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Mese: Ottobre 2018

Da lunedì 5 novembre chiusa la Sp 4 in comune di Copparo per lavori al ponte Marighella

Da: Ufficio Stampa Provincia di Ferrara

Dalle 7 di lunedì 5 novembre la Provincia dispone la chiusura al traffico al chilometro 0,100 della Sp 4 a Copparo, in direzione Gradizza, per consentire l’inizio dei lavori di messa in sicurezza del ponte Marighella.
Si tratta di un cantiere da 300mila euro, interamente finanziati dal bilancio dell’amministrazione provinciale, che prevede la realizzazione della nuova struttura in calcestruzzo.
Il ponte copparese era stato oggetto di un provvedimento di limitazione al transito nel settembre 2015 per motivi di sicurezza, dopo che i tecnici provinciali ne avevano constatato un aggravamento delle condizioni strutturali.
La durata del cantiere è stimata in 145 giorni e la riapertura al traffico sulla nuova struttura di attraversamento è prevista a fine marzo 2019 “e comunque fino a fine lavori e fino all’avvenuto ripristino delle condizioni di sicurezza”, come recita la determina firmata dal dirigente dei Lavori pubblici della Provincia, Massimo Mastella.
Ad eseguire i lavori sarà l’impresa CO.VE.MA. di Castelfranco Emilia (Modena), che si è aggiudicata la gara.
La Provincia provvederà anche alla posa della segnaletica di cantiere e per indicare la viabilità alternativa durante l’intera durata dei lavori.
Nel dettaglio, il ponte resterà chiuso i primi 30 giorni, mentre successivamente sarà consentito il transito veicolare a senso unico alternato.
Durante la chiusura il traffico sarà deviato lungo la Strada Bassa per Gradizza, sulla quale non è consentita la circolazione di mezzi pesanti.

Diplomi Trinity alle superiori di Argenta e Portomaggiore

Da: IIS Montalcini

Argenta. Martedì 30 Ottobre alle ore 9 presso l’aula magna del Montalcini di Argenta si è svolta la premiazione degli studenti che hanno sostenuto l’esame Trinity nell’anno scolastico 2017/2018.
Le docenti Morena Rossi, Valeria Rizzoni, Stefania Toni, Maria Rosa Minelli, Sonia Buttiglieri insieme alla docente madrelingua Jennifer Bromfield hanno seguito e preparato gli studenti, con grande attenzione e impegno, raggiungendo brillanti risultati per tutti i partecipanti al percorso linguistico intrapreso.
Ecco l’elenco degli studenti che hanno superato con successo gli esami di inglese del Trinity College London: Jennifer Guzzon, Sara Verganti, Wassim Zeroual, Mohammad Amine Harti, Joyao Salmaso, Giulia Dima, Erika Manfredi, Martina Zappaterra, Houda Najib, Riccardo Rossi, Admir Osmani, Diletta Fordiani, Vasilij Pampolini, Giulia Foschini, Nicole Monterastelli, Matteo Farolfi, Francesco Pollastri, Matteo Crudeli, Alberto Beltrè, Delia Farolfi, Margherita Argentesi, Elisa Martini, Clara Manzoni, Laura Vignoli, Eleonora Busi, Gaia Goberti, Eleonora Grata, Martina Corelli, Ramona Paia, Edoardo Andreghetti, Mattia Trioschi, Matteo Mistri, Federico Pocaterra.

Spirito libero, spunti per un giornalismo onesto ma non neutrale

Spirito libero. Un giornalismo senza padrini né padroni” è il titolo del libro di cui è autore il direttore e fondatore di Ferraraitalia, Sergio Gessi. Martedì prossimo, alle 17, il volume sarà presentato in biblioteca Ariostea dalla giornalista Dalia Bighinati, direttore del tg di Telestense, e dalla professoressa Lucia Marchetti, docente a riposo di sociologia e scienze umane. Il testo, pubblicato da FaustEdizioni, sarà in libreria dalla prossima settimana e disponibile anche sui principali circuiti di vendita online.
Proponiamo qui di seguito la prefazione a Spirito libero scritta da Paolo Pagliaro, editorialista e autore (con Lilli Gruber) di Otto e mezzo, in onda tutti i giorni su La7. “Punto” è il titolo del suo più recente e apprezzato volume, secondo classificato al Premio Estense 2017.

di Paolo Pagliaro

Nel libro che state per leggere, a un certo punto Sergio Gessi – che fu mio capace collega tanti anni fa al quotidiano La Cronaca di Verona e che ho ritrovato ora come insegnante all’Università di Ferrara – sostiene che “il punto di ripartenza, per un umano consorzio che intende recuperare i caratteri di civile e solidale convivenza, può essere la città”. Perché la città “è il luogo in cui i rapporti personali in parte si alimentano ancora della fiducia che scaturisce dalla conoscenza e il legame sociale, per questo, non si è del tutto dissolto”. C’è molto di questa convinzione nel lavoro di Gessi e nel suo modo di intendere il giornalismo.
Nel libro sono raccolti articoli, commenti, interviste che affrontano diverse questioni di interesse generale: dal tramonto delle ideologie alla rivoluzione digitale, dall’Islam alle migrazioni. Ma sullo sfondo o al centro c’è quasi sempre Ferrara. Un luogo dell’anima, si direbbe, ma anche l’archetipo della città mutevole, che si lascia amare ma non possedere. Che sorprende, scuote, tradisce.
La rivoluzione di cui Gessi è testimone – e in fondo anche vittima, come molti della sua generazione e della sua educazione – non è solo quella politica, raccontata qui nelle pagine dedicate all’uragano elettorale del 4 marzo 2018 e alla cavalcata trionfale delle “valchirie leghiste”. C’è molto di più a monte di quel sommovimento. C’è che mentre una dozzina di anni fa, sui giornali nazionali e in tv, di Ferrara si parlava essenzialmente a proposito di vivibilità urbana, mostre, arte, piste ciclabili, sostenibilità ambientale, “oggi – osserva Gessi – il suo nome è invece assurto alla ribalta principalmente associato a crimini e delitti”.
Non è solo questione di criminalità e di degrado. “E’ il tessuto socio-economico della città che mostra lacerazioni evidenti. Il comparto produttivo è in crisi, di fatturati e di idee. Il lavoro scarseggia, la disoccupazione aumenta di pari passo con la sfiducia. Anche le rappresentanze dei lavoratori sono in crisi, di identità, attrattiva e consenso. Per non parlar dei partiti. La popolazione invecchia (Ferrara ha un primato in quest’ambito), la natalità cala. I rapporti con una parte dei cittadini extracomunitari, qui come in molte altre città, da qualche anno sono divenuti tesi e complessi e le loro dinamiche condizionano anche gli orientamenti dei cittadini nei confronti della politica. E in questo fosco panorama si staglia il dramma dei risparmiatori rimasti travolti dalle macerie del fallimento della Cassa di risparmio di Ferrara, che da sempre appariva come una corazzata inaffondabile”.
E’ un paesaggio di macerie, e Gessi lo attraversa con lo sguardo del corrispondente di guerra, freddo e insieme partecipe.
Il mio amico non pensa che il giornalismo sia neutrale, come non lo era quello di Kapuscinski, uno dei suoi modelli. Ma pensa che debba essere attendibile, perché basato sul principio di veridicità, ossia di corrispondenza fra le cose riferite, le conclusioni tratte e gli elementi fattuali di cui si ha conoscenza. E’ il metodo che Gessi insegna ai suoi studenti e di cui si trova traccia in molti dei brani che qui leggerete. Godibili, oltre che attendibili, sono le pagine dedicate all’ascesa e caduta degli dei locali, da Roberto Soffritti a Dario Franceschini. Le inchieste sono documentate e le interviste non compiacenti, pure su questioni controverse come il tesoro del Pci o il vitalizio dei parlamentari (dove peraltro si racconta una verità diversa da quelle convenzionali). Incisive le pagine dedicate alla Chiesa estense e in particolare le dieci domande, rimaste senza risposta, al vescovo Luigi Negri.
Le radici di Gessi sono a Ferrara ma lo sguardo va oltre, scruta il deserto della politica alla ricerca di visionari e progetti che non trova e allora cerca conforto in Leopardi e Socrate (“C’è un solo grande bene, la conoscenza. E un solo grande male, l’ignoranza”). Come dire che quando la realtà è confusa e tutto sembra perduto, c’è pur sempre qualche bussola che indica la direzione giusta.

Oi Pera approva il bilancio e rinnova i vertici

Da: Oi Pera

L’assemblea di OI Pera si è riunita nella nuova sede in via Bela Bartok 29/G a Ferrara per approvare il bilancio consuntivo al 30/06/2018 e rinnovare gli organi sociali .

Gianni Amidei è stato riconfermato presidente dell’Associazione e Thomas . Brandstaetter vice presidente.

L’Organizzazione Interprofessionale Pera rappresenta uno strumento in grado di favorire il confronto, il coordinamento e la cooperazione tra i principali attori della filiera allo scopo di aumentare la competitività di questo importante prodotto per l’economia ortofrutticola regionale e nazionale.

Le attività dell’OI Pera sono volte a migliorare la conoscenza e la trasparenza della produzione e del mercato della pera attraverso l’analisi dei costi di produzione, il monitoraggio delle esportazioni e dell’andamento dei consumi interni.

Inoltre molta attenzione è dedicata alle previsioni di produzione annuali in termini quantitativi e qualitativi .

In questi anni è stati condotti studi e ricerche volti a migliorare la conservazione del prodotto, nonché alla valorizzazione e promozione su alcuni importanti mercati esteri.

Per i prossimi anni l’impegno sarà quello di proseguire tali attività e in particolare di sostenere quelle necessarie per l’apertura di nuovi mercati attraverso la rimozione delle barriere che ne impediscono l’accesso e quelle legate alle problematiche fitosanitarie.

Sarà inoltre condotta una indagine sugli effetti benefici del consumo di pere in collaborazione con l’Università di Ferrara .

Ferrara in Jazz 2018/19 – Programma Novembre/Dicembre 2018

Da: Ufficio Stampa Jazz Club Ferrara

Proseguono i concerti di punta, svariati in collaborazione con Bologna Jazz Festival, animati da protagonisti assoluti come Samuel Blaser, Steve Wilson, Toninho Horta, Peter Bernstein, Pat Martino e molti altri.
Immancabile il Monday Night Raw, la formula dei lunedì del Jazz Club dedicata ai giovani. Aperitivo con dj set, presentazione di nuovi progetti e jam session, il tutto a ingresso a offerta libera per i soci Endas
Continua l’avventura mensile della Tower Jazz Composers Orchestra protagonista, il 5 novembre prossimo, di un’importante trasferta all’Unipol Auditorium di Bologna quando si esibirà a fianco di David Murray nell’ambito dell’edizione 2018 del Bologna Jazz Festival.
Segnaliamo l’Overstudio Jazz Party di venerdì 14 dicembre, serata dedicata all’Over Studio Music Recording – apprezzato studio di registrazione di Cento (FE) – che festeggia la propria longeva attività con ben tre formazioni che lì hanno dato vita ai loro progetti e che si alterneranno sul palco del Torrione.

‘Sketching Jazz’, personale della carnettista Silvia Cariani, sarà fruibile nelle serate di programmazione fino al 22 dicembre.

Finzi-Contini ecco il vostro giardino

Da: Organizzatori

Al Museo della Shoah di Ferrara il progetto firmato Karavan: una grande opera che celebra la famiglia raccontata da Bassani
Un muro in mattoni interrotto da una parete vetrata. Al di là un binario conduce a un altro muro, sempre in mattoni, con un varco centrale, e a un altro muro ancora, al quale è appoggiata una scala. Di fianco una bicicletta. Intorno il verde brillante di un prato e in fondo un filare d’alberi. È Il giardino che non c’è, l’opera che l’artista israeliano Dani Karavan ha pensato per uno spazio che a Ferrara si apre a fianco di Corso Ercole D’Este, subito dopo Palazzo dei Diamanti.
L’opera è ispirata al Giardino dei Finzi- Contini di Giorgio Bassani ed è un memoriale che dal romanzo traduce in immagini prima il pacato ambiente ferrarese, evocato dalla bicicletta di Micol e dalla scala usata per entrare furtivamente nel giardino, e poi la tragedia della Shoah, raffigurata nel binario che deporta ad Auschwitz l’intera famiglia Finzi-Contini.
Il progetto di Karavan è esposto in una mostra a lui dedicata al Meis (Museo dell’ebraismo italiano e della Shoah), che così muove altri passi dopo l’inaugurazione nel dicembre 2017 e in attesa che ne venga completata la costruzione (ora è allestito in due edifici ristrutturati dell’ex carcere di Ferrara. Manca la parte nuova). La mostra s’inaugura mercoledì prossimo e resta aperta fino a febbraio 2019. A quest’opera l’ottantottenne Karavan pensa da anni. Da quando, in visita a Ferrara, scorse un gruppo di turisti americani che si sporgeva al di là di quel muro, in Corso Ercole D’Este, in cerca del giardino raccontato da Bassani. Ma il giardino non c’è, gli disse uno dei più cari amici dello scrittore, Paolo Ravenna, che era riuscito a salvarsi dallo sterminio in cui perì gran parte della sua famiglia. Ravenna, che è morto nel 2012, si è battuto fino alla fine per veder realizzato il progetto di Karavan. L’idea è stata raccolta dall’associazione ferrarese Italia Nostra e dal suo presidente, Andrea Malacarne (di Italia Nostra Ravenna è stato guida militante per oltre cinquant’anni). E ora si spera che la mostra dia una spinta alla sua realizzazione, cui tiene anche il Meis. Sulla parete in vetro il titolo del romanzo di Bassani comparirà tradotto in dodici lingue.
Karavan frequenta l’Italia dagli anni Cinquanta. Ha conosciuto Giorgio La Pira ed Enzo Enriques Agnoletti, Bruno Zevi e Pietro Buttitta. È amico del collezionista Giuliano Gori.
I nostri confini devono essere ulivi s’intitolava la sua installazione nel padiglione israeliano della Biennale 1976.
Le sue opere hanno un forte respiro umanitario, “contro lo spirito di questi tempi incredibili, in cui risorgono l’antisemitismo e l’antislamismo” denuncia, “e in cui anche il governo del mio paese dimentica che quello ebraico è stato uno dei primi popoli migranti della storia”. A Berlino Karavan ha realizzato un memoriale per i Sinti e i Rom, vittime anch’essi del nazismo, a Norimberga una camminata dedicata ai diritti umani, a Portbou un omaggio a Walter Benjamin. Chiude il cerchio il progetto bassaniano, che attende di veder la luce in un luogo simbolo di Ferrara intitolato, non per caso, a Paolo Ravenna.

Il consigliere Maresca (PD) sulle problematiche dei rifiuti

Da: PD Ferrara

La politica è il luogo dove si cercano soluzioni condivise, componendo idee e interessi diversi, ed è anche il luogo del possibile, dove si rinuncia ciascuno a qualcosa per fare tutti insieme qualche passo avanti.
Credo che il bene comune si promuova anche così, con la disponibilità a valorizzare più ciò che si mette insieme che ciò che divide.
I soggetti promotori della delibera di iniziativa popolare sul tema della gestione dei rifiuti, all’indomani della sua approvazione, emendata, in Consiglio Comunale, mi pare abbiano scelto invece la via della divisione: non una parola per sottolineare il risultato raggiunto, anche se ai loro occhi parziale, e invece solo critiche: per la maggioranza, per l’opposizione, addirittura critiche tra l’uno e l’altro soggetto promotore. Un tutti contro tutti che permette di fare ben pochi passi avanti.
Essendo uno degli estensori degli emendamenti che hanno reso possibile l’approvazione della delibera, vorrei precisare alcune cose a seguito del comunicato di Ferraraincomune.
L’oggetto dello studio nella versione finale approvata non va “parzialmente nella direzione” indicata, ma ci va totalmente: abbiamo mantenuto le stesse parole aggiungendo solo che lo studio preveda anche una comparazione con le modalità di gestione attuali: qualcosa in più e non qualcosa in meno.
Il Tavolo partecipativo non è affatto svuotato della possibilità di impostare lo studio, infatti si precisa che il tavolo ha un ruolo nella “definizione e valutazione” dello studio di fattibilità. Una volta impostato nel dettaglio l’oggetto dello studio, occorre però che lo studio lo faccia chi ne ha le competenze e la professionalità, altrimenti sarebbe di scarsa utilità. Il Tavolo partecipato potrà fare riflessioni, ascoltare esperienze, esprimere valutazioni, tutte cose di grande importanza, ma non può certo redigere un piano economico-finanziario.
Ma il problema principale sembra essere l’aver individuato Atersir come soggetto che finanzia lo studio: è strano che si voglia passare ad una gestione pubblica e poi non ci si fidi degli enti pubblici. Atersir è una agenzia regionale pubblica, sotto il controllo degli enti locali della Regione, che si occupa esattamente della gestione del servizio rifiuti e che rispetto alla scelta di affidamento pubblico o privato non ha nessuna pregiudiziale, tant’è che nella nostra regione in diversi territori affida la gestione dei rifiuti a società pubbliche. Inoltre non sarà Atersir a redigere materialmente lo studio, ma sarà solo il soggetto pagante, risolvendo così il problema di copertura della spesa da parte del Comune che era presente nella delibera principale.

Cosa abbiamo risposto quindi ai cittadini che, ritenendo la gestione pubblica diretta dei rifiuti il sistema migliore, ci hanno chiesto di valutare cosa vorrebbe dire metterlo in essere qui a Ferrara, tramite uno studio di fattibilità e un tavolo partecipato di confronto?
Abbiamo risposto che non ci sentiamo di condividere che la gestione diretta sia aprioristicamente la migliore, ma che accettiamo la sfida di rimettere in discussione la modalità di affidamento. Perciò lo studio di fattibilità e il tavolo partecipato si faranno, e successivamente faremo una valutazione finale che sarà inevitabilmente più ricca e più informata. A riprova di ciò, abbiamo anche esplicitato in delibera la sospensione dell’iter per arrivare alla gara.
Invito pertanto l’associazione Ferraraincomune a riconsiderare la sua posizione, perché credo che i tanti cittadini che hanno firmato la proposta apprezzino più il risultato raggiunto che i distinguo ad ogni costo.

PS: ai toni sgradevoli e sprezzanti di Paolo Pennini del comitato Mi Rifiuto non rispondo, anche perché qui credo che la questione sia su un altro piano, essendo Pennini non proprio un cittadino qualunque ma una figura di spicco, forse addirittura prossimo candidato sindaco, di un movimento che dei toni urlati e sprezzanti ha fatto la propria cifra stilistica.

CIV, a Madrid Fruit Attractionforte interesse per le ultime novità di mele, pere e fragole

Da: CIV – Consorzio italiano vivaisti

Prossimo appuntamento adInterpoma Bolzano 2018 con tutta la gamma delle varietà di melo

Chiusi i battenti di Fruit Attraction Madrid, CIV – Consorzio Italiano Vivaisti di San Giuseppe di Comacchio si prepara per il prossimo appuntamento di Interpoma Bolzano (15-17 novembre). La partecipazione al salone madrileno – per la prima volta con un proprio spazio espositivo – “si è confermata una scelta giusta, una importante opportunità di scambio e contatto con i principali player a livello internazionale a cui presentare le nostre ultime novità in tema di melo, pero e fragole”, commenta il presidente CIV Pier Filippo Tagliani. “La fiera si è mostrata particolarmente ed inaspettatamente interessante anche per contatti avuti con aziende turche, israeliane, egiziane e più in generale del bacino mediterraneo” aggiunge il variety manager Marco Bertolazzi, che conclude “Auspichiamo nuove collaborazioni in questi paesi!”
“Con il mondo latino e spagnolo – aggiunge il presidente Tagliani – abbiamo avuto contattipositivi per un proficuo aggiornamento sulle attuali e/o future collaborazioni progettuali (vivaistico/ produttivo/commerciale)”.
Se a Fruit Attractionil CIV ha portato alcune delle sue ultime novità in tema di melo, al prossimo Interpoma BolzanoCIV porterà l’intera gamma delle nuove varietà di melo nello stand STAND C 21 – 18 (SECTOR C D).
“Ad INTERPOMA 2018 il nostro obiettivo – conclude il presidente Tagliani – è incontrare la clientela e gli operatori nazionali ed europei con cui avviare collaborazioni e sviluppare la genetica del nostro Consorzio, viste le caratteristiche organolettiche ed agronomiche delle nuove varietà proposte”.
“L’intera gamma delle nostre produzioni –conclude Tagliani – sono frutto di un programma Ricerca & Sviluppo costruito su alcune linee-guida: naturale rusticità e vigoria delle piante; buona adattabilità alla produzione Integrata nonché biologica, oltre ovviamente a quella convenzionale con produttività elevata; produzione a basso impatto ambientale grazie alla tolleranza alle malattie ed alle ridotte esigenze idriche e nutrizionali; frutti di ottima qualità dal sapore distintivo, con ottime caratteristiche di consistenza e conservazione”.

Sabato 3 Novembre alla Idearte Gallery in mostra Roger Ballen

Da: Organizzatori

Sabato 3 Novembre dalle ore 18.30 alla Idearte Gallery, straordinario evento espositivo dedicato ad un esponente internazionale dell’estetica a sfondo sociale.
In mostra Roger Ballen, considerato uno dei più importanti fotografi artistici nel panorama mondiale, affiancato in questa Esposizione all’artista ferrarese Carlo Andreoli (Alo), la cui affinità poetica è in stretta relazione.
La mostra in parete dal 3 al 18 novembre è a cura di Annarita Rossi in collaborazione con Luigi Mazzardo.
Roger Ballen è uno dei più importanti fotografi della sua generazione, nato a New York nel 1950, vive e lavora in Sud Africa da oltre 30 anni.
Negli ultimi anni il suo particolare stile di fotografia si è evoluto rispetto alle opere precedenti ed al suo legame con la tradizione della fotografia documentaria.
Nella sua recente serie ha impiegato disegni, pittura, collage e tecniche scultoree per creare scenografie elaborate. Ballen ha inventato una nuova estetica, ibrida in queste opere, ma ancora fortemente radicata nella fotografia.
Le opere di Roger Ballen esposte in questa mostra, fanno parte di un progetto dell’artista realizzato dal 2005 e proseguito per otto anni, all’interno di una prigione abbandonata, The Theatre of Apparitions, in cui Ballen elabora le immagini a strati complessi che occupano uno spazio tra pittura, disegno e fotografia e che collegano la creazione di immagini con la rappresentazione teatrale.

Roger Ballen in collaboration with Marguerite Rossouw.
Thames & Hudson, UK 2017.

Dalla descrizione di R. Ballen e sue riflessioni:
Mi è stato evidente che tutte le forme di vita hanno uno spirito unico. Se diventiamo uno spirito dopo il nostro breve periodo sul pianeta terra, allora non è inconcepibile che tutto ciò che ha vissuto diventerà un’apparizione. L’universo è un posto molto grande quindi dovrebbe esserci spazio per tutti. La prima di queste immagini è stata scattata in una prigione femminile abbandonata durante le riprese di Memento Mori 2005. Un prigioniero aveva dipinto sopra un vetro della finestra, in una delle celle dove le persone erano rimaste isolate, solo con le pareti di cemento spoglie e la luce fioca per confortarle. Le visioni presentate sono scorci di parti altrimenti invisibili agli occhi, la materia dei sogni resi percettibili attraverso la potenza dell’obiettivo fotografico. Incarnati come opere viventi ora, ricordano le pitture rupestri e, come l’inconscio stesso, senza tempo. Di professione geologo, questi lavori mi rendono come un escavatore del mentale. Questo è un viaggio nella profondità della psiche: come il viaggio degli aborigeni che penetravano nella parte più densa della palude australiana, non per trovare sogni, ma l’origine dei sogni stessi.

Canile: l’amministrazione si fermi un attimo

Da: Ufficio Stampa Canile

Canile: l’amministrazione si fermi un attimo. I consiglieri comunali Bertolasi e Fiorentini chiedono dialogo e trasparenza.

“Canile: l’Amministrazione si fermi un attimo”. Chiedono di riflettere meglio sulla questione Canile e bando di affidamento i consiglieri comunali Davide Bertolasi (PD) e Leonardo Fiorentini (indipendente SI) rivolgendosi ad Assessora e Amministrazione per provare ad evitare “salti nel buio”. “Da un lato – dichiarano in una nota congiunta i due consiglieri – dobbiamo impedire sofferenze ai cani (sui quali pende il rischio del trasferimento), dall’altro garantire di mantenere una gestione che permetta agli ospiti della struttura comunale una vita dignitosa rispettando i diritti degli animali. In assenza di un’associazione locale del volontariato disponibile a farsi carico degli ulteriori costi evidenziati in questi anni, si rischia di aprire la strada a soggetti privati interessati più al lucro che ai diritti dei cani ospiti della struttura.”

“E’ necessario – continuano i consiglieri -un percorso di dialogo con gli attuali gestori (l’associazione AVEDEV) per capire meglio la struttura dei costi dell’attuale gestione, di come eventualmente migliorarla per renderla sostenibile e se necessario per capire come trovare nuove risorse pubbliche. Va convocata la consulta delle associazioni animaliste dopo questo confronto e comunque prima della pubblicazione deI bando in un’ottica di trasparenza. Un bando che se necessario dovrà garantire, a chiunque se lo aggiudichi, le risorse necessarie a mantenere la buona qualità di vita degli animali da un lato ed il rispetto dei diritti dei lavoratori dall’altro.”

“Quando abbiamo presentato l’emendamento – ricordano Bertolasi e Fiorentini – che ha garantito nuove risorse al canile (votato da PD e Sinistra Italiana, val la pena di ricordare ancora una volta) eravamo ben consci che a quelle risorse sarebbero dovuto aggiungersene almeno altrettante a carico del gestore, che del resto non ha mai lesinato impegno per raccogliere fondi a sostegno dell’attività del canile e per questo va ringraziato ancora una volta. E’ anche comprensibile che dopo molti anni di crisi (anche delle donazioni), si faccia fatica a reggere il passo. L’amministrazione non può far finta di niente e andare avanti a occhi chiusi rischiando di buttare all’aria oltre 30 anni di virtuosa gestione del canile comunale.”

Laboratorio di Studi Umani – Ciclo di seminari su letteratura e città

Da: Università degli studi di Ferrara

Durante le giornate del 5e6 e 12e13 novembre abbiamo organizzato dialoghi “bassaniani”
per riscoprire insieme agli studenti e alla studentesse la città di Ferrara come questa è stato oggetto di studio e rappresentazione negli ultimi anni.
Per farlo, abbiamo invitato registi, scrittori, critici d’arte e saggisti

 

Maltempo. L’Emilia-Romagna in aiuto al Veneto

Da: Regione Emilia Romagna

Maltempo. L’Emilia-Romagna in aiuto al Veneto: partita la colonna mobile regionale e 36 volontari di Protezione civile. Ieri impiegate oltre 200 persone nel piacentino, parmense, modenese, reggiano e ferrarese

L’assessore Gazzolo: “Grazie come sempre ai nostri volontari e a tutti quelli che ieri si sono impegnati nella difficile situazione e sono ancora al lavoro”. Caduti sul bacino del Taro, nel parmense, 200 millimetri di pioggia in 6 ore. Raffiche di vento a 90 Kmh a Bologna, 110 Kmh in Appennino. Piante cadute e tetti scoperchiati nel piacentino, ferrarese e modenese. E al largo della costa ferrarese onde di 4 metri

Bologna – È partita alle 8 di questa mattina la colonna mobile regionale di Protezione civile, formata da 10 squadre e 36 volontari, per Feltre, nel bellunese. Dopo l’ondata eccezionale di maltempo che si è abbattuta ieri nell’intero territorio nazionale, l’Emilia-Romagna ha risposto così alla richiesta di sostegno alla Regione Veneto da parte del Dipartimento nazionale di Protezione civile.

Attrezzature per il rischio idraulico (torri faro, motopompe, pompe da fango, badili, eccetera) e un mezzo pesante, che trasporta un escavatore (bobcat) è la dotazione della colonna mobile regionale, che resterà in Veneto fino alla fine dell’emergenza e opererà per il ripristino di situazioni di agibilità nei centri urbani allagati.

L’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile ha messo a disposizione anche 180 gabbioni per il rialzo arginale, le barriere antiallagamento, per contrastare la piena del fiume Piave.

Sul versante regionale, grande impegno ieri per contrastare i fenomeni temporaleschi e il forte vento che ha interessato l’Emilia-Romagna investita da fenomeni meteorologici inusuali e persino inediti.

Il volontariato di protezione civile ha mobilitato oltre 200 persone, di cui 81 nel parmense, 50 nel ferrarese, altrettanti nel reggiano e altri nei territori più colpiti.

“Grazie a tutti i volontari e a coloro che si sono prodigati per portare soccorso ai cittadini nella difficile giornata di ieri e che oggi sono ancora al lavoro- afferma l’assessore regionale alla Protezione civile, Paola Gazzolo-. E grazie anche ai volontari che, con la colonna mobile regionale, porteranno il loro aiuto al Veneto così duramente colpito. Come sempre, il grande cuore dell’Emilia-Romagna, non si tira indietro di fronte alle difficoltà e riesce a intervenire con competenza e professionalità nelle situazioni di emergenza. Questa è la migliore risposta di una comunità resiliente come quella emiliano-romagnola”.

La situazione e gli interventi in Emilia-Romagna
Secondo i dati Arpae, tra domenica e lunedì le medie areali di pioggia caduta nel piacentino e nel parmense sono state di 150 millimetri, di 90 nel reggiano e modenese. In particolare, ieri, sul bacino del fiume Taro (Pr) si sono scaricate piogge fino a 200 millimetri in 6 ore.

I danni più rilevanti sono stati provocati dalle forti raffiche di vento, la cui intensità ha raggiunto i 110 kmh in Appennino e zone pedecollinari, fra 70 e 80 sulla costa; a Bologna alcune raffiche, nel pomeriggio, sono arrivate a toccare i 90 chilometri orari. Molte le piante cadute e gli scoperchiamenti di tetti: i fenomeni più gravi si sono verificati a Bobbio e Morfasso, nel piacentino, a Bondeno, nel ferrarese, e a Guiglia, nel modenese con interruzione di alcune strade provinciali e comunali.

Situazioni critiche si sono verificate sull’Appennino per smottamenti e frane. E prima neve sopra i 1300 metri.

Le mareggiate hanno provocato forti danni sull’intera costa, con erosioni diffuse e alcune ingressioni nei lidi ravennati e al Lido di Spina. Danneggiati molti stabilimenti balneari.

Ancora, Arpae comunica che l’altezza dell’onda misurata al largo della costa ferrarese è arrivata a 4 metri, mentre a Cesenatico ha raggiunto i 2,60 metri.

I Vigili del Fuoco hanno effettuato centinaia di interventi: sono stati impegnati tutti e 9 i Comandi provinciali, 40 squadre complessive, soprattutto per la rimozione di alberature, la sistemazione di tetti e cornicioni.

L’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile ha emanato una allerta gialla, valida dalle 12.00 di oggi e fino alle 24 di domani, mercoledì 31 ottobre, per criticità idraulica nella pianura emiliana centrale (zona F) per il passaggio della piena nei tratti vallivi di Secchia e Panaro, e per criticità idrogeologica nei bacini emiliani centrali e occidentali (zone E e G) per la possibilità di residui dissesti, legati alle piogge già avvenute.

L’Agenzia per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, in stretto raccordo con Arpae E-R, seguirà l’evoluzione della situazione; si consiglia di consultare l’allerta e gli scenari di riferimento sulla piattaforma web: https://allertameteo.regione.emilia-romagna.it.

Calvano e Bagnari: “Si risolvano i disagi sulla linea ferroviaria Ravenna-Ferrara”

Da: Ufficio Stampa Gruppo Partito Democratico – Assemblea Legislativa Emilia-Romagna

Pronta la risposta della Regione all’appello lanciato dal Sindaco di Argenta Antonio Fiorentini in merito ai continui ritardi dei treni sulla tratta ferroviaria Ravenna-Ferrara. Il consigliere regionale ferrarese Paolo Calvano, insieme al collega di Ravenna Mirco Bagnari, ha depositato un’interrogazione alla Giunta per capire quali azioni verranno messe in campo per risolvere i disagi di studenti e pendolari.

«La sicurezza e l’adeguatezza dei servizi di trasporto pubblico devono essere garantiti agli utenti, per questo è fondamentale dare risposte celeri a chi ogni giorno utilizza i treni – dicono Calvano e Bagnari –. Analoghi disguidi si sono verificati anche lo scorso anno e la Rete Ferroviaria Italiana che gestisce la linea non ha ancora risposto, pertanto è necessario risolvere il problema. Nell’ottica di garantire il miglior servizio possibile ai pendolari, la Regione Emilia-Romagna attraverso il “Patto per il trasporto pubblico regionale e locale per il triennio 2018-2020”, firmato nel dicembre 2017, sta attuando impegni e investimenti importanti sui servizi di trasporto pubblico, dal rinnovo del materiale rotabile, all’integrazione tariffaria e all’implementazione dell’uso integrato dei servizi di TPL. La Regione sta facendo la propria parte: ora dobbiamo pretendere dai gestori della rete lo stesso impegno per rispetto di chi usufruisce di questo servizio pubblico».

Chiusura uffici Provincia festività Ognissanti

Da: Ufficio Stampa Provincia di Ferrara

In occasione della festività di Ognissanti gli uffici della Provincia rimarranno chiusi venerdì 2 novembre.
Tutti gli uffici dell’amministrazione provinciale riapriranno con il loro normale orario di servizio a partire da lunedì 5 novembre prossimo

Fabbri e Vinci (LN): “Nuovi agenti in Emilia Romagna: la Lega mantiene le promesse”

Da: Ufficio Stampa lega Nord Emilia Romagna

“Grande soddisfazione per l’attenzione che il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, dimostra nei confronti dei nostri territori. Un passo avanti verso la sicurezza delle nostre città, una risposta concreta alle esigenze più urgenti dei territori: la Lega al governo mantiene le promesse”.

Alan Fabbri, capogruppo Lega Nord in Regione Emilia Romagna e Gianluca Vinci, deputato Lega commentano così l’arrivo di 174 nuovi agenti della polizia di Stato che saranno operativi in Emilia Romagna entro febbraio 2019, distribuiti nelle diverse province.

“Si tratta di uomini che rafforzeranno il contingente di sicurezza dei nostri territori che sono da tempo in gravi difficoltà per la crescente presenza e per il radicamento della criminalità e dei reati violenti”, aggiungono Fabbri e Vinci. “Anche questo è un segno tangibile del cambiamento verso cui si dirige il nostro Paese con il governo a traino Lega”.

Secondo quanto annunciato dal ministero, inoltre, a novembre saranno inviati in regione 215 nuovi carabinieri, inseriti in un ampio piano di assunzioni nazionale che il governo si prepara a varare. “Le risposte concrete che il ministero ora garantisce si inseriscono in un piano sulla sicurezza che comprende diversi fronti”, concludono Fabbri e Vinci “e che mira a fare dell’Italia un Paese migliore e più sicuro”.

Apre il 1° novembre la Fiera Sapori d’Autunno a Mesola – Torna la manifestazione dedicata a tartufi, funghi e delizie del sottobosco

Da: Made eventi

MESOLA. Tante le manifestazioni organizzate in provincia per questo ponte, una su tutte Sapori d’Autunno, tartufi funghi e delizie del sottobosco (dal 1 al 4 novembre), giunta alla sua 14a edizione.

Nata per volontà dell’amministrazione comunale e organizzata dell’Associazione Pro Loco di Mesola, la manifestazione si svolge in un territorio ricco di storia che accoglierà i visitatori di uno dei suoi eventi enogastronomici più importanti. Il piano terra del Castello si trasformerà per l’occasione in “ristorante” dove estimatori e conoscitori da tutta Italia potranno gustare funghi e tartufi km0 (prenotazioni 0533-993358). Anche il cortile e i suoi portici si riempiranno di sapori ed atmosfere straordinarie, con le tantissime bancarelle che proporranno prodotti d’eccellenza della gastronomia locale e non. Importante “l’amicizia gastronomica” con San Miniato, famosa nel mondo per il suo pregiatissimo Tartufo Bianco (il Tuber Magnatum Pico), che continua da quattro anni ormai e che porta ad uno scambio importante a livello di conoscenze tecniche e diffusione della cultura del tartufo.
Il taglio del nastro della manifestazione avverrà giovedì 1° novembre alle ore 10.30, con la partecipazione del Palio di Serravalle e dei Cowboy Delta del Po. Alle 13.30 appuntamento tipicamente autunnale con la castagnata nei Giardini Estensi, in collaborazione con Moto Club Adriatico. Alla sera l’emozione e la suggestione del fuoco con lo “Strie Fire Show” che incanterà visitatori e cittadini.
Ma già alle ore 10, prima del taglio del nastro, partiranno le escursioni alla scoperta del territorio, come quella in battello sul Po di Goro, con visita al Museo della Bonifica di Cà Vendramin e la Pedalata del Tartufo, suggestiva visita guidata cicloturistica di 15 km per i sentieri delle zone più belle del territorio Mesolano e visita ad una tartufaia.

Venerdì 2 novembre continueranno le tante escursioni, oltre all’apertura dello stand gastronomico. Imperdibile l’appuntamento di grande suggestione (che si ripeterà anche sabato 3) con l’escursione notturna “Boscone al Chiaro di Luna” all’interno della Riserva Naturale del Boscone della Mesola.

Sabato 3 novembre degni di nota il convegno “Tartuficoltura – Come produrre il Tartufo”, a cura di Arci Tartufo Ferrara e Vecchi Vivai, e il 3° Trofeo Sapori d’Autunno di ciclocross. Alla sera il suggestivo concerto d’organo presso la chiesa parrocchiale alle ore 21.

Domenica 4 novembre, ultimo giorno di Fiera, un programma davvero ricchissimo per tutti i gusti.
La giornata si aprirà con il grande appuntamento con la Gara Nazionale per cani da ricerca tartufo “14° Trofeo Comu¬ne di Mesola”, ormai tradizionale, e che richiama tantissimi cercatori da Emilia Romagna, Umbria, Piemonte, Toscana e Lombardia.
Per i veri gourmet, imperdibili la “Pedalata dei Sapori”, escursione in bicicletta a tappe con degustazione di prodotti tipici, e la degustazione di ostriche, cozze e vongole della Sacca di Goro.
A conclusione della giornata, la premiazione del concorso fotografico “Delta: espressioni di un Territorio”, presso la sala Cesare Laurenti del Castello.
Programma completo e info www.prolocomesolaeventi.it o IAT Mesola 0533-993358

A Bologna gli Stati generali della Green economy.

Da: Regione Emilia Romagna

A Bologna gli Stati generali della Green economy. In Emilia-Romagna l’economia verde conta 5.500 aziende, 290 mila dipendenti (+5% dal 2014) e registra un fatturato di 78 miliardi l’anno. Bonaccini: “La sfida per la crescita sostenibile è adesso, rilancio economico insieme a qualità del lavoro, salute e sicurezza dei cittadini, vivibilità degli spazi urbani. C’è in gioco il nostro futuro e quello dei nostri figli”

L’impegno della Regione su clima e energia: completa transizione energetica su fonti rinnovabili al 2050 e riduzione delle emissioni climalteranti del 40% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990. Investimenti per 250 milioni. Interventi anche degli assessori regionali Costi (Attività produttive), Donini (Trasporti), Gazzolo (Ambiente) e Caselli (Agricoltura)

Bologna – Bologna – Con 5.500 aziende green e quasi 290 mila dipendenti (+5% rispetto al 2014) in un comparto che fattura 78 miliardi l’anno, e le fonti di energia rinnovabili arrivate al 12% del totale regionale, l’Emilia-Romagna conferma nei numeri la scelta fatta a favore dell’economia verde. Una scelta sempre più strategica. Ripensare il sistema produttivo dal punto di vista della sostenibilità, tenendo insieme quella ambientale e quella sociale, ormai ogni giorno si conferma una priorità, con gli effetti del cambiamento climatico da contrastare e prevenire e la vivibilità degli spazi da tutelare e migliorare. La necessità, quindi, di rafforzare gli interventi che puntano all’attrattività degli insediamenti e al rilancio competitivo delle imprese con la messa in sicurezza del territorio e la valorizzazione delle risorse naturali.

Per questo la Regione Emilia-Romagna ha chiamato a raccolta gli Stati generali della Green Economy oggi a Bologna, all’Opificio Golinelli, puntando sul confronto intersettoriale, presentando le iniziative già avviate e le sfide verso l’Agenda 2030, per un presente e un futuro che siano realmente sostenibili. Una transizione verso gli obiettivi europei fatti propri nel Piano energetico regionale che prevede investimenti, fino al 2019, per quasi 250 milioni di euro fra fondi regionali e comunitari. In particolare, la riduzione delle emissioni climalteranti del 40% al 2030 rispetto ai livelli del 1990; l’incremento al 27% al 2030 della quota di copertura dei consumi attraverso l’impiego di fonti rinnovabili e l’incremento, sempre al 27% al 2030, dell’efficienza energetica, con interventi che si concentrano soprattutto nei settori trasporti, elettrico e termico.

“La sfida è ora, adesso, nessuno può più permettersi rimandi a lotte future”, afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, che ha chiuso gli Stati generali dialogando con il portavoce dell’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile, Enrico Giovannini, economista ed ex presidente dell’Istat, presente in videocollegamento. “Oggi più che mai parlare di sostenibilità significa parlare di diritti, e cioè di politiche di rilancio economico e, allo stesso tempo, di qualità del lavoro, di salute e sicurezza dei cittadini, di coesione sociale, di qualità urbana e utilizzo del suolo, del contrasto alle nuove forme di povertà emergenti. L’economia dipenderà sempre più dai cambiamenti climatici e fin d’ora occorre progettare uno sviluppo economico che ne tenga conto, con una certezza: o la crescita è sostenibile o non esisterà alcuna crescita. L’impegno della Regione Emilia-Romagna ha come traguardo la completa transizione energetica su fonti rinnovabili al 2050. E voglio ricordare- prosegue- le nostre leggi sull’economia circolare e per il consumo a saldo zero di suolo, gli investimenti sul trasporto pubblico locale per l’acquisto di 600 nuovi bus ecologici, il bus gratis nei centri urbani per chi fa l’abbonamento ai treni regionali. E ancora, gli ecobonus per la rottamazione dei veicoli commerciali più inquinanti e, dal 2019, anche per le auto di privati, fino all’accordo per l’installazione di 2mila colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici, per una svolta verso la mobilità sostenibile. Misure- chiude Bonaccini- che poche settimane fa a San Francisco ci hanno portato a essere chiamati nel gruppo di vertice dell’Alleanza internazionale contro il cambiamento climatico, composto da soli 19 Paesi e Governi regionali sui 206 che la compongono, per un impegno che sempre di più ci vede protagonisti anche a livello internazionale”.
“Quella contro il cambiamento climatico e per l’abbattimento delle emissioni in atmosfera è una sfida cruciale, c’è in gioco il nostro futuro e quello dei nostri figli, la possibilità di scongiurare i disastri naturali cui abbiamo assistito in questi ultimi anni. Un impegno che rinnoviamo ogni giorno- chiude Bonaccini- con l’obiettivo di consegnare alle nuove generazioni un mondo migliore di quello attuale”.

In preparazione dell’incontro di oggi sono stati realizzati percorsi d’ascolto attraverso quattro Forum tematici, riguardanti l’incidenza della Green economy nelle attività produttive, nell’ambiente, in agricoltura e nei trasporti. Nel corso della mattina sono intervenuti gli assessori regionali Palma Costi (Attività produttive) Paola Gazzolo (Ambiente), Simona Caselli (Agricoltura) e Raffaele Donini (Trasporti).

L’Emilia-Romagna è green

In Emilia-Romagna, la produzione verde è spesso legata all’adozione di energie rinnovabili, e per quanto riguarda le attività produttive, è costituita da 5.500 aziende (di cui 3.555 appartengono al settore manifatturiero), che rappresentano un mercato rilevante con ricavi di 78 miliardi. I dipendenti sono 289 mila (+5% rispetto al 2014). Le fonti di energia rinnovabili rappresentano l’11,8% del totale regionale: l’obiettivo per il 2030 è di raggiungere il 24%. In regione si attua anche la regolamentazione più avanzata in ambito nazionale in merito alle prestazioni energetiche degli edifici. E’ attiva inoltre una rete d’alta tecnologia con laboratori che lavorano in aree di ricerca green. Per quanto riguarda i finanziamenti, la Legge regionale per la promozione degli investimenti (14/2014) supporta anche la sostenibilità ambientale. Tra i finanziamenti anche quelli derivanti dal Por Fesr, fondi europei per la ricerca e l’innovazione nel mondo imprenditoriale e per aumentare la competitività del sistema produttivo.

Le attività sono state coordinate da Ervet e Regione Emilia-Romagna tramite Green-ER, l’Osservatorio Green Economy regionale.

Editoria: I giornali locali nel mirino del Governo – Calvano (PD) “L’azzeramento del fondo editoria è un attacco alla democrazia del nostro Paese”

Da: Ufficio Stampa Gruppo Partito Democratico – Assemblea Legislativa Emilia-Romagna

Attivarsi con Governo e Parlamento per scongiurare tagli improvvisi e unilaterali delle risorse relative al Fondo sul pluralismo, che rappresenterebbero un fatto di assoluta gravità per la libertà di informazione nel nostro Paese, è l’obiettivo della risoluzione che il consigliere regionale Paolo Calvano ha sottoscritto.

«Ho firmato questa risoluzione a seguito della decisione del Governo di procedere ad un graduale azzeramento, a partire dal 2019, del Fondo per il pluralismo, quota del Dipartimento informazione editoria – afferma il Consigliere Calvano –. In questo modo, viene messo in discussione un pezzo fondamentale della nostra democrazia. Azzerare il Fondo significa infatti colpire l’informazione di carattere locale, a farne le spese saranno infatti le testate no profit, le cooperative senza scopo di lucro, i giornali delle diocesi, con un conseguente danno dal punto di vista della pluralità delle voci e dell’informazione per le comunità locali».

Tali contributi non vanno ai “grandi” giornali (come Repubblica, Corriere, La Stampa etc.) ma bensì sono fondi destinati a 54 testate generaliste per lo più locali, 121 settimanali in gran parte radicati sul territorio, 87 periodici per gli italiani all’estero, 33 testate per non vedenti, 10 giornali di associazioni di consumatori.

«La nostra Regione in questo campo ha fatto passi concreti – sottolinea Calvano -. Abbiamo infatti approvato nel giugno del 2017 una Legge dedicata all’editoria locale, che sostiene lo sviluppo e la crescita del sistema dell’informazione locale e, nel mese di agosto, la Regione ha dato il via al primo bando di sostegno all’editoria locale, investendo 600 mila euro con l’obiettivo di favorire le condizioni che garantiscano una informazione libera e plurale, con una particolare attenzione al tema dell’occupazione e al contrasto della precarizzazione del lavoro giornalistico».

Il dem ribadisce che le testate locali rappresentato un patrimonio di tutta la comunità e garantiscono una capillare informazione di prossimità, vicina ai territori e ai cittadini, raccontando e documentando la vita della comunità.

«Siamo quindi fortemente contrari ad un azzeramento del Fondo nazionale – conclude –. Proprio per questo motivo, chiediamo alla Giunta regionale e alla presidenza dell’Assemblea Legislativa di avviare in tempi rapidi un confronto con il Governo e con i Presidenti delle Camere per scongiurare azioni lesive della democrazia e tutelare una reale libertà di informazione».

Maltempo: i Lidi di Comacchio non possono più aspettare – Gli operatori chiedono un incontro al presidente della regione E.R

Da: Ufficio Stampa – Ascom Ferrara

Operatori uniti nel lanciare l’ennesimo allarme dopo le mareggiate delle ore scorse che hanno colpito pesantemente la costa di Comacchio e dei suoi Lidi. Richiesto incontro urgente al presidente della Giunta regionale, Bonaccini.

La situazione impone un cambio di passo. Ieri (lunedì 29 ottobre) per pura fortuna non è accaduto il peggio, se la burrasca fosse durata ancora un paio di ore ci sarebbero stati danni seri. L’ingressione marina non solo ormai penalizza pesantemente il presente ed il futuro degli stabilimenti balneari ma ormai mette in discussioni gli stessi centri abitati. Il moto ondoso ha eroso tanta sabbia e se arrivasse, a breve, un’altra mareggiata saremo totalmente indifesi; serve dunque un intervento immediato e corposo di ripascimento a difesa del territorio.

Ma soprattutto la Regione dia corso una volta per tutte agli impegni assunti ufficialmente all’inizio del 2018, quando nella sala del consiglio comunale di Comacchio – presenti Istituzioni, Associazioni e Consorzi – l’assessore regionale all’Ambiente Paola Gazzolo – affiancata dal suo dirigente di settore Claudio Miccoli – ci avevano rassicurato di iniziare a settembre i lavori strutturali – invocati da anni – almeno in via sperimentale proprio nella zona dei Lidi Nord.
Purtroppo parole – è proprio il caso di dirlo – volate via nel vento. Oggi gli organi di informazioni ci parlano addirittura della prossima primavera.

I Lidi, i cittadini e le imprese del commercio, servizi e turismo non possono più aspettare: a questo punto chiediamo un incontro urgente con il presidente della Regione, Stefano Bonaccini per interessarlo direttamente delle questione che è ormai di sopravvivenza di questo territorio. Se la nostra costa deve avere un futuro lo dobbiamo sapere con esattezza adesso. Auspichiamo a questo proposito anche il supporto costruttivo, efficace e tempestivo dell’Amministrazione Comunale di Comacchio a fianco degli operatori balneari e turistici della nostra costa.

Nicola Bocchimpani – presidente ASBalneari
Gianfranco Vitali – presidente Ascom Comacchio
Nicola Spinabelli – presidente Cesb Estensi Spina
Luca Callegarini – segretario Confesercenti del Delta
Gianni Nonnato – presidente Nuovo Consorzio Lido delle Nazioni
Giuseppe Carli – presidente Sindacato Italiano Balneari Porto Garibaldi

Comunicato Regione: Pari opportunità. Dalla Regione 1 milione di euro per il contrasto alle discriminazioni e alla violenza di genere

Da: Regione Emilia Romagna

L’assessora regionale Emma Petitti: “Con questo bando continuiamo a sostenere Enti locali e associazioni che lavorano su queste tematiche”. Valorizzati soprattutto i progetti dei Comuni montani e del basso Ferrarese. Scadenza: 30 novembre 2018

Bologna. Continua l’impegno della Regione per promuovere le pari opportunità attraverso il contrasto alle discriminazioni e alla violenza di genere contro le donne in situazione di emarginazione sociale, di sfruttamento, di discriminazione, con particolare riferimento alle migranti, rifugiate e richiedenti asilo.. Da oggi è on line sul sito Pari opportunità della Regione (http://parita.regione.emilia-romagna.it/) un bando per la presentazione di progetti finanziati con fondi regionali per 1 milione di euro (annualità 2019).

In particolare, saranno valorizzate le iniziative che si realizzeranno nei comuni montani nonché in quelli del basso ferrarese dell’Emilia-Romagna. Il termine ultimo per presentare le domande è il 30 novembre 2018.

Per l’assessora alle Pari opportunità, Emma Petitti, “è fondamentale sostenere e valorizzare l’attività che gli Enti locali e il mondo dell’associazionismo sviluppano e promuovono su questi temi, consolidando e dando continuità a quanto realizzato sino a ora”.

Come partecipare

La domanda per accedere al bando può essere presentata da tutti gli Enti locali, in forma singola o associata, oltre che da associazioni e organizzazioni del privato sociale dell’Emilia-Romagna.

Fra i criteri di valutazione saranno privilegiate le sinergie e il partenariato tra soggetti pubblici e/o privati, l’ampiezza territoriale dell’intervento, coerenza e logica nell’elaborazione della proposta progettuale, qualità del quadro economico.

La domanda dovrà essere inviata in formato digitale al Servizio Politiche sociali e Socio educative, viale Aldo Moro, 21 – 40137 Bologna – indirizzo Pec segrsvilsoc@postacert.regione.emilia-romagna.it.

Velox Copparo-Ro: La giunta dell’Unione comunica che è allo studio il piano rateizzazioni

Da: Comune di Copparo

La Giunta dell’Unione desidera esprimere alcune considerazioni e fornire informazioni circa il luogo di posizionamento nonché sul funzionamento del velox sulla SP 15 Copparo-Ro.
Il tratto di strada su cui insiste l’impianto è stato classificato nel 2015, in ragione della sua pericolosità, come luogo idoneo all’installazione di un rilevatore di velocità (cioè che possa operare senza la presenza degli operatori di Polizia Municipale). In Provincia sono pochi i tratti stradali idonei proprio perché la carreggiata e la banchina devono avere caratteristiche particolari.
La scelta di un rilevatore bidirezionale (omologato, cioè regolare) è stata indotta dalla impossibilità di installare due rilevatori distinti ciascuno per direzione di marcia: la banchina in direzione Ro è praticamente inesistente e avrebbe potuto essere davvero pericoloso. Per questo motivo, già all’inizio dell’estate erano stati inviati i comunicati stampa che preannunciavano l’installazione del velox, la quale è stata peraltro ritardata da esigenze tecniche. Tale azione, voleva poi essere un completamento del piano sicurezza, perché lo strumento consente di controllare le targhe verificando in automatico se il veicolo è rubato, così come fanno le telecamere installate di recente a Copparo.
Prendendo atto dell’ingente quantitativo di sanzioni elevate, oltre che di violazioni multiple le quali, responsabilità a parte, rappresentano un onere economico rilevante per alcuni cittadini, come Giunta dell’Unione, perseguiremo ogni azione utile, nel rispetto della legge, a diminuire l’impatto delle sanzioni; in questo senso da subito studieremo l’applicazione di un piano rateizzazioni delle sanzioni adeguato a ogni singola casistica.

Teresa Mannino in “Sento la terra girare” al Teatro Comunale di Ferrara

Da: Organizzatori

Teresa Mannino, col suo nuovo spettacolo teatrale “Sento la terra girare”, che continua a registrare sold out in tutta Italia, arriva a Ferrara.
L’atteso appuntamento è previsto venerdì 8 marzo 2019 alle ore 21,00 presso il Teatro Comunale, grazie a CAOS Organizzazione Spettacoli

Solare presenza del panorama italiano che coniuga una raffinata tecnica attoriale con una capacità di improvvisazione assolutamente spontanea e originale, questa è Teresa Mannino! La sua comicità è graffiante, leggera, intelligente e sottile. Le sue storie dalla Sicilia attraversano tutta l’Italia per fermarsi nel grande Nord, per accendere un sorriso, far riflettere, scatenare una risata.

Con i suoi accattivanti monologhi comici, ha condotto Zelig su Canale 5. Ma il percorso artistico di Teresa si snoda tra esperienze comiche di palcoscenico e piccolo schermo, radio e cinema per approdare infine ad un mondo fatto di storie, emozioni e testimonianze.
Con lo spettacolo “Sento la terra girare” (scritto insieme a Giovanna Donini), grazie al suo inconfondibile tocco ironico, attento, disincantato e mai banale, Teresa racconterà la disattenzione e l’indifferenza di noi uomini nei confronti della “nostra casa”, il pianeta terra.

“Vivo chiusa in un armadio, per mesi, anni. Un GIORNO decido di uscire, apro le ante e un piccolo raggio di luce artificiale mi acceca, esco e provo ad aprire gli occhi, li apro e leggo che il principe Harry si sta sposando e che l’asse della terra si sta spostando. Mi butto stranamente sulla notizia meno glamour. Com’è possibile che l’asse terrestre stia variando? Finché sparisce la primavera, cambiano le stagioni, ma l’asse della Terra… Pare che, a causa dello scioglimento dei ghiacci, i Poli diventino più leggeri e l’asse si sposti. Come quando, al parco, il compagno strafottente che hai di fronte scende all’improvviso dal dondolo e ti fa cadere giù. Bastardo! Leggo che le cose stanno cambiando in modo radicale e velocissimo, gli animali si estinguono a un ritmo allarmante, come quando sono spariti i dinosauri 66 milioni di anni fa. Nel mare ci sono più bottiglie di plastica che pesci, sulle spiagge più tamarri che paguri. Leggo che non c’è più acqua da bere e aria da respirare. Cose di pazzi! Ma la prova che qualcosa di epocale sta accadendo arriva quando vedo la pubblicità del filo interdentale per cani. Segno certo che stiamo per estinguerci al ritmo di zumba! Ma si parla sempre d’altro, di posteggi per mamme etero, di tablet a scuola, di ascolti televisivi, di fake news, di bonus bebè.
Fuori dall’armadio scopro che il mondo va a rotoli, rotoli di carta igienica. Allora, cerco delle strategie: non uso più rotoli, di nessun tipo, chiudo l’acqua mentre mi insapono, tengo spente le luci dell’albero di Natale, vendo la macchina e faccio l’orto sul balcone. Ma ciò non migliora la situazione del pianeta e in più mi sono complicata la vita. La strategia deve essere un’altra.
Decido di richiudermi nell’armadio, ma l’armadio non è più lo stesso, dentro quell’armadio sento la Terra girare.” Teresa Mannino

Biglietti in vendita da mercoledì 31 ottobre p.v. presso:
• Biglietteria del Teatro Comunale di Ferrara (Corso Martiri della Libertà 5 – FE) – telefono 0532 202675 – Orario di apertura: dal lunedì al venerdì ore 15,30-19,00 sabato 10,00-12.30 e 15,30-19,00
• On-line e nei punti vendita Ticketone

Per informazioni: 0532 202675

Agricoltura. Sviluppo dell’apicoltura e difesa delle api italiane, via libera della Giunta regionale al progetto di legge.

Da: Regione Emilia Romagna

Agricoltura. Sviluppo dell’apicoltura e difesa delle api italiane, via libera della Giunta regionale al progetto di legge. L’assessore Caselli: “Un’attività strategica per l’economia e l’ambiente”

Tra gli obiettivi prioritari le azioni di contrasto allo spopolamento degli alveari, nuove regole per la gestione dell’allevamento e maggior tutela della salute delle api. Il progetto di legge passa ora al vaglio dell’Assemblea legislativa per il via libera definitivo

Bologna – Contrastare lo spopolamento degli alveari e i casi di moria delle api con l’adozione di regole più severe sull’uso dei prodotti fitosanitari in agricoltura, fino all’individuazione di aree di particole interesse apistico e agroambientale in cui vietare tout court qualsiasi trattamento oppure consentire solo l’impiego di sostanze di cui sia comprovata la non tossicità su api e insetti pronubi.

E ancora, salvaguardare la biodiversità delle specie di api, in particolare preservando dal rischio di ibridazione la sottospecie “Apis mellifera ligustica”, più comunemente nota come “ape italiana”, allevata e diffusa in Emilia-Romagna, nonché esportata in tutto il mondo per le sue peculiari caratteristiche.
E, infine, adottare adeguate misure di difesa igienico-sanitarie per proteggere gli alveari dal rischio di diffusione di malattie vecchie e nuove.

Sono alcuni degli obiettivi del progetto di legge “Norme per lo sviluppo, l’esercizio e la tutela dell’apicoltura in Emilia-Romagna” varato oggi pomeriggio dalla Giunta regionale e che ora passa al vaglio dell’Assemblea legislativa per l’approvazione definitiva. Una proposta legislativa elaborata in stretta collaborazione tra gli assessorati all’Agricoltura e alla Sanità e frutto di un’ampia concertazione con il mondo produttivo e scientifico e che in 11 articoli si prefigge il compito di mandare in pensione la vecchia normativa regionale risalente a 30 anni fa.

“Dopo il percorso di approvazione in Assemblea legislativa- sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura, Simona Caselli- il nuovo quadro normativo consentirà ai produttori apistici di operare in un contesto più organico e aggiornato, integrato con le norme nazionali e in linea con la recente risoluzione del Parlamento europeo sulle prospettive e le sfide per il settore dell’apicoltura nella Ue. Siamo convinti che una normativa chiara e al passo con le esigenze di valorizzazione della qualità e salvaguardia della popolazione di api, in un diverso rapporto tra agricoltura e apicoltura, potrà garantire agli operatori del settore quell’insieme di certezze normative indispensabile nella gestione concreta della loro attività, tale da costituire di fatto un importante strumento di lavoro e un fattore di competitività per la nostra apicoltura”.

Il progetto di legge, che rimanda per le azioni concrete all’approvazione da parte della Giunta regionale di un ‘programma apistico poliennale’, secondo le linee strategiche e gli obiettivi dettati dall’Assemblea legislativa e in linea con l’Organizzazione comune di mercato della Ue, riconosce l’apicoltura come settore produttivo agricolo-zootecnico a tutti gli effetti di elevato interesse per l’economia regionale, attribuendone la duplice valenza di conservazione dell’ambiente e di salvaguardia della biodiversità.

Le nuove norme ridefiniscono inoltre le competenze nell’esercizio dell’attività di vigilanza e controllo, compreso il quadro sanzionatorio, oltre ad istituire il Tavolo apistico regionale, organo consultivo in cui siederanno i rappresentanti di tutte le categorie interessate.

Secondo i dati dell’Anagrafe dell’apicoltura del Ministero della salute, al 31 dicembre 2017 erano circa 110mila gli alveari censiti in Emilia-Romagna. La produzione 2018 di miele è stata stimata intorno alle 2.500 tonnellate, in risalita rispetto all’anno precedente.

Bando per il corso di formazione anno 2018/2019 per aspiranti Guardie Ecologiche Volontarie (GEV)

Da: Segreteria GEV Ferrara

Il Raggruppamento Guardie Giurate Ecologiche Volontarie (GEV) di Ferrara comunica che sono ancora disponibili posti per il corso formativo di guardie giurate ecologiche volontarie che inizierà, salvo imprevisti, il 14 novembre 2018.
Per tale motivo i termini di presentazione delle domande sono prorogati al 12 novembre 2018.
31 sono i moduli formativi e si svilupperanno in un arco temporale che va da novembre 2018 a maggio 2019. Il corso è gratuito però è d’obbligo l’iscrizione al Raggruppamento (quota d’iscrizione annuale € 25,00).
Per chi ha cuore il rispetto dell’ambiente e vuol saperne di più potrà rivolgersi:
alla segreteria gev sita in Ferrara, via Dell’Indipendenza n. 40 presso il Centro Sociale “IL BARCO”: E-mail: segreteria@gevferrara.it – tel. 0532 465399 (nelle mattinate del mercoledì e sabato dalle 10 alle 12,30) oppure ai numeri di telefono: cell. 3459526031 o 3497170926.

Scienza e sapienza insieme per parlare delle origini

Origine, principio, archè, mito, bereshit, big bang: diverse parole, diverse tradizioni e culture, diversi rami del sapere, ma un solo grande tema, l’enigma del ‘cominciamento’ dell’universo e della nostra storia. Di questo si è parlato venerdì mattina al Meis ne ‘Le origini della vita; incontro fra scienza e culture religiose’, uno degli appuntamenti della tre giorni ‘Ad alta voce’. Ospiti del festival e di Simonetta Della Seta, direttore del Museo nazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah, uno scienziato, un teologo e una psicologa e studiosa di cabbalà: Vito Mancuso, Alessandro Treves e Daniela Abravanel. Un dialogo o meglio “un viaggio”, come lo ha definito Simonetta Della Seta, fra scienza e spiritualità, l’una “la sponda” dell’altra, come ha detto ancora il direttore del Meis, che hanno “fortemente bisogno di essere alleati” per tentare di afferrare brandelli di risposte a domande immense. La domanda sull’origine della vita, che porta con sé quella su chi siamo e sul nostro ruolo nell’universo.

“Il nostro tempo ha bisogno di momenti di comunione tra diverse prospettive – ha esordito Mancuso – ci pone l’urgenza di condivisione tra diverse discipline per rifondare una sapienza comune. Il pensiero umano ha elaborato da sempre diverse cosmogonie per tentare di venire a capo, di porsi in lotta o accanto al grande enigma/mistero dell’origine della vita. Capire come mai da un universo, per come noi lo conosciamo oggi, vuoto e informe, sia potuta scaturire questa cosa così complessa e assolutamente imprevedibile che è la vita”. Il teologo – difficile a credersi, se non fossimo di fronte al professor Mancuso – si apre al confronto con tutte le tradizioni, dal Buddismo al De rerum natura, perché tutti siamo convocati, e con tutto il nostro essere, non solo con la conoscenza razionale, di fronte “allo stupore dell’esserci”, “tutti siamo sfidati dal grande fenomeno dell’origine della vita, che è più grande di noi”. Ecco perché, di nuovo stranamente per un teologo, ma forse non per il professor Mancuso, alla parola miracolo o enigma preferisce “mistero”, parola che in greco “significa il chiudere di occhi e di bocca”: quindi non possiamo “capire o carpire”, ma “farci comprendere” dalla vita “che è sempre più grande di noi”.
E ancora, per spiegare la differenza fra l’inizio e il principio di questo – forse – nostro mondo, il teologo Mancuso non potrebbe usare una spiegazione più laica: l’inizio dello Stato italiano è una data, il 1861, il principio è la Costituzione. “Il principio costitutivo è all’inizio, nel durante e anche alla fine”. Infine, nel museo dell’ebraismo italiano e della Shoah, la citazione di Hannah Arendt: “Non è irrilevante notare come la parte immortale e divina nell’uomo non esista se non viene attualizzata e focalizzata su ciò che è divino fuori di noi. In altre parole – chiosa Mancuso – l’oggetto dei nostri pensieri conferisce immortalità al pensare stesso”.
Dunque l’uomo nella natura, non sopra o fuori di essa, il celebrare la vita con stupore infantile, l’essere degni della vita nel suo senso più ampio di bios, questo forse è l’unico modo “per essere all’altezza di questo fenomeno straordinario che è l’esserci”.

E proprio del compito dell’uomo nella “creazione ancora da farsi” ha parlato Daniela Abrabanel. Per la tradizione cabbalistica “l’anima dell’uomo è parte di Dio” e Dio si perfeziona “attraverso l’uomo” che a sua volta ha il compito di perfezionare la creazione “imperfetta” e “incompleta”, prendendosene cura. Un tema quanto mai attuale, basta ascoltare un Midrash che sembra scritto oggi e non secoli e secoli fa: “Guarda la mia opera, l’ho creata per te, ricordati, non corromperla e non rendere desolato il mio mondo perché se lo corrompi non ci sarà più nessuno che potrà aggiustarlo”. Sembra che l’uomo non sia all’altezza di questa enorme responsabilità. Eppure la tradizione cabbalistica è incentrata sul concetto di ‘tikkun’, la riparazione, l’elevazione delle scintille divine che sono nel mondo materiale. Secondo la tradizione cabbalistica questo non è il primo mondo creato da Dio, “oggi siamo probabilmente sull’orlo di una nuova distruzione e la libera scelta dell’uomo può fermarla”: questo è il tikkun al giorno d’oggi, “il rispetto di quelle leggi che Dio ha messo nella Natura perché il mondo possa sopravvivere e l’essere umano possa sopravvivere sano all’interno del mondo”. Secondo un detto ebraico, “ogni uomo è un mondo” e come “esseri divini” abbiamo la “responsabilità” di portare avanti “la nostra piccolissima parte di creazione”.

Alessandro Treves, fisico, che insegna alla Scuola internazionale superiore di studi avanzati di Trieste, è tornato invece al “bisogno di riconoscersi in un principio primo”. Ci sono al momento diverse idee sull’origine dell’Rna, che sarebbe venuto ancora prima del Dna in quanto capace sia di riprodursi sia di favorire la propria autoriproduzione: il ‘brodo primordiale’ è la più antica, poi ci sono le correnti calde degli oceani e, infine, l’ipotesi che le prime molecole provengano dallo spazio. “Gli scienziati che le sostengono sentono il bisogno di pensare che uno solo di questi sia il vero principio e di falsificare le altre: la possibilità, perfettamente plausibile dal punto di vista razionale, che l’Rna possa essere scaturito in vari modi e che ci siano vari principi è lasciata da parte a priori”.

Di molto altro si è parlato venerdì mattina, persino di Darwin e di Einstein, ma ritornando al tema delle ‘parole che trasformano’, l’incontro di venerdì mattina si può riassumere con le parole ‘umiltà’, ‘dialogo’ e ‘confronto’. Dialogo e confronto fra scienza e sapienza, complementari e necessarie per tentare di comprendere da dove veniamo, dove andiamo, ma soprattutto come vogliamo farlo. Umiltà perché, come ha affermato Treves, noi “non siamo un punto di arrivo, siamo in cammino lungo un percorso, uno dei tanti intrapresi dalle diverse specie sulla terra”. E infine ‘libertà’ che ci qualifica e contraddistingue, “quella quantità di energia libera e indeterminata – dice Mancuso – che esiste dentro di noi e che ci dà la possibilità di essere consapevoli, creativi e responsabili”.
A soli due giorni dall’attacco alla sinagoga di Pittsburgh, mentre il maltempo fa danni in un paese che non si prende cura del patrimonio paesaggistico, per lasciare da parte le – infinitamente più risibili e povere – polemiche scoppiate per una maglia di una squadra di calcio fatta indossare a qualcuno che non si ritiene degno (mentre nessuno si è preoccupato del monumento che gli sta alle spalle), l’amara considerazione è che nessuno sia in ascolto e queste parole, forse le parole in generale, non siano più in grado di trasformare nulla e nessuno, perché in troppo pochi riescono e/o vogliono esserne degni.

Guarda il video integrale di Le origini della vita; incontro fra scienza e culture religiose

Copparo – Commemorazione 4 Novembre

Da: Comune di Copparo

Il Sindaco e le Associazioni Combattentistiche e d’Arma invitano alla commemorazione del “4 Novembre”, giornata dell’unità nazionale e delle forze armate. La cerimonia si svolgerà domenica 4 novembre 2018 con questo programma: ore 10.00 ritrovo presso Atrio Comunale; ore 10.15 deposizione Corona d’Alloro presso la Fontana Monumento ai Caduti e lettura del messaggio del Presidente della Repubblica; ore 10.30 S. Messa nella Parrocchia SS. Pietro e Paolo.

Copparo – Chiusura uffici il 2 novembre

Da: Comune di Copparo

Il Comune di Copparo informa che venerdì 2 novembre 2018 gli uffici e servizi comunali rimarranno chiusi, per recupero festività del Patrono.
Nella giornata di sabato 3 novembre, l’ufficio Anagrafe osserverà il regolare orario di apertura al pubblico (dalle 8.30 alle 11.30), mentre l’ufficio di Stato Civile ha predisposto una reperibilità telefonica, unicamente per urgenze relative a atti di morte e/o di nascita, dalle ore 10 alle ore 12, telefonando al numero 328 4209566; la biblioteca comunale sarà chiusa.

Jimmy Haslip a Comacchio per il lancio di ‘Globetrotter’

Da: Comacchio Slow Fest

Dagli Stati Uniti ai Trepponti per l’anteprima di “Globetrotter”: Jimmy Haslip – il grande
bassista americano fondatore degli Yellowjackets e vincitore di numerosi Grammy Awards –
approda a Comacchio come ospite d’eccezione del minitour che anticipa il lancio del primo
album da solista di Luca di Luzio. La Sala Polivalente San Pietro di Palazzo Bellini ospita
infatti, giovedì 1 novembre alle 21, il primo dei tre concerti in cui la chitarra di di Luzio –
insieme al sax di Alessandro Fariselli, al pianoforte di Alessandro Altarocca, alla batteria di
Fabio Nobile e, appunto, al mitico bassista mancino newyorkese da oltre quarant’anni
protagonista della scena musicale – ‘racconteranno’ questo nuovo lavoro discografico, frutto
della collaborazione fra di Luzio ed Haslip, che propongono un viaggio nel mondo del jazz
contemporaneo dove funk, blues, jazz e musica latina si uniscono in un comune percorso
musicale. Un lavoro che sarà in distribuzione entro la fine dell’anno e che ha visto, insieme a di
Luzio ed Haslip – che ne è anche produttore – la collaborazione di molti ospiti illustri: da Dave
Weckl a George Whitty, da Max Ionata ad Alessandro Fariselli. Dopo l’appuntamento nella
città dei Trepponti (ingresso 15,00 euro; info al 335 1340537) che rappresenta anche l’evento
di chiusura del “Comacchio SlowFest” – cartellone-contenitore di iniziative fra musica,
enogastronomia e fruizione ‘lenta’ del territorio organizzato dall’associazione culturale
musicale Jazzlife in collaborazione con numerosi partner locali ed il patrocinio di Camera di
Commercio di Ferrara e Comune di Comacchio – il tour di “Globetrotter” farà tappa venerdì 2
novembre al Teatro Goldoni di Corinaldo (Ancona) e sabato 3 novembre a San Piero in Bagno
nell’ambito della manifestazione “Bagno di Jazz”.

Luca di Luzio è un chitarrista versatile che ha approfondito diversi linguaggi musicali, dal
jazz al funk ed al rythm and blues, studiando con Garrison Fewell, Dean Brown, Tuck Andress
e Les Wise. Suona stabilmente con il suo “Luca di Luzio Blue’(s) Room Trio” insieme a Sam
Gambarini e Max Ferri, oltre che collaborare con la cantante canadese Lauren Bush con cui sta
registrando un cd prodotto da Tuck and Patti. Si è esibito in numerosi festival in Italia ed
all’estero come Umbria Jazz, Comacchio Jazz, NAMM Show, San Severo Winter Jazz Festival,
Jazzit Festival e Mottola International Guitar Festival.
Ha suonato con Paolo Fresu, Fabrizio Bosso, Max Ionata, Xavier Girotto e Roberto Spadoni. Da
alcuni anni ha iniziato inoltre ad esibirsi anche con la chitarra a sette corde. E’ endorser di
Benedetto Guitars, D’Orazio Strings e DV Mark amps.

Jimmy Haslip è conosciuto soprattutto per esser stato uno dei membri fondatori del gruppo
fusion Yellowjackets ed uno dei primi bassisti ad utilizzare un basso a cinque corde. Bassista
mancino, ha inoltre la particolarità di suonare il basso con le corde invertite, cioè con la corda
più acuta in alto e quella più grave in basso.
Oltre agli Yellowjackets, ha al suo attivo numerose collaborazioni anche con altri importanti
protagonisti della scena musicale internazionale: da Bruce Hornsby a Rita Coolidge, da Gino
Vannelli a Kiss, eppoi Tommy Bolin, Allan Holdsworth, Marilyn Scott, Chaka Khan, Al Jarreau e
Donald Fagen, fino ad Anita Baker.
Accanto all’attività concertista si dedica con successo alla produzione musicale tanto da
ricevere negli anni numerosi Grammy Awards per lavori da lui prodotti, l’ultimo dei quali il 28
gennaio scorso al Madison Square Garden per il miglior album strumentale con “Prototype”
del “The Jeff Lorber Fusion”.

Alessandro Fariselli, sassofonista tenore dal suono caldo e dalla tecnica raffinata, ha uno
stile davvero inconfondibile. Negli anni ha collaborato ed inciso dischi con artisti di fama
nazionale e internazionale come Fabrizio Bosso, Flavio Boltro, Mario Biondi e Paolo Fresu.
Nella sua musica si riconoscono vari stili fra cui swing, soul, funk e be-bop che ne
caratterizzano il sound e lo rendono efficace in tutte le situazioni.

Fabio Nobile, musicista, produttore, definito dalla rivista “Percussioni” tra i batteristi
moderni italiani più apprezzati per la sua personale e riconoscibile attitudine funk. Avviato
dal padre, sin da giovanissimo, alla professione di musicista, accompagnando in tournèe il
celebre cantante degli anni ’60 Michele e collaborando con I Giganti e I Nuovi Angeli. A 25 anni
sposta l’attenzione verso la musica bossa nova e jazz, incidendo a suo nome cinque singoli in
vinile e un album stampato come CD per l’etichetta Italiana Dejavù Rec. Nonostante la sua
musica non sia rivolta ad un contesto mainstream, riscuote successo in tutto il mondo, in
particolar modo in Giappone. Dal 2007 al 2011 collabora con Mario Biondi: nel 2009 prende
parte all’incisione del pluripremiato album “IF” che lo porterà a sostenere ritmicamente lo
“Spazio Tempo Tour 2010”. Nel 2011 con il progetto E.G.O, apre i concerti di James Blunt, Joe
Cocker, Incognito, Randy Crawford, Joe Sample, accompagnando le cantanti Tanya Michelle e
Loretta Grace. Mentre, dall’estate 2012 al 2015 ha alternato varie collaborazioni con la
cantante Karima. E’ ideatore e direttore artistico di JAZZenatico, festival musicale che si tiene
a Cesenatico, d’inverno tra gennaio e febbraio e in estate a fine agosto.

Alessandro Altarocca si avvicina al pianoforte classico nel 1977 e, dal 1985 si dedica al jazz
sotto la guida di Silvano Salviati, Franco D’Andrea, Paolo Birro, Stefano Battaglia e John Taylor.
Vincitore del primo premio all’11° Concorso Internazionale per solisti jazz di Montecarlo nel
2009, ha partecipato a numerosissimi festival jazz, rassegne artistiche e spettacoli teatrali
oltre che in programmi televisivi. Ha registrato oltre una trentina di cd con formazioni pop,
jazz e fusion e vanta molteplici collaborazioni in ambito jazz fusion: da Frank Gambale a Eric
Marienthal, da Dennis Chambers a Gary Novak, da Trilok Gurtu a Lenny White, fino a Mark
Sherman, Keith Copeland, Michael Rosen, Javier Girotto, Patrick Clahar (Incognito), Tom
Kirckpatrick, Claudia Marss, Franco Cerri, Fabrizio Bosso, Flavio Boltro, Ares Tavolazzi e
Christian Meyer. Musicista estremamente versatile, ha collaborato anche con protagonisti
della scena pop italiana, fra i quali Andrea Mingardi, Bruno Lauzi, Fiordaliso, Iva Zanicchi,
Kelly Joice, Roberto Ferri, Federico Straga, Grazia Versani e Paola Angeli. Dal 1991 docente
presso il centro Amr di Ravenna – sede italiana dell’Europe Jazz Network – dal 2000 al 2006
ha insegnato anche alla Musicacademy di Bologna, in qualità di capodipartimento e
responsabile didattico del settore piano-tastiere, ruolo ricoperto dal 2012 anche presso il
Professional Music Institute di Reggio Emilia.