione e degli enti locali o nuove forme di partecipazione come la ‘comunità di pratica’ per far crescere le competenze attraverso lo scambio di buone pratiche tra tutti i soggetti e livelli istituzionali”.
“Con questa nuova legge– ha concluso l’assessora Petitti- viene anche meglio esplicitato il ruolo della Giunta, non solo sugli aspetti di sviluppo delle competenze ma anche su comunicazione, innovazione e Osservatorio della partecipazione. Nei prossimi giorni verrà infine presentato il nuovo sito web che raggrupperà informazioni e opportunità che la Regione mette in campo in questa materia”.
La Camminata del Piccolo Lettore è ormai quasi al via. Domenica 21 ottobre, con ritrovo alle ore 9/9:30 presso la Pasticceria Naturale di piazzale Dante Alighieri a Ferrara nr. 20/22, e non presso i Bagni Ducali (la variazione è stata dettata dalla necessità di consentire anche ad eventuali partecipanti affetti da disabilità di partecipare, essendo il percorso scelto più accessibile) avrà luogo la prima edizione di questa camminata, una passeggiata sulle mura, come asserisce l’organizzazione, che avrà un duplice scopo. Il primo obiettivo è quello di raccogliere libri per bambini e ragazzi, anche usati ma in buono stato, da donare alla Biblioteca Blu del Reparto di Pediatria dell’Ospedale di Cona. Il secondo obiettivo è quello di raccogliere fondi per sostenere la creazione di un’area giochi presso la scuola d’infanzia di San Martino di Ferrara. Per tale ragione la camminata è dedicata al piccolo Filippo Partigiani, scomparso di recente a causa di un tragico incidente stradale.
Alla Camminata del Piccolo Lettore sarà presente, in veste di special guest, Paolo Vezzani, il ferrarese che, a Pasqua, con la sua carrozzina, ha percorso ben 530 km da Bologna a Monaco di Baviera. Una grande impresa realizzata in 5 giorni per sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo a due temi fondamentali: la ricerca scientifica e le barriere architettoniche.
Paolo è segretario dell’ l’Associazione Ricerca e Cura dei Sarcomi (Arcs) e presidente dell’ A.S.D.INVICTUS Handbike e si sta preparando per un’altra sfida che, nel 2020, lo porterà nientemeno che a Capo Nord in Norvegia.
La manifestazione è promossa dall’Associazione Culturale Dream Life di Ferrara, con il supporto di BPER Banca, Innovative Management di Ferrara, la stessa pasticceria Naturale e la farmacia FIDES, quali main sponsor. Inoltre tra i partner che vi collaborano vi è l’Associazione C.I.R.C.I. di Ferrara, che gestisce la biblioteca di pediatria e la Sezione ferrarese dell’Associazione Nazionale Alpini il cui ruolo, indispensabile, sarà quello di “guidare” i camminatori lungo il percorso e presidiare gli attraversamenti pedonali.
Sarà possibile iscriversi anche la mattina stessa della camminata.
Da: Ufficio Stampa, Comunicazione Istituzionale e Digitale
Venerdì 19 Ottobre 2018 dalle ore 14.30 alle ore 18.30 nell’Aula Magna del Dipartimento di Giurisprudenza (C.so Ercole I d’Este, 37), si terrà la Lectio Magistralis La musica, il cervello tenuta da Eckart Altenmüller, direttore dell’Istituto Internazionale di Fisiologia della Musica e Medicina per i Musicisti e del Dipartimento di Neurologia dell’Università di Hannover.
La lezione è organizzata nell’ambito delle attività didattiche del Corso di Perfezionamento in Musica, Musicoterapia e Neurologia dell’Università di Ferrara, diretto dal Prof. Enrico Granieri della Clinica Neurologica, insieme alla prof.ssa Maura Pugliatti, al Maestro di Musica Giorgio Fabbri e al docente di Musicoterapia prof. Alfredo Raglio. Il pomeriggio si articolerà in due momenti principali. Il primo dal titolo “Come la musica nutre il cervello” verterà sui processi di plasticità cerebrale indotti dalla musica nelle persone in buona salute e nelle persone colpite da disordini neurologici. La seconda parte sarà dedicata al tema “Come la musica produce emozioni”, con la presentazione di brani musicali per flauto traverso seguiti da interventi esplicativi del Prof. Altenmüller. Composizioni di Saverio Mercadante, Niccolò Paganini, Leonardo De Lorenzo, Luciano Berio, Luca Lombardi, Claude Debussy.
La lezione è aperta a tutti: studenti del Corso di Musica e Neurologia, medici e operatori sanitari, specialisti in Neurologia, Neuropsichiatria Infantile, Pediatria, Fisiatria, Foniatria, Audiologia, Psicologia, Fisioterapisti, Infermieri, Educatori Professionali, Logopedisti, tutti i laureati in Professioni Sanitarie e in Scienze Motorie, agli studenti dei Corsi di Laurea di Medicina, delle Professioni Sanitarie, ai dottorandi; agli studenti e ai docenti dei Conservatori di musica, ai musicisti e ai musicoterapisti. Ingresso libero, posti limitati. A richiesta verrà rilasciato attestato di frequenza
Ambiente. Cambia la manovra antismog: blocco diesel euro 4 dal 1^ ottobre 2020, da subito quello dei diesel euro 3, il raddoppio delle domeniche ecologiche e misure emergenziali dopo 3 giorni di sforamento. E dal mese prossimo eco-bonus per i veicoli commerciali con contributi da 4 a 10mila euro e nel 2019 per quelli privati con un investimento complessivo di circa 9 milioni di euro
Via libera in Assemblea legislativa alla nuova manovra antismog proposta dalla Giunta al Piano aria. L’assessore Gazzolo: “Abbiamo ascoltato i territori con correttivi condivisi che lasciano invariate le stime sulla riduzione delle emissioni inquinanti. Il mancato blocco degli euro 4 sostanzialmente compensato da quanto messo in campo. E ora il Governo raddoppi i fondi per la rottamazione da parte dei privati stanziando la nostra stessa cifra”. Caminetti, nessuna restrizione per uso ricreativo, alimentare e per ristoranti e pizzerie
Bologna – La manovra antismog che cambia, accogliendo la richiesta della maggioranza dei territori, senza che vengano modificate le stime sul taglio alle emissioni inquinanti. Con lo spostamento al 1^ ottobre 2020 del blocco alla circolazione dei diesel euro 4 sostanzialmente compensato dagli incentivi per rottamare i veicoli commerciali e di privati più inquinanti, dalla stretta sulle misure emergenziali e dal raddoppio delle domeniche ecologiche. “Perché da parte della Regione non c’è alcuna intenzione di fare un solo passo indietro o allentare la presa sulla tutela della salute e dell’ambiente”, afferma l’assessore regionale all’Ambiente, Paola Gazzolo.
Le misure, dunque, in vigore fino al 31 marzo 2019 per il miglioramento della qualità dell’aria: blocco dei diesel fino all’euro 3; misure d’emergenza più restrittive in caso di sforamento delle emissioni che scatteranno dopo soli 3 giorni di superamento continuativo del valore giornaliero di pm10, e che comprenderanno anche gli stessi diesel euro 4 (come lo scorso anno), e raddoppio delle domeniche ecologiche, almeno due al mese.
Queste, in sintesi, quelle varate oggi in Assemblea legislativa dopo l’approvazione di un emendamento presentato dalla Giunta al progetto di legge ‘Sessione europea 2018’ dopo la riunione dell’8 ottobre scorso, con il presidente Stefano Bonaccini, l’assessore Gazzolo e i sindaci dei Comuni superiori ai 30mila abitanti e dell’agglomerato di Bologna, da cui era uscita la richiesta di togliere il divieto generalizzato alla circolazione dei diesel euro 4 prevista nel Pair 2020 (Piano aria integrato regionale), costruito con tutti i Comuni interessati e senza voti contrari di nessuna forza politica in Aula. Richiesta accolta dalla Regione per dare risposte alle richieste di cittadini e imprese raccolte dai sindaci e per uniformità con le altre Regioni dell’accordo di Bacino Padano (Lombardia, Veneto e Piemonte).
Ma non basta. Dal mese prossimo le micro, piccole e medie imprese potranno usufruire dell’eco-bonus per i veicoli commerciali fino all’euro 4 e dal 2019 il contributo alla rottamazione dei mezzi più inquinanti fino ai diesel euro 4 sarà estesa anche ai privati grazie ai 5 milioni che la Regione stanzierà entro la fine dell’anno.
“Abbiamo ascoltato i territori com’è nello stile di questa Giunta- spiega Gazzolo-. Ci siamo fatti carico delle richieste dei sindaci e nello stesso tempo abbiamo svolto una seria valutazione per definire il bilancio emissivo dopo le decisioni prese nell’incontro dell’8 ottobre. Il risultato è un sostanziale pareggio rispetto allo scenario originario del blocco strutturale della circolazione per i diesel euro 4, ovvero 280 tonnellate all’anno in meno di ossidi di azoto e 31,5 tonnellate di pm10, così come stimato dalle valutazioni di Arpae che saranno verificate con il monitoraggio che interesserà tutte le 90 misure del Piano aria. E questo anche grazie a due misure innovative: gli eco-bonus per i veicoli commerciali con un investimento regionale di poco meno di 4 milioni di euro e quelli per i privati previsti nel 2019 finanziati sempre dalla Regione con 5 milioni di euro. Con un impegno economico rilevante di cui la Giunta si è fatta carico- conclude l’assessore-, abbiamo accolto le richieste dei territori senza deroghe al taglio delle emissioni inquinanti che rimane il nostro obiettivo prioritario. Ora chiediamo la stessa sensibilità al Governo, di investire altri 5 milioni di euro per i veicoli privati per rafforzare la manovra a beneficio della salute di tutti i cittadini. Marciare insieme vuol dire proprio questo: farsi carico ognuno delle proprie responsabilità per azioni condivise ed efficaci per un’aria più pulita”.
Il taglio alle emissioni inquinanti
Equilibrio raggiunto nel bilancio delle emissioni inquinanti rispetto allo scenario che prevedeva il blocco alla circolazione dei diesel euro 4 con una diminuzione di 280 tonnellate all’anno di ossidi di azoto (NOx) e 31,5 di pm10. Grazie alle misure emergenziali previste, con il blocco dopo 3 giorni di sforamento e il raddoppio delle domeniche ecologiche, e la rottamazione dei veicoli commerciali e privati l’obiettivo complessivo sarà infatti mantenuto (scenario stimato da Arpae ).
Gli eco-bonus per i veicoli commerciali: contributi da 4 a 10mila euro
Prenderanno il via dal mese prossimo gli eco-bonus per i veicoli commerciali destinati alle micro, piccole e medie imprese. In tutto, è a disposizione un pacchetto di 3 milioni e 850mila euro (1.850.000 di fondi regionali e 2 milioni statali) per incentivare la rottamazione dei diesel fino all’euro 4 fino a 12 tonnellate (categoria N1 e N2).
Ogni impresa potrà sostituire fino a due veicoli per avere diritto a due contributi ed è ammessa anche la formula del leasing con ‘obbligo del riscatto’. Potranno essere acquistati mezzi elettrici, ibridi a benzina (full hybrid o hybrid plug in), a metano (mono e bifuel benzina) euro 6 o gpl (mono o bifuel benzina) sempre euro 6.
A seconda del mezzo acquistato sarà corrisposto in forma diretta un contributo variabile dai 4 ai 10 mila euro. E a questo, grazie a un accordo tra Regione e associazioni Anfia, Unrae e Federauto, si aggiunge uno sconto non inferiore al 15% che i concessionari dovranno applicare a chi acquisterà i mezzi con il contributo regionale. Nella manovra sono ammessi anche i veicoli già rottamati a far data dal 1^ gennaio 2018.
Le misure emergenziali: blocco dopo 3 giorni di sforamento e raddoppio delle domeniche ecologiche
Con le misure approvate oggi in Assemblea legislativa, vengono inasprite le misure emergenziali che scatteranno dopo soli 3 giorni, un giorno in meno rispetto al Pair 2020, di superamento continuativo del valore limite giornaliero di pm10 con il divieto di circolazione che si estenderà, in questo caso, anche ai diesel euro 4. Inoltre, scatterà il divieto di utilizzo di stufe a biomassa legnosa fino alla classe 3 stelle compresa (se in presenza di impianti di riscaldamento alternativi), e ci sarà l’obbligo di abbassare a 19 gradi il riscaldamento nelle case e negli uffici e a 17 gradi nelle attività produttive e artigianali. Previsto il divieto di combustione all’aperto e di spandimento dei liquami zootecnici senza tecniche ecosostenibili (interramento immediato dei liquami o iniezione diretta al suolo).
Per far sì che le misure emergenziali vengano rispettate, saranno potenziati i controlli e sarà applicato il divieto di sostare in strada con il motore acceso.
Le altre misure fino al 31 marzo 2019
Blocco alla circolazione dei veicoli diesel fino all’euro 3, benzina fino all’euro 1 e ciclomotori pre-euro. I divieti si applicano in via ordinaria dal lunedì al venerdì, dalle ore 8,30 alle 18,30, e nelle domeniche ecologiche. Norme ancora più dure in caso di sforamenti: il blocco scatterà infatti con un giorno di anticipo, 3 giorni di sforamento, rispetto allo scorso anno. Sono interessate da queste limitazioni 30 città dell’Emilia-Romagna: 19 tra capoluoghi di provincia o comunque aree urbane con oltre 30 mila abitanti – in ordine alfabetico Bologna, Castelfranco Emilia (Mo), Carpi (Mo), Cento (Fe), Cesena, Faenza (Ra), Ferrara, Forlì, Formigine (Mo), Imola (Bo), Lugo (Ra), Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio nell’Emilia, Riccione (Rn), Rimini, Sassuolo (Mo) – e gli 11 centri dell’agglomerato di Bologna: Argelato, Calderara di Reno, Casalecchio di Reno, Castel Maggiore, Castenaso, Granarolo dell’Emilia, Ozzano dell’Emilia, Pianoro, San Lazzaro di Savena, Sasso Marconi, Zola Predosa. ha aderito volontariamente all’accordo. Altri comuni anche di altre province l’hanno chiesto.
L’attuazione delle misure del Pair 2020 è affidata all’adozione di apposite ordinanze da parte dei sindaci dei Comuni interessati. Sul sito regionale “Liberiamo l’aria” (www.liberiamolaria.it) saranno tempestivamente pubblicate, comune per comune, tutte le informazioni per i cittadini, con i testi delle ordinanze, i dati in tempo reale, le mappe, le misure emergenziali e le deroghe in vigore.
Tra queste ultime, ricordiamo, il via libera alla circolazione per i mezzi alimentati a metano, gpl, elettrici, ibridi e quelli che viaggiano con almeno 3 persone a bordo, se omologati per 4 o più posti, e con almeno 2 persone, se omologati per 2 o 3 posti a sedere (car pooling).
Confermate inoltre le restrizioni già in vigore nel 2017 per i camini più vecchi, e cioè quelli aperti tradizionali (senza sportello a chiusura della sede di fiamma), le stufe o “caldaiette” con efficienza energetica inferiore al 75%, ossia quelle meno efficienti e più inquinanti, di classe “1 stella”.
Il divieto si applica però solo per l’uso riscaldamento e solo nelle abitazioni dotate di sistemi alternativi per riscaldare gli ambienti, e, nel caso, solo nelle aree situate sotto i 300 metri di altitudine. Sono esclusi i Comuni montani per il loro intero territorio se non interessati dalla procedura di infrazione comunitaria. Dunque, se in casa non ci sono altri tipi di impianti di riscaldamento i caminetti possono sempre essere accesi e utilizzati. Lo stesso vale per cucinare cibi o per fini commerciali: nessun rischio di spegnimento per pizzerie, ristoranti, barbeque, ecc. Non sono previsti divieti nemmeno per gli impianti a biomassa (legna o pellet) di classe 2 stelle o superiore (la classe di appartenenza è indicata nella documentazione fornita dal costruttore e consegnata all’acquisto), che comprendono la stragrande maggioranza di quelli recenti o di nuova installazione come quelli acquistati con il contributo del Conto termico nazionale, che incentiva interventi per l’incremento dell’efficienza energetica e la produzione di energia da fonti rinnovabili per impianti di piccole dimensioni.
I fondi stanziati nel 2016 e cancellati dal Milleproroghe approvato di recente in Parlamento. In Emilia-Romagna da parte dei Comuni progetti e cantieri per quasi 120 milioni di euro per il recupero di spazi urbani. Il presidente della Regione: “Investimenti scippati in una notte al territorio regionale, in particolare alla parte più fragile delle nostre città, dove più c’è bisogno di investimenti di riqualificazione, di sicurezza e di servizi”
Bologna – “Come richiesto dai sindaci, impugneremo davanti alla Corte costituzionale la norma del decreto Milleproroghe che ha cancellato le risorse destinate al recupero delle periferie. Abbiamo atteso che si arrivasse a un’intesa, come più volte promesso dal Governo, ma ad oggi tutti gli impegni sono stati disattesi e non possiamo né vogliamo ignorare la sacrosanta protesta montata dai Comuni e dai sindaci di ogni schieramento politico. Se è vero che i Comuni non possono adire direttamente alla Consulta è vero però che possono farlo le Regioni e noi lo facciamo. Perché quasi 120 milioni di investimenti scippati in una notte al territorio regionale sono un oggettivo danno all’Emilia-Romagna, in particolare alla parte più fragile delle nostre città, dove più c’è bisogno di investimenti di riqualificazione, di sicurezza e di servizi”.
Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, dopo il decreto Milleproroghe approvato in Parlamento poche settimane fa nel quale, fra le altre misure, è stata inserita quella che ha cancellato i fondi previsti da una norma del 2016 sul cosiddetto “Bando periferie” per un ammontare di 1,6 miliardi a livello nazionale.
“C’è poi un tema istituzionale: come ripeto da mesi- prosegue Bonaccini- è necessario un rapporto di leale e corretta cooperazione tra le istituzioni; un Governo non può fare carta straccia dei provvedimenti adottati e degli impegni assunti. Ancora lunedì ho promosso un accordo tra Stato e Regioni su tutto il comparto extra sanità per la legge di bilancio 2019 e ho agito esattamente con questo spirito di collaborazione: non si può certo rimproverare a me un’ostilità preconcette, visto che 9 volte su 10 ho costruito l’unanimità delle Regioni nelle intese coi governi di prima come con questo. Parlano gli atti e parlano i fatti. Io auspico che questa iniziativa induca il Governo a una correzione, a rispettare gli impegni presi. Se ci sarà saremo i primi a prenderne atto e a ritirare il ricorso. Ma fino a quel momento andremo avanti e non lasceremo soli i sindaci e i Comuni”.
In Emilia-Romagna, i progetti e i cantieri già previsti dai Comuni con i fondi stanziati per le periferie prevedono 18 milioni di euro per Bologna, 17 milioni per Reggio-Emilia, 17 milioni per Parma, 8 milioni per Piacenza, 18 milioni per Ferrara, 12 milioni per Ravenna, 8 milioni per Forlì, 1,8 milioni per Cesena e 18 milioni per Rimini.
Da: Consorzio Visit
Dal 12 al 14 ottobre 2018 sono stati protagonisti di un press tour ricco di esperienze.
È stato un viaggio pieno di incontri, di suggestioni e di interessanti scoperte quello compiuto da sei giornalisti della stampa nazionale, dal 12 al 14 ottobre 2018, grazie al press tour organizzato nell’ambito del progetto Vacanze Natura e Cultura, progetto di promo-commercializzazione promosso dai Comuni di Comacchio, Ferrara, Codigoro, Mesola e Goro, coordinato dal Consorzio Visit Ferrara, e dal piano di promo commercializzazione turistica dei prodotti di Comacchio e dell’area vasta del Delta del Po, con il coordinamento del capogruppo Po Delta Tourism Srl. I giornalisti, che scrivono per le riviste femminili “Donna Moderna” e “F magazine”, i quotidiani “Il Giornale” e “La Stampa”, i periodici “Archeo” e il giornale online “Finestre sull’Arte”, hanno vissuto un’esperienza da turisti, esplorando a piedi e in bicicletta la città estense, la sua storia e le sue meraviglie artistiche tra Medioevo e Rinascimento, e poi Comacchio e il mondo naturale del Parco del Delta del Po. In compagnia di guide esperte e di operatori del Consorzio Visit Ferrara, hanno visitato il Castello Estense, la mostra “Courbet e la natura” a Palazzo dei Diamanti, si sono immersi nel percorso esperienziale del Meis, il Museo nazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah, per spostarsi in bicicletta sui 9 km di mura che circondano la città e poi lungo i percorsi d’acqua del Delta del Po. Qui hanno navigato a bordo di una motonave muovendosi incontro alle sfumature del tramonto, nel silenzio della foce. Hanno pedalato tra le saline e le valli di Comacchio, casa per tanti uccelli e fenicotteri che si specchiano sull’acqua. Hanno provato i sapori tipici, come le ricette a base di anguilla abbinate ai Vini delle Sabbie, approfittando dell’occasione degli ultimi giorni della 20esima edizione della Sagra dell’Anguilla di Comacchio, e i piatti ferraresi, come i Cappellacci di Zucca di cui i giornalisti hanno appreso la preparazione grazie alla lezione di cucina con una vera “sfoglina”. A Comacchio non è mancata una visita alla Manifattura dei Marinati e al Museo del Delta Antico. Durante le 3 giornate di viaggio, i giornalisti sono stati accolti da guide e operatori turistici oltre che da alcuni rappresentanti delle istituzioni locali.
Turismo. La tre giorni di Destinazione Emilia-Romagna fa tappa a Parma. Bonaccini: “Tre milioni di euro per Parma Capitale italiana della cultura 2020. Risorse che sosterranno gli interventi nel Parco della Musica e gli eventi nella città ducale, a Reggio Emilia e Piacenza. Gioco di squadra tra i territori per essere più competitivi anche all’estero”
Terza e ultima giornata della tre giorni che il presidente della Regione e l’assessore al Turismo Andrea Corsini hanno compiuto da Rimini a Piacenza per incontrare operatori del settore e amministratori locali. In crescita le presenze turistiche nei territori di Destinazione Emilia: +8,7%. Bene anche i risultati delle singole aree territoriali. Continua l’ottima stagione del turismo regionale
Bologna – Da “Città creativa della Gastronomia “Unesco a “Capitale italiana della cultura 2020”. Un nuovo riconoscimento arrivato a Parma, e con essa a tutto il territorio regionale, nel cuore di un comprensorio – quello che comprende anche le province di Reggio Emilia e Piacenza – che presenta uno straordinario concentrato di attrazioni e tradizioni culturali, musicali ed enogastronomiche. E che vede premiata sempre più la propria eccellenza anche sul piano turistico, con le presenze in crescita nei primi sette mesi del 2018 del +8,7% rispetto all’anno precedente, per 1.766.276 pernottamenti complessivi, secondo i dati diffusi da Destinazione Emilia, il nuovo organismo che riunisce proprio le tre province per una più efficace attività di promozione.
Segno più confermato anche dai dati Istat relativi alle presenze nel periodo gennaio-agosto in ciascuna delle tre località: +10,6% di Parma e provincia (+4,6% gli arrivi); +2,3% nel Reggiano (+2% gli arrivi); +6,2% del Piacentino (+4,6% gli arrivi). Il punto è stato fatto oggi a Parma in occasione della terza e ultima giornata di “Destinazione Emilia-Romagna: tre giorni di viaggio, ascolto e proposte”, il tour che ha visto il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore al Turismo, Andrea Corsini, impegnati in numerosi incontri con gli operatori turistici e con gli amministratori locali, per un confronto a tutto campo sulle prospettive di un settore che già oggi vale oltre l’11% del Pil regionale.
“Occorre fare gioco di squadra, spingendo sulla collaborazione con i privati da un lato e tra i territori dall’altro. Solo lavorando insieme possiamo rafforzare il nostro posizionamento anche turistico sugli scenari globali – ha detto il presidente Bonaccini -. L’appuntamento di Parma capitale italiana della cultura 2020 può essere un’opportunità importante in questa direzione. Per questo abbiamo previsto nel bilancio regionale 1,5 milioni di euro per interventi di qualificazione del patrimonio immobiliare nel Parco della Musica. Ma non solo: un altro milione e mezzo sarà messo a disposizione nel biennio 2019-2020 per sostenere le iniziative e le manifestazioni che verranno realizzate in occasione di un appuntamento così importante, coinvolgendo, oltre al territorio parmense, anche quello reggiano e piacentino”
Soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Parma, Federico Pizzarotti. “Per noi Destinazione Emilia – ha rimarcato il primo cittadino – è una grande opportunità di lavoro corale con tutti i territori delle tre province di Parma, Piacenza e Reggio Emilia e con i Comuni del nostro territorio e quindi della provincia di Parma, con l’obiettivo di aumentare ulteriormente la presenze turistiche”
Lo stanziamento di 1,5 milioni di euro per interventi di tipo strutturale è relativo al triennio 2018-2020 e prevede 150 mila euro nel 2018, 850 mila nel 2019 e 500 mila nel 2020.
“Parma Capitale italiana della cultura 2020 può e deve essere un’opportunità per tutta l’Emilia-Romagna, a partire dalle altre due province occidentali. – ha spiegato l’assessore Corsini– il nostro lavoro, insieme ai territori, va in questa direzione, convinti che sia questa la strada più efficace da percorrere per affermarsi anche su un piano internazionale. L’impegno per la qualificazione dell’offerta turistica è stato uno degli obiettivi di questa legislatura e i risultati ci stanno dando ragione come confermano tutti i principali indicatori in crescita, anche rispetto a un eccezionale 2017 che aveva messo a segno il dato record di 57 milioni di presenze”.
Le dichiarazioni dell’assessore Casa (Comune Parma) e della presidente Maramotti (Destinazione Emilia)
“Le premesse c’erano tutte, ora anche i primi dati confermano il valore del progetto Destinazione Emilia. Parliamo di una terra straordinaria che può tranquillamente essere definita come la Food Valley per le sue eccellenze che, nel tempo, sono state create, sviluppate e tramandate. Siamo riusciti a fare squadra in maniera straordinaria tra tre Comuni capoluogo – commenta l’assessore al Turismo, progetto Unesco e agricoltura del Comune di Parma, Cristiano Casa – e la preparazione all’appuntamento di Parma Capitale della Cultura 2020 è un banco di prova molto incoraggiante. In questo percorso è, e sarà fondamentale, la presenza della Regione Emilia-Romagna per sostenerci in questo progetto e per far conoscere, sempre più, l’Emilia, nel mondo, come la Food Valley e come una meravigliosa destinazione di turismo culturale e naturalistico”.
“Collaborazione e autenticità: sono due parole strategiche per l’operato di Destinazione turistica Emilia- afferma Natalia Maramotti presidente della Destinazione e assessore al Turismo del comune di Reggio Emilia – collaborazione tra territori, tra imprese turistiche, istituzioni, cultura, produttori eno-gastronomici e autenticità dei prodotti, dei luoghi e dell’accoglienza. Questo è ‘il mantra’ che riteniamo possa portare l’Emilia a posizionarsi in modo sempre più ambizioso come Destinazione a livello internazionale. I primi numeri positivi confortano in questo indirizzo”.
Gennaio-agosto 2018: crescono le Città d’arte, l’Appennino e le Terme
Secondo i dati dell’Osservatorio turistico regionale di Unioncamere elaborati da Trademark Italia, continua l’ottima stagione del turismo regionale, con 47,6 milioni di presenze tra gennaio e agosto 2018 in crescita del 3,3%. Se la Riviera in termini assoluti si conferma il comparto di maggior peso con quasi 37 milioni di presenze (+1,5%) e oltre 6 milioni di arrivi (+1,6%), sono proprio gli altri settori turistici a registrare le più alte percentuali di crescita.
A partire dalle Città d’arte, con 5.030.000 presenze (+10,1%) e 2.316.000 arrivi (+12%); passando per l’Appennino con 1.393.000 presenze (+6,5%) e 326 mila arrivi (+4,5%) e arrivando alle Località termali con 845 mila presenze (+6,7%) e 305 mila arrivi (+15,5%).
Un interesse che appare confermato anche dalle “Altre località”, la voce introdotta nei monitoraggi dal 2016, che comprende i comuni che non rientrano, per le loro caratteristiche, nei prodotti turistici tradizionali, come ad esempio Carpi e Fidenza, oppure Sassuolo e Imola: 3.447.000 le presenze (in crescita del 13%) e 1.298.000 gli arrivi (+8,3%).
Performance che hanno trovato un ulteriore riscontro nel riconoscimento da parte di Lonely Planet, una delle guide turistiche più importanti al mondo, dell’Emilia-Romagna quale migliore destinazione europea nel 2018.
Da Rimini a Piacenza per valorizzare le identità e le potenzialità dei territori
Nel pomeriggio il tour di Bonaccini e Corsini continuerà a Reggio Emilia dove è prevista un’iniziativa presso la Collezione Maramotti con il sindaco Luca Vecchi, la presidente della Destinazione Emilia e assessore comunale di Reggio, Natalia Maramotti, la vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia, Ilenia Malavasi, la presidente di Federalberghi Reggio Emilia, Francesca Lombardini, il presidente della Fondazione Palazzo Magnani, Davide Zanichelli. Si concluderà presso il Castello di Rivalta di Gazzola (Pc) con il sindaco di Piacenza Patrizia Barbieri, il presidente della provincia di Piacenza e sindaco di Vigolzone Francesco Rolleri, Isabella Perzoli tour operator, Cristina Ferrari, direttrice artistica del Teatro municipale di Piacenza.
La prima giornata del tour lunedì 15 ha fatto tappa a Ferrara, Ravenna e Rimini, mentre il 16 ottobre è stata la volta di Bologna, Modena e Sestola.
Una giornata informativa per presentare i programmi scolastici High School
WEP, organizzazione internazionale che promuove scambi culturali e linguistici nel mondo, presenterà a Ferrara i Programmi Scolastici dedicati agli studenti di scuola superiore che desiderano trascorrere un trimestre, un semestre o un anno scolastico all’estero. L’incontro si svolgerà giovedì 18 ottobre a partire dalle 16:00 presso Liceo Roiti, aula polivalente (Via Leopardi, 64).
La giornata, gratuita, si rivolge a tutti gli studenti interessati a trascorrere parte della loro carriera scolastica all’estero, imparando in modo approfondito la lingua del posto, tipicamente l’inglese, ed entrando in contatto con una diversa realtà studentesca. Attraverso l’High School Program, infatti, gli studenti saranno inseriti in una scuola superiore locale e ospitati da una famiglia del posto per tutto il periodo di soggiorno per permettere un’immersione integrale nella cultura e nello stile di vita del paese.
Nel corso dell’incontro saranno fornite tutte le informazioni necessarie di carattere tecnico e burocratico per scegliere durata, destinazione e partenza.
La destinazione maggiormente scelta sono gli Stati Uniti, ma è possibile scegliere mete dislocate in tutti e cinque i continenti come Australia, Nuova Zelanda, Canada, Regno Unito, Irlanda, oppure, fuori dall’area anglofona, Spagna, Francia, Belgio, Paesi Bassi, Germania, Argentina, Brasile, Messico, Giappone, Cina, Tailandia e Sudafrica.
Sono stati selezionati tra 21 candidati. Le start up, nate dopo il 2015, dovevano presentare progetti caratterizzati da innovazione nella loro quotidiana attività
Ferrara – Bytelabs di Nicola Bavarone, Scacco Matto srl di Wladimir Fezza e Scent srl sono le tre start up ferraresi vincitrici, per la nostra provincia, della edizione 2018 del Premio Cambiamenti, contest nazionale della Cna dedicato a neo imprese costituite dopo il 1° gennaio 2015, che abbiano saputo innovare prodotti e processi nel loro lavoro quotidiano.
I tre premiati sono, infatti, un esempio emblematico della innovazione più creativa e della ricerca di soluzioni evolute alle domande della società contemporanea, testimoniando, al tempo stesso, senso di responsabilità sociale e attenzione verso i bisogni e la cura delle persone. Tutte caratteristiche che si ritrovano, in forma diversa, nelle ventuno start up della nostra provincia candidate a questa terza edizione del Premio, tra le quali sono stati selezionati i vincitori, proclamati nel corso di una informale cerimonia che si è tenuta l’altra sera presso la Cna.
Originale e fortemente etico il percorso di Scaccomatto, azienda con diverse sedi in provincia, che fornisce servizi assistenziali e inserimento lavorativo per pazienti in trattamento psichiatrico, tramite il supporto degli utenti stessi. E che, già oggi, conta un 75% di dipendenti disabili. Ricerca, innovazione creativa e rigore scientifico sono le caratteristiche di Scent, start up che realizza dispositivi basati su sensori di gas nel monitoraggio e screening di tumori. E, infine, Bytelabs, azienda che ha individuato i propri ambiti di mercato nella consulenza e progettazione di software di test e misurazione, rivolti a professionisti e laboratori di ricerca.
A loro Cna garantirà l’inserimento nella ampia rete associativa delle proprie imprese, visibilità, consulenze specializzate e servizi mirati a supportarne la competitività e lo sviluppo. “Crediamo fortemente in queste imprenditori e imprenditrici – ha affermato il presidente di Cna Giovani Imprenditori, Bruno Faccini, rivolgendosi alle 21 start up ferraresi candidate a Cambiamenti – ne apprezziamo la volontà di mettersi in gioco, la convinzione nelle proprie idee e impresa. Per questo sosterremo il vostro progetto, assicurandovi il supporto necessario e l’accesso ad una rete imprenditoriale formidabile”.
“Imprese con voglia di fare, creatività, in linea con i tempi e le trasformazioni del mercato”, ha osservato il presidente provinciale della Cna Davide Bellotti, invitando tutti gli imprenditori presenti a portare le loro idee ed entusiasmo nell’economia locale e nella stessa Associazione.
I tre vincitori ferraresi parteciperanno alla selezione nazionale, già fissata a Roma per il 30 novembre. Queste le altre imprese che hanno partecipato alla edizione odierna di Cambiamenti: Agrisai 1601 srl, Altrosguardo Design – Mattia Menegatti, Brain srl, Bretelle Studio srl, Dynamic Box srl, Energhya srl, Furba srl, Marinati Cavalieri di Cavalieri Stefano, Marketeen srl, Metakeramos, Nuova Ivi srl, Officina68 – Società Cooperativa Sociale dell’arte e dei mestieri, Ok Cer, Pb Services, Pig’oh di Marco Pigozzi & C. sas, Puzzle Art srl, Villa Geras e www.lefantasiedicasa.com di De Angelis Emiliano.
Venerdì 2 e sabato 3 novembre 2018, sempre a partire dalle 20.45, nella sala Estense (piazza Municipio 14, Ferrara) si terranno i concerti della rassegna dedicata alla “Storica e Nuova canzone d’autore”. Quest’anno la rassegna – giunta alla 7.a edizione – porterà in scena venerdì 2 novembre il concerto di Francesco Baccini e quello di Max Manfredi, preceduti dall’esibizione del giovane talento Beatrice Campisi e dalla band Cranchi. Sabato 3 novembre 2018 è in programma il concerto di Mario Castelnuovo e quello di Giorgio Conte, preceduti dal duo Canzoni da Marciapiede e dal cantautore Leonardo Veronesi.
Per info e prenotazione biglietti: email ass.aspettandogodot@libero.it, cell. 3342449244, sito web associazione Aspettando Godot www.aspettandogodot.it e pagina Fb https://www.facebook.com/aspettandogodot/. Biglietti disponibili alla cassa della sala Estense il 2 e 3 novembre dalle 19 in poi, fino a esaurimento posti.
LA SCHEDA a cura degli organizzatori – Continua l’impegno culturale dell’associazione ‘Aspettando Godot’ a tutela diffusione della storica e della nuova canzone d’autore. È in programma a Ferrara la Rassegna “Storica e Nuova Canzone d’Autore”, ormai giunta alla sua 7.a edizione.
L’evento è previsto il 2 e 3 Novembre 2018 in Sala Estense con inizio alle 20.45. La rassegna di quest’anno sarà affettuosamente dedicata a Claudio Lolli, il grande cantautore bolognese scomparso di recente, indiscusso punto di rifermento da sempre da parte dell’associazione Aspettando Godot.
È una manifestazione culturale-musicale dedicata alla canzone d’autore che l’associazione ‘Aspettando Godot’ organizza con grande impegno da alcuni anni.
Nell’ambito della manifestazione, venerdì 2 novembre sono in programma il grande concerto di Francesco Baccini, tra i più importanti e stimati cantautori storici Italiani, si esibirà in “solo pianoforte”, riproponendo alcuni dei suoi brani più famosi. Nella stessa serata l’esibizione di Max Manfredi, altro artista di assoluto valore (reputato da Fabrizio De Andrè come il più valido cantautore italiano). Manfredi sarà accompagnato da Marco Spiccio al pianoforte. In apertura Beatrice Campisi, tra i vincitori del bando Siae “s’Illumina”, e la band Cranchi, già altre volte ospite degli eventi organizzati dall’associazione Aspettando Godot.
La rassegna ‘Storica e Nuova Canzone d’Autore’ 2018 si concluderà sabato 3 novembre con l’attesissimo concerto di Mario Castelnuovo, annoverato tra i importanti cantautori italiani e già grande protagonista di questa manifestazione nell’edizione 2016. Salirà sul palco anche Giorgio Conte che proporrà un estratto del tour “Sconfinando”, che dal 2017 sta riscuotendo grande successo non solo nelle piazze e nei teatri italiani, ma anche all’estero. Si tratta di artisti che in passato sono stati protagonisti di diverse Rassegne organizzate dal Club Tenco, e ciò costituisce già una garanzia dell’alta qualità di questi cantautori storici presenti alla rassegna di Ferrara 2018. A inizio serata ‘Opening Act’ del duo Canzoni da Marciapiede, tra i più validi esponenti del ‘Nuovo teatro canzone’, e di Leonardo Veronesi, cantautore di ottima levatura, recentemente all’esordio
anche nei panni di scrittore.
L’ingresso a questa avvincente Rassegna sarà a semplice offerta per ogni persona. L’associazione ‘Aspettando Godot’ non persegue finalità di lucro, nella piena convinzione che i concerti debbano essere alla portata di tutti gli appassionati, senza consistenti esborsi di denaro per partecipare. Il ricavato delle offerte per le due serate andrà a sostegno della manifestazione che comporta non pochi sacrifici e difficoltà da parte dell’associazione organizzatrice.
La manifestazione, è quindi realizzata con un forte impegno economico in prima persona da parte dell’associazione ‘Aspettando Godot’, con il contributo del Comune di Ferrara e il patrocinio della Regione Emilia Romagna.
Programma della 7.a Rassegna Storica e Nuova Canzone d’Autore
Sala Estense, piazza Municipio 14, Ferrara
– Venerdì 2 novembre 2018 – ore 20.45
FRANCESCO BACCINI in Concerto
MAX MANFREDI in Concerto
Opening Act: Beatrice Campisi – Cranchi
– Sabato 3 novembre 2018 – ore 20.25
MARIO CASTELNUOVO in Concerto
GIORGIO CONTE in Concerto
Opening Act: Canzoni da Marciapiede – Leonardo Veronesi
Un nuovo avventuroso percorso tra il fare e il pensare La Provincia di Ferrara aderisce al Festival della Cultura tecnica, nato nel 2014 a Bologna nell’ambito del Piano Strategico Metropolitano per promuovere e valorizzare la cultura tecnico-scientifica come strumento di crescita e rinnovamento culturale, sociale ed economico.
Alla rassegna 2018, la quinta per il territorio metropolitano bolognese, promossa da Comune di Bologna e Città metropolitana di Bologna, si affiancano infatti 8 nuove edizioni provinciali del Festival in programma su tutto il territorio regionale, tra cui quella ferrarese.
Il progetto di diffusione è promosso da Regione Emilia-Romagna, Città metropolitana di Bologna e ASTER in collaborazione con la Provincia di Ferrara e numerosi altri partner territoriali, in particolare:
– aziende del territorio (Baltur s.p.a., CPR System, CNA Ferrara, Negrini Salumi s.p.a., Ceramica Sant’Agostino s.p.a.);
– enti di formazione (Fondazione S. Giuseppe C.E.S.T.A., SIDA GROUP, CENTOFORM);
– Istituti scolastici del territorio (I.C. di Comacchio, I.C. Porto Garibaldi, I.I.S. “Remo Brindisi”, I.I.S. “N. Copernico” – “A. Carpeggiani”, Rete Regionale degli ITS in particolare ITS TEC sede di Ferrara);
– Enti pubblici (Comune di Ferrara, Comune di Cento, Comune di Comacchio)
– Associazioni del territorio (Associazione Giovanile Ferfilò, Associazione Spazio Marconi).
La prima edizione del Festival della Cultura tecnica di Ferrara si rivolge a studenti, famiglie, cittadini, imprese e istituzioni con un calendario di n. 20 iniziative, in programma dal 18 ottobre al 17 dicembre, utili a valorizzare sia i percorsi scolastici, formativi e professionali sia ad avvicinare gli studenti alle figure aziendali, più in generale, dare spazio all’arte del saper fare e alle connessioni virtuose tra il fare e il pensare.
Il titolo del libro allude alle favole, ma la storia che Maura Franchi e Augusto Schianchi ci raccontano ha molto a che fare con le nostre vite e la realtà dell’Italia di ieri e di oggi: con “C’era una volta il ’68, prima e dopo” (Rubbettino editore) gli autori (entrambi docenti all’Università di Parma) conducono una ricerca – e coerentemente sviluppano una riflessione di alto profilo – sui presupposti che hanno originato il movimento che ha squassato tutto il mondo occidentale, e ne valutano gli effetti attuali.
A base della rivolta indicano “un vago senso della giustizia sociale” saldato a “un forte desiderio di libertà”. Ricordano le gesta di una generazione “che pensava davvero di fare storia”, e che in parte, nel bene nel male, c’è riuscita. “Non era una domanda di sicurezza né tantomeno di benessere a guidare le attese future, ma un generale bisogno di una verità diversa che consentisse di descrivere il mondo con un linguaggio originale”.
Ecco perché anche semplici marcatori di stile, come il vestiario e gli atteggiamenti, risultavano fondanti dell’identità di quella generazione. La giovinezza era un valore in sé perché si contrapponeva all’obsolescenza della tradizione. E così la contestazione del principio di autorità significava il rifiuto di accogliere la lezione e i valori dei padri. Lo stesso impulso si traduceva nel respingimento del nozionismo scolastico, nell’esaltazione della democrazia diretta priva di capi e fondata su ascolto, partecipazione ed egualitarismo…
La strenua difesa dei diritti civili e l’insofferenza verso qualsiasi forma di gerarchia sono il collante che tiene insieme un movimento in sé variegato, al punto da esplodere negli anni seguenti in tanti rivoli orientati verso differenti approdi. Ma, appunto, quella che si può definire spinta alla libertà è il legame forte che tiene salda l’unione fra le giovani generazioni protagoniste della fase nascente di un movimento che, già agli albori del ’68, comincerà ad essere percorso da aneliti contraddittori, come la simultanea esaltazione del collettivo e insieme della soggettività; la domanda di partecipazione e la strenua difesa della libertà individuale, il noi e l’io.
A consentire l’affermazione del protagonismo di quella generazione, e il tentativo di compiere un salto in avanti, è il potente sviluppo economico che l’Italia conosce nel decennio precedente. Giovani e donne sono i principali protagonisti della fase nascente della nuova stagione, che lascerà tracce incancellabili nei decenni seguenti.
Il cinema, la musica, la narrativa non solo accompagnano ma spesso trascinano, con la loro forza evocativa e suggestiva, la marcia verso il cambiamento. Le avanguardie intellettuali, che si esprimono attraverso le poliedriche forme dell’arte, accendono la luce che rischiara il movimento, di cui il libro traccia i più significativi passaggi.
Tra le positive eredità che il ’68 ci consegna, Franchi e Schianchi indicano l’universalizzazione dei diritti, l’autodeterminazione degli individui (in particolare in riferimento agli stili e alle condotte di vita), la trasformazione dei modelli familiari e dei rapporti di coppia, la liberazione dai tabù sessuali, la spinta verso modelli inclusivi (specie nell’ambito del sistema scolastico ed educativo), la tutela di diritti fondamentali quali la salute e la parità di genere, la ricerca e la creazione di canali di controinformazione, il rifiuto dell’autoritarismo.
Fra le negative ricadute, gli autori indicano anche l’attuale deriva populista, intesa come moderna e deviata riproposizione dell mito della democrazia diretta. In ogni caso, affermano, “il 68 segna un prima e un dopo, per cui niente resta più com’era”.
Il volume di Maura Franchi e Augusto Schianchi “C’era una volta il ’68. Prima e dopo” sarà presentato domani alle 17 all’Istituto di Storia contemporanea di Ferrara, in vicolo Santo Spirito 11. Interverranno l’autrice Maura Franchi, Fiorenzo Baratelli direttore dell’istituto Gramsci di Ferrara. Introduce Sergio Gessi direttore di Ferraraitalia
Passeggiando nel grandioso anfiteatro delle colline che producono la dop
Un connubio perfetto per chi ama il turismo all’aria aperta e il contatto ravvicinato con la storia e la quotidianità dei luoghi che visita. È da questo matrimonio che nasce infatti l’idea della Camminata tra gli olivi, che in Emilia Romagna, a Brisighella, e in tutta Italia conduce i partecipanti alla scoperta di piante secolari e di un mondo antico. Un’esperienza outdoor appunto, che poggia le solide basi della seconda edizione su un settore del turismo all’aria aperta che interessa soprattutto le famiglie, e che vale nel 2017 oltre 4 miliardi in Italia con una stima di crescita per il 2018 di quasi il 4% (dati Osservatorio del Turismo Outdoor), e sul successo del viaggio d’esperienza che, secondo Enit, l’Agenzia Nazionale Turismo, vede i visitatori sempre più interessati alla partecipazione diretta nelle attività come trekking e cicloturismo o legate alle degustazioni e ai tour gastronomici.
“L’Associazione Nazionale Città dell’Olio mette dunque in scena la qualità e il valore dell’olio extravergine, degli olivicoltori e dei territori e domenica 28 ottobre propone percorsi alla scoperta del paesaggio e dell’eccellenza dei prodotti”, sottolinea il presidente nazionale Enrico Lupi. Brisighella, nel territorio della provincia di Ravenna, è stato selezionato un percorso tra gli olivi con caratteristiche uniche dal punto di vista storico e ambientale, che documentano il fascino di una produzione indissolubilmente legata a dimore storiche, frantoi e borghi di fascino immutato nel tempo.
123 Comuni in tutta Italia hanno raccolto l’invito dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio e, nell’anno dedicato al Cibo Italiano, hanno allestito la propria passeggiata (dai 2 ai 5 chilometri) arricchita da incontri, itinerari, degustazioni sulla scia del successo dell’anno passato. Nel 2017 infatti furono oltre 20.000 i partecipanti in tutta Italia agli eventi organizzati da 121 Comuni.
L’ITINERARIO – La Camminata di Brisighella ci conduce sul sentiero dell’olio, un percorso all’aperto che si snoda lungo le strade dell’areale. Si parte dal borgo percorrendo la via degli Asini e addentrandosi all’interno del parco regionale della Vena del Gesso romagnola, in un territorio caratterizzato da una predominante esposizione a sud dei pendii collinari disposti ad anfiteatro, con piantagioni di ulivo che risalgono a centinaia di anni fa. Durante il percorso ci si imbatte nei casotti, piccoli fabbricati a servizio del coltivatore. Qui troviamo circa novantamila olivi, l’80% dei quali appartiene alla varietà Nostrana di Brisighella, da cui si produce il prestigioso olio extravergine, che è stato il primo in Italia ad ottenere, nel 1996, la dop, denominazione di origine protetta.
Per scegliere il proprio itinerario o solo per saperne di più basta un click. È on line il sito www.camminatatragliolivi.it per scaricare subito il programma della giornata e trovare notizie sul territorio, il paesaggio, la storia. E c’è anche la fan page su Facebook e i canali Instagram e Twitter con l’hashtag #camminatatragliolivi che potrà essere utilizzato anche per postare foto dei luoghi e degli eventi così da creare una vera e propria community della giornata.
L’Associazione Nazionale Città dell’Olio, con i suoi oltre 320 soci tutti enti pubblici (Comuni, Province, CCIAA, Parchi e GAL) tutela il territorio olivicolo e si batte per la valorizzazione dei paesaggi e per l’inserimento di aree territoriali olivicole nel prestigioso Registro Nazionale dei Paesaggi Rurali Storici del Ministero delle Politiche Agricole.
L’azienda Fava spa ha accolto la visita del ristoratore italo-americano Bruno Serato: un tour tra gli essiccatoie gli impianti che essa costruisce ma anche un viaggio nella grande tradizione degli imprenditori. In serata la cena interclub Rotary e Lions presso l’Hotel Europa.
[Bondeno, 16 ottobre 2018] Bruno Serato ancora a Ferrara, nel pomeriggio di ieri 15 ottobre ha voluto visitare una delle più importanti aziende del nostro territorio: FAVA spa di Cento. Così, da imprenditore quale egli stesso è (ricordiamo che è proprietario a Los Angeles del rinomato ristorante Anaheim White House), si è confrontato con i componenti della famiglia Fava: Enrico, Luigi, Emanuela e Riccardo.
Serato è rimasto particolarmente impressionato dall’importanza che sul territorio l’azienda riveste nel proprio segmento di mercatodedicato alla costruzione d’impianti di produzione di pasta secca: detiene l’85% del mercato italianoe oltre il 40% di quello mondiale.
Nella serata, Bruno si è trattenuto per la cena con l’interclub Rotary e Lions di Cento: oltre 120 persone hanno atteso Serato presso l’Hotel Europa per mangiare con lui e ascoltarlo comenuovo modello di solidarietà.Presente inoltre Umberto Manservisi dell’azienda Fantasilandia di Pieve di Cento, che insieme a Fava ha reso possibile questa tappa.Il momento conviviale, organizzato in poco tempo dai Club, è stato curato nei minimi dettagli anche grazie all’importante coordinamento di Emanuela Fava.
Caldo anomalo favorisce moltiplicazione fastidiosi insetti
Nelle campagne dell’Emilia Romagna è arrivata nel 2016 e in tre anni ha già provocato importanti danni ai frutteti. È la cimice marmorata asiatica (Halyomorpha halys) che attacca la frutta, in particolare le pere. Infatti i suoi primi attacchi sono avvenuti nelle province che producono maggiormente questo tipo di frutta, Modena e Ferrara, ma ben presto si è estesa al bolognese e alla province frutticole della Romagna, dove ha attaccato anche pesche, mele e kiwi. L’allarme è di Coldiretti Emilia Romagna, secondo la quale i danni provocati da questo insetto sulla frutta in generale si aggira attorno al 10 per cento, con punte fino al 30-40 per cento in alcune aziende e determinati territori. Con l’arrivo dell’autunno – informa Coldiretti regionale – gli sciami si sono diretti anche verso i centri abitati alla ricerca di temperature meno fredde, prendendo d’assalto le case e costringendo i cittadini a barricare porte e finestre.
La cimice asiatica – sottolinea Coldiretti Emilia Romagna – è particolarmente prolifica in quanto depone le uova almeno due volte all’anno con 3-400 esemplari ogni volta. La diffusione degli insetti, che non hanno in Italia antagonisti naturali, – spiega Coldiretti – è stata favorita da temperature ben al di sopra delle medie, in un 2018 che si classifica fino ad ora come l’anno più bollente dal 1800 con il mese di settembre che ha fatto registrare temperature superiori addirittura di ben 1,82 gradi e precipitazioni inferiori del 61% la media storica di riferimento (1971-2000), sulla base dei dati Isac Cnr relativi ai primi nove mesi dell’anno.
La lotta in campagna – informa Coldiretti regionale – per ora può avvenire solo attraverso protezioni fisiche come le reti anti insetti a difesa delle colture perché non è possibile importare insetti antagonisti dalla Cina per motivi sanitari. Se le cimici provocano vere stragi delle coltivazioni, per l’uomo, oltre al fastidio provocato dagli sciami che si posano su porte, mura delle case e parabrezza delle auto, l’unico pericolo è quello di restare vittima del cattivo odore che gli insetti emanano se schiacciati.
Il nome scientifico di questa cimice è Halyomorpha halys ed è un insetto originario dall`Asia orientale, in particolare da Taiwan, Cina, Giappone. Gli studiosi la definiscono una varietà estremamente polifaga che si nutre di un`ampia varietà di specie coltivate e spontanee. La cimice asiatica è solo l’ultimo dei parassiti alieni che con i cambiamenti climatici hanno invaso l’Italia, provocando all’agricoltura e alle grandi coltivazioni di soia e di mais nel nord Italia danni stimabili in oltre un miliardo.
Siamo di fronte – conclude Coldiretti – ai drammatici effetti dei cambiamenti climatici che si manifestano con una tendenza al surriscaldamento che si è accentuata negli ultima anni ma anche con il moltiplicarsi di eventi estremi, sfasamenti stagionali e precipitazioni brevi ed anche l’aumento dell’incidenza di infezioni fungine e dello sviluppo di insetti che colpiscono l’agricoltura.
FERRARA. L’ufficio stampa dell’Ati, Delphi International, Made Eventi e Sapori d’Amare, organizzatori degli eventi di Natale e Capodanno a Ferrara, intende precisare meglio la questione luminarie apparsa sui quotidiani oggi in città.
Ci lasciano sbalorditi e sconcertati le dichiarazioni del presidente Ascom, Giulio Felloni, in merito alla questione luminarie. Felloni è molto impreciso (per usare un eufemismo) nella sua ricostruzione del progetto luminarie. Ci sono stati due incontri con i vertici Ascom, presente lo stesso Felloni. Nel primo le luminarie presentate dall’Ati non sono state ritenute valide da Ascom che chiedeva di estendere a tutte le vie del centro il tetto di stelle che lo scorso anno aveva addobbato piazza Trento Trieste e che – a loro stesso dire – aveva avuto un bell’impatto. Abbiamo avuto un secondo incontro nel quale abbiamo presentato un rendering del tetto di stelle in tutte le vie del centro, come da loro richiesto. Da quel momento nessuna risposta. Nonostante lo stesso Felloni avesse dichiarato che se avessimo proposto il tetto di stelle in tutte le vie del centro, Ascom avrebbe addirittura fatto una conferenza stampa per appoggiare il progetto.
Secondo. Non risponde assolutamente a verità il fatto che non ci sia chiarezza sulla soglia contributiva da raggiungere. Negli ultimi anni c’è stato un calo della contribuzione dei commercianti. La soglia da raggiungere è quella minima dei 450 contributi volontari. Ultima cosa, Felloni dice che non si capisce cosa e quanto si debba versare. Questa è una dichiarazione davvero sorprendente. Il contributo è di 100 euro (iva compresa e cioe 81 euro di imponibile) come è sempre stato da anni a questa parte, senza alcuna aumento, anzi abbassato a 90 (sempre Iva compresa) se il commerciante pagava subito il contributo in un’unica soluzione.
Ci rattrista vedere che anche quest’anno il contributo per le luminarie venga utilizzato come merce di scambio politica e come materia di contendere con il Comune. Così non si fa il bene della città, ma si obbedisce solo a piccoli interessi di bottega.
Da: Ufficio Stampa Gruppo Partito Democratico – Assemblea Legislativa Emilia-Romagna
Calvano: “Da mesi chiediamo sostegno per produttori e lavoratori”
In agosto dalla Regione oltre un milione di euro per il settore bieticolo-saccarifero
Il PD risponde all’allarme lanciato dal settore bieticolo, messo in ginocchio dalla crisi dei prezzi dello zucchero. Già nel mese di maggio il segretario e consigliere regionale Paolo Calvano aveva depositato una risoluzione che verrà discussa oggi durante la seduta dell’Assemblea Legislativa.
«Un problema iniziato quando è finito il regime delle quote produttive, deciso dalla Commissione Europea a fine 2005, che definiva tetti produttivi ai paesi membri – spiega Calvano –. Proprio per tutelare la filiera dello zucchero, coltura tradizionale del ferrarese e di tutta la Pianura Padana, mi ero fatto portavoce già nei mesi scorsi del tema chiedendo più sostegni a produttori e lavoratori del settore che rappresenta un asset strategico irrinunciabile per il territorio».
Questa crisi ha portato alla chiusura diversi stabilimenti e l’unico produttore cooperativo di zucchero in Italia è Coprob, che produce tra Minerbio e Pontelongo il 56% della quota nazionale di zucchero.
«Anche a fronte della recente bocciatura da parte della Commissione europea delle misure di emergenza per salvare lo zucchero Made in Italy è fondamentale un impegno comune, già avviato dalla nostra Regione, per sostenere le aziende bieticole, rafforzando l’incremento della produttività della filiera – conclude il consigliere –. Già in agosto l’Emilia-Romagna è infatti intervenuta a favore del settore mettendo a disposizione 1,25 milioni di euro di risorse proprie per la concessione ai produttori agricoli di un aiuto per ogni ettaro di superficie coltivata nel 2018. Si tratta di una misura di sostegno di carattere straordinario tradotta nell’erogazione di un contributo fino a 150 euro all’ettaro alle imprese agricole che quest’anno hanno seminato barbabietola».
Il PD nel documento firmato da Calvano ribadisce la necessità di avviare una politica industriale nazionale che assicuri la continuità e il consolidamento delle filiere bieticolo-saccarifere italiane e la giusta remunerazione dello zucchero Made in Italy, impegnando la Giunta a sostenere le azioni previste dal “Patto per lo zucchero italiano” lanciato da Coprob, proponendo un rilancio del settore anche con riferimento alla repressione di pratiche commerciali scorrette che rischiano di produrre effetti particolarmente negativi a livello economico e sociale.
“Sei consiglieri del Comune di Mesola hanno chiesto a Bonaccini di annullare il referendum sulla fusione viziato da forzature volte ad imporre la nascita di un Comune unico. Ora il presidente deverispondere: rispetterà la richiesta degli eletti o imporrà la linea dura per andare avanti a tutti i costi?”.
Alan Fabbri, capogruppo lega Nord in Regione Emilia Romagna ha depositato una interrogazione sulla questione della fusione tra i Comuni di Goro e Mesola.
“Con nota del 13 ottobre indirizzata ai sindaci di Goro e Mesola e al presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, sette consiglieri comunali hanno sollecitato l’annullamento del decreto del presidente della giunta regionalesul referendum perché ritenuto frutto di un iter legislativo viziato”, spiega Fabbri. “Nella lettera si segnalano le forzature dal punto di vista procedurale che mettono in evidenza la mancata condivisione del percorso di fusione tra le popolazioni di Goro e Mesola e la volontà di procedere, unilateralmente e per ragioni dettate da opportunismi politici e ambizioni personali, all’istituzione di un nuovo Comune”.
A questo va aggiunto che “ad oggi, il sindaco di Mesola non gode più della maggioranza in consiglio comunale dopo la defezione, di due consiglieri in procinto di passare nei banchi dell’opposizione e con questi presupposti, il Comune di Mesola rischia il commissariamento” sottolinea ancora Fabbri “e vengono meno le condizioni amministrative per procedere, con serenità politica al referendum”.
Chiediamo quindi al presidente “se intenda accogliere la richiesta di annullamento e se condivida l’urgenza di fare un passo indietro rispetto al procedimento di fusione dei Comuni di Goro e Mesola alla luce anche del rischio commissariamento”, aggiunge Fabbri “e soprattutto chiediamo di sapere come valuti, il presidente, le forzature procedurali di entrambi i Comuni e la mancanza di un vero percorso di condivisione del processo di fusione tra le popolazioni di Goro e Mesola”.
Ufficio Stampa Lega Nord Emilia Romagna
Mesola protagonista del videoclip “Gianna” di Rino Gaetano, presentato in anteprima mondiale al Festival Internazionale del Videoclip a Cesena
L’intramontabile “Gianna” di Rino Gaetano festeggia il 40esimo anno e, per celebrarla al meglio, è stato realizzato un videoclip ambientato nello scenario unico del Parco del Delta del Po, in due delle sue perle: Cervia, con le sue saline, il mare e il patrimonio storico del suo centro storico; e la metafisica Mesola, di cui rimane indelebile la presenza dei duchi estensi nel Castello e la bellezza e unicità del Bosco della Mesola.
Il video, opera del regista Stefano Salvati, è stato girato tra Mesola e Cervia, in Emilia Romagna, ed è sostenuto da DELTA 2000, capofila del progetto INNOCULTOUR, finanziato con il programma Interreg-V-A Italia Croazia.
L’unicità e la straordinarietà del video l’hanno fatto inserire di diritto nel programma di IMAGinACTION – Festival Internazionale del Videoclip, all’interno della rassegna “Capolavori immaginati”, che ospita videoclip di grandi successi della musica italiana che non hanno mai avuto un video ufficiale. In quest’ambito, il video è stato
presentato in anteprima mondiale sabato scorso al Teatro Bonci di Cesena, gremito di pubblico.
La scelta di realizzare un video clip nello scenario del Delta del Po con protagonista una delle canzoni che hanno fatto la storia della musica italiana, nasce dalla proposta della Daimon Film di unire la tradizione di un patrimonio culturale ed ambientale come quello del Delta del Po, ad un brano musicale ancora oggi diffuso anche tra i giovani. L’idea di creare connubio tra industria creativa, arti musicali ed espressioni digitali intende raggiungere e parlare alle giovani generazioni, narrando con gli strumenti e le tecniche tanto note ai nativi digitali quelle che erano moderne poesie per i giovani – ora i loro genitori – negli anni Settanta.
“E’ una opportunità importante – sottolinea il presidente di DELTA 2000, Lorenzo Marchesini – per promuovere il territorio del Delta del Po attraverso le nuove modalità di comunicazione, brevi ma di forte intensità, che sono capaci di coniugare la storia che ci contraddistingue e un territorio unico come quello del Delta del Po, con le nuove tendenze della comunicazione, esaltando nel contempo artisti e brani musicali che ancora e sempre echeggiano nell’aria”.
Giovedì 18 incontro con cinque classi di studenti medi, nell’ambito del Festival della Cultura Tecnica
Tra gli appuntamenti previsti dal Festival della Cultura Tecnica 2018, si terrà giovedì 18 ottobre, alle 10,30, presso la sede provinciale della Cna (via Caldirolo, 84), un incontro dal titolo “tecniche d’impresa, oltre gli stereotipi di genere”, tra un gruppo di imprenditrici ferraresi dell’Associazione e cinque classi di studenti di scuole medie superiori di Ferrara (Istituti Bachelet, Copernico – Carpeggiani e Ipsia – Ercole I d’Este).
Si tratterà di una chiacchierata informale, moderata da Jessica Morelli, presidente provinciale di Cna Impresa Donna, finalizzata a verificare l’interesse delle ragazze verso percorsi di studio non tradizionali e la possibilità di intraprendere, dopo gli studi, attività professionali orientate al lavoro autonomo e d’impresa.
Durante la mattinata sarà, inoltre, presentato il concorso scolastico “Scopri, conosci e rappresenta la piccola e media impresa femminile”, promosso dalla stessa Cna Impresa Donna.
Dal 1° gennaio scatterà l’obbligo per tutti i titolari di partita Iva. Secondo Cia Ferrara questo sistema complica l’attività quotidiana delle aziende e costituisce un ulteriore onere
FERRARA – Tra qualche mese non sarà più possibile produrre una fattura d’acquisto o di vendita con un qualsiasi programma digitale, stamparla e portarla all’associazione per la registrazione. Occorrerà produrre l’ormai nota fattura elettronica, introdotta dalla Legge di Bilancio 2018 e definita nel Collegato alla Legge di Bilancio 2019. L’obbligo di fatturazione digitale tra privati – nei rapporti commerciali tra professionisti e Pubblica Amministrazione era già in vigore – prevede l’utilizzo di uno specifico sistema informatico e di in un particolare formato (xml) per inviarla al Sistema Interscambio dell’Agenzia delle Entrate (SDI), che si occupa di notificarla a clienti o fornitori.
Un sistema complesso che, secondo Cia – Agricoltori Italiani Ferrara, servirà unicamente a complicare la vita e il lavoro delle aziende agricole.
“La fatturazione elettronica – spiega Stefano Calderoni, presidente provinciale di Cia Ferrara – finirà per diventare un ulteriore onere amministrativo per le aziende agricole. Perché è naturale che l’agricoltore –- così come l’artigiano o chi lavora “sul campo” ogni giorno, non ha tempo di mettersi davanti al pc o usare un’app per la fatturazione. Peraltro chi conduce un’azienda agricola ha solitamente un’età elevata, quindi verrà a crearsi un profondo digital divide, con persone che non hanno accesso a tecnologia e banda larga – ci sono alcune zone del ferrarese dove si fatica a prendere qualsiasi segnale digitale – o le competenze per utilizzarla. Quindi l’agricoltore dovrà pagare il tempo e la conoscenza degli altri.
Come associazione che offre dei servizi e come rappresentanti sindacali dei lavoratori agricoli – continua Calderoni – non abbiamo interesse a “lucrare” su questa modalità di fatturazione e pensiamo che non sia la strada giusta per combattere gli evasori fiscali. Vorremmo, invece, che l’evasione venisse combattuta lavorando sul recupero dei grandi capitali, senza colpire in maniera “preventiva” tutti coloro che hanno una partita Iva, magari piccole imprese o liberi professionisti che già faticano a fare reddito.
Peraltro evitare di pagare le tasse nel settore agricolo è molto difficile, perché dall’acquisto dei mezzi tecnici e agrofarmaci al conferimento di prodotti, tutto è rigorosamente tracciato. Ovviamente sarebbe complesso esonerare le aziende agricole dal nuovo sistema, ma si potrebbe pensare a forme diverse di fatturazione – conclude Calderoni – almeno per le aziende più piccole, perché è un aggravio che non serve allo sviluppo di un settore che mostra, ormai da diverso tempo, forti momenti di crisi. Se, come pensiamo, il Governo andrà avanti e non ci saranno ulteriori proroghe – speriamo almeno che le risorse recuperate dall’evasione fiscale vengano reinvestite proprio per la ripresa dell’agricoltura, magari incentivando il ricambio generazionale.”