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Giorno: 13 Novembre 2018

AIDM Ferrara – “Sonata a Kreutzer: Riflessione sull’aggressività e la violenza di genere attraverso la Scienza, Letteratura e Musica””

Da: Associazione Italiana Donne Medico di Ferrara

L’Associazione Italiana Donne Medico di Ferrara, in occasione del mese dedicato al contrasto alla violenza di genere, ha organizzato per sabato 17 novembre 2018, presso il Circolo Unione, in via Lollio 15 Ferrara, un corso accreditato ECM per medici, infermieri, biologi e farmacisti, dal titolo “ Sonata a Kreutzer: Riflessione sull’aggressività e la violenza di genere attraverso Scienza , Letteratura e Musica”. Durante il corso, ispirato all’omonimo romanzo breve di Lev Tolstoj che farà da filo conduttore, si cercherà di approfondire le nuove conoscenze delle basi neurobiologiche e dei meccanismi patogenetici della violenza e le attuali implicazioni legali. Sarà eseguito L’Adagio Sostenuto dalla Sonata “ A Kreutzer “ op 47 per violino e pianoforte ricordando come la musica influenza il cervello ed i comportamenti umani. Infine avremmo anche una visualizzazione del contesto socio ambientale tramite le parole di un noto giornalista e scrittore, Dott.Valerio Varesi. Vista la ricchezza e diversificazione del corso vi invitiamo a consultare il sito www.aidm.fe.it. , aidm.fe@libero.it, per ulteriori informazioni e per l’iscrizione.

Centro meteo europeo. L’Europa sceglie l’Emilia-Romagna, via alla realizzazione del nuovo Data center ECMWF

Da: Regione Emilia Romagna

Centro meteo europeo. L’Europa sceglie l’Emilia-Romagna, via alla realizzazione del nuovo Data center ECMWF: entro il 2020 operativo a Bologna uno dei più grandi supercomputer del mondo. Previsioni sempre più precise e affidabili sulle calamità ambientali

Al Tecnopolo del capoluogo regionale (ex Manifattura Tabacchi), dove sorgerà il nuovo impianto, l’evento ufficiale di presentazione della nuova sede. Il presidente Bonaccini: “Emilia-Romagna piattaforma europea dei Big data. Le capacità, tecnologiche, scientifiche e professionali che si attiveranno col Centro meteo europeo serviranno anche in un campo fondamentale come il contrasto ai cambiamenti climatici”

Bologna – L’Europa sceglie l’Emilia-Romagna, piattaforma continentale dei Big Data e del supercalcolo, portando a Bologna, grazie a un progetto della Regione sostenuto dal Governo in sede continentale, il nuovo Data centre del Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine (ECMWF). Il Centro contribuirà a spingere oltre i limiti attuali le previsioni del tempo, per riuscire a prevedere ancora prima eventi ad alto impatto ambientale come tempeste di vento, inondazioni e ondate di calore, e consentire così ai servizi meteorologici e di emergenza nazionali di proteggere meglio vite umane e proprietà in un contesto climatico che cambia sempre di più. Attualmente ha sede a Reading, nel Regno Unito, e ha deciso di trasferire la sua struttura di supercalcolo nel capoluogo regionale, dove sarà operativa entro la fine del 2020.
Questa mattina, all’interno del futuro Tecnopolo di Bologna (ex Manifattura Tabacchi), che dunque ospiterà uno dei più grandi supercomputer del mondo, la presentazione ufficiale della nuova sede, con un evento che ha segnato la fine dei complessi lavori preparatori e l’inizio della realizzazione del nuovo impianto.
All’evento hanno preso parte il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, gli assessori regionali al Coordinamento delle politiche europee allo sviluppo, Patrizio Bianchi, e alle Attività produttive, Palma Costi, il presidente del Consiglio di ECMWF, Jorge Miguel Alberto de Miranda, il direttore generale di ECMWF, Florence Rabier, e la vicesindaco del Comune di Bologna, Marilena Pillati. Erano presenti, inoltre, i rappresentanti degli Stati membri e degli Stati cooperanti del ECMWF e in video conferenza, da Roma, è intervenuto il Sottosegretario al ministero degli Affari esteri, Manlio di Stefano.

“Essere qui, oggi è per l’Emilia-Romagna e per Bologna un grande risultato, che premia l’importantissimo lavoro di squadra fatto fra istituzioni, Governo, Regione, Città Metropolitana di Bologna- ha detto Bonaccini-. Lavoro che è stato portato avanti con la collaborazione e il sostegno di tutti i soggetti coinvolti a livello regionale e nazionale. I forti investimenti che la Regione ha messo in campo in questi anni in ricerca e trasferimento tecnologico nei settori più innovativi, compresi Big Data e supercalcolo, hanno reso l’Emilia-Romagna ancor più competitiva con le aree più avanzate a livello europeo e internazionale. Nella capacità di calcolo, Stati Uniti e Cina sono oggi ai primi posti, l’Europa, c’è ma dobbiamo impegnarci a fare ancora di più. E l’Emilia-Romagna ha davvero posto le basi per diventare la piattaforma europea dell’innovazione e della ricerca. Senza dimenticare- ha sottolineato- che le capacità, tecnologiche, scientifiche e professionali che si attiveranno col Centro meteo europeo serviranno anche in un campo fondamentale come il contrasto ai cambiamenti climatici e alla tutela ambientale, che ha visto poche settimane in California fa la nostra Regione entrare nel direttivo di vertice di Under2Mou, l’alleanza internazionale di Stati e Governi regionali che si batte per il taglio delle emissioni climalteranti in atmosfera”.
“L’Emilia-Romagna è pronta a competere e a collegarsi con le grandi sfide europee, come quella della European High Performance Computing, per collocare l’Europa nell’agone internazionale delle nuove macchine disponibili da qui ai prossimi anni- ha sottolineato Patrizio Bianchi-. Un impegno sulle infrastrutture e sulle competenze che chiama in causa il ruolo fondamentale del nostro importante sistema universitario, con i suoi 130mila studenti, i diversi master e dottorati sostenuti con forza da Regione Emilia-Romagna e da altri importanti soggetti”.
“Il Tecnopolo di Bologna si pone come hub della Rete dei tecnopoli, una realtà concreta per la ricerca e innovazione produttiva distribuito su tutta la regione: 81 laboratori della rete alta tecnologia, 14 centri di ricerca accreditati, 10 tecnopoli in 14 sedi fisiche, aree di coworking, incubatori a laboratori per la produzione digitale della Regione Emilia-Romagna- ha spiegato l’assessore Costi-. Gli investimenti sulla ricerca applicata e l’innovazione hanno sempre caratterizzato la nostra Regione, fin dal 2002 quando, per prima in Italia, fu approvata la legge regionale per la ricerca e l’innovazione. Molte le azioni previste, ma con un’unica direzione di intervento: la creazione di un sistema per la ricerca applicata e l’innovazione, in grado di valorizzare le molte vocazioni regionali e di integrare in modo virtuoso ricerca, innovazione, imprese, istituzioni”.

La giornata prosegue nel pomeriggio con il convegno su “Big Data nelle previsioni metereologiche e in Emilia-Romagna: una visione per il futuro” (Bologna, Palazzo Boncompagni, a partire dalle ore 15,30).
Tra i relatori, l’assessore Patrizio Bianchi, Antonio Navarra, presidente del Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici, Tiziana Paccagnella,direttore del Servizio Clima di Hydro Meteo di ARPAE, Martin Palkovi , direttore di Computing presso ECMWF, Florian Pappenberger, direttore delle previsioni presso ECMWF, Fabio Fava, docente di Biotecnologie industriali ed ambientali presso la Scuola di Ingegneria e Architettura dell’Università di Bologna.

Alan Fabbri (LN): “Mafia nigeriana, Tagliani risponda subito all’emergenza”

Da: Ufficio Stampa Lega Nord Emilia Romagna

“La conferma della presenza della mafia nigeriana in città arriva anche da un esperto dell’anticrimine e non può più essere negata. Le colpe sono evidenti:negli ultimi anni le amministrazioni Pd e il sindaco Tagliani in particolare, hanno sottovalutato il fenomeno lasciandolo dilagare in misura sconcertante. Ora è necessario intervenire in modo concreto studiare piani di contrasto a questo tipo di infiltrazione gravissima nel nostro tessuto sociale: offriamo al sindaco ll nostro appoggio in questi pochi mesi che ci separano dalle elezioni. La lotta alla criminalità non può aspettare enon può avere un colore politico, Tagliani collabori con noi per studiare strategie di informazione e contrasto”.

Alan Fabbri, capogruppo Lega Nord in Ragione, interviene sul fenomeno mafia nigeriana a Ferarra dopo le dichiarazionidi Alfredo Fabbroncini della Direzione Centrale Anticrimine.

“Da tempo anche a livello regionale abbiamo chiesto che il fenomeno venga riconosciuto e approfondito”, spiega Fabbri “è infatrti questo il primo passo da fare per frenare il dilagare della criminalità diffusa”. Come spiegano gli esperti la mafia nigeriana è “formata da piccoli gruppi autonomi nella gestione della droga ma sempre avvezzi alla violenza, al ricatto, allo stupro e all’uso di armi improprie durante le risse”, aggiunge il consigliere. “Vogliamo continuare a fare finta di niente lasciando il nostro territorio in mano a questo tipo di malavita?”, chiede Fabbri. “Il sindaco Tagliani deve rispondere alla città così come deve chiamare a rispondere i rappresentanti delle comunità locali che continuano a negare questa inquietante realtà”, aggiunge “i cittadini devono avere tutte le informazioni necessarie per poter affrontare una situazione pericolosissima e rischia di diventare esplosiva”. Per Fabbri “è inutile continuare a sottovalutare il problema, nascondere la testa sotto la sabbia e fingere che la violenza che vediamo tutti i giorni nei nostri parchi nelle zone verdi della città siano semplicemente risse di poco conto”, conclude il consigliere.”E’ un atteggiamento colpevole che altro non può fare che peggiorare la situazione”. Davanti a queste nuove dichiarazioni “ci attendiamo risposte concrete ed immediate dal sindaco, risposte che vadano nella direzione giusta per impostare un lavoro comune e condiviso, tra amministrazione, esperti e forze dell’ordine a tutti i livelli, per estirpare questa piaga dalla nostra città”. Per farlo “offriamo la massima collaborazione all’amministrazione attualmente in carica come abbiamo sempre fatto, convinti che le risposte debbano essere immediate e che la lotta alla criminalità vada condivisa”.

Camera di Commercio Ravenna-Ferrara, Bignami (FI): “Il Ministero sospenda il processo di fusione”

Da: Ufficio Stampa

Il deputato di Forza Italia, Galeazzo Bignami, depositerà una interrogazione rivolta al Ministero dello Sviluppo Economico per chiedere che sia sospeso il procedimento di fusione tra le Camere di Commercio di Ferrara e Ravenna. “Purtroppo il Pd si è svegliato tardi visto che tali fusioni sono frutto di una legge varata nella precedente legislatura – dice Bignami -. Ma, anche in vista dei pronunciamenti in merito ai tanti ricorsi presentati un po’ ovunque, è doveroso che il Ministero prenda una posizione chiara, stabilendo se tali processi debbano fermarsi oppure no”.
“Nel caso dell’accorpamento tra le Camere di commercio di Ferrara e Ravenna – afferma il deputato -, siamo di fronte alle solite scelte, calate dall’alto, che non tengono conto delle specificità e delle identità territoriali e non danno sufficiente garanzia rispetto al mantenimento di un servizio efficiente e soprattutto vicino a cittadini e imprese. Chiediamo dunque al Ministero un ripensamento complessivo di un impianto normativo che, già nelle fasi iniziali, sta dimostrando di non funzionare ma di produrre solo polemiche, malcontenti e ricorsi”.

Cso – L’italia partecipa al summit di Global.A.P a Lima

Da: Ufficio Stampa CSO

Dal 5 al 7 Novembre scorsi si è tenuto a Lima, in Perù, il Summit internazionale di GLOBALG.A.P., un’occasione di confronto sui temi della sicurezza alimentare e della sostenibilità per oltre 400 professionisti del settore agricolo.

All’evento, tenutosi per la prima volta in America Latina, ha partecipato anche una delegazione italiana, composta da Alessandro Dalpiaz, direttore di Assomela e membro del Board di GLOBALG.A.P, Federico Passarelli, di CSO ITALY e rappresentante del tavolo nazionale di lavoro (NTWG), e Giulia Montanaro, in rappresentanza del settore melicolo italiano e dell’Associazione Nazionale Le Donne dell’Ortofrutta.

Il congresso, strutturato in numerose sessioni ognuna delle quali con focus specifici, ha permesso di trattare numerosi argomenti caratteristici dello standard di certificazione GLOBALG.A.P., tra cui l’utilizzo dei fitofarmaci, la produzione integrata, il monitoraggio dei residui, la sostenibilità ambientale e sociale delle produzioni, la sinergia tra diversi sistemi di certificazioni.

Il tema della semplificazione è stato l’argomento chiave della sessione plenaria della seconda giornata in cui è intervenuto Alessandro Dalpiaz. Il Summit è stato preceduto da una riunione del Board, che ha definito e condiviso i presupposti di un nuovo progetto sul monitoraggio dei residui finalizzato ad aumentare i parametri di sicurezza dell’ortofrutta, ma ha anche confermato un clima di positivo confronto tra produzione e retailer che potrà favorire ulteriori semplificazioni dei disciplinari e degli obblighi per le aziende oltre ad aprire nuove prospettive di sviluppo per lo standard GLOBALG.A.P.

Nella prima giornata del summit, riservata principalmente ai soli membri del GG, Federico Passarelli ha partecipato all’incontro di presentazione di ciascun tavolo tecnico nazionale e delle rispettive attività in programma per l’anno 2019. In questa cornice, l’Italia è risultata essere tra i Paesi più proattivi nella creazione di proposte di semplificazione dello standard GLOBALG.A.P. (qualità dell’acqua, utilizzo di agrofarmaci e altri punti di controllo).

Giulia Montanaro ha invece moderato il panel “Women Leadership in Agriculture”, descrivendo la innovativa esperienza italiana della Associazione Nazionale Donne dell’Ortofrutta e alimentando il dibattito sul tema confrontandosi con realtà in cui il tema “gender” è declinato in modi molto differenti tra loro, dall’empowerment delle donne in Egitto sostenuto con programmi dell’USDA, ai programmi specifici finanziati da grandi aziende del settore agricolo mondiale in diversi paesi del mondo. Anche GLOBALG.A.P ha iniziato a lavorare sull’argomento.

Il Summit di GLOBALG.A.P. ha rappresentato una occasione estremamente utile per confrontarsi con le tutte le componenti rappresentanti la supply chain, dai produttori ai retailers, offrendo la possibilità di osservare stessi temi da punti di vista differenti.

Carceri minorili. La vicepresidente Gualmini in visita al Pratello. Dal 2015, oltre 60 progetti di reinserimento sociale e lavorativo finanziati dalla Regione con fondi europei

Da: Regione Emilia Romagna

Carceri minorili. La vicepresidente Gualmini in visita al Pratello. Dal 2015, oltre 60 progetti di reinserimento sociale e lavorativo finanziati dalla Regione con fondi europei: dai laboratori di cucina ai corsi per carpentiere. “Creare per questi ragazzi percorsi di rieducazione e reinserimento nella società è una questione di civiltà”

Nel 2017, 117 i ragazzi accolti nella struttura penitenziaria di Bologna. Unica in Emilia-Romagna, accoglie ragazzi e giovani adulti di sesso maschile tra i 14 e i 24 anni, anche provenienti da altre zone d’Italia

Bologna – Dal corso di edilizia e falegnameria al laboratorio di cucina. Poi la musica con l’Orchestra Mozart, la pallacanestro, il teatro. Sono alcune delle attività formative, professionali, culturali e di animazione destinate al recupero sociale dei ragazzi accolti nel carcere minorile ‘Pratello’ di Bologna. Iniziative – alcune ormai concluse, altre ancora in atto – realizzate nell’ambito del ‘Piano degli interventi per l’inclusione socio lavorativa dei minori e dei giovani-adulti in esecuzione penale nel procedimento minorile’ voluto dalla Regione Emilia-Romagna e finanziato attraverso il Fondo sociale europeo la prima volta a livello sperimentale nel 2015, poi riproposto per il triennio 2016-2018.

A visitare oggi l’Istituto penale per i minorenni ‘Pratello’, unica struttura penitenziaria per minori operativa in Emilia-Romagna, la vicepresidente della Regione e assessore al Welfare, Elisabetta Gualmini.

“Creare per questi ragazzi percorsi di rieducazione e reinserimento nella società è una questione di civiltà- sottolinea Gualmini-. Chi esce dal carcere e trova un lavoro, una casa, un contesto in cui ricominciare una vita ha meno probabilità di commettere nuovamente reati. E questo rappresenta innegabilmente una vittoria per lui e per tutta la comunità”.

Nel 2017 sono stati 117 i ragazzi e i giovani adulti (cioè coloro che hanno meno di 25 anni e hanno compiuto il reato prima di diventare maggiorenni) accolti nell’Istituto. La fascia di età più rappresentata (oltre 62%) è quella tra i 16 e i 17 anni: si tratta soprattutto di stranieri (70%), per lo più marocchini e tunisini.

I progetti e le risorse
Tra il 2015, primo anno di sperimentazione del Piano, e i successivi 2016 e 2017 sono stati 150 i ragazzi ad aver frequentato le attività formative realizzate nel carcere minorile di Bologna. Tutti i 66 progetti – realizzati congiuntamente da Regione, amministrazione penitenziaria, servizi sociali e per il lavoro, enti di formazione accreditati, imprese profit e no profit e associazioni di volontariato – si caratterizzano per la brevità del percorso, la flessibilità nello svolgimento e la possibilità di essere ripetuti più volte nello stesso anno. Grazie a queste caratteristiche, i corsi garantiscono ai ragazzi presenti in Istituto per periodi di diversa durata in base alla pena da scontare, la possibilità di accedere alle misure rieducative.

Oltre agli interventi previsti dal piano, il ‘Pratello’ svolge da 18 anni un’intensa attività teatrale realizzata grazie alla collaborazione con la cooperativa sociale ‘Teatro del Pratello’ e il coinvolgimento di alcuni studenti delle scuole superiori di Bologna. Tra il 2015 e il 2017 sono stati stanziati dalla Regione oltre 500 mila euro per il finanziamento di progetti di recupero dei minori soggetti a misure restrittive: 325 mila euro destinati all’Istituto minorile e 228 mila ai ragazzi che scontano la pena in misure alternative al carcere.

Terzo appuntamento di “Autunno da sfogliare” 2018

Da: Biblioteca Comunale di Tresigallo

E’ lo scrittore ferrarese Guido Barbujani il terzo ospite della rassegna “Autunno da Sfogliare”. Venerdì 16 novembre alle ore 18.00, presso la Casa della Cultura, Maria Gloria Panizza dialogherà con lo scrittore del suo ultimo romanzo “Tutto il resto è provvisorio” (Bompiani, 2018). Le letture sono a cura di Gian Filippo Scabbia, l’ accompagnamento musicale è di Roberto Berveglieri. Al termine piccolo aperitivo offerto dal Comitato di Gestione e dalla Biblioteca.

Guido Barbujani ha lavorato alla State University of New York a Stony Brook, alle Università di Londra, Padova e Bologna, ed è professore di Genetica all’Università di Ferrara. Collabora con “Il Sole 24 Ore” e nel 2014 ha vinto il premio Napoli per la lingua e la cultura italiana. Fra i suoi libri, i romanzi Dilettanti, Dopoguerra, Questione di Razza (premio Hemingway) e Morti e sepolti; i saggi L’invenzione delle razze (premio Merck-Serono e selezione Galileo), Europei senza se e senza ma, Sono razzista, ma sto cercando di smettere (con Pietro Cheli), Lascia stare i santi. Una storia di reliquie e di scienziati, Contro il razzismo (con Marco Aime, Federico Faloppa e Clelia Bartoli), Gli africani siamo noi (premio selezione Galileo), Il gene riluttante (con Lisa Vozza) e Il giro del mondo in sei milioni di anni (con Andrea Brunelli).

Agricoltura. Prevenzione delle frane e riduzione dei danni in agricoltura, al via bando da quasi 17 milioni di euro. Domande fino al 14 febbraio 2019

Da: Regione Emilia Romagna

Rivolto a imprese agricole, raggruppamenti di imprese ed enti pubblici. Potranno essere effettuate opere idrauliche e agrarie per la riduzione del dissesto idro-geologico sui terreni o nelle aziende. L’assessore Caselli: “La prevenzione è il pilastro dell’azione regionale per assicurare la sicurezza del territorio”

Bologna – La Regione scende in campo per realizzare interventi che possano prevenire i danni che le frane, innescate da maltempo o calamità naturali, potrebbero causare a terreni coltivati e fabbricati produttivi agricoli in Emilia-Romagna.
Per questo, la Giunta regionale ha approvato e pubblicato un bando, che mette a disposizione quasi 17 milioni di euro, nell’ambito del Programma di sviluppo rurale 2014-20, da impiegare in interventi di prevenzione.
Beneficiari del bando sono le imprese agricole singole, i raggruppamenti temporanei di imprese e gli enti pubblici impegnati in interventi di prevenzione dei danni da frane attive o quiescenti su terreni o immobili individuati nella Carta inventario delle frane dell’Emilia-Romagna. L’azione del bando non riguarda azioni di ripristino di danni già avvenuti.

“La prevenzione è il pilastro dell’azione regionale per assicurare la sicurezza del territorio e delle imprese agricole che vi operano- afferma l’assessore all’Agricoltura Caselli -. Con questo bando consentiamo investimenti per ridurre le conseguenze delle calamità naturali e delle avversità climatiche. Il settore agricolo- prosegue l’assessore- vive quotidianamente le conseguenze del dissesto idrogeologico e dei cambiamenti climatici in atto, ed è fortemente impegnato per contrastarli. Una sfida che può essere vinta solo se si afferma un nuovo modello di sviluppo più attento alla gestione delle risorse naturali, alla prevenzione dei rischi e alla tutela di imprese e coltivazioni”.

Cosa prevede il bando

Ogni singolo progetto potrà avere un valore massimo di spesa ammissibile pari a 150 mila euro. Il contributo regionale coprirà fino all’80% della spesa sostenuta dalle imprese singole. La percentuale sale al 100% per interventi realizzati da più imprese agricole o da un ente pubblico.
Le domande vanno presentate entro il 14 febbraio 2019 sulla piattaforma on line di Agrea.
Avranno priorità gli interventi effettuati nelle aree agricole dove incombono rischi di frane a ridosso di allevamenti zootecnici, fienili, serre fisse, immobili dedicati alla lavorazione e trasformazione dei prodotti aziendali, magazzini per attrezzi. Per quanto riguarda invece i terreni, le azioni di prevenzione da frane riguardano frutteti, uliveti, vigneti, superfici seminabili e vivai.
Altri criteri di priorità riguardano i progetti in aree svantaggiate nell’appennino emiliano, piacentino-parmense e dell’Alta Valmarecchia, e quelli di aziende condotte da giovani imprenditori.
Saranno ammissibili al contributo le spese sostenute per interventi sul territorio come le sistemazioni idraulico-agrarie, interventi a carattere strutturale per la riduzione del rischio di dissesto idro-geologico, ad esempio drenaggi profondi, opere di consolidamento di versanti e anche la messa in sicurezza della viabilità aziendale privata qualora ricada nell’area in dissesto in cui insistono fabbricati produttivi o terreni in coltura; lavori di carattere strutturale sul reticolo idrografico minore (fossi, canali e rii) non demaniale, opere di regimazione idraulico-forestale (in acque non demaniali) prevalentemente con tecniche di ingegneria naturalistica o di bioingegneria forestale (come briglie, traverse, muretti, palificate, gradonate, terrazzamenti); e infine il drenaggio delle acque superficiali con canalizzazioni e pozzetti. Sono comprese anche le spese tecniche generali, incluse le indagini geognostiche come onorari di professionisti o consulenti, in misura non superiore al 10% dell’importo ammissibile.

L’operazione rientra nella priorità tre del Psr che riguarda l’organizzazione della filiera alimentare, compresa la trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, il benessere animale e la gestione dei rischi nel settore agricolo.

Alan Fabbri (LN): “Fusione Camera di Commercio: il PD fa un passo indietro per limitare il danno”

Da: Ufficio Stampa Lega Nord Emilia Romagna

“Finalmente anche il Pd corregge il tiro su quello che sarebbe stato un clamoroso errore dovuto al pasticcio combinato dal governo Renzi sull’abolizione delle Province. Siamo contenti che i presidenti provinciali si siano allineati alla visione della Lega e del ministro Centinaio che prestando la dovuta attenzione alle nostre terre ha bocciato l’idea della fusione”.

Così Alan Fabbri, capogruppo Lega Nord Regione Emilia Romagna interviene sulla riforma delle Camere di Commercio che aveva avviato gli enti di Ferarra e Ravenna verso una fusione in un’unica realtà.

“Come ha detto il ministro questa idea della fusione è scellerata e bisogna fare di tutto perché si torni indietro” anche perchè “le Camere di commercio funzionano e non è logico modificarne l’assetto”, spiega Fabbri “come dice Centinaio lasciamole lavorare.

“Della stessa opinione sono anche i presidenti delle province di Ferrara e Ravenna che evidentemente si sono resi conto del danno che il loro stresso partito aveva innescato”, aggiunge Fabbri “E’ sempre positivo quando la sinistra ammette di aver sbagliato tiro e fa un passo indietro”. Unificare i due enti “sarebbe stato dannoso per il territorio così come si è rivelata dannosa e malfatta la riforma Delrio degli enti provinciali a cui sono stati tolti i fondi ma lasciate le competenze”. Per Fabbri “fortunatamente i tempi sono cambiati e ora con la Lega al governo si ragiona usando il buonsenso”.

PD – Interpellanza sugli atti di vandalismo in zona Via Arianuova

Da: Gruppo Partito Democratico

PREMESSO che da qualche tempo numerosi cittadini residenti nella zona di Via Arianuova,
lamentano il verificarsi di atti vandalici, schiamazzi notturni, atti di danneggiamento ai veicoli in
sosta, deiezioni umane sulla strada, azioni quindi di teppismo frequenti promosse da singoli o
gruppi di ragazzi;

CONSIDERATO che gli autori di queste deprecabili azioni, secondo quanto riferito dai residenti
sono da individuare tra i frequentatori, anche minorenni, del locale discoteca College di Via
Arianuova 93;

SI CHIEDE AL SINDACO E ALL’ASSESSORE COMPETENTE
di intervenire:
1) Promuovendo ogni azione per contrastare il verificarsi di questi atti incivili attraverso un
maggiore controllo della zona in particolare nelle ore notturne e di apertura del predetto
locale, interessando il Corpo di Polizia Municipale, le FF.OO., e informando il Comitato
Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica;
2) Coinvolgendo, se possibile, sulla problematica i gestori del locale, richiamandoli ad una
collaborazione e ad un maggior controllo non solo all’interno ma anche all’esterno in
prossimità dell’ingresso, dotandosi, nel caso non vi fosse, di un impianto di video
sorveglianza.

Presentazione di Autori Fedic Alla Ribalta volume 2

Da: Cineclub Fedic Ferrara

Continuano le attività del Cineclub Fedic Ferrara. Giovedì 15 novembre 2018 alle 17 presso il Circolo Negozianti di Ferrara a Palazzo Roverella (Corso Giovecca 47, Ferrara) presentazione di AUTORI FEDIC ALLA RIBALTA volume 2. Il libro, a cura di Paolo Micalizzi edito per i tipi di Edizioni La Carmelina, contiene, fra le altre, monografie di autori ferraresi come Anna Quarzi, Carlo Magri, Roberto Fontanelli, Marco Felloni e Carlo Menegatti.
Il pomeriggio, a ingresso gratuito, sarà completato da alcune proiezioni di autori Fedic che vanno dagli anni 90 ad oggi.
Nello specifico:
“I ricordi di Ada” di Andrea Barra  (1993, 30’)
Ada, ragazza di vent’anni rivive nella casa degli zii in campagna alcuni episodi della sua giovinezza durante la seconda guerra mondiale.
“I 33 nomi di Dio” di Marco Felloni(2007,7’)
Tratto dal libro omonimo di Marguerite Yourcenar
“Noi che siamo solo di passaggio” di Paolo Pasetti (1997, 11’)
Tre monologhi di  3 ragazze che abbandonano lo stesso uomo, nello stesso luogo.
“Quinta generazione” di Teresa Stanchi – Valerio Vicentini ( 1984, S8, 25’)
Itinerario notturno di un gruppo di ragazzi, espressione quotidiana di una realtà giovanile anni 80.

Accordo tra Associazione Emilia Romagna Rievocazioni Storiche (AERRS) e il Comitato Italiano Associazioni Nazionali Storiche (CIANS)

Da: Associazione Emilia-Romagna Rievocazioni Storiche

Importante accordo siglato tra AERRS Associazione Emilia-Romagna Rievocazioni Storiche e CIANS Comitato Italiano Associazioni Nazionali Storiche per dare inizio ad una più stretta collaborazione tra la Associazione Regionale e Nazionale, ed ufficializzato durante la Fiera Usi&Costumi a Ferrara.

L’obiettivo comune è quello di promuovere le Manifestazioni Rievocative di Qualità attraverso la promozione di iniziative atte a sostenere il volore storico, culturale, turistico ed associativo, offrendo agli Associati la possibilità di mettersi in rete a livello regionale grazie ad AERRS ed ora, grazie all’accordo appena sottoscritto, la possibilità di farlo anche a livello nazionale.

Grande soddisfazione per l’accordo è stata sottolineata dal Presidente CIANS Massimo Andreoli e dal Responsabile Comunicazione Emanuele Binucci e da Presidente e Vice Presidente AERRS Gabriele Romanato e Giannantonio Braghiroli.

“L’economia femminile e le nuove frontiere dello sviluppo”: il 15 novembre la tavola rotonda promossa da comitato per l’imprenditoria femminile della camera di commercio

Da: Camera di commercio di Ferrara

Gisella Ferri: “Le tante storie raccolte in questi anni danno la misura dei successi ma anche delle difficoltà affrontate dalle imprese femminili, restituendo l’immagine di un esercito combattivo, pieno di risorse e di genialità”

Sono più di 16.000, rappresentano oltre un quinto dell’imprenditoria ferrarese e ravennate e danno lavoro a quasi 42.000 persone. Un universo complesso, dalle mille sfaccettature, contraddistinto da una forte spinta innovativa e, al tempo stesso, da un legame strettissimo con la storia e le tradizioni dei territori. Sarà questa una delle considerazioni della Tavola rotonda “L’economia femminile e le nuove frontiere dello sviluppo”, promosso dal Comitato provinciale per l’imprenditoria femminile della Camera di commercio di Ferrara in collaborazione con Unioncamere e con il Ministero dello Sviluppo economico, ed in programma domani (15 novembre), a cominciare dalle ore 14.45, nella sala Conferenze dell’Ente di Largo Castello.

“E’ proprio comprendendo il valore e le potenzialità delle donne d’impresa che da più di quindici anni la nostra Camera di commercio, attraverso il Comitato per l’imprenditoria femminile, investe su una cultura imprenditoriale che fa della partecipazione femminile un irrinunciabile punto di riferimento. Su questo fronte è necessario continuare a investire non soltanto per una maggiore equità ma soprattutto per lo sviluppo del Paese”. Così Gisella Ferri, presidente del Comitato e componente della Giunta della Camera di commercio, che ha aggiunto: “L’economia femminile esprime potenzialità enormi, che il Paese non è riuscito pienamente a valorizzare: per le donne italiane ancora non è facile conciliare lavoro e famiglia, la disoccupazione femminile si mantiene su livelli elevatissimi, una parte dell’imprenditorialità femminile è espressione di una spinta all’autoimpiego generata proprio dalle insufficienti opportunità offerte dal mercato del lavoro o dalla necessità di maggior flessibilità per poter far fronte anche agli impegni familiari. Le tante storie raccolte in questi anni – ha concluso Gisella Ferri – danno la misura dei successi ma anche delle difficoltà affrontate, restituendo l’immagine di un esercito combattivo, pieno di risorse e di genialità”.

Dopo i saluti e l’introduzione ai lavori del presidente della Camera di commercio, Paolo Govoni, di Guido Caselli, direttore del Centro Studi di Unioncamere Emilia-Romagna, che traccerà una visione d’insieme dell’economia femminile nella nostra regione, di Gisella Ferri e di Chiara Roncuzzi, presidenti rispettivamente dei Comitati provinciali di Ferrara e Ravenna (oltre 60 le persone già accreditate), Silvia Guarducci, sezione speciale del Fondo centrale di garanzia del Ministero dello Sviluppo economico, Sonia Alvisi, Consigliera di parità Regione Emilia-Romagna e Provincia di Ravenna, Donatella Orioli, Consigliera di parità Provincia di Ferrara, e Tiziana Pompei, vice Segretario generale Unioncamere, si soffermeranno, in particolare, sulle opportunità per le imprenditrici e le aspiranti imprenditrici che derivano da un’offerta sempre più integrata e specialistica di servizi e di prodotti per la comprensione dei fabbisogni, nonché dal reperimento delle risorse finanziarie, del capitale e delle opportunità di insediamento, anche al di fuori del credito bancario tradizionale.
Introdurrà e modererà i lavori Anna Maria Catano, giornalista Corriere della sera.

Ferrara, intanto, è prima in regione per imprese femminili attive (più del 22% del totale) e le imprese in rosa che crescono di più sono quelle che trovano la giusta sintonia fra territorio e comunità, saperi nuovi e antichi, ma anche grandi capacità di innestarsi con le nuove tecnologie.

Le esposizioni di Ganzaroli e il suo programma radio

Da: Organizzatori

L’artista Ferrarese Maurizio Ganzaroli dopo aver Esposto in tutta Italia e in diverse città dell’estero e al carousel di Louvre di Parigi, ora parteciperà all’arte fiera di Padova e di seguito a Piacenza.
L’artista poi continua le sue esposizioni anche a Venezia presso Palazzo Zenobio per tutte le mostre curate dal critico e storico dell’arte Giorgio grasso, a Firenze presso le expertise Gallery di Marina Volpi ed è presente anche nel nuovo catalogo d’arte del Accademia Santa Sara di Alessandria 2018 che ha dato già diversi titoli accademici all’artista tra cui Maestro d’arte italiana e internazionale e due Cavalierati, e diversi primi premi.
Il programma su radio Dolce Vita Ferrara, DIAMANTI 63/93 dedicato ai 30 anni di guida del Palazzo dei Diamanti da parte del Maestro Franco Farina ideato, scritto e condotto da Ganzaroli in onda il martedì alle 11.10 e il giovedì alle ore 17.10, sta proseguendo molto bene e con molti ascolti anche dall’estero e da tutta Italia grazie allo streaming.
Andrà in pausa verso le feste di Natale, per poi tornare il prossimo anno con altre puntate.

Copparo – Rifacimento segnaletica orizzontale

Da: Comune di Copparo

Nell’ambito del programma di rifacimento della segnaletica orizzontale, il Comune di Copparo e Patrimonio Copparo srl comunicano che oggi (mercoledì 14 novembre) verrà temporaneamente chiuso l’accesso al parcheggio di piazza Maestri del Lavoro a partire dalle ore 8 e fino al termine dei lavori (che avranno la durata di qualche ora).
Nel corso della mattinata, si procederà anche al rifacimento della segnaletica orizzontale dei passaggi pedonali presenti su viale Idris Ricci, che nel tratto interessato rimarrà momentaneamente chiuso al traffico.
Nella mattinata di giovedì 15 novembre, invece, lo stesso intervento verrà eseguito nel parcheggio adiacente di piazza Euro Fabbri.
La chiusura alternata delle due aree di sosta è realizzata per mantenere sempre fruibile una parte dei parcheggi durante l’esecuzione dei lavori.

LA CITTA’ DELLA CONOSCENZA
Più bio-logici che geniali

Il ‘pancismo’, ritrovato della stagione politica che ha investito il paese, non è poi così tanto da esecrare, se, a detta del neurologo portoghese Antonio Damasio, emozione e ragione hanno entrambe origine e si interfacciano nella fucina del nostro corpo e del suo sistema nervoso alla ricerca continua di un equilibrio tra l’interno e l’esterno, tra il noi e il fuori di noi. Semmai dovremmo darci alle dottrine nirvaniche visto che il loro ispiratore in quanto a pancia non scherzava.
Ragionare delle nostre esistenze in termini sempre più biologici e sempre meno metafisici ci aiuta a prendere la misura e le distanze da noi stessi.

È che anche la cultura accumulata per generazioni non è poi tutto questo stupore, prodotto di geni irripetibili, visto che più della genialità e della creatività in quanto tali hanno influito miliardi di batteri e di microrganismi, i quali non ci rendono poi molto diversi dagli altri esseri viventi del pianeta, se non per il grado di coscienza e di sentire che noi umani abbiamo elaborato.
Avremmo bisogno di prenderci meno seriamente e più umanamente, vale a dire biologicamente, perché un giorno potremmo scoprire che le nostre grandi idee, le nostre grandi gesta politiche fino all’arte di governare la polis, altro non sono che il prodotto di ciò che abbiamo mangiato e di come abbiamo digerito. Eccolo lì il pancismo, e non c’è certo da stupirsi se poi furoreggiano le prove del cuoco, i programmi di cucina, i Fico e gli Eatitaly.
Finalmente la neurologia rende onore a Ludwig Andreas Feuerbach, coniatore dell’espressione “l’uomo è ciò che mangia”, la storia della filosofia mai aveva conosciuto un leitmotiv così carnale, relegando l’uomo alla sua corporeità.
Renderci più realistici, riportarci alla carne e al sangue, come fa con il suo ‘Lo strano ordine delle cose’ Antonio Damasio, non può che farci bene, aiutandoci a prendere le distanze dall’ontologia dello spirito per ritornare a quella della filogenesi.
Non siamo figli degli dei, ma più umilmente di batteri e di organismi unicellulari privi di mente e di cervello. Da loro abbiamo appreso i comportamenti che usiamo e abbiamo usato per confezionare le nostre culture, incluse le forme più avanzate di socialità e di cooperazione, l’inconscio di Freud e gli archetipi di Jung lì affondano le loro radici.

È scoprirci fragili, noi e la nostra cultura, non abbiamo spiriti guida e sacre scritture da seguire. Tutto ciò che produciamo è provvisorio, non è il frutto di astrazioni e pensieri superiori, ma, molto più terra a terra, dell’equilibrio tra il nostro corpo con i suoi visceri e il mondo che ci circonda.
È questa fragilità biologica che dovrebbe renderci più attenti, avvertirci dall’innamorarci troppo delle nostre idee, dallo spenderci in battaglie estenuanti tra equilibri, omeostasi, come le definisce Damasio, tra i noi corporei e la corporeità del mondo.
Non può più bastarci la cultura che fino a qui abbiamo narrato, la grande sfida che ci sta di fronte è riflettere su come elaboriamo la cultura, dalla cultura alla metacognizione, a come si produce la conoscenza e a come la si confeziona, sulla base di quali equilibri tra il noi e il fuori di noi. La relatività si estende alla biologia del corpo, dei sentimenti e della ragione.

Il difficile della nostra epoca non sta tanto nell’appropriarsi della cultura per via del moltiplicarsi dei luoghi della sua diffusione, ma piuttosto nell’accedere alla sua confezione, al controllo di come essa nasce e muore.
Ciò che noi chiamiamo cultura, la sua narrazione, percorre la strada della conoscenza, una strada che cambia ma non finisce mai. È importante non dimenticare che per questa strada non ci muoviamo solo con il pensiero come potevano pretendere le filosofie platoniche e aristoteliche, ma con tutto il nostro organismo che contiene un corpo, un sistema nervoso e una mente la quale deriva da entrambi. Pensare che tutto questo non costituisca la laboriosa fucina della nostra esistenza al mondo come bio organismi sarebbe davvero una grave distrazione.
Ma se i nostri pensieri e le nostre scelte sono il prodotto dell’operoso laboratorio chimico del nostro corpo e, oltre alla conoscenza, non possiamo più prescindere da come conosciamo, allora la spia rossa che si accende sul pancismo non è da sottovalutare, da relegare a fenomeno sociologico. Ci avverte della febbre, che il pancismo non è più solo un fenomeno, ma una grave malattia dalla quale urge curarsi.