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Giorno: 5 Novembre 2018

Corso interassociativo sul tema della violenza sulle donne anziane

Da: A.I.D.M Ferrara

Nella nostra società la violenza è un argomento di grande attualità e, purttoppo, ancora troppo presente, sotto molteplici forme che interessa tutti i generi, tutte le età e tutte le classi sociali. Le associazioni femminili di Ferrara (Ande, Andos, AIDM Ferrara, Centro Donne e Giustizia, Cif, BPW Italy, Soroptimist e UDI ) hanno organizzato un corso interassociativo di due incontri per valutare il tema della violenza sulle donne anziane. Ulteriore problematica che l’invecchiamento della popolazione concomitante alla perdita di alcuni valori e alla mancanza di risorse adeguate ha fatto emergere. Il secondo e prossimo incontro si terrà il 9 novembre 2018 presso L’Aula Magna di Giurispudenza in via Corso Ercole I D’Este 37 dalle ore 15.30, coordinato dall’AIDM. Interverranno come relatori la D.ssa Monica Parti geriatra e gerontologa ed il Ten. Coll. Arma dei Carabinieri di Ferrara Andrea Firrincieli che affronteranno sia la parte scientifica che sociale del problema.

Comacchio : Celebrazione del “4 Novembre – Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate”

Da: Comune di Comacchio

Quella di oggi è stata una giornata particolarmente significativa per la comunità comacchiese, la quale ha reso onore ai propri caduti, ricordandone l’estremo sacrifico. Il 4 novembre, ricorre precisamente la firma dell’armistizio nel Primo Conflitto Mondiale del 1918 e la successiva resa dell’impero austro-ungarico. In questa data emblematica, da ormai cento anni, si commemorano i soldati periti nell’espletamento del proprio dovere.
L’Assessore Comunale Maria Chiara Cavalieri, in rappresentanza di tutta l’Amministrazione, ha presenziato alla cerimonia tenutasi in Piazza Roma a Comacchio e, dopo la celebrazione della Santa Messa officiata da Don Giancarlo Pirini, ha deposto una corona di alloro davanti al Monumento che commemora i caduti della Prima Guerra Mondiale. Cavalieri ha richiamato tutti al “preservamento del senso dello Stato, oltre che all’attaccamento ai valori costituzionali propri di tutti i cittadini della Repubblica”, ringraziando calorosamente la Città e tutti coloro che si adoperano per il suo sviluppo. Ha espresso la propria gratitudine verso gli eroi patrii, ricordando quanti giovani, a volte giovanissimi hanno sacrificato la loro vita in nome di un ideale così grande e sacro ovvero quello di riconsegnare all’Italia e alle future generazioni pace, libertà e democrazia.

Un ringraziamento particolare è stato rivolto anche alle altre autorità presenti: il Prefetto di Ferrara Dott. Michele Campanaro ed il Questore di Ferrara Dott. Giancarlo Pallini.
Alla cerimonia, organizzata dall’Associazione Combattenti e reduci, hanno partecipato le autorità militari locali, nonché le rappresentanze di Vigili del Fuoco e delle Associazioni combattentistiche e d’arma e di volontariato. Presenti alcune classi degli Istituti Comprensivi di Comacchio e Porto Garibaldi, che hanno letto i nomi e le rispettive età, di tutti i combattenti comacchiesi periti durante il Primo Conflitto Mondiale. Il lento scandire di così tanti nomi di nostri concittadini, strappati alla vita in così giovane età, deve restare un monito imprescindibile, un imperativo categorico, che spinga ogni Stato ad evitare in tutti i modi possibili la risoluzione di ostilità e contenziosi attraverso l’uso della forza ed il ricorso alla guerra. Nulla vale un così alto sacrifico umano.
Successivamente i presenti, in corteo, hanno deposto una corona anche al Parco della Resistenza, in Piazza Folegatti ed al Sacrario dei Caduti. Omaggi sono stati resi anche in Piazza Don Giovanni Verità a Porto Garibaldi ed in Piazza Rimembranza a San Giuseppe.

Calvano: “45.700 euro per il trasporto pubblico locale nel basso ferrarese”

Da: Ufficio Stampa Gruppo Partito Democratico – Assemblea Legislativa Emilia-Romagna

Dalla Regione Emilia-Romagna in arrivo 550 mila euro per le agenzie di mobilità, nello specifico per il ferrarese arriveranno 45.703,30 euro. Risorse che aiuteranno i territori più marginali a coprire il costo del servizio e per ridurre i disagi a studenti delle scuole superiori, costretti a lunghi tragitti e agli anziani che non hanno la possibilità di spostarsi in autonomia.

«Grazie ad un ordine del giorno presentato quest’estate insieme ad altri colleghi sono state sbloccate risorse che aiuteranno concretamente i comuni delle cosiddette aree interne del ferrarese, tra il copparese e il Delta, che hanno bisogno di maggiori collegamenti con la città, dove si trovano i principali servizi come gli ospedali o le scuole – spiega il consigliere regionale Paolo Calvano –. Un costo sostenibile del trasporto pubblico locale per questi comuni rappresenta un fattore essenziale per il futuro di queste realtà. La nostra Regione, facendo proprie le sollecitazioni di diversi Comuni, si è quindi attivata per dare una risposta concreta proprio per scongiurare aumenti dei costi del trasporto pubblico locale». Le risorse in questione saranno gestite direttamente da AMI in accordo con i comuni interessati.

Articolo 1 – No al disegno di legge Pillon

Da: Articolo 1 – MDP di Ferrara

Il governo sta esibendo il suo volto più reazionario, attuando un autentico processo di svuotamento dei diritti dei cittadini. Come sempre la strategia consiste nel concentrare l’attenzione su ogni singola tematica, predisponendo una riforma normativa ad hoc, che vada a ridurre, quando non a rimuovere, risultati conquistati in decenni di impegno e di lotte. Così, smantellando, un tassello alla volta, l’impianto architettonico della nostra democrazia.

È il caso, ad esempio, del disegno di legge Pillon, attualmente in fase di discussione, che se approvato costituirà un arretramento per le libertà e i diritti civili di tutti e tutte, in particolare per le donne e i bambini.

La legge propone una famiglia unica, ideale ed astratta, che sarà imposta come modello ad ogni coppia con figli che si separa. Si vuole disciplinare obbligatoriamente ogni aspetto della vita dei singoli secondo regole rigide e prefissate, senza concedere spazio alcuno alle specificità individuali. Viene indicato un percorso lungo e complesso, che moltiplicherà tempi e costi, con l’obiettivo esplicito di ostacolare le persone che vogliono separarsi, complicando il ricorso a tale istituto.Nei fatti una mediazione paternalistica, cieca ai reali bisogni dei figli, considerati come “pacchi” che i genitori devono custodire e consegnarsi nei giorni stabiliti da regole aritmetiche, anziché affettive. Viene eliminato l’assegno di mantenimento, colpendo nuovamente le donne, ovvero la parte in genere più debole delle coppie. Su di esse infatti grava il lavoro di cura, ed esse hanno mediamente stipendi più bassi anche a parità di lavoro. Qualora il DDL Pillon venisse approvato, separazione e affido diventeranno un campo di battaglia permanente e i figli e le figlie ostaggi di un costante negoziato tutoriale. Come se ciò non bastasse, il disegno non riconosce la violenza domestica, impedendone di fatto l’emersione con strategie specifiche che strumentalizzeranno i figli per esercitare un controllo costante sulle donne, obbligate a trattare con il proprio aggressore, con il ricatto dell’affidamento e della responsabilità genitoriale. Per tutte queste ragioni il DDL presenta gravi profili di incostituzionalità e viola apertamente numerose disposizioni della Convenzione di Istanbul, della Convenzione CEDAW, della Convenzione di New York sui diritti del fanciullo.

Si tratta dunque, con ogni evidenza, di una legge che, se attuata, non genererà semplificazione o maggiore equità tra le parti, bensì nuove sofferenze nei soggetti coinvolti dal provvedimento, già in origine parti più deboli.

Il disegno di legge Pillon deve quindi essere ritirato. Non corretto o emendato, ma eliminato dall’agenda di governo. E per questo Articolo 1 – MDP sarà al fianco di UDI e di tutte le altre associazioni, le donne e gli uomini che Sabato 10 novembre saranno in piazza, e aderirà ad ogni altra iniziativa pubblica sarà organizzata a riguardo. Ci auguriamo che l’opposizione a questa vergogna sia la più ampia e unitaria possibile, al di là delle inevitabili differenze dovute alle identità individuali delle associazioni, dei partiti e dei singoli aderenti.

Holding Ferrara. Fiorentini: l’opposizione chiede a se stessa di vigilare…

Da: Leonardo Fiorentini

Dichiarazione di Leonardo Fiorentini (consigliere comunale indipendente per Sinistra Italiana) sulla richiesta di Centrodestra e M5S di una commissione controllo su Ferrara Holding:

“Sia chiaro, la richiesta di chiarezza da parte dell’opposizione è assolutamente legittima – premette Leonardo Fiorentini, consigliere comunale indipendente per Sinistra Italiana – ma le modalità sono quantomeno curiose, se non paradossali. Dal punto di vista istituzionale infatti alla Commissione di controllo e garanzia si applicano le disposizioni previste per il funzionamento delle Commissioni consiliari permanenti. “Il Presidente convoca la Commissione, ne fissa l’ordine del giorno e ne presiede le sedute”. Ebbene, il Presidente di quella commissione è Federico Balboni, consigliere del Movimento 5 Stelle. Insomma, in pratica – commenta Fiorentini – l’opposizione ieri ha chiesto a se stessa di vigilare. I casi sono due: o c’è un problema politico con il Presidente Balboni (al quale nel caso va la mia solidarietà personale), oppure qualcuno in più di 4 anni non ha mai letto il regolamento del consiglio comunale e non conosce gli strumenti di vigilanza e controllo a propria disposizione. Ovviamente, per quel che riguarda il gruppo che presiedo, nulla osta alla convocazione della Commissione, durante la quale mi auguro i responsabili della Holding potranno dare al consiglio ed alla città tutti i chiarimenti richiesti rispetto alla questione oggetto della richiesta dei gruppi consiliari di opposizione.”

Presentazione del libro di Sergio Gessi “Spirito libero: un giornalismo senza padrini né padroni”

Da: Organizzatori

Martedì 6 novembre 2018, alle ore 17, presso la Sala Agnelli della Biblioteca Ariostea (Via Scienze 17, Ferrara), si terrà la presentazione del libro di Sergio Gessi “Spirito libero: un giornalismo senza padrini né padroni”, prefazione di Paolo Pagliaro (Faust Edizioni).
Ne parleranno con l’autore Dalia Bighinati (giornalista) e Lucia Marchetti (insegnante).
L’ingresso è libero e gratuito.

“Nel libro sono raccolti articoli, commenti, interviste che affrontano diverse questioni di inte-resse generale: dal tramonto delle ideologie alla rivoluzione digitale, dall’Islam alle migrazioni. Ma sullo sfondo o al centro c’è quasi sempre Ferrara. Un luogo dell’anima, si direbbe, ma anche l’archetipo della città mutevole, che si lascia amare ma non possedere. Che sorprende, scuote, tradisce.

[…]

Godibili, oltre che attendibili, sono le pagine dedicate all’ascesa e caduta degli dei locali, da Roberto Soffritti a Dario Franceschini. Le inchieste sono documentate e le interviste non com-piacenti, pure su questioni controverse come il tesoro del Pci o il vitalizio dei parlamentari (dove peraltro si racconta una verità diversa da quelle convenzionali). Incisive le pagine dedicate alla Chiesa estense e in particolare le dieci domande, rimaste senza risposta, al vescovo Luigi Negri”

Dalla prefazione di PAOLO PAGLIARO

SERGIO GESSI, 53 anni, è giornalista professionista dal 1993. Inizia a scrivere giovanissimo, a Ferrara, sua città di origine, sulle pagine locali del Resto del Carlino, dell’Unità e della Nuova Ferrara. Pubblica, fra gli altri, su il Manifesto, Cuore, la Nuova Venezia, il Sole 24 ore, Avvenimenti, Gambero Rosso e collabora con l’emittente televisiva Italia 7 Gold. Nel 1992 è assunto al quotidiano La Cronaca di Verona. In seguito (fra il 2002 e il 2009) è capo ufficio stampa del Comune di Ferrara e nel 2013 fonda il quotidiano online Ferraraitalia.it che tuttora dirige.
Dalla metà degli anni ‘90 svolge anche attività di formazione e aggiornamento professionale per Ordini dei Giornalisti e Associazioni stampa in Valle d’Aosta, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Marche, Umbria, Basilicata. È docente universitario, dapprima a Bologna e allo Iulm di Milano poi, dal 2002, all’Università di Ferrara (ove tiene i corsi di Analisi del linguaggio giornalistico, Teorie e tecniche delle pubbliche relazioni, Etica della comunicazione e dell’informazione). Ha due figli, Emanuele ed Efrem.

Agricoltura. Rinnovati gli accordi nazionali per la produzione delle sementi foraggere e di barbabietola da zucchero.

Da: Regione Emilia Romagna

L’assessore Caselli: “Emilia-Romagna regione leader, puntiamo su qualità e rafforzamento della filiera”

Le intese siglate tra Assosementi e Coams, il consorzio che raggruppa i produttori agricoli. La superficie interessata sale a circa 40mila ettari complessivi con l’adesione di nuovi partner

Bologna – Ampliamento della superficie coltivata, innalzamento degli standard qualitativi e di tracciabilità delle produzioni, rafforzamento della collaborazione tra le parti: sono gli obiettivi del rinnovo per il triennio 2019-2021 dei contratti-quadro nazionali per laproduzione-moltiplicazione delle sementi foraggere e di barbabietola da zucchero; accordi che sono stati siglati questa mattina a Bologna, presso la sede della Regione Emilia-Romagna, dai rappresentanti di Assosementi, a nome dell’industria sementiera, e del Coams, il Consorzio che raggruppa le organizzazioni di agricoltori-moltiplicatori, alla presenza dell’assessore regionale all’Agricoltura, Simona Caselli.

Le due intese, che interessano nel complesso oltre 40mila ettari di coltivazioni (dati Crea e Assosementi), in gran parte concentrati proprio in Emilia-Romagna, regione leader in ambito italiano ed europeo con una Produzione lorda vendibile stimata sui 120 milioni di euro, confermano gli schemi di contratto-tipo utilizzati dalle ditte sementiere per la stipula dei contratti di coltivazione con le Organizzazioni di produttori e con le singole imprese agricole, oltre a fissare tempi e modalità di pagamento, nonché precise garanzie sotto il profilo della sicurezza fitosanitaria.

“L’Emilia-Romagna- ha sottolineato l’assessore Caselli- detiene la leadership italiana nella produzione sementiera, con aziende altamente specializzate e un significativo flusso di export. Il rinnovo degli accordi conferma la validità delle politiche regionali volte a promuovere questo tipo di intese. Per il futuro bisogna puntare a valorizzare la produzione certificata e a rafforzare le relazioni di filiera, garantendo un’equa distribuzione del valore tra imprese agricole e ditte sementiere”.

Le novità dell’intesa sulle sementi di erba medica

Le novità che riguardano l’accordo quadro per le sementi foraggere sono essenzialmente due: l’adesione della principale organizzazione di produttori del comparto, la Apros di Ravenna, con conseguente allargamento dell’area geografica interessata; la riformulazione di alcuni parametri su cui basare i prezzi e la conferma di una serie di caratteristiche qualitative e tecniche (germinabilità, impurità e grado di umidità) sui quali si basa il meccanismo di premi e penalità adottato, che presenta un margine di oscillazione del 10% in più o in meno rispetto al prezzo base.

Oltre a quelli sopra indicati, potranno inoltre essere indicati nei singoli contratti e/o accordi di coltivazione ulteriori caratteristiche qualitative riferite alle singole produzioni, come ad esempio l’esenzione da specie infestanti. Per monitorare l’applicazione dell’accordo è operativo un Comitato tecnico interprofessionale in cui sono rappresentate in maniera paritetica le componenti agricola, industriale e le Regioni interessate.

Barbabietola da seme: crescono le superfici coltivate

Per quanto riguarda la produzione di seme di barbabietola da zucchero, l’intesa innalza a 5.500 ettari la stima della superficie interessata, che si trova quasi interamente in Emilia-Romagna, territorio di eccellenza per questa coltivazione. Per il resto vengono riconfermati i contenuti del precedente accordo quadro. Nonostante il forte ridimensionamento del settore bieticolo-saccarifero in Italia, dove oggi si coltivano circa 37mila ettari di barbabietola da zucchero rispetto ai circa 120mila di 12 anni fa, il settore della moltiplicazione del seme è in espansione ed è rivolto a tutto il mercato europeo e non solo. L’alta qualità della produzione è peraltro particolarmente tutelata in Emilia-Romagna da una apposita legge e da quest’anno è operativo un sistema di georeferenziazione di tutte le coltivazioni, che concorre ad ottenere la massima purezza genetica delle sementi.

“Il rinnovo degli accordi- ha commentato Roberto Guarnieri, presidente della Sezione sementi foraggere di Assosementi, consentirà di proseguire l’ottimo lavoro finora svolto nell’ambito della filiera. In campo foraggero, dopo le ultime adesioni, l’intesa rappresenta oggi circa il 70% della produzione nazionale di seme di erba medica.

“Grazie a questo tipo di accordi- conclude Alessandro Lualdi, presidente di Coams- la collaborazione e le occasioni di dialogo tra le parti sono maggiori che in passato e questo è molto importante per trovare soluzioni a problematiche comuni come ad esempio la mancanza di prodotti che garantiscano un’adeguata difesa fitosanitaria”. Lualdi ha infine colto l’occasione per segnalare che “stiamo inoltre lavorando con Assosementi per estendere l’accordo anche alle specie ortive”.

A Ferrara c’è il Festival della Magia

Da: Consorzio Visit Ferrara

Illusionismo, giochi di prestigio, visite nei misteri della città, spettacoli incantati e laboratori per bambini il 10 e 11 novembre 2018. Vantaggi sul soggiorno con il Consorzio Visit Ferrara.

Scoprire Ferrara con magia. Non è un modo di dire ma un’affascinante realtà che prende vita, tra atmosfere oniriche e giochi di illusionismo, il 10 e l’11 novembre 2018 con il Festival della Magia. Un viaggio dove tutto è possibile su un percorso magico fatto di spettacoli teatrali, performance di strada, visite guidate tematiche e laboratori per i più piccoli. Un modo esclusivo e fuori dal comune di visitare Ferrara e le sue meraviglie storico-artistiche, approfittando delle proposte del Consorzio Visit Ferrara, che unisce circa 90 operatori turistici di tutta la Provincia, e in occasione del Festival della Magia propone un codice sconto per ottenere riduzioni sul soggiorno. Prenotando direttamente sul sito www.visitferrara.eu con il codice MAGIA2018 si vive, infatti, la manifestazione magica in modo vantaggioso.
Tra gli appuntamenti da non perdere sabato 10 novembre alle 21.00, il gran gala della magia Arkobaleno, spettacolo con artisti provenienti dai più importanti palcoscenici mondiali i quali porteranno a Ferrara l’arte del prestigio e dell’illusionismo, con sorprendenti colpi di scena. Nel pomeriggio di sabato, i bambini potranno divertirsi con la Scuola di Magia con la Strega Trilli, nel foyer del Teatro Nuovo di Ferrara (ogni ora dalle 15.00 alle 18.00), imparando a costruire giochi di prestigio con materiali da riciclo. Alle 15.30 ci sarà una parata di appassionati di street magic nel centro storico cittadino. Inoltre, sia il sabato 10 alle 15.00, che domenica 11 alle 10.30, si potrà partecipare alle avvincenti visite guidate tra i segreti e i misteri di Ferrara, una delle corti rinascimentali più legate all’astrologia, alla magia, all’alchimia e all’esoterismo. Il programma completo del festival della magia è: www.festivalmagiaferrara.it

Venerdì 9 Novembre la Camera di Commercio chiama a raccolta intelligenze, reti e progetti al servizio della legalità

Da: Camera di Commercio

Govoni: “L’illegalità diffusa rappresenta un costo indiretto gravissimo per tutta la società, anche perché induce a credere che la “legalità sia costosa. Una percezione infondata alla quale occorre contrapporne un’altra che ha le sue radici non solo nei valori etici su cui ha fondamento una società realmente civile ma anche su quelli economici”

Presenti all’incontro il Prefetto di Ferrara, il Sindaco della Città di Ferrara, il Comandante del COA, il Questore di Ferrara, i Comandanti provinciali dei carabinieri e della Guardia di finanza e il Dirigente dell’Ufficio Scolastico di Ferrara

Se l’affermazione della legalità è una responsabilità primaria delle istituzioni, l’apporto della società civile, la cultura dei cittadini e delle imprese, la sensibilità delle giovani generazioni sono fattori decisivi per rafforzarla e accrescere la coesione attorno all’obiettivo di una società più integra, più libera, più sicura. Sarà questa una delle considerazioni del convegno “Intelligenze, Reti e progetti al servizio della Legalità”, voluto dalla Camera di commercio ed in programma, venerdi 9 novembre, a cominciare dalle ore 9.30, presso la sala Conferenze dell’Ente di Largo Castello. Camera di commercio ormai da alcuni anni schierata a supporto della legalità, mettendo le proprie competenze e il proprio patrimonio informativo a disposizione della collettività e dei partner istituzionali, in particolare del Ministero dell’Interno, tanto dal punto di vista della conoscenza e prevenzione, quanto dal lato del contrasto, con progetti molto specifici realizzati per fornire utili strumenti di indagine alle Forze dell’ordine.

Nel 2016 – evidenzia l’ISTAT – l’economia non osservata (sommerso economico e attività illegali) vale circa 210 miliardi di euro, pari al 12,4% del Pil. Il valore aggiunto generato dall’economia sommersa ammonta a poco meno di 192 miliardi di euro, quello connesso alle attività illegali (incluso l’indotto) a circa 18 miliardi. La componente relativa alla sotto-dichiarazione – secondo l’Istituto Nazionale di Statistica – pesa per il 45,5% del valore aggiunto (circa -0,6 punti percentuali rispetto al 2015), la restante parte è attribuibile per il 37,2% all’impiego di lavoro irregolare (37,3% nel 2015), per l’8,8% alle altre componenti (fitti in nero, mance e integrazione domanda-offerta) e per l’8,6% alle attività illegali (rispettivamente 9,6% e 8,2% l’anno precedente).

“Il prezzo che una società paga in termini di peggiore convivenza civile e mancato sviluppo economico quando è contaminata da illegalità diffusa e dal crimine organizzato – ha sottolineato il presidente della Camera di commercio, Paolo Govoni, nella conferenza stampa di ieri (5 novembre) – è molto più alto di quello che si percepisce dagli indicatori economici. Rappresenta un costo indiretto gravissimo per tutta la società, anche perché induce a credere che la “legalità sia costosa”: una percezione infondata ma che sta inquinando interi settori produttivi. A questa pericolosa visione – ha concluso il presidente della Camera di commercio – occorre dunque con fermezza contrapporne un’altra, opposta, che ha le sue radici non solo nei valori etici su cui ha fondamento una società realmente civile ma anche su quelli economici”.

All’incontro, che sarà moderato da Ida Pacifico, docente IIS Remo Brindisi, e che vedrà in sala la presenza di oltre 50 studenti, hanno già confermato la propria presenza il Prefetto di Ferrara, Michele Campanaro, il Sindaco della Città di Ferrara, Tiziano Tagliani, il Comandante del COA, Antonio Conserva, il Questore di Ferrara, Giancarlo Pallini, il Comandante provinciale dei carabinieri, Andrea Desideri, il Comandande provinciale della Guardia di finanza, Cosimo D’Elia, il Dirigente dell’Ufficio Scolastico di Ferrara, Giovanni Desco, e il Dirigente Scolastico degli Istituti “Dante Alighieri” e “ R. Brindisi, Massimiliano Urbinati. Concluderà la Giornata il Direttore generale di Infocamere, Paolo Ghezzi, che si soffermerà sul tema: “Il Registro Imprese, strumento di certezza e tasparenza degli assetti imprenditorali”. Il Registro delle Imprese infatti, anagrafe economica e strumento di pubblicità legale di tutte le aziende italiane tenuto dalle Camere di commercio, è una fonte informativa ricchissima e articolata, oggi peraltro completamente accessibile in modo informatico e online.

Per volontà del Comune di Ferrara, infine, l’evento della Camera di commercio sarà l’occasione per la consegna del premio “Cittadino Responsabile 2018” a Igor Scotti, dipendente della ditta Salvi, che il 9 luglio 2018 salvò la vita ad un collega e amico, svenuto nel parcheggio dell’azienda, praticando il massaggio cardiaco e utilizzando il defibrillatore.

Destra e sinistra, dall’analogico al digitale e ritorno

In questa società liquida, magistralmente descritta da Bauman nei suoi libri, anche i partiti le cui origini risalgono al secolo scorso sono diventati liquidi, almeno quelli del campo progressista. In questa liquidità sociale la destra, invece, resta ancorata alla solidità della presenza sul campo, alla vicinanza fisica alle persone, al presidio del territorio. Hanno ascoltato gli umori delle persone e li hanno tradotti secondo la loro impostazione ideologica.
Mentre i partiti liquidi si ritiravano dal campo, loro sono rimasti, da qui il crescente consenso della destra. Insomma, è un po’ come nel passaggio dall’analogico al digitale: la sinistra è passata al digitale, la destra è rimasta all’analogico. Sembra, dunque, che in questo mondo liquido e digitale ci sia ancora molto bisogno di solidità, di presenza fisica, di vicinanza, di analogico. La destra lo ha capito e ha capitalizzato il consenso.
Diverso il discorso sul M5S. Nasce digitale, riempie prima le piazze virtuali del web, poi quelle reali delle città e torna nel mondo virtuale rivolgendosi prevalentemente ad un elettorato giovane, appunto la generazione digitale. Ogni tanto Beppe Grillo ha bisogno di radunare il popolo del web nelle piazze reali perché questo serve al movimento per tenere il polso al suo elettorato. E così via in un’andata e ritorno dal digitale all’analogico.

Il Pd e gli altri satelliti di sinistra, invece, hanno smobilitato sia nell’analogico che nel digitale. Ora, dopo la sconfitta, sembrano tentare di recuperare nell’uno e nell’altro campo, ma il ritardo accumulato nella conoscenza dei meccanismi di funzionamento digitale e l’essersi disabituati alla presenza in quello analogico sul terreno reale li fa essere in affanno, persino invisibili. Il massimo che riescono a fare e organizzare, male, flash mob, confondendo il flash con l’improvvisazione. Molto meglio quelli organizzati dal M5S che li ha inventati. E così si espongono ad un costante flash… flop che gratifica solo gli organizzatori. Tutto ciò, a mio parere, è il risultato di una chiusura nei palazzi del potere, soprattutto da parte del Pd partito di governo, con la convinzione di avere come missione prioritaria quella di stare all’interno delle compatibilità imposte dall’Europa sposando una logica più finanziaria che attenta allo stato sociale su cui l’Europa unita è nata per garantire pace e stabilità. Se si smantella lo stato sociale; non si fa una politica occupazionale seria, ma anzi si aboliscono le garanzie per un lavoro stabile; non si prevede una politica economia e industriale di lungo periodo; si smantella il sistema previdenziale allungando l’età pensionabile e quindi impedendo l’ingresso di forze giovani nel mondo del lavoro; si approva una legge Costituzionale sull’obbligo del pareggio di bilancio, come espressione lampante di una scelta di campo precisa dalla parte dei conti economici più che delle persone in carne ed ossa, è evidente che si è alzato un muro tra sé e la vita reale delle persone. Per lo meno della maggioranza delle persone. Perché tutto ciò a Confindustria e alle banche, invece, andava benissimo.

La conferma la si trova nelle nostre città. Basta fare un esperimento per rendersene conto: girate per le città e fate un censimento di quante sezioni dei partiti di sinistra trovate e quante di queste sono aperte come luogo di socialità. Una volta le sezioni di partito erano aperte tutti i giorni, soprattutto quelle dei partiti più grossi, Pci in testa. I compagni si ritrovavano a giocare a carte, a discutere, incontravano i dirigenti, scambiavano opinioni. Oggi non è più così. È più facile che troviate aperta una sezione della Lega, o che vi imbattiate, per quanto non possa piacervi, in gruppi di cittadini che cercano di presidiare il loro territorio contro il degrado (non chiamatele ronde, anche se la sinistra preferisce le etichette alla comprensione dei fenomeni) piuttosto che una sezione di uno qualsiasi dei partiti di sinistra, Pd in testa che in teoria dovrebbe essere quello con più risorse economiche da potersi permettere qualche sezione.

Commercio. Spreco alimentare, dal 2007 in Emilia-Romagna recuperati 22 milioni di euro di prodotti con 132 enti beneficiari, 113 donatori e 52 Comuni coinvolti grazie ai progetti del Last minute market. Da Piacenza a Rimini finiscono nella spazzatura di casa soprattutto verdura e frutta fresca

Da: Regione Emilia Romagna

Il 91% degli italiani si rammarica per avere gettato cibo, quattro su cinque giudicano irresponsabile buttare quello ancora commestibile. In Emilia-Romagna, in controtendenza sul dato nazionale, aumenta la percezione dello spreco. Il ritratto di un’Italia in cui cresce la consapevolezza degli sprechi nel Rapporto 2018 dell’Osservatorio Waste Watcher di Last minute market/Swg. L’assessore Corsini: “I consumatori responsabili sono prima di tutto cittadini consapevoli, occorre moltiplicare l’impegno per diffondere sensibilità, esempi ed esperienze virtuose nate qui: una per tutte quella di Last minute market. La Regione c’è e ci au guriamo che l’attuale governo mantenga le risorse da destinare a questi progetti etici che danno soddisfazione”

Bologna – Quattro italiani su dieci dichiarano di aver ridotto gli sprechi nell’ultimo anno, nove su dieci ammettono di sentirsi in colpa quando gettano il cibo avanzato e ancora commestibile, e quattro su cinque giudicano irresponsabile buttare cibo ancora buono.

Sono alcuni dei dati del Rapporto 2018 dell’Osservatorio Waste Watcher, Last minute Market/Swg presentato oggi a Bologna da Andrea Segrè dell’Università di Bologna – fondatore Last Minute Market e campagna Spreco Zero -, Andrea Corsini assessore regionale a Turismo e Commercio, Stefano Mazzetti sindaco del Comune di Sasso Marconi e presidente Associazione dei Comuni Sprecozero.net, Maurizio Pessato presidente Swg, Luca Falasconi curatore del progetto Reduce e Matteo Guidi amministratore delegato di Last minute market.

In controtendenza sul dato nazionale, in Emilia-Romagna aumenta la percezione dello spreco, forse – spiegano i curatori del Rapporto – perché è maggiore l’attenzione reale al fenomeno. Da Piacenza a Rimini si gettano soprattutto verdura e frutta fresca: un quinto in più rispetto al dato nazionale. Ma anche salse e sughi, pasta fresca, riso e prodotti per la colazione.

E sul versante della distribuzione, dal 2007 al 2016 grazie ai progetti di Last minute market sostenuti dalla Regione, sono stati recuperati alimenti per un valore complessivo di circa 22 milioni di euro e 132 enti beneficiari diretti, 113 donatori, 52 Comuni coinvolti. Oltre 5,5 mila tonnellate di cibo, più di 300 mila pasti, 851 mila farmaci e 13.738 libri, sono stati così salvati dal cestino.

E sempre sulla cattiva gestione del cibo, sono stati elencati i dati, misurati dal progetto Reduce – Spreco Zero di Ministero Ambiente e Università di Bologna, che rivelano che ciascuno di noi getta nella spazzatura 36 kg all’anno di alimenti. Il 35% di questo spreco potrebbe essere recuperabile e redistribuito.

“La responsabilità nei consumi va di pari passo con una cittadinanza consapevole e rispettosa- afferma l’assessore Corsini-. Va coltivata una sensibilizzazione sociale e sugli stili di vita: dall’educazione nelle scuole, al monitoraggio nella grande distribuzione, allo sviluppo di una vera e propria cultura di riduzione dello spreco alimentare. Resta comunque da fare ancora parecchio per rendere più diffusi comportamenti di riduzione degli sprechi di cibo. La Regione c’è ma i progetti hanno bisogno di risorse per camminare e produrre risultati, per questo mi auguro che l’attuale governo mantenga i contributi garantiti in questi anni dai governi precedenti. Occorre moltiplicare l’impegno per diffondere anche fuori dal perimetro regionale la nostra sensibilità, gli esempi e le esperienze virtuose nate qui; non è un caso che l’esperienza del Last minute market, emblema del recupero del cibo e della prevenzione dello spreco alimentare, abbia preso vita in Emilia-Romagna vent’anni fa e da qui sia diventato una realtà di eccellenza europea nel recupero degli sprechi alimentari. La Regione- prosegue Corsini- da tempo è attenta a dinamiche economiche più eque, sostenibili sotto il profilo ambientale e sociale, più solidali e comunitarie, tanto, ad esempio, da normare con due leggi regionali (19/2016 e 16/2015) la promozione dell’economia solidale e il sostegno all’economia circolare, che ruota in sostanza su riuso e riciclo”.

“Mangiare è un atto di giustizia e di civismo: verso noi stessi, verso gli altri, verso il mondo- spiega Andrea Segrè-. I paradossi del cibo sono evidenti: 815 milioni di individui sulla terra soffrono la fame e una persona ogni tre è malnutrita. Ma intanto una persona su 8 soffre di obesità. A breve prenderanno il via le iniziative della campagna Spreco Zero per i primi 20 anni di Last Minute Market, un progetto nato fra l’autunno 1998 e la primavera ’99 che vogliamo celebrare con molte iniziative fino al 5 febbraio 2019, 6^ Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco. Tutti possiamo dare il nostro contributo”.

Tornando al Rapporto, condotto su un campione rappresentativo della popolazione, fotografa su scala nazionale e regionale la situazione, i comportamenti da attuare e la percezione dello spreco alimentare sulle nostre tavole.
Lo spreco domestico rappresenta un danno economico secondo 9 italiani su 10 (93%), di forte impatto diseducativo sui giovani (91%).Nella pratica quotidiana il 63% degli intervistati dichiara di gettare il cibo una volta al mese (17%) o anche meno frequentemente (46%). Il 15% sostiene di gettare cibo una volta ogni due settimane, il 15% una volta a settimana e solo l’1% della popolazione afferma di gettarlo quotidianamente o quasi.
Le ragioni sono intuibili: il cibo è scaduto (44%), ammuffito (41%), non ha un buon odore o sapore (39%) o è era stato acquistato in quantità eccessiva (36%).
Con particolare attenzione, l’Osservatorio Waste Watcher ha indagato i dati dell’Emilia-Romagna, regione pilota rispetto ai recuperi Last minute market e motore della campagna Spreco Zero nata presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari dell’Università di Bologna.

Cibo scaduto e gettato: per il 92% degli emiliano-romagnoli un comportamento irresponsabile
In base al Rapporto, la presenza di cibo scaduto nelle dispense o in frigorifero è in testa alle ragioni dello spreco in regione (43%): indice di prodotti acquistati probabilmente in eccesso (40%) o ammuffiti (43%).
L’87% dei cittadini emiliano-romagnoli getta il cibo due volte alla settimana o più raramente, il 15% una volta alla settimana e l’8% più volte nel corso di una sola settimana.
Un comportamento che il 92% dei cittadini giudica irresponsabile.
Così il 56% dei cittadini dichiara di conservare il cibo avanzato oppure consuma quello appena scaduto se ancora buono (46%) o controlla che venga mangiato prima della scadenza (41%).

Strategie ed educazione alimentari
Quali sono le strategie per la prevenzione dello spreco? Prima di tutto la pianificazione della spesa (85%), i packaging intelligenti che cambiano colore (84%) e il controllo delle temperature del frigo (84%).
E rispetto ai figli, che regole si danno in casa? Non sprecare il cibo, per l’86%, scegliere la qualità (sempre 86%) e rispettare la stagionalità del cibo (85%); un po’ meno il risparmio negli acquisti (81%). E come ha influito la sensibilizzazione di questi anni? Sostanzialmente senza differenze per il 57% degli intervistati, mentre per 4 italiani su 10 lo spreco è diminuito (39%).

Il premio Vivere a Spreco Zero
Tra le iniziative presentate oggi anche la nuova edizione del Premio Vivere a Spreco Zero, testimonial l’artista Giobbe Covatta: “Un riconoscimento all’Italia sostenibile- spiega Luca Falasconi, curatore del progetto 60 Sei ZERO promosso da Distal Università di Bologna con ministero dell’Ambiente – che valorizza le buone pratiche e iniziative virtuose adottate sul territorio nazionale da soggetti pubblici e privati, premiando le esperienze più innovative in modo tale da favorirne la diffusione e la replica sul territorio. La sensibilizzazione sui temi dello spreco di cibo e dell’educazione alimentare passa anche e soprattutto attraverso gli esempi concreti”.

La partecipazione è aperta a tutti e le segnalazioni vanno inviate sul sito www.sprecozero.it entro domenica 11 novembre.

Riconosciuta la qualifica di restauratore per 4 mila imprese – Antolini (Cna): “Orgogliosi del risultato raggiunto”

Da: Cna Ferrara

Sono una ventina le attività di restauro della nostra provincia che hanno presentato domanda. Per una parte delle domande richiesto un supplemento di documentazione.

Ferrara – Delle seimila imprese che hanno partecipato al Bando pubblico del Ministero dei Beni e delle Attività culturali per il conseguimento della qualifica professionale di restauratore o collaboratore restauratore ne sono state riconosciute circa quattromila, una ventina delle quali provenienti dalla nostra provincia. Si tratta di artigiani e professionisti di grande capacità ed esperienza, la maggior parte dei quali opera da numerosi anni nel restauro e nelle sue diverse specializzazioni, sia per privati ma soprattutto per enti e istituzioni culturali pubbliche.

“Un grande risultato”, dichiara Franco Antolini, presidente provinciale di Cna Artistico e Tradizionale, anch’egli restauratore, che ha seguito la travagliata vicenda nel corso di ben lunghi nove anni, a partire dalla emanazione del Decreto Ministeriale n. 86 del 26 maggio 2009, che ha definito i profili professionali degli operatori ammessi alla effettuazione di interventi conservativi su beni di interesse artistico culturale, istituendo un apposito Bando in cui ciascuna impresa ha dovuto presentare domanda, producendo approfondita documentazione relativa agli studi effettuati e al proprio curriculum professionale.

“La nostra Associazione si è battuta con forza perché il patrimonio di esperienze, di capacità professionali e competenze professionali espresso dagli artigiani restauratori del nostro Paese fosse riconosciuto dal Ministero dei Beni culturali e, ora, questo faticoso percorso, che ci ha visto in campo per far sì che al riconoscimento della qualifica potesse accedere il più ampio numero di imprese possibile, comprese quelle giovanili, è giunto in dirittura d’arrivo. Di questo siamo orgogliosi.”

E’ dei giorni scorsi la comunicazione del Ministero sulla possibilità, per i restauratori interessati, di consultare la propria posizione in merito all’ammissione o meno della domanda presentata. Di questi, come si diceva, la gran parte risulta in possesso dei requisiti per il riconoscimento della qualifica, un migliaio di domande sono invece state respinte, mentre per altri mille circa si richiede un supplemento di documentazione. A tal proposito, Cna invita queste ultime imprese a contattare l’Associazione, nel caso fosse necessario un supporto tecnico per il completamento e la messa a punto della documentazione richiesta. Per informazioni rivolgersi a lgrandini@cnafe.it

Una delegazione di Radicali Ferrara presente al Congresso di Radicali Italia tenutosi a Roma

Da: Radicali Ferrara

Una delegazione di Ferrara ha partecipato al XVII congresso di Radicali Italiani, tenutosi a Roma dall’1 al 3 novembre. Da questo congresso il Partito esce con 3 donne alla guida: Silvja Manzi alla segreteria, Antonella Soldo alla tesoreria e Barbara Bonvicini alla presidenza. Crediamo che questo sia un valido esempio di Partito capace di premiare e riconoscere il merito delle persone aldilà del loro sesso, senza quote rosa. Un nostro grande e affettuoso augurio va in particolare alla nuova segretaria Silvja Manzi, già tesoriera del partito e iscritta anche all’associazione dei radicali ferraresi. Contestualmente al rinnovo delle cariche, è stato eletto anche il nuovo Comitato Nazionale, nel quale è entrato per elezione il segretario di Radicali Ferrara, Paolo Niccolò Giubelli.

Sul solco della mozione generale approvata, noi radicali ferraresi ci apprestiamo ad un anno intenso fatto di sfide elettorali da vincere, prima tra tutte quella europea, nonché di battaglie nazionali e locali, per l’affermazione dello Stato di diritto e la realizzazione del sogno della Patria Europea. Queste sono le uniche risposte serie e credibili alla domanda di sicurezza che i cittadini pongono per i propri risparmi e il proprio lavoro, così come per quanto riguarda la tutela delle libertà e dei diritti, il governo dei fenomeni migratori e l’integrazione, gli investimenti seri sul futuro anziché lo “spendi e spandi” elettorale.

Il Natale tra le mille luci e magie di Ferrara

Da: Consorzio Visit Ferrara

Un villaggio natalizio nelle scenografie del Rinascimento, fontane danzanti sullo sfondo del Castello Estense, giochi, animazioni e tanti eventi, da vivere in famiglia con il Consorzio Visit Ferrara.

Il Castello Estense e i palazzi rinascimentali di Ferrara fanno da sfondo ad uno spettacolo di luci e colori, che trasformano nel periodo natalizio la città dal centro storico Patrimonio dell’Umanità UNESCO in un gioco di meraviglie per grandi e piccoli. Il Natale a Ferrara è a misura di famiglia. Occasione per divertirsi con i bambini partecipando alle tante iniziative proposte in città, ma anche per esplorare i luoghi d’arte e cultura, che prendono vita tra le strade in un viaggio tra Medioevo e Rinascimento. Un percorso ogni volta diverso, grazie al Consorzio Visit Ferrara e al sito web www.visitferrara.eu da cui prenotare direttamente esperienze, visite guidate e pacchetti. Dal 17 novembre 2018 al 6 gennaio 2019, la città si anima di eventi: la scenografica Piazza Trento e Trieste, una delle più grandi d’Europa, dal 17 novembre vede illuminarsi le casette del Fideuram Christmas Village, villaggio di Natale a cielo aperto decorato di luminarie, eleganti chioschi in legno, artigiani che sfoggiano originali creazioni e decorazioni a tema, animazioni per bambini ed iniziative speciali. Nel giorno dell’inaugurazione è previsto anche lo spettacolo di accensione delle luminarie (ore 18.00) e la manifestazione Calici d’Autunno (il 17 e il 18 novembre). Il 24 novembre nel Giardino delle Duchesse apre la pista da pattinaggio, mentre in Piazza Cattedrale si accende l’Albero di Natale. Il 1° dicembre le Fontane Danzanti stupiscono gli occhi in Piazza Castello, muovendosi sulle melodie della musica dal vivo della Banda Filarmonica “Ludovico Ariosto”, un’orchestra di ben 45 elementi. Nel fine settimana dell’Immacolata, dal 7 al 9 dicembre 2018, inoltre, il Castello Estense si trasforma nel Castello di Balocchi: un percorso magico della durata di 90 minuti tra ambientazioni fantastiche, animazioni e l’incanto del Natale. Anche il fine settimana del 15 e 16 dicembre è particolarmente dedicato ai bambini, che possono partecipare, tra le altre attività, alla Christamas Walk e al concerto di Natale con il coro di oltre 200 bambini degli Istituti Sant’Antonio e San Vincenzo . Musica e canzoni incanteranno grandi e piccoli, inoltre, il 22 dicembre in Piazza Trento e Trieste per lo show A Christmas Song. Il 29 dicembre il Castello Estense diventa invece l’affascinante scenario di una originale Escape Room: i partecipanti, chiusi all’interno dell’Imbarcadero 1, devono cercare di uscirne risolvendo alcuni indizi ed enigmi.
Da non perdere, anche in occasione del Natale, la possibilità di visitare la bellissima mostra a Palazzo Diamanti “Courbet e la Natura”. E lo spettacolo al Teatro Nuovo del Balletto di San Pietroburgo, in tournée ufficiale in Italia il 24 novembre con “La bella addormentata”, il 20 dicembre 2018 con “Lo schiaccianoci” e il 9 gennaio 2019 con “Il lago dei cigni”.

Ferrara a Natale
Il pacchetto “Ferrara a Natale” del Consorzio Visit Ferrara propone un soggiorno di 2 giorni con notte in hotel, visita guidata della città, cena in un ristorante tipico del centro storico e il biglietto d’ingresso alla mostra di Palazzo Diamanti, con il 10% di sconto sull’acquisto del catalogo. Il prezzo è a partire da 150 euro a persona.
Il Balletto di San Pietroburgo
Per le famiglie che non vogliono perdere il Balletto di San Pietroburgo ci sono due offerte. Una di 2 giorni con notte in hotel in centro con colazione, biglietto di ingresso al Teatro Nuovo, light dinner prima dello spettacolo e visita guidata della città (prezzo a partire da 110 euro a persona). L’altra con formula all inclusive che comprende una notte in hotel, il biglietto per lo spettacolo in platea centrale numerata, il light lunch prima del Balletto, un ricco pranzo in osteria tipica del centro, un voucher sconto per l’ingresso al Castello, la visita guidata della città. Prezzo a partire da 195 euro a persona.

Polizia provinciale contro il bracconaggio nelle valli di Gorino in zona di pre-Parco.

Da: Ufficio Stampa Provincia di Ferrara

La Polizia provinciale ha segnalato all’autorità giudiziaria un cacciatore, sorpreso ad utilizzare un richiamo acustico nella zona di pre-Parco nelle valli di Gorino.
Un intervento reso particolarmente difficile perché avvenuto durante l’ondata di maltempo che ha colpito la costa e con l’imbarcazione degli agenti che ha dovuto farsi strada fra onde molto alte.
All’uomo sorpreso è stato contestato il reato di caccia con l’uso del richiamo acustico, la cui sanzione prevede un’ammenda fino a 1.500 euro, a cui si aggiungono otto settimane di sospensione dall’esercizio venatorio nell’area pre-Parco.
La pattuglia della Polizia provinciale avvicinatasi sotto vento, per non farsi sentire, dopo essersi nascosta con la barca fra le canne, ha atteso l’accensione del richiamo e uno dei due agenti, indossati speciali abiti in gomma, ha raggiunto velocemente l’appostamento di caccia per sequestrare il richiamo acustico che emetteva il canto del Germano reale, continuo, ripetuto e modulato, sempre della stessa intensità di volume.
Il fucile e due esemplari di Germano reale abbattuti sono stati subito sequestrati e messi a disposizione dell’autorità giudiziaria, come il richiamo acustico di cui è prevista la confisca e la distruzione.
“Ringrazio i colleghi che sono intervenuti nonostante condizioni meteo particolarmente difficili con un appostamento durato molte ore nelle valli – dice il Comandante della Polizia provinciale, Claudio Castagnoli – nell’impegno costante di far rispettare a tutti le regole, cacciatori compresi”.

Il Gruppo dei 10 presenta Tutte le Direzioni in Falltime2018

Da: Il Gruppo dei 10

Cinque concerti racchiudono come in un avvolgente scrigno il tesoro in musica di‘Tutte le direzioni in Falltime 2018’, la nuova rassegna ideata da Il Gruppo dei 10, che inaugura giovedì prossimo, 8 novembre,e che proseguirà fino alla fine dell’anno, il 29 dicembre.La programmazione autunnale- offerta dalla realtà nata nel 2010 da alcuni ferraresi con la volontà di arricchire il panorama culturale con concerti dedicati al jazz (ma non solo) – ritorna nell’ormai consueta sede per la stagione più fredda: l’accogliente Spirito di Vigarano Mainarda (via Rondona 11d, Vigarano, Ferrara).

“Il Gruppo dei 10 è appunto un gruppo – spiega il direttore artistico Alessandro Mistri – e la scomparsa del ‘presidente’ Chico Franchella e del titolare del Bar Ragno Antonio Fogli, parte della squadra e prima di tutto amici, ha lasciato un grande vuoto. La musica, però, è la nostra grande sfida: per questo vogliamo continuare a proporla per la città. La rassegna non ha sponsor, ma si alimenta del supporto e delle possibilità di ogni componente del Gruppo dei 10, senza dimenticare l’impegno, anche finanziario, dello Spirito, che crede e dà spazio a queste iniziative”. “Saranno cinque concerti – continuaMassimo Cavalleretti, presidente del Gruppo dei 10 – che rispettano la qualità espressa nella stagione estiva, con tutta la voglia di portare alla città eventi di grande rilevanza”.

C’è unanovità legata alla formula: non più cena e concerto, ma un momento conviviale prima “per non obbligare le persone alla cena legata al concerto –sottolineaMistri – Abbiamo optato per una proposta più conviviale, riprendendo delle simpatiche usanze dal passato”. “Abbiamo voluto mettere la musica davanti a tutto – aggiunge Stefano Pariali, titolare dello Spirito – per renderla fruibile a pubblici differenti”. Il locale aprirà l’american bar alle ore 20, il concerto inizia alle 21. “Con 20 euro– specifica Pariali – si avrà a disposizione oltre al concerto una consumazione (cocktail o calice di vino) con stuzzicheria artigianale e, a fine spettacolo, la ‘spaghettata di mezzanotte’, un momento conviviale e informale per stare insieme. Rimarrà però anche la possibilità di avere l’abituale accoglienza al ristorante con menu alla carta”.Tutti i concerti iniziano alle 21. È consigliabile prenotare il tavolo. Per informazioni e prenotazioni: Spirito, 0532.436122e 339.4365837.Il Gruppo dei 10 è anche su Facebook.

IL PROGRAMMA ALLO SPIRITO
INIZIO CONCERTO ORE 21

1/ 08.11.2018– La nuova rassegna Tutte le direzioni in Falltimeinaugura giovedì 8 novembre con il concerto ‘Tuna, beans&onion’, una serata in ricordo di Federico ‘Chico’ Franchella, ex presidente del Gruppo dei 10 e Antonio Fogli, socio, amico e storico gestore del Bar Ragno di Comacchio, entrambi tristemente scomparsi quest’anno. Il titolo della serata, totalmente avulso dalla parte musicale, vuole rendere omaggio a un appuntamento gastronomico che si ripeteva ogni anno e che era molto caro, anche per gusti personali, al ‘presidente’ Chico Franchella. Sarà il piglio vocale caldo e solare(spesso usato come strumento musicale) del cantante e musicista palermitano Gaetano Riccobono, a dare il via alla rassegna, seguito a stretto giro dalle note sofisticate ed eleganti create da Oscar Zennari al pianoforte, Francesco Angiuli al contrabbasso e Max Chiarella alla batteria. Crooning, scat e vocalese si alternano e si fondono con la musica, nella ricerca di chiavi interpretative sempre nuove e inattese.ConGaetano Riccobono Quartet, in effetti, la qualità è assicurata pur nell’apparente semplicità, perché ogni componente esalta il sapore dell’ensemble jazz e ne diventa ingrediente insostituibile, come in ogni piatto ‘tonno, fagioli e cipolla’ che si rispetti.

2/24.11.2018 –Sabato 24 novembre è una di quelle date da segnare in calendario. Lo Spirito chiama New York:‘Smallsis back’ con Spike Wilner Trio (Spike Wilner al pianoforte, Tyler Mitchell al contrabbasso e Anthony Pinciotti alla batteria), per una serata dedicata al mitico Smalls, jazz club al 183 West 10th Street, Greenwich Village, New York City, che negli anni ’90 si guadagnò la reputazione di “focolaio per i talenti jazz di New York”e “uno dei migliori posti della città per vedere le nuove talentuose levedella scena jazz newyorkese”. Spike Wilner fu uno di loro. Nel 1994, iniziò a suonare regolarmente alSmalls Jazz Club. Divenne la sua ‘casa musicale’ tanto da diventarne partner e manager. La dinastia familiare Michael Spike Wilnerè formata da rabbini, ma anche da una nonna pittrice,Marie Wilner, attiva nella scena artistica newyorkese degli anni ’30 fino agli anni ’60. Spike inizia a suonare il pianoforte in giovane età, dopo aver visto un documentario sulla vita di Scott Joplin. Cresce così in lui la passione per il pianoforte, il ragtime e la musica jazz. Lavora con molti grandi maestri. Tra i più importanti: Barry Harris, JakiByard, Kenny Werner, Walter Davis Jr., Kenny Barron, Mark Thompson, Harry Whitaker, Fred Hersch, Johnny O’Neal e Terry Waldo.Spike si è esibito con e ha diretto molte band a New York in molti famosi jazz club, tra cui The Village Gate, The Angry Squire, Visiones, Augies, The West End Gate e The Village Corner. Spike ha anche fatto un tour con The Artie Shaw Big Band, The Glen Miller Orchestra e MaynardFurgeson.La collaborazione con lo Smalls si rinforza: due anni fa il locale newyorkese ha dato vita a un gemellaggio con il Panama Beach, dove il Gruppo dei 10 ha organizzato gran parte delle serate estive.

3/ 29.11.2018– Sarà un viaggio energetico in due città simbolo della musica, quello intrapreso con il corposo gruppo Giulio Di Nola Sextet, giovedì 29 novembre allo Spiritocon“Napoli, New York e ritorno”. Il progetto di Giulio Di Nola, infatti, nasce dalla voglia di unire una grandecultura musicale d’oltreoceano alla tradizione napoletana classica. Mondi distanti geograficamente, seppur uniti nel modo di intendere la musica. Il gruppo interpreta così alcuni capolavori evergreen napoletani, che si fonde a sonoritàjazz. Il gruppo è composto da Giulio di Nola, voce, pianofortee tastiere, Rossella Di Donna, voce, Carlo Atti, sax tenore, MaxTurone,basso elettrico, Leo ‘Pesto Duro’ Ghezzi, batteria, e Marco Catinaccio, percussioni.

4/ 15.12.2018– Si avvicina il Natale e un regalo sotto l’albero è già stato spedito dal Gruppo dei 10. Quella di sabato 15 dicembre, infatti, sarà una serata pensata come un grande regalo per chi ci segue da tempo e chi si sta affezionando alle nostre rassegne. Sarà il momento di consegnare il Premio ‘Tutte le Direzioni 2018’, insignito ogni anno a personalità che si sonodistinte per autonomia intellettuale,che quest’anno sarà consegnato a una coppia di musicisti d’eccezione: Paolo e Giorgio Conte. La serata non finisce però qui. A suonare sarà Tiger Dixie Band in concert, spettacolare band che da anni opera nel settore della ricerca e delle riscoperta del jazz degli albori del ‘900 spaziando dal ragtime al charleston, dal blues al dixieland. Il suo repertorio è costituito sia da brani tradizionali che originali, eseguiti daPaolo Trettel alla tromba, Fiorenzo Zeni al sax tenore e clarinetto, Luigi Grata al trombone, Andrea Boschetti al banjo e chitarra, MikiLoesch al pianoforte, Giorgio Beberi al sax basso e Claudio Ischia alla batteria. Le sorprese continuano. Sarà presente anchePupi Avati, per ritirare il Premio ‘Tutte le Direzioni 2013’ a lui assegnato in occasione della prima edizione.

5/ 29.12.2018– Il cerchio di Tutte le Direzioni in Fall 2018 si chiude sabato 29 dicembrecon‘Alan Farrington + ElladeBandini Amazing Band’. La voce è quella di Alan Farrington, dall’inconfondibile timbro roco, ma prorompente, la batteria è quella di ElladeBadini, unico per la sua ferrea preparazione e creatività. L’acclamato cantante di origini inglesi, considerato uno dei maggiori jazz singer con sconfinamenti nel rhythm& blues, saràsul palco con uno dei batteristipiù apprezzati in Italia all’estero, insieme a Silvio Uboldi alle tastiere e pianoforte, Simone Boffa alla chitarra elettrica e NikMazzucconi al basso elettrico.L’‘Amazing Band’ si compone di cinque grandi musicisti, sulla scena in modo significativo da tantissimi anni, riuniti per la prima volta in questo gruppo con l’intenzione di presentare canzoni conosciute al grande pubblico e qualche volta trascurate, passando dal pop al soul, sconfinando nel territorio jazzistico, come si usava una volta nelle sale da ballo. In un certo senso una cover band di assoluta eccellenza. “Mi piace vedere la gente che balla e si muove – racconta il musicistaElladeBandini – per questo abbiamo pensato a una serata dove suonare dei bei brani, che facciano ballare e divertire, che sia puro divertimento con musicisti scelti con cura e un grande cantante jazz, del genere uno dei migliori in Italia”.

IL CALENDARIO ALLO SPIRITO

GIOVEDI’ 8 NOVEMBRE
GAETANO RICCOBONO QUARTET
“TUNA, BEANS& ONION”
Ricordando Chico e Antonio

GAETANO RICCOBONO – Voce
OSCAR ZENNARI – Pianoforte
FRANCESCO ANGIULI – Contrabbasso
MAX CHIARELLA– Batteria
*
SABATO 24 NOVEMBRE
SPIKE WILNER TRIO
“SMALLS IS BACK”

SPIKE WILNER – Pianoforte
TYLER MITCHELL – Contrabbasso
ANTHONY PINCIOTTI – Batteria

*
GIOVEDI’ 29 NOVEMBRE
GIULIO DI NOLA SEXTET
“NAPOLI – NEW YORK E RITORNO”

GIULIO DI NOLA – Voce, Pianoforte e tastiere
ROSSELLA DI DONNA – Voce
CARLO ATTI – Sax Tenore
MAX TURONE – Basso elettrico
LEO “PESTO DURO” GHEZZI – Batteria
MARCO CATINACCIO – Percussioni

*
SABATO 15 DICEMBRE
“PREMIO TUTTE LE DIREZIONI 2018”
Consegna del Premio a Paolo e Giorgio Conte

Gruppo G.O.L – Interpellanza “Ferrara situazione sempre più nera “

Da: Gruppo G.O.L.

PREMESSO

che il bilancio mensile della popolazione residente nel comune di Ferrara consente di estrapolare la differenza tra i nati e i morti nella nostra città, evidenziati nella tabella sottostante;

M F Tot
Differenza tra nati e Morti -64 -48 -112 gen
-53 -65 -118 feb
-47 -39 -86 mar
-41 -45 -86 apr
-50 -67 -117 mag
-45 -42 -87 giu
-42 -43 -85 lug
-39 -34 -73 Ago
-31 -41 -72 Sett

Totale (9 mesi 2018) -836
Proiezione annuale -1.115

APPURATO

che la differenza tra coloro che arrivano in città da altre zone e quelli che se ne vanno è positiva e sommata al saldo (negativo) tra i nati ed i morti, consente di registrare un lieve aumento della popolazione residente;

ANALIZZATO

che la differenza tra i nati e i morti é riferibile soprattutto agli indigeni;
che la differenza relativa ai flussi migratori vede da un lato tanti giovani autoctoni che abbandonano Ferrara per recarsi in altre città e all’estero per lavorare e dall’altro lato tra le persone che si stabiliscono solo una piccola parte trova un impiego nella nostra città, la maggior parte va a zonzo per i giardini pubblici sulle mura cittadine o gira in bicicletta sia nella zona del motovelodromo sia in un quartiere che non nominiamo per non fare pubblicità;

CONSIDERATO

che l’analisi della situazione descritta comporta per la città una situazione sempre più nera;

TUTTO CIO’ PREMESSO

il sottoscritto chiede al Signor Sindaco e per esso l’Assessore delegato:

quali misure intende adottare perché la nera situazione in cui si trova la città possa migliorare nell’ottica dei flussi riportati.

PD- Question Time Degrado a San Bartolo

Da: Gruppo Partito Democratico

Recentemente è apparsa sulla stampa locale una segnalazione del sindacato FIALS in
merito alla presenza di infestanti nella struttura residenziale psichiatrica denominata “Il
Convento”.
Le tematiche sollevate dal sindacato sono di diversi tipo. In primis viene evidenziata una
problematica legata alla presenza di topi, bisce ed altri infestanti all’interno della struttura.
In secondo luogo viene riportata la difficoltà di gestione di alcune nuove situazioni legate
alla recente chiusura degli OPG (ospedali psichiatrici giudiziari).
A seguito di questa segnalazione ho ritenuto opportuno presentare un Question Time in
Consiglio Comunale.
La residenza psichiatrica “Il Convento” è situata all’interno del complesso del San Bartolo
ad Aguscello. Si tratta di una struttura storica di grandi dimensioni collocata in una zona di
campagna. Chiunque sia passato da Via San Bartolo conosce la maestosità del
complesso e anche la sua bellezza architettonica.
Un ulteriore elemento da aggiungere è lo stigma che purtroppo accompagna la malattia
psichiatrica dalla notte dei tempi e che, nonostante l’egregio lavoro di studiosi,
associazioni e operatori vari, ancora è presente. Una patologia di “difficile comprensione”
come la malattia mentale in norma agisce non solo sul paziente in se, ma ha effetti
potenzialmente devastanti sulla famiglia e sulla rete amicale. Uno degli aspetti che
contraddistingue la moderna psichiatria è l’approccio bio-psico-sociale, ovvero l’intervento
non solo medico, ma anche sociale che si fa sull’utente e sul contesto relazionale. E’ di
facile comprensione l’importanza che ha la dignità del luogo di cura e la sua pubblica
immagine.
Preciso sin da subito che il mio Question Time intende intervenire in tal senso: fare
chiarezza circa la veridicità della situazione antiigienica denunciata da FIALS; in modo da
poter programmare un intervento in caso di condizioni problematiche o, al contrario, di
ridare dignità alla struttura, agli utenti, ai loro familiari e al personale in caso in cui la
segnalazione risulti essere stata sproporzionata.
La mia volontà di chiarezza nasce anche dalla lettura della nota stampa del Direttore
Generale di AUSL Dottor Claudio Vagnini nella quale viene sollevato il tema della vetustà
del luogo e degli ingenti costi necessari per la manutenzione.
La richiesta che verrà da me formulata è quella di informare il Consiglio circa le azioni che
son state messe in campo a fronte della segnalazione e capire le necessità economiche di
ristrutturazione e adeguamento della struttura del San Bartolo citate dal DG nella nota
stampa.
In ultimo, ma non meno importante, nella segnalazione di FIALS vengono citate le nuove
sfide poste dalla collocazione nella struttura degli ex pazienti degli OPG. Ricordo che Gli
Ospedali Psichiatrici Giudiziari sono stati recentemente aboliti a seguito di un lunghissimo
dibattito sull’efficacia e sull’umanità di spazi del genere. A seguito di tale decisione è sorto
il problema del corretto collocamento di persone giudicate colpevoli di un reato commesso
a seguito di una patologia psichiatrica che richiede un costante intervento medico e
riabilitativo. La collocazione di tali tipi di utenti in residenze psichiatriche pone il serio tema
delle misure di sicurezza da adottare nella struttura per evitare la fuga dell’ospite e tutelare
la sicurezza di utenti e personale. Sarà opportuno capire dall’AUSL quali sono le
indicazioni date circa il collocamento di questi pazienti e quali le misure adottate per
gestire le nuove sfide messe in campo da questi utenti

Presentazione del libro “Il Cammino del Giappone – Shikoku e gli 88 templi”

Da: Dream Life Ferrara

Avrà luogo sabato 10 novembre, alle ore 18, presso il caffè letterario “Vagabondo Caffè” di via Garibaldi, 98 a Ferrara, la presentazione del libro “Il Cammino del Giappone – Shikoku e gli 88 templi” edito dalla casa editrice Mursia a seguito del progetto editoriale nato dalla partnership con RTL 102.5. Sarà presente Luigi Gatti, autore del libro che è il quinto nato dal progetto in questione che prende il nome di “LEGGI RTL 102.5”, una collana che raccoglie storie, opinioni, abitudini e sogni, allo scopo di raccontare la vita e la cultura di oggi.

Nel corso della presentazione verrà data anticipazione della prima mostra sul Giappone a Ferrara che verrà realizzata nel corso del 2019.

Maltempo. In Emilia-Romagna in corso la ricognizione dei danni, dalla montagna alla Costa.

Da: Regione Emilia Romagna

Maltempo. In Emilia-Romagna in corso la ricognizione dei danni, dalla montagna alla Costa. Il presidente Bonaccini: “Domani firmerò la richiesta di stato di emergenza nazionale per procedere subito con i primi interventi urgenti per la messa in sicurezza del territorio”

“In queste ore il nostro pensiero alla Sicilia e al Veneto. Grazie ai volontari della nostra regione impegnati a Feltre, nel bellunese, e che in questi giorni hanno gestito in modo esemplare l’emergenza sul nostro territorio”. Da Piacenza a Rimini, danni a privati, imprese, comparto agricolo e acquacoltura

Bologna- Vento, temporali e piogge intense, mareggiate. Anche in Emilia-Romagna, nei giorni scorsi l’ondata di maltempo che ha messo in ginocchio l’Italia ha causato ingenti danni, oltre che ai privati cittadini, alle imprese, in agricoltura e acquacoltura, colpendo in particolarele aree collinari e montane centro-occidentali e la Costa. Tanto che la Regione ha deciso di chiedere lo stato di emergenza.
“Domani firmerò la richiesta di stato di emergenza nazionale- afferma il presidente, Stefano Bonaccini-. Già ora, solo per la parte pubblica e senza considerare la Costa, stimiamo danni per diversi milioni di euro. Una cifra importante che purtroppo sarà destinata ad aumentare al termine della ricognizione subito avviata dall’Agenzia regionale di Protezione civile e ancora in corso. L’attivazione dello stato di emergenza nazionale è una decisione necessaria che ci consentirà di dare copertura finanziaria agli interventi urgenti che abbiamo già disposto e a quelli ancora da eseguire, tenuto conto anche della prevedibile evoluzione meteorologica stagionale, e per attivare il censimento dei danni puntuale. Chiederemo al Governo e al Parlamento di inserire l’Emilia-Romagna nei provvedimenti che saranno adottati in ambito nazionale per questa ondata di maltempo, soprattutto per quanto riguarda i danni al settore privato, alle attività produttive, agricole e dell’acquacoltura. E in queste ore- prosegue Bonaccini- il nostro pensiero va alle Regioni che stanno pagando il tributo più alto, in particolare la Sicilia e il Veneto con cui stiamo collaborando a Feltre, nel bellunese, dove dal 30 ottobre un centinaio di volontari è impegnato a sostegno dei Vigili del Fuoco e delle amministrazioni per gestire l’emergenza”.

L’assessore regionale alla Protezione civile, Paola Gazzolo, è in costante contatto con il responsabile nazionale della Protezione civile, Angelo Borrelli. E proprio nel bellunese,ieri, grazie ai potabilizzatori partiti da Modena e al lavoro dei tecnici di Hera con il gestore locale del servizio idrico, “siamo riusciti a riportare l’acqua potabile a Rocca Pietore nell’Agordino- sottolinea Gazzolo-. In un momento così difficile per il Paese, un ringraziamento sentito va ai volontari, a tutti gli operatori e ai tecnici dell’Agenzia regionale di Protezione civile che, come sempre, sono l’orgoglio della nostra regione”.

La situazione in Emilia-Romagna

In particolare, gli eventi meteo-marini, hanno causato danni nelle aree collinari e montane centro- occidentali e lungo la costa.

Le piogge intense nei territori montani di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena – 400-500 mm con picchi di 200 mm in poche ore sul fiume Taro – hanno provocato esondazioni di rii minori, con danni alle opere idrauliche, alla viabilità comunale e provinciale.

Il vento, con raffiche fino a 140 Km/ora ad esempio nel Comune di Bobbio nel piacentino, ha causato danni a edifici pubblici, scuole, a numerosi edifici privati, ad attività produttive e soprattutto al comparto agricolo e zootecnico. Anche sul resto del territorio regionale il vento ha comportato la caduta di alberi e danni estesi all’agricoltura.

Si sono registrate, nelle aree colpite, interruzioni anche prolungate della fornitura di energia elettrica per migliaia di utenze, oggi completamente ripristinate.

Il vento e la forte mareggiata hanno inoltre provocato danni ingenti al sistema di difesa della costa, alle strutture produttive e, in particolare, al settore produttivo della acquacoltura.

Inoltre, la piena in corso del fiume Po e le piene dei corsi d’acqua che sfociano nell’Adriatico settentrionale stanno trasportando notevoli quantità di materiale in mare, con conseguenti prevedibili rilevanti spiaggiamenti sulle coste e la necessità di recupero e smaltimento da parte dei Comuni.

Maltempo – Calvano: “Il Governo non si dimentichi dell’Emilia-Romagna e stanzi fondi straordinari anche per la nostra Regione”

Da: Ufficio Stampa Gruppo Partito Democratico – Assemblea Legislativa Emilia-Romagna

L’ondata di maltempo che sta flagellando il Paese non ha risparmiato neanche l’Emilia-Romagna dalla pianura alla costa ferrarese. A fronte della notizia che vede il Governo impegnato nel trovare soluzioni per la Regione Veneto, il segretario e consigliere regionale PD Paolo Calvano chiede che anche i problemi emiliano-romagnoli non vengano sottovalutati ma anzi vengano conteggiati nello stanziamento di risorse straordinarie.


“Al Governo stanno lavorando ad un sostegno per la Regione Veneto con la messa in campo di risorse straordinarie. Ritengo doveroso, visti anche i danni alla costa ferrarese, che non si dimentichino del nostro territorio e anzi che tengano conto degli appelli di ieri lanciati dai coltivatori di cozze e vongole, oltre che del problema dell’erosione del litorale e della sua messa in sicurezza, già emerso nei giorni scorsi dalle associazioni dei balneari e non solo — afferma Calvano —. Al netto di quanto potrà e dovrà fare la nostra Regione, è necessario che nel decreto per il Veneto siano previsti interventi straordinari anche per l’acquacoltura ferrarese e per fronteggiare l’erosione della nostra costa nonche’ gli operatori messi in ginocchio da questa nuova calamità. Su questo spero che i colleghi consiglieri della Lega abbiano voglia di sostenere questa nostra richiesta al Governo”.

Fatturazione Elettronica, il punto con Ascom Ferrara – l’appuntamento ad Argenta giovedì 08/11

Da: Ufficio Stampa – Ascom Ferrara

Fatturazione elettronica: prosegue il tour informativo per predisporsi in sicurezza questo passaggio che diventerà un obbligo dal 1° gennaio del 2019 come disposto dalla Legge di Bilancio.

Dopo il terzo partecipato appuntamento, al Lido degli Scacchi, a fine ottobre, ora Ascom Ferrara prosegue con le ultime tre date a calendario – nel ciclo promosso dall’Ente Bilaterale del Terziario con il supporto logistico di Iscom Ferrara (ente formativo Ascom) – in novembre: il primo è giovedì 8 ad Argenta al Golf Club in via Poderi 2/A (e sostituisce l’incontro previsto in origine a Consandolo), il giovedì successivo (il 15/11) a Copparo (sala conferenze, palazzo Zardi, in via Roma 26/28); ed infine il 22 novembre a Bondeno (nella Pinacoteca civica “Galileo Cattabriga” in piazza Garibaldi, 9). Tutti gli appuntamenti avranno inizio alle ore 15.

Il personale di Ascom Ferrara illustrerà la nuova normativa evidenziando il suo servizio dedicato che permette di gestire tutte le forme di fatturazione, monitorare i documenti contabili emessi e ricevuti ed inviare i documenti contabili attraverso un Sistema di Interscambio dedicato (SdI). I seminari sono gratuiti ma è necessaria la prenotazione chiamando lo 0532.234231 oppure inviando una mail a iscomfe@ascomfe.it

Al Massimo Ribasso, in programma il 6 Novembre al cinema Boldini

Da: Legacoop Estense

Il 6 novembre al Cinema Boldini Legacoop Estense promuove la proiezione del film che denuncia il massimo ribasso negli appalti pubblici

Legacoop Estense, nell’ambito della Campagna Massimo Ribasso, Minimi Diritti dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, promuove a Ferrara la proiezione del film di Riccardo Iacopino “Al Massimo Ribasso”: una storia misteriosa e commovente che denuncia il massimo ribasso negli appalti pubblici, una pratica che ruba e annienta il lavoro di tanti che lottano contro la marginalità.

L’appuntamento, promosso insieme ad Arci Ferrara in occasione della Festa della Legalità e della Responsabilità, è martedì 6 novembre alle ore 18:00 al Cinema Boldini. L’ingresso è gratuito e sono previsti un aperitivo di presentazione e il dibattito finale con ospite Potito Ammirati, presidente della cooperativa sociale Arcobaleno di Torino, che ha prodotto la pellicola. Arcobaleno da vent’anni gestisce la raccolta differenziata della carta a Torino e crea nuove opportunità lavorative per persone con un passato di disagio sociale.

Protagonista del film è Diego, personaggio sfuggente che grazie a una strana dote carpisce segreti industriali con cui aziende mafiose vincono gare di appalto pubbliche. È il sottobosco degli intrecci tra corruzione e malavita. Diego lavora con i carnefici, ma vive in mezzo alle vittime. Un giorno si innamora di una donna in lotta per ricostruirsi una vita. Le loro strade si intrecceranno e lui sarà costretto a scegliere.

“Con la proiezione del film vogliamo portare attenzione su una pratica che negli ultimi decenni ha spesso svilito il lavoro e inquinato il mercato, penalizzando le imprese corrette, i diritti dei lavoratori, la qualità dei servizi” afferma il presidente di Legacoop Estense Andrea Benini.

Il film è realizzato grazie al sostegno di Rai Cinema, Fondazione CRT, Coopfond, IREN, Unipol-Sai, FCTPiemonte e con il contributo delle tante cooperative sociali, aziende e privati che hanno aderito alla campagna di crowdfunding.

L’avocado del diavolo

Penso che almeno su una cosa saremo tutti d’accordo: il Paese è allo sfascio, questo è sotto gli occhi di tutti.
Tuttavia: occorre rimanere vigili.
Ok, il carico di lavoro è impressionante e nel marasma generale rischiamo di perderci dei pezzi per strada.
È proprio per questo che ho deciso di riportare l’attenzione su un fatto che – sperduto in mezzo al delirio generale – non è arrivato all’attenzione di molti.
È successo qualche giorno fa a Frenate sul Brembo (Cm).
La signora Italia Fumapanetti di anni 73 – casalinga ormai in pensione – pensando di fare cosa gradita al proprio nipote N. Sbregalupi di anni 33 – ha deciso di preparargli per pranzo il celebre “avocado toast”, piatto gettonatissimo in questi anni recenti.
Purtroppo, però, la sig.ra Fumapanetti, con tutte le sue buone intenzioni e la sua buonissima fede – è infatti donna devotissima – è incorsa in un errore dai risultati davvero catastrofici.
Probabilmente distratta mentre faceva la spesa, la signora I.F. ha infatti acquistato erroneamente dei kiwi molto duri e piccoli al posto dell’avocado necessario alla preparazione della succulenta pietanza.
Successivamente, è dunque rincasata e si è messa all’opera attendendo il nipote, N. Sbregalupi di anni 33.
Al lieto scampanellare del nipote, la signora Italia Fumapanetti ha dunque apparecchiato per poi impiattare il proprio macroscopico errore.
Il nipote, ignaro del disatro prossimo venturo – N.S. di anni 33 è infatti affetto da un grosso problema di adenoidi che gli ha menomato l’olfatto sin dall’adolescenza – ha addentato l’improvvisato “avocado toast” trangugiandolo come se niente fosse.
Fortunatamente, un provvidenziale quanto casuale intervento del dirimpettaio Topazio Wendlinger, cassintegrato di anni 47 ha risolto la situazione.
Il sig. T.W. di anni 47, era infatti intento a suonare il campanello per chiedere alla signora Italia il prestito di un pugno di sale grosso e, insospettito dall’acre odore di kiwi poco maturi sparso in tutta la cucina, ha deciso di avvertire nonna e nipote.
Per fortuna tutto si è risolto per il meglio, con nonna e nipote ospitati per il pranzo nell’appartamento del Wendllinger a mangiare un improvvisato piatto di mezzepenne al merluzzo e prezzemolo.
Adesso, dico io: traiamo noi le nostre conclusioni.
Io le mie le ho tratte: tutto questo mi ricorda paurosamente quella volta, quando nel lontano 1990 mia nonna decise – sempre pensando di fare cosa gradita e sempre in buona fede – di rovesciare delle patatine in sacchetto nella scodella di latte che mi stava somministrando a colazione perché – parole sue – l’aveva visto fare in una pubblicità in tv.
Insomma, la storia si ripete ma lo sapevamo già.
Via col pezzo della settimana.

All the love (Kate Bush, 1982)

Asia Bibi e l’intolleranza degli altri

di Federica Mammina

3.420 giorni trascorsi in una cella senza finestre, in isolamento. A darle forza il solo pensiero del marito e dei cinque figli, e la sua grande, immensa fede. È così che Asia Bibi ha vissuto gli ultimi dieci anni, prima di assistere al miracolo in cui ha tanto sperato. E di miracolo si tratta, viste le condizioni estreme in cui è stata pronunciata la sua assoluzione. Donna di fede cattolica in un paese, il Pakistan, a maggioranza musulmana, moglie, madre e lavoratrice stagionale, fu incarcerata nel 2009 a seguito dell’accusa, da parte di alcune donne, di aver insultato Maometto durante un alterco, e poi condannata a morte l’anno successivo. Un calvario durato molti anni, fatti di numerosi ingiustificati rinvii nel processo e due condanne a morte nei primi due gradi.
Una storia di sofferenza per Asia e la sua famiglia, che ha avuto ripercussioni durissime anche sulle vite di molte altre persone che hanno avuto il coraggio di opporsi ad un sistema ingiusto e ad una legge, quella sulla blasfemia, considerata una delle più severe al mondo.
In un sistema giudiziario fortemente influenzato dalla religione musulmana, non solo alcuni esponenti politici hanno avuto il coraggio di schierarsi pubblicamente a difesa di questa giovane donna, ma anche avvocati e il giudice Saqib Nisar, ora minacciato di morte, che nella sua sentenza ha ricordato che “la tolleranza è il principio fondamentale dell’Islam”.
Una tolleranza che pare ancora un miraggio lontano e che, se un domani si compirà, sarà il miglior tributo per questi eroi dei nostri giorni.

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