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Giorno: 19 Dicembre 2018

Briciole Per Natale

Da: Nudm Ferrara

Da settimane a Ferrara, e non solo, assistiamo al continuo riproporsi di tentativi subdoli volti a minare, a piccoli passi, i diritti acquisiti con la L. 194, arrivata a 40 anni dalla sua emanazione e ad interferire con le scelte riproduttive delle donne, mascherati, oltretutto, da richieste, almeno nella loro superficie (e superficialità), condivisibili in maniera trasversale e per questo ancor più pericolosi e degni di tutta la nostra attenzione.

Come si legge dalle dichiarazioni rilasciate dal Consigliere A. Balboni alla stampa e da quanto apprendiamo dagli emendamenti al bilancio 2019-2021 depositati in Segreteria Comunale, e che verranno discussi in questi giorni prefestivi, sono in arrivo i ‘regalini’ di Natale.

Posto che sia quantomeno ridicolo pensare di poter ‘aiutare’ le gravidanze difficili con 10.000 euro da destinare a un fondo non ben precisato, ci sembra chiaro che questo sia l’ennesimo tentativo di strumentalizzare il tema delle gravidanze “difficili” sullo sfondo di una propaganda continua, locale e nazionale.

Chiediamo che l’attenzione delle istituzioni venga invece focalizzata sui veri problemi che portano alle IVG e alle ‘gravidanze difficili’.

Difficili sono le condizioni in cui si trovano le donne precarizzate sui luoghi di lavoro, con forme sempre più frammentate di tutela, precarizzate da maglie legislative sempre più strette per le donne straniere, precarizzate da una assistenza sanitaria che, seppur con enormi sforzi, continua ad essere in difetto di laicità e sempre più depauperata in termini di risorse.

Non è di certo la promessa di un’elemosina che può far cambiare idea a chi sceglie la IVG per motivi economici. Quello di cui abbiamo bisogno sono politiche che puntino all’accesso paritario delle donne al mercato del lavoro, il diritto ad una retribuzione pari a quella maschile e ad un sistema che non costringa le donne né a rinunciare al lavoro in nome della maternità, né a rinunciare alla maternità in nome del lavoro. Il ruolo di cura non può essere legislativamente attribuito solo alle donne.
Riteniamo che l’aiuto alle gravidanze difficili passi necessariamente per la conquista di una genitorialità libera e consapevole, che la prevenzione delle gravidanze indesiderate si possa fare solo attraverso un’educazione sessuale diffusa, il potenziamento dei consultori e la contraccezione gratuita.

Per tali ragioni chiediamo al Consiglio Comunale una revisione più oculata della destinazione delle risorse e ribadiamo la nostra costante attenzione rivendicando lo #statodiagitazionepermanente, indetto a livello nazionale lo scorso ottobre a Bologna, verso lo sciopero produttivo e riproduttivo dell 8 marzo.
Non Una Di Meno Ferrara

Switch On Festival: tre giorni di interventi artistici e culturali a Ferrara per fare luce sui diritti

Da: Cidas

Dal 21 al 23 dicembre si tiene “Switch On Festival. Alla luce dei diritti” una tre giorni di interventi artistici
e culturali nella sala polivalente Punto.189, in via Cavour 189, alla base del Grattacielo di Ferrara.
Dal pomeriggio alla sera si potrà partecipare ad incontri per conoscere i progetti di accoglienza del
territorio di Ferrara, oltre che a laboratori rivoti a piccoli e grandi e spettacoli per condividere spazi e
idee.
Switch On è organizzato da cooperativa sociale CIDAS in collaborazione con Arci Ferrara ed Officina
Meca, con il patrocinio del Comune di Ferrara, nell’ambito del progetto SPRAR (Sistema di Protezione
per Richiedenti Asilo e Rifugiati).
Gli incontri propongono il 21 alle 19:30 un focus sul sistema di accoglienza SPRAR, il 22 alle 18 un
approfondimento sul progetto Vesta per l’accoglienza in famiglia di giovani rifugiati e sulle altre possibilità
di vicinanza accogliente, e il 23 alle 19 il racconto di buone pratiche di integrazione come quella dei
Camelot Combo, gruppo di percussionisti e dei Buffalo Soldiers, squadra di calcio: esperienze che
vedono il coinvolgimento di richiedenti asilo e rifugiati ospitati nel territorio ferrarese e di associazioni
sportive e artistiche locali.
Gli eventi in programma offriranno occasioni di riflessione sul sistema di accoglienza e sui cambiamenti
che sta affrontando. Saranno protagonisti i beneficiari dei progetti, i cittadini accoglienti e gli operatori.
La volontà è quella di coinvolgere la comunità e sensibilizzare al tema dell’estensione dei diritti per
contribuire a diffondere il valore dell’accoglienza come principio universale inalienabile.
Per permettere ai genitori di partecipare, sono previsti, sabato 22 e domenica 23, in concomitanza con
gli incontri, laboratori per bambini e ragazzi.
Accanto agli incontri ci saranno momenti di intrattenimento con ospiti di rilievo come Lodo Guenzi di Lo
Stato Sociale, lo stand up comedian Giorgio Montanini, Max Collini cantante degli Offlaga Disco Pax, la
band Giorgio Canali e Rossofuoco, il dj Mr. Island, e Stregoni, il progetto di laboratorio musicale con
cittadini e migranti.
L’ingresso è gratuito fino al raggiungimento capienza massima.
Di seguito il programma dettagliato.

PROGRAMMA
Venerdì 21 dicembre:
ore 19.30 ► Saluti istituzionali a cura dell’Assessorato Sanità, Servizi alla Persona e Politiche Famigliari
del Comune di Ferrara
ore 19:30 ► SwitchOn – Alla luce dei diritti. Il sistema di accoglienza SPRAR a Ferrara, con referenti del
Settore Società e Diritti della Cooperativa CIDAS
ore 20.30 ► aperitivo
ore 21:30 ► musica live Giorgio Canali & Rossofuoco
ore 23:00 ► live-set a cura di Mr. Island dell’Istituto Italiano di Cumbia
Sabato 22 dicembre:
ore 15:00 ► attività sportive nel parco del Grattacielo
ore 18:00 ► Piccole Canaglie: laboratorio sull’accoglienza per bambini dai 4 anni in su
ore 18:00 ► Roots/Routes: laboratorio sui percorsi migratori per ragazzi dai 10 anni in su a cura di
Guendalina Mantovani di Cooperativa CIDAS
ore 18:00 ► “Comunita’ Che Accoglie – Vesta e i progetti di vicinanza accogliente”, con referenti del
settore Società e Diritti di Cooperativa CIDAS, Città del Ragazzo e associazione Tutori nel Tempo
ore 19:30 ► aperitivo
ore 21:00 ► stand up comedy con Giorgio Montanini
ore 22:00 ► reading di Max Collini, cantante degli Offlaga Disco Pax
ore 23:00 ► Lodo Guenzi di Lo Stato Sociale con uno spettacolo per voce, chitarra e piano
Domenica 23 dicembre:
ore 15:00 ► mercatino del riuso e del riciclo “Fe nel Baule”
ore 18:30 ► Piccole Canaglie: laboratorio sull’accoglienza per bambini dai 4 anni in su
ore 18:00 ► laboratorio musicale per grandi e piccoli a cura del progetto “Stregoni”
ore 19:00 ► “Belle Storie! Esperienze di accoglienza e integrazione”, con referenti del settore Società e
Diritti di Cooperativa CIDAS
ore 20:00 ►aperitivo
ore 21:00 ► musica live con i Camelot Combo, gruppo di percussionisti richiedenti asilo e rifugiati
ore 22:00 ► musica live del progetto Stregoni
ore 23:00 ► dj-set a cura di Officina Meca Crew!

Festività a Comacchio 2018/19: fare sistema per un’eccellente offerta turistica

Da: Comune di Comacchio – Segreteria Generale

Un programma ricco di appuntamenti quello che aspetta tutti i visitatori che vorranno trascorrere a Comacchio qualche piacevole momento delle prossime festività!

Da tempo, l’Amministrazione comacchiese, insieme a tutte le realtà della riviera romagnola, puntano a fare sistema per rendere sempre più attrattivo il territorio, non solo per la stagione estiva, ma durante tutto l’anno. Il progetto di Visit Romagna: “Natale e Capodanno in Romagna 2018/19”, presentato a Milano lo scorso 13 dicembre, a cui ha partecipato anche l’Assessore al turismo Pattuelli, tende verso questa direzione, per proporre esperienze uniche, con appuntamenti sia spettacolari che nel segno della tradizione.

Sulla linea della promozione delle eccellenze locali, lo scorso 16 dicembre, Comacchio è stato protagonista anche presso FICO Eataly World a Bologna. La mostra/evento: “La meraviglia dei borghi”, nata dall’esperienza di “Borghi – Viaggio Italiano”, la grande iniziativa strategica del 2017 condivisa da 18 Regioni e con capofila la Regione Emilia-Romagna, ha visto la presenza di Comacchio con Visit Comacchio, che ha mostrato la migliore immagine di sé: attraverso la gastronomia, il teatro ed i prodotti tipici.

Prossimo appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati di musica gospel e non solo, il concerto di Dennis Reed & Gap presso la sala Polivalente di Palazzo Bellini venerdì 21 alle 21.00, con anteprime pomeridiane presso Lido degli Estensi, Porto Garibaldi e San Giuseppe. Un artista poliedrico e dal grande talento Dennis Reed e il suo gruppo GAP. Hanno suonato con New Kids On the Block, si sono esibiti con la Charlotte Symphony Orchestra al King Luther King Celebration della città di Charlotte e hanno partecipato al progetto vincitore del GRAMMY Award, “Oh Happy Day: una festa musicale All Star”, che ha visto protagonisti Queen Latifah, Patty Griffin, Joss Stone e tanti altri. In questo progetto, questi musicisti di fama mondiale hanno collaborato con i migliori cori gospel per registrare le interpretazioni di alcuni dei brani più amati e riconoscibili. In poche parole, uno spettacolo imperdibile!

Per il programma completo si invita a visitare il sito: http://www.comune.comacchio.fe.it/index.php/Notizie/Natale-a-Comacchio2

La presidente Barbara Paron annuncia il conferimento deleghe ai consiglieri provinciali

Da: Ufficio Stampa Provincia di Ferrara

La Presidente della Provincia, Barbara Paron, annuncia in Consiglio provinciale il conferimento delle deleghe ai consiglieri eletti, nell’ambito delle competenze fondamentali risultanti dalla legge Delrio (n. 56 del 2014) e di quelle delegate dalla legge regionale dell’Emilia-Romagna (n. 15 del 2015).
Nicola Minarelli sarà il vicepresidente della Provincia, con deleghe al bilancio e al personale.
Davide Bertolasi, che sarà il capogruppo dei consiglieri provinciali eletti nella lista “Ferrara Insieme”, si occuperà della Polizia provinciale, Anna Celati di Pari Opportunità, Deanna Marescotti di ciò che la Regione ha delegato alle Province in tema di Commercio e Attività produttive, mentre Simona Penini subentra a Sabina Mucchi per quanto riguarda la rappresentanza della Provincia in seno alla Destinazione turistica Romagna.
Il consigliere Nicola Rossi, sindaco di Copparo, continuerà a presiedere la Conferenza territoriale sociosanitaria.
Alla presidente le deleghe sulle funzioni fondamentali strade e scuole.
Rimangono, invece, in sospeso altri temi che Barbara Paron intende delegare ai consiglieri di minoranza.
Discorso rimandato perché i consiglieri di minoranza non hanno partecipato al Consiglio per il ritardo, le 9,20, con cui è iniziata la seduta rispetto all’orario di convocazione: le 9.
Dopo l’iniziale richiesta di aggiornare la seduta, poi respinta perché alcune scadenze di fine anno non lo hanno consentito, anche il consigliere Guaraldi ha infatti abbandonato l’aula.
“Dispiace l’atteggiamento dell’opposizione – ha commentato la presidente della Provincia – che inizialmente esprime un segnale di disponibilità e poi, a distanza di appena 24 ore, la ritira arrivando infine all’assenza in Consiglio con il pretesto di un ritardo che chi ha esperienza amministrativa non può non verificare di frequenza nelle sedute degli organi consiliari”.
“In ogni caso – precisa Barbara Paron – il discorso è solo rimandato. La disponibilità di assegnare deleghe nell’arco del mandato rimane e confido in un’assunzione di responsabilità da parte dei consiglieri degli altri schieramenti. In un momento difficile e complesso come quello che stiamo attraversando – ha continuato – la collaborazione è la più alta espressione di azione politica, perché tesa alla realizzazione degli interessi dei cittadini e non alla mera conquista del consenso”
È stato infine presentato ai consiglieri il nuovo ragioniere capo, Renzo Medici, fresco vincitore della selezione per il ruolo di responsabile dei servizi finanziari dell’ente.

“Ex Cercom necessario fare chiarezza su tutti gli aspetti del progetto, no a processi sommari e decisioni affrettate”

Da: Ufficio Stampa – Ascom Ferrara

In questi ultimi giorni il dibattito sull’ex Cercom a Comacchio è divenuto sempre più acceso.
Il presidente della locale delegazione di Ascom, Gianfranco Vitali esprime “solidarietà al sindaco Fabbri e agli assessori, fatti oggetto di scritte ingiuriose ed anonime. Siamo contrari a qualsiasi forma di intimidazione quanto a processi sommari che a nulla servono se non ad aumentare il clima di tensione. Il dibattito ci deve essere ma nella chiarezza, nella trasparenza e sempre con rispetto”.
Prosegue intanto il sondaggio proposto da Ascom Confcommercio sulla riqualificazione dell’area ex Cercom ed in attesa dei primi dati il presidente Vitali aggiunge sul progetto ora in discussione: “E’ necessario approfondire con la dovuta calma ogni elemento utile alla valutazione di tutte le possibili negative conseguenze sull’Ambiente e sul Turismo. Conseguenze che ci preoccupano e proprio per questo crediamo che sia opportuno fare ogni ulteriore approfondimento. Siamo contrari a decisioni affrettate e superficiali calate dall’alto. Riteniamo che ogni scelta debba essere il frutto di un percorso sereno e condiviso, che tenga davvero conto delle esigenze dell’intera comunità di Comacchio”.

Pubblicate le graduatorie del bando sulla riqualificazione urbana Calvano: “Ferrara riceve 1.500.000 euro per il progetto Ex Mof e Darsena San Paolo”

Da:Ufficio Stampa Gruppo Partito Democratico – Assemblea Legislativa Emilia-Romagna

Sono state pubblicate le graduatorie del bando per gli interventi di riqualificazione e rigenerazione urbana. A Ferrara in arrivo 1.500.000 euro per il progetto Ex MOF e Darsena San Paolo

«La Regione Emilia-Romagna attraverso queste risorse, promuove la riqualificazione delle città, i centri storici e i quartieri, combattendo il degrado edilizio, urbanistico e sociale – spiega il consigliere regionale Paolo Calvano –. Si tratta del primo atto concreto realizzato grazie alla Legge 24/2017 che disciplina la tutela del territorio. L’obiettivo della nostra Regione è infatti quello di sostenere i comuni per migliorare la qualità urbana e garantire sicurezza nei centri abitati. Dall’Appennino al Po sono 37 i Comuni e le Unioni ammessi al finanziamento e a Ferrara è stato confermato il contributo richiesto che supera il milione di euro. Le graduatorie resteranno in vigore per 24 mesi consentendo ulteriori finanziamenti».

Tra le principali linee di intervento messe in campo per la rigenerazione delle città, oltre al bando, la Regione promuove i concorsi di architettura per la redazione di progetti di riqualificazione delle aree urbane. Oltre a tutte le misure che riguardano la valorizzazione dei quartieri periferici e più degradati delle città e che mirano alla promozione della qualità e sostenibilità edilizia e al risparmio energetico oltre alla riduzione del disagio abitativo.

Urbanistica. Scuole e parchi, piazze e edifici pubblici: dalla Regione 36,5 milioni di euro per i progetti di rigenerazione urbana e riuso del patrimonio in tutte le province.

Da: Ufficio Stampa Giunta Regionale Emilia Romagna

Le graduatorie resteranno in vigore per 24 mesi consentendo ulteriori finanziamenti. A ogni progetto andranno fino a 2 milioni e mezzo di euro, prevista la compartecipazione finanziaria degli enti coinvolti. Fra i criteri rispettati, niente opere spot ma progetti complessivi riqualificazione e cantierabilità certa. L’assessore Donini: “Primo atto della nuova legge regionale. Premiate le strategie fatte di soluzioni innovative e di interventi di riconversione. Stop a situazioni di degrado o sfregio ambientale”

Bologna – Scuole, biblioteche, edifici pubblici, parchi, piazze, edifici storici e spazi pubblici. E ancora, recupero di alloggi di proprietà pubblica e social housing. La svolta sul consumo zero di suolo in Emilia-Romagna fa un suo primo importante passo avanti: sono 37 i Comuni e le Unioni ammessi a contributo grazie al bando per la rigenerazione urbana per uno stanziamento complessivo di 36,5 milioni di euro. A partire da capoluoghi come Parma, Bologna, Ravenna, Rimini, Ferrara, Modena e Reggio Emilia, fino ai Comuni nel piacentino e in tutte le altre province, le amministrazioni hanno presentato strategie di riqualificazione ambientale e degli spazi urbani, e di riuso del patrimonio edilizio esistente per città più belle, verdi e vivibili, e per comunità attive e coinvolte.

Si tratta dei primi interventi conseguenti alla legge urbanistica regionale, approvata a fine 2017. Grazie ai fondi – 30 milioni di euro dal Fondo di sviluppo e coesione e 6,5 milioni dalla Cassa depositi e prestiti per l’housing sociale – la Regione finanzia piani promossi da Comuni singoli e associati o Unioni di Comuni per migliorare la qualità urbana e sociale dei centri abitati. Ogni progetto avrà un sostegno fino a 2 milioni e mezzo di euro, con un co-finanziamento da parte dei Comuni che porterà a interventi per circa 100 milioni di euro.
Ora si apre la fase di concertazione tra Comuni selezionati e Regione che porterà alla firma di un vero e proprio ‘contratto di rigenerazione urbana’, con il dettaglio degli interventi e delle azioni proposte, il piano economico-finanziario e il relativo cronoprogramma di attuazione. Entro il 31 dicembre 2019 i Comuni che si candidano a realizzare gli interventi utilizzando le risorse del Fondo di sviluppo e coesione dovranno avere appaltato i lavori, pena la decadenza dall’assegnazione delle risorse e la revoca di quelle erogate.

“Iniziamo un percorso virtuoso insieme ai cittadini e alle amministrazioni locali- afferma il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini-. Si apre così una nuova fase, caratterizzata dal consumo zero di suolo e dal recupero di zone delle nostre città e dei nostri centri storici, costruendo una rete con il tessuto sociale e orientando gli interventi alla cura degli spazi collettivi. Anche con un importante effetto sull’economia dei territori, con nuovi cantieri, ma anche iniziative legate a porzioni di città in trasformazione, e posti di lavoro. Come Regione proseguiamo in una politica di investimenti pubblici, in questo caso a sostegno dei territori e delle comunità locali, che alla crescita associ la tutela ambientale e il recupero di spazi urbani, azioni in grado anche di eliminare situazioni di degrado nelle nostre città”.

La legge escludeva opere spot svincolate dal contesto socio-ambientale. Sono stati quindi premiati i Comuni che hanno presentato una progettazione a 360 gradi, grazie a una strategia complessiva di rigenerazione urbana capace di mettere insieme soluzioni edilizie innovative, spazi verdi e per la collettività, cessazione di situazioni di degrado o sfregio ambientale, coinvolgimento attivo delle realtà locali. Enti impegnati a privilegiare gli interventi di riqualificazione e riuso del patrimonio edilizio e infrastrutturale esistente, abbandonando la vecchia logica dell’espansione urbana senza limiti a discapito delle esigenze di salvaguardia del territorio e del verde extraurbano.
Di fronte alle 120 domande arrivate dai Comuni, le graduatorie resteranno in vigore per 24 mesi consentendo ulteriori finanziamenti.

“É un primo, forte impulso alla nuova politica regionale in materia di cura del territorio. Questi interventi- sottolinea l’assessore regionale alla Programmazione territoriale, Raffaele Donini- aprono con coraggio il mercato della rigenerazione e della riqualificazione urbana delle nostre città mostrando un cambio di prospettiva e di mentalità nelle scelte di programmazione dell’uso del territorio da parte delle amministrazioni. Si chiude definitivamente l’epoca del consumo di suolo vergine. Accanto a questo- chiude l’assessore- la nuova legge contiene importanti sgravi fiscali per chi compie interventi di rigenerazione urbana, come l’abolizione del contributo straordinario, la riduzione di almeno il 20% del contributo di costruzione, oltre a incentivi volumetrici e procedure semplificate”.

L’aspetto innovativo del bando, a cui le amministrazioni hanno risposto, consisteva nel mettere al centro della pianificazione comunale, la rigenerazione come motore di sviluppo del territorio con ricadute ed effetti anche sul tessuto socioeconomico, oltre che urbano, e come strumento cardine per migliorare la qualità e la attrattività dei centri abitati.

I Comuni ammessi a finanziamento

Andando a scorrere la graduatoria, troviamo Bologna con quasi 2,5 milioni di euro che serviranno a finanziare il Parco della Resilienza alle Popolarissime, e nel bolognese San Lazzaro di Savena con circa 990 mila euro per il progetto del comparto artigiano di via Speranza, Medicina 980 mila euro per il progetto “Lungo il Canale di Medicina: rigenerazione urbana, ambientale, sociale”, Valsamoggia quasi 890 mila euro per la Casa del turismo di Savigno, Molinella 514.500 euro per la riqualificazione di piazza Massarenti e Mordano 525 mila euro per housing sociale.

Per quanto riguarda Parma, al capoluogo andranno 2,1 milioni di euro per finanziare il progetto “La città resistente – Una strategia di rigenerazione urbana all’Oltretorrente”; in provincia, a Bedonia 126 mila euro per la riqualificazione e rigenerazione della cittadina attraverso il capitale sociale disponibile, a Fontevivo 980 mila euro per la rigenerazione dell’ex convento e a Torrile circa 997 mila euro per il progetto “Una nuova centralità per San Polo”.

Per Ravenna i contributi ammontano a 1,5 milioni di euro per il progetto “Città attrattiva”, mentre in provincia troviamo Cervia con 700 mila euro per la rigenerazione di Borgo Marina, Conselice con 924 mila euro per la Passeggiata delle Arti, Bagnacavallo 700 mila euro per Centro storico e riqualificazione di alloggi e Faenza con quasi 874 mila euro per la riqualificazione della area della stazione.

A Rimini spetteranno 1,5 milioni di euro per finanziare il progetto “Parco del Mare – Miramare” e quasi 699 mila euro a San Giovanni in Marignano per il Patrimonio architettonico e culturale nel granaio dei Malatesta.

A Reggio Emilia spetteranno 1,5 milioni di euro per il progetto strategico di rigenerazione urbana della stazione Santa Croce; nel reggiano troviamo San Martino in Rio con 550 mila euro per il nuovo parco La Nave, Casina con 1 milione di euro per la rigenerazione partecipata del centro urbano, Boretto con 520 mila euro per interventi nel centro storico e riqualificazione alloggi e San Polo d’Enza con 311.500 euro per riqualificazione di aree sportive e housing sociale.

In provincia di Forlì-Cesena troviamo Cesena con 1,5 milioni di euro per il progetto “Un nuovo polo spaziale per l’innovazione e la sostenibilità”, Forlì con 1,2 milioni di euro per quello di rigenerazione, sostenibilità e innovazione, Forlimpopoli con 704 mila euro per “L’asse della qualità e del gusto”, Bertinoro con quasi 1 milione di euro per “Le vie dell’Ospitalità”,

A Modena andranno contributi pari a 1,5 milioni di euro per finanziare il progetto “Distretto DAST” alle ex Fonderie; nella provincia si registrano Formigine con 434 mila euro per la riqualificazione del centro urbano, Campogalliano con 937 mila euro per la riqualificazione del Parco e piazza della Bilancia, Maranello con 574 mila euro per il progetto di cohousing a Gorzano, Fanano con 186 mila euro per centro storico e riqualificazione di alloggi e Carpi con 985 mila euro per un intervento sull’ex Consorzio agrario.

In provincia di Piacenza i comuni di Pontenure, Calendasco, Gragnano Trebbiense, Cadeo, Fiorenzuola d’Arda e Alseno ricevono 1 milione di euro per il progetto “Francigena in comune” e 839 mila a Castelvetro Piacentino per il progetto “Castelvetro fra centro e periferia: proposta per la valorizzazione dello spazio collettivo”.

La città di Ferrara riceve un milione di euro per finanziare il progetto “Ex MOF e Darsena San Paolo”.

No a opere spot, cantierabilità certa e copertura finanziaria
Le candidature sono state valutate sulla base della qualità complessiva della strategia di rigenerazione, della concreta fattibilità e della copertura finanziaria degli interventi e delle azioni previste, in particolare per quanto riguarda la quota obbligatoria di cofinanziamento. E ancora: coerenza e efficacia della strategia sotto i profili ecologico-ambientale, urbanistico-architettonico e, infine, sociale, culturale ed economico.

Punteggi aggiuntivi sono stati assegnati a progetti che contribuiscono alla qualificazione attraverso concorsi, di intervento sulle stazioni come nodi di interscambio della rete dei trasporti regionale e per la mobilità sostenibile.

Le graduatorie, gli aggiornamenti e le informazioni sulle procedure da seguire sono on line sul sito http://territorio.regione.emilia-romagna.it/riqualificazione-urbana /OC

Alan Fabbri (Ln): “Bper, No Alla Chiusura Di Altri Sportelli. Ferrara Non è Territorio Di Serie B”

Da: Ufficio Stampa Lega Nord Emilia Romagna

“Bper chiude ancora altre filiali e, in questo modo, dimostra di non essere affatto la banca del territorio, vicina ai ferraresi, di cui cittadini e imprese hanno bisogno. E’ evidente che il piano di riorganizzazione dell’istituto, con i tagli annunciati, finirà per danneggiare i correntisti: eliminare sportelli non fa che rendere più difficoltoso l’accesso ai servizi di un ente che doveva, almeno nelle intenzioni, sostituire Carife nella sua funzione territoriale. Non ci aspettavamo che la Banca Popolare portasse a termine un compito così difficile, in poco tempo, ma certo da chi ha acquisito al prezzo simbolico di un euro, quella che era la cassaforte di un’intera provincia, avremmo preteso un atteggiamento di maggiore rispetto”.

Alan Fabbri, capogruppo Lega Nord in Regione Emilia Romagna, interviene dopo l’annuncio della chiusura di altre filiali che arriva dopo la già annunciata dismissione di 23 sportelli nel novembre del 2017.

“Ha ragione la Cgil quando denuncia una situazione grave e del tutto lontana dalle promesse della banca modenese”, continua Fabbri “ci uniamo all’appello del sindacato e sollecitiamo i vertici dell’istituto a riflettere sulla situazione complessiva del territorio ferrarese su cui Bper opera, e ad assumere decisioni oculate”, aggiunge il consigliere.

“Pur comprendendo la necessità di un istituto bancario di razionalizzare le spese, ricordiamo che quella di Ferrara non è una realtà come tutte le altre”, continua il consigliere “Bper ha deciso di rilevare ad un prezzo simbolico un istituto storico del nostro territorio, vittima di un crac che poteva essere evitato e che ha messo in ginocchio migliaia di risparmiatori ed imprese e questo aspetto andrebbe tenuto in considerazione anche nell’attuare politiche di razionalizzazione della spesa”. Per Fabbri “la vocazione popolare di Bper deve essere dimostrata anche a Ferrara che, pur non essendo territorio d’origine, non può essere trattata come una città di serie B”.

I ferraresi “meritano una presenza capillare e la massima attenzione”, conclude Fabbri “elementi necessari a tutti i risparmiatori e tanto più a quelli che ancora scelgono di affidarsi agli istituti territoriali”.

Nominati dal Prefetto di Ferrara Michele Campanaro i Commissari prefettizi dei nuovi Comuni di Tresignana e Riva del Po.

In data odierna, il Prefetto di Ferrara Michele Campanaro ha adottato i decreti di nomina dei Commissari Prefettizi dei nuovi Comuni di Tresignana e di Riva del Po.
La nomina dei Commissari segue alla pubblicazione delle leggi della Regione Emilia-Romagna n. 16 e n.17 del 5 dicembre scorso, con cui è stata disposta, a decorrere dal 1° gennaio 2019, la fusione rispettivamente dei Comuni di Formignana e Tresigallo e di Berra e Ro, con la nascita dei nuovi Comuni di Tresignana e Riva del Po.
La dott.ssa Adriana Sabato, Viceprefetto, in servizio alla Prefettura di Ferrara con l’incarico di Vicario, assumerà la gestione del nuovo Comune di Tresignana; mentre, la dott.ssa Pinuccia Niglio, Viceprefetto, in servizio alla Prefettura di Ferrara con l’incarico di dirigente dell’Area I – Ordine e Sicurezza Pubblica, assumerà la gestione del nuovo Comune di Riva del Po.
I due Commissari prefettizi, coadiuvati dal Comitato dei Sindaci dei preesistenti Comuni, resteranno in carica sino all’elezione dei nuovi organi.

A Copparo Babbo Natale è arrivato in anticipo

Da: Comune di Copparo Servizio Comunicazione

Babbo Natale a Copparo è già arrivato, sotto forma di 500 bambine e bambini della Scuola Primaria che con la Christmas Run di martedì 18 dicembre scorso hanno contribuito a raccogliere € 3.445,13. Come anticipato dal presidente di Ail Ferrara Gianmarco Duo, con la raccolta fondi della Christmas Run si finanziano due progetti il primo di Ail che a conti fatti donerà € 1.626,50 al Reparto di Onco-Ematologia Pediatrica dell’Arcispedale S. Anna di Ferrara, il secondo di € 1.818,63 donati a Proloco per il progetto adotta una LIM, che permetterà l’acquisto di una nuova lavagna interattiva a favore dell’istituto comprensivo.
Grande la soddisfazione degli organizzatori e del Comune di Copparo per questo risultato che sottolinea ancora una volta il senso civico dei cittadini e la passione che i volontari dell’Associazionismo mettono nel realizzare le tante iniziative benefiche che si svolgono tutto l’anno sul territorio.

Nella foto la partenza della XMas Run con da sx Paola Bertelli, assessore Attività Produttive; GianMarco Duo, presidente Ail di Ferrara; Nicola Rossi, sindaco di Copparo; Isabella Fedozzi, dirigente scolastico Istituto Comprensivo.

Hera, lavori sulla rete idrica: disagi in alcune vie di Cento (FE)

Da: Gruppo Hera

Giovedì 20 dicembre a causa di lavori Hera per la posa di una nuova condotta idrica, in via Borgatti a Cento, si verificherà la sospensione del servizio dalle ore 8.30 alle 16.
In piazza Unità d’Italia sarà a disposizione un’autobotte per il libero prelievo di acqua, a beneficio dei cittadini e delle attività presenti nelle strade coinvolta dall’’interruzione:
Via del Curato
Via Borselli
Piazza Unità d’Italia
Via Malagodi
Via Carpeggiani
Via II Giugno
Via Borghi
Tutti gli utenti saranno avvisati con un volantino, ed oltre a ciò tutti coloro che hanno aderito al servizio SMSACQUA riceveranno un messaggio di avviso dei lavori programmati. Per ricevere queste comunicazioni direttamente sul proprio telefonino è sufficiente iscriversi sul sito del Gruppo Hera www.gruppohera.it/clienti/casa/casa_acqua/acquasms/
Non sono previste modifiche alla viabilità. A ultimazione dei lavori sarà opportuno lasciare scorrere l’acqua per alcuni minuti prima dell’utilizzo.

It’s Christmas Time!!! Tornano le “Anatomie della mente” 100 anni di emozioni del Natale in musica, nelle canzoni e nella vita di Frank Sinatra

Da: Comunicazione Istituzionale e Digitale Unife Ufficio Stampa

Giovedì 20 dicembre 2018, dalle ore 16,30 nella Sala Agnelli della Biblioteca Ariostea in via delle Scienze a Ferrara, primo appuntamento della nuova edizione di “Anatomie della Mente, conferenze dei Giovedì di Psicologia, a cura di Stefano Caracciolo, ordinario di Psicologia Clinica di Unife, con “ It’s Christmas Time!!! 100 anni di emozioni del Natale in musica, nelle canzoni e nella vita di Frank Sinatra.

Le emozioni del periodo natalizio, legate alle diverse culture, usanze, tradizioni e, naturalmente, alla fede religiosa, – anticipa Caracciolo – sono strettamente connesse alla esecuzione e all’ascolto di musiche cosiddette ‘natalizie’ le cui determinanti emotive ruotano intorno ad emozioni positive come la gioia, la sorpresa, la anticipazione ansiosa positiva dell’imminente arrivo dei giorni di festa, carichi di risonanze religiose ma anche di aspetti familiari, di tradizioni ed usanze gastronomiche e di comportamenti positivi, prima fra tutte la consuetudine dello scambio di doni.
Il festeggiamento del Natale nel mondo si confronta però anche con le moderne ‘canzoni’, originariamente interpretate dalle celebri voci di cantanti ‘confidenziali’ – in inglese ‘Crooners’ -, per lo più statunitensi, nella seconda metà del secolo scorso, quali Bing Crosby, Nat King Cole, e, naturalmente, Francis Albert Sinatra detto Frank.
Nella vita di Frank Sinatra (1915-1998), figlio di immigrati italiani, una alternanza di strepitosi successi e di fasi depressive di crisi ha caratterizzato la sua parabola di cantante, attore di cinema e produttore. Le canzoni natalizie hanno costruito una grande parte del suo enorme successo discografico per il suo peculiare stile canoro, caratterizzato dal timbro caldo e profondo della sua voce (da cui il soprannome ‘The Voice’) e dallo spontaneo e unico effetto di ‘glissand.

Balbo e la Confesercenti

Da: Giorgio Fabbri

«Se Chicago non lo vuole saremo ben lieti di prendere noi il monumento a Italo Balbo», ha detto lo scorso anno Andrea Bindi, presidente della Confesercenti di Castiglione della Pescaia, raccogliendo l’appello di varie associazioni locali per portare in Maremma il monumento al pilota protagonista delle trasvolate atlantiche.Fu, infatti, proprio Italo Balbo a coniare il nome Punta Ala. L’idea gli venne vedendo, dall’alto, quella lingua di terra che finiva in mare e che ricordava, appunto, l’ala di un aereo. «Tutto questo terreno gli fu donato da Mussolini per le imprese aeree – ha proseguito Bindi – e gli eredi vivono ancora qui, a Punta Idalgo. Sarebbe una carta da spendere da un punto di vista turistico, anche per creare sinergie che uniscano varie zone della provincia, a sud, dove potrebbe sorgere un museo, e a Punta Ala, dove visse».

A Ferrrara la proposta di Sgarbi ha scatenato il finimondo. A Punta Ala un’associazione storicamente di sinistra non si fa problemi a recuperare e rivalutare la memoria di Balbo…

Dato che anche il legame con la nostra città è fortissimo,perchè la Confesercenti di Ferrara non imita la consorella toscana e non offre la propria disponibilità per portare da noi il monumento di Balbo, nel caso che Chicago se ne voglia disfare?

Anche per il nostro territorio ci sarebbe una carta in più da spendere dal punto di vista commerciale e turistico.

Giorgio Fabbri

Romeo e Giulietta, Il Musical Al Teatro Comunale De Micheli

Da: Comune di Copparo

Appuntamento con il musical venerdì 21 dicembre al Teatro Comunale De Micheli, alle ore 21 è di scena Romeo e Giulietta, opera popolare in due atti. Il progetto didattico, nato sette anni fa, coinvolge le ragazze e i ragazzi dell’Istituto Comprensivo di Copparo, Berra e Ro mettendo in scena di volta in volta musical di fama internazionale. Artefice del progetto è Stefania Capaccioli, insegnante di arte e Immagine presso l’Istituto Comprensivo di Copparo che si avvale della collaborazione, tra gli altri, del Circolo Musicale Varos Zamboni.
«L’obiettivo iniziale del progetto – dice Stefania Capaccioli – era quello di fornire agli studenti un’opportunità culturale e formativa di ampio respiro, fuori dall’ambiente prettamente scolastico, oggi si può parlare di un’esperienza completa che spazia dalla recitazione al canto, che ha nella danza una base solida di partenza e che è il vero collante dell’intero progetto. Un progetto di didattica avanzata – conclude Capaccioli – che fornisce ai ragazzi, nel periodo formativo più importante, la possibilità di confrontarsi con l’altro da sé per trovare gli strumenti più opportuni nel superamento dei propri limiti, nel totale rispetto (da parte delle persone adulte coinvolte) per le peculiarità personali, in divenire, degli allievi partecipanti; un capitale umano da tutelare con attenzione».
Un gradimento comprovato anche dalla partecipazione di ex allievi che scelgono di ritornare per contribuire a un passaggio di testimone con le nuove generazioni, rafforzando un lavoro che sull’eterogeneità basa il suo punto di forza.
Sette anni di attività intensa con la messa in scena sorprendente, con recenti importanti riconoscimenti ottenuti in prestigiosi Concorsi di Livello Nazionale.
La storia è quella di Romeo Montecchi e Giulietta Capuleti, tratto da William Shakespeare.
Per info e biglietti 0532864580-1.

Giovedì 20 Dicembre Amf Jam Musica D’Insieme Per Tutti

Da: Associazione Musicisti di Ferrara

Sono iniziate le attività ad ingresso libero dell’Associazione Musicisti di Ferrara – Scuola di Musica Moderna che propone per l’anno accademico 2018/19 una serie di 26 appuntamenti tra cui AMF JAM, 8 appuntamenti di musica d’insieme per tutti!

Allo scopo di far incontrare persone con la stessa passione per la musica e quindi farle suonare insieme, l’Associazione Musicisti di Ferrara organizza per il terzo anno consecutivo una serie di appuntamenti ad ingresso libero denominati AMF JAM, jam session guidate dagli insegnanti della Scuola di Musica Moderna di Ferrara con inizio alle ore 21,00 a giovedì alterni nell’aula magna Stefano Tassinari in via Darsena 57.

Sono il frutto dei quindici anni di esperienza di musica d’insieme che in precedenza si svolgevano presso la Biblioteca G.Bassani di Ferrara il sabato pomeriggio e poi sempre nell’aula magna della scuola di musica da quando, nel 2012 è avvenuto il trasferimento in via Darsena 57; da tre anni la formula è cambiata e quindi il ritrovo è diventato serale.

Durante ogni serata, si formeranno gruppi di musicisti provenienti dalla scuola di musica e non, di qualsiasi età e livello, finalizzati alla prova musicale pratica; queste sessions possono essere seguite anche da appassionati che non praticano lo strumento o si sono avvicinati da poco allo studio dello stesso, per poter apprendere come viene svolta una prova finalizzata alla costruzione di un brano.

Verranno affrontati molti generi inerenti la musica moderna e ogni session avrà una tematica diversa;

accordi, musica e testi si possono trovare sul sito: www.scuoladimusicamoderna.it sezione AMF JAM

giovedì 20 dicembre sarà la volta del jazz con i seguenti brani: Doxy, The Jody Grind.

Coordineranno la serata gli insegnanti Roberto Poltronieri, Massimo Mantovani, Federico Benedetti Lorenzo Pieragnoli Rossella Graziani, Lele Barbieri

Concerto di Natale per La pace

Da: Circolo stampa Ferrara

La grande musica torna a Natale con il concerto organizzato dal Circolo della Stampa e dalla Curia di Ferrara. L’appuntamento è per sabato prossimo, 22 dicembre, nella chiesa di Santo Stefano (piazzetta St. Etienne, ore 21) con un programma, dedicato alla Pace, che si annuncia davvero straordinario.
Nella splendida cornice barocca di una delle più antiche basiliche cittadine, si esibiranno infatti il soprano Mirella Golinelli, i musicisti del gruppo Diamond Ensemble, diretti dal maestro Alberto Bianchi e due formazioni vocali: i Polifonici della Schola Cantorum “San Cristoforo” di Ozzano Emilia ed il Gruppo Vocale MusiCæsena, diretto dal maestro Silvia Biasini.
Verranno eseguite pagine di musica sacra da Händel, Scarlatti, Bach, Gounod, Mendelssohn e Bizet, oltre a musiche della tradizione natalizia popolare.
I Diamond Ensemble sono una formazione a numero variabile, che propone programmi a carattere monotematico, con l’obiettivo di diffondere pagine, soprattutto del repertorio sacro, di rara esecuzione e di assoluta bellezza. Li dirige Alberto Bianchi, pianista di fama ed organista della Cattedrale di Bologna. Il coro a voci miste “San Cristoforo” è invece nato nel 2017 per approfondire e diffondere il patrimonio polifonico creato negli oltre quarant’anni di storia dalla Schola Cantorum di Ozzano Emilia.
Il Gruppo Vocale MusiCæsena, che debutta in questa occasione davanti al pubblico ferrarese, si è formato nel 2014 all’interno dell’Accademia musicale di Cesena, con l’intento di affrontare un ricercato repertorio corale a cappella. E’ diretto da Silvia Biasini, concertista affermata ed insegnante nella scuola primaria, dal 2009 direttore artistico dell’Accademia cesenate.
Mirella Golinelli, ferrarese, si è diplomata presso il Conservatorio “Girolamo Frescobaldi”. Con il suo vastissimo repertorio, operistico e liederistico, ha ottenuto centinaia di premi e di riconoscimenti. Si è perfezionata con cantanti del calibro di Giulietta Simionato, Renata Tebaldi e Magda Olivero e con notissimi direttori d’orchestra come Peter Maag, Paolo Olmi e Ottavio Ziino.
Dopo il lusinghiero successo della prima edizione, il Circolo della Stampa – grazie alla collaborazione della Curia e al contributo di una folta schiera di amici e di sponsor – continua così lungo la strada di questa iniziativa, per recuperare una bella e lunga tradizione, nata negli anni Sessanta: vale a dire la consuetudine, per i giornalisti ferraresi, di ritrovarsi tutti insieme in chiesa e di scambiare con la città gli auguri di Buon Natale.

Ferrara Film Festival 2019

Da: Ufficio Stampa Ferrara Film Festival

FERRARA FILM FESTIVAL 2019 – Continua la crescita record con iscrizioni di film da tutto il mondo per la quarta edizione. Nove giorni di 32 anteprime assolute dal 23 al 31 Marzo 2019, partner di prestigio mondiale e la “Via Del Cinema” centro della movida Ferrarese.

Il 10 Dicembre scorso si è conclusa la campagna di iscrizioni film per il Ferrara Film Festival 2019, con un risultato che afferma la continua crescita di questo evento, giunto alla sua quarta edizione, che piano piano sta raggiungendo un prestigio internazionale. 741 pellicole provenienti da 40 paesi di tutto il mondo si sono iscritte per partecipare al festival, un record, considerando le cinquecento della scorsa edizione. I Paesi con il maggior numero di iscrizioni sono Stati Uniti, Italia, Gran Bretagna, Germania, Cina, Iran e Francia.
Il festival, in programma dal 23 al 31 Marzo 2019, si concluderà con la cerimonia di assegnazione dei Dragoni D’Oro durante i “Golden Dragon Awards”, che quest’anno sarà uno spettacolo ancora più ricco ed entusiasmante.
“Devo ammettere che, dopo anni di duro lavoro – dichiara il Direttore e fondatore Maximilian Law, ferrarese di nascita che da tredici dieci anni vive e lavora a Los Angeles nel campo della Pubblicità e Cinema con la sua società Perpetuus – è una grande soddisfazione vivere in un periodo storico dove Ferrara, la città in cui sono nato, ha finalmente un festival del Cinema ufficiale che sta crescendo sempre di più. Ormai ci contatta gente da tutto il mondo e la nostra squadra, che conta quasi 50 persone, è veramente formidabile. Abbiamo inoltre instaurato un rapporto di fiducia con molte Società di distribuzioni internazionali che innalzerà ancora di più l’asticella sulla qualità dei film in concorso. Non posso fare nomi ovviamente per adesso”.
Il programma completo della kermesse, ora assolutamente riservato, verrà rilasciato ad inizio Febbraio 2019, dove i riflettori saranno puntati sui prestigiosi 32 film in concorso e sulla première di apertura fuori concorso di Sabato 23 Marzo che lancerà, come da tradizione, un evento in grande stile con un red carpet sempre più grande. La serata d’apertura misura da subito la cifra stilistica e il carattere di questa manifestazione unica nel suo genere, a partire dallo stampo internazionale, sino ad arrivare al fondamentale legame con il territorio.
Continua la partnership prestigiosa con UNICEF Italia che, oltre al Ferrara Film Festival, concede la propria collaborazione attiva soltanto al festival di Venezia. Qui verrà assegnato un premio speciale intitolato “Premio Young Unicef” al film vincitore dell’omonima categoria creata ad hoc dal Ferrara Film Festival. Questi film tratteranno temi sensibili sui minori e, attraverso il potere del Cinema, si cercherà di contribuire alla sensibilizzazione di questi argomenti spesso forti e delicati, sperando in un futuro migliore.
Rimangono invariate le maggiori categorie dei film in concorso: “USA” per i film provenienti dagli Stati Uniti, “World” per quelli provenienti dal resto del mondo, “Emilia-Romagna Filmmakers” per quelli prodotti e/o girati nella Regione, “Documentary World” per i documentari, “Effetto Hollywood” per i film con il prevalente uso di effetti visivi/speciali e infine, la novità di quest’anno, la categoria “Fan Film”, un genere sempre più in ascesa e mai riconosciuto finora in nessun altro festival del Cinema.
Per quanto siano importanti le collaborazioni con le Istituzioni di Roma e i legami con Hollywood curati da Maximilian Law e i suoi stretti collaboratori, iI legame con il territorio locale è di fondamentale importanza per l’Organizzazione. Il Vice Direttore del festival, l’Avv. Giorgio Ferroni, guida in prima persona una serie di importanti iniziative sotto la sfera del Ferrara Film Festival, anche durante tutto il resto dell’anno.
“Credo fortemente nel legame con il territorio -dichiara l’Avv. Ferroni- e da quando, lo scorso
anno, sono stato coinvolto in questo progetto, ho sempre lavorato verso la creazione di una
sinergia con la città perché credo che le collaborazioni locali siano motivo di prestigio per il Ferrara
Film Festival. Nel mese di agosto si è stretta una collaborazione con il Malua dove é stato
presentato l’evento, in seguito, abbiamo supportato l’associazione Il turco di Ferrara nella
realizzazione dell’evento “Supercinema Apollo”, creando legami con altre entità che operano con
ottimi risultati a Ferrara. Durante la settimana del Ferrara Film Festival verranno realizzate serate a
tema cinema nei locali di via Carlo Mayr che, per l’occasione, si trasformerà nella “Via del cinema”,
location che ospiterà esibizioni e performance di gruppi associativi ferraresi, rivolte ai più giovani e
non solo. Negli esercizi commerciali della via sarà allestita anche una mostra fotografica sul
rapporto tra Ferrara e il cinema a cura del Prof. Paolo Micalizzi.
Il Ferrara Film Festival non è solo questo ma è anche fortemente rivolto al sociale, infatti, la
settimana precedente al Festival, sarà organizzata una serata di beneficenza per raccogliere fondi
per l’acquisto di bastoni elettronici da donare all’ Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti.
L’appuntamento è quindi rinnovato nella Città di Ferrara, patrimonio mondiale dell’UNESCO, dal
23 al 31 Marzo 2019. La maggior parte del programma sarà incentrata presso il Cinepark Apollo,
tuttavia con tantissimi altri eventi collaterali in altre location. L’Organizzazione spera che la quarta
edizione continui a crescere come quella conclusasi lo scorso 25 Marzo che ha visto incrementare,
con quasi ottomila presenze totali, il 40% in più di pubblico rispetto alla seconda edizione.

Dettagli, ulteriori info e teaser trailer FFF2019 su www.ferrarafilmfestival.com

Il Natale nel profondo Nord

Il Natale è profondamente legato alle immagini tipiche del Nord, con le conifere che riposano sotto manti nevosi, le finestre illuminate nel lungo buio della giornata, il silenzio della natura e della fauna, il mare ghiacciato, quasi immobile nei fiordi, il rallentare degli esseri umani che si rifugiano al caldo di un camino, lontani dal rigore del freddo.

E il sapore del Natale emerge in tutta la sua intensità dalla penna di una grande scrittrice svedese, Selma Lagerlȍf (1858-1940), un’autrice d’altri tempi, ma sempre magicamente attuale. Una maestra di scuola elementare, che a 33 anni balza agli onori della letteratura con il suo primo romanzo, ‘La saga di Gȍsta Berling’, ritenuto uno dei capolavori della letteratura europea, pubblicato il giorno di Natale del 1891 a Stoccolma. Marguerite Yourcenar definì l’autrice “la più grande scrittrice dell’Ottocento” e quest’opera “un libro che brucia di un’immaginazione ardente, uno dei romanzi su cui costruiamo i castelli imperituri del sogno e della fantasia”. Selma Lagerlȍf fu la prima donna alla quale venne assegnato, nel 1909, il Premio Nobel per la letteratura con il quale la scrittrice riscattò e ristrutturò la casa di famiglia, venduta per un dissesto finanziario del padre. La medaglia d’oro del riconoscimento, fu da lei donata ai combattenti svedesi all’inizio della Seconda Guerra mondiale. Un personaggio molto amato, Selma, la cui effigie compare sulle banconote da 20 corone svedesi e a cui è stato perfino intitolato l’asteroide Lagerlȍf.

Esistono due opere, di questa originale e fantasiosa scrittrice, che accompagnano il Natale: ‘La notte di Natale’ e ‘La leggenda della rosa di Natale’. Nella prima raccolta di racconti, l’autrice attinge a fiabe svedesi, miti, leggende e perfino vangeli apocrifi, racconti raccolti nei suoi viaggi in Italia e in Oriente. Nelle sue storie convivono l’Impero di Augusto, la Giudea, Erode e Pilato, la regina di Saba e re Salomone, le crociate di Gerusalemme e la Firenze di Dante, un carosello vivace di vicende e narrazioni in un continuo entrare e uscire dai meandri della fantasia e le sottili pieghe dell’animo umano. Perché sono proprio le condizioni dell’animo umano che appassionano la Lagerlȍf e costituiscono le fondamenta del suo raccontare. Storie che attingono a epoche diverse, ma amalgamate sapientemente e rivisitate con grande abilità. Novelle poco ortodosse e molto moderne che dimostrano come la capacità narrativa non conosca confini spazio-temporali. In ‘La notte di Natale’ la vecchia Sibilla dal Campidoglio vede nascere in Palestina un bambino che cambierà il mondo; i tre Re Magi seguono la stella cometa come poveri emarginati e scoprono che la felicità non è nell’oro, nell’incenso o nella mirra; Tiberio, colpito dalla lebbra a Capri intraprende un lungo viaggio per raggiungere Gesù e chiedere la guarigione; Raniero de’ Pazzi porterà grandezza a Firenze e San Pietro in Paradiso, protesta per la sofferenza nel mondo. Gesù è il punto di partenza, gli uomini i veri protagonisti nel loro mondo dissestato in cui non può mancare la speranza, la solidarietà, l’amore. Novelle che invitano a distogliere gli occhi dalla terra per rivolgere uno sguardo al cielo e chiedere al cielo che non ignori la terra.

Nella seconda raccolta di novelle, ‘La leggenda della rosa di Natale’, è il paesaggio che fa da sfondo e rende affascinanti le vicende. Una foresta innevata che si trasforma a Natale in un meraviglioso giardino; impervie montagne che rivelano miniere d’argento; anime perdute tra le distese di ghiacci eterni, sorvegliate e accudite da una vecchietta abbandonata che non si rassegna alla solitudine. In questi racconti c’è tutta l’anima della Svezia, con le sue antiche tradizioni, le fiabe tramandate di generazione in generazione a lume di candela nelle lunghe notti nordiche. Un vecchio abate fa nascere un fiore nel buio inverno del Nord, una giovane che perde il suo amore in mare, lo porta in vita nei sogni, il violinista presuntuoso impara l’umiltà dalla musica di un ruscello. Una continua indagine dell’animo umano, dei sentimenti, dei valori, che non ha mai, in tutti i racconti di Selma Lagerlȍf, un “…e vissero felici e contenti”. Il lieto fine, semmai, è segnato da una redenzione, una sofferta conquista, l’accettazione del limite, il superamento di una paura, la fiducia ritrovata. Ma nonostante quella vena di realismo che troviamo nei suoi libri, chissà cosa scriverebbe Selma Lagerlȍf oggigiorno, osservando fatti e avvenimenti della nostra epoca con atteggiamento indagatore: chissà se le piacerebbe lo sguardo tra le donne per le quali il Natale significa un altro giorno di violenze, oppure i senzatetto costretti per strada tra l’indifferenza dei passanti o tra le tante manifestazioni di una società arrabbiata, incattivita, vendicativa e ancora, tra fatti di cronaca di ogni genere che lasciano ben poco spazio a fantasia e freschezza narrativa.

Ecco perché la Francia può permettersi un deficit più alto dell’Italia

Tra la Francia e l’Italia c’è sempre stata competizione ma per lo più hanno sempre vinto loro potendo godere di Istituzioni più solide delle nostre perché più antiche e quindi di più larga esperienza. Nella storia i francesi hanno cercato sempre di primeggiare sia in Europa che nel mondo, contendendo colonie e sfere di influenza all’Inghilterra.
Poi con l’arrivo degli americani sullo scacchiere internazionale hanno allentato la presa, come del resto l’Inghilterra, ma sono comunque riusciti a tenersi strette un bel po’ di “prerogative” in maniera forse più subdola di questi ultimi: in Africa, nel Medio Oriente e ovviamente nel mediterraneo. Incuranti, e tante volte in contrasto, con gli interessi italiani.
Sono nazionalisti e molto attenti alla difesa dei propri interessi, non seguono ma precedono. La Nato per averli ha dovuto inserire il francese come lingua ufficiale insieme a quella inglese ed infatti la Nato, per i francesi, si chiama Otan.
Si dice che l’euro sia stato pensato per ruotare intorno agli interessi di Germania e Francia e che quest’ultima abbia accettato proprio per contrastare il crescente potere economico tedesco. In ogni caso da fondatori di fatto e non di “carta”, possono permettersi ciò che altri possono solo chiedere e vedersi, per lo più, rifiutato.
Oggi, causa manifestazioni di piazza, la Francia ha bisogno di spendere e quindi di indebitarsi di più di quello che aveva previsto. Moscovici, Cottarelli e Repubblica sono concordi nell’affermare che può farlo a differenza dell’Italia che invece non può perché, dicono, ha dei fondamentali economici peggiori.
Proviamo a farci un’idea obiettiva della questione e cerchiamo di capire come sono effettivamente i conti e se la questione sia realmente … economica. Andiamo a guardare questi fondamentali.
Iniziamo dal deficit, la tabella di seguito è alquanto esplicita. Il punto interrogativo sul 2019 indica che si tratta, ovviamente, di una previsione. Per la Francia un 3,4% opzionato da Macron per placare le richieste dei gilet gialli e un 2,4% per l’Italia che Conte sta trasformando in un 2.04%.

La curiosità: la Francia nel periodo 2012 – 2014 si mantiene sulla media del deficit al 4%, in quel periodo era Ministro delle Finanze l’attuale Commissario europeo per gli affari economici e monetari Pierre Moscovici. Quando invece raggiunse il record di deficit al 7,2% nel 2009 lo stesso Moscovici era Ministro degli Esteri, sempre presente nel Governo ma, diciamo così, meno “responsabile” dell’accaduto.
Per quanto riguarda il debito pubblico l’Italia cresce nel periodo 2007 – 2017 di ben 686 miliardi di euro. Una cifra enorme considerando che i Governi che si sono succeduti hanno imposto manovre “lacrime e sangue”, taglio di salari e pensioni, taglio delle assunzioni, degli investimenti e di qualsiasi cosa gli capitasse tra le mani proprio nel tentativo di abbatterlo senza, evidentemente, riuscirci.
Una cifra enorme che però, se confrontata con i 1.025 miliardi di aumento del debito francese diventano poca cosa. Nel 2018, poi, aggiungerà altri 60 miliardi di euro, il doppio dell’Italia che dovrebbe fermarsi a 32 miliardi.
La Francia, nello stesso decennio, ha aumentato la spesa governativa di quasi 300 miliardi, circa tre volte in più dell’Italia che non è arrivata a 100 miliardi.
L’Italia spende però di più in interessi sul debito pubblico. Mediamente una spesa in debito pubblico superiore di 20 miliardi all’anno rispetto alla Francia, a dimostrazione del fatto che i nostri governi hanno prestato più attenzione alle esigenze dei mercati che a quelle dei cittadini.
Interessante, conseguentemente, il confronto sul piano del bilancio primario, ovvero la reale spesa dello Stato al netto degli interessi sul debito pubblico. Un modo per constatare effettivamente il livello di “consolidamento” dei bilanci, quanto realmente spende uno Stato per andare incontro ai bisogni dei cittadini e quanto per i mercati.

Ebbene da questo grafico del Mef si ricava che per il periodo 2009 – 2016 l’Italia ha una media positiva del 2,8%, mentre la Francia ha invece una media negativa di circa 1,5%. Insomma mentre l’Italia consolida (riduce) la spesa e sta attenta a far quadrare i conti, la Francia spende più di quanto riceve dai cittadini ancor prima di spendere per gli interessi sul debito.
Passiamo alla bilancia commerciale e ai suoi saldi, un altro fattore da considerare per avere un quadro corretto della situazione economica di un Paese. Ebbene anche qui la Francia non si comporta granché bene ed infatti, come si vede dal grafico seguente…

la Francia è in deficit all’incirca dal 2006 mentre l’Italia dal 2012 sta avendo ottime performance e ha chiuso il 2017 con un surplus di 47,5 miliardi di euro.
In sintesi, la Francia ha una storia di deficit annuali ben superiori a quelli italiani e per i quali non è stata mai multata. Inoltre, ha un deficit “gemello” ovvero è in negativo sia sulla bilancia commerciale che sul settore pubblico. In quest’ultimo caso ho sottolineato che il settore pubblico si indebita sia sul bilancio primario (al netto degli interessi) che sul bilancio finale, cioè dopo aver introdotto in contabilità gli interessi sul debito pubblico.
L’Italia invece ha surplus sul bilancio primario da decenni, quindi restituisce ai cittadini meno di quello che da loro incassa. Contemporaneamente, esporta più di quello che importa a riprova che ha un’economia in grado di competere sui mercati internazionali secondo i canoni imperanti e liberisti.
Sul piano del debito dobbiamo aggiungere un grafico, anzi due. Il primo sul debito delle famiglie

E il secondo (dati: bloomberg.com) sul debito totale

Dati causa e pretesto, bisogna aggiungere che nonostante la Francia sia fuori quasi da tutti i parametri tanto cari all’eurozona, vede il suo Pil superare in crescita di circa 3 volte quello italiano nel periodo 2007 – 2017, il che copre la montagna di debito e di deficit da cui è sommerso e le permette di mantenere la forbice debito/pil sotto il 100%. A guardare la situazione francese verrebbe da pensare che in fondo uno Stato che spende non sia una tragedia, non sarà che a noi mancano proprio i suoi deficit?
A noi sognatori, stranamente, piace pensare che la matematica non sia un’opinione, che i grafici inseriti in quest’articolo abbiano un senso e quindi che la Francia sia migliore di noi per il fatto che fa Politica, decide cosa è meglio per i suoi cittadini e come un buon padre di famiglia che pensa prima ai suoi figli, i Governi francesi hanno pensato e continuano a pensare prima ai francesi, anche se devono dare giustificazioni all’Europa a volte ridicole come fa Moscovici (francese alla corte di Bruxelles).
E forse spendere di più fa bene anche all’occupazione, visto che loro hanno 3 punti percentuali di disoccupazione in meno rispetto all’Italia, hanno più servizi e quando scendono in piazza sanno farsi ascoltare. Noi abbiamo Monti, Fornero, Cottarelli e Boeri passando per Calenda, Renzi e la Boldrini. Tutti impegnati, insieme a Rai, Mediaset e grandi giornali nazionali, a elogiare qualsiasi cosa che sia contro l’Italia e gli italiani.
Quello che non reggiamo con la Francia non è il confronto con l’economia ma il fatto che la nostra politica non fa gli interessi nazionali, che i sindacati sono troppo impegnati a “concertare”, che l’informazione è troppo occupata a parlare male dell’Italia, in un sistema in cui di conseguenza i cittadini hanno finito per essere troppo confusi da decenni di cattiva politica, cattivo sindacato e cattiva informazione per cui continuano a cercare nelle ideologie la soluzione di problemi pratici.
Non essendoci visione, rappresentanza e verità si è realizzato il sistema perfetto che annulla da solo qualsiasi tentativo di miglioramento, insomma la realizzazione ultima della società gattopardesca.

in copertina elaborazione grafica di Carlo Tassi