Domani 16 novembre, si terrà in Piazza G. Galilei davanti alla Prefettura di Bologna, una manifestazione dei lavoratori del settore. As.Tro, associazione dei gestori del gioco lecito, sostiene l’iniziativa in difesa delle aziende del territorio. Danilo Festa, consigliere con delega per la Regione Emilia-Romagna, dichiara: “Spero che domani il settore possa avere la stessa unità dimostrata in Puglia lo scorso 30 ottobre. Noi saremo presenti in quella che vediamo come una battaglia per la difesa delle nostre aziende e, con loro, dei nostri dipendenti”. Proprio per questi motivi, tutti i lavoratori del comparto scenderanno in piazza per dimostrare che il settore non rappresenta solo fredde entrate erariali o incassi, ma persone che lavorano nel rispetto delle istituzioni e delle leggi, che costituiscono, altresì, l’unico presidio di legalità sul territorio, a dispetto di un’offerta illegale che prende sempre più spazio a causa delle regolamentazioni, che penalizzano solo il segmento legale ed autorizzato dallo Stato.
Circolazione limitata, in città, per i veicoli più inquinanti domenica 18 novembre 2018, in occasione della terza ‘domenica ecologica‘ programmata dal Comune di Ferrara per il periodo ottobre 2018-marzo 2019, nell’ambito del Piano Aria Integrato Regionale (PAIR) Emilia Romagna e del Nuovo Accordo di programma per il miglioramento della qualità dell’aria nel Bacino Padano. Dalle 8,30 alle 18,30, così come già previsto per le giornate dal lunedì al venerdì (dall’1 ottobre 2018 al 31 marzo 2019), secondo le direttive dell’ordinanza comunale (v. CronacaComune del 5 novembre 2018), nel centro abitato di Ferrara (escluse le strade ‘corridoio’) sarà vietata la circolazione dei veicoli maggiormente inquinanti.
I veicoli interessati dai divieti di circolazione sono in particolare quelli a benzina pre euro e euro 1, i diesel pre euro, euro 1, euro 2 ed euro 3 e i ciclomotori e motocicli pre euro.
L’ordinanza adottata dal Comune di Ferrara (in vigore fino al 31 marzo 2018) contiene l’indicazione di una serie di itinerari stradali esclusi dai divieti di circolazione(v. mappa a fondo pagina e link mappa interattiva), oltre a una serie di deroghe relative a veicoli utilizzati per determinati tipi di servizi e trasporti. Tra i mezzi esclusi dalle limitazioni, oltre agli “autoveicoli con almeno tre persone a bordo (car-pooling) se omologate a quatto o più posti oppure con almeno 2 persone a bordo se omologati a 2/3 posti”, figurano quelli a metano o gpl e quelli elettrici o ibridi con motore elettrico.
La prossima domenica ecologica è in calendario per il 2 dicembre 2018.
Sabato 17 novembre 2018 alle 10.30 nell’auditorium della Biblioteca Giorgio Bassani (via Grosoli 42, Ferrara) si terrà l’incontro dedicato a “La provenienza e la stagionalità come fattori di qualità per i prodotti alimentari”, secondo appuntamento del ciclo “La Zucchina con la valigia: 3 seminari attorno all’educazione alimentare”. Sarà l’agronoma Gloria Minarelli a condurre il pubblico a riflettere sul significato di prodotto biologico e sostenibilità in agricoltura. Durante l’incontro verrà presentato il libro “La Zucchina con la valigia” curato da Gloria Minarelli con i racconti di Raffaele Billo e le illustrazioni di Giulia Boari. Per info: Biblioteca Giorgio Bassani, via Grosoli 42, Ferrara, info.bassani@comune.fe.it, tel. 0532 797414.
LA SCHEDA a cura degli organizzatori – Il ciclo di seminari, curato da Gloria Minarelli, fa parte del Progetto di Educazione alimentare rivolto ai ragazzi, agli insegnanti e ai consumatori, per far conoscere i buoni prodotti della terra. Il progetto include anche la realizzazione del libro illustrato “La Zucchina con la valigia” che racconta del valore del cibo sano, della sua provenienza e come il susseguirsi delle stagioni rende possibile la crescita di ottimi prodotti alimentari in perfetto equilibrio con la natura; nonché delle proprietà nutritive degli alimenti e di come salvaguardarle cucinando correttamente i prodotti freschi appena raccolti
Il libro include 10 racconti, frutto delle conoscenze e delle osservazioni del contadino Raffaello, protagonista dei racconti che sa dialogare con frutta e verdura cresciute nei suoi campi.
Importante anche conoscere. Sappiamo scegliere i migliori prodotti alimentari per noi e per la nostra famiglia? Ascoltiamo “La Zucchina con la valigia”, che conosce molti segreti, per avere uno stile di vita sano ed equilibrato!
Il secondo appuntamento, condotto da Gloria Minarelli, agronoma, vuole portare il pubblico a riflettere sul significato di biologico e sostenibilità in agricoltura. Quanti fattori intervengono nei concetti di qualità delle produzioni e agricoltura sostenibile? Le denominazioni di origine e di provenienza, la certificazione biologica sono una garanzia per il consumatore?
Le regole e i disciplinari seguiti dai produttori per ottenere cibo sano e di qualità sono davvero diversificati, ma non sempre ne conosciamo il significato e le differenze. Studi recenti tendono a valutare anche il valore sociale dell’agricoltura, come contributo alla tutela del suolo e dell’acqua, alla conservazione dell’ambiente e del paesaggio rurale.
CENTRO DI MEDIAZIONE – Inaugurazione pubblica sabato 17 novembre alle 17.30 nella sala di viale Cavour 189
Sabato 17 novembre 2018 alle 17.30 nella sala polivalente del Grattacielo (viale Cavour 189, Ferrara) si terrà l’incontro inaugurale del “Punto.189: un nuovo spazio polivalente al Grattacielo”, a cura del Centro di Mediazione del Comune di Ferrara
All’incontro aperto alla cittadinanza interverranno il sindaco Tiziano Tagliani, l’assessora a Sanità, Servizi alla persona, Politiche familiari Chiara Sapigni, l’assessore a Lavori pubblici, Mobilità, Sicurezza urbana Aldo Modonesi, Giorgio Benini dell’Ufficio Sicurezza urbana del Comune e rappresentanti del Centro di Mediazione comunale e delle associazioni Officina Meca Aps, Costantino Boxe, Addestramento Estremo e H.18. Seguirà un piccolo rinfresco per i partecipanti.
Giornalisti, fotografi e operatori video sono invitati.
BIBLIOTECA BASSANI – Domenica 18 novembre apertura straordinaria alle 16 nell’Auditorium di via Grosoli (quartiere Barco)
Domenica 18 novembre 2018 alle 16 nell’Auditorium della Biblioteca Giorgio Bassani di Barco (via G. Grosoli 42, Ferrara) si terrà un Reading di poesia con interludi musicali a cura del Circolo Frescobaldi.
La biblioteca Bassani organizza infatti un’apertura straordinaria domenicale per ospitare il reading di poesia con interludi musicali organizzato dal circolo culturale Amici della Musica “G. Frescobaldi” con il patrocinio del Servizio Biblioteche e Archivi del Comune di Ferrara. Poeti e poetesse sono invitati a iscriversi comunicando la propria adesione e i recapiti per i necessari contatti a redazione@gliamicidellamusica.it. La partecipazione è a titolo gratuito.
Le letture saranno fatte dagli stessi poeti e poetesse secondo una scaletta predisposta dall’organizzazione della manifestazione e saranno alternate da interventi musicali dal vivo affidati agli artisti di musica classica ospiti del Circolo Frescobaldi. Per informazioni, iscrizioni e contatti: cell. 347 4456462, redazione@gliamicidellamusica.it.
Sabato 17 novembre 2018 alle 16, alla sala conferenze della sede ferrarese della Fondazione Giorgio Bassani, via Ariosto 67, avrà luogo l’iniziativa “Storia d’amicizia e di poesia” in occasione della donazione alla Fondazione, da parte degli eredi Quilici, di un’opera di Mimì Quilici Buzzacchi.
Nel 1967 Mimì aveva donato a Bassani copia del volume “Paesaggio di Spina”, (conservato presso la Fondazione) con presentazione di Giorgio Bassani e la dedica “A Bassani questo “Paesaggio di Spina” per accompagnare il suo Airone “, testimonianza della reciproca stima che aveva legato l’artista allo scrittore ferrarese.
Nella sua presentazione al volume Bassani aveva scritto: “Dipinge paesaggi, adesso: ma con lo stesso spirito, lo stesso impegno architettonico, direi, con cui, un tempo, incideva il legno. Anche adesso, come pittrice, vuole darci una immagine solenne, monumentale, della realtà naturale. Più che il colore e la luce, la interessano lo spazio e i volumi […] Ed è abbastanza significativo che Mimì Quilici abbia scelto il paesaggio forse più spoglio, più grandiosamente spoglio, desolato e atonale d’Italia: quello delle Valli di Comacchio.”
Intervengono Paola Bassani, Antonella Guarnieri, Silvana Onofri, Valter Leonardo Puccetti, Vieri Quilici e Lucio Scardino.
A conclusione dell’incontro, l’attrice Gioia Galeotti leggerà il racconto di Giorgio Bassani “Ludovico Ariosto e Alessandra Benucci” presentato nella trasmissione “Storie d’amore”, Edizioni Radio Italiane del 1950. Il “Gruppo di Danza Unicorno” di Santa Maria in Vado accompagnerà la lettura.
L’iniziativa è proposta dalla Fondazione Giorgio Bassani e da Arch’è Associazione Culturale Nereo Alfieri, in collaborazione con i Musei Civici di Arte Antica, Comune di Ferrara e Museo del Risorgimento e della Resistenza.
(comunicazione a cura della Fondazione Bassani)
BIBLIOTECA ARIOSTEA – Sabato 17 novembre alle 11 in sala Barotti (ex sala del Falcone – via Scienze 17)
Sarà il poeta e critico letterario Stefano Raimondi il protagonista, sabato 17 novembre 2018 alle 11, nella sala Barotti (ex sala del Falcone) della biblioteca comunale Ariostea (via delle Scienze 17, Ferrara), del secondo appuntamento con la rassegna di poesia ‘Un sabato al mese – Poesia & dintorni’ curata da Angelo Andreotti con la collaborazione del Gruppo Scrittori Ferraresi.
LA SCHEDA a cura degli organizzatori
‘Un sabato al mese’, alle 11 di mattina, la sala Barotti (ex sala del Falcone) al piano nobile della Biblioteca Ariostea accoglie conversazioni, discussioni, letture poetiche con personalità che, a vario titolo, hanno a che fare con il mondo della poesia. Si prediligeranno poeti, ma potranno essere anche traduttori, forti lettori, editori, attori, ecc., in un clima di confronto dialogante e informale.
Il secondo incontro, sabato 17 novembre 2018, ospita il poeta e critico letterario Stefano Raimondi (1964). Sue poesie sono apparse in “Almanacco dello Specchio” (Mondadori, 2006) e su “Nuovi Argomenti” (2000; 2004). Ha pubblicato Invernale (Lietocolle, 1999); Una lettura d’anni, in Poesia Contemporanea. Settimo quaderno italiano (Marcos y Marcos, 2001); La città dell’orto (Casagrande, 2002); Il mare dietro l’autostrada (Lietocolle, 2005); Interni con finestre (La Vita Felice, 2009); Per restare fedeli (Transeuropa, 2013), Soltanto vive. 59 Monologhi (Mimesis, 2016); Il cane di Giacometti (Marcos y Marcos, 2017). È autore di saggi e collaboratore di “Regione del Ticino” e “QuiLibri”. E’ tra i fondatori della rivista “Materiali di estetica”, fondatore e membro del Comitato scientifico di “L’ABB – Laboratorio Permanente sui luoghi dell’abbandono” – Università degli Studi di Milano, editor presso Mimesis Edizioni, tra i fondatori dell’Accademia del Silenzio e membro del consiglio scientifico del Centro Studi e Ricerche sulle Letterature Autobiografiche della LUA di Anghiari.
La rassegna si concluderà sabato 1 dicembre con Maria Luisa Vezzali, per riprendere a marzo 2019 con un nuovo ciclo di tre incontri.
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ANNULLATO l’appuntamento del 19 novembre alla biblioteca Ariostea
A causa dell’indisponibilità del relatore, l’incontro con Marco Vannini per la presentazione del suo libro su ‘Margherita Porete’, previsto per lunedì 19 novembre alle 17 alla biblioteca Ariostea, è stato annullato.
Il calendario completo degli eventi e delle attività culturali, aperti liberamente a tutti gli interessati, in programma nelle biblioteche e archivi del Comune di Ferrara su: http://archibiblio.comune.fe.it
ASSESSORATO ALLA CULTURA – Sabato 17 novembre 2018 dalle 9 alle 19 a Wunderkammer (via Darsena 57)
Esperienze, curiosità e giochi linguistici. Tutte le lingue sulle punta delle dita con ‘Uno, zwei, three’, la giornata dedicata all’apprendimento linguistico organizzata da Associazione culturale Fiumana e ActionEdu sabato 17 novembre 2018 dalle 9 alle 19 a Wunderkammer (via Darsena 57, Ferrara).
Ultimi posti disponibili per la terza edizione dell’evento più poliglotta che ci sia. Si tratta di ‘Uno, zwei, three: le lingue sulla punta delle dita’, che dopo il successo degli scorsi anni ritorna nel consueto appuntamento annuale a Palazzo Savonuzzi sabato in via Darsena 57 (Ferrara).Il tema scelto quest’anno per la giornata è il rapporto tra linguaggio e l’identità, sviluppato attraverso esperienze, curiosità e giochi.
Tra gli ospiti ci sarà anche Cesco Reale, poliglotta che fornirà qualche consiglio per appassionarsi alla lingua cinese, Diego Marani, linguista e scrittore, parlerà della dissoluzione delle identità linguistiche, mentre Tita Beaven, docente di lingua spagnola all’Open University (Gran Bretagna) ed esperta dell’apprendimento a distanza, svelerà il modo per imparare le lingue a un livello avanzato. Non finisce qua. Come e perché imparare la Lingua Italiana dei Segni? Lo spiegherà Elena Muzzani, interprete LIS, dopo un gioco linguistico a squadre. Gli interventi degli esperti saranno seguiti da stimolanti attività di gruppo, oltre che da un laboratorio di improvvisazione teatrale.
Per iscrizioni: www.actionedu.eu/uno-zwei-three. Informazioni anche al 347.7139988 o scrivendo a info@fiumana.org.
Programma:
sabato 17 novembre 2018
9:00 – 9:20 Presentazione
9:20 – 10:20 Miglioriamo la pronuncia (Cesco Reale, poliglotta)
10:25 – 11:25 Per una dissoluzione delle identità linguistiche: adelanto mit europanto (Diego Marani, linguista e scrittore)
11:30 – 12:00 Pausa caffè
12:00 – 13:00 Introduzione alla lingua cinese (Cesco Reale)
13:00 – 14:15 Pausa pranzo con tavoli linguistici
14:15 – 14:45 Gioco linguistico a squadre
14:45 – 15:25 La Lingua Italiana dei Segni (Elena Muzzani, interprete LIS)
15:30 – 16:10 Practising languages at advanced level (Tita Beaven, docente di lingua spagnola)
16:15 – 16:55 Curiosità linguistiche (Cesco Reale)
17:00 – 18: 00 Lingua e Teatro (a cura di Associazione Fiumana)
18:00 – 19:00 Aperitivo linguistico
(Comunicato a cura del Consorzio Wunderkammer)
NATALE E’ IN CENTRO – Sabato 17 novembre dalle 17 in piazza Trento Trieste
(Comunicazione a cura dell’ATI Cultura Eventi e Società)
Un sabato spettacolare il 17 novembre 2018 in piazza Trento e Trieste a Ferrara, con l’apertura degli eventi di Natale e Capodanno organizzati dall’ATI Cultura Eventi e Società (composta da Delphi International, Made Eventi e Sapori d’Amare) e realizzati grazie al sostegno del Comune di Ferrara e della Camera di Commercio, insieme a Visit Ferrara.
Dalle 17 l’appuntamento sarà con lo show di accensione delle luminarie, presentato da Carlotta Targa e sponsorizzato da CMV Energia & Impianti, gold sponsor degli eventi di Natale e Capodanno. “Anche quest’anno abbiamo voluto creare un vero momento di spettacolo”, afferma Pasetti di Made Eventi.
A scaldare la piazza il concerto delle ‘Voci Sole’ (v. foto scaricabile a fondo pagina), il gruppo che accompagna l’attore comico Paolo Ruffini nelle sue tournée in giro per l’Italia. Cinque voci femminili, guidate da Claudia Campolongo, che cantano nei più importanti musical italiani. Voci bellissime di grandi professioniste, che sono già state protagoniste con successo del Capodanno nel 2016 e che scalderanno il pubblico con i loro arrangiamenti davvero originali dei più grandi successi della musica nazionale ed internazionale.
Alle 18, a fine concerto, l’inaugurazione ufficiale del Fideuram Christmas Village in piazza Trento e Trieste, dove si svolgerà anche ‘Calici d’Autunno’, la degustazione eno-gastronomica itinerante per le vie del centro a cura di FEshion Eventi che proseguirà fino a domenica 18 novembre.
E per gli amanti della fotografia, con il primo evento del programma si apre anche il contest instagram #FEnadal, realizzato in collaborazione con @ferraradascoprire #ferraradascoprire.
Quest’anno saranno quattro le categorie premiate:
1) la più bella foto della città illuminata,
2) la più bella fotografia delle Fontane Danzanti
3) la più bella fotografia dell’Incendio del Castello Estense
4) la fotografia più rappresentativa del Natale a Ferrara.
Il programma completo delle iniziative in centro a Ferrara per le festività natalizie è consultabile sul sito www.capodannoferrara.com
POLIZIA MUNICIPALE – Rinvenuti in via Dè Romei, via Pontegradella, via Canapa. Dell’accaduto sarà informata formalmente l’autorità giudiziaria
Nel primo mattino di mercoledì 14 novembre sono stati rinvenuti, da personale della Polizia Locale Terre Estensi, alcuni volantini affissi da ignoti in vari punti della città (via Dè Romei, via Pontegradella, via Canapa) di tenore offensivo nei confronti degli appartenenti al Corpo.
In particolare le frasi e le raffigurazioni denigratorie erano rivolte agli operatori del Nucleo Cinofilo, verosimilmente riferibili alle operazioni di prevenzione e repressione intraprese contro lo spaccio di sostanze stupefacenti che li vede protagonisti insieme ai cani e agli agenti della Polizia Municipale ferrarese.
I manifesti, che hanno anche determinato l’imbrattamento dei muri, sono stati subito rimossi, mentre si è provveduto ad informare i competenti uffici della Questura di Ferrara per i necessari accertamenti volti ad individuare gli autori.
A tutela del proprio personale il Comando della Polizia Locale informerà formalmente l’autorità giudiziaria di quanto accaduto.
L’attività del Nucleo Cinofilo Terre Estensi è stata condotta proficuamente in tante zone critiche della città, dove a pochi mesi dall’entrata a regime sono stati rinvenuti, anche in seguito a segnalazioni dei cittadini residenti, quasi cinque chili di sostanze stupefacenti di vari tipo. Dall’ottobre scorso, unitamente alle altre Forze dell’Ordine e spesso in modo congiunto, il Nucleo è stato coinvolto secondo quanto prevede una direttiva ministeriale, nell’azione di prevenzione e contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti nei pressi delle scuole di vario ordine e grado, con riscontro positivo fra i dirigenti scolastici e in quanti ritengono di tutelare la salute dei giovani.
(Comunicazione a cura del Corpo Polizia Locale Terre Estensi)
aggiornamento – CELEBRAZIONI DI NOVEMBRE – Commemorazioni di giovedì 15 e sabato 17 novembre. Gli altri appuntamenti di novembre 2018
Con le cerimonie commemorative in programma giovedì 15 e sabato 17 novembre – per celebrare rispettivamente il settantacinquesimo anniversario dell’Eccidio Estense del 15 novembre 1943 e il settantaquatresimo anniversario dell’Eccidio del Doro del 17 novembre 1944 – entrerà nel vivo il calendario di iniziative di commemorazione e cultura storica che si protrarrà fino al 30 novembre messo a punto dal ‘Comitato per le Onoranze’ di Ferrara.
Il Comitato è composto da Comune, Prefettura e Provincia di Ferrara e condiviso con A.N.P.I. provinciale Ferrara, Associazione Partigiani Cristiani di Ferrara, Associazioni combattentistiche e patriottiche, Associazioni culturali e no-profit, Comunità Ebraica, Forze dell’Ordine e Militari, Istituto di Storia Contemporanea, Istituzioni scolastiche, Movimenti femminili, Museo del Risorgimento e della Resistenza, Ufficio Scolastico Provinciale.
> In occasione delle cerimonie commemorative verranno adottati appositi provvedimenti di modifica alla viabilità.
PROGRAMMA DELLE COMMEMORAZIONI – SETTANTACINQUESIMO ANNIVERSARIO DELL’ECCIDIO ESTENSE 1943/2018
GIOVEDI’ 15 NOVEMBRE
>> Ore 10 – Sala Consiliare del Comune di Ferrara (piazza Municipale, 2) incontro con gli studenti a cura dell’Istituto di Storia Contemporanea sul tema “1900 il secolo delle guerre”. Presentazione della WEB serie “Maschere di guerra” di Giuseppe Muroni, prodotta dall’Istituto dell’Enciclopedia Treccani in collaborazione con Istituto Storia Contemporanea di Ferrara.
(aggiornamento) LA SCHEDA – Giovedì 15 novembre alle 10 nella sala Consiliare ci sarà un incontro con gli strudenti delle scuole superiori che hanno partecipato al progetto “Viaggio della memoria” sul tema “1900- il secolo delle guerre”. In particolare sarà presentata in anteprima la Web serie “Maschere di Guerra” realizzata da Giuseppe Muroni. Si tratta quattro filmati prodotti dall’Enciclopedia Italiana Treccani con la collaborazione di Controluce Produzione, Red Roots e la consulenza scientifica dell’Istituto di Storia Contemporanea che narrano, in occasione del centenario della Grande Guerra, storie di fanti e di gente comune legati da un evento che travolse e stravolse la vita di milioni di persone. Quattro attori fanno riemergere la trama vissuta e tragica degli eventi, interpretando brani tratti da lettere, diari, taccuini, memorie scritte a distanza di tempo. Claudio Santamaria interpreta la figura di un medico militare che studia la malattia mentale causata dalla crudeltà e dalla spersonalizzazione della guerra moderna, Carolina Crescntini voce alle migliaia di crocerossine che riempirono gli ospedali di guerra per prestare soccorso ai reduci della trincea, Stefano Muroni narra le incredibili vicissitudini degli italiani di confine. Emozionante, poi, l’interpretazione di Violante Placido che racconta l’esperienza di una profuga a Vittorio Veneto in uno scenario fatto di bombardamenti, violenze e fame. Introdurrà l’incontro il prof. Andrea Baravelli dell’Università di Ferrara.
Al termine gli studenti parteciperanno alla cerimonia di commemorazione (ore 11.30) dell’eccidio estense presso il Muretto di Castello Estense. Nel pomeriggio alle ore 15 alla cerimonia di commemorazione presso la Sinagoga di via Mazzini parteciperanno 30 studenti del Liceo Roiti – Corso Beni Culturali.
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>> Ore 11.30 – Muretto di Castello Estense – Corso Martiri della Libertà – Esposizione della mostra “Per non dimenticare” e cerimonia di commemorazione, aperta dal discorso del sindaco Tiziano Tagliani alla presenza di autorità civili, militari, religiose e degli studenti.
LA SCHEDA – La mostra “Per non dimenticare” è stata realizzata in occasione del settantesimo anniversario dell’eccidio Estense dall’Istituto di Storia Contemporanea (a cura di Anna Maria Quarzi, collaborazione di Giulia Aguzzoni, realizzazione Studio Sigfrida) con il contributo del Comune di Ferrara. Mediante una successione di pannelli autoportanti sagomati con immagini e testo, la mostra racconta le storie di vita degli undici uccisi presso il muretto del Castello e sui Rampari di S. Paolo all’alba del 15 novembre 1943. Le sagome, di forte impatto emotivo, rendono particolarmente “viva” l’immagine di quella lunga notte immortalata anche dal racconto di Giorgio Bassani-Una notte del ’43 e dal film di Florestano Vancini-La lunga notte del ’43. (*vedi a fondo pagina la scheda storica).
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>> Ore 15 – Sinagoga di via Mazzini – Deposizione Corona alle lapidi esterne con onori militari alla presenza di autorità civili, militari e religiose. Interverrà il sindaco Tiziano Tagliani.
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SETTANTAQUATRESIMO ANNIVERSARIO DELL’ECCIDIO DEL DORO 1944/2018
SABATO 17 NOVEMBRE – Ore 10 Cippo di caffè del Doro – via Padova
>> Cerimonia di commemorazione alla presenza delle autorità civili, militari e religiose. Interverrà il sindaco Tiziano Tagliani. Gli alunni delle classi IV e V della Scuola Primaria Doro presenteranno poesie e canti.
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INIZIATIVE DI CULTURA STORICA
>> Da giovedì 15 a venerdì 30 novembre – Istituto di Storia Contemporanea (vicolo Santo Stefano 11) – I luoghi della memoria 1943/1945, itinerari dell’APP: ResistenzaMAPPE/Ferrara. Percorsi guidati dai docenti del Laboratorio di Didattica dell’Istituto ai luoghi più significativi della città e della Provincia relativi al periodo 1943/1945, per gli studenti delle scuole primarie e secondarie di 1° e 2° grado Prenotazioni 0532 207343 – istitutostoria.ferrara@gmail.com
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> Sabato 17 novembre alle 12 – Museo del Risorgimento e della Resistenza Corso Ercole I d’Este 19 Inaugurazione della mostra storico documentaria “Un film, una storia, una città” A 75 anni dell’eccidio e a 10 dalla morte di Florestano Vancini, a cura di Antonella Guarnieri e con la collaborazione tecnica e di allestimento di Elena Ferraresi.
aggiornamentto – LA SCHEDA – La mostra si avvale delle foto di scena, relative al film “La lunga notte del’43” del regista Florestano Vancini conservate presso il Museo del Risorgimento e della resistenza, già usate in passate per esposizioni all’interno dell’istituzione civica estense che vengono impreziosite da numerosi interventi sia del regista ferrarese sia di importanti critici. Emerge così, con evidenza, sia il clima nel quale l’opera venne pensata e quindi data alla luce sia il valore e l’impatto che, nel 1960, ebbe all’interno della cinematografia italiana, un’opera che aveva l’ambizione di raccontare, riuscendoci, con precisione documentaria e storica un episodio drammatico ed assolutamente esemplare della storia ferrarese ed italiana. La mostra fotografica è preceduta dalla ricostruzione storico documentaria degli avvenimenti che si succedettero nella città estense dopo l’uccisione del federale fascista repubblicano di Ferrara Igino Ghisellini, avvenuta la sera del 13 novembre 1943. La strage, decisa dai fascisti, mandati a Ferrara dal segretario nazionale del partito fascista repubblicano Alessandro Pavolini, venne messa in atto da Enrico Vezzalini e dal console della Milizia Giovan Battista Riggio i quali si avvalsero di non pochi fascisti ferraresi che collaborarono non solo ai rastrellamenti, ma anche alla scelta delle persone da eliminare. Non si riunì mai un tribunale e le persone che vennero arrestate e fucilate, undici civili, è dimostrato con evidenza, non avevano nessun legame con l’uccisione di Ghisellini. Due di loro, Mario e Vittore Hanau, scelti in quanto appartenenti a quelli che i fascisti definivano con disprezzo “la razza ebraica”, furono i primi ebrei uccisi in Italia da un plotone di esecuzione composto interamente da italiani, fascisti ed appartenenti alle brigate nere della repubblica sociale. I tedeschi, è documentato dagli atti raccolti all’Archivio di Stato dalla curatrice della mostra, e riproposti in copia all’interno del percorso espositivo, si opposero con durezza al comportamento fascista, alla strage ed ancora di più alla esposizione dei cadaveri che venne interrotta nel pomeriggio del 15 novembre per intercessione, pare, del vescovo di Ferrara Monsignor Ruggero Bovelli. Per decenni, e ben oltre il film di Vancini, si cercò di addebitare questa strage ai tedeschi: erano gli anni in cui si posero le fondamenta della rimozione delle responsabilità fasciste. Ma Vancini non si arrese e dopo essersi sentito chiedere dai politici, in cambio di ricche sovvenzioni che gli avrebbero consentito la regia di un film hollywoodiano, di raccontare una storia ammaestrata dove fossero i tedeschi a rivestire i panni dei “cattivi”, aspettò il 1960 per raccontare in un film così vero ed intenso, ispirato alla sua esperienza diretta e al racconto di Giorgio Bassani “Una notte del ’43, che vinse il premio opera prima alla mostra del cinema di Venezia, la verità storica sulla lunga notte di Ferrara.
L’allestimento (sala mostre del museo) resterà aperto dal 17 novembre al 9 dicembre 2018 e dal 17 dicembre 2018 al 13 gennaio 2019; visitabile dal martedì alla domenica negli orari 9.30/13 e 15/18.
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>> Domenica 18 novembre alle 17 – Salone della Parrocchia di San Giuseppe Lavoratore – via Panetti 3 – Zona Doro
Sarà rappresentato il recital “In fondo siamo umani” canti di libertà e di pace in memoria degli Eccidi del Doro eseguiti dal CoroPerCaso della parrocchia S. Giuseppe Lavoratore e dal Piccolo Coro degli alunni della classe 5.a della scuola primaria Doro. L’iniziativa è a cura del Centro sociale ricreativo culturale Doro, con brani selezionati e tradotti da Andrea Buriani, coordinazione dei cori di Maria Chiara Marchesini e letture di Silvia Dambrosio.
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>> Lunedì 19 novembre alle 10 – Cinema S. Spirito via Resistenza 7, Ferrara
Nell’ottantesimo anniversario delle leggi razziali proiezione per le scuole del film di Pietro Suber “1938 – Quando scoprimmo di non essere più italiani”. A cura dell’Istituto di Storia Contemporanea.
Una mostra fotografica dedicata a “Luoghi d’Arte e dell’Arte: 65 autori emiliano-romagnoli raccontano la loro regione” quella in programma dal 20 novembre al 5 dicembre 2018nella sala espositiva del Sistema Museale di Ateneo (SMA) all’interno di Palazzo Turchi di Bagno (corso Ercole I d’Este 32, Ferrara) a cura del Centro di documentazione e studi sull’Unione europea dell’Università di Ferrara, nell’ambito del Progetto nazionale «Popoli, culture e tradizioni: un patrimonio comune per l’Europa del futuro», realizzato dalla Rete dei CDE (Centri documentazione europea) italiani con il contributo della Rappresentanza in Italia della Commissione europea e il patrocinio del Comune di Ferrara. La mostra – con ingresso libero – è visitabile dal lunedì al giovedì ore 10-18, venerdì 10-17, sabato e domenica 14.30-18.30.
LA SCHEDA a cura degli organizzatori – 65 fotografi, tra i quali Franco Fontana, presentano immagini che descrivono luoghi d’arte e luoghi che contengono l’arte, distribuiti su tutto il territorio della regione Emilia-Romagna. Luoghi noti e meno noti, che suscitano interesse in chi osserva, curiosità e desiderio di visitarli dal vivo. Tra questi vi sono beni considerati Patrimonio dell’UNESCO e altri più sconosciuti, ma per questo non meno interessanti.
Giovedì 29 novembre 2018 dalle 10 alle 13 – sempre a cura di a cura del Centro di documentazione e studi sull’Unione europea dell’Università di Ferrara, nell’ambito del Progetto nazionale «Popoli, culture e tradizioni – è l’incontro di studio in programma per dedicato al “Traffico illecito di beni culturali nell’Unione Europea” che si terrà nell’aula magna del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Ferrara (corso Ercole I d’Este 44, Ferrara).
L’incontro, gratuito e aperto a tutti, verterà sulle norme di diritto internazionale dell’Unione europea relative al traffico illecito di beni culturali e sul ruolo dei diversi attori istituzionali nel contrasto a questo fenomeno. Hanno già aderito, oltre agli studenti universitari del corso di Laurea in Manager degli Itinerari Culturali, anche 59 studenti del corso in Scienze della Conservazione dei Beni Culturali del Liceo scientifico Roiti, a testimonianza del forte legame tra l’Università e gli Istituti di istruzione superiore del territorio. (Comunicato a cura degli organizzatori)
SCUOLA DI MUSICA MODERNA – Sabato 17 e domenica 18 novembre alle 15.30 nell’aula magna di via Darsena 57
Sabato 17 novembre 2018 alle 15.30 nell’aula magna Stefano Tassinari della Scuola di Musica Moderna (via Darsena 57, Ferrara) ci sarà l’incontro di guida alla comprensione musicale dedicato alle “Variazioni modali: My Favorite Things” con Giorgio Rimondi eMassimo Mantovani. Domenica 18 novembre 2018 alle 15.30 sempre nell’aula magna Stefano Tassinari della Scuola di Musica Moderna (via Darsena 57, Ferrara) ci sarà l’incontro di guida alla comprensione musicale dedicato alle “Pennellate musicali tra impressionismo e simbolismo: non solo Debussy” a cura di Ambra Bianchi in tema con il programma dei concerti al Teatro Comunale organizzati da Ferrara Musica.
Sono questi infatti gli appuntamenti che apriranno il nuovo ciclo di pomeriggi a ingresso libero organizzati dall’Associazione Musicisti di Ferrara il sabato sulla musica moderna(rassegna “Guida all’ascolto”) e la domenica sulla musica classica (rassegna “Classica d’ascolto”). Il ciclo degli incontri di cultura musicale inizia questo fine settimana e andrà avanti fino all’inizio di aprile. L’orario delle guide all’ascolto è sempre dalle 15.30 alle 18.
LA SCHEDA a cura degli organizzatori Guida all’ascolto – Per il sedicesimo anno consecutivo, allo scopo di promuovere la cultura e l’educazione musicale in tutte le sue forme moderne, l’Associazione Musicisti di Ferrara-Scuola di Musica Moderna, in collaborazione con il Comune di Ferrara-Assessorato alle Politiche e Istituzioni Culturali, Assessorato Politiche per i Giovani, organizza per l’anno 2018-2019 una serie di appuntamenti nell’aula magna Stefano Tassinari della Scuola di Musica Moderna di Ferrara in via Darsena 57; gli incontri sono a ingresso libero e hanno come temi la guida all’ascolto dei generi musicali moderni più importanti. “L’esigenza di questi appuntamenti è incominciata quando, durante le lezioni di strumento, facendo alcuni riferimenti a stili e/o ad artisti importanti per la musica studiata, ci siamo accorti che molte cose non si potevano dare per scontate; in poche parole, anche se siamo in un’ epoca in cui gli ipod straripano di brani, spesso non si sa che cosa si ascolta e da dove proviene tutta questa musica; con queste lezioni, cerchiamo di stimolare l’interesse e l’approfondimento della musica ascoltata e suonata, oltre a creare un ritrovo di persone con lo stesso interesse, siano queste interne alla scuola o esterne”. Classica d’ascolto – Per il settimo anno consecutivo, allo scopo di promuovere la cultura e l’educazione musicale in tutte le sue forme, l’Associazione Musicisti di Ferrara-Scuola di Musica Moderna, in collaborazione con il Comune di Ferrara-Assessorato alle Politiche e Istituzioni Culturali, Assessorato Politiche per i Giovani ed il Teatro Comunale Claudio Abbado, organizza una serie di appuntamenti nell’aula magna Stefano Tassinari della Scuola di Musica Moderna di Ferrara in via Darsena 57; gli incontri hanno come temi la guida all’ascolto della Musica Classica.
La collaborazione con il Teatro Comunale di Ferrara prevede tariffe agevolate per i soci AMF all’interno della Stagione concertistica di Ferrara Musica; da quest’anno la programmazione è stata pensata per anticipare con nozioni di carattere storico musicale gli appuntamenti che si svolgeranno nel Teatro.
La finalità di questi appuntamenti è quella di rendere evidente l’attualità di una tradizione che troppo spesso,viene a torto considerata d’élite o “anacronistica”, ma che di fatto costituisce le fondamenta del nostro linguaggio musicale e del nostro patrimonio culturale.
CELEBRAZIONI ROSSETTIANE – Esposizione aperta al pubblico fino all’11 febbraio nella sede della Fondazione Bruno Zevi
Nell’ambito delle celebrazioni per il centenario della nascita di Bruno Zevi, nel pomeriggio di ieri, mercoledì 14 novembre, alla presenza dell’assessore ai Lavori pubblici e Beni monumentali del Comune di Ferrara Aldo Modonesi, accompagnato dallostorico del Comune Francesco Scafuri, è stata inaugurata nella sede della Fondazione Bruno Zevi a Roma (via Nomentana 150) la mostra “Biagio Rossetti secondo Bruno Zevi”. L’esposizione, a cura di Francesco Ceccarelli, Matteo Cassani Simonetti e Adachiara Zevi, è realizzata dalla stessa Fondazione in collaborazione con il Comitato tecnico scientifico per le celebrazioni del cinquecentenario della morte di Biagio Rossetti.
La mostra, che rimarrà aperta al pubblico fino all’11 febbraio 2019, rivisita l’esposizione “Identità di Biagio Rossetti” tenutasi nel Teatro Comunale di Ferrara nel 1956, dedicata al grande architetto rinascimentale e realizzata sotto la direzione di Bruno Zevi, che di Rossetti esaltò il ruolo e lo straordinario valore nella monumentale monografia pubblicata da Einaudi nel 1960 dal titolo “Biagio Rossetti architetto ferrarese. Il primo urbanista moderno europeo“.
Apprezzamenti da parte del pubblico sono stati espressi per gli allestimenti dell’esposizione, con la quale la Fondazione Bruno Zevi e il Comitato tecnico scientifico per le celebrazioni del cinquecentenario della morte di Biagio Rossetti hanno voluto proporre una riflessione storica e critica su quell’esperienza della cultura architettonica postbellica. Una sala è stata dedicata appositamente alla Ferrara degli anni ’50, con una rassegna di documenti inediti dell’archivio comunale della città estense e dell’archivio Carlo Savonuzzi, uno dei più importanti ingegneri ferraresi del Novecento.
I materiali in mostra sottolineano, secondo gli organizzatori, un linguaggio inedito, dal forte impatto espressivo, che all’epoca fornì nuove chiavi di lettura per l’interpretazione della città storica.
INFORMAZIONI:
Mostra:Biagio Rossetti secondo Bruno Zevi Curatori: Francesco Ceccarelli, Matteo Cassani Simonetti, Adachiara Zevi
Sede: Fondazione Bruno Zevi, via Nomentana 150, Roma
Progetto di allestimento: Silvia La Pergola, Giulia Turano
Progetto grafico: Etaoin Shrdlu Studio (Stefano Cremisini, Edda Bracci)
Apertura al pubblico: 15 novembre 2018 – 11 febbraio 2019
Orario: lunedì – mercoledì – venerdì, dalle ore 10.00 alle ore 16.00 oppure su appuntamento (Tel. 06-8601369 / centenario@fondazionebrunozevi.it) Ingresso gratuito
Informazioni: Tel. 06-8601369 |338-4670761 | www.fondazionebrunozevi.it | centenario@fondazionebrunozevi.it
(Comunicato a cura dell’Ufficio Ricerche storiche del Comune di Ferrara)
Immagini scaricabili:
Foto n.1: L’assessore Aldo Modonesi con i curatori della mostra durante l’inaugurazione
Foto n. 2, 3 e 4 alcuni aspetti della mostra ritratti dal fotografo Fabrizio Latini
ITALIA NOSTRA – La cerimonia di consegna del riconoscimento sabato 17 novembre alle 10.15 al Ridotto del Teatro Comunale
Sabato, 17 novembre 2018, alle 10.15 a Ferrara, al Ridotto del Teatro Comunale (corso Martiri della Libertà 5), si svolgerà la quinta edizione del Premio Giornalistico Giorgio Bassani di Italia Nostra, con l’assegnazione del prestigioso riconoscimento a Sergio Rizzo, vice direttore de La Repubblica. La giuria ha anche assegnato una menzione particolare a Luca Borzani, fondatore e direttore della rivista La Città. L’iniziativa di avvale del patrocinio del Comune di Ferrara.
Il Premio è stato istituito da Italia Nostra in onore di Giorgio Bassani, Presidente Nazionale dell’Associazione dal 1965 al 1980, nel decennale della scomparsa (2010). Tale premio, di carattere nazionale e con cadenza biennale, è destinato a uno scrittore-giornalista distintosi negli ultimi due anni per i propri scritti o per interventi a favore della tutela del patrimonio storico, artistico, naturale e paesaggistico del Paese.
La proclamazione dei vincitori del premio sarà preceduta da una riflessione sul ruolo e sul futuro dell’urbanistica dopo l’approvazione e l’entrata in vigore in Emilia Romagna della legge regionale n. 24 del dicembre 2017, contro la quale Italia Nostra si è inutilmente battuta, ritenendo che venga meno al principio e alla necessità del controllo pubblico del territorio.
Queste le motivazioni della Giuria del premio, composta da Anna Dolfi, Maria Rosaria Iacono, Carl-Wilhelm Macke, Alessandra Mottola Molfino, Gherardo Ortalli, Salvatore Settis, Gianni Venturi:
“Assegnamo il premio giornalistico intitolato a Giorgio Bassani a Sergio Rizzo, sottolineando in particolare i suoi ultimi interventi contro i condoni edilizi e le sue recentissime battaglie, condotte con inchieste sul campo e articoli pubblicati sul quotidiano La Repubblica. Importante il suo impegno per l’informazione e per la sensibilizzazione dell’opinione pubblica, tesi a mettere in luce la pratica malsana del condono edilizio, tuttora applicato anche per le aree terremotate dell’Italia centrale e dell’isola di Ischia.”
“Segnaliamo a tutta l’Associazione Italia Nostra e all’opinione pubblica, l’opera di Luca Borzani. Da alcuni mesi Luca Borzani ha dedicato tutte le proprie energie alla fondazione e alla direzione di una rivista, La Città, che già opera come un centro di aggregazione di idee, proposte, riflessioni che riguardano la martoriata città di Genova, nella fase difficilissima che sta attraversando, ma che valgono anche, su un piano più generale, per l’intero Paese.
In passato Luca Borzani è stato presidente di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura a Genova, trasformandolo con grande inventiva, successo e séguito in un centro di attività culturali, mostre d’arte, ma anche cicli di conferenze di storia, filosofia, discipline umanistiche e scientifiche fra i più attivi e meglio organizzati d’Italia.
Le sue riflessioni e gli studi pubblicati anche a mezzo stampa sulla storia sociale e sulla storia del lavoro nella sua città si congiungono alla costante attenzione al recupero e alla tutela delle architetture storiche e del loro arredo (esemplare, in proposito, la vicenda delle statue colossali ricollocate in Palazzo Ducale) nonché alla centralità della categoria dell’ “urbano” nella necessaria progettazione del nostro futuro.”
Il conferimento del prestigioso premio di Italia Nostra, avverrà a Ferrara, luogo di ispirazione di Bassani e del suo impegno civile.
La giuria
Anna Dolfi è ordinario di Letteratura italiana moderna e contemporanea alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Firenze e socia dell’Accademia Nazionale dei Lincei. Tra i suoi lavori da ricordare in particolare gli studi su Leopardi, Arturo Graf, Bassani e Tabucchi.
Maria Rosaria Iacono, funzionaria del MiBAC prima a Bari e poi Napoli e Caserta fino al 2010, è membro del direttivo di Italia Nostra, responsabile del settore educazione e direttrice della biblioteca di Italia Nostra “Umberto Zanotti Bianco”. Per IN ha coordinato il progetto nazionale “Le Pietre e i Cittadini” e la campagna nazionale della “Lista Rossa dei Beni Culturali in pericolo”.
Carl-Wilhelm Macke, nato in Bassa Sassonia, vive a Monaco di Baviera dove lavora come scrittore e giornalista, è curatore dell’antologia “Bologna e l’Emilia Romagna” (Berlino, 2009).
Alessandra Mottola Molfino, storica dell’arte e museologa, dal 1973 al 1998 ha diretto il Museo Poldi Pezzoli di Milano, dal 1996 al 2006 è stata Direttore della Cultura del Comune di Milano. Membro della direzione nazionale ICOM-Italia, dal 2009 al 2012 ha presieduto Italia Nostra.
Gherardo Ortalli ha iniziato la sua carriera universitaria a Ferrara per poi passare all’Università Ca ‘Foscari di Venezia, dove ha insegnato storia medievale, occupandosi in particolare della storia della Repubblica di Venezia. È anche direttore dell’Archivio Veneto, membro del comitato esecutivo dell’Istituto Storico Italiano per il Medio Evo e presidente dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti.
Salvatore Settis è archeologo e storico dell’arte. Dal 1999 al 2010 è stato direttore della Scuola Normale Superiore di Pisa ed è membro di tante prestigiose accademie e comitati scientifici. Dal 2011 è in pensione ma collabora stabilmente con La Repubblica, Il Sole 24 Ore e L’espresso. Tra le sue opere ricordiamo: “L’assalto al patrimonio culturale” (2002, Premio Viareggio); “Paesaggio Costituzione cemento. La battaglia per l’ambiente contro il degrado civile” (2010); “Azione popolare. Cittadini per il bene comune” (2012); nel 2014 “Se Venezia muore”.
Gianni Venturi, Co-curatore del Centro Studi Bassaniani di Ferrara, è stato professore presso Università degli Studi di Firenze.
Elenco dei giornalisti/saggisti premiati negli anni precedenti
2010
Antonio Mazzeo
· Menzioni speciali
– Giuseppe Caporale, La Repubblica
– Anna Longo (premio alla carriera) GR RAI
2012
Tomaso Montanari, Corriere Fiorentino e Il Fatto Quotidiano
· Menzioni speciali
– Gian Antonio Stella, Corriere della Sera
– Alberto Vitucci, La Nuova Venezia
– Maria Rosaria La Morgia, TG3 Abruzzo
– Luca Martinelli, rivista Altreconomia
2014
Francesco Erbani, La Repubblica
· Menzioni speciali
– Luca Martinelli, rivista Altreconomia
2016
Paolo Conti, Corriere della Sera
· Menzioni speciali:
– Roberto Saviano, scrittore
– Trasmissione “Fatto in Italia” di Radio Radicale, condotta da Nicolas Ballario e Oliviero Toscani
“Veleno: anche la regione deve fare chiarezza. In che rapporti è la Regione con il Centro di Aiuto al Bambino (CAB) – Cenacolo Francescano coinvolto nello scandalo dei minori strappati alle famiglie nella bassa modenese illustrato nell’inchiesta giornalistica Veleno? Esistono convenzioni attive? Quanti minori sono stati affidati a questo centro, finanziato con ingenti somme pubbliche nonostante i gravi conflitti di interesse creati dai ruoli del personale che vi operava?”.
Non si arrendono Alan Fabbri, capogruppo Lega Nord in Regione e il consigliere Stefano Bargi: sulla vicenda narrata dall’inchiesta giornalistica Veleno è necessario fare chiarezza. Per questo è stata presentata una interrogazione alla giunta, in particolare dopo le recenti vicende che hanno delineato un quadro ancor più grave. “L Unione dei Comuni Modenesi Area Nord ha deciso di convocare presso la competente commissione l’ex responsabile dei servizi sociali di Mirandola e la psicologa Valeria Donati per avere chiarimenti sulla sconvolgente vicenda sulla quale gli scriventi avevano già interrogato la Giunta Regionale lo scorso 9 gennaio”, scrivono Fabbri e Bargi.
“L’ultima rivelazione riguarda le confessioni di due donne, allora bambine, le quali hanno rivelato di essere state costrette dalle psicologhe a dichiarare il falso” e “a quanto risulta l’Unione Comuni Area Nord si è fatta interamente carico delle spese per l’affido e per le terapie psicologiche di tutti i bambini per una somma totale di fondi pubblici spesi è di 3.520.900 euro” e “se si aggiungono i 220.000 euro per le spese legali dei minori, saliamo a circa 3 milioni e 800.000 euro.
Il problema del conflitto di interessi nasce dal fatto che Valeria Donati, che inizialmente seguiva la maggior parte dei bambini per conto dell’Asl, era poi diventata responsabile di una struttura privata creata a Reggio Emilia, il CAB appunto, a cui l’Ausl aveva poi affidato la presa in carico dei bambini considerando il centro “più attrezzato e specializzato sui temi dell’abuso”.
“Dalla ricostruzione sembra che fossero state proprio le operatrici del CAB ad individuare i bambini bisognosi di assistenza, ad ascoltarli presso l’ASL e a segnalarli al Tribunale dei Minori, ricevendo per il loro servizio tra il 2002 e il 2013 una somma di circa 2.200.000 euro” aggiungono i consiglieri e per questo “la decisione dell’Unione necessita di essere affiancata da una parallela iniziativa della Regione Emilia Romagna volta a chiarire quanto accaduto e ad evitare il ripetersi di simili terribili episodi”.
Con l’interrogazione Fabbri e Bargi chiedono dunque di “verificare l’utilizzo delle risorse spese per l’affidamento al CAB dei bambini della Bassa coinvolti nell’inchiesta”, se esista “una convenzione tra AUSL di Modena, Regione Emilia Romagna e Centro di Aiuto al Bambino”, da quanto tempo sia in essere e “quanti bambini siano stati affidati a tale centro nel corso degli anni e quanti ne siano attualmente a suo carico”. Fondamentale è anche chiarire “quante risorse pubbliche siano state spese per lo svolgimento dei servizi svolti dal CAB”.
Edilizia scolastica/Ferrara. L’Emilia-Romagna continua a investire in spazi più belli e sicuri: pronti altri 135 milioni di euro per oltre 100 interventi di ristrutturazione e nuove costruzioni da Piacenza a Rimini. Il presidente Bonaccini e l’assessore Patrizio Bianchi: “Diamo una bella risposta a studenti e famiglie grazie a un grande lavoro di programmazione insieme ai territori”. A Ferrara più di 8 milioni di euro per 10 scuole e 2 palestra
In arrivo nuovi Fondi Bei e altre risorse anche per la realizzazione di nuove strutture scolastiche sportive in tutta la regione. Già deciso dalla Giunta regionale il riparto delle risorse e l’elenco degli interventi che saranno finanziati. Dal 2015 al 2017, realizzati o in esecuzione 602 interventi di ristrutturazione, nuove scuole o palestre scolastiche per 320 milioni di euro di investimenti
Bologna – Scuole più belle e sicure. Continuano gli investimenti per migliorare la qualità degli istituti in Emilia-Romagna: complessivamente, superano infatti i 135 milioni di euro le risorse che sono state stanziate in questi giorni per la nostra regione per realizzare 118 nuovi interventi straordinari di edilizia scolastica. In provincia di Ferrara vanno più di 8 milioni e 300 mila euro per 10 scuole e 2 palestre.
Come sono articolati i fondi disponibili
Ristrutturazioni e nuove scuole: 98 milioni – Si tratta, per quest’anno, di un pacchetto di oltre 98 milioni di euro destinati a 106 nuove opere straordinarie, fondi provenienti dal riparto dei mutui Bei (Banca Europea degli Investimenti) relativi alla nuova programmazione 2018-2020.
Risorse che sono destinate alla realizzazione di interventi straordinari di ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento sismico ed efficientamento energetico di edifici scolastici, oltre che alla realizzazione di nuove scuole.
Un’attenta programmazione dei fabbisogni da parte delle Province e della Città Metropolitana di Bologna ha permesso alla Giunta regionale di approvare il Piano triennale 2018/2020 e di individuare per quest’anno l’elenco degli interventi da finanziare e le risorse per territorio, in funzione del numero degli studenti e degli edifici scolastici. Di questi, 17 riguardano la provincia di Piacenza, 10 Parma, 9 Reggio Emilia, 15 Modena, 10 Ferrara, 21 Bologna, 6 Forlì-Cesena, 12 Ravenna e 6 Rimini.
Ai 98 milioni resi disponibili dai mutui Bei, si aggiungono altri 24 milioni di euro di cofinanziamento degli enti proprietari delle scuole, cioè Comuni e Province.
Sommando le risorse disponibili, si arriva ad un totale di oltre 122 milioni di euro.
Palestre: 4,9 milioni – Ma non è finita. Sono disponibili altri 3 milioni e 190 mila euro per interventi di adeguamento sismico e nuove costruzioni di palestre. Insieme al cofinanziamento degli Enti locali di 1 milione e 666 mila euro, si arriva in totale ad altri 4 milioni e 856 mila euro.
Un budget col quale si finanzieranno altri 12 interventi: l’adeguamento sismico di due palestre in provincia di Bologna, una nuova palestra in provincia di Forlì-Cesena, l’adeguamento sismico di due palestre in provincia di Ferrara, una nuova palestra in provincia di Modena e una in provincia di Parma, il miglioramento sismico di una palestra in Provincia di Piacenza, di due in provincia di Ravenna e di una in provincia di Reggio Emilia ed una nuova costruzione in provincia di Rimini.
Antincendio: 8,1 milioni – Infine, per il Piano di adeguamento alla normativa antincendio degli edifici scolastici, sono disponibili altri 8 milioni e 133mila euro, per i quali è in corso in questi giorni la programmazione degli interventi sul territorio regionale.
Le priorità
Nella programmazione delle azioni da mettere in campo nel triennio 2018/2020, la Regione Emilia-Romagna ha dato priorità agli interventi di adeguamento sismico o di nuova costruzione. Altra priorità è stata data agli interventi necessari per ottenere il certificato di agibilità delle strutture, l’adeguamento alle norme antincendio, l’ampliamento o a nuove realizzazioni per soddisfare specifiche esigenze delle scuole.
Il commento del presidente Stefano Bonaccini, dell’assessore Patrizio Bianchi e del direttore Stefano Versari
“Oggi diamo davvero una bella risposta alle famiglie, agli studenti e ai territori- afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini- mettendo al centro il diritto allo studio, la serenità di ragazze e ragazzi e il dovere di metterli nelle condizioni migliori per crescere e conoscere. Parliamo di risorse certe e interventi già programmati, che riguardano tutto il territorio regionale. Investimenti che le stesse Province hanno indicato come prioritari e che la Regione, in tempi rapidi, ha approvato. Costruire nuove scuole e palestre, rendere quelle esistenti sempre più all’avanguardia e confortevoli, è un obiettivo su cui abbiamo puntato con forza in questi anni. Lo confermano i 320 milioni di euro investiti da inizio legislatura per qualificare il patrimonio di edilizia scolastica da Piacenza a Rimini, con centinaia di interventi già realizzati e tantissimi programmati in ogni provincia. Un piano che con questi nuovi investimenti non solo confermiamo, ma rafforziamo ulteriormente”.
“Dal 2015 in Emilia-Romagna è stato investito quasi mezzo miliardo di euro, per la precisione 455 milioni, in edilizia scolastica- spiega l’assessore regionale alla Scuola, Patrizio Bianchi-. Un risultato che premia la capacità progettuale e di programmazione della Regione, degli enti locali e delle nostre scuole, ottenuto grazie all’impegno che continuiamo a porre per garantire la sicurezza degli edifici ma anche l’innovazione della didattica e il benessere di studenti e docenti. Monitorare con sistematicità e in maniera puntuale i fabbisogni e le necessità dei territori è fondamentale. Un grande lavoro, che ora consente a Province e Comuni di proseguire la qualificazione già avviata del patrimonio scolastico, aprendo a breve nuovi cantieri”.
“L’innovazione didattica richiede una buona qualità di edilizia scolastica- sottolinea il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale, Stefano Versari-. Non posso che esprimere apprezzamento, e ringrazio la Regione e gli Enti locali per l’impegno profuso in questi anni per le scuole del territorio.
Da: Ufficio Stampa Gruppo Partito Democratico – Assemblea Legislativa Emilia-Romagna
Sollecitare il Governo ad istituire un tavolo nazionale alla presenza di tutte le Regioni per definire una strategia nazionale per l’automotive e per salvaguardare e rilanciare i siti del gruppo FCA. È il senso della risoluzione a prima firma del Segretario e Consigliere PD Paolo Calvano, sottoscritta anche dal Capogruppo Stefano Caliandro.
«A seguito dell’incontro tenutosi in Regione tra sindaci e organizzazioni sindacali le prospettive del gruppo Fca in Emilia-Romagna riteniamo debbano essere al centro delle politiche nazionali – spiega Calvano –. I problemi urgenti degli occupati di Maserati, Vm Motori e Magneti Marelli attendono una risposta urgente. In Emilia-Romagna il settore dell’automotive è strategico per sviluppo, innovazione e occupazione. Solo in Emilia-Romagna sono oltre 8000 i dipendenti diretti. Per questo oltre alla risoluzione, grazie all’impegno dell’assessore Palma Costi è già stato richiesto al Ministro dello Sviluppo economico di convocare un incontro nazionale con i vertici di Fca, le organizzazioni sindacali e i rappresentanti di tutte le Regioni sedi di stabilimenti del Gruppo. Saremo vicini ai dipendenti nel pressing al Governo affinché dia risposte concrete».
«La tutela delle imprese e dei loro lavoratori è al centro del nostro impegno in Regione – aggiunge Caliandro –. Ci sono troppe promesse non ancora attuate da questo Governo, oltre al gruppo Fca attendiamo ancora risposte sulle prospettive di BredamenariniBus su cui manteniamo alta l’attenzione».
Dal 17 al 25 novembre, in occasione della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, chi porta alle stazioni ecologiche piccoli rifiuti elettrici ed elettronici può vincere un televisore, un pc portatile, un cellulare o una cassa acustica. Nel primo semestre 2018 Hera ha raccolto oltre 6.300 tonnellate di RAEE, oltre 400 delle quali a Ferrara
Cellulari, frullatori, tostapane, giocattoli elettronici, schermi, piccoli oggetti di uso quotidiano che, a fine vita, se non raccolti e smaltiti correttamente possono avere un impatto ambientale notevole; inoltre contengono materiali preziosi (come ferro, alluminio, vetro, tungsteno, palladio), recuperabili e riutilizzabili.
Sono alcuni dei piccoli RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) che sono protagonisti dell’iniziativa promossa da Hera, in collaborazione con Ecolight, il consorzio nazionale che raccoglie oltre 1.700 aziende e assicura la gestione e lo smaltimento dei RAEE, di pile e accumulatori esausti e dei moduli fotovoltaici, nel pieno rispetto dell’ambiente. L’iniziativa è rivolta alle utenze domestiche e si svolgerà nel corso della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti: dal 17 al 25 novembre. Al termine di questo periodo sarà stilata una classifica e saranno premiate le quattro utenze che, in base al peso di piccoli RAEE conferiti nella settimana alle stazioni ecologiche, risulteranno essere le più virtuose su tutto il territorio emiliano-romagnolo.
Alla prima classificata sarà donato un televisore, alla seconda un pc portatile, alla terza un telefono cellulare e alla quarta una cassa acustica.
I vincitori saranno contattati dalla multiutility e la premiazione avverrà nel mese di dicembre.
L’elenco delle stazioni ecologiche presso le quali sarà possibile il conferimento e altre notizie utili alla partecipazione all’iniziativa saranno pubblicate sul sito: www.gruppohera.it/serr .
L’impegno di Hera: nel primo semestre 2018 raccolte oltre 6.300 tonnellate di RAEE
Hera da sempre è impegnata nella raccolta e nell’avvio a corretto smaltimento dei RAEE. Solo nel primo semestre del 2018, sul territorio servito, la multiutility ha raccolto oltre 6.300 tonnellate di Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, attraverso le stazioni ecologiche e gli appositi contenitori posizionati nei pressi dei centri commerciali. Il dato ferrarese supera le 400 tonnellate.
Il recupero dei RAEE fa bene all’ambiente
La cosiddetta e-waste, la spazzatura elettronica, è in aumento in tutto il mondo, vista la rapidità con cui la tecnologia si aggiorna.
In Italia, nei primi nove mesi del 2018, sono state raccolte circa 229.000 tonnellate di RAEE, il 3% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Gli R4, ovvero i RAEE di piccole dimensioni, sono aumentati dell’11% (46.500 tonnellate), andando a superare per la prima volta la raccolta degli schermi e dei televisori (R3).
Il presidente incontra i lavoratori dello stabilimento bolognese negli uffici della Giunta: “Ora l’irresponsabilità deve finire. Il braccio di ferro in atto fra il Governo e l’attuale proprietà dell’azienda non sta portando a soluzioni per la ricapitalizzazione della società e avviene sulla pelle di chi rischia il posto di lavoro”
Bologna – “Noi certo non molliamo. Sia per tutelare i lavoratori e le loro famiglie, assicurando come promesso il pagamento degli stipendi, sia per costruire una prospettiva per una azienda che ha straordinarie potenzialità e competenze”.
Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, che questa mattina negli uffici della Giunta, a Bologna, ha incontrato, insieme all’assessore regionale alle Attività produttive, Palma Costi, una delegazione dei lavoratori dello stabilimento di Bologna di IIA, Industria italiana autobus (l’ex BredamenariniBus). L’incontro è avvenuto dopo l’assemblea dei lavoratori stessi nello storico stabilimento bolognese di via San Donato.
Il presidente ha comunicato ai lavoratori che Tper ha pagato a IIA una fattura da 600mila euro in seguito a una fornitura di mezzi, risorse, “sia chiaro, che dovranno servire per pagare gli stipendi ai lavoratori. E su questo vorremo garanzie precise dall’azienda, come ci hanno chiesto i lavoratori stessi e tutti i sindacati”, ha precisato Bonaccini. Il pagamento “conferma il fatto che a oggi gli unici soldi entrati in Industria italiana autobus sono quelli usciti da questo territorio, dalla Regione attraverso le aziende di trasporto pubblico locale, come già era successo in precedenza con Start Romagna. Da luglio, non un euro si è visto dai tanti capitani coraggiosi di cui abbiamo sentito parlare e nulla è ancora accaduto di quanto il Governo aveva assicurato”.
Bonaccini ha poi assicurato ai lavoratori che insieme all’assessore Costi nelle prossime ore scriveranno al Governo, spiegando i contenuti dell’incontro di oggi, della liquidità arrivata nelle casse di IIA e, soprattutto, chiedendo ancora una volta una rapida convocazione del tavolo di confronto al Ministero dello Sviluppo economico per arrivare in fretta alla definizione di una nuova governance dell’azienda, vista l’assoluta necessita di ricapitalizzazione della società.
“Ora l’irresponsabilità deve finire- afferma Bonaccini-. Il braccio di ferro in atto fra il Governo e l’attuale proprietà produce da una parte la continua riproposizione di iniziative o ipotesi di soluzioni che a oggi non hanno portato a nulla di concreto, rimanendo sempre e solo sulla carta; dall’altra abbiamo l’azienda che tiene in ostaggio i lavoratori usando l’arma del blocco degli stipendi. Un gioco al massacro che non può continuare”.
Infine, chiudendo l’incontro, il presidente ha ribadito che “noi continuiamo a fare la nostra parte. Confermando la piena disponibilità della Regione a sostenere un piano industriale serio che garantisca il rilancio della produzione e la tutela di tutti i posti di lavoro, soprattutto attraverso la nostra legge sull’attrattività di investimenti che vede sempre più grandi Gruppi italiani e stranieri scegliere l’Emilia-Romagna per potenziare o insediare nuove sedi e stabilimenti, unitamente all’impegno del sistema del trasporto pubblico locale”.
Imprese. Le prospettive del gruppo Fca in regione. Costi: “Produzioni, modelli, piano industriale: i problemi più urgenti sui quali gli occupati di Maserati, Vm Motori e Magneti Marelli attendono una risposta urgente”
Ieri incontro in viale Aldo Moro con sindaci e organizzazioni sindacali. Condivisa la richiesta al Mise di un incontro con i vertici del Gruppo che conta in Emilia-Romagna oltre 8.700 dipendenti
Bologna. “Quali motori si produrranno alla Vm di Cento, quando e quali modelli di alta gamma verranno realizzati alla Maserati Modena, ma anche quale piano industriale accompagnerà la Magneti Marelli di Bologna e Calderara dopo il passaggio di proprietà: queste sono le più urgenti incognite che oggi pesano sul futuro degli occupati e sulle quali chiediamo certezze”.
Così si è espressa l’assessore alle Attività produttive Palma Costi, al termine dell’incontro avvenuto ieri in Regione sulle prospettive del gruppo Fca in Emilia-Romagna (Maserati, Vm Motori, Magneti Marelli). Erano presenti rappresentanti sindacali, di categoria e territoriali degli stabilimenti dell’Emilia-Romagna, insieme ai sindaci di Modena, Gian Carlo Muzzarelli e Cento (Fe) Fabrizio Toselli e ai rappresentanti della Città Metropolitana di Bologna. “È stato un incontro molto utile, abbiamo condiviso le preoccupazioni e ci siamo scambiati le informazioni che saranno utili alle organizzazioni sindacali quando incontreranno a Torino i vertici di Fca a fine novembre e alle Istituzioni quando saranno ricevuti dal nuovo chief operating officer per l’Europa Pietro Gorlier dopo la presentazione del Piano industriale di Fca”.
In Emilia-Romagna il settore dell’automotive– ha aggiunto l’assessore Costi- è strategico per i livelli di occupazione, per l’elevato grado di competenze necessarie a garantire sviluppo e innovazione in un comparto che già oggi e sempre più sarà oggetto di importanti trasformazioni. Nuovi modelli basati sulla compatibilità ambientale, più sicuri grazie alla guida assistita rappresentano il futuro della mobilità. Chiediamo che gli stabilimenti presenti nella nostra Regione siano anche per il futuro luoghi di sviluppo dell’innovazione e siti produttivi di eccellenza”.
La richiesta già avanzata dalla Regione Emilia-Romagna al ministro dello Sviluppo economico di convocare un incontro nazionale con i vertici di Fca, le organizzazioni sindacali e i rappresentanti di tutte le Regioni sedi di stabilimenti del Gruppo è stata condivisa da tutti i presenti, “e ritenuta necessaria in questo momento strategico per l’automotive che, oltre ai dipendenti diretti (oltre 8.700 solo in Emilia-Romagna), ha un importante impatto occupazionale e di competenze nell’indotto sul territorio. In vista dell’auspicato incontro al Mise– ha concluso Palma Costi- sarà nostra cura contattare e coinvolgere gli Assessorati delle altre Regioni interessate, per sensibilizzare l’attenzione del Governo verso una strategia nazionale per il settore”.
Dal 2019 scatterà l’obbligo di fatturazione elettronica per le cessioni di beni o servizi, portando una vera e propria rivoluzione nell’intero sistema operativo ed organizzativo anche per le imprese agricole. Anche le aziende agricole infatti saranno assoggettate a questo nuovo obbligo, compresi gli agricoltori esonerati ai fini Iva. Confagricoltura Ferrara ha programmato una serie di incontri al fine di comunicare tutte le novità normative ed organizzare l’assistenza per affrontare al meglio questo nuovo adempimento. Gli incontri sono aperti a tutte le Aziende Associate”.
Seguono le date degli incontri.
26/11 ore 9.30 – Ferrara – Sala Convegni Confagricoltura Ferrara – via Bologna 637/b
26/11 ore 15 – Bondeno – Sala 2000 – Viale Giacomo Matteotti, 1
27/11 ore 9.30 – Consandolo – Sala Pubblica, Piazza Pertini, 2
28/11 ore 9 – Tresigallo – Sala Sogni, via del Lavoro
30/11 ore 9.30 – Cento – Sala Zarri – Palazzo del Governatore, Piazza Guercino 39
30/11 ore 15 – Copparo – Centro Sociale Parco Verde, via Garibaldi 106
4/12 ore 9 – Ferrara – Sala Convegni Confagricoltura Ferrara, via Bologna 637/b
5/12 ore 9 – Ferrara – Sala Convegni Confagricoltura Ferrara, via Bologna 637/b
5/12 ore 15 – Ferrara – Sala Convegni Confagricoltura Ferrara, via Bologna 637/b
Da: IIS Enaudi
Anche nel nuovo anno scolastico l’Istituto di Istruzione Superiore Luigi Einaudi organizza un ricco ciclo di conferenze, aperte alla cittadinanza
ApertaMente vuole suonare la ‘quinta’
Incontri dedicati, fra gli altri, a genetica, sostenibilità ambientale, musica e cinema, nuove tendenze della letteratura e comunicazione nel tempo della rete.
Per il quinto anno consecutivo torneranno a levarsi alte sulla città, metaforicamente, le dolci note della cultura provenienti dall’Istituto di Istruzione Superiore Luigi Einaudi di Ferrara, dove a favore degli studenti e della cittadinanza che vorrà intervenire – per gli eventi di ApertaMente l’Istituto apre infatti le sue porte a chiunque desideri assistere – avrà luogo anche nel corrente anno scolastico un nutrito ciclo di conferenze su temi di carattere scientifico, tecnologico, storico e letterario, tenute da esperti dei rispettivi settori.
Una formula ormai collaudata questa di ApertaMente, i cui incontri lasciano sempre spazio al dibattito con il pubblico in sala, che ha la caratteristica di affrontare temi qualificati, capaci di lasciare tracce nella riflessione e nella memoria degli allievi, sempre però trattati in modo agile e divulgativo.
Si comincia martedì 20 novembre, quando all’Einaudi interverrà Antonella Pollinzi, giovane ferrarese affetta da una malattia genetica, che, insieme ad Arianna Fornasari, parlerà agli studenti del bel libro di cui è stata autrice, “Diario semiserio di una Miss Mal – Convivere con una malattia genetica rara” (Faust Edizioni, 2017), straordinaria testimonianza di tenacia e volontà di agire, in grado di sopperire alle difficoltà prodotte dalla malattia.
Ancora di genetica, ma questa volta per spiegare il ruolo della fermentazione dei microrganismi nella trasformazione delle biomasse in fonti di energia e per smontare molti luoghi comuni sui ‘microbi cattivi’, parleranno la ricercatrice Elena Tamburini e la professoressa Chiara Scapoli, entrambe di Unife, nei loro incontri rispettivamente dell’1 e dell’8 febbraio 2019.
A chiudere l’anno solare 2018 saranno però altri due eventi: il 7 dicembre Matteo Fortini, software engineer con ampia esperienza nello sviluppo di servizi di rete, inviterà gli allievi a stimolanti riflessioni sulle opportunità che internet può offrire a chiunque di diventare ‘hacking civico’, di mettere cioè a disposizione della comunità le informazioni di cui è a conoscenza e le proprie competenze, per buone cause di interesse collettivo come la difesa dei beni comuni; mentre il 20 dicembre Simonetta Savino accompagnerà gli studenti dell’Einaudi in un affascinante viaggio tra le pellicole del cinema d’autore prodotte da documentaristi e registi ferraresi.
Nel 2019, dopo gli eventi con la Tamburini e la Scapoli, ancora nel mese di Febbraio l’Istituto Einaudi ospiterà Rossana dell’Isola, fondatrice della nota agenzia milanese Beyond Research, leader nel settore della consulenza di marketing e di innovazione aziendale, che spiegherà agli allievi come nascono le pubblicità dei grandi brands.
Nei mesi di marzo ed aprile tre preziosi appuntamenti verteranno su temi legati alla musica e alla letteratura: mentre il 2 marzo Ruben Garbellini, accompagnato al violino dalla giovane Federica Malaguti, terrà una lettura scenica dei più grandi testi della poesia italiana del Novecento, il 16 Marzo John Strada, cantautore italiano con esperienze musicali negli Stati Uniti, parlerà agli allievi della nascita della musica rock; infine il 10 aprile un convegno moderato da Alberto Amorelli vedrà la partecipazione di giovani scrittori, che parleranno dei nuovi generi e delle nuove tendenze della letteratura giovanile.
Evento, quest’ultimo, preceduto da un’incursione nella grande Storia che avverrà grazie al contributo del saggista e giornalista romagnolo Renzo Rossi, che condividerà con gli allievi le proprie memorie del secondo conflitto mondiale, che egli vide da bambino, e dall’incontro con l’ingegnere Claudio Spinaci, dell’Unione Petrolifera, che spiegherà in che modo i grandi produttori di energia derivata dal petrolio si preparano a raccogliere, finanziando la ricerca per l’innovazione tecnologica, le sfide per un utilizzo del prodotto che sia sempre più eco-sostenibile.
Ancora alla grande Storia sarà dedicato infine l’ultimo evento di ApertaMente per il 2018-19, quando il 16 aprile sarà ospite dell’Istituto Einaudi la dott.ssa Sharon Reichel, del Meis, che ricorderà il duro impatto che le leggi razziali del 1938 ebbero anche sulla comunità ebraica ferrarese e i drammatici eventi che seguirono all’occupazione nazista della città.
Un sabato spettacolare il 17 novembre in Piazza Trento e Trieste, con l’apertura degli eventi di Natale e Capodanno organizzati dall’ATI Cultura Eventi e Società (Delphi International, Made Eventi e Sapori d’Amare), e realizzate grazie al sostegno del Comune di Ferrara e della Camera di Commercio, insieme a Visit Ferrara.
Dalle ore 17, l’appuntamento sarà con lo show di accensione delle luminarie, presentato da Carlotta Targa e sponsorizzato da CMV Energia & Impianti, gold sponsor degli eventi di Natale e Capodanno. “Anche quest’anno abbiamo voluto creare un vero momento di spettacolo”, afferma Pasetti di Made Eventi.
A scaldare la piazza il concerto delle Voci Sole, il gruppo che accompagna l’attore comico Paolo Ruffini nelle sue tournée in giro per l’Italia. Cinque voci femminili, guidate da Claudia Campolongo, che cantano nei più importanti musical italiani. Voci bellissime di grandi professioniste, che sono già state protagoniste con successo del Capodanno nel 2016 e che scalderanno il pubblico con i loro arrangiamenti davvero originali dei più grandi successi della musica nazionale ed internazionale.
Alle ore 18, a fine concerto, l’inaugurazione ufficiale del Fideuram Christmas Village in Piazza Trento e Trieste, dove si svolgerà anche Calici d’Autunno, la degustazione eno-gastronomica itinerante per le vie del centro a cura di FEshion Eventi che proseguirà fino a domenica 18 novembre.
E per gli amanti della fotografia, con il primo evento del programma si apre anche il contest instagram #FEnadal, realizzato in collaborazione con @ferraradascoprire #ferraradascoprire.
Quest’anno saranno quattro le categorie premiate:
1) la più bella foto della città illuminata,
2) la più bella fotografia delle Fontane Danzanti
3) la più bella fotografia dell’Incendio del Castello Estense
4) la fotografia più rappresentativa del Natale a Ferrara…perché il “Nadal a Frara” lo abbiamo solo noi!
Un inizio davvero scoppiettante, quello delle festività natalizie a Ferrara, che porteranno in centro tante iniziative il cui programma completo è consultabile sul sito www.capodannoferrara.com
Si ringraziano i Gold Sponsor Fideuram Private Banker, Gruppo Ghedini Automobili e CMV Energia & Impianti.
Da: Ufficio Stampa Gruppo Partito Democratico – Assemblea Legislativa Emilia-Romagna
«L’attenzione alle infiltrazioni mafiose nel nostro territorio è sempre stata al centro dell’azione della Regione Emilia-Romagna, per questo ha fatto bene il Sindaco di Ferrara, Tiziano Tagliani a chiedere la convocazione di un tavolo al Prefetto Michele Campanaro, con la presenza anche dei consiglieri regionali, per approfondire la questione e mettere in campo azioni preventive o di contrasto». A dirlo è il segretario e consigliere regionale del PD Paolo Calvano.
«Mi ritrovo nelle considerazioni del primo cittadino ferrarese – spiega Calvano –. È uno sbaglio agitare paure nella cittadinanza se non si hanno dati ufficiali, ma è comunque opportuno fare il punto della situazione nelle sedi ufficiali. Mi auguro quindi che l’incontro sia organizzato al più presto, perché come Regione non abbiamo mai sottovalutato fenomeni di malavita organizzata e siamo pronti a fare la nostra parte a fronte di ciò che succede sul territorio ferrarese».
A conferma dell’impegno, Calvano aggiunge: «sul tema mafie nei mesi scorsi la Regione Emilia-Romagna ha affidato al docente universitario Enzo Ciconte un approfondimento legato alla presenza di mafie straniere nella nostra Regione. A fine anno avremo i dati, che saranno presentati anche in Consulta Legalità, in cui saranno chiamati tutti i capigruppo della Regione e confidiamo che in questo caso l’opposizione sia presente e offra quella collaborazione annunciata dalla Lega nei giorni scorsi».
Ricerca e sviluppo. Emilia-Romagna, Toscana ed Enea firmano per il rilancio del Centro ricerche del Brasimone: fino a 100 milioni di euro di investimenti congiunti per realizzare un polo scientifico e tecnologico di rilievo internazionale. Bonaccini: “Impegno condiviso che parte dalla centralità dell’infrastruttura e di quell’area della nostra montagna”
Siglata un protocollo d’intesa con gli obiettivi da realizzare entro il 2025 per fare della struttura nell’Appennino bolognese una cittadella della ricerca in grado di attirare esperti da tutto il mondo. Verranno sviluppati progetti in tecnologie avanzate che avranno sul territorio tosco-emiliano un sensibile impatto occupazionale e socio-economico
Bologna – Fare del Centro ricerche Enea del Brasimone (Bo) un polo scientifico e tecnologico di grande rilievo internazionale. È questo l’obiettivo messo nero su bianco nel protocollo d’intesa siglato tra Regione Emilia-Romagna, Regione Toscana ed Enea, che pone le basi per il rilancio e la valorizzazione del sito nell’appennino tosco-emiliano. Dopo l’assegnazione al Centro Enea di Frascati dell’infrastruttura di ricerca sulla fusione Divertor Tokamak Test (Dtt), il Brasimone torna in gioco con l’attribuzione di specifici progetti in ricerca e produzione in tecnologie avanzate. In particolare, nell’intesa vengono delineati alcuni importanti progetti da realizzare nel centro in provincia di Bologna, primo tra tutti la realizzazione dell’infrastruttura di ricerca Sorgentina-RF che, attraverso investimenti congiunti, punta a rendere concreta la possibilità di produrre radiofarmaci mediante neutroni da fusione; altri progetti prevedono collaborazioni con l’infrastruttura Dtt, il reattore sperimentale sulla fusione Iter e la sua evoluzione Demo per la produzione di energia elettrica.
I progetti avranno un significativo impatto occupazionale e socio-economico nel territorio. Il piano di potenziamento congiunto, una volta attuato, prevede investimenti fino a 100 milioni di euro nel periodo 2018-2025, con un sensibile aumento di nuovi posti di lavoro sia all’interno della struttura Enea (almeno un centinaio nel breve periodo) che nell’indotto dell’area. In particolare, l’intesa punta a favorire lo sviluppo di linee di ricerca su un filone di grande interesse scientifico a livello internazionale come quello della fusione nucleare per la futura produzione di energia “pulita” e sostenibile.
In stretto coordinamento con le Regioni Emilia-Romagna e Toscana e gli enti locali territoriali saranno ricercate collaborazioni per lo sviluppo di progetti di ricerca e di avanzamento tecnologici, con un gioco di squadra che faciliti, si legge nell’intesa, “l’accesso a fondi pubblici nazionali, europei e internazionali per la ricerca, incluse opportunità provenienti, anche sulla più ampia scala internazionale, da fonti private e accordi e collaborazioni scientifiche con Università e centri di ricerca e imprese di alta tecnologia per definire le modalità per offrire ospitalità a gruppi di ricerca, sedi di centri di ricerca e insediamenti industriali di carattere scientifico e tecnologico”.
Questo accordo è frutto di un tavolo di lavoro istituzionale fortemente voluto dal presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini e da quello della Toscana Enrico Rossi, e coordinato dall’assessore alle Attività produttive, Palma Costi, assieme al collega Stefano Ciuoffo della Regione Toscana, che si proponeva di seguire in modo congiunto tutte le ipotesi di valorizzazione del sito.
“L’accordo firmato rappresenta un passaggio importante- ha commentato il presidente Bonaccini-: ci eravamo impegnati a dare rapidamente una risposta sugli investimenti possibili per rilanciare il sito e l’occupazione. Oggi siamo di fronte a un impegno che va in questa direzione, condiviso anche da Enea, che parte dalla centralità dell’infrastruttura e dell’esigenza di assicurare nuove opportunità di crescita e prospettive certe a quest’area della nostra montagna. Un territorio, quello appenninico, sul quale puntiamo sempre di più, a partire dalla decisione che abbiamo preso di tagliare l’Irap alle imprese”.
“Dopo la mancata assegnazione per la realizzazione del progetto del Dtt– sostengono i due assessori regionali Costi e Ciuoffo- non ci siamo persi d’animo, forti della consapevolezza che il centro Enea del Brasimone offre un’infrastruttura idonea ad alta specializzazione scientifica di valenza internazionale e abbiamo portato avanti un grande lavoro insieme con i sindaci di Castiglione e Camugnano, la Città metropolitana e le Unioni dei Comuni sia del versante emiliano che toscano, e confrontandoci con sindacati e associazioni di categoria. Con questo protocollo poniamo le basi per il rafforzamento del Brasimone nella capacità di attrazione di talenti, progetti di ricerca e investimenti di ricerca e di produzione in tecnologie avanzate con l’attivazione di accordi di collaborazione con Università e centri di ricerca locali e internazionali. Abbiamo sempre creduto che il Centro del Brasimone rappresenti una grande opportunità per la rivalorizzazione di un ingente investimento pubblico a beneficio dello sviluppo e della buona occupazione del territorio ed in particolare della fascia appenninica”.
“Il nostro centro del Brasimone– sostiene il presidente Enea, Federico Testa– rappresenta da decenni un’importante realtà nel contesto internazionale della ricerca applicata nel campo della fusione nucleare e delle radiazioni ionizzanti. Ora, grazie al supporto degli enti locali, tecnologie innovative e sostenibili con una forte connotazione industriale potranno essere ulteriormente valorizzate nel territorio. Grazie a questo impegno condiviso con le Regioni Emilia-Romagna e Toscana e in sinergia con gli altri enti dell’Appennino tosco-emiliano, l’Enea dà avvio ad una nuova fase di potenziamento infrastrutturale del Centro, che si pone come elemento centrale tra i soggetti del territorio e la comunità internazionale nella sfida intrapresa dal nostro Paese nel campo delle nuove tecnologie che favoriscano il benessere dei nostri concittadini”.
L’intesa punta a trasformare il Centro Enea del Brasimone in una cittadella della ricerca attiva in svariati settori per attrarre ricercatori da tutto il mondo che possa coinvolgere organismi di ricerca delle due regioni e interessare i sistemi produttivi dei relativi territori. Per arrivare a questo obiettivo, gli enti interessati, in collaborazione con le Città metropolitane di Bologna e Firenze e con le Unioni dei Comuni dell’Appennino Bolognese e l’Unione dei Comuni della Val di Bisenzio, valuteranno eventuali migliorie della dotazione infrastrutturale logistica e telematica che possano creare condizioni ulteriormente favorevoli allo sviluppo del Centro stesso e dei territori circostanti.
Confermati al vertice Ilenio Bastoni (presidente ) e Simone Spreafico (vicepresidente)
Il 13 novembre si è riunita a Ferrara l’assemblea dei soci di Origine Group che ha eletto il nuovo CdA. Al vertice sono stati confermati il presidente Ilenio Bastoni (Apofruit) e il vicepresidente Simone Spreafico (Spreafico). Confermati anche tutti i consiglieri, con la novità dell’allargamento al nuovo socio cileno David Del Curto. I Consiglieri quindi adesso sono: Alessandro Cenzuales (Pempa Corer), Rodrigo Falcone (David Del Curto), Alberto Garbuglia (OP Kiwi Sole), Mauro Grossi (AFE), Alessandro Pernigo (Frutta C2), Gualtiero Rivoira (Kiwi Uno), Marco Salvi (UNACOA), Alessandro Zani (Granfrutta Zani). Il Presidente Ilenio Bastoni ha dato il benvenuto nella compagine sociale al rappresentante di David Del Curto, dicendosi “sicuro che questa nuova collaborazione darà un significativo valore aggiunto al successo del kiwi Sweeki sui mercati internazionali, come dimostrato dai positivi riscontri della campagna del kiwi cileno con quasi 1.000 tons di prodotto spedite sui mercati asiatici. Origine Group ha avviato la campagna col kiwi italiano 2018 e i primi container a marchio Sweeki sono già partiti alla volta dei mercati asiatici, mentre il kiwi giallo è già presente sui mercati da un mese”.
“Lo sforzo promozionale continua – ha aggiunto Bastoni – con la presenza di Origine Group al prossimo evento Mac Fruit Attraction China in programma a Shanghai dal 21 al 23 novembre prossimo nell’ambito di Horti China. Saremo poi a fine mese in Malesia per un evento con le principali catene della Gdo malese organizzato dal nostro importatore Euroatlantic”. Prosegue anche la campagna delle pere, che sta avendo i primi riscontri positivi sui mercati europei, dove le vendite di Abate stanno procedendo in modo soddisfacente. Conclude Bastoni: “Siamo fiduciosi in questa nuova campagna e intensificheremo i nostri sforzi promozionali sulla strada del prodotto di qualità e di marca, fedeli alla nostra mission che è quella di portare la migliore frutta italiana sui mercati di tutto il mondo”.
“La fusione fra Ostellato e Fiscaglia? Un vero pasticcio: tempi e modi sbagliati, poca partecipazione e il rischio per Ostellato di perdere addirittura contributi”.
Alan Fabbri, capogruppo in regione Lega Nord, interviene sul tema della fusione tra i Comuni di Ostellato e Fiscaglia.
“Si tratta di una fusione forzata dalla volontà politica del Pd che, pur di ottenere quello che si è prefissato passa sopra a qualsiasi logica”. Sono infatti molti i punti che non tornano: “Innanzitutto la tempistica: lo studio di fattibilità sul progetto che per tutte le altre fusioni è durato dai 6 mesi ai due anni, per questi due Comuni è durato appena 5 giorni. come hanno denunciato i consiglieri”. Inoltre, “l’assurdità dio far fondere un Comune , Ostellato appunto, con un altro, parliamo di Fiscaglia, che ancora deve completare un processo di fusione già avviato in precedenza”. Con questa situazione “Ostellato ne uscirebbe danneggiato, in quanto anziché percepire 10 anni di contributi statali e 15 di contributi regionali finirebbe per percepire soltanto 4 anni di contributi statali e 10 di regionali”, mentre anche senza la fusione “Fiscaglia continuerebbe comunque a percepire i contributi che le spettano”.
Ancora più assurda è la questione dell’Unione dei Comuni: “Di solito un Comune si fonde con Comuni con i quali sta già in Unione, condividendo magari già una serie di servizi”, spiega ancora Fabbri “invece Ostellato è in Unione con Portomaggiore e Argenta, mentre la fusione secondo il Pd, dovrebbe avvenire con Fiscaglia che fa parte di un’altra Unione”, chiarisce il consigliere.
Un’altra considerazione? “La partecipazione inesistente dei cittadini che non sono stati coinvolti: non sono state fatte giunte, nè consigli comunali congiunti prima di avviare l’iter , non sono stati costruiti tavoli tematici per la progettazione del nuovo ente”, spiega Fabbri “la cittadinanza non è stata coinvolta ma è solo stato chiesto un parere a cose fatte”, mentre sottolinea il consigliere “le ricadute saranno tutte sulla vita sociale dei cittadini”.
Sabato 17 novembre 2018, alle ore 16.00, presso la sala conferenze della sede ferrarese della Fondazione Giorgio Bassani, via Ariosto 67, avrà luogo l’iniziativa “Storia d’amicizia e di poesia” in occasione della donazione alla Fondazione, da parte degli eredi Quilici, di un’opera di Mimì Quilici Buzzacchi.
Nel 1967 Mimì aveva donato a Bassani copia del volume “Paesaggio di Spina”, (conservato presso la Fondazione) con presentazione di Giorgio Bassani e la dedica “A Bassani questo “Paesaggio di Spina” per accompagnare il suo Airone “, testimonianza della reciproca stima che aveva legato l’artista allo scrittore ferrarese.
Nella sua presentazione al volume Bassani aveva scritto: “Dipinge paesaggi, adesso: ma con lo stesso spirito, lo stesso impegno architettonico, direi, con cui, un tempo, incideva il legno. Anche adesso, come pittrice, vuole darci una immagine solenne, monumentale, della realtà naturale. Più che il colore e la luce, la interessano lo spazio e i volumi […] Ed è abbastanza significativo che Mimì Quilici abbia scelto il paesaggio forse più spoglio, più grandiosamente spoglio, desolato e atonale d’Italia: quello delle Valli di Comacchio.”
Intervengono Paola Bassani, Antonella Guarnieri, Silvana Onofri, Valter Leonardo Puccetti, Vieri Quilici e Lucio Scardino.
A conclusione dell’incontro, l’attrice Gioia Galeotti leggerà il racconto di Giorgio Bassani “Ludovico Ariosto e Alessandra Benucci” presentato nella trasmissione “Storie d’amore”, Edizioni Radio Italiane del 1950. Il “Gruppo di Danza Unicorno” di Santa Maria in Vado accompagnerà la lettura.
L’iniziativa è proposta dalla Fondazione Giorgio Bassani e da Arch’è Associazione Culturale Nereo Alfieri, in collaborazione con i Musei Civici di Arte Antica, Comune di Ferrara e Museo del Risorgimento e della Resistenza.
Il 31 dicembre 2018 c’è lo spettacolo piromusicale dell’incendio del Castello Estense, nei palazzi rinascimenti i cenoni a tema, nelle piazze musica ed eventi speciali. Il Capodanno è unico con il Consorzio Visit Ferrara.
Scenografie di luci e colori, cascate di fuoco, storie antiche e giochi visivi danzano sulle antiche mura del Castello Estense, mentre la musica pervade di suoni l’aria rendendo unica la notte più attesa dell’anno. L’incendio del Castello Estense è l’evento di punta del Capodanno a Ferrara, con un programma ricco di grandi sorprese. Uno spettacolo piromusicale di 20 minuti, allo scoccare della mezzanotte, che emoziona e attira migliaia di persone provenienti dall’Italia e dall’estero per vivere l’esclusiva festa ferrarese, che ogni anno si arricchisce di iniziative, cenoni nei preziosi palazzi del Rinascimento, eventi enogastronomici, musica. Una festa – organizzata da Delphi International, Made Eventi e Sapori dAmare – per dare il benvenuto al 2019 e tutta da vivere grazie a Visit Ferrara, main sponsor del Capodanno a Ferrara, e consorzio che unisce circa 90 operatori turistici di tutta la Provincia promuovendo i migliori eventi sul territorio, con pacchetti e vantaggi per i visitatori.
Quest’anno lo spettacolo dell’incendio del Castello si intitola “Tempus”: sarà una narrazione fatta di fuochi, suoni e luci, e racconterà di dame, cavalieri e amori. Un viaggio in un mondo lontano in cui amore, guerra e arte riportano la vita nel Castello Estense. Ma in attesa dello show, sono tante le esperienze da vivere. Al Giardino delle Duchesse, dalle 18.00 alle 23.00 c’è lo Scuola ZOO Evento, il media degli studenti italiani con 6 milioni di utenti. Mentre in Piazza Trento e Trieste ci sono i mercatini del Fideuram Christmas Village, villaggio di Natale a cielo aperto decorato di luminarie, chioschi in legno e artigiani. Dalle 18.00 cominciano anche gli aperitivi e poi le cene a tema negli splendidi palazzi rinascimentali. Nel piano nobile di Palazzo Municipale si può partecipare dalle 18.00 ad una gustosa apericena a cui seguirà lo spettacolo teatrale, in collaborazione con Stileventi, “Makkeroni a Capodanno Makkeroni tutto l’anno” alle 20.30 nel Teatro Nuovo (si può acquistare un biglietto unico). Nel palazzo è allestita anche un’area giochi per bambini. Inoltre, alle 20.45 si apre il Gran Buffet a Palazzo, una cena a buffet con animazione e musica.
Nel Castello Estense due cene speciali: “A tavola con… gli Estensi” negli spazi degli Imbarcaderi, dove dalle 19.00 sarà servito un aperitivo con cena in stile rinascimentale, a base delle ricette più famose che sono state tramandate dal cuoco di corte Messimbugo; invece nel piano nobile c’è il “Gran Cenone in Castello”, cenone classico con accompagnamento musicale.
L’eleganza delle sale del Ridotto del Teatro Comunale ospiterà il “Gran Cenone a Teatro”, con un ricco buffet, musica e poi una cena raffinata con accompagnamento di vini di pregio e animazioni a tema.
Fuori dal grande maniero che domina il centro storico ferrarese, in Piazza Castello, dalle 21.30 comincia la serata con spettacoli e musica. A condurla, Laura Sottili e Nicola Franceschini. Sul palco, si esibiranno diverse band, come la Yano Project live concert, gruppo di musicisti e cantanti dai ritmi coinvolgenti, e i 60 lire che condurranno il pubblico nelle canzoni che dagli anni Sessanti arrivano fino ad oggi. Poi, il countdown e l’incendio del Castello, a cui potranno partecipare anche gli ospiti dei vari eventi enogastronomici, accompagnati in piazza prima della mezzanotte. E dopo lo spettacolo la festa continua con il Scuola ZOO Dj set fino alle 2.00.
Con Visit Ferrara, pacchetti ed esperienze si possono prenotare direttamente su www.visitferrara.eu
Scegliendo il programma “Capodanno a Ferrara” è incluso il soggiorno di 2 o 3 notti con prima colazione, cena in ristorante tipico (esclusa quella del 31 dicembre 2018), una visita guidata della città, e un kit di benvenuto con prodotti tipici e sconti sui prossimi viaggi. Il prezzo è da 165 euro a persona.
Si può prenotare anche il pacchetto “Capodanno a Ferrara tra enogastronomia e cultura”, con 2 notti in hotel e colazione, biglietto d’ingresso alla mostra di Palazzo dei Diamanti “Courbet e la natura”, sconto del 10% sul catalogo della mostra, una visita guidata della città, una cena in ristorante e il cenone di Capodanno in centro. Il prezzo è da 315 euro a persona.
Il programma “Capodanno in centro storico a Ferrara” valido dal 30 dicembre 2018 al 2 gennaio 2019 comprende 2 notti in hotel: il primo giorno, tempo libero per visitare la mostra di Palazzo dei Diamanti e poi cena tipica in trattoria in centro, il secondo visita guidata della città, pranzo e cenone di Capodanno, il primo colazione fino a tarda ora e pranzo di Capodanno al piano nobile del Castello Estense. Il prezzo è da 390 euro a persona.
Un’altra soluzione è la proposta “Il tuo Capodanno in Castello”: 2 notti, cenone nelle sale degli Imbarcaderi del Castello Estense con ricette rinascimentali, e pranzo del 1° gennaio 2019 nel piano nobile del Castello, inclusa una visita guidata e il biglietto per la mostra di Palazzo dei Diamanti. Prezzo da 335 euro a persona.
Altri due pacchetti sono: “Capodanno light” di una o 2 notti con colazione e cenone in ristorante centrale, bevande incluse, da 125 euro a persona. Restando 2 notti – prezzo da 195 euro – è compresa anche la visita guidata della città.
Secondo titolo, a sorpresa, nella programmazione cinematografica presso il Teatro Comunale De Micheli di Copparo.
Il ciclo, intitolato Il nuovo cinema italiano, prevede la proiezione di film di qualità di giovani e affermati registi italiani. La rassegna è organizzata dalla Biblioteca Comunale in collaborazione con il Teatro Comunale De Micheli. L’ingresso è gratuito.
La Compagnia Qui, Quo, Quacchio mette in scena venerdì 16 novembre, al Teatro Comunale De Micheli, la commedia brillante “Cus’as fa par al ben dla zità”, tre atti di Laura Furini.
A Ferrara ci sono state le elezioni amministrative e ha vinto la lista civica. Durante la prima riunione della giunta si mette in rilievo la penuria delle casse comunali. L’arrivo di una lettera dagli USA risolleva il morale, infatti Tom, un ferrarese che ha fatto fortuna, ha deciso di donare denaro alla sua città di origine tramite una fondazione. In cambio Tom chiede all’amica Sofonisba (ora Sindaco) di aiutarlo a trovar moglie…
Inizio spettacolo ore 21.
iclo “Economia e Democrazia”, Oratorio San Crispino di piazza Trento e Trieste – Cancellazione incontro in programma Sabato 17 novembre 2018 con il giornalista/scrittore e Senatore Gianluigi Paragone.
GECOFE e Ibs+Libraccio informano che il previsto incontro sabato 17 novembre con Gianluigi Paragone per la presentazione del suo ultimo libro “Noi no! viaggio nell’Italia ribelle” è stato cancellato dall’autore per motivi familiari.
L’appuntamento è stato rimandato al prossimo febbraio in data che sarà comunicata quanto prima.
Per informazioni: Gruppo Economia di Ferrara, sito internet www.gecofe.it E-mail gruppoeconomia.fe@gmail.com
Sabato 17 novembre 2018 dalle ore 9 alle 19 a Wunderkammer via Darsena, 57 (Ferrara)
Una giornata dedicata all’apprendimento linguistico a Palazzo Savonuzzi a cura di Action Edu e Associazione Culturale Fiumana. Tra gli ospiti anche Diego Marani
Esperienze, curiosità e giochi linguistici. Tutte le lingue sulle punta delle dita con ‘Uno, zwei, three’, la giornata dedicata all’apprendimento linguistico organizzata da Associazione culturale Fiumana e ActionEdu sabato 17 novembre dalle 9 alle 19 a Wunderkammer (via Darsena 57, Ferrara).
Ultimi posti disponibili per la terza edizione dell’evento più poliglotta che ci sia. Si tratta di Uno, zwei, three: le lingue sulla punta delle dita, che dopo il successo degli scorsi anni ritorna nel consueto appuntamento annuale a Palazzo Savonuzzi sabato in via Darsena 57 (Ferrara). Il tema scelto quest’anno per la giornata è il rapporto tra linguaggio e l’identità, sviluppato attraverso esperienze, curiosità e giochi.
Tra gli ospiti ci sarà anche Cesco Reale, poliglotta che fornirà qualche consiglio per appassionarsi alla lingua cinese, Diego Marani, linguista e scrittore, parlerà della dissoluzione delle identità linguistiche, mentre Tita Beaven, docente di lingua spagnola all’Open University (Gran Bretagna) ed esperta dell’apprendimento a distanza, svelerà il modo per imparare le lingue a un livello avanzato. Non finisce qua. Come e perché imparare la Lingua Italiana dei Segni? Lo spiegherà Elena Muzzani, interprete LIS, dopo un gioco linguistico a squadre. Gli interventi degli esperti saranno seguiti da stimolanti attività di gruppo, oltre che da un laboratorio di improvvisazione teatrale. Per iscrizioni: www.actionedu.eu/uno-zwei-three. Informazioni anche al 347.7139988 o scrivendo a info@fiumana.org.
Programma
9:00 – 9:20 Presentazione
9:20 – 10:20 Miglioriamo la pronuncia (Cesco Reale, poliglotta)
10:25 – 11:25 Per una dissoluzione delle identità linguistiche: adelanto mit europanto (Diego Marani, linguista e scrittore)
11:30 – 12:00 Pausa caffè
12:00 – 13:00 Introduzione alla lingua cinese (Cesco Reale)
13:00 – 14:15 Pausa pranzo con tavoli linguistici
14:15 – 14:45 Gioco linguistico a squadre
14:45 – 15:25 La Lingua Italiana dei Segni (Elena Muzzani, interprete LIS)
15:30 – 16:10 Practising languages at advanced level (Tita Beaven, docente di lingua spagnola)
16:15 – 16:55 Curiosità linguistiche (Cesco Reale)
17:00 – 18: 00 Lingua e Teatro (a cura di Associazione Fiumana)
18:00 – 19:00 Aperitivo linguistico
Anche quest’anno, nell’ambito delle attività di orientamento, l’Istituto di Istruzione Superiore Montalcini sede di Argenta e Portomaggiore organizza gli “open-day” per illustrare la propria offerta formativa.
Gli incontri si svolgeranno nelle giornate di sabato 17 novembre (ore 14.30 -17.00) nella sede di Portomaggiore del Polo Tecnico a indirizzo economico (Sistemi Informativi Aziendali) e tecnologico (Automazione), e domenica 18 novembre (ore 10 -12.30) nella sede centrale di Argenta del Liceo (Scientifico e Scienze applicate) e dell’Istituto Professionale (indirizzo Meccanico e Servizi Socio Sanitari).
Docenti e studenti attendono con piacere tutti i ragazzi delle classi terze medie con i loro genitori per rispondere a domande e curiosità sui differenti indirizzi di studio.
“Il mondo è ricco di risorse per assicurare a tutti i beni primari. Eppure molti vivono in una scandalosa indigenza e le risorse, usate senza criterio, si vanno deteriorando”
Sono le parole del Papa di qualche giorno fa e fotografano una realtà in continuo peggioramento, sempre di più aumentano i poveri e le persone in difficoltà in un mondo in cui le risorse sono abbondanti e potrebbero soddisfare tutti.
Ma non solo il Papa, sono in tanti i commentatori a rendersi conto di queste disparità crescenti. Oxfam da anni traccia la situazione e rappresenta l’evidenza che pochi ricchi nel mondo detengono la maggior parte delle ricchezze. L’Africa viene oggi persino costretta a cedere migliaia di ettari di terra a ricchi emiri che li usano per la caccia, a ricchi cinesi che costruiscono città fantasma o alle tante ricche società d’affari americane ed europee che li usano per i loro investimenti mettendo a rischio le coltivazioni e lo sviluppo locale.
Sarebbe il caso di chiedersi perché tutto questo succede, passare dal constatare i fatti al passo successivo, all’azione. L’Africa, del resto, non è la sola a subire questo neocolonialismo moderno, la povertà cresce anche da noi, nella ricca e opulenta Europa. La Grecia è stata ridotta alla fame e tutte le sue attività produttive sono state vendute al miglior offerente, in Italia le persone in difficoltà superano oramai i 5 milioni di persone.
La risposta affonda sicuramente le sue radici nell’ultimo pezzo di storia contemporanea. Dal secondo dopoguerra e fino agli anni ’70 c’erano stati segnali di miglioramento generali, tassi di crescita oggi inarrivabili e una distribuzione del reddito sicuramente più equilibrata. Le società crescevano dal punto di vista economico ma anche dal punto di vista sociale e politico, si viveva un’epoca di capitalismo dal volto umano.
Si arriva poi agli anni ’80, ai tempi in cui Margaret Thatcher pronunciò la famosa frase “There Is No Alternative” ovvero non c’era alternativa alle nuove politiche di austerità, di ritiro dello Stato dall’intervento pubblico e dall’affidare le sorti delle società agli interessi dei privati, dei mercati e della finanza.
Fu appoggiata in questo da Reagan, Mitterrand e Kohl, i potenti di allora, ed insieme cambiarono il futuro e la prospettiva dell’umanità. La cooperazione sociale fu sostituita dalla concorrenza, l’individualismo fu la regola, ognuno per se e solo il più forte può farcela.
Istituzioni come il Fondo Monetario Internazionale o la Banca Mondiale, nati per aiutare i Paesi e le popolazioni, diventarono il braccio armato del nuovo colonialismo e di una nuova idea imperialista. La cornice di questo quadro era una dottrina economica che aveva le basi di una “religione del tutto” e aveva visto il suo maggior esponente, Milton Friedman, vincere il premio Nobel per l’economia nel 1976: il neoliberismo.
La forza di questa teoria economica è stata proprio la diffusione del concetto che ad essa non ci si poteva opporre, che non esiste alternativa. Gli Stati possono operare in un recinto chiuso che non prevede cambiamenti, sono concessi accorgimenti e limature, ma devono procedere su una strada segnata.
Agire e pensare come se non fosse mai esistito Keynes o trecento anni di storia economica, “There Is No Alternative (Tina)”. E in tale contesto il fondamento di questa dottrina economica è quanto di più semplice poteva essere posto nelle mani di politici, intellettuali ed accademici che avevano il compito di diffonderne il verbo, tutto in sette parole come i giorni della settimana: togliere ai poveri per dare ai ricchi.
Esportazioni, debito pubblico, inflazione, borse, spread, mercati. Tutto, all’interno delle politiche economiche della teoria neo liberista, funziona per portare ricchezza dai poveri ai ricchi.
La crescita attraverso surplus della bilancia commerciale, cioè attraverso le esportazioni, è un metodo predatorio perché nel confronto tra gli Stati vince sempre il più forte e quelli che guadagnano dal “libero” commercio sono appunto gli Stati più forti, concorrenziali, con aziende che hanno già superato le fasi iniziali e sperimentali della produzione. Non a caso il “libero mercato” fu imposto alla storia e ai paesi più deboli dall’Inghilterra quando ebbe la necessità di esportare i prodotti post rivoluzione industriale. Un colpo di genio: una Nazione resa forte dal protezionismo inventò il concetto di libero mercato per essere libera di esportare il suo surplus commerciale.
Il debito pubblico, attraverso gli interessi, ingrassa i banchieri, le società d’affari e la finanza mentre il controllo dell’inflazione fa sì che i loro crediti non si deteriorino.
Le borse sono diventate delle vere sale da gioco d’azzardo dove i ricchi vincono sempre e se le cose si mettono male intervengono gli Stati a rimettere insieme i cocci aumentando le tasse ai poveri.
Lo spread è solo l’ultima delle armi delle politiche neo liberiste, serve per diffondere il terrore e per far digerire alle popolazioni le politiche di austerity, cioè, ancora, spostare ricchezza dal basso verso l’alto attraverso l’aumento delle tasse e la diminuzione dei servizi.
In tutto questo disastro ci siamo lasciati convincere che il mercato, se lasciato libero di agire nella sua saggezza, possa risollevare e migliorare le condizioni di vita delle persone e quindi ci opponiamo se un Governo interviene per alleviare le pene agli ultimi mentre approviamo distrattamente quando si stanziano soldi per salvare le banche.
Il mondo dietro l’angolo è sempre più un mondo segnato dalla contrapposizione tra una decina di ricchi e una massa di poveri ma noi ci fermiamo alle analisi e lottiamo per la forfora nei capelli, lasciamo che il “There Is No Alternative” del neo liberismo prosperi ma siamo attenti alle virgole nei decreti dei Governi. Magari partecipiamo alla raccolta fondi per le catastrofi delle alluvioni mentre Draghi dice in conferenza stampa che il denaro della Bce non può finire.
“Se sulla terra c’è la fame non è perché manca il cibo! Anzi, per le esigenze del mercato si arriva a volte a distruggerlo, si butta…”, continua il Papa.
“Houston abbiamo un problema” e fin qui ci siamo arrivati tutti. Il punto non è più rilevare il problema come giustamente fa il Papa ma anche il barbiere, il barista e l’intellettuale di sinistra, il punto è cercare di risolverlo. E questo può avvenire solo con una reale presa di coscienza delle masse ed un’idea precisa di come schierarsi. La scelta non è tra le righe del decreto sicurezza o tra pane e brioche ma tra elysium e civiltà, tra progresso e barbarie, tra accettare l’economia o ridisegnare il ruolo della Politica.