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Giorno: 17 Novembre 2018

Maltempo. A Rocca Pietore, nel bellunese, scongiurato il rischio di evacuazione grazie ai tre potabilizzatori arrivati da Modena, parte della Colonna mobile di Protezione civile dell’Emilia-Romagna

Da: Regione Emilia Romagna

L’assessore Gazzolo: “Assicurato il rifornimento idrico dopo i danni causati da piogge e vento, fondamentale per mantenere la popolazione in paese e ridurre i disagi ai turisti”. Il punto sul supporto garantito della Regione nella gestione dell’emergenza

Bologna – Salgono a tre i potabilizzatori della Regione Emilia-Romagna attivi per assicurare l’approvvigionamento idrico nel comune di Rocca Pietore, nell’alto Agordino, in Veneto, duramente colpito dal maltempo delle settimane passate. Posizionati all’ingresso della gola dei Serrai di Sottoguda, hanno scongiurato il rischio di evacuazione per chi vive nel centro abitato. L’ultimo è diventato operativo nelle ore scorse. Come gli altri due già presenti, è partito dal magazzino di Hera a Pavullo, nel modenese.

“Abbiamo risposto a una richiesta della Regione Veneto mettendo a disposizione questi preziosi strumenti, parte integrante della colonna mobile dell’Emilia-Romagna: l’impiego dei potabilizzatori è stato fondamentale per continuare a fornire acqua potabile a servizio dei circa mille abitanti del piccolo borgo, ai piedi della Marmolada, ed è un aiuto importante in vista delle future stagioni turistiche”, spiega l’assessore alla Protezione civile, Paola Gazzolo. “Ancora una volta, dico grazie ai tecnici di Hera e dell’azienda dei servizi Acegasaps di Padova, che hanno curato la messa in rete dei potabilizzatori, insieme a tutti gli operatori e i volontari di protezione civile dell’Emilia-Romagna intervenuti a Rocca Predore e Feltre per fornire un aiuto prezioso e indispensabile ad una popolazione messa duramente alla prova dalle conseguenze del maltempo”.

L’impegno nell’emergenza

Sono in tutto un centinaio i volontari della protezione civile regionale intervenuti a Feltre, in provincia di Belluno, città duramente colpita dal maltempo delle settimane passate. Hanno collaborato per svolgere attività di supporto ai Vigili del Fuoco e all’amministrazione comunale, in particolare per la messa in sicurezza della viabilità con la rimozione e il taglio dei rami, delle alberature cadute e la pulizia delle strade. Con loro, funzionari dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile.
A disposizione, anche attrezzature per il rischio idraulico (torri faro, motopompe, pompe da fango, badili), un mezzo pesante e un escavatore (bobcat).

Asino Rosso Ferrara – Ebook, Wall Street 2019 di Daniele Carletti, Maestro d’Arte ferrarese

Da: Asino Rosso Ferrara

On line per la ferrarese Asino Rosso eBook, Wall Street 2019 di Daniele Carletti, Maestro d’Arte e storico Pittore ferrarese contemporaneo.
” Protagonista sempre raffinatissimo tecnicamente (una neometafisica o neopop anche molto “molto Personal…” di lunga data a Ferrara citta d’arte e non solo, il Maestro d’arte Daniele Carletti nasce a Porotto (Ferrara) nel 1952. Attratto fin da piccolo dalle arti plastiche e figurative, dopo la scuola dell’obbligo si iscrive Bologna, dove si diploma brillantemente in pittura nel 1975, sotto la guida del maestro Walter Lazzaro. Numerosi i suoi quadri acquistati da collezionisti e amatori, Tra le mostre più importanti, ricordiamo: Jacob Javits Centre di New York (Artexpo 1994), Sala Zanolini di Ferrara (1994,1995 e 1997), Sala Marta del Comune di Ivrea (1995); Pavarotti International (1996), Galleria Oreste Marchesi di Copparo (Ferrara, 1997), Saturnia, Comune di Manciano (Grosseto, 1997 e 1998), Torre Matildea di Viareggio (Lucca, 1998), Castello di Capalbio, (Grosseto, 1998) , Bnl di Ferrara per Téléthon 1998, Trofeo “Art & Golf’ a Franciacorta (Brescia, 1999), Chiesa di Santa Lucia a Macerata Feltria (Pesaro 1999), Sala “Loggia Amblingh” di Vasto (Chieti, 1999), Galleria “Préau des arts” a Nyons (Francia, 1999), Saturnia(1999), Biblioteca comunale di Peschiera del Garda, Galleria “Marchesi” di Rovigo, Circolo culturale “Vincenzo Civerchio” (Crema, 2001), Art Gallery di Pienza (Siena, 2001 e 2002), Villa Pomini in Città di Castellanza (Varese, 2001), Artisti a Torino (2002), Galleria Via Maestra di Poggibonsi (Siena, 2002), Castello di Lerici (La Spezia, 2003), Casa Ariosto (Ferrara, 2004), Villa Bottini con il movimento Nuovo Rinascimento (Lucca, 2018, a cura di Davide Foschi). Questo microcatalogo web cristallizza per la prima volta il suo percorso artistico, tra mostre, opere in “versione digitale” e puntuali note critiche.

: Università. Nuovi modelli organizzativi per gli uffici giudiziari dell’Emilia-Romagna: 28 borse di ricerca finanziate dalla Regione, destinate a giovani laureati magistrali delle università del territorio.

Da: Regione Emilia Romagna

Università. Nuovi modelli organizzativi per gli uffici giudiziari dell’Emilia-Romagna: 28 borse di ricerca finanziate dalla Regione, destinate a giovani laureati magistrali delle università del territorio. Gli assessori Patrizio Bianchi ed Emma Petitti: “Un’iniziativa altamente innovativa, un esempio efficace di collaborazione tra istituzioni e una bella opportunità per i nostri studenti”

1,2 milioni di euro a disposizione del progetto Justice-ER, realizzato in sinergia con la Fondazione Crui, gli atenei regionali e le istituzioni giudiziarie del distretto della Corte d’appello di Bologna. C’è tempo fino al 4 dicembre per presentare domanda, esclusivamente per via telematica

Bologna – Una giustizia più veloce e vicina ai cittadini. Questo l’obiettivo del progetto Justice-ER, con cui la Regione Emilia-Romagna intende rafforzare il proprio impegno per supportare la creazione di nuovi modelli organizzativi all’interno degli uffici giudiziari attraverso il coinvolgimento di giovani laureati.
Un progetto che adesso offre una nuova, concreta opportunità agli studenti interessati a svolgere un percorso formativo post-laurea negli uffici giudiziari, in stretta collaborazione con le Università: 28 borse di ricerca della durata di un anno destinate ai giovani laureati magistrali degli atenei emiliano-romagnoli.
Complessivamente, nel triennio 2018/2020, le borse di ricerca finanziate dalla Regione saranno 82 per un impegno di 1,2 milioni di euro.
I vincitori della prima selezione sono chiamati ad utilizzare le conoscenze acquisite durante il percorso universitario, mettendole in relazione con l’attività delle istituzioni giudiziarie. I temi trattati saranno da un lato alcune delle principali riforme del sistema giudiziario italiano, come il processo civile e penale telematico e il procedimento di esecuzione penale in ambito nazionale ed internazionale, dall’altro l’innovazione dei processi inerenti l’attività amministrativa e contabile degli Uffici giudiziari e delle Cancellerie.
“Il progetto Justice-ER si incardina nell’ampia tradizione della nostra Regione a favore di quella collaborazione interistituzionale e quel dialogo pubblico che produce conoscenza, innovazione amministrativa e sviluppo organizzativo e tecnologico nelle nostre istituzioni- dichiara l’assessore al Riordino istituzionale, Emma Petitti-. Un progetto che vede agire in stretta sinergia Regione, Fondazione Crui, Atenei regionali e istituzioni giudiziarie del distretto della Corte di Appello di Bologna per costruire insieme un sistema della giustizia efficiente che sia un fattore di uguaglianza sostanziale per i cittadini e garanzia per lo sviluppo e per il sistema economico”.
“Un progetto particolarmente innovativo- spiega l’assessore al Lavoro, università e ricerca, Patrizio Bianchi- che in coerenza con il Patto firmato nei giorni scorsi, Giovani Più, non solo vede agire insieme tutti gli Atenei emiliano-romagnoli con le loro competenze scientifiche, ma che ha come principali protagonisti i nostri giovani laureati magistrali, chiamati a mettere in gioco le proprie intelligenze e saperi nel dialogare con le istituzioni giudiziarie. Con l’obiettivo di contribuire all’attuazione delle principali riforme del sistema giudiziario italiano e all’innovazione dei processi inerenti l’attività contrattuale, amministrativa e contabile degli Uffici giudiziari e delle Cancellerie. Una progettazione condivisa che fa comunità, e non solo professionale”.

Requisiti e domande di partecipazione
A ogni laureato selezionato sarà corrisposta una borsa di ricerca della durata di un anno e sarà assegnato un tutor accademico, con il quale il borsista si coordinerà lungo il percorso di studio e di ricerca. Le borse riguardano gli uffici giudicanti e requirenti e per questa prima annualità le sedi interessate ad ospitare i laureati sono Bologna, Ferrara, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia e Rimini.
Per partecipare, tra gli altri requisiti, occorre aver conseguito da non più di 12 mesi il titolo di laurea magistrale o laurea magistrale a ciclo unico in uno dei seguenti Atenei: Università di Bologna, Università degli studi di Ferrara, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, Università degli studi di Parma, Università Cattolica del Sacro Cuore – Sede di Piacenza, e in una di queste classi: Finanza; Relazioni internazionali; Scienze dell’economia; Scienze della comunicazione pubblica, d’impresa e pubblicità; Scienze della politica; Scienze delle pubbliche amministrazioni; Scienze economiche per l’ambiente e la cultura; Scienze economico-aziendali; Scienze per la cooperazione allo sviluppo; Scienze statistiche; Scienze statistiche attuariali e finanziarie; Servizio sociale e politiche sociali; Sociologia e ricerca sociale; Studi europei; Teorie della comunicazione; Giurisprudenza.
Le candidature potranno essere inviate esclusivamente per via telematica collegandosi all’applicativo online della Fondazione CRUI entro le ore 13 del 4/12/2018.

iordino istituzionale. Oltre 17,3 milioni di contributi a 39 Unioni di Comuni dell’Emilia-Romagna per lo sviluppo dei servizi associati: oltre 660 mila euro nella provincia di Ferrara

Da: Regione Emilia Romagna

Dalla Regione la ripartizione dei fondi per aumentare la qualità delle prestazioni a comunità locali, cittadini e imprese. Si tratta di risorse statali (7,8 milioni) e regionali (9,6 milioni). L’assessora Petitti: “Quest’anno siamo riusciti a mettere in campo nuove, e soprattutto maggiori risorse, per sostenere quei Comuni che attraverso le Unioni, percorrono la strada della gestione associata dei servizi”

Bologna – Oltre 660 mila euro alla provincia di Ferrara degli oltre 17,3 milioni assegnati dalla Regione a 39 Unioni di comuni dell’Emilia-Romagna per aumentare, qualificare e rafforzare le gestioni associate di servizi a beneficio delle comunità locali, cittadini e imprese. La Regione, infatti, ha assegnato, nei giorni scorsi, alle Unioni di Comuni emiliano-romagnole i contributi, per l’annualità 2018, relativi alle gestioni associate di funzioni, in base ai criteri, contenuti in un apposito bando, stabiliti dal Prt, il Programma di riordino territoriale 2018-2020.

Le risorse nel ferrarese. I 660.192 euro assegnati a 2 Unioni di Comuni della provincia di Ferrara sono stati così suddivisi: Unione dei Comuni Valli e delizie 295.380 euro; Unione dei Comuni Terre e Fiumi 364.812 euro.

“Quest’anno siamo riusciti a impiegare nuove e soprattutto maggiori risorse, per sostenere quei Comuni in Emilia-Romagna che, attraverso lo strumento delle Unioni, percorrono la strada virtuosa della gestione associata dei servizi. E lo abbiamo fatto con un’ampia condivisone e collaborazione con gli enti interessati. Il nuovo Piano di riordino territoriale triennale 2018-2020– dichiara l’assessora regionale al Bilancio e al Riordino istituzionale, Emma Petitti– si è dimostrato, confermando le nostre previsioni, uno strumento straordinariamente efficace per raggiungere questi risultati: ci ha consentito non solo di introdurre rispetto al passato ulteriori elementi di premialità, ma soprattutto di cogliere tutte le peculiarità, le difficoltà e le capacità progettuali dei territori della regione”.

Le risorse sono state suddivise nei territori emiliano-romagnoli per gruppi di Unioni tenendo conto del livello di sviluppo, con budget e criteri di riparto differenziati. Inoltre, una particolare attenzione quest’anno è stata dedicata alle Unioni montane per le quali, in accordo con Uncem, è stato effettuato un riparto delle risorse sulla base del monitoraggio delle spese effettivamente sostenute per la gestione delle funzioni a tutela e presidio della montagna e per il suo sviluppo.

Dei 17 milioni e 335 mila euro di finanziamenti assegnati, quasi 9,6 milioni sono risorse della Regione e 7,8 milioni sono provenienti dallo Stato, facendo registrare un aumento di circa 1,5 milioni di euro rispetto al 2017 su quelle regionali e di 500 mila euro per quelle statali.

Riordino istituzionale. Oltre 17,3 milioni di contributi a 39 Unioni di Comuni dell’Emilia-Romagna: da Piacenza a Rimini passando per Bologna assegnate le risorse per accrescere la qualità dei servizi

Da: Regione Emilia Romagna

Aumentati di 1,5 milioni i fondi rispetto allo scorso anno, per le prestazioni a comunità locali, cittadini e imprese. Si tratta di risorse statali (7,8 milioni) e regionali (9,6 milioni). L’assessora Petitti: “Quest’anno siamo riusciti a impiegare nuove e maggiori risorse, per sostenere chi percorre la strada virtuosa della gestione associata”

Bologna – Oltre 17,3 milioni di euro a 39 Unioni di Comuni dell’Emilia-Romagna per rafforzare la qualità delle gestioni associate dei servizi a beneficio di comunità locali, cittadini e imprese. La Regione ha assegnato nei giorni scorsi, alle Unioni di Comuni emiliano-romagnole i contributi, per il 2018, in base a nuovi criteri, contenuti in un apposito bando, stabiliti dal Programma di riordino territoriale (Prt) regionale 2018-2020.

Per quanto riguarda la distribuzione dei contributi per ogni singola provincia, 3 milioni e 393 mila euro sono andati a quella di Bologna per 7 Unioni; 660 mila euro a Ferrara (2 Unioni); a Forlì-Cesena 1 milione 459 mila (3 Unioni); a Modena 2 milioni e 579 mila (6 Unioni); a Piacenza 1 milione e 816 mila (6 Unioni); a Parma 2 milioni e 57 mila (4 Unioni); a Ravenna 1 milione 729 mila (2 Unioni); a Reggio Emilia 2 milioni e 814 mila (7 Unioni); a Rimini 827.220 euro per 2 Unioni.

“Quest’anno siamo riusciti a impiegare nuove e soprattutto maggiori risorse, per sostenere quei Comuni in Emilia-Romagna che, attraverso lo strumento delle Unioni, percorrono la strada virtuosa della gestione associata dei servizi. E lo abbiamo fatto con un’ampia condivisone e collaborazione con gli enti interessati. Il nuovo Piano di riordino territoriale triennale 2018-2020– dichiara l’assessora regionale al Bilancio e al Riordino istituzionale, Emma Petitti– si è dimostrato, confermando le nostre previsioni, uno strumento straordinariamente efficace per raggiungere questi risultati: ci ha consentito non solo di introdurre rispetto al passato ulteriori elementi di premialità, ma soprattutto di cogliere tutte le peculiarità, le difficoltà e le capacità progettuali dei territori della regione”.

Dei 17 milioni e 335 mila euro di finanziamenti assegnati, quasi 9,6 milioni sono risorse della Regione e 7,8 milioni sono provenienti dallo Stato, facendo registrare un aumento di circa 1,5 milioni di euro rispetto al 2017 su quelle regionali e di 500 mila euro per quelle statali.

Le risorse sono state suddivise nei territori emiliano-romagnoli per gruppi di Unioni tenendo conto del livello di sviluppo, con budget e criteri di riparto differenziati. Inoltre, una particolare attenzione quest’anno è stata dedicata alle Unioni montane per le quali, in accordo con Uncem, è stato effettuato un riparto delle risorse sulla base del monitoraggio delle spese effettivamente sostenute per la gestione delle funzioni a tutela e presidio della montagna e per il suo sviluppo.

Casa. La Regione aiuta i cittadini che non riescono a pagare l’affitto

Da: Regione Emilia Romagna

Casa. La Regione aiuta i cittadini che non riescono a pagare l’affitto: stanziati oltre 5 milioni, fino a un massimo di 12 mila euro a famiglia. La vicepresidente Gualmini: “Un sostegno concreto a chi non ce la fa senza avere alcuna colpa e per scongiurare la perdita dell’abitazione”

La Giunta approva la ripartizione nei territori delle risorse destinate agli inquilini morosi incolpevoli. Serviranno a saldare le rate scadute o a stipulare un nuovo contratto. I fondi provincia per provincia

Bologna- Non riuscire a pagare le spese di affitto per gravi difficoltà economiche e rischiare di perdere la propria casa causa sfratto. È la cosiddetta morosità “incolpevole”, dovuta, per esempio, alla perdita del lavoro, a una grave malattia, alla separazione dal coniuge, a un decesso in famiglia, a un bimbo che ha bisogno di attenzioni speciali.
Un aiuto concreto alle famiglie che si trovano in queste condizioni arriva dalla Regione Emilia-Romagna, che per il 2018 mette a disposizione dei Comuni oltre 5 milioni di euro provenienti dal Fondo nazionale per gli inquilini morosi incolpevoli.
L’aiuto ai nuclei in difficoltà e che hanno ricevuto un avviso di sfratto consiste in un contributo pro capite, fino a un massimo di 12 mila euro, per stipulare un nuovo contrattodi locazione o perriuscire a pagare una parte delle spese pregresse, guadagnando tempo utile a trovare una soluzione definitiva, oppure come deposito cauzionale per una nuova casa.
Per ottenere l’aiuto, sono naturalmente previste alcune precondizioni, tra cui una soglia massima di reddito e l’avere un contratto regolare di affitto.

“Il ricorso al Fondo per la morosità incolpevole consente di dare respiro alle famiglie che vivono in abitazioni in affitto il cui importo incide fortemente sul reddito familiare, compromesso dalla precarietà, dalla disoccupazione o da gravi eventi della vita- sottolinea la vicepresidente con delega alle Politiche abitative, Elisabetta Gualmini-. Un aiuto concreto che si affianca agli altri interventi per contrastare la povertà, che come Regione abbiamo attivato in questi anni. Il nostro obiettivo prioritario- conclude la vicepresidente- è infatti costruire intorno alle persone o alle famiglie in difficoltà una rete di relazioni e di opportunità, in modo da offrire prospettive di crescita e di miglioramento della propria condizione di vita”.

La Giunta regionale ha definito la ripartizione delle risorse tra i 39 Comuni classificati come ad ‘alta tensione abitativa’: quelli in cui si riscontra la maggiore richiesta di alloggi e dove l’ammontare degli affitti è più alto. Le risorse vengono suddivise tra i Comuni in proporzione al numero delle famiglie residenti e a quello dei provvedimenti di sfratto emessi per morosità (dati raccolti dal ministero dell’Interno e riferiti al 2017).

Le risorse ai territori

Nella provincia Bologna, dove risiedono 484 mila nuclei famigliari (sugli oltre 2 milioni in regione) e dove arriveranno 1,4 milioni di euro, sono state quasi 1.200 le famiglie (4.365 in Emilia-Romagna) sfrattate per morosità. Per quanto riguarda le altre province, a Modena sono stati assegnati 854 mila euro (301 mila famiglie residenti e quasi mille sfratti); a Reggio Emilia 573 mila euro (226 mila famiglie e 559 sfratti); a Ravenna 451 mila euro (178 mila famiglie residenti e 320 sfratti); a Forlì-Cesena 441 mila euro (170 mila famiglie residenti e 351 sfratti); a Parma 414 mila euro (203 mila famiglie residenti e 465 sfratti); a Rimini 372 mila euro (145 mila famiglie residenti. Non sono arrivati al ministero i dati relativi ai provvedimenti di sfratto); a Ferrara 349 mila euro (162 mila residenti e 260 sfratti); infine, Piacenza, che ha ricevuto risorse per 324 mila euro (128 mila famiglie residenti e 256 provvedimenti di sfratto).

Chi può chiedere il contributo

Potrà accedere al sostegno chi si trova in difficoltà economiche oggettive, tali da non riuscire più a sostenere la spesa per l’affitto. Condizione necessaria è essere in possesso di un contratto di locazione regolarmente registrato, un indicatore della situazione economica equivalente (Isee) non superiore ai 26 mila euro e quello di situazione economica (Ise) non superiore a 35 mila euro; inoltre, occorre essere cittadini italiani o di area Ue e, se extraeuropei, in possesso di regolare permesso di soggiorno.

Transfer e Arcigay Ferrara celebrano il TDoR

Da: Arcigay Ferrara

II 20 Novembre, in tutto il mondo si celebra il TDoR (Trangender Day of Remembrance), ricorrenza istituita nel 1999 per commemorare le vittime dell’odio e del pregiudizio verso le persone transgender. Anche a Ferrara la giornata verrà celebrata, grazie alla volontà di TransFer, il gruppo di persone trans* nato due anni fa all’interno di Arcigay Ferrara. L’iniziativa, che si svolgerà nella suggestiva cornice del Cortile del Castello Estense, con inizio alle ore 18.00* di Martedi 20 novembre, prevede una performance sonora, visiva e corporea che coinvolgerà il pubblico nella celebrazione di un rito laico, dal forte impatto emotivo. Eva Croce, artista e ideatrice dell’evento, nonché cofondatrice del gruppo TransFer, accompagnerà lo spettatore attraverso un’esperienza sensoriale, fatta di sonorità inusuali, di corpi in movimento, di effetti scenici, di interazioni tra artisti e pubblico. La ritualità del gesto artistico sarà il filo conduttore di una performance che prevede la complementarietà di più elementi. “Quest’anno -dice Eva Croce- ho voluto aggiungere due elementi, il primo dei quali è l’utilizzo di tre campane in quarzo, una di colore rosa, una bianca e una azzurra, che rappresentano i colori della bandiera transgender, e che a livello sonoro diventano la voce delle vittime trans; il secondo elemento è la presenza performativa del corpo, imprescindibile per le persone in transizione. Ambra Stucchi, in arte Ambrita Sunshine, straordinaria performer queer, attraverso il movimento del corpo, ci accompagnerà per tutto il rito”. Alla conclusione della performance, ci si sposterà verso la sede di Via Ripagrande 12, dove sarà offerto un rinfresco, e alle 21.00 si terrà un incontro con la fotografa, documentarista e artista visuale Giulia Iacoluti, che ci presenta Casa Azul. Un progetto socio-visuale sulla storia di vita di cinque donne trans detenute in una delle carceri maschili di Città del Messico. “Il progetto -ci racconta la Iacoluti – mostra il processo di costruzione identitaria e le pratiche corporali di persone i cui corpi sono considerati doppiamente abietti, a causa della loro identità e della loro condizione d’isolamento”
La manifestazione è realizzata grazie alla collaborazione del Comune di Ferrara e della Provincia di Ferrara che ha messo a disposizione il cortile del Castello Estense. “L’attenzione posta in tutti questi anni alle tematiche LGBTI+ dall’attuale amministrazione comunale – dice Massimo Maisto, Vicesindaco e Assessore alle Pari Opportunità- è il segno di una Città che fa dei diritti un suo vessillo e li agisce attraverso gli spazi e i luoghi nei quali le storie dei singoli diventano patrimonio dei molti. In questo caso specifico, la battaglia contro la discriminazione e l’arte si fondono, e si traducono in un momento di memoria e riflessione collettiva. Non a caso è stato scelto il Castello Estense per celebrare e ricordare le vittime dell’odio transgender, luogo simbolo di Ferrara, spazio di tutti i cittadini, patrimonio dell’umanità”.
Si ringrazia per la collaborazione GendErotica. Al progetto hanno aderito il Gruppo Giovani LGBT+ Ferrara, Famiglie Arcobaleno, AGEDO, ArciLesbica Ferrara, Arcigay Modena Matthew Shepard. Si ringrazia per la partecipazione il Teatro Comunale di Ferrara. L’evento è stato curato da Roberto Carrara.
Per info:arcigayferrara@gmail.com

Ferrara Musica – La seconda stagione musicale del progetto Lauter

Da: Ferrara Musica

Al via la seconda stagione musicale di LAUTER, progetto inserito nella stagione di Ferrara Musica
Quattro appuntamenti dedicati alla musica e alle giovani generazioni con una novità: la collaborazione con Ferrara Arte.

Nicola Bruzzo, musicista e presidente dell’associazione:
«Il dialogo tra musica e arti visive ci permette di coinvolgere le ragazze e i ragazzi più giovani in maniera diretta e consapevole»

Torna LAUTER, il progetto di divulgazione musicale ideato e diretto da Nicola Bruzzo, giovane violinista ferrarese dalla carriera internazionale, un’iniziativa inserita fin dal suo esordio nella stagione di Ferrara Musica. Per la sua seconda edizione la rassegna raddoppia gli appuntamenti, gli istituti coinvolti e introduce un’inedita collaborazione con Ferrara Arte che va ad aggiungersi a quella già esistente con Teatro Ferrara OFF.

Giovedì 22 novembre alle 20.30 avrà luogo al Teatro Abbado il primo dei due concerti della stagione di Ferara Musica collegati alle mostre di Ferrara Arte: i violinisti Stephen Waarts e Nicola Bruzzo, la violista Dana Zemtsov, il violoncellista Alexey Stadler e il pianista Matan Porat proporranno al pubblico un programma musicale strettamente connesso con il periodo storico e le suggestioni derivanti dalla mostra Courbet e la Natura.

Il dialogo realizzato assieme alla Fondazione Ferrara Arte, per il doppio appuntamento con le mostre di Courbet e la Natura e Boldini e la Moda, e assieme a Teatro Ferrara Off, per gli spettacoli Eternamente Tuo e Eternamente Mia è sintetizzato da Nicola Bruzzo, animatore dell’iniziativa: «Da sempre esiste un rapporto tra musica e arti visive che ci permette di coinvolgere gli spettatori più giovani in maniera diretta e consapevole».

Il rapporto con gli istituti della città continua e anzi si consolida, con il Liceo Carducci e l’Istituto Bachelet che si aggiungono ai Licei Ariosto, Roiti e Smiling International School, grazie ad una rassegna di workshop formativi e incontri di sensibilizzazione musicale ed artistica assieme a Ferrara Arte.

Dal primo progetto nel maggio del 2017 all’ultimo concerto previsto nella stagione di Ferrara Musica il 13 maggio 2019, Lauter avrà portato a Ferrara quattordici musicisti di fama internazionale provenienti da dieci diversi paesi del mondo, organizzando quattro concerti al Teatro Comunale inseriti nella stagione di Ferrara Musica,ventisette concerti nelle scuole superiori della città, tre concerti a Teatro Ferrara Off e un concerto al Jazz Club Il Torrione.

Grazie all’approccio innovativo di coinvolgimento, ma fortemente sincero verso la musica e l’arte, i componenti di Lauter sono riusciti a incontrare ad ogni concerto un pubblico foltissimo e ricco di giovani. Spiega ancora Nicola Bruzzo: «Con l’intento di migliorare passo dopo passo e consolidare il rapporto con Ferrara, città così ospitale e così sensibile alle tematiche culturali, creiamo questa narrativa musicale e sociale che, ai nostri occhi, è un aspetto fondamentale della vita di ogni individuo».

Gli appuntamenti invernali

Gli appuntamenti organizzati per Ferrara Musica con Teatro Ferrara Off, sabato 1 dicembre e sabato 2 febbraio, saranno incentrati su un tema speculare, l’addio all’arte del compositore maturo (Eternamente Tuo) con l’ultima Sonata per pianoforte, l’opera 111 di Beethoven; e l’addio alla madre (Eternamente Mia), con composizioni di Mozart e Schnittke.