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Giorno: 3 Dicembre 2018

Corso gratuito Ue per addetti e volontari dell’Emilia-Romagna. La mediazione culturale anche in autoambulanza – Creata una app multilingue da usare sul campo

Da: Ufficio Stampa Euro Project Lab

Ferrara, 3 Dicembre 2018 – Un corso gratuito di mediazione linguistica e
culturale per il personale delle ambulanze: è l’iniziativa, senza precedenti in
regione, di Euro Project Lab, agenzia ferrarese attiva da anni nel settore della
formazione e dei progetti europei.
Aperto a tutti coloro che, per volontariato o professione, operano su
autoambulanze e automediche in Emilia-Romagna, sarà in gran parte on-line e si
concluderà in febbraio: i partecipanti riceveranno un’applicazione per cellulari, con
istruzioni e consigli in varie lingue, specie extra-europee, utilizzabile sul campo.
L’iniziativa rientra nel progetto triennale B.I.C.A.S., cofinanziato dal
programma Erasmus+ dell’Unione Europea, e vede l’Italia, attraverso la società di
Ferrara, partner di quattro Paesi: Austria, Germania (capofila), Polonia e Spagna.
Spiega Alexandra Storari, presidente di Euro Project Lab: « Soccorrere un
ferito straniero, o trasportare una paziente di cultura diversa, può costituire un
problema, non solo linguistico: per l’operatore sanitario, ma soprattutto per l’altra
persona. La nostra iniziativa fornirà dunque strumenti teorico-pratici per gestire e
risolvere eventuali situazioni critiche, dovute all’incomprensione linguistica o alla
diversità di costumi: nell’interesse reciproco, del soccorritore e del paziente. »
In regione sono migliaia coloro che – anche attraverso enti e associazioni
come Croce Rossa e pubbliche assistenze varie – effettuano trasporti ospedalieri o
intervengono per chiamate di emergenza-urgenza con ambulanze e automediche.
Il corso “Bicas” (acronimo di Building Intercultural Competencies for Ambulance
Services: “Costruire competenze interculturali per i servizi di ambulanza”) prevede
quattro incontri a Modena e il resto on-line, per un totale di 80 ore, gestite dalla
cooperativa Anziani e non solo di Carpi.

1958/2018 – 60 anni di futuro. Protagonisti, al servizio del territorio. 7 volti che rappresentano la cooperazione ferrarese. La campagna di Confcooperative Ferrara per i 60 anni.

Da: Ufficio Comunicazione e Turismo Confcooperative Ferrara

Donne e uomini protagonisti della cooperazione.
Nel loro lavoro di ogni giorno, c’è la nostra storia e il nostro futuro. Hanno questo volto, questa espressione, la gioia del fare per il bene comune i sette volti che rappresentano la campagna di comunicazione di Confcooperative Ferrara che compie 60 anni, 1968/2018.

“Abbiamo voluto dare ai nostri soci cooperatori la giusta luce. Sono loro che rappresentano il territorio e la comunità. Sono loro che danno il senso alla cooperazione” affermano dai vertici di Confcooperative Ferrara che venerdì prossimo, al Castello Estense di Ferrara, dalle ore 15.30 saranno in Assemblea alla presenza anche del Presidente Nazionale Maurizio Gardini.

I volti della campagna di comunicazione di Confcooperative Ferrara sono Doriano, pescatore di Gorino della Cooperativa Adriatica, Angela cuoca di Baura della Coop Integrazione Lavoro, Cristian, operatore ecologico di Ferrara per coop Ageste, Massimo, agricoltore di Ostellato della coop CSM e Bruno di Albarea di Patfrut. Sabrina coordinatrice del centro disabili di San Martino e Marianna educatrice di Ferrara per la Coop Serena.

La campagna di comunicazione offline e online nella città di Ferrara e in provincia è l’occasione per mettere i primo piano i soci delle cooperative, il motore economico-produttivo della nostra cooperazione. La campagna è sostenuta anche da EmilBanca.

Incontro Sala Agnelli – Una giornata con Gustave Liceo Artistico “Dosso Dossi”

Da: Liceo Artistico “Dosso Dossi”

In occasione di “Courbet e la natura”, in mostra fino al 6 Gennaio presso Palazzo dei Diamanti, Fondazione Ferrara Arte e Liceo Artistico “Dosso Dossi” di Ferrara proseguono la loro collaborazione con “Una giornata con Gustave”, secondo progetto editoriale a fumetti legato a un’esposizione.
Impetuoso e passionale, in netto contrasto con i precetti accademici del tempo, alla ricerca di una pittura che rivendicasse con urgenza la realtà profonda delle cose e della materia atmosferica, Gustave Courbet ha incarnato alla perfezione l’ romantica di artista anticonvenzionale. Grazie a queste suggestioni ripercorribili attraverso la biografia che ne fa Vasilij Gusella, un gruppo di ragazzi del Liceo Artistico “Dosso Dossi” (selezionati attraverso l’annuale concorso interno “Comic-On, sulla scia del fumetto”) guidato dall’autore e illustratore Gianluca Costantini, ha potuto misurarsi con la vita e le opere del maestro dando vita alla nuova pubblicazione “Una giornata con Gustave”, edita da Ferrara Arte.

L’incontro di Venerdì 7 Dicembre presso la Sala Agnelli della Biblioteca Ariostea sarà un’opportunità per riscoprire le tappe fondamentali del progetto, ma soprattutto un momento per dialogare con alcuni dei protagonisti di questa e della futura VIII^ edizione del Concorso “Comic_On”, alla scoperta delle molteplici professionalità che ruotano attorno al mondo dell’Arte.

Presentazione:
Stefania D’Arcangelo, Commissione Comic_On
Intervengono:
Vasilij Gusella, Curatore Fondazione Ferrara Arte
Matteo Andreolini, Curatore indipendente, giuria Comic_on
Azzurra Carli, Ordine degli Architetti
Modera:
Federica Zabarri, Liceo Artistico Dosso Dossi, Commissione Comic_On

A Ferrara un Castello di Balocchi

Da: Consorzio Visit Ferrara

Dal 7 al 9 dicembre 2018, il Castello Estense si trasforma in un percorso fantastico, tra giochi, animazioni, laboratori e l’incanto del Natale. Con Visit Ferrara pacchetti per le famiglie.

Un castello di balocchi, sogni e magia in cui immergersi con i bambini tra ambientazioni fantastiche, percorsi animati e l’incanto del Natale. Non si tratta di un castello qualsiasi, ma del maestoso Castello Estense di Ferrara, simbolo e storia della città dal centro Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Dal 7 al 9 dicembre 2018, per il ponte dell’Immacolata si trasforma in un maniero incantato: attraversando il ponte levatoio sul fossato che circonda la fortezza si entrerà in un percorso magico della durata di 90 minuti. Un’esperienza da vivere grazie al Consorzio Visit Ferrara che propone per l’occasione pacchetti turistici per le famiglie, da prenotare direttamente sul sito www.visitferrara.eu

Si comincia sotto il porticato del Castello Estense, dove ogni bambino potrà lasciare un pensiero sull’albero dei desideri. Poi, entrati nella fortezza ci si inoltra nel mondo del Polo Nord, fra pupazzi di neve e paesaggi innevati che conducono alla slitta di Babbo Natale. Nel piccolo teatro realizzato nel secondo Imbarcadero del Castello dei Balocchi, i bambini assisteranno ad uno spettacolo a tema, per poi divertirsi con giochi, intrattenimenti e cantastorie. Ci sarà anche il laboratorio di Mastro Geppetto e la Fabbrica dei Giocattoli per costruire fantasticherie con gli elfi. È il momento di incontrare la Regina delle Nevi, che vestirà le piccole principesse e i piccoli cavalieri per prepararli all’incontro con Babbo Natale, a cui consegnare la propria lettera dei desideri. Per entrare nel Castello dei Balocchi, il costo per gli adulti è di 10 euro, per i bambini 8 euro. Orari: dalle 10.00 alle 20.00. Inoltre, la sera dell’8 dicembre, nella sala dell’Imbarcadero 1 sarà allestita un’emozionante cena a tema per tutta la famiglia, con l’animazione natalizia de “I Muffins Spettacoli”. Il costo della cena è di 30 euro per gli adulti e di 20 euro per i bambini.

La proposta del Consorzio Visit Ferrara per il “Ponte dell’Immacolata a Ferrara e nel suo territorio” comprende un soggiorno di 4 giorni dal 6 al 10 dicembre 2018 tra la città del Castello Estense, Comacchio e il Delta del Po. Il primo giorno si visita l’Abbazia di Pomposa con sosta in azienda agrituristica per degustare vini e prodotti tipici. Il secondo giorno si passeggia tra i canali e i suggestivi ponti di Comacchio per poi scoprire le sue affascinanti Valli tra specchi d’acqua ed uccelli rari. Il terzo giorno c’è la visita guidata della città di Ferrara e della mostra “Courbet e la natura” a Palazzo dei Diamanti. L’ultimo giorno, visita al mercatino di Natale, shopping e tempo libero nel centro storico. È inclusa una notte nella zona del Delta del Po e 2 notti a Ferrara, un light lunch nella Caffetteria del Castello, cena tipica a Ferrara e ingresso alla mostra. Prezzo a partire da 255 euro a persona.

La laurea negata. Le politiche contro l’istruzione universitaria – Presentazione del volume al Dipartimento di Economia

Da: Università degli Studi di Ferrara – Ufficio Stampa, Comunicazione Istituzionale e Digitale

Mercoledì 5 dicembre dalle ore 10 nell’Aula Magna del Dipartimento di Economia e Management, via Voltapaletto, 11 si terrà la presentazione del volume di Gianfranco Viesti, La laurea negata. Le politiche contro l’istruzione universitaria, Edizioni Laterza.

Discutono con l’autore:

Patrizio Bianchi, Assessore regionale a coordinamento delle politiche europee allo sviluppo, scuola, formazione professionale, università, ricerca e lavoro

Giovanni Masino, Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Ferrara

Massimiliano Mazzanti, Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Ferrara

È previsto il saluto di Giorgio Zauli, Magnifico Rettore dell’Università di Ferrara

Interviene Massimo Maisto, Vicesindaco del Comune di Ferrara

Presiede: Laura Ramaciotti, Direttrice del Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Ferrara

In un mondo in cui i livelli di istruzione superiore sono decisivi per il progresso economico e l’inclusione sociale, l’Italia sta operando da dieci anni un forte disinvestimento sull’università. Per la prima volta dall’Unità si sono ridotti gli immatricolati. E’ cresciuto il costo degli studi. L’università italiana è diventata ancora più povera nel confronto europeo. Un’intera generazione di studiosi è costretta alla precarietà o alla fuga. Inoltre, processi di valutazione estremamente discutibili stanno riconfigurando il sistema, rincipalmente a danno degli atenei del Centro-Sud. Tutto questo ha gravi conseguenze per i giovani italiani di oggi che deve interessare tutti i cittadini, non solo gli esperti.

Il volume di Gianfranco Viesti, docente all’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, discute le politiche attuate contro l’istruzione universitaria, dando un giudizio complessivamente negativo su quanto è avvenuto nel nostro paese negli ultimi 10 anni, ed offre una altrenativa perchè si cambi strada al fine di investire sui giovani anche riformando radicalmente il sistema dell’istruzione terziaria.

L’iniziativa rientra nell’ambito dei Policy Seminars, promossi e organizzati da Leonzio Rizzo e Antonio Musolesi del Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Ferrara.

Replica del Comune di Comacchio rispetto agli abbattimenti dei Pini in Località Lido di Spina

Da: Comune di Comacchio

In riferimento al comunicato del Presidente del Circolo locale di Legambiente rispetto agli abbattimenti dei Pini avvenuti in Località Lido di Spina, s’intende precisare che il percorso di condivisione sugli interventi manutentivi, attualmente in corso sul territorio comunale, ha visto attivamente partecipe il Presidente stesso, Sig. Marino Rizzati, in veste di referente del Servizio di Vigilanza Ambientale Legambiente Ferrara. Il percorso che si è sviluppato in numerose riunioni preparatorie, sia con gli Amministratori che con i tecnici comunali.
In particolare, il Vice Sindaco Fantinuoli sottolinea che: “per Lido di Spina, al termine delle riunioni di confronto, è stato prodotto un avviso informativo congiunto da parte del Comune di Comacchio e il Servizio di Vigilanza Ambientale Legambiente Ferrara, distribuito agli abitanti dell’ambito interessato dalle manutenzioni, dagli stessi volontari, adottando una campagna informativa delle attività previste, che vedranno, in sostituzione dei 21 pini abbattuti, reimpianti nello stesso sito di piante autoctone con apparto radicale che tende a svilupparsi in profondità. I 21 pini saranno reimpiantati in un’area di proprietà comunale sempre di Lido di Spina, a ridosso della pineta.”
Poi aggiunge: “Recentemente è pervenuta anche la richiesta di salvaguardare sette dei ventuno pini abbattuti ma, come illustrato al Sig. Rizzati e ad una delegazione di residenti, tali richieste non possono seguire i percorsi della trattativa. Per intervenire sulla manutenzione stradale, è necessario intaccare l’apparato radicale delle piante, un inconveniente necessario che può provocare l’instabilità del fusto. Mantenere quindi alberi in queste condizioni sulla strada, causerebbe un serio pericolo per l’incolumità pubblica.”
Si sottolinea che non vi è nessuna intenzione da parte dell’Amministrazione Comunale di stravolgere l’assetto del patrimonio arboreo del Lido di Spina, né tantomeno di procedere con abbattimenti indiscriminati. Anzi, entro la fine della settimana in corso, verrà dato il via alla piantumazione di oltre 400 alberi su tutto il territorio comunale, frutto di un encomiabile lavoro da parte dei tecnici dei Settore V, Lavori Pubblici e Ambiente, del Comune di Comacchio.
Conclude il Vice Sindaco con delega all’Ambiente: “Rimane l’amarezza per una vicenda illustrata dal Circolo locale di Legambiente in modo del tutto arbitrario, omettendo d’indicare il loro coinvolgimento attivo in tutta la vicenda e di quanto fossero a conoscenza del progetto sin dalla nascita, con noi a discutere sull’idea progettuale. Le accuse gratuite, sotto le vesti di un fasullo procurato allarme vanno rispedite al mittente, auspico per il futuro più correttezza e serietà nell’affrontare tematiche a cui si decide di aderire”.

Peruffo, radiazione di Venturi: “La preoccupazione è su cosa rischiano i cittadini”

Da: Forza Italia Ferrara

La vicenda della radiazione dell’assessore regionale alla Sanità, Sergio Venturi, dall’Ordine dei Medici di Bologna, non può passare come mero episodio di scontro politico. Giusto essere garantisti fino all’ultimo grado di giudizio, anche nelle vicende interne degli organismi professionali,ma c’èuna questione più importante: quella della tutela dei cittadini.
Occorrerebbe fare un passo indietro e tornare sulla causa della radiazione: la delibera attraverso cui la Regione Emilia Romagna ha tolto i medici dagli equipaggi delle ambulanze, nel sistemadi soccorso del 118, provvedimento che ha suscitato la presa di posizione dell’Ordine dei Medici.
Bisognerebbe soffermarsi ancora sulle garanzie che riguardanola salute, avviare cioè ulteriori confronti con le associazioni professionali per capire se un cittadino corramaggiori rischi affidando il primo intervento sanitario a un personale composto da soli infermieri specializzati, senza la presenza di almeno un medico.
Le politiche scelte sulla riduzione del numero dei medici sta creando problemi anche per la mancanza degli stessi all’interno deivari pronto soccorso, oltre che per l’organizzazione presente e futura dei medici di medicina generale.
Gli scontri politici, in questi casu, devono essere lasciati a un secondo momento, con conseguente riflessione sulle dimissioni dello stesso Assessore nel caso in cui il provvedimento comportiuna scelta avventata per gli individui.

Interpellanza Modonesi Via Ricostruzione.

Da: G.O.L. – Giustizia Onore Libertà

Il sottoscritto Consigliere Comunale Francesco Rendine INTERPELLA il Sig. Sindaco e per esso l’Assessore delegato:
PREMESSO
che lo scrivente è proprietario di un immobile sito in via Ricostruzione 88 a Pontelagoscuro (FE) con contratto stipulato alla fine del mese di agosto 2018 e regolarmente registrato con un cittadino nato in Ghana.

APPURATO
attraverso la stampa locale l’assessore Modonesi ha affermato:
“da anni ci rinfaccia degrado, spaccio, occupazioni abusive. E ora si scopre che gli inquilini abusivi, a sua insaputa, vivono a casa sua”. Appurato inoltre che residenti in zona lamentano spaccio e presenze sospette;

accertato che lo scrivente non ha titolo per entrare in un immobile di sua proprietà regolarmente affittato, infatti il proprietario di un immobile che affitta con regolare contratto registrato non é tenuto a controllare il modo di vivere degli affittuari in quanto si potrebbe ritrovare denunciato per molestie o addirittura per stalking;

NOTO

che qualora inquilini del palazzo notino situazioni e comportamenti anomali sono tenuti ad avvisare immediatamente l’amministratore o in casi gravi le forze dell’Ordine.
L’amministratore che è informato dei fatti, in forza della legge n.220/2012 e successive variazioni è obbligato alla immediata verifica dei fatti segnalati ed informare se necessario le forze dell’Ordine ed il proprietario dell’immobile.

Inoltre, chi è incaricato di un pubblico servizio come l’assessore Modonesi, ai sensi dell’Articolo 331 del codice di procedura penale, che nell’esercizio della funzione, ha notizia di un reato perseguibile di ufficio deve farne denuncia per iscritto, anche quando non sia individuata la persona alla quale il reato e’ attribuito. La denuncia e’ presentata o trasmessa senza ritardo al pubblico ministero o a un ufficiale di polizia giudiziaria.

L’Assessore alla Sicurezza pagato con soldi pubblici è tenuto a vigilare sull’andamento civile dei luoghi da lui amministrati, poiché in possesso di tutte le deleghe avute dal Sindaco quale prima autorità competente in possesso delle chiavi simboliche di Ferrara.

In questo contesto l’assessore Aldo Modonesi, al corrente di fatti sconosciuti allo scrivente (che non ha avuto nessuna informazione diretta di quanto di quanto accade), non risulta abbia segnalato i fatti, per iscritto e senza ritardo, al Pubblico Ministero o ad un ufficiale di Polizia Giudiziaria, così come previsto dall’art. 331 Codice di Procedura Penale.

Appurato che anche i consiglieri comunali Luigi Vitellio e Davide Bertolasi hanno sollecitato il sindaco e la giunta ad attivarsi presso la procura, con lo scopo di “fare chiarezza sull’accaduto, promuovendo controlli da parte delle forze dell’ordine sulla regolarità degli affitti”

TUTTO CIO’ PREMESSO

alla luce delle affermazioni dei consiglieri del Partito Democratico “”L’illegalità si contrasta non solo a parole o a colpi di teatralità, bensì praticandola con i fatti”, il Sottoscritto consigliere comunale mette a disposizione del sig. Sindaco le chiavi dell’immobile in parola CHIEDENDO

– se intenda contrastare l’illegalità non solo a parole, disponendo che la Polizia municipale effettui dei controlli nell’immobile in parola al fine di verificare se corrispondano al vero le affermazioni dell’assessore Modonesi;
– se intenda attivarsi immediatamente presso la Procura della Repubblica così come da richiesta dei consiglieri del PD, richiesta a cui si associa lo scrivente;
– se intenda riprendere l’assessore Modonesi nel caso egli non abbia adempiuto a quanto dettato dall’art. 331 del Codice di Procedura Penale.

Senso unico alternato sul ponte del Cavo Napoleonico a Sant’Agostino il 5 e 6 dicembre

Da: Ufficio Stampa Provincia Ferrara

Mercoledì 5 e giovedì 6 dicembre senso unico alternato sul viadotto della Sp 66 di San Matteo della Decima a Sant’Agostino che attraversa il Cavo Napoleonico.
La decisione è della Provincia per eseguire delle indagini nell’ambito del programma di controllo di stabilità dei ponti di competenza dell’amministrazione che ha sede in Castello Estense.
Si tratta di un approfondimento conoscitivo sulle condizioni di stabilità e di sicurezza della struttura di attraversamento, che fanno seguito alle ispezioni periodiche che i tecnici della Provincia hanno eseguito in precedenza.
Le indagini del ponte sul cavo Napoleonico sono eseguite dal laboratorio di ingegneria Life di Ferrara.

Presentazione del progetto didattico “Cartoline da un’altra Ferrara”

Da: Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea Fondazione Ferrara Arte

Otto cartoline per raccontare la città vissuta dagli adolescenti: quella dei parchetti e dei sottopassaggi, degli argini e dei campi coltivati che circondano le frazioni. Otto cartoline per imparare ad apprezzare di più il luogo in cui si è cresciuti, anche se sembra marginale, periferico, per iniziare a guardarlo con più affetto. Si è tenuta sabato pomeriggio presso la stazione dei treni la presentazione del progetto didattico Cartoline da un’altra Ferrara, ideato e curato dall’associazione Ilturco, grazie al sostegno di Eni, per accompagnare la mostra Courbet e la natura, inaugurata a settembre a Palazzo Diamanti.

Tra viaggiatori muniti di trolley e tifosi di ritorno dallo stadio, l’evento si è svolto in modo decisamente informale ed originale, nella saletta vetrata a sinistra dell’ingresso principale, in un’area commerciale, attualmente vuota ed eccezionalmente arredata per l’occasione: «abbiamo scelto questo spazio abbastanza atipico perché ci è sembrato coerente con i contenuti trattati: la stazione è il raccordo ideale che lega il centro storico al paesaggio che lo circonda, è un luogo di passaggio che tanti studenti attraversano tutti i giorni», spiegano i soci de Ilturco. Sempre in stazione – sopra la biglietteria – è stata allestita l’esposizione degli elaborati grafici, che rimarrà a disposizione di passanti e curiosi fino alla fine della mostra, quindi fino a domenica 6 gennaio.

L’appuntamento è servito a condividere con gli insegnanti e gli studenti coinvolti il risultato di settimane di lavoro: la realizzazione di una serie di cartoline dedicate ai luoghi naturali a cui i ragazzi sentono di appartenere, veri e propri autoritratti in assenza, ispirati alla biografia e alla produzione del pittore francese. «Per Ferrara Arte è fondamentale che le esposizioni siano uno stimolo per la comunità, soprattutto per i più giovani. I progetti didattici servono a questo: a trasformarle in concrete opportunità educative», ha sottolineato la direttrice di Palazzo Diamanti, Maria Luisa Pacelli.

Ad arricchire l’evento – oltre alla straordinaria disponibilità di Rete Ferroviaria Italiana, gruppo FS Italiane – la presenza di Poste Italiane: Ilturco infatti ha disegnato un annullo filatelico dedicato alla magnifica Quercia di Flagey, dipinta da Courbet per immortalare l’albero secolare. I presenti hanno potuto in loco scrivere e spedire le cartoline, annullandole con questo timbro speciale – che rimarrà a disposizione fino a fine gennaio di chi ne farà richiesta, presso l’ufficio di viale Cavour.

Le cartoline sono state realizzate daotto classiappartenenti a cinque scuole medie diverse: Alberto Manzi, Cosmè Tura, Dante Alighieri, Don Milani e Filippo De Pisis.
Il set a fisarmonica che le comprende da sabato è in vendita al bookshop di Palazzo Diamanti, presso la sede dell’associazione Ilturco e in vari negozi ed edicole cittadine. Il ricavato servirà a sostenere l’attività d’animazione organizzata dalla onlus Vola nel cuore per i bambini ricoverati nel reparto pediatrico dell’Arcispedale Sant’Anna di Cona. Per sapere in quali luoghi si potrà acquistare il set e avere maggiori informazioni sul progetto: www.palazzodiamanti.ti / www.ilturco.it

Mostra – Sacra Ferrarese

Da: Fabulafineart

Coincidente con il periodo natalizio, ma mostra tutt’altro che stucchevole e tantomeno oleografica, “Sacra Ferrarese”, con curatela di Lucio Scardino, si aprirà presso la galleria “FabulaFineArt” venerdi 7 dicembre, ore 18, in via del Podestà 3 a Ferrara, con chiusura un esatto mese dopo.
Provenienti da un paio di collezioni private ferraresi, la decina di opere esposte partono da una “Sacra Famiglia” del XVII secolo, di impianto ancora classicheggiante, vagamente raffaellesco, per giungere agli intelligenti omaggi al maestro seicentesco Carlo Bononi, operati dal pittore comacchiese Luca Zarattini, classe 1984, tagliandone e rimontandone in modo ingegnoso le pale recentemente esposte al palazzo dei Diamanti.
Del Settecento è una originale composizione mutila, ascritta a Giuseppe Avanzi (Ferrara 1745-1718), proveniente forse da un cassetto da sagrestia, in cui sono dipinti gli stumenti della Passione di Cristo (dal martello alla tenaglia), mentre del secolo successivo è una bellissima opera grafica della coppia Francesco Saraceni e Giovanni Pividor. Eseguita nel 1865 l’opera riveste un interesse storico, in quanto è l’unico documento superstite della decorazione barocca nel catino della basilica di S. Francesco, distrutta proprio in quell’anno: raffigurante un trionfo di santi francescani ed eseguita nel ‘600 dal Ferrari, la perduta decorazione è diligentemente restituita dall’opera dei due valenti disegnatori.
Quindi è la volta di una “Madonna col Bambino”, eseguita da Mario Capuzzo (1902-1978), codigorese d’elezione, risolta con un gusto antiquariale, che giunge ad una sorta di “falsificazione” neo-barocca.
In un percorso “meticciato” e quasi contrapposto, si giunge ai giorni nostri,con l’enorme composizione ispirata all'”Ultima cena” di Leonardo da Vinci (ma con echi caravaggeschi e concettuali), opera di Lorenzo Puglisi, nato nel 1971 a Biella ma trapiantato in Emilia, considerato fra i migliori pittori sacri d’oggi.
Concludono la rassegna due giovani, che hanno reinterpretato altrettante figure di santi: ma mentre Matteo Nannini, residente a Sant’Agostino, realizza un san Sebastiano, soldato palestrato e sofferente, con notevole vigore pittorico, il veronese Matteo Faben propone san Giorgio, patrono di Ferrara in un grande disegno spiritosamente “pop”, affiancato al drago, definitivamente sconfitto.

La Galleria rimane aperta
Martedì – Giovedì – Sabato dalle ore 16.00 alle ore 19.00
Altre giornate e orari su appuntamento 347 7159748

La Galleria resterà chiusa dal 22 al 26 Dicembre 2018

Fabbri (LN): “No alle fusioni fra Fiscaglia-Ostellato e Goro-Mesola: la volontà popolare ha vinto sui giochetti del PD”

Da: Gruppo Lega Nord Emilia e Romagna

Il capogruppo in Regione della Lega plaude all’esito dei referendum popolari indetto nei 4 comuni del Ferrarese: “Stop alle decisioni che cadono dall’alto sulle cittadinanze. Sono cose del passato, oggi occorre restituire alle collettività e alle loro amministrazione il loro diritto all’autodeterminazione”

“Quelle fusioni non s’hanno da fare”: così si sono espressi i cittadini di Ostellato e Fiscaglia e di Mesola e Goro rispetto all’ipotesi di fusione dei rispettivi municipi. Nei Comuni di Fiscaglia e Ostellato, il No al referendum consultivo ha surclassato i Sì in entrambi i municipi, con il 74,29% di Fiscaglia e il 73,01% di Ostellato.

Seppur in diversa misura, è prevalso il No anche nei due Comuni deltizi di Mesola e Goro.

“L’esito della consultazione referendaria – commenta il capogruppo della Lega emiliano-romagnola, Alan Fabbri – parla chiaro: ha vinto la volontà popolare sui disegni della politica del Pd. Del resto è venuto il momento di finirla coi giochetti a tavolino che facevano le vecchie segreterie dei partiti di sinistra. Stop alle decisioni che cadono dall’alto sulle cittadinanze. Sono cose del passato, oggi occorre restituire alle collettività e alle loro amministrazione il loro diritto all’autodeterminazione”.

Abbiamo ribadito più volte i motivi che a nostro avviso rendono assurda una fusione tra i due Comuni – spiega il leghista – chiarendo come i due Comuni non si trovino nelle condizioni giuste per diventare un solo ente, avendo caratteristiche diverse e collaborazioni fattive già avviate e strutturate nella gestione dei servizi con altri territori”.

Per Fabbri “è evidente che si tratta di una imposizione che non tiene conto della realtà”, inoltre “una imposizione a cui peraltro è mancata la partecipazione dei cittadini a causa della fretta con cui è stato approntato lo studio di fattibilità durato appena qualche giorno”.

“Vorrei, infine, sottolineare l’importanza dell’esistenza, anche nelle piccole comunità, del “municipio”, quale “casa dei cittadini” (troppo spesso intesi come semplici contribuenti!) punto di riferimento per le persone in difficoltà, luogo nel quale si sente la presenza dello Stato, ultimo avamposto in difesa delle istituzioni e dell’identità locale. Piccoli centri dove il sindaco, gli assessori, i consiglieri, sono persone che si rimboccano le maniche per il bene della comunità” conclude il consigliere del Carroccio.

Le studentesse del Montalcini ripudiano la guerra ai sensi dell’art. 11 della Costituzione partecipando al Premio Grillo

Da: IIS Montalcini

La classe 1 A indirizzo sociosanitario dell’Ipsia di Argenta ci vuole provare partecipando al concorso della Fondazione Premio Giovanni Grillo, militare italiano deportato nei campi di concentramento tedeschi durante l’ultimo conflitto mondiale.
Tale concorso é realizzato in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, con il patrocinio dell’Aeronautica Militare.
Il concorso ha come oggetto la riflessione sul tema della non violenza in riferimento all’art. 11 della nostra Costituzione che recita quanto segue: ‘L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni’.
Tale articolo é continuamente messo a rischio dai focolai di guerra che minano il delicato equilibrio della pace globale, influendo sul destino delle Nazioni e degli uomini che le compongono.
La classe 1 A SSS, che sta analizzando struttura e contenuto del testo Costituzionale, nell’ambito della disciplina di diritto ed economia, ha deciso di partecipare a questo concorso con un racconto fotografico, composto da 5 scatti, che abbia in sé un’idea di narrazione e che racconti il ripudio della guerra in modo serio e coinvolgente.
Tale lavoro originale e inedito e é stato inviato ieri alla commissione esaminatrice composta dal Presidente della Fondazione Premio Giovanni Grillo e da cinque componenti scelti tra persone di comprovata qualificazione professionale, di cui almeno due del MIUR.
Al vincitore andrà materiale didattico per un valore di mille euro e la premiazione avverrá con una cerimonia organizzata in occasione della Giornata della Memoria (27 gennaio) con date e luogo da definirsi.
Le studentesse di 1 A SSS hanno accolto tale iniziativa con grande fermento ed entusiasmo e si sono subito messe all’opera per ideare e creare un prodotto rispondente alle richieste ministeriali, che ribadisca in modo forte e deciso il ripudio della guerra quale modalità di risoluzione dei conflitti distruggente, alienante e affossante attraverso una cronistoria dal titolo ‘Niente guerra, ma pace in terra’ il cui contenuto é ancora top secret.
In bocca al lupo ragazze dalle vostre docenti Tamara Macrì e Alessandra Ferlini che sono sicure che, in questo modo, il contenuto dell’art. 11 della Costituzione non ve lo dimenticherete mai!

Hera, lavori sulla rete idrica: disagi in alcune vie di Ferrara

Da: Gruppo Hera

Giovedì 6 dicembre a causa di lavori Hera per il collegamento di una nuova condotta idrica alla rete esistente in via delle Vigne a Ferrara, si verificherà la sospensione del servizio dalle ore 8,30 alle 17,30 nelle seguenti strade:

• Via delle Vigne (tutta)
• Corso Porta Mara (da Piazza Ariostea a Via Mortara)
• Piazza Ariostea (da Corso Porta Mare a via Cortile)
• Via Fossato (tutta)

A ultimazione dei lavori sarà opportuno lasciare scorrere l’acqua per alcuni minuti prima dell’utilizzo.

Bacco a Palazzo 19-20 gennaio 2019 a Ferrara

Da: Organizzatori

Ferrara nei giorni 19-20 gennaio 2019, riapre le porte alla quarta edizione di “Bacco a palazzo – Il vino in visita a Ferrara”, evento dedicato agli appassionati di Vini. Le giornate interessate sono il sabato e la domenica con i seguenti orari sabato 20 dalle ore 14,00 alle ore 20,00 e domenica 21 dalle ore 10,00 alle ore 20,00.

Ad ospitare i 50 vignaioli provenienti da tutta Italia: saranno le splendide sale di residenze rinascimentali incastonate nella splendida Ferrara e precisamente Palazzo Poverella C.so Giovenca,47

Vi saranno altresì Masterclass di degustazione guidate a cura di Sommelier AIS nelle due giornate.

Bacco a Palazzo porterà a Ferrara le fantastiche espressioni che i territori italiani sanno offrire, in una grande festa del vino che avvicinerà produttori, appassionati e operatori.

Durante le due giornate, si avrà la possibilità di degustare ed acquistare vini provenienti da cantine di tutta Italia presso i tavoli dei vignaioli, una opportunità per scoprire vini autentici e di qualità e conoscere i visi e le storie dei vignaioli. Nella serata del 19 vi sarà la ” Cena di gala con i produttori”,occasione per conoscere ed approfondire i vini di alcuni produttori del panorama viticolo, abbinandoli a proposte gastronomiche. Durante la cena i vini in abbinamento verranno commentati dai produttori.

Biglietti già disponibili online a prezzo scontato fino al 24 dicembre.

Progetto di Unife selezionato dal Parlamento Europeo Prevede la realizzazione di innovativi modelli 3D del patrimonio culturale

Da: Università degli Studi di Ferrara Ufficio Stampa, Comunicazione Istituzionale e Digitale

Il progetto INCEPTION, finanziato nel programma Horizon 2020 e coordinato dal Dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara (coordinatore prof. Roberto Di Giulio) è stato selezionato – unico progetto di ricerca sul tema dei patrimoni culturali – tra i 22 progetti presentati a Brussels durante la Joint conference of the European Parliament and the European Commission “EU Research and Innovation in our daily life”, aperta dal Presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani e dal Commissario per la Ricerca, la Scienza e l‘Innovazione Carlos Moedas.

INCEPTION è un progetto di ricerca rivolto a diversi destinatari, non solo specialisti ma anche utenti non esperti. La finalità dello studio è quella di realizzare innovativi modelli 3D del patrimonio culturale definendo metodologie specifiche per la strutturazione dei dati.

Grazie ad un gruppo di istituzioni di settore è possibile dar vita ad un confronto con esperti, orientando la ricerca verso strategie in grado di aumentare l’accessibilità del patrimonio culturale europeo.

Regione. Radiazione Venturi, il presidente Bonaccini: “Abbiamo dato mandato ai nostri legali di tutelare in ogni sede la Regione, il nostro Sistema sanitario e l’autonomia dell’istituzione da ingerenze inaccettabili perché palesemente illegittime”

Da: Regione Emilia Romagna

“Certi delle nostre azioni e del nostro operato. Qualcuno ha confuso il sacrosanto diritto alla critica con quello di giudicare e sanzionare gli atti amministrativi e le politiche dell’Ente salendo su un piedistallo improprio da cui è bene che scenda immediatamente”

Bologna – “Nella giornata di oggi abbiamo dato mandato ai nostri legali di tutelare in ogni sede e con ogni azione l’immagine della Regione Emilia-Romagna e del nostro Sistema sanitario. Mandato col quale intendiamo proteggere anche l’autonomia dell’istituzione da ingerenze inaccettabili perché palesemente illegittime, a partire dalla piena agibilità politica e amministrativa della Giunta regionale”.

Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, dopo la radiazione da parte dell’Ordine dei medici di Bologna, dell’assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi, al termine di un procedimento disciplinare avviato dal presidente dell’Ordine, Giancarlo Pizza, contrario a un atto regionale del 2016 indirizzato alle aziende sanitarie sul personale da impiegare nell’attività di pronto soccorso.

“Qualcuno- prosegue Bonaccini- ha confuso il sacrosanto diritto alla critica con quello di giudicare e sanzionare gli atti amministrativi e le politiche dell’istituzione, salendo su un piedistallo improprio da cui è bene che scenda immediatamente”.

“Occorre quindi distinguere. Per quanto risultino inconsistenti, e francamente irrispettose verso le migliaia di operatori che ogni giorno operano per la tutela della nostra salute, le critiche politiche che descrivono una sanità regionale allo sbando debbono e possono essere facilmente smentite- sottolinea il presidente-. Come funzioni il 118 in questa Regione e di quanta organizzazione, professionalità e abnegazione siano capaci i nostri operatori sanitari lo vediamo quotidianamente. Lo abbiamo pubblicamente riconosciuto, tutti insieme, all’indomani del tragico incidente autostradale di Borgo Panigale quattro mesi fa. E questo è solo un esempio. Ma questo è appunto un piano di valutazione politica: se Lega, M5S e Fi ritengono ora di poter gettare fango su questo servizio se ne assumono la responsabilità davanti ai cittadini. Viceversa, c’è chi ha scelto deliberatamente, com’è ormai di tutta evidenza, di condurre una battaglia politica attraverso l’attacco a una persona, l’assessore Venturi, alla sua carica e a un’istituzione con strumenti impropri che stanno danneggiando un bene comune quale è il Servizio sanitario regionale. Tranquilli come siamo della correttezza dei nostri atti e del nostro operato, la cui legittimità non può essere in ogni caso valutata da un ordine professionale- conclude Bonaccini- tuteleremo fino in fondo la Regione e le deliberazioni assunte in tutte le sedi”.

Ricostruzione. Riapre al culto la chiesa parrocchiale di Santa Maria e Sant’Isidoro in località Penzale di Cento (Fe): la ristrutturazione finanziata dalla Regione con 623 mila euro. L’assessore Costi: “Siamo orgogliosi di restituire un importante simbolo alla comunità centese”

Da: Regione Emilia Romagna

La chiesa era stata danneggiata dal terremoto del 20 e 29 maggio 2012. Inaugurazione oggi con la Messa solenne presieduta da monsignor Matteo Zuppi, presente l’assessore regionale con delega alla Ricostruzione, Palma Costi

Bologna- Viene restituita ai fedeli e alla intera comunità centese la chiesa parrocchiale di Santa Maria e Sant’Isidoro in località Penzale di Cento (Fe), il cui edificio era stato danneggiato dal terremoto del 20 e 29 maggio 2012. Oggi l’inaugurazione e la riapertura al culto con la Messa solenne celebrata dall’Arcivescovo metropolita di Bologna, monsignor Matteo Maria Zuppi, presente l’assessore regionale alle Attività produttive e delega alla Ricostruzione, Palma Costi.

La chiesa parrocchiale di Santa Maria e Sant’Isidoro, dopo l’intervento di recupero finanziato dalla Regione con quasi 623 mila euro, è tornata al suo originale splendore.

“Non possiamo che essere orgogliosi di aver contribuito a ridare ai cittadini un luogo simbolo della loro comunità- afferma l’assessore regionale Costi-. Nella ricostruzione dei centri storici e dei centri abitati abbiamo prestato molta attenzione a tutti gli edifici pubblici ed a quelli ad uso pubblico come le chiese per ciò che rappresentano per la comunità. La riapertura al culto, oltre a ridare vitalità a questo centro della città di Cento, è la testimonianza del buon lavoro di squadra di tecnici, amministratori e istituzioni religiose. Collaborare tutti insieme con un obiettivo condiviso permette di raggiungere i risultati che avevamo fissato”.

Ad oggi, tra fondi del commissario e cofinanziamenti, per le 495 chiese danneggiaste dal sisma sono già stati stanziati 276 milioni di euro per interventi su 372 edifici.

Gli interventi di ripristino con miglioramento sismico hanno riguardato la facciata, le pareti e gli archi laterali, le pareti dell’abside e gli elementi non strutturali che a causa del movimento di ribaltamento verso l’esterno hanno subito numerose lesioni. Sono state ripristinate le lesioni più significative con la tecnica dello scuci-cuci o mediante la scarnitura, la pulizia e la sigillatura con malta di calce idraulica. Nel sottotetto sono stati rinforzati i pilasti di sostegno del coperto, mentre nelle navate laterali è stata rifatta la copertura. Invece, il campanile non ha subito gravi danni: quindi oltre a riparare le poche lesioni si è provveduto al confinamento del fusto inserendo tre ordini di incatenamenti metallici ancorati con piastre.

La Storia
La chiesa di Santa Maria e Sant’Isidoro, denominata anche Chiesa di Penzale, si mostra oggi come un edificio di volumetrica semplice e dai lineamenti neoclassici, caratterizzato da navata centrale con copertura a botte, affiancata da due navate laterali, sulle quali si affacciano tre cappelle con i relativi altari.
Nel 1632 a seguito di una pestilenza, nella località detta “Penzale” sulla strada del Lazzaretto, iniziò la devozione di un’immagine della Madonna; grazie all’iniziativa della famiglia Cavalieri di Cento proprietaria del terreno fu costruita la Chiesa per contenere l’opera e la casa canonica all’arciprete di Cento.
Nel 1636 la costruzione era compiuta. La chiesetta primitiva era ad una sola navata, con tre cappelle e relativi altari. Il corpo della chiesa era largo pressappoco come l’attuale navata centrale. Tra la seconda metà del secolo XVIII e la fine del XVIII secolo si ampliò la chiesa con l’aggiunta di due cappelle laterali e il campanile. Nell’anno 1845 furono avviati dei lavori di recupero per via della precaria situazione in cui si trovavano gli edifici, si prese l’occasione per allargare la cappella maggiore, aggiungendovi il coro.
Nel 1863 la chiesa fu ingrandita con due nuove navate laterali, costruite una per volta, con spese e tecniche diverse. Gli altari vennero costruiti ed ornati in un secondo tempo con opere in parte ancora esistenti. La cappella maggiore è stata ristrutturata nel decennio 1848-1858.

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Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina Diritti Umani – Evento nazionale legalità

Da: Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina Diritti Umani

Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani, in considerazione degli eventi promossi in diversi contesti per celebrare il 70° anniversario della Costituzione italiana, intende evidenziare l’importanza della nostra Carta Costituzionale e i valori che ne costituiscono l’essenza attraverso una serie di iniziative di carattere laboratoriale che si terranno in data 13/12, dalle ore 09 alle ore 12.30, nei locali dell’ISI Pertini di Lucca. Il titolo dell’evento, fortemente caldeggiato dal ds, prof.ssa Daniele Venturi, è: “Insieme per la Legalità. Incontro con Giovanni Impastato”.
Giovanni Impastato, fondatore di “Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato”e autore del libro “Oltre i Cento Passi”, dopo la morte del fratello ha intensificato il suo impegno civile, condotto con coraggio e con gravi rischi personali, nella sensibilizzazione e nel contrasto alla criminalità organizzata.
La mattinata sarà finalizzata all’approfondimento del fenomeno criminale sia attraverso gli elaborati realizzati dagli studenti (letture di poesia accompagnate da composizioni musicali; progettazioni grafico – digitali; creazioni di vignette estemporanee da offrire agli ospiti presenti) sia mediante il confronto tra i presenti e l’autore Giovanni Impastato.
È prevista anche la proiezione di alcuni momenti particolarmente significativi tratti dal film “I Cento Passi” e dello spettacolo teatrale “Lirio Abbate e Pif ricordano Peppino Impastato”.
Alla manifestazione interverranno via skype l’on. Elisabetta Barbuto, Commissione Giustizia, e l’on. Piera Aiello, Commissione Antimafia; saranno presenti anche il sindaco di Lucca, prof. Alessandro Tambellini e alcuni referenti dell’ass. Libera.In tale occasione le prime scuole che ne faranno richiesta, inviando la propria adesione alle seguenti email coordinamentodirittiumani@gmail.com; r.pesavento@pertini.lucca.gov.it, potranno collegarsi durante l’evento e illustrare progetti e percorsi culturali afferenti il tema della legalità sviluppati durante l’anno scolastico 2017/2018 e quello in corso. Tutte le altre scuole figureranno nell’ambito dell’iniziativa mediante slide in cui verranno indicati gli interventi didattici effettuati in ciascuna comunità educativa. Lo slogan della manifestazione è: “La mafia uccide, il silenzio pure”.

Una tessera da Insorgente al Sindaco Tagliani

Da: Insorgenti Ferrara

Parlando delle indubbie problematiche che ancora caratterizzano la zona GAD, non è infrequente che la memoria dei cittadini ridesti la superficiale espressione con la quale l’Amministrazione le qualificò anni addietro: “Percezioni soggettive”.
Anche oggi, analizzando le attuali proposte formulate dall’Amministrazione per riqualificare l’area, la stessa espressione pare in procinto di riattualizzarsi e caricarsi di nuovi significati: “Percezioni ” di proposte e possibili migliorie sulle quali l’Amministrazione vanta oggi una originale paternità, a scapito delle associazioni Insorgenti e GAD Sicura che le concepirono e le consegnarono nelle mani del Sindaco in occasione di un incontro ufficiale.
“Percezioni” di iniziative che, poco più di un anno fa, sembravano inattuabili, non per mancanza d’impegno, specificava il Primo Cittadino, ma di fondi e di partecipazione governativa (il governo era targato PD), e che ora, magicamente, paiono a un passo dal concretizzarsi.
“Percezioni ” che evidentemente solo per l’imminenza delle elezioni destano l’interesse dell’Amministrazione a problematiche ancora attuali alle quali non ha dedicato l’attenzione o l’impegno che avrebbero richiesto.
Ci riferiamo nello specifico alle proposte di detassazione e aiuti alle aziende che si insedieranno o sono già insediate al quartiere GAD. Tra le proposte delle associazioni fatte proprie dall’Amministrazione annoveriamo anche il “Controllo di Vicinato”, il divieto permanente di somministrare bevande alcooliche nelle ore serali da parte dei locali etnici e adesso appunto anche la detassazione e gli aiuti economici alle imprese.
Ebbene, siccome tale cambiamento di rotta da parte dell’Amministrazione rileva una chiara accettazione, anche se malcelata, delle nostre proposte dettate dal buon senso e dal dialogo con i residenti del quartiere sulle loro problematiche, consegneremo al Sindaco Tagliani una tessera di “aspirante” insorgente.

I bilanci non misurano la felicità dei cittadini

Il grafico che segue contiene i dati a consuntivo del bilancio dello Stato fino al 2017 e prosegue poi con le previsioni fino al 2021. Cosa ci dice?

Intanto riportiamo il tutto in percentuale del Pil, il che aiuta a fare le proporzioni di quanto si spende in un dato anno rispetto a quanto si ha a disposizione e aiuta a fare un confronto più agevole con gli anni precedenti

Si osserva dunque che l’indebitamento dello Stato si sta assottigliando sempre di più e che, quindi, stiamo andando verso un sostanziale pareggio di bilancio.

Il dato inquietante però è che, come si vede in termini assoluti dai saldi del primo grafico e dalle percentuali del secondo grafico, l’indebitamento si abbassa al crescere del saldo primario, che rappresenta in sostanza la spesa primaria dello Stato, cioè i costi sostenuti dallo Stato nell’assicurare i bisogni primari dei cittadini: istruzione, sanità, welfare, assistenza. In sostanza già adesso sappiamo che per ottenere quei risultati di bilancio avremo sempre meno risultati nel sociale. Avremo insomma: meno istruzione, meno sanità, meno welfare, meno assistenza.

Andiamo al dettaglio.
Dal lato delle spese (uscite), possiamo apprezzare che dal 2015 al 2021 sono previste diminuzioni in termini percentuali praticamente in tutto. 2,3 punti nella spesa corrente al netto degli interessi e 1,2 punti nella spesa in conto capitale. Gli interessi passivi, invece, continueranno a essere una spesa sostanziosa sul totale, caleranno solo dello 0,3%. In termini assoluti cresceranno da 68 miliardi e 61 milioni del 2015 a 72 miliardi e 297 milioni del 2017, in termini sociali continuerà semplicemente a rappresentare la terza spesa dello Stato dopo previdenza e sanità.

Dal lato delle entrate. Un calo delle entrate tributarie dello 0,8% e dello 0,2% dei contributi sociali. Il resto della diminuzione viene dalla voce “Altre entrate correnti”, in pratica da entrate eventuali e non certe, dello 0.5%.

Dunque lo Stato si prefigge di arrivare a un sostanziale pareggio di bilancio che dovrà essere ottenuto attraverso il contenimento della spesa. Si manterranno sostanzialmente stabili le spese per il sociale e non si faranno investimenti, il che rende la crescita solo eventuale e legata a fattori esterni, cioè si dà per certo un costante aumento delle esportazioni, niente shock valutari e materie prime sostanzialmente a buon mercato.
Dovendo rispettare i parametri imposti dai trattati europei lo Stato potrà quindi solo incassare e non spendere, dovrà in pratica finanziare tutte le sue spese con le tasse dei cittadini, i quali dovranno anche finanziare l’indebitamento sui mercati, cioè mantenere costante la spesa per interessi che, nonostante si arrivi al pareggio di bilancio, ci continuerà a costare mediamente 70 miliardi all’anno.
Il tutto nella speranza che non cambino le condizioni internazionali sopra descritte, perché se uno dei fattori variasse allora tutto il costrutto crollerebbe, il pil smetterebbe di crescere e quindi dovrebbero necessariamente aumentare le entrate (tasse) per restare nei parametri di Bruxelles.

Parametri fissi in un mondo in continuo mutamento, un po’ come programmare la nostra vita immaginando una temperatura costante di 20° in tutta Europa per i prossimi 3 anni. In realtà non possiamo sapere se domani il prezzo del petrolio aumenterà o se l’euro si apprezzerà nei confronti del dollaro, quindi non possiamo sapere se dovremo spendere di più in importazioni o se incasseremo di meno con le esportazioni. L’unico modo per non bagnarsi quando ci sono nuvole all’orizzonte in mezzo a tuoni e lampi è uscire con l’ombrello e l’impermeabile, avere insomma degli strumenti da poter utilizzare al bisogno.
Le regole europee impongono invece di lasciare ombrelli e impermeabili a casa per non rischiare di consumarli e contemporaneamente prevedono sanzioni nel caso ci si bagni. Uno Stato ha i mezzi per controllare mercati, interessi, cambi, debito e moneta, ma decide di affidarsi a una Commissione che provveda a sanzionarlo se dovesse decidere di usarli.
In sostanza si creano previsioni che servono solo ad aggiustare i conti, senza tener conto dei bisogni dei cittadini, stando bene attenti a che questi ultimi paghino costantemente gli interessi a banche, finanza e speculatori occasionali o di professione. Interessi che vengono immaginati costanti anche quando lo Stato smettesse di indebitarsi, a pareggio di bilancio raggiunto.

E che i bisogni dei cittadini non siano al centro degli interessi lo si vede dalle previsioni contenute nel Def (documento di economia e finanza) del passato Governo.

Il che vuol dire che ancora nel 2020 più del 10% della popolazione non usufruirà dei vantaggi dell’approssimarsi della messa in sicurezza dei conti, che il cittadino va da una parte e le previsioni economiche dall’altra. E allora non si gridi allo scandalo se qualcuno continuerà ad avere dubbi sulla costruzione dell’impianto europeista basato sulla stabilità dei conti e sul benessere competitivo e concorrenziale alla portata di pochi scaltri o fortunati.

Come se ne esce dal lato del cittadino? Semplicemente imparando a considerare uno Stato diverso dalla bottega del barbiere: ridandogli gli strumenti per proteggersi dalla pioggia ovvero una Banca Centrale di proprietà dei cittadini, ripristinando il controllo sui capitali, mettendo limiti alla globalizzazione e dando più attenzione ai territori, con piccole banche locali che diano credito agli imprenditori locali, sul modello tedesco per esempio, supportando la produzione e l’industria italiana, la piccola e micro impresa, cioè il 95% delle aziende italiane. Aggiungerei un freno all’idea che tutto ciò che è grande è anche bello, quindi un limite alle multinazionali che poco hanno a che fare con la tradizione e la realtà italiana e per finire un deciso stop alle privatizzazioni che limitano la possibilità di poter operare un controllo dello Stato a favore della comunità.

La nostra vita non è rappresentabile in un foglio di bilancio esattamente come il pil non rappresenta la felicità. Inoltre bisognerebbe considerare l’oggetto dei bilanci, cioè i soldi, come il mezzo per scambiare i beni e i servizi e non il mezzo per produrli e, per finire, comprendere non c’è bisogno di tenere realmente il tasso di disoccupazione all’11% perché il lavoro non manca, ci sono tante cose da fare. Quello che oggi manca non è il lavoro, ma solo i soldi per pagarlo e questo in un mondo dove i soldi… non possono finire!

DIARIO IN PUBBLICO
Chi più ne ha, più ne metta

Corrono tutti a soddisfare quell’esigenza che nel detto popolare si può riassumere “chi più ne ha, più ne metta”. E in progetti culturali sembra che Ferrara, almeno in questo, abbondi. Così tra fontane danzanti, concerti e donazioni sembrava che in Castello si riassumesse quella ‘Ferraria Felix’ che fu un marchio, ma non solo quello, nel suo Rinascimento.
Venerdì 30 novembre e sabato 1 dicembre un impeccabile convegno a Palazzo Bonacossi, ‘Commentare le petrarchiste‘, esibiva il meglio dell’italianistica italiana.

Ma non basta.
Sempre sabato 1 dicembre nella Sala dei Comuni del Castello si è volta la cerimonia di donazione del fondo Ansaloni-Ravenna-Lanaro delle carte e di memorabilia appartenuti a Giorgio Bassani, fondatore e presidente di Italia Nostra, alla città di Ferrara. E nelle stesse ore a Palazzo Crema si presentava un ottimo libro sul Ghetto, ‘Per le vie del ghetto. Storia e luoghi della comunità ebraica di Ferrara‘ di Rita Castaldi, all’interno dell’Assemblea degli Amici dei Musei.
Il giorno prima il Convegno su Florestano Vancini metteva in luce le qualità del cinema del grande regista ferrarese.

Ma ancora non basta.
Martedì 4 dicembre al Ridotto del Teatro Comunale Claudio Abbado alle 11.30 verrà presentato il programma che chiuderà la sera del 10 dicembre – sempre in Teatro – il triennio delle celebrazioni ariostesche.
Ma non basta.
Le giornate sui pericoli dell’hiv alias aids, spiegati da illustri medici e scienziati di fama internazionale, che interessavano scuole e giovani si sono svolte in luoghi pubblici.
Ma non basta.
Il raduno generale dei rappresentanti dell’Ihra – International Holocaust remembrance alliance, 250 rappresentanti da tutto il mondo che sono stati invitati a una cena formidabile assolutamente kasher grazie all’aiuto dai 500 giovani dell’istituto alberghiero di Ferrara.
E poi?
Concerti, danze, conferenze, presentazione di libri.

Ma non basta.
Che dire delle sorti della Spal? Nella sofferta partita con l’Empoli si consumava il destino delle sue vacillanti sorti e nello stesso tempo il professor Zecchi in Castello regalava al Comune una raccolta di video che testimoniavano l’attività calcistica del padre e di una Spal d’antan.
Allora? La cultura aiuta a creare il senso di una città o di un territorio?
Sembrerebbe di sì. Eppure chi direttamente o indirettamente approva il ruolo della cultura è lo stesso che vota poi per la negazione di quella stessa cultura, tanto da definire sprezzantemente ‘radical chic’ o ancor peggio ‘lettore di giornali’ colui che sa che il progresso non può passare solo attraverso i social o l’adesione a programmi nati dall’‘ignoranza’, termine non spregiativo, ma usato nel suo senso primo di ‘non conoscenza’.

Il formidabile libro di Corrado AugiasRacconti parigini‘ testimonia attraverso testi di grandi scrittori il perché da Parigi parta sempre – almeno negli ultimi tre secoli – quell’appello a superare il presente ponendolo al vaglio della Ragione. E non è un caso che la rivolta dei ‘gilets jaunes’ riproponga ancora lì, a Parigi, il terribile tempo presente e la volontà di cambiarlo anche attraverso errori. E quali tremendi errori! Ma non va dimenticato che la nostra democrazia passa anche attraverso il Terrore e la tirannia napoleonica.
Così cautamente arriviamo alle prime presentazioni dei candidati alle prossime elezioni, fra un anno, del futuro sindaco di Ferrara.
E ancora una volta la complicanza della politica, gli abbracci, i rifiuti, le timide proposte e le violente negazioni ci espongono a un destino che forse desideriamo compiersi in modo diverso.
Un solo auspicio a questo punto ci preme mettere in evidenza. Chiunque reggerà le sorti della città estense non dimentichi per politica o per distrazione l’enorme patrimonio culturale che la città custodisce: montalianamente parafrasando “solo questo vogliamo”, che non è un pluralis maiestatis ma l’auspicio di, forse, pochi che vorremmo divenissero tanti.

Contiene Minniti

È davvero un incubo senza fine.
Uno non fa in tempo ad abituarsi a una puzza che ecco qua le prime zaffate della puzza prossima ventura.
Niente di nuovo ma: questa riverniciatura – con glitter – di Minniti, in corso ormai da tempo, è veramente l’ennesima riconferma di quell’antico adagio là, quello del cattivo gusto che è eterno.
Non ho molto altro da dire.
Tutti quanti ci possiamo sbattere a capire chi sia questo Minniti ma poi non ce n’è bisogno, è ovunque.
Prendi un caffè al bar, apri il giornale è c’è Minniti.
Mangi la pasta a casa col telegiornale acceso e vedi Minniti.
Leggi le notizie su internet e c’è Minniti.
Vai a farti vaccinare contro l’influenza e becchi uno che ti parla di Burioni e poco dopo di: Minniti.
Ti invitano a mangiare patate e fagioli a cena, ti dicono porta del vino, tu cerchi il vino, ti sbatti come un pazzo perché di solito bevi birra quindi guardi l’etichetta e: contiene Minniti.
Insomma, niente.
Uno ormai ha paura a sedersi sulla tazza la mattina con la paglia che pam! Si sente la presenza di Minniti che incombe.
Tiri l’acqua e corri fuori dal bagno e sorpresa: Minniti è ancora lì, in foto sul tuo pacchetto di tabacco a ricordarti che puoi fumare quanto vuoi ma ci sarà sempre attorno a te questo leggero odor di Minniti.
Via col pezzo della settimana che ovviamente contiene Minniti, persino nel titolo.

Slow Death (The Flamin’ Groovies, 1972)

Musica: compagna di viaggio… e di vita

Un brano rilassante che abbiamo voglia di ascoltare alla fine di una giornata frenetica, una canzone che rievoca i nostri momenti più belli perché magari associata a ricordi indelebili e quella che invece ascoltiamo quando siamo tristi perché o vogliamo tirarci su il morale o vogliamo essere consolati e “compresi” da quella stessa triste melodia.
Ecco cos’è la musica: una compagna di viaggio, di quelle che devono sempre intrattenerti. Nel bene o nel male la ritrovi lì, anche quando magari non te ne interessi così tanto.

“La vera musica, che sa far ridere e all’improvviso ti aiuta a piangere…”
Paolo Conte

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la settimana…

Stranezze del Giappone: antica tradizione e moda occidentale a braccetto

Foto di Fabio Bianchi

In Giappone, la moda occidentale fa ormai pienamente parte della società e del suo sistema culturale ma è ancora possibile ammirare l’abbigliamento tradizionale del paese. Non solo partecipando a eventi e ricorrenze particolari o recandosi presso appositi negozi ma anche durante una semplice passeggiata.
Mi riferisco al celebre kimono, veste ampia, molto lunga e a forma di “T”. Viene indossata avvolgendola intorno al corpo, tenendola chiusa con una larga cintura legata sulla schiena.
Meno ingombrante e più leggero per i mesi estivi è un altro tipo di kimono, lo yukata: dalla tinta unita o dalle fantasie colorate, spesso floreali.
È senza dubbio qualcosa di affascinante che permette, con un solo sguardo, di fare un tuffo nella civiltà giapponese del passato.

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