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Giorno: 22 Ottobre 2018

Osservatorio Rifiuti Comune di Ferrara – il commento di Ascom Confcommercio

Da: Ufficio Stampa – Ascom Ferrara

“Nel corso dell’incontro all’Osservatorio che si è svolto oggi pomeriggio abbiamo ribadito – è il commento di Ascom Confcommercio Ferrara – la necessità all’Assessorato competente ed a Hera (gestore del servizio per conto del Comune) di trovare una soluzione moderna che permetta di inviare a domicilio alle utenze non domestiche le carte Smeraldo indispensabili per conferire il rifiuto indifferenziato. Si tratta di alleggerire le aziende da un incombenza che toglie tempo all’attività quotidiana ed e è necessario in questa fase sperimentale che si trovi una soluzione ragionevole, rapida ed ovviamente senza impatti nei costi sulla comunità e sulle stesse imprese “. L’altra questione sulla quale è intervenuta Confcommercio durante la riunione dell’Osservatorio riguarda la previsione di un incremento, purtroppo confermata ed importante, degli importi nelle bollette in arrivo, nonostante la virtuosità messa in campo dagli imprenditori nella differenziata: “In questo modo purtroppo si scoraggiano nei fatti le imprese a continuare in un percorso virtuoso al quale tengono per primi gli stessi operatori del Terziario”. Nel prossimo incontro dell’8 novembre si affronterà l’altro punto riguardante l’escalation nei rifiuti in strada con tutte le negative conseguenze sul piano del decoro e della salubrità cittadina, mentre il 14 novembre sarà sul tavolo il tema degli importi in bolletta.

“Costruzione in Si” – Spettacolo di prosa e musica di e con Gaia Benassi e Daniella Firpo torna a Ferrara

Da: Organizzatori

Dopo il debutto a Ferrara, lo scorso agosto, allo spazio Grisù, “Costruzione in Si” torna a esibirsi tra Bologna, Modena e Ferrara. L’ultima presentazione di questa mini tournée di 3 spettacoli sarà il 25 ottobre, giovedì prossimo, alle ore 21.00, al Centro Sociale “IL Quadrifoglio” a Pontelagoscuro

“Costruzione in Si” è uno spettacolo di Teatro Canzone scritto ed interpretato da Gaia Benassi e con musiche dal vivo di Daniella Firpo.

Si racconta la storia di Mara e Chico, del loro amore tra Ferrara e Bahia, di come le differenze culturali siano una ricchezza ma possano anche allontanare dolorosamente. Una vicenda personale e intima dai risvolti sociali importanti, che riflette nel particolare una dolorosa realtà molto attuale – quella delle morti bianche.

La narrazione, ora brillante ora poetica, s’intreccia con i brani composti per lo spettacolo dalla cantautrice brasiliana Daniella Firpo, che interpreta anche alcune canzoni del grande compositore Chico Buarque. Oltre ai brani di Firpo e Buarque, ci sono composizioni di Roberto Grignolio e Violeta Parra, che accompagnano la vicenda narrata e la permeano di poesia.

“Costruzione in Si” racconta d’amore, di quotidianità, di mare, di misticismo e di tropicalismo, …il tutto accompagnato da un contrappunto musicale dalle ritmiche tipiche dell’universo brasiliano.

Gaia Benassi e Daniella Firpo sono una coppia inedita, “Costruzione in Si” nasce dal loro incontro, dalla loro collaborazione e dalla loro amicizia.

Fatturazione elettronica, Cia: serve rinvio di entrata in vigore

Da: Ufficio stampa e comunicazione CIA Emilia Romagna

“Fatturazione elettronica? Bene contro l’evasione fiscale ma serve un rinvio dell’obbligo di entrata in vigore e la depenalizzazione delle sanzioni nel primo anno di operatività”

Lo chiede il presidente di Cia Agricoltori Italiani dell’Emilia Romagna, Cristiano Fini, annunciando che l’organizzazione sta lavorando alla definizione di specifici emendamenti che nei prossimi giorni saranno portati all’attenzione delle forze politiche di governo e di opposizione

BOLOGNA , 22 ottobre 2018 – L’applicazione del nuovo metodo di fatturazione elettronica per le imprese rischia di diventare un balzello burocratico, inoltre le reti internet non arrivano in tutti i territori e numerose imprese agricole si trovano ubicate su aree marginali dove la connessione alla rete è assente o pressoché inutilizzabile: per questo motivo abbiamo contrastato fin dall’inizio il provvedimento”.
Lo ribadisce il presidente di Cia – Agricoltori italiani dell’Emilia Romagna, Cristiano Fini, sottolineando tuttavia che “seppur con la consapevolezza che il legislatore deve mettere in campo tutti gli strumenti di lotta per contrastare l’evasione fiscale, riteniamo che la fatturazione elettronica sia tutt’altro che risolutiva rispetto al problema”.
Fini ricorda in proposito che gli uffici territoriali della Cia stanno mettendo a punto soluzioni tecniche ed organizzative in grado di assicurare la massima assistenza alle imprese agricole a partire dal 1° gennaio 2019.
La volontà dell’Esecutivo di dar vita alla fattura in versione digitale ha suggerito alla Confederazione di evidenziare al Governo ed alle forze di opposizione tutte le problematiche che potranno interessare il mondo agricolo. “Per questo – conclude Fini – chiederemo il rinvio dell’entrata in vigore del provvedimento e la non sanzionabilità nel primo anno di attività”.

Hera, lavori sulla rete idrica: coinvolti vari comuni del Ferrarese

Da: Gruppo Hera

Nella notte tra giovedì 25 Ottobre 2018 e venerdì 26 Ottobre 2018 (dalle ore 21,30 alle 6,30) Hera effettuerà lavori per la riparazione di una importante condotta idrica in via Olmo a Bentivoglio.

A seguito di tale intervento si verificheranno cali di pressione sull’intero territorio comunale di Poggio Renatico ed nelle località San Martino, Montalbano e San Bartolomeo in Bosco nel territorio del comune di Ferrara.

A ultimazione dei lavori sarà opportuno lasciare scorrere l’acqua per alcuni minuti prima dell’utilizzo.

Ferrara celebra i 40 anni della Legge Basaglia con un doppio appuntamento a cura di Teatro Nucleo

Da: Ufficio Stampa Teatro Nucleo

La Legge Basaglia compie 40 anni e Ferrara celebra questa conquista di civiltà giovedì 25 ottobre alle ore 17 nel salone d’Onore di Palazzo Tassoni Estense (via Ghiara, 36) con un doppio appuntamento: lo spettacolo teatrale Memorie dal Reparto n. 6 di Teatro Nucleo e la proiezione del documentario L’attore in manicomio. L’evento, proposto nell’ambito del Festival dei Diritti, è anche l’occasione per ricordare il lavoro di Antonio Slavich, già direttore dell’Ospedale Psichiatrico di Ferrara e collega di Franco Basaglia.

Proprio Antonio Slavich, negli anni ’70, chiamò a Ferrara Horacio Czertok e Cora Herrendorf, fondatori di Teatro Nucleo, che assunsero un ruolo importante nel processo di trasformazione dell’Ospedale Psichiatrico della città estense, da lager a luogo di cultura e ricerca.

Il video L’attore in manicomio racconta questa esperienza, registra le attività di Teatro Nucleo nei reparti e nei cortili dell’istituzione psichiatrica nel 1977, un anno prima che la Legge 180, nota come Legge Basaglia, entrasse in vigore: il documentario, girato col video 1/2 pollice a nastro aperto, è un raro reperto che fa conoscere le condizioni manicomiali precedenti alla riforma e mostra come il teatro ne modificasse gli equilibri, dando la possibilità ai degenti di mescolarsi, misurarsi, confrontarsi con infermieri, medici e volontari in quegli stessi spazi dove avverrà la proiezione: Palazzo Tassoni Estense, che ospita il Dipartimento di Architettura, è stato infatti la sede dell’Ospedale Psichiatrico e –successivamente alla sua chiusura– ha accolto per dieci anni le attività di Teatro Nucleo.

La presentazione del documentario sarà preceduta dallo spettacolo Memorie dal Reparto n. 6, diretto da Cora Herrendorf e interpretato da Daniele Giuliani, che si ispira liberamente all’omonimo racconto di Anton Čechov delle segregazioni e delle brutalità a cui venivano sottoposti i degenti psichiatrici nella Russia zarista dell’Ottocento: «I protagonisti – lo psichiatra Andrèj Efimjc e il folle Ivan Dmitric Gromov – sono entrambi, con i loro elevati principi di umanità e di giustizia, piegati dalla vita e dalla storia» spiega la regista argentina Cora Herrendorf «Pagano il prezzo di un modo di essere empatico e idealistico che urta contro una realtà sociale impregnata a tutti i livelli di meschinità, opportunismo, corruzione, spietatezza, cattiveria».

La poetica universale dello scrittore russo è quanto mai attuale in un momento storico in cui si vuole mettere in discussione la Legge Basaglia, «una conquista di civiltà che rischiamo di perdere» – come dichiara Cora Herrendorf – e sulla quale Ferrara accende i riflettori il 25 ottobre, in questo evento, che nasce dalla collaborazione tra il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Ferrara, il Comune di Ferrara, il Festival dei Diritti e Teatro Nucleo.

Un appuntamento imperdibile per chi c’era, per non dimenticare. E per chi non c’era ancora, per conoscere.

Ingresso a offerta libera.

info: https://www.facebook.com/FestivalDeiDirittiDiFerrara/.

Dal 25 al 27 ottobre Coop alleanza 3.0 porta a Ferrara “Ad alta voce”

Da: Organizzatori

“Origini: parole che trasformano” è il tema della manifestazione della Cooperativa con appuntamenti culturali in diversi luoghi della città, con protagonisti della società civile tra cui anche Gustavo Zagrebelsky, Stefano Boeri, Enrico Giovannini e Stefano Bartezzaghi

Coop Alleanza 3.0 porta dal 25 al 27 ottobre, per la prima volta, “Ad alta voce” a Ferrara con la collaborazione delle istituzioni e delle associazioni locali. La kermesse culturale anima ogni anno una città italiana differente: un appuntamento in luoghi simbolo e spazi urbani che per un giorno diventano posti speciali in cui incontrarsi e confrontarsi con le voci e i pensieri degli autori contemporanei. Il festival ha coinvolto dal 2001 ad oggi oltre 700 tra artisti, scrittori, giornalisti, scienziati e protagonisti della società civile, e approda quest’anno nella città estense, per riscoprirne le origini. La manifestazione è stata presentata oggi in conferenza stampa, da Massimo Maisto, vicesindaco e assessore alla Cultura della città di Ferrara, Mirco Dondi, vicepresidente Politiche di Filiera e Territoriali di Coop Alleanza 3.0, ed Enrico Quarello, coordinatore Politiche sociali e Relazioni territoriali di Coop Alleanza 3.0.

Il tema di “Ad alta voce” 2018
“Origini. Parole che trasformano” è il tema della 18esima edizione di “Ad alta voce”, e non è casuale la scelta di Ferrara, emblema di una città che ha saputo dare vita a una felice fusione tra nuovo e antico: si pensi all’addizione erculea, che le è valsa l’appellativo di prima città moderna d’Europa. Una città che racconta di un passato glorioso, ma è proiettata nel futuro: per questo si riparte dalle “Origini” per andare in cerca del nuovo e per tornare a pensare a una storia ancora tutta da scrivere. Dal 25 al 27 ottobre, in dieci appuntamenti gratuiti sotto la guida del regista Riccardo Marchesini, l’architetto Stefano Boeri, il professore Gustavo Zagrebelsky, il teologo Vito Mancuso, lo scrittore Stefano Bartezzaghi e tanti altri protagonisti del mondo della cultura, della musica e della scienza come Umberto Guidoni, Marco Missiroli, Guido Catalano e Dente, Paolo Rumiz si confronteranno sulle origini della vita, il futuro delle nanotecnologie, il primo uomo sulla Luna e la scoperta dall’acqua su Marte, lo sviluppo sostenibile, la nascita della democrazia e del linguaggio. Ad ospitarli, i luoghi simbolo della vita artistica, religiosa e civile della città, come la Pinacoteca Nazionale, il Museo Archeologico Nazionale, il Meis (Museo nazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah), il Teatro Nuovo, le sale del Palazzo Comunale o il Consorzio Wunderkammer, ma anche nei negozi Coop di via Mazzini e de Il Castello. Il programma della rassegna è disponibile su www.adaltavoce.it (oltre che in cartella stampa insieme alle biografie degli autori e ai luoghi della manifestazione).

Il programma in breve
Si parte giovedì 25 ottobre alle ore 18.30 al Museo Archeologico Nazionale di Ferrara (via XX Settembre, 122): sarà un’occasione per riflettere sui temi della bellezza, del paesaggio e del ruolo della cultura per uno sviluppo sostenibile. Sul palco saliranno, dopo i saluti istituzionali e della Direzione museale, gli ospiti: gli architetti Stefano Boeri e Chiara Tonelli, il professore Enrico Giovannini, il neurobiologo Stefano Mancuso, con la moderazione di Eva Giovannini e l’accompagnamento musicale a cura del Conservatorio Frescobaldi di Ferrara. Parteciperanno inoltre il sindaco Tiziano Tagliani e il presidente di Coop Alleanza 3.0, Adriano Turrini. A seguire, una degustazione a cura di fornitori Coop.

Venerdì 26 “Ad alta voce” farà tappa anche al Meis per l’appuntamento “Le origini della vita Incontro fra scienza e culture religiose”; alla Coop di via Mazzini con “Letture di autori ferraresi” e nello spazio di Librerie.coop dell’ipercoop Il Castello con “Alle origini della passione”. La Pinacoteca Nazionale ospiterà Viaggio nelle parole, mentre la giornata si chiuderà con l’appuntamento Moon river al Consorzio Wunderkammer. Tra le personalità che interverranno nel corso della giornata anche il teologo Vito Mancuso, le campionesse sportive Eleonora Manfredini e Fiona May a cui si aggiungono tra gli altri l’enigmista Stefano Bartezzaghi e il direttore editoriale della casa editrice “La nave di Teseo” Elisabetta Sgarbi.

Sabato 27 si prosegue con l’evento a forte carattere scientifico “Alle origini dell’umanità”, nella Sala Estense del Comune con anche il genetista Guido Barbujani, la professoressa Elena Pettinelli la ricercatrice Ambra Fioravanti.
Nella Sala Consiliare del Comune si terrà “Alle origini della democrazia” con la partecipazione degli scrittori Stefano Massini e Marco Belpoliti, e del professore emerito Gustavo Zagrebelsky.
Evento finale, anche con diretta Facebook, al Teatro Nuovo, dal titolo “Da Luna a Luna – Da Astolfo ad Armstrong” a cui prederanno parte anche gli scrittori Silvia Avallone, Ermanno Cavazzoni, Paolo Rumiz oltre al duo formato dal poeta Guido Catalano e dal musicista Dente.
In tutti gli appuntamenti spazio anche alla musica con le sonorità del Conservatorio Frescobaldi di Ferrara, Organic Trio, Ambra Bianchi e Ricky Scandiani Duo, Amf Combo, STAG, e dell’Orchestra del Baraccano.

La manifestazione sui social
“Ad alta voce” è già iniziato sul web: infatti fino al 20 ottobre un contest Instagram ha dato a tutti la possibilità di raccontare Ferrara secondo il proprio punto di vista. I partecipanti hanno scattato foto della città, di un suo dettaglio o di uno scorcio suggestivo, successivamente le hanno condivise sul proprio profilo insieme agli hashtag ufficiali #AAV18, #Ferrara e #AAVSecondoMe. Il contest è stato accolto con entusiasmo dal mondo dei social, grazie a oltre 200 foto ricevute.
Le foto più belle sono state pubblicate sui canali ufficiali di “Ad alta voce” mentre le tre che hanno ricevuto più like saranno proiettate la sera dell’evento di chiusura. È possibile seguire “Ad alta voce” anche sui profili ufficiali di Facebook, Twitter, Instagram e Youtube.

Coop Alleanza 3.0 e la cultura
Per Coop Alleanza 3.0 la cultura rappresenta un veicolo essenziale di coesione sociale; per questo, ogni anno organizza direttamente o sostiene decine di iniziative di carattere letterario, musicale, teatrale, cinematografico e artistico, promosse da associazioni e realtà del territorio e stipula convenzioni allo scopo di rendere fruibile ai propri soci questo arricchimento. Dallo scorso anno, e in modo più marcato in questa 18 esima edizione, il viaggio di “Ad alta voce” nelle città italiane più rappresentative si è “contaminato” con le caratteristiche di spicco delle stesse. Ferrara rappresenta un importante approdo: da qui, infatti, la manifestazione itinerante – che dal 2001 porta letture in luoghi insoliti delle città italiane scegliendo luoghi della quotidianità e trasformandoli, per un giorno, in location speciali – prende le mosse per acquisire un respiro nazionale. Dalla prima edizione, nel 2001, a oggi, “Ad alta voce” ha coinvolto oltre 700 autori che hanno dato voce ai loro libri preferiti davanti a migliaia di persone in numerose città italiane: Bologna, Venezia, Ravenna, Cesena, Ancona, L’Aquila, Trieste e Padova.

Il tango abbraccia i malati di Alzheimer a Ferrara

Da: AMA Ferrara

Malattia di Alzheimer e Metodo Riabilitango: Il progetto pilota ora diventa attività formativa

Lasciati abbracciare da AMA Ferrara. Da ottobre l’avvio in quattro centri del territorio
“Il metodo ‘Riabilitango’ per il benessere psicomotorio del malato di Alzheimer e del suo familiare” è il nome del progetto finanziato con DGR n.699/2018

Il tango abbraccia anche i malati di Alzheimer: da progetto pilota a realtà avviata, in ben quattro centri sociali del territorio ferrarese: Centro Il Parco, in partenza già dal 25 ottobre, Centro Rivana Garden (sempre a Ferrara), Centro di Copparo e Centro La Colomba a Berra. Così il progetto pilotasperimentale – terapeutico e non farmacologico- di tangoterapia, metodo Riabilitango, proposto nel 2017 da AMA Ferrara per la prima volta ad alcuni malati di Alzheimer e ai loro familiari, diventerà presto un programma condiviso nella provincia di Ferrara. Il progetto si chiama“Il metodo ‘Riabilitango’ per il benessere psicomotorio del malato di Alzheimer e del suo familiare”, è finanziato con fondi regionali(DGR n.699/2018per il sostegno di progetti di rilevanza locale), ha come ente capofila l’organizzazione di volontariato AMA, l’Associazione Malattia Alzheimer di Ferrara onlus, ecoinvolgerà il Distretto Centro Nord di Ferrara.

GLI OBIETTIVI – “In seguito ai risultati estremamente positivi della sperimentazione – spiega la presidente di AMA Ferrara, Paola Rossi – il nostro nuovo obiettivo è diffondere il più possibile questa pratica terapeutica sul territorio provinciale, dando l’opportunità al maggior numero possibile di persone di usufruirne”. Il metodo non è certamente una cura alla terribile malattia degenerativa, che colpisce46,8 milioni di persone al mondo (dati del Rapporto Mondiale Alzheimer 2015). “La stimolazione delle capacità residue, però – conferma Paola Rossi – si è dimostrata in grado di rallentare il processo di degenerazione cognitiva e motoria, migliorando la qualità di vita dei malati e dei loro familiari”.Più beneficiari aderiranno all’iniziativa, maggiore sarà la possibilità di acquisire ulteriori dati, utili alla valutazione scientifica della pratica metodologica della tangoterapiametodo Riabilitangoapplicata ai malati di Alzheimer.
I PARTNER – Il progetto è reso possibile dall’impegno di AMA e dalla partnership con l’associazione A.N.Ce.S.C.A.O.(Associazione Nazionale Centri Sociali Comitati Anziani e Orti), i cui centri di promozione sociale (C.P.S.) in Provincia di Ferrara sono attualmente 33 e contano circa 15.000 soci. Gli altri partner, da sempre a fianco di AMA e che contribuiranno alla divulgazione dell’iniziativa, sono: Agire Sociale, Avis Ferrara, Arci Ferrara, SPI-CGIL Ferrara, Serena società cooperativa sociale onlus di Ferrara, Comune di Ferrara, il centro servizi alla persona Asp di Ferrara, l’Università di Ferrara e l’Azienda USL di Ferrara.

I QUATTRO CENTRI – Il percorso ditangoterapia inizia a Ferrara, ma coinvolge inizialmente quattro centri di Ancescao, diffusi anche in provincia. Da giovedì 25 ottobre si parte con il Centro Sociale Il Parco, per un percorso che durerà fino a dicembre, per poi proseguireal Centro SocialeRivana Garden(sempre a Ferrara) da gennaio a marzo 2019. Segue il progetto che coinvolge il territorio di Copparo, al Centro Socialedi Copparo da aprile a giugno 2019, e infine Berraal Centro SocialeLa Colomba luglio a ottobre 2019.

IL PROGETTO – Ferrara è la prima città in Emilia Romagna ad avere sperimentato la tangoterapia con persone affette da demenza di tipo Alzheimer, grazie all’impegno di AMA Ferrara econ la collaborazione del Centro per i disordini cognitivi di Ferrara (Unità operativa di Neurologia dell’Azienda Ospedaliera). Il nuovo percorso di Riabilitango prevede una lezione alla settimana per 12 lezioni (3 mesi) nei centri messi a disposizione da Ancescao, a beneficio di quasi un centinaio di persone (96 in tutto: 48 con demenza di tipo Alzheimer, 48 famigliari e caregiver). Prima di avviare ogni percorso, verranno effettuate le necessarie valutazioni neuropsicologiche e fisioterapiche. Alle 12 coppie di partecipanti per centro, sarà messa a disposizione un’equipe di lavoro costituita da una psicologa, un fisioterapista e un insegnante di tango argentino abilitata al metodo Riabilitango. A conclusione del percorso verrà ripetuta la valutazione neuropsicologica e fisioterapica in modo da verificare eventuali cambiamenti nell’esito rispetto ai dati di partenza. E a fine percorsoci sarà un evento conclusivo di presentazione del progetto e dei risultati alla collettività.

I RISULTATI ATTESI – Il ballo, in particolare il tango argentino, è tra le attività fisiche e ludiche che apportano maggiore benessere al paziente. Il tango, dichiarato nel 2009 Patrimonio dell’Umanità UNESCO, è quello che si sta rivelando offrire i risultati migliori. Gli esiti del Progetto Pilota (presentati per la prima volta in occasione della Giornata Mondiale dell’Alzheimerdello scorso anno, il 21 settembre 2017) hanno ampiamente dimostrato questa tendenza, tanto da essere diventati oggetto di due tesi di laurea della Facoltà di Medicina Fisica e Riabilitativa (con relatore il docente Nino Basaglia, direttore del Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione all’Ospedale di Cona). I risultati attesi, valutati da una equipe scientifica, riguarderanno il miglioramento del tono dell’umore e della compliance terapeutica, la riduzione dei disturbi psico-comportamentali, il potenziamento dell’equilibrio e della gestione del proprio corpo, che si traduce in un miglioramento delle attività di vita quotidiana, agendo sul livello di autonomia e conseguentemente sul minore utilizzo di farmaci con un contenimento della spesa pubblica. Il progetto sarà inoltre di sostegno all’inclusione sociale, di contrasto a condizioni di fragilità e svantaggio e interverrà per contrastare le solitudini involontarie, che affliggono in particolare la popolazione anziana. Sarà un percorso di coinvolgimento partecipato, e di sviluppo di forme di welfare e di sostegno alle famiglie.

I DATI- In Emilia Romagna sono 1.043.665 gli over 65 (23,4%) nella provincia di Ferrara 95.789 (27%). Si stima che siano circa 2.900 le persone residenti affette da demenza, dicui il 60-70% affette da malattia di Alzheimer.Attualmente non sono disponibili trattamenti farmacologici che agiscano sulla cura di queste patologie. L’Alzheimer colpisce 46,8 milioni di persone al mondo, secondo il Rapporto Mondiale Alzheimer 2015, cifra destinataquasi a raddoppiare ogni 20 anni, fino a raggiungere 74,7 milioni di persone nel 2030 e 131,5 milioni nel 2050.

Fondata a scopo volontaristico nel dicembre 1998, l’Associazione Malattia Alzheimer opera su tutto il territorio provinciale con l’obiettivo di aiutare il malato ad accedere ai servizi socio-sanitari disponibili e al contempo sostenere la famiglia lungo tutto il percorso della malattia.Tante sono le attività, sempre più capillari, messe in campo dall’Associazione AMA sul territorio per assistere le famiglie dei malati di Alzheimer. Per scoprirle, saperne di più e per avere maggiori informazioni: info@amaferrara.it.

Hanno partecipato alla conferenza stampa:
Paola Rossi, Presidente A.M.A.Associazione Malattia Alzheimer di Ferrara
Milvia Migliari, Presidente Ancescao della Provincia di Ferrara
Libero Occhiali, Presidente del Centro Sociale “Il Parco” di Ferrara
Franco Romagnoni, Direttore del reparto di Geriatria dell’Ausl di Ferrara
Chiara Sapigni, Assessore alla salute e alla persona del Comune di Ferrara

Articolo 1, MPD Ferrara – Mimmo Lucano e proposta GAD

Da: Articolo 1 – MPD Ferrara

“Nessuno ha mai intascato un centesimo”, si legge in un passaggio del provvedimento del GIP nell’inchiesta che ha portato all’arresto di Mimmo Lucano, sindaco di Riace.Partiamo da qui. Perché è fondamentale sul piano etico, morale e politico. Mimmo Lucano non è accusato di aver compiuto reati grazie ai quali si sarebbe arricchito, anzi. Viene ribadito il contrario. Perché allora il furibondo attacco politico e mediatico da parte delle destre del nostro paese? Semplice. Per il fatto che il modello Riace funziona, quindi deve essere distrutto, in quanto la sua esistenza mina la loro sopravvivenza politica.

Mimmo non si è arricchito sulla pelle dei migranti. È profondamente scorretto parlare “business criminale” nei suoi confronti. Il “modello Riace” è esattamente il contrario, per questo Lucano è finito nella lista delle 40 persone più influenti al mondo nel 2016 secondo Fortune e terzo in quella dei migliori sindaci del mondo nel 2010.Perché ha dimostrato che non solo l’immigrazione poteva essere gestita, ma che poteva essere un’opportunità per il suo piccolo paese che stava morendo, per la sua ripresa economica e per i cittadini che ancora lo abitavano. Né hotel, né capannoni, ma vecchie case abbandonate destinate ai migranti, l’utilizzo dei fondi per l’accoglienza per fare formazione, creare competenze, occupazione, per utilizzare le capacità dei nuovi arrivati e creare un piccolo modello economico in cui italiani e stranieri beneficiavano gli uni dagli altri.Per questo ha vinto le elezioni per ben tre volte di fila.

Questo è Riace. Per questo vogliono affossarlo. Perché, come dice Lucano “se è possibile a Riace, è possibile ovunque” e “c’è il timore che questo messaggio possa arrivare ovunque, anche in tutta Europa. Nell’Europa dei muri e dei respingimenti”. Per questo Riace e Mimmo Lucano vanno difesi, non solo perché abbiamo il dovere di difendere l’umanità. Ma perché non possiamo arrenderci a questa scientifica opera di propaganda e di manipolazione collettiva. E Per questo anche Articolo 1 – MDP di Ferrara, assieme alle altre organizzazioni che fanno parte della Rete per la Pace, aderisce senza esitazione alle proposte del Gruppo Anti Discriminazione di gemellaggio Ferrara – Riace e conferimento della cittadinanza onoraria a Domenico Lucano.

Copparo – Camera Mortuaria, lavori di ristrutturazione della struttura

Da: Comune di Copparo

La Camera Mortuaria di Copparo sarà oggetto di importanti lavori di ristrutturazione e adeguamento dei locali, per evidenti criticità di tutta la struttura.
I lavori saranno gestiti e finanziati dall’Azienda Unità Sanitaria Locale di Ferrara che con il Comune di Copparo ha avuto un confronto al fine di concordare un crono-programma dei lavori e portare meno disagio possibile ai cittadini. I lavori inizieranno lunedì 29 ottobre e avranno una durata di cinque mesi, per tutto il periodo di chiusura le strutture sostitutive, individuate dall’Ausl, saranno la camera mortuaria di Tresigallo e le due strutture di Ferrara, sia quella presso l’ospedale di Cona sia quella di via Fossato di Mortara.
La tipologia dei lavori di ristrutturazione della camera mortuaria non prevedono la possibilità di utilizzo nemmeno parziale dei locali, per motivi di decoro e di accessibilità a un’area di cantiere.
Al termine della ristrutturazione la camera mortuaria, che è attualmente gestita dall’Azienda Sanitaria di Ferrara passerà in gestione al Comune di Copparo.

Presentata la II edizione del Festival del Ciclista Lento – da venerdì 26 a domenica 28 ottobre 2018 a Ferrara e nelle Delizie Estensi

Da: Ufficio Stampa – Ascom Ferrara

Al via nel prossimo weekend dal 26 al 28 ottobre la seconda edizione del “Festival del Ciclista Lento” promosso da Ascom Confcommercio, Ferrara Incoming, Visit Ferrara e da Slow Travel. “Si tratta di un’iniziativa che sosteniamo con piacere ed entusiasmo: il turismo è una nostra risorsa preziosa e questo territorio e questa città vanno apprezzati a passo di bicicletta. E’ un modo per svolgere davvero una sana e corretta attività fisica e nello stesso tempo per esercitare un’ adeguata attenzione al nostro Ambiente ed alla Qualità della Vita. In definitivo un impegno concreto al rispetto e salvaguardia della sostenibilità ambientale” così Davide Urban direttore generale di Confcommercio Ferrara. Ad illustrare in dettaglio le iniziative nel fine settimana tutto dedicato alla bicicletta Guido Foddis giornalista, musicista ed anima sia di Slow Travel che del media partner la “Repubblica delle Biciclette:”Il “Festival del Ciclista Lento” vuole diventare un must di chi vive la quotidianità in bicicletta, andando al lavoro, al cinema o facendo la spesa. E naturalmente spinge la società a riflettere se è più veloce, nel traffico dell’ora di punta, un ciclista lento o un automobilista al volante di SUV. Un po’ come il paradigma della tartaruga contro Achille. Il festival inoltre vuole inoltre dimostrare al mondo economico che la comunità dei lenti, dei poco performanti, di chi non lotta per primeggiare, sia un target perfetto per sviluppare un’offerta turistica e commerciale alternativa a quella attualmente dominante. Essere ultimi non è un’afflizione, è “cool”. Lo dimostrano anche gli ospiti del ciclismo professionistico, dalla Maglia Nera del Giro d’Italia Giuseppe Fonzi al campione, un tempo veloce ed ora lento, Gianbattista Baronchelli. Verranno a Ferrara anche loro, per il “Festival del Ciclista Lento” a mettersi in gioco con autoironia. Perché alla fine, questo Festival, non è altro che questo: un gran bel gioco!”
Un appuntamento che in sintesi spazia dal turismo, alla pratica sportiva, dall’enogastronomia alla sostenibilità ambientale: in programma a Ferrara il 26 (al Velodromo di via Gustavo Bianchi) lo spettacolo teatrale La Perla del Brenta con i cori del Club Alpino di Ferrara e delle Mondine di Porporana, preceduto da un convegno riservato agli addetti ai lavori (alle ore 17.30 in diretta Facebook) sulla “Bicicletta come modello di turismo moderno” con la presenza di Luca Baraldi, amministratore delegato della Segafredo Zanetti Grandi Eventi, Vittorio Anastasia di Ediciclo, Alessandro Bratti di Ispra e rappresentati della Federazione Italiana Amici della Bicicletta ; si prosegue sabato 27, sempre in città, con la pedalata…enogastronomica più lenta al mondo (5 km in…5 ore) e con il tentativo di record dell’ora su pista (ma il più lento) con il mitico ciclista Gianbattista Baronchelli (al Velodromo cittadino, ore 17) mentre in serata si svolgerà il classico Galà delle Maglie Nere del Giro d’Italia ed il concerto della band della “Repubblica delle Biciclette”. Per finire in bellezza il 28 ottobre, tra le valli di Argenta e Voghiera sono previsti una serie di percorsi cicloturistici (su strade bianche ed asfalto) adatti ad ogni…..gamba e mirati alla scoperta delle suggestive Delizie Estensi (Benvignante, Belriguardo e Verginese).
Un’iniziativa che ha trovato grande attenzione nell’Amministrazione comunale che sostiene concretamente il Festival con la presenza in conferenza stampa del vicesindaco Massimo Maisto, affiancato dall’ assessore allo Sport Simone Merli , che spiega in apertura: “Giusto una settimana fa al Meis qui a Ferrara l’assessore regionale al Commercio e Turismo Corsini ha centrato il suo intervento sull’argomento del cicloturismo – spiega Maisto – visto non tanto nel suo aspetto sportivo quanto nella sua dimensione esperienziale e sensoriale di assaporare in pieno i luoghi visitati nella vacanza. Un elemento sul quale hanno convenuto sia il Pubblico che il Privato” e l’assessore allo Sport Merli ribadisce: “Quanto sia centrale il lavoro sulla bicicletta è dimostrata dal fatto che dopo 22 anni di chiusura ci siamo impegnati con successo ed abbiamo riaperto il Velodromo cittadino che diventa il cuore di questa e di altre iniziative del mondo delle due ruote. Un impegno mio e dell’Amministrazione che proseguirà anche per il futuro in questa direzione continuando ad investire sulla Cittadella dello Sport”
A ribadire gli interventi in tema di promozione turistica Matteo Ludergnani presidente del consorzio provinciale Visit Ferrara: “Non potevamo che sostenere con passione questa iniziativa che collega i tre simboli più autentici della città e della provincia – la bicicletta – l’enogastronomia tipica e le bellezze paesaggistiche davvero uniche. Una manifestazione (già ad oggi oltre 150 gli iscritti), il che crediamo sarà ancora più attrattiva, perché gli elementi vincenti ci sono tutti ed ha visto lavorare insieme il Pubblico (con quattro Comuni coinvolti), il Privato e l’Associazione di categoria in una progettualità condivisa e protagonista”. Presente – tra i numerosi sponsors ed ente patrocinatori: La regione Emilia Romagna, FIAB, i comuni di Voghiera, Portomaggiore ed Argenta, ISPRA, AVIS, ACLI.
Tutte le informazioni possono essere rintracciate su www.ciclistalento.it e su Fb ciclistalento.

Il critico cinematografico Paolo Micalizzi al Circolo Unione ha ripercorso la carriera professionale del regista ferrarese Massimo Sani

Da: Circolo Unione Ferrara

Davanti a un pubblico molto numeroso e attento, e alla presenza della moglie signora Antonia Baraldi e del figlio maestro Valentino Sani, la sera del 21 ottobre 2018 il giornalista e amico di famiglia Paolo Micalizzi ha tratteggiato gli importanti traguardi professionali raggiunti da Massimo Sani nella sua lunga carriera di regista televisivo e di documentarista storico. Micalizzi sta completando un libro su Massimo Sani ed ha annunciato che la presentazione del libro è prevista a Ferrara nel gennaio 2019.
Al termine dell’intervento di Micalizzi hanno preso la parola la signora Antonia e il figlio Valentino esprimendo la propria gioia e soddisfazione per l’omaggio reso a Massimo Sani attraverso il ricordo della sua instancabile attività.

Massimo Sani – cenni biografici (da un articolo del figlio Nicola Sani)

Massimo Sani, regista televisivo e indiscusso maestro del documentarismo storico, è nato a Ferrara nel 1929. Dopo avere diretto la sede della Mondadori in Germania nella prima metà degli anni ‘60, si e’ trasferito a Roma dove ha sviluppato tutta la suacarriera presso la RAI. Autore televisivo tra i più noti, si è
particolarmente dedicato alle grandi inchieste sulla Seconda Guerra Mondiale, firmando autentici capolavori del documentarismo storicotelevisivo tra cui i cicli “Italia in Guerra”, “Ieri la guerra, oggi la pace”, “La guerra dimenticata”, “Prigionieri” (sulle vicende dei prigionieri italiani nella seconda guerra mondiale, da cui è stato tratto un volume pubblicato dalla ERI). E’ stato inoltre autore dell’originale televisivo “La guerra al tavolo della pace”, incentrata sulle conferenze dei Grandi dopo la Seconda Guerra Mondiale, una delle prime realizzazioni di teatro-inchiesta a sfondo storico della televisione italiana. Giornalista professionista, Massimo Sani ha scritto per numerose testate ed è stato inviato speciale delle reti giornalistiche televisive della RAI. Da sempre impegnato per la difesa dei diritti degli autori cinematografici e dell’audiovisivo,
Massimo Sani è stato a lungo membro del direttivo dell’ANAC(Associazione Nazionale degli Autori Cinematografici) e ha contribuito in maniera determinante allo sviluppo della normativa sul diritto d’autore in Italia e in Europa. Tra i maggiori esperti di questioni legate al mondo tedesco e alla storia della Germania,Massimo Sani ha collaborato con la Bayerische Rundfunk, firmando importanti documentari sul periodo nazista quali “Arte al rogo”,sulla cosiddetta “Arte degenerata” e “L’ineffabile realtà” sulla letteratura d’avanguardia italiana del dopoguerra. Per le sue produzioni in Germania e per tutta la sua intensa attività in favore del rapporto tra la cultura italiana e quella tedesca, è stato insignito, nel 2016, dal Presidente della Repubblica Tedesca della Gran Croce al merito di Germania.

Copparo – Verde pubblico: Interventi di messa in sicurezza e manutenzione alberi

Da: Comune di Copparo

La settimana scorsa si sono svolti interventi di manutenzione e messa in sicurezza di alberi dell’asilo Cadore, in piazza del Popolo e nelle scuole di Saletta. Oggi 8martedì 23 ottobre) dovranno essere abbattuti alcuni Cedri nel giardino dell’Asilo e un Pino del giardino della scuola Curiel; la decisione dopo studio approfondito attraverso una particolare indagine a trazione controllata che ha dato esito negativo.

Nei mesi scorsi l’Area Tecnica del Comune ha incaricato agronomi, esperti per la valutazione di stabilità degli alberi nei parchi e negli asili pubblici, a effettuare approfondite analisi visive e strumentali. Le indagini hanno portato a un primo censimento arboreo e alla raccolta delle informazioni sullo stato vegetativo di 111 alberi e alcune prescrizioni per ripristinare le condizioni di sicurezza statica. L’impegno dell’Amministrazione Comunale è quello di sostituire totalmente gli alberi abbattuti con nuovi alberi autoctoni, parte dei quali saranno ricollocati al parco Curiel e i restanti in aree verdi di proprietà pubblica.

Copparo – Corsi di Cultura Ugo Coluccia

Da: Comune di Copparo

Iniziate le iscrizioni ai Corsi di Cultura “Ugo Coluccia” 2018. È possibile iscriversi, presso la Biblioteca Comunale Anne Frank negli orari di apertura: da martedì a sabato, dalle ore 9 alle ore 13; da lunedì a venerdì, dalle ore 14,30 alle ore 18,30. Ulteriori informazioni potranno essere richieste telefonicamente allo 0532-864633 – 8646662 o via email a: biblioteca@comune.copparo.fe.it
I Corsi si apriranno mercoledì 7 novembre, con un ciclo di lezioni condotti da Isabella Fedozzi, storica dell’arte, che accompagnerà il pubblico nell’affascinante mondo dell’arte con appuntamenti introduttivi propedeutici alla visita delle seguenti grandi mostre “Courbet e la natura” e “Marc Chagall come nella pittura così nella poesia”. La visita guidata alle mostre d’arte continua con un appuntamento a gennaio a Palazzo Roverella di Rovigo per la mostra “Arte e magia il fascino dell’esoterismo in Europa”.
Gli altri incontri sono con Andrea Baravelli, docente del dipartimento di Studi Umanistici di Ferrara, sulla situazione politica e sociale dei Balcani e del Medio Oriente; Dario Favretti, vice direttore artistico della Fondazione Teatro Comunale Claudio Abbado e nuovo direttore di Ferrara Musica sulle opere di Puccini e Mozart. Michele Ronconi, architetto e docente universitario, parlerà di evoluzione urbanistica e paesaggistica del Delta ferrarese.
Per informazioni Biblioteca Comunale Anne Frank 0532 864633.

Attenzione e controlli sull’evasione della tassa di soggiorno – no a facili generalizzazioni – l’intervento di Ascom Comacchio

Da: Ufficio Stampa – Ascom Ferrara

“Come Ascom credo sia opportuno ed urgente che il comune di Comacchio attivi da subito una rete di controlli capillare diffusa in particolare sui privati proprietari di seconde case sulla nostra costa – interviene così il presidente di Ascom Comacchio Gianfranco Vitali – al fine di contrastare efficacemente il mancato pagamento dell’imposta della tassa di soggiorno”.
Vitali prosegue : “I privati affittano con diverse modalità dirette, compreso il web ed è ovvio che che in questo modo è più facile, a chi intende fare il “furbetto”, eludere, in parte o completamente, le maglie del controllo, non ottemperando peraltro alle regole amministrative, fiscali e di pubblica sicurezza. Regole e disposizioni alle quali invece devono attenersi, scrupolosamente, le agenzie immobiliari. Quest’ultime quindi soffrono doppiamente: subiscono un danno sul piano della concorrenza sleale e sul piano concreto del mercato. Quindi è necessario mostrare grande attenzione a questo settore ed attivare un più puntuale controllo sul territorio trovando una soluzione al mancato pagamento dell’imposta di soggiorno che crea un danno alle casse sia comunali che statali” conclude il presidente Vitali.

LinuxDay di Ferrara 2018: un confronto su Software Libero, Linux, privacy, sicurezza, automazione.

Da: Ferrara LUG

La privacy e la sicurezza in informatica sono argomenti oramai sulla bocca di tutti. Siamo nell’«european cyber security month», il mese europeo dedicato alla sicurezza informatica: l’annuale LinuxDay di Ferrara quest’anno è parte dell’iniziativa. È un appuntamento che si svolge lo stesso giorno in circa un centinaio di comuni Italiani, e che a Ferrara si ripete da più di un decennio. Totalmente autofinanziato dal Ferrara Linux User Group, gode del patrocinio morale di AIP (Associazione Informatici Professionisti) e del CLUSIT (Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica).

Tutti sentono l’esigenza di una maggiore tutela della propria riservatezza, in un mondo dove l’informatica è pervasiva e presente oramai anche negli oggetti più comuni. In realtà oggi è l’utente, con le proprie scelte, la prima barriera. Inutile chiedere ad altri di difenderci se siamo l’anello più debole
della catena. Gli aspetti su cui possiamo agire/scegliere sono tanti, sia comportamentali che software. Da sempre il software Open Source ha fornito strumenti gratuiti per l’autotutela; quella che manca è la consapevolezza di quando, come, perché e dove usare quegli strumenti. Linux oggi è su ogni tipo di dispositivo, dal telefonino alla lavatrice, ma non tutti hanno tempo o voglia di allestirsi un sistema libero. Anche negli ambienti proprietari si può comunque limitare il danno scegliendo software Open Source (ad esempio Libreoffice, Firefox). Cercheremo di spiegare dove sta il problema: impossibile sapere come difendersi senza conoscere da dove provengono le insidie.
L’incontro inizialmente verterà su questi aspetti, indirizzati a un pubblico senza conoscenze informatiche.

Ma il software Open Source è anche uno strumento per professionisti usato in ambienti di produzione: lo usano anche megastrutture come Google, Facebook, Amazon.Il LinuxDay procederà quindi con interventi di matrice più tecnica, più
adatti a una platea di informatici (studenti, appassionati, professionisti).

L’appuntamento è per Sabato 27 al Cinema San Benedetto di Ferrara in via Tazzoli 11, con ingresso gratuito. Inizio registrazione alle ore 9:00.

Per tutti i dettagli e il programma, fare riferimento al sito
http://linuxday.ferrara.linux.it

Il collettivo cinetico al MEIS: come un museo può aprirsi alla danza

Da: Ufficio Stampa Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah – MEIS

“Sono rimasta davvero impressionata da come il coreografo Sharon Fridman ha utilizzato gli spazi del MEIS. Nella sala del deserto, sembrava che i danzatori cadessero sulle rocce; davanti al bassorilievo dell’Arco di Tito, la coreografia plastica dei loro corpi pareva dialogare con quella del corteo trionfale dei romani di 2.000 anni fa. Bellissimo e molto potente”.

Simonetta Della Seta, Direttore del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah, commenta così lo spettacoloEverything that will be is already theredel CollettivO CineticO di Francesca Pennini, che sabato seraha animatogli ambienti di Via Piangipane 81, in collaborazione con il Teatro Comunale di Ferrara. Un allestimento originalesite specificdell’israeliano Sharon Fridman, presente all’esibizione.

A mettere in scena la coreografia in cinque repliche, ispirata a Dialogo Primo: Impatiens noli tangere, i “cinetici” Simone Arganini, Margherita Elliot, Carmine Parise, Angelo Pedroni, Francesca Pennini e Giulio Santolini. Corpi, anime e tecnica del Collettivo CineticO, la compagnia di danza residente al Teatro Comunale di Ferrara dal 2007, recentemente insignitadel Grand Prixper ilmiglior spettacolo (Sylphidarium)al 58°Festival Mess di Sarajevo.

“Sono felice di aver aperto ilmuseo a questa esperienza – prosegue Della Seta -, perchécrediamo fermamenteche debba essere un luogoper le persone, le idee, le arti,il movimento e la musica.I brani eseguiti sabato, ad esempio,sono stati composti appositamente per l’occasione e sisonomescolati al rumore del vento nel deserto dei patriarchi. Questo spettacolo ha portato al MEIS un pubblico diverso e questo ci aiuta a farlo percepire sempre di più comeparte attiva della città”.

Probabile tentativo di intimidazione avvenuto nei confronti di Raffaele Rinaldi

Da: Articolo 1 – MPD Ferrara

Raffaele, è una persona di enorme spessore culturale e umano, noto nel territorio ferrarese per il suo ruolo di Direttore dell’Associazione Viale K, nel quale, negli ultimi 10 anni, si è prodigato in ogni modo per aiutare e sostenere gli umili, i disagiati, i poveri e chiunque, nella nostra città, si fosse trovato in condizioni di necessità. Mettendoci ogni giorno la faccia ed ogni risorsa a disposizione, instancabilmente e indipendentemente dalla persona che si è venuto a trovare, di volta in volta, di fronte. Dando a tutti noi una grande lezione di umiltà, di umanità e di determinazione. Insegnandoci come sia possibile, nella quotidianità, attuare valori come l’accoglienza e la fratellanza, e che non esiste differenza di colore, etnia, nazionalità, religione o estrazione sociale e culturale quando una persona è in situazione di necessità: il nostro dovere morale è aiutarla.
Per questo motivo, ci stupisce e ci avvilisce particolarmente l’orribile gesto che è stato rivolto a Raffaele e alla sua famiglia ieri mattina, frutto del clima di intolleranza perpetrato da chi ha responsabilità politiche nazionali.
Confidando che si tratti di un comportamento isolato che non si ripeterà mai più, porgiamo a Raffaele e alla sua famiglia tutta la nostra solidarietà. In tutti questi anni è stato lui a dare tanto alla nostra comunità. Ora è venuto il momento per noi di ricambiare standogli vicino, supportandolo e dimostrandogli il nostro affetto e la nostra sincera gratitudine.

Fatturazione Elettronica, il punto con Ascom – l’appuntamento a Lido degli Scacchi giovedì 25/10 al ristorante Monnalisa (ore 15)

Da: Ufficio Stampa – Ascom Ferrara

Fatturazione elettronica: prosegue il ciclo di incontri per affrontare con semplicità ed in sicurezza questo passaggio che diventerà un obbligo dal prossimo 1° gennaio del 2019 come disposto dalla Legge di Bilancio.

Dopo il secondo affollato appuntamento, a Cento (con oltre 130 imprese intervenute) la scorsa settimana, ora Ascom Confcommercio Ferrara prosegue con altre quattro date a calendario – nel ciclo promosso dall’Ente Bilaterale del Terziario con il supporto logistico di Iscom Ferrara (ente formativo della Confcommercio): il prossimo seminario si terrà al Lido degli Scacchi, il 25 ottobre con inizio alle ore 15 al ristorante Monnalisa (in via Alpi Centrali 199, Village Florenz).

Per il mese di novembre gli appuntamenti saranno giovedì 8 ad Argenta al Golf Club in via Poderi 2/A (e sostituisce l’appuntamento previsto in origine a Consandolo), il 15 a Copparo (sala conferenze, palazzo Zardi) ed infine giovedì 22 a Bondeno (nella Pinacoteca civica “G.Cattabriga” in piazza Garibaldi, 9). Tutti gli appuntamenti avranno inizio alle ore 15.

Confcommercio illustrerà la nuova normativa, peraltro sempre in evoluzione, evidenziando il suo servizio dedicato che permette
di gestire tutte le forme di fatturazione, monitorare i documenti contabili emessi e ricevuti ed inviare i documenti contabili attraverso un Sistema di Interscambio dedicato (SdI). I seminari sono gratuiti ma è necessaria la prenotazione chiamando lo 0532.234231 oppure inviando una mail a iscomfe@ascomfe.it

La Notte degli Invisibili: il gioco urbano per la notte di Halloween

Da: Organizzatori

Come reagiresti se scoprissi che a Ferrara si nasconde una confraternita di persone
selezionatissime, che si muovono nell’ombra per proteggere la città? Supereroi comuni
cittadini, che puoi incontrare al bar la mattina, o in bici mentre torni dal lavoro. Questo
gruppo di persone si fa chiamare Gli Invisibili, ama rimanere anonimo e ha la missione di
proteggere i più deboli e difendere i luoghi abbandonati. Gli Invisibili sono alla ricerca di
nuovi membri, di persone onorevoli e scaltre, che possano aiutarli a proseguire il loro
compito. Per scoprire quali sono i candidati meritevoli hanno indetto una gara: La Notte
degli Invisibili, che si terrà la notte di Halloween, il 31 ottobre, dalle 21.00 alle 24.00,
nelle vie del centro storico.
La Notte degli Invisibili è una competizione tra la fazione delle Ombre e quella dei Falchi.
Durante la serata bisognerà nascondersi tra le vie della città e stanarsi a vicenda, riuscendo
a scoprire il nascondiglio di più giocatori possibile. Ci saranno solo due vincitori, che
entreranno con gloria a far parte della confraternita.
La Notte degli Invisibili è il nuovo gioco urbano notturno di Minime Differenze. Il ritrovo è
previsto per le 21.00 di mercoledì 31 ottobre, in Via San Romano 24.
Il costo di partecipazione è di 15 euro la sera stessa e di 10 euro in prevendita.
Regolamento completo e informazioni a www.minimedifferenze.com

Comune di Copparo – Gecim, Gestioni cimiteriali assume due figure a tempo indeterminato

Da: Comune di Copparo

Sono in atto presso GECIM Gestioni Cimiteriali s.r.l. le selezioni pubbliche finalizzate all’instaurazione di n. 1 (uno) rapporto di lavoro a tempo indeterminato per operatore impianto di cremazione e di n. 1 (uno) rapporto di lavoro a tempo indeterminato per impiegato amministrativo. Entrambi sono 3° livello CCNL Federgasacqua.
Per informazioni inerenti gli Avvisi Pubblici pubblicati, i colloqui e le prove consultare la sezione Bandi e Concorsi sul sito www.gecim.it

Giardini trasparenti – Martedí 23 ottobre le diapositive inedite di Paolo Zappaterra a Ilturco

Da: Ilturco

Il fotografo Paolo Zappaterra ha iniziato a fotografare i giardini di Ferrara negli anni Settanta, infilandosi nei portoni lasciati aperti, citofonando agli sconosciuti, cercando i balconi giusti su cui salire per catturare in un’immagine l’anima verde di una città solo apparentemente rossa di muri e mattoni. In quasi cinquant’anni di attività ha collezionato un preziosissimo catalogo fotografico, dove si possono incontrare cortili scomparsi da tempo, oppure spazi una volta abbandonati e oggi ripristinati all’uso, luoghi ad alta valenza simbolica e identitaria come gli esterni di Palazzo Schifanoia e le radure che circondano le Mura Estensi, fazzoletti d’erba nascosti tra i vicoli dell’antico ghetto ebraico, insospettabili orti urbani. Una selezione di questi scatti, conservati su diapositive mai presentate in pubblico, verrà proiettata martedí 23 ottobre dall’associazione Ilturco nel giardino della propria sede, in via del Turco 39, dalle 19.30 alle 22.

Introdurrà la serata l’autore degli scatti, Paolo Zappaterra, che proporrà un percorso di immagini accompagnato dalla musica impressionista di Erik Satie. Accompagnerà la visione un aperitivo informale, con frutta e verdura di stagione.

L’iniziativa apre l’edizione ferrarese di IT.A.CÀ, festival diffuso dedicato al turismo responsabile, nato dieci anni fa a Bologna dalle associazioni Yoda, Cospe e Nexus Emilia-Romagna, oggi radicato e apprezzato sull’intero territorio nazionale.

Le bravate leghiste nella Ferrara distratta

Ho dedicato all’osservazione e alla decifrazione di Ferrara ben quattro lunghi anni di scrittura e documentazione fotografica. Ne è venuto fuori un reportage strampalato, d’accordo, ma quello che ho appreso, in questi anni, è quanto, al di là delle continue e meritevoli occasioni di dialogo offerte dalla città, sia lo spazio pubblico a parlarci delle nostre condizioni odierne. Ed è in grado di farlo con una sincerità che abita tra le maglie, che va scrutata nei gesti, nell’apparenza, per essere poi tradotta, con abnegazione e fatica.

Ebbene, questa volta l’occasione per interrogarci sulla città viene da una serie di filmati che girano in rete dal 16 ottobre scorso. Ritraggono alcuni leghisti ferraresi, i quali strumentalmente radunano clochard nel centro storico, li prendono in via Beretta convincendoli, con vaghe promesse d’aiuto, a seguirli davanti alla sede dell’arcivescovado.
Le persone in questione sono in evidente difficoltà psico-fisica e il chiaro intento dei leghisti è usarli per attaccare il vescovo Perego, l’amministrazione, e strizzare l’occhio all’elettorato di questa città in qualità di partito d’ordine, del ‘fare’ a favore esclusivo e indistinto degli ‘italiani’.
Se si osservano i filmati con cura, si capisce che il raid dei leghisti è un’operazione elettorale a sfondo razzistico e discriminatorio, fondata cioè sulla dicotomia italiano-straniero. E non c’è dubbio che l’operazione si annidi negli interstizi lasciati aperti da una politica per troppo tempo realmente distante dai problemi della gente comune.
Tuttavia la scena finale, proprio lì, sul corso intitolato ai martiri della libertà, è squallida e umiliante per tutti. E parla di noi.

“Questa gente continua a dormire nel centro di Ferrara e nessuno muove un dito”, dice il leghista rubicondo e tarchiatello, protagonista dei filmati. Ma al di là dei proclami, si intuisce che il problema vero è la visibilità dei clochard, il fatto che siano nel salotto buono e deturpino, con la loro presenza, il decoro dei luoghi cittadini.
Il vero consenso, beninteso, verrà dalla semplice cacciata dei barboni: si tratta della politica di breve raggio a cui i leghisti ci hanno abituato, quella di allontanare i problemi, non certo di risolverli con dignità.
La preoccupazione per le sorti dei ‘senza tetto’, poi, non è che mera finzione scenica al punto che, in un attimo di lucidità sospettosa, uno dei protagonisti, il clochard-panettiere, colto da dubbi, si arresta, lancia le sue coperte sul marciapiede e chiede: “Aspetta, perché io non capisco, questa è una tua cosa che ci tieni veramente o la fate per…”. In un altra ripresa lo stesso clochard-panettiere dirà: “Sai cosa mi fa incazzare: che stiamo dando spettacolo!”. Oppure sempre più consapevole della strumentalizzazione: “Vi siete divertiti stasera? Avete passato una serata differente?”.

Insomma, i filmati sono in rete e ognuno ne potrà trarre le proprie conclusioni.

Quello che vorrei fare qui, dicevo in principio, è isolarne lo sfondo. E sullo sfondo di questi filmati, nello spazio in cui la pagliacciata prende forma, si scopre una città distratta.
Mi interessa, dell’accaduto, la città gremita di gente del mercoledì sera, mi interessano i passanti, la folla vociante della movida a pochi passi. Si tratta di una città svagata e impolitica come il resto del Paese, che magari osserva incuriosita la scena e procede con una disarmante indifferenza. Nessuna attenzione, nessun coinvolgimento, a parte una donna che chiede se sono autorizzati a filmare delle persone in evidente difficoltà e viene per questo zittita dai leghisti con slogan preparati ad arte.
Anzi, ad aggiungere amarezza all’immagine, c’è lo schieramento di forze dell’ordine, il quale a sua volta manda un messaggio chiaro. Già, quella presenza sproporzionata, dispiegata grazie alle telefonate fatte in diretta video dal tozzo e rubicondo leghista, ci dice che non c’è nulla di cui preoccuparsi, che lo Stato è lì con ‘loro’, col raid xenofobo e strumentale, di ordine e pulizia cittadina. L’igiene è salva.

Forse allora è da questo sfondo notturno che occorre ripartire. Sì perché qualsiasi spazio pubblico vissuto da semplici estranei può trasformarsi in uno spazio privato, in uno spazio chiuso, ideale per la sospensione dei diritti e per i soprusi. E oggi a Ferrara i leghisti si muovono negli spazi pubblici come fossero a casa loro. La disinvoltura, l’uso di strumenti istituzionali e mediatici, lo sprezzo ostentato, non possono che esser generati dalla certezza di non essere mai massicciamente contestati nei loro arbìtri da chi li circonda.

Da qui l’invito a tutti quelli che hanno a cuore la città, a lavorare per costruire una città fieramente antifascista in ogni sua piega, in ogni piazza e vicolo. Questo potrebbe essere il proposito più importante dei prossimi decenni. Fare di Ferrara una città aperta, in cui lo spazio pubblico sia tutelato anche attraverso l’attenzione e il coinvolgimento di ogni singolo cittadino.
Fare politiche per radicare le persone, affinché il corpo della città sia quanto di più simile a un unico luogo di cura reciproca, di partecipazione e relazione, perché la vera sicurezza è sapere di non essere soli tra estranei, ma circondati da con-cittadini. Questo aiuta e facilita enormemente, benché gravemente sottodimensionate, anche il lavoro delle forze dell’ordine.
Se il tempo delle deleghe è concluso e direi fallito del tutto, e se il pericoloso allineamento tra pratiche di repressione e rigurgiti fascisti in Italia non è mai stato così vergognosamente ostentato, allora la prima difesa della città viene dal civismo diffuso, dalla coesione sociale, che costringe alla trasparenza, spegne la violenza e assicura diritti.

Ferrara: rifiuti e democrazia
Approda in Consiglio la delibera di iniziativa popolare

Raccontare “una prima volta” non capita tutti i giorni, specialmente a Ferrara. Dopo una lunga marcia durata quasi otto mesi e 955 firme raccolte tra i cittadini ferraresi, oggi 22 ottobre (segnatevi la data) approda in Consiglio Comunale qualcosa di importante, ma soprattutto di nuovo. Ne parlo con Marcella Ravaglia che, a nome dei promotori (l’Associazione Ferraraincomune e  il Comitato Mi rifiuto) presenterà ai consiglieri la proposta di delibera di iniziativa popolare. La richiesta: finanziare e dare il via a uno studio di fattibilità finalizzato alla ripubblicizzazione del Servizio di Raccolta dei rifiuti.

Partiamo da te Marcella, fai parte delle Associazione Politico-Culturale Ferraraincomune nata circa un’anno fa per approfondire temi e fare nuove proposte per la città di Ferrara, ma puoi dirci qualcosa di te e del tuo percorso?
Sono nata 42 anni fa ad Alfonsine, sono sposata con Nicola e abbiamo una meravigliosa figlia di 4 anni. Se invece mi chiedi “chi sono” politicamente… ecco, sono nata politicamente a Ferrara, nel meet up dei grilli estensi. Da assegnista di ricerca Unife, ho fatto parte della Rete Nazionale Ricercatori Precari e del Coordinamento Istruzione Pubblica di Ferrara, all’epoca della “Riforma” Gelmini. In quello stesso periodo mi sono avvicinata al Comitato Acqua Pubblica di Ferrara e da allora sono attivista del Forum italiano dei movimenti per l’acqua e membro di Attac Italia. Da quando la mia piccola pranza a scuola, faccio parte di un gruppo informale di genitori chiamato Mensana. Più di recente ho partecipato alla costituzione di Ferraraincomune.

Comitato Acqua Pubblica, Gestione in house del ciclo dei rifiuti, il focus è sempre lo stesso, quello dei Beni Comuni. Vorrei chiederti una tua definizione di Beni Comuni: perché è così importante  rivendicarli? E’ questa la frontiera per una nuova politica?
La crisi della democrazia rappresentativa da tempo ci sta portando verso tecnocrazie più o meno esplicite ma comunque disumane: la crisi ambientale ne è il segno tangibile. I beni comuni sono la via per una rinnovata democrazia, alla cui base stanno la partecipazione e l’accesso alla conoscenza. I beni comuni, materiali e immateriali, per la loro titolarità diffusa ed il loro essere essenziale alla vita dei singoli come della comunità, sono il terreno attorno al quale costruire civiltà, oltre che civismo. Il movimento per l’acqua in questo senso è (per me) uno spazio della politica e della democrazia indispensabile per avere una prospettiva desiderabile del futuro fatto di solidarietà e razionalità, giustizia e libertà.

L’anno scorso, senza consultare direttamente i cittadini, Hera ha introdotto il sistema Calotte, provocando molte proteste e molte polemiche. A dicembre la concessione a Hera è scaduta, siamo oggi in regime di proroga, mentre problemi e disfunzioni nel servizio di raccolta rifiuti permangono. Voi però non vi siete limitati a criticare la gestione in appalto al privato, avete avanzato una proposta alternativa. Qual è il vostro pensiero?
L’attuale gestione, essendo affidata a un’impresa privata quotata in borsa, ha come naturali obbiettivi fare profitti e distribuire dividendi agli azionisti. Le priorità devono invece essere altre: lo smaltimento dei rifiuti (oggi sparsi in giro per città), la riduzione generalizzata della produzione di rifiuti verso l’obbiettivo “rifiuti zero” (il solo aumento della differenziata non è sufficiente) e il governo trasparente e slegato dagli andamenti di borsa dell’azienda. Tutto questo per ottenere tariffe giuste, l’impiego virtuoso delle risorse ambientali, nonché il coinvolgimento attivo di tutti gli soggetti coinvolti: i lavoratori impegnati nel servizio e i cittadini utenti.

Come e quando è nata l’idea della raccolta firme? E perché ci sono voluti quasi 8 mesi per approdare in consiglio comunale? E come giudichi questa esperienza?
E’ la prima volta che, nonostante sia previsto dal regolamento del Comune di Ferrara, si percorre la strada della proposta popolare di delibera. E al di là dei contenuti, c’è un valore in sé, è la rivendicazione di una nuova forma di democrazia partecipativa.
Ferraraincomune fin dalla sua nascita approfondisce i temi dei beni comuni e dell’ecologismo, delle forme di democrazia partecipativa. La campagna sulla ripubblicizzazione del servizio di gestione dei rifiuti intreccia tutti questi temi. Perciò abbiamo pensato di impiegare uno strumento esistente nei regolamenti comunali -la delibera di iniziativa popolare- per praticare la partecipazione, oltre che invocarla. L’esperienza di raccolta firme è stata interessante e proficua, le persone si fermavano ai banchetti e non si limitavano a firmare: è stato un momento di ascolto e di dialogo. Invece il percorso con il Comune e i suoi uffici è stato veramente macchinoso, un po’ perché siamo stati pionieri (i primi ad usare questo strumento), un po’ perché i cittadini che cercano il confronto con l’Amministrazione con strumenti diversi da quelli canonici e istituzionali sono visti un po’ come degli intrusi, come degli usurpatori del diritto-dovere di amministrare. Penso tuttavia che la nostra esperienza porrà le basi per migliorare gli strumenti partecipativi del Comune di Ferrara.

I promotori hanno incontrato in questi giorni i gruppi consigliari per esporre il testo della proposta. Ora è il momento della verità: la delibera di iniziativa popolare viene discussa e votata dal Consiglio Comunale. Se verrà approvata – e i promotori ostentano un cauto ottimismo – si dovrà avviare lo studio di fattibilità per la Gestione in House (cioè totalmente pubblica)  del servizio di raccolta rifiuti. Ne risulteranno dati e cifre, vantaggi e svantaggi, da confrontare con quelli della attuale gestione affidata ad una azienda privata.
Sarebbe un modo di scegliere la forma migliore solo dopo aver studiato e valutato le due alternative, invece di decidere le cose dall’alto dello scalone del Comune.  Conclude Marcella Ravaglia: “Sarebbe un bel giorno per Ferrara e per la democrazia”.

Vandalism: beautiful as a pet rock on a coop’s shelf

Sono giorni strani, giorni difficili.
Sono giorni in cui siamo costretti ad accontentarci di poco.
Non so bene da cosa dipenda e questa cosa affonda le proprie radici negli anni appena precedenti a questo strano 2018.
Ci abbiamo provato in tanti a cercare delle spiegazioni, alcuni ci hanno anche lasciato le penne ma io, finalmente, dopo anni: ho ricomprato un pennarello.
L’ho pagato due euro, un vero prezzone.
Si possono fare davvero tante cose con un pennarello.
Nello specifico, il mio, è un pennarello indelebile a punta tonda.
Non rivelerò la marca e il modello perché non mi sembra che questa sia la sede adatta per sgradevoli messaggi promozionali.
Tuttavia, questo pennarello che ho acquistato di recente sembra un oggetto di pregevole fattura.
Con soli due euro, insomma, mi ritrovo un possente arsenale tascabile con cui mi potrò sbizzarrire a tutte le ore del giorno e della notte.
Potrò firmare documenti ufficiali, accorrere in soccorso di povere ragazze che hanno dimenticato la matita per gli occhi, architettare strane burle ma soprattutto: rilanciarmi in pompa magna in una delle mie discipline artistiche preferite, la nobile arte della “scritta da cesso”.
Mi sento ringiovanito e anche un po’ felice.
Presto potrò tornare a lasciare le mie indelebili tracce così, per i posteri ma anche per chi si trova costretto in uno sterile, asettico bagno sprovvisto di cose da leggere in quei privatissimi momenti.
Che dire?
Amo le buone azioni, specie quando vengono dal cuore.
Se posso dunque dare un consiglio disinteressato dico: comprate anche voi un bel pennarello indelebile a due euro, vi darà enormi soddisfazioni.
Adesso corro dunque a fare una bella lista di cose da scrivere perché questa settimana si ricomincia, si ritorna là, dove il discorso fu interrotto così tanti anni fa, in un qualunque bagno.
Via dunque al pezzo della settimana, un pezzo preso direttamente dal disco che – sin dalla copertina – conferì una gigantesca dignità su scala internazionale a questa forma d’arte che io amo così tanto.
Cordialissimi saluti!

No Expectations (The Rolling Stones, 1968)

E le stelle stanno a guardare…

di Maria Luigia Giusto

A volte bisogna svegliarsi presto, ingollare il caffelatte bollente, inforcare la bicicletta dopo aver dato uno sguardo sgranato al cielo e scivolare veloce per le strade deserte. Le stelle disposte in disordine apparente nel cielo profondo segnano la strada e guardano insistenti lo scorrere delle ruote. Accompagnano discrete i passi dei lavoratori notturni, gli sbuffi di chi rientra dopo la notte di veglia. La luna sorveglia paziente lo sfumare della notte, trepidante d’attesa per il suo riposo.

L’assenza di chi legge

di Maria Luigia Giusto

Hanno bussato alla porta, è squillato il telefono, si è rovesciato il caffè, è trillato il microonde, è passato il postino, il gatto è scappato sul tetto. Non mi sono accorto di nulla, eppure ero lì; in cucina tutto è sottomano, dal divano la visuale è completa, l’acustica perfetta. Leggevo, uno di quei libri agili, veloci, croccanti.

“Si vede subito quando uno legge. Chi legge, chi legge veramente, è altrove.”
A. Nothomb

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la settimana…